ACCORDO DI PROGRAMMA PER L’APPROVAZIONE DEGLI ACCORDI TERRITORIALI PER L’ APPLICAZIONE DELLA LEGGE 104/92
ACCORDO DI PROGRAMMA PER L’APPROVAZIONE DEGLI ACCORDI TERRITORIALI PER L’ APPLICAZIONE DELLA LEGGE 104/92
PREMESSA
L’art.4 dell’Accordo Provinciale di Programma siglato in data 15/10/01 definisce i criteri di base per la costituzione di Accordi Territoriali intesi come articolazione e ampliamento delle norme previste dell’Accordo Provinciale medesimo.
L’esperienza istituzionale sviluppatosi in questi anni nel territorio del Distretto di San Xxxxxxx per l’integrazione scolastica e formativa degli allievi in situazione di handicap ha evidenziato punti di forza ed elementi di criticità che impongono qualche riflessione.
Come fattore positivo emerge il valore di un impegno delle istituzioni locali nel realizzare percorsi di integrazione in uno spirito di collaborazione tra scuola, famiglia e servizi.
Ciò ha comportato un significativo progresso nella cultura partecipativa che ci consente oggi di avanzare nuove proposte.
Sulla base di un terreno favorevole così costituitosi, emergono però criticità sostanzialmente riconducibili a:
◼ una disomogeneità dei percorsi di integrazione all’interno della realtà territoriale del Distretto
◼ una scarsa integrazione dell’uso delle risorse e quindi il rischio di una frammentazione delle stesse su obiettivi diversi.
Queste criticità giustificano e individuano la necessità di costruire un Accordo territoriale di Programma che scaturisca dai bisogni e dalle specificità di questo territorio e che contribuisca all’interno del riferimento normativo dell’Accordo Provinciale a realizzare migliori condizioni di intesa istituzionale, di integrazione delle risorse e di sviluppo della cultura dell’integrazione in ogni realtà scolastica.
Il territorio, inteso come mappa di risorse e potenzialità, costituisce il luogo naturale per realizzare processi di integrazione sociale e scolastica che a partire dai bisogni della persona siano finalizzati alla definizione di un progetto di vita.
Ciò comporta un passaggio culturale determinante: porre le proprie competenze e risorse al servizio di un obiettivo condiviso che tuteli la qualità globale della vita di un minore in condizione di handicap.
Gli articoli non esplicitati nel presente Accordo si ritengono espressi e condivisi nell ‘ Accordo di Programma Provinciale.
RIFERIMENTI NORMATIVI
Il presente accordo di programma territoriale viene redatto in applicazione delle seguenti disposizioni:
· LEGGE 104/92
· ACCORDO DI PROGRAMMA PROVINCIALE approvato e sottoscritto nell’ottobre 2001
. L.R. 26/2001
AMBITO TERRITORIALE
Il presente accordo si riferisce all’ambito del territorio del Distretto Socio Sanitario
dell’Azienda USL BO SUD comprendente i seguenti Comuni:
· San Xxxxxxx di Savena
· Ozzano dell’Xxxxxx
· Monterenzio
· Pianoro
· Loiano
· Xxxxxxxxxx
ENTI FIRMATARI
Ø AZIENDA USL BO SUD DISTRETTO DI SAN XXXXXXX Ø LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI DEL DISTRETTO
Ø DISTRETTO SCOLASTICO n.32 CON LE RELATIVE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Ø ENTI GESTORI DI SCUOLE PRIVATE ACCREDITATE
ENTI DI FORMAZIONE :
CEFAL
CNOS Centro Gavinelli di Castel de’ Britti
FINALITÀ E OBIETTIVI
Ø Attuare a livello locale l’Accordo Provinciale di Programma e la L.104 e gli interventi relativi previsti dalla normativa regionale del Diritto allo Studio tenendo conto dei bisogni e delle risorse specifiche del territorio del Distretto di San Xxxxxxx.
Ø Mettere in rete le risorse dei singoli enti del distretto, razionalizzando l’utilizzo delle risorse, al fine di favorire un’effettiva integrazione fra le istituzioni coinvolte
Ø Rafforzare la cultura dell’integrazione sociale e scolastica ampliando le strategie del patto educativo fra Servizi, Scuola e Famiglia
Ø Favorire la Continuità tra i diversi ordini di scuola per garantire progetti educativi unitari d’integrazione per ogni singolo alunno in condizione di handicap
IMPEGNI E COMPETENZE DEGLI ENTI FIRMATARI
Con riferimento a quanto già sancito nell’Accordo Provinciale di Programma il Presente Accordo Territoriale specifica i seguenti impegni:
v AMMINISTRAZIONE SCOLASTICA
Le istituzioni scolastiche si impegnano a:
a) provvedere, sulla base delle procedure indicate dalla normativa vigente, all’attuazione degli interventi di sostegno, ivi comprese le eventuali deroghe al rapporto insegnanti/alunni da essa previste, qualora se ne ravvisino le condizioni;
b) assegnare prioritariamente docenti specializzati alle attività di sostegno, possibilmente anche in caso di trasferimento o per certificazione in corso d’anno ovvero tardiva rispetto alle procedure di assegnazione del personale alle scuole, destinati non al singolo allievo ma al Circolo/Istituto, per assicurare un’azione coordinata con tutte le risorse impegnate nel processo d’integrazione.
Tale assegnazione è comunque subordinata alla disponibilità di personale nell’organico della scuola.
c) attivare forme sistematiche di orientamento scolastico e professionale coordinandosi con l’intero sistema territoriale integrato per l’orientamento e in particolare con la Provincia e i Comuni per quanto di loro competenza;
d) promuovere e realizzare, compatibilmente con le risorse allo scopo assegnate anche attraverso la costituzione di reti di scuole e con il contributo degli enti co-firmatari, attività di aggiornamento e formazione in servizio per gli insegnanti di sostegno e curricolari, nonché i collaboratori scolastici e il personale degli altri Enti impegnati nell’integrazione, su tematiche di carattere pedagogico, didattico e su specifiche tecnologie per il superamento dell’handicap.
Favorire la partecipazione dei docenti e dei collaboratori alle iniziative di aggiornamento e formazione organizzate da altri enti firmatari;
e) promuovere e favorire forme di sperimentazione in ambito educativo;
f) promuovere e favorire la sperimentazione di nuove forme di integrazione fra Scuola, Territorio e/o Formazione Professionale;
g) coordinare gli interventi e le competenze per garantire l’assistenza agli alunni in situazione di handicap all’interno della struttura scolastica, finalizzata al sostegno nell’esercizio delle autonomie personali:
h) inserire all’interno del Piano dell’Offerta Formativa (POF) la descrizione delle attività per l’integrazione degli alunni in situazione di handicap; nel caso degli Istituti Superiori inserire nel POF la progettazione integrata e i Progetti di continuità con i Centri di Formazione Professionale;
i) concordare modalità e tempi di convocazione e comunicare il calendario delle riunioni dei gruppi operativi.
Attivare i Gruppi di Lavoro di Istituzione Scolastica anche per l’individuazione di indicatori per il monitoraggio della qualità dell’integrazione ai sensi dell’art.13 dell’Accordo Provinciale
♦ L’AZIENDA USL si impegna:
Il distretto Sanitario di San Xxxxxxx dell’ASL Bologna Sud si assume gli impegni previsti nell’art.5 dell’Accordo Provinciale di Programma e nell’art. 21 relativamente alle competenze delle Aziende Sanitarie Locali in tema di Nuovo Obbligo Scolastico e Formativo
♦ LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI si impegnano :
-ad integrazione di quanto sancito nell’Accordo Provinciale di Programma -
in qualità di Ente gestore
a) Valutare il curriculum e le esperienze del personale docente da assegnare alle attività di sostegno.
in qualità di Ente locale
b) individuare operatori sociali ( L. 328 /2000 ) che vengono assegnati alla dipendenza funzionale del dirigente scolastico,
c) coordinare il servizio di trasporto individualizzato degli alunni con il Servizio Sociale
dell’Azienda USL al fine di organizzare eventuali collaborazioni con le altre Amministrazioni Comunali del Distretto
IL PERCORSO DELL’INTEGRAZIONE
¨ IL GRUPPO OPERATIVO
Rappresenta l’unità interprofessionale che opera in modo collegiale per la definizione di un progetto di integrazione scolastica integrato con i bisogni sociali, educativi e riabilitativi della persona in situazione di handicap.
Da questo punto di vista il gruppo operativo con il contributo della famiglia si configura come luogo in cui:
Ø convergono conoscenze Ø si integrano competenze Ø si confrontano esperienze
Ø si operano scelte condivise per l’integrazione che scaturiscono dai reali bisogni della persona in condizione di disabilità
Ø si elaborano strategie di intervento didattico – educative a partire dalle potenzialità di sviluppo e dal profilo delle funzioni dell’allievo.
Il Gruppo operativo nel corso dell’anno scolastico può valutare la possibilità di modificare e integrare il Progetto Educativo individualizzato con nuove proposte d’interventi atte a favorire l’integrazione del singolo alunno.
A questo scopo possono essere proposti accordi di rete per predisporre, attuare e verificare congiuntamente (enti pubblici o privati) i progetti educativi di riabiliatazione
/socializzazione e le forme d’integrazione fra le attività scolastiche e attività integrative extra-scolastiche.
Il gruppo operativo in rapporto alle esigenze del singolo allievo stabilisce il numero degli incontri nell’anno scolastico.
Il gruppo è costituito dal Dirigente Scolastico o Direttore del C.F.P.che lo presiede e lo convoca ,dai genitori dell’alunno, dagli insegnanti curricolari, dall’insegnante di sostegno, o dai docenti della Formazione Professionale, dall’ operatore sociale, dagli operatori dell’AUSL referenti per il caso e, quando di competenza, dai rappresentanti delle Unità Sovradistrettuali per l’Orientamento, da un rappresentante dell’Ente Locale.
Nel caso di progetti SEI in cui l’allievo frequenti strutture o centri riabilitativi esterni alla scuola, si prevede la partecipazione degli operatori di tali strutture.
• IL GRUPPO DI LAVORO DI ISTITUZIONE SCOLASTICA
IL Gruppo di lavoro di Istituzione Scolastica, oltre alle funzioni previste e ben definite dall’Accordo Provinciale,si attiva affinchè le azioni dell’Istituto Scolastico finalizzate alla continuità educativa e didattica riguardino anche l’integrazione.
¨ IL PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO
Il Piano Educativo Personalizzato è parte integrante della programmazione educativa e didattica della classe in cui è inserito il bambino disabile.
Al fine di favorire tale processo di integrazione e per qualificare la formazione di tutti gli alunni, sarebbe opportuno all’interno della programmazione educativa di classe, individuare, ogni anno, un percorso educativo finalizzato ad approfondimenti relativi alla conoscenza della disabilità e dell’handicap, ai processi di aiuto e all’educazione alla diversità.
• GRUPPO INTERISTITUZIONALE DISTRETTUALE
L’integrazione fra le Istituzioni costituisce l’elemento di garanzia per l’applicazione e la verifica dell’Accordo Territoriale.
Si costituisce pertanto un Gruppo Interistituzionale Distrettuale a cui si attribuiscono funzioni di governo in tema di integrazione scolastica e sociale degli allievi in condizioni di handicap.
Il Gruppo Interistituzionale Distrettuale ha i seguenti compiti:
a) SVILUPPARE UNA CONOSCENZA condivisa e integrata dei bisogni emergenti nella realtà territoriale di riferimento;
b) perseguire obiettivi di omogeneità nella gestione integrata delle risorse che garantiscano sufficienti criteri di equità;
c) promuovere e coordinare iniziative culturali DELLE SCUOLE E DELLE ALTRE ISTITUZIONI sull’integrazione valorizzando le esperienze e le risorse del territorio;
d) curare l’informazione legata agli aspetti normativi e ai contenuti del presente Accordo all’interno di ogni Istituzione e nei confronti dell’utenza;
e) monitorare l’applicazione del presente Accordo su tutto l’ambito territoriale;
Servizi e Istituzioni rappresentati nel Gruppo Interistituzionale di Distretto:
· SCUOLE E CENTRI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
· COMUNI
· DISTRETTO DI SAN XXXXXXX DELL’ASL BO SUD ( NPEE, Servizi Sociali/
Referente gruppo Orientamento
I Componenti del Gruppo Interistituzionale saranno:
Ø 1 rappresentante per ogni Comune presente nel Distretto
Ø 1 rappresentante della dirigenza scolastica per ogni Comune 1 rappresentante dei Centri di Formazione Professionale
Ø per l’AuSL :
· 1 rappresentante della Neuropsichiatria infantile
· 1 rappresentante dei Servizi Sociali
• 1 referente del Gruppo Orientamento per le associazioni di volontariato
• 2 rappresentanti delle associazioni
TALE ORGANISMO DEFINISCE AL SUO INTERNO LA PROGRAMMAZIONE DEL LAVORO.
Il compito di coordinamento del Gruppo Interistituzionale di Distretto sarà demandato all’ AUSL.
NUOVO OBBLIGO SCOLASTICO E FORMATIVO
L’innalzamento dell’obbligo scolastico e formativo (attuato dall’art. 68 della legge 17 maggio 1999, n° 144), l’offerta di percorsi Provinciali per la formazione rende possibile la permanenza all’interno della scuola media superiore degli alunni disabili certificati
avvalendosi di progetti misti ed integrati con territorio e formazione.
L’attuale sistema legislativo prevede possibili forti integrazioni tra scuola, formazione, territorio.
Agli operatori socio sanitari è chiesto, in base agli accordi di programma
• La collaborazione alla fase di orientamento formativo/professionale che prevede momenti di conoscenza e riflessione a partire dalla seconda media inferiore.
• La collaborazione alla costruzione del percorso formativo.
• L’avvio e il monitoraggio di stage, borse lavoro, collocamento al lavoro.
I percorsi scelti, le attitudini e le competenze osservate, le aspettative dei ragazzi/e vanno raccolti e segnalati alla provincia che provvede a coprire l’offerta formativa integrata attraverso il finanziamento di percorsi convenzionati tra scuole, centri di formazione, apprendistato.
Risorse esistenti.
Elencate le problematiche è opportuno sottolineare che vi sono però anche potenzialità e risorse.
Per risorse si intendono:
• Le competenze e le caratteristiche del ragazzo/a.
• I percorsi già attivati e esistenti per la fascia 13/18 anni inerenti al percorso scolastico formativo e quelle in ambito sociosanitario.
• Le figure professionali coinvolte, le osservazioni svolte e le conoscenze acquisite sulle potenzialità e sui limiti.
• Le risorse interne alla scuola; modalità relazionali, rapporti con i coetanei, lavoratori interni, interventi personalizzati.
• I percorsi già avviati con i genitori e il grado di consapevolezza maturato sulle difficoltà/bisogni del figlio/a.
• Gli sportelli e i progetti avviati sul disagio e sull’integrazione.
E’ fondamentale, in questa fase di avvio per il progetto di appoggio al nuovo obbligo scolastico e formativo, evidenziare quanti interventi simili o sostitutivi esistono, in modo da integrare o convertire le risorse e le attività.
Avvio di un gruppo di lavoro per l’orientamento.
Il settore di Neuropsichiatria Psicologia Età Evolutiva ( di seguito N.P.E.E.), i Servizio Sociale ( S.S. ) e il Polo Handicap Adulto (P.H.A.) intendono strutturare un gruppo di lavoro per la fascia di età 12/18 che si occupi di monitorare e pianificare gli interventi di programmazione educativa cercando di intrecciare le offerte scolastiche, riabilitative, formative con il piano di crescita personale del ragazzo o della ragazza al fine di favorire il passaggio dall’ambito scolastico formativo a quello lavorativo ed all’eventuale ingresso al settore P.H.A, Dipartimento di Salute Mentale ( D.S.M.), e Sevizio Sociale Adulti Comunale (per l’area del disagio).
Obiettivo di questo progetto è formalizzare l’istituzione di un gruppo di lavoro che si occupi di contribuire all’orientamento e al monitoraggio dei percorsi scolastici e formativi per ragazzi/e disabili a partire dalla seconda media inferiore.
Funzione dell’equipe per l’orientamento .
• Garantire la presenza agli incontri previsti all’Interusl.
• Reperimento di risorse per i percorsi di tempo libero e/o lavorativo.
• Mappatura delle risorse.
• Rapporto con il volontariato.
• Cura delle informazioni sul percorso scolastico e formativo al fine di articolare i dati per il passaggio ai servizi competenti per gli adulti.
Modalità di intervento.
Si pensa necessario favorire un lavoro di collaborazione/integrazione all’interno della scuola in modo che i referenti significativi restino i docenti e il personale in appoggio che garantisce al momento maggiori elementi di continuità. Questa modalità di intervento vuole sottolineare che quanto avviene in questa fase rappresenta per gli operatori sociosanitari un “accompagnamento” dell’esperienza sociale in ambito scolastico a futuri rapporti con il mondo del lavoro, il P.H.A il Dipartimento di Salute Mentale e i Comuni.
Ciò necessità di maggior cura e progettualità per il passaggio tra la scuola media inferiore e scuola media superiore producendo una documentazione che accompagni il percorso scolastico e formativo.
Sintesi delle priorità individuate
• Completamento da parte del N.P.E.E. dei dati relativi agli studenti in carico per l’anno scolastico (da chi è seguito, scuola frequentata, avvertenze, problematiche, risorse).
• Produzione di una scheda di raccolta delle informazione sui percorsi attivati.
• Dove possibile stimolare l’utilizzo di tutte le risorse esistenti, compreso l’utilizzo di borse lavoro e dei progetti sei, all’interno della scuola e nell’ambito territoriale per favorire esperienze sociali e di apprendimento.
• Attivare percorsi di tempo libero e di sperimentazione sociale differenziata dall’ambito
scolastico in collaborazione con l’ente locale.
VALIDITA’ DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA TERRITORIALE
Il presenta accordo ha validità biennale.
X.Xxxxxxx di Savena 23.1.2003 Letto, approvato e sottoscritto
Sindaco del Comune di X.Xxxxxxx di Savena
Sindaco del Comune di Ozzano dell’Xxxxxx
Sindaco del Comune di Monterenzio
Sindaco del Comune di Pianoro
Sindaco del Comune di Loiano
Sindaco del Comune di Monghidoro
Dirigente Scolastico Scuola media Xxxxxx_Xxxxx X.Xxxxxxx
Dirigente Scolastico 1° Circolo X.Xxxxxxx
Dirigente Scolastico 2° Circolo X.Xxxxxxx
Dirigente Scolastico ITIS “Majorana” X.Xxxxxxx
Dirigente Scolastico ITC Xxxxxx X.Xxxxxxx
Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo di Ozzano dell’Xxxxxx
Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo di Monterenzio
Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo di Pianoro
Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo di Pianoro
Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo di Rastignano
Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo di Loiano
Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo di Monghidoro
Direttore del Distretto di X.Xxxxxxx di Savena Azienda Usl Bologna Sud
Direttore del CEFAL di X.Xxxxxxx
Direttore del CNOS Centro Gavinelli di Castel de’ Britti