COMUNE DI MONTEMURLO
COMUNE DI MONTEMURLO
PROVINCIA DI PRATO
AREA SERVIZI ALLA PERSONA
DETERMINAZIONE 219
Del 16/05/2018
OGGETTO:
Affidamento del servizio di refezione scolastica-Periodo contrattuale 5 anni scolastici ( 2018/2019-2019/2020-2020/2021-2021/2022-2022/2023).Determinazione a contrattare ed approvazione atti di gara ( CIG CUC 7440387197)
FIRMATO
IL DIRIGENTE DELL'AREA SERVIZI ALLA PERSONA DOTT.SSA XXXXXX XXXX
Documento prodotto in originale informatico e firmato digitalmente ai sensi dell'art. 20 del "Codice dell'amministrazione digitale"(D.Leg.vo 82/2005).
Il Responsabile Unico del Procedimento Xxxxx Xxxxxxxx attesta la regolarità sotto tutti i profili del procedimento svolto e la completezza dell'istruttoria e propone l'adozione del presente provvedimento nel testo come di seguito riportato:
IL DIRIGENTE DI AREA
Richiamati la deliberazione della Giunta Comunale n. 8/2015, avente ad oggetto “ Struttura gestionale comunale – Assetto organizzativo a valere per il mandato 2014/2019 – Provvedimenti ” , ed il conseguente Decreto Sindacale n.9 del 16/02/2015, con i quali, fra l'altro, si conferisce incarico alla dr.ssa Xxxxxxx Xxxxx in ordine all'esercizio di ogni responsabilità dirigenziale relativa all'Area Servizi alla Persona;
Dato atto che il Segretario Generale, nell'esercizio delle funzioni vicarie, può sostituire la Dirigente con potere di firma sia su atti organizzativi interni che su atti con rilevanza esterna;
Vista la deliberazione C.C. n. 30 del 13/03/2018, avente ad oggetto “Approvazione dell'esercizio finanziario 2018-2020”;
Vista la deliberazione G.C. n. 65 del 27/03/2018, "Approvazione PEG anno 2018, parte programmatico - descrittiva e parte finanziaria e modifica del "Regolamento disciplinante il ciclo di gestione della performance" ai fini della misurazione della performance individuale";
Richiamato l'art. 37 del D.Lgs. 50/2016, che dispone per i comuni non capoluogo di provincia l'obbligo di acquisire lavori, beni e servizi facendo ricorso ad una centrale di committenza o a soggetti aggregatori qualificati;
Dato atto che con scrittura privata n. 2482 del 07.04.2016 è stata costituita, mediante convenzione ex art. 30 del TUEL, la Centrale Unica di Committenza tra i Comuni di Montemurlo, Carmignano e Poggio a Caiano, con capofila Montemurlo, presso cui ha sede l'ufficio unico, soggetto a cui compete lo svolgimento della procedura per l'affidamento del servizio in oggetto, in applicazione dell'art. 2 della convenzione;
Rilevato che il Comune di Montemurlo ha aderito alla piattaforma START gestita da Regione Toscana, riconosciuta soggetto aggregatore;
Dato atto che il servizio di refezione scolastica è da sempre eseguito da operatori economici individuati in esito a procedure di gara ad evidenza pubblica e che il contratto in corso scade il 31 agosto 2018;
Ritenuto pertanto necessario provvedere ad espletare una nuova procedura di gara nel rispetto dei principi di cui all'art. 30 del D.Lgs. 50/2016, da ora in poi definito Codice,
individuando la migliore offerta e il soggetto contraente più idoneo a seguito di procedura aperta ai sensi degli artt. 60 e 142 del D.Lgs. 50/2016, applicando, quale criterio di aggiudicazione, quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualita/prezzo, in applicazione dell'art. 95, comma 3, lett. a), mediante START- Sistema Telematico di Acquisto Regione Toscana;
Vista la deliberazione di Giunta Comunale n.74 del 18/04/2018 con la quale:
- si approva la relazione tecnica redatta dal R.U.P. che contiene gli elementi più significativi del progetto di affidamento del servizio della refezione scolastica per un periodo di cinque anni scolastici a partire dal 1 settembre 2018 fino ad agosto 2023;
- si dà atto che l'importo complessivo dell'appalto stimato con riferimento al prezzo del pasto a base d'asta di € 5,01 (escluso Iva) è pari ad € 5.317.964,70 (Iva esclusa) per n. 5 anni scolastici;
- si dà atto che alla somma suindicata vanno aggiunte le somme non soggette a ribasso derivanti dal Duvri per € 645,00 ( iva esclusa) e dagli interventi previsti nel capitolato art. 12 “ Oneri inerenti il servizio” per €. 3.500,00 annui ( Iva inclusa);
- si demanda al Servizio Finanziario la disposizione dell'accantonamento di cui all'art. 113 del D.lgs. 50/2016;
Considerato che l'appalto comprende le seguenti prestazioni:
- l'approvvigionamento e stoccaggio dei generi alimentari;
- la fornitura dei pasti per le scuole dell'infanzia, primarie e secondaria di I° grado, i nidi comunali ed eventuali centri estivi;
- la veicolazione dei pasti in legame fresco-caldo e consegna nei terminali di consumo;
- il servizio di sporzionamento dei pasti nei refettori scolastici;
- altre attività previste nel capitolato speciale d'appalto;
Ritenuto inoltre di richiedere alla ditta appaltatrice di provvedere allo sgombero di tutte le attrezzature presenti nel Xxxxxx Xxxxxxxx xx xxx Xxxxxxx, 0, che viene dismesso e l'acquisizione della loro proprietà per la quale deve essere previsto un ribasso sull'offerta economica del prezzo pasto posto a base d'asta;
Vista la determinazione n. 35 del 19/02/2018, con la quale nel rispetto della vigente normativa, relativamente alla espletanda gara di appalto per il servizio di refezione scolastica, si è provveduto a nominare quale Responsabile Unico del Procedimento (R.U.P.) la Sig.ra Xxxxx Xxxxxxxx, responsabile del Servizio Pubblica Istruzione e quale Direttore dell'Esecuzione del Contratto la dr.ssa Xxxxx Xxxxxx Xxxxxxx Xxxxxx, dipendente dello stesso servizio;
Attesa la necessità di provvedere all'approvazione degli atti per l'affidamento del servizio in oggetto, dando atto che:
- il contratto avrà durata di cinque anni scolastici a partire da settembre 2018 fino ad agosto 2023;
- il prezzo del pasto singolo a base d'asta è di € 5,01 ( escluso Xxx);
- il costo complessivo dell'appalto è pari ad € 5.317.964,70 ( Iva esclusa) per n. 5 anni scolastici e che a tale somma vanno aggiunte le somme non soggette a ribasso derivanti dal Duvri per € 645,00 (iva esclusa) e dagli interventi previsti nel capitolato art. 12 “ Oneri inerenti il servizio” per €. 3.500,00 annui ( Iva inclusa);
- ai fini del calcolo del valore complessivo del contratto, si assumerà come valore l'offerta ribassata aggiudicata in sede di gara;
- la prestazione in appalto, per le sue caratteristiche, prevede l’esistenza di rischi interferenziali e, pertanto, è stato redatto il documento unico di valutazione dei rischi interferenziali (DUVRI) da parte dell’Ente , fermo restando l’obbligo di elaborare, da parte dell'appaltatore, il proprio documento di valutazione dei rischi e di provvedere all’attuazione delle misure di sicurezza necessarie ed opportune previste dalla normativa vigente e prescritte dall'Amministrazione comunale;
- il disciplinare di gara è stato redatto dalla stazione appaltante conformemente al Bando-tipo n. 1/2017, approvato da ANAC con deliberazione n. 1228 del 22 novembre 2017, debitamente adeguato alla modalità di gara telematica;
Considerato che la documentazione di gara è la seguente:
a) bando di gara;
b) disciplinare di gara;
c) capitolato speciale di appalto;
d) duvri;
e) allegati al capitolato speciale d’appalto:
- allegato n.1: caratteristiche merceologiche;
- allegato n. 2 :tabelle dietetiche;
- allegato n. 3: personale;
- allegato n. 4:elenco attrezzature del Centro Cottura;
- allegato n. 5: menù periodo estivo;
- allegato n. 6: menù periodo invernale;
f) documentazione amministrativa DGUE,modello di dichiarazioni complementari);
g) schema di contratto;
e ritenuto di procedere alla sua approvazione;
Dato atto della opportunità di provvedere, così come previsto dal dlgs.50/2016 art.113 comma 2), a destinare ad un apposito fondo “ incentivi per le funzioni tecniche” risorse finanziarie in misura non superiore al 2 per cento, modulate sull'importo posto a base di gara, pari ad €. 5.317.964,70 , la cui destinazione è precisata dalla norma stessa;
Visti:
- il D.Lgs. n. 267/2000;
- il D.Lgs. n. 50/2016;
Attestato, ai sensi e per gli effetti degli artt. 47 e seguenti del D.P.R. n. 445/2000, il rispetto delle disposizioni contenute nella legge n. 488/1999, art. 26, comma 3, per l’intero procedimento;
Attestata, inoltre, la regolarità del presente atto in ordine all'aspetto tecnico, ai sensi dell'art. 49, co. 1, del D.Lgs. n. 267/2000;
DETERMINA
1) di prendere atto della necessità, per quanto esposto in premessa, di indire procedura aperta ai sensi degli artt. 60 e 142 del D.Lgs. 50/2016 ai fini dell'affidamento del servizio di refezione scolastica per le scuole dell'infanzia, primarie, secondaria di I° grado, nidi comunali ed eventuali centri estivi, applicando quale criterio di aggiudicazione, quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, in applicazione dell'art. 95, comma 3, lett. a);
2) di approvare, a tale scopo, i seguenti documenti:
a) bando di gara;
b) disciplinare di gara;
c) capitolato speciale di appalto;
d) duvri;
e) allegati al capitolato speciale d’appalto:
- allegato n.1: caratteristiche merceologiche;
- allegato n. 2 :tabelle dietetiche;
- allegato n. 3: personale;
- allegato n. 4:elenco attrezzature del Centro Cottura;
- allegato n. 5: menù periodo estivo;
- allegato n. 6: menù periodo invernale;
f) documentazione amministrativa DGUE,modello di dichiarazioni complementari);
g) schema di contratto;
3) di dare atto che la procedura per l'affidamento del servizio di refezione scolastica, sarà svolta dalla Centrale Unica di Committenza, in applicazione dell'art. 2 della Convenzione tra gli Enti aderenti, secondo le modalità ivi previste, mediante Start-Sistema Telematico di Acquisti della Regione Toscana,
4) di determinare ai sensi dell'art. 113 del D.lgs. 50/2016 “ Incentivi per funzioni tecniche “ la composizione del team di lavoro e i relativi compiti , riportata nell'allegato 1) facente parte integrante e sostanziale del presente atto, dando atto che l'incentivo spettante sarà stabilito ad intervenuta approvazione del regolamento comunale che disciplina la materia;
5) di precisare che la spesa complessiva dell’appalto è di € 5.336.109,70 ( iva esclusa) e con riferimento al principio contabile della competenza finanziaria potenziata di cui al D.Lgs. 118/2011 e successive modifiche, viene prenotata per la disponibilità economica presente sul B.P. 2018 sul Bilancio 2019 e 2020;
6)di precisare altresì che la predetta prenotazione è comprensiva dell’accantonamento delle somme destinate agli incentivi per le funzioni tecniche svolte ai sensi del D.Lgs.50/2016 art. 113;
7) di precisare che i Servizi Finanziari dovranno provvedere con successivo atto all'accantonamento della spesa afferente il fondo incentivante le funzioni tecniche di cui al D.lgs.50/2016, a valere sul cap. di spesa 804 “ Ass. scol. sp. Refezione “;
7) di dare atto dell'assenza di conflitti di interessi, anche potenziali, a carico del responsabile del procedimento e del Direttore dell'Esecuzione ed anche dei titolari degli uffici competenti ad adottare i pareri, le valutazioni tecniche, gli atti endo procedimentali e il provvedimento finale afferenti la specifica acquisizione oggetto del presente provvedimento, ai sensi dell'art. 6-bis della l. 241/1991, come modificata dall'art. 1, comma 41, L. 190/2012;
8) di dare atto che il trattamento e la conservazione dei dati avviene con le finalità del presente procedimento ed in conformità al Codice in materia di protezione dei dati personali (D.Lgs. n. 196/2003).
Allegato 1
1. ATTIVITA’ GENERALE | 2. Quota % | 3. ATTIVITA’ SPECIFICA | 4. % rel. | 5. NOMINATIVO DEL PERSONALE COINVOLTO E ATTIVITA’ ASSEGNATA | 6. % SPETTANTE |
PROGRAMMAZIONE DELLA SPESA | 25 | Analisi dei fabbisogni, studio e valutazioni tecnico-economiche propedeutiche alla pianificazione(eventuali aggiornamenti al dup e progetto di fattibilità tecnico economica) | 15 | Rup e/o suoi collaboratori | |
Contributo alla redazione del Bilancio di Previsione, del Programma Biennale Servizi e Forniture o del Programma Triennale Lavori Pubblici | 10 | Rup e/o suoi collaboratori | |||
VERIFICA PREVENTIVA DEI PROGETTI E DEL CAPITOLATO | 20 | Attività di verifica e validazione dei progetti o del capitolato di gara | 20 | Rup, personale del Servizio contracting e contenzioso/cuc e/o altri collaboratori | |
FASE DI GARA | 25 | Predisposizione e controllo degli atti di gara e funzioni di segreteria della Commissione di gara o attività di acquisto MEPA (o equivalenti) | 25 | Rup, personale del Servizio contracting e contenzioso/cuc e/o altri collaboratori | |
FASE ESECUTIVA | 30 | Attività necessaria per consentire l'esecuzione del contratto nel rispetto dei documenti a base di gara, del progetto, dei tempi e dei costi prestabiliti. | 20 | Direttore dei Lavori (Direzione Operativa e Ispettori di cantiere) o Direttore dell’ Esecuzione del Contratto (DEC) e/o loro collaboratori | |
Collaudo statico, Collaudo amministrativo/certificato di regolare esecuzione o verifica di conformità | 10 | Soggetti preposti al collaudo o alla verifica | |||
Totali | 100 | 100 | 100 |
LANGUAGE: | IT |
CATEGORY: | ORIG |
FORM: | F02 |
VERSION: | R2.0.9.S02 |
SENDER: | ENOTICES |
CUSTOMER: | ECAS_nceccvle |
NO_DOC_EXT: | 2018-XXXXXX |
SOFTWARE VERSION: | 9.6.5 |
ORGANISATION: | ENOTICES |
COUNTRY: | EU |
PHONE: | / |
Posta elettronica: | |
NOTIFICATION TECHNICAL: | YES |
NOTIFICATION PUBLICATION: | YES |
Bando di gara Servizi
Direttiva 2014/24/UE
Sezione I: Amministrazione aggiudicatrice
I.1) Denominazione e indirizzi
Centrale Unica di Committenza dei Comuni di Montemurlo Carmignano e Poggio a Caiano 0000551224
xxx Xxxxxxxxx 000 Xxxxxxxxxx 00000
Xxxxxx
Persona di contatto: Xxxxxxxxx Xxxxxx Tel.: x00 0000000000
E-mail: xxxxxxxxx.xxxxxx@xxxxxx.xxxxxxxxxx.xx.xx Fax: x00 0000000000
Codice NUTS: ITI15
Indirizzi Internet:
Indirizzo principale: xxxx://xxx.xxxxxx.xxxxxxxxxx.xx.xx/xxxxxx0000_xxxxxxxx-xxxxx-xx-xxxxxxxxxxxx.xxxx Indirizzo del profilo di committente: xxxx://xxx.xxxxxx.xxxxxxxxxx.xx.xx
I.2) Appalto congiunto
L'appalto è aggiudicato da una centrale di committenza
I.3) Comunicazione
I documenti di gara sono disponibili per un accesso gratuito, illimitato e diretto presso: https:// xxxxxxxxxx.xxxxxxxxxxxx.xx/xxxxxx000_xxxxx-xx-xxxx-x-xxxxxxxxx.xxxx
Ulteriori informazioni sono disponibili presso l'indirizzo sopraindicato
Le offerte o le domande di partecipazione vanno inviate in versione elettronica: xxxxx://xxxxx.xxxxxxx.xx/ Le offerte o le domande di partecipazione vanno inviate al seguente indirizzo:
SISTEMA TELEMATICO ACQUISTI XXXXXXX XXXXXXX-XXXXX
Xxxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxx
00000
Xxxxxx
Persona di contatto: PA Mercato - Firenze Tel.: x00 0000000000
E-mail: Xxxxx.XX@XX.x-xxxxx.xxx Codice NUTS: ITI14
Indirizzi Internet:
Indirizzo principale: xxxxx://xxxxx.xxxxxxx.xx/
Indirizzo del profilo di committente: xxxx://xxx.xxxxxx.xxxxxxxxxx.xx.xx/
I.4) Tipo di amministrazione aggiudicatrice
Autorità regionale o locale
I.5) Principali settori di attività
Servizi generali delle amministrazioni pubbliche
Sezione II: Oggetto
II.1) Entità dell'appalto
II.1.1) Denominazione:
AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA
Numero di riferimento: 05/2018 - CIG 7440387197
II.1.2) Codice CPV principale
55524000
II.1.3) Tipo di appalto
Servizi
II.1.4) Breve descrizione:
L'appalto ha per oggetto il servizio di Refezione scolastica in particolare trattasi di: - approvvigionamento e stoccaggio dei generi alimentari; - fornitura pasti per le scuole dell'infanzia, primarie, secondaria di I° grado, nidi comunali e eventuali centri estivi;-- veicolazione dei pasti in legame fresco-caldo e consegna nei terminali di consumo;- servizio di sporzionamento pasti nei refettori;-- Inoltre comprende anche lo sgombero di tutte le attrezzature presenti presso il Centro cottura comunale ..
II.1.5) Valore totale stimato
Valore, IVA esclusa: 5 336 109.70 EUR
II.1.6) Informazioni relative ai lotti
Questo appalto è suddiviso in lotti: no
II.2) Descrizione
II.2.1) Denominazione:
II.2.2) Codici CPV supplementari
II.2.3) Luogo di esecuzione
Codice NUTS: ITI Codice NUTS: ITI15
Luogo principale di esecuzione:
COMUNE DI MONTEMURLO
II.2.4) Descrizione dell'appalto:
L''appalto ha per oggetto il servizio di Refezione scolastica in particolare trattasi di:
- approvvigionamento e stoccaggio dei generi alimentari;
- fornitura pasti per le scuole dell'infanzia, primarie, secondaria di I° grado, nidi comunali e eventuali centri estivi;
- veicolazione dei pasti in legame fresco-caldo e consegna nei terminali di consumo;
- servizio di sporzionamento pasti nei refettori;
- Inoltre comprende anche lo sgombero di tutte le attrezzature presenti presso il Centro cottura comunale.
Sono stimati n. 212.294 pasti annui per 5 anni contrattuali.
II.2.5) Criteri di aggiudicazione
Il prezzo non è il solo criterio di aggiudicazione e tutti i criteri sono indicati solo nei documenti di gara
II.2.6) Valore stimato
Valore, IVA esclusa: 5 336 109.70 EUR
II.2.7) Durata del contratto d'appalto, dell'accordo quadro o del sistema dinamico di acquisizione
Durata in mesi: 60
Il contratto d'appalto è oggetto di rinnovo: no
II.2.10) Informazioni sulle varianti
Sono autorizzate varianti: no
II.2.11) Informazioni relative alle opzioni
Opzioni: no
II.2.12) Informazioni relative ai cataloghi elettronici
II.2.13) Informazioni relative ai fondi dell'Unione europea
L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da fondi dell'Unione europea: no
II.2.14) Informazioni complementari
Sezione III: Informazioni di carattere giuridico, economico, finanziario e tecnico
III.1) Condizioni di partecipazione
III.1.1) Abilitazione all’esercizio dell’attività professionale, inclusi i requisiti relativi all'iscrizione nell'albo professionale o nel registro commerciale
Elenco e breve descrizione delle condizioni:
Vedesi per i dettagli il disciplinare di gara
III.1.2) Capacità economica e finanziaria
III.1.3) Capacità professionale e tecnica
Criteri di selezione indicati nei documenti di gara
III.1.5) Informazioni concernenti contratti d'appalto riservati
III.2) Condizioni relative al contratto d'appalto
III.2.1) Informazioni relative ad una particolare professione
III.2.2) Condizioni di esecuzione del contratto d'appalto:
E' applicata la clausola sociale: allo scopo di promuovere la stabilità occupazionale nel rispetto dei principi dell'Unione Europea, l'aggiudicatario è tenuto ad assorbire prioritariamente nel proprio organico il personale già operante alle dipendenze dell'aggiudicatario uscente, come previsto all'art. 50 del D.Lgs. 50/2016 e smi, garantendo l'applicazione del CCNL di settore.
III.2.3) Informazioni relative al personale responsabile dell'esecuzione del contratto d'appalto
Obbligo di indicare i nomi e le qualifiche professionali del personale incaricato dell'esecuzione del contratto d'appalto
Sezione IV: Procedura
IV.1) Descrizione
IV.1.1) Tipo di procedura
Procedura aperta
IV.1.3) Informazioni su un accordo quadro o un sistema dinamico di acquisizione
IV.1.4) Informazioni relative alla riduzione del numero di soluzioni o di offerte durante la negoziazione o il dialogo
IV.1.6) Informazioni sull'asta elettronica
IV.1.8) Informazioni relative all'accordo sugli appalti pubblici (AAP)
L'appalto è disciplinato dall'accordo sugli appalti pubblici: sì
IV.2) Informazioni di carattere amministrativo
IV.2.1) Pubblicazione precedente relativa alla stessa procedura
IV.2.2) Termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione
Data: 20/06/2018 Ora locale: 10:00
IV.2.3) Data stimata di spedizione ai candidati prescelti degli inviti a presentare offerte o a partecipare
IV.2.4) Lingue utilizzabili per la presentazione delle offerte o delle domande di partecipazione:
Italiano
IV.2.6) Periodo minimo durante il quale l'offerente è vincolato alla propria offerta
Durata in mesi: 6 (dal termine ultimo per il ricevimento delle offerte)
IV.2.7) Modalità di apertura delle offerte
Data: 20/06/2018 Ora locale: 10:30 Luogo:
XXX XXXXXXXXX 000-000-XXXXXXXXXX
Informazioni relative alle persone ammesse e alla procedura di apertura: VEDESI DISCIPLINARE
Sezione VI: Altre informazioni
VI.1) Informazioni relative alla rinnovabilità
Si tratta di un appalto rinnovabile: no
VI.2) Informazioni relative ai flussi di lavoro elettronici
Sarà accettata la fatturazione elettronica Sarà utilizzato il pagamento elettronico
VI.3) Informazioni complementari:
VI.4) Procedure di ricorso
VI.4.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso
TAR TOSCANA XXX XXXXXXXX 00 XXXXXXX
00000
Xxxxxx
VI.4.2) Organismo responsabile delle procedure di mediazione
VI.4.3) Procedure di ricorso
Informazioni dettagliate sui termini di presentazione dei ricorsi:
VEDESI DISCIPLINARE DI GARA
VI.4.4) Servizio presso il quale sono disponibili informazioni sulle procedure di ricorso
CENTRALE DI COMMITTENZA DEI COMUNI DI MONTEMURLO CARMIGNANO E POGGIO A CAIANO
xxx Xxxxxxxxx 000 XXXXXXXXXX 00000
Xxxxxx
Indirizzo Internet:xxxx://xxx.xxxxxx.xxxxxxxxxx.xx.xx/xxxxxx0000_xxxxxxxx-xxxxx-xx-xxxxxxxxxxxx.xxxx
VI.5) Data di spedizione del presente avviso:
CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA
COMUNI DI MONTEMURLO – CARMIGNANO – POGGIO A CAIANO
AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA PER IL COMUNE DI MONTEMURLO
ANNI SCOLASTICI 2018/2019-2022/2023
(CIG CUC 7440387197) GARA N. 5-CUC/2018
1. PREMESSE
Il presente disciplinare, allegato al bando di gara di cui costituisce parte integrante e sostanziale, contiene le norme relative:
- alle modalità di partecipazione alla procedura selettiva indetta dalla Centrale Unica di Committenza dei Comuni di Montemurlo, Poggio a Caiano e Carmignano;
- alle modalità di compilazione e presentazione dell’offerta;
- ai documenti da presentare a corredo della stessa;
- alla procedura di aggiudicazione;
nonché le ulteriori informazioni relative all’appalto avente ad oggetto il servizio di refezione destinato alle scuole del Comune di Montemurlo per gli anni scolastici 2018/2019-2022/2023, come meglio specificato nel capitolato speciale di appalto, documento complementare di gara.
L’affidamento in oggetto è disposto con determina a contrarre n. ...................... del ………….……, e avverrà mediante procedura aperta e con applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità prezzo, ai sensi degli artt. 60 e 95, comma 3, del d.lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei contratti pubblici (nel prosieguo: Codice).
L’appalto si svolge in modalità telematica: le offerte dovranno essere formulate dagli operatori economici e ricevute dalla stazione appaltante esclusivamente per mezzo del Sistema Telematico Acquisti Regionale della Toscana accessibile all’indirizzo internet xxxxx://xxxxx.xxxxxxx.xx. Non è consentito l’invio dell’offerta con altre modalità.
La Centrale Unica di Committenza, con sede presso il Comune di Montemurlo, quale comune capofila, in xxx Xxxxxxxxx, 000/000 – 00000 Xxxxxxxxxx (XX) – tel. 00000000 – fax 0000000000 – sito web: xxxx://xxx.xxxxxx.xxxxxxxxxx.xx.xx – e-mail: xxxxxxxxxx@xxxxxx.xxxxxxxxxx.xx.xx – PEC: xxxxxx.xxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xxxxxxx.xx - codice AUSA 0000551224, opera, ai sensi dell’art. 37, comma 4, lett. b), del D.Lgs. 50/2016, in forza della convenzione sottoscritta in data 7 aprile 2016 tra i Comuni di Montemurlo, Carmignano e Poggio a Caiano.
Il presente affidamento è stato inserito nel programma biennale degli acquisti di beni e servizi di cui all’art. 21 del Codice.
Il luogo di svolgimento del servizio sono le scuole del Comune di Montemurlo così come indicate nel capitolato-codice NUTS ITE15 – CIG 7440387197.
Il Responsabile del procedimento, ai sensi dell’art. 31 del Codice, è la Sig.ra Xxxxx Xxxxxxxx. Il Direttore dell’esecuzione è la dr.ssa Xxxxx Xxxxxx Xxxxxxx Xxxxxx
2. DOCUMENTAZIONE DI GARA, CHIARIMENTI E COMUNICAZIONI.
2.1 DOCUMENTI DI GARA
La documentazione di gara comprende:
1) Progetto ai sensi dell’art. 23 commi 14 e 15 del Codice, con i contenuti ivi previsti;
2) Bando di gara;
3) Disciplinare di gara;
4) DUVRI;
5) Capitolato speciale di appalto;
6) Allegati al capitolato speciale di appalto;
7) DGUE;
8) Modello di dichiarazioni integrative;
9) Schema di contratto.
La documentazione di gara è disponibile su:
1)sito Stazione appaltante: xxxx://xxx.xxxxxx.xxxxxxxxxx.xx.xx/xxxxxx0000_xxxxxxxx-xxxxx- di-committenzah.html;
2)piattaforma START: xxxxx://xxxxx.xxxxxxx.xx; 3)Albo pretorio dell'Ente committente; 4)Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea; 5)Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana;
6)sito Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: xxxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx 7)sito Osservatorio Regione Toscana: xxxxx://xxxx.xxxx.xxxxxxx.xx/XxxxxXX/XxxxXxxxx.xx
8)per estratto su due quotidiani a maggiore diffusione nazionale e su due quotidiani a maggiore diffusione locale.
2.2 CHIARIMENTI
Le eventuali richieste di chiarimenti dovranno essere formulate attraverso l'apposita sezione “Chiarimenti”, nell'area riservata alla presente gara sulla piattaforma Start; la stazione appaltante provvederà a fornire le risposte in forma anonima sul portale.
La Stazione appaltante garantisce una risposta alle richieste di chiarimenti che perverranno entro sei giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle offerte.
NOTA BENE: Si evidenzia che START utilizza la casella denominata xxxxxxx@xxxxx.xxxxxxx.xx per inviare tutti i messaggi di posta elettronica. I concorrenti sono tenuti a controllare che le m
ail inviate dal sistema non vengano respinte né trattate come spam dal proprio sistema di posta elettronica e, in ogni caso, a verificare costantemente sul sistema la presenza di comunicazioni.
2.3 COMUNICAZIONI
Ai sensi dell’art. 76, comma 6 del Codice, i concorrenti sono tenuti ad indicare, in sede di offerta, l’indirizzo PEC o, solo per i concorrenti aventi sede in altri Stati membri, l’indirizzo di posta elettronica,da utilizzare ai fini delle comunicazioni di cui all’art. 76, comma 5, del Codice.
Tutte le comunicazioni nell’ambito della procedura di gara, ad esclusione delle comunicazioni previste dall’art. 76 del D.Lgs. 50/2016, avvengono mediante spedizione di messaggi di posta elettronica nell'ambito della piattaforma START. Le comunicazioni agli utenti si danno per eseguite con la spedizione effettuata alla casella di posta elettronica indicata ed utilizzata dal concorrente ai fini della partecipazione alla presente procedura telematica di acquisto su START. Le comunicazioni sono anche
replicate sul sito del Sistema nell’area relativa alla procedura riservata al singolo concorrente. Il concorrente si impegna ad aggiornare eventuali cambiamenti di indirizzo di posta elettronica o ad avvisare riguardo problemi temporanei nell'utilizzo di tali mezzi di comunicazione: in assenza, la Stazione appaltante e il Gestore della piattaforma non sono responsabili per il tardivo o mancato recapito delle comunicazioni.
In caso di raggruppamenti temporanei, GEIE, aggregazioni di imprese di rete o consorzi ordinari, anche se non ancora costituiti formalmente, la comunicazione recapitata al mandatario si intende
validamente resa a tutti gli operatori economici raggruppati, aggregati o consorziati.
In caso di avvalimento, la comunicazione recapitata all’offerente si intende validamente resa a tutti gli operatori economici ausiliari.
in caso di subappalto, la comunicazione recapitata all’offerente si intende validamente resa a tutti I subappaltatori indicati.
Eventuali comunicazioni da parte della Stazione appaltante aventi carattere generale, inerenti la documentazione di gara o relative ai chiarimenti forniti, vengono pubblicate sul sito del Sistema nell’area riservata alla medesima gara.
Per la consultazione delle comunicazioni ogni concorrente deve:
1. Accedere all'area riservata del sistema tramite le proprie credenziali (userid e password);
2. Selezionare la gara di interesse;
3. Selezionare "comunicazioni ricevute" tra le voci di menu previste dal sistema.
NOTA BENE: Si evidenzia che START utilizza la casella denominata xxxxxxx@xxxxx.xxxxxxx.xx per inviare tutti i messaggi di posta elettronica. I concorrenti sono tenuti a controllare che le m
ail inviate dal sistema non vengano respinte né trattate come spam dal proprio sistema di posta elettronica e, in ogni caso, a verificare costantemente sul sistema la presenza di comunicazioni.
3. OGGETTO DELL’APPALTO
L'appalto ha per oggetto il servizio di refezione scolastica; in particolare trattasi di:
- approvvigionamento e stoccaggio dei generi alimentari;
- fornitura pasti per le scuole dell'infanzia, primarie, secondaria di I° grado, nidi comunali ed eventuali centri estivi;
- veicolazione dei pasti in legame fresco-caldo e consegna nei terminali di consumo;
- servizio di sporzionamento pasti nei refettori;
- attività connesse al servizio indicate nel capitolato speciale di appalto.
Inoltre comprende anche lo sgombero e l'acquisizione di tutte le attrezzature presenti presso il Centro cottura comunale di xxx Xxxxxxx, 0, che viene dismesso, ed elencate nell'allegato al capitolato speciale di appalto; i concorrenti dovranno tenere conto di detta acquisizione nella formulazione dell'offerta economica.
Il presente appalto non è suddiviso in lotti in quanto le parti di cui si compone sono prive di autonomia funzionale e non idonee ad essere attivate autonomamente, senza il completamento delle restanti frazioni; pertanto, trattandosi di prestazione di servizio unitaria, essa viene appaltata nella sua integralità. I criteri di partecipazione sono tali, in ogni caso, da consentire l'accesso anche alle micro, piccole e medio imprese, ai sensi dell'art. 30, comma 7, del Codice.
4. DURATA DELL’APPALTO, IMPORTO A BASE DI GARA
4.1 DURATA
La durata dell’appalto è di 5 anni, decorrenti dal 01/09/2018.
Il servizio di refezione dovrà essere garantito, secondo le date previste dal calendario scolastico regionale, nei mesi e nei giorni di effettivo funzionamento e nel rispetto dell'autonomia scolastica dei singoli Istituti. La durata del contratto in corso di esecuzione potrà essere modificata per il tempo strettamente necessario alla conclusione delle procedure necessarie per l’individuazione del nuovo contraente ai sensi dell’art. 106, comma 11, del codice. In tal caso il contraente è tenuto all’esecuzione delle prestazioni oggetto del contratto agli stessi prezzi, patti e condizioni o più favorevoli.
4.2 IMPORTO A BASE DI GARA
L'importo dell'appalto è pari a € 5.317.964,70 (Iva esclusa) per 5 anni scolastici 2018/2019-2019/2020- 2020/2021-2021/2022-2022/2023.
Da tale importo, sono esclusi gli oneri per la sicurezza derivanti da rischi da interferenze - non soggetti a ribasso - pari a € 645,00 (Iva esclusa) per tutta la durata contrattuale e gli interventi a carico dell'aggiudicatario rimborsati dall'Amministrazione riportati nell'allegato denominato “Tabella n. 1 – Descrizione delle prestazioni”, pari ad €. 3.500,00 (ogni onere compreso).
Ai fini del calcolo del valore complessivo del contratto, si assume come valore € 5.336.109,70, derivante da:
- l'importo a base d'asta dell'appalto (€ 5.317.964,70), che dovrà essere decurtato del ribasso offerto in sede di gara;
- gli oneri per l'applicazione del DUVRI (€ 645,00) predeterminati per l'intero periodo contrattuale;
- gli oneri a carico dell'aggiudicatario per interventi vari (€ 17.500,00) per l'intero periodo contrattuale. L’appalto è finanziato con fondi comunali.
L'importo a base di gara è stato calcolato sulla base del prezzo unitario del pasto a base d'asta di € 5,01 (Iva esclusa) per n. 212.294 pasti annui.
Ai sensi dell'art. 23, comma 16, del Codice, l'importo a base di gara comprende i costi della manodopera che la stazione ha stimato con riferimento al CCNL Turismo.
La stazione appaltante, relativamente agli oneri della manodopera, prima dell'aggiudicazione, provvede a verificare il rispetto di quanto prescritto all'art. 97, comma 5, lett. d), del D.Lgs. 50/2016 e s.m.i., ossia che il costo del personale non sia inferiore ai minimi salariali retributivi indicati nelle apposite tabelle ministeriali.
5. SOGGETTI AMMESSI IN FORMA SINGOLA E ASSOCIATA E CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE
Gli operatori economici, anche stabiliti in altri Stati membri, possono partecipare alla presente gara in forma singola o associata, secondo le disposizioni dell’art. 45 del Codice, purché in possesso dei requisiti prescritti dai successivi articoli.
Ai soggetti costituiti in forma associata si applicano le disposizioni di cui agli artt. 47 e 48 del Codice. In particolare:
- ai sensi dell’art. 48 comma 7 del Codice, è vietato ai concorrenti di partecipare alla gara in più di un raggruppamento temporaneo o consorzio ordinario di concorrenti o aggregazione di imprese aderenti al contratto di rete (nel prosieguo, aggregazione di imprese di rete);
- ai sensi dell’art. 48 comma 7 del Codice, al concorrente che partecipa alla gara in raggruppamento o consorzio ordinario di concorrenti ovvero aggregazione di imprese di rete è vietato partecipare anche in forma individuale;
- ai sensi dell’art. 48 comma 7 del Codice i consorzi di cui all'articolo 45, comma 2, lettere b) e c) del Codice, sono tenuti ad indicare, in sede di offerta, per quali consorziati il consorzio concorre; a questi ultimi è vietato partecipare, in qualsiasi altra forma, alla presente gara. In caso di violazione sono esclusi dalla gara sia il consorzio sia il consorziato; in caso di inosservanza di tale divieto si applica l'articolo 353 del codice penale;
- ai consorzi di cui all’art. 45 comma 2 lett. b) e c) del Codice è vietato incaricare, in fase di esecuzione, un’impresa consorziata diversa da quella indicata in sede di gara, salvo che per le ragioni indicate all’art. 48, comma 7-bis del Codice, e sempre che la modifica soggettiva non sia finalizzata ad eludere, in tale sede, la mancanza di un requisito di partecipazione alla gara in capo all’impresa consorziata;
- le reti di imprese di cui all’art. 45, comma 2 lett. f) del Codice, rispettano la disciplina prevista per i raggruppamenti temporanei di imprese in quanto compatibile. In particolare:
a) nel caso in cui la rete sia dotata di organo comune con potere di rappresentanza e soggettività giuridica (cd. rete - soggetto), l’aggregazione di imprese di rete partecipa a mezzo dell’organo comune, che assumerà il ruolo della mandataria, qualora in possesso dei relativi requisiti. L’organo comune potrà indicare anche solo alcune tra le imprese retiste per la partecipazione alla gara ma dovrà obbligatoriamente far parte di queste;
b) nel caso in cui la rete sia dotata di organo comune con potere di rappresentanza ma priva di soggettività giuridica (cd. rete-contratto), l’aggregazione di imprese di rete partecipa a mezzo dell’organo comune, che assumerà il ruolo della mandataria, qualora in possesso dei requisiti previsti per la mandataria e qualora il contratto di rete rechi mandato allo stesso a presentare domanda di partecipazione o offerta per determinate tipologie di procedure di gara.
L’organo comune potrà indicare anche solo alcune tra le imprese retiste per la partecipazione alla gara ma dovrà obbligatoriamente far parte di queste;
c) nel caso in cui la rete sia dotata di organo comune privo di potere di rappresentanza ovvero sia sprovvista di organo comune, oppure se l’organo comune è privo dei requisiti di qualificazione, l’aggregazione di imprese di rete partecipa nella forma del raggruppamento costituito o costituendo, con applicazione integrale delle relative regole (cfr. Determinazione ANAC n. 3 del 23 aprile 2013).
Per tutte le tipologie di rete, la partecipazione congiunta alle gare deve risultare individuata nel contratto di rete come uno degli scopi strategici inclusi nel programma comune, mentre la durata dello stesso dovrà essere commisurata ai tempi di realizzazione dell’appalto (cfr. Determinazione ANAC n. 3 del 23 aprile 2013).
Il ruolo di mandante/mandataria di un raggruppamento temporaneo di imprese può essere assunto anche da un RTI costituito oppure da aggregazioni di imprese di rete.
A tal fine, se la rete è dotata di organo comune con potere di rappresentanza (con o senza soggettività giuridica), tale organo assumerà la veste di mandataria della subassociazione; se, invece, la rete è dotata di organo comune privo del potere di rappresentanza o è sprovvista di organo comune, deve conferire specifico mandato ad un’impresa retista, la quale assumerà la veste di mandataria della subassociazione.
Ai sensi dell’art. 186-bis del X.X. 00 marzo 1942, n. 367 l’impresa in concordato preventivo con continuità aziendale può concorrere anche riunita in RTI purché non rivesta la qualità di mandataria e sempre che le altre imprese aderenti al RTI non siano assoggettate ad una procedura concorsuale.
6. REQUISITI GENERALI E CAUSE DI ESCLUSIONE
Sono esclusi dalla gara gli operatori economici per i quali sussistono:
- cause di esclusione di cui all’art. 80 del Codice;
- divieti a contrattare con la pubblica amministrazione.
Sono comunque esclusi gli operatori economici che abbiano affidato incarichi in violazione dell’art. 53,comma 16-ter, del d.lgs. del 2001, n. 165.
Gli operatori economici aventi sede, residenza o domicilio nei paesi inseriti nelle c.d. “black list” di cui al decreto del Ministro delle finanze del 4 maggio 1999 e al decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 21 novembre 2001 devono, pena l’esclusione dalla gara, essere in possesso dell’autorizzazione in corso di validità rilasciata ai sensi del d.m. 14 dicembre 2010 del Ministero dell’economia e delle finanze ai sensi (art. 37 del d.l. 3 maggio 2010 n. 78 conv. in l. 122/2010) oppure della domanda di autorizzazione presentata ai sensi dell’art. 1 comma 3 del DM 14 dicembre 2010.
7. REQUISITI SPECIALI E MEZZI DI PROVA
I concorrenti, a pena di esclusione, devono essere in possesso dei requisiti o adempiere a quanto previsto nei commi seguenti:
7.1 REQUISITI DI IDONEITÀ
a) Iscrizione nel registro tenuto dalla Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura oppure nel registro delle commissioni provinciali per l’artigianato.
Il concorrente non stabilito in Italia ma in altro Stato Membro o in uno dei Paesi di cui all’art. 83, co 3 del Codice, presenta dichiarazione giurata o secondo le modalità vigenti nello Stato nel quale è stabilito, inserendo la relativa documentazione dimostrativa nella sezione “Documentazione amministrativa aggiuntiva” sulla piattaforma Start.
7.2 REQUISITI DI CAPACITÀ TECNICA E PROFESSIONALE
b) aver svolto, con esito positivo, per conto di Enti pubblici, servizi di refezione scolastica per i nidi d'infanzia, le scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di I° grado, che abbiano comportato negli anni solari 2015-2016-2017 la diretta fornitura di almeno n. 215.000 pasti per ogni anno;
c) l'impegno a dotarsi, in caso di aggiudicazione, di un centro cottura con distanza massima di km. 15 dalla sede comunale di xxx Xxxxxxxxx, 000/000, che abbia una capacità produttiva maggiorata del 20% rispetto al numero massimo dei pasti prodotti al giorno, quantificati in ca. 1450, munito dell'autorizzazione sanitaria ex art. 2, L. 283/1962 o D.I.A. Reg. CE 852/2004, nonché in regola con la vigente normativa in materia di preparazione e somministrazione pasti per mense scolastiche; il centro cottura dovrà essere perfettamente efficiente a partire dall'inizio del servizio (01/09/2018).
d) l'impegno a dotarsi, in caso di aggiudicazione, di un centro cottura d’emergenza autorizzato per tutta la durata dell’appalto. L’indirizzo e la documentazione dell’idoneità del centro di cottura di emergenza dovrà essere comunicato in sede di aggiudicazione;
e) possesso di certificazione di qualità aziendale UNI EN ISO 9001:2015, rilasciato da un Organismo accreditato, o prove relative all'impiego di misure equivalenti.
Il possesso dei requisiti dovrà essere dichiarato da parte del concorrente nel DGUE; eventuale documentazione integrativa va allegata al DGUE in un unico documento e, come tale, inserita nello spazio riservato sulla piattaforma START.
NOTA BENE: Il concorrente può dimostrare il possesso del requisito relativo alle capacità tecniche (con esclusione, quindi, dei requisiti di idoneità professionale) facendo affidamento sulle capacità tecniche possedute dal subappaltatore indicato (c.d. subappalto qualificante; cfr. art. 8; art. 10, lett. A.2).
7.3 INDICAZIONI PER I RAGGRUPPAMENTI TEMPORANEI, CONSORZI ORDINARI, AGGREGAZIONI DI IMPRESE DI RETE, GEIE
I soggetti di cui all’art. 45 comma 2, lett. d), e), f) e g) del Codice devono possedere i requisiti di partecipazione nei termini di seguito indicati.
Il requisito relativo all’iscrizione nel registro tenuto dalla Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura oppure nel registro delle commissioni provinciali per l’artigianato deve essere posseduto:
a. da ciascuna delle imprese raggruppate/raggruppande o consorziate/consorziande o GEIE;
b. da ciascuna delle imprese aderenti al contratto di rete indicate come esecutrici e, dalla rete medesima nel caso in cui questa abbia soggettività giuridica.
Il requisito relativo ai servizi analoghi svolti di cui all'art. 7.2 lett. b) dovrà essere posseduto da ogni impresa raggruppata nella misura percentuale almeno corrispondente alla quota di esecuzione dichiarata; l’impresa mandataria in ogni caso deve possedere tale requisito almeno in misura maggioritaria; resta inteso che il requisito richiesto deve essere posseduto cumulativamente ed interamente dal raggruppamento di imprese o dal consorzio.
I requisiti relativi all'impegno in capo all'aggiudicatario di dotarsi di due centri cottura con le caratteristiche minime indicate all'art. 7.2, lett. c) e d) dovranno essere posseduti dalla mandataria o da una delle mandanti.
Il requisito relativo al possesso di certificazione di qualità aziendale dovrà essere posseduto dalla mandataria.
NOTA BENE: Nei raggruppamenti temporanei, la mandataria deve, in ogni caso, possedere i requisiti ed eseguire le prestazioni in misura maggioritaria ai sensi dell’art. 83, comma 8 del Codice.
La mandataria di un raggruppamento temporaneo di imprese di tipo verticale, ai sensi dell’art. 48, comma 2 del Codice, esegue le prestazioni indicate come principali, anche in termini economici, le mandanti quelle indicate come secondarie.
7.4 INDICAZIONI PER I CONSORZI DI COOPERATIVE E DI IMPRESE ARTIGIANE E I CONSORZI STABILI
I soggetti di cui all’art. art. 45 comma 2, lett. b) e c) del Codice devono possedere i requisiti di partecipazione nei termini di seguito indicati.
Il requisito relativo all’iscrizione nel registro tenuto dalla Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura oppure nel registro delle commissioni provinciali per l’artigianato deve essere posseduto dal consorzio e dalle imprese consorziate indicate come esecutrici.
I requisiti di capacità tecnica e professionale, di cui all'art. 7.2, lett. b), c) e d), devono essere posseduti:
a. in caso di consorzio di cooperative e imprese artigiane di cui all’art. 45, comma 2 lett. b) del Codice, direttamente dal consorzio medesimo, salvo quello relativo all'impegno da parte dell'aggiudicatario di
dotarsi di due centri cottura con le caratteristiche minime indicate all'art. 7.2, lett. c) e d), che è computato in capo al consorzio ancorché posseduto dalle singole imprese consorziate;
b. in caso di consorzio stabile di cui all’art. 45, comma 2 lett. c) del Codice, direttamente dal consorzio o dalle singole imprese consorziate esecutrici, oppure dal consorzio mediante avvalimento dei requisiti in possesso delle imprese consorziate non indicate per l’esecuzione del contratto, ai sensi dell’art. 47, comma 2, del Codice.
8. SUBAPPALTO
E' vietata ogni forma di subappalto e di cessione del contratto.
E' ammesso il subappalto esclusivamente per le operazioni di trasporto e consegna dei pasti nel limite del 30% dell'importo complessivo del contratto per come previsto dall'art. 105 del D.lgs. 50/2016: il concorrente indica all’atto dell’offerta la volontà di subappaltare detto servizio; in mancanza di tali indicazioni il subappalto è vietato.
Il concorrente è tenuto ad indicare nell’offerta tre subappaltatori.
È consentita l’indicazione dello stesso subappaltatore in più terne di diversi concorrenti.
L’omessa dichiarazione della terna non costituisce motivo di esclusione ma comporta, per il concorrente, l’impossibilità di ricorrere al subappalto.
I subappaltatori devono possedere i requisiti previsti dall’art. 80 del Codice e dichiararli in gara mediante presentazione di un proprio DGUE.
Il mancato possesso dei requisiti di cui all’art. 80 del Codice in capo ad uno dei subappaltatori indicati nella terna comporta l’esclusione del concorrente dalla gara.
Nel caso di subappalto qualificante, i subappaltatori devono altresì dichiarare, oltre al possesso dei requisiti di cui all’art. 80 del Codice, anche il possesso dei requisiti di cui all’art. 83 relativi alla prestazione oggetto di subappalto, compilando le relative parti del DGUE.
NOTA BENE: Non sarà autorizzato il subappalto nei confronti di un soggetto che ha presentato offerta nella presente gara, ai sensi dell’art. 105, comma 4, lett. a) del Codice.
9. SOPRALLUOGO
Il sopralluogo nei terminali di consumo e nel Centro di Cottura comunale di via Deledda,9, è obbligatorio. La mancata effettuazione del sopralluogo è causa di esclusione dalla procedura di gara.
Il sopralluogo può essere effettuato nei soli giorni 7 e 8 giugno 2018.
La richiesta di sopralluogo deve essere inoltrata a xxxxx.xxxxxxxx@xxxxxx.xxxxxxxxxx.xx.xx e xxxxxxxxxxx.xxxxxxx@xxxxxx.xxxxxxxxxx.xx.xx e deve riportare i seguenti dati dell’operatore economico: nominativo del concorrente; recapito telefonico; recapito fax/indirizzo e-mail; nominativo e qualifica della persona incaricata di effettuare il sopralluogo.
La suddetta richiesta dovrà essere inviata entro il giorno 5 giugno 2018.
L'attestazione dell'avvenuto sopralluogo avverrà mediante sottoscrizione di apposito registro presso il Comune committente.
Il sopralluogo può essere effettuato dal rappresentante legale ovvero procuratore ovvero direttore tecnico in possesso del documento di identità, o da soggetto in possesso del documento di identità e apposita delega munita di copia del documento di identità del delegante.
In caso di raggruppamento temporaneo, GEIE, aggregazione di imprese di rete o consorzio ordinario, sia già costituiti che non ancora costituiti, in relazione al regime della solidarietà di cui all’art.48, comma
5, del Codice, tra i diversi operatori economici, il sopralluogo può essere effettuato da un rappresentante legale/procuratore/direttore tecnico di uno degli operatori economici raggruppati,aggregati in rete o consorziati o da soggetto diverso, purché munito della delega di tutti detti operatori.
In caso di consorzio di cooperative, consorzio di imprese artigiane o consorzio stabile e in caso di aggregazione di imprese di rete con organo comune e soggettività giuridica, il sopralluogo deve essere effettuato da soggetto munito di delega conferita dal consorzio/organo comune oppure dall’operatore economico consorziato/retista indicato come esecutore.
10. MODALITA’ DI PRESENTAZIONE TELEMATICA DELL'OFFERTA
a) IDENTIFICAZIONE
Gli operatori economici che sono interessati a presentare offerta dovranno identificarsi su START - Sistema Telematico Acquisti Regione Toscana accessibile all’indirizzo xxxxx://xxxxx.xxxxxxx.xx, completando la procedura di registrazione on line presente sul Sistema.
La registrazione, completamente gratuita, avviene preferibilmente utilizzando un certificato digitale di autenticazione, in subordine tramite userid e password.
Il certificato digitale e/o la userid e password utilizzati in sede di registrazione sono necessari per ogni successivo accesso ai documenti della procedura.
L’utente è tenuto a non diffondere a terzi la chiave di accesso (User ID) a mezzo della quale verrà identificato dalla Stazione Appaltante e la password.
b) REQUISITI INFORMATICI
Per poter operare sul Sistema gli operatori economici dovranno essere dotati della necessaria strumentazione e più precisamente:
> Configurazione hardware di una postazione tipo per l'accesso al sistema:
- Memoria RAM 2 GB o superiore;
- Scheda grafica e memoria on-board;
- Monitor di risoluzione 800x600 pixel o superiori;
- Accesso an internet ADSL a 640 kbit/s
> Tutti gli strumenti necessari al corretto funzionamento di una normale postazione (es. tastiere, mouse, video, stampante etc. );
> Sulla postazione, dovrà essere disponibile un browser per la navigazione su internet fra i seguenti:
- Microsoft Internet Explorer 6.0 o superiori;
- Mozilla Firefox 9.0 o superiori;
> Inoltre devono essere presenti i software normalmente utilizzati per l'editing e la lettura dei documenti tipo (elenco indicativo):
- MS Office
- Open Office o Libre Office
- Acrobat Reader o altro lettore documenti .PDF.
Va ricordato che per garantire una maggiore riservatezza delle trasmissioni viene richiesto certificato SSL con livello di codifica a 128bit.
I titolari o legali rappresentanti degli operatori economici che intendono partecipare alla gara dovranno essere in possesso di un certificato di firma digitale in corso di validità rilasciato da un organismo incluso nell’elenco pubblico dei certificatori, previsto dall’art. 29 comma 1 del D.Lgs. 82/2005, detenuto da AgID, nonché del relativo software per la visualizzazione e la firma di documenti digitali.
c) PRESENTAZIONE DOCUMENTAZIONE
Per partecipare all’appalto dovrà essere inserita nel sistema telematico, nello spazio relativo alla gara in
oggetto, entro e non oltre il termine perentorio del giorno
, la seguente documentazione:
, ore
A) DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA a corredo dell'offerta, di cui ai successivi punti A.1), A.2), A.3), A.4); A5)
B) DOCUMENTAZIONE TECNICA di cui al successivo punto B.1);
C) DOCUMENTAZIONE ECONOMICA di cui al successivo punto C.1).
Il sistema telematico non permette di completare le operazioni di presentazione di una offerta dopo il termine indicato, che ha carattere perentorio.
La documentazione di gara richiesta dal presente disciplinare prima di essere firmata digitalmente deve essere convertita in formato PDF/A.
A) DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA
A.1) DOMANDA DI PARTECIPAZIONE, recante la forma di partecipazione, i dati generali dell'operatore economico e le dichiarazioni necessarie per la partecipazione, non contenute nel Documento di Gara Unico Europeo (DGUE) di cui al successivo punto A.2), quali:
- assenza delle condizioni preclusive previste all’art. 13 del D.L. 223 del 04/07/2006 convertito in legge n.248 del 04/08/2006;
- accettazione, senza condizione o riserva alcuna, di tutte le norme e disposizioni contenute nei documenti di gara e nel capitolato speciale di appalto;
- conoscenza degli obblighi di condotta previsti dal “Codice di comportamento” della Stazione appaltante, allegato agli atti di gara;
- impegno, in caso di aggiudicazione e con riferimento alla prestazioni oggetto del contratto, ad osservare e far osservare gli obblighi di condotta di cui al punto precedente ai propri dipendenti e collaboratori a qualsiasi titolo, per quanto compatibili con il ruolo e l’attività svolta;
- non avere residenza/domicilio nei Paesi inseriti nelle c.d. black list di cui al Decreto del Ministro delle finanze del 4 maggio 1999 e al Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 21 novembre 2001, oppure avere sede/residenza/domicilio nei Paesi inseriti nelle c.d. black list, ma in possesso di autorizzazione in corso di validità, rilasciata ai sensi del D.M. 14 dicembre 2010 del Ministero dell’economia e delle finanze emanato in attuazione dell’art. 37 del DL 78/2010, convertito in L. 122/2010, avendo cura di indicare - in tale ultimo caso - gli estremi della medesima autorizzazione, comprensivi di data di rilascio e periodo di validità;
- non sussistenza della causa interdittiva di cui all’art. 35 del d.l. n. 90/2014 convertito in L. 114/2014 (ovvero essere società o ente estero, per cui, in virtù della legislazione dello Stato in cui ha sede, non
sia possibile l’identificazione dei soggetti che detengono o controllano quote di proprietà del capitale oppure che nei propri confronti siano stati osservati gli obblighi di adeguata verifica del titolare effettivo della società o dell’ente in conformità alle disposizioni del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231).
Il concorrente, dopo le operazioni di identificazione, dovrà:
- Accedere allo spazio dedicato alla gara sul sistema telematico;
- Compilare i form on line “Forma di partecipazione / Dati identificativi” e “Modelli dinamici: inserimento dati”;
- Scaricare sul proprio pc il documento “domanda di partecipazione” generato dal sistema (form on line “Modelli dinamici: inserimento dati”) e relativo alla “domanda di partecipazione”;
- Firmare digitalmente il documento “domanda di partecipazione” generato dal sistema. Il documento deve essere firmato digitalmente dal titolare o legale rappresentante o procuratore del soggetto concorrente che rende le dichiarazioni ivi contenute;
- Inserire nel sistema il documento “domanda di partecipazione” firmato digitalmente nell’apposito spazio previsto.
L’operatore economico deve indicare, nel Form on-line “Forma di partecipazione/Dati identificativi”, i dati anagrafici e di residenza di tutti i soggetti che ricoprono o i soggetti cessati che abbiano ricoperto nell’anno antecedente la data di pubblicazione del bando di gara le cariche di cui al comma 3 dell’art. 80 del D.Lgs. 50/2016; in particolare:
- in caso di impresa individuale: titolare e direttore tecnico,
- in caso di società in nome collettivo: socio e direttore tecnico,
- in caso di società in accomandita semplice: soci accomandatari e direttore tecnico,
- in caso di altri tipo di società o consorzio: membri del consiglio di amministrazione cui sia stata conferita la legale rappresentanza, di direzione o di vigilanza o dei soggetti muniti di poteri di rappresentanza, di direzione o di controllo, direttore tecnico, socio unico persona fisica o socio di maggioranza, in caso di società con meno di quattro soci. Si precisa che, in caso di due soli soci, persone fisiche, i quali siano in possesso ciascuno del 50% della partecipazione azionaria, devono essere indicati entrambi.
Si evidenzia che il concorrente è responsabile di tutte le dichiarazioni rese ai sensi del D.P.R. 445/2000, pertanto ogni eventuale errore nel contenuto delle dichiarazioni ricade sulla sua responsabilità. La Stazione appaltante assume il contenuto delle dichiarazioni così come rese dal concorrente e sulla base di queste verifica la conformità di tutta la documentazione richiesta per la partecipazione alla gara.
La Stazione appaltante, nella successiva fase di controllo, verificherà la veridicità del contenuto di tali dichiarazioni.
OPERATORI RIUNITI
Nel caso in cui l’operatore economico partecipi alla gara come operatore riunito:
- la mandataria deve generare, per sé e per conto di ciascuno dei membri dell’operatore riunito, la corrispondente “domanda di partecipazione”. La mandataria genera la corrispondente domanda di partecipazione recuperando le informazioni precedentemente inserite dal membro stesso nell’Indirizzario fornitori; di conseguenza ciascun membro dell’operatore riunito deve iscriversi all’Indirizzario fornitori. Si invita la mandataria a verificare la completezza e l’esattezza delle
informazioni contenute nei pdf “domanda di partecipazione” di ciascun membro; eventuali modifiche e/o integrazioni alle informazioni contenute nella domanda di partecipazione possono essere effettuate solo dal membro stesso utilizzando la funzione “Modifica anagrafica” presente nella home page;
- per ogni membro dell’operatore riunito dovrà essere specificata, al passo 2 della procedura di presentazione dell’offerta, la quota percentuale di apporto dei requisiti di qualificazione;
- ognuno dei membri dell’operatore riunito dovrà:
1. firmare digitalmente la domanda di partecipazione generata dal sistema e ad esso riferito;
2. rendere le dichiarazioni contenute nel DGUE, ai sensi art. 85 del D.Lgs. 50/2016, relativamente all’insussistenza di cause di esclusione dalle gare di appalto, in riferimento a tutti i soggetti che ricoprono le cariche di cui all'art. 80 comma 3, D.Lgs. 50/2016, con la modalità descritta ai successivi
A.2.1) e A.2.2).
Tutta la suddetta documentazione prodotta da ciascuno dei membri dell’operatore riunito deve essere inserita nell’apposito spazio predisposto sul sistema telematico da parte dell’operatore economico indicato quale impresa mandataria e abilitato ad operare sul sistema START.
Nel caso di aggregazioni di imprese aderenti al contratto di rete si fa riferimento alla disciplina prevista per i raggruppamenti temporanei di imprese, in quanto compatibile. In particolare:
a. se la rete è dotata di un organo comune con potere di rappresentanza e con soggettività giuridica, ai sensi dell’art. 3, comma 4-quater, del d.l. 10 febbraio 2009, n. 5, la domanda di partecipazione deve essere sottoscritta dal legale rappresentante/procuratore del solo operatore economico che riveste la funzione di organo comune;
b. se la rete è dotata di un organo comune con potere di rappresentanza ma è priva di soggettività giuridica, ai sensi dell’art. 3, comma 4-quater, del d.l. 10 febbraio 2009, n. 5, la domanda di partecipazione deve essere sottoscritta dal legale rappresentante/procuratore dell’impresa che riveste le funzioni di organo comune nonché da ognuna delle imprese aderenti al contratto di rete che partecipano alla gara;
c. se la rete è dotata di un organo comune privo del potere di rappresentanza o se la rete è sprovvista di organo comune, oppure se l’organo comune è privo dei requisiti di qualificazione richiesti per assumere la veste di mandataria, la domanda di partecipazione deve essere sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa aderente alla rete che riveste la qualifica di mandataria, ovvero, in caso di partecipazione nelle forme del raggruppamento da costituirsi, da ognuna delle imprese aderenti al contratto di rete che partecipa alla gara.
DOCUMENTAZIONE ULTERIORE PER I SOGGETTI ASSOCIATI
La seguente documentazione, qualora necessaria per le singole fattispecie, deve essere inserita sulla piattaforma START nell'apposita sezione o nella sezione “Documentazione amministrativa aggiuntiva” in formato elettronico o mediante scansione del documento cartaceo:
Per i consorzi stabili, consorzi di cooperative e di imprese artigiane:
- atto costitutivo e statuto del consorzio in copia autentica, con indicazione delle imprese consorziate,qualora gli stessi non siano rinvenibili mediante accesso alla banca dati della Camera di Commercio;
Per i raggruppamenti temporanei già costituiti:
- mandato collettivo irrevocabile con rappresentanza conferito alla mandataria per atto pubblico o scrittura privata autenticata, con indicazione del soggetto designato quale mandatario, nella forma prescritta, prima della data di presentazione dell’offerta.
- dichiarazione in cui si indica, ai sensi dell’art. 48, co 4 del Codice, le parti del servizio/fornitura che
saranno eseguite dai singoli operatori economici riuniti o consorziati. Per i consorzi ordinari o GEIE già costituiti:
- atto costitutivo e statuto del consorzio o GEIE in copia autentica, con indicazione del soggetto designato quale capogruppo.
- dichiarazione in cui si indica, ai sensi dell’art. 48, co 4 del Codice, le parti del servizio/fornitura che saranno eseguite dai singoli operatori economici riuniti o consorziati.
Per i raggruppamenti temporanei o consorzi ordinari o GEIE non ancora costituiti:
- dichiarazione resa da ciascun operatore economico attestante:
a. l’operatore economico al quale, in caso di aggiudicazione, sarà conferito mandato speciale con rappresentanza o funzioni di capogruppo;
b. l’impegno, in caso di aggiudicazione, ad uniformarsi alla disciplina vigente con riguardo ai raggruppamenti temporanei o consorzi o GEIE ai sensi dell’art. 48 co. 8 del Codice conferendo mandato collettivo speciale con rappresentanza all’impresa qualificata come mandataria che stipulerà il contratto in nome e per conto delle mandanti/consorziate;
c. l'indicazione, ai sensi dell’art. 48, co 4 del Codice, delle parti del servizio/fornitura che saranno eseguite dai singoli operatori economici riuniti o consorziati;
Per le aggregazioni di imprese aderenti al contratto di rete: se la rete è dotata di un organo comune con potere di rappresentanza e soggettività giuridica:
- copia autentica del contratto di rete, redatto per atto pubblico o scrittura privata autenticata, ovvero per atto firmato digitalmente a norma dell’art. 25 del d.lgs. n. 82/2005, con indicazione dell’organo comune che agisce in rappresentanza della rete;
- dichiarazione, sottoscritta dal legale rappresentante dell’organo comune, che indichi per quali imprese la rete concorre e le parti del servizio o della fornitura che saranno eseguite dai singoli operatori economici aggregati in rete;
Per le aggregazioni di imprese aderenti al contratto di rete: se la rete è dotata di un organo comune con potere di rappresentanza ma è priva di soggettività giuridica:
- copia autentica del contratto di rete, redatto per atto pubblico o scrittura privata autenticata, ovvero per atto firmato digitalmente a norma dell’art. 25 del CAD, recante il mandato collettivo irrevocabile con rappresentanza conferito alla impresa mandataria; qualora il contratto di rete sia stato redatto con mera firma digitale non autenticata ai sensi dell’art. 24 del CAD, il mandato nel contratto di rete non può ritenersi sufficiente e sarà obbligatorio conferire un nuovo mandato nella forma della scrittura privata autenticata, anche ai sensi dell’art. 25 del CAD;
- dichiarazione che indichi le parti del servizio o della fornitura che saranno eseguite dai singoli operatori economici aggregati in rete;
Per le aggregazioni di imprese aderenti al contratto di rete: se la rete è dotata di un organo comune privo del potere di rappresentanza o se la rete è sprovvista di organo comune, ovvero, se l’organo comune è privo dei requisiti di qualificazione richiesti:
- in caso di RTI costituito: copia autentica del contratto di rete, redatto per atto pubblico o scrittura privata autenticata ovvero per atto firmato digitalmente a norma dell’art. 25 del CAD con allegato il mandato collettivo irrevocabile con rappresentanza conferito alla mandataria, recante l’indicazione del soggetto designato quale mandatario e delle parti del servizio o della fornitura che saranno eseguite dai singoli operatori economici aggregati in rete; qualora il contratto di rete sia stato redatto con mera firma digitale non autenticata ai sensi dell’art. 24 del CAD, il mandato deve avere la forma dell’atto pubblico o della scrittura privata autenticata, anche ai sensi dell’art. 25 del CAD
(o in alternativa)
- in caso di RTI costituendo: copia autentica del contratto di rete, redatto per atto pubblico o scrittura privata autenticata, ovvero per atto firmato digitalmente a norma dell’art. 25 del CAD, con allegate le dichiarazioni, rese da ciascun concorrente aderente al contratto di rete, attestanti:
a. a quale concorrente, in caso di aggiudicazione, sarà conferito mandato speciale con rappresentanza o funzioni di capogruppo;
b. l’impegno, in caso di aggiudicazione, ad uniformarsi alla disciplina vigente in materia di raggruppamenti temporanei;
c. le parti del servizio o della fornitura che saranno eseguite dai singoli operatori economici aggregati in rete.
Il mandato collettivo irrevocabile con rappresentanza potrà essere conferito alla mandataria con scrittura privata. Qualora il contratto di rete sia stato redatto con mera firma digitale non autenticata ai sensi dell’art. 24 del CAD, il mandato dovrà avere la forma dell’atto pubblico o della scrittura privata autenticata, anche ai sensi dell’art. 25 del CAD.
NOTA BENE: Ai sensi dell'art. 48, comma 7, del D.Lgs. 50/2016, è vietato partecipare alla gara in più di un raggruppamento temporaneo o consorzio ordinario di concorrenti ovvero anche in forma individuale qualora si partecipi alla medesima gara in raggruppamento o associazione, anche ai sensi dell'art. 48, comma 14, del D.Lgs. 50/2016.
CONSORZI ART. 45, D.Lgs. 50/2016
Nel caso in cui l’operatore economico partecipante alla gara sia un consorzio di cui all’art. 45, comma 2, lettera b) o lettera c), del D.Lgs. 50/2016,
- il legale rappresentante del consorzio deve:
1. compilare i form on line per procedere alla generazione della corrispondente “ domanda di partecipazione”, specificando la tipologia di consorzio, indicando le consorziate esecutrici e rendendo le dichiarazioni in riferimento a eventuali soggetti cessati dalla carica secondo le indicazioni sopra riportate;
2. firmare digitalmente la “domanda di partecipazione” generata dal sistema;
- i legali rappresentanti del consorzio e di ogni consorziata esecutrice per le quali il medesimo consorzio concorre devono:
1. rendere le dichiarazioni contenute nel DGUE, ai sensi art. 85 del D.Lgs. 50/2016, relativamente all’insussistenza di cause di esclusione dalle gare di appalto, in riferimento a tutti i soggetti che ricoprono le cariche di cui all'art. 80 comma 3, D.Lgs. 50/2016, con la modalità descritta ai successivi
A.2.1) e A.2.2);
2. firmare digitalmente il DGUE;
- i legali rappresentanti di ogni consorziata esecutrice devono:
1. rendere, utilizzando l’apposito modello di dichiarazioni integrative disponibile nella documentazione di gara, le dichiarazioni sostitutive di certificazione o di atto notorio, ai sensi del D.P.R. n. 445/2000;
2. firmare digitalmente il modello di dichiarazioni integrative.
NOTA BENE: L'impresa che si trovi nelle condizioni di cui all'art. 110, comma 5, D.Lgs. 50/2016 non potrà essere indicata quale consorziata esecutrice.
L’inserimento dei DGUE e del modello di dichiarazioni integrative nel sistema START avviene a cura del
Consorzio, che provvederà ad inserire la documentazione negli appositi spazi presenti sul sistema (rispettivamente riservati al concorrente-Consorzio e alle consorziate esecutrici).
Qualora un Consorzio di cui all'art. 45, lettere b) o c), del D.Lgs. 50/2016 partecipi alla procedura di gara come membro di raggruppamento temporaneo di concorrenti o di consorzio ordinario di concorrenti o di G.E.I.E., l'intera documentazione richiesta per la partecipazione, resa dal titolare o legale rappresentante o procuratore di ogni impresa consorziata per la quale il consorzio concorre e firmata digitalmente dagli stessi, dovrà essere inserita a sistema a cura del soggetto indicato quale mandatario.
AVVALIMENTO
Ai sensi dell’art. 89 del Codice, l’operatore economico, singolo o associato ai sensi dell’art. 45 del Codice, può dimostrare il possesso dei requisiti di carattere economico, finanziario, tecnico e professionale di cui all’art. 83, comma 1, lett. b) e c) del Codice avvalendosi dei requisiti di altri soggetti,anche partecipanti al raggruppamento. Non è consentito l’avvalimento per la dimostrazione dei requisiti morali, di idoneità professionale o dei requisiti tecnico/professionale di natura strettamente soggettiva [ad esempio: iscrizione alla CCIAA oppure a specifici Albi, oppure certificazioni di qualità].
L’impresa ausiliaria può assumere il ruolo di subappaltatore nei limiti dei requisiti prestati.
Ai sensi dell’art. 89, comma 3 del Codice, il concorrente provvede a sostituire l’ausiliario qualora per quest’ultimo sussistano motivi obbligatori di esclusione o laddove esso non soddisfi i pertinenti criteri di selezione.
L’operatore economico partecipante alla gara, nel caso in cui si affidi alla capacità di altri soggetti ai fini del raggiungimento delle soglie minime previste al punto c) del paragrafo 2, “Requisiti di partecipazione”:
1. deve indicare nel DGUE:
- la denominazione degli operatori economici di cui intende avvalersi (impresa ausiliaria);
- i requisiti oggetto di avvalimento;
2. deve inserire nell’apposito spazio del sistema telematico il contratto di avvalimento, ai sensi dell’art. 89, comma 1 del D.Lgs. 50/2016, in formato elettronico firmato digitalmente dai contraenti, oppure mediante scansione dell'originale o della copia autentica dell’originale cartaceo rilasciata dal notaio, in virtù del quale l’impresa ausiliaria si obbliga nei confronti del concorrente a fornire i requisiti e a mettere a disposizione le risorse necessarie per tutta la durata dell’appalto. Detto contratto deve riportare in modo compiuto, esplicito ed esauriente:
- oggetto;
- risorse e mezzi, (personale, attrezzature etc…) messi a disposizione per l’esecuzione dell’appalto, in modo determinato e specifico;
- durata;
- ogni altro elemento utile ai fini dell’avvalimento. L’impresa ausiliaria, indicata dall’operatore economico:
1. deve redigere un proprio DGUE;
2. deve rendere, utilizzando l’apposito modello di dichiarazioni integrative, disponibile nella documentazione di gara, i dati generali dell’operatore economico, le ulteriori dichiarazioni che non sono contenute nel DGUE e la dichiarazione di obbligarsi verso il concorrente e verso l’amministrazione a mettere a disposizione per tutta la durata dell'appalto le risorse necessarie di cui è carente il concorrente;
3. deve sottoscrivere entrambi i documenti con firma digitale da parte del legale rappresentante.
Il DGUE e il modello di dichiarazioni integrative dell'impresa ausiliaria sono inseriti nei rispettivi appositi spazi previsti sul sistema telematico da parte dell’operatore economico partecipante alla gara ovvero, in caso di Raggruppamento temporaneo di concorrenti o Consorzio ordinario di concorrenti, da parte della mandataria.
NOTA BENE:
- L'impresa che si trovi nelle condizioni di cui all'art. 110, comma 5, D.Lgs. 50/2016 non potrà essere indicata quale impresa ausiliaria.
- Il concorrente e l'impresa ausiliaria sono responsabili in solido nei confronti del comune committente in relazione alle prestazioni oggetto del contratto. Gli obblighi previsti dalla normativa antimafia a carico del concorrente si applicano anche nei confronti del soggetto ausiliario.
- E' ammesso l'avvalimento di più imprese ausiliarie. L'ausiliario non può avvalersi a sua volta di altro soggetto. Non è consentito che della stessa impresa ausiliaria si avvalga più di un concorrente e che partecipino alla gara sia l'impresa ausiliaria che quella che si avvale dei requisiti.
CURATELA FALLIMENTARE E CONCORDATO PREVENTIVO CON CONTINUITA’ AZIENDALE
Nel caso in cui l’operatore economico sia stato ammesso a concordato preventivo con continuità aziendale:
- dovrà indicare, nella sezione C – parte III del DGUE, gli estremi dell’autorizzazione del Giudice delegato, ai sensi dell’art. 110, comma 3, lettera a), del Codice;
- dovrà inserire nell'apposito spazio previsto sul sistema telematico la relazione di un professionista, ai sensi del comma 5 dell’art. 186-bis X.X. 000/0000, xxxxxxx i dati identificativi delle stesso, in possesso dei requisiti di cui all’articolo 67, terzo comma, lettera d) del medesimo Regio Decreto, che attesti la conformità al piano di concordato di cui all’art. 161 del R.D. 267/1942 e la ragionevole capacità di adempimento del contratto; la relazione dovrà essere prodotta in formato elettronico firmata digitalmente dal professionista medesimo ovvero, qualora non disponibile detto formato, in copia per scansione della relazione originale cartacea sottoscritta dal professionista.
Saranno tenuti a produrre la relazione di cui sopra, con le medesime modalità ivi riportate, le consorziate esecutrici ammesse a concordato preventivo con continuità aziendale e l’impresa ausiliaria ex art. 89, D. Lgs. 50/2016, che si trovino nella situazione di cui all’art. 110, comma 3, lett. a), D. Lgs. 50/2016.
Qualora la partecipazione alle procedure di affidamento dell’impresa ammessa a concordato preventivo con continuità aziendale o del curatore di impresa in fallimento, a ciò autorizzati, ai sensi dell’art. 110 comma 3 lettera a) del D.Lgs. 50/2016, sia stata subordinata da ANAC ad avvalimento di altro operatore economico in possesso dei requisiti di carattere generale e degli altri requisiti di selezione richiesti nel presente invito a gara, ai sensi dell’art. 110, comma 5, D. Lgs. 50/2016, come dichiarati nel relativo DGUE, l’impresa ausiliaria deve:
1. produrre un proprio DGUE;
2. rendere, utilizzando l’apposito modello di dichiarazioni integrative, disponibile nella documentazione di gara, i dati generali dell’operatore economico, le ulteriori dichiarazioni che non sono contenute nel DGUE e la dichiarazione di obbligarsi verso il concorrente e verso l’amministrazione a mettere a disposizione per tutta la durata dell'appalto le risorse necessarie di cui è carente il concorrente nonché
a subentrare al concorrente nel caso in cui questo, nel corso della gara, ovvero, dopo la stipulazione del contratto, non sia per qualsiasi ragione più in grado di dare regolare esecuzione all’appalto.
Il DGUE e il modello di dichiarazioni integrative, compilati e sottoscritti ciascuno dal titolare o legale rappresentante o procuratore dell’impresa ausiliaria con firma digitale, devono essere inseriti nei rispettivi appositi spazi previsti sul sistema telematico da parte dell’operatore economico partecipante alla gara ovvero, in caso di Raggruppamento temporaneo di concorrenti o Consorzio ordinario di concorrenti, da parte della mandataria.
NOTA BENE: L’impresa ausiliaria indicata ai sensi dell’art. 110, comma 5, D. Lgs. 50/2016 non deve trovarsi nelle ipotesi di cui all’art. 186 bis RD 267/1942 o sottoposta a curatela fallimentare.
A.2) DOCUMENTO DI GARA UNICO EUROPEO – DGUE
Le dichiarazioni sull’assenza dei motivi di esclusione di cui all’art. 80 D.Lgs. 50/2016 e sul possesso dei criteri di selezione dovranno essere rese dall’operatore economico concorrente, ai sensi del D.P.R. 445/2000, attraverso il DGUE, disponibile nella documentazione di gara, come in allegato alla Circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 3 del 18 luglio 2016 “Linee guida per la compilazione del modello di formulario di Documento di gara unico europeo (DGUE) approvato dal Regolamento di esecuzione (UE) 2016/7 della Commissione del 5 gennaio 2016. (16A05530)” - Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 174 del 27-7-2016.
Si evidenzia che il concorrente o altro soggetto tenuto alla presentazione del DGUE è responsabile di tutte le dichiarazioni rese ai sensi del D.P.R. 445/2000, pertanto ogni eventuale errore nel contenuto delle dichiarazioni ricade sulla sua responsabilità. La Stazione appaltante assume il contenuto delle dichiarazioni così come rese nel DGUE e sulla base di queste verifica la conformità di tutta la documentazione richiesta per la partecipazione alla gara.
La Stazione appaltante, nella successiva fase di controllo, verificherà la veridicità del contenuto di tali dichiarazioni.
L’operatore economico, in relazione ai soggetti che ricoprono una delle cariche di cui all'art. 80, comma 3, D.lgs. 50/2016 al momento della presentazione dell’offerta, deve rendere le dichiarazioni sui requisiti generali ai sensi dell’art. 80 del D.Lgs. 50/2016, relativamente all’insussistenza di cause di esclusione dalle gare di appalto.
NOTA BENE: Le cariche individuate all'art. 80, comma 3, D.Lgs. 50/2016 sono le seguenti:
1) amministratore munito del potere di rappresentanza;
2.a) tutti i soci nel caso in cui l’operatore economico sia una società in nome collettivo;
2.b) i soci accomandatari nel caso in cui l’operatore economico sia una società in accomandita semplice;
2.c) tutti i componenti risultanti dall’atto di associazione nel caso in cui l’operatore economico sia una associazione professionale;
2.d) nel caso in cui l’operatore economico sia un altro tipo di società o consorzio rispetto a quelle sopra evidenziate:
2.d.1) il socio unico persona fisica;
2.d.2) il socio di maggioranza persona fisica in caso di società con meno di quattro soci qualora detto socio abbia una partecipazione pari o superiore al 50%;
2.d.3) i membri del consiglio di amministrazione o i soggetti cui siano stati conferiti poteri di
rappresentanza, di direzione o di vigilanza;
3) direttore tecnico;
4) i soggetti cessati dalle cariche sopra indicate nell'anno antecedente la presente procedura di gara.
Tali dichiarazioni dovranno essere presentate in una delle due modalità di seguito indicate:
A.2.1) singolarmente da ciascuno dei soggetti che ricoprono le cariche di cui all’art. 80, comma 3, del D.Lgs. 50/2016, utilizzando l’apposito modello DGUE denominato “DGUE reso dai singoli soggetti”, nel quale ogni soggetto dichiarante dovrà compilare e sottoscrivere digitalmente la dichiarazione di insussistenza di cause di esclusione dalle gare di appalto, contenuta nella parte III, lett. A del Documento, indicando tutte le eventuali condanne penali da essi riportate xxx comprese quelle per le quali abbiano beneficiato della non menzione;
oppure, in alternativa:
A.2.2) a cura di persona munita del potere di rappresentanza in relazione alla propria posizione e in relazione alla posizione di tutti i soggetti che ricoprono una delle cariche di cui all’art. 80, comma 3, del D.Lgs. 50/2016, utilizzando l’apposito modello DGUE disponibile nella documentazione di gara denominato “DGUE”, nel quale, oltre alla dichiarazione di insussistenza di cause di esclusione dalle gare di appalto, dovranno essere indicate, relativamente a sé stesso e a tutti i soggetti si cui all'art. 80, comma 3, D.lgs. 50/2016, tutte le eventuali condanne penali da essi riportate ivi comprese quelle per le quali abbiano beneficiato della non menzione. Tale dichiarazione deve essere firmata digitalmente dal dichiarante munito del potere di rappresentanza.
Il DGUE dovrà essere compilato nelle seguenti sezioni:
Parte II – Informazioni sull’operatore economico
Il concorrente rende tutte le informazioni richieste mediante la compilazione delle parti pertinenti.
NOTA BENE: Indicare nella sezione A della parte II il nome e i recapiti delle persone abilitate ad agire come rappresentanti legali dell'operatore economico ai fini della procedura di appalto, compresi procuratori e institori che possono impegnare la volontà del soggetto concorrente che rappresentano al pari di un amministratore munito di poteri di rappresentanza ed eventuali cessati dalla carica nell'anno precedente la procedura di gara. In caso di più soggetti dotati di poteri di rappresentanza ripetere la sezione A tante volte quanto necessario.
In caso di ricorso all’avvalimento si richiede la compilazione della sezione C In caso di ricorso al subappalto si richiede la compilazione della sezione D
Il concorrente, pena l’impossibilità di ricorrere al subappalto, indica l’elenco delle prestazioni che intende subappaltare con la relativa quota percentuale dell’importo complessivo del contratto nonché, ai sensi dell’art. 105 comma 6 del Codice, la denominazione dei tre subappaltatori proposti.
Il concorrente, per ciascun subappaltatore, allega il DGUE, a firma del subappaltatore, contenente le informazioni di cui alla parte II, sezioni A e B, alla parte III, e alla parte VI; in caso di subappalto qualificante, il concorrente allega DGUE del subappaltatore, contenente anche le informazioni di cui alla parte IV, lett. C.
Parte III – Motivi di esclusione
Il concorrente dichiara di non trovarsi nelle condizioni previste dal punto 6 del presente disciplinare.
Parte IV – Criteri di selezione
Il concorrente dichiara di possedere tutti i requisiti richiesti dai criteri di selezione e compila:
a) la sezione A per dichiarare il possesso del requisito relativo all’idoneità professionale di cui all'art. 7.2, lett. a), del presente disciplinare;
b) la sezione C per dichiarare il possesso del requisito relativo alla capacità professionale e tecnica di cui all'art. 7.2, lett. b), c), d), del presente disciplinare.
c) La sezione D per dichiarare il possesso del requisito relativo alla presenza di sistemi di garanzia della qualità e/o di gestione ambientale certificati (la certificazione di sistema di gestione ambientale è richiesta ai soli fini della riduzione delle garanzie).
Parte VI – Dichiarazioni finali
Il concorrente rende tutte le informazioni richieste mediante la compilazione delle parti pertinenti.
Il DGUE deve essere presentato:
- nel caso di raggruppamenti temporanei, consorzi ordinari, GEIE, da tutti gli operatori economici che partecipano alla procedura in forma congiunta;
- nel caso di aggregazioni di imprese di rete da ognuna delle imprese retiste, se l’intera rete partecipa, ovvero dall’organo comune e dalle singole imprese retiste indicate;
- nel caso di consorzi cooperativi, di consorzi artigiani e di consorzi stabili, dal consorzio e dai consorziati per conto dei quali il consorzio concorre;
In caso di incorporazione, fusione societaria o cessione d’azienda, le dichiarazioni di cui all’art. 80, commi 1, 2 e 5, lett. l) del Codice, devono riferirsi anche ai soggetti di cui all’art. 80 comma 3 del Codice che hanno operato presso la società incorporata, fusasi o che ha ceduto l’azienda cessati dalla carica nell’anno antecedente la data di pubblicazione del bando di gara.
Ogni DGUE, reso con le modalità sopra indicate, deve essere inserito nell’apposito spazio predisposto sul sistema telematico da parte dell’operatore economico partecipante alla gara. In particolare:
- dovrà essere estratto il modello DGUE dalla documentazione di gara presente su START nella sezione riservata alla procedura e salvato sulla propria postazione;
- dovrà essere compilato nelle sezioni prescritte;
- dovrà essere firmato digitalmente dal sottoscrittore;
- dovrà essere inserito nuovamente su START, unitamente agli eventuali provvedimenti di condanna subiti con le misure di dissociazione adottate (nella sezione denominata Documentazione amministrativa aggiuntiva).
NOTA BENE:
- Rientrano tra i soggetti obbligati a rendere le dichiarazioni di cui all'art. 80 del D.Lgs. 50/2016 i procuratori che, sulla base dei poteri che sono stati loro conferiti, possano impegnare la volontà del soggetto concorrente che rappresentano al pari di un amministratore munito di poteri di rappresentanza.
- L’art. 67 del D.lgs. 159/2011 estende il divieto di stipulare contratti con la pubblica amministrazione a coloro che sono stati condannati con sentenza non passata in giudicato ma confermata in sede di appello per alcuni reati di particolare gravità.
- In applicazione dell'art. 80, comma 7, del D.Lgs. 50/2016 qualora un operatore economico incorra in uno dei motivi di esclusione di cui all'art. 80, comma 1, “limitatamente alle ipotesi in cui la sentenza definitiva abbia imposto una pena detentiva non superiore a 18 mesi ovvero abbia riconosciuto
l’attenuante della collaborazione come definita per le singole fattispecie di reato”, o al comma 5, “è ammesso a provare di aver risarcito o di essersi impegnato a risarcire qualunque danno causato dal reato o dall’illecito e di aver adottato provvedimenti concreti di carattere tecnico, organizzativo e relativi al personale idonei a prevenire ulteriori reati o illeciti”. Per consentire alla stazione appaltante di valutare tali posizioni, il concorrente deve allegare alla documentazione amministrativa ogni documentazione utile relativa alle sentenze/contestazioni emesse dalle autorità competenti. Tale documentazione, ove presente, dovrà essere inserita sul sistema START nello spazio relativo alla documentazione amministrativa denominato “Documentazione Amministrativa Aggiuntiva”.
- E' necessario che i concorrenti dichiarino tutte le condanne eventualmente riportate, comprese quelle che beneficiano della non menzione, con le sole eccezioni dei casi in cui, con provvedimento espresso del Giudice, il reato sia stato depenalizzato ovvero sia stato estinto ovvero sia intervenuta la riabilitazione ovvero sia stata revocata la condanna; la valutazione della incidenza delle condanne subite sull’affidabilità morale e professionale spetta unicamente alla stazione appaltante.
- La regolarità contributiva e fiscale prescritta per la partecipazione ad appalti pubblici è requisito indispensabile; i concorrenti dovranno quindi accertarsi del possesso di tale requisito fin dalla presentazione della domanda di partecipazione.
- Ai sensi dell'art. 85, comma 4, del D.Lgs. 50/2016, gli operatori economici possono usare anche il DGUE utilizzato in altra procedura di appalto, purchè confermino che le informazioni in esso contenute sono tuttora valide.
A.3) MODELLO DI DICHIARAZIONI INTEGRATIVE
Il modello di dichiarazioni integrative contiene le dichiarazioni sostitutive di certificazione o di atto notorio, da rendersi ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 445/2000, sul possesso dei requisiti di idoneità tecnico-professionale di cui all'art. 16, LR Toscana n. 38/2007, e le dichiarazioni necessarie per la partecipazione, non contenute nel DGUE e nella domanda di partecipazione, quali:
1) dichiarazione di non incorrere nelle cause di esclusione di cui all’art. 80, comma 5 lett. f-bis) e f-ter) del Codice;
2) accettazione, ai sensi dell’art. 100, comma 2 del Codice, dei requisiti particolari per l’esecuzione del contratto nell’ipotesi in cui risulti aggiudicatario;
3) dichiarazione di aver preso visione dei luoghi in cui deve essere eseguita la prestazione;
4) autorizzazione ovvero diniego adeguatamente motivato e comprovato ai sensi dell’art. 53, comma 5, lett. a), del Codice, nel caso in cui un partecipante alla gara eserciti la facoltà di “accesso agli atti”, alla stazione appaltante a rilasciare la documentazione presentata per la partecipazione alla gara e l'offerta. Tale modello dovrà essere sottoscritto con firma digitale dal titolare o legale rappresentante o procuratore del soggetto concorrente ed inserita sul sistema telematico nell’apposito spazio previsto. Nel caso di Raggruppamento temporaneo di concorrenti, Consorzio ordinario di concorrenti, GEIE, il modello di dichiarazioni integrative – parte II dovrà essere compilato singolarmente da ciascun membro facente parte del Raggruppamento temporaneo di concorrenti, Consorzio ordinario di concorrenti, GEIE e firmata digitalmente dal rispettivo legale rappresentante o procuratore. L’inserimento di tali schede nel sistema avviene a cura del soggetto indicato quale mandatario.
Nel caso di Consorzio art. 45, comma 2, lett. b) e lett. c), D. Lgs. 50/2016 il modello di dichiarazioni integrative dovrà essere compilato singolarmente dal consorzio e da ogni consorziata esecutrice e firmata digitalmente dal rispettivo legale rappresentante o procuratore. L’inserimento di tali schede nel sistema avviene a cura del consorzio.
A.4) GARANZIA PROVVISORIA
L’offerta è corredata, a pena di esclusione, da una garanzia provvisoria, come definita dall’art. 93 del Codice, pari a 2% del prezzo base dell’appalto ai sensi dell’art. 93, comma 1 del Codice e precisamente di importo pari ad € 106.359,29 (centoseimilatrecentocinquantanove/ventinove), salvo quanto previsto all’art. 93, comma 7 del Codice.
Ai sensi dell’art. 93, comma 6 del Codice, la garanzia provvisoria copre la mancata sottoscrizione del contratto, dopo l’aggiudicazione, dovuta ad ogni fatto riconducibile all’affidatario o all’adozione di informazione antimafia interdittiva emessa ai sensi degli articoli 84 e 91 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n.159; la garanzia è svincolata automaticamente al momento della sottoscrizione del contratto.
La garanzia provvisoria copre, ai sensi dell’art. 89, comma 1 del Codice, anche le dichiarazioni mendaci rese nell’ambito dell’avvalimento.
L’offerta è altresì corredata, a pena di esclusione, dall’impegno verso il concorrente a rilasciare, qualora l’offerente risultasse affidatario, garanzia fideiussoria per l’esecuzione del contratto di cui agli artt. 103 e 104 del Codice in favore della stazione appaltante, valido fino alla data di emissione del certificato provvisorio o del certificato di regolare esecuzione di cui all’art. 103, co. 1 del Codice o comunque decorsi 12 (dodici) mesi dalla data di ultimazione dei servizi risultante dal relativo certificato, secondo le seguenti modalità:
a) nel caso di garanzia prestata in contati o titoli di Stato è necessario presentare una dichiarazione con l’impegno a consegnare una fideiussione a titolo di cauzione definitiva nel caso di aggiudicazione. La dichiarazione dovrà essere resa da un istituto bancario, assicurativo o da un intermediario autorizzato, su carta intestata e sottoscritta da un funzionario con poteri di firma, in formato digitale con firma digitale del garante o in copia scansionata, ed inserita nell'apposito spazio;
b) nel caso di garanzia provvisoria resa con una fideiussione sarà lo stesso istituto bancario, assicurativo od intermediario autorizzato che ha rilasciato la garanzia provvisoria a fornire la dichiarazione di cui sopra e a riportarla all'interno della fideiussione o in appendice ad essa.
Tale impegno non è richiesto alle microimprese, piccole e medie imprese e ai raggruppamenti temporanei o consorzi ordinari esclusivamente dalle medesime costituiti.
La garanzia provvisoria dovrà essere prestata in favore della Centrale Unica di Committenza dei Comuni di Montemurlo, Carmignano e Poggio a Caiano e dovrà essere costituita, a scelta del concorrente:
a. in titoli del debito pubblico garantiti dallo Stato depositati presso una sezione di tesoreria provinciale o presso le aziende autorizzate, a titolo di pegno, a favore della stazione appaltante; il valore deve essere al corso del giorno del deposito; in tale caso, la documentazione da produrre consiste nella scansione dell'originale della ricevuta, da inserire nell'apposito spazio;
b. fermo restando il limite all’utilizzo del contante di cui all’articolo 49, comma l del decreto legislativo
21 novembre 2007 n. 231, in contanti, con bonifico, in assegni circolari, con versamento presso il Servizio Tesoreria del Comune di Montemurlo c/o Banca Popolare di Vicenza, Agenzia Montemurlo - via Scarpettini – IBAN XX00X0000000000000000000000; parimenti, la documentazione da produrre consiste nella scansione dell'originale della ricevuta, da inserire nell'apposito spazio;
c. fideiussione bancaria o assicurativa rilasciata da imprese bancarie o assicurative che rispondano ai requisiti di cui all’art. 93, comma 3 del Codice. In ogni caso, la garanzia fideiussoria è conforme allo schema tipo di cui all’art. 103, comma 9 del Codice; la fidejussione dovrà essere prodotta in formato digitale con firma digitale delle parti o in copia scansionata, da inserire nell'apposito spazio.
Gli operatori economici, prima di procedere alla sottoscrizione, sono tenuti a verificare che il soggetto
garante sia in possesso dell’autorizzazione al rilascio di garanzie mediante accesso ai seguenti siti internet:
- xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxx.xx/xxxxxxx/xxxxxxxxx/xxxxxxxxxxxx/xxxxx.xxxx
- xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxx.xx/xxxxxxx/xxxxxxxxx/xxxxxx-xxx/xxxxxxxx-xxxxxxxxxxx/
- xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxx.xx/xxxxxxx/xxxxxxxxx/xxxxxx-xxx/xxxxxxxx-xxxxxxxxxxxxxx/ Intermediari_non_abilitati.pdf
- xxxx://xxx.xxxxx.xx/xxxxx/xxxxxxx_xxx/XxxxXxxx.xxx
In caso di prestazione di garanzia fideiussoria, questa dovrà:
1) essere intestata, a pena di esclusione, a tutti gli operatori economici del costituito/costituendo raggruppamento temporaneo, aggregazione di imprese di rete o consorzi ordinari o GEIE;
2) essere conforme allo schema tipo approvato con decreto n. 31 del 19.01.2018 del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e previamente concordato con le banche e le assicurazioni o loro rappresentanze;
3) avere validità per 180 giorni dal termine ultimo per la presentazione dell’offerta;
4) prevedere espressamente:
a. la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale di cui all’art. 1944 del codice civile, volendo ed intendendo restare obbligata in solido con il debitore;
b. la rinuncia ad eccepire la decorrenza dei termini di cui all’art. 1957 del codice civile;
c. la loro operatività entro quindici giorni a semplice richiesta scritta della stazione appaltante;
d. la dichiarazione contenente l’impegno a rilasciare, in caso di aggiudicazione dell’appalto, a richiesta del concorrente, una garanzia fideiussoria, relativa alla cauzione definitiva di cui all’art.103 del Codice, in favore della stazione appaltante, valida fino alla data di emissione del certificato di verifica della conformità che attesti la regolare esecuzione ai sensi dell’art. 103, co.1 del Codice o comunque decorsi 12 (dodici) mesi dalla data di ultimazione delle prestazioni risultante dal relativo certificato.
L’importo della garanzia e del suo eventuale rinnovo è ridotto secondo le misure e le modalità di cui all’art. 93, comma 7 del Codice.
Per fruire di dette riduzioni il concorrente dichiara nel DGUE il possesso dei relativi requisiti (certificazioni di qualità, etc.).
In caso di partecipazione in forma associata, le suddette riduzioni si possono ottenere alle seguenti condizioni:
a. in caso di partecipazione in RTI orizzontale, ai sensi dell’art. 48, comma 2 del Codice, consorzio ordinario di concorrenti di cui all’art. 45, co. 2, lett. e) del Codice o di aggregazioni di imprese di rete, il concorrente può godere del beneficio della riduzione della garanzia solo se tutte le imprese che costituiscono il raggruppamento e/o il consorzio ordinario siano in possesso della predetta certificazione;
b. in caso di partecipazione in RTI verticale, nel caso in cui solo alcune tra le imprese che costituiscono il raggruppamento verticale siano in possesso della certificazione, il raggruppamento stesso può beneficiare di detta riduzione in ragione della parte delle prestazioni contrattuali che ciascuna impresa raggruppata e/o raggruppanda assume nella ripartizione dell’oggetto contrattuale all’interno del raggruppamento;
c. in caso di partecipazione in consorzio di cui all’art. 45, comma 2, lett. b) e c) del Codice e di aggregazioni di imprese di rete con organo comune e soggettività giuridica, il concorrente può godere del beneficio della riduzione della garanzia nel caso in cui la predetta certificazione sia posseduta dal consorzio/aggregazione di imprese di rete.
La mancata presentazione della garanzia provvisoria – a condizione che la garanzia sia stata già
costituita prima della presentazione dell’offerta – la presentazione di una garanzia di valore inferiore o priva di una o più caratteristiche tra quelle sopra indicate, oppure la mancata reintegrazione potrà essere sanata ai sensi dell’art. 83, co. 9 del Codice.
Ai sensi dell’art. 93, comma 6 del Codice, la garanzia provvisoria verrà svincolata all’aggiudicatario automaticamente al momento della stipula del contratto, mentre agli altri concorrenti, verrà svincolata in sede di comunicazione ex art. 76, comma 5, del Codice.
A.5) PAGAMENTO A FAVORE DELL’AUTORITÀ
I concorrenti effettuano, a pena di esclusione, il pagamento del contributo previsto dalla legge in favore dell’Autorità nazionale anticorruzione, per un importo pari ad € 200,00 (duecento/00) secondo le modalità di cui alla deliberazione dell’X.X.XX. n.1300 del 20 dicembre 2017 e inseriscono nell'apposito spazio su Start la scansione della ricevuta di pagamento.
La mancata presentazione della ricevuta potrà essere sanata ai sensi dell’art. 83, comma 9 del Codice, a condizione che il pagamento sia stato già effettuato prima della scadenza del termine di presentazione dell’offerta.
In caso di mancata dimostrazione dell’avvenuto pagamento, la stazione appaltante esclude il concorrente dalla procedura di gara, ai sensi dell’art. 1, comma 67 della l. 266/2005.
11. MOTIVI DI ESCLUSIONE ALLA PARTECIPAZIONE ALLA GARA
Determina l'esclusione del concorrente dalla gara:
- il mancato invio, tramite il sistema START, della documentazione richiesta entro il termine stabilito nel presente invito a gara, anche se sostitutiva di offerta precedente;
- il mancato possesso delle condizioni di partecipazione di cui al paragrafo 2 – 'Requisiti di partecipazione' del presente invito a gara;
- le irregolarità relative alla presentazione dell'offerta che incidano sulla segretezza di quest'utlima, come l'anticipazione di elementi dell'offerta economica inseriti negli spazi del sistema riservato alla documentazione amministrativa e/o amministrativa aggiuntiva;
- la mancanza o la mancata sottoscrizione da parte del legale rappresentante o soggetto munito di poteri di rappresentanza della documentazione tecnica di cui al punto B.1);
- la mancanza o la mancata sottoscrizione da parte del legale rappresentante o soggetto munito di poteri di rappresentanza dell'offerta economica di cui al punto C.1);
- la mancanza dell’indicazione del prezzo offerto;
- le offerte condizionate o espresse in modo indeterminato o incompleto, ovvero riferite ad offerta relativa ad altra gara;
- le offerte considerate irregolari e/o inammissibili ai sensi dell'art. 59, commi 3 e 4, e dell'art. 83, comma 9, del D.Lgs. 50/2016;
- la difformità rilevata in sede di controllo tra quanto dichiarato e quanto risultante dalla documentazione prodotta o acquisita d’ufficio;
- la mancata regolarizzazione in caso di soccorso istruttorio.
12. AVVERTENZE
- Non è possibile presentare offerte modificative o integrative di offerta già presentata, mentre è possibile, nei termini fissati, ritirare l’offerta presentata e presentare una nuova offerta.
- La presentazione delle offerte è compiuta quando il concorrente ha completato tutti i passi previsti dalla procedura telematica e viene visualizzato un messaggio del sistema che indica la conferma della
corretta ricezione dell’offerta e l’orario della registrazione.
- Il sistema telematico non permette di completare le operazioni di presentazione di una offerta dopo il termine perentorio indicato nel presente invito a gara.
- il Comune committente, non vincolato dal presente invito a gara, si riserva comunque la facoltà insindacabile di non dare luogo alla gara, di prorogarne la data o di riavviare la procedura, senza che i concorrenti possano reclamare alcuna pretesa al riguardo. Ogni decisione presa in merito sarà in ogni caso comunicata tempestivamente con pubblicazione di avviso sul sito istituzionale della Centrale Unica di Committenza (xxxx://xxxxxxxxxx.xxxxxxxxxxxx.xx/xxxxxx000_xxxxx-xx-xxxx-x- contratti.html) e su START (xxxxx://xxxxx.xxxxxxx.xx).
- La Stazione appaltante si riserva la facoltà insindacabile, senza che i concorrenti possano reclamare alcuna pretesa al riguardo o diritti a risarcimenti o indennizzi di sorta:
di non aggiudicare la gara nel caso in cui le offerte risultino irregolari e non sanabili o inaccettabili ovvero inadeguate, ai sensi dei commi 8, 9 e 10 dell'art. 56 del Codice, ovvero esse siano ritenute non convenienti e/o inidonee in relazione all'oggetto del contratto e/o per mutate esigenze del servizio e/o sopravvenuti motivi di pubblico interesse;
di procedere all’aggiudicazione della gara anche nel caso pervenga una sola offerta valida e conveniente in relazione all'oggetto del contratto;
di sospendere ed aggiornare le operazioni di gara.
- Qualora non venga presentata alcuna offerta o alcuna offerta sia appropriata, il Comune committente si riserva di poter ricorrere a procedura negoziata ai sensi dell'art. 63, comma 2, lett. a), del D.Lgs. 50/2016.
- La presentazione dell’offerta costituisce accettazione incondizionata delle norme e condizioni contenute negli atti di gara, con rinuncia ad ogni eccezione; mentre l’offerente resta impegnato per effetto della presentazione dell’offerta, il Comune committente non assumerà nei suoi confronti alcun obbligo se non quando, a norma di legge, tutti gli atti connessi e conseguenti alla gara non avranno conseguito piena efficacia giuridica.
- L’offerta avrà valore fino a 180 (centottanta) giorni dal termine di presentazione della stessa; trascorso tale periodo, senza essere stato stipulato il relativo contratto, l’aggiudicatario ha facoltà di svincolarsi dalla propria offerta.
- Nel caso in cui alla data di scadenza della validità delle offerte le operazioni di gara siano ancora in corso, la stazione appaltante potrà richiedere agli offerenti, ai sensi dell’art. 32, comma 4 del Codice, di confermare la validità dell’offerta sino alla data che sarà indicata dalla medesima stazione appaltante e di produrre un apposito documento attestante la validità della garanzia prestata in sede di gara fino alla medesima data. Il mancato riscontro alla richiesta della stazione appaltante sarà considerato come rinuncia del concorrente alla partecipazione alla gara.
13. SOCCORSO ISTRUTTORIO
Le carenze di qualsiasi elemento formale della domanda, e in particolare, la mancanza, l’incompletezza e ogni altra irregolarità essenziale degli elementi e del DGUE, con esclusione di quelle afferenti all’offerta economica e all’offerta tecnica, possono essere sanate attraverso la procedura di soccorso istruttorio di cui all’art. 83, comma 9 del Codice.
Costituiscono irregolarità essenziali non sanabili le carenze della documentazione che non consentano l’individuazione del contenuto o del soggetto responsabile della stessa.
L’irregolarità essenziale è sanabile laddove non si accompagni ad una carenza sostanziale del requisito alla cui dimostrazione la documentazione omessa o irregolarmente prodotta era finalizzata. La
successiva correzione o integrazione documentale è ammessa laddove consenta di attestare l’esistenza di circostanze preesistenti, vale a dire requisiti previsti per la partecipazione e documenti/elementi a corredo dell’offerta [ad esempio: garanzia provvisoria, contratto di avvalimento aventi data certa anteriore alla data di scadenza delle offerte, etc.]
Il mancato possesso dei prescritti requisiti non è sanabile mediante soccorso istruttorio e determina l'esclusione dalla procedura di gara.
B) DOCUMENTAZIONE TECNICA:
B.1) OFFERTA TECNICA
L’offerta tecnica sarà costituita da un elaborato in carta semplice, redatto in lingua italiana, di volume massimo di 50 pagine, impaginato in formato A4 con margini impostati sup 2,5, inf 2, DX 2, SX 2, in carattere Times New Roman, punto 12, stampato su facciata unica, che dovrà riportare in maniera analitica gli elementi caratterizzanti la proposta di servizio secondo la prescrizioni di seguito elencate e come richieste nel capitolato speciale di appalto e relativi allegati:
A) Progetto complessivo dell'organizzazione e della gestione del servizio A1) Procedure di approvvigionamento e di conservazione delle derrate; A2) fasi di preparazione, cottura , confezionamento pasti;
A3) gestione diete speciali;
A4) procedure di lavaggio e sanificazione, comprensive delle modalità di controllo igienico-sanitario; A5) Fasi della distribuzione e dello sporzionamento dei pasti;
A7) Gestione degli imprevisti e delle emergenze;
A8) Curriculum vitae, titolo di studio ed esperienza lavorativa nel settore ristorazione scolastica del capo cuoco.
B) Progetti diversi
B1) Progetto per la destinazione del cibo non somministrato; B2) Progetto di inserimento lavorativo per soggetti svantaggiati;
B3) Progetto di miglioria sui controlli relativi alla qualità e sicurezza alimentare; B4) Progetto di miglioria sui servizi di sporzionamento;
B5) Progetti orientati alla comunicazione e alla educazione alimentare;
L'offerta tecnica dovrà essere illustrata in modo chiaro e dettagliato, tenendo conto che quanto dichiarato costituisce obbligazione vincolante in caso di aggiudicazione. Il servizio offerto dovrà essere reso in maniera ottimale, mediante autonomia di gestione ed assunzione di tutti i rischi connessi, compreso quello imprenditoriale. Si precisa, inoltre che sarà cura del soggetto gestore l'individuazione del personale che sarà impiegato a vari livelli per la resa ottimale dei servizi richiesti.
L'offerta tecnica non dovrà contenere alcun elemento che possa rendere palese, direttamente o indirettamente, l'offerta economica.
B.2) MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELL’OFFERTA TECNICA
L’offerta tecnica, di cui al punto B.1 deve essere firmata digitalmente dal titolare o legale rappresentante o procuratore del soggetto concorrente ed inserita sul sistema telematico nell’apposito
spazio previsto. Essa dovrà costituire un unico documento, comprensivo della eventuale documentazione complementare (per esempio, modulistica, curricula, etc.).
Nel caso di offerta presentata da un raggruppamento temporaneo di concorrenti, Consorzio ordinario di concorrenti, GEIE non ancora costituiti, l’offerta tecnica deve essere sottoscritta, con firma digitale, dal titolare o legale rappresentante o procuratore di ogni operatore economico che costituirà il raggruppamento temporaneo di concorrenti, Consorzio ordinario di concorrenti, GEIE.
Nel caso di offerta presentata da un raggruppamento temporaneo di concorrenti, Consorzio ordinario di concorrenti, GEIE già costituiti, l’offerta tecnica potrà essere sottoscritta, con firma digitale, anche dal solo titolare o legale rappresentante o procuratore dell’impresa indicata quale mandataria.
C) DOCUMENTAZIONE ECONOMICA
C.1) OFFERTA ECONOMICA
L'offerta economica, generata dal sistema, dovrà indicare:
a) il ribasso globale percentuale da applicare all’importo posto a base di gara, € 5.317.964,70, in cifre e lettere, Iva ed oneri di sicurezza per rischi di natura interferenziale esclusi;
b) la stima dei costi aziendali relativi alla salute ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro, già compresi nell’offerta economica, ai sensi dell'art. 95, comma 10, del D.lgs. 50/2016, per l’esecuzione del servizio per tutta la durata contrattuale;
Si precisa che per oneri della sicurezza afferenti l’impresa si intendono i costi ex lege sostenuti dall’operatore economico per la sicurezza e tutela dei lavoratori inerenti la propria attività di impresa commisurati alle caratteristiche e all’entità dell’appalto, quali a titolo esemplificativo e non esaustivo: oneri connessi alla sorveglianza sanitaria, dpi individuali, redazione ed elaborazione DVR etc., e comunque diversi da quelli da interferenze.
Detti costi relativi alla sicurezza connessi con l’attività d’impresa dovranno risultare congrui rispetto all’entità e le caratteristiche delle prestazioni oggetto dell’appalto. La stazione appaltante procede alla valutazione di merito circa l’adeguatezza dell’importo in sede di eventuale verifica della congruità dell’offerta.
c) la stima dei costi della manodopera, già compresi nell’offerta economica, ai sensi dell'art. 95, comma 10, del D.lgs. 50/2016.
La stazione appaltante procede alla valutazione di merito circa il rispetto di quanto previsto dall’art. 97, comma 5, lett. d) del Codice o in sede di eventuale verifica della congruità dell’offerta oppure prima dell’aggiudicazione.
La mancata indicazione degli oneri aziendali per la messa in sicurezza e/o dei costi della manodopera, essendo elementi necessari solo ai fini della valutazione della congruità dell'offerta, non comporterà l'esclusione dalla gara, ma sarà richiesta esplicitazione di tali dati, qualora mancanti, in sede di verifica della anomalia della migliore offerta, in caso di applicazione dell'art. 97, comma 6, D.lgs. 50/2016.
C.2) MODALITA' DI PRESENTAZIONE DELL'OFFERTA ECONOMICA
Per formulare l'offerta economica, dovranno essere seguite le indicazioni sotto riportate:
- Accedere allo spazio dedicato alla gara sul sistema telematico;
- Compilare il form on line “Offerta economica”, indicando anche:
- gli oneri aziendali per la messa in sicurezza dai rischi specifici connessi con l’attività di impresa per l’esecuzione del servizio per tutta la durata contrattuale;
- i costi della manodopera;
- Scaricare sul proprio pc il documento “offerta economica” generato dal form on line;
- Firmare digitalmente il documento “offerta economica” generato dal sistema, senza apporre ulteriori modifiche;
- Inserire nel sistema il documento “offerta economica” firmato digitalmente nell’apposito spazio previsto.
Nel caso di offerta presentata da un raggruppamento temporaneo di concorrenti, Consorzio ordinario di concorrenti, GEIE non ancora costituiti, l’offerta economica:
- dovrà essere sottoscritta con firma digitale dai titolari o legali rappresentanti o procuratori di tutte le imprese che costituiranno il raggruppamento temporaneo di concorrenti, del consorzio ordinario di concorrenti, GEIE;
- dovrà contenere l'impegno che, nel caso di aggiudicazione della gara, le stesse imprese conferiranno, con unico atto, mandato collettivo speciale con rappresentanza ad una di esse, designata quale mandataria.
Nel caso di raggruppamento temporaneo di concorrenti, Consorzio ordinario di concorrenti, GEIE già costituiti, per i quali sussiste l’obbligo di produrre l’atto costitutivo secondo le indicazioni riportate precedentemente, l’offerta economica potrà essere sottoscritta con firma digitale anche dal solo titolare o legale rappresentante o procuratore dell’impresa indicata quale mandataria.
In caso di raggruppamento temporaneo di concorrenti, consorzio ordinario di concorrenti o G.E.I.E. di tipo orizzontale, l’offerta presentata determina la loro responsabilità solidale nei confronti della Amministrazione nonché nei confronti degli eventuali subappaltatori e fornitori.
In caso di raggruppamento temporaneo di concorrenti, consorzio ordinario di concorrenti o G.E.I.E. di tipo verticale, la responsabilità è limitata all’esecuzione delle prestazioni di rispettiva competenza, ferma restando la responsabilità solidale della mandataria.
NOTA BENE: Nel caso occorra apportare delle modifiche a documenti prodotti in automatico dal sistema sulla base di form on line, è necessario ripetere la procedura di compilazione del form on line e ottenere un nuovo documento. Questa procedura si applica all’offerta economica e alla domanda di partecipazione.
14. CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE
L’appalto è aggiudicato in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, ai sensi dell’art. 95, comma 2 del Codice.
La valutazione dell’offerta tecnica e dell’offerta economica sarà effettuata in base ai seguenti punteggi:
PUNTEGGIO MASSIMO | |
Offerta tecnica | Massimo 80 punti |
Offerta economica | Massimo 20 punti |
Totale | 100 punti |
14.1 CRITERI DI VALUTAZIONE DELL’OFFERTA TECNICA
Il punteggio dell’offerta tecnica è attribuito sulla base dei criteri di valutazione elencati nella sottostante tabella con la relativa ripartizione dei punteggi.
CRITERI DI VALUTAZIONE | PUNTEGGI O MASSIMO | SUB-CRITERI DI VALUTAZIONE | PUNTEGGIO MASSIMO | |||
1 | Progetto complessivo dell'organizzazione e della gestione del servizi | 50 | 1.1 | Procedure di approvvigionamento e di conservazione delle derrate | 7 | |
1.2 | Fasi di preparazione, cottura, confezionamento pasti | 6 | ||||
1.3 | Gestione diete speciali | 7 | ||||
1.4 | Procedure di lavaggio e sanificazione, comprensive delle modalità di controllo igienico-sanitario | 6 | ||||
1.5 | Fasi della distribuzione e dello sponzionamento dei pasti | 6 | ||||
1.6 | ) | Entro 10 minuti | 6 | |||
Tra 10,01 e 15 minuti | 3 | |||||
Tra 15,01 e 20 minuti | 1 | |||||
Oltre 20 minuti | 0 | |||||
1.7 | Gestione degli imprevisti e delle emergenze | 6 | ||||
1.8 | Curriculum vitae, titolo di studio ed esperienza lavorativa nel settore ristorazione scolastica del capo cuoco | Titolo di studio | 2 | |||
Esperienza lavorativa | 4 | |||||
2 | Progetti diversi | 30 | 2.1 | Progetto per la destinazione del cibo non somministrato | 8 |
2.2 | Progetto di inserimento lavorativo per soggetti svantaggiati | 4 | |||
2.3 | Progetto di miglioria sui controlli relativi alla qualità e sicurezza alimentare | 5 | |||
2.4 | Progetto di miglioria sui servizi di sporzionamento | 8 | |||
2.5 | Progetti orientati alla comunicazione e alla educazione alimentare | 5 |
14.2 CALCOLO DEL PUNTEGGIO DELL’OFFERTA TECNICA
In conformità a quanto stabilito delle Linee Guida n. 2, approvate da ANAC con deliberazione n. 1005 del 21.09.2016 (cfr. anche Consiglio di Stato, sez. III, 16.03.2016, n. 1048), al fine di non alterare i pesi stabiliti tra i vari criteri, se nel singolo criterio nessun concorrente ottiene il punteggio massimo, tale punteggio viene riparametrato. La c.d. “doppia riparametrazione” si applica ai criteri di natura qualitativa e quantitativa la cui formula non consenta la distribuzione del punteggio massimo (ne è escluso, quindi, il criterio 1.6 trattandosi di criterio con punteggio tabellare) ed al punteggio complessivo.
La stazione appaltante procederà ad assegnare al concorrente che ha ottenuto il punteggio più alto su un singolo criterio il massimo punteggio previsto per lo stesso e alle altre offerte un punteggio proporzionale decrescente e, successivamente, ad assegnare il massimo punteggio disponibile per l'offerta tecnica (80 punti) all'offerta che ha ottenuto il punteggio più alto e alle altre un punteggio proporzionale decrescente.
Si precisa che nel caso di partecipazione di un solo operatore economico non si procederà con la riparametrazione dei punteggi tecnici.
PRIMA FASE
A ciascuno degli elementi qualitativi di cui ai nn. 1.1, 1.2, 1.3, 1.4, 1.5, 1.7, 1.8, 2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5 è attribuito un coefficiente discrezionale sulla base del metodo aggregativo-compensatore: i coefficienti, variabili tra zero e uno, saranno assegnati dalla Commissione in relazione ai criteri di valutazione, in valori centesimali, attribuendo a ciascun coefficiente un giudizio in relazione alla maggiore o minore rispondenza delle soluzioni proposte rispetto alle esigenze della stazione appaltante, alla completezza dei contenuti, alla coerenza con gli obiettivi e alla pertinenza del metodo e degli strumenti proposti:
- ottimo = 1,00
- più che buono = 0,85
- buono = 0,75
- sufficiente = 0,50
- scarso = 0,25
- non sufficiente / informazioni lacunose o contrastanti o assenti= 0,00
Si precisa che i coefficienti saranno determinati secondo la seguente procedura:
1) attribuendo in modo discrezionale ad ogni proposta dei concorrenti, da parte di ogni commissario, un coefficiente, variabile tra zero ed uno, indicativo della valutazione effettuata sulla base dei criteri;
2) determinando la media dei coefficienti che ogni commissario ha attribuito alle proposte dei concorrenti.
In relazione ai criteri di valutazione dell'offerta tecnica, il punteggio per sub-criterio/criterio sarà ottenuto moltiplicando il coefficiente attribuito per il corrispondente valore massimo del rispettivo sub- criterio/criterio.
Il punteggio provvisorio sarà dato dalla sommatoria dei punteggi ottenuti dalle singole offerte per ogni criterio.
Sarà preso in considerazione fino al secondo decimale, con arrotondamento per eccesso.
Quanto agli elementi con punteggio tabellare di cui al n. 1.6, il punteggio è assegnato, automaticamente e in valore assoluto, sulla base della presenza o assenza nell’offerta, dell’elemento richiesto.
SECONDA FASE
Saranno riparametrati i punteggi assegnati alle offerte tecniche per ciascun criterio nn. 1.1, 1.2, 1.3, 1.4, 1.5, 1.7, 1.8, 2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5, attribuendo all’offerta migliore il punteggio massimo previsto per ciascun criterio e procedendo a riproporzionare le altre offerte, con applicazione della seguente formula:
X = (B * FP)/A
dove X è il punteggio da attribuire all'offerta in esame, B è il punteggio provvisorio attribuito all'offerta in esame, FP è il punteggio massimo attribuibile al singolo criterio, A è il punteggio provvisorio più alto conseguito.
Effettuata questa operazione di prima riparametrazione, saranno sommati i punteggi riparametrati ottenuti dai concorrenti.
Al risultato della suddetta operazione verranno sommati i punteggi tabellari, già espressi in valore assoluto, ottenuti dall’offerta del singolo concorrente.
Sarà preso in considerazione fino al secondo decimale, con arrotondamento per eccesso.
TERZA FASE
All'offerta tecnica che avrà ottenuto il punteggio provvisorio più alto, la commissione attribuirà l’intero punteggio disponibile per l’offerta tecnica e cioè complessivamente 80 punti. Agli altri concorrenti il punteggio definitivo verrà attribuito proporzionalmente secondo la seguente formula:
X = (B*80)/A
dove:
X è il punteggio da attribuire all’offerta in esame, B è il punteggio provvisorio attribuito all’offerta in esame, A è il punteggio provvisorio più alto conseguito.
Sarà preso in considerazione fino al secondo decimale, con arrotondamento per eccesso.
14.3 CALCOLO DEL PUNTEGGIO DELL’OFFERTA ECONOMICA
L'offerta economica sarà valutata nel modo seguente:
- Il punteggio massimo di 20 punti sarà attribuito al concorrente che avrà presentato il prezzo più basso rispetto all'importo a base d'asta, stimato in € 5.317.964,70, XXX xxxxxxx, espresso in valore percentuale;
- Il punteggio alle offerte dei restanti concorrenti sarà determinato secondo la formula della retta lineare semplice, riportata di seguito:
X= (Ra*20)/Rmax dove:
X è il punteggio da attribuire all'offerta in esame, Ra è il valore offerto dal concorrente, Rmax è il valore dell'offerta più conveniente.
Sarà preso in considerazione fino al secondo decimale con arrotondamento per eccesso.
Si procederà all'aggiudicazione provvisoria in favore del concorrente che avrà ottenuto il punteggio complessivo più alto, pari alla sommatoria tra punteggio complessivo ottenuto per l’offerta qualitativa e quello ottenuto per l’offerta economica. In caso di parità di punteggio assoluto si procederà mediante sorteggio in pubblica seduta.
15. SVOLGIMENTO OPERAZIONI DI GARA
La prima seduta pubblica di gara si terrà il giorno
, a partire dalle ore
, presso l'ufficio della Centrale Unica di Committenza, in xxx Xxxxxxxxx, 000, Xxxxxxxxxx. Le successive sedute pubbliche saranno comunicate ai concorrenti sul sito di START e sul sito del comune committente, Montemurlo. Alle sedute pubbliche vi potranno partecipare i legali rappresentanti/procuratori delle imprese interessate oppure persone munite di specifica delega.
1. Il Presidente del seggio di gara, assistito da due testimoni, in seduta pubblica, verifica le condizioni di partecipazione dei concorrenti.
2. Il Comune committente, prendendo atto degli esiti delle verifiche svolte dal seggio di gara, approva con idoneo provvedimento il relativo verbale delle operazioni, disponendo l'ammissione e/o l'esclusione dei concorrenti.
NOTA BENE: In fase di verifica della documentazione amministrativa, in caso di mancanza, incompletezza e ogni altra irregolarità essenziale, ritenuta tale dalla Stazione appaltante, degli elementi di gara, si applicherà quanto previsto all'art. 83, comma 9, del D.Lgs. 50/2016 e s.m..i., come previsto nel paragrafo “Soccorso istruttorio”.
Le integrazioni e le regolarizzazioni eventualmente richieste dovranno essere prodotte entro il termine massimo indicato nella richiesta che sarà inoltrata tramite la piattaforma START. La mancata regolarizzazione nei termini prescritti comporterà l'esclusione del concorrente dalla gara.
3. Il Presidente del seggio di gara, assistito da due testimoni, in seduta pubblica, procede ad abilitare alla procedura di gara i concorrenti ammessi.
4. La Commissione giudicatrice - nominata secondo la procedura, adottata in via transitoria fino all'istituzione dell'Albo dei commissari esterni da parte di ANAC, con deliberazione n. 46/GC del 28.03.2017 dal Comune di Montemurlo, in qualità di Comune capofila della Centrale Unica di Committenza, nel rispetto delle linee guida ANAC n. 5 – procede, in seduta pubblica, a constatare, formalmente e non nel merito, la presenza dell'offerta tecnica nella rispettiva busta tecnica e, successivamente, in una o più sedute riservate, effettua la valutazione delle offerte tecniche qualitative
dei soggetti abilitati sulla base dei criteri stabiliti.
6. La Commissione giudicatrice in seduta pubblica procede:
a. a dare comunicazione dei punteggi attribuiti alle singole offerte tecniche e ad inserire tale punteggio sulla piattaforma;
b. all’apertura delle buste chiuse elettronicamente contenenti le offerte economiche;
c. alla validazione delle offerte economiche.
7. Il sistema, in automatico, effettua la valutazione delle offerte economiche, attribuendo alle stesse un punteggio sulla base del criterio stabilito.
8. Il sistema provvede quindi, sempre in automatico, alla sommatoria tra il punteggio tecnico con quello economico predisponendo la graduatoria e indica gli eventuali concorrenti che hanno formulato offerta anomala ai sensi dell'art. 97 del D.Lgs. 50/2016.
9. La Commissione fornisce ausilio al RUP, con la collaborazione della Centrale Unica di Committenza, alla verifica dell’anomalia dell’offerta, in seduta riservata, nel caso in cui ricorrano i presupposti previsti dall’art. 97 del D. Lgs. 50/2016 ovvero quando, sulla base di elementi specifici, un'offerta appaia anormalmente bassa secondo il procedimento di cui al successivo art. 16.
10. All’esito delle operazioni di cui sopra, la Commissione, in seduta pubblica, comunicherà l’esito del procedimento di valutazione di congruità delle offerte e formulerà la proposta di aggiudicazione in favore del concorrente che ha presentato la migliore offerta, chiudendo le operazioni di gara e trasmettendo al RUP tutti gli atti e documenti della gara ai fini dei successivi adempimenti. Qualora nessuna offerta risulti conveniente o idonea in relazione all’oggetto del contratto, la stazione appaltante si riserva di non procedere all’aggiudicazione ai sensi dell’art. 95, comma 12 del Codice.
La gara è pubblica nelle fasi sopra indicate, ma solo i legali rappresentanti dei concorrenti o i soggetti che esibiranno al Presidente della Commissione una delega specifica potranno intervenire nelle operazioni di svolgimento della gara e le loro dichiarazioni risulteranno nel verbale.
La Commissione giudicatrice, durante l'analisi delle offerte, ha la facoltà di chiedere ai concorrenti chiarimenti sulla documentazione da essi presentata.
L’appalto si svolge in modalità telematica: le offerte dovranno essere formulate dagli operatori economici e ricevute dalla stazione appaltante esclusivamente per mezzo del Sistema Telematico Acquisti Regionale della Toscana accessibile all’indirizzo internet xxxxx://xxxxx.xxxxxxx.xx. Non è consentito l’invio dell’offerta con altre modalità.
L’affidamento dell’appalto è disciplinato dal presente disciplinare, consultabile sul Sistema Telematico Acquisti Regionale della Toscana, all’indirizzo internet xxxxx://xxxxx.xxxxxxx.xx.
16. VERIFICA DI ANOMALIA DELLE OFFERTE.
Al ricorrere dei presupposti di cui all’art. 97, comma 3, del Codice, e in ogni altro caso in cui, in base a elementi specifici, l’offerta appaia anormalmente bassa, il RUP, con il supporto della Commissione e della Centrale Unica di Committenza, valuta la congruità, serietà, sostenibilità e realizzabilità delle offerte che appaiono anormalmente basse.
Si procede a verificare la prima migliore offerta anormalmente bassa. Qualora tale offerta risulti
anomala e dunque esclusa, si procede con le stesse modalità nei confronti delle successive offerte, fino ad individuare la migliore offerta ritenuta non anomala. È facoltà della stazione appaltante procedere contemporaneamente alla verifica di congruità di tutte le offerte anormalmente basse.
Il RUP richiede per iscritto al concorrente la presentazione, per iscritto, delle spiegazioni, se del caso indicando le componenti specifiche dell’offerta ritenute anomale ed assegnando un termine.
Il RUP, con il supporto della Commissione e della Centrale Unica di Committenza, esamina in seduta riservata le spiegazioni fornite dall’offerente e, ove le ritenga non sufficienti ad escludere l’anomalia, chiede per iscritto la presentazione, per iscritto, di ulteriori chiarimenti, assegnando un termine.
Il RUP esclude, ai sensi dell’art. 97, commi 5 e 6 del Codice, le offerte che, in base all’esame degli elementi forniti con le spiegazioni risultino, nel complesso, inaffidabili.
17. AGGIUDICAZIONE DELL’APPALTO E STIPULA DEL CONTRATTO
Prima dell’aggiudicazione, la Centrale Unica di Committenza:
- ai sensi dell’art. 85 comma 5 del Codice, richiede i documenti di cui all’art. 86 del Codice, ai fini della prova dell’assenza dei motivi di esclusione di cui all’art. 80 e del rispetto dei criteri di selezione di cui all’art. 83 del medesimo Codice;
- procede al controllo dei requisiti dichiarati in sede di gara dal concorrente primo classificato, ai fini di determinare l'efficacia dell'aggiudicazione, ai sensi dell'art. 32, comma 7, del D.Lgs. 50/2016;
- provvede alla proposta di aggiudicazione definitiva, che dovrà essere approvata dal Comune di Montemurlo, quale Comune committente;
- cura le operazioni di stipula del contratto.
In caso di esito negativo delle verifiche, la stazione appaltante procederà alla revoca dell’aggiudicazione, alla segnalazione all’ANAC nonché all’incameramento della garanzia provvisoria. La stazione appaltante aggiudicherà, quindi, al secondo graduato procedendo altresì, alle verifiche nei termini sopra indicati. Nell’ipotesi in cui l’appalto non possa essere aggiudicato neppure a favore del concorrente collocato al secondo posto nella graduatoria, l’appalto verrà aggiudicato, nei termini sopra detti, scorrendo la graduatoria.
La stipulazione del contratto è subordinata al positivo esito delle procedure previste dalla normativa vigente in materia di lotta alla mafia, fatto salvo quanto previsto dall’art. 88 comma 4-bis e 89 e dall’art.92 comma 3 del d.lgs. 6 settembre 2011 n. 159 (c.d. Codice Antimafia).
Trascorsi i termini previsti dall’art. 92, commi 2 e 3 d.lgs. 6 settembre 2011 n. 159 dalla consultazione della Banca dati, la stazione appaltante procede alla stipula del contratto anche in assenza di dell’informativa antimafia, salvo il successivo recesso dal contratto laddove siano successivamente accertati elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa di cui all’art. 92, comma 4 del d.lgs. 6 settembre 2011 n. 159.
Il contratto, ai sensi dell’art. 32, co. 9 del Codice, non potrà essere stipulato prima di 35 giorni dall’invio dell’ultima delle comunicazioni del provvedimento di aggiudicazione.
Fatto salvo l'esercizio dei poteri di autotutela nei casi consentiti dalla norme vigenti e il differimento espressamente concordato con l’aggiudicatario, il contratto verrà stipulato nel termine di 60 giorni che decorre dalla data in cui l'aggiudicazione definitiva è divenuta efficace. Esso consisterà in una scrittura in forma pubblica amministrativa, in forma elettronica, con spese ad esclusivo carico del soggetto aggiudicatario, che si quantificano in presunti € 9.566,79, salvo altri oneri presenti o futuri che per legge siano addebitabili all'appaltatore contraente.
Le spese relative alla pubblicazione del bando, quantificate in circa € 1.600,00, sono a carico dell’aggiudicatario e dovranno essere rimborsate alla stazione appaltante entro il termine di sessanta
giorni dall’aggiudicazione.
Nelle more della stipula del contratto, il Comune si riserva tuttavia la facoltà di disporre in via immediata l’affidamento del servizio sotto riserva di legge, trattandosi di prestazioni la cui mancata esecuzione determinerebbe un danno all'interesse pubblico che esse sono chiamate a soddisfare, ai sensi dell'art. 32, comma 8, del D.Lgs. 50/2016.
Prima della stipula del contratto al concorrente aggiudicatario competono i seguenti adempimenti:
a) costituzione di garanzia definitiva nella misura del 10% dell’importo contrattuale, aumentata, nel caso di aggiudicazione con ribasso d’asta superiore al 10%, di tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti il 10% o, nel caso di ribasso superiore al 20%, ferma restando l'applicazione di quanto descritto nel periodo precedente, di 2 punti percentuali per ogni punto di ribasso eccedente il 20%. La cauzione definitiva, prestata nelle forme indicate all’art. 93, commi 2 e 3, D.Lgs. 50/2016, deve prevedere espressamente:
- la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale di cui all’art. 1944 del codice civile, volendo ed intendendo restare obbligata in solido con il debitore;
- la rinuncia ad eccepire la decorrenza dei termini di cui all’art. 1957 del codice civile;
- la sua operatività entro quindici giorni a semplice richiesta scritta della stazione appaltante;
- la sua validità fino alla data di emissione del certificato di verifica di conformità o di regolare esecuzione o comunque decorsi 12 (dodici) mesi dalla data di ultimazione delle prestazioni risultante dal relativo certificato.
La cauzione è prestata a garanzia dell’esatto adempimento degli obblighi derivanti dal contratto di appalto, dell’eventuale risarcimento di danni, nonché del rimborso di spese che il Comune dovesse eventualmente sostenere durante la gestione, a causa di inadempimento o cattiva esecuzione del servizio da parte dell’appaltatore o per diversa assegnazione dell’appalto in caso di risoluzione del contratto per inadempienze dell’appaltatore. Le deduzioni eseguite sulla cauzione devono essere immediatamente integrate dal contraente in modo tale che l’importo complessivo garantito rimanga inalterato per tutta la durata dell’appalto; resta salvo per l’Amministrazione l’esperimento di ogni altra azione nel caso in cui la cauzione risultasse insufficiente. La mancata costituzione della cauzione determina la revoca dell’affidamento e l’acquisizione della cauzione provvisoria da parte del Comune, che provvede all’aggiudicazione dell’appalto al concorrente che segue nella graduatoria. La cauzione definitiva è progressivamente e automaticamente svincolata a misura dell'avanzamento dell'esecuzione fino ad un massimo dell'80% dell'iniziale importo garantito.
NOTA BENE: Ai sensi dell’art. 103 del Codice, l’importo della garanzia definitiva può essere ridotto secondo quanto previsto dall'art. 93, comma 7, del Codice. In caso di R.T.I. o di consorzio ordinario di concorrenti, per usufruire di tale facoltà, la certificazione di qualità deve essere posseduta da tutte le imprese raggruppate e consorziate. Il possesso di certificazione di sistema di qualità può essere autocertificato (cfr. DGUE) ovvero documentato con la presentazione della certificazione in formato digitale.
b) stipula di polizza assicurativa di responsabilità civile contro terzi-RCT con una primaria Compagnia di Assicurazione per l’intera durata dell’appalto, nella quale sia indicato che il Comune è considerato “terzo” a tutti gli effetti di legge ed è sollevato da ogni tipo di responsabilità civile e penale; la polizza deve obbligatoriamente prevedere:
- la copertura dei rischi agli utenti conseguente alla esecuzione del servizio;
- la copertura dei rischi da intossicazione alimentare, da avvelenamenti, da ingestione di cibi e/o bevande avariate nonché da ogni altro potenziale danno agli utenti conseguente alla somministrazione del pasto;
- l'espressa rinuncia da parte della Compagnia Assicuratrice ad azione di rivalsa nei confronti del Comune per tutti i rischi, nessuno escluso;
- la copertura di tutti i danni alle cose e ai locali di terzi in consegna e custodia all’Assicurato a qualsiasi titolo o destinazione
- gli importi dei massimali nelle seguenti misure:
– non inferiore a € 5.000.000,00 per singolo sinistro;
– non inferiore a € 2.500.000,00 per persona danneggiata e per danni a cose;
– non inferiore a € 100.000,00 e non superiore a 500.000,00 per singolo sinistro per danni a cose di terzi in consegna e/o custodia all'appaltatore;
c) stipula di polizza assicurativa di responsabilità civile verso prestatori di lavoro-RCO con una primaria Compagnia di Assicurazione per l’intera durata dell’appalto, nella quale sia indicato che l’Amministrazione comunale è considerata “terza” a tutti gli effetti di legge ed è sollevata da ogni tipo di responsabilità civile e penale; la polizza deve obbligatoriamente prevedere:
- la copertura dei danni, infortuni od altro che dovesse accadere al personale dipendente dell’appaltatore durante l’esecuzione del servizio;
- l'espressa rinuncia da parte della Compagnia Assicuratrice ad azione di rivalsa nei confronti del Comune per tutti i rischi, nessuno escluso;
- gli importi dei massimali non inferiore a € 5.000.000,00 per singolo sinistro e non inferiore a € 2.500.000,00 per persona danneggiata prestatrice di lavoro.
NOTA BENE: In caso di aggiudicazione da parte di un raggruppamento temporaneo d’Impresa dovranno essere prodotte apposite polizze intestate al medesimo raggruppamento, a copertura dei rischi per il servizio oggetto dell’appalto e per il periodo di validità del contratto.
d) dotazione di firma digitale con certificato di firma in corso di validità, ai fini della stipula del contratto ai sensi dell'art. 32, comma 14, del D.Lgs. 50/2016;
e) presentazione di tutta la documentazione che sarà ritenuta necessaria ai fini della stipula del contratto;
f) pagamento delle spese contrattuali, nelle modalità e per l'importo definitivo che sarà notificato dalla Centrale Unica di Committtenza.
Nel caso di carente, irregolare o intempestiva presentazione dei documenti prescritti per la stipula del contratto o di mancati adempimenti di natura obbligatoria, il provvedimento di aggiudicazione verrà revocato e il servizio sarà affidato al concorrente che segue nella graduatoria; resta salvo il risarcimento dei danni che potrebbero essere arrecati alla stazione appaltate per il ritardato o mancato avvio del servizio o l'eventuale maggiore costo sostenuto in conseguenza della decadenza dell'aggiudicazione.
18. CLAUSOLA SOCIALE E ALTRE CONDIZIONI PARTICOLARI DI ESECUZIONE
Al fine di promuovere la stabilità occupazionale nel rispetto dei principi dell'Unione Europea , l’aggiudicatario del contratto di appalto è tenuto ad assorbire prioritariamente nel proprio organico il personale già operante alle dipendenze dell’appaltatore uscente, come previsto dall’articolo 50 del Codice, garantendo l’applicazione dei CCNL di settore (Tursimo), di cui all'art. 51 del D.lgs. 15 giugno 2015, n. 81. A tal fine, l’elenco del personale attualmente impiegato è riportato nell'allegato denominato “Allegato capitolato speciale di appalto-Personale”.
19. PROCEDURE DI RICORSO
La tutela giurisdizionale davanti al Giudice Amministrativo è disciplinata dal D.Lgs. 104/2010 e s.m.i.. Eventuali ricorsi potranno essere proposti davanti al TAR Toscana, via Ricasoli, 40 – Firenze, nei termini indicati all'art. 120, comma 5, del citato D.Lgs. 104/2010.
20. DEFINIZIONE DELLE CONTROVERSIE
Per le controversie derivanti dal contratto è competente il Foro di Prato, rimanendo espressamente esclusa la compromissione in arbitri.
21. TRACCIABILITA' DEI FLUSSI FINANZIARI
Il Comune committente e i contraenti sono soggetti agli adempimenti previsti dalla L. n. 136/2010 e successive modifiche. L’aggiudicatario, ai sensi dell’art. 3 della L. 136/2010, al fine di assicurare la tracciabilità dei flussi finanziari, è tenuto ad utilizzare, per tutti i movimenti finanziari relativi al presente appalto, esclusivamente conti correnti bancari o postali dedicati: il bonifico bancario o postale deve riportare, in relazione a ciascuna transazione posta in essere dall’appaltatore, dal subappaltatore e dai subcontraenti della filiera delle imprese interessati al presente appalto, il codice CIG.
A tale proposito, il contraente è tenuto a sottoscrivere, in sede precontrattuale, l'impegno con il quale si assume tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari derivanti da tale normativa.
22. TRATTAMENTO DATI PERSONALI
Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. 196/2003, si provvede alla informativa di cui al comma 1 dello stesso articolo, comunicando che i dati forniti dai concorrenti saranno raccolti e conservati presso la Centrale Unica di Committenza – Ente capofila Comune di Montemurlo per le finalità inerenti la gestione delle procedure previste dalla legislazione vigente per l’attività contrattuale e la scelta del contraente.
Il trattamento dei dati personali (registrazione, organizzazione e conservazione), svolto con strumenti informatici e/o cartacei idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza dei dati stessi, potrà avvenire sia per finalità correlate alla scelta del contraente e all’instaurazione del rapporto contrattuale che per finalità inerenti alla gestione del rapporto medesimo.
Il conferimento dei dati è obbligatorio ai fini della partecipazione alla procedura di gara, pena l’esclusione. Con riferimento all’impresa aggiudicataria, il conferimento è obbligatorio ai fini della stipulazione del contratto e dell’adempimento di tutti gli obblighi ad esso conseguenti ai sensi di legge. La comunicazione dei dati conferiti a soggetti pubblici o privati sarà effettuata nei soli casi e con le modalità di cui al D. Lgs. 196/2003; a titolo esemplificativo e non esaustivo, i soggetti ai quali potranno essere comunicati i dati sono i concorrenti che partecipano alla gara, ogni altro soggetto che ne abbia interesse ai sensi del D.Lgs. n. 267/2000 e della L. n. 241/1990, i soggetti destinatari delle comunicazioni in materia di contratti pubblici, gli organi dell'Autorità Giudiziaria.
In relazione al trattamento dei dati conferiti, l’interessato gode dei diritti di cui all’art. 7 del D. Lgs. 196/2003, tra i quali figura il diritto di accesso ai dati che lo riguardano, il diritto di far rettificare,
aggiornare, completare i dati erronei, incompleti o inoltrati in termini non conformi alla legge, nonché il diritto di opporsi al loro trattamento per motivi legittimi.
Il titolare del trattamento è il Comune di Montemurlo nei cui confronti possono essere esercitati tali diritti.
Responsabili interni del trattamento dei dati sono la dr.ssa Xxxxxxx Xxxxx e la dr.ssa Xxxx Xxxxxx. Responsabile esterno del trattamento dei dati è il Gestore del Sistema Telematico degli Acquisti Regionale della Toscana.
Incaricati del trattamento dei dati sono i dipendenti del Comune di Montemurlo, appartenenti alle strutture interessate a vario titolo dal presente appalto, e del Gestore del Sistema.
23. RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO E PUNTI DI CONTATTO
Il Responsabile del Procedimento di cui all’art. 31 del D. Lgs. n. 50/2016 è la sig.ra Xxxxx Xxxxxxxx.
Per eventuali chiarimenti relativi al servizio, è possibile contattare il Servizio Pubblica Istruzione del Comune di Montemurlo:
Xxxxx Xxxxxxxx, tel. 0000 000000 mailto:xxxxx.xxxxxxxx@xxxxxx.xxxxxxxxxx.xx.xx;
Xxxxx Xxxxxx Xxxxxxx Xxxxxx, tel. 0000 000000 maito:xxxxxxxxxxx.xxxxxxx@xxxxxx.xxxxxxxxxx.xx.xx.
Per eventuali chiarimenti in ordine alla procedura di gara è possibile contattare l'ufficio della Centrale Unica di Committenza:
Xxxxxxxxx Xxxxxx, tel. 0000 000000 mailto: xxxxxxxxx.xxxxxx@xxxxxx.xxxxxxxxxx.xx.xx; Xxxxxx Xxxxxxxx, tel. 0000 000000 mailto: xxxxxx.xxxxxxxx@xxxxxx.xxxxxxxxxx.xx.xx; Xxxxxx Xxxxxxxxx, tel. 0000 000000 mailto: cinzia.xxxxxxxxx @xxxxxx.xxxxxxxxxx.xx.xx.
COMUNE DI MONTEMURLO PROVINCIA PRATO
Ufficio Pubblica Istruzione
CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA
Parte I amministrativa (da art.1 ad art. 19)
ART. 1 - OGGETTO DELL'APPALTO
ART. 2- NORMATIVA DI RIFERIMENTO ART. 3 - DURATA APPALTO
ART. 4- VALORE DELL'APPALTO ART. 5- PREZZO
ART. 6 - LUOGO DI PRODUZIONE E DI CONSUMO PASTI E CENTRO DI EMERGENZA ART. 7 - DESCRIZIONE DEL SERVIZIO
ART. 8 - SGOMBERO E ACQUISIZIONE ATTREZZATURE DEL CENTRO COTTURA COMUNALE ART. 9 - CONTABILIZZAZIONE E PAGAMENTI
ART. 10 - INTERRUZIONE DEL SERVIZIO ART. 11 - ONERI INERENTI IL SERVIZIO
ART. 12 -OBBLIGO INFORMATIVO E COMUNICAZIONE DATI RELATIVI ALL'ATTIVITA' SVOLTA ART. 13 - RESPONSABILE COORDINATORE DEL SERVIZIO
ART. 14 - PENALITA'
ART. 15 – MOTIVI DI RISOLUZIONE DEL CONTRATTO ART. 16 - NORME SULLA SICUREZZA
ART. 17 - CLAUSOLA SOCIALE
ART. 18 - DOMICILIO DELL’APPALTATORE ART. 19 - CONTROVERSIE
ART.1 – OGGETTO DELL’APPALTO
L'appalto ha per oggetto il servizio di Refezione scolastica, in particolare trattasi di:
- approvvigionamento e stoccaggio dei generi alimentari;
- fornitura pasti per le scuole dell'infanzia, primarie, secondaria di I° grado, nidi comunali e eventuali centri estivi;
- veicolazione dei pasti in legame fresco-caldo e consegna nei terminali di consumo;
- servizio di sporzionamento pasti nei refettori;
- altre attività connesse indicate nel prosieguo del presente capitolato speciale di appalto.
Inoltre comprende anche lo sgombero di tutte le attrezzature elencate nell'allegato n.1 presenti presso il Centro cottura comunale di via Deledda,9, che viene dismesso, e l'acquisizione della loro proprietà per la quale deve essere previsto un ribasso sull'offerta economica del prezzo pasto posto a base d'asta.
ART. 2 – NORMATIVA DI RIFERIMENTO
L'appalto, oltre che dalle norme previste dal presente Capitolato, è disciplinato dal Bando di gara, dal disciplinare di gara, dall'offerta presentata dall'Aggiudicatario, dal vigente Regolamento per la disciplina dei Contratti del Comune di Montemurlo, dal Codice Civile, dal Decreto Legislativo 18 aprile 2016 n. 50 e Decreto Ministeriale del 25 luglio 2011 “Adozione criteri minimi ambientali per il Servizio di Ristorazione Collettiva e la Fornitura di Derrate Alimentari”.
Il capitolato d'appalto è stato redatto tenendo conto degli indirizzi derivanti dalla seguente normativa: Reg. CE 178/2002 ( procedure nel campo alimentare, tracciabilità dei prodotti) ,Reg. CE 852,853,854/2004 ( Pacchetto Igiene), linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica 29 Aprile 2010, Legge Regione Toscana n. 18/2002, DGRT n. 1036/2005 ( celiaci), DGRT n. 1073/2005 ( rintracciabilità prodotti) DGRT n. 559/2009 ( formazione alimentaristi) e delle Linee di indirizzo Regionali per la Ristorazione Scolastica n. 1127 del 28/12/2010 ed aggiornamento del 2016 con Delibera Regionale n. 898 e Contratto Nazionale del Lavoro per i dipendenti del settore Turismo e Pubblici Esercizi.
ART. 3 - DURATA DELL'APPALTO
La durata dell'appalto è fissata in 5 anni scolastici 2018/2019,2019/2020,2020/2021,2021/2022,2022/0000.Xx servizio di refezione dovrà essere garantito, secondo le date previste dal calendario scolastico regionale, nei mesi e nei giorni di effettivo funzionamento e nel rispetto dell'autonomia scolastica dei singoli Istituti.
L'Amministrazione Comunale nell'attesa della stipula del contratto può, per ragioni d'urgenza, chiedere alla Ditta Aggiudicataria l'esecuzione immediata della prestazione relativa ai servizi di cui al presente capitolato; in tal caso questa si impegna, fin da subito, anche in pendenza di stipula contrattuale, a rispettare tutte le norme previste dal capitolato. Ove alla data della scadenza del contratto di appalto non sia stato individuato il nuovo soggetto affidatario, il gestore uscente è tenuto a garantire la prosecuzione del servizio fino all'individuazione del nuovo soggetto.
ART. 4 - VALORE DELL'APPALTO
L'importo dell'appalto, stimato con riferimento al prezzo a base d'asta di € 5,01( escluso Iva) è pari a € 5.317.964,70 (Iva esclusa) per cinque anni scolastici 2018/2019-2019/2020-2020/2021-2021/2022- 2022/2023.
All'importo di € 5.317.964,70 vanno aggiunte le seguenti somme, non soggette a ribasso:
- € 645,00, XXX xxxxxxx, per oneri della sicurezza da DUVRI, per tutta la durata contrattuale;
- € 3.500,00, IVA inclusa, per ogni anno contrattuale, per gli interventi previsti nell'art. 12 “Oneri Inerenti il Servizio”.
ART. 5 - PREZZO
Il prezzo pasto unitario a base d'asta è pari a € 5,01 (escluso Xxx).
L'offerta da parte delle ditte, tenuto conto anche dello sgombero e l'acquisizione della proprietà di tutte le attrezzature presenti presso il Centro cottura comunale di xxx Xxxxxxx, 0, elencate nell'allegato n.1, dovrà essere formulata sul costo pasto a base d'asta al netto degli oneri di sicurezza,Iva esclusa.
Il prezzo in base al quale sarà aggiudicato l'appalto rimarrà valido fino a luglio 2019. Per gli anni successivi, si terrà conto della variazione percentuale dell'indice ( positivo o negativo) ISTAT FOI del settore “ Servizi ricettivi e di ristorazione “ cat. 11, con riferimento al mese di Luglio.
Tale indice rappresenta il limite massimo oltre il quale non sarà possibile alcuna altra determinazione del compenso revisionale, salvo circostanze eccezionali che dovranno essere provate e documentate dall'appaltatore.
ART. 6 - LUOGO DI PRODUZIONE E DI CONSUMO PASTI E CENTRO DI EMERGENZA
Il Centro di produzione pasti dovrà essere ubicato ad una distanza massima di 15 Km dalla sede comunale di xxx Xxxxxxxxx, 000/000 ed avere una capacità produttiva maggiorata del 20% rispetto al numero massimo dei pasti prodotti al giorno che sono ca. 1.450.
Le attività di preparazione e confezionamento dei pasti saranno totalmente eseguite e portate a termine nel centro di produzione pasti della Ditta Aggiudicataria. Tali attività dovranno essere svolte in strutture adeguate ed in possesso del titolo abilitativo di produzione e somministrazione di alimenti e pasti da asporto, come richiesto dalla normativa vigente in materia.
In tale luogo dovranno essere preparati i pasti per le seguenti scuole:
- scuola primaria Xxxxxxx Xxxxx- via Morecci;
- scuola primaria X. Xxxxx – via Maroncelli;
- scuola primaria Xxxxxxxxxx Xxxx–via Micca;
- scuola secondaria di I° grado “ Salvemini-La Pira- via Deledda;
- scuola dell'infanzia Xxxxxxxxx -via Venezia;
- scuola dell'infanzia Xxxxxx Xxxx-piazza Xxxxxxxx;
- scuola dell'infanzia Xxxxx Xxxxxxxxx- via X.xxx Xxxxxxxx;
- scuola dell'infanzia X.Xxxxxxx- via X. Xxxxxxx;
- scuola dell'infanzia Xxxxxxxx Xxxxxxx- via X. Xxxxx;
- scuola dell'infanzia Sacro Cuore- piazza Xxxxxxxx;
- scuola primaria Sacro Cuore-piazza Xxxxxxxx;
- nido d'infanzia Tatabadà – via X.xxx Xxxxxxxx;
- nido d'infanzia Piccino Picciò – viaToti;
- eventuali centri estivi.
I pasti, una volta consegnati, dovranno essere consumati nei refettori delle scuole sopraindicate.
I partecipanti dovranno inoltre avere in possesso o in disponibilità un centro cottura d’emergenza autorizzato per tutta la durata dell’appalto. L’indirizzo e la documentazione dell’idoneità del centro di cottura di emergenza dovrà essere comunicato in sede di aggiudicazione.
ART.7 - DESCRIZIONE DEL SERVIZIO
Il servizio di refezione scolastica, con la preparazione, confezionamento, veicolazione dei pasti in legame fresco-caldo e consegna nei terminali di consumo, comprende le attività descritte nelle seguenti tabelle riepilogative, più dettagliate nel Capitolato speciale d'appalto parte II.
Scuol e | n. pasti giornalieri presunti | n. pasti annui | Servizio sporziona mento | n. refet tori | Fascia oraria consu mo pasti | Lavagg io piatti e utensil eria con lavasto viglie | Rilevazi one pres enz e | n. giorni servizio settima nali |
Primaria Xxxxxxx Xxxxx | 265 | 44.255 (167 gg.) | SI Doppio turno SI | 6 | 12,30- 13,15 13,30- 14,10 | N O | S I | 5 |
Primaria A.Xxxxx | 208 | 34.736 ( 167 gg.) | SI Turno unico | 2 | 12,30- 13,30 | N O | S I | 5 |
Primaria Xxxxxxxxxx Xxxx | 147 | 24.549 ( 167 gg.) | SI Doppio turno | 1 | 12,30- 13,15 13,30- 14,10 | N O | S I | 5 |
Secondaria I° grado Salvemini-La Pira | 75 | 9.000 (120 gg.) | SI Turno unico self- service | 1 | 13,15- 14,00 | S I | S I | 4 |
Infanzia Giorgetti | 58 | 10.556 ( 182 gg.) | SI Turno unico | 3 | 12,00- 13,00 | S I | S I | 5 |
Infanzia Xxxxxx Xxxx | 55 | 10.010 ( 182 gg.) | SI Turno unico | 3 | 12,00- 13,00 | S I | S I | 5 |
Infanzia Xxxxx xxxxxxxxx | 69 | 12.558 ( 182 gg.) | SI Turno unico | 3 | 12,00- 13,00 | S I | S I | 5 |
Infanzia X.Xxxxxxx | 84 | 15.28 8 (182 gg.) | SI Turno unico | 4 | 12,00- 13,00 | S I | S I | 5 |
Infanzia Xxxxxxxx Xxxxxxx | 81 | 14.74 2 ( 182 gg.) | SI Turno unico | 4 | 12,00- 13,00 | S I | S I | 5 |
Infanzia Sacro Cuore | 49 | 8.918 ( 182 gg.) | SI Turno unico | 1 | 11,45- 12,45 | N O | SI | 5 |
Primaria Sacro Cuore | 86 | 14.362 ( 167 gg) | SI Turno unico | 2 | 12,45- 13,30 | N O | SI | 5 |
Nido d'infanzia Tatabadà - via F.lli Xxxxxxxx | 48 | 8.880 ( 185 gg.) | NO | 11,30- 12,30 | N O | N O | ||
Nido d'infanzia Piccino Picciò - via Toti | 24 | 4.440 ( 185 gg.) | NO | 11,30- 12,30 | NO | N O | ||
Eventuali centri estivi | Mese luglio n. 1.006 | No servizio | N O | N O | ||||
Totale giornaliero | n. 1249 ( esclusi i pasti dei centri estivi) | |||||||
Totale annuale | n. 212.294 ( esclusi i pasti dei centri estivi) |
La valutazione del numero dei pasti è stata effettuata sui dati relativi al mese di novembre 2017 e, per i centri estivi, sul dato del mese di luglio 2017; come numero di giorni di servizio sulla base del Calendario Regionale. Essa è da intendersi puramente indicativa ai fini della formulazione dell’offerta, potendosi verificare aumento o diminuzione dei pasti senza che l’Impresa possa vantare diritti, avanzare riserve o chiedere compensi di sorta. La diminuzione o l'aumento dei pasti possono essere collegati alla diversa organizzazione degli orari e dei rientri pomeridiani di ogni singola scuola del
territorio, sulla quale l’Amministrazione Comunale non ha alcuna competenza, ad eccezione di quella dei nidi d'infanzia comunali. In corso di esecuzione dell'appalto, a seguito di sopravvenute esigenze, è possibile dar corso ad estensioni o contrazioni del contratto entro 1/5 dell'importo complessivo del servizio. In tal senso la Ditta Aggiudicataria è obbligata ad accogliere quanto richiesto applicando i prezzi di aggiudicazione del presente Appalto.
ART. 8- SGOMBERO E ACQUISIZIONE ATTREZZATURE DEL CENTRO COTTURA COMUNALE
L'Amministrazione Comunale intende dismettere il proprio Centro Cottura , posto in Montemurlo xxx Xxxxxxx, 0, e richiede alle ditte partecipanti alla gara, di proporre in sede di offerta economica un prezzo pasto che comprenda anche lo sgombero e l'acquisizione della proprietà delle attrezzature presenti in tale luogo, di cui all'allegato 1.
ART. 9 – CONTABILIZZAZIONE E PAGAMENTI
1. Le fatture dovranno essere corredate da un prospetto riepilogativo del servizio reso, con indicazione del numero dei pasti effettivamente forniti nei singoli plessi e il costo relativo riferito a ciascun terminale di consumo, suddivisi fra “pasti bambini”, “pasti insegnanti “ e “pasti eventuale altro personale autorizzato”. I pagamenti sono disposti dal RUP entro il termine di 30 giorni dalla data di arrivo al protocollo dell'Ente, previ atto di liquidazione e verifica della regolarità contributiva e assicurativa.
Nel rispetto del Decreto Ministeriale n. 55 del 3 aprile 2013 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, con decorrenza 31 marzo 2015, nei confronti di questo Ente dovranno essere prodotte esclusivamente fatture elettroniche, nel rispetto delle specifiche tecniche reperibili sul sito xxx.xxxxxxxxx.xxx.xx.
Le fatture elettroniche dovranno obbligatoriamente riportare, oltre alle informazioni fiscali richieste dalla vigente normativa, anche i seguenti dati:
- il codice univoco ufficio: Q06QG0;
- il codice CIG;
- il numero e la data della determinazione di affidamento del servizio;
- il numero dell'impegno di xxxxx;
- la data di scadenza del pagamento;
- IBAN del conto dedicato;
- se la spesa è rilevante ai fini IVA;
- specifica annotazione di assolvimento dell'imposta di bollo ai sensi del DM 17.06.2014, art.6, per le fatture il cui importo fuori campo IVA superi € 77,47;
- specifica annotazione “Scissione dei pagamenti – Art. 17-ter del DPR 633/1972”, per le fatture oggetto di split payment.
In assenza dei suddetti dati il comune non potrà procedere al pagamento delle fatture così come disposto dall'art. 25, comma 3 del D.L. 24 aprile 2014, n. 66, convertito con modificazioni dalla L. 89/2014.
In caso di raggruppamento temporaneo d'imprese la fatturazione dovrà essere effettuata dalla capogruppo.
L'eventuale ritardo nel pagamento dovuto al mancato o al ritardato adeguamento alle disposizioni riguardanti la fatturazione elettronica non comporterà alcun riconoscimento di interessi di mora da parte dell'ente.
Eventuali contestazioni, adeguatamente motivate, sospenderanno il termine di pagamento relativamente alla fattura oggetto del contendere, nel qual caso al gestore non spetteranno interessi per il ritardato pagamento. Inoltre, è fatta salva l’applicazione delle penali previste all’art. 15 del presente capitolato, mediante compensazione con nota di credito sulla fattura relativa ai pasti forniti, e nei casi più gravi, la risoluzione del contratto. Il pagamento delle fatture non riprenderà fino a quando l'appaltatore non si sarà messo in regola con gli obblighi assunti.
Con il pagamento del corrispettivo l'appaltatore si intende compensato di ogni e qualsiasi suo avere connesso o conseguente al servizio, senza alcun diritto a nuovi o maggiori compensi.
ART.10 - INTERRUZIONE DEL SERVIZIO
Il servizio di refezione dovrà essere garantito anche in caso di adesione parziale del personale scolastico allo sciopero o ad assemblee sindacali ( vedi anche art. 2 capitolato II).
L'Impresa appaltatrice nei casi di impossibilità di erogazione del servizio, per eventi eccezionali e/o nel caso che il proprio personale aderisca allo sciopero di categoria, si impegna comunque a fornire un menù concordato con l’Ufficio Pubblica Istruzione del Comune di Montemurlo.
ART. 11 - ONERI INERENTI IL SERVIZIO
Sono oneri a carico totale dell'Impresa Appaltatrice:
A) tutte le spese, nessuna esclusa, relative all’approvvigionamento delle derrate alimentari e non alimentari (compreso il materiale di gestione), la preparazione e il confezionamento dei pasti, il trasporto dei pasti, la distribuzione e lo sporzionamento dei pasti, le operazioni di riassetto, pulizia, sanificazione della cucina e dei refettori;
B) la prenotazione dei pasti, a cura degli addetti dell'Impresa appaltatrice mediante l'utilizzo di tablet forniti dall' Amministrazione Comunale, la trasmissione all'Ufficio Pubblica Istruzione del riepilogo totale giornaliero dei pasti effettivamente preparati e inviati ai terminali di consumo;
C) la fornitura di materiale di vettovagliamento, di pulizia ed altro per le scuole, come indicata nell'art. 17 del capitolato speciale d'appalto, parte II;
D) la ditta appaltatrice si rende disponibile durante tutta la durata dell'appalto a progettare e realizzare a proprie spese, opuscoli informativi cartacei sul servizio a richiesta dell'Amministrazione comunale o, sempre a richiesta dell'Amministrazione, a fornire materiale informatizzato da inserire sul sito istituzionale dell'Ente;
E) le spese, imposte, tasse e diritti di segreteria connessi alla stipula del contratto;
Sono oneri a carico dell'Impresa Appaltatrice rimborsati dall'Amministrazione Comunale:
A) l'acquisto di carrelli portavivande in acciaio inox a due piani in sostituzione di quelli presenti presso i refettori scolastici che presentano rotture;
B) l'acquisto o riparazione di armadietti spogliatoio ( per personale addetto allo sporzionamento) e di armadietti per deposito detersivi, entrambi muniti di chiave;
C) la manutenzione, riparazione delle lavastoviglie delle scuole dell'Infanzia e dei nidi comunali e lavori di muratura e messa in opera di eventuali nuove apparecchiature.
Tali interventi dovranno comunque essere autorizzati dal servizio Pubblica Istruzione e inventariati. Gli oneri relativi, per un importo max. presunto di € 3.500,00 annui (Iva inclusa), saranno rimborsati alla ditta Appaltatrice a fine anno scolastico, dietro presentazione di copia delle relative fatture.
ART. 12 - OBBLIGO INFORMATIVO E COMUNICAZIONE DATI RELATIVI ALL'ATTIVITA' SVOLTA
All'inizio di ogni anno scolastico oggetto dell'Appalto, la Ditta Aggiudicataria dovrà trasmettere all' Amministrazione Comunale la seguente documentazione:
- elenco dettagliato dei fornitori di tutti i generi alimentari che saranno utilizzati per la preparazione dei pasti giornalieri, impegnandosi a comunicare tutte le modifiche o integrazioni successive;
- tutte le etichette/schede tecniche specifiche dei singoli prodotti previsti per la preparazione dei piatti, impegnandosi inoltre a comunicare tempestivamente tutte le modifiche od integrazioni successive,
- copia del piano di autocontrollo relativo alla produzione (stoccaggio materie prime, preparazione, cottura, confezionamento , trasporto) e distribuzione (refettori) in relazione ai pasti e servizio;
- piano dei trasporti, il numero e i nominativi degli autisti, le gite con orario di partenza e consegna ai singoli plessi;
- organigramma, nominativi del personale impegnato nel Centro Cottura e nominativi del personale impegnato nella distribuzione con indicato l'orario di inizio e fine lavoro;
- programma delle attività di formazione del personale.
ART. 13 - RESPONSABILE COORDINATORE DEL SERVIZIO
La Ditta Aggiudicataria ha l'obbligo di indicare per iscritto, in sede di gara, il nominativo del Responsabile Coordinatore del Servizio e presentare un completo curriculum professionale. Tale figura dovrà avere qualifica professionale idonea, ed essere in possesso di laurea in dietistica ed avere una anzianità lavorativa in servizi similari di almeno 5 anni.
Il Responsabile Coordinatore del Servizio costituirà il referente principale per l'Amministrazione Comunale, pertanto dovrà essere presente e reperibile. In caso di assenza motivata, deve essere indicato un sostituto di pari qualifica professionale.
A richiesta dell'Amministrazione Comunale, in caso di segnalazioni e/o penalità circa aspetti riguardanti il servizio oggetto dell'appalto, il Responsabile Coordinatore del Servizio dovrà comunicare le azioni correttive intraprese per la risoluzione delle problematiche emerse.
ART. 14 – PENALITA' – CONTROVERSIE CONTRATTUALI
L'Impresa, nell'esecuzione dei servizi previsti dal presente capitolato, avrà l'obbligo di uniformarsi a tutte le disposizioni di legge ed ai regolamenti concernenti i servizi stessi.
Se durante lo svolgimento dei servizi fossero rilevate inadempienze rispetto a quanto previsto nel presente capitolato, il Comune si riserva di applicare le seguenti penalità:
€ 500,00 | Per ogni mancato rispetto delle temperature previste nelle fasi di preparazione, confezionamento pasti e consegna pasti nei refettori |
€ 500,00 | Ritardo ingiustificato nella consegna dei pasti |
€ 500,00 | Per ogni mancato rispetto delle grammature/porzioni verificato anche in un solo refettorio |
€ 1.000,00 | Per ogni violazione di quanto previsto nelle caratteristiche merceologiche delle derrate alimentari |
€ 1.000,00 | Per ogni variazione di menù non concordata |
€ 1.000,00 | Per ogni mancato rispetto del Piano di Autocontrollo Aziendale |
Da € 500,00 ad € 3.000,00 | Per ogni difformità nella preparazione e/o errata erogazione di diete speciali, secondo la gravità del fatto |
€ 500,00 | In caso di ritrovamento di corpi estranei nei pasti non imputabili agli utenti. |
€ 500,00 | Per ogni mancato rispetto delle norme sull'igiene personale nel Centro Cottura e nei terminali di consumo |
€ 500,00 | Per ogni mancato rispetto del numero degli operatori addetti alla distribuzione dei pasti e relativo monte ore |
L'applicazione della penalità dovrà essere preceduta da regolare contestazione dell'inadempienza e, nel caso e qualora possibile, saranno conservati per 24 ore i campioni che documentano quanto contestato. L’importo corrispondente all’applicazione della penale verrà detratto al momento del pagamento della fattura mensile. L'applicazione delle penalità, qualora il servizio divenisse insoddisfacente, non impedisce l'applicazione delle norme di risoluzione contrattuale, anche prima della scadenza.
Il Comune potrà procedere nei confronti dell'Impresa alla determinazione di eventuali risarcimenti, conseguenti alle inadempienze contestate, rivalendosi sulla cauzione definitiva.
Ogni controversia che dovesse insorgere tra le parti conseguente l'applicazione del contratto e che non dovesse essere risolta in via bonaria, sarà devoluta al competente Foro di Prato.
ART. 15 – MOTIVI DI RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
Fermo restando l’esercizio della facoltà di recesso di cui all’art. 109 del D. Lgs.50/2016, qualora il servizio divenisse insoddisfacente, indipendentemente dall’applicazione delle sanzioni, l’Amministrazione Comunale si riserva la facoltà di procedere alla risoluzione del contratto in danno alla Ditta Aggiudicataria, comunicando a quest’ultima le ragioni tramite PEC e senza ulteriori formalità.
In tal caso, l’Amministrazione Comunale incamera la cauzione con salvezza del risarcimento di tutti i danni subiti e subendi.
Le parti convengono che, oltre a quanto genericamente previsto dagli artt. 1453 del Codice Civile per i casi di inadempimento, ai sensi dell’art. 1456 C.C., il contratto potrà essere risolto di diritto nei seguenti casi:
a) inosservanza grave e reiterata, diretta o indiretta, delle disposizioni di legge, dei regolamenti e degli obblighi previsti nel presente Capitolato;
b) cessione del contratto, salvo quanto previsto all'art. 116 del D.Lgs. 163/2006;
c) subappalto non autorizzato;
d) ritardo nell'inizio della gestione del servizio;
e) grave inosservanza delle norme igienico sanitarie nella conduzione dei centri di produzione pasti;
f) utilizzo di derrate alimentari in violazione alle norme previste dal contratto e allegati relativi e dalla normativa vigente, sia per gli aspetti igienici che per le caratteristiche merceologiche;
g) accertamento di episodio di intossicazione o tossinfezione alimentare;
h) inosservanza delle norme di legge relative al personale dipendente e mancata applicazione
dei contratti collettivi;
i) interruzione non motivata di servizio;
l) mancato rispetto della normativa e delle specifiche prescrizioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro;
m) violazione degli obblighi relativi a versamenti contributivi per il personale dipendente ovvero mancata applicazione dei contratti collettivi;
n)mancata previsione e/o sostituzione delle figure professionali previste nell'offerta di gara;
o) applicazione di n. 3 penali diverse per la stessa violazione tra quelle previste nell'art.15;
p) ulteriore inadempienza della Ditta Aggiudicataria dopo la comminazione di 10 penalità complessive;
q) errore nella preparazione e somministrazione di dieta speciale tale da pregiudicare, in modo grave, la salute dell'utente.
r) ogni altra inadempienza qui non contemplata o fatto che renda impossibile la prosecuzione dell’affidamento.
In tal caso, la risoluzione opera con effetto immediato a seguito di comunicazione da parte dell’Amministrazione Comunale tramite PEC, con salvezza del risarcimento di tutti i danni subiti e subendi.
L’applicazione della risoluzione del contratto non pregiudica la messa in atto, da parte dell’A.C. di richiesta di risarcimento per i danni subiti.
ART. 16 - NORME SULLA SICUREZZA
Il servizio in appalto, per le sue caratteristiche, prevede l’esistenza di rischi interferenziali, per cui si è resa necessaria, da parte dell’Ente, la redazione del documento unico di valutazione dei rischi interferenziali (DUVRI) e la previsione dei relativi oneri. Il DUVRI costituisce allegato del contratto di appalto. I costi conseguenti all’adozione delle misure per eliminare o ridurre al minimo i rischi da interferenze nell o svolgimento delle attività lavorative sono previsti in complessivi € 645,00, IVA esclusa, per l'intero periodo contrattuale, somma che è parte integrante dell’importo contrattuale e non soggetta a ribasso.
Per tutti gli altri rischi, è obbligo per l'appaltatore elaborare il proprio documento di valutazione dei rischi, comunicando al Comune ogni eventuale aggiornamento e provvedendo all’attuazione delle misure di sicurezza ivi previste necessarie per eliminare o ridurre al minimo i rischi specifici dell’attività svolta.
L’Amministrazione comunale provvederà, inoltre, a controllare il rispetto da parte dell’impresa dei seguenti adempimenti, ai sensi del D.Lgs. n. 81/08 e della L.R. n. 38/07:
• nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione aziendale;
• nomina del medico competente;
• nomina degli Addetti antincendio e degli Addetti pronto soccorso;
• adeguate e documentate attività di informazione e formazione dei propri lavoratori e addetti a vario titolo impiegati nei servizi in materia di sicurezza e di salute, ai sensi dell’art. 36-37, D.lgs. n. 81/2008 e smi, comprendente l’organizzazione di almeno due prove di evacuazione annuali, dandone informazione al Comune tramite invio di copia del verbale entro i 15 giorni successivi alle prove stesse;
• dotazione agli operatori impiegati nel servizio dei necessari DPI e di apposita tessera di riconoscimento.
L’Amministrazione si riserva il diritto di indicare eventuali ed ulteriori approfondimenti sugli adempimenti in materia di sicurezza in merito ai quali l’impresa dovrà adeguarsi entro 30 (trenta) giorni dalla loro comunicazione.
L'appaltatore resta comunque responsabile nei confronti del Comune dell’esatto adempimento di tutti gli obblighi derivanti dalla sottoscrizione del presente capitolato e relativi allegati ed in particolare si impegna:
a) ad utilizzare gli spazi rispettando la loro destinazione e per le attività per le quali gli stessi sono abilitati, in conformità alle prescrizioni stabilite dal Comune con il presente capitolato speciale di appalto e rispettivi allegati, dal DUVRI e da tutta la documentazione in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro;
b) ad osservare e a far osservare a terzi tutte le disposizioni di cui al presente capitolato speciale di appalto, le prescrizioni, gli obblighi ed i divieti stabiliti dalle leggi, dai regolamenti e dalle norme in vigore e disposti, di volta in volta, dalle autorità competenti, oltre gli obblighi in materia di sicurezza sul lavoro, assicurativa e contributiva;
c) a rispettare le prescrizioni connesse all’agibilità dei locali e alle normativa antincendio;
d) ad applicare tutte le misure atte ad evitare incidenti, danni, infortuni e rischi a carico di chiunque usufruisca delle strutture e degli operatori, garantendo la loro incolumità.
ART. 17 – CLAUSOLA SOCIALE
Al fine di promuovere la stabilità occupazionale nel rispetto dei principi dell'Unione Europea,l’aggiudicatario del contratto di appalto è tenuto ad assorbire prioritariamente nel proprio organico il personale già operante alle dipendenze dell’aggiudicatario uscente, come previsto dall’articolo 50 del Codice, garantendo l’applicazione dei CCNL di settore (Tursimo), di cui all'art. 51 del D.lgs. 15 giugno 2015, n. 81.
A tal fine, l’elenco del personale attualmente impiegato è riportato nell'allegato denominato “Allegato capitolato speciale di appalto-Personale”.
ART. 18 - DOMICILIO DELL’APPALTATORE
L'Impresa Appaltatrice elegge in Montemurlo la sede del proprio domicilio, agli effetti del contratto relativo al presente appalto.
ART. 19 – CONTROVERSIE
Ove dovessero insorgere controversie di natura tecnica, amministrativa o giuridica tra Comune e Azienda in ordine all'interpretazione, esecuzione e/o risoluzione e decadenza del presente contratto, l'affidatario non potrà sospendere né rifiutare l'esecuzione del servizio, ma dovrà limitarsi a produrre le proprie motivate riserve per iscritto all'Amministrazione Comunale, in attesa che vengano assunte, di comune accordo, le decisioni in ordine alla prosecuzione dello svolgimento dell'affidamento. Ove detto accordo non dovesse essere raggiunto, ciascuna delle parti avrà facoltà di ricorrere all'autorità giudiziaria.
Per ogni controversia sarà competente in via esclusiva il Foro di Prato.
COMUNE DI MONTEMURLO PROVINCIA PRATO
Ufficio Pubblica Istruzione
CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA
Parte II tecnica (da art. 1 ad art. 37)
ART. 1 - MENU’ E TABELLE DIETETICHE ART. 2 - VARIAZIONE MENU’
ART. 3 – MENU’ PER DIETE SPECIALI ART. 4 - PRANZO A SACCO PER GITE
ART. 5 - CARATTERISTICHE MERCEOLOGICHE DELLE DERRATE ALIMENTARI ART. 6 - GIORNATE A TEMA
ART. 7 - DISPOSIZIONI IGIENICO SANITARIE ART. 8 - OPERAZIONI PRELIMINARI
ART.9- NORME E MODALITA’ DI PREPARAZIONE E COTTURA DEI PASTI ART.10 – DESTINAZIONE DEL CIBO NON SOMMINISTRATO
ART.11 - ORDINAZIONE, CONFEZIONAMENTO E CONSEGNA ART.12 - PIANO DEI TRASPORTI
ART.13- RILEVAZIONE TEMPERATURA ART. 14 - MEZZI DI TRASPORTO
ART. 15- SERVIZIO DI SPORZIONAMENTO
ART. 16 - NUMERO ADDETTI AL SERVIZIO DI SPORZIONAMENTO ART. 17 - ATTREZZATURE NEI REFETTORI
1
10
ART. 18- ANALISI MICROBIOLOGICHE PRESSO I REFETTORI
ART. 19- SERVIZIO DI RACCOLTA PRESENZE A MENSA E NUMERO ADDETTI ART.20 – LOCALE PRODUZIONE PASTI E PERSONALE
ART.21 - MAGAZZINO DERRATE
ART.22 – REFETTORI E ANGOLI CUCINA
ART.23 - DETERGENTI, DISINFETTANTI, SANIFICANTI ART.24 – ORGANICO E DISPOSIZIONI GENERALI ART.25- ADDESTRAMENTO E FORMAZIONE
ART.26 - VESTIARIO
ART.27 - IGIENE DEL PERSONALE
ART.28 - CONTROLLO DELLA SALUTE DEGLI ADDETTI
ART.29 - DIRITTO DI CONTROLLO DELLA AMMINISTRAZIONE COMUNALE ART.30 - ORGANI PREPOSTI AL CONTROLLO
ART.31 – TIPOLOGIA E MODALITA' DEI CONTROLLI
ART.32 - TIPOLOGIA E MODALITA’ DEI CONTROLLI DELLA COMMISSIONE MENSA ART.33 - BLOCCO DELLE DERRATE
ART.34 - CONSERVAZIONE DEI CAMPIONI
ART.35 - ESERCIZIO AUTOCONTROLLO DA PARTE DELL'IMPRESA APPALTATRICE ART.36 - CONTESTAZIONI
ART.37 - CONTROLLI ANALITICI DA PARTE DELL'IMPRESA APPALTATRICE
ART. 1- MENU’ E TABELLE DIETETICHE
Le tre tipologie di menù (diversificate per scuola dell'infanzia/primaria e secondaria di I° grado
-nidi d'infanzia) sono distinte fra estivo ed invernale e articolate su 4 settimane.
I menù sono stati compilati, per ciò che attiene agli aspetti nutrizionali, in modo conforme ai livelli di assunzione raccomandati (L.A.R.N.) dall’Istituto Nazionale della Nutrizione.
I menù contengono grammature diverse a seconda dell’utenza a cui sono destinati: alunni di scuole dell'infanzia, primarie, secondarie di I° grado, nidi d'infanzia ed adulti.
Il pasto scolastico è composto da un primo piatto, secondo, contorno, frutta o dessert, pane, acqua.
Per la scuola superiore di I° grado il menù è composto da un primo piatto e due condimenti in alternativa, secondo, due contorni , due tipi di frutta o dessert e pane ed è distribuito in modalità self- service o modalità diverse per esigenze particolari della scuola, l 'acqua utilizzata sarà quella proveniente dal fontanello installato all'interno del refettorio.
Nel caso di momentaneo guasto dell'erogatore si chiederà la distribuzione di acqua minerale naturale in confezione pet da 1,5 lt senza ulteriori oneri per l'Amministrazione Comunale
Sempre per la scuola secondaria di I° grado, dovrà essere allestito uno spazio adeguato per l'uso dei condimenti che sarà gestito autonomamente dai ragazzi con la supervisione di un operatore.
Le grammature predisposte dall’Amministrazione Comunale attraverso la dietista incaricata, come quelle riportate negli allegati, sono riferite all’alimento crudo, al netto degli eventuali scarti di lavorazione e al netto del calo peso per scongelamento.
In aggiunta all'ordine giornaliero dei pasti pervenuto alla cucina, l'Ente potrà richiedere eventuali pasti scorta per sopperire ad eventuali pasti che non possono essere consumati per eventi accidentali.
ART.2- VARIAZIONE MENU’
Variazioni al menù potranno essere richieste dall’Amministrazione Comunale, sia in relazione all’andamento stagionale (per esempio: variazione su primavera, oltre che estate ed inverno) che a seguito di valutazione sul gradimento da parte dell’utenza o particolari decisioni prese in seno alla commissione mensa. L’iniziativa per la variazione di menù è consentita all'Impresa aggiudicataria solo nei seguenti casi:
-in caso di sciopero parziale o settoriale;
-per cause di forza maggiore;
-blocco delle derrate a seguite delle analisi ispettive da parte delle Autorità competenti.
Per le ipotesi suddette, l'Impresa appaltatrice sarà obbligata a fornire in alternativa un menù concordato preventivamente con l’Ufficio Pubblica Istruzione del Comune di Montemurlo.
In caso di sciopero del personale della Ditta Aggiudicataria, la stessa è comunque obbligata a garantire, nel caso di richiesta della Amministrazione Comunale, la fornitura di un pasto freddo alternativo, la cui composizione dovrà essere preventivamente approvata dalla stessa.
Qualora, per motivi d'urgenza, nella preparazione dei pasti si ravvisasse la necessità di sostituire un piatto per quella giornata, la Ditta Aggiudicataria è tenuta a concordare la variazione con la dietista incaricata dal Comune.
Le eventuali richieste di deroga alla fornitura dei prodotti previsti dal menù o offerti in sede di gara devono essere circostanziate ed adeguatamente documentate; in particolare la ditta aggiudicataria dovrà informare l'Amministrazione Comunale circa le temporanee ed eccezionali condizioni, indipendenti dalla propria volontà che hanno portato alla mancata fornitura dimostrando di aver ricercato ogni possibile soluzione anche ricorrendo alla richiesta del prodotto a fornitori non abituali.
ART. 3- MENU’ PER DIETE SPECIALI
Nei casi di necessità determinata da motivazioni di salute, religiose o etiche, l'Impresa a ppaltatrice è obbligata a fornire, in sostituzione del pasto previsto dal menù del giorno, pasti alternativi, la cui composizione dovrà rispettare scrupolosamente le indicazioni della certificazione medica specifica e le indicazioni fornite dalla dietista incaricata dal Comune di Montemurlo. L’Amministrazione Comunale comunicherà all'Impresa appaltatrice le diete speciali che entreranno in vigore non oltre 3 giorni dall’inoltro della richiesta.
Sarà quindi compito dell'Impresa individuare in base al Menù del giorno, confrontato con le singole certificazioni e/o richieste, la tipologia dei pasti speciali da fornire.
Le diete “ in bianco” da disturbo devono essere attivate appena pervenute al Centro Cottura.
Tutte le diete speciali dovranno essere confezionate in monorazione termosigillata, etichettata, con l’indicazione dei dati del destinatario e scuola di appartenenza.
Anche per le monoporzioni deve essere garantito il mantenimento delle temperature previste dalla normativa vigente fino al momento del consumo; pertanto dovranno essere inserite in specifici contenitori di trasporto a sé stanti.
Detti pasti non comporteranno comunque variazione di prezzo.
ART. 4 - PRANZO A SACCO PER GITE
L'Impresa Appaltatrice dovrà produrre su richiesta dell’Amministrazione Comunale il cestino freddo (pranzo a sacco) confezionato nella stessa giornata, da distribuire alle classi richiedenti e così composto: pane formato panino, prosciutto cotto o crudo, formaggio a fette, succo di frutta o frutta, bottiglietta di acqua lt. 0,5 in pet, n. 2 tovaglioli di carta.
Le grammature del pasto saranno specificate in apposito allegato. Tale modalità sarà richiesta per i seguenti casi:
- gite scolastiche;
- altre situazioni da approvare da parte dell'Amministrazione comunale.
Per quanto riguarda le gite scolastiche, si precisa che le date e gli orari di partenza dal plesso scolastico saranno comunicati di volta in volta dall’Amministrazione Comunale con anticipo di una settimana.
Detti pasti non comporteranno comunque variazione di prezzo.
ART. 5- CARATTERISTICHE MERCEOLOGICHE DELLE DERRATE ALIMENTARI
Le derrate alimentari dovranno essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti leggi in materia che qui si intendono richiamate.
La qualità dei prodotti alimentari utilizzati per la preparazione dei pasti deve corrispondere tassativamente alle caratteristiche merceologiche e alle altre caratteristiche qualitative aggiuntive o migliorative proposte dalla ditta aggiudicataria del servizio.
I prodotti alimentari presenti nei Centri di produzione pasti, utilizzati per il Servizio di Refezione Scolastica del Comune di Montemurlo, devono essere identificati con cartelli riportanti la dicitura “Comune di Montemurlo” e dovranno essere esclusivamente quelli previsti nelle tabelle merceologiche delle derrate alimentari allegate al presente Capitolato.
Le eventuali derrate alimentari non restituite immediatamente al fornitore dovranno essere evidenziate correttamente ed isolate dal Lotto e quindi segregate in apposita area.
Le derrate alimentari non devono contenere organismi geneticamente modificati (O.G.M.), devono essere confezionate ed etichettate conformemente alla normativa vigente e deve essere garantito il mantenimento delle temperature previste dalla legge per i singoli prodotti sia per la conservazione che per il trasporto.
La ditta Aggiudicataria dovrà provvedere a garantire la tracciabilità di tutti i prodotti previsti per la preparazione dei singoli piatti, ivi compresi contenitori e materiali a contatto con gli alimenti e mostrarli ad ogni richiesta di controllo.
Le confezioni di derrate parzialmente utilizzate dovranno mantenere leggibile l’etichetta ed apposta la data dell'eventuale apertura del prodotto. A tal proposito si richiede di fornire al competente Ufficio Pubblica Istruzione comunale l’elenco dei fornitori dei prodotti alimentari e le eventuali variazioni.
ART.6- GIORNATE A TEMA
Saranno previsti giornate tema con la seguente periodicità:
- menù di provenienza biologica ( escluso pane) da prevedere un giorno al mese;
- menù gluten free da prevedere due volte durante l'anno scolastico;
- menù periodi di festività natalizie-carnevale-halloween-pasquali e fine anno scolastico;
- menù regionale due volte durante l'anno scolastico;
- menù km 0 due volte durante l'anno scolastico
Le proposte di menù saranno elaborate in accordo con la dietista incaricata dal Comune di Montemurlo
ART.7 - DISPOSIZIONI IGIENICO SANITARIE
Per quanto concerne le norme igieniche-sanitarie si fa riferimento alla normativa vigente, in particolare alla L.283 del 30.04.1962 e suo regolamento di esecuzione e alle normative denominate “pacchetto Igiene“ (Reg.CE 852,853,854 e 882 del 2004)
ART.8-OPERAZIONI PRELIMINARI
Le operazioni che precedono la cottura e/o la distribuzione devono essere eseguite secondo le modalità di seguito descritte:
- i prodotti surgelati da sottoporre a cottura senza preventivo scongelamento dovranno essere utilizzati nello stato fisico in cui si trovano;
- la l avo razi on e delle carni crude potrà essere effettuata il giorno precedente alla loro cottura ( arrosto,pollo, spezzatino); la carne trita deve essere macinata in giornata;
- il Parmigiano Reggiano grattugiato deve essere preparato in giornata;
- il lavaggio ed il taglio della verdura dovrà essere effettuato nelle ore antecedenti il consumo, ad eccezione delle patate e delle carote, che possono essere preparate il giorno precedente alla loro cottura, purché conservate a temperatura compresa tra 0° e +4°C; le carote devono essere immerse in acqua acidulata con limone;
- le operazioni di impanatura e/o di manipolazione ed impastatura degli alimenti devono essere fatte nelle ore antecedenti alla cottura;
- le porzionature di salumi e di formaggi devono essere effettuate nelle ore immediatamente antecedenti la distribuzione;
-la carne tagliata a fette, laddove necessario, deve essere ulteriormente tagliata;
-la frutta, ove necessario, deve essere sbucciata e tagliata;
- tutte le vivande dovranno essere cotte nello stesso giorno in cui è prevista la distribuzione;
- la frutta (escluso banane, kiwi e gli agrumi ) dovrà essere sottoposta a lavaggio e sanificazione prima di essere consegnata ai terminali di consumo (scuole); nel caso in cui durante l'appalto l'Amministrazione Comunale intendesse comunque richiedere che il lavaggio e sanificazione di alcuni tipi di frutta più facilmente deteriorabile sia effettuato in altra sede, la ditta aggiudicataria dovrà provvedere ad eseguire tali operazioni di lavaggio, sanificazione del prodotto direttamente nei locali cucina/lavaggio presenti nelle scuole o in alternativa procedere ad eseguire questi interventi in orari più prossimi alla distribuzione.
ART. 9- NORME E MODALITA' DI PREPARAZIONE E COTTURA DEI PASTI
Per la preparazione dei pasti l'Impresa appaltatrice dovrà utilizzare tutte le misure previste dalla legislazione. In particolare si richiede:
-Cuocere le verdure al vapore o al forno.
- Cuocere i secondi piatti preferibilmente al forno, dopo aver eliminato dalla carne i grassi visibili.
- Aggiungere i condimenti possibilmente a crudo.
- Preparare il purè con patate fresche.
- Le verdure da consumare crude dovranno essere perfettamente lavate, pronte all'uso e condite al momento della distribuzione.
- Consegnare la frutta a temperatura gradevole.
- Somministrare la razione di carne e pesce possibilmente in una unica porzione (per esempio una scaloppina, una coscia di pollo, una sogliola, ecc.);
- Evitare la precottura e la eccessiva cottura (minestre, minestroni, verdura, pasta).
- Si consiglia di evitare, per limitare la perdita di nutrienti: l'eccessiva spezzettatura dei vegetali, limitare la quantità di acqua utilizzata in cottura, contenere i tempi di cottura, ricorrendo di preferenza alla cottura a vapore o al forno.
- Per evitare che la pasta si impacchi durante il trasporto ed in attesa del consumo è necessario aggiungere una piccola quantità d'olio nell'acqua di cottura mentre si deve evitare di aggiungere olio alla pasta già cotta.
I sughi di condimento vanno messi sulla pasta solo al momento di servirla.
I primi piatti, quando il sistema di cottura lo permette, devono essere conditi al momento della distribuzione nella fase dello sporzionamento. Se è previsto nella ricetta, il Parmigiano Reggiano deve essere distribuito a tavola al momento dello sporzionamento. Tale prodotto deve essere confezionato in modo tale da facilitare il suo utilizzo in ciascun terminale di consumo, tenendo conto del numero dei commensali presenti in ogni refettorio. Presso ciascun terminale di consumo devono essere
sempre disponibili olio extravergine d'oliva, aceto di vino, sale, limone ( quando previsto nella ricetta dei singoli piatti). Saranno gli adulti di riferimento che sporzionano a provvedere al corretto utilizzo di tali prodotti, quando necessario.
Non devono essere utilizzati:
- le carni al sangue
- cibi fritti
- il dado da brodo contenente glutammato
- conservanti e additivi chimici nella preparazione dei pasti
- residui dei pasti dei giorni precedenti
- verdure, carni e pesci semilavorati e precotti
- solfiti.
Tutte le derrate, porzionate a cura dell'azienda aggiudicataria, devono essere opportunamente protette con materiale idoneo per alimenti.
I pasti preparati devono comunque rispondere al dettato dell'art.5 della L. 283/1962 per quanto riguarda lo stato degli alimenti impiegati e dell'art. 31 del D.P.R.327/1980 per quanto concerne il rispetto delle temperature per gli alimenti deperibili cotti da consumarsi freddi o caldi ed il mantenimento della catena del freddo.
Gli alimenti dovranno possedere i requisiti caratteristici ed essere privi di qualsiasi anomalia per quanto riguarda l'odore, il gusto e lo stato fisico.
Clausola generale, valida per tutti gli alimenti, dovrà essere la non rilevabilità analitica o la presenza entro i limiti consentiti, quando previsti, di tutte quelle sostanze considerate nocive o quanto meno indesiderabili (es. metalli pesanti, alfatossine, sulfamidici, antibiotici, ormoni , pesticidi, additivi, ecc.). Per quanto attiene i parametri microbiologici si farà riferimento alle circolari e normative ministeriali o regionali di riferimento.
In caso di eventi sporadici o per necessità produttiva, può essere consentito, previa autorizzazione del servizio Pubblica Istruzione, l'utilizzo dell'abbattitore, se presente nel Centro Cottura.
ART. 10 – DESTINAZIONE DEL CIBO NON SOMMINISTRATO
Una volta preparati per la distribuzione, è vietata ogni forma di riutilizzo dei cibi e/o pietanze nei giorni successivi. Il cibo non consumato dagli utenti non potrà essere riportato al centro cottura ma dovrà essere eliminato in loco o potrà essere destinato a progetti presentati nell'offerta tecnica descritti nel disciplinare quali “Progetti diversi e facoltativi“.
ART.11- ORDINAZIONE, CONFEZIONAMENTO E CONSEGNA
La prenotazione dei pasti presso il Centro Cottura avverrà mediante comunicazione informatizzata attraverso l'utilizzo dei tablet consegnati dall'Amministrazione Comunale alla Ditta Aggiudicataria, la quale mediante i propri dipendenti procederà alla rilevazione delle presenze a mensa.
I pasti devono essere confezionati in idonei contenitori pluriporzione, in acciaio inox termoriscaldati, escludendo l'utilizzo di contenitori in materiale a perdere, (se pasto caldo) preparati nello stesso giorno in cui vengono confezionati e trasportati in idonei contenitori termici che ne assicurino la conservazione sotto il prof ilo organolettico ed igienico-sanitario. Tali contenitori dovranno consentire il mantenimento costante della temperatura dei cibi, sia quelli da consumarsi freddi che quelli da consumarsi caldi, come da tabella:
Alimenti | Temperatura pasti nel centro Cottura (pronti per essere trasportati) | Temperatura pasti nei terminali di consumo (pronti per essere somministrati) |
Pasti caldi | = > 65°C | = > 60° C |
Pasti freddi | da 0° C a + 4°C | Da 0° C a + 10°C |
Frutta | ambiente | ambiente |
Prodotti da forno e pane | ambiente | ambiente |
Qualora l' A.C lo richieda, potrà essere controllata la temperatura con l'utilizzo di appositi termometri.
I contenitori gastronorm in acciaio inox dovranno essere ben lavati e sanificati da parte della Ditta Aggiudicataria giornalmente presso il Centro Cottura.
Per i pasti con dieta speciale il confezionamento deve essere fornito in idoneo contenitore monoporzione, in materiale polipropilene con film termosaldante, idoneo al mantenimento delle temperature dei cibi , riportando nell’etichetta, oltre il plesso scolastico di destinazione, il nominativo dell’utente e il tipo di pietanza.
I contenitori gastronorm in acciaio saranno collocati in altri appositi contenitori di trasporto (adatti al contatto con alimenti al caldo e/ o al freddo e solitamente di materiale plastico lavabile), che dovranno essere accuratamente lavati e sanificati e sostituiti ogni qualvolta risultino non integri. Sui contenitori per il trasporto deve essere apposta apposita etichetta indicante il nome del plesso scolastico di destinazione e, nel contenitore gastronorm , il numero delle porzioni da servire.
I pasti forniti ad ogni scuola dovranno essere accompagnati da un documento emesso al momento della partenza, in duplice copia, dal quale risulti, inequivocabilmente, data ed orario di partenza. Copia di detta bolla, firmata dal personale ausiliario addetto alla distribuzione, sarà allegata alla fattura per i necessari controlli.
Nella bolla saranno specificati il menù del giorno, il numero dei contenitori di pasti da asporto, il numero dei pasti consegnati suddivisi per tipologia (bambini, insegnanti e adulti autorizzati) ossia, numero delle razioni di primo, secondo, ecc., numero di diete speciali e numero totale dei pasti.
I pasti per una eventuale utenza extra, che abbiano carattere di saltuarietà, verranno comunicati dall’Ufficio Pubblica Istruzione, di norma con almeno due giorni in anticipo al Responsabile dell'Impresa.
Tutti i contenitori per alimenti dovranno essere ritirati in giornata a cura dell'Impresa aggiudicataria.
ART. 12- PIANO DEI TRASPORTI
La consegna dei pasti sarà effettuata tramite i mezzi di trasporto forniti dall'Impresa, che dovrà dimostrare la disponibilità d'uso di un parco di automezzi di trasporto sufficiente - anche nella eventualità di guasti e di incidenti - e garantire la consegna dei pasti presso le scuole nei tempi sotto indicati:
- ore 11,00/11,15 presso i nidi d'infanzia comunali con inizio di consumo pasto alle ore 11,30
- ore 11,30/11,45 presso la scuola dell'infanzia con inizio di consumo pasto alle ore 12,00
- ore 12,00/12,15 presso la scuola primaria con inizio di consumo pasto alle ore 12,30
- ore 13,00/13,15 presso la scuola primaria con inizio di consumo alle ore 13,30
- ore 12,45/13,00 presso la scuola secondaria di I° grado con inizio di consumo alle ore 13,15. L'Impresa resterà comunque responsabile del mantenimento di qualità, gusto, conservazione e rispondenza igienica delle pietanze in conseguenza del trasporto, oltre che del rispetto della temperatura prevista dalla normativa vigente.
L’Amministrazione Comunale può autorizzare le operazioni di trasporto e consegna pasti da parte di Ditta diversa da quella aggiudicataria purché da quest’ultima individuata come subappaltatrice e responsabile di detto servizio. Per i pasti che verranno trasportati ai plessi scolastici, la ditta appaltatrice deve predisporre e presentare, prima dell'inizio del servizio, il piano organizzativo dei trasporti, in modo tale da garantire la consegna quotidiana all'orario indicato.
Il trasporto verso le singole sedi scolastiche deve essere effettuato riducendo al minimo i tempi di percorrenza e lo stazionamento dei pasti, così da garantire oltre che la qualità organolettica e le ottimali temperature delle pietanze, anche la salvaguardia dell'ambiente.
L'Amministrazione Comunale può autorizzare le operazioni di trasporto e consegna pasti da parte di Ditta diversa da quella aggiudicataria, ma anche in questo caso per l'Amministrazione Comunale il referente e responsabile del servizio trasporto e consegna dei pasti è la Ditta Aggiudicataria.
ART. 13- RILEVAZIONE TEMPERATURA
Si richiede la rilevazione della temperatura, delle pietanze prodotte a campione, per ogni plesso scolastico al momento della partenza dei pasti dal centro cottura. Tali dati andranno inseriti in appositi documenti elaborati dall'Impresa e trattenuti presso il centro cottura.
ART.14- MEZZI DI TRASPORTO
I mezzi adibiti al trasporto dei pasti dovranno possedere i requisiti igienico-sanitari ed essere attrezzati in conformità a quanto prescritto dal Regolamento CE 852/2004 e dovrà essere altresì garantita
adeguata formazione per i conducenti di detti automezzi secondo quanto stabilito dalle norme in materia (L.R. 24/2003, Regolamenti CE 852 e 853 del 2004 e D.R. n. 559/2008).
I suddetti mezzi dovranno essere puliti e sanificati e tali operazioni dovranno essere conformi a quanto previsto
dalla normativa vigente e dal piano di autocontrollo aziendale specifico per i mezzi di trasporto pasti. Tutti i mezzi utilizzati per il servizio refezione devono essere a basso impatto ambientale (Euro 4/5, metano, Gpl, ibridi).
ART. 15 – SERVIZIO DI SPORZIONAMENTO
Il servizio, da effettuare con personale della Ditta Aggiudicataria, prevede le seguenti fasi di lavoro:
- Ricezione dei pasti e relativo controllo della congruità con il menù e con le diete speciali richieste, confezionamento integro e quantitativo dei pasti;
- Apparecchiatura dei refettori;
- Preparazione accessori per sporzionatura pasti, utilizzo di set di utensili calibrati (mestoli, palette,ecc.);
- Rilevazione temperature pietanze;
- Sporzionatura e distribuzione dei pasti al tavolo (primo, secondo, contorno, pane, frutta o dessert, acqua);
- Distribuzione pasti con modalità di self-service per la scuola media (primo con alternativa due condimenti, secondo, due contorni, pane, frutta o dessert, acqua nelle brocche prelevata da fontanello);
- Pulizia, sanificazione e lavaggio della frutta quando non viene effettuata presso il centro cottura (nelle scuole dell'infanzia è necessaria anche la mondatura della frutta);
- Taglio della carne ove richiesto per le scuole dell'infanzia;
- Sparecchiatura del refettorio e disinfezione e riordino dei tavoli e delle sedie dei refettori;
- Lavaggio e sanificazione stoviglie, piatti, bicchieri, posate e t u t t e l e attrezzature utilizzate per sporzionare e loro riordino in appositi armadietti o contenitori chiusi;
- Riordino, detersione e sanificazione, spazzamento e cenciatura dell'angolo cucina presente nella scuola;
- Pulizia e disinfezione dei carrelli porta vivande;
- Riordino, detersione e sanificazione di tutte le attrezzature utilizzate per il servizio di refezione compreso il banco del self-service e il fontanello di approvvigionamento dell'acqua;
- Restituzione dei contenitori dei pasti vuoti ad autista incaricato del trasporto;
- Raccolta e smistamento rifiuti (si prescrive la raccolta differenziata dei rifiuti, con distinzione degli organici dagli inorganici, carta , plastica e vetro) in contenitori forniti dall'Impresa e loro smaltimento nei contenitori differenziati posti fuori dalla scuola.
Il lavaggio e la sanificazione dei contenitori termici gastronorm dovrà avvenire presso il Centro Cottura. Nelle scuole dell'infanzia il servizio dovrà comprendere, oltre le fasi sopra citate, anche il lavaggio dei piatti, posate e bicchieri e, per la scuola superiore di I° grado, il lavaggio dei vassoi, piatti, posate e bicchieri.
Il personale addetto al servizio nel Refettorio dovrà osservare tutte le procedure inerenti il piano di Autocontrollo in attuazione a quanto previsto dalla normativa denominata “ Pacchetto Igiene” e per quanto riguarda la distribuzione delle diete speciali, la tutela dei dati personali come previsto dal D.lgs.196/’03 “ Codice in materia dei dati personali”.
ART. 16 - NUMERO ADDETTI AL SERVIZIO DI SPORZIONAMENTO
Nei plessi indicati dall'Amministrazione Comunale, la ditta Aggiudicataria dovrà provvedere al servizio nei terminali di consumo con proprio personale.
Il numero minimo di addetti per plesso scolastico ed il loro monte ore minimo settimanale è il seguente:
PLESSO | N. ADDETTI MINIMO | ORE SETTIMANALI TOTALI |
Primaria Xxxxxxx Xxxxx | 5 | 44 |
Primaria Xxxx Xxxxx | 4 | 40 |
Primaria Xxxxxxxxxx Xxxx | 2 | 24 |
Infanzia X.Xxxxxxx | 3 | 22,5 |
Infanzia Xxxxx Xxxxxxxxx | 2 | 22 |
Infanzia Xxxxxxxx Xxxxxxx | 2 | 22,5 |
Infanzia Giorgetti | 1 | 17,5 |
Infanzia Xxxxxx Xxxx | 1 | 15 |
Secondaria di I° grado | 2 | 8 |
Infanzia e Primaria Sacro Cuore | 2 | 20 |
ART. 17 - ATTREZZATURE NEI REFETTORI
L'Impresa appaltatrice dovrà fornire il seguente materiale presso tutti i singoli refettori scolastici: Quotidianamente per ogni utente:
Tovaglietta monouso monoposto colorata o tovaglia monouso colorata, tovaglioli di carta, piatti fondi e piani di plastica, bicchieri di plastica, set posate per il personale che ha diritto al servizio mensa e per le necessità giornaliere.
Prima fornitura:
n.40 piatti fondi, n. 55 piatti piani, n.130 bicchieri in policarbonato, n. 10 cucchiai, n. 75 cucchiaini, n. 90 forchette, n. 20 forchettine, n. 15 coltelli in acciaio, n. 6 coltelli per frutta, n. 3 brocche e utensileria varia ( mestoli,cucchiaioni, schiumarola, ramine etc.)
secondo la necessità tutti gli anni:
vassoi per alimenti, piatti fondi, piatti piani, bicchieri in policarbonato, cucchiai da tavola, forchette da tavola, forchettine, coltelli da tavola, cucchiaini, utensileria varia tutta in acciaio.
I materiali dovranno essere conformi a quanto previsto dal Regolamento CE n. 1935/2004.
La Ditta Aggiudicataria del servizio per tutti i refettori oggetti di sporzionamento dovrà inoltre fornire:
• prodotti necessari alla pulizia del cucinotto (detergenti e sanificanti);
• detergenti e sanificanti per i refettori;
• prodotti per lavastoviglie;
• xxxxxxxxx e contenitori per la raccolta dei rifiuti (con la raccolta differenziata dei rifiuti organici);
• attrezzature per la pulizia (scope, spazzoloni, stracci, cassette per i rifiuti, ecc.);
• accessori e attrezzature per sporzionare i pasti, calibrati;
• grembiuli, camici, guanti, cuffie, per il personale addetto al servizio.
ART. 18 - ANALISI MICROBIOLOGICHE PRESSO I REFETTORI
L'Impresa appaltatrice dovrà provvedere alle seguenti analisi, presso tutti i refettori scolastici del territorio:
- n. 1 verifica trimestrale relativa al pasto del giorno (comprendenti l'analisi di laboratorio);
- n. 1 verifica bimestrale agli accessori ed utensili da cucina;
- n. 1 verifica bimestrale ai piani di lavoro o tavoli del refettorio di ogni plesso scolastico ( comprendenti l'analisi di laboratorio).
ART.19 – SERVIZIO DI RACCOLTA PRESENZE A MENSA E NUMERO ADDETTI
Il servizio di raccolta delle presenze a mensa è effettuato dagli operatori della ditta Aggiudicataria con l'utilizzo di tablet di proprietà del Comune. Il personale dedicato a questo servizio deve concludere la rilevazione delle presenze nei vari plessi entro un orario da concordare con il Centro Cottura. La ditta, sempre nella stessa giornata, dovrà inviare al servizio Pubblica Istruzione una comunicazione relativa al numero dei pasti erogati al fine di permettere il controllo della corrispondenza di quanto ordinato con il tablet.
Tali addetti devono essere inoltre responsabilizzati a d eseguire correttamente tutte le fasi del servizio, in quanto nel caso in cui il numero delle prenotazioni effettuate con il tablet sia inferiore al numero dei pasti erogati, e l'errore sia stato effettuato dall'operatore, l'Impresa è tenuta a fatturare solo il numero dei pasti prenotati.
Gli operatori addetti a questo servizio devono essere inoltre informati sulla particolare attenzione che devono tenere nella raccolta delle presenze a scuola, relativamente alla tutela dei dati personali così come previsto dal D.lgs. 196/ 2003, “Codice in materia dei dati personali” e in particolar modo di quelli riferiti a coloro che hanno diete speciali.
Il numero minimo di addetti per plesso scolastico ed il loro monte ore minimo settimanale è il seguente:
PLESSO | N. ADDETTI MINIMO | ORE SETTIMANALI TOTALI |
Primaria Xxxxxxx Xxxxx Infanzia Deledda | 1 | 10 |
Primaria Xxxx Xxxxx Primaria Xxxxxxxxxx Xxxx Infanzia Tintori | 1 | 10 |
Infanzia Giorgetti Infanzia Xxxxxx Xxxx | 1 | 5 |
Infanzia Xxxxx Xxxxxxxxx | 1 | 2,5 |
Secondaria di I° grado | 1 | 3 |
Infanzia e Primaria Sacro Cuore | 1 | 10 |
ART. 20 – LOCALE PRODUZIONE PASTI E PERSONALE
I locali che la Ditta Aggiudicataria utilizzerà per la preparazione dei pasti, nonché l'attrezzatura e l'organizzazione produttiva dovranno rispondere a quanto indicato nel Reg. CE 852/2004 ed essere in possesso dei requisiti igienici e delle capacità tecniche necessarie per garantire il numero dei pasti giornalieri e quant'altro richiesto dal presente capitolato.
La ditta dovrà avere la disponibilità di un Centro Cottura posto una distanza massima di 15 Km dalla sede comunale di xxx Xxxxxxxxx, 000/000 ed avere una capacità produttiva maggiorata del 20% rispetto al numero massimo di pasti prodotti al giorno che sono ca. 1.450, in possesso del titolo abilitativo di somministrazione di alimenti e pasti da asporto come indicato dalla normativa vigente in materia e in particolare dal Reg. CE 852/2004 ed Allegato 2, Legge Regione Toscana 28/2005, e in possesso di autorizzazione sanitaria (ex art. 2 L. 283/62) o D.I.A. Reg. CE 852/2004 e di tutti i requisiti previsti dal D.Lgs. 81/'08 e s.m.i.
Il numero minimo di addetti per il Centro Cottura ed il loro monte ore minimo settimanale è il seguente:
PROFESSIONALITA' | N. ADDETTI MINIMO | ORE SETTIMANALI TOTALI |
RESPONSABILE | 1 | 40 |
CUOCHI | 2 | 40 CAD. |
AIUTO CUOCHI | 2 | 40 CAD. |
DIETISTA | 1 | 40 |
ADDETTI CONFEZIONAMENTO | 2 | 40 |
ADDETTI LAVAGGIO | 2 | 40 |
MAGAZZINIERE | 1 | 40 |
ART. 21 - MAGAZZINO DERRATE
L'Impresa dovrà garantire, secondo il proprio piano di autocontrollo, la conformità della merce in arrivo, lo stato degli imballaggi, la corretta temperatura mantenuta durante il trasporto,
l’etichettatura, la data di scadenza e la tracciabilità degli alimenti o TMC (Tempo Medio di Conservazione). Lo spazio dedicato all'immagazzinamento degli alimenti dovrà essere gestito da un responsabile magazziniere formato per le specifiche mansioni che dovrà svolgere.
ART. 22 - REFETTORI E ANGOLI CUCINA
Sono a totale carico dell'Impresa appaltatrice e dovranno essere conformi alle normative richieste e oerenti al piani di autocontrollo le seguenti operazioni:
- il riassetto, la sanificazione, lo spazzamento e la cenciatura degli angoli cucina presenti nelle scuole;
- il riassetto, la sanificazione dei tavoli e delle sedie nei refettori;
- il riassetto,la sanificazione del bancone self-service e attrezzature, compreso l'erogatore dell'acqua (fontanello);
- il riordino, detersione e sanificazione di tutte le attrezzature utilizzate per il servizio;
Il personale che effettua tali operazioni deve indossare indumenti di colore visibilmente diverso da quello indossato dagli addetti alla preparazione e distribuzione degli alimenti.
ART. 23 -DETERGENTI DISINFETTANTI E SANIFICANTI
I prodotti detergenti, disinfettanti e sanificanti, detersivi per lavastoviglie necessari ai locali e al servizio svolto sono a carico dell'Impresa e dovranno essere a basso impatto ambientale.
L'Impresa deve mantenere presso la sua sede, fin dal momento dell’attivazione del servizio, l’elenco dei prodotti corredati delle schede tecniche e di sicurezza complete.
I detergenti, i disinfettanti e i sanificanti devono essere impiegati nelle concentrazioni indicate sulle confezioni, pertanto dovranno essere contenuti nelle confezioni originali con la relativa etichetta. Questi prodotti dovranno essere riposti in un armadio chiuso a chiave o in un locale apposito e comunque separati dalle derrate alimentari.
E’ assolutamente vietato detenere questo materiale nelle zone di preparazione, cottura, confezionamento e distribuzione.
ART. 24 - ORGANICO E DISPOSIZIONI GENERALI
Ogni servizio inerente l'approvvigionamento delle derrate alimentari e non, la produzione, il confezionamento, l'organizzazione, la gestione, il porzionamento dei pasti all’interno della cucina, lo sporzionamento presso i refettori scolastici dovranno essere effettuati esclusivamente dal personale dipendente dalla Ditta Aggiudicataria, regolarmente assunto e coperto dalle assicurazioni di legge.
La Ditta deve avvalersi di figure professionali, presenti giornalmente per l’ orario sufficiente a garantire il buon andamento del servizi.
La Ditta è tenuta, per tutta la durata del contratto, a mantenere tutte le figure professionali da esso previste, in riferimento alle entità numeriche, alle posizioni funzionali di organigramma ed al monte ore complessivo di lavoro, offerte in sede di gara. A tale proposito l'Impresa dovrà tenere presso il centro cottura un registro giornaliero delle presenze, riportante nome e cognome del dipendente, orario di ingresso e di uscita, con relativa firma di riconoscimento. Tale registro dovrà essere messo a disposizione
dell'Amministrazione Comunale in qualsiasi momento.
In caso di assenza o impedimento del Responsabile (ferie, malattia, ecc.) la Ditta deve provvedere alla sua momentanea sostituzione dandone comunicazione al competente ufficio comunale.
Considerata la delicatezza dei compiti cui il personale della Ditta è preposto, l'Amministrazione Comunale si riserva la facoltà di richiedere all'appaltatore stesso la sostituzione di chi, a suo esclusivo giudizio, risulti non idoneo o inadatto, anche sotto gli aspetti di un corretto rapporto e della disponibilità psicologica con gli utenti della Refezione Scolastica.
In tal senso la Ditta dovrà procedere alla sostituzione con urgenza e comunque non oltre tre giorni dalla segnalazione.
Tutto il personale adibito deve essere professionalmente preparato e conoscere le norme di igiene della produzione, le norme di sicurezza e di prevenzione, come previsto dalle norme vigenti in materia di igiene. La Ditta, inoltre, resterà garante in qualunque momento della idoneità del personale addetto alla preparazione, alla cottura, al confezionamento, al porzionamento, alla consegna e allo sporzionamento dei pasti alle scuole, sollevando l'Amministrazione Comunale da qualsiasi responsabilità in proposito.
L'organico deve essere per quantità, qualità professionale, mansioni e livello, coerente con il progetto di organizzazione del lavoro presentato dall'Impresa in fase di offerta.
Entro 15 giorni dall'inizio del servizio, la Ditta dovrà trasmettere all'Amministrazione Comunale l'elenco nominativo di tutto il personale utilizzato, con l'indicazione delle qualifiche possedute nonché della posizione contributiva ed assicurativa.
La Ditta dovrà attuare nei confronti dei lavoratori dipendenti (anche se soci di cooperative) occupati nelle varie fasi che costituiscono l' oggetto del presente capitolato, condizioni normative e retributiva non inferiori a quelle risultanti dal C.C.N.L., applicabili alla data dell'offerta, nonché rispettare le condizioni risultanti dalle successive integrazioni, ed in genere le condizioni di ogni altro contratto collettivo che dovesse venire stipulato per le categorie interessate.
Inoltre dovranno essere osservate tutte le norme derivanti da leggi e decreti in materia di assicurazioni varie dei lavoratori dipendenti contro gli infortuni sul lavoro, la disoccupazione involontaria, l'invalidità e la vecchiaia e ogni altra disposizione che entri in vigore nel corso dell'appalto.
Dovranno essere adottate, inoltre, tutte le cautele necessarie per garantire la vita e l'incolumità degli addetti e dei terzi. Deve essere rispettato quanto prescritto all’interno del D.Lgs.81/2008 e successive modificazioni, a totale carico della Ditta, con particolare attenzione alla predisposizione del Documento di valutazione dei rischi.
Ogni più ampia responsabilità in caso di infortuni ricadrà pertanto sull'appaltatore, escludendo l'Amministrazione Comunale nonché il personale preposto alla sorveglianza.
Per tutto lo svolgimento del servizio ed in ogni fase del medesimo, l'appaltatore solleva l'Amministrazione Comunale da ogni qualsiasi responsabilità per fatto proprio o di altri.
Nell'attività di lavorazione e preparazione di cibi, di cottura, di porzionamento, di confezionamento, e sporzionamento dovranno essere impiegate unità lavorative con specifica di mestiere nella misura sufficiente a garantire un perfetto e tempestivo servizio.
Nel corso dell'esecuzione del contratto la Ditta dovrà, a richiesta dell'Amministrazione Comunale fornire tutta la documentazione atta a verificare inequivocabilmente il rispetto della presenza costante dell'organico minimo di forza lavoro.
ART. 25 - ADDESTRAMENTO E FORMAZIONE
La Ditta deve, preliminarmente all'esecuzione del contratto e costantemente, informare e formare dettagliatamente il proprio personale circa le circostanze e le modalità previste nel presente Capitolato per adeguare il servizio agli standard di qualità e di igiene previsti dalla vigente normativa (regolamenti CE/2004 denominato “ Pacchetto Igiene”), e in ottemperanza a quanto previsto nel “Pacchetto sicurezza “ e nella deliberazione Regione toscana n. 1036 del 20/10/2015 e n. 559 del 21 luglio 2008.
ART. 26-
VESTIARIO
La Ditta deve fornire a tutto il personale indumenti di lavoro come prescritto dalle norme vigenti in materia di igiene e di sicurezza, da indossare durante le ore di servizio.
La dotazione del vestiario deve essere personale e fornita all'occorrenza. Gli indumenti di lavoro devono essere sempre puliti e decorosi, quindi devono essere previsti anche quelli per il ricambio.
Dovranno essere previsti per la distribuzione degli alimenti e per i lavori di pulizia indumenti distinti e diversi da quelli usati nelle fasi di preparazione e confezionamento.
La Ditta deve inoltre fornire a tutto il personale zoccoli anatomici con puntale rinforzato, mascherine e guanti monouso anche nel caso di impiego di detergenti e/o sanificanti nebulizzanti.
I dipendenti dovranno essere provvisti di cartellino di identificazione riportante il nome dell'Impresa il nome e cognome del dipendente.
ART. 27 - IGIENE DEL PERSONALE
Il personale addetto alla manipolazione, alla preparazione ed alla distribuzione delle pietanze non deve avere smalto sulle unghie, ne' indossare anelli e bracciali durante il servizio, al fine di non favorire una contaminazione delle pietanze in lavorazione e/o in distribuzione. Prima di accedere ai relativi locali, il personale deve indossare gli idonei indumenti da lavoro a c iò adibiti.
Gli indumenti da lavoro sono il copricapo, il camice o grembiule o giacca, pantaloni, guanti monouso, mascherina monouso e scarpe.
Prima dell'inizio dell'attività lavorativa, della produzione, della distribuzione, del lavaggio, e comunque nel trasferimento da una manipolazione all'altra il personale dovrà lavarsi e disinfettarsi le mani.
La mascherina monouso non è richiesta per gli operatori di sporzionamento presso i refettori scolastici; sarà sufficiente applicare le norme di buona prassi igienica.
ART. 28 CONTROLLO DELLA SALUTE DEGLI ADDETTI
L'impresa deve garantire all'Amministrazione Comunale che il personale impegnato nell'esecuzione del servizio di refezione sia in possesso di tutti i requisiti previsti dalle normative igienico sanitarie vigenti. L'Impresa deve inoltre predisporre gli interventi previsti nel D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.
ART. 29- DIRITTO DI CONTROLLO DELLA AMMINISTRAZIONE COMUNALE
E' facoltà dell'Amministrazione Comunale effettuare in qualsiasi momento, senza preavviso e con le modalità che riterrà più opportune, controlli per verificare la rispondenza del servizio fornito dall'Impresa alle prescrizioni contrattuali del Capitolato d'Appalto e al progetto qualità del servizio presentato dall'Impresa in sede di gara.
L'Impresa è obbligata a fornire ai tecnici incaricati della vigilanza tutta la collaborazione necessaria, consentendo agli stessi in ogni momento il libero accesso al centro di produzione pasti, ai refettori e ai magazzini, fornendo tutti i chiarimenti necessari e la relativa documentazione.
ART. 30 - ORGANI PREPOSTI AL CONTROLLO
I controlli verranno effettuati, in ogni fase del servizio, dall’Ufficio preposto dall’Amministrazione Comunale e/o da Azienda specializzata di fiducia dell’Amministrazione Comunale, da un esperto incaricato dall’Amministrazione Comunale, da tutti gli organismi Istituzionali legittimati al controllo.
I tecnici incaricati della vigilanza dall’Amministrazione Comunale sono tenuti a non muovere alcun rilievo al personale alle dipendenze dell'Impresa e a non ostacolare il regolare svolgimento del servizio. Il personale dell'Impresa non deve interferire sulle procedure di controllo effettuate dagli organi preposti.
ART 31 - TIPOLOGIA E MODALITÀ DEI CONTROLLI
I componenti gli organi di controllo dovranno indossare, in sede di effettuazione dei controlli, apposito camice bianco, copricapo, guanti e mascherina monouso.
I tecnici incaricati dall’Amministrazione Comunale effettueranno i controlli secondo la metodologia che riterranno più idonea, anche con l'ausilio di mezzi tecnologici adeguati, prelievo ed asporto di campioni da sottoporre a verifica e/o analisi.
La quantità di alimenti prelevata di volta in volta sarà quella necessaria alla esecuzione delle analisi. Xxxxx potrà essere richiesto all'incaricato dall’Amministrazione Comunale per le quantità di campioni prelevati. I controlli effettuati dagli organi sopraindicati saranno articolati in:
A) controlli a vista del servizio; a titolo esemplificativo si indicano come oggetti di controllo:
• controlli sulle materie prime, sugli intermedi di lavorazione e sul prodotto finito
• modalità di stoccaggio e temperatura di servizio delle celle;
• controllo sul magazzino;
• modalità di confezionamento ed etichettatura dei prodotti alimentari;
• modalità di lavorazione delle derrate;
• modalità di cottura;
• modalità di distribuzione;
• modalità di pulizia e sanificazione;
• modalità di sgombero dei rifiuti;
• stato igienico delle attrezzature, degli impianti e degli ambienti di lavorazione;
• stato igienico-sanitario del personale addetto;
• organizzazione del personale
• controllo dell'organico:
• distribuzione dei carichi di lavoro:
• professionalità degli addetti;
• controllo delle quantità. Peso a crudo e peso a cotto, delle porzioni, in relazione alle Tabelle Dietetiche (in questo caso il controllo deve riguardare almeno 10 (dieci) razioni della stessa pietanza);
• controllo delle temperature delle pietanze nel centro cottura e nei refettori;
• modalità di manipolazione;
• controllo sul materiale impiegato per il confezionamento dei pasti;
• controllo del comportamento degli addetti verso gli utenti;
• controllo dell'abbigliamento di servizio degli addetti;
• controllo della presentazione dei piatti; B)controlli analitici.
Durante i controlli, i tecnici incaricati dall'Amministrazione Comunale effettueranno prelievi di campioni alimentari crudi, semilavorati e cotti, tamponi ambientali ecc., che verranno sottoposti ad analisi di laboratorio.
C) controlli dell'aspetto organolettico dei pasti forniti.
ART. 32 - TIPOLOGIA E MODALITÀ DEI CONTROLLI EFFETTUATI DALLA COMMISSIONE MENSA.
I rappresentanti della Commissione Mensa potranno accedere ai locali di preparazione e alle dispense solo se accompagnati da un addetto e previo accordo con il responsabile, solo nei momenti di non operatività, per non intralciare il corretto svolgimento di fasi particolarmente a rischio igienico- sanitario. In tale occasione dovranno indossare apposito camice bianco, copricapo e mascherina monouso.
I rappresentanti possono, invece, accedere ai locali di consumo dei pasti, ivi compresi i refettori dei singoli plessi scolastici, previa autorizzazione dei Dirigenti scolastici e attenendosi scrupolosamente alle più strette norme igienico-sanitarie.
I rappresentanti della commissione mensa non possono procedere a prelievo di sostanze alimentari (materie prime, prodotti finiti), né assaggiare cibi nei locali del centri cottura o locale cucina della scuola; le pietanze devono essere messe loro a disposizione da parte degli operatori addetti nel singolo refettorio.
I controlli effettuati dagli organi sopraindicati saranno articolati in:
• controlli a vista del servizio verifica delle razioni delle pietanze erogate (in questo caso il controllo deve riguardare almeno 10 (dieci) razioni della stessa pietanza).
• controllo della qualità percepita (assaggio).
L'Amministrazione Comunale si impegna, ogni anno scolastico a comunicare alla ditta appaltatrice l'elenco nominativo dei componenti la Commissione Mensa.
ART. 33 - BLOCCO DELLE DERRATE
I controlli effettuati dai tecnici incaricati dall'Amministrazione comunale potranno dar luogo al "blocco di derrate". Essi provvederanno a far custodire l'alimento bloccato in un magazzino o in cella (se deperibile) e a far apporre un cartello con la scritta "in attesa di accertamento".
L'Amministrazione Comunale provvederà entro 24 ore a sottoporre il campione agli accertamenti necessari a valutare le condizioni igieniche e merceologiche dell'alimento e a dare tempestiva comunicazione all'Impresa dell'esito dell'analisi; qualora i referti diano esito sfavorevole, all'Impresa verranno addebitate le spese di analisi, fatta salva in ogni caso l'applicazione delle penalità previste nell'art. 15 del Capitolato speciale d'Appalto Parte I;
ART. 34 - CONSERVAZIONE DEI CAMPIONI
Al fine di individuare più celermente le cause di eventuali episodi di tossinfezioni alimentari, la Ditta Aggiudicataria dovrà prelevare un pasto completo (primo piatto, secondo piatto, contorno, eventuale dolce o dessert) somministrato giornalmente, riporlo in sacchetti sterili sui quali sarà indicata la data di confezionamento, l'ora del prelievo e la denominazione della pietanza prelevata e conservarla in congelatore a temperatura tra 0°C e 4°C per le 72 ore successive.
ART.35- ESERCIZIO DELL'AUTOCONTROLLO DA PARTE DELL'IMPRESA APPALTATRICE
L'Impresa appaltatrice deve essere in possesso:
• di un piano di autocontrollo documentato, basato sul controllo dei punti critici;
• di una procedura di qualificazione dei fornitori;
• di un sistema che garantisca la rintracciabilità dei prodotti usati in conformità a quanto previsto dal Reg. CE 178/2002,Reg.CE 931/2011 e CE 1169/2011;
• di un sistema che garantisca correttezza negli imballaggi usati ed etichettatura dei vari prodotti, secondo la normativa Reg. CE 852/04,Reg.CE 1935/04,DGRT 1878/11 e D.M. 21/03/73 e tutte le specifiche integrazioni;
• di un sistema di qualità aziendale.
ART. 36
-CONTESTAZIONI
L'Amministrazione Comunale farà pervenire all'Impresa, per iscritto, le osservazioni e le contestazioni rilevate dagli organi di controllo.
L'Impresa Appaltatrice, in relazione alle contestazioni mosse, è tenuta a fornire giustificazioni scritte entro 2 giorni dalla data di comunicazione. Trascorso tale termine, o se le controdeduzioni non saranno ritenute valide, si procederà immediatamente ad applicare le sanzioni previste dal presente capitolato.
L'Amministrazione potrà inoltre far pervenire all'Impresa eventuali prescrizioni alle quali essa dovrà uniformarsi entro 2 giorni dalla data di contestazione; l'Impresa, entro tale termine, potrà presentare controdeduzioni che saranno debitamente prese in considerazione.
ART. 37 - CONTROLLI ANALITICI DA PARTE DELL'IMPRESA APPALTATRICE
L'Impresa dovrà effettuare per tutta la durata dell'appalto, controlli analitici come previsto dal piano Haccp e come prescritto dall’art.18 del presente capitolo, gli esiti dovranno pervenire al Servizio Pubblica Istruzione - xxxxxx xxx Xxxxxx, 0 Xxxxxxxxxx (XX).
Il sistema di qualità aziendale che l'Impresa avrà presentato in sede di gara sarà vincolante per tutta la durata dell'appalto.
COMUNE DI MONTEMURLO
ALLEGATO NR 1
CARATTERISTICHE MERCEOLOGICHE DELLE DERRATE ALIMENTARI REFEZIONE SCOLASTICA ANNI 2018/2023
INTRODUZIONE
Le derrate alimentari destinate al servizio di refezione scolastica presenti nei locali della ditta Aggiudicataria, conservate negli appositi spazi , devono essere esclusivamente quelle contemplate nell'offerta di gara.
All’inizio della fornitura dovrà essere data all’Ufficio Pubblica Istruzione comunicazione/conferma dei nomi dei fornitori e trasmesse le schede tecniche delle derrate che si intendono utilizzare per la preparazione dei pasti.
Ove si rendessero necessarie variazioni dell’elenco dei fornitori, la ditta dovrà darne tempestiva comunicazione al Comune. I prodotti forniti devono essere accompagnati da certificazioni di qualità o dichiarazioni di conformità rispetto alle vigenti leggi in materia ove previsto. Per tutta le produzione alimentare fornita dalla ditta, deve essere garantita e documentata la “rintracciabilità della filiera”, ossia la storia documentata dei passaggi e dei processi che l’alimento ha subìto lungo tutto il percorso produttivo da esso compiuto, dalla produzione primaria alla distribuzione finale ai sensi del Reg. CE nr 178 del 28/0102 .
Tutte le derrate dovranno essere etichettate in base al regolamento vigente in materia ed etichettate in base al Regolamento UE nr1169/2011 etichettatura dichiarazione allergeni.
Tutti gli imballaggi dovranno rispettare le normative di riferimento per ogni gruppo alimentare per garantire il mantenimento dei requisiti igienici e con materiali conformi al contatto con alimenti REGOLAMENTO (CE) N. 1935/2004 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL
CONSIGLIO del 27 ottobre 2004 riguardante i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari
E’ vietato l’utilizzo di alimenti sottoposti a trattamenti transgenici (OGM).
Le derrate dovranno essere di provenienza nazionale, compreso la materia prima di origine,dove non indicato specificatamente nelle caratteristiche delle derrate, con la possibilità di esclusione di olive, tonno, mais, prodotti richiesti per la realizzazione di menù particolari, prodotti esotici o equo e solidali, verdure surgelate o prodotti biologici, alcuni cereali (IN UE), in quanto si può verificare durante gli anni di approvvigionamento delle criticità su alcune produzioni nazionali o l'assenza di produzioni.
Oltre alla fornitura di prodotti convenzionali si richiedono alimenti di tipo biologico, da agricoltura integrata, tipici, tradizionali, provenienti da commercio equo solidale, di produzione in ambito locale o filiera corta regionale. Con queste diciture si intendono:
I prodotti possono essere
● Prodotti Agroalimentari da agricoltura biologica: prodotti ottenuti con tecniche di agricoltura biologica così come stabilito dal nuovo regolamento CEE 834/07 , ed a livello nazionale dal DM220/95.
Il Reg. 834/2007 definisce le norme fondamentali da rispettare per quanto riguarda la produzione biologica, assicurandone l’applicazione in tutte le fasi di produzione, preparazione, commercializzazione e importazione di prodotti agroalimentari biologici, ribadendo alcuni importanti principi già sanciti dalla normativa precedente.
● Prodotti da agricoltura integrata: prodotti ottenuti con tecniche di produzione integrata ai sensi della direttiva CE 128/2008 e D.L. Nr 150/2009 a livello nazionale. I prodotti da agricoltura integrata, sono quei prodotti ottenuti con tecniche codificate con ridotto uso
di prodotti di sintesi e tecniche a basso impatto ambientale
● Prodotti tipici, comunemente indicati come prodotti certificati DOP (Denominazione Origine Protetta), IGP (Indicazione Geografica Protetta), STG (specialità tradizionale garantita): tutti i prodotti D.O.P, I.G.P e tradizionali (S.T.G.) devono provenire da fornitori che operano obbligatoriamente all’interno del regime di controllo e certificazioni previsto dai regolamenti CE N.510/06, CE N. 1898/06 e CE n.509/06, e successive modifiche e devono, quindi, essere assoggettati a uno degli organismi di controllo e certificazioni riconosciuti dal Ministero delle politiche agricole e forestali.
Il marchio STG (Specialità Tradizionale Garantita) è concesso a quei prodotti agroalimentari che sono ottenuti secondo un metodo di lavorazione tradizionale, al fine di tutelarne la “specificità”.
Tali caratteristiche sono rinvenibili nelle materie prime tradizionali, nella composizione tradizionale, nell’aver subìto un metodo di produzione e/o trasformazione tradizionale (art.4, reg. CE n.509/06).
● Prodotti delle produzioni locali presso Regione Toscana (filiera corta toscana), per favorire il consumo in zona, anche con lo scopo di ridurre l’impatto ambientale dei trasporti e migliorare il consumo stagionale dei prodotti. Sul territorio della Regione Toscana ci sono molte produzioni, non rientranti fra quelle elencat precedentemente , che possono trovare una valorizzazione e distinzione rispetto ai prodotti extra regionali, se consumate il più vicino possibile alla zona di produzione.
● Prodotti Ambito Locale: Prodotti delle produzioni locali nel Comune di Montemurlo o Comuni limitrofi al territorio, per favorire il consumo in zona, anche con lo scopo di ridurre l’impatto ambientale dei trasporti e migliorare il consumo stagionale dei prodotti ed incrementare l'economia locale. Sul territorio qui indicato ci sono molte produzioni, non rientranti fra quelle elencate precedentemente , che possono trovare una valorizzazione e distinzione rispetto ai prodotti extra regionali, se consumate il più vicino possibile alla zona di produzione. Dalla bolla di accompagnamento si dovrà evincere le richieste qui indicate.
● Prodotti provenienti da commercio equo e solidale: in base alla carta italiana dei criteri del Commercio Equo e Solidale approvata nel 1999 e successiva modifica dell’aprile 2005;
Le derrate alimentari fornite, devono avere etichettatura conforme alle leggi vigenti.
Per i prodotti preconfezionati non sono ammessi prodotti con etichette incomplete e non in lingua italiana.
Si farà riferimento ai seguenti gruppi merceologici con relative caratteristiche alimentari
ELENCO GRUPPI ALIMENTARI CARATTERISTICHE MERCEOLOGICHE:
GRUPPO 1: PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI E LEGUMI GRUPPO 2 :PANE, PASTA, CEREALI E PRODOTTI DA FORNO GRUPPO 3: PRODOTTI LATTIERO CASEARI E UOVA GRUPPO 4: CARNI E PRODOTTI DI SALUMERIA
GRUPPO 5: PRODOTTI SURGELATI GRUPPO 6: OLII DA CONDIMENTO
GRUPPO 7: SPEZIE, CONDIMENTI, SALSE, PRODOTTI IN SCATOLA
GRUPPO 8: BEVANDE
GRUPPO 9: PRODOTTI DOLCIARI CONFEZIONATI GRUPPO 10: PRANZO A SACCO
GRUPPO 11:PRODOTTI PER DIETE
GRUPPO 1: PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI E LEGUMI
VERDURA FRESCA DI PRODUZIONE NAZIONALE E FILIERA CORTA REGIONALE (almeno il 30%), O FILIERA AMBITO LOCALE
*le percentuali sono calcolate sul totale della merce in oggetto acquistata durante l'anno scolastico
I prodotti ortofrutticoli freschi devono presentare le seguenti caratteristiche:
- Presentare le caratteristiche della specie e qualità richieste;
- essere di recente raccolta, asciutta, priva di corpi estranei
- Dovranno essere privi di terrosità sciolte o aderenti o di altri corpi o prodotti estranei;
- Non devono presentare alterazioni evidenti e fermentazioni incipienti;
- Dovrà essere garantita una sufficiente varietà di verdura, tenendo conto della stagionalità dei prodotti.
- Essere sani e resistenti.
- Essere puliti, interi, esenti da materie, odori e sapori estranei.
- Essere priva di insetti infestanti, e di segni si attacco da roditori
- Gli ortaggi a bulbo e le patate non devono essere germogliati né trattati con radiazioni gamma. In particolare per le patate sono da scartare quelle con buccia raggrinzita e flaccide, quelle con germogli interni e chiazze scure e con tracce di verde epicarpo; devono essere conservate in luoghi freschi, asciutti, poco luminosi.
- Avere una certa uniformità per quanto riguarda il peso, qualità e calibro, con una tolleranza di pezzi non uniformi non superiore al 10
La ditta dovrà fornire l’elenco delle aziende produttrici da cui si riforniscono.
Si richiede inoltre la disponibilità a produrre schede tecniche documentate dei prodotti forniti da cui si possa evincere il mancato uso di alimenti geneticamente modificati nonché la documentazione accertante l’attivazione di un meccanismo di tracciabilità lungo la filiera produttiva dei prodotti ortofrutticoli che permetta di risalire all’origine della materia prima.
Tutti i prodotti ortofrutticoli devono essere conformi alla normativa vigente ed in particolare deve essere garantita la corrispondenza alla legge su eventuali residui di fitosanitari presenti ( o.m. 18/07/90 e s.m. e integrazioni e nel d.m. 27/01/97 e s.m.)
Le bolle di acquisto dei prodotti ortofrutticoli devono riportare:
- La specie vegetale
- La varietà
- Il calibro
- La categoria di appartenenza
- La provenienza
- Il peso netto
- Il peso lordo
Per le giornate a tema KM 0, descritte nella parte II art. 6 del capitolato di gara, dovranno essere previsti prodotti provenienti in“Ambito locale”, inoltre sarebbe auspicabile per una maggiore valorizzazione dei prodotti a km 0 in ambito locale, aumentare l'approvvigionamento ordinario durante l'anno scolastico, ovviamente si terrà conto dei limiti nelle produzioni locali.
ELENCO ORTAGGI XXXXXXX RICHIESTI PER LA PREPARAZIONE DI PIETANZE PREVISTE DAI MENU’:
- Aglio
- Basilico
- Bietole
- Carote
- Cavolfiore
- Broccoli
- Cavolo cappuccio
- Cavolini di Bruxelles
- Cetrioli
- Cipolla
- Fagiolini
- Finocchi
- Insalate tipo lattuga, gentile, xxxxxx, romana, lollo
- Melanzane
- Patate (comuni a pasta gialla e bianca, novelle)
- Peperoni
- Pomodori da insalata e da sugo
- Porri
- Radicchio rosso
- Rosmarino
- Salvia
- Sedano
- Zucchine
- Zucca gialla
- Asparagi per risotti asilo nido
- Carciofi per risotti asilo nido
- Spinaci
- Bietola
Gli ortaggi da fornire devono essere di prima qualità e in particolare di selezione accurata e di stagione. Per i prodotti di filiera regionale si dovrà produrre all'inizio dell'anno scolastico un calendario di reperibilità dei prodotti per tutto l'anno, in maniera da essere inseriti nel menù in corso.
Devono corrispondere alle precise caratteristiche merceologiche della specie e qualità richiesta, essere fresche ed omogenee per maturazione.
FRUTTA FRESCA DI PRODUZONE NAZIONALE, FILIERA CORTA REGIONALE TOSCANA ( almeno il 20% ) E PRODOTTI IGP O DOP (almeno il 10%) O PRODUZONE AMIBITO LOCALE
*le percentuali sono calcolate sul totale della merce in oggetto acquistata durante l'anno scolastico
La qualità della frutta in generale è quella classificata come di "prima" dalla vigente legislazione e cioè prodotti di buona qualità, commercialmente esenti da difetti e di presentazione accurata. Tutta la frutta, ad eccezione degli agrumi, delle banane, kiwi dovrà essere sottoposta ad accurato lavaggio e disinfezione.
Sia per la frutta che per la verdura, si preferiscono prodotti stagionali al posto delle primizie, ad esclusione di anomalie stagionali di temperature, e più precisamente:
- essere di recente raccolta
- essere mature fisiologicamente
- essere asciutte, prive di terrosità, e di altri corpi o prodotti estranei
- essere indenni da difetti che possano alterare le caratteristiche organolettiche
- non presentare tracce di appassimento e/o alterazione
- Presentare le caratteristiche della specie e qualità richieste;
- Non devono presentare alterazioni evidenti e fermentazioni incipienti;
- Dovrà essere garantita una sufficiente varietà di frutta, tenendo conto della stagionalità dei prodotti e prima della distribuzione ai plessi dovrà essere valutata correttamente il grado di maturazione.
- Essere sana e resistente
- Essere pulita, intera, esenti da materie, odori e sapori estranei.
- Avere una certa uniformità per quanto riguarda il peso, qualità e calibro, con una tolleranza di pezzi non uniformi non superiore al 10%
La ditta dovrà fornire l’elenco delle aziende produttrici da cui si riforniscono.
Si richiede inoltre la disponibilità a produrre schede tecniche documentate dei prodotti forniti da cui si possa evincere il mancato uso di alimenti geneticamente modificati nonché la documentazione accertante l’attivazione di un meccanismo di tracciabilità lungo la filiera produttiva dei prodotti ortofrutticoli che permetta di risalire all’origine della materia prima.
Tutti i prodotti ortofrutticoli devono essere conformi alla normativa vigente ed in particolare deve essere garantita la corrispondenza alla legge su eventuali residui di fitosanitari presenti ( o.m. 18/07/90 e s.m. e integrazioni e nel d.m. 27/01/97 e s.m.)
Tutta la frutta dovrà corrispondere alle caratteristiche qualitative sopra indicate e dovranno essere accompagnate da bolla di consegna dalla quale dovrà risultare il controllo quantitativo e la dichiarazione di ricevuta da parte degli incaricati.
Per le giornate a tema KM 0, descritte nella parte II del capitolato di gara art. 6, dovranno essere previsti prodotti provenienti in“Ambito locale”, inoltre sarebbe auspicabile per una maggiore valorizzazione dei prodotti a km 0 in ambito locale,aumentare l'approvvigionamento ordinario durante l'anno scolastico, ovviamente si terrà conto dei limiti nelle produzioni locali.
ELENCO FRUTTA RICHIESTA DA OFFRIRE AGLI UTENTI NELL’ARCO DELL’ANNO SCOLASTICO IN BASE ALLA STAGIONALITA’ DEI PRODOTTI STESSI
- Albicocche
- Arance (Moro, tarocco, sanguinello, Washinton navel, calabrese, ecc.)
- Banane
- Clementine
- Fragole
- Kiwi
- Mandarini
- Mele tipo Stark ,golden, xxx xxxxxxxx, xxxxx, royal gala, xxxxxxx xxx, xxxxxxx, ecc.
- Pere tipo kaiser, xxxxx, abate, butirra, Xxxxxxx, Conference Passacrassana, decana del comizio, ecc.
- Pesche (Springtime, Cardinal, Dixired, nettarine, fantasia, ecc)
- Susine o prugne (Goccia d’oro, Xxxxxxxxx, santa Rosa, Xxxxx Premier, ecc.).
- Uva di tipo regina bianca o nera.
- Cocomero
- melone
ELENCO FRUTTA DOP IGP DA OFFRIRE AGLI UTENTI NELL'ARCO DELL'ANNO SCOLASTICO IN BASE ALLA STAGIONALITA' DEI PRODOTTI STESSI PER IL 10% DEL TOTALE ACQUISTATO, ALCUNI ESEMPI:
-Arancia di Ribera dop
-Arancia rossa di Sicilia IGP
-Arancia del Xxxxxxx IGP
-Susina di Dro DOP
- Mela di Valtellina IGP
-Melannurca Campana IGP
- Mela Alto Adige IGP
-Xxxx Xxxxxxxx DOP
-Clementine del Golfo di Taranto IGP
- Xxxxxxxxxx di Calabria IGP
-Pesca di Leofonte IGP
- Pesca e Nettarina di Romagna IGP
-Pere Xxxxxx Xxxxxxx IGP
-Pera Mantovana IGP
L'elenco dei prodotti dop e igp sono indicati sul sito Mipaaf il quale potrà inserire nel tempo nuovi prodotti certificati .
LEGUMI SECCHI NAZIONALI E TOSCANI (ALMENO IL 10%)
Caratteristiche minime: i legumi secchi devono essere puliti, di pezzatura omogenea, sono ammessi leggeri difetti di forma, sani (non devono presentare attacchi di parassiti vegetali e animali), privi di muffe, di insetti o altri corpi estranei (frammenti di pietrisco o sassolini ecc.) , uniformemente essiccati (l’umidità della granella non deve superare il 13%), il confezionamento deve avvenire in sacchetti di plastica per alimenti con pezzatura massima di 1-5 Kg. Lo stoccaggio del prodotto nei periodi di innalzamento delle temperature climatiche dovrà essere all'interno di celle frigo tra 4 e 10C°, per ridurre eventuali infestazioni e proliferazione di alcuni infestanti. Le confezioni dovranno essere completamente integre, prima della cottura dovrà essere effettuato l'ammollo (escluso piselli e lenticchie secche) con un controllo visivo precedente e successivo. Devono essere di produzione, e stoccaggio nazionale.
I legumi richiesti sono:
Lenticchie secche: cultivar richieste Vitalba, Leonessa, Altamura, Mormanno, Castelluccio, ecc
Fave secche: cultivar richieste Windsor, Siviglia, Agnadolce, X.Xxxxxxxx, ecc Ceci secchi: cultivar richieste Cottolo, Migno, Principe, Fiorentino, Toscano, ecc
Fagioli secchi: cultivar richieste Borlotto, Scozzese, Cannellino, Fagiolo di Spagna, Fagiolo di Lima, Fagiolo dell’occhio, ecc
Miscela di legumi secchi per passati e zuppe in quantità variabili . Piselli secchi decorticati
GRUPPO 2: PANE, PASTA, CEREALI, PRODOTTI DA FORNO
PANE TOSCANO O INTEGRALE ACQUISTATO IN FORNO : PRODOTTI IN AMBITO LOCALE
Il pane di tipo comune o integrale se richiesto, dovrà essere preparato con farina di grano te - nero provenienza nazionale, se integrale con farina integrale di grano tenero, ottenuto diretta - mente dalla macinazione del grano tenero liberato dalle sostanze estranee e dalle impurità,lievitato a lungo con lievito naturale e cottura adeguata, con tutte le caratteristiche volute del D.Lgs. n° 109 del 27 gennaio 1992 e successive modifiche e del D.P.R. del 9 feb - braio 2001 n° 107 (Regolamento per la revisione della normativa sulla produzione e commer- cializzazione di sfarinati e pasti alimentari a norma dell’art. 50 della Legge 22 febbraio 1994 n° 146) e s.m.. Dovrà essere fresco, affettato, e dovrà essere completamente raffreddato al momento del taglio, e sempre di prima cottura.
Non è consentito l'uso di pane preparato con semilavorati e additivi, quello speciale e/o con- dito, ad esclusione di richieste sporadiche per realizzare feste o menù speciali.
Formati richiesti: bozzette da gr. 50, o da gr. 100, da gr. 500 o da 1 Kg senza sale
PANE GRATTUGIATO
Il prodotto deve essere assoggettato alla disciplina della Legge n. 580 del 4/7/1967 e succ. mod. di provenienza nazionale. Deve essere ottenuto dalla macinazione di pane comune secco. Deve presentare acidità inferiore a 5 gradi su sostanza secca, odore, colore e sapore caratteristici del prodotto da cui è stato ricavato; deve risultare indenne da infestanti, parassiti, larve, frammenti di insetti e da muffe.
PASTA DI SEMOLA DI GRANO DURO: PRODUZIONE NAZIONALE, E BIOLOGICA
La pasta usata per confezionare i primi dovrà essere di semola di grano duro ottenuta dalla trafilazione, laminazione ed essiccamento lento ed a bassa temperatura di un impasto preparato esclusivamente con semola di grano duro e acqua.
L’umidità massima consentita è di 12,5%, mentre le proteine sul secco devono costituire almeno il 12,5%, di provenienza nazionale in base alla nuova normativa, ovvero GU Serie Generale n.191 del 17-08-2017, ed avere le seguenti diciture riportate in etichetta, in base all'art. 2 e 3 della legge qui indicata :
a) «Paese di coltivazione del grano»: nome del Paese , che dovrà essere Italia nel quale è stato coltivato il grano duro;
b) «Paese di molitura»: nome del Paese nel quale è stata ottenuta la semola di grano duro, che dovrà essere Italia , rispettando tutte le normative descritte in precedenza ed in base al
D.P.R. del 9 febbraio 2001 n° 107 (Regolamento per la revisione della normativa sulla produzione e commercializzazione di sfarinati e pasti alimentari a norma dell’art. 50 della Legge 22 febbraio 1994 n° 146), e in base alla nuova normativa GU Serie Generale nr 191 del 17/08/2017.
Per quanto riguarda i requisiti di salubrità si farà riferimento al Regolamento CE 1881/06.
Le caratteristiche organolettiche dovranno essere le seguenti:
- aspetto uniforme ed asciutto;
– buona resistenza alla pressione delle dita con frattura traslucida e vitrea all'atto della rottura;
– buona resistenza alla cottura, dopo la quale la pasta dovrà presentarsi integra e "al dente", con aspetto appena lattiginoso dell'acqua di cottura e minimo deposito nel
fondo;
Tenendo conto del REGOLAMENTO DIR. 96/5/CE del 16/2/96 art.6 specifico per i bambini 1-3 anni ed al Reg. CE 1881/06 si ritiene necessario per il servizio destinato al nido d'infanzia la fornitura di pasta di provenienza biologica, rispettando tutti i criteri di produzione biologica ed etichettatura in base alla normativa vigente.
I formati di pasta da utilizzare durante l'anno scolastico saranno almeno i seguenti, ruotandoli durante l'appalto, e valutando i formati più adatti alla realizzazione delle varie ricette: Spaghetti, bucatini, tempestina, risone, stelline, conchigliette, pennette rigate, gramigna, gnocchetti sardi, corallini rigati, penne piccole rigate, penne medie rigate, sedanini rigati, noccioline, stortini rigati, pipe rigate, sedani rigati, tortiglioni, celentani, mezze maniche, fusilli, tagliolini di semola, filini, orecchiette, caserecce, farfalle, linguine.
RISO PROVENIENZA NAZIONALE E BIOLOGICO
Il riso dovrà rispondere ai requisiti previsti dalla legge e dovrà essere di tipo fino e sottoposto a trattamento Parboiled. Le confezioni devono essere originali, e sull’etichetta deve essere chiara la provenienza, che dovrà essere nazionale, la qualità, il produttore e il confezionatore, e le indicazioni di cottura.
Per quanto riguarda i requisiti di salubrità si farà riferimento al Regolamento CE 1881/06.
Per il servizio nido d'infanzia si utilizzerà riso Parboiled di provenienza biologica, dovrà rispondere ai requisiti previsti dalla normativa di riferimento.
Alla cottura non deve spappolarsi, ma rimanere compatto, sodo e i chicchi non si devono sfarinare.
PASTA FRESCA
TORTELLINI DI CARNE, RAVIOLI RICOTTA E SPINACI, PASTA PER LASAGNE
dovranno avere tutte le caratteristiche ed i requisiti richiesti del D.P.R. del 9 febbraio 2001 n° 107 (Regolamento per la revisione della normativa sulla produzione e commercializzazione di sfarinati e pasti alimentari a norma dell’art. 50 della Legge 22 febbraio 1994 n° 146), per quanto rigarda gli additivi alimentari aggiunti dovranno essere contenuti in maniera minima rispetto alla media dei prodotti simili in commercio. Dovranno essere preparati con pasta fresca all'uovo; il ripieno dei ravioli dovrà essere composto di ricotta e di spinaci, mentre quello dei tortellini dovrà essere composto da carni bovine, suine, pollame, formaggio grana, pane grattato, con esclusione di frattaglie, spolpo di testa, mammella, nonché di tutti i prodotti bovini chiamati "quinto quarto". Per le sfoglie di pasta all'uovo dovranno essere prodotte utilizzando semola e con l’aggiunta di almeno quattro uova intere di gallina, per un peso complessivo non inferiore a grammi 200 di uova per chilogrammo di semola.
In caso di utilizzo di pasta fresca, il prodotto dovrà essere microbiologicamente idoneo e mantenuto tra 0 e 4 C°.
GNOCCHI DI PATATE
dovranno essere preparati con patate e/ o loro derivati (fiocchi farina, fecola, ecc) , farina di grano tenero e derivati consentiti da DPR del 9/2/2001 nr 107, acqua ,sale, per quanto
riguarda gli additivi alimentari dovranno essere contenuti in maniera minima rispetto alla media dei prodotto simili in commercio, risultare soffici e non disfarsi durante la cottura; dovran. Potranno essere richiesti anche i formati “chicche di patate”
PASTA SECCA ALL'UOVO
La pasta all'uovo deve essere prodotta esclusivamente con semola e almeno 4 uova intere di gallina prive di guscio per un peso complessivo non inferiore a duecento grammi di uovo per ogni kg di semola, Le uova possono essere sostituite da una corrispondente di ovo prodotto liquido ( art. 8 DPR del 9/2/2001 nr 107). Potranno essere richiesti i seguenti formati: tagliatelle, fettuccine, pappardelle, quadrucci, tagliolini ecc.
Additivi non ammessi.
LE FARINE
La farina di frumento potrà essere tipo 0, 00, 1, 2 o integrale se richiesto, in base alle ricette presenti in menù. Il prodotto deve essere conforme al Regolamento CE 1881/06, ed avere le caratteristiche individuate nell'art. 1 del DPR 09/02/2001 nr 187. provenienza nazionale
La farina di mais per la polenta deve essere ottenuta mediante macinazione di mais di buona qualità, non avariata, per eccesso di umidità o altra causa. La qualità di questo prodotto deve essere idonea alla preparazione dei pasti per utenti celiaci. Provenienza nazionale
PIZZA : DI PRODUZIONE AMBITO LOCALE
La farina da utilizzare dovrà essere di provenienza nazionale. Gli ingredienti da utilizzare dovranno essere i seguenti:
BASE: Farina di grano tenero, lievito di birra, olio extra vergine di oliva, malto, sale FARCITURA: polpa di pomodoro o pomodori pelati, mozzarella a filoni per pizza , origano, sale, olio extravergine di oliva
Non è consentito l'utilizzo di strutto.
Il prodotto dovrà avere aroma e sapore caratteristici, omogenea nella cottura, con un altezza dopo cotta non più di 1 cm. A richiesta l’Amministrazione Appaltante potrà richiedere pizza “rossa” intesa senza mozzarella per alcune diete particolari.
SCHIACCIATA: FILIERA CORTA TOSCANA O AMBITO LOCALE
La farina da utilizzare dovrà essere di provenienza nazionale. Gli ingredienti da utilizzare dovranno essere i seguenti:
BASE: Farina di grano tenero, lievito di birra, olio extra vergine di oliva, malto, sale Non è consentito l'utilizzo di strutto .
La cottura dovrà essere omogenea e il prodotto ben lievitato.
CEREALI
FARRO PERLATO PROVENIENZA NAZIONALE, BIOLOGICO E FILIERA CORTA
TOSCANA (almeno il 10%)
I grani devono risultare uniformi e puliti: indenne da parassiti ed insetti, non devono presentare corpi estranei quali ad esempio larve, frammenti di insetti, sassolini, etc., ed alterazioni di tipo microbiologico. Si farà riferimento per la salubrità del prodotto al Reg.
Regolamento CE 1881/06.
Le confezioni non deveno presentare né insudiciamento esterno né rotture; l'etichettatura deve essere confacente al D.L n° 109 del 27 gennaio 1992 e s. m.
Durante l'anno scolastico si dovrà rispettare per almeno il 10% la provenienza “Toscana” del prodotto, salvo non reperibilità giustificata tramite documentazione.
Tenendo conto del REGOLAMENTO DIR. 96/5/CE del 16/2/96 art.6 specifico per i bambini 1-3 anni ed al Reg. CE 1881/06 si ritiene necessario per il servizio destinato al nido d'infanzia la fornitura di farro di provenienza biologica nazionale, rispettando tutti i criteri di produzione biologica ed etichettatura in base alla normativa vigente.
ORZO PERLATO NAZIONALE, BIOLOGICO E FILERA CORTA TOSCANA (ALMENO IL 10%)
Da usare in alternativa al riso e alla pasta. Ai sensi della legge n° 325 del 18 marzo 1958, il prodotto essere indenne da larve, insetti e loro frammenti, presenza di corpi estranei generici e semi infestanti. E’ vietato qualsiasi trattamento con agenti chimici o fisici o con l’aggiunta di qualsiasi sostanza che possa modificare il colore naturale o comunque alterarne la composizione naturale. Il sistema di imballaggio deve garantire il mantenimento dei requisiti igienici; le sostanze usate per la costituzione dell’imballaggio debbono essere conformi a quanto prescrive il DPR 23/8/82, n. 777, sue modifiche ed integrazioni, e dai D.M. di applicazione.
Le confezioni non devono presentare insudiciamento esterno e rotture; l'etichettatura deve essere confacente al D.L. n° 109 del 27 gennaio 1992 e succ. mod.
Durante l'anno scolastico si dovrà rispettare per almeno il 10% la provenienza “Toscana” del prodotto, salvo non reperibilità giustificata tramite documentazione.
Tenendo conto del REGOLAMENTO DIR. 96/5/CE del 16/2/96 art.6 specifico per i bambini 1-3 anni ed al Reg. CE 1881/06 si ritiene necessario per il servizio destinato al nido d'infanzia, che la fornitura di orzo dovrà essere di provenienza biologica nazionale, rispettando tutti i criteri di produzione biologica ed etichettatura in base alla normativa vigente.
Cous-cous e semolino
Prodotti con farine di grano duro, macinate a pietra, indenni da parassiti e non devono contenere corpi estranei. Le confezioni devono essere integre e riportare l'etichettatura ai sensi dei D.L. N° 109/92 e succ. mod.., se il prodotto non è reperibile a livello nazionale si potrà acquistare da Agricolture UE, in quanto in menù è presente in maniera sporadica.
Per la salubrità del prodotto si farà riferimento al Reg. CE 1881/06.
Fecola di patate, tapioca e mais.
Amido puro ricavato dalla patata comune o da quella dolce, nel caso della tapioca, dalla manioca, nel caso della maizena dal mais. L'etichettatura deve essere confacente al D.L. n° 109 del 27 gennaio 1992 e succ. mod. per la salubrità del prodotto al Reg. CE 1881/06.
Grano saraceno
dall'aspetto piccolo a tre punte, marrone, con xxxx xxxxxxx- grigio, lunghezza circa 0,5 cm. Odore caratteristico della specie, esente da odori e corpi estranei.
Proveniente anche da Agricolture UE.
Per la salubrità del prodotto al Reg. CE 1881/06.
PRODOTTI DA FORNO DA UTILIZZARE NELLE FESTE E PER LE RICORRENZE, TORTE CASALINGHE
Cantuccini alla mandorla acquistati in azienda con Sede all’interno dell'ambito locale Brutti ma boni acquistati in azienda con Sede all’interno dell'ambito locale
Torte e dolci tipici (schiacciata fiorentina, ciambellone, crostata, schiacciata con l’uva, pan di ramerino, cenci) acquistati in un forno locale.
Le torte “casalinghe”prodotte in ambito locale dovranno avere i seguenti ingredienti di base: Farina di grano tenero per dolci, zucchero, latte, burro, uova pastorizzate, vanillina, lievito per dolci, aromi naturali, zucchero vanigliato.
GRUPPO 3: PRODOTTI LATTIERO CASEARI E UOVA
LATTE, BURRO, FORMAGGI E YOGURT provenienza nazionale, filiera corta toscana, DOP
Dovranno essere prodotti con latte proveniente da animali appartenenti ad aziende nazionali registrate e controllate dalle autorità competenti, prodotti e confezionati in stabilimenti di trasformazione riconosciuti idonei e autorizzati dall’autorità competente secondo il D.P.R. 54 del 14 gennaio 1997 e s. m. , ed in base alla nuova normativa i prodotti lattiero caseari dovranno avere indicazione dell'origine in etichetta della materia prima, in attuazione del regolamento (UE) n. 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori. (GU Serie Generale n.15 del 19-01-2017) , quindi la materia prima dovrà essere di origine nazionale, salvo altre indicazioni.
I formaggi e i derivati del latte devono essere tassativamente muniti delle informazioni sulla loro tracciabilità con indicazione del luogo di provenienza, nome e sede della ditta fornitrice del latte e nome e sede della ditta produttrice dei latticini.
Il latte intero dovrà essere intero a lunga conservazione in confezioni da litri 1 (uno). Il burro dovrà essere di pura panna fine centrifugata.
La panna dovrà essere “Panna da cucina U.H.T. a lunga conservazione senza aggiunta di additivi ad esclusione dello stabilizzante carregenina.
Il formaggio da fornire dovrà essere:
Parmigiano Reggiano DOP : Il parmigiano deve essere di prima scelta, prodotto conforme al disciplinare “Parmigiano Reggiano “ in vigore dal 29/08/2011, deve riportare impresso a fuoco sulla crosta il marchio depositato dal relativo consorzio
e rispettare quanto previsto dalla normativa in merito ai prodotti DOP. Stagionatura:
• per il formaggio grattugiato: stagionatura 18/24 mesi
• per secondi piatti “PARMIGIANO” da pasteggio :minima stagionatura fino a 18 mesi
Dovrà essere semigrasso a pasta dura cotta a lenta maturazione, prodotto con latte di vacca a lattazione stagionale.
Dovrà pervenire da forme di peso non inferiore a Kg. 24 di forma cilindrica, con superficie esterna scura e oleata senza rugosità, gobbosità, spaccature, screpolature, né presentare colorazioni anormali; alla percussione deve dare un suono omogeneo, pasta color paglierino più o meno intenso; odore e sapore fragranti.
La fornitura degli altri formaggi dovrà fare riferimento alle norme vigenti in materia e in particolare:
- lo stracchino dovrà essere di prima qualità, senza conservanti, conservato a temperature di refrigerazione e mantenuto nelle confezioni originali fino al momento dello sporzionamento;
- la mozzarella dovrà essere di prima qualità, che dovranno essere conservati a temperatura di refrigerazione nel proprio siero fino al momento dello sporzionamento; gli ingredienti saranno i seguenti: latte pastorizzato , fermenti lattici vivi , caglio , sale
- La ricotta vaccina dovrà essere prodotta in buone condizioni igieniche con latte vaccino pastorizzato. Non deve presentare sapore, odore, o colorazione anomale. Deve essere fornita in cestelli chiusi ed idonei al trasporto o in vaschette monoporzioni tutte etichettate con tutte le diciture di legge della grammatura prevista dalle tabelle dietetiche; Potrà essere richiesta anche ricotta di latte di pecora per realizzare ricette tipiche o regionali
- La robiola prodotta da puro latte vaccino fresco. Il grasso minimo sulla sostanza secca deve essere il 50%. Deve avere l’aspetto caratteristico del prodotto. Non deve presentare le caratteristiche alterate, ne sapori particolari;
- Formaggio tipo italico maturo dovrà essere di prima qualità, senza conservanti, conservato a temperature di refrigerazione e mantenuto nelle confezioni originali fino al momento della sporzionatura;
- Taleggio DOP, ai sensi del Reg. CEE n° 1107/1996 e GUCE L. 148/96 del 2106/1996 e successive modificazioni, maturo dovrà essere di prima qualità, senza conservanti, conservato a temperature di refrigerazione e mantenuto nelle confezioni originali fino al momento della sporzionatura;
- Pecorino Toscano DOP, ai sensi del Reg. CEE n° 1263/96 e GUCE L. 163/96 del 02/07/1996, fresco, senza conservanti, conservato a temperature di refrigerazione e mantenuto nelle confezioni originali fino al momento della sporzionatura;
- Caciotta fresca (tipo dolce), Formaggio di latte vaccino definito formaggio da taglio, molle, di prima scelta, prodotto da latte di vacca intero pastorizzato. La consistenza della pasta deve essere molto soffice, bianca, friabile, di sapore dolce, il contenuto minimo di grasso sul secco 42-44%
- Emmental dovrà essere di prima qualità, senza conservanti, conservato a temperature di refrigerazione e mantenuto nelle confezioni originali fino al momento della sporzionatura;
- Asiago DOP, il formaggio deve essere prodotto con tecnologie adeguate, partendo da materie prime conformi alle norme previste dal R.D.L. n. 2033 del 1925 e successive modifiche. Il prodotto non deve presentare alcun tipo di alterazioni, e accompagnato da tutte le dichiarazioni previste dal D.Lgs n. 109/92.
- Mozzarella filone per pizza , formaggio fresco a pasta filata, dall’aspetto compatto e fibroso, ottenuta per acidificazione con fermenti lattici senza aggiunta di acido citrico, sarà consentito solo per l'origine del latte anche di produzione UE.
- Formaggio fresco spalmabile: in vaschette monouso con formato da gr 50 con i seguenti ingredienti: latte, panna, fermenti lattici, sale.
Dovrà avere le seguenti caratteristiche chimiche:
Umidità: 68% +-2%
Lipidi: min. 15,5%
Materia grassa sul secco: min. 50% ph 4,6 +- 0,2
La Stazione Appaltante può richiedere la fornitura di formaggio a monoporzione, la ditta dovrà inviare una certificazione attestante la qualità del prodotto, la data di scadenza, la data di confezionamento e tutte le caratteristiche merceologiche del prodotto stesso.
Lo yogurt verrà fornito in sostituzione della frutta nei giorni indicati dalla Stazione Appaltante. Dovrà essere di tipo intero con frutta senza conservanti né coloranti.
Il prodotto deve essere fornito con l’etichettatura originale d provenienza e origine nazionale.
UOVA FRESCHE DI GALLINA
Uova fresche di gallina di produzione nazionale. Le uova da somministrare, prodotte in condizioni igienico-sanitarie ottimali, devono essere di categoria “A”,comprese fra 55 e 65 gr, fresche e selezionate, con guscio integro, morbido e pulito, camera d'aria non superiore a mm 6, immobile albume chiaro limpido di consistenza gelatinosa, esente di corpi estranei di qualsiasi natura, denso,tuorlo ben trattenuto, senza contorno apparente, che non si allontani sensibilmente dal centro dell’uovo in caso di rotazione di quest’ultimo. Devono essere conformi al Reg.CE n. 2052/2003 e 2295/2003 . Non devono essere pulite con un procedimento umido o con un altro procedimento né prima né dopo la classificazione, non devono subire alcun trattamento di conservazione né essere state refrigerate in locali o impianti in cui la temperatura è mantenuta artificialmente al di sotto di +5°C. Tuttavia, possono essere mantenute ad una temperatura inferiore a +5°C durante il trasporto,
di una durata massima di 24 ore. Vi deve inoltre essere assenza di punti di carne, macchie di sangue ed odori estranei.
Si richiedono uova che:
•non contengano residui da concimi chimici, pesticidi e antibiotici ;
•non contengano coloranti artificiali; è escluso allevamenti in gabbia
Si richiede altresì che vengano dichiarate le condizioni minime cui soddisfano gli allevamenti che producono le uova offerte, come da art. 11 del regolamento CEE n° 95/1969 sue modifiche ed integrazioni. Le uova devono recare nella marchiatura sul guscio un codice che identifica il produttore e il sistema di allevamento delle ovaiole (circ. MIPAF 19/01/04 n.1; D. Lgs. 29/07/03 n. 267;regolamento CE n. 2295/2003) come di seguito specificato :
•il codice del produttore con la sigla dello stato di produzione, sigla provincia, codice ISTAT del
Comune e codice allevamento
•tipologia di allevamento : 0 biologico, 1 all’aperto, 2 a terra, 3 in gabbia
•classificazione A (uova fresche per il consumatore)
•categoria. Extra (imballaggio entro 3 giorni dalla deposizione) o fresche (imballaggio entro 10 gg
dalla deposizione) oppure con la data di deposizione se coincide con l’imballaggio
•data da consumarsi preferibilmente entro o in alternativa la data di deposizione.
.Si richiede una certificazione analitica e di ricerca microbiologica di Salmonelle che ne attesti l'assenza e la dichiarazione della disponibilità dell'azienda a ripetere periodicamente la ricerca dello stesso batterio inquinante. La certificazione analitica dovrà essere rinnovata ogni 6 mesi. Le uova devono comunque essere lavate ed immediatamente asciugate in modo accurato con materiale monouso subito prima del loro impiego.
UOVA PASTORIZZATE BIOLOGICHE O PROVENIENZA NAZIONALE
Per le preparazioni culinarie è consentito l'uso di uova pastorizzate.
Ovoprodotto a base di uova di gallina intere sgusciate e pastorizzate, di categoria “A”, confezionate in idonee confezioni (es: tetrapack da1 litro) che devono presentarsi integre, prive di ammaccature, di sporcizia superficiale e da conservarsi ad una temperatura non superiore a +4°C.
Devono essere assolutamente assenti odori anomali, frammenti di guscio o altre impurità. Le uova devono essere trattate, preparate e lavorate in stabilimenti riconosciuti CE conformemente alle prescrizioni igienico-sanitarie di cui al X.X.xx. n. 65/1993, sue modifiche ed integrazioni, e dai Regolamenti CE n. 852,853,854 e882 del 2004, loro modifiche ed integrazioni
Le confezioni, una volta aperte, vanno consumate completamente. Non è ammessa la conservazione in frigorifero di uova pastorizzate aperte. Si richiede una certificazione analitica e di ricerca microbiologica di salmonella e listeria monocitogenes che ne attesti l’assenza e la dichiarazione della possibilità dell’azienda a ripetere periodicamente la ricerca degli stessi batteri patogeni inquinanti. La certificazione analitica deve avere periodicità trimestrale.
Senza additivi.
GRUPPO 4: CARNI E PRODOTTI DA SALUMERIA CARNI:
Soddisfare le vigenti disposizioni per la vigilanza igienica ai sensi :
• Regolamento 852/04/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004, recante norme sull'igiene dei prodotti alimentari
• Regolamento 853/04/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 recante norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale
• Regolamento 854/04/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 recante norme specifiche per l'organizzazione di controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano
• Regolamento 882/04/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo del 29 aprile 2004 relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali
• Direttiva 2004/41/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 aprile 2004
CARNE BOVINA
Le carni bovine dovranno provenire da carcasse di giovani animali maschi non castrati, di età inferiore a due anni, cat. A oppure da carcasse di animali femmine, che non hanno partorito, cat. E, di età inferiore ai due anni, di razza italiana. La carne dovrà provenire da allevamenti italiani, nati in Italia, allevati in Italia, macellati in Italia, venduti in Italia.
Ai fini della tipizzazione delle carni in oggetto della presente fornitura, si fa riferimento a quanto previsto dai dai regolamenti Regolamento n. 1249/2008 e successive modificazioni, che ripartisce le carcasse dei bovini macellati in categorie, in classe di conformazione e in classe di ingrassamento:
- Classe di stato di ingrassamento: 2/3
- Classe di conformazione /R/buona: profili nell’insieme rettilinei, sviluppo muscolare buono: coscia ben sviluppata con fesa interna (scannello) che deborda leggermente sulla sinfisi ischio pubica e fesa esterna (girello e scamone) leggermente arrotondati, spalla con i tagli anatomici del girello, copertina del fesone arrotondata.
Le carni dovranno riportare le seguenti bollature: Bollo CE e n. riconoscimento veterinario, marchio C.I. (Carni italiane) n. e categoria di classificazione.
La carne dovrà soddisfare le vigenti disposizioni per la vigilanza igienica ai sensi del D.lgs. 286/94, 118/92 e 119/92 e successive modifiche ed integrazioni (D.Lgs. 23/06/2003 n° 181). Dovrà provenire da una filiera certificata con indicazioni almeno di luogo e nome dell’azienda di nascita dell’animale e data di nascita, azienda di allevamento, caratteristiche della razione alimentare, indicazione dei controlli in allevamento, stabilimento di macellazione dotato di bollo CEE e che attui procedure di autocontrollo, il tutto indicato nell’etichettatura di ogni singola derrata ( Reg. CE n. 1760/2000 e successivo n. 1825/2000 per la sua applicazione).
Ai fini della prevenzione delle encefalopatie spongiformi trasmissibili la carne deve essere prodotta, macellata e sezionata nel rispetto della Legge 19/01/2001 n. 3 dell’O.M. 27/03/2001, del Regolamento CE n. 999/2001 e del D. Min. Sal. 16/10/2003 e di ogni altra norma successiva ad integrazione della suddetta.
I tagli anatomici dovranno essere sezionati, confezionati e refrigerati in impianti nazionali riconosciuti idonei e nei quali sussiste l’obbligo dell’applicazione dell’autocontrollo per il monitoraggio dei parametri microbiologici e chimici della produzione.
A richiesta dell’Amministrazione la ditta dovrà documentare:
- Misurazioni campionarie del PH, avvenute tra 24 e 48 ore dalla macellazione con un riscontro di valori compresi tra 5,4 e 6,0;
- Misurazioni campionarie della carica microbica di superficie rilevata tra 24 e 48 ore dalla macellazione con riscontro di valori:
- Carica microbica mesofila totale (in superficie): inferiore a 10 (6) ufc/cmq;
- Carica microbica mesofila totale (in toto): inferiore a 5 x 10 (4) ufc/g;
- Lysteria monocytogenis: assente in 25 g;
- Salmonella spp: assente in 25 g.
•Le carni ottenute dal sezionamento del quarto posteriore disossato e sgrassato, toelettato e sezionato nei seguenti tagli anatomici: lombo, scamone, fesa, sotto fesa, girello, noce, filetto, oppure dal sezionamento del quarto anteriore disossato e sgrassato, toelettato e sezionato nei seguenti tagli anatomici per la preparazione di brodi animali, spezzatini di carne, carne macinata per ragù, hamburger o polpettoni di carne: spalla, reale, punta, non dovranno provenire da animali a cui siano stati somministrati prodotti inteneritori o che abbiano subito trattamento con sostanze ormonali o antiormonali o di altro tipo utilizzate a scopo anabolizzante, né contenere residuo di altre sostanze medicamentose.
. I veicoli impiegati per il trasporto dovranno essere autorizzati al trasporto di carni fresche garantendone la loro conservazione alla temperatura prevista dal D.L. n° 286/94 e s.m. (da 0° C a + 4 °C con tolleranza max +7°C) per tutta la durata del trasporto.
La carne dovrà essere di colore rosa o rosso chiaro, di consistenza soda, pastosa e di grana fine, presentare grasso di infiltrazione di colore bianco, di consistenza dura e in giusta quantità.
La carne dovrà essere non congelata, né scongelata, frollata, di chiara reazione acida, priva di qualsiasi alterazione organolettica (colore, odore, sapore, consistenza) e/o patologica. Le carni dovranno essere esenti da sapori e odori indesiderabili anche dopo la cottura.
Le carni, al giusto punto di frollatura, dovranno essere consegnate sottovuoto e dovranno avere un residuo di vita commerciale non inferiore al 70%. Sulla confezione di sottovuoto dovranno essere riportate, in forma facilmente visibile.
CARNI SUINE sottovuoto
Le carni fornite dovranno provenire da animali nati, allevati, macellati e sezionati nel territorio italiano da razze madre di suino da macelleria in ottimo stato di nutrizione. Non è ammessa la fornitura di carni surgelate e congelate. La carne dovrà essere ottenuta dal sezionamento della carcassa di suino maschio di peso non inferiore ai 130 kg con riferimento al Regolamento n. 1249/2008 e dovrà risultare come lombo disossato (filoni) e non disossato taglio Bologna.
Le carni suine dovranno possedere le seguenti caratteristiche:
• Le carni, di provenienza italiana, devono essere prodotte in stabilimenti di sezionamento riconosciuti ai sensi del Regolamento CE 853/2004 e possedere i requisiti igienico sanitari previsti da detta norma.
• Le carni dovranno presentare il bollo sanitario, in conformità a quanto previsto dal Regolamento CE 854/2004, con indicazioni almeno di: azienda di allevamento, caratteristiche della razione alimentare, indicazione dei controlli in allevamento, stabilimento di macellazione dotato di bollo CE e che attui procedure di autocontrollo, il tutto indicato nell’etichettatura di ogni singola derrata.
• Produzione di schede tecniche documentate dei prodotti forniti da cui si possa evincere il mancato uso di alimenti geneticamente modificati.
A richiesta dell’Amministrazione la ditta dovrà documentare:
- Misurazioni campionarie del PH, avvenute tra 24 e 48 ore dalla macellazione con un riscontro di valori compresi tra 5,4 e 6,0;
- Misurazioni campionarie della carica microbica di superficie rilevata tra 24 e 48 ore dalla macellazione con riscontro di valori:
- Carica microbica mesofila totale (in superficie): inferiore a 10 (6) ufc/cmq;
- Carica microbica mesofila totale (in toto): inferiore a 5 x 10 (4) ufc/g;
- Lysteria monocytogenis: assente in 25 g;
- Salmonella spp: assente in 25 g.
- Le carni fresche dovranno essere di colore rosa chiaro, consistenza pastosa, tessitura compatta e grana fine senza segni di invecchiamento, di cattiva conservazione o di alterazioni patologiche; i grassi presenti dovranno avere colorito bianco e consistenza soda.
Le carni, al giusto punto di frollatura, dovranno essere consegnate sottovuoto e dovranno avere un residuo di vita commerciale non inferiore al 70%. Sulla confezione di sottovuoto dovranno essere riportate, in forma facilmente visibile
CARNE DI POLLO E TACCHINO
Il nuovo Regolamento (CE) n. 543/2008, recante modalità di applicazione del Reg. (CE) n. 1234/2007, stabilisce norme per la commercializzazione delle carni di pollame, direttamente applicabili in tutti gli Stati Membri dal 1° luglio 2008 e sostitutive di quelle contenute negli abrogati Reg. (CE) n. 1538/1991 e Decreto Ministeriale n. 465 del 10/09/1999.
Il pollame utilizzato per la preparazione di pasti dovrà essere nato, allevato e sezionato nel territorio nazionale, macellato in stabilimenti nazionali autorizzati.
Tutte le modalità di lavorazione e i controlli previsti dalle normative vigenti e devono possedere le seguenti caratteristiche:
- Dovrà essere di cat. A esclusivamente fresco ai sensi del Reg. CE nr 1234/2007 e nr 543/2008 , e quindi petti di pollo (massa muscolare del petto, disossata e senza pelle), cosci di pollo o fusi, fuselli x xxxxxx, pollo intero, petto di tacchino (maschio) o fesa (massa muscolare del petto, lavorazione a cuore, disossata e senza pelle), i tagli richiesti devono essere in conformità al reg. CE 1234/2007
- Provenire da una filiera con indicazioni almeno di: azienda di allevamento, caratteristiche della razione alimentare, indicazione dei controlli in allevamento, stabilimento di macellazione dotato di bollo CE e che attui procedure di autocontrollo.
- Produzione di schede tecniche documentate dei prodotti forniti da cui si possa evincere il mancato uso di alimenti geneticamente modificati.
- Le carni dovranno provenire da animali allevati a terra, pertanto sono escluse dalla fornitura quelle allevate in batterie, in ottimo stato di nutrizione, con giusto rapporto scheletro/carne.
L’Ufficio Associato può richiedere alla ditta i seguenti controlli:
- Misurazioni campionarie della carica microbica di superficie rilevata tra 24 e 48 ore dalla macellazione con riscontro di valori:
- Carica microbica mesofila totale (in superficie): inferiore a 10 (6) ufc/cmq;
- Carica microbica mesofila totale (in toto): inferiore a 5 x 10 (4) ufc/g;
- Lysteria monocytogenis: assente in 25 g;
- Salmonella spp: assente in 25 g.
- Controlli chimici riferiti a residui di farmaci, contaminanti ambientali, sostanze ormonali, antiormonali, e altre utilizzate a scopo anabolizzante, rilevati a campione sulle partite di carne.
- Le carni devono essere di colore bianco/rosa se riferite al petto oppure di colore castano per quelle appartenenti agli arti posteriori, i muscoli delle carni devono avere consistenza sodo/pastosa, spiccata lucentezza, assenza di ematomi; la pelle deve avere colore giallo/rosa; consistenza elastica e senza segni di traumatismi.
Le carni non dovranno essere trattate con coloranti naturali o artificiali, con antibiotici o conservanti e additivi di alcun genere.
Il documento commerciale di accompagnamento delle derrate dovrà riportare tutte le notizie
previste dalle norme vigenti, i requisiti devono essere certificati ad ogni consegna. Le carni dovranno essere conservate con la refrigerazione dal momento della produzione fino alla cottura.
Tutte le carni devono essere esenti da sapori e odori indesiderabili prima e dopo la cottura, dovuti ad una irrazionale alimentazione del pollame o all’uso di farmaci.
Le carni dovranno arrivare al Centro cottura confezionate in vaschette ad uso alimentare avvolte da pellicole trasparente di materiale adatto agli alimenti e atto ad evitare il contatto con l’ambiente esterno oppure confezionate sottovuoto e al momento della consegna dovranno avere un residuo di vita commerciale non inferiore al 70%. Le carni così confezionate dovranno essere inserite in appositi imballi di cartone etichettati con tutte le indicazioni previste dalla legge vigente.
I veicoli impiegati per il trasporto dei prodotti dovranno essere autorizzati al trasporto di carni fresche e garantire la loro conservazione ad una idonea temperatura (da 0°C a + 4°C) per tutta la durata del trasporto. I documenti commerciali di accompagnamento dovranno riportare anche la riproduzione prestampata del numero di riconoscimento veterinario dello stabilimento.
CONIGLIO
La carne di coniglio fresco dovrà provenire da alimenti nati, allevati macellati e sezionati in Italia selezionati esclusivamente in macelli abilitati CE. La carne di colore rosa,
consistente, e il grasso perineale deve essere scarso, consistente e di colore bianco.
Il confezionamento e l’etichettatura dovrà riportare data di confezionamento, il nome del produttore, della sede di stabilimento di produzione, ottemperare ai reg. CE sugli imballaggi per alimenti.
L’Ufficio Associato può richiedere alla ditta i seguenti controlli:
- Misurazioni campionarie della carica microbica di superficie rilevata tra 24 e 48 ore dalla macellazione con riscontro di valori:
- Carica microbica mesofila totale (in superficie): inferiore a 10 (6) ufc/cmq;
- Carica microbica mesofila totale (in toto): inferiore a 5 x 10 (4) ufc/g;
- Lysteria monocytogenis: assente in 25 g;
- Salmonella spp: assente in 25 g.
- Controlli chimici riferiti a residui di farmaci, contaminanti ambientali, sostanze ormonali, antiormonali, e altre utilizzate a scopo anabolizzante, rilevati a campione sulle partite di carne.
SALUMI
Prosciutto crudo di Parma DOP
Prosciutto crudo di 1° qualità. Prodotto ottenuto da cosce fresche di suini nazionali. Il periodo di stagionatura che decorre dalla salagione non deve essere inferiore ai 12 mesi ed il peso del prosciutto in osso deve essere compreso tra gli 8 ed i 10 Kg. di peso.
Aspetto:
Prosciutto disossato in confezione sottovuoto. Il colore al taglio deve essere uniforme tra il rosa e il rosso, inframmezzato dal bianco puro delle parti grasse. Il prodotto deve inoltre presentare:
basso contenuto di sale;
sapore caratterizzato da dolcezza, morbidezza, aroma delicato frutto delle condizioni climatiche tipiche della zona di produzione; scarsa marezzatura della muscolatura.
Conservanti:
Assenti
Il prodotto oggetto della fornitura deve provenire da stabilimenti autorizzati e inscritti nelle liste di riconoscimento CE nei quali si applicano tutte le modalità di lavorazione ed i controlli previsti dalle normative vigenti (D.Lgs. 537/92, sue modifiche ed integrazioni)
Ogni singolo prosciutto intero deve riportare sulla cute il marchio tipico ed essere provvisto, nella regione del garretto del contrassegno metallico dal quale si individua l’inizio della produzione (O.M. 14/02/1968).Sarà respinto all’origine il prodotto che presenti le classiche alterazioni dei prosciutti sotto sale:difetto di vena, difetto di sott’osso, difetto di gambo, difetto di giarrè, difetto di noce, irrancidimento dei grassi ed invasione di parassiti.
I prosciutti disossati devono essere confezionati sottovuoto integro; gli involucri e i materiali di imballaggio impiegati devono essere conformi alle disposizioni vigenti che ne regolano il loro impiego.
L' etichettatura dovrà essere conforme al D.Lgs. 109/92, sue modifiche ed integrazioni (così come modificato dal D.Lgs. 16 febbraio 1993, n. 77, dal X.Xxx. 25 febbraio 2000, n. 68 e dal
D.Lgs. 10 agosto 2000, n. 259).
Prosciutto crudo Toscano (DOP)
Il prosciutto crudo toscano Dop prodotto da coscia fresca di suino toscano nella zona tipica di produzione, lavorato ed etichettato secondo quanto previsto dalla normativa Reg. CE n.1263/96, deve avere tutte le caratteristiche tipiche del prodotto.
Il prodotto può essere conservato sotto vuoto oppure deve riportare una fascetta non removibile che indichi la qualità del prosciutto, il marchio DOP, il nome e la ragione sociale o il marchio del produttore, del confezionatore e del venditore, le sedi dello stabilimento di confezionamento, il peso netto, il termine minimo di conservazione, le modalità di conservazione e il numero di lotto per la tracciabilità della filiera.
Ogni singolo prosciutto intero deve riportare sulla cute il marchio tipico ed essere provvisto, nella regione del garretto del contrassegno metallico dal quale si individua l’inizio della produzione (O.M. 14/02/1968).Sarà respinto all’origine il prodotto che presenti le classiche alterazioni dei prosciutti sotto sale:difetto di vena, difetto di sott’osso, difetto di gambo, difetto di giarrè, difetto di noce, irrancidimento dei grassi ed invasione di parassiti.
I prosciutti disossati devono essere confezionati sottovuoto integro; gli involucri e i materiali di imballaggio impiegati devono essere conformi alle disposizioni vigenti che ne regolano il loro impiego.
Prosciutto cotto nazionale senza glutine e polifosfati
Il prosciutto cotto dovrà essere privo di polifosfati aggiunti, senza glutine, di alta qualità, di provenienza nazionale , in ottimo stato di conservazione, tale da garantire un ottimo rendimento alimentare.
Il prosciutto cotto deve essere ottenuto esclusivamente dalla coscia fresca intera e non ricomposta del peso compreso tra 6 e 8 Kg di suino allevato e macellato in Italia. Dovrà avere una cottura uniforme, ben pressato privo di bolle e rammollimenti. Dovrà essere di colore rosa chiaro, il grasso di colore bianco non superiore al 15% del totale .
Dovrà essere compatto, privo di occhiatura e confezionato sotto vuoto. Non dovrà essere utilizzato quello pre-affettato ne tanto meno ricomposto o assemblato.
Bresaola
Bresaola prodotta esclusivamente con carne ricavata dalla coscia di bovino dell’età compresa tra i 2 ed i 4 anni (fesa, sotto fesa e noce). La stagionatura varia da 4 ad 8 settimane, in funzione della pezzatura del prodotto.
Il prodotto deve avere:
a) consistenza soda ed elastica
b) aspetto al taglio compatto ed assente da fenditure
c) colore rosso uniforme con bordo scuro appena accennato per la parte magra, colore bianco per
la parte grassa
d) profumo delicato e leggermente aromatico
e) gusto gradevole moderatamente saporito mai rancido.
Il prodotto dovrà essere esente da additivi o simili non consentiti dal DM 250/1998.
Il prodotto dovrà essere conforme al DL 537/92, commercializzato e distribuito nel rispetto delle norme previste dal DPR 327/80, D.Lgs. 109/1992 e successive modifiche.
In etichetta devono essere riportate le seguenti indicazioni :
•Data di produzione
•Riproduzione del bollo sanitario riportante il numero di identificazione dello stabilimento riconosciuto CE che ha effettuato la produzione e/o il confezionamento
MORTADELLA BOLOGNA IGP
Il prodotto deve essere preparato con carne di suino nazionale, senza glutine, polifosfati, lattosio.
Nell'etichetta dovrà essere riportato il bollo sanitario riportante il n. di identificazione dello stabilimento riconosciuto CE che ha effettuato la produzione ed il confezionamento.
Dovrà avere tutte le caratteristiche riportate nel disciplinare di produzione approvato dalla legge e riconosciuto dalle normative comunitarie .
PANCETTA TESA
Requisiti qualitativi: -le parti magre devono risultare in giusta proporzione e non devono esse- re eccessivamente presenti; -il grasso non deve risultare molle, rancido, ingiallito o in qualche modo degradato; . la stagionatura effettuata deve essere dichiarata; -non deve presentare di- fetti di colore, odore o altro genere, dovuti a una scorretta maturazione.
Tipologie richieste: -pancetta tesa non affumicata
Confezionamento: -forma intera non confezionata o confezionata sottovuoto, tranci sottovuo- to.
AFFETTATO DI TACCHINO O POLLO
L’affettato di petto o fesa di tacchino e pollo deve essere di buona qualità, deve risultare uniforme, avere il caratteristico colore , sapore tipico con assenza di aromi particolari, senza parti esterne eccessivamente essiccate. Non deve contenere polifosfati e glutammato monosodico, sono ammessi i seguenti ingredienti: fesa di tacchino/pollo almeno al 85%· acqua· sale aromi Conservante: nitrito di sodio. Il prodotto deve essere usato esclusivamente per le diete religiose o in casi particolari ( scioperi, feste, ecc) concordati e autorizzati dall’Amministrazione Comunale. Il prodotto dovrà essere commercializzato e distribuito nel rispetto delle norme previste dal DPR 327/80,Dlgs. 109/1992 , D.Lgs. n. 181/2003 e sue succ. modifiche ed integrazioni.
GRUPPO 5: PRODOTTI SURGELATI
ALIMENTI SURGELATI
Dovranno essere rappresentati da prodotti ai quali è stato applicato come unico metodo di conservazione il freddo, dal momento della produzione fino alla consegna, in maniera costante ed ininterrotta. Il metodo di surgelazione dovrà essere applicato su materie prime sane e non devono presentare alterazioni di colore, odore o sapore, bruciature da freddo, parziale decongelazione, fenomeni di putrefazione.
I surgelati dovranno rispondere ai requisiti di cui al D. Lgs. 110/1992 e successive integrazioni in confezioni originali intatte. Nella confezione del prodotto dovranno essere riportate tutte le indicazioni relative alla normativa vigente. I prodotti surgelati dovranno risultare accuratamente puliti, mondati e tagliati, esenti da corpi estranei, con pezzi ben separati, senza ghiaccio sulla superficie. Tutti i prodotti surgelati dovranno avere un residuo di vita commerciale non inferiore al 70%. I prodotti dovranno provenire da stabilimenti comunitari o extracomunitari riconosciuti nei quali vige l’obbligo di tutti i controlli previsti dalle normative vigenti D.Lgs 531/92. Tutti i prodotti dovranno essere esenti da patogeni e da parassiti.
PRODOTTI ITTICI SURGELATI
I surgelati di pesce si intendono in porzioni singole e saranno forniti nei tipi indicati nel menù. Le caratteristiche del prodotto dovranno essere in ordine a tutte le vigenti disposizioni relative alla preparazione, conservazione, trasporto e distribuzione degli alimenti surgelati, assicurando il pieno rispetto della catena del freddo, con divieto di scongelamento e ricongelamento.
In particolare i prodotti surgelati dovranno essere contenuti in confezioni chiuse, cioè tali da garantire l'autenticità del prodotto contenuto e fatte in modo che non sia possibile la manomissione senza che le confezioni risultino alterate e che siano tali da soddisfare tutte le condizioni previste dal D.L. n° 109 del 27.01.1992 e dal D.Lgs. del 23/06/2003 n° 181.
Il tenore medio di mercurio totale nelle parti commestibili dei prodotti della pesca dovrà rientrare nei limiti previsti dal D.M. 09/12/1993. Il valore di ABVT (azoto basico volatile totale)
non dovrà superare il limite di 30 MG /100 GR. o il limite di 35 mg/100 gr (merluzzo e nasello) secondo quanto fissato dalla decisione della Commissione della Comunità Europea 95/49
/CEE.
I prodotti della pesca , se a filetti, dovranno essere privi di organi interni, grumi di sangue, membrane scure, pelle e spine. Dovranno essere esenti da sapori e odori indesiderabili prima e dopo la cottura e in particolare non dovrà essere apprezzabile un odore ammoniacale o di rancido.
Dopo lo scongelamento le carni devono presentare odore fresco, colore vivo e lucente, consistenza soda.
Inoltre verranno respinti tutti i prodotti che, dopo lo scongelamento o al momento della cottura, presentano al controllo organolettico le seguenti anomalie:
•Presenza di corpi estranei
•Odore di ammoniaca
•Colorazione giallastra o strie grigiastre
•Odore e/o sapore sgradevole o improprio
•Aree di disidratazione (c.d. bruciature da freddo)
•Ammuffimenti
•Parziali decongelazioni quali formazioni di cristalli di ghiaccio sulla parte esterna del prodotto.
ALIMENTI RICHIESTI PER LA PREPARAZIONE DELLE PIETANZE PREVISTE DAI MENU’:
Le seguenti derrate faranno rifermento alle normative vigenti in materia di prodotti ittici surgelati o congelati:
✓Filetti di Platessa
✓fior di filetto di Merluzzo
✓cuori di merluzzo
✓filetti di Halibut spellati
✓bastoncini di pesce
✓platessa impanata
✓Seppie intere e spellate.
✓Calamari interi e spellati
✓Gamberetti sgusciati
✓xxxxxxx in tranci
✓salmone tranci
✓vongole sgusciate
I filetti e le trance di pesce in confezioni originali e sigillate dal fornitore dovranno presentare caratteristiche organolettiche e di aspetto paragonabili a quelle presenti nella medesima specie allo stato di freschezza, non dovranno altresì presentare corpi estranei, bruciature dal freddo, decongelazioni, disidratazioni, irrancidimento dei grassi, ossidazione dei pigmenti muscolari.
I prodotti dovranno essere surgelati IQF (Individually Quick Frozen) o interfogliati in maniera da poter usare anche un solo pezzo senza dover scongelare l’intera confezione. Di ogni prodotto deve essere dichiarata la zona di provenienza e la pezzatura deve essere omogenea e costante.
Parametri fisici: glassatura non superiore al 20% del peso lordo totale, calo di peso 30%.
Per i prodotti impanati: il prodotto finito dovrà essere del tutto privo di latte e derivati, uova e
derivati. Composizione bastoncini di pesce:
•filetto di merluzzo 60 % del peso totale, farina di grano tenero, olio di semi di girasole, fecola di patate,sale, lievito
Per un totale di gr. 25-30 cadauno Composizione platessa impanata:
•filetto di merluzzo 60 %, del peso totale farina di frumento, olio di semi di girasole, fecola di patate,sale, lievito
Sugli imballaggi primari o su etichetta apposta in forma inamovibile dovranno essere riportate le seguenti indicazioni indelebili, facilmente visibili e chiaramente leggibili in lingua italiana:
▪ Denominazione di vendita
▪ Nome o ragione sociale e sede del produttore, importatore e confezionatore
▪ Stato fisico: surgelato
▪ identificazione dello stabilimento riconosciuto CE o paese terzo abilitato dalla CE
▪ data di confezionamento
▪ data di surgelamento (mese/anno)
▪ T.M.C. (termine minimo di conservazione
▪ Peso sgocciolato (al netto della glassatura)
▪ Le istruzioni relative alla conservazione del prodotto
▪ Dicitura che consente di identificare il lotto di appartenenza del prodotto.
VERDURE SURGELATE NAZIONALI E BIOLOGICHE
Le forniture devono provenire da produzioni nazionali, o da agricoltura UE di provenienza biologica.
Non sono consentite aggiunte di additivi nel rispetto del D.M. 27/02/96 n.209 e s. m. Devono rispondere alla disciplina sulla produzione e vendita degli alimenti surgelati (D.M. 15/6/71, D.Lgs. 27.01.1992 n° 110, ( emanato in attuazione della direttiva C E n.89/108 concernente gli alimenti surgelati destinati all’alimentazione umana) e dal e Reg. CE 852, 853, 854, 882 / 2004 .
L'aspetto degli ortaggi deve risultare il più possibile omogeneo per quanto riguarda il colore, la pezzatura ed il grado di integrità, non devono essere presenti colorazioni anomale o sostanze o corpi estranei o insetti o larve o frammenti di insetti, non devono esservi tracce di infestazione da roditori.
Non devono essere presenti vegetali estranei al dichiarato, unità fessurate più o meno profondamente, unità parzialmente spezzate, unità rotte, unità eccessivamente moIli, unità o parte di esse decolorate o macchiate, unità avvizzite.
Devono essere assenti in qualsiasi momento microrganismi in grado di svilupparsi in condizioni normali di conservazione e non devono essere presenti sostanze prodotte da microrganismi in quantità da costituire pericolo per la salute; il prodotto deve essere trattato in modo tale che siano state distrutte tutte le spore batteriche.
Devono apparire non impaccati, ossia i pezzi devono essere separati, senza ghiaccio sulla superficie.
L’odore ed il sapore devono essere rilevabili e propri del prodotto di origine; la consistenza non deve essere legnosa e il prodotto non deve apparire spappolato; il calo del peso dopo lo scongelamento non deve essere eccessivo; non si devono rilevare scottature da freddo o altri difetti dovuti al trattamento subito.
Il trasporto degli alimenti surgelati deve essere effettuato con mezzi idonei, che possiedano i