COMUNE DI SINISCOLA
Allegato alla Determinazione del Responsabile dell’U.d.P. n. 114 del 31.12.2010
COMUNE DI SINISCOLA
Via Roma n. 125 - tel. 0784/870800
Ufficio per la programmazione e la gestione associata dei servizi alla persona
- Distretto Sanitario di Siniscola -
Riferimenti: ALLEGATO IIB, CATEGORIA 25 - CPC 93 - CPV: 85312300 - 2 - CIG: 0745837C26 - CUP: D49E10004270002
Piano
Locale
Unitario
Servizi alla Persona
- Triennio 2010/2012 -
Ambito Territoriale dei Comuni di Siniscola, Torpè, Posada, Lodè ,Orosei, Galtellì, Irgoli, Loculi, Onifai
Allegato alla Determinazione del Responsabile dell’U.d.P. n. 114 del 31.12.2010
Art. 1 Premessa
Il Progetto “Prendiamocene Cura”, inserito nell’ambito del P.L.U.S. del Distretto di Siniscola - Triennio 2010/2012 - è un progetto di sviluppo comunitario teso a potenziare le capacità educative, di ascolto e confronto delle famiglie e di quanti nella comunità sono chiamati ad una responsabilità educativa e a migliorare la consapevolezza del territorio in relazione ai propri bisogni educativi, questo al fine di “prendersene cura” attraverso l’ottimizzazione, l’integrazione ed il potenziamento delle risorse comunitarie esistenti.
Tale progetto prevede una serie di azioni integrate e nello specifico: incontri formativi, gruppi di dialogo, seminari e spazi di consulenza individuale e di gruppo, volti a farsi carico della condizione di famiglie e minori appartenenti ai Comuni del Distretto di Siniscola.
Si può meglio definire come un progetto di auto aiuto comunitario dove ognuno sarà chiamato a mettersi in gioco per crescere nella capacità educativa e di cura ed aiutare e sostenere gli altri membri della comunità nello stesso percorso. Un progetto “formazione-formatori” che mira ad offrire competenze e capacità in grado di aprire processi che vadano aldilà della durata del progetto.
La peculiarità di tale programma è che le sue azioni non saranno predeterminate, se non negli strumenti e nella costituzione di due Spazi Famiglia sub-distrettuali, ma si svilupperanno con la comunità stessa, alla quale verrà chiesto un contributo per mettere a fuoco le reali risorse e le reali difficoltà che essa vive in chiave educativa. La caratteristica principale di tale lavoro sta nel fatto che non si arriverà nella comunità con proposte predefinite ma, dall’incontro con le varie agenzie educative (scuola, famiglia, operatori sociali, ecc.) e persone, verranno stabilite priorità di intervento ed azioni specifiche. L’idea di fondo è che le persone di una comunità siano consapevoli, meglio di chiunque altro, delle proprie esigenze educative e che in esse risiedano anche risorse che
hanno solo bisogno di essere integrate od orientate per affrontare e risolvere le proprie difficoltà.
Art. 2 Oggetto dell’appalto
Oggetto del presente capitolato d’appalto è l’affidamento della gestione di uno Spazio Famiglia sub- distrettuale per i Comuni dell’Alta Baronia (Siniscola, Posada, Torpè e Lodè) costituito da un’èquipe formata da
n. 1 assistente sociale, n. 1 psicologo/psicoterapeuta, n. 1 pedagogista, che dovrà operare in stretta collaborazione con lo Spazio Famiglia sub-distrettuale per i Comuni della Bassa Baronia (Orosei, Galtellì, Loculi, Irgoli ed Onifai), costituito dalle medesime figure sopraindicate e la cui gestione sarà di competenza specifica dell’A.S.L. di Nuoro - Dipartimento Materno Infantile - Consultori Familiari.
Riferimenti: XXXXXXXX XXX, XXXXXXXXX 00 - XXX 00 – CPV: 85312300 - 2 - CIG: 0745837C26 - CUP: D49E10004270002 2
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Art. 3
Valenza sovra comunale del Progetto e sede di esecuzione
La realizzazione del Progetto “Prendiamocene Cura” prevede il coinvolgimento sia dei Servizi Sociali dei Comuni del Distretto di Siniscola, sia dei Consultori Familiari della A.S.L. di Nuoro - Dipartimento Materno Infantile. Tale soggetti hanno adottato, a tal fine, uno specifico protocollo d’intesa che prevede una precisa ripartizione dei compiti in capo ai vari attori firmatari dell’accordo. Inoltre, la Regione Sardegna ha deciso di stanziare metà del finanziamento assegnato al Progetto in questione al Comune di Siniscola, in qualità di Comune Capofila del Distretto e la restante metà alla A.S.L. di Nuoro, ragion per cui uno Spazio Famiglia verrà gestito dal Comune di Siniscola ed uno dalla A.S.L. di Nuoro, sebbene in costante interazione.
Alla luce di quanto suddetto, il presente capitolato intende disciplinare unicamente la gestione dello Spazio Famiglia sub-distrettuale per i Comuni dell’Alta Baronia (Siniscola, Posada, Torpè e Lodè) che avrà sede presso i locali del Centro di Aggregazione Sociale del Comune di Siniscola e la cui èquipe dovrà operare non soltanto all’interno dello Spazio Famiglia, ma in tutto il territorio dell’Alta Baronia ed in stretta sinergia con l’èquipe gestita dalla A.S.L. ed operante nel territorio della Bassa Baronia, al fine di favorire un armonico sviluppo di comunità volto alla promozione delle famiglie, dei figli adolescenti e al contrasto delle violenze.
Art. 4
Decorrenza e Durata dell'appalto
L'appalto del servizio decorre presumibilmente dal mese di febbraio 2011 ed avrà la durata di 12 mesi, a partire dalla data di effettivo inizio dello stesso.
Art. 5 Monte ore
Il Servizio in oggetto dovrà essere svolto in modo continuativo nel periodo indicato all'articolo 4, per un totale di ore complessive pari a n. 2.080 ore.
Art. 6
Destinatari del servizio
Sono destinatari del Servizio i soggetti, di seguito indicati, residenti nei comuni del’Alta Baronia (Siniscola, Posada, Torpè e Lodè):
⮚ famiglie e singoli componenti che desiderino confrontarsi sulle fasi di crescita dei propri figli e sulle possibili crisi del proprio nucleo familiare dovute alle difficoltà dell’essere genitori oggi;
Riferimenti: ALLEGATO IIB, CATEGORIA 25 - CPC 93 – CPV: 85312300 - 2 - CIG: 0745837C26 - CUP: D49E10004270002 3
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⮚ singole donne, bambini o uomini che hanno subito violenza fisica o psicologica in seno alla famiglia o meno;
⮚ scuole che desiderino instaurare ponti comunicativi con le famiglie creando spazi di confronto tra genitori e tra genitori e insegnanti o che desiderino intraprendere percorsi formativi o di consulenza per i loro insegnanti;
⮚ servizi sociali, per la valutazione e verifica delle proprie proposte sociali ed educative per famiglie e minori.
Art. 7 Finalità del servizio
Tale servizio persegue il fine di integrare e potenziare le singole risorse educative comunitarie per accrescere la loro efficacia con l’obiettivo di promuovere e realizzare azioni sociali per la promozione del benessere di famiglie e minori e, dove necessario, per il riconoscimento e superamento delle situazioni di disagio e violenza familiare. Il Servizio è, inoltre, teso a:
- potenziare la capacità di lettura ed ascolto del contesto comunitario;
- favorire la condivisione e corresponsabilità tra gli adulti che agiscono con responsabilità educativa, sociale e sanitaria;
- creare occasioni di reale confronto ed integrazione tra quanti agiscono con - nella comunità;
- sviluppare la creatività nell’accezione ampia di "pensiero creativo", ovvero la capacità di operare scelte e cambiamenti ed affrontare le difficoltà mettendo in atto le proprie risorse;
- favorire l'apprendimento dall'esperienza ovvero promuovere occasioni di riflessione sull’operato;
- attivare progetti educativi ad alta integrazione socio sanitaria, nati dall’incontro con la Comunità.
Art. 8 Prestazioni
Il processo del lavoro di Comunità non è prevedibile nel dettaglio numerico dei singoli interventi in quanto le specifiche azioni sociali nascono proprio dall’incontro con la stessa Comunità. Questo non toglie che gli strumenti e le azioni che permetteranno il raggiungimento degli obiettivi possano essere individuate preventivamente.
Lo sviluppo di comunità si fonda sul principio che queste azioni indicate non diventino mai vincolo al progetto, ma strumento funzionale al raggiungimento degli obiettivi dello stesso. Il presupposto di partenza di questo progetto è che nel territorio esistano risorse in persone, gruppi e associazioni che se attivate, potenziate e raccordate in maniera appropriata, possano farsi carico in maniera adeguata delle proprie necessità sociali ed educative.
Riferimenti: ALLEGATO IIB, CATEGORIA 25 - CPC 93 – CPV: 85312300 - 2 - CIG: 0745837C26 - CUP: D49E10004270002 4
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L’idea è quella che la comunità tutta, a partire dagli operatori sociali ed educativi del comune, si confronti e sviluppi una progettualità di cui essa stessa si faccia carico, raffrontandosi e cercando di sostenersi a vicenda, mediante una serie di azioni integrate, e nello specifico, incontri formativi, training di gruppo, seminari, ecc. per:
⮚ definire la situazione di famiglie e minori nella comunità;
⮚ definire la risposta sanitaria e sociale che viene data a tale situazione;
⮚ verificare possibilità di potenziamento delle risposte date;
⮚ raccordare le singole azioni sanitarie e sociali;
⮚ attivare nuovi processi comunitari di empowerment e presa in carico.
La Ditta aggiudicataria dovrà, pertanto, provvedere alla costituzione di n. 1 Spazio Famiglia sub- distrettuale composto da un’èquipe stabile che avrà l’incarico di attivare i processi comunitari nei singoli Comuni coinvolti (Siniscola, Posada, Torpè e Lodè). Una struttura con funzioni formative che attraverso l’ascolto, l’orientamento, la formazione, i training per genitori e la consulenza, sia in grado di accogliere qualsiasi richiesta educativa e relazionale delle famiglie e degli operatori scolastici e sociali chiamati a lavorare con esse. Non tutti i nuclei familiari verranno direttamente presi in carico dagli operatori dello Spazio Famiglia ma tutte le richieste verranno ritenute legittime ed eventualmente orientate alle altre risorse sanitarie e sociali territoriali.
Le prestazioni offerte, nello specifico, dallo Spazio famiglia saranno molteplici e vanno dal semplice orientamento rispetto a difficoltà del momento, alla vera e propria presa in carico di nuclei familiari, donne e minori. Lo spazio però non sarà organizzato come uno sportello di accoglienza ma come uno spazio di azione territoriale. La vocazione territoriale sarà data soprattutto dalle attività che lo Spazio metterà in essere e che nello specifico saranno:
incontri formativi: per genitori, insegnanti, operatori sociali sui temi più sentiti dalla comunità. Questi percorsi non verranno portati avanti solo dall’èquipe ma tutte le risorse del territorio possono essere messe in atto in chiave formativa, qualunque sia la loro competenza (portfolio);
gruppi di dialogo: il gruppo di dialogo è l’evoluzione del percorso formativo. Si tratta di gruppi più piccoli, in prospettiva anche di mutuo aiuto, che possono costituirsi anche autonomamente e ritrovarsi nelle case, in luoghi privati con la presenza di un conduttore dell’èquipe;
tavoli sociali: intorno ad alcune questioni comunitarie verranno aperti dei tavoli sociali. A questi tavoli verranno chiamati a partecipare, in alcuni casi, le risorse riconosciute della comunità, altri invece potranno essere aperti a tutti. Sono dei tavoli per il confronto sulle grandi questioni dei nostri paesi (ragazzi che bevono, devianze, violenze, ecc.) e dai quali far nascere partecipazione dal basso;
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spazi di consulenza: sono spazi relazionali e formativi finalizzati al concreto sostegno della responsabilità genitoriale e a rendere autonome le persone, affinché le stesse siano in grado di fare le proprie scelte, prendere le proprie decisioni e porle in essere.
portfolio delle competenze dello Spazio famiglia:
A tutte le risorse della comunità verrà chiesto di fare un vero e proprio portfolio delle proprie competenze, al fine di metterlo a disposizione delle famiglie .
Art. 9
Modalità di svolgimento del servizio
Il servizio affidato dovrà essere svolto mediante l’adozione di un metodo di lavoro ben preciso, ossia quello dello Sviluppo di Comunità, il quale dovrà perseguire un duplice scopo:
⮚ garantire il miglioramento delle condizioni di vita del territorio del Distretto di Siniscola, con particolare riferimento alle famiglie ed agli adolescenti;
⮚ far sì che le persone coinvolte nel progetto interiorizzino questo miglioramento il più possibile, mediante il potenziamento delle proprie abilità e della fiducia in se stesse. Vero e proprio processo di empowerment comunitario.
Per rendere possibile quanto sopra, e quindi per offrire ai minori della comunità il necessario contesto educativo, è esperienza condivisa che non basti che ognuno faccia al massimo il proprio compito, più o meno istituzionale, ma è necessario che le azioni dei singoli siano integrate e condivise all’interno di un unitario progetto educativo comunitario.
L’èquipe dovrà, pertanto, favorire la partecipazione attiva dei cittadini ai propri processi di crescita.
Lo sviluppo di comunità non accetta la frase “le famiglie non partecipano”. Parte dal principio che la fiducia delle famiglie e della comunità nel suo complesso vada anzitutto meritata e che è compito degli operatori trovare le soluzioni adatte per il coinvolgimento comunitario.
In una fase iniziale l’èquipe dovrà, pertanto, attivare piccole azioni comunitarie, singoli incontri con genitori, insegnanti, operatori del sociale, in modo da cominciare a tessere la rete di relazioni che permettano alla comunità di conoscere gli operatori e viceversa. Ogni azione “a macchia d’olio”, deve creare nuovi legami, nuove idee, nuovi progetti che si sviluppano con la comunità attiva attrice del progetto.
Per allargare la possibilità di collaborazione e di cooperazione tra i membri di una comunità occorre una corretta circolazione delle informazioni, oltre che una costante e attenta gestione dei “fantasmi” che caratterizzano i rapporti tra i gruppi portatori di responsabilità socio sanitarie. Spesso si attivano progetti per la presa in carico di nuclei familiari problematici e il vero problema è riuscire a far parlare gli operatori delle Asl con quelli del Comune,
il dirigente della scuola con il sindaco ecc.. A questo proposito occorre ricordare che gran parte della dinamica
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della comunità non risponde ai criteri della razionalità logica ma psicologica. È per questo che l’èquipe dovrà lavorare anzitutto nel tentativo di creare, all’interno della Comunità, un clima di fiducia e di accoglienza reciproca tra quanti a vario titolo portano avanti azioni sociali ed educative importanti per i minori.
Art. 10
Personale da impiegare e requisiti
A) PROFILI PROFESSIONALI
Il soggetto affidatario si impegna a garantire il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità del Progetto, mettendo a disposizione personale qualificato, idoneo e sufficiente ad assicurare lo svolgimento delle attività previste.
Le competenze e le figure professionali funzionali alle attività previste nel Progetto che l’affidatario metterà a disposizione sono le seguenti:
⮚ N. 1 Assistente Sociale con mansioni di Coordinamento
Tale figura deve essere in possesso della Laurea in Scienze del Servizio Sociale - classe 6 (L) o Laurea Specialistica in Programmazione e Gestione delle Politiche e dei Servizi Sociali - classe 57/S o Laurea Magistrale in Servizio Sociale e Politiche Sociali - classe LM/87 o Diploma Universitario in Servizio Sociale di cui all’articolo 2 della legge 341/90 o Diploma di Assistente Sociale abilitante ai sensi del D.P.R. n.14/87 (per i cittadini di stati membri dell’Unione Europea il titolo di studio non conseguito in Italia deve essere riconosciuto ai sensi del D.Lgs. n.115/92) e deve essere iscritta all’Albo Professionale degli Assistenti Sociali.
L’Assistente Sociale deve aver maturato esperienza di almeno due anni nell’ambito del Servizio Sociale c/o Comuni, A.S.L. e/o Cooperative Sociali e dovrà assolvere, all’interno del Progetto, il ruolo di operatore di continuità per raccogliere risorse e coordinare le attività formative.
Tale figura dovrà garantire n. 16 ore a settimana, per un totale complessivo di ore pari a n. 832, per un costo orario pari ad € 19,21 IVA esclusa.
⮚ N. 1 Psicologo con Specializzazione in Psicoterapia
Tale figura deve essere in possesso della Laurea in Psicologia, conseguita secondo il vecchio ordinamento universitario o Laurea Specialistica rilasciata secondo il nuovo ordinamento con specializzazione in Psicoterapia e deve essere iscritta all’Albo degli Psicoterapeuti presso l’Ordine degli Psicologi e deve aver maturato esperienza di almeno quattro anni nel campo della psicoterapia individuale, familiare e/o nell’ambito di servizi socio-educativi per minori e famiglie in difficoltà (casi del Tribunale per i Minorenni; famiglie multiproblematiche; interventi a contrasto della dispersione scolastica; sportelli di ascolto nelle scuole).
Riferimenti: XXXXXXXX XXX, XXXXXXXXX 00 - XXX 00 – CPV: 85312300 - 2 - CIG: 0745837C26 - CUP: D49E10004270002 7
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Tale figura dovrà garantire n. 12 ore settimanali, per un totale complessivo di ore pari a n. 624, per un costo orario pari ad € 21,73 IVA esclusa.
⮚ N. 1 Pedagogista
Tale figura deve essere in possesso della Laurea in Pedagogia e/o titolo equipollente, deve aver maturato esperienza di almeno quattro anni nell’ambito di servizi socio-educativi per minori e famiglie in difficoltà.
Tale figura dovrà garantire n. 12 ore settimanali, per un totale complessivo di ore pari a n. 624, per un costo orario pari ad € 21,73 IVA esclusa.
B) PRESTAZIONI PROFESSIONALI
Il soggetto affidatario assicura la specifica competenza e preparazione degli operatori inseriti nelle attività oggetto del presente capitolato ed il possesso delle condizioni tecniche e pratiche necessarie allo svolgimento delle attività programmate.
In ogni caso, trattandosi di servizi ed interventi da svolgersi a diretto contatto con l’utenza, l’affidatario è comunque tenuto a verificare, con le modalità che riterrà opportune, il possesso nel personale individuato, delle seguenti capacità:
⮚ attitudine e motivazione al contatto e sostegno di persone in difficoltà;
⮚ spirito di iniziativa di fronte agli imprevisti;
⮚ spirito di osservazione e comprensione dei bisogni, anche non espressi;
⮚ capacità di lavorare in èquipe;
⮚ capacità di organizzare il lavoro;
⮚ capacità di analisi dei bisogni nella loro complessità;
⮚ capacità di proporre soluzioni progettuali innovative per il benessere dell’utente.
Art. 11
APPLICAZIONE DELLE NORME DEL C.C.N.L. E DI ALTRE DISPOSIZIONI RELATIVE AL PERSONALE
La Ditta deve garantire la gestione del servizio con l’applicazione di condizioni normative, retributive e contributive non inferiori a quelle previste dalla normativa vigente.
Nel caso in cui utilizzi personale con rapporto di lavoro subordinato è obbligato ad applicare integralmente tutte le norme contenute nel C.C.N.L. di settore e negli accordi locali integrativi dello stesso.
Nel caso l’aggiudicatario utilizzi soci lavoratori è tenuto ad applicare integralmente le disposizioni
contenute nella L.142/2001 e successive modifiche e integrazioni o norma successiva in quanto applicabile.
Riferimenti: XXXXXXXX XXX, XXXXXXXXX 00 - XXX 00 – CPV: 85312300 - 2 - CIG: 0745837C26 - CUP: D49E10004270002 8
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La Ditta è tenuta al rispetto delle disposizioni relative all’assunzione obbligatoria dei disabili, ai sensi della
L. 68/99, per tutta la durata contrattuale.
L’Amministrazione si riserva qualunque azione di controllo e di tutela dei lavoratori necessaria al fine del rispetto delle presenti disposizioni, nonché la possibilità di risolvere il contratto in danno all’aggiudicatario.
L’aggiudicatario è obbligato al rispetto delle norme relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro in applicazione del D.Lgs. n. 81/2008 e successive modifiche e integrazioni, restando a suo completo carico tutte le spese necessarie per l’attuazione della suddetta norma.
Il nominativo del Responsabile della Sicurezza dovrà essere comunicato per iscritto all’Amministrazione appaltante.
L’aggiudicatario si obbliga a fornire, su semplice richiesta scritta da parte dell’Amministrazione, tutta la documentazione necessaria per la verifica della regolarità contrattuale, previdenziale ed assicurativa in ordine alla gestione dei rapporti con il personale occupato presso il Servizio, nonché l’elenco degli operatori utilizzati nella gestione dello stesso.
Art. 12
Oneri a carico dell’appaltatore
In aggiunta a quanto già previsto nel presente capitolato sono a carico del soggetto affidatario gli oneri relativi a:
a) personale, così come indicato all’art.10 del presente capitolato;
b) individuazione di un referente unico che provveda alla raccolta, verifica e consegna di tutta la documentazione inerente il servizio oggetto dell’appalto, al Responsabile dell’Ufficio di Piano o suo delegato; che si occupi dell’elaborazione e della stesura di relazioni trimestrali sulla gestione dell’appalto e che mantenga una comunicazione tempestiva tra l’Ufficio di Piano e la Ditta appaltatrice su tutte le questioni logistiche, organizzative, ecc.;
c) copertura assicurativa, per danni da responsabilità civile e contro gli infortuni, a favore degli utenti in carico (la documentazione dovrà prodursi in copia conforme all’Ufficio di Piano);
Art. 13
Oneri a carico dell’appaltante
Sono a carico del Comune di Siniscola, in qualità di Comune Capofila, nonché sede dello Spazio Famiglia, nei limiti delle risorse economiche e logistiche disponibili:
• la messa a disposizione di locali adeguati allo svolgimento delle attività proprie dello Spazio Famiglia e rispondenti alle vigenti normative in materia di agibilità e di idoneità igienico-sanitaria in relazione allo specifico servizio a cui sono destinati;
• la fornitura degli arredi e delle attrezzature necessarie e sufficienti a consentire l’erogazione del servizio;
Riferimenti: ALLEGATO IIB, CATEGORIA 25 - CPC 93 – CPV: 85312300 - 2 - CIG: 0745837C26 - CUP: D49E10004270002 9
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• la manutenzione ordinaria e straordinaria dei suddetti locali e degli arredi ed attrezzature in dotazione;
• gli oneri delle spese delle utenze relative ad acqua, riscaldamento, energia elettrica;
• un percorso formativo inerente lo Sviluppo di Comunità e di accompagnamento all’avvio del servizio tenuto da esperti nel settore, rivolto all’èquipe garantita dalla Ditta aggiudicataria, all’èquipe operante nella Bassa Baronia e agli operatori sociali dei Comuni e del Consultorio Familiare del Distretto di Siniscola e articolato in 11 giornate formative di 5 ore ciascuna. Tale percorso sarà mirato, essenzialmente, ad uniformare linguaggi e metodologie; concretizzare e rivedere il Progetto in relazione al territorio ed alle risorse umane impiegate; conoscere e confrontarsi su esperienze progettuali a questa simili portate avanti e/o ancora in corso nel territorio regionale; fornire strumenti metodologici e strategici per la realizzazione del Progetto; accompagnare, per i primi mesi di attività, l’èquipe incaricata alla sua realizzazione.
Art. 14
Norme di comportamento degli operatori
Il personale deve garantire la riservatezza assoluta relativamente a tutto ciò di cui viene a conoscenza nel rapporto con gli utenti, potendo discutere le problematiche individuali rilevate, unicamente con i referenti del Servizio Sociale del Comune di residenza dell’utente e della A.S.L. territorialmente competente.
Il personale dovrà effettuare le prestazioni con diligenza, secondo il principio della collaborazione con ogni altro operatore, ufficio o struttura con cui viene a contatto per ragioni di servizio e dovrà osservare una condotta irreprensibile nei confronti degli utenti assistiti. Al personale è inoltre fatto divieto di accettare alcuna forma di compenso, di qualsiasi natura esso sia, da parte degli utenti e delle loro famiglie, in cambio di prestazioni effettuate. La non osservanza di tali disposizioni dà facoltà al Responsabile dell’Ufficio di Piano di esigere l’allontanamento del personale.
In ogni caso il Responsabile dell’Ufficio di Piano può contestare, in maniera motivata, un operatore proposto dal soggetto affidatario, per gravi inadempienze e irregolarità commesse nel corso dell’intervento professionale, richiedendone la sostituzione.
Art. 15
Oneri dell’aggiudicatario in merito al personale messo a disposizione
L’affidatario si impegna ad impiegare in modo continuativo e fisso le figure professionali necessarie. Esso, in caso di astensione o cessazione dal lavoro del personale assegnato, è tenuto comunque ad assicurare la continuità e regolarità delle prestazioni, provvedendo all’immediata sostituzione di quello assente. Ogni sostituzione del personale dovrà essere autorizzata preventivamente dal Responsabile dell’Ufficio di Piano, o suo delegato. In ogni caso, va limitata il più possibile la rotazione, onde evitare difficoltà di rapporto con l’utenza.
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L’affidatario deve assicurare, con oneri a proprio carico, la formazione del personale assegnato al servizio a garanzia di una migliore efficienza dello stesso.
Art. 16 Oneri di sicurezza
L’appaltatore esercita nei confronti del proprio personale tutti i poteri datoriali che gli sono propri e si obbliga a rispettare, per gli operatori impiegati nella gestione del servizio, le normative di legge e dei C.C.N.L. applicabili al proprio settore e ad osservare le norme in materia di prevenzione degli infortuni ed igiene del lavoro, nonché la normativa in materia di sicurezza sul lavoro di cui al D.Lgs n. 81/2008 e s.m.i.
In particolare dovrà comunicare all’Ufficio di Piano il nominativo del responsabile del servizio prevenzione e protezione e dovrà dichiarare, a firma del legale rappresentante, di essere in regola con le norme che disciplinano la sicurezza sul lavoro.
E’ rimesso al gestore aggiudicatario del servizio, l’onere di predisporre il Piano di sicurezza e ogni altro documento e adempimento mancante per assicurare l’obbligo di garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro, compresi gli spazi non soggetti a concessione, attenendosi a quanto strettamente stabilito dalle vigenti norme in materia.
La Ditta aggiudicataria, in persona del proprio rappresentante legale, mantiene nei confronti del personale utilizzato la funzione e qualifica di datore di lavoro ai sensi e per gli effetti del D.Lvo n. 81/2008 e s.m.i., senza che alcuna carenza o mancanza possa essere addebitata all'Amministrazione appaltante a qualunque titolo.
Art. 17 Responsabilità dell’affidatario
L'Affidatario è responsabile dell'operato dei propri operatori e risponderà direttamente dei danni a persone o cose causati dagli stessi.
L’Ufficio di Piano, inoltre, è esonerato da ogni responsabilità per danni, infortuni od altro che dovessero accadere, per qualsiasi causa, al personale messo a disposizione dall’affidatario, durante l'esecuzione del servizio.
L’affidatario, in ogni caso, è tenuto a contrarre specifica polizza assicurativa per il proprio personale anche per la responsabilità civile verso terzi, secondo parametri adeguati all’entità e alle caratteristiche del servizio dallo stesso svolto.
L’Ufficio di Piano, infine, resta totalmente estraneo al rapporto di lavoro costituito tra il soggetto affidatario ed il personale dipendente ed è sollevato da ogni responsabilità per eventuali inadempienze nei confronti del personale stesso.
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Art. 18
Programmazione, verifiche e controllo
L’èquipe incaricata alla realizzazione del progetto oggetto del presente appalto, terrà incontri periodici di verifica con i referenti dell’Ufficio di Piano, almeno una volta al mese e, comunque, ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità.
In particolare, dopo il primo mese di attività deve essere effettuato un incontro per una verifica più approfondita sulla fase di avvio del progetto ed una sua eventuale messa a punto in base alle osservazioni scaturite ed agli elementi acquisiti durante il primo periodo di servizio.
Il soggetto affidatario si obbliga ad accettare l’attività di controllo e di verifica sul corretto ed efficace svolgimento dell’incarico oggetto del presente capitolato attraverso i referenti del Servizio Sociale dei Comuni coinvolti e dell’Ufficio di Piano.
Eventuali osservazioni saranno tempestivamente comunicate al soggetto affidatario per iscritto, affinché esso adotti i necessari provvedimenti in merito.
La Ditta si impegna a trasmettere, con cadenza trimestrale, al Responsabile dell’Ufficio di Piano, una relazione tecnica sull’andamento del servizio, allo scopo di consentire la valutazione in merito all’efficacia ed efficienza dello stesso e la verifica dei risultati raggiunti.
La Ditta deve garantire un sistema di valutazione del progetto in termini di processo e di risultati, attraverso strumenti (come gli incontri, le interviste, l’utilizzo di adeguati indicatori) atti a fornire informazioni sul livello di soddisfazione dell’utenza e utili indicazioni per la rimodulazione del servizio.
Anche la fase inerente la valutazione degli interventi deve essere il più possibile partecipativa e deve, pertanto, coinvolgere gli attori della comunità, in quanto competenti sull’oggetto da valutare. Se la valutazione deve essere utilizzata (o avere delle ricadute significative) dagli attori coinvolti, il fatto che vi prendano parte, contribuisce a stimolare in loro un senso di proprietà e di responsabilità verso i suoi esiti. La valutazione partecipata consente alla comunità ed ai suoi membri di acquisire competenze nell’esprimere valutazioni, di riflettere sui propri cambiamenti, di dare significati alla propria esperienza, di incidere sulla propria realtà ed esercitare un potere.
Art. 19 Cauzioni
L’aggiudicatario deve costituire una garanzia provvisoria pari al 2% dell’importo a base d’asta, costituita da cauzione o fideiussione, con validità per almeno 180 giorni dalla data della gara, in una delle forme previste
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dall’art. 75 del D.Lgs. 163/06. L’importo della garanzia è ridotto del 50% per gli operatori economici in possesso della certificazione di qualità.
L’offerta dovrà essere corredata dall’impegno di un fideiussore a rilasciare, in caso di aggiudicazione dell’appalto, la garanzia fideiussoria per l’esecuzione del contratto, costituita negli importi, nei modi e nelle forme previste dall’art. 113 del D.Lgs. 163/06 e s.m.i.
La garanzia fideiussoria definitiva è prestata per l’intero periodo contrattuale e sarà svincolata, in assenza di inadempienze, comminatorie di penalità o altre cause di impedimento, entro 30 giorni dalla scadenza del contratto.
La garanzia provvisoria e la cauzione potranno essere costituite mediante polizza fideiussoria assicurativa, rilasciata da imprese di assicurazione regolarmente autorizzate all'esercizio del ramo cauzione, o con altro mezzo previsto dalla vigente legislazione in materia e dovrà contenere tutto quanto previsto negli artt. 75 e 113 del D.Lvo n. 163/2006 e s.m.i.
Art. 20 Spese
Tutte le spese e gli oneri inerenti alla stipula del contratto, compresi quelli tributari, saranno a carico della Ditta appaltatrice.
Art. 21
Corrispettivi d’appalto - Modalità di pagamento
L’importo complessivo dell’appalto è stabilito in € 44.900,00 IVA esclusa, di cui € 500,00 per oneri per eliminare le interferenze (non soggetti a ribasso d’asta).
L’importo è da considerarsi compensativo di qualsiasi servizio inerente l’attività nel suo complesso, senza alcun diritto a maggiori compensi, ritenendosi l’appaltatore in tutto soddisfatto dal Comune con il pagamento del canone.
Alla Ditta spetterà il canone indicato in offerta, ridotto del ribasso percentuale proposto in sede di gara.
La liquidazione dei compensi a favore della Ditta appaltatrice avverrà, dietro presentazione di regolare fattura, con riguardo alle ore di servizio effettivamente prestate dagli operatori della Ditta ed entro 60 giorni dal ricevimento della stessa al protocollo del Comune di Siniscola (Comune Capofila), previo rilascio del D.U.R.C. (Documento Unico di Regolarità Contributiva) da parte dello Sportello Unico Previdenziale territorialmente competente. Il mancato rilascio del D.U.R.C. o il rilascio di un D.U.R.C. irregolare comportano la sospensione dei pagamenti e la Ditta non può più vantare il pagamento del suo credito in alcun modo.
Riferimenti: ALLEGATO IIB, CATEGORIA 25 - CPC 93 – CPV: 85312300 - 2 - CIG: 0745837C26 - CUP: D49E10004270002 13
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In allegato alla fattura dovrà essere trasmesso il prospetto riepilogativo delle prestazioni e delle ore impiegate, nonché, a cadenza trimestrale, una relazione sull’andamento generale del servizio e sulle attività svolte nel periodo di riferimento.
La Ditta è obbligata ad utilizzare conti correnti bancari o postali dedicati alle pubbliche commesse, ai sensi dell’articolo 3 della L. 136 del 13 agosto 2010 e s.m.i., per consentire la tracciabilità dei flussi finanziari e prevenire infiltrazioni di tipo criminale.
In tutti i casi in cui le transazioni sono eseguite senza avvalersi di banche e Poste s.p.a. la Stazione Appaltante procede ad una risoluzione immediata del contratto.
L’Amministrazione ha facoltà di sospendere i pagamenti all’aggiudicatario nel caso siano constatate inadempienze e fino alla loro regolarizzazione, nel caso in cui pervengano pignoramenti e/o sequestri delle somme a favore di terzi, in ogni altro caso in cui il pagamento risulti pregiudizievole per l’Amministrazione o nei confronti di terzi.
Gli eventuali ritardi nei pagamenti non daranno diritto alla Ditta di richiedere la risoluzione del contratto.
Art. 22
DIVIETO DI SUBAPPALTO - CESSIONE A TERZI - CESSIONE DEL CREDITO
E’ fatto divieto all’aggiudicatario di cedere in tutto o in parte il contratto di appalto ovvero di subappaltare le prestazioni ed i servizi che ne sono oggetto, pena l’immediata risoluzione del contratto.
Nel caso di fusione di società, l’Amministrazione potrà, a suo insindacabile giudizio, procedere alla risoluzione del contratto.
Per quel che concerne la cessione del credito vantato dall’aggiudicatario sull’Amministrazione, dovrà essere chiesto preventivamente il consenso dell’Amministrazione Comunale appaltante, ai sensi dell’art.117 del D. Lvo n. 163/06 e s.m.i..
Art. 23
CONTROVERSIE
Tutte le controversie derivanti dall’applicazione del contratto, saranno demandate al giudizio del Tribunale Civile del Foro di Nuoro, con esclusione del collegio arbitrale.
Art. 24
INADEMPIENZE E RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
Nel caso in cui la Ditta aggiudicataria non ottemperi agli obblighi contenuti nel presente capitolato, il committente potrà applicare penali come di seguito esplicitato:
1. penale pecuniaria forfettaria € 300,00 per ciascuna delle seguenti inadempienze:
- mancata o irregolare applicazione delle norme sui contratti di lavoro di cui all’art. 11;
Riferimenti: XXXXXXXX XXX, XXXXXXXXX 00 - XXX 00 – CPV: 85312300 - 2 - CIG: 0745837C26 - CUP: D49E10004270002 14
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- mancata o irregolare applicazione delle norme in materia di assunzione dei disabili di cui all’art. 11;
- mancato o ritardato pagamento per più di una mensilità degli emolumenti dovuti al personale;
- mancato espletamento dell’attività formativa a favore del personale di cui all’art. 15;
- utilizzo di personale non in possesso della richiesta qualifica professionale;
- mancata realizzazione delle iniziative e attività di promozione del servizio previste nell’offerta tecnico - organizzativa in sede di gara;
- violazione della normativa sulla privacy di cui al D.Lgs. 196/2003 e s.m.i;
2. penale pecuniaria forfettaria € 1.000,00 per ciascuna delle seguenti inadempienze:
- mancata, insufficiente o ritardata attivazione dell’intervento nei tempi, salvo causa di forza maggiore o evento eccezionale debitamente documentati;
- pregiudizievole e doloso comportamento da parte degli operatori che causi danno agli utenti rispetto alle disposizioni di cui all’art. 14 del presente capitolato;
- mancata comunicazione al Responsabile dell’Ufficio di Piano delle sostituzioni del personale e/o mancata presentazione della documentazione atta a verificare i requisiti;
L’Amministrazione procederà preventivamente alla contestazione degli addebiti all’appaltatore a mezzo raccomandata A/R presso il domicilio legale della Ditta entro 5 giorni lavorativi dalla presa d’atto del fatto.
Alla contestazione dell’inadempienza la Ditta ha facoltà di presentare le proprie controdeduzioni entro e non oltre 5 (cinque) giorni dalla data di ricevimento della comunicazione. Nel caso di mancata o insufficiente giustificazione l’importo della penale comminata verrà dedotto in compensazione dalla prima fattura utile.
L’Amministrazione Comunale ha la facoltà di esigere la risoluzione di diritto del contratto, ai sensi dell’art. 1456 del Codice Civile (quale clausola risolutiva espressa) nel caso in cui l’appaltatore si renda colpevole per dolo o grave negligenza, gravi e ripetute inadempienze e irregolarità nell’effettuazione del servizio, oltre che nei seguenti casi:
a) dopo 3 (tre) contestazioni scritte, per inadempienze sanzionate con le penali sopra descritte, nel caso in cui la Ditta aggiudicataria non fornisca adeguate giustificazioni entro i termini previsti;
b) interruzione del servizio senza giusta causa, nel qual caso l’Amministrazione potrà rivalersi per danni subiti oltre che trattenere la cauzione versata;
c) grave inosservanza delle norme contrattuali del C.C.N.L. e/o accordi territoriali di categoria rispetto agli obblighi previdenziali ed assistenziali, ivi compreso il caso di D.U.R.C. irregolare;
d) cessazione dell’attività, fusione di società, concordato preventivo, amministrazione coatta, fallimento, stato di moratoria e pendenza di atti di sequestro o di pignoramento a carico dei beni dell’aggiudicatario;
Riferimenti: XXXXXXXX XXX, XXXXXXXXX 00 - XXX 00 – CPV: 85312300 - 2 - CIG: 0745837C26 - CUP: D49E10004270002 15
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e) nel caso in cui possano ritenersi venute meno le capacità tecniche ed organizzative per garantire l’adeguata esecuzione dei servizi;
f) cessione del contratto e subappalto di prestazioni e servizi;
g) mancato inizio del servizio entro i termini indicati dal Responsabile dell’Ufficio di Piano.
La facoltà di risoluzione è esercitata dall’Amministrazione, incamerando la cauzione, con il semplice preavviso scritto di quindici giorni, senza che l’aggiudicatario abbia nulla a pretendere oltre il pagamento dei corrispettivi dovuti per le prestazioni e servizi regolarmente adempiuti sino al giorno della risoluzione. E’ fatto salvo il diritto dell’Amministrazione al risarcimento dei maggiori danni subiti.
Art. 25
DISPOSIZIONI FINALI
Per quanto non disciplinato nel presente capitolato, si rinvia alla normativa vigente in materia.
Ai sensi del D.Lgs. 196/2003 e s.m.i. i dati forniti dai concorrenti saranno raccolti e trattati ai fini della gestione del procedimento di gara e dell’eventuale successivo rapporto contrattuale.
I dati non saranno comunicati ad altri soggetti se non in ottemperanza ad obblighi di legge ed in accoglimento di richiesta di accesso agli atti ai sensi della L. 241/90 e s.m.i..
L’aggiudicatario e tutto il personale incaricato del servizio si impegnano ad osservare la piena riservatezza sui dati e le informazioni raccolti o comunicati dalle Amministrazioni nello svolgimento del servizio stesso e a procedere al trattamento degli stessi ai sensi del D.Lgs. 196/2003 e s.m.i..
Il Responsabile dell’Ufficio di Piano, in qualità di “Titolare del trattamento” dei dati personali provvederà ad affidare al Rappresentante Legale della Ditta la responsabilità del trattamento delle banche dati relative all’attività oggetto dell’appalto. La Ditta assume pertanto i seguenti impegni:
- Garantire l’applicazione di tutte le misure di sicurezza riguardanti il trattamento dei dati personali e sensibili;
- Redigere l’elenco degli incaricati del trattamento dei dati personali;
- Attuare tutte le istruzioni specifiche eventualmente ricevute per il trattamento dei dati;
- Restituire al Titolare del trattamento, una volta terminato il servizio oggetto dell’appalto, tutte le informazioni contenute nella Banca Dati e cancellare o distruggere tutte le copie dei dati in qualsiasi forma.
Il Responsabile del Procedimento individuato è l’Assistente Sociale Xxxxx Xxxxxxxxx.
Il Responsabile Ufficio di Piano X.xx Ass. Soc. Xxxxx Xxxxxxxxx
Riferimenti: XXXXXXXX XXX, XXXXXXXXX 00 - XXX 00 – CPV: 85312300 - 2 - CIG: 0745837C26 - CUP: D49E10004270002 16