ACCORDO DI PROGRAMMA
ACCORDO DI PROGRAMMA
PER IL RILANCIO COMPETITIVO DELL’AREA COSTIERA LIVORNESE Reg (UE) 1301/2013-1303/2013 POR FESR 2014-2020 Azione 1.1.2
BANDO VOUCHER MICROINNOVAZIONE E PER LE INDUSTRIE CREATIVE
“Sostegno alle MPMI per l’acquisizione di servizi per l’innovazione”
1. FINALITÀ E RISORSE
1.1 Finalità e obiettivi
1.2 Dotazione finanziaria
2. DESTINATARI/BENEFICIARI E REQUISITI DI AMMISSIBILITÀ
2.1 Destinatari/Beneficiari
2.2 Requisiti di ammissibilità
2.3 Verifica dei requisiti di ammissibilità
2.4 Accordo di partenariato
3. INTERVENTI FINANZIABILI E SPESE AMMISSIBILI
3.1 Progetti ammissibili
3.2 Massimali di investimento
3.3 Durata e termini di realizzazione del progetto
3.4 Spese ammissibili
3.5 Intensità dell’agevolazione
3.6 Cumulo
4. MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
4.1 Soggetto gestore
4.2 Presentazione della domanda
4.3 Dichiarazioni e documentazione a corredo della domanda
5. ISTRUTTORIA, VALUTAZIONE DELLA DOMANDA E CONCESSIONE
5.1 Modalità di istruttoria e fasi del procedimento
5.2 Istruttoria di ammissibilità
5.3 Integrazione documentale e soccorso istruttorio
5.4 Cause d’inammissibilità
5.5 Criteri di selezione
5.6 Formazione della graduatoria e concessione dell’agevolazione
5.7 Controlli successivi alla concessione dell’agevolazione
5.8 Rinuncia all’agevolazione
6. OBBLIGHI DEI BENEFICIARI
6.1 Obblighi del beneficiario
7. REALIZZAZIONE E MODIFICA DEI PROGETTI
7.1 Adempimenti successivi all’approvazione della graduatoria e/o concessione dell’agevolazione
7.2 Modifiche dei progetti
7.3 Modifica del beneficiario successivamente alla concessione dell’agevolazione e durante il periodo di mantenimento dell’investimento
7.4 Procedura di modifica del beneficiario
7.5 Fattispecie di modifica del beneficiario
8. EROGAZIONI, RENDICONTAZIONI E CONTROLLI
8.1 Modalità di rendicontazione delle spese ammissibili e verifica
8.2 Rimodulazione e riduzione del progetto/investimento e della relativa agevolazione
8.3 Modalità di erogazione dell’agevolazione
8.4 Erogazione dell’anticipo e garanzia fidejussoria
8.5 Verifica finale dei progetti
8.6 Controlli in loco e ispezioni
8.7 Integrazione documentale e soccorso istruttorio
9. REVOCHE, PROCEDURA DI REVOCA E SANZIONI
9.1 Decadenza dell’agevolazione e revoca totale
9.2 Revoca parziale
9.3 Procedura di revoca e recupero dell’agevolazione
9.4 Rimborso forfettario a carico del beneficiario
9.5. Sanzioni
10. DISPOSIZIONI FINALI
10.1 Informativa e tutela ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003
10.2 Responsabile del procedimento, informazioni e contatti
10.3 Disposizioni finali
11. RIFERIMENTI NORMATIVI ALLEGATI AL BANDO
▪ Modello di Fidejussione
▪ Modello dichiarazione intestazioni fiduciarie
▪ Istruzioni per la presentazione della domanda da parte dell'impresa estera
▪ Modello dichiarazione cumulo
▪ Modello dichiarazione precedenti penali, illeciti xxx.xx e capacità a contrarre
▪ Modello dichiarazione carichi pendenti
▪ Modello dichiarazione assenza atti sospensivi o interdittivi
▪ Modello di accollo
▪ Istruzioni per la presentazione della domanda
▪ Schema delle fasi del bando
▪ Glossario
1. FINALITA' E RISORSE
1.1 Finalità e obiettivi
Coerentemente con quanto previsto con le finalità e gli indirizzi approvati con deliberazione della Giunta Regionale 708 del 27/05/2019 con il presente intervento la Regione Toscana intende agevolare la realizzazione di progetti di investimento in innovazione per l'acquisizione di servizi avanzati e qualificati, corrispondenti a quelli individuati nelle sezioni A e B del Catalogo dei servizi avanzati e qualificati per le imprese toscane approvato con decreto 1389 del 30/03/2018 (di seguito “Catalogo”), in linea con l’attuazione dell’Azione 1.1.2 “Sostegno per l'acquisto di servizi per l'innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale delle imprese” del POR FESR Toscana 2014-2010 in conformità alle disposizioni comunitarie e/o nazionali e regionali vigenti in materia, nonché dei principi di semplificazione e di riduzione degli oneri amministrativi a carico delle imprese.
In particolare, l’obiettivo perseguito dalla Regione Toscana, coerentemente all’attuazione del Programma Operativo FESR 2014-2020 è teso ad incrementare l’attività di innovazione delle imprese, promuovere investimenti strategici in attività di:
• collaborazione tra imprese ed organismi di ricerca mediante attivazione di contratti di ricerca per dottorati industriali, ricercatori a tempo determinato, assegni di ricerca
• utilizzazione di laboratori di prove e test e di dimostratori tecnologici presenti nel repertorio regionale
• incubazione nelle strutture riconosciute a livello regionale
• accompagnamento e consolidamento di particolari categorie di imprese o di componenti di filiera, di produzione o di ambiti tecnologici consistendo nella concessione di agevolazioni sotto forma di sovvenzione di cui all'art. 66 del Reg. (UE) n. 1303/2013, erogate nella forma di voucher (a mezzo delegazione di pagamento di cui all’art 1269 c.c. da redigersi secondo il modello che sarà reso disponibile dagli uffici regionali).
La finalità ultima dell’intervento è quella di sostenere l’innovazione delle imprese localizzate sul territorio del comune di Livorno che hanno difficoltà strutturali, organizzative ed economiche nel trasformare l’innovazione in elemento sistemico a supporto del loro sviluppo.
L’intervento prevede il sostegno all’attivazione di progetti d’investimento da ricondurre alle diverse tipologie di attività innovative previste nel Catalogo dei servizi avanzati e qualificati per le imprese toscane approvato con decreto N. 1389 del 30/03/2016 (di seguito “Catalogo”) e s.m.i.
In linea con la strategia di Xxxxxxx e Innovazione per la “Smart Specialisation in Toscana”, che richiede di incentrare il sostegno della politica e gli investimenti su fondamentali priorità, sfide ed esigenze basate sulla conoscenza, saranno finanziati progetti di innovazione legati alle seguenti priorità tecnologiche orizzontali indicate dalla stessa Smart Specialistion e articolate in:
ICT e FOTONICA FABBRICA INTELLIGENTE
CHIMICA e NANOTECNOLOGIA
Tuttavia, in linea con gli obiettivi strategici di innovazione e competitività del sistema economico del Comune di Livorno e in considerazione delle vocazioni e declinazioni peculiari del tessuto imprenditoriale, costituito per lo più da micro-imprese, saranno finanziati progetti di innovazione legati alle priorità delle Industrie Creative, indentificate nelle tre sfere di creatività individuate nel Libro Bianco:
- cultura materiale
- Patrimonio storico ed artistico;
- produzione e comunicazione di contenuti
Di seguito, si vengono elencati i Settori delle Industrie Culturali e Creative caratterizzati da creatività e produzione di cultura:
Cultura materiale:
Moda - Design Industriale e Artigianato - Industria del Gusto Produzione di contenuti, informazione e comunicazioni:
Software- Editoria - TV e Radio - Pubblicità - Cinema Patrimonio storico e artistico:
Patrimonio Culturale - Musica e Spettacolo - Architettura - Arte Contemporanea
L’investimento oggetto dell’agevolazione deve essere realizzato e localizzato nel territorio comunale di Livorno.
Il bando è emanato:
- ai sensi dei Regolamenti (UE) n.1303/2013, n.1301/2013 e n. 651/2014.
- ai sensi della L.R. n. 71 del 15/12/2017
- nel rispetto dei principi di cui all'art. 121 della legge n. 241/1990
- nel rispetto dei principi generali di cui al X.Xxx. n. 123/1998
- nel rispetto della decisione di Giunta regionale n. 4 del 7 aprile 2014 e ss.mm.ii.
- nel rispetto della deliberazione della Giunta regionale n. 813 del 23 luglio 0000
- x x. 000 del 27/05/2019
1.2 Dotazione finanziaria
Ai sensi dell'Accordo integrativo seguito all'Accordo di Programma della Regione Toscana per il "Rilancio competitivo dell'Area costiera livornese" di cui alla DGR n.708 del 27/05/2019 sono destinati ai Voucher Microinnovazione e per le industrie creative a sostegno degli investimenti da realizzarsi nel territorio comunale di Livorno 0,4 mln di Euro.
2. DESTINATARI/BENEFICIARI E REQUISITI DI AMMISSIBILITA’
2.1 Beneficiari
Possono presentare domanda:
a) Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI)2, le imprese sociali ed i liberi professionisti (ai sensi della delibera di Giunta regionale n. 240/2017), in forma singola o aggregata quale ATS, ATI, Rete di imprese senza personalità giuridica (rete contratto), reti di imprese con personalità giuridica (Rete soggetto) e Consorzi;
b) esercenti un’attività economica rientrante in uno dei codici ATECO ISTAT 2007 individuati nella deliberazione della G.R. 643 del 28/07/2014 e distinti nelle sezioni di raggruppamento del Manifatturiero (che comprende industria, artigianato, cooperazione ed altri settori) e del Turismo e commercio ed attività terziarie;
c) in possesso dei requisiti di ammissibilità previsti dal paragrafo 2.2.
d) con sede o unità locale destinataria dell’intervento nel territorio del Comune di Livorno; la predetta localizzazione deve risultare da visura camerale; per le imprese prive di sede o unità locale nel territorio del Comune di Livorno al momento della domanda, detto requisito deve sussistere al momento del pagamento a titolo di anticipo/ a saldo; in ogni caso l'investimento per il quale si richiede l'agevolazione deve essere realizzato nel territorio del Comune di Livorno e le spese sostenute devono essere relative alla sede o unità locale destinataria dell'intervento;
Ciascuna impresa/libero professionista può partecipare solo ad una ATI, Rete-Contratto richiedente l’agevolazione, pena l’inammissibilità delle domande nelle quali è presente la medesima impresa.
1 Art. 12 L. 241/1990 “1. La concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati sono subordinate alla predeterminazione ed alla pubblicazione da parte delle amministrazioni procedenti, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, dei criteri e delle modalità cui le amministrazioni stesse devono attenersi. 2. L'effettiva osservanza dei criteri e delle modalità di cui al comma 1 deve risultare dai singoli provvedimenti relativi agli interventi di cui al medesimo comma 1”.
2 Definizione di MPMI - Raccomandazione (CE) 6-5-2003/361CE, D.M. MAP 18/04/2005, Regolamento (CE) n. 651/2014
2.2 Requisiti di ammissibilità
I requisiti di ammissibilità sono definiti nel rispetto della l.r. n. 71/2017 e secondo la nozione di “requisiti di carattere generale” fornita dall'art.7 comma 1, lett. a).
Il richiedente, oltre ai requisiti indicati al punto 2.1 deve possedere i seguenti ulteriori requisiti di ammissibilità:
1. essere regolarmente iscritto alla CCIAA territorialmente competente ed esercitare, in relazione alla sede o unità locale destinatarie dell'intervento, un’attività economica identificata come prevalente, nelle sezioni ATECO ISTAT 2007 di cui al paragrafo 2.1; per i liberi professionisti essere regolarmente iscritti al relativo albo/elenco/ordine professionale, ove obbligatorio per legge, e - in ogni caso - essere in possesso di partita IVA rilasciata da parte dell’Agenzia delle Entrate per lo svolgimento dell’attività, ed esercitare, in relazione alla sede destinataria dell'intervento, un’attività economica rientrante nelle sezioni ATECO ISTAT 2007 di cui al paragrafo 2.1; per le imprese e per i liberi professionisti privi di sede o unità locale nel territorio del comune di Livorno al momento della domanda, detto requisito deve sussistere al momento dell'avvio della realizzazione del progetto, come rilevabile da visura camerale oppure dall’Agenzia delle Entrate in sede di controllo di primo livello della richiesta di pagamento a titolo di anticipo/ per stato avanzamento lavori (S.A.L.)/a saldo;
2. avere sede o unità locale destinataria dell’intervento nel territorio del Comune di Livorno; la predetta localizzazione deve risultare da visura camerale, per i liberi professionisti deve risultare dal luogo di esercizio dell’attività dichiarato nella comunicazione presentata all’Agenzia delle Entrate ai fini IVA; per le imprese e per i liberi professionisti privi di sede o unità locale nel territorio del Comune di Livorno al momento della domanda detto requisito deve sussistere al momento dell'avvio della realizzazione del progetto, come rilevabile da visura camerale oppure dall’Agenzia delle Entrate in sede di controllo di primo livello della richiesta di pagamento a titolo di anticipo/ per stato avanzamento lavori (S.A.L.)/a saldo; in ogni caso l'investimento per il quale si richiede l'agevolazione deve essere realizzato esclusivamente nel territorio del Comune di Livorno e le spese sostenute devono essere relative esclusivamente alla sede o unità locale destinataria dell'intervento come verificabile dalle informazioni contenute sui singoli giustificativi di spesa e dalla eventuale ulteriore documentazione contenuta nella rendicontazione finale di spesa;
3. essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori o essere in regola con la certificazione che attesti la sussistenza e l’importo di crediti certi, liquidi ed esigibili vantati nei confronti di pubbliche amministrazioni e verificabile attraverso il DURC di importo almeno pari agli oneri contributivi accertati e non ancora versati da parte del medesimo soggetto3 (DURC). Il soggetto richiedente che al momento della presentazione della domanda non ha sede o unità operativa nel territorio del Comune di Livorno ma in altro Stato dell’UE è tenuto a produrre la documentazione equipollente al DURC secondo la legislazione del Paese di appartenenza;
4. non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coattiva, liquidazione volontaria, scioglimento e liquidazione, concordato preventivo, concordato preventivo con continuità aziendale, accordo di ristrutturazione dei debiti, ed ogni altra procedura concorsuale prevista dalla Legge Fallimentare e da altre leggi speciali, né avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni nei propri confronti (per i liberi professionisti il requisito non dovrà essere verificato);
5. non essere stato oggetto nei precedenti tre anni di procedimenti amministrativi connessi ad atti di revoca4 adottati dalla Regione Toscana per:
a) indebita percezione dell'agevolazione per carenza dei requisiti essenziali previsti dal bando, oppure per irregolarità della documentazione prodotta, comunque imputabili al soggetto beneficiario e non sanabili, (art. 21 comma 4 lett. a) della L.R. 71/2017);
b) venir meno dell’unità produttiva localizzata in Toscana, (art. 20 comma 1 lett. b) della L.R. 71/2017);
c) venir meno dell’investimento oggetto di agevolazione, (art. 20 comma 1 lett. a) della L.R. 71/2017;
d) mancato rispetto del piano di rientro (art. 21 comma 5 lett. b) della L.R. 71/2017);
3 Art. 13 bis, comma 5 D.L. n. 52/2012 e D.M. 13 marzo 2013 e D.M. 14 gennaio 2014.
4 Art.23 L.R. n. 71/ 2017
e) provvedimenti definitivi adottati dall’Autorità competente ai sensi dell'articolo 14 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro) (art. 21 comma 4 lett. d) della L.R. 71/2017);
f) rinuncia all’agevolazione trascorsi trenta giorni dalla data di ricevimento della comunicazione di assegnazione e, in caso di agevolazione concessa sotto forma di garanzia, la rinuncia alla stessa trascorsi trenta giorni dalla data di ricevimento della delibera di concessione di finanziamento da parte del soggetto finanziatore (art. 23 comma 2 lett. b) della L.R. 71/2017), fatta salva la rinuncia intervenuta per i bandi emanati ai sensi della L.R. 35/2000;
g) revoca parziale dell’agevolazione, (art. 22 della L.R. 71/2017), predisposta in rapporto al periodo per il quale non è soddisfatto il requisito di mantenimento dell’investimento;
h) mancato rispetto dell’obbligo di mantenimento dell’incremento occupazionale realizzato (art. 20 comma 2 della L.R. 71/2017);
6. ai sensi del D.Lgs. n. 231/20015:
a) possedere capacità di contrarre ovvero non essere stato oggetto di sanzione interdittiva o altra sanzione che comporti il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione6;
b) non essere destinatario di sentenze di condanna né di misure cautelari per gli illeciti amministrativi dipendenti dai reati di cui al citato d.lgs. n. 231/2001;
7. non aver riportato (legale rappresentante) nei cinque anni precedenti (secondo la legislazione italiana e risultanti dal certificato generale del casellario giudiziale 7 o da documentazione equipollente dello Stato in cui è stabilita l’impresa)8:
a) condanna con sentenza passata in giudicato o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art. 444 c.p.p. per uno dei seguenti reati (delitti consumati o tentati anche se hanno beneficiato della non menzione):
- associazione per delinquere,
- associazione per delinquere di stampo mafioso,
- traffico illecito di rifiuti,
- associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e psicotrope,
- corruzione,
- peculato,
- frode9, compresi i reati contro il patrimonio commessi mediate frode, di cui al Titolo XIII, Capo II, del Codice Penale;
- terrorismo,
- riciclaggio,
- sfruttamento del lavoro minorile;
b) condanna con sentenza passata in giudicato o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art. 444 c.p.p. per uno dei seguenti reati (anche se hanno beneficiato della non menzione) in materia:
- di imposte sui redditi e sul valore aggiunto (reati tributari ai sensi del D.Lgs. n. 74/2000)
- ambientale e di smaltimento dei rifiuti e di sostanze tossiche (D.lgs. n. 152/2006 e L. n. 68/2015);
5D.Lgs. 08-06-2001 n. 231 (“Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica”)
6Art. 9, comma 2, lettera c), X.Xxx. 08-06-2001 n. 231. Da verificare attraverso il casellario giudiziale delle sanzioni amministrative ex
D.Lgs. 231/2001 ex art 9, comma 2, lett. c) Anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato (artt.31 e 32 D.P.R. 313/2002)
7Casellario giudiziale delle persone fisiche ex art. 39 del D.P.R. 313/2002
8Per il sistema UE vedere D.Lgs. 12/05/2016, n. 75
9Art. 325 TFUE (Trattato Funzionamento Unione Europea)
c) condanna con sentenza passata in giudicato o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art. 444 c.p.p. per le seguenti gravi fattispecie di reato in materia di lavoro individuate ai sensi della Decisione di Giunta regionale n. 4 del 25/10/2016 (c.d. caporalato):
- omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro (articoli 589 e 590 c.p.; art. 25-septies del D.lgs. 231/2001);
- reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro - articolo 603 bis c.p.;
- gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro (allegato I del D.lgs. 81/2008);
- reati in materia di sfruttamento del lavoro minorile e altre forme di tratta di esseri umani (D.lgs. 24/2014 e D.lgs. 345/1999);
- reati in materia previdenziale: omesso versamento di contributi previdenziali e assistenziali (di cui all’art. 2, commi 1 e 1 bis del d.l. n. 463/1983, convertito dalla legge n. 638/1983); omesso versamento contributi e premi previsti dalle leggi sulla previdenza e assistenza obbligatorie (art. 37 L. 689/1981);
d) condanna con sentenza passata in giudicato o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art. 444 c.p.p. per ogni altro delitto da cui derivi, quale pena accessoria, l'incapacità a contrarre con la pubblica amministrazione; se la sentenza non fissa la durata della pena accessoria della incapacità di contrarre con la pubblica amministrazione, ovvero non sia intervenuta riabilitazione, tale durata è pari a cinque anni, salvo che la pena principale sia di durata inferiore e, in tal caso, è pari alla durata della pena principale.
Per questo requisito il richiedente è tenuto ad indicare tutte le condanne penali riportate. In ogni caso non rilevano i reati per i quali sia intervenuta la riabilitazione, la estinzione del reato dopo la condanna o in caso di revoca della condanna medesima o sia intervenuta la depenalizzazione;
8. rispettare le norme in materia di contrasto del lavoro nero e sommerso10 e per tale motivo, non essere stato oggetto, nell’ultimo biennio, di provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale o di provvedimenti interditivi alla contrattazione con le pubbliche amministrazioni e alla partecipazione a gare pubbliche;11
9. essere in regola con le disposizioni in materia di aiuti ex art. 107 del Trattato che istituisce la Comunità europea individuati come illegali o incompatibili dalla Commissione europea12; detto requisito è soddisfatto laddove il richiedente non sia stato “destinatario di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione che dichiara un aiuto illegale e incompatibile”;
10. possedere la “dimensione” di MPMI;
11. non aver violato il divieto di intestazione fiduciaria posto all'articolo 17, comma 3 della legge 19 marzo 1990, n. 55; e a tal proposito dovrà comunicare alla Regione la composizione della compagine societaria e fornire ogni altra informazione ritenuta necessaria dall’Amministrazione; (per i liberi professionisti il requisito non dovrà essere verificato);
12. non avere (legale rappresentante) procedimenti penali in corso di definizione e/o non aver riportato sentenze non ancora definitive per le fattispecie di cui alla Decisione di Giunta regionale n. 4 del 25/10/2016 (c.d. Caporalato) ed in particolare:
- omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro (articoli 589 e 590 c.p.; art. 25-septies D. Lgs. 231/2001);
- reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro - articolo 603 bis c.p.;
- gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro (allegato I D. Lgs. 81/2008);
10 Art. 25, L.R. n. 71/2017
11 Art. 14 D.Lgs. n. 81/2008
12 D.P.C.M. 23-05-2007, in attuazione dell’art. 1, comma 1223, della Legge finanziaria 2007; Cfr Allegato D. e sito xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xxx.xx/xx/xxxxxxxx/xxxxx-xx-xxxxx/xxxxxxxx-xxxxx-xxxxxxxx/
- reati in materia di sfruttamento del lavoro minorile e altre forme di tratta di esseri umani (D. Lgs. 24/2014 e D. Lgs. 345/1999);
- omesso versamento ritenute operate nei riguardi dei lavoratori, di importo superiore a 10.000 euro (D.lgs. 463/1983);
- omesso versamento contributi e premi per un importo non inferiore al maggior importo tra 2.582,26 euro e il 50% dei contributi complessivamente dovuti (art. 37 L. 689/1981).
In merito a tale requisito, il richiedente è tenuto ad indicare tutti i procedimenti penali pendenti ed in corso di definizione e/o le sentenze non ancora definitive; detto requisito sarà verificato non ai fini dell'ammissibilità della domanda, ma ai fini dell’erogazione dell’agevolazione concessa che, in caso di esito positivo, verrà sospesa fino alla definizione del procedimento giudiziario;
13. essere in regola con la normativa antimafia13;
14. possedere la capacità economico-finanziaria in relazione al progetto da realizzare.
La verifica verrà effettuata mediante valutazione di
a. Adeguatezza patrimoniale (compartecipazione al rischio);
b. Affidabilità economica (redditività della gestione caratteristica);
c. Affidabilità finanziaria (capacità di copertura finanziaria del progetto).
L’accesso ai bandi è garantito a tutte quelle imprese che dimostrino di rispettare il primo requisito (a.) e almeno uno fra il secondo e il terzo (b., c.).
a. Adeguatezza patrimoniale (compartecipazione al rischio) Il primo fattore è espresso dal seguente parametro:
PN /(CP-C) >0,2
dove:
PN = patrimonio netto della singola impresa quale risultante dall’ultimo bilancio depositato alla data di presentazione della domanda. Eventuali crediti verso soci per versamenti ancora
dovuti (voce A dello Stato Patrimoniale ex art. 2424 C.C.) saranno portati a decurtazione del patrimonio netto. Per le imprese esonerate dalla tenuta della contabilità ordinaria e/o non
obbligate alla redazione del bilancio il PN si desume sulla base dei valori di stato patrimoniale indicati nell’ultima dichiarazione dei redditi presentata prima della domanda ovvero, ove non presenti (imprese in contabilità semplificata, liberi professioni), sulla base di un prospetto redatto ai sensi dell’art. 2424 C.C. allegato a dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa ai sensi del DPR n. 445/2000 dal legale rappresentante dell’impresa attestante la veridicità dei dati in esso contenuti.
CP = somma dei costi complessivi di progetto relativi all’impresa indicato in domanda; C = importo del contributo richiesto dall’impresa.
Ad incremento di PN possono essere considerati:
a) per le imprese di nuova costituzione che alla data della presentazione della domanda non hanno ancora depositato il primo bilancio, il valore del capitale sociale risultante dall'atto
costitutivo per la parte effettivamente versata alla data della domanda; qualora l’ammontare effettivamente versato risulti non sufficiente a soddisfare il rispetto del parametro, potrà essere assunto l’intero ammontare di capitale sociale deliberato purché in tal caso accompagnato da dichiarazione di impegno dei soci all’integrale versamento prima della richiesta di erogazione, anche a titolo di anticipazione;
b) eventuali crediti verso soci per versamenti ancora dovuti (voce A dello Stato Patrimoniale ex art. 2424 C.C.), accompagnati da dichiarazione di impegno dei soci al versamento prima
della richiesta di erogazione, anche a titolo di anticipazione;
c) un eventuale aumento di capitale rispetto a quello risultante dall'ultimo bilancio approvato, aumento che risulti deliberato e attestato da atto notarile depositato presso il Registro Imprese della CCIAA, ai sensi del Codice Civile, alla data di presentazione della domanda;
d) eventuali versamenti in conto capitale effettuati dai soci successivamente alla data di riferimento dell’ultimo bilancio approvato, risultanti da contabile bancaria.
13 D.Lgs. 159/2011
I versamenti di cui ai precedenti punti a), b) e c) dovranno risultare effettuati, nella misura in cui abbiano concorso al soddisfacimento del parametro, antecedentemente alla prima richiesta di erogazione, anche a titolo di anticipazione, e non potranno essere sostituiti, neppure parzialmente, da eventuali utili nel frattempo prodotti dall’impresa e non distribuiti. Il mancato adempimento di quanto sopra comporterà il venire meno di uno dei requisiti essenziali richiesti per l’accesso al bando.
b. Affidabilità economica (redditività della gestione caratteristica)
Il secondo indice per valutare l’affidabilità economica delle imprese partecipanti è il seguente: (EBITn * 0,65) + (EBITn-1 * 0,35)>0,02
(Sn * 0,65) + (Sn-1 * 0,35)
Purché risulti rispettata la condizione (EBITn * 0,65) + (EBITn-1 * 0,35)>0,2
(CP-C)
Dove:
EBITn = Differenza fra valore e costi della produzione (totale A-B conto economico ex art. 2425 C.C.) riferiti all’ultimo bilancio approvato prima della presentazione della domanda
EBITn-1 = Differenza fra valore e costi della produzione (totale A-B conto economico ex art. 2425 C.C.) riferiti al penultimo bilancio approvato prima della presentazione della domanda
Sn = Ricavi delle vendite e delle prestazioni (totale voce A.1 conto economico ex art. 2425 C.C.) riferito all’ultimo bilancio approvato prima della presentazione della domanda
Sn-1 = Ricavi delle vendite e delle prestazioni (totale voce A.1 conto economico ex art. 2425 C.C.) riferito al penultimo bilancio approvato prima della presentazione della domanda
CP = Costo del progetto presentato
C = Ammontare dell’aiuto pubblico richiesto
Per le imprese esonerate dalla tenuta della contabilità ordinaria e/o non obbligate alla redazione del bilancio i valori economici sono desunti sulla base dei parametri di impresa indicati nelle ultime due dichiarazione dei redditi presentate prima della domanda ovvero, ove non presenti (imprese in contabilità semplificata, liberi professioni), sulla base di un prospetto redatto ai sensi dell’art. 2425 C.C. allegato a dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa ai sensi del DPR n. 445/2000 dal legale rappresentante attestante la veridicità dei dati in esso contenuti.
Le imprese che, alla data di presentazione della domanda, dispongano di un unico bilancio depositato ovvero per le imprese non obbligate alla redazione del bilancio, che abbiano presentato un’unica dichiarazione dei redditi, non saranno tenute ad effettuare alcuna ponderazione e faranno pertanto riferimento esclusivamente ai valori risultanti dall’unico esercizio contabile disponibile.
Le imprese che non rispettino la condizione richiesta (EBIT medio ponderato superiore ad un quinto del costo netto del progetto) non possono assumere come soddisfatto il parametro.
c. Affidabilità finanziaria (capacità di copertura finanziaria del progetto)
Il terzo indice utilizzato per valutare l’affidabilità finanziaria delle imprese è il seguente: (EBITDAn * 0,65 + EBITDAn-1 * 0,35) + F> 0,25
(CP-C)
Dove:
EBITDAn = Differenza fra valore e costi della produzione (totale A-B conto economico ex art.2425 C.C.) + ammortamenti e svalutazioni (voce B10 conto economico ex art. 2425 C.C.) riferiti all’ultimo bilancio approvato prima della presentazione della domanda
EBITDAn-1 = Differenza fra valore e costi della produzione (totale A-B conto economico ex art.2425 C.C.) + ammortamenti e svalutazioni (voce B10 conto economico ex art. 2425 C.C.) riferiti al penultimo bilancio approvato prima della presentazione della domanda
F = Eventuale finanziamento deliberato per la copertura finanziaria del progetto CP = Costo del progetto presentato
C = Ammontare dell’incentivo pubblico richiesto
Per le imprese esonerate dalla tenuta della contabilità ordinaria e/o non obbligate alla redazione del bilancio i valori economici sono desunti sulla base dei parametri di impresa indicati nelle ultime due dichiarazione dei redditi presentate prima della domanda ovvero, ove non presenti (imprese in contabilità semplificata, liberi professioni), sulla base di un prospetto redatto ai sensi dell’art. 2425 C.C. allegato a dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa ai sensi del DPR n. 445/2000 dal legale rappresentante attestante la veridicità dei dati in esso contenuti.
Le imprese che, alla data di presentazione della domanda, dispongano di un unico bilancio depositato ovvero, per le imprese non obbligate alla redazione del bilancio, che abbiano presentato un’unica dichiarazione dei redditi, non effettueranno alcuna ponderazione e faranno pertanto riferimento esclusivamente ai valori risultanti dall’unico esercizio contabile disponibile, oltre all’eventuale finanziamento esterno.
Le imprese che, alla data di presentazione della domanda, non dispongono ancora di bilanci
depositati o dichiarazioni dei redditi presentate, dovranno far conto esclusivamente su finanziamenti deliberati per la copertura finanziaria dell’investimento.
15. non essere impresa in “difficoltà” secondo la normativa vigente al momento dell’emanazione del bando14 (per i liberi professionisti il requisito non dovrà essere verificato);
16. non risultare associato o collegato con altra impresa richiedente l’aiuto all’interno dell’aggregazione, secondo la nozione di associazione e collegamento 15 (per i liberi professionisti il requisito non dovrà essere verificato);
17. rispettare le disposizioni sul cumulo secondo la normativa vigente al momento dell’emanazione del bando;
18. essere impresa attiva e per i liberi professionisti “essere in attività” già al momento della presentazione della domanda; per le imprese e per i liberi professionisti “inattivi” al momento dell'avvio della realizzazione del progetto, come rilevabile in sede di controllo di primo livello della domanda, detto requisito dovrà sussistere al momento della presentazione della domanda di erogazione a titolo di anticipo/ per stato avanzamento lavori (S.A.L.)/a saldo, salvo il caso per cui l’avvio dell’attività sia soggetto a specifiche norme e prescrizioni di legge che lo condizionino. In tal caso il requisito dovrà sussistere al momento dell’erogazione a saldo;
19. per le imprese con codici ATECO appartenenti alle divisioni16 C 10, 11 e 12 occorre che i prodotti agricoli trasformati e/o commercializzati negli impianti finanziati siano di provenienza diretta da produttori agricoli primari per una quota inferiore al 51% della quantità totale annua trasformata e commercializzata nell’impianto medesimo.
Tutti i requisiti devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda (ad eccezione del requisito di cui al punto 3., che sarà verificato tramite la consultazione del DURC ON LINE in fase di istruttoria, come da normativa specifica sintetizzata nella sezione glossario).
2.3 Verifica sui requisiti di ammissibilità
Il possesso dei requisiti di cui ai punti 6), 7), 8), 11), 12), 17) è attestato dal richiedente mediante dichiarazione sostitutiva di certificazione e/o dichiarazione sostitutiva di atto notorio resa ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, compilando le apposite dichiarazioni contenute nello schema di domanda allegato al presente bando.
Il possesso dei requisiti di cui ai punti 10), 14), 15) 16) e 19) del paragrafo 2.2 nonché la correttezza dei valori indicati con riferimento ai criteri di selezione di cui ai punti 1.5.2, 2.1, 2.2,
2.3 e 2.4 del paragrafo 5.5, al fine di accelerare l’iter istruttorio delle domande, deve essere attestato da un professionista iscritto nel registro dei revisori legali di cui all’art. 1,comma 1, lettera g), del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n.39 (art. 14, comma 3, L.R. n. 71/2017) , mediante una relazione tecnica unitamente a un’attestazione rilasciata in forma giurata e con esplicita dichiarazione di responsabilità.
14 Reg. (CE) n. 651/2014, art. 2 punto 18)
15 Art. 3 dell' allegato alla Raccomandazione 2003/361/CE, Regolamento (CE) n. 651/2014.
16 Sulla base dei criteri di demarcazione tra FEASR e FESR Toscana trasmessi alla CE
Sui requisiti di ammissibilità saranno effettuate:
• verifiche d’ufficio con controllo puntuale dei requisiti di cui ai punti 3), 4), 5), 9), 13),1717) 18) e dei punti 1) e 2) del paragrafo 2.2 se posseduti al momento della domanda;
• verifiche delle autocertificazioni con controllo a campione (30%) del possesso alla data di presentazione della domanda dei requisiti di cui ai punti 6), 7), 8), 11), 12), del medesimo paragrafo.
• verifiche sulle relazioni e attestazioni rilasciate dai revisori legali di cui all’art. 1, comma 1, lettera g), del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n.39 (art. 14, comma 3,
L.R. n. 71/2017) con controllo annuale a campione almeno pari al 5%
La dichiarazione di cui al punto 12) del paragrafo 2.2, acquisita in autocertificazione in sede di domanda, sarà verificata con controllo a campione (30%) ai fini dell’erogazione; in caso di esito positivo del controllo dei carichi pendenti in corso di definizione, l’erogazione del contributo verrà sospesa fino agli esiti definitivi del procedimento penale.
Nel caso in cui il richiedente risulti iscritto nell’elenco delle “Imprese con rating di legalità”18 non è richiesta la dichiarazione del possesso dei requisiti di cui ai punti 6), 7) e 8).
Le imprese straniere prive di sede o unità locale in Toscana al momento della presentazione della domanda
• Se aventi sede in un paese UE: devono dichiarare il possesso dei requisiti richiesti dal bando o di requisiti equipollenti secondo le norme del Paese di appartenenza (secondo quanto previsto da bando per le imprese aventi sede in Italia, ad eccezione dei requisiti 1 e 2);
• Se aventi sede in un paese extraeuropeo: devono dichiarare il possesso dei requisiti richiesti dal bando o di requisiti equipollenti secondo le norme del Paese di appartenenza e produrre la relativa documentazione secondo la legislazione del Paese di appartenenza (ad eccezione dei requisiti 1 e 2), accompagnata da traduzione certificata in lingua italiana, o, in alternativa, accompagnata da attestazione del revisore legale anch’essa accompagnata da traduzione certificata in lingua italiana.
Per le imprese italiane prive di sede o unità locale in Toscana al momento della presentazione della domanda i requisiti di cui ai punti 1) e 2) sono dichiarati sotto forma di impegno (compilando l'apposita dichiarazione) e devono risultare coerenti con le prescrizioni del bando sin dalla data di avvio a realizzazione del progetto, come rilevabile da visura camerale in sede di controllo di primo livello della richiesta di erogazione a titolo di anticipo/ per stato avanzamento lavori (S.A.L.)/ a saldo; eventuali giustificativi di spesa emessi prima della data di apertura della sede o unità locale in Toscana o eventuali costi relativi ad impegni giuridicamente vincolanti formalizzati prima di tale data, nonché giustificativi di spesa intestati ad una sede o unità locale non toscana non possono essere ammessi alle agevolazioni.
2.4. Accordo di partenariato.
Nel caso di progetti presentati da raggruppamenti di imprese il partenariato deve essere formalizzato mediante la costituzione dell’ATI/Rete-Contratto.
L’ATI/Rete-Contratto disciplina i ruoli e le responsabilità dei partner. In particolare, l’Atto costitutivo (notarile 19) deve prevedere espressamente:
1. l’indicazione di uno dei partner quale soggetto capofila;
17Da controllare tramite Registro Nazionale Aiuti
18Decreto 20 febbraio 2014, n. 57 - MEF-MISE - Regolamento concernente l'individuazione delle modalità in base alle quali si tiene conto del rating di legalità attribuito alle imprese ai fini della concessione di finanziamenti
19 Atto notarile o altro atto pubblico secondo quanto previsto dalla legge
2. la responsabilità solidale di tutti i partner nei confronti dell’Amministrazione regionale per quanto riguarda l’esecuzione del progetto e la restituzione di somme erogate a titolo di SAL fino all’erogazione a saldo del progetto;
3. l’indicazione del ruolo di ciascun partner nella realizzazione del progetto.
Il soggetto capofila deve essere autorizzato in particolare a:
a) stipulare, in nome e per conto dei soggetti mandanti componenti l’RTI/ATS/Rete-Contratto, tutti gli atti contrattuali necessari per la gestione e l’esecuzione del progetto, salvo la stipula della polizza fideiussoria, nel caso di richiesta di anticipo, che dovrà essere rilasciata da ciascun soggetto individualmente;
b) coordinare la predisposizione di tutta la documentazione richiesta dal bando e dagli atti ad esso conseguenti e curarne la trasmissione;
c) coordinare le attività di rendicontazione in capo a ciascun partner e curarne la trasmissione a Sviluppo Toscana S.p.a.;
d) coordinare i flussi informativi verso la Regione Toscana direttamente o attraverso Sviluppo Toscana S.p.a.
Qualora la costituzione formale del raggruppamento non sia avvenuta precedentemente alla presentazione della domanda di aiuto (raggruppamento costituendo), i partner del progetto devono presentare, a pena di inammissibilità, una dichiarazione di intenti alla costituzione del ATI/Rete-Contratto così come previsto dal paragrafo 4.3 del bando. L’atto costitutivo (notarile) dell’ATI/Rete-Contratto deve essere trasmesso (tramite p.e.c. al seguente indirizzo di posta elettronica certificata xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx0000@xxx.xxxxxxxx.xxxxxxx.xx, cui seguirà l’inserimento d'ufficio nel sistema informatico) entro 60 giorni dalla data di comunicazione da parte dell’Organismo Intermedio Sviluppo Toscana S.p.a. del provvedimento di concessione dell’aiuto.
Qualora la costituzione formale del raggruppamento sia avvenuta precedentemente alla presentazione della domanda di aiuto (raggruppamento già costituito), le prescrizioni sopraindicate devono essere specificate in un contratto integrativo che le parti (tramite p.e.c. al seguente indirizzo di posta elettronica certificata xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx0000@xxx.xxxxxxxx.xxxxxxx.xx cui seguirà l'inserimento d'ufficio sul sistema informatico) trasmettono entro 60 giorni dalla data di comunicazione da parte di dell’Organismo Intermedio Sviluppo Toscana S.p.a. del provvedimento di concessione dell’aiuto.
Le Reti-Soggetto e i Consorzi sottostanno alla disciplina di impresa e pertanto devono essere già costituiti al momento della presentazione della domanda. I pagamenti sono effettuati alla Rete- Soggetto ed al Consorzio.
Nel caso ATI/Rete-Contratto i pagamenti sono effettuati alle singole imprese aderenti al raggruppamento, ciascuno per la propria quota-parte e le fatture dovranno essere intestate a ciascuna impresa come da piano finanziario approvato.
3. INTERVENTI FINANZIABILI E SPESE AMMISSIBILI
3.1 Progetti ammissibili
I progetti d’investimento devono essere ricondotti alle diverse tipologie di attività innovative previste nel “Catalogo” e prevedere l’acquisizione di servizi qualificati si cui alle sezioni A e B dello stesso come da estratto allegato al presente bando.
I suddetti servizi devono essere erogati da fornitori che rispondono ai requisiti di cui al punto 3.4
I progetti che prevedono l’attivazione di servizi di supporto al cambiamento organizzativo (tipologia B2.1) saranno ammessi solo se tali servizi vengono combinati con altra tipologia di servizio prevista dal Catalogo.
I soggetti di cui al paragrafo 2.1 che intendono realizzare un progetto di investimento sul territorio del Comune di Livorno in forza delle agevolazioni previste dal presente bando, presentano, unitamente alla domanda di aiuto, una specifica proposta progettuale (scheda tecnica di progetto) corredata di tutta la documentazione di cui al paragrafo 4.3.
La proposta progettuale deve illustrare nel dettaglio:
• le varie fasi del progetto e/o programma d’investimento, ivi compresa la realizzazione del risultato finale da conseguire;
• le modalità di realizzazione, finanziarie e gestionali dell’investimento;
• il programma di utilizzo dei risultati, che garantisca il pieno conseguimento degli obiettivi prefissati.
I richiedenti possono presentare ulteriori progetti successivi al primo presentato a condizione che sussistano i seguenti requisiti:
a) alla data di presentazione della domanda il progetto presentato precedentemente non risulti in fase istruttoria
b) alla data di presentazione della domanda il progetto precedentemente presentato risulti non ammesso in precedente graduatoria oppure risulti ammesso e sia già stata presentata richiesta di erogazione a saldo dell’aiuto concesso per il precedente progetto
c) il contenuto dei progetti e la tipologia di servizi sia diverso, fanno eccezione i servizi delle tipologie B1.3, 1.4, 1.5, 1.6, 1.7, 2.4, 2.5, 2.6 e 3.2, per i quali potrà essere presentata un’ulteriore domanda purché il contenuto del progetto sia comunque diverso da quanto già presentato ed agevolato;
La verifica sulla sussistenza dei requisiti sarà effettuata con riguardo al bando in oggetto ed ai bandi di sostegno alle imprese per l’acquisizione di servizi qualificati approvati con i decreti 6439/2014, 11429/2016 e 16807/2018.
3.2 Massimali d’investimento
Il costo totale del progetto presentato a valere sul presente bando non deve essere inferiore a
€15.000,00.
Nella scheda riepilogativa dei servizi contenuti nel “Catalogo” allegato al presente bando, in relazione alla dimensione di impresa ed alla tipologia di attività innovativa viene indicata la spesa massima ammissibile per ciascun servizio e l’intensità di aiuto applicabile.
Il progetto può prevedere anche la combinazione di due o più tipologie di servizi previsti nel “Catalogo” ma la spesa massima ammissibile non può essere superiore ad €100.000,00.
I servizi che nel Catalogo prevedono una spesa massima ammissibile inferiore ad Euro 15.000,00 devono essere obbligatoriamente combinati con altra tipologia di servizio previsto nel Catalogo onde garantire il raggiungimento della spesa minima ammissibile.
Occorre precisare che per i progetti che prevedono l’attivazione di servizi di supporto al cambiamento organizzativo B2.1 questi saranno ammessi solo se tali servizi vengono combinati con altra tipologia di servizio prevista dal Catalogo,
3.3 Durata e termini di realizzazione del progetto Termine iniziale
L’inizio del progetto è stabilito convenzionalmente nel primo giorno successivo alla data di comunicazione della concessione dell’agevolazione da parte dell’Organismo intermedio Sviluppo Toscana S.p.a.
Poiché le spese sono ammissibili dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda di aiuto, i beneficiari dei contributi hanno la facoltà di dare inizio al progetto in data anteriore alla pubblicazione sul BURT del provvedimento amministrativo di concessione dell'aiuto.
L'inizio anticipato del progetto è una facoltà a completo beneficio del richiedente e non influisce sul termine finale stabilito per la realizzazione del programma di investimento.
Termine finale
La durata dei progetti è fissata in 9 mesi (fatta eccezione per i progetti che prevedono l'attivazione di servizi di tipologia B1.6 e B2.6 la cui durata è fissata in 12 mesi) a partire dalla data di comunicazione della concessione dell’agevolazione da parte
dell’Organismo Intermedio Sviluppo Toscana spa, con possibilità di richiesta di proroga adeguatamente motivata comunque non superiore a 2 mesi.
I progetti d’investimento si considerano conclusi quando sussistono tutte le seguenti condizioni:
- i servizi sono stati erogati
- i costi sono stati interamente fatturati all’impresa beneficiaria
- i costi sono stati pagati e regolarmente contabilizzati. Il termine finale corrisponde alla data dell’ultimo pagamento imputato al progetto. Trattandosi, di norma, di voucher i beneficiari devono dimostrare il pagamento mediante presentazione della quietanza per la quota a loro carico e presentare delega di pagamento intestata al fornitore da rilasciare ai sensi dell’art 1269
c.c. secondo il modello che sarà reso disponibile dagli uffici regionali, per la quota di contributo spettante.
Nel caso di progetto d’investimento che comprende tipologie di servizi diversi cui sono associati tempi di realizzazione diversi, per la durata sarà considerato il termine maggiore.
3.4 Spese ammissibili
Il progetto d'investimento innovativo, coerentemente con quanto previsto dalla disciplina degli aiuti di Stato a favore di RSI di cui alla Decisione CE 2014/C 198/01 e dall’art. 28 del Reg (UE) 651/2014, deve prevedere una o più delle seguenti attività:
- studi di fattibilità
- attività di innovazione in particolare mediante:
a) acquisizione di servizi di consulenza in materia di innovazione
b) acquisizione di servizi di sostegno all'innovazione
c) acquisizione di personale altamente qualificato.
Tali attività vengono peraltro meglio dettagliate e sistematizzate nel “Catalogo” ed in estratto allegato al presente atto. Pertanto il progetto d’investimento deve essere coerente nella descrizione e negli output con le tipologie di servizi del “Catalogo” summenzionate.
Poiché le spese sono ammissibili dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda, il beneficiario ha la facoltà di dare inizio al progetto in data anteriore alla comunicazione del provvedimento amministrativo di concessione.
L’inizio anticipato del progetto è una facoltà a completo beneficio del richiedente e non influisce sul termine finale stabilito per la realizzazione del programma di investimento.
Non sono ammessi a contributo:
a le spese sostenute con pagamento in contanti;
b le spese il cui giustificativo risulti parzialmente quietanzato in sede di rendicontazione finale;
c gli oneri di fidejussione connessi alla richiesta di erogazione a titolo di anticipazione;
d. le spese sostenute per servizi resi da fornitori che non possiedono i requisiti previsti dal presente bando al successivo paragrafo 3.4.1
Qualora in sede di rendicontazione siano presentate fatture con spese esposte parzialmente
ammissibili è ammesso un pagamento parziale corrispondente con una quietanza non generica che chiarisca quali siano le spese evidenziate in fattura che sono realmente pagate, ferma restando la necessità di integrale quietanza della componente fiscale se presente.
I contratti stipulati per la prestazione dei servizi ed i relativi costi sono ammissibili se stipulati, fatturati e pagati dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda.
Le spese di consulenza per le attestazioni rilasciate dai soggetti iscritti nel registro dei revisori legali sono ammissibili (rif. art 18 del Reg 651/2014) nel limite del 10% dell’investimento ammesso e sono agevolate con intensità d’aiuto non superiore al 50% ferma restando l’intensità d’aiuto complessiva prevista dal progetto derivante dall’applicazione dell’intensità prevista per i servizi attivati (rif tabella catalogo servizi intensità agevolazione allegata al presente bando).
Ulteriori chiarimenti e dettagli relativi alle spese ammissibili al netto delle imposte, delle spese notarili, degli interessi passivi ed oneri accessori, alle modalità di rendicontazione e di controllo sono definite nelle specifiche sezioni del presente bando e nel Vademecum che verrà pubblicato sul sito di Sviluppo Toscana S.p.a.
3.4.1 Requisiti fornitori
L’impresa sceglie liberamente il fornitore o i fornitori di servizi che intende utilizzare per la realizzazione del progetto d’investimento. Il fornitore deve comunque essere dotato di attrezzature idonee al servizio che deve erogare, avere esperienza documentata nello specifico ambito tecnico scientifico oggetto della consulenza e/o impiegare personale qualificato con esperienza almeno triennale. Il fornitore deve inoltre possedere i requisiti specifici indicati nel catalogo con riferimento alle diverse tipologie di servizi. E’ ammesso il ricorso a consulenti, non in funzione di capo progetto, con esperienza inferiore purchè svolgano attività fino a un massimo del 30% delle ore/giornate complessive dell’intervento. Ogni fornitore inoltre, ai fini della presente agevolazione:
- deve svolgere presso la sede del cliente un monte ore o giornate non inferiori ad 1/3 (2/3 per i servizi della categoria B2) del totale per i servizi qualificati di tipologia A e ad 1/5 per i servizi qualificati di tipologia B, salvi limiti diversi esplicitamente previsti per specifiche tipologie di servizi nel “Catalogo”;
- non può incaricare i propri esperti per più di 100 gg/annue di lavoro ciascuno con riferimento ai servizi del Catalogo. A tale proposito in fase di rendicontazione finale tali esperti dovranno controfirmare le ore effettivamente svolte per il progetto;
- non può sottoscrivere annualmente contratti che cumulativamente superino Euro 500.000.
Il costo giornaliero degli esperti incaricati, riconoscibile ai fini contributivi, non potrà superare i parametri indicati nei tariffari professionali e in assenza di detti tariffari i massimali di seguito fissati:
Categoria | Esperienza nel settore Specifico di consulenza | Tariffa max giornaliera (in euro) |
A | Oltre 15 anni | 600,00 |
B | 10 – 15 anni | 400,00 |
C | 5 – 10 anni | 200,00 |
D | 3-5 anni | 150,00 |
Nella tabella riepilogativa dei servizi vengono inoltre indicate le giornate massime riconoscibili per ciascuna delle suddette categorie.
Ai fini dell’individuazione della tariffa applicabile, si farà riferimento all’esperienza professionale maturata alla data di presentazione della domanda di aiuto.
I fornitori individuati dalla MPMI beneficiaria devono comunque essere soggetti indipendenti dalla stessa secondo la nozione di associazione e collegamento di cui all’allegato 1 del Regolamento (UE) n. 651/2014 né soggetti a controllo da parte della medesima persona fisica o da persone fisiche legate da rapporti di coniugio, parentela e affinità entro il secondo grado.
Non viene riconosciuta, quale spesa ammissibile, la consulenza specialistica rilasciata da:
a) titolari, amministratori soci (persone fisiche) e dipendenti con funzioni direttive dell’impresa richiedente l’agevolazione o loro coniugi, parenti o affini entro il secondo grado;
b) imprese individuali la cui titolarità/rappresentanza legale sia riconducibile ai titolari, amministratori e soci (persone fisiche) dell’impresa richiedente l’agevolazione o loro coniugi, parenti o affini entro il secondo grado dell’impresa stessa;
c) società il cui capitale sociale o le cui quote siano detenute, per quote superiori al 10% e con esclusione dei soci lavoratori di cooperative, da soci (persone fisiche con poteri amministrativi/direttivi) o amministratori dell’impresa beneficiaria o dai loro coniugi, parenti o affini entro il secondo grado dell’impresa stessa;
d) eventuali partner sia nazionali che esteri, imprese fornitrici che fanno parte dello stesso gruppo ossia che sono direttamente controllate e collegate o controllanti rispetto all’impresa che effettua la domanda;
e) partner del medesimo progetto.
A tal fine, all'atto di presentazione della domanda di aiuto, è fatto obbligo di presentare una specifica dichiarazione resa ai sensi del DPR 445/00 con la quale ciascun amministratore, socio e dipendente con funzioni direttive fornisce un elenco dei relativi coniugi, parenti e affini entro il secondo grado, secondo il modello che xxxx’ reso disponibile sul sito di Sviluppo Toscana S.p.a.
Le imprese beneficiarie di contributi non potranno essere a loro volta fornitori dei servizi qualificati verso altre imprese che presentano domanda di agevolazione sul bando in oggetto fino alla data di inoltro della rendicontazione a saldo del progetto ammesso e finanziato.
3.5 Intensità dell’agevolazione
I contributi per la realizzazione dei progetti previsti nel presente intervento saranno concessi sulla base degli artt 18 e 28 del Reg (UE) n. 651/2014.
Ai sensi della L.R. n. 71/2017, gli aiuti per la realizzazione dei progetti di investimento (sovvenzioni di cui all'art. 66 del Reg. (UE) n. 1303/2013) sono erogati, di norma, nella forma di voucher.
Nella scheda riepilogativa dei servizi contenuti nel “Catalogo” allegato al presente bando, in relazione alla dimensione d’impresa e di attività innovativa viene indicata l’intensità massima dell’agevolazione della spesa ritenuta ammissibile a seguito di istruttoria.
Sono previste le seguenti casistiche di incremento dell’intensità d’aiuto per alcune tipologie di servizi della sezione A e B del Catalogo:
a) se a seguito della realizzazione di attività relativa all’Area A-Servizi qualificati di accompagnamento, vengono attuate, mediante presentazione di successivo progetto, attività relative all’Area B.“Servizi qualificati specializzati di consulenza e sostegno all’innovazione”, l’impresa può richiedere un’integrazione dell’intensità d’aiuto sul progetto di tipologia A, nella misura massima del 100% delle spese rendicontate su tale servizio, nei limiti di cui alla disciplina comunitaria di riferimento;
b) un incremento dell’intensità d’aiuto del 30% dell’investimento ammesso laddove i servizi qualificati di accompagnamento tipologia A2 “Studi di fattibilità” vengono attivati per la partecipazione ad iniziative europee per la ricerca e per l’innovazione quali ad esempio Horizon 2020;
c) un incremento dell’intensità d’aiuto del 20% nel caso dell’attivazione, nell’ambito dei servizi di certificazione avanzata (tipologia B2.4) di Sistemi di Gestione Integrati;
d) un incremento dell’intensità d’aiuto del 10% nell’acquisizione di servizi per processi di digitalizzazione o per l’acquisizione di tecnologie chiavi abilitanti.
Inoltre è prevista un incremento dell’intensità d’aiuto del 20% nel caso di acquisizione di servizi di:
a) “Ricerca contrattuale” (tipologia B1.6) e “Laboratori per prove e test” (tipologia B1.3 e B1.4) presso O.R. aderenti al “progetto laboratori” inseriti nel repertorio regionale (Rif Decreto n.4819_del_27-10-2014 e s.m.i.);
3.6 Cumulo
L’intervento previsto è cumulabile con altre agevolazioni concesse come aiuti di Stato (definiti ai sensi degli artt. 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea), con contributi a titolo di “de minimis” (Reg. n. 1407/2013) o con Fondi UE a gestione diretta, che non costituiscono Aiuti di Stato alle seguenti condizioni:
− sempre, se riguardano costi ammissibili diversi individuabili;
− fino alle intensità di aiuto più elevate previste dal capo III del Reg. 651/2014, da altri regolamenti di esenzione o da altre decisioni della Commissione, se invece riguardano gli stessi costi ammissibili individuabili, in tutto o in parte coincidenti.
Al fine del rispetto del divieto di cumulo e di evitare un doppio finanziamento, tutti gli originali di spesa, devono essere “annullati" mediante l'apposizione di un timbro e/o l’inserimento nel documento della seguente dicitura:
"Spesa coerente con le operazioni finanziate da Regione Toscana nell’ambito del
• POR FESR 2014-2020 Asse 1 Azione 1.1.2 finanziata con risorse ………
• per Euro "
In ogni caso la somma del sostegno pubblico complessivamente fornito non può superare l’importo totale dei costi ammissibili.
4. MODALITA' E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
4.1 Soggetto gestore
Per la gestione del presente bando, con L.R. 5 agosto 2014 n. 50, è stata individuata Sviluppo Toscana S.p.a. per “le funzioni di organismo intermedio responsabile delle attività di gestione, controllo e pagamento del programma operativo regionale (POR) del fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) per il periodo 2014 – 2020”
4.2 Presentazione della domanda
La domanda di agevolazione è redatta esclusivamente on line, previo rilascio delle credenziali di accesso al sistema informativo.
Le istruzioni per il rilascio delle credenziali sono disponibili al seguente indirizzo xxxx://xxx.xxxxxxxx.xxxxxxx.xx/xxxxxxx_xxxxx
La domanda consiste nel documento in formato pdf generato in automatico dal sistema informatico di Sviluppo Toscana S.p.A. al momento di chiusura della compilazione, comprensivo di tutte le dichiarazioni/schede presenti on-line, firmato digitalmente da parte del legale rappresentante del soggetto richiedente e completo di tutti i documenti obbligatori descritti di seguito, nonché di tutti gli eventuali ulteriori documenti che il soggetto richiedente intende allegare in sede di presentazione della domanda. Essa potrà essere presentata in via continuativa a partire dalle ore 9,00 del 10/12/2019 e fino ad esaurimento della dotazione finanziaria di cui al paragrafo 1.2 incrementata del 10%. La Regione Toscana tramite Sviluppo Toscana S.p.a. quale O.I. incaricato della gestione del presente bando, comunica tempestivamente, con avviso da pubblicare sul portale di Sviluppo Toscana, l'avvenuto esaurimento delle risorse disponibili.
Le dichiarazioni all'interno della domanda sono rese nella forma dell’autocertificazione ai sensi del D.P.R. n. 445/2000 e con le responsabilità di cui agli artt. 75 e 76 dello stesso.
La firma digitale20 dovrà essere apposta utilizzando dispositivi conformi alle Regole tecniche previste in materia di generazione, apposizione e verifica delle firme elettroniche avanzate, qualificate e digitali conformi alle specifiche tecniche attualmente in vigore (per ogni informazione: xxxx://xxx.xxxx.xxx.xx/xxxxxx-xxxxxxxx/xxxxxxxxxxxxxx-xxxxxxxxxxxx/xxxxx- elettroniche)21.
Non sarà ritenuta ammissibile la domanda non sottoscritta con firma digitale conforme alle specifiche tecniche attualmente in vigore, la domanda sottoscritta da persona priva dei poteri di legale rappresentanza, quella sottoscritta da soggetto diverso dal dichiarante, nonché la domanda non conforme alle prescrizioni del presente Bando
La domanda è soggetta al pagamento dell'imposta di bollo. Tale adempimento viene assolto mediante versamento a intermediario convenzionato con l'Agenzia delle Entrate, che rilascia la marca dotata di numero di identificazione da indicare nella domanda di aiuto. L’applicazione della
20 Per la definizione di firma digitale si rimanda a quanto previsto dall’art. 24 del D.Lgs n.179/2016 “Codice dell’amministrazione digitale”. Si ricorda che la firma digitale è il risultato di una procedura informatica, detta “validazione”, che garantisce l’autenticità (i.e. identità del sottoscrittore), l’integrità (i.e. assicura che il documento non sia stato modificato dopo la sottoscrizione) ed il “non ripudio” del documento informatico (i.e. attribuisce piena validità legale al documento, che non può essere ripudiato dal sottoscrittore). Ai
sensi dell'art. 1 della Decisione di esecuzione (UE) 2015/1506 adottata della Commissione in data 08/09/15, gli Stati membri riconoscono valide le firme lettroniche qualificate XML, CMS o PDF al livello di conformità B, T o LT o tramite contenitore con sigillo associato, purché tali sigilli siano conformi alle specifiche tecniche riportate nell'allegato
21 Con Deliberazione CNIPA 45/09, sono state introdotte modifiche nei formati di firma digitale dei documenti, con utilizzo di nuovi
algoritmi. Pertanto dall'01/07/2011 l'unico algoritmo valido per la firma digitale è quello denominato SHA-256 supportato dalle ultime versioni dei software di verifica e altri applicativi conformi al regolamento CNIPA.
marca da bollo sulla domanda deve essere effettuata inserendo il numero e la data nell’apposito campo della scheda "Dati di domanda" presente sul sistema.
Il richiedente deve utilizzare lo schema di domanda disponibile sul sito del soggetto gestore e rilasciare tutte le dichiarazioni richieste.
In caso di accordo di partenariato (ATI/Rete-Contratto) ciascun partner (impresa) dovrà compilare apposita domanda contenente le dichiarazioni dei soggetti proponenti rese ai sensi del
D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445 e con le responsabilità di cui agli artt. 75 e 76 dello stesso, firmata digitalmente dal legale rappresentante dei partner di progetto.
La domanda si considera pervenuta contestualmente alla “presentazione” della domanda online, ossia all'invio telematico della stessa secondo le istruzioni che saranno rese disponibili dal sistema informativo.
La modulistica da compilare al fine della presentazione della domanda sarà resa disponibile sulla pagina dedicata al bando del sito di Sviluppo Toscana S.p.a., nel caso debba essere compilata separatamente e poi caricata sul sistema in upload.
Non è ammissibile la domanda presentata fuori termine o non corredata delle informazioni e dichiarazioni richieste nonché della documentazione obbligatoria richiesta, ovvero redatta e/o inviata secondo modalità non previste dal presente bando.
La domanda deve essere redatta in lingua italiana. e compilata secondo le indicazioni e sulla base delle informazioni contenute nelle “Istruzioni per la presentazione della domanda”.
4.3 Dichiarazioni e documentazione a corredo della domanda
Tutta la documentazione deve essere redatta e presentata in lingua italiana.
1. Dichiarazioni contenute nella domanda di aiuto e rilasciate ai sensi del DPR 445/2000
A) DICHIARAZIONE DI INTESTAZIONE FIDUCIARIA;
B) DICHIARAZIONE DEI PRECEDENTI PENALI (requisito punto 7) del paragrafo 2.2) e DICHIARAZIONE DEGLI ILLECITI AMMINISTRATIVI e CAPACITA’ A CONTRARRE ai sensi dell’art. 9, comma 2, lettera c), D.Lgs. 08-06-2001 n. 231. (requisito punto 6) del paragrafo
2.2) (v. modello allegato)
C) DICHIARAZIONE DEI CARICHI PENDENTI22 (requisito punto 12) del paragrafo 2.2) (v. modello allegato);
D) DICHIARAZIONE DEL RISPETTO DELLE NORME IN MATERIA DI CONTRASTO DEL LAVORO NERO E SOMMERSO (v. modello allegato);
2. Dichiarazioni a corredo della domanda rilasciate ai sensi del DPR 445/2000 da allegare mediante upload alla domanda
E) DICHIARAZIONE RELATIVA A RAPPORTI E PARENTELA CON FORNITORE23. rilasciata ai sensi del DPR 445/00, secondo il modello che sarà reso disponibile sulla piattaforma di Sviluppo Toscana. In sede di controllo per ciascun amministratore, socio e dipendente con funzioni direttive del soggetto richiedente verrà richiesto di indicare i relativi coniugi, parenti e affini entro il secondo grado, indicando per ciascuno di questi, nome, cognome e codice fiscale;
3. Dichiarazioni a corredo della domanda rilasciate in carta libera firmata digitalmente dal legale rappresentante dell'impresa
F) DICHIARAZIONE DI IMPEGNO RELATIVO ALL’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DELLE IMPRESE
della CCIAA / Agenzia delle Entrate per i liberi professionisti, territorialmente competente, in relazione alla sede o unità locale destinatarie dell'intervento:
22Ai sensi della Decisione di Giunta regionale n. 4 del 25/10/2016 (c.d. caporalato)
23 La sottoscrizione deve avvenire di norma digitalmente. Qualora la firma venga apposta calligraficamente occorre allegare copia della carta d’identità in corso di validità del soggetto che rilascia la dichiarazione/sottoscrittore
I liberi professionisti e le imprese prive di sede o unità operativa in Toscana al momento della domanda dovranno sottoscrivere una dichiarazione di impegno che individui anche il codice ATECO ISTAT 2007 prevalente della nuova sede/UL, che dovrà essere ricompreso tra quelli di cui alla DGR 643 del 28/07/2014;
G) DICHIARAZIONE DI CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
4. Documentazione a corredo della domanda
A corredo della domanda occorre compilare e/o inviare nei modi e nei termini previsti nel precedente paragrafo 4.2 la seguente documentazione
H) SCHEDA TECNICA DI PROGETTO - PIANO FINANZIARIO – SCHEDA PER LA RILEVAZIONE DEGLI INDICATORI, illustrativi del progetto, firmati digitalmente dal legale rappresentante;
I) SCHEDA FORNITORE predisposta secondo il modello allegato e sottoscritta dal legale rappresentante della ditta fornitrice24 con allegati i documenti e le dichiarazione elencati nella scheda stessa, (quali ad esempio i curricula in formato europeo degli esperti attivati e del capo progetto individuato dal fornitore);
L) ASSEVERAZIONE GIURATA DI UN PROFESSIONISTA ISCRITTO NELL’ALBO DEI REVISORI LEGALI circa il possesso dei requisiti di ammissibilità di cui ai punti 10), 14), 15) 16) e 19) indicati al paragrafo 2.2 nonché la correttezza dei valori indicati con riferimento ai criteri di selezione di cui ai punti 1.5.2, 2.1, 2.2, 2.3 e 2.4 del paragrafo 5.5 del presente bando. Corredata da una relazione tecnica nella quale devono essere inseriti i dati/calcoli nonché i documenti utilizzati ai fini del rilascio delle attestazioni;
M) DOCUMENTAZIONE PER LA VERIFICA DEI CRITERI DI PREMIALITÀ; [se ricorre]
N) DOCUMENTAZIONE FORNITA DA IMPRESA STRANIERA priva di sede o unità operativa in Toscana al momento della presentazione della domanda, secondo le indicazioni riportate nelle “Istruzioni sulle modalità di presentazione della domanda da parte dell'impresa estera” allegate alla domanda; [se ricorre]
O) DICHIARAZIONE DI INTENTI ALLA COSTITUZIONE DELLA RETE-CONTRATTO/ATI per ciascun partenariato, firmata digitalmente dai legali rappresentanti dei partner di progetto; nel caso in cui il soggetto proponente sia un ATI già costituita dovrà essere trasmessa COPIA DELL’ATTO COSTITUTIVO della stessa (sul contenuto dell’atto costitutivo dell’ATI consultare il precedente paragrafo 2.4) [se ricorre];
La mancata presentazione anche di un solo documento tra quelli indicati sopra costituisce causa di non ammissione.
Qualora il progetto sia presentato da aggregazioni (costituite o costituende) in una delle seguenti forme:
▪ soggetti costituiti in forma di ATI/Rete-Contratto, le dichiarazioni e i documenti di cui sopra dovranno essere rilasciati da ciascuno dei soggetti facenti parte dell’aggregazione, fatta eccezione per la documentazione di cui alla lettera H) (scheda tecnica di progetto – piano finanziario – scheda per la rilevazione degli indicatori) che deve essere firmata digitalmente dal legale rappresentante del soggetto capofila del progetto;
▪ soggetti che si impegnano a costituire un ATI/Rete-Contratto, le dichiarazioni e i documenti di cui sopra dovranno essere rilasciati da ciascuno dei soggetti che hanno sottoscritto la dichiarazione di intenti, fatta eccezione per la documentazione di cui alla lettera H) (scheda tecnica di progetto – piano finanziario – scheda per la rilevazione degli indicatori) che deve essere firmata digitalmente dal legale rappresentante del soggetto capofila del progetto;
24 La sottoscrizione deve avvenire di norma digitalmente. Qualora la firma venga apposta calligraficamente occorre allegare copia della carta d’identità in corso di validità del soggetto che rilascia la dichiarazione/sottoscrittore.
▪ imprese aggregate in forma di Consorzio/Società Consortile/Rete-Soggetto, le dichiarazioni e i documenti di cui sopra, dovranno essere rilasciati dal consorzio o dalla società consortile o dalla rete-soggetto.
La Regione Toscana si riserva la facoltà di richiedere integrazioni sulla sola documentazione presentata secondo le specifiche di cui al successivo paragrafo 5.3.
Una volta presentata la domanda sul sistema informatico non è ammessa la possibilità di presentare alcuna documentazione aggiuntiva se non espressamente richiesto ai sensi del capoverso precedente.
5. ISTRUTTORIA, VALUTAZIONE DELLA DOMANDA E CONCESSIONE
5.1 Modalità di istruttoria e fasi del procedimento
La selezione delle richieste di agevolazione avverrà con la procedura automatica a sportello secondo quanto previsto dall’articolo 4 del D.Lgs. n. 123/199825. L’attività istruttoria regionale è svolta dal Settore Politiche di sostegno alle imprese della Direzione Attività produttive avvalendosi di Sviluppo Toscana S.p.a. quale Organismo Intermedio individuato con L.R. 5/8/2014 n. 50 quale responsabile delle attività di gestione, controllo e pagamento del POR FESR 2014-2020.
L’iter procedimentale della domanda si articola nelle seguenti fasi:
- istruttoria di ammissibilità (v. paragrafo 5.2).
In relazione alla suddetta istruttoria verranno esaminate le cause di inammissibilità della domanda (v. paragrafo 5.4), vale a dire cause che impediscono alla domanda di accedere alla successiva fase di selezione.
- selezione (v. paragrafo 5.5).
I progetti verificati ammissibili a seguito dell'istruttoria sopra menzionata verranno selezionati in base a specifici criteri
- concessione dell’agevolazione (v. paragrafo 5.6)
5.2 Istruttoria di ammissibilità
Il richiedente deve possedere alla data di presentazione della domanda tutti i requisiti di ammissibilità (ad eccezione del requisito di cui al punto 3 del paragrafo 2.2 verificabile durante l’iter istruttorio).
Nella fase istruttoria verranno esaminate le cause di inammissibilità della domanda (v. paragrafo 5.4), vale a dire le cause che impediscono alla domanda di accedere alla successiva fase di selezione
L’istruttoria di ammissibilità è diretta ad accertare:
▪ la corretta presentazione della domanda secondo i termini e le modalità stabiliti, compreso il rispetto delle modalità di sottoscrizione della domanda e dei documenti ivi elencati;
▪ la completezza della domanda e della documentazione allegata;
▪ la sussistenza, alla data di presentazione della domanda, dei seguenti requisiti di ammissibilità previsti ai punti 3), 4), 5), 9), , 17), 18), del paragrafo 2.2., e la sussistenza dei requisiti di ammissibilità previsti ai punti 1) e 2) se posseduti al momento della presentazione della domanda, oppure (se non posseduti al momento della domanda) l’impegno relativo all’iscrizione nel registro delle imprese della CCIAA territorialmente competente o Agenzia delle Entrate, in relazione alla sede o unità locale destinatarie dell'intervento (punto 2), di un’attività economica identificata come prevalente, nelle sezioni ATECO ISTAT 2007 di cui al paragrafo 2.1 (punto 1).
25Art. 9, L.R. n. 71/2017
Tutte le verifiche di questa fase sono effettuate d’ufficio e con controllo puntuale.
5.3 Integrazione documentale e soccorso istruttorio
Qualora in fase di istruttoria di ammissibilità e/o di selezione emerga l’esigenza di richiedere integrazioni sulla documentazione presentata, il termine per l’invio delle integrazioni richieste dal responsabile del procedimento è fissato in 15 gg. dal ricevimento della richiesta delle stesse. La richiesta di integrazione potrà riguardare esclusivamente specifiche relative al contenuto di documenti presentati, e sarà attivata solo nei casi in cui l'Amministrazione regionale lo riterrà necessario.
In questo caso, i termini si intendono sospesi per una sola volta e per un periodo non superiore a trenta giorni26.
In caso di mancata presentazione delle integrazioni richieste, la domanda sarà valutata sulla base della documentazione disponibile e già presentata in sede di domanda.
Non potranno in nessun caso essere richiesti ad integrazione documenti previsti dal paragrafo 4.3 come obbligatori e non presentati con la domanda.
5.4 Cause di inammissibilità
Costituiscono cause di non ammissione al beneficio, immediatamente verificabili:
• la mancata presentazione della domanda secondo i termini e le modalità stabiliti, rispettivamente, dai paragrafi 4.2 e 4.3;
• l’errato invio della domanda;
• la mancata sottoscrizione della domanda;
• la mancata sottoscrizione delle autocertificazioni richieste dal bando elencate al paragrafo 4.3; [quando non integrate nel modulo di domanda]
• la mancata allegazione della documentazione obbligatoria a corredo della domanda;
• l’assenza anche di uno solo dei requisiti di ammissibilità previsti ai punti 3), 4), 5), 9) 14), 15), 16), 1727), 18), 19) di cui al paragrafo 2.2; l'assenza dei requisiti di cui ai punti 1) e
2) nel caso in cui il richiedente ha dichiarato di possederli al momento della domanda;
• l’assenza del progetto.
• Il mancato rispetto del limite minimo dell’investimento ammesso ai sensi del par. 3.2
• inammissibilità del soggetto fornitore
Le cause di inammissibilità costituiscono motivo di improcedibilità e impediscono alla domanda di accedere alla successiva fase di selezione.
5.5 Criteri di selezione
Tutte le proposte progettuali presentate che avranno superato positivamente la fase dell’istruttoria di ammissibilità saranno oggetto di selezione sulla base dei seguenti criteri definiti con delibera di Giunta regionale n. 708 del 27/05/2019 adottata ai sensi della Decisione di Giunta Regionale n. 4 del 7 aprile 2014.
Criteri di selezione | |
1. Grado di novità del progetto e Validità tecnica | La conformità del servizio previsto nel progetto ad una delle tipologie di servizi innovativi presenti nel Catalogo approvato dall’amministrazione regionale, per le caratteristiche intrinseche di tali servizi garantisce il rispetto del presente criterio di selezione. Inoltre la compilazione chiara e dettagliata della scheda progetto in ogni sua parte ed in particolare nella descrizione del livello di novità della prestazione di servizi richiesti |
26 Art. 16, comma 2, L.R. n. 71/20017
27Fatta salva la possibilità di rideterminare il contributo in materia di cumulo e normativa De Minimis
rispetto ai servizi utilizzati correntemente dall’impresa, nella descrizione degli aspetti tecnologici sviluppati, nella descrizione dell’avanzamento delle conoscenze e competenze e nell’applicazione di soluzioni organizzative e gestionali capaci di rispondere a nuove esigenze di natura sociale permette di prevedere l’attribuzione di ulteriori punteggi automatici come di seguito dettagliato | |||
Parametri di selezione | Il punteggio viene attribuito se: | Punti | |
Livello di novità delle prestazioni di servizi richiesti rispetto ai servizi utilizzati correntemente dalla impresa | Non risulta beneficiario di agevolazioni per progetti simili Risulta beneficiario ma per servizi di tipologia diversa | 2 1 | |
Innovatività degli aspetti tecnologici sviluppati | Viene indicato per quali processi è prevista la digitalizzazione e compilato checkup I4.0 di cui a Cantieri I4.0 Viene indicata l’acquisizione di tecnologie chiave abilitanti e/o il settore d riferimento relativo alle priorità delle Industrie Creative | 1 1 | |
Contributo del progetto di innovazione proposto all’avanzamento delle conoscenze, delle competenze e delle tecnologie aziendali | Viene attivato un percorso per il personale di apprendimento e crescita Viene prevista l’acquisizione di tecnologie chiave abilitanti e/o il settore d riferimento relativo alle priorità delle Industrie Creative | 1 1 | |
Contributo alla ricerca ed applicazione di soluzioni organizzative e gestionali capaci di rispondere a nuove esigenze di natura sociale e generatori di un impatto sociale misurato o misurabile da indicatori. In particolare si fa riferimento a soluzioni che prevedano il miglioramento/creazione di strumenti per favorire maggior trasparenza e accountability | Il progetto prevede: • il coinvolgimento attivo dei vari stakeholders per la realizzazione del progetto; • il coinvolgimento attivo degli utenti/beneficiari nella fase di progettazione e valutazione del prodotto; • la partecipazione dei lavoratori nella fase di progetto e nei processi decisionali | 3 2 1 | |
- Viene compilata la scheda progetto in ogni sua parte | 1 | ||
Livello di chiarezza e dettaglio della proposta progettuale, con particolare riferimento alle attività previste, ai tempi, agli obiettivi ed ai risultati | - Vengono misurati i risultati con indicatori BSC per tipologia di prospettiva (economico/finanziaria, clienti, processi interni, apprendimento e crescita) >2 indicatori per tipologia 2 indicatori per tipologia 1 indicatore per tipologia | 3 2 1 | |
Livello di impatto sul distretto/filiera, brevettabilità e/o sviluppo della proprietà intellettuale | E’ proposto da aggregazione di imprese Prevede brevettabilità e/o sviluppo della proprietà intellettuale | 1 1 | |
2.Validità economica, | Il rispetto dei massimali di spesa fissati dal bando in funzione dell’esperienza del fornitore attivato nonché la previsione di una partecipazione finanziaria integrativa del soggetto proponente e la compilazione degli indicatori di risultato (KPI) forniscono |
competitività sostenibilità e | e | elementi per garantire la congruità delle spese previste e l’attribuzione di punteggi automatici come di seguito dettagliato | |||
Valorizzazione aziendale risultati | dei | Parametri di selezione | Il punteggio viene attribuito se: | Punti | |
la spesa è coerente con i limiti definiti dal | |||||
Pertinenza e congruità delle spese previste | Catalogo la tariffa del fornitore rispetta i limiti del bando | 1 1 | |||
Partecipazione | finanziaria | Oltre 5% | 3 | ||
integrativa del | soggetto | 2,01-5% | 2 | ||
proponente | 0-2% | 1 | |||
Risultati attesi in termini di redditività, competitività e loro attendibilità (da KPI o piano industriale/fattibilità) | presenta piano industriale/fattibilità fornisce indicatori sullo stato attuale ed atteso dell’impresa presenta un miglioramento degli indicatori di carattere finanziario quali ad esempio EVA>0, MOL>0, Roi>rendimenti degli investimenti alternativi o dei dati medi di settore | 1 1 1 | |||
1 | |||||
- Fornisce indicatori sullo stato attuale ed atteso del settore | |||||
Prospettive di mercato derivanti dal miglioramento dei processi di produzione e di definizione di nuovi prodotti, processi, organizzazione derivanti dalla realizzazione del progetto proposto e ricadute per l’aumento della capacità produttiva | - Presenta un miglioramento di almeno due degli indicatori di misurazione dei processi interni e di soddisfacimento dei clienti (es miglioramento lead time di produzione, tempi di consegna, gestione reclami oppure incremento volumi di vendita, incremento nuovi clienti e nuove commesse, incremento della redditività del cliente, adozione di soluzioni capaci di rispondere a nuove esigenze di natura sociale, incremento occupazione ecc) | ||||
1 | |||||
Parametri di selezione | Punti | ||||
3. Ricadute occupazionali e partenariato | Imprese che assicurano un incremento occupazionale durante la realizzazione del progetto, sulla base del numero di ULA aggiuntive rispetto al numero di ULA presenti in azienda al momento di presentazione della domanda (1 punto per ogni unità fino ad un massimo di 2) | 2 | |||
Inoltre: - se con contratto di ricerca | 1 | ||||
- se almeno una di età compresa tra 18-40 | 2 | ||||
4. Competenze coinvolte | Qualificazione del fornitore sulla base della localizzazione dei clienti risultanti da autocertificazione. Se = o>50% | ||||
- Paesi UE ed extra UE | 2 | ||||
- Nazionale | 1 | ||||
Qualificazione del fornitore sulla base della qualità dei servizi erogati attestata nelle lettere di referenza allegate alla domanda. Le lettere |
devono essere su carta intestata e firmate dal legale rappresentante del soggetto che fornisce referenze | ||
- 3 lettere di referenza | 3 | |
- 2 lettere di referenza | 2 | |
- 1 lettera di referenza | 1 | |
Qualificazione del/i professionista/i individuati con riferimento agli anni di esperienza maturata nel settore dalla maggioranza dei soggetti coinvolti | ||
- Oltre 15 | 3 | |
- Tra 10 e 15 | 2 | |
- Inferiore a 10 | 1 | |
Progetti che prevedono il coinvolgimento di ricercatori | 3 | |
5. Principio di parità e non discriminazione | Progetti che prevedono la responsabilità del progetto a personale femminile | 1 |
Inoltre: - se coinvolgimento attivo di personale femminile | 1 | |
- se almeno una di età compresa tra 18-40 anni | 2 | |
Progetti attivati da imprese a partecipazione maggioritaria/titolarità femminile o giovanile (età compresa tra 18-40) | 4 | |
Progetti di imprese che realizzano interventi in tema di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro oltre i termini di legge quali certificazione XX XXXXX 00000 oppure imprese che, nell’ultimo anno solare, hanno ottenuto dall’INAIL la riduzione del tasso medio di tariffa prevista dall’articolo 24 del D.M. 12/12/2000 e s.m.i. | 1 | |
Progetti di imprese che hanno realizzato nell'ultimo biennio un progetto di azioni positive ai sensi dell'art 42 del DLgs 198/2006 ovvero se hanno realizzato almeno una iniziativa di conciliazione vita-lavoro | 1 | |
Progetti presentati da imprese che abbiano assunto nei 12 mesi precedenti alla presentazione della domanda lavoratori iscritti alle liste di mobilità di cui alle leggi 233/1991 236/1993 inclusa la mobilità in deroga di cui alla DGR 207/2013 e s.m.i. Tale indicazione deve essere presente UNILAV nonché la dicitura “Lav. In mobilità:SI” | 1 | |
6. Sviluppo sostenibile e ulteriori priorità | Progetti finalizzati all’introduzione di innovazioni in campo ambientale o presentati da imprese che dimostrano di aver: introdotto tali innovazioni, in termini di tutela, e riqualificazione delle risorse ambientali e contenimento delle pressioni ambientali e/o adottato sistemi di gestione ambientale certificati di processo e prodotto | 2 |
Progetti presentati da imprese aventi unità locali nelle aree riconosciute da provvedimento statale o regionale in condizioni di “crisi complessa e/o socio-economica” nonchè di particolare rilevanza ambientale | 2 | |
Progetti presentati da imprese localizzate nelle aree interne come definite nella DGR 289/2014 e 406/2014 e s.m.i. | 2 | |
Progetti finalizzati all’adozione di strumenti di responsabilità sociale delle imprese o presentati da imprese che dimostrano tale adozione: | 3 | |
- se finalizzati all'adozione di sistemi di certificazione della responsabilità sociale come SA8000; Certificazione AA1000 Assurance Standard |
- e/o se riconducibili a standard internazionali quali ad es. bilanci di sostenibilità asseverato alle Linee Guida Internazionali GRI, bilancio sociale asseverato alla linee guida GBS, altri strumenti di gestione equivalenti comprese le linee guida ISO26000 | ||
Progetti finalizzati al miglioramento dell'impatto sociale delle imprese, in termini di: • impatto positivo sugli utenti/beneficiari; • impatto positivo sulla comunità e il territorio; • impatto positivo sui dipendenti/lavoratori . | 1 |
La selezione delle proposte progettuali avverrà con PROCEDURA AUTOMATICA A SPORTELLO Si precisa che ai fini dell'ammissibilità le proposte progettuali devono conseguire:
▪ un punteggio minimo in relazione ai criteri di selezione da 1 a 2, di punti 10;
▪ un punteggio minimo totale di punti 25, derivante dalla somma dei punteggi assegnati in relazione a ciascun criterio.
Pertanto non saranno ammesse a finanziamento le proposte progettuali che:
▪ in relazione a ciascuno ai criteri di selezione da 1 a 2 raggiungono un punteggio inferiore al minimo richiesto;
▪ pur avendo raggiunto, per i criteri di selezione da 1 a 2, il punteggio minimo richiesto, totalizzeranno un punteggio inferiore a 25 punti in relazione alla somma dei punteggi riferiti ai singoli criteri di selezione.
Nel caso di incongruenze tra i dati riportati nella scheda progetto e quelli della relazione verranno presi in considerazione, ai fini dell’attribuzione del punteggio, quelli riportati nella relazione tecnica allegata all’asseverazione giurata del professionista iscritto all’albo dei revisori legali.
Nel caso di progetti presentati da imprese in forma aggregata per la verifica degli indicatori riportati nei criteri di selezione si terrà conto della maggioranza degli indicatori valorizzati dalle singole imprese partecipanti.
Alle imprese con rating di legalità ai sensi del decreto MEF-MISE del 20/02/2014 n. 57 sarà data priorità mediante attribuzione di punti 1 da aggiungere a quelli ottenuti dall’applicazione dei criteri di selezione.
5.6 Concessione dell’agevolazione
L’attività istruttoria (ammissibilità e selezione dei progetti) decorre dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda e si conclude entro 45 giorni (prorogabili di ulteriori 30 giorni in caso di interruzione per richieste di integrazioni) con la comunicazione da parte di Sviluppo Toscana S.p.a. ai richiedenti, tramite Posta Elettronica Certificata (P.E.C.), degli esiti istruttori sulla base dei requisiti previsti dal bando e dei punteggi attribuiti con le modalità di cui al paragrafo 5.5.
Sviluppo Toscana S.p.a., quale soggetto gestore, che opera in nome e per conto dell’Amministrazione regionale nella suddetta comunicazione, in caso di non ammissione fornisce al richiedente motivazione dell’esito negativo.
La Regione Toscana redige periodicamente la presa d’atto degli esiti istruttori comunicati ai beneficiari da Sviluppo Toscana S.p.a., distinguendo tra domande ammesse e domande non ammesse:
A) Le domande ammesse sono a loro volta distinte in:
• ammesse e finanziate (in tal caso la comunicazione costituisce atto di concessione);
• ammesse e non finanziate per carenza di fondi.
B) Le domande non ammesse risulteranno distinte in:
1. domande non ammesse a causa dell'esito negativo dell'istruttoria di ammissibilità di cui al paragrafo 5.2 e dell'istruttoria di selezione di cui al paragrafo 5.5
2. domande non ammesse a seguito di rinuncia - il soggetto beneficiario ha facoltà di rinunciare all'agevolazione prima dell'adozione del provvedimento amministrativo di concessione. Detta rinuncia non determina l’adozione di un atto di revoca da parte dell’amministrazione.
Le risorse disponibili sono assegnate ai beneficiari in base all’ordine cronologico di ammissione all’agevolazione nei limiti della disponibilità dei fondi.
La concessione del contributo è sempre subordinata al rilascio del "codice concessione RNA" nell'ambito del Registro Nazionale degli Aiuti di cui al Regolamento del Ministero dello Sviluppo Economico n. 115 del 31 maggio 2017 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28 luglio 2017
Le domande pervenute ma non finanziabili per esaurimento risorse andranno a costituire un elenco -cronologico, rispetto alla data di presentazione della domanda- di domande ammissibili che potranno essere finanziate ove si rendano disponibili ulteriori risorse finanziarie.
Eventuali richieste di riesame in autotutela devono essere inviate entro 30 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione di concessione.
5.7 Controlli successivi alla concessione dell’agevolazione (entro 120 giorni)
Dopo la concessione ed entro 120 giorni dalla data di comunicazione della concessione, l’Amministrazione regionale effettua i controlli a pena di decadenza in relazione ai requisiti autocertificati, al fine di verificarne la sussistenza alla data di presentazione della domanda:
• Controlli su un campione pari al 30% dei soggetti ammessi a contributo e finanziati in relazione ai requisiti di cui al paragrafo 2.2, punti 6), 7), 8), 11), e 12) ;
• Controlli su un campione pari al 10% dei soggetti ammessi a contributo e finanziati in relazione ai requisiti del fornitore dichiarati con autocertificazione compresa l’autocertificazione di parentela.
• Controlli su un campione 5% dei soggetti ammessi a contributo e non finanziati in relazione ai requisiti di cui al paragrafo 2.2, punti 6), 7), 8), 10), 11), e 12);
• Controlli annuali a campione almeno pari al 5% dei soggetti ammessi a contributo e finanziati sulle attestazioni rilasciate dal Revisore legale in relazione ai requisiti di cui al paragrafo 2.2, punti 10), 14), 15) 16) e 19) nonché sulle attestazioni relative ai dati di cui ai criteri 1.5.2, 2.1, 2.2, 2.3 e 2.4 del paragrafo 5.5.
Il requisito di cui al punto 13)(antimafia) del paragrafo 2.2 è verificato d’ufficio con controllo puntuale su tutti i soggetti ammessi a contributo.
In presenza di domande ammesse e non finanziate, al momento della effettiva concessione sarà verificata la sussistenza dei requisiti che devono essere mantenuti ai sensi del paragrafo 6.1 “Obblighi del beneficiario”.
Le imprese che risultano associate/collegate ad imprese estere per il controllo del requisito di dimensione d'impresa sono tenute a produrre la documentazione economica (es. bilanci, dichiarazione dei redditi, ecc.) di tali imprese estere. Tali documenti devono essere prodotti in originale e accompagnati da traduzione certificata (legalizzata o con postilla), secondo le indicazioni reperibili sul sito: xxxx://xxx.xxxxxx.xx/xxx/xx/xxxxxxxx_xxx_xxxxx/xxxxxxxxxxxxxxxx/xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx enti.html oppure in forma sintetica con evidenza degli elementi determinanti la dimensione aziendale (fatturato, attivo di bilancio, ULA, ecc.) secondo la normativa vigente 28 , purché asseverate da un revisore legale.
28 Raccomandazione (CE) 6-5-2003/361CE, D.M. MAP 18/04/2005, Regolamento (CE) n. 651/2014
La decadenza si verifica in caso di dichiarazioni mendaci e, più in generale, per mancanza dei requisiti alla data di presentazione della domanda, ma accertati successivamente alla di concessione del contributo.
Essa verrà formalizzata attraverso un atto di revoca per inammissibilità
5.8 Rinuncia all’agevolazione
L’impresa deve comunicare la rinuncia al contributo entro 30 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione di assegnazione. La comunicazione deve avvenire tramite P.E.C, a Sviluppo Toscana S.p.a. In questo caso l’amministrazione regionale e/o il soggetto gestore adottano un provvedimento di presa d’atto della rinuncia.
Ai sensi dell’art. 24 della L.R. n. 71/2017, in caso di rinuncia comunicata oltre il termine di 30 giorni dal ricevimento della comunicazione di assegnazione, l’Amministrazione regionale richiede il rimborso forfetario delle spese di istruttoria ed erogazione29 come indicato al paragrafo 9.4. In questo caso la rinuncia comporta la decadenza dell’agevolazione e sarà formalizzata con un atto di revoca da parte dell’amministrazione regionale, nonchè il divieto di accedere alle agevolazioni regionali per un periodo di tre anni successivi all’adozione dell’atto di revoca.
Qualora il richiedente sia persona fisica che intende costituire impresa, il termine per la rinuncia decorre dalla data di ricevimento della comunicazione dell'avvenuta concessione.
6. OBBLIGHI DEI BENEFICIARI
6.1 Obblighi del beneficiario
I soggetti beneficiari sono obbligati, a pena di revoca dell’agevolazione concessa, al rispetto dei seguenti obblighi:
⮚ realizzare il progetto ammesso. Il progetto s'intende realizzato quando gli obiettivi previsti sono raggiunti e le spese sono sostenute in misura non inferiore al 60% dell'investimento ammesso all'agevolazione, secondo le modalità previste dalla comunicazione di concessione. Tale misura sarà determinata facendo riferimento ai costi ammessi e validamente rendicontati in rapporto all’ultimo piano finanziario approvato, come risultanti dal controllo della rendicontazione finale di spesa;
⮚ realizzare il progetto entro i mesi indicati nella tabella riepilogativa dei servizi allegata al bando a decorrere dalla data di comunicazione di concessione dell’agevolazione di cui al paragrafo 5.6, salvo proroga concessa ai sensi del paragrafo 7.3, lettera c);
⮚ rendicontare le spese effettivamente sostenute per la realizzazione del progetto/investimento secondo quanto previsto al paragrafo 8.1;
⮚ fornire i report tecnici per ciascuno stato di avanzamento secondo le modalità indicate nella normativa di riferimento ed in particolare nel bando e nel “Catalogo” con riferimento alla sezione output di ciascun servizio nonché nelle “Linee guida per la rendicontazione” che saranno rese disponibili sul sito di Sviluppo Toscana S.p.a.;
⮚ curare la conservazione di tutti gli elaborati tecnici, della documentazione amministrativa e contabile del progetto/investimento, separata o separabile mediante opportuna codifica dagli altri atti amministrativi generali. Detta archiviazione deve essere accessibile senza limitazioni ai fini di controllo alle persone ed agli organismi aventi diritto e deve essere conservata ai sensi dell’art.20 della L.R. 71/2017 per almeno 8 anni successivi all’erogazione del saldo dell’agevolazione;
⮚ comunicare tutte le variazioni eventualmente intervenute durante lo svolgimento del progetto/investimento e (ove ricorre) richiedere all’Amministrazione l’autorizzazione preventiva per eventuali variazioni al progetto/investimento secondo le modalità dettate al paragrafo 7.2;
⮚ fornire le informazioni e le documentazioni finanziarie, tecniche e amministrative del progetto
/investimento comunque richieste dalla Regione e/o dagli enti dalla Regione incaricati, nonché le attestazioni necessarie per la verifica del possesso e del mantenimento dei requisiti
29Art. 24, L.R. n. 71/2017
di cui al bando ed eventuali integrazioni, entro un termine massimo di 10 giorni dalla richiesta, se non diversamente stabilito;
⮚ rispettare le prescrizioni in materia di informazione e pubblicità previste dalla normativa di riferimento; in particolare per le agevolazioni cofinanziate dalla CE, il soggetto beneficiario finale è tenuto a rispettare gli obblighi di informazione e comunicazione previsti nel Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 (art. 115) in particolare nell'allegato XII "Informazioni e comunicazione sul sostegno fornito dai fondi" e nel Regolamento di esecuzione della Commissione n. 821/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio (artt. 4 e 5) per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati. La Regione Toscana fornisce sul sito web dedicato al Programma Operativo Regionale (POR) FESR 2014-2020 tutte le informazioni ed indicazioni tecniche per il rispetto di tali obblighi con riferimento ai materiali da produrre, all'apposizione del logo dell'Unione Europea e degli altri loghi di riconoscibilità del fondo POR FESR 2014-2020
⮚ rispettare il divieto di xxxxxx, impegnandosi a non cumulare30 altre agevolazioni per lo stesso progetto/investimento;
⮚ in caso di anticipo dietro presentazione di fideiussione, rispettare l’obbligo di sostituzione del garante entro i termini richiesti dall’Amministrazione o, in alternativa, di restituire la somma anticipata maggiorata dagli interessi con le modalità di cui al paragrafo 8.4;
⮚ mantenere per tutta la durata del progetto/investimento e fino all’erogazione a saldo, i requisiti di ammissibilità di cui al paragrafo 2.2: 1. CCIAA, 2.sede, 3.durc, 4. procedure concorsuali (ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale ed accordo di ristrutturazione dei debiti), 6.D.Lgs. n.231/2001, 7. casellario giudiziale, 12.caporalato, 13.antimafia,14.capacità economico-finanziaria, 18.impresa attiva, ed i livelli occupazionali ed altre premialità previste dal bando;
⮚ non ridurre in misura superiore al 50% i livelli occupazionali degli addetti all’unità produttiva o all’attività interessata dal beneficio nei cinque anni successiva alla data di completamento dell’investimento
⮚ non delocalizzare dal sito incentivato l’unità produttiva nei tre anni successivi dal pagamento finale dell’agevolazione;
⮚ mantenere ai sensi dell’art 20 della L.R. 71/2017 anche per 8 anni successivi all’erogazione a saldo i requisiti di ammissibilità di cui ai punti 1 e 2 paragrafo 2.2 ed inoltre:
a) l'investimento oggetto di agevolazione ossia di impegnarsi a non alienare, cedere o distrarre dall'uso previsto i beni acquistati e/o realizzati con l’operazione agevolata e l’investimento realizzato - compreso l’eventuale prototipo realizzato nell’ambito del progetto - salvo i casi di mantenimento dei beni all’interno del processo produttivo in presenza di cessione o conferimento di azienda, fusione, scissione di impresa e contratto di affitto;
b) essere impresa attiva e non essere in stato di liquidazione volontaria, scioglimento e liquidazione, fallimento, liquidazione coattiva, concordato preventivo ed ogni altra procedura concorsuale prevista dalla Legge fallimentare o da altre leggi speciali che comporti la distrazione del bene o del progetto oggetto dell’agevolazione, ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale e l’accordo di ristrutturazione dei debiti;
7. REALIZZAZIONE E MODIFICA DEI PROGETTI
7.1 Adempimenti successivi alla concessione dell’agevolazione
Con la comunicazione di ammissione inviata tramite PEC l’Amministrazione regionale tramite Sviluppo Toscana S.p.a. indicherà al beneficiario anche i termini di realizzazione del progetto.
Nel caso di progetti presentati da aggregazioni di imprese come stabilito dal paragrafo 2.3, i beneficiari, qualora non vi abbiano provveduto antecedentemente alla data di presentazione della domanda, devono:
30 Non cumulare oltre i limiti previsti dall’art 28 del Reg (UE) 651/2014
▪ stabilire contrattualmente le reciproche obbligazioni, formalizzando il partenariato mediante la costituzione in ATI o Rete-Contratto;
▪ inserire nel sistema informatico, entro 60 giorni dalla data di comunicazione di concessione da parte dell’O.I. Sviluppo Toscana S.p.a., l'atto notarile registrato relativo alla suddetta costituzione dell'ATI/Rete-Contratto.
7.2 Modifiche dei progetti
A) Varianti
Le richieste di variazione, adeguatamente motivate, possono riguardare:
▪ il programma di lavoro,
▪ la ripartizione per attività,
▪ il piano finanziario,
▪ i fornitori e/o gli esperti attivati
ferma restando l’impossibilità che il costo totale e il contributo totale del progetto siano aumentati rispetto agli importi indicati nella comunicazione di concessione dell’aiuto.
Durante il periodo di realizzazione del progetto ed in fase di chiusura, di norma, prima dell’invio della rendicontazione delle spese sostenute, il beneficiario può apportare variazioni alle voci di spesa del piano finanziario approvato nella misura massima del 40%. Tali variazioni possono essere presentate soltanto per n. 1 volta.
In caso di costituzione di ATI/Rete-Contratto, rispetto al piano finanziario approvato sono consentite, in chiusura di progetto, variazioni dei costi totali di competenza di ciascun partner nella misura massima del 40%, motivando opportunamente la modifica delle attività di competenza di ciascuno.
Le modifiche al piano finanziario devono essere presentate in forma di istanza online mediante l’accesso al sistema informatico di Sviluppo Toscana S.p.a. e secondo le modalità, le condizioni e i termini previsti nelle apposite linee guida pubblicate sulla pagina web dedicata alla linea d'intervento sul sito di Sviluppo Toscana S.p.A.
B) Variazioni della composizione del partenariato
Per i progetti presentati da più soggetti in forma aggregata, sono ammissibili variazioni del partenariato approvato ad esclusione del partner con ruolo di capofila che non può essere sostituito né rinunciare al contributo fino al completamento delle attività progettuali e della relativa rendicontazione, pena la revoca dell’aiuto.
Sono fatti salvi i casi di modifica del beneficiario di cui al successivo paragrafo 7.3. In tali casi, il soggetto economico che realizza il progetto in qualità di capofila deve rimanere il medesimo per tutta la durata del progetto. Il soggetto giuridico, invece, può essere modificato per effetto delle dinamiche societarie.
E’ ammesso in qualsiasi momento che uno o più partner mandanti escano dall’aggregazione purché l’investimento totale realizzato da parte del partner uscente non sia superiore al 25% dell’investimento totale ammesso del progetto e l’intervento non ne muti significativamente la natura e funzionalità.
I partner rimanenti all’interno dell’aggregazione dovranno farsi carico delle attività non ancora svolte da parte del partner uscente, fornendo alla Regione Toscana una descrizione dettagliata delle suddette attività non svolte dal partner uscente e della nuova ripartizione dei compiti e delle attività tra i partner restanti. In ogni caso deve essere garantita la condizione minima di composizione del partenariato.
In alternativa, il partner uscito dall’aggregazione può essere sostituito da nuovi partner purché questi ultimi posseggano i requisiti di ammissibilità previsti dal bando. I partner che intendono entrare in sostituzione sono obbligati ad indicare in modo dettagliato le attività di cui si fanno carico impegnandosi a realizzarle.
Il venire meno di uno dei partner ha come effetto la revoca individuale del contributo e l’eventuale restituzione delle somme percepite dal soggetto oggetto di revoca. E’ in ogni caso
fatta salva la responsabilità solidale degli altri soggetti per la restituzione delle somme eventualmente percepite dal soggetto oggetto di revoca.
Le attività già sostenute dal partner uscente non sono oggetto di agevolazione, né per il soggetto uscente, né per altro soggetto del partenariato. Tuttavia, nel caso di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, le spese sostenute e rendicontate dal partner uscente, valutate come ammissibili dall’amministrazione regionale, possono permettere il raggiungimento della soglia minima di investimento prevista al S.A.L. intermedio e al saldo finale.
Le variazioni della composizione del partenariato:
- devono essere motivate e richieste dal capofila nonché sottoscritte dal partner uscente e dagli eventuali partners che intendono subentrare;
- devono essere presentate in forma di istanza online mediante l’accesso al sistema informatico di Sviluppo Toscana S.p.a. e secondo le modalità, condizioni e termini previsti nelle apposite linee guida e FAQ pubblicate sulla pagina web dedicata alla linea d'intervento sul sito di Sviluppo Toscana S.p.A., al pari delle altre varianti che coinvolgono gli elementi soggettivi e oggettivi del progetto.
In ogni caso è obbligatoria la modifica dell’atto costitutivo dell’ATI o Rete-Contratto.
7.3 Modifica del beneficiario successivamente alla concessione dell’agevolazione e durante il periodo di mantenimento
Per periodo di mantenimento si intende, ai sensi dell’art 20 della L.R.71/2017, n.8 anni dalla realizzazione.
1. Casi in cui la modificazione interviene prima dell'erogazione del saldo.
In questi casi l’Amministrazione regionale procede con le modalità di seguito indicate a seconda della tipologia del beneficio concesso.
Nelle operazioni aziendali che non comportano l’estinzione del beneficiario originario e che trasferiscono la responsabilità della realizzazione del progetto ad un soggetto giuridico terzo, le agevolazioni concesse e non ancora erogate sono trasferite - previa apposita domanda – al nuovo soggetto a condizione che quest’ultimo:
• sia in possesso dei requisiti di ammissibilità richiesti dal bando;
• nei casi di cessione di azienda, di ramo di azienda o scissione, il nuovo soggetto continui ad esercitare l’impresa e assuma gli obblighi previsti dal bando.
Nelle operazioni aziendali che comportano l’estinzione del soggetto beneficiario originario a favore di un nuovo o già esistente soggetto giuridico, a quest’ultimo sono interamente trasferite le agevolazioni concesse e tutti gli obblighi ad esse connessi.
2. Casi in cui la modificazione interviene successivamente all'erogazione del saldo
In questi casi il soggetto subentrante non acquista lo status di beneficiario, ma di soggetto obbligato alla stabilità delle operazioni ai sensi dell’art.71 Reg.1303/2013.
7.4 Procedura di modifica del beneficiario.
La domanda di modifica del soggetto beneficiario deve essere presentata a Sviluppo Toscana
S.p.a. entro i 30 giorni successivi alla data di effettuazione dell’operazione di modifica. La mancata presentazione della domanda entro il termine suddetto impedisce la liberazione del beneficiario iniziale.
L'Amministrazione regionale tramite Sviluppo Toscana S.p.a., effettuata l'istruttoria per la verifica del possesso dei requisiti e del rispetto degli obblighi, comunica al soggetto beneficiario l’ammissibilità della modifica. Con apposito provvedimento l’Amministrazione regionale prende atto delle modifiche ammesse.
A tal fine, nell’atto che autorizza la modifica del soggetto beneficiario, deve essere esplicitamente previsto che l'agevolazione passa in capo al nuovo soggetto obbligato.
Qualora la modifica del beneficiario non possa essere autorizzata per carenza dei requisiti o mancata assunzione degli obblighi previsti dal bando da parte del nuovo beneficiario, è disposta la revoca del contributo.
Laddove, successivamente al trasferimento delle agevolazioni, si debba procedere alla revoca totale o parziale delle medesime, il nuovo soggetto risponde anche delle somme erogate ai precedenti beneficiari.
I contributi concessi e non erogati, alla data dell’evento di modifica del soggetto beneficiario, sono interamente liquidati al nuovo soggetto.
Nel caso di procedure concorsuali diverse dal fallimento, le disposizioni di cui al presente paragrafo si applicano anche all’affitto temporaneo d’azienda funzionale alla chiusura in bonis della procedura concorsuale, a condizione che nel contratto d’affitto sia esplicitamente prevista l’acquisizione dell’azienda a conclusione della stessa.
Se la modifica del soggetto beneficiario interviene nella fase di realizzazione del progetto, l'amministrazione dovrà in ogni caso verificare che il nuovo soggetto possieda il requisito della capacità economico-finanziaria.
Le modifiche ai progetti sono istruite entro 30 giorni dalla data di invio dell'istanza con sospensione dei termini in caso di soccorso istruttorio.
7.5 Fattispecie di modifica del beneficiario
A) Cessione di azienda o di ramo d’azienda. Trasferimento.
L’atto di trasferimento (cessione) d’azienda (o di ramo d’azienda) dovrà espressamente contenere i riferimenti al progetto agevolato ed alla relativa agevolazione concessa.
In questi casi si ha la sostituzione del soggetto beneficiario.
Il soggetto subentrante dovrà possedere i requisiti richiesti dal bando per la fase in cui ricade la cessione. Le suddette disposizioni si applicano anche al conferimento di impresa individuale in società di persone o in società di capitali.
B) Trasformazione
Si ha trasformazione di una società qualora la stessa, durante la sua vita, assuma un tipo di organizzazione sociale diverso da quello originario di cui all'atto di costituzione.
Essa non comporta l'estinzione di una società preesistente e la nascita di una nuova società, bensì la continuazione della vecchia società in una rinnovata veste giuridica (principio della continuità dei rapporti giuridici sostanziali e processuali).
L’operazione è ammissibile, ferma restando la verifica, in sede istruttoria, della permanenza dei requisiti richiesti dal bando per la fase in cui ricade la trasformazione.
Nel caso di trasformazione eterogenea (es. da società di persone a società di capitali) la stessa non libera i soci a responsabilità illimitata dalla responsabilità per le obbligazioni sociali sorte prima della trasformazione, nei confronti dell'Amministrazione regionale.
C) Fusione per incorporazione/unione
La fusione è l’unificazione di due o più società in una sola. Essa può avvenire con la costituzione di una nuova società che prende il posto delle preesistenti società (in tal caso tutte le società preesistenti si estinguono), oppure con l’incorporazione in una società preesistente di una o più altre società.
A seguito della fusione il nuovo soggetto diventa l’unico beneficiario e subentra in tutti gli effetti giuridici ed economici generati dalla concessione dell’agevolazione sin dalla sua origine.
La modifica è ammissibile, ferma restando la verifica, in sede istruttoria, della permanenza dei requisiti richiesti dal bando per la fase in cui ricade la fusione.
D) Scissione
La scissione è la scomposizione del patrimonio di una società che viene attribuito, in tutto o in parte, ad altra società. Il soggetto beneficiario con la domanda di modifica deve dichiarare anche la parte di agevolazione oggetto della scissione.
La modifica è ammissibile, ferma restando la verifica, in sede istruttoria, della permanenza dei requisiti richiesti dal bando per la fase in cui ricade la scissione.
8. EROGAZIONE, RENDICONTAZIONE E CONTROLLI
8.1 Modalità di rendicontazione delle spese ammissibili e verifica
La rendicontazione di spesa dovrà essere presentata dai soggetti beneficiari entro il termine di 30 giorni successivi al termine finale per la realizzazione del progetto.
La mancata presentazione della rendicontazione di spesa nei termini previsti equivale a rinuncia all’agevolazione da parte del soggetto beneficiario e comporta l’avvio del procedimento di revoca ai sensi del paragrafo 9.3 del bando.
Qualora sia in corso l’istruttoria di variante progettuale la rendicontazione delle spese potrà essere inviata solo a seguito dell’approvazione della stessa.
Fermo restando che i giustificativi di spesa e pagamento dovranno essere caricati sullo specifico Gestionale Finanziamenti di Sviluppo Toscana S.p.a. alla pagina web xxxxx://xxxx.xxxxxxxx.xxxxxxx.xx/, le spese ammissibili dovranno obbligatoriamente essere rendicontate attraverso una relazione tecnica ed un’attestazione rilasciata in forma giurata e con esplicita dichiarazione di responsabilità da parte del Revisore legale31 con la quale è verificata e attestata la regolare rendicontazione amministrativo-contabile delle attività svolte dal beneficiario. La perizia dovrà essere redatta secondo le specifiche indicazioni fornite dal decreto dirigenziale n. 15643 del 23.10.2017 e dai relativi allegati (reperibili alla pagina web xxx.xxxxxxxx.xxxxxxx.xx/xxx_xxxxxxxx).
Alla rendicontazione di spesa dovrà essere allegata la specifica dichiarazione sostitutiva in materia di sfruttamento del lavoro (c.d. “caporalato”) e la documentazione necessaria all'acquisizione della documentazione antimafia prescritta dalla vigente legislazione in materia. Le spese rendicontate devono corrispondere a pagamenti effettivamente e definitivamente effettuati dai Beneficiari (con annotazione nei libri contabili, senza possibilità di annullamento, trasferimento e/o recupero); in particolare è necessario che la spesa sia giustificata da fatture quietanzate o da documenti contabili di valore probatorio equivalente, intestati ai Beneficiari e comprovanti l'effettivo esborso finanziario.
Tutti i giustificativi di spesa relativi all'intervento ammesso dovranno riferirsi all'unità locale ubicata nel comune di Livorno ed essere rilevabili dalle opportune scritture contabili e dai giustificativi di spesa e di pagamento oggetto di rendicontazione.
L’amministrazione regionale o il soggetto gestore verificano la regolare rendicontazione amministrativo-contabile.
Con riferimento all'obbligo di mantenimento di una contabilità separata/codificazione contabile adeguata richiesta dal Reg. UE n. 1303/2013, art. 125, par. 4, lettera b), si precisa che non sono ammessi pagamenti effettuati cumulativamente e che, inoltre, per ogni pagamento dovrà essere apposta una causale contenente un riferimento o codifica univoca al progetto finanziato. Al fine di garantire piena tracciabilità dei flussi delle risorse impiegate, infine, il beneficiario/destinatario deve registrare il dettaglio delle somme rendicontate su un prospetto extracontabile (ad esempio su foglio di calcolo), all'interno del quale si darà evidenza dei riferimenti dei giustificativi di spesa rendicontati e dei codici dei conti/mastri di costo sui quali essi risultano registrati
In fase di rendicontazione verrà verificata la corrispondenza tra gli obiettivi/attività/output e risultati riportati nella domanda di ammissione e quanto presentato nella domanda di erogazione. La non corrispondenza tra il realizzato ed il previsto, se non debitamente motivata e nei limiti dettagliati nel bando determina la revisione del punteggio e la revoca dell’agevolazione concessa. Ciò può verificarsi nel caso in cui un’impresa non realizzi l’incremento occupazionale previsto nel progetto; il punteggio complessivo del progetto sarà ricalcolato tenendo conto del minor incremento occupazionale, con conseguente revisione dell'ammissibilità del progetto ed eventuale revoca totale del contributo laddove il punteggio medesimo scenda al di sotto della soglia di finanziamento.
31 Art. 14, comma 2, L.R. n.71/2017 – revisore legale di cui all’art 1 comma 1 lettera g) del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010 n. 39
Sulle relazioni e attestazioni di cui sopra, sono effettuati controlli annuali a campione, mediante attivazione di valutatori esperti in materia e verifiche in loco, in misura pari al 10%.
8.2 Rimodulazione e riduzione del progetto/investimento e della relativa agevolazione
La rimodulazione o riduzione del progetto/investimento e della relativa agevolazione, accertati a seguito di controlli, di variazioni di cui al capitolo 7, ovvero di istruttoria della rendicontazione delle spese presentate, non costituisce motivo di revoca ai sensi dell’art. 21, comma 1 della L.R.
n. 71/2017, purché autorizzata.
8.3 Modalità di erogazione dell’agevolazione
L’erogazione dell’agevolazione avviene su istanza del beneficiario e, di norma, nella forma di voucher; nell’erogazione a mezzo voucher è previsto il ricorso alla delegazione di pagamento da redigersi secondo il modello che sarà reso disponibile sul sito di Sviluppo Toscana S.p.a.
Alla domanda di erogazione deve essere allegata la rendicontazione di spesa asseverata dal revisore legale.
La domanda di erogazione può essere a titolo di anticipo, per stato avanzamento lavori (S.A.L.) o di saldo.
L’anticipo è subordinato alla presentazione contestuale di una garanzia fideiussoria, da redigersi secondo lo schema allegato al presente bando.
La richiesta di SAL può essere accolta dietro presentazione di rendicontazione, asseverata dal revisore legale, pari almeno al 20%32 dell’investimento ammesso ad agevolazione
E’ prevista erogazione del saldo dietro presentazione di rendicontazione finale, asseverata dal
revisore legale, pari almeno al 60% dell’investimento ammesso ad agevolazione.
Nel caso di progetti presentati da raggruppamenti di imprese (ATI/Rete-Contratto), i pagamenti sono effettuati alle singole imprese aderenti al raggruppamento, ciascuno per la propria quota parte, in base ad autonomi procedimenti di erogazione (fatta eccezione per il saldo finale nel caso in cui debba essere valutato il rispetto di vincoli a livello di progetto complessivo).
Ogni erogazione dell’agevolazione (anticipo/S.A.L./saldo) sarà preceduta dalla verifica della sussistenza dei requisiti 1), 2), 3), 4) ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale 12, 13 e 18) di cui al paragrafo 2.2.
Con riferimento al requisito 12) di cui al paragrafo 2.2. l’erogazione verrà comunque sospesa quando a carico dell’impresa (legale rappresentante) risultino, per effetto di autodichiarazione o a seguito di controlli, procedimenti penali in corso o quando risultino provvedimenti di condanna non ancora definitivi per reati in materia di sfruttamento del lavoro (c.d. caporalato).
Nel caso di perdita o mancato rinnovo del “rating di legalità”, l’amministrazione procederà alla verifica dei requisiti di cui ai punti 6) e 7) previa acquisizione delle relative autocertificazioni rilasciate ai sensi del D.P.R. n. 445/2000.
8.4 Erogazione dell’anticipo e garanzia fidejussoria33
E' facoltà dei beneficiari richiedere un anticipo pari al 40% del contributo totale del progetto. L’anticipo è subordinato alla presentazione contestuale di una garanzia fideiussoria34.
Tale garanzia deve coprire:
• capitale, interessi e – ove previsti -interessi di mora, oltre alle spese della procedura di recupero;
• un arco temporale di un ulteriore semestre rispetto al termine previsto per la conclusione delle verifiche.
32 Ai sensi del decreto dirigenziale 8891 del 31/05/2018 relativo a Misure di accelerazione della spesa POR FESR 2014-2020 Azioni 1.1.2 e 1.1.3
33 Decisione X.X. x. 0 xxx 00-00-0000 xxxxxxx “Indirizzi agli uffici in merito alla copertura fidejussoria sugli anticipi sui contributi.
Indicazioni generali in merito ai soggetti fideiubenti.”e schema approvato con deliberazione G.R. 467 del 02/05/2018
34 Art. 8, L.R. n. 71/2017
Detta garanzia può essere prestata dalle imprese bancarie, dalle imprese di assicurazione di cui alla L. n. 348/1982, o dagli intermediari finanziari iscritti all’albo di cui all’art. 106 del D.Lgs. n. 385/1993 (TUB) che svolgano attività di rilascio di garanzie in via esclusiva o prevalente, che siano a ciò autorizzati e vigilati dalla Banca d’Italia e presenti nelle banche dati della stessa. Sono esclusi gli intermediari finanziari stranieri che non hanno sede legale e direzione generale situate nel territorio della Repubblica35.
Al fine di evitare il rischio di rilascio di polizze false o inefficaci, gli uffici richiedono un’attestazione della validità della stessa all’indirizzo della Direzione Generale del soggetto garante
La polizza deve essere rilasciata utilizzando il modello di garanzia fideiussoria predisposto e approvato dall’Amministrazione Regionale (allegato al bando) e sottoscritta con la forma di atto pubblico o di scrittura privata autenticata, con attestazione del potere di firma, al fine di precostituire il titolo per il recupero coattivo mediante agente della Riscossione.
In caso di polizze emesse in forma digitale, le sottoscrizioni digitali devono essere apposte in presenza di Notaio, ai sensi dell’art. 25 del codice dell’amministrazione digitale, D.lgs. 07/03/2005 n. 82 e ss.mm.ii, in relazione art. 2703 codice civile.
La fideiussione deve essere intestata alla Regione Toscana.
Nel caso di titoli di garanzia stranieri (cioè rilasciati da soggetti abilitati a norma di legge al rilascio di garanzie a favore di enti pubblici, aventi sede legale all’estero), essi devono essere sempre redatti in forma pubblica, in quanto modalità prevista dall'art. 58 del Reg 1215/2012.
Le sottoscrizioni devono essere legalizzate ai sensi della vigente normativa nazionale o degli eventuali accordi internazionali vigenti, quali ad esempio la Convenzione dell’AIA del 5 ottobre 1961.
Se il titolo di garanzia, in tutto o in parte, è redatto in lingua straniera, dovrà essere integrato da traduzione giurata della parte in lingua straniera, anch’essa debitamente legalizzata.
La fideiussione estera può essere accettata solo ove il soggetto fideiussore espressamente elegga domicilio in relazione agli atti connessi alla polizza, e per tutte le eventuali azioni, di natura amministrativa e civile, ivi comprese azioni esecutive, presso una sede di rappresentanza generale o una sede operativa in Italia.
La garanzia fideiussoria è valida a prescindere dall’eventuale assoggettamento a fallimento o altra procedura concorsuale del contraente.
Resta altresì fermo l’art. 1943 del codice civile; in caso di mancata sostituzione del garante entro i termini richiesti dall’Amministrazione, si procederà a richiedere la restituzione dell’anticipazione concessa, maggiorata degli interessi legali dalla data del formalizzarsi della situazione di insolvenza alla data della richiesta di restituzione. La mancata restituzione, nei termini concessi, determinerà l’avvio del procedimento di revoca del contributo, da effettuarsi con le modalità indicate dal presente bando.
La sostituzione del fideiussore può essere limitata alle somme non già oggetto di svincolo parziale, secondo le modalità previste dall’art. 2 del contratto di fideiussione, allegato al presente bando.
In caso di progetti presentati da raggruppamenti di imprese, ciascun soggetto partecipante deve rilasciare la fideiussione individualmente per la propria quota.
La fideiussione deve prevedere espressamente:
• il pagamento a prima richiesta entro 15 giorni;
• la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale;
• la rinuncia all’eccezione di cui all’art. 1957, comma 2, del codice civile, ovvero la durata della fideiussione deve essere correlata non alla scadenza dell'obbligazione principale, ma al suo integrale adempimento;
• il mancato pagamento del premio non potrà in nessun caso essere opposto al beneficiario, in deroga all’art. 1901 del codice civile;
35 D.Lgs. n. 141/2010 e Decisione G.R. 23/7/2012, n. 3
• il Foro di Firenze quale Xxxx competente alla risoluzione delle controversie relative alle questioni di merito, la legge italiana come sola legge applicabile e l’uso esclusivo della lingua italiana nelle eventuali controversie;
• l’escussione della polizza a tutela del credito regionale nel caso di mancato rinnovo della stessa entro un termine antecedente la scadenza (1-2 mesi);
• la clausola del rinnovo automatico nel caso in cui il beneficiario dell’aiuto non sia in grado di rispettare tutti gli adempimenti, gli impegni e le condizioni previsti dalle norme che regolano l’aiuto.
8.5 Verifica finale dei progetti
I progetti sono sempre sottoposti a verifica finale dei risultati conseguiti.
Tali verifiche sono effettuate sulla base delle informazioni fornite nelle relazioni tecniche di medio periodo e conclusiva allegate alla rendicontazione e sono dirette ad accertare:
• la coerenza dell’oggetto, degli obiettivi e dei risultati conseguiti dal progetto realizzato rispetto a quello ammesso a finanziamento;
• la congruità delle spese sostenute;
• il rispetto del cronoprogramma e degli altri elementi di progetto descritti.
Le relazioni tecniche devono essere elaborate conformemente alle indicazioni fornite dall’Amministrazione regionale e secondo l’apposito modello disponibile sul sito di Sviluppo Toscana S.p.a.
8.6 Controlli in loco e ispezioni
Dopo l’erogazione a saldo, l’Amministrazione regionale procederà a controlli in loco a campione sui soggetti finanziati, a pena di revoca, per la verifica del rispetto degli obblighi previsti dal bando.
L’Amministrazione regionale - direttamente o tramite ente a ciò autorizzato - si riserva, comunque, di effettuare, in ogni momento, controlli documentali, verifiche ed ispezioni, anche presso il beneficiario, allo scopo di verificare:
- la realizzazione del progetto di investimento, anche in relazione alle spese oggetto dell’intervento ed ai risultati realizzati
- il rispetto degli obblighi previsti dalla normativa vigente e dal bando
- la veridicità delle informazioni fornite e delle dichiarazioni rese.
8.7 Integrazione documentale e soccorso istruttorio
Qualora in fase di rendicontazione e di erogazione emerga l’esigenza di richiedere integrazioni sulla documentazione presentata, il termine per l’invio delle integrazioni richieste dal responsabile del procedimento è fissato in 10 gg. Detto termine decorre dal ricevimento della richiesta delle stesse.
In caso di mancata presentazione delle integrazioni richieste, la domanda sarà valutata sulla base della documentazione disponibile e già presentata in sede di istanza di rendicontazione ed erogazione.
La richiesta di integrazione potrà riguardare esclusivamente specifiche relative al contenuto di documenti presentati, e sarà attivata solo nei casi in cui l'Amministrazione regionale lo riterrà necessario.
In questo caso, i termini si intendono sospesi e le integrazioni sono sottoposte ad istruttoria entro il termine di 30 gg.36 dal ricevimento.
36Art. 16, comma 2, L.R. n. 71/2017
9. REVOCA, PROCEDURA DI REVOCA E SANZIONI
9.1 Decadenza dell’agevolazione e revoca totale
Costituiscono cause di decadenza e conseguente revoca totale dell’agevolazione:
• indebita percezione dell'agevolazione per carenza dei requisiti essenziali previsti dal bando oppure per irregolarità della documentazione prodotta comunque imputabili al soggetto beneficiario e non sanabili;
• mancato rispetto degli obblighi del beneficiario di cui al punto 6.1;
• adozione di provvedimenti definitivi ai sensi dell'art 14 Dlgs 9 aprile 2008 n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro come previsto dall'art 25 comma 3;
• rinuncia all'agevolazione trascorsi 30 gg dalla data di ricevimento della comunicazione di assegnazione;
• mancata realizzazione del progetto;
• esito negativo dei controlli svolti nei 120 giorni successivi alla concessione di cui al punto 5.7;
• mancato rispetto dell’obbligo di mantenere l’unità produttiva in Toscana;
• mancato rispetto dell’obbligo di mantenere l’investimento oggetto di agevolazione
• la riduzione in misura superiore al 50% dei livelli occupazionali degli addetti all’unità produttiva o all’attività interessata dal beneficio nei cinque anni successiva alla data di completamento dell’investimento. Qualora la riduzione sia superiore al 10% ma inferiore al 50% si procede con una revoca parziale ed il beneficio è ridotto in misura proporzionale alla riduzione del livello occupazionale
• non delocalizzare dal sito incentivato l’unità produttiva nei tre anni successivi dal pagamento finale dell’agevolazione;
Nel caso di partenariati la revoca totale dell’agevolazione al capofila comporta la revoca totale dell’agevolazione a tutti i componenti del partenariato.
9.2 Revoca parziale
Ai sensi dell'art. 22 della L.R. 71/2017, salvo diverse disposizioni comunitarie o nazionali connesse alla natura delle risorse, qualora successivamente alla realizzazione dell'investimento e durante il periodo di mantenimento dello stesso venga meno l’investimento oggetto di agevolazione, la revoca può essere disposta in misura parziale. La sua entità è calcolata in rapporto al periodo per il quale il requisito non è soddisfatto, in ogni caso non può essere inferiore al 50 per cento dell'agevolazione concessa. Fatta eccezione per il primo anno di investimento in cui la revoca parziale è pari al 100 per cento, l’entità della revoca prevista al comma 1 dell’art 22 della L.R. 71/2017 è la seguente: secondo anno d'investimento, revoca pari al 90 per cento; terzo anno d'investimento, revoca pari al 75 per cento; quarto anno d'investimento, revoca pari al 65 per cento; quinto anno o frazione inferiore, revoca pari al 50 per cento.
9.3 Procedura di revoca e recupero dell’agevolazione
Qualora si verifichino i presupposti di revoca di cui ai paragrafi 9.1 e 9.2 l’amministrazione regionale procede con l’atto di revoca totale o parziale, procedendo anche al recupero delle risorse eventualmente erogate.
Il soggetto gestore Sviluppo Toscana S.p.a. comunica al beneficiario l’avvio del procedimento di revoca (con indicazioni relative: all’oggetto del procedimento promosso, all’ufficio e alla persona responsabile del procedimento, all’ufficio in cui si può prendere visione degli atti) ed assegna ai destinatari della comunicazione un termine di 10 giorni, decorrente dalla ricezione della comunicazione stessa, per presentare eventuali controdeduzioni.
Entro il predetto termine il beneficiario può presentare alla Regione Toscana ed a Sviluppo Toscana S.p.a., scritti difensivi, redatti in carta libera, nonché altra documentazione ritenuta idonea.
Gli uffici della Regione Toscana tramite il soggetto gestore esaminano gli eventuali scritti difensivi e, se opportuno, acquisiscono ulteriori elementi di giudizio, formulando osservazioni conclusive in merito.
Entro novanta giorni dal ricevimento da parte dei beneficiari della predetta comunicazione di avvio, esaminate le risultanze istruttorie, la Regione Toscana tramite il soggetto gestore Sviluppo Toscana S.p.a., qualora non ritenga fondati i motivi che hanno portato all’avvio del procedimento di revoca, comunica al beneficiario l’archiviazione del procedimento. In caso contrario la Regione Toscana adotta il provvedimento di revoca dell’agevolazione e di recupero delle risorse erogate, maggiorate degli interessi maturati al tasso ufficiale di riferimento (T.U.R.).
Gli interessi decorrono dalla data di erogazione dell’agevolazione.
Detta modalità di calcolo degli interessi potrà subire modifiche a seguito di nuove disposizioni normative comunitarie e nazionali.
Successivamente sarà trasmesso ai destinatari il provvedimento e la conseguente ingiunzione di pagamento.
Decorso il termine fissato per il pagamento delle somme indebitamente percepite, qualora i destinatari non abbiano corrisposto quanto dovuto, la Regione Toscana provvederà tramite gli uffici preposti e secondo quanto previsto dall’ordinamento contabile della stessa, all’escussione dell’eventuale garanzia fideiussoria e/o all’iscrizione a ruolo degli importi corrispondenti comprensivi degli interessi.
In tutti i casi il debitore ha facoltà di presentare istanza di dilazione e/o rateizzazione del debito ai sensi del Decreto del Presidente della Giunta Regionale 19.12.2001 n. 61/R “Regolamento di attuazione della L.R. n. 36 del 06.08.2001 - Ordinamento contabile della Regione Toscana” e s.m.i.
9.4 Rimborso forfettario a carico del beneficiario
In caso di revoca dell’agevolazione successiva all’adozione del provvedimento amministrativo di concessione e nel caso di rinuncia da parte del beneficiario trascorsi trenta giorni dalla data di ricevimento della comunicazione di assegnazione è disposto, a carico del beneficiario, il pagamento di un rimborso forfetario a titolo di risarcimento dei costi sostenuti per l’istruttoria e l’erogazione dell’agevolazione 37 sulla base di tariffe calcolate con le modalità definite con Delibera di Giunta Regionale 38.
Rimborso dei soli costi di istruttoria (nei casi di rinuncia di MPMI e di revoca senza recupero dell’agevolazione) | Rimborso totale in caso di revoca |
295,00 | 1.489,00 |
Si specifica che, ai sensi della Delibera n. 990 del 18-09-2017 alle imprese beneficiarie di aiuti di importo pari o inferiori a € 5.000,00 si applicano i seguenti costi di istruttoria:
a) € 179,00 nel caso di rinuncia oltre i 30 gg.dalla notifica del provvedimento di concessione dell’aiuto, o di revoca precedente all’erogazione,
b) € 585,00 nel caso di revoca con recupero dell’agevolazione
1. Nel caso in cui il progetto è realizzato da più soggetti in partenariato, l'importo del rimborso forfetario dei costi è suddiviso in parti uguali fra tutti i soggetti del partenariato stesso;
2. Nel caso in cui tra i soggetti del partenariato sia stato stipulato un contratto per la costituzione di una Associazione Temporanea di Imprese (ATI), o di una Rete-Contratto, il pagamento del rimborso forfetario dei costi costituisce obbligazione solidale tra i partners e che di conseguenza:
a) i soggetti componenti l'ATI, e la Rete-Contratto possono estinguere l'obbligazione solidale secondo una diversa ripartizione dell'importo di cui al precedente punto 1.;
37Art. 24, L.R. n. 71/2017
38 Delibera G.R. n. 359 del 20-05-2013 e Delibera G.R. n. 990 del 18-09-2017
b) in caso di mancato adempimento, il competente Ufficio della Regione Toscana può richiedere l'intero importo di cui al precedente punto 1. ad uno qualsiasi dei soggetti componenti l'ATI o la Rete-Contratto.
9.5 Sanzioni
Nel caso di indebita percezione del finanziamento per dolo o colpa grave, accertata giudizialmente, in sede di revoca del finanziamento si dispone la restituzione delle somme erogate e si procede all’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria consistente nel pagamento di una somma in misura da due a quattro volte l’importo dell’intervento indebitamente fruito, come previsto dall’articolo 9 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 123 (Disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese, a norma dell’articolo 4, comma 4, lettera c), della l. 15 marzo 1997, n. 59).
In questo caso, nonché per i casi di revoca previsti dai commi 4 e 5 dell’articolo 21 e in caso di revoca parziale previsti all’articolo 22 della L.R. n. 71/2017, il Beneficiario non può accedere a bandi regionali di concessione di aiuti per un periodo di tre anni a decorrere dalla data di adozione del provvedimento di revoca. Detta sanzione non si applica alle imprese che hanno proceduto alla rinuncia del contributo stesso ai sensi dell’art. 23, comma 2 L.R. n. 71/2017.
10. DISPOSIZIONI FINALI
10.1 Informativa e tutela ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003
I dati forniti alla Regione Toscana saranno oggetto di trattamento esclusivamente per le finalità del presente bando e per scopi istituzionali e saranno trattati, nel rispetto dei principi di correttezza, liceità, trasparenza e di tutela della riservatezza e dei diritti dei richiedenti il finanziamento, in conformità alla normativa Comunitaria e Nazionale in materia di privacy pro tempore vigente.
Ai sensi del Reg UE 679/2016 ed in conformità al D.Lgs. n. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali” il trattamento dei dati forniti alla Regione Toscana a seguito della partecipazione al bando avviene esclusivamente per le finalità del bando stesso e per scopi istituzionali, nella piena tutela dei diritti e della riservatezza delle persone e secondo i principi di correttezza, liceità e trasparenza.
Ai sensi dell’art. 13 e 14 del Regolamento (UE) 2016/679 si forniscono le seguenti informazioni:
• i dati forniti sono trattati dalla Regione Toscana per le finalità previste dal presente bando e per l’espletamento degli adempimenti connessi alla procedura di cui al presente bando, ivi compresa la fase dei controlli sulle autocertificazioni;
• il conferimento dei dati è obbligatorio e l’eventuale rifiuto di fornire tali dati potrebbe comportare la mancata assegnazione dell'agevolazione;
• la raccolta ed il trattamento dei dati saranno effettuati mediante strumenti informatici, telematici e manuali;
• i dati potranno essere comunicati agli enti preposti per la verifica delle dichiarazioni rese dal Beneficiario ai sensi del D.P.R. 445/2000 e ad ogni altro soggetto che abbia interesse ai sensi della L.241/1990;
• i dati saranno trattati secondo quanto previsto dalla normativa e diffusi (limitatamente ai dati anagrafici del richiedente, agli esiti delle fasi di ammissibilità e valutazione) in forma di pubblicazione secondo le norme che regolano la pubblicità degli atti amministrativi presso la Regione Toscana, e sul sito internet della Regione Toscana, per ragioni di pubblicità circa gli esiti finali delle procedure amministrative;
Il titolare del trattamento è la Regione Toscana, Giunta Regionale con sede in Xxxxxx Xxxxx 00, 00000 Xxxxxxx, PEC:
xxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xxxxxxx.xx <mailto:xxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xxxxxxx.xx>, centralino +39055.4382111;
il Responsabile della Protezione dei Dati (RPD) / Data Protection Officer (DPO) è raggiungibile al seguente indirizzo e-mail:
xxx_xxx@xxxxxxx.xxxxxxx.xx mailto:xxx_xxx@xxxxxxx.xxxxxxx.xx
I responsabili esterni del trattamento è Sviluppo Toscana S.p.A., nella persona del legale rappresentante, Xxx Xxxxxx x. 00 - 00000 Xxxxxxx (XX), PEC: xxxxx@xxx.xxxxxxxx.xxxxxxx.xx
10.2 Responsabile del procedimento, informazioni e contatti
Ai sensi della Legge n. 241/1990 e della L.R. n. 40/2009 il Responsabile del procedimento è il Dirigente del Settore Politiche di sostegno alle imprese della Direzione Attività Produttive Dr.ssa Xxxxx Xxxxxxxxx.
l diritto di accesso39 viene esercitato, mediante richiesta motivata scritta nei confronti del Settore Politiche di sostegno alle imprese della Direzione Attività Produttive con le modalità di cui alla D.G.R. 02/10/2017 n. 1040;
Qualsiasi informazione relativa al bando e agli adempimenti ad esso connessi può essere richiesta al seguente indirizzo di posta elettronica: xxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxx.xxxxxxx.xx
Il bando è reperibile anche sul sito di Giovanisì (xxx.xxxxxxxxx.xx) e all'Ufficio Giovanisì possono essere richieste informazioni generali sul bando (numero verde 800098719 – mail xxxx@xxxxxxxxx.xx)
10.3 Disposizioni finali
L’accettazione del finanziamento da parte del beneficiario costituisce accettazione della propria inclusione nell’elenco delle operazioni pubblicato ai sensi del Regolamento (CE) 1303/2013 art. 155, paragrafo 2.
Ai fini del bando, tutte le comunicazioni alle imprese beneficiarie verranno effettuate tramite Posta Elettronica Certificata (PEC), ivi compresa la comunicazione degli esiti della selezione delle domande. L’indirizzo di PEC verrà reso noto alle imprese partecipanti con successiva comunicazione.
Analogamente, tutte le comunicazioni ufficiali all’Amministrazione regionale da parte di beneficiari che hanno presentato domanda (ad es., comunicazioni di varianti, richieste proroghe, ecc.) dovranno essere effettuate tramite PEC indirizzata a Sviluppo Toscana S.p.a. xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx0000@xxx.xxxxxxxx.xxxxxxx.xx e per conoscenza all’indirizzo email xxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxx.xxxxxxx.xx. A tal fine, le imprese partecipanti dovranno dotarsi di una propria casella PEC inserendone i riferimenti nella procedura online di presentazione della domanda definitiva.
Il Responsabile del procedimento si riserva la possibilità di integrare o modificare il presente bando, per effetto di prescrizioni comunitarie e nazionali intervenute entro il termine per l’invio delle domande di contributo. In tal caso, il Responsabile del procedimento pubblica sul BURT le modifiche intervenute e comunica le modalità per l'integrazione delle domande.
Per quanto non espressamente previsto dal presente bando si applicano le norme comunitarie, nazionali e regionali vigenti, nonché le disposizioni dei piani e programmi regionali di riferimento settoriale.
L’Amministrazione regionale si riserva di applicare eventuali norme di riferimento subentranti in materia di aiuti, in relazione a nuovi orientamenti comunitari.
11. RIFERIMENTI NORMATIVI
39 Di cui agli artt. 22 e segg. della Legge n. 241/1990 e agli artt. 5 e segg. della L.R. n. 40/2009.
Atti normativi comunitari, nazionali e regionali, unitamente alle principali disposizioni di attuazione, di riferimento per l’applicazione del bando.
UNIONE EUROPEA
✓ RACCOMANDAZIONE della Commissione n. 361 del 06-05-2003 relativa alla Definizione delle microimprese, piccole e medie imprese
✓ REGOLAMENTO (CE) n. 794/2004, della Commissione, del 21-04-2004 recante disposizioni di esecuzione del Reg. n. 659/1999
✓ REGOLAMENTO (CE) 29/10/2012 n. 1268/2012 della Commissione, recante le modalità di applicazione del regolamento (UE/Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione
✓ REGOLAMENTO (UE) 17/12/2013 n. 1301/2013 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e a disposizioni specifiche concernenti l’obittivo investimenti a favore della crescaiata e dell’occupazione
✓ REGOLAMENTO (UE) 17/12/2013 n.1303/2013 recante disposizioni comuni sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca
✓ REGOLAMENTO (CE) n. 651/2014, della Commissione, del 17-06-2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli artt. 107 e 108 del Trattato (regolamento generale di esenzione per categoria)
NAZIONALE
✓ REGIO DECRETO 16-03-1942, N. 267 “DISCIPLINA DEL FALLIMENTO, DEL CONCORDATO PREVENTIVO, DELL'AMMINISTRAZIONE CONTROLLATA E DELLA LIQUIDAZIONE COATTA AMMINISTRATIVA”
✓ DECRETO LEGGE 12-09-1983, N. 463, CONVERTITO IN LEGGE 11 NOVEMBRE 1983, N. 638 “MISURE URGENTI IN MATERIA PREVIDENZIALE E SANITARIA E PER IL CONTENIMENTO DELLA SPESA PUBBLICA, DISPOSIZIONI PER VARI SETTORI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E PROROGA DI TALUNI TERMINI”
✓ LEGGE 19-03-1990, N. 55 “NUOVE DISPOSIZIONI PER LA PREVENZIONE DELLA DELINQUENZA DI TIPO MAFIOSO E DI ALTRE GRAVI FORME DI MANIFESTAZIONE DI PERICOLOSITÀ SOCIALE”
✓ LEGGE 07-08-1990, N. 241 “NUOVE NORME IN MATERIA DI PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO E DI DIRITTO DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI”
✓ D.M. TESORO 22-04-1997 “ATTUAZIONE DELL’ART. 56, COMMA 2, DELLA LEGGE 06-02- 1996 N. 52 RECANTE ATTO DI FIDEIUSSIONE PER GLI ANTICIPI DELLE QUOTE DI COFINANZIAMENTO NAZIONALE DEGLI INTERVENTI DI POLITICA COMUNITARIA”
✓ D.M. LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE 09-05-1997 “EFFICACIA DELLA GARANZIA FIDEIUSSORIA DI CUI AL DECRETO MINISTERIALE 22-04-1997 DI ATTUAZIONE DELL’ART. 56, COMMA 2, DELLA LEGGE 06-02-1996 N. 52 RECANTE ATTO DI FIDEIUSSIONE PER ANTICIPI DELLE QUOTE DI COFINANZIAMENTO NAZIONALE DEGLI INTERVENTI DI POLITICA COMUNITARIA”
✓ LEGGE 27-12-1997, N. 449 “MISURE PER LA STABILIZZAZIONE DELLA FINANZA PUBBLICA” ART. 24, COMMI 32, 33 E 36 (DISPOSIZIONI IN MATERIA DI RISCOSSIONE)
✓ D.LGS. 31-03-1998, N. 123 “DISPOSIZIONI PER LA RAZIONALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI DI SOSTEGNO PUBBLICO ALLE IMPRESE”
✓ D.LGS. 10-03-2000, N. 74 “NUOVA DISCIPLINA DEI REATI IN MATERIA DI IMPOSTE SUI REDDITI E SUL VALORE AGGIUNTO, A NORMA DELL'ARTICOLO 9 DELLA LEGGE 25 GIUGNO 1999, N. 205”
✓ D.P.R. 28-12-2000, N. 445 “TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI IN MATERIA DI DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA”
✓ D.LGS. 08-06-2001, N. 231 “DISCIPLINA DELLA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DELLE PERSONE GIURIDICHE, DELLE SOCIETÀ E DELLE ASSOCIAZIONI ANCHE PRIVE DI PERSONALITÀ GIURIDICA”
✓ D.P.R. 14-11-2002, N. 313 “TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI IN MATERIA DI CASELLARIO GIUDIZIALE, DI ANAGRAFE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE DIPENDENTI DA REATO E DEI RELATIVI CARICHI PENDENTI”
✓ D.LGS. 10-02-2005, N. 30 “CODICE DELLA PROPRIETÀ INDUSTRIALE”
✓ D.LGS. 07-03-2005, N. 82 “CODICE DELL’AMMINISTRAZIONE DIGITALE”
✓ D.M. ATTIVITÀ PRODUTTIVE 18-04-2005 “ADEGUAMENTO ALLA DISCIPLINA COMUNITARIA DEI CRITERI DI INDIVIDUAZIONE DELLE PMI”
✓ D.M. MIUR 06-12-2005 “MODIFICA AL D.M. N. 593/2000 - NUOVA DEFINIZIONE COMUNITARIA DI PICCOLA E MEDIA IMPRESA”
✓ D.P.C.M. 23-05-2007 “DISCIPLINA DELLE MODALITÀ CON CUI È EFFETTUATA LA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETÀ, CONCERNENTE DETERMINATI AIUTI DI STATO, DICHIARATI INCOMPATIBILI DALLA COMMISSIONE EUROPEA”
✓ D.M. MIUR 02-01-2008 “ADEGUAMENTO DELLE DISPOSIZIONI DEL DM 08-08-2000, N. 593, ALLA DISCIPLINA COMUNITARIA SUGLI AIUTI DI STATO ALLA RICERCA, SVILUPPO ED INNOVAZIONE, DI CUI ALLA COMUNICAZIONE 2006/C323/01 - NOTA ESPLICATIVA DEL 15-05-2008”
✓ D.LGS. 09-04-2008, N. 81 “ATTUAZIONE DELL'ART. 1 DELLA L. N. 123/2007 IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO” (INFORTUNI SUL LAVORO)
✓ D.P.R. 03-10-2008, N. 196 “REGOLAMENTO DI ESECUZIONE DEL REGOLAMENTO (CE)
N. 1083/2006 RECANTE DISPOSIZIONI GENERALI SUL FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE, SUL FONDO SOCIALE EUROPEO E SUL FONDO DI COESIONE “
✓ D.M. SVILUPPO ECONOMICO 13-01-2010, N. 33 “REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DEL CODICE DELLA PROPRIETÀ INDUSTRIALE”
✓ D.LGS. 27-01-2010, N. 39 “ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2006/43/CE DEL PARLAMENTO E DEL CONSIGLIO RELATIVA ALLE REVISIONI LEGALI DEI CONTI ANNUALI E DEI CONTI CONSOLIDATI”
✓ D. LGS. 06-09-2011, N. 159 “CODICE DELLE LEGGI ANTIMAFIA E DELLE MISURE DI PREVENZIONE, NONCHÉ NUOVE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI DOCUMENTAZIONE ANTIMAFIA”
✓ DIRETTIVA DEL MINISTRO DELLA P.A. E DELLA SEMPLIFICAZIONE N. 14/2011 DEL 22- 12-2011 “ADEMPIMENTI URGENTI PER L’APPLICAZIONE DELLE NUOVE DISPOSIZIONI IN
MATERIA DI CERTIFICATI E DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE DI CUI ALL’ART. 15 DELLA LEGGE 12-11-2011 N. 183”
✓ D.L. 24-01-2012, N. 1 “DISPOSIZIONI URGENTI PER LA CONCORRENZA, LO SVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURE E LA COMPETITIVITÀ” (C.D. DECRETO CRESCI ITALIA) CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 24/03/2012, N. 27
✓ D.L. 07-05-2012, N. 52 “DISPOSIZIONI URGENTI PER LA RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA PUBBLICA, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 06/07/2012, N. 94”
✓ LEGGE 06-11-2012, N. 190 “DISPOSIZIONI PER LA PREVENZIONE E LA REPRESSIONE DELLA CORRUZIONE E DELL'ILLEGALITÀ NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE”
✓ DELIBERA. 14-11-2012 - AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO
- “REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL'ARTICOLO 5-TER DEL DECRETO-LEGGE 24 GENNAIO 2012, N. 1, COSÌ COME MODIFICATO DALL'ART. 1, COMMA 1-QUINQUIES, DEL DECRETO-LEGGE 24 MARZO 2012, N. 29, CONVERTITO, CON MODIFICAZIONI, DALLA LEGGE 18 MAGGIO 2012, N. 62”
✓ D.M. LAVORO E POLITICHE SOCIALI 13-03-2013 “CERTIFICAZIONE DEI CREDITI E RILASCIO DEL DURC – PRIMI CHIARIMENTI”
✓ D. LGS. 14-04-2013, N. 33 “RIORDINO DELLA DISCIPLINA RIGUARDANTE GLI OBBLIGHI DI PUBBLICITÀ, TRASPARENZA E DIFFUSIONE DELLE INFORMAZIONI DA PARTE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI”
✓ CIRC. INPS DEL 21-10-2013, N. 40 “CHIARIMENTI SUL RILASCIO ANCHE IN PRESENZA DI DEBITI PREVIDENZIALI E/O ASSICURATIVI”
✓ D.M. 14-01-2014 “COMPENSAZIONE DI CREDITI CON SOMME DOVUTE IN BASE AGLI ISTITUTI DEFINITORI DELLA PRETESA TRIBUTARIA E DEFLATIVI DEL CONTENZIOSO TRIBUTARIO”
✓ DECRETO 20 -02- 2014, N. 57 – MEF-MISE “REGOLAMENTO CONCERNENTE L'INDIVIDUAZIONE DELLE MODALITÀ IN BASE ALLE QUALI SI TIENE CONTO DEL RATING DI LEGALITÀ ATTRIBUITO ALLE IMPRESE AI FINI DELLA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI”
✓ D.L. 20-03-2014, N. 34, CONVERTITO DALLA L. 16-05-2014 “SEMPLIFICAZIONI IN MATERIA DI DOCUMENTO UNICO DI REGOLARITÀ CONTRIBUTIVA”
✓ D.M. 30-01-2015 “SEMPLIFICAZIONE IN MATERIA DI DOCUMENTO UNICO DI REGOLARITÀ CONTRIBUTIVA (DURC)
✓ LEGGE 22-05-2015, N. 68 “DISPOSIZIONI IN MATERIA DI DELITTI CONTRO L’AMBIENTE”
✓ L. N. 208 DEL 28-12-2015 “DISPOSIZIONI PER LA FORMAZIONE DEL BILANCIO ANNUALE E PLURIENNALE DELLO STATO (LEGGE DI STABILITA' 2016)”
✓ D.LGS. 18-04-2016, N. 50 “CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI”
✓ D.LGS. 12-05-2016, N. 75 “ATTUAZIONE DELLA DECISIONE 2009/316/GAI CHE ISTITUISCE IL SISTEMA EUROPEO DI INFORMAZIONE SUI CASELLARI GIUDIZIARI (ECRIS), IN APPLICAZIONE DELL'ARTICOLO 11 DELLA DECISIONE QUADRO 2009/315/GAI.
✓ DELIBERA 13-07-2016 - AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO - “MODIFICHE AL REGOLAMENTO ATTUATIVO IN MATERIA DI RATING DI LEGALITÀ”.
✓ D.LGS. 25-05-2016, N. 97 “REVISIONE E SEMPLIFICAZIONE DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE, PUBBLICITÀ E TRASPARENZA, CORRETTIVO DELLA LEGGE 6 NOVEMBRE 2012, N. 190 E DEL DECRETO LEGISLATIVO 14 MARZO 2013, N. 33, AI SENSI DELL'ARTICOLO 7 DELLA LEGGE 7 AGOSTO 0000, X. 000, XX MATERIA DI RIORGANIZZAZIONE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE”
REGIONE TOSCANA
✓ DELIBERA G.R. N. 1058 DEL 01-10-2001 “DIRETTIVA PER L’APPLICAZIONE DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SEMPLIFICAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA DI CUI AL D.P.R. 28-12-2000 N. 445”
✓ L.R. 26-01-2004, N. 1 DEL “PROMOZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE ELETTRONICA E DELLA SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE E DELLA CONOSCENZA NEL SISTEMA REGIONALE. DISCIPLINA DELLA “RETE TELEMATICA REGIONALE TOSCANA”
✓ L.R. 13-07-2007, N. 38 “NORME IN MATERIA DI CONTRATTI PUBBLICI E RELATIVE DISPOSIZIONI SULLA SICUREZZA E REGOLARITÀ DEL LAVORO”
✓ L.R.27-04-2009, N. 20 “DISPOSIZIONI IN MATERIA DI RICERCA E INNOVAZIONE”
✓ L.R. 23-07-2009, N. 40 “NORME SUL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO, PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA TRASPARENZA DELL'ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA”
✓ L.R. 05-10-2009, N. 54 “ISTITUZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO E DEL SISTEMA STATISTICO REGIONALE. MISURE PER IL COORDINAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI SERVIZI PER LO SVILUPPO DELLA SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE E DELLA CONOSCENZA”
✓ DECISIONE X.X. X. 0 XXX 00-00-0000 “INDIRIZZI AGLI UFFICI IN MERITO ALLA COPERTURA FIDEIUSSORIA SUGLI ANTICIPI SUI CONTRIBUTI. INDICAZIONI GENERALI IN MERITO AI SOGGETTI FIDEIUBENTI - L.R. 35/2000”
✓ DECISIONE X.X. X. 00 XXX 00-00-0000 “INDIRIZZI AGLI UFFICI REGIONALI IN MERITO AI CASI DI FALLIMENTO O ALTRE PROCEDURE CONCORSUALI PER IMPRESE SOVVENZIONATE - POR CREO XXXX 0000-0000”
✓ XXXXXXXX X.X. X. 000 XXX 00-00-0000 “INDIRIZZI PER LA SEMPLIFICAZIONE DELLA RENDICONTAZIONE - ESTENSIONE AI CONTRIBUTI COFINANZIATI CON LE RISORSE DEL BILANCIO REGIONALE E CON RISORSE NAZIONALI - POR CREO XXXX 0000-0000”
✓ XXXXXXXX X.X. X. 000 XXX 00-00-0000 “DEFINIZIONE DELLE SOGLIE DI RIMBORSO A FAVORE DELLA REGIONE TOSCANA DA PARTE DELLE IMPRESE IN CASO DI RINUNCIA O REVOCA DEL CONTRIBUTI, AI SENSI DELLA L.R. 20-03-2000 N. 35, ART. 9, COMMA 3 SEXIES”
✓ DECISIONE X.X. X. 0 XXX 00-00-0000 “DIRETTIVE PER LA DEFINIZIONE DELLA PROCEDURA DI APPROVAZIONE DEI BANDI PER L'EROGAZIONE DI FINANZIAMENTI”
✓ XXXXXXXX X.X. X. 000 XXX 00-00-0000 “DEFINIZIONE DEL TASSO D’INTERESSE DA APPLICARE ALLE REVOCHE DI CONTRIBUTI CONCESSI AI SENSI DELLA L.R. N. 35/2000”
✓ L.R. 07-01-2015, N. 1 “DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA REGIONALE E RELATIVE PROCEDURE CONTABILI. MODIFICHE ALLA L.R. 20/2008”
✓ DECISIONE X.X. X. 0 XXX 00-00-0000 “DECISIONE DI GIUNTA RELATIVA ALL’OBBLIGO DI SOSPENDERE I CONTRIBUTI REGIONALI ALLE IMPRESE IN CASO DI REATI IN MATERIA DI LAVORO”
✓ XXXXXXXX X.X. X. 000 XXX 00-00-0000 “POR-FESR 2014-2020. ESTENSIONE DEL PROGRAMMA AI LIBERI PROFESSIONISTI”
✓ DECISIONE X.X. X. 0 XXX 00-00-0000 “L.R. N.35/2000. PROCEDURE CONCORSUALI EX
R.D. N. 267/1942. INDIVIDUAZIONE DELLE MODALITÀ OPERATIVE E DELLE AZIONI DA ATTIVARE NEI CONFRONTI DI IMPRESE BENEFICIARIE DI CONCESSIONI, SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, VANTAGGI ECONOMICI AI SENSI DELL'ART. 12 DELLA L. 241/1990”
✓ L.R. 05-06-2017, N. 26 “DISPOSIZIONI IN MATERIA DI DIRITTO DI ACCESSO, DI PUBBLICITÀ E TRASPARENZA PER CONSIGLIERI REGIONALI, ASSESSORI E ORGANI DI GARANZIA. MODIFICHE ALLA L.R. 40/2009 ED ALLA L.R. 55/2014”
✓ XXXXXXXX X.X. X. 000 XXX 00-00-0000 “L.R. 35/2000, ART. 9, COMMA 3 SEXIES. DEFINIZIONE DI NUOVI IMPORTI DA APPLICARSI ALLE IMPRESE QUALE RIMBORSO FORFETARIO DELLE SPESE NEL CASO DI RINUNCE O PROVVEDIMENTI DI REVOCA DI IMPORTI PARI O INFERIORI A EURO 5000,00”
✓ DELIBERA X.X. X. 0000 XXX 02-10-2017 “ADOZIONE DEI PROVVEDIMENTI ORGANIZZATIVI IN ORDINE ALL'ACCESSO ED ALLA CONOSCENZA DEI DATI E DEI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI DELLA REGIONE TOSCANA DI CUI ALLA L.R. 26/2017. REVOCA DELLA DGR 726/2011”
✓ L.R. 12-12-2017, N. 71 “DISCIPLINA DEL SISTEMA REGIONALE DEGLI INTERVENTI DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE”
ALLEGATI AL BANDO
▪ Catalogo dei servizi avanzati e qualificati imprese toscane
▪ Priorità tecnologiche
▪ Tabella Percorsi Advanced Manufacturing (c.d. Strategia 4.0)
▪ Glossario tecnologie abilitanti I4.0
▪ Modello di Fidejussione
▪ Modello dichiarazione intestazioni fiduciarie
▪ Istruzioni sulle modalità di presentazione della domanda da parte dell'impresa estera
▪ Modello dichiarazione cumulo
▪ Modello dichiarazione precedenti penali, illeciti xxx.xx e capacità a contrarre
▪ Modello dichiarazione carichi pendenti
▪ Modello dichiarazione assenza atti sospensivi o interdittivi
▪ Modello di accollo
▪ Schema delle fasi del bando
▪ Glossario
ALLEGATO ESTRATTO CATALOGO vedi allegato A1
PRIORITA’ TECNOLOGICHE
Tassonomia degli ambiti prioritari
della strategia di specializzazione intelligente
Di seguito sono riportate definizioni tassonomiche degli ambiti tecnologici della Strategia di specializzazione intelligente per la Toscana (RIS3), nella versione approvata con DGR n.478/2014, utili per una maggiore comprensione della coerenza delle proposte progettuali alle priorità tecnologiche individuate dalla Regione Toscana.
Per un dettaglio ulteriore o per approfondimenti su gli orientamenti strategici della RIS3 si rimanda a quanto specificatamente riportato nell’allegato A della sopracitata delibera
ICT-FOTONICA
In questo ambito prioritario sono ricomprese le discipline afferenti alle tecnologie per l’informazione e le telecomunicazione (ICT) oltre che alle tecnologie elettro-ottiche e fotoniche (Fotonica).
ICT: Ai fini delle strategie regionali di smart specialisation per ICT si intende un complesso interrelato di scienze, metodologie, criteri, tecniche e strumenti, atti a potenziare le attività relative alla raccolta, trasmissione ed elaborazione dei dati, alla creazione di informazioni e di conoscenza, all’assunzione ed adozione delle decisioni. Secondo questa accezione le ICT non rappresentano necessariamente una tecnologia, né un insieme di tecnologie differenti; più propriamente un sistema di tecnologie che convergono tra di loro alle finalità sopra indicate.
FOTONICA: Fotonica è riconosciuta come la disciplina che riguarda l’ideazione, la progettazione e lo sviluppo di dispositivi o componenti che emettono, elaborano o rilevano la luce intesa, sia come onda elettromagnetica, che come flusso di fotoni (quanti di luce). I dispositivi fotonici sono solitamente «microsistemi» (sensori e fibre) che vengono poi inseriti in altri strumenti più complessi aumentandone le prestazioni.
Visto l’alto livello di compenetrazione e le complementarietà tra ICT e Fotonica, nelle accezioni sopra riportate, rientra in questo ambito prioritario anche l’optoelettronica. Questa nasce dall’integrazione delle metodologie dell’ottica classica (lenti, obiettivi, fibre ottiche) con le tecnologie elettroniche per la realizzazione di un’ampia gamma di componenti e dispositivi, che vanno (a titolo di esempio) dai laser ai sistemi di illuminazione, dagli strumenti per l’imaging biomedicale ai sensori di inquinanti, dai microscopi di nuova generazione per l’indagine atomica agli strumenti satellitari per l’esplorazione S.p.a.ziale
FABBRICA INTELLIGENTE
L’ambito prioritario legato alle tecnologie per la Fabbrica Intelligente si rivolge alle tecnologie dell’automazione, della meccatronica e della robotica. Ai fini degli obiettivi della strategia di smart specialisation queste tre discipline concorrono in maniera integrata a sviluppare soluzioni tecnologiche funzionali all’automazione dei processi produttivi, in termini di velocizzazione, sicurezza e controllo, della sostenibilità ed economicità degli stessi, nonché dell’estensione della capacità di azione.
Per un più agevole inquadramento definitorio, le tecnologie dell’automazione della meccatronica e della robotica, che nella pratica presentano elevati livelli di convergenza, vengono di seguito enucleati e descritti in maniera distinta.
AUTOMAZIONE - Per “automazione” si intende lo sviluppo di sistemi, strumentazioni, processi ed applicativi che consentono la riduzione dell’intervento dell’uomo sui processi produttivi.
L’automazione in tal senso si realizza mediante soluzioni di problemi tecnici legati all’esecuzione di azioni in maniera ripetuta, nella semplificazioni di operazione complesse, nell’effettuazione di operazioni complesse in contesti incerti e dinamici con elevato livello di precisione. Il concetto di automazione assume un carattere estensivo di integrazione di tecnologie e di ambiti applicativi (dal laboratorio, alla fabbrica intelligente), mantenendo il focus sul controllo automatico dei processi.
MECCATRONICA- La “meccatronica” è una branca dell’ingegneria che coniuga sinergicamente più discipline quali la Meccanica, l’elettronica, ed i sistemi di controllo intelligenti, allo scopo di realizzare un sistema integrato detto anche sistema tecnico.
Inizialmente la meccatronica è nata dalla necessità di fondere insieme la meccanica e l’elettronica, da cui il nome. Successivamente l’esigenza di realizzare sistemi tecnici sempre più complessi ha portato alla necessità di integrare anche le altre discipline per applicazioni industriali robotiche e di azionamento elettrico.
ROBOTICA- Come ramo della cibernetica rivolto alle tecniche di costruzione (ed i possibili ambiti di applicazioni) dei robot, la robotica è la disciplina dell'ingegneria che studia e sviluppa metodi che permettano a un robot di eseguire dei compiti specifici riproducendo il lavoro umano. La robotica moderna si è sviluppata perseguendo principalmente
a) l’autonomia delle macchine;
b) la capacità di interazione/immedesimazione con l’uomo e i suoi comportamenti.
CHIMICA NANOTECNOLOGIE
In riferimento a questo ambito prioritario sono ricomprese le discipline tecnico scientifiche afferenti alla chimica alle nanotecnologie. Per loro stessa natura la chimica e le nanotecnologie ricadono in un ambito di investigazione multidisciplinare, con frequenti intersezioni con altri settori quali Optoelettronica, Scienze della vita, Moda e Tessile, Energie Rinnovabili, Meccanica, Carta, Lapideo.
CHIMICA- Per chimica si intende quella branca delle scienze naturali, che studia la composizione della materia ed il suo comportamento in base a tale composizione.
Oggetto di studio della chimica sono principalmente: le proprietà dei costituenti della materia (atomi); le proprietà delle entità molecolari; delle specie chimiche; delle miscele e dei materiali costituiti da una o più specie chimiche.
NANOTECNOLOGIE- La nanotecnologia è un ramo della scienza applicata e della tecnologia che si occupa del controllo della materia su scala dimensionale inferiore al micrometro, della progettazione e realizzazione di dispositivi su tale scala.
Rientrano a far parte dell’ambito prioritario anche le opportunità offerte dall’integrazione con ulteriori discipline tecnologiche (es. nanotecnologie, optoelettronica, life science, nuovi materiali).
Sotto articolazione delle priorità tecnologiche
Al fine di orientare i proponenti ad una più puntuale specificazione delle proposte progettuali, si presenta di seguito un elenco indicativo e non esaustivo di sottoarticolazioni per ciascuna priorità tecnologica.
ICT E FOTONICA
- Ingegneria dei componenti e sistemi (dispositivi/manufatti/processi) integrati avanzati e intelligenti;
- Internet del futuro, infrastrutture tecnologie, reti piattaforme, hardware;
- Servizi applicativi e soluzioni web based, internet delle cose e dei servizi;
- Tecnologie e gestione dell'informazione;
- Creatività digitale;
- Microelettronica e fotonica;
- Ottica, xxxxxxx-xxxxxx;
- Altri ambiti ICT-Fotonica;
FABBRICA INTELLIGENTE
- Automazione industriale;
- Robotica e ambienti di vita assistiti;
- Meccatronica;
- Tecnologie per un uso efficiente dell'energia nei processi produttivi;
- Tecnologie sostenibili in industrie ad alta intensità energetica;
- Creazione di nuovi modelli ed organizzazioni di impresa sostenibili;
- Altri ambiti fabbrica intelligente;
CHIMICA E NANOTECNOLOGIE
- Chimica organica;
- Chimica inorganica;
- Tecnologia dei materiali polimerici e compositi;
- Biochimica;
- Nanostrutture, nanomateriali, nanoparticelle, nanotubi;
- Nanomedicina;
- Nanoelettronica;
- Altri ambiti chimica e nanotecnologie;
Tabella PERCORSI ADVANCED MANUFACTURING
Roadmap documento nazionale
1.1 Metodi e strumenti per la progettazione e gestione della strategia manifatturiera
1.2. Strategie per la Supply Chain
Raccordo RIS3 toscana
1. Strategie e
manageme nt per il Manifatturi ero
1.3. Business Model orientati ai servizi
1.4. Strategie per la produzione orientata al cliente
1.5. Modelli di business e supply chain per l'end-of-life
a) Piattaforme e servizi per l’industria ed il trasferimento tecnologico (cloud computing, business intelligence, smart manufacturing); b) Soluzioni di progettazione avanzata (design for disasselmbing and for dismalting, ambient intelligence, filiera del recupero della materia, revamping e retrofitting…) |
a) Piattaforme e servizi per l’industria ed il trasferimento tecnologico (cloud computing, business intelligence, smart manufacturing); b) Soluzioni di progettazione avanzata (design for disasselmbing and for dismalting, ambient intelligence, filiera del recupero della materia, revamping e retrofitting…) |
a) Piattaforme e servizi per l’industria ed il trasferimento tecnologico (cloud computing, business intelligence, smart manufacturing); b) Soluzioni di progettazione avanzata (design for disasselmbing and for dismalting, ambient intelligence, filiera del recupero della materia, revamping e retrofitting…) |
a) Piattaforme e servizi per l’industria ed il trasferimento tecnologico (cloud computing, business intelligence, smart manufacturing); b) Soluzioni di progettazione avanzata (design for disasselmbing and for dismalting, ambient intelligence, filiera del recupero della materia, revamping e retrofitting…) |
a) Piattaforme e servizi per l’industria ed il trasferimento tecnologico (cloud computing, business intelligence, smart manufacturing); b) Soluzioni di progettazione avanzata (design for disasselmbing and for dismalting, ambient intelligence, filiera del recupero |
Tabella PERCORSI ADVANCED MANUFACTURING
Roadmap documento nazionale
Raccordo RIS3 toscana
2.1. Materiali per ambienti esterni
2.
Produzione e impiego di Materiali innovativi
2.2. Materiali per la produzione e l'immagazzinamento dell'energia
2.3. Materiali per l'applicazione nel settore delle costruzioni
2.4. Materiali per display
2.5. Materiali Biobased ed eco- compatibili
della materia, revamping e retrofitting…) |
b) Soluzioni di progettazione avanzata (design for disasselmbing and for dismalting, ambient intelligence, filiera del recupero della materia, revamping e retrofitting…); c) Processi ecosostenibili (riduzione consumi idrici, soluzioni gestioni acque reflue, abbattimenti consumi energetici, efficienza energetica dei dispositivi e dei manufatti, soluzioni di infomobilità e logistica intermodale, smart grid and storage…) |
b) Soluzioni di progettazione avanzata (design for disasselmbing and for dismalting, ambient intelligence, filiera del recupero della materia, revamping e retrofitting…); c) Processi ecosostenibili (riduzione consumi idrici, soluzioni gestioni acque reflue, abbattimenti consumi energetici, efficienza energetica dei dispositivi e dei manufatti, soluzioni di infomobilità e logistica intermodale, smart grid and storage…) d) Sviluppo nuovi materiali per il manifatturiero (nanomateriali, prodotti tecnici, tecnificazione delle superfici, nuovi materiali metallici, nuovi materiali per i processi produttivi) e) Sviluppo soluzioni per l’ambiente ed il territorio (nanoremediation, nanotecnologie eco-compatibili, soluzioni nano tecnologiche per bonifiche suolo ed acque contaminate) |
d) Sviluppo nuovi materiali per il manifatturiero (nanomateriali, prodotti tecnici, tecnificazione delle superfici, nuovi materiali metallici, nuovi materiali per i processi produttivi) |
c) Processi ecosostenibili (riduzione consumi idrici, soluzioni gestioni acque reflue, abbattimenti consumi energetici, efficienza energetica dei dispositivi e dei manufatti, soluzioni di infomobilità |
Tabella PERCORSI ADVANCED MANUFACTURING
Roadmap documento nazionale
Raccordo RIS3 toscana
2.6. Materiali multi-funzionali
2.7. Micro-nano materiali
2.8. Materiali rinnovabili dalle alte prestazioni
3,
Tecnologie per un Manifatturie ro sostenibile
3.1. Processi di produzione sostenibili
3.2. Fabbriche per la de-produzione
e logistica intermodale, smart grid and storage…) d) Sviluppo nuovi materiali per il manifatturiero (nanomateriali, prodotti tecnici, tecnificazione delle superfici, nuovi materiali metallici, nuovi materiali per i processi produttivi) e) Sviluppo soluzioni per l’ambiente ed il territorio (nanoremediation, nanotecnologie eco-compatibili, soluzioni nano tecnologiche per bonifiche suolo ed acque contaminate) |
d) Sviluppo nuovi materiali per il manifatturiero (nanomateriali, prodotti tecnici, tecnificazione delle superfici, nuovi materiali metallici, nuovi materiali per i processi produttivi) |
d) Sviluppo nuovi materiali per il manifatturiero (nanomateriali, prodotti tecnici, tecnificazione delle superfici, nuovi materiali metallici, nuovi materiali per i processi produttivi) |
d) Sviluppo nuovi materiali per il manifatturiero (nanomateriali, prodotti tecnici, tecnificazione delle superfici, nuovi materiali metallici, nuovi materiali per i processi produttivi) e) Sviluppo soluzioni per l’ambiente ed il territorio (nanoremediation, nanotecnologie eco-compatibili, soluzioni nano tecnologiche per bonifiche suolo ed acque contaminate) |
c) Processi ecosostenibili (riduzione consumi idrici, soluzioni gestioni acque reflue, abbattimenti consumi energetici, efficienza energetica dei dispositivi e dei manufatti, soluzioni di infomobilità e logistica intermodale, smart grid and storage…); b) Soluzioni di progettazione avanzata (design for disasselmbing and for dismalting, ambient intelligence, filiera del recupero della materia, revamping e retrofitting…) |
c) Processi ecosostenibili (riduzione consumi idrici, soluzioni gestioni acque reflue, abbattimenti |
Tabella PERCORSI ADVANCED MANUFACTURING
Roadmap documento nazionale
Raccordo RIS3 toscana
4.1. Interazione avanzata uomo- macchina
4.2. Tecnologie per ambienti più confortevoli e sicuri
4.
Tecnologie e metodi per "la fabbrica per le persone"
4.3. Aumento della competitività attraverso la valorizzazione delle persone
4.4. Attrattività dell'ambiente di fabbrica
consumi energetici, efficienza energetica dei dispositivi e dei manufatti, soluzioni di infomobilità e logistica intermodale, smart grid and storage…); b) Soluzioni di progettazione avanzata (design for disasselmbing and for dismalting, ambient intelligence, filiera del recupero della materia, revamping e retrofitting…) |
f) Sviluppo soluzioni robotiche multisettoriali (embedded systems, soluzioni per l’ambiente, processi produttivi, agricoltura, sanità) |
b) Soluzioni di progettazione avanzata (design for disasselmbing and for dismalting, ambient intelligence, filiera del recupero della materia, revamping e retrofitting…) c) Processi ecosostenibili (riduzione consumi idrici, soluzioni gestioni acque reflue, abbattimenti consumi energetici, efficienza energetica dei dispositivi e dei manufatti, soluzioni di infomobilità e logistica intermodale, smart grid and storage…) |
b) Soluzioni di progettazione avanzata (design for disassembling and for dismalting, ambient intelligence, filiera del recupero della materia, revamping e retrofitting…) c) Processi ecosostenibili (riduzione consumi idrici, soluzioni gestioni acque reflue, abbattimenti consumi energetici, efficienza energetica dei dispositivi e dei manufatti, soluzioni di infomobilità e logistica intermodale, smart grid and storage…) |
b) Soluzioni di progettazione avanzata (design for disassembling and for dismalting, ambient intelligence, filiera del recupero della materia, revamping e retrofitting…) c) Processi ecosostenibili (riduzione consumi idrici, soluzioni gestioni acque reflue, abbattimenti consumi energetici, efficienza energetica dei dispositivi e dei |
Tabella PERCORSI ADVANCED MANUFACTURING
Roadmap documento nazionale
5.1. Additive Manufacturing
Raccordo RIS3 toscana
5.2. Sistemi e processi laser
5. Processi di
produzione avanzati
6.
Meccatronic a per il manifatturi ero avanzato
7. Metodi e strumenti
di modellazio ne, simulazione e supporto
5.3. Processi micro e nano
5.4. Processi di lavorazione e nobilitazione superficiale
5.5. Processi ibridi
5.6. Alte prestazioni (alta precisione, alta produttività, alta affidabilità)
5.7. Processi avanzati di deformazione, lavorazione e asportazione per nuovi materiali
6.1. Sensoristica, monitoraggio e controllo
6.2. Componenti, macchine e robot intelligenti
6.3. Metodi e tecnologie di progettazione e configurazione di sistemi e architetture intelligenti
7.1. Modellazione e simulazione per la progettazione e gestione integrata di prodotti processi e sistemi
manufatti, soluzioni di infomobilità e logistica intermodale, smart grid and storage…) |
g) Sviluppo soluzioni di automazione e meccatronica per il sistema manifatturiero |
h) Fotonica ed ICT per applicazioni industrialii (componenti ottici e fotonici; sensoristica e microspie avanzate, fibra ottica, infomobilità e sicurezza) |
d) Sviluppo nuovi materiali per il manifatturiero (nanomateriali, prodotti tecnici, tecnificazione delle superfici, nuovi materiali metallici, nuovi materiali per i processi produttivi) d) Sviluppo nuovi materiali per il manifatturiero (nanomateriali, prodotti tecnici, tecnificazione delle superfici, nuovi materiali metallici, nuovi materiali per i processi produttivi) |
d) Sviluppo nuovi materiali per il manifatturiero (nanomateriali, prodotti tecnici, tecnificazione delle superfici, nuovi materiali metallici, nuovi materiali per i processi produttivi) |
g) Sviluppo soluzioni di automazione e meccatronica per il sistema manifatturiero |
g) Sviluppo soluzioni di automazione e meccatronica per il sistema manifatturiero |
g) Sviluppo soluzioni di automazione e meccatronica per il sistema manifatturiero |
g) Sviluppo soluzioni di automazione e meccatronica per il sistema manifatturiero |
g) Sviluppo soluzioni di automazione e meccatronica per il sistema manifatturiero |
c) Processi ecosostenibili (riduzione consumi idrici, soluzioni gestioni acque reflue, abbattimenti consumi energetici, efficienza energetica dei dispositivi e dei manufatti, soluzioni di infomobilità e logistica intermodale, smart grid and storage…); |
Tabella PERCORSI ADVANCED MANUFACTURING
Roadmap documento nazionale
Raccordo RIS3 toscana
alle previsioni
b) Soluzioni di progettazione avanzata (design for disasselmbing and for dismalting, ambient intelligence, filiera del recupero della materia, revamping e retrofitting…)
c) Processi ecosostenibili (riduzione consumi idrici, soluzioni gestioni acque reflue, abbattimenti consumi energetici, efficienza energetica dei dispositivi e dei manufatti, soluzioni di infomobilità e logistica intermodale, smart grid and storage…); b) Soluzioni di progettazione avanzata (design for disasselmbing and for dismalting, ambient intelligence, filiera del recupero della materia, revamping e retrofitting…) |
c) Processi ecosostenibili (riduzione consumi idrici, soluzioni gestioni acque reflue, abbattimenti consumi energetici, efficienza energetica dei dispositivi e dei manufatti, soluzioni di infomobilità e logistica intermodale, smart grid and storage…); b) Soluzioni di progettazione avanzata (design for disassembling and for dismalting, ambient intelligence, filiera del recupero della materia, revamping e retrofitting…) |
f) Sviluppo soluzioni robotiche multisettoriali (embedded systems, soluzioni per l’ambiente, processi produttivi, agricoltura, sanità); |
a) Piattaforme e servizi per l’industria ed il trasferimento tecnologico (cloud computing, business intelligence, smart manufacturing); |
h) Piattaforme e servizi per l’industria ed il trasferimento tecnologico (cloud computing, business intelligence, smart manufacturing |
h) Piattaforme e servizi per l’industria ed il trasferimento tecnologico (cloud computing, business intelligence, smart manufacturing |
7.2. Modellazione e simulazione per la previsione delle performance dei sistemi manifatturieri
7.3. Modellazione e simulazione per la produzione di materiali innovativi
8.1. Soluzioni ICT per l'inclusione del mondo reale nella fabbrica
8. ICT per il Manufacturi
ng
8.2. Soluzioni ICT per la modellazione e memorizzazione di grandi quantità di dati la loro visualizzazione e l'estrazione automatica delle informazioni
8.3. Soluzioni ICT per implementare piattaforme distribuite e collaborative orientate ai servizi
8.4. ICT perla gestione dell'impresa estesa
Tabella PERCORSI ADVANCED MANUFACTURING
Roadmap documento nazionale
8.5. Soluzioni ICT per progettazione, produzione e servizi centrati sul cliente
8.6. Tecnologie per nuove infrastrutture ICT
8.7. Soluzioni ICT per migliorare l'efficienza energetica
Raccordo RIS3 toscana
i) Internet of the things and services (prodotti e servizi intelligenti); j) Fotonica ed ICT per applicazioni medicali, industriali, civili |
I) Internet of the things and services (prodotti e servizi intelligenti); |
h) Piattaforme e servizi per l’industria ed il trasferimento tecnologico (cloud computing, business intelligence, smart manufacturing
GLOSSARIO TECNOLOGIE CHIAVI ABILITANTI
Per quanto attiene alle principali tecnologie abilitanti facciamo riferimento a quelle individuate dal Ministero dello sviluppo Economico, con il Piano Nazionale Industria 4.0 e peraltro elencate all’art 1 della Legge 205/2017:
- l’Internet delle Cose e delle macchine,
- il Cloud e fog computing, i Big Data e gli Analytics,
- la Simulazione e/o prototipazione rapida,
- la Cybersecurity ed i sistemi cyber-fisici,
- I sistemi di visualizzazione e la Realtà Aumentata,
- la Manifattura Additiva,
- la Robotica e l’Automazione Avanzata e collaborativa,
- l’Integrazione digitale, Orizzontale e Verticale, dei processi aziendali.
A tale proposito sul sito dell’Organismo Intermedio Sviluppo Toscana Spa è reso disponibile glossario dettagliato
SCHEMA DI GARANZIA FIDEIUSSORIA
Premesso che:
- la Commissione Europea con la decisione ............... ha approvato il Programma ...............
nella Regione Toscana per ;
- la Giunta Regionale Toscana con deliberazione ............... ha preso atto della decisione della Commissione Europea ;
- la Giunta Regionale Toscana con deliberazione ......… ...... ha approvato ;
- l'amministrazione regionale per l'attuazione del presente intervento si avvale della disciplina di cui al Regolamento ;
- la Regione Toscana con Decreto Dirigenziale ha approvato le procedure e le modalità
per la concessione di agevolazioni a valere ;
- la concessione e la revoca delle agevolazioni finanziarie previste dal Bando e/o dal Decreto Dirigenziale .............. di concessione delle agevolazioni, secondo le previsioni del .............
(citare norma istitutiva), sono disciplinate nel Bando (ovvero decreto), nonché dalle disposizioni di legge sulla revoca delle agevolazioni pubbliche;
- il Decreto Dirigenziale ............... prevede la possibilità di erogare un anticipo del contributo pari al dell’ammontare del contributo concesso dietro presentazione di garanzia fideiussoria;
- il Bando e/o il decreto di concessione delle agevolazioni, che prevede, oltre alle obbligazioni delle parti, modalità e condizioni per l'erogazione delle agevolazioni;
- il Signor ............... nato a ............... il ............... Cod. Fiscale ..............., in proprio/in qualità di legale rappresentante dell’impresa ............…, con sede legale in..............., P. IVA
n. ........, iscritta nel Registro delle imprese di ............... al n. ..............., (in seguito denominato “Contraente”) in qualità di beneficiario del seguente aiuto di
cui ................ pari a complessivi Euro ............... (...............), concesso dalla Regione Toscana con Decreto Dirigenziale n. ...... del ............ e disciplinato dal Bando emanato con decreto dirigenziale n… del …. ha richiesto a ............... (in qualità di soggetto gestore) il pagamento a titolo di anticipo di Euro ............… ( );
- ai sensi del l’erogazione dell’aiuto a titolo di anticipo è condizionata alla preventiva
costituzione di una cauzione mediante garanzia fideiussoria, incondizionata ed escutibile a prima richiesta rilasciata da banche, assicurazioni o intermediari finanziari di cui all’art. 106 TUB per un importo complessivo di Euro ............ (...............), pari al ........% dell’aiuto rimborsabile concesso, oltre interessi e spese di recupero;
- la Banca ............./Società di assicurazione .........../Società finanziaria ..................
ha preso visione della domanda di agevolazione e dei relativi allegati nonché del decreto di concessione delle agevolazioni;
- secondo quanto previsto dall'art. 56, comma 2, della legge 06/02/1996 n. 52, lo schema di garanzia fideiussoria è redatto in conformità a quanto disposto dal decreto 22/04/1997 del Ministero del Tesoro, pubblicato nella G.U. della Repubblica Italiana n. 96 del 26/04/1997 ed alla delibera di Giunta regionale n. 479 del 29/04/1997;
- la Banca ............./Società di assicurazione.........../Società finanziaria ..................
è surrogata, nei limiti di quanto corrisposto all'Ente garantito, in tutti i diritti, ragioni ed azioni a quest'ultimo spettanti nei confronti del Contraente, suoi successori ed aventi causa per qualsiasi titolo, ai sensi dell'art. 1949 c.c.;
- è prevista l’escussione della polizza nel caso di mancato rinnovo della stessa entro il termine di 30 giorni antecedenti la scadenza, a tutela del credito regionale ai sensi della decisione G.R. 3 del 23/07/2012.
Tutto ciò premesso:
che forma parte integrante del presente atto, la sottoscritta (in
seguito denominata per brevità “Banca” o “Società”) con sede legale in ...............................via..................................................., iscritta nel registro delle
imprese di .............................. al n .........…...... , iscritta all’albo/elenco a
mezzo dei sottoscritti/o signori/e:................................... nato a................................................. il ......................................................
nato a ..................................................… il .......................… nella loro rispettiva qualità
di ............................................., casella di P.E.C. .................................…
dichiara
di costituirsi con il presente atto fideiussore nell'interesse del Contraente ..............................
ed a favore della Regione Toscana (di seguito denominata “Ente garantito”), fino alla concorrenza dell'importo di Euro corrispondente al contributo da erogare a titolo
di anticipazione, oltre la maggiorazione per interessi calcolati al tasso ufficiale di riferimento (TUR) vigente alla data dell’ordinativo di pagamento decorrenti dalla data dell’erogazione dell’anticipazione a quella del rimborso, oltre a quanto più avanti specificato, alle seguenti
Condizioni generali Articolo 1 – Oggetto della garanzia
La “Società”, rappresentata come sopra, garantisce irrevocabilmente ed incondizionatamente all' “Ente garantito” nei limiti della somma indicata nelle conclusioni delle premesse, la restituzione della somma complessiva di Euro .............................. (...........) erogata a titolo di anticipazione al “Contraente” qualora il “Contraente” non abbia provveduto a restituire l'importo stesso entro quindici giorni dalla data di ricezione dell'apposito invito comunicato dal Responsabile del Procedimento o non abbia provveduto a rinnovare la polizza in scadenza.
Tale importo sarà automaticamente maggiorato degli interessi decorrenti nel periodo compreso tra la data dell'erogazione e quella del rimborso, calcolati in ragione del tasso ufficiale di riferimento (T.U.R) di volta in volta vigente, decorrenti dalla data dell’erogazione dell’anticipazione fino alla data del rimborso.
Articolo 2 – Durata della garanzia e svincolo
La garanzia ha durata ed efficacia dalla data del rilascio fino allo scadere del dodicesimo mese successivo al termine previsto per la presentazione della rendicontazione del progetto agevolato, e quindi fino al , con proroga semestrale automatica per
non più di due successivi rinnovi, salvo gli eventuali svincoli parziali che possono essere disposti sulla base degli accertamenti effettuati dall’ “Ente garantito”, attestanti la conformità tecnica ed amministrativa delle attività svolte in relazione all'atto di concessione dell’agevolazione.
La garanzia cesserà comunque ogni effetto 6 (sei) mesi dopo la conclusione della verifica della rendicontazione da parte dell'Ente garantito. Decorsa tale ultima scadenza, la garanzia cesserà, decadendo automaticamente, ad ogni effetto.
La garanzia è svincolata automaticamente con l'approvazione della rendicontazione finale di spesa mediante provvedimento formale che sarà trasmesso da ………………………...
La garanzia sarà svincolata prima di tale scadenza dall’ “Ente garantito” qualora ne sussistano i presupposti ed in assenza di cause e/o atti idonei a determinare l’assunzione di un provvedimento di revoca; in tal caso l’“Ente garantito”
provvede alla comunicazione di svincolo ai soggetti interessati.
Articolo 3 – Pagamento del rimborso e rinunce
La “Società” si impegna ad effettuare il rimborso a prima e semplice richiesta scritta da parte dell’ “Ente garantito” e, comunque, non oltre quindici giorni dalla ricezione della richiesta stessa, formulata con l'indicazione dell'inadempienza riscontrata da parte di in nome
e per conto dell’ “Ente garantito”, cui, peraltro, non potrà essere opposta alcuna eccezione anche nel caso che il “Contraente” sia dichiarato nel frattempo fallito, ovvero sottoposto a procedure concorsuali o posto in liquidazione ed anche nel caso di mancato pagamento dei premi o di mancato adeguamento della durata della garanzia da parte della“Società”.
La richiesta di rimborso dovrà essere fatta dall’ “Ente garantito” a mezzo posta elettronica certificata intestata alla “Società”, così come risultante dalla premessa.
La “Società” rinuncia formalmente ed espressamente al beneficio della preventiva escussione di cui all'art. 1944 cod. civ., volendo ed intendendo restare obbligata in solido con il “Contraente”
e, nell’ambito del periodo di durata della garanzia di cui all’articolo 2, rinuncia sin da ora ad eccepire la decorrenza del termine di cui all'art. 1957 cod. civ.
Nel caso di ritardo nella liquidazione dell'importo garantito, comprensivo di interessi, [il redattore potrà inserire una delle seguenti opzioni]
• A) la “Società” corrisponderà i relativi interessi moratori in misura pari al tasso ufficiale di riferimento (T.U.R.), maggiorato dei punti percentuali previsti dall'art. 83 del Xxx. (XX) x. 0000/0000 (xxxx a 3,5 punti percentuali).
Oppure
• B) la “Società” corrisponderà un importo pari al ….% dell’importo dell’anticipo al fine di garantire la copertura degli interessi moratori in misura pari al tasso ufficiale di riferimento (T.U.R.) e della maggiorazione di 3,5 punti percentuali previsti dall'art. 83 del Reg. (CE) n. 1268/2012.
La “Società” accetta che nella richiesta di rimborso, effettuata dall’ “Ente garantito” venga specificato il numero del conto bancario sul quale devono essere versate le somme da rimborsare.
Articolo 4 – Inefficacia di clausole limitative della garanzia
Sono da considerare inefficaci eventuali limitazioni dell’irrevocabilità, incondizionabilità ed escutibilità a prima richiesta della presente fidejussione.
Il mancato pagamento del premio non potrà in nessun caso essere opposto all’“Ente garantito”, in deroga all’art. 1901 del c.c..
Articolo 5 – Requisiti soggettivi
La “Società” dichiara, secondo il caso, di possedere alternativamente i requisiti soggettivi previsti dall’art. 1 della legge 10 giugno 1982 n. 348 o dall’art. 106 del decreto legislativo 1° settembre 1993, come novellato dal decreto legislativo
13 agosto 2010, n. 141:
1) se Banca di essere iscritto all'Albo presso la Banca d'Italia;
2) se Impresa di assicurazione, di essere inserita nell'elenco delle imprese autorizzate all'esercizio del ramo 15 - cauzioni presso l'IVASS;
3) se Società finanziaria, di essere inserita nell'albo unico di cui all’articolo 106 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, come novellato dal decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 14140, ai sensi della iscrizione/autorizzazione n…….. del ………….
Articolo 6 – Forma delle comunicazioni alla “Società”
Tutti gli avvisi, comunicazioni e notificazioni alla “Società” in dipendenza dal presente atto, per essere validi ed efficaci, devono essere effettuati esclusivamente per mezzo di posta elettronica certificata, indirizzati al domicilio della “Società”, così come risultante dalla premessa, o all’Agenzia alla quale è assegnato il presente contratto.
40
Sono esclusi gli intermediari finanziari stranieri, in linea con le recenti disposizioni contenute nel Dlgs 141/2010, che nell’introdurre modifiche all’art.107 del TUB, prevedono espressamente quale condizione essenziale per l’ottenimento dell’autorizzazione che “la sede legale e la direzione generale siano situate nel territorio della Repubblica”. Il riferimento all'albo unico tiene conto del fatto che il 12/05/2016 si è concluso il regime transitorio introdotto dal D. Lgs. n. 141/2010 di modifica degli artt. 106 e 107 del TUB, le cui norme attuative sono state dettate da un intervento di natura regolamentare (DM 2 aprile 2015, n. 53 del Ministero dell'Economia e delle Finanze recante disposizioni in materia di intermediari finanziari), da un intervento di prassi (Circolare Banca d'Italia n. 288 del 3 aprile 2015 contenente disposizioni di vigilanza per gli intermediari finanziari) e dal DM 23 dicembre 2015 del Ministero dell'Economia e delle Finanze (recante disposizioni per i confidi minori ed il relativo Organismo). Si veda anche la Decisione di Giunta regionale n. 3 del 23/7/2012.
Articolo 7 – Controversie
In caso di controversia tra “Società”, “Contraente”, “Ente garantito” sorta sulla presente garanzia il Foro competente, è esclusivamente quello di Firenze; la legge applicabile è quella italiana e la lingua unicamente l’italiano.
A tal fine “Società”, “Contraente” e “Ente garantito” prendono atto che è volontà delle parti non solo di derogare alla ordinaria competenza territoriale, ma anche di escludere la concorrenza del Foro designato con quelli previsti dalla legge in alternativa.
La “società” in relazione agli atti connessi alla presente garanzia polizza, e per tutte le eventuali azioni, di natura amministrativa e civile, ivi comprese azioni esecutive, elegge domicilio presso la propria sede in sede legale in Italia sita in …………………………………….
o (per società aventi sede legale all’estero) presso la propria rappresentanza generale in Italia sita in ...………...…………….. o presso la propria sede operativa in Italia, sita in……………………………...
Articolo 8 - Clausole finali
Rimane espressamente convenuto che la presente garanzia fideiussoria si intenderà tacitamente accettata qualora nel
termine di quindici giorni dalla data di ricevimento, da parte del “Ente garantito” non sia comunicato al “Contraente” che la garanzia fideiussoria non è ritenuta valida.
Contraente
Società
(firma autenticata)
Agli effetti degli art. 1341 e 1342 C.C. il sottoscritto “Contraente” e la “Società” dichiarano di approvare specificatamente le disposizioni degli articoli seguenti delle condizioni generali:
Art. 1 (Oggetto della garanzia)
Art. 2 (Durata della garanzia e svincolo) Art. 3 (Pagamento del rimborso e rinunce)
Art. 4 (Inefficacia di clausole limitative della garanzia) Art. 5 (Requisiti soggettivi)
Art. 6 (Forma della comunicazione alla “Società”) Art. 7 (Controversie)
Contraente
Società
(firma autenticata)
N.B. Sottoscrivere in forma di atto pubblico o – se prestata da società avente sede legale in Italia - scrittura privata autenticata con attestazione dei poteri di firma
Modulo per intestazione fiduciaria
DICHIARAZIONE COMPOSIZIONE SOCIETARIA
Il/La sottoscritt_ nat_a il
residente in
Via
di
in qualità
della Ditta:
con sede in
Via
I.V.A.
C.F. )
(p.
Consapevole che, ai sensi dell’art. 76 D.P.R. n. 445/2000, la dichiarazione mendace è punita ai sensi del Codice Penale e delle leggi speciali in materia,
DICHIARA
• l’esistenza / l’inesistenza (cancellare l’ipotesi che non interessa) di intestazioni fiduciarie dirette comunque assunte, di azioni o quote delle società
• che la composizione societaria, sulla base delle risultanze del libro Soci è la seguente:
N. SOCIO SEDE E/O COMUNE DI RESIDENZA QUOTA%
1.2.3.4.5.6.
LUOGO E DATA
IL DICHIARANTE
(timbro e firma
Informativa agli interessati ex art. 13 Regolamento UE n. 679/2016 “Regolamento Generale sulla protezione dei dati” e dell’art. 48 comma 2 del DPR 445/2000. La informiamo che i suoi dati personali, che raccogliamo al fine della concessione di agevolazioni ai sensi dei Reg (UE) 1303/2013, 1301/2013 e 651/2014 ed ai sensi della L.R. 71/2017, saranno trattati in modo lecito, corretto e trasparente. A tal fine le facciamo presente che:
1. La Regione Toscana- Giunta regionale è il titolare del trattamento (dati di contatto: X.xxx xxxxx 00 - 00000 Xxxxxxx; xxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xxxxxxx.xx)
2. Il conferimento dei suoi dati, che saranno trattati dal personale autorizzato con modalità manuale e/o informatizzata, è obbligatorio e il loro mancato conferimento preclude l’ammissione all’agevolazione. I dati raccolti non saranno oggetto di comunicazione a terzi, se non per obbligo di legge, e potranno essere diffusi mediante pubblicazione sul sito istituzionale/banca dati degli atti regionali e sul BURT.
3. I suoi dati saranno conservati presso gli uffici del Responsabile del procedimento (Settore Politiche di sostegno alle imprese) per il tempo necessario alla conclusione del procedimento stesso, saranno poi conservati in conformità alle norme sulla conservazione della documentazione amministrativa.
4. Lei ha il diritto di accedere ai dati personali che la riguardano, di chiederne la rettifica, la limitazione o la cancellazione se incompleti, erronei o raccolti in violazione della legge, nonché di opporsi al loro trattamento per motivi legittimi rivolgendo le richieste al Responsabile della protezione dei dati (xxx_xxx@xxxxxxx.xxxxxxx.xx) .
5. Può inoltre proporre reclamo al Garante per la protezione dei dati personali, seguendo le indicazioni riportate sul sito dell’Autorità di controllo (xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxx.xx/xxx/xxxxx/xxxx/xxxxxx/-/xxxxxx-xxxxxxx/xxxxxx/0000000)
ISTRUZIONI SULLE MODALITA' DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DA PARTE DELL'IMPRESA ESTERA
• Modalità di accesso alla piattaforma e di sottoscrizione della domanda di agevolazione
(Par. 4.1 e 4.2 delle Linee Guida)
In merito al Documento di identità del Legale Rappresentante del soggetto proponente redatto in lingua diversa da quella italiana, occorre allegare il documento originale unitamente ad una traduzione certificata del documento medesimo.
Con riferimento alla Visura camerale, dalla quale è possibile accertare, in fase di registrazione al Sistema Informatico, l'esistenza dell'impresa, l'individuazione del Legale Rappresentante del soggetto proponente ed i relativi poteri di firma, occorre allegare il documento originale unitamente ad una traduzione certificata del documento medesimo.
Relativamente alla firma elettronica della domanda di agevolazione, per le imprese prive di sede o unità locale in Toscana al momento della presentazione della domanda di agevolazione e aventi sede legale in uno dei Paesi dell’Unione Europa, è possibile utilizzare la firma elettronica qualificata, fornita da un certificatore accreditato presso un altro Stato Membro incluso nella lista di cui all’art. 11 della Direttiva 1999/93/CE, purche? il formato di firma sia conforme a quanto previsto dalla Decisione adottata dalla Commissione europea 2011/130/EU del 25 febbraio 2011. Per le imprese prive di sede o unità locale in Toscana al momento della presentazione della domanda di agevolazione e aventi sede legale in un Paese non appartenente all'Unione Europea, sarà cura del soggetto partecipante verificare le adeguate modalità di presentazione della domanda.
• Modalità di attestazione dei Requisiti di ammissibilità (Par. 2.2. delle linee guida)
Relativamente alla attestazione dei requisiti di cui ai punti Punti da 1 a 18 si specificano le seguenti casistiche:
a) imprese prive di sede o unità locale in Toscana al momento della presentazione della domanda di agevolazione e aventi sede legale in uno dei Paesi dell’Unione Europea:
a.1) Se il requisito di ammissibilità è documentato mediante certificati o attestazioni rilasciati dalla competente autorità dello Stato estero, si applicano le disposizioni di cui all'art. 3 del DPR
n. 445/2000. Pertanto i requisiti di ammissibilità autocertificabili possono essere validamente attestati tramite dichiarazioni sostitutiva rilasciata ai sensi degli artt. 46-47 del DPR n. 445/2000.
a.2) Se il requisito di ammissibilità non è documentabile mediante certificati o attestazioni rilasciati dalla competente autorità dello Stato estero (nel senso che non esiste un certificato/attestazione analogo o equipollente a quello rilasciata dallo Stato italiano), costituisce
prova sufficiente una dichiarazione giurata, ovvero, negli Stati membri in cui non esiste siffatta dichiarazione, una dichiarazione resa dall'interessato innanzi a un'autorità giudiziaria o amministrativa competente, a un notaio o a un organismo professionale qualificato a riceverla del Paese di origine o di provenienza.
Per i requisiti di ammissibilità attestabili tramite dichiarazione di cui la punto a.1), la dichiarazione sostitutiva è compilabile on-line all'interno delle specifiche sezioni della domanda di agevolazione. Per ogni bando, saranno indicati i requisiti di ammissibilità richiesti per la specifica tipologia di intervento agevolativo.
b) per le imprese prive di sede o unità locale in Toscana al momento della presentazione della domanda di agevolazione e aventi sede legale in un Paese non appartenente all'Unione Europea, i requisiti di ammissibilità devono essere attestati mediante presentazione di specifica documentazione ai sensi del DPR n. 445/2000 art. 3 comma 4: << le qualità personali e i fatti sono documentati mediante certificati o attestazioni rilasciati dalla competente autorità dello Stato estero, corredati di traduzione in lingua italiana autenticata dall’autorità consolare italiana che ne attesta la conformità all’originale, dopo aver ammonito l’interessato sulle conseguenze penali della produzione di atti o documenti non veritieri >>.
In merito alle modalità di traduzione certificata (tramite legalizzazione o postilla), si rinvia alla specifica pagina web del Ministero Affari Esteri41.
• Documentazione a corredo della domanda (Par. 4.3 delle linee guida)
Relativamente alla documentazione che deve essere allegata obbligatoriamente alla domanda di ammissione al beneficio a pena di non ammissibilità (ad esempio la documentazione economica: bilanci, dichiarazione dei redditi, situazione economico-patrimoniale, ecc), si specifica che per i documenti non redatti in lingua italiana è necessario allegare tali documenti accompagnati da una traduzione certificata in lingua italiana ai sensi dell'art. 33 del DPR n. 445/2000.
In merito alle modalità di traduzione certificata (tramite legalizzazione o postilla), si rinvia alla specifica pagina web del Ministero Affari Esteri42.
41 xxxx://xxx.xxxxxx.xx/xxx/xx/xxxxxxxx_xxx_xxxxx/xxxxxxxxxxxxxxxx/xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxxx
42 xxxx://xxx.xxxxxx.xx/xxx/xx/xxxxxxxx_xxx_xxxxx/xxxxxxxxxxxxxxxx/xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxxx
DICHIARAZIONE CONTROLLO CUMULO
L’impresa richiedente DICHIARA:
• di non avere ricevuto altri “Aiuti di Stato” o contributi concessi a titolo di “De Minimis” o fondi UE a gestione diretta sullo stesso progetto/investimento di cui si chiede il finanziamento;
• di avere ricevuto altri “Aiuti di Stato” o contributi concessi a titolo di “De Minimis” o fondi UE a gestione diretta sullo stesso progetto/investimento di cui si chiede il finanziamento, che riguardano i seguenti costi e relativi importi come da elenco seguente e di cui è in grado di produrre, se richiesto, la documentazione giustificativa di spesa. Si impegna ad aggiornare ogni eventuale successiva variazione intervenuta fino al momento della concessione dell’aiuto di cui al presente bando:
Ente concedenteFonte di
finanziamentoProvvedimento di concessioneImporto
concessoDescrizione costi finanziatiImporto costi finanziati
MODELLO DI AUTOCERTIFICAZIONE PRECEDENTI PENALI43 E DEGLI ILLECITI AMMINISTRATIVI E CAPACITA’ A CONTRARRE44
1.
Io sottoscritto/a legale
rappresentante
dell'impresa con
sede in ,
via …...................................................................., n .............. P.I./C.F ...........................
nato/a a ................................................................................ il .................................
con residenza in ………………………………………………………………………………………………………………………….
via .............................................……….......... C.A.P. .............. Provincia .....………..........…
Stato......…...............
In relazione a (specificare il bando per cui la dichiarazione è richiesta) ......................................................................................................................
....................................................................................................................................
.....................................……………………………………………………………………………………….....
valendomi della disposizione di cui all’art. 46 (ed all’art. 31) del T.U. della normativa sulla documentazione amministrativa di cui al D.P.R. n. 445/2000 consapevole delle sanzioni previste dall’art. 76 e della decadenza dei benefici prevista dall’art. 75 del medesimo T.U. in caso di dichiarazioni false o mendaci, sotto la mia personale responsabilità
DICHIARO
1.
1. SEZIONE A) PRECEDENTI PENALI
che nei confronti del sottoscritto nei cinque anni antecedenti alla data di pubblicazione del bando:
? non è stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato, o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, ovvero sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art. 444 del Codice di Procedura Penale per uno dei seguenti reati (delitti consumati o tentati anche se hanno beneficiato della non menzione): associazione per delinquere, associazione per delinquere di stampo mafioso, traffico illecito di rifiuti, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e psicotrope, corruzione, peculato, frode, terrorismo, riciclaggio, sfruttamento del lavoro minorile;
? non è stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato, o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, ovvero sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art. 444 del Codice di Procedura Penale per uno dei seguenti reati (anche se hanno beneficiato della non menzione) in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto (reati tributari ex D. Lgs. n. 74/2000), in materia ambientale e di smaltimento dei rifiuti e di sostanze tossiche (D. Lgs. n. 152/2006 e L. n. 68/2015);
? non è stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato, o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, ovvero sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art. 444 del Codice di Procedura Penale per uno dei seguenti reati in materia di lavoro individuate ai sensi della Decisione di Giunta Regionale n. 4 del 25/10/2016 e ss. mm. e ii.:
• omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro (articoli 589 e 590 c.p.; art. 25-septies D.lgs. 231/2001);
• reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro - articolo 603 bis c.p.;
43 Secondo la legislazione italiana e risultanti dal certificato generale del casellario giudiziale (Casellario giudiziale delle persone fisiche ex art. 39 del D.P.R. 313/2002) o da documentazione equipollente dello Stato in cui sono stabiliti (UE o extra UE).
44D.Lgs. 08-06-2001 n. 231 (“Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica”)
• gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro (allegato I D. Lgs. 81/2008);
• reati in materia di sfruttamento del lavoro minorile e altre forme di tratta di esseri umani (D. Lgs. 24/2014 e D. Lgs. 345/1999);
? non è stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato, o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, ovvero sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art. 444 del Codice di Procedura Penale per uno dei seguenti reati in materia previdenziale:
• omesso versamento di contributi previdenziali e assistenziali (di cui all’art. 2, commi 1 e 1 bis del D. L. n. 463/1983, convertito dalla L. n. 638/1983);
• omesso versamento contributi e premi previsti dalle leggi sulla previdenza e assistenza obbligatorie (art. 37 L. n. 689/1981);
? non è stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art. 444 Codice di Procedura Penale per ogni altro delitto da cui derivi, quale pena accessoria, l'incapacità a contrarre con la pubblica amministrazione; se la sentenza non fissa la durata della pena accessoria della incapacità di contrarre con la pubblica amministrazione, ovvero non sia intervenuta riabilitazione, tale durata è pari a cinque anni, salvo che la pena principale sia di durata inferiore e, in tal caso, è pari alla durata della pena principale.
? sono stati pronunciati i seguenti provvedimenti (xxxxx e/o illeciti amministrativi) ….....................................................................................................
.............................................................................................................................
.............................................................................................................................
...................................................................................
? (per il cittadino UE o extra UE) sono stati pronunciati i seguenti provvedimenti (reati e/o illeciti amministrativi) di cui si allega documentazione 45
....................................................................................................................................
....................................................................................................................................
....................................................................................................................................
..................................................................
2. SEZIONE B) CAPACITA’ A CONTRARRE E ILLECITI AMMINISTRATIVI
che il sottoscritto e la persona giuridica che rappresenta:
? possiede capacità di contrarre ovvero non è stato oggetto di sanzione interdittiva o altra sanzione che comporti il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione;
? non è destinatario di sentenze di condanna né di misure cautelari per gli illeciti amministrativi dipendenti dai reati di cui al citato d.lgs. n. 231/2001;
(barrare la casella o le caselle pertinenti)
Firma
Informativa agli interessati ex art. 13 Regolamento UE n. 679/2016 “Regolamento Generale sulla protezione dei dati” e dell’art. 48 comma 2 del DPR 445/2000. La informiamo che i suoi dati personali, che raccogliamo al fine della concessione di agevolazioni ai sensi dei Reg (UE) 1303/2013, 1301/2013 e 651/2014 ed ai sensi della L.R. 71/2017, saranno trattati in modo lecito, corretto e trasparente. A tal fine le facciamo presente che:
1. La Regione Toscana- Giunta regionale è il titolare del trattamento (dati di contatto: X.xxx xxxxx 00 - 00000 Xxxxxxx;