SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
DETERMINAZIONE E RELAZIONE SUL RISULTATO DEL CONTROLLO ESEGUITO SULLA GESTIONE FINANZIARIA DELL’ENTE NAZIONALE
PER IL MICROCREDITO 2020
Determinazione del 31 gennaio 2023, n. 11
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
DETERMINAZIONE E RELAZIONE SUL RISULTATO DEL CONTROLLO ESEGUITO SULLA GESTIONE FINANZIARIA DELL’ENTE NAZIONALE
PER IL MICROCREDITO
2020
Relatore: Consigliere Xxxxxx Xxxxxxxxxxx
Ha collaborato per l’istruttoria e l’elaborazione dei dati:
il xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx
Determinazione n.11/2023
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
nell'adunanza del 31 gennaio 2023,
visto l’art. 100, secondo comma, della Costituzione;
visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214;
viste le leggi 21 marzo 1958, n. 259 e 14 gennaio 1994, n. 20;
visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 18 maggio 2010, che ha disposto l’assoggettamento al controllo della Corte dei conti del Comitato nazionale permanente per il microcredito;
vista la legge 12 luglio 2011, di conversione, con modificazioni, del decreto legge 13 maggio 2011, n. 70, con la quale il Comitato nazionale permanente per il microcredito è stato trasformato in Ente nazionale per il microcredito;
visto il bilancio consuntivo del suddetto Ente relativo all’anno 2020, nonché le annesse relazioni del Segretario generale e del Collegio dei revisori, trasmessi alla Corte in adempimento dell’art. 4 della citata legge n. 259 del 1958;
esaminati gli atti;
udito il relatore, consigliere Xxxxxx Xxxxxxxxxxx e, sulla sua proposta, discussa e deliberata la relazione con la quale la Corte, in base agli atti ed agli elementi acquisiti, riferisce alle Presidenze delle due Camere del Parlamento il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Ente per l’esercizio 2020;
ritenuto che, assolti così gli adempimenti di legge, si possano, a norma dell’art. 7 della citata legge n. 259 del 1958, comunicare alle dette Presidenze il bilancio d’esercizio – corredato delle relazioni degli organi amministrativo e di revisione e la relazione come innanzi deliberata, che alla presente si unisce, quale parte integrante;
P. Q. M.
comunica, a norma dell’art. 7 della citata legge n. 259 del 1958, alle Presidenze delle due Camere del Parlamento, insieme con il bilancio per l’esercizio 2020 - corredato delle relazioni degli organi amministrativo e di revisione - l'unita relazione con la quale la Corte riferisce il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Ente nazionale per il microcredito (Enm) per il detto esercizio.
RELATORE | PRESIDENTE |
Xxxxxx Xxxxxxxxxxx | Xxxxxxx Xxxxxxxxx |
DIRIGENTE
Xxxxx Xxxxxx
depositata in segreteria
S O M M A R I O
1. QUADRO GENERALE E NORMATIVA DI RIFERIMENTO 2
3. Il sistema dEI CONTROLLI INTERNI 11
7. I RISULTATI CONTABILI DELLA GESTIONE 30
7.1 Il bilancio e il conto consuntivo 30
7.2 Il rendiconto finanziario 31
7.5 La gestione dei residui 35
7.6 La situazione amministrativa 37
7.7 Contenimento della spesa pubblica e riduzione di spese per i consumi intermedi 38
8. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE 44
INDICE DELLE TABELLE
Tabella 1 – Compensi previsti per gli organi statutari e la segreteria generale 9
Tabella 2 - Spesa per gli organi statutari e la segreteria generale 10
Tabella 3 – Tempestività tempi di pagamenti 2020 12
Tabella 4 – Attività negoziale esercizio 2020 14
Tabella 5 - Confronto attività negoziale (2019 – 2020) 14
Tabella 6 - Dotazione organica ex d.p.c.m. n. 22 del 2013 15
Tabella 7 – Situazione del personale (2019-2020) 17
Tabella 8 – Costo del personale (2019-2020) 17
Tabella 9 – Finanziamenti concessi nel periodo 2017-2020 21
Tabella 10 – Rendiconto finanziario 31
Tabella 11 - Analisi entrate correnti 33
Tabella 12 - Spese in conto capitale 2019-2020 35
Tabella 13 - Gestione dei residui 36
Tabella 14 - Situazione amministrativa 2019-2020 37
Tabella 15 – Articolazione dell’avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2020 38
Tabella 16 - Spesa per consumi intermedi 39
Tabella 17 - Conto economico 40
Tabella 18 – Sintesi dello stato patrimoniale 41
Tabella 19 - Stato patrimoniale 43
INDICE DELLE FIGURE
Figura 1 - Finanziamenti concessi a seguito di accordi con gli istituti finanziari convenzionati 21
Figura 2 – Ammontare dei finanziamenti concessi dagli istituti convenzionati 21
PREMESSA
Con la presente relazione, la Corte dei conti riferisce al Parlamento, ai sensi dell’art. 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, sul risultato del controllo eseguito in base all’art. 2 della suddetta legge, sulla gestione finanziaria relativa all’esercizio 2020 dell’Ente nazionale per il microcredito, nonché sulle vicende verificatesi successivamente.
La precedente relazione, relativa all’esercizio 2019, è stata deliberata e comunicata con determinazione n. 89 del 23 settembre 2021 e pubblicata in: Atti parlamentari, Legislatura XVIII, Doc. XV, n. 465.
1. QUADRO GENERALE E NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Il microcredito è uno strumento finanziario che, mediante finanziamenti di norma di non elevato ammontare, fornisce credito finalizzato all'avvio di un'attività imprenditoriale o a far fronte a spese d'emergenza, a sostegno tanto di soggetti che, vivendo ai limiti della soglia della sussistenza, possono trovarsi in gravi difficoltà di fronte a spese improvvise anche di modesta (c.d. “microcredito sociale”), quanto delle piccole imprese e degli artigiani che, a causa dell'inadeguatezza o della impossibilità di fornire garanzie reali e delle dimensioni imprenditoriali ritenute troppo piccole dalle banche tradizionali, non possono accedere agli ordinari canali di credito e si devono rivolgere quindi al social lending o a prestiti peer-to-peer1 (c.d. “microcredito produttivo o imprenditoriale”).
Diffuso fin dagli anni Cinquanta in molti Paesi in via di sviluppo (Pakistan, Bangladesh, Indonesia ma anche in tutta l’America latina), più di recente tale strumento finanziario ha trovato spazi di applicazione (con gli adattamenti opportuni) anche nelle economie avanzate.
Il primo organismo pubblico che nel nostro Paese ha operato nel campo del microcredito è stato il “Comitato nazionale italiano per il 2005 -Anno internazionale del microcredito”, costituito nel 2004 presso il Ministero degli affari esteri (Maeci), con il compito specifico di promuovere gli obiettivi di sviluppo dei programmi di microfinanza e delle microimprese, sanciti dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, con le risoluzioni 53/197 e 58/221..
Con il c. 8 dell’art. 4-bis del decreto legge 10 gennaio 2006, n. 2, convertito, con modificazioni, dalla legge11 marzo 2006, n. 81, il predetto Comitato venne reso stabile e rinominato “Comitato nazionale italiano permanente per il microcredito”.
Con il c. 185 dell’art. 2, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, a tale Comitato venne conferita la personalità giuridica di diritto pubblico; con il successivo c. 186, il Comitato stesso venne dotato “di un fondo comune, unico ed indivisibile, attraverso cui [esercitare] autonomamente ed in via esclusiva le sue attribuzioni istituzionali […] costituito da contributi volontari degli aderenti o di terzi, donazioni, lasciti, erogazioni conseguenti a stanziamenti deliberati dallo Stato, dagli enti territoriali e da altri enti pubblici o privati, da beni e da somme di danaro o crediti che il Comitato
1 Questo ambito di azione del microcredito può essere definito come sostegno al fabbisogno finanziario indistinto (oltre il 70% delle attività e dei programmi promossi). Sempre nell'ambito dei paesi sviluppati, esistono altre dimensioni sostenute dal microcredito: avvio e sostegno di attività economiche (oltre il 20% dei programmi promossi in Italia nel 2006 con una probabilità di restituzione del credito relativamente alta), definibile come "lotta all'esclusione finanziaria", sostegno durante gli studi universitari (9,5% dei programmi promossi in Italia nel 2006).
ha il diritto di acquisire a qualsiasi titolo secondo le vigenti disposizioni di legge. Rientrano anche nel fondo contributi di qualunque natura erogati da organismi nazionali od internazionali, governativi o non governativi, ed ogni altro provento derivante dall'attività del Comitato”.
Con il c. 4 bis, lett. a), dell’art. 8, del decreto legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 106, il Comitato nazionale italiano permanente per il microcredito è stato costituito in ente pubblico non economico, cambiando contestualmente la denominazione in “Ente nazionale per il microcredito” (Enm). In base al disposto della lett. b) del medesimo comma, il nuovo organismo – dotato di autonomia amministrativa, organizzativa, patrimoniale, contabile e finanziaria ed assoggettato alla vigilanza del Ministero dello sviluppo economico (Mise), di concerto con quello dell’economia e delle finanze (Mef) – ha assunto, in particolare, “le funzioni di coordinatore nazionale con compiti di promozione, indirizzo, agevolazione, valutazione e monitoraggio degli strumenti microfinanziari promossi dall’Unione europea nonché delle attività microfinanziarie realizzate a valere su fondi dell’Unione europea”.
Da ultimo, il comma 7-bis dell’art. 39 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, nel disporre che “nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, una quota delle disponibilità finanziarie del Fondo di garanzia a favore delle piccole e medie imprese, di cui all’articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662, è riservata ad interventi di garanzia in favore del microcredito di cui all’articolo 111 del Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1º settembre 1993, n. 385, e successive modificazioni, da destinare alla microimprenditorialità” ha stabilito che l’Ente nazionale per il microcredito ha facoltà di stipulare “convenzioni con enti pubblici, enti privati e istituzioni, nazionali ed europee, per l'incremento delle risorse del Fondo dedicate al microcredito per le microimprese o per l'istituzione di fondi di riserva separati presso il medesimo Fondo”.
L’Enm rientra nell’elenco delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato, individuate ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in qualità di ente di regolazione dell’attività economica.
Il quadro normativo generale di riferimento - descritto nelle relazioni riferite ai precedenti esercizi ed alle quali si fa rinvio - non ha subito nell’anno 2020 sostanziali modifiche, fatti salvi
alcuni interventi legislativi approvati nel quadro della legislazione di urgenza volta a fronteggiare l’epidemia di COVID 19.
Segnatamente, l’art. 49, c. 4, del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27 (il c.d. decreto “cura Italia”) ha previsto la possibilità per gli operatori del micro-credito iscritti nell’elenco di cui al citato articolo 111 del Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia 2) e ss.mm.ii., in possesso del requisito di micro, ovvero piccola e media impresa, di ricorrere alla garanzia prestata dal Fondo per le PMI, di cui all'articolo 2, comma 100, lett. a), della legge n. 662 del 1996 e successive modificazioni ed integrazioni, a titolo gratuito e nella misura massima dell’80 per cento dell’ammontare dei finanziamenti loro concessi da parte di banche e intermediari finanziari, in base al medesimo articolo 111 ed al d.m. 17 ottobre 2014, n. 176 (Disciplina del microcredito). In particolare, per le nuove imprese costituite o per quelle che avevano iniziato la propria attività non oltre tre anni prima della richiesta della garanzia del Fondo e non utilmente valutabili sulla base degli ultimi due bilanci approvati, la predetta garanzia veniva consentita senza valutazione del merito della richiesta.
Inoltre, il c. 5 del medesimo art. 49, novellando la lett. a) del c. 1 del citato art. 111, elevava da 25 mila a 40 mila euro l’importo massimo delle operazioni di microcredito. L’operatività di tale disposizione, peraltro, risultava condizionata all’adozione da parte del Mef dei relativi decreti attuativi.
Ulteriori misure di sostegno finanziario in favore delle micro, piccole e medie imprese colpite dall'epidemia di COVID 19 sono state introdotte con l'art. 56 dello stesso decreto.
Successivamente, il decreto legge 8 aprile 2020, n. 23, convertito, con modificazioni, dalla 5 giugno 2020, n. 40, con l’art. 13, ha previsto, fino al 31 dicembre 2020, un nuovo intervento sulla modalità operative del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. In particolare, il provvedimento in esame, anche alla luce della normativa sugli aiuti di Stato (State Aid
2 Si fa riferimento in questa sede alla nuova formulazione dell’art. 111 del TUB, introdotta dal d. lgs. 13 agosto 2010, n. 141 [Attuazione della direttiva 2008/48/CE relativa ai contratti di credito ai consumatori, nonche' modifiche del titolo VI del testo unico bancario (decreto legislativo n. 385 del 1993) in merito alla disciplina dei soggetti operanti nel settore finanziario, degli agenti in attivita' finanziaria e dei mediatori creditizi.], ha previsto, tra l’altro, l’istituzione di un apposito elenco di soggetti abilitati a concedere, in deroga all’art. 106 dello stesso corpus normativo, a “persone fisiche o societa' società di persone, o società a responsabilità limitata semplificata di cui all'articolo 2463-bis codice civile o associazioni o societa' cooperative” finanziamenti per l'avvio o l'esercizio di attività di lavoro autonomo o di microimpresa, fissando le caratteristiche dei predetti finanziamenti (c. 1) e le condizioni per l’iscrizione (c. 2) . Con l’art. 113 del medesimo decreto, inoltre, la tenuta dell’elenco predetto e i relativi controlli sono stati affidati alla Banca d’Italia: le “Disposizioni per l’iscrizione e la gestione degli operatori di microcredito” sono state adottate con provvedimento del Governatore del 3 giugno 2015.
Temporary Framework) introdotta della Commissione europea, ha potenziato ed esteso i benefici già previsti dal citato art. 49 del decreto legge n. 18 del 2020; quest’ultimo, per esigenze di coordinamento normativo, è stato formalmente abrogato (c. 12)3, mentre le disposizioni di cui ai commi 4 e 5 dello stesso art. 49 sono state replicate ai commi 8 e 9 del citato art. 13 del decreto legge n. 23 del 2020.
A sua volta, lo stesso comma 9 dell’art. 13 del decreto legge n. 23 del 2020 è stato oggetto di una successiva modifica: infatti, l’art. 1, c. 14-quinquies della legge 18 dicembre 2020, n. 176, di conversione, con modificazioni, del decreto legge 28 ottobre 2020, n. 137 (c.d “decreto ristori”), sopprimendo il secondo periodo del comma predetto, ha consentito l’immediata operatività dell’innalzamento a 40.000 euro della somma massima erogabile mediante finanziamenti di microcredito imprenditoriale.
Infine, si segnala che la legge 30 dicembre 2021 n. 234 (legge di bilancio 2022) ha elevato da euro 40.000 a euro 75.000 l’importo massimo di credito concedibile ed ampliato la platea dei beneficiari di microcredito, comprendendo anche le società a responsabilità limitata e allungando la durata dei finanziamenti fino 15 anni. L’operatività di tali disposizioni, peraltro, era condizionata all’adozione di specifici regolamenti, peraltro ancora non emanati da parte del Mef.
3 L ‘art. 1, c. 2, legge 5 giugno 2020, n. 40 ha disposto che "restano validi gli atti e i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodottisi e i rapporti giuridici sorti sulla base degli articoli 17, 49, 53, 62, comma 7, e 70 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18."
2. GLI ORGANI
Lo statuto del Comitato nazionale italiano permanente per il microcredito venne deliberato dal Consiglio nazionale in data 24 ottobre 2008 ed approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del successivo 27 novembre. A seguito della trasformazione del Comitato in ente pubblico, di cui si è detto, nella seduta straordinaria del medesimo organo del 27 ottobre 2011, lo statuto è stato adeguato in conformità a quanto previsto sia dal decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122,
sia dalla legge 12 luglio 2011 n. 106.
Con delibera del Consiglio nazionale del 25 giugno 2015 è stata adottata la modifica dell’art. 8 dello statuto, al fine di prevedere la presenza di un rappresentante del Mef nell’ambito del Collegio dei revisori, in conformità alle disposizioni di cui all’art. 16, c. 1 della legge 31 dicembre 2009, n. 196.
Con deliberazione del 25 ottobre 2018, sono state approvate ulteriori modifiche dello statuto, che, tra l’altro, hanno ridefinito gli obiettivi perseguiti dall’Ente, come previsti all’art. 1 dello statuto stesso; di tali modifiche si è dato conto nel precedente referto.
Sono organi dell’Ente, ai sensi dell’art. 4 dello statuto:
- il Presidente;
- il Consiglio di amministrazione;
- il Consiglio nazionale;
- il Collegio dei revisori dei conti.
Il Presidente è eletto dal Consiglio di amministrazione, dura in carica quattro anni ed è rieleggibile. Le sue principali attribuzioni sono state descritte nelle precedenti relazioni, cui si rinvia. Il Presidente in carica nell’anno di riferimento, già nominato l’8 luglio 2015, è stato confermato per il successivo quadriennio l’8 maggio 2019.
L’art. 4 dello statuto, ha previsto tra i poteri del Presidente la nomina di un Vicepresidente, al quale delegare specifiche funzioni; di tale facoltà, tuttavia, l’attuale Presidente non si è avvalso. Il Consiglio di amministrazione (art. 6 dello statuto) è composto da cinque membri, eletti dal Consiglio nazionale, che durano in carica quattro anni e sono rieleggibili. L’organo nell’anno di riferimento era stato nominato il 25 giugno 2015; l’attuale è subentrato a partire dal 21
maggio 2019. In merito alle competenze attribuite al Cda si rinvia a quanto già descritto nelle precedenti relazioni.
Il Consiglio di amministrazione si riunisce ogni qualvolta il Presidente lo ritenga opportuno e almeno una volta ogni sei mesi. Nel corso del 2020 ha tenuto sette sedute.
Il Consiglio nazionale, previsto dall’art. 7 dello statuto, è composto dai rappresentanti dei soggetti che – previa deliberazione del Consiglio di amministrazione - sono ammessi ad aderire all’Ente4. L’organo dura in carica quattro anni: anche le funzioni del Consiglio nazionale sono state descritte nelle precedenti relazioni cui si rimanda.
Tale organo può essere convocato dal Presidente in sede ordinaria e in sede straordinaria. Ordinariamente, si riunisce almeno una volta l’anno per l’approvazione del bilancio consuntivo d’esercizio: nel corso del 2020 ha tenuto una riunione. L’attuale Consiglio è stato nominato con delibera del Cda il 30 maggio 2019.
Il Collegio dei revisori dei conti si compone di tre membri effettivi e tre supplenti: per tutti è richiesta l’iscrizione al Registro dei revisori contabili. Come detto, nell’ambito del Collegio è prevista la presenza di un rappresentante del Ministero dell’economia.
I componenti dell’organo restano in carica quattro anni e sono rieleggibili. Il Collegio in carica nell’anno di riferimento era stato nominato il 25 giugno 2015, l’attuale il 21 maggio 2019. Con nota del 30 ottobre 2019, il Ministero dell’economia e delle finanze, ai sensi del citato art. 16, della legge n. 196 del 2009, ha proceduto a designare il proprio rappresentante. Nel corso del 2020, il Collegio si è riunito sei volte.
Il Segretario generale è previsto dall’art. 5 dello statuto; benché non sia annoverato tra gli organi dell’Ente, è titolare di poteri e svolge i compiti necessari per dare esecuzione alle deliberazioni del Consiglio di amministrazione e del Consiglio nazionale; esercita le funzioni amministrative dell’Ente per il raggiungimento degli scopi statutari, nel rispetto dei regolamenti e secondo le indicazioni e le direttive del Presidente.
4 L’elenco attuale degli aderenti al Consiglio nazionale è il seguente: ABI - Associazione Bancaria Italiana, AfrikaSi Onlus, Banca di Credito Cooperativo di Roma, CESPI - Centro Studi di Politica Internazionale, CIPSI - Coordinamento di iniziative popolari di solidarietà internazionale, Confidi Roma Gafiart, Consorzio Etimos, Fondazione di Venezia, Fondazione Foedus, Fondazione Xxxxxxxx dell'Amore, Fondazione Risorsa Donna, Gruppo Xxxxxxxxx, Istituto Nazionale Revisori Legali, Ministero degli affari esteri, Ministero dell'economia e delle finanze, Ministero dello sviluppo economico, SOS Brasil Onlus, Università Alma Mater Studiorum di Bologna, Dipartimento di Teoria Economica dell’Università di Roma Sapienza e Win Win Associazione. La nomina degli aderenti del Consiglio Nazionale (ad eccezione di quella della “Win Win Associazione”, deliberata ad aprile 2016) risale al periodo antecedente il 2011, anno in cui l’Ente da “Comitato nazionale italiano per il 2005” e, successivamente, “Comitato nazionale italiano permanente per il microcredito”, è stato trasformato in ente pubblico non economico.
Si rileva, in merito, come il citato articolo dello statuto preveda anche che il Segretario generale possa assumere, in via eccezionale e temporanea, i poteri e le funzioni del Presidente (e del Vicepresidente), in caso di assenza o impedimento.
Gli emolumenti spettanti agli organi predetti erano stati fissati dal Consiglio di amministrazione del Comitato, con delibera del 17 febbraio 2009, rapportando il compenso del Presidente alla fascia più bassa prevista in base ai criteri fissati in materia dal Mef (euro 120.000) e determinando in euro 6.000 quello dei Consiglieri di amministrazione e in euro 4.000 quello dei componenti del Collegio dei revisori, con una maggiorazione del 50 per cento per il Presidente del Collegio stesso. Per tutti era previsto anche un gettone di presenza pari a euro 100, corrisposto per la partecipazione alle riunioni degli organi di rispettiva appartenenza e del Consiglio nazionale.
Successivamente, l’art. 6, c. 3 (secondo periodo) del decreto legge n. 78 del 2010 ha previsto che “le indennità, i compensi, i gettoni, le retribuzioni o le altre utilità comunque denominate, corrisposti dalle pubbliche amministrazioni di cui al c. 3 dell'art. 1 della legge n. 196 del 2009, ai componenti di organi di indirizzo, direzione e controllo, consigli di amministrazione e organi collegiali comunque denominati nonché ai titolari di incarichi di qualsiasi tipo, non possono superare gli importi risultanti alla data del 30 aprile 2010, come ridotti (del 10 per cento) ai sensi del primo periodo del medesimo c. 3”5.
Peraltro, per quel che concerne l’Enm, il citato c. 4 bis, lett. e) dell’art. 8 della legge n. 106 del 2011 – disposizione con la quale, come detto, l’Ente è stato costituito nella forma giuridica attuale - aveva previsto esplicitamente che “gli emolumenti spettanti agli organi in base alla delibera del consiglio di amministrazione del Comitato nazionale italiano permanente per il microcredito in data 17 febbraio 2009, diminuiti in conformità alle disposizioni di cui all'art. 6, c. 3, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, non possono essere aumentati nei due esercizi contabili successivi alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto”.
In effetti, il Consiglio dell’Ente, nella seduta del 30 ottobre 2015, ha confermato i compensi per i titolari degli organi, nella misura ridotta rispetto a quanto previsto dalla citata deliberazione del 2009.
5 Xxx. xxx. 00, x. 0, xxx xxxxxxx legge n. 244 del 2016. Tale disposizione - più volte prorogata da successivi provvedimenti legislativi – è rimasta in vigore fino al 31 dicembre 2017.
A decorrere dal 1° gennaio 2018, l’emolumento relativo al Presidente è stato ulteriormente ridotto da euro 108.000 a euro 60.000, a seguito dell’intendimento manifestato dal Presidente stesso nel corso del Consiglio di amministrazione del 19 dicembre 2017 e successivamente formalizzato con la delibera presidenziale del 30 dicembre 2017, n. 7. Il Presidente, con propria delibera del 13 marzo 2019, n. 9, ha provveduto a rideterminare, a decorrere dal 1° aprile 2019, il proprio compenso, nella misura di euro 80.500 annui; si rileva, altresì che lo stesso Presidente, con propria delibera del 16 ottobre 2019, n. 10, ha provveduto a rideterminare, a decorrere dal 1° gennaio 2020, il proprio compenso, nella misura di euro 82.000 annui. Della predetta deliberazione il Consiglio di amministrazione ha preso atto favorevolmente nella seduta del successivo 8 novembre. Con la medesima deliberazione, i risparmi di spesa (pari, per l’esercizio 2020, a euro 38.000) sono stati destinati “alla promozione e alla costituzione di un fondo di garanzia per il microcredito sociale”.
Nella tabella che segue viene riportato l’ammontare dei compensi spettanti agli organi e alla segreteria generale.
Tabella 1 – Compensi previsti per gli organi statutari e la segreteria generale
Descrizione | Compensi al 31/12/2019 | Compensi al 31/12/2020 | Var. Ass. |
Presidente | 80.500 | 82.000 | 1.500 |
Consiglio di amministrazione | 5.400 | 5.400 | 0 |
Presidente del Collegio dei revisori | 5.400 | 5.400 | 0 |
Componenti del Collegio dei revisori | 3.600 | 3.600 | 0 |
Segretario Generale (*) | 120.000 | 120.000 | 0 |
Vicesegretario generale (*) | 50.000 | 50.000 | 0 |
Fonte: Ente nazionale per il microcredito
Come detto, la citata delibera del Cda del 17 febbraio 2009, oltre ai compensi, aveva previsto per tutti i titolari degli organi dell’Ente gettoni di presenza, l’ammontare unitario dei quali, originariamente fissato in euro 100, a partire dall’anno 2011, come stabilito dal citato decreto legge n. 78 del 2010, è stato ridotto del 10 per cento: l’Ente riferisce che nel 2020 sono stati corrisposti complessivamente n. 49 gettoni di presenza (n. 41 nel 2019) e che, nella riunione del Cda del 20 febbraio 2019, il Presidente ha rinunciato a percepire tali emolumenti accessori.
La tabella che segue riporta, per le suddette voci di spesa, i pagamenti in conto competenza e in conto residui registrati nel bilancio consuntivo 2020, confrontati con le analoghe voci dell’esercizio precedente.
I dati relativi agli impegni economici sono evidenziati all’interno del conto economico alla
voce Oneri per organi istituzionali (compresi segretario e vicesegretario generale).
Tabella 2 - Spesa per gli organi statutari e la segreteria generale
(valori in euro)
Organi | 2019 | 2020 | |||||
Somme pagate c/comp. | Somme pagate c/residui | Totale pagato | Somme pagate c/comp. | Somme pagate c/residui | Totale pagato | Diff.assoluta 2020-2019 | |
Presidente (assegni e indennità) | 78.500 | 78.500 | 79.921 | 79.921 | 1.421 | ||
Consiglio di amministrazione (compensi e gettoni) | 18.334 | 18.334 | 21.599 | 1.666 | 23.265 | 4.931 | |
Collegio dei revisori (compensi e gettoni) | 18.627 | 18.627 | 21.373 | 1.373 | 22.746 | 4.119 | |
indennità di missione e trasferta organi | 49.893 | 49.893 | 12.579 | 12.579 | -37.314 | ||
TOTALE ORGANI STATUTARI | 165.354 | 0 | 165.354 | 135.473 | 3.039 | 138.512 | -26.842 |
(valori in euro) | |||||||
Segretario generale e Vicesegretario (compensi) | 142.740 | 28.604 | 171.344 | 154.564 | 32.260 | 186.824 | 15.480 |
Fonte: Ente nazionale per il microcredito
I dati forniti evidenziano come, nel bilancio consuntivo 2020, la spesa complessivamente pagata per gli organi dell’Ente sia stata pari ad euro 138.512 (a fronte di euro 165.354 nel 2019). Tale significativa diminuzione è riconducibile alla voce relativa alle indennità di missione e trasferta dei titolari delle cariche, pari a euro 12.579 (a fronte di euro 49.893 nel 2019), ammontare che, nei precedenti bilanci, era contabilizzata insieme alle analoghe spese relative al personale.
3. IL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
Con delibera del 21 gennaio 2015, il Consiglio di amministrazione aveva proceduto alla nomina dell’Organismo indipendente di valutazione (Oiv) per il periodo 2015-2017, prevedendone la composizione monocratica e attribuendo a favore del titolare un compenso nella misura di 6.000 euro annui. Il sistema di misurazione e valutazione della performance è stato approvato dallo stesso Xxxxxxxxx nella seduta del 20 dicembre 2016.
Nel dicembre 2017, nell’approssimarsi della scadenza dell’incarico dell’Oiv, l’Ente ha espletato una selezione comparativa sull’apposito portale del Dipartimento della funzione pubblica, in esito alla quale il Consiglio di amministrazione, con delibera del 1° marzo 2018, ha proceduto alla nomina per il successivo triennio, confermando il precedente titolare dell’incarico. Lo stesso è stato rinnovato per un ulteriore quadriennio con delibera del Consiglio di amministrazione del 21 febbraio 2022. L’ammontare del compenso annuo è rimasto invariato. Il Cda ha approvato il Piano per la performance 2019-2021, nella riunione del 14 dicembre 2018; quello relativo all’arco temporale 2020-2022, nella seduta del 28 novembre 2019.
In adempimento delle prescrizioni di cui al d. lgs. 14 marzo 2013, n. 33, il Consiglio di amministrazione – con delibera del 30 gennaio 2014 - aveva provveduto alla nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, tuttora in carica.
La relazione sulla prevenzione della corruzione per il triennio 2020-2022 predisposta dal predetto responsabile, è stata approvata dal Consiglio di amministrazione il 28 novembre 2019. Tale documento, come pure quelli relativi ai precedenti esercizi, sono pubblicati nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito istituzionale dell’Ente.
Nella sezione “Controlli e rilievi sull’Amministrazione” del medesimo sito sono presenti le relazioni della Corte dei conti.
L’Ente ha predisposto anche la banca dati relativa ai documenti contabili afferenti all’anno 2020, come previsto dall’art. 41 del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89. L’indicatore medio di tempestività dei pagamenti per l’anno 2020, come si evince dal prospetto di seguito riportato, è risultato pari a
-10,86, considerando che un valore pari a 0 corrisponde a pagamenti effettuati a 30 giorni. Nel 2019 era stato di -19,32.
Tabella 3 – Tempestività tempi di pagamenti 2020
2019 | 2020 | |
Indicatore di tempestività dei pagamenti | -19,32 | -10,86 |
N. fatture relative a transazioni commerciali pagate nell'anno | 347 | 266 |
N. fatture relative a transazioni commerciali pagate oltre i 30 giorni | 30 | 1 |
Importo delle fatture relative a transazioni commerciali pagate nell'anno (euro) | 1.870.936 | 1.628.474 |
Importo delle fatture relative a transazioni commerciali pagate oltre i trenta giorni (euro) | 134.518 | 1.635 |
Fonte: Ente nazionale per il microcredito
4. L’ATTIVITA’ NEGOZIALE
L’attività negoziale e, in particolare, l’approvvigionamento di beni e servizi da parte dell’Ente nazionale per il microcredito sono regolati dal codice civile, dal d. lgs. 18 aprile 2016, n. 50 (“Codice dei contratti pubblici”) e successive modifiche ed integrazioni e dal regolamento di amministrazione e contabilità. L’Ente ha precisato in merito che l’attività di fornitura di beni e servizi si conforma alle linee guida approvate dall’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), nonché ai decreti attuativi emanati dai Ministeri competenti.
Presso l’Ente è istituito l’albo dei fornitori e dei prestatori di servizi, ai fini dell’attivazione delle procedure di affidamento previste dall’art. 00, x. 0, xxx xxxxxx x. xxx. x. 00; i bandi e gli avvisi di esito di gara, nonché ogni documentazione attinente sono pubblicati nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito istituzionale.
L’Ente ha fatto presente, inoltre, di adempiere agli obblighi di comunicazione nei confronti dell’Osservatorio dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, nonché a quelli di contribuzione verso l’Anac e di tracciabilità dei flussi finanziari, ai sensi dell’art. 213 dello stesso d. lgs. n. 50 del 2016.
In materia di utilizzo degli strumenti di acquisto centralizzato, l’Enm aderisce al sistema delle convenzioni stipulate da Consip s.p.a. di cui all’art. 26, cc. 1 e 3, della legge 23 dicembre 1999,
n. 488 e ss.mm.ii. e al Mercato elettronico della pubblica amministrazione (MePa) di cui all’art. 36, c. 6, del Codice dei contratti pubblici. Inoltre, a partire da dicembre 2017, utilizza una piattaforma di e-procurement per le procedure telematiche di gara.
L’Ente stesso ha precisato di effettuare la rotazione degli inviti e dei fornitori iscritti sul proprio albo degli operatori economici, a norma del c. 1 dello stesso art. 36.
Nella tabella che segue sono riportati i dati relativi ai contratti stipulati nel 2020, distinti per tipologia di procedura negoziale adottata, corredati dall’indicazione della relativa spesa.
Tabella 4 – Attività negoziale esercizio 2020
Modalità di affidamento utilizzata | Numero Contratti | Importo aggiudicazione, esclusi oneri di legge | di cui | ||
Utilizzo Consip | Utilizzo Mepa | Extra Consip e Mepa | |||
Affidamento diretto (art. 36, c. 2 lett. a del d.lgs. 50/ 2016) | 41 | 167.996,18 | 16.268,93 | 46.780 | 104.947,25 |
Affidamento con confronto di più offerte economiche (art. 36, c. 2 lett. a del d.1gs. 50/2016) | 5 | 173.789,34 | 173.789,34 | ||
Affidamento diretto in adesione ad accordo quadro / convenzione | 9 | 9.999,32 | 9.999,32 | ||
Totale complessivo | 55 | 351.784,84 | 16.268,93 | 56.779,32 | 278.736,59 |
Fonte: Ente nazionale per il microcredito
Nell’esercizio 2020 le procedure negoziali sono state complessivamente n.55 (n.52 nel 2019) per un ammontare pari ad euro 351.784, (euro 423.261 nel 2019). Di esse n.18 sono state espletate avvalendosi delle piattaforme Consip e MePA, per un ammontare complessivo pari a euro 73.048,25. Le procedure aggiudicate a trattativa privata facendo ricorso all’affidamento diretto risultano n. 32 (n.30 nell’esercizio 2019) peraltro, per 5 di esse (complessivamente pari a euro 173.789), l’Ente ha optato per il confronto di più offerte, mentre per le restanti 27 (pari a euro 104.947) ha fatto ricorso all’affidamento diretto.
Tabella 5 - Confronto attività negoziale (2019 – 2020)
Modalità di affidamento utilizzata | Numero contratti | Importo aggiudicazione, esclusi oneri di legge | ||
2019 | 2020 | 2019 | 2020 | |
Utilizzo Consip-Mepa | 22 | 18 | 221.601,47 | 73.048,25 |
Affidamento con confronto di più offerte economiche | 6 | 5 | 173.996,00 | 173.789,34 |
Affidamento Diretto | 24 | 27 | 27.663,40 | 104.947,25 |
Totale | 52 | 55 | 413.631,84 | 351.784,84 |
Fonte: Ente nazionale per il microcredito
5. IL PERSONALE
L’art. 8, c. 4 bis della legge n. 106 del 2011 prevedeva un organico dell’Ente nazionale per il microcredito pari a venti unità, di cui quindici in posizione di comando o fuori ruolo e cinque da assumere con contratto di lavoro a tempo indeterminato, a valere sulla dotazione organica della Presidenza del Consiglio dei ministri.
In data 16 febbraio 2012, l’Ente stesso approvò, con l’assenso dei Ministeri vigilanti, il regolamento di organizzazione e funzionamento, in base al quale si prevedeva che le venti unità della dotazione organica fossero reclutabili, tramite procedure di mobilità.6
Sul finire del 2012 e nel corso del 2013, l'Ente ha proceduto a bandire due avvisi pubblici, in esito ai quali sono state selezionate altrettante unità di personale in comando da altre pubbliche amministrazioni. Per il resto, l’Ente ha continuato ad avvalersi (come già avvenuto negli anni precedenti) di personale con contratto di collaborazione coordinata e continuativa ovvero con contratto di lavoro interinale.
Con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 22 gennaio 2013, n. 22, dando attuazione all’art. 2 del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, venne approvata la nuova dotazione organica dell’Ente7 di cui dà conto la seguente tabella.
Tabella 6 - Dotazione organica ex d.p.c.m. n. 22 del 2013
Qualifiche e aree | Dotazione organica |
Dirigenti di seconda fascia | 1 |
Terza Area | 13 |
Seconda Area | 3 |
Totale complessivo | 17 |
Fonte: Ente nazionale per il microcredito
L’Ente - che, come detto, già poteva avvalersi di due unità di personale in comando - nell’aprile
2017, al fine di completare la propria dotazione organica, ha bandito un avviso pubblico per il
6 Ai sensi del combinato disposto dall’art. 30, c. 1 del d. lgs. n. 165 del 2001 e dal citato art. 8, c. 4 bis, lett. f), della legge n. 106 del 2011
7 In base alle indicazioni del Dipartimento della funzione pubblica e della Ragioneria generale (luglio 2017), al già menzionato personale avrebbe dovuto essere applicato il contratto collettivo di lavoro del comparto delle funzioni centrali, mentre, per il calcolo degli oneri assunzionali, sarebbe stato preso a riferimento il trattamento economico previsto per il personale della Presidenza del Consiglio dei ministri, normalizzato in relazione ad un orario di lavoro di 36 ore settimanali.
reclutamento di tredici figure professionali, in comando da altre amministrazioni8: peraltro, tale avviso è andato deserto.
Conseguentemente, nel corso dello stesso anno, l’Enm ha proceduto alla stipula di dieci contratti di collaborazione coordinata e continuativa, nonché, a seguito di una procedura ad evidenza pubblica per l’individuazione dell’agenzia di lavoro interinale, di quattro contratti di somministrazione.
In data 16 dicembre 2017, l'Ente ha pubblicato un nuovo avviso pubblico per il reclutamento di una unità di personale, in mobilità volontaria nell’ambito delle pubbliche amministrazioni; tale procedura si è conclusa positivamente in data 30 gennaio 2018.
Nella seduta dell’11 ottobre 2018, il Consiglio di amministrazione dell’Enm ha preso atto delle comunicazioni del Segretario generale che davano conto tanto dei contatti inutilmente intercorsi con la PCM9 per il bando di procedure concorsuali, quanto del negativo orientamento della Corte dei conti, in sede di controllo preventivo di legittimità, circa l’ulteriore rinnovo dei contratti di collaborazione coordinata e continuativa stipulati dall’Enm a fine 2016 e in scadenza il 31 dicembre 201810.
In relazione a ciò, nella medesima seduta, il Cda ha assunto la deliberazione - in attesa dell’adozione del decreto del Presidente del Consiglio e dell’autorizzazione a bandire apposita procedura concorsuale - di ricorrere, a partire dall’inizio del 2019, esclusivamente di prestazioni di lavoro interinale. Pertanto, nel dicembre 2018 è stata espletata un’apposita procedura selettiva pubblica, con la quale è stata individuata l’agenzia di somministrazione. Per l’esercizio 2020, l’Ente ha stipulato 14 contratti di lavoro interinale, inizialmente di durata semestrale, quindi, rinnovati per l’intero esercizio; due delle unità in tal modo assunte sono state impiegate nell’ambito del progetto integrato per l’autoimprenditorialità Selfiemplovment, progetto alla contabilità del quale sono stati imputati i relativi costi.
8 Tre figure di esperto del microcredito; una figura di esperto in comunicazione; tre figure di esperti di segreteria; due figure di esperti di segreteria tecnica-amministrativa; una figura di esperto programmatore informatico; una figura di esperto di gestione del personale; un esperto di procedure concorsuali, gare e acquisti Consip; un esperto di contabilità e bilancio.
9 Si rappresenta altresì che l’Ente ha formulato, con nota in data 19 settembre 2018 indirizzata al Dipartimento della funzione pubblica e alla Ragioneria generale dello Stato, istanza di autorizzazione al reclutamento di 6 unità di personale, in applicazione dell'art. 9, c. 36 del citato decreto legge n. 78 del 2010. Tale istanza risulta ancora in fase istruttoria presso i già menzionati Ministeri.
10 Corte dei conti, Sezione Centrale di controllo di legittimità su atti del Governo e delle Amministrazioni dello Stato, nota
dell’8 novembre 2016, prot. n. 34083.
A partire dal mese di marzo 2020, l'Ente ha svolto una nuova procedura di mobilità volontaria nell'ambito delle pubbliche amministrazioni, procedendo, dal successivo 1° luglio, all’inserimento nei ruoli di una unità di personale con posizione B4.
L’Ente ha stipulato negli anni convenzioni con le Università di Roma La Sapienza, RomaTre e LUISS, per l’attivazione di stage curriculari ed extracurriculari. La tabella che segue dà conto dell’evoluzione della situazione del personale, nell’arco temporale 2019-2020.
Tabella 7 – Situazione del personale (2019-2020)
2019 | 2020 | |
Dirigenti | 0 | 0 |
Personale dipendente * | 1 | 2 |
Personale comandato ** | 1 | 0 |
Collaborazioni coordinate e continuative *** | 0 | 0 |
Personale con contratti di somministrazione lavoro di cui | 14 | 14 |
Totale | 16 | 16 |
Stage attivati nel corso dell'anno **** | 9 | 2 |
Fonte: Ente nazionale per il microcredito
* Per quanto riguarda il numero dei dipendenti alla data del 30 giugno 2020, l'Ente ha esperito le procedure pubbliche per il reclutamento di due unità lavorative mediante procedura volontaria nell'ambito delle Pubbliche Amministrazioni di cui all'art. 30 comma 2 bis del D.lgs. 165/2001;
** L’unità in comando è pertanto passata nei ruoli dell’organico dell’Ente a partire dalla data del 1° luglio 2020;
*** Per quanto riguarda le collaborazioni coordinate e continuative, l’Ente si è adeguato al disposto normativo che stabilisce, a partire dalla data del 1° luglio 2019, il divieto per le pubbliche amministrazioni di sottoscrivere contratti di collaborazione coordinata e continuativa, ai sensi del d.lgs. n. 165 del 2001 e successive proroghe;
**** Per quanto riguarda gli stage curriculari ed extracurriculari, la diminuzione è data dalla sospensione dei tirocini per il periodo pandemico da parte delle Università convenzionate con l’Ente.
La successiva tabella mette a confronto il costo sostenuto dall’Ente per le varie tipologie del
personale, negli esercizi 2019 – 2020.
Tabella 8 – Costo del personale (2019-2020)
2019 | 2020 | Var. % | |
Dirigenti | 0 | 0 | - |
Personale dipendente | 45.124 | 54.677 | 21,2 |
Collaborazioni autonome, occasionali e stagisti | 14.984 | 14.327 | -4,4 |
Personale in comando | 20.000 | 15.678 | -21,6 |
Collaborazioni coordinate e continuative (compresi oneri previdenziali) | 0 | 0 | - |
Contratti di somministrazione | 710.290 | 603.839 | -15 |
Costo del personale | 790.398 | 688.521 | -12,9 |
Oneri diritti di agenzia interinale | 79.210 | 68.802 | -13,1 |
Totale complessivo | 869.608 | 757.323 | -12,9 |
Fonte: Ente nazionale per il microcredito
La tabella evidenzia, in particolare, il decremento della spesa complessiva per il personale da euro 869.608 nel 2019 a 757.323 nel 2020, (-12,9 per cento); tale valore, tuttavia, non tiene conto dei costi relativi alla retribuzione e alla provvigione erogata all’Agenzia per le due unità di personale assunte dall’Ente con contratto di somministrazione ma, come detto, addette al progetto integrato per l’autoimprenditorialità Selfiemplovment, alla cui contabilità vengono imputati.
Quanto precede conferma, prima facie, la tendenza consolidata da parte dell’Enm a ricorrere a personale con rapporti di lavoro non stabili, tendenza che, per quanto risulti motivata dalle difficoltà assunzionali di cui si è detto, non può non essere oggetto di rilievo.
Ad avviso di questa Sezione, peraltro, la problematica più rilevante riguarda la mancata definizione di una struttura organica, fattore che costituisce un vulnus rispetto al conseguimento dell’obiettivo della piena operatività dell’Ente stesso.
In questa ottica, il completamento dell’organico a suo tempo previsto, mediante l’attivazione di apposite procedure di reclutamento, è l’obiettivo immediato da perseguire, nella prospettiva di portare nell’ambito dell’amministrazione le funzioni essenziali rispetto ai compiti affidati all’Ente stesso, funzioni che attualmente sono per lo più svolte da personale con contratti di lavoro a somministrazione o affidate all’esterno in outsourcing.
Il conseguimento di tale obiettivo avrebbe come effetto diretto ed immediato il risparmio quantomeno della non irrilevante uscita annuale per diritti spettanti all’agenzia di lavoro interinale, liberando ulteriori risorse finanziarie da impiegare per la promozione e l’alimentazione di fondi di garanzia di microcredito sia imprenditoriale che sociale.
Si rileva, peraltro, che l’Ente appare essersi orientato nel senso auspicato: infatti, con delibera in data 1° aprile 2021, è stato adottato il Piano triennale di fabbisogno di personale del quale è stata data comunicazione ai Ministeri vigilanti e al Dipartimento della funzione pubblica, al fine di definire l’iter approvativo delle procedure concorsuali volte all’assunzione in organico di personale. Il piano predetto prevede l’acquisizione di 14 unità a tempo indeterminato, per le varie aree operative e qualifiche, con un onere a carico del bilancio dell’Enm quantificato in euro 698.000.
In relazione a ciò, nel piano stesso si afferma che “al fine di superare l’attuale fase di precariato contraddistinta dal ricorso a personale con contratto di somministrazione di lavoro interinale ed al fine di valorizzare le professionalità acquisite da tale personale nel tempo, l’Ente potrà bandire procedure
concorsuali riservate in misura non superiore al cinquanta per cento dei posti disponibili secondo i requisiti previsti dal comma 2, art. 20, d.lgs. n. 75/2017”.
Sul Piano triennale del fabbisogno 2021-2023, nel corso dell’anno 2021 è intervenuto il Mef formulando alcune osservazioni a cui l’Ente ha dato riscontro con le note prot. n. 3601 del 21 ottobre 2021 e, da ultimo, prot. n. 3739 del 14 marzo 2022. Dei successivi sviluppi si darà conto nel referto relativo all’esercizio 2021.
6. L’ATTIVITA’
A premessa della ricognizione delle attività realizzate dall’Enm nel corso dell’esercizio in
esame, si ritiene opportuno fornire alcuni dati di sintesi, come comunicati dall’Ente:
- nel corso dell’esercizio 2020, è stato reso pienamente operativo l’elenco nazionale obbligatorio degli operatori in servizi non finanziari ausiliari di assistenza e monitoraggio per il microcredito (tutor), istituito ai sensi del citato art. 13, comma 1-bis del decreto legge
n. 193 del 2016. In base ai requisiti per l’iscrizione nell’elenco predetto, determinati d’intesa con Banca d’Italia, l’Ente ha provveduto ad organizzare sessioni formative al termine delle quali sono state espletate prove selettive. In esito a ciò la consistenza numerica degli operatori iscritti su base volontaria nell’elenco provvisorio istituito dall’Ente (n. 520 unità al 31 dicembre 2019) si è fortemente ridotta. Al 31 dicembre 2020 sono 380 i tutor formati e convenzionati dall’Ente dei quali n. 57 sono abilitati per il microcredito rurale e n. 21 per il microcredito sociale;
- n. 35 istituti finanziari convenzionati con l’Ente, con oltre duemila filiali su tutto il territorio nazionale (erano 36 al 31 dicembre 2019);
- circa 230 milioni messi a disposizione dagli istituti finanziari nel quadriennio di operatività 2016 – 2020;
- nel corso dell’anno 2020, l’ammontare delle richieste di microcredito pervenute agli istituti convenzionati con l’Ente ammonta a n. 1.250. Delle domande pervenute, n.560 si sono chiuse con delibera positiva (erano state 1348 nell’anno 2019), mentre n. 548 pratiche presentate entro il 31 dicembre 2020 risultano ancora in lavorazione da parte degli istituti di credito e sono pertanto confluite nell’annualità 2021. Le richieste soddisfatte che, come detto, sono pari a poco meno del 50 per cento di quelle presentate, sono state tutte assistite da tutor contrattualizzati con l’Enm;
- nel corso dell’esercizio 2020 il credito totale erogato dagli istituti finanziari è stato pari a euro 14.186.598, meno della metà rispetto all’anno 2019 (euro 32.647.151). Si specifica che l’analisi dell’importo medio dei singoli finanziamenti evidenzia un tasso di crescita annuo superiore al 2 per cento, passando da euro 24.330 nel 2019, a euro 24.840 nel 2020;
- il tasso di default in relazione ai finanziamenti erogati è stato del 9,5 per cento (4,77 nel 2019);
- l’effetto “leva occupazionale” del microcredito è stato pari a 2,43 per ciascun finanziamento; nel quadriennio 2016 – 2020 sono state generate circa 38 mila unità lavorative impiegate.
Appare del tutto evidente che la contrazione dei finanziamenti di microcredito nel corso dell’anno 2020 sia stata dovuta principalmente all’effetto della pandemia da Covid-19 che ha determinato la contrazione di tutto il sistema finanziario e, in particolare, dell’attività degli istituti finanziari (dato desumibile anche dalla mole delle pratiche richieste ancora in lavorazione al 31 dicembre 2020 di cui si è detto) e con esse una minore disponibilità delle banche ad erogare finanziamenti. Analogo effetto si riscontra sull’incremento del tasso di default.
Tabella 9 – Finanziamenti concessi nel periodo 2017-2020
Anni | 0000 | 0000 | 0000 | 0000 |
Finanziamenti concessi a seguito di accordi con gli istituti finanziari convenzionati | 588 | 1.204 | 1.348 | 560 |
Ammontare di finanziamenti di microcredito dagli istituti finanziari convenzionati | 13.349.089 | 28.538.107 | 32.647.151 | 14.186.598 |
Fonte: Ente nazionale per il microcredito
Figura 1 - Finanziamenti concessi a seguito di accordi con gli istituti finanziari convenzionati
N. finanziamenti concessi dagli istitui finanziari convenzionati 2017-2020
1.348
1.204
588
560
2017
2018
2019
2020
Figura 2 – Ammontare dei finanziamenti concessi dagli istituti convenzionati
Ammontare dei finanziamenti di microcredito dagli istituti finanziari
convenzionati
32.647.151
28.538.107
14.186.598
13.349.089
2017
2018
2019
2020
anni Ammontare di finanziamenti di microcredito dagli istituti finanziari convenzionati
Fonte: Ente nazionale per il microcredito
Al fine di facilitare l’accesso al microcredito dei microimprenditori che esercitano attività agricole e di allevamento non ammissibili alla garanzia del Fondo per le piccole e medie imprese, nel corso dell’anno 2019 (ma con piena operatività a partire dal 2020) l’Enm ha sottoscritto un protocollo d’intesa con Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare)11.
Con tale accordo vengono favorite, attraverso gli strumenti propri del microcredito e della microfinanza, le iniziative microimprenditoriali nel settore agricolo, vengono sviluppati in tale settore i servizi ausiliari di assistenza, monitoraggio e tutoraggio e dotati i micro e piccoli operatori agricoli delle competenze, delle metodologie e degli strumenti finanziari necessari per migliorare il loro posizionamento sul mercato.
Inoltre, al fine di promuovere lo strumento del microcredito agricolo, Enm ed Ismea hanno convenuto di procedere all’organizzazione congiunta di convegni, workshop e altre attività su questo tema specifico.
La garanzia Ismea è accordata nella misura del 70 per cento dell’importo del finanziamento erogato e dell’80 per cento nel caso di agricoltori under 40.
Inoltre, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha stanziato risorse da utilizzare, nel rispetto del regime de minimis di riferimento, per l’abbattimento dei costi delle commissioni dovute per il rilascio della garanzia Ismea.
11 Ismea, ai sensi del d.lgs. 29 marzo 2004, n. 102 e successive modificazioni e integrazioni, è autorizzato a rilasciare garanzie dirette sotto forma di fideiussioni a fronte di finanziamenti bancari a medio e lungo termine in favore delle imprese agricole e della pesca
I servizi ausiliari di tutoraggio, oltre ad essere un obbligo normativo, restano anche in questo caso l’elemento fondante del microcredito e sono prestati in fase istruttoria e durante il periodo di rimborso, nel rispetto delle linee di indirizzo pubblicate dall’Enm. A tal fine, l’Ente ha istituito un’apposita sezione del citato Elenco nazionale obbligatorio, dedicata ai tutor che prestano servizi di assistenza ai beneficiari del microcredito rurale; favore di questi, l’Ente svolge una specifica attività di formazione. Al 31 dicembre 2020, come detto, risultavano abilitati al microcredito rurale, al livello nazionale, 57 tutor su 380 iscritti nell’Elenco stesso.
All’Area sportelli e territorio dell’Enm sono attribuite le funzioni relative al ciclo di vita degli sportelli territoriali per il microcredito, quali in particolare:
− gestione della prassi procedurali di apertura degli sportelli presso gli Enti richiedenti;
− aggiornamento degli atti d’impegno degli sportelli già preesistenti, con procedure che prevedono il rinnovo della relativa documentazione (modulo di verifica dei requisiti minimi, modulo per l’autorizzazione al trattamento dei dati per ogni operatore e responsabile di sportello, atto d’impegno);
− chiusura degli sportelli inattivi;
− redazione della documentazione di sintesi (mappature, relazioni, focus con cadenza mensile) e della reportistica (compresi i file dedicati all’hub informativo Enm);
− monitoraggio e assistenza agli sportelli (novità, cambiamenti, flusso di lavoro, chiusure, ampliamenti);
− assistenza, informazione e formazione ad operatori e responsabili di sportello (assistenza a distanza e invio di materiale informativo - formativo);
− gestione e aggiornamento del database degli sportelli;
− modifica, integrazione e cancellazione dei dati degli sportelli nella pagina web Sportelli del sito dell’Ente;
− richiesta di compilazione e firma del modulo per il trattamento dei dati, colloquio e richiesta dei dati utili ad alcuni utenti che si informano presso lo sportello ubicato all’interno della sede Enm, con successiva registrazione dei dati anagrafici e lavorativi nella piattaforma online xxxxxxxxxxxxxxxx.xx (nell’area operatori di sportello);
− gestione e aggiornamento dell’archivio interno all’area sportelli e territorio (protocollo in entrata e in uscita, cartaceo e digitale);
− partecipazione alla pianificazione di eventi periodici a distanza o in presenza che l’area “sportelli e territorio” organizza per operatori e responsabili di sportello;
− richiesta periodica di aggiornamento dei dati presenti nella sezione sportelli della piattaforma online xxxxxxxxxxxxxxxx.xx e richiesta di produzione di nuove credenziali di accesso all’area operatori di sportello (esclusive per operatori e responsabili di sportelli accolti da P.A. che hanno aggiornato l’atto d’impegno) al tecnico informatico gestore della piattaforma anzidetta;
− aggiornamento periodico dei progetti attivi a livello nazionale e regionale, per la
pubblicazione nell’area operatori di sportello della piattaforma xxxxxxxxxxxxxxxx.xx;
− organizzazione e programmazione delle missioni per i sopralluoghi presso P.A. ed enti privati, volti a verificare i requisiti minimi necessari per l’apertura di uno sportello, e successive relazioni.
Al 31 dicembre 2020 gli sportelli territoriali di microcredito sono n.145, dislocati sull’intero territorio nazionale, presso Comuni (79), Camere di commercio (32), Centri per l’impiego (24), Università (5), Comunità montane (3) ed enti privati (2). Tale articolata struttura costituisce una rete di servizi informativi, di orientamento e di accompagnamento sullo strumento del microcredito di impresa e sugli incentivi per l’autoimpiego, rete che oggi più che mai promuove interessanti prospettive sui nuovi programmi ideati per sostenere un’economia sociale di mercato. Sono 227 gli operatori di sportello impegnati alla predetta data nelle relative attività di gestione e divulgazione.
Nell’esercizio in esame, l’Enm ha realizzato seminari, convegni e workshop, finalizzati, soprattutto, alla promozione del microcredito. Sebbene tale attività sia stata ridotta dalle restrizioni imposte dalla pandemia, si richiamano di seguito le seguenti principali iniziative del 2020:
− il convegno “Politiche per lo sviluppo in favore delle start-up delle piccole imprese e attività professionali”, Messina, 30 gennaio 2020;
− il convegno “il microcredito per l’housing”, Brindisi, 31 gennaio 2020;
− il convegno “microcredito come strumento di inclusione e sviluppo a sostegno del territorio: come favorire la microimprenditorialità nel settore rurale”, Frosinone, 29 febbraio 2020
− il convegno “Women Empowerment: gli strumenti della microfinanza a sostegno
dell’impresa femminile e del territorio”, Loreto, 11 settembre 2020;
− tavolo rotonda “Rete Microcredito per le PMI”, in modalità web-conference, 25 novembre 2020.
Alla data del 31 dicembre 2020, si descrivono di seguito i principali progetti attivi dell’Enm in ambito nazionale, sulla base di accordi siglati con Amministrazioni e Agenzie Pubbliche.
Progetto “F.A.S.I. Formazione, Auto-imprenditoria e Start-up per Immigrati regolari” (Ministero dell’Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza). Inizialmente prevista per le annualità 2018 – 2020, l’iniziativa è stata poi prorogata per il 2021.
Si riportano di seguito le principali informazioni al riguardo:
− Programma: PON Legalità FESR/FSE 2014-2020.
− Obiettivo: promuovere la realizzazione di percorsi formativi rivolti agli immigrati regolarmente presenti sul territorio delle Regioni meno sviluppate (inclusi i titolari di protezione internazionale), finalizzati a favorire lo sviluppo di percorsi di auto-imprenditoria e start-up di impresa, il conseguimento di una piena autonomia occupazionale e rispondere alle esigenze di integrazione socioeconomica. Per lo svolgimento dell’attività formativa sono valorizzati i cosiddetti “soggetti attuatori” selezionati e accreditati dall’Enm, i quali collaborano all’attuazione del progetto, utilizzando strumenti e modelli progettati ad hoc dall’Enm stesso.
− Risultati attesi: profilazione di circa n. 10.000 immigrati; realizzazione di strumenti di business intelligence; creazione di n. 50 modelli di business standardizzati e replicabili; formazione di n. 3.000 immigrati, di cui 2.500 richiedenti il “Pacchetto di accompagnamento all’autoimprenditorialità”, volto all’avvio di una attività d’impresa; formazione di n. 25 tutor; attività di animazione, sensibilizzazione e diffusione dei risultati.
Progetto "Rete Sportelli AMICI" (Ministero dell’interno, Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione).
− Programma: Fondo asilo, migrazione e integrazione 2014-2020, Obiettivo Specifico 2 Integrazione - Migrazione legale - Obiettivo nazionale ON 3 - Capacity building lett. j) Governance dei servizi, Capacity building 2018.
− Obiettivo: formazione, capacity building e riorganizzazione dei processi gestionali al fine di qualificare e potenziare l’offerta dei servizi pubblici di natura informativa e di orientamento erogati dai Centri provinciali istruzione adulti (Cpia), Comuni, ASL, CPI, CCIAA, dedicati ai cittadini dei Paesi terzi, regolarmente residenti sul territorio nazionale. Più in dettaglio, il progetto si pone l’obiettivo di qualificare ed arricchire la gamma di servizi pubblici, informativi e di primo orientamento, destinati ai cittadini di Paesi terzi, regolarmente residenti in Italia, su misure pubbliche di microcredito e microfinanza e servizi pubblici quali: servizi sociali di Comuni e ASL, lavorativi dei centri per l’Impiego, finanziari, imprenditoriali delle Camere di Commercio di formazione linguistica, culturale e socio-economica e dei CPIA (anche per l’esercizio della cittadinanza).
− Partenariato: Il progetto vede la partecipazione dell’Enm – capofila della proposta progettuale e di n.18 CPIA, formalmente aderenti al progetto in qualità di partner12
− Destinatari: l’azione di capacity building e di riorganizzazione dei processi gestionali si rivolge a operatori pubblici, referenti e responsabili della rete dell’Enm attivi e presenti presso Comuni, Centri per l’impiego, Camere di Commercio, ASL, nonché a docenti e altro personale in forza presso i 18 CPIA partner di progetto e presso gli altri CPIA dislocati sul territorio nazionale. In via indiretta, l’azione finanziata si rivolge, come detto, ai cittadini dei Paesi terzi regolarmente residenti sul territorio nazionale.
Progetto “Yes I Start Up” (Agenzia nazionale politiche attive per il lavoro – Xxxxx e Invitalia), avviato nel 2018, per una durata di due anni.
− Programma: PON SPAO 2014-2020.
− Obiettivo: promuovere e sostenere l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità dei giovani
c. d. “Not in Education, Employment or Training” (NEET) registrati al programma
“Garanzia giovani”, delle donne e dei disoccupati di lunga durata, attraverso un’attività
12 CPIA di Torino, Cagliari, Taranto, Pordenone, Siracusa, Pesaro, L’Aquila, Campobasso, Grosseto, Savona, Verona,
Perugia, Bologna, Brescia, Roma, Potenza, Caserta, Cosenza).
formativa, preparatoria e di accompagnamento, finalizzata anche alla presentazione della domanda di finanziamento sulla piattaforma Invitalia, per l’accesso alla misura
7.2 del PON IOG – Fondo SELFIEmployment. Il percorso formativo, volto ad acquisire le conoscenze di base per la creazione e la gestione di un’attività imprenditoriale, e in particolare per la corretta redazione del business plan è articolato in due fasi:
− moduli formazione di base, della durata complessiva di 60 ore, da erogarsi in aula e/o a distanza;
− modulo di accompagnamento e di assistenza tecnico specialistica, erogato in forma individuale o per piccoli gruppi, della durata di 20 ore.
È prevista un’azione preliminare di formazione avente l’obiettivo di uniformare l’intervento d’aula nei contenuti, assicurare adeguati standard di qualità e accrescere l’efficacia degli interventi erogati dai differenti attori sull’intero territorio nazionale.
Il progetto “Yes I Start Up” è stato declinato in due nuove ulteriori versioni, rispettivamente pensate per il contesto della Calabria (“Yes I Start Up – Calabria”) e per i professionisti autonomi residenti nella medesima Regione (“Yes I Start Up – Professioni Calabria”). Si riportano di seguito le principali informazioni relative ai due progetti:
Progetto “Yes I Start Up - Calabria” (2018-2020)
− Programma: PON IOG 2014-2020 - Misura 7.1 Regione Calabria.
− Obiettivo: permettere al giovane NEET di strutturare in maniera compiuta la propria idea di impresa, formalizzandola in un business plan, anche al fine della successiva presentazione della domanda di finanziamento sul portale Invitalia, per l’accesso alla misura 7.2. del PON IOG – Fondo SELFIEmployment. Sviluppato sulla base dell’esperienza in corso relativa al progetto “Yes I Start Up”, realizzato su scala nazionale in accordo istituzionale tra Enm e Anpal servizi S.p.A., l’intervento riprende con una focalizzazione regionale la metodologia già sperimentata ed è volto alla realizzazione di percorsi formativi mirati e di accompagnamento personalizzato, atti a fornire ai NEET della regione Calabria registrati al programma “Garanzia giovani” le competenze necessarie all’avvio e gestione dell’attività d’impresa.
Progetto “Yes I Start Up - Professioni Calabria” (2020 – 2022)
− Programma: PON IOG - Asse 1 bis - Misura 7.1 regione Calabria - “Attività di accompagnamento all’avvio di impresa e supporto allo start up di impresa”; realizzato in base all’accordo di collaborazione ex art. 15, legge 7 agosto 1990, n. 241. Obiettivo: realizzazione di percorsi formativi mirati e di accompagnamento personalizzato, atti a fornire ai professionisti con un’età inferiore ai 35 anni, della regione Calabria, le competenze necessarie all’avvio e gestione dell’attività d’impresa. Il fine è quello di permettere al giovane professionista di strutturare in maniera compiuta la propria idea di impresa formalizzandola in un business plan, anche al fine della successiva presentazione della domanda di finanziamento.
− Risultati attesi: il progetto, realizzato in partnership con l’Associazione degli enti previdenziali privati (Adepp) e in collaborazione con enti, associazioni, strutture formative ed altri organismi pubblici e/o privati, rappresentativi di realtà datoriali, sindacali ed ordini professionali, che si occupano di formazione, darà luogo a:
− un percorso formativo di base della durata di 60 ore;
− un percorso di accompagnamento e di assistenza tecnico-specialistica della durata di 20 ore.
Progetto “Trapani Micro Hub” (2020 – 2023) (Comune di Trapani).
− Programma: Piano triennale innovazione sociale - Fondo innovazione sociale.
− Obiettivo: il progetto, promosso da un partenariato con capofila il comune di Trapani, interviene sulle politiche di welfare e di job creation nell’area del Trapanese, individuando i bisogni dei giovani under 35 e dei migranti, realizzando azioni di financial education, accompagnamento all’autoimprenditorialità e attivando programmi di microcredito e iniziative di capacity building a favore degli operatori delle PA locali, del privato sociale e del comparto economico e creditizio.
− Attività’: si prevedono n. 3 linee d’intervento:
i. Studio di fattibilità - analisi dei bisogni e dei servizi territoriali e matching dei dati per una analisi comparata; censimento e profilazione di tutti i soggetti target.
ii. Sperimentazione - costituzione di un hub dei tutor del microcredito; realizzazione di un acceleratore di imprese presso tale hub; costituzione di una rete multistakeholder
e attivazione del programma di microcredito; implementazione degli strumenti informatici a supporto (due strumenti tra loro complementari: una piattaforma polifunzionale a supporto del Trapani Hub e una app su servizi sociali e finanziari del territorio); formazione del personale e costituzione dell’ufficio dell’osservazione; erogazione dei servizi di tutoraggio nei confronti di un campione di soggetti target; erogazione di microcrediti al portafoglio di clienti target del campione; implementazione della metodologia di valutazione d’impatto.
iii. Sistematizzazione; tale processo sarà finalizzato a garantire l’interoperabilità della soluzione e la facile replicabilità in altri contesti. Inoltre, tutti gli output realizzati nell’ambito del progetto saranno sviluppati e modellizzati secondo i principi del riuso previsti dal CAD, al fine di garantire una completa e autonoma trasferibilità e applicabilità delle soluzioni in altri contesti.
Progetto integrato per l’autoimprenditorialità - Prosecuzione e integrazione dell’intervento “SELFIEmployment – Strumenti di supporto per il potenziamento degli accessi al fondo” (2019-
2020):
− Programma: PON SPAO 2014-2020.
− Obiettivo: finanziare l’avvio di iniziative imprenditoriali promosse da giovani NEET, donne e disoccupati di lunga durata attraverso la concessione di prestiti a valere sul Fondo Selfiemployment. Il progetto, promosso da Xxxxx e gestito da Invitalia, con l’assistenza dell’Enm e sotto la supervisione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, prevede
n. 3 linee di azione:
i. Selfiemployment – Strumenti di supporto per il potenziamento degli accessi al Fondo - prosecuzione delle annualità 2019 e 2020;
ii. Yes I Start Up Donne e Disoccupati di lunga durata - accompagnamento all’iniziativa PON SPAO donne e disoccupati di lunga durata, attraverso l’organizzazione di percorsi di formazione e accompagnamento realizzati sul modello Yes I Start Up NEET;
iii. Azione integrata di comunicazione misure - finalizzata a promuovere le misure 7.1 e 7.2 del PON IOG e la nuova misura per donne e disoccupati del PON SPAO.
7. I RISULTATI CONTABILI DELLA GESTIONE
7.1 Il bilancio e il conto consuntivo
L’Ente ha redatto il bilancio per l’anno 2020, secondo i principi contenuti nel d.p.r. 27 febbraio 2003, n. 97.
Il bilancio di previsione per l’esercizio è stato deliberato dal Consiglio di amministrazione nella seduta dell’8 novembre 2019, con ritardo rispetto ai termini previsti dallo statuto.
Il bilancio consuntivo è stato deliberato dal Consiglio di amministrazione in data 24 maggio 2021; il parere del Collegio dei revisori era stato espresso in termini favorevoli nella seduta del 22 aprile 2021.
Le approvazioni da parte del Mef e del Ministero dello sviluppo economico (Mise) sono intervenute, rispettivamente, con note del 6 luglio e del 14 luglio 2021.
Nell'esercizio 2020, il bilancio dell’Ente registra un avanzo finanziario pari ad euro 23.198, un avanzo di amministrazione di euro 4.157.309, un avanzo economico di euro 17.844 e un patrimonio netto di euro 1.737.179.
L’origine di tale risultato è riconducibile essenzialmente alla riduzione di un milione di euro del contributo annuale erogato dallo Stato, passato da euro 2.200.000 nel 2019 (di cui euro 1.900.000 stanziati dalla legge di bilancio per l’esercizio 2019 ed euro 300.000, come contributo alla tenuta e all’aggiornamento dell’elenco obbligatorio nazionale degli operatori di microcredito, ai sensi della legge n. 225 del 2016) a euro 1.200.000 ( di cui 900.000 euro come contributo di funzionamento e 300.000 euro per il registro nazionale degli operatori di microcredito).
Da ciò avrebbe potuto discendere un oggettivo rischio per gli equilibri economici e finanziari futuri dell’Enm: il contributo dello Stato, infatti, costituisce la prevalente voce di entrata, destinata a fare fronte agli oneri di funzionamento e risulta, quindi, essenziale al fine di mantenere in attività la struttura e perseguire gli obiettivi che all’Ente stesso sono affidati. Le entrate provenienti dagli istituti di finanziamento, a titolo di contribuzioni per gli oneri sostenuti dall’Enm, vengono utilizzate per circa il 75 per cento per il pagamento dei tutor che operano nell’ambito dei finanziamenti di microcredito imprenditoriale. Il 25 per cento resta all’Ente, confluendo nel fondo unico di cui al comma 186, dell’art. 2 della legge n. 244 del 2007.
Peraltro, come risulta dai dati di bilancio 2021, la misura del predetto contributo è tornata sostanzialmente ai livelli precedenti (complessivi euro 2.000.000), garantendo quindi le risorse necessarie all’espletamento delle ordinarie attività dell’Ente.
Il bilancio, dunque, è costituito dal rendiconto finanziario gestionale, dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa in forma abbreviata; al rendiconto generale sono, inoltre, allegati la situazione amministrativa nonché le relazioni del Segretario generale e del Collegio dei revisori dei conti.
7.2 Il rendiconto finanziario
Nell’esercizio 2020, al netto delle partite di giro e delle contabilità speciali, le entrate complessivamente accertate sono pari a 19.083.311 euro, mentre il totale delle spese impegnate risulta pari a 19.060.113 euro, con un avanzo finanziario di competenza pari a 23.198 euro.
Tabella 10 – Rendiconto finanziario
ENTRATE | 2019 | 2020 | Var. % |
Entrate correnti | 13.235.137 | 19.033.311 | 43,8 |
Entrate in c/capitale | 50.000 | ||
Partite di giro e contabilità speciali | 5.088.008 | 8.425.235 | 65,6 |
Totale Entrate | 18.323.145 | 27.508.546 | 50,1 |
USCITE | |||
Spese correnti | 13.452.015 | 19.007.430 | 41,3 |
Spese in c/capitale | 6.486 | 52.683 | 712,3 |
Partite di giro e contabilità speciali | 5.088.008 | 8.425.235 | 65,6 |
Totale Uscite | 18.546.509 | 27.485.348 | 48,2 |
Avanzo/Disavanzo di competenza | -223.364 | 23.198 | 110,4 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati di consuntivo dell’Ente.
Le partite di giro pareggiano per l’importo di euro 8.425.235 e sono costituite da:
- ritenute previdenziali e assistenziali, per euro 53.114;
- ritenute erariali, per euro 334.930;
- anticipazioni all’economo cassiere, per euro 16.600;
- versamento sul c/c dedicato al “Fondo progetto Fse”, per euro 7.710.407.
7.3 Analisi delle entrate
Le entrate complessivamente accertate nell’esercizio in esame, comprensive delle partite di giro e delle contabilità speciali, ammontano ad euro 27.508.546 (a fronte di 18.323.145 euro del precedente esercizio).
Al 31 dicembre 2020, risultano complessivamente accertate entrate correnti per euro 19.033.311, facendo registrare un incremento di euro 5.798.174 rispetto al precedente esercizio (+43,8 per cento).
In merito, si segnala come, nel 2020, l’incidenza del contributo di funzionamento erogato dal Mise pari, a euro 1.200.000 (euro 2.200.000, nel 2019), rispetto al complesso delle entrate correnti accertate, si riduca al 6 per cento, a fronte del 17 per cento del precedente esercizio e del 33 per cento del 2018. Crescono significativamente le altre entrate (sia provenienti da fonti europee, sia da Regioni ed Enti locali o da privati) che nel 2020 equivalgono al 94 per cento del totale di parte corrente, a fronte dell’83 per cento del 2019 e del 67 per cento del 2018.
Nello specifico le entrate correnti sono costituite:
- dal contributo di funzionamento di euro 900.000, assegnato con la legge di bilancio 2019,
- dall’ulteriore contributo dello Stato di euro 300.000, di cui alla legge n. 225 del 2016, per l'istituzione del registro obbligatorio nazionale degli operatori di microcredito e il supporto nell'attuazione dei modelli operativi di monitoraggio in favore degli operatori iscritti nell' elenco
- da contributi da privati per euro 507.596,
- dai contributi dai privati ai sensi della legge n. 244 del 2007, comma 186 per euro 464.898,
- da enti locali per euro 25.500,
- dal progetto Yes I start Up Calabria per euro 2.000.000,
- dal progetto Yes I start Up Nazionale per euro 1.555.900,
- dal Progetto Yes I Start Up Professioni Calabria per euro 384.000
- dal progetto con il Comune di Roma per euro 3.000.000,
- dal progetto FASI per euro 5.842.105
- Selfiemployment 2 per euro 3.499.795,20,
- dal progetto Rete Sportello AMICI per euro 156.446,
- dalle entrate da rimborsi, che sono costituite principalmente dall'utilizzo fatto dai vari progetti del personale, dei locali in affitto e di beni e servizi acquistati dall'Ente, per euro 397.068.
Nell’esercizio 2020, si rilevano entrate in conto capitale pari a euro 50.000 che afferiscono alla costituzione del fondo di garanzia per il comune di Agira.
Di seguito si espone la tabella recante l’analisi in dettaglio delle entrate correnti, da dove si evidenzia la crescita del valore dei progetti nell’ultimo triennio 2018 - 2020:
25.000.000
20.000.000
15.000.000
10.000.000
5.000.000
2018
2019
2020
Tabella 11 - Analisi entrate correnti
0 | Trasferimento da Stato (contributo di funzionamento) | Contributo di regioni ed enti locali | Contributo da privati | Entrate da progetti attivi Enm |
2020 | 1.200.000 | 25.500 | 972.494 | 16.835.317 |
2019 | 3.171.363 | 56.000 | 1.054.300 | 5.417.544 |
2018 | 3.074.841 | 18.000 | 408.249 | 1.146.195 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati di consuntivo dell’Ente.
7.4 Analisi delle spese
Le uscite complessivamente registrate dall’Ente nell’esercizio 2020, al netto delle partite di giro, ammontano ad euro 19.060.113 (euro 13.458.501 nel 2019).
Nel 2020, l’aggregato delle spese correnti presenta impegni per euro 19.007.430, con un sostanziale incremento rispetto al precedente esercizio, in cui ammontava a euro 13.452.015. Tale rilevante crescita (pari in valore assoluto ad euro 5.555.415) è dovuta principalmente all’affidamento di ulteriori progetti finalizzati alle attività di microcredito. Nell’esercizio 2020 le uscite che afferiscono alla gestione dei progetti sono pari a euro 16.438.247 e rappresentano l’86,5 per cento del totale delle spese correnti.
Per ciascun progetto la rendicontazione è soggetta al controllo dell’amministrazione assegnataria. L’Ente accerta e impegna la stessa cifra e, pertanto non ricava utili, ma riceve solo rimborsi corrispondenti all’uso delle risorse proprie impiegate (personale, locali, strumenti informatici).
In riferimento specifico alle uscite correnti si evidenziano principalmente:
− le uscite per compensi e gettoni a favore dei componenti del Cda e del Collegio dei revisori e per le retribuzioni del vertice amministrativo dell’Ente che hanno comportato impegni pari complessivamente a euro 312.633 (euro 345.393 nel 2019);
− le uscite per i servizi di assistenza amministrativa, contabile, previdenziale e fiscale affidati ad una società esterna, per un ammontare pari a euro 9.211 (49.000 euro nel 2019).
− le uscite per servizi resi da terzi, la cui voci più significative hanno riguardato:
i. euro 603.838 per contratti di somministrazione lavoro (comprensivi degli oneri per i diritti corrisposti all’agenzia di lavoro interinale). Tale voce (pari a 789.500 euro nel 2019) presenta una diminuzione del 22 per cento rispetto all’esercizio precedente.
ii. euro 43.060. per servizi c.d. “fiduciari” (reception, servizio giornaliero di prima accoglienza, segreteria base e camminatori);
iii. euro 13.767 relativi al contratto del servizio di pulizia della sede;
− le uscite per “interventi di microfinanza”, pari ad euro 27.913 (euro 317.508 nel 2019), con un decremento di euro 289.595 rispetto al precedente esercizio;
− le uscite relative alla comunicazione integrata, per un importo complessivo di euro 26.277 (euro 135.325 nel 2019).
Nel comparto delle spese di parte corrente figurano anche “oneri tributari” per euro 37.584 (euro 37.584 nel 2019), nonché “uscite non classificabili in altre voci”, complessivamente pari ad euro 17.820. Tra queste ultime, si rinvengono gli impegni ed i pagamenti versati al bilancio dello Stato relativi alle riduzioni di spesa (in particolare riguardanti i compensi e i gettoni attribuiti agli organi) disposte dall’art. 6, c. 21 del decreto legge n. 78 del 2010 e dall’art. 1, c. 141-145 della legge 24 dicembre 2012, n. 228.
Nella tabella che segue sono riportate le spese in conto capitale, impegnate e pagate nel corso
dell’esercizio 2020, confrontate con quelle dell’annualità 2019.
Tabella 12 - Spese in conto capitale 2019-2020
Spese in conto capitale | 2019 | 2020 | ||||
(Titolo II) | Somme impegnate | Somme pagate in c/comp | Totale pagamenti | Somme impegnate | Somme pagate in c/comp | Totale pagamenti |
Licenze d’uso e programmi informatici | 3.279 | 3.279 | 3.279 | |||
Mobili, arredi e impianti di ufficio | 2.836 | 2.836 | 2.836 | |||
Impianti informatici e attrezzature | 370 | 370 | 370 | 2.683 | 2.683 | 2.683 |
Costituzione Fondo di garanzia | 50.000 | 50.000 | 50.000 | |||
TOTALE | 6.486 | 6.486 | 6.486 | 52.683 | 52.683 | 52.683 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati di consuntivo dell’Ente
7.5 La gestione dei residui
I residui iniziali, attivi e passivi iscritti in bilancio 2020, sono pari rispettivamente ad euro
12.973.499 ed euro 12.296.492; a fine anno, risultano ancora da riscuotere residui attivi per euro 7.849.756, mentre rimangono da pagare residui passivi per euro 6.908.839.
A tali importi vanno aggiunti i residui originati dalla gestione di competenza: pertanto, al termine dell’esercizio 2020, risultano iscritti residui attivi per euro 20.921.014 e residui passivi per euro 22.197.926.
Si rileva come l’ammontare complessivo dei residui riguardi principalmente i progetti di microcredito assegnati all’Ente e le convenzioni stipulate dall’Ente stesso con gli istituti bancari, per le attività di tutoraggio e monitoraggio correlate ai finanziamenti di microcredito.
Tabella 13 - Gestione dei residui
Descrizione | 2019 | 2020 |
Residui attivi all'1/1 | 6.484.200 | 12.973.499 |
Rimasti da riscuotere al termine dell'esercizio finanziario | 3.764.085 | 7.849.756 |
Residui attivi di nuova formazione | 9.209.414 | 13.071.258 |
TOTALE AL 31/00 | 00.000.000 | 00.000.000 |
Residui passivi all'1/1 (-) | 6.800.648 | 12.296.492 |
Rimasti da pagare al termine dell'esercizio finanziario | 4.219.023 | 6.908.839 |
Residui passivi di nuova formazione (+) | 8.077.469 | 15.289.087 |
TOTALE AL 31/00 | 00.000.000 | 00.000.000 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati di consuntivo dell’Ente
La crescita dei residui, come specificato nella nota integrativa al bilancio 2020, è attribuibile alla gestione dei progetti europei affidati all’Ente; infatti, il pagamento dei fornitori e del personale applicato ai predetti progetti è subordinato alla rendicontazione e all’erogazione da parte delle Amministrazioni assegnatarie del contributo per lo svolgimento dell’attività. Tali contributi vengono erogati con notevole ritardo rispetto alla durata progettuale; ciò determina ritardi nei pagamenti, e conseguentemente la formazione sia di residui attivi che passivi nel bilancio dell’Ente.
Analogo effetto è dato dalle convenzioni stipulate dall’Ente con gli istituti bancari, per le attività di tutoraggio e monitoraggio relativi ai finanziamenti di microcredito; in particolare l’erogazione di tali contributi avviene nell’anno successivo a quello di competenza.
Dal 2018, l’Ente gestisce la contabilità dei progetti all’interno del bilancio dell’Ente, mentre, precedentemente, le spese relative venivano rendicontate con bilancio a sé stante.
7.6 La situazione amministrativa
Nella seguente tabella è riportato il prospetto con il dettaglio delle voci che concorrono alla
determinazione dell’avanzo di amministrazione dell’Ente.
Tabella 14 - Situazione amministrativa 2019-2020
(valori in euro)
2019 | 2020 | ||||
Consistenza della cassa all'inizio dell'esercizio (1/1) | 4.675.749 | 3.457.104 | |||
Riscossioni | in c/competenza | 9.113.731 | 11.832.020 | 14.437.288 | 19.561.031 |
in c/residui | 2.718.289 | 5.123.743 | |||
Pagamenti | in c/competenza | 10.469.039 | 13.050.665 | 12.196.261 | 17.583.914 |
in c/residui | 2.581.626 | 5.387.653 | |||
Consistenza della cassa alla fine dell'esercizio (31/12) | 3.457.104 | 5.434.221 | |||
Residui attivi | |||||
degli esercizi precedenti | 3.764.085 | 12.973.499 | 7.849.755 | 20.921.014 | |
dell'esercizio | 9.209.414 | 13.071.258 | |||
Residui passivi | |||||
degli esercizi precedenti | 4.219.023 | 12.296.492 | 6.908.839 | 22.197.926 | |
dell'esercizio | 8.077.469 | 15.289.087 | |||
Avanzo di amministrazione alla fine dell’esercizio | 4.134.111 | 4.157.309 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati di consuntivo dell’Ente
Il saldo di cassa al 31 dicembre 2020 è pari ad euro 5.434.221; aggiungendo la somma dei residui attivi dell’esercizio 2020 (pari ad euro 20.921.014) e sottraendo quella dei residui passivi (euro 22.197.926), si ottiene, a fine esercizio, un avanzo di amministrazione di euro 4.157.309.
Poiché tale avanzo risulta vincolato per un importo di euro 850.000, pertinente alla costituzione dei fondi di garanzia, la quota disponibile al 31 dicembre 2020 è pari ad euro 3.307.309.
Tabella 15 – Articolazione dell’avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2020
(valori in euro)
2020 | |
Avanzo di amministrazione alla fine dell’esercizio | 4.157.309 |
Fondo Garanzia per il progetto donna | 30.000 |
Fondo Garanzia per il progetto X.Xxxxxxxxx | 80.000 |
Istituzione elenco operatori Microcredito | 300.000 |
Fondo Garanzia per il progetto Xxxxxxxx Xxxxxxxxx | 120.000 |
Fondo Garanzia per il progetto Xxxxxx Xxxxx | 120.000 |
Fondo Garanzia per il progetto Microcredito sociale | 200.000 |
Totale Avanzo Indisponibile | 850.000 |
Avanzo di amministrazione disponibile alla fine dell’esercizio | 3.307.309 |
7.7 Contenimento della spesa pubblica e riduzione di spese per i consumi intermedi
Nella relazione al bilancio 2020, il Collegio dei revisori ha dichiarato che l’Ente ha rispettato le
singole norme di contenimento della spesa previste dalla vigente normativa:
- ha ridotto del 10 per cento il compenso e i gettoni spettanti agli organi ed ha versato al bilancio dello Stato l'importo di euro 17.820 con mandato n. 598 del 26 giugno 2020;
- per quanto riguarda infine la spesa per consumi intermedi si rimanda alla tabella seguente da dove si evince che l'Ente ha ridotto la spesa per i consumi intermedi, rispettando la previsione di cui art.1, commi da 590 a 598, della legge di bilancio per il 2020 (legge 27 dicembre 2019, n. 160), come precisata nella circolare Mef - Rgs n.11 del 9 aprile 2021.
Tabella 16 - Spesa per consumi intermedi
Voci | 2016 | 2017 | 2018 | Media | 2020 |
Coll. Coord. E continuative | - | 363.582 | 380.000 | 247.861 | - |
Col I. Occasionali | 12.200 | 13.594 | 11.567 | 12.454 | 14.327 |
Acq. libri e riviste | 996 | 637 | 872 | 588 | 588 |
Materiale di consumo (cancelleria) | 16.934 | 17.462 | 25.000 | 15.031 | 6.488 |
Fitto di locali ed oneri accessori | 41.379 | 148.774 | 202.954 | 131.035 | 166.431 |
Manut. E riparazioni impianti | 3.963 | 42.899 | 5.706 | 17.522 | 1.667 |
Spese postali e bancarie | 1.952 | 1.892 | 1.990 | 1.945 | 3.000 |
Spese di trasporto | - | 1.708 | - | 569 | 221 |
Spese di | 7.912 | 7.928 | 8.000 | 7.947 | 7.176 |
rappresentanza | |||||
Utenze telefoniche | 23.736 | 36.791 | 42.667 | 34.398 | 25.000 |
Oneri vari di funzionamento | 5.997 | 9.779 | 1.996 | 5.924 | 490 |
Spese gestione automezzi | 14.845 | 14.894 | 14.908 | 14.883 | 14.350 |
Servizi di pulizia | 12.344 | 20.427 | 13.586 | 15.452 | 13.767 |
Xxxxxx xxx xxxxxxxxxxxxxx | - | - | - | - | 0.000 |
Xxxxxx programma informatico contabile | - | - | 10.774 | 3.591 | 11.707 |
Servizi informatici | 28.000 | 51.978 | 19.991 | 33.323 | 19.595 |
Spese per organizzazione convegni | 17.941 | 16.357 | 33.056 | 22.452 | - |
Spese per corsi sul microcredito | - | - | - | - | - |
Servizi fiduciari | - | - | 43.061 | ||
Indennità missione e trasferta personale | 34.834 | 34.822 | 9.443 | ||
utilizzo uffici arredati con servizi | 40.992 | 40.992 | 40.992 | ||
TOTALE | 264.024 | 748.701 | 773.067 | 640.788 | 388.234 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati di consuntivo dell’Ente
Relativamente alla locazione di beni immobili deve inoltre essere considerato che l'Ente ospita nelle proprie sedi i collaboratori addetti ai Progetti europei assegnati all'Ente stesso, in relazione ai quali ha ricevuto la somma di euro 97.377,68, a titolo di rimborso.
7.8 Il conto economico
I dati contabili che hanno concorso alla determinazione del risultato a chiusura dell’esercizio
sono riportati nella tabella che segue.
Tabella 17 - Conto economico
2019 | 2020 | Var. % | |
A) VALORE DELLA PRODUZIONE | |||
- Proventi e corrispettivi per la produzione delle prestazioni e/o servizi | 2.200.000 | 1.200.000 | -45,4 |
- Diritti e proventi da terzi | 353.313 | 861.968 | 143,9 |
-Proventi per Progetti finanziati da terzi | 10.681.824 | 16.971.344 | 58,8 |
Totale valore della produzione (A) | 13.235.137 | 19.033.312 | 43,8 |
B) COSTI DELLA PRODUZIONE | |||
- Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 24.826 | 15.619 | -37,1 |
- Per servizi | 1.163.640 | 812.682 | -30,2 |
Personale | 45.124 | 54.677 | 21,1 |
- Oneri per collaborazioni autonome, occasionali e stagisti | 63.984 | 23.538 | -63,2 |
- Oneri per collaborazioni coordinate e continuative personale in comando (compresi oneri previdenziali) | 86.659 | 90.678 | 4,6 |
- Oneri per organi istituzionali (compresi segretario e vicesegretario generale) | 345.393 | 312.633 | -9,4 |
- Ammortamenti e -svalutazioni | 11.099 | 8.037 | -27,5 |
- Oneri tributari | 37.584 | 32.353 | -13,9 |
- Oneri diversi di gestione | 11.686.630 | 17.665.250 | 51,1 |
Totale costi della produzione (B) | 13.464.939 | 19.015.467 | 41,2 |
DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A – B) | -229.802 | 17.845 | 107,7 |
Totale gestione straordinaria | |||
RISULTATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO | -229.802 | 17.845 | 107,7 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati dell’Ente
Dalla differenza tra il valore della produzione (euro 19.033.312) e i relativi costi (euro 19.015.467), il risultato economico dell’esercizio risulta positivo per euro 17.845, diversamente dall’anno precedente in cui il corrispondente saldo era negativo per euro 229.802.
Nonostante la riduzione del contributo di funzionamento da parte del Mise di cui si è detto, nel 2020 il valore della produzione cresce di euro 5.780.175 (43 per cento). Si registra, in particolare, l’incremento dei proventi per progetti finanziati da terzi e contributi ricevuti da privati, da Regioni ed Enti locali, per un importo complessivo di euro 17.833.312 (euro
11.035.137 nel 2019).
Peraltro, anche i costi della produzione registrano una significativa crescita (41 per cento) rispetto all’esercizio 2019, in considerevole aumento (51 per cento) sono in particolare i costi correlati ai progetti affidati all’Ente e registrati nell’aggregato generico “oneri diversi di gestione”, mentre si riducono sia i costi per servizi, pari ad euro 812.682 (euro 1.163.640 nel 2019), sia gli acquisti di “materie prime sussidiarie e di consumo”, il cui valore è pari a euro 15.619, rispetto ad euro 24.826 nel 2019.
A differenza dell’esercizio precedente, l’incremento dei ricavi di produzione, dovuto principalmente ai progetti di microcredito e microfinanza affidati all’Ente (+43,8 per cento), ha compensato i maggiori costi sostenuti (+41,2 per cento).
L’Ente ha recepito le disposizioni di cui all’art. 6 del d. lgs. 18 agosto 2015, n. 13, sopprimendo le componenti economiche straordinarie e allocando gli importi nella voce “oneri diversi di gestione”. Tuttavia, si rileva come, sia per la gestione finanziaria che per la gestione economico-patrimoniale, nella nota integrativa non viene dato conto con adeguato dettaglio delle voci interessate da tale operazione. L’Ente è invitato, pertanto, per il futuro a dettagliare analiticamente tutte le poste di bilancio, soprattutto quelle che per la contabilità economica hanno caratteristiche di aggregato generico e residuale.
7.9 Lo stato patrimoniale
Nella tabella che segue si riportano, in sintesi, le risultanze dello stato patrimoniale approvato
dall’Ente per l’esercizio considerato, poste a raffronto con quelle dell’esercizio precedente.
Tabella 18 – Sintesi dello stato patrimoniale
(valori in euro)
Descrizione | 2019 | 2020 |
TOTALE ATTIVITA' | 16.458.929 | 26.378.207 |
TOTALE PASSIVITA' | 14.739.593 | 24.641.027 |
PATRIMONIO NETTO | 1.719.335 | 1.737.179 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati dell’Ente
Alla chiusura dell’esercizio 2020, l’Ente espone un patrimonio netto di euro 1.737.179 che registra un incremento di euro 17.845 rispetto al 2019, pari al risultato d’esercizio (positivo) esposto nel conto economico.
Quanto alle attività (pari, complessivamente a 26.378.207), i valori riportati nella situazione
patrimoniale dell’Ente sono:
- euro 3.840, relativi a immobilizzazioni immateriali (licenze d’uso);
- euro 13.086, al netto degli ammortamenti, relativi a immobilizzazioni materiali;
- euro 5.434.221, relativi al fondo di cassa;
- euro 6.048, relativi a depositi cauzionali attivi;
- euro 20.921.012, relativi a crediti.
Le passività sono rappresentate dai debiti di funzionamento per complessivi 24.641.027 euro di cui:
- euro 20.298.783, relativi a debiti verso fornitori di servizi. Di essi, i principali riguardano progetti europei affidati all’Ente, i debiti verso i tutor e quelli per la realizzazione di corsi di formazione e dell’applicativo per il registro operatori di microcredito;
- euro 2.443.101 debiti di finanziamento relativi ai saldi bancari dei due progetti europei in essere dal 2018, non contabilizzati nel rendiconto finanziario 2018 per il cambio della gestione contabile dell’Ente.
Si riporta, infine, la tabella elaborata dall’Ente in cui sono indicate, per l’esercizio in esame, le voci dell’attivo, del passivo e del netto patrimoniale, confrontate con i due precedenti esercizi.
Tabella 19 - Stato patrimoniale
(valori in euro)
ATTIVITA' | 2019 | 2020 | Var. % |
Immobilizzazioni | |||
Immobilizzazioni immateriali | 5.661 | 3.840 | -32,17 |
Immobilizzazioni materiali | 16.618 | 13.086 | -21,25 |
Immobilizzazioni finanziarie | |||
Totale immobilizzazioni | 22.279 | 16.926 | -24,03 |
Attivo circolante | |||
Rimanenze | |||
Crediti vs. Stato | |||
Fondo cassa | 3.457.104 | 5.434.221 | 57,19 |
Depositi cauzionali attivi | 6.048 | 6.048 | 0 |
Crediti da partite di giro e contabilità speciale | 772.894 | 814.001 | 5,32 |
Crediti vs. altri | 12.200.604 | 20.107.011 | 64,8 |
Totale attivo circolante | 16.436.650 | 26.361.281 | 60,38 |
Ratei e Risconti attivi | - | ||
TOTALE ATTIVO | 16.458.929 | 26.378.207 | 60,27 |
Conti d’ordine | - | ||
PASSIVITA’ | |||
Patrimonio netto | |||
Avanzo/Disavanzo economico ess. Precedenti | 1.949.138 | 1.719.335 | -11,8 |
Avanzo/Disavanzo economico dell’esercizio | -229.803 | 17.844 | 107,7 |
TOTALE PATRIMONIO NETTO | 1.719.335 | 1.737.179 | 1,04 |
Debiti: | |||
Debiti di finanziamento | 2.443.101 | 2.443.101 | 0 |
Debiti di funzionamento | 12.296.492 | 22.197.926 | 80,5 |
Trattamento fine rapporto di lavoro | - | ||
Ratei e Risconti passivi | - | ||
TOTALE PASSIVO | 14.739.593 | 24.641.027 | 67,18 |
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 16.458.928 | 26.378.206 | 60,27 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Enm
8. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
L’Ente nazionale per il microcredito, già Comitato nazionale italiano permanente per il microcredito, istituito con il decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 2, convertito dalla legge 11 marzo 2006, n. 81, è stato costituito in ente pubblico non economico con la legge 12 luglio 2011, n. 106 di conversione, con modificazioni, del decreto legge 13 maggio 2011, n. 70.
L’Enm è dotato di autonomia amministrativa, organizzativa, patrimoniale, contabile e finanziaria ed è assoggettato alla vigilanza del Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze.
La predetta legge n. 106 del 2011 assegna all’Enm la funzione di coordinatore nazionale - con compiti di promozione, indirizzo, agevolazione, valutazione e monitoraggio- degli strumenti micro-finanziari promossi dall’Unione europea nonché delle attività micro-finanziarie realizzate a valere su fondi dell’Unione stessa.
È in facoltà dell’Enm, inoltre, stipulare “convenzioni con enti pubblici, enti privati e istituzioni, nazionali ed europee, per l'incremento delle risorse del Fondo [di garanzia a favore delle piccole e medie imprese] dedicate al microcredito per le microimprese o per l'istituzione di fondi di riserva separati presso il medesimo Fondo”.
Con deliberazione del 25 ottobre 2018, sono state approvate significative modifiche allo statuto, che, tra l’altro, hanno ridefinito gli obiettivi perseguiti dall’Ente, come previsti all’art. 1. Sono rimaste sostanzialmente immutate, invece, attribuzioni e competenze del Presidente e degli organi statutari (Consiglio di amministrazione, Consiglio Nazionale, Collegio dei revisori dei conti).
Un particolare rilievo rivestono le problematiche relative al personale e, con esse alla gestione complessiva dell’Ente; in particolare, non può non essere oggetto di rilievo la consolidata tendenza da parte dell’Enm a ricorrere sistematicamente a personale con rapporti di lavoro non stabili. A fronte di due soli dipendenti con contratto a tempo indeterminato, si rilevano infatti, n. 14 unità di personale assunte a tempo determinato con contratti di somministrazione. Il costo complessivo è pari a euro 757.323, somma nella quale sono computati gli oneri per i diritti spettanti all’agenzia di lavoro interinale (euro 68.802).
Ad avviso di questa Corte, la mancata definizione di una struttura organica costituisce un vulnus rispetto al conseguimento dell’obiettivo della piena operatività dell’Ente, rendendo indispensabile, pertanto, già nel breve, l’attivazione di apposite procedure assunzionali.
In questa ottica, il completamento dell’organico a suo tempo previsto è l’obiettivo immediato da perseguire, nella prospettiva di portare nell’ambito dell’amministrazione le funzioni essenziali rispetto ai compiti affidati all’Ente stesso che attualmente sono svolte da personale con contratto di lavoro interinale o affidate all’esterno mediante contratti di outsourcing.
Peraltro, l’Ente appare recentemente essersi orientato nel senso auspicato: infatti, con delibera in data 1° aprile 2021, il Cda ha adottato il piano triennale di fabbisogno di personale. Tale piano prevede l’assunzione di 14 unità a tempo indeterminato, per le varie aree operative e qualifiche. In relazione a ciò, nel piano stesso si afferma che “al fine di superare l’attuale fase di precariato contraddistinta dal ricorso a personale con contratto di somministrazione di lavoro interinale ed al fine di valorizzare le professionalità acquisite da tale personale nel tempo, l’Ente potrà bandire procedure concorsuali riservate in misura non superiore al cinquanta per cento dei posti disponibili secondo i requisiti previsti dal comma 2, art. 20 d.lgs.
n. 75/2017. Il relativo onere a carico del bilancio dell’Enm è quantificato in euro 698.000”.
Il bilancio consuntivo riferito all’esercizio 2020 è stato redatto dall’Ente secondo i criteri previsti dal d.p.r. n. 97 del 2003: l’Ente stesso è invitato, per il futuro a dettagliare analiticamente tutte le poste di bilancio, soprattutto quelle che per la contabilità economica hanno caratteristiche di aggregato generico e residuale.
Si richiamano le risultanze più significative della gestione dell’anno in esame:
- l’esercizio ha registrato un lieve avanzo finanziario di competenza, pari ad euro 23.198, mentre nel 2019 era stato conseguito un disavanzo di euro 223.364.
- si evidenzia la riduzione di un milione del contributo annuale erogato dallo Stato, sceso da euro 2.200.000, nel 2019, a euro 1.200.000, nel 2020;
- le entrate correnti accertate dall’Ente registrano un incremento del 43,8 per cento rispetto al 2019, essendo pari ad euro 19.033.311. Si segnala, in merito, che l’incidenza rispetto al complesso delle entrate correnti del contributo di funzionamento erogato dal Mise, si è ridotta al 6 per cento, a fronte del 17 per cento del precedente esercizio e del 33 per cento del 2018. Crescono, corrispondentemente le altre entrate (sia provenienti da fonti europee, sia da Regioni ed Enti locali o da privati);
- le uscite correnti impegnate nel 2019 ammontano ad euro 19.007.430; quelle in conto
capitale nell’esercizio sono pari ad euro 52.683;
- le partite di giro pareggiano per l’importo di euro 8.425.235;
- l’avanzo di amministrazione, pari ad euro 4.157.309, risulta vincolato per un importo di euro 850.000; ne risultano disponibilità libere pari ad euro 3.307.309;
- il valore della produzione, pari euro 19.033.312, cresce di euro 5.798.175 (43,8 per cento), a seguito dei proventi per progetti finanziati da terzi e contributi ricevuti da privati, da Regioni ed Enti locali, per un importo complessivo di euro 17.833.312, (euro 11.035.137 nel 2019). I corrispondenti costi della produzione, pari ad euro 19.015.467, registrano un incremento del 41,2 per cento rispetto al precedente esercizio. Da ciò consegue che il risultato economico del 2020, a differenza dell’anno precedente (euro -229.802), si attesta su un valore positivo pari ad euro 17.845;
- cresce l’ammontare complessivo dei residui al 31 dicembre 2020: i residui passivi ammontano ad euro 22.197.926, quelli attivi ad euro 20.921.014. Tale tendenza è, almeno in parte, riconducibile alla natura pluriennale dei progetti affidati all’Ente;
- la situazione patrimoniale evidenzia, al 31 dicembre 2020, attività per euro 26.378.207 e passività per euro 24.641.027. Il patrimonio netto, pari ad euro 1.737.179, si incrementa dell’1,04 per cento rispetto al precedente esercizio;
- il valore dell’attività contrattuale si è ridotto del 15 per cento rispetto all’esercizio
precedente;
- i finanziamenti erogati risultano in significativo decremento, tanto nel numero (n.560 a fronte dei n.1.348 del 2019) quanto nell’ammontare (euro 14.186.598 a fronte di euro
32.647.151 del 2019). La rilevata contrazione dei finanziamenti di microcredito nel corso dell’anno 2020 è dovuta principalmente alla minore mobilità causata dalla pandemia da Covid-19.
CORTE DEI CONTI – SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI