ACCORDO DI PROGRAMMA
ACCORDO DI PROGRAMMA
PER L’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE NEL PIANO DI ZONA 2018-2020
(Ai sensi dell’art. 19 della Legge 328/2000 e dell’art. 18 della L.R. 3/2008)
Tra
i Comuni di:
Albavilla, Alserio, Alzate Brianza, Anzano del Parco, Asso, Barni, Brenna, Caglio, Canzo, Caslino d’Erba, Castelmarte, Erba, Eupilio, Lambrugo, Lasnigo, Longone al Segrino, Magreglio, Merone,
Monguzzo, Orsenigo, Ponte Lambro, Proserpio, Pusiano, Rezzago, Sormano e Valbrona
e
Agenzia di Tutela della Salute dell'Insubria
Premesso che
- i Comuni sono titolari delle funzioni amministrative concernenti gli interventi sociali svolti a livello locale e che concorrono alla programmazione regionale, adottando sul piano territoriale gli assetti più funzionali alla gestione, alla spesa ed al rapporto con i cittadini, secondo le modalità stabilite dal D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267;
- per “interventi e servizi sociali” si intendono tutte le attività previste dall’art. 128 del D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 112 e, pertanto, tutte le attività relative alla predisposizione ed erogazione di servizi gratuiti ed a pagamento, o le attività di prestazione economiche destinate a rimuovere e superare le situazioni di bisogno e di difficoltà che il cittadino incontra nel corso della sua esistenza, escluse soltanto quelle assicurate dal sistema previdenziale e da quello sanitario;
- la Legge 8 novembre 2000, n. 328 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”
• all’art. 1 comma 1 stabilisce che “La Repubblica assicura alle persone e alle famiglie un sistema integrato di interventi e servizi sociali, promuove interventi per garantire la qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione e diritti di cittadinanza, previene, elimina o riduce le condizioni di disabilità, di bisogno e di disagio individuale e familiare, derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali e condizioni di non autonomia, in coerenza con gli articoli 2, 3 e 38 della Costituzione”;
• all’art. 6 stabilisce che “i comuni sono titolari delle funzioni amministrative concernenti gli interventi sociali svolti a livello locale e concorrono alla programmazione regionale” e che “tali funzioni sono esercitate dai comuni adottando sul piano territoriale gli assetti più funzionali alla gestione, alla spesa ed al rapporto con i cittadini, secondo le modalità stabilite dalla legge 8 giugno 1990, n. 142, come da ultimo modificata dalla legge 3 agosto 1999, n. 265”;
• all’art. 19 definisce che i Comuni associati, negli ambiti territoriali, a tutela dei diritti della popolazione, d’intesa con le aziende unità sanitarie locali, provvedono, nell’ambito delle risorse disponibili, per gli interventi sociali e socio-sanitari, secondo le indicazioni del piano regionale, a definire il piano di zona;
- la L.R. 12 marzo 2008 n. 3 “Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario” all’art. 18 definisce il piano di zona come lo strumento di programmazione in ambito locale della rete d’offerta sociale che definisce le modalità di accesso
alla rete, indica gli obiettivi e le priorità di intervento, individua gli strumenti e le risorse necessarie alla loro realizzazione;
- con la l.r. 23/2015 interviene anche sugli ambiti per ciò che concerne i loro confini e quindi la loro logica di azione ed all’articolo 7bis la legge prevede che: (…) I distretti sono articolati dalla ATS in ambiti distrettuali, comprendenti ciascuno una popolazione di norma non inferiore a
80.000 abitanti. Il passaggio da Ambito territoriale ad Ambito distrettuale delinea una scelta che risponde proprio al bisogno di ricomposizione, così come delineato durante il corso della legislatura e della precedente triennalità. La possibilità per i comuni e di adottare un nuovo assetto territoriale di programmazione territoriale e nuove partnership, apre al confronto sull’opportunità di pensare ad un modello maggiormente integrato e meno frammentato, a partire proprio dal modello di governance delle politiche e dei processi;
- con il PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE STRATEGICO (P.O.A.S.) ATS definisce lo strumento strategico per la riorganizzazione dell'A.T.S. nelle sue articolazioni interne e momento di ridefinizione della mission, delle principali funzioni di governo del sistema e delle relazioni con l'esterno;
- con DGR X/7631 del 28/12/2017 - “APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO “LINEE DI INDIRIZZO PER LA PROGRAMMAZIONE SOCIALE A LIVELLO LOCALE 2018-2020”” Regione Lombardia ha definito le nuove Linee di indirizzo per la programmazione sociale a livello locale del prossimo triennio, le quali rifocalizzano l’attenzione sulla necessità di ripensare gli interventi ed i servizi in relazione ai bisogni della persona, passando da un sistema centrato sull’erogazione di prestazioni ad un sistema che risponda ai “bisogni di ascolto, cura, sostegno e presa in carico”, evidenziando i criteri di fondo che sostengono la centralità della persona e della famiglia, riconoscendo e valorizzando il ruolo di autonomia dei territori evidenziando loro la necessità di una lettura integrata ed approfondita dei bisogni, anche attraverso un forte raccordo tra ATS ed Ambiti territoriali ed intendono fornire indicazioni che delineino con chiarezza la direzione e lo sviluppo programmatorio del nuovo triennio, anche incentivando con le quote di premialità più oltre indicate, sia l’aggregazione degli ambiti, in ordine a quanto oggi già previsto dai POAS, sia lo sviluppo e il potenziamento di politiche sociali integrate nei modelli di governance, nelle azioni e nelle reti di realizzazione.
Considerato che
• gli Enti sottoscrittori del presente Accordo di programma hanno attivato le iniziative più idonee per l’elaborazione del Xxxxx xx Xxxx 0000/0000;
• gli organismi deputati hanno redatto il presente Piano di Zona triennale sulla base delle sopra citate linee di indirizzo regionali per la programmazione sociale;
• la L.R. 3/2008 individua quale strumento tecnico-giuridico per l’attuazione del Piani di Zona l’Accordo di Programma, da sottoscriversi tra i Comuni afferenti all’Ambito Territoriale e l’ATS Insubria territorialmente competente;
• si rende opportuno individuare un Ente Capofila tra i Comuni dell’Ambito o altro Ente con personalità giuridica di diritto pubblico.
Dato inoltre atto che
i Comuni dell’Ambito territoriale di Erba sopra menzionati, ai sensi dell’art. 31 del D. Lgs. 267/2000 e del D.L. N.95/2012 (art.9, comma 1 bis) convertito in L. n. 135/2012 e xx.xx. nel 2006 hanno costituito il Consorzio Erbese Servizi alla Persona, quale forma di gestione associata di servizi dei Comuni aderenti, dotato di personalità giuridica e di autonomia gestionale, per l’esercizio di attività, funzioni e servizi di competenza degli Enti locali;
Nelle more della ridefinizione da parte di Regione Lombardia degli assetti territoriali definitivi, è stato deliberato dalla stessa Assemblea dei Sindaci in data 03.10.2016, l’ingresso del Comune di
Brenna nell’Ambito territoriale di Erba, preso atto della deliberazione dell’Assemblea distrettuale dei Sindaci n. 15 del 14.09.2016 con la quale l’Ambito territoriale di Cantù riconosceva al Comune di Brenna il nulla osta al passaggio dall’Ambito di Cantù all’Ambito territoriale di Erba;
Nelle more della ratifica dell’annessione del Comune di Brenna nell’Ambito di Erba e della definizione dei conseguenti nuovi assetti territoriali da parte di Regione Lombardia, in merito alle risorse nazionali e regionali, a valere sulle misure in capo agli Ambiti territoriali/Uffici di Piano, sono stati stipulati specifici accordi tra l’Ufficio di Piano di Erba e l’Ufficio di Piano di Cantù;
Il Comune di Brenna, nella persona del Sindaco pro tempore Xxxxx Xxxxxxx, presa visione dell’Accordo di Programma che approvava il Piano di Zona 2015-2017 dell’Ambito territoriale di Erba, ha sottoscritto lo stesso in data 4.10.2016, aderendo a quanto in esso contenuto.
Tutto ciò premesso
Tra gli Enti sottoscrittori del presente Accordo di programma
Si conviene e si stipula quanto segue
Art. 1 - Finalità
Con il presente Accordo di programma i soggetti sottoscrittori intendono dare attuazione al Piano di Zona 2018/2020, allegato alla presente quale parte integrante e sostanziale del presente accordo. Le finalità generali del Piano di Zona sono quelle stabilite dalla Legge 328/2000 e dalla L.R. 3/2008. In particolare, il Piano di Zona attua l’integrazione tra la programmazione della rete locale di offerta sociale e la rete d’offerta socio-sanitaria in ambito distrettuale, anche in rapporto al sistema della sanità, dell’istruzione e della formazione e alle politiche del lavoro e della casa.
Art. 2 - Ambito territoriale
Il presente accordo è finalizzato alla realizzazione del Piano di Zona nell’ambito territoriale di Erba.
Art. 3 - Ente capofila ed Enti sottoscrittori dell’Accordo
Gli Enti sottoscrittori del presente accordo di programma, ciascuno in relazione ai ruoli e alle competenze individuati dalla L.R. 3/ 2008, concorrono a dare attuazione in maniera integrata alle azioni previste nel Piano di Zona.
Viene individuato dall’Assemblea dei Sindaci tra i Comuni dell’Ambito territoriale come Capofila il Consorzio Erbese Servizi alla Persona, quale ente con personalità giuridica di diritto pubblico, espressione delle gestioni associate di Comuni.
L’Ente capofila ha l’onere di dare esecuzione al Piano di Zona, in funzione delle risorse finanziarie disponibili, come meglio specifica al successivo art. 8.
I soggetti sottoscrittori dell’Accordo di programma sono i Comuni compresi nell’ambito territoriale di Erba, ovvero:
- Albavilla, Alserio, Alzate Brianza, Anzano del Parco, Asso, Barni, Brenna, Caglio, Canzo, Caslino d’Erba, Castelmarte, Erba, Eupilio, Lambrugo, Lasnigo, Longone al Segrino, Magreglio, Merone, Monguzzo, Orsenigo, Ponte Lambro, Proserpio, Pusiano, Rezzago, Sormano e Valbrona;
- Il Consorzio Erbese Servizi alla Persona, Ente capofila;
- L’ATS Insubria.
Xxxx Xxxxxxxx si impegnano con proprio ruolo e funzioni indicati nel Piano di Zona, a darne attuazione.
L’ATS assegna ed eroga, all’Ente Capofila dell’Accordo di Programma, le risorse derivanti da fondi regionali e statali, per la realizzazione di servizi ed interventi sociali.
Art. 4 - Contenuti e obiettivi
Gli obiettivi generali e specifici, nonché gli obiettivi di sistema da perseguire attraverso l’attuazione del presente Accordo di programma, sono definiti nell’allegato Piano di Zona, in coerenza con i principi e gli obiettivi generali definiti dalla normativa richiamata in premessa.
Il Piano di Zona ha valenza programmatoria triennale e potrà essere aggiornato annualmente in rapporto alla definizione delle priorità d’intervento, all’allocazione delle risorse economico – finanziarie, alle modalità organizzative e gestionali delle unità di offerta.
Art. 5 - Durata dell’Accordo
Il presente Accordo ha durata triennale, dal 30 giugno 2018 al 29 giugno 2020, fatta salva la possibilità di aggiornamento nelle forme concordate dai sottoscrittori e di eventuali normative regionali che ne modifichino la durata.
Art. 6 - Individuazione degli organi di governo
Il Piano di Zona specifica le funzioni degli organi di governo dello stesso, con particolare riguardo a:
- L’Assemblea Distrettuale dei Sindaci:
Organismo politico-programmatorio del Piano di Zona, diverso dall’Assemblea Consortile del Consorzio Erbese Servizi alla Persona individuato come Capofila, responsabile per la gestione associata e l’attuazione del Piano di Zona. L’Assemblea Distrettuale è composta dai Sindaci o delegati dei Comuni afferenti all’Ambito Territoriale di Erba.
Ad essa competono:
- approvazione del documento di Piano e dei suoi eventuali aggiornamenti;
- definizione e sottoscrizione dell’Accordo di Programma;
- verifica annuale dello stato di raggiungimento degli obiettivi di Piano;
- aggiornamento delle priorità, coerentemente con la programmazione triennale e le risorse disponibili;
- approvazione annuale dei piani economico-finanziari di preventivo e dei rendiconti di consuntivo;
- approvazione dei dati relativi al debito informativo richiesto da Regione Lombardia attraverso l’ATS.
L’Assemblea delibera a maggioranza dei presenti e votanti secondo le quote da questi rappresentate.
- Commissione Servizi Sociali di Ambito
La Commissione Servizi Sociali di Ambito, che è composta dai Responsabili di Servizio dei Servizi Sociali dei Comuni dell’Ambito Territoriale di Erba e da referenti dell’Ufficio di Piano, ha il compito di:
analizzare i bisogni e indicare priorità ed obiettivi del territorio distrettuale,
individuare gli strumenti di monitoraggio e di verifica dei risultati delle azioni progettuali, contribuire alla definizione dei criteri e delle discipline tecniche nei casi di avvio di nuovi
servizi e di potenziamento di quelli esistenti,
contribuire alla definizione dei criteri regolamentari per la gestione dei servizi associati e dei titoli sociali,
collaborazione nella ridefinizione dei Servizi, con particolare riferimento ai rapporti operativi tra Xxxxxxxxx, quale gestore di servizi istituzionali ed i Comuni.
- Tavolo tecnico di coordinamento degli assistenti sociali di Xxxxxx
Il Coordinamento tecnico delle Assistenti Sociali dei Comuni è un organismo di natura tecnico- gestionale che supporta l’Ufficio di Piano; è l’ambito tecnico di condivisione, confronto e definizione in tutte le fasi del processo programmatorio, che coadiuva l’UdP nell’attuazione a livello tecnico degli indirizzi e delle scelte effettuate a livello politico.
- L’Ufficio di Piano
Struttura tecnico-organizzativa stabile, che governa complessivamente le politiche sociali del territorio, di supporto alla programmazione, responsabile delle funzioni tecniche, amministrative e della valutazione degli interventi per il raggiungimento degli obiettivi del Piano di Zona.
L’Ufficio di Piano, in particolare:
− assicura il coordinamento degli interventi e l’istruttoria degli atti di esecuzione del piano di zona;
− garantisce il raccordo con i referenti istituzionali e gli altri Ambiti territoriali;
− supporta i processi di connessione e coordinamento con gli altri Enti pubblici e privati che intervengono nell’ambito sociale e sociosanitario;
− offre supporto tecnico ai vari gruppi di progettazione attivati nell’ambito della programmazione zonale;
− effettua il monitoraggio degli esiti, del grado di raggiungimento degli obiettivi e presidia il processo di valutazione degli interventi e dei progetti attivati;
− garantisce lo svolgimento di funzioni e competenze di base (raccolta dati utili alla programmazione zonale, atti di gestione amministrativa delle risorse assegnate, ripartizione delle stesse, rendicontazione finanziaria e di monitoraggio).
− garantisce il coinvolgimento e la partecipazione ai processi programmatori dei portatori d’interesse del territorio attraverso Tavoli Tecnici.
− risponde all’Assemblea Distrettuale dei Sindaci, all’ATS ed alla Regione, della correttezza, attendibilità e puntualità degli adempimenti previsti.
- Tavoli tematici d’Area, tavoli tecnici e di progetto
I tavoli tematici rappresentano il luogo di confronto, condivisione e coordinamento tra programmatori istituzionali e realtà del sociale.
Sono individuati i seguenti Tavoli d’Area:
- Area Disabilità, Non Autosufficienza e inclusione sociale delle persone Disabili e Anziane;
- Area Minori, Famiglia e Giovani;
- Area Fragilità Sociale e Politiche d’inclusione.
Art. 7 – Strumenti e modalità di collaborazione con il Xxxxx Xxxxxxx
Oltre ai soggetti sottoscrittori è obiettivo del presente Accordo il favorire l’apporto di tutti i Soggetti portatori d’interesse, che concorrono alla realizzazione del sistema dei servizi e degli interventi del welfare locale, attraverso momenti di confronto periodici che portino ad un costruttivo confronto ed allo sviluppo di opportune sinergie territoriali, secondo le modalità descritte nella governance dell’assetto territoriale (si veda Art. 6 del presente accordo).
Art. 8 - Risorse finanziarie
Ciascun Ente sottoscrittore dell’Accordo individua le risorse di sua competenza da impegnare per la buona realizzazione del Piano.
Il piano finanziario viene definito annualmente ed approvato dall’Assemblea Distrettuale dei Sindaci, in relazione alle risorse effettivamente assegnate per il tramite di Regione Lombardia, alle quote erogate dai Comuni e degli enti aderenti all’Accordo e ad altri eventuali finanziamenti pubblici e privati disponibili.
La copertura dei costi è effettuata attraverso apposito piano annuale dei finanziamenti con le risorse economiche afferenti al Sistema di finanziamento delle azioni definite nel Piano di Zona.
Annualmente viene approvato in sede di Assemblea dei Sindaci il Piano dei finanziamenti e dei relativi costi riferito all’anno successivo.
Art. 9 - Adempimenti e compiti dei soggetti sottoscrittori
Gli Enti sottoscrittori concorrono sinergicamente e in maniera integrata all’attuazione del Piano di Zona, provvedono alla realizzazione del programma annuale, garantendone il periodico monitoraggio e la verifica degli esiti.
In particolare, all’Ente Capofila competono:
- responsabilità gestionali e tecniche;
- gestione degli aspetti amministrativi e logistici;
- responsabilità diretta e indiretta, assunta in nome e per conto dei Comuni sottoscrittori, nella organizzazione e nell'esercizio dei servizi e la corresponsabilità tecnica nell'esercizio delle funzioni;
- condivisione dei risultati tecnici conseguiti ed elaborazione e rendicontazione dei dati economico-finanziari;
- messa a disposizione delle strutture necessarie all'impianto, all'organizzazione ed alla gestione dei servizi conferiti;
- gestione degli aspetti tecnici, con collaboratori, interni o esterni alla struttura dell’Ente, che svolgono funzioni di coordinamento e/o controllo dei servizi e degli operatori necessari per la gestione degli stessi;
- riscossione delle rette e delle eventuali compartecipazioni ai costi dei servizi.
Ai Comuni sottoscrittori competono:
- la partecipazione ai momenti di condivisione politica e tecnica previsti;
- la compilazione e presentazione all’ente capofila della documentazione che costituisce il debito informativo nei confronti degli Enti sovraordinati;
- il conferimento all’Ente Capofila di tutti i mezzi occorrenti per l'esercizio delle attività necessarie, concorrendo e partecipando attivamente ai processi di pianificazione, programmazione monitoraggio e valutazione delle azoni ed interventi previsti dal Piano;
- il rispetto delle norme di accesso ai servizi da parte dell'utenza, attraverso la definizione di criteri comuni, apposite convenzioni o accordi;
- la promozione e pubblicizzazione dei servizi e degli interventi nei territori di ogni Comune;
- la raccolta e l’istruttoria di atti relativi ai cittadini residenti nei propri Comuni;
- la collaborazione nell’organizzazione di manifestazioni o eventi di Ambito previsti dalla programmazione di Ambito.
All’ATS Insubria compete quanto previsto dalla normativa vigente.
Art. 10 – Modalità di verifica e monitoraggio dell’attuazione dell’Accordo di programma La Commissione Servizi Sociali di Ambito ha il compito di verifica e monitoraggio dello stato di attuazione dell’Accordo di Programma. Con la collaborazione dell’Ufficio di Piano ed in accordo con i diversi livelli di governo del Piano, la commissione individuerà il modello valutativo e di monitoraggio delle azioni previste per l’attuazione degli obiettivi generali e specifici in relazione alle risorse assegnate, con l’obiettivo di apportare annualmente gli eventuali necessari correttivi del Piano di Zona.
Art. 11 - Pubblicazione
L’Ente capofila si impegna a pubblicare sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia il presente Accordo di programma per estratto, e a tenere a disposizione tutta la documentazione per gli Enti sottoscrittori dell’accordo e per gli altri soggetti aventi diritto ai sensi della vigente normativa.
Art. 12 – Allegati
Il presente Accordo di Programma è composto dalla seguente documentazione, quale parte integrante e sostanziale:
- Piano di Zona 2018 – 2020.
Xxxxx, approvato e sottoscritto digitalmente, ex DPR 445/2000 e D.LGS. n. 82/2005 e norme collegate, sostituisce il documento cartaceo firmato in autografo
Sindaco di Albavilla, Xxxxxxxx Xxxxxxxxxxx Sindaco di Alserio, Xxxxxxx Xxxxxxx
Sindaco di Xxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxx Sindaco di Anzano del Parco, Xxxxxxx Xxxxxx Xxxxxxx di Asso, Xxxxxxxx Xxxx
Sindaco di Barni, Xxxxx Xxxxxxx Sindaco di Xxxxxx Xxxxx Xxxxxxx Sindaco di Caglio, Xxxxxxxx Xxxxxxx Sindaco di Canzo, Xxxxxx Xxxx
Sindaco di Caslino d’Erba, Xxxxxxxx Xxxxxxxxx Sindaco di Castelmarte, Xxxxx Xxxxxxx Sindaco di Erba, Xxxxxxxx Xxxxxxx
Sindaco di Xxxxxxx, Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx Sindaco di Lambrugo, Xxxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxx xx Xxxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxx
Sindaco di Longone al Segrino, Xxxxxx Xxxxxx Xxxxxxx di Xxxxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxx
Sindaco di Merone, Xxxxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxx xx Xxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxxxxxx Xxxxxxx xx Xxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxxxxx
Sindaco di Ponte Lambro, Xxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxx Sindaco di Proserpio, Xxxxxx Xxxx
Sindaco di Pusiano, Xxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxx di Xxxxxxx, Xxxxxx Xxxxx Xxxxxxx di Sormano, Xxxxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxx di Valbrona, Xxxxx Xxxxx
Ente Capofila, Xxxxxxxxx Xxxxxx Xxxxxxx alla Persona, Presidente Xxxxx Xxxxxxxxx Xxxxxxxx Agenzia di Tutela della Salute dell'Insubria, Direttore Generale