COMUNE DI OSTUNI
COMUNE DI OSTUNI
Provincia di Brindisi
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE
n. 338 data 24/11/2017
Oggetto: Rigenerazione, riqualificazione e gestione condivisa degli orti storici di Ostuni. - Approvazione schema di Patto di collaborazione orti.
L'anno duemiladiciassette, addì ventiquattro del mese di novembre alle ore 14:10 nella Sede Comunale, si è riunita la Giunta Comunale con la partecipazione dei sigg.
XXXXXXX Xxxxxxxxxx XXXXXXX Xxxxxxxxx XXXXXXXXXX Xxxxxxxx XXXXX Xxxxx XXXXXXXXX Xxxxxxxxx XXXXXXXXX Xxxxxxxxx XXXXX Xxxxx
Sindaco
Pres. | Ass. |
P | |
P | |
P | |
A | |
P | |
P | |
P |
Vice Sindaco Assessore Assessore Assessore Assessore Assessore
Assiste il Segretario Comunale Xxxx. Xxxxxxxxx XXXXXXXX.
Il Sindaco, assunta la presidenza, dichiara valida la seduta per il numero dei componenti presenti ed invita il consesso a procedere alla trattazione dell'argomento di cui all'oggetto.
Sulla originaria proposta della presente deliberazione, presentata dal Finanze e Tributi sono stati espressi preventivamente, ai sensi dell'art. 49, c. 1, del d.lgs. 26/2000, i seguenti pareri:
IL RESPONSABILE SERVIZI FINANZIARI
Xxxx. Xxxxxxxxx XXXXXXXXXX
Data, 24/11/2017
In ordine alla regolarità contabile, si esprime parere favorevole.
IL DIRIGENTE
Xxxx. Xxxxxxxxx XXXXXXXXXX
Data, 24/11/2017
In ordine alla regolarità tecnica, si esprime parere favorevole.
LA GIUNTA COMUNALE
Premesso che:
• la zona posta a valle del nucleo storico la "Terra" di Ostuni comprende tutte le aree caratterizzate, nell'insieme, dalla presenza degli antichi orti terrazzati. L’ambito coincide tra l’altro con una zona di interesse archeologico dove è presunta l’esistenza dell’antico abitato messapico. L'area di grande interesse paesaggistico e ambientale, luogo fondamentale dell'identità storica locale, è in parte abbandonata e degradata, ma ricca di presenze di valore storico, architettonico e culturale;
• l’ambito degli orti urbani è quindi una emergenza storico e culturale, che oggi nel processo di sviluppo locale riveste un ruolo strategico;
• con delibera di Consiglio Comunale n.45 del 14/11/2008 veniva approvato il Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana ai sensi dell'art.3 della L.R. n. 21/2008, il quale individua tra gli Ambiti territoriali di intervento il Sistema urbano del centro storico e delle aree limitrofe che si caratterizza per la presenza degli antichi orti urbani terrazzati ed intende operare per la sua completa riqualificazione e valorizzazione attraverso il recupero delle sue testimonianze storiche e culturali, favorendo le coltivazioni agricole tipiche locali, anche a fini sociali, didattici e ricreativi, il recupero dei manufatti e dei percorsi storici, la valorizzazione delle emergenze archeologiche;
• a tal fine, è stata acquisita la proprietà di alcuni poderi posti sotto la cinta muraria del borgo medievale mentre recenti iniziative sono state avviate da imprese agricole locali finalizzate alla rimessa a coltura di terreni privati in stato di abbandono;
Considerato che:
• è intendimento di questa Amministrazione predisporre un Programma di rigenerazione, riqualificazione e gestione, finalizzato alla tutela dei valori storico-culturali, paesaggistici e produttivi dell'intero comprensorio degli orti ed alla loro valorizzazione, con l'intento, altresì, di ridurre i fenomeni di marginalizzazione, di degrado sociale e di degrado urbano e di ampliare la capacità di coinvolgimento di soggetti e finanziamenti pubblici e privati;
• detto strumento di programmazione e gestione, a partire dalla individuazione delle caratteristiche delle diverse aree, dovrà porre in giusta evidenza le vocazioni dell'intera area, con la individuazione delle azioni di recupero e valorizzazione, a tal fine necessarie sia da parte della pubblica amministrazione che dei privati;
• a tale scopo veniva stata avviata una iniziativa di consultazione mediante l'acquisizione di contributi di idee da parte di soggetti residenti ed operanti nel territorio comunale di Ostuni (cittadini, associazioni, Forum della Società Civile, Istituzioni scolastiche, Enti pubblici ed operatori economici) al fine di pervenire ad un Programma condiviso con i diversi attori operanti sul territorio;
Dato atto che:
• gli orti sottostanti il centro storico, per le loro caratteristiche storiche ed antropologiche, rappresentano per la comunità locale un "Bene comune urbano", la cui rigenerazione e cura dovrà essere oggetto di un'azione partecipativa e condivisa tra comunità ed Amministrazione Comunale;
• con delibera di Consiglio Comunale n. 54/2014 è stato approvato il Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani;
• nell'ambito del suddetto regolamento è prevista la possibilità di sottoscrivere "Patti di collaborazione" tra Comune e cittadini attivi finalizzati alla realizzazione di interventi di cura e rigenerazione dei beni comuni;
• il Patto di collaborazione può avere ad oggetto la gestione condivisa di uno spazio pubblico o di uno spazio privato di uso pubblico;
• a tale scopo, questa Amministrazione ha inteso prevedere la sottoscrizione di Patti di collaborazione con cittadini singoli e/o associati, finalizzati alla gestione condivisa di spazi privati di uso pubblico costituiti da piccoli poderi facenti parte del comprensorio degli orti sottostanti il centro storico; Visto che in data 24/03/2015 con prot. 10349 è stato pubblicato un avviso pubblico finalizzato all'acquisizione di proposte, contributi d'idee, manifestazioni d'interesse per la rigenerazione, riqualificazione e gestione condivisa degli Orti storici di Ostuni ai sensi del suddetto Regolamento Comunale approvato con delibera di C.C. 54/14;
Dato atto che i soggetti interessati al suddetto avviso pubblico potevano:
• formulare proposte e contributi di idee finalizzati alla redazione di un Programma di rigenerazione, riqualificazione e gestione degli Orti sottostanti il Centro storico di Ostuni;
• avanzare, ai sensi degli artt. 13 e 14 del Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e Amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani, proposte finalizzate alla predisposizione dei Patti di collaborazione per la gestione condivisa di piccoli poderi di proprietà comunale facenti parte del comprensorio degli orti sottostanti il centro storico;
• manifestare I'interesse a gestire direttamente alcune delle aree ad individuarsi dal Programma, previa sottoscrizione del relativo patto di collaborazione;
Che con provvedimento sindacale n. 28 del 05/06/2015 veniva nominata la commissione tecnico – scientifica per la valutazione delle proposte, contributi di idee e manifestazioni d'interesse pervenute al Comune di Ostuni, a seguito di apposito avviso pubblico, prot. 13597 del 24/03/2015.
Visti gli atti prodotti dalla Commissione tecnico – scientifica, trasmessi all’ufficio patrimonio, con nota prot.
n. 33746 del 08/07/2016, dal dirigente del Settore Urbanistica – Ecologia e Ambiente;
Vista la deliberazione di Giunta Comunale n. 34 del 11/02/2015 con la quale è stato individuato, nell’ambito dell’organizzazione del Comune di Ostuni, l’Ufficio Patrimonio quale “struttura deputata alla gestione delle proposte di collaborazione;
Che con deliberazione di Giunta Comunale n. 323 del 13/12/2016, si stabiliva tra l’altro:
1) di approvare gli atti rimessi dalla Commissione tecnico – scientifica nominata con provvedimento sindacale n. 28 in data 05/06/2015, depositati presso l’ufficio patrimonio di questo Comune, contenenti l’elenco delle proposte, contributi di idee e manifestazioni di interesse pervenute al Comune di Ostuni;
2) di attivare le procedure per addivenire alla stipula di un patto di collaborazione tra il Comune di Ostuni con ciascuno dei soggetti di cui al predetto elenco ritenuti idonei agli scopi del procedimento;
3) si dava mandato al dirigente competente di porre in essere tutti gli atti necessari alla definizione ed adozione degli atti conseguenti.
Che al tal fine è stato redatto con l’ausilio della Commissione tecnico scientifica il relativo Patto di Collaborazione per la cura e la rigenerazione, riqualificazione e gestione condivisa degli orti storici periurbani di Ostuni.
Ritenuto di dover procedere alla stipula del predetto Patto di Collaborazione tra il Comune di Ostuni e ciascuno soggetto interessato;
Visti i pareri favorevoli espressi sul frontespizio del presente atto, ai sensi dell’art. 49, comma 1, del T.U.E.L., approvato con D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267;
Visto il D.Lgs 267/2000 T.U.E.L; Visto lo Statuto Comunale;
Con voti unanimi resi in modo palese,
DELIBERA
1) per le motivazioni di cui in premessa e che qui si intendono integralmente riportati, di procedere alla stipula del Patto di Collaborazione per la cura e la rigenerazione, riqualificazione e gestione condivisa degli orti storici periurbani di Ostuni;
2) di approvare lo schema di Patto di Collaborazione e le Linee guida per la coltivazione biologica, i quali allegati al presente atto ne formano parte integrante e sostanziale;
3) di dare mandato al dirigente competente di porre in essere tutti gli atti necessari alla definizione della presente, ivi compreso la stipula del predetto Patto di Collaborazione tra il Comune di Ostuni e ciascuno dei soggetti “cittadino attivo” risultanti assegnatari degli orti in questione.
LA GIUNTA COMUNALE
RAVVISATA la necessità di conferire al presente atto l’immediata esecutività; VISTO l’art. 134, comma 4, D.Lgs. 267/2000;
CON voti unanimi resi in forma palese
DELIBERA
Di dichiarare la presente deliberazione con separata e unanime votazione palese immediatamente esecutiva ai sensi dell’art. 134, comma 4, D. Lgs. 267/2000.
COMUNE DI OSTUNI
PROVINCIA DI BRINDISI
OGGETTO:
DELIBERA GIUNTA COMUNALE N. 338 del 24/11/2017
Rigenerazione, riqualificazione e gestione condivisa degli orti storici di Ostuni. - Approvazione schema di Patto di collaborazione orti.
Del che si è redatto il presente verbale.
FIRMATO FIRMATO
IL SINDACO IL SEGRETARIO COMUNALE Xxxx. XXXXXXX XXXXXXXXXX XXXX. XXXXXXXX XXXXXXXXX
Documento prodotto in originale informatico e firmato digitalmente ai sensi dell'art. 20 del "Codice dell'amministrazione digitale"(D.Leg.vo 82/2005).
Patto di collaborazione Orti periurbani di ostuni
COMUNE DI OSTUNI (Provincia di Brindisi)
Nel rispetto dei principi sanciti e delle prescrizioni del Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e Amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani, di seguito denominato Regolamento Beni Comuni, che qui si abbia per richiamato e riprodotto,
premesso
- che l’art. 118 comma 4 Costituzione, nel riconoscere il principio di sussidiarietà orizzontale, affida ai soggetti che costituiscono la Repubblica il compito di favorire l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale;
- che il Comune di Ostuni, in accoglimento di tale principio, ha approvato apposito Regolamento con delibera di Consiglio Comunale n.54 del 25/11/2014 che disciplina la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani;
- che con delibera di Consiglio Comunale n. 45 del 14/11/2008 veniva approvato il Documento programmatico per la Rigenerazione urbana ai sensi dell’art. 3 della L.R. n,21/2008, il quale individua tra gli Ambiti territoriali di intervento il sistema urbano del centro storico e delle aree limitrofe che si caratterizza per la presenza di antichi orti urbani terrazzati ed intende operare per la sua completa riqualificazione e valorizzazione attraverso il recupero delle sue testimonianze storiche e culturali, favorendo le coltivazioni agricole tipiche locali, anche ai fini sociali, didattici e ricreativi, il recupero dei manufatti e dei percorsi storici, la valorizzazione delle emergenze archeologiche, la salvaguardia delle valenze e delle funzioni ecologiche ed ambientali;
- che è stato emanato apposito avviso pubblico prot. n. 10349 del 24/03/2015 finalizzato all'acquisizione di proposte, contributi d'idee e manifestazione d'interesse per la rigenerazione, riqualificazione e gestione condivisa degli orti storici di Ostuni ai sensi del Regolamento Comunale approvato con delibera di C.C. n.54/14;
- che con deliberazione di Giunta Comunale n. del è stato approvato l’elenco delle proposte, contributi di idee e manifestazioni di interesse pervenute al Comune di Ostuni;
- che l’Amministrazione con deliberazione di Giunta Comunale n.34 del 11/02/2015 ha individuato nell’ufficio patrimonio l’interfaccia che curi i rapporti con i cittadini e gli altri uffici per pervenire alla stesura dei Patti di Collaborazione come frutto di un lavoro di dialogo e confronto, il cui contenuto va adeguato al grado di complessità degli interventi e alla durata concordati in co-progettazione, regolando in base alle specifiche necessità i termini della stessa, che nel caso in esame definisce:
tra
il Comune di Ostuni, di seguito denominato "Comune”, avente sede in Ostuni (BR) alla xxxxxx xxxxx Xxxxxxx x.00, cod. fiscale n.00081090748, rappresentato ai fini del presente atto dal
nato a il - C.F. , giusta decreto sindacale n. 4 del 29/06/2017 di nomina dei dirigenti dell’Ente;
e
il Sig./Sig./ra , di seguito denominato “Cittadino attivo”, nato/a
il _ / / C.F. legale rappresentante ai fini del presente atto di con C.F. e/o P.IVA , con sede in
n. ;
si conviene e stabilisce quanto appresso
La premessa è parte integrante del presente atto.
OBIETTIVI E AZIONI DI CURA CONDIVISA
Il presente Patto di Collaborazione definisce e disciplina, le modalità di collaborazione tra il Comune e ed ha come finalità la rigenerazione, riqualificazione e gestione condivisa degli orti storici di Ostuni.
L’intendimento del programma di rigenerazione è finalizzato alla tutela dei valori storico-culturali, paesaggistici, ecologici, ambientali e produttivi dell’intero comprensorio degli orti ed alla loro valorizzazione, con l’intento, altresì, di ridurre i fenomeni di marginalizzazione, di degrado sociale e di degrado urbano e di ampliare la capacità di coinvolgimento di soggetti e finanziamenti pubblici e privati e perseguire la piena autonomia economica e strutturale della gestione del progetto.
Detto strumento di programmazione e gestione, a partire dalla individuazione delle caratteristiche delle diverse aree, ha l’obiettivo di porre in giusta evidenza le vocazioni dell'intera area, con la individuazione delle azioni di recupero e valorizzazione, sia da parte della pubblica amministrazione che dei privati.
Quanto previsto viene attuato nel rispetto dei principi sanciti dal Regolamento Comunale approvato con delibera di C.C. n.54/14 e sulla base di una programmazione condivisa e dinamica; le attività specifiche di cura degli spazi fisici sono state concordate in fase di tavolo di co-progettazione, in particolare per quanto riguarda le modalità concrete di intervento, e si sono definite tenendo conto delle prescrizioni tecniche e delle modalità indicate dai competenti uffici.
MODALITA’ DI AZIONE
Le parti si impegnano ad operare in base ad uno spirito di leale collaborazione per la migliore realizzazione del progetto, conformando la propria attività ai principi dell’efficienza, sussidiarietà, economicità, trasparenza e qualità, ispirando le proprie relazioni ai principi di fiducia reciproca, responsabilità, sostenibilità, proporzionalità, mediante piena e tempestiva circolarità delle informazioni, valorizzando il pregio della partecipazione.
Per realizzare gli “obiettivi e azioni di cura condivisa” si prevede l’attivazione di un tavolo di confronto, condivisione e aggiornamento da convocarsi, ogniqualvolta una delle parti ne faccia espressa richiesta. Il tavolo rappresenta la sede per effettuare il monitoraggio sull’andamento delle attività in corso e per definire le attività successive, manifestando eventuali criticità, esigenze e proposte.
In tale sede va definito anche il programma periodico delle attività da svolgersi nell’area oggetto del presente patto di collaborazione.
Detto tavolo è composto da un delegato del Comune di Ostuni e dal legale rappresentante del Cittadino attivo o suo delegato, i quali saranno affiancati secondo esigenza rispettivamente da:
- da soggetti ritenuti funzionali alla contigenza.
RUOLO E RECIPROCI IMPEGNI DEI SOGGETTI COINVOLTI.
Il Cittadino attivo si impegna a:
1) rispettare quanto disposto nell’allegato ”Disciplinare d’uso degli orti urbani”, che forma parte integrate del presente patto di collaborazione, nonché a tener fede a quanto concordato in sede di co-progettazione con il Comune di Ostuni;
2) svolgere le proprie attività con continuità sino allo scadere del presente Patto di Collaborazione o alla risoluzione anticipata dello stesso;
3) verificare il puntuale rispetto degli obblighi previsti nel presente Patto di Collaborazione da parte dei propri membri;
4) dare immediata comunicazione di eventuali interruzioni o cessazioni nello svolgimento delle attività o iniziative e di ogni evento che possa incidere sul corretto svolgimento del presente Patto di Collaborazione;
5) utilizzare con la dovuta cura e diligenza il materiale e le attrezzature eventualmente fornite dal Comune impegnandosi a restituirli al momento della scadenza del presente Patto di Collaborazione;
6) sviluppare autonomia nel reperimento delle risorse di autofinanziamento e nella gestione interna delle stesse al fine di garantire la sostenibilità delle attività promosse e la copertura degli eventuali costi generici di esercizio;
7) a segnalare al Comune di Ostuni immediatamente eventuali situazioni di pericolo (ad es.: muri pericolanti, cisterne non opportunamente segnalate e chiuse, con serramenti e lucchetti metallici, sversamento di rifiuti, presenza di linee elettriche scoperte, ecc.);
8) non cedere ad altri, nemmeno a titolo gratuito, l'utilizzo anche parziale del bene, senza avere ottenuto la preventiva autorizzazione da parte del Comune;
9) attuare la programmazione delle attività che si pongano in rapporto di coordinamento e continuità con interventi e progetti già in essere nell’area, promossi dal Comune stesso o da altri soggetti debitamente autorizzati e secondo le priorità individuate nello stesso programma;
10) utilizzare, in qualsivoglia forma di comunicazione delle attività del Cittadino attivo, i
riferimenti a tutti i soggetti coinvolti ovvero il logo del Comune e di quanti abbiano contribuito alla specifica attività, condividendo con gli stessi tali forme di comunicazione prima della produzione e diffusione;
11) fornire, a semplice richiesta del Comune di Ostuni, ogni notizia, informazione, documentazione relativa al bene ed alle attività svolti e comunque relazione semestrale delle attività.
Il Comune di Ostuni si impegna a:
1) a tener fede a quanto concordato in sede di co-progettazione con l’assegnatario, sostenendone i progetti e mettendo a disposizione i propri organi operativi per la piena realizzazione dei programmi sottoscritti;
2) fornire al Cittadino attivo tutte le informazioni utili per il proficuo svolgimento delle attività anche mediante il coinvolgimento di altri Settori e Servizi interni ed esterni all’Amministrazione Comunale;
3) a rimuovere opere, varchi, arredi, impianti, e quant’altro eventualmente realizzato, anche da altri soggetti, senza autorizzazione su proprietà comunale;
4) a rendere disponibile una fonte di approvvigionamento idrico, di servizio a tutta l’area degli orti storici, funzionale alla conduzione degli orti, dell’attività orticola e delle attività connesse all’orticoltura;
5) a rimuovere situazioni di pericolo ed a s s i c u r a r e l a p i e n a f u n z i o n a l i t à d e i t e r r e n i mediante interventi di cui all’art 7 indicati nel “Ruolo e reciproci impegni dei soggetti coinvolti”;
6) promuovere, nelle forme ritenute più opportune, un’adeguata informazione alla cittadinanza sull’attività svolta dal Xxxxxxxxx attivo nell’ambito della collaborazione con il Comune e, più in generale, sui contenuti e le finalità del progetto;
7) affiancare il Cittadino attivo nella cura delle relazioni con il territorio, facilitando anche il reperimento di eventuali fonti di sponsorizzazione e nella valutazione delle proposte di coinvolgimento nelle attività del Cittadino attivo presentate da soggetti terzi.
Il Comune sostiene la realizzazione dei progetti e delle iniziative attraverso l’utilizzo dei mezzi di informazione dell’amministrazione per la promozione e la pubblicizzazione delle attività di progetto, nonché attraverso l’eventuale formazione del Cittadino attivo.
COPERTURE ASSICURATIVE E ADEMPIMENTI ACCESSORI
E’ fatto obbligo al Cittadino attivo di fornire copertura assicurativa ai membri impegnati nelle attività e che non ne siano già altrimenti provvisti.
Il Cittadino attivo è autorizzato allo svolgimento di attività aperte al pubblico all’interno delle aree assegnate, quali mostre, piccole performance, attività ludico-ricreative, didattiche, informative, lezioni in forma di spettacolo, prove aperte, a condizione che non comportino l’allestimento di ingombranti impianti aggiuntivi. L’organizzazione di manifestazioni di pubblica partecipazione nell'area pubblica esterna all'area è soggetta ai preventivi adempimenti di comunicazione al Comune e agli Organi competenti.
DURATA E CAUSE DI ANTICIPATA RISOLUZIONE
- Il presente Patto di Collaborazione ha durata di anni 3 per i soggetti definiti quali Cittadini attivi in genere, a decorrere dalla data di sottoscrizione. Alla scadenza, previa verifica che l’accordo sia stato attuato correttamente e nulla ostando, le parti possono pervenire ad una prosecuzione, dandone comunicazione almeno 45 giorni prima della scadenza.
- L’inosservanza delle clausole del presente Patto o del Regolamento da cui deriva, o l’utilizzo dei beni comuni per finalità diverse da quelle qui riportate o la fruizione, anche parziale, dei beni stessi da parte di diverso utilizzatore, se non autorizzato dal Comune e, più in generale, l’inadempimento alle prescrizioni di cui ai precedenti punti costituirà causa di risoluzione, previa diffida, del Patto di Collaborazione.
- Ciascuna delle parti può risolvere il presente Patto di Collaborazione in ogni momento; il Comune, per motivate ragioni di interesse pubblico e il Cittadino attivo mediante comunicazione scritta con preavviso di gg. sessanta da inviare al Comune di Ostuni.
Xxxxx, letto, confermato e sottoscritto in Ostuni (BR) il
Per la parte assegnataria Per il Comune di Ostuni
Disciplinare d’uso degli orti urbani
Art. 1 - Assegnazione, durata, rinnovo, rinuncia e revoca
1. I lotti da destinare ad orto vengono assegnati in uso agli aventi titolo mediante atto di concessione del Dirigente al Patrimonio sulla base di un patto di collaborazione fra la parte richiedente ed il Comune stipulato ai sensi del Regolamento approvato con delibera di Consiglio Comunale n.54 del 25/11/2014;
2. La concessione ha durata triennale ed è rinnovabile previa richiesta scritta da presentare entro gg. 45 prima della scadenza.
3. L’assegnazione è concessa nominalmente al richiedente e non può essere oggetto di delega né trasmessa per successione.
4. Qualora per motivi personali non sia possibile proseguire la coltivazione dell’orto nel periodo di validità contrattuale o anche per una parte dello stesso, è fatto obbligo all’assegnatario di darne immediata comunicazione al Comune per gli adempimenti di competenza.
5. Per motivi di necessità pubblica l’Amministrazione può revocare la concessione; in tali casi la revoca è disposta con provvedimento scritto del Dirigente e comunicata con 60 giorni di preavviso, salvo il caso di comprovata urgenza.
6. In caso di revoca dell’assegnazione, di rinuncia o di disdetta da parte dell’assegnatario l’Amministrazione Comunale dispone l’assegnazione al primo richiedente in graduatoria per il medesimo lotto.
Art. 2 - Confini ed irrigazione
1. L’Amministrazione Comunale mette a disposizione gli orti.
2. Le porzioni di terreno messe a disposizione del cittadino attivo non possono subire alcuna modifica per quanto riguarda la destinazione e la superficie occupata, a pena di revoca immediata della concessione senza diritto di indennità o diritto di raccolta dei prodotti messi a coltura.
Art. 3 - Obblighi degli assegnatari
1. Gli assegnatari degli orti sono tenuti ad osservare i seguenti obblighi:
a. Sottoscrivere e rispettare le linee di indirizzo per la gestione degli orti urbani elaborate da parte del Comune;
b. Coltivare con scrupolo l’orto assegnato, curandone inoltre l’aspetto estetico ed igienico;
c. Assicurare la cura dell’orto durante tutto il periodo di vegetazione;
d. Assicurare la pulizia del proprio spazio e di quelli comuni (viottoli), con particolare riferimento alle strisce aderenti e perimetrali al proprio appezzamento di terreno;
e. Utilizzare esclusivamente concimi organici, da interrare comunque entro 48 ore dalla stesura sul terreno;
f. Osservare le norme di buon vicinato e collaborare con il Comune per la gestione e la vigilanza delle aree e dei servizi prossimi all’insediamento;
2. L’assegnatario, pena la revoca della concessione, dovrà manifestare la propria piena disponibilità a sottoporsi a controlli sul rispetto del presente Disciplinare e del Patto di collaborazione predisposti, previo avviso da comunicarsi almeno gg. 5 prima, da parte del Comune o da Enti o tecnici da questo incaricati.
Art. 4 - Divieti
1. Non è consentito agli assegnatari degli orti:
x. Xxxxxxxxx o concedere, a qualunque titolo, in uso a terzi l’orto avuto in gestione;
b. Allestire strutture per la cottura dei cibi all’interno degli orti;
c. Abbandonare all’interno o nei dintorni dell’orto rifiuti o materiali di scarto;
d. Accatastare materiali fuori dal proprio appezzamento di terreno;
e. Utilizzare l’acqua per scopi diversi dall’innaffiamento del terreno;
f. Recare disturbo al vicinato con rumori eccessivi di qualsiasi natura;
g. Accendere fuochi;
h. Modificare le strutture concesse in uso;
i. Piantumare alberi ornamentali, da fiore o da frutto nell’appezzamento assegnato;
j. Allevare e tenere animali all’interno degli orti;
k. Costruire o innalzare capanni o manufatti similari di qualsiasi dimensione, nonché occultare la vista dell’orto con teli plastici o steccati;
l. Esporre bidoni o contenitori per la raccolta dell’acqua;
m. Accumulare concimi organici;
n. Accedere all’interno dell’orto con mezzi motorizzati non coerenti con le attività ed i tempi necessari alle coltivazioni;
o. Prelevare prodotti da altri orti;
p. Apportare modifiche non autorizzate espressamente.
Art. 5 - Cessazione della concessione
1. La concessione di un orto può cessare:
x. Xxx disdetta da parte dell’interessato;
b. Per la perdita del requisito della residenza;
c. Per morosità;
d. Per inosservanza del Patto di collaborazione e/o del Disciplinare di uso;
e. Per morte dell’assegnatario.
f. Nei casi di cui alle lettere c) e d) il provvedimento di revoca è assunto dal Dirigente preposto alla gestione del programma dopo che sia decorso inutilmente un mese
dalla notifica di un formale invito al rispetto delle linee d’indirizzo e alla rimozione,
ove possibile, delle cause dell’inadempienza.
g. La violazione del divieto di cui alla lettera o. dell’art. 4 comporta l’immediata revoca della concessione.
Art. 6 - Conduzione dell’orto e Tipologia delle coltivazioni
1. La lavorazione e la conduzione dell’orto competono esclusivamente all’assegnatario.
2. La coltivazione deve essere esclusivamente ortiva e destinata unicamente alla realizzazione dei programmi concordati e sottoscritti in sede di tavolo di co- progettazione.
3. In linea con quanto previsto nel piano-programma “Interventi di rigenerazione urbana degli orti extra-moenia di Ostuni” del 2008, all’origine del piano di assegnazione degli orti storici della città, il comune di Ostuni ribadisce l’impegno a favorire l’agricoltura biologica come sistema globale di produzione agroalimentare basato sull’interazione tra le migliori pratiche ambientali, un alto livello di biodiversità e la salvaguardia delle risorse naturali.
4. A tal fine le aree urbane messe a disposizione degli assegnatari dovranno essere coltivate preferibilmente mediante l’impiego di tecniche e sostanze adatte alla produzione biologica e/o biodinamica e comunque:
x. Xxxxx far ricorso ad organismi geneticamente modificati (OGM) od ottenuti da OGM;
b. Senza l’uso di sostanze e prodotti fitosanitari altamente impattanti;
5. Nell’ambito dell’attività di coltivazione degli orti sono vietate le iniziative nocive alla vita di piante, insetti ed animali utili all’eco sistema naturale.
Art. 7 - Attrezzature comuni
1. Ogni concessionario ha il diritto di utilizzare i servizi e le attrezzature comuni (casetta per gli attrezzi ove presente) e partecipa ai lavori necessari per la loro manutenzione.
2. I cespugli e gli alberi comuni non possono essere tagliati o rimossi arbitrariamente.
3. I confini devono essere rispettati e le loro delimitazioni curate da entrambi i confinanti.
Art. 8 - Comitati per la gestione degli orti
1. L’Assemblea degli assegnatari, previa convocazione dell’Ufficio Ambiente/Patrimonio e a maggioranza dei presenti, nomina un Comitato per la gestione degli orti, composto da tre assegnatari.
2. Il Comitato:
x. Xxxxxxx in prima istanza tutte le questioni relative alla conduzione degli orti;
b. Vigila sul rispetto da parte dei concessionari delle norme di conduzione previste nel presente documento;
c. Segnala all’Amministrazione Comunale, con relazione semestrale, i casi e le
controversie non direttamente risolvibili e le infrazioni comportanti la revoca della concessione;
3. Il Comitato è rinnovato ogni tre anni e la carica di componente del Comitato non può essere estesa a più di due mandati, anche non consecutivi.
Art. 9 - Riscossione del canone e spese di manutenzione
1. Alla firma dell’atto di concessione temporanea dell’orto, ogni assegnatario corrisponde al Comune di Ostuni un canone a titolo di concorso alle spese di ammortamento e per la costituzione di un fondo destinato alla creazione di ulteriori aree. Successivamente, nel periodo di durata della concessione, il canone è versato entro il 15 novembre di ciascun anno.
2. In caso di omissione del versamento il competente ufficio comunale invita il concessionario a provvedere, indicando un nuovo termine. Il mancato versamento del canone entro il 31 dicembre di ciascun anno comporta l’automatica decadenza dell’assegnazione.
3. L’importo del canone è fissato con deliberazione di giunta municipale ed ha la stessa durata del periodo di assegnazione dell’area. Le eventuali totali o parziali esenzioni dal canone sono determinate nella stessa sede, avuto riguardo alle condizioni economiche e/o allo stato di bisogno degli assegnatari; totali o parziali esenzioni saranno concesse alle associazioni senza scopo di lucro. In ogni caso, l’importo di tale canone per i primi 3 anni non potrà essere superiore alla somma di € 50,00 (cinquanta/00) annuali. Dal successivo triennio, l’importo potrà essere aumentato, previa convocazione del Comitato di gestione degli orti e valutazione approfondita della economicità delle attività poste in essere dagli assegnatari.
4. Le spese di manutenzione ordinaria sono a carico del concessionario.
Art. 10 - Danni
1. L’Amministrazione declina ogni responsabilità per i danni provocati a persone, animali o cose nell’attività di conduzione degli orti.
Art. 11 - Vigilanza
1. Il Comune provvede alla vigilanza ed al controllo delle condizioni degli impianti gestiti dal concessionario, avvalendosi di proprio personale, di organismi esterni e/o tecnologie attivate con proprie risorse o anche, ove disponibili, di Guardie ecologiche volontarie.
Art. 12 - Norme finali
1. Il concessionario è tenuto ad osservare le norme e le condizioni comprese nel presente
documento e ad attenersi alle decisioni adottate dall’amministrazione Comunale.
Xxxxx, letto, confermato e sottoscritto in Ostuni (BR) il
Per la parte assegnataria Per il Comune di Ostuni
Linee guida per la coltivazione biologica
1. OGGETTO.
La presente guida è finalizzata a fornire precise indicazioni a tutti gli assegnatari che intendono cimentarsi nel recupero e coltivazione dei cosiddetti orti periurbani di Ostuni.
2. CARATTERISTICHE.
L’assegnatario deve adottare il metodo di coltivazione biologico e/o biodinamico sull’intera superficie aziendale da almeno 5 anni dalla fine del tempo di conversione, con l’obiettivo di tendere alla creazione di un “Organismo Agricolo”.
Deve adottare tecniche volte a incrementare o mantenere il contenuto di Sostanza Organica del suolo, oltre che al mantenimento o potenziamento della vita e della fertilità dello stesso, quali:
• Lavorazioni
Le lavorazioni del terreno devono sempre tendere alla conservazione e/o potenziamento della vita e quindi della fertilità del suolo riducendo i processi di mineralizzazione e destrutturazione. Gli interventi meccanici per rendere il suolo più adatto ad accogliere le colture rappresentano lo strumento principale con cui l’uomo può incidere sulle caratteristiche fisico-chimiche e biologiche del suolo.
• Concimazione
Ai sensi del Regolamento (CE) 889/2008, l’agricoltore biologico deve adottare tecniche di lavorazione del terreno, pratiche colturali e rotazioni volte ad incrementare o mantenere il contenuto di sostanza organica del suolo. Qualora le tecniche di lavorazione non consentano il raggiungimento di tale fine, il ricorso a fertilizzanti organici specifici deve essere comunque giustificato: l’Azienda deve disporre di documenti, come ad esempio una relazione tecnica-agronomica e/o analisi del terreno, da conservare nel dossier di documentazione giustificativa previsto dall’art.63 del Reg. (CE) 889/2008 e che attesti l’esigenza di procedere ad una particolare concimazione.
I fertilizzanti utilizzabili sono quelli indicati nell’Allegato I del Reg. (CE) 889/2008. L’Azienda, in caso di necessità, ha l’obbligo di evitare, sempre l’uso di concimi ed ammendanti extra aziendali di origine animale (sangue, carnicci epiteli) anche se regolarmente indicati nel già citato All. I del Reg. (CE) 889/2008 e favorire l’uso di letame di origine biologica opportunamente compostato (non necessariamente proveniente dall’Azienda) e/o compost misto vegetale di origine aziendale o ammendanti vari proveniente da deiezioni animali.
L’Azienda si impegna a ricercare ed utilizzare tutte le pratiche che tendono a
potenziare la vitalità del terreno.
• Irrigazione
Irrigare, in taluni climi, corrisponde a una necessità: si tratta di uno strumento essenziale al conseguimento del risultato produttivo. Si fa obbligo di un uso appropriato dell’acqua ad uso irriguo, mirato a precise fasi dello sviluppo, favorendo l’impiego integrato e
combinato di moderne soluzioni tecniche ed agronomiche. Preservare e salvaguardare le risorse idriche naturali deve essere una priorità.
Si deve favorire il recupero dell’acqua piovana e, se possibile, di qualsiasi altra risorsa idrica, implementando percorsi di fitodepurazione e rivitalizzazione.
La qualità dell’acqua e delle fonti di approvvigionamento aziendali sarà valutata, con frequenza annuale, per mezzo di specifiche analisi chimico-fisiche, microbiologiche e multi residuali.
X. Xxxxxxxx e incremento della Biodiversità attraverso:
• Rotazioni
Adozione di adeguate rotazioni, minimo triennali, con pratica della tecnica del sovescio intercalato.
Si consiglia una rotazione strutturata secondo i principi biodinamici: foglie, fiori, frutti e radici o piante di grande – medio – piccolo consumo.
• Sementi e materiale di propagazione
Il Regolamento sulle produzioni biologiche detta norme precise per l’uso di sementi e di materiale di propagazione, a partire dal divieto assoluto di impiego di materiale geneticamente modificato (OGM) e di prodotti e/o derivati da OGM.
Oltre al Regolamento, all’aspirante Azienda Agricola si impone il non uso di “maschio- sterili” e l’impegno a preferire l’utilizzo di sementi e/o piante non ibride, favorendo la salvaguardia di ecotipi locali.
• Aree dedicate allo sviluppo della flora e fauna autoctona
La biodiversità garantisce Vita sulla Terra. L’uomo non ha il diritto di estinguere specie viventi, che siano essi insetti e/o funghi; ha il dovere invece di preservare l’ambiente e le risorse della Terra per le generazioni future.
A tale scopo, si fa obbligo alle aspiranti Aziende, di mantenere e/o implementare il 15% delle superfici aziendali dedicate allo sviluppo della flora e fauna autoctona (siepi, , fasce ad inerbimento permanente e/o temporaneo, ecc.).
• Difesa fitosanitaria
La difesa fitosanitaria si deve basare esclusivamente su adeguate misure preventive, ovvero:
o protezione di tutti gli organismi utili;
o scelta di specie e varietà tolleranti e/o resistenti;
o rotazione delle colture;
o tecniche agronomiche adeguate;
o mezzi meccanici o fisici.
L’uso di prodotti fitosanitari, regolarmente autorizzati dal Ministero della Salute e contenenti sostanze attive indicate nell’Allegato II del Reg. (CE) 889/2008, è ammessosolo in casi di assoluta necessità, motivando adeguatamente ciascun intervento e assicurando sempre l’assenza di residualità sul prodotto al momento della raccolta.
B. Le scelte dell’uomo nella gestione dell’azienda
• Uso dei preparati biodinamici;
• socialità, legame con il territorio;
• consumo e divulgazione di prodotti bio e/o biodinamici;
• lavoro.
Nell’aspirante Azienda Agricola ogni lavoratore deve essere assunto secondo le norme dei CCNL.
E’ obbligatorio porre le basi per la creazione di condizioni che permettano la costituzione di una “Comunità Aziendale” con momenti di condivisione su decisioni ed obiettivi, al fine di creare un organismo sociale che lavori nel benessere comune per il raggiungimento della Mission prefissata dall’azienda.
C. Formazione
L’Azienda inoltre s’impegna a promuovere e/o partecipare a momenti di incontro e/o condivisione, che devono essere considerati come una “lente” con cui meglio approfondire le strategie per migliorare l’autonomia aziendale e la redditività delle risorse a disposizione.