INDICE
INDICE
1 OPERE IN PROGETTO 3
1.1 Oggetto dell’appalto 3
1.2 Prescrizioni di carattere generale 3
1.3 Qualità e campionatura dei materiali 4
1.4 Direzione e sorveglianza dei lavori 5
1.5 Coordinamento con le altre Imprese presenti in cantiere 5
1.6 Xxxxx e obblighi a carico dell'appaltatore 6
1.6.1 Generalità 6
1.6.2 Opere di carpenteria 6
1.6.3 Sollevamenti delle apparecchiature 6
1.6.4 Predisposizione messa a terra 6
1.6.5 Assistenza muraria 6
1.6.6 Sopralluoghi e disegni di montaggio 7
1.6.7 Responsabilità dell'Appaltatore 7
1.6.8 Allacciamenti 7
1.6.9 Deposito materiali 7
1.6.10 Limiti di fornitura 8
1.7 Prove e verifiche preliminari 8
1.7.1 Generalità 8
1.7.2 Verifiche e prove preliminari 8
1.7.3 Tempi e metodi di esecuzione 9
1.8 Collaudo finale 9
1.9 Garanzia 10
1.10 Documentazione dell'Appaltatore 10
1.11 Obblighi relativi alla sicurezza in cantiere 11
2 OSSERVANZA DELLE NORME VIGENTI 12
3 CONSERVAZIONE MANUTENZIONE E MODIFICA DEGLI IMPIANTI DURANTE L’ESECUZIONE DEI LAVORI 18
4 PRESCRIZIONII MATERIALI 19
5 DESCRIZIONE GENERALE DEGLI IMPIANTI 24
5.1 Punto di prelievo dell’energia 25
5.2 Quadri elettrici di distribuzione 25
5.3 Condutture di distribuzione e terminali 28
5.4 Impianto di illuminazione 28
5.5 Impianto di forza motrice 29
5.6 Impianto TV 29
5.7 Impianto di messa a terra 30
5.8 Impianto di trasmissione dati 30
5.9 Impianto di rivelazione fumi 30
5.10 Impianto di diffusione sonora 31
5.11 Sistema di automazione e supervisione 32
1 OPERE IN PROGETTO
1.1 Oggetto dell’appalto
Il presente appalto ha per oggetto la fornitura dei materiali e le opere per l'installazione degli impianti elettrici e degli impianti speciali nell’ambito dei lavori di ristrutturazione dell’edificio sede del Collegio San Xxxxxxxx in Piacenza.
1.2 Prescrizioni di carattere generale
L'Appaltatore dovrà fornire e montare in opera tutti i materiali, le apparecchiature, gli accessori per dare gli impianti in oggetto perfettamente funzionanti completi in ogni parte e nel loro complesso.
I materiali, le apparecchiature o lavori indicati sui disegni ma non menzionati nel capitolato, nel computo metrico di progetto o viceversa, o la cui fornitura o esecuzione sia implicita per il completamento di un impianto o parte di esso, si dovranno ritenere inclusi nella fornitura come fossero indicati sui disegni o specificati nel capitolato. Le quantità riportate nel computo metrico si intendono in ogni caso indicative e qualsiasi differenza fra esse e le effettive quantità necessarie alla realizzazione dell’opera non costituirà motivo di variazione dell’importo dei lavori.
L'Appaltatore, prima di iniziare i lavori, dovrà verificare con cura ed aggiornare i disegni di progetto previo puntuale sopralluogo in cantiere. L'aggiornamento dei disegni dovrà essere fatto in relazione alla oggettiva situazione del cantiere, in relazione alla situazione delle opere edili e dovrà riguardare sia i percorsi delle distribuzioni che la disposizione delle apparecchiature.
In particolare dovranno essere verificate la capacità dei vasi di espansione e le caratteristiche delle pompe di circolazione per garantire il corretto funzionamento dei singoli circuiti.
Tutti i costi derivanti dalla modifica e/o aggiornamento del progetto e dei disegni si intendono compensati nel prezzo di appalto.
L'Appaltatore si assume di conseguenza ogni responsabilità per errori di esecuzione derivanti da un non corretto aggiornamento dei disegni.
Tutti i lavori dovranno essere coordinati con l'esecuzione delle altre opere e la tempistica di cantiere dovrà essere sottoposta alla Committente. Nel corso dei lavori, in accordo con le esigenze del cantiere e della Committente, potranno essere richieste opere provvisorie per il mantenimento in esercizio di impianti esistenti o per consentire il funzionamento provvisorio di impianti oggetto del presente appalto.
Nessuna variazione nell'esecuzione delle opere previste potrà essere apportata dall'Appaltatore, senza avere ricevuto la preventiva approvazione ed autorizzazione scritta della Committente e del Direttore dei Lavori.
Ogni contravvenzione alla predetta disposizione sarà a completo rischio e pericolo dell'Appaltatore che sarà tenuto a rimuovere e sostituire le opere eseguite, anche già poste in opera, qualora la Committente, a suo insindacabile giudizio, non ritenesse opportuno di accettarle.
In caso di accettazione l'Appaltatore, senza alcun aumento dei prezzi contrattuali, sarà obbligato all'esecuzione delle eventuali opere accessorie e complementari che potranno essergli richieste perché le opere eseguite corrispondano alle prescrizioni contrattuali.
Nell'esecuzione delle opere dovrà osservarsi, oltre all'assoluta precisione per quanto concerne la forma e le dimensioni, la massima cura nella lavorazione, dovendo ogni componente essere regolarmente ed uniformemente rifinito su ogni sua parte.
1.3 Qualità e campionatura dei materiali
Tutti i componenti degli impianti dovranno essere eseguiti con gli accorgimenti più perfezionati e i sistemi costruttivi più aggiornati. Essi dovranno essere conformi ai materiali e componenti indicati nella descrizione generale dell'impianto.
I manufatti lavorati dovranno essere protetti sia per il trasporto, sia per il periodo di stoccaggio in cantiere sia a posa avvenuta fino all'occupazione dei locali.
La protezione dovrà dare una garanzia assoluta contro gli agenti atmosferici e in special modo contro gli spruzzi di malte, vernici, calce, ecc.
Tutte le opere saranno eseguite con materiali delle migliori qualità esistenti in commercio.
Prima dell'inizio dei lavori, senza alcuna richiesta da parte della Committente, l'Appaltatore presenterà il campionario delle apparecchiature quali condutture, valvole, saracinesche, accessori idrico sanitari, apparecchi igienico sanitari, rubinetteria, bocchette e diffusori d'aria, e degli altri accessori minori che intende impiegare nell'esecuzione dell'impianto.
Ogni campione dovrà essere numerato, dovrà portare un cartellino di identificazione e sarà elencato in apposita distinta. Il campionario potrà essere ritirato una volta avvenute le verifiche e le prove preliminari dell'impianto.
Per le apparecchiature di maggiori dimensioni quali caldaie, gruppi frigoriferi, elettropompe, bruciatori a gas, impianti di addolcimento, camini, condizionatori a sezioni componibili, è richiesto all'Appaltatore di produrre una dettagliata scheda tecnica che individui tutte le caratteristiche dell'apparecchiatura che si propone di installare. Nessun ordine di acquisto potrà essere emesso dall'Appaltatore senza l'approvazione scritta da parte della DL dell'accettazione delle apparecchiature proposte, in particolare gli apparecchi igienico sanitari, la rubinetteria e gli accessori idrico sanitari.
Le opere eseguite con le relative apparecchiature, dovranno rispondere perfettamente alle prescrizioni del presente Capitolato, alle caratteristiche
indicate nella descrizione generale, ed essere esattamente conformi ed equivalenti ai campioni approvati dal Direttore dei Lavori.
1.4 Direzione e sorveglianza dei lavori
L'esecuzione dei lavori dovrà uniformarsi strettamente alle istruzioni e alle prescrizioni della Committente e della Direzione Lavori, senza che l'Appaltatore possa avanzare pretese e riserve.
A carico dell'Appaltatore è l'onere di nominare un Responsabile Tecnico di provata esperienza e ben accetto alla Committente e della Direzione Lavori, cui affidare la supervisione e il controllo dei lavori assunti nel rigoroso rispetto degli accordi contrattuali e delle prescrizioni di Xxxxx.
La sorveglianza della Committente e della Direzione Lavori sull'operato dell'Appaltatore non esonera lo stesso dalla piena responsabilità della perfetta esecuzione delle opere, nonché la scrupolosa osservanza delle migliori regole d'arte e l'ottima qualità di ogni materiale impiegato e ciò anche se eventuali deficienze e imperfezioni passassero inosservate al momento dell'esecuzione.
La Committente e la Direzione Lavori avranno quindi ogni ampia facoltà di indagine e sanzioni in qualsiasi momento, anche se posteriormente alla esecuzione delle opere.
L'Appaltatore dovrà tenere conto, nella programmazione delle forniture e opere, che la Committente e della Direzione Lavori hanno pieno diritto di richiedere modifiche e/o varianti sui disegni e che queste richieste non potranno in ogni caso costituire motivo alcuno di ritardo nelle forniture.
1.5 Coordinamento con le altre Imprese presenti in cantiere
In tutti i casi in cui i lavori in appalto venissero a interferire con quelli di altre Imprese o Ditte presenti in cantiere, l'Appaltatore si impegna a coordinarsi e a condurre i propri lavori in armonia con le esigenze delle anzidette Ditte o Imprese, senza recare intralcio ed evitando contestazioni pregiudizievoli per l'andamento generale dei lavori senza che per le accennate interferenze e per gli oneri conseguenti l'Appaltatore possa accampare alcuna pretesa o richiesta di compenso.
Qualora sorgessero divergenze, l'Appaltatore si impegna ad accettare e osservare le disposizioni e decisioni che la Committente e la Direzione Lavori a loro insindacabile giudizio riterranno opportuno prendere tenendo presente il migliore andamento dei lavori salvo esporre le proprie riserve.
L'Appaltatore inoltre si impegna a partecipare, nella persona del Responsabile Tecnico da lui nominato, alle riunioni periodiche di cantiere che la Committente e la Direzione Lavori terranno con lo scopo di armonizzare i lavori delle varie imprese appaltatrici.
1.6 Oneri e obblighi a carico dell'appaltatore
1.6.1 Generalità
Oltre a quanto già precisato nel Capitolato Speciale si intendono a carico dell'Appaltatore gli oneri aggiuntivi qui di seguito riportati.
1.6.2 Opere di carpenteria
Fornitura delle opere di carpenteria necessarie per gli impianti quali staffe, telai, supporti e accessori di ogni genere, nonché di tutti i materiali di consumo occorrenti (minio, guarnizioni, stracci, ossigeno, acetilene, ecc.).
1.6.3 Sollevamenti delle apparecchiature
Sono a carico dell'Appaltatore i sollevamenti i tiri in alto e i cali verso il basso delle apparecchiature che fanno parte dei lavori oggetto dell'appalto, nonché eventuali permessi per la movimentazione e il posizionamento dei mezzi necessari.
1.6.4 Predisposizione messa a terra
Predisposizioni per la messa a terra delle tubazioni, delle canalizzazioni, dei macchinari, delle apparecchiature e delle carpenterie metalliche secondo le norme antinfortunistiche vigenti durante la costruzione.
1.6.5 Assistenza muraria
L'Appaltatore fornirà tutte indistintamente le indicazioni per le opere di assistenza muraria per dare gli impianti oggetto di appalto in condizione di perfetto funzionamento, e ciò qualunque possa essere lo stato di avanzamento di costruzione e grado di finitura dell'edificio all'atto dell'installazione dei vari impianti o delle singole parti di essi.
Per opere di assistenza muraria si intende:
l'esecuzione di tutte le forometrie e le tracce necessarie al passaggio di reti impiantistiche di qualsiasi tipo, forma e dimensione da eseguirsi sulle partizioni interne verticali od orizzontali e sui tamponamenti esterni in laterizio (strutture o elementi esterni) e successivi ripristini e riprese.
L'esecuzione di basamenti delle varie apparecchiature.
Sono invece da intendersi inclusi nel prezzo di fornitura e posa degli impianti oggetto del presente appalto, la realizzazione di tutte quelle opere di assistenza minuta, necessarie alla posa degli impianti quali ad esempio:
predisposizione di trabattelli interni, scale, ponteggi interni;
la formazione di fori eseguiti con trapani anche a percussione per il passaggio degli impianti o di saldatrici per staffaggi;
l'utilizzo di attrezzature di normale dotazione per i lavori oggetto dell'appalto, comprese prolunghe elettriche;
fissaggio di staffaggi e sostegni, compresa la loro fornitura, alle strutture murarie, sia che si tratti di staffaggi imbullonati che saldati
quanto indicato al precedente punto “Opere di carpenteria”.
1.6.6 Sopralluoghi e disegni di montaggio
L'Appaltatore si impegna ad eseguire a mezzo di personale qualificato i necessari sopralluoghi sul sito ove si devono svolgere i lavori in Appalto, così da verificare, con piena e completa assunzione di responsabilità, che il progetto fornito dalla Committente sia realmente eseguibile.
L'Appaltatore, sulla scorta degli elaborati allegati e delle informazioni assunte in proprio presso i progettisti della Committente e presso i luoghi ove si devono svolgere i lavori, dovrà procedere alla stesura del progetto costruttivo degli impianti assunti.
Con le scadenze programmate, l'Appaltatore dovrà sottoporre all'approvazione della Committente i disegni particolareggiati di montaggio e, nel caso, soluzioni alternative a quelle prospettate dagli elaborati di progetto; l'Appaltatore non potrà dare inizio ad alcun lavoro ne' potrà procedere all'acquisto delle apparecchiature e dei materiali costituenti l'impianto, senza l'approvazione dei disegni costruttivi da parte della Committente.
1.6.7 Responsabilità dell'Appaltatore
Si precisa che dovrà essere cura dell'Appaltatore assumere in loco, sotto la propria completa ed esclusiva responsabilità, le necessarie informazioni presso le Sedi locali e i competenti Uffici ed Enti, e di prendere con essi ogni necessario accordo inerente la realizzazione e il collaudo degli impianti.
1.6.8 Allacciamenti
Si precisa che dovrà essere cura dell'Appaltatore prendere contatti ed allestire la specifica documentazione da presentare agli Enti gestori per ottenere gli allacciamenti quali alimentazioni idriche, fognatura e gas metano o la modifica degli stessi in funzione delle variate esigenze.
1.6.9 Deposito materiali
La Committente e/o la Direzione Lavori metteranno a disposizione una zona in cantiere, per il deposito dei materiali necessari all'esecuzione dell'opera. La delimitazione dell'area, gli eventuali sistemi di protezione antifurto del materiale ivi depositato sono a carico dell'Appaltatore. La Committente non è responsabile del materiale dell'Appaltatore lasciato in cantiere in attesa di essere installato.
1.6.10 Limiti di fornitura
Al fine della quantificazione delle opere e degli oneri per la posa e l'allacciamento degli impianti realizzati si precisano i seguenti limiti di fornitura:
Reti elettriche: dal punto di consegna Enel, fornito dall'azienda erogatrice del servizio fino all'allacciamento di tutte le utenze interne.
Rete telefonica: dal punto di consegna Telecom, fornito dall'azienda erogatrice del servizio, fino all'allacciamento di tutte le utenze interne.
Impianto di climatizzazione: l’intero impianto comprendente le centrali termica e frigorifera, l’impianto a ventilconvettori, l’impianto radiatori dei servizi igienici.
1.7 Prove e verifiche preliminari
1.7.1 Generalità
A discrezione della Committente e della Direzione Lavori saranno eseguite in corso d'opera tutte quelle verifiche tecniche e pratiche ritenute opportune.
1.7.2 Verifiche e prove preliminari
Le verifiche e le prove preliminari di cui appresso devono essere effettuate durante l'esecuzione delle opere e completate prima dell'esecuzione del collaudo finale ovvero prima della dichiarazione di ultimazione lavori.
Prove meccaniche avviamento apparecchiature prove di rumorosità
Prove elettriche
prove di funzionamento motori prove di assorbimento
Prove idrauliche prove di circolazione prove di portata prove di tenuta
Controlli di funzionamento apparecchiature pompe di circolazione
organi di regolazione e tarature organi di regolazione e controllo Taratura impianti
taratura lato acqua:
portata impianto
temperatura fluidi termovettori portata terminali
taratura condizioni ambientali:
taratura sensori taratura regolatori
Esse consistono principalmente in:
esame a vista dei materiali e della corrispondenza alle prescrizioni contrattuali
misura della resistenza di terra. misura della resistenza di isolamento prova dei dispositivi differenziali
verifica di continuità dei conduttori di protezione ed equipotenziali verifica dei collegamenti e della messa a punto dell'impianto.
1.7.3 Tempi e metodi di esecuzione
I tempi e i metodi di esecuzione delle prove preliminari di cui sopra dovranno essere comunicati con almeno due settimane di anticipo alla Committente e alla Direzione Lavori; dei risultati ottenuti verrà compilato regolare verbale di ultimazione lavori.
La Committente e la Direzione Lavori, ove trovassero da eccepire in ordine a quei risultati perché non conformi ai dati tecnici di progetto e/o alle prescrizioni di capitolato, non daranno la loro approvazione all'esecuzione del collaudo finale, e quindi non emetteranno il verbale di ultimazione lavori finché da parte dell'Appaltatore non siano state eseguite tutte le modifiche, aggiunte, riparazioni e sostituzioni ritenute necessarie.
1.8 Collaudo finale
Il collaudo sarà effettuato solo dopo l'avvenuto rilascio da parte degli Enti menzionati nel presente capitolato, dei relativi collaudi e licenze ove prescritti.
Si procederà al collaudo seguendo le norme UNI-CEI-ISPESL vigenti in materia di impianti elettrici e tutte quelle stabilite in accordo con la Direzione Lavori o richieste esplicitamente dalla Committente in fase di contratto o durante l'esecuzione dei lavori.
L'Appaltatore, oltre ad essere responsabile della perfetta manutenzione delle opere fino al collaudo, salvo i danni eventuali e il normale deperimento dovuto a colpa o ad uso di terzi, sarà poi tenuto ad eseguire i lavori di riparazione e modificazione che in sede di collaudo saranno giudicati necessari da parte della Committente e della Direzione Lavori.
1.9 Garanzia
Tutti gli impianti, oggetto del presente appalto, nel loro complesso e in ogni loro singola parte e apparecchiatura saranno garantiti dall'Appaltatore nel modo più ampio e completo, sia per la qualità dei materiali che per il montaggio e il regolare funzionamento.
Più precisamente, verrà garantito dall'Appaltatore l'ottenimento delle prestazioni dell'impianto nel suo complesso e nelle sue componenti fondamentali e delle singole apparecchiature nel campo di regolazione stabilito, nelle condizioni nominali di funzionamento.
1.10 Documentazione dell'Appaltatore
Ad ultimazione lavori e comunque prima dell'inizio delle operazioni di collaudo degli impianti. l'Appaltatore dovrà consegnare:
la documentazione finale di impianto costituita da tre copie dei disegni “come costruito” dell'impianto, più una su supporto magnetico, secondo le indicazioni della Committente, con indicate tutte le variazioni apportate, rispetto ai disegni originali, durante l'esecuzione delle opere;
i certificati di verifica e collaudi delle macchine e delle apparecchiature utilizzate nella realizzazione degli impianti, per i quali tali certificati siano richiesti dalle vigenti Norme di legge;
tre copie di tutti gli elaborati tecnici di calcolo e descrittivi completamente conformi alle opere così come realmente eseguite ed alle apparecchiature fornite;
ove esistenti, i libretti con le norme d'uso e manutenzione delle apparecchiature installate;
copia di tutta la specifica documentazione rilasciata per le apparecchiature più importanti delle Ditte costruttrici;
la denuncia dell'impianto all'ISPESL per la richiesta di omologazione dei componenti soggetti a controllo e presentare la documentazione di copia alla Committente.
tre copie del Manuale Operativo di conduzione e manutenzione degli impianti e delle apparecchiature installate
tre copie dei valori rilevati per le grandezze oggetto di misurazione, di cui allo specifico capitolo.
tre copie della dichiarazione di conformità rilasciata ai sensi del D:M: 37/08 su modello conforme al D.M. stesso.
In particolare, il "Manuale Operativo" dovrà contenere una descrizione sintetica del funzionamento dei singoli impianti e delle apparecchiature, un elenco delle principali apparecchiature di regolazione con i dati di taratura e messa a punto finale dei vari dispositivi.
Dovrà inoltre essere redatta la descrizione delle operazioni da compiersi in fase di avviamento iniziale e di quelle da effettuarsi ad ogni cambio di stagione; dovrà essere redatto l'elenco di tutte le operazioni di ordinaria manutenzione e la frequenza degli interventi.
Dovrà essere presentato anche l'elenco delle Parti di Ricambio consigliate per il funzionamento degli impianti.
L'Appaltatore accompagnerà questi documenti con lettera, una copia della quale sarà sottoscritta dalla Committente per accettazione.
1.11 Obblighi relativi alla sicurezza in cantiere
Nella pianificazione delle fasi di esecuzione del lavoro, l'Appaltatore, di concerto con i coordinatori per la progettazione e per l'esecuzione dell'opera, dovrà adattare il piano di sicurezza e salute alle proprie specificità.
2 OSSERVANZA DELLE NORME VIGENTI
L’Appaltatore dovrà considerare tutte le norme, leggi, decreti, circolari attinenti in parte o completamente alle opere oggetto del presente appalto.
In particolare vengono di seguito elencate le principali norme relative agli impianti di servizi generali, che possono interessare gli impianti oggetto della presente specifica:
- prevenzione infortuni
- impianti elettrici
L’elenco seguente è riportato al solo scopo esemplificativo e comunque l’Appaltatore dovrà documentarsi compiutamente per disporre di tutte le necessarie informazioni circa le normative che in tutto o in parte possono interessare gli impianti sopraddetti.
Prevenzione infortuni D.P.R. 27.04.1955 n. 547
“Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro”
D.P.R. 07.01.1956, n. 164
“Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle
costruzioni”
D.P.R. 19.03.1956, 303
“Norme generali per l’igiene del lavoro”
D.P.R. 20.03.1956, 323
“Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro negli impianti telefonici”
“Attuazione delle direttive CEE n.79/113, n.81/1051, n.84/405, n.84/533, n.84/406, n.84/534, n.84/535, n.85/407, n.84/536,
n.85/408, n.84/537 e n.85/409 in merito ai metodi di misura ed ai livelli sonori presenti nei cantieri”
D.L. 15.08.1991, n.277
Impianti elettrici
Legge 19.06.1955, n.518
“Determinazione dei limiti fra l’alta e la bassa tensione negli impianti elettrici”
Legge 01.03.1968, n.186
“Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazione e impianti elettrici ed elettronici”
Legge 18.10.1977, n.791
“Attuazione delle Direttiva del Consiglio delle Comunità Europee (n. 72/23/CEE) relativa alle garanzie di sicurezza che deve
starter”
possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione”
C.M.I. 31.08.1978, n.31
“Norme di sicurezza per l’installazione di motori a combustione interna accoppiati a macchina generatrice di energia elettrica o macchina operatrice”
D.M. 23.07.1979
“Designazione degli organismi incaricati di rilasciare certificati e marchi ai sensi della legge 18.10.1977, n.791”
Legge 22.05.1980, n.209
“Modifica degli articoli 398 e 399 del codice postale e delle telecomunicazioni, approvato con D.P.R. 29.03.73 n.156, in materia di prevenzione ed eliminazione dei disturbi alle radiotrasmissioni ed alle radioricezioni”
D.M. 01.09.1980
“Designazione degli organismi incaricati di rilasciare i contrassegni e gli attestati di rispondenza ai sensi della legge 22.05.1980 n.209”
D.M. 09.10.1980
“Disposizioni per la prevenzione e l’eliminazione dei radiodisturbi provocati da apparecchi elettrodomestici, utensili portatili ed apparecchi analoghi”
D.M. 09.10.1980
“Disposizioni per la prevenzione e l’eliminazione dei radiodisturbi provocati dagli apparecchi di illuminazione per lampade fluorescenti muniti di starter”
D.M. 01.08.1981
“Liste degli organismi, dei modelli, dei marchi e dei certificati, in applicazione della legge 18.10.1977 n.791”
D.M. 20.11.1981
“Norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio delle autorimesse e simili”
D.M. 10.04.1984
“Disposizioni per la prevenzione e l’eliminazione dei radio disturbi provocati da apparecchi elettrodomestici, utensili portatili ed apparecchi analoghi”
D.M. 10.04.1984
“Disposizioni per la prevenzione e l’eliminazione dei radio disturbi provocati dagli
apparecchi di illuminazione per lampade fluorescenti muniti di
D.M. 25.06.1985
“Disposizioni per la prevenzione e l’eliminazione dei disturbi radio elettrici provocati dai ricevitori di radio diffusione sonori e televisivi”
D.M. 01.02.1986
“Norme di sicurezza antincendio per la costruzione e l’esercizio di autorimesse e simili”
installazione
elettrica
D.M. 13.06.1989
“Liste degli organismi, dei modelli, dei marchi di conformità, pubblicazione della lista riassuntiva di norme armonizzate, unitamente al recepimento ed alla pubblicazione di ulteriori (5° gruppo) testi italiani di norme CEI, in applicazione della legge 18 ottobre 1977, n.791, sull’attuazione della direttiva n.73/23/CEE,
relativa alla garanzia di sicurezza del materiale elettrico”
D.M. 30.12.1989
“Attuazione della direttiva n.89/617/CEE, che modifica la direttiva n.80/181/CEE sulle unità di misura già attuate con decreto del Presidente della Repubblica 12 agosto 1982, n.802, e successive modificazioni”
D.M. 37/08
“Norme per la sicurezza degli impianti”
Circolare Ministero dell’Industria 21.05.1990, n.3209/C Precisazioni sull’abilitazione all’esercizio delle attività di
Legge 28.03.1991, n.109
“Impianti telefonici”
Legge 428/91 - Istituzioni di elenchi di professionisti abilitati all’effettuazione di servizi di omologazione e di verifiche periodiche - ai fini di sicurezza - di apparecchi, macchine, impianti ed attrezzature
D.P.R. 447/92 - 6/12/1991 - Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990 n.46 in materia di sicurezza degli impianti Decreto 22.04.1992 - Formazione degli elenchi soggetti abilitati alle verifiche in materia di sicurezza degli impianti
Normativa CEI (norme principali e successivi aggiornamenti) 11-1 ultima edizione
impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia
Norma generali (esclusi gli impianti utilizzatori) 11-8
impianti di messa a terra (esclusi gli impianti elettrici utilizzatori) 11-17 impianti di produzione trasporto e distribuzione di energia elettrica- linee in cavo
17-13 apparecchiature costruite in fabbrica -ACF- (quadri elettrici)
per tensioni non superiori a 1000 V c.a. e 1200 V c.c. 17-3/1
Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione(quadri BT)
20-20
Cavi isolati con polivinilcloruro con tensione nominale U0/U non superiore a 450/750V
20-22
Prova dei cavi non propaganti l’incendio 20-35
similari
battiscopa
Prova di resistenza al fuoco dei cavi elettrici 20-37
Cavi elettrici- prove sui gas emessi durante la combustione 20-38
Cavi isolati con gomma non propaganti l’incendi e a basso sviluppo di funi e gas tossici e corrosivi parte I-tensione nominale Uo/Unon superiore a 0,6/1 KV
21-6
Batterie di accumulatori stazionari al piombo 23-3
Interruttori automatici di sovracorrente per usi domestici e
23-5
Prese a spina per usi domestici e similari 23-8
Tubi protettivi rigidi in polivinilcloruro e accessori 23-9
Piccoli apparecchi di comando non automatici per usi domestici e similari
23-12
Prese a spina per usi industriali 23-14
Tubi flessibili in polivinlcloruro e loro accessori 23-17
Tubi protettivi pieghevoli autorinvenenti in materiale termoplastico non autoestinguente
23-18
Interruttore differenziale per usi domestici e similari e interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati, per usi domestici e similari
23-19
Canali portacavi in materiale plastico e loro accessori ad uso
23-25
Tubi per le installazioni elettriche parte 1:prescrizioni generali 23-28
Tubi per le installazione elettriche parte 2:norme particolari per tubi -tubi metallici
28-3
Coordinamento dell’isolamento per tensioni superiori a 1KV 32-1
Fusibili a tensione non superiore a 1000V per corrente alternata e a 1500V per corrente continua. Parte 1 - norme generali
32-4
Fusibili a tensione non superiore a 1000V per corrente alternata e a 1500V per corrente continua. Parte 2 - norme supplementari per i fusibili per applicazioni industriali
32-5
Fusibili a tensione non superiore a 1000V per corrente alternata e a 1500V per corrente continua. Parte 3 - norme supplementari per i fusibili a tensione nominale non superiore a 380V (415V) per applicazioni domestiche e similari
34-1
lampade ad incandescenza a filamento di tungsteno 34-3
lampade tubolari a fluorescenza per illuminazione generale 34-6
lampade a vapori di mercurio ad alta pressione 34-12
lampade ad incandescenza a filamento di tungsteno per illuminazione generale
34-15
lampade a vapori di sodio a bassa pressione 34-24
lampade a vapori di sodio ad alta pressione 50-11
prove relative ai rischi di incendio. Parte 2: metodi di rpova 2.1 - prova del filo incandascente e relativa guida 2.2 - prova di fiamma con ago
64-7
impianti elettrici di illuminazione pubblica e similari 64-8 Parte 1-2-3-4-5-6-7
impianti elettrici a tensione nominale non superiore a 1000V in
c.a. e 1500V in c.c. 64-11
impianti elettrici nei mobili 64-12
guida per l’esecuzione dell’impianto di terra negli uffici per uso residenziale e terziario
70-1
classificazione dei gradi di protezione degli involucri 81-1
protezione di strutture contro i fulmini 81-4
rischio dovuto al fulmine 103-1
impianti telefonici interni
prescrizioni del Comando dei Vigili del Fuoco.
L'impresa dovrà ottemperare alle prescrizioni di tutte le disposizioni che sono o che venissero poste in vigore prima e dopo la data in cui sarà indetta la gara di cui al presente capitolato.
L'Appaltatore dovrà comunicare immediatamente alla Committente e alla Direzione Lavori l'eventuale aggiornamento o modifica del progetto o degli impianti a seguito di emissione di nuove norme o modifica di esistenti.
Dopo benestare della Committente e della Direzione Lavori, l'Appaltatore è tenuto ad adeguarsi. In questo caso eventuali costi aggiuntivi saranno riconosciuti solo se la data di pubblicazione della norma è successiva alla data di presentazione dell'offerta.
La Committente e la Direzione Lavori restano esonerati, per patto espresso, da qualsiasi responsabilità sia civile che penale.
3 CONSERVAZIONE MANUTENZIONE E MODIFICA DEGLI IMPIANTI DURANTE L’ESECUZIONE DEI LAVORI
Per il particolare tipo di lavoro, e per le esigenze di cantiere e della Committente potrà risultare necessario, nel corso dell'esecuzione dei lavori, effettuare opere di conservazione e manutenzione delle parti di impianto installate.
Per tale motivo negli oneri dell'Appaltatore e compresi nel prezzo di contratto, devono intendersi le seguenti opere che, secondo necessità, saranno concordate con la Committente e la Direzione Lavori:
immagazzinaggio presso la sede dell'Appaltatore di tutte le apparecchiature che non possono essere installate secondo il programma lavori
protezione, fino alla consegna degli impianti, di tutte le apparecchiature e di tutti i componenti installati contro i rischi di danneggiamento in generale, e di aggressione da parte di agenti atmosferici
cicli di manutenzione per quelle apparecchiature le quali, installate, richiedono una manutenzione per poter essere perfettamente funzionanti al momento del collaudo.
collegamenti ed allacciamenti provvisori per assicurare la continuità di servizio alle altre utenze presenti all'interno dell'edificio.
4 PRESCRIZIONII MATERIALI
I materiali e le apparecchiature da utilizzare per la realizzazione degli impianti in oggetto dovranno essere conformi alle norme C.E.I. vigenti e alle tabelle di unificazione UNEL.
Tutti i materiali e le apparecchiature da utilizzare dovranno, dove previsto, riportare comunque il marchio italiano di qualità o equivalente europeo.
I materiali da utilizzare dovranno essere delle migliori marche in commercio, facilmente reperibili, preferendo quelle marche che assicurano nel tempo il reperimento delle parti di ricambio.
I conduttori per l’alimentazione degli impianti alimentati con piena tensione di rete a bassa tensione (B.T.) dovranno essere del tipo in rame rosso ricotto isolati con materiale termoplastico di qualità R2, del tipo non propagante l’incendio (CEI 20-22II), non propagante la fiamma (CEI 20-35) e contenuta emissione di gas corrosivo (CEI20-37 I) conformi tabella UNEL 35752, tensione nominale 450/750V.
I conduttori degli impianti di segnalazione saranno del tipo non propagante la fiamma (CEI 20-35) tipo HO5V-K tabelle UNEL 35747-35750
Detti conduttori dovranno comunque essere sempre alloggiati in tubazioni o guaine di protezione.
Per le distinzioni dei cavi si deve fare uso dei colori e si devono osservare le seguenti regole:
- il bicolore giallo/verde deve essere riservato ai conduttori di terra, conduttori di protezione e di equipotenzialità;
- il colore blu chiaro deve essere riservato al conduttore di neutro; quando il neutro non è distribuito, l'anima di colore blu chiaro di un cavo multipolare può essere usata come conduttore di fase;
- quando il neutro è distribuito nell'impiego dei cavi tripolari il colore blu chiaro deve essere contraddistinto, in corrispondenza di ogni collegamento, da fascette di colore nero o marrone ;
- per l'unificazione dei colori distintivi dei cavi ci si deve attenere alla tabella CEI-UNEL 00722.
Ove possibile, i colori distintivi devono essere:
- nero, marrone, grigio relativo ai conduttori di fase
Il colore grigio non considerato nella tabella CEI-UNEL citata si deve prevedere nei cavi unipolari senza guaina.
Sono vietati i singoli colori verde e giallo.
Il neutro non deve essere in comune a più circuiti.
I cavi multipolari saranno del tipo non propagante l’incendio (CEI 20-22 II) e non propagante la fiamma (CEI 20-35) bassissima emissione di gas corrosivi (CEI 20-37 I) del tipo FG7(O)M1. I cavi unipolari con guaina dovranno essere del tipo FG7M1e quelli unipolari senza guaina del tipo N07G9-K.
Le sezioni dei conduttori devono essere quelle di progetto; in ogni caso le sezioni minime non devono essere inferiori a quelle di seguito specificate:
per impianti di energia
conduttori attivi escluso il neutro: 1,5 mmq (rame)
conduttore neutro: stessa sezione del conduttore attivo fino alla sezione di 16 mmq rame, (linee tripolari + neutro) è ammesso il neutro di sezione ridotta, ma comunque non inferiore a 16 mmq (rame) purché siano soddisfatte le seguenti condizioni:
il carico sia essenzialmente equilibrato e comunque il neutro di sezione ridotta assicuri la necessaria portata in servizio ordinario;
sia assicurata la protezione contro le sovracorrenti;
stessa sezione del conduttore di fase (linee unipolari + neutro)
conduttore di protezione di sezione minima non inferiore a quanto indicato in tabella:
SEZIONE DEI CONDUTTORI DI FASE DELL’IMPIANTO S (mmq rame) | SEZIONE MINIMA DEL CORRISPONDENTE CONDUTTORE DI PROTEZIONE Sp (mmq rame) |
S fino a 16 oltre a 16 e fino a 35 oltre 35 | Sp = S 16 Sp = S/2 |
per impianti di segnalazione a correnti deboli - 0,5 mmq (rame)
Per i collegamenti e le derivazioni dei conduttori dovranno essere utilizzati morsetti unipolari in PVC da alloggiare nelle scatole di derivazione.
I morsetti dovranno essere del tipo preisolato con serraggio dei conduttori con l’ausilio di attrezzi meccanici.
Qualora ad un morsetto dovessero far capo più di due conduttori, questi ultimi dovranno essere mazzettati tra loro a mezzo di idonee fascette in PVC o nastro isolante.
Per l’esecuzione dei collegamenti dovranno essere utilizzate scatole di derivazione in PVC a totale isolamento da incassare nella muratura.
Le cassette dovranno essere corredate di coperchi in resina antiurto di colore bianco avorio fissabili a filo intonaco con viti autofilettanti.
Le scatole e le cassette di derivazione dovranno avere dimensioni adeguate al numero, alla sezione dei conduttori, alla relativa morsetteria e dovranno essere complete di coperchio apribile con attrezzo meccanico.
Le scatole e le cassette dovranno essere installate in corrispondenza di ogni giunzione e comunque dopo non più di due curve a 90°.
I vari impianti (alimentazioni, citofono, TV, telefono ecc.) faranno capo a scatole e tubazioni appositamente dedicate.
Non è ammesso l’utilizzo della medesima scatola per impianti funzionanti a tensioni diverse anche se dotate di separatori salvo specifica autorizzazione della D.L.
Ove previsto saranno utilizzate scatole di derivazione di tipo stagno IP55. Le cassette dovranno essere in PVC autoestinguente corredate di pressacavi e passafili. Le medesime dovranno avere dimensioni adeguate al numero, alla sezione dei conduttori e alla relativa morsetteria e dovranno essere complete di coperchio apribile con attrezzo meccanico.
Tubazioni flessibili:
Per gli impianti sottotraccia saranno utilizzate tubazioni di tipo flessibile, conformi norme CEI 23-14 e alle tabelle UNEL 37121-70 della serie leggera per la posa a parete e della serie pesante per la posa sotto pavimento.
Il diametro delle tubazioni dovrà essere in rapporto al diametro e al numero di conduttori in esse contenute con una maggiorazione del 30% sulle dimensioni di ingombro dei conduttori medesimi onde garantire eventuali aumenti e variazioni nonché una più facile sfilabilità degli stessi. Le tubazioni da utilizzare per la distribuzione e per le derivazioni alle singole utenze , quali punti luce, prese a spina, pulsante di chiamata, prese telefoniche, salvo il diametro minimo ammesso che dovrà essere di 16mm, dovranno rispettare i diametri calcolati secondo quanto indicato al capoverso precedente.
I raggi di curvatura saranno pari ad almeno 1,5 volte il diametro circoscritto dei conduttori contenuti con un margine del 50%. Si utilizzeranno tubazioni con colore differente per le seguenti distribuzioni: linee elettriche in bassa tensione, linee elettriche segnalazione e citofoni, impianto telefonico, impianto TV, conduttori di protezione ed equipotenziali. Le distribuzioni anzidette faranno capo a scatole di distribuzione differenziate.
In particolare negli impianti incassati entro pareti o nel pavimento si dovranno osservare le seguenti indicazioni:
sulle pareti le tubazioni dovranno avere percorso orizzontale o verticale (sono vietati cioè i percorsi obliqui);
in deroga a quanto sopra saranno ammessi unicamente percorsi obliqui solo in quei casi dove sia intuitivo il percorso dei tubi (esempio scatole o cassette molto vicine fra loro);
sulle pareti le scanalature orizzontali dovranno essere possibilmente previste solo su una faccia;
non si dovranno effettuare scanalature orizzontali superiori al 60% della lunghezza della parete.
(la distanza fra due scanalature non dovrà essere inferiore a 1,50 m)
i tubi posati a pavimento dovranno essere disposti il più possibile paralleli alle eventuali altre tubazioni (esempio idriche). Gli eventuali incroci fra tubi dell’impianto elettrico con altre tubazioni dovranno essere realizzati con la massima cura e per evitare lo schiacciamento dei tubi dell’impianto elettrico, dovranno essere immediatamente protetti;
fra due cassette successive non dovranno esserci più di due curve da 90° ed in ogni caso l’angolo totale non dovrà essere maggiore di 270°.
Tubazioni rigide:
Per gli impianti con grado di protezione IP55 e per gli impianti esterni e non sottotraccia si utilizzeranno tubazioni in PVC rigido serie pesante autoestinguente avente curvabilità a freddo a basse temperature ed elevata resistenza allo schiacciamento, dette tubazioni, saranno conformi alle norme CEI 23-8 e tabella UNEL 37118, complete di raccordi pezzi speciali di derivazione, manicotti pressatubo, tasselli di ancoraggio alle strutture.
Negli ambienti speciali (ad esempio dove sono richiesti gli impianti stagni, il diametro interno dovrà essere almeno 1,4 volte maggiore del diametro del cerchio circoscritto ai cavi contenuti, con un minimo di 16 mm.
I raggi di curvatura non dovranno essere minori di sei volte il diametro esterno del tubo.
Indipendentemente dai calcoli di cui sopra, sarà opportuno che il diametro interno sia maggiorato per consentire utilizzi futuri.
Il canale da posare in vista, dove previsto, dovrà essere in materiale isolante (Norme CEI 23-19).
Il diametro interno dei condotti, se circolari, dovrà essere calcolato almeno 1,8 volte maggiore del diametro del cerchio circoscritto al fascio dei cavi contenuti, con un minimo di 15 mm.
Nei condotti, canali e simili a sezione diversa dalla circolare, il rapporto tra la sezione stessa e l'area della sezione retta occupata dai cavi non dovrà essere inferiore a 2.
Si deve prevedere una scorta di tubi, condotti e canali vuoti.
Le scatole di contenimento dei comandi e delle prese saranno di robusto materiale isolante del tipo modulare con la possibilità di installare almeno tre frutti cadauna e con il fissaggio del portafrutti con viti.
Saranno del tipo da incasso per tutti i locali e del tipo esterno con grado di protezione IP55 nei locali dove previsto.
Le apparecchiature di comando e le prese a spina delle serie civile dovranno essere del tipo componibile con contatti a bilanciere da 10A contrassegnate dal marchio IMQ.
I frutti a serie componibile o similari dovranno essere installati su cestelli a totale isolamento contenenti fino a tre frutti e dovranno essere corredati di placchette in alluminio anodizzato fissate con viti. I frutti dovranno essere di marca Ticino serie Light o similare con placca in tecnopolimero e colore a scelta della D.L.
Le prese previste per carichi superiori a 1000W (forno, lavatrice, lavastoviglie ecc.) dovranno essere singolarmente protette a mezzo di un interruttore magnetotermico unipolare con neutro apribile installato a fianco della presa stessa.
Apparecchi di comando a tenuta stagna.
Le apparecchiature di comando e le prese a spina da installare al piano cantinato e ove previsto, dovranno avere caratteristiche tali da ottenere:
- autoestinguenza secondo le norme IEC695-2-1;
- elevata resistenza termica;
- elevate doti di isolamento e resistenza alle correnti striscianti;
- elevata resistenza meccanica;
- elevate sicurezza strutturale dell’apparecchio;
- contrassegno IMQ;
- contatti a bilanciere 10A e/o 16A 250V;
- reversibilità con possibilità di montaggio in esecuzione civile da incasso parete e in esecuzione stagna da semincasso o da esterno.
I quadri elettrici saranno di tipo modulare ad elementi componibili, completi di sportelli di chiusura e pannelli, contenenti gli interruttori magnetotermici e/o differenziali generali e secondari dell’impianto come da allegati grafici, completi di:
- armadio di tipo modulare;
- pannello frontale trasparente con chiusura;
- supporti modulare a omega;
- morsetteria componibile per tutte le linee in partenza dal quadro stesso;
- collettore di terra;
- targhette identificatrici linee e apparecchi di comando;
- schemi elettrici;
- lampade spia di segnalazione.
5 DESCRIZIONE GENERALE DEGLI IMPIANTI
I lavori oggetto dell’appalto riguardano la fornitura dei materiali e le opere per l'installazione degli impianti elettrici e speciali nell’ambito dei lavori di secondo stralcio delle opere di ristrutturazione dell’edificio sede del Collegio Morigi in Xxxxxxxx, xxx Xxxxxxx.
L’individuazione esatta dei locali, e delle relative dotazioni, si può desumere dalle tavole di disegno allegate.
Le opere che devono essere eseguite comprendono:
5.1 Punti di prelievo dell’energia
5.2 Quadri di distribuzione
5.3 Condutture di distribuzione e terminali
5.4 Impianto di illuminazione
5.5 Impianto di forza motrice
5.6 Impianto TV
5.7 Impianto di messa a terra
5.8 Impianto di trasmissione dati
5.9 Impianto di rivelazione fumi
5.10 Impianto di diffusione sonora
5.11 Impianto di automazione e supervisione
Sulle planimetrie e sugli schemi sono indicate le caratteristiche e le posizioni dei componenti così come ritenuto possibile in base ai rilievi effettuati. In ogni caso la logica delle distribuzioni e della collocazione dei vari impianti deve essere dettata all’installatore dalla «regola dell’arte» e dalla scelta di percorsi adeguati e ordinati secondo le corrispondenti situazioni.
Le sezioni dei cavi ed il rispettivo numero di conduttori costituenti i circuiti è individuabile sugli schemi dei quadri.
Ogni qualvolta si darà inizio all’installazione di passerelle portacavi a soffitto con staffe o a parete con mensole, la Ditta dovrà esaminare attentamente i percorsi in funzione degli ingombri di: canali d’aria, tubi di acqua, di aria, di gas, di olio ecc., canalizzazioni di fognature, quote di controsoffitto, lampade, ecc., al fine di ottenere un corretto e ordinato utilizzo delle vie cavi.
Inoltre l’installazione delle canaline deve essere finalizzata ad una facile posa dei cavi, tenendo anche conto di possibili o future aggiunte o modifiche.
In caso di discordanza fra elaborati grafici e elaborati descrittivi si dovrà utilizzare ai fini dell’offerta la situazione che comporta il maggior onere economico.
5.1 Punto di prelievo dell’energia
L’energia elettrica verrà prelevata da un punto di consegna in M.T. che dovrà rssere concordato con l’Ente Distributore.
Immediatamente a valle del punto di consegna dovrà essere realizzata la cabina di trasformazione che sarà costituita dagli armadi di MT necessari ad alimentare e proteggetre il trasformatore previsto con potenza di 400kVA. Dovranno inoltre essere realizzati il quadro generale di bassa tensione e le condutture MT e BT richieste sulla base delle voci indicate nel computo metrico.
5.2 Quadri elettrici di distribuzione
I quadri elettrici di distribuzione saranno costituiti dal quadro generale e dai sottoquadri a servizio delle varie zone.
I quadri saranno costituiti da scomparti normalizzati, a struttura modulare, equipaggiabili con apparecchiature ed elementi in genere standardizzati. Dovranno essere rispondenti alle relative norme, dovranno essere corredati della targhetta del costruttore, degli schemi e dei certificati di prova previsti. I quadri dovranno contenere, connessi e montati, i dispositivi di controllo manovra e protezione di caratteristiche e organizzazione rilevabili dagli schemi elettrici allegati.
Le caratteristiche costruttive dei quadri metallici dovranno essere le seguenti:
- un telaio costruito da traverse e montanti in lamiera di acciaio con fori ad intervalli regolari che consentano l’inserimento degli opportuni moduli in modo da soddisfare qualunque esigenza di installazione;
- la copertura costituita da pannelli e da portelle di accesso alle varie zone interne, il tutto in lamiera d’acciaio; se specificato, portelle e/o pannelli di copertura saranno provvisti di feritoie di ventilazione.
Dovrà essere garantito un buon contatto elettrico tra le parti e la messa a terra dell’intera struttura e di tutti gli apparecchi che vi saranno contenuti, se estraibili per tutta la loro corsa, mediante collegamenti alla sbarra collettrice di terra. Il grado di protezione dello scomparto dovrà essere non inferiore ad IP31 con porte chiuse, IP 20 con porte aperte.
Particolare cura dovrà essere posta nella realizzazione delle canalizzazioni per la circolazione dell’aria in modo da garantire il mantenimento delle temperature interne entro i limiti imposti dalle normative.
La parte superiore e quella inferiore degli scomparti dovranno essere chiuse con lamiere asportabili per permettere l’ingresso/uscita dei cavi, così come dovranno essere i pannelli laterali in modo da rendere possibile successivi ampliamenti del quadro.
Il fissaggio a pavimento dello scomparto avverrà a mezzo di tasselli ad espansione oppure con ferri di base in profilato da ancorare nel pavimento.
Zona sbarre
La zona sbarre, segregata dal resto del quadro, dovrà contenere il sistema di sbarre principali e le sbarre di distribuzione agli interruttori. Le sbarre saranno fissate alla struttura tramite appositi supporti isolanti adeguatamente dimensionati e distanziati in relazione ai valori delle correnti di corto circuito previste.
Zona cavi
Nella zona cavi, accessibile tramite l’apertura di una portella, devono essere predisposte opportune morsetterie per permettere il collegamento dei cavi di potenza e dei cablaggi di intercennessione interna. Le uscite cavi relative ai singoli interruttori dovranno essere segregate individualmente tramite pannelli asportabili in modo da consentire l’accesso a ciascuna di esse senza pericolo di contatti con altre in tensione.
Ogni portella dovrà essere munita di serratura a chiave e vincolata a mezzo cerniera
Circuiti ausiliari
I circuiti ausiliari di comando, segnalazione e misura all’interno degli scomparti, saranno posti in apposita cella contenuta nella zona strumenti unitamente alle zone interrutore od in altra apposita zona. Dovranno essere realizzati con conduttori in rame di adeguata sezione che verranno riuniti a fascio o alloggiati entro canali in plastica; le estremità dei conduttori dovranno essere provviste di identificazione in conformità agli schemi funzionali e/o di cablaggio e di terminali isolati, adatti per essere attestati ai morsetti delle apparecchiature o alle morsetterie.
I morsetti componenti le morsetterie dovranno essere in materiale isolante ed essere dotati di dispositivo di serraggio indiretto antivibrantae; non sono accettati morsetti con vite che agisca direttamente sul conduttore.
Il tutto dovrà avere un grado di protezione pari almeno a IP20. Sbarra di protezione
La sbarra di protezione di terra dovrà essere direttamente connessa alla struttura. Sarà composta da un conduttore orizzontale che permetterà l’interconnessione delle masse metalliche dei diversi scomparti e di almeno uno verticale che percorrerà lo scomparto per tutta la sua altezza. La sbarra sarà predisposta per permettere il collegamento con il conduttore di protezione dei cavi di potenza; a questo conduttore saranno collegate anche le connessioni di messa a terra delle diverse apparecchiature che verranno installate nel quadro. Nelle caratteristiche tecniche dello scomparto è indicata la sezione minima che deve possedere la sbarra di terra.
Materiali isolanti
I materiali issolanti impiegati dovranno avere elevate caratteristiche di:
- tenuta dielettrica;
- resistenza meccanica;
- resistenza alla traccia;
- autoestinguenza;
- bassa emissione di fumi;
- resistenza all’invecchiamento. Finitura e trattamento delle superfici
Tutte le superfici metalliche dovranno essere opportunamente trattate e verniciate in modo da resistere all’usura ed alle condizioni ambientali del luogo di installazione.
In particolare il trattamento minimo richiesto sarà il seguente:
- sgrassatura;
- decappaggio;
- trattamento di fondo;
- essicazione;
- verniciatura a base di polveri epossidiche;
- polimerizzazione in forno;
per uno spessore minimo di verniciatura di 50 Micron. Targhe
Lo scomparto dovrà essere fornito,almeno, delle seguenti targhe indicatrici:
- targhe di identificazione delle apparecchiature con schema elettrico;
- targhe con sequenze di manovra ;
- targhe di segnalazione pericolo. Accessori
Lo scomparto dovrà essere fornito dotato almeno dei seguenti accessori:
- tutto quanto occorre per il fissaggio a pavimento dello scomparto;
- golfari di sollevamento;
- lamiere di completamento laterali;
- lamiere asportabili di chiusura inferiori e/o superiori;
- feritoie di ventilazione sulle portelle.
Lo scomparto dovrà comunque essere provvisto di tutte le apparecchiature ausiliarie e gli accessori necessari a rendere i quadri completi e pronti al funzionamento, anche se non espressamente menzionati.
Normative
Lo scomparto dovrà essere fornito rispondente alle relative normative. Caratteristiche tecniche ed elettriche scomparto
Le caratteristiche tecniche ed elettriche dello scomparto dovranno essere le seguenti:
celle/cassetti:
grado isolamento esterno | IP | 31 | ||
frequenza di esercizio | Hz | 50-60 | ||
tensione nominale di servizio | V | 1000 | ||
tensione nominale di isolamento | V | 1000 | ||
corrente nominale sbarre principali | A | 250 | ||
sezione minima sbarra di terra | mm2 | 250 |
5.3 Condutture di distribuzione e terminali
Le condutture di distribuzione e terminali saranno costituite:
• dalle linee che partiranno dai rispettivi interruttori posti nei sottoquadri e che costituiranno le dorsali principali e secondarie dei vari circuiti;
• dalle linee terminali che derivandosi dalle linee di distribuzione alimenteranno direttamente le utenze;
• dalle canaline e/o tubazioni di alloggiamento delle linee stesse.
Le linee di distribuzione e terminali saranno costituite da conduttori multipolari e/o unipolari a seconda del tipo di installazione previsto; saranno di tipo non propagante l’incendio e a bassissima emissione a norme CEI 20-22 II, sigla di designazione FG7(O)M1, FG7M1, e N07G9-K di caratteristiche rilevabili dalle rispettive voci di computo metrico.
5.4 Impianto di illuminazione
L’impianto di illuminazione generale, di sicurezza e notturna, comprenderà la fornitura e posa in opera di tutti i punti luce necessari per l’illuminazione dei vari locali e delle relative zone di servizio.
L’impianto di illuminazione, suddiviso in diversi circuiti, verrà alimentato da linee provenienti dal quadro generale e dai sottoquadri e sarà costituito da cavi unipolari con guaina, FG7(O)R, per posa in canaline portacavi in acciaio zincato a caldo, e cavi unipolari senza guaina, N07V-K per posa in tubo da incasso e/o a vista.
Sono previsti i corpi illuminanti per l’illuminazione generale e notturna e quelli per l’illuminazione di sicurezza.
L’impianto di illuminazione di sicurezza sarà costituito da corpi illuminanti di tipo autonomo, tutti con autonomia non inferiore a 1h e ricarica non superiore a 12h e saranno gestite da propria centrale di controllo.
La posizione dei punti luce dovrà essere concordata con la D.L. visti i particolari vincoli a cui è soggetto l’edificio. I di punti luce previsti saranno del
tipo ad installazione da incasso e a vista in funzione del tipo di luogo di installazione.
5.5 Impianto di forza motrice
L’impianto di forza motrice sarà costituito da:
• prese di servizio per operazioni di pulizia e varie;
• componenti e dotazioni a servizio dell’ impianto di climatizzazione.
Le prese di servizio per operazioni di pulizia e varie, suddivise in vari circuiti, saranno dislocate nelle varie zone e saranno alimentate da linee provenienti dai relativi quadri e costituite da conduttori unipolari, FG(O)7R, alloggiati in tubazioni e cassette di derivazione da incasso.
I componenti descritti saranno alimentati dai relativi quadri con le linee di potenza e di comando necesarie. Nel quadro centrale termica dovranno essere connessi e montati tutti i dispsitivi di regolazione, comando e segnalazione secondo le disposizioni del progetto di climatizzazione e secondo le indicazioni della D.L.
Dal quadro di centrale termica dovranno esssere realizzati i collegamenti, di tipo protetto, IP55, a tutte le apparecchiature in campo destinate alla regolazione, rilevazione e sicurezza dell’impianto.
Nelle camere, oltre alle prese di forza motrice a servizio delle utenze informatiche, devono essere installate le prese RJ45 per la rete telefonica.
Impianto videocitofonico
L’impianto videocitofonico, di tipo intercomunicante, dovrà comprendere:
- posto esterno con telecamera ubicato all’ingresso principale;
- posto interno nel locale Teception con monitor;
- tubazioni interrate e/o incassate e/o a vista e pozzetti rompitratta dal punto di consegna, al portiere elettrico e a tutti i componenti dell’impianto;
- linee di distribuzione e terminali sia di energia, sia di segnale necessarie al funzionamento dell’impianto secondo le specifiche richieste;
5.6 Impianto TV
L’impianto TV dovrà permettere sia la ricezione televisiva terrestre sia quella da satellite. Dovranno pertanto essere installate le parabole, le antenne necessarie e i relativi terminali di testa completi delle apparecchiature idonee per permettere la ricezione dei canali televisivi nelle bande FM, VHF e UHF e da satelliti europei. L’impianto dovrà anche comprendere:
- prese, tubazioni e cassette di derivazione da incasso dai terminali di testa a tutti i componenti dell’impianto;
- linee di distribuzione e terminali sia di energia, sia di segnale necessarie al funzionamento dell’impianto secondo le specifiche richieste;
- armadi di contenimento delle apparecchiature delle centrali di amplificazione;
5.7 Impianto di messa a terra
L’impianto di messa a terra sarà realizzato secondo il sistema TN-S oTT sulla base del tipo di alimentazione che fornirà Enel e sarà costituito da:
• sistema disperdente costituito corda di rame nuda interrata S=70mmq per il collegamento ai ferri di armatura dell’edificio;
• conduttore di terra in corda di rame isolata di sezione non inferiore alla metà di quella del conduttore di fase di sezione maggiore;
• xxxxx collettrice di terra a cui si attesteranno i conduttori di terra, di protezione ed equipotenziali principali e a cui si dovrà attestare anche il conduttore di collegamento con l’impianto di terra esistente del 1° stralcio, in modo da avere un impianto di terra unico.
I conduttori di terra, di protezione ed equipotenziali principali e supplementari avranno le sezioni minime stabilite dalla normativa vigente.
5.8 Impianto di trasmissione dati
L’impianto di trasmissione dati sarà costituito da:
• xxxxxx permutatori principali e di piano completidi tutte le parti passive;
• n.3 prese RJ45 cat.6 per ogni postazione di lavoro sis nelle camere, sia nelle zone dedicate;
• canaline, tubazioni e relativi cavi di potenza e segnale.
5.9 Impianto di rivelazione fumi
L’impianto di rivelazione fumi, del tipo ad indirizzamento singolo, verrà realizzato in conformità alla norma UNI 9795 e sarà costituito da:
• centrale di rivelazione fumi completa dei relativi accessori ed ubicata in apposito locale presidiato;
• rivelatori ottici di fumo installati a soffitto e nel controsoffitto nelle zone uffici e ingresso principale;
• ripetitori ottici;
• moduli di ingresso ed uscita per la rivelazione degli stati di funzionamento, delle anomalie e per effettuare comandi automatici di sicurezza (fermata dei ventilatori degli impianti di trattamento aria e chiusura delle serrande
tagliafuoco, chiusura delle porte tagliafuoco aperte in condizioni ordinarie e ogni azione di sicurezza prevista nel piano di evacuazione).
• moduli isolatori di linea;
• rivelatori ottici di fumo per canali di aerazione completi di camera di analisi e tubo di campionamento;
• elettromagneti per ritenuta porte e/o portoni tagliafuoco dotati di pulsante di rilascio manuale installati in corrispondenza delle porte tagliafuoco;
• pulsanti di allarme incendio manuale a rottura vetro;
• xxxxxxxx ottici acustici di allarme incendio in custodie IP55;
• sirene di allarme incendio di zona;
• dispositivi di allarme porte uscita aree vendita con moduli di ingresso ed uscita su loop di rivelazione, contatti magnetici su porte e sirene allarme porte aperte;
• canaline, tubazioni e relativi cavi di potenza e segnale.
I cavi utilizzati nel sistema di rivelazione saranno resistenti al fuoco per almeno 30 minuti e a bassa emissione di fumo e zero alogeni.
5.10 Impianto di diffusione sonora
L’impianto di diffusione sonora, normale e di emergenza, sarà costituito da:
• centrale rack, ubicata in posto presisiato, completa di:
- regia audio completa di riproduttore e registratore di messaggi;
- sintonizzatore digitale stereo AM/FM;
- amplificatori di potenza.
• diffusori a parete nelle camere nei corridoi dei piani, nelle zone di intrattenimento e in tutti i locali dove possono essere presenti persone in modo da poter essere avvisate, tramite messaggi, in caso di evacuazione;
• canaline, tubazioni e relativi cavi di potenza e segnale.
L’impianto che dovrà essere conforme alla norma EN 60849, sarà progettato in modo tale da essere in grado di:
- trasmettere messaggi di evacuazione in caso di incendio secondo la logica prevista nel piano di evacuazione;
- trasmettere musica nel funzionamento ordinario.
La centrale verrà alimentata sia con alimentazione normale che di sicurezza con auotonomia di 2h, da una linea in cavo FG10M1 0,6/1kV resistente al fuoco secondo la norma CEI 20-45.
5.11 Sistema di automazione e supervisione
Il sistema dovra essere in grado di espletare le seguenti funzioni: Camera
Il cliente, posizionando la card sul lettore a transponder, entra nella stanza,il dispositivo, una volta riconosciuta la card,attiva la luce principale della camera e la luce di cortesiache potranno poi essere comandate da singoli pulsanti.
Il cliente successivamente,inserisce la card nel lettore a tasca,quando infine,il cliente lascia la stanza estrae la card e, dopo un tempo preimpostato , si disattivano tutti i carichi.
Funzioni richieste:check-in/check-out.
Segnalazioni di stato della camera sul lettore a transponder esterno:
-presenza cliente in camera
-Camera occupata o non disturbare
-camera da riassettare
-segnalazione all’atto del riconoscimento della carta
5 segnalazioni d’ingresso:chiamata wc/bagno, chiamata cameriera, contatto finestra,”non disturbare”, comando luce principale camera.
5 relè di uscita: apertura elettroserratura,luce di cortesia, xxxxxx xxxxxxx, luce principale camera, comando elettrovalvola ON/OFF climatizzatore.
3 componenti necessari:lettore di carte a transponder per esterno, lettore a transponder con tasca per interno, termostato elettronico.
Il termostato comanda direttamente l’elettrovalvola dell’impianto di riscaldamento/condizionamento effettuando inoltre lo spegnimento nel caso in cui vi sia una finestra aperta (contatto mafnetico collegato all’ingresso del termostato).
Infine, tutti gli accessi effettuati (cliente,ora,durata,ecc.) e gli eventuali allarmi o anomalie, saranno supervisionati dal PC in reception attraverso il software Well-contact Suite.
Aree comuni albergo
La gestione degli ambienti comuni nelle aree interne alla struttura alberghiere è di fondamentale importanza sia perché consente una completa supervisione e un flessibile e comodo utilizzo di tutti i servizi offerti dalla struttura, sia perché permette di ottimizzare i consumi nelle camere e di controllare gli accessi permettendo l’accesso alle sole persone autorizzate.
Inoltre attivando, in ambienti normalmente non presidiati, luci e comandi generici viene mandata la segnalazione al posto di supervisione che può controllare e verificarne lo stato e la presenza.