Accordo di programma per l’adozione e l’attuazione del Piano di Zona per il sistema integrato di interventi e servizi sociali 2021/2023 dell’Ambito zonale n. 3 Brescia Est.
Accordo di programma per l’adozione e l’attuazione del Piano di Zona per il sistema integrato di interventi e servizi sociali 2021/2023 dell’Ambito zonale n. 3 Brescia Est.
Richiamati:
• l'articolo 34 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
• l’art. 19 della legge 8 novembre 2000, n. 328;
• l’ art. 18 della legge regionale n. 3 del 12 marzo 2008;
• art. 6 cm 6 lett. F LR 33/2009 (TU delle leggi regionali in materia di sanità) e s.m.i. per la Cabina di Regia;
• L.R 23/2015;
• DGR XI/4111 del 21 dicembre 2020;
• DGR XI/4563 del 19 aprile 2021;
• DGR XI/5557 del 23/11/2021.
Premesso che:
• i Comuni di Azzano Mella, Borgosatollo, Botticino, Capriano Del Colle, Castenedolo, Flero, Mazzano, Montirone, Nuvolento, Nuvolera, Poncarale, Rezzato, San Zeno Naviglio, costituenti l’Ambito Distrettuale n. 3 Brescia est, come indicato nel POAS di ATS Brescia, hanno sottoscritto l’accordo di programma in data 14 giugno 2018 per il triennio 2018/2020, ad oggi prorogato fino all’adozione del nuovo Piano di Zona in corso di definizione, così come previsto dalla legge 328/2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, dalla legge regionale
n. 3 del 12 marzo 2008 “Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario” e dalla Legge Regionale n. 23/2015 “Evoluzione del sistema sociosanitario lombardo: modifiche al Titolo I e al Titolo II della legge regionale 30 dicembre 2009, n. 33 (Testo Unico delle leggi regionali in materia di sanità);
• la gestione del Piano di Zona è avvenuta attraverso l’Assemblea dei Sindaci (o loro delegati) dei Comuni aderenti all’accordo;
• nel corso dei trienni trascorsi, i rappresentanti delle Amministrazioni Comunali hanno valutato in più occasioni che la maggiore interazione tra i diversi soggetti operanti sul territorio in ambito socio-assistenziale e socio-sanitario, nel rispetto dei ruoli e delle specifiche funzioni, è stata ed è garanzia di maggiore tutela delle persone, in particolare di quelle più deboli.
• muovendo da questi intenti e sulla scorta dell’esperienza pregressa, nonché delle indicazioni regionali (in particolare le determinazioni in merito al percorso di definizione delle linee di indirizzo per la programmazione sociale territoriale - triennio 2021-2023 del 21 dicembre 2020 le “Linee di indirizzo per la programmazione Sociale Territoriale 2021-2023” di cui alla X.X.X. XX/00000 del 19 aprile 2021 e delle circolari della Regione Lombardia, Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale n. 34 del 29.7.2005 e n. 48 del 27.10.2005), i Sindaci dei tredici Comuni ricompresi nell’Ambito Distrettuale n. 3 Brescia est (Azzano Mella, Borgosatollo, Botticino, Capriano Del Colle, Castenedolo, Flero, Mazzano, Montirone, Nuvolento, Nuvolera, Poncarale, Rezzato, San Zeno Naviglio) ritengono indispensabile coordinare gli interventi e le azioni in ambito socio- assistenziale adottando, attraverso il presente Accordo di Programma, il Piano di Zona riferito al triennio 2021/2023;
• il nuovo Piano di Zona tiene conto dell’analisi della realtà sociale e dei servizi del territorio, condotta sia attraverso la rilevazione di dati riferiti alla popolazione e alle caratteristiche del territorio, sia attraverso il confronto con i vari soggetti del terzo settore operanti a vario titolo sul territorio dell’Ambito e che ha l’obiettivo, oltre che di fornire una sintesi della realtà sociale dell’Ambito, di rappresentare la direzione di sviluppo degli interventi e servizi sociali, assumendo valenza di strumento per la programmazione e la gestione dei servizi sociali nel territorio di riferimento;
• l’adozione del Piano di Zona, così come previsto dalla normativa vigente (art. 19, 2° comma della legge 328/2000 e art. 18, comma 7 della L.R. 3/2008) avviene nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge, attraverso la sottoscrizione del presente Accordo di Programma, che costituisce lo strumento tecnico-giuridico per dare attuazione al Piano di Zona, così come disciplinato dal Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali – Decreto Legislativo 267/2000, art. 34;
• l'art. 34 - quarto comma, del Decreto Legislativo n. 267/2000, prevede che l'Accordo di Programma consista nell'unanime consenso di tutti i Sindaci delle amministrazioni interessate dallo stesso;
• attraverso l’accordo di programma i Comuni sottoscrittori si dotano della configurazione necessaria e sufficiente per la gestione delle funzioni di loro competenza definite nel Piano di Zona approvato con il medesimo strumento;
TUTTO CIO’ PREMESSO
TRA
Tra i sottoscritti:
− Signor XXXXXXX XXXXXX nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune di Azzano Mella;
− Signor XXXXXXX XXXXXXX nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune di Borgosatollo;
− Signora QUECCHIA XXXXXXXXXXXX nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune di Botticino;
− Signor XXXX XXXXXXX nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune di Capriano del Colle;
− Signor XXXXXXXXX XXXXXXXXX nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune di Castenedolo;
− Signor XXXXXXX XXXXXX nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune di Flero;
− Signor XXXXX XXXXX nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune di Mazzano;
− Signor XXXXXXXX XXXXXXX nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune di Montirone;
− Signor XXXXXXX XXXXXXXX nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune di Nuvolento;
− Signor XXXXXXX XXXXXX nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune di Nuvolera;
− Signor XXXXXXXX XXXXXXX nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune di Poncarale;
− Signor XXXXXXX XXXXXXXX nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune di Rezzato;
− Signor XXXXXXXX XXXXX nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune di X. Xxxx Xxxxxxxx;
appartenenti all’Ambito Distrettuale n. 3 Brescia est del territorio dell’Agenzia di Tutela della Salute – ATS di Brescia
E
− Dr. XXXXX XXXXXXX XXXX - Direttore Generale dell’ ATS di Brescia;
E
− Dr. XXXXXXXX XXXXXXX - Direttore Generale dell’ ASST Spedali Civili di Brescia;
si conviene e si stipula quanto segue:
Articolo 1
Le premesse sono parte integrante e sostanziale del presente Accordo di Programma.
Articolo 2 – Oggetto dell’Accordo di Programma
Oggetto dell’Accordo di Programma è l’approvazione e l’adozione del Piano di Zona (di seguito anche denominato PdZ) per la realizzazione degli interventi e dei Servizi Sociali nel territorio dell’Ambito Distrettuale n. 3 Brescia est nell’arco del triennio 2021 – 2023, il cui testo allegato costituisce parte integrante e sostanziale del presente accordo (all. A).
La disciplina degli aspetti organizzativi inerenti la gestione dei relativi servizi e interventi è rinviata alla sottoscrizione di appositi accordi/protocolli/regolamenti o convenzioni, anche ai sensi dell’art. 30 del D.Lgs 18/8/2000 n. 267.
Il Piano di Zona, che costituisce lo strumento per la programmazione sociale del territorio, condiviso dagli enti sottoscrittori del presente Accordo, pur rilevando e tenendo conto delle peculiarità e delle differenze presenti nell'Ambito Distrettuale n. 3 Brescia est, si pone l’obiettivo di costruire un sistema locale dei servizi coerente con la normativa vigente e con gli indirizzi espressi dalle amministrazioni comunali.
Il suddetto Piano prevede la sperimentazione di strategie per migliorare l'organizzazione delle risorse disponibili nella comunità locale e rispondere ai bisogni dei cittadini, tenendo conto delle relazioni, dello spazio e dei tempi di vita delle persone e delle famiglie.
Lo stesso, in linea con quanto previsto dalla DGR 4111/2020 e dalla DGR 4563/2021, sopra richiamate, rappresenta anche lo strumento per coordinare la programmazione sociale con gli strumenti di programmazione esistenti e con le altre iniziative di promozione degli interventi della rete sociale, per ottimizzare le politiche sociali del territorio (piani locali integrati di promozione della salute, piani di governo del territorio, piani territoriali degli orari e dei servizi, piani territoriali per l’occupazione, reti territoriali di conciliazione).
Il Piano di Zona, infine, rappresenta efficace azione di governance, intesa come sistema di governo allargato per intraprendere azioni e politiche appropriate in contesti dinamici e soggettivamente complessi.
Articolo 3 – Finalità e obiettivi del Piano di Zona.
Le finalità generali del Piano di Zona 2021-2023 sono:
• promuovere azioni nella direzione di assicurare a tutti i cittadini residenti nel territorio dell’Ambito Distrettuale n. 3 Brescia est livelli omogenei ed adeguati di assistenza e pari opportunità nell'accesso ai servizi, promuovendo la “centralità della persona e la sua responsabilità” per favorire il benessere della persona e delle famiglie e la prevenzione del disagio e la qualità della vita nelle comunità locali;
• promuovere forme di gestione associata dei servizi socio-assistenziali di Ambito e una gestione unitaria del sistema locale degli interventi e servizi sociali, attraverso la condivisione di un sistema di regole comuni per l’organizzazione, la gestione e l’accesso ai servizi;
• realizzare un sistema integrato di servizi socio-assistenziali e socio-sanitari tra Comuni, Ambito Distrettuale, ATS, ASST;
• promuovere e incentivare il coinvolgimento dei soggetti territoriali, attraverso processi partecipati;
• attribuire ai soggetti firmatari del presente Accordo - e in particolare ai Comuni - la responsabilità dell’attuazione delle politiche sociali, secondo le specifiche competenze;
• lavorare per garantire una programmazione coordinata di tutti gli interventi, assicurandone la continuità, l’omogeneità e l’equità.
Alla luce delle finalità di cui sopra, valutati i risultati raggiunti con i precedenti Piani di Zona e tenuto conto dell’analisi dei bisogni, della conoscenza delle risorse del territorio e delle indicazioni emerse dai vari incontri con gli stakeholders, incontri attraverso i quali si esprime la progettazione partecipata, gli obiettivi strategici e specifici dell’Accordo sono definiti nell’allegato Piano di Zona 2021-2023 e di seguito riassunti:
• realizzare interventi e servizi integrati e sostenibili tra i Comuni dell’Ambito;
• sostenere l’attività del servizio sociale di base e del segretariato sociale, anche organizzato in forma associata, facilitando l’informazione e l’orientamento dei cittadini;
• incrementare il coinvolgimento della comunità locale nella programmazione sociale, promuovendo la responsabilità sociale di tutti gli attori nella definizione delle priorità e delle risposte ai bisogni locali;
• perseguire gli obiettivi e i percorsi di integrazione sociosanitaria condivisi con ATS e ASST
• sviluppare sperimentazioni diffuse e articolate al fine di costruire risposte innovative ai bisogni sociali.
Articolo 4 – Soggetti sottoscrittori e impegni degli stessi.
L’accordo di programma viene sottoscritto:
1. dai Sindaci dei Comuni di Azzano Mella, Borgosatollo, Botticino, Capriano Del Colle, Castenedolo, Flero, Mazzano, Montirone, Nuvolento, Nuvolera, Poncarale, Rezzato, San Zeno Naviglio, costituenti l’Ambito Distrettuale n. 3 Brescia est;
2. dal Direttore dell’ATS di Brescia.
3. dal Direttore ASST Spedali Civili di Brescia
I Sindaci dei Comuni sottoscrittori (o loro delegati), riuniti nell’Assemblea Distrettuale dei Sindaci, costituiscono l’organo politico di cui al successivo art. 11 per la gestione del Piano di Zona.
Attraverso l’Accordo di Programma le diverse Amministrazioni firmatarie dello stesso si impegnano a coordinare i rispettivi interventi per il raggiungimento degli obiettivi comuni, determinando il ruolo e gli impegni di ogni soggetto, i sistemi di regolazione interna delle relazioni reciproche, i tempi, i finanziamenti e gli adempimenti necessari alla realizzazione degli obiettivi.
Gli stessi si impegnano inoltre a:
• realizzare gli interventi previsti e programmati nel Piano di Zona nei territori di rispettiva competenza, nel rispetto dei criteri e delle modalità definite dal Piano stesso;
• garantire la partecipazione dei propri rappresentanti, politici e tecnici, agli organismi di rappresentanza previsti dal Piano di Zona (Assemblea dei Sindaci dell’ Ambito Distrettuale, Ufficio di Piano, gruppi/tavoli di lavoro, ecc.);
• partecipare alla messa in rete dei propri servizi, alla preparazione e attuazione dei Regolamenti comuni, Protocolli d’intesa e Progetti che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci dell’ Ambito Distrettuale e/o dai tavoli programmatori zonali, garantendo ove necessario, una rapida approvazione dei vari documenti dal parte dei rispettivi consigli comunali e/o giunte comunali;
• compartecipare finanziariamente alla realizzazione dei vari servizi/interventi/progetti, secondo criteri e modalità che verranno definite dall’Assemblea dei Sindaci dell’ Ambito Distrettuale. Qualora un Comune decida di non realizzare uno o più tra gli interventi/servizi/Progetti approvati (o di non partecipare alla realizzazione degli stessi), lo stesso non potrà utilizzare le quote di F.N.P.S. o di fondi regionali a qualsiasi titolo assegnati all’Ambito Distrettuale, che rimarranno a disposizione dei restanti Comuni dell’Ambito Distrettuale, secondo quanto indicato nella circolare regionale n. 34 del 29 luglio 2005 ;
• ad assicurare l’attività amministrativa-contabile di gestione dei progetti finanziati con le risorse dell’Ambito, nonché l’attività di rendicontazione e monitoraggio della spesa sostenuta, nei termini definiti dalla Regione Lombardia.
L’ATS di Brescia si impegna a:
• sostenere l’intesa con i Comuni dell’Ambito a tutela dei diritti di salute della popolazione, ai sensi dell’art. 19 cm. 1 L. 328/2000;
• assicurare la coerenza nel tempo tra gli obiettivi regionali e gli obiettivi della programmazione locale, a verificare la conformità delle azioni del Piano di Zona con gli indirizzi e gli obiettivi della programmazione regionale, in particolare tramite il coordinamento della Cabina di Regia attivata ai sensi dell’art. 6 cm 6 lett. F) LR 33/2009 (s.m.i.);
• cooperare ad attuare gli obiettivi discendenti dal presente accordo, per la parte di competenza, con particolare riguardo a quelli inerenti all’integrazione sociosanitaria;
• predisporre gli atti necessari allo stanziamento e al monitoraggio/controllo dell’utilizzo delle risorse del Fondo Sociale Regionale, del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, del Fondo Non Autosufficienze, e delle altre eventuali risorse economico-finanziarie provenienti dalla Regione inerenti e collegate alla programmazione socio assistenziale dell’Ambito; oltreché le funzioni di vigilanza sulle unità d’offerta socioassistenziali;
• esercitare dette funzioni di monitoraggio/controllo con particolare attenzione al ritorno informativo con l’obiettivo dell’analisi territoriale, ove possibile con opportuni confronti tra i diversi Ambiti territoriali;
• favorire iniziative di formazione e di aggiornamento degli operatori finalizzate a realizzare progetti di
• sviluppo dei servizi sociali e sociosanitari.
L’ASST Spedali Civili di Brescia si impegna a:
• favorire l’integrazione delle funzioni sanitarie e sociosanitarie con le funzioni sociali di competenza delle autonomie locali in raccordo con la Conferenza dei Sindaci e l’Assemblea di ambito territoriale;
• cooperare ad attuare gli obiettivi discendenti dal presente accordo, per la parte di competenza, con particolare riguardo a quelli inerenti all’integrazione sociosanitaria e socioassistenziale;
• erogare le prestazioni sanitarie, sociosanitarie del proprio polo territoriale, ed in particolare la valutazione multidimensionale nelle aree dei minori, della non autosufficienza e della cronicità, in integrazione con quelle sociali territoriali e domiciliari in base a livelli di intensità di cura in una logica di sistema e di integrazione delle funzioni e delle risorse, con modalità di presa in carico, in particolare per persone in condizione di cronicità e di fragilità;
• promuovere le attività di prevenzione e promozione della salute per quanto di competenza;
• partecipare all’Ufficio di Piano ovvero a tavoli di lavoro per le materie di interesse, secondo modalità convenute tra le parti.
Inoltre in coerenza con il testo unico delle Leggi regionali in materia di sanità, recentemente modificato, operano i seguenti organismi sovrazonali:
- CONFERENZA DEI SINDACI e CONSIGLIO DI RAPPRESENTANZA
La Conferenza dei Sindaci, che esercita le funzioni di cui all’art. 20 LR 33/2009 e s.m.i., è composta dai Sindaci dei Comuni compresi nel territorio della ASST e per l’esercizio delle
sue funzioni si avvale del Consiglio di rappresentanza dei Sindaci eletto dalla Conferenza stessa.
- COLLEGIO DEI SINDACI
Il Collegio dei Sindaci i cui componenti sono individuati dalle Conferenze dei Sindaci secondo regolamento regionale, è deputato alla formulazione di proposte e all’espressione di pareri alla ATS per l’integrazione delle reti sanitaria e socio-sanitaria anche attraverso i Piani di Zona e partecipa alla cabina di regia di cui all’art. 6, comma 6, lettera f).
- CABINA DI REGIA
La Cabina di Regia, la cui composizione è determinata con provvedimento del Direttore Generale di ATS e caratterizzata dalla presenza dei rappresentanti dei Comuni, dell’ATS e delle ASST, favorisce l’attuazione delle linee guida per la programmazione sociale territoriale, promuove strumenti di monitoraggio che riguardano gli interventi e la spesa sociale e sanitaria e garantisce la continuità, l’unitarietà degli interventi e dei percorsi di presa in carico delle famiglie e dei suoi componenti con fragilità.
Infine il COORDINAMENTO DEGLI UFFICI DI PIANO in continuità con i Piani di Zona delle annualità precedenti, è un organismo composto dai referenti di tutti gli Ambiti dell’ATS di Brescia. È un organismo di supporto e decisione tecnica nei confronti della Cabina di Regia e del Collegio dei Sindaci, e può essere integrato dai referenti tecnici di ATS ed ASST, per le materie di competenza.
Articolo 5 – Ente capofila
L’Azienda Speciale Consortile per i Servizi alla Persona, costituita dai succitati Comuni ed entrata in vigore in data 5 settembre 2006, con il fine di provvedere all’esercizio di funzioni socio assistenziali, socio sanitarie integrate e più in generale alla gestione integrata di servizi alla persona, viene identificata come Ente Capofila.
Alla stessa sono attribuite le competenze amministrative e contabili per l’attuazione del presente accordo e, in virtù di tale mandato, si riconosce l’Azienda Speciale Consortile quale Ente a cui l’ATS, la Regione Lombardia, la Provincia di Brescia e i singoli Comuni erogheranno le risorse che concorrono alla copertura dei costi connessi all’attuazione del Piano di Zona.
L’Azienda Speciale Consortile per i servizi alla Persona si impegna a:
• svolgere le funzioni di ente gestore, coordinando le iniziative previste dalle azioni d’intervento e garantendo il supporto organizzativo necessario per quanto attiene ai servizi generali di segreteria;
• verificare la realizzazione dei progetti, in coerenza con le finalità e gli obiettivi prefissati. Verrà coinvolta, per validare le scelte relative all’esecuzione dei progetti, l’Assemblea dei Sindaci dell’ Ambito Distrettuale;
• assicurare lo svolgimento delle procedure tecniche, amministrative e contabili per la realizzazione dei progetti esecutivi di sua competenza;
• assolvere all’attività di debito informativo prevista dalle indicazioni normative;
• gestire con provvedimenti assunti dal Consiglio di Amministrazione, dal Presidente e dal Direttore, ai sensi dello Statuto e dei Regolamenti dell’Azienda Speciale Consortile per i servizi alla Persona, le diverse azioni previste dal Piano di Zona per il sistema integrato di interventi e servizi sociali 2021/2023;
• assolvere all’attività informativa nei confronti dei Comuni dell’Ambito e della Regione.
Articolo 6 – Soggetti aderenti e impegni degli stessi
Al fine di valorizzare e coinvolgere i soggetti del Terzo settore e gli altri soggetti istituzionali e non, presenti ed operanti sul territorio comunale, interessati alla costruzione e organizzazione della rete dei servizi sociali, si prevede, sin d’ora, la loro adesione all’Accordo di Programma, in qualità di soggetti che aderiscono agli obiettivi del Piano di Zona.
Tale adesione comporta l’impegno a concorrere alla realizzazione degli obiettivi del Piano di Zona, anche attraverso l’apporto di specifiche risorse aggiuntive (economiche, professionali, di volontariato, strutturali, strumentali, ecc.).
I soggetti aderenti al Piano saranno prioritariamente coinvolti, a livello di Ambito, nella progettazione dei servizi e degli interventi sociali, nonché nell’individuazione di criteri di valutazione e verifica degli obiettivi.
Coerentemente con quanto previsto dalla D.G.R. IX/1353 del 25 febbraio 2011 “Linee Guida per la semplificazione amministrativa e la valorizzazione degli enti del terzo settore nell’ambito dei servizi alla persona e della comunità” e con DGR 28 dicembre 2011 n. 12884 “Indicazioni in ordine alla procedura di co-progettazione fra comune e soggetti del terzo settore per attività e interventi innovativi e sperimentali nel settore dei servizi sociali”, nonché degli artt. 55 e 56 del D. Lgs 117/2017, con successivi specifici atti verranno individuate e definite le modalità di rapporto con i diversi soggetti del terzo settore rispetto, per esempio, all’attività di co- progettazione, alla sperimentazione di nuovi servizi (prevedendo del caso anche la partecipazione economica di tali soggetti), e alla sperimentazione di nuove modalità gestionali. I soggetti aderenti all’accordo saranno tenuti ad esprimere propri rappresentanti che potranno partecipare ai gruppi/tavoli di lavoro, con l’obiettivo di favorire al massimo il livello di partecipazione nelle varie fasi di organizzazione del sistema dei servizi.
I soggetti aderenti al presente Accordo di Programma si impegnano a rispettare gli obblighi assunti con l’adesione a detto Accordo, nessuno escluso ed eccettuato, in forza della dichiarazione di volontà di aderire e concorrere alla realizzazione degli obiettivi previsti dal Piano di Zona.
Articolo 7 – Durata
Il presente Accordo di Programma, con il quale viene adottato/approvato il Piano di Zona, ha durata triennale con decorrenza dal 1 gennaio 2022, data prevista dai Sindaci dei Comuni di Azzano Mella, Borgosatollo, Botticino, Capriano del Colle, Castenedolo, Flero, Mazzano, Montirone, Nuvolento, Nuvolera, Poncarale, Rezzato, San Zeno Naviglio, associati nell’Ambito Distrettuale n. 3 Brescia est e scadenza il 31 dicembre 2023.
A norma di quanto disposto dall’art. 34, 4 comma, del decreto Legislativo 267/2000 lo stesso dovrà essere pubblicato sul BURL.
In applicazione di quanto indicato dalla circolare regionale n. 34/2005, l’avvio effettivo del Piano di Zona decorre dal momento della sottoscrizione dell’Accordo di Programma con il quale viene adottato, Accordo che costituisce lo strumento che dota di legittimità giuridica il Piano di Zona. La realizzazione delle azioni programmate nel Piano dovrà in ogni caso concludersi entro il 31 dicembre 2023, salvo diversa data indicata da Regione Lombardia anche in relazione ai tempi di predisposizione del nuovo Piano di Zona.
Articolo 8 – Quadro delle risorse umane, finanziarie e strumentali impiegate
La realizzazione del Piano di Zona, che qui si intende integralmente richiamato e approvato in ogni sua parte, è supportata dalle seguenti fonti di finanziamento, gestite in modo associato dall’Ambito Distrettuale:
• le risorse autonome che ciascun Comune dell’Ambito distrettuale destina ai servizi ed interventi da gestire in forma associata;
• le risorse del Fondo Sociale Regionale destinate al cofinanziamento delle unità di offerta afferenti alle aree minori, disabili, anziani ed integrazione lavorativa;
• le risorse, a carattere aggiuntivo, del Fondo Nazionale Politiche Sociali destinate al sostegno delle azioni di programmazione e coordinamento svolte dagli Uffici di Piano, nonché dei costi derivanti dalla gestione in forma associata di servizi/interventi/progetti;
• le risorse del Fondo per la non Autosufficienza, del cosiddetto “Dopo di noi” del “Reddito di autonomia”, nella misura in cui verrà eventualmente assegnato dai diversi livelli di governo;
• le risorse a sostegno dei Progetti di Vita Indipendente;
• le risorse a sostegno dei progetti rivolti ai care leavers;
• eventuali risorse regionali o private, finalizzate a sostenere sperimentazioni o progettazioni realizzate a livello associato (Conciliazione Famiglia/Lavoro, gestione reti territoriali anti- violenza, progetti di contrasto al Gioco d’azzardo patologico, ecc.);
• le risorse assegnate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, inerenti la realizzazione e lo sviluppo del Reddito di cittadinanza per Inclusione o altre risorse analoghe o aventi le medesime finalità/obiettivi;
• eventuali altre risorse (compartecipazione dei cittadini al costo dei servizi, finanziamenti privati, ecc.).
Il piano di finanziamento degli obiettivi attuabili nei singoli anni di validità del Piano di Zona in base alle risorse disponibili risulterà descritto nel bilancio annuale di Ambito.
Gli enti sottoscrittori prendono atto che, in applicazione del principio di sussidiarietà, le risorse del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali e le risorse del Fondo Sociale Regionale rivestono carattere aggiuntivo e non sostitutivo delle risorse autonome comunali. Pertanto la Regione si riserva la facoltà di verificare la coerenza della destinazione delle stesse rispetto alle proprie Linee di indirizzo, sia da un punto di vista programmatorio che di utilizzo.
L’ente capofila provvede alla redazione di tutti gli atti amministrativi, finanziari e contabili relativi al presente Accordo di Programma, assumendone le responsabilità correlate.
Articolo 9 – Servizi associati.
I Comuni sottoscrittori dell’Accordo di Programma si impegnano a gestire in forma associata i seguenti interventi/servizi/Progetti:
1. Ufficio di Piano per tutta la durata del presente Piano di Zona;
2. Servizio Tutela minori sottoposti a provvedimenti dell'Autorità Giudiziaria per tutta la durata del presente Piano di Zona;
3. Servizio inserimento lavorativo e politiche attive del lavoro;
4. Servizio affidi;
5. Servizio di telesoccorso;
6. Servizio di assistenza all’integrazione scolastica degli alunni disabili;
7. Servizio di assistenza domiciliare per anziani e disabili;
8. Servizio per minori e famiglie;
9. Coordinamento Protezione giuridica e Nucleo Valutazione Handicap;
10. Servizio inclusione sociale, destinato in particolare all’attivazione di progetti per i cittadini percettori di sostegno al reddito;
11. Servizio segretariato sociale per attività associate e supporto agli interventi di inclusione sociale;
12. Servizi abitativi pubblici e sociali;
13. Accreditamento strutture, servizi e interventi per tutta la durata del presente Piano di Zona oltre ad altri, riferiti a specifici servizi e/o attività e/o Progetti, che verranno definiti nel periodo di vigenza del Piano di Zona 2021 – 2023;
14. Coordinamento degli interventi di carattere sosciosanitario afferenti alle aree tematiche: contrasto alla violenza di genere, conciliazione tempi lavoro/famiglia, contrasto al gioco d’azzardo patologico.
La regolazione di eventuali ulteriori servizi/interventi/progetti, quali il servizio sociale professionale, sarà oggetto di apposito accordo/protocollo/regolamento, che dovrà essere approvato dall’Assemblea dei Sindaci e, a seguire, eventualmente mediante apposito contratto di servizio.
Articolo 10 – Modalità di verifica e valutazione.
La valutazione e verifica dell’Accordo di Programma è attribuita:
• dal punto di vista politico all’Assemblea dei Sindaci dell’ Ambito Distrettuale, sulla base delle relazioni prodotte dall’Ufficio di Piano e/o dai tavoli tecnici e/o gruppi di lavoro e
verterà principalmente sull’andamento complessivo del Piano di Zona, sul raggiungimento degli obiettivi previsti e in generale sulle attività associate;
• dal punto di vista tecnico, all’Ufficio di Piano che al termine di ogni annualità, sentiti i soggetti coinvolti a vario titolo nella realizzazione del Piano di Zona, relazionerà in merito all’andamento dei vari servizi/interventi/Progetti, anche dal punto di vista economico degli stessi.
Nel corso della durata dell’Accordo di Programma sono previsti momenti di verifica e valutazione congiunti tra soggetti sottoscrittori e soggetti aderenti all’Accordo.
Articolo 11 – La governance del Piano di Zona.
Nell’ottica di una modalità di gestione associata del Piano di Zona, si individuano i seguenti livelli organizzativi e gestionali:
• livello di indirizzo e decisione politica (Assemblea dei Sindaci dell’ Ambito Distrettuale);
• livello di proposta, progettazione, gestione e realizzazione (Ufficio di Piano);
• livello di progettazione e proposta (Ufficio di Piano, tavoli tecnici, gruppi di lavoro, ecc).
11.1 Organo politico
L’organo politico del Piano di Zona è l’Assemblea dei Sindaci dell’ Ambito Distrettuale n. 3 Brescia est (anche definita Assemblea dei Sindaci), secondo quanto indicato dai vari provvedimenti regionali.
All’Assemblea dei Sindaci competono in ogni caso le seguenti funzioni:
• approvazione del Piano di Zona e dei suoi eventuali aggiornamenti;
• approvazione dei piani operativi annuali, degli interventi e dei progetti specifici;
• verifica annuale dello stato di raggiungimento degli obiettivi del Piano;
• aggiornamento delle priorità annuali, in coerenza con la programmazione triennale e con le risorse finanziarie assegnate;
• approvazione annuale dei piani economici-finanziari di preventivo e dei rendiconti di consuntivo dell’Ambito Distrettuale;
• approvazione dei criteri e dei regolamenti che disciplinano gli interventi sociali a livello di ambito;
• definizione degli indirizzi generali organizzativi e gestionali relativi ai diversi interventi e/o progetti condivisi tra i comuni;
• approvazione dei dati relativi alle rendicontazioni richieste dalla Regione per la trasmissione all’ATS ai fini dell’assolvimento dei debiti informativi richiesti in relazione alle varie scadenze e adempimenti.
L’Assemblea dei Sindaci si riunisce presso la sede dell’Azienda Speciale Consortile a Castenedolo, quale ente capofila.
11.2 Organo tecnico.
La struttura tecnica per l’attuazione del Piano di Zona è costituita da:
11.2.1. Ufficio di Piano
In applicazione di quanto disposto dalla Circolare Regionale n. 34/2005 e dalle “Linee di indirizzo” di cui alla D.G.R.XI/ 4563 del 19 aprile 2021, gli enti sottoscrittori prevedono l’organizzazione dell’Ufficio di Piano, che ha sede presso l’Ente capofila, quale soggetto di supporto alla programmazione, responsabile delle funzioni tecniche, amministrative e della valutazione degli interventi per il raggiungimento degli obiettivi del Piano di Zona.
L’Ufficio di Piano sarà così articolato:
• Ufficio tecnico, costituito dal Responsabile e dal Coordinatore dell’Ufficio di Piano, dai responsabili dell’area sociale e/o assistenti sociali dei Comuni aderenti all’Accordo e con compiti di:
a. supportare il Tavolo Politico in tutte le fasi del processo programmatorio e di valutazione;
b. attuare gli indirizzi e le scelte del livello politico;
c. coordinare la partecipazione dei soggetti sottoscrittori e aderenti all’Accordo di Programma.
• Ufficio operativo, costituito da personale amministrativo e sociale opportunamente assunto dall’Ente capofila, con compiti di:
a. gestire gli atti e i processi conseguenti all’approvazione del Piano di Zona;
b. realizzare concretamente, attraverso l’istruttoria dei vari procedimenti amministrativi, le scelte e gli indirizzi dell’Ufficio di piano e del Tavolo Politico;
c. organizzare l’attuazione del Piano di Zona;
d. gestire le risorse;
e. svolgere, ove richiesto, una funzione di studio, elaborazione ed istruttoria propedeutica all’assunzione dei vari atti.
E’ prevista la figura del Responsabile dell’Ufficio di Piano, individuato nella figura del Direttore dell’Azienda Speciale Consortile, che rappresenta l’Ufficio di Piano nei rapporti con l’esterno.
Il Direttore ha altresì la facoltà di delega della gestione operative del Piano di Zona al Coordinatore.
L’Ufficio di Piano risponde, nei confronti dell’Assemblea dei Sindaci, dell’ATS e della Regione, della correttezza, attendibilità e puntualità degli adempimenti previsti rispetto ai debiti informativi regionali.
Articolo 12 – Controversie
Ai sensi dell’art. 34, comma 2 del D. Lgs. 267/2000, la risoluzione di eventuali controversie che possono sorgere tra i Comuni, in caso di applicazione controversa e difforme o in caso di difforme e contrastante interpretazione del presente Accordo, deve essere ricercata prioritariamente in via bonaria.
Qualora non si addivenisse alla risoluzione di cui al primo comma, le controversie sono affidate ad un collegio arbitrale composto da tre arbitri, di cui due nominati dalle parti e un terzo di comune accordo.
La pronuncia del collegio è definitiva e inappellabile.
Articolo 13 – Modifiche
Eventuali modifiche del Piano di Zona sono possibili, purché concordate dai soggetti sottoscrittori del presente Accordo.
Articolo 14 - Pubblicazione
L’Ente Capofila si impegna a pubblicare sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia il Decreto Sindacale di approvazione del presente Accordo di Programma.
Articolo 15 – Disposizioni finali
Per quanto non previsto dal presente accordo, si rinvia alla vigente disciplina generale dell’Accordo di Programma, di cui all’art. 34 del D.Lgs. 267/2000 e successive modifiche e integrazioni
Xxxxx, approvato e sottoscritto.
SOGGETTI SOTTOSCRITTORI
Il Direttore Generale dell’ATS di Brescia Xxxxx Xxxxxxx Xxxx Il Direttore di ASST spedali Civili di Brescia Xxxxxxxx Xxxxxxx Il sindaco del Comune di Azzano Xxxxx Xxxxxxx Xxxxxx |
Il Sindaco del Comune di Borgosatollo Xxxxxxx Xxxxxxx |
Xx Sindaco del Comune di Botticino Quecchia Gianbattista |
Il Sindaco del Comune di Capriano del Colle Xxxx Xxxxxxx |
Il Sindaco del Comune di Catenedolo Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx |
Xx Sindaco del Comune di Flero Xxxxxxx Xxxxxx |
Il Sindaco del Comune di Mazzano Xxxxx Xxxxx |
Il Sindaco del Comune di Montirone Xxxxxxxx Xxxxxxx |
Xx Sindaco del Comune di Nuvolento Xxxxxxx Xxxxxxxx |
Il Sindaco del Comune di Nuvolera Xxxxxxx Xxxxxx |
Il Sindaco del Comune di Poncarale Xxxxxxxx Xxxxxxx |
Xx Sindaco del Comune di Rezzato Xxxxxxx Xxxxxxxx Il Sindaco del Comune di San Zeno Naviglio Xxxxxxxx Xxxxx |