ROIS011005 - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001230 - 10/02/2020 - A32 - Regolamenti scolas - U
ROIS011005 - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001230 - 10/02/2020 - A32 - Regolamenti scolas - U
Regolamento sulle modalità di sottoscrizione, elaborazione e revisione del Patto
Art. 1. Ai sensi di quanto previsto dallo “Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria” è richiesta la sottoscrizione, da parte di tutti coloro che esercitano la responsabilità genitoriale e degli studenti e studentesse dell’I.I.S. “Polo Tecnico di Adria” di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra Istituzione scolastica, studenti, studentesse e famiglie. La vigente versione del Patto educativo è allegata di seguito.
Art. 2. Il Patto educativo di corresponsabilità viene deliberato dal Consiglio di Istituto su proposta del Collegio dei docenti, e può essere sottoposto a revisione in base alle necessità emergenti, sia su iniziativa della scuola che delle famiglie.
Art. 3. Il Patto educativo di corresponsabilità è reso noto alle famiglie, almeno attraverso la pubblicazione sul sito web dell’Istituto, prima dell’iscrizione e si intende accettato con l’effettuazione dell’iscrizione stessa. L’accettazione del Patto educativo di corresponsabilità da parte delle famiglie verrà confermata con sottoscrizione all’inizio dell’anno scolastico.
Art. 4. L’accettazione del Patto educativo di corresponsabilità da parte delle famiglie si intende tacitamente rinnovata di anno in anno e vale finché l’allievo/a risulta iscritto/a all’Istituto.
Art. 5. E’ richiesta la sottoscrizione del patto anche da parte della studentessa e dello studente all’inizio della frequenza della classe prima.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
L'educazione
L'educazione dei figli spetta sempre in primo luogo a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale; in caso di comportamenti dei minori che creano danni o violano i diritti degli altri per "cattiva volontà", secondo la giurisprudenza spetta ai genitori/tutori dimostrare in modo rigoroso di avere impartito insegnamenti adeguati e sufficienti affinché il minore avesse una corretta vita di relazione.
Secondo la giurisprudenza, la funzione educativa spetta invece in modo solo residuale alla scuola (Cassazione a Sez. Unite, 2656/2008). La funzione educativa è strumentale al compito principale della scuola, che è di istruire.
Secondo la legge, per danni o violazioni dei diritti altrui, rispondono dunque per "colpa nell'educare" in via principale i genitori, solo secondariamente la scuola.
L'educazione, secondo questo patto di corresponsabilità
Nonostante il compito istituzionale di istruire, l’I.I.S. Polo Tecnico di Adria intende fornire modelli di comportamento e promuovere valori positivi per formare cittadini rispettosi e rispettati; a tal fine si riserva anche di intervenire, esercitando un potere disciplinare sui comportamenti scorretti degli alunni (vedi Regolamento disciplinare).
Si parla di corresponsabilità perché si intende essere - scuola e famiglia - parti di una comunità educante che crei attorno ai ragazzi una rete sociale, coerente e stimolante tale da favorire in loro l’acquisizione di comportamenti rispettosi e tale da dissuaderli precocemente rispetto ad atteggiamenti devianti.
La necessità di coerenza educativa
Adolescenti e giovani vivono un passaggio critico fondamentale della formazione della personalità.
Di conseguenza è importante che scuola e famiglia, pur concedendo ai giovani gli spazi di libertà necessari, sorveglino questa fase dello sviluppo personale proponendo, a casa come a scuola, modelli di comportamento coerenti fra loro e comunicando ai giovani messaggi non contraddittori.
Per la buona riuscita della crescita personale e sociale di ogni ragazzo, è essenziale che scuola e famiglia agiscano d’intesa, sentendosi congiuntamente e solidalmente responsabili della crescita personale dei giovani.
Rispetto è crescere nella responsabilità
L’I.I.S. Polo Tecnico di Adria intende promuovere il rispetto ad ogni livello: rispetto da parte dei docenti e del personale nei confronti degli studenti e dei genitori; rispetto degli studenti fra loro e nei confronti degli adulti; rispetto delle diversità personali, rispetto degli arredi e dei luoghi, e in definitiva rispetto delle regole.
Crescere comporta un’assunzione progressiva di autonomia, quindi un uso sempre più responsabile delle proprie forze e capacità in linea con le proprie legittime aspirazioni.
Scuola e famiglia, sottoscrivendo questo PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ, intendono adoperarsi per creare una comune azione educativa e far sì che gli studenti diventino sempre più responsabili ad ogni livello, nei rapporti fra loro, nei rapporti con gli adulti e con le regole della comunità, nei linguaggi usati, nei modi di comportarsi e di esprimere le proprie libere opinioni, valorizzando la personalità di ciascuno.
TUTTO CIÒ PREMESSO, FRA
la famiglia di
Nome e cognome dello studente
nella persona di
Genitore o affidatario
e nella persona di
Altro genitore, se presente
E
l’I.I.S. Polo Tecnico di Adria, nella persona del Dirigente scolastico pro-tempore,
Si conviene e si stipula il seguente PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
Art. 1 – Finalità, durata, vincoli e modifiche del Patto
1. Le premesse fanno parte integrante del PATTO.
2. Il PATTO educativo di corresponsabilità:
- rientra nelle strategie di prevenzione del disagio scolastico e di promozione del benessere a scuola e nella vita;
- mira all’acquisizione e al progressivo rafforzamento della capacità degli adolescenti di valutare il significato delle proprie azioni, in un contesto di civile convivenza;
- Il PATTO viene proposto alla famiglia all’atto di conferma e perfezionamento dell’iscrizione alla classe prima, oppure al momento del primo inserimento dello studente in classi successive;
- Il PATTO vale solo fra le parti che lo sottoscrivono e per le specifiche clausole sottoscritte;
- Il PATTO resta valido per tutta la durata del percorso formativo presso l’I.I.S. Polo Tecnico di Adria, fatta salva la possibilità di apportare modifiche condivise o personalizzazioni per situazioni particolari.
Art. 2 – Unitarietà della comunità educante e “giurisdizione” estesa della scuola
1. Sottoscrivendo il presente Xxxxx, scuola e famiglia si riconoscono quale comunità educante solidale ed unitaria.
2. L’unitarietà della comunità educante comporta che un’offesa recata ad uno dei suoi membri costituisca lesione all’intera comunità.
3. Fatte salve le responsabilità educative ultime di competenza di ciascuna delle parti, la famiglia riconosce pertanto alla scuola titolo ad intervenire anche per fatti ed azioni compiute dagli studenti nelle immediate adiacenze dell’Istituto e a ridosso degli orari scolastici, quando da tali azioni derivi lesione o danno d’immagine ad altri membri della comunità educante.
4. La famiglia riconosce, inoltre, alla scuola titolo per intervenire al verificarsi di fatti lesivi di soggetti appartenenti alla comunità educante posti in essere dagli studenti mediante l’utilizzo Internet, di apparecchi mobili, di servizi di messaggistica, di social network, …...
Art. 3 – Impegni del Dirigente Scolastico
1. Il Dirigente scolastico è il garante del progetto di Istituto e svolge il compito di armonizzare e rendere attuabili le proposte e le sollecitazioni che provengono dall’interno e dall’esterno, e vigila affinchè le attività didattiche si svolgano in modo sereno e costruttivo. Nel dirigere e governare il complesso sistema-scuola promuove e sostiene l’azione degli XX.XX. nella costruzione e messa in pratica del progetto culturale, didattico ed educativo della scuola.
2. Pertanto il Dirigente scolastico si impegna a:
- favorire l’attuazione dell’offerta formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il proprio ruolo, valorizzandone le potenzialità;
- cogliere le esigenze formative degli studenti e del territorio in cui la scuola opera, per ricevere risposte adeguate e favorire l’incontro tra Istituto e società civile;
- sviluppare il senso di appartenenza all’Istituto scolastico;
- garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica.
3. Al fine di promuovere una scuola in cui si rispetta e si è rispettati, il Dirigente si impegna a:
- dare ascolto a tutte le segnalazioni di studenti e genitori, purché pervenute in forma scritta e sottoscritte;
- nei casi di mancato rispetto degli studenti o di limitazione dei diritti delle famiglie da parte del personale scolastico, una volta accertata la fondatezza della segnalazione, promuovere ogni azione necessaria e prevista dalla legge.
Art. 4 – Impegni dei docenti
1. “La funzione docente è intesa come esplicazione essenziale dell’attività di trasmissione della cultura, di contributo alla elaborazione di essa e di impulso alla partecipazione dei giovani a tale processo e alla formazione umana e critica della loro personalità”. Motivo per cui, determinante e importante, resta la libertà di insegnamento, purchè assuma la funzione di
garanzia costituzionale della stessa libertà (al pluralismo, alla laicità) degli studenti: il diritto/dovere all’istruzione appartiene ai giovani cittadini in crescita e al patto costituzionale di convivenza sociale; gli insegnanti sono i garanti della piena realizzazione di tale diritto/dovere e la loro piena libertà culturale ne misura il livello di garanzia.
2. Ogni docente si impegna a relazionarsi in modo rispettoso con il personale scolastico, gli alunni e i loro familiari, ed in particolare si impegna a:
- interpellare sempre educatamente gli studenti senza ricorrere ad appellativi che possano ledere la loro sensibilità o ad espressioni, linguistiche e paralinguistiche, con connotazione negativa;
- fornire con il proprio comportamento esempio di buona condotta e rispetto delle regole;
- non fumare negli spazi interni ed esterni della scuola.
3. Per quanto riguarda la sicurezza e la sorveglianza degli alunni, ogni docente si impegna a
- giungere a scuola almeno 5 minuti prima del suono della prima campanella per sorvegliare e garantire l'ingresso in sicurezza degli studenti;
- sorvegliare gli studenti in qualunque frangente della vita scolastica che abbia a svolgersi alla sua presenza;
- se incaricato della sorveglianza durante gli intervalli, presidiare con vigile attenzione le zone prestabilite;
- evitare di attardarsi nei locali della scuola quando è di assistenza durante gli intervalli.
4. Per quanto riguarda la valutazione degli apprendimenti, ogni docente si impegna a:
- garantire valutazioni tempestive e trasparenti di prove, verifiche e prestazioni per le quali sia prevista valutazione;
- comunicare verbalmente allo studente ogni tipo di valutazione lo stesso giorno in cui la si riporta nel Registro elettronico (se la registrazione della valutazione è stata effettuata fuori orario, comunicarla allo studente nella propria lezione immediatamente successiva);
- non anticipare voti o esiti finali, che possono essere attribuiti solo dal Consiglio di classe;
- agevolare nello studente la riflessione sul proprio percorso di apprendimento, accompagnando la correzione con spiegazioni o brevi giudizi scritti;
- rispettare l’orario di ricevimento mensile e i ricevimenti individuali infraperiodali programmati in orario pomeridiano (c.d. “incontri scuola-famiglie”), salvo casi di forza maggiore preventivamente annunciati.
5. Per quanto riguarda l’organizzazione dei modi e tempi dell’attività didattica, ogni docente si impegna a:
- rispettare integralmente il proprio orario di lezione;
- osservare la massima puntualità in tutte le proprie attività;
- velocizzare il più possibile il cambio di classe tra un’ora e l’altra;
- in caso di supplenza occasionale in classe diversa dalla propria, conservare il carattere formativo dell’ora di lezione, proponendo attività ed argomenti in materia di cui il docente ha competenza, e riportare gli argomenti trattati durante la supplenza nel Registro elettronico;
- nella prima ora di lezione, controllare metodicamente le giustificazioni delle assenze dei giorni precedenti e riportare nel Registro elettronico le assenze e le eventuali mancanze di giustificazione;
- in caso di comunicazioni scritte alle famiglie, controllare che gli studenti ne prendano nota nel libretto personale e segnalare l'avvenuta comunicazione nel Registro elettronico; se richiesto dalla natura della comunicazione, controllare in seguito la firma di presa visione o di autorizzazione (casi di variazioni di orario, autorizzazioni ad uscite didattiche, scioperi o assemblee sindacali in orario di lavoro, ecc);
- programmare per tempo le verifiche e i compiti in classe in modo che possano risultare opportunamente intervallati (riportandoli nel Registro di classe con un congruo anticipo) per permettere ai colleghi di altre materie di programmare a loro volta l'opportuna collocazione delle rispettive verifiche;
- evitare, d’accordo coi colleghi e nei limiti del possibile, di effettuare più di una verifica scritta nella stessa giornata.
6. Il docente si impegna a comunicare ai genitori e agli studenti che qualunque fatto riferito, con rilevanza penale, obbliga il docente stesso a segnalarlo al Dirigente scolastico.
Art. 5 – Impegni dello studente
1. Lo studente si impegna a relazionarsi in modo rispettoso con docenti, personale scolastico e compagni, ed in particolare si impegna a:
- rapportarsi all’insegnante/adulto con rispetto, e rispettandone il lavoro;
- alzarsi in piedi quando il docente o il dirigente scolastico entra in classe;
- lasciare l’aula solo con il permesso dell’insegnante;
- rientrare velocemente in classe al suono della campanella dopo l’intervallo;
- nel cambio dell’ora mantenere un comportamento educato e tranquillo all’interno dell’aula;
- rimanere nell’atrio della propria aula, quando l’intervallo si svolge all’interno;
- muoversi all’interno della scuola con ordine e senza correre, moderando il tono della voce;
- astenersi dal compiere qualsiasi atto di bullismo o di cyber-bullismo nei confronti dei compagni;
- non masticare, mangiare e bere durante la lezione;
- mantenere un abbigliamento decoroso, non indossando cappuccio/cappello/cuffiette durante le lezioni;
- mantenere una postura educata in classe;
- portare a scuola solo oggetti e materiali strettamente scolastici, ma comunque il materiale necessario allo svolgimento delle attività scolastiche;
- avere cura delle attrezzature scolastiche;
- raccogliere in maniera differenziata i rifiuti;
- avere cura di non lasciare nelle aule rifiuti sparsi per terra, sui o sotto i banchi, come forma di doveroso rispetto per il personale addetto alla pulizia dei locali;
- evitare le uscite ai servizi nella 1ª ora ed in quella immediatamente successiva all’intervallo, salvo casi specifici documentati.
2. In caso di inadempienza da parte di uno studente, saranno assunti dal docente interessato o, a seconda dei casi, dal Dirigente o da suo delegato, dal Consiglio di classe o dal Consiglio di Istituto i provvedimenti previsti dal Regolamento disciplinare.
Art. 6 – Misure speciali contro la violenza psicologica e la violenza fisica
1. Scuola e famiglia, ciascuna nel proprio ambito, si impegnano a individuare per lo studente riconosciuto responsabile (o corresponsabile) di forme di esclusione o violenza contro un compagno, situazioni e occasioni positive di compresenza e accettazione del compagno stesso, anche ricorrendo alle misure di seguito dettagliate e accettate. Per l’educazione dello studente riconosciuto responsabile (o corresponsabile) di comportamenti di esclusione o violenza psico-fisica contro un compagno, la scuola si impegna a:
- promuovere in classe percorsi di riflessione su esclusione e discredito;
- individuare situazioni didattico-formative con obiettivi e compiti organizzati in modo che emerga l’indispensabile apporto collaborativo reciproco;
- organizzare occasioni positive di compresenza e accettazione del compagno escluso;
- sanzionare in modo progressivamente aggravato gli atteggiamenti che possono dar luogo a violenza psico-fisica sui compagni.
2. La famiglia si impegna a contrastare il fenomeno dell’esclusione anche al di fuori del tempo- scuola:
- facendo riflettere il proprio figlio sul vissuto personale di chi si sente rifiutato;
- facendo fronte comune coi genitori dei compagni di classe, anche attraverso l’opera dei rappresentanti, per concordare comportamenti e stimoli educativi comuni contro il fenomeno.
3. Il linguaggio offensivo a scuola non può essere ammesso in nessuna delle sue forme, né da parte degli studenti, né tanto meno da parte del personale docente o ATA.
4. La scuola per questo si impegna a:
- redarguire prontamente lo studente in caso di ricorso a espressioni irrispettose della persona umana;
- sanzionare in modo progressivamente aggravato gli atteggiamenti dello studente caratterizzati da turpiloquio scritto, mimico, orale o mediatico;
- affrontare, se ritenuto opportuno, testi, film e/o situazioni di vissuto reale in modo tale per cui la riflessione degli studenti sul disvalore prevalga nettamente sul rischio imitativo di modelli negativi.
5. La famiglia si impegna a contrastare il fenomeno del turpiloquio fuori dal tempo-scuola.
Art. 7 – Misure speciali contro gli abusi di mezzi tecnologici e telematici
1. I nuovi media di comunicazione personale comportano l’elevata possibilità di commettere, anche inconsapevolmente, atti aventi rilevanza penale contro la personalità, l’immagine e la riservatezza altrui, assumendo facilmente le caratteristiche dei reati di ingiuria, diffamazione e calunnia. Pertanto, anche ai fini di educare ad un corretto uso dei media nonché di preservare la natura e specificità del dialogo educativo “in presenza”, l’I.I.S. Polo Tecnico di Adria si impegna a promuovere iniziative mirate alla consapevolezza giuridica delle conseguenze derivanti dall’utilizzo di mezzi tecnologici e telematici, con interventi di operatori qualificati (Polizia postale, esperti).
2. L’I.I.S. Polo Tecnico di Xxxxx sanziona in modo progressivamente aggravato gli studenti sorpresi ad introdurre o maneggiare tali apparecchiature in ambiente scolastico in tempo e modi non consentiti dalle apposite circolari o dal Regolamento.
3. La famiglia si impegna correlativamente a contrastare il fenomeno degli abusi mediante i nuovi dispositivi di comunicazione personale anche fuori del tempo-scuola, adottando le misure di seguito specificate (barrare le specifiche clausole che la famiglia volontariamente dichiara di accettare; se la famiglia non intende adottare nessuna misura aggiuntiva, barrare l’opzione 7.6):
□ | 7.1 - definire e controllare l’accesso quantitativo (ore al giorno di navigazione) del figlio alla rete |
□ | 7.2 - definire e controllare l’accesso qualitativo (siti visitati) del figlio alla rete |
□ | 7.3 - interdire esplicitamente al figlio l’iscrizione a social network prima dell’età legalmente richiesta |
□ | 7.4 - sanzionare l’infrazione alle proprie direttive agendo sui benefit di cui gode abitualmente l’adolescente, in particolare la sospensione degli abbonamenti telefonici (se sono a nome del genitore) e la sottrazione fisica delle apparecchiature per periodi proporzionali alla gravità e persistenza della violazione |
□ | 7.5 - Altro: |
□ | 7.6 - In alternativa a tutte le opzioni che precedono, la famiglia non ritiene di dover adottare alcuna misura aggiuntiva specifica per i problemi derivanti dell’utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione personale. |
Art. 8 – Consapevolezza del sistema sanzionatorio unilaterale
1. La famiglia dà atto di esser consapevole che in caso di comportamenti particolarmente scorretti da parte dello studente la scuola ha la facoltà unilaterale di:
- impegnare lo studente, a fini educativi, in servizi e attività a favore della comunità scolastica, anche in orari pomeridiani o comunque non coincidenti con l’orario di lezione, affidandolo a personale docente e/o educativo;
- allontanare lo studente dalla scuola quando i suoi comportamenti violino ripetutamente la personalità ed i diritti altrui, ivi compreso il diritto degli altri studenti a lezioni regolari;
- cambiare eccezionalmente di sezione lo studente, anche in corso d’anno scolastico, con decisone autonoma del Dirigente scolastico, qualora si renda necessario garantire l’ordinato svolgersi della programmazione didattica e il diritto allo studio dei compagni di classe, o qualora sia giudicato opportuno interrompere relazioni instaurate dallo studente fortemente lesive di compagni e/o insegnanti nell’ambiente di primo inserimento, al fine primario di preservare psicologicamente e fisicamente le vittime dalla compresenza con chi aveva loro inferto la violenza.
Per la scuola: il Dirigente scolastico Per la famiglia: (firme dei genitori e dello studente)
[Proposto dal Collegio dei docenti in data 04.10.2017]
[Approvato, con modifiche, dal Consiglio di Istituto in data 29.11.2017]