Crédit Agricole Italia S.p.A.
Crédit Agricole Italia S.p.A.
con sede legale in Xxxxx (XX), Xxx Xxxxxxxxxx, x. 0
Registro delle Imprese di Parma e Codice fiscale 02113530345 e Partita IVA 02886650346 Codice ABI – 6230.7
Capitale sociale pari a Euro 1.101.234.560,00 i.v.
DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE
Il presente documento costituisce un documento di registrazione (il “Documento di Registrazione”) ai sensi del Regolamento (UE) 2017/1129 (il “Regolamento Prospetti”) redatto in conformità all’articolo 7 e all’Allegato 6 del Regolamento Delegato (UE) 2019/980 e al Regolamento adottato dalla CONSOB con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999, così come successivamente modificato ed integrato. Il presente Documento di Registrazione contiene informazioni su Crédit Agricole Italia S.p.A. (l’“Emittente”, “CAI” ovvero la “Banca”) in qualità di emittente di strumenti finanziari (gli “Strumenti Finanziari”). In occasione dell’emissione di Strumenti Finanziari, il presente Documento di Registrazione deve essere letto congiuntamente alla singola nota informativa sugli strumenti finanziari di volta in volta approvata (la “Nota Informativa”) che conterrà le informazioni relative agli Strumenti Finanziari. Tali documenti formano congiuntamente il prospetto di base (il “Prospetto di Base”), che sarà di volta in volta integrato, in relazione alla singola emissione (i) da un documento denominato “ Condizioni Definitive”, che conterrà le informazioni e le disposizioni contrattuali specifiche relative agli Strumenti Finanziari e (ii) dalla “Nota di Sintesi”, che riporterà le informazioni chiave sull’Emittente e sugli Strumenti finanziari specificamente riferite alla singola emissione. Il presente Documento di Registrazione, come successivamente eventualmente integrato e modificato dai relativi supplementi, la relativa Nota Informativa sugli Strumenti Finanziari, integrata dalle Condizioni Definitive e dalla Nota di Sintesi, costituiscono il prospetto (il “ Prospetto”) per gli Strumenti Finanziari ai fini del Regolamento Prospetti.
Il presente Documento di Registrazione è stato pubblicato in data 7 dicembre 2022, a seguito dell’approvazione
da parte della CONSOB comunicata con nota n. 0500702/22 del 7 dicembre 2022.
L’adempimento di pubblicazione del presente Documento di Registrazione non comporta alcun giudizio della CONSOB sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi e sull’opportunità degli investimenti proposti.
L’investimento negli Strumenti Finanziari comporta dei rischi, ancorché connessi all’Emittente. L’investitore è invitato a leggere il capitolo “Fattori di Rischio”.
INDICE
PARTE PRIMA – FATTORI DI RISCHIO 4
A. FATTORI DI RISCHIO CONNESSI ALLA SITUAZIONE ECONOMICO/FINANZIARIA GENERALE.4
A.1 Rischi connessi alla crisi economico/finanziaria, all’impatto delle attuali incertezze del contesto macroeconomico,
alle conseguenze derivanti dalla pandemia da covid-19 e alla crisi russo-ucraina 4
B. FATTORI DI RISCHIO CONNESSI ALLA SITUAZIONE FINANZIARIA DELLA BANCA E DEL GRUPPO 5
B.1 Rischio connesso all’esposizione al debito sovrano 5
B.2 Rischi connessi alle attività fiscali per imposte differite 5
B.3 Rischio connesso al giudizio di rating assegnato all’Emittente 5
B.4 Rischio connesso alla mancata attuazione del Piano a medio termine per il 2025 6
C. FATTORI DI RISCHIO CONNESSI AL SETTORE DI ATTIVITÀ DELLA BANCA 6
• Rischio di deterioramento della qualità del credito 6
C.3 Rischio di outsourcing di funzioni rilevanti 9
C.4 Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di interesse 9
C.6 Xxxxxx connessi al contenzioso 9
C.7 Rischio di mercato e del portafoglio di negoziazione 10
C.9 Rischi connessi ai cambiamenti climatico/ambientali 11
D. FATTORI DI RISCHIO CONNESSI AL QUADRO LEGALE E NORMATIVO 12
D.1 Rischi connessi all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario 12
D.2 Rischi connessi agli obblighi contributivi ordinari e straordinari ai fondi istituiti nell’ambito della disciplina della
risoluzione delle crisi bancarie 13
PERSONE RESPONSABILI, INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, RELAZIONI DI
XXXXXXX E APPROVAZIONE DA PARTE DELLE AUTORITÀ COMPETENTI
14
1.1 Persone responsabili del Documento di Registrazione 14
1.2 Dichiarazione di responsabilità 14
1.3 Dichiarazioni o relazioni di esperti 14
1.4 Informazioni provenienti da terzi 14
1.5 Dichiarazione dell’Emittente 14
15
2.1 Revisori legali dell’Emittente 15
2.2 Eventuali dimissioni, revoca dell’incarico o mancato rinnovo dell’incarico della Società di Revisione negli ultimi
16
17
4.1 Storia ed evoluzione dell’Emittente 17
4.1.1 Denominazione legale e commerciale dell’Emittente 19
4.1.2 Luogo e numero di registrazione dell’Emittente e codice identificativo del soggetto giuridico (LEI) 19
4.1.3 Data di costituzione e durata dell’Emittente 19
4.1.4 Residenza e forma giuridica dell’Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di registrazione, indirizzo e numero di telefono della sede sociale ed eventuale sito internet dell’Emittente 19
4.1.6 Rating attribuiti all’Emittente su richiesta dell’Emittente 22
intervenuti dall’ultimo esercizio finanziario 23
4.1.8 Descrizione del finanziamento previsto delle attività dell’emittente 23
5 PANORAMICA DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI
24
5.1 Principali attività dell’Emittente 24
prestati, dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività, se significativi, e dei principali mercati in cui opera l’Emittente 24
5.2 Dichiarazioni formulate dall’Emittente riguardo alla sua posizione concorrenziale 31
32
6.1 Descrizione del gruppo a cui appartiene l’Emittente e della posizione che esso vi occupa 32
6.2 Dipendenza dell’Emittente da altri soggetti all’interno del gruppo 32
7 INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE
34
7.1 Cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell'Emittente dalla data dell’ultimo bilancio sottoposto a revisione pubblicato e cambiamenti significativi dei risultati finanziari del Gruppo dalla fine dell’ultimo esercizio per il quale le informazioni finanziarie sono state pubblicate fino alla data del presente Documento di Registrazione 34
7.2 Informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell'Emittente almeno per l'esercizio in corso 34
8 PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI
35
9 ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI SORVEGLIANZA
36
9.1 Informazioni circa gli organi di amministrazione, direzione e/o di vigilanza 36
9.1.1 Consiglio di Amministrazione 36
9.2 Conflitti di interessi degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza 56
57
10.1 Informazioni relative agli assetti proprietari 57
10.2 Accordi che possono determinare una successiva variazione dell’assetto di controllo dell’Emittente 57
58
11.1 Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati 58
11.1.1 Informazioni finanziarie relative al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020 58
11.1.2 Modifica della data di riferimento contabile 58
11.1.4 Modifica della disciplina contabile 59
11.1.6 Bilancio di esercizio 59
11.1.7 Data delle informazioni finanziarie 59
11.2 Informazioni infrannuali 59
11.3 Revisione delle informazioni finanziarie annuali relative agli esercizi passati 59
11.3.1 Revisione delle informazioni finanziarie al 31 dicembre 2021 e 2020 59
11.4 Procedimenti giudiziari e arbitrali 60
11.4.1 Procedimenti giudiziari 60
11.4.2 Accertamenti ispettivi e attività di vigilanza 61
11.5 Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria dell'Emittente 63
64
12.2 Atto costitutivo e Statuto 64
65
13.1 Sintesi dei principali contratti 65
66
67
FATTORI DI RISCHIO
PARTE PRIMA – FATTORI DI RISCHIO
La presente sezione è relativa ai soli fattori di rischio connessi all’Emittente e al Gruppo Crédit Agricole Italia.
Pertanto, tale sezione, ai sensi dell’art. 16 del Regolamento Prospetti, riporta esclusivamente i rischi che l’Emittente riti ene specifici per
l’Emittente stesso e rilevanti per assumere una decisione di investimento informata.
Prima di qualsiasi decisione sull’investimento, gli investitori sono invitati a leggere attentamente il presente capitolo, al fine di comprendere i rischi specifici associati all’Emittente e al Gruppo Crédit Agricole Italia e ottenere un migliore apprezzamento della capacità dell’Emittente di adempiere alle obbligazioni relative agli Strumenti Finanziari che lo stesso potrà emettere, come di volta in volta descritti nella Nota Informativa ad essi relativa. CAI ritiene che i seguenti fattori potrebbero influire sulla capacità dell’Emittente di adempiere ai propri obblighi, derivanti dagli Strumenti Finanziari emessi, nei confronti degli investitori.
Gli investitori sono, altresì, invitati a valutare gli specifici fattori di rischio connessi agli Strumenti Finanziari. Ne consegue che i presenti fattori di rischio devono essere letti congiuntamente, oltre che alle altre informazioni contenute nel Documento di Registrazione, ai fattori di rischio connessi agli Strumenti Finanziari e riportati nella relativa Nota Informativa.
A. FATTORI DI RISCHIO CONNESSI ALLA SITUAZIONE ECONOMICO/FINANZIARIA GENERALE
A.1 Rischi connessi alla crisi economico/finanziaria, all’impatto delle attuali incertezze del contesto macroeconomico, alle conseguenze derivanti dalla pandemia da covid-19 e alla crisi russo-ucraina
Alla data del Documento di Registrazione, il quadro macroeconomico italiano e globale risulta connotato da profili di incertezza in relazione, in particolare, da un lato al perdurare del conflitto Russia/Ucraina che alla data del Documento di Registrazione caratterizza il contesto internazionale e dall’altro, al generale peggioramento della situazione economica conseguente alla crisi energetica e ai livelli elevati di inflazione che condizionano i consumi delle famiglie e la competitività delle aziende soprattutto nei settori energivori.
Tale contesto sta provocando un rallentamento dell’economia più accentuato dopo una prima metà del 2022 caratterizzata comunque da una crescita positiva del PIL Italiano.
L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia sta continuando a generare incertezze e tensioni, in particolare all’interno dell’Eurozona e dunque in Italia. A fronte di un’inflazione rivelatasi tutt’altro che transitoria, che ha continuato a crescere in tutte le principali aree geografiche a causa del protrarsi delle difficoltà nelle catene di fornitura globali e del forte rialzo delle materie prime energetiche (carburante, elettricità) ed alimentari, i principali istituti di politica monetaria hanno avviato l’aumento dei tassi e il graduale ritiro degli stimoli precedentemente messi in campo per contrastare gli effetti della pandemia, generando effetti negativi sui mercati finanziari.
Gli impatti possibili sono stati bene evidenziati nella riunione del 22 settembre 2022, del Comitato Europeo per il Rischio Sistemico (“CERS”), a seguito della quale è stato pubblicato un warning in relazione alle vulnerabilità del sistema finanziario dell'Unione Europea. Nel warning il CERS ha segnalato che, nonostante il sistema finanziario dell’Unione Europea abbia dimostrato la propria resilienza di fronte alle crescenti tensioni geopolitiche e all’incertezza economica, la possibilità che il quadro macroeconomico europeo sia interessato dalle conseguenze dei rischi di coda (tail-risks) di detti fenomeni è aumentata dall’inizio del 2022 ed è stata accentuata dai recenti sviluppi del conflitto russo-ucraino. In particolare, l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia e dell’inflazione potrebbe minare la stabilità finanziaria dell’Unione Europea e, di conseguenza, deteriorarne le prospettive macroeconomiche.
Il perdurare del trend al ribasso sulle stime di crescita riscontrato alla data del Documento di Registrazione negli indicatori macroeconomici (per esempio, l’inflazione, l’occupazione e i consumi privati), nonché un aumento della volatilità sui mercati finanziari, rischia di creare ripercussioni negative sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente e/o del Gruppo.
In questo contesto, di particolare complessità e incertezza per l’entità dei settori economici coinvolti e per l’imprevedibile durata della crisi, le esposizioni del Gruppo verso le banche russe e ucraine risultano tuttavia del tutto trascurabili, ovvero pari a Euro 5 milioni al 30 giugno 2022, cioè lo 0,01% del totale dei crediti per cassa e firma (Euro 14 milioni al 31 dicembre 2021, cioè lo 0,02% del totale dei crediti per cassa e firma). Di altro tenore, sono invece le possibili implicazioni economiche indirette, dunque riconducibili alla clientela del Gruppo, derivanti dal conflitto in continua evoluzione.
A tal riguardo, gli eventi e le azioni conseguenti allo sviluppo del conflitto sono costantemente monitorate
FATTORI DI RISCHIO
nell’ambito di appositi Comitati di Xxxxx attivati sin dal momento dello scoppio degli eventi bellici e in stretto coordinamento con la capogruppo Crédit Agricole. Sono inoltre attive le attività di monitoraggio e revisione di portafoglio sui settori maggiormente colpiti dalla crisi economica, in ottica di prevenzione e gestione del rischio prospettico.
Per quanto riguarda la pandemia da Covid-19, nonostante l’emergenza sanitaria sia terminata con effetto a decorrere dal 31 marzo 2022, le misure straordinarie di contenimento dell’epidemia emanate in passato dal Governo italiano nonché dai governi europei ed extra-europei hanno avuto, e potrebbero continuare ad avere, ripercussioni sulla situazione macroeconomica generale, determinando una contrazione della produttività nazionale con conseguenze sulla capacità di spesa dei clienti e sul grado di solvibilità delle controparti dell’Emittente.
B. FATTORI DI RISCHIO CONNESSI ALLA SITUAZIONE FINANZIARIA DELLA BANCA E DEL GRUPPO
B.1 Rischio connesso all’esposizione al debito sovrano
Il Gruppo risulta esposto nei confronti del debito sovrano (intendendo per tale i titoli obbligazionari emessi dai governi centrali e locali e da enti governativi, nonché i prestiti erogati agli stessi) di alcuni Paesi, principalmente nei confronti di Italia e Spagna. In termini di esposizione complessiva, il valore nominale al 30 giugno 2022 ammonta a Euro 14,5 miliardi (Euro 15,1 miliardi al 31 dicembre 2021), corrispondente a un valore di bilancio pari a Euro 15,4 miliardi (Euro 16,5 miliardi al 31 dicembre 2021), con il relativo fair value, pari ad Euro 15,4 miliardi (Euro 16,5 miliardi al 31 dicembre 2021).
Al 30 giugno 2022 l’incidenza dei titoli di debito governativi rispetto al totale delle attività finanziarie rappresentate da titoli è pari al 70%, mentre la loro incidenza rispetto al totale dell’attivo di bilancio è pari al 14,9% (il 99% è rappresentato da titoli di debito sovrano italiani).
Eventuali peggioramenti del differenziale di rendimento dei titoli di stato italiani rispetto agli altri titoli di stato europei di riferimento e/o ad eventuali azioni congiunte da parte delle principali agenzie di rating, tali da comportare una valutazione del merito creditizio dello stato italiano inferiore al livello di investment grade, potrebbero far registrare, limitatamente ai titoli di stato italiano valutati al fair value (pari al 19,9% del totale delle attività finanziarie del Gruppo e al 3,2% del totale dell’attivo del Gruppo al 30 giugno 2022), impatti negativi sul valore del portafoglio di Gruppo, nonché sui coefficienti patrimoniali e sulla situazione di liquidità dello stesso.
B.2 Rischi connessi alle attività fiscali per imposte differite
Al 30 giugno 2022 il Gruppo ha registrato imposte differite attive (o “DTA”, “Deferred Tax Assets”) per Euro 2.145 milioni di cui Euro 1.245 milioni sono trasformabili in credito d’imposta ai sensi della Legge 22 dicembre 2011, n. 214 e ai sensi della Legge 30 dicembre 2020 n. 178 (Euro 2.312 milioni al 31 dicembre 2021, di cui Euro 997 milioni sono trasformabili in credito d’imposta). Al 30 giugno 2022 Euro 900 milioni (Euro 1.315 milioni al 31 dicembre 2021), sono riferibili a “DTA non trasformabili” in credito d’imposta e quindi esposte al pieno rischio di mancata recuperabilità, al netto delle imposte differite passive in caso di mancanza di redditi imponibili futuri sufficienti a garantirne il riassorbimento.
Laddove la normativa fiscale in vigore alla data del Documento di Registrazione, in base alla quale è stata valutata la recuperabilità delle DTA, dovesse subire modifiche significative, anche in considerazione dei possibili impatti derivanti dalla crisi russo-ucraina e dalla pandemia da COVID-19, ovvero laddove non vi fossero imponibili futuri sufficienti a garantire il riassorbimento delle sole DTA non trasformabili potrebbe verificarsi un impatto negativo sui fondi propri del Gruppo e sui relativi requisiti patrimoniali, con conseguenti effetti negativi, anche rilevanti, sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo.
B.3 Rischio connesso al giudizio di rating assegnato all’Emittente
Alla data del Documento di Registrazione, la Banca è dotata di rating rilasciato dall’agenzia internazionale Moody’s. In virtù dei rating assegnati, il rischio creditizio è, alla data del Documento di Registrazione, moderato, e come tale, può possedere alcune caratteristiche speculative (c.d. “medium grade”).
In particolare, in data 9 agosto 2022, l’agenzia di rating Moody’s, nell’ambito di varie azioni di rating sulle banche italiane, ha confermato i rating della Banca e rivisto l’outlook da stabile a negativo a seguito di una analoga revisione dell’outlook del rating sovrano assegnato all’Italia.
FATTORI DI RISCHIO
I giudizi di rating potrebbero subire ulteriori modifiche nel corso del tempo in conseguenza del variare della capacità
dell’Emittente di onorare i propri impegni finanziari.
Un eventuale downgrade del rating attribuito dalle agenzie potrebbe avere un effetto sfavorevole sulle opportunità per il Gruppo di accedere ai vari strumenti di liquidità, nonché sulle capacità di quest’ultimo di competere sul mercato dei capitali, con un aumento dei costi di finanziamento e conseguenti effetti negativi sull’attività, sulle prospettive e sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell’Emittente e del Gruppo. Inoltre, sono da considerarsi fattori rilevanti il rating sovrano dell’Italia e l’andamento del contesto macroeconomico. Di conseguenza, il peggioramento del rating sovrano dell’Italia e/o il deterioramento delle condizioni operative in Italia, nonché delle performance reddituali sopra citate, potrebbero determinare il peggioramento di uno o più rating attribuiti dalle agenzie di rating all’Emittente e/o a una delle società del Gruppo cui è assegnato un rating.
B.4 Rischio connesso alla mancata attuazione del Piano a medio termine per il 2025
In data 22 giugno 2022, la capogruppo Crédit Agricole S.A. ha presentato il Piano a medio termine per il 2025 (il “Piano”). Il Piano del Gruppo prevede, in particolare, (i) una strategia di espansione fino al 2025 basata sul potenziale di crescita organica e sull’ampliamento dell’offerta per rispondere ai nuovi bisogni dei clienti e (ii) nel lungo termine (2030) l’organizzazione e avvio di due nuove linee di business al fine di sostenere la transizione energetica e le energie rinnovabili nonché facilitare l’accesso all’assistenza sanitaria e ai servizi di cura per gli anziani. Nella cornice del Piano di Gruppo, l’Emittente ha delineato le proprie ambizioni al 2025, prevedendo un’accelerazione sullo sviluppo del digitale e le infrastrutture tecnologiche ad esso collegate, la piena integrazione dei principi ESG e la focalizzazione su quattro segmenti di offerta differenzianti (immobiliare, agri-agro, assicurazioni danni, risparmio gestito). La Banca ha, inoltre, l’obiettivo di rafforzare la propria efficienza operativa grazie, in particolare, alle sinergie legate all'integrazione di Creval e FriulAdria, all'ottimizzazione della propria rete distributiva e al forte incremento del self-care e del digitale.
Il Piano si basa, inter alia, su analisi, valutazioni e assunzioni di carattere generale e discrezionale formulate dal Gruppo e dai suoi amministratori (congiuntamente, le “Assunzioni”) relative al verificarsi, nel periodo 2022-2025, di determinati eventi e circostanze che potranno non verificarsi oppure verificarsi in tempi diversi da quelli prospettati e che dipendono, in larga parte, da variabili non controllabili dal Gruppo e dai suoi amministratori.
Alla Data del Documento di Registrazione, le Assunzioni poste alla base del Piano risultano valide.
Il mancato o parziale verificarsi delle Assunzioni – o dei relativi e conseguenti effetti positivi attesi – oppure il verificarsi delle Assunzioni in tempi diversi da quelli prospettati, o ancora il verificarsi di eventi e/o azioni ulteriori e non prevedibili al tempo della predisposizione del Piano, potrebbero impedire ovvero posporre l’attuazione del Piano e il raggiungimento degli obiettivi di crescita e sviluppo ivi previsti, oltre che comportare effetti negativi sulle attività e sulle prospettive di crescita del Gruppo e dell’Emittente nonché sulla loro situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
C. FATTORI DI RISCHIO CONNESSI AL SETTORE DI ATTIVITÀ DELLA BANCA
C.1 Rischio di credito
• Rischio di deterioramento della qualità del credito
Il Gruppo è esposto al rischio di credito, ossia al rischio che un debitore non adempia alle proprie obbligazioni (ivi compreso il rischio che le controparti di operazioni aventi ad oggetto determinati strumenti finanziari risultino inadempienti prima del regolamento dell’operazione medesima) o che il relativo merito creditizio subisca un progressivo deterioramento, ovvero che le società del Gruppo concedano, sulla base di informazioni incomplete, non veritiere o non corrette, credito che altrimenti non avrebbero concesso o che comunque avrebbero concesso a differenti condizioni, con un conseguente danno economico per il Gruppo medesimo.
Al 30 giugno 2022, gli impieghi lordi verso la clientela del Gruppo 1 ammontano a Euro 78.446,9 milioni (Euro
1 La rappresentazione degli impieghi lordi verso la clientela è fornita senza POCI (Purchase or Originated Credit Impaired): ai sensi dell’IFRS 9, un’attività finanziaria è considerata deteriorata al momento della rilevazione iniziale qua lora il rischio di credito sia molto elevato e, in caso di acquisto, sia acquistata con significativi sconti rispetto al debito residuo contrattuale.
Nel caso in cui le attività finanziarie in oggetto, sulla base dell’applicazione dei driver di classificazione (SPPI test e Business Model), siano classificate tra le attività valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva, le stesse sono classificate
FATTORI DI RISCHIO
79.750,1 milioni al 31 dicembre 2021) e gli impieghi netti verso la clientela ammontano a Euro 76.547,0 milioni (Euro 77.799,5 milioni al 31 dicembre 2021). Al 30 giugno 2022, i crediti deteriorati lordi del Gruppo sono pari a Euro 2.854,6 milioni (Euro 2.924,0 milioni al 31 dicembre 2021), con un’incidenza sul totale dei crediti lordi verso la clientela (NPL ratio lordo) pari al 4,3% (4,4% al 31 dicembre 2021), superiore allo stesso dato medio ultimo disponibile alla Data del Documento di Registrazione espresso dal sistema bancario (dato riferito al 30 giugno 2022), pari al 2,6%2. I crediti deteriorati netti alla medesima data sono pari a Euro 1.334,3 milioni (Euro 1.362,2 milioni al 31 dicembre 2021), con un peso sul totale dei crediti netti verso clientela pari al 2,1% (2,1% al 31 dicembre 2021), superiore allo stesso dato medio disponibile alla Data del Documento di Registrazione espresso dal sistema bancario, (dato riferito al 30 giugno 2022), pari al 1,2%3.
Con riferimento alle singole categorie di crediti deteriorati 4, al 30 giugno 2022 si evidenzia che:
- le sofferenze lorde sono pari a Euro 607,4 milioni (Euro 568,9 milioni al 31 dicembre 2021) e le sofferenze nette sono pari a Euro 138,1 milioni (Euro 134,9 milioni al 31 dicembre 2021); il rapporto delle sofferenze lorde sugli impieghi lordi è pari 0,9% (0,8% al 31 dicembre 2021)5 in linea rispetto al dato di sistema pari allo 0,9%6, ed il rapporto delle sofferenze nette sugli impieghi netti è pari al 0,2% (0,2% al 31 dicembre 2021);
- le inadempienze probabili lorde7 sono pari a Euro 2.206,6 milioni (Euro 2.327,7 milioni al 31 dicembre 2021) e le inadempienze probabili nette sono pari a Euro 1.162,1 milioni (1.203,2 milioni al 31 dicembre 2021); il rapporto delle inadempienze probabili lorde sugli impieghi lordi è pari al 3,3% (3,5% al 31 dicembre 2021)8, superiore rispetto al dato di sistema pari al 1,6%9, e il rapporto delle inadempienze probabili nette sugli impieghi netti è pari a 1,8% (1,9% al 31 dicembre 2021), superiore rispetto al dato di sistema pari all’0,9%10; e
- le esposizioni scadute lorde11 sono pari a Euro 40,6 milioni (Euro 27,3 milioni al 31 dicembre 2021) e le esposizioni scadute nette sono pari a Euro 34,0 milioni (Euro 24,1 milioni al 31 dicembre 2021); il rapporto delle esposizioni scadute lorde sugli impieghi lordi è pari allo 0,1% (0,0% al 31 dicembre 2021), pari al dato di sistema pari allo 0,1%12, e il rapporto delle esposizioni scadute nette sugli impieghi netti è pari al 0,1% (0,0% al 31 dicembre 2021), pari rispetto al dato di sistema pari allo 0,1%13.
Al 30 giugno 2022 il livello di copertura complessiva dei crediti deteriorati14 si attesta al 53,3% (53,4% al 31 dicembre 2021). Con riferimento alle singole categorie di crediti deteriorati, si evidenzia che al 30 giugno 2022, il livello di copertura15: (i) delle sofferenze è pari a 77,3% (76,3% al 31 dicembre 2021); (ii) delle inadempienze probabili è pari a 47,3% (48,3% al 31 dicembre 2021); e (iii) delle esposizioni scadute è pari al 16,3% (11,7% al 31 dicembre 2021) inferiore alla media di settore pari al 29,4%.
Il rischio di credito potrebbe essere ulteriormente influenzato negativamente per effetto degli impatti sull’economia legati al perdurare dalla crisi russo-ucraina e della pandemia da COVID-19, che potrebbero comportare il deterioramento del portafoglio crediti con un aumento degli stock di crediti deteriorati e delle situazioni di
come “Purchased or Originated Credit Impaired Asset” (in breve “POCI”) e sono assoggettate ad un trattamento peculiare per quel che
attiene al processo di impairment.
Relativamente a tali esposizioni l’IFRS 9 prevede che:
• l’iscrizione iniziale al fair value;
• la stima dell’expected credit loss sia quantificata sempre in funzione della perdita attesa lungo l’intera vita dello strumento finanziario;
• che gli interessi contabilmente rilevati siano determinati mediante applicazione del “tasso di interesse effettivo corretto per il rischio di credito” (c.d. “EIR Credit Adjusted”) ovvero del tasso che, al momento della rilevazione iniziale, attualizza tutti i futuri incassi stimati al costo ammortizzato dell’attività tenendo conto, nella stima, anche delle perdite su credito attese.
2 Banca d’Italia, “Rapporto sulla stabilità finanziaria n. 2 di novembre 2022” – Tavola A2 (Banche significative) pag.62
3 Si veda nota 2.
4 Si veda nota 1.
5 Si veda nota 1.
6 Si veda nota 2.
7 Si veda nota 1.
8 Si veda nota 1.
9 Si veda nota 2.
10 Si veda nota 2.
11 Si veda nota 1.
12 Si veda nota 2.
13 Si veda nota 2.
14 Si veda nota 1.
15 Si veda nota 1.
FATTORI DI RISCHIO
insolvenza e ulteriori costi derivanti da svalutazioni e deprezzamenti di attivi, con effetti negativi sull’attività, sulle prospettive e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente e/o del Gruppo. Non è pertanto possibile escludere che un eventuale nuovo rallentamento dell’economia derivante dall’escalation della situazione di conflitto in Ucraina ovvero dalla pandemia da COVID-19, determini una minor domanda di servizi creditizi e di prodotti di risparmio, con conseguenti effetti negativi sull’attività, sulle prospettive e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente e/o del Gruppo.
Da ultimo si evidenzia che il perdurare della crisi russo-ucraina potrebbe determinare un acuirsi della crisi energetica e del gas, con conseguente aumento dell’inflazione. Gli impatti di tale contesto economico potrebbero influenzare in maniera negativa il rischio di credito, con conseguenti effetti negativi sulla attività, sulle prospettive e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente e/o del Gruppo.
• Rischio di controparte
Il rischio di controparte si manifesta quando la controparte di un’operazione avente a oggetto determinati strumenti finanziari (derivati e pronti contro termine) risulta inadempiente o diviene insolvente prima del regolamento definitivo dei flussi di cassa dell’operazione. Tale rischio include anche l’ipotesi in cui le garanzie collaterali eventualmente prestate in favore della Banca non siano o non possano essere realizzate o liquidate in tempi, modi e misura sufficienti al fine di coprire l’esposizione rispetto alla controparte.
Con riferimento all’operatività in derivati del Gruppo, al 30 giugno 2022, il fair value positivo risultava pari complessivamente a Euro 1.076,63 milioni (Euro 705,18 milioni al 31 dicembre 2021), di cui Euro 209,23 milioni relativi a derivati di negoziazione (Euro 70,68 milioni al 31 dicembre 2021) ed Euro 867,40 milioni relativi a derivati di copertura (Euro 634,50 milioni al 31 dicembre 2021). Alla stessa data il fair value negativo risultava pari complessivamente a Euro 2.967,26 milioni (Euro 1.095,35 milioni al 31 dicembre 2021), di cui Euro 208,96 milioni relativi a derivati di negoziazione (Euro 75,04 milioni al 31 dicembre 2021) ed Euro 2.758,30 milioni relativi a derivati di copertura (Euro 1.020,31 milioni al 31 dicembre 2021). I derivati classificati all’interno del livello 3 della gerarchia del fair value risultano pari allo 0,01% del totale fair value positivo (0,00% al 31 dicembre 2021) e al 27,89% del totale fair value negativo (65,06% al 31 dicembre 2021).
Con riferimento all’operatività in pronti contro termine del Gruppo, al 30 giugno 2022e al 31 dicembre 2021 non vi erano operazioni in essere.
L’eventuale inadempimento delle controparti alle obbligazioni assunte ai sensi dei contratti derivati e/o dei pronti contro termine stipulati con la Banca o altre società del Gruppo e/o il realizzo o la liquidazione delle relative garanzie collaterali, ove presenti, a valori inferiori a quelli attesi, potrebbero comportare perdite in conto capitale con possibili effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo; tali circostanze risultano potenzialmente accentuate dal contesto di incertezza sui mercati finanziari collegato al conflitto russo-ucraino in essere alla data del Documento di Registrazione.
C.2 Rischio operativo
Le tipologie di evento principalmente impattate dal rischio operativo trovano origine nei prodotti collocati alla clientela, nelle pratiche commerciali, nell’esecuzione dei processi operativi e nelle frodi perpetrate dall’esterno. Le casistiche rientranti nelle prime tre tipologie riguardano in via prevalente eventi del contesto interno, mentre p er quanto concerne gli eventi criminosi esterni si fa riferimento a titolo esemplificativo a frodi su carte e altri strumenti di pagamento, frodi informatiche e rapine.
Il Gruppo adotta un sistema di gestione basato su processi e procedure nel complesso orientati alla rilevazione, valutazione, misurazione e monitoraggio dei rischi operativi con finalità di prevenzione e contenimento dei possibili effetti negativi. Ciò detto, l’adozione di tali misure potrebbe non essere sufficiente a fronteggiare i rischi operativi che per natura sono caratterizzati da un’elevata imprevedibilità (es. catastrofi naturali, frodi e casistiche di indisponibilità, malfunzionamento e/o violazione dei sistemi informatici e, da ultimo, eventuali attacchi cyber di matrice russa derivanti dalla situazione di tensione internazionale dovuta al conflitto in Ucraina).
Il Gruppo Crédit Agricole Italia determina il requisito patrimoniale a fronte del rischio operativo utilizzando il metodo Traditional Standard Approch (TSA) in combinazione della metodologia Basic Indicator Approach (BIA) per le controllate CALIT e Crédit Agricole Group Solutions S.p.A. (CAGS).
Al 30 giugno 2022 il requisito di capitale del Gruppo in applicazione del metodo TSA su base consolidata a fronte dei rischi operativi ammontava a Euro 320,7 milioni.
FATTORI DI RISCHIO
C.3 Rischio di outsourcing di funzioni rilevanti
Nell’ambito della propria operatività, inoltre, il Gruppo affida in outsourcing a società terze lo svolgimento di servizi inerenti, tra l’altro, l’attività bancaria e finanziaria e monitora le attività affidate in outsourcing secondo le politiche e i regolamenti adottati a livello di Gruppo.
Il mancato rispetto, da parte dei soggetti che prestano attività in outsourcing a favore dell’Emittente e/o del Gruppo, dei livelli minimi di servizio previsti dagli accordi conclusi con gli stessi potrebbe determinare effetti negativi per l’operatività del Gruppo. In particolare, l’Emittente e le altre società del Gruppo sono soggetti a rischi
- anche nei confronti delle autorità competenti - derivanti da omissioni, errori, ritardi, discontinuità del servizio offerto rispetto ai livelli contrattualmente previsti. Inoltre, la continuità del livello di servizio potrebbe essere pregiudicata dal verificarsi di avvenimenti aventi impatto negativo sui fornitori, quali, ad esempio, la loro dichiarazione di insolvenza, ovvero la sottomissione di essi a procedure concorsuali.
In ragione di una eventuale risoluzione degli accordi di outsourcing, non verrebbe garantita la stipula tempestiva di nuovi contratti a condizioni e termini analoghi o migliorativi rispetto a quanto previsto alla data del Documento di Registrazione
C.4 Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di interesse
L’Emittente è esposto ai rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di interesse nei mercati in cui opera, le cui variazioni (sia positive sia negative) possono avere un impatto sul valore delle attività e passività della Banca e/o del Gruppo Crédit Agricole e sul margine di interesse.
Con riferimento ai principali indicatori di rischio di tasso di interesse, al 30 giugno 2022 la sensitività del margine di interesse ad una variazione istantanea e parallela dei tassi di +/- 200 bps applicata alle attività e passività su un orizzonte di 12 mesi risulta pari a Euro +523 milioni in caso di rialzo dei tassi e pari a Euro -496 milioni in caso di shock al ribasso dei tassi (Euro +587 milioni al 31 dicembre 2021 in caso di rialzo dei tassi e pari a Euro -444 milioni in caso di shock al ribasso dei tassi).
Al 30 giugno 2022, la sensitività del valore economico del capitale a una variazione istantanea e parallela dei tassi di +200 bps risulta pari a Euro +109 milioni (Euro +215 milioni al 31 dicembre 2021), mentre la sensitività ad una variazione di -200 bps risulta pari a Euro -123 milioni (Euro -200 milioni al 31 dicembre 2021).
L’andamento dei tassi di interesse risulta a sua volta orientato da diversi fattori che non sono sotto il controllo della Banca. Inoltre si consideri che i risultati delle operazioni bancarie e di finanziamento dipendono anche dalla gestione dell’esposizione della Banca ai tassi di interesse. Tali eventi potrebbero comportare il persistere di una pressione al ribasso del margine di interesse nonché effetti negativi sul valore delle attività e passività detenute dall’Emittente.
C.5 Rischio informatico
Il Gruppo Crédit Agricole è esposto al rischio che eventuali criticità e/o problemi di funzionamento o di accesso ai sistemi informatici, nonché l’eventuale successo di attacchi informatici esterni o simili violazioni, possano avere effetti negativi, anche significativi, sull’operatività dell’attività dell’Emittente e sui risultati operativi dello stesso.
Tra le tipologie di rischio informatico rientrano i rischi connessi alla disponibilità e continuità dei sistemi, alla sicurezza intesa in termini di violabilità logica e fisica, all’integrità dei dati trattati, alla realizzazione di evolutive sui sistemi, al ricorso a servizi/sistemi forniti da terze parti. Il verificarsi delle circostanze sopra descritte potrebbe comportare effetti negativi sull’attività, sui risultati operativi, sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo, nonché sulla reputazione dello stesso.
In ambito rischio informatico rientrano anche le analisi periodiche per la valutazione dei rischi relativi ai servizi di pagamento, effettuate annualmente in ottemperanza ai requisiti normativi espressi dalla Circolare 285 e rendicontati all’Autorità di Vigilanza entro il 30 aprile di ogni anno.
C.6 Rischi connessi al contenzioso
Il Gruppo Crédit Agricole è esposto al rischio che i procedimenti giudiziari in corso alla data del Documento di Registrazione e/o eventuali ulteriori procedimenti che dovessero essere instaurati in futuro possano avere esito sfavorevole per l’Emittente e/o per le altre società del Gruppo Crédit Agricole, con conseguente necessità di dover sostenere passività per, inter alia, il risarcimento del danno ovvero la restituzione di somme di denaro.
Al 30 giugno 2022 risultavano pendenti n. 2.858 controversie passive (n. 3.103 al 31 dicembre 2021), per un petitum
complessivo pari a Euro 692,6 milioni (Euro 688,3 milioni al 31 dicembre 2021), per le quali è stato effettuato un
FATTORI DI RISCHIO
accantonamento complessivo al fondo per rischi e oneri al 30 giugno 2022 per circa Euro 82,4 milioni (Euro 83,9 milioni al 31 dicembre 2021).
L’ammontare di tali accantonamenti è frutto di una stima di molteplici elementi di giudizio concernenti principalmente la previsione circa l’esito della causa e, in particolare, la probabilità di soccombenza nel giudizio con condanna della società del Gruppo coinvolta, e gli elementi di quantificazione dell’importo che, in caso di soccombenza, detta società potrebbe essere tenuta a corrispondere alle controparti. In particolare, le valutazioni degli accantonamenti sui contenziosi di cui l’Emittente e altre banche del Gruppo Crédit Agricole Italia sono parte sono state effettuate dalle competenti funzioni interne, con l’ausilio di legali esterni incaricati del patrocinio ma non di esperti indipendenti appositamente nominati.
Non è possibile in ogni caso escludere che in futuro il Gruppo Crédit Agricole Italia possa sostenere ulteriori passività, anche significative – oltre che per eventuali ulteriori procedimenti che dovessero essere instaurati – per i contenziosi in essere a causa di: (i) incertezza rispetto all’esito finale di ciascun procedimento; (ii) il verificarsi di ulteriori sviluppi che il management potrebbe non aver preso in considerazione al momento della valutazione del probabile esito del contenzioso; e (iii) l’emergere di nuove evidenze e informazioni rivelatesi contrastanti con la decisione di stanziare determinati accantonamenti a bilancio.
Eventuali esiti sfavorevoli dei contenziosi di cui è parte l’Emittente e/o le altre società del Gruppo Crédit Agricole Italia, ovvero il sorgere di nuovi contenziosi potrebbero avere effetti negativi sul Gruppo Crédit Agricole Italia, con conseguenti effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della stessa. Inoltre, il Gruppo Crédit Agricole Italia potrebbe essere in futuro tenuto a far fronte a oneri e obblighi di risarcimento o restitutori non coperti da accantonamenti, con possibili effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca.
C.7 Rischio di mercato e del portafoglio di negoziazione
Il rischio di mercato è riveniente dalle esposizioni ricomprese nel portafoglio di negoziazione di vigilanza. Le entità del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia non effettuano attività di trading proprietario sui mercati finanziari, e pertanto nel portafoglio di negoziazione si registrano posizioni residuali derivanti dalle attività di collocamento e negoziazione di strumenti finanziari per conto terzi. In virtù di ciò, l’attività di negoziazione è da considerarsi strumentale e finalizzata al soddisfacimento delle esigenze della clientela.
Le entità del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia sono soggette a specifici requisiti normativi che impongono il divieto di effettuare operazioni speculative per conto proprio. In particolare, le entità bancarie sono soggette alla normativa statunitense denominata Xxxxxxx Rule (Xxxx-Xxxxx Xxxx Street Reform and Consumer Protection Act e relativi aggiornamenti), e alla “Loi de séparation et de régulation des activités bancaires” (Legge francese n. 2013-672).
A presidio dell’applicazione di tali norme è nominato un Local Correspondent all’interno della Direzione Finanza, che ha il compito di garantire la conformità dell’attività svolta dalle entità del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia alle richiamate leggi.
A seguito della riforma della normativa Xxxxxxx Rule del 2020, il GBCAI è stato inquadrato tra le entità TOTUS (Totally Outside the US); le entità che non hanno filiali in US o attività diretta sul territorio americano, sono esentate dagli specifici controlli Xxxxxxx previsti in precedenza, semplificando quindi il programma di conformità a tale legislazione.
La vendita di prodotti derivati effettuata al di fuori dei mercati regolamentati (OTC), è demandata ad un team di specialisti, ed è finalizzata al soddisfacimento delle esigenze operative della clientela. I derivati intermediati sono coperti in modalità back-to-back, grazie alla sottoscrizione contestuale di operazioni speculari, finalizzate all’immunizzazione del rischio di posizione. Inoltre, vengono stipulati contratti di netting ISDA sia con controparti rilevanti in termini di operatività, sia con le controparti finanziarie con le quali il Gruppo opera, ove si sottoscrivono i relativi CSA per lo scambio di garanzie, al fine di mitigare l’esposizione al rischio di controparte.
Conformemente alle linee guida delineate da Crédit Agricole S.A. e alla normativa prudenziale, il sistema di inquadramento del rischio di mercato è applicato all’intero perimetro di consolidamento ed è approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo e delle singole entità.
C.8 Rischio di liquidità
I principali indicatori utilizzati dall’Emittente per la valutazione del profilo di liquidità sono i seguenti:
• Liquidity Coverage Ratio (“LCR”): indicatore di copertura della liquidità a breve termine che ha l’obiettivo di
vincolare le banche ad accumulare sufficienti attività facilmente liquidabili e di elevata qualità, al fine di
FATTORI DI RISCHIO
fronteggiare uno scenario di forte stress nella raccolta su un arco temporale di trenta giorni. L’indicatore è soggetto a un requisito minimo regolamentare pari al 100% e al 30 giugno 2022 risultava pari a 283% (277% al 31 dicembre 2021);
• Net Stable Funding Ratio (“NSFR”): indicatore di tipo strutturale di lungo periodo che è rilevato con l’intento di segnalare l’esistenza di eventuali squilibri tra attività e passività liquide aziendali. L’indicatore è soggetto ad un requisito minimo regolamentare pari al 100% e al 30 giugno 2022 risultava pari a 141% (142% al 31 dicembre 2021).
A fini di monitoraggio della propria posizione di liquidità a breve termine il Gruppo utilizza, inoltre, ulteriori indicatori di natura gestionale tra cui la posizione netta di liquidità del Gruppo; tale posizione si è mantenuta sia a fine 2021 che per tutto il primo semestre 2022 positiva e su valori superiori alle soglie minime definite internamente. In particolare, al 30 giugno 2022 la counterbalancing capacity complessiva del Gruppo (ovverosia, l’insieme di riserve di liquidità che può essere fonte di flussi di cassa potenziali per soddisfare il fabbisogno di liquidità sia in condizioni di normale corso degli affari che in condizioni di stress) risultava pari a Euro 21,2 miliardi (Euro 26,6 miliardi al 31 dicembre 2021) di cui Euro 10,9 miliardi di titoli non impegnati (Euro 13,1 miliardi al 31 dicembre 2021) ed Euro 9,7 miliardi di riserve liquide principalmente depositate presso la BCE (Euro 12,9 miliardi al 31 dicembre 2021).
Il Gruppo ha aderito, nel 2020 e nel 2021, al programma TLTRO della BCE con l’obiettivo di consolidare ulteriormente la propria posizione di liquidità. Al 30 giugno 2022 tale tipologia di raccolta ammontava a Euro 16,5 miliardi suddivisi in cinque tranche in scadenza a dicembre 2022 (Euro 1,0 miliardi), marzo (Euro 1,8 miliardi), giugno (Euro 9,4 miliardi) e settembre 2023 (Euro 0,8 miliardi) e marzo 2024 (Euro 3,5 miliardi).
Eventuali cambiamenti sfavorevoli nelle politiche di finanziamento stabilite dalla BCE, ivi incluse eventuali modifiche dei criteri di individuazione delle tipologie di attivi ammessi con finalità di garanzia e/o delle relative valutazioni, e/o il verificarsi di situazioni di temporanea impossibilità di accedere ai mercati dei capitali attraverso emissioni di titoli di debito (garantiti o non) oppure di incapacità di ricevere fondi da controparti esterne o da società del Gruppo o di incapacità di vendere determinate attività o riscattare i propri investimenti oppure di imprevisti flussi di cassa in uscita e/o l’obbligo di prestare maggiori garanzie, potrebbero, inoltre, incidere sul profilo di liquidità del Gruppo, con conseguenti effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo.
C.9 Rischi connessi ai cambiamenti climatico/ambientali
In seguito all’adozione dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici e dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile nel 2015, i governi stanno compiendo passi avanti nella transizione verso economie più circolari e a basse emissioni di carbonio su scala globale. Per quanto riguarda l’Europa, il Patto Verde europeo definisce l’obiettivo di trasformare l’Europa nel primo continente neutro dal punto di vista climatico entro il 2050. In tale contesto anche il settore finanziario è chiamato a svolgere un ruolo fondamentale, come enunciato nel piano d’azione della Commissione per finanziare la crescita sostenibile.
Come indicato anche nella “Guida sui rischi climatici e ambientali”, per BCE la transizione verso un’economia circolare e a basse emissioni di carbonio comporta al tempo stesso rischi e opportunità per tutto il sistema economico e per le istituzioni finanziarie, mentre i danni fisici causati dai cambiamenti climatici e dal degrado ambientale possono avere un impatto significativo sull’economia reale e sul settore finanziario.
I cambiamenti climatici e il degrado ambientale danno origine a mutamenti strutturali che influiscono sull’attività economica e, di conseguenza, sul sistema finanziario. Nell’ambito dei rischi climatici e ambientali rientrano comunemente due fattori di rischio principali: (a) il rischio fisico indica l’impatto finanziario dei cambiamenti climatici, compresi eventi metereologici estremi più frequenti e mutamenti graduali del clima, nonché del degrado ambientale, ossia inquinamento atmosferico, dell’acqua e del suolo, stress idrico, perdita di biodiversità e deforestazione; (b) il rischio di transizione indica la perdita finanziaria in cui può incorrere un ente, direttamente o indirettamente, a seguito del processo di aggiustamento verso un’economia a basse emissioni di carbonio e più sostenibile sotto il profilo ambientale.
Alla luce della rilevanza dei rischi climatici e ambientali e per garantire conformità con quanto disposto da BCE nella Guida sui rischi climatici e ambientali, il Gruppo ha definito un piano di interventi pluriennali con l’obiettivo di contribuire al piano predisposto dalla controllante Crédit Agricole S.A. per realizzare una graduale integrazione dei rischi climatici e ambientali nel risk framework esistente.
L’entità e la distribuzione dei rischi fisici e di transizione dipendono dalla portata e dai tempi delle misure di
attenuazione e dal carattere ordinato o meno della transizione. Le perdite potenziali derivanti da questi rischi
FATTORI DI RISCHIO
dipendono specialmente dall’adozione futura di politiche climatiche e ambientali, dagli sviluppi tecnologici nonché dal mutare delle preferenze dei consumatori e della fiducia dei mercati. Tali fattori potrebbero determinare effetti negativi sull’attività, sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria dell’Emittente e del Gruppo.
D. FATTORI DI RISCHIO CONNESSI AL QUADRO LEGALE E NORMATIVO
D.1 Rischi connessi all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario
Il Gruppo è soggetto a un’articolata e stringente regolamentazione, nonché all’attività di vigilanza, esercitata dalle istituzioni preposte (principalmente, Banca Centrale Europea, Banca d’Italia e CONSOB). Il Gruppo è inoltre soggetto alle indicazioni ricevute dal Single Resolution Board (“SRB”) e da Banca d’Italia, in qualità di Autorità di risoluzione nazionale. Inoltre, in qualità di emittente con azioni ammesse alle negoziazioni sul mercato Euronext Milan, l’Emittente è chiamato al rispetto di ulteriori disposizioni emanate dalla CONSOB. L’Emittente è altresì soggetto a specifiche normative in tema, tra l’altro, di antiriciclaggio, usura, protezione dei dati personali, tutela del consumatore, diritto del lavoro, sicurezza sul lavoro e privacy. L’Emittente è, altresì, soggetto alle normative applicabili in materia di prestazione di attività e servizi di investimento che disciplinano, tra l’altro, le attività di vendita e collocamento degli strumenti finanziari e quelle di marketing. Sia la regolamentazione applicabile, sia l’attività di vigilanza, sono soggette, rispettivamente, a continui aggiornamenti ed evoluzioni della prassi.
Per quanto riguarda, inoltre, le principali novità normative e regolamentari dalla cui implementazione potrebbero derivare costi di adeguamento per l’Emittente e/o il Gruppo, nonché impatti sulla loro operatività, si segnala l’approvazione dell’“EU Banking Reform Package” da parte del Parlamento e del Consiglio dell’UE, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea in data 7 giugno 2019. Il cd. Banking Reform Package, che prevede un regime graduale di entrata in vigore, consiste in un insieme di riforme che mira a introdurre un articolato set di misure di riduzione del rischio del settore bancario e introduce importanti novità al framework prudenziale. L’adattamento ai nuovi requisiti prudenziali potrebbe avere impatti, anche significativi, sulle dinamiche gestionali dell'Emittente e del Gruppo, ad esempio richiedendo la revisione della modellistica interna al fine di renderla conforme al mutato quadro normativo.
L’Emittente, in quanto appartenente al Gruppo Crédit Agricole, è soggetta alla vigilanza della BCE, la quale a seguito dello SREP, fornisce annualmente per il tramite di Crédit Agricole la decisione finale dei requisiti patrimoniali che la Banca deve rispettare a livello consolidato. Inoltre, in coerenza con il Meccanismo di Vigilanza Unico Europeo (MVU), il Gruppo Crédit Agricole Italia ha strutturato un processo di allineamento continuo con la BCE, anche tramite articolati flussi periodici rispondenti alle richieste del Joint Supervisory Team (“JST”). In base agli esiti del processo di revisione e valutazione prudenziale condotto, la BCE, con la comunicazione SREP ricevuta in data 2 febbraio 2022, ha stabilito che il Gruppo Crédit Agricole Italia mantenga, a partire dal 1° marzo 2022, i seguenti requisite minimi di capitale:
(i) Common Equity Tier 1 Ratio: pari al 7,98%, costituito dalla somma (x) del requisito minimo ai sensi dell’articolo 92 del CRR (i.e., 4,50% dell’importo complessivo dell’esposizione al rischio), (y) del requisito aggiuntivo in materia di Pillar 2 secondo l’articolo 16 del Regolamento n. 1024/2013 (componente P2R pari allo 0,98%) e (z) del buffer di conservazione del capitale secondo l’articolo 129 della CRD V come trasposta nell’ordinamento italiano (i.e., 2,50% dell’importo complessivo dell’esposizione al rischio);
(ii) Total Capital Ratio: pari al 12,25%, costituito dalla somma (x) del requisito minimo ai sensi dell’articolo 92 del CRR (i.e., 8% dell’importo complessivo dell’esposizione al rischio), (y) del requisito aggiuntivo in materia di Pillar 2 secondo l’articolo 16 del Regolamento n. 1024/2013 (componente P2R pari all’1,75%) e (z) del buffer di conservazione del capitale secondo l’articolo 129 della CRD V come trasposta nell’ordinamento italiano (i.e., 2,50% dell’importo complessivo dell’esposizione al rischio).
Tali requisiti inglobano l’applicazione dell’articolo 104-bis del CRDV secondo cui il P2R può essere soddisfatto per almeno il 56,25% da CET 1 e il 75% da Tier 1.
Al 30 giugno 2022, il Common Equity Tier 1 del Gruppo Crédit Agricole Italia si attesta al 13,1% sia in regime transitorio (phased-in) che in regime di piena applicazione (fully loaded). Il Total Capital Ratio (phased-in) si attesta al 18,8% sia in regime transitorio (phased-in) che in regime di piena applicazione (fully loaded).
Il mancato rispetto dei requisiti minimi di CET1 Ratio e Total Capital Ratio comporta, in ottemperanza alle Nuove Disposizioni di Vigilanza Prudenziale, la previsione di limitazioni alla distribuzione di utili e la necessità di adottare un piano di conservazione del capitale.
FATTORI DI RISCHIO
L’Emittente si impegna a ottemperare al complesso sistema di norme e regolamenti applicabili al Gruppo; il suo mancato rispetto ovvero eventuali mutamenti di normative e/o cambiamenti delle modalità di interpretazione e/o applicazione delle stesse da parte delle competenti Autorità di Vigilanza potrebbero comportare possibili effetti negativi (ivi incluso l’avvio di procedimenti amministrativi e giudiziali nei confronti del Gruppo, che potrebbero tradursi, tra l’altro, nella sospensione o nella revoca di autorizzazioni, in provvedimenti di diffida, multe, sanzioni civili o penali o in altre misure disciplinari rilevanti) sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente e del Gruppo.
D.2 Rischi connessi agli obblighi contributivi ordinari e straordinari ai fondi istituiti nell’ambito della
disciplina della risoluzione delle crisi bancarie
In seguito alla crisi che ha colpito diverse istituzioni finanziarie a partire dal 2008, sono stati introdotti, sia a livello europeo sia a livello nazionale, diversi sistemi finalizzati ad arginare il rischio di crisi bancarie, la cui implementazione comporta esborsi, anche significativi, da parte degli istituti di credito (ivi incluso l’Emittente e le banche facenti parti del Gruppo) a favore del sistema bancario nel suo complesso.
Il Gruppo ha contribuito ai meccanismi di salvaguardia della solidità del sistema bancario, istituiti dal 2015 a livello europeo e italiano. In particolare, al 30 giugno 2022, il Gruppo Crédit Agricole Italia ha corrisposto al Fondo di Risoluzione Unico (FRU) complessivi Euro 38 milioni a titolo di contribuzione ordinaria (rispetto a Euro 41,0 milioni per l’esercizio 2021) versati a titolo di contribuzione ordinaria e straordinaria). Per l’esercizio 2021 il Gruppo ha versato al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) complessivi Euro 57 milioni a titolo di contribuzione ordinaria supplementare. La Banca ha, inoltre, aderito allo Schema Volontario di Intervento del FITD (SVI).
Gli obblighi contributivi ordinari contribuiscono a ridurre la redditività e incidono negativamente sul livello delle risorse patrimoniali del Gruppo Crédit Agricole Italia. Non si può escludere che il livello dei contributi ordinari richiesti al Gruppo Crédit Agricole Italia sia destinato a crescere in futuro in relazione all’evoluzione dell’ammontare relativo dei depositi protetti e/o del rischio relativo della Banca rispetto alla totalità delle banche tenute al versamento dei medesimi contributi.
Inoltre, per effetto di eventi non governabili né predeterminabili, il FRU e/o il FITD e/o lo SVI potrebbero trovarsi a dover richiedere alla Banca nuovi e ulteriori contributi di carattere straordinario. Ciò comporterebbe la necessità di rilevare ulteriori oneri straordinari con impatti, anche significativi, sulla situazione patrimoniale e sui risultati economici della Banca.
PARTE SECONDA
1 PERSONE RESPONSABILI, INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, RELAZIONI DI ESPERTI E APPROVAZIONE DA PARTE DELLE AUTORITÀ COMPETENTI
1.1 Persone responsabili del Documento di Registrazione
La responsabilità per la veridicità e la completezza delle informazioni e dei dati contenuti nel Documento di Registrazione è assunta da “Crédit Agricole Italia S.p.A.”, con sede legale in Xxxxx (XX), Xxx Xxxxxxxxxx x. 0, in qualità di emittente degli Strumenti Finanziari.
1.2 Dichiarazione di responsabilità
L’Emittente, in qualità di persona responsabile del presente Documento di Registrazione, dichiara che, per quanto a propria conoscenza, le informazioni contenute nel Documento di Registrazione sono conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso.
1.3 Dichiarazioni o relazioni di esperti
Il Prospetto Informativo non include dichiarazioni o relazioni attribuite a esperti, ad eccezione delle relazioni della società di revisione che ha effettuato la revisione legale dei bilanci di esercizio e consolidati per gli anni 2021 e 2020 e la revisione contabile limitata delle relazioni finanziarie semestrali consolidate al 30 giugno 2022 e al 30 giugno 2021.
Per maggiori dettagli si rinvia al successivo Capitolo 11, Paragrafo 11.3, del Documento di Registrazione.
1.4 Informazioni provenienti da terzi
Alcune informazioni contenute nel Documento di Registrazione provengono – ove espressamente indicato – da fonti terze.
In particolare, si segnalano le seguenti informazioni provenienti da fonti terze contenute nel Documento di Registrazione:
Fonte | Argomento di riferimento |
Moody’s | Giudizio di rating relativo all’Emittente |
Banca d’Italia | Incidenze e coperture dei crediti deteriorati delle banche italiane |
La Banca conferma che tali informazioni sono state riprodotte fedelmente e che, per quanto l’Emittente sappia o sia in grado di accertare sulla base di informazioni pubblicate dai terzi in questione, non sono stati omessi fatti che potrebbero rendere le informazioni riprodotte inesatte o ingannevoli.
1.5 Dichiarazione dell’Emittente
L’Emittente dichiara che:
(i) il presente Documento di Registrazione è stato approvato dalla CONSOB in qualità di autorità competente ai sensi del Regolamento Prospetti;
(ii) la CONSOB approva tale Documento di Registrazione solo in quanto rispondente ai requisiti di completezza, comprensibilità e coerenza imposti dal Regolamento Prospetti; e
(iii) tale approvazione non deve essere considerata un avallo dell’Emittente oggetto del presente Documento di Registrazione.
2 REVISORI LEGALI
2.1 Revisori legali dell’Emittente
Per il novennio 2012-2020 la società incaricata della revisione legale dei conti dell’Emittente è stata EY S.p.A., con sede legale in Roma, via Po n. 32, iscritta al n. 70945 del Registro dei Revisori Legali tenuto dal MEF. L’incarico a EY S.p.A. per la revisione legale del bilancio d’esercizio dell’Emittente, del bilancio consolidato del Gruppo Crédit Agricole Italia, nonché per la revisione contabile limitata della relazione finanziaria semestrale del Gruppo Crédit Agricole Italia, per il novennio 2012-2020 era stato conferito – su proposta motivata del Collegio Sindacale – dall’Assemblea del 23 aprile 2012.
EY S.p.A. ha sottoposto a revisione contabile il bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 (il “Bilancio Annuale 2020”), la cui relazione è stata emessa il 1 aprile 2021.
Per il novennio 2021-2029 la società incaricata della revisione legale dei conti dell’Emittente è
PriceWaterhouseCoopers S.p.A. (“PwC” o la “Società di Revisione”), con sede legale in Xxxxxx, Xxxxxx Xxx Xxxxx
x. 0, iscritta al n. 119644 del Registro dei Revisori Legali tenuto dal MEF. L’incarico a PriceWaterhouseCoopers
S.p.A. per la revisione legale del bilancio d’esercizio dell’Emittente, del bilancio consolidato del Gruppo Crédit Agricole Italia, nonché per la revisione contabile limitata della relazione semestrale del Gruppo Crédit Agricole Italia, per il novennio 2021-2029 è stato conferito – su proposta motivata del Collegio Sindacale – dall’Assemblea del 28 aprile 2021.
PWC ha sottoposto a revisione contabile il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 (il “Bilancio Annuale 2021”), la cui relazione è stata emessa in data 1 aprile 2022. Inoltre la Società di Revisione ha sottoposto la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 (la “Relazione Finanziaria Semestrale 2022”) a revisione contabile limitata la cui relazione è stata emessa in data 5 agosto 2022.
Durante il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie riportate nel Documento di Registrazione (i) non vi sono stati rilievi o rifiuti di attestazione da parte della Società di Revisione né in merito ai bilanci d’esercizio dell’Emittente sottoposti a revisione legale né alle relazioni finanziarie semestrali sottoposte a revisione contabile limitata; (ii) non sono giunte alla Società comunicazioni da parte della Società di Revisione in merito a risultati significativi emersi nel corso della revisione contabile; e (iii) non sono state individuate dalla Società di Revisione, nel corso della revisione contabile, carenze nel controllo interno dell’Emittente.
La Relazione Finanziaria Semestrale 2022, il Bilancio Annuale 2021 e il Bilancio Annuale 2020, comprensivi delle relazioni della Società di Revisione, devono intendersi inclusi nel Documento di Registrazione mediante riferimento ai sensi dell’articolo 19, comma 1, del Regolamento.
2.2 Eventuali dimissioni, revoca dell’incarico o mancato rinnovo dell’incarico della Società di
Revisione negli ultimi due esercizi
Durante il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie riportate nel Documento di Registrazione non è intervenuta alcuna revoca dell’incarico conferito dall’Emittente alla Società di Revisione, né la stessa ha rinunciato all’incarico conferito.
3 FATTORI DI RISCHIO
Per una descrizione dei fattori di rischio relativi all’Emittente e al Gruppo Crédit Agricole Italia, si rinvia alla Parte Prima – Fattori di Rischio del Documento di Registrazione.
4 INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE
4.1 Storia ed evoluzione dell’Emittente
La storia della Banca risale al gennaio del 1860; è una banca fortemente radicata al territorio, che ha origine da istituti di credito locali, principalmente Cassa di Risparmio di Parma e Cassa di Risparmio di Piacenza.
Nell’agosto 1960 la Banca ha incorporato il Monte di Credito su Pegno di Busseto, assumendo la denominazione di “Cassa di Risparmio di Parma e Monte di Credito su Pegno di Busseto”. Nel decennio compreso tra il 1990 e il 2000, la Banca ha visto gradualmente aumentare le proprie dimensioni e copertura territoriale anche tramite l’incorporazione di vari istituti, tra i quali la Cassa di Risparmio di Piacenza e Vigevano S.p.A., la Banca Fratelli Ceriana S.p.A., il Credito Commerciale S.p.A., nonché il Mediocredito Padano S.p.A. Nel 1998 la banca è stata inserita nel perimetro del gruppo facente capo a Intesa Sanpaolo S.p.A.
Più in dettaglio, la Banca ha operato come ente pubblico fino al 1991, quando, in seguito alla riforma del sistema bancario delineata dalla Legge Amato, è stata scorporata, dando vita alla nuova Cassa di Risparmio in forma di società per azioni e all’omonima fondazione, che ne deteneva l’intero capitale sociale.
Negli anni ’90 la Banca ha iniziato un processo di espansione attraverso una serie di acquisizioni: nel 1992 incorpora la controllata Banca Emiliana e nello stesso anno approva il progetto di fusione con la Cassa di Risparmio di Piacenza e Vigevano, che porta alla nascita della Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza. Nel 1994 la Cassa acquisisce il Credito Commerciale, la Banca Fratelli Ceriana e il Mediocredito Padano.
Nel 2000, con la conclusione del processo di fusione per incorporazione iniziato nel 1998, la Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza entra definitivamente a far parte del gruppo Intesa San Paolo S.p.A.
Nel mese di marzo 2007, Crédit Agricole ha acquistato da parte di Intesa San Paolo S.p.A. una partecipazione pari al 75% del capitale sociale dell’Emittente (all’epoca Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, o, breviter, Cariparma), conseguendo per tale via il controllo di diritto ai sensi dell’articolo 2359, comma 1, n. 1, del Codice Civile; in pari data gli azionisti di minoranza erano la Fondazione Cariparma e Sacam International S.A.S., che detenevano, rispettivamente, il 15% e il 10% del capitale sociale dell’Emittente.
Successivamente all’entrata nel Gruppo Crédit Agricole, CAI ha acquisito n. 173 filiali da Intesa Sanpaolo S.p.A. e la partecipazione di maggioranza nel capitale sociale di Crédit Agricole FriulAdria S.p.A. (all’epoca Banca Popolare FriulAdria S.p.A.), dando così origine al Gruppo Bancario Cariparma FriulAdria (l’attuale Gruppo Crédit Agricole Italia), nuova realtà di rilievo nazionale, del quale CAI è diventata capogruppo a partire dal 1° marzo 2007. Il 9 marzo 2011 il Gruppo Bancario Cariparma FriulAdria ha cambiato la propria denominazione sociale in “Gruppo Cariparma Crédit Agricole”.
A partire dal 2007, CAI ha iniziato dunque un programma di sviluppo sul territorio nazionale, basato sull’integrazione con Crédit Agricole FriulAdria S.p.A. e con le nuove filiali acquisite, nonché sulle sinergie con le fabbriche prodotto dell’ex Gruppo Cariparma Crédit Agricole nei comparti delle assicurazioni, dell’asset management, dei servizi finanziari specializzati, della banca di finanziamento e di investimento e del credito al consumo.
Il 9 settembre 2009 è stata perfezionata l’acquisizione di una partecipazione pari all’85% del capitale sociale di Crédit Agricole Italia Leasing S.r.l., società attualmente iscritta nell’elenco speciale di cui all ’articolo 106 del TUB, che svolge principalmente attività di concessione di finanziamenti sotto forma di locazione finanziaria. In data 17 febbraio 2010, Crédit Agricole e Intesa Sanpaolo S.p.A. hanno stipulato un accordo che ha portato alla cessione da parte del gruppo di Intesa Sanpaolo S.p.A. al Gruppo Cariparma Crédit Agricole di rami d’azienda contenenti
n. 96 filiali, nonché di una partecipazione nel capitale della Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A. pari al 79,99%.
Nel 2015 è entrato a far parte dell’ex Gruppo Cariparma Crédit Agricole un consorzio industriale, denominato Crédit Agricole Group Solutions, in cui confluiscono le attività relative a operations e information technology del Gruppo Cariparma Crédit Agricole.
Nel corso del 2016, la Banca ha avviato un progetto di rebranding al fine di rafforzare la complessiva visibilità di Crédit Agricole sul mercato; ciò ha comportato il cambio di denominazione sociale da “Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A.” a “Crédit Agricole Cariparma S.p.A.”, nonché la modifica della denominazione del gruppo bancario italiano in “Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia”. In tale contesto, viene adottato anche il nuovo logo che allinea l’immagine del Gruppo Crédit Agricole Italia a quella del Gruppo Crédit Agricole, di cui è parte.
In data 29 settembre 2017, Crédit Agricole Italia, tre banche (Cassa di Risparmio di Cesena S.p.A., Cassa di Risparmio di Rimini S.p.A. e Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.) e lo Schema Volontario di Intervento del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (“SVI”) hanno sottoscritto un accordo quadro per definire i termini e le condizioni dell’operazione di salvataggio delle tre banche avente a oggetto, inter alia: (i) la ripatrimonializzazione da parte dello SVI delle tre banche per complessivi Euro 464 milioni e, rispettivamente, Euro 70 milioni per Cassa di Risparmio di Cesena S.p.A., Euro 194 milioni per Cassa di Risparmio di Rimini S.p.A. ed Euro 200 milioni per Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.; (ii) il deconsolidamento da parte delle tre banche di crediti deteriorati lordi delle stesse per complessivi Euro 2,74 miliardi circa, attraverso un’operazione di cartolarizzazione; (iii) la cessione da parte delle tre banche di ulteriori crediti deteriorati lordi delle stesse per complessivi Euro 286 milioni circa; e (iv) l’acquisizione da parte di CAI di una partecipazione di controllo in ciascuna delle tre banche.
Nel 21 dicembre 2017, si è perfezionato l’acquisto da parte di Crédit Agricole Italia del 95,3%, del capitale sociale di Cassa di Risparmio di Cesena S.p.A., di Cassa di Risparmio di Rimini S.p.A. e di Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. posseduto dallo SVI, e, in particolare di: (i) n. 560.000.000 azioni ordinarie di Cassa di Risparmio di Cesena S.p.A., rappresentative del 95,302% del capitale sociale; (ii) n. 1.000.000.000 azioni ordinarie di Cassa di Risparmio di Rimini S.p.A., rappresentative del 95,308% del capitale sociale; e (iii) n. 449.438.202 azioni ordinarie di Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A., rappresentative del 95,302% del capitale sociale, a fronte del pagamento di un corrispettivo complessivo pari a Euro 130 milioni.
In data 8 febbraio 2018, CAI ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto volontaria ai sensi dell’articolo 107 del TUF sulle restanti azioni delle tre banche per poi procedere alla fusione per incorporazione delle stesse nell’Emittente, perfezionatasi in data 24 giugno 2018 per Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A., in data 22 luglio 2018 per Cassa di Risparmio di Cesena S.p.A. e in data 9 settembre 2018 per Cassa di Risparmio di Rimini S.p.A. Nel 2018 dunque, con il perfezionamento della predetta fusione, Cassa di Risparmio di Cesena S.p.A., Cassa di Risparmio di Rimini S.p.A. e Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. sono state fuse per incorporazione nel Gruppo Crédit Agricole Italia.
In data 26 febbraio 2019, l’Assemblea ha deliberato in sede straordinaria (x) il cambio di denominazione sociale dell’Emittente in “Crédit Agricole Italia S.p.A.”, e (y) un aumento di capitale da realizzarsi mediante il conferimento dell’intera partecipazione detenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia in Crédit Agricole Carispezia
S.p.A. Tale aumento di capitale è stato sottoscritto in data 28 febbraio 2019.
In data 21 luglio 2019, si è perfezionata la fusione per incorporazione di Crédit Agricole Carispezia S.p.A. in CAI.
In data 24 dicembre 2019, si è perfezionata la fusione per incorporazione di Carice Immobiliare S.p.A., Unibanca Immobiliare S.p.A. e San Genesio Immobiliare S.p.A. in CAI. Tali società erano entrate nel Gruppo Crédit Agricole Italia ad esito della sopra richiamata operazione di acquisizione di Cassa di Risparmio di Cesena S.p.A., Cassa di Risparmio di Rimini S.p.A. e Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
In data 23 novembre 2020, CAI ha annunciato al mercato la volontà di (x) procedere a un’offerta pubblica di acquisto totalitaria ai sensi dell’art. 107 del TUF sulle azioni di Creval ad esito della quale l’Emittente, nel corso del secondo trimestre del 2021, ha acquistato il 100% del capitale sociale di Creval, e (y) procedere alla fusione per incorporazione di Creval in CAI nel corso del 2022. A seguito di tale acquisizione, in data 4 giugno 2021, è avvenuto il delisting di Creval dal MTA.
In data 16 giugno 2021, CAI ha annunciato al mercato la volontà di procedere a un’ulteriore offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria ai sensi dell’art. 102 del TUF sulla quota residua di azioni Crédit Agricole FriulAdria
S.p.A. non già possedute. L’offerta si è conclusa nel mese di settembre 2021 con il raggiungimento da parte di CAI di quasi il 100% del capitale sociale di Crédit Agricole FriulAdria S.p.A. Anche in tal caso, come già comunicato al mercato, è intenzione di CAI procedere alla fusione per incorporazione di Crédit Agricole Friuladria S.p.A. nel corso del 2022.
In data 24 settembre 2021 e 28 settembre 2021, i rispettivi consigli di amministrazione dell’Emittente e di Creval hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione di Creval in CAI; la fusione è stata autorizzata dalla BCE ai sensi dell’articolo 57 del TUB in data 15 dicembre 2021. I consigli di amministrazione di CAI e di Creval si sono riuniti nuovamente, rispettivamente in data 8 febbraio 2022 e 1 febbraio 2022, conferendo delega ai rispettivi rappresentanti legali al fine di stipulare il relativo atto di fusione. La stipula dell’atto di fusione è avvenuta in data 12 aprile 2022, con efficacia della Fusione a partire dal 24 aprile 2022.
Da ultimo si segnala che, con data di efficacia giuridica al 27 novembre 2022, Crédit Agricole Friuladria S.p.A.
(“CAFA”) è stata fusa per incorporazione in CAI.
4.1.1 Denominazione legale e commerciale dell’Emittente
La denominazione sociale dell’Emittente è “Crédit Agricole Italia S.p.A.”.
4.1.2 Luogo e numero di registrazione dell’Emittente e codice identificativo del soggetto giuridico (LEI)
L’Emittente è iscritta presso l’Ufficio del Registro delle Imprese di Parma al n. 02113530345. CAI è altresì iscritta presso l’Albo delle Banche tenuto dalla Banca d’Italia al n. 5435 e, in qualità di Capogruppo del “Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia”, all’Albo dei Gruppi Bancari al numero 6230.7.
L’Emittente è inoltre iscritto al Registro degli Intermediari Assicurativi e Riassicurativi tenuto dall ’IVASS, alla sezione D, n. D000027023. Il codice identificativo del soggetto giuridico (Codice LEI) dell’Emittente è 8156007D348794DB1690.
4.1.3 Data di costituzione e durata dell’Emittente
L’Emittente è stata costituita, sotto la denominazione di “Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A.”, in data 14 febbraio 2000, con atto a rogito del Notaio xxxx. Xxxxxx Xxxxxx, repertorio n. 60722/16828.
Ai sensi dell’articolo 3 dello Statuto, la durata dell’Emittente è fissata al 31 dicembre 2100 e potrà essere prorogata con deliberazione dell’Assemblea. Ai sensi dell’articolo 7 dello Statuto, il recesso è ammesso unicamente nei casi previsti dalla legge e escluso nel caso di proroga del termine di durata dell’Emittente.
4.1.4 Residenza e forma giuridica dell’Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di registrazione, indirizzo e numero di telefono della sede sociale ed eventuale sito internet dell’Emittente
L’Emittente è costituita in Italia in forma di società per azioni e opera in base alla legislazione italiana.
L’Emittente ha sede legale in Xxxxx (XX), Xxx Xxxxxxxxxx x. 0. Il numero di telefono della sede legale è x00 0000000000.
Il sito internet dell’Emittente è xxx.xxxxxx-xxxxxxxx.xx. Si precisa che le informazioni contenute sul sito internet dell’Emittente non costituiscono parte del Documento di Registrazione, a meno che le predette informazioni siano incluse nel Documento di Registrazione mediante riferimento, ai sensi dell’articolo 19 del Regolamento Prospetti. Le informazioni contenute nel predetto sito internet non sono state controllate né approvate dalla CONSOB.
L’esercizio dell’attività bancaria in Italia è soggetto a un’ampia e stringente regolamentazione, tra cui si segnalano le disposizioni in tema di antiriciclaggio, trasparenza e correttezza nei rapporti con la clientela, usura, tutela del cliente (consumatore), diritto del lavoro, sicurezza sul lavoro e privacy. L’Emittente è altresì soggetto all’attività di vigilanza esercitata dalle competenti istituzioni, tra le quali Consob, BCE, Single Resolution Board, EBA e Banca d’Italia, nonché alle modalità con cui le norme applicabili vengono interpretate da tali autorità e dalle relative politiche di supervisione.
Le principali fonti normative (di rango primario e secondario) cui l’Emittente è soggetto in ragione dell’attività esercitata sono rinvenibili nella Relazione Finanziaria Semestrale 2022, nel Bilancio Annuale 2021 e nel Bilancio Annuale 2020, incorporati mediante riferimento nel presente Documento di Registrazione. A titolo esemplificativo e non esaustivo, si segnala in particolare:
Normativa in materia di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo
• D. Lgs. 21 novembre 2007, n. 231 “Attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonché della direttiva 2006/70/CE che ne reca misure di esecuzione”; e
• D. Lgs. 22 giugno 2007, n. 109 “Misure per prevenire, contrastare e reprimere il finanziamento del terrorismo e l’attività dei Paesi che minacciano la pace e la sicurezza internazionale, in attuazione della direttiva 2005/60/CE”.
Normativa connessa all’emergenza sanitaria
• Comunicazione “Prevenzione di fenomeni di criminalità finanziaria connessi con l’emergenza da COVID-19”,
datata 16 aprile 2020;
• Comunicazione “Prevenzione di fenomeni di criminalità finanziaria connessi con l’emergenza da COVID-19”, datata 11 febbraio 2021; e
• Comunicazione “Prevenzione di fenomeni di criminalità finanziaria connessi al COVID-19 e al PNRR”, datata 11 aprile 2022.
Normativa connessa ai programmi sanzionatori adottati dall’UE nei confronti della Russia e della Bielorussia in reazione all’invasione dell’Ucraina
• Regolamento (CE) n. 765/2006 del Consiglio del 18 maggio 2006 relativo a misure restrittive nei confronti del presidente Xxxxxxxxxx e di determinati funzionari della Bielorussia;
• Regolamento (UE) n. 269/2014 del Consiglio del 17 marzo 2014 concernente misure restrittive relative ad
azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina; e
• Regolamento (UE) n.833/2014 del Consiglio del 31 luglio 2014 concernente misure restrittive in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina.
Normativa in materia di risoluzioni bancarie
Tra la normativa regolamentare significativa per l’attività dell’Emittente, si segnala, a integrazione del meccanismo di vigilanza unico, la Direttiva 2014/59/UE (la Bank Recovery and Resolution Directive, “BRRD”), recepita con i Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015 e oggetto di recente revisione (Direttiva 879/2019/UE – “BRRD II”), che prevede un meccanismo di risoluzione unico delle crisi. L’Emittente è altresì sottoposto al Regolamento (UE) n. 806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 luglio 2014 (Single Resolution Mechanism Regulation, “SRMR”), che fissa norme e procedure uniformi per la risoluzione degli enti creditizi nel quadro del Meccanismo di Risoluzione Unico (Single Resolution Mechanism – “SRM”) e del Fondo di Risoluzione Unico, anch’esso di recente aggiornamento.
Nel quadro dell’SRMR e BRRD il potere decisionale centralizzato finalizzato alla risoluzione è affidato al Comitato di Risoluzione Unico (SRB - Single Resolution Board). L’SRB opera in stretta collaborazione con le autorità nazionali di risoluzione degli Stati membri parti dell’Unione bancaria. A queste ultime è conferito il potere di dare esecuzione ai programmi di risoluzione adottati dall’SRB.
L’SRMR e la BRRD consentono l’utilizzo di una serie di strumenti di risoluzione e poteri che possono essere usati nei confronti di enti creditizi considerati in dissesto, o a rischio di dissesto e includono la possibilità di applicare lo strumento del “bail-in” o “salvataggio interno”. In base a tale meccanismo, l’Autorità di risoluzione potrà prevedere che, nella gestione di una crisi bancaria, gli stakeholders dell’ente creditizio possano subire perdite in base alla propria seniority con l’esclusione, tra le altre passività, dei depositi garantiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi fino all’importo di Euro 100.000.
Qualora si verificasse una condizione di crisi, a causa della quale l’Emittente venisse sottoposto a procedure di risoluzione, le azioni dell’Emittente potranno essere svalutate e/o i crediti nei confronti della stessa potranno essere cancellati o sostanzialmente ridotti. Inoltre, gli azionisti dell’Emittente potrebbero vedere diluita fortemente la propria partecipazione nel caso in cui altre passività vengano convertite in azioni a tassi di conversione per essi particolarmente sfavorevoli. I crediti degli altri soggetti diversi dagli azionisti potrebbero partecipare alle perdite nell’ordine di partecipazione sopra descritto. L’introduzione del bail-in potrebbe comportare ulteriori impatti quali, ad esempio, una maggiore onerosità della raccolta. La BRRD introduce anche il requisito MREL (i.e. Minimum Requirement for own funds and Eligible Liabilities), ossia la dotazione di fondi propri e di passività trasformabili in capitale attraverso il bail-in allo scopo di assicurare che un ente creditizio, in caso di applicazione di detto strumento di risoluzione, disponga di passività sufficienti per il pieno assorbimento delle perdite e per la ricapitalizzazione in modo tale da garantire il rispetto dei requisiti patrimoniali richiesti per l’autorizzazione all’esercizio della sua attività. La disciplina del MREL è stata recentemente oggetto di revisione ad opera della BRRD II e del Regolamento 2019/877/UE, “SRMR II”, in termini – tra l’altro – di riassetto dei requisiti di ammissibilità delle passività ai fini MREL da applicarsi sulle passività di nuova emissione, di fissazione di alcuni poteri in capo all’Autorità competente in caso di violazione dei requisiti MREL e, in aggiunta agli obblighi di segnalazione delle passività eligible, alcuni obblighi di disclosure al pubblico.
Cambiamenti sostanziali del contesto normativo e misure per contrastare l’impatto del virus “COVID-19
Si riportano di seguito i principali cambiamenti sostanziali del contesto normativo in cui il Gruppo Crédit Agricole Italia opera, verificatisi dal 31 dicembre 2019 alla data del Documento di Registrazione:
• a decorrere dal 1° gennaio 2020 trovano applicazione le modifiche introdotte dal provvedimento di Banca d’Italia del 18 giugno 2019 al Provvedimento sulla “Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari. Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti”, per recepire le regole contenute nella Direttiva 2014/92/UE (Payment Account Directive). A decorrere dal 1° gennaio 2020 si applicano altresì le modifiche alla Sezione VI in materia di trasparenza dei servizi di pagamento, attuative della Direttiva 2015/2366/UE (Payment Services Directive 2), apportate con il provvedimento della Banca d’Italia del 19 marzo 2019.
• Il 12 febbraio 2021 è stato pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, il Regolamento (UE) 2021/168 del 10 febbraio 2021, che modifica il Regolamento (UE) 2016/1011 per quanto riguarda l’esenzione di taluni indici di riferimento per valuta estera a pronti di paesi terzi e la designazione di sostituti di determinati indici di riferimento in via di cessazione.
In conseguenza all’emergenza legata alla pandemia del COVID-19 sono state inoltre emanate ulteriori misure
emergenziali che hanno aggiornato il contesto normativo in cui l’Emittente opera, tra le quali:
• addendum all’accordo di credito del 2019 tra ABI e le Associazioni di impresa datato 10 marzo 2020, che estende ai prestiti concessi fino al 31 gennaio 2020 la possibilità di chiederne la sospensione o l’allungamento , con particolare riferimento ai finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese danneggiate dall’emergenza epidemiologica “COVID-19”.
• “Decreto Cura Italia” adottato il 17 marzo 2020 il quale disciplina, inter alia, la previsione di “moratorie” o
più in generale di periodi di sospensione delle rate dei mutui al ricorrere di determinate condizioni.
• Orientamenti EBA del 2 aprile 2020 in tema di moratorie legislative e non legislative relative ai pagamenti dei prestiti applicate alla luce della crisi Covid-19.
• D.L. 8 aprile 2020 n. 23 c.d. “Decreto Liquidità” convertito in Legge 5 giugno 2020 n.40, mediante il quale sono state introdotte alcune novità in merito alla sottoscrizione di contratti di prodotti e servizi bancari e alle comunicazioni semplificate, oltre all’adozione di misure di sostegno alle imprese per fare fronte alle esigenze immediate di liquidità.
• Decreto-legge 19 maggio 2020 n. 34 (c.d. “Decreto rilancio”) convertito in Legge 17 luglio 2020 n. 77, che introduce misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
• Decreto-legge “Agosto” del 14 agosto 2020, n. 104, convertito in Legge n. 126 del 13 ottobre 2020, contenente fra l’altro molteplici misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19.
• Decreto Legge “Sostegni bis” convertito in Legge 23 luglio 2021 n. 106, che contiene alcune misure volte a favorire l’accesso al credito e alla liquidità.
• Decreto Legge “Sostegni ter” convertito in Legge 28 marzo 2022, recante "Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento dei prezzi nel settore elettrico".
Finanza Sostenibile
Negli ultimi anni il sistema finanziario è stato interessato dalla definizione di un nuovo quadro regolamentare, tutt’ora in fase evolutiva, volto a promuovere una finanza sostenibile, in linea con gli obiettivi enunciati dal “Piano d’azione per la finanza sostenibile” definito dalla Commissione europea nel marzo 2018 in cui vengono delineate la strategia e le misure da adottare per la realizzazione di un sistema finanziario in grado di promuovere uno sviluppo autenticamente sostenibile sotto il profilo economico, sociale e ambientale, contribuendo ad attuare l’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici e l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.
Tra le principali norme vengono in rilievo:
• Regolamento (UE) 2019/2088 relativo all'informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (c.d. Regolamento SFDR - Sustainable Finance Disclosure Regulation);
• Regolamento (UE) 2019/89 (c.d. “Regolamento Benchmark”) relativo agli indici di riferimento UE che modifica il Regolamento (UE) 2016/1011 introducendo due nuove categorie di indici connessi a caratteristiche di sostenibilità;
• Regolamento (UE) 2020/852 (c.d. “Regolamento Taxonomy”) che definisce a livello Europeo una tassonomia delle attività sostenibili, fissando precisi criteri di classificazione volti a determinare se un’attività economica possa considerarsi ecosostenibile;
• Regolamento Delegato (UE) 2022/1288 che specifica il contenuto, le metodologie e la presentazione delle informazioni relative agli indicatori di sostenibilità e agli effetti negativi per la sostenibilità, nonché il contenuto e la presentazione delle informazioni relative alla promozione delle caratteristiche ambientali o social i e degli obiettivi di investimento sostenibile nei documenti precontrattuali, sui siti web e nelle relazioni periodiche.
4.1.5 Informazioni su qualsiasi evento recente verificatosi nella vita dell’Emittente sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità
Alla data del Documento di Registrazione, non si sono verificati fatti recenti nella vita dell’Emittente che risultino
sostanzialmente rilevanti per la valutazione della sua solvibilità.
4.1.6 Rating attribuiti all’Emittente su richiesta dell’Emittente
Il rating del Gruppo Crédit Agricole Italia si colloca al livello più alto del sistema bancario italiano.
Alla data del Documento di Registrazione, la Banca è dotata di rating rilasciato dall’agenzia internazionale Moody’s.
Tale agenzia di rating ha sede nell’Unione Europea ed è registrata dal 31 ottobre 2011 a norma del Regolamento n. 1060/2009/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 settembre 2009 relativo alle agenzie di rating del credito.
In particolare, l’agenzia Moody’s ha rilasciato all’Emittente i giudizi di seguito riportati. Le note descrittive dei significati dei rating sopra riportate costituiscono una traduzione in italiano, effettuata dall’Emittente, delle definizioni pubblicate in lingua inglese dalle rispettive agenzie di rating.
Agenzia di rating | Xxxxx’s16 |
Rating action | 9 agosto 2022 |
Ultimo aggiornamento | 4 ottobre 2022 |
Rating stand-alone | Ba1 |
Long-term Deposits Rating | Baa1 |
Long-term Deposits Rating Outlook | Negativo |
16 Dettagli e nomenclatura rating di Moody’s riportati in tabella: “Rating stand-alone” (“Baseline Credit Assessment – BCA”), “Long-term Deposit Rating” (Rating a lungo termine sui depositi), “Short-term Deposit Rating” (Rating a breve termine sui depositi), “Long-term Issuer Rating” (Rating emittente a lungo termine), “outlook“ (previsioni), ”Subordinate regular Bond”(Debito subordinato).
Breve legenda del significato delle valutazioni di rating di Moody’s
Breve Termine P-2: ai sensi della scala dei giudizi Moody’s Investor Service il giudizio “P-2” indica che l’emittente ha una capacità forte di rimborso delle obbligazioni a breve termine.
Lungo Termine Baa1: ai sensi della scala dei giudizi Moody’s Investor Service il giudizio “Baa” rientra nella categoria “Medium grade” e indica che il rischio creditizio è, alla data del Documento di Registrazione, moderato, e come tale, può possedere alcune caratteristiche speculative. Permane in ogni caso flessibilità economica e/o finanziaria che supporta gli impegni di natura finanziaria. Moody’s aggiunge l’indicazione 1, 2, e 3 ad ogni classe generica da Aa a Caa. 1 segnala che l’emittente si trova nella parte alta della categoria; 2 che si trova a livello intermedio; 3 che si trova nella parte bassa della categoria.
Prospettiva: Outlook indica la possibile evoluzione futura del rating che può essere "positivo", "stabile", "negativo”, “developing”.
Short-term Deposits Rating | P-2 |
Short-term Deposits Rating Outlook | Negativo |
Senior Unsecured Regular Bond/Debenture Rating | Baa1 |
Senior Unsecured Regular Bond/Debenture Rating Outlook | Negative |
Con la rating action del 9 agosto 2022, a seguito del cambiamento dell’outlook da stabile a negativo del debito sovrano dell’Italia, l’agenzia di rating Moody’s ha adeguato l’outlook della Banca a quello sovrano, portandolo da stabile a negativo, lasciando inalterato il rating (Baa1). Infatti, si ricorda che, secondo le policy di Moody’s, il rating di una singola entità non può essere superiore di più due notch al rating sovrano. Più in particolare, l’outlook di Long-term Deposits Rating, Short-term Deposits Rating e Senior Unsecured Regular Bond/Debenture Rating è stato portato da stabile a negativo.
Moody’s evidenzia, inoltre, che il rating BCA delle banche oggetto dell’azione di rating potrebbe essere soggetto a downgrade in seguito a un materiale deterioramento del contesto operativo per il settore bancario italiano che potrebbe portare ad un peggioramento della qualità del credito e della redditività. Il downgrade potrebbe inoltre essere causato anche da una significativa riduzione della posizione di capitale e da un rilevante deterioramento della posizione di liquidità.
L’Emittente valuterà caso per caso se gli eventuali aggiornamenti del rating rappresentino un presupposto per la redazione di un supplemento al Documento di Registrazione.
4.1.7 Informazioni sui cambiamenti sostanziali nella struttura di finanziamento e di assunzione dei prestiti dell’Emittente intervenuti dall’ultimo esercizio finanziario.
L’Emittente attesta che dal 31 dicembre 2021, data dell'ultimo esercizio finanziario, non sono intervenuti cambiamenti sostanziali nella struttura di finanziamento e di assunzione dei prestiti dell'Emittente.
4.1.8 Descrizione del finanziamento previsto delle attività dell’emittente.
L’Emittente si finanzia ordinariamente mediante la raccolta diretta dalla clientela e il ricorso ai finanziamenti interbancari (compresi quelli verso la capogruppo Crédit Agricole S.A.17 società di diritto francese, con sede sociale in Montrouge, Place Des États-Unis n. 12, capogruppo del Gruppo Bancario Crédit Agricole (rispettivamente, “Crédit Agricole” e il “Gruppo Crédit Agricole” o il “Gruppo”)), inclusi quelli inerenti ai programmi di rifinanziamento posti in essere dalla Banca Centrale Europea (c.d. quantitative easing). L’Emittente si finanzia altresì attraverso il proprio programma di Covered Bond.
17 Crédit Agricole Italia S.p.A. BCE, appartiene al più ampio gruppo bancario che vede al vertice Crédit Agricole SA.. CAI è infatti soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Crédit Agricole S.A., società di diritto francese, con sede sociale in Montrouge, Place Des États- Unis n. 12, capogruppo del “Gruppo Bancario Crédit Agricole”.
5 PANORAMICA DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI
5.1 Principali attività dell’Emittente
5.1.1 Descrizione delle principali attività dell’Emittente con indicazione delle principali categorie di prodotti venduti e/o di servizi prestati, dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività, se significativi, e dei principali mercati in cui opera l’Emittente
L’Emittente opera nel settore bancario.
L’attività bancaria consiste, ai sensi dell’articolo 10 del Testo Unico Bancario, nella raccolta del risparmio tra il pubblico e nell’esercizio del credito.
La gamma di prodotti e servizi finanziari offerti è studiata per far fronte ai bisogni tipici di ogni segmento, anche grazie all’expertise e alle fabbriche prodotto del Gruppo Crédit Agricole al quale l’Emittente, a sua volta, appartiene e facente capo a Crédit Agricole S.A..
Nell’ambito dell’esercizio dell’attività di intermediazione creditizia, tipica della banca commerciale, CAI offre alla propria clientela retail, private e corporate, una gamma completa di prodotti e servizi in grado di soddisfare le esigenze finanziarie e/o di investimento e realizza iniziative commerciali volte ad accompagnare le proprie filiali nel raggiungimento degli obiettivi prefissati privilegiando una relazione diretta e trasparente con la clientela.
I prodotti e servizi includono:
(i) prodotti di finanziamento;
(ii) prodotti di investimento;
(iii) prodotti di bancassicurazione;
(iv) prodotti di monetica e sistemi di pagamento;
(v) servizi digitali;
(vi) prodotti estero;
(vii) prodotti di conto corrente; e
(viii) iniziative di sistema a sostegno delle imprese e dei consumatori.
L’offerta commerciale è in grado di coprire le necessità di finanziamento, investimento e trasferimento manifestate dalla clientela, anche attraverso partnership e/o accordi commerciali con società specializzate esterne al perimetro dell’Emittente.
La clientela di CAI è tradizionalmente rappresentata da soggetti economici quali famiglie, micro, piccole e medie imprese, soggetti no-profit ed enti pubblici. In merito alle singole forme di finanziamento, i comparti in cui si articola l’offerta sono principalmente quello dei consumatori e delle imprese, con più limitate forme di intervento a favore di soggetti no-profit ed enti pubblici.
La seguente tabella illustra l’incidenza dell’attività bancaria, finanziaria e assicurativa rispetto al complesso delle attività svolte dalla Banca negli esercizi chiusi, rispettivamente, al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020.
Tipo di attività | Voci bilancio riclassificato (Euro/migliaia) | 31/12/2021 | % | 31/12/2020 | % |
Bancaria | Crediti verso clientela | 64.992.787 | 26% | 50.236.142 | 26% |
Bancaria | Raccolta diretta da clientela | 74.682.621 | 30% | 54.959.033 | 29% |
Totale attività bancaria | 139.675.408 | 56% | 105.195.175 | 55% | |
Finanziaria | Attività finanziarie di prop. - Titoli e deriv. | 17.118.284 | 7% | 11.425.315 | 6% |
Finanziaria | Raccolta indiretta - amministrata | 40.709.231 | 16% | 35.532.308 | 19% |
Finanziaria | Raccolta indiretta - fondi e SICAV | 22.394.992 | 9% | 16.526.437 | 9% |
Finanziaria | Raccolta indiretta - gestioni patrimoniali | 2.349.026 | 1% | 1.359.046 | 1% |
Totale attività finanziaria | 82.571.533 | 33% | 64.843.106 | 34% | |
Assicurativa | Raccolta indiretta - risparmio assicurativo | 27.940.674 | 11% | 22.007.529 | 11% |
Totale attività assicurativa | 27.940.674 | 11% | 22.007.529 | 11% | |
Totale attività bancaria, finanziaria assicurativa | 250.187.615 | 100% | 192.045.810 | 100% |
Si riporta di seguito una descrizione dettagliata dei prodotti e servizi offerti dal Gruppo Crédit Agricole Italia.
(I) Prodotti di finanziamento Privati
Credito immobiliare ai consumatori
Tale offerta prevede diverse tipologie di mutui che tengono conto delle esigenze di flessibilità dei diversi target di clientela, ponendo costante attenzione all’evoluzione digitale dei processi e alla sostenibilità ambientale.
Tra i prodotti si segnala il “Mutuo Crédit Agricole”, disponibile in tutte le tipologie di tasso (fisso, variabile o variabile con tasso massimo) della durata fino a 30 anni e LTV ( loan-to-value) massimo pari all’80% (elevabile al 100% con la garanzia del Fondo Prima Casa).
Mutuo Crédit Agricole si caratterizza per un’elevata modularità e personalizzazione, grazie alle diverse opzioni di
flessibilità attivabili dalla clientela.
Prestiti al consumo
La Banca mette a disposizione una gamma di prestiti con la finalità di soddisfare le diverse esigenze della clientela, con un particolare focus sui giovani. La Banca distribuisce ai propri clienti anche prodotti di credito al consumo, avvalendosi della collaborazione con AGOS Ducato S.p.A., società appartenente al Gruppo Crédit Agricole e di cui Banco BPM S.p.A. è socio al 39%; un’ulteriore forma di finanziamento che il cliente ha la possibilità di richiedere è la cessione del quinto dello stipendio/pensione, prodotto messo a disposizione sempre da AGOS Ducato S.p.A.
Imprese
La Banca supporta le aziende con finanziamenti di breve termine (affidamenti, anticipazioni, smobilizzi, finanziamenti all’export ed all’import) o di medio/lungo termine, finalizzati ad investimenti produttivi immobiliari o strumentali, al consolidamento del debito, al sostegno a progetti di ricerca ed innovazione e a programmi d’internazionalizzazione.
Il sostegno alle aziende viene proposto attraverso: (i) la concessione di nuovi finanziamenti garantiti dal Fondo Centrale di Garanzia, (ii) l’attivazione con SACE S.p.A. dell’accordo Garanzia SupportItalia, nonché (iii) accordi di sospensione e proroga dei finanziamenti; ed attraverso l’utilizzo di strumenti e di accordi con istituzioni finanziarie per sviluppare prodotti e facilitare l’accesso al credito alle PMI (tramite BEI, Plafond FEI-Fondo Europeo per gli Investimenti, convenzione ABI CDP Plafond Beni Strumentali); (iv) finanziamenti agevolati che consentono di utilizzare specifiche forme di flessibilità nel piano di rimborso o che permettono a imprese operanti in particolari settori o zone geografiche e con determinate caratteristiche dimensionali, di accedere a tassi e condizioni vantaggiose nonché a specifici contributi anche a fondo perduto, previsti da specifiche iniziative di ABI
(ossia, l’Associazione Bancaria Italiana) e del MISE – Ministero per lo Sviluppo Economico o da iniziative di finanza agevolata varate dagli Enti pubblici in collaborazione con le associazioni imprenditoriali locali ed i relativi confidi.
Inoltre il Gruppo Crédit Agricole Italia riserva particolare attenzione e un’offerta specifica di soluzioni finanziarie
al settore agrario nonché alla Pubblica Amministrazione.
Inoltre, il Gruppo Crédit Agricole Italia fornisce servizi di (a) leasing attraverso CALIT che opera nel leasing strumentale, targato, immobiliare, aeronavale ed energie rinnovabili e (b) factoring attraverso Eurofactor Italia, società del Gruppo Crédit Agricole, che offre un sistema di servizi globali specializzati nella gestione dei crediti d’impresa; con lo smobilizzo, la gestione dei crediti e la garanzia contro il rischio di insolvenza dei debitori.
Nell’ambito delle sinergie del Gruppo Crédit Agricole Italia, la Banca prevede inoltre la possibilità per i propri clienti di accedere all’offerta di noleggio a lungo termine proposta da Leasys S.p.A.
La Banca offre inoltre alle aziende soluzioni concrete per la copertura dei rischi finanziari contro la variabilità dei
tassi di interesse che coperture cambi a supporto dell’attività di import/export.
Infine il Gruppo Crédit Agricole Italia mette a disposizione delle aziende un servizio di Corporate Finance e M&A, consulenza specialistica nel campo delle operazioni di finanza straordinaria.
Nell’ambito delle sinergie del Gruppo Crédit Agricole Italia riveste un ruolo strategico il “Progetto ITACA” (Italian Corporate Ambition) sviluppato in sinergia con Crédit Agricole Italia Corporate Investment Banking con l’obiettivo di rafforzare il posizionamento del Gruppo Crédit Agricole Italia sul segmento MidCorporate per offrire alle aziende prodotti più evoluti ed accompagnarle nei loro percorsi di crescita, valorizzando il potenziale della clientela attraverso un’offerta combinata e congiunta.
(II) Prodotti di investimento
Prestazione dei servizi di investimento
La consulenza in materia di investimenti consiste nella prestazione di raccomandazioni personalizzate al cliente su sua richiesta o su iniziativa dell’intermediario, circa una o più operazioni su un determinato strumento finanziario. La prestazione dei servizi di investimento da parte del Gruppo Crédit Agricole Italia è oggetto di contrattualizzazione scritta specifica a seconda del tipo di servizio offerto e sarà formalizzata al fine di mettere in luce le condizioni e le caratteristiche distintive del servizio in ottemperanza alle disposizioni normative tempo per tempo vigenti. L’insieme della documentazione contrattuale è consegnata e fatta firmare al cliente.
Nel fornire il set informativo necessario al cliente, viene anche considerata l’eventualità che i servizi possano essere forniti in “abbinamento” ad altri servizi e/o prodotti.
Tutti i modelli di servizio di consulenza sono prestati su base non indipendente e quindi, in particolare, potranno prevedere la raccomandazione di prodotti per i quali il Gruppo Crédit Agricole Italia si trovi in situazione di conflitto di interessi.
I modelli di servizio di consulenza disponibili, le cui caratteristiche sono descritte nel seguito, sono i seguenti:
- modello di consulenza “base”: consiste nella raccomandazione personalizzata di una o più operazioni sugli strumenti finanziari. Possono aderire al Servizio i Clienti classificati “al dettaglio” sia persone fisiche che giuridiche, nonché i mandati fiduciari dove la società fiduciaria opera in nome proprio ma per conto di terzi.
- modello di consulenza “CA Value Investing Private”: è un modello di consulenza evoluto su base non indipendente e consiste nella raccomandazione di una o più operazioni su prodotti finanziari. Possono aderire al Servizio i clienti classificati “al dettaglio”, siano essi persone fisiche giuridiche, nonché i mandati fiduciari dove la società fiduciaria opera in nome proprio ma per conto di terzi.
- modello specifico di consulenza ai clienti al dettaglio con derivati “over the counter”: il Servizio consiste nella raccomandazione da parte del Gruppo Crédit Agricole Italia di una o più operazioni alternative in derivati negoziati “over the counter” c.d. “di copertura”. Possono aderire al servizio i clienti privati e le persone giuridiche classificate “al dettaglio” nel rispetto delle disposizioni stabilite dalla CONSOB sulla erogazione di raccomandazioni aventi ad oggetto prodotti finanziari complessi e sulla operatività over the counter.
- modello specifico di consulenza alle aziende professionali con derivati “over the counter”: il Servizio consiste nella raccomandazione da parte del Gruppo Crédit Agricole Italia di una o più operazioni alternative in derivati negoziati “over the counter”. Possono aderire al servizio i clienti classificati come “professionali di diritto”.
Fondi comuni e Sicav
Il collocamento di fondi comuni e Sicav si caratterizza per un’offerta c.d. “ multimanager”, che permette un’elevata diversificazione degli investimenti per asset class e aree geografiche, svolta tramite accordi di collocamento con alcune società c.d. prodotto di diritto italiano e di diritto estero. Le principali società prodotto che la Banca distribuisce sono Amundi, Anima, Eurizon, Soprarno, Schroders, Pictet, Xxxxxx Xxxxxxx, AcomeA, Blackrock, Fidelity, M&G, Nordea, GAM, Carmignac, JP Morgan, Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, Invesco, Vontobel, Arca, Threadneedle, DNCA, Pimco, Lombard Odier.
Le soluzioni di investimento disponibili in catalogo rispondono anche ai criteri ESG ambientali, sociali e di
governance, ciò per conciliare criteri finanziari e responsabilità sociale in un’ottica di rendimento sostenibile.
Gestioni Patrimoniali
La Banca distribuisce le gestioni patrimoniali di Amundi SGR e Soprarno SGR, soluzioni di investimento che mirano ad ottenere una crescita del capitale investito nell’orizzonte temporale di riferimento e nel rispetto di un budget di rischio concordato.
L’attività di gestione si caratterizza per una strategia di tipo flessibile orientata alla diversificazione degli investimenti tra classi di attività, settori merceologici, aree geografiche, mercati e valute.
Inoltre, in base alla normativa attualmente applicabile, al risparmiatore che aderisce all’opzione fiscale del risparmio amministrato, è consentito trasferire, a fronte di chiusura di altri rapporti, eventuali minusvalenze certificate che potranno essere successivamente compensate con le plusvalenze realizzate nell’ambito del servizio di gestione patrimoniale. Con questa scelta il risparmiatore rinuncia all’opzione di compensazione di utili e perdite con i proventi cedolari dei titoli obbligazionari.
Certificates
La Banca mette a disposizione della propria clientela certificates emessi da CACIB, per offrire agli investitori strumenti flessibili e idonei a soddisfare diverse esigenze di investimento e in diversi scenari di mercato.
Certificati di deposito
I certificati di deposito sono strumenti finalizzati alla remunerazione della liquidità della clientela, essi consistono in titoli di crediti nominativi emessi dalla Banca a fronte di un deposito bancario fruttifero e vincolato per un periodo definito. Tali titoli di credito sono riservati a clienti titolari di un rapporto di conto corrente.
Polizze ramo Vita
La Banca dispone:
- “Polizze di Ramo I” (gestione separata): si tratta di un contratto a premio unico con possibilità di effettuare versamenti aggiuntivi, caratterizzato dall’assenza di rischi e dalla garanzia del premio investito e del consolidamento degli interessi positivi maturati dalla gestione separata “Crédit Agricole Vita Più”;
- “Polizze Multiramo”: si tratta di una formula di investimento che coniuga i vantaggi tipici di una polizza vita all’investimento sui mercati, tramite la sottoscrizione in un unico investimento, sia di quote di fondi interni assicurativi flessibili e multimanager, che consentono l’esposizione ai mercati finanziari (“ Ramo III”), sia di gestione separata (“Ramo I”) beneficiando della garanzia sul capitale investito e del rendimento della gestione separata “Crédit Agricole Vita Più”;
- “Polizze di Xxxx XXX (Unit Linked)”: si tratta di una soluzione diversificata e flessibile, che offre la possibilità di investire il proprio capitale sui mercati, beneficiando della protezione finanziaria del premio inizialmente versato e di una particolare maggiorazione in caso di premorienza. Racchiude in un unico prodotto diverse soluzioni di investimento tra fondi interni assicurativi di Crédit Agricole Vita S.p.A., fondi esterni selezionati tra le c.d. “ best selection” di Amundi SGR, inclusi fondi ESG.
Previdenza complementare
Gli strumenti previdenziali di Credit Agricole Vita S.p.A. e Amundi SGR proposti dalla Banca prevedono, inter alia:
(a) un elevato livello di personalizzazione, sia con riguardo alla definizione del piano che alla definizione della prestazione pensionistica; (b) una flessibilità nei versamenti, che possono essere sospesi, ripresi, modificati, integrati; e (c) una deducibilità fino ad un massimo di Euro 5.164,57.
Private Insurance
Si tratta di una soluzione assicurativa di diritto estero flessibile e personalizzabile che combina i servizi di private banking con i vantaggi giuridici e fiscali di un contratto di assicurazione sulla vita, per rispondere ad esigenze di gestione del patrimonio della clientela, quali la protezione del patrimonio, la pianificazione successoria e l’ottimizzazione fiscale.
(III) Prodotti di bancassicurazione
Polizze di protezione Danni, Vita e CPI (Creditor Protection Insurance)
Alla data del Documento di Registrazione, la Banca colloca, tramite appositi incarichi distributivi conferitigli mediante specifici accordi, prodotti assicurativi delle compagnie di assicurazione Crédit Agricole Creditor Insurance Life dac S.p.A. e Crédit Agricole Creditor Insurance Non-Life dac S.p.A., Crédit Agricole Assicurazioni
S.p.A. e Crédit Agricole Vita S.p.A. tra cui:
- polizze a protezione del credito (polizze vita e/o danni volte a garantire il rimborso del finanziamento, c.d.
“PPI” – Payment Protection Insurance, altrimenti note come “CPI” – Creditor Protection Insurance);
- polizze appartenenti al ramo danni e vita, distribuite in maniera indipendente rispetto all’erogazione di finanziamenti, in quanto non caratterizzate da collegamento funzionale con operazioni di credito (c.d. “ polizze decorrelate”).
(IV) Prodotti di monetica e sistemi di pagamento
Carte di debito, carte di credito e carte prepagate
La Banca offre alla propria clientela sia carte di debito tradizionali (operanti su circuito Bancomat®, PagoBancomat®, Maestro®), sia carte di debito evolute (operanti su circuito internazionale) che offrono funzionalità aggiuntive per una clientela più dinamica ed evoluta (carta virtualizzabile sui principali wallet, possibilità di personalizzare il PIN e l’operatività della carta, ecc).
Inoltre, la Banca colloca carte di credito emesse da Nexi S.p.A., a valere sui circuiti Visa e Mastercard, prevedendo un’ampia gamma di offerta sia per i clienti privati che per le aziende. La Banca distribuisce altresì le carte emesse da American Express.
La Banca offre alla propria clientela privata una carta prepagata dotata di IBAN, che oltre all’operatività tipica di
una carta di pagamento consente di usufruire delle funzionalità di base di un conto corrente.
Tutte le carte della banca sono prodotte con materiale “green”, in PVC riciclato, che consente una notevole
riduzione delle emissioni di anidride carbonica.
POS e servizi di commercio elettronico
La Banca offre servizi di POS Fisico e Mobile per incassare pagamenti di beni o servizi effettuati con carte di pagamento dei circuiti PagoBancomat®, Visa, Mastercard e Amex. Inoltre, per gli esercenti che desiderano sfruttare nuovi canali di vendita, la Banca fornisce servizi di commercio elettronico/e-commerce tramite la piattaforma “X-Pay” di Nexi S.p.A. in tutte le modalità disponibili.
(V) Servizi digitali
Il Gruppo Crédit Agricole Italia offre i seguenti servizi digitali :
- “Nowbanking Corporate”: servizio internet banking multibanca, multiazienda, multilingua e multiutente dedicato alle grandi aziende con due soluzioni modulari a seconda delle esigenze del cliente;
- “Home Banking Privati”: piattaforma desktop responsive su tutti i dispositivi che consente al cliente di operare
in autonomia “24/7”;
- “App Privati”: piattaforma mobile che consente al cliente di operare in autonomia “24/7”;
- “Servizi Digitali Credit Agricole - Piccole imprese”: nelle piattaforme App da Mobile e Home Banking da
desktop che consentono al cliente PMI di operare in autonomia “24/7”;
- “Fastcash - App”: consente il prelievo da ATM in modalità “cardless”.
(VI) Prodotti estero
La Banca mette a disposizione soluzioni digitali per la gestione dei principali prodotti di Trade Finance (la cui piattaforma internet multifunzionale prende il nome di “Trade Portal”) e soluzioni come lo “Sconto Pro-Soluto Effetti Estero”, che consente al cliente di ottenere liquidità immediata presentando allo sconto pro soluto gli effetti esteri emessi a proprio favore, ricevuti a regolamento di operazioni di esportazione, ovvero il servizio di Correspondent Banking – che gestisce le relazioni con le banche estere ed italiane per il Gruppo Crédit Agricole Italia in coordinamento con controparti attive per operatività di Trade Finance – ed alla consulenza specializzata garantita dal network per le vendite sul territorio per consulenza sugli strumenti a supporto del commercio internazionale, dall’International Desk e da partnership qualificate nell’accompagnamento delle imprese all’estero che offrono alla clientela del Gruppo Crédit Agricole Italia l’opportunità di rafforzare la strategia di crescita e di attivare soluzioni personalizzate per potenziare il proprio business attraverso l’accesso diretto ai mercati globali.
(VII) Prodotti di conto corrente
Privati
La Banca offre ai privati i prodotti “Conto Smart” e “Conto Full”: due soluzioni con differenti servizi inclusi che includono i servizi di App e internet banking; per la clientela private è previsto anche un conto corrente con un’offerta all inclusive; il “Conto Online Crédit Agricole” attivabile da remoto con un processo paperless che prevede anche l’invio della carta di debito all’indirizzo prescelto dal cliente e l’attivazione dei servizi di multicanalità App e internet banking e il “Conto di Base” destinato ai soggetti con sole esigenze finanziarie primarie, come previsto dall’apposita normativa in materia.
Imprese
Per liberi professionisti e PMI sono previsti pacchetti di conto corrente (i.e., “Conto Affari Base, Medium, Large”, “Conto Affari Commercianti”, “Conto Affari Professionisti”, “Conto Macro Impresa”) rispondenti ai diversi profili gestionali ed alle specifiche necessità dell’attività d’impresa.
Al terzo settore è invece espressamente riservato il “Conto Associazioni”, un conto corrente che riserva condizioni
vantaggiose, in particolare, alle associazioni no profit.
Inoltre, la Banca prevede il “Conto Macroimprese”, dedicato esclusivamente alle aziende, che rappresenta il punto di accesso alla gestione degli incassi/pagamenti aziendali.
(VIII) Iniziative di sistema a sostegno delle imprese e dei consumatori
Alla Data del Documento di Registrazione la Banca ha in essere le seguenti principali iniziative:
- “Fondo di Solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa”:, che consente alle famiglie in difficoltà la sospensione del pagamento delle rate dei mutui ipotecari prima casa, per non più di due volte nel corso del piano di ammortamento e per un periodo massimo complessivo di 18 mesi;
- “Fondo di Garanzia per la prima casa”: la Banca consente alla clientela l’accesso al “Fondo di garanzia per la prima casa” finalizzato a sostenere la concessione a clienti consumatori, non proprietari di altri immobili a uso abitativo, di mutui ipotecari di ammontare non superiore a 250.000 Euro per l’acquisto dell’abitazione principale, rilasciando una garanzia gratuita in misura pari al 50% della quota capitale del mutuo (elevabile al 80% per le fattispecie previste a seguito della conversione in legge del Decreto Sostegni-bis);
- “Finanziamenti agevolati regionali”: la Banca promuove, presso il sistema produttivo locale ed ai privati consumatori, i diversi strumenti di credito agevolato messi a disposizione dalla regione Friuli Venezia Giulia e Veneto;
- “Plafond Eventi Calamitosi” e “Plafond Sisma Centro Italia”, iniziative ABI e CDP S.p.A. che prevedono l’erogazione di speciali finanziamenti agevolati con provvista CDP S.p.A., il cui rimborso avviene esclusivamente tramite la cessione del credito d’imposta alla Banca da parte del beneficiario finale del contributo
Iniziative sul territorio per essere vicini ai clienti
Attraverso la rete dei cc.dd. “Village” (presenti su Milano, Parma e Padova, in quest’ultima operativo già dal 2021) sono promosse più di 70 start-up operanti principalmente in 7 diversi ambiti legati alle eccellenze italiane (food, moda, arredo-design, farmaceutica, fintech, Insurtech e future mobility). Il network internazionale sviluppato da Crédit Agricole conta 37 Village principalmente in Francia ma anche a New York, Hong Kong, per un ecosistema complessivo di 1.100 start-up operanti in tutti i settori economici.
Inoltre la Banca organizza iniziative dedicate ai territori che coinvolgono i clienti nell’ottica di fidelizzazione e condivisione di tematiche di particolare interesse, quali la gestione dei rischi finanziari, l’internazionalizzazione, il leasing, le soluzioni per la gestione della liquidità e il passaggio generazionale. Tra queste iniziative si ricorda anche il “Progetto Champions” che coinvolge 1.000 aziende, eccellenze del “made in Italy” attraverso eventi dedicati con imprenditori del territorio.
È stata attivata un’importante campagna di crowdfunding, attraverso una piattaforma del Gruppo Crédit Agricole Italia, grazie alla quale cittadini e aziende sostengono concretamente progetti di enti e associazioni no-profit. “CrowdForLife” è lo spazio virtuale concepito come portale di scambio fra chi è alla ricerca di fondi per realizzare i propri progetti e chi desidera contribuire a sostenerli.
Strategia e obiettivi
In data 30 Aprile 2019, sono state recepite le linee guida di cui al più ampio piano strategico della controllante Crédit Agricole, confermando e rafforzando i grandi assi di trasformazione e sviluppo, in esso contenuti, tra cui (i) Progetto Cliente, (ii) Progetto Persone, (iii) Responsabilità Sociale e (iv) Trasformazione Industriale.
Progetto Cliente
In linea con i valori del Gruppo Crédit Agricole Italia, il Progetto Cliente è volto a:
- investire sull’eccellenza relazionale e operativa per sostenere la crescita organica, posizionandosi tra i primi posti del mercato per IRC tra le banche di prossimità;
- sviluppare un modello sempre più dedicato e specializzato, raggiungendo l’eccellenza nella gestione del risparmio, investendo nel servizio ai clienti e nella crescita della capacità distributiva;
- accelerare lo sviluppo del settore bancassicurazione e danni;
- potenziare il segmento corporate con prodotti/servizi a maggior valore aggiunto attraverso un modello di servizio fondato su figure ad elevata specializzazione, in grado di intervenire a supporto delle imprese a tutto tondo, dai derivati al trade finance, dal cash management alla finanza strutturata.
Progetto Persone
I principali obiettivi del secondo Pilastro PMT riguardano la valorizzazione del capitale umano del Gruppo Crédit Agricole Italia:
- sviluppare la responsabilità individuale per un servizio di eccellenza al cliente, tramite l’evoluzione del modello
di leadership;
- riaffermare la cultura differenziante del Gruppo Crédit Agricole per attirare e trattenere i talenti migliori e garantire la sostenibilità della cultura manageriale, valorizzando la leadership al femminile e facilitando il ricambio generazionale.
Responsabilità Sociale
A livello di responsabilità sociale, l’ambizione del Gruppo Crédit Agricole Italia è di sviluppare progetti ed iniziative di vicinanza al territorio, alla società e all’ambiente, favorendo l’attrattività e lo sviluppo economico dei territori nei quali il Gruppo Crédit Agricole Italia è presente, stimolando positivamente la transizione energetica dei clienti e coltivando l’ambizione di diventare un attore responsabile della protezione dell’ambiente.
Trasformazione Industriale
In tale ambito, le iniziative sono accompagnate da un programma di trasformazione della macchina operativa con
l’avvio di una digital factory per la revisione dei processi della Banca con impatto sul cliente:
- ridisegno dei processi operativi chiave in ottica digitale, con l’obiettivo di trasformare il tempo operativo dei
gestori in tempo commerciale per i clienti;
- industrializzazione e digitalizzazione dei processi del credito per gestione del credito in ottica anticipatoria; e
- l’integrazione dei servizi in ottica omnicanale favorendo l’innovazione e la digitalizzazione.
Il programma di trasformazione digitale dei processi è stato avviato con l’attivazione di un Piano di medio termine denominato “Digitalizzazione Processi”, che ha portato nei mesi scorsi al rilascio delle seguenti progettualità:
- Gestione Sconfini: revisione del processo degli sconfini, con focalizzazione sulla riduzione degli «Sconfini Tecnici». Effettuati in interventi in diverse procedure per semplificare l’attività della Rete e restituire tempo commerciale ai Gestori.
- Credito a Breve: automazione dei contratti di credito a breve per consumatori e non, con agilizzazione del processo e liberazione di tempo commerciale.
- Iter Fast Carte di Credito: semplificazione iter istruttorio per rilascio carte di credito su target creditizi qualitativi, con possibilità di gestione del processo di vendita della carta a distanza.
- Digital Lending: processo di rilascio di finanziamenti a dedicati al target XXX e Small Business interamente digitale, tramite Home Banking e omnicanale. Tale modalità determina maggiore rapidità nell’erogazione del finanziamento, disponibilità on line 24h del processo, liberazione del tempo commerciale per il gestore.
Sono in corso di sviluppo, con rilasci previsti nei prossimi mesi e nel corso di tutto il 2023, i seguenti progetti:
- Estensione multicanalità nel processo del credito.
- Mutuo Digital: digitalizzazione dell’intero processo di concessione del Mutuo casa, dalla generazione del Lead alla gestione del post vendita, con possibilità per il cliente di richiedere il mutuo per il tramite di App e internet banking.
5.2 Dichiarazioni formulate dall’Emittente riguardo alla sua posizione concorrenziale
Nel Documento di Registrazione non viene fatto riferimento a dichiarazioni di terzi riguardanti la posizione concorrenziale della Banca.
6 STRUTTURA ORGANIZZATIVA
6.1 Descrizione del gruppo a cui appartiene l’Emittente e della posizione che esso vi occupa
L’Emittente è la società capogruppo del Gruppo Crédit Agricole Italia e svolge, oltre all’attività bancaria, le funzioni di indirizzo, governance e controllo unitario sulle società bancarie, finanziarie e strumentali dalla stessa controllate. Il settore prevalente in cui opera il Gruppo Crédit Agricole Italia è l’attività bancaria.
L’Emittente, quale banca che esercita l’attività di direzione e di coordinamento del Gruppo Crédit Agricole Italia ai sensi dell’articolo 61, comma 4, del TUB, emana, nell’esercizio di tale attività, disposizioni alle società appartenenti del Gruppo Crédit Agricole Italia, e ciò anche per l’esecuzione delle istruzioni impartite dalle Autorità di Vigilanza e nell’interesse della stabilità del Gruppo Crédit Agricole Italia.
Si espone di seguito la rappresentazione grafica della struttura e la composizione del Gruppo Crédit Agricole Italia alla Data del Documento di Registrazione.
CAI è, a sua volta, soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Crédit Agricole capogruppo del Gruppo Crédit Agricole.
L’Emittente è, pertanto, parte del Gruppo Crédit Agricole.
6.2 Dipendenza dell’Emittente da altri soggetti all’interno del gruppo
Di seguito sono elencate e sinteticamente descritte le società facenti parte del Gruppo Crédit Agricole Italia.
Denominazione | Sede | Stato di registrazione | Data di costituzione | Attività principale | % capitale sociale | % diritti di voto |
Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l. | Milano (MI) | Italia | 07/07/1989 | Società di Leasing | 85% | 85% |
Crédit Agricole FriulAdria S.p.A. | Pordenone (PN) | Italia | 24/07/1998 | Banca | 99,10% | 99,10% |
Crédit Agricole Group Solution S.c.p.A. | Parma (PR) | Italia | 27/08/2015 | Società di Servizi | 89,10% | 89,10% |
Crédit Agricole Italia OBG S.r.l. | Milano (MI) | Italia | 19/06/2012 | Società veicolo | 60% | 60% |
Stelline Real Estate S.p.A. | Sondrio (SO) | Italia | 19/04/1989 | Real Estate | 100% | 100% |
7 INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE
7.1 Cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell'Emittente dalla data dell’ultimo bilancio sottoposto a revisione pubblicato e cambiamenti significativi dei risultati finanziari del Gruppo dalla fine dell’ultimo esercizio per il quale le informazioni finanziarie sono state pubblicate fino alla data del presente Documento di Registrazione
L’Emittente non è a conoscenza di cambiamenti sostanziali delle prospettive dell’Emittente, o di cambiamenti significativi nella situazione finanziaria e commerciale dell’Emittente che siano intervenuti successivamente al 30 giugno 2022, data dell’ultima relazione finanziaria semestrale pubblicata, e sino alla data del Documento di Registrazione.
7.2 Informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell'Emittente almeno per l'esercizio in corso
Alla data del Documento di Registrazione, l’Emittente attesta che non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell’Emittente a eccezione di quanto di seguito indicato in relazione alla diffusione del COVID-19, alla crisi russo-ucraina e delle ripercussioni negative degli stessi sulle prospettive di crescita mondiali e dell’Italia nello specifico.
A seguito dell’avvio della guerra in Ucraina, l’Unione Europea e il Regno Unito hanno annunciato numerose sanzioni economiche, finanziarie e commerciali concentrate su banche russe, persone fisiche con interessi personali e imprenditori vicini al governo russo, con un patrimonio elevato, e sanzioni commerciali nelle regioni separatiste dell’Ucraina. Inoltre, la Germania ha sospeso la certificazione del gasdotto NordStream 2.
L’attuale situazione in Ucraina ha spinto i prezzi delle materie prime al rialzo, con il conseguente rischio che gli stessi continuino a salire a causa dei timori che le contro-sanzioni possano effettivamente danneggiare le consegne fisiche di tali materie prime. La Russia è infatti un importante fornitore di diverse materie prime: non solo petrolio e gas, ma anche metalli di base, metalli preziosi, acciaio, fertilizzanti e cereali.
Il perdurare o l’ulteriore inasprimento di questa crisi geopolitica potrebbe avere conseguenze nel breve termine sulle stime di crescita del PIL, sull’andamento dei mercati finanziari e sulle previsioni dell’andamento dei tassi di interesse in generale su tutto lo scenario macroeconomico di riferimento.
Tuttavia, l’Emittente ritiene che la struttura del bilancio del Gruppo Crédit Agricole Italia, la qualità dei propri attivi e le politiche di diversificazione del rischio consentiranno di assorbire gli impatti di un eventuale perdurare di questa situazione. Per quanto riguarda l’esercizio in corso, considerato l’evoluzione dello scenario pandemico e tenuto anche conto dell’attuale contesto di crisi geopolitica, l’Emittente ritiene confermati gli obiettivi previsti per il 2022. Infine, le linee guida e le strategie che Crédit Agricole stabilisce per le società appartenenti al Gruppo Crédit Agricole, terranno pienamente conto della revisione degli scenari economico-finanziari derivanti dalla guerra in Ucraina.
8 PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI
Non applicabile.
9 ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI SORVEGLIANZA
9.1 Informazioni circa gli organi di amministrazione, direzione e/o di vigilanza
Sono di seguito riportate le principali informazioni in merito ai componenti del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Direzione Generale alla Data presente documento.
9.1.1 Consiglio di Amministrazione
Ai sensi dell’articolo 16 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione è composto da un numero di componenti variabile da un minimo di 5 (cinque) sino a un massimo di 15 (quindici), che devono essere in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità previsti dalla legge e dallo Statuto secondo quanto stabilito dall’Assemblea. La durata del loro mandato è fissata in 3 (tre) esercizi, salvo più breve termine stabilito all’atto della nomina, e scadono alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della loro carica. Gli amministratori sono rieleggibili.
Ai sensi dell’articolo 15 dello Statuto, la nomina del Consiglio di Amministrazione avviene da parte dell’Assemblea
sulla base di liste presentate dagli azionisti, secondo le procedure specificate nello Statuto e dalla legge applicabile.
L’Assemblea degli azionisti tenutasi in data 27 aprile 2022 ha determinato in 15 (quindici) il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione. Alla Data del Documento di Registrazione, il Consiglio di Amministrazione, a seguito di intervenute dimissioni di due Consiglieri, è composto da 13 (tredici) componenti.
Gli amministratori resteranno in carica fino alla data dell’Assemblea Ordinaria degli azionisti convocata per
l’approvazione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2024.
I componenti del Consiglio di Amministrazione in carica alla Data del Documento di Registrazione sono indicati nella tabella che segue. Per i fini della carica assunta, ciascun componente del Consiglio di Amministrazione è domiciliato per la carica presso la sede legale della Società.
NOME E COGNOME | CARICA | LUOGO E DATA DI NASCITA | DATA DI ULTIMA NOMINA | DATA SCADENZA |
Xxxxxxxx Xxxxxxx (***) | Presidente | Milano (MI), 4 agosto 1946 | 27 aprile 2022 | Approvazione bilancio al 31 dicembre 2024 |
Xxxxxxxx Xxxxx (***) | Vice-Presidente | Parma (PR), 21 settembre 1976 | 27 aprile 2022 | Approvazione bilancio al 31 dicembre 2024 |
Xxxxxxxxx Xxxxxx (**) | Amministratore Delegato | Vezzano sul Crostolo (RE), 1 novembre 1956 | 27 aprile 2022 | Approvazione bilancio al 31 dicembre 2024 |
Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx (*) | Consigliere | Torino (TO), 27 novembre 1955 | 27 aprile 2022 | Approvazione bilancio al 31 dicembre 2024 |
Xxxx Xxxxx Xxxxxxxxx (*) | Consigliere | Xxxxxxxxx Xxx Tidone (PC), 18 gennaio 1958 | 27 aprile 2022 | Approvazione bilancio al 31 dicembre 2024 |
Xxxxxxxx Xxxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx Xxxxxx (*) | Consigliere | Firenze (FI), 27 giugno 1963 | 27 aprile 2022 | Approvazione bilancio al 31 dicembre 2024 |
Xxxxxxxxx Xxxxxx (***) | Consigliere | Reims (Francia), 8 luglio 1966 | 27 aprile 2022 | Approvazione bilancio al 31 dicembre 2024 |
Xxxxxxx Xxxxxxxx (***) | Consigliere | Parigi (Francia), 16 aprile 1962 | 27 aprile 2022 | Approvazione bilancio al 31 dicembre 2024 |
Xxxxx Xx Xxxx’x (**) | Consigliere | Gourin (France), 6 settembre 1962 | 27 aprile 2022 | Approvazione bilancio al 31 dicembre 0000 |
Xxxxxx Xx Xxxxxx (**) | Xxxxxxxxxxx | Xxxxxxx Xxx Xxxxx (Xxxxxxx) 17 gennaio 1958 | 27 aprile 2022 | Approvazione bilancio al 31 dicembre 2024 |
Xxxxxx Xxxxxxx (**) | Consigliere | Saint-Aimé (Algeria), 3 ottobre 1958 | 27 aprile 2022 | Approvazione bilancio al 31 dicembre 0000 |
Xxxxxx Xxxxxxx (**) | Xxxxxxxxxxx | Xxxxx-Xxxxxx-x’Xxxxx (Xxxxxxx) 23 maggio 1973 | 27 aprile 2022 | Approvazione bilancio al 31 dicembre 2024 |
Xxxxx Xxxxxxxxx (*) | Consigliere | Venezia (VE), 27 dicembre 1972 | 27 aprile 2022 | Approvazione bilancio al 31 dicembre 2024 |
(*) Consigliere indipendente ai sensi dell’articolo 16 dello Statuto. (**) Membro del Comitato Esecutivo nominato dal Consiglio di Amministrazione. (***) Consigliere non esecutivo. |
Entro trenta giorni dalla nomina degli amministratori, il Consiglio di Amministrazione procede alla verifica della sussistenza in capo ai medesimi dei requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza, nella misura e nei termini stabiliti dalle disposizioni di legge e regolamentari pro tempore vigenti applicabili, e dei requisiti previsti dall’art 13 del Decreto 23 novembre 2020, n. 169 del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Infine, l’attuale composizione del Consiglio di Amministrazione riflette quanto richiesto dal 35° Aggiornamento delle Disposizioni di vigilanza per le banche (Circolare BI 285/2013) secondo cui l’organo amministrativo delle banche deve esser composto per almeno il 33% dal genere meno rappresentato.
La seguente tabella indica le società di capitali o di persone in cui i componenti del Consiglio di Amministrazione siano stati membri degli organi di amministrazione, direzione o vigilanza, ovvero soci, negli ultimi cinque anni, con l’indicazione circa il loro status alla data del Documento di Registrazione.
NOME E COGNOME | SOCIETÀ IN CUI SI È TITOLARI DELLA CARICA/PARTECIPAZIONE | CARICA RICOPERTA/ PARTECIPAZIONE POSSEDUTA | STATO DELLA CARICA / PARTECIPAZIONE ALLA DATA DEL DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE |
Xxxxxxxx Xxxxxxx | ABI Associazione Bancaria Italiana | Consigliere | In Essere |
Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) | Consigliere | In Essere | |
Vice-Presidente del Consiglio di Amministrazione | Cessata | ||
Crédit Agricole FriulAdria S.p.A. | |||
Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l. | Presidente del Consiglio di Amministrazione | In Essere | |
Torre Monforte T.4. S.a.s. di Xxxxxxxx Xxxxxxx e C. | Socio Accomandatario e Socio d’Opera | In Essere | |
Stud Holding S.r.l. | Socio (3,17%) | In Essere | |
Covivio S.A. | Censor | In Essere | |
Tungsten Holding S.r.l. | Socio (4,49%) | In Essere | |
Beni Stabili S.p.A. Società di investimento Immobiliare | Presidente del Consiglio di Amministrazione | Cessata |
Vice-Presidente del Consiglio di Amministrazione | Cessata | ||
Crédit Agricole Carispezia S.p.A. | |||
CA Indosuez Wealth Italy | Presidente del Consiglio di Amministrazione | Cessata | |
RB CA’ Molin Srl | Socio (16,70%) | Cessata | |
Xxxxxxxx Xxxxx | Confindustria Xxxxxx Xxxxxxx | Presidente | In Essere |
Unione Parmense degli Industriali | Componente Consiglio Direttivo – Past President | In Essere | |
Fiere di Parma S.p.A. | Consigliere | In Essere | |
Gazzetta di Parma S.r.l. | Vice Presidente | In Essere | |
Gazzetta di Parma Finanziaria S.p.A. | Vice Presidente | In Essere | |
Sant’Xxxx S.r.l. | Consigliere Delegato – Socio (1%) | In Essere | |
Saemi S.r.l. | Consigliere – Socio (30%) | In Essere | |
Casale S.p.A. | Consigliere | In Essere | |
Salumificio San Xxxxxx S.p.A. | Consigliere Delegato | In Essere | |
Selva Alimentari S.p.A. | Consigliere Delegato | In Essere | |
Società Agricola Rivola S.s. | Socio (0,01%) | In Essere | |
Alice Food Corp. | Consigliere | In Essere | |
Mya Natura S.r.l. | Consigliere | In Essere | |
Schia Ventures S.r.l. | Socio (2,44%) | In Essere | |
Xxxxxxxxx Xxxxxx | Xxxxxx Agricole S.A. | Membro del Comitato Esecutivo | In Essere |
Crédit Agricole Group in Italia | Senior Country Officier Italia | In Essere | |
Crédit Agricole FriulAdria S.p.A. | Consigliere | Cessata | |
Crédit Agricole Vita S.p.A. | Vice-Presidente del Consiglio di Amministrazione | In Essere | |
Amundi SGR S.p.A. | Vice-Presidente del Consiglio di Amministrazione | In Essere | |
Associazione Bancaria Italiana (ABI) | Consigliere – Membro del Comitato Esecutivo | In Essere | |
Federazione delle Banche, delle Assicurazioni e della Finanza (FeBAF) | Consigliere | Cessata |
Fondazione Xxxxxx Xxxxxxx | Consigliere | Cessata | |
Fondazione Università Ca’ Foscari | Membro dello Strategic Board | In Essere | |
Canale San Marco S.s. | Socio (28%) | In Essere | |
Crédit Agricole Group Solutions S.C.p.A. | Presidente del Consiglio di Amministrazione | Cessata | |
Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l. | Consigliere | Cessata | |
Creval S.p.A. | Vice-Presidente del Consiglio di Amministrazione | Cessata | |
Agos Ducato S.p.A. | Consigliere | In Essere | |
Crédit Agricole Carispezia S.p.A. | Consigliere | Cessata | |
FCA Bank S.p.A. | Consigliere | Cessata | |
Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx | Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino | Presidente | In Essere |
FIFA Council | Consigliere | In Essere | |
Xxxxxx X.x. | Socio (55,56%) Amministratore | In Essere | |
Associazione Teatro Stabile della Città di Napoli | Consigliere | In Essere | |
Piemonte Sport S.p.A. | Socio (0,1%) | In Essere | |
Enit – Agenzia Nazionale del Turismo | Presidente del Consiglio di Amministrazione | Cessata | |
Xxxx Xxxxx Xxxxxxxxx | Servizi Italia S.p.A. | Consigliere | In Essere |
Samko S.r.l | Sindaco effettivo | In Essere | |
Xxxxxxx S.r.l. | Sindaco effettivo | In Essere | |
WeWorld JVC Onlus | Consigliere | In Essere | |
Fond. Museo della scienza e della tecnologia Xxxxxxxx xx Xxxxx | Sindaco effettivo – Membro Organismo di Vigilanza | In Essere | |
Leonardo Assicurazioni S.r.l. | Membro Organismo di Vigilanza | In Essere | |
Autostrada Campogalliano Sassuolo S.p.A. | Sindaco effettivo | Cessata | |
RE-FOOD S.p.A. | Consigliere | Cessata | |
MO.TRI.DAL S.p.A. | Sindaco effettivo | Cessata | |
BCC Sistemi Informatici S.p.A. | Sindaco effettivo | Cessata |
Steritek S.p.A. | Sindaco effettivo | Cessata | |
Acam S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | Cessata | |
ACAM Ambiente S.p.A. | Sindaco effettivo | Cessata | |
Atena Trading S.r.l. | Sindaco effettivo | Cessata | |
Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia S.p.A. | Sindaco effettivo | Cessata | |
BCC Factoring S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | Cessata | |
BCC Lease S.p.A. | Sindaco effettivo | Cessata | |
BCC Risparmio & Previdenza SGR S.p.A. | Sindaco supplente | Cessata | |
Busseto Servizi S.r.l. | Sindaco effettivo | Cessata | |
CAD It S.p.A. | Sindaco supplente | Cessata | |
Cedacri S.p.A. | Sindaco effettivo | Cessata | |
Centrogas Energia S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | Cessata | |
C-Global Cedacri Global Services S.p.A. | Sindaco effettivo | Cessata | |
C.M.T. S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | Cessata | |
Docugest S.p.A. | Sindaco effettivo | Cessata | |
Fratello Sole Energie Solidali Impresa Sociale Srl | Presidente del Collegio Sindacale | Cessata | |
ICCREA Banca S.p.A. | Sindaco supplente | Cessata | |
ICCREA Bancaimpresa S.p.A. | Sindaco effettivo | Cessata | |
Oasi S.p.A. | Sindaco effettivo | Cessata | |
Quarantacinque S.p.A. | Sindaco supplente | Cessata | |
Intesa Sanpaolo Vita S.p.A. | Consigliere | Cessata | |
Iren Ambiente S.p.A. | Sindaco effettivo | Cessata | |
Iren Energia S.p.A. | Sindaco effettivo | Cessata | |
Iren S.p.A. | Sindaco effettivo | Cessata | |
Iren Smart Solutions S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | Cessata |
Lift Tek Elecar S.p.A. | Sindaco effettivo | Cessata | |
Xxxxxxxx Xxxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx Xxxxxx | Xxxxxxxx Xxxxxxxxxxx società agricola S.r.l. | Presidente del Consiglio di Amministrazione | In Essere |
Unione Italiana Vini Soc. coop a r.l. | Presidente | In Essere | |
Confederazione Italiana Vini | Presidente | In Essere | |
Confagricoltura Nazionale | Consigliere | In Essere | |
Ornellaia e Masseto Soc. Agr. S.r.l. | Consigliere | In Essere | |
Tenute di Castelgiocondo e di Luce della Vite Soc. Agr. S.r.l. | Presidente | In Essere | |
Tenute di Toscana S.r.l. | Consigliere | In Essere | |
Tenute di Toscana Distribuzione S.r.l. | Consigliere | In Essere | |
Amaranth Associazione | Consigliere | In Essere | |
Accademia dei Georgofili | Consigliere | In Essere | |
Compagnia de’ Frescobaldi S.p.A. | Socio (9,24% nuda proprietà; 0,4% proprietà) | In Essere | |
Fattoria i Collazzi | Socio (5%) | In Essere | |
Nugola S.r.l. Società Agricola | Socio (3,09%) nuda proprietà | In Xxxxxx | |
Xxxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx Impresa Individuale | Titolare | In Essere | |
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. | Consigliere | Cessata | |
Dei Frescobaldi Retail & Restaurant S.r.l. | Vice-Presidente del Consiglio di Amministrazione | Cessata | |
Vigneti di Nugola Società Agricola S.r.l. | Presidente del Consiglio di Amministrazione | Cessata | |
Xxxxxxxxx Xxxxxx | Xxxxxx Agricole Nord Est | Presidente del Consiglio di Amministrazione | In Essere |
Caisse Locale Fère Champenoise Sommesous | Vice Presidente | In Essere | |
Camca Assurance | Consigliere | In Essere | |
Camca Réassurance | Consigliere | In Essere | |
Crédit Agricole Leasing & Factoring | Consigliere | In Essere | |
Adicam | Consigliere | In Essere | |
Camca Mutuelle | Consigliere | In Essere |
Camca Courtage | Consigliere | In Essere | |
Crédit Agricole Titres | Membro consiglio di sorveglianza | In Essere | |
Cofilmo | Consigliere | In Essere | |
Amundi | Consigliere | In Essere | |
Federation Nationale du Crédit Agricole | Membro | In Essere | |
Xxxxxxx Recherche Développement | Consigliere | In Essere | |
Bioeconomy for Change (B4C) | Consigliere | In Essere | |
Conseil de l’Agriculture /CAF Aisne, Maison de l’Agriculture | Rappresentante | In Essere | |
Conseil de l’Agriculture /CAF Marne, Maison de l’Agriculture | Rappresentante | In Essere | |
Association Terrasolis | Consigliere | In Essere | |
Ceneca | Consigliere | In Essere | |
Vivea | Consigliere | In Essere | |
Xxxx de Montepreux | Direttore | In Essere | |
Xxxx Xxxxxx Xxxxxx | Direttore | In Essere | |
SC Fathemju | Co-Direttore | In Essere | |
Xxxxxxx Xxxxxxxx | Caisse Régionale de Crédit Agricole Mutuel Toulouse 31 | Direttore Generale | In Essere |
CA Toulouse 31 Initiatives | Direttore Generale | In Essere | |
Edokial Gruppo Crédit Agricole | Consigliere | In Essere | |
Crédit Agricole Immobilier | Presidente del Consiglio di Amministrazione | In Essere | |
Crédit Agricole Grand Sud Ouest Capital | Presidente del Consiglio di Amministrazione | In Essere | |
CA Services Immobiliers | Presidente del Consiglio di Amministrazione | In Essere | |
IFCAM | Consigliere | In Essere | |
GSO Innovation | Presidente del Consiglio di Amministrazione | In Essere | |
SAS La Boétie | Consigliere | In Essere | |
Sotel | Presidente del Consiglio di Amministrazione | In Essere | |
Oppidea | Consigliere | In Essere | |
HECA | Consigliere | In Essere |
GSO Financement | Presidente del Consiglio di Amministrazione | In Essere | |
DD Factory | Presidente del Consiglio di Amministrazione | Cessata | |
SAS Pleinchamp | Consigliere | Cessata | |
Xxxxx Xx Xxxx’h | Caisse Régionale de Crédit Agricole Mutuel Morbihan | Presidente del Consiglio di Amministrazione | In Essere |
Crédit Agricole of Morbihan in Gourin | Presidente del Consiglio di Amministrazione | In Essere | |
Crédit Agricole TITRES | Member Supervisory Board | In Essere | |
Crédit Agricole en Bretagne | Consigliere | In Essere | |
Crédit Agricole Immobilier (SA) | Consigliere | In Essere | |
Crédit Agricole Services Immobiliers (SA) | Consigliere | In Essere | |
Xxxx Le Floc’h | Manager (Socio 90%) | In Essere | |
Sas Pleinchamp | Consigliere | In Essere | |
Municipality of Gourin | Sindaco | In Essere | |
Association of Municipalities “Roi Morvan Communauté” | Vice-Presidente | In Essere | |
Xxxxxx Xx Xxxxxx | Crédit Agricole SA - BPI | Responsabile International Retail and Commercial Banking, membro del Comitato Direttivo | In Essere |
Crédit Agricole Bank Polska S.A. | Presidente del Consiglio di Sorveglianza | In Essere | |
Crédit Agricole Egypt | Vice Presidente | In Essere | |
JSC Crédit Agricole Bank Ukraine | Presidente del Consiglio di Sorveglianza | In Essere | |
Crédit du Maroc | Presidente del Consiglio di Sorveglianza | In Essere | |
Crédit Agricole S.A. | Responsabile Internal Audit | Cessato | |
Xxxxxx Xxxxxxx | Xxxxxx Xxxxxxxx S.A. | Vice-Direttore Generale e Membro del Comitato Esecutivo | In Essere |
Le Crédit Lyonnais S.A. | Direttore Generale | In Essere | |
Crédit Agricole Créditor Insurance (CACI) | Presidente del Consiglio di Amministrazione | In Essere |
Amundi S.A. | Consigliere | In Essere | |
Predica S.A. | Consigliere | In Essere | |
IFCAM | Consigliere | In Essere | |
FNCA | Membro | In Essere | |
Crédit Agricole Egypt | Consigliere | Cessata | |
Crédit du Maroc | Consigliere | Cessata | |
Eurazeo Sad | Membro del Consiglio di Sorveglianza | Cessata | |
Xxxxxx Xxxxxxx | Crédit Agricole Loire Haute-Loire | Direttore Generale | In Essere |
Locam Sas | Presidente | In Essere | |
Sircam Sas | Presidente | In Essere | |
Cofam sa | Presidente | In Essere | |
Square Habitat Calhl sas | Consigliere | In Essere | |
Village by Calhl sas | Presidente | In Essere | |
Fondation d’enttreprise Calhl pour l’innovation | Consigliere | In Essere | |
Association ESP | Membro | In Essere | |
Defitech sa | Rappresentante permanente | In Essere | |
Edokial sas | Consigliere | In Essere | |
SCI Calhl | Rappresentante permanente | In Essere | |
Bureau Federal FNCA | Membro | In Essere | |
SAS Cait Crédit Agricoles Innovation et Territoires | Membro del Consiglio di sorveglianza | Cessata | |
Féderation Nationale du Crédit Agricole | Direttore | Cessata | |
Gecam | Rappresentante | Cessata | |
Sacam Partecipations | Direttore Generale | Cessata | |
SCI Segur | Direttore | Cessata | |
SCI Segur 2 | Direttore | Cessata | |
SCI Cam | Direttore | Cessata | |
Frup Pays de France | Consigliere | Cessata | |
Xxxxx Xxxxxxxxx | 3V S.p.A. | Presidente | In Essere |
Arsenale Sgr | Presidente | In Essere | |
Assindustria sport società sportiva dilettantistica a r.l. | Consigliere | In Essere |
Le Village by Trivenento srl | Consigliere | In Essere |
Nuova Ompi Srl | Consigliere | In Essere |
Piovan Spa | Consigliere | In Essere |
S.p.a.m.i. S.r.l. | Consigliere | In Essere |
Sfem Italia S.r.l. | Consigliere Delegato | In Essere |
Stevanato Group S.p.A. | Vice Presidente | In Essere |
Stevanato Holding S.r.l. | Consigliere | In Essere |
Sfem Italia S.r.l. | Socio (19,62% nuda proprietà, 15,98% proprietà) | In Essere |
Stevanato Holding S.r.l. | Socio (19,62% nuda proprietà, 15,98% proprietà) | In Essere |
Assindustria Veneto Centro | Vice Presidente | In Essere |
Fondazione per la ricerca Bioemedica Avanzata Onlus | Consigliere | In Essere |
Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus | Consigliere | In Essere |
Crédit Agricole FriulAdria | Consigliere | Cessato |
Stevanato Group | Socio (15%) | Cessata |
4V S.p.A. | Consigliere Delegato | Cessata |
Social Streaming S.r.l. | Consigliere | Cessata |
9.1.2 Collegio Sindacale
Ai sensi dell’articolo 28 dello Statuto, il Collegio Sindacale è composto dal Presidente del Collegio Sindacale, quattro sindaci effettivi e due sindaci supplenti. La durata dell’incarico è pari a tre esercizi e il mandato termina alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della loro carica, con effetto dal momento in cui il Collegio è stato ricostituito. I Sindaci sono rieleggibili.
Ai sensi dell’articolo 15 dello Statuto, la nomina del Collegio Sindacale avviene da parte dell’Assemblea sulla base
di liste presentate dagli azionisti, secondo le procedure specificate nello Statuto e dalla legge applicabile.
Alla Data del presente Documento di Registrazione, il Collegio Sindacale dell’Emittente è composto da cinque membri effettivi e due membri supplenti nominati dall’Assemblea Ordinaria degli Azionisti in data 27 aprile 2022; il Collegio Sindacale scadrà alla data dell’Assemblea Ordinaria degli azionisti convocata per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024.
I membri del Collegio Sindacale dell’Emittente in carica alla Data del presente Documento di Registrazione sono indicati nella tabella che segue. Per i fini della carica assunta, ciascun componente del Collegio Sindacale è domiciliato per la carica presso la sede legale della Società.
NOME E COGNOME | CARICA | LUOGO E DATA DI NASCITA | DATA DI ULTIMA NOMINA | DATA SCADENZA |
Xxxxx Xxxxxxxx | Presidente | Parma (PR), 30 novembre 1965 | 27 aprile 2022 | Approvazione bilancio al 31 dicembre 2024 |
Xxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx | Xxxxxxx effettivo | Montecchio Xxxxxx (RE), 22 gennaio 1986 | 27 aprile 2022 | Approvazione bilancio al 31 dicembre 2024 |
Xxxxxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxx | Sindaco effettivo | Roma, 24 luglio 1971 | 27 aprile 2022 | Approvazione bilancio al 31 dicembre 2024 |
Xxxxxxx Xxxxxxxxx | Xxxxxxx effettivo | Piacenza (PC), 31 ottobre 1959 | 27 aprile 2022 | Approvazione bilancio al 31 dicembre 2024 |
Xxxxxx Xxxxxxx | Xxxxxxx effettivo | Venezia (VE), 12 agosto 1973 | 27 aprile 2022 | Approvazione bilancio al 31 dicembre 2024 |
Xxxxxxx Xxxxxxx | Xxxxxxx supplente | Pordenone, 4 febbraio 1967 | 27 aprile 2022 | Approvazione bilancio al 31 dicembre 2024 |
Xxxxxx Xxxxxxx | Xxxxxxx supplente | Reggio nell’Xxxxxx, 29 luglio 1982 | 27 aprile 2022 | Approvazione bilancio al 31 dicembre 2024 |
Entro trenta giorni dalla nomina dei sindaci, il Collegio Sindacale procede alla verifica della sussistenza in capo ai medesimi dei requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza, nella misura e nei termini stabiliti dalle disposizioni di legge e regolamentari pro tempore vigenti applicabili, e dei requisiti previsti dall’art 14 del Decreto 23 novembre 2020, n. 169 del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Infine, la composizione del Collegio Sindacale alla data del Documento di Registrazione riflette quanto richiesto dal 35° Aggiornamento delle Disposizioni di vigilanza per le banche (Circolare BI 285/2013) secondo cui l’organo di controllo delle banche deve esser composto per almeno il 33% dal genere meno rappresentato.
La seguente tabella indica le società di capitali o di persone in cui i componenti del Collegio Sindacale siano stati membri degli organi di amministrazione, direzione o vigilanza, ovvero soci, negli ultimi cinque anni, con l’indicazione circa lo status della carica alla data del presente Documento di Registrazione.
Nome e Cognome | Società in cui si è titolari della carica / partecipazione | Carica ricoperta/ partecipazione posseduta | Stato della carica / partecipazione alla Data del Documento di Registrazione |
Xxxxx Xxxxxxxx | Crédit Agricole Group Solutions S.C.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | In Essere |
Gazzetta di Parma finanziaria S.p.A. | Consigliere | In Essere | |
Gazzetta di Parma S.r.l. | Consigliere | In Essere | |
R.A.M. S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | In Essere | |
Impresa Xxxxxxxxxx S.n.c. | Curatore Fallimentare | In Essere | |
Barilla Holding S.r.l. | Presidente del Collegio Sindacale | In Essere |
Ferretti International Holding S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | In Essere | |
Ferretti S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | In Essere | |
Numero 5 S.r.l. | Presidente del Collegio Sindacale | In Essere | |
Lega Calcio Service S.p.A. | Sindaco Supplente | In Essere | |
Zago S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | In Essere | |
Fondazione 13 Xxxxx Xxxxx | Consigliere | In Essere | |
Fondazione Alimenta | Presidente del Collegio Revisori | In Essere | |
Fondazione Barilla Center for food & Nutrition | Presidente del Collegio Revisori | In Essere | |
Fondazione Accademia dei Giorni Straordinari | Consigliere | In Essere | |
Cherry Picker S.r.l. | Socio (25%) | In Essere | |
Thunders Truck Holding S.r.l. | Socio (13,56%) | In Essere | |
R.E.D.A. S.r.l. | Socio (5%) | In Essere | |
Cherry One S.r.l. | Socio (15%) | In Essere | |
Impianti Sportivi Immobiliare S.p.A. | Socio (0,11%) | In Essere | |
HT Conslab S.r.l. | Socio (13%) | In Essere | |
CP Board Company S.r.l. | Socio (40%) | In Essere | |
Retico S.r.l. | Socio (10%) | In Essere | |
Missoula Blu S.r.l. | Socio (2%) | In Essere | |
Xxxxx X. Xxxxxxx e X.xxx S.r.l. & C. Sapa | Procuratore Speciale | In Essere | |
Poliambulatorio Dalla Rosa Prati S.r.l. | Sindaco effettivo | Cessata | |
Orefici S.p.A. | Sindaco Supplente | Cessata | |
Ospedali Privati Riuniti S.r.l. | Sindaco effettivo | Cessata | |
Monclick S.r.l. | Sindaco effettivo | Cessata | |
Next14 S.p.A. | Sindaco effettivo | Cessata | |
BRF Property S.p.A. | Sindaco effettivo | Cessata | |
Casa di Cura Villa Berica S.r.l. | Sindaco effettivo | Cessata | |
Clinica San Xxxxxxxxx S.r.l. casa di cura | Sindaco effettivo | Cessata |
BRW S.p.A. | Consigliere | Cessata | |
Overmach S.p.A. | Consigliere | Cessata | |
Sandra S.p.A. | Consigliere | Cessata | |
Missoula Blu S.r.l. | Amministratore Unico | Cessato | |
Mount Fuji S.r.l. | Amministratore Unico | Cessato | |
Protea S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale – Revisore dei Conti | Xxxxxxx | |
Xxxxxxxxx Leone S.r.l. | Consigliere | Cessato | |
Analisi Società di Revisione S.p.A. | Sindaco effettivo | Cessato | |
Fidor S.p.A. | Sindaco effettivo | Cessato | |
IHC Italian Hospitality Collection S.p.A. | Sindaco effettivo | Cessato | |
Barilla Holding Società S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | Cessata | |
Cassa di Risparmio di Cesena S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | Cessata | |
Gelp S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | Cessata | |
GHC Project 2 S.r.l. | Sindaco effettivo | Cessata | |
GHC Project 5 S.r.l. | Sindaco effettivo | Cessata | |
GHC Project 6 S.r.l. | Sindaco effettivo | Cessata | |
Italian Kitchen S.r.l. | Sindaco effettivo | Cessata | |
Overmach Holding S.r.l. & C S.a.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | Cessata | |
Blu1877 S.r.l. | Sindaco effettivo | Cessata | |
CAD Dogana Logica S.p.A. | Sindaco effettivo | Xxxxxxx | |
Xxxxx S.r.l. | Amministratore Unico | Cessata | |
Gambero Rosso S.p.A. | Consigliere | Cessata | |
Ireti S.p.A. | Sindaco supplente | Cessata | |
L’Eremo di Miazzina S.r.l. | Sindaco effettivo | Cessata | |
Orsero S.p.A. | Consigliere | Cessata | |
Overmach Usato S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale - Revisore dei Conti | Cessata | |
Pistacchio S.p.A. | Consigliere | Cessata |
SO.GE.A.P. Aeroporto di Parma società per la gestione S.p.A. | Consigliere | Cessata | |
Unieuro S.p.A. | Sindaco effettivo | Cessata | |
Phone Box S.r.l. | Curatore Fallimentare | Cessata | |
Vetreria Xxxxxxx Xxxxxx S.r.l. in fallimento | Commissario Giudiziale | Cessata | |
C.R.N. S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | Cessata | |
Xxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx | Xxxxxx Agricole Group Solutions S.C.p.A. | Sindaco effettivo | In Essere |
APKAPPA S.r.l. | Sindaco effettivo | In Essere | |
FCA Bank S.p.A. | Sindaco effettivo | In Essere | |
Fiere di Parma S.p.A. | Sindaco effettivo | In Essere | |
Xxxx & Xxxxxxxxxx S.r.l. | Socia (25%) | In Essere | |
The Fact-Checking Factory S.r.l. | Socia (10%) | In Essere | |
FLO S.p.A. | Sindaco effettivo | Cessata | |
CA Indosuez Wealth Italy S.p.A. | Sindaco supplente | Cessata | |
Aster S.C.p.A. | Sindaco supplente | Cessata | |
HIT Servizi S.r.l. | Sindaco effettivo | Cessata | |
Xxxxxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxx | Oxy Capita Italia S.r.l. | Consigliere | In Essere |
Autogrill S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | In Essere | |
Gestore dei mercati energetici S.p.A. | Sindaco Supplente | In Essere | |
Acea Energia S.p.A. | Sindaco Supplente | In Essere | |
Acquedotto Del Flora S.p.A. | Sindaco Supplente | In Essere | |
Areti S.p.A. | Sindaco Supplente | In Essere | |
D.A.S. Difesa Automobilistica Sinistri SpA di Assicurazione | Sindaco Supplente | In Essere | |
Ge.fin S.r.l. - inattiva | Amministratore Unico | In Essere | |
Europ Assistance Trade S.p.A. | Sindaco Supplente | In Essere | |
Europ Assistance Italia S.p.A. | Sindaco Supplente | In Essere | |
Genertel S.p.A. | Sindaco Supplente | In Essere | |
International Energy Service S.p.A. | Sindaco Supplente | In Essere | |
PLC S.p.A. | Sindaco Supplente | In Essere |
Saipem S.p.A. | Sindaco Supplente | In Essere | |
Sementi Dom Dotto S.p.A. | Sindaco Supplente | In Essere | |
Creval | Presidente del Collegio Sindacale | Cessata | |
Loira Spv S.r.l. - inattiva | Amministratore Unico | Cessata | |
Resloc IT S.r.l. | Amministratore Unico | Cessata | |
Rodano Spv S.r.l. - inattiva | Amministratore Unico | Cessata | |
Corallo Spv S.r.l. | Amministratore Unico | Cessata | |
Cosmo Spv S.r.l. | Amministratore Unico | Cessata | |
Acque Blu Fiorentine S.p.A. | Sindaco Effettivo | Cessata | |
Azienda Multiservizi Energia Ambeinte S.p.A. | Sindaco Effettivo | Cessata | |
Studio Gaffino Sim S.p.A. | Sindaco Supplente | Cessata | |
C.A.M. 741 S.r.l. in liquidazione | Amministratore Unico | Cessata | |
VAIM S.r.l. in liquidazione | Amministratore Unico | Cessata | |
Y3K S.r.l. in liquidazione | Socio (49%) | Cessata | |
Xxxxxxx Xxxxxxxxx | Getec Italia S.p.A. (già Antas S.p.A.) | Presidente del Collegio Sindacale | In Essere |
S.S. Xxxxxxxx e Paolo S.p.A. | Consigliere | In Essere | |
Difood S.r.l. | Commissario Liquidatore | In Essere | |
M.S. S.r.l. in liquidazione | Commissario Giudiziale | In Essere | |
NSSL Italia S.r.l. | Curatore Fallimentare | In Essere | |
ASA Azienda Servizi Ambientali S.c.p.a. | Sindaco effettivo | Cessata | |
Energy Wave S.p.A | Presidente del Collegio Sindacale | In Essere | |
Metalleghe S.p.A. | Xxxxxxx Effettivo | In Essere | |
Xxxxxxx Xxxxxx | Xxxxxxxx Fallimentare | In Essere | |
Oasi della Frutta di Xxxxxxxxxx Xxxx Xxxxx e C. S.a.s. in liquidazione | Curatore Fallimentare | In Essere | |
Piacenza Foot-Ball Club S.p.A. | Curatore Fallimentare | In Essere | |
Prometeus Pharma S.r.l. | Curatore Fallimentare | In Essere | |
Azienda Agricola Borgo Caminata società semplice | Socio (99,9%) | In Essere |
Delphi società per l’organizzazione e la gestione delle aziende S.r.l. | Socio Unico | In Essere | |
Locanda Cacciatori di Xxxxx Xxxxxxxxx e C. Sas | Socio Accomandante | In Essere | |
Servizi Immobiliari di Xxxxxx Xxxxx S.r.l. | Socio (50%) | In Essere | |
Getec Italia S.p.A. (già Antas S.p.A.) | Vice Presidente | Cessata | |
Clas S.p.A. | Sindaco effettivo | Cessata | |
Deenova S.r.l. | Sindaco effettivo | Cessata | |
Digital Technologies S.r.l. | Presidente del Collegio Sindacale | Cessata | |
SDF S.C. | Commissario Liquidatore | Cessata | |
S.I.S.A.L. S.p.A. | Liquidatore Giudiziario | Cessata | |
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. | Sindaco supplente | Cessata | |
Gheo S.r.l. | Revisore Unico | Cessata | |
Imebep S.p.A. | Sindaco effettivo | Cessata | |
Uptime S.p.A. in liquidazione | Presidente del Collegio Sindacale | Cessata | |
Fossati Serramenti S.r.l. | Consigliere Delegato | Cessata | |
Pogameschool S.r.l. | Revisore Unico | Cessata | |
Sogei S.p.A. | Sindaco Effettivo | Cessata | |
SR Pharma Apps S.r.l. | Sindaco Effettivo | Cessata | |
Stradivaria S.p.A. | Consigliere | Cessata | |
Demetra Healthcare S.r.l. | Curatore Fallimentare | Cessata | |
Eurflor Group S.r.l. | Curatore Fallimentare | Cessata | |
Rimateria S.p.A. | Sindaco effettivo | Cessata | |
S.G.N. San Xxxxxxxx Nuova Energia S.r.l. | Presidente del Consiglio di Amministrazione | Cessata | |
Xxxxxx Xxxxxxx | Crédit Agricole FriulAdria SpA | Presidente del Collegio Sindacale | Cessata |
Atvo SpA | Presidente del Collegio Sindacale | In Essere | |
Casa Vinicola Xxxxxx Xxxxx & C. SpA | Sindaco Effettivo | In Essere | |
Venere SpA | Sindaco Effettivo | In Essere |
Thetis S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | In Essere | |
Fondazione Venezia Capitale Mondiale della sostenibilità | Presidente del Collegio Sindacale | In Essere | |
Eutekne Spa | Socio (4%) | In Essere | |
Tabacco SpA | Sindaco Effettivo | Cessata | |
Xxxxxxx Xxxxxxx | AGFM Investments S.r.l. | Consigliere e Socio (25%) | In Essere |
AGFM Partecipazioni società semplice | Socio Amministratore | In Essere | |
Borgo Felino Servizi S.r.l. | Consigliere e Socio (25%) | In Essere | |
Fin.Idra S.p.A in fallimento | Curatore Fallimentare | In Essere | |
Fratelli Manghi S.r.l. in liquidazione | Commissario giudiziale | In Essere | |
M1H In fallimento | Curatore Fallimentare | In Essere | |
CDI S.r.l. in fallimento | Curatore Fallimentare | In Essere | |
Madonna della Costa S.r.l. in fallimento | Liquidatore giudiziario | In Essere | |
Parma F.C. S.p.A. in fallimento | Curatore Fallimentare | In Essere | |
Fagioli S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | In Essere | |
Fagioli Holding S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | In Essere | |
Chiesi Italia S.p.A. | Sindaco Supplente | In Essere | |
Impianti sportivi immobiliare S.p.A. | Socio (0,11%) | In Essere | |
Law on chain S.r.l. | (Socio 2%) | In Essere | |
Schia Ventures S.r.l. | (Socio 12,20%) | In Essere | |
Networking & Trust S.r.l. | (Socio 1,12%) | In Essere | |
La Rocca Golf | Socio (0,05%) | In Essere | |
Crédit Agricole Assicurazioni S.p.A. | Sindaco Effettivo | Cessata | |
Finkeramos S.p.A. | Sindaco Effettivo | Cessata | |
Gruppo Ceramiche Ricchetti S.p.A. | Sindaco Effettivo | Cessata | |
Xxxxxxx S.r.l. | Sindaco Effettivo | Cessata | |
Chiesi Farmaceutici S.p.A. | Sindaco Supplente | Cessata | |
HI FOOD S.p.A. | Socio (2,5%) | Cessata | |
Cassa di Risparmio di Cesena S.p.A. | Sindaco Effettivo | Cessata | |
Campus S.r.l. | Consigliere | Cessata | |
HI-FOOD S.p.A. | Consigliere | Cessata |
Adriatica perforazioni idriche S.r.l. in liquidazione | Amministratore Unico | Cessata | |
Carbochimica S.p.A. | Curatore Fallimentare | Cessata | |
Crédit Agricole FriulAdria | Sindaco Effettivo | Cessato | |
Fora S.p.A. | Sindaco Effettivo | Cessata | |
Snat Logistica S.p.A. | Consigliere di Sorveglianza | Cessata | |
Alfinox S.p.A. in liquidazione | Commissario Giudiziale | Cessata | |
Berni Proposte d’interni S.r.l. | Commissario Giudiziario | Cessata | |
Plastic Gall S.r.l. | Commissario Xxxxxxxxxxxx | Xxxxxxx | |
Xxxxxxxxx Sud S.p.A. | (Socio 7,5%) | Cessata | |
HI FOOD S.p.A. | Socio (2,5%) | Cessata | |
Xxxxxx Xxxxxxx | Alisei S.a.s. di Xxxxxxxxx Xxxxxxxx | Socio accomandante (25%) | In Essere |
All Services in fallimento | Curatore fallimentare | In Essere | |
B&B S.r.l. in liquidazione | Curatore fallimentare | In Essere | |
Consorzio Gialloparma | Curatore fallimentare | In Essere | |
Edilzero S.r.l. in fallimento | Curatore fallimentare | In Essere | |
Kappazeta S.p.a. | Curatore fallimentare | In Essere | |
La Fojeda di Xxxxxx Xxxxxxx & X. Snc | Curatore fallimentare | In Essere | |
C.E.P.I.M. Centro Padano interscambio merci S.p.A. | Xxxxxxx Effettivo | In Essere | |
Crédit Agricole Vita S.p.A. | Sindaco Supplente | In Essere | |
Dallara Compositi S.r.l. | Revisore Unico | In Essere | |
G.E.A.F. S.p.A. | Sindaco Supplente | In Essere | |
Maghenzani Xxx. Xxxxx & Xxxxxx S.p.A. | Sindaco Supplente | In Essere | |
Crédit Agricole Group Solutions S.c.p.A | Sindaco Supplente | In Essere | |
Rizzoli Xxxxxxxx S.p.A. | Sindaco Supplente | In Essere | |
Salumificio San Paolo S.r.l. | Sindaco Effettivo | In Essere | |
AB. Service S.a.s. di Bruzzeze Xxxxxxx & C. | Curatore Fallimentare | Cessata | |
Tecno Gaz S.p.A. | Sindaco Supplente | Cessata | |
Barengineering S.r.l. | Curatore Fallimentare | Cessata | |
La Duono S.r.l. | Curatore Fallimentare | Cessata |
Parmapower S.r.l. | Curatore Fallimentare | Cessata |
9.1.3 Alti Dirigenti
La seguente tabella riporta le informazioni concernenti i dirigenti che compongono l’alta direzione dell’Emittente alla Data del Documento di Registrazione. Per i fini della carica assunta, ciascun alto dirigente è domiciliato per la carica presso la sede legale della Società.
Nome e Cognome | Carica | Luogo e data di nascita |
Xxxxxxx Xxxxxxxxxx | Condirettore Generale | Melara (RO), 4 dicembre 1960 |
Xxxxxxxx Xxxxx | Vice-Direttore Generale Retail e Digital | Torino (TO), 25 marzo 1970 |
Xxxxxxx Xxxxxxxxxx | Vice Direttore Generale | Francia, 2 aprile 1967 |
Xxxxxx Xxxxxxxxxxx | Chief Financial Officer | Algeria, 12 settembre 1958 |
La seguente tabella indica le società di capitali o di persone in cui gli Alti Dirigenti siano stati membri degli organi di amministrazione, direzione o vigilanza, ovvero soci, negli ultimi cinque anni, con l’indicazione circa lo status della carica alla Data del Documento di Registrazione.
Nome e Cognome | Società in cui si è titolari della carica/partecipazione | Carica ricoperta / PARTECIPAZIONE POSSEDUTA | Stato della carica / partecipazione alla Data del presente Documento di Registrazione |
Xxxxxxx Xxxxxxxxxx | Xxxxxx Agricole Group Solutions S.c.p.a | Presidente del Consiglio di Amministrazione | In Essere |
Crédit Agricole Leasing S.r.l. | Consigliere | In Essere | |
Crédit Agricole FriulAdria S.p.A. | Consigliere | Cessata | |
Crédit Agricole Assicurazioni S.p.A. | Vice Presidente | In Essere | |
Crédit Agricole Vita | Consigliere | In Essere | |
Golf Club Asiago S.p.A. | Socio (0,13%) | In Essere | |
CA Indosuez Wealth (Italy) S.p.A. | Consigliere | Cessata | |
Le Village by CA Parma S.r.l. | Consigliere | Cessata | |
Creval S.p.A. | Direttore Generale | Cessata | |
Banca Carim – Cassa di Risparmio di Rimini S.p.A. | Vice-Presidente del Consiglio di Amministrazione | Cessata | |
Cassa di Risparmio di Cesena SpA | Vice-Presidente del Consiglio di Amministrazione | Cessata | |
Cassa di Risparmio di San Miniato | Consigliere | Cessata | |
Fondazione Gruppo Credito Valtellinese | Vice Presidente | Cessata | |
Xxxxxxxx Xxxxx | Crédit Agricole Group Solutions S.C.p.A. | Consigliere | In Essere |
Crédit Agricole Assicurazioni S.p.A. | Consigliere | In Essere | |
Le Village by CA Milano S.r.l. | Consigliere | Cessata | |
Cassa di Risparmio di Cesena S.p.A. | Consigliere | Cessata | |
Cassa di Risparmio di San Miniato | Consigliere | Cessata | |
Xxxxxxx Xxxxxxxxxx | Xxxxxx S.p.A. | Vice Direttore Generale | Cessata |
Xxxxxx Xxxxxxxxxxx | Crédit Agricole Real Estate Italia S.r.l. | Presidente del Consiglio di Amministrazione | In Essere |
Creval S.p.A. | Consigliere | Cessata |
9.2 Conflitti di interessi degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza
Tutte le operazioni poste in essere con membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale dell’Emittente, nonché con gli Alti Dirigenti sono relative ad operazioni di finanziamento, rientranti nell’attività ordinaria della Banca, trattate nel rispetto delle normative vigenti, di importi non rilevanti e a condizioni di mercato.
Al riguardo, si segnala che il Consiglio di Amministrazione ha approvato il “Regolamento per le operazioni con Soggetti Collegati”, da ultimo aggiornato il 25 gennaio 2022, previa acquisizione del parere favorevole del Comitato Parti Correlate, composto da Amministratori Indipendenti, e del Collegio Sindacale, al fine di assicurare, tra l’altro, la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni poste in essere con soggetti collegati e parti correlate. La citata policy è pubblicata sul sito internet dell’Emittente all’indirizzo xxx.xxxxxx-xxxxxxxx.xx.
Infine, si segnala che i componenti degli organi di amministrazione, di direzione e di controllo della Banca, nonché gli Alti Dirigenti, sono tenuti all’adempimento delle disposizioni normative di seguito richiamate, volte a disciplinare fattispecie nelle quali possano rilevare interessi dei predetti soggetti:
(i) l’articolo 53 del TUB, il quale prevede l’obbligo di astensione per gli amministratori portatori di un interesse in conflitto, per conto proprio o di terzi, xxxxx restando gli obblighi di cui all’articolo 2391, comma 1, del Codice Civile (di seguito riportato);
(ii) l’articolo 136 del TUB, il quale prescrive l’adozione di una particolare procedura autorizzativa (deliberazione dell’organo di amministrazione presa all’unanimità con l’esclusione del voto dell’esponente interessato e con il voto favorevole di tutti i componenti dell’organo di controllo) nel caso in cui una banca contragga obbligazioni di qualsiasi natura o compia atti di compravendita, direttamente o indirettamente, con chi svolga, all’interno della stessa banca, funzioni di amministrazione, direzione e controllo;
(iii) l’art. 150 del TUF, il quale sancisce che gli amministratori sono tenuti a riferire al collegio sindacale sulle operazioni nelle quali essi abbiano un interesse, per conto proprio o di terzi, o che siano influenzate dal soggetto che esercita l’attività di direzione e coordinamento;
(iv) l’articolo 2391 del Codice Civile (interessi degli amministratori);
(v) l’articolo 2391-bis del Codice Civile (operazioni con parti correlate);
(vi) il Regolamento Consob n. 17221/2010, recante disposizioni in materia di Parti Correlate;
(vii) la Circolare della Banca d’Italia n. 285 del 2013, Parte Terza, Capitolo 11, recante disposizioni in materia di
attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati; e
(viii) l’art. 15 del Decreto Ministeriale n. 169/2020 prevede che tutti gli Esponenti devono agire con piena indipendenza di giudizio e consapevolezza dei doveri e dei diritti inerenti all’incarico, nell’interesse della sana e prudente gestione della Banca e nel rispetto della legge e di ogni altra norma applicabile.
L’Emittente ha adottato misure e procedure interne per garantire il rispetto delle disposizioni sopra indicate.
10 PRINCIPALI AZIONISTI
10.1 Informazioni relative agli assetti proprietari
Alla Data del Documento di Registrazione, secondo quanto risulta dalle comunicazioni ricevute ai sensi e per gli effetti dell’articolo 20 del TUB e delle disposizioni di implementazione e integrazione di cui al Titolo II, Capitolo 1, Sezione III della Circolare 229, nonché dalle altre informazioni a disposizione dell’Emittente, i soggetti che possiedono direttamente azioni di CAI sono i seguenti:
Dichiarante | Azionista diretto | Percentuale sul capitale sociale |
Crédit Agricole S.A. | - | 78,13% |
Fondazione Cariparma | - | 10,54% |
Sacam International S.a.s. | - | 8,30% |
Fondazione Carispezia | - | 1,75% |
Fondazione Cassa di Risparmio di Piacenza e Vigevano | - | 1,16% |
Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato | - | 0,06% |
Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo | - | 0,02% |
Azionisti retail (pari a n. 6.250 soci*) | - | 0,04% |
Totale | 100% | |
*in ragione della gestione accentrata e dematerializzata il numero potrebbe variare nell’ordine di alcune unità |
10.2 Accordi che possono determinare una successiva variazione dell’assetto di controllo dell’Emittente
Alla Data del Documento di Registrazione, per quanto a conoscenza dell’Emittente, non sussistono accordi che
possano determinare una variazione dell’assetto di controllo dell’Emittente.
11 INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL'EMITTENTE
11.1 Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati.
11.1.1 Informazioni finanziarie relative al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020
Le informazioni finanziarie al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020 relative all’Emittente sono contenute nei documenti finanziari incorporati mediante riferimento – ai sensi dell’art. 19 del Regolamento Prospetti – nel Documento di Registrazione. I bilanci chiusi al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020 sono sottoposti a revisione legale dei conti.
Tali documenti finanziari sono messi a disposizione del pubblico per la consultazione sul sito internet della Banca xxxxx://xxxxxx.xxxxxx-xxxxxxxx.xx/xxxxxx/xxxx/xxxx_xxxxx/xxxx_xxxxx/000/000/000/xxxxxxxx/xxxxxxxx-xxxxx-0xxxx- 25-05-2022.pdf e xxxxx://xxxxxx.xxxxxx- xxxxxxxx.xx/xxxxxx/xxxx/xxxx_xxxxx/xxxx_xxxxx/000/000/000/xxxxxxxx/xxxxx-xxxxxxxx-000000.xxx.
I dati relativi all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 sono estratti dal Bilancio Annuale 2021, approvato dal Consiglio di Amministrazione dell’Emittente in data 24 marzo 2022 e dall’Assemblea in data 27 aprile 2022 e assoggettato a revisione contabile da parte di PwC, che ha emesso la propria relazione in data 1 aprile 2022, senza rilievi.
I dati relativi all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 sono estratti dal Bilancio Annuale 2020, approvato dal Consiglio di Amministrazione dell’Emittente in data 24 marzo 2021 e dall’Assemblea in data 28 aprile 2021 e assoggettato a revisione contabile da parte di EY S.p.A., che ha emesso la propria relazione in data 1 aprile 2021, senza rilievi.
Per agevolare l’individuazione dell’informativa nella documentazione contabile, si indicano di seguito le pagine
delle principali sezioni del Bilancio Annuale 2021 e del Bilancio Annuale 2020.
Bilancio 2021 | Bilancio 2020 | |
Relazione sulla gestione consolidata | 26 | 22 |
Stato Patrimoniale | 136, 137 | 110, 111 |
Conto Economico | 138 | 112 |
Prospetto della redditività complessiva | 139 | 113 |
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto | 140, 141 | 114, 115 |
Rendiconto finanziario – metodo diretto | 142 | 116 |
Nota Integrativa | 144 e ss. | 118 e ss. |
Relazione della Società di Revisione | 124-135 | 103-109 |
11.1.2 Modifica della data di riferimento contabile
Si precisa che l’Emittente non ha modificato la sua data di riferimento contabile durante il periodo per il quale
sono richieste informazioni finanziarie relative agli esercizi passati.
11.1.3 Principi contabili
Le informazioni finanziarie contenute nella Relazione Finanziaria Semestrale 2022, nel Bilancio Annuale 2021 e nel Bilancio Annuale 2020 sono state redatte conformemente agli International Financial Reporting Standards come recepiti nell’Unione con il Regolamento (CE) n. 1606/2002.
11.1.4 Modifica della disciplina contabile
Le informazioni finanziarie sottoposte a revisione contabile relative al Bilancio 2021 sono presentate e redatte in
11.1.5 Informazioni finanziarie redatte conformemente ai principi contabili nazionali sottoposte a revisione
L’Emittente non redige informazioni finanziarie conformemente ai principi contabili nazionali.
11.1.6 Bilancio di esercizio
L’Emittente include nel Documento di Registrazione solo le informazioni finanziarie contenute nei bilanci consolidati relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020, in quanto i bilanci d’esercizio individuale di CAI non apportano informazioni aggiuntive rilevanti.
11.1.7 Data delle informazioni finanziarie
La data dello stato patrimoniale dell’ultimo esercizio per il quale le informazioni finanziarie sono state sottoposte
a revisione è il 31 dicembre 2021.
11.2 Informazioni infrannuali
Dalla data dell’ultimo bilancio sottoposto alla revisione legale dei conti, il Consiglio di Amministrazione dell’Emittente ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2022, incorporata mediante riferimento – ai sensi dell’art. 19 del Regolamento Prospetti – nel Documento di Registrazione.
La Relazione Finanziaria Semestrale 2022 è a disposizione del pubblico per la consultazione sul sito internet della Banca xxxxx://xxxxxx.xxxxxx-xxxxxxxx.xx/xxxxxx/xxxx/xxxx_xxxxx/xxxx_xxxxx/000/000/000/xxxxxxxx/xxxxxxxxx- 20finanziaria-20semestrale-20consolidata-20del-20gruppo-20bancario-20cr-c3-a9dit-20agricole-20italia-20al- 0000-00-0000.pdf.
La Relazione Finanziaria Semestrale 2022 è stata assoggettata a revisione contabile limitata da parte di PWC, che ha emesso la propria relazione in data 5 agosto 2022.
11.3 Revisione delle informazioni finanziarie annuali relative agli esercizi passati
11.3.1 Revisione delle informazioni finanziarie al 31 dicembre 2021 e 2020
EY S.p.A. ha sottoposto a revisione contabile il Bilancio Annuale 2020, la cui relazione è stata emessa il 1 aprile 2021.
PWC ha sottoposto a revisione contabile il Bilancio Annuale 2021, la cui relazione è stata emessa in data 1 aprile 2022.
Tali relazioni non contengono rilievi o richiami di informativa da parte della Società di Revisione.
Le relazioni delle Società di Revisione devono essere lette congiuntamente ai bilanci oggetto di revisione contabile e si riferiscono alla data in cui tali relazioni sono state emesse.
11.3.2 Indicazione di altre informazioni contenute nel Documento di Registrazione controllate dai revisori dei conti
Il Documento di Registrazione non contiene informazioni finanziarie assoggettate a revisione contabile da parte di PWC diverse dalla Relazione Finanziaria Semestrale 2022, dal Bilancio Annuale 2021 e dal Bilancio Annuale 2020.
11.3.3 Qualora i dati finanziari contenuti nel Documento di Registrazione non siano estratti dai bilanci dell'Emittente sottoposti a revisione, indicare la fonte dei dati e dichiarare che i dati non sono stati sottoposti a revisione
I seguenti dati non sono tratti direttamente dai predetti bilanci consolidati ma sono estrapolati dalle rilevazioni contabili ed extracontabili della Banca e non sottoposti a revisione contabile:
• Parte Prima, B.2 “Rischi connessi alle attività fiscali per imposte differite” del presente Documento di
Registrazione:
dati relativi alle imposte differite attive (o “DTA”, “Deferred Tax Assets”).
• Parte Prima, C.2 “Rischio operativo” del presente Documento di Registrazione;
dati relativi alla determinazione del rischio operativo a livello consolidato, calcolati utilizzando il metodo regolamentare Traditional Standardised Approach (TSA) che utilizza in input dati di tipo contabile.
• Parte Prima, C.4 “Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di interesse” del presente Documento di
Registrazione;
dati relativi alla esposizione ai rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di interesse. (Fonte dati ICAAP)
• Parte Prima, C.6 “Rischi connessi al contenzioso e agli accertamenti delle Autorità di Vigilanza” del presente
Documento di Registrazione:
dati relativi alla esposizione ai rischi connessi ai procedimenti giudiziari in corso.
• Parte Prima, Fattore di rischio C.8 “Rischio di liquidità” del presente Documento di Registrazione: valori relativi alla counterbalancing capacity complessiva del Gruppo;
• Parte Prima, Fattore di rischio D2 “Rischi connessi agli obblighi contributivi ordinari e straordinari ai fondi istituiti nell’ambito della disciplina della risoluzione delle crisi bancarie” del presente Documento di Registrazione:
valori relativi alla contribuzione del Gruppo ai meccanismi di salvaguardia della solidità del sistema bancario.
• Parte Seconda, § “10.1 Informazioni relative agli assetti proprietari” del presente Documento di Registrazione: valori relativi ai soggetti che possiedono direttamente azioni di CAI.
• Parte Seconda, § “11.4 Procedimenti giudiziari e arbitrali” del presente Documento di Registrazione:
valori relativi ai procedimenti giudiziari in corso.
11.4 Procedimenti giudiziari e arbitrali
11.4.1 Procedimenti giudiziari
Alla Data del Documento di Registrazione, l’Emittente e le altre società del Gruppo Crédit Agricole Italia sono
parte di diversi procedimenti giudiziari.
In materia di imposta di registro, risultano aperti due contenziosi relativi a conferimenti effettuati nel 2011 verso l’Emittente seguiti dalla cessione di partecipazione ai soci istituzionali, riqualificati come cessioni di ramo d’azienda, e con contestazioni ulteriori sul valore dell’avviamento definito, per una imposta complessiva di Euro 11,7 milioni, oltre interessi, richiesta alle parti solidalmente coinvolte.
In merito alla riqualificazione dell’operazione, sono già state ottenute sentenze favorevoli di primo e secondo grado e si è in attesa del giudizio di Cassazione. In ogni caso, resta prudenzialmente accantonato presso l’Emittente un fondo di Euro 1,15 milioni.
Sono poi presenti altri contenziosi minori per un importo complessivo di circa Euro 3,8 milioni di imposte, oltre eventuali sanzioni ed interessi.
Più in dettaglio ed in particolare:
• un contenzioso sull’Emittente relativo al mancato riconoscimento di un credito d’imposta ex D.L. 185/2008 per importi accreditati alla clientela a fronte del contributo riconosciuto alla clientela su mutui a tasso variabili sottoscritti entro il 31 ottobre 2008. La contestazione ammonta ad Euro 1,3 milioni, comprensivo di sanzioni. La sentenza di primo grado ha confermato la richiesta erariale, escludendo però l’applicazione di sanzioni. Si è ritenuto di proseguire nel contenzioso confermando la validità delle tesi sostenute e ad oggi si è in attesa dell’udienza di secondo grado;
• alcuni contenziosi in materia di imposta di registro su atti giudiziari rivenienti, in maggior parte, dalla incorporata Cassa di Risparmio di Rimini, per un valore complessivo di Euro 0,5 milioni;
• un contenzioso proveniente da Crédit Agricole Carispezia S.p.A., incorporata a luglio 2019, relativo alla determinazione della base imponibile IRAP 2013, per un valore complessivo di imposta, sanzioni ed interessi pari a Euro 0,2 milioni, per il quale sono state emesse sentenze favorevoli di primo grado e si è in attesa della sentenza di secondo grado; un analogo contenzioso relativo all’anno 2014, per un importo di imposta sanzioni ed interessi pari a Euro 0,3 milioni su cui è stata emessa sentenza di primo grado favorevole nel mese di febbraio 2022 avverso la quale l’ufficio ha presentato appello; per le stesse motivazioni, e sempre a valere sulla ex Crédit Agricole Carispezia S.p.A., sono stati aperti due analoghi contenziosi relativi alle annualità 2015 e 2016, del valore complessivo di Euro 0,7 milioni, per i quali si è in attesa del giudizio di primo grado;
• quattro contenziosi su Crédit Agricole Leasing S.p.A. riferiti rispettivamente alle annualità 2013, 2014, 2015 e 2016 e relativi all’applicazione dell’IVA su determinate operazioni di leasing nautico, per un importo complessivo, tenuto conto di imposta, sanzioni ed interessi, di circa Euro 1,5 milioni. Sull’annualità 2013, il giudizio di primo grado del 2019 ha confermato la pretesa erariale, disconoscendo le sanzioni; sul 2014 i giudizi di primo e secondo grado sono stati è stato favorevole per l’Erario. Per entrambe le annualità si è proseguito nel contenzioso. Sugli accertamenti relativi alle annualità 2015 e 2016 sono state ottenute per ora sentenze favorevoli di primo grado. Relativamente a questi contenziosi, si è provveduto ad un accantonamento di Euro 0,7 milioni, considerata anche la possibile rivalsa nei confronti della clientela;
• sempre su Crédit Agricole Leasing S.p.A., risultano in essere una serie di contenziosi in materia di Imu relativi alla soggettività passiva del tributo per contratti risolti aventi ad oggetto immobili. Per tali contestazioni, per complessivi Euro 1,2 milioni, considerato l’andamento incerto della giurisprudenza al riguardo, la società ha provveduto ad accantonare un fondo rischi di Euro 0,88 milioni determinato in funzione del valore dei contenziosi per i quali si è registrato, temporaneamente, un esito negativo.
Si evidenzia altresì l’esistenza di un accertamento notificato anche all’Emittente in qualità di consolidante designata del consolidato fiscale cui partecipano entità italiane controllate, direttamente o indirettamente, da Crédit Agricole S.A., ma che riguarda in realtà la determinazione del reddito di una consolidata aderente, estranea al Gruppo Crédit Agricole, per un valore complessivo di imposta, sanzione ed interessi pari a Euro 2,6 milioni. Sulla contestazione è stata ottenuta sentenza favorevole di primo grado nel febbraio 2022. Si precisa che, in caso di eventuali oneri, questi saranno a carico della consolidata, soggetto, come detto, non appartenente al Gruppo Crédit Agricole.
Sono altresì presenti:
• un avviso di rettifica e liquidazione facente capo alla neo-incorporata Creval S.p.A. notificato a maggio 2022 in cui l’Agenzia delle Entrate ha rideterminato l’imposta di registro applicata sulla cessione di un ramo d’azienda per complessivi Euro 0,5 milioni su cui sono in corso confronti con l’Agenzia delle Entrate attraverso istituti deflattivi del contenzioso;
• n. 4 atti di contestazione delle sanzioni IVA, riferiti all’Emittente, Crédit Agricole Group Solutions S.C.p.A. e alla neo-incorporata Creval S.p.A. per mancata integrazione di fatture non imponibili ricevute da una società che effettuava servizi postali per complessivi Euro 0,2 milioni, avverso cui è stato proposto ricorso in primo grado.
11.4.2 Accertamenti ispettivi e attività di vigilanza
Si riporta di seguito una sintetica descrizione dei principali accertamenti svolti dalle Autorità di Vigilanza sul Gruppo CAI nel corso degli ultimi due anni, comprese quelle in corso alla data del Documento di Registrazione.
Procedimento Istruttorio Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato - 22 settembre 2021
In data 22 settembre 2021, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha comunicato alla Banca l’avvio di un procedimento istruttorio ai sensi dell’art. 27, comma 3, del Codice del Consumo, nonché ai sensi dell’art. 6
del “Regolamento sulle procedure istruttorie in materia di pubblicità ingannevole e comparativa, pratiche commerciali scorrette, violazione dei diritti dei consumatori nei contratti, violazione del divieto di discriminazioni e clausole vessatorie”. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha formulato alla Banca richieste di informazioni ai sensi dell’art. 12, comma 1 del Regolamento sopracitato. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, al termine del procedimento, ritenendo che le modalità di presentazione del servizio alla clientela (con suggerimento di scegliere l’opzione bonifico istantaneo) e la richiesta di conferma dell’opzione prescelta siano qualificabili come idonee a esercitare un indebito condizionamento e a limitare la libertà di scelta del consumatore medio, ha irrogato alla Banca una sanzione amministrativa pecuniaria per Euro 1.000.000.
Procedimento Istruttorio Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato - 25 novembre 2021
In data 25 novembre 2021, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha altresì comunicato l’avvio di un procedimento istruttorio avente ad oggetto la verifica delle ipotesi di violazione degli articoli (i) 20, comma 2, 24 e 25 del Codice del Consumo e/o (ii) 20, comma 2 e 26, lettera f), del Codice del Consumo. Alla Data del Documento di Registrazione, il procedimento istruttorio avviato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato si è concluso senza assunzione di provvedimenti nei confronti della Banca.
Ispezione Banca d’Italia
A fronte dei rilievi formulati dalla Banca d’Italia a valle delle attività ispettive in relazione alla normativa sulla trasparenza svolte dalla stessa nel corso del 2018 ed a cui era stato dato conto nel corso del 2019, Crédit Agricole Italia ha predisposto un piano di interventi per il superamento delle carenze riscontrate, prevedendo, fra le altre cose, di ridurre i rischi operativi derivanti dalla manualità nella gestione della documentazione contrattuale necessaria per formalizzare i rapporti con la clientela, procedere al riaccredito di oneri erroneamente addebitati, migliorare il grado di trasparenza nell’offerta di polizze in abbinamento a finanziamenti, adeguare la remunerazione di affidamenti e sconfinamenti agli orientamenti resi pubblici dalla Banca d’Italia nel corso dell’ispezione e rafforzare il sistema dei controlli. Alla conclusione delle attività di implementazione adottate, nell’ambito delle interlocuzioni periodiche, la Banca d’Italia in data 29 dicembre 2021 ed in data 22 giugno 2022, ha formulato alcune ulteriori richieste di chiarimento e/o integrazione.
Ispezione CONSOB 26 novembre 2020
In data 26 novembre 2020, la CONSOB ha avviato una verifica ispettiva ai sensi dell’art. 6-ter, comma 1, del TUF, al fine di accertare lo stato di adeguamento alla nuova normativa conseguente al recepimento della XxXXX XX, con riguardo ai seguenti profili:
(i) gli assetti procedurali definiti in materia di product oversight governance; e
(ii) le procedure per la valutazione dell’adeguatezza delle operazioni effettuate per conto della clientela
In data 10 gennaio 2022, la Banca ha ricevuto una nota tecnica da parte della CONSOB contenente gli esiti dell’anzidetta verifica ispettiva, sulla base della quale non sono prevedibili impatti di natura economica. Gli esponenti aziendali del Gruppo Crédit Agricole Italia hanno incontrato la CONSOB per discutere degli ambiti su cui si intende rafforzare gli assetti procedurali, tenendo conto di quanto rilevato nel corso della verifica ispettiva.
Nel primo trimestre 2022, il Gruppo Crédit Agricole Italia ha formulato per iscritto alla CONSOB, le iniziative pianificate sia con riferimento alla previsione di presidi di natura organizzativa, ulteriori rispetto a quelli già in essere, sia con riferimento alle procedure informatiche utilizzate dalla Banca per fornire i propri servizi. Tra le misure di rafforzamento in corso di valutazione rientrano, a titolo esemplificativo, le evoluzioni del processo di pianificazione commerciale finalizzate ad attribuire maggiore rilevanza alle esigenze della propria clientela, aggiornamento degli strumenti di rilevazione delle caratteristiche della clientela e affinamento degli algoritmi di valutazione dell’adeguatezza delle operazioni effettuate per conto della medesima. In data 16 settembre 2022, l’Autorità ha formulato alcune richieste di chiarimento a cui è stato fornito pronto riscontro.
Richiesta ai sensi dell’art. 6-bis, comma 4, lett. a), del TUF da parte della CONSOB
In data 13 gennaio 2021, la CONSOB ha formulato una richiesta di dati e notizie ai sensi dell’art. 6-bis, comma 4, lett. a), del TUF in merito ai dati statistici sui servizi di investimento trasmessi dalle banche Cassa di Risparmio di Cesena S.p.A., Cassa di Risparmio di Rimini S.p.A. e Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A., incorporate dall’Emittente nel corso del 2018 a seguito della promozione sulle stesse di un’offerta pubblica di acquisto.
Il Gruppo Crédit Agricole Italia ha fornito le informazioni richieste mediante la sopracitata istanza e non risultano ulteriori richieste pendenti.
Ispezione Banca d’Italia - novembre 2022
In data 3 ottobre 2022, la Banca d’Italia ha comunicato l’avvio di 15 ispezioni sportellari in materia di credito ai consumatori e di mutui immobiliari ai consumatori; le attività di verifica presso le filiali selezionate sono al momento in corso di svolgimento.
Ispezione Banca d’Italia - novembre 2022
In data 4 novembre 2022, la Banca d’Italia ha comunicato l’avvio di 8 ispezioni sportellari sui dispositivi automatici utilizzati per il ricircolo del contante; le attività di verifica presso le Filiali selezionate sono al momento in corso di svolgimento.
11.5 Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria dell'Emittente
L’Emittente non è a conoscenza di cambiamenti significativi nella situazione finanziaria e commerciale dell’Emittente che siano intervenuti successivamente al 30 giugno 2022 e sino alla Data del Documento di Registrazione.
12 INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI
12.1 Capitale sociale
Alla Data del Documento di Registrazione, il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, dell’Emittente è pari a Euro 1.101.234.560,00 ed è suddiviso in n. 1.101.234.560 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 1 (uno) ciascuna.
Si segnala che il consiglio di amministrazione CAI del 25 ottobre 2022 ha deliberato l’emissione di massime 836.920 azioni ordinarie, del valore nominale unitario di Euro 1 (uno), da assegnare in concambio ai titolari delle azioni ordinarie di CAFA nel contesto della fusione per incorporazione di CAFA in CAI prevista entro la fine di novembre 2022.
Gli aggiornamenti relativi al capitale sociale sono di volta in volta pubblicati sul sito internet dell’Emittente (xxxxx://xxxxxx.xxxxxx-xxxxxxxx.xx/xxxx-xxxxxxxxx), fermi restando gli obblighi di cui all’articolo 23 del Regolamento Prospetti in merito all’eventuale redazione di un supplemento
12.2 Atto costitutivo e Statuto
L’Emittente è iscritto nel Registro delle Imprese di Parma al n. 02113530345. L’Emittente è iscritto, inoltre, all’Albo Banche tenuto dalla Banca d’Italia col numero 5484, codice ABI n. 05484 e al Registro degli intermediari assicurativi al n. D000477298.
Ai sensi dell’articolo 4 dello Statuto, la Società ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito nelle
sue varie forme, direttamente ed anche per il tramite di società controllate.
La Società può, con l’osservanza delle disposizioni vigenti, compiere, direttamente ed anche per il tramite di società controllate tutte le operazioni ed i servizi bancari e finanziari consentiti, incluse l’assunzione e la gestione di partecipazioni, nonché la costituzione e la gestione di forme pensionistiche complementari aperte o chiuse. Essa esercita, inoltre, ogni altra attività strumentale, anche a favore del Gruppo Crédit Agricole Italia, o comunque connessa al raggiungimento dell’oggetto sociale ed alla realizzazione dell’interesse del Gruppo Crédit Agricole Italia.
Lo statuto dell’Emittente è reperibile sul proprio sito internet al seguente indirizzo: xxxxx://xxxxxx.xxxxxx- xxxxxxxx.xx/xxxxxx/xxxx/xxxx_xxxxx/xxxx_xxxxx/000/000/000/xxxxxxxx/xxxxxxx-00xx-00xxxxxx-000000-00xxxxxx- 2022-indd.pdf
13 PRINCIPALI CONTRATTI
13.1 Sintesi dei principali contratti
Alla Data del Documento di Registrazione, l’Emittente o le società controllate dalla stessa non hanno concluso contratti al di fuori del normale svolgimento dell’attività, che potrebbero comportare un’obbligazione o un diritto tale da influire in misura rilevante sulla capacità dell’Emittente di adempiere alle sue obbligazioni nei confronti dei possessori degli strumenti finanziari che intende emettere.
14 DOCUMENTI DISPONIBILI
14.1 Documenti disponibili
Per il periodo di validità del presente Documento di Registrazione, sono a disposizione del pubblico sul sito internet
dell’Emittente, all’indirizzo xxx.xxxxxx-xxxxxxxx.xx, i seguenti documenti:
a) Relazione Semestrale 30 giugno 2022;
b) Bilancio Annuale 2021;
c) Bilancio Annuale 2020;
d) Statuto.
In conformità con quanto previsto dall’articolo 19, comma 2, del Regolamento Prospetti, si riporta di seguito una tabella di corrispondenza delle informazioni incluse mediante riferimento nel Documento di Registrazione, comprensiva dei collegamenti ipertestuali ai documenti contenenti dette informazioni.
Si riportano di seguito i collegamenti ipertestuali relativi ai documenti incorporati mediante riferimento:
Relazione Semestrale 2022: xxxxx://xxxxxx.xxxxxx- xxxxxxxx.xx/xxxxxx/xxxx/xxxx_xxxxx/xxxx_xxxxx/000/000/000/xxxxxxxx/xxxxxxxxx-00xxxxxxxxxxx-00xxxxxxxxxx- 20consolidata-20del-20gruppo-20bancario-20cr-c3-a9dit-20agricole-20italia-20al-2030-06-2022.pdf
Bilancio Annuale 2021: xxxxx://xxxxxx.xxxxxx- xxxxxxxx.xx/xxxxxx/xxxx/xxxx_xxxxx/xxxx_xxxxx/000/000/000/xxxxxxxx/xxxxxxxx-xxxxx-0xxxx-00-00-0000.xxx
Bilancio Annuale 2020: xxxxx://xxxxxx.xxxxxx- xxxxxxxx.xx/xxxxxx/xxxx/xxxx_xxxxx/xxxx_xxxxx/000/000/000/xxxxxxxx/xxxxx-xxxxxxxx-000000.xxx
DEFINIZIONI
Si riporta di seguito un elenco dei termini tecnici utilizzati all’interno del Documento di Registrazione. Tali termini, salvo diversamente specificato, hanno il significato di seguito indicato. Si precisa che per i termini sotto riportati, ogni qualvolta il contesto lo richieda, la forma singolare include la forma plurale e viceversa.
Basilea 2 | L’accordo internazionale, del giugno 2004, sui requisiti patrimoniali delle banche, redatte dal Comitato di Basilea. Tale accordo prevede, tra l’altro, che le banche dei paesi aderenti accantonino quote di capitale proporzionali ai tipici rischi bancari assunti. |
CAGR | Acronimo di Compound Annual Growth Rate (tasso annuo composto di variazione), indica il tasso di crescita annuale applicato ad un determinato importo/ammontare o a una grandezza di bilancio per un periodo pluriennale. |
Capital Conservation Buffer ovvero Riserva di Conservazione del Capitale | Riserva di conservazione del capitale costituita da Capitale Primario di Classe 1 ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza, secondo la nozione contenuta negli articoli 128 e 129 della Direttiva CRD IV, con l’obiettivo di dotare le banche di un buffer patrimoniale di elevata qualità da utilizzare nei momenti di tensione del mercato per prevenire disfunzioni del sistema bancario ed evitare interruzioni nel processo di erogazione del credito. Essa è obbligatoria ed è pari al 2,5% dell’esposizione complessiva al rischio della banca. |
Capital Requirements Directive IV ovvero CRD IV | La Direttiva 2013/36/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013 sull’accesso all’attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle imprese di investimento, che modifica la direttiva 2002/87/CE e abroga le Direttive 2006/48/CE e 2006/49/CE. |
Capital Requirements Directive V ovvero CRD V | La Direttiva (UE) 2019/878 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 maggio 2019 che modifica la CRD IV per quanto riguarda le entità esentate, le società di partecipazione finanziaria, le società di partecipazione finanziaria mista, la remunerazione, le misure e i poteri di vigilanza e le misure di conservazione del capitale. |
Capital Requirements Regulation II ovvero CRR II | Il Regolamento (UE) 2019/876 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 maggio 2019 che modifica la CRR per quanto riguarda il coefficiente di leva finanziaria, il coefficiente netto di finanziamento stabile, i requisiti di fondi propri e passività ammissibili, il rischio di controparte, il rischio di mercato, le esposizioni verso controparti centrali, le esposizioni verso organismi di investimento collettivo, le Grandi Esposizioni, gli obblighi di segnalazione e informativa e il Regolamento (UE) n. 648/2012. |
Capital Requirements Regulation ovvero CRR | Il Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013 relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento e che modifica il Regolamento (UE) n. 648/2012, come successivamente modificato e integrato. |
Capitale Aggiuntivo di Classe 1 ovvero Additional Tier 1 Instruments | Il capitale aggiuntivo di classe 1 di un ente il quale è costituito dagli Elementi Aggiuntivi di Classe 1 dopo la detrazione degli elementi di cui all’articolo 56 del CRR e dopo l’applicazione dell’articolo 79 del CRR (che dispone le condizioni per la deroga temporanea alla deduzione dai fondi propri). |
Capitale di Classe 1 ovvero Tier 1 Capital | Ai sensi dell’articolo 25 del CRR, si considera capitale di classe 1 la somma del Capitale Primario di Classe 1 e del Capitale Aggiuntivo di Classe 1 dell’ente. |
Capitale di Classe 2 ovvero Tier 2 Capital | Il capitale di classe 2 di un ente il quale è costituito dagli Elementi di Classe 2 dell’ente dopo le detrazioni di cui all’articolo 66 del CRR e dopo l’applicazione dell’articolo 79 del CRR (che dispone le condizioni per la deroga temporanea alla deduzione dai fondi propri e dalle passività ammissibili). |
Capitale Primario di Classe 1 ovvero Common Equity Tier 1 Capital ovvero CET 1 | Il Capitale Primario di Classe 1 di una banca il quale è costituito dagli Elementi del Capitale Primario di Classe 1 dopo l’applicazione delle rettifiche prescritte dagli articoli da 32 a 35 del CRR, le deduzioni a norma dell’articolo 36 CRR e le esenzioni e le alternative di cui agli articoli 48, 49 e 79 (che dispone le condizioni per l’esonero temporaneo dalla deduzione dai fondi propri e dalle passività ammissibili) del CRR. |
Cartolarizzazione | Un’operazione di trasferimento di attività finanziarie o reali a una società veicolo. In Italia, la materia è regolata principalmente dalla Legge sulla Cartolarizzazione. |
Comitato di Basilea | Il comitato per la vigilanza bancaria (Basel Committee on Banking Supervision) fondato nel 1974 dai governatori delle banche centrali del Gruppo dei Dieci (G10) all’interno della Bank for International Settlements (BIS). Tale comitato fornisce una sede per la cooperazione in materia di vigilanza bancaria. Il suo mandato consiste nel rafforzare la regolamentazione, la vigilanza e le prassi bancarie a livello mondiale allo scopo di accrescere la stabilità finanziaria. |
Crediti Deteriorati ovvero Non Performing Loans ovvero NPL | Le attività finanziarie deteriorate, ripartite – ai sensi della Circolare 272 – nelle categorie delle: (i) sofferenze; (ii) inadempienze probabili e (iii) esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate e i contratti derivati. |
Elementi Aggiuntivi di Classe 1 | Gli “Elementi Aggiuntivi di Classe 1” che sono costituiti da (a) strumenti di capitale (che non siano considerati Elementi di Capitale Primario di Classe 1 e 2), che rispettano le condizioni di cui all’articolo 52el CRR e (b) sovrapprezzi di emissione relativi agli strumenti di cui alla lettera (a). |
Elementi di Classe 2 | Gli “Elementi di Classe 2”che sono costituiti da: (i) strumenti (che non siano considerati Elementi di Capitale Primario di Classe 1 o di Capitale Aggiuntivo di Classe 1), che rispettano le condizioni di cui all’articolo 63 del CRR; (ii) sovrapprezzi di emissione relativi agli strumenti di cui al punto (i) che precede; (iii) per gli enti che calcolano gli importi delle attività ponderate per il rischio secondo il metodo standardizzato conformemente alla Parte tre, Titolo II, Capo 2, del CRR, le rettifiche di valore su crediti generiche, al lordo degli effetti fiscali, fino all’1,25% degli importi delle attività ponderate per il rischio secondo il metodo standardizzato conformemente alla Parte tre, Titolo II, Capo 2 del CRR; (iv) per gli enti che calcolano gli importi delle attività ponderate per il rischio secondo il metodo basato sui Rating interni conformemente alla Parte tre, Titolo II, Capo 3 del CRR, gli importi positivi, al lordo degli effetti fiscali, risultanti dal calcolo di cui agli articoli 158 e 159 del CRR fino allo 0,6% degli importi delle attività ponderate per il rischio calcolati secondo il metodo basato sui Rating interni conformemente alla Parte tre, Titolo II, Capo 3 del CRR. |
Eurosistema | Il sistema di banche centrali dell’Area Euro responsabile dell’attuazione della politica monetaria unica e comprende la BCE e le banche centrali nazionali dei Paesi dell’Area Euro. |
Fondi Propri ovvero Patrimonio di Vigilanza ovvero Total Capital | I fondi propri di una banca, costituiti da una serie di elementi (al netto degli elementi negativi da dedurre) classificati in base alla qualità patrimoniale e alla capacità di assorbimento delle perdite. Ai sensi del CRR, i Fondi Propri sono costituiti dal Capitale di Classe 1 e dal Capitale di Classe 2. |
G – SII Buffer | La riserva per gli enti a rilevanza sistemica globale (global systemically important institution buffer), disciplinata dalla Parte Prima – Titolo II – Capitolo 1 – Sezione IV della Circolare 285. |
GACS (garanzie sulle cartolarizzazioni delle sofferenze) | Le garanzie rilasciate da parte del MEF nell’ambito delle operazioni di Cartolarizzazione dei crediti classificati come “sofferenze”, la cui disciplina è stata introdotta dal Decreto Legge 14 febbraio 2016, n. 18, convertito, con modificazioni, con la Legge 8 aprile 2016, n. 49. |
ICAAP ovvero Internal Capital Adequacy Assessment Process | L’Internal Capital Adequacy Assessment Process indica l’autonomo processo interno di valutazione aziendale dell’adeguatezza patrimoniale, attuale e prospettica, in relazione ai rischi assunti e alle strategie aziendali. L’ICAAP consente di determinare il livello di capitale interno adeguato a fronteggiare ogni tipologia di rischio. Tale analisi deve considerare almeno i seguenti rischi: (i) rischio di credito (comprendente anche: rischio derivante da prestiti in valuta estera, rischio Paese, rischio di concentrazione del credito, rischio di migrazione); (ii) rischio di mercato (comprendente anche: rischio di differenziale creditizio, rischio strutturale di valuta); (iii) rischio operativo (comprendente anche: rischio di condotta, rischio legale, rischio di modello); (iv) rischio di tasso di interesse sul portafoglio d’investimento (comprendente anche opzioni, ad esempio di rimborso anticipato); (v) rischio da partecipazioni; (vi) rischio sovrano; (vii) rischio da fondi pensione; (viii) rischio di costo della provvista; (ix) concentrazioni di rischi; (x) rischio di impresa e strategico. In proposito, gli operatori devono definire per quali tipi di rischi non ricompresi nel Pillar 1 è opportuno adottare un approccio quantitativo, che può condurre alla determinazione di capitale interno per fare fronte ai medesimi, e per quali invece si ritengono più appropriate, in combinazione o in alternativa, misure di gestione, controllo o attenuazione. Ai fini ICAAP potranno essere utilizzate definizioni e metodologie di propria scelta atte a considerare i rischi rilevanti nonché le differenze, per i rischi del Pillar 1, tra il sistema adottato internamente e quello regolamentare. |
IFRS 9 | Il 24 luglio 2014 l’International Accounting Standards Board (IASB), che è l’autorità incaricata di stabilire le regole contabili internazionali, ha pubblicato l’International Financial Reporting Standard (IFRS) 9 “Strumenti finanziari”. Questo principio mira a migliorare l'informativa relativa agli strumenti finanziari affrontando i problemi sorti in materia nel corso della crisi finanziaria iniziata nel 2008. In particolare, l’IFRS 9 risponde all’invito del G20 ad operare la transizione verso un modello più lungimirante di rilevazione delle perdite attese sulle attività finanziarie. Come da ultimo aggiornato al Regolamento UE 2021/25 della Commissione del 13 gennaio 2021. |
IFRS 16 | Il 31 ottobre 2017 l’International Accounting Standards Board (IASB), che è l’autorità incaricata di stabilire le regole contabili internazionali, ha |
pubblicato l’International Financial Reporting Standard (IFRS) 16 “Leasing”. Questo principio stabilisce i principi in materia di rilevazione, valutazione, esposizione nel bilancio e informazioni integrative sui leasing. La finalità è assicurare che locatari e locatori forniscano informazioni appropriate secondo modalità che rappresentino fedelmente le operazioni. Le informazioni forniscono agli utilizzatori del bilancio gli elementi per valutare l’effetto del leasing sulla situazione patrimoniale-finanziaria, il risultato economico e i flussi finanziari dell’entità. Come da ultimo aggiornato al Regolamento UE 2021/25 della Commissione del 13 gennaio 2021. | |
Leva finanziaria ovvero Leverage Ratio | Il rapporto su base consolidata tra il Capitale di Classe 1 e l’esposizione complessiva della banca espresso in percentuale, calcolato in conformità all’articolo 429 CRR. |
MREL | Il requisito minimo di passività soggette al bail-in (“Minimum Requirement for Own Funds and Eligible Liabilities”), introdotto dalla BRRD e recepito in Italia nel Decreto 180, allo scopo di assicurare che una banca, in caso di applicazione del bail-in, abbia passività sufficienti per assorbire le perdite e per assicurare il rispetto del requisito di Capitale Primario di Classe 1 previsto per l’autorizzazione all’esercizio dell’attività bancaria, nonché per generare nel mercato una fiducia sufficiente in essa. Le norme tecniche di regolamentazione volte a precisare i criteri per la determinazione del requisito MREL sono definite dal Regolamento Delegato (UE) n. 1450/2016 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea in data 3 settembre 2016. |
Net Stable Funding Ratio ovvero NSFR | Indicatore della liquidità strutturale che corrisponde al rapporto tra l’ammontare disponibile di provvista stabile e l’ammontare obbligatorio di provvista stabile. L’NSFR viene calcolato su un orizzonte temporale di 1 anno, e viene elaborato per garantire che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile. La soglia minima regolamentare dell’indicatore è prevista pari al 100% a decorrere dal 28 giugno 2021. |
NPE ovvero Non Performing Exposures | Le esposizioni creditizie per cassa (finanziamenti e titoli di debito) e “fuori bilancio” (garanzie rilasciate, impegni irrevocabili e revocabili a erogare fondi, ecc.) verso debitori che ricadono nella categoria “Non-performing” come definita nel Regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 della Commissione, e successive modificazioni e integrazioni. |
Pillar 1 | Il primo pilastro della regolamentazione prudenziale di Basilea 3 che introduce un requisito patrimoniale per fronteggiare i rischi tipici dell’attività finanziaria (di credito, di controparte, di mercato e operativi). |
Pillar 2 | Il secondo pilastro della regolamentazione prudenziale di Basilea 3 che richiede agli intermediari finanziari di dotarsi di processi e strumenti (Internal Capital Adequacy Assessment Process, ICAAP) per determinare il livello di capitale interno adeguato a fronteggiare ogni tipologia di rischio. |
Pillar 3 | Il terzo pilastro della regolamentazione prudenziale di Basilea 3 che introduce obblighi di informativa al pubblico in merito all’adeguatezza patrimoniale, all’esposizione ai rischi e ai sistemi di gestione e controllo al fine di consentire un’accurata valutazione della solidità patrimoniale e dell’esposizione ai rischi degli intermediari. |
P2G ovvero Pillar II Capital Guidance | Indicano alla banca il livello adeguato di capitale da mantenere per disporre di riserve sufficienti a superare situazioni di stress. A differenza del P2R, le P2G non sono giuridicamente vincolanti. È determinato attraverso lo SREP |
P2R ovvero Pillar II Capital Requirement | Requisito patrimoniale aggiuntivo specifico di ogni banca che si applica per fronteggiare i rischi sottostimati o non compresi nell’ambito del requisito patrimoniale minimo, noto come Pillar 1. Il P2R è vincolante e la sua violazione può comportare conseguenze legali dirette per le banche. È determinato attraverso lo SREP. |
O-SII Buffer | La riserva per gli enti a rilevanza sistemica (other systemically important institution buffer), disciplinata dalla Parte Prima - Titolo II - Capitolo 1 - Sezione IV della Circolare 285. |
Rating | Esprime la valutazione, da parte di società specializzate (c.d. agenzie di rating), del merito creditizio di una società o delle sue emissioni di titoli di debito sulla base della solidità finanziaria della società stessa e delle sue prospettive. |
Regolamento 1129 | Indica il Regolamento (UE) 2017/1129 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 giugno 2017, relativo al prospetto da pubblicare per l’offerta pubblica o l’ammissione alle negoziazioni di titoli in un mercato regolamentato, e che abroga la Direttiva 2003/71/CE. |
Risk Appetite Framework ovvero RAF | Il quadro di riferimento che definisce – in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico – la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli, come da definizione di Banca d’Italia, Circolare n. 285, Parte I, Titolo IV, Capitolo 3. |
RWA ovvero Attività ponderate per il rischio | Gli attivi bancari (dentro e fuori bilancio) che vengono ponderati attraverso fattori che rappresentano la loro rischiosità e il loro potenziale di default in modo da calcolare un indicatore di adeguatezza patrimoniale (l’ammontare minimo di capitale richiesto alle banche e alle altre istituzioni a cui si rivolgono gli accordi internazionali). |
Supervisory Review and Evaluation Process ovvero SREP | Il processo di revisione e valutazione prudenziale condotto dalla Banca Centrale Europea e dalla Banca d’Italia – per le banche di rispettiva competenza – allo scopo di accertare che le banche e i gruppi bancari si dotino di presìdi di natura patrimoniale, organizzativa e di gestione della liquidità appropriati rispetto ai rischi assunti, anche in scenari di stress, assicurando il complessivo equilibrio gestionale. |
Tier 1 Ratio ovvero Tier 1 Capital Ratio | Coefficiente di solvibilità espresso dal rapporto tra il Tier 0 x xx Xxxxxxxx xx xxxxxxx xxxxxxxxx (XXX). |
Total Capital Ratio ovvero TCR | Coefficiente di solvibilità espresso dal rapporto tra il Total Capital e le Attività di rischio ponderate (RWA). |
TUB o Testo Unico Bancario | Indica il decreto legislativo n. 385 del 1 settembre 1993 (Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia) come successivamente modificato e integrato e in vigore alla Data del Prospetto Informativo. |
TUF o Testo Unico della Finanza | Indica il decreto legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998 come successivamente modificato e integrato e in vigore alla Data del Prospetto Informativo. |