RESOCONTO CONTRATTAZIONE. A RISCHIO IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE
RESOCONTO CONTRATTAZIONE. A RISCHIO IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE
Si è svolta ieri 20 aprile la riunione di contrattazione integrativa dove è emerso quanto segue:
si è in attesa, per il prossimo incontro, di disporre di tutti i dati necessari per la quantificazione del fondo per il salario accessorio, indispensabile per il rinnovo del contratto integrativo d’ Ateneo 2017. A riguardo il Direttore Generale ha comunicato che non ci saranno significative differenze economiche rispetto al 2016.
Nel corso dell’incontro si è proceduto alla approvazione regolamenti relativi alle prestazioni c/terzi, ed al regolamento per la mobilità del Personale, il cui testo è stato modificato in base alle indicazioni già discusse nelle precedenti riunioni.
E’ stato inoltre approvato un primo progetto sperimentale della durata di 12 mesi per l’utilizzo del telelavoro, sbloccando una questione importante, sulla quale si era accumulato un gravissimo ritardo che impediva a potenziali fruitori, in condizioni di palese disagio, di utilizzare uno strumento positivo peraltro previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro.
L’Amministrazione ha inoltre fornito la documentazione dei resoconti relativi alla formazione, dei trasferimenti ad oggi effettuati e della pesatura delle indennità di responsabilità, secondo i criteri definiti in sede di contrattazione.
Auspichiamo ora una rapida definizione del nuovo contratto integrativo d’ Ateneo per l’anno 2017 pur consapevoli che molto dipenderà dall'esito del rinnovo dei Contratti Nazionali di Lavoro dei pubblici dipendenti ormai fermi da più di 8 anni. A riguardo tappa fondamentale prima dell'avvio della contrattazione che porterà al nuovo contratto dell'Istruzione e Ricerca (contratto unico che riguarderà il Personale dell'Università, della Scuola, degli Enti di Ricerca e dell'Alta Formazione artistica e musicale) sarà l'approvazione delle modifiche al Testo Unico sul pubblico impiego e della L.150/99 (Brunetta), che avverrà entro il mese di maggio, cioè entro 90 giorni dalle modifiche apportate alle due norme dal Consiglio dei Ministri nel mese di febbraio u.s.. Allo stato attuale, se non verranno apportate ulteriori e significative modifiche al T.U. e alla cd legge Brunetta, il rinnovo dei contratti nazionali è fortemente a rischio, in quanto sono previsti una serie di vincoli tali per cui sono seriamente a rischio tutte le indennità fisse e ricorrenti del salario accessorio attualmente percepite dai lavoratori pubblici (per l'Università l' IMA) e la possibilità di effettuare le progressioni economiche. Inoltre diventerà attuativa la norma che prevede il licenziamento d'ufficio per il dipendente che avrà dal suo dirigente di struttura una valutazione negativa della performance per tre volte consecutive, mischiando così aspetti legati alle prerogative del singolo dirigente rispetto alla valutazione delle attività del Personale, da quelle che invece sono degli iter procedurali rispetto ai provvedimenti disciplinari, come ad es. il caso del non rispetto dei doveri d'ufficio, nei quali un lavoratore ha anche la possibilità di difendersi, di farsi assistere e soprattutto di poter ricorrere a organismi collegiali di valutazione, evitando così il rischio di soprusi.
Su questi aspetti proporremo alle altre XX.XX. e alla RSU l’indizione di un’Assemblea unitaria nei prossimi giorni per informare le lavoratrici e i lavoratori lo stato dell’arte e decidere insieme eventuali azioni da intraprendere in caso di risposte negative da parte del Governo.
Roma, 21/4/2017 Xxxx Xxxxx Coordinatore FLC CGIL