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<.. image(Document Cover Page. Document Number: 14088/20 ADD 4. Subject Codes: ENER 499 TRANS 606 RELEX 1013 ECOFIN 1156 ENV 810 CODEC 1355 IA 115. Heading: NOTA DI TRASMISSIONE. Originator: Segretaria generale della Commissione europea, firmato da Xxxxxxx XXXXXX, direttrice. Recipient: Xxxxx XXXXXXXX-XXXXXXXXX, segretario generale del Consiglio dell'Unione europea. Subject: DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE SINTESI DELLA RELAZIONE SULLA VALUTAZIONE D'IMPATTO che accompagna il documento [Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sugli orientamenti per le infrastrutture energetiche transeuropee e che abroga il regolamento (UE) n. 347/2013]. Commission Document Number: SWD(2020) 347 final. Preceeding Document Number: Not Set. Location: Bruxelles. Date: 16 dicembre 2020. Interinstitutional Files: 2020/0360(COD). Institutional Framework: Consiglio dell'Unione europea. Language: IT. Distribution Code: PUBLIC. GUID: 5644795851576148681_0) removed ..>
Consiglio dell'Unione europea
Fascicolo interistituzionale: 2020/0360(COD)
Bruxelles, 16 dicembre 2020 (OR. en)
14088/20
ADD 4
ENER 499
TRANS 606
RELEX 1013
ECOFIN 1156
ENV 810
CODEC 1355
IA 115
NOTA DI TRASMISSIONE
Origine: Segretaria generale della Commissione europea, firmato da Xxxxxxx XXXXXX, direttrice
Data: 15 dicembre 2020
Destinatario: Xxxxx XXXXXXXX-XXXXXXXXX, segretario generale del Consiglio dell'Unione europea
n. doc. Comm.: SWD(2020) 347 final
Oggetto: DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE SINTESI DELLA RELAZIONE SULLA VALUTAZIONE D'IMPATTO che
accompagna il documento [Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sugli orientamenti per le infrastrutture energetiche transeuropee e che abroga il regolamento (UE)
n. 347/2013]
Si trasmette in allegato, per le delegazioni, il documento SWD(2020) 347 final.
All: SWD(2020) 347 final
14088/20 ADD 4 am
TREE.2.B IT
COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 15.12.2020
SWD(2020) 347 final
DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE SINTESI DELLA RELAZIONE SULLA VALUTAZIONE D'IMPATTO
che accompagna il documento
[Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sugli orientamenti per le infrastrutture energetiche transeuropee e che abroga il regolamento (UE) n. 347/2013]
{COM(2020) 824 final} - {SEC(2020) 431 final} - {SWD(2020) 346 final}
IT IT
Scheda di sintesi |
Valutazione d'impatto delle revisioni degli orientamenti per le reti transeuropee dell'energia (regolamento TEN-E) |
A. Necessità di intervenire |
Qual è il problema e perché si pone a livello dell'UE? |
L'attuale regolamento TEN-E ha introdotto un nuovo approccio alla pianificazione infrastrutturale transfrontaliera che riunisce i portatori di interessi in un contesto di cooperazione regionale per individuare e contribuire all'attuazione dei progetti di interesse comune (PIC) che contribuiscono maggiormente al mercato interno dell'energia, alla sicurezza dell'approvvigionamento e alla sostenibilità. Il regolamento fa inoltre obbligo agli Stati membri di semplificare le procedure autorizzative per i progetti di interesse comune e stabilisce le condizioni per accedere ai finanziamenti del meccanismo per collegare l'Europa (Connecting Europe Facility - CEF). Dalla valutazione dell'attuale regolamento TEN-E è emerso che, sebbene gli obiettivi dell'attuale regolamento rimangano ampiamente validi, l'accento posto sugli obiettivi 2020/30 deve essere potenziato per rispecchiare il nuovo contesto politico e l'obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 nel quadro del Green Deal europeo. Oltre al nuovo contesto politico e ai nuovi obiettivi, occorre tenere conto del rapido sviluppo tecnologico dell'ultimo decennio. Sono stati individuati i seguenti due problemi fondamentali: 1) la tipologia e l'estensione degli sviluppi infrastrutturali transfrontalieri, che non sono pienamente in linea con gli obiettivi di politica energetica dell'UE, in particolare per quanto riguarda il Green Deal europeo e l'obiettivo della neutralità climatica, e 2) i ritardi nell'attuazione dei progetti. L'incremento dell'obiettivo climatico per il 2030 e l'obiettivo della neutralità climatica del Green Deal europeo e la strategia per un pianeta pulito per tutti richiedono una profonda transizione del sistema energetico europeo, sia dal lato dell'offerta che da quello della domanda. Per sostenere questa transizione energetica europea occorre pertanto predisporre infrastrutture, compresa una rapida elettrificazione, il raddoppio della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, un forte aumento dei gas rinnovabili e a basso tenore di carbonio, l'integrazione del sistema energetico e una maggiore diffusione di soluzioni innovative. Non tutte le categorie di infrastrutture pertinenti per la transizione energetica sono attualmente ammissibili allo status di progetti di interesse comune (ad esempio l'idrogeno) e alcune non rispecchiano sufficientemente gli sviluppi tecnologici (ad esempio le reti intelligenti). I ritardi nell'attuazione dei progetti prioritari ritenuti necessari per conseguire gli obiettivi delle politiche dell'UE in materia di clima ed energia comprometterebbero i necessari rapidi cambiamenti del sistema energetico. L'attuazione dei principali progetti infrastrutturali richiede ancora troppo tempo. Nel 2020 il 27 % dei progetti di interesse comune nel settore dell'energia elettrica ha subito un ritardo medio di 17 mesi rispetto alla data di messa in servizio inizialmente prevista. |
Quali sono gli obiettivi da conseguire? |
L'obiettivo generale è facilitare lo sviluppo tempestivo di infrastrutture energetiche adeguate in tutta l'UE e nel suo vicinato per consentire di raggiungere gli obiettivi dell'UE in materia di energia e clima in linea con il Green Deal europeo; ciò riguarda, in particolare, i traguardi 2030/2050, compreso l'obiettivo della neutralità climatica, nonché l'integrazione del mercato, la competitività e la sicurezza dell'approvvigionamento a costi minimi per i consumatori e le imprese. Gli obiettivi specifici sono: 1) consentire l'individuazione dei progetti e degli investimenti transfrontalieri in tutta l'UE e con i paesi limitrofi che sono necessari per conseguire gli obiettivi in materia di transizione energetica e clima; 2) migliorare la pianificazione infrastrutturale per l'integrazione del sistema energetico e le reti offshore; 3) ridurre le procedure di autorizzazione per i progetti di interesse comune al fine di evitare ritardi nei progetti che agevolano la transizione energetica; e 4) garantire l'uso appropriato di strumenti di condivisione dei costi e incentivi normativi. |
Qual è il valore aggiunto dell'intervento a livello dell'UE (sussidiarietà)? |
È necessario instaurare un quadro di cooperazione a livello dell'UE tra gli Stati membri per sviluppare infrastrutture energetiche transfrontaliere. I regolamenti e le azioni dei singoli Stati membri sono insufficienti per realizzare questi progetti infrastrutturali. Da un punto di vista economico, il modo migliore per sviluppare le reti energetiche consiste nel pianificarne lo sviluppo in una prospettiva europea, incorporando sia l'azione dell'UE che quella dello Stato membro, pur nel rispetto delle rispettive competenze. La valutazione dell'attuale regolamento TEN-E ha confermato che le TEN-E costituiscono chiaramente un valore aggiunto rispetto ai risultati che si sarebbero potuti ottenere solo a livello nazionale o regionale. |
B. Soluzioni |
Quali sono le varie opzioni per conseguire gli obiettivi? Ne è stata prescelta una? In caso negativo, perché? |
Sono state considerate diverse opzioni politiche per i seguenti aspetti: A) AMBITO DI APPLICAZIONE • Reti elettriche intelligenti e stoccaggio dell'energia elettrica • Infrastrutture del gas, reti di idrogeno e di gas ottenuto dall'energia elettrica • Progetti con paesi terzi (progetti di interesse reciproco) B) GOVERNANCE/PIANIFICAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE • Reti offshore per le energie rinnovabili • Pianificazione intersettoriale delle infrastrutture C) AUTORIZZAZIONI • Accelerare il completamento delle procedure autorizzative • Sportello unico per lo sviluppo delle reti offshore D) TRATTAMENTO NORMATIVO • Inclusione dei costi integrali di investimento Il confronto tra le opzioni mostra che nessuna opzione è sufficiente per conseguire gli obiettivi individuati Come descritto dettagliatamente nella relazione sulla valutazione d'impatto, un pacchetto di opzioni strategiche prescelte appare la modalità adatta a conseguire gli obiettivi in modo proporzionato. |
Quali sono le opinioni dei diversi portatori di interessi? Chi sono i sostenitori delle varie opzioni? |
Per quanto riguarda l'ambito di applicazione del quadro attuale, molti portatori di interessi hanno sottolineato la necessità di aggiornare le reti elettriche intelligenti. Sebbene diversi gruppi di portatori di interessi, che rappresentano principalmente i gestori dei sistemi di trasmissione e le associazioni industriali, abbiano ritenuto importante l'inclusione di nuove infrastrutture del gas, le varie opzioni hanno ricevuto pareri contrastanti, in particolare da parte delle ONG ambientaliste. Per quanto riguarda la governance e la pianificazione delle infrastrutture, i portatori di interessi non hanno espresso pareri specifici sul futuro regime di pianificazione delle infrastrutture offshore, pur dichiarandosi favorevoli agli adeguamenti delle responsabilità in materia di pianificazione delle infrastrutture e al rafforzamento della valutazione della sostenibilità. Per quanto riguarda le autorizzazioni, i portatori di interessi hanno sottolineato le difficoltà legate alla complessità e alla lunghezza della procedura di autorizzazione per i progetti offshore che attraversano diverse giurisdizioni e hanno chiesto una procedura di autorizzazione semplificata. |
C. Impatto dell'opzione prescelta |
Quali sono i vantaggi dell'opzione prescelta (se ne esiste una, altrimenti delle opzioni principali)? |
La valutazione degli impatti si basa in larga misura su un approccio qualitativo. Non è stato possibile quantificare gli impatti per tutte le opzioni a causa della mancanza di dati specifici per progetto, in particolare per le nuove categorie di infrastrutture. Inoltre, le modifiche proposte consistono principalmente in miglioramenti graduali del quadro attuale, il cui funzionamento è stato giudicato relativamente efficiente. L'adeguamento dell'ambito di applicazione dello strumento, garantendo la coerenza delle categorie di infrastrutture con l'obiettivo della neutralità climatica, ridurrà le emissioni di gas a effetto serra grazie a una pianificazione integrata ottimale ed efficiente delle infrastrutture che riduca al minimo le potenziali conseguenze sull'ambiente. Una procedura autorizzativa accelerata consentirà inoltre un'attuazione più rapida dei progetti fondamentali, portando così avanti i benefici ambientali e socioeconomici. |
Quali sono i costi dell'opzione prescelta (se ne esiste una, altrimenti delle opzioni principali)? |
Il regolamento TEN-E istituisce un quadro favorevole alle infrastrutture energetiche transeuropee grazie a un processo di selezione dei progetti di interesse comune, la cui realizzazione sarà poi agevolata da apposite disposizioni. Di per sé, il regolamento TEN-E non impone obblighi o costi agli operatori economici; esso stabilisce tuttavia obblighi per i promotori dei progetti di interesse comune, principalmente i gestori dei sistemi di trasmissione e i gestori dei sistemi di distribuzione, che decidono di richiedere lo status di progetto di interesse comune e sono successivamente soggetti a determinati obblighi, principalmente in termini di monitoraggio e comunicazione. Inoltre, il regolamento TEN-E impone obblighi alle autorità nazionali competenti e alle autorità di regolamentazione in materia di autorizzazioni, incentivi normativi e partecipazione del pubblico, nonché agli operatori di rete per quanto riguarda la pianificazione a lungo termine della rete. Le ripercussioni per i consumatori riguardano principalmente le tariffe di rete per finanziare gli investimenti secondo la metodologia dei costi Regulatory Asset Base (RAB). Un uso mirato dello strumento TEN-E, unitamente al sostegno selettivo del meccanismo per collegare l'Europa, può contribuire ad alleviare tali costi per i consumatori, riducendo nel contempo al minimo il rischio di attivi non recuperabili. |
Quale sarà l'incidenza sulle PMI e sulla competitività? |
Non sono state individuate conseguenze dirette in termini di costi amministrativi o di conformità per le PMI. Le PMI potrebbero beneficiare di una maggiore competitività in quei settori tecnologici che sono inclusi o rafforzati nel futuro quadro TEN-E (ad esempio, industria delle energie rinnovabili da impianti offshore, servizi digitali o idrogeno). |
L'impatto sui bilanci e sulle amministrazioni nazionali sarà significativo? |
Un maggiore coordinamento e una razionalizzazione delle strutture esistenti all'interno delle autorità competenti degli Stati membri incaricate della selezione e dell'attuazione dei progetti di interesse comune permetteranno di incrementare l'efficienza. |
Sono previsti altri impatti significativi? |
I costi di conformità diminuiranno a seguito delle misure proposte nell'esercizio di REFIT, quali la semplificazione degli obblighi di comunicazione, un monitoraggio più efficiente e la possibilità di non applicare gli obblighi di consultazione preventiva se già previsti dalle norme nazionali in base a standard analoghi o a quelli più elevati imposti dal regolamento TEN-E. |
Proporzionalità? |
Il pacchetto di opzioni strategiche prescelte è considerato proporzionato. |
D. Tappe successive |
Quando saranno riesaminate le misure proposte? |
Un riesame dell'efficacia della nuova legislazione potrebbe aver luogo nel 2026, quando dovrebbe essere stato completato il secondo processo di selezione dei progetti di interesse comune nell'ambito del nuovo quadro. |