finalizzato alla condivisione di esperienze, al riuso di soluzioni e allo sviluppo di “Buone Pratiche” della P.A
Protocollo d’Intesa
finalizzato alla condivisione di esperienze, al riuso di soluzioni e allo sviluppo di “Buone Pratiche” della P.A
fra
Regione Umbria, con sede in Xxx X. Xxxxxxxx, 00, 00000 Xxxxxxx, Codice Fiscale 80000130544 e Partita IVA01212820540, nella persona del , dott. ;
e
ANCI Lombardia, con sede in Xxx Xxxxxxx, 0 - 00000 Xxxxxx, Codice Fiscale 80160390151 e Partita IVA 04875270961, nella persona del , dott. ;
e
Umbria Digitale scarl, con sede inVia X.X. Xxxxxxx, 00, 00000 Xxxxxxx, Codice Fiscale e Partita IVA03761180961 legalmente rappresentata dall’Amministratore Unico, Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx
di seguito congiuntamente definite le “Parti”.
PREMESSO CHE
a) il Programma Operativo Nazionale “Governance e Capacità Istituzionale” per il periodo 2014-2020, adottato con Decisione C(2015) 1343 del 23 febbraio 2015, dedica, nell'ambito dell'Obiettivo Tematico 11 (Rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un'amministrazione pubblica efficiente) e della Priorità di Investimento 11 (Rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un'amministrazione pubblica efficiente mediante azioni volte a rafforzare la capacità istituzionale e l'efficienza delle amministrazioni pubbliche e dei servizi pubblici relativi all'attuazione del FESR, affiancando le azioni svolte nell'ambito del FSE per rafforzare la capacità istituzionale e l'efficienza della pubblica amministrazione) l’Asse 3 (Rafforzamento della governance multilivello nei Programmi di Investimento Pubblico) al rafforzamento della governance multilivello nei programmi di investimento pubblico con riferimento alle politiche sostenute dal FESR (Obiettivi Tematici 1-7) attraverso azioni di rafforzamento amministrativo volte al miglioramento dell’efficienza delle politiche di investimento pubblico a partire dai fabbisogni emergenti dai Piani di Rafforzamento Amministrativo e riferite alle policy settoriali FESR, anche attraverso l’applicazione di una strategia di open government ai programmi di investimento pubblico e azioni di accompagnamento del processo di riforma degli Enti Locali, al fine di migliorare le capacità delle PA locali nell'attuazione delle policy sostenute dal FESR. L’Asse 3 ha, pertanto, un rilievo strategico finalizzato a garantire stabilmente l’utilizzo mirato e di qualità nonché ad ottimizzare l’assorbimento degli investimenti sostenuti dal FESR attraverso il concretizzarsi di azioni orizzontali di rafforzamento;
b) il Codice per l'Amministrazione Digitale, Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, entrato in vigore il 1 gennaio 2006, nel dettare norme in materia di sviluppo, acquisizione e riuso dei sistemi informatici nelle Pubbliche Amministrazioni, ha previsto, all’art. 69 “Riuso dei Programmi informatici”, che le Pubbliche Amministrazioni che siano titolari di programmi informatici realizzati su specifiche indicazioni del committente pubblico abbiano l’obbligo di darli in formato sorgente, completi della documentazione disponibile, in uso gratuito ad altre pubbliche amministrazioni che li richiedono e che intendano adattarli alle proprie esigenze indicando in tal senso anche le modalità per definire gli accordi con i fornitori, nonché le convenzioni di riuso, ed impone, all’art. 68, nell'acquisizione dei programmi informatici, l’adozione di soluzioni informatiche quanto possibile modulari, basate sui sistemi funzionali che assicurino l'interoperabilità e la cooperazione applicativa e consentano la rappresentazione dei dati e documenti in più formati, di cui almeno uno di tipo aperto;
c) La Regione Umbria, tramite il Consorzio per il Sistema Informativo Regionale (SIR Umbria), ha partecipato al citato programma ELISA, attivato dal Dipartimento Affari Regionali, con il Progetto GIT, coordinato dal
Comune di Milano, realizzato per i Comuni dell’Umbria e per altri 161 Enti dislocati sul territorio nazionale, è stato collaudato e rilasciato agli Enti Beneficiari il 31 dicembre 2012;
d) la Regione Umbria, con DGR n.1572 del 22/12/2015, ha attribuito alla propria soc in house Umbria Digitale scarl il ruolo di “maintainer” delle soluzioni e delle buone pratiche disponibili a riuso e di “community manager" di riferimento delle comunità degli utenti (anche non-ICT) di ognuna delle suddette soluzioni o buone pratiche, sul modello delle community open source. Successivamente con DGR 903/2016 ha approvato, nell’ambito del Piano Digitale Regionale Triennale 2016-2018 un intervento per la realizzazione del repository regionale del codice sorgente e delle buone pratiche che è stato tecnicamente completato e caricato con le soluzioni software di cui alla citata dgr 1572/2015 tra le quali GIT;
e) il Programma ELISA ha favorito e supportato la nascita e lo sviluppo, a livello nazionale e sovra regionale, di modelli di implementazione e di gestione collaborativa dell’e-government attraverso i quali le Amministrazioni coinvolte hanno migliorato il livello di servizio erogato;
f) ANCI Lombardia il 20 febbraio 2012, per garantire continuità alle relazioni e alle soluzioni sviluppate nell’ambito del Progetto GIT – Bando Elisa 2, ha creato “ReteComuni”, una Community di pubbliche amministrazioni che si propone di operare nell’ambito della gestione di sistemi tecnologici e soluzioni organizzative che consentano di mantenere in capo alle amministrazioni comunali informazioni “certificate” per indirizzare e gestire prioritariamente le attività nei campi delle entrate locali, della gestione territoriale, dell’innovazione tecnologica e della legalità. Oggi ReteComuni – anche grazie al supporto continuativo ricevuto dal Dipartimento Affari Regionali attraverso Invitalia - conta oltre centocinquanta amministrazioni e ha ulteriormente strutturato e ampliato i propri ambiti operativi; nell’ambito dei Comitati Tematici, attraverso modalità fortemente incentrate sulla condivisione e la collaborazione, gemmano tutte le iniziative presidiate da ReteComuni. ANCI Lombardia nell’ambito della Community riveste il ruolo di Ente Coordinatore, ovvero è “l’ente al quale competono funzioni di coordinamento e gestione complessiva delle attività inerenti al mantenimento e sviluppo della Rete”.
g) Il progetto GIT, con la relativa piattaforma digitale, è stato preso in carico dalle Amministrazioni partecipanti e, secondo un modello di Community di innovazione che in Lombardia, e non solo, è gestita nell’ambito dell’iniziativa “ReteComuni” da ANCI Lombardia, successivamente al rilascio è stata manutenuta ed evoluta, nello spirito del riuso e della disponibilità verso nuove Amministrazioni locali;
h) Le Amministrazioni utenti del progetto GIT hanno assicurato l’evoluzione dei servizi iniziali, la realizzazione di nuovi e la partecipazione ad ulteriori bandi e progetti della Pubblica Amministrazione. Questo ha consentito di consolidare piattaforme ed esperienze di gestione del territorio e dell’interazione con il cittadino verso nuove formule di semplificazione di servizi amministrativi ed operativi intersettoriali, in modalità associata, secondo due direttrici: quella a favore delle unioni di Comuni e delle gestioni associate di funzioni e servizi, e quella di filiera tra Amministrazioni locali di livello diverso. In particolare sono stati sviluppati, attraverso progetti e programmi specifici modelli di gestione, basati sulla piattaforma, per la raccolta differenziata e il controllo della relativa tassazione nella loro evoluzione normativa, per i servizi socio-sanitari integrati a livello regionale e l’interazione con l’anagrafe Sociale dell’INPS, per la gestione della lottizzazione delle Aree industriali, per la costituzione della Banca della Terra, per la gestione del fascicolo del fabbricato e del bene demaniale, per il trattamento e la consultazione semplificata del flussi Siatel e Sister nelle loro successive modifiche, per l’integrazione con gli strumenti urbanistici comunali;
i) ANCI Lombardia è Amministrazione aggiudicatrice ai sensi del D.lgs n. 50/2016.
j) L’art 5 comma 6 del d.lgs. n. 50 /2016 prevede che un accordo concluso esclusivamente tra due o più amministrazioni aggiudicatrici non rientra nell'ambito di applicazione del d.lgs 50/2016, quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni:
o l’accordo stabilisce o realizza una cooperazione tra le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti, finalizzata a garantire che i servizi pubblici che essi sono tenuti a svolgere siano prestati nell'ottica di conseguire gli obiettivi che essi hanno in comune;
o l'attuazione di tale cooperazione è retta esclusivamente da considerazioni inerenti all'interesse pubblico;
o le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti svolgono sul mercato aperto meno del 20 per cento delle attività interessate dalla cooperazione.
k) l’art. 16 comma 3 del D.Lgs 175/2016 recante “testo unico in materia di Sociatà a partecipazione pubblica” prevede che “Gli statuti delle società di cui al presente articolo (le Società in house - ndr) devono prevedere che oltre l'ottanta per cento del loro fatturato sia effettuato nello svolgimento dei compiti a esse affidati dall'ente pubblico
o dagli enti pubblici soci e che la produzione ulteriore rispetto al suddetto limite di fatturato sia consentita solo a condizione che la stessa permetta di conseguire economie di scala o altri recuperi di efficienza sul complesso dell'attività principale della società”
l) Il patrimonio di competenze e soluzioni incubate da ANCI Lombardia all’interno di ReteComuni rappresentano un asset di interesse nazionale. ANCI Lombardia e la Regione Umbria intendono collaborare al fine di far evolvere ulteriormente la Community e sviluppare azioni finalizzate alla condivisione sistematica delle buone pratiche presidiate e favorirne la diffusione presso il sistema delle autonomie territoriali del Paese, secondo le modalità più efficaci individuate nel PON 20014-20 Governance e Capacità Istituzionale;
m) Il 18 aprile 2017 Anci Lombardia e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie locali, DARA hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa per la diffusione nel sistema pubblico del Paese delle migliori soluzioni amministrative sviluppate e coordinate da ReteComuni destinate alla gestione delle attività istituzionali della Pubblica Amministrazione.
TUTTO CIÒ PREMESSO
LE PARTI CONVENGONO QUANTO SEGUE
Art. 1 (Premesse)
Le premesse sono parte integrante e sostanziale del presente Protocollo d’Intesa.
Art. 2 (Finalità)
Il presente Protocollo d’Intesa è finalizzato ad individuare e avviare forme di collaborazione fra le Parti al fine di accrescere la competitività attraverso la valorizzazione delle potenzialità dei territori e contribuendo a incrementare la capacità della pubblica amministrazione di realizzare interventi di sistema, attraverso il rafforzamento istituzionale e lo sviluppo di soluzioni tecnologiche
Art. 3 (Oggetto)
Oggetto del presente Protocollo d’Intesa è la cooperazione finalizzata alla condivisione delle esperienze maturate, allo scambio delle soluzioni realizzate dalle Parti, alla valorizzazione di “buone Pratiche”, e all’avvio di progetti, da presentare ed eventualmente gestire in modalità associata, attuabili nel contesto dei Programmi Operativi e in tutte le altre iniziative individuate come di interesse a livello regionale, nazionale ed europeo.
Anci Lombardia, in qualità di Ente coordinatore della Community ReteComuni, metterà a disposizione la propria esperienza e capacità di promozione e gestione di rete tra Enti, per la condivisione sia del patrimonio di buone pratiche esistenti nei rispettivi territori, sia per l’interscambio operativo ed amministrativo delle forme di collaborazione strutturate messe in atto.
Regione Umbria metterà a disposizione la propria esperienza e i propri sistemi per la gestione del riuso del codice sorgente e delle buone pratiche sulla base del modello PAOC 2020 (sviluppato dal Politecnico di Milano su incarico dell’Agenzia per la Coesione Territoriale) coinvolgendo ANCI Lombardia quale parte attiva nella implementazione del modello PAOC e del conseguente riuso dello stesso.
Art. 4 (Modalità attuative)
1. Le iniziative del presente Protocollo d’Intesa sono indicativamente le seguenti:
• progettazione e la condivisione di soluzioni coerenti con le indicazioni dei Programmi Operativi Regionali e Nazionali della Programmazione Europea 2014 – 2020.
• promozione e coinvolgimento di altre Amministrazioni, con particolare riferimento a quelle appartenenti alle Regioni di convergenza, in iniziative e progetti di riuso di soluzioni realizzate e rese disponibili dalle Parti;
• partecipazione congiunta ai Programmi Comunitari 2014 – 2020.
2. Le azioni previste dal Protocollo d’Intesa saranno definite all’interno di un Piano di lavoro operativo che dovrà prevedere:
• la definizione delle attività concordate;
• la condivisione delle iniziative svolte da ciascuna delle Parti, anche in funzione delle esigenze dei Progetti che le Parti dovessero attivare in seguito alla loro eventuale approvazione;
• azioni di trasferimento di competenze tra i soggetti coinvolti e azioni volte ad assicurare la replicabilità delle soluzioni secondo l’approccio al riuso da parte di altri Enti interessati.
3. le attività sopra indicate saranno coordinate da un Comitato Tecnico Congiunto definito nell’ambito del Piano di lavoro. I costi legati alle attività del Comitato Tecnico saranno a carico delle Parti.
4. Le attività realizzate nell’ambito del presente Protocollo d’Intesa, in quanto riconducibili alla missione istituzionale di ciascuna delle Parti, sono realizzate con modalità tali da garantire il libero accesso a tutte le informazioni acquisite. Per quanto attiene alle soluzioni tecnologiche, il libero accesso alle informazioni avverrà attraverso la rappresentazione dei dati in formato aperto e la disponibilità dei codici di programma in formato sorgente, completi della relativa documentazione.
5. Le parti danno atto che l’eventuale impegno di Umbria Digitale scarl in attività di progetto o iniziative di cui al precedente articolo 3, non potrà eccedere i limiti di fatturato previsti per le Società in House all’art. 16 del Dlgs 175/2016 e comunque nel rispetto delle norme di cui al D.Lgs 50/2016, in quanto applicabile.
Art. 5
(Comitato Tecnico Congiunto) I referenti del Comitato Tecnico Congiunto , , sono individuati in:
• per la Regione Umbria , ….…………
• per Umbria Digital scarl, ………..
• per ANCI Lombardia, ………...
Art. 6 (Durata)
Il presente Protocollo entra in vigore dalla data di sottoscrizione e termina il 31 dicembre 2023. Tale Protocollo può essere rinnovato, prorogato o modificato, prima della scadenza, su esplicito accordo fra le Parti; può essere revocato prima della scadenza per mutuo consenso delle Parti o su richiesta motivata di una di esse espressa con apposito atto, comunicata all’altra parte, fermo restando gli impegni assunti per le iniziative avviate.
Art. 7 (Sicurezza)
Ciascuna Parte provvederà alle coperture assicurative di legge del proprio personale che, in virtù del presente Protocollo, verrà chiamato a frequentare le sedi di esecuzione delle attività.
Il personale di tutte le Parti contraenti è tenuto ad uniformarsi ai regolamenti disciplinari e di sicurezza in vigore nelle sedi di esecuzione delle attività attinenti al presente Protocollo, nel rispetto reciproco della normativa per la sicurezza dei lavoratori di cui al D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche e/o integrazioni, osservando in particolare gli obblighi di cui all'art. 20 del Decreto citato, nonché le disposizioni del responsabile di struttura ai fini della sicurezza. Gli obblighi di sorveglianza sanitaria ricadono sul datore di lavoro dell’ente di provenienza che si attiverà eventualmente integrando i protocolli in base a nuovi rischi
specifici ai quali i lavoratori risulteranno esposti. Il responsabile della sicurezza della sede ospitante è tenuto, prima dell’accesso degli ospiti nei luoghi di pertinenza, sede di espletamento delle attività, a fornire le informazioni riguardanti le misure di sicurezza prevenzione e protezione in vigore presso la sede. In seguito sarà rilasciata apposita dichiarazione controfirmata.
Gli obblighi previsti dall’art. 26 del D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche e/o integrazioni e la disponibilità di dispositivi di protezione individuale (DPI), in relazione ai rischi specifici presenti nella struttura ospitante, sono attribuiti al soggetto di vertice della struttura ospitante; tutti gli altri obblighi ricadono sul responsabile della struttura/ente di provenienza.
Il personale delle Parti, compresi eventuali collaboratori esterni degli stessi comunque designati, prima dell’accesso nei luoghi di pertinenza delle Parti sedi di espletamento delle attività, dovrà essere stato informato in merito alla gestione degli aspetti ambientali ivi presenti nel rispetto di quanto previsto dal D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.
Art. 8 (Oneri Finanziari)
Il presente Protocollo definisce i seguenti criteri applicati agli oneri economici prevedibili:
1. eventuali costi saranno definiti nell’ambito del Piano di lavoro concordato tra le Parti. Quest’ultimo sarà redatto attraverso la formula degli oneri economici a carico delle rispettive Amministrazioni. Gli ulteriori costi relativi alla partecipazione ai Progetti riguardanti i Programmi Operativi saranno disciplinati sulla base delle relative regole dei finanziamenti.
2. i costi del Tavolo tecnico restano a carico delle rispettive parti per tutta la durata dell’Accordo e per quanto di loro competenza.
Art. 9 (Proprietà e diritto di uso)
In ogni caso le Parti convengono che, stante il regime di collaborazione istituito e il modello dei costi adottato i prodotti specificatamente adattati e configurati per le esigenze individuate nel Piano di lavoro, la proprietà e il diritto d’uso relativi alle componenti tecnologiche sarà riconosciuto alle Parti.
Gli stessi prodotti così definiti saranno inoltre resi disponibili in uso gratuito a favore di altre Amministrazioni che però dovranno essere autorizzate da una della Parti. Queste ultime comunque si daranno informativa dei riusi concessi ad altre Amministrazioni e gli stessi prodotti avranno il marchio di riconoscimento delle Parti.
Art. 10
(Divieto di citare le Parti a scopi pubblicitari)
Le Parti non potranno essere citate in sedi diverse da quelle tecniche e comunque non potranno mai essere citate a scopi pubblicitari, senza reciproca espressa autorizzazione.
Art. 11 (Firma digitale)
Il presente atto, letto e approvati dalle Parti, viene sottoscritto con firma digitale ai sensi degli artt. 21 comma
2) e 23-ter comma 1, del D.L. 7 marzo 2005, n. 82 Codice dell’Amministrazione Digitale.
Art. 12 (Modifiche)
Qualsiasi modifica, aggiunta o deroga al presente accordo dovranno essere concordate per iscritto tra le Parti e il documento costituirà a seguire parte integrante allegata del presente documento.
Art. 13 (Informativa trattamento dei dati)
Le Parti dichiarano reciprocamente di essere informate (e, per quanto di ragione, espressamente acconsentire) che i “dati personali” forniti, anche verbalmente per l’attività precontrattuale o comunque raccolti in conseguenza e nel corso dell’esecuzione del presente protocollo, vengano trattati esclusivamente per le finalità del protocollo, mediante consultazione, elaborazione, interconnessione, raffronto con altri dati e/o ogni ulteriore elaborazione manuale e/o automatizzata e inoltre, per fini statistici, con esclusivo trattamento dei dati in forma anonima, mediante comunicazione a soggetti pubblici, quando ne facciano richiesta per il perseguimento dei propri fini istituzionali, nonché a soggetti privati, quando lo scopo della richiesta sia compatibile con i fini istituzionali delle Parti, consapevoli che il mancato conferimento può comportare la mancata o la parziale esecuzione del protocollo.
Titolari per quanto concerne il presente articolo sono le Parti come sopra individuate, denominate e domiciliate. Le Parti dichiarano infine di essere informate sui diritti sanciti dall’art. 7 del D.Lgs. 30/6/2003 n.196.
Per la Regione dell’Umbria ………………. | Per ANCI Lombardia ………………. | Per Umbria Digitale scarl ………………. |