Contract
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ASSIMPREDIL ANCE SEMINARIO
“LA NUOVA DIRETTIVA MACCHINE: IL PUNTO DELLA SITUAZIONE PER LE IMPRESE EDILI”
Attrezzature di lavoro soggette a verifica periodica: Obblighi, Adempimenti e Responsabilità”
Xxx. Xxxxxx Xxxxxxx
Xxx.xx di Prevenzione ASL di Milano
SS Sicurezza degli Ascensori e degli Impianti di Sollevamento
Gru e Apparecchi di Sollevamento (non azionati a mano) con Portata > 200 Kg. Trasferibili/ Spostabili o Fissi ad azionamento motorizzato | |
DOCUMENTAZIONE | ADEMPIMENTI |
Per attrezzature messe in servizio prima del 21.09.1996 ( DPR 459/96) Direttiva Macchine • Libretto delle Verifiche( mod. I del D.M. 12.09.59) rilasciato dall’ex E.N.P.I. • Libretto o Certificato di Omologazione ( mod. I del D.M. 12.09.59) rilasciato dall’I.S.P.E.S.L. Fino al 21.09.1996 Per gru denunciate all’I.S.P.E.S.L. prima del 21.09.1996 e non ancora omologate: • Copia della richiesta di Xxxxxxxx/ /omologazione con la segnalazione all’ISPESL dell’attuale installazione. (N.B. non può essere redatto verbale di verifica periodica dall’ASL in assenza di Libretto di omologazione dell’I.S.P.E.S.L.) Se la gru è corredata di radiocomando vedere* | • Dichiarazione di un tecnico abilitato circa l’idoneità statica del basamento di appoggio (Fax-simile n. 1) • Dichiarazione dell’Installatore di corretto montaggio . (Fax-simile n. 2 ) • Dichiarazione del datore di lavoro di installazione ed utilizzazione in conformità alle Istruzioni d’uso (Fax-simile n. 3 ) • Regolare manutenzione • Comunicazione del datore di lavoro all’ASL o ISPESL o Ente abilitato per richiesta di verifica periodica come da art. 71 c.11 DLgs 81/08 modificato dal DLgs 106/09. • Obbligo dei noleggiatori e dei concedenti in uso Art. 72 c.1e 2 Dlgs 81/08 modif. Dlgs 106/09 |
Gru e Apparecchi di Sollevamento (non azionati a mano) con Portata > 200 Kg. Trasferibili/ Spostabili o Fissi ad azionamento motorizzato | |
DOCUMENTAZIONE | ADEMPIMENTI |
Per attrezzature messe in servizio dopo il 21.09.1996 fino al 19/08/09 (Dlgs106/09)- Attrezzature Marcate “CE” • Dichiarazione “CE” di Conformità • Manuale o Istruzioni per l’ Uso e Manutenzione • Registro di Controllo • Copia della denuncia della 1a messa in servizio inviata al Dipartimento I.S.P.E.S.L territorialmente competente.(Se già compilato)“Libretto della 1a Verifica” rilasciato dall’I.S.P.E.S.L. * Se la gru è corredata di radiocomando: • Dichiarazione “CE” di Conformità • Dichiarazione di corretta installazione • Schema di collegamento elettrico Per attrezzature con 1a messa in servizio dopo il 19 agosto 2009 Art. 71 c. 11 come modificato dalDlgs.106/09 | • Come sopra + • Denuncia di 1a messa in servizio all’ISPESL territorialmente competente con attribuzione del numero di matricola e richiesta di 1a Verifica • Denuncia del radiocomando, se contestualmente alla gru, all’ISPESL o Ente preposto; • Comunicazione del datore di lavoro all’ASL o ISPESL o Ente abilitato per richiesta di verifica periodica come da art. 71 c.11 DLgs 81/08 modificato dal DLgs 106/09. (Fax-simile n.4 ) • (Obbligo dei noleggiatori e dei concedenti in uso Art. 72 c.2 DLgs 81/08 modificato dal DLgs 106/09. |
Ponti mobili sviluppabili su carro ad azionamento motorizzato. | |
DOCUMENTAZIONE | ADEMPIMENTI |
Per attrezzature messe in servizio Prima del 31.12.1996 (DPR 459/96) Direttiva Macchine • Libretto delle Verifiche ( mod. E del D.M. 12.09.59) rilasciato dall’ex E.N.P.I. • Libretto o Certificato di Omologazione ( mod. E del D.M. 12.09.59) rilasciato dall’I.S.P.E.S.L. Fino al 31.12.1996 | • Regolare manutenzione • Comunicazione del datore di lavoro all’ASL o ISPESL o Ente abilitato per richiesta di verifica periodica come da art. 71 c.11 DLgs 81/08 modificato dal DLgs 106/09. • Obbligo dei noleggiatori e dei concedenti in uso Art. 72 c.1 e 2 DLgs 81/08 modificato dal DLgs 106/09. |
Ponte mobile sviluppabile ad azionamento manuale | |
DOCUMENTAZIONE | ADEMPIMENTI |
Per attrezzature messe in servizio sia prima che dopo il 31.12.1996 • Libretto delle Verifiche ( mod. E del D.M. 12.09.59) rilasciato dall’ex E.N.P.I. • Libretto o Certificato di Omologazione ( mod. E del D.M. 12.09.59) rilasciato dall’I.S.P.E.S.L. con collaudo presso il costruttore | Non sono contemplati dalla procedura applicativa del (DPR459/96) Xxxxxxxxx Xxxxxxxx • Regolare manutenzione • Comunicazione del datore di lavoro all’ASL o ISPESL o Ente abilitato per richiesta di verifica periodica come da art. 71 c.11 DLgs 81/08 modificato dal DLgs 106/09. • Obbligo dei noleggiatori e dei concedenti in uso Art. 72 c.1 e 2 DLgs 81/08 modificato dal DLgs 106/09. |
P.L.E.M. (Piattaforma di Lavoro Elevabile Mobile) | |
DOCUMENTAZIONE | ADEMPIMENTI |
Per attrezzature messe in servizio dopo il 31.12.1996 e fino al 19 agosto 2009:- Attrezzature Marcate “CE” • Dichiarazione “CE” di Conformità • Manuale di Uso e Manutenzione • Registro di Controllo (Se rilasciato dal Costruttore) • Copia della denuncia della 1a messa in esercizio inviata al Dipartimento I.S.P.E.S.L territorialmente competente con attribuzione del numero di matricola. • (Se già compilato)“Libretto delle Verifiche” rilasciato dall’I.S.P.E.S.L. Per attrezzature con 1a messa in servizio dopo il 19 agosto 2009 Art. 71 c. 11 come modificato dal(Dlgs.106/09) | Come sopra + • Denuncia di 1a messa in servizio all’ISPESL territorialmente competente con attribuzione del numero di matricola. • (Se marcata “CE” la richiesta di verifica periodica deve essere inviata dopo 1 anno dalla 1a messa in esercizio) • Obbligo dei noleggiatori e dei concedenti in uso Art. 72 c.2 Denuncia di 1a messa in servizio all’ISPESL territorialmente competente e richiesta di 1a verifica che vi provvede entro 60gg. Trascorsi i quali il datore di lavoro può rivolgersi all’ASL o Ente abilitato Comunicazione del datore di lavoro all’ASL o ISPESL o Ente abilitato per richiesta di verifica periodica come da art. 71 c.11 DLgs 81/08 modificato dal DLgs 106/09. |
Scale aeree ad inclinazione variabile ad azionamento motorizzato. | |
DOCUMENTAZIONE | ADEMPIMENTI |
Per attrezzature messe in servizio prima del 31.12.1996 (DPR459/96) Direttiva Macchine • Libretto delle Verifiche ( mod. D del D.M. 12.09.59) rilasciato dall’ex E.N.P.I. • Libretto o Certificato di Omologazione ( mod. D del D.M. 12.09.59) rilasciato dall’I.S.P.E.S.L. Fino al 31.12.1996 | • Regolare manutenzione • Comunicazione del datore di lavoro all’ASL o ISPESL o Ente abilitato per richiesta di verifica periodica come da art. 71 c.11 DLgs 81/08 modificato dal DLgs 106/09. • (Obbligo dei noleggiatori e dei concedenti in uso) |
Scale aeree ad inclinazione variabile ad azionamento motorizzato. | |
DOCUMENTAZIONE | ADEMPIMENTI |
Per attrezzature messe in servizio dopo il 31.12.1996 e fino al 19 agosto 2009:- Attrezzature Marcate “CE” • Dichiarazione “CE” di Conformità • Manuale di Uso e Manutenzione • Registro di Controllo (Se rilasciato dal Costruttore) • Copia della denuncia della 1a messa in esercizio inviata al Dipartimento I.S.P.E.S.L territorialmente competente con attribuzione del numero di matricola. • (Se già compilato)“Libretto delle Verifiche” rilasciato dall’I.S.P.E.S.L. Per attrezzature con 1a messa in servizio dopo il 19 agosto 2009 Art. 71 c. 11 come modificato dal(Dlgs.106/09) | Come sopra + • Denuncia di 1a messa in servizio all’ISPESL territorialmente competente con attribuzione del numero di matricola. • (Se marcata “CE” la richiesta di verifica periodica deve essere inviata dopo 1 anno dalla 1a messa in esercizio) • Obbligo dei noleggiatori e dei concedenti in uso Art. 72 c. 2 Denuncia di 1a messa in servizio all’ISPESL territorialmente competente e richiesta di 1a verifica che vi provvede entro 60gg. Trascorsi i quali il datore di lavoro può rivolgersi all’ASL o Ente abilitato Comunicazione del datore di lavoro all’ASL o ISPESL o Ente abilitato per richiesta di verifica periodica come da art. 71 c.11 DLgs 81/08 modificato dal DLgs 106/09 |
Ponte sospeso munito di argani e Argani di ponte sospeso | |
DOCUMENTAZIONE | ADEMPIMENTI |
Per attrezzature messe in servizio prima del 21.09.1996 (DPR459/96) Direttiva Macchine • Libretto delle Verifiche( mod. F del D.M. 12.09.59) rilasciato dall’ex E.N.P.I. • Libretto o Certificato di Omologazione ( mod. F del D.M. 12.09.59) rilasciato dall’I.S.P.E.S.L. Fino al 21.09.1996 | • Regolare manutenzione • Comunicazione del datore di lavoro all’ASL o ISPESL o Ente abilitato per richiesta di verifica periodica come da art. 71 c.11 DLgs 81/08 modificato dal DLgs 106/09. • (Obbligo dei noleggiatori e dei concedenti in uso) |
Ponte sospeso munito di argani e Argani di ponte sospeso | |
DOCUMENTAZIONE | ADEMPIMENTI |
Per attrezzature messe in servizio dopo il 31.12.1996 e fino al 19 agosto 2009:- Attrezzature Marcate “CE” • Dichiarazione “CE” di Conformità • Manuale di Uso e Manutenzione • Registro di Controllo (Se rilasciato dal Costruttore) • Copia della denuncia della 1a messa in esercizio inviata al Dipartimento I.S.P.E.S.L territorialmente competente con attribuzione del numero di matricola. • (Se già compilato)“Libretto delle Verifiche” rilasciato dall’I.S.P.E.S.L. Per attrezzature con 1a messa in servizio dopo il 19 agosto 2009 Art. 71 c. 11 come modificato dal(Dlgs.106/09) | Come sopra + • Denuncia di 1a messa in servizio all’ISPESL territorialmente competente con attribuzione del numero di matricola. • (Se marcata “CE” la richiesta di verifica periodica deve essere inviata dopo 1 anno dalla 1a messa in esercizio) • Obbligo dei noleggiatori e dei concedenti in uso Art. 72 c. 2 Denuncia di 1a messa in servizio all’ISPESL territorialmente competente e richiesta di 1a verifica che vi provvede entro 60gg. Trascorsi i quali il datore di lavoro può rivolgersi all’ASL o Ente abilitato Comunicazione del datore di lavoro all’ASL o ISPESL o Ente abilitato per richiesta di verifica periodica come da art. 71 c.11 DLgs 81/08 modificato dal DLgs 106/09 |
Funi e Catene di impianti ed apparecchi di sollevamento compresi gli accessori di sollevamento | |
DOCUMENTAZIONE | ADEMPIMENTI |
Per le funi e gli accessori di sollevamento prima del 21.09.1996 (DPR459/96) • annotazione delle verifiche trimestrali secondo il modello “M” del D.M. 12.09.59 Per le funi e gli accessori di sollevamento sostituite e di primo utilizzo dopo il 21.09.1996 (DPR459/96) • marcatura “CE” • Attestato di Conformità “CE” • Annotazione delle Verifiche nell’apposito Registro di controllo, corrispondente al tipo di attrezzatura, rilasciato dal costruttore | • Il datore di lavoro a mezzo di personale specializzato dipendente o da esso scelto verifica una volta ogni 3 mesi Le funi e le Catene • Il datore di lavoro a mezzo di personale specializzato dipendente o da esso scelto verifica le funi e le catene secondo le istruzioni impartite dal costruttore nel manuale di uso e manutenzione. ( non si dovrebbe superare la trimestralità) |
Funi e Catene di impianti ed apparecchi di sollevamento compresi gli accessori di sollevamento | |
DOCUMENTAZIONE | ADEMPIMENTI |
Xxxxxx, funi e cinghie sostituite e di primo utilizzo dopo il 06.03.2010 (DLgs. N. 17 del 27/01/2010) • Dichiarazione “CE” di conformità • marcatura “CE” e identificazione della relativa “Attestazione” • Annotazione delle Verifiche nell’apposito Registro di controllo, corrispondente al tipo di attrezza, rilasciato dal costruttore Idem per accessori di sollevamento | • Il datore di lavoro a mezzo di personale specializzato dipendente o da esso scelto verifica le funi e le catene secondo le istruzioni impartite dal costruttore nel manuale di uso e manutenzione. ( non si dovrebbe superare la trimestralità) |
FAC-SIMILE n. 1
DICHIARAZIONE DI IDONEITÀ
DEL PIANO DI POSA O SCORRIMENTO DI GRU A TORRE
( A FIRMA DEL DIRETTORE TECNICO DI CANTIERE E/O TECNICO ABILITATO ISCRITTO ALL’ALBO)
DICHIARAZIONE
Il sottoscritto …………………………………………. nato a……………………….. il…………….
Ingegnere /Architetto / Geometra, iscritto all’Ordine - Collegio degli/dei …………………………...
della provincia di ……………………………..al n. di iscrizione, abilitato a
norma di legge all’esercizio della professione, sotto la propria responsabilità
DICHIARA
- che il piano di posa (*) delle vie di corsa / del basamento di appoggio degli stabilizzatori
- che il piano di posa (*) del basamento del plinto di fondazione su cui sono annegati i tirafondi/tronchetto a perdere (forniti dallo stesso costruttore) calcolato nel rispetto delle indicazioni fornite dal costruttore nel manuale di uso e manutenzione dell’attrezzatura di sollevamento gru a torre con rotazione in basso / in alto,
matricola(ENPI/ISPESL)………………………di costruzione……………………………………...
modello………………….……………………...n.f./ serie …………………………………………...
installata nel cantiere della ditta / impresa edile ……………………………………………………...
ubicato in ………………………………. Via………………………………………… n……………
è idoneo a sopportare le sollecitazioni indotte dall’installazione e dall’esercizio dell’apparecchio.
Si dichiara , inoltre, che la zavorra di base e di volata (contro freccia), sono realizzate in conformità alle prescrizioni della casa costruttrice, come indicato nel manuale di uso e manutenzione dell’apparecchio.
In fede
………………………………………. (Timbro e firma)
(*) come disposto al punto 3.1.3. dell’Allegato VI del D.Lgs. 81/2008
(*) come disposto al punto 3.1.3. dell’Allegato VI del D.Lgs. 81/2008
• 3.1.3 Le attrezzature di lavoro smontabili o mobili che servono a sollevare carichi devono essere utilizzate in modo tale da garantire la stabilità dell'attrezzatura di lavoro durante il suo impiego, in tutte le condizioni prevedibili e tenendo conto della natura del suolo.
• (Il datore di lavoro e il dirigente sono puniti con la pena dell’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 1.000 a 4.800 euro)
(FAC-SIMILE n. 2) (SU CARTA INTESTATA DELLA DITTA INSTALLATRICE)
DICHIARAZIONE DELLA DITTA INSTALLATRICE QUALIFICATA DI CORRETTO MONTAGGIO DELL’APPARECCHIO DI SOLLEVAMENTO DI TIPO TRASFERIBILE
DICHIARAZIONE
Il sottoscritto…………………………………… nato a.…………………………. il………………...
titolare/legale rappresentante della ditta installatrice …………………………………………………
con sede legale in ………………………………….via……………………………………..n………
avendo provveduto il / nei giorno/i all’installazione nel Cantiere/Stabilimento della
ditta / impresa edile …………………………………….sito in ………………………………………
via …………………………………………………….n …………….
dell’apparecchio di sollevamento tipo: gru a torre / argano a cavalletto /…………………………….
di costruzione…………………….. ……Modello ………………n. f. / serie ………………………..
matr. (ENPI o ISPESL)………………………………………………………………………………..
sotto la propria responsabilità
DICHIARA (*)
che, previo l’accertamento delle buone condizioni di conservazione e funzionamento delle strutture, dei meccanismi e dei dispositivi di sicurezza dell’apparecchio, ha effettuato il relativo montaggio secondo le istruzioni fornite dal fabbricante e riportate nel manuale di uso e manutenzione dell’apparecchio e nel rispetto della regola dell’arte.
lì …………………………
(*) come disposto dall’art. 24 del D.Lgs. n. 81/2008
la Ditta Installatrice
……………………………………… (timbro e firma)
(
(*) come disposto dall’art. 24 del D.Lgs. n. 81/2008
• Articolo 24 - Obblighi degli installatori
• 1. Gli installatori e montatori di impianti, attrezzature di lavoro o altri mezzi tecnici, per la parte di loro competenza, devono attenersi alle norme di salute e sicurezza sul lavoro, nonché alle istruzioni fornite dai rispettivi fabbricanti.
• (Arresto fino a tre mesi o ammenda da 1.200 a 5.200 euro)
(FAC-SIMILE n. 3) (SU CARTA INTESTATA DELLA DITTA/IMPRESA EDILE CHE UTILIZZA L’ATTREZZATURA)
DICHIARAZIONE DEL DATORE DI LAVORO DITTA/IMPRESA EDILE DI CORRETTA INSTALLAZIONE SUL LUOGO DI LAVORO
DICHIARAZIONE
Il sottoscritto ………………………………….nato a …………………………. il ………………….
titolare/legale rappresentante della ditta/impresa edile ……………………………………………….
con sede legale in …………………………. via ………………………………………. n ………….
avendo provveduto il / nel giorno /i all’installazione nello stabilimento/cantiere
sito in ……………………………………… via ……………………………………….. n …………
della gru …………………………………… matr. (ENPI o ISPESL) ……………………………….
sotto la propria responsabilità
DICHIARA
che, previo l’accertamento del buono stato di conservazione di tutti gli elementi costituenti la gru, l’installazione si è svolta secondo le istruzioni impartite dal Costruttore dell’apparecchio (*) e con
la direzione di un tecnico qualificato:
a) alle proprie dipendenze nella persona del Sig. ……………………………………………………
b) dipendente della ditta installatrice della gru Sig. (**)……………………………………………..
e garantisce la consistenza del terreno e delle basi su cui appoggia la gru (***) e che l’attrezzatura è stata sottoposta ad un controllo dopo l’installazione e prima della messa in esercizio al fine di assicurarne l’installazione corretta e il buon funzionamento.
(Firma del Dichiarante) ………………………………………………
(Firma del Tecnico qualificato) ……………………………………………….
(*) come disposto dall’ art. 71 comma 4 a) punto 1 del D.Lgs. 81/2008
(**) allegare alla presente anche la dichiarazione della ditta installatrice, firmata dal tecnico qualificato che ha eseguito il montaggio attestante l’installazione corretta ed il buon funzionamento, come disposto dall’art 71 comma 8
(***) allegare dichiarazione del tecnico abilitato iscritto all’Albo per il rispetto del punto 3.1.3 dell’Allegato VI del D.Lgs 81/2008
(*) come disposto dall’ art. 71 comma 4 a) punto 1 del D.Lgs. 81/2008
(**) allegare alla presente anche la dichiarazione della ditta installatrice, firmata dal tecnico qualificato che ha eseguito il montaggio attestante l’installazione corretta ed il buon funzionamento, come disposto dall’art 71 comma 8
(***) allegare dichiarazione del tecnico abilitato iscritto all’Albo per il rispetto del punto 3.1.3 dell’Allegato VI del D.Lgs 81/2008
Articolo 71 - Obblighi del datore di lavoro
4. Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché:
a) le attrezzature di lavoro siano:
1) installate ed utilizzate in conformità alle istruzioni d’uso;
2) oggetto di idonea manutenzione al fine di garantire nel tempo la permanenza dei requisiti di sicurezza di cui all’articolo 70 e siano corredate, ove necessario, da apposite istruzioni d’uso e libretto di manutenzione;
• (arresto da tre a sei mesi o ammenda da 2.500 a 6.400 euro il datore di lavoro )
(FAC-SIMILE N 4)
MODELLO DI COMUNICAZIONE AGLI ORGANI PREPOSTI PER LA RICHIESTA DI VERIFICA PERIODICA
Spett.le
(ISPESL ;ASL o ARPA; Ente preposto) Via ……………………………........
………………………………….. (cap) (città)
In osservanza dell’art. 71 comma 11 del D.Lgs n. 81/2008
il sottoscritto …………………………………… nato a…………………………… il ……………...
residente in …………………………………….. via ………………………………………… n …… titolare/legale rappresentante della ditta ………………………………………………………………
con sede sociale in ……………………………………prov. ………………………. c.a.p. …………
via …………………………………………………… n ………………….. tel ……………………..
comunica a codesto Servizio di aver provveduto ad installare l’attrezzatura di lavoro di cui in Allegato VII del D.Lgs. 81/08
tipo: ………………………………………………….. costruttore …………………….…………………
mod ……………………….. n. f. ……………………….. portata max Kg (da N)
matricola ENPI / ISPESL ……………………….. nel cantiere di …………………………………...
via ……………………………… n. ……….
Pertanto si chiede ai sensi del sopracitato art.71 comma 11 l’effettuazione della I verifica (overifica periodica).
Si resta in attesa dell’intervento sul luogo d’installazione di un V/s funzionario tecnico per l’effettuazione della suddetta verifica di V/s competenza.
Data …………………………..
Il Legale Rappresentante della Ditta
…………………………………….
(Timbro e firma)
Indicazioni per le verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro Titolo III del D.Lgs. 81/2008: le prime indicazioni operative per le verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro. Dal Gruppo di Lavoro Interregionale “Macchine e Impianti”.
Queste indicazioni operative sono fornite in attesa “dell’emanazione delle necessarie circolari esplicative e dei decreti attuativi da parte dei competenti Ministeri secondo quanto prescritto dal medesimo titolo.”
Relativamente alle competenze e alle procedure per l’effettuazione della prima verifica periodica delle attrezzature di sollevamento, salvo diversa successiva determinazione da parte dei livelli sovraordinati e/o di accordi Regione-Dipartimenti Periferici ISPESL, si procederà come indicato ai punti seguenti:
· Macchine messe in servizio prima del 15 maggio 2008: si applica la procedura della Circolare MICA n° 162054/97.
· Macchine messe in servizio dopo il 15 maggio 2008: si applica la procedura dell’art. 71 comma 11 D.Lgs. 81/2008 come modificato dal D.Lgs. 106/2009. L’ASL può intervenire su richiesta del datore di lavoro, trascorsi 60 giorni dalla richiesta all’ISPESL, solo previa verifica che l’ISPESL non abbia effettivamente avviato le procedure per l’effettuazione della prima verifica periodica. Tale verifica può avvenire, ad esempio, acquisendo copia della lettera di richiesta di verifica periodica e della ricevuta di ritorno, in caso di RAR, o di timbro autentico di ricevuta da parte dell’Ispesl competente per territorio.
Per quanto riguarda la modulistica, in attesa dell’emanazione dei regolamenti attuativi (ex. Art. 71 comma 13 D.Lgs. 81/2008), si continua a adottare quella prevista dal D.M. 12.09.59.
Si considera ancora non applicabile il regime di verifiche periodiche previsto per gli ascensori da cantiere, per le piattaforme autosollevanti su colonne e per i carrelli semoventi a braccio telescopico, in quanto devono ancora essere emanati i relativi regolamenti attuativi (ex. Art. 71 comma 13 D.Lgs. 81/2008).
Analogamente, per le attrezzature di lavoro precedentemente soggette a verifiche da parte del Ministero del Lavoro, quali ponti sospesi motorizzati (ex
D.M. 04/03/1982) e carri agricoli raccoglifrutta (ex C.M. n. 33 del 02/08/2005 e s.m.), è opportuno attendere le necessarie indicazioni del Ministero del lavoro sulle modalità di trasferimento delle competenze e della documentazione relativa ai carri già in esercizio.
Conseguenza dell’inapplicabilità dell’art. 71 comma 11, in combinato disposto con l’art. 71 comma 13 del D.Lgs. 81/2008, come modificati dal X.Xxx. 106/2009, è che si continua ad applicare l’esenzione dell’IVA per le verifiche effettuate sulle attrezzature di lavoro dell’all. VII.
FAC-SIMILE MODELLO DI DENUNCIA APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO MARCATI “CE”
MARCA DA BOLLO
Spett.le
Dipartimento Periferico I.S.P.E.S.L. Via …………………………………
…………………………………….. (cap) (città)
Il sottoscritto ………………………………… nato a …………………………. il ………………..
e residente a ………………………………….. via ………………………………………..n ……..
titolare/legale rappresentante della ditta …………………………………………………………….
con sede sociale in ……………………………. Via ……………………………………… n …….
esercente attività di ………………………………………………………………………………….
ai sensi dell’art. 11, comma 3, del DPR 24/7/1996, n. 459 (SO n. 146, del 6/9/1996 alla GU n. 209: Direttiva Macchine) e della circolare del Ministero dell’industria, del commercio e dell’xxxxxxxxxxx x. 000000, xxx 00/0/0000 (XX n. 154, del 4/7/1997), denuncia la messa in servizio del seguente apparecchio:
tipo …………………………………………………………………. Mod. ………………………….
numero di fabbrica ……………………….anno costr. …………………… portata max ……………
costruttore ……………………………………………………………………………………………..
presso la ditta …………………………………………………………………………………………
a …………………………………………….in via …………………………………………. n …...
e chiede il rilascio del libretto delle verifiche. All’uopo allega:
Copia Dichiarazione di conformità CE, il cui originale sarà confrontato dal tecnico in sede di verifica.
…………………..lì …………………..
Il Legale Rappresentante della Ditta
……………………………………… (Timbro e firma)
FAC-SIMILE MODELLO DI COMUNICAZIONE AGLI ORGANI DI VIGILANZA DI INSTALLAZIONE DI RADIOCOMANDO “CE”
Spett.le
Organo di Xxxxxxxxx (ASL o ARPA) Via ……………………………...
………………………………….. (cap) (città)
COMUNICAZIONE DI INSTALLAZIONE DI RADIOCOMANDO
Il sottoscritto …………………………………… in qualità di legale rappresentante della ditta ………………………….
con sede in ………………………via ……………………………………n ……….. tel. ……………... fax……………
ai sensi del DPR 459/96, e della nota del Ministero del lavoro e della previdenza sociale n. PR-MAC/23192, del 13/10/1997 e ai sensi della Circolare ISPESL n. 71 del 16/07/1997
COMUNICA
che è stato installato un radiocomando marca …………………………………………………………………………….
tipo …………………………… mod …………………………… n. di serie ……………………………………………..
rispondente alle disposizioni di immissione sul mercato
sull’apparecchio di sollevamento di costruzione …………………………tipo ……………… mod …………n. f………
matricola ENPI/ISPESL ………………………….installato nel cantiere/stabilimento della ditta ………………………..
sito in………………… ……….prov…………. via…………………………………………………..…………n. ………
Allega la documentazione necessaria per la verifica:
- copia della dichiarazione di conformità CE, rilasciata dal costruttore
- schema del collegamento del radiocomando al quadro elettrico della macchina con timbro e firma dell’installatore;
- dichiarazione dell’installatore di avere eseguito a regola d’arte il montaggio, secondo le istruzioni del costruttore e le norme di riferimento.
Data ………………………….
Il Legale Rappresentante della Ditta
…………………………………….
(Timbro e firma)
• 11 Oltre a quanto previsto dal comma 8, il datore di lavoro sottopone le attrezzature di lavoro riportate in ALLEGATO VII a verifiche periodiche volte a valutarne l’effettivo stato di conservazione e di efficienza ai fini di sicurezza, con la frequenza indicata nel medesimo allegato. La prima di tali verifiche è effettuata dall’ISPESL che vi provvede nel termine di 60 giorni dalla richiesta, decorso inutilmente il quale il datore di lavoro può avvalersi delle ASL e di soggetti pubblici o privati abilitati con le modalità di cui al comma 13. Le successive verifiche sono effettuate dai soggetti di cui al precedente periodo, che vi provvedono nel termine di 30 giorni dalla richiesta, decorso inutilmente il quale il datore di lavoro può avvalersi di soggetti pubblici o privati abilitati con le modalità del comma 13.
• (sanzione amministrativa pecuniaria da euro 500 a euro 1.800 il datore di lavoro ed il dirigente)
• Articolo 72 - Obblighi dei noleggiatori e dei concedenti in uso
1. Chiunque venda, noleggi o conceda in uso o locazione finanziaria macchine, apparecchi o utensili costruiti o messi in servizio al di fuori della disciplina di cui all'articolo 70, comma 1, attesta, sotto la propria responsabilità, che le stesse siano conformi, al momento della consegna a chi acquisti, riceva in uso, noleggio o locazione finanziaria, ai requisiti di sicurezza di cui all’ALLEGATO V
2. Chiunque noleggi o conceda in uso attrezzature di lavoro senza operatore deve, al momento della cessione, attestarne il buono stato di conservazione, manutenzione ed efficienza a fini di sicurezza. Dovrà altresì acquisire e conservare agli atti per tutta la durata del noleggio o della concessione dell’attrezzatura una dichiarazione del datore di lavoro che riporti l’indicazione del lavoratore o dei lavoratori incaricati del loro uso, i quali devono risultare formati conformemente alle disposizioni del presente titolo e, ove si tratti di attrezzature di cui all’art. 73, comma 5, siano in possesso della specifica abilitazione ivi prevista.
• (sanzione amministrativa pecuniaria da euro 750 a euro 2.700 il noleggiatore)
Sistemi di Sollevamento a Pignone e Cremagliera Panoramica sulle normative applicabili
- Piattaforme Autosollevanti
- Ascensori/Montacarichi da cantiere
Piattaforme Autosollevanti
Montacarichi da Cantiere
Ascensori da cantiere
Con Cabina di Carico
Ascensori da cantiere
con Piattaforma di Carico
“Attrezzature soggette a verifica periodica”
obblighi adempimenti e responsabilità Xxx. X. Xxxxxxx 28
PIATTAFORME AUTOSOLLEVANTI
Scopo:
la piattaforma si muove verticalmente per sollevare persone da e per un solo punto di accesso. Dalla piattaforma le persone possono eseguire lavori
Caratteristiche Principali
• comandi solo dalla piattaforma, del tipo ad “uomo presente”
• velocità di sollevamento massima: 12 m/min
• solo un punto di accesso da e per la piattaforma
• non è consentito passare da edificio a piattaforma e viceversa, se non al suddetto punto di accesso
• piattaforma di lavoro aperta
• dispositivo di sicurezza principale. Alternativa tra: Paracadute
Doppio motoriduttore
NORMATIVE DI RIFERIMENTO PER LE PIATTAFORME AUTOSOLLEVANTI
Attuale normativa (dal 1 Gen 97)
Direttiva 98/37/CE (Xxxxxxxxx Xxxxxxxx): raccoglie le direttive 89/392/CEE, 91/368/CEE, 93/44/CEE e 93/68/CEE, recepite dallo Stato Italiano con decreto del 24 Luglio 96, n. 459.
La Direttiva Macchine è valida su tutto il territorio della Comunità Europea.
Essa definisce i requisiti generale ed essenziali di sicurezza e tutela della salute delle persone coinvolte dall’uso della macchina.
Documenti che accompagnano la macchina:
• Manuale di istruzione
• Dichiarazione di conformità CE redatta dal costruttore
• Marcatura CE sulla macchina
Norma Armonizzata relativa alle piattaforme autosollevanti
La norma armonizzata relativa alle Piattaforme Autosollevanti è la
EN1495: Lifting platform – Mast Climbing Working platform
(UNI-EN 1495: Piattaforme Elevabili – Piattaforme di Lavoro Autosollevanti su colonne)
Xxxxx Xxxxxxxxxxx: è una norma redatta da appositi comitati tecnici stabiliti dal CEN (Comitato Europeo di Normazione), che stabilisce i requisiti specifici di sicurezza per un particolare tipo di macchina, requisiti da soddisfare in termini di design, calcolo, installazione, impiego ecc.
La redazione di tale norma avviene soddisfacendo i requisiti essenziali e generali di sicurezza, come indicato dalla Direttiva Macchine
L’art 5 (2) della Direttiva Macchine asserisce che “una macchina costruita conformemente ad una norma armonizzata è presunta conforme ai requisiti essenziali di sicurezza prescritti dalla suddetta direttiva”
Tale norma è stata recepita dalla Comunità Europea e dallo Stato Italiano.
Precedente normativa italiana (fino al 31 Dic 96): DPR 164, art. 30 ÷33.
Documenti che accompagnano la macchina:
• Manuale di uso e manutenzione, contenenti gli schemi tipo della macchina.
• Autorizzazione ministeriale alla costruzione ed alla vendita del modello di ponteggio in questione.
Secondo la Direttiva Macchine le piattaforme autosollevanti (MCWP nella terminologia Inglese) sono considerate per quello che sono, cioè “macchine”.
Nella normativa italiana venivano assimilati a “ponteggi fissi”.
E’ consentito comunque utilizzare macchine conformi alla precedente normativa, se vendute prima del Gen. 97, ma non possono esserne immesse nel mercato di nuove.
Per i ponteggi autosollevanti immessi sul mercato prima del D.P.R. 24 Luglio 1996 n°459 ( entrato in vigore il 21.09.96 e meglio conosciuto come `` Direttiva macchine `` ) erano applicabili le disposizioni di cui all'art.30 e 31 del D.P.R. 164/56 relativamente a :'' Autorizzazione alla costruzione ed all'impiego dei ponteggi metallici `` e `` Relazione tecnica''.
E’ fatto obbligo all’utente di essere in possesso dell’autorizzazione all’impiego rilasciata dal Ministero del Lavoro al fabbricante relativamente al particolare modello corredata di relazione di calcolo firmata da un tecnico abilitato nonché delle istruzioni sul montaggio,impiego e smontaggio.(ex
D.M. 04/03/1982 richiesta di collaudo al M.L.e P.S.)
Per i ponteggio autosollevanti , immessi sul mercato dopo il 21.09.96, provvisti del marchio CE , di dichiarazione di conformità ed installati secondo quanto prescritto dal costruttore nel libretto di manutenzione e d'uso, possono essere messi in servizio direttamente dall'utilizzatore.
TIPOLOGIE DI P.L.A.C.
(Xxxxx Xxxxxxxxxxx) UNI EN 1495 :2005
Piattaforme di lavoro autosollevanti su colonne
La norma specifica i requisiti speciali di sicurezza delle Piattaforme di Lavoro Autosollevanti su Colonne (PLAC) installate temporaneamente, azionate a mano o a motore e
concepite per essere utilizzate da una o più persone che dalle stesse possono eseguire lavori. Le parti che si muovono in senso verticale (piattaforma di lavoro) vengono usate anche
per spostare quelle stesse persone e le loro attrezzature e materiali da e per un solo punto di accesso.
Queste limitazioni differenziano le PLAC dagli ascensori da cantiere.
La norma può essere usata anche per le PLAC installate in modo permanente.
Dispositivi di sicurezza delle PLAC
• Interruttori di fine corsa salita e discesa che interrompono l’alimentazione dei motori elettrici quando il ponte sta per arrivare alle estremità della corsa;
• Dispositivi di fine corsa meccanici consistenti in alto nella troncatura della cremagliera ed in basso in tamponi in gomma;
• Dispositivo di interruzione di alimentazione dei motori di sollevamento quando la pendenza della piattaforma è superiore al 10%;
• Installazione di doppi moto-riduttori a vite senza fine per ciascuna colonna;
• Grado di protezione delle apparecchiature elettriche almeno IP 55;
• Protezione dei motori di sollevamento mediante relais termici che intervengono quando l’assorbimento è superiore al valore di calcolo. Questi relais quindi svolgono anche la funzione sia di limitatori di carico che di protezione se durante il movimento la piattaforma urta contro qualche ostacolo imprevisto;
• Parapetto normale con relativa tavola ferma piede lungo tutti i lati della piattaforma;
• Collegamento all’impianto di terra del cantiere dei motori elettrici e dei quadretti di comando;
• Collegamento all’impianto di protezione contro le scariche atmosferiche delle due colonne;
• Pulsantiera di azionamento con comandi ad uomo presente e pulsante di emergenza a fungo.
NORME DI SICUREZZA PER GLI UTILIZZATORI DI PLAC
1) Far adoperare il ponteggio soltanto al personale appositamente addestrato ed espressamente autorizzato all’ utilizzo;
2) Assicurartsi che il terreno su cui poggiano gli stabilizzatori del basamento sia sufficientemente compatto ed atto a sopportare il carico massimo trasmettibile; in caso di incertezza sulla sua natura è necessario prevedere elementi di ripartizione del carico;
3) Rispettare le limitazioni di lunghezza, larghezza ed altezza dello schema tipo di montaggio riportate sul libretto di uso e manutenzione;
4) Rispettare la portata massima del ponteggio prevista dal costruttore e curare la distribuzione del personale sul ponte in modo da avere una uniforme ripartizione dei carichi;
5) Segregare completamente la zona sottostante il ponte in modo da impedirne il transito e lo stazionamento degli operai;
6) Nel caso in cui la configurazione della parete renda necessaria l’installazione di prolunghe estensibili al piano di lavoro del ponteggio, l’operazione di montaggio deve essere effettuata ad altezza non superiore a 2 m. dal piano sottostante il ponte;
7) Controllare che lungo la corsa verticale del ponte non esistano elementi sporgenti della costruzione che potrebbero intralciare la salita e la discesa del ponte;
8) Controllare che nel suo movimento il ponte non possa avvicinarsi a meno di 5 m da eventuali linee elettriche;
9) Controllare, prima di iniziare il movimento, che sia installato e ben fissato il parapetto normale con relativa tavola fermapiede;
10) Far adoperare agli addetti al montaggio, smontaggio ed utilizzo i mezzi personali di protezione costituiti da guanti di lavoro, elmetti protettivi, calzature con suola antisdrucciolevole e cinture di sicurezza a bretelle;
11) Effettuare un controllo visivo dell’integrità strutturale delle torrette e del ponteggio e della presenza di notevole corrosione degli elementi;
12) Accertarsi che nessun dente dei pignoni e delle cremagliere sia rotto o eccessivamente usurato;
13) Controllare periodicamente il livello dell’olio dei riduttori;
14) Non realizzare, neanche temporaneamente, piani di lavoro sopraelevati rispetto al piano di calpestio del ponteggio;
15) Riportare a terra il ponteggio quando la velocità del vento supera il valore di 60Km/h;
16) In caso di precipitazioni nevose il ponteggio non può essere utilizzato in quanto l’azione dovuta alla neve è in alternativa a quella dovuta ai carichi di servizio;
17) In caso di mancanza di forza motrice il ponteggio deve essere riportato a terra agendo sullo sblocco manuale del freno; questa operazione è molto delicata quindi deve essere effettuata agendo alternativamente sui due gruppi di sollevamento, facendo compiere ad ogni azionamento un abbassamento non superiore a 10cm;
18) L’eventuale abbandono del ponte in quota deve avvenire soltanto per motivi di assoluta emergenza ed utilizzando il dispositivo anticaduta.
Scopo:
Caratteristiche Principali MONTACARICHI
il montacarichi si muove verticalmente per trasportare materiali tra diversi piani di sbarco. La piattaforma del montacarichi è accessibile alle persone, per le operazioni di carico e scarico.
Caratteristiche Principali
• comandi dalla base e dai piani (uomo presente e/o autoritenuta)
• non è consentito il trasporto di persone, in servizio non si può comandare il montacarichi dalla piattaforma di carico
• la piattaforma è accessibile alle persone dai vari piani di sbarco per il carico e lo scarico dei materiali. Dotata quindi di opportuni sistemi di sbarco.
• la piattaforma di carico è aperta (assenza di tetto)
• non ci sono limitazioni alla velocità di sollevamento
• dispositivo di sicurezza principale
- Paracadute
NORMATIVE DI RIFERIMENTO PER I MONTACARICHI DA CANTIERE
Attuale normativa (dal 1 Gen 97)
Direttiva 98/37/CE (Direttiva Macchine):
raccoglie le direttive 89/392/CEE, 91/368/CEE, 93/44/CEE e 93/68/CEE, recepite dallo Stato Italiano con decreto del 24 Luglio 96, n. 459.
La Direttiva Macchine è valida su tutto il territorio della Comunità Europea.
Essa definisce i requisiti generale ed essenziali di sicurezza e tutela della salute delle persone coinvolte dall’uso della macchina.
Documenti che accompagnano la macchina:
• Manuale di istruzione
• Dichiarazione di conformità CE redatta dal costruttore
• Marcatura CE sulla macchina
Norma Armonizzata relativa ai montacarichi da cantiere
UNI EN 12158-1 Montacarichi da cantiere per materiali - Parte 1: Montacarichi con piattaforma accessibile
(EN12158-1: Builders Hoist for goods)
Xxxxx Xxxxxxxxxxx: è una norma redatta da appositi comitati tecnici stabiliti dal CEN (Comitato Europeo di Normazione), che stabilisce i requisiti specifici di sicurezza per un particolare tipo di macchina, requisiti da soddisfare in termini di design, calcolo, installazione, impiego ecc.
La redazione di tale norma avviene soddisfacendo i requisiti essenziali e generali di sicurezza, come indicato dalla Direttiva Macchine
L’art 5 (2) della Direttiva Macchine asserisce che “una macchina costruita conformemente ad una norma armonizzata è presunta conforme ai requisiti essenziali di sicurezza prescritti dalla suddetta direttiva”
Tale norma è stata recepita dalla Comunità Europea e dallo Stato Italiano: tuttora, però, non esiste la versione ufficiale in Lingua Italiana.
Caratteristiche Principali
ASCENSORE DA CANTIERE CON CABINA DI CARICO
Scopo: l’ascensore si muove verticalmente per trasportare persone e materiali tra diversi piani di sbarco.
Caratteristiche Principali
• comandi dalla cabina, dalla base e dai piani (uomo presente e/o autoritenuta)
• è consentito il trasporto sia di persone che di materiali ai vari piani di sbarco.
• dotata di opportuni sistemi di sbarco
• dotato di cabina completamente chiusa
• non ci sono limitazioni alla velocità di sollevamento
• dispositivo di sicurezza principale
- Paracadute
“Attrezzature soggette a verifica periodica”
obblighi adempimenti e responsabilità Xxx. X. Xxxxxxx 43
NORMATIVE DI RIFERIMENTO PER GLI ASCENSORI DA CANTIERE CON CABINA DI CARICO
Gli ascensori da cantiere sono esclusi esplicitamente dalla attuale Direttiva Macchine. Saranno invece inclusi nello scopo della nuova Direttiva macchine in vigore da 29/12/2009 ( Direttiva 2006/42/EC)
Attualmente, quindi le norme di riferimento sono quelle nazionali.
Il recente decreto legislativo n° 81 del 09 Apr 2008 (Testo unico della sicurezza), descrive i requisiti di sicurezza necessari per questa tipologia di apparecchiature e definisce conformi le apparecchiature progettate e costruite in accordo alle linee guida ISPESL “Trasporto di persone e materiali tra piani definiti in cantieri temporanei”. Esso è un documento redatto ed approvato da un apposito gruppo di lavoro comprendente ISPESL, Ministero del Lavoro, Ministero dell'Industria, Coordinamento Tecnico delle Regioni (da cui dipendono gli organi di controllo), associazioni dei costruttori ACAI e ANIMA e associazione dei costruttori edili ANCE, che costituisce le Linee Guida alla costruzione ed utilizzo alle apparecchiature di trasporto tra piani definiti in cantiere. Emesso nel Ottobre 2004, fa riferimento principalmente alle norme armonizzate Europee già esistenti per questa tipologia di attrezzature.
Norma tecnica di riferimento Europea:
UNI EN 12159 Ascensori da cantiere per persone e materiali con cabina guidata verticalmente
Questa sarà “norma armonizzata” quando la nuova versione della Direttiva Macchine sarà in vigore.
Caratteristiche Principali
ASCENSORE DA CANTIERE CON PIATTAFORMA DI CARICO
Scopo: la piattaforma si muove verticalmente per trasportare persone e materiali tra diversi piani di sbarco
Caratteristiche Principali
• comandi solo dalla piattaforma, del tipo ad “uomo presente”
• velocità di sollevamento massima: 12 m/min
• è consentito il trasporto sia di persone che di materiali ai vari piani, dotata quindi di opportuni sistemi di sbarco
• dotato di piattaforma aperta (come piattaforme autosollevanti e montacarichi)
• dispositivo di sicurezza principale
- Paracadute
“Attrezzature soggette a verifica periodica”
obblighi adempimenti e responsabilità Xxx. X. Xxxxxxx 46
ASCENSORE DA CANTIERE CON PIATTAFORMA DI CARICO
“Attrezzature soggette a verifica periodica” obblighi adempimenti e responsabilità
Xxx. X. Xxxxxxx
47
NORMATIVE DI RIFERIMENTO PER GLI ASCENSORI DA CANTIERE
CON PIATTAFORMA DI CARICO (Piattaforme di Trasporto)
Normativa “vigente” fino all'Ottobre 2003: Direttiva Macchine, esame di tipo da parte di Ente Notificato necessario data l'assenza di Norma Armonizzata
Attuale normativa
Nel Meeting tenuto a Brussel nell’Ottobre 2003, il gruppo di lavoro del Comitato Permanente della Direttiva Xxxxxxxx ha deciso definitivamente di escludere la “Piattaforma di Trasporto” dalla presente Direttiva Macchine, in quanto assimilati ad ascensori da cantiere. Quindi, gli esami di tipo CE rilasciati dagli enti notificati, la dichiarazione di conformità redatta dal costruttore e la marcatura CE posta sulla Piattaforma di Trasporto non possono impedire l'applicazione delle normative vigenti nelle regioni/stati dove tali macchine sono utilizzate.
Gli ascensori da cantiere con piattaforma di carico sono quindi esplicitamente esclusi dalla attuale Direttiva Macchine. Saranno invece inclusi nello scopo della Nuova Direttiva macchine in vigore da 29/12/2009
( Direttiva 2006/42/EC)
Attualmente, quindi le norme di riferimento sono quelle nazionali.
Il recente decreto legislativo n° 81 del 09 Apr 2008 (Testo unico della sicurezza), descrive i requisiti di sicurezza necessari per questa tipologia di apparecchiature e definisce conformi le apparecchiature progettate e costruite in accordo alle linee guida ISPESL “Trasporto di persone e materiali tra piani definiti in cantieri temporanei”. Esso è un documento redatto ed approvato da un apposito gruppo di lavoro comprendente ISPESL, Ministero del Lavoro, Ministero dell'Industria, Coordinamento Tecnico delle Regioni (da cui dipendono gli organi di controllo), associazioni dei costruttori ACAI e ANIMA e associazione dei costruttori edili ANCE, che costituisce le Linee Guida alla costruzione ed utilizzo alle apparecchiature di trasporto tra piani definiti in cantiere. Emesso nel Ottobre 2004, fa riferimento principalmente alle norme armonizzate Europee già esistenti per questa tipologia di attrezzature.
“Attrezzature soggette a verifica periodica”
obblighi adempimenti e responsabilità Xxx. X. Xxxxxxx 48
Nota bene
Sono presenti sul mercato ascensori da cantiere con piattaforma di carico che consentono di essere trasformati in montacarichi da cantiere mantenendo inalterata struttura ed equipaggiamenti meccanici.
E’ possibile che la stessa apparecchiatura sia configurata per essere utilizzata, cambiando la posizione su un apposito selettore, sia come ascensore che come montacarichi da cantiere. In tala caso, nel funzionamento come montacarichi, essa deve rispettare i requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla Direttiva Macchine (la norma armonizzata di riferimento è la
EN 12158-1)
ATTENZIONE
L’utilizzo della macchina nelle due configurazioni è completamente diverso il manuale di Istruzione che accompagna la macchina deve chiaramente evidenziare i due differenti usi e le relative procedure
Carrelli semoventi a braccio telescopico
Carrello semovente con torretta fissa Carrello semovente con torretta girevole
Normativa di riferimento
a) I requisiti di sicurezza di riferimento per i Carrelli semoventi a braccio telescopico utilizzati e messi a disposizione dei lavoratori antecedentemente alla emanazione del D.P.R. 459/96: cioè prima del 21.09.1996
Allegato V del D.Lgs 81/08 Parte I , Parte II punto 2.5
b) Per i Carrelli semoventi a braccio telescopico utilizzati e messi
a disposizione dei lavoratori dopo l’emanazione del D.P.R. 459/96 cioè dopo il 21.09.1996
Soddisfacimento dei R.E.S. del D.P.R. 459/96 Allegato I R.e.s.s. punto 1 e 4
c) Per le misure tecniche ed organizzative
Adozione delle disposizioni di cui all’Allegato VI del D.Lgs.81/08
Punto 1. , 2 e 3
Documenti a corredo della macchina
a) Messa in servizio ante DPR 459/96
• Manuale di uso e manutenzione
• Registrazione delle riparazioni,manutenzioni effettuate secondo il manuale delle istruzioni del fabbricante
b) Messa in servizio post DPR 459/96 ed ante DLgs. 106/09
• Dichiarazione “CE” di Conformità
• Manuale di uso e manutenzione
• Registro di controllo
c) Messa in servizio post DLgs. 106/09 come al punto b)
• Comunicazione all’ISPESL territoriale per la prima verifica
• Libretto di 1a verifica
• Verifiche periodiche successive alla 1a verifica
Requisiti di sicurezza
a) I requisiti di sicurezza di riferimento per i Carrelli semoventi a braccio telescopico utilizzati e messi a disposizione dei lavoratori antecedentemente alla emanazione del D.P.R. 459/96: cioè prima del 21.09.1996
Allegato V del D.Lgs 81/08 modificato DLgs106/09 Parte I , Parte II punto 2. e 3.
b) Per le misure tecniche ed organizzative
Adozione delle disposizioni di cui all’Allegato VI del D.Lgs.81/08 modificato DLgs106/09
Punto 1. , 2. e 3.
Requisiti di sicurezza
a) Per i Carrelli semoventi a braccio telescopico utilizzati e messi a disposizione dei lavoratori dopo l’emanazione del D.P.R. 459/96 cioè dopo il 21.09.1996
Soddisfacimento dei R.E.S. del D.P.R. 459/96 Allegato I R.e.s.s. punto 1 e 4
b) Per le misure tecniche ed organizzative
Adozione delle disposizioni di cui all’Allegato VI del D.Lgs.81/08 modificato DLgs106/09
Punto 1. , 2. e 3.
Esempio di norme di sicurezza tratte dal manuale di uso e manutenzione Ditta “MERLO”
“Attrezzature soggette a verifica periodica”
obblighi adempimenti e responsabilità Xxx. X. Xxxxxxx 55
“Attrezzature soggette a verifica periodica” obblighi adempimenti e responsabilità
Xxx. X. Xxxxxxx
56
Esempio di norme di sicurezza tratte dal manuale di uso e manutenzione Ditta “MERLO”
“Attrezzature soggette a verifica periodica”
obblighi adempimenti e responsabilità Xxx. X. Xxxxxxx 57
Diagramma delle Portate in funzione della lunghezza e angolazione
del braccio con carrello stabilizzato tratto dal manuale
di uso e manutenzione Ditta “MERLO”
Diagramma delle Portate con carrello stabilizzato dal manuale di uso e manutenzione Ditta “MERLO”
Diagramma delle Portate con carrello su gomme dal manuale di uso e manutenzione Ditta “MERLO”
“Attrezzature soggette a verifica periodica”
obblighi adempimenti e responsabilità Xxx. X. Xxxxxxx 66
“Attrezzature soggette a verifica periodica” obblighi adempimenti e responsabilità
Xxx. X. Xxxxxxx
67
Grazie per
l’attenzione