COMPETITIVITÀ, INNOVAZIONE, SOSTENIBILITÀ
Accordo di collaborazione
COMPETITIVITÀ, INNOVAZIONE, SOSTENIBILITÀ
INTESA SANPAOLO S.p.A.
in seguito denominata “Intesa Sanpaolo” o "Banca" – con sede in Torino, Piazza San Carlo 156, iscritta nel registro delle imprese – Ufficio di Torino al n. 00799960158, banca iscritta nell'Albo di cui all'art. 13 del decreto legislativo 385/1993, Capogruppo del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo (di seguito “Gruppo”) iscritto nell'albo di cui all'art. 64 del medesimo decreto legislativo, in persona di Xxxxx Xxxxxxx, in qualità di Consigliere Delegato e CEO, domiciliato per la carica presso la sede di Intesa Sanpaolo a quanto infra facoltizzato dal vigente Statuto Sociale;
E
CONFINDUSTRIA
in seguito denominata "Confindustria" – con sede in Roma, Viale dell'Astronomia 30, C.F. 80017770589 – in persona di Xxxxx Xxxxxx, in qualità di Presidente domiciliato per la carica presso la sede di Confindustria secondo quanto previsto dal vigente Statuto Sociale;
congiuntamente indicate come le “Parti” e, disgiuntamente, la “Parte”.
PREMESSO CHE
• A partire dal 2009 Intesa Sanpaolo e Confindustria hanno sottoscritto una serie di accordi, improntati a una visione di politica industriale di ampio respiro e finalizzati a mettere a disposizione delle imprese strumenti e soluzioni per il loro rafforzamento con l’idea di una finanza sempre più strategica e al servizio della competitività del sistema imprenditoriale. Tale collaborazione si è rafforzata negli anni con ulteriori protocolli con soluzioni dedicate ad aspetti strategici quali internazionalizzazione, sostegno delle filiere, ricerca e innovazione, sostenibilità e valorizzazione degli aspetti qualitativi del credito.
• La pandemia da Covid-19 ha profondamente segnato il tessuto economico e sociale del nostro Paese, già gravato da anni di scarsa crescita rispetto ai partner europei. Le misure per contenere l’emergenza sanitaria messe in atto in Italia, come in altri paesi, hanno inevitabilmente colpito l’attività di interi settori produttivi. Le imprese italiane hanno comunque dimostrato capacità di resilienza, ripensando i propri processi organizzativi e sfruttando efficacemente le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Le misure emergenziali messe a disposizione dal Governo, a partire dalle moratorie sui crediti e dalle garanzie pubbliche sui prestiti, le hanno supportate nella fase acuta della crisi.
• Il contesto economico globale post-pandemia e le risposte messe in campo dall’Unione Europea, come il Next Generation EU, impongono ora alle imprese di avviare una nuova fase di investimenti, inclusi quelli in ricerca e sviluppo, per accrescere la resilienza agli shock avversi e
essere sempre più sostenibili e innovative. Le nuove misure europee si pongono nel solco della strategia già avviata dalla Commissione UE – attraverso iniziative quali il Green Deal, il Piano di azione sulla Finanza Sostenibile e la recente Proposta di Direttiva sul reporting di sostenibilità che riguarda la rendicontazione delle informazioni non finanziarie – per far diventare l’Europa la prima area al mondo a impatto climatico zero entro il 2050. Iniziative quali la nuova strategia industriale europea e il Programma Horizon Europe puntano a rendere l’Europa leader nelle tecnologie di frontiera e protagonista delle catene del valore strategiche globali.
• Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), presentato dal Governo italiano, può rappresentare l’occasione per le imprese di affrontare con successo le sfide del futuro e per il Paese di dare avvio a una nuova fase di rilancio all’insegna di digitalizzazione, economia verde, riqualificazione urbana, mobilità sostenibile e della tutela della salute.
• I criteri ESG (Environmental, Social and Governance), relativi alle buone prassi ambientali, sociali e di buona gestione aziendale, stanno assumendo una crescente rilevanza nell’attività d’impresa e impatteranno in modo significativo nei processi di valutazione del merito creditizio.
• In questo contesto, Intesa Sanpaolo ha rilanciato – in linea con gli obiettivi del PNRR – il proprio impegno verso il Paese con un piano strategico di sostegno per le imprese e per l’intero sistema economico nazionale, denominato “Motore Italia”. Il Piano ha l’intento di favorire una nuova forte spinta alla ripresa degli investimenti previsti nel Piano Nazionale Transizione 4.0, incentivare la transizione sostenibile, in coerenza con i fattori ESG, e favorire processi di crescita attraverso il ricorso alla finanza straordinaria e alla digitalizzazione.
TUTTO CIÒ PREMESSO
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
Intesa Sanpaolo e Confindustria, alla luce della consolidata partnership in corso da anni, che ha consentito anche l’avvio di progetti d’avanguardia divenuti successivamente patrimonio comune dell’intero sistema Paese, intendono sottoscrivere il presente Accordo denominato: “Competitività, Innovazione, Sostenibilità”.
Intesa Sanpaolo, al fine di garantire alle imprese del sistema confindustriale la liquidità necessaria per uscire dalla fase di crisi e iniziare ad affrontare piani di rilancio e di crescita, in continuità con quanto fatto nella fase acuta dell’emergenza epidemiologica, mette a disposizione un plafond di 150 miliardi, declinabile attraverso le azioni di seguito indicate.
Art. 1 - Sostenere le imprese nella ripartenza dopo l’emergenza
Con l’obiettivo di sostenere la liquidità, gli investimenti e il riequilibrio della struttura finanziaria delle imprese, saranno messe a disposizione - in coerenza con le misure previste tempo per tempo dal Governo - linee di finanziamento dedicate, anche attraverso il ricorso alle coperture del Fondo di Garanzia per le PMI e di Sace, nonché grazie a quelle concesse dal Gruppo BEI, incluse quelle del nuovo Fondo Paneuropeo di Garanzia.
Saranno utilizzati anche gli strumenti messi a disposizione dal Governo in una logica di superamento delle misure straordinarie e temporanee adottate per fronteggiare la fase più acuta dell’emergenza. In quest’ambito, anche le garanzie rilasciate da Sace a condizioni di mercato potranno costituire un supporto strutturale per favorire l’accesso al credito.
Il plafond verrà quindi destinato alle necessità di intervento di liquidità ancora esistenti nel sistema produttivo, proponendo contemporaneamente delle soluzioni opportunamente studiate - anche in vista dell’uscita progressiva dalle misure di sostegno alla liquidità delle imprese, a partire dalla moratoria - per riequilibrare in maniera opportuna la struttura dei debiti esistenti. Saranno inoltre attivate operazioni finalizzate all’allungamento dei tempi di restituzione dei finanziamenti in essere e volte anche ad agevolare gli investimenti di rilancio delle imprese, attraverso le iniziative dettagliate nel successivo articolo 2.
A tal fine, le Parti intendono costituire uno specifico tavolo di lavoro per meglio individuare le soluzioni più opportune e monitorare eventuali nuove esigenze dovessero manifestarsi nel tempo.
Art. 2 - Creare un piano strategico per il rilancio dell’economia reale
Superata la fase più critica dell’emergenza Covid-19, le Parti concordano sull’importanza di definire e portare avanti congiuntamente un piano strategico di rilancio del Paese, promuovendo un’evoluzione sostenibile del sistema produttivo - coerente con i parametri di sostenibilità ambientale, sociale e di governance - come elemento essenziale per consentire alle imprese di guardare al futuro e alle nuove generazioni, e che possa contribuire sempre più alla creazione di nuova occupazione e all’affermazione del sistema Italia nel mondo.
Si concorda inoltre sull’esigenza di lavorare congiuntamente sui temi che la crisi epidemiologica ha messo in particolare evidenza: digitalizzazione, rafforzamento della struttura finanziaria delle imprese, creazione di una diffusa cultura della prevenzione e della resilienza attraverso idonei meccanismi di protezione.
Alla luce di queste considerazioni, le Parti si impegnano reciprocamente a:
1. incoraggiare gli investimenti in ricerca, innovazione e digitalizzazione per garantire la ripresa;
2. promuovere la patrimonializzazione e il rafforzamento della struttura finanziaria delle imprese;
3. valorizzare il sistema delle filiere italiane;
4. dare impulso e sostenere la trasformazione delle imprese per renderle sostenibili e resilienti.
2.1 - Incoraggiare gli investimenti in ricerca, innovazione e digitalizzazione per garantire la ripresa
Per poter cogliere le opportunità offerte dal progresso tecnologico e dalla digitalizzazione dei processi produttivi, raggiungendo obiettivi di crescita duraturi e mantenendo un vantaggio competitivo sul mercato, le imprese necessitano di essere supportate e valorizzate in tutte le loro componenti finanziarie, umane e organizzative e sostenute operativamente nel completamento della transizione 4.0.
Le Parti intendono impegnarsi nel promuovere e realizzare iniziative capaci di sostenere gli investimenti in innovazione e trasformazione digitale delle imprese per consentire loro di cogliere le grandi opportunità che i nuovi scenari della quarta rivoluzione industriale stanno offrendo. Con tale obiettivo verrà favorita la diffusione di una “cultura del digitale”, anche attraverso strumenti finanziari atti a sostenere gli investimenti in nuove tecnologie e formazione 4.0, con l’obiettivo di coglierne pienamente i benefici.
In questo ambito le Parti si impegnano a diffondere presso le imprese informazioni e conoscenza delle tecnologie, sensibilizzare sulle opportunità dell’impresa 4.0 e a realizzare nuove soluzioni che permettano alle stesse imprese di innovare i processi produttivi. Per la realizzazione di tali progetti, le Parti si avvarranno anche di Intesa Sanpaolo Innovation Center, dei Digital Innovation Hub (DIH) promossi da Confindustria e dei Competence Center.
Le imprese potranno beneficiare delle linee di finanziamento di Intesa Sanpaolo dedicate a sostenere investimenti in tecnologie innovative, brevetti e know-how, sia per la realizzazione di nuovi prodotti, processi produttivi e servizi innovativi che per l’arricchimento del contenuto tecnologico di prodotti, processi e servizi esistenti. Intesa Sanpaolo metterà inoltre a disposizione il proprio network di specialisti per supportare gli imprenditori nella definizione di soluzioni finanziarie dedicate e servizi consulenziali per il business.
Le Parti si impegnano infine a collaborare per realizzare congiuntamente iniziative e progetti specifici finalizzati a rafforzare, anche con il coinvolgimento della rete dell’Innovazione del sistema confindustriale, la partecipazione delle imprese italiane, ai programmi europei di Ricerca e Innovazione.
2.2 - Promuovere la patrimonializzazione e il rafforzamento della struttura finanziaria delle imprese
A seguito dell’emergenza Covid-19, occorre programmare la crescita delle imprese, con particolare riguardo a PMI e Mid Cap, favorendo la diversificazione delle fonti finanziarie e ribilanciando i livelli di debito a favore del capitale di rischio, come leva necessaria per il rafforzamento del sistema produttivo.
In questo ambito, le Parti si impegnano ad avviare un piano comune di lavoro che preveda:
o l‘identificazione congiunta delle aree problematiche delle imprese al fine di individuare gli aspetti di vulnerabilità del sistema produttivo italiano;
o azioni di comunicazione, formazione e informazione, con cui diffondere la consapevolezza, presso gli imprenditori e i loro manager, della necessità di agire sul tema della diversificazione delle fonti finanziarie e del rafforzamento del patrimonio aziendale, anche attraverso l’accesso ai mercati dei capitali e canali finanziari alternativi, in ottica di garanzia della continuità aziendale;
o la messa a disposizione di strumenti che possano accompagnare le imprese lungo un processo progressivo di rafforzamento della struttura finanziaria e aumento del capitale, anche mediante l’utilizzo dei nuovi strumenti finanziari sviluppati con le risorse del PNRR e facendo leva sugli incentivi fiscali messi a disposizione tempo per tempo dal Governo.
Inoltre, per favorirne la competitività e la capacità di rispondere tempestivamente a shock esterni le imprese, in particolare PMI e Mid Cap, verranno accompagnate nell’utilizzo di strumenti innovativi
che affiancano il credito bancario. Tra questi strumenti possono rientrare iniziative volte a favorire emissioni obbligazionarie, anche nell’ambito di portafogli, eventualmente destinate a specifici settori e filiere e con la partecipazione di altri soggetti pubblici e privati.
Infine, nell’ottica di sostenere le operazioni di aggregazione tra imprese, le Parti convengono di partecipare allo sviluppo di iniziative che, accrescendo la consapevolezza dell’importanza della patrimonializzazione delle imprese, stimolino nuovi processi aggregativi.
2.3 - Valorizzare il sistema delle filiere Italiane
Con il Programma “Sviluppo Filiere”, lanciato nel 2015, Intesa Sanpaolo ha sviluppato, d’intesa anche con Confindustria, un percorso di collaborazione con alcuni grandi leader di filiera, volto a sviluppare le catene di fornitura strategiche, valorizzando l’appartenenza alla filiera stessa. Questo programma si è ulteriormente ampliato per aiutare le imprese eccellenti delle filiere produttive a superare l’emergenza causata dalla pandemia da Covid-19 e avviare piani di rilancio e di crescita, inserendo specifici piani di finanziamento.
Grazie al Programma “Sviluppo Filiere”, le imprese della filiera possono beneficiare del “valore” della capo-filiera accedendo a finanziamenti in tempi rapidi e con termini e condizioni vantaggiosi e usufruendo di una serie di prodotti e servizi solitamente rivolti alla clientela corporate di grandi dimensioni.
Il Programma ha l’obiettivo di accompagnare le imprese italiane appartenenti alle filiere nella realizzazione dei propri progetti di crescita, internazionalizzazione e rinnovamento mettendo a loro disposizione il know-how industriale, tecnico e operativo del capo-filiera insieme alla solidità, alle competenze finanziarie e al livello di servizio di Intesa Sanpaolo. Consente inoltre di dare pieno valore al contesto industriale nel quale le imprese operano, riconoscendo vantaggi di prezzo e l’accesso a sistemi di “smobilizzo” digitale con la piattaforma del Confirming o altre piattaforme che nel tempo dovessero essere sviluppate.
Le parti concordano di continuare a collaborare sul Programma e di estenderlo a nuovi comparti dell’economia italiana e di lavorare per individuare elementi di evoluzione comuni finalizzati a valorizzare il ruolo del leader di filiera nella crescita delle imprese collegate alla catena di fornitura e per definire strumenti innovativi per la gestione finanziaria della supply chain.
In questo quadro verranno valutate congiuntamente ulteriori soluzioni finanziarie che consentano un continuo rafforzamento della filiera stessa, del ruolo di indirizzo strategico del buyer e un aumento della possibilità di accesso al credito dei fornitori per beneficiare della liquidità necessaria a sostenere il ciclo produttivo, salvaguardare l’occupazione e il valore del Made in Italy delle filiere stesse.
Verrà inoltre realizzato e diffuso il progetto Filiere Sostenibili, volto alla sensibilizzazione del capo- filiera sui temi della sostenibilità, con la finalità di promozione, di attenzione e interesse alla sostenibilità ambientale lungo l’intera filiera generando e lavorando sulle “Filiere Green”.
2.4 - Dare impulso e sostenere la trasformazione delle imprese per renderle sostenibili e resilienti
La sostenibilità sta diventando sempre più parte integrante e determinante delle strategie delle imprese italiane. I rischi potenzialmente connessi ai cambiamenti climatici, l’evoluzione della normativa anche in ambito internazionale e l’affacciarsi di nuovi consumatori, le cui decisioni di acquisto sono sempre più di frequente assunte tenendo conto dei profili di sostenibilità delle imprese produttrici, stanno spingendo le stesse imprese a rivedere il proprio modello di business.
È pertanto essenziale mettere a disposizione delle imprese un insieme integrato di servizi e prodotti che ne favoriscano la transizione sostenibile.
Si rende inoltre necessario accompagnare le imprese verso una sempre più diffusa cultura della resilienza e della business continuity. Occorre renderle più forti, sostenibili e capaci di anticipare e affrontare eventi straordinari e avversi che possono potenzialmente interrompere la loro attività.
Il presente Accordo si propone quindi di offrire degli strumenti di accompagnamento che aiutino le imprese, in particolare le PMI, a orientarsi e a comprendere il valore dell’investimento sostenibile, nonché ad avviare iniziative che consentano di colmare eventuali gap e assicurare continuità operativa anche in contesti avversi.
Negli scorsi anni la Banca e Confindustria hanno già lavorato congiuntamente nell’individuazione di una serie di fattori qualitativi inseriti nel nuovo modello di rating per la migliore valorizzazione delle specificità delle imprese. Con il presente Accordo, si intende arricchire tale processo anche in coerenza sia con le linee guida dell’European Banking Authority (EBA), che imporranno alle banche di includere i fattori ESG (Environmental, Social and Governance) nella loro valutazione e nella definizione delle politiche creditizie, sia con le aspettative della BCE per la gestione del rischio ambientale e climatico da parte delle banche.
Al fine di individuare le informazioni di sostenibilità, anche non finanziarie, necessarie per la valutazione da parte della banca dei rischi e delle opportunità in campo ESG – anche tenuto conto di fattori quali dimensione aziendale, settore di attività e tipologia di esigenza finanziaria – e individuare modalità di acquisizione e trasmissione delle stesse informazioni minimizzando i costi per le imprese, le Parti intendono costituire uno specifico tavolo di lavoro.
Le Parti si impegnano inoltre a sviluppare iniziative e a realizzare eventi informativi e formativi con le imprese allo scopo di:
- creare una maggiore consapevolezza dell’impatto che i fattori ESG avranno come nuovo elemento di valutazione del rischio di credito e preparare le imprese a comprendere i tempi e le sfide della transizione sostenibile;
- favorire la comprensione del processo di integrazione della sostenibilità nel modello di business aziendale e l’importanza, in tale ambito, delle informazioni, anche non finanziarie, per valorizzare la propria attività, anche nei confronti degli stakeholder.
Verranno inoltre condivise le azioni più opportune per creare una nuova cultura che veda nella sostenibilità la leva per migliorare la competitività e un elemento oggettivo di distintività aziendale anche da rappresentare nelle rendicontazioni ufficiali. A tal fine, si concorda sulla necessità di mettere a disposizione delle imprese soluzioni per soddisfare le loro esigenze lungo l’intero cammino verso uno sviluppo sostenibile: da una consulenza specializzata, a finanziamenti per supportare gli investimenti sostenibili.
La Banca, a condizioni dedicate, potrà sostenere le imprese nel loro percorso evolutivo – in particolare nella transizione verso un modello sostenibile a basse emissioni di carbonio – con servizi che verranno resi disponibili anche da partner specializzati sui temi di sostenibilità per consentire alle stesse imprese di:
- comprendere il proprio punto di partenza ESG, tramite un assessment che identifichi punti di forza e aree di miglioramento;
- declinare la strategia sostenibile dell’impresa, definendo le iniziative chiave di intervento sulla base della valutazione iniziale e degli obiettivi prefissati;
- valorizzare i risultati raggiunti conseguendo le principali certificazioni sul mercato.
Inoltre, potranno essere disponibili vari strumenti finanziari che garantiranno una “premialità” alle imprese che adotteranno comportamenti virtuosi, mitigando le condizioni economiche del finanziamento, qualora vengano rispettati determinati indicatori di sostenibilità “ESG” e di resilienza. In particolare, Intesa Sanpaolo metterà a disposizione delle imprese la linea di finanziamento “S- Loan”, che favorisce la condivisione tra l’impresa e la banca di obiettivi di miglioramento di sostenibilità, attraverso l’individuazione di specifici KPI connessi all’investimento il cui miglioramento permetterà di usufruire di una premialità riconosciuta come beneficio di tasso ed è dedicata a finanziare le imprese che intendano avviare: i) progetti ampi di sostenibilità a tutto tondo; ii) programmi, anche di welfare aziendale, volti a garantire la parità e il miglioramento del ruolo femminile in azienda; iii) programmi di investimento collegati a obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale.
Per le imprese di grandi dimensioni verrà inoltre resa disponibile un’ampia gamma di prodotti di finanza sostenibile (finanziamenti, strumenti di mercato, soluzione di hedging, cartolarizzazioni, ecc), customizzata sulla base delle specifiche esigenze.
Le Parti concordano inoltre sulla necessità di individuare soluzioni finanziarie e non finanziarie a supporto degli investimenti in prevenzione, resilienza e sostenibilità (es. diffusione di risk assessment, risk management, business continuity plan) finalizzate a migliorare la capacità delle imprese di reagire rapidamente a qualsiasi possibile shock negativo (es. sisma, inondazioni, pandemie, interruzione delle catene di fornitura, attacchi informatici, difficoltà di approvvigionamento), minimizzandone i danni. In tale ambito, si inseriscono anche le soluzioni previste da Intesa Sanpaolo relativamente al bonus a supporto degli interventi di riqualificazione energetica o antisismica nell’ambito delle agevolazioni previste dal Superbonus 110%.
Infine, le Parti concordano sulla visione dell’economia circolare come nuovo sistema economico, sfida innovativa e strategica ed opportunità capace di creare valore e crescita. Per tale motivo e in linea con tali principi, si impegnano a sostenere progetti trasformativi delle imprese ispirati ai principi della circular economy.
Art. 3 - Competenze e Persone al centro
In un contesto in costante e veloce mutamento, la competitività delle imprese dipende dalla loro capacità di cambiare, di saper anticipare, con le strategie opportune, i cambiamenti necessari per
competere, di poter contare su competenze in grado di spingerle ad intraprendere percorsi di rafforzamento e crescita qualitativa e duratura.
A tal fine, le Parti hanno il comune obiettivo di identificare soluzioni per accrescere la capacità manageriale delle imprese e le competenze presenti al loro interno, prevedendo azioni formative e informative per gli imprenditori e per i loro dipendenti e strumenti di supporto per l’inserimento dei manager in azienda e per la gestione dei passaggi generazionali. Inoltre, le Parti intendono promuovere concrete iniziative volte ad offrire alle aziende un’ampia gamma di soluzioni tese ad aumentare la qualità della vita in azienda. In proposito, le Parti intendono collaborare sulle tematiche di seguito indicate.
o Smart Working. Al fine di accompagnare l’implementazione di misure di smart working che la situazione emergenziale ha reso necessarie, verranno individuati i percorsi e gli strumenti tesi ad agevolare il lavoro agile, in una logica di aumento della produttività e in coerenza con l’equilibrio tra lavoro e vita privata. In questo senso, le Parti si impegnano a diffondere e sostenere le iniziative delle imprese dirette a individuare soluzioni coerenti con un piano di sviluppo dello smart working.
o Programma di incentivo all’imprenditoria femminile. Le Parti ritengono sia di primaria importanza mettere al centro delle proprie azioni la promozione e lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali e, in particolare, quelle di donne imprenditrici. Il condiviso interesse verso tali programmi è aderente al principio di “diversity & inclusion”, al quale imprese e società riservano una crescente attenzione.
o Azioni a supporto della continuità aziendale. Il passaggio generazionale nelle aziende è un momento delicato, la cui efficace pianificazione rappresenta uno snodo cruciale per assicurare la continuità aziendale e il corretto trasferimento di patrimonio di conoscenze e competenze. In termini numerici, nel 70% delle medie imprese italiane l’apertura a manager esterni alla famiglia è modesta o nulla, mentre il 10% di queste fallisce per mancata pianificazione di questo momento. È pertanto volontà comune avviare azioni mirate alla definizione di un percorso di crescita manageriale dei discendenti supportando una struttura finanziaria e societaria con cui assicurare in modo ordinato il passaggio dei patrimoni di famiglia. Riconoscendo la centralità di questo tema nello scenario italiano, le Parti promuoveranno eventi o svilupperanno nuove iniziative per supportare le imprese interessate nell’evoluzione del proprio assetto organizzativo e patrimoniale per cogliere al meglio le opportunità di cambiamento ed innovazione.
o Agevolare l’occupazione. Le Parti concordano sulla necessità di favorire ulteriormente un avvicinamento tra il mondo del lavoro e il mondo delle scuole professionali, degli ITS e delle università con l'obiettivo di far diventare l’impresa il luogo in cui lo studente consolidi e arricchisca le conoscenze apprese in linea con il Piano Nazionale Industria 4.0, e con gli investimenti legati alla sostenibilità. Intesa Sanpaolo si impegna a sviluppare, in accordo con Confindustria, azioni mirate e coerenti con i reali fabbisogni delle aziende che verranno di volta in volta individuati sulla scorta delle indicazioni delle specifiche filiere produttive, con l'obiettivo di colmare il gap fra competenze dei giovani disoccupati e i bisogni delle imprese.
Infine, le Parti concordano di attivare un tavolo di lavoro permanente per le diverse attività previste nell’ambito delle tematiche descritte nel presente articolo, al fine di sviluppare iniziative comuni volte a soddisfare nuove esigenze, anche a livello settoriale, che dovessero manifestarsi nel tempo.
Art. 4 - Altri Impegni
Le Parti, con riguardo ai rispettivi ruoli, si impegnano a divulgare il contenuto del presente Accordo nell'ambito delle proprie strutture, concordando temi di comune interesse da promuovere a imprenditori e soggetti pubblici tramite iniziative di comunicazione e partecipazione a tavoli tematici, tra i quali:
• eventi/convegni di rilevanza nazionale;
• eventi/convegni a livello territoriale, sotto la guida di esponenti locali della Banca e di Confindustria secondo un format definito congiuntamente a livello centrale;
• analisi periodica dei risultati raggiunti e dei benefici per le imprese associate anche al fine di rimodulare le soluzioni e gli strumenti previsti dall’Accordo;
• partecipazione a cabine di regia costituite dalle Parti per lo sviluppo dei diversi punti dell’Accordo,
• predisposizione di materiale di supporto a disposizione delle imprese, con tutte le opportunità, i riferimenti e le offerte a loro disposizione.
Ciascuna Parte potrà utilizzare i segni distintivi dell'altra solo previa sua autorizzazione scritta.
Resta inteso che ogni attività informativa circa il contenuto e le caratteristiche dei prodotti offerti dalla Banca - così come ogni altra attività comunque riservata dalla vigente normativa agli operatori bancari e finanziari - è di esclusiva competenza della Banca medesima; Confindustria non svolgerà quindi alcuna attività che possa essere qualificata come promozione, collocamento o intermediazione di prodotti bancari e finanziari. Pertanto, è esclusa ogni attività di intermediazione e/o di agenzia in attività finanziaria e/o mediazione creditizia ai sensi degli artt. 128 – quater e 128 sexies del d.lgs. n.385 del 1° settembre 1993 da parte di Confindustria.
Art. 5 - Discrezionalità nella concessione del credito e dei servizi/prodotti anche non creditizi e finanziari
Le Parti concordano sul fatto che le decisioni finali circa la sussistenza dei requisiti per la concessione di credito e/o dei prodotti/servizi anche non creditizi e finanziari sopra indicati, sono esclusivamente soggette ad autonoma e discrezionale valutazione di Intesa Sanpaolo o della società del Gruppo Intesa Sanpaolo cui il servizio/prodotto si riferisce.
Art. 6 - Durata
Il presente Accordo avrà la durata di un anno e sarà valido fino al 18 ottobre 2022. Lo stesso sarà rinnovato automaticamente per la medesima durata e fino a un massimo di tre anni, salvo espressa disdetta di una delle Parti da comunicarsi per iscritto almeno 15 giorni prima di ciascuna scadenza annuale.
Al termine dei tre anni, l’Accordo potrà essere rinnovato per volontà espressa per iscritto dalle Parti.
Art. 7 - Modifiche
Ogni deroga, modifica o integrazione del presente Accordo dovrà essere concordata dalle Parti e non sarà valida se non risultante per iscritto e firmata da entrambe per accettazione.
Art. 8 - Comunicazioni
Ogni comunicazione tra le Parti del presente Accordo dovrà essere effettuata agli indirizzi indicati qui di seguito o a ogni altro indirizzo successivamente comunicato per iscritto, mediante lettera raccomandata a.r. oppure con una comunicazione a mezzo PEC ai seguenti indirizzi di posta certificata.
CONFINDUSTRIA - xxxxxxxxxxxxx@xxx.xxxxxxxxxxxxx.xx
INTESA SANPAOLO - xxx_xxxxx_xxx_xxxxxxx@xxx.xxxxxxxxxxxxxx.xxx
Art. 9 - Recesso
Ciascuna delle Parti, anche prima del 18 ottobre 2022, potrà recedere dal presente Accordo dandone comunicazione all'altra mediante lettera raccomandata a.r. inoltrata all'indirizzo indicato in premessa con un preavviso di almeno quindici giorni.
Art. 10 - Obbligo di riservatezza
Tutte le informazioni di cui le Parti dovessero entrare in possesso o fornirsi reciprocamente nell’esecuzione del presente Accordo dovranno considerarsi strettamente riservate e, pertanto, le Parti non potranno farne uso per scopi diversi da quelli espressamente contemplati e rientranti nell’oggetto del presente Accordo.
Art. 11 - Natura del rapporto
Il presente Accordo è sottoscritto tra le Parti e non produce alcun vincolo di esclusività.
Con il presente Accordo, le Parti non intendono costituire nessuna forma di joint venture, né dar vita a una stabile organizzazione, associazione anche in partecipazione o consorzio e né conferire diritti o facoltà per agire l’una in nome e per conto dell’altra, né concludere un contratto di agenzia.
Art. 12 - Legislazione applicabile e Foro competente
Il presente Accordo è disciplinato dalla legge italiana.
Le Parti accettano di definire bonariamente eventuali controversie che dovessero sorgere in relazione alla validità, efficacia, interpretazione, esecuzione, applicazione e risoluzione del presente Accordo. Qualora risulti impossibile la risoluzione bonaria si conviene che sia competente, in via esclusiva, il Foro di Roma.
Art. 13 - Rispetto del modello organizzativo ex d.lgs. 231/2001
Le Parti si danno reciprocamente atto di avere adottato e pubblicato sui rispettivi siti internet (o reso disponibile alla controparte mediante consegna di copia), Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo in applicazione del D. lgs. n. 231/2001 e Politiche di contrasto alla corruzione (descritte in specifico documento o articolate nel contesto del Modello o di codici etici o di comportamento) che dichiarano, ognuna per il rispettivo ambito, di ritenere adeguati per lo svolgimento delle prestazioni di cui al presente contratto.
Ciascuna Parte si impegna a segnalare agli organi deputati a vigilare sul rispetto di detti Modelli e Politiche qualunque violazione ai principi e alle regole in essi contenuti di cui venga a conoscenza in relazione all’esecuzione del contratto e in particolare qualsiasi indebita richiesta, offerta o accettazione di denaro o altra utilità effettuata o ricevuta, anche indirettamente, dai propri dipendenti o collaboratori con l’obiettivo di indurre, premiare od omettere l’esecuzione di una funzione/attività connessa all’esecuzione del contratto.
2. Il mancato rispetto dei principi e delle regole previsti da detti Modelli e Politiche o dell’impegno che precede costituirà a tutti gli effetti grave inadempimento ai sensi dell’art. 1455 cod. civ., fatti ovviamente salvi a carico della Parte inadempiente gli obblighi di risarcimento, nell’ipotesi in cui dalla suddetta violazione derivino danni concreti, come nel caso di applicazione delle sanzioni previste nel citato D. lgs. n. 231/2001.
Art. 14 - Trattamento dei dati personali
Ai fini dell’instaurazione e dell’esecuzione del presente Accordo, le Parti si impegnano a rispettare quanto previsto dal Regolamento (UE) 2016/679 (“GDPR”), dal D. Lgs. n. 196/2003, dal D. Lgs. n. 101/2018 e dai provvedimenti dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali.
Le Parti danno atto e riconoscono che per dato personale si intende qualsiasi informazione riguardante una persona fisica identificata o identificabile non anche i dati relativi a persone giuridiche, enti e associazioni, per i quali restano tuttavia ferme le garanzie sull’invio di comunicazioni indesiderate.
Le Parti dichiarano di essersi reciprocamente comunicate prima della sottoscrizione del presente Accordo le informazioni di cui all’articolo 13 del GDPR circa il trattamento dei dati personali conferiti per la sottoscrizione e l’esecuzione dell’Accordo stesso e di essere a conoscenza dei diritti spettanti agli interessati ai sensi della citata normativa.
Con successivi accordi, le Parti determineranno le rispettive responsabilità in merito ai trattamenti dei dati personali che dovessero derivare dall’attuazione degli impegni assunti con il presente Accordo.
Milano, 18 ottobre 2021
INTESA SANPAOLO S.p.A. CONFINDUSTRIA
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(Xxxxx Xxxxxxx) (Xxxxx Xxxxxx)