FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE A CAPITALIZZAZIONE PER I LAVORATORI DELLA SCUOLA
Fondo Scuola Espero
FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE A CAPITALIZZAZIONE PER I LAVORATORI DELLA SCUOLA
Iscritto all’Albo tenuto dalla Covip con il n. 145
Documento sulla politica di investimento
Documento approvato il 19 dicembre 2012
Ultimo aggiornamento del 10 novembre 2022
Il presente Documento si compone delle seguenti sezioni:
1. Premessa;
2. Obiettivi da realizzare nella gestione finanziaria;
3. Criteri da seguire nell’attuazione della gestione;
4. Investimenti socialmente responsabili;
5. Modifiche apportate nell’ultimo triennio.
AVVERTENZA: Il Documento è redatto da ESPERO secondo le indicazioni stabilite dalla Covip con la Delibera 16 marzo 2012 e secondo la Deliberazione COVIP del 29 luglio 2020 recante le Direttive alle forme pensionistiche complementari in merito alle modifiche e integrazioni recate al decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, dal decreto legislativo 13 dicembre 2018, n. 147, in attuazione della direttiva (UE) 2016/2341.
Il Documento è a disposizione degli aderenti nell’area pubblica del sito web del Fondo al pari degli altri specifici documenti/informazioni riguardanti la forma pensionistica complementare di cui la normativa di settore impone la pubblicazione.
1. PREMESSA
Tale documento è redatto in conformità alla deliberazione Covip del 16 Marzo 2012, tenuto altresì conto della la Deliberazione COVIP del 29 luglio 2020, con lo scopo di esplicitare l’obiettivo previdenziale e la strategia finanziaria che la forma pensionistica intende attuare per ottenere, dall’impiego delle risorse affidate, combinazioni rischio/rendimento efficienti nell’arco temporale coerente con i bisogni previdenziali degli aderenti.
Al fine di fornire agli attuali e potenziali aderenti le indicazioni di base che caratterizzano stabilmente ogni comparto di investimento, il presente documento descrivere la politica di investimento, con riferimento alla ripartizione strategica delle attività in relazione alle caratteristiche dei singoli comparti, le categorie di strumenti finanziari utilizzati e lo stile di gestione adottato, nonché le scelte in materia di limitazione dei rischi.
Per il raggiungimento dell’obiettivo previdenziale, il Fondo ha definito la struttura finanziaria che ritiene utile porre in essere e le combinazioni rischio-rendimento degli stessi.
Caratteristiche generali del fondo pensione
FONDO SCUOLA ESPERO - Fondo pensione complementare a capitalizzazione per i lavoratori della Scuola, è finalizzato all’erogazione di trattamenti pensionistici complementari del sistema previdenziale obbligatorio, ai sensi del d.lgs. 21 aprile 1993, n. 124 (per i pubblici dipendenti), ed ai sensi del d.lgs. 5 dicembre 2005, n. 252 (per i dipendenti privati).
FONDO SCUOLA ESPERO è iscritto all’albo tenuto dalla COVIP con il n. 145 ed è stato istituito sulla base dell’Accordo quadro nazionale stipulato dall’ARAN e dalle Confederazioni sindacali il 29 luglio 1999, del Ccnl 26/5/1999 del comparto scuola 1998-2001 e di un accordo sottoscritto da ARAN (Agenzia per la rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni), le confederazioni CGIL, CISL, UIL, CONFSAL e CIDA e le organizzazioni sindacali CGIL-scuola, CISL-scuola UIL-scuola, CONFSAL-SNALS, CIDA-ANP e GILDAUNAMS in data 14/03/2001.
Destinatari
Sono destinatari del Fondo tutti i lavoratori indicati nella fonte istitutiva. In particolare possono aderire al Fondo:
a) i dipendenti statali della scuola (compresi i dipendenti dell’AFAM), cui si applica il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del comparto scuola, con le seguenti caratteristiche:
• contratto di lavoro a tempo indeterminato, anche part-time;
• contratto di lavoro a tempo determinato di durata minima di 3 mesi continuativi;
b) i lavoratori, anche assunti con contratto formazione lavoro, per i quali sono stati sottoscritti gli accordi collettivi, appartenenti ai seguenti settori:
• personale di Enti o Istituti per la formazione professionale per i quali è stato sottoscritto un apposito accordo quadro tra FORMA, CENFOP e FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL in data 27/02/2007;
• personale della British Council Italia per il quale è stato sottoscritto un apposito accordo quadro tra British Council e FLC CGIL in data 24/04/2007;
• personale della F.U.L.G.I.S. (Federazione Urban Lab Genoa International School) per il quale è stato sottoscritto un apposito accordo integrativo aziendale tra F.U.L.G.I.S. e FLC CGIL, CISL SCUOLA, SNALS CONFSAL in data 13 maggio 2011.
c) i dipendenti delle organizzazioni sindacali firmatarie dell’accordo istitutivo del Fondo nonché quelli delle organizzazioni sindacali che abbiano stipulato gli accordi per l’adesione al Fondo da parte dei lavoratori dipendenti da scuole private, parificate o legalmente riconosciute o da enti o istituti per la
formazione professionale, compresi i dipendenti in aspettativa sindacale prevista dall’art. 31 della legge 20 maggio 1970, n. 300 (Statuto dei lavoratori), operanti presso le medesime organizzazioni sindacali;
d) i dipendenti da scuole private, parificate e legalmente riconosciute e paritarie, anche se in possesso di un contratto di formazione lavoro e i dipendenti da enti o istituti per la formazione professionale (non menzionati in precedenza), a condizione che venga sottoscritta un’apposita fonte istitutiva che li riguardi e che almeno una delle parti che ha sottoscritto l’accordo istitutivo del Fondo ESPERO costituisca soggetto firmatario dell’accordo collettivo che li riguarda.
e) i soggetti fiscalmente a carico dei lavoratori aderenti ad Espero ai sensi dell’art. 12 del TUIR (Testo Unico Imposte sui Redditi e successivi modificazioni e integrazioni); per tali soggetti l’adesione e la contribuzione sono definiti da apposito regolamento emanato dal Consiglio di Amministrazione.
Per i destinatari di cui alle lettere b), c) e d) (lavoratori privati) si applicano gli articoli 8 bis, 10 bis, 12 bis, 13 bis dello Statuto di Espero, in quanto a norma dell’art. 23 comma 6 del D.Lgs. 252/05, ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni si applica esclusivamente ed integralmente la previgente normativa.
Tipologia, natura giuridica e regime previdenziale
FONDO SCUOLA ESPERO è un Fondo pensione negoziale, costituito in forma di associazione riconosciuta e operante in regime di contribuzione definita, pertanto l’entità della prestazione pensionistica è determinata in funzione della contribuzione effettuata e dei relativi rendimenti.
Scelte pregresse in materia di gestione
Su di una rilevante parte degli elementi oggetto del presente Documento, FONDO SCUOLA ESPERO ha già deliberato in passato con contenuti coerenti con quanto previsto dalla Deliberazione Covip.
In particolare, tra le varie deliberazioni già assunte, si ricordano:
- Il rinnovo degli organi collegiali del Fondo per il triennio in corso, con individuazione dei componenti del comitato finanza;
- La nomina del direttore del Fondo per l’espletamento delle attribuzioni previste dallo Statuto;
- la deliberazione riguardante il passaggio ad una gestione multicomparto, in due comparti differenziati per profili di rischio e di rendimento, in modo tale da assicurare agli iscritti una adeguata possibilità di scelta;
- le deliberazioni che hanno portato all’istituzione comparti e all’approvazione delle convenzioni di gestione, in cui sono stati identificati elementi quali l’asset allocation strategica, le logiche di gestione degli scostamenti in corso d’anno, la gestione e il monitoraggio del portafoglio, i rendimenti obiettivo, le metodologie di valutazione e di misurazione dei rischi d’investimento, definendo altresì le categorie di investimento ed i relativi limiti in relazione all’area geografica, ai mercati, ai settori, alle controparti, alle valute di denominazione, alla concentrazione;
- le deliberazioni relative ai termini di servizio tra i gestori delegati la banca depositaria ed il service amministrativo in cui sono stati definiti i protocolli di comunicazione da seguire e le tipologie di dati da scambiare relativamente alle operazioni in strumenti finanziari realizzate con le risorse a tal fine destinate al Fondo, ivi compreso l’utilizzo di strumenti derivati;
- le deliberazioni riguardanti la procedure di controllo della gestione finanziaria.
2. OBIETTIVI DA REALIZZARE NELLA GESTIONE FINANZIARIA
FONDO SCUOLA ESPERO ha lo scopo di consentire agli aderenti di disporre, all’atto del pensionamento, di prestazioni pensionistiche complementari del sistema obbligatorio. A tale fine esso provvede alla raccolta dei contributi, alla gestione delle risorse nell’esclusivo interesse degli aderenti, e all’erogazione delle prestazioni secondo quanto disposto dalla normativa in materia di previdenza complementare. Il Fondo non ha scopo di lucro.
L’obiettivo finale della politica di investimento di FONDO SCUOLA ESPERO è quello di fornire agli iscritti un capitale adeguato per l’ottenimento di una rendita pensionistica complementare, all’atto del pensionamento, attraverso l’impiego delle contribuzioni in combinazioni rischio-rendimento efficienti in un determinato arco temporale, coerente con quello delle prestazioni da erogare.
Nella gestione delle risorse Espero persegue l’interesse degli aderenti e dei beneficiari; l’attuale politica di investimento di Espero si caratterizza per:
- l’ottimizzazione della combinazione redditività-rischio del portafoglio, attraverso la scelta degli strumenti migliori per qualità, liquidabilità e livello di rischio, coerentemente con la politica di investimento adottata
- l’adeguata diversificazione del portafoglio finalizzata a contenere la concentrazione del rischio e la dipendenza del risultato da determinati emittenti, gruppi, settori e aree geografiche;
- efficiente gestione finalizzata a ottimizzare i risultati contenendo gli oneri di transazione, di gestione e di funzionamento in rapporto alla dimensione, alla complessità e alle caratteristiche del portafoglio
Analisi delle caratteristiche socio demografiche della popolazione di riferimento e i suoi bisogni previdenziali
Ai fini della definizione della politica di investimento FONDO SCUOLA ESPERO ha considerato i seguenti fattori1 al variare dei quali si provvederà a valutare la permanenza dell’adeguatezza della strategia d’investimento vigente:
1. Caratteristiche aderenti o potenziali aderenti e settore di attività;
2. Norme di accesso alle prestazioni di pensionistiche pubbliche e stima del relativo ammontare: cosiddetto primo pilastro;
3. Norme di accesso alle prestazioni erogate dal Fondo e coefficienti di trasformazione del montante maturato in rendita;
4. Contribuzione contrattuale e media al fondo pensione;
5. Modifica alla normativa sugli investimenti;
6. Modifica strutturale alla redditività dei mercati rapporta al rischio;
7. Fatti strutturali importanti che caratterizzano il fondo pensione.
Nel corso del 2021 è stata realizzato un aggiornamento dell’analisi delle caratteristiche socio-demografiche della popolazione del Fondo utilizzando i dati relativi agli aderenti al Fondo al 31 dicembre 2020, pari a
98.142 unità con una posizione contributiva totale di euro 1.261 mln.
La valutazione del bacino di aderenti potenziali di Espero è facilitata dal fatto che oltre il 90% è costituito da dipendenti dello Stato per i quali esistono dati di dettaglio.
L’analisi del database degli iscritti al Fondo è stata perciò arricchita utilizzando un database prodotto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che contiene informazioni su 1.163.147 dipendenti statali della scuola riferite al 31 dicembre 2020, e che contiene e individua anche gli aderenti a Espero.
Nelle analisi che seguono è stato perciò possibile mettere a confronto le caratteristiche della popolazione di aderenti ad Espero con quelle dei dipendenti del settore scuola avendo come principale obiettivo di individuare spiegazioni delle differenze nei tassi di adesione.
Anche se per semplicità nel corso del documento si fa riferimento alla «popolazione» o «popolazione di riferimento», si deve ricordare che sono esclusi i dipendenti delle scuole private.
1 In questo elenco sono indicati i fattori che il fondo ha individuato in un’apposita delibera del CdA del 19 dicembre 2012 quali elementi al variare dei quali va valutata l’opportunità di aggiornare il Documento
Percentuale di adesione e andamento degli iscritti nel tempo - Gli iscritti al Fondo costituiscono circa il 8,4% della popolazione potenziale, contro circa il 26% della media dei fondi negoziali. Va ricordato che negli ultimi anni, a causa delle adesioni contrattuali, il tasso di adesione alla previdenza complementare è aumentato più in termini di iscritti che in termini di contribuzioni.
La differenza rispetto alla media dei fondi negoziali si annulla se si assume che i dipendenti con solo posizione di TFS siano meno disponibili all’iscrizione al Fondo e alla conseguente conversione della posizione in TFR. Questa percentuale è però bassa se si confronta con i tassi di adesione compresi fra il 40 e il 90 % di fondi negoziali che fanno capo a uno o pochi grandi datori di lavoro.
Se si considera come anno di riferimento il 2007 (riforma dei fondi negoziali) Espero ha avuto una crescita di iscritti maggiore di quella del sistema dei fondi pensione negoziali (FPN) fino al 2016. Successivamente l’andamento degli iscritti è stato molto inferiore, se si considerano le adesioni contrattuali, ed in linea con quello dei FPN, se non si considerano.
Grazie alla regolarità della contribuzione e alla stabilità dell’occupazione degli iscritti il patrimonio del Fondo ha avuto, invece, una dinamica molto più favorevole, moltiplicandosi per 7 volte, contro 4 dei FPN.
Sesso - La composizione per sesso degli iscritti a Espero è pressoché identica a quella della popolazione di riferimento, mentre nel confronto con l’insieme dei fondi negoziali si nota una netta prevalenza di femmine.
Espero | Fondi negoziali | Popolazione potenziale | ||||
Peso | Età media | Peso | Età media | Peso | Età media | |
Maschi | 21,0% | 55,51 | 73,0% | 46,6 | 21,3% | 52,18 |
Femmine | 79,0% | 54,86 | 27,0% | 47,2 | 78,7% | 51,76 |
Totale | 100,0% | 55,00 | 100,0% | 46,7 | 100,0% | 51,85 |
Età - L’età media degli iscritti a Espero è superiore di circa 3 anni a quella della popolazione potenziale, ma di quasi 8 a quella dei fondi pensione negoziali. In linea con quella della popolazione di riferimento ma più elevata della media dei fondi negoziali di oltre 7 anni ((55 vs 46,7).
Nel fondo pesano maggiormente le fasce di età superiori a 50 anni: 80% contro il contro il 45% dei fondi negoziali.
La differenza è solo in parte attribuibile alle adesioni contrattuali, perché l’età media della popolazione di Xxxxxx era già più elevata di quella dei fondi negoziali a fine 2014 (51,3 anni contro 46) con una differenza di 4,7 anni.
L’età media degli iscritti a Espero è più alta di quella della popolazione di riferimento (55 vs 51,8) ma va notato che l’età media della popolazione è abbassata dal peso elevato dei supplenti, soprattutto temporanei.
Impatto delle iscrizioni potenziali sull’età media - Poiché, come si vedrà, l’età media così elevata accorcia l’orizzonte temporale del Fondo, è stata valutata la dimensione del bacino di potenziali aderenti di età inferiore a 49 anni (età limite di una delle fasce d’età Covip) e 50 anni. Nella popolazione potenziale,
approssimata dal totale dei dipendenti pubblici della scuola (1.162.990 unità), vi sono oltre 414 mila potenziali aderenti di età inferiore a 49 anni.
Se si considera la popolazione di età inferiore o uguale a 50 anni il numero sale a 449 mila persone, di cui 238 mila circa dipendenti di ruolo, per i quali è più plausibile immaginare l’adesione al Fondo.
Totale 48.164 49.978 98.142
Scelte contributive – L’evoluzione positiva del patrimonio è dovuta sia alla stabilità dell’occupazione nel settore, sia alle scelte contributive degli aderenti. Come si può vedere dalla tavola seguente, quasi 57 mila iscritti contribuiscono con una percentuale superiore o uguale al 2% e 29 mila iscritti contribuiscono con una percentuale superiore o uguale al 3% della retribuzione.
Percentuale TFR | |||
46% | 100% | Totale | |
Percentuale lavoratore | 0% - 1% 1-1,5% 2-2,5% 3-3,5% 4-6% >6% | 1.494 2.436 3.930 19.188 18.036 37.224 14.337 13.649 27.986 11.763 7.982 19.745 961 6.331 7.292 421 1.544 1.965 |
Scelte di investimento - Comparti - Il 76,6% degli aderenti contribuisce al comparto Crescita e solo il 23,4% al Garanzia.
Rispetto alla media dei fondi negoziali si riscontra un peso più elevato del comparto Garantito.
La distribuzione per età degli aderenti nei due comparti è sostanzialmente uguale, con una età media leggermente più elevata per il Crescita (54,8 anni) rispetto al Garanzia (55,1 anni).
Si riscontra perciò una mancanza di relazione fra rischiosità del comparto scelto ed età, comune anche all’insieme dei fondi negoziali.
Iscritti | Patrimonio | ||
Comparto | Xxxxxx | Xxxxxx | Fondi negoziali |
Garantito | 23,40% | 18,4% | 13,0% |
Obbligazionario puro | - | - | 2,3% |
Obbligazionario misto | - | - | 32,6% |
Bilanciato | 76,60% | 81,6% | 46,5% |
Azionario | - | - | 5,7% |
Totale 100,00% 100,0% 100,1%
Orizzonte temporale del Fondo – L’orizzonte temporale del Fondo può essere considerato da due punti di vista:
- Quello dell’iscritto e della sua permanenza attesa nella previdenza complementare, per individuare il comparto più adatto;
- Quella del Fondo stesso, per il quale l’orizzonte temporale è inteso come evoluzione attesa del patrimonio nel tempo, stimata con lo scopo di capire la coerenza di un piano di investimenti illiquidi con i vincoli di rischio e liquidità dati. In assenza di ingresso di nuovi aderenti l’orizzonte temporale del Fondo è dato dalla distanza dal pensionamento degli iscritti.
Una prima valutazione dell’orizzonte temporale del Fondo è stata fatta assumendo popolazione chiusa, nessun contributo o rendimento del patrimonio, uscite solo per pensionamento ed età di pensionamento uguale su tutto l’orizzonte.
Per quanto riguarda l’età di pensionamento, si è partiti dai dati effettivi rilevati dal Fondo, e cioè 64,55 anni nel 2020 e 63,69 anni nei primi sei mesi del 2021.
Sono stati perciò considerati tre casi, 63, 64 e 67 anni.
In ciascun caso è stata calcolata la percentuale di patrimonio e di iscritti che uscirebbe nei prossimi 5 e 10 anni. I risultati sono contenuti nella tabella seguente.
Anni al pensionamento | Orizzonte (anni) | % di iscritti in uscita | % di patrimonio in uscita |
63 | 5 | 40,90% | 43,95% |
63 | 10 | 67,51% | 70,79% |
64 | 5 | 35,14% | 38,13% |
64 | 10 | 62,93% | 66,22% |
67 | 5 | 18,23% | 20,42% |
67 | 10 | 46,88% | 50,00% |
Il numero notevole di iscritti di età superiore a 59 anni (31.530) fa sì che, modificando di poco l’ipotesi di età di pensionamento, cambi molto la dimensione delle uscite. Con età di pensionamento di 63 anni si perdono nei prossimi cinque anni il 41% degli iscritti e il 44% del patrimonio. Aumentando di un solo anno l’età le percentuali scendono a 35 e 38%. Immaginando un’età di pensionamento per tutti a 67 si perderebbero solo il 18% degli iscritti e il 20% del patrimonio.
Distribuzione di aderenti e patrimonio per anno al pensionamento Età di pensionamento 64 anni
La vulnerabilità del Fondo rispetto all’invecchiamento della popolazione di iscritti è confermata anche dall’andamento della gestione previdenziale.
Il rapporto fra raccolta netta del Fondo in rapporto all’attivo netto destinato alle prestazioni (ANDP) dell’anno precedente, fino al 2019 superiore a quello dei FPN, è sceso nel 2020 al disotto del 4%.
Ciò non è dovuto a un peso elevato di riscatti e anticipazioni, che anzi sono bassi rispetto ai contributi, ma al fatto che le uscite per prestazioni pensionistiche hanno registrato un forte aumento a partire dal 2017 e nel 2020 sono state, sempre in rapporto all’ANDP, di cinque punti percentuali superiori a quelle dei FPN.
L’orizzonte temporale del Fondo è stato anche stimato facendo diversi assunzioni su età di pensionamento, riscatti e anticipazioni e rendimento del patrimonio, sempre escludendo nuovi ingressi. La simulazione è stata limitata al comparto Crescita, anche ai fini della valutazione della sostenibilità di un eventuale programma di investimenti alternativi.
Per stimare l’evoluzione del patrimonio del fondo, sono state fatte simulazioni di evoluzione del patrimonio sotto le seguenti ipotesi:
o Assenza di nuovi iscritti (popolazione chiusa)
o Età di pensionamento
| 2021- 2022: 64 |
| 2023 – 2024: 65 |
| 2025 – 2026: 66 |
| 2027 – 2028 - 2029: 67 |
| 2030 – 2031 – 2032: 68 |
| dal 2033: 69 |
o Crescita delle retribuzioni 2%
o Riscatti e anticipazioni – 1,5% - 2,0% - 2,5%
o Rendimento – 0%, 1%, 2%, 3%
L’evoluzione dell’età di pensionamento si basa sull’ipotesi che vi sia comunque nel tempo una convergenza verso le età di pensionamento previste dalla legge Fornero.
Le combinazioni dei due parametri vanno dalla più sfavorevole (0% rendimento, 2,5% anticipazioni) alla più favorevole (3% rendimento, 1,5% anticipazioni).
Assumendo un andamento delle età di pensionamento gradualmente crescente nei prossimi anni, il patrimonio avrebbe una diminuzione nel 2021 e 2022 per poi stabilizzarsi fino al 2027.
Norme di accesso alle prestazioni erogate dal Fondo
Con delibera del 13 marzo 2019 e sottoscrizione in data 2 maggio 2019 (scadenza 1 maggio 2027), il Fondo ha selezionato la compagnia per l’erogazione delle rendite, della quale potranno beneficiare gli iscritti del Fondo Espero alla maturazione dei requisiti di accesso alle prestazioni pensionistiche.
I comparti
Con l’intento di perseguire l’obiettivo previdenziale prefissato, FONDO SCUOLA ESPERO ha ritenuto adeguato predisporre un comparto d’investimento, a cui si è aggiunto il comparto garantito previsto dalla normativa vigente, ciascuno caratterizzato da una propria combinazione di rischio-rendimento, le cui caratteristiche sono elencate al paragrafo tre.
Le definizioni degli stessi sono formulate sulla base dei vincoli di legge vigenti (DLgs 252/05 e DM 166/2014) e delle deliberazioni dell’autorità di vigilanza in materia di organizzazione dei fondi pensione e degli investimenti.
ATTENZIONE: Ogni dato finanziario esposto (ad esempio rendimento atteso e rischi attesi) è frutto di stime e congetture formulate sulla base delle informazioni disponibili alla data di aggiornamento del documento, pertanto non è garantita la permanenza delle medesime stime e congetture per il futuro e non è garanzia di conseguimento del risultato atteso.
Nei confronti dell’aderente sarà prevalente quanto riportato nella Nota Informativa e disponibile allo stesso anche tramite il sito internet del Fondo.
Caratteristiche dei mandati
Comparto | Garanzia | Crescita |
Orizzonte temporale | Breve (fino a 5 anni) | Medio/lungo periodo (oltre i 5 anni) |
Grado di rischio | Basso (*) | Medio (*) |
Rendimento obiettivo | TFR | 2% + inflazione |
Indicatore di rischio | TEV 4% p.a. Profilo di rischio assoluto (*) del comparto range tra - 3% e -5% - VaR (MC; 12 mesi; 99%) | Mandati azionario attivo: TEV 6% p.a. Mandato azionario passivo: TEV 1% p.a. Mandato Globale Obbligazionario breve termine: TEV 3% p.a. Mandato Monetario: TEV 2% p.a. Profilo di rischio assoluto ex ante (*) del comparto (range tra -8% e -10%) - VaR (MC; 12 mesi; 99%) Mandato obbligazionario globale: TEV 3% |
(*) Il profilo di rischio del comparto è sintetizzabile nella misura del potenziale rischio che può subire il comparto utilizzando il Value at Risk (VaR). Il calcolo è effettuato utilizzando modelli parametrici e non (assumendo altresì in modo conservativo un rendimento atteso nullo) al fine di poter valutare il rischio totale nell’ipotesi che i rendimenti ed i fattori di rischio rispettivamente seguano e non, una distribuzione ‘normale’ e simmetrica.
Sulla base della metodologia Montecarlo di simulazione ed un livello di confidenza del 99%, il VaR ex ante del comparto Garanzia si è mantenuto mediamente nel corso del triennio passato nell’intervallo tra -3% e
-5%. Il VaR ex ante del comparto Crescita si è attestato mediamente tra -8% e -10% in linea con i valori di rischio calcolati nella definizione iniziale dell’asset allocation strategica.
Tali valori sono monitorati nell’ambito del generale controllo dell’Asset Allocation Strategica ma non sono assunti quale parametro vincolante di risk budget. Difatti, stante la presenza di un benchmark a pesi fissi, considerato quale ‘portafoglio modello’ in grado di generare nell’orizzonte temporale l’obiettivo finanziario, non è possibile implementare un sistematico ribilanciamento delle attività finanziarie sulla base del VaR: si dovrebbe assumere la necessità di intervenire con una frequenza rilevante anche sulla composizione strategica stessa delle attività in modo non compatibile con l’obiettivo del benchmark a pesi fissi.
Per quanto riguarda il Garanzia, la questione del profilo di rischio del comparto/benchmark a pesi fissi è comunque mitigata dalla garanzia di capitale offerta nella casistica indicata; nel caso del Crescita, il Fondo ha deliberato l’avvio di una gestione specializzata con l’obiettivo di contenere la massima perdita potenziale nel range dei valori indicati. Nel comparto è altresì in vigore una strategia di ribilanciamento del portafoglio tra le categorie di assets (azioni/obbligazioni) sui pesi del benchmark che considera anche l’eventuale superamento del limite di VaR quale uno dei fattori da considerare.
Architettura gestionale e controllo del rischio
Il Fondo ha messo in atto una architettura gestionale organizzata con mandati specializzati, nei quali a ciascun gestore è assegnata la gestione di una particolare asset class, con limitato tracking error e presenza di mandati passivi. La creazione di valore per i sottoscrittori è perciò basata sulla diversificazione e sul ribilanciamento sistematico fra asset class.
L’Asset Allocation Tattica dei mandati, specializzati per asset class, può variare in un range tra il -5% ed il
+5% rispetto ai pesi centrali definiti nell’Asset Allocation Strategica, laddove l’esposizione dell’asset class azionaria dovrà mantenersi in un range tra il 25% ed il 35%: il ribilanciamento tra i mandati è operato dal Fondo.
In una struttura basata su mandati specializzati ciascun gestore ha il compito di gestione del rischio relativo al proprio benchmark ma non il rischio assoluto del comparto.
Nella definizione dell'AAS effettuata nel 2008, l'organo di amministrazione aveva preso le mosse dall'assunto che i mercati si comportano in modo non normale con frequenza elevata: negli ultimi decenni infatti eventi sistemici si sono verificati mediamente ogni 3-5 anni. Negli ultimi 25 anni si possono individuare numerosi accadimenti straordinari che hanno condizionato i mercati, e di cui gli ultimi 3 (bolla IT, credit crunch e crisi del debito sovrano) si sono verificati nell'ultimo decennio.
Poiché le crisi sistemiche sono per definizione non prevedibili (soprattutto per quanto riguarda il timing dello scoppio della crisi), e dato che i gestori sono impegnati a confrontarsi con il rischio relativo, valutato con riferimento al benchmark, il CdA ha introdotto un mandato di gestione il cui obiettivo è la decorrelazione del rischio rispetto al profilo delle classi di attività tradizionali su cui sono investiti gli altri mandati specializzati del comparto (azioni ed obbligazioni). L'obiettivo di decorrelazione implica un contenimento del rischio totale generato dagli altri mandati, in particolare durante i mercati bear e gli shocks allorché le correlazioni tra le diverse classi di attività tradizionale tendono ad aumentare. Con il mandato introdotto nel 2013, e assegnato a un nuovo gestore nel 2018, ci si prefigge di rendere più esplicito ed efficace questo obiettivo attraverso la copertura diretta del cosiddetto “rischio di coda” (tail risk) di tutto il portafoglio del comparto Crescita mediante l'utilizzo di derivati ammessi dalla normativa vigente.
Rendimento e rischio attesi a medio termine
La tabella seguente rappresenta i dati di rischio, rendimento passato e atteso dei due comparti del Fondo sulla base dell’Asset Allocation Strategica in vigore fino a fine aprile 2022.
Premi per il | ||||
rischio su | ||||
inflazione | ||||
0,25% | ||||
0,25% | ||||
0,50% | ||||
1,50% | ||||
0,50% | ||||
1,50% | ||||
3,50% | ||||
3,75% | ||||
3,00% | ||||
Totale | 100,00% | 100,00% | ||
Rendimento storico (3) | 2,52% | 4,39% | ||
Inflazione storica | 1,73% | 1,73% | ||
Rendimento storico reale | 0,79% | 2,66% | ||
Volatilità storica annualizzata (3) | 1,10% | 4,29% | ||
Rendimento atteso comparto - Lordo nominale 5 anni | 0,06% | 1,62% | ||
10 anni | 0,25% | 1,98% | ||
20 anni | 2,60% | 3,79% | ||
Rendimento atteso comparto - Netto nominale | ||||
5 anni | 0,00% | 1,20% | ||
10 anni | 0,00% | 1,50% | ||
20 anni | 2,03% | 3,02% | ||
Rendimento atteso comparto - Netto reale | Inflazione attesa | |||
5 anni | -2,15% | -0,95% | 2,15% | |
10 anni | -2,04% | -0,54% | 2,04% | |
20 anni | 0,03% | 1,02% | 2,00% | |
Rendimento Covip | ||||
5 anni | 4,25% | 4,75% | ||
10 anni | 4,14% | 4,64% | ||
20 anni | 4,10% | 4,60% |
(1) Media e deviazione standard dei rendimenti mensili dal 31.12.1998 al 31.8.2021
(2) Sondaggio EIC Giugno 2021
(3) Inflazione attesa più premio per il rischio
Benchmark comparti Rendimento atteso a | |||||||
Asset class | Rendimento storico (1) | Volatilità (1) | Garantito | Crescita | 5 anni (2) | 10 anni (2) | 20 e 35 anni (3) |
Bot euro | 1,59% | 0,57% | 20,00% | 0,00% | -0,33% 0,09% 2,25% -0,33% 0,09% 2,25% -0,20% -0,10% 2,50% -0,10% 0,30% 3,50% -0,20% -0,10% 2,50% 0,25% 0,50% 3,50% 5,50% 6,20% 5,50% 5,75% 6,35% 5,75% 5,00% 5,10% 5,00% | ||
Liquidità euro | 1,78% | 0,55% | 0,00% | 10,00% | |||
Titoli di Stato euro 1-3 anni | 2,40% | 1,36% | 75,00% | 0,00% | |||
Obbligazioni aggregate euro | 4,15% | 3,33% | 0,00% | 20,00% | |||
Obbligazioni aggregate IG 1-3 anni globali euro hedged | 2,31% | 0,99% | 0,00% | 20,00% | |||
Obbligazioni aggregate IG globali euro hedged | 3,83% | 2,78% | 0,00% | 20,00% | |||
Azioni mondiali paesi sviluppati | 7,31% | 14,48% | 5,00% | 10,50% | |||
Azioni mondiali paesi sviluppati ed emergenti | 7,34% | 14,58% | 0,00% | 15,00% | |||
Azioni mondiali paesi sviluppati euro hedged | 6,38% | 14,20% | 0,00% | 4,50% |
Per ciascun comparto è stato stimato il rendimento atteso a 5, 10 e 20 utilizzando dati così prodotti:
- Rendimenti a 5 e 10 anni, risultati del sondaggio fra 54 operatori di mercato realizzato dalla società di consulenza che assiste il Fondo nella revisione dell’asset allocation strategica e riferito al 30 giugno 2021;
- Tasso di inflazione: risultati del sondaggio fra 54 operatori di mercato realizzato dalla società di consulenza che assiste il Fondo nella revisione dell’asset allocation strategica e riferito al 30 giugno 2021 per i tassi di inflazione a 5 e 10 anni, inflazione BCE (2%) a 20 anni;
- Rendimenti a 20 anni, somma dell’inflazione attesa più premi per il rischio a lungo termine.
Tutti i rendimenti così ottenuti sono inferiori a quelli che si otterrebbero sommando ai valori di inflazione attesa i premi per il rischio suggeriti per la redazione del documento “La mia pensione complementare”, e cioè 2% reale per le obbligazioni e 4% reale per le azioni.
Per ciascun comparto è stata stimata la probabilità di assicurare il raggiungimento di due obiettivi: mantenimento del valore nominale del capitale (shortfall risk nominale) e mantenimento del valore reale del capitale rispetto al tasso di inflazione stimato sui diversi orizzonti temporali (shortfall risk reale).
E’ stata inoltre stimata la volatilità dei rendimenti annualizzati sui diversi orizzonti temporali.
Le stime sono state effettuate con una simulazione Montecarlo multivariata di 10.000 percorsi sui diversi orizzonti temporali, nettizzando i rendimenti sia dei costi di gestione che della fiscalità.
Comparto Garanzia | Orizzonte temporale (anni) | |||
5 | 10 | 20 | ||
Rendimento atteso lordo nominale | 0,06% | 0,25% | 2,60% | |
Rendimento atteso netto nominale | 0,00% | 0,00% | 2,03% | |
Volatolità storica | 1,10% | |||
Volatilità annua dei rendimento sull'orizzonte | 0,34% | 0,25% | 0,17% | |
Inflazione attesa | 2,0% | 2,0% | 2,0% | |
Shortfall risk nominale | 52,0% | 47,0% | 0% | |
Shortfall risk reale | 100% | 100% | 41,98% | |
Comparto Crescita | Orizzonte temporale (anni) | |||
5 | 10 | 20 | ||
Rendimento atteso lordo nominale | 1,62% | 1,98% | 3,79% | |
Rendimento atteso netto nominale | 1,20% | 1,50% | 3,02% | |
Volatolità storica | 4,29% | |||
Volatilità annua dei rendimento sull'orizzonte | 1,50% | 1,07% | 0,75% | |
Inflazione attesa | 2,0% | 2,0% | 2,0% | |
Shortfall risk nominale | 29,0% | 20,0% | 0,0% | |
Shortfall risk reale | 84,8% | 77,4% | 8,8% |
Evoluzione dell’asset allocation strategica
Nell’ambito della revisione del Documento sulla Politica di Investimento e dell’Asset allocation strategica è stata constatata la riduzione dei rendimenti degli investimenti obbligazionari, sia considerando quelli realizzati nel passato più recente, sia quelli attesi.
L’analisi dei rendimenti attesi – compiuta dall’advisor utilizzando i dati ottenuti con un sondaggio trimestrale fra oltre 50 gestori finanziari – conferma un quadro di rendimenti obbligazionari estremamente contenuti, anche su orizzonti medio lunghi.
I rendimenti attesi su tutte le asset class, ma soprattutto su quelle obbligazionarie, sono eccezionalmente bassi.
In particolare quasi tutti i segmenti del mercato obbligazionario dell’area euro presentano rendimenti ancora negativi o prossimi allo 0% in termini nominali, ma negativi ed ampiamente inferiori, in termini reali, a quelli dell’area del dollaro e dei mercati emergenti.
Rendimenti positivi in termini reali sono offerti solo dalle obbligazioni corporate high yield e dei mercati emergenti e dalle azioni. In particolare, i mercati azionari emergenti e il segmento “small cap” dei mercati sviluppati offrono le attese di rendimento più elevate a medio termine.
Il risultato di questa situazione è che in un’allocazione ottimale di portafoglio (intesa come quella che ha il valore di indice di Xxxxxx più elevato) hanno un peso maggiore le obbligazionarie globali e le azioni, e viene pressoché azzerata la componente obbligazionaria dell’area euro.
Sulla base di queste considerazioni è stata proposta la seguente revisione dell’asset allocation strategica del comparto Crescita:
1. sostituzione della componente “Euro Aggregate” con la componente “Global Aggregate” a cambio coperto, rappresentata dall’indice Bloomberg Barclays Global Aggregate, il cui peso nel benchmark viene perciò raddoppiato dal 20 al 40%;
2. aumento della componente azioni mercati emergenti fino al peso coerente con la capitalizzazione di mercato, tramite la sostituzione dell’indice MSCI All Countries World Index con le sue componenti World e Emerging Markets;
3. inserimento della componente azionaria “Global Small Cap”.
Tutte le modifiche proposte migliorano, sia pure marginalmente, il rendimento atteso del benchmark e lasciano la volatilità sostanzialmente invariata e sono perciò coerenti con l’attuale profilo demografico della popolazione di Espero per il quale di rimanda al Documento sulla Politica di Investimento.
La modifica 1 è stata realizzata nel primo trimestre del 2022, con una selezione di gestori per la componente obbligazionario globale in vista anche della scadenza dei mandati.
Le modifiche 2 e 3 potranno essere realizzate in occasione della scadenza, nel 2025, dei mandati azionari in essere.
La tavola seguente contiene le diverse ipotesi di evoluzione dell’asset allocation previste nei prossimi due anni.
Ticker Bloomberg | Asset class | Rendimento storico (1) | Volatilità (1) | Rendimento atteso a 5 anni (2) | Portafoglio attuale | Ipotesi 1 | Ipotesi 2 | Ipotesi 3 |
JPCAEU3M | Cash euro 3 mesi | 1,78% | 0,55% | -0,40% | 10,00% | 10,00% | 10,00% | 10,0% |
LG13TREH | Barclays Global Aggregate 1-3 Euro Hedged | 2,31% | 0,99% | 0,00% | 20,00% | 20,00% | 20,00% | 20,00% |
LBEATREU | Barclays Capital Euro Aggregate Total Return | 4,15% | 3,33% | -0,15% | 20,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
LEGATREH | Barclays Global Aggregate Hedged | 3,83% | 2,78% | 0,20% | 20,00% | 40,00% | 40,00% | 40,00% |
NDDUWI | MSCI World | 7,31% | 14,48% | 6,00% | 10,50% | 10,50% | 22,00% | 19,00% |
MXWOHEUR | MSCI World 100% Hedged to EUR Index (EUR) | 6,38% | 14,20% | 5,00% | 4,50% | 4,50% | 4,50% | 4,5% |
NDUEACWF | MSCI All Countries TR | 7,34% | 14,58% | 6,25% | 15,00% | 15,00% | 0,00% | 0,0% |
NDUEEGF | MSCI Emerging markets | 10,83% | 19,74% | 7,50% | 0,00% | 0,00% | 3,50% | 3,0% |
NCUDWI | MSCI World Small Cap | 11,06% | 17,00% | 6,70% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 3,50% |
Totale | 100,00% | 100,00% | 100,00% | 100,00% | ||||
Rendimento storico | 4,39% | 4,33% | 4,45% | 4,56% | ||||
Rendimento atteso | 1,76% | 1,83% | 1,85% | 1,86% | ||||
Volatilità | 4,29% | 4,23% | 4,28% | 4,32% | ||||
Indice di Xxxxxx | 0,53 | 0,55 | 0,55 | 0,55 |
(1) Valori calcolati su rendimenti mensili annualizzati dal 31.12.1998 al 31.8.2021
(2) Sondaggio EIC al 30.6.2021
Stima del contributo della previdenza complementare alla riduzione del gap previdenziale
Per valutare la capacità dell’adesione al Fondo di integrare il gap previdenziale (inteso come differenza fra prestazione pensionistica di primo pilastro e ultima retribuzione) sono stati stimati i tassi di sostituzione per
gli aderenti tipo, utilizzando i rendimenti attesi dei comparti sui diversi orizzonti temporali e i tassi di conversione in rendita a tasso 0% alle varie date di pensionamento.
Gli “aderente tipo” sono stati identificati utilizzando le stesse fasce di età e orizzonti d’investimento previsti per lo stress test EIOPA. Le posizioni contributive e le retribuzioni medie sono riferite ai gruppi di aderenti con contribuzione pari al 100% del TFR ed età compresa fra 34 e 36, 48 e 50 e 61 e 63 anni di età.
Non essendo identificato il sesso per i tre profili “EIOPA” è stato usato il tasso di conversione in rendita per maschi e femmine indicato in Nota informativa e ponderato per il peso di maschi e femmine nella popolazione del Fondo.
Età | Orizzonte | Tasso di crescita della retrtibuzione | Retribuzione | Posizione totale maturata | % contrib. Iscritto | % contrib. Azienda | % contrib. TFR | Totale contribuzione | Età di pensionamento | Comparto | Rendimento atteso netto comparto | Retribuzione fine periodo | Tasso di conversione in rendita | Montante previdenza integrativa | Tasso di sostituzione previdenza integrativa |
35 | 35 | 3% | 25.546 | 19.236 | 2% | 1% | 6,91% | 9,91% | 70 | GARANZIA | 2,03% | 71.883 | 4,97% | 252.118,32 | 17,43% |
49 | 20 | 3% | 29.617 | 40.541 | 2% | 1% | 6,91% | 9,91% | 69 | GARANZIA | 2,03% | 53.492 | 4,77% | 144.307,39 | 12,87% |
62 | 5 | 3% | 27.788 | 39.142 | 2% | 1% | 6,91% | 9,91% | 67 | GARANZIA | 0,00% | 32.214 | 4,39% | 52.985,87 | 7,22% |
35 | 35 | 3% | 25.546 | 19.236 | 2% 1% | 6,91% | 9,91% | 70 | CRESCITA | 3,02% | 71.883 | 4,97% | 304.647,25 | 21,06% |
49 | 20 | 3% | 29.617 | 40.541 | 2% 1% | 6,91% | 9,91% | 69 | CRESCITA | 3,02% | 53.492 | 4,77% | 165.122,66 | 14,72% |
62 | 5 | 3% | 27.788 | 39.142 | 2% 1% | 6,91% | 9,91% | 67 | CRESCITA | 1,20% | 32.214 | 4,39% | 55.717,71 | 7,59% |
3. CRITERI DA SEGUIRE NELL’ATTUAZIONE DELLA GESTIONE FINANZIARIA
Per il raggiungimento dell’obiettivo finanziario di ciascun comparto, il documento individua:
1. la ripartizione strategica delle attività, ovvero la percentuale del patrimonio da investire nelle varie classi di strumenti;
2. gli strumenti finanziari nei quali si intende investire e i rischi connessi;
3. la modalità di gestione diretta o indiretta che si intende adottare e lo stile;
4. le caratteristiche dei mandati;
5. i criteri per l’esercizio dei diritti di voto spettanti al Fondo.
COMPARTO GARANZIA
Finalità della gestione: L'investimento si pone l'obiettivo di replicare la rivalutazione del TFR rispondendo alle esigenze di un associato ormai prossimo alla pensione, ovvero avverso al rischio finanziario, che sceglie una garanzia di risultato al fine di consolidare il proprio patrimonio.
N.B.: I flussi di TFR conferiti tacitamente sono destinati a questo comparto.
Garanzia: Il comparto è caratterizzato da una garanzia di capitale. La garanzia opera nei seguenti casi:
a) Esercizio del diritto alla prestazione pensionistica complementare;
b) riscatto per decesso;
c) riscatto totale per invalidità permanente e inoccupazione;
d) anticipazione della posizione per spese sanitarie ai sensi del decreto;
e) riscatto a seguito di perdita dei requisiti di partecipazione;
f) anticipazione per acquisto e ristrutturazione prima casa ai sensi del decreto.
N.B.: Qualora alla scadenza della convenzione in corso venga stipulata una convenzione che, fermo restando il livello minimo di garanzia richiesto dalla normativa vigente, contenga condizioni diverse dalle attuali, ESPERO comunicherà agli iscritti interessati gli effetti conseguenti.
Orizzonte temporale: breve.
Grado di rischio: basso.
Politica di investimento
Politica di gestione: titoli obbligazionari di breve/media durata in quantità prevalente, con una componente di azioni residuale.
Strumenti finanziari: Xxxxx restando i divieti ed i limiti della normativa sulla previdenza complementare, il Gestore può operare soltanto sulle seguenti attività finanziarie:
a) strumenti di debito, che siano emessi da Stati o organismi sovranazionali; sono anche ammessi investimenti in titoli Corporate in misura massima del 40% del portafoglio gestito; l’esposizione massima per singolo emittente corporate non può superare il 2%;
b) titoli azionari dell’area OCSE nella misura massima del 10% del portafoglio gestito;
c) contratti derivati nei limiti del DM Tesoro 166/14.
d) Exchange Trade Funds (ETF), SICAV e OICR armonizzati, a condizione che i relativi programmi di investimento siano compatibili con le linee di indirizzo del mandato e non vengano fatti gravare spese e diritti di qualsiasi natura relativi alla sottoscrizione e al rimborso delle parti di OICR acquistati, né le commissioni di gestione applicate all’OICR stesso.
Non possono essere effettuate operazioni allo scoperto e di prestito titoli.
Categoria di emittenti e settori industriali: obbligazioni di emittenti pubblici e privati con livelli di rating minimo prevalentemente investment grade. Titoli di natura azionaria. Si ammette la possibilità di detenere in portafoglio emissioni Governative o Corporate di strumenti con rating inferiore all’Investment Grade; nello specifico, è consentito detenere titoli obbligazionari “non investment grade”, ovvero con rating inferiore a BBB- e Baa3 come valutato dalle Agenzie S&P, Fitch o Moody’s nei limiti del 5% delle risorse in gestione con un limite massimo per emittente del 1% se corporate e 2% se governativo. Gli OICR obbligazionari eventualmente presenti nel portafoglio non potranno avere un rating medio inferiore a BBB- S&P o Baa3 Moody’s.
Aree geografiche di investimento: prevalentemente euro.
Duration: la duration media della componente obbligazionaria rispetto al benchmark ha un valore di circa a 3,9 anni.
Rischio di cambio: possono essere effettuati investimenti in attivi denominati in valute diverse dall’euro entro un limite massimo del 15% del patrimonio gestito se non coperti da rischio di cambio.
Benchmark: 40% JP Morgan ITALIA 1-5y; 25% JP Morgan EMU Gov IG 1-5y; 20% JP Morgan EMU IG all mat.; 10% ICE BofAML 1-5 Year Euro Large Cap Corporate Index; 5% MSCI Daily Net TR World Index.
Aspetti etici, sociali e ambientali: il Fondo acquisisce da una società certificata un rapporto annuale di valutazione del livello di responsabilità sociale del proprio portafoglio con eventuale evidenza di investimenti che possono tradursi in rischi economico finanziari.
Investimenti alternativi, OICR, derivati: l’investimento in prodotti OICR, ETF SICAV o assimilati è consentito, fermo restando la retrocessione al Fondo delle commissioni sottostanti ai prodotti e qualora sia chiaramente esplicitato il livello di accesso alle informazioni sulle strategie poste in essere dal gestore. È’ consentito l’impiego di contratti derivati nei limiti del DM Tesoro 166/14. L’investimento in tali strumenti è a discrezione del gestore in un’ottica di efficiente gestione del patrimonio affidato in gestione e nel rispetto dei limiti previsti dalla disciplina vigente. L’attuale asset allocation del comparto non prevede l’investimento in FIA di cui all’art. 6, comma 1 lettera e) del Dlgs 252/2005.
Modalità di gestione: delegata e attiva
Indicatori: limite contrattuale tracking error annualizzata massimo pari al 4%. Ogni altro indicatore finanziariamente applicabile e significativo sarà utilizzato a supporto dell’analisi della qualità della gestione del patrimonio conferito.
Turnover: L'indice di rotazione del patrimonio valutato ex ante in condizioni di mercato normali è stimato in 2 max.
Mandati: unico.
Diritti di voto: permangono in capo al Fondo, le cui modalità di esercizio sono definite di volta in volta dal Fondo previo preavviso al Gestore interessato e alla Banca Depositaria.
COMPARTO CRESCITA
Finalità della gestione: Il comparto si pone l’obiettivo di realizzare una rivalutazione reale del capitale investito nella misura del 2% di incremento di valore oltre al recupero dell'inflazione in un orizzonte temporale di medio periodo prevede un controllo del rischio anche attraverso l’introduzione di tecniche di gestione dinamica.
Orizzonte temporale: medio Grado di rischio: medio Politica di investimento
Politica di gestione: l’asset allocation strategica del fondo prevede un portafoglio investito in sei mandati gestionali specializzati ed in un mandato a copertura dei rischi di coda (tail risk). La composizione del portafoglio evidenzia in media l’investimento nelle seguenti macroattività finanziarie: 30% in azioni internazionali; 10% in strumenti del mercato monetario; 40% in obbligazioni del mercato globale; 19% in obbligazioni del mercato globale short duration (1-3 Y); 1% a copertura dei rischi di coda.
Strumenti finanziari: titoli di debito e altre attività di natura obbligazionaria; titoli azionari quotati; investimento in OICR, Titoli di Stato. È previsto il ricorso a strumenti derivati, con finalità di copertura del rischio.
L’investimento in prodotti OICR, ETF SICAV o assimilati è consentito, fermo restando la retrocessione delle commissioni sottostanti ai prodotti. È consentito l’impiego di contratti futures e opzioni su titoli di Stato, tassi di interesse dell’area OCSE e su indici azionari dei paesi OCSE e paesi emergenti, strumenti di mercato monetario ed operazioni di pronti contro termine in euro, currency swap, e forward sulle valute.
L’investimento in tali strumenti è a descrizione del gestore in un’ottica di efficiente gestione del patrimonio affidato in gestione.
Non possono essere effettuate operazioni allo scoperto e di prestito titoli.
Categoria di emittenti e settori industriali: obbligazioni di emittenti pubblici e privati con livelli di rating minimo investment grade. Titoli di natura azionaria. I titoli di debito devono godere di una valutazione di merito creditizio Investment Grade. Si ammette la possibilità di detenere in portafoglio emissioni Governative o Corporate di strumenti con rating inferiore all’Investment Grade per i quali il Gestore si impegna a fornire adeguata e tempestiva informazione del merito di credito.
Aree geografiche di investimento: Area OCSE e paesi emergenti in via residuale.
Duration: la duration media della componente obbligazionaria rispetto al benchmark ha un valore di circa 4,7 anni.
Rischio di cambio: tendenzialmente coperto.
Benchmark: Ticker Bloomberg
10% JP Morgan Cash 3 mesi indice euribor JPCAEU3M
15% MSCI All Countries TR Net NDUEACWF
15% MSCI World EURO partially hedged NDDUWI 19% Bloomberg Barclays Global Agg 1-3yr EUR Hedged + 1% Vix LG13TREH 40% Bloomberg Barclays Global Aggregate All Maturity Euro Hedged LEGATREH
Nell’ambito del comparto, sono individuati 5 distinti profili di investimento specialistici con ribilanciamento mensile in occasione dei conferimenti ovvero in presenza di una forte volatilità del mercato con conseguenti disinvestimenti.
Profilo
Peso
Min /Max
Monetario Azionario Azionario
10%
15%
15%
25% - 35%
Numero mandati e stile
1 Attivo
1 Attivo
1 Passivo
Tail risk Obbligazionario Globale 1-3 Y Obbligazionario Globale
1%
19%
1 Attivo
1 Attivo
40%
2 Attivi
Aspetti etici, sociali e ambientali: il Fondo acquisisce da una società certificata un rapporto annuale di valutazione del livello di responsabilità sociale del proprio portafoglio con eventuale evidenza di investimenti che possono tradursi in rischi economico finanziari.
Investimenti alternativi, OICR, derivati: l’investimento in prodotti OICR, ETF SICAV o assimilati è consentito, fermo restando la retrocessione delle commissioni sottostanti ai prodotti e qualora sia chiaramente esplicitato il livello di accesso alle informazioni sulle strategie poste in essere dal gestore. È’ consentito l’impiego di contratti futures e opzioni su titoli di Stato, tassi di interesse dell’area OCSE e su indici azionari dei paesi OCSE e paesi emergenti, strumenti di mercato monetario ed operazioni di pronti contro termine in euro, currency swap, e forward sulle valute. L’investimento in tali strumenti è a discrezione del gestore in un’ottica di efficiente gestione del patrimonio affidato in gestione e nel rispetto dei limiti previsti dalla disciplina vigente. L’attuale asset allocation del comparto non prevede l’investimento in FIA di cui all’art. 6, comma 1 lettera e) del Dlgs 252/2005.
Modalità di gestione: delegata e attiva per 6 mandati e passiva per 1 mandato
Indicatori: Mandato azionario attivo: TEV 6%; Mandato azionario passivo: TEV 1%;; Mandato Globale Obbligazionario breve termine: TEV 3%; Mandati Obbligazionario Globale: TEV 3%; Mandato Monetario: TEV 2%; Profilo di rischio assoluto del comparto tendenzialmente in un range tra -8 e -10% VaR (MC; 12 mesi; 99%). Ogni altro indicatore finanziariamente applicabile e significativo sarà utilizzato a supporto dell’analisi della qualità della gestione del patrimonio conferito.
Turnover: L'indice di rotazione del patrimonio valutato ex ante in condizioni di mercato normali è stimato in 1,3.
Mandati: sei attivi e uno passivo
La struttura del regime commissionale è la seguente:
Comparto
Garanzia Crescita Crescita Crescita Crescita
Monetario
Crescita
Obbligazio nario Globale 1-
3 Y
Crescita
Crescita
Profilo
Garantito
Azionario Attivo
Azionario Passivo
Tail risk
Obbligazio nario Globale
Obbligazio nario Globale
Denominazion e gestore
UnipolSai
ALLIANZ
Assicurazio INVESTORS
GLOBAL
ni S.p.A.
State Street Global Advisors Limited
Groupama Asset Manageme nt SA- succursale italiana
VONTOBEL
EPSILON ASSET SGR S.p.A MANAGEM
ENT S.A
VONTOBEL ASSET MANAGEM ENT S.A
AXA IM
GmbH
Commissione
base 0,30%
0,15%
0,07% fino a 135/M,
0,07%
0,08%
0,08%
0,13%
0,06% tra | 0,045% | |||||||
i 135/M e | fino a | |||||||
200/M, | 500/M | |||||||
0,05% | ||||||||
sopra i | ||||||||
200/M |
Commissione di incentivo
Non
Non
Non
Non
Non
Non
Non
prevista prevista prevista prevista prevista prevista prevista
Non prevista
01/05/2027
Scadenza 01/05/2027 31/03/2025 31/03/2025 30/04/2024 29/02/2024 29/02/2024 01/05/2027
Diritti di voto: permangono in capo al Fondo, le cui modalità di esercizio sono definite di volta in volta dal Fondo previo preavviso al Gestore interessato e alla Banca Depositaria
Lista Mercati Regolamentati
Nel rispetto del limite previsto dall’art. 5 co. 1 del DM MEF 166/2014 i mercati regolamentati sono quelli indicati negli elenchi tenuti dai seguenti soggetti:
• Consob – Elenco dei mercati regolamentati italiani autorizzati dalla Consob
• Consob – Elenco dei mercati esteri riconosciuti ai sensi dell’art. 67, comma 2, del d.lgs. N. 58/98
• ESMA – Elenco dei mercati regolamentati relativa ai mercati esteri riconosciuti ai sensi dell’ordinamento comunitario ai sensi dell’art. 67, comma 1 del d.lgs. n. 58/98
• Assogestioni – Lista “Altri mercati regolamentati”
In analogia a quanto previsto dal “Regolamento sulla gestione collettiva del risparmio – Provvedimento della Banca di Italia del 19 gennaio 2015”, possono essere considerati titoli “quotati” su mercati regolamentati, anche i titoli di Stato, non negoziati su mercati regolamentati, emessi da Governi e Banche Centrali appartenenti al “Gruppo dei 10” (G-10) nonché gli strumenti finanziari quotati, i cui prezzi siano rilevati su sistemi multilaterali di negoziazione caratterizzati da volumi di negoziazione significativi e da elevata frequenza di scambi, se i prezzi rilevati presentino caratteristiche di oggettività e di effettiva realizzabilità e siano diffusi attraverso fonti informative affidabili e riscontrabili anche a posteriori.
4.
INVESTIMENTI SOCIALMENTE RESPONSABILI
FONDO SCUOLA ESPERO, al fine di consentire agli aderenti di disporre, all’atto del pensionamento, di prestazioni pensionistiche complementari del sistema obbligatorio, persegue un orizzonte di investimento a lungo termine adottando criteri di prudenza e salvaguardia degli attivi, con lo scopo di coniugare obiettivi di redditività con obiettivi di natura sociale, ambientale e di governance (in breve “ESG”).
L’integrazione de criteri ESG nel processo di investimento avviene, secondo l’approccio perseguito dal FODO, in primis, in fase di selezione dei Gestori Finanziari. In occasione del rinnovo dei mandati di gestione, è stato previsto come criterio di selezione, tra gli altri, la valutazione delle politiche ESG adottate dai Gestori Finanziari. La valutazione ha riguardato altresì l’esperienza degli stessi nella costruzione di portafogli di investimento caratterizzati da strumenti finanziari selezionati sulla base di criteri di tipo ambientale, sociale e di governo societario.
In relazione alla selezione degli strumenti finanziari, il FONDO adotta un approccio basato su criteri di esclusione, accuratamente definiti dal FONDO ed esplicitati in una specifica “black list” contente l’elenco dei settori, delle società o delle attività nelle quali è fatto divieto ai Gestori Finanziari investire. Nel
dettaglio sono esclusi gli investimenti in società che, nello svolgimento della loro attività principale, siano coinvolte nella produzione di armamenti banditi o non convenzionali (come bombe a grappolo e mine anti- uomo).
In corso di mandato, il FONDO prevede uno specifico monitoraggio dell’operato dei Gestori mediante un’analisi ex-post, successiva alla fase di investimento, finalizzata a valutare il grado di coerenza degli investimenti con i principi ESG concordati in fase di definizione del mandato e di asset allocation strategica del portafoglio di investimento. Nel dettaglio, il FONDO, avvalendosi del supporto extra-finanziario di una primaria agenzia di rating, effettua un’analisi sociale ed ambientale del proprio portafoglio finanziario al fine di valutarne il livello di responsabilità sociale. La metodologia utilizzata nell’analisi, che ha ottenuto la certificazione europea CSRR-QS 2.1, si ispira a norme e convenzioni universalmente riconosciute, emanate da organismi internazionali in materia di diritti umani, diritti dei lavoratori e tutela ambientale. Qualora l’analisi di portafoglio del consulente del FONDO individuasse la presenza di imprese coinvolte nella produzione di mine anti-uomo e/o di bombe a grappolo, gli organi societari del FONDO informeranno il GESTORE e chiederanno eventuali spiegazioni in merito alla posizione sul titolo.
5. MODIFICHE APPORTATE
Si descrivono di seguito le modifiche apportate al presente Documento.
Data Descrizione sintetica della modifica apportata
Descrizione sintetica delle indicazioni che sono state sostituite
19.12.12 Approvazione Documento Approvazione Documento
16.10.13 Sostituzione gestore Unipol con Pimco. Sistemazione refusi. Indicazione indice di turnover osservato dei comparti. Indicazione dell'informatio ratio per i mandati azionari. Sostituzione denominazione gestore Ina in Generali Italia.
Sostituiti i riferimenti ed i parametri del precedente gestore con il nuovo (Pimco) vincitore della gara per il mandato che sostituisce l'absolute return. Introdotto l'indice di turnover valutato ex ante dei comparti e la struttura commissionale (p. 10 e 11). Riallineati previsioni delle attribuzioni del CdA a quelle del nuovo statuto (p. 13). Sostituita definizione di Commissione Finanziaria con Comitato Finanziario (p. 13). Sostituita denominazione del gestore Ina con Generali Italia SpA, come da aggiornamento contrattuale (p. 17). Corretto indirizzo del controllo interno (p. 19). Esplicitato nome del gestore del comparto garanzia (p. 21). Corretto il riferimento al profilo obbligazionario del gestore Groupama (p. 22). Approfondimento sulla definizione del profilo di rischio del comparto (p. 8)
26.03.14
Aggiornamento di alcune definizioni
Sostituito il riferimento al Direttore con quello alla Direzione; modificato il riferimento al manuale delle procedure con quello alle procedure di risk management. Aggiornamento gestore mandato Garantito (da Generali e Pioneer) e relative condizioni contrattuali. Aggiornamento decorrenza mandati del comparto Crescita (State Street, Eurizon, Pioneer, Groupama) ed alcuni aggiornamenti contrattuali, a seguito del rinnovo dei mandati. Aggiornato riferimento a società di revisione. Aggiornamento del merito creditizio dei titoli obbligazionari coerentemente con la normativa Covip.
25.03.15 Aggiornamento cambio gestore azionario Modificati tutti i riferimenti afferenti
l’affidamento dell’incarico al nuovo gestore per un mandato azionario globale passivo, in sostituzione del precedente, con aggiornamento dei relativi parametri gestionali
25.03.15
Aggiornamento recapiti Controllo Interno
Modifica per aggiornamento recapiti della società di controllo interno
25.03.15 Aggiornamento limite concentrazione emittente mandato obbligaz. globale Pimco
Aggiornato al 2% il limite di concentrazione sull’emittente nel mandato di gestione
obbligazionario globale di Pimco. | ||
23.09.2015 | Aggiornamento soggetti coinvolti nel processo di investimento | Aggiornate le date di elezione/nomina di alcuni soggetti; modifica della terminologia utilizzata. |
23.09.15 | Aggiornamento destinatari del Fondo | Aggiornato l’elenco relativo ai destinatari del Fondo: sono stati introdotti i soggetti fiscalmente a carico. Modifica di alcuni refusi. |
23.09.15 | Aggiornamento allegato tecnico su strumenti derivati mandato obbligaz. Europeo ML Groupama | Aggiornato l’allegato tecnico alla convenzione del mandato obbligazionario area Euro di Groupama, inserendo le opzioni tra gli strumenti finanziari. |
23.09.15 | Sostituzione benchmark gestore Pimco per cessazione precedente parametro | È stato sostituito in convenzione il benchmark di Pimco G1MI di BoAML con il nuovo Barclays Global Agg 1-3yr EUR Hedged, in quanto il precedente ha terminato di produrre le serie dal 30 giugno 2015. Il nuovo parametro rispecchia il precedente e non è cambiata politica di investimento |
23.09.15 | Aggiornamento destinatari del Fondo | Aggiornato l’elenco relativo ai destinatari del Fondo: sono stati introdotti i soggetti fiscalmente a carico. Modifica di alcuni refusi. |
16.12.2015 | Aggiornamento analisi popolazione; argomentato accesso OICR e segnalazioni EMIR; programma prestito titoli | Aggiornato lo studio relativo all’analisi della popolazione |
Inserite simulazioni di shortfall risk a medio/lungo termine basate su rendimenti attesi di mercato a fine 2015 | ||
Estesa la descrizione della logica gestionale e del ruolo del mandato “tail risk hedge” | ||
Aggiunta modalità accesso strategie OICR e segnalazioni EMIR. Segnalata adesione al programma di prestito titoli. | ||
25/5/2016 | Adeguamento a DM 166/14; lista mercati regolamentati; adeguamento esposizione valutaria dei mandati obbligazionari. Precisazione sulla coerenza dell’uso di OICR con la politica di investimento e esplicitazione dell’ottimizzazione della gestione, dell’adeguata diversificazione e della efficiente gestione. Aggiornamento affidamento incarico di revisione legale dei conti. | Aggiornati i riferimenti al DM 166/2014 ed introdotto l’elenco dei mercati regolamentati; riduzione dei limiti di esposizione valutaria massima del mandato obbligazionario Glob. Aggr 1-3 gestito da Pimco (dal 20% al 10%) e del mandato obbligazionario europeo gestito da Groupama (dal 3% al 2%). Precisazione sulla coerenza dell’uso di OICR con la politica di investimento e esplicitazione della ottimizzazione della gestione, della adeguata diversificazione e della efficiente gestione. |
Aggiornato l’affidamento dell’incarico di | ||
revisione legale dei conti: attribuito con delibera assembleare del 29.04.2016 alla società RB Audit Italia Srl per il triennio 2016 – 2018. |
14/12/2016 Sostituzione benchmark e commissioni di gestione di State Street
È stato sostituito in Convenzione il benchmark di State Street per facilitare il rispetto del nuovo limite di copertura valutaria previsto dal D.M. n. 166/2014, con conseguente modifica delle commissioni di gestione.
18/01/2017 Incarico Advisor finanziario
A seguito del mancato rinnovo del contratto con l’Advisor finanziario, sono stati eliminati tutti i relativi riferimenti
Aggiornamento struttura Funzione finanza
A seguito delle dimissioni del collaboratore esterno, è stata aggiornata la sezione relativa alla Funzione finanza
Aggiornamento Comitato finanza
Aggiornamento delle delibere di nomina dei componenti
15/03/2017 Aggiornamento destinatari del Fondo
Aggiornamento cambio gestore per un mandato azionario globale per il comparto Crescita
Aggiornamento benchmark di Pioneer
Modifica della politica di investimento del Comparto Garanzia
Aggiornamento affidamento incarico della funzione di Controllo interno
Aggiornato l’elenco relativo ai destinatari del Fondo: eliminazione, tra i destinatari, dei lavoratori in servizio presso le scuole aderenti all’Aninsei
Modificati tutti i riferimenti afferenti l’affidamento dell’incarico relativo al nuovo gestore per un mandato azionario globale per il comparto Crescita
È stato modificato in Convenzione il benchmark di Pioneer per l’estensione al mercato globale
Introduzione della possibilità di investire in titoli
corporate garantiti dallo Stato
Aggiornato l’affidamento dell’incarico della funzione di Controllo interno: attribuito con delibera del Consiglio di Amministrazione (del 18.01.2017) alla società Ellegi Consulenza Srl.
14/03/2018
Aggiornamento denominazione del gestore del Comparto Garanzia
12/04/2017 Modifica dell’Asset Allocation Strategica del Modificati tutti i riferimenti afferenti comparto Crescita finalizzata a una maggiore l’affidamento dell’incarico al nuovo gestore per diversificazione del portafoglio, da realizzarsi un mandato obbligazionario global aggregate. tramite l’introduzione di un nuovo mandato Contestuale riduzione del peso dei due mandati obbligazionario global aggregate e la Euro Obbligazionario M/L e Monetario contestuale riduzione del peso dei due
mandati Euro Obbligazionario M/L e Monetario
Aggiornamento denominazione e sede legale della Banca Depositaria
È stata modificata la denominazione del gestore del Comparto Garanzia (e tutti i relativi riferimenti) a seguito della operazione di fusione per incorporazione di Pioneer Investment Management SGRpa in Amundi SGR S.p.A.
È stata modificata la denominazione e la sede legale della Banca depositaria.
18/07/2018 Aggiornamento denominazione e sede legale È stata modificata la denominazione e della Banca Depositaria l’indirizzo della sede legale della Banca
depositaria.
30/01/2019
Aggiornamento delibere per il conferimento delle funzioni e dei poteri al Direttore generale
Aggiornamento indirizzo della sede legale del
gestore del Comparto Garanzia È stato modificato l’indirizzo della sede legale
del gestore del Comparto Garanzia
Aggiornamento indirizzo della sede legale di
un gestore del Comparto Crescita È stato modificato l’indirizzo della sede legale
del gestore Vontobel Asset Management SA
Aggiornamento delibera per conferimento incarico al Service amministrativo
Sono state aggiornate le delibere per il conferimento delle funzioni e dei poteri al Direttore generale.
Aggiornato l’affidamento dell’incarico per la gestione amministrativa e contabile del Fondo: attribuito con delibera del Consiglio di Amministrazione del 28.11.2018 alla società Previnet SpA
Sono state separate due gestioni Modificati tutti i riferimenti afferenti
27/02/2019 originariamente raggruppate nella medesima l’affidamento dei due nuovi incarichi.
Convenzione. Effettuata una nuova gara per la selezione di: un gestore per un mandato Obbligazionario Globale breve termine del comparto Crescita e di un gestore per un mandato Risk overlay (tail risk hedge) del comparto Crescita.
13/03/2019
Aggiornamento analisi popolazione Aggiornato lo studio relativo alla analisi della
popolazione
Effettuate tre nuove gare per la selezione di: Modificati tutti i riferimenti afferenti
10/04/2019 un gestore per un mandato Obbligazionario l’affidamento dei tre nuovi incarichi.
EURO (Comparto Crescita), di un gestore per un mandato Monetario (Comparto Crescita) e di un gestore per il mandato garantito (Comparto Garanzia).
15/05/2019
Aggiornamento affidamento incarico di
revisione legale dei conti.
Aggiornato l’affidamento dell’incarico di
revisione legale dei conti: attribuito con delibera assembleare del 17.04.2019 alla
società RB Audit Italia Srl per il triennio 2019 - 2021. | ||
24/07/2019 | Aggiornamento soggetti coinvolti nel processo di investimento | Aggiornate le date di elezione/nomina di alcuni soggetti |
18/03/2020 | Aggiornamento rinnovo Convenzione rendite | È stato specificato che la convenzione rendite è stata rinnovata fino al 31.12.2029. |
Aggiornamento Comitato finanza Aggiornamento per rinnovo del mandato | Aggiornamento delle delibere di nomina dei componenti Aggiornata data stipula rinnovo convenzione | |
azionario passivo del Comparto Crescita | State Street. | |
24/02/2021 | Aggiornamento Documento | Aggiornamento finalizzato a recepire le variazioni previste dalla Deliberazione COVIP 29 luglio 2020. |
15-12-2021 | Aggiornamento Documento | Aggiornamento dell’analisi della popolazione Revisione dell’AAS del comparto Crescita in |
vista della selezione di un nuovo gestore | ||
Aggiornamento rinnovo Convenzione Allianz e A seguito del rinnovo della Convenzione, è stata 23/03/2022 correzione refusi aggiornata la commissione di gestione per il gestore Allianz |
20/04/2022 | Aggiornamento documento | Modifica dell’Asset Allocation Strategica del comparto Crescita finalizzata a una maggiore |
diversificazione del portafoglio, da realizzarsi tramite l’introduzione di due nuovi mandati obbligazionari global aggregate e contestuale eliminazione del Mandato EURO Aggregate. Introdotti i riferimenti afferenti l’affidamento dell’incarico a due nuovi gestori | ||
Aggiornamento per novazione Convenzione | A seguito della fusione per incorporazione della controllata Groupama Asset Management Sgr (SGR) da parte della controllante Groupama Asset Management SA (GAM SA) è stata | |
10/11/2022 | Groupama | costituita la succursale italiana denominata “Groupama Asset Management SA-succursale italiana”. La modifica avrà efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2023. |