DPS -SPSTI
Ministero dello Sviluppo Economico
DPS -SPSTI
Regione Autonoma della Sardegna
Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione CNIPA
INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA TRA IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E LA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO IN MATERIA DI SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE
ATTO INTEGRATIVO III
ALLEGATO TECNICO
INDICE
1 INTRODUZIONE 8
2 INTERVENTI 13
3 SIAI201: IL PROGETTO INFRASTRUTTURE E SERVIZI BANDA LARGA NELLE AREE SVANTAGGIATE 22
3.1 Premessa 22
3.2 Analisi del contesto 22
3.3 Quadro normativo di riferimento 26
3.4 Obiettivi del progetto 27
3.5 Contenuti del progetto 29
3.6 Modello di servizio 32
3.7 Costi e fonti di finanziamento 32
3.8 Piano di Realizzazione 33
3.9 Aspetti organizzativi e gestionali 33
3.10 Monitoraggio ed analisi dei benefici 34
4 SIAI301 “COMUNAS – ESTENSIONE E SERVIZI ASP” 35
4.1 Premessa 35
4.1.1 Eventuali sinergie con altre attività realizzate o in xxx xx xxxxxxxxxxxxx 00
0.0.0 Documenti di riferimento 40
4.2 Obiettivi del progetto 41
4.3 Contenuti del progetto 43
4.4 Servizi e prodotti che si intendono realizzare 45
4.5 Localizzazione 45
4.6 Destinatari del progetto 46
4.6.1 Enti destinatari 46
4.6.2 Soggetti destinatari finali 46
4.7 Risultati attesi e Benefici 46
4.8 Soggetti istituzionali coinvolti interni ed esterni 48
4.9 Xxxxx e fonti di finanziamento 48
4.9.1 Piano dei costi 48
4.10 Cronoprogramma delle attività 48
4.11 Diagramma di GANTT relativo alle attività del progetto 50
4.12 Fattori critici ed elementi di successo 50
4.13 Modalità di gestione del progetto 50
4.14 Riuso dei prodotti dell’intervento e trasferibilità in altri contesti 51
4.14.1 Elementi oggetto di possibile riuso 51
4.14.2 Ipotesi di piano di trasferibilità 51
4.15 Elementi di innovazione del progetto 51
4.16 Soluzioni tecnologiche che si intendono adottare 52
5 SIAI302 “RAFFORZAMENTO DEL PROGETTO CENTRO REGIONALE DI COMPETENZA IN MATERIA DI E-GOVERNMENT E SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE DELLA SARDEGNA (CRC SARDEGNA) 2007-2009” 53
5.1 Introduzione 53
5.2 Analisi dei fabbisogni 56
5.3 Obiettivi dell’Intervento 56
5.4 Documenti di riferimento 57
5.5 Benefici attesi 58
5.6 Analisi dei costi 59
5.7 Piano di realizzazione 59
6 SIAI303 “COSTITUZIONE, AVVIAMENTO E MESSA IN FUNZIONE DEL CRESSAN- CENTRO REGIONALE DEI SERVIZI INFORMATICI E TELEMATICI PER IL SISTEMA SANITARIO” 60
6.1 Premessa 60
6.1.1 Eventuali sinergie con altre attività realizzate o in xxx xx xxxxxxxxxxxxx 00
0.0.0 Documenti di riferimento 65
6.2 Obiettivi del progetto 66
6.3 Contenuti del progetto 66
6.4 Servizi e prodotti che si intendono realizzare 67
6.5 Localizzazione 68
6.6 Destinatari del progetto 68
6.6.1 Enti destinatari (tipologia e numerosità) 68
6.6.2 Soggetti destinatari finali (tipologia e numerosità per ciascun ente) 69
6.7 Risultati attesi 69
6.8 Benifici 69
6.8.1 Benefici diretti 69
6.8.2 Benefici indiretti 70
6.9 Soggetti istituzionali coinvolti interni ed esterni 70
6.10 Coerenza programmatica 70
6.10.1 Documenti di riferimento 70
6.11 Xxxxx e fonti di finanziamento 70
6.12 Cronoprogramma delle attività 71
6.13 Fattori critici ed elementi di successo 72
6.14 Modalità di gestione del progetto 73
6.15 Riuso dei prodotti dell’intervento e trasferibilità in altri contesti 73
6.15.1 Elementi oggetto di possibile riuso 73
6.15.2 Ipotesi di piano di trasferibilità 73
6.16 Elementi di innovazione del progetto 74
7 SIAI304 “SISTEMA INFORMATIVO AGRICOLO REGIONALE – SIAR” 75
7.1 Premessa 75
7.1.1 Analisi del contesto di riferimento territoriale in cui agirà il progetto 75
7.2 Eventuali sinergie con altre attività realizzate o in via di realizzazione 76
7.3 Documenti di riferimento 76
7.4 Obiettivi del progetto 77
7.5 Contenuti del progetto 77
7.6 Servizi e prodotti che si intendono realizzare 78
7.7 Destinatari del progetto 79
7.7.1 Enti destinatari 79
7.8 Soggetti destinatari finali 79
7.9 Risultati attesi 79
7.10 Soggetti istituzionali coinvolti interni ed esterni 80
7.11 Xxxxx e fonti di finanziamento 81
7.12 Piano dei costi 81
7.13 Cronoprogramma delle attività 81
7.14 Diagramma di GANNT relativo alle attività del progetto 82
7.15 Fattori critici ed elementi di successo 84
7.16 Modalità di gestione del progetto 84
7.17 Riuso dei prodotti dell’intervento e trasferibilità in altri contesti 84
7.17.1 Elementi oggetto di possibile riuso 84
7.18 Elementi di innovazione del progetto 85
7.19 Soluzioni tecnologiche che si intendono adottare 85
8 SIAI305 “IRE-SUD SARDEGNA – GIUSTIZIA” 87
8.1 Premessa 87
8.2 Descrizione del contesto regionale 88
8.3 Interventi previsti dalla Regione Sardegna nell’ambito del progetto IRE-Sud Sardegna-Giustizia 91
8.4 Documenti di riferimento 92
8.5 Contenuti del progetto 93
8.6 PROGETTO PASS 93
8.7 Estensione del progetto PolisWeb 94
8.8 PROGETTO PORTALE UNEP 95
8.9 Integrazione della base documentale normativa della Regione Sardegna con il sistema NormeinRete 96
8.9.1 Modello organizzativo 96
8.9.2 Componenti dell’architettura 97
8.10 Xxxxxx xx Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx 00
8.11 Formazione 100
8.12 Infrastrutturazione di base 101
8.13 PROGETTO PASS 102
8.14 Estensione del sistema PolisWeb 103
8.15 PORTALE UNEP 105
8.16 Integrazione della Base Dati Normativa con NormeinRete 107
8.17 Localizzazione 108
8.18 Destinatari del progetto 108
8.18.1 Enti destinatari 108
8.18.2 Soggetti destinatari finali (tipologia e numerosità per ciascun ente) 109
8.19 Risultati attesi 110
8.20 Benefici 110
8.21 Soggetti istituzionali coinvolti 111
8.22 Xxxxx e fonti di finanziamento 111
8.23 Piano dei costi 112
8.24 Cronoprogramma delle attività 114
8.25 Fattori critici ed elementi di successo 115
8.26 Modalità di gestione del progetto 115
8.27 Riuso dei prodotti dell’intervento e trasferibilità in altri contesti 116
8.27.1 Elementi oggetto di possibile riuso 116
8.28 Ipotesi di piano di trasferibilità 116
8.29 Elementi di innovazione del progetto 117
9 SIAI306 “IRE-SUD SARDEGNA – USI CIVICI” 121
9.1 Analisi del contesto 121
9.2 Eventuali sinergie con altre attività realizzate o in via di realizzazione 121
9.3 Documenti di riferimento 122
9.4 Obiettivi del progetto 122
9.5 Contenuti del progetto 123
9.6 Servizi e prodotti che si intendono realizzare 123
9.7 Localizzazione 124
9.8 Destinatari del progetto 124
9.8.1 Enti destinatari 124
9.8.2 Soggetti destinatari finali 124
9.9 Risultati e benefici attesi 124
9.10 Soggetti istituzionali coinvolti interni ed esterni 124
9.11 Coerenza programmatica 124
9.12 Xxxxx e fonti di finanziamento 125
9.13 Piano dei costi 125
9.14 Diagramma di GANNT relativo alle attività del progetto 126
9.15 Fattori critici ed elementi di successo 126
9.16 Modalità di gestione del progetto 126
9.17 Riuso dei prodotti dell’intervento e trasferibilità in altri contesti 127
10 SIAI307 “SIBAR GO: AZIONI DI SUPPORTO AL CHANGE MANAGEMENT, ALLA VALORIZZAZIONE E DISSEMINAZIONE DEI RISULTATI DEL PROGETTO SIBAR PER LA REALIZZAZIONE DEI SISTEMI DI BASE DELL’AMMINISTRAZIONE REGIONALE 128
10.1 Premessa 128
10.2 Analisi del contesto di riferimento territoriale in cui agirà il progetto 129
10.3 Eventuali sinergie con altre attività realizzate o in xxx xx xxxxxxxxxxxxx 000
00.0 Documenti di riferimento 130
10.5 Obiettivi e contenuti del progetto 131
10.6 Localizzazione 132
10.7 Destinatari del progetto 132
10.7.1 Enti destinatari (tipologia e numerosità) 132
10.8 Soggetti destinatari finali (tipologia e numerosità per ciascun ente) 132
10.9 Risultati e benefici attesi 132
10.10 Soggetti istituzionali coinvolti interni ed esterni 132
10.11 Coerenza programmatica 132
10.12 Xxxxx e fonti di finanziamento 133
10.13 Piano dei costi 133
10.14 Cronoprogramma delle attività 133
10.15 Fattori critici ed elementi di successo 133
10.16 Modalità di gestione del progetto 134
11 SIAI308: IL PROGETTO SOSTEGNO REGIONALE AI COMUNI PER LA GESTIONE DEI DATI CATASTALI E DELLE IMPOSTE LOCALI - SISTEMA INTEGRATO INTERSCAMBIO DATI FISCALI E BANCA DATI FISCALE REGIONALE 135
11.1 Premessa 135
11.2 Analisi del contesto di riferimento territoriale in cui agirà il progetto 135
11.3 Eventuali sinergie con altre attività realizzate o in xxx xx xxxxxxxxxxxxx 000
00.0 Documenti di riferimento 138
11.5 Obiettivi del progetto 139
11.6 Contenuti del progetto 140
11.7 Servizi e prodotti che si intendono realizzare 142
11.8 Localizzazione 143
11.9 Destinatari del progetto 143
11.9.1 Enti destinatari 143
11.9.2 Soggetti destinatari finali 143
11.10 Risultati e benefici attesi 144
11.11 Soggetti istituzionali coinvolti interni ed esterni 145
11.12 Coerenza programmatica 146
11.12.1 Documenti di riferimento 146
11.13 Xxxxx e fonti di finanziamento 146
11.13.1 Piano dei costi 147
11.14 Cronoprogramma delle attività 148
11.15 Modalità di gestione del progetto 148
11.16 Riuso dei prodotti dell’intervento e trasferibilità in altri contesti 148
11.17 Elementi di innovazione del progetto 149
11.18 Soluzioni tecnologiche che si intendono adottare 149
12 SIAI309 “ESTENSIONE E SVILUPPO DEL SISTEMA INFORMATIVO STATISTICO REGIONALE” 150
12.1 Premessa 151
12.2 Analisi del contesto di riferimento in cui agirà il progetto 152
12.3 Eventuali sinergie con altre attività realizzate o in via di realizzazione 154
L’evoluzione del SIStaR, ha l’obiettivo di costituire un supporto tecnologico e per la creazione di servizi che producano flussi informativi “di ritorno” verso gli altri sistemi informativi con cui potrà interagire 155
12.4 Documenti di riferimento 155
12.5 Obiettivi del progetto 157
12.6 Contenuti del progetto 159
12.7 Servizi e prodotti che si intendono realizzare 160
12.8 Localizzazione 161
12.9 Destinatari del progetto 161
12.9.1 Enti destinatari (tipologia e numerosità) 161
12.9.2 Soggetti destinatari finali, risultati e relativi benefici attesi 161
12.10 Risultati e benefici attesi 162
12.11 Soggetti istituzionali coinvolti interni ed esterni 162
12.12 Coerenza programmatica 163
12.13 Xxxxx e fonti di finanziamento 163
12.14 Piano dei costi 163
12.15 Cronoprogramma delle attività 164
12.16 Fattori critici ed elementi di successo 166
12.17 Modalità di gestione del progetto 166
12.18 Riuso dei prodotti dell’intervento e trasferibilità in altri contesti 166
13 SIAI310 STUDIO DI FATTIBILITÀ SULLA SICUREZZA INFORMATICA E TUTELA DELLA PRIVACY 168
13.1 Premessa 168
13.2 Analisi del contesto di riferimento territoriale in cui agirà il progetto 168
13.3 Normativa di riferimento 171
13.4 Obiettivi del progetto 172
13.5 Localizzazione 173
13.6 Destinatari del progetto 173
13.6.1 Enti destinatari 173
13.6.2 Soggetti destinatari finali 173
13.7 Risultati attesi e benefici 174
13.8 Xxxxx e fonti di finanziamento 174
13.9 Cronoprogramma delle attività 174
13.10 Modalità di gestione del progetto 174
1 Introduzione
Il presente atto integrativo segue l’Accordo di Programma Quadro in Materia di Società dell’Informazione stipulato tra il Governo della Repubblica Italiana e la Regione Autonoma della Sardegna in data 28 Dicembre 2004 e gli Atti Integrativi I° e II°, rispettivamente stipulati il 13 Aprile 2005 ed il 15 dicembre 2005.
Gli interventi descritti di seguito s’inseriscono nel contesto della strategia descritta nell’Accordo e negli Atti Integrativi I° e II° che può così essere sintetizzata:
1 pieno utilizzo delle nuove tecnologie per razionalizzare e migliorare l’efficienza ed efficacia amministrativa e colmare il divario esistente con le altre realtà nazionali ed europee;
2 fare delle nuove tecnologie un elemento propulsivo per lo sviluppo dell’Isola.
Nel corso di questi ultimi anni, l’Amministrazione della Regione Sarda, ha posto le basi per permettere alla Sardegna, di diventare un modello di eccellenza nell’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni. Attraverso lo sviluppo delle conoscenze in ambito ICT, si sta garantendo un costante apporto di competenze e di investimenti per l’occupazione, la crescita e la valorizzazione delle imprese locali. In tal modo vengono abbattuti i confini geografici, superati i vincoli di natura territoriale e soprattutto eliminato il digital divide.
L’Amministrazione regionale, per realizzare la strategia della Società dell’Informazione, ha individuato nel tempo cinque Piani d’azione specifici, che rappresentano le macroaree di interesse prioritario della Regione:
1 Rete Telematica Regionale;
2 Sistema informativo dell’Amministrazione Regionale;
3 Sistema Informativo della Sanità Regionale;
4 Sistema Informativo degli Enti Locali;
5 Diffusione della Società dell’informazione in tutto il territorio della Sardegna (Sardegna all digital)
Rete Telematica Regionale. La rete dell’amministrazione regionale pur essendo in fase di avanzata attuazione, necessita di un consolidamento e completamento. Le infrastrutture generate dalla realizzazione di tale rete potranno anche essere utilizzate, in forma sussidiaria, per coprire temporanee necessità di interconnessione di cittadini e imprese non ancora raggiunti da servizi adeguati.
Sistema informativo dell’Amministrazione regionale. L’Amministrazione della Regione Sarda sta attuando importanti investimenti, sia nel funzionamento interno della macchina amministrativa (sistemi di contabilità, di gestione del personale, di gestione
dei processi amministrativi) sia in alcuni importanti ambiti di servizio (agricoltura, lavoro, ambiente, cultura, servizi alle imprese).
Sistema informativo della Sanità regionale. La sostenibilità economica e la qualità dei servizi del sistema sanitario regionale dipendono in misura significativa dalla efficienza e dalla qualità dei sistemi informativi di supporto, sia per ciò che riguarda i servizi amministrativi, sia per ciò che riguarda l’utilizzo delle tecnologie nelle attività diagnostiche e di cura. Il patrimonio applicativo ed informativo degli attori del Sistema Sanitario Regionale risulta attualmente fortemente disomogeneo in termini di copertura informatica, di tecnologie utilizzate e di integrazione, sia per i principali processi di erogazione dei servizi socio sanitari, sia per il loro raccordo con i sistemi amministrativi e di governo. La Regione ha, pertanto, avviato e intende sviluppare e consolidare un importante piano di evoluzione dei sistemi informativi del Sistema Sanitario Regionale.
Sistema informativo degli Enti locali. È cruciale il ruolo degli Enti Locali, ed in particolare dei Comuni, nella erogazione di servizi verso cittadini e imprese. Diventa, quindi, fondamentale assicurare il pieno coinvolgimento degli Enti Locali nei processi innovativi, sostenendo l’autonoma capacità di ogni amministrazione locale di generare innovazione amministrativa e di servizio. Occorre che il sostegno agli Enti Locali non si limiti al mero finanziamento di progetti, ma faccia convergere le scarse risorse disponibili verso iniziative e progetti di sistema a livello regionale.
Sardegna all digital. L’infrastrutturazione del territorio che, in accordo con le strategie nazionali, ha l’obiettivo di creare le condizioni favorevoli a consentire investimenti da parte degli operatori di mercato su tutto il territorio, in particolare laddove tali condizioni non siano assicurate da una domanda di servizi ancora latente. Tali interventi si basano su una attenta individuazione del mix ottimale di caratteristiche economico- ambientali e tecnologie disponibili (fibra, wireless, satellite), al fine di ottimizzare costi, qualità dei risultati e rapidità di attuazione.
La Regione Autonoma della Sardegna ha in atto un processo di riorientamento dei progetti avviati nell’ambito del nuovo quadro strategico previsto con la programmazione 2007-2013 nel settore della Società dell’Informazione.
La strategia dell’Amministrazione regionale mira ad un processo innovativo caratterizzato da un utilizzo intenso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nei più diversi settori: dall’industria all’amministrazione, dal commercio alla sanità, dalla formazione all’esercizio della cittadinanza.
Le aree principali entro le quali si possono individuare gli interventi proposti sono:
L’innovazione dell’amministrazione regionale
L’Amministrazione sta attuando importanti investimenti, sia nel funzionamento interno della macchina amministrativa (sistemi di contabilità, di gestione del personale, di gestione dei processi amministrativi) sia in alcuni importanti ambiti di servizio (agricoltura, lavoro, ambiente, cultura, servizi alle imprese).
Il sostegno all’innovazione degli enti locali
È cruciale il ruolo degli enti locali, ed in particolare dei comuni, nella erogazione di servizi verso cittadini e imprese. È quindi fondamentale assicurare il pieno coinvolgimento degli enti locali nei processi innovativi, sostenendo la autonoma capacità di ogni amministrazione locale di generare innovazione amministrativa e di servizio.
Il sistema di supporto per la sanità
La Regione Sarda ha avviato un importante piano di evoluzione dei sistemi informativi del Sistema Sanitario Regionale.
Obiettivo prioritario è la realizzazione di un “Sistema Informativo Sanitario Integrato Regionale” che superi la mancanza di correlazione tra processi e sistemi informatici di governo e processi e sistemi di erogazione dei servizi, in un contesto di necessaria accelerazione di una innovazione estesa dei processi di erogazione.
I sistemi produttivi
Particolarmente significative saranno gli effetti dello sviluppo della Società dell’Informazione per i sistemi produttivi della regione Sardegna.
In primo luogo mediante azioni volte al rafforzamento del settore che produce servizi e prodotti nell’ambito delle telecomunicazioni e dell’informatica, che rappresenta uno dei settori strategici per lo sviluppo industriale ed economico dell’isola.
Le infrastrutture abilitanti
Gli obiettivi precedentemente descritti, e, più in generale, lo sviluppo della società della conoscenza nella Regione Sardegna, presuppongono la disponibilità di servizi infrastrutturali tali da raggiungere tutte le località, soprattutto quelle meno servite da infrastrutture tradizionali, e tali da consentire livelli di servizio adeguati per quantità e qualità.
Sono servizi infrastrutturali sia quelli di interconnessione (larga banda), sia quelli che, nell’utilizzo della interconnessione, garantiscono sicurezza e consentono accesso digitale (identificazione e autenticazione) e interoperabilità dei sistemi.
L’inclusione dei soggetti esclusi
Lo sviluppo della società dell’informazione, se non attentamente governato, può generare nuovi tipi di esclusione, che possono sommarsi ad altri più tradizionali divari nello sviluppo economico e nella disponibilità di risorse. Tali forme di esclusione, alle quali ci si riferisce generalmente con il termine di digital divide attraversano diverse dimensioni della società e vanno contrastate tempestivamente.
La formazione
Lo sviluppo di competenze ed esperienze nel settore della società dell’informazione è una condizione abilitante al pari dei servizi infrastrutturali. E’ necessario promuovere opportunità formative legate a esperienze dirette del mondo della produzione e dell’utilizzo di ICT.
È necessario inoltre rilevare la straordinaria efficacia delle opportunità formative informali tipiche della rete e progettare iniziative adeguate di sostegno centrate sulla esistenza e sullo sviluppo delle comunità professionali.
La produzione di contenuti digitali
La produzione e la pubblicazione sul web di contenuti digitali riguardanti la cultura, la letteratura, il territorio, le immagini della Sardegna rappresenta la disponibilità, in forma digitale, di un bene comune quale la conoscenza.
Lo sviluppo della partecipazione politica
Le tecnologie ICT possono fornire un importante contributo alla qualità dei processi di partecipazione alle decisioni politiche ed amministrative. Si tratta, di organizzare modalità ampie ed efficaci di confronto di opinioni e di competenze tra comunità di cittadini e di esperti tali da stimolare i processi di decisione politica ed amministrativa e sottoporre a verifica l’attuazione ed i risultati.
Lo sviluppo della capacità di governo dell’innovazione
L’insieme di obiettivi e iniziative delineate nel settore della Società dell’Informazione impone un significativo salto di qualità nella capacità di promozione e di gestione dei processi di innovazione da parte dell’amministrazione regionale.
Tale capacità di governo dovrà garantire una gestione integrata dei processi di innovazione, sia all’interno dell’amministrazione regionale, sia nei confronti degli enti locali, chiamati ad assolvere un ruolo primario nell’attuazione dell’innovazione.
2 INTERVENTI
2.1 L’INNOVAZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE REGIONALE
L’Amministrazione regionale, al fine di garantire l’ammodernamento tecnologico, funzionale ed organizzativo della struttura amministrativa, sta procedendo alla realizzazione di un vasto piano di interventi che coprono i principali settori operativi. In particolare:
SIAI307 Il sistema SIBAR è stato avviato in esercizio, con rilasci graduali, a partire dallo scorso mese di dicembre 2006. Oggi risultano attivi i seguenti moduli del sistema: SIBAR HR (Area Personale):
- Banca dati anagrafica e giuridica
- Organizzazione
- Rilevazione presenze
- Sistema di raccolta timbrature
- Stipendi, ricalcoli e gestione fiscale
- Missioni
SIBAR SCI (Sistema di Contabilità Integrata):
- Contabilità finanziaria
- Contabilità Economico-analitica
- Contabilità Economico-patrimoniale
SIBAR SB (Sistemi e Software di Base, Infrastruttura):
- Portale del personale
- Portale accesso unificato
- Protocollo e firma digitale
- Sistema documentale
- Infrastruttura SIBAR
L’intervento previsto nel presente allegato tecnico, mira al completamento applicativo in linea con le previsione contrattuali, attraverso il rilascio di ulteriori moduli quali: approvvigionamenti, cespiti, PEC, BPR, fascicolo del dipendente, formazione, DSS. Già ad oggi SIBAR copre le aree applicative più rilevanti per l’amministrazione regionale, in particolare quelle relative alla gestione del personale, della contabilità e del flusso documentale.
SIAI309 Il Sistema Informativo Statistico Regionale (SISTAR), creato per l’acquisizione, l’analisi, l’elaborazione e la distribuzione delle informazioni statistiche di carattere socio-economico.
Caratteristiche del sistema:
1 supporto per l’acquisizione, normalizzazione e georeferenziazione delle informazioni;
2 statistiche attraverso le più avanzate tecniche di gestione di banche dati su base relazionale;
3 integrazioni di informazioni provenienti da fonti diverse;
4 organizzazione delle informazioni statistiche secondo classi omogenee;
5 definizione delle variabili determinanti lo sviluppo;
6 supporto per la elaborazione dei dati per sottosistemi territoriali determinati (Comuni, Comunità Montane, Province, etc.) e per l’analisi delle relazioni spaziali fra le variabili socio-economiche;
7 supporto per le strategie di politica economica territoriale e settoriale e per la valutazione d’impatto di singoli investimenti.
Il sistema fornisce strumenti per:
1 Conoscere il territorio. Strumenti per l’analisi delle vocazioni, dei punti di forza e di debolezza del territorio e per la comparazione con territori concorrenti.
2 Pianificare e monitorare gli interventi. Impostazione di piani strategici di sviluppo, simulazione dell’impatto dei progetti sulla competitività di medio periodo, selezione dei progetti in relazione all’incidenza sui fattori di competitività, monitoraggio e quantificazione del ritorno degli investimenti in un’ottica di valutazione alternativa fra costi e benefici.
SIAI304 SIAR Sistema informativo agricolo regionale. Il servizio centrale del progetto è l’attivazione dell’anagrafe regionale delle aziende agricole. La realizzazione del servizio comporta da un lato lo sviluppo di un’applicazione informatica per la gestione dell’anagrafe, nonché tutti i passaggi amministrativi volti alla definizione delle linee guida e della normativa di supporto all’anagrafe regionale delle aziende agricole. L’applicazione informatica Anagrafe Aziendale sarà il motore del sistema informativo e costituirà la base delle informazioni che alimenterà tutti i procedimenti amministrativi. Gli altri servizi o prodotti la cui realizzazione è prevista nel progetto SIAR sono i seguenti:
realizzazione delle infrastrutture tecnologiche, integrate nel centro servizi regionale; applicativi di gestione dei vari procedimenti (danni da calamità naturali, gestione carburanti agricoli, Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013, Agriturismo, comparto vitivinicolo, ecc.)
attivazione accesso banche dati nazionali (anagrafe tributaria, registro imprese CCIAA, ecc.)
avvio dei sistemi informativi delle agenzie regionali LAORE, AGRIS, ARGEA e loro integrazione nel SIAR
integrazione archivi con Sistema Informativo Territoriale, per la realizzazione di tematismi cartografici
2.2 IL SOSTEGNO ALL’INNOVAZIONE DEGLI ENTI LOCALI
Come già anticipato, nella erogazione di servizi verso cittadini e imprese, è sicuramente cruciale il ruolo degli enti locali ed in particolare dei comuni. E’ quindi fondamentale assicurare il pieno coinvolgimento degli enti locali nei processi innovativi, sostenendo
la autonoma capacità di ogni amministrazione locale di generare innovazione amministrativa e di servizio.
Alcuni progetti di sistema, quale, ad esempio, il progetto “Comunas”, sono già stati avviati dalla Regione con il coinvolgimento delle amministrazioni comunali. La Regione Sarda intende aumentare il numero e la tipologia di servizi comunali offerti dal portale Comunas, rispetto a quelli attualmente presenti. Ciò al fine di offrire al cittadino ed alle imprese un offerta comunale sempre più ricca ed accessibile.
SIAI301 “Comunas - Estensione e Servizi ASP”. Il progetto presentato dalla Regione attraverso il III° Atto Integrativo all’APQ SI, mira ad estendere e completare gli interventi già finanziati, nell’ottica di erogare un sottoinsieme significativo dei servizi comunali via Internet. Per raggiungere questo obiettivo si intende realizzare:
• un’infrastruttura hardware e software centralizzata a servizio delle realtà locali
di dimensioni ridotte, in grado di erogare servizi comunali in modalità ASP;
• costituire una rete di esperti per il supporto e la formazione degli operatori comunali e regionali responsabili della gestione dei servizi on line erogati attraverso Comunas;
• costituire, organizzare e gestire un sistema di accreditamento dei soggetti produttori di soluzioni software certificate Comunas;
• completare il portale Comunas; integrare i nuovi servizi individuati; realizzare e
gestire i servizi in ASP;
• predisporre il sistema per il pagamento elettronico; studiare e implementare in Comunas nuove modalità di pagamento elettronico dal basso costo di commissione, per i cittadini e per i Comuni;
• supportare i Comuni nella definizione di procedure che li aiutino nel passaggio dal procedimento amministrativo manuale a quello fortemente automatizzato, indotto dai servizi esposti sul portale.
SIAI308 Altro importante intervento presentato nell’ambito del sostegno all’innovazione degli Enti Locali è il “Sostegno regionale ai Comuni per la gestione dei dati catastali e delle imposte locali - Sistema integrato interscambio dati fiscali e banca dati fiscale Regionale”.
L’intervento in esame intende costituire e gestire un’anagrafe immobiliare della Regione Autonoma della Sardegna a sostegno degli Enti Locali e delle attività istituzionali dell’Agenzia RAS per le Entrate.
L’attuazione verrà a delinearsi attraverso due azioni:
1. realizzazione di un’anagrafe immobiliare affidabile, aggiornata ed efficiente per affrontare la fiscalità immobiliare;
2. formazione di professionisti che provvederanno all’identificazione degli immobili, alla loro ricognizione sull’uso e all’aggiornamento nel tempo dell’anagrafe degli immobili regionale.
Per la creazione dell’Anagrafe immobiliare è necessario:
• identificare e censire i fabbricati presenti sul territorio della regione a partire dagli archivi esistenti o in corso di formazione nell’ambito del SITR;
• censire i proprietari e gli utilizzatori dei fabbricati partendo dalle banche dati catastali nazionali del censuario fabbricati e dall’anagrafe tributaria;
• attivare i meccanismi di raccolta e integrazione delle fonti dati esistenti relative all’anagrafe immobiliare da: Comuni; Agenzie del territorio, delle entrate, del demanio;
• attivare i meccanismi di mantenimento dell’anagrafe immobiliare del tempo.
Per la formazione occorre:
• coinvolgere ed abilitare i professionisti del territorio (geometri, ingegneri, architetti, periti) su tutto il territorio della regione alle operazioni previste dalla norma dell’anagrafe immobiliare;
• formare ed abilitare giovani disoccupati diplomati o laureati al lavoro di identificazione, censimento, ricognizione e verifica dei fabbricati;
• attivare, da parte dei Comuni, i soggetti abilitati.
2.3 IL SISTEMA DI SUPPORTO PER LA SANITÀ
SIAI303 In questo contesto è prevista la costituzione, avviamento e messa in funzione del CRESSAN (Centro regionale dei servizi informatici e telematici per il sistema sanitario).
Il progetto interessa prevalentemente il livello regionale (Assessorato all’Igiene, Sanità e Servizi sociali), ed il livello territoriale rappresentato dalle Aziende sanitarie locali (n.8 aziende), dalle Aziende ospedaliere (n. 1 azienda), dalle Aziende sanitari miste (n.2 Aziende ospedaliere universitarie).
L’azione ha l’obiettivo di costituire un Centro Servizi destinato a progettare, portare a sistema e gestire le diverse iniziative nel campo sanitario, sin qui programmate ed avviate.
Le principali attività del CRESSAN sono di seguito elencate:
1 Gestione e monitoraggio di tutti i sistemi informativi sanitari sviluppati e le piattaforme applicative installate.
2 Integrazione di tutti gli strumenti di governance a disposizione dell’Amministrazione, raccogliendo le esigenze degli utenti, realizzando nuovi strumenti informatici per la pianificazione ed il controllo in ambito sanitario.
3 Gestione ed aggiornamento di tutti i repository di processi sanitari descritti negli appositi linguaggi BPM al fine di poter integrare e modificare in maniera efficiente ed efficace il Sistema Sanitario Integrato Regionale;
4 Coordinamento con i Centri ICT delle Aziende Sanitarie al fine di assicurare il buon funzionamento dell’intero sistema sanitario integrato;
5 Servizio di fornitura delle CNS a tutti i nuovi operatori della sanità;
6 Servizi di amministrazione e gestione dei sistemi inclusi nel Sistema Informativo Integrato Regionale;
7 Progettazione di tutto ciò che riguarda la sicurezza dei dati sanitari archiviati nei sistemi regionali, prevedendo controlli strutturati quotidiani;
8 Gestione e monitoraggio del funzionamento e la sicurezza della rete fisica dedicata ai processi sanitari. Il CRESSAN dovrà monitorare e governare costantemente la rete al fine di assicurare tempi di accesso alla rete che siano compatibili con le esigenze sanitarie;
9 Gestione del Centro Unico di Accesso alle prestazioni sanitarie in coordinamento con i presidi funzionanti presso le ASL 1, ASL 3, ASL 8;
10 Gestione delle strutture tecnologiche realizzate ed erogazione dei servizi all’Amministrazione Regionale in modalità ASP dove previsto;
11 Gestione del sistema per l’archiviazione digitale della documentazione del servizio sanitario regionale;
12 Avviamento e gestione della “intranet” del servizio sanitario regionale.
2.3 INFRASTRUTTURE ABILITANTI
SIAI201 Nell’ambito delle infrastrutture abilitanti è previsto un intervento denominato “Infrastrutture e servizi banda larga nelle aree svantaggiate”
Sono previsti gli interventi relativi alla posa di cavi in fibra ottica che consentano il collegamento alle dorsali degli operatori di telecomunicazione dei centri abitati di dimensione più rilevante, nei quali i servizi a larga banda non possono essere attivati per deficit infrastrutturali. L’intervento interesserà circa 29 Comuni della Regione Sardegna, non collegati in fibra ottica, la cui popolazione supera o è di poco inferiore ai 2500 abitanti, che non siano stati oggetto di precedenti interventi per il superamento del Digital Divide. L’amministrazione regionale ritiene prioritaria l’eliminazione definitiva del digital divide nei Comuni di dimensione significativa.
Il piano prevede il collegamento in fibra ottica dei principali comuni (la cui popolazione supera i 2000 abitanti) al backbone dei principali operatori presenti sull’isola, in modo da assicurare a tutta la popolazione, alle imprese e alla Pubblica Amministrazione l’accesso ai servizi innovativi a larga banda.
I criteri utilizzati nella progettazione della rete sono i seguenti:
⮚ Identificazione dei principali comuni con popolazione superiore a 2000 abitanti e non collegati al backbone ottico degli operatori di telecomunicazioni
⮚ Manifestazione di interesse degli operatori ad acquisire la fibra e a erogare il servizio ADSL
⮚ Progettazione delle singole tratte tenendo conto delle infrastrutture esistenti e dei punti di aggancio delle nuove infrastrutture da realizzare alla rete esistente in fibra ottica.
Nel III° Atto Integrativo all’APQ SI sono stati inseriti due interventi, entrambi a valere su fondi Delibera CIPE 20/2004, quota Programmi Nazionali punto D.1.2.2 “Assegnazione condizionata per progetti nel campo della Società dell’Informazione”, riguardanti il Progetto IRE Sud:
SIAI305 IRE- Sud Sardegna – Giustizia che prevede i seguenti sottoprogetti:
⮚ Pass consiste in una serie di sportelli di front office virtuali per la richiesta di certificati del Casellario Giudiziario, ubicati presso gli Uffici dei Giudici di Pace, Tribunali o Corti d’Appello.
⮚ Polisweb è un applicativo destinato agli avvocati e agli operatori del distretto giudiziario di riferimento che consente l’accesso alle banche dati civili dei Tribunale e della Corte di Appello, tramite accesso via Internet da studio.
⮚ Portale Unep ha l’obiettivo di migliorare le interazioni tra i cittadini e gli uffici UNEP, attraverso la predisposizione di un adeguata infrastruttura hardware e di un applicativo software fruibile via Web, in grado di gestire la quasi totalità degli adempimenti per le notifiche, le esecuzioni e i protesti di atti a richiesta di parte e dell’autorità giudiziarie;
⮚ Integrazione della base documentale normativa della Regione Sardegna con il
sistema NormeinRete;
⮚ Creazione di un Centro di Competenza Giustizia con il compito di supportare lo start-up dell’intero progetto.
⮚ Predisposizione di un periodo di formazione su scala regionale dedicata agli utenti che saranno i fruitori degli applicativi del progetto.
SIAI306 IRE- Sud Sardegna Usi civici che prevede:
• la definizione di un modello di workflow per la gestione delle informazioni sugli usi civici;
• la realizzazione di un applicativo per la gestione degli usi civici:
⮚ sistema di fruizione delle informazioni sugli usi civici integrato con il Sistema Informativo Territoriale della Regione;
⮚ creazione di un catalogo e di una banca dati digitale dei documenti di interesse storico, compresa la competente geografica di perimetrazione delle aree soggette ad usi civici..
Nel III° Atto Integrativo all’APQ SI, sono infine stati inseriti altri due interventi di carattere generale che trovano la loro naturale collocazione in tutto il processo d’informatizzazione dell’Amministrazione regionale della Sardegna:
▪ rafforzamento del progetto Centro Regionale di Competenza in materia di e- government e Società dell’Informazione della Sardegna (CRC Sardegna) 2007- 2008
▪ Studio di Fattibilità sulla Sicurezza Informatica e tutela della privacy
SIAI302 Attraverso il rafforzamento del progetto CRC Sardegna, l’Amministrazione regionale avrà la possibilità di continuare ad avvalersi di una struttura altamente specializzata che, fin dalla sua costituzione nel 2002, è stata impegnata in “prima linea” nel processo di definizione e concretizzazione degli obiettivi della Regione Autonoma della Sardegna in materia di e-government e Società dell’Informazione.
L’attività a supporto dell’Amministrazione regionale vede il CRC Sardegna impegnato:
• a garantire l’elaborazione di schede progettuali da inserire nell’APQ Società dell’Informazione, nella redazione dell’Articolato dello stesso APQ, e nel supporto ai vari referenti regionali per la predisposizione della documentazione di propria competenza;
• a curare la progettazione preliminare, oltre che l’attività di comunicazione e
concertazione sul territorio (con cicli di convegni provinciali), fornendo supporto agli Enti Locali;
• a supportare il Responsabile della Misura 6.3 “Società dell’Informazione”
nell’attività di monitoraggio;
• a curare l’elaborazione sia del Documento Strategico Regionale che dell’annuale DPEFR relativamente al tema della Società dell’Informazione;
• a curare la comunicazione pubblica in materia di e-government e Società dell’Informazione (costante aggiornamento della sezione regionale del sito xxx.xxxxxxxxx.xx e l’invio della propria newsletter);
• a organizzare eventi di comunicazione per conto della Regione, quali seminari territoriali, l’annuale ForumPA e convegni.
SIAI310 L’intervento relativo allo studio di fattibilità sulla sicurezza informatica e tutela della privacy è finalizzato all’attuazione e al raggiungimento di uno standard di sicurezza delle informazioni e di riduzione della vulnerabilità dei sistemi informatici dell’Amministrazione regionale, garantendo:
• un elevato grado di sicurezza, in termini di riservatezza, integrità disponibilità e autenticità delle informazioni;
• il trattamento dei dati personali secondo i dettami delle direttive europee e della normativa sulla protezione dei dati personali;
• una chiara informazione sulle modalità da seguire per richiedere controlli ed azioni correttive e rivolgere reclami.
Altro aspetto importante è di avere una visione unitaria della sicurezza in rete che può derivare dalla cooperazione tra le istituzioni, le imprese e i maggiori protagonisti della high tech e dei servizi ICT.
Piano finanziario degli interventi
Proponente | Cod. AI | Acronimo | Denominazione Progetto | Fonte di finanziamento | Importo totale (euro) |
Regione | SICS | Estensione della Fibra ottica | Delibera Cipe n. | 6.000.000 | |
SIAI201* | per i Comuni oltre 2.500 abitanti e alle aree | 3/2006 quota C.3 | |||
industriali | |||||
SIAI301 | COMUNAS | Comunas – Servizi in ASP | Delibera Cipe n. | ||
3/2006 quota C.3 | 2.700.000 | ||||
CRC | Rafforzamento del Centro | Delibera Cipe n. | 300.000 | ||
Regionale di Competenza | 3/2006 quota C.3 | ||||
SIAI302 | (CRC) in materia di e- | ||||
government e Società | |||||
dell’Informazione. | |||||
CRESSAN | Completamento sistema | Delibera Cipe n. | 2.000.000 | ||
SIAI303 | informativo sanità: Centro servizi e reti specializzate | 3/2006 quota C.3 | |||
SIAR | Sistema informativo | Delibera Cipe n. | 7.000.000 | ||
SIAI304 | agricolo regionale | 3/2006 quota C.3 - POR Sardegna 2000 - | |||
2006 Misura 6.3 | |||||
Studio di fattibilità | Delibera Cipe n. | 80.000 | |||
SIAI310 | sicurezza informatica e | 35/2005 quota D.5 | |||
privacy | |||||
Subtotale | 18.080.000 | ||||
Regione | SIBAR - | Azioni di supporto al | Riprogrammazione | 1.800.000 | |
GO | Change Management, alla | fondi Cipe Delibera n. | |||
valorizzazione e | 20/2004 quota E.4 | ||||
SIAI307 | disseminazione dei risultati del progetto SIBAR per la | dell'intervento e- business Atto | |||
realizzazione dei sistemi di | Integrativo II APQ SI | ||||
base dell’amministrazione | |||||
regionale (SIBAR – GO) | |||||
SIFS | Sostegno Regionale ai | 1.000.000 | |||
Comuni per la gestione dei | |||||
SIAI308 | dati catastali e delle imposte locali - Sistema integrato | ||||
interscambio dati fiscali e | |||||
banca dati fiscale Regionale | |||||
SISTAR | Estensione e sviluppo del | 200.000 | |||
Sistema Informativo | |||||
SIAI309 | Statistico Regionale | ||||
Subtotale | 3.000.000 | ||||
CNIPA | SIAI305 | IRE-SUD | IRE-Sud Sardegna – Giustizia | Delibera Cipe n. 20/2004 quota D.1.2.2 | 1.710.000 |
SIAI306 | IRE-Sud Sardegna – Usi Civici | Delibera Cipe n. 20/2004 quota D.1.2.2 | 450.000 | ||
Subtotale | 2.160.000 | ||||
TOTALE | 23.240.000 |
* Intervento già programmato nel II° atto integrativo richiamato in premessa.
3 SIAI201: il progetto Infrastrutture e servizi banda larga nelle aree svantaggiate
3.1 Premessa
Il presente documento ha l’obiettivo di illustrare il progetto di realizzazione di infrastrutture in fibra ottica nelle aree della Regione Sardegna a rischio Digital Divide, in accordo con quanto previsto nelle delibere della Giunta Regionale n. 54/15 del 22/11/2005, n. 43/11 del 11/10/2006 e n. 11/6 del 20/3/2007.
La disponibilità di larga banda in tutto il territorio della Sardegna costituisce un fattore abilitante all’ammodernamento della pubblica amministrazione e ad un armonico sviluppo socio-economico del territorio. Quanto il problema sia sentito dagli enti locali territoriali e dalle aziende è dimostrato dalla proliferazione di iniziative “autonome” avviate da diversi comuni e dai distretti industriali (ad esempio, Ottana e Bolotana).
Il superamento del Digital Divide è considerato tra le priorità assolute dall’Amministrazione Regionale, impegnata da tempo nello sviluppo della Società dell’Informazione in accordo con le raccomandazioni del governo nazionale e dell’Unione Europea.
Nell’ambito delle iniziative adottate per la Società dell’Informazione, l’Amministrazione Regionale ha già realizzato la dorsale della Rete Telematica Regionale (RTR), basata su 9 nodi di proprietà (almeno uno per ciascuna delle otto province) collegati da un anello in fibra ottica (sul quale l’Amministrazione Regionale ha acquisto un diritto d’uso per 15 anni). Inoltre sono stati realizzati o pianificati interventi per la realizzazione di cablaggi metropolitani in fibra ottica nei principali comuni della Sardegna, che consentano il collegamento alla RTR di importanti sedi della pubblica amministrazione e degli enti locali. Le restanti sedi, non coperte da fibra ottica dell’Amministrazione, sono collegate alla RTR mediante connettività acquistata sul mercato, con capacità di accesso non sempre commisurata alle emergenti esigenze perché condizionata alla reale disponibilità di servizi a larga banda sul territorio regionale.
3.2 Analisi del contesto
Alla fine del 2005, in Sardegna risultavano coperti da servizi a larga banda solo 93 comuni (pari al 65% della popolazione). Esclusi dalla larga banda, sempre con riferimento alla fine del 2005, vi erano pertanto ben 284 comuni della Sardegna, equivalenti al 35% della popolazione.
Nelle aree del digital divide, 118 comuni risultavano già raggiunti da fibra ottica ma non erano comunque di interesse degli operatori a causa del deficit di mercato (erano soggetti al fenomeno del “digital divide di medio periodo”), mentre i restanti 166 comuni evidenziavano un deficit infrastrutturale in quanto non collegati in fibra ottica alle dorsali degli operatori di telecomunicazione (digital divide di lungo periodo).
Iniziative in essere
La Regione Autonoma della Sardegna, al fine di ridurre il divario digitale, ha approvato nel 2005 il “Piano d’Azione per il superamento del Digital Divide”. La significativa incidenza del digital divide di medio periodo e l’entità delle risorse disponibili ha indotto l’Amministrazione Regionale a porre in essere un intervento (Progetto SICS) atto a valorizzare le infrastrutture già presenti nelle aree del digital divide di medio periodo. Il Progetto SICS è stato finanziato con fondi APQ per 6.292.000 euro, di cui il 50% a carico dell’Amministrazione Regionale, ed ha come obiettivo l’incentivazione ad operatori di telecomunicazione per l’attivazione dell’ADSL in aree di centrale già dotate di infrastrutture abilitanti (cioè raggiunte dalla fibra ottica) ma con deficit di mercato (gli operatori non hanno comunque convenienza ad investire autonomamente a causa della limitata utenza presente in quelle aree). Nel dicembre 2005, la gara è stata aggiudicata a Telecom Italia. Dopo il via libera della Commissione Europea del novembre 2006 è stato firmato il contratto in data 14 marzo 2007 e il progetto si trova attualmente nella fase realizzativa. L’aggiudicatario provvederà all’attivazione dell’ADSL in 143 aree di centrale (localizzate in 104 comuni) entro 16 mesi dalla firma del contratto.
Nell’ambito dei progetti di infrastrutturazione per le aree Obiettivo 1, Infratel Italia, di concerto con l’Amministrazione Regionale, ha pianificato la realizzazione di infrastrutture ottiche atte a consentire agli operatori di telecomunicazione l’attivazione dell’ADSL in 11 centrali telefoniche in aree soggette a solo deficit infrastrutturale (con l’intento di ridurre il fenomeno del digital divide di lungo periodo).
Il primo intervento è già in corso di avanzata realizzazione da parte di Infratel che ha completato la progettazione definitiva e richiesto i permessi agli enti oltre che aggiudicare i lavori di scavo e posa dei cavi in fibra ottica. In Tabella 1 sono indicati i primi comuni oggetto del primo intervento, selezionati in accordo con gli operatori di telecomunicazione presenti in Sardegna (Telecom Italia ha già sottoscritto l’impegno all’attivazione dell’ADSL in tutte le centrali).
Tabella 1: Comuni della Sardegna oggetto dell’intervento in corso di Infratel Italia
Comune | Popolazione |
Arbus | 7.021 |
Bolotana | 3.276 |
Cabras | 8.804 |
Dorgali | 8.190 |
Ittiri | 9.050 |
Ottana | 2.526 |
Samassi | 5.274 |
Santadi | 1.892 |
Serramanna | 9.545 |
Usini | 3.748 |
Uta | 6.692 |
Totali | 66.018 |
Le date previste per l’attivazione dei servizi ADSL sono:
• Ittiri e Usini: entro il secondo trimestre 2007
• Cabras, Samassi, Santadi e Uta: entro il terzo trimestre 2007
• Arbus e Serramanna: entro il quarto trimestre 2007
• Bolotana, Ottana e Xxxxxxx: entro il primo trimestre 2008
Residue aree territoriali a rischio Digital Divide
Tali iniziative consentiranno di attivare servizi di telecomunicazione a larga banda in 151 aree di centrale (114 comuni), con un impegno di risorse ragionevole da parte dell’Amministrazione Regionale. Il fenomeno del Digital Divide “residuale” interessa quindi 172 comuni della Sardegna (pari al 17% della popolazione), per lo più caratterizzati sia da un deficit di mercato che da un deficit infrastrutturale.
La mappa di seguito riportata fornisce un dettaglio per aree dell’estensione del fenomeno del Digital Divide “residuale” (in bianco sono riportati i territori comunali che rimarranno esclusi dalla copertura a larga banda anche a seguito degli interventi sopra descritti). Si può osservare come i comuni soggetti al Digital Divide siano concentrati in sette-otto aree territoriali contigue, situate prevalentemente nelle zone interne e del nord della Regione.
Figura 1: Copertura della larga banda in Sardegna a seguito agli interventi in corso di attuazione
Contesto normativo e tecnologico
Il contesto tecnologico mostra oggi la definitiva affermazione del WiFi quale tecnologia a basso costo di buone prestazioni (anche se con copertura limitata), anche a seguito dell’intervenuta “liberalizzazione” nell’utilizzo delle frequenze “libere” (unlicensed a
2.4 GHz e 5.4 GHz) nei luoghi aperti (“Decreto Xxxxxxxx”), seppur con limitazioni nella potenza emessa.
Sulla scia del WiFi stanno emergendo in ambito internazionale nuovi standard (WiMax, HiperLAN, ...) che trovano un crescente riscontro sul mercato delle reti di telecomunicazione. In Italia, il Ministro delle Comunicazioni ha consentito, attraverso la Fondazione Xxx Xxxxxxx, la sperimentazione della tecnologia WiMax, che ha mostrato risultati apprezzabili. Lo spettro di frequenze allocato per tali tecnologie (3.5 GHz) risulta oggi in uso al Ministero della Difesa e grazie ad un recente accordo con il ministero delle Comunicazioni potranno essere resi disponibili agli operatori in tempi brevi (metà 2007) i primi lotti di banda per complessivi 35+35 MHz.
In tale situazione è improbabile che futuri interventi degli operatori privati del settore, pur potendo contare su emergenti tecnologie a costi inferiori a quelli attuali, possano indirizzare nel medio periodo tutte le zone interessate dal Digital Divide.
Nel caso di agglomerati urbani di dimensione significativa è indubbia la superiorità di soluzioni ADSL, che si fanno apprezzare per maturità tecnologica, disponibilità del servizio, sicurezza delle comunicazioni, affidabilità, scalabilità, basso costo per l’utente e ridotti tempi di roll-out. A conferma della maturità raggiunta dall’ADSL si evidenzia come l’orientamento del nostro Paese in termini di reti di accesso sia totalmente in direzione delle tecnologie DSL (circa 90% degli accessi broadband) a causa della carenza di altre infrastrutture impiegabili nella realizzazione di reti di accesso e dell’indisponibilità di frequenze adeguate all’implementazione di reti fixed wireless a larga banda. L’altissima diffusione dell’ADSL in Italia è verificabile negli autorevoli report dell’ITU (“Workshop on Ubiquitous Network Societies, The Case of The Italian Republic” ) e dell’ IST (progetto BROADWAN1).
Per contestualizzare l’analisi in ottica evolutiva, diverse analisi sostengono che in ambito europeo le tecnologie DSL accresceranno la loro penetrazione del mercato dell’accesso anche nelle aree suburbane e rurali. In particolare, Price Xxxxxxxxxx Coopers2 e l’ITU ritengono che la ADSL aumenterà la sua penetrazione in Europa fino ad uno share medio sulle tecnologie di accesso broadband di circa il 70%. Anche uno studio commissionato dall’UE esamina le varie soluzioni tecnologiche utilizzabili nelle aree a rischio di Digital Divide, confrontando anche gli aspetti economici connessi all’implementazione di varie tecnologie broadband in differenti scenari. Dall’analisi fatta nello studio emerge che anche con riferimento alle “Small Town” l’ADSL è la soluzione migliore perché, oltre a primeggiare per caratteristiche, è anche quella che presenta il costo per utente più basso e quindi consente agli operatori di praticare prezzi competitivi e di raggiungere la maggior penetrazione di servizi a larga banda. Si
1 IST, “BROADWAN, Broadband access roadmap based on market assessment and Technical-economic analysis”, Aprile 2005
2 ESA/PricewaterhouseCoopers, “Technical assistance in bridging the digital divide: A Cost benefit Analysis for Broadband connectivity in Europe”, Final Report
consideri ad esempio come per l’ADSL i costi per l’utente di setup del servizio sono molto limitati o perfino nulli: spesso i carrier offrono in comodato l’apparato di accesso del cliente (modem ADSL o router).
Il riutilizzo dei cablaggi e delle facility esistenti offre un evidente vantaggio competitivo agli operatori incumbent nell’implementazione di reti di accesso ADSL, rendita di posizione ancor più accentuata nel caso della copertura di aree a ridotta concentrazione di utenza potenziale. Per questo motivo le autorità di regolamentazione (in Italia, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) hanno definito un impianto regolatorio teso a favorire il riuso delle infrastrutture esistenti anche da parte degli operatori alternativi (OLO, Other Licensed Operators). Gli OLO possono richiedere all’operatore incumbent il Local Loop Unbundling (ULL), che prevede la possibilità di affittare il rilegamento d’utente e di predisporre in appositi spazi della centrale locale le attrezzature tecnologiche necessarie. Dai dati di mercato (es. ECTA) emerge come l’Italia sia tra i paesi con il tasso di unbundling più elevato rispetto alla media europea: infatti, il 30% degli operatori nuovi entranti ha scelto di posizionarsi sul mercato utilizzando l’ULL; il 45% delle linee broadband di operatori alternativi sono forniti con questa tipologia di collegamento e il numero di linee ULL attivate risulta costantemente tra i più elevati in Europa.
In Italia inoltre, l’azione dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) è recentemente culminata nella Delibera 34/06/Cons che introduce il concetto di bitstream, cioè il diritto per tutti gli Operatori di fruire “della capacità trasmissiva tra la postazione di un utente finale ed il punto di presenza di un operatore o ISP” a condizioni economiche e tecniche analoghe a quelle che Telecom Italia presenta al proprio settore commerciale retail. In particolare, il pricing deve essere orientato al costo e l’Operatore deve potersi interconnettere a qualsiasi livello della rete Telecom Italia.
3.3 Quadro normativo di riferimento
•Deliberazione CIPE n. 20 del 29.09.2004 - Ripartizione programmatica e per settore delle risorse assegnate alla Regione da ricomprendere nell’ambito dell’Intesa Istituzionale di Programma e dei relativi Accordi di Programma Quadro.
•DGR N. 14/1 del 31.03.2005 - Deliberazione CIPE n.20 del 29.09.2004 punto
6.1.3: Adempimenti al 31.03.2005.
•Piano di azione e-government (Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 febbraio 2002)
•Delibera CIPE n. 17 del 19 maggio 2003 – “Adempimenti per la programmazione delle risorse attribuite alle aree sottoutilizzate”
•DGR n. 45/14 del 07.11.2000 “Piano Telematico Informatico Regionale”
•DGR n. 13/28 del 29.04.2003 approvazione della “Strategia per lo Sviluppo della Società dell’Informazione in Sardegna”
•Misura 6.3 “Società dell’Informazione” POR Sardegna 2000-2006
•Complemento di Programmazione del POR Sardegna 2000-2006
•DGR n. 45/14 del 07.11.2000 “Piano Telematico Informatico Regionale”
•DGR n. 12/23 del 23.03.2005 “Strategia e Piano d’Azione per la realizzazione della Rete Telematica Regionale (RUPAR) nell’ambito dello sviluppo della Società dell’Informazione. Programmazione dei nuovi interventi e revoca dei procedimenti in atto relativi ad interventi non coerenti”
•DGR n. 54/15 del 22.11.2005 “Piano d’azione per il superamento del digital-
divide nelle aree svantaggiate della Sardegna”
•DGR n. 43/11 del 11/10/2006 “Programmazione e riorientamento di interventi in materia di Società dell’informazione.”
•Accordo di Programma Quadro “Società dell’Informazione” e relativi atti integrativi I e II;
•Piano Regionale di Sviluppo, approvato con Xxxxx. G.R. 5/26 del 7 febbraio
2007;
•Documento Strategico Regionale approvato con Delib. G.R. 5/34 del 7 febbraio 2007;
•Rimodulazione interventi di cui alle deliberazioni CIPE n. 17/2003 e 20/2004 – Settore Società dell’Informazione, di cui alla Delib. G.R. n. 55/21 del 29.11.2005;
•Delib. G.R. n. 14/1 del 31.03.2005, Deliberazione CIPE n. 20 del 29.09.2004 punto 6.1.3: Adempimenti al 31.03.2005;
•Delib. G.R. n. 50/1 del 30.11.2004, Deliberazione CIPE n. 20 del 29.09.2004:
ripartizione programmatica e per settore delle risorse assegnate alla Regione da ricomprendere nell’ambito dell’Intesa Istituzionale di Programma e dei relativi Accordi di Programma Quadro;
•Quadro Strategico dell’APQ in materia di Società dell’Informazione, 30.03.2007
prot. num. 2312
3.4 Obiettivi del progetto
Considerando la situazione iniziale di estrema gravità del fenomeno del Digital Divide in Sardegna, è da rilevare come i primi interventi già posti in essere (SICS e Piano Infratel) hanno consentito di dimezzare l’estensione territoriale delle aree a rischio. Sono rimasti però esclusi dai piani di sviluppo della larga banda ben 172 comuni sardi su un totale di 377.
Anche in considerazione dei ritardi nella disponibilità delle frequenze per il WiMax, la Giunta Regionale con delibere n. 43/11 del 11/10/2006 e n. 11/6 del 20/3/2007 ha definito la propria strategia in relazione all’obiettivo di superamento del fenomeno del Digital Divide in tutta la Sardegna, fissando le nuove priorità di intervento.
Il rilegamento in fibra ottica degli insediamenti produttivi e residenziali è condizione indispensabile per l’abbattimento definitivo del Digital Divide. Attualmente, il divario tra aree densamente popolate e aree rurali è evidenziato dalla totale indisponibilità di servizi a larga banda in queste ultime, rispetto alla disponiblità
di connettività a costi competitivi con velocità3 dell’ordine dei 4-20 Mb/s (con l’avvento della tecnologia ADSL2+), che oggi costituisce il differenziale da coprire. Tale divario, a dispetto delle iniziative in atto nelle aree svantaggiate, tenderà inerzialmente ad accrescersi (il digital divide è un concetto dinamico).
Nei sistemi basati su tecnologie ADSL, la capacità di accesso è ottenuta sfruttando il doppino in rame della rete telefonica esistente, attestato al modem in sede utente e, lato centrale, ad un multiplatore di accesso (chiamato DSLAM), che rappresenta l’elemento tecnologico di raccordo tra la sede di utente e la dorsale ottica dell’operatore. Al crescere della banda in accesso, è indispensabile che il collegamento tra DSLAM e dorsale (noto come backhauling) non diventi un collo di bottiglia: oltre certi limiti (piuttosto modesti), solo la fibra ottica può garantire le prestazioni necessarie.
La limitazione alla velocità di accesso non è quindi dovuta alle prestazioni delle tecnologie su fibra ottica (che ha una capacità di trasporto potenzialmente infinita), ma all’estensione ed alla qualità della tratta finale in rame. Sono già allo studio da parte degli operatori di telecomunicazione progetti di ulteriore diffusione della fibra ottica nelle grandi città, con progressiva estensione della tratta in fibra ottica dalla centrale telefonica (Fiber to the Exchange, FTTE), fino al permutatore di marciapiede (Fiber to the Curb, FTTC) o all’edificio (Fiber to the Building, FTTB). La progressiva estensione della fibra ottica verso l’utente finale ridurrà la distanza coperta in rame, consentendo di spingere la velocità di accesso fino a 00-000 Xx/x (XXXX, XXXX0, XXXX). Le capacità di trasporto consentite dalla fibra ottica (potenzialmente illimitate) consentiranno di collegare alle dorsali tutte gli accessi a larghissima banda.
Gli ingenti costi di realizzazione del cablaggio ottico spingeranno ancora una volta gli operatori di telecomunicazione a concentrare gli investimenti in tecnologie FTTx nelle aree a maggior densità di mercato, causando così un ulteriore incremento del divario digitale con le aree periferiche.
L’indisponibilità di fibra ottica nella tratta compresa tra i multiplatori di accesso e le dorsali degli operatori (denominata backhauling) diventerà pertanto fattore inibitorio alla diffusione di accessi a larghissima banda in aree con significativo addensamento di utenza, in quanto tecnologie di backhauling alternative (es. wireless) non consentono (e verosimilmente non consentiranno nel futuro) le prestazioni necessarie a trasportare verso le dorsali una tale mole di informazione.
Tutto ciò considerato, l’Amministrazione Regionale ha inteso adottare una strategia a due velocità:
• Strategia di lungo termine: abbattimento “definitivo” del digital divide
mediante la progressiva infrastrutturazione con backhauling in fibra ottica degli agglomerati urbani e produttivi non collegati in fibra alle dorsali degli operatori
• Strategia di breve-medio termine: l’infrastrutturazione ottica di tutte le aree
oggi sprovviste richiede investimenti enormi e tempistiche di completamento
3 In alcune particolari situazioni (es. Milano, Cremona, alcuni quartieri di grandi città) sono state realizzate infrastrutture FTTB (Fiber to the Building), che prevedono cablaggio in fibra ottica esteso all’edificio: in tali condizioni è possibile ottenere connessioni a basso costo con velocità dell’ordine dei 100 Mb/s (anche se oggi non sono commercialmente disponibili in modo diffuso).
misurabili in anni, pertanto è necessario implementare soluzioni ponte che consentano di fornire al territorio un profilo minimo di connettività a costi competitivi (in quelle aree che continuano ad essere di scarso interesse per gli operatori).
Con Deliberazione n. 43/11 del 11/10/2006, la Giunta Regionale ha programmato e riorientato i propri interventi destinati all’abbattimento del digital divide al fine di realizzare un’infrastruttura di rete di telecomunicazioni a banda larga in fibra ottica con l’obiettivo di abbattere il divario digitale almeno nei Comuni della Sardegna con popolazione superiore a 2.500 abitanti. Con Deliberazione n. 11/6 del 20/3/2007 la Giunta Regionale ha approvato l’Accordo di Programma col Ministero delle Comunicazioni per lo sviluppo di un’infrastruttura di rete a larga banda sul territorio della Regione Sardegna, con cui le parti si impegnano a realizzare in maniera congiunta gli interventi relativi, estendendo gli interventi ai comuni con popolazione compresa tra
2.000 e 2.500 abitanti.
L’accordo intende estendere ad ulteriori aree territoriali l’intervento già in corso di esecuzione da parte di Infratel Italia, con modalità del tutto analoghe: le infrastrutture realizzate rimarranno di proprietà della Regione Sardegna.
Obiettivo di tale intervento è la posa di cavi in fibra ottica che consentano il collegamento alle dorsali degli operatori di telecomunicazione dei centri abitati di dimensione più rilevante, cioè di quei comuni appetibili per gli operatori dal punto di vista dei potenziali di mercato ma nei quali i servizi a larga banda non possono essere attivati per deficit infrastrutturale. La proprietà degli asset realizzati resterà pubblica, ma la fibra ottica sarà messa a disposizione dei service provider a prezzi orientati alle best practice di mercato. Grazie alla disponibilità del backhauling a larga banda, gli operatori saranno quindi abilitati all’attivazione di servizi a larga banda.
Il presente progetto contribuirà alla realizzazione di parte di queste infrastrutture, inserendosi appieno nella logica dell’Accordo di Programma.
3.5 Contenuti del progetto
La Giunta Regionale, anche in considerazione delle risorse finanziarie attese per l’intervento, ritiene prioritaria l’eliminazione definitiva del digital divide nei Comuni di dimensione significativa. Dalle analisi condotte, in prima istanza si stima che la soglia minima di remunerativà nell’attivazione della larga banda in un determinato comune sia dell’ordine di 2000 abitanti.
Pertanto, il piano prevede il collegamento in fibra ottica dei principali comuni (la cui popolazione supera i 2000 abitanti) al backbone dei principali operatori presenti sull’isola, in modo da assicurare a tutta la popolazione, alle imprese e alla pubblica amministrazione l’accesso ai servizi innovativi a larga banda. Si procederà a tale realizzazione previo verifica dell’interesse degli operatori alla successiva installazione e fornitura del servizio ADSL.
I criteri utilizzati nella progettazione della rete sono i seguenti:
• Identificazione dei principali comuni con popolazione superiore a 2000 abitanti e non collegati al backbone ottico degli operatori di telecomunicazioni
• Manifestazione di interesse degli operatori ad acquisire la fibra e a erogare il servizio ADSL
• Progettazione delle singole tratte tenendo conto delle infrastrutture esistenti e dei punti di aggancio delle nuove infrastrutture da realizzare alla rete esistente in fibra ottica .
Nel seguito si riporta una breve descrizione sulle modalità di interconnessione che è possibile realizzare e il dettaglio dei comuni che saranno oggetto dell’intervento di realizzazione della rete ottica.
Sono stati individuati 29 comuni (vedi tabella 2) non collegati in fibra ottica, la cui popolazione supera o è di poco inferiore ai 2500 abitanti, che non siano stati oggetto di precedenti interventi.
Tabella 2: Comuni della Sardegna con oltre 2500 abitanti, non raggiunti da fibra ottica.
Comune | Popolazione |
Balnei | 3.886 |
Berchidda | 3.177 |
Bitti | 3.481 |
Bosa | 7.935 |
Budduso’ | 4.145 |
Burchi | 2.978 |
Cuglieri | 3.146 |
Desulo | 2.887 |
Fluminimaggiore | 3.134 |
Mamoiada | 2.580 |
Narcao | 3.365 |
Nulvi | 3.007 |
Olmeto | 2.852 |
Orgosolo | 4.538 |
Orroli | 2.752 |
Orune | 3.021 |
Pattada | 3.513 |
Perfugas | 2.488 |
Pozzomaggiore | 3.011 |
Samugheo | 3.509 |
San Xxxxxxxx Xxxxxxx | 6.116 |
San Sperate | 6.825 |
Santu Lussurgiu | 2.403 |
Solarussa | 2.493 |
Torpe’ | 2.719 |
Uri | 3.050 |
Ussana | 3.763 |
Villamassargia | 3.711 |
Villanova Xxxxxxxxxx | 2.588 |
Totali | 103.073 |
L’intervento attuativo del presente Xxxxxxxx prevede la realizzazione delle opere di sviluppo dell’infrastruttura ottica per il rilegamento di alcuni centri abitati da identificare tra i 29 comuni in elenco, o altre tratte di fibra ottica che si dovessero rivelare strategiche, dando priorità a quelle che presentano il miglior rapporto costi/benefici.
Le metriche utilizzabili per definire il criterio di convenienza nella selezione dei comuni sono molteplici e comprendono ad esempio:
• la popolazione del comune da raggiungere,
• la numerosità di imprese e addetti,
• l’interesse espresso dagli operatori di telecomunicazione alla copertura a larga banda del comune,
• la lunghezza dell’infrastruttura da sviluppare,
• la presenza di asset abilitanti il cablaggio (es. tralicci, cavidotti, palificazioni) messi a disposizione per il Progetto (ad esempio, da parte degli operatori di telecomunicazione),
• le ottimizzazioni di rete, che consentono di includere nei collegamenti eventuali ulteriori centrali dislocate nelle vicinanze dell’infrastruttura da realizzare.
L’Accordo di Programma tra Ministero delle Comunicazioni e Regione Sardegna, all’interno del quale si inquadra il presente progetto, indica la società Infratel Italia, soggetto attuatore del Programma Banda Larga nel Mezzogiorno, come soggetto attuatore degli interventi previsti, che rimarranno di proprietà della Regione Sardegna. Verranno messi a gara dei listini prezzi: in tal modo si potrà procedere alla realizzazione degli interventi attuativi man mano che saranno completati i progetti definitivi dei diversi interventi.
Le specifiche tecniche consentiranno la realizzazione di una infrastruttura con livelli di qualità analoghi a quelli normalmente richiesti dagli operatori di telecomunicazione.
3.6 Modello di servizio
L’infrastruttura sarà realizzata a vantaggio di tutti gli operatori di telecomunicazione che hanno interesse all’utilizzo di infrastrutture di accesso a larga banda. Il diritto d’uso di coppie di fibra ottica verrà ceduto agli operatori attraverso contratti di IRU (Indefeasible Right of Use) di durata pluriennale (tipicamente di 15 anni), a titolo oneroso allineate con le migliori condizioni praticate sul mercato wholesale.
Le attività di manutenzione dell’infrastruttura saranno a carico dell’aggiudicatario della gara per la realizzazione delle opere e saranno imposti livelli di servizio coerenti con le best practice di infrastrutture carrier grade, con meccanismi di penalità in caso di mancato soddisfacimento dei target di servizio contrattualizzati.
I ricavi generati dalla cessione del diritto d’uso della fibra ottica serviranno a finanziare la copertura dei costi operativi e gli investimenti per l’ulteriore estensione dell’infrastruttura in fibra ottica.
3.7 Xxxxx e fonti di finanziamento
Per l’infrastrutturazione di tutti i 29 comuni individuati si stima la realizzazione di opere per un’estensione complessiva di almeno 400 km, per un investimento globale di circa
30 milioni di euro. I costi esposti sono comprensivi degli oneri di manutenzione dell’infrastruttura per un periodo minimo di 10 anni.
A seguito della disponibilità di fondi APQ per complessivi 14 Milioni di Euro (di cui investimenti netti pari a 11,9 Milioni di Euro), sarà possibile indicativamente realizzare infrastrutture per il rilegamento in fibra ottica di una quindicina di comuni.
La ripartizione di massima delle risorse finanziate in APQ tra le attività previste dal progetto è di seguito illustrata:
• Delibera Cipe 20/2004, Quota E.4 Risorse Regioni del Mezzogiorno: 8 M€
• Delibera Cipe 3/2006, Quota C.3 Risorse Regioni del Mezzogiorno: 6 M€
ATTIVITA’ | % sul totale costi | IMPORTO (€) |
A1 – Coordinamento | 5% | € 700.000,00 |
A2 – Realizzazione | 85% | € 11.900.000,00 |
A3 – Avviamento | 10% | € 1.400.000,00 |
TOTALE | 100 % | € 14.000.0000 |
3.8 Piano di Realizzazione
Il cronoprogramma delle attività è indicato nello schema seguente, con evidenza della durata indicativa delle varie fasi in cui si articolerà il primo intervento.
Progetto preliminare Progetto Definitivo Progetto Esecutivo Procedure di gara Assegnazione lavori Attuazione Monitoraggio | 2007 | 2008 | 2009 | |||||
TRIM 3 | TRIM 4 | TRIM 1 | TRIM 2 | TRIM 3 | TRIM 4 | TRIM 1 | TRIM 2 | |
3.9 Aspetti organizzativi e gestionali
La gestione del progetto prevede i seguenti due livelli di coordinamento:
• Gruppo di lavoro multidisciplinare a livello regionale;
• Tavolo di consultazione con le Associazioni di Categoria.
Il Gruppo di lavoro multidisciplinare regionale è responsabile della redazione dei documenti di progettazione.
Il Tavolo di consultazione delle Associazioni di Categoria Locali sarà istituito dalla Regione Sardegna. Il Tavolo sarà presieduto dal responsabile dell’Accordo di
Programma e ad esso parteciperanno: i componenti del gruppo di lavoro multidisciplinare regionale, i rappresentanti regionali delle associazioni di categoria che rappresentano i settori oggetto dell’intervento.
Tale tavolo sarà la sede di confronto tra la Regione e i rappresentanti delle Associazioni di Categoria al fine di raccogliere puntualmente sia le esigenze provenienti dal territorio e dalle imprese, sia le indicazioni utili per la progettazione dell’intervento. Nell’ambito di tale tavolo di consultazione, inoltre, la Regione garantirà alle Associazioni di Categoria un costante aggiornamento sullo stato di attuazione del progetto durante tutte le sue fasi.
La Regione nomina il Direttore Generale degli Affari Generali dell’Assessorato Affari Generali, Personale e Riforma della Regione o un suo Delegato quale referente del Gruppo di lavoro multidisciplinare regionale e responsabile delle attività di progettazione preliminare e definitiva e di assistenza tecnica alla fase di progettazione esecutiva del progetto.
La Regione nomina quali responsabili di procedimento il Direttore Generale degli Affari Generali dell’Assessorato Affari Generali, Personale e Riforma della Regione o un suo Delegato.
3.10 Monitoraggio ed analisi dei benefici
Sarà cura dell’Amministrazione Regionale provvedere alla raccolta dei dati funzionali al monitoraggio delle attività previste dal progetto, e valutare la distanza dei risultati ottenuti da quelli attesi in fase di progettazione. Le linee di valutazione del progetto possono essere definite per ciascuna fase prevista nel piano di realizzazione.
In fase di sviluppo ed implementazione l’elemento di valutazione principale sarà il rispetto del piano di realizzazione predisposto.
Nell’ambito di un apposito documento sarà definito in dettaglio il modello degli indicatori di monitoraggio individuando sistema dei dati, modalità e frequenze di rendicontazione di cui la Regione Sardegna si farà carico per quanto riguarda sia la fase di progettazione e realizzazione che la fase di avvio della gestione.
4 SIAI301 “Comunas – Estensione e Servizi ASP”
4.1 Premessa
L’Amministrazione regionale, al fine di realizzare la nuova strategia della Società dell’Informazione, ha individuato cinque piani d’azione specifici:
A Rete Telematica Regionale;
B Sistema informativo dell’Amministrazione regionale;
C Sistema informativo della Sanità regionale;
D Sistema informativo degli Enti locali;
E Sardegna all digital.
I Piani d’azione si suddividono in interventi specifici e concreti per ciascuno dei quali sono stati definiti obiettivi, benefici, durata e costi, al fine di monitorarne la realizzazione ed avere una verifica stringente e concreta dei risultati raggiunti.
A. Rete Telematica Regionale
La Regione sta procedendo alla realizzazione della Rete Telematica Regionale (RTR) in accordo con le specifiche del Sistema Pubblico di Connettività (SPC). L’intervento prevede la realizzazione di un’infrastruttura in fibra ottica che collega le principali località della Sardegna ed assicuri la connessione telematica di Enti Regionali, ASL, scuole, Parco Tecnologico, Enti locali, comprensori industriali e produttivi.
B. Sistema informativo dell’Amministrazione regionale
Al fine di garantire l’ammodernamento tecnologico, funzionale ed organizzativo della struttura amministrativa, si sta procedendo alla realizzazione di un vasto piano di interventi che copre i principali settori operativi. In particolare:
• i Sistemi Informativi di Base dell’Amministrazione Regionale (SIBAR), che prevedono sistemi innovativi per lo svolgimento delle funzioni operative della struttura burocratica, un sistema contabile integrato e la gestione delle risorse umane;
• il Sistema Informativo Territoriale Regionale (SITR), strumento di pianificazione e gestione del territorio che, insieme alla relativa Infrastruttura di Dati Territoriali (IDT), costituisce un caso di eccellenza a livello nazionale;
• il Sistema Informativo Territoriale alle Comunità (SIT2COM) che condividerà, tra soggetti pubblici e privati, dati territoriali, cartografia e informazioni georeferenziate erogando i servizi informatici ad essi connessi;
• il SiStaR, nuovo sistema informativo per l’acquisizione, analisi, elaborazione e distribuzione delle informazioni statistiche di carattere socio-economico;
• il Sistema Informativo Lavoro (SIL) per la gestione dei nuovi servizi per l’impiego;
• i Centri di Acquisto territoriali (CAT), un sistema che gestisce le modalità di acquisto delle Amministrazioni regionali (incluse ASL e Enti locali) utilizzando le nuove tecnologie di e-procurement.
C. Sistema informativo della Sanità regionale
L’Amministrazione regionale ha approvato, con delibera n. 32/4 del 13 luglio 2005, il Piano per l’informatizzazione del sistema sanitario regionale al fine di garantire un quadro organico e coerente di interventi. Gli interventi in fase di realizzazione sono:
• Tessera sanitaria regionale: l’invio ai cittadini sardi della nuova tessera sanitaria personale;
• Anagrafe Centralizzata degli Assistiti del Sistema Sanitario regionale (AnagS): il sistema ha l’obiettivo di razionalizzare la gestione degli elenchi degli assistiti eliminando duplicazioni, assistiti che non risiedono più nell’isola, deceduti, ecc. e consentire la possibilità di effettuare le compensazioni con altre regioni grazie ad un anagrafe certificata;
• Rete di Telepatologia Oncologica (RTP): il progetto prevede la realizzazione ed avviamento di servizi di Telepatologia Oncologica con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi sanitari nei territori di riferimento, supportare la costruzione della rete regionale per l’assistenza oncologica e favorire la creazione di community delle Eccellenze nel panorama oncologico regionale e nazionale;
• Rete dei Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta (MMG/PLS) e Fascicolo Sanitario Elettronico (MEDIR): il progetto prevede di supportare l’efficienza delle cure primarie attraverso l’integrazione in rete dei Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta e gli altri Operatori Sanitari del sistema al fine di agevolare il processo di continuità dell’assistenza, anche attraverso lo sviluppo di appropriate forme associative.
• Sistema Informativo Sanitario Integrato Regionale (SiSar): un unico sistema di sistemi sanitari composto da servizi, in parte centralizzati ed in parte distribuiti, rivolti ai diversi attori ed organizzazioni coinvolte. L’architettura del sistema prevede infatti la presenza sia di servizi centrali gestiti, sia servizi collocati presso le aziende sul territorio.
D. Sistema informativo degli Enti locali
Questa linea strategica si pone come obiettivi principali favorire la realizzazione di servizi di e-government da parte degli Enti Locali sia mediante la realizzazione di infrastrutture sia tramite esplicito sostegno alle attività degli Enti stessi con particolare riferimento ai piccoli Comuni; favorire, il riuso di soluzioni già realizzate o in fase di realizzazione sia in ambito regionale che nazionale.
Le attività principali su questa linea sono:
• il “CST Sardegna” che vede la Regione, gli Enti Locali e le loro Associazioni impegnati nella realizzazione di una struttura finalizzata all’erogazione di servizi infrastrutturali, applicativi, di consulenza ed di assistenza rivolti ad Enti Locali, cittadini e imprese, nel quadro di un’azione strategica orientata a favorire il processo di cambiamento ed innovazione nell’amministrazione pubblica della Sardegna;
• Comunas, portale in rapida evoluzione che, partendo dai presupposti di un precedente progetto regionale, rappresenta il nuovo strumento per il supporto ai servizi online di e-government per la pubblica amministrazione locale, voluto e realizzato dalla Regione Autonoma della Sardegna.
E. Sardegna all digital
L’efficacia di tutti gli interventi relativi alla SI è subordinata da una parte ad un miglioramento della qualità dei servizi dell’Amministrazione regionale, dall’altra alla possibilità di effettivo utilizzo dei nuovi servizi erogati per via telematica da parte di cittadini ed imprese.
In quest’ottica il Governo regionale ha approvato, con delibera n. 54/15 del 22 novembre 2005, il “Piano d’azione per il superamento del digital-divide nelle aree svantaggiate della Sardegna”. Tale Piano prevede:
• l’attivazione dei servizi di connettività a banda larga per le aree del territorio regionale servite da centrali pubbliche attualmente interconnesse alla rete con infrastruttura in fibra ottica;
• il potenziamento delle infrastrutture in fibra ottica per il collegamento alla rete di ulteriori centrali pubbliche e contestuale attivazione dei servizi di connettività a banda larga per le rispettive aree del territorio regionale da esse servite;
• la realizzazione dell’infrastruttura con tecnologia Wi-Max per l’erogazione dei servizi a banda larga sulle aree non coperte tramite i precedenti due interventi.
Per arginare le difficoltà di accesso da parte di fasce di popolazione che per motivi culturali, economici, sociali non possono utilizzare le tecnologie digitali, l’Amministrazione regionale ha attivato altre due iniziative:
• i “Centri di Accesso Pubblico a Servizi Digitali Avanzati (CAPSDA)”, che prevedono la creazione di centri pubblici di accesso ad Internet presso 95 biblioteche comunali;
• i “Sistemi Avanzati per la Connettività Sociale (SAX)”, per la concessione di contributi a organizzazioni no-profit per la creazione di centri di accesso assistiti in situazioni di particolare degrado sociale.
4.1.1 Eventuali sinergie con altre attività realizzate o in xxx xx xxxxxxxxxxxxx Xxxxxxxx XX
Con la delibera n. 4/1 del 30 Gennaio 2007, l’Amministrazione ha di fatto avviato le attività di Sardegna IT, nuova società “in house” della Regione Autonoma della Sardegna.
A Sardegna IT è stato affidato l’incarico per lo svolgimento delle attività necessarie per assicurare la gestione economica ed efficiente dei sistemi realizzati dalla Regione in materia di e-government e di Società dell’Informazione, di quelli in fase realizzazione e di quelli di futura attuazione, nonché per provvedere alla loro evoluzione; in pratica la gestione e il coordinamento delle numerose attività che ruotano intorno ai progetti legati alla Società dell’Informazione.
Sardegna IT è stata appositamente creata per il sostegno dei processi innovativi che la Regione attuerà per i suoi uffici e per gli enti regionali, ed a supporto delle collaborazioni che la Regione definirà direttamente con Enti Locali e con altre Amministrazioni pubbliche.
In quanto società “in house”, essa opererà seguendo le regole degli affidamenti pubblici e promuoverà lo sviluppo delle competenze delle imprese sarde di ICT e la loro capacità di relazione con le pubbliche amministrazioni italiane e di altri paesi.
La Regione Autonoma della Sardegna è comunque presente in prima persona attraverso la sua Direzione Generale per l’Innovazione Tecnologica e le Tecnologie dell’Informazione e delle Comunicazioni della Presidenza, cui spettano le attività di indirizzo e controllo delle attività che saranno affidate a Sardegna IT, tramite ad esempio l’espressione di pareri di congruità tecnica ed economica, obbligatori prima di ogni singolo atto di affidamento a Sardegna IT, prima della sottoscrizione da parte della Direzione Generale o del Servizio interessato.
Comunas (situazione attuale)
Nell’ambito della spinta innovativa, volta a modernizzare le amministrazioni pubbliche per fornire dei servizi telematici in linea con le aspettative dell’Europa e dei cittadini, la Regione Autonoma della Sardegna ha realizzato una prima versione del portale Comunas, portale di e-government per la PA locale.
Il progetto Comunas è in ancora in fase di realizzazione; i servizi e i Comuni scelti come prototipi necessitano di essere estesi, per fornire a cittadini e imprese un unico punto di accesso ai servizi ad elevato valore aggiunto e con alto grado di interattività.
Comunas è dunque rivolto alle Amministrazioni comunali sarde, di qualsiasi dimensione, ai loro cittadini, ai contribuenti e alle imprese residenti e operanti nell’Isola. Per la realizzazione del progetto la Regione Autonoma della Sardegna sta attuando un vasto piano di interventi tendenti a valorizzare le specificità locali, integrandole in reti avanzate di servizi territoriali condivisi e tutelandone l’autonomia amministrativa e operativa, con il fine di incrementare e semplificare il rapporto quotidiano tra le pubbliche amministrazioni e i cittadini.
Una volta a regime, Comunas permetterà a tutte le Amministrazioni locali, anche e soprattutto a quelle aventi piccola dimensione e con poche risorse economiche, di dotarsi di uno standard elevato di servizi erogabili on line verso il proprio territorio e di poter avere l’integrazione in una rete regionale con servizi caratterizzati da elevata trasparenza, democrazia e governo elettronico.
Per il progetto Comunas è stata inizialmente realizzata una fase di sperimentazione tendente ad analizzare e definire la possibile realizzazione di un sistema d’interscambio di flussi informativi tra le amministrazioni locali, di divulgazione e accessibilità agli atti amministrativi e d’erogazione di servizi on-line evoluti verso cittadini ed imprese. Successivamente, si è passati ad una fase di consolidamento, che utilizzando i risultati della sperimentazione, avesse i seguenti obiettivi:
- Presa in carico e mantenimento del front-end sperimentale, anche al fine di non interrompere i servizi attivati nel corso della sperimentazione, garantendo continuità alle fasi di verifica;
- Disegno, realizzazione e documentazione, a partire dalla sperimentazione delle interfacce di Comunas verso un qualsiasi applicativo back-end comunale che realizzi i servizi supportati da Comunas;
- Integrazione dei risultati della sperimentazione del progetto Comunas con il precedente progetto eGOS al fine di ottenere un’unica piattaforma tecnologica per l’erogazione di servizi a imprese e cittadini;
- Predisposizione del meccanismo di Certificazione dei software back-end dei vari produttori e accreditamento degli stessi ed emissione del relativo Avviso Pubblico.
I risultati ottenuti a conclusione della fase di consolidamento sono i seguenti:
- Acquisizione dei prodotti della sperimentazione e trasferimento dell'applicazione dei servizi di Comunas sui server ubicati presso il CED della RAS, mediante il riutilizzo della piattaforma hardware e software di eGOS per l'erogazione del servizio di Comunas;
- Presa in carico ed erogazione dell'applicazione dei servizi di Comunas (xxxx://xxxxxxx.xxxxxxx.xx) presso Sardegna IT a partire dal 2 Maggio 2007;
- Acquisizione dei sorgenti dell'applicazione e del know-how necessario per la manutenzione evolutiva e correttiva dell'applicazione, da parte di Sardegna IT;
- Razionalizzazione e ottimizzazione del carico applicativo sulla rete;
monitoraggio dell'applicazione in termini di prestazioni;
- Omogeneizzazione delle interfacce di front-end in linea con le specifiche dei portali RAS;
- Definizione di specifiche web services in modo da rendere omogenea l'interfaccia dagli applicativi comunali verso il sistema centrale dei servizi di Comunas;
- Emissione di un Avviso Pubblico (xxxx://xxx.xxxxxxx.xx/xxxxxxxx/xxxxxxxxxxxxxx_xxxxxxx/) per l'accreditamento delle imprese, con relative specifiche tecniche per l’integrazione dei software applicativi comunali all’interno del portale Comunas (limitatamente a sei macroaree applicative).
- Analisi dei servizi già presenti su eGOS in vista di una loro integrazione su Comunas a seguito della conclusione del processo di accreditamento delle imprese.
A livello sperimentale, sono stati già coinvolti circa 110 Comuni, su 375 che hanno già aderito ufficialmente al progetto a metà 2006, con servizi riconducibili alle seguenti sei macroaree:
1. Area dei servizi demografici
2. Area dei servizi tributari
3. Area dei servizi finanziari
4. Area Atti amministrativi
5. Area Polizia locale
6. Area Ufficio tecnico, pratiche e concessioni edilizie
Per ogni macroarea il numero dei servizi disponibili può andare da una unità ad una decina circa.
Sono invece pervenute 20 domande di accreditamento per le imprese, ed è imminente la fase di stipula delle convenzioni per la fornitura dei nuovi applicativi.
Il sistema è funzionante online all'indirizzo xxxx://xxx.xxxxxxx.xx
CST (Centri Servizi Territoriali)
Comunas è da inquadrarsi come uno dei sistemi assestati presso il CST Regionale.
Il progetto CST è stato recentemente rimodulato su due livelli: un livello territoriale, composto da 8 centri dislocati sul territorio, uno per Provincia, denominati CCT (Centri di Competenza Territoriale) ed un livello tecnico, denominato appunto CST, inserito nel CSR (Centro Servizi Regionali) ubicato presso i locali di Sardegna IT, che ne cura la gestione.
I Centri territoriali sono composti perlopiù da risorse umane qualificate di supporto alle Amministrazioni Locali per attività consulenziali, formative e di supporto all'attuazione dei progetti relativi alla Società dell'Informazione.
Il CST è invece lo strumento tecnico, vero e proprio centro servizi per gli Enti Locali (server farm, sicurezza, ASP, ...) nel quale sono assestati tutti i progetti ad essi destinati. Come già illustrato, Comunas ha sinora riutilizzato le risorse hw / sw del precedente progetto eGOS, ma sarà oggetto di un potenziamento in entrambi i settori non appena i carichi di lavoro lo renderanno necessario, nonché di tutti i necessari adeguamenti agli standard tecnici ed operativi previsti nel CSR.
Altre sinergie
La Regione Autonoma della Sardegna ha da tempo avviato una serie di progetti, volti a sfruttare le opportunità offerte dall’uso delle tecnologie ICT, secondo una visione unitaria dove l’unitarietà è intesa nel senso di integrazione e interoperabilità dei sistemi al fine di costituire una struttura complessiva che abbia la capacità di connettere in rete altri sistemi e soggetti, interni ed esterni, istituzionali e non, diventando elemento propulsivo per lo sviluppo socio-economico della Sardegna.
Secondo questa visione di insieme, il progetto Comunas ha un ruolo fondamentale e si integra con altri progetti in essere presso la Regione Autonoma della Sardegna; in particolare basa le sue fondamenta sulle attività in corso di realizzazione relative alle linee d’azione RTR e Sardegna all digital, già citate in precedenza, oltre che ovviamente al Sistema Informativo degli Enti locali.
La Rete Telematica Regionale rientra nel più ampio progetto di interconnessione di tutte le amministrazioni pubbliche nazionali denominato SPC – Sistema Pubblico di Connettività. Allo stato attuale la RTR collega tutte le sedi dell’Amministrazione regionale, ma dovrà comprende anche gli altri Enti Locali dislocati sull’intero territorio sardo. Secondo questa visione ha senso ipotizzare forti sinergie tra questo progetto e il progetto Comunas.
Per ragioni simili, ma in questo caso rivolte a favore del cittadino, la linea d’azione Sardegna all digital prevede una serie di iniziative volte a portare l’accesso a banda larga anche in quelle aree in cui sinora non è stato previsto l’utilizzo della fibra ottica.
Altri interventi le cui linee d’azione intersecano quella del progetto Comunas sono quelli relativi al Sistema Informativo Territoriale Regionale (SITR), con la relativa Infrastruttura di Dati Territoriali (IDT) e il Sistema Informativo Territoriale delle Comunità (SIT2COM) che hanno l’obiettivo finale di diffondere tra i soggetti pubblici e privati dati territoriali, cartografia e informazioni georeferenziate nonché di erogare i servizi informatici ad essi connessi.
Comunas interagisce già con il progetto SUAP, rete degli Sportelli Unici delle Attività Produttive, con il quale è già integrato, e presto fornirà supporto per l'intero sistema di autenticazione ed autorizzazione regionale.
In campo sanitario si prevede di interagire anche col progetto AnagS, il cui scopo è la realizzazione della Anagrafe Assistibili del Sistema Sanitario Regionale, il quale prevede un’anagrafe centralizzata collegata, in modalità telematica, con ASL e Comuni, aggiornata con le variazioni registrate nelle anagrafi comunali ed inviate automaticamente per via telematica al sistema centrale.
In tutti questi casi è ipotizzabile l’erogazione di parte di tali servizi, attraverso il portale Comunas.
4.1.2 Documenti di riferimento Portale Comunas - Home page xxxx://xxx.xxxxxxx.xx
Il progetto xxxx://xxx.xxxxxxx.xx/xxxxxxxx/
Fasi del progetto xxxx://xxx.xxxxxxx.xx/xxxxxxxx/xxxx/
Deliberazione n. 50/5 del 5 Dicembre 2006 - “Partecipazione della Regione a “Sardegna IT”
xxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx/xxxxxxxxx/0_00_00000000000000.xxx
Deliberazione n. 4/1 del 30 Gennaio 2007 - “Avvio attività di Sardegna IT S.r.l.” xxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx/xxxxxxxxx/0_00_00000000000000.xxx
Sardegna IT, Avviso Pubblico “Comunas: Estensione del portale” (in corso di pubblicazione)
Accordo di Programma Quadro (APQ) in materia di “Società dell’Informazione” - Atto iniziale
xxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx/xxxxxxxxx/0_00_00000000000000.xxx
Allegato tecnico xxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx/xxxxxxxxx/0_00_00000000000000.xxx
Accordo di Programma Quadro SI - Atto integrativo I xxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx/xxxxxxxxx/0_00_00000000000000.xxx
Accordo di Programma Quadro SI - Atto integrativo II xxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx/xxxxxxxxx/0_0_00000000000000.xxx
Codice dell’Amministrazione Digitale Dlgs. 7 marzo 2005, n. 82 xxxx://xxx.xxxxxxx.xx/xxxxxxxxx/0_00_00000000000000.xxx
Direttiva 18.11.2005 del Ministero per l’Innovazione – Linee guida per la PA digitale xxxx://xxx.xxxxxxx.xx/xxxxxxxxx/0_00_00000000000000.xxx
Decreto legislativo 159 del 4.4.2006 “Disposizioni correttive e integrative al codice dell’amministrazione digitale” xxxx://xxx.xxxxxxx.xx/xxxxxxxxx/0_00_00000000000000.xxx
4.2 Obiettivi del progetto
Alla luce di quanto già attuato, il nuovo intervento mira dunque a realizzare, all’interno della strategia regionale per i Centri Servizi Territoriali e delle strutture attualmente in corso di realizzazione, un modello metodologico ed organizzativo che sia applicabile a tutti i Comuni della Sardegna al fine di estendere i servizi comunali realizzati, più altri che saranno opportunamente individuati, a tutti i Comuni che aderiranno all’iniziativa. Per i Comuni più piccoli che non dispongono o non intendono dotarsi di strutture adatte all’erogazione dei servizi, è previsto un modello di erogazione dei servizi in modalità ASP direttamente gestito da Sardegna IT.
Il presente progetto si pone obiettivi che spaziano dalla copertura territoriale all’innovazione avanzata, tutelando le singole specificità comunali. Nel dettaglio, tali obiettivi sono:
Massima estensione territoriale
Ogni Comune della Regione potrà essere in grado di erogare propri servizi on line, attraverso il portale Comunas. Ciò sarà possibile da un lato grazie agli interventi
regionali già in essere in materia di infrastruttura telematica, dall’altro grazie all’ammodernamento che il progetto porterà nei singoli sistemi informatici comunali.
Incremento del numero dei servizi
La Regione intende aumentare il numero e la tipologia di servizi comunali offerti dal portale Comunas, rispetto a quelli attualmente presenti. Ciò al fine di offrire al cittadino ed alle imprese un offerta comunale sempre più ricca ed accessibile.
Dal lato Comune, invece, si costituiranno le basi per un vero e proprio Comune on line, dove ogni ufficio, ogni procedimento potrà trovare il proprio corrispettivo in Comunas.
Elevata qualità delle soluzioni
Si intende stimolare la modernizzazione del parco tecnologico delle Amministrazioni locali, favorendo l’adeguamento dei propri software agli attuali standard di sviluppo Web based quali SOA, linee guida W3C, ecc.
Abbattimento dei vincoli per l’adesione
Alcuni uffici comunali, per motivazioni storiche o contingenti, sono meno informatizzati di altri. I Comuni più piccoli, oltretutto, hanno spesso difficoltà a reperire le risorse necessarie all’ammodernamento delle proprie soluzioni.
La Regione intende stimolare l’innovazione presso i Comuni e ritiene che per far ciò sia necessario anche rimuovere gran parte degli ostacoli che limitano tale processo. Il progetto consentirà infatti ai Comuni sprovvisti di soluzioni gestionali, o insoddisfatti di quelle in essere, di usufruire di analoghi servizi in ASP erogati dal portale Comunas.
Diffusione del pagamento elettronico
Il progetto intende utilizzare al più ampio livello possibile lo strumento del pagamento elettronico; non è pensabile infatti che un moderno progetto innovativo si limiti esclusivamente a dei servizi puramente informativi.
Pertanto, Comunas prevederà forme di pagamento elettronico attraverso le quali i cittadini potranno espletare i propri adempimenti tributari verso i Comuni. Questi ultimi godranno dei tempi, della riduzione degli errori e della alta disponibilità che solo tale metodologia di pagamento può offrire.
Bassi costi di transazione per i cittadini
Un ostacolo all’utilizzo dei sistemi di pagamento elettronico da parte dei cittadini è anche il timore di alti costi legati alle transazioni. Ad esempio, i pagamenti tramite carta di credito presentano commissioni in percentuale all’importo pagato. Per importi non piccoli, e nel caso dell’ICI ciò avviene spesso, il costo di commissione costituisce un vero e proprio deterrente al pagamento online.
Il progetto intende proporre l’utilizzo di nuovi metodi di pagamento elettronico, alternativi alla carta di credito e dai bassi costi di commissione, che non penalizzino né i cittadini né i Comuni. Uno di questi metodi, ad esempio, è quello tramite l’utilizzo degli sportelli Bancomat.
Sicurezza e trasparenza
La disponibilità di un insieme di servizi transazionali di pagamento aumenta indubbiamente la qualità del progetto stesso, ma pone anche delle criticità legate alla sicurezza, alle tempistiche dei pagamenti (delle operazioni interbancarie a valle) ed al modo in cui questi vanno ad impattare sui procedimenti amministrativi comunali.
Comunas dovrà assicurare i più elevati standard di sicurezza informatica e bancaria, e fornire strumenti atti a garantire la tracciabilità di tutte le operazioni effettuate.
Salvaguardare il patrimonio informativo esistente
L’adesione al progetto e l’ampliamento della base dei servizi, anche nel caso in cui ciò comporti una revisione degli applicativi in uso presso i Comuni, non dovrà comportare per gli stessi alcuna perdita di informazioni o dati pregressi.
Tutela della professionalità e competenza delle realtà locali
Il progetto intende contribuire alla tutela della professionalità e competenza delle realtà locali, pubbliche e private che operano quotidianamente nelle attività gestionali legate ai servizi prestati dalla pubblica amministrazione locale e che sono presenti da tempo sul territorio regionale.
4.3 Contenuti del progetto
Il presente progetto riprenderà e completerà la serie di interventi già attuati, ed in corso di attuazione su Comunas, al fine di estendersi alla totalità dei Comuni sardi ed erogare il più ampio ventaglio possibile di servizi a cittadini e imprese.
Le fasi di sperimentazione e consolidamento hanno visto l'impianto di servizi riconducibili alle sei macroaree di servizi, descritte al punto precedente, su alcuni Comuni.
Tramite l'intervento Comunas – SIAI202 (APQ II Atto integrativo), attualmente in corso, si intende includere il 100% dei Comuni, sempre però limitatamente a tali sei macroaree funzionali e già facendo uso di soluzioni in ASP.
Tramite l'intervento Comunas – SIAI301 (APQ III Atto integrativo), ma anche tramite il bando del riuso del CNIPA, si intende estendere ulteriormente il numero di macroaree (da sei a undici, ma anche oltre, se possibile) sempre per la totalità del territorio, facendo uso anche di soluzioni in erogate in ASP.
Le ulteriori macroaree saranno dunque:
7. Area Attività produttive
8. Area Attività culturali, sport e spettacolo
9. Area Attività sociali
10. Area Turismo e servizi
11. Area Ambiente e territorio
Altre ulteriori funzionalità inizialmente non previste ovvero che andranno a beneficiare di un potenziamento tecnologico, sono quelle relative ai pagamenti elettronici.
L’attuale stato di Comunas costituisce quindi il punto di partenza per le attività previste, di seguito elencate.
Analisi dei servizi comunali
La Regione effettuerà una fase preliminare di analisi attraverso la quale sarà possibile individuare l’intera gamma di servizi a disposizione di tutti i Comuni, che dovranno essere integrati nel portale Comunas.
Ciò terrà conto anche di opportune analisi sui contesti specifici, dai quali emergeranno gli effettivi bisogni degli Enti coinvolti.
Accreditamento dei produttori e certificazione del software
Una volta definiti i servizi, le funzionalità e gli standard architetturali, si procederà alla valutazione di software di mercato già esistenti per la verifica di compatibilità con il sistema proposto.
I soggetti produttori di software applicativi comunali saranno infatti invitati ad adeguare i propri prodotti agli standard previsti da Comunas. Ciò avverrà attraverso un processo di accreditamento e certificazione del software. Il sistema Comunas sarà quindi integrabile esclusivamente con software certificati.
Il meccanismo di accreditamento (Predisposizione ed emissione dell'Avviso -> accreditamento -> convenzioni -> fornitura -> gestione) attualmente elaborato sarà riutilizzato anche in Comunas - SIAI301.
Convenzioni con i soggetti accreditati
I soggetti accreditati secondo il processo di cui al punto precedente, avranno la possibilità di stipulare delle Convenzioni per l’installazione, la manutenzione e la gestione della propria soluzione presso i Comuni.
Catalogo regionale del riuso delle soluzioni comunali
L’insieme delle soluzioni certificate potrà costituire parte di un Catalogo delle soluzioni compatibili con Comunas, e costituirà fonte di possibile riuso per i Comuni interessati. Il Catalogo regionale del riuso delle soluzioni comunali sarà costituito principalmente con le soluzioni ricadenti nelle macroaree ancora da realizzare (elencate dal 7) all' 11) nella risposta #2, con l'aggiunta di soluzioni prive di costi di licenza, ove presenti. Si presuppone che in buona parte sarà costituito da soluzioni in ASP, ottenibili da Sardegna IT anche eventualmente a seguito di gare d'appalto e, quindi, di proprietà della Regione.
In ogni caso, il Catalogo fungerà da riferimento per le soluzioni “Comunas compatibili”, e l'adozione di una soluzione piuttosto che un'altra avrà sempre costo nullo per il Comune, essendo finanziata con la quota prevista per il “finanziamento delle soluzioni”.
Inoltre, in fase di convenzione sarà incentivato, da parte delle aziende, l'utilizzo di licenze meno vincolanti possibili ovvero il completo rilascio delle soluzioni in modalità Open Source.
Adozione delle soluzioni a catalogo
Per ogni realtà comunale, nell’ottica del soddisfacimento degli obiettivi preposti, sarà valutata la proposta tecnologico-architetturale più opportuna tra l’erogazione diretta da parte del Comune ovvero l’erogazione in modalità ASP da parte del sistema Comunas. I Comuni avranno libera scelta sul tipo di soluzione adottabile, sulla numerosità e tipologia dei servizi erogabili, a seconda delle esigenze. Tuttavia, qualunque sia la scelta, il tutto dovrà essere fornito da aziende accreditate attraverso l'Avviso Pubblico.
In questo senso, sia le soluzioni ASP che quelle “locali” sono rigorosamente vincolate agli standard d'integrazione definiti nell'allegato tecnico all'Avviso, che ufficializza:
- Specifiche generali
- Codifiche utilizzate e struttura degli XML
- Tipologia dei dati e dei web services
- Protocollo di comunicazione
- Test automatici
Gestione e manutenzione evolutiva del portale
La Regione, direttamente o tramite Sardegna IT, curerà la manutenzione evolutiva e la gestione del portale per adeguarlo allo stato dell’arte tecnologico e normativo; curerà inoltre l’operatività del processo di accreditamento e certificazione.
4.4 Servizi e prodotti che si intendono realizzare
Come più volte citato nei paragrafi precedenti il progetto mira a estendere e completare gli interventi già finanziati, nell’ottica di erogare un sottoinsieme significativo dei servizi comunali via Internet. Per raggiungere questo obiettivo generale ci si attende la realizzazione dei seguenti punti:
• realizzazione di un’infrastruttura hardware e software centralizzata a servizio delle realtà locali di dimensioni ridotte, ospitata presso Sardegna IT, in grado di erogare servizi comunali in modalità ASP;
• individuazione e sviluppo di un modello organizzativo e di una metodologia operativa che permetta l’interscambio di dati e servizi dai Comuni a Sardegna IT;
• costituzione di una rete di esperti per il supporto e la formazione degli operatori comunali e regionali responsabili della gestione dei servizi on line erogati attraverso Comunas;
• studio, costituzione, organizzazione e gestione di un sistema di accreditamento dei soggetti produttori di soluzioni software certificate Comunas;
• completamento del portale Comunas; integrazione dei nuovi servizi individuati; realizzazione e gestione dei servizi in ASP;
• interfacciamento con gateway per il pagamento elettronico; studio e implementazione in Comunas di nuove modalità di pagamento elettronico dal basso costo di commissione, per i cittadini e per i Comuni;
• impostazione anche a livello comunale di una valida politica di “Gestione del Cambiamento” che affronti con la dovuta flessibilità le continue sollecitazioni esterne all’adeguamento delle strutture pubbliche; supporto ai Comuni nella definizione di procedure che li aiutino nel passaggio dal procedimento amministrativo manuale a quello fortemente automatizzato, indotto dai servizi esposti sul portale.
4.5 Localizzazione
L’Azione sarà attuata presso tutti i Comuni della Sardegna, per quanto riguarda la parte di erogazione locale di servizi comunali, presso l’Amministrazione Regionale, per tramite della propria società in house Sardegna IT, per quanto riguarda la parte di portale e servizi centrali e presso le sedi dei Centri di Competenza Territoriali per quanto riguarda le attività di supporto ed assistenza ai Comuni.
4.6 Destinatari del progetto
4.6.1 Enti destinatari
I destinatari del progetto sono tutti i 377 Comuni della Sardegna che vi aderiscono o hanno già aderito attraverso stipula di Convenzione con l’Amministrazione regionale.
4.6.2 Soggetti destinatari finali
I soggetti destinatari finali sono cittadini ed imprese del territorio sardo. La ripartizione dei Comuni per fasce di popolazione, è la seguente:
Tabella 3: Ripartizione Comuni per numero abitanti
Popolazione (abitanti) | Comuni |
0 – 1000 | 114 |
1001 – 3000 | 151 |
3001 – 5000 | 50 |
5001 – 10000 | 33 |
10001 – 15000 | 13 |
15001 – 30000 | 8 |
Oltre 30000 | 8 |
Totale | 377 |
Fonte: ISTAT
Appare importante rilevare come la Regione Sardegna presenti un elevato numero di piccoli Comuni (più dell’80% di essi ha meno di 5000 abitanti). Ciò giustifica maggiormente l’obiettivo “Abbattimento dei vincoli” per l’adesione a Comunas.
4.7 Risultati attesi e Benefici
I risultati che si intende raggiungere mediante l’azione portata avanti con il progetto Comunas possono essere riassunti come segue:
• accesso ai servizi comunali attraverso un portale unico regionale;
• omogeneizzazione delle procedure dal punto di vista procedurale e del cittadino;
• informatizzazione di un elevato numero di servizi comunali;
• fruibilità degli stessi, attraverso la rete, 24 h/7 giorni;
• snellimento delle attività negli uffici amministrativi e conseguente riduzione del cartaceo;
• presenza on line del 100% dei Comuni sardi, attraverso il portale Comunas;
• realizzazione e gestione di economie di scala volte a comprimere i costi legati all’ammodernamento del parco tecnologico delle municipalità.
Il perseguimento dei sopra citati risultati porterà al raggiungimento dei seguenti benefici, sia a favore dell’Amministrazione pubblica sia a favore della collettività.
Per l’Amministrazione Pubblica:
• drastica riduzione dei controlli formali e dei costi di data entry in virtù dell’integrazione tra gli archivi certificati dell’Amministrazione con il front– office a disposizione dei cittadini;
• incremento delle risorse abilitate a servizi di assistenza all’utente;
• disponibilità immediata di informazioni sui flussi contabili e lotta all’evasione;
• consistente riduzione di costi legati alle attività manuali delle persone;
• semplificazione dei processi gestionali;
• per i Comuni privi di sito Internet il sistema mette a disposizione una vetrina web all’interno della quale è possibile pubblicare tutte le informazioni dettagliate sul proprio comune;
• eventuale utilizzo, in modalità ASP, di un ambiente integrato per la gestione di tutta la macchina amministrativa.
Per i cittadini e le imprese:
• unico punto di contatto per l’accesso alle informazioni comunali e per l’effettuazione di comunicazioni con più uffici amministrativi;
• diminuzione dei tempi di attesa per i cittadini per ottenere informazioni e conseguente riduzione del tempo medio per l’esecuzione delle principali attività burocratiche;
• accesso immediato alle proprie pendenze fiscali/tributarie senza necessariamente recarsi agli uffici comunali;
• massima trasparenza nell’esecuzione delle pratiche Amministrative con possibilità di accesso ai pagamenti pregressi, anche se non effettuati tramite il portale;
• miglioramenti nella governance: servizi per il Cittadino 365 gg/anno;
• eDemocracy: possibilità di partecipazione attiva alla vita della comunità locale.
Indicatori
Gli indicatori possono essere facilmente dedotti per alcuni degli obiettivi citati:
Obiettivo | Indicatore / i |
Massima estensione territoriale | Numero di Comuni integrati su Comunas (con almeno 1 servizio attivo), su 377 |
Incremento del numero dei servizi | Numero di macroaree abilitate Numero dei servizi abilitati Numero medio di macroaree per Comune Numero medio di servizi per Comune |
Elevata qualità delle soluzioni | Conformità del portale Comunas alle specifiche W3C e norme nazionali Conformità delle soluzioni alle specifiche tecniche emanate Successo del 100% dei test automatici |
Abbattimento dei vincoli per l'adesione | % di Comuni inclusi sotto i 5000 abitanti % di servizi in ASP rispetto al totale |
Diffusione del pagamento elettronico | Volumi delle transazioni; % di utenti effettuanti transazioni, rispetto al totale |
Bassi costi di transazione per i cittadini | Costo medio per transazione |
4.8 Soggetti istituzionali coinvolti interni ed esterni
I soggetti coinvolti saranno i seguenti:
• Regione Autonoma della Sardegna
• Assessorato agli Affari Generali, Personale e Riforma della Regione – Direzione Generale degli Affari Generali e Riforma della Regione – Responsabile dell’Accordo di Programma Quadro in materia di Società dell’Informazione – Coordinamento del Centro Regionale di Competenza per l’e-government e la Società dell’Informazione della Sardegna
• Presidenza – Direzione per l’Innovazione Tecnologica
• Sardegna IT
• Comuni ed Organizzazioni di rappresentanza
• Province
4.9 Xxxxx e fonti di finanziamento
PIANIFICAZIONE FINANZIARIA (Euro) | |
Fonte finanziamento | Totale finanziamento |
Nuova programmazione Delibera CIPE n. 3/2006 | 2.700.000,00 € |
4.9.1 Piano dei costi
Voci di costo | Costi fissi e Gestionali |
A1) Coordinamento e definizione del progetto | € 200.000,00 |
A2) Definizione del progetto e forniture | € 150.000,00 |
A3) Realizzazione del progetto | € 2.200.000,00 |
- Analisi dei servizi | (€ 100.000,00) |
- Realizzazione servizi in ASP | (€ 200.000,00) |
- Finanziamento delle soluzioni | (€ 1.900.000,00) |
A4) Avvio dei servizi | € 150.000,00 |
TOTALE | € 2.700.000,00 |
4.10 Cronoprogramma delle attività
Il progetto si articolerà nelle seguenti macroattività:
Macroattività A1: Coordinamento
In questa macroattività è inclusa la gestione di tutte le attività previste, al fine di attuare in modo controllato il progetto lungo tutta la sua durata. Sono previste le seguenti sottoattività:
• coordinamento tecnico;
• monitoraggio;
• coordinamento amministrativo;
• gestione della comunicazione.
Macroattività A2: attività di definizione del progetto e aggiudicazione delle forniture
Le principali attività incluse in questa macroattività, di competenza della Regione Autonoma della Sardegna, sono:
• pianificazione di dettaglio delle attività e definizione delle milestone di progetto;
• elaborazione del progetto definitivo;
• predisposizione della documentazione amministrativa per l’affidamento dei servizi e delle forniture;
• definizione del piano di comunicazione interna ed esterna;
• aggiudicazione e attività amministrative;
• monitoraggio delle attività di realizzazione.
Macroattività A3: realizzazione
In questa macroattività rientrano tutte le attività che i soggetti attuatori dovranno portare a compimento tutti gli interventi necessari per la realizzazione del progetto. Le principali sottoattività sono:
• analisi dei servizi comunali
• completamento dell’infrastruttura hw / sw del portale Comunas
• realizzazione servizi comunali in ASP
• piano di accreditamento per i produttori di sw comunali
• catalogo del riuso dei servizi comunali
• piano di supporto ai Comuni
Per quanto riguarda la citata voce di costo “finanziamento delle soluzioni”, ricadente in questa macroattività, essa si riferisce all'ammontare del finanziamento destinato alla copertura dei costi per la realizzazione delle soluzioni applicative comunali, previste nelle convenzioni che le singole aziende accreditate stipuleranno con Sardegna IT, nonché a tutte le attività a corredo delle forniture (formazione, configurazione, installazione, adeguamento, manutenzione, garanzia SLA).
I costi sono in linea con una media di circa 5000€ di finanziamento da investire su ciascun Comune (377), cifra peraltro assolutamente indicativa, poiché per la determinazione degli importi delle singole convenzioni con le imprese si terrà conto, tra i vari parametri, delle differenti complessità derivanti dal dato di popolazione e dallo stato di informatizzazione dei Comuni.
Macroattività A4: sperimentazione ed avvio dei servizi
La macroattività A4 sarà curata dalla società in house regionale Sardegna IT, di concerto con la Regione Sardegna; le principali attività che vi ricadono sono:
• piano formativo
• sperimentazione dei servizi (centrali e comunali);
• avvio dei servizi;
• attuazione del piano di comunicazione.
4.11 Diagramma di GANTT relativo alle attività del progetto
Attività | 2007 | 2008 | ||||||||||||||||||||||
A1 | ||||||||||||||||||||||||
A2 | ||||||||||||||||||||||||
A3 | ||||||||||||||||||||||||
A4 | ||||||||||||||||||||||||
4.12 Fattori critici ed elementi di successo
Gli elementi di successo del progetto sono indubbiamente numerosi.
Dal punto di vista dei Comuni, essi non saranno tenuti a sostenere, così come non hanno sinora sostenuto, alcun onere per la partecipazione al progetto e saranno destinatari di una positiva innovazione tecnologica. Sarà loro assicurato adeguato supporto a seguito dell’eventuale decisione di utilizzare in parte o completamente i servizi in ASP offerti dalla Regione, cosa che tra l’altro assicurerà ulteriori e significativi risparmi.
I Comuni si ritroveranno così, a costo zero, un insieme di servizi locali che saranno da loro utilizzati sicuramente anche per la realizzazione dei propri portali istituzionali autonomi.
Grazie al meccanismo di accreditamento e certificazione, i soggetti produttori di software applicativi comunali saranno invogliati all’ammodernamento delle loro soluzioni. Il fatto inoltre che solamente tali soggetti saranno autorizzati all’integrazione sul portale Comunas comporterà anche un aumento del livello qualitativo medio dei prodotti forniti.
Il lavoro di ammodernamento, che rientra nel rischio d’impresa di questi ultimi, sarà facilitato dalla pubblicazione di specifiche tecniche ben documentate e soprattutto ufficiali, pubblicate dalla Regione (o dalla sua società Sardegna IT).
I cittadini e le imprese saranno invogliati all’utilizzo del portale, grazie ai bassi costi di transazione nelle operazioni di pagamento ed alla disponibilità dei servizi dei Comuni anche in orari non normalmente accessibili al pubblico. Il procedimento amministrativo sarà inevitabilmente più agile, snello e trasparente.
Fattore critico in tutto il progetto è infine la Rete. I problemi di connettività e di accesso alla banda larga da parte dei Comuni e dei cittadini sardi hanno costituito un vero e proprio freno allo sviluppo della Società dell’Informazione. Tuttavia, come già accennato in precedenza, la Regione Autonoma della Sardegna ha in essere numerosi progetti atti a risolvere definitivamente questo problema. Lo stato di avanzamento di tali attività è fortemente avanzato e si presuppone che al momento dell’attuazione del presente progetto il problema rete non costituisca più un ostacolo.
4.13 Modalità di gestione del progetto
La conduzione del progetto sarà affidata alla società in house Sardegna IT, con la stipula di un’apposita Convenzione con la Direzione Generale degli Affari Generali e
Riforma della Regione e in accordo con la Direzione Generale per l’Innovazione Tecnologica e per le Tecnologie dell’Informazione e delle Comunicazioni. Attraverso uno specifico gruppo di lavoro integrato verranno prese le decisioni in merito alle attività di analisi preliminare al fine di individuare i soggetti attuatori e coordinare la realizzazione delle opere previste.
4.14 Riuso dei prodotti dell’intervento e trasferibilità in altri contesti
4.14.1 Elementi oggetto di possibile riuso
Il progetto si presta a divenire un ottimo candidato al riuso. Gli elementi di possibile riuso sono:
I risultati dell’analisi condotta su tutti i Comuni per individuare il più ampio numero di servizi possibile. Ciò si traduce in:
• Elenco dei servizi;
• Definizione degli stessi, interfacce;
• Documentazione tecnica e funzionale;
• Il processo di accreditamento e certificazione;
• Modello, procedura;
• Eventuali software di gestione realizzati;
• Il Catalogo Regionale del riuso delle soluzioni applicative comunali;
• Tutti i servizi forniti in ASP (software, documentazione, definizione delle basi dati);
• Il portale centrale (Comunas);
• Architettura generale, analisi e progettazione;
• Documentazione;
• Software ed interfacce, definizione delle basi dati.
4.14.2 Ipotesi di piano di trasferibilità
Il progetto si basa su un architettura federata, ed è pertanto riutilizzabile in tutto o in parte ovunque sia presente un’Amministrazione centrale ed una serie di Amministrazioni di competenza territoriale più limitata. Nel caso di altre Regioni o Province interessate ad assumere lo stesso ruolo che la Regione Autonoma della Sardegna assume per i propri Comuni, il riuso potrà essere pressoché totale.
Tuttavia, persino i singoli Comuni potrebbero essere interessati ad attingere dal catalogo delle soluzioni gestionali, o in ASP, per popolare il proprio portale istituzionale di nuovi servizi già pronti.
Secondo le norme vigenti, il soggetto istituzionale interessato al riuso potrà stipulare una Convenzione con la Regione Autonoma della Sardegna che rimanderà ad un Piano delle Attività da concordare tra le parti. Tale piano definirà l’oggetto del riuso, le eventuali personalizzazioni necessarie da effettuarsi a carico di una, o entrambe, le parti, sino ad arrivare alle singole attività comprensive di tempi e costi.
Il trasferimento proseguirà quindi secondo modalità operative specificate in tale piano.
4.15 Elementi di innovazione del progetto
Il progetto porta con sé numerosi elementi d’innovazione, ma il principale è l’architettura del progetto stesso. Non esistono attualmente portali esclusivamente
finalizzati all’erogazione servizi comunali rivolti al cittadino che siano progettati, realizzati, gestiti e manutenuti a ciclo completo da una Regione, realizzando così un modello pienamente federato.
I cittadini potranno avere un contatto costante col proprio Comune. Pagare le tasse e contravvenzioni comunali, inoltrare domande e visualizzare lo stato dei procedimenti, tutto direttamente online, 24h/24, tutti i giorni dell’anno.
I Comuni non sosterranno inoltre alcun costo relativo all’ammodernamento delle proprie soluzioni gestionali.
Inoltre, il processo di accreditamento e certificazione è specificatamente pensato per valorizzare le offerte del mercato che rispecchino elevati standard di qualità, ed assicurerà un livello di assistenza e supporto adeguato alle esigenze dei Comuni.
Le specifiche d’interfacciamento, i piani di test e tutto quanto necessario ai soggetti produttori di software applicativi comunali sarà disponibile liberamente.
4.16 Soluzioni tecnologiche che si intendono adottare
Come già specificato, l’architettura del progetto sarà fortemente federata (o SOA - Service Oriented Architecture) ed il tutto verosimilmente realizzato in tecnologie web service, che attualmente costituiscono lo stato dell’arte per l’implementazione di tali architetture.
Le soluzioni tecnologiche dei singoli servizi comunali potranno spaziare, a seconda che questi vengano implementati dai soggetti accreditati oppure in ASP, da applicativi client connessi alla rete sino ad arrivare a complete architetture web a più livelli.
La sicurezza e la privacy saranno garantite sia a livello fisico (accessi, rete) che applicativo, tramite utilizzo di protocolli HTTPS, Certificati digitali X509 v3.
Anche il portale centrale manterrà l’aspetto attuale di un’applicazione web, utilizzabile dal pubblico e pertanto rispondente ai più rigorosi standard per l’Accessibilità. Il riferimento sono le normative nazionali e gli standard del W3C.
5 SIAI302 “Rafforzamento del progetto Centro Regionale di Competenza in materia di e-government e Società dell’Informazione della Sardegna (CRC Sardegna) 2007- 2009”
5.1 Introduzione
Lo sviluppo della Società dell’Informazione rappresenta una delle politiche di interesse prioritario della Regione Autonoma della Sardegna.
Essa ha trovato, inizialmente, concretezza nella Programmazione europea 2000-2006, nell’Asse VI del Programma Operativo Regionale della Sardegna 2000 – 2006, “Reti e nodi di servizio”, con le Misure 6.3 “Società dell’Informazione” e 6.4 “Formazione per la Società dell’Informazione 2000/2003” (in seguito divenuta Misura 3.18).
Entrambe le Misure tentavano di rispondere ad una serie di criticità regionali legate soprattutto alla limitata diffusione delle tecnologie informatiche e telematiche, oltre che una bassa conoscenza di base dell’utilizzo e delle più ampie opportunità indotte.
Accanto a progetti ed interventi finanziati dal POR, dal 2000 in poi sono stati realizzati e in parte cofinanziati dall’Ente regionale, progetti ed interventi a valere su bandi nazionali quali il Primo Avviso di e-government (2002).
Al fine di dare continuità alle azioni già intraprese e in atto sul territorio regionale, le Misure del POR Sardegna 2000-2006 sono state, nel tempo, riviste e riprogrammate in sinergia con gli interventi dell’Accordo di Programma Quadro in materia di Società dell’Informazione, sottoscritto nel 2004, dell’Atto Integrativo I, sottoscritto nell’aprile 2005, e dell’Atto Integrativo II, sottoscritto a dicembre 2005, con i quali l’Amministrazione regionale ha inteso dare concreta attuazione agli obiettivi previsti per lo sviluppo della Società dell’Informazione.
In particolare, l’Accordo di Programma Quadro in materia di Società dell’Informazione in Sardegna è stato stipulato a Roma il 28 dicembre 2004, dalla Regione Autonoma della Sardegna, dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dalle due strutture di cui si avvale il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie: il Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA) ed il Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie (DIT).
Gli interventi previsti sono stati ideati secondo un’ottica evolutiva e come punto di raccordo delle numerose iniziative previste all’interno del Piano nazionale di e- government e del POR Sardegna 2000-2006. Si tratta, quindi, di uno strumento di programmazione operativa che consente di dare immediato avvio agli investimenti previsti.
In questo contesto, a fronte della crescita delle competenze regionali in tema di Società dell’Informazione, dell’ampio patrimonio progettuale sviluppato sul territorio, dell’aumento della complessità nel reperimento delle risorse e nella programmazione
delle esistenti (derivanti da fonti diversificate: bilancio ordinario, fondi strutturali, CIPE, UMTS, ecc.), della necessità di provvedere ad un costante supporto degli Enti del territorio sui temi del riuso, della diffusione della banda larga, in coerenza con gli indirizzi nazionali ed europei, e del maturare di esigenze e opportunità di collaborazione e scambio di esperienze con altre realtà regionali, la Regione Autonoma della Sardegna ha aderito, con la sottoscrizione della prima Convenzione tra il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie e il Presidente della Giunta Regionale, ad Alghero il giorno 11 febbraio 2003, al Progetto sui “Centri Regionale di Competenza per l’e- government e la Società dell’Informazione (CRC)”, nato proprio dall’iniziativa congiunta tra il MIT e le Regioni per contribuire a rispondere a tali sfide.
Il CRC Sardegna, operativo dal giugno 2002, a partire dalla sua costituzione, è stato uno dei principali attori nel processo di definizione e concretizzazione degli obiettivi della Regione Autonoma della Sardegna in materia di e-government e Società dell’Informazione. Infatti, la pubblicazione della Delibera CIPE n. 17/2003, ha consentito di intensificare l’attività del CRC Sardegna, in costante sinergia con l’Amministrazione regionale, nella definizione e concretizzazione degli interventi prioritari da realizzare attraverso l’uso dello strumento dell’Accordo di Programma Quadro in materia di Società dell’Informazione.
Uno dei principali risultati, ad oggi, del ruolo svolto dal CRC Sardegna come struttura di raccordo tra Regione, MIT, CNIPA e MEF, è la stipula dell’Accordo di Programma Quadro in materia di Società dell’Informazione del 28 dicembre 2004 e dei relativi Atti Integrativi I e II stipulati nel 2005, per un valore complessivo di 115.586.000,00 €.
I risultati positivi ottenuti, hanno portato al rinnovo dell’impegno comune a proseguire con questa esperienza, sancito dal Protocollo d’Intesa stipulato il 15 dicembre 2005, tra il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie e il Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome sulla continuazione e lo sviluppo della Rete dei CRC. Le funzioni svolte dal CRC Sardegna sono state portate avanti per tutto il 2006 tramite il rinnovo della Convenzione, siglata tra il Presidente della Regione Autonoma della Sardegna e il Presidente del CNIPA, in data 4 maggio 2006.
La Giunta Regionale, con deliberazione n. 43/11 del 11.10.2006, avente ad oggetto la “Programmazione e riorientamento di interventi in materia di Società dell’Informazione”, ha voluto sottolineare il ruolo del CRC Sardegna riconoscendolo come strumento necessario anche a supporto di una delle linee strategiche di intervento regionale sul territorio, quale quella dello sviluppo del Sistema informativo degli Enti Locali.
Nella logica politica generale di accelerazione del processo di attuazione e riorientamento di alcuni dei principali progetti in essere e in relazione alle criticità riscontrate e alle modifiche del contesto di realizzazione, e nell’ambito delle iniziative di supporto agli Enti Locali, la Giunta ha ritenuto opportuno prevedere il consolidamento del centro regionale di competenza per l’e-government.
Tale Centro di Competenza opererà a supporto di tutti gli attori regionali coinvolti nei processi di realizzazione dell’e-government e della Società dell’Informazione in Sardegna.
L’intervento relativo al consolidamento del CRC Sardegna, sarà attuato dalla Direzione Generale degli Affari Generali e Riforma della Regione dell’Assessorato degli Affari Generali, come previsto dalla DGR 43/11 del 11.10.2006.
L’attività di assistenza e consulenza del CRC Sardegna, in stretto collegamento col livello nazionale e in ottica di collaborazione e condivisione con la Regione Autonoma della Sardegna (grazie anche al supporto del nodo centrale di coordinamento e servizi della rete CRC), si focalizza sulle seguenti linee:
• assistenza a politiche e progetti di innovazione per l’e-government e la Società
dell’Informazione nella Regione e negli Enti locali con una attenzione speciale alla diffusione dei servizi nei piccoli Comuni e ai temi del riuso, oltre all’attuazione ed integrazione dell’APQ “Società dell’Informazione”;
• assistenza allo sviluppo della cooperazione interregionale nel campo dell’e-
government e della Società dell’Informazione;
• promozione e comunicazione dei risultati dell’e-government e degli sviluppi della Società dell’Informazione (cicli di seminari territoriali, pubblicazione news, newsletter, promozione di eventi regionali);
• osservatorio sull’innovazione regionale (Osservatorio Servizi On-line, Report Regionale sull’Innovazione 2006, organismo intermedio a supporto dell’Indagine ISTAT ICT sulle PA locali);
• monitoraggio APQ SI Applicativo Intese (raccordo con il MEF, raccordo con i referenti regionali dei progetti dell’APQ SI per la raccolta dati, inserimento dati nell’Applicativo Intese, compilazione delle schede di monitoraggio, redazione rapporto di monitoraggio).
L’attività a supporto dell’Amministrazione regionale vede il CRC Sardegna impegnato:
• a garantire l’elaborazione di schede progettuali da inserire nell’APQ Società dell’Informazione, nella redazione dell’Articolato dello stesso APQ, e nel supporto ai vari referenti regionali per la predisposizione della documentazione di propria competenza;
• a curare la progettazione preliminare, oltre che l’attività di comunicazione e
concertazione sul territorio (con cicli di convegni provinciali), fornendo supporto agli Enti Locali;
• a supportare il Responsabile della Misura 6.3 “Società dell’Informazione”
nell’attività di monitoraggio;
• a curare l’elaborazione sia del Documento Strategico Regionale che dell’annuale DPEFR relativamente al tema della Società dell’Informazione;
• a curare la comunicazione pubblica in materia di e-government e Società dell’Informazione (costante aggiornamento della sezione regionale del sito xxx.xxxxxxxxx.xx e l’invio della propria newsletter);
• a organizzare eventi di comunicazione per conto della Regione, quali seminari territoriali, l’annuale ForumPA e convegni.
5.2 Analisi dei fabbisogni
I dati attualmente disponibili mettono in evidenza alcune questioni rilevanti:
• la particolare attenzione da rivolgere alle esigenze degli Enti Locali inquadrata nei processi in atto sul territorio regionale in ambito di e-government e Società dell’Informazione,
• la necessità di programmare in maniera univoca le politiche, le strategie, i programmi e gli assi di intervento per la SI nel periodo 2007-2013;
• l’esigenza espressa dalle Amministrazioni locali (soprattutto quelle di piccole dimensioni) di avere un supporto sui temi della diffusione delle conoscenze e delle esperienze in materia di e-government;
• le carenze, abbastanza significative, del sistema della PA locale nell’esercitare diffusamente pratiche di semplificazione amministrativa in grado di facilitare le relazioni con i cittadini e le imprese;
• l’opportunità di lavorare su un processo culturale, formativo e organizzativo di assimilazione da parte dei diversi soggetti pubblici e privati e dei cittadini del nuovo ruolo svolto nell’ambito della Società dell’Informazione, sia come erogatori di servizi che di fruitori degli stessi;
• l’importanza di lavorare sul mantenimento, consolidamento e rinnovamento dei
risultati conseguiti, oltre che sull’individuazione di nuovi orizzonti su cui agire. La manutenzione “logica” di quanto realizzato è fondamentale perché solo attraverso essa si rende possibile il passaggio a più avanzate forme di conoscenza e di informazione;
• la necessità di rafforzare e sviluppare forme di cooperazione territoriale,
nazionale e internazionale per la condivisione di strategie, programmi, progetti a medio e lungo termine;
• la necessità di innalzare il livello qualitativo della cooperazione interistituzionale
a livello locale, anche attraverso una qualificazione delle risorse umane coinvolte.
5.3 Obiettivi dell’Intervento
Il presente intervento intende rafforzare ed ampliare le attività di supporto programmatico e progettuale svolte dal CRC Sardegna, con riferimento alle seguenti macroaree:
• Assistenza agli Enti Locali
• Assistenza a politiche e progetti di innovazione;
• Assistenza alla cooperazione interregionale;
• Osservatorio;
• Comunicazione;
• Monitoraggio APQ SI.
Il CRC Sardegna risulta il soggetto più idoneo a realizzare gli interventi di cui sopra, poiché sin dal 2002, ha assicurato con successo e con particolare riferimento all’ambito della programmazione delle politiche, dei programmi e dei progetti in materia di e- government e Società dell’Informazione, azioni nei seguenti ambiti di assistenza e consulenza:
• Accordo di Programma Quadro in materia di Società dell’Informazione
nella Regione Autonoma della Sardegna, dei relativi Atti Integrativi I e II e degli Allegati Tecnici, nonché assistenza per la realizzazione dei singoli interventi in essi previsti, attività di segreteria tecnica e monitoraggio degli interventi;
• sviluppo dell’Osservatorio della Società dell’Informazione e redazione di
rapporti annuali sulla Società dell’Informazione in Sardegna (quattro edizioni ad oggi) e nell’ambito del Rapporto annuale sull’innovazione nelle regioni d’Italia;
• assistenza alla Regione Autonoma della Sardegna nelle attività di
interscambio di informazioni con il livello centrale (DIT, CNIPA, ecc.) e regionale, con riferimento alle iniziative promosse ed ai progetti realizzati nei diversi contesti del territorio nazionale.
In particolare, l’area di intervento Assistenza a politiche e progetti di innovazione permetterà di intervenire nell’ambito della programmazione e attuazione delle politiche e dei programmi di e-government e Società dell’Informazione. Tale linea intende contribuire in maniera organica al raggiungimento dell’obiettivo di ottimale diffusione dell’e-government e della Società dell’Informazione in Sardegna. In tale prospettiva, le azioni individuate intervengono su due direttrici: da una parte, accompagnare l’attuale fase di realizzazione e diffusione di programmi e progetti, a carattere nazionale e regionale, dall’altra assistere il percorso e il processo che porterà alla nuova programmazione di medio e lungo periodo.
Per quanto detto, risulta di fondamentale importanza vedere confermate le risorse umane che già operano da anni nel contesto regionale del Progetto CRC e che il gruppo di lavoro continui a lavorare in stretto contatto col Responsabile dell’Accordo di Programma Quadro in materia di Società dell’Informazione della Sardegna.
5.4 Documenti di riferimento
▪ Intesa Istituzionale di Programma tra il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, sottoscritta in data 21 aprile 1999;
▪ Convenzione tra il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie e la Regione Autonoma della Sardegna per la costituzione del Centro Regionale di Competenza per lo sviluppo dell’e-government e la Società dell’Informazione, siglata in data 11 febbraio 2003;
▪ Convenzione per lo sviluppo e il consolidamento del Centro Regionale di Competenza per l’e-government in Sardegna con allegati i Piani annuali delle Attività tra il Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA) e la Regione Autonoma della Sardegna, siglata in data 4 maggio 2006;
▪ Rapporto di valutazione intermedia – Servizio di valutazione indipendente intermedia del Programma Operativo della Regione Autonoma della Sardegna 2000-2006 – Allegato A.5 Analisi del percorso seguito o proposto per la “Strategia per lo Sviluppo della Società dell’Informazione”;
▪ Accordo di Programma Quadro in materia di “Società dell’Informazione “28 dicembre 2004;
▪ DGR n. 26/10 del 10.06.2005 e allegato, Integrazioni al decreto presidenziale n. 66 del 28 aprile 2005 e rideterminazione della dotazione organica dirigenziale (art. 15, L.R. 31/98).
▪ D.M. 20 aprile 2007 concernente il finanziamento del progetto CRC per l’annualità 2007;
▪ DGR n. 43/11 del 11.10.2006 e allegato, “Programmazione e riorientamento di interventi in materia di Società dell’Informazione.
▪ “Progetto PAESE: Patto per l’attuazione del sistema nazionale di e-Government nelle regioni e negli Enti Locali” 2007.
5.5 Benefici attesi
I benefici attesi da questo progetto attengono:
• all’ottimizzazione delle capacità programmatoria della Regione Autonoma della Sardegna e degli Enti Locali, commisurata e strutturata ad indici condivisi di sviluppo ed alle esigenze espresse dal territorio;
• alla disponibilità di accedere ad un patrimonio conoscitivo aggiornato, attinente alle esperienze di amministrazione elettronica presenti in Sardegna ed in Italia, organizzate su singoli settori di intervento;
• alla promozione e il sostegno di iniziative di coordinamento e collaborazione tra i sistemi regionali, gli Enti Locali e le Amministrazioni centrali;
• al rinnovamento e adeguamento continuo di infrastrutture, servizi, forme organizzative e produttive interne e contenuti, al fine di giungere all’innalzamento della qualità della vita attraverso un innalzamento della qualità dei servizi che permetta di prestare particolare attenzione alle fasce ad alto rischio di esclusione sociale;
• al rafforzamento dell’effettiva capacità di utilizzare le tecnologie disponibili da
parte dei tre gruppi di utenza (PA, imprese e cittadini).
5. Aree geografiche di intervento
Regione Autonoma della Sardegna ed Enti Locali, con particolare attenzione alle Amministrazioni di piccole dimensioni, collocate soprattutto in aree territoriali a maggior rischio di esclusione dalla diffusione della Società dell’Informazione.
5.6 Analisi dei costi
Per quanto riguarda le risorse finanziarie assegnate per la realizzazione dell’intervento, esse ammontano a complessivi 300.000,00 euro a valere su fondi assegnati alla Regione Autonoma della Sardegna dalla delibera CIPE n. 3/2006.
Codice
Intervento
Titolo Intervento
Fonte di
finanziamento
(tipo e importo)
Totale
Finanziamento
Rafforzamento del progetto Centro Regionale di Competenza in materia di e-government e Società dell’Informazione della Sardegna (CRC Sardegna) 2007/2008
Delibera CIPE 3/2006
300.000,00
5.7 Piano di realizzazione:
Il progetto si estende dal luglio 2007 fino al 31 dicembre 2009, per un totale di 30 mesi. Il cronoprogramma previsto è il seguente:
Attività | 2007 | 2008 | 2009 | ||||||||
Trimestri | I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | I |
Assistenza Enti Locali | |||||||||||
Assistenza a politiche e progetti di innovazione | |||||||||||
Assistenza alla cooperazione interregionale | |||||||||||
Comunicazione | |||||||||||
Osservatorio | |||||||||||
Monitoraggio APQ SI |
6 SIAI303 “Costituzione, avviamento e messa in funzione del CRESSAN-Centro regionale dei servizi informatici e telematici per il sistema sanitario”.
6.1 Premessa
Analisi del contesto di riferimento territoriale in cui agirà il progetto
La programmazione regionale di settore
Il Piano regionale dei servizi sanitari approvato dal Consiglio regionale della Sardegna il 19 gennaio 2007, individua nello sviluppo del sistema informativo sanitario integrato regionale (SISaR) uno strumento essenziale per il governo clinico ed economico del sistema sanitario regionale nel suo complesso.
Il Piano 2006-2008 propone una profonda revisione e ristrutturazione del SISaR attuale, tenuto conto dei mutamenti organizzativi e gestionali delineati nel Piano stesso e delle peculiarità del sistema sanitario regionale.
La necessità di un governo complessivo del sistema regionale, la spinta ad una maggiore uniformità dei servizi garantiti dalle diverse aziende sanitarie, la ridotta dimensione di molte realtà territoriali e l’esigenza di garantire tecnologie e professionalità ai massimi livelli portano a privilegiare la scelta di un sistema distribuito sul territorio quanto a raccolta e utilizzo delle informazioni e centralizzato a livello regionale quanto ad attrezzature, supporti informatici e competenze specialistiche.
Un sistema di servizi sanitari sufficientemente omogeneo su territorio della Sardegna richiede infatti un sistema informativo articolato con un centro regionale di servizi, capace di sfruttare a pieno le moderne tecnologie e la nuova rete telematica della Regione, dotato di tutte le competenze professionali e in grado di sviluppare e gestire le informazioni relative alle diverse realtà territoriali.
Nel piano regionale viene affermato anche :
“…Il piano di sviluppo del SISaR deve prevedere:
• un centro servizi in grado di offrire un sistema gestionale/amministrativo di base, secondo standard di mercato, capace di dare servizi in outsourcing a tutte le aziende sanitarie, con riferimento alle principali funzioni di pianificazione e controllo delle attività;
• un sistema di identificazione degli assistiti e di monitoraggio della spesa, in collegamento con il sistema nazionale della tessera sanitaria, e in futuro della carta nazionale dei servizi, attraverso la messa in rete dei medici di MMG e PLS, delle farmacie e di tutti i punti di erogazione dei servizi (pubblici e privati);
• un sistema di gestione dei servizi assistenziali, finalizzato a sostenere i processi di miglioramento della qualità dei servizi, a favorire l’analisi epidemiologica e dei bisogni di salute, a facilitare l’accesso ai servizi (anche attraverso sistemi unificati di prenotazione), a monitorare l’appropriatezza clinica e organizzativa delle prestazioni erogate, a sviluppare sistemi di archiviazione dei dati sanitari.”
Il piano regionale per l’informatizzazione del servizio sanitario
La Giunta regionale ha già provveduto a fornire un forte indirizzo per lo sviluppo del sistema informativo sanitario regionale con i seguenti atti:
- Delibera della Giunta Regionale N. 32/4 del 13/07/2005 “Piano per
l’informatizzazione del Sistema Sanitario Regionale”, nella quale “…è approvato il Piano di informatizzazione del sistema sanitario regionale che prevede:
1. un centro regionale per i servizi sanitari (CRESSAN) in grado di offrire un sistema gestionale/amministrativo di base, secondo standard di mercato, capace di garantire la gestione in outsourcing per tutte le aziende sanitarie di una serie di servizi (contabilità, personale, fornitori, investimenti, etc,) fondamentali per un corretto svolgimento delle principali funzioni di pianificazione e controllo delle attività; a tale Centro, organicamente inserito nella rete telematica regionale, debbono necessariamente collegarsi tutte le Aziende (sanitarie, ospedaliere, miste) del servizio sanitario regionale. Il CRESSAN è stato concepito in modo tale da permettere l’attuazione delle policy, che sono state stabilite dal quadro normativo e regolamentare elaborato dal sistema nazionale, soprattutto sulla base della “Strategia architetturale per la Sanità Elettronica”, prodotto dal TSE.
- Delibera della Giunta Regionale N. 34/28 del 2 agosto 2006 “Progetto per l’informatizzazione del sistema sanitario regionale”, nella quale viene stabilita l’architettura del sistema informativo sanitario regionale integrato regionale (SISaR) come segue: “ Il sistema informativo sanitario da realizzare dovrà ricomprendere le seguenti componenti fondamentali:
1. il sistema informativo sanitario direzionale
2. il sistema informativo sanitario amministrativo (contabilità, personale, acquisti, etc.)
3. il sistema informativo sanitario ospedaliero;
4. il sistema informativo sanitario attività assistenziali e di prevenzione;
5. il sistema informativo gestore risorse – CUP;
6. il sistema informativo epidemiologico.
Il nuovo sistema informativo sanitario regionale dovrà essere progettato e realizzato per erogare in outsourcing a tutte le Aziende Sanitarie della regione da parte del CRESSAN (Centro Regionale Servizi Sanitari) i seguenti servizi: il sistema informativo sanitario direzionale, il sistema informativo gestore risorse – CUP, il sistema informativo sanitario amministrativo.”
La rete telematica regionale (progetto RTR)
- Delibera della Giunta regionale N. 12/23 del 23 marzo 2005 “Strategia e Piano d’Azione per la realizzazione della Rete Telematica Regionale (RUPAR) nell’ambito dello viluppo della Società dell’Informazione. Programmazione dei nuovi interventi e revoca dei procedimenti in atto relativi ad interventi non coerenti”
Lo sviluppo della rete telematica regionale, in tutte le sue componenti fondamentali, mette a disposizione anche del servizio sanitario regionale l’infrastruttura di comunicazione a larga banda, che prevede nel Centro Servizi Regionale (CSR) la struttura preposta alla sua gestione e sviluppo.
L’organizzazione del CRESSAN viene concepita come perfettamente integrata nell’ambito del Centro Servizi Regionale, in particolare per quanto riguarda la condivisione ed uso comune di tutti i servizi infrastrutturali della Rete Telematica Regionale, con particolare riferimento ai servizi di connettività, di sicurezza, di interoperabilità e di cooperazione applicativa, di accesso alle applicazioni.
I riferimenti normativi e programmatori del quadro nazionale
Il centro servizi CRESSAN dovrà strutturare la propria attività per poter consentire, nell’ambito dello sviluppo del sistema informativo sanitario integrato regionale (SISaR), l’attuazione delle policy che sono state stabilite dal quadro normativo e regolamentare elaborato dal sistema nazionale, con particolare riguardo ai seguenti riferimenti:
- Il D. Lgs nr. 42 del 28 febbraio 2005 “Istituzione del Sistema pubblico di connettività e della Rete internazionale della pubblica amministrazione, a norma dell’art. 10, della L. 229 del 29 luglio 2003” (G.U. del 30 marzo 2005, nr. 73);
- Il D. lgs n. 82 del 7 marzo 2005 “Codice dell’amministrazione digitale”;
- “Una Politica per la Sanità Elettronica”, prodotto dal Tavolo permanente per la Sanità Elettronica;
- “Strategia architetturale per la Sanità Elettronica”, prodotto dal Tavolo permanente per la Sanità Elettronica.
6.1.1 Eventuali sinergie con altre attività realizzate o in via di realizzazione La realizzazione del CRESSAN è strettamente correlata con lo sviluppo del più vasto progetto SISaR, per il quale la Regione Autonoma della Sardegna ha già messo in
campo numerosi e significativi interventi di attuazione.
E’ opportuno sottolineare come l’obiettivo del progetto SISaR sia la realizzazione di un Sistema Informativo Sanitario Integrato Regionale che superi la mancanza di correlazione tra processi e sistemi informatici di governo (informazionali), e tra processi e sistemi di servizio/erogazione (operazionali) in un contesto di necessaria accelerazione dell’informatizzazione estesa dei processi sanitari.
Il Sistema Informativo Sanitario Integrato Regionale va considerato come un unico sistema di sistemi composto da servizi, in parte centralizzati ed in parte distribuiti, rivolti ai diversi attori ed organizzazioni coinvolte. L’architettura del sistema prevede infatti la presenza sia di servizi centrali gestiti direttamente dal Centro Servizi Regionale
- CRESSAN, sia servizi collocati presso le aziende sul territorio (prevalentemente a carattere clinico).
Il progetto, in coerenza con quanto previsto dal Piano Sanitario Nazionale 2006 – 2008, dalla proposta di Piano Sanitario Regionale 2006 – 2008, dalla Politica per la Sanità Elettronica e dal Sistema Pubblico di Connettività (SPC), ha quindi l’obiettivo di:
- consentire il monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza;
- supportare il controllo della spesa sanitaria;
- migliorare l’efficienza delle cure primarie attraverso l’integrazione in rete dei professionisti al fine di agevolare i processi di continuità assistenziale;
- supportare gli interventi di prevenzione attiva sul territorio;
- facilitare l’accesso ai servizi potenziando e facilitando la scelta dei cittadini attraverso l’interoperabilità tra i sistemi di prenotazione;
- consentire il miglioramento dei processi di assistenza domiciliare integrata (ADI), l’integrazione tra presidi, distretti e dei professionisti;
- supportare il miglioramento della qualità dei servizi sanitari e favorire il consolidamento e lo sviluppo delle eccellenze attraverso l’introduzione delle soluzioni orientate al governo clinico, alla formazione continua in medicina, alla misurazione dei risultati e alla telemedicina;
- alimentare il Nuovo Sistema Informativo Sanitario con i dati necessari per il
Ministero della Salute (debito informativo);
- migliorare la qualità dei documenti elettronici all’interno del sistema sanitario regionale.
Gli attori che potranno utilizzare il Sistema Informativo Sanitario Integrato Regionale sono:
• Il cittadino
• gli operatori sanitari
• le aziende sanitarie
• l’amministrazione regionale
Le iniziative in atto per la realizzazione del SISaR
Per meglio comprendere lo stato d’avanzamento progettuale complessivo in ambito sanitario è opportuno fare riferimento alle seguenti linee di azione, previste ed in corso di attuazione dalla Regione Sardegna:
1. Rete dei MMG/PLS e Fascicolo Sanitario Elettronico (MEDIR) :il progetto, coerentemente con gli obiettivi del Piano Sanitario Nazionale 2003 – 2005 del
Ministero della Salute e con la Politica Condivisa per la Sanità Elettronica definita dal Tavolo per la Sanità Elettronica e con gli obiettivi individuati dalla Giunta Regionale nella proposta di Piano Regionale dei Servizi Sanitari della Regione Sardegna (PSR).
A questo scopo la Regione Sardegna ha iniziato a realizzare l’automazione dei processi clinico-sanitari progettando e realizzando i seguenti servizi:
• Gestione anagrafica operatori sanitari
• Prescrizione specialistica, diagnostica strumentale e di laboratorio, e farmaceutica, e di presidi e ausili
• Refertazione informatizzata
• Prenotazione on line delle prestazioni
• Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) .
• Front end del FSE (il front end di tutti i servizi applicativi previsti e integrati dal Fascicolo Sanitario Elettronico)
• Firma digitale per gli operatori sanitari coinvolti
• Scheda Individuale del Paziente (del MMG/PLS)
• Integrazioni con i sw di Cartella Clinica MMG/PLS realizzazione interfaccie standard almeno con le seguenti applicazioni sanitarie:
− Anatomia Patologica
− Sistema Prenotazioni
− ADT per le funzioni di Accettazione e Dimissione ospedaliera
− Laboratorio d’Analisi
− Radiologia
− Cartella Clinica Ospedaliera
− Pronto Soccorso
2. Anagrafe Assistibili del Sistema Sanitario Regionale (ANAGS) che si pone lo scopo di :
• Realizzare una Anagrafe Assistiti centralizzata presso il CRESSAN,
collegata in modalità telematica con ASL e Comuni;
• Mantenere costantemente aggiornata la Anagrafe Assistibili con le variazioni registrate nelle anagrafi comunali ed inviate per via telematica al sistema centrale;
• Fornire allae ASL della Regione Sardegna gli applicativi software per interfacciare l’Anagrafe Assistibilidel sistema sanitario regionale con i dati di loro pertinenza.
3. Tessera sanitaria (art.50 della L. 326/2003).
4.Telemedicina specializzata – Rete di telepatologia oncologica (RTP).
Il progetto è coerente con gli obiettivi del Piano sanitario nazionale 2003-2005, con la politica condivisa del Tavolo per la sanità elettrica. Il progetto riguarda la realizzazione di servizi di assistenza erogati ai pazienti attraverso la rete di Telepatologia oncologica, e quindi la fornitura di servzi di assistenza software per l’applicazione di Anatomia patologica, la realizzazione del Registro tumori della Regione Sardegna. Attualmente il progetto è in fase di avviamento,
5. Attuazione del progetto SISaR: avvio dei sottosistemi: 0.xx sistema informativo sanitario direzionale
2. il sistema informativo sanitario amministrativo (contabilità, personale, acquisti, etc.)
3. il sistema informativo sanitario ospedaliero;
4. il sistema informativo sanitario attività assistenziali e di prevenzione;
5. il sistema informativo gestore risorse – CUP;
6. il sistema informativo epidemiologico.
Le attività di avviamento dei sottosistemi sopra elencati sono in corso di svolgimento.
6.1.2 Documenti di riferimento
Di seguito vengono elencati alcuni documenti di riferimento, significativi per l’intervento oggetto di realizzazione:
- Legge Regionale N. 10 del 08/08/2006: Tutela della salute e riordino del
servizio sanitario della Sardegna – Abrogazione della Legge Regionale del 26/01/1995 N. 5
- Piano Regionale dei Servizi Sanitari della Regione Sardegna 2006 - 2008,
approvata dalla Giunta Regionale con delibera 51/9 del 4 novembre 2005;
- Piano Nazionale di contenimento dei tempi di attesa per il triennio 2006-2008, approvato in Conferenza Stato-Regioni - 03/04/2006 e relative implicazioni sulle soluzioni applicative CUP per la specialistica ambulatoriale e per i ricoveri ospedalieri;
- Piano sanitario nazionale 2006-2008 e Accordo Stato Regioni del 24 luglio
2003 e del 29 luglio 2004 relativamente alle priorità Sviluppo della politica dei LEA e cure primarie11;
- Piano Regionale di contenimento dei tempi e liste di attesa per il triennio 2006-
2008, di cui all’art. 1, comma 280 della Legge 23.12.2005 n. 266 – Delibera Giunta Regionale 28/15 del 27/6/2006;
- Normativa nazionale e regionale relativa ai flussi obbligatori del SSN;
- Decreto Legislativo sulla Privacy 196/2003 e successive modificazioni ed integrazioni;
- Delibera della Giunta Regionale N. 32/4 del 13/07/2005 “Piano per l’informatizzazione del Sistema Sanitario Regionale”;
- Delibera della Giunta Regionale N. 34/28 del 2 agosto 2006 “Progetto per
l’informatizzazione del sistema sanitario regionale”;
- Il D. Lgs nr. 42 del 28 febbraio 2005 “Istituzione del Sistema pubblico di connettività e della Rete internazionale della pubblica amministrazione, a norma dell’art. 10, della L. 229 del 29 luglio 2003” (G.U. del 30 marzo 2005, nr. 73);
- Il D. lgs n. 82 del 7 marzo 2005 “Codice dell’amministrazione digitale”;
- “Una Politica per la Sanità Elettronica”, prodotto dal Tavolo permanente per la Sanità Elettronica;
- “Strategia architetturale per la Sanità Elettronica”, prodotto dal Tavolo permanente per la Sanità Elettronica;
- La convenzione nazionale Medici di Medicina Generale e quella per la Pediatria di Libera Scelta e i relativi recepimenti in ambito regionale e aziendale.
6.2 Obiettivi del progetto
L’azione ha come obiettivo quello di costituire un Centro Servizi destinato a progettare, portare a sistema e gestire le diverse iniziative nel campo sanitario, sin qui programmate ed avviate con un approccio puntuale e settoriale, nonché di colmare le lacune tecnologiche e organizzative tuttora presenti nel pur ricco panorama di progetti innovativi avviati o programmati in Sardegna per quanto attiene l’e-health.
Infatti, seppure i diversi progetti ed azioni sono stati e saranno affidati per la realizzazione ad imprese, selezionate con procedura di gara ai sensi di legge, tramite contratto di tipo “chiavi in mano”, ciò non di meno si pongono non semplici problemi di monitoraggio, di verifica di corrispondenza tra prescrizioni contrattuali e stati di avanzamento dei lavori, di coordinamento operativo – sia contenutistico che temporale e territoriale – tra le diverse imprese impegnate nella realizzazione di diversi progetti.
I progetti e le azioni inseriti all’interno del presente APQ, per passare alla fase realizzativa devono affrontare una non semplice fase di start-up che comprende non soltanto procedimenti amministrativi conformi alle disposizioni di legge (gare d’appalto), ma anche stesura di disciplinari tecnici, suddivisione in attività temporalmente stabilite (definizione delle milestone) con precisazione dei prodotti attesi da ciascuna attività (definizione dei deliverable) e relativa quantificazione economica.
Tale complesso di attività potrà svolto direttamente dal Centro Servizi Sanitari Regionale (CRESSAN) in collaborazione con i servizi operativi dell’Amministrazione Regionale ed in particolare con l’Assessorato Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale e la costituenda Agenzia Regionale per la Sanità.
6.3 Contenuti del progetto
Le principali attività del CRESSAN sono di seguito elencate:
• Gestione e monitoraggio della realizzazione di quanto previsto dalle nuove gare d’appalto in corso di espletamento per la realizzazione del SISaR, e di “presa in consegna” tutti i sistemi informativi sanitari sviluppati e le piattaforme applicative installate.
• Integrazione di tutti gli strumenti di governance a disposizione dell’amministrazione, raccogliendo le necessità degli utenti, realizzando nuovi strumenti informatici per la pianificazione ed il controllo in ambito sanitario.
• Gestione ed aggiornare tutti il repository di processi sanitari descritti negli appositi linguaggi BPM al fine di poter integrare e modificare in maniera efficiente ed efficace il Sistema Sanitario Integrato Regionale.
• Coordinamento con i Centri ICT delle Aziende Sanitarie al fine di assicurare il buon funzionamento dell’intero sistema sanitario integrato.
• Servizio di fornitura delle CNS a tutti i nuovi operatori della sanità.
• Servizi di amministrazione e gestione dei sistemi inclusi nel Sistema Informativo Integrato Regionale
• Progettazione di tutto quanto attiene la sicurezza dei dati sanitari archiviati nei sistemi regionali. Per fare ciò dovrà progettare e realizzare sistemi e servizi di vulnerabilità assessement per l’intero sistema sanitario regionale, prevedendo controlli strutturati quotidiani.
• Gestione e monitoraggio del funzionamento e la sicurezza della rete fisica
dedicata ai processi sanitari. E’ evidente la criticità del fattore efficienza e sicurezza per le reti di trasporto nel campo sanitario. Il CRESSAN dovrà monitorare e governare costantemente la rete al fine di assicurare tempi di accesso alla rete che siano quelli compatibili con le esigenze sanitarie.
• Gestione del Centro Unico di Accesso alle prestazioni sanitarie in
coordinamento con i presidi funzionanti presso le ASL 1, ASL 3, ASL 8
• Gestione delle strutture tecnologiche realizzate col presente APQ anche erogando direttamente i servizi all’Amministrazione Regionale in modalità ASP dove previsto.
• Gestione del sistema per l’archiviazione digitale della documentazione del servizio sanitario regionale.
• Avviamento e gestione della “intranet” del servizio sanitario regionale.
6.4 Servizi e prodotti che si intendono realizzare
Il CRESSAN dovrà fornire, a regime, servizi per tutto il complesso delle Aziende del servizio sanitario regionale e per l’Assessorato regionale, in collaborazione con la costituenda Agenzia sanitaria e con l’Osservatorio epidemiologico regionale.
In particolare dovrà svolgere le seguenti attività:
1. SERVIZI CLASSE 1: Organizzazione, gestione del Centro di controllo della Rete telematica sanitaria regionale e del Data center del servizio sanitario regionale, strutture integrate con il CSR, con i relativi servizi di sicurezza e di Disaster recovery e Business continuty.
2. SERVIZI CLASSE 2: Organizzazione, gestione e supporto al sistema IMA (Identità Management Architecture) per tutti gli operatori interessati del servizio sanitario, garantendo l’erogazione del servizio di identità digitale sicura ad ognuno;
3. SERVIZI DI CLASSE 3: Organizzazione, gestione e supporto al sistema di net-community e di intranet per il servizio sanitario regionale, con particolare riferimento al servizio di videocomunicazione;
4. SERVIZI DI CLASSE 4: Organizzazione, gestione e supporto all’acceso a internet da parte degli operatori del servizio sanitario regionale, e di pubblicazione su internet (siti web aziendali);
5. SERVIZI DI CLASSE 5: Organizzazione, gestione e supporto al servizio di interoperabilità e cooperazione applicativa secondo le specifiche richieste dal progetto SISaR ed in conformità con il sistema SPC/SPCoop;
6. SERVIZI DI CLASSE 6: Organizzazione, gestione e supporto al servizio di gestione documentale, che il SISaR prevede centralizzato su CRESSAN (protocollo informatico, archiviazione ottica sostitutiva, ecc..)
7. SERVIZI DI CLASSE 7: Organizzazione, gestione e supporto alle attività derivanti dalla applicazione delle metodologie di EA (Enterprice architecture);
8. SERVIZI DI CLASSE 8: Organizzazione, gestione e supporto al Learning centre del servizio sanitario regionale
9. SERVIZI DI CLASSE 9: Organizzazione, gestione e supporto delle attività che derivano dall’attuazione del SISaR, per i seguenti sottosistemi:
1. il sistema informativo sanitario direzionale
2. il sistema informativo sanitario amministrativo (contabilità, personale, acquisti, etc.)
3. il sistema informativo sanitario ospedaliero;
4. il sistema informativo sanitario attività assistenziali e di prevenzione;
5. il sistema informativo gestore risorse – CUP;
6. il sistema informativo epidemiologico.
6.5 Localizzazione
Il progetto interessa prevalentemente il livello regionale (Assessorato all’Igiene, Sanità e Servizi sociali), ed il livello territoriale rappresentato dalle Aziende sanitarie locali (n.8 aziende), dalle Aziende ospedaliere (n. 1 azienda), dalle Aziende sanitari miste (n.2 Aziende ospedaliere universitarie). La sede principale del CRESSAN è prevista presso i locali che ospitano il CSR, ubicata a Cagliari – Via Posada.
6.6 Destinatari del progetto
6.6.1 Enti destinatari (tipologia e numerosità)
Gli enti destinatari dei servizi che verranno erogati dal progetto sono rappresentati da otto ASL, da un’azienda ospedaliera, da due aziende ospedaliere - universitarie, dalle
strutture in cui si articola l’Assessorato regionale alla sanità, dalla costituenda Agenzia sanitaria.
6.6.2 Soggetti destinatari finali (tipologia e numerosità per ciascun ente)
I soggetti destinatari dei servizi che verranno erogati sono quantificati come segue:
1. Soggetti della pubblica amministrazione:
a. 12 Amministrazioni (Regione e n.11 Aziende sanitarie)
b. Medici di medicina generale (MMG) e pediatri di libera scelta (PLS): i professionisti convenzionati possono collegarsi con la rete telematica sanitaria per la gestione del FSE (fascicolo sanitario elettronico) (oltre 3000 utenti)
c. Le farmacie convenzionate possono accedere al sistema informativo per supportare i cittadini nell’accesso alle prenotazioni on-line del CUP-regionale (le farmacie del servizio sanitario regionale convenzionate sono circa 700)
2. Cittadini: il sistema si rivolge a tutti i cittadini della Regione, in particolare ad es. con l’istituzione del sistema CUP- regionale l’accesso ai servizi può essere consentito on-line anche al cittadino, con alcune limitazioni di tipo funzionale.
3. Imprese: il sistema prevede che le imprese fornitrici del servizio sanitario regionale possano accedere a servizi on-line per gestire i propri rapporti economici e finanziari con le Aziende del servizi sanitario regionale.
6.7 Risultati attesi
L’intervento dovrà garantire, una volta realizzato, al servizio sanitario regionale di poter raggiungere tutti gli obiettivi previsti nell’ambito del progetto SISaR.
Questo intervento costituisce un presupposto essenziale per governare il cambiamento che il progetto SISaR introdurrà nel sistema sanitario regionale sia a livello organizzativo in generale, sia a livello di innovazione tecnologica, sia per quanto attiene il diverso tipo di rapporto che verrà instaurato con i cittadini e con gli stakeholder in generale del sistema.
6.8 Benifici
6.8.1 Benefici diretti
L’intervento dovrà produrre un migliore rapporto tra cittadini-utenti e strutture sanitarie, in quanto determina migliori condizioni di accesso alle prestazioni sanitarie (cup- Regionale), dovrà comportare una gestione sicura e completa alle informazioni sanitarie individuali che consente ai MMG/PLS di disporre di strumenti per il governo clinico del paziente e di migliorare l’appropriatezza della cura, dovrà inoltre contribuire al miglioramento del governo economico del sistema sanitario regionale, consentendo significativi risparmi nella gestione delle risorse.
6.8.2 Benefici indiretti
Il progetto potrà permettere di governare in modo ottimale i sistemi tecnologici e le piattaforme informatiche del sistema sanitario regionale, portando a sistema tutto il complesso di software applicativo e di apparati hardware di base di cui sono dotate le aziende e le strutture regionali. Oltre al valore dell’integrazione tecnologica di sistemi ora diffusi e talvolta dispersi, l’intervento comporta anche la possibilità di realizzare economie di scala sia per quanto riguarda l’uso di software che l’impiego di reti di trasmissione dati.
6.9 Soggetti istituzionali coinvolti interni ed esterni
L’intervento è posto a carico della Presidenza della Giunta regionale, Direzione per l’innovazione tecnologica e per la Società dell’informazione
6.10 Coerenza programmatica
6.10.1 Documenti di riferimento
Sono già stati indicati i documenti di riferimento con i quali l’intervento presenta significative correlazioni.
6.11 Xxxxx e fonti di finanziamento
PROGETTO - PIANIFICAZIONE FINANZIARIA (Euro)
Fonte finanziamento 2007 2008 2009 TOTALE
TRIENNIO
Importo del finanziamento CIPE 3/2006
Importo del finanziamento Regionale
2.000.000
TOTALE 2.000.000
6.12 Cronoprogramma delle attività
Attività e Milestone | Periodo di riferimento |
T0 = stipula APQ | Mesi |
Avviso per la individuazione degli Enti Responsabili : definizione e formalizzazione dell’avviso | - |
Definizione Enti Responsabili: | 2 |
Definizione del Capitolato per le forniture: Capitolato Alternative di attuazione Modello di valutazione e monitoraggio | - |
Realizzazione della progettazione esecutiva Progettazione esecutiva | 3 |
Realizzazione del Sistema di Gestione del Progetto (SG) | 3 |
Affidamento forniture: Stipula contratti tra Regione e soggetti realizzatori | 4 |
Individuazione e predisposizione locali CRESSAN da parte enti realizzatori | 6 |
Realizzazione CRESSAN (Piano articolato in tre anni) Installazione dei CRESSAN Sperimentazione dei servizi | 36 |
Definizione del piano di comunicazione: scelta dei soggetti attuatori, delle modalità e della tempistica delle attività di comunicazione. | 12 |
Attuazione del piano di comunicazione | 16 |
Diagramma di GANNT relativo alle attività del progetto
Attività e Milestone | Periodo di riferimen to | 2007 | 2008 | 2009 | ||
T0 = stipula APQ | Mesi | |||||
Avviso per la individuazione degli Enti Responsabili : definizione e formalizzazione dell’avviso | - | |||||
Definizione Enti Responsabili | 3 | |||||
Definizione del Capitolato per le forniture: Capitolato Alternative di attuazione Modello di valutazione e monitoraggio | - | |||||
Realizzazione della progettazione esecutiva Progettazione esecutiva | 3 | |||||
Realizzazione del Sistema di Gestione del Progetto (SG) | 3 | |||||
Affidamento forniture: Stipula contratti tra Regione e soggetti realizzatori | 4 | |||||
Individuazione e predisposizione locali CRESSAN da parte enti realizzatori | 6 | |||||
Realizzazione CRESSAN (Piano articolato in tre anni) Installazione dei CRESSAN Sperimentazione dei servizi | 36 | |||||
Definizione del piano di comunicazione: scelta dei soggetti attuatori, delle modalità e della tempistica delle attività di comunicazione. | 12 | |||||
Attuazione del piano di comunicazione | 16 |
6.13 Fattori critici ed elementi di successo
Rappresenta un fattore di successo la disponibilità di una struttura come il CSR che presenta una forte integrazione con le attività che devono caratterizzare il CRESSAN, soprattutto perché entrambe le strutture devono condividere sistemi tecnologici di base rappresentati dal Data Center regionale e dalla RTR (rete telematica regionale). Questa condivisione costituisce l’elemento essenziale per conseguire, da parte del CRESSAN, gli obiettivi molto ambiziosi che si pone.
Lo sforzo di razionalizzazione del funzionamento del sistema sanitario regionale passa obbligatoriamente per la xxxxxx xxx Xxxxxx xxxxxxx, xxxxxxx xxx xxxxxxx dell’innovazione tecnologica, ma anche punto di integrazione con il complesso sistema regionale dei servizi alla persona.
6.14 Modalità di gestione del progetto
La struttura organizzativa che dovrà curare la gestione del CRESSAN è rappresentata dalla Società in-house SARDEGNA IT s.r.l., che la Regione Autonoma della Sardegna ha recentemente costituito con la finalità, tra l’altro, di fornire servizi informatici e telematici alle strutture del servizio sanitario regionale ed alle direzioni regionali interessate. Sarà assicurata l'attuazione delle policy stabilite dal quadro normativo e regolamentare elaborato dal Sistema Nazionale, facendo riferirimento alla “Strategia architetturale per la Sanità Elettronica" prodotto dal TSE.
Il rapporto tra la Regione Autonoma della Sardegna e la società SARDEGNA IT verrà disciplinato attraverso una apposita convenzione, nel rispetto della normativa vigente.
6.15 Riuso dei prodotti dell’intervento e trasferibilità in altri contesti
6.15.1 Elementi oggetto di possibile riuso
Gli elementi di possibile riuso sono rappresentati dai seguenti deliverables di progetto:
1. Metodologia applicata per il Network e System management ed i particolare per il SOC (Security operation centre)
2. Metodologia e software applicativo per il sistema di EA (Enterprise Architecture)
3. Progetto ed outputs relativi per la net-comunity del servizio sanitario regionale;
4. Sistema di IMA e distribuzione CNS per operatori sanitari;
5. Progetto di Learning centre per il sistema sanitario regionale, e sistema di distance learning;
6. Sistema CUP-Regionale e sistema di accesso multicanale;
7. Sistema di DW per il DSS del sistema sanitario .
Si può affermare che oggetto di riuso saranno numerosi elementi che caratterizzano un piano di e-health a livello regionale, attività che attualmente è molto comune a diverse regioni italiane ed europee.
6.15.2 Ipotesi di piano di trasferibilità
Il trasferimento dei risultati del progetto può trovare concreta attuazione attraverso specifici accordi bi o multi laterali con le Regioni italiane o europee. A questo proposito nel piano di comunicazione si potrà predisporre una o più iniziative volte a diffondere la conoscenza sul progetto e sui risultati raggiunti.
6.16 Elementi di innovazione del progetto
Il progetto presenta indubbi aspetti innovativi in quanto, oltre ad essere orientato a risultati ben individuati e misurabili, riesce a coniugare concretamente i tre elementi essenziali di un cambiamento generato dall’innovazione tecnologica:
1. il governo delle piattaforme ICT del sistema regionale, prefigurandone un uso appropriato ed in sinergia con le iniziative dello stesso genere che la Regione sta promuovendo (vedi CSR);
2. Il governo dello sviluppo delle applicazioni, attraverso un uso ed un riuso dell’esistente, ed una gestione innovativa basata sulle metodologie dell’EA;
3. Il governo del change management, che nel sistema sanitario rappresenta il vero scoglio da superare, mediante il ricorso intelligente, graduale, ma diffuso di tecniche di net-community, in modo da portare a coesione tutta l’organizzazione sanitaria regionale in tempi ragionevoli.
7 SIAI304 “Sistema informativo agricolo regionale – SIAR”
7.1 Premessa
7.1.1 Analisi del contesto di riferimento territoriale in cui agirà il progetto L’evoluzione del SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale) impone la realizzazione di un sistema informativo agricolo regionale che raccolga e gestisca in
maniera coerente e fruibile da tutti i soggetti interessati le informazioni relative alle
imprese agricole che intrattengono rapporti con la pubblica amministrazione. Nel rispetto del processo di semplificazione amministrativa che investe tutti i settori e in particolare quello dell’agricoltura, e in ottemperanza delle disposizioni normative emanate negli ultimi anni in tema di agricoltura, la Regione Autonoma della Sardegna, con L.R. n. 13 del 08.08.2006, ha istituito, unitamente al rispetto dei vincoli connessi all’evoluzione del SIAN, tre Agenzie Regionali:
• AGRIS (Agenzia per la Ricerca in Agricoltura della Regione Autonoma della
Sardegna, quale struttura tecnico-operativa della Regione per la ricerca scientifica generale nelle filiere agricole, agro-industriale e forestale);
• LAORE (Agenzia regionale per l’attuazione dei programmi in campo agricolo e
per lo sviluppo rurale, quale struttura tecnico-operativa della Regione per l’attuazione della Programmazione regionale e in conformità con le direttive della Giunta Regionale);
• ARGEA (Agenzia regionale sarda per la gestione e l’erogazione degli aiuti in
agricoltura).
La Giunta Regionale, inoltre, con Delibera n. 37/18 del 13 settembre 2006 ha approvato il progetto per la realizzazione del sistema informativo agricolo regionale predisposto dalla Direzione Generale dell’Assessorato Agricoltura e Riforma Agro-pastorale.
La base del progetto SIAR è costituita dall’istituzione dell’anagrafe delle aziende agricole (in ottemperanza al DPR 503/99) che conterrà le informazioni anagrafiche, strutturali, produttive e di erogazione e il cui contenuto dovrà costituire il riferimento per tutti i procedimenti amministrativi delle P.A. locali in materia di agricoltura.
Il concetto di istituzione riguarda la realizzazione ex novo di ciò che ancora non esiste, patrimonio informativo compreso. Il DPR 503/99 (regolamento per l’attuazione dell’anagrafe delle aziende agricole) fissa le regole per l’istituzione e la gestione dell’anagrafe aziendale, determina i contenuti informativi, le modalità di certificazione dei dati, le modalità con le quali i sistemi devono cooperare. Quanto descritto costituisce un vincolo per le Regioni. Pertanto anche l’anagrafe aziendale della Regione Autonoma della Sardegna recepisce in toto detto regolamento.
La possibilità, attraverso l’anagrafe, di individuazione univoca dell’azienda renderà possibile collegare al relativo applicativo tutti i moduli, riferiti ai vari interventi, che verranno via via sviluppati permettendo così una visione e una gestione organica di tutti i procedimenti inerenti l’agricoltura sarda.
L’architettura individuata e il convogliamento sul web di informazioni e servizi permetteranno la costituzione di un sistema integrato e interconnesso con gli altri sistemi esterni al quale tutti gli utenti autorizzati quali Regione, Province, organismo pagatore, Centri Autorizzati di Assistenza Agricola (CAA), e in prospettiva le stesse aziende agricole potranno accedere ai servizi di proprio interesse utilizzando uno strumento di comunicazione con l’amministrazione atto a garantire risposte più puntuali alle proprie istanze.
Risulta, infatti, già consultabile il sito tematico istituzionale Sardegna Agricoltura (xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx/)
7.2 Eventuali sinergie con altre attività realizzate o in via di realizzazione
Analogamente a quanto realizzato nelle altre Regioni e secondo quanto disposto dal D.Lgs. 99/2004 il SIAR costituirà il nodo regionale del Sistema Informativo Agricolo Nazionale. Pertanto i due sistemi dovranno dialogare costantemente attraverso strumenti di cooperazione applicativa che consentano l’allineamento delle informazioni contenute nei rispettivi archivi.
Il SIAR dovrà inoltre garantire l’interoperabilità con i sistemi informativi di altri enti ed amministrazioni. Tra gli altri è previsto l’accesso, per scopi di interscambio delle informazioni o di validazione dei dati, a banche dati o sistemi informativi esterni quali:
− Anagrafe tributaria;
− Registro delle imprese CCIAA;
− Sistema Informativo Territoriale della Regione Sardegna
7.3 Documenti di riferimento
- Delibera della Giunta Regionale n. 37/18 del 13/9/2006, progetto per la realizzazione del sistema informativo agricolo regionale.
- Delibera della Giunta Regionale n. 37/1 del 13.09.2006 e allegato, Approvazione dell’Accordo di collaborazione tra Regione Autonoma della Sardegna e Regione Piemonte in materia di ricerca e innovazione.
- Delibera della Giunta Regionale n. 25/37 del 03.07.2007, Approvazione definitiva degli statuti delle Agenzie istituite da LR n. 13 del 08.08.2006.
- L.R. 9/2006, art. 34, comma 1 che nell’ambito del conferimento di funzioni e compiti agli enti locali, attribuisce all’Assessorato regionale all’Agricoltura il coordinamento del sistema informativo agricolo.
- L.R. 13/2006 di riforma degli enti agricoli e riordino delle funzioni in agricoltura, che istituisce le Agenzie AGRIS Sardegna, LAORE Sardegna e ARGEA Sardegna.
- D.Lgs. 173/98, art. 14, comma 3, istituzione anagrafe delle aziende agricole.
- D.P.R. 503/99 “Regolamento recante norme per l’istituzione dell’anagrafe delle aziende agricole”.
7.4 Obiettivi del progetto
Obiettivo fondamentale del progetto è la costituzione di un sistema omogeneo di informazioni, provenienti dall’anagrafe aziendale e dai vari procedimenti, organizzato in banche dati pienamente integrate tra loro e con le altre banche dati nazionali di riferimento, utilizzando un unico ambiente operativo al quale tutti gli operatori della pubblica amministrazione che ne hanno interesse possano, se autorizzati, accedere.
Ciò permetterà l’erogazione di una serie di servizi alle aziende agricole, direttamente o attraverso le organizzazioni delegate, quali la possibilità di consultare on line la propria situazione aziendale, presentare una domanda di finanziamento, verificare lo stato di avanzamento della propria pratica e seguirne l’iter, consentendo così una stretta interazione con l’amministrazione e tempi di risposta più rapidi. Recependo, infatti, il DPR 503/99, il SIAR, attraverso l’istituzione dell’anagrafe delle aziende agricole, realizzerà le seguenti tipologie di servizi:
a) servizi finalizzati alla consultazione di informazioni costantemente aggiornate riferite all'azienda ed integrate su base nazionale anche mediante l'accesso e la cooperazione con i sistemi informativi degli utenti esterni interconnessi;
b) servizi finalizzati alla predisposizione di documenti informatici, ai sensi dell'articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 10 novembre 1997, n. 513, nel rispetto delle disposizioni di cui al medesimo decreto e del relativo regolamento di attuazione;
c) servizi di identificazione anagrafica dei dati aziendali anche mediante l'utilizzo delle informazioni contenute nel registro delle imprese attraverso l'interconnessione con il sistema informativo delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, di cui all'articolo 5;
d) servizi di verifica catastale dei dati aziendali anche attraverso il loro controllo con il sistema informativo del Ministero delle finanze;
e) servizi di supporto alle decisioni di livello nazionale e locale;
f) servizi di supporto alla cooperazione applicativa centro-periferia e di documentazione, controllo e certificazione delle operazioni effettuate per via telematica;
g) servizi di consultazione del vocabolario dati delle informazioni dell'anagrafe;
h) servizi di accredito o di addebito e di documentazione, controllo e certificazione nei confronti di parti terze;
i) servizi comunque connessi alla gestione di qualsiasi altra informazione, inerente i contenuti di cui all'articolo 3, risultante alla pubblica amministrazione centrale o locale. Le aziende agricole, infatti, direttamente o tramite i Centri Autorizzati di Assistenza Agricola (CAA) potranno, oltre che prendere visione dei dati riferiti all’anagrafe o ai procedimenti in corso, presentare on-line le proprie istanze alla pubblica amministrazione nonché seguire e controllare on line le varie fasi procedimentali, sino all’emissione del provvedimento finale da parte dell’amministrazione.
7.5 Contenuti del progetto
La base del nuovo sistema informativo agricolo è rappresentata dalla costituzione dell’anagrafe aziendale, pienamente integrata con l’anagrafe nazionale delle aziende agricole secondo quanto indicato dal DPR 503/99; essa conterrà tutte le informazioni
anagrafiche, strutturali e produttive aziendali nonché le informazioni relative alle erogazioni ottenute.
L’anagrafe regionale, integrata con le banche dati nazionali di settore, costituirà pertanto la base di riferimento per tutti i procedimenti amministrativi gestiti dalle pubbliche amministrazioni locali in materia di agricoltura.
Le informazioni verranno certificate attraverso processi di validazione oggettivi mediante accesso a banche dati nazionali di riferimento quali anagrafe tributaria, registro delle imprese CCIAA, catasto terreni.
All’archivio anagrafico verranno collegati tutti i moduli di gestione dei vari procedimenti che formeranno in tal modo un’unica base dati logica consentendo da un lato una visione completa di tutti le informazioni riguardanti l’azienda agricola e dall’altro una visione globale e di dettaglio di tutti i procedimenti trattati dalla Pubblica Amministrazione.
Il sistema informativo agricolo verrà integrato con il nuovo Sistema Informativo Territoriale Regionale (SITR) onde consentire il collegamento dei dati di interesse agricolo ai dati cartografici per la produzione di tematismi di competenza dei soggetti operanti in agricoltura per attività istruttoria, di controllo o statistiche e, più in generale, di tematismi di interesse comune da mettere a disposizione di tutti i sistemi informativi regionali.
Il rilascio di ogni servizio verrà accompagnato dall’erogazione di un piano di formazione e di supporto agli utenti (call center), supportati da un adeguato piano di comunicazione.
Nell’ambito delle attività del progetto verrà adeguata e implementata l’infrastruttura tecnologica, realizzando nel contempo un’infrastruttura tecnologica atta a garantire i necessari livelli di sicurezza e riservatezza.
7.6 Servizi e prodotti che si intendono realizzare
Il servizio centrale del progetto, fulcro del sistema informativo agricolo, è l’attivazione dell’anagrafe regionale delle aziende agricole. La realizzazione di tale servizio comporta da un lato lo sviluppo di un’applicazione informatica per la gestione dell’anagrafe, nonché tutti i passaggi amministrativi volti alla definizione delle linee guida e della normativa di supporto all’anagrafe regionale delle aziende agricole. L’applicazione informatica Anagrafe Aziendale sarà il motore del sistema informativo e costituirà la base delle informazioni che alimenterà tutti i procedimenti amministrativi. Gli altri servizi o prodotti la cui realizzazione è prevista nel progetto SIAR sono i seguenti:
− realizzazione delle infrastrutture tecnologiche, integrate nel centro servizi
regionale;
− applicativi di gestione dei vari procedimenti (danni da calamità naturali, gestione carburanti agricoli, Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013, Agriturismo, comparto vitivinicolo, ecc.)
− attivazione accesso banche dati nazionali (anagrafe tributaria, registro imprese CCIAA, ecc.)
− avvio dei sistemi informativi delle agenzie regionali LAORE, AGRIS, ARGEA e loro integrazione nel SIAR
− integrazione archivi con Sistema Informativo Territoriale, per la
realizzazione di tematismi cartografici
A supporto di tutti i servizi applicativi attivati saranno disponibili un servizio di call center orientato agli utenti. Saranno inoltre progettati ad attivati un piano di comunicazione per la diffusione delle innovazioni introdotte dal sistema informativo agricolo ed un piano di formazione.
7.7 Destinatari del progetto
7.7.1 Enti destinatari
Il sistema informativo agricolo regionale, integrato con il sistema informativo agricolo nazionale, si propone quale riferimenti per tutti i soggetti pubblici che a vario titolo operano in agricoltura.
Pertanto tutti i servizi verranno utilizzati, oltre che dalle strutture dell’Amministrazione Regionale e dalle Agenzie Regionali che operano in Agricoltura, dalle amministrazioni locali interessate (Province, Comuni) e dall’Amministrazione Centrale (Ministero delle politiche agricole, Uffici finanziari, ecc).
7.8 Soggetti destinatari finali
I destinatari finali dell’intervento sono le circa 70.000 aziende agricole operanti in Sardegna, che potranno avvalersi dei servizi del sistema informativo agricolo regionale direttamente o attraverso le organizzazioni delegate (CAA) convenzionati con l’Amministrazione Regionale. La rete dei CAA in Sardegna è costituita da circa 100 sedi distribuite su tutto il territorio regionale.
7.9 Risultati attesi
I benefici attesi dalla realizzazione del sistema informativo agricolo si possono così sintetizzare:
− maggior trasparenza dei procedimenti amministrativi;
− riduzione della documentazione che ogni utente dovrà fornire all’atto della presentazione di un’istanza alla Pubblica Amministrazione;
− semplificazione delle procedure, in quanto il possesso di dati aziendali certificati produrrà iter più rapidi e risposte alle imprese più puntuali;
− possibilità di adempiere in maniera più puntuale agli obblighi di rendicontazione allo Stato e alla Unione Europea;
− possibilità di accesso on line ai servizi resi dall’Amministrazione Regionale e dagli altri Enti Locali e organismi pubblici;
− maggiore diffusione delle conoscenze dei vari aspetti che caratterizzano l’agricoltura;
− migliore e più profonda attività di programmazione e monitoraggio a
supporto delle attività decisionali.
7.10 Soggetti istituzionali coinvolti interni ed esterni
Il coordinamento del Sistema informativo agricolo regionale è affidato all’Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agropastorale, così come previsto alla lettera a) del comma 1, dell’art. 34 della L.R. 9 del 12.6.2006.
Il progetto SIAR è realizzato d’intesa con la Direzione Generale per l’innovazione tecnologica e per le tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni della Presidenza.
Alcune attività verranno svolte in collaborazione con la Regione Piemonte, con la quale è stato siglato un accordo operativo che prevede l’adozione in riuso di alcune componenti del sistema e la progettazione e realizzazione in comune delle future realizzazioni.
Nel sistema informativo agricolo regionale confluiscono inoltre le tre Agenzie regionali per l’agricoltura LAORE, AGRIS e ARGEA, istituite con la L.R. 8 agosto 2006 n. 13. La già citata DGR 37/18 del 13.9.2006 afferma il principio secondo il quale le agenzie regionali (di recente istituzione ma tuttora non ancora operative) di cui alla L.R. 13/2006 fanno parte integrante del SIAR e pertanto ne utilizzano i servizi ma allo stesso tempo ne arricchiscono il patrimonio informativo. In una fase successiva, l’attribuzione all’agenzia ARGEA del ruolo di organismo pagatore regionale potrà comportare l’esigenza di creare un sottosistema (logico o fisico) al fine di garantire i necessari livelli di responsabilità. Dette Agenzie regionali sono, allo stato attuale, operative a tutti gli effetti in base all’approvazione definitiva degli statuti avvenuta con la DGR 25/37 del 03.07.07.
Il SIAR costituisce il nodo regionale del Sistema Informativo Agricolo Nazionale Federato ed è pertanto collegato al Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN) gestito dall’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA).
7.11 Xxxxx e fonti di finanziamento
PROGETTO - PIANIFICAZIONE FINANZIARIA (Euro)
Fonte finanziamento 2006 2007 2008 TOTALE
TRIENNIO
Importo del finanziamento CIPE 3/2006
Importo del finanziamento P.O.R. Sardegna misura 6.3 – Società dell’informazione
0 2.000.000 2.000.000
3.600.000 1.400.000 5.000.000
TOTALE 3.600.000 3.400.000 7.000.000
7.12 Piano dei costi
Voci di costo
Costi fissi e Gestionali (Euro)
A1) Attività trasversali 550.000
- A1.1) Coordinamento e altri interventi | (200.000) |
- A1.2) Interventi formativi | (150.000) |
- A1.3) Progettazione e attivazione call center, help desk | (200.000) |
A2) Realizzazione servizi applicativi | 3.650.000 |
- A2.1) Costituzione e avvio base dati anagrafico aziendale | (200.000) |
- A2.2) Sviluppo e rilascio applicativi | (1.600.000) |
- A2.3) Attivazione accesso banche dati nazionali | (300.000) |
- A2.4) Integrazione Anagrafe Aziendale con SITR | (30.000) |
- A2.5) Manutenzione evolutiva e sviluppo nuove applicazioni | (840.000) |
- A2.6) Progetto riuso applicativi Regione Piemonte | (680.000) |
A3) Infrastrutture | 2.800.000 |
- A3.1) Adeguamento dotazioni HW/SW/Rete (stazioni di lavoro, aule) | (1.500.000) |
- A3.2) Realizzazione Server Farm | (800.000) |
- A3.3) Attività per le Agenzie Regionali | (500.000) |
TOTALE | 7.000.000 |
7.13 Cronoprogramma delle attività
Attività e Milestone | Periodo di riferimento |
Mesi | |
A1.1) Piano di comunicazione | 10/2006 – 12/2008 |
A1.2) Piano di formazione | 10/2006 – 12/2008 |
A1.3) Servizio di help desk | 10/2006 – 12/2008 |
A2.1) Avvio anagrafe aziendale | 6/2007 – 6/2008 |
A2.1) Costituzione base dati anagrafico aziendale | 10/2006 – 12/2006 |
A2.2) Sviluppo e rilascio applicativi | 10/2006 – 12/2008 |
A2.3) Attivazione accesso banche dati nazionali | 1/2007 – 9/2007 |
A2.4) Integrazione anagrafe aziendale con Sistema Informativo Territoriale | 7/2007 – 12/2007 |
A2.5) Manutenzione evolutiva e sviluppo nuovi applicativi | 3/2007 – 12/2008 |
A2.6) Progetto Riuso con Regione Piemonte | 10/2006 - 12/2008 |
A3.1 e A3.2) Attivazione infrastrutture | 10/2006 – 12/2006 |
A3.3) Attività connesse all’attivazione delle Agenzie Regionali | 3/2007 – 12/2007 |
7.14 Diagramma di GANNT relativo alle attività del progetto
Attività progettuali Durata del progetto (in trimestri) | OTT - DIC 06 | MAR 07 | GIU 07 | SET 07 | DIC 07 | MAR 08 | GIU 08 | SET 08 | DIC 08 | ||
A1.1) Piano di comunicazione | |||||||||||
A1.2) Piano di formazione | |||||||||||
A1.3) Servizio di help desk | |||||||||||
A2.1) Costituzione e Avvio anagrafe aziendale | |||||||||||
A2.2) Sviluppo e rilascio applicativi | |||||||||||
A2.3) Attivazione accesso banche dati nazionali | |||||||||||
A2.4) Integrazione anagrafe aziendale con Sistema Informativo Territoriale | |||||||||||
A2.5) Manutenzione evolutiva e sviluppo nuovi applicativi | |||||||||||
A2.6) Progetto Riuso con Regione Piemonte | |||||||||||
A3.1 e A3.2) Attivazione infrastrutture | |||||||||||
A3.3) Attività connesse all’attivazione delle Agenzie Regionali ARGEA, AGRIS, LAORE |
7.15 Fattori critici ed elementi di successo
Fattori critici:
− Coinvolgimento e formazione di tutti gli utilizzatori del sistema informativo
− Eterogeneità degli attori coinvolti a diverso titolo nel progetto
− Progettazione del piano di comunicazione
Elementi di successo:
− Individuazione di un coordinamento del progetto (Assessorato Agricoltura)
− Scelta di partner tecnologici affidabili
− Integrazione del sistema informativo con banche dati nazionali
− Apertura del sistema informativo agricolo a utenti esterni all’Amministrazione Regionale
7.16 Modalità di gestione del progetto
Secondo quanto disposto dalla L.R. 9/2006 il coordinamento del sistema informativo agricolo è attribuito alla Direzione Generale dell’Assessorato Agricoltura e Riforma Agro-pastorale. Allo stato la Direzione Generale dell’Assessorato ha individuato le seguenti strutture:
− comitato di progetto: costituito da funzionari della Regione Sardegna e della
Regione Piemonte con il compito di elaborare i piani operativi delle attività legate all’accordo di collaborazione tra le due Regioni e verificarne l’esecuzione;
− cabina di regia: struttura interna all’Assessorato all’Agricoltura della Regione
Sardegna, con compiti di indirizzo delle attività del progetto e di verifica della loro attuazione.
7.17 Riuso dei prodotti dell’intervento e trasferibilità in altri contesti
7.17.1 Elementi oggetto di possibile riuso
L’accordo di collaborazione stipulato tra la Xxxxxxx Xxxxxxxx xxxxx Xxxxxxxx x xx Xxxxxxx Xxxxxxxx, previsto dalla DGR 37/1 del 13.09.2006, prevede il riuso delle componenti sviluppate. In particolare:
- attuare forme attive di collaborazione e scambio di soluzioni ed esperienze nello sviluppo dei rispettivi progetti di innovazione tecnologica ed organizzativa, anche al fine di non duplicarne, per quanto possibile l’analisi e la realizzazione;
- collaborare, nelle attività di sviluppo congiunto di sistemi informativi, anche mediante processi di riuso di soluzioni già realizzate. A tal fine, le due Regioni si rendono
disponibili a concedere, reciprocamente, a tempo indeterminato e a titolo gratuito e non esclusivo, il diritto di utilizzare i programmi applicativi di cui sono titolari, in formato sorgente e completi della documentazione disponibile;
- garantire inoltre lo sviluppo di nuove procedure informatiche comuni quali applicativi gestionali e amministrativi allo scopo di raggiungere una maggiore efficienza e risultati più vantaggiosi per entrambe le Regioni mettendo in sinergia le rispettive esperienze;
- individuare le competenze tecniche ed organizzative utili alla cooperazione interregionale anche attraverso la collaborazione dei rispettivi Enti strumentali;
- collocare in rete specifici strumenti e iniziative di ricerca e trasferimento tecnologico e di supporto all’innovazione;
- condividere metodi e sistemi di valutazione delle iniziative per verificarne l’efficacia e favorire la messa a sistema delle eccellenze presenti a livello interregionale, anche con la creazione di un sistema informativo comune.
Buona parte delle realizzazioni potranno essere a loro volta fornite ad altre Amministrazioni operanti in agricoltura.
7.18 Elementi di innovazione del progetto
Il progetto SIAR introduce principalmente la semplificazione del rapporto tra gli operatori agricoli e la pubblica amministrazione: direttamente o mediante l’assistenza dei CAA essi potranno presentare istanze o tenere sotto controllo l’iter delle pratiche.
Inoltre, il sistema informativo costituirà la base delle conoscenze su cui svolgere attività di analisi volta a una più efficace programmazione degli interventi in agricoltura.
Un altro elemento di innovazione è costituito dalle modalità di realizzazione del progetto, basato anche sull’accordo di collaborazione siglato con la Regione Piemonte e che apporterà benefici in termini di tempistica e costi.
7.19 Soluzioni tecnologiche che si intendono adottare
Tutti le applicazioni verranno realizzate secondo tecnologie web-based e gli standard tecnologici attuali; tramite Internet le basi dati e i servizi disponibili potranno cioè essere acceduti, secondo il livello di autorizzazione detenuto, dai vari soggetti interessati (Amministrazione Regionale, Amministrazioni Provinciali o Comunali, Agenzie Regionali, AGEA, ISTAT, Camere di commercio, Centri Autorizzati di Assistenza Agricola (CAA), aziende agricole).
Tutti i servizi che verranno realizzati confluiranno in un portale web dell’agricoltura, integrato nel sistema dei portali regionali e coerente per caratteristiche tecniche e funzionali.
Per garantire la riduzione dei costi in carico all’amministrazione regionale, ove possibile si farà ricorso a prodotti software open source.
8 SIAI305 “IRE-Sud Sardegna – Giustizia”
Il progetto, presentato nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro in materia di Società dell’Informazione, terzo atto integrativo, assume la denominazione IRE- Sud Sardegna-Giustizia.
Esso prevede sia l’estensione a livello regionale dei progetti di innovazione previsti dal Ministero della Giustizia con riferimento particolare alle applicazioni denominate PASS, PolisWeb e l’Informatizzazione degli uffici UNEP, sia la creazione di un “Centro di Competenza Giustizia” che permetta ai suddetti progetti di innovazione di poter muovere i primi passi potendo contare su una struttura creata ad hoc che assicuri, attraverso le risorse professionali coinvolte, sia tecniche che giuridiche, lo start-up e il successivo corretto utilizzo degli applicativi.
Sono inoltre previste due azioni di supporto che riguardano la formazione su scala regionale del personale che utilizzerà gli applicativi del progetto e l’infrastrutturazione di base degli uffici giudiziali.
8.1 Premessa
La Regione Autonoma della Sardegna punta sulle Tecnologie della Società dell’Informazione per promuovere pari opportunità di sviluppo economico, sociale, culturale e tecnologico per tutte le aree del territorio regionale. Una particolare attenzione è riservata alle aree emarginate per dislocazione e dimensione geografica, oltre che per scarsa capacità produttiva.
Si punta a favorire l’integrazione tra i vari enti locali che operano a livello regionale: Province, Comuni, Comunità Montane, soggetti esterni alla Pubblica Amministrazione.
La Regione riveste un ruolo centrale di coordinamento, attraverso la realizzazione di un’infrastruttura tecnologica adatta alle esigenze della Pubblica Amministrazione.
La Società dell’informazione rappresenta una grande opportunità per la Regione Autonoma della Sardegna, perché diventare cittadini della Società dell’informazione non significa solo accedere ai servizi di una Pubblica Amministrazione più efficiente, in grado di soddisfare le esigenze degli utenti, ma significa poter partecipare in modo nuovo alla vita delle istituzioni politiche.
Condizione indispensabile perché la società dell’informazione possa crescere è che ci siano “cittadini qualificati”. Ciò significa incentivare l’alfabetizzazione informatica in modo capillare e in tutte le fasce d’età e rendere accessibili nozioni, prodotti, servizi delle Tecnologie della Società dell’Informazione che riducano gli squilibri esistenti tra aree e individui.
I nuovi orientamenti strategici regionali hanno come obbiettivo principale quello di far diventare la Sardegna un modello di eccellenza nazionale in materia di nuove tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni applicate alla Pubblica Amministrazione.
Nel corso degli ultimi anni l’Amministrazione Giudiziaria ha cercato di individuare le soluzioni organizzative e tecnologiche per migliorare l’efficienza del sistema giudiziario.
È indispensabile restituire al sistema giudiziario nella sua interezza il ruolo di strumento al servizio dei cittadini e della democrazia, raggiungibile attraverso una visione strategica ed un intervento di riforma complessivo che sia in grado di arginare la frammentazione in cui è costretto il sistema giudiziario.
È necessario migliorare la capacità di gestione degli uffici, sia per ridurne i costi, sia per accrescere l’efficacia e la trasparenza della loro azione e corrispondere meglio alle esigenze dei cittadini e delle imprese in materia di amministrazione della giustizia.
A supporto di tutto ciò non può essere trascurato il contributo che le tecnologie digitali possono offrire in termini di efficienza dell’azione giudiziaria per i consistenti risparmi che il processo di dematerializzazione e razionalizzazione è in grado di porre in essere.
Nell’ambito delle iniziative relative alla digitalizzazione dell’Amministrazione Pubblica, il contesto normativo, tecnologico ed organizzativo dell’Amministrazione della Giustizia richiede la realizzazione di progetti finalizzati al perseguimento di obiettivi di efficienza ed efficacia dell’azione giudiziaria ed amministrativa correlata.
8.2 Descrizione del contesto regionale
L’Amministrazione Regionale, per realizzare la nuova strategia della Società dell’Informazione, ha individuato cinque piani d’azione specifici:
A. Rete Telematica Regionale;
B. Sistema informativo dell’Amministrazione regionale;
C. Sistema informativo della Sanità regionale;
D. Sistema informativo degli Enti locali;
E. Sardegna all digital.
I Piani d’azione si suddividono in interventi specifici e concreti, per ciascuno dei quali sono stati definiti obiettivi, benefici, durata e costi, al fine di monitorarne la realizzazione ed avere una verifica stringente e concreta dei risultati raggiunti.
A. Rete Telematica Regionale
La Regione sta procedendo alla realizzazione della Rete Telematica Regionale (RTR) in accordo con le specifiche del Sistema Pubblico di Connettività. L’intervento prevede la
realizzazione di un’infrastruttura in fibra ottica che collega le principali località della Sardegna ed assicurerà la connessione telematica di Enti Regionali, ASL, scuole, Parco Tecnologico, Enti locali, comprensori industriali e produttivi.
B. Sistema informativo dell’Amministrazione regionale
Al fine di garantire l’ammodernamento tecnologico, funzionale ed organizzativo della struttura amministrativa, si sta procedendo alla realizzazione di un vasto piano di interventi che copre i principali settori operativi. In particolare:
• il Centro Servizi Regionale (CSR) che costituisce la struttura preposta alla
progettazione, coordinamento e gestione di tutti gli interventi nel campo della SI;
• i Sistemi Informativi di Base dell’Amministrazione Regionale (SIBAR), che
prevedono sistemi innovativi per lo svolgimento delle funzioni operative della struttura burocratica, un sistema contabile integrato e la gestione delle risorse umane;
• il Sistema Informativo Territoriale Regionale (SITR), strumento di
pianificazione e gestione del territorio che, insieme alla relativa Infrastruttura di Dati Territoriali (IDT), costituisce un caso di eccellenza a livello nazionale;
• il Sistema Informativo Territoriale alle Comunità (SIT2COM) che condividerà,
tra soggetti pubblici e privati, dati territoriali, cartografia e informazioni georeferenziate erogando i servizi informatici ad essi connessi;
• il SiStaR, nuovo sistema informativo per l’acquisizione, analisi, elaborazione e
distribuzione delle informazioni statistiche di carattere socio-economico;
• il Sistema Informativo Lavoro (SIL) per la gestione dei nuovi servizi per l’impiego;
• i Centri di Acquisto territoriali (CAT), un sistema che gestisce le modalità di
acquisto delle Amministrazioni regionali (incluse ASL e Enti locali) utilizzando le nuove tecnologie di e-procurement.
C. Sistema informativo della Sanità regionale
L’Amministrazione regionale ha approvato, con delibera n. 32/4 del 13 luglio 2005, il Piano per l’informatizzazione del sistema sanitario regionale al fine di garantire un quadro organico e coerente di interventi. Gli interventi in fase di realizzazione sono:
• Tessera sanitaria regionale: l’invio ai cittadini sardi della nuova tessera sanitaria
personale;
• Anagrafe Centralizzata degli Assistiti del Sistema Sanitario regionale (AnagS): il sistema ha l’obiettivo di razionalizzare la gestione degli elenchi degli assistiti eliminando duplicazioni, assistiti che non risiedono più nell’isola, deceduti, ecc. e consentire la possibilità di effettuare le compensazioni con altre regioni grazie ad un anagrafe certificata;
• Rete di Telepatologia Oncologica (RTP): il progetto prevede la realizzazione ed avviamento di servizi di Telepatologia Oncologica con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi sanitari nei territori di riferimento, supportare la costruzione della rete regionale per l’assistenza oncologica e favorire la creazione di community delle Eccellenze nel panorama oncologico regionale e nazionale;
• Rete dei Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta (MMG/PLS) e
Fascicolo Sanitario Elettronico (MEDIR): il progetto prevede di supportare l’efficienza delle cure primarie attraverso l’integrazione in rete dei Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta e gli altri Operatori Sanitari del sistema al fine di agevolare il processo di continuità dell’assistenza, anche attraverso lo sviluppo di appropriate forme associative.
D. Sistema informativo degli Enti locali
Questa linea strategica si pone come obiettivi principali favorire la realizzazione di servizi di e-government da parte degli Enti Locali sia mediante la realizzazione di infrastrutture sia tramite esplicito sostegno alle attività degli Enti stessi con particolare riferimento ai piccoli comuni; favorire, il riuso di soluzioni già realizzate o in fase di realizzazione sia in ambito regionale che nazionale.
In particolare viene ad inquadrarsi in quest’ambito il sistema “CST Sardegna” che ha visto la Regione impegnata in una progettazione condivisa coinvolgendo le Province, i Comuni e le Associazioni degli Enti Locali al fine di pervenire alla realizzazione della “Strategia regionale di realizzazione dei Centri Servizio Territoriali in Sardegna”.
E. Sardegna all digital
L’efficacia di tutti gli interventi relativi alla SI è subordinata da una parte ad un miglioramento della qualità dei servizi dell’Amministrazione regionale, dall’altra alla possibilità di effettivo utilizzo dei nuovi servizi erogati per via telematica da parte di cittadini ed imprese.
In quest’ottica il Governo regionale ha approvato, con delibera n. 54/15 del 22 novembre 2005, il “Piano d’azione per il superamento del digital divide nelle aree svantaggiate della Sardegna”. Tale Piano prevede:
• l’attivazione dei servizi di connettività a banda larga per le aree del territorio
regionale servite da centrali pubbliche attualmente interconnesse alla rete con infrastruttura in fibra ottica;
• il potenziamento delle infrastrutture in fibra ottica per il collegamento alla rete di
ulteriori centrali pubbliche e contestuale attivazione dei servizi di connettività a banda larga per le rispettive aree del territorio regionale da esse servite;
• la realizzazione dell’infrastruttura con tecnologia WiMax per l’erogazione dei
servizi a banda larga sulle aree non coperte tramite i precedenti due interventi.
Per arginare le difficoltà di accesso da parte di fasce di popolazione che per motivi culturali, economici, sociali non possono utilizzare le tecnologie digitali,
l’Amministrazione regionale sta attivando due iniziative: i “Centri di Accesso Pubblico a Servizi Digitali Avanzati (CAPSDA)”, che prevedono la creazione di centri pubblici di accesso presso 95 biblioteche comunali; i “Sistemi Avanzati per la Connettività Sociale (SAX)”, che prevede contributi a organizzazioni no-profit per la creazione di centri di accesso assistiti in situazioni di particolare degrado sociale.
8.3 Interventi previsti dalla Regione Sardegna nell’ambito del progetto IRE-Sud Sardegna-Giustizia
Nell’ambito del progetto IRE-Sud Sardegna - Giustizia, sono stati individuati dall’Amministrazione Regionale alcuni temi di particolare interesse che afferiscono alla declinazione sul territorio di interventi progettuali realizzati dal Ministero della Giustizia.
Il Ministero della Giustizia, in questi ultimi anni, si è dimostrato sensibile ai cambiamenti che le nuove tecnologie stanno comportando nella vita quotidiana e ha deciso di ritagliarsi un ruolo attivo nel processo di trasformazione, volto a diffondere presso i propri Uffici l’uso di strumenti informatici e telematici.
Tutto ciò nasce dalla convinzione che le nuove tecnologie rappresentino uno straordinario vettore di cambiamento, non solo delle prassi lavorative dei propri utenti, ma delle stesse regole procedurali e quindi del buon funzionamento dello stesso sistema giudiziario.
In quest’ambito sono stati previsti una serie di interventi a sostegno dell’informatizzazione a livello centrale e periferico, con il duplice obiettivo di rendere più efficienti alcune procedure dell’Amministrazione, attraverso le realizzazione di applicazioni specifiche, e di potenziare l’infrastruttura tecnologica sul territorio per favorire l’accesso ai nuovi servizi da parte di tutte le strutture interessate.
Tra questi interventi sono stati evidenziati come prioritari per la realtà Regionale i seguenti progetti del Ministero della Giustizia:
⮚ PASS – Punti di Accesso ai Servizi per i cittadini: il progetto prevede la realizzazione di una serie di sportelli di front office virtuali per la richiesta di certificati del Casellario Giudiziario, ubicati presso gli Uffici dei Giudici di Pace, Tribunali o Corti d’Appello o comunque in altri sedi istituzionali. Una delle componenti più importante risiede nella delocalizzazione degli uffici, che consente ai cittadini il rilascio di certificati anche presso sedi giudiziarie diverse da quelle di propria competenza.
⮚ PolisWeb: Applicativo destinato agli avvocati e agli operatori del distretto giudiziario di riferimento che consente l’accesso alle banche dati civili dei Tribunale e della Corte di Appello, tramite accesso via Internet da studio (per mezzo di autenticazione con smart-card) o recandosi direttamente presso l’Amministrazione Giudiziaria più vicina (a prescindere dalla competenza
territoriale). I dati disponibili alla consultazione sono relativi ai fascicoli iscritti nel ruolo generale del Contenzioso Civile, Volontaria Giurisdizione, Diritto del Lavoro e Esecuzioni Civili degli Uffici Giudiziari.
⮚ Informatizzazione degli Uffici UNEP (Ufficio Notifiche Esecuzioni e Protesti): il progetto nasce con l’obiettivo di migliorare le interazioni tra i cittadini e gli uffici UNEP, attraverso la predisposizione di un adeguata infrastruttura hardware e di un applicativo software fruibile via Web, in grado di gestire la quasi totalità degli adempimenti per le notifiche, le esecuzioni e i protesti di atti a richiesta di parte e dell’autorità giudiziarie.
Uno degli obiettivi principali dell’amministrazione giudiziaria, è sicuramente raggiungere un livello di eccellenza nel processo d’informatizzazione degli uffici giudiziari. Pertanto, è opportuno assicurare, in ogni momento, il supporto tecnico/giuridico all’Amministrazione Giudiziaria che intende offrire una serie di servizi rivolti sia agli operatori del settore sia ai comuni cittadini. E’ proprio in questo contesto che si inserisce il Centro di Competenza Giustizia, che consentirà di fornire assistenza sul territorio regionale nelle fasi di startup, messa a regime e gestione dei servizi offerti attraverso i progetti PASS, PolisWeb, UNEP.
8.4 Documenti di riferimento
Il contesto normativo di riferimento è il seguente:
⮚ Documento “Verso il Sistema Nazionale di e-government Linee Strategiche” del Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione;
⮚ Delibera CIPE n. 20/2004 - Quota Programmi Nazionali punto D.1.2.2. Assegnazione condizionata per progetti nel campo della Società dell’Informazione;
⮚ Decreto del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie dell’8 luglio 2005 Requisiti tecnici e i diversi livelli per l’accessibilità agli strumenti informatici;
⮚ Piano di azione e-government (Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 febbraio 2002);
⮚ Decreto Legislativo 196/2003 - Codice in materia di protezione dei dati personali;
⮚ Documenti MIT:
• “Una visione condivisa – una realizzazione cooperativa”;
• l’e-government nelle Regioni e negli Enti locali: II Fase di attuazione;
⮚ Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 - “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali”;
⮚ Decreto Legislativo febbraio 2005 n 82. “Codice dell’amministrazione digitale”;
⮚ Standard tecnologici definiti dal CNIPA e documento “Visione Condivisa” del MIT;
⮚ Decreto del Ministero della Giustizia 24 maggio 2001 sulla tenuta informatizzata dei registri;
⮚ Circolare dell’ AIPA (Circolare 6 settembre 2001, n. AIPA/CR/32), criteri e strumenti per favorire l’accesso ai siti web delle pubbliche amministrazioni e l’uso delle applicazioni informatiche da parte delle persone disabili;
⮚ WCAG 1.0 - Web Content Accessibility Guidelines 1.0 ([WCAG1.0]), W3C Recommendation standard per la definizione dei criteri di accessibilità dei siti;
⮚ DPR 318/99 – regole minime per la sicurezza informatica;
⮚ Piano triennale dell’informatica del Ministero della Giustizia 2005/2007;
⮚ Complemento di Programmazione POR Sardegna 2000/2006;
⮚ Progetto PASS del Ministero della Giustizia approvato da CNIPA.;
⮚ Protocollo d’Intesa tra il Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione e il Ministro della Giustizia per la realizzazione di interventi di digitalizzazione, evoluzione ed integrazione dei sistemi informativi dell’Amministrazione della Giustizia, stipulato il 17 gennaio 2007.
8.5 Contenuti del progetto
L’obiettivo del progetto IRE-Sud Sardegna–Giustizia, è quello di garantire l’accessibilità ai servizi della giustizia ai cittadini attraverso una rete capillare di “sportelli”, sia fisici che virtuali, in grado di eliminare o di ridurre al minimo gli spostamenti, i costi ed i tempi attualmente necessari per richiedere certificati o documenti normalmente rilasciati dall’Amministrazione Giudiziaria.
Di seguito si descrivono brevemente le caratteristiche dei sotto-progetti dell’intervento IRE-Sud evidenziando gli elementi di novità rispetto a quanto già realizzato in ambito nazionale e locale per ciascuna delle iniziative.
8.6 Progetto PASS
Il Progetto PASS si inquadra in un contesto comune ad altre iniziative progettuali della Pubblica Amministrazione e del CNIPA, il cui scopo principale è quello di rendere disponibili sul territorio il maggior numero possibile di Sportelli (sia fisici che virtuali), a cui il cittadino può rivolgersi per le proprie interazioni con l’Amministrazione della Giustizia, in primo luogo la richiesta di certificati e di documentazione amministrativa. Esso consiste nella realizzazione di una rete di sportelli di front-office, costituiti dagli Uffici dei Giudici di Pace con sedi, autonome o presso tribunali, presenti anche in comuni di dimensioni medio-piccole, che consentiranno ai cittadini anche non residenti nella sede di un Distretto o di un Circondario di ottenere un certificato direttamente dall’Amministrazione Giudiziaria più vicina (a prescindere dalla competenza
territoriale) o presso il Comune abilitato al servizio, senza dover ricorrere alla prassi di delegare un’agenzia, previo esborso di denaro, per la medesima operazione.
Attraverso l’estensione del Progetto PASS anche ai Comuni, il cittadino si potrà recare presso un qualunque ufficio comunale abilitato e munito di un documento di riconoscimento valido, potrà richiedere il certificato di cui necessita. Qui un dipendente, opportunamente formato, utilizza un’applicazione di tipo web per inserire i dati anagrafici del cittadino, il tipo di certificato richiesto, l’ufficio giudiziario competente. L’applicazione invia quindi un messaggio all’ufficio giudiziario competente, ove un cancelliere elabora la richiesta, produce (stampa) il certificato, vi appone il timbro, scansiona il documento e ne invia l’immagine all’ufficio presso il quale l’utente finale ha effettuato la richiesta. A questo punto, un funzionario comunale abilitato stampa il documento e lo consegna al cittadino, previa la riscossione del pagamento dei diritti di cancelleria. Lo scambio dei messaggi avviene tramite caselle di posta elettronica certificata, in armonia con quanto previsto nel progetto @P@.
Si prevede di estendere il sistema PASS a circa 100 Comuni della Regione Sardegna, non sedi di uffici del Giudice di Pace.
8.7 Estensione del progetto PolisWeb
Il sistema PolisWeb è un applicativo già sviluppato dal Ministero della Giustizia che è stato concepito per permettere principalmente agli avvocati di accedere ai dati dei fascicoli iscritti nel ruolo generale del Contenzioso Civile, Volontaria Giurisdizione, Diritto del Lavoro e Esecuzioni Civili degli Uffici Giudiziari senza doversi recare in cancelleria. Inoltre esso fornisce agli avvocati un servizio telematico di prenotazione alla cancelleria di copie cartacee certificate dei documenti.
Tale sistema può essere configurato in modo da consentire la visualizzazione dei dati relativi ai fascicoli iscritti nei Tribunali e alla Corte di Appello appartenenti allo stesso distretto.
Attualmente il sistema si basa su una architettura centralizzata, che raccoglie tutte le istanze provenienti dai Punti di Accesso, ovvero dalle società che gestiscono l’autenticazione degli avvocati. L’avvocato viene autenticato mediante smart card dal punto di accesso e viene direzionato sul server di produzione, che ospita una copia (aggiornata in orario notturno) dei registri di cancelleria di tutti i Tribunali che hanno avviato il servizio.
Attualmente il sistema consente:
• all’avvocato, di accedere ai dati del fascicolo della causa in cui è costituito difensore se tale fascicolo è gestito in uno dei sistemi del contenzioso civile o volontaria giurisdizione o diritto del lavoro o esecuzioni civili dei Tribunali;
• all’avvocato che deve costituirsi difensore della parte chiamata in giudizio con citazione, di conoscere, quando assegnate, la sezione, il giudice della causa, l’effettiva data di prima udienza;
• l’accesso alla banca dati della giurisprudenza di merito degli Uffici Giudiziari del Distretto nel caso in cui le sentenze siano state prodotte dai magistrati con l’applicativo Polis.
In particolare l’avvocato per poter usufruire dei servizi esposti dal sistema dovrà:
• scegliere un punto di accesso e registrarsi presso di esso, secondo le procedure definite dallo stesso punto di accesso, presentando un certificato, rilasciato in data non anteriore a venti giorni, in cui il consiglio dell’ordine di appartenenza attesta l’iscrizione all’albo, all’albo speciale, al registro dei praticanti abilitati, oppure la qualifica che legittima all’esercizio della difesa e l’assenza di cause ostative allo svolgimento dell’attività difensiva;
• Dotarsi di una smart-card (o in genere un dispositivo crittografico) contenente il
certificato di autenticazione occorrente per essere autenticati in occasione della connessione al Punto di Accesso, operazione necessaria preliminarmente all’effettuazione di qualsiasi operazione;
• Dotarsi di una qualsiasi connessione ad internet in modo da raggiungere il punto
di accesso.
Una volta pronto e abilitato presso il punto di accesso, l’avvocato, dalla sua postazione (con la smart-card inserita e connesso ad internet), si collega al punto di accesso presso cui è registrato. Il punto di accesso, una volta autenticato l’avvocato, rimanda l’utente alla home page di PolisWeb, la quale propone l’elenco degli uffici giudiziari abilitati. Xxxxxx l’ufficio giudiziario, all’avvocato viene subito presentata la home page di PolisWeb relativa all’ufficio selezionato, da dove può consultare le informazioni di propria pertinenza, ossia i procedimenti dove è costituito. Inoltre a seconda dell’utilizzo del relativo registro di cancelleria presso il singolo ufficio del Giudice di Pace, è possibile la consultazione delle banche dati relative a:
• contenzioso civile
• diritto del lavoro
• volontaria giurisdizione
• esecuzioni civili, immobiliari e mobiliari.
8.8 Progetto Portale UNEP
Il progetto prevede il dispiegamento, in ambito distrettuale, della soluzione Software che la Regione Basilicata ha in corso di sviluppo nell’ambito del progetto IRE-Sud. Tale progetto prevede la reingegnerizzazione in ambiente Web dell’applicativo GSU (Gestione Servizi UNEP) realizzato presso la Corte di Appello di Potenza che attualmente si basa su un architettura Client/Server. Il passaggio ad una architettura di
tipo web consente di centralizzare gli apparati, abbattendo i costi di manutenzione ed eliminando la necessità di installazione del software sui vari client distribuiti sul territorio.
In particolare il sistema di gestione degli uffici UNEP servirà non solo alla gestione dei registri cronologici, dei rimborsi e all’acquisizione degli atti telematici ma, in un’ottica integrata, dovrà rappresentare la base per alimentare il modulo di gestione amministrativa con i dati contabili necessari (diritti, trasferte ecc.) per poi ricevere da quest’ultimo le risultanze delle elaborazioni ai fini dell’emissione dei verbali di riparto, degli stati mensili e dell’ulteriore documentazione contabile richiesta dall’ordinamento vigente.
In particolare il sistema dovrà assicurare la gestione di tutti i registri previsti normalmente in uso e al fine di incrementare l’efficienza e la produttività degli uffici, la più ampia possibilità di gestione delle fasi di carico e scarico degli atti.
Nell’ambito del suddetto progetto si prevede oltre alla gestione degli adempimenti per le notifiche, le esecuzioni e i protesti anche l’integrazione con gli attuali punti d’accesso per fornire ai cittadini un canale di comunicazione diretto con gli uffici UNEP, in grado di fornire informazioni specifiche e strumenti di interoperabilità, il tutto in linea con gli obiettivi fissati dal codice dell’amministrazione digitale.
8.9 Integrazione della base documentale normativa della Regione Sardegna con il sistema NormeinRete.
Il portale NormeinRete ha lo scopo di favorire l’accesso ai testi normativi attraverso un’unica interfaccia di ricerca in grado di operare selezioni sul corpus documentale distribuito sui siti internet istituzionali. Il portale quindi non costituisce nuove raccolte documentali ma unifica attraverso un’unica interfaccia le raccolte pubblicate autonomamente dalle istituzioni ed amministrazioni pubbliche aderenti (circa 55). La base documentale distribuita che è attualmente possibile interrogare attraverso il motore di ricerca di NormeinRete, per un totale di circa 180.000 documenti, comprende:
• Normativa statale primaria dal 1904;
• Legislazione comunitaria e regionale;
• Selezioni tematiche pubblicate da amministrazioni centrali di normativa primaria (su vari temi, tra cui: giustizia, contratti collettivi di lavoro, commercio elettronico e sviluppo produttivo, pubblica amministrazione) e di normativa secondaria (circolari, delibere).
8.9.1 Modello organizzativo
Il progetto NormeinRete è aperto alla partecipazione di tutte le amministrazioni ed enti pubblici che rendono accessibile documentazione di interesse normativo attraverso internet. La partecipazione di un’amministrazione comporta la designazione di un
referente che entra a far parte del gruppo di progetto e coordina le attività, relative a NormeinRete, all’interno della propria amministrazione.
Le entità coinvolte nel progetto sono:
• Autorità emittente: è ciascuna istituzione o amministrazione pubblica che produce provvedimenti a carattere normativo;
• Amministrazione partecipante: è ciascuna istituzione pubblica che disponga di una raccolta documentale normativa accessibile via Internet e aderisca al progetto NormeinRete;
• NormeinRete: rappresenta l’entità organizzativa che eroga il servizio interamministrazione risultante dalla realizzazione del sistema e che gestisce il progetto. E’ costituita dallo staff del progetto, formato da rappresentanti delle amministrazioni e dai fornitori.
• Utenti: sono gli utilizzatori del sistema, che si identificano nella collettività.
8.9.2 Componenti dell’architettura
Il servizio che NormeinRete realizza costituisce un caso particolare di servizio unitario di accesso a dati pubblici detenuti da amministrazioni diverse.
Per consentire l’individuazione all’interno di un sito di tutti e soli i documenti di natura normativa, è necessario che il sistema informatico dell’amministrazione esponga le informazioni utili a tale scopo, quali ad esempio la dislocazione dei documenti normativi all’interno del sito e la modalità di accesso.
Inoltre è necessario che esistano degli elementi architetturali centralizzati deputati a gestire i dati identificativi e descrittivi delle diverse entità coinvolte. Pertanto il servizio si realizza attraverso il sistema distribuito risultante dalla integrazione delle raccolte documentali rese disponibili da diverse istituzioni ed amministrazioni pubbliche, dei relativi componenti di integrazione specifici e di alcuni componenti centralizzati. I componenti architetturali sono quindi di tre tipi, che vengono elencati di seguito con l’indicazione dei ruoli corrispondenti:
• registri centrali: deputati alla gestione delle informazioni comuni necessarie a
rendere operativa la cooperazione. Nello specifico
o registro autorità emittenti;
o registro dei nodi NIR;
o catalogo delle norme
• nodi NormeinRete: sono gli elementi architetturali necessari a consentire alle amministrazioni partecipanti di svolgere il ruolo di fornitori di contenuti. Ciascuna mette a disposizione un sottoinsieme del proprio patrimonio informativo e le opportune interfacce necessarie a consentirne l’interrogazione integrata con le basi documentali degli altri fornitori di contenuti;
• sito NormeinRete: comprende i componenti hardware e software necessari al funzionamento del servizio interamministrazione, costituendone il front-office ed effettuando l’indicizzazione e l’integrazione logica delle raccolte documentali.
Di seguito si riporta l’architettura generale del sistema.
8.10 Centro di Competenza Giustizia
In seguito ad una indagine sulle esigenze dell’amministrazione giudiziaria in Sardegna, è emerso che uno dei problemi più sentiti, a livello regionale è sicuramente la carenza di personale tecnico-giuridico in grado di fornire un supporto specialistico rispetto ai fabbisogni diretti e latenti, manifestati dalla stessa Amministrazione.
Il soddisfacimento di tale esigenza diventa un elemento fondamentale per il successo di iniziative innovative messe in campo dall’Amministrazione giudiziaria, caratterizzate da un processo di cambiamento organizzativo che investe una pluralità di aspetti economici, gestionali, ecc.
La creazione di una struttura ad hoc come il Centro di Competenza Giustizia, permette agli operatori del settore di fruire di una serie di vantaggi diretti e benefici di tipo economico, organizzativo, gestionale e logistico:
• all’interno dell’Amministrazione giudiziaria, in particolare Avvocati, Magistrati,
Cancellieri, ecc.. vedranno ridotti i tempi e i costi per l’ottenimento della
documentazione richiesta, per la realizzazione di altre attività legate alla loro professione (es. iscrizione a ruolo di una causa, visionare una memoria da studio, ecc..) e soprattutto avranno un interlocutore unico con cui interfacciarsi;
• i funzionari del Comune adeguatamente formati, potranno ampliare le loro
competenze tecniche e progressivamente essere loro stessi un supporto per i cittadini come nel caso del progetto PASS che li vedrà coinvolti in prima persona nella erogazione dei certificati del casellario giudiziale.
Gli agenti del cambiamento devono essere prioritariamente le risorse umane operanti all’interno delle strutture maggiormente coinvolte dai progetti innovativi.
Pertanto, alla luce di queste considerazioni, ed in base alle esperienze pilota realizzate da altre Regioni che hanno evidenziato la necessità di inserire in una struttura organizzativa ad hoc risorse tecniche-giuridiche con il ruolo di facilitatori del processo di cambiamento, si ritiene elemento fondante per il successo dell’iniziativa IRE Sud Sardegna, la creazione di una struttura in grado di favorire il salto di qualità richiesto e di supportare lo start-up del progetto.
La struttura denominata Centro di Competenza Giustizia, ha quindi il compito di fornire l’assistenza tecnico/giuridica ad una pluralità operatori del settore attraverso il supporto diretto nelle fasi di impianto ed esercizio delle soluzioni previste dal progetto IRE-Sud. Il supporto fornito sarà in primo luogo dedicato ad una ridefinizione dei processi e dell’organizzazione dovuta all’inserimento ed utilizzo delle nuove tecnologie. Infatti è ben noto che la sola fornitura di tecnologie non costituisce un elemento sufficiente per migliorare la efficienza, efficacia e qualità della pubblica Amministrazione.
Il Centro di Competenza avrà due sedi nei Comuni di Cagliari e Sassari presso i quali opera la Corte d’Appello. Le sedi saranno ubicate presso i locali messi a disposizione dal CISIA di Cagliari o dalla Regione Autonoma della Sardegna dotati delle infrastrutture hardware e software necessarie all’utilizzo degli applicativi dei sistemi PASS, PolisWeb e UNEP e delle connessioni di rete.
Il supporto tecnico-specialistico fornito dalle risorse allocate presso il Centro di Competenza Giustizia sarà garantito nelle fasi di startup, messa a regime e gestione dei progetti di innovazione previsti dal Ministero della Giustizia, quali PASS, PolisWeb e UNEP, per un arco temporale di circa due anni.
La struttura del Centro di Competenza prevede:
• un professionista con funzioni di indirizzo e di coordinamento dell’intera struttura, in grado di pianificare e coordinare le attività del Centro e di individuare e proporre eventuali altre aree di intervento;
• risorse professionali in grado di assicurare il necessario supporto tecnico/giuridico agli operatori del settore giustizia, individuati sulla base di procedure di selezione ad evidenza pubblica;
• una segreteria.