SCHEDA CONTRATTI DI INVESTIMENTO CON FINANZIAMENTO SU RISORSE POR INCLUSI NEI PROGETTI INTEGRATI
XXXXXX CONTRATTI DI INVESTIMENTO CON FINANZIAMENTO SU RISORSE POR INCLUSI NEI PROGETTI INTEGRATI
Numero scheda: P17
Titolo scheda: “Iniziative consortili per la logistica”
Progetto Integrato “Distretto Industriale di Nocera”
Indice
SEZIONE I: IDENTIFICAZIONE DELL’INTERVENTO 2
SEZIONE II: SOSTENIBILITÀ TECNICO-TERRITORIALE 3
Parte II.A: descrizione e caratteristiche dell’intervento 4
Parte II.b: fattibilità tecnico - progettuale 8
Parte II.c: sostenibilità ambientale 17
SEZIONE III: SOSTENIBILITÀ ECONOMICA, FINANZIARIA E SOCIALE. 20
Parte III.a: processi partenariali 20
Parte III.b: Fattibilità finanziaria 22
Parte III.c: Risultati attesi 23
Parte III.d: Impatti socio-economici attesi 23
Responsabile regionale del PI
timbro
firma
•
Responsabile di misura
timbro
firma
Luogo e Data
Leggere attentamente le linee guida evidenziate in corsivo all’interno della scheda
I box contrassegnati con l’asterisco contengono informazioni relative ai requisiti minimi da rispettare nel contratto di investimento
• N.B.: LA FIRMA DEL RESPONSABILE DI MISURA HA VALENZA DI PARERE DI AMMISSIBILITÀ PER LA PROPOSTA PROGETTUALE Sigla Responsabile regionale del PI Sigla Responsabile di Misura
SEZIONE I: IDENTIFICAZIONE DELL’INTERVENTO
Progetto Integrato: “Distretto Industriale di Nocera”
1. Nome identificativo dell’intervento: (Riportare la denominazione contenuta nella tabella 55 del PI approvato) “Iniziative consortili per la logistica”
Numero identificativo del progetto: P17
2. Beneficiario finale
Ente | Regione Campania |
AGC di riferimento | A.G.C. Attività del Settore Secondario – Settore Sviluppo e Promozione Attività Industriali |
Indirizzo | Centro Direzionale- Isola A6- |
Telefono | |
Fax | |
3. E’ un progetto portante del PI?
X
Sì No
4. Misura e azione del POR su cui è previsto il finanziamento dell’intervento*
Misura | Azione |
4.2 | A2 |
5. Data del verbale di approvazione della presente scheda da parte del Tavolo di Concertazione: 18.01.2005
6. Costo totale dell’intervento* (Riportare i dati contenuti nella scheda intervento compresa nel PI approvato)
12.204.571,00 |
12.204.571,00 |
24.409.142,00 |
Risorse pubbliche max
Risorse private min
TOTALE
7. Finalità del contratto* (Indicare l’obiettivo specifico degli investimenti che si intende effettuare)
Sigla Responsabile regionale del PI Sigla Responsabile di Misura
Gli interventi promossi si inquadrano all’interno della strategia di razionalizzazione dei comparti produttivi presenti all’interno del distretto industriale.
L'operazione, dunque, fa parte di un progetto complessivo di riqualificazione delle filiere produttive del Distretto Industriale n. 7 nella logica di riassetto del territorio per una crescita equilibrata e sostenibile.
8. Settori di attività delle imprese consorziate o da consorziare*
Manifatturiero
Codici ISTAT o ATECO di riferimento: Turismo
X
Codici ISTAT o ATECO di riferimento: Servizi
Codici ISTAT o ATECO di riferimento: Codice ISTAT di riferimento 74.13-74.14- 74.20-74.30-74.82-7484 B -
7484: Altre attività di servizi
6321: Altre attività connesse ai trasporti terrestri (passeggeri , animali o merci gestione di stazioni ferroviarie, autostazioni, centri di movimentazione merci gestione di strade, ponti, gallerie, parcheggi o autorimesse rimessaggio invernale di roulotte, camper, ecc.)
Altro: (specificare)
Codici ISTAT o ATECO di riferimento:
SEZIONE II: SOSTENIBILITÀ TECNICO-TERRITORIALE
Sigla Responsabile regionale del PI Sigla Responsabile di Misura
Parte II.A: descrizione e caratteristiche dell’intervento
9. Descrizione dell’intervento* (Ampliare in modo chiaro e dettagliato la descrizione dell’intervento proposto nella scheda approvata nell’ambito del PI, ed eventualmente correggerla implementando le variazioni resesi necessarie per effetto dell’approvazione del Disciplinare per i contratti di investimento, nonché tenendo conto delle indicazioni del NVVIP, comprese quelle contenute nella relazione di accompagnamento all’approvazione del PI, e dell’Autorità Ambientale. Descrivere, inoltre, la filiera nell’ambito della quale si dovrebbe inserire il contratto di investimento in oggetto.)
Il programma di investimenti nella sua interezza attuati da imprese del settore dell’autotrasporto e più in generale della logistica risulterà notevolmente complesso ed articolato dal momento che interessa tutti i comparti della filiera operante sul Distretto Industriale n.7.
L’intervento dovrà essere realizzato da un Consorzio di PMI ed implicherà vantaggi per le imprese:
- economia di scala (costi del carburante, pneumatici, ect);
- sicurezza e rapidità delle consegne (sistema satellitare);
- accesso al credito bancario e agevolato;
- diminuzione dei tempi di manutenzione.
Gli investimenti promossi, saranno volti:
1. alla realizzazione delle infrastrutturazioni relative alle attrezzature utili all’ottimizzazione dei tempi, degli spazi e dei flussi.
2. all’innovazione di prodotto e di processo dei servizi logistici integrati e volti a diminuire gli impatti ambientali cercando nuove applicazioni tecnologiche. Lo sviluppo tecnologico (sistemi intelligenti di trasporto, telematica per i trasporti…) deve accompagnare la liberalizzazione e la decentralizzazione dei sistemi e dei servizi, permettendo comunque una gestione unitaria e integrata del « viaggio ». La sfida può essere raccolta solo pensando ad un impiego massiccio delle nuove tecnologie, in grado di mettere in rete, facilmente e a basso costo, utenti, fornitori di servizi e operatori di sistemi : nascono nuove, importanti opportunità per il mondo dei trasporti.
3. all’incremento della varietà e della qualità nell’offerta di servizi a supporto dell’apparato produttivo: azioni finalizzate ad offrire alle imprese concrete possibilità di crescita comune cercando di affacciarsi in nuovi mercati; di sviluppare fasi del processo produttivo in comune puntando sulle sinergie e sui Know how presenti sul territorio.
4. alla realizzazione di strutture comuni relative al confezionamento ed identificazione anche attraverso l’applicazioni di soluzioni tecnologiche innovative.
5. alla realizzazione di strutture che erogano servizi connessi al trasporto(parking ,manutenzione e riparazione, rifornimenti)
Le spese ammissibili riguardano in particolare le seguenti voci:
x.Xxxxxxx (il costo dell’acquisto del terreno non deve superare il 10% del costo totale degli investimenti in capitale fisso)
b.fabbricati, opere murarie ed assimilate (nuova costruzione; recupero, ristrutturazione e riqualificazione di immobili esistenti; impianti generali; spese per allacciamento alle reti esterne, strade, piazzali, recinzioni). Le spese non possono essere superiori al 50% dell’investimento complessivo).
c. impianti, macchinari ed attrezzature nuovi di fabbrica;
d. progettazione e studi . Tale voce comprende le seguenti categorie di spese: 1.studi di fattibilità tecnico-economico-finanziaria;
2.progettazioni edili riguardanti le strutture dei fabbricati e gli impianti, sia generali che specifici; 3.oneri per le concessioni edilizie;
4.direzione lavori; 5.collaudi di legge,
Sigla Responsabile regionale del PI Sigla Responsabile di Misura
6.prestazioni di terzi per l’ottenimento delle certificazioni di qualità e ambientali secondo standards e metodologie internazionalmente riconosciuti.
Tali spese sono ammissibili fino ad un valore massimo complessivo del 8% del totale degli investimenti ammissibili.
e.servizi reali (gli investimenti ammissibili in beni immateriali e servizi non possono essere superiori complessivamente al 25% del totale dell’investimento ammissibile).
Ai fini del presente progetto non sono in nessun caso considerate spese ammissibili:
le spese per l’acquisto di mezzi di trasporto e, comunque, ogni bene mobile tenuto all’iscrizione in appositi registri. In particolare, nel settore dei trasporti, non sono, inoltre, ammissibili le spese per attrezzature di trasporto.
Nel rispetto dei massimali di aiuto previsti dalla normativa comunitaria per la Regione Campania, la misura dell’agevolazione è determinata in rapporto al costo agevolabile dei beni e servizi ed è pari al 50% della spesa ammissibile complessiva.
10. Descrizione della mission del consorzio
La mission del Consorzio dovrà essere indirizzata a realizzare un piano progettuale, articolato sul territorio in grado di contribuire alla definizione coordinata e organica di un progetto di logistica integrata a servizio delle aziende della filiera e di razionalizzazione del sistema di autotrasporto.
La logistica, infatti, è certamente un elemento centrale e discriminante per favorire un processo di sviluppo e di recupero di un equilibrio ambientale e territoriale che renda sostenibile l’impatto complessivo delle azioni sul territorio.
11. Attività in capo al soggetto proponente* (Specificare quali fra le attività sotto riportate dovranno essere realizzate direttamente dal soggetto proponente e indicare come queste integrino quelle delle PMI consorziate nell’ambito del contratto medesimo.)
Programmi di investimento e servizi di supporto direttamente in capo al Consorzio | I programmi di investimento saranno coordinati ed accompagnati dal consorzio ma realizzati dalle singole PMI. I servizi di supporto in capo al consorzio saranno prevalentemente quelli di accompagnamento ed assistenza alla implementazione del progetto e delle relazioni con le istituzioni. |
Utilizzo di brevetti, know how e marchi propri | No |
Presenza sui mercati internazionali, azioni di internazionalizzazione | No |
Programmi di formazione continua | Xxxxxxx promosse e coordinate dal soggetto proponente in relazione alle diverse esigenze delle PMI interessate al contratto |
Programmi di marketing nuovi prodotti e penetrazione nuovi mercati | Saranno promosse e coordinate dal soggetto proponente in relazione alle diverse esigenze delle PMI interessate al contratto |
Programmi di ricerca e sviluppo | Il consorzio potrà coordinare e promuovere i programmi di ricerca e sviluppo tecnologico; |
Programmi nel campo della Società dell’Informazione | Sistema satellitare di gestione dei flussi e della sicurezza stradale |
Altro | Coordinamento, sicurezza, pulizia, manutenzione e tutti i servizi in comune. |
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12. Localizzazioni previste per gli interventi da realizzarsi* (Indicare le localizzazioni ipotizzate per gli interventi previsti nell’ambito del contratto di investimento, specificando se trattasi o meno di aree attrezzate (p.e. PIP o ASI), il loro livello di infrastrutturazione attuale e previsto (nell’ambito del PI), e citando le fonti finanziarie previste per tali opere di infrastrutturazione.
Gli interventi previsti si localizzeranno nelle aree industriali finanziate dal PI.
20
200
13) Numero di posti di lavoro creati* Verificare numero nuovi occupati
Numero di posti di lavoro diretti creati in totale (U.L.A.)
Numero di posti di lavoro diretti creati specificamente nell’ambito della società consortile (sottoinsieme del punto precedente) (U.L.A.)
14) Integrazione dell’intervento con gli altri interventi del PI
Nome identificativo dell’intervento del PI che si ritiene integrato con l’intervento in esame | Numero identificativo intervento | Motivazioni dell’integrazione |
Aree Industriali cofinanziate dal PI | I05,I06,I09,I10I16,I17 | L’infrastrutturazione dell’area è il presupposto per la realizzazione di alcuni investimenti previsti nell’ambito del |
15) Modalità previste per garantire il rispetto dei tempi di rilascio delle autorizzazioni e dei pareri necessari (Indicare in particolare se gli EE.LL. del PI intendono istituire o hanno già istituito uno Sportello Unico per le Attività Produttive)
Le modalità preventivate per garantire il rispetto dei tempi di rilascio delle autorizzazioni e dei pareri necessari fanno riferimento all’attivazione dello SUAP del Distretto previsto nel PIT.
Sigla Responsabile regionale del PI Sigla Responsabile di Misura
Mesi 24
Mesi 6
16) Durata dell’intervento (Motivare analiticamente la durata dichiarata)
Tempi di espletamento delle procedure di evidenza pubblica Durata massima di esecuzione dell’intervento
(da rendere vincolante nella procedura di evidenza pubblica)
Motivazioni
Espletamento delle procedure di evidenza pubblica:
La deliberazione di Giunta Regionale N. 578 del 16 aprile 2004 che disciplina il Contratto di Investimento prevede un termine di 60 giorni per la presentazione delle domande di accesso dall’apertura dei termini.
Le Domande di accesso al Contratto di Investimento sono sottoposte a istruttoria e quindi a esame di fattibilità da parte degli organismi preposti entro 180 giorni lavorativi dalla data di ricezione della Domanda di accesso da parte del Responsabile di Misura, con esplicita interruzione dei termini per tutte le integrazioni o modifiche progettuali a carico del Soggetto Proponente e degli enti terzi.
Esecuzione dell’intervento:
Per diminuire i tempi di realizzazione degli investimenti sarà possibile realizzare iniziative di “riattivazione” volte all’utilizzo di strutture esistenti inattive da parte di nuovi soggetti che abbiano una prevalente partecipazione nella gestione dell’impresa; inoltre nel medesimo arco temporale sono previsti l’acquisto e la messa in opera dei macchinari e il completamento da parte dei comuni delle opere di infrastrutturazione.
17) Relazione con la tempistica del PI* (Specificare i legami temporali con gli altri interventi del P.I.)
Primo semestre 2005. Esistono legami temporali con gli interventi infrastrutturali cofinanziati dal P.I.
Sigla Responsabile regionale del PI Sigla Responsabile di Misura
Parte II.b: fattibilità tecnico - progettuale
18) Conformità delle aree in cui è prevista la localizzazione degli investimenti agli strumenti di pianificazione
18.a Area di Taurana 1. Elencare gli strumenti urbanistici vigenti di riferimento per l’infrastruttura in oggetto e barrare la casella in caso di conformità ad essi | |
PRG Comuni proponenti X | |
XXX Xxxxxx proponenti con valenza comprensoriale X | |
1.1 In caso di non conformità, specificare i provvedimenti che si intende adottare. Accordo di Programma ex art 34 d.lgs 267/2000 tra i Comuni di Angri, X. Xxxxxx, Pagani e X. Xxxxxxx sul Sarno per variante urbanistica rispettivi PRG ed approvazione PIP comprensoriale e progetto esecutivo opere di urbanizzazione | |
1.2 Qualora necessario, specificare se all’emissione del decreto di esproprio si ritiene che i vincoli ad esso preordinati siano ancora vigenti. In caso negativo, specificare i provvedimenti che si intende adottare. L’esproprio per pubblica utilità conseguirà all’approvazione del PIP ai sensi dell’art.27 della legge n.865/1971 | |
2. Qualora l’intervento sia inserito in programmi speciali (PRUSST, Programmi di Riqualificazione Urbana, Programmi di Recupero Urbano, ecc.), specificare quali: no 3. Qualora l’intervento sia inserito in piani generali o di settore, specificare quali: no |
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18.b Area di Curteri di Mercato San Xxxxxxxx 1. Elencare gli strumenti urbanistici vigenti di riferimento per l’infrastruttura in oggetto e barrare la casella in caso di conformità ad essi Programma di Fabbricazione x |
1.2 In caso di non conformità, specificare i provvedimenti che si intende adottare. |
Il Comune di Mercato X.Xxxxxxxx ha adottato il nuovo Piano regolatore Generale; L’intervento proposto è conforme al predetto PRG. E’ stata indetta per il 26.02.2004 una Conferenza dei Servizi ai sensi dell’art. 10 della L. 24.11.2000, n. 340 finalizzata alla conclusione di un Accordo di Programma di cui all’art. 34 del D. Lgs. 18.08.2000 n. 267 in conformità alle Direttive regionali in materia di Accordo di Programma di cui alla deliberazione della Giunta Regionale della Campania n. 4854 del 25.10.2002 pubblicata sul B.U.R.C. n. 58 del 25.11.2002. |
1.3 Qualora necessario, specificare se all’emissione del decreto di esproprio si ritiene che i vincoli ad esso preordinati siano ancora vigenti. In caso negativo, specificare i provvedimenti che siintende adottare. Per le aree relative, a seguito dell’adozione del PRG sono scattate le norme di salvaguardia. |
2. Qualora l’intervento sia inserito in programmi speciali (PRUSST, Programmi di Riqualificazione Urbana, Programmi di Recupero Urbano, ecc.), specificare quali: 3. Qualora l’intervento sia inserito in piani generali o di settore, specificare quali: PRG adottato |
Sigla Responsabile regionale del PI Sigla Responsabile di Misura
18 c
1. Elencare gli strumenti urbanistici vigenti di riferimento per l’infrastruttura in oggetto e barrare la casella in caso di conformità ad essi
X
Piano Regolatore Generale del Comune di S.Xxxxxxx Xxxxx
adottato
X
Piano Urbanistico Territoriale della Penisola Xxxxxxxxxx Amalfitana in zona territoriale 7
1.4 In caso di non conformità, specificare i provvedimenti che si intende adottare.
1.2 Qualora necessario, specificare se all’emissione del decreto di esproprio si ritiene che i vincoli ad esso preordinati siano ancora vigenti. In caso negativo, specificare i provvedimenti che si intende adottare.
2. Qualora l’intervento sia inserito in programmi speciali (PRUSST, Programmi di Riqualificazione Urbana, Programmi di Recupero Urbano, ecc.), specificare quali: PRUSST "Xxxxx Xxxxxxxx"
3. Qualora l’intervento sia inserito in piani generali o di settore, specificare quali:
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19) Quadro dei vincoli insistenti sull’area in cui è prevista la localizzazione degli investimenti
19.a Area di Taurana
L’intervento ricade in zona soggetta a vincolo idrogeologico
L’intervento ricade in zona soggetta a rischio idraulico
L’intervento ricade in zona soggetta a rischio frana
L’intervento ricade in zona soggetta a vincolo paesistico
L’intervento ricade in zona soggetta a vincolo archeologico
X
L’intervento ricade in zona soggetta a vincolo sismico
L’intervento ricade in zona di rispetto ferroviario
L’intervento ricade in zona di rispetto autostradale
L’intervento ricade in zona di rispetto stradale
L’intervento ricade in zona soggetta a servitù militari
Specificare vincolo/i
L’intervento ricade in zona soggetta ad altri vincoli ostativi alla realizzazione dell’intervento
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19.b Area di Curteri di Mercato San Xxxxxxxx | ||
L’intervento ricade in zona soggetta a vincolo idrogeologico |
L’intervento ricade in zona soggetta a rischio idraulico
L’intervento ricade in zona soggetta a rischio frana
L’intervento ricade in zona soggetta a vincolo paesistico
L’intervento ricade in zona soggetta a vincolo archeologico
x
L’intervento ricade in zona soggetta a vincolo sismico
L’intervento ricade in zona di rispetto ferroviario
L’intervento ricade in zona di rispetto autostradale
L’intervento ricade in zona di rispetto stradale
L’intervento ricade in zona soggetta a servitù militari
Specificare vincolo/i
L’intervento ricade in zona soggetta ad altri vincoli ostativi alla realizzazione dell’intervento
Sigla Responsabile regionale del PI Sigla Responsabile di Misura
19.c Area di Sant’Xxxxxxx Xxxxx
L’intervento ricade in zona soggetta a vincolo idrogeologico
X
L’intervento ricade in zona soggetta a rischio idraulico
L’intervento ricade in zona soggetta a rischio frana
X
L’intervento ricade in zona soggetta a vincolo paesistico
L’intervento ricade in zona soggetta a vincolo archeologico
X
L’intervento ricade in zona soggetta a vincolo sismico
L’intervento ricade in zona di rispetto ferroviario
L’intervento ricade in zona di rispetto autostradale
L’intervento ricade in zona di rispetto stradale
L’intervento ricade in zona soggetta a servitù militari
L’intervento ricade in zona soggetta ad altri vincoli ostativi alla realizzazione dell’intervento | Specificare vincolo/i |
Sigla Responsabile regionale del PI Sigla Responsabile di Misura
L’intervento ricade in zona soggetta a vincolo idrogeologico
L’intervento ricade in zona soggetta a rischio idraulico
L’intervento ricade in zona soggetta a rischio frana
L’intervento ricade in zona soggetta a vincolo paesistico
L’intervento ricade in zona soggetta a vincolo archeologico
X
L’intervento ricade in zona soggetta a vincolo sismico
L’intervento ricade in zona di rispetto ferroviario
L’intervento ricade in zona di rispetto autostradale
L’intervento ricade in zona di rispetto stradale
L’intervento ricade in zona soggetta a servitù militari
Specificare vincolo/i
L’intervento ricade in zona soggetta ad altri vincoli ostativi alla realizzazione dell’intervento
20) Infrastrutture funzionali all’iniziativa
Per a) Taurana
b) Curteri di Mercato San Xxxxxxxx
c) Sant’Xxxxxxx Xxxxx
Sigla Responsabile regionale del PI Sigla Responsabile di Misura
x |
x |
x |
x |
x |
x |
x |
x |
x |
x |
Rete idrica
Opere già in corso di realizzazione
Opere immediatamente realizzabili (esistono autorizzazioni e risorse) Opere non immediatamente realizzabili
Rete fognaria
Opere già in corso di realizzazione
Opere immediatamente realizzabili (esistono autorizzazioni e risorse)
Opere non immediatamente realizzabili
collettori
Opere già in corso di realizzazione
Opere immediatamente realizzabili (esistono autorizzazioni e risorse) Opere non immediatamente realizzabili
Impianto di trattamento acque reflue
Opere già in corso di realizzazione
Opere immediatamente realizzabili (esistono autorizzazioni e risorse) Opere non immediatamente realizzabili
Rete viaria
Opere già in corso di realizzazione
Opere immediatamente realizzabili (esistono autorizzazioni e risorse)
Opere non immediatamente realizzabili
reti energetiche Specificare:
Opere già in corso di realizzazione
Opere immediatamente realizzabili (esistono autorizzazioni e risorse)
Opere non immediatamente realizzabili
altro Specificare:
Opere già in corso di realizzazione
Opere immediatamente realizzabili (esistono autorizzazioni e risorse) Opere non immediatamente realizzabili
21) Entità e fonte delle risorse finanziarie già allocate (ivi comprese quelle del P.I.) per la realizzazione delle infrastrutture funzionali all’iniziativa
Area industriale Taurana | Euro | 10.000.000 | (P.I.) |
Area industriale Curteri | Euro | 2.480.463 | (P.I.) |
Area industriale X. Xxxxxxx Xxxxx | Euro | 6.959.493 | (P.I.,Fonti Nazionali e Comunali) |
Sigla Responsabile regionale del PI Sigla Responsabile di Misura
No
22) Servizi a supporto dell’iniziativa
Servizi a supporto della commercializzazione dei prodotti
Specificare:
no
Servizi a supporto dell’internazionalizzazione
Specificare:
Altro
Specificare:
23) Entità e fonte delle risorse finanziarie già allocate (ivi comprese quelle del P.I.) per la realizzazione dei servizi funzionali all’iniziativa
Nell’ambito del P.I. non sono stati previsti servizi funzionali all’iniziativa perché la logistica oggetto del C.I. presente caratteristiche tali da prevedere in sé servizi funzionali.
Sigla Responsabile regionale del PI Sigla Responsabile di Misura
Regione Campania. Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici
Scheda dei progetti di contratto d’investimento con finanziamenti su risorse POR inclusi nei Progetti Integrati
Parte II.c: sostenibilità ambientale
24) Parere di sostenibilità ambientale (Descrivere come si tiene conto del parere rilasciato dal NVVIP e dall’Autorità Ambientale all’approvazione del P.I.)
Il programma di investimenti dovrà prevedere tra i servizi trasversali che si vanno a promuovere, anche le innovazioni di prodotto e di processo volti a diminuire gli impatti ambientali. I sistemi di identificazione, di confezionamento, di gestione satellitare della movimentazione dei carichi e degli scarichi saranno i perni del contratto d’investimento.
25) Valore aggiunto ambientale (Specificare gli eventuali miglioramenti dal punto di vista ambientale dell’investimento)
Il Progetto con l’attivazione anche di una serie di servizi orientati alla gestione congiunta e coordinata degli acquisti e degli approvvigionamenti, alla gestione delle scorte e dei magazzini a sistemi innovativo di stoccaggio contribuisce alla organizzazione dei flussi di movimentazione e quindi al decongestionamento del traffico che è uno dei problemi più significativi per il territorio. Inoltre la creazione di un centro logistico e di supporto al sistema del trasporto su gomma rende ancora più pregnante quest’azione e contribuisce alla significativa diminuzione dello stazionamento e del parcheggio di autotreni lungo le strade del distretto oltre a razionalizzare i flussi .
L’impatto ambientale di queste azioni è evidente e rappresenta un elemento certo di risoluzione di annosi e significativi problemi per il territorio e per la vivibilità urbana.
26) Sensibilità ambientale del territorio su cui insistono gli interventi (Fare riferimento ai siti specifici di localizzazione degli investimenti di cui al precedente box “Localizzazioni previste per gli interventi da realizzarsi nell’ambito del contratto di investimento”)
Il territorio è fortemente congestionato. E’ un luogo di addensamento della popolazione, con la quasi totale assenza di una struttura di funzioni e di attività moderne.
27) Criticità ambientali connesse alla realizzazione degli intervento previsti dal contratto
Il programma di investimento vuole incidere sulla razionalizzazione perché il suo raggiungimento significa favorire nell’area una crescita ordinata che miri alla creazione di un ambiente urbano connotato da qualità e vivibilità, concretezza ed efficienza, elementi senza i quali risulta impossibile immaginare un futuro di sviluppo e benessere.
La realizzazione del programma di investimenti inciderà sull’aumento di traffico dei veicoli pesanti da e verso l’area industriale di riferimento ma i costi sociali sono notevolmente inferiori ai benefici.
28) Criteri di sostenibilità a cui gli interventi devono rispondere
Rilevante | Non rilevante |
Sigla Responsabile regionale del PI Sigla Responsabile di Misura
Pagina 17 di 24
Riduzione al minimo dell’impiego delle risorse energetiche non rinnovabili l'intervento previsto non necessità di grosso utilizzo di risorse energetiche per mancanza di produzioni industriali e con scarso utilizzo di impianti frigoriferi | X |
Utilizzo delle risorse rinnovabili nei limiti della capacità di rigenerazione il progettato termodistruttore con produzione d'energia da costruire nelle vicinanze produrrà la minima energia necessaria per soddisfare le esigenze minime del centro di logistica consortile, quindi non saranno necessari ulteriori utilizzi dalla rete nazionale | X |
Uso e gestione corretta, dal punto di vista ambientale, delle sostanze e dei rifiuti pericolosi/inquinanti come detto in precedenza il centro di logistica consortile sarà orientato esclusivamente ad attività di stoccaggio, movimentazione e deposito di materiali finiti e a servizi per le imprese quindi non si produrranno rifiuti speciali e quindi i pochissimi rifiuti prodotti non costituiranno alcun problema da risolvere in maniera strutturale e si potranno utilizzare le ordinarie fonti di smaltimento | X |
Conservazione e miglioramento dello stato della fauna e della flora selvatiche, degli habitat e dei paesaggi | X |
Conservazione e miglioramento della qualità dei suoli e delle risorse idriche rispetto del D.lgs. m.152/99 tramite Norme Tecniche che limitano l’impermeabilizzazione dei suoli al 75% della consistenza dei lotti e che prevedono l’utilizzo di materiali permeabili ogni volta che sia possibile | X |
Miglioramento della qualità delle risorse storiche e culturali | X |
Miglioramento della qualità dell’ambiente locale attraverso la razionalizzazione attesa nello svolgimento delle nuove attività produttive da insediare ed il recupero ad uso di standard urbanistici delle aree di sedime nei centri urbani delle attività produttive delocalizzate. | X |
Contributo alla protezione dell’atmosfera, attraverso una gestione razionalizzata del traffico dei mezzi pesanti. | X |
Sensibilizzazione alle problematiche ambientali e sviluppo dell’istruzione e della formazione in campo ambientale | X |
Promozione della partecipazione del pubblico alle decisioni legate a strategie sostenibili | X |
Sigla Responsabile regionale del PI Sigla Responsabile di Misura
29) Rispondenza degli interventi ai criteri di innovazione tecnologica nell’uso delle risorse*
SI | NO | |
L’intervento deve favorire la promozione delle migliori tecnologie disponibili? | X | |
Deve utilizzare schemi EMAS/Ecolabel? | X | |
Deve prevedere l’innovazione di processo/prodotto? | X | |
Deve ridurre la quantità/pericolosità dei rifiuti generati? | X | |
Deve prevedere il riutilizzo/riciclaggio e recupero dei prodotti? | X | |
Deve prevedere modalità di gestione comune dei rifiuti? | X | |
Deve prevedere modalità di gestione comune dei reflui? | X | |
Deve prevedere modalità di gestione comune dell’energia? | X | |
Altro |
30) Indicare quali sono le azioni che si intende richiedere al fine ridurre gli impatti ambientali negativi degli interventi*
Massima attenzione nell’utilizzo di soluzioni progettuali che privilegiano l’uso di materiali prodotti da recupero, anche per gli opifici industriali; riciclo delle acque per la produzione; pavimentazioni esterne tutte con materiali permeabili; integrazione del sistema di smaltimento delle acque reflue con l’adiacente depuratore del medio Sarno; utilizzo dell’energia solare;
31) Il contratto ricade in un programma per il quale è stata effettuata la Valutazione Ambientale Strategica (VAS)?
SI | X | NO | ||
In entrambi i casi indicare quali indicatori ambientali sono stati adottati. |
Sigla Responsabile regionale del PI Sigla Responsabile di Misura
SEZIONE III: SOSTENIBILITÀ ECONOMICA, FINANZIARIA E SOCIALE
Parte III.a: processi partenariali
32) Indicare quali sono state le modalità specifiche di coinvolgimento del partenariato economico- sociale
L’intervento nasce da una lunga azione di concertazione dei soggetti privati che sono attori principali impegnati direttamente anche nella responsabilità di gestione e realizzazione delle azioni. La significatività di tale impegno è manifestata in maniera ancora più incisiva dallo sforzo sinergico degli imprenditori e le Organizzazioni Sindacali che hanno condiviso la logica progettuale e si sono impegnata svolgere un percorso comune.
33) Fabbisogni locali cui l’interevento deve rispondere
Il settore del trasporto presenta alcune criticità che ne hanno rallentato la crescita e che richiedono un intervento organico di riqualificazione e assetto xxxxxxxxxxx.Xx progetto vuole incidere su tre questioni:-la prima è quella che riguarda il vantaggio competitivo territoriale che può derivare all’intero sistema produttivo distrettuale da un più efficace organizzazione della filiera logistico-trasportistica, in grado di offrire servizi avanzati e di allentare alcuni vincoli e strozzature particolarmente gravosi per un sistema caratterizzato da una dimensione prevalentemente piccola e da un elevato grado di interazioni tra un’unità produttive; la seconda riguarda il potenziale ruolo degli operati logistici di primo livello, nel
rendere visibile l’intera filiera e nel qualificare il territorio nella gara delle localizzazioni internazionali; la terza riguarda infine i percorsi up-granding dell’inero sistema logistico territoriale, le opportunità di apprendimento e di business che si aprono anche per le imprese della filiera di dimensioni minori e il possibile ruolo degli attori pubblici nel supportare tali percorsi.
La consistenza del parco veicoli raggiunge le 3.000 unità e il 50% è costituito da veicoli pesanti. Il comprensorio dei comuni Angri-San Marzano-Pagani e quello che ha il più alto indice del rapporto parco/residenti.
34) Mercati di riferimento
La complessità e la varietà delle aziende coinvolte nel programma di investimento impedisce di identificare un unico mercato di riferimento e rende necessario fare una serie di osservazioni. Ristrutturazioni, razionalizzazione nella logistica, cessione e acquisizione di rami di azienda sono all'ordine del giorno per ridisegnare il portafoglio prodotti. E questi cambiamenti non riguardano soltanto l'Italia ma, proiettata in un mercato sempre più globalizzato, la turbolenza interessa anche Europa, Stati Uniti e Paesi asiatici. La nascita di un centro logistico integrato, centro di raccolta e distribuzione delle merci dal quale le merci stesse proseguiranno giornalmente per la loro destinazione dopo essere state suddivise e riaggregate per zona di consegna nel mercato locale, è utile come spezzettamento della tratta NORD-SUD e come base per gli arrivi e le partenze dei trasporti internazionali
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35) Convenienza dell’intervento per il territorio
Il progetto si configura come un’occasione unica ed essenziale per agire innanzitutto sul disagio, accumulatosi nel tempo e giunto ormai oltre la soglia della sopportabilità, di una situazione infrastrutturale compromessa e di un livello di congestione strutturale nella movimentazione delle merci (e nella mobilità delle persone) sul territorio.
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Parte III.b: Fattibilità finanziaria
36) Temporizzazione della richiesta di finanziamento
RISORSE | 2005 | 2006 | 2007 | Totale |
Xxxxxxx pubbliche a valere sul POR | 4.068.190,33 | 4.068.190,33 | 4.068.190,00 | 00.000.000,00 |
Risorse private confluenti nel POR | 4.068.190,33 | 4.068.190,33 | 4.068.190,00 | 00.000.000,00 |
TOTALE | 8.136.380,66 | 8.136.380,66 | 8.136.380,00 | 00.000.000,00 |
37) Modalità di copertura della quota di cofinanziamento privata prevista
La quota di cofinanziamento prevista verrà coperta con Capitale proprio. La stima della capacità di finanziamento da parte delle imprese ammonta a circa il 50% del totale investimento.
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Parte III.c: Risultati attesi
38) Indicatori di realizzazione e di risultato
Tipologia indicatore | Indicatore | Valore attuale | Valore atteso |
Realizzazione | |||
Interventi (numero) | 0 | 10 | |
Soggetti attuatori (numero) | 0 | 1 | |
Imprese di riferimento (numero) | 0 | 10 | |
Risultato | Fatturato imprese beneficiarie (Meuro fatturato a regime) | 0 | 25000 |
Incremento occupati | 0 | 220 | |
Parte III.d: Impatti socio-economici attesi
39) Quantificazione e stima degli impatti attesi
Indicatore | Valore attuale | Valore atteso |
Tasso di sopravvivenza delle imprese beneficiarie dopo 18 mesi | 0 | 100% |
40) Descrivere gli impatti indiretti sull’occupazione
L’impatto sull’occupazione è assai significativo. Evidentemente il sistema di sevizi che attiveranno gli investimenti proposti genereranno una serie di positive ricadute indirette contribuendo ad un’ancora più ampia creazione di opportunità lavorative.
Oltre all’impatto numerico sull’occupazione il progetto prevede un’intesa sinergica tra aziende e le Organizzazioni Sindacali che insieme sono impegnati alla professionalizzazione delle competenze, all’emersione dal sommerso, al rispetto dei contratti nazionali di lavoro, alla condivisione degli obiettivi di sviluppo e dei piani industriali.
41) Descrivere, se vi sono, impatti anche indiretti sulle pari opportunità (Indicare se è stata utilizzata la VISPO ed in caso affermativo descriverne i principali risultati; in ogni caso, elencare gli impatti secondo le categorie della VISPO)
Naturalmente il Consorzio e le previsioni progettuali hanno bene in evidenza la promozione delle pari opportunità, ancor più che alcuni comparti della filiera non prevedono una forte componente di lavoro femminile.
Anche nelle intese e nella condivisone del percorso comune con le Organizzazione Sindacali CGIL, CISL, UIL e UGL, oltre alla rilevanza del lavoro femminile è posta al centro dell’attenzione la creazione di opportunità di coinvolgimento di soggetti diversamente abili.
Non è stata utilizzata la VISPO.
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42) Descrivere, se vi sono, impatti, anche indiretti, sulla Società dell’Informazione
Si ritiene che lo sviluppo e l’insediamento di nuove imprese debba gioco forza generare impatti sull’ICT, considerando che il tessuto produttivo sarà indirizzato verso quella messa in rete sistemica con cui si vuole superare la pluriennale carenza di servizi ed infrastrutture. Si tratta tuttavia di stime e non è possibile oggi una quantificazione sufficientemente precisa. Tra l’utilizzazione delle tecnologie della Società dell’Informazione e la realizzazione di un distretto industriale, segnatamente ad un consorzio che opera al suo interno, esiste una relazione molto forte. In realtà è da tempo che la Regione Campania riconosce che la dimensione delle sue imprese è un elemento di forza (uno dei più significativi), di grande flessibilità sul quale fare leva per generare sviluppo diffuso e, contemporaneamente, un elemento di debolezza, di limite al consolidamento di un posizionamento competitivo delle imprese campane che appare sempre precario. Ed è da tempo che da molte parti si riconosce che il superamento dei limiti che sia anche la valorizzazione degli elementi di maggiore dinamicità sta nello sviluppo di aggregazioni territoriali (i distretti) che riescano a combinare economie di scala (e di scopo, di apprendimento) senza compromettere l’indipendenza di ciascuna delle imprese. Tale modello – tipico di altre parti d’Italia – è rimasto finora largamente sulla carta. Ne mancavano alcuni dei presupposti. Il ruolo di coordinamento delle amministrazioni pubbliche, un patrimonio comune di fiducia reciproca, molte delle infrastrutture. Internet può essere, in questo quadro, un supporto di grande valore a sviluppare network su basi diverse e proprio per questo più coerenti con le caratteristiche di molte delle micro-imprese campane. Ciò in quanto la comunità distrettuale trova convenienze più chiare alla condivisione delle risorse, canali di comunicazione molto più efficienti, meccanismi di collaborazioni molto più elastici e proprio per questo adatti alle esigenze di tali imprese.Attraverso il consorzio le imprese avranno erogati servizi telematici a sostegno dell’intero ciclo di generazione del valore.
Nelle ipotesi progettuali previste dalla presente scheda gli interventi puntano alla creazione di reti corte e lunghe nell’ambito del sistema distrettuale, ma anche per consentire al territorio e alle sue aziende vocazionali di poter approcciare a territori e mercati in ambito globale con tecnologie innovative.
La soluzione da individuare è quella intermedia tra una tecnologia che si basa sui controlli ad anello chiuso rispetto a quella dei controlli ad anello aperto perché la prima è valida per aree non estese e che abbiano una sola autorità che ne disponga il governo, la seconda perché il dispositivo di regolazione vengono modificati manualmente dagli operatori in base alle condizioni di traffico.
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