Società di Investimento a Capitale Variabile Lussemburgo
Candriam Bonds
Società di Investimento a Capitale Variabile Lussemburgo
PROSPETTO
Le sottoscrizioni possono essere accettate solo sulla base del presente prospetto (il "Prospetto"), valido unicamente se accompagnato dall’ultima relazione annuale disponibile e, inoltre, dall'ultima relazione semestrale, se posteriore alla relazione annuale.
Tali documenti costituiscono parte integrante del presente Prospetto.
1o maggio 2020
INTRODUZIONE
Candriam Bonds (denominata qui di seguito "SICAV" o il "Fondo") è iscritta all'elenco ufficiale degli organismi di investimento collettivo (denominati qui di seguito "OIC"), conformemente alla legge del 17 dicembre 2010 in materia di OIC (denominata qui di seguito la "Legge").
Tale registrazione non può essere interpretata come un giudizio positivo dell’autorità di controllo in merito al contenuto del presente Prospetto o alla qualità dei titoli offerti e detenuti dalla SICAV. Qualunque affermazione in tal senso deve essere ritenuta non autorizzata e illegale.
Il presente Xxxxxxxxx non può essere utilizzato al fine di offrire o sollecitare la vendita nei paesi o nelle circostanze in cui una tale offerta o sollecitazione di vendita non sia autorizzata.
Le azioni di questa SICAV non sono e non saranno registrate negli Stati Uniti in applicazione del
U.S Securities Act del 1933 e successive modifiche ("Securities Xxx 0000"), o ammesse in virtù di qualunque legge degli Stati Uniti. Tali azioni non devono essere offerte, vendute o trasferite negli Stati Uniti (ivi inclusi i loro territori e possedimenti), né arrecare beneficio, diretto o indiretto, a una US Person (così come definita nel Regolamento S del Securities Act del 1933 e assimilati). Tuttavia, nonostante quanto precede, la SICAV si riserva il diritto di effettuare investimenti privati delle sue azioni presso un numero limitato di US Person, nella misura consentita dalle leggi statunitensi in vigore.
Inoltre, le istituzioni finanziarie che non si conformano ("non compliant") al programma Fatca (la sigla "FATCA" designa il "Foreign Account Tax Compliance Act" americano, incluso nell’"Hiring Incentives to Restore Employment Act" ("HIRE Act"), e i relativi provvedimenti applicativi, comprese le analoghe disposizioni adottate dai paesi partner che hanno sottoscritto un "Intergovernmental Agreement" con gli Stati Uniti), devono aspettarsi a che le loro quote vengano obbligatoriamente riscattate al momento dell’entrata in vigore di tale programma.
Le azioni di questa SICAV non possono essere proposte, vendute trasferite ad un piano previdenziale regolato dalla legge statunitense sulla protezione dei piani previdenziali ("Employee Retirement Income Security Act of 1974" o legge ERISA) né ad alcun altro piano previdenziale statunitense o ad un conto pensionistico individuale (IRA) statunitense, e non possono essere proposte, vendute trasferite ad un fiduciario né ad alcuna altra persona o entità incaricata della gestione patrimoniale di un piano previdenziale o di un conto pensionistico individuale statunitense, collettivamente denominati "gestori di investimenti di piani previdenziali statunitensi" (o "U.S. benefit plan investor"). I sottoscrittori di azioni della SICAV possono essere tenuti a fornire un attestato scritto che conferma che essi non sono gestori di investimenti di piani previdenziali statunitensi. Se gli azionisti sono o diventano gestori di investimenti di piani previdenziali statunitensi, devono immediatamente informarne la SICAV e saranno tenuti a cedere le loro azioni a gestori degli investimenti di piani previdenziali non statunitensi.
La SICAV si riserva il diritto di riscatto per ogni azione che diventa di proprietà diretta o indiretta di un gestore degli investimenti di piani previdenziali statunitensi. Tuttavia, nonostante quanto precede, la SICAV si riserva il diritto di effettuare investimenti privati delle sue azioni presso un numero limitato di gestori degli investimenti di piani previdenziali statunitensi, nella misura consentita dalle leggi statunitensi in vigore.
La SICAV soddisfa le condizioni stabilite dalla parte I della Legge e dalla direttiva europea
2009/65/CE e successive modifiche (in seguito la "Direttiva 2009/65/CE").
Il Consiglio di Amministrazione della SICAV si assume la responsabilità dell’esattezza delle informazioni contenute nel presente prospetto alla data della sua pubblicazione.
Nessun soggetto è autorizzato a diffondere informazioni diverse da quanto contenuto nel Prospetto o nei documenti in esso menzionati che il pubblico ha facoltà di consultare.
Al fine di prendere nota di importanti variazioni, il presente Prospetto verrà aggiornato al momento opportuno. Si raccomanda pertanto ai potenziali sottoscrittori di informarsi presso la SICAV circa la pubblicazione di nuovi Prospetti.
Ai fini del presente Prospetto:
— il termine Stato membro si riferisce ad uno stato membro dell’Unione europea. Nei limiti definiti dal presente accordo e agli atti relativi, sono assimilati agli Stati membri dell’Unione Europea gli stati che fanno parte dello Spazio economico europeo e gli stati appartenenti all’Unione europea;
— il termine EUR si riferisce alla valuta dei paesi membri dell'Unione Economica e Monetaria Europea;
— il termine USD si riferisce alla valuta degli Stati Uniti d’America;
— il termine GBP si riferisce alla valuta del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord;
— il termine CHF si riferisce alla valuta della Confederazione Elvetica.
— il termine MXN si riferisce alla valuta del Messico.
— il termine JPY si riferisce alla valuta del Giappone.
— il termine TRY si riferisce alla valuta della Turchia.
— il termine CZK si riferisce alla valuta della Repubblica Ceca;
— il termine HUF si riferisce alla valuta dell'Ungheria;
— il termine PLN si riferisce alla valuta della Polonia.
— il termine Giorno lavorativo riguarda ogni giorno lavorativo bancario completo in Lussemburgo. A scanso di equivoci, il 24 dicembre non è considerato un Giorno lavorativo.
Si raccomanda ai potenziali sottoscrittori e acquirenti di azioni della SICAV di informarsi circa le eventuali conseguenze fiscali, i requisiti di legge, eventuali restrizioni o disposizioni di controllo dei cambi contenute nelle leggi dei loro paesi d’origine, di residenza o di domicilio che possano influire sulla sottoscrizione, l’acquisto, la detenzione o la vendita di quote della SICAV.
Conformemente alle disposizioni della legge lussemburghese belga relativa alla protezione dei dati personali in merito al trattamento dei dati a carattere personale e di tutte le leggi e i regolamenti locali applicabili, in ogni caso, e successive modifiche, revisioni o sostituzioni [compreso a seguito dell’entrata in vigore del regolamento (UE) 2016/679 (in seguito il “GDPR”)], la Società di Gestione raccoglie, registra e tratta, in formato elettronico o con ogni altro mezzo, i dati personali degli investitori al fine di eseguire i servizi richiesti dagli investitori e di rispettare gli obblighi ad essa imposti dalle leggi e dai regolamenti . I dati personali degli investitori trattati dalla Società di Gestione comprendono, in particolare, il nome, le coordinate (compreso l’indirizzo postale o di posta elettronica), il codice fiscale (CF), le coordinate bancarie, l’importo investito e detenuto nel Fondo (“Dati personali”). Ogni investitore può a propria discrezione, rifiutare di comunicare i Dati personali alla Società di Gestione. In questo caso
tuttavia, la Società di Xxxxxxxx può rifiutare una domanda di sottoscrizione di Azioni. Ogni investitore ha il diritto: (i) di consultare i propri Dati personali (compresi in alcuni casi, in un formato normalmente utilizzato, leggibile dalla macchina) ; (ii) di ottenere che i propri Dati personali siano rettificati (se non sono corretti o se sono incompleti) ; (iii) di ottenere che i propri Dati personali siano eliminati se la Società di Gestione o la SICAV non ha più una ragione legittima per trattarli; (iv) di ottenere che il trattamento dei propri Dati personali sia limitato; (v) di opporsi al trattamento dei propri Dati personali da parte della Società di Gestione in talune circostanze; e (vi) di inoltrare un reclamo all’autorità di controllo competente, scrivendo alla Società di Gestione all’indirizzo della sua sede legale. I Dati personali sono trattati, in particolare, ai fini dell’esecuzione degli ordini di sottoscrizione, acquisto e conversione delle Azioni, del pagamento dei dividendi agli investitori, dell’amministrazione dei conti, della gestione delle relazioni con i clienti, dell’esecuzione dei controlli sulle pratiche di excessive trading e di market timing, dell’identificazione fiscale conformemente alle leggi e regolamenti lussemburghesi o di altri paesi [comprese le leggi e regolamenti relativi al programma FATCA o al CRS (CRS è l’abbreviazione di “Common Reporting Standard”, o norma comune in materia di dichiarazione, e indica la Norma per lo scambio automatico di informazioni relative ai conti finanziari per fini fiscali, elaborata dall’OCSE e attuata, in particolare, dalla direttiva europea 2014/107/UE)] e del rispetto delle regole applicabili alla lotta contro il riciclaggio di capitali. Anche i Dati personali forniti dagli investitori sono trattati ai fini della tenuta del registro degli azionisti della SICAV. I Dati personali possono inoltre essere trattati per fini di indagine. Ogni investitore ha il diritto di opporsi all’utilizzo dei propri Dati personali per fini di indagine, scrivendo alla SICAV. La Società di Gestione può richiedere il consenso degli investitori a raccogliere o trattare i loro Dati personali in talune occasioni, ad esempio, per fini di marketing. Gli investitori possono ritirare il loro consenso in qualsiasi momento. La Società di Gestione tratta anche i Dati personali degli investitori se tale trattamento è necessario per onorare il suo contratto con gli investitori interessati o se la legge lo richiede, ad esempio, se la SICAV riceve una domanda in tal senso da agenti delle forze pubbliche o da altri agenti di Stato. La Società di Gestione tratta inoltre i Dati personali degli investitori se ha un interesse legittimo in tal senso e se i diritti degli investitori alla protezione dei loro dati non prevalgono su questo interesse. Ad esempio, la SICAV ha un interesse legittimo a garantire il suo buon funzionamento.
I Dati personali possono essere trasferiti a talune filiali ed entità terze che partecipano all’attività della SICAV, tra i quali, in particolare, la Società di Gestione, l’Amministrazione Centrale, il Depositario, l’Agente per i trasferimenti e i Distributori, che si trovano nell’Unione europea. I Dati personali possono anche essere trasferiti ad entità che si trovano in paesi che non sono membri dell’Unione europea e le cui leggi sulla protezione dei dati non garantiscono necessariamente un livello di protezione adeguato. Con la sottoscrizione di Xxxxxx, ogni investitore accetta espressamente il trasferimento dei propri Dati personali alle entità sopra descritte e il loro trattamento da parte delle medesime, comprese le entità situate al di fuori dell’Unione europea, e in particolare nei paesi che non garantiscono necessariamente un livello di protezione adeguato. La Società di Gestione o la SICAV può anche trasferire i Dati personali a terzi, quali enti governativi o di regolamentazione, comprese le autorità fiscali, all’interno o all’esterno dell’Unione europea, conformemente alle leggi e ai regolamenti applicabili. In particolare, i Dati personali possono essere divulgati alle autorità fiscali lussemburghesi, che possono a loro volta, svolgere la funzione di responsabile del trattamento e divulgarli alle autorità fiscali di altri paesi. Gli investitori possono ottenere maggiori informazioni sul modo in cui la SICAV si accerta che i trasferimenti di Dati personali siano conformi al GDPR, rivolgendosi alla SICAV, presso la sede legale della Società di Gestione. Fatta salva la durata di conservazione minima richiesta per legge, i Dati personali non sono conservati per una durata superiore a quella necessaria per i fini del trattamento dei dati.
La SICAV attira l’attenzione degli investitori sul fatto che ciascun investitore potrà esercitare
pienamente e direttamente i suoi diritti di investitore nei confronti della SICAV [in particolare il diritto di partecipare alle assemblee generali degli azionisti] solo nel caso in cui figuri personalmente e a proprio nome nel registro degli azionisti della SICAV. Qualora un investitore investa nella SICAV attraverso un intermediario che agisce a suo nome ma per conto dell’investitore, alcuni diritti legati al ruolo di azionista non potranno necessariamente essere esercitati dall’investitore direttamente nei confronti della SICAV. Si consiglia all’investitore di informarsi sui propri diritti.
Sommario
1. Amministrazione della SICAV 8
2. Caratteristiche generali della SICAV 11
3. Gestione e amministrazione 15
5. Obiettivi di investimento 21
7. Restrizioni di investimento 27
11. Quotazione delle azioni 43
12. Emissione delle azioni e procedura di sottoscrizione e di pagamento 43
15. Market Timing e Late Trading 47
16. Valore patrimoniale netto 48
17. Sospensione temporanea del calcolo del valore netto d'inventario e dell'emissione, del rimborso e delle conversioni di azioni 51
18. Destinazione degli utili 52
19. Dissociazione dagli impegni dei comparti 54
22. Chiusura, fusione e scissione di comparti, Classi o tipi di azioni – Liquidazione della SICAV 55
24. Informazioni agli azionisti 60
Candriam Bonds Capital Securities 62
Candriam Bonds Convertible Defensive 68
Candriam Bonds Convertible Opportunities 73
Candriam Bonds Credit Opportunities 79
Candriam Bonds Emerging Debt Local Currencies 85
Candriam Bonds Emerging Markets 91
Candriam Bonds Emerging Markets Corporate 98
Candriam Bonds Emerging Markets Total Return 105
Candriam Bonds Euro 110
Candriam Bonds Euro Corporate 115
Candriam Bonds Euro Corporate ex-Financials 120
Candriam Bonds Euro Diversified 124
Candriam Bonds Euro Government 129
Candriam Bonds Euro High Yield 134
Candriam Bonds Euro Long Term 141
Candriam Bonds Euro Short Term 146
Candriam Bonds Floating Rate Notes 151
Candriam Bonds Global Government 155
Candriam Bonds Global High Yield 159
Candriam Bonds Global Inflation Short Duration 165
Candriam Bonds International 169
Candriam Bonds Total Return 175
Candriam Bonds Total Return Defensive 182
1. Amministrazione della SICAV
Consiglio di Amministrazione: Presidente
Sig. Xxxx-Xxxx XXXXXXXX Amministratore Delegato Candriam Luxembourg SERENITY – Xxxx X
00-00 xxxxx x’Xxxxx X-0000 Xxxxxxxx
Amministratori
Sig. Koen VAN DE MAELE
Global Head of Investment Solutions Candriam Belgium
Sig. Xxxxxxx XXXXXXXX
Member of the Group Strategic Committee Candriam Belgium
Sig. Xxx XXXXXXX
Head of Investment Strategy Belfius Banque SA
Candriam Luxembourg
Rappresentata dal Sig. Xxxx-Xxxx Xxxxxxxx SERENITY – Bloc B
19-21, route d’Arlon – X-0000 Xxxxxxxx
Xxxx xxxxxx: 00, Xxxxx xx Xxxxxx – X-0000 Xxxx-xxx-Xxxxxxx
Depositario e Agente RBC Xxxxxxxx Xxxxxxxx Xxxx X.X.
Xxxxxxxx xxxxxxxxxx 00, Xxxxx xx Xxxxxx – X-0000 Xxxx-xxx-Xxxxxxx
Società di Gestione: Candriam Luxembourg
SERENITY – Xxxx X
00-00, xxxxx x’Xxxxx, L – 8009 Strassen
Consiglio di Amministrazione
Presidente:
Sig.xx Xxx-Xxxx Xxxx
Chairman and Chief Executive Officer
New York Life Investment Management Holdings LLC Vice Presidente Senior
New York Life Insurance Company
Membri:
Sig. Xxxx-Xxxx Xxxxxxxx Amministratore Delegato Candriam Luxembourg
Sig. Xxxx Xxxx-Xxxxxx Chief Executive Officer Xxxxxxxx
Sig. Xxxx X. Xxxxx
Senior Managing Director
New York Life Investment Management Holdings LLC Vice Presidente Senior
New York Life Insurance Company
Sig. Xxxxxxx Xxxxxx
Executive Vice President & Chief Investment Officer, New York Life Insurance Company
Chief Executive Officer, NYL Investors LLC
Sig. Xxxxx Xxxxx
Senior Managing Director, Chief Financial Officer & Treasurer
New York Life Investment Management Holdings LLC Vice Presidente Senior
New York Life Insurance Company
Sig. Xxxxx Xxxxxx Chief Strategy Officer Xxxxxxxx
Comitato Direttivo Presidente:
Sig. Xxxx-Xxxx XXXXXXXX, Amministratore Delegato Candriam Luxembourg
Membri:
Sig. Xxxx XXXX-XXXXXX, Direttore
Sig. Xxxxxx XXXXXXXX, Direttore
Sig. Xxxxxx XX XXXXXXXXXXX, Direttore
Sig. Xxxxxx XXXXXXXXX, Direttore
Sig. Xxxxxx XXX, Direttore
Sig. Xxxxx XXXXXX, Direttore
L'implementazione della gestione di portafoglio di alcuni comparti è delegata a:
Xxxxxxxx Xxxxxxx
Xxxxxx xxx Xxxx 00 – B-1000 Bruxelles
L'implementazione della gestione di portafoglio di alcuni altri comparti è delegata a:
Candriam France
40, rue Washington – F-75408 Paris Cedex 08
L’implementazione delle operazioni di prestito attivo e passivo di titoli è delegata a:
Candriam France
40, rue Washington – F-75408 Paris Cedex 08
Le funzioni di Agente Amministrativo e di Agente Domiciliatario sono delegate a:
RBC Xxxxxxxx Xxxxxxxx Xxxx X.X.
00, Xxxxx xx Xxxxxx – X-0000 Xxxx-xxx-Xxxxxxx
x Xx funzioni di Agente per i Trasferimenti (comprese le attività di Custodia dei Registri) sono delegate a:
RBC Xxxxxxxx Xxxxxxxx Xxxx X.X.
00, Xxxxx xx Xxxxxx – X-0000 Xxxx-xxx-Xxxxxxx
Società di revisione autorizzata: PricewaterhouseCoopers
0, xxx Xxxxxxx Xxxxxxxx, XX 0000, L – 1014 Lussemburgo
2. Caratteristiche generali della SICAV
Candriam Bonds è una società di investimento a capitale variabile di diritto lussemburghese, costituita conformemente all'ordinamento legislativo del Granducato del Lussemburgo in materia di OIC.
La SICAV è stata costituita in data 1 giugno 1989 con la denominazione BIL EURO RENT FUND e con durata illimitata, ai sensi dell’ordinamento legislativo del Granducato del Lussemburgo.
Il capitale della SICAV è sempre pari al valore netto d'inventario ed è rappresentato da azioni prive di valore nominale e interamente liberate. Le variazioni del capitale vengono effettuate di diritto e senza le procedure di divulgazione e iscrizione nel Registro di Commercio e delle Società previste per gli aumenti e le riduzioni del capitale delle società anonime. Il capitale minimo ammonta a EUR 1.250.000.
Lo statuto sociale della SICAV è stato depositato presso il Registro del Commercio e delle Imprese del Lussemburgo e pubblicato sul Mémorial in data 24 agosto 1989; la sua ultima modifica risale al 26 giugno 2018. Le relative modifiche saranno pubblicate sul Recueil Electronique des Sociétés et Associations. Una versione dello statuto coordinato è depositata presso il Registro del Commercio e delle Società del Lussemburgo.
La SICAV è iscritta nel Registro di Commercio e delle Imprese di e in Lussemburgo con il numero B-30 659.
La sede legale della SICAV è fissata a Xxxx-sur-Alzette.
La SICAV si presenta come un OICVM a comparti multipli, cioè è composta da diversi comparti, ciascuno costituito da un portafoglio di attività e di passività specifiche, nonché da una distinta politica d’investimento.
La struttura a comparti multipli offre agli investitori il vantaggio di poter scegliere fra diversi comparti, ma anche quello di poter passare in seguito da un comparto all’altro. All’interno di ciascun comparto, la SICAV potrà emettere azioni di diverse Classi che si distinguano per diritti, commissioni e politiche di distribuzione diversi.
Attualmente per gli investitori sono disponibili i seguenti comparti:
Candriam Bonds Capital Securities, denominato in EUR
Candriam Bonds Convertible Defensive, denominato in EUR
Candriam Bonds Convertible Opportunities, denominato in EUR
Candriam Bonds Credit Opportunities, denominato in EUR
Candriam Bonds Emerging Debt Local Currencies, denominato in USD
Candriam Bonds Emerging Markets, denominato in USD
Candriam Bonds Emerging Markets Corporate, denominato in USD
Candriam Bonds Emerging Markets Total Return, denominato in USD
Candriam Bonds Euro, denominato in EUR
Candriam Bonds Euro Corporate, denominato in EUR
Candriam Bonds Euro Corporate ex-Financials, denominato in EUR
Candriam Bonds Euro Diversified, denominato in EUR
Candriam Bonds Euro Government, denominato in EUR
Candriam Bonds Euro High Yield, denominato in EUR
Candriam Bonds Euro Long Term, denominato in EUR
Candriam Bonds Euro Short Term, denominato in EUR
Candriam Bonds Floating Rate Notes, denominato in EUR
Candriam Bonds Global Government, denominato in EUR
Candriam Bonds Global High Yield, denominato in EUR
Candriam Bonds Global Inflation Short Duration, denominato in EUR
Candriam Bonds International, denominato in EUR
Candriam Bonds Total Return, denominato in EUR
Candriam Bonds Total Return Defensive, denominato in EUR
A scelta del Consiglio di Amministrazione, ogni comparto della SICAV può essere costituito da una sola classe o essere suddiviso in una o più classi di azioni, le cui liquidità saranno investite in comune secondo la specifica politica di investimento del comparto in questione; ad ogni classe del comparto saranno applicate una struttura specifica di commissioni di sottoscrizione o di riscatto, una struttura specifica di spese, una politica di distribuzione specifica, una politica di copertura speciale, una diversa valuta di riferimento o altre specificità. Ciascuna categoria di azioni così definita costituisce una "classe".
Inoltre, ogni classe potrà applicare una politica di copertura specifica - come riportato nelle schede tecniche dei comparti - ossia:
- Una copertura contro le oscillazioni della valuta di riferimento: una tale copertura mira a ridurre l'effetto delle fluttuazioni del tasso di cambio tra la valuta di riferimento del comparto e la valuta in cui la classe è denominata. Questo tipo di copertura mira ad ottenere una performance (rettificata soprattutto alla differenza di tasso d'interesse tra le due valute) ragionevolmente comparabile tra la classe coperta e quella (equivalente) denominata nella valuta di riferimento del comparto. Questo tipo di copertura sarà identificato dall’aggiunta del suffisso H nella denominazione della classe.
- Una copertura contro l’esposizione al cambio degli attivi che compongono il portafoglio: una simile copertura mira a ridurre l’effetto delle oscillazioni del tasso di cambio tra le valute in cui sono detenuti gli attivi del comparto e la valuta in cui è denominata la classe. Questo tipo di copertura sarà identificato dall’aggiunta del suffisso AH nella denominazione della classe.
Questi due tipi di copertura si prefiggono di ridurre il rischio di cambio.
Gli investitori devono essere consapevoli del fatto che poiché il processo di copertura di cambio non può essere totale e permanente, non può pertanto annullare del tutto il rischio di cambio e possono sussistere scarti di performance.
Tutti i guadagni/le perdite che provengono dal processo di copertura sono sostenuti separatamente dai titolari di queste classi.
Le classi che potranno essere emesse sono le seguenti:
La classe Classique viene offerta alle persone fisiche e giuridiche.
La classe CS destinata alle persone fisiche e alle persone giuridiche, senza commissioni di
emissione, attraverso distributori e/o intermediari approvati dalla Società di Gestione.
La classe N è riservata a distributori appositamente approvati dalla Società di Gestione.
La classe I è riservata esclusivamente agli investitori istituzionali.
La classi di azioni: I2 è una classi di azioni, senza commissioni di performance, riservata esclusivamente agli investitori istituzionali.
La classe PI riservata agli investitori istituzionali che sottoscrivono prima che il comparto abbia raggiunto una dimensione critica in termini di attivi in gestione. La sottoscrizione iniziale minima ammonta a Euro 1.000.000 o l’equivalente in valute per le classi denominate in valute (questa soglia minima può essere modificata a discrezione del Consiglio di Amministrazione, a condizione che si assicuri il trattamento paritario degli azionisti in una stessa Data di valutazione). Questa classe rimarrà aperta alla sottoscrizione fino al verificarsi di uno dei seguenti eventi: (i) la durata stabilita dal Consiglio di Amministrazione. è scaduta
(ii) il comparto ha raggiunto una dimensione critica in termini di attivi in gestione, come definito dal Consiglio di Amministrazione, (iii) il Consiglio di Amministrazione ha deciso, per giusta causa, di chiudere questa classe alla sottoscrizione. Il Consiglio di Amministrazione ha la facoltà di riaprire questa classe di azioni, a sua discrezione, e senza doverne avvisare preventivamente gli investitori.
La classe S è riservata esclusivamente agli investitori istituzionali, appositamente approvati dalla Società di Gestione, la cui sottoscrizione iniziale sia di almeno EUR 25.000.000 (o altra divisa equivalente come stabilito dal Consiglio di Amministrazione) o suo equivalente in valute per le classi denominate in valute (tale soglia minima potrà comunque essere modificata a discrezione del Consiglio di Amministrazione, purché agli azionisti venga garantito un trattamento paritario in una determinata stessa Data di valutazione).
La classe S2 è riservata esclusivamente agli investitori istituzionali espressamente approvati dalla Società di Gestione, la cui sottoscrizione iniziale sia di almeno EUR 100.000.000 (o altra divisa equivalente, come stabilito dal Consiglio di Amministrazione) o suo equivalente in valute per le classi denominate in valute (tale soglia minima potrà essere modificata a discrezione del Consiglio di Amministrazione, purché agli azionisti venga garantito un trattamento paritario in una stessa Data di valutazione).
La classe S3 è riservata esclusivamente agli investitori istituzionali espressamente approvati dalla Società di Gestione, la cui sottoscrizione iniziale sia di almeno EUR 175.000.000 (o altra divisa equivalente, come stabilito dal Consiglio di Amministrazione) o suo equivalente in valute per le classi denominate in valute (tale soglia minima potrà essere modificata a discrezione del Consiglio di Amministrazione, purché agli azionisti venga garantito un trattamento paritario in una stessa Data di valutazione).
La classe SF è riservata unicamente agli OIC di tipo "feeder" approvati dalla Società di Gestione.
La classe Z è riservata:
- Agli investitori istituzionali/professionali riconosciuti dalla Società di Gestione. Poiché l’attività di gestione di portafoglio per questa classe è remunerata
direttamente mediante il contratto stipulato con l’investitore, nessuna commissione di gestione sarà prelevata sugli attivi di questa classe.
- Agli OIC approvati dalla Società di Gestione e gestiti da un’entità del gruppo Candriam.
La classe V è riservata esclusivamente agli investitori istituzionali la cui sottoscrizione iniziale sia di almeno EUR 20.000.000 (o altra divisa equivalente come stabilito dal Consiglio di Amministrazione) o suo equivalente in valute per le classi denominate in valute (tale soglia minima potrà comunque essere modificata a discrezione del Consiglio di Amministrazione, purché agli azionisti venga garantito un trattamento paritario in una determinata stessa Data di valutazione).
La classe V2 è una classe di azioni senza commissione di performance, destinata unicamente ad investitori istituzionali/professionali, distributori e/o intermediari, approvati dalla Società di gestione, la cui sottoscrizione iniziale minima corrisponde a EUR 20.000.000 o all'eventuale relativo equivalente in valute per le classi denominate in valute (questo importo può essere rivisto a discrezione degli amministratori; in tal caso, il trattamento paritario degli azionisti deve essere garantito in una stessa Data di valutazione).
La classe LOCK (che potrà altresì essere denominata "classe L") é una classe di azioni collegata a un meccanismo finalizzato a limitare il rischio di capitale. Questo meccanismo è offerto esclusivamente da Belfius Banque Belgique (in appresso "Belfius"), unico distributore autorizzato a commercializzare queste azioni. Investendo in tale classe, l’investitore accetta che le azioni vengano vendute automaticamente non appena il valore netto d’inventario abbia raggiunto un determinato importo (corso di attivazione) In questo modo, quando Belfius rileva che il valore netto d'inventario è pari o inferiore al corso di attivazione, un ordine di riscatto viene automaticamente generato ed eseguito nel più breve tempo possibile.
L'ordine di vendita sarà globalizzato entro il primo cut-off (data di chiusura del ricevimento degli ordini) successivo al giorno di calcolo del valore netto d’inventario che ha determinato la generazione automatica dell’ordine di riscatto.
Considerata la specificità di questa classe, si invitano i potenziali investitori, prima di sottoscrivere, a rivolgersi al proprio consulente finanziario presso Belfius per prendere visione delle condizioni tecniche e operative legate a tale meccanismo.
La classe R è riservata agli intermediari finanziari (compresi i distributori e le piattaforme) che:
i. hanno predisposto accordi diversi con i loro clienti per la fornitura di servizi d’investimento in merito al comparto e
ii. non hanno il diritto di accettare e conservare dalla Società di Gestione, per via delle leggi e regolamenti applicabili, o a seguito di convenzioni con i loro clienti, taluni diritti, commissioni o altri vantaggi monetari in relazione alla fornitura del servizio d’investimento summenzionato;
La classe R2 è riservata:
- ai distributori e/o intermediari approvati dalla Società di Gestione che non percepiscono, per gli investimenti in detta classe, alcuna forma di remunerazione da un'entità del gruppo Candriam, se gli investimenti finali nelle azioni sono effettuati nell'ambito di un mandato.
- agli OIC approvati dalla Società di Gestione.
Se un investitore non soddisfa più le condizioni di accesso alla classe in cui si trova, il Consiglio d’amministrazione può adottare ogni misura necessaria ed eventualmente procedere alla conversione delle azioni in un'altra classe appropriata.
Gli attivi delle diverse classi sono raggruppati in un unico portafoglio.
Prima della sottoscrizione, l’investitore verificherà, nelle schede tecniche in allegato al presente Prospetto (le “Schede tecniche”), in quali classi e sotto quali forme sono disponibili le azioni di ogni comparto e prenderà visione delle relative commissioni e delle altre spese applicabili.
Il Consiglio di Amministrazione ha facoltà di istituire nuovi comparti e altre classi la cui politica d’investimento e le modalità di offerta verranno comunicate agli investitori mediante aggiornamento del presente Prospetto e avvisi sulla stampa, nei modi e nei tempi ritenuti opportuni dallo stesso Consiglio di Amministrazione.
Il Consiglio di Amministrazione della SICAV definisce la politica di investimento di ciascun comparto.
Il Consiglio di Amministrazione della SICAV può nominare una Società di Gestione.
3. Gestione e amministrazione
3.1. Il Consiglio d'Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione della SICAV è responsabile della gestione degli attivi di ciascun comparto della SICAV.
Può compiere tutti gli atti di gestione e di amministrazione per conto della SICAV, in particolare l'acquisto, la vendita, la sottoscrizione o lo scambio di tutti i valori mobiliari, ed esercitare tutti i diritti direttamente o indirettamente connessi agli attivi della SICAV.
L’elenco dei membri del Consiglio di Amministrazione è riportato nel presente Prospetto e nelle relazioni periodiche.
3.2. La Società di Gestione
Candriam Luxembourg (denominata qui di seguito la "Società di Gestione"), società in accomandita per azioni, con sede legale a L-8009 Strassen, 19-21 route d’Arlon, SERENITY – Bloc B, è nominata Società di Gestione della SICAV ai sensi di un contratto a durata indeterminata stipulato tra la SICAV e la Società di Gestione. Questo contratto può essere rescisso da ciascuna delle parti con un preavviso scritto di 90 giorni.
Candriam Luxembourg è stata costituita in Lussemburgo il 10 luglio 1991. La Società di Gestione ha avviato l'attività di gestione il 1° febbraio 1999. È una filiale di Candriam Group (ex New York Life Investment Management Global Holdings s.à.r.l.), un'entità del Gruppo New York Life Insurance Company.
Xxxxxxxx Luxembourg ha ricevuto la qualifica di Società di Gestione ai sensi del capitolo 15 della Legge ed è autorizzata ad esercitare le attività di gestione collettiva di portafogli, di gestione di portafogli di investimento e di consulenza per gli investimenti. Lo Statuto sociale è stato modificato l'ultima volta in data 19 maggio 2016 e i relativi emendamenti sono stati pubblicati sul Mémorial C (Recueil des Sociétés et Associations). Una versione dello statuto coordinato è depositata presso il Registro del Commercio e delle Società del Lussemburgo.
L'elenco delle entità gestite dalla Società di Gestione è disponibile presso la Società di Gestione, su semplice richiesta.
Candriam Luxembourg è iscritta nel Registro del Commercio e delle Imprese di e in Lussemburgo con il numero B 37.647. Il capitale della Società di Gestione è pari a EUR 62,115,420. La sua durata è illimitata. L’esercizio sociale si conclude il 31 dicembre di ogni anno.
3.2.1. Funzioni e responsabilità
La Società di Gestione è investita dei più ampi poteri per compiere tutti gli atti di gestione e di amministrazione di OIC, nell'ambito del proprio oggetto sociale.
È responsabile delle attività di gestione portafoglio, di amministrazione (Agente Amministrativo, Agente Domiciliatario, Agente per i Trasferimenti e per la Custodia dei Registri) e di commercializzazione (distribuzione) della SICAV.
Conformemente alla Legge, la Società di Gestione è autorizzata a delegare la totalità o una parte delle sue funzioni, dei suoi poteri e obblighi a qualunque persona o società ritenuta appropriata, perché il Prospetto venga preventivamente aggiornato. La Società di Gestione mantiene comunque l'intera responsabilità degli atti compiuti da tale/i delegato/i.
Le varie funzioni svolte dalla Società di Gestione, o da uno dei suoi delegati, danno diritto alla percezione di commissioni, come indicato nelle Schede Tecniche del prospetto informativo.
L’investitore è invitato a consultare le relazioni annuali della SICAV per ottenere informazioni dettagliate relative alle commissioni versate alla Società di Gestione o ai suoi delegati, a titolo di compenso dei loro servizi.
3.2.1.1 Funzione di gestione del portafoglio
Il Consiglio di Amministrazione della SICAV è responsabile della politica di investimento dei vari comparti della SICAV e ha nominato la Società di Gestione affinché si occupi dell’attuazione della politica di investimento dei diversi comparti della SICAV.
La Società di Gestione potrà tra l'altro esercitare per conto della SICAV tutti i diritti di voto legati ai valori mobiliari che costituiscono il patrimonio della SICAV.
La Società di Gestione ha delegato implementazione della gestione di portafoglio di alcuni comparti della SICAV, sotto il proprio controllo, la propria responsabilità e a proprie spese, alla propria affiliata belga Candriam Belgium, avente sede legale in Xxxxxx xxx Xxxx 00, X-0000 Xxxxxxxxx, tramite un contratto di delega stipulato a durata illimitata. Questo contratto può essere rescisso da ciascuna delle parti con un preavviso scritto di 90 giorni.
Candriam Belgium è una Società di Gestione di OIC costituita in Belgio nel 1998 per una durata illimitata.
I comparti interessati sono i seguenti: Candriam Bonds Euro, Candriam Bonds Euro Diversified, Candriam Bonds Euro Government, Candriam Bonds Euro Long Term, Candriam Bonds Euro Short Term, Candriam Bonds Floating Rate Notes, Candriam Bonds Global Government, Candriam Bonds Global Inflation Short Duration, Candriam Bonds International, Candriam Bonds Total Return Defensive.
La Società di Gestione ha delegato una parte dell'implementazione della gestione di portafoglio dei comparti Candriam Bonds Emerging Markets, Candriam Bonds Emerging Markets Corporate, Candriam Bonds Emerging Debt Local Currencies, Candriam Bonds Emerging Markets Total Return e Candriam Bonds Total Return à Candriam Belgium, l’autre partie étant confié à sa succursale anglaise, UK establishment, 000 Xxxxxxxxxx, Xxxxxxxxxx Xxxxxx, Xxxxxx XX0X0XX, Xxxxxx Xxxxxxx.
Candriam Belgium e/o Candriam France son autorizzate a sotto-delegare, a loro volta, ad un'altra entità del gruppo Candriam, tutta o parte dell'attività e/o delle missioni collegate all'attuazione della gestione del portafoglio della SICAV.
La Società di Gestione ha delegato l'implementazione della gestione di portafoglio di alcuni comparti della SICAV, sotto il proprio controllo, la propria responsabilità e a proprie spese, alla propria affiliata francese Candriam France, avente sede legale in 40, rue Washington – F-75408 Paris Cedex 08, tramite un contratto di delega stipulato a durata illimitata. Questo contratto può essere rescisso da ciascuna delle parti con un preavviso scritto di 90 giorni.
Candriam France è una società di gestione di portafoglio costituita in Francia nel 1988 per una durata illimitata.
I comparti interessati sono i seguenti: Candriam Bonds Capital Securities, Candriam Bonds Convertible Defensive, Candriam Bonds Credit Opportunities, Candriam Bonds Convertible Opportunities, Candriam Bonds Euro Corporate, Candriam Bonds Euro Corporate ex-Financials, Candriam Bonds Euro High Yield, Candriam Bonds Global High Yield.
La Società di Gestione ha delegato, sotto il proprio controllo e la propria responsabilità, l'implementazione delle operazioni di prestito attivo e passivo di titoli a Candriam France, tramite un contratto di delega stipulato a durata illimitata. Questo contratto può essere rescisso da ciascuna delle parti con un preavviso scritto di 90 giorni. Si informano gli investitori che Xxxxxxxx France è autorizzata a sotto-delegare, a sua volta, a un'altra entità la totalità o parte dell'attività e/o delle missioni collegate all'attuazione delle operazioni di prestito attivo e passivo di titoli di alcuni comparti della SICAV.
3.2.1.2 Funzioni di Agente Domiciliatario, Agente Amministrativo, Agente per i Trasferimenti e le attività di Custodia dei Registri e Agente incaricato delle quotazioni
In virtù di una Convenzione di Amministrazione Centrale conclusa per una durata illimitata, la Società di Gestione ha delegato le funzioni di amministrazione centrale, comprese le funzioni di agente Domiciliatario, agente Amministrativo, agente per i Trasferimenti e le attività di Custodia e agente incaricato delle quotazioni della SICAV a RBC Investor Services Bank S.A.
Detta convenzione può essere risolta da ciascuna delle parti con un preavviso scritto di 90 giorni.
RBC Investor Services Bank S.A. iscritta presso il Registro del Commercio e delle Imprese (RCS) di Lussemburgo al numero B-47192, è stata costituita nel 1994 con la denominazione "First European Transfer Agent". La società è titolare di una licenza bancaria ai sensi della legge lussemburghese del 5 aprile 1993 sul settore finanziario e successivi emendamenti ed è specializzata nella prestazione di servizi di banca depositaria, di agente amministrativo e altri servizi correlati. Al 31 ottobre 2018, i fondi propri della società ammontavano a EUR 1.188.286.274.
3.2.1.3 Funzione di Commercializzazione
La funzione di Commercializzazione consiste nel coordinare la commercializzazione delle quote della SICAV tramite distributori e/o intermediari nominati dalla Società di Gestione (definiti qui di seguito “Distributori”). L’elenco dei Distributori è messo gratuitamente a disposizione dell’investitore che desideri procurarselo presso la sede della Società di Gestione.
Fra la Società di Gestione e i vari Distributori saranno conclusi dei contratti di Distribuzione o collocamento.
Conformemente a tali contratti, il Distributore, in quanto collocatore, potrà essere iscritto al registro degli azionisti, anziché i clienti che hanno investito nella SICAV.
Tali contratti prevederanno, quindi, che un cliente che abbia investito nella SICAV tramite il Distributore possa esigere in qualunque momento il trasferimento a proprio nome delle azioni sottoscritte tramite il Distributore; in seguito a ciò il cliente sarà iscritto a suo nome nel registro, non appena perverranno le istruzioni di trasferimento dal Distributore.
Gli azionisti possono sottoscrivere direttamente presso la SICAV, senza essere obbligati a passare attraverso un Distributore.
In caso di nomina di un Distributore, questi deve applicare le procedure di lotta contro il riciclaggio di denaro sporco, così come definite nel Prospetto.
Il Distributore nominato deve disporre dei requisiti legali e normativi necessari per la commercializzazione della SICAV e deve risiedere in un paese soggetto ad obblighi di rispetto di misure di lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo equivalenti a quelle contemplate dal diritto lussemburghese o dalla Direttiva europea 2015/849/UE.
3.2.2. Politica di remunerazione
La Società di Gestione ha attuato un quadro generale in materia di remunerazione del personale, e ha appositamente elaborato una politica di remunerazione (la "Politica di remunerazione") nel rispetto della regolamentazione in vigore, e in particolare dei seguenti principi:
La Politica di remunerazione è compatibile con una gestione sana ed efficace dei rischi, la favorisce e non incoraggia un'assunzione di rischi che sarebbe incompatibile con i profili di rischio e/o lo statuto della SICAV;
La Politica di remunerazione è conforme alla strategia economica, agli obiettivi, ai titoli e agli interessi della Società di Gestione, della SICAV e degli investitori e comprende misure volte ad evitare i conflitti d'interesse;
La valutazione delle performance si iscrive in un contesto pluriennale adattato al periodo di detenzione consigliato agli azionisti della SICAV in modo che questa verta sulle performance a lungo termine della SICAV e sui relativi rischi d'investimento e che il pagamento effettivo delle componenti della remunerazione che dipendono dalle performance si distribuisca sul medesimo periodo;
La Politica di remunerazione garantisce un equilibrio appropriato tra le componenti fissa e variabile della remunerazione globale; la componente fissa rappresenta sempre una parte sufficientemente elevata della remunerazione globale; la politica in materia di componenti variabili della remunerazione è sufficientemente flessibile e consente in particolare la possibilità di non pagare alcuna componente variabile.
I dettagli della Politica di remunerazione attualizzata, compresa la composizione del comitato di remunerazione e una descrizione della maniera in cui vengono calcolati le remunerazioni e i vantaggi, sono accessibili tramite il sito internet della Società di Gestione attraverso il link: xxxxx://xxx.xxxxxxxx.xxx/xxxxxxxxxx/xxxxx-xxx-xxxxxxxxxx/xxxxxxxx_xxxxxxxxxx_xxxxxxxxxxxx_xxxxxx.xxx
Una copia stampata sarà messa a disposizione gratuita su richiesta.
4. Il Depositario
La SICAV ha incaricato RBC Investor Services Bank S.A. (“RBC”), con sede legale in 00, Xxxxx xx Xxxxxx, X-0000 Xxxx-xxx-Xxxxxxx, Granducato del Lussemburgo, in qualità di banca depositaria e agente pagatore principale (il “Depositario”) della SICAV responsabile:
(a) della custodia del patrimonio,
(b) degli obblighi di sorveglianza e
(c) di controllo del flusso di cassa
conformemente alla Legge, e al "Depositary Bank and Principal Paying Agent Agreement" concluso tra la SICAV e RBC (il “Contratto del Depositario e Agente pagatore principale”) per una durata indeterminata.
Il Depositario è stato autorizzato dalla SICAV a delegare le proprie responsabilità di custodia degli attivi (i) a taluni delegati per quanto riguarda gli altri attivi e (ii) a subdepositari per quanto riguarda gli Strumenti finanziari e ad aprire conti presso detti subdepositari.
Una descrizione aggiornata delle funzioni di custodia del patrimonio che sono state delegate dal Depositario e un elenco aggiornato dei delegati e dei subdepositari sono disponibili, su richiesta, presso il Depositario o attraverso il seguente link: xxxxx://xxxx.xxxxxx.xxx/XXX/xxx/xxxxxxx/Xxxxxxxxx%00xxxxxxxxxxxxx.xxx
Il Depositario agirà con onestà, equità, professionalità, in modo indipendente, e nell’interesse esclusivo della SICAV e degli Azionisti nell’esecuzione dei suoi obblighi nel rispetto della Legge e del Contratto del Depositario e dell’Agente pagatore principale.
Nell’ambito dei suoi obblighi di sorveglianza, il Depositario è tenuto a:
assicurarsi che la vendita, l’emissione, il riscatto, il rimborso e l’annullamento delle Azioni effettuati per conto della SICAV siano eseguiti abbiano luogo conformemente alle disposizioni di Xxxxx o dello Statuto sociale della SICAV,
assicurarsi che il calcolo del valore delle Azioni avvenga conformemente alla Legge e allo Statuto della SICAV,
eseguire le istruzioni della SICAV o della Società di Gestione, agendo per conto della SICAV, salvo qualora siano contrarie alla Legge o allo Statuto della SICAV,
assicurarsi che il corrispettivo di tutte le operazioni a valere sul patrimonio della SICAV venga rimesso alla stessa entro i termini d’uso,
assicurarsi che i proventi della SICAV vengano destinati conformemente alla Legge e allo Statuto della SICAV.
Il Depositario si accerterà anche che i flussi di cassa siano correttamente controllati conformemente alla Legge e al contratto del Depositario e dell’Agente pagatore principale.
I conflitti d'interesse del Depositario
Di volta in volta, possono insorgere conflitti d'interesse tra il Depositario e i delegati, ad esempio se un delegato che è stato incaricato è una filiale di un gruppo che è remunerato da un altro servizio di banca depositaria che fornisce alla SICAV. In modo continuo, il Depositario analizza, sulla base delle leggi e dei regolamenti applicabili, tutti i conflitti d'interesse potenziali che potrebbero sopravvenire nel quadro delle sue funzioni. Ogni conflitto d'interesse potenziale identificato è trattato conformemente alla politica di gestione dei conflitti d'interesse di RBC, la quale è sottoposta alle leggi e ai regolamenti in vigore applicabili ad un istituto di credito e alla Legge lussemburghese del 5 aprile 1993 relativa al settore finanziario.
Inoltre, potenziali conflitti d'interesse possono derivare dalla prestazione di altri servizi da parte del Depositario e/o delle sue filiali alla SICAV, alla Società di Gestione e/o da altre parti. Ad esempio, il Depositario e/o le sue filiali possono agire in qualità di depositario, banca depositaria e/o agente amministrativo di altri fondi. È quindi possibile che il Depositario (o una delle sue filiali) possa, nell’ambito delle sue attività, avere conflitti o conflitti d'interesse potenziali con quelli della SICAV, della Società di Gestione e/o di altri fondi per conto dei quali agisce il Depositario (o una delle sue filiali).
RBC ha istituito e mantiene aggiornata una politica di gestione dei conflitti d'interesse volta a:
Identificare e analizzare le situazioni potenziali di conflitti d'interesse;
Registrare, gestire e monitorare le situazioni di conflitti d'interesse:
Attraverso l'attuazione di una segregazione funzionale e gerarchica, verificando che tali operazioni siano effettuate in modo indipendente dal Depositario;
attraverso l'attuazione di misure preventive al fine di evitare ogni attività che generi un conflitto d'interesse come:
RBC o terze parti a cui sono state delegate le funzioni di depositario non accettano mandati per la gestione di investimenti;
RBC non accetta alcuna delega delle funzioni di gestione del rischio e di controllo della conformità;
RBC ha attuato un processo solido di ricorso gerarchico per garantire che le infrazioni regolamentari siano notificate al dipartimento incaricato del controllo della conformità che rende conto delle infrazioni materiali al management avanzato e al consiglio d'amministrazione di RBC;
Una divisione di audit interna permanente ad hoc fornisce una valutazione oggettiva del rischio e una valutazione dell’adeguatezza e dell’efficacia dei controlli interni e dei processi di governance.
RBC conferma, in base a quanto precede che non è stata identificata alcuna situazione potenziale di conflitti d'interesse.
Informazioni aggiornate concernenti la politica relativa ai conflitti d'interesse di cui sopra sono disponibili, su richiesta, presso il Depositario o attraverso il seguente link: xxxxx://xxx.xxxxxx.xxx/xx/xxx-xx-xxx/xxxxxxxxxx/xxxxxxxxxxx-xx-xxxxxxxxx-xx-xxxxxxxx- xxxxxx.xxxx
5. Obiettivi di investimento
La SICAV è composta da vari comparti, ciascuno dei quali persegue un obiettivo di gestione descritto nelle schede tecniche riportate alla fine del presente prospetto.
Ciascun comparto offre agli azionisti la possibilità di accedere ad una gestione professionale e diversificata del patrimonio.
Nel perseguimento del proprio obiettivo d'investimento, ciascun comparto è suscettibile di essere esposto ai diversi fattori di rischio menzionati nelle schede tecniche. Tali fattori di rischio sono definiti al punto Fattori di rischio.
Tenuto conto delle fluttuazioni di Xxxxx e degli altri rischi ai quali sono esposti gli investimenti in valori mobiliari, strumenti del mercato monetario e altri attivi finanziari, il valore delle azioni può sia diminuire che aumentare.
6. Politica d’investimento
6.1 Gli investimenti dei vari comparti della SICAV saranno esclusivamente costituiti da uno o più dei seguenti elementi:
a) quote di OICVM autorizzati conformemente alla Direttiva 2009/65/CE e/o di altri OIC, ai sensi dell’articolo 1, paragrafo (2), punti a) e b) della Direttiva 2009/65/CE, con sede o meno in uno Stato membro, a condizione che:
questi altri OIC siano autorizzati conformemente ad una legislazione che preveda che tali organismi siano sottoposti ad una sorveglianza che la CSSF consideri equivalente a quella prevista dalla legislazione comunitaria e che la cooperazione tra le autorità sia sufficientemente garantita;
il livello di protezione garantito ai titolari di quote di tali altri OIC sia pari a quello previsto per i titolari di quote di un OICVM e, in particolare, che le regole relative alla divisione del patrimonio, ai prestiti attivi, ai prestiti passivi, alle vendite allo scoperto di valori mobiliari e di strumenti del mercato monetario siano equivalenti ai requisiti della direttiva 2009/65/CEE;
le attività di questi OIC siano oggetto di relazioni semestrali e annuali che consentano una valutazione dell’attivo e del passivo, degli utili e delle operazioni del periodo in questione;
la quota di attivi degli OICVM o degli altri OIC di cui si prevede l’acquisizione e che, in base ai loro documenti costitutivi, può essere globalmente investita in quote di altri OICVM o OIC, non superi il 10%;
Un comparto potrà inoltre sottoscrivere, acquisire e/o detenere azioni da emettere o emesse da uno o più comparti della SICAV (il/i “comparto/i target”), senza che quest’ultima sia soggetta ai requisiti imposti dalla Legge del 10 agosto 1915 sulle società commerciali, così come emendata, in materia di sottoscrizione, acquisizione e/o detenzione di proprie azioni da parte di una società; resta comunque inteso che:
il comparto target non investa a sua volta nel comparto che è investito in esso; e
la quota di attivi che i comparti target di cui è prevista l’acquisizione possono complessivamente investire in quote di altri comparti target dello stesso OIC non potrà superare il 10%; e
il diritto di voto eventualmente connesso ai titoli interessati sarà sospeso fintanto che essi saranno detenuti dal comparto in questione, fatta salva l’adeguata trattazione nella contabilità e nelle relazioni periodiche; e
in ogni caso, fintanto che detti titoli saranno detenuti dalla SICAV, il loro valore non verrà preso in considerazione per il calcolo del patrimonio netto della SICAV ai fini della verifica della soglia minima del patrimonio netto imposta dalla legge;
b) valori mobiliari e strumenti del mercato monetario quotati o negoziati su un mercato secondo la Direttiva 2004/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio datata 21 aprile 2004 relativa al mercato degli strumenti finanziari;
c) valori mobiliari e strumenti del mercato monetario negoziati su un altro mercato regolamentato, regolarmente funzionante, riconosciuto e aperto al pubblico di uno Stato membro;
d) valori mobiliari e strumenti del mercato monetario ammessi alla quotazione ufficiale di unaBorsa Valori di uno Stato europeo (al di fuori di quelli facenti parte dell'UE), del continente americano, dell'Asia, dell'Oceania o dell'Africa,
oppure negoziati su altro mercato regolamentato di un Paese europeo (al di fuori di quelli facenti parte dell'UE), del continente americano, dell'Asia, dell'Oceania o dell'Africa, il cui funzionamento sia regolare, riconosciuto e aperto al pubblico;
e) valori mobiliari e strumenti del mercato monetario di nuova emissione , purché le condizioni di emissione prevedano l’impegno di presentazione della richiesta di ammissione alla quotazione ufficiale di una Borsa Valori oppure di un altro mercato regolamentato, regolarmente funzionante, riconosciuto e aperto al pubblico, così come specificato nei punti b) c) e d), entro un anno dalla data di emissione;
f) depositi presso un istituto di credito, rimborsabili su richiesta o che possano essere ritirati, con una scadenza pari o inferiore a 12 mesi. L’organismo di credito deve avere la propria sede legale in uno Stato membro o, in caso contrario, essere soggetto a regole prudenziali che l’autorità di sorveglianza lussemburghese consideri equivalenti a quelle previste dalla legislazione comunitaria;
g) strumenti finanziari derivati, compresi gli strumenti assimilabili che diano luogo ad un pagamento in contanti, negoziati su un mercato regolamentato di cui ai precedenti punti b), c) e d) oppure strumenti finanziari derivati negoziati fuori borsa, purché:
il sottostante sia costituito da strumenti previsti nel presente articolo 6.1, da indici finanziari, da tassi di interesse, da tassi di cambio o da valute, nei quali il comparto possa effettuare investimenti conformemente alle relative politiche dei comparti;
le controparti delle transazioni siano istituti soggetti ad una sorveglianza prudenziale ed appartenenti alle categorie approvate dalla CSSF;
tali strumenti siano oggetto di una valutazione affidabile, verificabile e su base quotidiana e possano inoltre, su iniziativa della SICAV, essere venduti, liquidati o chiusi tramite una transazione simmetrica, in qualunque momento e al loro giusto valore;
h) strumenti del mercato monetario diversi da quelli solitamente negoziati sul mercato monetario, liquidi e il cui valore può essere determinato in qualunque momento con precisione, purché l’emissione o l’emittente di tali strumenti siano essi stessi sottoposti ad una regolamentazione tesa a salvaguardare gli investitori e il risparmio, e che questi strumenti siano:
emessi o garantiti da un’amministrazione centrale, regionale o locale, dalla banca centrale di uno Stato membro, dalla Banca centrale europea, dall’Unione europea o dalla Banca europea per gli investimenti, da uno Stato terzo o, nel caso di uno Stato federale, da uno dei membri della sua federazione, o da un organismo pubblico internazionale al quale aderiscano uno o più Stati membri, o
emessi da un’azienda i cui titoli siano negoziati sui mercati regolamentati di cui ai precedenti punti b), c) o d) o
emessi o garantiti da un istituto sottoposto a una sorveglianza prudenziale in base ai criteri definiti dal diritto comunitario, oppure da un istituto che sia soggetto e che si
conformi a regole prudenziali considerate dalla CSSF almeno altrettanto severe di quelle previste dalla legislazione comunitaria, o
emessi da altre entità appartenenti alle categorie approvate dalla CSSF, purché gli investimenti in tali strumenti siano soggetti a regole di protezione degli investitori equivalenti a quelle previste al primo, secondo o terzo capoverso, e che l'emittente sia una società il cui capitale e le riserve ammontino almeno a dieci milioni di EUR (10.000.000 EUR), che presenti e pubblichi i suoi rendiconti annuali conformemente alla quarta Direttiva 78/660/CEE, che sia un'entità che, nell'ambito di un gruppo di società comprendente una o più società quotate, si dedichi al finanziamento del gruppo o sia un'entità destinata al finanziamento di veicoli di cartolarizzazione grazie ad una linea di credito bancaria.
Informazioni complementari relative a taluni strumenti:
Total Return Swap
Un comparto può ricorrere a contratti di scambio su rendimento globale ("Total Return Swap") o ad altri strumenti finanziari derivati aventi le stesse caratteristiche (ad esempio, i Certificate for Differences), a fini di esposizione (acquirente o venditrice), di copertura o di arbitraggio.
I sottostanti di queste operazioni possono essere singoli titoli o indici finanziari (azioni, tassi d’interesse, credito, valute, materie prime, volatilità,…), nei quali il comparto può effettuare collocamenti conformemente ai suoi obiettivi di investimento.
Un comparto può concludere operazioni su derivati di credito (singolo sottostante o indice di credito) a fini di esposizione, di copertura o di arbitraggio.
Tali operazioni sono negoziate con controparti specializzate in questo tipo di transazione e disciplinate da convenzioni concluse tra le parti. Esse rientrano nell’ambito della politica d'investimento e del profilo di rischio di ciascun comparto interessato.
La politica d'investimento di ciascun comparto descritta nelle Schede Tecniche precisa se un comparto può ricorrere ai Total Return Swap o ad altri strumenti finanziari derivati aventi le stesse caratteristiche, nonché ai derivati di credito.
Xxxxxx di credito subordinati
I titoli di credito subordinati sono obbligazioni il cui rimborso, in caso di fallimento o di liquidazione dell'emittente, non è prioritario ed è "subordinato" a quello degli altri creditori detentori di obbligazioni di livello superiore. Questi titoli hanno un rating inferiore a quello del debito senior emesso dallo stesso emittente).
6.2 Nessun comparto può:
investire il proprio patrimonio per più del 10% in valori mobiliari o strumenti del mercato monetario diversi da quelli di cui all’articolo 6.1.
Né acquisire metalli preziosi o certificati rappresentativi di questi ultimi, Un comparto può detenere liquidità a titolo accessorio.
6.3 La SICAV può acquisire i beni mobili o immobili indispensabili all’esercizio diretto della sua attività.
6.4 Tecniche di gestione efficace del portafoglio.
Al fine di incrementare il proprio rendimento e/o ridurre il proprio rischio, ciascun comparto è autorizzato a ricorrere alle tecniche e agli strumenti aventi per oggetto i valori mobiliari e gli strumenti del mercato monetario così come descritti di seguito:
6.4.1 Operazioni di prestito di titoli
Ogni comparto può prestare titoli compresi nel proprio portafoglio a un mutuatario sia direttamente sia nell’ambito di un sistema standardizzato di prestito organizzato da un organismo riconosciuto di compensazione di titoli ovvero da un istituto finanziario sottoposto a regole di sorveglianza prudenziale considerate dalla CSSF come equivalenti a quelle previste dalla legislazione comunitaria e specializzata in tale tipo di operazioni.
Il tipo di titoli oggetto di operazioni di prestito, così come le controparti, rispondono ai requisiti della circolare CSSF 08/356 e alle condizioni definite all’articolo 7.10 del Prospetto.
La proporzione prevista e la proporzione massima di attivi in gestione che saranno oggetto di tali operazioni o contratti sono comunicate nella scheda tecnica di ciascun comparto.
La SICAV dovrà fare in modo che il livello delle operazioni di prestito su titoli si mantenga ad un livello appropriato oppure dovrà avere la possibilità di richiedere la restituzione dei titoli prestati, in modo che sia consentito al comparto, in qualsiasi momento, di far fronte al proprio obbligo di riscatto e che tali operazioni non compromettano la gestione dei patrimoni del comparto conformemente alla sua politica di investimento.
6.4.2 Operazioni reverse repo
Ogni comparto è autorizzato ad effettuare operazioni reverse repo consistenti in operazioni al termine delle quali il cedente (controparte) ha l'obbligo di riscattare il titolo repo e il comparto ha l’obbligo di restituire il titolo repo.
La proporzione prevista e la proporzione massima di attivi in gestione che saranno oggetto di tali operazioni o contratti sono comunicate nella scheda tecnica di ciascun comparto.
Il tipo di titoli oggetto di operazioni reverse repo, così come le controparti, devono rispondere ai requisiti della circolare CSSF 08/356 e alle condizioni definite all’articolo
7.10 del Prospetto.
Per l’intera durata del contratto reverse repo, il comparto non può vendere o costituire in pegno/garanzia i titoli oggetto di tale contratto, eccetto il caso in cui il comparto disponga di altri mezzi di copertura.
6.4.3 Operazioni repo
Ogni comparto è autorizzato ad effettuare operazioni repo consistenti in operazioni al
termine delle quali il comparto ha l'obbligo di riscattare il titolo repo mentre il cessionario (controparte) ha l’obbligo di restituire il titolo repo.
La proporzione prevista e la proporzione massima di attivi in gestione che saranno oggetto di tali operazioni o contratti sono comunicate nella scheda tecnica di ciascun comparto.
Il tipo di titoli oggetto di operazioni repo (pronti contro termine, o prestito attivo), così come le controparti, devono rispondere ai requisiti della circolare CSSF 08/356 e alle condizioni definite all’articolo 7.10 del Prospetto.
Il comparto interessato deve disporre, alla scadenza della durata di operazioni repo, dei patrimoni necessari per pagare il prezzo convenuto per la restituzione al comparto.
L'impiego di tali operazioni non può dare adito ad un cambiamento degli obiettivi di investimento o ad un’assunzione di rischi supplementari più elevati di quanto definito dal rispettivo profilo di rischio nel presente Prospetto.
6.4.4 Rischi connessi e misure di contenimento
I rischi associati alle tecniche di gestione efficace di portafoglio (tra cui la gestione delle garanzie) sono identificati, gestiti e limitati nell’ambito del processo di gestione dei rischi. I rischi principali sono il rischio di controparte, il rischio di consegna, il rischio operativo, il rischio giuridico, il rischio di conservazione e il rischio di conflitti d’interesse (come definiti all’articolo “Fattori di rischio”); questi rischi sono mitigati dalla Società di Gestione, attraverso l'organizzazione e le procedure definite qui di seguito:
i. Selezione delle controparti e inquadramento giuridico
Le controparti di tali operazioni sono convalidate dal Risk Management della Società di Gestione e beneficiano, all’avvio delle transazioni, di un rating minimo BBB-/Baa3, assegnato da almeno un’agenzia di valutazione riconosciuta, o di qualità ritenuta equivalente dalla Società di Gestione. Queste controparti sono entità soggette a sorveglianza prudenziale, appartenenti alle categorie riconosciute dalla CSSF (istituti di credito, società d'investimento, ecc.) e specializzate in questo tipo di operazioni. Le controparti sono situate in un paese membro dell’OCSE.
ii. Garanzie finanziarie
Fare riferimento al punto 7.10. Gestione delle garanzie finanziarie per i prodotti derivati fuori borsa e le tecniche di gestione efficace del portafoglio di seguito.
iii. Restrizioni relative ai reinvestimento delle garanzie finanziarie ricevute
Fare riferimento al punto 7.10. Gestione delle garanzie finanziarie per i prodotti derivati fuori borsa e le tecniche di gestione efficace del portafoglio di seguito.
iv. Misure adottate per limitare il rischio di conflitti d’interesse
Per limitare i rischi di conflitti d'interesse, la Società di Gestione ha implementato una procedura di selezione e di controllo delle controparti tramite comitati organizzati dal Risk Management. Inoltre, per evitare qualsiasi conflitto d’interesse, la remunerazione di queste operazioni è in linea con le pratiche di mercato.
v. Politica di remunerazione relativa all’attività di prestito attivo di titoli
I redditi legati all’attività di prestito di titoli spettano integralmente al/i comparto/i interessato/i, previa detrazione dei costi e delle spese operative dirette e indirette. I costi e le spese versate alla Società di Gestione, e/o ai suoi delegati, ammontano al massimo al 40% di tali redditi.
Nell’ambito di tale attività, la Società di Gestione e/o i suoi delegati assicurano anche la conclusione delle operazioni di prestito di titoli e il relativo controllo amministrativo, il monitoraggio dei rischi, la gestione giuridica e fiscale, nonché la copertura dei rischi operativi derivanti dall’attività.
Le relazioni annuali contengono informazioni dettagliate sui redditi generati dall’attività di prestito di titoli, nonché sui costi e sulle spese operative sostenute. Inoltre, esse riportano l’identità delle entità alle quali tali costi e spese vengono versati e precisano se esse sono legate alla Società di Gestione e/o al Depositario.
vi. Politica di remunerazione relativa all’attività di prestito passivo di titoli (reverse repo)
I redditi legati all'attività di prestito passivo di titoli sono integralmente versati al comparto.
vii. Politica di remunerazione relativa all’attività di prestito passivo di titoli
Questa attività non genera redditi.
6.4.5 Informazione periodica degli investitori
Informazioni supplementari sulle condizioni di applicazione delle suddette tecniche di gestione efficace del portafoglio sono riportate nelle relazioni annuali e semestrali.
7. Restrizioni di investimento
7.1 a) Un comparto non può investire più del 10% del proprio patrimonio in valori mobiliari o strumenti del mercato monetario emesse da una stessa entità.
Un comparto non può investire più del 20% del proprio patrimonio in depositi collocati presso lo stesso emittente.
Il rischio di controparte di un comparto in una transazione su strumenti derivati fuori borsa non può superare il 10% del suo patrimonio qualora la controparte sia uno degli organismi di credito di cui al precedente punto 6.1 f), oppure il 5% del suo patrimonio in tutti gli altri casi.
Le controparti di tali operazioni sono convalidate dal Risk Management della Società di Gestione e beneficiano, all’inizio delle transazioni, di un rating minimo BBB- / Baa3 assegnato da almeno un’agenzia di valutazione riconosciuta o di qualità ritenuta equivalente dalla Società di Gestione. Queste controparti sono entità soggette a sorveglianza prudenziale, appartenenti alle categorie riconosciute dalla CSSF (istituti di credito, società d'investimento, ecc.) e specializzate in questo tipo di operazioni. Le controparti sono situate in un paese membro dell’OCSE.
La SICAV potrà essere indotta a partecipare a convenzioni in base alle quali potranno essere rilasciate garanzie finanziarie alle condizioni definite al punto 7.10 qui di seguito.
Informazioni supplementari sui suddetti strumenti finanziari derivati, e in particolare l’identità della/e controparte/i delle transazioni nonché il tipo e l’importo delle garanzie finanziarie ricevute dalla SICAV, sono riportate nella relazione annuale della SICAV.
b) il valore totale dei valori mobiliari e degli strumenti del mercato monetario detenuti dal comparto nelle emittenti in cui investe più del 5% del suo patrimonio non può superare il 40% del valore del suo patrimonio. Tale limite non si applica ai depositi presso istituti finanziari oggetto di una sorveglianza prudenziale, né alle transazioni su strumenti derivati fuori borsa con tali istituti.
Malgrado i singoli limiti stabiliti al punto 1a), un comparto non può combinare più elementi tra quelli seguenti,qualora ciò lo induca ad investire più del 20% del proprio patrimonio in una stessa entità:
investimenti in valori mobiliari o strumenti del mercato monetario emessi dalla suddetta entità,
depositi presso la suddetta entità o
rischi derivanti da transazioni su strumenti derivati fuori borsa con la suddetta entità.
c) Il limite del 10% di cui al precedente punto 1a) può essere aumentato ad un massimo del 35% qualora i valori mobiliari e gli strumenti del mercato monetario siano emessi o garantiti da uno Stato membro, da enti pubblici territoriali, da uno Stato non facente parte dell'UE o da organismi internazionali a carattere pubblico al quale aderiscano uno o più Stati membri.
d) Il limite del 10% di cui al precedente punto 1a) potrà essere elevato a un massimo del 25% in relazione a talune obbligazioni, qualora queste siano emesse da un istituto di credito con sede legale in uno Stato membro e soggetto ai sensi di legge a un controllo specifico da parte di autorità pubbliche, volto a proteggere i detentori di tali obbligazioni. Nella fattispecie, le somme derivanti dall’emissione delle suddette obbligazioni devono essere investite, conformemente alla legislazione, in attivi che, per tutto il periodo di validità delle obbligazioni, possono coprire i crediti risultanti dalle obbligazioni e che, in caso di fallimento dell’emittente, sarebbero utilizzati prioritariamente per il rimborso del capitale e il pagamento degli interessi maturati. Qualora un comparto investa più del 5% del suo patrimonio nelle obbligazioni menzionate al primo comma ed emesse da un solo emittente, il valore totale di questi investimenti non può superare l’80% del valore del patrimonio del comparto.
e) i valori mobiliari e gli strumenti del mercato monetario di cui ai precedenti punti 1c) e d) non sono presi in considerazione per l'applicazione del limite del 40% previsto al precedente punto 1b).
I limiti previsti ai punti 1. a) b) c) e d) non possono essere combinati e, di conseguenza, gli investimenti nei valori mobiliari o negli strumenti del mercato monetario di uno stesso emittente, nei depositi o negli strumenti derivati, effettuati con tale entità
conformemente ai punti 1. a) b) c) e d), non possono comunque superare in totale il 35% del patrimonio del comparto.
Le società raggruppate per motivi di consolidamento dei rendiconti, secondo la Direttiva 83/349/CEE o le regole contabili internazionali riconosciute, sono considerate come una sola entità ai fini del calcolo dei limiti di cui al precedente punto 1).
Un comparto può investire cumulativamente fino al 20% del proprio patrimonio in valori mobiliari o strumenti del mercato monetario di uno stesso gruppo.
7.2 In deroga alle restrizioni di cui al precedente punto 1), qualunque comparto è autorizzato ad investire, secondo il principio della ripartizione dei rischi, fino al 100% del suo patrimonio in varie emissioni di valori mobiliari e di strumenti del mercato monetario, emessi o garantiti da uno Stato membro o da suoi enti pubblici territoriali, da uno Stato appartenente all'OCSE o da organismi internazionali a carattere pubblico al quale aderiscano uno o più Stati membri dell'UE. Il comparto che si avvalesse di tale possibilità dovrà detenere valori mobiliari appartenenti ad almeno sei diverse emissioni, senza che i valori appartenenti a una stessa emissione possano superare il 30% dell’ammontare complessivo del patrimonio netto.
7.3 In deroga alle restrizioni di cui al precedente punto 7.1, per i comparti la cui politica d’investimento consiste nel riprodurre un indice azionario o obbligazionario (denominato qui di seguito "Indice di Riferimento"), i limiti saranno portati ad un massimo del 20% per gli investimenti in azioni e/o obbligazioni emesse da una stessa entità, a condizione che:
la composizione dell’indice sia sufficientemente diversificata;
l’indice costituisca un benchmark rappresentativo del mercato al quale si riferisce;
l’indice sia oggetto di un’adeguata pubblicazione.
Il limite del 20% di cui sopra è aumentato al 35% nel caso esso sia giustificato da condizioni eccezionali del mercato, ad esempio su mercati regolamentati in cui alcuni valori mobiliari o alcuni strumenti del mercato monetario risultino ampiamente dominanti. L’investimento sino a questo limite è consentito ad un solo emittente.
7.4
(1) Un comparto può acquisire le quote di OICVM e/o di altri OIC di cui all’articolo 6.1. a), a patto di non investire più del 20% del proprio patrimonio in uno stesso OICVM o altro OIC.
Ai fini dell’applicazione di questo limite d’investimento, ciascun comparto di un OIC a comparti multipli, è da considerarsi come un emittente distinto, a condizione che il principio della segregazione degli impegni dei diversi Comparti rispetto a terzi venga assicurato.
(2) Gli investimenti in quote di OIC che non siano OICVM non possono superare complessivamente il 30% del patrimonio di un OICVM.
Se un OICVM ha acquisito quote di un OICVM e/o di altri OIC, i patrimoni di suddetti OICVM o altri OIC non vengono cumulati ai fini dei limiti previsti all'articolo 1 precedente.
(3) Inoltre, quando un comparto investe in quote di altri OICVM e/o di altri OIC gestiti, direttamente o per delega, dalla stessa Società di Gestione oppure da tutt’altra società alla quale la Società di Gestione è legata nell’ambito di una comunità di gestione o di controllo oppure per mezzo di un’importante partecipazione diretta o indiretta, suddetta Società di Gestione o l’altra società non può fatturare diritti di sottoscrizione o di rimborso per l’investimento del comparto in quote di altri OICVM e/o di altri OIC.
7.5 a) La SICAV non può acquistare azioni con diritto di voto che le consentano di esercitare un’influenza significativa sulla gestione di un emittente.
b) La SICAV non può acquisire più del:
10% delle azioni senza diritto di voto di uno stesso emittente;
10% dei titoli di credito di uno stesso emittente,
10% degli strumenti del mercato monetario di uno stesso emittente;
25% di quote di uno stesso OICVM o altro OIC.
I limiti di cui al secondo, terzo e quarto capoverso del precedente punto 7.5. b) possono anche non essere rispettati al momento dell’acquisizione qualora l’importo lordo delle obbligazioni o degli strumenti del mercato monetario o l’importo netto dei titoli emessi non possa essere calcolato.
c) I limiti di cui ai precedenti punti 7.5. a) e b) non si applicano per quanto riguarda:
i valori mobiliari e gli strumenti del mercato monetario emessi o garantiti da uno Stato membro o dai suoi enti pubblici territoriali;
i valori mobiliari e gli strumenti del mercato monetario emessi o garantiti da uno Stato non appartenente all’UE;
i valori mobiliari e gli strumenti del mercato monetario emessi da organismi internazionali a carattere pubblico al quale aderiscano uno o più Stati membri dell’UE.
7.6
a) La SICAV non può contrarre prestiti. Tuttavia, un comparto può acquisire valute attraverso prestiti incrociati in valuta (back to back loans);
b)
In deroga al punto a), i comparti possono contrarre prestiti, a patto che questi ultimi siano temporanei e rappresentino al massimo il 10% del loro patrimonio;
La SICAV può contrarre prestiti, nella misura in cui questi ultimi consentano l’acquisizione di beni immobili indispensabili all’esercizio diretto delle sue attività e rappresentino al massimo il 10% del suo patrimonio.
Qualora la SICAV sia autorizzata a contrarre prestiti ai sensi del precedente punto b), detti prestiti non porranno superare il 15% del suo patrimonio.
7.7
a) Xxxxxx comparto può concedere crediti, né farsi garante per conto di terzi.
b) Il punto a) non si oppone all’acquisizione, da parte dei comparti, di valori mobiliari, di strumenti del mercato monetario o di altri strumenti finanziari di cui all’articolo 6.1 a), g) e h), non interamente liberati,
7.8 Nessun comparto può effettuare vendite allo scoperto su valori mobiliari e strumenti del mercato monetario o altri strumenti finanziari di cui all’articolo 6.1 a), g) e h).
7.9
a) I comparti non devono necessariamente conformarsi ai limiti stabiliti nel presente articolo in caso di esercizio di diritti di sottoscrizione relativi a valori mobiliari o strumenti del mercato monetario facenti parte del loro patrimonio.
Pur nel rispetto del principio della ripartizione dei rischi, i comparti recentemente approvati possono derogare ai punti 1, 2, 3 e 4 del presente capitolo 7 per un periodo di sei mesi successivo alla data della loro approvazione.
b) Qualora i limiti citati al paragrafo a) vengano superati per ragioni che esulano dal controllo del comparto, o in seguito all’esercizio di diritti di sottoscrizione, obiettivo prioritario del comparto nell’ambito delle operazioni di vendita da esso effettuate dovrà essere quello di porre rimedio a tale situazione, tenendo conto degli interessi dei soci.
c) Durante il mese che precede un’operazione di chiusura, soppressione, liquidazione o scissione e nei trenta giorni che precedono un’operazione di fusione di comparti, si potrà derogare alla politica di investimento dei comparti interessati da tali operazioni, così come riportata nelle schede tecniche.
7.10 Gestione delle garanzie finanziarie per i prodotti derivati fuori borsa e le tecniche di gestione efficace del portafoglio
a) Criteri generali
Tutte le garanzie volte a ridurre l’esposizione al rischio di controparte dovranno soddisfare in qualsiasi momento i seguenti criteri:
Liquidità: qualunque garanzia ricevuta in forma diversa da fondi in contanti presenterà una forte liquidità e sarà negoziata su un mercato regolamentato o nell’ambito di un sistema multilaterale di negoziazione, ricorrendo a metodi di determinazione dei prezzi trasparenti, affinché possa essere venduta rapidamente ad un prezzo prossimo alla valutazione preventiva alla vendita.
Valutazione: le garanzie ricevute saranno valutate quotidianamente e gli attivi i cui prezzi sono soggetti ad una forte volatilità saranno accettati come garanzie solo in presenza di margini di sicurezza sufficientemente prudenti.
Qualità di credito degli emittenti: la garanzia finanziaria ricevuta dovrà essere di qualità eccellente.
Correlazione: la garanzia finanziaria ricevuta dovrà essere emessa da un'entità indipendente dalla controparte e non dovrà presentare una forte correlazione con la performance di quest’ultima.
Diversificazione: la garanzia finanziaria dovrà essere sufficientemente diversificata in termini di paesi, mercati ed emittenti (a livello del patrimonio netto). Per quanto riguarda la diversificazione per emittenti, l’esposizione massima ad un emittente, attraverso le garanzie ricevuto, non potrà superare il 20% del patrimonio netto del comparto in questione. Tuttavia questo limite è innalzato al 100% per i titoli emessi o garantiti da uno Stato che aderisce allo Spazio economico europeo ("SEE"), sue collettività pubbliche, da uno Stato appartenente all'OCSE o da organismi internazionali a carattere pubblico, di cui fanno parte uno o più Stati aderenti allo SEE. Questi emittenti sono ritenuti di buona qualità (ovvero beneficano di un rating minimo BBB- / Baa3 emesso da una delle agenzie di rating riconosciute e/o considerate come tali dalla Società di Gestione). Inoltre, se il comparto ricorre a quest'ultima possibilità, dovrà detenere titoli appartenenti ad almeno 6 diverse emissioni, nessuna delle quali deve superare il 30% del patrimonio netto.
I rischi connessi alla gestione delle garanzie, come i rischi operativi e giuridici, saranno individuati, gestiti e limitati nell’ambito del processo di gestione dei rischi.
Le garanzie ricevute potranno essere interamente smobilizzate in qualunque momento, senza che occorra riferirne alla controparte né ottenerne l’accordo.
b) Tipi di garanzie autorizzati
I tipi di garanzie finanziarie consentiti sono i seguenti:
liquidità denominate in una valuta di uno degli Stati membri dell’OCSE.
titoli di credito di buona qualità (con rating minimo XXX-/ Xxx0 o equivalente, attribuito da una delle agenzie di rating), emessi da un emittente del settore pubblico di un paese dell’OCSE (Stati, sovranazionali,…) e la cui emissione ammonti almeno a EUR 250 milioni e con scadenza massima residua di 25 anni;
titoli di credito di buona qualità (con rating minimo XXX-/ Xxx0 o equivalente, attribuito da una delle agenzie di rating), emessi da un emittente del settore privato di un paese dell’OCSE e la cui emissione ammonti almeno a EUR 250 milioni e con scadenza massima residua di 10 anni;
azioni quotate o negoziate su un mercato regolamentato di uno Stato membro dell’Unione europea o su una borsa valori di uno Stato europeo facente parte dell’OCSE, purché tali azioni siano incluse in un indice importante;
azioni o quote di organismi d'investimento collettivo che offrano un’adeguata liquidità e investano in strumenti del mercato monetario, in obbligazioni di buona qualità o in azioni conformi alle condizioni specificate sopra.
Il dipartimento Risk Management della Società di Gestione può imporre criteri più severi in termini di garanzie ricevute ed escludere in questo modo determinati tipi di strumenti, alcuni paesi, emittenti e, addirittura, titoli.
In caso di materializzazione del rischio di controparte, la SICAV potrebbe ritrovarsi proprietario della garanzia finanziaria ricevuta. Se la SICAV riesce ad alienare tale garanzia a un valore corrispondente a quello degli attivi prestati o ceduti, non subirà conseguenze finanziarie negative. In caso contrario (se il valore degli attivi ricevuti in garanzia è sceso al di sotto di quello degli attivi prestati o ceduti prima che si sia proceduto alla loro vendita), subirà una perdita corrispondente alla differenza tra il valore degli attivi prestati o ceduti e il valore della garanzia, una volta liquidata.
c) Livello delle garanzie finanziarie
La Società di Gestione ha introdotto una politica che prevede un livello di garanzia finanziaria in funzione del tipo di operazione descritto qui di seguito:
per l’attività di prestito di titoli: 102 % del valore dei titoli prestati;
per le operazioni repo e reverse repo: 100% del valore dei titoli prestati;
per gli strumenti finanziari derivati negoziati fuori borsa: Alcuni comparti possono coprire operazioni effettuando richieste di margine in cash nella divisa del comparto, nel rispetto delle limitazioni di cui al punto 7.1 del presente Prospetto per quanto riguarda il rischio di controparte.
d) Politica in materia di riduzione
La Società di Gestione ha introdotto una politica di riduzione adeguata a ciascuna categoria di attivi ricevuti a titolo di garanzia finanziaria.
Per ciascuna delle categorie di attivi sotto riportata, la Società di Gestione può applicare le seguenti riduzioni e si riserva il diritto di applicare riduzioni supplementari in base alle condizioni di mercato:
Categorie di attivi | Riduzione |
Contanti | 0% |
Titoli di credito di emittenti del settore pubblico | 0-3% |
Titoli di credito di emittenti del settore privato | 0-5% |
Azioni, quote/azioni di OIC | 0-5% |
e) Restrizioni relative ai reinvestimento delle garanzie finanziarie ricevute
Le garanzie finanziarie in forma diversa dal contante non vengono né vendute, né reinvestite né impegnate.
Le garanzie ricevute in contanti possono essere unicamente depositate presso le controparti che rispondono ai criteri di ammissibilità sopra definiti, investite in prestiti di Stato di buona qualità, utilizzate ai fini di operazioni reverse repo richiamabili in qualunque momento o investite in fondi monetari a breve termine, nel rispetto dei criteri di diversificazione applicabili.
Sebbene investiti in attivi che presentano un grado di rischio limitato, gli investimenti effettuati potrebbero comunque comportare un lieve rischio finanziario.
f) Conservazione delle garanzie
In caso di trasferimento di proprietà, la garanzia ricevuta sarà custodita dal Depositario o da un sub-depositario. Per gli altri tipi di accordi che diano luogo a garanzie, queste ultime sono custodite da un depositario terzo soggetto ad una sorveglianza prudenziale e che non abbia nessun legame con il fornitore delle garanzie finanziarie.
Le garanzie ricevute potranno essere interamente smobilizzate in qualunque momento, senza che occorra riferirne alla controparte né ottenerne l’accordo.
g) Garanzia finanziaria a favore della controparte
Alcuni strumenti finanziari derivati possono essere sottoposti a depositi di garanzie collaterali iniziali a favore della controparte (in contanti e/o titoli).
h) Informazione periodica degli investitori
Informazioni supplementari sull’utilizzo delle suddette tecniche di gestione efficace del portafoglio sono riportate nelle relazioni annuali e semestrali.
7. 11. Valutazione
a) Repo e reverse repo
Le operazioni repo o reverse repo sono valorizzate in base al prezzo di vendita, maggiorato degli interessi. In caso di contratti superiori a tre mesi, lo spread di credito della controparte potrà essere rivalutato.
b) Prestito attivo di titoli
Le operazioni di prestito attivo di titoli non sono contabilizzate singolarmente nel valore netto d’inventario, i ricavi generati sono contabilizzati mensilmente. I titoli oggetto di prestito rimangono valutati, in termini di VNI, sulla base delle regole di valutazione definite più avanti.
c) Garanzie
La garanzia collaterale ricevuta è valutata quotidianamente dalla Società di Gestione e/o dall’agente incaricato della garanzia collaterale. Questa valutazione segue i principi di valutazione definiti nel Prospetto con l'applicazione delle riduzioni in base al tipo di strumenti.
La garanzia collaterale fornita è valutata quotidianamente dalla Società di Gestione e/o dall’agente incaricato della garanzia collaterale.
8. Fattori di rischio
I vari comparti della SICAV possono essere esposti a rischi diversi in base alla loro politica d'investimento. Qui di seguito sono descritti i principali rischi a cui possono essere esposti i comparti. Ciascuna Scheda Tecnica riporta i rischi non marginali ai quali può essere esposto il comparto in questione.
Il valore netto d’inventario di un comparto può aumentare o diminuire e gli azionisti possono non coprire l’importo investito né ottenere alcun rendimento sul loro investimento.
La descrizione dei rischi che segue non pretende tuttavia di essere esaustiva e i potenziali investitori devono prendere conoscenza, da una parte del presente prospetto nella sua integralità e dall’altra parte "Profilo di rischio e di rendimento" contenuto nelle informazioni chiave per l’investitore.
Si consiglia inoltre ai potenziali investitori di rivolgersi a consulenti professionali prima di procedere a un investimento.
Rischio di perdita di capitale: L’investitore non beneficia di alcuna garanzia sul capitale investito nel comparto interessato; è possibile che il capitale investito non gli venga interamente restituito.
Rischio di tasso: Una variazione dei tassi (determinata, ad esempio, dall'inflazione) può comportare rischi di perdita e causare una diminuzione del valore netto d'inventario del comparto (specialmente in caso di aumento dei tassi se il comparto ha una sensibilità positiva ai tassi e in caso di calo dei tassi se il comparto ha sensibilità negativa ai tassi). Le obbligazioni a lungo termine (e i relativi prodotti derivati) sono più sensibili alle variazioni dei tassi di interesse.
Una variazione dell'inflazione, ovvero un aumento o diminuzione generale del costo della vita, è uno dei fattori che possono incidere sui tassi e quindi sul valore netto d’inventario.
Rischio connesso alla volatilità: Il comparto può essere esposto (per esempio mediante posizioni direzionali o di arbitraggio) al rischio di volatilità dei mercati e potrebbe quindi subire perdite, in funzione della sua esposizione, a fronte di variazioni del livello di volatilità di tali mercati.
Rischio di credito: Rischio di insolvenza di un emittente o di una controparte. Questo rischio contempla il rischio di evoluzione degli spread creditizi e il rischio di default.
Alcuni comparti possono essere esposti al mercato del credito e/o ad alcuni emittenti in particolare, le cui quotazioni evolvono in funzione delle attese del mercato sulle loro capacità di rimborsare il debito contratto. Questi comparti possono anche essere esposti al rischio di insolvenza di un emittente selezionato, o alla sua impossibilità di onorare il rimborso del suo debito, sotto forma di cedole e/o di capitale. A seconda che il comparto sia posizionato positivamente o negativamente sul mercato del credito e/o verso alcuni emittenti in particolare, un movimento rispettivamente al rialzo o al ribasso degli spread di credito, o anche un default, può influire negativamente sul valore netto d'inventario. Al momento della valutazione del rischio di credito di uno strumento finanziario, la Società di Gestione non farà affidamento in alcun caso, unicamente a rating esterni.
Tale rischio può essere più rilevante in alcuni comparti che ricorrono al debito ad alto rendimento, i cui emittenti sono considerati a rischio.
Rischio associato agli strumenti finanziari derivati: Gli strumenti finanziari derivati sono strumenti il cui valore dipende (o è derivato) da uno o più attivi finanziari sottostanti (azioni, tasso di interesse, obbligazioni, valute,...). L’utilizzo di derivati comporta quindi il rischio associato ai sottostanti. Questi possono essere utilizzati al fine di esporsi o porsi al riparo rispetto
agli attivi sottostanti. In funzione delle strategie attuate, il ricorso agli strumenti finanziari derivati può comportare anche rischi di effetto leva (amplificazione dei movimenti al ribasso). In caso di strategia di copertura, gli strumenti finanziari derivati possono, in presenza di alcune condizioni di mercato, non essere perfettamente correlati rispetto alle attività da coprire. Per le opzioni, a causa della fluttuazione sfavorevole del prezzo degli attivi sottostanti, il comparto potrebbe perdere la totalità dei premi pagati. Gli strumenti finanziari derivati fuori borsa inducono inoltre un rischio di controparte (che può essere tuttavia attenuato da attivi ricevuti in collaterale) e possono comportare un rischio di valorizzazione, ovvero di liquidità (difficoltà di vendita o di chiusura delle posizioni aperte).
Rischio di cambio: il rischio di cambio deriva dagli investimenti diretti del comparto e dai sui interventi sugli strumenti finanziari a termine, con conseguente esposizione a una valuta diversa da quella di valorizzazione del comparto. Le variazioni del tasso di cambio di questa valuta rispetto a quella di valorizzazione del comparto possono influire negativamente sul valore degli attivi in portafoglio.
Rischio di controparte: I comparti possono utilizzare prodotti derivati negoziati fuori borsa e/o ricorrere a tecniche di gestione efficace del portafoglio. Tali operazioni possono generare un rischio di controparte, o perdite subìte in relazione agli impegni assunti presso una controparte inadempiente.
Rischio legato ai paesi emergenti: Le oscillazioni di questi mercati possono essere più accentuate e più rapide di quelle che caratterizzano i mercati sviluppati, il che può provocare un calo sostanziale del valore netto d'inventario in caso di movimenti contrari alle posizioni acquisite. La volatilità può essere indotta da un rischio globale del mercato o essere scatenata dalle vicissitudini di un solo titolo. Rischi di concentrazione settoriale possono inoltre prevalere su alcuni mercati emergenti. Tali rischi possono essere causa dell’aumento della volatilità. I paesi emergenti possono presentare forti incertezze politiche, sociali, legali e fiscali o legate ad altri eventi, in grado di influire negativamente sui comparti che investono in essi. Inoltre, i servizi locali di depositario o sub-depositario rimangono sottosviluppati in molti paesi non membri dell'OCSE e in taluni paesi emergenti, e le operazioni effettuate in questi mercati sono soggette a taluni rischi di transazione e di conservazione. In alcuni casi, la SICAV può non essere in grado di recuperare completamente o in parte il suo patrimonio o può esporsi a ritardi di consegna per recuperare il patrimonio.
Rischio legato a fattori esterni: Incertezza sulla continuità di alcuni fattori ambientali esterni (come il regime fiscale o le modifiche della normativa) suscettibili di ripercuotersi sul funzionamento del comparto. Il fondo può essere assoggettato ad un certo numero di rischi giuridici e regolamentari, soprattutto ad interpretazioni o applicazioni delle leggi contraddittorie, incomplete, poco chiare e mutevoli, delle restrizioni all’accesso da parte del pubblico ai regolamenti, pratiche e usanze, all’ignoranza o alle infrazioni alle leggi da parte delle controparti e di altri partecipanti al mercato, di documenti di transazione incompleti o non corretti, all’assenza di clausole stabilite o disposte in modo conforme per ottenere risarcimento, la protezioni insufficiente degli investitori o l’assenza di applicazione delle leggi esistenti. Le difficoltà a far valere, proteggere e far rispettare i diritti possono avere un effetto negativo importante sul fondo e sulle sue operazioni. In particolare, i regolamenti fiscali possono essere modificati regolarmente o in base ad un'interpretazione controversa che comporta un aumento del carico fiscale sostenuto dall'investitore o dal Fondo su patrimonio, ricavi, utili di capitale, operazioni finanziarie o spese pagate o ricevute dai fornitori di servizi.
Rischio di regolamento: Rischio che il regolamento da parte di un sistema di pagamento non avvenga come previsto, perché il pagamento o la consegna a carico di una controparte non ha luogo o non viene effettuata conformemente alle condizioni iniziali. Tale rischio esiste nella misura in cui alcuni fondi investono in regioni i cui mercati finanziari non sono molto sviluppati. Nelle aree geografiche in cui i mercati finanziari sono ben sviluppati, questo rischio è limitato.
Rischio di leva: Rispetto ad altri tipi d'investimento, alcuni comparti possono trattare con un livello elevato di leva. L'utilizzo di leva può determinare una notevole volatilità e il comparto può subire perdite marcate in funzione del livello di leva.
Rischio di liquidità: Il rischio di liquidità viene definito come il rischio che una posizione, nel portafoglio del comparto, non possa essere ceduta, liquidata o chiusa per un costo limitato ed entro un periodo sufficientemente breve, compromettendo così la capacità del comparto di adempiere in qualsiasi momento all’obbligo di riacquistare le azioni degli azionisti su loro richiesta. In alcuni mercati (obbligazioni emergenti e ad alto rendimento, azioni con debole capitalizzazione borsistica...), le forbici di quotazione possono aumentare in condizioni di mercato meno favorevoli, il che può produrre un impatto sul valore netto d'inventario in caso di acquisti o di vendite degli attivi. Inoltre, in caso di crisi di tali mercati, i titoli possono divenire difficili da negoziare.
Rischio di consegna: Il comparto potrebbe voler liquidare attivi che al momento sono oggetto di un'operazione presso una controparte. In tal caso, il comparto richiederebbe alla controparte la restituzione di tali attivi. Il rischio di consegna viene definito come il rischio che la controparte, benché obbligata contrattualmente, non sia in grado, dal punto di vista operativo, di restituire gli attivi in tempo utile da consentire al comparto di onorare la vendita di tali strumenti sul mercato.
Rischio legato alle azioni: Alcuni comparti possono essere esposti al rischio dei mercati azionari (tramite valori mobiliari e/o prodotti derivati). Tali investimenti, che comportano un'esposizione all'acquisto o alla vendita, possono esporre al rischio di perdite consistenti. Una variazione del mercato azionario in senso inverso rispetto alle posizioni potrebbe comportare rischi di perdita e causare una diminuzione del valore netto d'inventario del comparto.
Rischio di arbitraggio: L'arbitraggio è una tecnica che consiste nel trarre vantaggio dagli scostamenti di corso rilevati (o anticipati) tra mercati e/o settori e/o titoli e/o valute e/o strumenti. In caso di andamento sfavorevole di tali arbitraggi (aumento delle operazioni di vendita e/o calo delle operazioni di acquisto), il valore netto d'inventario del comparto potrà diminuire.
Rischio di concentrazione: rischio legato a una concentrazione sostanziale degli investimenti in una categoria di attivi o su alcuni mercati. Ciò significa che l'evoluzione di tali attivi o mercati incide fortemente sul valore del portafoglio del comparto. Maggiore è la diversificazione del portafoglio del comparto, minore è il rischio di concentrazione. Tale rischio, ad esempio, è superiore su mercati specifici (determinate regioni, settori o temi) che su mercati largamente diversificati (ripartizione mondiale).
Rischio di modello: Il processo di gestione di alcuni comparti si fonda sull'elaborazione di un modello che consente d'identificare determinati segnali sulla base di risultati statistici passati. Esiste il rischio che il modello non sia efficiente e che le strategie implementate causino una controperformance, poiché nulla garantisce che le passate situazioni di mercato si ripetano un futuro.
Rischio legato alle materie prime: Le materie prime potranno avere un'evoluzione notevolmente diversa dai mercati di valori mobiliari tradizionali (azioni, obbligazioni). Anche i fattori climatici
e geopolitici possono alterare i livelli di offerta e domanda del prodotto sottostante, ossia possono modificarne la scarsità prevista sul mercato. Tuttavia, le materie prime, quali, l’energia, i metalli o i prodotti agricoli, potrebbero invece evolvere in modo più fortemente correlate tra loro. Un’evoluzione sfavorevole di tali mercati potrebbe causare una diminuzione del valore netto d’inventario del comparto.
Rischio di conflitti d’interesse: Una scelta della controparte orientata per motivi diversi dall’interesse esclusivo della SICAV, e/o un trattamento disuguale nella gestione di portafogli equivalenti potrebbero costituire le principali fonti di conflitti d'interesse.
Rischio legato all'investimento in Contingent Convertible Bonds ("Xxxx xxxx"):
I Xxxx Xxxx – obbligazioni ibride convertibili, sono strumenti emessi da istituti bancari al fine di aumentare la loro riserva di capitale per adempiere ai nuove regolamenti bancari che li vincolano ad aumentare i margini di capitale.
Xxxxxxx legato alla soglia di intervento: Questi titoli di debito sono automaticamente convertiti in azioni o svalutati (perdita di interessi e/o di capitale) al raggiungimento di soglie di intervento prestabilite, come ad esempio il mancato rispetto del livello minimo di capitale richiesto dall'emittente.
Rischio di inversione della struttura del capitale: contrariamente alla strutturazione classica del capitale, gli investimenti nei Xxxx xxxx possono essere esposti al rischio di perdita di capitale, diversamente dai titolari di azioni.
Annullamento discrezionale della cedola: il pagamento delle cedole non è garantito e può essere annullato in qualsiasi momento, a discrezione dell'azienda emittente.
Xxxxxxx legato alla struttura innovativa dei Xxxx xxxx. L’innovazione non offre soltanto il ribasso storico sufficiente a consentire una migliore previsione del comportamento di questi strumenti in talune condizioni di mercato (come un problema globale nella classe di attivi, ad esempio).
Rischio di rimborso differito: Benché i Xxxx xxxx siano strumenti cosiddetti perpetui, possono tuttavia essere rimborsati ad una determinata data ("data di call") e a livelli predeterminati con il consenso dell'autorità competente. Non è possibile garantire che i Xxxx xxxx siano rimborsati alla data prevista né che siano mai rimborsati. Di conseguenza, il comparto potrebbe non recuperare mai il suo investimento.
L'investimento in questo tipo di strumenti è spesso motivato dal rendimento interessante che offrono. Questo rendimento interessante si spiega soprattutto con la loro complessità, che solo un investitore informato può essere in grado di comprendere.
Rischio di conservazione: il rischio di perdita di attivi detenuti da un depositario a causa di insolvenza, negligenza o atti fraudolenti del depositario o di un sub-depositario. Questo rischio è mitigato dagli obblighi regolamentari dei depositari.
Rischio giuridico: Il rischio di controversia di qualsiasi natura con una controparte o con terzi. La Società di Gestione mira a ridurre questo rischio attraverso l’attuazione di controlli e procedure.
Rischio operativo: Il rischio operativo comprende i rischi di perdite dirette o indirette connesse ad un certo numero di fattori (ad esempio gli errori umani, le frodi e gli atti malevoli, i guasti dei sistemi informatici e gli eventi esterni, ecc.) che potrebbero avere un impatto negativo sul comparto e/o sugli investitori. La Società di Gestione mira a ridurre questo rischio attraverso l’attuazione di controlli e procedure.
Rischio di copertura delle classi di azioni: In alcuni comparti, la SICAV può mettere a disposizione due tipi di copertura che hanno come obiettivo quello di ridurre il rischio di cambio: una copertura contro le oscillazioni della valuta di riferimento e una copertura contro l’esposizione di cambio degli attivi che compongono il portafoglio. Queste tecniche implicano rischi diversi.
Gli investitori devono essere consapevoli del fatto che poiché il processo di copertura di cambio non può essere totale e permanente, non può pertanto annullare del tutto il rischio di cambio e possono sussistere scarti di performance. Tutti i guadagni/le perdite che provengono dal processo di copertura sono sostenuti separatamente dai titolari di queste classi.
Rischio di modifica dell’indice di riferimento da parte del fornitore di tale indice: Si richiama l’attenzione degli azionisti sulla totale discrezione del fornitore dell’indice di riferimento di decidere, e quindi di modificare, le caratteristiche dell’indice di riferimento in questione per il quale opera in qualità di sponsor. In base ai termini del contratto di licenza, un fornitore di indici può non essere tenuto a fornire ai detentori di licenza che utilizzano l’indice di riferimento in questione (inclusa la SICAV) un preavviso sufficiente di ogni modifica apportata a tale indice di riferimento. Di conseguenza, la SICAV non sarà necessariamente in grado di informare in anticipo gli azionisti dei comparti interessati circa le modifiche apportate alle caratteristiche dell’indice di riferimento in questione dal fornitore del medesimo.
Rischio legato al debito cinese (attraverso il sistema Bond Connect)
Bond Connect è un sistema di scambio che offre la possibilità agli investitori esteri di investire direttamente sul mercato obbligazionario interbancario della Cina continentale grazie al collegamento tra la Central Moneymarkets Unit (CMU) dell'Autorità monetaria di Hong Kong (HKMA) e i depositari centrali interessati nella Cina continentale.
Oltre al rischio legato ai paesi emergenti sopra citato, l'investimento nel mercato del debito cinese attraverso il programma Bond Connect può anche essere sottoposto ai seguenti rischi specifici:
Rischi associati a una debole liquidità e ad una notevole volatilità:
Le obbligazioni cinesi sono accessibili solo ad alcuni investitori che utilizzano un programma specifico di accesso al mercato: il Bond Connect tra le Borse di Hong Kong e della Cina continentale. Poiché le condizioni di ingresso limitano i volumi scambiati, e pertanto la liquidità di talune obbligazioni, di conseguenza, queste possono accentuarne le fluttuazioni (sia al ribasso che al rialzo) ed essere oggetto di evoluzioni normative indeterminate. Non sono peraltro escluse restrizioni relative al rimpatrio di flussi finanziari verso l'estero. Inoltre, in occasione della vendita di obbligazioni cinesi, il comparto può essere esposto a costi operativi e di realizzazione importanti, ossia, in certa misura, subire delle perdite.
Rischi legati alla detenzione di obbligazioni cinesi:
La detenzione delle obbligazioni cinesi si basa su si una struttura a tre livelli. Gli investitori esteri ammissibili non hanno l'obbligo di aprire conti di regolamento onshore e possono trattare con il loro depositario internazionale, a condizione che costui sia approvato dall'Autorità monetaria di Hong Kong (HKMA). Quindi, il (sub)-depositario detiene i titoli presso la Central Moneymarkets
Unit (CMU), che detiene un conto nominee presso la China Central Depository Clearing Co. Ltd (CCDC).
In quanto nominee, CMU non è tenuta ad intentare alcuna azione o procedura giudiziaria per fare valere i diritti del comparto interessato. Inoltre, CMU non è il beneficiario economico dei titoli di credito, con il rischio che il concetto di beneficiario economico nella Cina continentale non sia riconosciuto e difeso qualora lo esigano le circostanze. Nel caso, poco probabile, di insolvenza di CCDC, nel quale quest'ultima sia dichiarata parte inadempiente, la responsabilità di CMU si limiterà ad assistere le parti interessate alla compensazione per inoltrare un reclamo nei confronti di CCDC. CMU si prodigherà in buona fede per recuperare le obbligazioni e le somme esigibili presso CCDC, ricorrendo alle vie giuridiche disponibili o attraverso la liquidazione di CCDC. In tal caso, il comparto interessato potrebbe subire un ritardo nel processo di recupero o non essere in grado di recuperare la totalità delle perdite presso CCDC.
Rischi legati alle modalità di transazione e conservazione:
Il programma Bond Connect, non soddisfa tutti i criteri standard applicabili ai mercati sviluppati in termini di modalità di transazione, liquidazione e conservazione dei titoli. Esso è soggetto ad evoluzioni normative e operative quali, ad esempio e senza alcun intento limitativo, restrizioni di volumi o modifiche delle condizioni di ammissibilità degli investitori e/o dei titoli che vi sono scambiati. I giorni di quotazione sono inoltre soggetti all'apertura di vari mercati (Cina et Hong- Kong). Tali fattori possono rivelarsi un freno per investire e, soprattutto, disinvestire rapidamente su questo segmento di mercato. Nel frattempo, il comparto può assistere ad un'evoluzione sfavorevole del valore dei titoli.
Inoltre, la valorizzazione di alcuni titoli può essere temporaneamente incerta (soprattutto, in caso di sospensione delle quotazioni) e il Consiglio di Amministrazione potrebbe allora essere indotto a valorizzare i titoli in questione sulla base delle informazioni a sua disposizione.
Xxxxxxx di cambio legato al Renminbi:
Il Renminbi, noto internazionalmente anche come Yuan cinese (RMB, CNY o CNH), è la valuta di quotazione locale delle obbligazioni cinesi attraverso Bond Connect. Viene scambiato all'interno e all'esterno della Cina a tassi di cambio diversi e presenta un rischio elevato. L’evoluzione della politica di cambio condotta dalla Cina e, in particolare, la convertibilità tra le versioni locali e internazionali sono molto incerte. Non sono esclusi rischi di brusca svalutazione a breve e lungo termine, nonché sostanziali differenze temporanee di quotazione.
Incertezze fiscali:
Le regolamentazioni e la fiscalità relative alle obbligazioni cinesi si rivelano incerte e subiscono regolarmente evoluzioni che possono condurre ad un'imposizione, anche retroattiva, delle plusvalenze. La Società di Gestione può quindi decidere di accantonare un onere fiscale, che potrebbe successivamente risultare eccedente o, al contrario, insufficiente. La performance del comparto che investe direttamente o indirettamente in obbligazioni cinesi può essere soggetta, anche negativamente, al prelievo effettivo e, all'occorrenza, all'accantonamento applicato.
Rischio normativo:
La piattaforma Bond Connect è in corso di sviluppo. Taluni regolamenti in vigore non sono pertanto stati testati e possono subire modifiche. Di conseguenza, il comparto potrebbe esserne interessato.
In linea generale, gli investimenti obbligazionari cinesi attraverso la piattaforma di scambi Bond Connect possono essere sottoposti ad atri rischi connessi alla Repubblica popolare cinese (RPC), come, senza tuttavia esservi limitati, il rischio di cambio della politica sociale o economica della RPC, i rischi connessi alla fiscalità della RPC, i rischi associati alla sospensione dei negoziati, i limiti di quota, il rischio geografico, di concentrazione e operativo.
Gli investitori potranno trovare ulteriori informazioni sul seguente sito: xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xxx/xx/xxxxx.xxx
Rischio connesso ai “distressed debts”
Un “distressed debt” è un debito emesso da un’azienda in fallimento, o sull’orlo del fallimento, che comporta un rischio di insolvenza elevato.
Un investimento in questo tipo di debito implica un’amplificazione dei rischio di credito e di liquidità (quali sopra definiti) e di altri rischi, quali:
Limitazioni a livello della negoziazione (per ragioni legali, di mercato e aziendali)
Rischio di valutazione (soprattutto dovuto a un aumento dell’incertezza e a una debole liquidità)
Rischio di ristrutturazione (in particolare riorganizzazione infruttuosa, ricevimento di attivi inammissibili o di attivi non conservati dal Depositario).
9. Risk Management
La Società di Gestione ha attuato un sistema di procedure di gestione dei rischi che consente di valutare il rischio delle posizioni e il loro contributo al rischio complessivo del portafoglio.
Il metodo di determinazione del rischio complessivo viene stabilito in funzione della politica e della strategia di investimento di ciascun comparto (anche in base all’utilizzo di strumenti finanziari derivati).
Uno dei due metodi seguenti è utilizzato per il controllo del rischio complessivo: il metodo delle passività o metodo del Value-at-Risk. Il metodo adottato è indicato nella Scheda Tecnica di ciascun comparto.
A) Metodo delle passività
Questo metodo consiste nel convertire gli strumenti finanziari derivati in posizioni equivalenti dell’attivo sottostante (all’occorrenza, in funzione della loro rispettiva sensibilità). In caso contrario, questa conversione può essere sostituita dal valore figurativo.
Uno strumento finanziario derivato non sarà preso in considerazione per il calcolo del rischio complessivo nelle seguenti situazioni:
se la detenzione simultanea di tale strumento legato ad un attivo finanziario e di liquidità investite in attivi senza rischio è pari alla detenzione diretta dell’attivo finanziario in questione;
se detto strumento finanziario scambia la performance di attivi finanziari detenuti nel portafoglio con la performance di altri attivi finanziari di riferimento (senza rischi aggiuntivi rispetto alla detenzione diretta degli attivi finanziari di riferimento).
Il comparto può procedere a compensazioni tra posizioni acquirenti e venditrici su strumenti finanziari derivati aventi per oggetto attivi sottostanti identici, indipendentemente dalla scadenza dei contatti. Inoltre, sono consentite le compensazioni anche tra strumenti derivati e attivi direttamente detenuti, a patto che le due posizioni abbiano per oggetto lo stesso attivo oppure attivi i cui rendimenti storici siano strettamente correlati. Le compensazioni possono avvenire in termini sia di valore di mercato che di indicatore di rischio.
Il rischio globale assunto dai comparti della SICAV non può superare il 210% del valore netto d’inventario.
B) Metodo del Value-at-Risk (VaR)
Un modello VaR è volto a quantificare la perdita potenziale massima che può essere generata dal portafoglio del comparto in condizioni normali di mercato. Tale perdita viene stimata su un determinato orizzonte temporale (periodo di possesso di 1 mese) e un intervallo di fiducia (99%).
Il Value-at-Risk può essere calcolato in termini assoluti o relativi.
Limite di VaR relativo:
Il rischio complessivo legato all’insieme delle posizioni di portafoglio calcolato tramite il VaR non può essere superiore al doppio del VaR di un portafoglio di riferimento, dello stesso valore di mercato del comparto. Tale limite gestionale è applicabile a tutti i comparti per i quali è possibile o adeguato definire un portafoglio di riferimento. Per i comparti interessati, il portafoglio di riferimento è riportato nella Scheda Tecnica.
Limite di VaR assoluto:
Il rischio complessivo legato all’insieme delle posizioni di portafoglio calcolato mediante il VaR non può superare un VaR assoluto del 20%. Tale VaR deve essere calcolato sulla base dell’analisi del portafoglio di investimento.
In caso di calcolo del rischio complessivo tramite il metodo del VaR, il livello di leva atteso e la possibilità di livelli più elevati di effetto leva sono riportati nella Scheda Tecnica del comparto interessato.
10. Le azioni
Fin dalla loro emissione, le azioni della SICAV partecipano in eguale maniera agli eventuali utili e dividendi della SICAV, nonché ai proventi della sua liquidazione. Le azioni non conferiscono alcun diritto di opzione o di prelazione; ciascuna azione intera, indipendentemente dal suo valore netto d'inventario, dà diritto a un voto in occasione delle Assemblee Generali degli azionisti. Le azioni devono essere interamente liberate e sono prive di valore nominale.
Il numero di azioni che si possono emettere non è soggetto ad alcun limite. In caso di liquidazione, ogni azione dà diritto a una percentuale dei proventi netti di liquidazione.
Per ciascun comparto la SICAV propone più classi di azioni, come viene riportato in dettaglio nelle Schede Tecniche. Le azioni sono disponibili unicamente in forma nominativa.
Gli azionisti non riceveranno alcun certificato rappresentativo delle loro azioni, salvo dietro loro
espressa richiesta. La SICAV si limiterà ad emettere una conferma dell’avvenuta iscrizione nel registro.
Potranno essere emesse frazioni di azioni fino ad un millesimo.
11. Quotazione delle azioni
Le azioni potranno essere quotate presso la Borsa di Lussemburgo, su decisione del Consiglio d'amministrazione.
12. Emissione delle azioni e procedura di sottoscrizione e di pagamento
Il Consiglio di Amministrazione è autorizzato a emettere azioni in qualunque momento e senza limite alcuno. Le azioni devono essere interamente liberate.
Sottoscrizione ordinaria
Le azioni sono emesse ad un prezzo corrispondente al valore patrimoniale netto per azione della classe corrispondente. Tale prezzo sarà eventualmente maggiorato di una commissione di sottoscrizione, spettante agli agenti incaricati del collocamento, o secondo quanto riportato nelle Schede tecniche dei comparti.
Il Consiglio di Amministrazione della SICAV si riserva il diritto di istituire delle modalità diverse per alcuni Paesi, al fine di rispettare le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative di tali Paesi e a condizione che la documentazione di investimento in tali Paesi faccia debito riferimento a siffatte specificità.
Procedura
La Data di VNI, la Data di valutazione, e l'ora limite di ricevimento applicabili alle domande di sottoscrizione sono descritte nelle Schede tecniche.
Ogni riferimento a una Data di VNI è da considerare come ogni Giorno lavorativo al quale è datato il valore netto d’inventario e come precisato nelle Schede tecniche. La Società di Gestione potrà considerare taluni giorni come estranei alle Dati di VNI se le banche, le borse e/o i mercati regolamentati interessati (ossia i mercati in cui il comparto è maggiormente investito), quali stabiliti dalla Società di Gestione per ciascun comparto, sono chiusi ai fini della negoziazione e/o di regolamento. Un elenco dei giorni considerati come non Date di VNI per i diversi comparti è disponibile al sito Internet xxx.xxxxxxxx.xxx.
La SICAV avrà però la facoltà, a discrezione del proprio Consiglio d'Amministrazione, di accordare deroghe ai distributori, dietro richiesta di questi ultimi, concedendo loro un equo termine aggiuntivo massimo di un’ora e mezza dopo il cut-off ufficiale della SICAV, al fine di consentire loro di centralizzare, globalizzare ed inviare gli ordini all'Agente per i Trasferimenti; il valore netto d'inventario rimarrà ignoto.
Le richieste dovranno riportare il comparto, il numero di azioni desiderate e precisare se si tratta
di azioni di capitalizzazione o di azioni di distribuzione; esse dovranno inoltre essere accompagnate da una attestazione che l’acquirente ha ricevuto e preso visione della copia del presente Xxxxxxxxx e che la richiesta di sottoscrizione è stata presentata conformemente ai termini del Prospetto. Tale richiesta dovrà indicare il nome e l’indirizzo della persona a nome della quale le azioni verranno registrate, nonché l’indirizzo al quale dovrà essere inviata la conferma d’iscrizione nel registro degli azionisti.
Successivamente alla determinazione del prezzo al quale le azioni saranno emesse, RBC Investor Services Bank S.A. informerà l’agente di vendita il quale comunicherà a sua volta all’acquirente l’importo totale da versare, comprensivo della commissione di sottoscrizione per il numero di azioni richieste.
Il pagamento integrale, compresa ogni commissione di emissione, deve essere ricevuto entro il termine descritto nelle Schede tecniche.
Il pagamento dell'importo globale deve essere effettuato nella valuta della classe, o in ogni altra valuta su decisione preventiva del Consiglio d'amministrazione.
Sarà effettuato con bonifico in favore di RBC Investor Services Bank S.A. per conto della SICAV. Al fine di una corretta identificazione, gli acquirenti dovranno dare disposizioni alle banche di informare RBC Investor Services Bank S.A. dell’avvenuto pagamento indicando il nome dell’acquirente.
Qualora una richiesta di sottoscrizione scritta e il relativo pagamento non siano pervenuti entro questa data, tale richiesta potrà essere respinta e qualsiasi attribuzione di azioni effettuata sulla base della stessa sarà annullata. Qualora un pagamento relativo a una domanda di sottoscrizione sia ricevuto successivamente alla scadenza stabilita, RBC Investor Services Bank S.A. potrà gestire tale richiesta calcolando il numero di azioni da sottoscrivere mediante siffatto importo (ivi compresa la commissione di sottoscrizione applicabile) in base alla determinazione del valore netto d'inventario successiva alla ricezione del pagamento.
Qualora una richiesta non venga accolta in tutto o in parte, l’importo versato o il saldo sarà rimborsato al richiedente a mezzo posta o tramite bonifico bancario, a rischio di quest’ultimo.
Disposizioni generali
La SICAV si riserva il diritto di respingere qualsiasi richiesta di sottoscrizione o di accettarla solo in parte. Inoltre, ai sensi dello statuto sociale, il Consiglio di Amministrazione si riserva il diritto di sospendere in qualsiasi momento e senza preavviso l’emissione e la vendita di azioni della SICAV.
La SICAV, la Società di Gestione, in collaborazione con RBC Investor Services Bank S.A., e tutti gli agenti di vendita devono costantemente conformarsi alla regolamentazione lussemburghese vigente in materia di lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo nonché di prevenzione dell’impiego del settore finanziario per fini di riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo.
Spetta a RBC Investor Services Bank S.A. conformarsi alla regolamentazione lussemburghese quando viene presentata una richiesta di sottoscrizione. Quando un (futuro) azionista presenta una richiesta, è tenuto a dimostrare la propria identità tramite una copia dei suoi documenti personali (passaporto, carta d'identità) certificata conforme all'originale dalle autorità competenti del suo paese (ambasciata, consolato, notaio, polizia). Se si tratta di una persona morale, dovrà fornire una copia dello statuto, nonché il nome e l’identità dei propri azionisti o direttori. Se la richiesta
proviene invece da un istituto di credito o finanziario soggetto agli obblighi corrispondenti a quelli previsti dalla legge modificata in data 12 novembre 2004 o alla direttiva (UE) 2015/ 849, non si procederà alla verifica dell’identità degli azionisti. In caso di dubbi circa l'identità di colui che richiede la sottoscrizione o il riscatto delle azioni, a causa dell'assenza, dell'irregolarità o della carenza delle prove relative alla sua identità, RBC Investor Services Bank S.A. ha il dovere di sospendere tale richiesta, nonché di respingere la richiesta di sottoscrizione per le ragioni esposte in precedenza. In una simile circostanza, RBC Investor Services Bank S.A. non sarà tenuta a rifondere spese o interessi alcuni.
La SICAV non emetterà alcuna azione durante i periodi in cui la stessa sospenderà la determinazione del valore netto d’inventario per azione in virtù dei poteri ad essa conferiti dallo statuto sociale e riportati nel presente Prospetto. Comunicazione di tale sospensione verrà inviata a tutti coloro che avranno presentato una richiesta di sottoscrizione. Nel corso di tale interruzione, le richieste presentate o in sospeso potranno essere ritirate mediante notifica scritta, a condizione che RBC Investor Services Bank S.A. le abbia ricevute prima della revoca della sospensione. Qualora le richieste non vengano ritirate, esse saranno gestite alla prima Data di valutazione successiva alla fine del periodo di sospensione.
13. Conversione di azioni
Qualunque azionista può richiedere la conversione, in tutto o in parte, delle proprie azioni in azioni di un’altra classe o di un altro comparto, purché ne soddisfi i requisiti, inviandone preavviso scritto, a mezzo telex o telefax, a RBC Investor Services Bank S.A..
La Data di VNI (come definita al Capitolo Emissione di azioni e procedura di sottoscrizione e di pagamento), la Data di valutazione, e l'ora limite di ricevimento applicabili alle domande di sottoscrizione sono descritte nelle Schede tecniche.
La SICAV avrà però la facoltà, a discrezione del proprio Consiglio d'amministrazione, di accordare deroghe ai distributori, dietro richiesta di questi ultimi, concedendo loro un equo termine aggiuntivo massimo di un’ora e mezza dopo il cut-off ufficiale della SICAV, al fine di consentire loro di centralizzare, globalizzare ed inviare gli ordini all’Agente per i Trasferimenti; il valore netto d’inventario rimarrà ignoto.
Salvo in caso di sospensione della determinazione del valore netto d'inventario, la conversione verrà effettuata alla Data di valutazione successiva alla ricezione della relativa domanda, a un tasso calcolato facendo riferimento al prezzo delle azioni dei comparti azionari in questione stabilito il giorno stesso.
Il tasso in base al quale viene effettuata la conversione di tutte o di parte delle azioni di un comparto o classe ("il comparto o la classe d’origine") in azioni di un altro comparto o classe ("il nuovo comparto o la nuova classe") viene determinato secondo la formula seguente:
A = B x C x E
D
A = indica il numero di azioni del nuovo comparto (o classe);
B = indica il numero di azioni del comparto (o classe) d’origine;
C = indica il valore patrimoniale netto per azione del comparto (o classe) d’origine, calcolato alla data di valutazione in questione;
D = indica il valore patrimoniale netto per azione del nuovo comparto (o classe), calcolato alla data di valutazione in questione e
E = indica il tasso di cambio medio tra la valuta del comparto da convertire e la valuta del comparto da attribuire alla data di valutazione in questione.
Dopo la conversione, i soci saranno informati da RBC Investor Services Bank S.A. del numero di azioni del nuovo comparto (o della nuova classe) a loro spettanti, nonché del relativo prezzo.
14. Riscatto di azioni
Gli azionisti hanno il diritto di richiedere, in qualsiasi momento e senza limite alcuno, il rimborso delle proprie azioni da parte della SICAV. Le azioni rimborsate da quest’ultima verranno annullate.
Procedura di rimborso
Qualora un socio desideri richiedere il riscatto della totalità o di parte delle proprie azioni, potrà farne richiesta scritta a, RBC Investor Services Bank S.A. La domanda sarà irrevocabile (fatto salvo quanto disposto di seguito nel caso di sospensione temporanea dei rimborsi) e dovrà indicare il numero, il comparto e la classe delle azioni di cui si richiede il rimborso, nonché, qualora si tratti di azioni nominative, il nome a cui risultano registrate. La richiesta deve essere accompagnata dal nome con il quale queste ultime sono registrate e dai documenti attestanti un eventuale trasferimento.
La Data di VNI, (come definita al Capitolo Emissione di azioni e procedura di sottoscrizione e di pagamento) la Data di valutazione e l'ora limite di ricevimento applicabili alle domande di rimborso sono descritte nelle Schede tecniche.
La SICAV avrà però la facoltà, a discrezione del proprio Consiglio d'amministrazione, di accordare deroghe ai distributori, dietro richiesta di questi ultimi, concedendo loro un equo termine aggiuntivo massimo di un’ora e mezza dopo il cut-off ufficiale della SICAV, al fine di consentire loro di centralizzare, globalizzare ed inviare gli ordini all’Agente per i Trasferimenti; il valore netto d’inventario rimarrà ignoto.
Una volta determinato il prezzo di rimborso, RBC Investor Services Bank S.A. ne darà, per quanto possibile, comunicazione ai richiedenti.
Il pagamento del prezzo delle azioni rimborsate sarà effettuato entro i termini descritti nelle Schede tecniche.
I pagamento dell'importo globale dovuto sarà effettuato nella valuta della classe.
Il pagamento sarà effettuato tramite bonifico bancario a favore del conto indicato dall'azionista o mediante assegno spedito per posta all'azionista.
Il prezzo di rimborso delle azioni della SICAV potrà essere superiore o inferiore al prezzo di acquisto pagato dall'azionista all’atto della sottoscrizione, in funzione dell’apprezzamento o del deprezzamento del valore patrimoniale netto.
Sospensione temporanea del riscatto
Il diritto di ciascun azionista di richiedere alla SICAV il rimborso delle proprie azioni sarà sospeso nel periodo di interruzione della determinazione del valore netto d'inventario per azione da parte della SICAV in virtù delle disposizioni riportate al capitolo "Sospensione temporanea del calcolo del valore netto d'inventario" del Prospetto. Gli azionisti che presentino richiesta di rimborso delle azioni saranno avvisati dell’inizio e della fine di tale periodo di sospensione. Le azioni in questione saranno rimborsate il primo Xxxxxx lavorativo in Lussemburgo successivo alla cessazione di tale sospensione.
Qualora la durata della sospensione si protragga per oltre un mese dalla notifica della domanda di rimborso, essa potrà essere annullata mediante comunicazione scritta a RBC Investor Services Bank S.A., a condizione che tale comunicazione pervenga a RBC Investor Services Bank S.A. prima della cessazione della sospensione.
Se il totale delle domande di rimborso(*) ricevute, per un comparto, in una data Data di valutazione, riguarda più del 10% del patrimonio totale del comparto, il Consiglio d'amministrazione o la Società di Gestione per conto del fondo, possono decidere di differire tutte o parte di queste domande per un periodo che il Consiglio d'amministrazione o la Società di Gestione considerano essere nel migliore interesse del comparto, senza tuttavia oltrepassare in linea di principio dieci (10) Giorni lavorativi per ciascun rimborso in sospeso.
Ogni domanda di rimborso così differita trattata con priorità rispetto alle domande di rimborso nei Giorni di valutazione seguenti.
Il prezzo che sarà applicato a tali rimborsi differiti sarà il prezzo del valore netto d’inventario del comparto nel giorno in cui le domande saranno state soddisfatte (ossia il valore netto d’inventario calcolato dopo il periodo di riferimento).
(*) comprese le richieste di conversione da un comparto ad un altro comparto della SICAV.
15. Market Timing e Late Trading
Le pratiche di Market Timing e Late Trading di seguito definite sono formalmente vietate per quanto riguarda le richieste di sottoscrizione, rimborso e conversione.
La SICAV si riserva la facoltà di rifiutare le domande di sottoscrizione o conversione di un investitore qualora essa sospetti che tale investitore possa svolgere siffatte pratiche e potrà adottare, a seconda del caso, le misure necessarie al fine di proteggere gli altri azionisti.
15.1. Market Timing
Le pratiche associate al Market Timing non sono ammesse.
Per Market Timing si intende la tecnica di arbitraggio con cui un investitore sottoscrive e chiede il rimborso o converte sistematicamente quote o azioni di uno stesso organismo di investimento collettivo in un breve lasso di tempo, sfruttando i fusi orari e/o le imperfezioni o i difetti del sistema di determinazione del valore netto d'inventario di tale organismo di investimento collettivo.
15.2. Late Trading
Le pratiche associate al Late Trading non sono ammesse.
Per Late Trading si intende l’accettazione di una richiesta di sottoscrizione, conversione o rimborso ricevuta dopo il termine massimo di accettazione delle domande (cut-off time) del giorno in questione e la sua espletazione al prezzo determinato in base al valore netto d’inventario applicabile in tale data.
16. Valore patrimoniale netto
Il valore netto d’inventario delle azioni di ciascun comparto viene determinato nella valuta del comparto stesso, ai sensi dello statuto sociale, il quale prevede che tale determinazione venga effettuata almeno due volte al mese.
Il valore netto d'inventario dei comparti attivi viene calcolato a Lussemburgo ogni data di valutazione (la "Data di valutazione"), così come indicato nelle schede tecniche. Il valore netto d'inventario viene determinato in base alle ultime quotazioni note sui mercati in cui i titoli detenuti nel portafoglio sono principalmente negoziati. Ogni riferimento a una Data di valutazione deve essere compreso come ogni Giorno lavorativo nel corso del quale il valore netto d’inventario della Data del VNI è determinato e come precisato nelle Schede tecniche.
In linea di principio, il valore netto d'inventario di ciascun comparto fluttuerà in funzione del valore degli attivi inclusi nel portafoglio sottostante.
Per la determinazione del patrimonio netto, i ricavi e le spese saranno contabilizzati fino al giorno di pagamento valido per le sottoscrizioni e i rimborsi che saranno trattati in base al valore netto d'inventario applicabile. Il valore dei titoli detenuti alla fine di ciascuna Data di valutazione viene determinato in conformità allo statuto della SICAV che stabilisce, fra l’altro, i seguenti criteri per la determinazione di tale valore:
La valutazione del patrimonio netto di ciascun comparto verrà effettuata nella maniera seguente:
I. Gli attivi della SICAV includeranno in particolare:
(a) tutte le disponibilità in cassa o in deposito, ivi compresi gli interessi maturati;
(b) tutti gli effetti e le cambiali pagabili a vista nonché i crediti (ivi compresi i risultati della vendita di titoli non ancora riscossi);
(c) tutti i titoli, le quote, le azioni, le obbligazioni, i diritti d’opzione o di sottoscrizione e ogni altro investimento e valore mobiliare di proprietà della SICAV;
(d) tutti i dividendi e distribuzioni dovuti alla SICAV (fermo restando che la SICAV potrà procedere a rettifiche onde tenere conto delle fluttuazioni del valore di mercato dei valori mobiliari dovuti a pratiche quali la contrattazione ex-dividendi o ex-diritti o pratiche analoghe);
(e) tutti gli interessi maturati sui titoli di proprietà della SICAV, salvo che tali interessi siano inclusi nel valore capitale di detti titoli;
(f) le spese di costituzione della SICAV relativamente alla quota non ammortizzata;
(g) ogni altra attività di qualsiasi natura, ivi compresi i risconti attivi.
Il valore dei suddetti attivi sarà determinato come segue:
(a) Le quote di OIC sono valutate in base al loro ultimo valore netto d’inventario disponibile, salvo se l’ultimo valore netto d’inventario pubblicato risale a oltre 10 Giorni lavorativi dopo la Data di valutazione, nel qual caso esso verrà calcolato con prudenza e buona fede e secondo i principi e le procedure generalmente ammessi.
(b) Il valore delle disponibilità in cassa o in deposito, degli effetti e delle cambiali pagabili a vista e dei crediti, dei risconti attivi nonché dei dividendi e degli interessi annunciati o maturati, ma non ancora riscossi, sarà costituito dal valore nominale degli stessi, a meno che l'incasso di tale valore sia ritenuto improbabile. In tal caso, il valore delle attività in questione sarà determinato detraendo un importo che la SICAV riterrà adeguato per tenere conto del valore reale di tali attività.
(c) La valutazione di qualsiasi valore ammesso alla quotazione ufficiale di borsa o negoziato in un altro mercato regolamentato, regolarmente funzionante, riconosciuto e aperto al pubblico si basa sull’ultimo corso di borsa noto in Lussemburgo alla Data di valutazione; ove tali valori siano negoziati in più mercati, la valutazione si baserà sull’ultimo corso noto del principale mercato di contrattazione; qualora l’ultimo corso noto non sia ritenuto rappresentativo, la valutazione si baserà sul probabile valore di realizzo stimato con prudenza e secondo buona fede dal Consiglio di Amministrazione.
(d) I valori non quotati in borsa, né negoziati in un mercato borsistico o altro mercato regolamentato, regolarmente funzionante, riconosciuto e aperto al pubblico saranno valutati in base al probabile valore di realizzo stimato con prudenza e secondo buona fede.
(e) Le liquidità e gli strumenti del mercato monetario saranno valutati al loro valore nominale maggiorato degli interessi maturati o in base all’ammortamento lineare.
(f) Tutte le altre attività saranno valutate dagli amministratori sulla base del probabile valore di realizzo stimato in buona fede e secondo i principi e le procedure generalmente ammessi.
Il Consiglio di Amministrazione potrà permettere, a sua totale discrezione, l’utilizzo di ogni altro metodo di valutazione generalmente ammesso, se ritiene che tale valutazione rifletta meglio il probabile valore di realizzo di un’attività detenuta dalla SICAV.
In particolare, nelle Date di valutazione in cui la differenza tra l'importo delle sottoscrizioni e l'importo dei rimborsi di un comparto (cioè le transazioni nette) superi una soglia precedentemente stabilita dal Consiglio di Amministrazione, quest’ultimo si riserva il diritto di valutare il portafoglio titoli di tale comparto in base ai corsi di acquisto o di vendita oppure fissando un livello spread rappresentativo del mercato in questione (in caso, rispettivamente, di entrate o di uscite nette).
II. Le passività della SICAV includeranno in particolare:
(a) tutti i prestiti contratti, gli effetti scaduti e i debiti;
(b) tutte le spese amministrative maturate o pagabili (ivi comprese, ma non solo, le
remunerazioni dei gestori, dei depositari, dei mandatari e degli agenti della SICAV);
(c) tutte le obbligazioni note, maturate e non, ivi comprese le obbligazioni contrattuali di pagamento di importi in denaro o in natura giunte a scadenza, allorché la Data di valutazione coincida con quella di determinazione degli aventi diritto;
(d) un accantonamento adeguato per future imposte e tasse sul capitale e sul reddito maturate sino alla Data di valutazione, come determinato periodicamente dalla SICAV, nonché altre eventuali riserve autorizzate o approvate dal Consiglio di Amministrazione;
(e) ogni altra passività della SICAV di qualsiasi tipo e natura, ad eccezione delle passività rappresentate dai mezzi propri. Per la valutazione di queste altre passività, la SICAV considererà tutte le spese a suo carico, e precisamente: le spese di costituzione, le spese pagabili alle controparti che forniscono un servizio alla SICAV, e tra le altre le commissioni di gestione, performance e consulenza, le commissioni versate al Depositario e agenti corrispondenti, all’Agente Amministrativo, all’Agente per i Trasferimenti, agli Agenti Pagatori, ecc., incluse le spese "out-of-pocket", le spese legali e le spese di revisione, le spese di promozione, le spese di stampa e di pubblicazione dei documenti riguardanti la vendita di azioni nonché di qualunque altro documento relativo alla SICAV, e in particolare le relazioni finanziarie, le spese di convocazione e di tenuta delle assemblee degli azionisti e le spese legate a un’eventuale variazione dello statuto, le spese di convocazione e di tenuta delle riunioni del Consiglio di Amministrazione, le spese di trasferta ragionevolmente sostenute dagli amministratori nell’esercizio delle loro funzioni, nonché i gettoni di presenza, le spese legate all’emissione e al riscatto di azioni, le spese legate al pagamento di dividendi, le tasse dovute alle autorità di supervisione estera nel paese in cui è registrata la SICAV, incluse le commissioni e spese pagabili ai rappresentanti permanenti sul posto, come pure i costi legati al mantenimento delle registrazioni, le tasse, imposte e diritti prelevati dalle autorità governative, le spese di quotazione e mantenimento in Borsa, le spese finanziarie, bancarie o di intermediazione, le spese e costi legati alla sottoscrizione di un abbonamento o di una licenza, o a qualsiasi altra richiesta di dati o informazioni a pagamento presso fornitori di indici finanziari, agenzie di rating o qualunque altro fornitore di dati, nonché tutte le altre spese di esercizio e amministrative. Ai fini della valutazione dell’importo di tali passività, la SICAV potrà tenere conto delle spese amministrative e di altra natura aventi carattere regolare o periodico, per la durata di un anno o per un periodo diverso ripartendo proporzionalmente il suddetto importo per frazioni di detto periodo, o potrà fissare una commissione calcolata e pagabile secondo le modalità specificate nei documenti di vendita.
III. Le azioni della SICAV di cui sia stato richiesto il riscatto saranno considerate emesse ed esistenti sino alla chiusura della Data di valutazione applicabile al riscatto in questione e, a partire da quel momento e sino al pagamento, il prezzo di riscatto sarà considerato una passività della SICAV.
Le azioni che la SICAV deve emettere in conformità alle richieste di sottoscrizione ricevute saranno considerate come emesse a partire dalla chiusura della Data di valutazione presa in considerazione per il calcolo del prezzo di emissione, e il prezzo di emissione sarà considerato come un credito della SICAV sino al ricevimento del relativo pagamento.
IV. Per quanto possibile, si terrà conto di tutti gli investimenti o disinvestimenti decisi dalla SICAV sino alla Data di valutazione.
V. Il valore patrimoniale netto di ciascun comparto sarà espresso nella valuta indicata dal Consiglio di Amministrazione e precisata nelle Schede tecniche.
Tutte le attività non espresse nella valuta del comparto saranno convertite al tasso di cambio in vigore alla data che funge da riferimento per il calcolo del valore netto d'inventario.
Il valore netto d'inventario della SICAV è pari alla somma dei valori netti dei diversi comparti. Il capitale della SICAV è sempre pari al valore patrimoniale netto della SICAV. La valuta di consolidamento è l'EUR.
VI. Per ogni comparto sarà costituito un portafoglio di attività comuni, procedendo nel seguente modo:
(a) i proventi dell'emissione di azioni di un comparto saranno imputati, nei libri contabili della SICAV, al portafoglio di attività stabilito per tale comparto; le attività, le passività, i ricavi e le spese relativi a tale comparto saranno imputati al portafoglio di attività del comparto stesso;
(b) le attività derivanti da altre attività saranno imputate, nei libri contabili della SICAV, allo stesso portafoglio delle attività dalle quali derivano. Ogniqualvolta un attivo sarà rivalutata, l'incremento o il decremento del suo valore sarà imputato al portafoglio di attivi del comparto al quale tale attivo è attribuibile;
(c) tutte le passività della SICAV imputabili ad un comparto saranno attribuite al portafoglio di attività di tale comparto;
(d) le attività, le passività, gli oneri e le spese non attribuibili ad un determinato comparto, saranno imputati ai vari comparti in parti uguali o, qualora gli importi in oggetto lo giustifichino, proporzionalmente al loro rispettivo patrimonio netto;
In seguito all'eventuale pagamento di dividendi agli azionisti di un comparto, il valore netto del comparto sarà decurtato dell'importo di tali dividendi.
17. Sospensione temporanea del calcolo del valore netto d'inventario e dell'emissione, del rimborso e delle conversioni di azioni
Il Consiglio di Amministrazione è autorizzato a sospendere temporaneamente il calcolo del valore netto d'inventario degli attivi di uno o più comparti, nonché l’emissione, il riscatto e la conversione di questo/i comparto/i, nei seguenti casi:
a) durante i periodi di chiusura, salvo i giorni di chiusura abituali di un mercato o una borsa valori che sia un mercato o una borsa valori principale in cui è negoziata o quotata una parte sostanziale degli investimenti della SICAV, ovvero allorché le contrattazioni siano ivi sospese o soggette a restrizioni significative; o
b) qualora si verifichi una situazione che costituisce uno stato di emergenza durante la quale la SICAV non possa disporre dei propri investimenti; o
c) in caso d’interruzione nei sistemi di comunicazione abitualmente utilizzati per determinare il valore di un qualsiasi investimento della SICAV o i prezzi correnti su un qualunque mercato o borsa valori; o
d) durante i periodi in cui non sia possibile effettuare alcun versamento degli importi che siano o possano risultare necessari alla realizzazione o al versamento relativo a qualsiasi investimento della SICAV; ovvero durante i periodi in cui sia impossibile rimpatriare i capitali destinati al riscatto delle azioni.
e) in caso di soppressione/chiusura o scissione di uno o più comparti o classi o tipi di azioni, purché tale sospensione sia giustificata dall'intento di salvaguardare gli azionisti dei comparti, delle classi o dei tipi di azioni in questione.
f) dalla convocazione di un’Assemblea nel corso della quale verrà proposto lo scioglimento della SICAV.
La sospensione del calcolo del valore netto d’inventario sarà notificata ai sottoscrittori e agli azionisti che abbiano richiesto il riscatto o la conversione delle proprie azioni.
Le sottoscrizioni e le richieste di riscatto o di conversione in sospeso potranno essere ritirate mediante notifica scritta, a condizione che essa pervenga alla SICAV prima della fine del periodo di sospensione.
Le sottoscrizioni, i riscatti e le conversioni in sospeso verranno presi in considerazione alla Data di valutazione immediatamente successiva alla cessazione del periodo di sospensione.
18. Destinazione degli utili
18.1. Principi generali
Ogni anno l’Assemblea Generale si pronuncerà sulle proposte del consiglio di amministrazione in merito alla destinazione dei risultati.
Per le classi di capitalizzazione, il Consiglio di Amministrazione proporrà di regola la capitalizzazione del relativo risultato.
Per le classi di distribuzione, il Consiglio di Amministrazione potrà proporre di distribuire gli utili netti di investimento dell’esercizio, le plusvalenze nette realizzate e non realizzate, nonché gli attivi netti entro i limiti stabiliti dalla disposizioni della Legge.
Qualora lo ritenga opportuno, il Consiglio di Amministrazione può procedere a versamenti di acconti sui dividendi.
18.2. Politica in materia di dividendi
La SICAV può proporre la distribuzione di dividendi agli azionisti che detengono azioni di distribuzione. In linea generale, nessun dividendo è stato versato a titolo delle azioni di capitalizzazione.
Se il Consiglio d'amministrazione propone una distribuzione del dividendo all’Assemblea generale degli azionisti, l’importo distribuito è calcolato nei limiti stabiliti per legge.
Per ogni classe di azioni, all’Assemblea generale degli azionisti taluni dividendi annui possono essere dichiarati separatamente. Il Consiglio d'amministrazione si riserva anche il diritto di distribuire acconti sui dividendi per ciascuna classe di azioni nel corso dell’esercizio fiscale.
Per ciascuna classe di azioni, la SICAV può pagare dei dividendi più frequentemente, secondo necessità, o in date diverse durante l’anno, secondo quanto il Consiglio d'amministrazione riterrà opportuno. È previsto che tutte le categorie di azioni con suffisso:
(m) possano dare luogo alla distribuzione di un dividendo mensile;
(q) possano dare luogo alla distribuzione di un dividendo trimestrale;
(s) possano dare luogo alla distribuzione di un dividendo semestrale;
Il Consiglio d'amministrazione può definire le politiche dei dividendi e le modalità di pagamento dei dividendi e degli acconti sui dividendi.
Ad esempio, la SICAV può offrire classi di azioni che distribuiscono un dividendo fisso basato sull’importo fisso o una percentuale fissa del valore netto d’inventario per azione alla data stabilita dal Consiglio d'amministrazione. Questo dividendo sarà normalmente pagato ad una frequenza di distribuzione fissa (trimestralmente, ad esempio), secondo quanto il Consiglio riterrà opportuno.
In particolare si richiama l’attenzione degli azionisti sui seguenti punti:
L’importo del dividendo non dipende necessariamente dai profitti o dai plusvalori realizzati dalla classe di azioni.
Il dividendo pagato può consistere in una distribuzione di capitale, a condizione tuttavia che, a seguito di questa distribuzione, il patrimonio netto totale della SICAV sia superiore al capitale minimo richiesta dal diritto lussemburghese. Il dividendo pagato potrà eccedere gli utili della classe di azioni, il che si tradurrà in un’erosione del capitale inizialmente investito. Pertanto, gli azionisti sono invitati a notare che se il dividendo è superiore ai profitti generati dagli investimenti di una classe di azioni, potrà essere prelevato dal capitale di detta classe di azioni, nonché sulle plusvalenze realizzate e latenti. Ciò può comportare un trattamento fiscale che potrebbe danneggiare gli azionisti di tali paesi. Xxxxxxx sono pertanto invitati ad analizzare la loro situazione personale con il loro consulente fiscale locale.
Inoltre, trattandosi delle classi di azioni che distribuiscono un dividendo fisso, gli azionisti dovranno prendere in considerazione soprattutto anche ciò che segue:
Durante i periodi di performance negativa di un comparto/classe di azioni, il dividendo continuerà ad essere pagato normalmente. Di conseguenza, il valore in capitale dell'investimento del comparto/classe d’azioni diminuirà più rapidamente. Pertanto, il valore d'investimento di un’azionista potrebbe infine essere ridotto a zero.
Il Consiglio d'amministrazione riesaminerà periodicamente le classi di azioni di distribuzione fissa riservandosi il diritto di effettuare delle modifiche. Queste variazioni alla politica di distribuzione saranno oggetto di una pubblicazione sul sito della Società di Gestione.
Il pagamento dei dividenti può non essere garantito indefinitamente.
Il Consiglio d'amministrazione potrebbe decidere che una classe d’azioni non distribuisca dividendi o riduca l’importo dei dividendi da distribuire.
I dividendi non reclamati per un periodo di cinque anni a partire dalla data di messa in pagamento non potranno più essere reclamati e saranno conferiti nelle relative classi di azioni.
19. Dissociazione dagli impegni dei comparti
La SICAV possiede una sola ed unica persona giuridica, tuttavia, il patrimonio di un determinato comparto risponde unicamente dei debiti, degli impegni e degli obblighi relativi a tale comparto; nelle relazioni fra gli azionisti ciascun comparto viene considerato un’entità a sé stante.
20. Tassazione
Tassazione della SICAV
In virtù delle leggi vigenti e della pratica corrente, la SICAV non è soggetta ad alcuna imposta lussemburghese sul reddito. Parimenti i dividendi distribuiti dalla SICAV non sono soggetti ad alcuna ritenuta alla fonte in Lussemburgo.
Per contro, la SICAV è soggetta in Lussemburgo a un’imposta annua nella misura dello 0,05% del valore patrimoniale netto della SICAV; tale aliquota viene ridotta allo 0,01% per le classi riservate agli investitori istituzionali. Siffatta imposta è pagabile trimestralmente sulla base dell’attivo netto della SICAV calcolato alla fine del trimestre a cui si riferisce l’imposta.
Ai sensi di legge e della prassi in vigore, la SICAV non è soggetta in Lussemburgo ad alcuna imposta sulle plusvalenze realizzate sulle proprie attività.
Alcuni ricavi incassati dalla SICAV in dividendi ed interessi o plusvalenze provenienti da attivi di fonti esterne al Lussemburgo possono però essere assoggettati ad imposte generalmente percepite sotto forma di ritenute alla fonte, ad aliquota variabile. Dette imposte o ritenute alla fonte non sono generalmente recuperabili, né in tutto né in parte. In tale contesto, l’attenuazione di queste imposte e ritenute alla fonte, prevista dalle Convenzioni internazionali contro la doppia
imposizione stipulate tra il Granducato di Lussemburgo e i paesi interessati, non è sempre applicabile.
Tassazione degli azionisti
In virtù delle leggi vigenti, gli azionisti non sono soggetti in Lussemburgo, ad alcuna imposta sulle donazioni o successioni, salvo gli azionisti domiciliati, residenti o aventi una stabile organizzazione in Lussemburgo.
In sede di imposta sui redditi, gli azionisti residenti in Lussemburgo sono soggetti ad un’imposizione tramite imponibile sui dividendi incassati e le plusvalenze realizzate al momento della cessione delle loro quote in caso di loro detenzione per un periodo inferiore a 6 mesi o di detenzione di oltre il 10% delle azioni della società.
Gli azionisti non residenti in Lussemburgo non sono soggetti in Lussemburgo all’imposta sui dividendi incassati o sulle plusvalenze realizzate in occasione della cessione delle loro quote.
Si raccomanda agli azionisti di informarsi e, all’occorrenza, di farsi consigliare in merito alle leggi e alle regolamentazioni relative alla fiscalità e al controllo dei cambi, applicabili alla sottoscrizione, all’acquisto, alla detenzione e alla cessione di azioni nel loro luogo d’origine, di residenza e/o di domicilio.
21. Assemblee Generali
L’Assemblea Generale Annuale degli azionisti della SICAV si terrà ogni anno presso la sede legale della SICAV o in altro luogo in Lussemburgo specificato nell’avviso di convocazione. L’Assemblea avrà luogo entro sei mesi dalla fine dell’esercizio sociale
Gli avvisi di convocazione delle Assemblee Generali verranno inviati per lettera a tutti gli azionisti titolari di azioni nominative presso l’indirizzo annotato nel registro degli azionisti, almeno 8 giorni prima dell’Assemblea Generale, conformemente alla legislazione in vigore. Tali avvisi indicheranno l’ora e il luogo in cui si terrà l’Assemblea Generale, come pure le condizioni di ammissione, l’ordine del giorno e le disposizioni della legge lussemburghese in materia di quorum e di maggioranze.
Essi saranno inoltre pubblicati sulla stampa dei paesi nei quali è commercializzata la SICAV, qualora ciò sia prescritto dalle rispettive leggi nazionali.
Le disposizioni in materia di partecipazione, quorum e maggioranze applicabili alle assemblee generali sono contenute nello statuto della SICAV.
22. Chiusura, fusione e scissione di comparti, Classi o tipi di azioni – Liquidazione della SICAV
22.1. Chiusura, soppressione e liquidazione di comparti, classi o tipi di azioni
Il Consiglio di Amministrazione ha la facoltà di decidere la chiusura, la soppressione o la liquidazione di uno o più comparti, classi o tipi di azioni, tramite annullamento delle relative azioni, rimborsando agli azionisti di tale/i comparto/i, classe/i o tipo/i di azioni il valore netto
d’inventario totale delle relative azioni di tale/i comparto/i, classe/i o tipo/i, dedotte le spese di liquidazione, oppure consentendo a detti azionisti il passaggio ad un altro comparto della SICAV, senza spese di conversione, ed attribuendo conseguentemente loro nuove azioni fino ad esaurimento della partecipazione precedente, dedotte le spese di liquidazione.
In particolare, una tale decisione può essere assunta nei seguenti casi:
trasformazioni sostanziali e sfavorevoli nel contesto della situazione economica, politica e sociale dei paesi in cui sono stati effettuati investimenti o in cui sono distribuite le azioni dei comparti interessati;
qualora il patrimonio netto di un comparto scenda al di sotto di una certa soglia considerata dal Consiglio di Amministrazione insufficiente per il proseguimento di una gestione efficiente di detto comparto;
nell’ambito di una razionalizzazione dei prodotti offerti agli azionisti.
Una tale decisione del Consiglio di amministrazione sarà pubblicata conformemente alle informazioni contenute nel capitolo 24.2 sotto riportato.
I proventi netti di liquidazione di ciascun comparto verranno distribuiti agli azionisti di ciascun comparto in misura proporzionale alla partecipazione degli stessi.
I proventi dello scioglimento spettanti ai titoli i cui detentori non si siano presentati entro la chiusura delle operazioni di scioglimento di un comparto saranno depositati presso la Caisse de Consignation a Lussemburgo, a beneficio degli aventi diritto.
22.2. Fusione di comparti, classi o tipi di azioni
22.2.1 Fusione di classi o tipi di azioni
Nei casi previsti dal precedente articolo 22.1, il Consiglio di Amministrazione potrà decidere la fusione di una o più classi o tipi di azioni della SICAV.
Una tale decisione del Consiglio di amministrazione sarà pubblicata conformemente alle informazioni contenute nel capitolo 24.2 sotto riportato.
Tale pubblicazione avverrà almeno un mese prima della data in cui la fusione diventerà effettiva per consentire agli azionisti di richiedere il riscatto o il rimborso gratuito delle loro azioni.
22.2.2 Fusione di comparti
Nei casi previsti dal precedente articolo 22.1, il Consiglio di Amministrazione potrà decidere la fusione di uno o più comparti della SICAV tra loro o con un altro OICVM contemplato dalla Direttiva 2009/65/CE, in base alle condizioni previste dalla Legge.
Tuttavia, per qualunque fusione che determini la scomparsa della SICAV, l’effettiva attuazione di tale fusione sarà decisa dall’Assemblea Generale degli azionisti, i quali delibereranno in base alle modalità e ai requisiti di quorum e di maggioranza previsti dallo Statuto.
La SICAV comunicherà agli azionisti informazioni utili e precise relativamente alla fusione proposta affinché possano valutarne in perfetta conoscenza di causa l’impatto sul loro investimento.
Le suddette informazioni saranno comunicate in base alle condizioni stabilite dalla legge.
A partire dalla data di comunicazione di tali informazioni, gli azionisti avranno a disposizione 30 giorni per esigere, senza spese oltre a quelle trattenute dalla SICAV a copertura dei costi di disinvestimento, il riscatto o il rimborso delle loro azioni o, all’occorrenza, su decisione del Consiglio di Amministrazione, la conversione in azioni di un altro comparto o OICVM che persegua una politica di investimento analoga e che sia gestito dalla Società di Gestione o da qualunque altra società alla quale la Società di Gestione sia legata nell’ambito di una comunità di gestione o di controllo oppure tramite una rilevante partecipazione diretta o indiretta.
Il suddetto termine di 30 giorni scadrà 5 giorni lavorativi bancari prima della data di calcolo del rapporto di scambio.
22.3. Scissione di comparti, classi o tipi di azioni
Se lo ritiene opportuno nell'interesse degli azionisti del comparto, della classe o del tipo di azioni, nei casi previsti dal precedente articolo 22.1, il Consiglio di Amministrazione ha la facoltà di suddividere il comparto, la classe o il tipo di azioni in uno o più comparti, classe o tipi di azioni.
Una tale decisione del Consiglio di amministrazione sarà pubblicata conformemente alle informazioni contenute nel capitolo 24.2 sotto riportato.
Tale pubblicazione avverrà almeno un mese prima della data in cui la scissione diventerà effettiva per consentire agli azionisti di richiedere il riscatto o il rimborso gratuito delle loro azioni.
22.4. Liquidazione della SICAV
Qualora il capitale sociale della SICAV divenga inferiore ai due terzi del capitale minimo, il Consiglio di Amministrazione sarà tenuto a sottoporre la questione dello scioglimento della SICAV all’assemblea generale, la quale delibererà senza alcuna condizione di quorum costitutivo e con la maggioranza semplice delle azioni rappresentate in assemblea.
Qualora il capitale sociale della SICAV divenga inferiore a un quarto del capitale minimo, il Consiglio di Amministrazione sarà tenuto a sottoporre la questione dello scioglimento della SICAV all’assemblea generale, la quale delibererà senza alcuna condizione di quorum costitutivo; la deliberazione di scioglimento potrà essere adottata dai soci aventi un quarto delle azioni rappresentate all’assemblea.
Gli azionisti saranno convocati affinché l’assemblea si tenga entro il termine di quaranta giorni a partire dalla data in cui si è constatato che il patrimonio netto è divenuto inferiore rispettivamente ai due terzi o a un quarto del capitale minimo.
La liquidazione giudiziaria o meno della SICAV avverrà conformemente alla Legge e allo statuto.
In caso di liquidazione stragiudiziale, le operazioni saranno effettuate da uno o più liquidatori nominati dall’Assemblea Generale degli azionisti, che determinerà altresì i loro poteri e le loro remunerazioni.
Le somme e i valori relativi ad azioni i cui detentori non si siano presentati alla chiusura delle operazioni di liquidazione, saranno depositati presso la Caisse de Consignation a beneficio degli aventi diritto.
23. Oneri e spese
23.1. Commissione di gestione
A titolo di compenso per la propria attività di gestione di portafoglio, la Società di Gestione percepisce una commissione di gestione annua, come precisato in dettaglio in ciascuna Scheda Tecnica.
La commissione di gestione è espressa in percentuale annua del valore netto d’inventario medio per ciascuna classe d'azione ed è versata mensilmente.
23.2. Commissioni di performance
A titolo di compenso per la propria attività di gestione di portafoglio, la Società di Gestione può anche percepire talune commissioni di performance, come descritto di volta in volta nelle Schede Tecniche.
23.3. Commissione di distribuzione
A titolo di compenso per la propria attività di commercializzazione, la Società di Gestione può anche percepire talune commissioni di distribuzione, come descritto di volta in volta nelle Schede Tecniche.
23.4. Oneri operativi e amministrativi
La SICAV si fa carico degli oneri operativi e amministrativi correnti a copertura di tutte le spese fisse e variabili, degli oneri, delle commissioni e delle altre spese, come in seguito definite (gli "Oneri Operativi e Amministrativi").
Gli Oneri Operativi e Amministrativi coprono le seguenti spese, riportate nel presente elenco non esaustivo:
(a) le spese direttamente sostenute dalla SICAV, comprese tra l'altro, le commissioni e gli oneri del Depositario, le commissioni dell'agente pagatore principale, le commissioni e le spese delle società di revisione riconosciute, le spese di copertura delle azioni ("share class hedging"), comprese quelle fatturate dalla Società di Gestione, gli onorari corrisposti agli Amministratori e le spese e gli esborsi ragionevolmente sostenuti da o da parte degli Amministratori;
(b) una “commissione di servizio” versata alla Società di Gestione che comprende la somma restante degli Oneri Operativi e Amministrativi al netto delle spese riportate alla sezione (a) seguente, ossia, tra le altre, le commissioni e spese dell’agente Domiciliatario, dell’agente Amministrativo, dell’Agente per i Trasferimenti e per la Custodia dei Registri, i costi connessi alla registrazione e al mantenimento di detta registrazione in tutte le giurisdizioni (tali che le commissioni prelevate dalle autorità di sorveglianza in questione, le spese di traduzione e la remunerazione dei Rappresentanti all’estero e degli agenti pagatori locali), le spese di iscrizione e di mantenimento in Borsa, i costi di pubblicazione dei corsi azionari, le spese postali, le spese di telecomunicazione, le spese di redazione, stampa, traduzione e distribuzione dei prospetti, dei documenti informativi chiave per gli investitori (KIID), degli avvisi agli azionisti, delle relazioni finanziarie o qualsiasi altro documento destinato agli azionisti, gli onorari e le spese legali, gli oneri e le spese legati alla sottoscrizione di
abbonamenti, licenze o qualunque altra richiesta di dati o informazioni a pagamento, le spese relative ai sevizi d’analisi, le spese generate dall’utilizzo di un marchio depositato dalla SICAV, le spese e le commissioni relative alla Società di Gestione e/o a delegati e/o ad ogni atro agente nominato dalla SICAV stessa e/o agli esperti indipendenti.
Gli Oneri Operativi e Amministrativi sono espressi in percentuale annua del valore netto d’inventario medio di ciascuna classe di azioni.
Sono pagabili mensilmente ad un tasso massimo stabilito in ciascuna Scheda Tecnica.
Al termine di un determinato periodo, se gli oneri e le spese effettive risultano superiori al tasso degli Oneri Operativi e Amministrativi stabilito per un una classe di azioni, la Società di Gestione si farà carico della differenza. Di contro, qualora gli oneri e le spese effettive risultino inferiori alla percentuale degli Oneri Operativi e Amministrativi stabilita per una determinata classe di azioni, la Società di Gestione tratterrà la differenza.
La Società di Gestione potrà fornire istruzioni alla SICAV su come procedere al regolamento di tutte o parte delle spese quali indicate oltre nel presente documento direttamente a partire dal proprio patrimonio. Analogamente, l’importo degli Oneri Operativi e Amministrativi sarà ridotto di conseguenza.
Gli Oneri Operativi e Amministrativi non coprono:
le tasse, imposte, prelievi, diritti o spese analoghe di natura fiscale imposte alla SICAV o ai suoi attivi, compresa la taxe d’abonnement lussemburghese.
Le spese legate alle transazioni: ogni comparto supporta gli oneri e le spese di acquisto e dei vendita di valori mobiliari, strumenti finanziari e prodotti derivati, le commissioni e le spese di intermediazione, gli interessi (tra l’altro gli interessi su swap, su prestiti, ecc…) o tasse dovute e altre spese legate alle transazioni.
Le spese legate all’attività di prestito attivo e passivo di titoli;
Le spese generate dal meccanismo antidiluizione;
Le spese bancarie quali, tra gli altri, gli interessi sullo scoperto;
Le spese per le linee di credito;
Le spese straordinarie, alcune delle quali non possono essere ragionevolmente prevedibili nel normale corso delle attività della SICAV, tra cui, senza limitazioni, il costo delle misure eccezionali e/o ad hoc compresi gli onorari dei consulenti fiscali, della consulenza (legale), di esperti, d’introduzione o di procedure giuridiche avviate per proteggere gli interessi degli azionisti e ogni spesa connessa ad accordi specifici conclusi da una qualsiasi parte terza nell’interesse degli azionisti.
Gli oneri e le spese derivanti dall’aggiornamento del Prospetto potranno essere ammortizzate nei primi cinque esercizi sociali successivi.
Gli oneri e le spese relativi all’apertura di un determinato comparto potranno essere ammortizzati su cinque anni, esclusivamente sul patrimonio di tale nuovo comparto.
Gli oneri e le spese che non sono direttamente imputabili a un comparto specifico verranno ripartiti equamente tra i diversi comparti oppure, ove ciò sia imposto dall’ammontare degli oneri e delle spese in questione, essi saranno ripartiti tra i diversi comparti proporzionalmente alle rispettive attività nette.
24. Informazioni agli azionisti
24.1. Pubblicazione del Valore netto d’inventario
Il valore netto d'inventario per azione di ogni comparto e/o per classe di azioni di ciascun comparto, nonché i prezzi di emissione, di rimborso e di conversione, sono resi pubblici ad ogni Data di valutazione, presso la sede legale della SICAV a Lussemburgo e presso gli organi incaricati dei servizi finanziari nei paesi in cui sono commercializzate le azioni della SICAV.
Tali informazioni potranno anche essere pubblicate su uno o più giornali scelti liberamente e periodicamente dal Consiglio di Amministrazione.
24.2. Avvisi finanziari e altre informazioni
Le comunicazioni di carattere finanziario destinate agli azionisti saranno inviate agli azionisti titolari di azioni nominative ai rispettivi indirizzi riportati nel registro degli azionisti, conformemente alla legislazione in vigore; saranno altresì pubblicate a Lussemburgo, sul “Luxemburger Wort” secondo quanto prescritto dalla legge.
Saranno inoltre pubblicate sulla stampa dei paesi nei quali è commercializzata la SICAV, qualora ciò sia prescritto dalle rispettive leggi nazionali.
Le relazioni agli azionisti relative all’esercizio precedente e ai risultati sono disponibili presso la sede della SICAV.
L’esercizio della SICAV si chiude il 31 dicembre di ogni anno.
24.3. Documenti della SICAV
Il Prospetto, i documenti delle informazioni chiave per l'investitore e le relazioni annuali e semestrali della SICAV sono messi gratuitamente a disposizione del pubblico presso la sede legale della SICAV a Lussemburgo durante i giorni bancari e i normali orari di apertura degli uffici.
Il contratto d’incarico della Società di Gestione, il contratto relativo alle spese operative e amministrative e il contratto di banca depositaria e di agente pagatore principale possono essere consultati dagli investitori presso la sede legale della SICAV durante i giorni bancari lavorativi e i normali orari d’apertura degli uffici.
Inoltre, il Prospetto può essere consultato al seguente indirizzo: xxx.xxxxxxxx.xxx.
24.4. Società di revisione autorizzata
La revisione dei conti e dei rendiconti annuali della SICAV viene affidata alla società PricewaterhouseCoopers, Lussemburgo.
24.5. Informazioni aggiuntive
Per esigenze regolamentari e/o fiscali, la Società di Gestione può trasmettere, oltre alle pubblicazioni legali, la composizione del portafoglio della SICAV e ogni informazione relativa agli investitori che ne faranno richiesta.
Candriam Bonds Capital Securities
Scheda Tecnica
1. Obiettivo d'investimento e profilo dell'investitore
L'obiettivo del comparto, attraverso una gestione discrezionale, è beneficiare della performance di mercato delle obbligazioni subordinate emesse da situate nei paesi OCSE, e sovraperformare l'indice di riferimento.
Questo comparto è adatto a investitori esperti che intendano perseguire tale obiettivo su un orizzonte d'investimento a medio termine e che siano consapevoli, comprendano e possano sostenere i rischi specifici del comparto descritti sotto e definiti nella sezione Fattori di rischio del Prospetto.
2. Politica di investimento
Gli attivi di questo comparto sono principalmente investiti in titoli di crediti subordinati (obbligazioni e altri valori assimilabili, comprese obbligazioni di tipo "contingent convertible" (Additional Tier 1 e Tier 2)), emessi da società del settore privato ritenute di buona qualità (con rating minimo BBB-/Baa3, attribuito da almeno una delle agenzie di valutazione, o ritenute di qualità equivalente dalla Società di Gestione) e con sede nei paesi dell'OCSE.
Le obbligazioni di tipo "contingent convertible" rappresentano al massimo il 40% dell'attivo netto del
comparto. Questi titoli espongono a rischi aggiuntivi quali, ad esempio, meccanismi di assorbimento delle perdite, in grado di condurre e svalutazioni del capitale e/o degli interessi capitalizzati oppure ad una conversione in azioni. Inoltre, a causa della complessità giuridica, ciascun titolo possiede le proprie specificità.
Il rating dei titoli di credito sarà come minimo B-/B3, assegnato da una delle agenzie di valutazione o considerato equivalente dalla Società di Gestione (soprattutto nel caso in cui non vi sia un rating di emissione) al momento dell'acquisto.
Se il rating di un titolo di credito è declassato da tutte le agenzie di valutazione e scende sotto il livello B-/B3 o non è più considerato di qualità equivalente dalla Società di Gestione, il titolo in questione sarà venduto entro sei mesi.
La parte restante degli attivi sarà investita in valori mobiliari o strumenti del mercato monetario, diversi da quelli sopra descritti, oppure in liquidità.
Il comparto può investire al massimo il 10% del proprio patrimonio in OIC e/o OICVM.
La strategia d'investimento esclude le società che sono esposte in modo non trascurabile alle attività controverse (tra cui in particolare il tabacco, il carbone per le centrali termiche e gli armamenti).
I dettagli della Politica di Attività Controverse di Candriam sono accessibili sul sito Internet della Società di Gestione attraverso il link:xxxxx://xxx.xxxxxxxx.xxx/xx/xxxxxxxxxxxx/xxxxxx-xxxxxxxx/xxx-xxxxxxxxxxxx.
La strategia non investe nelle aziende che producono, utilizzano o detengono attività legate alle mine antiuomo e armi a dispersione, all'uranio impoverito, chimiche, nucleari, biologiche o al fosforo bianco.
Tali esclusioni sono applicabili agli investimenti online diretti e/o OIC/OICVM di cui Candriam è la Società di Gestione.
Le esposizioni in valute diverse dall'euro sono oggetto di una copertura del rischio di cambio. Poiché tale copertura non può essere totale su base continua, può sussistere un rischio di cambio residuo marginale.
Questo comparto può ricorrere all’utilizzo di strumenti finanziari derivati sul mercato regolamentato e/o fuori borsa (soprattutto attraverso swap, strumenti a termine, opzioni o future), il tutto in un’ottica di esposizione e/o di copertura e/o di arbitraggio. I sottostanti di questi strumenti finanziari derivati possono essere valute, tassi d’interesse, spread di credito, azioni, indici azionari e volatilità.
3. Tecniche di gestione efficace del portafoglio
Il comparto potrà ricorrere ad operazioni di prestito che potranno ammontare al massimo al 100% del patrimonio netto del portafoglio.
La proporzione attesa dovrebbe in genere essere compresa tra 0 % e 25 %.
Il comparto potrà ricorrere ad operazioni di reverse repo (riacquisto passivo) che potranno ammontare al massimo al 50% del patrimonio netto. La proporzione attesa dovrebbe in genere essere compresa tra 0 % e 25 %.
Il comparto potrà ricorrere ad operazioni repo (riacquisto), giustificate dalla necessità di liquidità temporanea, che potranno ammontare al 10% del patrimonio netto. La proporzione attesa dovrebbe in genere essere compresa tra 0% e 10%.
4. Indice di riferimento
Il comparto è gestito in modo attivo e il processo d'investimento implica il riferimento a un indice.
Nome dell'indice | 70% ICE BofA Euro Financial Subordinated & Lower Tier-2 Index (Total Return) 30% ICE BofA Contingent Capital Index Hedged EUR (Total Return) |
Definizione dell'indice | ICE BofA Euro Financial Subordinated & Lower Tier-2: misura la performance delle obbligazioni di prim'ordine ("investment grade") denominate in euro, emesse da istituti finanziari sui mercati delle eurobond o nazionali dei Paesi membri della zona euro, compresi tutti i titoli subordinati e di livello (tier) 2. ICE BofA Contingent Capital Index Hedged EUR: misura la performance delle CoCo-bond di prim'ordine ("investment grade") o di media qualità ("below investment-grade") emesse sui principali mercati nazionali e delle eurobond. |
Utilizzo dell'indice | come universo di investimento. In generale, gli emittenti presenti nel portafoglio del comparto fanno prevalentemente parte dell’indice. Tuttavia, sono autorizzati taluni investimenti al di fuori dell'indice; per determinare i livelli di rischio /parametri di rischio; per fini di confronto tra le performance; per fini di calcolo della commissione di performance per talune classi. |
Livello di deviazione della composizione di portafoglio rispetto all'indice | Poiché il comparto è gestito attivamente, non ha come obiettivo quello di investire in tutte le componenti dell'indice, né di investire secondo le stesse proporzioni delle componenti di tale indice. In normali condizioni di mercato, il tracking error previsto del comparto sarà limitato a moderato, ossia un valore compreso tra 0,4 e 1,5%. Questa misura è una stima degli scarti di performance del comparto rispetto alla performance del suo indice. Maggiore è il tracking error, maggiori saranno le deviazioni rispetto all'indice. Il tracking error realizzato dipende soprattutto dalle condizioni di mercato (volatilità e correlazioni tra strumenti finanziari) e può quindi allontanarsi dal tracking error previsto. |
Fornitore dell'indice | ICE Data Indices LLC |
Ciascuno dei fornitori dell'indice del comparto è un'entità registrata presso l’AEMF conformemente alle disposizioni dell’articolo 36 del regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’8 giugno 2016 sugli indici usati come indici di riferimento negli strumenti finanziari e nei contratti finanziari o per misurare la performance di fondi di investimento e recante modifica delle direttive 2008/48/CE e 2014/17/UE e del regolamento (UE) n. 596/2014. | |
La Società di Gestione ha implementato piani scritti e solidi che contemplano le ipotesi in cui l’indice di riferimento non venga più pubblicato o la sua composizione subisca modifiche sostanziali. Il Consiglio di Amministrazione della SICAV, sulla base di detti piani e se lo riterrà opportuno, sceglierà un altro indice di riferimento. Qualunque variazione dell’indice di riferimento sarà inserita nel Prospetto, che verrà modificato a tale scopo. I suddetti piani sono disponibili a richiesta presso la sede legale della Società di Gestione. |
5. Fattori di rischio specifici del comparto e Gestione del rischio
5.1 Fattori di rischio specifici del comparto
Rischio di perdita di capitale
Rischio di tasso
Rischio di credito
Xxxxxxx legato all'investimento in Xxxx Xxxx
Rischio associato agli strumenti finanziari derivati
Rischio di liquidità
Rischio di concentrazione
Rischio di controparte
Xxxxxxx legato alle azioni
Rischio di arbitraggio
Xxxxxxx legato a fattori esterni
Rischio di modifica dell’indice di riferimento da parte del fornitore di tale indice
L'illustrazione generale dei diversi fattori di rischio è riportata al punto 8. Fattori di rischio del Prospetto.
5.2 Risk Management
L'esposizione globale sarà calcolata in funzione dell’approccio del VaR relativo (come descritto al capitolo Risk Management).
L’indice di riferimento del VaR è un indice misto, costituito dall'indice ICE BofA Contingent Capital Index Hedged EUR (Total Return) (30%) e dall'indice ICE BofA Euro Financial Subordinated & Lower Tier-2 Index (Total Return) (70%).
A titolo indicativo, l'effetto leva per questo comparto sarà al massimo il 350% del patrimonio netto. È probabile però che il comparto sia temporaneamente esposto a leve superiori.
La leva sarà calcolata per ogni prodotto derivato in base al metodo dei nozionali e andrà ad aggiungersi al portafoglio titoli del comparto.
6. Divisa di valutazione del comparto: EUR
7. Forma delle azioni: esclusivamente azioni nominative
8. Classi di azioni
Azioni di capitalizzazione della classe Classique [LU1616742737]
Azioni di distribuzione della classe Classique [LU1616743032]
Azioni di capitalizzazione della classe I [LU1616743388]
Azioni di capitalizzazione della classe PI [LU1797525224]
Azioni di capitalizzazione della classe R [LU1616743545]
Azioni di capitalizzazione della classe Z [LU1616743974]
9. Sottoscrizione minima
Non è richiesta alcuna sottoscrizione minima per le diverse classi di azioni, ad eccezione delle seguenti classi:
Per la classe Classique, la sottoscrizione iniziale minima ammonta a Euro 10.000 (questa soglia minima può essere modificata a discrezione del Consiglio di Amministrazione, a
condizione che si assicuri il trattamento paritario degli azionisti in una stessa Data di valutazione).
Per la classe PI, la sottoscrizione iniziale minima ammonta a EUR 1.000.000 (questa soglia minima può essere modificata a discrezione del Consiglio di Amministrazione, a condizione che si assicuri il trattamento paritario degli azionisti in una stessa Data di valutazione).
10. Commissioni e spese
Classi | Commissioni e spese | ||||
Emissione | Uscita | Conversione | Gestione di portafoglio | Oneri Operativi e Amministrativi | |
Classique | Massimo 2,5% | 0% | 0% | Massimo 1% | Massimo 0,35% |
I | 0% | 0% | 0% | Massimo 0,60% | Massimo 0,28% |
PI | 0% | 0% | 0% | Massimo 0,60% | Massimo 0,28% |
R | Massimo 2,5% | 0% | 0% | Massimo 0,70% | Massimo 0,35% |
Z | 0% | 0% | 0% | 0% | Massimo 0,28% |
Commissioni di performance
La Società di Gestione percepirà una commissione di performance, che si applicherà al patrimonio della classe I [LU1616743388] del comparto.
Tale commissione di performance corrisponderà al 20 % della sovraperformance della classe così come definita qui di seguito; tuttavia, la commissione di sovraperformance riconosciuta alla Società di Gestione alla fine di ciascun esercizio non potrà essere superiore a un terzo dell'accantonamento della commissione di sovraperformance.
A ciascuna valorizzazione della classe azionaria, verrà determinato un patrimonio di riferimento sulla base di un investimento teorico di tutto il patrimonio netto durante il periodo, corrispondente alla performance dell'indice misto composto da "30 % ICE BofA Contingent Capital Index Hedged EUR (Total Return) + 70% ICE BofA Euro Financial Subordinated & Lower Tier-2 Index (Total Return)" (il patrimonio netto contabile alla fine dell’esercizio precedente è assimilato ad una sottoscrizione di inizio periodo).
In caso di riscatto, l’ultimo patrimonio di riferimento determinato e l’ammontare cumulato delle sottoscrizioni ricevute in occasione dell'ultima valorizzazione vengono ridotti preventivamente in proporzione al numero di azioni riscattate. Analogamente, una quota dell’accantonamento della commissione di sovraperformance sul portafoglio rilevato ai fini contabili in occasione dell’ultima valorizzazione è, in proporzione al numero di azioni riscattate, attribuita definitivamente a un conto di terzi specificato. Tale quota della commissione di sovraperformance sarà riconosciuta alla Società di Gestione al momento del riscatto.
Al momento della valorizzazione della classe, se il patrimonio definito come attivo netto contabile, al netto della commissione di sovraperformance su riscatti, ma escluso l’accantonamento per la commissione di sovraperformance corrispondente alle azioni ancora in circolazione, è superiore all’attivo di riferimento, si constaterà una sovraperformance (sottoperformance in caso contrario). L'accantonamento della commissione di sovraperformance sul patrimonio viene adeguato al 20% dell'ammontare di questa nuova sovraperformance mediante attribuzione o riduzione dell'accantonamento, prima del calcolo del valore netto
d'inventario. Alla Società di Gestione viene riconosciuto un accantonamento della commissione di sovraperformance sul patrimonio non superiore a un terzo dell'importo esistente alla fine dell'esercizio contabile.
Il saldo dell'accantonamento (due terzi) verrà riportato all'esercizio seguente e sarà o diminuito mediante riduzione dell'accantonamento in conseguenza di una sottoperformance (nel limite dell'accantonamento costituito), o aumentato di qualsiasi nuovo accantonamento di commissione di sovraperformance.
Il periodo di riferimento è l'esercizio contabile.
11. Frequenza del calcolo del valore netto d'inventario: Ogni Giorno lavorativo.
12. Modalità di sottoscrizione, riscatto e conversione delle azioni
Sottoscrizioni/Riscatti/Conversioni | |
Cut-off | G alle ore 12.00 (ora di Lussemburgo) |
Data VNI | G |
Data di valutazione | G+1 |
Data di pagamento | G+3 |
La presente Scheda Tecnica costituisce parte integrante del Prospetto datato 1o maggio 2020.
Candriam Bonds Convertible Defensive
Scheda Tecnica
1. Obiettivo d'investimento e profilo dell'investitore
Obiettivo del comparto è, attraverso una gestione discrezionale, beneficiare di una performance positiva del mercato delle obbligazioni convertibili con scadenza inferiore a 5 anni e sovraperformare l’indice.
Questo comparto è adatto a qualunque tipo di investitore che intenda perseguire tale obiettivo su un orizzonte d'investimento a medio termine e che sia consapevole, comprenda e possa sostenere i rischi specifici del comparto descritti sotto e definiti nella sezione Fattori di rischio del Prospetto.
2. Politica di investimento
Il patrimonio di questo comparto è investito principalmente in obbligazioni convertibili e obbligazioni corporate emesse da emittenti che presentano un rating minimo BBB-/Baa3 al momento dell'acquisto e con scadenza inferiore a 5 anni.
Il comparto può altresì investire fino al 30% del suo patrimonio in obbligazioni convertibili sintetiche, finalizzate a riprodurre il profilo di rischio di un'obbligazione convertibile, che può essere ottenuto, ad esempio, mediante un investimento in un titolo di credito negoziabile e in un'opzione su azione.
La parte restante del patrimonio potrà essere investita in altri valori mobiliari (con un massimo del 10% in azioni) o strumenti del mercato monetario diversi da quelli sopra descritti, oppure in liquidità.
Il comparto può altresì ricorrere agli strumenti finanziari derivati (su un mercato regolamentato o fuori borsa), a fini di copertura, esposizione o arbitraggio.
I sottostanti di detti strumenti finanziari derivati possono essere divise, tassi d'interesse, spread di credito e volatilità (in particolare, Swap (Currency Exchange Swap - Interest Rate Swap - Credit Default Swap - Inflation Swap - Total Return Swap) - Contratti a termine - Opzioni - Future). I Total Return Swap possono rappresentare fino al 50% del patrimonio netto del comparto. La proporzione attesa dovrebbe in genere essere compresa tra 0 % e 25 %.
Ad esempio, il comparto può effettuare operazioni su tassi, azioni, credito o divise a fini di copertura, esposizione e/o arbitraggio.
Il comparto può investire un massimo del 10% del proprio patrimonio in OIC e OICVM.
La strategia d'investimento esclude le società che sono esposte in modo non trascurabile alle attività controverse (tra cui in particolare il tabacco, il carbone per le centrali termiche e gli armamenti).
I dettagli della Politica di Attività Controverse di Candriam sono accessibili sul sito Internet della Società di Gestione attraverso il link:xxxxx://xxx.xxxxxxxx.xxx/xx/xxxxxxxxxxxx/xxxxxx-xxxxxxxx/xxx-xxxxxxxxxxxx.
La strategia non investe nelle aziende che producono, utilizzano o detengono attività legate alle mine antiuomo e armi a dispersione, all'uranio impoverito, chimiche, nucleari, biologiche o al fosforo bianco.
Tali esclusioni sono applicabili agli investimenti online diretti e/o OIC/OICVM di cui Candriam è la Società di Gestione.
3. Tecniche di gestione efficace del portafoglio
Il comparto potrà ricorrere ad operazioni di prestito che potranno ammontare al massimo al 100% del patrimonio netto del portafoglio. La proporzione attesa dovrebbe in genere essere compresa tra 25 % e 50 %.
Il comparto potrà ricorrere ad operazioni di reverse repo (riacquisto passivo) che potranno ammontare al massimo al 50% del patrimonio netto. La proporzione attesa dovrebbe in genere essere compresa tra 0 % e 25 %.
Il comparto potrà ricorrere ad operazioni repo (riacquisto), giustificate dalla necessità di liquidità temporanea, che potranno ammontare al 10% del patrimonio netto. La proporzione attesa dovrebbe in genere essere compresa tra 0% e 10%.
4. Indice di riferimento
Il comparto è gestito in modo attivo e il processo d'investimento implica il riferimento a un indice.
Nome dell'indice | EONIA capitalizzato |
Definizione dell'indice | L’Eonia rappresenta i tassi ai quali le banche in buona salute finanziaria nell'europea e nell'Associazione europea di libero scambio (AELS) prestano fondi di giorno in giorno sui mercati interbancari in euro. |
Utilizzo dell'indice | per fini di confronto tra le performance; per fini di calcolo della commissione di performance per talune classi. |
Fornitore dell'indice | European Money Markets Institute |
Il fornitore dell'indice del comparto è un'entità registrata presso l’AEMF conformemente alle disposizioni dell’articolo 36 del regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’8 giugno 2016 sugli indici usati come indici di riferimento negli strumenti finanziari e nei contratti finanziari o per misurare la performance di fondi di investimento e recante modifica delle direttive 2008/48/CE e 2014/17/UE e del regolamento (UE) n. 596/2014. |
La Società di Gestione ha implementato piani scritti e solidi che contemplano le ipotesi in cui l’indice di riferimento non venga più pubblicato o la sua composizione subisca modifiche sostanziali. Il Consiglio di Amministrazione della SICAV, sulla base di detti piani e se lo riterrà opportuno, sceglierà un altro indice di riferimento. Qualunque variazione dell’indice di riferimento sarà inserita nel Prospetto, che verrà modificato a tale scopo. I suddetti piani sono disponibili a richiesta presso la sede legale della Società di Gestione. |
5. Fattori di rischio specifici del comparto e Gestione del rischio
5.1 Fattori di rischio specifici del comparto
Rischio di perdita di capitale
Xxxxxxx legato alle azioni
Rischio di tasso
Rischio di credito
Xxxxxxx legato ai paesi emergenti
Rischio di liquidità
Rischio associato agli strumenti finanziari derivati
Rischio di arbitraggio
Rischio connesso alla volatilità
Rischio di controparte
Rischio di cambio
Xxxxxxx legato a fattori esterni
Rischio di copertura delle classi di azioni
Rischio di modifica dell’indice di riferimento da parte del fornitore di tale indice
L'illustrazione generale dei diversi fattori di rischio è riportata al punto 8. Fattori di rischio del Prospetto.
5.2 Gestione del rischio
L’esposizione globale sui derivati sarà calcolata in funzione dell’approccio dell’impegno conformemente alla circolare CSSF 11/512.
6. Divisa di valutazione del comparto: EUR.
7. Forma delle azioni: esclusivamente azioni nominative.
8. Classi di azioni
Azioni di capitalizzazione della classe Classique [LU0459959929]
Azioni di distribuzione della classe Classique [LU0459960000]
Azioni di capitalizzazione della classe I [LU0459960182]
Azioni di distribuzione della classe I [LU0459960265]
Azioni di capitalizzazione della classe R-H, denominate in USD [LU1616744279]
Azioni di capitalizzazione della classe R2 [LU1410483926]
Azioni di distribuzione della classe R2 [LU1410484064]
Azioni di capitalizzazione della classe Z [LU0459960349]
Azioni di distribuzione della classe Z [LU0459960422]
9. Sottoscrizione minima
Non è richiesta alcuna sottoscrizione minima per le diverse classi.
10. Commissioni e spese
Classi | Commissioni e spese | |||||
Emissione | Uscita (3) | Conversione (3) | Gestione di portafoglio | Oneri Operativi e Amministrativi | ||
(1) | (2) | |||||
Classique | Massimo 2,5% | 0% | 0% | 0% | Massimo 0,90% | Massimo 0,29% |
I | 0% | 0% | 0% | 0% | Massimo 0,50% | Massimo 0,23% |
R | Massimo 2,5% | 0% | 0% | 0% | Massimo 0,60% | Massimo 0,29% |
R2 | Massimo 2,5% | 0% | 0% | 0% | Massimo 0,36% | Massimo 0,29% |
Z | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | Massimo 0,23% |
(1) Tale commissione potrà essere prelevata per qualsivoglia sottoscrizione, in favore del distributore.
(2) Tale commissione potrà essere prelevata per qualsiasi sottoscrizione in favore del comparto.
(3) Tale commissione potrà essere prelevata in favore del comparto e nel rispetto di un trattamento egalitario degli azionisti. Tale commissione sarà destinata a coprire le spese effettive di realizzo degli attivi.
Commissioni di performance
La Società di Gestione percepirà una commissione di performance, che si applicherà al patrimonio delle classi I [LU0459960182] e [LU0459960265] del comparto.
Tale commissione di performance corrisponderà al 20 % della sovraperformance della classe così come definita qui di seguito; tuttavia, la commissione di sovraperformance riconosciuta alla Società di Gestione alla fine di ciascun esercizio non potrà essere superiore a un terzo dell'accantonamento della commissione di sovraperformance.
A ciascuna valutazione della classe azionaria, verrà determinato un patrimonio di riferimento sulla base di un investimento teorico corrispondente alla performance dell'indice EONIA Capitalized di tutto il patrimonio netto durante il periodo (il patrimonio netto contabile alla fine dell’esercizio precedente è assimilato a una sottoscrizione di inizio periodo).
Nell'ipotesi in cui il valore dell'indice di riferimento fosse negativo, il valore dell'indice di riferimento utilizzato per il calcolo sarà 0.
In caso di riscatto, l’ultimo patrimonio di riferimento determinato e l’ammontare cumulato delle sottoscrizioni ricevute in occasione dell'ultima valorizzazione vengono ridotti preventivamente in proporzione al numero di azioni riscattate. Analogamente, una quota dell’accantonamento della commissione di sovraperformance sul portafoglio rilevato ai fini contabili in occasione dell’ultima valorizzazione è, in proporzione al numero di azioni riscattate, attribuita definitivamente a un conto di terzi specificato. Tale quota della commissione di sovraperformance sarà riconosciuta alla Società di Gestione al momento del riscatto.
Al momento della valorizzazione della classe, se il patrimonio definito come attivo netto contabile, al netto della commissione di sovraperformance su riscatti, ma escluso l’accantonamento per la commissione di sovraperformance corrispondente alle azioni ancora in circolazione, è superiore all’attivo di riferimento, si constaterà una sovraperformance (sottoperformance in caso contrario). L'accantonamento della commissione di sovraperformance sul patrimonio viene adeguato al 20% dell'ammontare di questa nuova sovraperformance mediante attribuzione o riduzione dell'accantonamento, prima del calcolo del valore netto d'inventario. Alla Società di Gestione viene riconosciuto un accantonamento della commissione di sovraperformance sul patrimonio non superiore a un terzo dell'importo esistente alla fine dell'esercizio contabile.
Il saldo dell'accantonamento (due terzi) verrà riportato all'esercizio seguente e sarà o diminuito mediante riduzione dell'accantonamento in conseguenza di una sottoperformance (nel limite dell'accantonamento costituito), o aumentato di qualsiasi nuovo accantonamento di commissione di sovraperformance.
Il periodo di riferimento è l'esercizio contabile.
11. Frequenza del calcolo del valore netto d'inventario: Ogni Giorno lavorativo.
12. Modalità di sottoscrizione, riscatto e conversione delle azioni
Sottoscrizioni | Riscatti | |
Cut-off | G alle ore 12.00 (ora di Lussemburgo) | G-2 alle ore 12.00 (ora di Lussemburgo) |
Data VNI | G | G |
Data di valutazione | G+1 | G+1 |
Data di pagamento | G+3 | G+3 |
La presente Scheda Tecnica costituisce parte integrante del Prospetto datato 1o maggio 2020.
Candriam Bonds Convertible Opportunities
Scheda Tecnica
1. Obiettivo d'investimento e profilo dell'investitore
Obiettivo del comparto è, attraverso una gestione discrezionale, beneficiare di una performance positiva del mercato delle obbligazioni convertibili e sovraperformare l’indice.
Questo comparto è adatto a qualunque tipo di investitore che intenda perseguire tale obiettivo su un orizzonte d'investimento a medio termine e che sia consapevole, comprenda e possa sostenere i rischi specifici del comparto descritti sotto e definiti nella sezione Fattori di rischio del Prospetto.
2. Politica di investimento
Questo comparto investe soprattutto in obbligazioni convertibili e titoli assimilabili (soprattutto obbligazioni rimborsabili in azioni) di emittenti senza vincoli di natura geografica, di rating, di valuta e/o di scadenza.
A titolo accessorio, il comparto può investire nei seguenti attivi:
Altri titoli di credito (obbligazioni, obbligazioni convertibili sintetiche e altri titoli assimilabili) di aziende di ogni zona geografica con rating almeno BBB- o equivalente attribuito da un'agenzia di rating;
Azioni (o titoli assimilabili ad azioni) di società di qualsiasi zona geografica, di qualsiasi capitalizzazione;
Warrant e buoni di sottoscrizione;
Quote di organismi di investimento collettivo (per un massimo del 10% degli attivi);
Valori mobiliari o strumenti del mercato monetario diversi da quelli sopra descritti;
Liquidità.
Le esposizioni in divise diverse dall'euro sono oggetto di una copertura del rischio di cambio. Poiché tale copertura non può essere totale su base continua, può sussistere un rischio di cambio residuo marginale.
Inoltre, nel quadro della sua strategia d'investimento, il comparto può investire in strumenti finanziari derivati quali future, opzioni e swap sul mercato regolamentato o fuori borsa. Questi prodotti saranno utilizzati a fini di esposizione, arbitraggio e/o copertura. I sottostanti di questi strumenti finanziari derivati possono essere:
Obbligazioni convertibili e titoli assimilabili
Xxxxxx di credito (obbligazioni e altri titoli assimilabili)
Xxxxxx (o titoli assimilabili ad azioni)
Indici azionari e indici di volatilità delle azioni
Credit Default Swap
Total Return Swap: i Total Return Swap possono rappresentare fino al 50% del patrimonio netto del comparto. La proporzione attesa dovrebbe in genere essere compresa tra 0 % e 25 %.
Tassi d’interesse
Valute
Quote di organismi d'investimento collettivo
Si richiama l'attenzione dell'investitore sul fatto che i warrant e i prodotti derivati sono più volatili degli attivi sottostanti.
La strategia d'investimento esclude le società che sono esposte in modo non trascurabile alle attività controverse (tra cui in particolare il tabacco, il carbone per le centrali termiche e gli armamenti).
I dettagli della Politica di Attività Controverse di Candriam sono accessibili sul sito Internet della Società di Gestione attraverso il link:xxxxx://xxx.xxxxxxxx.xxx/xx/xxxxxxxxxxxx/xxxxxx-xxxxxxxx/xxx-xxxxxxxxxxxx.
La strategia non investe nelle aziende che producono, utilizzano o detengono attività legate alle mine antiuomo e armi a dispersione, all'uranio impoverito, chimiche, nucleari, biologiche o al fosforo bianco.
Tali esclusioni sono applicabili agli investimenti online diretti e/o OIC/OICVM di cui Candriam è la Società di Gestione.
3. Descrizione dei due segmenti d'investimento Strategie direzionali
Queste strategie riflettono le principali convinzioni del team di gestione sulle obbligazioni convertibili selezionate dopo un'analisi in tre fasi:
un'analisi del rischio di credito dell'emittente
un'analisi delle caratteristiche tecniche dell'obbligazione convertibile (o rimborsabile in azioni)
un'analisi finanziaria dell'azione sottostante.
Il team di gestione può eventualmente decidere di investire in un'obbligazione sintetica, o replicare l'obbligazione convertibile abbinando un'obbligazione e un'opzione sul sottostante, se le caratteristiche tecniche dell'obbligazione convertibile sono considerate come poco vantaggiose.
Strategie di arbitraggio
Gestite con un approccio flessibile e opportunistico, queste strategie possono, a titolo esemplificativo, assumere le seguenti forme:
assumere una posizione buy di obbligazioni convertibili con un premio di conversione modesto e assumere contemporaneamente una posizione sell sull'azione sottostante dell'obbligazione convertibile. Questo tipo di strategia può essere proficuo in caso di profonda flessione dell'azione sottostante.
assumere una posizione buy di obbligazioni convertibili con sensibilità ridotta e assumere contemporaneamente una posizione sell su di un altro titolo obbligazionario (o assumere
una posizione buy di Credit Default Swap) del medesimo emittente, al fine di generare una posizione coperta contro il rischio di credito con un eventuale carry positivo.
assumere una posizione buy (rispettivamente sell) di obbligazioni convertibili e assumere contemporaneamente una posizione sell (rispettivamente buy) sull'azione sottostante l'obbligazione convertibile, al fine di beneficiare di un eventuale rialzo (rispettivamente flessione) della volatilità implicita dell'obbligazione convertibile.
assumere una posizione buy di obbligazioni convertibili e assumere contemporaneamente una posizione sell sull'azione sottostante l'obbligazione convertibile, al fine di beneficiare di un annuncio di variazione di controllo dell'azione. In effetti, le clausole di variazione di controllo specificate nel prospetto di emissione possono rendere vantaggiose queste strategie.
4. Tecniche di gestione efficace del portafoglio
Il comparto potrà ricorrere ad operazioni di prestito che potranno ammontare al massimo al 100% del patrimonio netto del portafoglio. La proporzione attesa dovrebbe in genere essere compresa tra 25 % e 50 %.
Il comparto potrà ricorrere ad operazioni di reverse repo (riacquisto passivo) che potranno ammontare al massimo al 50% del patrimonio netto. La proporzione attesa dovrebbe in genere essere compresa tra 0 % e 25 %.
Il comparto potrà ricorrere ad operazioni repo (riacquisto), giustificate dalla necessità di liquidità temporanea, che potranno ammontare al 10% del patrimonio netto. La proporzione attesa dovrebbe in genere essere compresa tra 0% e 10%.
5. Indice di riferimento
Il comparto è gestito in modo attivo e il processo d'investimento implica il riferimento a un indice.
Nome dell'indice | EONIA capitalizzato |
Definizione dell'indice | L’Eonia rappresenta i tassi ai quali le banche in buona salute finanziaria nell'europea e nell'Associazione europea di libero scambio (AELS) prestano fondi di giorno in giorno sui mercati interbancari in euro. |
Utilizzo dell'indice | per fini di confronto tra le performance; per fini di calcolo della commissione di performance per talune classi. |
Fornitore dell'indice | European Money Markets Institute |
Il fornitore dell'indice del comparto è un'entità registrata presso l’AEMF conformemente alle disposizioni dell’articolo 36 del regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’8 giugno 2016 sugli indici usati come indici di riferimento negli |
strumenti finanziari e nei contratti finanziari o per misurare la performance di fondi di investimento e recante modifica delle direttive 2008/48/CE e 2014/17/UE e del regolamento (UE) n. 596/2014. | |
La Società di Gestione ha implementato piani scritti e solidi che contemplano le ipotesi in cui l’indice di riferimento non venga più pubblicato o la sua composizione subisca modifiche sostanziali. Il Consiglio di Amministrazione della SICAV, sulla base di detti piani e se lo riterrà opportuno, sceglierà un altro indice di riferimento. Qualunque variazione dell’indice di riferimento sarà inserita nel Prospetto, che verrà modificato a tale scopo. I suddetti piani sono disponibili a richiesta presso la sede legale della Società di Gestione. |
6. Fattori di rischio specifici del comparto e Gestione del rischio
6.1 Fattori di rischio specifici del comparto
rischio di perdita di capitale
rischio legato alle azioni
rischio di tasso
rischio di credito
rischio associato agli strumenti finanziari derivati
rischio di arbitraggio
rischio relativo ai paesi emergenti
rischio di liquidità
rischio connesso alla volatilità
rischio di controparte
rischio di cambio
rischio legato a fattori esterni
rischio di modifica dell’indice di riferimento da parte del fornitore di tale indice:
L'illustrazione generale dei diversi fattori di rischio è riportata al punto 8. Fattori di rischio del Prospetto.
6.2 Risk Management
L'esposizione globale sarà calcolata in funzione dell’approccio del VaR assoluto (come descritto al capitolo Gestione del rischio).
Il rischio globale non può superare un VaR assoluto del 20%. Tale VaR prende in considerazione un intervallo di confidenza del 99% e un orizzonte temporale di 20 giorni.
A titolo indicativo, la leva di questo comparto sarà al massimo del 350%.
Questa leva sarà calcolata per ogni prodotto derivato in base al metodo dei nozionali e andrà ad aggiungersi al portafoglio titoli del comparto. È probabile però che il comparto sia esposto anche a leve superiori.
7. Divisa di valutazione del comparto: EUR.
8. Forma delle azioni: esclusivamente azioni nominative.
9. Classi di azioni
Azioni di capitalizzazione della classe Classique [LU1269890759]
Azioni di distribuzione della classe Classique [LU1269890676]
Azioni di capitalizzazione della classe I [LU1269890916]
Azioni di distribuzione della classe I [LU1269891054]
Azioni di capitalizzazione della classe PI [LU1797525497]
Azioni di capitalizzazione della classe R2 [LU1708105207]
Azioni di distribuzione della classe R2 [LU1708105462]
Azioni di capitalizzazione della classe Z [LU1269891211]
Azioni di distribuzione della classe Z [LU1269891484]
10. Sottoscrizione minima
Non è richiesta alcuna sottoscrizione minima per le diverse classi di azioni, ad eccezione della classe PI, per la quale la sottoscrizione iniziale minima è pari a EUR 1.000.000 (tale soglia minima potrà essere modificata a discrezione del Consiglio di Amministrazione, purché agli azionisti venga garantito un trattamento paritario in una stessa Data di valutazione).
11. Commissioni e spese
Classi | Commissioni e spese | |||||
Emissione | Uscita (3) | Conversione (3) | Gestione di portafoglio | Oneri Operativi e Amministrativi | ||
(1) | (2) | |||||
Classique | Massimo 2,5% | 0% | 0% | 0% | Massimo 1,20% | Massimo 0,29% |
I | 0% | 0% | 0% | 0% | Massimo 0,50% | Massimo 0,23% |
PI | 0% | 0% | 0% | 0% | Massimo 0,50% | Massimo 0,23% |
R2 | Massimo 2,5% | 0% | 0% | 0% | Massimo 0,48% | Massimo 0,29% |
Z | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | Massimo 0,23% |
(1) Tale commissione potrà essere prelevata per qualsivoglia sottoscrizione, in favore del distributore.
(2) Tale commissione potrà essere prelevata per qualsiasi sottoscrizione in favore del comparto.
(3) Tale commissione potrà essere prelevata in favore del comparto e nel rispetto di un trattamento egalitario degli azionisti. Tale commissione sarà destinata a coprire le spese effettive di realizzo degli attivi.
Commissioni di performance
La Società di Gestione percepirà una commissione di performance, che si applicherà al patrimonio delle classi I [LU1269890916] [LU1269891054], PI [LU1797525497], Z [LU1269891211] e [LU1269891484] del comparto.
Tale commissione di performance corrisponderà al 20% (10% per la classe PI [LU1797525497]) della sovraperformance della classe così come definita qui di seguito; tuttavia, la commissione di
sovraperformance riconosciuta alla Società di Gestione alla fine di ciascun esercizio non potrà essere superiore a un terzo dell'accantonamento della commissione di sovraperformance.
A ciascuna valutazione della classe azionaria, verrà determinato un patrimonio di riferimento sulla base di un investimento teorico corrispondente alla performance dell'indice EONIA Capitalized di tutto il patrimonio netto durante il periodo (il patrimonio netto contabile alla fine dell’esercizio precedente è assimilato a una sottoscrizione di inizio periodo).
Nell'ipotesi in cui il valore dell'indice di riferimento fosse negativo, il valore dell'indice di riferimento utilizzato per il calcolo sarà 0.
In caso di riscatto, l’ultimo patrimonio di riferimento determinato e l’ammontare cumulato delle sottoscrizioni ricevute in occasione dell'ultima valorizzazione vengono ridotti preventivamente in proporzione al numero di azioni riscattate. Analogamente, una quota dell’accantonamento della commissione di sovraperformance sul portafoglio rilevato ai fini contabili in occasione dell’ultima valorizzazione è, in proporzione al numero di azioni riscattate, attribuita definitivamente a un conto di terzi specificato. Tale quota della commissione di sovraperformance sarà riconosciuta alla Società di Gestione al momento del riscatto.
Al momento della valorizzazione della classe, se il patrimonio definito come attivo netto contabile, al netto della commissione di sovraperformance su riscatti, ma escluso l’accantonamento per la commissione di sovraperformance corrispondente alle azioni ancora in circolazione, è superiore all’attivo di riferimento, si constaterà una sovraperformance (sottoperformance in caso contrario). L'accantonamento della commissione di sovraperformance sul patrimonio viene adeguato al 20% dell'ammontare di questa nuova sovraperformance mediante attribuzione o riduzione dell'accantonamento, prima del calcolo del valore netto d'inventario. Alla Società di Gestione viene riconosciuto un accantonamento della commissione di sovraperformance sul patrimonio non superiore a un terzo dell'importo esistente alla fine dell'esercizio contabile.
Il saldo dell'accantonamento (due terzi) verrà riportato all'esercizio seguente e sarà o diminuito mediante riduzione dell'accantonamento in conseguenza di una sottoperformance (nel limite dell'accantonamento costituito), o aumentato di qualsiasi nuovo accantonamento di commissione di sovraperformance.
Il periodo di riferimento è l'esercizio contabile.
12. Frequenza del calcolo del valore netto d'inventario: Ogni Giorno lavorativo.
13. Modalità di sottoscrizione, riscatto e conversione delle azioni
Sottoscrizioni | Riscatti | |
Cut-off | G alle ore 12.00 (ora di Lussemburgo) | G-2 alle ore 12.00 (ora di Lussemburgo) |
Data VNI | G | G |
Data di valutazione | G+1 | G+1 |
Data di pagamento | G+3 | G+3 |
La presente Scheda Tecnica costituisce parte integrante del Prospetto datato 1o maggio 2020.
Candriam Bonds Credit Opportunities
Scheda Tecnica
1. Obiettivo d'investimento e profilo dell'investitore
Obiettivo del comparto, attraverso una gestione discrezionale, è beneficiare della performance del mercato delle obbligazioni emesse da emittenti del settore privato che presentano un rischio di credito elevato e situati in paesi dell'Unione europea e in America del Norde sovraperformare l’indice.
Questo comparto è adatto a qualunque tipo di investitore che intenda perseguire tale obiettivo su un orizzonte d'investimento a medio termine e che sia consapevole, comprenda e possa sostenere i rischi specifici del comparto descritti sotto e definiti nella sezione Fattori di rischio del Prospetto.
2. Politica di investimento
Il comparto mira ad offrire agli azionisti una partecipazione ai rendimenti delle obbligazioni di società che presentano un rischio di credito elevato e situate in paesi dell'Unione Europea e/o in America del Nord.
A tale effetto, il comparto investirà il proprio patrimonio principalmente in titoli di credito (obbligazioni e altri titoli assimilabili) di emittenti con rating superiore a CCC+/Caa1.
Il comparto potrà inoltre avvalersi di investimenti in prodotti derivati (derivati di credito su indice o su singoli valori), emessi da emittenti di pari qualità.
La parte restante del patrimonio potrà essere investita in valori mobiliari (in particolare, obbligazioni convertibili) o strumenti del mercato monetario, diversi da quelli sopra descritti, oppure in liquidità.
Il comparto può altresì ricorrere agli strumenti finanziari derivati (su un mercato regolamentato o fuori borsa), a fini di copertura, esposizione o arbitraggio.
I sottostanti di detti strumenti finanziari derivati possono essere divise, tassi d'interesse, spread di credito e volatilità (in particolare, Swap (Currency Exchange Swap - Interest Rate Swap - Credit Default Swap - Inflation Swap - Total Return Swap) - Contratti a termine - Opzioni - Future).
I Total Return Swap possono rappresentare fino al 50% del patrimonio netto del comparto. La proporzione attesa dovrebbe in genere essere compresa tra 0 % e 25 %.
Ad esempio, il comparto può effettuare operazioni su tassi, credito o divise per fini di copertura, esposizione e/o arbitraggio.
Il comparto può investire un massimo del 10% del proprio patrimonio in OIC e OICVM.
La strategia d'investimento esclude le società che sono esposte in modo non trascurabile alle attività controverse (tra cui in particolare il tabacco, il carbone per le centrali termiche e gli armamenti).
I dettagli della Politica di Attività Controverse di Candriam sono accessibili sul sito Internet della Società di Gestione attraverso il link:xxxxx://xxx.xxxxxxxx.xxx/xx/xxxxxxxxxxxx/xxxxxx-xxxxxxxx/xxx-xxxxxxxxxxxx.
La strategia non investe nelle aziende che producono, utilizzano o detengono attività legate alle mine antiuomo e armi a dispersione, all'uranio impoverito, chimiche, nucleari, biologiche o al fosforo bianco.
Tali esclusioni sono applicabili agli investimenti online diretti e/o OIC/OICVM di cui Candriam è la Società di Gestione.
3. Tecniche di gestione efficace del portafoglio
Il comparto potrà ricorrere ad operazioni di reverse repo (riacquisto passivo) che potranno ammontare al massimo al 50% del patrimonio netto. La proporzione attesa dovrebbe in genere essere compresa tra 0 % e 25 %.
Il comparto potrà ricorrere ad operazioni repo (riacquisto), giustificate dalla necessità di liquidità temporanea, che potranno ammontare al 10% del patrimonio netto. La proporzione attesa dovrebbe in genere essere compresa tra 0% e 10%.
4. Indice di riferimento
Il comparto è gestito in modo attivo e il processo d'investimento implica il riferimento a un indice.
Nome dell'indice | EONIA capitalizzato |
Definizione dell'indice | L’Eonia rappresenta i tassi ai quali le banche in buona salute finanziaria nell'europea e nell'Associazione europea di libero scambio (AELS) prestano fondi di giorno in giorno sui mercati interbancari in euro. |
Utilizzo dell'indice | per fini di confronto tra le performance; per fini di calcolo della commissione di performance per talune classi. Per le classi di azioni in valute diverse dalla valuta del comparto, è possibile utilizzare un altro indice corrispondente per il calcolo delle commissioni di performance, secondo il caso (vedere il punto "Commissione di performance:" sotto riportato). |
Fornitore dell'indice | European Money Markets Institute |
Il fornitore dell'indice del comparto è un'entità registrata presso l’AEMF conformemente alle disposizioni dell’articolo 36 del regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’8 giugno 2016 sugli indici usati come indici di riferimento negli strumenti finanziari e nei contratti finanziari o per misurare la performance di fondi di investimento e recante modifica delle direttive 2008/48/CE e 2014/17/UE e del regolamento (UE) n. 596/2014. |
La Società di Gestione ha implementato piani scritti e solidi che contemplano le ipotesi in cui l’indice di riferimento non venga più pubblicato o la sua composizione subisca modifiche sostanziali. Il Consiglio di Amministrazione della SICAV, sulla base di detti piani e se lo riterrà opportuno, sceglierà un altro indice di riferimento. Qualunque variazione dell’indice di riferimento sarà inserita nel Prospetto, che verrà modificato a tale scopo. I suddetti piani sono disponibili a richiesta presso la sede legale della Società di Gestione. |
5. Fattori di rischio specifici del comparto e Gestione del rischio
5.1 Fattori di rischio specifici del comparto
Rischio di perdita di capitale
Rischio di tasso
Rischio di credito
Rischio di arbitraggio
Rischio di liquidità
Rischio associato agli strumenti finanziari derivati
Rischio di controparte
Xxxxxxx legato alle azioni
Rischio di cambio
Rischio di volatilità
Xxxxxxx legato ai paesi emergenti
Xxxxxxx legato a fattori esterni
Rischio di copertura delle classi di azioni
Rischio di modifica dell’indice di riferimento da parte del fornitore di tale indice
L'illustrazione generale dei diversi fattori di rischio è riportata al punto 8. Fattori di rischio del Prospetto.
Si richiama l’attenzione degli investitori sul fatto che la strategia di gestione di questo comparto prevede che il portafoglio sia parzialmente investito in valori mobiliari che secondo le società di rating rientrano nella categoria speculativa e che sono negoziati su mercati le cui modalità di funzionamento, in termini di trasparenza e liquidità, possono differenziarsi sensibilmente dagli standard ammessi sui mercati borsistici o regolamentati internazionali. Di conseguenza, un investimento di questo tipo è riservato a investitori sufficientemente esperti da essere in grado di valutarne rischi e benefici.
5.2 Gestione del rischio
L'esposizione globale sarà calcolata in funzione dell’approccio del VaR assoluto (come descritto al capitolo Gestione del rischio).
Il rischio globale non può superare un VaR assoluto del 20%. Tale VaR prende in considerazione un intervallo di confidenza del 99% e un orizzonte temporale di 20 giorni.
A titolo indicativo, la leva di questo comparto sarà al massimo del 350%.
Questa leva sarà calcolata per ogni prodotto derivato in base al metodo dei nozionali e andrà ad aggiungersi al portafoglio titoli del comparto. È probabile però che il comparto sia esposto anche a leve superiori.
6. Divisa di valutazione del comparto: EUR.
7. Forma delle azioni: esclusivamente azioni nominative.
8. Classi di azioni
Azioni di capitalizzazione della classe Classique, denominate in EUR [LU0151324422]
Azioni di distribuzione della classe Classique, denominate in EUR [LU0151324851]
Azioni di distribuzione della classe Classique (q), denominate in EUR [LU1269889157]
Azioni di capitalizzazione della classe Classique-H, denominate in USD [LU1375972251]
Azioni di capitalizzazione della classe Classique-H, denominate in CHF [LU2069307564]
Azioni di capitalizzazione della classe I, denominate in EUR [LU0151325312]
Azioni di capitalizzazione della classe I, denominate in GBP, coperte rispetto all'EUR [LU1184245816]
Azioni di distribuzione della classe I (q), denominate in EUR [LU1269889314]
Azioni di capitalizzazione della classe I-H, denominate in USD [LU1375972335]
Azioni di capitalizzazione della classe I-H, denominate in CHF [LU2069305949]
Azioni di capitalizzazione della classe I2, denominate in EUR [LU2026165931]
Azioni di distribuzione della classe I2(q), denominate in EUR [LU2026166079]
Azioni di capitalizzazione della classe N, denominate in EUR [LU0151324935]
Azioni di capitalizzazione della classe R, denominate in EUR [LU1120697633]
Azioni di capitalizzazione della classe R, denominate in GBP, coperte rispetto all'EUR [LU1184245493];
Azioni di capitalizzazione della classe R-H, denominate in CHF [LU1184245659]
Azioni di capitalizzazione della classe R-H, denominate in USD [LU2069305865]
Azioni di capitalizzazione della classe R2, denominate in EUR [LU1410484494]
Azioni di distribuzione della classe R2, denominate in EUR [LU1410484577]
Azioni di capitalizzazione della classe S, denominate in EUR [LU0151333506]
Azioni di capitalizzazione della classe S3, denominate in EUR [LU2026166152]
Azioni di capitalizzazione della classe SF, denominate in EUR [LU2026166236]
Azioni di capitalizzazione della classe Z, denominate in EUR [LU0252969745]
Azioni di distribuzione della classe Z, denominate in EUR [LU1410484148]
9. Sottoscrizione minima
Non è richiesta alcuna sottoscrizione minima per le diverse classi di azioni, tranne:
per la classe S, per la quale la sottoscrizione iniziale minima è di EUR 25.000.000.
per la classe S3, per la quale la sottoscrizione iniziale minima è di EUR 175.000.000.
10. Commissioni e spese
Classi | Commissioni e spese | ||||
Emissione | Uscita | Conversione | Gestione di portafoglio | Oneri Operativi e Amministrativi | |
Classique | Massimo 2,5% | 0% | 0% | Massimo 1% | Massimo 0,33% |
I | 0% | 0% | 0% | Massimo 0,50% | Massimo 0,25% |
I2 | 0% | 0% | 0% | Massimo 1,50% | Massimo 0,25% |
N | 0% | 0% | 0% | Massimo 1,60% | Massimo 0,33% |
R | Massimo 2,5% | 0% | 0% | Massimo 0,60% | Massimo 0,33% |
R2 | Massimo 2,5% | 0% | 0% | Massimo 0,40% | Massimo 0,33% |
S | 0% | 0% | 0% | Massimo 0,25% | Massimo 0,25% |
S3 | 0% | 0% | 0% | Massimo 0,50% | Massimo 0,25% |
SF | 0% | 0% | 0% | Massimo 0,25% | Massimo 0,25% |
Z | 0% | 0% | 0% | 0% | Massimo 0,25% |
Commissioni di performance
La Società di Gestione riceverà una commissione di performance, che sarà applicata sugli attivi netti dell'insieme delle classi del comparto, ad eccezione delle classi S3, I2 e I2(q); il calcolo della commissione di performance di tutte le classi sarà il seguente:
La commissione di performance corrisponderà al 20% della sovraperformance della classe così come definita qui di seguito; tuttavia, la commissione di sovraperformance riconosciuta alla Società di Gestione alla fine di ciascun esercizio non potrà essere superiore a un terzo dell'accantonamento della commissione di sovraperformance.
A ciascuna valutazione delle diverse classi di azioni:, verrà determinato un patrimonio di riferimento sulla base di un investimento teorico corrispondente alla performance dell'indice sotto riportato di tutto il patrimonio netto durante il periodo (il patrimonio netto contabile alla fine dell’esercizio precedente è assimilato a una sottoscrizione di inizio periodo):
Classi di azioni | Indice di riferimento |
Classi denominate in EUR | Eonia Capitalized |
Classi denominate in USD coperte rispetto all’EUR | FED FUNDS EFFECTIVE RATE US |
Classi denominate in GBP non coperte rispetto all’EUR | ICE BofA Euro Currency Overnight Deposit Offered Rate - GBP |
Classi denominate in CHF coperte rispetto all’EUR | SARON capitalized |
Nell'ipotesi in cui il valore dell'indice di riferimento fosse negativo, il valore dell'indice di riferimento utilizzato per il calcolo sarà 0.
In caso di riscatto, l’ultimo patrimonio di riferimento determinato e l’ammontare cumulato delle sottoscrizioni ricevute in occasione dell'ultima valorizzazione vengono ridotti preventivamente in proporzione al numero di azioni riscattate. Analogamente, una quota dell’accantonamento della commissione di sovraperformance sul portafoglio rilevato ai fini contabili in occasione dell’ultima valorizzazione è, in proporzione al numero di azioni riscattate, attribuita definitivamente a un conto di terzi specificato. Tale quota della commissione di sovraperformance sarà riconosciuta alla Società di Gestione al momento del riscatto.
Al momento della valorizzazione della classe, se il patrimonio definito come attivo netto contabile, al netto della commissione di sovraperformance su riscatti, ma escluso l’accantonamento per la commissione di sovraperformance corrispondente alle azioni ancora in circolazione, è superiore all’attivo di riferimento, si constaterà una sovraperformance (sottoperformance in caso contrario). L'accantonamento della commissione di sovraperformance sul patrimonio viene adeguato al 20% dell'ammontare di questa nuova sovraperformance mediante attribuzione o riduzione dell'accantonamento, prima del calcolo del valore netto d'inventario. Alla Società di Gestione viene riconosciuto un accantonamento della commissione di sovraperformance sul patrimonio non superiore a un terzo dell'importo esistente alla fine dell'esercizio contabile.
Il saldo dell'accantonamento (due terzi) verrà riportato all'esercizio seguente e sarà o diminuito mediante riduzione dell'accantonamento in conseguenza di una sottoperformance (nel limite dell'accantonamento costituito), o aumentato di qualsiasi nuovo accantonamento di commissione di sovraperformance.
Il periodo di riferimento è l'esercizio contabile.
11. Frequenza del calcolo del valore netto d’inventario: Ogni Giorno lavorativo.
12. Modalità di sottoscrizione, riscatto e conversione delle azioni
Sottoscrizioni/Riscatti/Conversioni | |
Cut-off | G alle ore 12.00 (ora di Lussemburgo) |
Data VNI | G |
Data di valutazione | G+1 |
Data di pagamento | G+3 |
La presente Scheda Tecnica costituisce parte integrante del Prospetto datato 1o maggio 2020.
Candriam Bonds Emerging Debt Local Currencies
Scheda Tecnica
1. Obiettivo d'investimento e profilo dell'investitore
L'obiettivo del comparto, attraverso una gestione discrezionale, è beneficiare della performance del mercato obbligazionario dei paesi emergenti denominate soprattutto nelle valute locali e sovraperformare l'indice di riferimento.
Questo comparto è adatto a qualunque tipo di investitore che intenda perseguire tale obiettivo su un orizzonte d'investimento a medio termine e che sia consapevole, comprenda e possa sostenere i rischi specifici del comparto descritti sotto e definiti nella sezione Fattori di rischio del Prospetto.
2. Politica di investimento
Il patrimonio di questo comparto è investito principalmente in titoli di credito (obbligazioni e altri valori assimilabili), a tasso fisso o variabile, indicizzati, subordinati o garantiti da attivi.
Tali titoli sono emessi da emittenti del settore privato, emessi o garantiti da Stati emergenti, enti di diritto pubblico nonché emittenti semipubblici attivi nei paesi emergenti.
La parte restante del patrimonio potrà essere investita in valori mobiliari o strumenti del mercato monetario, diversi da quelli sopra descritti, oppure in liquidità.
Il patrimonio è denominato principalmente nelle divise locali degli emittenti (quali BRL, MXN, PLN,…) e a titolo accessorio in divise di paesi sviluppati (quali USD, EUR, GBP, JPY…).
Il comparto può altresì ricorrere agli strumenti finanziari derivati (su un mercato regolamentato o fuori borsa), a fini di copertura, esposizione o arbitraggio.
I sottostanti di detti strumenti finanziari derivati possono essere divise, tassi d'interesse, spread di credito e volatilità (in particolare, Swap (Currency Exchange Swap - Interest Rate Swap - Credit Default Swap - Inflation Swap) - Contratti a termine - Opzioni - Future).
Ad esempio, il comparto può effettuare operazioni sulle divise e i tassi in particolare dei paesi emergenti, a fini di copertura, esposizione e/o arbitraggio.
Il comparto può investire un massimo del 10% del proprio patrimonio in OIC e OICVM.
3. Tecniche di gestione efficace del portafoglio
Il comparto potrà ricorrere ad operazioni di prestito che potranno ammontare al massimo al 100% del patrimonio netto del portafoglio.
La proporzione attesa dovrebbe in genere essere compresa tra 0 % e 25 %.
Il comparto potrà ricorrere ad operazioni di reverse repo (riacquisto passivo) che potranno ammontare al massimo al 50% del patrimonio netto. La proporzione attesa dovrebbe in genere essere compresa tra 0 % e 25%.
Il comparto potrà ricorrere ad operazioni repo (riacquisto), giustificate dalla necessità di liquidità temporanea, che potranno ammontare al 10% del patrimonio netto. La proporzione attesa dovrebbe in genere essere compresa tra 0% e 10%.
4. Indice di riferimento
Il comparto è gestito in modo attivo e il processo d'investimento implica il riferimento a un indice.
Nome dell'indice | J.P. Morgan GBI-EM Global Diversified (Total Return) |
Definizione dell'indice | L'indice misura la performance delle obbligazioni sovrane dei mercati emergenti in valuta locale, mediante uno schema di diversificazione che consente una ripartizione più omogenea delle ponderazioni tra i paesi che compongono l'indice. |
Utilizzo dell'indice | come universo di investimento. In generale, gli emittenti presenti nel portafoglio del comparto fanno prevalentemente parte dell’indice. Tuttavia, sono autorizzati taluni investimenti al di fuori dell'indice; per determinare i livelli di rischio /parametri di rischio; per fini di confronto tra le performance; per fini di calcolo della commissione di performance per talune classi. Per le classi di azioni in valute diverse dalla valuta del comparto, è possibile utilizzare un altro indice corrispondente per il calcolo delle commissioni di performance, secondo il caso (vedere il punto "Commissione di performance:" sotto riportato) |
Livello di deviazione della composizione di portafoglio rispetto all'indice | Poiché il comparto è gestito attivamente, non ha come obiettivo quello di investire in tutte le componenti dell'indice, né di investire secondo le stesse proporzioni delle componenti di tale indice. In normali condizioni di mercato, il tracking error previsto del comparto sarà da moderato a importante, ossia un valore compreso tra 2% e 3%. Questa misura è una stima degli scarti di performance del comparto rispetto alla performance del suo indice. Maggiore è il tracking error, maggiori saranno le deviazioni rispetto all'indice. Il tracking error realizzato dipende soprattutto dalle condizioni di mercato (volatilità e correlazioni tra strumenti finanziari) e può quindi allontanarsi dal tracking error previsto. |
Fornitore dell'indice | J.P. Morgan Securities PLC |
Il fornitore dell'indice del comparto è un'entità registrata presso l’AEMF conformemente alle disposizioni dell’articolo 36 del regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’8 giugno 2016 sugli indici usati come indici di riferimento negli strumenti finanziari e nei contratti finanziari o per misurare la performance di fondi di investimento e recante modifica delle direttive 2008/48/CE e 2014/17/UE e del regolamento (UE) n. 596/2014. |
La Società di Gestione ha implementato piani scritti e solidi che contemplano le ipotesi in cui l’indice di riferimento non venga più pubblicato o la sua composizione subisca modifiche sostanziali. Il Consiglio di Amministrazione della SICAV, sulla base di detti piani e se lo riterrà opportuno, sceglierà un altro indice di riferimento. Qualunque variazione dell’indice di riferimento sarà inserita nel Prospetto, che verrà modificato a tale scopo. I suddetti piani sono disponibili a richiesta presso la sede legale della Società di Gestione. |
5. Fattori di rischio specifici del comparto e Gestione del rischio
5.1 Fattori di rischio specifici del comparto
Rischio di perdita di capitale
Rischio di tasso
Rischio di credito
Rischio di cambio
Rischio associato agli strumenti finanziari derivati
Xxxxxxx legato ai paesi emergenti
Rischio di liquidità
Rischio legato al debito cinese (attraverso il sistema Bond Connect)
Rischio di controparte
Xxxxxxx legato alle azioni
Rischio di arbitraggio
Xxxxxxx legato a fattori esterni
Rischio di copertura delle classi di azioni
Rischio di modifica dell’indice di riferimento da parte del fornitore di tale indice
L'illustrazione generale dei diversi fattori di rischio è riportata al punto 8. Fattori di rischio del Prospetto.
Si attira l'attenzione degli investitori sul fatto che questo comparto è particolarmente esposto ai rischi relativi ai paesi emergenti, ai rischi di liquidità e ai rischi di cambio (in particolare sulle valute emergenti, maggiormente volatili). Per l'investitore, ne consegue un livello di rischio superiore a quello derivante da un investimento in un comparto obbligazionario di paesi sviluppati. Inoltre, in considerazione dei suoi investimenti, questo comparto potrebbe vedere temporaneamente sospeso il proprio calcolo del valore netto (così come previsto nel capitolo Sospensione temporanea del calcolo del valore netto d'inventario e dell'emissione, del riscatto e delle conversioni di azioni del presente Prospetto). Se alcuni prezzi di mercato (obbligazioni, valute, ecc.) non sono ritenuti rappresentativi, si ricorda che il Consiglio di Amministrazione potrebbe stimare, con prudenza e in buona fede, un valore di probabile realizzo di questi attivi (ad esempio, in base a modelli di valorizzazione).
5.2 Gestione del rischio
L'esposizione globale sarà calcolata in funzione dell’approccio del VaR relativo (come descritto al capitolo Risk Management).
L’indice J.P. Morgan GBI- EM Global Diversified (Total Return) in USD / EUR (a seconda delle azioni) verrà utilizzato come indice di riferimento del VaR.
A titolo indicativo, l'effetto leva per questo comparto dovrebbe variare tra il 50% e il 150% del patrimonio netto. È probabile però che il comparto sia temporaneamente esposto a leve superiori. La leva sarà calcolata per ogni prodotto derivato in base al metodo dei nozionali e andrà ad aggiungersi al portafoglio titoli del comparto.
6. Divisa di valutazione del comparto: USD.
7. Forma delle azioni: esclusivamente azioni nominative.
8. Classi di azioni
Azioni di capitalizzazione della classe Classique, denominate in EUR, non coperte rispetto all’USD [LU0616945282]
Azioni di distribuzione della classe Classique, denominate in EUR, non coperte rispetto all’USD [LU0616945449]
Azioni di distribuzione della classe Classique (q), denominate in EUR [LU1269889405]
Azioni di capitalizzazione della classe Classique, denominate in USD [LU0616945522]
Azioni di distribuzione della classe Classique, denominate in USD [LU0616945795]
Azioni di capitalizzazione della classe I, denominate in EUR, non coperte rispetto all’USD [LU0616945878]
Azioni di capitalizzazione della classe I-H, denominate in EUR [LU1258426821]
Azioni di distribuzione della classe I, denominate in EUR, non coperte rispetto all’USD [LU0616945951]
Azioni di capitalizzazione della classe I, denominate in USD [LU0616946090]
Azioni di distribuzione della classe I, denominate in USD [LU0616946173]
Azioni di capitalizzazione della classe I, denominate in GBP, non coperte rispetto all’USD [LU1184246467]
Azioni di capitalizzazione della classe N, denominate in EUR, non coperte rispetto all’USD [LU0616946256]
Azioni di capitalizzazione della classe R, denominate in USD [LU0942152934]
Azioni di capitalizzazione della classe R, denominate in EUR, non coperte rispetto all’USD [LU1184246038]
Azioni di capitalizzazione della classe R, denominate in GBP, non coperte rispetto all’USD [LU1184246202]
Azioni di capitalizzazione della classe R-H, denominate in CHF [LU1258426748]
Azioni di capitalizzazione della classe R2, denominate in USD [LU1410484908]
Azioni di distribuzione della classe R2, denominate in USD [LU1410485038]
Azioni di capitalizzazione della classe R2, denominate in EUR, non coperte rispetto all’USD [LU1410485111]
Azioni di distribuzione della classe R2, denominate in EUR, non coperte rispetto all’USD [LU1410485202]
Azioni di capitalizzazione della classe V, denominate in EUR, non coperta rispetto all'USD [LU0616946413]
Azioni di capitalizzazione della classe V, denominate in USD [LU0616946504]
Azioni di capitalizzazione della classe V2, denominate in USD [LU1410484650]
Azioni di capitalizzazione della classe Z, denominate in EUR, non coperte rispetto all’USD [LU0616946686]
Azioni di capitalizzazione della classe Z, denominate in USD [LU0616946769]
Azioni di distribuzione della classe Z, denominate in USD [LU1410484734]
Azioni di distribuzione della classe Z, denominate in EUR, non coperte rispetto all’USD [LU1410484817]
9. Sottoscrizione minima
Non è richiesta alcuna sottoscrizione minima per le diverse classi di azioni, ad eccezione della classe V e V2, la cui sottoscrizione iniziale minima ammonta è equivalente in USD a Euro 20.000.000 o l’equivalente in valute di Euro 20.000.000 per le classi denominate in valute (questa soglia minima può essere modificata a discrezione del Consiglio di Amministrazione, a condizione che si assicuri il trattamento paritario degli azionisti in una stessa Data di valutazione).
10. Commissioni e spese
Classi | Commissioni e spese | ||||
Emissione | Uscita | Conversione | Gestione di portafoglio | Oneri Operativi e Amministrativi | |
Classique | Massimo 2,5% | 0% | 0% | Massimo 1,20% | Massimo 0,35% |
I | 0% | 0% | 0% | Massimo 0,60% | Massimo 0,28% |
N | 0% | 0% | 0% | Massimo 1,60% | Massimo 0,35% |
R | Massimo 2,5% | 0% | 0% | Massimo 0,70% | Massimo 0,35% |
R2 | Massimo 2,5% | 0% | 0% | Massimo 0,30% | Massimo 0,35% |
V | 0% | 0% | 0% | Massimo 0,30% | Massimo 0,28% |
V2 | 0% | 0% | 0% | Massimo 0,60% | Massimo 0,28% |
Z | 0% | 0% | 0% | 0% | Massimo 0,28% |
Commissioni di performance
La Società di Gestione percepirà una commissione di performance, che si applicherà al patrimonio delle classi I [LU0616946090], [LU0616946173], [LU0616945878], [LU0616945951], [LU1184246467], [LU1258426821] e V [LU0616946504], [LU0616946413]
del comparto.
Tale commissione di performance corrisponderà al 20 % della sovraperformance della classe così come definita qui di seguito; tuttavia, la commissione di sovraperformance riconosciuta alla Società di Gestione alla fine di ciascun esercizio non potrà essere superiore a un terzo dell'accantonamento della commissione di sovraperformance.
A ciascuna valutazione delle diverse classi di azioni:, verrà determinato un patrimonio di riferimento sulla base di un investimento teorico corrispondente alla performance dell'indice sotto riportato di tutto il patrimonio netto durante il periodo (il patrimonio netto contabile alla fine dell’esercizio precedente è assimilato a una sottoscrizione di inizio periodo):
Classi di azioni | Indice di riferimento |
Classi denominate in USD | J.P. Morgan GBI-EM Global Diversified (Total Return) |
Classi denominate in EUR non coperte rispetto all’USD | J.P. Morgan GBI-EM Global Diversified (Total Return) EUR |
Classi denominate in EUR coperte rispetto all’USD | J.P. Morgan GBI-EM Global Diversified (Total Return) in EUR cross hedged |
Classi denominate in GBP non coperte rispetto all’USD | J.P. Morgan GBI-EM Global Diversified (Total Return) GBP |
In caso di riscatto, l’ultimo patrimonio di riferimento determinato e l’ammontare cumulato delle sottoscrizioni ricevute in occasione dell'ultima valorizzazione vengono ridotti preventivamente in proporzione al numero di azioni riscattate. Analogamente, una quota dell’accantonamento della commissione di sovraperformance sul portafoglio rilevato ai fini contabili in occasione dell’ultima valorizzazione è, in proporzione al numero di azioni riscattate, attribuita definitivamente a un conto di terzi specificato. Tale quota della commissione di sovraperformance sarà riconosciuta alla Società di Gestione al momento del riscatto.
Al momento della valorizzazione della classe, se il patrimonio definito come attivo netto contabile, al netto della commissione di sovraperformance su riscatti, ma escluso l’accantonamento per la commissione di sovraperformance corrispondente alle azioni ancora in circolazione, è superiore all’attivo di riferimento, si constaterà una sovraperformance (sottoperformance in caso contrario). L'accantonamento della commissione di sovraperformance sul patrimonio viene adeguato al 20% dell'ammontare di questa nuova sovraperformance mediante attribuzione o riduzione dell'accantonamento, prima del calcolo del valore netto d'inventario. Alla Società di Gestione viene riconosciuto un accantonamento della commissione di sovraperformance sul patrimonio non superiore a un terzo dell'importo esistente alla fine dell'esercizio contabile.
Il saldo dell'accantonamento (due terzi) verrà riportato all'esercizio seguente e sarà o diminuito mediante riduzione dell'accantonamento in conseguenza di una sottoperformance (nel limite dell'accantonamento costituito), o aumentato di qualsiasi nuovo accantonamento di commissione di sovraperformance.
Il periodo di riferimento è l'esercizio contabile.
11. Frequenza del calcolo del valore netto d’inventario: Ogni Giorno lavorativo.
12. Modalità di sottoscrizione, riscatto e conversione delle azioni
Sottoscrizioni/Riscatti/Conversioni | |
Cut-off | G alle ore 12.00 (ora di Lussemburgo) |
Data VNI | G |
Data di valutazione | G+1 |
Data di pagamento | G+3 |
La presente Scheda Tecnica costituisce parte integrante del Prospetto datato 1o maggio 2020.
Candriam Bonds Emerging Markets
Scheda Tecnica
1. Obiettivo d'investimento e profilo dell'investitore
L'obiettivo del comparto, attraverso una gestione discrezionale, è beneficiare della performance del mercato obbligazionario dei paesi emergenti denominate soprattutto nelle valute dei paesi sviluppati e sovraperformare l'indice di riferimento.
Questo comparto è adatto a qualunque tipo di investitore che intenda perseguire tale obiettivo su un orizzonte d'investimento a medio termine e che sia consapevole, comprenda e possa sostenere i rischi specifici del comparto descritti sotto e definiti nella sezione Fattori di rischio del Prospetto.
2. Politica di investimento
Il patrimonio di questo comparto è investito principalmente in titoli di credito (obbligazioni e altri valori assimilabili), a tasso fisso o variabile, indicizzati, subordinati o garantiti da attivi.
Tali titoli sono emessi da emittenti del settore privato attivi nei paesi emergenti, emessi o garantiti da Stati emergenti, enti di diritto pubblico nonché emittenti semipubblici attivi in quegli stessi paesi.
La parte restante del patrimonio potrà essere investita in altri valori mobiliari o strumenti del mercato monetario, diversi da quelli sopra descritti, oppure in liquidità.
Il patrimonio è denominato in divise di paesi sviluppati (quali EUR, USD, JPY, GBP,…) e a titolo accessorio in divise locali degli emittenti (quali BRL, MXN, PLN,…).
Le esposizioni in divise di paesi sviluppati (quali EUR, GBP, JPY) e in divise di paesi emergenti (quali BRL, MXN, PLN,…) sono oggetto di una copertura del rischio di cambio. Poiché tale copertura non può essere totale su base continua, può sussistere un rischio di cambio residuo marginale su dette divise.
Il comparto può altresì ricorrere agli strumenti finanziari derivati (su un mercato regolamentato o fuori borsa), a fini di copertura, esposizione e/o arbitraggio.
I sottostanti di detti strumenti finanziari derivati possono essere divise, tassi d'interesse, spread di credito e volatilità (in particolare, Swap (Currency Exchange Swap - Interest Rate Swap - Credit Default Swap - Inflation Swap) - Contratti a termine - Opzioni - Future).
Ad esempio, il comparto può effettuare operazioni sui tassi per fini di copertura, esposizione e/o arbitraggio.
Il comparto può investire un massimo del 10% del proprio patrimonio in OIC e OICVM.
3. Tecniche di gestione efficace del portafoglio
Il comparto potrà ricorrere ad operazioni di prestito che potranno ammontare al massimo al 100% del patrimonio netto del portafoglio.
La proporzione attesa dovrebbe in genere essere compresa tra 0 % e 25 %.
Il comparto potrà ricorrere ad operazioni di reverse repo (riacquisto passivo) che potranno ammontare al massimo al 50% del patrimonio netto. La proporzione attesa dovrebbe in genere essere compresa tra 0 % e 25 %.
Il comparto potrà ricorrere ad operazioni repo (riacquisto), giustificate dalla necessità di liquidità temporanea, che potranno ammontare al 10% del patrimonio netto. La proporzione attesa dovrebbe in genere essere compresa tra 0% e 10%.
4. Indice di riferimento
Il comparto è gestito in modo attivo e il processo d'investimento implica il riferimento a un indice.
Nome dell'indice | J.P. Xxxxxx EMBI Global Diversified (Total Return) |
Definizione dell'indice | L'indice misura la performance delle obbligazioni sovrane e quasi sovrane dei mercati emergenti in USD, mediante uno schema di diversificazione che consente una ripartizione più omogenea delle ponderazioni tra i paesi che compongono l'indice. |
Utilizzo dell'indice | come universo di investimento. In generale, gli emittenti presenti nel portafoglio del comparto fanno prevalentemente parte dell’indice. Tuttavia, sono autorizzati taluni investimenti al di fuori dell'indice; per determinare i livelli di rischio /parametri di rischio; per fini di confronto tra le performance; per fini di calcolo della commissione di performance per talune classi. Per le classi di azioni in valute diverse dalla valuta del comparto, è possibile utilizzare un altro indice corrispondente per il calcolo delle commissioni di performance, secondo il caso (vedere il punto "Commissione di performance:" sotto riportato). |
Livello di deviazione della composizione di portafoglio rispetto all'indice | Poiché il comparto è gestito attivamente, non ha come obiettivo quello di investire in tutte le componenti dell'indice, né di investire secondo le stesse proporzioni delle componenti di tale indice. In normali condizioni di mercato, il tracking error previsto del comparto sarà da moderato a importante, ossia un valore compreso tra 2% e 3%. Questa misura è una stima degli scarti di performance del comparto rispetto alla performance del suo indice. Maggiore è il tracking error, maggiori saranno le deviazioni rispetto all'indice. Il tracking error realizzato dipende soprattutto dalle condizioni di mercato (volatilità e correlazioni tra strumenti finanziari) e può quindi allontanarsi dal tracking error previsto. |
Fornitore dell'indice | J.P. Morgan Securities PLC |
Il fornitore dell'indice del comparto è un'entità registrata presso l’AEMF conformemente alle disposizioni dell’articolo 36 del regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’8 giugno 2016 sugli indici usati come indici di riferimento negli strumenti finanziari e nei contratti finanziari o per misurare la performance di fondi di investimento e recante modifica delle direttive 2008/48/CE e 2014/17/UE e del regolamento (UE) n. 596/2014. | |
La Società di Gestione ha implementato piani scritti e solidi che contemplano le ipotesi in cui l’indice di riferimento non venga più pubblicato o la sua composizione subisca modifiche sostanziali. Il Consiglio di Amministrazione della SICAV, sulla base di detti piani e se lo riterrà opportuno, sceglierà un altro indice di riferimento. Qualunque variazione dell’indice di riferimento sarà inserita nel Prospetto, che verrà modificato a tale scopo. I suddetti piani sono disponibili a richiesta presso la sede legale della Società di Gestione. |
5. Fattori di rischio specifici del comparto e Gestione del rischio
5.1 Fattori di rischio specifici del comparto
Rischio di perdita di capitale
Rischio di tasso
Rischio di credito
Xxxxxxx legato ai paesi emergenti
Rischio di liquidità
Rischio associato agli strumenti finanziari derivati
Rischio di controparte
Xxxxxxx legato alle azioni
Rischio di cambio
Xxxxxxx legato a fattori esterni
Rischio di copertura delle classi di azioni
Rischio di modifica dell’indice di riferimento da parte del fornitore di tale indice
L'illustrazione generale dei diversi fattori di rischio è riportata al punto 8. Fattori di rischio del Prospetto.
Si richiama l'attenzione dell'investitore sul fatto che questo comparto è particolarmente esposto ai rischi relativi ai paesi emergenti. Per l'investitore, ne consegue un livello di rischio superiore a quello derivante da un investimento in un comparto obbligazionario di paesi sviluppati. Inoltre, in considerazione dei suoi investimenti, questo comparto potrebbe vedere temporaneamente sospeso il proprio calcolo del valore netto (così come previsto nel capitolo Sospensione temporanea del calcolo del valore netto d'inventario e dell'emissione, del riscatto e delle conversioni di azioni del presente Prospetto). Se alcuni prezzi di mercato (obbligazioni, valute, ecc.) non sono ritenuti rappresentativi, si ricorda che il Consiglio di Amministrazione potrebbe stimare, con prudenza e in buona fede, un valore di probabile realizzo di questi attivi (ad esempio, in base a modelli di valorizzazione).
5.2 Gestione del rischio
L’esposizione globale sui derivati sarà calcolata in funzione dell’approccio dell’impegno conformemente alla circolare CSSF 11/512.
6. Divisa di valutazione del comparto: USD.
7. Forma delle azioni: esclusivamente azioni nominative.
8. Classi di azioni
Azioni di capitalizzazione della classe Classique, denominate in USD [LU0083568666]
Azioni di capitalizzazione della classe Classique-H, denominate in EUR [LU0594539719]
Azioni di distribuzione della classe Classique, denominate in USD [LU0083569045]
Azioni di distribuzione della classe Classique (q), denominate in EUR [LU1269889587]
azioni di capitalizzazione della classe CS, denominate in USD [LU2026166319]
Azioni di capitalizzazione della classe LOCK, denominate in USD [LU0574791835]
Azioni di capitalizzazione della classe I, denominate in USD [LU0144746764]
Azioni di distribuzione della classe I, denominate in USD [LU1184247275]
Azioni di capitalizzazione della classe I-H, denominate in EUR [LU0594539982]
Azioni di capitalizzazione della classe I, denominate in EUR, non coperte rispetto all’USD [LU1184247432]
Azioni di capitalizzazione della classe I, denominate in GBP, non coperte rispetto all’USD [LU1120698953]
Azioni di distribuzione della classe I(q)-H, denominate in GBP [LU1410492919]
Azioni di distribuzione della classe I(q)-H, denominate in EUR [LU1490969497]
Azioni di distribuzione della classe I2, denominate in USD [LU2026166400]
Azioni di capitalizzazione della classe N, denominate in USD [LU0144751251]
Azioni di capitalizzazione della classe R, denominate in USD [LU0942153155]
Azioni di capitalizzazione della classe R, denominate in EUR, non coperte rispetto all’USD [LU1184246624]
Azioni di capitalizzazione della classe R-H, denominate in EUR [LU1764521966]
Azioni di capitalizzazione della classe R-H, denominate in GBP [LU1184246970]
Azioni di capitalizzazione della classe R-H, denominate in CHF [LU1258427126]
Azioni di capitalizzazione della classe R2, denominate in USD [LU1410485897]
Azioni di distribuzione della classe R2, denominate in USD [LU1410485970]
Azioni di capitalizzazione della classe R2-H, denominate in EUR [LU1410486192]
Azioni di capitalizzazione della classe S, denominate in USD [LU1797525570]
Azioni di capitalizzazione della classe S2, denominate in USD [LU1920010995]
Azioni di capitalizzazione della classe V-H, denominate in EUR[LU0616945100]
Azioni di capitalizzazione della classe V-H, denominate in CHF [LU2015352391]
Azioni di capitalizzazione della classe V, denominate in EUR, non coperte rispetto all'USD [LU0891848607]
Azioni di distribuzione della classe V(q)-H, denominate in EUR [LU1490969570]
Azioni di capitalizzazione della classe V2, denominate in USD [LU1410485624]
Azioni di capitalizzazione della classe V2-H, denominate in GBP [LU1708110033]
Azioni di capitalizzazione della classe V2-H, denominate in CHF [LU2015352128]
Azioni di capitalizzazione della classe V2, denominate in GBP, non coperte rispetto all’USD [LU1708110207]
Azioni di distribuzione della classe V2(q)-H, denominate in GBP [LU1708110462]
Azioni di capitalizzazione della classe V2-H, denominate in EUR [LU2026166582]
Azioni di capitalizzazione della classe V2, denominate in EUR, non coperte rispetto all’USD [LU2026166665]
Azioni di capitalizzazione della classe Z, denominate in USD [LU0252942387]
Azioni di distribuzione della classe Z, denominate in USD [LU1410485467]
Azioni di capitalizzazione della classe Z-H, denominate in EUR [LU1582239619]
9. Sottoscrizione minima
Non è richiesta alcuna sottoscrizione minima per le diverse classi di azioni, ad eccezione delle seguenti classi:
per le classi V e V2, la sottoscrizione iniziale minima ammonta è l'equivalente in USD di EUR 20.000.000 o l'equivalente in valuta di Euro 20.000.000 per le classi denominate in valute (questa soglia minima può essere modificata a discrezione del Consiglio di Amministrazione, a condizione che si assicuri il trattamento paritario degli azionisti in una stessa Data di valutazione).
per la classe S, la sottoscrizione iniziale minima ammonta all'equivalente in USD di EUR
25.000.000 o l’equivalente in valute di EUR 25.000.000 per le classi denominate in valute (questa soglia minima può essere modificata a discrezione del Consiglio di Amministrazione, a condizione che si assicuri il trattamento paritario degli azionisti in una stessa Data di valutazione).
Per la classe S2, la sottoscrizione iniziale minima ammonta a USD 100.000.000 o all’equivalente in valute di USD 100.000.000 per le classi denominate in valute (questa soglia minima può essere modificata a discrezione del Consiglio di Amministrazione, a condizione che si assicuri il trattamento paritario degli azionisti in una stessa data di valutazione).
10. Commissioni e spese
Classi | Commissioni e spese | ||||
Emissione | Uscita | Conversione | Gestione di portafoglio | Oneri Operativi e Amministrativi | |
Classique | Massimo 2,5% | 0% | 0% | Massimo 1,20% | Massimo 0,35% |
CS | 0% | 0% | 0% | Massimo 1,20% | Massimo 0,35% |
I denominata in EUR o USD | 0% | 0% | 0% | Massimo 0,60% | Massimo 0,28% |
I denominata in GBP | 0% | 0% | 0% | Massimo 0,70% | Massimo 0,28% |
I2 | 0% | 0% | 0% | Massimo 0,80% | Massimo 0,28% |
LOCK | Massimo 2,5% | 0% | 0% | Massimo 1,20% | Massimo 0,35% |
N | 0% | 0% | 0% | Massimo 1,60% | Massimo 0,35% |
R | Massimo 2,5% | 0% | 0% | Massimo 0,70% | Massimo 0,35% |
R2 | Massimo 2,5% | 0% | 0% | Massimo 0,30% | Massimo 0,35% |
S | 0% | 0% | 0% | Massimo 0,44% | Massimo 0,28% |
V | 0% | 0% | 0% | Massimo 0,30% | Massimo 0,28% |
V2 | 0% | 0% | 0% | Massimo 0,60% | Massimo 0,28% |
Z | 0% | 0% | 0% | 0% | Massimo 0,28% |
Commissioni di performance
La Società di Gestione percepirà una commissione di performance, che si applicherà al patrimonio delle classi I [LU0144746764], [LU0594539982], [LU1184247275], [LU1184247432] [LU1490969497] e V [LU0616945100], [LU0891848607], [LU1490969570],
[LU2015352391] del comparto.
Tale commissione di performance corrisponderà al 20 % della sovraperformance della classe così come definita qui di seguito; tuttavia, la commissione di sovraperformance riconosciuta alla Società di Gestione alla fine di ciascun esercizio non potrà essere superiore a un terzo dell'accantonamento della commissione di sovraperformance.
A ciascuna valutazione delle diverse classi di azioni:, verrà determinato un patrimonio di riferimento sulla base di un investimento teorico corrispondente alla performance dell'indice sotto riportato di tutto il patrimonio netto durante il periodo (il patrimonio netto contabile alla fine dell’esercizio precedente è assimilato a una sottoscrizione di inizio periodo):
Classi di azioni | Indice di riferimento |
Classi denominate in USD | J.P. Xxxxxx EMBI Global Diversified (Total Return) |
Classi denominate in EUR coperte rispetto all’USD | J.P. Xxxxxx EMBI Global Diversified (Total Return) hedged in EUR |
Classi denominate in EUR non coperte rispetto all’USD | J.P. Xxxxxx EMBI Global Diversified (Total Return) EUR |
Classi denominate in CHF coperte rispetto all’USD | J.P. Xxxxxx EMBI Global Diversified (Total Return) hedged in CHF |
In caso di riscatto, l’ultimo patrimonio di riferimento determinato e l’ammontare cumulato delle sottoscrizioni ricevute in occasione dell'ultima valorizzazione vengono ridotti preventivamente in proporzione al numero di azioni riscattate. Analogamente, una quota dell’accantonamento della commissione di sovraperformance sul portafoglio rilevato ai fini contabili in occasione dell’ultima valorizzazione è, in proporzione al numero di azioni riscattate, attribuita definitivamente a un conto di terzi specificato. Tale quota della commissione di sovraperformance sarà riconosciuta alla Società di Gestione al momento del riscatto.
Al momento della valorizzazione della classe, se il patrimonio definito come attivo netto contabile, al netto della commissione di sovraperformance su riscatti, ma escluso l’accantonamento per la commissione di sovraperformance corrispondente alle azioni ancora in circolazione, è superiore all’attivo di riferimento, si constaterà una sovraperformance (sottoperformance in caso contrario). L'accantonamento della commissione di sovraperformance sul patrimonio viene adeguato al 20% dell'ammontare di questa nuova sovraperformance mediante attribuzione o riduzione dell'accantonamento, prima del calcolo del valore netto d'inventario. Alla Società di Gestione viene riconosciuto un accantonamento della commissione di sovraperformance sul patrimonio non superiore a un terzo dell'importo esistente alla fine dell'esercizio contabile.
Il saldo dell'accantonamento (due terzi) verrà riportato all'esercizio seguente e sarà o diminuito mediante riduzione dell'accantonamento in conseguenza di una sottoperformance (nel limite dell'accantonamento costituito), o aumentato di qualsiasi nuovo accantonamento di commissione di sovraperformance.
Il periodo di riferimento è l'esercizio contabile.
Spese specifiche legate al meccanismo della classe LOCK: 0,07% annuo del valore netto d’inventario medio. Questa commissione è dovuta alla fine di ogni trimestre.
11. Frequenza del calcolo del valore netto d’inventario: Ogni Giorno lavorativo.
12. Modalità di sottoscrizione, riscatto e conversione delle azioni
Sottoscrizioni/Riscatti/Conversioni | |
Cut-off | G alle ore 12.00 (ora di Lussemburgo) |
Data VNI | G |
Data di valutazione | G+1 |
Data di pagamento | G+3 |
La presente Scheda Tecnica costituisce parte integrante del Prospetto datato 1o maggio 2020.
Candriam Bonds Emerging Markets Corporate
Scheda Tecnica
1. Obiettivo d'investimento e profilo dell'investitore
Obiettivo del comparto, attraverso una gestione discrezionale, è beneficiare della performance del mercato delle obbligazioni emesse soprattutto dai paesi emergenti del settore privato denominate principalmente nelle valute dei paesi sviluppati, di massimizzare il rapporto rischio/rendimento all'interno di questa classe di attivi, e sovraperformare l’indice.
Questo comparto è adatto a qualunque tipo di investitore che intenda perseguire tale obiettivo su un orizzonte d'investimento a medio termine e che sia consapevole, comprenda e possa sostenere i rischi specifici del comparto descritti sotto e definiti nella sezione Fattori di rischio del prospetto.
2. Politica di investimento
Il patrimonio del comparto è investito principalmente in titoli di credito (obbligazioni e altri valori assimilabili, comprese le obbligazioni high yield), che possono essere a tasso fisso o variabile, indicizzati, subordinati, o garantiti da attivi.
Questi titoli sono emessi principalmente da emittenti del settore privato (con rating almeno B-/B3 emesso da una delle agenzie di rating riconosciute al momento della loro acquisizione o considerati di categoria di rating equivalente dalla Società di Gestione), attivi nei paesi emergenti.
La parte restante del patrimonio può essere investita in altri valori mobiliari diversi da quelli sopra descritti, e in particolare in:
obbligazioni emesse o garantite da enti di diritto pubblico e semi-pubblico attivi nei paesi emergenti
Contingent Convertible Bonds (XxXx xxxx) per un massimo del 10% del patrimonio netto,
obbligazioni subordinate per un massimo del 20% del patrimonio netto,
OICVM e OIC per un massimo del 10%
strumenti del mercato monetario
depositi e/o liquidità.
Questi attivi sono denominati soprattutto in valute di paesi sviluppati (quali USD, EUR, JPY, GBP,…).
Le esposizioni in divise di paesi sviluppati (quali EUR, GBP, JPY) sono oggetto di una copertura del rischio di cambio. Poiché tale copertura non può essere totale su base continua, può sussistere un rischio di cambio residuo marginale su dette divise.
Il comparto ha fatto ricorso, per l'implementazione della sua strategia, all'utilizzo di strumenti finanziari derivati sul mercato regolamentato e/o fuori borsa (soprattutto attraverso swap, strumenti a termine, opzioni o future), il tutto in un'ottica di esposizione, copertura e/o arbitraggio.
I sottostanti di questi strumenti finanziari derivati possono essere valute, tassi d'interesse, spread di credito e volatilità.
Nell'ambito dei limiti imposti dall'obiettivo e dalla politica d'investimento del comparto, il team di gestione effettua scelte discrezionali d'investimento nel portafoglio. Seleziona i titoli del portafoglio in funzione della loro attrattiva per il mercato e/o del loro carattere diversificante all'interno del portafoglio.
L’indice JP Morgan CEMBI Broad Diversified Return Index ("JP Morgan CEMBI Broad Diversified") è l'indice di riferimento del comparto.
Il comparto è gestito in modo attivo. Dall'applicazione del processo di investimento risulta la misura in cui le posizioni contenute nel portafoglio possono deviare da quelle del CEMBI Broad Diversified.
Questa deviazione può essere sostanziale. Pertanto, gli scarti di composizione e/o di performance del portafoglio rispetto all'indice potrebbero, in taluni periodi, essere importanti, mentre, in altri periodi, potrebbero essere più limitati.
L’indice di riferimento può essere utilizzato a titolo di universo della selezione titoli, tuttavia sono autorizzati investimenti al di fuori di questo universo.
La strategia d'investimento tiene in considerazione un’analisi ESG (criteri ambientali, sociali e di governance) nella selezione dei titoli. I settori principali di questa analisi ESG sono diritti umani, diritti dei lavoratori, ambiente e lotta contro la corruzione.
La strategia esclude le società che sono esposte in modo non trascurabile alle attività controverse (tra cui in particolare il tabacco, il carbone per le centrali termiche e gli armamenti).
I dettagli della Politica di Attività Controverse di Candriam sono accessibili sul sito Internet della Società di Gestione attraverso il link:xxxxx://xxx.xxxxxxxx.xxx/xx/xxxxxxxxxxxx/xxxxxx-xxxxxxxx/xxx-xxxxxxxxxxxx.
La strategia non investe in aziende che producono, utilizzano o detengono attività legate alle mine antiuomo e armi a dispersione, all'uranio impoverito, chimiche, nucleari, biologiche o al fosforo bianco.
Tali esclusioni sono applicabili agli investimenti online diretti e ai fondi di cui Xxxxxxxx è la Società di Gestione.
3. Tecniche di gestione efficace del portafoglio
Il comparto potrà ricorrere ad operazioni di prestito che potranno ammontare al massimo al 100% del patrimonio netto del portafoglio.
La proporzione attesa dovrebbe in genere essere compresa tra 0 % e 25 %.
Il comparto potrà ricorrere ad operazioni di reverse repo (riacquisto passivo) che potranno ammontare al massimo al 50% del patrimonio netto. La proporzione attesa dovrebbe in genere essere compresa tra 0 % e 25 %.