REGOLAMENTO DEL FONDO INTERNO PS FundSelection
REGOLAMENTO DEL FONDO INTERNO
PS FundSelection
Art. 1 – Istituzione e denominazione
La Compagnia ha istituito e gestisce, secondo le modalità previste dal presente regolamento, un fondo interno denominato: "PS FundSelection" (di seguito, il “Fondo”).
Il Fondo è espresso in quote, denominato in Euro e di tipo ad accumulazione: l’incremento del valore del patrimonio del Fondo non viene distribuito, ma determina l’incremento di valore delle quote nelle quali risulta suddiviso il patrimonio del Fondo stesso.
La quotazione iniziale è posta pari a 100 Euro.
Le quote potranno essere frazionate su decisione dell'organo amministrativo della Compagnia, in decimi, centesimi, millesimi o decimillesimi, denominati "frazioni" di quote.
Nel Fondo confluiscono esclusivamente i premi versati dal Contraente, a decorrere dal primo versamento effettuato. La Compagnia investe i capitali nel rispetto degli obiettivi della gestione e delle caratteristiche del Fondo, coerentemente con lo stile di gestione, come descritto ai successivi Art. 2 e 3.
Il Fondo costituisce un patrimonio distinto a tutti gli effetti da quello della Compagnia, nonché da ogni altro fondo gestito dalla stessa.
E’ ammessa la possibilità di scissione o fusione del Fondo con altri fondi interni della Compagnia aventi caratteristiche similari, come descritto nel successivo Art. 6 del presente regolamento.
Art. 2 – Obiettivi e profilo di rischio
Lo scopo del Fondo è di offrire ai sottoscrittori un investimento in valori mobiliari, OICR e/o ETF adeguatamente diversificati e selezionati, al fine di incrementare nel tempo, attraverso la gestione attiva del portafoglio, il valore delle somme conferite.
Lo stile gestionale prevede una struttura di portafoglio costituito principalmente da OICR e Sicav armonizzati con stile di gestione alternativo liquido, flessibile, total o absolute return e comunque garantendo che lo stile gestionale adottato permetta il rispetto dei limiti contemplati dalla normativa applicabile. Verranno preferiti quelli con NAV giornaliero ma non è escluso l’utilizzo di quelli con NAV settimanale. Più in dettaglio, gli OICR possono avere diversa natura (ad es. azionaria, obbligazionaria, bilanciata) a seconda che gli investimenti sottostanti siano caratterizzati da titoli di capitale, titoli di debito e/o altre quote o azioni di investimento collettivo.
La Compagnia opera le proprie scelte di investimento sulla base di valutazioni qualitative e quantitative relative allo stile di gestione ed ai rendimenti attesi dei diversi strumenti finanziari.
La Compagnia potrà inoltre effettuare operazioni che comportino l’assunzione del rischio di cambio. Il patrimonio del Fondo è, quindi, soggetto alle fluttuazioni dei mercati di Borsa nonché ai rischi inerenti all’investimento in valori mobiliari: la realizzazione degli obiettivi del Fondo non può quindi essere garantita.
La composizione e la gestione del Fondo sono ispirate a criteri di selezione e monitoraggio degli investimenti che tengono conto, tra l’altro, dei rischi e dei potenziali impatti in termini di sostenibilità ambientale, sociale e di governance. In particolare, sono esclusi o limitati gli investimenti in una serie di settori o società, non coerenti con l’impegno e la politica di responsabilità sociale di BNP Paribas (secondo quanto specificato al riguardo nelle Best Practices del Gruppo). Inoltre, all’analisi finanziaria viene affiancata una valutazione anche dei rischi di sostenibilità, cioè di eventi o condizioni di tipo ambientale, sociale o di governance che, se si verificano, potrebbero provocare un significativo impatto negativo sul valore degli strumenti finanziari.
Per le finalità sopra indicate il Fondo fa riferimento ad un sistema di valutazione interno, basata su una metodologia diretta a valutare la dimensione extra-finanziaria – a livello di sostenibilità - dei prodotti di investimento. Nella selezione degli strumenti finanziari da inserire nel Fondo, a parità di profilo rischio/rendimento, sarà data priorità a quelli che soddisfano un rating minimo di sostenibilità, rimanendo tendenzialmente esclusi gli strumenti per i quali l’esito della valutazione extra- finanziaria è negativa.
Dato l’universo di investimento molto specifico, allo stato è possibile che solamente un numero limitato di strumenti in portafoglio sia oggetto di valutazione anche extra-finanziaria. Il Gruppo BNP è impegnato attivamente per aumentare il numero di strumenti finanziari provvisti di rating e monitorati secondo la metodologia di sostenibilità del Gruppo e di conseguenza la sopra indicata copertura è destinata ad aumentare.
Il profilo di rischio cui è esposto il Fondo, esprimibile nella variabilità del valore della quota, è medio- basso.
Poiché lo stile gestionale descritto non consente di individuare un parametro di riferimento rappresentativo del profilo rischio/rendimento del Fondo (benchmark), è stato individuato in suo luogo un limite di volatilità massimo del 5%, come indicatore del livello di rischio sostenuto dal patrimonio gestito. Tale parametro quantifica e rappresenta la rischiosità del Fondo calcolata come deviazione standard dei rendimenti. Le metodologie adottate dalla Compagnia per il controllo preventivo del livello di rischio assunto nella gestione del Fondo fanno riferimento a modelli di stima della volatilità del patrimonio del Fondo di tipo parametrico, assumendo l’ipotesi di distribuzione normale dei rendimenti ed utilizzando a tale scopo serie storiche settimanali riferite almeno agli ultimi due anni. Tali metodologie possono avere implicazioni in termini di stile gestionale, tra cui a titolo esemplificativo, la circostanza di non anticipare il verificarsi di scenari estremi sui mercati finanziari, in cui la rischiosità effettiva del portafoglio gestito potrebbe aumentare anche in misura rilevante.
I principali fattori di rischio ai quali risulta esposto il patrimonio del Fondo e di conseguenza il Contraente sono:
• rischio di perdita in conto capitale: rischio relativo alla possibilità che la performance del Fondo potrebbe non essere in linea con le aspettative e il montante finale dell’investimento potrebbe essere inferiore al capitale investito;
• rischio di credito: rischio derivante dal rischio che gli emittenti delle attività finanziarie in portafoglio non adempiano alle loro obbligazioni nei modi e nei tempi previsti;
• rischio di tasso di interesse: rischio inteso come l’effetto di variazioni nella struttura a termine dei tassi di interesse sul valore dell’investimento obbligazionario;
• rischio di volatilità delle attività finanziarie utilizzate dalla strategia di gestione inclusi gli strumenti derivati;
• rischio di mercato: rischio che le variazioni di valore di uno strumento finanziario o di un portafoglio di strumenti finanziari connesse a variazioni inattese delle condizioni di mercato;
• rischio di liquidità: rischio che le variazioni di valore di uno strumento finanziario dovute alla sua scarsa attitudine ad essere trasformato in moneta senza perdita di valore;
• rischio valutario: rischio che le variazioni di valore di uno strumento finanziario dovute alla variazione dei tassi di cambio presenti sul mercato finanziario.
Ulteriori fattori di rischio potranno essere riconducibili all’evolversi della situazione politico-finanziaria nonché dei quadri normativi di riferimento.
Art. 3 – Caratteristiche
La gestione del Fondo e l’attuazione delle politiche di investimento competono alla Compagnia, che vi provvede attuando una gestione professionale del patrimonio del Fondo stesso. Nell’ottica di una gestione più efficiente, la Compagnia può affidare le scelte di investimento ad intermediari abilitati a
prestare servizi di gestione di patrimoni, nel quadro dei criteri di allocazione del patrimonio periodicamente predefiniti; resta comunque in capo alla Compagnia l’esclusiva responsabilità nei confronti dei destinatari delle prestazioni per l’attività di gestione del Fondo.
Gli investimenti ammissibili, nonché la definizione dei limiti quantitativi e qualitativi al loro utilizzo, sono definiti coerentemente con la normativa di settore vigente, sulla base di criteri di scelta volti ad assicurare una adeguata redditività, nel rispetto del profilo di rischio assegnato.
Le risorse destinate al Fondo possono essere investite nelle seguenti tipologie di attività:
- strumenti finanziari quali titoli di Stato, titoli obbligazionari (o altri titoli similari che prevedano a scadenza il rimborso del valore nominale), titoli azionari, strumenti derivati ed altri titoli strutturati nei limiti previsti dalla normativa di settore;
- strumenti monetari con scadenza non superiore a sei mesi quali depositi bancari in conto corrente, certificati di deposito, operazioni di pronti contro termine (con obbligo di riacquisto e deposito titoli presso una banca).
L’investimento nelle tipologie di attività previste può avvenire direttamente o investendo in quote ed azioni emesse da OICR (Fondi comuni di investimento e/o SICAV, diversi dai fondi riservati e speculativi, nonché ETF), aventi le seguenti caratteristiche:
• armonizzati ai sensi della normativa vigente e comunque emessi nel rispetto della normativa di cui al D.Lgs. n. 58/1998 (“Testo Unico della Finanza” oppure “TUF”), nazionali o esteri e fondi chiusi mobiliari;
• denominati prevalentemente in Euro, Dollaro Americano, Yen Giapponese e Sterlina;
• che rientrano nelle seguenti categorie: bilanciati, flessibili, alternativi liquidi, azionari, obbligazionari, liquidità;
• che perseguano obiettivi e abbiano un profilo di rischio in linea con quanto indicato all’articolo 2;
• che investono prevalentemente in strumenti finanziari emessi o garantiti da Emittenti aventi sede legale nei paesi delle seguenti aree geografiche: Stati UE, USA, Giappone.
L’operatività attraverso strumenti finanziari derivati e l’investimento in prodotti strutturati avviene nel rispetto del principio della persona prudente e si conforma alle disposizioni normative in materia. Gli strumenti finanziari derivati possono essere utilizzati dall’Impresa sia con finalità di copertura del rischio su titoli in portafoglio, sia al fine di pervenire ad una gestione efficace del portafoglio stesso. Fermo restando quanto previsto dalla normativa vigente, i principali limiti di investimento sono:
- massima esposizione in strumenti monetari: 20% salvo esigenze temporanee di liquidità e regolamento titoli;
- massima esposizione azionaria: 10%;
- investimento in strumenti derivati: esclusivamente con finalità di copertura o di efficiente gestione del portafoglio, in modo da rispettare il limite di leva netta massima pari a 1;
- massima esposizione ad emittenti con merito di credito inferiore ad Investment Grade: 20%.
In ogni caso sarà rispettato il limite massimo del 5% per gli strumenti con rating inferiore a “BB” ovvero “not rated”.
Considerata la politica di investimento adottata, il Fondo potrà anche investire le somme in esso confluite in fondi di investimento mobiliare ed altri strumenti finanziari emessi, promossi o gestiti da società del gruppo di appartenenza entro i limiti previsti dalla normativa vigente.
La gestione dei rischi si basa sull’analisi dell’esposizione ai singoli fattori di rischio e sull’analisi della volatilità degli strumenti finanziari in portafoglio.
Art. 4 – Valutazione del patrimonio del Fondo Interno e calcolo del valore della quota
Il valore della quota del Fondo viene calcolato dalla Compagnia con cadenza giornaliera.
Il valore unitario della quota è disponibile sul sito internet della Società ed è pubblicato nelle forme e modi previsti dalla normativa di tempo in tempo applicabile.
Il valore unitario di ogni singola quota è pari al valore netto complessivo del Fondo, diviso per il numero di quote in circolazione, entrambi relativi al giorno di valorizzazione. Il valore netto
complessivo del Fondo viene determinato in base ai valori di mercato delle attività, al netto delle passività e delle spese, riferiti allo stesso giorno di valorizzazione o al primo giorno utile precedente. In particolare quindi:
- per gli strumenti finanziari quotati, il valore è determinato in base all’ultimo prezzo disponibile rilevato sul mercato di negoziazione. Per gli strumenti trattati su più mercati si fa riferimento al mercato più significativo, considerate le quantità ivi trattate e l’operatività del Fondo. Quegli strumenti quotati che, sebbene ammessi alla negoziazione, siano o sospesi individualmente dalle negoziazioni (ad esempio a causa di eventi di turbativa dei mercati o per decisione degli organi di borsa) o scambiati in misura poco rilevante, con frequenza degli scambi ridotta tale da non consentire la formazione di prezzi significativi, saranno valutati sulla base dell’ultima quotazione ufficiale precedente.
- le quote e azioni di OICR sono valutati in base all’ultimo valore reso noto al pubblico, eventualmente rettificato per tener conto di prezzi di mercato, nel caso in cui le quote siano ammesse alla negoziazione su un mercato regolamentato, o di eventuali elementi oggettivi di valutazione relativi a fatti verificatisi dopo la determinazione dell’ultimo valore reso noto al pubblico, nel caso di OICR di tipo “chiuso”.
- per le altre componenti patrimoniali, le disponibilità liquide, le posizioni debitorie ed i depositi bancari “a vista” sono determinate in base al loro valore nominale; per le altre forme di deposito si tiene conto delle caratteristiche e del rendimento delle stesse
Rientrano, inoltre, nella valorizzazione del patrimonio del Fondo gli interessi attivi, i dividendi, le spese a carico del Fondo ed ogni altra attività e passività di pertinenza del Fondo non precedentemente indicata.
Eventuali crediti d’imposta verranno attribuiti al Fondo.
Le commissioni di gestione eventualmente retrocesse dai gestori di OICR nei quali il Fondo abbia fatto investimenti sono riconosciute al Fondo stesso.
In caso di eventi di rilevanza eccezionale per il Fondo e/o di turbativa dei mercati che abbiano come effetto la sospensione della quotazione di uno o più OICR e/o di altri strumenti finanziari, che rappresentino una parte sostanziale degli attivi del Fondo, la Compagnia si riserva la facoltà di sospendere il calcolo del valore della quota del Fondo interno per un termine non superiore a due settimane.
Per eccezionali eventi di turbativa si intendono sospensioni e restrizioni di mercati, interruzioni delle telecomunicazioni o dei sistemi di calcolo, impossibilità di rimpatriare i fondi al fine di effettuare pagamenti, che pregiudichino la valorizzazione degli investimenti dei singoli OICR e/o di altri strumenti finanziari.
Art. 5 – Spese
Sul Fondo gravano le seguenti spese:
1. una spesa annuale di gestione a favore della Compagnia per il servizio di asset allocation e per l’amministrazione del contratto. Tale spesa, pari al 1,35%, è espressa in percentuale del patrimonio complessivo lordo del Fondo; è calcolata giornalmente e prelevata mensilmente;
2. oneri inerenti all’acquisizione e alla dismissione delle attività del Fondo e ulteriori oneri di diretta pertinenza (non applicati in caso di OICR di Gruppo);
3. le imposte e tasse;
4. le spese di amministrazione e custodia delle attività del Fondo, nonché quelle sostenute per l’attività svolta dalla società di revisione in relazione al giudizio sul rendiconto del Fondo;
5. commissioni massime sugli OICR sottostanti al Fondo pari al 1,5% su base annua per singolo OICR.
Art. 6 Modifiche regolamentari ed eventuali fusioni con altri Fondi interni
La Compagnia si riserva di apportare modifiche al presente regolamento che si rendessero necessarie a seguito dei cambiamenti della normativa primaria e secondaria vigente oppure a fronte
di mutati criteri gestionali, con esclusione di quelle meno favorevoli per il Contraente. Tali modifiche verranno trasmesse all’IVASS, con evidenza degli effetti sui Contraenti e comunicate ai Contraenti stessi.
Per esigenze di adeguatezza dimensionale, nell’ipotesi che un’eventuale riduzione delle masse gestite renda troppo onerosa l’incidenza dei costi fissi gravanti sul Fondo, impedendo una corretta gestione finanziaria dello stesso, ovvero per esigenze di efficienza gestionale, avendo sempre a riferimento il perseguimento dell’interesse dei Contraenti, è ammessa la possibilità di fusione del Fondo con altri fondi interni della Compagnia aventi sia analoghe caratteristiche sia politiche di investimento omogenee, anche in conseguenza di operazioni di fusione tra imprese o trasferimenti di portafoglio.
Detta circostanza verrà prontamente comunicata ai clienti per iscritto dalla Compagnia. Il Contraente, entro sessanta giorni dalla data di ricezione della comunicazione, potrà far pervenire alla Compagnia la richiesta di trasferire gratuitamente le quote già attribuite al contratto ad altro/i fondo/i interno/i collegato/i al contratto, comunicando per iscritto il fondo o i fondi interni prescelti.
Art. 7 – Revisione Contabile
La gestione del Fondo è annualmente sottoposta a verifica contabile da parte di una società di revisione iscritta nel Registro dei Revisori Legali istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze in applicazione del D.Lgs. 39/2010, che attesta la rispondenza della gestione al presente regolamento e certifica l’adeguatezza delle attività gestite rispetto agli impegni assunti, sulla base delle riserve matematiche e della determinazione del valore unitario delle quote.
Annualmente, alla chiusura di ogni esercizio, la Compagnia redige il rendiconto della gestione di ciascun Fondo; tale rendiconto, insieme alla relazione di certificazione predisposta dalla società di revisione, è a disposizione del Contraente sul sito Internet e presso la sede della Compagnia.
Il presente regolamento è parte integrante delle condizioni di polizza.
CARDIF VITA SPA