Contract
2 - PROTOCOLLO PER LAVORATORI SUBACQUEI
2a) QUALIFICHE E RESPONSABILITA’
DATORE DI LAVORO (testo unico)
È’ responsabile di tutte le attività ed è garante della sicurezza delle attività subacquee.
Egli ha l’obbligo di nominare il Dirigente e/o Preposto responsabili delle attività subacquee, garantendo il rispetto della normativa vigente e delle procedure operative. Il Datore di Lavoro deve fornire tutti i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) idonei per lo svolgimento dell’attività e ne garantisce il mantenimento in efficienza mediante manutenzione programmata in accordo all’art. 77 del D.Lgs. 81/08.
CAPOCANTIERE SUBACQUEO – DIVING SUPERINTEND (UNI 11366-PARAGRAFO 4.5)
Il Capocantiere subacqueo, quando presente, è l’unico in carica come preposto alla sicurezza (ADDESTRAMENTO COME INDICATO NEL TESTO UNICO) e responsabile per la sicurezza durante tutte le fasi del progetto.
Il capocantiere subacqueo, designato per iscritto da contrattista, deve essere persona competente nella gestione contrattuale, operativa e delle emergenze. Deve inoltre essere un sommozzatore o ex sommozzatore qualificato con adeguate conoscenze delle tecniche di immersione in uso e deve aver avuto precedenti esperienze come supervisore subacqueo.
Il capocantiere subacqueo deve assicurare:
- che le operazioni subacquee siano eseguite in conformità alle disposizioni legislative, alle regole e alle procedure aziendali;
-che le attrezzature e gli equipaggiamenti utilizzati siano conformi a quanto richiesto dalle disposizioni legislative, dalle norme tecniche vigenti e dalle normative aziendali;
-che ogni membro della squadra abbia accesso alla consultazione delle disposizioni che lo riguardano in relazione a tutte le attività dove è coinvolto;
-che i sommozzatori della squadra siano qualificati e in grado di eseguire con successo le operazioni subacquee richieste.
Il capocantiere subacqueo ha inoltre le seguenti responsabilità:
-assicurarsi che ogni membro della squadra sia stato informato circa il programma lavori e che tale programma sia stato aggiornato in base all’avanzamento;
-mantenere propriamente aggiornato il registro di cantiere;
-assicurarsi che le comunicazioni con i sommozzatori impegnati nelle operazioni subacquee siano soddisfacenti;
-controllare quotidianamente il posto di lavoro e, qualora le condizioni dovessero mutare, confermare la validità del documento di valutazione dei rischi.
In caso di cantieri dove non è previsto il supervisore xxxxxxxxx, il capocantiere subacqueo assume anche le responsabilità specifiche de supervisore subacqueo.
SUPERVISORE XXXXXXXXX – DIVING SUPERVISOR (UNI 11366-PARAGRAFO 4.5)
Il supervisore subacqueo è designato per iscritto dal contrattista quale responsabile per la sicurezza delle immersioni da lui dirette ed è il preposto alla sicurezza in quei cantieri subacquei in cui non è presente il capocantiere subacqueo.
Il supervisore subacqueo deve essere un sommozzatore o ex sommozzatore qualificato e con adeguate conoscenze delle tecniche d’immersione in uso. Il supervisore subacqueo è responsabile per la sicurezza delle immersioni che conduce e deve rimanere in diretto controllo delle operazioni subacquee per tutta la loro durata.
Il supervisore subacqueo deve inoltre:
-assicurarsi che ogni membro della squadra sia stato informato circa il programma lavori e che tale programma sia stato aggiornato in base all’avanzamento;
-compilare i verbali delle immersioni condotte;
-assicurarsi che le comunicazioni con i sommozzatori impegnati nelle operazioni subacquee siano soddisfacenti;
-controllare quotidianamente il posto di lavoro e, qualora le condizioni dovessero mutare,
-confermare la validità del documento di valutazione dei rischi;
-controllare e firmare i dati relativi alle immersioni condotte e riportate sui registri dai sommozzatori.
TECNICO IPERBARICO DI ALTO FONDALE – LIFE SUPPORT TECHNICIAN (UNI 11366-PARAGRAFO 4.5)
Il tecnico iperbarico di alto fondale deve essere esperto nell’applicazione delle procedure d’immersione per alti fondali, deve conoscere le procedure di trattamento terapeutico e deve seguire le disposizioni igienico-sanitarie.
Il tecnico iperbarico di alto fondale deve:
-assicurarsi che il personale alle proprie dipendenze sia competente e addestrato alle situazioni di emergenza;
-controllare che le disposizioni di sicurezza per la prevenzione degli infortuni siano applicate dal personale alle proprie dipendenze;
-custodire e mantenere riservate le tabelle di decompressione, le procedure e i regolamenti aziendali;
-compilare e custodire i verbali relativi ai dati della saturazione.
SOMMOZZATORE (OTS)– DIVER (UNI 11366-PARAGRAFO 4.5)
I sommozzatori devono essere in possesso di un valido certificato di idoneità all’attività subacquea rilasciato da un medico specializzato in medicina del nuoto e delle attività subacquee o da un medico diplomato da master di 2° livello in medicina subacquea e iperbarica.
I sommozzatori devono:
-essere in grado di eseguire in sicurezza le operazioni subacquee cui sono comandati;
-seguire le istruzioni del capocantiere subacqueo e/o supervisore subacqueo e del programma lavori;
-mantenere aggiornato il proprio registro e conservarlo per almeno 2 anni dopo il completamento.
Un sommozzatore deve essere considerato impegnato in una operazione subacquea dal momento in cui comincia la preparazione dell’immersione fino a quando:
-in caso sia entrato in acqua, ha fatto ritorno al luogo in superficie dove l’immersione ha avuto inizio;
-non è più soggetto a pressione iperbarica;
-ci sia la ragionevole convinzione che non possa più necessitare di trattamenti ricompressivi terapeutici.
2b) REQUISITI PROFESSIONALI DEGLI OPERATORI SUBACQUEI (BUONE PRASSI ISPRA, CAP.6)
I suddetti operatori dovranno avere i seguenti requisiti:
ABILITAZIONE
Il Datore di Lavoro o il Dirigente Responsabile delle Attività Subacquee si può avvalere degli standard minimi ESD/AESD, la cui certificazione è rilasciata dalle organizzazioni competenti nei diversi Paesi Membri della Comunità Europea, e/o provvedere autonomamente, sotto la propria responsabilità, alla verifica del livello di formazione, prima di autorizzare il personale a compiere le immersioni pianificate.
IDONEITA’ ALLA MANSIONE SPECIFICA
L’idoneità alla mansione specifica, ai sensi del D.Lgs. 81/08, dell’OtS deve essere rilasciata dal Medico Competente almeno annualmente mediante opportuni accertamenti specialistici e diagnostici effettuati secondo le previsioni del protocollo di sorveglianza sanitaria ed eventualmente sentito il parere del medico subacqueo. Dopo malattia o infortunio (subacqueo e non) indipendentemente dal periodo di assenza, è necessario che il Medico competente, eventualmente sentito il parere del medico subacqueo, rinnovi l’idoneità alla mansione.
Durante le visite mediche deve essere verificato nel libretto d’immersione l’eventuale segnalazione di precedenti incidenti.
Per medico subacqueo si intende un medico specialista in medicina del nuoto e dell’attività subacquea o diplomato da master universitario di 2° livello in medicina subacquea e iperbarica, (diploma di livello 2A DMAC/EDTC med o 2D ECHM/EDTC).
AUTORIZZAZIONE ALLA MISSIONE
Il personale deve essere esplicitamente autorizzato per iscritto ad effettuare immersioni.
2c) COMPOSIZIONE DELLE SQUADRE DI LAVORO
Le squadre subacquee avranno poi una loro configurazione specifica in base alla tipologia di lavoro svolto. Nella norma si fa riferimento alle seguenti categorie:
A) OPERAZIONI SUBACQUEE IN BASSO FONDALE ENTRO 12m (UNI 11366-PARAGRAFO 5.2)
Composizione della squadra:
- 1 CAPOCANTIERE SUBACQUEO;
- 3 SOMMOZZATORI.
Il numero ottimale di operatori dipende dal lavoro da eseguire e dai requisiti de sistema.
B) OPERAZIONI SUBACQUEE IN BASSO FONDALE OLTRE 12m (UNI 11366-PARAGRAFO 5.3)
Composizione della squadra:
- 1 CAPOCANTIERE SUBACQUEO;
- 3 SOMMOZZATORI.
Ove ritenuto necessario la squadra deve essere integrata con un TECNICO IPERBARICO DI ALTO FONDALE, su valutazione del SUPERVISOR.
C) OPERAZIONI SUBACQUEE CON CAMPANA APERTA – IMMERSIONI AD ARIA IN CAMPANA APERTA (UNI 11366-PARAGRAFO 6.2.1)
Composizione della squadra:
- 1 CAPOCANTIERE SUBACQUEO;
- 5 SOMMOZZATORI.
La squadra deve essere integrata con un TECNICO IPERBARICO DI ALTO FONDALE.
D) OPERAZIONI SUBACQUEE CON CAMPANA APERTA – IMMERSIONI AD ELIOX IN CAMPANA APERTA (UNI 11366-PARAGRAFO 6.3.2)
Composizione della squadra:
- 1 CAPOCANTIERE SUBACQUEO;
- 6 SOMMOZZATORI.
La squadra deve essere integrata con un TECNICO IPERBARICO DI ALTO FONDALE.
E) OPERAZIONI SUBACQUEE IN ALTO FONDALE CON TECNICA DI BELL BOUNCE (UNI 11366- PARAGRAFO 7.2.2)
Composizione della squadra:
- 1 CAPOCANTIERE SUBACQUEO;
- TECNICO IPERBARICO DI ALTO FONDALE;
- TECNICO IPERBARICO;
- 2 SOMMOZZATORI;
- 2 ASSISTENTI DI SUPERFICIE.
La squadra deve essere integrata con un TECNICO ELETTROMECCANICO
F) OPERAZIONI SUBACQUEE IN ALTO FONDALE CON TECNICA DI SATURAZIONE (UNI 11366- PARAGRAFO 7.3.2)
Composizione della squadra nel caso di 2 SOMMOZZATORI IN SATURAZIONE:
- 1 CAPOCANTIERE SUBACQUEO;
- 1 SUPERVISORE XXXXXXXXX;
- 2 TECNICI IPERBARICI DI ALTO FONDALE;
- 2 TECNICI IPERBARICI;
- 2 SOMMOZZATORI;
- 2 ASSISTENTI DI SUPERFICIE;
- 1 TECNICO ELETTROMECCANICO.
Composizione della squadra nel caso di 4 SOMMOZZATORI IN SATURAZIONE:
- 1 CAPOCANTIERE SUBACQUEO;
- 2 SUPERVISORI XXXXXXXXX;
- 2 TECNICI IPERBARICI DI ALTO FONDALE;
- 2 TECNICI IPERBARICI;
- 4 SOMMOZZATORI;
- 4 ASSISTENTI DI SUPERFICIE;
- 2 TECNICI ELETTROMECCANICI.
Composizione della squadra nel caso di 6 SOMMOZZATORI IN SATURAZIONE:
- 1 CAPOCANTIERE SUBACQUEO;
- 2 SUPERVISORI XXXXXXXXX;
- 2 SUPERVISORI IPERBARICI DI ALTO FONDALE;
- 2 TECNICI IPERBARICI DI ALTO FONDALE;
- 4 TECNICI IPERBARICI;
- 6 SOMMOZZATORI;
- 4 ASSISTENTI DI SUPERFICIE;
- 2 TECNICI ELETTROMECCANICI.
Composizione della squadra nel caso di 9 SOMMOZZATORI IN SATURAZIONE e UNA CAMPANA A 3 POSTI:
- 1 CAPOCANTIERE SUBACQUEO;
- 2 SUPERVISORI XXXXXXXXX;
- 2 SUPERVISORI XXXXXXXXX XXXXXX;
- 2 TECNICI IPERBARICI DI ALTO FONDALE;
- 4 TECNICI IPERBARICI;
- 9 SOMMOZZATORI;
- 4 ASSISTENTI DI SUPERFICIE;
- 2 TECNICI ELETTROMECCANICI;
- 2 SUPERVISORI IPERBARICI DI ALTO FONDALE.
Tutte le squadre di saturazione devono comprendere almeno un MECCANICO.
2d) DOCUMENTI DI REGISTRAZIONE DELLE ATTIVITÀ D’IMMERSIONE
PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ SUBACQUEE
Tutte le immersioni devono essere pianificate, tenendo conto delle competenze del subacqueo con minore esperienza, tale pianificazione deve contenere almeno le seguenti voci:
• Denominazione e recapito dell’ente organizzatore;
• Finalità delle attività che si intendono svolgere;
• Relazione tecnica sulle predette attività, con particolare riferimento al tipo di apparecchiature eventualmente impiegate;
• Verifica dei documenti dei mezzi nautici d’appoggio eventualmente impiegati;
• Aree interessate dalle attività;
• Giorni e orari delle attività;
• Composizione dei gruppi di lavoro e qualifiche dei subacquei;
• Luogo di partenza;
• Condizioni meteo marine limite
• Valutazione anticipata della/e profondità e del/i tempo/i d’immersione;
• Supervisore Subacqueo (Diving Supervisor);
• Tipologia del lavoro, equipaggiamento e barca da utilizzare;
• Capocantiere Subacqueo (Diving Superintend) ;
• Piano di emergenza (consultare la sezione PROCEDURE DI EMERGENZA)
• Dichiarazione, a cura del Supervisore Subacqueo, che tutti i partecipanti abbiano le previste abilitazioni / titoli e coperti da idonea polizza assicurativa per gli infortuni sul lavoro per l’attività subacquea in ambito lavorativo;
• Qualsiasi condizione rischiosa prevista.
Tale programma a firma del Supervisore Subacqueo è redatto in conformità alle richieste degli organi competenti (Capitaneria di Porto, Ente gestore aree marine protette, ecc.) lo stesso viene inviato, a discrezione del Datore di Lavoro, come informativa dell’attività subacquea da svolgere.
SCHEDA PER ‘IMMERSIONE PROGRAMMATA
Il Capocantiere Subacqueo prima dell’immersione compila la “Scheda per l’immersione programmata”.
La “Scheda per l’immersione programmata”, ad attività svolta, è controfirmata dal Capocantiere Xxxxxxxxx che la archivia.
Gli operatori subacquei, in fase di riunione preliminare, sono tenuti a prendere visione della “Scheda per l’immersione programmata”, sottoscriverla ed eventualmente redigere per iscritto le loro osservazioni.
REGISTRO DI IMMERSIONE
Il Registro d’immersione, in formato cartaceo o elettronico, è compilato a fine immersione dal Capocantiere Subacqueo e conservato dal Supervisore Subacqueo e contiene almeno le seguenti informazioni relative al gruppo in immersione.
• Numero immersione riportato nella “Scheda per l’immersione programmata”;
• Orario effettivo di inizio e fine immersione;
• Profondità massima raggiunta;
• Indicazione dell’eventuale presenza o meno di incidenti e breve descrizione di quanto accaduto;
• Descrizione dettagliata di ogni evento di rilievo avvenuto o in corso.
LIBRETTO INDIVIDUALE DI IMMERSIONE
È costituito da un registro personale cartaceo o elettronico in cui sono annotati tutti i dati delle immersioni effettuate dal singolo operatore.
Rappresenta la storia subacquea e decompressiva individuale e, per motivi medico-sanitari, è necessario che comprenda anche le attività subacquee condotte al di fuori dell’attività svolta sotto l’egida del Datore di Lavoro.
È cura ed obbligo di ogni operatore subacqueo mantenere il libretto in perfetto ordine, curarne la compilazione di ogni sua parte e garantirne le attestazioni. Il libretto deve essere presentato al Medico Competente e al medico subacqueo durante la visita per l’idoneità all’immersione scientifica e nelle visite per l’abilitazione al ritorno alle immersioni dopo malattia/infortunio.
Ogni operatore subacqueo deve essere munito di un libretto individuale dal quale risulti:
• Cognome, nome e indirizzo;
• Luogo e data di nascita, sesso;
• Datore di lavoro;
• Inoltre per ciascuna singola immersione effettuata vanno indicati:
- numero progressivo di immersione;
- luogo, data e ora di immersione;
- percentuale di O2;
- volume della bombola, pressione iniziale e pressione finale;
- profondità massima;
- tempo di immersione;
- periodi e modalità di decompressione;
- tipo di attività svolta;
- rapporto dettagliato su ogni incidente o potenziale situazione di pericolo;
- osservazioni eventuali.
2e) PROCEDURE D’IMMERSIONE (BUONE PRASSI ISPRA CAP.9)
PROCEDURE PRE-IMMERSIONE
Il Supervisore Subacqueo predispone il Programma di Immersione.
Dovranno essere assicurati veloci mezzi di trasporto che possano in breve tempo (preferibilmente entro 4 ore) consentire, all’eventuale infortunato, di raggiungere il più vicino Centro iperbarico (o Presidio Ospedaliero).
Il Capocantiere Subacqueo deve notificare l’inizio e fine delle attività al Centro iperbarico più vicino al luogo delle operazioni subacquee. Si intende per “Centro iperbarico” l’ambiente clinico dotato di camera iperbarica situato in Ospedale o in struttura sanitaria esterna funzionalmente collegata con il Dipartimento Emergenza (118), con personale sanitario permanente e adeguatamente formato sulla medicina subacquea e iperbarica (raccomandazione ECHM tipo 1, livello C).
Il Programma di Immersione, una volta approvato è inviato agli organi di competenza prima dell’inizio dell’attività se non diversamente previsto, copia della comunicazione è resa disponibile sul luogo dell’immersione.
Il Capocantiere Subacqueo predispone la Scheda per l’immersione programmata (controfirmata dagli OTS interessati), secondo le seguenti indicazioni:
• La profondità massima non deve superare i 40 m o quella imposta dalla % di ossigeno utilizzata e dalla pressione massima di ossigeno programmata, comunque non superiore a 1,4 bar, si consiglia di ridurre a 1,2 bar in caso di immersioni impegnative;
• La durata dell’immersione deve essere calcolata in maniera da poterla svolgere in curva di sicurezza e senza utilizzare la riserva dell’aria (50 bar);
• Il calcolo del tempo di immersione in curva di sicurezza viene eseguito in continuo dal computer subacqueo. Tuttavia, in fase di briefing deve essere calcolato un tempo massimo di fondo, relativo alla profondità massima programmata, che permetta la risalita in sicurezza in caso di malfunzionamento del computer in dotazione;
• La percentuale di ossigeno nella miscela respiratoria deve essere calcolata in maniera da non superare la pressione parziale di ossigeno di 1,4 bar alla massima profondità prevista;
• Per l’impiego di miscele respiratorie superiori al 27% di ossigeno è richiesta una specifica formazione degli OS, sotto questa percentuale è possibile l’impiego in via cautelativa del calcolo decompressivo ad aria (21% di O2) tenendo presente il limite massimo di profondità di 40 m che non deve essere mai superato. Tranne nel caso di aria compressa, e quindi per qualsiasi miscela con percentuale di O2 superiore al 21%, ciascun subacqueo deve verificare personalmente la percentuale di ossigeno nella bombola assegnatagli.
Valutazione del sito
Il Capocantiere Subacqueo, per quanto di competenza, valuta le condizioni di sicurezza in relazione a quanto previsto nel Programma di Immersione e nella Scheda per l’immersione programmata.
Per le immersioni da riva dovranno essere valutate con attenzione le condizioni per un agevole e sicuro ingresso e uscita dall’acqua nonché la visibilità e la presenza di correnti, tenendo conto del possibile peggioramento delle condizioni meteo marine.
Valutazione dell’equipaggiamento
Ogni subacqueo si assicurerà che il proprio equipaggiamento e l’attrezzatura siano in ordine, revisionati ed adeguati al tipo d’immersione da compiere e dovrà controllare lo stato di piena carica della bombola.
Deve essere verificata la presenza e la completezza dei presidi di emergenza.
Predisposizione dell’assistenza di superficie
Deve essere sempre presente almeno un assistente di superficie a supporto delle operazioni di ingresso e di uscita dall’acqua degli OTS ed in grado di attivare le procedure di emergenza, anche quando l’immersione si svolge dalla riva. Quando previsto l’uso dell’imbarcazione, a bordo deve sempre essere presente il comandante e l’equipaggio necessario alle manovre.
Dal bordo dell’imbarcazione dovrà essere calata una cima abbastanza robusta e di diametro sufficiente ad assicurare una buona presa manuale, alla cui estremità dovrà essere legata una bombola di emergenza dotata di due erogatori completi con primo stadio dotato di attacco DIN; la bombola è mantenuta chiusa e con gli erogatori in pressione; normalmente la bombola è posta a una profondità di 6 metri in particolari situazioni (fondali poco profondi) la profondità di posizionamento della stessa è definita dal Capocantiere Subacqueo.
L’imbarcazione d’appoggio innalza il segnale di operazioni subacquee in corso (bandiera rossa con Banda diagonale bianca, in acque nazionali ≤ miglia 12).
Se il gruppo prevede di allontanarsi più di 50 metri dall’imbarcazione appoggio, occorre predisporre un pallone con bandiera di segnalazione al seguito del singolo gruppo ed eventualmente una piccola imbarcazione tender di supporto, quest’ultima è particolarmente raccomandata nel caso d’immersioni da navi di dimensioni tali da presentare limitata manovrabilità, secondo il giudizio del comandante.
Tutti i subacquei, l’assistente di superficie e il comandante dell’imbarcazione devono partecipare alla riunione di coordinamento (briefing) condotta dal capo missione prima di ciascuna immersione in cui vanno riepilogati l’organizzazione del lavoro, i compiti di ciascuno, i parametri di immersione da rispettare e vengono valutate eventuali situazioni contingenti.
PROCEDURE D’IMMERSIONE
Tutte le attività d’immersione devono essere effettuate da una squadra costituita da minimo due subacquei equipaggiati in modo simile e che devono stare in continuo contatto visivo. In caso di perdita di contatto tra i membri della squadra oltre il tempo prestabilito nella Scheda di Immersione Programmata, i subacquei dovranno riemergere.
Particolare attenzione dovrà essere posta ai pericoli relativi all’ingresso ed all’uscita dei subacquei Dall’acqua onde evitare danni da eliche o traumi, se ci si immerge da imbarcazione, o contusioni, escoriazioni e traumi se ci si immerge da rive rocciose.
La discesa, fino al raggiungimento della profondità massima prevista, deve essere continua e veloce, compatibilmente con la capacità di compensazione di tutti gli OTS appartenenti al gruppo che deve scendere contemporaneamente e comunque a velocità non superiore ai 23 metri/min. Il tempo di immersione, su cui è calcolata la decompressione, inizia dal distacco dalla superficie.
Gli OTS in immersione devono mantenersi entro 50 metri dalla verticale dell’imbarcazione appoggio o dalla loro boa e bandiera di segnalazione, una per gruppo ed indispensabile se ci si
immerge da riva, e non superare i limiti di profondità e durata previsti dalla Scheda d’immersione programmata nonché il limite di 50 bar di riserva di miscela respiratoria.
L’immersione deve prevedere il raggiungimento della profondità massima a inizio immersione e una risalita progressiva verso la superficie, senza ridiscese nel corso della stessa immersione. Per questo motivo se si parte da riva, il raggiungimento del punto di lavoro deve essere raggiunto preferibilmente in superficie.
Durante l’immersione il subacqueo dovrà porre molta attenzione alla sua respirazione, curando che sia lenta, profonda e continua. Dovrà altresì cercare di limitare gli sforzi muscolari e verificare periodicamente il consumo d’aria.
La risalita deve essere praticata a una velocità ascensionale non superiore ai 10 metri al minuto riducendola a 6 metri/minuto da 6 metri alla superficie, curando che la ventilazione polmonare sia completa e compiuta costantemente.
Il subacqueo dovrà di norma emergere lungo la cima calata dall’imbarcazione o lungo la sagola della boa di segnalazione. Per le immersioni da riva è consigliabile avvicinarsi al punto di uscita seguendo il profilo del fondale.
Anche se le immersioni previste da queste procedure di buone prassi sono solo quelle in curva di sicurezza, sarà opportuno effettuare una sosta cautelativa di 3 minuti alla profondità di 6 metri. Questa precauzione consente anche di riaffiorare senza pericolo di essere travolti da eliche di eventuali imbarcazioni che, nonostante tutte le segnalazioni e la particolare cura che avrà l’assistente di superficie, potrebbero transitare nella zona.
L’uso del computer subacqueo per il calcolo decompressivo durante l’immersione è obbligatorio e non deve prescindere dalle seguenti buone pratiche:
• Essere formato sul funzionamento e sul corretto utilizzo;
• Consultare e comprendere le istruzioni d’uso;
• Ogni subacqueo deve avere il proprio computer individuale (deve conoscere il nome dell’algoritmo decompressivo da esso utilizzato, x.xx. Xxxxxxxx ZH 16 ADT, RGBM o altro).
• Rispettare scrupolosamente la velocità massima di risalita;
• La massima profondità deve essere raggiunta all’inizio dell’immersione
• Mai fare paragoni o medie con le tabelle
• Mantenere un margine minimo di 2-3 minuti prima di uscire dal limite di non decompressione,
• Se per motivi imprevisti si scende sotto questo margine è buona prassi e a titolo precauzionale attendere l’attivazione della modalità di risalita con decompressione e poi attenersi scrupolosamente al piano di risalita proposto dal computer, aggiungendo la sosta cautelativa di 3 min a 6 m al termine della decompressione calcolata;
• Per immersioni superiori a 12 m di profondità avere un secondo computer di rispetto con lo stesso algoritmo decompressivo, o tabelle decompressive, orologio e profondimetro indipendenti dal computer principale oppure, se non è stato superato il tempo massimo di fondo calcolato in fase di briefing per l’eventualità di malfunzionamento del computer, interrompere immediatamente l’immersione e procedere alla normale risalita così come precedentemente indicato.
PROCEDURE POST-IMMERSIONE
È obbligatorio, al termine dell’immersione, una riunione di verifica per analizzare le situazioni critiche che possono essersi verificate. Ognuno riferirà ogni problema fisico, ogni sintomo sospetto di PDD o l’eventuale malfunzionamento dell’attrezzatura. Ai fini della prevenzione, in caso di infortunio, incidente e quasi incidente, deve essere presentata una relazione dettagliata al DL e al Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) il quale informerà il RLS.
Al termine della giornata delle ogni OTS deve provvedere alla manutenzione ordinaria dei DPI in uso.