RELAZIONE SULLA SOLVIBILITA’ E CONDIZIONE FINANZIARIA
RELAZIONE SULLA SOLVIBILITA’ E CONDIZIONE FINANZIARIA
Cargeas Assicurazioni S.p.A.
31 dicembre 2018
CONTENUTI
Introduzione 3
Summary 4
A.Attività e Risultati 8
A.1 Attività di sottoscrizione 8
A.2 Risultati di sottoscrizione 12
A.3 Risultati di investimento 19
A.4 Risultati di altre attività 20
A.5 Altre informazioni 21
B. Il Sistema di Governance 22
B.1 Informazioni generali sul sistema di governance 22
B.2 Requisiti di competenza e onorabilità 25
B.3 Sistema di gestione dei rischi, compresa la valutazione interna
del rischio di solvibilità 26
B.4 Sistema di controllo interno 30
B.5 Funzione di Audit Interno 34
B.6 Funzione attuariale 35
B.7 Esternalizzazione 36
B.8 Altre informazioni 37
C. Il Profilo di Xxxxxxx 00
X.0 Xxxxxxx di sottoscrizione 39
X.0 Xxxxxxx xx xxxxxxx 00
X.0 Xxxxxxx di credito 42
X.0 Xxxxxxx xx xxxxxxxxx 00
X.0 Xxxxxxx operativo 42
C.6 Altri rischi sostanziali 43
C.7 Altre informazioni 44
D. Valutazione ai fini di solvibilità 45
D.1 Attività 45
D.2 Riserve tecniche 51
D.3 Altre passività 57
D.4 Metodi alternativi di valutazione 68
D.5 Altre informazioni 68
E. Gestione del Capitale 70
E.1 Fondi propri 70
E.2 Requisito patrimoniale di solvibilità e requisito patrimoniale minimo 74
E.3 Utilizzo del sottomodulo del rischio azionario basato sulla durata nel calcolo del requisito patrimoniale di solvibilità 76
E.4 Differenza tra la formula standard e il modello interno utilizzato 76
E.5 Inosservanza del requisito patrimoniale minimo e inosservanza
del requisito patrimoniale di solvibilità 77
E.6 Altre informazioni 78
ANNEX 79
INTRODUZIONE
Il presente documento è stato redatto da Cargeas Assicurazioni S.p.A. in ottemperanza ai requisiti richiesti dalla normativa vigente Solvency II e precisamente:
⮚ Direttiva 2009/138/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2009 in materia di accesso ed esercizio delle attività di assicurazione e di riassicurazione (Solvibilità II).
⮚ Codice delle Assicurazioni Private - Decreto Legislativo 7 settembre 2005, n. 209.
⮚ Regolamento delegato (UE) 2015/35 della Commissione, del 10 ottobre 2014, che integra la direttiva 2009/138/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio in materia di accesso ed esercizio delle attività di assicurazione e riassicurazione (Solvibilità II).
⮚ Regolamento IVASS n. 33 del 6 dicembre 2016 Regolamento concernente l’informativa al pubblico e all’IVASS di cui al TITOLO III (Esercizio dell’attività assicurativa) e in particolare al CAPO IVter (Informativa e processo di controllo prudenziale), Articoli 47-quater, 47-octies, 47-novies, 47-decies, 190, 191, 216- octies, 216-novies del Decreto Legislativo 7 settembre 2005, n. 209 – CODICE DELLE ASSICURAZIONI PRIVATE – Modificato dal Decreto Legislativo 12 maggio 2015, n. 74 – conseguente all’implementazione nazionale delle linee guida EIOPA in materia di Public Disclosure e Supervisory Reporting.
Nella presente relazione sono riportate le seguenti informazioni:
⮚ Attività e Risultati dell’esercizio corrente
⮚ Sistema di Governance
⮚ Profilo di Rischio
⮚ Valutazione delle Attività e delle Passività ai fini Solvency II
⮚ Capital Management
Ove richiesto, i contenuti sono riferiti alle disclosures quantitative (c.d. QRT’s) al 31 dicembre 2018, definite secondo i parametri EIOPA attualmente in vigore.
SUMMARY
Posizione dell'impresa nella struttura giuridica del Gruppo
A far data 28 dicembre 2017, BNP Paribas Cardif S.A. con sede legale a Parigi, detiene il 100% delle azioni nel Capitale Sociale di Cargeas Assicurazioni S.p.A.) avendo acquisito da Ageas Insurance International N.V (controllante) il 50% + 1 azione del pacchetto azionario.
ATTIVITA’ E RISULTATI
Alla fine dell'esercizio 2018, Cargeas Assicurazioni S.p.A. ha conseguito un utile netto pari a 35,7 milioni di Euro (52,2 milioni di Euro al lordo delle imposte), in aumento del 4,1% rispetto all'utile conseguito nell’esercizio precedente, pari a 34,3 milioni di Euro (50,0 milioni di Euro prima delle imposte).
La raccolta premi è pari a 223,4 milioni di Euro, in aumento del 3,4% rispetto all'esercizio precedente (216,0 milioni di Euro).
Il risultato ante imposte è stato determinato dall’incremento del risultato tecnico conservato, compensato dal peggioramento del risultato finanziario complessivo e dalla variazione delle altre componenti non tecniche e straordinarie
Il risultato tecnico conservato ha beneficiato del decremento della sinistrosità corrente, giustificato da risparmi ottenuti sulla liquidazione dei sinistri di esercizi precedenti pari a 38,9 milioni di Euro al netto della riassicurazione passiva (41,7 milioni di Euro nel precedente esercizio).
Le spese di gestione, al lordo della riassicurazione passiva, hanno subito un incremento di 8,1 milioni di Euro (71,2 milioni di Euro dell’esercizio 2017 a 79,3 milioni di Euro a fine esercizio 2018) dovuto a spese commerciali e spese generali sostenute per investimenti dedicati al miglioramento dell’efficienza della Compagnia
I proventi finanziari, al netto dei relativi oneri, ammontano a 10,6 milioni di Euro (15,1 milioni di Euro dell’esercizio 2017) in decremento per effetto di rettifiche di valore operate sul portafoglio circolante della Compagnia.
Non sono state rilevate rettifiche di valore sul portafoglio “Durevole”
SISTEMA DI GOVERNANCE
Il sistema di Governance è in linea con quanto previsto dalla normativa ed adeguato alle dimensioni ed alla complessità della società, con competenze ben distribuite.
Il Consiglio di Amministrazione, ai sensi del Regolamento 2015/35/UE, incorpora nella propria struttura organizzativa le funzioni fondamentali di controllo interno (i.e. funzione
di Revisione interna, funzione di Risk Management, funzione Attuariale e funzione di Compliance) ed i relativi rapporti gerarchici, in modo da garantire che ogni funzione sia immune da influenze che potrebbero compromettere la capacità di svolgere i propri compiti in modo obbiettivo, corretto ed indipendente.
Il Consiglio di Amministrazione garantisce alle funzioni di controllo la necessaria indipendenza ed un adeguato numero di risorse al fine di raggiungere l’obiettivo.
SISTEMA DI GESTIONE DEI RISCHI
La Strategia di Rischio di Cargeas Assicurazioni S.p.A. prevede il continuo miglioramento del Framework di Risk Appetite al fine di rispecchiare adeguatamente il reale profilo di rischio della Compagnia, e la definizione di “Investment and Insurance limits” in linea con la tolleranza al rischio fissata dal Consiglio di Amministrazione.
Il calcolo del Requisito Patrimoniale di Solvibilità è calcolato con frequenza trimestrale, come previsto dalla normativa. Con la medesima frequenza l’Organo Amministrativo prende visione dei risultati.
L’impresa si è dotata di un sistema dei controlli interni, proporzionato alla natura, alla portata e alla complessità dei rischi aziendali, attuali e prospettici, inerenti all’attività dell’impresa.
Il sistema dei controlli interni è costituito dall’insieme dei processi richiesti dal Consiglio di Amministrazione e realizzati dal Management e dal personale interno.
Il Sistema dei Controlli Interni della Compagnia è parte integrante dell’azienda e coinvolge ogni risorsa, ciascuna per il proprio livello di competenza e responsabilità, nell’ottica di un costante ed efficace presidio dei rischi.
PROFILO DI RISCHIO
Il Rischio di Sottoscrizione: si compone di due categorie: Health Underwriting Risk Salute che ha determinato un requisito patrimoniale pari a 55.952 migliaia di Euro e il Non-Life Underwriting Risk che ha determinato un requisito patrimoniale pari a 74.559 migliaia di Euro.
Il Rischio di Mercato: determina un requisito patrimoniale pari a 24.450 migliaia di Euro Il maggior impatto deriva dallo Spread Risk;gli altri rischi per la Compagnia sono l’ Interest rate risk, il Property e l’ Equity Risk rate mentre è abbastanza limitato il rischio currency.
Il Rischio di Credito: è monitorato per il tramite del Counterparty Default Risk che riflette le potenziali perdite derivanti dal deterioramento del merito creditizio delle controparti della Compagnia e a fine anno il requisito patrimoniale è stato quantificato in 8.609 migliaia di Euro.
Il Rischio di Liquidità: la Compagnia si è dotata di una politica di liquidità volta a definire un set di soglie di alert per monitorare il liquidity ratio all’interno di intervalli temporali definiti (liquidità a 3 mesi e a 12 mesi).
Il Rischio Operativo misura i possibili rischi derivanti da malfunzionamenti dei processi interni (per cause legate a negligenza del personale o a malfunzionamenti dei sistemi IT ecc.) o da azioni fraudolente. Al 31 dicembre 2018 il requisito patrimoniale ammonta a 10.650 migliaia di Euro ed è calcolato in proporzione al livello dei premi di competenza, delle BEL e del BSCR.
Altri rischi sostanziali : la Formula Standard, non copre alcuni rischi a cui la Compagnia è esposta, tuttavia altri rischi sostanziali sono identificati e monitorati.
VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA’ E DELLE PASSIVITA’ AI FINI SOLVENCY II
Le attività e le passività sono valutate a fini Solvency II al valore di mercato, in conformità a quanto disposto dalla Direttiva Solvency II.
Al 31.12.2018 le principali voci iscritte nel Market Value Balance Sheet (MBVS) sono le seguenti:
Attivi
Il valore delle attività è prevalentemente composto da:
⮚ Investimenti per 511.190 migliaia di Euro (516.906 migliaia di Euro al 31.12.2017);
⮚ Reinsurance Recoverables per 25.403 migliaia di Euro (36.030 migliaia di Euro al 31.12.2017);
⮚ Insurance and Intermediaries receivables per 20.269 migliaia di Euro (16.948 migliaia di Euro al 31.12.2017);
⮚ Receivables (trade, not insurance) per 24.358 migliaia di Euro (25.398 migliaia di Euro al 31.12.2017);
⮚ Cash and cash equivalents per 41.121 migliaia di Euro (50.278 migliaia di Euro al 31.12.2017;
Riserve Tecniche
Il valore complessivo esposto è pari a 380.510 migliaia di Euro (400.209 migliaia di Euro al 31.12.2017), di cui:
⮚ Best Estimate pari a 355.003 migliaia di Euro (375.227 migliaia di Euro al 31.12.2017);
⮚ Risk Margin pari a 25.507 migliaia di Euro (24.982 migliaia di Euro al 31.12.2017).
Altre passività
Il valore delle altre passività è prevalentemente composto da:
⮚ Deposit from reinsurers per 478 migliaia di Euro (13.016 migliaia di Euro al 31.12.2017);
⮚ Deferred tax liabilities per 14.226 migliaia di Euro (15.533 migliaia di Euro al 31.12.2017);
⮚ Payables (trade, not insurance) per 13.831 migliaia di Euro (10.373 migliaia di Euro al 31.12.2017);
⮚ Any other liabilities, not elsewhere shown per 18.604 migliaia di Euro (19.318 migliaia di Euro al 31.12.2017).
CAPITAL MANAGEMENT
Il valore dei Fondi Propri al 31.12.2018 è pari a 142.692 migliaia di Euro (146.519 migliaia di Euro al 31.12.2017), al netto della quota dei dividendi previsti pari a 35.713 migliaia di Euro.
Il valore dei Fondi Propri al lordo dei dividendi è pari 178.405 migliaia di Euro (180.831 migliaia di Euro al 31.12.2017). Tutti i componenti dei Fondi Propri delle Compagnia sono classificati come Tier 1 e rispettano pienamente i requisiti definiti dall’articolo 93 della Direttiva Solvency
Pertanto l’intero importo è ammissibile alla copertura dell’ MCR e dell’ SCR. Requisito Patrimoniale di Solvibilità e Requisito Patrimoniale Minimo
Il calcolo del Requisito Patrimoniale di Solvibilità è basato sulla Formula Standard ed è stato eseguito secondo quanto disciplinato dal Regolamento Delegato 2015/35.
Al 31.12.2018 l’SCR è pari a 91.157 migliaia di Euro con un ratio di copertura pari a 157% mentre l’MCR è pari a 41.021 migliaia di Euro con un ratio di copertura pari al 348%.
A. ATTIVITA’ E RISULTATI
A. 1 ATTIVITA’ DI SOTTOSCRIZIONE
A.1.a Denominazione e forma giuridica dell’Impresa
Cargeas Assicurazioni S.p.A. è una impresa di assicurazione e riassicurazione operante nei rami Danni, costituita sotto forma di Società per azioni ed iscritta all’Albo delle imprese di assicurazione e riassicurazione al numero 1.00064
La sede legale è in Xxx Xxxxxxxx, 00 – 00000 Xxxxxx.
Cargeas Assicurazioni S.p.A. risulta iscritta al registro delle imprese di Milano con numero 07951160154.
A.1.b Istituto di Vigilanza
Cargeas Assicurazioni S.p.A. è vigilata da IVASS Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni.
XXXXX è un ente dotato di personalità giuridica di diritto pubblico che opera per garantire l’adeguata protezione degli assicurati perseguendo la sana e prudente gestione delle imprese di assicurazione e riassicurazione e la loro trasparenza e correttezza nei confronti della clientela. L’Istituto persegue altresì la stabilità del sistema e dei mercati finanziari.
Al fine di assicurare l’esercizio imparziale delle proprie funzioni, l’Istituto gode di autonomia organizzativa, finanziaria e contabile e agisce in base ai principi di trasparenza ed economicità.
L’Istituto rende conto del suo operato al Governo, al Parlamento e ai cittadini attraverso la diffusione di dati e notizie sull’attività istituzionale e sull’impiego delle risorse; la sua gestione finanziaria è sottoposta al controllo della Corte dei Conti.
L’IVASS è subentrato in tutte le funzioni, le competenze e i poteri dell’ISVAP a seguito del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95 (convertito, con modifiche, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135) per realizzare la piena integrazione della vigilanza assicurativa con quella bancaria.
A.1.c Società di Revisione Esterna
Il bilancio di esercizio di Cargeas Assicurazioni S.p.A. è sottoposto a revisione contabile da parte di PricewaterhouseCoopers S.p.A., in esecuzione della delibera assembleare del 26 aprile 2018 con la quale si è conferito l’incarico di revisione dei conti relativamente ai bilanci per gli anni 2018 – 2026.
Inoltre, facendo seguito al Regolamento IVASS n.42 del 2 agosto 2018, recante disposizioni in materia di revisione esterna dell’informativa al pubblico di cui agli artt. 47 septies, comma 7, e 191 comma 1, lettera b), punti 2 e 3 del D.Lgs. 209/2005 (CAP) - Relazione sulla solvibilità e sulla condizione finanziaria (c.d. "SFCR")– alla suddetta società, è stato conferito per gli esercizi 2018, 2019, 2020 l’incarico di revisione,
⮚ dello Stato Patrimoniale e relative valutazioni ai fini di solvibilità inclusi nel Modello S.02.01.02, e la relativa informativa della sezione “D. Valutazione ai fini di solvibilità” della struttura della SFCR;
⮚ dei Fondi Propri ammissibili a copertura dei requisiti patrimoniali inclusi nel Modello mod. S.23.01.01 e nell’ informativa della sezione E.1 Fondi Propri della SFCR.
⮚ Del Requisito patrimoniale di solvibilità e Requisito patrimoniale minimo inclusi nei modelli S.25.01.21, S.25.01.21, S.25.03.21, S.28.01.01, S.28.02.01 e dell’informativa della Sezione E. Requisito Patrimoniale di Solvibilità e Requisito Patrimoniale Minimo.
PricewaterhouseCoopers S.p.A.. - Sede Legale: Xxx Xxxxx Xxxx x. 00, 00000 Xxxxxx Capitale Sociale Euro 6.890.000,00 i.v. - Codice Fiscale, Partita IVA e Registro Imprese di Milano n° 12979880155. Iscritta al x.xx 119644 del Registro dei Revisori Legali.
A.1.d Posizione dell'impresa nella struttura giuridica del Gruppo
Al 31 dicembre 2018 la struttura partecipativa è la seguente:
• BNP Paribas Cardif S.A. con sede legale a Parigi, detiene il 100% delle azioni nel Capitale Sociale di Cargeas Assicurazioni S.p.A.) pari a x.xx 00.000.000 azioni.
Cargeas Assicurazioni S.p.A. è soggetta all’attività di direzione e coordinamento svolta dalla controllante BNP Paribas Cardif S.A..
Altri possessori delle partecipazioni qualificate nell'impresa, con indicazione della relativa quota posseduta e, se diversa, della quota di diritti di voto spettanti
Non esistono altri soggetti che possiedono le azioni di Cargeas Assicurazioni S.p.A. al di fuori della Società controllante di cui al capitolo precedente.
Di seguito esponiamo una rappresentazione sintetica del Gruppo BNP Paribas Cardif S.A., controllante della Compagnia.
BNP Paribas SA
BNP Paribas Cardif
Cardif Vita S.p.A.
Cargeas
As ni
sicurazio
S.p.A.
CNP Unicredit VITA S.p.A. 3,70% c.a.
Business Partner Italia
SCPA (**) 0, a.
12845% x.
Xxxxxx Services AEIE
1,0%
(**) Società ceduta a BNL con effetto 31.12.2018
Rapporti con le società del Gruppo e operazioni con le controparti avvenute nel periodo di riferimento
Per quanto riguarda i rapporti intercorsi tra codesta Società e le altre facenti parte del Gruppo di cui sopra, si precisa che tutte le operazioni intercorse sono state e sono regolate a condizioni di mercato ovvero, in assenza di idonei parametri di riferimento, sulla base dei costi sostenuti. I servizi sono regolati da appositi contratti infragruppo redatti sulla base dei criteri di congruità e di trasparenza, realizzati nell’interesse oggettivo della Società ed in assenza di conflitto di interessi.
Rapporti con la controllante diretta
Con la controllante diretta BNP Paribas Cardif S.A. non risultano rapporti in essere, ad eccezione del controllo del 100% del pacchetto azionario della Compagnia e dell’erogazione del dividendo annuale.
Rapporti con le società del Gruppo BNP Paribas S.A.:
⮚ Cardif Assurances Risques Divers S.A. - Trattati di riassicurazione;
⮚ Cardif Vita S.p.A. - Personale distaccato, costi per servizi e mandato di Asset management per il portafoglio investimenti della Compagnia;
⮚ Arval Service Lease Italia S.p.A. - Noleggio autovetture e Assicurazione;
⮚ Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. - Conti correnti, distribuzione di prodotti assicurativi;
⮚ BNP Paribas Securities Services - Conto corrente e Custodia portafoglio investimenti;
⮚ BNP Paribas Real Estate Advisor Italy S.p.A. – Costi per sevizi;
⮚ Greenval XXX.XX.XXX - Trattati di Riassicurazione;
⮚ BNP Dealing Services - Negoziazione portafoglio titoli;
⮚ BNP Paribas Rental Solutions – Polizze Assicurative.
Elenco delle imprese controllate, partecipate o soggette a direzione unitaria che includa la denominazione, la forma giuridica, lo stato in cui è ubicata la sede legale, la quota posseduta o, se diversa, la quota dei diritti di voto spettanti
La società Cargeas Assicurazioni S.p.A. detiene dall’esercizio 2009, n. 1.000.000 azioni nel consorzio UBI Sistemi e Servizi S.c.p.a., con sede a Bergamo – Italia (Gruppo UBI Banca ) pari all’1,48% del suo capitale sociale a cui è affidata la gestione in outsourcing dei servizi ICT.
A.1.e Aree di attività sostanziali dell'impresa e le aree geografiche sostanziali in cui svolge l’attività
Cargeas Assicurazioni S.p.A. è una Compagnia di assicurazioni che opera esclusivamente nel comparto danni, in tutte le aree di attività eccetto la linea 3 “workers compensation”.
La produzione della Compagnia è raccolta interamente in Italia, ed in misura assolutamente prevalente nelle regioni dell'Italia Nord Occidentale, in primis la Lombardia. La Compagnia è operativa su tutto il territorio nazionale
A.1.f Fatti significativi relativi all'attività o di altra natura verificatisi nel periodo di riferimento che ha avuto un impatto sostanziale sull'impresa
Non si segnalano fatti di rilievo relativo all'attività o di altra natura verificatosi nel periodo di riferimento che abbiano avuto impatti sostanziali sulla nostra Compagnia.
A.2 RISULTATI DI SOTTOSCRIZIONE
Risultati dell’Impresa
Il Bilancio d’esercizio della Compagnia, redatto secondo i principi contabili civilistici, si è chiuso con un un utile netto pari a 35,7 milioni di Euro (52,2 milioni di Euro al lordo delle imposte), in aumento del 4,1% rispetto all'utile conseguito nell’esercizio precedente, pari a 34,3 milioni di Euro (50,0 milioni di Euro prima delle imposte).
Di seguito si riporta una tabella di sintesi del conto economico della Compagnia, redatto secondo i principi contabili italiani, raffrontato con il corrispondente periodo precedente.
(Valori in mln di Euro)
SINTESI DEL CONTO ECONOMICO REDATTO SECONDO I PRINCIPI CONTABILI ITALIANI | 31.12.2018 | 31.12.2017 | Variazioni |
PREMI DI COMPETENZA, AL NETTO DELLE CESSIONI IN RIASSICURAZIONE | 205,8 | 209,6 | |
ALTRI PROVENTI E ONERI TECNICI, AL NETTO DELLE CESSIONI IN RIASSICURAZIONE | −3,3 | −0,9 | |
ONERI RELATIVI AI SINISTRI, AL NETTO DEI RECUPERI E DELLE CESSIONI IN RIASSICURAZIONE | −82,8 | −105,2 | |
RISTORNI E PARTECIPAZIONI AGLI UTILI, AL NETTO DELLE CESSIONI IN RIASSICURAZIONE | −0,6 | −0,5 | |
SPESE DI GESTIONE | −75,6 | −66,2 | |
VARIAZIONE DELLE RISERVE DI PEREQUAZIONE | −0,2 | −0,1 | |
RISULTATO DEL CONTO TECNICO ANTE DESTINAZIONE QUOTA UTILE INVESTIMENTI | 43,4 | 36,7 | 6,7 |
(+) Quota dell'utile degli investimenti trasferita dal conto non tecnico | 8,3 | 12,0 | |
RISULTATO DEL CONTO TECNICO COMPLESSIVO | 51,7 | 48,7 | 3,1 |
(−) Quota dell'utile degli investimenti trasferita al conto tecnico | −8,3 | −12,0 | −4,5 |
PROVENTI AL NETTO DI ONERI DA INVESTIMENTI DEI RAMI DANNI | 10,6 | 15,1 | |
ALTRI PROVENTI/ALTRI ONERI E PROVENTI/ONERI STRAORDINARI | −1,8 | −1,8 | 0,0 |
RISULTATO ANTE IMPOSTE | 52,2 | 50,0 | 2,2 |
IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO | −16,5 | −15,7 | |
UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO | 35,7 | 34,3 | 1,4 |
In termini di risultato dell’utile ante imposte l’aumento sopra menzionato, rispetto all’esercizio 2017 (+2,2 milioni di Euro), è stato determinato principalmente dall’incremento del risultato tecnico conservato (+6,7 milioni di Euro, esclusa la componente finanziaria attribuita ai Rami), ma parzialmente compensato dal peggioramento del risultato finanziario complessivo (-4,5 milioni di Euro).
Inoltre, il risultato tecnico conservato ha beneficiato del decremento della sinistrosità corrente; rimane significativo il risparmio ottenuto sulla liquidazione dei sinistri relativi agli esercizi precedenti, che ammonta a 38,9 milioni di Euro al netto della riassicurazione passiva (41,7 milioni di Euro nel precedente esercizio).
Il saldo netto delle altre partite tecniche è pari a -3,3 milioni di Euro rispetto a -0,9 milioni di Euro al 31.12.2017. Il peggioramento del risultato è principalmente imputabile ad annullazioni di premi emessi negli esercizi precedenti.
In relazione alle spese di gestione, si è registrato un significativo incremento rispetto all’esercizio precedente, passando da 71,2 milioni di Euro dell’esercizio 2017 a 79,3 milioni di Euro a fine esercizio 2018, al lordo della riassicurazione passiva (66,2 milioni
di Euro nel 2017 rispetto a 75,6 milioni di Euro al netto dell’effetto riassicurazione). Tale incremento è riconducibile ad un incremento sia di spese commerciali sia di spese generali sostenute per investimenti dedicati al miglioramento dell’efficienza della Compagnia.
A fine 2018, i proventi finanziari, al netto dei relativi oneri, ammontano a 10,6 milioni di Euro, in significativo decremento rispetto a 15,1 milioni di Euro dell’esercizio 2017.
Tale decremento pari a -4,5 milioni di Euro è principalmente spiegato dalle tensioni sui mercati che hanno caratterizzato tutto il 2018 e che hanno impattato principalmente la valorizzazione del portafoglio allocato nel comparto circolante, registrando rettifiche di valore nette pari a -5,2 milioni di Euro.
Non sono state rilevate rettifiche di valore sul portafoglio “Durevole”.
Informazioni qualitative e quantitative sulle sottoscrizioni
Andamento della produzione
Al termine dell'esercizio 2018, Cargeas Assicurazioni S.p.A. ha riportato una raccolta premi pari a 223,4 milioni di Euro, in aumento del 3,4% rispetto all'esercizio precedente (216,0 milioni di Euro).
Di seguito si riporta una tabella sintetica inerente la rappresentazione della raccolta premi suddivisa per canale di intermediazione:
(Valori in mgl di Euro)
RACCOLTA PREMI PER CANALE DI VENDITA | ||||||
31.12.2018 | 31.12.2017 | Variazione 2017/2018 | % Variazioni 2017/2018 | % Raccolta premi 2018 | % Raccolta premi 2017 | |
Produzione da sportelli bancari | 152.754 | 144.537 | 8.217 | 5,70% | 68,40% | 66,90% |
Altri canali | 70.596 | 71.486 | -889 | -1,20% | 31,60% | 33,10% |
Totale raccolta premi | 223.350 | 216.023 | 7.327 | 3,40% | 100,00% | 100,00% |
L’andamento positivo dell’esercizio è imputabile principalmente all’incremento della raccolta presso i distributori bancari BNL e UBI Banca, fattore questo che ha più che compensato il risultato negativo dei canali non bancari.
Rispetto all’esercizio precedente, l’incidenza della raccolta premi degli sportelli bancari si è incrementata del 5,70%, passando dal 66,9% sul totale complessivo della raccolta del 2017 al 68,4% alla chiusura dell’esercizio 2018.
L’andamento della raccolta intermediata dagli altri canali registra un lieve calo (-1,20%) per effetto della riduzione del volume premi di un’importante contratto.
Andamento tecnico nei principali rami
Si riporta di seguito il prospetto di raccordo tra le LoB Solvency II ed i Rami ministeriali:
Descrizione Line of Business (LoB) | Lob Code | Rami Ministeriali corrispondenti |
Assicurazione spese mediche | Lob 1 | 1-2 |
Assicurazione protezione del reddito | Lob 2 | 1-2 |
Assicurazione risarcimento dei lavoratori | Lob 3 | n/a |
Assicurazione responsabilità civile autoveicoli | Lob 4 | 10-12 |
Altre assicurazioni auto | Lob 5 | 3 |
Assicurazione marittima, aeronautica e trasporti | Lob 6 | 4-5-6-7-11 |
Assicurazione incendio e altri danni ai beni altri danni a beni | Lob 7 | 8-9 |
Assicurazione sulla responsabilità civile generale | Xxx 8 | 13 |
Assicurazione di credito e cauzione | Lob 9 | 14-15 |
Assicurazione tutela giudiziaria | Lob 10 | 17 |
Assistenza | Lob 11 | 18 |
Perdite pecuniarie di vario genere | Lob 12 | 16 |
Nella tabella sottostante, si presentano i risultati della Compagnia, al netto della riassicurazione, come riportati nel “QRT” S.05 relativo all’esercizio 2018, confrontati con l’esercizio precedente.
(Valori in mgl di Euro)
Line Of Business | PREMI CONTABILIZZATI al netto di Riassicurazione (a) | PREMI DI COMPETENZA al netto di Riassicurazione (b) | ONERI PER SINISTRI al netto di Riassicurazione (c ) | VARIAZIONI DELLE ALTRE RISERVE TECNICHE al netto di riassicurazione (d) | SPESE SOSTENUTE al netto di riassicurazione (e) | RISULTATO NETTO DI SOTTOSCRIZIONE (f)=(b)-(c ) + (d)-(e) | |||||||
anno 2018 | anno 2017 | anno 2018 | anno 2017 | anno 2018 | anno 2017 | anno 2018 | anno 2017 | anno 2018 | anno 2017 | anno 2018 | anno 2017 | ||
Lob 1 | Assicurazione spese mediche | 3.228 | 3.369 | 3.212 | 13.579 | 1.292 | 15.204 | 0 | 0 | 2.498 | 2.777 | −578 | −4.402 |
Lob 2 | Assicurazione protezione del reddito | 62.637 | 68.325 | 61.588 | 65.663 | 23.049 | 26.702 | 0 | 0 | 25.475 | 24.529 | 13.064 | 14.432 |
Lob 3 | Assicurazione risarcimento dei lavoratori | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Lob 4 | Assicurazione responsabilità civile autoveicoli | 58.353 | 55.565 | 57.409 | 54.959 | 28.074 | 37.949 | 0 | 0 | 17.082 | 17.070 | 12.253 | −60 |
Lob 5 | Altre assicurazioni auto | 15.684 | 15.259 | 15.695 | 14.864 | 8.797 | 8.954 | −48 | −47 | 5.752 | 5.881 | 1.098 | −18 |
Lob 6 | Assicurazione marittima, aeronautica e trasporti | 87 | 74 | 87 | 78 | 17 | 55 | −1 | −1 | 57 | 54 | 12 | −32 |
Lob 7 | Assicurazione incendio e altri danni ai beni | 36.200 | 33.156 | 35.864 | 32.968 | 15.561 | 14.321 | −102 | −97 | 15.470 | 12.290 | 4.731 | 6.260 |
Lob 8 | Assicurazione sulla responsabilità civile generale | 13.865 | 12.993 | 13.786 | 13.031 | −888 | −5.271 | 0 | 0 | 5.675 | 4.531 | 8.999 | 13.771 |
Lob 9 | Assicurazione di credito e cauzione | 274 | 225 | 215 | 224 | 98 | 210 | 0 | 0 | 437 | 378 | −320 | −364 |
Lob 10 | Assicurazione tutela giudiziaria | 7.290 | 6.048 | 7.045 | 5.905 | 251 | 824 | 0 | 0 | 2.462 | 1.959 | 4.332 | 3.122 |
Lob 11 | Assistenza | 4.313 | 3.498 | 4.064 | 3.555 | 494 | 253 | 0 | 0 | 2.976 | 1.926 | 594 | 1.376 |
Lob 12 | Perdite pecuniarie di vario genere | 8.115 | 3.047 | 6.877 | 4.742 | 1.379 | 428 | 0 | 0 | 3.480 | 1.323 | 2.018 | 2.991 |
Totale attività al netto della riassicurazione | 210.046 | 201.559 | 205.842 | 209.568 | 78.124 | 99.629 | -151 | -145 | 81.364 | 72.718 | 46.203 | 37.076 |
Giova precisare che, rispetto a quanto esposto nel bilancio di esercizio:
⮚ La voce “oneri per sinistri” comprende tutti gli oneri relativi ai sinistri pagati e la variazione della riserva per indennizzi e spese dirette, mentre, in ottemperanza alle istruzioni fornite dalla normativa, non rientrano in questa voce le spese di liquidazione e la corrispondente variazione della riserva per spese di liquidazione. In questa voce sono ricompresi anche contributi di natura tecnica quali, ad esempio, il fondo vittime della strada, le somme recuperate o da recuperare da terzi per franchigie e/o rivalse.
⮚ La voce “spese sostenute” comprende tutte le spese del periodo quali le provvigioni ed ogni altro onere di acquisizione, le provvigioni di incasso, le spese di amministrazione, gli oneri di gestione degli investimenti direttamente collegati alla specifica attività (che nel bilancio di esercizio sono rappresentati nel conto non tecnico), nonché le spese di liquidazione e la variazione della corrispondente riserva per spese come previsto dalla normativa di riferimento.
⮚ Sono esclusi i risultati relativi alle attività di investimento (riportati nel paragrafo A.3) ad eccezione degli oneri di gestione sopra descritti.
⮚ Gli importi sono in valore assoluto ad eccezione delle variazioni delle altre riserve tecniche, in questo caso i dati negativi rappresentato un costo per la Compagnia.
⮚ Sono esclusi gli oneri e proventi tecnici.
Principali commenti ai risultati di sottoscrizione
Di seguito i principali commenti e risultati conseguiti nel corso dell’esercizio 2018.
I premi complessivi dell'esercizio sono pari a 223.350 migliaia di Euro e sono tutti relativi al lavoro diretto, ad eccezione di piccoli volumi di lavoro indiretto (circa 20 migliaia di Euro).
Nella tabella sottostante riportiamo la raccolta premi complessiva della Compagnia, al lordo della cessione ai riassicuratori, coerente con la definizione dei premi lordi contabilizzati del lavoro diretto ed indiretto, al lordo delle annullazioni.
(Valori in mgl di Euro)
Assicurazioni Spese mediche e Protezione del Reddito (LoB 1 e 2). La raccolta premi dell’esercizio 2018 è stata pari a 68.064 migliaia di Euro, in decremento rispetto ai 77.061 migliaia di Euro registrati nell’esercizio 2017 (-11,7%), da attribuirsi principalmente alla riduzione dei volumi di una importante polizza collettiva di rimborso spese mediche. Tale riduzione ha determinato il miglioramento dell’andamento dell’indicatore S/P corrente.
Assicurazioni Responsabilità Civile Autoveicoli (LoB 4). I premi a chiusura d’anno ammontano a complessivi 59.023 migliaia di Euro, in incremento rispetto ai 56.173 migliaia di Euro del 2017 (+5,1%) da ascriversi prevalentemente al canale bancario.
L’esercizio si è chiuso con un sensibile miglioramento del rapporto S/P dovuto principalmente dalla diminuzione dell’entità dei “sinistri ingenti” che nello scorso esercizio avevano il colpito il portafoglio della Compagnia.
Altre assicurazioni Auto (LoB 5). I premi raccolti nel corso del 2018 ammontano a 15.859 migliaia di Euro, in lieve aumento se rapportati con i 15.573 migliaia di Euro del pari periodo 2017 (+1,8%) dovuto prevalentemente a contratti sottoscritti dalle Filiali bancarie. In particolare, si segnala che il nostro portafoglio non è stato interessato da “eventi atmosferici” di notevole portata nel corso del 2018, a differenza di quanto occorso nel 2017.
Assicurazione Marittima, Aeronautica e Trasporti Beni (LoB 6). La raccolta premi dell’esercizio 2018 è stata pari a 185 migliaia di Euro, in linea con i premi acquisiti nell’esercizio 2017 pari a 187 migliaia di Euro.
Assicurazioni Incendio e Altri Danni ai Beni (LoB 7). I premi raccolti nell’esercizio 2018 ammontano a complessivi 39.328 migliaia di Euro, in incremento rispetto al 2017 del +7,3% (36.638 migliaia di Euro). L’incremento è da attribuirsi al buon collocamento di prodotti a tutela della proprietà sugli sportelli bancari ed il rapporto S/P dell’esercizio è risultato sostanzialmente stabile rispetto all’esercizio precedente.
Assicurazione sulla Responsabilità Civile Generale (LoB 8). I premi raccolti nell’esercizio 2018 ammontano a complessivi 14.401 migliaia di Euro, in aumento del 7,2% rispetto al 2017, pari a 13.429 migliaia di Euro. L’andamento tecnico della LoB è stato caratterizzato da un deciso miglioramento rispetto all’esercizio precedente, con particolare apprezzamento del rapporto S/P.
Assicurazione Credito e Cauzioni (LoB 9). La raccolta premi dell’esercizio 2018 è risultata pari a 886 migliaia di Euro, con un incremento pari al 18,3% rispetto all’esercizio 2017 (749 migliaia di Euro) L’andamento tecnico complessivo ha subito una flessione per effetto di un sinistro di punta avvenuto durante l’esercizio 2018.
Assicurazione Tutela Giudiziaria (LoB 10). La raccolta premi dell’esercizio 2018 ammonta a complessivi 7.290 migliaia di Euro, in aumento del 20,5% rispetto alla raccolta dell’esercizio precedente (6.048 migliaia di Euro). L’aumento del volume premi conferma il trend positivo degli esercizi precedenti, così come l’andamento dell’S/P.
Assistenza (LoB 11). La raccolta premi dell’esercizio 2018 ammonta a complessivi
8.322 migliaia di Euro (6.670 migliaia di Euro al 31.12.2017) con un incremento della raccolta premi pari a 24,8%. L‘incremento premi trova riscontro nelle buone performance complessive dei prodotti. L’andamento tecnico dell’esercizio 2018 registra un incremento nel rapporto S/P rispetto all’esercizio 2017.
Perdite Pecuniarie di vario genere (LoB 12). I premi dell’esercizio ammontano a 9.992 migliaia di Euro, in sensibile aumento rispetto ai 3.495 migliaia di Euro del 2017 (+185,9%). Tale incremento è stato determinato dall’avvio del collocamento di nuove
polizze e nuove garanzie offerte alla clientela. Analogamente, si è registrata una contrazione della frequenza sinistri che hanno consentito un buon risultato tecnico complessivo.
La sinistrosità, nel modello S.05, è rappresentata come somma del risultato delle generazioni corrente e precedenti, al netto di sinistri totali ceduti in riassicurazione passiva, ad eccezione delle spese indirette interne, che sono riclassificate nella sezione relativa alle spese generali e di acquisizione. Le partecipazioni agli utili non sono state incluse nel costo dei sinistri, in quanto incluse nella riga "Other expenses".
Le provvigioni e le spese sono di seguito rappresentate per aree di attività. Nella rappresentazione del modello S.05 sono riportati le provvigioni relative ai premi emessi, al netto delle provvigioni ricevute dai riassicuratori, nonché le spese generali sostenuta dalla Compagnia in relazione a tutti i centri di costo (altre spese di acquisizione, altre spese di amministrazione, gestione dei sinistri, gestione finanziaria).
Il saldo tecnico per area di attività risultante dal modello S.05 è pari a 46.203 migliaia di Euro, escludendo la voce "other expenses". Tale risultato è alimentato prevalentemente dalle aree di attività relative alle Spese Mediche e Protezione del Reddito (LoB 1 e 2) per 12.486 migliaia di Euro, dalla RC Autoveicoli (Lob 4) per
12.253 migliaia di Euro, seguono la RC Generale (Lob 8) per 13.771 migliaia di Euro, Incendio ed Altri Danni ai Beni (LoB 7) per 4.731 migliaia di Euro.
Con l’inclusione della voce "other expenses", in cui sono riportati gli Altri proventi ed Oneri tecnici non altrove allocati, il saldo finale ammonta a 42.685 migliaia di Euro.
Riassicurazione
Riassicurazione Passiva Cargeas Assicurazioni S.p.A. conferma anche per l’esercizio 2018 la sottoscrizione tradizionale ripartita fra i consueti canali distributivi.
Riassicurazione Attiva − Restano in essere i contratti in riassicurazione attiva operanti in vari rami ministeriali, ma per importi molto limitati.
Per ulteriori dettagli sulla politica di riassicurazione si fa rimando al capitolo C.7.
A.3 RISULTATI DI INVESTIMENTO
La Compagnia nell’esercizio 2018 ha continuato a perseguire una politica orientata alla diversificazione del portafoglio, all’equilibrio tra le duration degli attivi e dei passivi ed alla massimizzazione del rendimento nel rispetto dei limiti definiti nella politica degli investimenti approvata il 24 maggio 2018.
Nel corso dell’esercizio 2018 si è mantenuta l’esposizione in titoli di stato italiani a circa il 34,5% (calcolati con riferimento al valore di mercato e compresa la liquidità) mentre è aumentata la diversificazione del portafoglio mediante l’incremento degli investimenti in Fondi Corporate Loans e Real Estate caratterizzati da rendimenti cedolari intorno al 4%.
A fine 2018 la percentuale dei fondi Corporate loans e Real estate sul valore complessivo del portafoglio, si attesta al 8,4%.
Nell’attività di selezione, due diligence dei Fondi di Investimento Alternativi (Corporate Loans, Infrastructure, Covered Bonds e Real Estate) Cargeas Assicurazioni S.p.A. si è avvalsa di un Advisor specializzato.
Nel corso del 2018 si è incrementato il portafoglio di Real Estate Funds mediante l’acquisizione di fondi con profilo di rischio contenuto. Alla fine dell’esercizio tali investimenti sono quantificati in 20 milioni di Euro mentre il portafoglio dei Corporate Loans Funds e Covered Bonds si è attestato a 28,8 milioni di Euro.
Il portafoglio allocato nel comparto “Durevole” è pari al 53,05% e nel “Non Durevole” per il 46,95% (con riferimento al valore di carico al 31.12.2018).
La redditività complessiva del portafoglio, nel corso dell’esercizio 2018, è stata del 2,3% circa, in leggera flessione rispetto all’esercizio precedente (2,5%). La gestione finanziaria ha beneficiato complessivamente del rendimento del 4% di titoli Corporate Loan Funds e Real Estate Funds.
A fine anno le plusvalenze latenti nette sul portafoglio investimenti, calcolate con riferimento al prezzo puntuale di chiusura al 31.12.2018, ammontano a complessivi 11,8 milioni di Euro, in riduzione rispetto all’esercizio precedente (22,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2017). Questa diminuzione è in parte dovuta all’andamento dei tassi di interesse dovuta alle tensioni sui mercati finanziari che hanno caratterizzato il corso del 2018.
A seguito dell’operazione di acquisizione da parte di BNP Paribas Cardif S.A. delle quote azionarie di Cargeas Assicurazioni S.p.A. detenute da AGEAS avvenuta a fine 2017, è automaticamente decaduto il contratto di esternalizzazione della gestione del portafoglio Corporate “Non Durevole” ad AG Insurance, società del Gruppo AGEAS.
In conseguenza di ciò, nel corso del 2018, Cargeas Assicurazioni S.p.A. ha provveduto a conferire un mandato di gestione dell’intero portafoglio della Compagnia ad una società del Gruppo BNP Paribas Cardif S.A..
La gestione sarà caratterizzata da un approccio prudente e totalmente orientato alla politica degli investimenti di Cargeas Assicurazioni S.p.A. approvata in data 24 maggio 2018.
I proventi finanziari al netto della quota parte derivante dalle “Spese Generali”, ammonta a 10.626 migliaia di Euro (15.204 migliaia di Euro alla chiusura dell’esercizio precedente)
(Valori in mgl di Euro)
CATEGORIA DI INVESTIMENTO | Proventi Finanziari Netti |
Tittoli di Stato Italiani | 5.732 |
Titoli di stato non italiano | 3.964 |
Corporate Bonds | -397 |
Titoli Azionari e simili | 827 |
Fondi Immobiliari e simili | 720 |
Covered Bond Funds | 0 |
Equity Infrastructure | 0 |
Bank, Corporate, Loans e fondi simili | 493 |
TOTALE | 11.339 | |
Oneri finanziari da Spese Generali | - | 713 |
Proventi Finanziari Netti | 10.626 |
Al 31 dicembre 2018 non sono state registrati utili o perdite direttamente nel patrimonio netto e non sono stati fatti investimenti in cartolarizzazioni.
A.4 RISULTATI DI ALTRE ATTIVITA’
Di seguito esponiamo le voci di ricavo e spese materiali diverse da quelle sostenute per l’acquisizione dei contratti.
Spese Amministrative
Tra le “Spese di Gestione” pari a 70.763 migliaia di Euro, sono ricompresi 27.163 migliaia di Euro afferenti Spese Amministrative (23.403 migliaia di Euro al 31.12.2017). Tali spese sono state allocate nel Conto Tecnico della Compagnia e suddivise per ramo ministeriale.
Altri proventi
Gli “Altri proventi” ammontano a 875 migliaia di Euro (1.359 migliaia di Euro al 31.12.2017) e sono costituiti da interessi bancari attivi per 73 migliaia di Euro, recuperi relativi ad oneri diversi e personale distaccato per 579 migliaia di Euro e utilizzo altri fondi rischi per 223 migliaia di Euro.
Altri oneri
Gli “Altri oneri” ammontano a 4.662 migliaia di Euro (4.257 migliaia di Euro al 31.12.2017) e sono costituiti da ammortamenti immateriali per 3.426 migliaia di Euro, accantonamento a fondo rischi e fondo crediti commerciali per 1.215 migliaia di Euro e oneri diversi per 21 migliaia di Euro.
In particolare, gli ammortamenti applicati ai cespiti acquisiti sono principalmente dovuti al Multidistribution Project iniziato nell’esercizio 2014, per il quale sono stati capitalizzati oneri pluriennali.
Proventi straordinari
I “Proventi Straordinari” esposti in bilancio per 3.224 migliaia di Euro (2.038 migliaia di Euro al
31.12.2017) sono costituti principalmente da:
⮚ partite inerenti a fatture verso fornitori e note a credito per complessivi 1.048 migliaia di Euro;
⮚ sovrastima netta imposte Ires ed Irap dell’esercizio precedente per 98 migliaia di Euro;
⮚ cessazione sistema incentivante per 194 migliaia di Euro;
⮚ cancellazione di passività di riassicurazione, relative ad esercizi precedenti per 1.448.
Oneri straordinari
Gli “Oneri straordinari” esposti in bilancio per 1.268 migliaia di Euro (934 migliaia di Euro al 31.12.2017) sono da ricondursi principalmente a:
⮚ sopravvenienze passive per 760 migliaia di Euro relative ad accordi commerciali;
⮚ partite inerenti a fatture verso fornitori per 329 migliaia di Euro;
⮚ sopravvenienze passive per 28 migliaia di Euro relative ad imposte;
⮚ sopravvenienze passive per 84 migliaia di Euro per storno cedole.
Per quanto riguarda gli eventuali contratti di leasing in essere nel periodo di riferimento, si specifica che, corso dell’esercizio 2018 Cargeas Assicurazioni S.p.A. non ha in corso alcun contratto di leasing.
A.5 ALTRE INFORMAZIONI
Tutte le informazioni sono state esplicitate nei paragrafi precedenti cui si fa rimando.
B IL SISTEMA DI GOVERNANCE
B.1 INFORMAZIONI GENERALI SUL SISTEMA DI GOVERNANCE Struttura dell'organo amministrativo e direttivo dell'impresa
La composizione del Consiglio di Amministrazione di Cargeas Assicurazioni S.p.A. è in linea con quanto previsto dalla normativa vigente.
Il numero complessivo dei consiglieri è pari a 7 e risulta adeguato alle dimensioni ed alla complessità della società, con competenze ben distribuite.
I consiglieri hanno esperienze approfondite nel business assicurativo ma anche in gestione del rischio. Vi è quindi un equilibrio di competenze approfondite all’interno del Consiglio di Amministrazione.
Anche dal punto di vista della presenza femminile e della presenza di esperienza internazionale, il Consiglio è ben equilibrato in quanto sono presenti due consiglieri donna e consiglieri stranieri.
La nomina dei membri del Consiglio di Amministrazione viene effettuata dall’Assemblea degli Azionisti nel rispetto della procedura prevista dall’art. 23 dello Statuto Societario.
II Consiglio di Amministrazione, ove l'Assemblea non vi abbia già provveduto, nomina fra i suoi membri il Presidente, privo di deleghe, e un Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione.
Il Consiglio di Amministrazione nomina altresì un Amministratore Delegato, delegando allo stesso gli opportuni poteri.
Tutti i membri del Consiglio di Amministrazione possiedono i requisiti di onorabilità, professionalità ed indipendenza di cui al Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 220 del 11 novembre 2011 “Regolamento recante determinazione dei requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza degli esponenti aziendali, nonché dei requisiti di onorabilità dei titolari di partecipazioni, ai sensi degli articoli 76 e 77 del codice delle assicurazioni private di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209.”
Il Consiglio di Amministrazione, nei termini previsti dalla normativa vigente, effettua le verifiche di onorabilità, professionalità ed indipendenza, annualmente, anche nel rispetto di quanto previsto dall’art. 36 del Decreto “Salva Italia”, acquisendo informazioni e documentazione idonea allo scopo.
Oltre alle verifiche annualmente condotte dall’Organo Amministrativo, ciascun Amministratore è comunque tenuto a comunicare immediatamente al Consiglio di Amministrazione il venir meno del possesso dei requisiti di cui sopra.
Eventuali modifiche significative al sistema di Governance
Il sistema di Governance risulta essere in linea con quanto previsto dalla normativa ed adeguato alle dimensioni ed alla complessità della società, con competenze ben distribuite. Nel corso del 2018, in ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento IVASS n. 38/2018, è stata formalizzata dal Consiglio di Amministrazione la nomina del Titolare della Funzione Attuariale
Politiche e pratiche retributive relative all’Organo Amministrativo e altre informazioni.
Cargeas Assicurazioni S.p.A. per l’esercizio 2018, in ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento ISVAP n. 39, art. 4, ora abrogato e sostituito dal Regolamento IVASS
n. 38/2018, ha adottato politiche di remunerazione coerenti con la sana e prudente gestione del rischio e in linea con gli obiettivi strategici, la redditività e l’equilibrio dell’impresa nel lungo termine.
La politica intende disciplinare le remunerazioni riconosciute ai membri degli Organi Sociali di Cargeas Assicurazioni S.p.A. rappresentati dal Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale, nonché degli esponenti aziendali soggetti alle disposizioni del Regolamento stesso, i c.d. ‘risk taker’ e delle Funzioni di Controllo.
Per l’esercizio 2018, sono stati identificati i seguenti ‘risk takers’:
⮚ l’Amministratore Delegato, il Chief Financial Officer, il Chief Operating Officer e Vice Direttore Generale, il Chief Sales Officer;
⮚ i Responsabili delle Funzioni di controllo: Responsabile Revisione Interna, Compliance Officer, Risk Manager ed il Responsabile della Funzione Attuariale.
Tenuto conto della composizione del Consiglio di Amministrazione, che in Cargeas Assicurazioni S.p.A. è espressione diretta dell’ azionista, non sono previsti compensi o remunerazioni di nessun tipo per i componenti del Consiglio di Amministrazione stesso. Nessuna remunerazione è prevista per le cariche di Presidente del Consiglio di Amministrazione e di Amministratore Delegato.
Non sono previsti onorari per ogni partecipazione effettiva alle riunioni (gettone di presenza), o rimborsi delle spese sostenute.
Non sono previste altre forme di remunerazione quali compensi di fine mandato, incentivi, compensi variabili, stock options o contribuzioni a fini pensionistici per i componenti del Consiglio di Amministrazione.
La remunerazione dei componenti del Collegio Sindacale viene determinata in misura fissa e deliberata dall’Assemblea degli Azionisti per il periodo di durata in carica.
Oltre al compenso i Sindaci hanno diritto ad un onorario stabilito in cifra fissa per ogni partecipazione effettiva alle riunioni (gettone di presenza), nonché al rimborso delle spese sostenute e documentate.
Non sono previste altre forme di remunerazione per il Collegio Sindacale. I pagamenti avvengono con cadenza annuale.
La Funzione Compliance ha condotto nel 2018 l’Assessment annuale volto a verificare la coerenza delle Politiche di Remunerazione con gli obiettivi di rispetto delle normative vigenti e delle normative interne costituite dallo Statuto, Codice Etico e MOG 231/01, in modo da prevenire e contenere i rischi legali e reputazionali.
L’Assessment ha analizzato il livello di adeguatezza delle Politiche rispetto alle normative vigenti alla data di emissione dell’Assessment (Marzo 2018) nonché, in ottica forward looking, l'adeguatezza delle stesse alla regolamentazione comunitaria il cui recepimento era atteso in corso d’anno.
Le verifiche hanno dato esito positivo evidenziando tuttavia la necessità di provvedere quanto prima ad un allineamento delle stesse alle modifiche regolamentari attese, in materia di nuova disciplina del Sistema di Governo Societario (Sovency II)
Le valutazioni sono state presentate al Consiglio di Amministrazione e all’Assemblea.
Si precisa che nel corso dell’anno 2018 non sono avvenute operazioni sostanziali con azionisti, con persone che esercitano una notevole influenza sull'impresa e con i membri dell'organo amministrativo, direttivo o di vigilanza.
Il Consiglio di Amministrazione, ai sensi del Regolamento 2015/35/UE, incorpora nella propria struttura organizzativa le funzioni fondamentali di controllo interno (i.e. funzione di Revisione interna, funzione di Risk Management, funzione Attuariale e funzione di Compliance) ed i relativi rapporti gerarchici, in modo da garantire che ogni funzione sia immune da influenze che potrebbero compromettere la capacità di svolgere i propri compiti in modo obbiettivo, corretto ed indipendente.
Il Consiglio di Amministrazione garantisce alle funzioni Fondamentali la necessaria indipendenza ed un adeguato numero di risorse al fine di raggiungere l’obiettivo.
B.2 REQUISITI DI COMPETENZA E ONORABILITA’
INFORMAZIONI SULLA POLITICA DELLA COMPAGNIA IN MATERIA DI COMPETENZA E ONORABILITA’
L’art. 5 del Regolamento IVASS n. 38/2018 prevede che il Consiglio Amministrazione deve approvare: “… la politica aziendale per l’identificazione e la valutazione del possesso dei requisiti di idoneità alla carica, in termini di onorabilità, professionalità e indipendenza di coloro che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo nonché, anche in caso di esternalizzazione o sub esternalizzazione, dei titolari e di coloro che svolgono funzioni fondamentali e dell’ulteriore personale in grado di incidere in modo significativo sul profilo di rischio, identificato dall’impresa ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera m) del presente Regolamento. Valuta la sussistenza dei requisiti in capo a tali soggetti con cadenza almeno annuale. ……;”
Al fine di dare corretta esecuzione a quanto richiesto dal Regolamento IVASS n. 38/2018, Cargeas Assicurazioni S.p.A. ha adottato formalmente la “Fit & Proper Policy” che descrive la valutazione del possesso dei requisiti di idoneità alla carica, in termini di onorabilità, professionalità e indipendenza, dei soggetti preposti alle funzioni di amministrazione, di direzione e controllo nonché dei responsabili delle funzioni fondamentali; difatti ritiene importante che le caratteristiche di idoneità alla carica in termini di onorabilità e professionalità e indipendenza siano costantemente monitorate e verificate annualmente.
La Policy Fit&Proper stabilisce altresì il processo di verifica periodica del possesso dei requisiti così come il processo di esclation da avviare qualora si verifichino specifiche situazioni dei singoli soggetti e/o procedimenti che riguardano la società come entità giuridica.
Per consentire al Consiglio di Amministrazione di effettuare la verifica del possesso dei requisiti di idoneità in termini di onorabilità, professionalità e indipendenza di tutti i soggetti coinvolti, vengono acquisiti da tutti gli interessati i seguenti documenti:
⮚ Curriculum vitae aggiornato;
⮚ Dichiarazione di possesso dei requisiti di onorabilità;
⮚ Dichiarazione ai sensi della “Fit & Proper Policy”, ossia l’impegno a rispettare pienamente e senza riserve le norme e gli standard di Idoneità e Onorabilità richiesti in relazione allo svolgimento delle funzioni ed alla posizione all'interno di Cargeas Assicurazioni S.p.A. e che di comunicare immediatamente qualsiasi evento che possa rivelarsi importante in questo senso.
Il Consiglio di Amministrazione valuta con cadenza annuale detta documentazione al fine di valutare la sussistenza dei requisiti di idoneità in termini di onorabilità, professionalità e indipendenza dei soggetti preposti alle funzioni di amministrazione, di direzione e controllo nonché dei responsabili delle funzioni di controllo.
I requisiti richiesti in termini di idoneità sono:
⮚ “Conoscenza" significa tutto ciò che una persona sa, tutto ciò che ha appreso; il termine comprende sia le conoscenze teoriche sia le conoscenze acquisite nella pratica.
⮚ L'aver completato un percorso formativo attinente e l’esperienza professionale possono dimostrare la presenza di conoscenze ed esperienza adeguate.
⮚ Le "Competenze" determinano la capacità di agire, si riferiscono a ciò che una persona è in grado di fare.
Ad es.: comunicazione, senso critico, individuazione dei rischi, organizzazione, capacità di lavorare con altre persone, leadership, indipendenza, visione d'insieme...sono alcune delle competenze che possono essere prese in considerazione.
⮚ Il "Comportamento professionale" si riferisce al comportamento osservabile, che si esplica nell'attività quotidiana e da cui derivano gli standard e i valori inerenti all'esercizio della professione
In generale si può considerare che una persona abbia un comportamento professionale se non ci sono indizi in senso contrario.
⮚ L'indipendenza e l'assenza di conflitti di interesse in questo ambito sono fondamentali; si dovranno analizzare a fondo gli incarichi e le funzioni esterne (cioè quelli svolti al di fuori dell'azienda) ed eventuali relazioni commerciali significative con l'impresa.
B.3 SISTEMA DI GESTIONE DEI RISCHI E VALUTAZIONE INTERNA DEL RISCHIO E DELLA SOLVIBILITA’
La Strategia di Rischio di Cargeas Assicurazioni S.p.A. prevede il continuo miglioramento del Framework di Risk Appetite al fine di rispecchiare adeguatamente il reale profilo di rischio della Compagnia, e la definizione di indicatori in linea con la tolleranza al rischio fissata dal Consiglio di Amministrazione.
Nell'ambito del sistema di gestione dei rischi e controlli, un ruolo fondamentale è attribuito alla definizione del Risk Appetite e al controllo del rispetto del profilo di rischio entro i limiti che la Compagnia intende adottare al fine di perseguire i propri obiettivi strategici.
La struttura di Risk Management, ha proseguito nella sua missione di configurazione di un sistema di gestione del rischio solido e integrato nel business, avvalendosi anche del supporto della Funzione Attuariale.
Per assicurarsi che l’obiettivo strategico sia rispettato, anche in considerazione di tutti i possibili rischi emergenti durante il periodo di Multi Year Budget (MYB) 2019-2021, il Risk Management di Cargeas Assicurazioni S.p.A. si è riproposto di concentrarsi principalmente sul miglioramento/rafforzamento delle seguenti attività:
• focus specifico della Funzione Attuariale per quanto concerne le:
o Analisi attraverso SAS Analytics delle analisi quantitative della Funzione Attuariale
o Consolidamento delle attività in capo alla Funzione Attuariale, focus specifico sulle analisi a supporto delle relazione annuali e sulla politica di sottoscrizione
• focus specifico della Funzione ERM (Enterprise Risk Management) relativamente a :
o Risk Culture: armonizzazione metriche di valutazione e progetto indicatori aziendali
o Operational Risk: Gestione Operational Permanent Control (OPC) e reporting al Gruppo
o Internal Control: mappatura Risk ID, adeguamento alla tassonomia di Gruppo e supporto al progetto di adeguamento al Regolamento IVASS n.38
• Focus specifico di Valuation nelle seguenti attività:
o Automazione SCR, RA, ORSA ed interfaccia tool di Gruppo in SAS
o KRI e Limiti di rischio (focus su Underwriting)
o Analisi sulla volatilità delle riserve
o UW Risk Opinion
o Analisi del Cambio e Creazione di valore
o Finalizzazione dell’integrazione con BNP Paribas Cardif.
• promozione della cultura di rischio, attraverso un maggiore e migliore livello d’informazione alle diverse strutture, anche mediante l’erogazione di corsi di formazione ad hoc e a tutti i livelli dell’organizzazione aziendale;
• miglioramento del reporting al Comitato di Direzione, Comitato Rischi e al Consiglio di Amministrazione con l’obiettivo di consentire al management di assumere decisioni adeguate al profilo di rischio aziendale.
Formalizzazione dell’ERM
Il Framework di Enterprise Risk Management (ERM) viene declinato in quattro elementi cardine che devono essere attuati in modo efficace per consentire una corretta gestione del rischio:
• Policy Framework
• Framework del Modello
• Governance
• Reporting, al fine di indirizzare correttamente le informazioni necessarie per assumere decisioni consapevoli.
Inoltre, con il processo ORSA, viene effettuata una autovalutazione interna del Rischio e della Solvibilità, che consente alla Compagnia di misurare il proprio ambiente di controllo interno. Il processo prevede anche la raccolta strutturata di tutte le informazioni chiave utilizzate nel processo decisionale del management.
Control Risk Self Assessment
Cargeas Assicurazioni S.p.A. si è dotata di processi che consentono di rilevare e monitorare i principali rischi ed eventi che possono pregiudicare il buon andamento della propria operatività aziendale. Tali processi si sono sostanziati nell’implementazione dell’Internal Control Policy e dell’Operational Risk Policy.
I processi sopra citati afferiscono a: (i) la valutazione dei rischi cui la Compagnia potrebbe essere esposta; (ii) la gestione dei rischi ed incidenti operativi con la focalizzazione sui rischi ritenuti maggiormente rilevanti a seguito della valutazione probabilità/impatto.
Al fine di individuare i principali rischi si utilizzano:
1. la metodologia CRSA, Control Risk Self Assessment, che permette di suggerire piani di azione per mitigare i rischi emersi: l’intero staff, a partire dall’Alta Direzione, è coinvolto in questo processo;
2. la presa in carico delle segnalazioni sui potenziali rischi ricevute dalle strutture operative e dai Loss Data Collector e la valutazione degli eventi operativi occorsi.
La metodologia CRSA viene utilizzata anche in caso di cambiamenti fondamentali riguardanti le valutazioni di probabilità/impatto o l'emergere di nuovi rischi; in tali situazioni, l'aggiornamento delle valutazioni CRSA dovrebbe essere condotto su base mensile.
Risk Management e Chief Risk Officer (CRO)
Il Responsabile della Funzione di Risk Management riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione e funzionalmente all’Amministratore Delegato. Il Responsabile del Risk Management ha anche un riporto funzionale verso il Gruppo.
La Funzione di Risk Management è responsabile di:
⮚ sviluppare e attuare un sistema di gestione dei rischi, coerentemente con la strategia, la propensione e i limiti di rischio prescritti dalla legge, da parte del Consiglio di Amministrazione;
⮚ sviluppare modalità, processi e modelli per individuare, analizzare, misurare, monitorare e segnalare in maniera costante i rischi a cui è esposta la società, mediante l’utilizzo dei dati pervenuti dai responsabili delle strutture tecniche;
⮚ definire i limiti operativi da applicare presso le strutture operative dell’azienda e le connesse procedure per controllare tempestivamente tali limiti;
⮚ predisporre flussi informativi necessari a garantire il controllo tempestivo delle esposizioni al rischio e la rilevazione immediata delle anomalie individuate nell’operatività;
⮚ informare tempestivamente il Consiglio di Amministrazione e il Comitato di Direzione sulla potenziale esposizione al rischio;
⮚ sviluppare ed eseguire almeno annualmente, gli stress test per i rischi più significativi e di comunicare al Consiglio di Amministrazione gli esiti degli stessi;
⮚ esprimere un Opinion in collaborazione con il Direttore Tecnico, sull’Underwriting Policy in coerenza con la propensione al rischio definita dal Consiglio di Amministrazione;
⮚ monitorare l’attività riassicurativa e dei rischi associati nell’ambito delle sue responsabilità generali di monitoraggio del rischio;
⮚ fornire la sua Opinion sulla strategia e sul Piano di Riassicurazione anche sulla base della Reinsurance Opinion fornita dalla Funzione Attuariale;
⮚ gestire le politiche relative all’ALM e di sviluppare le Linee Guida sugli Investimenti;
⮚ predisporre i calcoli e di monitorare i livelli di Solvibilità in accordo alla normativa Solvency II e di fornire consulenza al vertice aziendale sull’efficiente allocazione del capitale;
⮚ segnalare eventuali punti deboli nella gestione del capitale;
⮚ fornire un Opinion sulla strategia e sulla politica dei dividendi;
⮚ assicurare l’adeguatezza e la corretta applicazione della Model Governance Policy attraverso la funzione del Model Manager e la Funzione di Segretario del Model Control Board;
⮚ supportare l’Enterprise Risk Management (ERM) nella gestione dei progetti relativi all’area (policy di rischio, metodologia e obblighi di informativa sui rischi);
⮚ monitorare l’attuazione della politica di gestione del rischio e il profilo generale di rischio della Compagnia nel suo complesso;
⮚ fornire la Risk Opinion per tutte le Policy e metodologie di rischio, per le decisioni relative alla partecipazione agli Utili, per tutti i nuovi prodotti, per la registrazione e la validazione del Modello, per il LAT.
Inoltre:
⮚ presenta, annualmente, al Consiglio di Amministrazione:
⮚ il piano di attività in cui identifica i principali rischi cui la Compagnia è esposta e le proposte che intende effettuare in relazione ai rischi stessi, tenendo conto anche delle carenze eventualmente riscontrate nei controlli precedenti e di eventuali nuovi rischi;
⮚ una relazione sull’adeguatezza ed efficacia del sistema di gestione dei rischi, delle metodologie e dei modelli utilizzati per il presidio dei rischi stessi, sull’attività svolta, sulle valutazioni effettuate, sui risultati emersi e sulle criticità riscontrate, dando conto dello stato di implementazione dei relativi interventi migliorativi, qualora effettuati;
⮚ relaziona il Collegio Sindacale circa il suo operato e riceve dallo stesso informazioni utili per la sua attività;
⮚ relaziona all’Organismo di Xxxxxxxxx ex D.Lgs. 231/2001 circa il suo operato e riceve dallo stesso informazioni utili per la sua attività;
⮚ collabora con la Revisione Interna, la Compliance ed ogni altra Unità Organizzativa cui è affidata una specifica Funzione di controllo, scambiandosi le informazioni rilevanti per lo svolgimento delle loro attività.
Il calcolo del Requisito Patrimoniale di Solvibilità è calcolato con frequenza trimestrale, come previsto dalla normativa. Con la medesima frequenza l’organo amministrativo prende visione dei risultati.
Con cadenza almeno annuale, l’organo amministrativo esamina e approva il profilo di rischio della Compagnia, le previsioni di sviluppo nel periodo di proiezione ed il legame con le scelte strategiche messe in atto dalla dirigenza.
B.4 SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
Cargeas Assicurazioni S.p.A. crea valore attraverso l’accettazione, la gestione e la trasformazione dei rischi che possono essere gestiti tramite un framework adeguato. Al fine di mitigarli sono in essere dei controlli all’interno di tutti i processi aziendali.
L’impresa si è dotata di un sistema dei controlli interni, proporzionato alla natura, alla portata e alla complessità dei rischi aziendali, attuali e prospettici, inerenti all’attività dell’impresa.
Il sistema dei controlli interni è costituito dall’insieme dei processi richiesti dal Consiglio di Amministrazione e realizzati dal Management e dal personale interno, ed è progettato al fine di assicurare:
a) l’efficienza e l’efficacia dei processi aziendali;
b) l’adeguato controllo dei rischi attuali e prospettici;
c) la tempestività del sistema di reporting delle informazioni aziendali;
d) l’attendibilità e l’integrità delle informazioni contabili e gestionali;
e) la salvaguardia del patrimonio; anche in ottica di medio-lungo periodo;
f) la conformità dell’attività dell’impresa alla normativa vigente, alle direttive e alle procedure aziendali.
Il Sistema dei Controlli Interni della Compagnia è parte integrante dell’azienda e coinvolge ogni risorsa, ciascuna per il proprio livello di competenza e responsabilità, nell’ottica di un costante ed efficace presidio dei rischi.
I presidi relativi al sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi coprono ogni tipologia di rischio aziendale, anche secondo una visione prospettica ed in considerazione della salvaguardia del patrimonio. La responsabilità è rimessa agli organi sociali, ciascuno secondo le rispettive competenze. L’articolazione delle attività aziendali nonché dei compiti e delle responsabilità degli organi sociali e delle funzioni deve essere chiaramente definita.
Il controllo interno rafforza l’organizzazione della Compagnia, aumentando in tal modo la sua capacità di gestire gli eventi esterni (e interni) e individuare eventuali difetti e carenze nei processi e nelle strutture.
Di conseguenza, il framework di assessment del controllo interno concorre al raggiungimento degli obiettivi aziendali (strategia), identificando i rischi che ne potrebbero compromettere la realizzazione, implementando dei controlli volti a mitigare tali rischi e svolgendo attività di monitoraggio.
I controlli interni sono posti in essere per garantire la presenza di adeguate misure per attenuare i rischi. In quanto tali, non esprimono una valutazione dell'esposizione al
rischio, ma garantiscono la presenza di controlli per la misurazione di tale esposizione e garantiscono che decisione informate siano prese e adeguatamente documentate.
Il Consiglio di Amministrazione definisce all’interno della Internal Control Policy, della Risk Policy e delle Politiche relative a ciascuna funzione fondamentale le direttive in materia di sistema dei controlli interni, curandone l’adeguamento all’evoluzione dell’operatività aziendale e delle condizioni esterne. L’Alta Direzione è responsabile dell’attuazione, del mantenimento e del monitoraggio del sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi, ivi compresi quelli derivanti dalla non conformità alle norme, coerentemente con le direttive amministrative del Consiglio di Amministrazione.
Per supportare la struttura del controllo interno, Cargeas Assicurazioni S.p.A. dispone di una struttura organizzativa di controllo che si articola attraverso tre linee di difesa:
1° Linea di Difesa
È costituita da misure di controllo integrate nelle attività, nei processi aziendali e nei sistemi informatici, la cui responsabilità ultima spetta agli utenti diretti responsabili dell'attuazione ed esecuzione di tali processi aziendali e trova il proprio raccordo organizzativo massimo nell’Alta Direzione responsabile di:
⮚ salvaguardare idonee condizioni d’impianto e di funzionamento del sistema dei controlli di linea – sul quale ha diretta responsabilità di sorveglianza – a garanzia del corretto ed ordinato svolgimento delle attività, nonché dell’appropriato esercizio delle deleghe;
⮚ segnalare formalmente e tempestivamente tutte le circostanze o fattispecie che possono costituire sintomi di significativa criticità operativa ovvero di sensibile aggravamento di rischio (di business, organizzativi, ecc.); comunicare, con le medesime modalità, le criticità rimosse per le attività di follow-up; più in generale, nell’ambito del complessivo sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, collaborare con le funzioni di Risk Management e Compliance, per le rispettive aree di competenza;
⮚ diffondere al personale direttamente gestito la cultura e le modalità di autocontrollo, in linea con i principi sanciti nel Codice Etico e con quanto previsto nel Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (MOG) ex D. Lgs. 231/2001.
2° Linea di Difesa - Funzioni di Risk Management, Compliance e Funzione Attuariale
La Funzione di Risk Management assicura alti livelli di gestione del rischio attraverso lo sviluppo del sistema di gestione dei rischi e più nello specifico coordina attraverso specifiche policies, iniziative volte ad accrescere la conoscenza dell’organizzazione sulle questioni relative ai rischi e performance economiche. Supporta l’Organo Amministrativo nelle scelte volte ad ottimizzare il Risk Appetite, i limiti di rischio, il profilo di rischio e la tolleranza al rischio. Inoltre ha la responsabilità di comunicare e implementare la strategia del rischio, la conoscenza e gestione del rischio nell’intera compagine aziendale («risk culture»).
Come seconda linea di difesa, e pertanto indipendente dai risultati economici di business, è responsabile di assicurare che i processi e controlli siano allineati alle
scelte dell’Organo Amministrativo e di fornire specifiche opinioni sulla struttura, identificando ogni debolezza e area di miglioramento.
Il ruolo della Funzione Compliance è quello di promuovere, monitorare e controllare l'osservanza di leggi, regolamenti, norme e policy interne, ivi compresi i principi di condotta aziendale e gli standard etici di Cargeas Assicurazioni S.p.A., rilevanti ai fini dell'integrità e della reputazione della Compagnia.
La Funzione Attuariale ha il compito di coordinare il calcolo delle riserve, garantire l’adeguatezza delle metodologie delle ipotesi e dei modelli, valutare la sufficienza e la qualità dei dati utilizzati, confrontare le migliore stime con i dati desunti dall’esperienza (cd. back-testing) ed informare il Consiglio di Amministrazione sull’affidabilità e sull’adeguatezza del calcolo delle riserve tecniche. La Funzione Attuariale formula, inoltre, dei pareri sulla politica di sottoscrizione e sugli accordi di riassicurazione della Compagnia, oltre a contribuire ad applicare in modo efficace il sistema di gestione dei rischi, anche nel caso in cui l'Impresa decida di adottare un modello interno per determinare il proprio Requisito Patrimoniale di Solvibilità. IVASS ha previsto per la Funzione Attuariale ulteriori compiti tra cui la valutazione dei requisiti e dei rischi inerenti il calcolo delle riserve tecniche nell’esercizio ORSA e la valutazione della sufficienza delle riserve tecniche dei rami di responsabilità civile veicoli e natanti (oltre alle accettazioni in riassicurazione) appostate nel bilancio di esercizio.
3° Linea di Difesa - Revisione Interna
La Revisione Interna fornisce all’Organo Amministrativo garanzia sulla corretta progettazione e attuazione del framework di risk governance, sul rispetto delle linee guida, delle policy e delle procedure, a partire dal piano di audit approvato e dai flussi informativi in essere con le altre funzioni di controllo (2° linee di difesa).
Funzione di verifica della conformità
Nel corso del 2018, La Funzione Compliance ha perseguito il proprio obiettivo adottando un approccio rule-based e risk-based come per i precedenti anni.
E’ stato tuttavia un anno significativo determinato dalle attività di analisi volte a comprendere le modalità di integrazione del modello di Compliance in essere in Cargeas Assicurazioni S.p.A. rispetto alla struttura, l'organizzazione e metodologie adottate dal Gruppo BNP Paribas Cardif.
Sono state altresì avviate le prime attvità di Risk Assessment condotte secondo la metodologia prevista dai modelli di Compliance del Gruppo BNP Paribas.
L'attività di Advisory svolta durante l'anno è stata significativa e rilevante anche in relazione alla fase cruciale di sviluppo dei progetti i IDD e DDL Concorrenza, nonché quale conseguenza della vivace evoluzione del contesto normativo intervenuto in corso d’anno.
Numerosi Compliance Advise/Opinion sono stati emessi per rispondere ad esigenze interpretative delle norme da parte delle funzioni operative, sia per effettuare una valutazione delle misure organizzative e operative identificate per l’attuazione, e conseguente comunicazione dell'esposizione ai rischi di compliance.
Il Monitoraggio Normativo ha costituito una parte rilevante delle attività condotte nel corso dell’anno, al fine di presidiare nel continuo l’appropriatezza delle misure identificate , la realizzazione di adeguati controlli e processi e lo sviluppo di adeguati progetti.
Attraverso gli interventi di Advisory, ed il processo di Compliance Monitoring & Follow Up, seguito da periodico flusso informativo al Management e al Consiglio di Amministrazione, la Funzione Compliance ha consentito di identificare le priorità rilevanti da sostenere, l’eventuale identificazione di misure di contingency ove necessario ed agevolare un processo decisionale basato sulla valutazione del rischio.
I Compliance Risk Assessment condotti nel 2018 hanno coperto 11 categorie di Compliance Risk , e sono stati effettuati utilizzando in parte la metodologia di Cargeas Assicurazioni S.p.A. esistente, in parte la nuova metodologia di BNP Paribas.
Il processo di Follow up delle Azioni Correttive emesse a conclusione dei diversi Risk Assessment, ha completato il processo di monitoraggio della realizzazione delle azioni di miglioramento, i cui risultati sono stati periodicamente riportati ai Soggetti Apicali e al Consiglio di Amministrazione.
B.5 FUNZIONE DI AUDIT INTERNO
L’universo di Audit, per la Revisione Interna di Cargeas Assicurazioni S.p.A, copre tutte le attività e i rischi principali della Compagnia, nonché le attività essenziali esternalizzate in conformità ai requisiti normativi.
La Funzione di Revisione Interna interviene in modo indipendente all’interno dell’universo di audit di Cargeas Assicurazioni S.p.A., ed in tutte le aree. Le risorse della Funzione hanno accesso illimitato a tutti i documenti, proprietà e persone che lavorano, direttamente ed indirettamente, per Cargeas Assicurazioni S.p.A..
La Funzione di Revisione Interna esegue tre differenti tipi di incarichi:
• Missioni di Audit Ordinarie (“Assurance assignment”) che mirano a condurre un “esame obiettivo delle evidenze, eseguito con lo scopo di fornire all’organizzazione una valutazione indipendente dei processi di governance, di gestione del rischio e dei controlli”. Gli incarichi ordinari terminano con la condivisione delle raccomandazioni con i soggetti auditati e la diffusione della Report di Audit al Management interessato.
• Gli incarichi speciali, che vengono eseguiti ogni qual volta si rendano necessari, in particolare quando vengono riscontrate transazioni sospette, usi impropri dei fondi o casi di frode. Il report sull’incarico si compone di una descrizione cronologica dei fatti, di un’analisi delle carenze che hanno causato la frode o l’illecito e, se così fosse, indica le responsabilità dei collaboratori coinvolti.
• Gli incarichi di studio e ricerca e gli incarichi relativi ad una richiesta di informazioni o di assistenza provengono direttamente da richieste dell’Amministratore Delegato di Cargeas Assicurazioni S.p.A., del Consiglio di Amministrazione o dall’Inspecteur Général (Ispettorato Generale) del Gruppo BNP Paribas. In genere, mirano a valutare, quanto prima possibile, su base normativa, i rischi e le minacce che, più probabilmente, avranno un impatto sul Gruppo BNP Paribas, o recheranno danno alla sua reputazione.
Il Responsabile della Funzione di Revisione Interna di Cargeas Assicurazioni S.p.A. redige, su base annuale, una proposta del Piano di Audit, specificando tutte le missioni di Audit ordinarie da eseguire nel corso dell’anno solare sull’Universo di Audit. La proposta di Piano di Audit è costruita, principalmente, sulla base di una valutazione del rischio delle varie attività svolte da Cargeas Assicurazioni S.p.A., ed assicura che tutte le attività significative siano periodicamente revisionate, con una frequenza adeguata.
Il Responsabile della Funzione di Revisione Interna di Cargeas Assicurazioni S.p.A. riporta, regolarmente, al Consiglio di Amministrazione, in merito al compimento del Piano di Audit, ai suoi risultati ed alle sue conclusioni.
B.6 FUNZIONE ATTUARIALE
La Funzione Attuariale di Cargeas Assicurazioni S.p.A., istituita al termine del 2014, ha sviluppo nel corso del 2018 le seguenti attività, in linea con il Codice delle Assicurazioni Private e la Direttiva Solvency II:
⮚ Per il processo di riservazione ha coordinato il calcolo delle technical provisions, ha garantito l’adeguatezza di modelli, metodologie ed ipotesi, oltre ad eseguire il back-testing di tali riserve. Le evidenze delle precedenti attività sono sintetizzate nella relazione sulle attività di coordinamento e convalida delle technical provisions, presentato al Consiglio di Amministrazione.
⮚ Per il processo di sottoscrizione ha partecipato, supportando il Risk Management, nell’elaborazione di risk opinion su alcuni prodotti ed analizzato i principali indicatori della Compagnia per esprimere un giudizio sull’andamento tecnico. Le evidenze di tali attività sono sintetizzate nel parere sulla politica di sottoscrizione globale, presentato al Consiglio di Amministrazione.
⮚ Per quanto concerne la riassicurazione, è stata coinvolta nella parte di analisi del piano di rinnovo e ha fornito al Consiglio di Amministrazione un parere sull’adeguatezza degli accordi di riassicurazione.
⮚ Il supporto alla gestione dei rischi della Compagnia si esplica attraverso l’interazione quotidiana con il Risk Management per quanto concerne le politiche di riassicurazione, riservazione e sottoscrizione.
⮚ Il potenziale supporto al Data Manager è stato fornito in tema di sufficienza e qualità dei dati utilizzati nel calcolo delle riserve tecniche; tali evidenze sono desumibili dalla relazione sulle attività di coordinamento e convalida delle technical provisions.
⮚ Per quanto concerne l’esercizio ORSA ha valutato i requisiti per il calcolo delle riserve tecniche e formulato un proprio parere (presente nell’ORSA report).
⮚ Per quanto concerne la certificazione delle riserve tecniche dei rami di responsabilità civile e natanti, oltre alle accettazioni in riassicurazione da parte della Compagnia, ha presentato per l’approvazione del Bilancio una relazione tecnica sulla sufficienza di tali poste tecniche e ha sottoposto il relativo documento all’attenzione del Consiglio di Amministrazione.
⮚ Nel corso del 2018 IVASS ha adottato il Regolamento n. 37 recante i criteri e le modalità per la determinazione da parte delle Imprese di assicurazione degli sconti obbligatori in caso di installazione della scatola nera e/o di meccanismi che impediscono l’avvio del motore in presenza di un tasso alcol emico superiore ai limiti di legge; alla luce di tale Regolamento la Funzione Attuariale ha redatto una relazione per il Consiglio di Amministrazione e verificherà nel parere sulla politica di sottoscrizione l’impatto dell’applicazione dei relativi criteri e delle relative modalità.
⮚ In linea con il Regolamento IVASS n. 38 del 2018, recante disposizioni in materia di sistema di governo societario, ha presentato per la prima volta nel Consiglio di Amministrazione del mese di Settembre la policy della Funzione Attuariale.
Le precedenti attività formano parte integrante della relazione annuale della Funzione Attuariale, presentata nel corso del secondo trimestre al Consiglio di Amministrazione, ed a partire dal 2018 è prevista la stesura di uno specifico registro delle raccomandazioni.
B.7 ESTERNALIZZAZIONE
POLITICA DI ESTERNALIZZAZIONE DI FUNZIONI O ATTIVITA’ IMPORTANTI
Cargeas Assicurazioni S.p.A. si è dotata di una specifica policy che definisce le linee guida e di una procedura operativa che si applica a tutte le attività o processi da esternalizzare o esternalizzati.
La Compagnia crede fermamente che l’outsourcing di funzioni o attività operative essenziali o importanti non deve essere attuato in modo tale da recare grave pregiudizio alla qualità del sistema di Governance, non deve determinare un incremento indebito del rischio operativo, né compromettere la capacità dell’Autorità di Vigilanza di monitorare il rispetto dei propri obblighi da parte della Compagnia, né pregiudicare la capacità di quest’ultima di offrire un servizio continuo e soddisfacente per gli assicurati.
La Compagnia ha esternalizzato nel corso del tempo alcune attività di supporto fondamentali per il corretto svolgimento delle proprie attività assicurative (ad esempio lo sviluppo e la manutenzione del software, la gestione delle infrastrutture IT e le attività di Call Center). L’obiettivo principale è sempre stato quello di potere gestire in modo più efficiente e flessibile le attività, in modo da essere pronti a supportare gli andamenti ciclici del Business.
La Compagnia adotta idonei presidi volti alla mitigazione del rischio operativo, in particolare in caso di esternalizzazioni di attività essenziali ed importanti: la procedura vigente prevede un insieme molto vasto di controlli da effettuare per la selezione del fornitore e prima della stipula del contratto. E’ prevista una valutazione approfondita sui rischi finanziari, operativi, legali e reputazionali eventualmente legati all’esternalizzazione dell’attività, nonché l’evidenza delle necessarie misure di controllo.
Un attento esame sul Fornitore del Servizio consente all’Outsourcer di identificare i rischi che potrebbero verificarsi, di individuare le strategie più idonee alla mitigazione e alle gestione degli stessi e di assicurare che il Fornitore disponga di una situazione finanziaria solida, delle necessarie competenze tecniche e operative, di una buona reputazione e di uno staff competente e stabile, nonché di rispettare gli standard di
qualità. Inoltre, ove applicabile, deve essere in possesso di regolare licenza e fornire completa garanzia di adempimento dei requisiti necessari alla continuità aziendale.
In particolare, nella selezione di un fornitore di esternalizzazioni, si deve porre particolare attenzione ai seguenti elementi:
⮚ il Fornitore deve avere le risorse finanziarie necessarie per svolgere gli ulteriori compiti in modo corretto e affidabile;
⮚ il Fornitore deve garantire che tutti gli aspetti rilevanti della propria gestione di rischio e del proprio sistema di controllo interno siano adeguati. Il Fornitore deve avere adeguati piani di emergenza per affrontare eventuali situazioni di emergenza o interruzioni dell’attività e deve verificare periodicamente i dispositivi di backup;
⮚ il Fornitore deve adottare tutti i mezzi necessari affinché nessun conflitto di interessi, presente o potenziale, possa compromettere il soddisfacimento dei bisogni di outsourcing dell’impresa;
⮚ il Fornitore è soggetto alle medesime disposizioni in materia di sicurezza e riservatezza delle informazioni relative all’impresa di assicurazione o ai suoi assicurati o beneficiari che si applicano alle imprese di assicurazione o di riassicurazione.
B.8 ALTRE INFORMAZIONI
Adeguatezza del Sistema di Governance
La Funzione Compliance ha condotto nel 2018 un Assessment sulla Corporate Governance che ha avuto l’obiettivo di valutare l’adeguatezza della struttura del Sistema di Governo di Cargeas Assicurazioni S.p.A. al Marzo 2018 e l'efficacia delle misure organizzative adottate a seguito del Risk Assessment effettuato nel 2016 dalla Funzione Compliance nonché delle Azioni Correttive emesse in tale sede.
L’analisi si è posta altresì l’obiettivo di fornire una valutazione dei principali rischi collegati al Sistema di Governo Societario, tenuto conto delle normative attuali, così da fornire indicazioni operative/organizzative per addivenire ad un più efficiente modello organizzativo.
Il nuovo contesto normativo riconosce un ruolo centrale alla vigilanza prudenziale in termini di intervento sul Governo Societario e richiede all’Organo Amministrativo, responsabile ultimo della gestione dell’ impresa, di maturare e porre in essere scelte
consapevoli nell’ interesse della società, in coerenza con l’obiettivo di garantire la sana e prudente gestione.
La valutazione complessiva dei Rischi Residui ha rilevato che il Sistema di Governo Societario della Compagnia, volto alla creazione di valore per gli stakeholders, deve trovare maggior efficienza in un chiaro modello organizzativo che identifichi chiare responsabilità ed efficaci processi e flussi informativi, nonché adeguati sistemi informatici volti al rafforzamento dell’architrave costruita negli ultimi anni.
In considerazione dell’attuale momento di riorganizzazione aziendale richiesto dal nuovo assetto societario e le progettualità in corso per l’adeguamento al modello organizzativo richiesto dal Gruppo nonché alle nuove disposizioni normative introdotte dal Regolamento 38/2018, la Funzione Compliance ha fornito suggerimenti da considerare nella realizzazione di quanto sopra, a maggior mitigazione dei potenziali rischi in materia di Corporate Governance.
C PROFILO DI RISCHIO
C.1 RISCHIO DI SOTTOSCRIZIONE
Il rischio di sottoscrizione, si compone di due categorie: Health Underwriting Risk Salute e Non-Life Underwriting Risk.
Tali rischi a loro volta si possono scomporre nei sotto-moduli di rischio: Premium Reserve Risk, Lapse Risk e CAT Risk.
La tabella di seguito riportata mostra i principali risultati dell’assorbimento di capitale della Compagnia alla data del 31 dicembre 2018:
(Valori in mgl di Euro)
Non-Life | Health | |
Underwriting Risk Module | 74.559 | 55.952 |
Diversification Benefit | 11,1% | 3,0% |
Premium & Reserve Risk | 70.604 | 54.832 |
Lapse Risk | 1.138 | 7.348 |
CAT Risk | 12.089 | 2.338 |
Si nota come la componente Premium-Reserve sia preponderante in quanto:
• il Premium Risk, è definito come il rischio che i premi emessi presenti in portafoglio o emessi a fronte di nuovi contratti non siano in grado di far fronte ai futuri costi per sinistri generati da tali contratti;
• il Reserve Risk, invece, è definito come il rischio che le riserve sinistri calcolate alla data di valutazione non siano sufficienti a coprire i costi reali di tali sinistri.
Il grafico sotto riportato mostra come i due rischi abbiano una diversa sensibilità al Premium e al Reserve Risk (in termini di misura di volume).
Mln
200
150
100
50
−
Health - Volume Measure
Premium Risk Reserve Risk Premium Risk Reserve Risk
189
Mln
188
187
186
185
184
183
182
Non Life - Volume Measure
Premium Risk Reserve Risk Premium Risk Reserve Risk
Si nota come l’Health Risk sia influenzato in modo più significativo dalla componente Premi; ciò è conseguenza di un portafoglio caratterizzato da contratti con durata pluriennale. Il Non-Life Risk, invece, è più sensibile a movimenti del volume BEL (Best Estimate Liabilities) sinistri in quanto le principali Line of Business che lo compongono (Motor vehicle liability insurance e General liability insurance) sono soggette ad un lento “smontamento” delle riserve.
Il Lapse Risk, rappresenta il rischio di estinzione anticipata delle polizze a fronte di una richiesta del cliente e si concentra principalmente sulle polizze CPI legate a mutui o finanziamenti. Per tali prodotti la Compagnia ha provveduto a stimare la probabilità di abbandono basandosi su evidenze storiche.
L’esposizione al CAT Risk della Compagnia, invece, include i rischi derivanti da eventi eccezionali e/o estremi oppure da eventi particolarmente rari e con impatti finanziari importanti.
(Valori in mgl di Euro)
CAT Risk | |
HEALTH CAT RISK | 2.338 |
Mass Accident Risk | 668 |
Accident Concentration Risk | 1.504 |
Pandemic Risk | 1.660 |
NON LIFE CAT RISK | 12.089 |
Non Life CAT Nat | 10.398 |
Non Life CAT Man-Made | 5.675 |
Non Life Other CAT | 2.413 |
La precedente tabella mostra come gli Eventi Naturali siano i rischi maggiori a cui la Compagnia è soggetta. In particolare, tali eventi si riferiscono a: Xxxxxxxxx, Alluvione e Xxxxxxxx. I grafici sotto riportati mostrano come la Compagnia sia in grado di mitigare adeguatamente tali rischi, mediante lo studio e l’applicazione di un adeguato piano di cessioni in riassicurazione.
SCR Health Cat
Milioni
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
−
Gross Mitigation Net
100
Milioni
90
80
70
60
50
40
30
20
10
−
SCR Non Life Cat
Gross Mitigation Net
La Compagnia non ha in essere rapporti con Società Veicolo.
C.2 RISCHIO DI MERCATO
Il Market Risk deriva dall'incertezza associata alla volatilità di mercato degli strumenti finanziari; questo rischio è misurato considerando l'impatto sui fondi propri, in termini di fluttuazioni dei prezzi (Spread Risk ed Equity Risk), della struttura dei tassi di interesse (Interest Rate Risk), dell'andamento del mercato immobiliare (Property Risk) e dei tassi di cambio (Currency Risk). La tabella sotto riportata mostra la composizione del Market Risk, in termini di assorbimento di capitale, alla data del 31 dicembre 2018:
(Valori in mgl di Euro)
Market Risk Module | 24.450 |
Diversification Benefit | 27,7% |
Interest Rate | 5.424 |
Equity | 4.285 |
Property | 4.370 |
Spread | 16.864 |
Currency | 2.035 |
Concentration | 850 |
Come riportato nella tabella sopra esposta, il sotto modulo di rischio a cui la Compagnia è maggiormente esposta è lo Spread Risk dovuto per circa il 58% (9.8 milioni di Euro) ai titoli Corporate (esposizioni single-name) presenti in portafoglio e per la restante parte (7 milioni di Euro) ai sottostanti dei fondi presenti in portafoglio (applicazione del look-through).
L’interest Rate Risk, invece, scaturisce dalla sensibilità sia degli attivi che dei passivi a shock della struttura dei tassi risk-free (fornita da EIOPA). Il Rischio è conseguenza del mismatch di duration tra attivi e passivi che si sta progressivamente allineando.
L’Equity Risk è composto principalmente dal rischio derivante da fondi equity ma anche fondi di cui non si dispone il Look through completo, mentre il Property Risk si riferisce a fondi Immobiliari acquisitati negli ultimi due anni.
Il Currency Risk si riferisce alle esposizioni valutarie riferite ai sottostanti dei fondi. I fondi Corporate Loans dichiarano derivati di copertura al rischio valutario che la Compagnia non ha ritenuto di utilizzare a mitigazione del rischio in quanto non rispettano i criteri qualitativi previsti dall’art. 209 del Regolamento Delegato 2015/35.
C.3 RISCHIO DI CREDITO
Il rischio di credito è monitorato per il tramite del Counterparty Default Risk che riflette le potenziali perdite derivanti dal deterioramento del merito creditizio delle controparti della Compagnia. L’assorbimento di capitale e le principali componenti di tali rischi sono le seguenti:
(Valori in mgl di Euro)
SCR Counterparty Default | 8.609 |
Type 1 | 6.289 |
Type 2 | 2.820 |
Le esposizioni di Tipo 1 sono rappresentate da: depositi bancari e esposizioni creditizie La maggiore esposizione della Compagnia è rappresentata dai depositi bancari.
C.4 RISCHIO DI LIQUIDITA’
Il rischio di liquidità non risulta incluso tra i rischi quantificati dalla Standard Formula. Nonostante ciò, la Compagnia si è dotata di una politica di liquidità volta a definire un set di soglie di alert per monitorare il liquidity ratio all’interno di intervalli temporali definiti (liquidità a 3 mesi e ad 1 anno).
La Compagnia monitora trimestralmente il liquidity ratio sia alla data di riferimento, che in scenari di stress, volti a misurare la flessibilità della Compagnia in scenari negativi (in termini di liquidità); tali scenari considerano anche le porzioni di portafoglio liquidabili in caso di deficit di liquidità.
C.5 RISCHIO OPERATIVO
Il rischio operativo è monitorato mediante la Formula Standard all’interno del modulo Operational Risk. L’obiettivo di tale rischio è quello di misurare i possibili rischi derivanti da malfunzionamenti dei processi interni (per cause legate a negligenza del personale o a malfunzionamenti dei sistemi IT ecc.) o da azioni fraudolente.
L’assorbimento di capitale di tale rischio, al 31 dicembre 2018, ammonta a circa 10,65 milioni di Euro ed è calcolato in proporzione al livello dei premi di competenza, delle BEL e del BSCR.
C.6 ALTRI RISCHI SOSTANZIALI
La Formula Standard, così come disciplinata dal Regolamento Delegato 2015/35, non copre alcuni rischi a cui la Compagnia è esposta:
Rischio strategico e Rischio reputazionale: il modulo della Formula Standard relativo all’Operational Risk esclude esplicitamente il rischio reputazionale e i rischi derivanti da decisioni strategiche.
Tuttavia la Compagnia considera informazioni qualitative e quantitative sull'esposizione ai rischi strategici e reputazionali all'interno del processo ORSA: il Rischio Strategico e Reputazionale vengono testati anche mediante stress test.
Xxxxxxx sovrano: il rischio legato ai titoli di stato Europei non è esplicitamente trattato nella Standard Formula, benché questi siano stati oggetto in passato di forte volatilità. La Compagnia è esposta a questo rischio data la quota significativa di portafoglio investita in Titoli di Stato (nello specifico titoli Italiani). Questo ha comportato la necessità di valutare, mediante appositi stress test, gli effetti dell’inserimento dei titoli di Stato nel calcolo dello Spread Risk e del Concentration Risk.
Rischio di liquidità: come descritto al paragrafo C.4 il rischio che le imprese di assicurazione non siano in grado di liquidare i sinistri e regolare le proprie obbligazioni finanziarie alla scadenza non è esplicitamente previsto nella Standard Formula. La Compagnia monitora tale rischio valutando i flussi di cassa in entrata e in uscita in una normale situazione di mercato ed in condizioni di stress.
Rischio inflazione: la sensitività del valore delle attività e delle passività a variazioni della struttura a termine dei tassi di inflazione, o della volatilità dei tassi di inflazione, non viene esplicitamente considerata, ma alcuni effetti sono implicitamente assunti nella calibrazione degli shock up/down dei tassi di interesse nell'ambito del sub-modulo del tasso di interesse.
Rischio relativo al contesto normativo: il rischio che le imprese di assicurazione non siano in grado di adattare il loro profilo di rischio in risposta a cambiamenti improvvisi o imprevisti nel contesto normativo.
Rischio di contagio: le esposizioni al rischio di contagio non sono espressamente trattate nella formula standard, in quanto effetti di contagio e perdite finanziarie in caso di eventi di contagio sono aspetti molto specifici del profilo di business delle singole imprese e del contesto della struttura di gruppo in cui le imprese operano.
Rischio di modello: rischio di un’interpretazione non corretta del modello di calcolo applicato. Per la Compagnia il rischio in oggetto è riconducibile principalmente alla definizione del Loss Absorption of Deferred Tax (LADT) e all’interpretazione dei contratti in essere come “Contract Boundaries”, ferma restando l’approvazione in sede di Model Control Board delle ipotesi e delle metodologie adottate sugli argomenti in questione.
C.7 ALTRE INFORMAZIONI
La Compagnia, sta predisponendo uno strumento ad hoc per lo studio delle sensitività. Trimestralmente la Compagnia effettua comunque analisi di variazione e scostamento dello SCR e al cambiare dello scenario economico valuta gli eventuali impatti in termini di solvibilità.
Efficacia delle tecniche di attenuazione del rischio tramite riassicurazione adottate da Cargeas Assicurazioni S.p.A.
Cargeas Assicurazioni S.p.A. conferma anche per l’esercizio 2018 la sottoscrizione tradizionale ripartita fra i consueti canali distributivi.
La Società, supportata dai buoni risultati degli esercizi precedenti e con l’obiettivo di conseguire un possibile risparmio globale sul “Programma di Eccesso Sinistri”, ha ritenuto di confermare, anche per l’esercizio 2018, la propria struttura riassicurativa, mediante il rinnovo delle coperture.
Il ramo R.C. Autoveicoli, invece, viene gestito in un unico trattato con più layers. Per quest’ultimo si è confermata una ritenzione netta al 100% con copertura in ”Eccesso Sinistri”. In analogia ai passati esercizi sono stati inoltre rinnovati i trattati proporzionali per i Rischi Tecnologici, Assistenza e Credito, con le medesime quote cedute.
L’attività di sottoscrizione in essere nei vari Rami, vede in via pressoché esclusiva il contenimento del capitale impegnato all’interno dei Trattati, sia per somme assicurate dirette, (Incendio ed Engineering), che per esposizione di massimali RCT, criterio che di fatto ha limitato nel tempo l'utilizzo di supporti provenienti dai mercati Riassicurativi relativamente all'acquisto di coperture in forma Facoltativa.
Si ritiene che l’applicazione del “Piano di Riassicurazione” sopra esposto, sia stato coerente con gli obiettivi dettati dal Consiglio di Amministrazione relativamente all’ottimizzazione della riassicurazione e degli insurance limits, conseguendo i vantaggi di:
⮚ assicurare che la riassicurazione preveda il mantenimento dell’insurance risk entro i livelli della risk appetite;
⮚ ottimizzare il rapporto rischio-rendimento-capitale, con il trasferimento del rischio e con mitigazione dello stesso, garantendo inoltre la stabilità del portafoglio e migliorando il cash-flow.
Tale impianto consente inoltre di contenere le fluttuazioni non prevedibili di rischi particolari riconducibili soprattutto ad eventi catastrofali.
Riassicurazione Attiva
Per quanto riguarda la Riassicurazione Attiva 2018 sono in essere contratti operanti in vari rami ministeriali, ma per importi molto limitati.
D VALUTAZIONE AI FINI DI SOLVIBILITA’
D.1 ATTIVITA’
Le attività e le passività sono valutate a fini Solvency II al valore di mercato, in conformità a quanto disposto dall’articolo 75 della direttiva 2009/138/CE (di seguito anche “Direttiva Solvency II” o “Direttiva”). In particolare il citato articolo dispone:
− che le attività siano valutate all’importo al quale potrebbero essere scambiate tra parti consapevoli e consenzienti in un’operazione svolta alle normali condizioni di mercato;
− che le passività siano valutate all’importo al quale potrebbero essere trasferite, o regolate, tra parti consapevoli e consenzienti in un’operazione svolta alle normali condizioni di mercato, senza alcun aggiustamento per tenere conto del merito di credito.
La metodologia di valutazione è coerente con quanto disposto dall’articolo 9 degli Atti Delegati, secondo cui:
− le attività e le passività diverse dalle riserve tecniche devono essere valutate conformemente ai principi contabili internazionali, a condizione che tali principi includano metodi di valutazione coerenti con l'approccio di valutazione di cui all'articolo 75, richiamato in precedenza;
− se i metodi di valutazione inclusi nei principi contabili internazionali sono temporaneamente o permanentemente difformi dall'approccio di valutazione di cui all'articolo 75 della Direttiva, le compagnie possono utilizzare altri metodi di valutazione considerati conformi;
− in deroga ai precedenti punti, le compagnie possono contabilizzare e valutare un'attività o una passività sulla base del metodo di valutazione che utilizzano per redigere i propri bilanci annuali o consolidati a condizione che:
• il metodo di valutazione sia conforme all'articolo 75 della Direttiva;
• il metodo di valutazione sia proporzionato alla natura, alla portata e alla complessità dei rischi inerenti all'attività dell'impresa;
• la valutazione delle attività e delle passività attraverso l'utilizzo di principi contabili internazionali imporrebbe all'impresa costi che sarebbero sproporzionati rispetto alle spese amministrative totali;
− le compagnie valutano le singole attività e passività separatamente.
In linea con i principi contabili internazionali per fair value si intende il corrispettivo al quale un'attività può essere scambiata, o una passività estinta, tra parti consapevoli e disponibili, in una transazione tra terzi indipendenti.
La valutazione al fair value prevede tre livelli:
• livello 1: prezzi quotati in mercati attivi;
• livello 2: valutazione che utilizza parametri di mercato osservabili in mercati attivi;
• livello 3: valutazione che non utilizza parametri di mercato osservabili in mercati attivi.
Di seguito è riportata la valutazione del Market Value Balance Sheet (MVBS) al
31.12.2018, per la parte degli Asset e Liabilties, secondo la struttura del Quantitative Reporting Template (QRT) S.02.01, con il confronto con i dati riclassificati del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018.
(Valori in mgl di Euro)
(Valori in mgl di Euro)
Di seguito, per ciascuna classe di attività viene fornita indicazione delle basi, dei metodi e delle principali ipotesi utilizzate per la valutazione a fini Solvency II.
Classe di attività Basi, metodi e principali ipotesi utilizzate per la
valutazione a fini di solvibilità
Intangible assets Tale classe di attività è valutata conformemente all’articolo 12 degli Atti Delegati, che prevede che le attività immateriali diverse dall’avviamento siano valutate a zero, salvo che le stesse non possano essere vendute separatamente e l’impresa di assicurazione possa dimostrare l'esistenza un prezzo di mercato in un mercato attivo per attività uguali o similari. Tale voce è stata valutata prudenzialmente a zero.
Deferred tax assets In conformità all’articolo 15 degli Atti Delegati, le imposte differite diverse dalle attività fiscali differite derivanti dal riporto di crediti d'imposta e perdite fiscali non utilizzati sono valutate sulla base della differenza tra i valori ascritti alle attività e passività rilevate e valutate a fini Solvency e i valori ascritti alle attività e passività rilevate e valutate a fini fiscali.
Inoltre il citato articolo 15, comma 3, dispone che ”le imprese di assicurazione e di riassicurazione ascrivono un valore positivo alle attività fiscali differite solo se è probabile che vi sarà un utile tassabile futuro a fronte del quale potranno essere utilizzate le attività fiscali differite, tenuto conto degli obblighi legali o regolamentari sui termini per il riporto delle perdite fiscali o dei crediti d'imposta non utilizzati”.
Property, plant and equipment (PPE) held for own use
Tale classe di attività coincide con la voce “Attivi materiali e scorte” del Bilancio civilistico. Gli attivi rientranti in tale classe sono valutati al costo di acquisto, coerentemente con i principi contabili internazionali IFRS/IAS. Gli ammortamenti, accantonati nei fondi di ammortamento, sono calcolati, in quote costanti, in base alle aliquote giudicate adeguate a rappresentare la residua durata utile dei beni.
Equities – listed Tutti i titoli che rientrano in tale classe di attività sono valutati secondo una valutazione mark to market, basata su prezzi di mercato quotati in mercati attivi.
Equities – unlisted In tale classe rientrano le azioni non quotate, valutate al fair value. Il fair value viene determinato in questo caso tramite l’adozione di modelli e tecniche di valutazione generalmente accettati e laddove non sia possibile lo strumento finanziario viene valutato al costo.
Classe di attività Basi, metodi e principali ipotesi utilizzate per la valutazione a fini di solvibilità
Government Bonds Tutti i titoli che rientrano in tale classe di attività sono valutati secondo una valutazione mark to market, basata su prezzi di mercato quotati in mercati attivi.
Corporate Bonds Tutti i titoli che rientrano in tale classe di attività sono valutati secondo una valutazione mark to market, basata su prezzi di mercato quotati in mercati attivi.
Collective Investments Undertakings
Insurance & intermediaries receivables
Reinsurance receivables
Receivables (trade, not insurance)
Cash and cash equivalents
Any other assets, not elsewhere shown
Tutti i titoli che rientrano in tale classe di attività sono valutati secondo una valutazione mark to market, basata su prezzi di mercato quotati in mercati attivi.
Nel caso in cui una misurazione ex art. 75 non sia applicabile, la Compagnia conformemente all’articolo 10 comma 7(b) degli Atti Delegati, ammette come metodo alternativo il metodo reddituale, ossia l’attualizzazione dei flussi futuri.
Tale classe di attività è valutata coerentemente con i principi contabili internazionali IFRS/IAS, a condizione che tali principi includano metodi di valutazione coerenti con l’approccio di valutazione di cui all’art. 75 della Direttiva; nel caso in cui una misurazione ex art. 75 non sia applicabile, la Compagnia, in accordo all’articolo 10 co. 7(b) degli Atti Delegati, ammette come metodo alternativo il metodo reddituale, ossia l’attualizzazione dei flussi futuri.
Gli attivi rientranti in tale classe sono valutati coerentemente con i principi contabili internazionali IFRS/IAS, a condizione che tali principi includano metodi di valutazione coerenti con l’approccio di valutazione di cui all’art.75 della Direttiva; nel caso in cui una misurazione ex art. 75 non sia applicabile, la Compagnia, in accordo all’articolo 10 co. 7(b) degli Atti Delegati, ammette come metodo alternativo il metodo reddituale, ossia l’attualizzazione dei flussi futuri.
In tale voce rientrano le disponibilità liquide che sono valutate al valore nominale.
Gli attivi rientranti in tale classe sono valutati coerentemente con i principi contabili internazionali IFRS/IAS.
Nella tabella sottostane, separatamente per ciascuna classe di attività, è fornita una spiegazione qualitativa delle principali differenze tra valori local e valori Solvency II.
Classe di attività Differenti basi, metodi e principali ipotesi utilizzate per la valutazione a fini di solvibilità
Intangible assets Ai fini Solvency II le attività immateriali sono valutate a zero, mentre ai fini local, le stesse, sono valutate al costo storico.
Deferred tax assets
Ai fini Solvency II le imposte differite attive sono valutate sulla base della differenza tra i valori delle attività e passività a fini Solvency e i valori delle attività e passività a fini civilistici.
Ai fini local invece le stesse sono valutate sulla base della normativa fiscale vigente.
Investments Ai fini Solvency II gli investimenti sono valutati al valore di mercato, mentre ai fini local gli stessi sono valutati al costo storico per la parte di portafoglio allocata al comparto durevole e al minore tra il costo storico e il valore di mercato per il portafoglio non durevole.
Insurance & intermediaries receivables
Ai fini Solvency II i crediti assicurativi e verso intermediari sono valutati applicando il metodo reddituale, ossia l’attualizzazione dei flussi futuri, in coerenza con i principi contabili internazionali IFRS/IAS, mentre ai fini local gli stessi sono valutati al valore di presumibile realizzo.
D.2 RISERVE TECNICHE
VALUTAZIONE DELLE RISERVE TECNICHE
Le Best Estimate della riserva sinistri sono state determinate attraverso la metodologia Chain Ladder, utilizzando anche coefficienti di sviluppo teorici e fattori di coda stimati attraverso le principali distribuzioni di probabilità.
Per i rami long tail, come RCA e RCG, sono stati utilizzati due modelli: Chain Ladder Paid e Chain Ladder Incurred. Per le altre linee di business invece è stata utilizzata unicamente la metodologia Chain Ladder Paid.
I modelli attuariali sono alimentati dai triangoli di run-off dei pagati incrementali e dei riservati incrementali. Per le linee di business long tail (come la RCA e la RCG) i dati hanno una profondità storica di 16 anni, mentre per le altre linee di business, l’orizzonte temporale delle serie storiche è compreso tra i 7 ed i 10 anni.
Il fattore coda è stato stimato utilizzando le principali funzioni statistiche (Exponential Decay, Inverse Power, Power e Weibull) e scegliendo quella che presenta la migliore bontà di adattamento.
Il cash flow dei pagamenti futuri è stato determinato direttamente dalla metodologia Chain Ladder Paid che stima gli importi dei pagamenti in N+1 (prima sottodiagonale del triangolo), in N+2 (seconda sottodiagonale del triangolo), ecc.
I pagamenti dei sinistri sono centralizzati temporalmente (ipotizzandone l’uniforme distribuzione) nell’anno di pagamento e vengono attualizzati per mezzo della curva dei tassi fornita da EIOPA.
Le Best Estimate della riserva premi sono state ottenute considerando il Cash OUT delle frazioni di premio, al netto delle DAC, ed il Cash OUT e Cash IN dei premi futuri, al netto delle provvigioni.
I Cash OUT sono determinati sommando le frazioni di premi ed i premi futuri e moltiplicando questo ammontare per un loss ratio ed un expense ratio, misurati sui premi di competenza al netto delle provvigioni di competenza, al fine di ottenere una stima dei sinistri futuri e delle spese future.
Per le LoB maggiormente significative, al fine di neutralizzare il più possibile la volatilità insita nel loss ratio, la Compagnia ha scelto di stimare il loss ratio pari ad una media ponderata dei loss ratio degli ultimi esercizi. Il numeratore dei cinque loss ratio utilizzati è il risultato della somma dei pagamenti di generazione corrente e della Best Estimate non scontata della riserva sinistri di generazione corrente. Invece, per le LoB meno significative (la cui Best Estimate claims risulta essere inferiore a 5 milioni di Euro) è stato selezionato un loss ratio medio osservato sull’insieme delle LoB maggiormente significative.
Diversamente dal loss ratio, l’expense ratio non deriva da una media ma è quello dell’esercizio 2018 ed è determinato in base alle altre spese di amministrazione dell’esercizio.
I Cash IN corrispondono invece al valore dei premi futuri, al netto delle provvigioni.
All’interno del calcolo della Best Estimate della riserva premi è stata considerata anche la componente di estinzione anticipata (Regolamento 18, art. 73,) la cui misura è spiegata dettagliatamente al paragrafo D.2.g della relazione.
In generale la Best Estimate della riserva premi è quindi determinta, al netto delle estinzioni anticipate, con la seguente formula:
(𝑓𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑚𝑖𝑜 + 𝑝𝑟𝑒𝑚𝑖 𝑓𝑛𝑡𝑛𝑟𝑖) * (𝐿𝑜ss 𝑅𝑎𝑡𝑖𝑜 + 𝐸𝑥𝑝𝑒𝑛s𝑒 𝑅𝑎𝑡𝑖𝑜) − ( 𝑝𝑟𝑒𝑚𝑖 𝑓𝑛𝑡𝑛𝑟𝑖)
Il cash flow della Best Estimate della riserva premi è determinato combinando i cash flow di frazioni di premio e premi futuri, col payment pattern che deriva dalla Best Estimate della riserva sinistri.
La recuperabilità da contratti di riassicurazione è stimata attraverso le Best Estimate del ceduto in riassicurazione. Queste sono calcolate separatamente per la Riserva Sinistri e per la Riserva Premi.
Le Best Estimate non scontate del ceduto in riassicurazione relative alla Riserva Sinistri (di seguito indicate come UBEL Ceduto Sinistri) sono state stimate utilizzando il dato civilistico e considerando un indice di riassicurazione (di seguito indicato come RR) utilizzando un approccio gross to net.
Per la riserva sinistri relativa ai trattati proporzionali è stata utilizzata la seguente formula:
𝑈𝐵𝐸𝐿 𝐶𝑒𝑑𝑛𝑡𝑜 𝑆𝑖𝑛𝑖s𝑡𝑟𝑖 = (𝐶𝑒𝑑𝑛𝑡𝑜 𝐶𝑖𝑣𝑖𝑙𝑖s𝑡𝑖𝑐𝑜 𝑅𝑖s𝑒𝑟𝑣𝑎 𝑆𝑖𝑛𝑖s𝑡𝑟𝑖 * RR)
{
RR =
𝑈𝐵𝐸𝐿 𝑅𝑖s𝑒𝑟𝑣𝑎 𝑆𝑖𝑛𝑖s𝑡𝑟𝑖 𝐿𝑜𝑟𝑑𝑜 𝑅𝑖𝑎ss𝑖𝑐𝑛𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒
𝑅𝑖s𝑒𝑟𝑣𝑎 𝑆𝑖𝑛𝑖s𝑡𝑟𝑖 𝐶𝑖𝑣𝑖𝑙𝑖s𝑡𝑖𝑐𝑎 𝐿𝑜𝑟𝑑𝑜 𝑅𝑖𝑎ss𝑖𝑐𝑛𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒
Per la riserva sinistri relativa ai trattati non proporzionali, le UBEL Ceduto Sinistri sono state determinate analiticamente caso per caso, come qui di seguito spiegato.
Si determina la UBEL per ciascun sinistro ceduto mediante le medesime procedure aziendali che calcolano la singola riserva ceduta civilistica, ma utilizzando un diverso costo:
nell’approccio civilistico viene utilizzata la riserva case;
nell’approccio Best Estimate viene utilizzata la riserva UBEL del singolo sinistro. Il costo UBEL per singolo sinistro è determinato applicando la seguente formula:
UBEL Costo Sinistro = Pagato + (Riserva Civilistica * RR)
{
RR =
UBEL Riserva Sinistri Lordo Riassicurazione Riserva Sinistri Civilistica Lordo Riassicurazione
Per la riserva premi sono stati considerati i seguenti elementi: le frazioni di premio (UPR), i premi futuri (FP) e gli abbandoni (Lapse).
Per ciascuna delle tre grandezze è stato determinato un indice di riassicurazione che è pari al rapporto tra il dato Best Estimate non scontato al lordo della riassicurazione ed il dato civilistico al lordo della riassicurazione. In questo modo si sono calcolati i seguenti indici: RR UPR, RR FP e RR Lapse.
Applicando questi indici ai dati civilistici del ceduto in riassicurazione si ottiene il valore delle UBEL del Ceduto della riserva premi.
La Best Estimate del ceduto (riserva sinistri e riserva premi) è determinata al netto dell’aggiustamento per il default della controparte.
Il Cash Flow della Best Estimate del ceduto in riassicurazione segue le logiche già illustrate sopra per le Best Estimate della riserva sinistri e della riserva premi.
Le Best Estimate consentono alla Compagnia di determinare il valore attuariale (cioè il valore atteso e attualizzato) delle passività. Tuttavia è opportuno avere una misura di volatilità associata al valore delle riserva tecniche. La Compagnia misura tale volatilità col prediction error, ottenuto tramite le formule chiuse di Xxxx e di Xxxx-Xxxxxxxx.
In particolare, utilizzando la metodologia di Xxxx, vengono determinati tutti i quantili della distribuzione della riserva sinistri. Queste informazioni consentono di fare diverse sensitivity circa il valore delle Best Estimate della riserva sinistri.
Al 31 dicembre 2018 il valore lordo delle Best Estimate complessive ammonta a
355.002 migliaia di Euro (329.600 migliaia di Euro al netto della riassicurazione)
Il Margine di Rischio è calcolato mediante applicazione della semplificazione prevista dalla normativa e che si fonda sulla proporzionalità tra i futuri SCR e le Best Estimate per ogni Line of Business e per ogni anno di riferimento. Al 31 dicembre 2018 il Margine di Rischio ammonta a circa 25,5 milioni di Euro.
Differenze quantitative e qualitative tra le basi, i metodi e le principali ipotesi utilizzati per la valutazione Solvency II rispetto a quella utilizzata per il bilancio
Le riserve tecniche Solvency II sono inferiori rispetto ai valori civilistici.
Le Technical Provisions sono state calcolate secondo quanto previsto Regolamento IVASS n.18 del 15 marzo 2016. In particolare le riserve tecniche:
⮚ sono pari alla somma delle Best Estimate e del Risk Margin;
⮚ sono state stimate attraverso metodologie attuariali;
⮚ sono state attualizzate attraverso la curva risk free fornita da EIOPA. Di seguito, la tabella delle Best Estimate e Risk Margin suddivise per LoB.
(Valori in mgl di Euro)
Lob | Gross | Net | Risk Margin | |
1 | Medical Expense | 7.207 | 7.138 | 552 |
2 | Income Protection | 88.313 | 87.816 | 6.796 |
3 | Workers' Compensation | 0 | 0 | - |
4 | Motor, third−party liability | 135.967 | 131.832 | 10.202 |
5 | Motor, other classes | 6.818 | 6.504 | 503 |
6 | Marine, aviation and trasport | 129 | 59 | 5 |
7 | Fire and other property damage | 27.221 | 24.161 | 1.870 |
8 | Third−party liability | 66.464 | 53.013 | 4.103 |
9 | Credit and suretyship | 1.979 | 343 | 27 |
10 | Legal expenses | 2.763 | 2.763 | 214 |
11 | Assistance | 2.638 | 1.651 | 128 |
12 | Miscellaneous | 15.501 | 14.318 | 1.108 |
Total | 355.002 | 329.600 | 25.507 |
Riserve Tecniche calcolate secondo i principi contabili civilistici
Riserva Premi
La riserva premi, costituita dalla riserva per frazioni di premi e dalla riserva per rischi in corso, è determinata in conformità ai paragrafi 2 e seguenti dell’Allegato 15 del Regolamento ISVAP 22/2008.
La composizione della “Riserva premi” per totali 147.675 migliaia di Euro (140.518 migliaia di Euro al 31.12.2017), si riferisce a 147.665 migliaia di Euro al lavoro diretto e
10 migliaia di Euro relativa al lavoro indiretto.
La composizione analitica è evidenziata nella seguente tabella:
(Valori in mgl di Euro)
RISERVA PREMI | ||||||
Riserva per frazioni di premi Lav. Diretto | Riserva per rischi in corso Lav. Diretto | Totale Lav. Diretto 31.12.2018 | Totale Lav. Indiretto 31.12.2018 | Totale Riserva Premi 31.12.2018 | Totale Riserva Premi 31.12.2017 | |
INFORTUNI | 41.514 | 0 | 41.514 | 0 | 41.514 | 40.444 |
MALATTIA | 35.155 | 0 | 35.155 | 1 | 35.156 | 33.874 |
CORPI DI VEICOLI TERR. | 5.861 | 0 | 5.861 | 0 | 5.861 | 5.872 |
CORPI VEIC. FERROVIARI | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
CORPI DI VEIC. AEREI | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
CORPI VEIC. MAR., LAC, FL. | 20 | 0 | 20 | 0 | 20 | 22 |
MERCI TRASPORTATE | 61 | 0 | 61 | 0 | 61 | 59 |
INCENDIO ED ELEM. NATUR. | 9.153 | 0 | 9.153 | 0 | 9.153 | 8.655 |
ALTRI DANNI AI BENI | 10.323 | 0 | 10.323 | 0 | 10.323 | 10.230 |
R.C. AUTOVEICOLI TERR. | 22.678 | 0 | 22.678 | 0 | 22.678 | 21.736 |
R.C. AEROMOBILI | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
R.C. VEIC.I MAR., LAC.,FL. | 21 | 0 | 21 | 0 | 21 | 21 |
R.C. GENERALE | 5.491 | 0 | 5.491 | 9 | 5.500 | 5.410 |
CREDITO | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
CAUZIONE | 1.134 | 0 | 1.134 | 0 | 1.134 | 995 |
PERDITE PECUNIARIE | 11.624 | 0 | 11.624 | 0 | 11.624 | 9.275 |
TUTELA GIUDIZIARIA | 2.108 | 0 | 2.108 | 0 | 2.108 | 1.852 |
ASSISTENZA | 2.522 | 0 | 2.522 | 0 | 2.522 | 2.073 |
Totale 147.665 0 147.665 10 147.675 140.518
Riserva Sinistri
La riserva sinistri comprende l’ammontare complessivo di tutte le somme che risultano necessarie a far fronte al pagamento dei sinistri ed alle relative spese di liquidazione dirette ed indirette. La riserva viene determinata sulla base delle indicazioni richieste dal paragrafo 21 e seg. dell’Allegato 15 del Regolamento ISVAP nr. 22/2008.
La riserva sinistri viene calcolata con il metodo del costo ultimo.
La Riserva sinistri determinata in 317.321 migliaia di Euro (342.756 migliaia di Euro al 31.12.2017) è così costituita:
(Valori in mgl di Euro)
COMPOSIZIONE ANALITICA DELLA RISERVA SINISTRI ANNO 2018
Sinistri e Spese es.corrente | Spese di liquidazione es.corrente | Sinistri e Spese es.preced. | Spese di liquidazione es.preced. | TOTALE | |
INFORTUNI | 11.729 | 206 | 19.180 | 338 | 31.453 |
MALATTIA | 14.862 | 496 | 33.647 | 1.124 | 50.129 |
CORPI DI VEICOLI TERR. | 1.856 | 108 | 1.093 | 64 | 3.121 |
CORPI VEIC. FERROVIARI | - | - | - | - | - |
CORPI DI VEIC. AEREI | - | - | - | - | - |
CORPI VEIC. MAR., LAC, FL. | 29 | 2 | - | - | 31 |
MERCI TRASPORTATE | 30 | 1 | 18 | 1 | 50 |
INCENDIO ED ELEM. NATUR. | 5.835 | 78 | 5.062 | 67 | 11.042 |
ALTRI DANNI AI BENI | 5.638 | 357 | 5.675 | 359 | 12.029 |
R.C. AUTOVEICOLI TERR. | 29.372 | 1.190 | 96.238 | 3.898 | 130.698 |
R.C. AEROMOBILI | - | - | - | - | - |
R.C. VEIC.I MAR., LAC.,FL. | 59 | 2 | 282 | 9 | 352 |
R.C. GENERALE | 5.851 | 118 | 59.412 | 1.119 | 66.500 |
CREDITO | 32 | - | 632 | 6 | 670 |
CAUZIONE | 404 | 1 | 678 | 2 | 1.085 |
PERDITE PECUNIARIE | 2.187 | 71 | 1.801 | 59 | 4.118 |
TUTELA GIUDIZIARIA | 1.699 | 44 | 3.011 | 78 | 4.832 |
ASSISTENZA | 1.003 | 88 | 110 | 10 | 1.211 |
Totale | 80.586 | 2.762 | 226.839 | 7.134 | 317.321 |
La riserva spese, calcolata sulla base dell’incidenza media osservata negli ultimi esercizi delle spese indirette è pari a 9.896 migliaia di Euro (10.527 migliaia di Euro al 31.12.2017) ed è ritenuta sufficiente a coprire le spese che verranno sostenute nei prossimi esercizi.
Aggiustamento di congruità di cui all’art. 77 ter della Direttiva 2009/138/CE
Cargeas Assicurazioni S.p.A. non applica l'aggiustamento di congruità di cui all'art.77 ter della direttiva 2009/138/CE
Aggiustamento per volatilità di cui all’art. 77 quinques della Direttiva 2009/138/CE
Nel corso dell’esercizio 2018 la Compagnia non ha utilizzato l’aggiustamento per la volatilità, dato l’impatto solo marginale sia sul requisito patrimoniale di solvibilità, che sui fondi propri.
Pertanto, le Best Estimate relative al bilancio 2018 sono state attualizzate solamente con la curva Risk Free fornita da EIOPA.
Importi recuperabili da contratti di riassicurazione e società veicolo ed eventuali variazioni sostanziali delle ipotesi pertinenti formulate per il calcolo delle riserve tecniche rispetto al periodo di riferimento precedente
Per quanto attiene agli importi recuperabili da contratti di riassicurazione e società veicolo si fa rimando ai paragrafi precedenti.
Nessuna variazione metodologica nel calcolo delle riserve tecniche (Best Estimate) è intervenuta rispetto alle valutazioni dell’esercizio precedente.
D.3 ALTRE PASSIVITA’
VALUTAZIONE DELLE ALTRE PASSIVITA’
Di seguito è riportata la 31.12.2018, per la parte
valutazione del Market Value Balance Sheet (MVBS) al delle passività diverse dalle riserve tecniche, secondo la
struttura del Quantitative Reporting Template (QRT) S.02.01.
(Valori in mgl di Euro)
Per ciascuna classe di passività diversa dalle riserve tecniche viene fornita di seguito indicazione delle basi, dei metodi e delle principali ipotesi utilizzate per la valutazione a fini Solvency II.
In corso d’esercizio 2018, non sono state apportate modifiche ai criteri ed ai metodi di rilevazione e di valutazione delle passività iscritte nell’ MVBS.
Classe di altre passività
Basi, metodi e principali ipotesi utilizzate per la valutazione a fini di solvibilità
Provisions other than technical provisions
Le passività rientranti in tale classe sono valutate coerentemente con i principi contabili internazionali IFRS/IAS.
Pension benefit obligations
Ai fini Solvency II i Pension Benefit Obligations sono valutati sulla base dei requisiti richiesti dallo IAS 19, mentre ai fini civilistici la voce relativa al fondo TFR è determinata in base ai contratti di lavoro vigenti ed ai criteri previsti dall’articolo 2 della Legge 29 maggio 1982 n. 297.
Deposits from reinsurers
Deferred tax liabilities
Insurance & intermediaries payables
Le passività rientranti in tale classe sono valutate coerentemente con i principi contabili internazionali IFRS/IAS, a condizione che tali principi includano metodi di valutazione coerenti con l’approccio di valutazione di cui all’art.75 della Direttiva; nel caso in cui una misurazione ex art. 75 non sia applicabile, la Compagnia, in accordo all’articolo 10 co. 7(b) degli Atti Delegati, ammette come metodo alternativo il metodo reddituale, ossia l’attualizzazione dei flussi futuri.
In conformità all’articolo 15 degli Atti Delegati, le imposte differite diverse dalle attività fiscali differite derivanti dal riporto di crediti d'imposta e perdite fiscali non utilizzati sono valutate sulla base della differenza tra i valori ascritti alle attività e passività rilevate e valutate a fini Solvency e i valori ascritti alle attività e passività rilevate e valutate a fini civilistici.
Inoltre il citato articolo 15, comma 3, dispone che ”le imprese di assicurazione e di riassicurazione ascrivono un valore positivo alle attività fiscali differite solo se è probabile che vi sarà un utile tassabile futuro a fronte del quale potranno essere utilizzate le attività fiscali differite, tenuto conto degli obblighi legali o regolamentari sui termini per il riporto delle perdite fiscali o dei crediti d'imposta non utilizzati”.
Le passività rientranti in tale classe sono valutate coerentemente con i principi contabili internazionali IFRS/IAS, a condizione che tali principi includano metodi di valutazione coerenti con l’approccio di valutazione di cui all’art.75 della Direttiva; nel caso in cui una misurazione ex art. 75 non sia applicabile, la Compagnia, in accordo all’articolo 10 co. 7(b) degli Atti Delegati, ammette come metodo alternativo il metodo reddituale, ossia l’attualizzazione dei flussi futuri.
Classe di altre passività
Reinsurance payables
Basi, metodi e principali ipotesi utilizzate per la valutazione a fini di solvibilità
Le passività rientranti in tale classe sono valutate coerentemente con i principi contabili internazionali IFRS/IAS, a condizione che tali principi includano metodi di valutazione coerenti con l’approccio di valutazione di cui all’art.75 della Direttiva; nel caso in cui una misurazione ex art. 75 non sia applicabile, la Compagnia, in accordo all’articolo 10 co. 7(b) degli Atti Delegati, ammette come metodo alternativo il metodo reddituale, ossia l’attualizzazione dei flussi futuri.
Payables (trade, not insurance)
Le passività rientranti in tale classe sono valutate coerentemente con i principi contabili internazionali IFRS/IAS, a condizione che tali principi includano metodi di valutazione coerenti con l’approccio di valutazione di cui all’art.75 della Direttiva; nel caso in cui una misurazione ex art. 75 non sia applicabile, la Compagnia, in accordo all’articolo 10 co. 7(b) degli Atti Delegati, ammette come metodo alternativo il metodo reddituale, ossia l’attualizzazione dei flussi futuri.
Any other liabilities, not elsewhere shown
Le passività rientranti in tale classe sono valutate coerentemente con i principi contabili internazionali IFRS/IAS, a condizione che tali principi includano metodi di valutazione coerenti con l’approccio di valutazione di cui all’art.75 della Direttiva.
Nella tabella sottostane, separatamente per ciascuna classe di passività diverse dalle riserve tecniche, è fornita una spiegazione qualitativa delle principali differenze tra valori local e valori Solvency II.
Pension benefit obligations
Ai fini Solvency II la Compagnia ridetermina l’ammontare dei Pension Benefit Obligations sulla base dei requisiti valutativi richiesti dallo IAS 19. Secondo la normativa nazionale la voce relativa al fondo TFR è determinato in base ai contratti di lavoro vigenti ed ai criteri previsti dall’articolo 2 della Legge 29 maggio 1982 n. 297.
Deferred tax liabilities Ai fini Solvency II le imposte differite passive sono valutate
sulla base della differenza tra i valori delle attività e passività a fini Solvency e i valori delle attività e passività a fini civilistici.
Ai fini local invece le stesse sono valutate sulla base della normativa fiscale vigente. La Compagnia non iscritto imposte differite passive a fini local.
Si precisa che non sono state effettuate valutazioni discrezionali che potrebbero avere un impatto sostanziale sugli importi rilevati.
Altre informazioni per classi di passività
Contratti di Leasing
Con riferimento alla data del 31 dicembre 2018, Cargeas Assicurazioni S.p.A. non ha in essere contratti di Leasing.
FISCALITA’ DIFFERITA
La tabella seguente sintetizza la situazione della Fiscalità Differita di Cargeas Assicurazioni S.p.A. per IRES e IRAP nel bilancio civilistico al 31.12.2018.
Crediti per imposte anticipate – base civilistica
(Valori in mgl di Euro)
La società non ha contabilizzato imposte differite passive Local (DTL) e non ha contabilizzato imposte anticipate ai fini IRAP.
La verifica della recuperabilità della Fiscalità differita considera anche le Svalutazioni sui Crediti Assicurati, in quanto, sebbene le DTA sulle stesse possano essere convertite in Crediti d’imposta ai sensi dell’articolo 2, commi da 55 a 58, del D.L. 29
dicembre 2010, n. 225 (convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10), si è preferito assumere un atteggiamento prudenziale.
A livello Local Gaap non vi sono DTL IRES, mentre le DTA IRES ammontano a 10.242 migliaia di Euro, come da precedente tabella esposta, pertanto le differenze temporanee da sottoporre al test di recuperabilità sono di conseguenza quelle di cui sopra.
Le “assumptions” alla base del piano di rientro
Ai fini della costruzione del “recoverability test” è stato considerato un orizzonte temporale di cinque anni.
Si sono determinati i valori complessivi delle differenze temporanee, attive e passive.
Fiscalità SOLVENCY II
I principali adjustments Solvency II che hanno originato differenze temporanee tassabili sono riferibili alla valorizzazione al fair value delle componenti patrimoniali e del relativo confronto con quanto iscritto nel bilancio civilistico.
Attività Fiscali Anticipate (DTA)
Le principali poste che hanno generato differenze temporanee deducibili SII (DTA) IRES e IRAP nel bilancio SII “MVBS” (i.e., Market Value Balance Sheet) sono pari a 3.823 migliaia di Euro e sono prevalentemente afferenti agli adjustements che scaturiscono dalla rimisurazione delle componenti patrimoniali al fair value e dal loro contestuale confronto rispetto al valore iscritto nel bilancio local. In particolare:
⮚ Best estimates Riassicuratori: gli adjustements scaturiscono dalla rimisurazione delle componenti patrimoniali al fair value e dal loro contestuale confronto rispetto al valore iscritto nel bilancio local; il valore generato per imposte DTA è pari a 2.106 migliaia di Euro
⮚ TFR: anche in tal caso gli adjustements scaturiscono dalla rimisurazione delle componenti patrimoniali al fair value e dal loro contestuale confronto rispetto al valore iscritto nel bilancio local; il valore generato per imposte DTA è pari a 332 migliaia di Euro
⮚ Intagibles asset: gli adjustements derivano dall’ azzeramento dei valori iscritti nel bilancio Local: il valore generato per imposte DTA è pari a 1.360 migliaia di Euro
⮚ Altre rettifiche per adjustment di partite minori hanno generato per imposte DTA pari a 25 migliaia di Euro
La Società non ha riportato perdite fiscali né ha rilevato variazioni temporanee per le quali non siano state contabilizzate imposte anticipate.
Inoltre, la Società espone nel Market Value Balance Sheet (MVBS) al 31 dicembre 2018 un saldo nullo di DTA in quanto si trova in una posizione netta di DTL.
Passività Fiscali Differite (DTL)
Le passività fiscali differite sono state calcolate solo nel bilancio SII “MVBS” (i.e., Market Value Balance Sheet) ammontano complessivamente a 28.290 migliaia di Euro (IRES ed IRAP) e sono afferenti a:
⮚ Valutazione degli investimenti al Fair Value: gli adjustements scaturiscono dalla rimisurazione delle componenti patrimoniali al fair value e dal loro contestuale confronto rispetto al valore iscritto nel bilancio local; il valore generato di imposte DTL è pari a 2.985 migliaia di Euro
⮚ Best estimates Lorde: anche in tal caso gli adjustements scaturiscono dalla rimisurazione delle Riserve Tecniche ed al loro contestuale confronto rispetto al valore Solvency II; il valore generato di imposte DTL è pari a 25.305 migliaia di Euro.
Le passività fiscali differite, rilevate come detto al paragrafo precedente nel bilancio SII “MVBS”, sono state considerate come interamente riversate nel primo esercizio successivo alla loro determinazione (2018).
Le assumptions alla base del piano di rientro
In linea con quanto fatto in precedenza, si sono determinati i complessivi i valori complessivi delle differenze temporanee, attive e passive.
Ai fini della costruzione del “recoverability test” è stato considerato un orizzonte temporale di cinque anni.
Considerate le finalità del test di recuperabilità in oggetto, destinato a verificare l’iscrivibilità delle DTA in ambito Solvency II, e quanto già affermato a proposito delle DTA IRAP, si è limitato il presente esercizio alle sole imposte IRES.
Netting DTA/DTL IRES SII e LOCAL
Il procedimento di netting è stato effettuato successivamente alla creazione del piano (cui si fa rimando al paragrafo E.2 “Recoverability test”), in modo da determinare l’impatto netto totale della fiscalità differita ed anticipata.
(Valori in mgl di Euro)
IRES DTA
DTA Local Gaap 10.242
DTA Adjustment Solvency II 2.977
DTA MVBS 13.219
IRES DTL
DTL Local Gaap −
DTL Adjustement Solvency II −
DTL MVBS -
22.556
22.556
Netto Adjustment SII
Totale Netto MVBS (DTL) - 9.337
La tabella di cui sopra mostra che le Imposte differite passive Ires SII (DTL) pari a
22.556 migliaia di Euro, sono maggiori delle imposte differite attive Ires SII (DTA) pari a Euro 13.219 migliaia di Euro.
Perdite fiscali e Crediti d’imposta
Cargeas Assicurazioni S.p.A. non ha perdite fiscali e non ha poste suscettibili di generare passività fiscali differite, a parte quelle sopra esposte.
Obbligazioni Passive
Nel suo bilancio Cargeas Assicurazioni S.p.A. non ha obbligazioni passive diverse dal TFR e dalla Cassa di Assistenza per i Dirigenti cui si fa rimando ai capitoli successivi.
Passività relative ai benefici per i dipendenti
Di seguito vengono riportate le valutazioni attuariali per le passività relative ai benefici ai dipendenti suddivise per categoria
Trattamento di Fine Rapporto
Al 31 dicembre 2018 è stata effettuata la valutazione attuariale dell’obbligazione secondo il principio contabile IAS 19. E’ stato quindi determinato il valore attuale medio dell’obbligazione a “benefici definiti” relativa agli impegni derivanti dall’accantonamento del “TFR” da parte della Compagnia.
Per valore attuale medio di un’obbligazione a “benefici definiti” si intende il valore attuale degli oneri futuri previsti come i pagamenti necessari per estinguere l’obbligazione derivante dall’attività lavorativa svolta dal dipendente nell’esercizio corrente ed in quelli precedenti.
In particolare:
• per costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro corrente si intende l’incremento del valore attuale medio delle obbligazioni a benefici definiti risultante dall’attività lavorativa svolta dal dipendente nell’esercizio corrente;
• per interessi passivi si intende l’incremento che il valore attuale medio di un’obbligazione a benefici definiti subisce in un esercizio per il fatto che la data di pagamento del beneficio diventi più vicina di un’unità di tempo (esercizio).
L’obbligazione è stata determinata attraverso il “Metodo del Credito Unitario” che “considera ogni periodo di lavoro fonte di un’unità aggiuntiva di diritto ai benefici e misura distintamente ogni unità ai fini del calcolo dell’obbligazione finale” (punti 67-68 dello IAS19 Revised).
Si tratta, quindi, di un’impostazione attuariale che comporta una valutazione finalizzata alla determinazione del valore attuale medio dell’obbligazione della “Società”, in questo caso ai fini del “TFR”.
Metodologia Attuariale
La metodologia può essere riassunta nei seguenti punti:
1. Proiezione, per ciascun dipendente in essere alla data di valutazione, del “TFR” maturato fino all’epoca stimata del pensionamento;
2. Determinazione, per ciascun dipendente in essere alla data di valutazione e per ciascun anno fino all’epoca stimata del pensionamento, dei pagamenti probabilizzati del “TFR” che dovranno essere effettuati dalla Società a cui appartiene il dipendente in caso di licenziamento, richieste di anticipo, dimissioni volontarie, invalidità, morte e pensionamento;
3. Attualizzazione, alla data di valutazione, di ciascun pagamento probabilizzato.
Tale approccio è in linea con quanto indicato dall’ “Ordine Nazionale degli Attuari”.
Ipotesi
Nella fattispecie, le principali ipotesi adottate sono state le seguenti:
SOCIETÀ | CARGEAS Assicurazioni S.p.A. |
DATA VALUTAZIONE | 31/12/2018 |
Tavola di mortalità | Sim/f 2005 |
Tasso relativo alla richiesta dell'anticipo DIRIGENTE | 1,00% |
Tasso relativo alla richiesta dell'anticipo QUADRO | 1,00% |
Tasso relativo alla richiesta dell'anticipo FUNZIONARIO | 1,00% |
Tasso relativo alla richiesta dell'anticipo IMPIEGATO | 1,00% |
Tasso d'inflazione futura | 1,20% |
Tasso di attualizzazione | Curva dei tassi 2018 |
Tasso relativo alle uscite anticipate DIRIGENTE | 2,50% |
Tasso relativo alle uscite anticipate QUADRO | 2,50% |
Tasso relativo alle uscite anticipate FUNZIONARIO | 2,30% |
Tasso relativo alle uscite anticipate IMPIEGATO | 2,50% |
Risultati della valutazione
Di seguito viene riportato l’importo della passività per l’obbligazione relativa al “TFR” al
31 dicembre 2018 calcolato sulla base della metodologia e delle ipotesi precedentemente illustrate.
Valore attuale medio al 31 dicembre 2018 dell’obbligazione a benefici definiti relativa al “TFR”
SOCIETÀ | CARGEAS Assicurazioni S.p.A. |
DATA VALUTAZIONE | 31/12/2018 |
Obbligazione TOTALE IAS 19 | 1.064.896,89 |
Obbligazione precedenti principi contabili | 1.023.231,19 |
Cassa Assistenza per i Dirigenti
E’ stata effettuata la valutazione attuariale, secondo il Principio Contabile Internazionale IAS19, della Cassa Assistenza per i Dirigenti della Compagnia alla data del 31 dicembre 2018, sulla base dei Dirigenti attivi ed in quiescenza.
E’ stato determinato il valore attuale medio al 31 dicembre 2018 dell’obbligazione a “benefici definiti” relativa agli impegni derivanti dall’accantonamento della Cassa Assistenza per i Dirigenti della Società con evidenza sia del costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro corrente sia degli interessi passivi.
Al fine della valutazione, è stato proiettato l’ammontare della variazione media annua dei costi di rimborso assicurativo per spese mediche.
Per valore attuale medio di un’obbligazione a “benefici definiti” si intende il valore attuale degli oneri futuri previsti come i pagamenti necessari per estinguere l’obbligazione derivante dall’attività lavorativa svolta dal dipendente nell’esercizio corrente ed in quelli precedenti.
In particolare:
• Per costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro corrente si intende l’incremento del valore attuale medio delle obbligazioni a benefici definiti risultante dall’attività lavorativa svolta dal dipendente nell’esercizio corrente;
• Per interessi passivi si intende l’incremento che il valore attuale medio di un’obbligazione a benefici definiti subisce in un esercizio per il fatto che la data di pagamento del beneficio diventi più vicina di un’unità di tempo (esercizio).
Metodologia Attuariale
Le obbligazioni sono state determinate attraverso il “Metodo del Credito Unitario” che “considera ogni periodo di lavoro fonte di un’unità aggiuntiva di diritto ai benefici e misura distintamente ogni unità ai fini del calcolo dell’obbligazione finale” (punti 67-68 dello IAS19 Revised). Si tratta, quindi, di un’impostazione attuariale che comporta una valutazione finalizzata alla determinazione del valore attuale medio delle obbligazioni della “Società”.
Le prestazioni sanitarie vengono e verranno erogate:
• ai dirigenti in attività ed al loro nucleo familiare;
• ai dirigenti attualmente in pensione ed al loro nucleo familiare;
ed è stato considerato il rimborso medio assicurativo proiettato in base ad alcune ipotesi
Di seguito sono riassunti i passaggi essenziali della valutazione attuariale:
1. Determinazione, per ciascun dipendente in essere alla data di valutazione, dei pagamenti probabilizzati che dovranno essere effettuati dalla “Società”;
2. Attualizzazione, alla data di valutazione, di ciascun pagamento probabilizzato;
3. Per ciascun dirigente in attività è stato operato un riproporzionamento dei pagamenti, probabilizzati e attualizzati alla data di valutazione, in base all’anzianità alla medesima data rispetto all’anzianità alla data in cui avviene ciascun pagamento probabilizzato mentre per i dirigenti già in pensione non è stato operato tale riproporzionamento, in quanto il valore attuale dei pagamenti previsti deve essere disponibile in un'unica somma alla data di valutazione per far fronte alle prestazioni sanitarie future.
Ipotesi
Nella fattispecie, le principali ipotesi adottate sono state le seguenti:
SOCIETÀ | CARGEAS Assicurazioni S.p.A. |
DATA VALUTAZIONE | 31/12/2018 |
Tavola di mortalità | Sim/f 2005 |
Tasso di incremento del rimborso medio | 3,50% |
Tasso d'inflazione futura | 1,20% |
Tasso di attualizzazione | Curva dei tassi 2018 |
Tasso relativo alle dimissioni | 0,50% |
Risultati della valutazione
Di seguito viene riportato l’importo della passività per l’obbligazione relativa alla Cassa Assistenza dei Dirigenti della “Società” calcolato sulla base della metodologia e delle ipotesi precedentemente illustrati.
“Valore attuale medio al 31 dicembre 2018 delle obbligazioni a benefici definiti”
SOCIETÀ | CARGEAS Assicurazioni S.p.A. |
DATA VALUTAZIONE | 31/12/2018 |
Obbligazione TOTALE IAS 19 | 1.037.870,38 |
D.4 METODI ALTERNATIVI DI VALUTAZIONE
Cargeas Assicurazioni S.p.A. non utilizza metodi alternativi di valutazione delle proprie poste ulteriori rispetto a quelli esplicitati nei paragrafi D.1 e D.3.
D.5 ALTRE INFORMAZIONI
Aggregazione di classi nelle Sez. D.1 Attività” e “D.3 Altre Passività
L’aggregazione in classi rilevanti delle attività e delle altre passività riflette fedelmente la struttura del Quantitative Reporting Template S.02.01.
Si ritiene che tale struttura fornisca un’adeguata rappresentazione dello stato patrimoniale della Compagnia, tenuto conto della natura, della funzione, del rischio e della significatività delle proprie attività e delle passività diverse dalle riserve tecniche.
Cargeas Assicurazioni S.p.A. non ha utilizzato classi diverse da quelle previste nel modello quantitativo S.02.01.
Si precisa inoltre che la Compagnia non ha applicato valutazioni discrezionali su poste di bilancio che potrebbero avere avuto un impatto sostanziale sui valori iscritti e non ha apportato modifiche ai criteri ed ai metodi di rilevazione e di valutazione durante il periodo di riferimento.
Ulteriori informazioni per le seguenti classi di attività:
Valutazione alle attività immateriali rilevanti: tutte le le attività immateriali sono valutate a zero.
Valutazione delle attività finanziarie rilevanti: tutte le attività finanziarie della Compagnia sono quotate su “mercati attivi” e quindi al Fair Value. La loro valorizzazione è
effettuata con riferimento a quanto riportato da strumenti attendibili e ampiamente diffusi sul mercato (Bloomberg).
Costituisce unica eccezione una partecipazione in un “Consorzio di servizi del Gruppo UBI Banca” (UBISS), valorizzata al costo d’acquisto in quanto non quotata.
Operazioni di leasing finanziario e operativo: Cargeas Assicurazioni S.p.A. non ha in essere contratti di leasing finanziario e operativo.
E GESTIONE DEL CAPITALE
E.1 FONDI PROPRI
La società controllante di Cargeas Assicurazioni S.p.A., BNP Paribas Cardif S.A., ha convenuto che, nel rispetto delle normative applicabili, delle disposizioni di legge e nella misura in cui ciò sia compatibile con il margine di solvibilità, l'equilibrio finanziario, la stabilità, l'adeguatezza patrimoniale e la copertura del rischio dell'impresa, l'obiettivo sarà la massima distribuzione possibile dei dividendi ordinari dei profitti netti della Compagnia, fermo restando che ogni decisione in materia di distribuzione dei dividendi dovrà rispettare i regolamenti e politiche esistenti, i bisogni di finanziamento, i limiti prudenziali dichiarati e il livello di solvibilità atteso.
La tabella sotto mostra informazioni in merito alla struttura, l’importo e la qualità degli Own Funds al 31.12.2018 sulla base della struttura del relativo Quantitative Reporting Template (S.23.01).
(Valori in mgl di Euro)
Obiettivi e politiche di gestione dei Fondi Propri
Il valore dei Fondi Propri al 31.12.2018 risulta pari a 142.692 migliaia di Euro. Tale valore è già al netto della quota di utile da distribuire pari a 35.713 migliaia di Euro. Pertanto il valore dei Fondi Propri al lordo dei dividendi risulta pari 178.405 migliaia di Euro.
Tutti i componenti dei Fondi Propri delle Compagnia sono classificati come Tier 1. Si
tratta infatti di elementi
dei Fondi Propri della massima qualità,
che rispettano
pienamente i requisiti definiti dall’articolo 93 della Direttiva Solvency II:
• disponibilità permanente,
• subordinazione,
• durata sufficiente,
• assenza di incentivi a rimborsare,
• assenza di costi obbligatori di servizio,
• assenza di vincoli,
e presentano tutti gli aspetti di cui all’articolo 71 degli Atti Delegati.
In particolare, come illustrato nella tabella precedente, i Fondi Propri della Compagnia al 31.12.2018 comprendono i seguenti elementi:
⮚ capitale sociale, interamente versato pari a 32.812 migliaia di Euro;
⮚ riserva sovrapprezzo di emissioni 439 migliaia di Euro;
⮚ riserva di riconciliazione pari a 109.441 migliaia di Euro.
Tutti gli elementi dei Fondi Propri della Compagnia rispettano i requisiti in precedenza elencati e in particolare:
⮚ sono disponibili per assorbire interamente le perdite nella prospettiva di
continuità aziendale, nonché in caso di liquidazione (disponibilità permanente);
⮚ in caso di liquidazione sono interamente disponibili per assorbire le perdite e il rimborso dell’elemento al possessore avviene solo dopo che sono state onorate tutte le altre obbligazioni, comprese quelle di assicurazione e di riassicurazione nei confronti dei contraenti e dei beneficiari dei contratti di assicurazione e di riassicurazione (subordinazione);
⮚ sono privi di scadenza.
Dal momento che tutti i componenti dei Fondi Propri delle Compagnia sono classificati come Tier 1, l’interno importo è ammissibile alla copertura dell’MCR e dell’SCR, come illustrato nella seguente tabella.
(Valori in mgl di Euro)
Le restrizioni infatti riguardano i limiti previsti per l’ammissibilità di ciascun Tier alla copertura dei requisiti di capitale che sono stabiliti in proporzione al MCR e/o al SCR. In particolare, come mostrato dalla figura seguente, tra le componenti del SCR almeno il 50% devono essere elementi identificati come Tier 1 e gli elementi identificati come Tier 3 non devono superare il 15% del totale, mentre l’MCR deve essere composto per
almeno l’80% da elementi identificati come Tier 1, mentre non sono ammessi elementi di Tier 3.
Own Funds – Differenze rispetto al Capitale esposto nel bilancio civilistico
Tra i componenti dei Basic Own Funds, la “Reconciliation reserve” include le riserve di patrimonio netto non incluse nelle voci relative al capitale sociale e riserva per
sovrapprezzo azioni e include altresì la somma delle differenze emergenti tra i principi contabili nazionali e quelli previsti da Solvency II.
di valutazione
(Valori in mgl di Euro)
La Reconciliation Reserve al 31.12.2018 ammonta a Euro 109.411 migliaia di Euro.
In particolare gli elementi che compongono la Reconciliation reserve fanno riferimento ai seguenti elementi:
• riserva legale per 6.562 migliaia di Euro;
• riserva straordinaria e fondo di organizzazione per 15.837 migliaia di Euro;
• altre riserve (riserva per avanzo di fusione) per 29.929 migliaia di Euro;
• differenze di valutazione tra i principi Local e Solvency II, seguente tabella, per 57.112 migliaia di Euro.
riepilogati nella
(Valori in mgl di Euro)
Variazione dei fondi propri e delle passività subordinate nel periodo di riferimento
La variazione dei fondi propri e delle passività subordinate nel periodo di riferimento rispetto al valore del 31.12.2018 è pari a 3.828 migliaia di Euro.
(Valori in mgl di Euro)
Tale variazione è dovuta alla riduzione della riserva di riconciliazione per il medesimo importo, principalmente dovuto alle rettifiche del FV del portafoglio titoli per -10.433.
Esponiamo di seguito una tabella che mostra l’origine delle differenze:
(Valori in mgl di Euro)
Precisiamo che gli elementi dei fondi propri di Cargeas Assicurazioni S.p.A. non sono soggetti alle disposizioni transitorie di cui all'art. 308 ter, paragrafi 9 e 10, della direttiva 2009/138/CE e non sono previste controparti (o gruppo di controparti) per gli elementi di cui all'art.89, paragrafo 1, lettere a), b) e c) della direttiva 2009/138/CE. Inoltre non vi sono in essere elementi dedotti dai fondi propri e restrizioni significative che incidano sulla disponibilità e trasferibilità dei fondi all’interno dell’impresa.
Ulteriori indicatori di solvibilità utilizzati dalla Compagnia
Non vi sono ulteriori indicatori di solvibilità utilizzati dalla Compagnia, oltre a quelli già previsti dalla normativa.
E.2 REQUISITO PATRIMONIALE DI SOLVIBILITA’ E PATRIMONIALE MINIMO
REQUISITO
La Compagnia effettua il sulla Formula Standard.
calcolo del Requisito Patrimoniale di Solvibilità basandosi
Il Requisito Patrimoniale di Solvibilità alla data del 31 dicembre 2018 ammonta 91,2 milioni di Euro, mentre il Requisito Patrimoniale Minimo ammonta a 41 milioni di Euro.
Il Requisito Patrimoniale di Solvibilità è stato calcolato secondo quanto disciplinato dal Regolamento Delegato 2015/35 che a sua volta integra la Direttiva Solvency II 2009/138/CE.
Nella tabella sotto riportata si riepilogano i principali rischi che compongono il Requisito
Patrimoniale di Solvibilità 2018:
e il Capitale Minimo Richiesto alla data del 31 dicembre
o
SCR Total
(Valori in mgl di Euro)
91.157
Adjustment for Deferred Taxes | 28.786 |
Operational Risk Module | 10.650 |
BSCR | 109.293 |
Diversificati n Benefit BSCR | 33% |
Market Risk Module | 24.450 |
Health Risk Module | 55.952 |
Counterparty Default Risk Module | 8.609 |
Non Life Underwriting Risk Module | 74.559 |
Intangibles Risk Modules | - |
MCR | 41.021 |
Risulta evidente che il maggior rischio che la Compagnia si trova a fronteggiare è
l’Underwriting Risk (nelle due componenti Health e Non-Life) con un assorbimento di capitale rispettivamente pari a 55,9 milioni di Euro e 74,56 milioni di Euro.
Il Market Risk porta invece a un assorbimento di capitale pari a 24,45 milioni di Euro.
Si sottolinea che la Compagnia, per il calcolo del Counterpary Defaul Risk, utilizza la semplificazione per il calcolo della Risk Mitigation consentita dalla normativa.
Cargeas Assicurazioni S.p.A. non utilizza parametri specifici dell'impresa a norma dell'art.104, paragrafo 7, della Direttiva 2009/138/CE.
Di seguito si espone una tabella riassuntiva relativa agli Own Funds, il Tiering ed i ratio di copertura
(Valori in mgl di Euro)
Al fine di verificare la capacità della Società di assorbire la fiscalità differita nonché quella generata dalla perdita conseguente all’applicazione di stress sull’SCR, sono stati ipotizzati diversi scenari sulla base di condizioni avverse ritenute attendibili e proiettate su un orizzonte temporale.
Il Recoverability test
Per la verifica in corso sono stati utilizzati i dati relativi agli scenari del Piano Industriale triennale (MYB) ultimo approvato nel corso del 2018.
Si precisa che le imposte DTA iscritte nell’SCR vengono compensate con le DTL nette presenti nel MVBS.
⮚ Sono stati definiti alcuni drivers nel piano industriale tra gli elementi reddituali al fine di determinare il «Business in Force» ed il «New Business» al quale sono stati applicati specifici gli scenari di stress.
⮚ Sono stati proiettati gli scenari di stress (di natura tecnica e finanziaria) da inserire nel piano di recuperabilità, con particolare riferimento al New Business e degli elementi da eliminare per le verifiche di “doppio computo”.
⮚ È stato quindi determinato il piano di utili futuri “post stress” ( c.d. Piano stressato”) utilizzato ai fini delle verifiche di recuperabilità di cui sopra.
⮚ Una volta determinato il piano di rientro delle imposte anticipate e differite ed i futuri redditi imponibili, si è effettuato un confronto per determinare la quota parte delle differenze temporanee che dà origine a DTA iscrivibili in funzione dei redditi sopra determinati.
⮚ Sono stati considerati gli effetti della sola imposta IRES 24%.
Il recoverability test si è concluso con esiti soddisfacenti.
E.3 UTILIZZO DEL SOTTOMODULO DI RISCHIO AZIONARIO BASATO SULLA DURATA NEL CALCOLO DEL REQUISITO PATRIMONIALE DI SOLVIBILITA’
Cargeas Assicurazioni S.p.A. non utilizza parametri specifici dell'impresa a norma dell'art.104, paragrafo 7, della Direttiva 2009/138/CE e non ricorre all’utilizzo del sottomodulo del rischio azionario basato sulla durata nel calcolo del “requisito patrimoniale di solvibilità”.
E.4 DIFFERENZE TRA LA FORMULA STANDARD E IL MODELLO INTERNO UTILIZZATO
La Compagnia non utilizza modelli interni, ma effettua il calcolo del Requisito Patrimoniale di Solvibilità basandosi sulla Formula Standard.
E.5 INOSSERVANZA DEL REQUISITO PATRIMONIALE MINIMO E INOSSERVANZA DEL REQUISITO PATRIMONIALE DI SOLVIBILITA’
La Compagnia ad oggi è sempre stata in grado di rispettare il Requisito Patrimoniale Minimo ed il Requisito Patrimoniale di Solvibilità.
Al fine di mitigare il rischio di inosservanza del requisito minimo o del requisito patrimoniale di solvibilità, monitora costantemente i risultati della Formula Standard. In particolare vengono effettuate analisi di scostamento su base trimestrale, nonché analisi di scenario.
Inoltre vengono performate analisi di impatto ogni qual volta la Compagnia abbia necessità di intraprendere operazioni inusuali (rispetto al proprio business), oppure di impatto rilevante. Tra queste operazioni si ravvisano a titolo esemplificativo: investimenti in nuove categorie di asset, lancio di nuovi prodotti o restyling di prodotti già esistenti, variazioni significative del piano di cessione in riassicurazione, ecc..
Il principale fattore che potrebbe generare criticità, incrementando significativamente il requisito patrimoniale di solvibilità, è relativo alla possibile introduzione di un assorbimento di capitale sui titoli governativi. La Compagnia, conscia della propria esposizione verso tale categoria di asset, ha intrapreso un percorso di diversificazione al fine di ridurre la propria esposizione (entro limiti sostenibili).
ANNEX
S.02.01.02
Solvency II value | |
C0010 | |
R0010 | |
R0020 | |
R0030 | 0 |
R0040 | 0 |
R0050 | 0 |
R0060 | 265 |
R0070 | 511.190 |
R0080 | 0 |
R0090 | 0 |
R0100 | 2.446 |
R0110 | 1.676 |
R0120 | 770 |
R0130 | 456.641 |
R0140 | 337.690 |
R0150 | 118.951 |
R0160 | 0 |
R0170 | 0 |
R0180 | 52.103 |
R0190 | 0 |
R0200 | 0 |
R0210 | 0 |
R0220 | 0 |
R0230 | 0 |
R0240 | 0 |
R0250 | 0 |
R0260 | 0 |
R0270 | 25.403 |
R0280 | 25.403 |
R0290 | 24.837 |
R0300 | 566 |
R0310 | 0 |
R0320 | 0 |
R0330 | 0 |
R0340 | 0 |
R0350 | 0 |
R0360 | 20.269 |
R0370 | 716 |
R0380 | 24.358 |
R0390 | 0 |
R0400 | 0 |
R0410 | 41.121 |
R0420 | 3.195 |
R0500 | 626.517 |
Balance sheet
Assets
Goodwill
Deferred acquisition costs Intangible assets
Deferred tax assets Pension benefit surplus
Property, plant & equipement held for own use
Investments (other than assets held for index-linked and unit-linked contracts) Property (other than for own use)
Participations and related undertakings Equities
Equities - listed Equities - unlisted
Bonds
Government Bonds Corporate Bonds Structured notes Collateralised securities
Collective Investments Undertakings Derivatives
Deposits other than cash equivalents Other investments
Assets held for index-linked and unit-linked contracts Loans and mortgages
Loans on policies
Loans and mortgages to individuals Other loans and mortgages
Reinsurance recoverables from:
Non-life and health similar to non-life Non-life excluding health
Health similar to non-life
Life and health similar to life, excluding health and index-linked and unit-linked Health similar to life
Life excluding health and index-linked and unit-linked Life index-linked and unit-linked
Deposits to cedants
Insurance and intermediaries receivables Reinsurance receivables
Receivables (trade, not insurance) Own shares (held directly)
Amounts due in respect of own fund items or initial fund called up but not yet paid in Cash and cash equivalents
Any other assets, not elsewhere shown
Total assets
Solvency II value | |
C0010 | |
R0510 | 380.510 |
R0520 | 277.641 |
R0530 | 0 |
R0540 | 259.482 |
R0550 | 18.159 |
R0560 | 102.869 |
R0570 | 0 |
R0580 | 95.520 |
R0590 | 7.348 |
R0600 | 0 |
R0610 | 0 |
R0620 | 0 |
R0630 | 0 |
R0640 | 0 |
R0650 | 0 |
R0660 | 0 |
R0670 | 0 |
R0680 | 0 |
R0690 | 0 |
R0700 | 0 |
R0710 | 0 |
R0720 | 0 |
R0730 | |
R0740 | 0 |
R0750 | 1.289 |
R0760 | 2.103 |
R0770 | 478 |
R0780 | 14.226 |
R0790 | 0 |
R0800 | 0 |
R0810 | 0 |
R0820 | 13.938 |
R0830 | 3.134 |
R0840 | 13.831 |
R0850 | 0 |
R0860 | 0 |
R0870 | 0 |
R0880 | 18.604 |
R0900 | 448.113 |
R1000 | 178.405 |
Liabilities
Technical provisions – non-life
Technical provisions – non-life (excluding health) Technical provisions calculated as a whole
Best Estimate Risk margin
Technical provisions - health (similar to non-life) Technical provisions calculated as a whole Best Estimate
Risk margin
Technical provisions - life (excluding index-linked and unit-linked) Technical provisions - health (similar to life)
Technical provisions calculated as a whole Best Estimate
Risk margin
Technical provisions – life (excluding health and index-linked and unit-linked) Technical provisions calculated as a whole
Best Estimate Risk margin
Technical provisions – index-linked and unit-linked Technical provisions calculated as a whole
Best Estimate Risk margin
Other technical provisions Contingent liabilities
Provisions other than technical provisions Pension benefit obligations
Deposits from reinsurers Deferred tax liabilities Derivatives
Debts owed to credit institutions
Financial liabilities other than debts owed to credit institutions Insurance & intermediaries payables
Reinsurance payables Payables (trade, not insurance) Subordinated liabilities
Subordinated liabilities not in BOF Subordinated liabilities in BOF
Any other liabilities, not elsewhere shown
Total liabilities
Excess of assets over liabilities
S.05.01.02
Premiums, claims and expenses by line of business
Line of Business for: non-life insurance and reinsurance obligations (direct business and accepted proportional reinsurance) | Line of business for: accepted non- proportional reinsurance | Total | ||||||||||||||||
Medical expense insurance | Income protection insurance | Workers' compensatio n insurance | Motor vehicle liability insurance | Other motor insurance | Marine, aviation and transport insurance | Fire and other damage to property insurance | General liability insurance | Credit and suretyship insurance | Legal expenses insurance | Assistance | Miscellaneous financial loss | Health | Casualty | Marine, aviation, transport | Property | |||
C0010 | C0020 | C0030 | C0040 | C0050 | C0060 | C0070 | C0080 | C0090 | C0100 | C0110 | C0120 | C0130 | C0140 | C0150 | C0160 | C0200 | ||
Premiums written | ||||||||||||||||||
Gross - Direct Business | R0110 | 4.030 | 64.032 | 0 | 59.022 | 15.858 | 185 | 39.327 | 14.389 | 886 | 7.290 | 8.322 | 9.992 | 223.334 | ||||
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0120 | 1 | 0 | 0 | 2 | 1 | 0 | 1 | 12 | 0 | 0 | 0 | 0 | 16 | ||||
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0130 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||||||||||||
Reinsurers' share | R0140 | 803 | 1.395 | 0 | 670 | 175 | 98 | 3.128 | 536 | 612 | 0 | 4.009 | 1.878 | 0 | 0 | 0 | 0 | 13.303 |
Net | R0200 | 3.228 | 62.637 | 0 | 58.353 | 15.684 | 87 | 36.200 | 13.865 | 274 | 7.290 | 4.313 | 8.115 | 0 | 0 | 0 | 0 | 210.047 |
Premiums earned | ||||||||||||||||||
Gross - Direct Business | R0210 | 3.965 | 62.478 | 0 | 58.076 | 15.868 | 185 | 39.092 | 14.319 | 748 | 7.045 | 7.881 | 7.760 | 217.418 | ||||
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0220 | 1 | 1 | 0 | 3 | 2 | 0 | 3 | 14 | 0 | 0 | 0 | 0 | 24 | ||||
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0230 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||||||||||||
Reinsurers' share | R0240 | 754 | 892 | 0 | 670 | 175 | 98 | 3.231 | 547 | 533 | 0 | 3.817 | 883 | 0 | 0 | 0 | 0 | 11.600 |
Net | R0300 | 3.212 | 61.588 | 0 | 57.409 | 15.695 | 87 | 35.864 | 13.786 | 215 | 7.045 | 4.064 | 6.877 | 0 | 0 | 0 | 0 | 205.842 |
Claims incurred | ||||||||||||||||||
Gross - Direct Business | R0310 | 1.306 | 23.062 | 0 | 28.718 | 8.729 | 44 | 16.314 | -3.342 | 217 | 251 | 2.132 | 1.261 | 78.692 | ||||
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0320 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | -158 | -80 | 0 | 0 | 0 | 0 | -238 | ||||
Gross - Non-proportional reinsurance accepted | R0330 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||||||||||||
Reinsurers' share | R0340 | 14 | 14 | 0 | 644 | -68 | 28 | 595 | -2.534 | 119 | 0 | 1.638 | -118 | 0 | 0 | 0 | 0 | 000 |
Xxx | X0000 | 1.292 | 23.049 | 0 | 28.074 | 8.797 | 17 | 15.561 | -888 | 98 | 251 | 494 | 1.379 | 0 | 0 | 0 | 0 | 78.123 |
Changes in other technical provisions | ||||||||||||||||||
Gross - Direct Business | R0410 | 0 | 0 | 0 | 0 | -48 | -1 | -102 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | -150 | ||||
Gross - Proportional reinsurance accepted | R0420 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||||
Gross - Non- proportional reinsurance accepted | R0430 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||||||||||||
Reinsurers' share | R0440 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Net | R0500 | 0 | 0 | 0 | 0 | -48 | -1 | -102 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | -150 |
Expenses incurred | R0550 | 2.499 | 25.476 | 0 | 17.082 | 5.752 | 58 | 15.470 | 5.675 | 438 | 2.462 | 2.976 | 3.480 | 0 | 0 | 0 | 0 | 81.367 |
Other expenses | R1200 | 3.518 | ||||||||||||||||
Total expenses | R1300 | 84.885 |
Line of Business for: life insurance obligations | Life reinsurance obligations | Total | ||||||||
Health insurance | Insurance with profit participation | Index-linked and unit- linked insurance | Other life insurance | Annuities stemming from non-life insurance contracts and relating to health insurance obligations | Annuities stemming from non-life insurance contracts and relating to insurance obligations other than health insurance | Health reinsurance | Life reinsurance | |||
C0210 | C0220 | C0230 | C0240 | C0250 | C0260 | C0270 | C0280 | C0300 | ||
Premiums written | ||||||||||
Gross | R1410 | |||||||||
Reinsurers' share | R1420 | |||||||||
Net | R1500 | |||||||||
Premiums earned | ||||||||||
Gross | R1510 | |||||||||
Reinsurers' share | R1520 | |||||||||
Net | R1600 | |||||||||
Claims incurred | ||||||||||
Gross | R1610 | |||||||||
Reinsurers' share | R1620 | |||||||||
Net | R1700 | |||||||||
Changes in other technical provisions | ||||||||||
Gross | R1710 | |||||||||
Reinsurers' share | R1720 | |||||||||
Net | R1800 | |||||||||
Expenses incurred | R1900 | |||||||||
Other expenses | R2500 | |||||||||
Total expenses | R2600 |
S.17.01.02
Direct business and accepted proportional reinsurance | Accepted non-proportional reinsurance | Total Non-Life obligation | ||||||||||||||
Medical expense insurance | Income protection insurance | Workers' compensation insurance | Motor vehicle liability insurance | Other motor insurance | Marine, aviation and transport insurance | Fire and other damage to property insurance | General liability insurance | Credit and suretyship insurance | Legal expenses insurance | Assistance | Miscellaneous financial loss | Non- proportional health reinsurance | Non-proportional casualty reinsurance | Non-proportional marine, aviation and transport reinsurance | Non- proportional property reinsurance | |
C0020 | C0030 | C0040 | C0050 | C0060 | C0070 | C0080 | C0090 | C0100 | C0110 | C0120 | C0130 | C0140 | C0150 | C0160 | C0170 | C0180 |
0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
987 | 45.242 | 0 | 21.861 | 3.713 | 48 | 10.319 | 3.353 | 219 | -52 | 1.439 | 7.230 | 0 | 0 | 0 | 0 | 94.359 |
0 | 23 | 0 | 0 | -4 | 23 | 709 | 51 | 336 | 0 | 351 | 602 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2.091 |
987 | 45.219 | 0 | 21.861 | 3.718 | 25 | 9.610 | 3.302 | -117 | -52 | 1.088 | 6.627 | 0 | 0 | 0 | 0 | 92.268 |
6.220 | 43.071 | 0 | 114.107 | 3.105 | 81 | 16.902 | 63.111 | 1.761 | 2.815 | 1.199 | 8.271 | 0 | 0 | 0 | 0 | 260.643 |
68 | 474 | 0 | 4.135 | 318 | 47 | 2.351 | 13.400 | 1.301 | 0 | 636 | 580 | 0 | 0 | 0 | 0 | 23.312 |
6.152 | 42.597 | 0 | 109.972 | 2.787 | 34 | 14.551 | 49.711 | 460 | 2.815 | 563 | 7.691 | 0 | 0 | 0 | 0 | 237.332 |
7.207 | 88.313 | 0 | 135.967 | 6.818 | 129 | 27.221 | 66.464 | 1.979 | 2.763 | 2.638 | 15.501 | 0 | 0 | 0 | 0 | 355.002 |
7.138 | 87.816 | 0 | 131.832 | 6.504 | 59 | 24.161 | 53.013 | 343 | 2.763 | 1.651 | 14.318 | 0 | 0 | 0 | 0 | 329.600 |
552 | 6.796 | 0 | 10.202 | 503 | 5 | 1.870 | 4.103 | 27 | 214 | 128 | 1.108 | 0 | 0 | 0 | 0 | 25.507 |
0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
7.760 | 95.109 | 0 | 146.170 | 7.322 | 134 | 29.091 | 70.567 | 2.006 | 2.977 | 2.766 | 16.609 | 0 | 0 | 0 | 0 | 380.510 |
69 | 497 | 0 | 4.135 | 314 | 70 | 3.060 | 13.451 | 1.637 | 0 | 987 | 1.183 | 0 | 0 | 0 | 0 | 25.403 |
7.691 | 94.612 | 0 | 142.034 | 7.008 | 64 | 26.031 | 57.115 | 369 | 2.977 | 1.779 | 15.426 | 0 | 0 | 0 | 0 | 355.107 |
Non-life Technical Provisions
Technical provisions calculated as a whole R0010
Total Recoverables from reinsurance/SPV and Finite Re after the adjustment for expected R0050
losses due to counterparty default associated to TP calculated as a whole
Technical provisions calculated as a sum of BEand RM Best estimate
Premium provisions
Gross R0060
Total recoverable from reinsurance/SPV and Finite Re after the adjustment for expected losses due to counterparty default
R0140
Net Best Estimate of Premium Provisions R0150
Claims provisions
Gross R0160
Total recoverable from reinsurance/SPV and Finite Re after the adjustment for expected losses due to counterparty default
R0240
Net Best Estimate of Claims Provisions R0250
Total Best estimate - gross R0260
Total Best estimate - net R0270
Risk margin R0280
Amount of the transitional on Technical Provisions
Technical Provisions calculated as a whole R0290
Best estimate R0300
Risk margin R0310
Technical provisions - total
Technical provisions - total R0320
Recoverable from reinsurance contract/SPV and Finite Re after the adjustment for expected losses due to counterparty default - total
R0330
Technical provisions minus recoverables from reinsurance/SPV and Finite Re - total R0340
S.19.01.21
Non-life Insurance Claims Information
Z0020
Accident year / Underwriting year Accident year [AY]
Gross Claims Paid (non-cumulative)
(absolute amount)
Development year
Year
0 1
2
3 4 5 6 7
8
9 10 & +
In Current
year
Sum of years
(cumulative)
C0010 C0020
C0030
C0040 C0050 C0060 C0070 C0080
C0090
C0100 C0110
Gross undiscounted Best Estimate Claims Provisions
(absolute amount)
Development year
Year
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10 & +
Year end
(discounted data)
C0200 C0210 C0220 C0230 C0240 C0250 C0260 C0270 C0280 C0290
Prior
N-9
N-8
N-7
N-6
N-5
N-4
N-3
N-2
N-1 N
R0100
R0160 R0170 R0180 R0190 R0200 R0210 R0220 R0230 R0240 R0250
C0300
42.632
13.392
9.769
10.603
9.905
8.030
8.832
18.423
13.571
13.789
22.238
21.174
18.019
15.577 12.635
13.182
37.476
28.436
23.546
20.380 16.564
16.501
69.221
39.037 24.110
80.063 43.034
66.595
Total
C0170 | |
R0100 | 4.011 |
R0160 | 895 |
R0170 | 437 |
R0180 | 1.060 |
R0190 | 1.265 |
R0200 | 844 |
R0210 | 873 |
R0220 | 3.835 |
R0230 | 10.758 |
R0240 | 38.624 |
R0250 | 36.113 |
R0260 | 98.715 |
Prior | R0100 | 16.227 | |||||||||||
N-9 | R0160 | 44.128 | 36.269 | 14.419 | 6.911 | 3.062 | 1.578 | 2.208 | 1.778 | 1.631 | 895 | ||
N-8 | R0170 | 34.577 | 28.672 | 16.933 | 4.470 | 1.573 | 1.830 | 1.111 | 1.136 | 437 | |||
N-7 | R0180 | 32.710 | 30.093 | 14.302 | 5.279 | 4.122 | 3.295 | 1.247 | 1.060 | ||||
N-6 | R0190 | 31.504 | 31.722 | 11.321 | 5.399 | 2.402 | 2.447 | 1.265 | |||||
N-5 | R0200 | 33.999 | 32.519 | 13.946 | 3.922 | 1.450 | 844 | ||||||
N-4 | R0210 | 33.489 | 30.109 | 14.808 | 3.682 | 000 | |||||||
X-0 | X0000 | 34.677 | 28.324 | 12.839 | 3.835 | ||||||||
N-2 | R0230 | 37.827 | 29.387 | 10.758 | |||||||||
N-1 | R0240 | 44.186 | 38.624 | ||||||||||
N | R0250 | 36.113 | |||||||||||
Total |
C0180 |
16.227 |
112.878 |
90.739 |
92.109 |
86.061 |
86.680 |
82.961 |
79.676 |
77.972 |
82.810 |
36.113 |
844.225 |
C0360 | |
R0100 | 41.980 |
R0160 | 8.762 |
R0170 | 7.963 |
R0180 | 10.492 |
R0190 | 12.492 |
R0200 | 13.047 |
R0210 | 16.409 |
R0220 | 16.344 |
R0230 | 23.960 |
R0240 | 42.847 |
R0250 | 66.348 |
R0260 | 260.643 |
S.23.01.01
Total | Tier 1 - unrestricted | Tier 1 - restricted | Tier 2 | Tier 3 |
C0010 | C0020 | C0030 | C0040 | C0050 |
32.812 | 32.812 | 0 | ||
439 | 439 | 0 | ||
0 | 0 | 0 | ||
0 | 0 | 0 | 0 | |
0 | 0 | |||
0 | 0 | 0 | 0 | |
0 | 0 | 0 | 0 | |
109.441 | 109.441 | |||
0 | 0 | 0 | 0 | |
0 | 0 | |||
0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
0 | ||||
0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
142.692 | 142.692 | 0 | 0 | 0 |
0 | 0 | |||
0 | 0 | |||
0 | 0 | 0 | ||
0 | 0 | 0 | ||
0 | 0 | |||
0 | 0 | 0 | ||
0 | 0 | |||
0 | 0 | 0 | ||
0 | 0 | 0 |
Own funds
Basic own funds before deduction for participations in other financial sector as foreseen in article 68 of Delegated Regulation 2015/35
Ordinary share capital (gross of own shares) R0010
Share premium account related to ordinary share capital R0030
Iinitial funds, members' contributions or the equivalent basic own - fund item for mutual and mutual-type undertakings
R0040
Subordinated mutual member accounts R0050
Surplus funds R0070
Preference shares R0090
Share premium account related to preference shares R0110
Reconciliation reserve R0130
Subordinated liabilities R0140
An amount equal to the value of net deferred tax assets R0160
Other own fund items approved by the supervisory authority as basic own funds not specified above
Own funds from the financial statements that should not be represented by the
reconciliation reserve and do not meet the criteria to be classified as Solvency II own funds
Own funds from the financial statements that should not be represented by the reconciliation
R0180
reserve and do not meet the criteria to be classified as Solvency II own funds R0220
Deductions
Deductions for participations in financial and credit institutions R0230
Total basic own funds after deductions R0290
Ancillary own funds
Unpaid and uncalled ordinary share capital callable on demand R0300
Unpaid and uncalled initial funds, members' contributions or the equivalent basic own fund item
for mutual and mutual - type undertakings, callable on demand R0310
Unpaid and uncalled preference shares callable on demand R0320 A legally binding commitment to subscribe and pay for subordinated liabilities on demand R0330 Letters of credit and guarantees under Article 96(2) of the Directive 2009/138/EC R0340 Letters of credit and guarantees other than under Article 96(2) of the Directive 2009/138/EC R0350
Supplementary members calls under first subparagraph of Article 96(3) of the Directive 2009/138/EC
Supplementary members calls - other than under first subparagraph of Article 96(3) of the Directive 2009/138/EC
R0360 R0370
Total | Tier 1 - unrestricted | Tier 1 - restricted | Tier 2 | Tier 3 |
C0010 | C0020 | C0030 | C0040 | C0050 |
0 | 0 | 0 | ||
142.692 | 142.692 | 0 | 0 | 0 |
142.692 | 142.692 | 0 | 0 | |
142.692 | 142.692 | 0 | 0 | 0 |
142.692 | 142.692 | 0 | 0 | |
91.157 | ||||
41.021 | ||||
156,5% | ||||
347,9% |
Other ancillary own funds R0390
Total ancillary own funds R0400
Available and eligible own funds
Total available own funds to meet the SCR R0500
Total available own funds to meet the M CR R0510
Total eligible own funds to meet the SCR R0540
Total eligible own funds to meet the M CR R0550
SCR R0580
XXX X0000
Ratio of Eligible own funds to SCR R0620
Ratio of Eligible own funds to XXX X0000
Reconciliation reserve
Excess of assets over liabilities R0700
Own shares (held directly and indirectly) R0710
Foreseeable dividends, distributions and charges R0720
Other basic own fund items R0730
C0060
Adjustment for restricted own fund items in respect of matching adjustment portfolios and ring fenced funds
178.405 | |
0 | |
35.713 | |
33.251 | |
0 | |
109.441 | |
0 | |
12.238 | |
12.238 |
R0740
Reconciliation reserve R0760
Expected profits
Expected profits included in future premiums (EPIFP) - Life business R0770
Expected profits included in future premiums (EPIFP) - Non- life business R0780
Total Expected profits included in future premiums (EPIFP) R0790
S.25.01.21
Solvency Capital Requirement - for undertakings on Standard Formula
Gross solvency capital requirement | USP | Simplifications |
24.450 | ||
8.609 | ||
55.952 | ||
74.559 | ||
-54.276 | ||
0 | ||
109.293 | ||
C0100 | ||
10.650 | ||
-28.786 | ||
91.157 | ||
91.157 | ||
Market risk R0010
Counterparty default risk R0020
Life underwriting risk R0030
Health underwriting risk R0040
Non-life underwriting risk R0050
Diversification R0060
Intangible asset risk R0070
Basic Solvency Capital Requirement R0100
Calculation of Solvency Capital Requirement
Operational risk R0130
Loss-absorbing capacity of technical provisions R0140
Loss-absorbing capacity of deferred taxes R0150
C0110 C0090 C0120
Capital requirement for business operated in accordance with Art. 4 of Directive 2003/41/EC
R0160
Solvency Capital Requirement excluding capital add-on R0200
Capital add-on already set R0210
Solvency capital requirement R0220
Other information on SCR
Capital requirement for duration-based equity risk sub-module R0400
Total amount of Notional Solvency Capital Requirements for remaining part
Total amount of Notional Solvency Capital Requirement for ring fenced funds
Total amount of Notional Solvency Capital Requirements for matching adjustment portfolios
R0410 R0420 R0430
Diversification effects due to RFF nSCR aggregation for article 304 R0440
S.28.01.01
53.163
R0010
C0010
Minimum Capital Requirement - Only life or only non-life insurance or reinsurance activity Linear formula component for non-life insurance and reinsurance obligations
MCRNL Result
C0020 | C0030 | |
R0020 | 7.138 | 3.228 |
R0030 | 87.816 | 62.637 |
R0040 | 0 | 0 |
R0050 | 131.832 | 58.353 |
R0060 | 6.504 | 15.684 |
R0070 | 59 | 87 |
R0080 | 24.161 | 36.200 |
R0090 | 53.013 | 13.865 |
R0100 | 343 | 274 |
R0110 | 2.763 | 7.290 |
R0120 | 1.651 | 4.313 |
R0130 | 14.318 | 8.115 |
R0140 | ||
R0150 | ||
R0160 | ||
R0170 |
Net (of reinsurance/SPV) best estimate and TP calculated as a whole provisions
Net (of reinsurance) written premiums in the last 12 months
Medical expenses and proportional reinsurance
Income protection insurance and proportional reinsurance
Workers' compensation insurance and proportional reinsurance Motor vehicle liability insurance and proportional reinsurance Other motor insurance and proportional reinsurance
Marine, aviation and transport insurance and proportional reinsurance Fire and other damage to property insurance and proportional reinsurance General liability insurance and proportional reinsurance
Credit and suretyship insurance and proportional reinsurance Legal expenses insurance and proportional reinsurance
Assistance and proportional reinsurance
Miscellaneous financial loss insurance and proportional reinsurance Non-proportional health reinsurance
Non-proportional casualty reinsurance
Non-proportional marine, aviation and transport reinsurance Non-proportional property reinsurance
Linear formula component for life insurance and reinsurance obligations
MCRL Result
R0200
C0040
C0050 | C0060 | |
R0210 | ||
R0220 | ||
R0230 | ||
R0240 | ||
R0250 |
Net (of reinsurance/SPV) best estimate and TP calculated as a whole provisions
Net (of reinsurance/SPV) total capital at risk
Obligations with profit participation - guaranteed benefits Obligations with profit participation - future discretionary benefits Index-linked and unit-linked insurance obligations
Other life (re)insurance and health (re)insurance obligations Total capital at risk for all life (re)insurance obligations
C0070 | |
R0300 | 53.163 |
R0310 | 91.157 |
R0320 | 41.021 |
R0330 | 22.789 |
R0340 | 41.021 |
R0350 | 3.700 |
Overall MCR calculation
Linear MCR SCR
MCR cap MCR floor
Combined MCR
Absolute floor of the MCR
41.021
R0400
Minimum Capital Requirement
Cargeas Assicurazioni SpA
Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell’articolo 47-septies, comma 7 del DLgs 7 settembre 2005, n° 209 e dell’articolo 4, comma 1, lettere A e B, del Regolamento IVASS n° 42 del 2 agosto 2018
Modelli “S.02.01.02 Stato patrimoniale (Balance sheet)” e “S.23.01.01 Fondi propri (Own funds)” e relativa informativa contenuti nella Relazione sulla Solvibilità e sulla Condizione Finanziaria al 31 dicembre 2018
Relazione della società di revisione indipendente
ai sensi dell’articolo 47-septies, comma 7 del DLgs 7 settembre 2005, n° 209 e dell’ articolo 4, comma 1, lettere A e B, del Regolamento IVASS n° 42 del 2 agosto 2018
Al Consiglio di Amministrazione di Cargeas Assicurazioni SpA
Modelli “S.02.01.02 Stato patrimoniale (Balance Sheet)” e “S.23.01.01 Fondi propri (Own funds)” e relativa informativa contenuti nella Relazione sulla Solvibilità e sulla Condizione Finanziaria al 31 dicembre
2018
Giudizio
Abbiamo svolto la revisione contabile dei seguenti elementi dell’allegata Relazione sulla Solvibilità e sulla Condizione Finanziaria (la “SFCR”) di Cargeas Assicurazioni SpA (la “Società”) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, predisposta ai sensi dell’articolo 47-septies del DLgs 7 settembre 2005, n° 209:
- modelli “S.02.01.02 Stato Patrimoniale (Balance Sheet)” e “S.23.01.01 Fondi propri (Own funds)” (i “modelli di MVBS e OF”);
- sezioni “D. Valutazione ai fini di solvibilità” e “E.1 Fondi propri” (l’“informativa”). Le nostre attività non hanno riguardato:
- le componenti delle riserve tecniche relative al margine di rischio (voci R0550, R0590, R0640, R0680 e R0720) del modello “S.02.01.02 Stato Patrimoniale (Balance Sheet)”;
- il Requisito patrimoniale di solvibilità (voce R0580) e il Requisito patrimoniale minimo (voce R0600) del modello “S.23.01.01 Fondi propri (Own funds)”,
che pertanto sono esclusi dal nostro giudizio.
I modelli di MVBS e OF e l’informativa, con le esclusioni sopra riportate, costituiscono nel loro insieme “i modelli di MVBS e OF e la relativa informativa”.
A nostro giudizio, i modelli di MVBS e OF e la relativa informativa inclusi nella SFCR di Cargeas Assicurazioni SpA per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, sono stati redatti, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni dell’Unione Europea direttamente applicabili e alla normativa nazionale di settore.
Elementi alla base del giudizio
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISAs). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile dei modelli di MVBS e OF e della relativa informativa della presente relazione.
Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza del Code of Ethics for Professional Accountants (IESBA Code) emesso dall’International Ethics Standards Board for Accountants applicabili alla revisione contabile dei modelli e della relativa informativa.
Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Richiamo di informativa - Criteri di redazione, finalità e limitazione all’utilizzo
Richiamiamo l’attenzione alla sezione “D. Valutazione ai fini di solvibilità” della SFCR che descrive i criteri di redazione. I modelli di MVBS e OF e la relativa informativa sono stati redatti, per le finalità di vigilanza sulla solvibilità, in conformità alle disposizioni dell’Unione Europea direttamente applicabili e alla normativa nazionale di settore, che costituiscono un quadro normativo con scopi specifici. Di conseguenza possono non essere adatti per altri scopi. Il nostro giudizio non è espresso con rilievi con riferimento a tale aspetto.
Altri aspetti
La Società ha redatto il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2018 in conformità alle norme italiane che ne disciplinano i criteri di redazione, che è stato da noi assoggettato a revisione contabile a seguito della quale abbiamo emesso la nostra relazione di revisione datata 2 aprile 2019.
La Società ha redatto i modelli “S.25.01.21 - Solvency Capital Requirement - for undertakings on Standard Formula” e “S.28.01.01 - Minimum Capital Requirement - Only life or only non-life insurance or reinsurance activity”e la relativa informativa presentata nella sezione “E.2 Requisito patrimoniale di solvibilità e requisito patrimoniale minimo” dell’allegata SFCR in conformità alle disposizioni dell’Unione Europea direttamente applicabili e alla normativa nazionale di settore, che sono stati da noi assoggettati a revisione contabile limitata, secondo quanto previsto dall’articolo 4 comma 1 lett. c) del Regolamento IVASS n° 42 del 2 agosto 2018, a seguito della quale abbiamo emesso in data odierna una relazione di revisione limitata allegata alla SFCR.
Altre informazioni contenute nella SFCR
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione delle altre informazioni contenute nella SFCR in conformità alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione.
Le altre informazioni della SFCR sono costituite da:
- i modelli “S.05.01.02 - Premiums, claims and expenses by line of business”, “S.17.01.02 - Non- life Technical Provisions”, “S.19.01.21 - Non-life Insurance Claims Information”, “S.25.01.21 - Solvency Capital Requirement - for undertakings on Standard Formula” e “S.28.01.01 - Minimum Capital Requirement - Only life or only non-life insurance or reinsurance activity”;
- le sezioni “A. Attività e Risultati”, “B. Il Sistema di Governance”, “C. Il Profilo di Rischio”, “E.2 Requisito patrimoniale di solvibilità e requisito patrimoniale minimo”, “E.3 Utilizzo del sottomodulo del rischio azionario basato sulla durata nel calcolo del requisito patrimoniale di solvibilità”, “E.4 Differenza tra la formula standard e il modello interno utilizzato”, “E.5 Inosservanza del requisito patrimoniale minimo e inosservanza del requisito patrimoniale di solvibilità” e “E.6 Altre informazioni”.
Il nostro giudizio sui modelli di MVBS e OF e sulla relativa informativa non si estende a tali altre informazioni.
Con riferimento alla revisione contabile dei modelli di MVBS e OF e della relativa informativa, la nostra responsabilità è svolgere una lettura critica delle altre informazioni e, nel fare ciò, considerare se le medesime siano significativamente incoerenti con i modelli di MVBS e OF e la relativa informativa o con le nostre conoscenze acquisite durante la revisione o comunque possano essere significativamente errate. Laddove identifichiamo possibili incoerenze o errori significativi, siamo tenuti a determinare se vi sia un errore significativo nei modelli di MVBS e OF e nella relativa informativa o nelle altre informazioni. Se, in base al lavoro svolto, concludiamo che esista un errore significativo, siamo tenuti a segnalare tale circostanza. A questo riguardo, non abbiamo nulla da riportare.
Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per i modelli di MVBS e OF e la relativa informativa
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione dei modelli di MVBS e OF e della relativa informativa in conformità alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione dei modelli di MVBS e OF e la relativa informativa che non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un’entità in funzionamento e, nella redazione dei modelli di MVBS e OF e della relativa informativa, per l’appropriatezza dell’utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per
una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione dei modelli di MVBS e OF e della relativa informativa a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l’interruzione dell’attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell’informativa finanziaria della Società.
Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile dei modelli di MVBS e OF e della relativa informativa
I nostri obiettivi sono l’acquisizione di una ragionevole sicurezza che i modelli di MVBS e OF e la relativa informativa, nel loro complesso, non contengano errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l’emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISAs) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base dei modelli di MVBS e OF e della relativa informativa.
Nell’ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISAs), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
• abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nei modelli di MVBS e OF e nella relativa informativa, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l’esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
• abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile dei modelli di MVBS e OF e della relativa informativa allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull’efficacia del controllo interno della Società;
• abbiamo valutato l’appropriatezza dei criteri di redazione utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori e della relativa informativa;
• siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell’utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull’eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che
possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un’entità in funzionamento. In presenza di un’incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un’entità in funzionamento.
Xxxxxxx comunicato ai responsabili delle attività di governance, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Milano, 18 aprile 2019 PricewaterhouseCoopers SpA
Xxxxx Xxxxx (Revisore legale)
Cargeas Assicurazioni SpA
Relazione di revisione contabile limitata della società di revisione indipendente
ai sensi dell’articolo 47-septies, comma 7 del DLgs 7 settembre 2005, n° 209 e dell’articolo 4, comma 1, lettera C, del Regolamento IVASS n° 42 del 2 agosto 2018
Modelli “S.25.01.21 - Solvency Capital Requirement - for undertakings on Standard Formula” e “S.28.01.01 - Minimum Capital Requirement - Only life or only non-life insurance or reinsurance activity” e relativa informativa contenuti nella Relazione sulla Solvibilità e sulla Condizione Finanziaria al 31 dicembre 2018
Relazione di revisione contabile limitata della società di revisione indipendente
ai sensi dell’articolo 47-septies, comma 7 del DLgs 7 settembre 2005, n° 209 e dell’articolo 4, comma 1, lettera C, del Regolamento IVASS n° 42 del 2 agosto 2018
Al Consiglio di Amministrazione di Cargeas Assicurazioni SpA
Modelli “S.25.01.21 - Solvency Capital Requirement - for undertakings on Standard Formula” e “S.28.01.01 - Minimum Capital Requirement - Only life or only non-life insurance or reinsurance activity” e relativa informativa contenuti nella Relazione sulla Solvibilità e sulla
Condizione Finanziaria al 31 dicembre 2018
Introduzione
Abbiamo svolto la revisione contabile limitata dei modelli “S.25.01.21 - Solvency Capital Requirement - for undertakings on Standard Formula” e “S.28.01.01 - Minimum Capital Requirement - Only life or only non-life insurance or reinsurance activity” (i “modelli di SCR e MCR”) e dell’informativa presentata nella sezione “E.2 Requisito patrimoniale di solvibilità e requisito patrimoniale minimo” (l’“informativa” o la “relativa informativa”) dell’allegata Relazione sulla Solvibilità e sulla Condizione Finanziaria (“SFCR”) di Cargeas Assicurazioni SpA (nel seguito anche la “Società”) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, predisposta ai sensi dell’articolo 47-septies del DLgs 7 settembre 2005, n° 209.
I modelli di SCR e MCR e la relativa informativa sono stati redatti dagli Amministratori sulla base delle disposizioni dell’Unione Europea direttamente applicabili e della normativa nazionale di settore.
Responsabilità degli Amministratori
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione dei modelli di SCR e MCR e della relativa informativa in conformità alle disposizioni dell’Unione Europea direttamente applicabili e alla normativa nazionale di settore e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione dei modelli di SCR e MCR e della relativa informativa che non contengano errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Responsabilità del revisore
È nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sui modelli di SCR e MCR e sulla relativa informativa. Abbiamo svolto la revisione contabile limitata in conformità al principio internazionale sugli incarichi di revisione contabile limitata (ISRE) 2400 (Revised), Incarichi per la revisione contabile limitata dell’informativa finanziaria storica. Il principio ISRE 2400 (Revised) ci richiede di
giungere a una conclusione sul fatto se siano pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che i modelli di SCR e MCR e la relativa informativa non siano redatti, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni dell’Unione Europea direttamente applicabili e alla normativa nazionale di settore. Tale principio ci richiede altresì di conformarci ai principi etici applicabili.
La revisione contabile limitata dei modelli di SCR e MCR e della relativa informativa conforme al principio ISRE 2400 (Revised) è un incarico di assurance limitata. Il revisore svolge procedure che consistono principalmente nell’effettuare indagini presso la direzione e altri soggetti nell’ambito dell’impresa, come appropriato, e procedure di analisi comparativa, e valuta le evidenze acquisite. Le procedure svolte in una revisione contabile limitata sono sostanzialmente minori rispetto a quelle svolte in una revisione contabile completa conforme ai principi di revisione internazionali (ISAs).
Pertanto non esprimiamo un giudizio di revisione sui modelli di SCR e MCR e sulla relativa informativa.
Conclusione
Sulla base della revisione contabile limitata, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che i modelli di SCR e MCR e la relativa informativa inclusi nell’allegata SFCR di Cargeas Assicurazioni SpA per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, non siano stati redatti, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni dell’Unione Europea direttamente applicabili e alla normativa nazionale di settore.
Criteri di redazione, finalità e limitazione all’utilizzo
Senza esprimere la nostra conclusione con modifica, richiamiamo l’attenzione alla sezione “E.2 Requisito patrimoniale di solvibilità e requisito patrimoniale minimo” della SFCR che descrive i criteri di redazione dei modelli di SCR e MCR. I modelli di SCR e MCR e la relativa informativa sono stati redatti, per le finalità di vigilanza sulla solvibilità, in conformità alle disposizioni dell’Unione Europea direttamente applicabili e alla normativa nazionale di settore, che costituiscono un quadro normativo con scopi specifici. Di conseguenza possono non essere adatti per altri scopi.
Milano, 18 aprile 2019 PricewaterhouseCoopers SpA
Xxxxx Xxxxx (Revisore legale)
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