Testo del bando DR rep. 903 del 9 ottobre 2023 corretto (Allegato A – Assegno 01, 02, 05, 07
Testo del bando DR rep. 903 del 9 ottobre 2023 corretto (Allegato A – Assegno 01, 02, 05, 07
e 08 – enti ospitanti) da DR rep. 925 del 13 ottobre 2023
Oggetto: | Pubblica selezione, per titoli ed eventuale colloquio, per il conferimento di n. 8 assegni per lo svolgimento di attività di ricerca, ai sensi dell’art. 22 della legge 30 dicembre 2010, n. 240 (testo xxxxxxxxxx X. 79/2022) – nei settori ICAR/14, XXXX-X/00, X-XXX- XXX/00, XXX/00, XXX/00, XXX/00, M-PSI/01 e M-STO/04 L.R. 34/2015 art. 5, commi 29-33 – Anno 2023 - CUP J97G23000040002 |
I L R E T T O R E
Vista la legge 30 dicembre 2010, n. 240, “Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario” e, in particolare, l’art. 22, recante la disciplina per il conferimento di assegni per lo svolgimento di attività di ricerca, nel testo vigente prima della data di entrata in vigore della legge di conversione del DL 36/2022 (l. 79/2022) e secondo quanto previsto dall'art. 14, comma 6-quaterdecies, del medesimo decreto, in merito alla possibilità di indire procedure per il conferimento di assegni di ricerca per il periodo ivi indicato;
Visti i commi 6-bis e 6-ter dell’art. 14 del medesimo DL 36/2022, come modificato dalla legge di conversione n.79/2022, in merito ai settori scientifico-disciplinari, nelle more del loro previsto aggiornamento;
Visto il decreto ministeriale del 9 marzo 2011, n. 102, “Importo minimo assegni di ricerca -
art. 22, Legge 30 dicembre 2010, n. 240”;
Visto l’art. 6, comma 2-bis del decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192, “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative”, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2015, n. 11, laddove è previsto che “La durata complessiva dei rapporti instaurati ai sensi dell'articolo 22, comma 3, della legge 30 dicembre 2010, n. 240, è prorogata di due anni.”;
Richiamato il “Regolamento Interno per il conferimento di assegni per lo svolgimento di attività di ricerca ai sensi dell’articolo 22 della legge 30 dicembre 2010, n. 240”, emanato con decreto rettorale 24 maggio 2013, n. 653, e successive modificazioni;
Richiamato il “Codice etico e di comportamento” dell’Università degli Studi di Trieste;
Vista la Legge Regionale 29 dicembre 2015, n. 34, art. 5, commi 29-33, “Legge di stabilità
2016”;
Vista la delibera della Giunta regionale del FVG del 17 dicembre 2021, n. 1947 “Iniziative di valorizzazione del capitale umano operante nel sistema della ricerca e accademico regionale con vocazione ai settori disciplinari umanistici e delle scienze sociali. Direttive per la predisposizione di attuazione dei progetti e per la presentazione delle istanze”;
Visto il decreto nr. 29117/GRFVG del 21/06/2023 2022 della Regione autonoma FVG – Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione e famiglia – Servizio istruzione, università e diritto allo studio con cui la Regione ha approvato la proposta progettuale ammettendola a finanziamento per un importo di € 200.000,00;
Richiamato il proprio decreto del 18 agosto 2023, n. 708, ha accettato il suddetto finanziamento, finalizzato alla realizzazione del progetto di ricerca “L’Università di Trieste verso il Centenario – il contributo delle discipline umanistiche tra passato, presente e futuro”,
così come approvato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, codificato con CUP J97G23000040002;
Viste le richieste formulate dal Dipartimento di Ingegneria e Architettura (prot. 2748 del 14/09/2023), dal Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche (prot. 920 del 14/09/2026), dal Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della traduzione (prot. 1359 e 1360 del 21/09/2023), dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali (prot. 832 del 14/09/2023 e 844 del 18/09/2023), dal Dipartimento di Scienze della Vita (prot. 4094 del 27/09/2023) e dal Dipartimento di Studi Umanistici (prot. 1487 del 21/09/2023);
D E C R E T A
Articolo 1
Indizione delle procedure selettive
Sono indette le pubbliche selezioni, per titoli ed eventuale colloquio, per il conferimento di n. 8 assegni annuali per lo svolgimento di attività di ricerca, ai sensi dell’art. 22 della legge 30 dicembre 2010, n. 240, nel testo previgente le modifiche di cui alla legge di conversione del D.L. 36/2022 (L. 79/2022), secondo quanto previsto dall'art. 14, comma 6-quaterdecies, del medesimo decreto, di cui all’allegato A), che costituisce parte integrante del presente bando, a valere sul finanziamento della Legge Regionale n. 34/2015, art.5, commi 29-33.
Articolo 2
Soggetti destinatari degli assegni di ricerca
Potranno essere destinatari degli assegni di ricerca, studiosi che, alla data di presentazione della domanda, avranno i seguenti requisiti:
1. Possesso di un diploma di laurea vecchio ordinamento (ante decreto 3 novembre 1999 n. 509) o di laurea specialistica/magistrale (ex decreto 3 novembre 1999 n. 509 e decreto 22 ottobre 2004 n. 270) o titolo equivalente conseguito all’estero;
2. Possesso di un curriculum scientifico professionale idoneo allo svolgimento dell’attività di
ricerca contemplata;
3. Età fino a quarant’anni compiuti.
Alla data di avvio dell’assegno di ricerca, i destinatari dell’assegno dovranno essere residenti o presenti per ragioni di studio o di lavoro sul territorio del Friuli Venezia Giulia. Per presenza si intende il domicilio elettivo del soggetto sul territorio regionale.
Le commissioni giudicatrici di cui all’art. 7 del bando valutano il curriculum di ciascun candidato in relazione al programma di ricerca e ne dichiarano l’idoneità con adeguata motivazione.
Ai fini dell’ammissione alle procedure selettive indette con il presente bando è richiesto il possesso del diploma di laurea (corso di studi di durata non inferiore a quattro anni), della laurea specialistica o magistrale ovvero di titolo equivalente conseguito all’estero.
L’equivalenza del titolo estero, se mancante, ai soli fini dell’ammissione alla procedura concorsuale, viene accertata dalla Commissione giudicatrice, nel rispetto della normativa vigente in materia in Italia e nel Paese dove è stato rilasciato il titolo stesso e dei trattati o accordi internazionali in materia di riconoscimento di titoli per il proseguimento degli studi.
Il possesso del titolo di dottore di ricerca o di titolo equivalente conseguito all’estero, corredato da adeguata produzione scientifica, costituisce titolo preferenziale ai fini dell’attribuzione dell’assegno.
Non possono partecipare alle procedure selettive indette con il presente bando, coloro che abbiano un grado di parentela o di affinità, fino al quarto grado compreso, con un professore di ruolo appartenente al Dipartimento che ha richiesto l’emanazione del bando, ovvero con il Rettore, il Direttore Generale o un componente del Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo.
Non possono essere conferiti assegni di ricerca al personale di ruolo delle Università, delle istituzioni e degli enti pubblici di ricerca e di sperimentazione, dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), dell’Agenzia spaziale italiana (ASI), nonché delle istituzioni il cui diploma di perfezionamento scientifico è stato riconosciuto equipollente al titolo di dottore di ricerca ai sensi dell’art. 74, comma 4, del D.P.R. n. 382/1980.
Colui che appartenga al suddetto personale, qualora risulti vincitore dell’assegno, dovrà presentare, nei termini previsti per la stipulazione del contratto, copia della lettera di dimissioni dall’ente o dall’istituzione di appartenenza, e potrà stipulare il contratto di conferimento dell’assegno di ricerca dopo aver prodotto copia del provvedimento di accettazione delle dimissioni.
Articolo 3
Divieto di cumulo e incompatibilità
La fruizione degli assegni di ricerca non è compatibile con la titolarità di altro assegno, con la partecipazione a corsi di laurea, laurea specialistica o magistrale, scuole di specializzazione in medicina di cui al decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368, master di primo e secondo livello, in Italia o all’estero, o comunque con rapporti di lavoro subordinato e, per i lavoratori dipendenti di ruolo, comporta il collocamento in aspettativa senza assegni secondo le norme previste dalla legge e dalla contrattazione collettiva vigente.
Gli assegni di ricerca non sono cumulabili con borse di studio e di ricerca a qualsiasi titolo conferite, ad eccezione di quelle concesse da istituzioni o enti nazionali, esteri o internazionali, utili a integrare, con soggiorni all’estero, l’attività di ricerca dei titolari.
Al di fuori dell’impegno per l’attività di ricerca prevista dal contratto e previo parere favorevole del Dipartimento di pertinenza, gli assegnisti possono svolgere l’attività didattica che sia stata a essi conferita ai sensi della normativa vigente in materia.
Gli assegnisti, qualora rivestano la qualifica di cultore della materia, possono partecipare alle commissioni degli esami di profitto.
Articolo 4
Durata e importo, soggetti ospitanti
Gli assegni avranno una durata di 12 mesi, eventualmente rinnovabile. L’importo lordo è di euro 19.367,05. L’importo si intende incluso delle eventuali spese di mobilità, anche all’estero.
La richiesta di rinnovo degli assegni deve essere presentata dal Dipartimento che ne ha proposto l’attivazione almeno un mese prima della scadenza del contratto ed è subordinata all’effettiva disponibilità della copertura finanziaria, garantita dal Dipartimento medesimo.
La durata complessiva dei rapporti instaurati per il conferimento degli assegni di ricerca di cui all’art. 22 della legge 30 dicembre 2010, n. 240, nel testo vigente prima della data di entrata in vigore della legge di conversione del DL 36/2022 (l. 79/2022), intercorsi anche con enti o Università diversi, compresi gli eventuali rinnovi, non può essere superiore a sei anni, ad esclusione del periodo in cui l’assegno è stato fruito in coincidenza con il dottorato di ricerca, nel limite massimo della durata legale del relativo corso.
La durata complessiva dei rapporti instaurati con i titolari degli assegni di ricerca di cui al predetto art. 22, e dei contratti di ricerca a tempo determinato di cui all’art. 24 della medesima legge, nel testo vigente prima della data di entrata in vigore della legge di conversione del DL 36/2022 (l. 79/2022), intercorsi con il medesimo soggetto, anche con Atenei diversi, statali, non statali o telematici, nonché con gli enti di cui all’art. 2, comma 5 del “Regolamento per il conferimento di assegni per lo svolgimento di attività di ricerca”, non può in ogni caso superare i dodici anni, anche non continuativi. Ai fini della durata dei predetti rapporti non rilevano i periodi trascorsi in aspettativa per maternità o per motivi di salute secondo la normativa vigente.
L’attività di ricerca del titolare dell’assegno deve svolgersi obbligatoriamente presso le strutture dell’Università di Trieste o presso i soggetti ospitanti.
Le attività di ricerca si realizzano prevalentemente sul territorio della Regione Friuli Venezia Giulia, fatti salvi periodi fuori sede per esigenze scientifiche nei limiti stabiliti dalle Direttive regionali.
Articolo 5
Domanda di ammissione – modalità per la presentazione
La domanda di partecipazione alla selezione, nonché i titoli posseduti, i documenti e le pubblicazioni ritenute utili per la selezione, devono essere presentati, a pena di esclusione, per via telematica, utilizzando l’applicazione informatica dedicata alla pagina:
xxxxx://xxxx.xxxxxx.xx/xxxxx
Non sono ammesse altre forme di invio delle domande o di documentazione utile per la partecipazione alla procedura.
L’accesso avviene tramite autenticazione con account personale: in caso di prima registrazione è richiesto il possesso di un indirizzo di posta elettronica. Successivamente sarà possibile accedere alla piattaforma tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) – modalità consigliata – scegliendo dalla pagina l’ente Università di Trieste; in alternativa sarà possibile accedere con le sole credenziali.
La procedura di compilazione e invio telematico della domanda dovrà essere completata entro il termine perentorio di 30 giorni dal giorno successivo di pubblicazione del presente bando sull’Albo Ufficiale dell’Ateneo (xxx.xxxxx.xx/xxxxxx/xxxx/).
La procedura di compilazione e l’invio telematico dovranno essere completati entro e non oltre le
ore 13:00 del giorno di scadenza del bando.
La domanda di partecipazione deve essere compilata in tutte le sue parti secondo quanto indicato nella procedura telematica e dovranno essere allegati i seguenti documenti previsti, in formato elettronico PDF:
1) a pena di esclusione, copia di un documento di identità in corso di validità;
2) curriculum della propria attività scientifica e professionale datato e firmato;
3) eventuali pubblicazioni, attestati e ogni altro titolo ritenuto utile a comprovare la propria qualificazione in relazione al programma di ricerca.
Le pubblicazioni devono essere prodotte in lingua originale e, fatte salve le selezioni riguardanti materie linguistiche, devono essere corredate da una traduzione in una delle lingue curricolari (italiano, francese, inglese, tedesco e spagnolo) certificata conforme al testo straniero, redatta dalla competente rappresentanza diplomatica o consolare o da un traduttore ufficiale. Per i lavori stampati all’estero deve risultare la data e il luogo di pubblicazione. Per i lavori stampati in Italia devono essere adempiuti gli obblighi previsti dal
D.P.R. 3 maggio 2006, n. 252.
Entro la scadenza di presentazione della domanda il sistema consente il salvataggio in modalità bozza, al fine di consentirne il successivo perfezionamento e invio. In caso di necessità, entro il termine utile per la presentazione, è possibile altresì ritirare una domanda già inviata e presentarne una nuova.
La data di presentazione telematica della domanda di partecipazione alla procedura è certificata dal sistema informativo mediante ricevuta che verrà automaticamente inviata via email.
La procedura di compilazione e l’invio telematico dovranno essere completati entro e non oltre le ore 13:00 del giorno di scadenza del bando. Allo scadere del termine utile per la presentazione, il sistema non permetterà più l’accesso e l’invio del modulo elettronico.
Ad ogni domanda verrà attribuito un numero identificativo che, unitamente al codice concorso indicato nell’applicazione informatica, dovrà essere specificato per qualsiasi comunicazione successiva.
In caso di accesso al sistema tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), non sarà richiesta alcuna firma in fase di presentazione della domanda. Se l’accesso non avviene tramite SPID, la presentazione della domanda di partecipazione dovrà essere perfezionata e conclusa secondo le seguenti modalità:
- mediante firma digitale, utilizzando smart card, token usb o firma remota, che consentano al titolare di sottoscrivere documenti generici utilizzando un software di firma su pc oppure un portale web per la firma remota resi disponibili dal certificatore. Chi dispone di una smart-card o di un token usb di firma digitale potrà verificarne la compatibilità con il sistema di firma digitale integrato nel sistema server. In caso di esito positivo il titolare potrà sottoscrivere la domanda direttamente sul server (es. ConFirma);
- chi non dispone di dispositivi di firma digitale compatibili e i titolari di firme digitali remote che hanno accesso a un portale per la sottoscrizione di documenti generici, dovranno salvare sul proprio pc il file pdf generato dal sistema e, senza in alcun modo modificarlo, firmarlo digitalmente in formato CAdES: verrà generato un file con estensione.p7m che dovrà essere nuovamente caricato sul sistema. Qualsiasi modifica apportata al file prima dell'apposizione della firma digitale impedirà la verifica automatica della corrispondenza fra il contenuto di tale documento e l'originale e ciò comporterà l’esclusione della domanda;
- in caso di impossibilità di utilizzo di una delle opzioni sopra riportate il candidato dovrà salvare sul proprio pc il file pdf generato dal sistema e, senza in alcun modo modificarlo, stamparlo e apporre firma autografa completa sull’ultima pagina dello stampato. Tale documento completo dovrà essere prodotto in pdf via scansione, e il file così ottenuto dovrà essere caricato sul sistema, unitamente alla copia in formato pdf di un valido documento di identità.
Nella domanda di partecipazione, il candidato dovrà dichiarare sotto la propria responsabilità e ai sensi degli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445:
a. di aver preso visione dell’informativa sul trattamento dei dati personali e di autorizzare il titolare e il responsabile al trattamento dei dati personali nei termini specificati dalla suddetta informativa;
b. le proprie generalità, la data ed il luogo di nascita, la propria cittadinanza, il codice fiscale, la residenza ed il recapito eletto agli effetti del concorso, il numero telefonico e l’indirizzo e-mail. Ogni eventuale variazione deve essere tempestivamente comunicata a questo Ateneo;
c. il diploma di laurea (vecchio ordinamento) o di laurea specialistica/magistrale (nuovo ordinamento) posseduto, la votazione riportata, la data e l’Università presso la quale è stato conseguito il diploma.
Se il titolo di studio è stato conseguito all'estero, allegare il titolo di riconoscimento di equipollenza o, ai soli fini della partecipazione alla procedura di selezione, la dichiarazione di equivalenza.
Allegare alternativamente:
- il certificato di laurea con xxxxx e la dichiarazione di valore;
- il diploma supplement, purché il diploma supplement fornisca una descrizione completa della natura, del livello, del contesto, del contenuto e dello status degli studi effettuati;
- il certificato con esami rilasciato alternativamente in inglese, spagnolo, francese o portoghese;
- il certificato con esami assieme alla traduzione in italiano o inglese e alla dichiarazione di veridicità della traduzione e della conformità all’originale.
In questa fase le traduzioni potranno essere effettuate dal candidato stesso, che si assume totalmente la responsabilità della veridicità delle traduzioni e della conformità all’originale. È consigliato comunque allegare ogni altro documento utile ai fini della dichiarazione di equivalenza di cui all’art. 2, comma 4 del presente bando (es. “dichiarazione di valore” del titolo accademico);
d. l’eventuale diploma di dottore di ricerca, o titolo accademico equipollente conseguito presso un’Università straniera, nonché la data di conseguimento del titolo, la votazione conseguita, l’Università sede amministrativa del corso di dottorato e relativo ciclo. Nel caso di titolo accademico conseguito presso un’Università straniera, indicare l’eventuale provvedimento di equipollenza;
e. dichiarazione di essere in possesso dei requisiti di ammissione al bando in oggetto e dichiarazione di essere a conoscenza delle norme contenute nello stesso;
f. dichiarazione di non essere stato destituito dall'impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento e di non essere stato dichiarato decaduto da un impiego statale, ai sensi dell’art.127 lettera d) del DPR 10.01.1957, n.3;
g. dichiarazione di godere dei diritti politici in Italia o, se cittadino straniero, nello Stato di provenienza;
h. di non essere in rapporto di parentela o di affinità, fino al quarto grado compreso, con un docente appartenente alla struttura ove si svolge l’attività di ricerca, ovvero con il Rettore, il Direttore Generale o un componente del Consiglio di Amministrazione ai sensi dell’art. 18, comma 1, lett. b) e c) della legge del 30 dicembre 2010 n. 240;
i. dichiarazione di avere o non avere riportato condanne penali e di avere o non avere procedimenti penali pendenti; in caso affermativo specificare il reato, se la sentenza è passata in giudicato, se il procedimento penale è in corso e se sono state comminate pene accessorie e quali;
j. il Comune nelle cui liste elettorali è iscritto o le motivazioni della mancata iscrizione;
k. posizione rispetto agli obblighi militari;
I titoli di studio accademici e i titoli professionali sono autocertificati in sostituzione delle normali certificazioni.
La presentazione di una domanda incompleta di elementi essenziali comporterà l’esclusione del
candidato.
L’amministrazione non ha alcuna responsabilità per il caso di eventuali problemi tecnici relativi
alla procedura telematica.
Per la segnalazione di problemi esclusivamente tecnici, contattare il contattare il supporto tramite il link presente in fondo alla pagina xxxxx://xxxx.xxxxxx.xx/xxxxx.
Informazioni sul bando potranno essere chieste esclusivamente all’indirizzo mail
Articolo 6
Esclusione dalla selezione e rinuncia
I candidati sono ammessi con riserva alla procedura selettiva per cui hanno presentato domanda.
L'esclusione dalla selezione per difetto dei requisiti è disposta con Decreto motivato del Rettore.
Il candidato che rinunci alla partecipazione alla selezione deve darne comunicazione scritta indirizzata al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Trieste, Piazzale Europa, n. 1 - 34127 - Trieste - corredata dalla fotocopia di un valido documento d’identità.
Articolo 7 Commissione giudicatrice
La Commissione giudicatrice, di norma, è composta dal responsabile scientifico del progetto di ricerca e da altri due membri effettivi, di cui uno scelto tra i professori di ruolo e i ricercatori delle Università italiane, appartenenti ai settori scientifico-disciplinari per cui è bandita la procedura medesima o a settori affini, e l’altro, anche esterno, appartenente a Università italiane o straniere o a Istituti accreditati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Qualora il responsabile scientifico del progetto di ricerca non fosse in possesso dei requisiti di cui all’art. 6, commi 7 e 8, Xxxxx n. 240/2010, ovvero versasse in situazione di conflitto di interesse o incompatibilità, è sostituito da un professore o un ricercatore preferibilmente appartenente ai ruoli dell’Ateneo, afferente al settore concorsuale per cui è bandita la procedura medesima o a settori affini, che risulti in possesso di detti requisiti.
Scaduti i termini per la presentazione delle domande di ammissione alla selezione, il Dipartimento interessato, sentito il responsabile scientifico del progetto di ricerca, propone al Magnifico Rettore i componenti della Commissione giudicatrice dopo aver verificato che gli interessati siano in possesso dei requisiti di cui all’art. 6, commi 7 e 8, Xxxxx n. 240/2010.
La nomina della Commissione giudicatrice viene disposta con decreto del Rettore e viene pubblicata all’Albo Ufficiale di Ateneo (xxx.xxxxx.xx/xxxxxx/xxxx/) e sul sito web di Ateneo riservato alle procedure selettive degli assegni di ricerca (xxxx://xxx.xxxxx.xx/xxxxxxxx/xxxxxxx/xxxxxxx-xxxxxxx).
Articolo 8
Valutazione dei candidati e colloquio in videoconferenza
La selezione avviene per titoli ed eventuale colloquio e consiste in una valutazione comparativa dei candidati.
Nella valutazione si terrà conto in particolare della coerenza del percorso formativo, dell’attività di ricerca documentata e di eventuali altri titoli rispetto al progetto oggetto del bando. A tal fine la Commissione giudicatrice potrà inserire una specifica valorizzazione del punteggio dei titoli e/o delle pubblicazioni in relazione agli obiettivi del progetto di ricerca.
La Commissione stabilisce previamente i criteri e le modalità di valutazione dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche e dell’eventuale colloquio, secondo quanto previsto dal Regolamento di Ateneo.
Per le pubblicazioni scientifiche e per i titoli, la commissione può attribuire a ciascun candidato un punteggio massimo di 70 punti ripartiti secondo lo schema seguente:
- dottorato di ricerca o titolo equivalente conseguito all’estero;
- diploma di specializzazione;
- diplomi di master;
- svolgimento di documentata attività di ricerca presso soggetti pubblici e/o privati;
- pubblicazioni scientifiche;
- eventuali altri titoli.
Nel valutare le pubblicazioni scientifiche, la commissione dovrà tenere conto dei seguenti criteri:
- originalità e innovatività della produzione scientifica e sua coerenza con il settore scientifico- disciplinare e con il programma di ricerca per cui viene bandita la selezione;
- apporto individuale del candidato nei lavori in collaborazione.
La commissione giudicatrice, nella prima riunione, stabilisce i criteri e le modalità di valutazione dei titoli, delle pubblicazioni scientifiche e del curriculum. Al suddetto verbale viene data pubblicità all’Albo Ufficiale di Ateneo (xxxx://xxx.xxxxx.xx/xxxxxx/xxxx/). e sul sito web di Ateneo riservato alle procedure selettive degli assegni di ricerca (xxxx://xxx.xxxxx.xx/xxxxxxxx/xxxxxxx/xxxxxxx-xxxxxxx). prima dell’ulteriore proseguimento dei lavori.
La commissione giudicatrice, compie le valutazioni di cui ai precedenti paragrafi, previa valutazione comparativa tra i candidati e se constatata che solo un candidato ha ottenuto, nella valutazione dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche, un punteggio non inferiore a 40 punti su 70, può ritenere di non procedere con il colloquio e indicarlo come vincitore della selezione, dando adeguata motivazione al giudizio.
Al di fuori dall’ipotesi di cui al precedente comma, se più candidati hanno ottenuto nella valutazione dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche, un punteggio non inferiore a 40 punti su 70, la commissione procede al colloquio in seduta pubblica con i candidati ammessi, previa convocazione da effettuarsi almeno venti giorni prima dello svolgimento della medesima prova, mediante Avviso pubblicato all’Albo di Ateneo (xxxx://xxx.xxxxx.xx/xxxxxx/xxxx/) e sul sito web di Ateneo riservato alle procedure selettive degli assegni di ricerca (xxxx://xxx.xxxxx.xx/xxxxxxxx/xxxxxxx/xxxxxxx-xxxxxxx). Nel rispetto della normativa vigente, ai fini della convocazione verrà pubblicato solo il numero identificativo della domanda che il candidato ha presentato su PICA. La pubblicazione on-line delle suddette convocazioni ha valore di comunicazione ufficiale agli interessati. La mancata partecipazione al colloquio, qualunque ne sia la ragione, comporta l'automatica esclusione del candidato dalla selezione. La Commissione si avvale degli strumenti telematici di lavoro collegiale anche in sede di colloquio con i candidati.
Colloquio in videoconferenza
Tutti i candidati convocati sosterranno il colloquio in videoconferenza in seduta pubblica, tramite l’utilizzo della piattaforma MSTeams. Il collegamento diretto alla piattaforma verrà pubblicato nell’Avviso esposto all’Albo.
Prima che il colloquio inizi, il candidato dovrà identificarsi, mostrando lo stesso documento di identità già allegato alla domanda di ammissione.
Sono esclusi dal concorso i candidati che non si colleghino alla piattaforma tramite l’apposito link
nel giorno o nell’orario stabilito e che non esibiscano un valido documento di identità.
L’Università degli Studi di Trieste declina qualsiasi responsabilità nel caso in cui problemi di carattere tecnico, imputabili all’interessato, che impediscano il regolare svolgimento del colloquio.
Per il colloquio, la commissione giudicatrice può attribuire a ciascun candidato un punteggio massimo di 30 punti. Il colloquio si considera superato qualora il candidato ottenga un punteggio non inferiore a 20 punti.
La valutazione complessiva dei candidati viene determinata sommando il voto conseguito nella valutazione dei titoli al punteggio riportato nel colloquio, ove previsto.
Articolo 9
Formulazione e utilizzo della graduatoria
Al termine dei lavori la commissione giudicatrice formula la graduatoria dei candidati e designa vincitore il candidato risultato al primo posto della graduatoria di merito.
Entro trenta giorni dalla consegna da parte della Commissione, gli atti della selezione e la graduatoria dei candidati sono approvati con decreto del Rettore. Tale provvedimento viene pubblicato all’albo ufficiale di Xxxxxx (xxxx://xxx.xxxxx.xx/xxxxxx/xxxx/) e sul sito web di Ateneo riservato alle procedure selettive degli assegni di ricerca (xxxx://xxx.xxxxx.xx/xxxxxxxx/xxxxxxx/xxxxxxx- ricerca), e ha valore di comunicazione ufficiale a tutti i candidati.
In caso di cessazione anticipata dell’assegnista nonché di recesso dell’Università, nelle ipotesi di cui all’articolo 12 del presente bando, la graduatoria potrà essere utilizzata ai fini della stipulazione di contratti di durata comunque non inferiore a un anno, previa deliberazione del Consiglio del Dipartimento interessato. Il nuovo contratto è subordinato all’accertamento della sussistenza dell’adeguata copertura finanziaria.
Articolo 10
Conferimento e disciplina dell’assegno di ricerca
L’assegno di ricerca è conferito al vincitore della selezione mediante stipulazione di un apposito
contratto di collaborazione che regola lo svolgimento dell’attività di ricerca.
Tale contratto non configura in alcun modo un rapporto di lavoro subordinato e non dà luogo a
diritti in ordine all’accesso ai ruoli delle Università.
Ai fini del conferimento dell’assegno di ricerca il vincitore, in possesso di titolo di studio estero, dovrà produrre la documentazione originale di quanto allegato alla domanda di ammissione ai fini della dichiarazione di equivalenza del titolo stesso.
Per i Paesi che hanno aderito alla Convenzione dell’Aja del 5.10.1961, i documenti devono essere muniti di timbro Apostille, apposto dalle competenti Autorità locali, che sostituisce la legalizzazione. In virtù di convenzioni internazionali, gli atti rilasciati da alcuni Paesi europei (Belgio, Danimarca,
Francia, Irlanda, Germania, Lettonia) sono esentati dall’obbligo di legalizzazione o Apostille.
Il vincitore della selezione è invitato a stipulare il contratto secondo le modalità stabilite dall’Ufficio
Carriere del personale docente (indirizzo mail: xxxxxxxxx@xxx.xxxxx.xx).
L’importo annuo lordo spettante al titolare dell’assegno verrà corrisposto in rate mensili.
All’assegno di ricerca si applicano, in materia fiscale, le disposizioni di cui all’art. 4 della legge 13 agosto 1984, n. 476, nonché, in materia previdenziale, le disposizioni di cui all’articolo 2, commi 26 e seguenti, della legge 8 agosto 1995, n. 335 e successive modificazioni.
In materia di astensione obbligatoria per maternità/paternità, si applicano le disposizioni di cui al decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale 12 luglio 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 247 del 23 ottobre 2007.
Nel periodo di astensione obbligatoria per maternità, l’indennità corrisposta dall’INPS ai sensi dell’art. 5 del predetto decreto ministeriale è integrata dall’Università fino a concorrenza dell’intero importo dell’assegno di ricerca.
In materia di congedo per malattia, si applicano le disposizioni di cui all’art. 1, comma 788, della
legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successive modificazioni.
I titolari degli assegni di ricerca sono dotati di copertura assicurativa contro il rischio di infortuni.
L'Università non provvede alla copertura assicurativa della responsabilità civile personale dell'assegnista per danni verso terzi e verso la stessa Università.
L’assegnista di ricerca dovrà osservare le regole di comportamento e condotta vigenti presso
l’Ateneo o presso gli eventuali enti ospitanti.
L’attività di ricerca del titolare dell’assegno ha carattere continuativo e, in relazione alla realizzazione dello specifico programma di ricerca a cui è finalizzata, si svolge in rapporto di coordinamento con la complessiva attività del Dipartimento di pertinenza.
Qualora siano riscontrate inadempienze in merito al regolare svolgimento dell’attività da parte dell’assegnista, il Direttore del Dipartimento informa immediatamente l’Amministrazione centrale.
Al termine dell’assegno l’assegnista dovrà presentare all’Università il rapporto di ricerca finale,
sottoscritto dal Referente scientifico (tutor scientifico) o dal Direttore di Dipartimento.
Qualora l’assegno di ricerca preveda lo svolgimento dell’attività o parte di essa presso un soggetto ospitante, il rapporto dovrà essere corredato da una dichiarazione sostitutiva di atto notorio sottoscritta dal legale rappresentante o soggetto munito di poteri di firma del soggetto ospitante, attestante che l’attività si è svolta presso la struttura medesima nel rispetto dei vincoli e degli adempimenti previsti dalle Direttive regionali.
L’Università si riserva la facoltà di far produrre all’assegnista ulteriore documentazione ritenuta
utile.
Articolo 11
La disciplina della proprietà intellettuale
Verrà fatto riferimento alla normativa vigente, ai Regolamenti di Ateneo che regolano la materia e alle Direttive regionali.
I risultati conseguiti nell’ambito dell’attività dell’assegnista, intesi come eventuali brevetti e diritti di proprietà industriale conseguibili e i relativi diritti di utilizzazione economica, appartengono all’Università degli Studi di Trieste, beneficiaria del progetto, eventualmente in contitolarità con il soggetto ospitante o i soggetti ospitanti coinvolti nelle attività dello specifico assegno di ricerca. In ogni caso viene applicata la normativa vigente in materia, in particolare il decreto legislativo n. 30 del 10 febbraio 2005 “Codice di Proprietà Industriale” e successive modifiche e integrazioni, la normativa europea in materia di aiuti di Stato ed i regolamenti interni dei beneficiari che regolano la materia.
I risultati dell’eventuale collaborazione con le strutture ospitanti che non generano diritti di
proprietà intellettuale possono avere larga diffusione.
È comunque fatto salvo il diritto dei destinatari di essere riconosciuti come autori/inventori.
I titolari dei risultati daranno ampia diffusione dei risultati conseguiti, citando espressamente che sono stati ottenuti con il finanziamento ottenuto a valere sulla L.R. n. 34/2015, art. 5, commi 29-33.
Articolo 12
Recesso dell’Università
L’Università può recedere dal contratto, qualora vengano riscontrate gravi inadempienze nel regolare svolgimento dell’attività di ricerca da parte dell’interessato.
L’Università può, altresì, recedere dal contratto in caso di violazione degli obblighi derivanti dal “Codice di comportamento dell’Università degli Studi di Trieste”.
Nelle predette ipotesi, il Direttore del Dipartimento, su istanza del responsabile scientifico e sentito
l’assegnista, informa tempestivamente il Rettore per le conseguenti determinazioni.
Articolo 13
Recesso del titolare dell’assegno di ricerca
Il titolare dell’assegno di ricerca può recedere dal contratto mediante dichiarazione, che deve pervenire al Rettore e, per conoscenza, al Direttore del Dipartimento di pertinenza, almeno otto giorni prima della data indicata come ultimo giorno di fruizione dell’assegno.
In caso di mancato rispetto del termine di preavviso di cui al precedente comma, il titolare dell’assegno di ricerca, oltre alle eventuali somme indebitamente percepite, è tenuto a corrispondere all’Università, a titolo di penale, una somma pari all’ammontare del corrispettivo dell’assegno rapportato al periodo di mancato preavviso.
La penale può essere esclusa qualora il titolare dell’assegno receda per:
- opzione per l’ufficio di ricercatore o professore universitario di ruolo;
- assunzione presso enti pubblici e/o privati, nel caso in cui l’interessato dimostri o dichiari, sotto la propria responsabilità, di essere stato impossibilitato a rispettare il termine di preavviso;
- gravi e imprevedibili motivi di carattere personale o familiare dichiarati dall’interessato sotto la
propria responsabilità.
Articolo 14
Titolare del trattamento dei dati personali e Responsabile del trattamento dei dati personali.
Il “Titolare del trattamento” è l’Università degli Studi di Trieste, con sede in piazzale Europa n. 1
a Trieste.
Il trattamento dei dati personali (dati personali forniti in fase di adesione del servizio e i dati relativi al traffico telematico) è finalizzato esclusivamente a:
- svolgimento di tutte le attività necessarie per consentire l’accesso al servizio Piattaforma
Integrata Concorsi Atenei (PICA);
- adempimento degli obblighi di legge e contrattuali;
- adempimento di specifiche richieste dell'interessato prima della conclusione del Contratto;
- gestione di eventuali reclami e/o contenziosi; prevenzione/repressione di frodi e di qualsiasi attività illecita.
Il “Responsabile del trattamento designato” è il Cineca Consorzio Interuniversitario, quale
fornitore del servizio Piattaforma Integrata Concorsi Atenei (PICA) – con sede in xxx Xxxxxxxxxx 0/0
- 00000 Xxxxxxxxxxx xx Xxxx (XX).
Si precisa che con riferimento ai dati personali conferiti, il candidato è detentore dei seguenti diritti:
1. di accesso ai suoi dati personali;
2. di ottenere la rettifica o la cancellazione degli stessi o la limitazione del trattamento che lo riguardano;
3. di opporsi al trattamento;
4. alla portabilità dei dati (diritto applicabile ai soli dati in formato elettronico), così come disciplinato
dall’art. 20 del regolamento UE 2016/679;
5. di proporre reclamo all'autorità di controllo (Garante per la protezione dei dati personali).
Per esercitare i diritti sopra riportanti il candidato potrà rivolgersi al titolare del trattamento al seguente indirizzo di posta elettronica certificata: xxxxxx@xxx.xxxxx.xx.
Il titolare del trattamento è tenuto a fornire una risposta entro un mese dalla richiesta, estensibili fino a tre mesi in caso di particolare complessità della richiesta.
Ai sensi della legge 241/1990 e successive modificazioni e integrazioni, si segnala che il responsabile del procedimento amministrativo è il capo dell’Ufficio Concorsi del personale docente dell’Università degli Studi di Trieste.
Il Rettore
X.xx Prof. Xxxxxxx Xx Xxxxxxx
Allegato A
Assegno 01
Dipartimento di Ingegneria e Architettura Area 08 – Ingegneria civile e Architettura
Settore scientifico-disciplinare: ICAR/14 - Composizione architettonica e urbana
Programma di ricerca: "Abitare i deserti friulani. Comunità e nuovi modelli insediativi nella
campagna di bonifica tra alberi, acqua e energia" "Living Friulian deserts. Communities and new
settlement models in the land reclamation between trees, water and energy"
Responsabile scientifico: xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx
Durata dell’assegno: 12 mesi, eventualmente rinnovabile Importo annuo lordo: € 19.367,05
Ente ospitante: Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia – Ronchi dei Legionari
(GO)
Programma di ricerca (in italiano e in inglese)
Il progetto propone uno studio per la valorizzazione del paesaggio della bonifica della pianura bassa friulana e isontina con la finalità di incentivare il riuso abitativo e la fruibilità delle “colonie rurali” e del patrimonio idraulico. La ricerca propone un percorso progettuale tra arte e architettura su di una duplice scala e ambito: quello architettonico (sotto obiettivo .a) del “villaggio” e quello paesaggistico del parco territoriale (sotto obiettivo .b).
Il secondo obiettivo, oggetto specifico dell’attività di ricerca (sotto obiettivo b.), lavora alla scala complessiva del territorio della bonifica, rileggendolo secondo un’inedita e innovativa chiave, ovvero come opera d’arte ambientale. Sarà quindi poi riproposto progettualmente come un “parco territoriale dell’arte” che assumerà il paesaggio agrario e quello dell’acqua, non solo come contenuto artistico (land art) e grande macchina dell’arte, ma come una “natura operante” in grado di prefigurare nuovi paradigmi per “riabitare” i territori della bonifica.
The research project proposes a study to enhance the landscape of the land reclamation of the lower Friuli and Isonzo plains. The aim is to encourage the re-living and usability of the "rural colonies" and the hydraulic architecture. The research investigates the integration between art and architecture on two levels: the architectural one (sub-objective .a) of the "village" and the landscape one of the territorial park (sub-objective .b).
The second objective, the object of the real research activity (under objective b.), works on the overall scale of the reclamation territory, reinterpreting it according to an innovative key, i.e. as an environmental work of art. A "territorial art park" project will have to be developed that integrates the agricultural and water landscape, not only as an artistic content (land art), but as a great art-machine: an “operating nature” that will prefigure new paradigms to re-living land reclaimed territories.
Assegno 02
Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche Area 13 – Scienze economiche e statistiche
Settore scientifico-disciplinare: SECS-P/13 - Scienze merceologiche
Programma di ricerca: "Il Life Cycle Thinking per la sostenibilità del settore vitivinicolo
regionale"
"Life Cycle Thinking for the sustainability of the regional wine sector"
Responsabile scientifico: prof.ssa Xxxxxxx Xxxxxxx
Durata dell’assegno: 12 mesi, eventualmente rinnovabile Importo annuo lordo: € 19.367,05
Ente ospitante: Area Science Park, Loc. Padriciano - Trieste
Programma di ricerca (in italiano e in inglese)
Le ricadute su ambiente e società del comparto vitivinicolo sono rimaste a lungo inesplorate. L’approccio del Life Cycle Thinking offre una nuova prospettiva per lo studio e l’individuazione di buone pratiche, atte a ridurre gli impatti produttivi e consentire un miglioramento della qualità ambientale e sociale del vino a favore della sostenibilità aziendale. Nel settore vitivinicolo regionale, il Collio Goriziano rappresenta un asset strategico di sviluppo locale. A partire da un monitoraggio delle aziende, si delineeranno, mediante le metodiche della Valutazione del Ciclo di Vita (LCA), anche dal punto di vista sociale, degli scenari di miglioramento in termini di beneficio o di impatto conseguenti all’applicazione di buone pratiche innovative. L’analisi sarà condotta sia a livello di attività produttiva aziendale sia su scala più ampia, quale quella dell’area di un consorzio, al fine di disporre di indicazioni utili per un possibile impiego più esteso al territorio regionale.
The repercussions on the environment and society in the wine sector have remained unexplored for a long time. The Life Cycle Thinking approach offers a new perspective for the study and identification of good practices, aimed at reducing production impacts and allowing an improvement in the environmental and social quality of wine in favor of corporate sustainability. In the regional wine sector, the Collio Goriziano represents a strategic asset for local development. Starting from a monitoring of the companies, improvement scenarios in terms of benefit or impact resulting from the application of innovative good practices will be outlined using the Life Cycle Assessment (LCA) methods, also from a social point of view. The analysis will be conducted both at the level of company production activity and on a larger scale, such as that of the area of a consortium, in order to have useful indications for a possible wider use in the regional territory.
Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell`Interpretazione e della Traduzione Area 10 – Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
Settore scientifico-disciplinare: L-FIL-LET/12 - Linguistica italiana
Programma di ricerca: "Letture triestine: censimento, digitalizzazione e Distant Reading
della narrativa tradotta in italiano disponibile a Trieste
nell’Ottocento"
"Reading Novels in Trieste: Reading from a distance a corpus of literary prose circulating in Trieste in the 1800s"
Responsabile scientifico: prof. Xxxxxxx Xxxxxxx
Durata dell’assegno: 12 mesi, eventualmente rinnovabile Importo annuo lordo: € 19.367,05
Programma di ricerca (in italiano e in inglese)
La ricerca mira a censire, digitalizzare e analizzare dal punto di vista linguistico la narrativa tradotta in lingua italiana letta a Trieste nell’Ottocento. L’assegnista si occuperà di: censire le opere di narrativa disponibili nelle biblioteche cittadine nell’Ottocento; progettare un corpus bilanciato di circa cinquanta opere; digitalizzare i testi; individuare strumenti e metodi di Distant Reading per un’analisi quantitativa che delinei il profilo delle traduzioni del tempo (es. lunghezza di parole, frasi e testi, indici di leggibilità, distribuzione delle parti del discorso, tratti morfologici, sintattici, lessicali e testuali). I dati permetteranno di costruire un profilo linguistico dell’italiano dell’Ottocento e forniranno un ritratto delle letture in una città che ha ancora oggi una fortissima vocazione letteraria e dove il legame con la traduzione è ben consolidato. La ricerca si presta anche come base per iniziative sul territorio, come eventi di divulgazione.
This research aims to conduct a survey, compile a corpus and analyze the language of literary prose translated into Italian circulating in Trieste in the 1800s. The researcher will conduct a survey of the novels present in city libraries in the 1800s; design a balanced corpus including approx.. 50 works; scan and process texts; identify Distant Reading tools and methods for a quantitative analysis aimed at tracing the linguistic evolution of translations in time (e.g. word, sentence and text length; readability; POS distributions; morphological, syntactic, lexical and textual features). The data collected shall contribute to the description of the Italian language in the 1800s and gain insight in the literary market of a city that has always enjoyed a marked literary vocation and a deeply rooted tradition in translation. The research will also lead to local initiatives, such as dissemination and public engagement initiatives.
Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione Area 12 – Scienze giuridiche
Settore scientifico-disciplinare: IUS/19 - Storia del diritto medievale e moderno
Programma di ricerca: "La legge Serpieri tra diritto ambientale e governo del territorio:
passato, presente e futuro della legislazione in materia di boschi e terreni montani"
"Serpieri’s Law between environmental law and territorial governance: past, present and future of legislation on forests and mountain lands"
Responsabile scientifico: xxxx. Xxxxxx Xxxxx
Durata dell’assegno: 12 mesi, eventualmente rinnovabile Importo annuo lordo: € 19.367,05
Programma di ricerca (in italiano e in inglese)
La celebrazione del centenario del R.D. n. 3267 del 30 dicembre 1923 di Riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi e di terreni montani – c.d. legge Serpieri, dal nome dell’allora Sottosegretario all’Agricoltura nel Ministero dell’Economia nazionale – rappresenta un’occasione per riflettere sull’importanza della tutela dell’ambiente e sul “buon” governo del territorio, tematiche sempre più centrali nella società contemporanea. La legge Xxxxxxxx riesce nell’opera di coordinare in un unico testo normativo le disposizioni sul vincolo, quelle sui rimboschimenti e sulle sistemazioni idraulico-forestali, quelle per l’incoraggiamento della selvicoltura e della agricoltura montana, nonché sulla gestione dei beni forestali dello Stato, dei Comuni e di altri Enti, sui diritti d’uso sui boschi e sugli organi dell’Amministrazione forestale. Tali tematiche, dalle profonde radici storiche, sono state oggetto di un percorso giuridico di continua evoluzione, che non ha però mai tradito il nucleo originale del 1923, che è tutt’oggi in vigore.
The celebration of the centenary of the Royal Decree no. 3267, of 30 December 1923, on Reorganization and reform of legislation on forests and mountain lands – so-called Serpieri’s Law named after the then Undersecretary of Agriculture in the Ministry of National Economy – represents an opportunity to reflect on the importance of environmental protection and the "good" governance of the territory, both increasingly central issues in contemporary society. The Serpieri’s Law succeeds in coordinating in a single regulatory text the provisions on public law constraints, those on reforestation and hydraulic-forestry arrangements, those for the encouragement of forestry and mountain agriculture, as well as on the management of forest assets of the State, Municipalities and other public bodies, on rights of use on forests and on the bodies of the Forestry Administration. These issues, with deep historical roots, have been the subject to a legal path of continuous evolution. This evolution, however, has never betrayed the original nucleus of 1923 which is still in force today.
Area 12 – Scienze giuridiche
Settore scientifico-disciplinare: IUS/21 - Diritto pubblico comparato
Programma di ricerca: "La cooperazione territoriale in Europa: dall’analisi giuscomparata
alle proposte di collaborazione tra la Regione Friuli Venezia Giulia
e Paesi dell’Europa centrale, orientale e balcanica"
"The territorial cooperation in Europe: from the legal analysis to proposals for cooperation between the Friuli Venezia Giulia Region and Central, Eastern and Balkan European countries"
Responsabile scientifico: prof.ssa Xxxxxx Xxxxxx
Durata dell’assegno: 12 mesi, eventualmente rinnovabile Importo annuo lordo: € 19.367,05
Ente ospitante: Segretariato Esecutivo InCE - Trieste
Programma di ricerca (in italiano e in inglese)
Il progetto è finalizzato a esaminare il quadro giuridico multilivello della cooperazione territoriale in Europa, che presenta vari nodi problematici derivanti dalla difformità delle legislazioni nazionali, e a individuare buone pratiche utili per la costituzione di nuovi partenariati. Durante l’anno di assegno, l’assegnista svolgerà un periodo di lavoro di quattro mesi continuativi presso la sede di Trieste di Iniziativa Centro Europea, apportando un contributo fattivo alle attività di questa organizzazione e formulando proposte per rafforzare gli ambiti di cooperazione territoriale della Regione Friuli Venezia Giulia con Paesi dell’Europa centrale, orientale e balcanica (ECOB). Risultati attesi dal progetto: 1 articolo su rivista di classe A; varie attività di disseminazione; proposte di nuove collaborazioni con i Paesi ECOB.
The aim of the project is to examine the multi-level legal framework of territorial cooperation in Europe, which presents several problematic issues arising from the divergence of national legislation, and to identify good practices useful for the establishment of new partnerships. During the year of the grant, the research fellow will work continuously for four months at the Trieste office of the Central European Initiative, actively contributing to the organisation’s activities and formulating proposals to enhance the scope of territorial cooperation between the Friuli Venezia Giulia Region and the countries of Central, Eastern and Balkan Europe (ECOB). Expected results of the project: 1 article in a class A journal; various dissemination activities; proposals for new collaborations with ECOB countries.
Area 14 – Scienze politiche e sociali
Settore scientifico-disciplinare: SPS/04 - Scienza politica
Programma di ricerca: "L’effettività della legge 194/1978 nelle regioni italiane: un focus
sul Friuli-Venezia Giulia"
"The effectiveness of law 194/1978 in the Italian regions: a focus on Friuli-Venezia Giulia"
Responsabile scientifico: prof.ssa Xxxxxxxxxx Xx Xxxxxx Xxxxxx dell’assegno: 12 mesi, eventualmente rinnovabile Importo annuo lordo: € 19.367,05
Programma di ricerca (in italiano e in inglese)
Le relazioni annuali del Ministero della Salute e la letteratura sul tema mettono in luce l’ineffettività del diritto all’aborto in Italia. Obiettivo del progetto è quello di esaminare lo stato di applicazione della legge 194/1978 nelle regioni italiane, con una speciale attenzione al Friuli-Venezia Giulia. Il progetto intende indagare le responsabilità politiche e amministrative rispetto all’adozione di misure incentivanti o disincentivanti l’accesso al servizio di interruzione volontaria di gravidanza. Si propone, dunque, di esaminare e sistematizzare gli elementi di natura politica e organizzativa, ossia amministrativa, che semplificano o ostacolano il ricorso al servizio a livello regionale. Il lavoro intende comparare un campione di regioni a statuto ordinario e la regione a statuto speciale Friuli-Venezia Giulia. I casi di studio verranno analizzati sia nell’ambito sanitario e socio-sanitario, per comprendere come il servizio sia organizzato all’interno dei confini regionali, sia politico, per capire quale sia la posizione della classe politica regionale rispetto al tema in termini di “retorica” (comunicazione politica), “programmi” (manifesti elettorali) e “fatti” (atti presentati e/o adottati).
The annual reports of the Italian Ministry of Health and the extant literature highlight the ineffectiveness of the right to abortion in Italy. The aim of the project is to examine the state of application of the law 194/1978 in the Italian regions, with a special attention to Friuli-Venezia Giulia. The project intends to investigate the political and administrative responsibilities with respect to the adoption of incentive or disincentive measures for the access to the voluntary abortion service. Therefore, it aims at examining and systematising the elements of political and organisational – i.e., administrative – nature which simplify or hinder the recourse to the service at a regional level. The work intends to compare a sample of regions with ordinary statute and the special statute region Friuli-Venezia Giulia. The case studies will be analysed both in the health and social-health fields, to understand how the service is organised within the regional borders, and politically, to understand the position of the regional political class with respect to the issue in terms of " rhetoric” (political communication), “programmes” (electoral manifestos) and “facts” (bills/acts introduced and/or adopted).
Dipartimento di Scienze della Vita
Area 11 – Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
Settore scientifico-disciplinare: M-PSI/01 - Psicologia generale
Programma di ricerca: "Influenza dello smartphone sui processi cognitivi: training per la
gestione delle notifiche e del multitasking nelle aziende del Friuli Venezia Giulia"
"Influence of the smartphone on cognitive processes: training for the management of notifications and multitasking in companies in Friuli Venezia Giulia"
Responsabile scientifico: xxxx. Xxxxx Xxxxxx
Durata dell’assegno: 12 mesi, eventualmente rinnovabile Importo annuo lordo: € 19.367,05
Ente ospitante: Everlearn Consulting – Digital Learning & Knowledge Solutions,
Trieste
Programma di ricerca (in italiano e in inglese)
Il presente progetto prevede la realizzazione e la validazione di un training formativo mirato alla gestione efficiente delle notifiche degli smartphone e del media multitasking nei contesti aziendali del Friuli Venezia Giulia. L’assegnista dovrà conoscere la letteratura scientifica relativa all’influenza degli smartphone sui processi cognitivi e dovrà possedere un background formativo e delle competenze metodologiche nell’ambito dei processi cognitivi e nello sviluppo di training. Dovrà inoltre conoscere i software di ricerca necessari per la realizzazione dello studio. L’assegnista dovrà occuparsi della realizzazione del training, dell’individuazione degli appropriati strumenti di valutazione, della raccolta e dell’analisi dei dati, nonché della stesura del report finale.
This project consists in the development and validation of training on the efficient use of smartphone notifications and media multitasking in Friuli Venezia Giulia companies. The research fellow should be familiar with the scientific literature on the impact of smartphones on cognitive processes and have an educational background and methodological skills in the field of cognitive processes and training development. She/he should also be familiar with the research software required to conduct the study. The research fellow will be responsible for conducting the training, selecting appropriate assessment tools, collecting and analyzing the data, and preparing the final report.
Dipartimento di Studi Umanistici
Area 11 – Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
Settore scientifico-disciplinare: M-STO/04 - Storia contemporanea
Programma di ricerca: "Percorsi di Public History nel “Monumento Nazionale Risiera di
San Sabba”
"Public History paths in the "Risiera di San Sabba National Monument"
Responsabile scientifico: prof.ssa Xxxxxx Xxxxxxx
Durata dell’assegno: 12 mesi, eventualmente rinnovabile Importo annuo lordo: € 19.367,05
Ente ospitante: Museo della Risiera di San Sabba - Monumento Nazionale -
Trieste
Programma di ricerca (in italiano e in inglese)
Il progetto si propone di valorizzare i risultati della ricerca storiografica su uno dei luoghi simbolo
delle tragedie del Novecento nell’Alto Adriatico.
La Risiera si presenta come un lager anomalo all’interno dell’universo concentrazionario italiano e non solo. Il Polizeihaftlager venne istituito dai nazisti con un duplice scopo: quello di campo di detenzione, tortura, uccisione, deportazione degli avversari politici italiani, sloveni e croati e quello di campo di transito per i prigionieri ebrei e Rom-Sinti.
L’assegnista dovrà possedere una comprovata esperienza nell’ambito della Public History e della storia dell’area dell’Alto Adriatico e della Shoah e dovrà, di concerto con la supervisor scientifica e con la tutor del Museo raccogliere e analizzare il materiale bibliografico, archivistico e iconografico sulla storia della Risiera di San Sabba; preparare e somministrare un questionario ai visitatori del memorial; progettare e realizzare nuove schede informative e didattiche rivolte a insegnanti e visitatori, da rendere fruibili sul sito della Risiera; produrre un elaborato scientifico sui risultati raggiunti in lingua inglese. È richiesta la conoscenza del tedesco e dell’inglese.
The project aims to valorise the results of historiographical research on one of the symbolic places of the tragedies that affected the city, the region and the entire Upper Adriatic area in the 20th century. The Risiera, due to its characteristics, presents itself as an anomalous lager within the nazi concentrationary universe. The Polizeihaftlager was established with a dual purpose: that of a camp for the detention, torture and murder of Italian, Slovenian and Croatian political opponents and that of a transit camp for Jews and Roma and Sintiprisoners.
The researcher should have a proven experience in the field of Public History and history of the Upper Adriatic area and of the Shoah and should, in agreement with the scientific supervisor and the tutor of the Museum, collect and analyse bibliographic, archival and iconographic material on the history of the Risiera di San Sabba. He will have to: prepare and submit a questionnaire to the visitors of the memorial; design and realise new information and didactic files addressed to teachers and visitors, to be made available on the site of the Risiera; produce a scientific paper on the results achieved in English. Knowledge of German and English is required.