PREMESSO CHE:
Allegato 3
Accordo di Collaborazione ex art. 15 della L. 241/90 e ss.mm.ii. tra il Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’Università degli Studi di Perugia e la Regione Umbria per la realizzazione di attività a supporto del Centro di documentazione, aggiornamento e sperimentazione sull’infanzia per la qualificazione del sistema integrato dei servizi socio-educativi per la prima infanzia.
L’anno ............. il giorno………… nel mese di nella sede della Regione Umbria
tra i Sigg.ri:
1 – Xxxxxxxx Xxxxx, in qualità di Dirigente dei Servizio Istruzione, Università e Ricerca della Direzione Programmazione Innovazione e Competitività della Regione Umbria, domiciliato nella sede della Xxxxxxx Xxxxxx, Xxx X. Xxxxxxxx 00, il quale interviene al presente atto in nome e per conto della Regione dell’Umbria, indicato di seguito ai fini del presente Accordo “Regione”,
2 –Xxxxxx Xxxxxxx, in qualità di Direttore del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’Università degli Studi di Perugia, domiciliato nella sede del Dipartimento, Piazza Ermini, n.1, il quale interviene al presente atto in rappresentanza del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’Università degli Studi di Perugia, indicato di seguito ai fini del presente Accordo “Università;
PREMESSO CHE:
- nel riorganizzare e disciplinare il sistema integrato dei servizi socio educativi per la prima infanzia, la legge regionale 22 dicembre 2005, n. 30 “Sistema integrato dei servizi socio- educativi per la prima infanzia” ha previsto l’istituzione del Centro di documentazione, aggiornamento e sperimentazione sull’infanzia.
- il Centro rappresenta, nello spirito della legge, lo strumento di supporto alle funzioni di indirizzo e programmazione della Regione, nonché di raccolta e di documentazione delle esperienze educative realizzate nei servizi socio-educativi per l’infanzia promuovendo contestualmente la valorizzazione e la diffusione della cultura dell’infanzia sul territorio regionale e nazionale per una maggiore qualità del sistema integrato dei servizi educativi
- a partire dal Progetto caratterizzante “Infanzia” previsto nel Patto per lo sviluppo dell’anno 2008, si è data nuova vita alle attività mediante una proficua collaborazione con il Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’Università degli Studi di Perugia
- il Centro Documentazione si pone al servizio del sistema integrato dei servizi socio educativi per:
• essere luogo propulsore di formazione e di scambio;
• essere luogo di consultazione di bibliografie e testi specializzati, destinati alla formazione degli operatori del settore;
• costruire un luogo da usufruire a distanza per consentire la comunicazione e la divulgazione di tutte le informazioni riguardanti i servizi ed i progetti 0-3 anni nel territorio umbro;
• raccogliere le documentazioni provenienti dai servizi educativi pubblici e privati;
• restituire una mappatura completa ed aggiornata dei coordinamenti pedagogici e dei servizi educativi, sulle loro organizzazioni struttura e gestione;
• costruire una rete di esperienze con altri Centri di Documentazione dei Comuni umbri e delle altre realtà regionali
• effettuare iniziative di seminariali e di formazione per gli operatori del settore e per promuovere la cultura dell’infanzia
• monitorare le sperimentazioni regionali
- gli esiti dei quanto realizzato nell’ambito delle attività del Centro di documentazione sono di supporto all’attività di programmazione regionale;
- che la Regione avverte la necessità di proseguire nella stretta collaborazione con l’Università che rappresenta una struttura di alto valore culturale e di sviluppo in grado di fornire un importante contributo al processo di qualificazione del sistema dei servizi educativi;
- che ai sensi dell'art. 1 del proprio Statuto, l'Università degli Studi di Perugia è una Istituzione pubblica dotata di personalità giuridica che individua nella ricerca scientifica una finalità primaria della propria azione;
- che ai sensi dell'art. 16, commi 1 e 2 del citato Statuto d' Ateneo, per il perseguimento dei suoi fini istituzionali l'Università e le sue strutture possono concludere accordi o stabilire partecipazioni con altre amministrazioni pubbliche o con Enti, Consorzi, ed altri soggetti, pubblici o privati, per lo sviluppo di attività istituzionali di comune e reciproco interesse;
- che ai sensi dell'art. 105, comma 1 del proprio Regolamento per l'amministrazione, la finanza e la contabilità, l’Università degli Studi di Perugia può stipulare con terzi accordi di ricerca in cooperazione per perseguire i propri fini istituzionali e per ricerche scientifiche di proprio interesse prioritario;
- che presso il Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell'Università degli Studi di Perugia sono presenti le necessarie competenze accademiche per quanto concerne le attività del Centro regionale di documentazione;
- che il Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell'Università degli Studi di Perugia intende approfondire alcune tematiche e fornire supporto alla Regione nelle attività indicate nell’allegato al presente Accordo;
- visto l'art. 15, comma 1 della legge 7 agosto 1990, n. 241, ai sensi del quale “le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune”;
- tenuto conto che la giurisprudenza interna e comunitaria nonché le istituzioni di indirizzo e regolazione competenti (quali la Commissione europea, il Parlamento europeo e l'Autorità per la vigilanza nei lavori pubblici) hanno ampiamente riconosciuto e promosso il modello della cooperazione “pubblico-pubblico”;
- che il suddetto modello di cooperazione “pubblico-pubblico”, in quanto modulo per lo svolgimento sinergico ed in comune di compiti di interesse pubblico affidati dall’ordinamento giuridico alle amministrazioni stipulanti, costituisce una fattispecie coerente con i principi dell'ordinamento comunitario, e che esso non configura una deroga eccezionale alla regola del mercato ma è, invece, un modello di gestione di servizi e compiti pubblici alternativo a quello dell’esternalizzazione a terzi per mezzo di gara d’appalto;
Tutto ciò premesso, dato atto che il preambolo forma parte integrante del presente atto, le Parti, come sopra definite, senza l’assistenza di testimoni, avendone concordemente rinunciato, convengono e stipulano quanto segue:
ART. 1
Il presente Accordo è finalizzato ad instaurare un rapporto di cooperazione tra la Regione Umbria e l'Università degli Studi di Perugia per:
1. la realizzazione di attività riferite al Centro di documentazione infanzia come indicate nell’allegato al presente accordo;
2. la redazione di Report periodici e di specifiche relazioni sullo stato di avanzamento delle attività daranno conto degli esiti e dei risultati delle attività;
ART. 2
Le parti si impegnano a realizzare le attività previste nell'art. 1, mediante l’impiego di risorse tecniche e professionali dell’Università e della Regione.
Le parti per svolgere l’attività di cui al presente Accordo procederanno alla costituzione di un Gruppo di lavoro costituito da personale della Regione e dell'Università degli Studi di Perugia, che sarà coordinato da due responsabili individuati dalle parti.
ART. 3
Le parti si impegnano a concordare le opportune modalità di informazione e di comunicazione utili ad agevolare l’accesso da parte dei componenti del Gruppo di lavoro alle fonti di informazione istituzionale privilegiate nelle rispettive disponibilità. A tal fine le parti consentiranno ai componenti del Gruppo di lavoro di accedere alle rispettive strutture ed alle informazioni detenute limitatamente alle esigenze di attuazione del presente Accordo, nel rispetto delle normative vigenti in materia di tutela della riservatezza pubblica e privata, di cui rispettivamente al capo V della legge 7 agosto 1990, n. 241 e al d.lgs. 30 giugno 2003, n.196.
Le parti si impegnano, inoltre, a fornire il supporto logistico e di servizi necessario allo svolgimento delle attività di cui all’art. 1.
ART. 4
Per l’esecuzione delle attività previste dal presente Accordo la Regione si impegna a cofinanziare le attività mettendo a disposizione la sede per lo svolgimento delle attività, la necessaria strumentazione e a collaborare con le attività prestata mediante il personale della Sezione Edilizia scolastica, Istruzione tecnica superiore e Servizi socio educativi per la prima infanzia, nonché erogando € 14.000,00 a rimborso dei costi effettivamente sostenuti dall’Università dietro presentazione di apposito documento fiscale conforme alla normativa vigente.
Per l’esecuzione delle attività previste dal presente Accordo, l’Università si impegna a cofinanziare il progetto tramite attività prestate da proprio personale e l’attivazione di un contratto di collaborazione coordinara e continuativa per lo svolgimento di attività di ricerca relative al Centro Documentazione Infanzia.
Il cofinanziamento sarà erogato secondo le seguenti modalità:
- 80% entro sei mesi dall’avvio delle attività risultante da apposita relazione dell’Università rispetto alle attività avviate
- 20% entro 60 giorni lavorativi dalla trasmissione di apposito report finale.
ART. 5
Ciascuna parte provvederà alla copertura assicurativa delle risorse professionali impiegate che, in virtù del presente accordo, saranno chiamate a frequentare le rispettive sedi. I componenti del Gruppo di lavoro che debbano recarsi presso la rispettive sedi per svolgere attività relative al presente accordo saranno tenuti ad uniformarsi ai Regolamenti disciplinari e di sicurezza in vigore nella struttura dell’Ente.
ART. 6
I risultati delle elaborazioni effettuate saranno oggetto di comune proprietà delle parti e rappresentano un output funzionale al perseguimento di finalità di interesse generale per entrambe le Amministrazioni.
In particolare, i componenti del Gruppo di lavoro potranno utilizzare i dati e le conoscenze acquisite nell’ambito del presente accordo a fini di ricerca, didattici e gestionali e gli stessi risultati potranno essere oggetto di pubblicazione su riviste nazionali internazionali o presentati in occasione di Congressi, Convegni e Seminari e in ogni caso per scopi esclusivamente di divulgazione scientifica e didattica.
ART. 7
Le parti stabiliscono di comune accordo le modalità di gestione dei rapporti e delle attività previste nel presente Accordo.
ART. 8
Il presente Accordo sarà registrato solo in caso d’uso, con spese a carico della parte che ne chiederà la registrazione.
Il presente Accordo è esente da bollo, ai sensi di quanto disposto all’allegato A punto 16 del DPR n. 642/1972.
Le attività previste sono esenti Iva ai sensi dell’art.2 comma 3 del DPR 633/72
ART. 9
In caso di controversie che non sia possibile risolvere e conciliare diversamente, si fa ricorso all’Autorità Giudiziaria. Le parti eleggono quale Xxxx competente quello di Perugia in via esclusiva.
Xxxxx, approvato e sottoscritto
Regione Umbria Università degli Studi di Perugia Il dirigente del Servizio Il Direttore del Dipartimento di
Istruzione, Università e Ricerca Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PERUGIA DIPARTIMENTO SCIENZE UMANE E DELLA FORMAZIONE
Allegato
Piano di Attività
In continuità con quanto realizzato negli ultimi anni, il Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione si rende disponibile a collaborare con la Regione Umbria per le attività del Centro Regionale di Documentazione, Aggiornamento e Sperimentazione sull'infanzia.
Nell’ultimo triennio sono state realizzate le seguenti attività:
- Apertura alle esigenze di supporto dei servizi educativi della sede del centro presso la Regione;
- Catalogazione di risorse bibliografiche, testi e riviste presenti presso la sede regionale
- Elaborazione e conduzione della ricerca esplorativa “La documentazione nei servizi per la prima infanzia" secondo le specifiche concordate con la Regione;
- Progettazione e realizzazione di cinque incontri territoriali regionali di formazione per coordinatrici ed educatrici ad Orvieto, Bastia Umbra, Città di Castello, Spoleto e Perugia sulle tematiche della progettazione, osservazione, documentazione e organizzazione di spazi e tempi nei servizi per la prima infanzia nell’Anno 2010-2011 e di quattro incontri territoriali a Narni, Castiglione del Lago, Bastia Umbra e Gubbio sulle tematiche dei bisogni educativi speciali, sulla salute del bambino e sulla genitorialità nell’anno 2012- 2013.
- Approfondimento con i Comuni sulla funzione del coordinamento territoriale. Valutazione in itinere delle forme di coordinamento attivate nei diversi territori e supporto alle attività dei coordinamenti di rete con una serie di incontri nelle zone sociali e in Regione per appositi momenti di riflessione;
- Costruzione e diffusione Scheda progetto del servizio in tutte le zone sociali;
- Pubblicazione di due volumi per mettere a sistema l’esperienza degli incontri territoriali: il primo è stato pubblicato dalla Junior nel 2012 con il titolo “Coordinamento, Progettazione e Documentazione. La qualità del sistema integrato dei servizi all’infanzia nella Regione Umbria” e il secondo è in fase di pubblicazione grazie al supporto del Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia;
- Collaborazione alla stesura e alla realizzazione di progetto locali (tra queste “Giocare con la scienza”con il Comune di Foligno , “Percorsi di formazione e aggiornamento delle educatrici del Comune di Perugia);
- Collaborazione al monitoraggio e accompagnamento della sperimentazione dei Nidi familiari;
- Elaborazione ed analisi quantitativa del monitoraggio “Sezione integrate tra nido e scuole dell’infanzia”;
- Partecipazione al Direttivo del Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia e diffusione dell’attività del Centro a livello nazionale, anche grazie alla partecipazione ad iniziative fuori Regione.
Considerando quanto fatto, si propongono le seguenti attività :
1) Coordinamento di rete
In accordo con il tavolo dei coordinatori di rete, il Centro continuerà la sua azione di confronto e monitoraggio a livello regionale. A questo si aggiungerà un calendario di incontri nelle singole zone sociali per restituire una riflessione sulle schede progetto compilate e al tempo stesso promuovere un approfondimento condiviso su alcune tematiche, quali la personalizzazione e individualizzazione e il raccordo con il territorio, anche al fine di valutare la possibilità di elaborare una sorta di “nomenclatore condiviso” che possa essere utilizzato come base per la elaborazione di un documento di indirizzo sul Progetto educativo.
2) Analisi qualitativa “Sezione integrate tra nido e scuola dell’infanzia”.
Dopo la lettura dei dati quantitativi del questionario elaborato dalla Regione e dall’Università, sarà individuato un campione rappresentativo per tipologia e territorio e si predisporrà un disegno di ricerca qualitativo volto ad individuare le pratiche educative e la proposta delle Sezioni per il bambino nella fascia d’età 24-36 mesi.
Questa fase della ricerca prevederà visite ai servizi e interviste incrociate alle educatrici e alle famiglie.
I risultati saranno poi diffusi e comunicati in un seminario regionale e da questo si inizierà a costruire un confronto aperto e sistematico con l’Ufficio Scolastico Regionale.
3) Seminari di approfondimento.
Progettazione e realizzazione di due seminari di approfondimento per tutti i servizi educativi della Regione sulle seguenti tematiche: educazione outdoor e proposta educativa di X. Xxxxxx.
4) Collaborazione al progetto “In vitro”.
“In vitro”è un progetto sperimentale nazionale promosso dal Centro per il libro e la lettura
- in collaborazione con Regioni, Province e Comuni e con le associazioni di categoria (AIB, AIE, ALI)- con l’obiettivo di accrescere gli indici di “lettura” in Italia a partire dai “lettori di domani”, i piccolissimi, e dalle loro famiglie. La peculiarità del progetto consiste nel promuovere, per la prima volta in Italia, una serie di azioni coordinate e di ampio respiro che coinvolgano non solo i “tecnici” della filiera del libro (bibliotecari, editori, librai, scrittori, ecc.) ma anche altre figure professionali quali gli educatori e gli operatori socio- sanitari. Il progetto, finanziato a livello nazionale dalla società Arcus (Decreto interministeriale 13 dicembre 2010), ha assunto come aree di azione e di sperimentazione cinque territori provinciali (Biella, Ravenna, Nuoro, Lecce, Siracusa) e l’Umbria nel suo insieme, ritenendo che questi siano l’ambito ottimale ideale per la sperimentazione di interventi innovativi di promozione della lettura. Uno degli strumenti operativi previsti per realizzare il progetto è la formazione degli operatori (educatori, bibliotecari, operatori socio-sanitari, lettori volontari, ecc..) con l’auspicio che essi contribuiscano a creare delle vere e proprie “reti territoriali per la lettura” in ogni Zona sociale dell’Xxxxxx.Xx Servizio Beni Culturali ed il Servizio Istruzione, Università e Ricerca hanno avviato una
collaborazione per rendere più ampia possibile la partecipazione dei territori e dei coordinamenti di rete, quali “funzione di raccordo e promozione” di iniziative formative e culturali.
Il Centro collaborerà al progetto sia nella fase formativa che in quella di monitoraggio e documentazione. In sinergia con il Gruppo Regionale di Nati per Leggere il Centro è stato chiamato a produrre degli indicatori per monitorare l’esperienza e al tempo stesso documentarla.
5) Prosecuzione monitoraggio della sperimentazione nidi familiari.
Il Centro continuerà ad accompagnare e monitorare il secondo anno di sperimentazione e alla fine sarà promosso e organizzato un seminario pubblico in cui saranno presentati punti di forza e criticità delle esperienza.
6) Consulenza e supporto ai servizi.
Il Centro continuerà ad essere a disposizione dei servizi per approfondimenti e letture. A questo riguardo il Comune di Terni ha già richiesto una collaborazione per la costruzione di un percorso di formazione sui bisogni educativi speciali al nido e per una riflessione sulla valutazione.
Centro di Documentazione, Aggiornamento, Sperimentazione sull’infanzia – Regione Umbria
Programmazione delle attività 2015-2016
Il Centro di documentazione, aggiornamento e sperimentazione sull’infanzia rappresenta nello spirito della LR 30/2005 lo strumento di supporto regionale alle funzioni di indirizzo e programmazione ed in aggiunta provvede alla raccolta e documentazione delle esperienze che si realizzano nei servizi socio-educativi per l’infanzia promuovendo la valorizzazione e la diffusione della cultura dell’infanzia sul territorio regionale e nazionale.
Dal 2009, attraverso una stretta ed efficace collaborazione con apposito gruppo di ricerca interdisciplinare del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’Università degli Studi di Perugia si è proceduto a dare vita ad attività volte da un lato alla costruzione di una rete tra i servizi educativi della regione, al fine di valorizzare, qualificare e raccordare le esperienze che da essi emergono, attraverso il confronto, lo scambio reciproco, la collaborazione tra i diversi attori del sistema dei servizi dall’altro a rendere il Centro sede di documentazione delle esperienze realizzate nei vari servizi e di diffusione delle stesse al fine di promuovere riflessione, discussione e produzione di idee, proposte e soluzioni di situazioni problematiche inerenti il sistema dei servizi a vari livelli. Tra le attività del Centro che hanno visto una forte partecipazione di educatori e coordinatori, vi è quella riferita al supporto ed alla realizzazione di attività di formazione e aggiornamento privilegiando l’attivazione di laboratori e la riflessione sulle pratiche. Il Centro di documentazione è altresì un luogo di progettazione e monitoraggio di sperimentazioni che garantiscano il miglioramento della qualità dei servizi e la loro capacità di innovazione pedagogica, metodologica e organizzativa, ma anche struttura di riferimento per la gestione delle attività di informazione e comunicazione all’esterno volte a migliorare costantemente il rapporto con gli utenti e rendere possibile l’incontro tra i bisogni e le aspettative di genitori e società civile e le risposte offerte dai servizi stessi.
In continuità con le attività svolte negli anni scorsi, per il 2015-2016 vengono declinate le seguenti attività anche a seguito di approfondimento e confronto con i Coordinamenti di rete delle Zone sociali dell’Umbria:
A) AGGIORNAMENTO-FORMAZIONE
1. Prosecuzione accompagnamento del tavolo regionale dei coordinamenti di rete
Il Centro di Documentazione ha negli anni accompagnato il tavolo regionale di coordinamento di rete con incontri periodici (5-6 all’anno), offrendo occasioni di ascolto, confronto, riflessione e programmazione sulle funzioni di coordinamento e sul significato e sulle pratiche messe in atto dai coordinamenti territoriali.
2. Promozione di un percorso di riflessività con il tavolo regionale di coordinamento di rete sulle funzioni di coordinamento di servizio e di rete, sul dialogo e contaminazioni tra pubblico e privato anche nell’ottica di una riflessione sulle funzioni previste nella DGR 1618/2009 “Atto di indirizzo sulla funzione del coordinamento pedagogico nei servizi socio-educativi per la prima infanzia”.
Accogliendo le sollecitazioni emerse dal tavolo regionale del coordinamento di rete, si è posta la necessità di rivedere insieme le funzioni di coordinamento di servizio e quelle di rete, per valutarne a posteriori le criticità, i vincoli e le possibilità. L’obiettivo di questo percorso sarà quello di confrontare le funzioni dichiarate con le pratiche attivate ed effettivamente percorribili, così da metter in previsione eventuali aggiustamenti. I coordinamenti zonali in particolare hanno un importante compito coagulante nel sistema pubblico-privato che in alcuni territori, per diversi motivi, fatica ancora a decollare. La finalità sarà quella di un percorso di autovalutazione che consenta di dare un nome chiaro alle pratiche e di monitorare concordanza tra azioni e intenti.
3. Supporto e supervisione per l’organizzazione degli incontri per il Decennale della legge regionale 30/2005 con il seguente calendario:
- Incontro territoriale 3 ottobre 2015 Narni (Zona Sociale n. 11) – “Le esperienze di ambientamento nelle diverse tipologie dei servizi per la prima infanzia”;
- Incontro territoriale 24 ottobre 2015 Città di Castello (Zona Sociale n. 1) – “Il valore del coordinamento pedagogico per il sostegno e la qualificazione dei servizi”;
- Incontro territoriale 21 novembre 2015 Panicale (Zona Sociale n. 5) – “Le nuove famiglie”.
- Incontro territoriale 12 dicembre 2015 Perugia (Zona Sociale n. 2) – “Dalla legge 30/2005 ad oggi. Verso linee guida per il sistema integrato dei servizi”;
- Incontro territoriale 16 gennaio 2016 Spoleto (Zona Sociale n. 9) – “Dalla riflessione alle proposte”;
- Progettazione e organizzazione di un seminario conclusivo di riflessione sulle tematiche emerse dai seminari itineranti promossi in occasione del decennale della legge regionale (primavera 2016).
4. Eventuale supporto e sostegno ai percorsi di formazione promossi dai coordinamenti pedagogici di rete delle diverse Zone sociali.
5. Eventuale supporto e sostegno ad iniziative e momenti di riflessione richiesti dai servizi e/o dai coordinamenti zonali.
B) RICERCA-SPERIMENTAZIONE
L’Università ha proposto per il 2015-2016 quattro focus di approfondimento:
1. Ricerca “I bisogni educativi nei servizi per la prima infanzia”.
2. Ricerca “La continuità 0-6 in Umbria”.
3. Ricerca “La costruzione del genere nella prima infanzia: il punto di vista dei servizi e delle famiglie”.
4. Ricerca “Genitori nelle relazioni di arricchimento”. L’articolazione dei percorsi è presentata nell’Allegato 1.
C) DOCUMENTAZIONE
1. Supporto nella produzione di documentazioni interne e/o su riviste specializzate da parte dei servizi e dei coordinamenti pedagogici di rete.
Il Centro promuove la raccolta delle documentazioni che provengono dai territori con lo scopo di costruire una memoria delle esperienze dei servizi che sostanziano maggiormente le pratiche e le culture a sostegno dell’infanzia. La condivisione di esperienze significative su riviste specializzate consente una partecipazione al dibattito nazionale sui servizi per la prima infanzia e una messa a disposizione delle pratiche e delle culture del nostro territorio a livello nazionale.
2. Realizzazione di una pubblicazione che raccolga e testimoni le riflessioni emerse nei singoli eventi promossi per il decennale della legge 30/2005.
Gli eventi promossi per il decennale della legge 30/2005 sono stati momenti di riflessione pedagogica e gestionale sui servizi per la prima infanzia. I singoli coordinamenti di rete hanno fatto memoria di ogni iniziativa producendo resoconti a più mani che al termine dell’anno saranno assemblati e raccolti in una piccola pubblicazione che consente di fare il punto sulle tematiche affrontate in termini di discussione e proposizione.
3. Realizzazione di una pubblicazione dedicata al percorso di ricerca “Le Sezioni primavera nella Regione Umbria”.
Il Centro di Documentazione ha nel 2014 condotto una ricerca qualitativa sulle sezioni primavera in Umbria, i cui risultati sono stati presentati in un seminario regionale a Perugia in data 24 gennaio 2015. La ricchezza dei contenuti emersi e la scarsa bibliografia nazionale sulla tematica ha sollecitato il bisogno di pubblicare quanto investigato, anche in vista del sistema 0-6 annunciato nella legge 13 luglio 2015 n. 107 (Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti). Il testo sarò pubblicato a gennaio 2016, edito da Aracne.
D) PROGETTO IN VITRO
Il Centro di Documentazione, come da DGR n. 1371 del 13 dicembre 2013, ha il compito di elaborare un piano di monitoraggio, documentazione e valutazione delle azioni poste in essere dal progetto regionale “In vitro”. Il progetto, che ha lo scopo di aumentare il numero di lettori abituali nel nostro Paese partendo dalla pratica della lettura fin dalla prima infanzia, ha visto la costituzione in ogni zona sociale di Gruppi locali di progetto (GLP), deputati a seguire nel dettaglio e con continuità le attività. Il Centro di Documentazione si rende disponibile a supportare anche i GLP nella realizzazione delle azioni progettate.
E) APERTURA DEL CENTRO AL PUBBLICO, AI SERVIZI DEL TERRITORIO E AGLI STUDENTI
Il Centro di Documentazione predisporrà un orario di aperta al pubblico, che consenta l’accesso al materiale bibliografico di cui dispone, consulenze pedagogiche sui servizi, produzione di documentazioni interne, momenti di confronto e di riflessione sulle emergenze educative vissute nei territori.