REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO in SCIENZE E TECNICHE DELL’EDILIZIA
REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO in SCIENZE E TECNICHE DELL’EDILIZIA
1. Definizioni
Ai sensi del presente regolamento si intendono:
a) per Regolamento sull'Autonomia Didattica, di seguito denominato RAD, il Regolamento recante norme concernenti l'Autonomia Didattica degli Atenei di cui al D.M. del 3 novembre 1999, n. 509 come modificato e sostituito dal D.M. del 23 ottobre 2004, n. 270;
b) per Statuto, lo Statuto della Università degli Studi della Campania “Xxxxx Xxxxxxxxxx”;
c) per Regolamento Generale, il Regolamento Generale della Università degli Studi della Campania “Xxxxx Xxxxxxxxxx”;
d) per Regolamento Didattico di Ateneo (RDA), il Regolamento approvato dalla Seconda Università degli Studi di Napoli, ai sensi della Legge 240/2010, emanato con DR n. 840 del 9 settembre 2013;
e) per Decreti Ministeriali, di seguito denominati DM, i Decreti M.I.U.R. 16 marzo 2007 di determinazione delle classi delle lauree universitarie e delle classi delle lauree universitarie magistrali;
f) per Corso di Studio, il Corso di Studio per il conseguimento della Laurea in Scienze e tecniche dell’edilizia;
g) per Titolo di Studio, la Laurea in Scienze e tecniche dell’edilizia;
h)per Coordinamento Didattico di Dipartimento, il gruppo costituito dai presidenti dei Corsi di Studio afferenti al Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale e dal Direttore dello stesso o da un suo Delegato;
l) per tutte le altre definizioni non esplicitamente richiamate si rimanda al Regolamento Didattico di Ateneo.
2. Denominazione del Corso di Studio e classe di appartenenza
La denominazione del corso, appartenente alla Classe L23, è Corso di Studio in Scienze e tecniche dell’edilizia.
Il Corso di Studio (CdS) è organizzato in conformità con il relativo Ordinamento Didattico disciplinato nel Regolamento Didattico di Ateneo.
3. Il Corso di Studio in breve
Il Corso di Studio in Scienze e tecniche dell’edilizia (L23) ha lo scopo di formare una figura professionale dotata delle competenze necessarie per collaborare in maniera consapevole alle attività di analisi, progettazione, manutenzione e adeguamento di opere edilizie, e alla gestione di processi costruttivi e di
cantieri alla scala architettonica e urbana. Il laureato in Scienze e tecniche dell’edilizia può iscriversi, una volta sostenuto l'esame di stato, all'albo degli Architetti – sezione juniores, oppure degli Ingegneri – sezione juniores. Il percorso di Studio, oltre a soddisfare gli 81 crediti complessivi indispensabili per la classe L23, contempla pure il soddisfacimento delle attività richieste per la classe L17 (Scienze dell'architettura), pari a 108 CFU, in modo da permettere l'eventuale iscrizione, senza debiti formativi, alla classe magistrale LM4 “Architettura e Ingegneria edile-Architettura”, erogata presso lo stesso Dipartimento.
Il Corso di Studio ha come sede il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale.
4. Articolazione del Corso di Studio ed eventuali curricula
Il Corso di Studio ha durata triennale e non prevede un’articolazione in “curricula”. Il percorso didattico si articola in 180 crediti, equamente ripartiti nel triennio, compresa la prova finale.
Il Documento per la Programmazione Didattica indicherà ogni anno gli insegnamenti attivati e la suddivisione degli stessi fra i vari anni di corso.
La didattica privilegia forme di apprendimento in aula, laboratori e workshop: in particolare, il terzo anno è concepito come momento di sintesi, in cui integrare anche le attività di tirocinio per attivare un contatto diretto con xxxxxxxx e industrie edilizie e avvicinare lo studente al mondo professionale.
5. Obiettivi formativi specifici del Corso di Studio
Il corso, nel rispetto dei contenuti formativi qualificanti della classe, ha quale obiettivo specifico la formazione di una figura professionale che sia in grado di collaborare in maniera consapevole alle attività di analisi, progettazione, manutenzione e adeguamento di opere, e alla gestione di processi e cantieri alla scala edilizia e urbana.
In relazione alle esigenze del contesto e della domanda del potenziale bacino di utenza, la formazione del laureato è soprattutto indirizzata all’intervento sull'ambiente costruito, per individuarne le problematiche di degrado, obsolescenza, dequalificazione formale, per arrestare i relativi fenomeni con adeguati strumenti tecnici e per riconvertirne gli esiti verso obiettivi di sicurezza, efficienza, qualità. In tal modo il corso intende offrire al territorio in cui è insediata l’Università degli Studi della Campania “Xxxxx Xxxxxxxxxx”, ma anche a un più ampio contesto a scala nazionale, un percorso formativo modellato secondo esigenze socialmente condivise e che rappresentano ambiti attuali d'impegno e di occupazione per le figure dell'ingegnere xx e dell’architetto xx.
Il laureato sarà reso in grado di comprendere le problematiche del dissesto statico; del risanamento igienico e dell'adeguamento impiantistico, con particolare attenzione agli obiettivi della ecocompatibilità e del risparmio energetico; del riuso e della riconversione di complessi edilizi defunzionalizzati nell'ottica di modelli di sviluppo sostenibile; del ridisegno di manufatti civili e di ambienti urbani penalizzati da abbandono o da
abusivismo e privi di qualità formale. A questo scopo, il laureato dovrà acquisire una matura coscienza storico- critica con attenta capacità di giudizio e una corretta sensibilità formale nei confronti della qualità del costruito; una conoscenza dei sistemi di rilievo e rappresentazione, delle tecniche costruttive e dei materiali, tanto tradizionali che innovativi, specie riciclabili e di scarso impatto sull'ambiente; dei componenti edilizi anche di produzione industriale; del comportamento delle strutture, pure in condizioni di rischio sismico; dei processi costruttivi e gestionali; del quadro legislativo vigente; della tecnica urbanistica e della pianificazione.
Tutte queste conoscenze e competenze troveranno un momento di sintesi e di verifica nel progetto, di cui il
laureato triennale dovrà essere in grado di comprendere gli aspetti metodologici e le fasi operative che ne conseguono. In particolare, il corso indirizzerà l’allievo alla corretta gestione del progetto attraverso una verifica di tutti i livelli di fattibilità:
- la fattibilità tecnica, attraverso le conoscenze in ambito tecnologico e strutturale;
- la fattibilità economica, attraverso l'apporto delle discipline estimative;
- la fattibilità ambientale, attraverso uno spiccato orientamento alla progettazione ambientalmente sostenibile, allo studio delle tecniche per il controllo ambientale e delle tecnologie innovative, energeticamente efficienti e architettonicamente integrate;
- la fattibilità giuridica e amministrativa, attraverso sia l’apprendimento di elementi di legislazione edilizia e urbanistica, sia l'attività di tirocinio condotta anche presso le Pubbliche Amministrazioni e gli Enti Locali.
6. Profilo professionale e sbocchi professionali e occupazionali previsti per i laureati
Funzione in un contesto di lavoro:
I laureati in Scienze e tecniche dell’edilizia possono inserirsi nel panorama internazionale dei settori dell’edilizia, dell’architettura e dell’ingegneria.
Il corso preparerà a esaminare e affrontare le seguenti tematiche: la riqualificazione edilizia, la manutenzione programmata, il recupero (sia dell'edificio che del tessuto edilizio), la sicurezza dei cantieri e delle costruzioni, il miglioramento e l'adeguamento sismico, il controllo energetico e l'incremento di prestazioni fisico-tecniche, l'innovazione tecnologica, impiantistica e dei materiali, con attenzione ai problemi delle costruzioni in aree a rischio sismico e agli aspetti bioclimatici e ambientali. In relazione a tali tematiche, il corso fornirà le competenze specifiche del laureato triennale, riguardanti: le analisi del rapporto tra progetto e costruzione; le attività di supporto alla progettazione architettonica, tecnologica, strutturale, urbanistica; la collaborazione all'organizzazione e alla conduzione dei cantieri; la valutazione economica dei processi edilizi; la conoscenza degli strumenti di governo del territorio.
Competenze associate alla funzione:
Nella classificazione ISTAT la figura professionale formata dal Corso di studio in Scienze e tecniche dell’edilizia rientra nella categoria dei Tecnici delle costruzioni civili e professioni assimilate - (3.1.3.5.0).
Le competenze peculiari del laureato in Scienze e tecniche dell’edilizia sono quelle di:
• architetto xxxxxx
• geometra laureato
• ingegnere civile e ambientale junior
• perito industriale laureato
Sbocchi professionali e occupazionali
Il laureato in classe L23 potrà trovare occupazione presso strutture, pubbliche o private che si interessano delle attività connesse alla costruzione e manutenzione degli organismi edilizi, degli insediamenti e delle infrastrutture, in relazione all'ambiente fisico, socio-economico e produttivo, quali:
• studi professionali e società di architettura e ingegneria;
• imprese di costruzione di opere edili;
• pubbliche Amministrazioni, come enti appaltanti o di controllo, tutela e valorizzazione;
• industrie di produzione di componenti e sistemi per l'edilizia;
• uffici tecnici di Enti e Società pubbliche e private, proprietari e gestori di patrimoni immobiliari.
Il laureato potrà, altresì, interessarsi in modo autonomo delle fasi progettuali e costruttive dell'organismo edilizio, nella scala e nelle modalità consentite dalla legge.
7. Risultati di Apprendimento Attesi
Al termine del percorso formativo, il laureato avrà una formazione non limitata alle sole conoscenze scientifiche e tecniche, peraltro fondamentali ed irrinunciabili. I metodi d’insegnamento e le modalità di verifica della preparazione individuale consentono allo studente di acquisire, in linea con il sistema dei descrittori del titolo di studio adottato in ambito europeo, capacità di comprensione e di studio autonomo (necessarie per intraprendere gli studi successivi e per l'aggiornamento delle proprie competenze, a sua volta assolutamente indispensabile in un settore in continua evoluzione), capacità di comunicazione scritta e orale (necessaria per operare come componente di un gruppo), nonché la capacità di individuare e di isolare gli aspetti problematici in sistemi anche complessi.
1 Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Il laureato alla fine del percorso formativo possiederà le conoscenze disciplinari fondamentali per una piena comprensione della complessità delle trasformazioni che riguardano l’ambiente costruito, nella prospettiva di un recupero-riqualificazione ambientalmente più sostenibile.
In particolare, si favorirà l'acquisizione delle seguenti conoscenze e capacità di comprensione:
- conoscere la storia dell'architettura e della città, gli strumenti e le forme del rilievo e della rappresentazione, gli aspetti metodologico-operativi della matematica e delle altre scienze di base utilizzabili per interpretare le problematiche specifiche dell'architettura e dell'edilizia;
- conoscere le discipline che presiedono alla risoluzione dei problemi, tipologici, strutturali e costruttivi, dell'architettura e dell'edilizia, utilizzando metodi, tecniche e strumenti aggiornati;
- conoscere adeguatamente gli aspetti relativi alla fattibilità tecnica ed economica, al calcolo dei costi e al processo di produzione e di realizzazione dei manufatti edilizi;
- conoscere le tecniche e gli strumenti della progettazione edilizia anche per l'aspetto della sicurezza e del contenimento dei consumi energetici.
A tal fine concorreranno sia lo studio della letteratura prodotta nell’ambito dell’ingegneria civile, edile, edile- architettura nelle sue declinazioni tecnico-scientifiche e umanistiche, sia il possesso degli strumenti, tradizionali ed evoluti, che consentano di vedere, leggere, analizzare, interpretare e formulare proposte di intervento.
Per favorire e verificare le capacità di comprensione, il modello didattico sarà improntato, per le discipline teoriche, alla combinazione di lezioni frontali e di momenti seminariali di discussione, e all’intenso confronto docente-discente unitamente ad attività di gruppo per le discipline progettuali.
L'impostazione generale del Corso di Studio, fondata sul rigore metodologico proprio delle materie scientifiche, farà sì che lo studente acquisirà competenze e capacità di comprensione tali da permettergli di arricchire, anche autonomamente, il proprio bagaglio di conoscenze in relazione a temi di più recente sviluppo. Il rigore logico delle lezioni di teoria e gli elaborati personali richiesti nell'ambito di alcuni insegnamenti forniranno allo studente quelle capacità adeguate a risolvere problemi specifici dei relativi settori scientifico-disciplinari e a
elaborare idee e soluzioni pertinenti ed anche originali, utilizzando metodi, tecniche e strumenti appropriati. L'analisi di lavori scientifici su argomenti specifici, richiesta per la preparazione della prova finale, costituirà un ulteriore banco di prova del conseguimento delle capacità sopraindicate.
Il materiale didattico, ad integrazione dei libri di testo consigliati, viene essenzialmente fornito dai docenti in forma cartacea e/o elettronica che, ad integrazione degli appunti dalle lezioni, costituiscono il supporto ideale per l'attività di studio autonoma.
La verifica della preparazione avviene mediante le prove di profitto previste secondo le modalità indicate dal successivo art. 16.
2 Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
I laureati saranno in grado di applicare le loro diverse conoscenze, capacità di comprensione e abilità - acquisite nel percorso formativo - nel risolvere temi e problemi di riqualificazione e adeguamento del costruito in ambito urbanistico, compositivo, strutturale, tecnico ed energetico. Le elaborazioni progettuali, riferite ai diversi insegnamenti e alla prova finale costituiranno il momento di verifica delle capacità di integrare le conoscenze acquisite nelle strette interrelazioni richieste tra le componenti architettoniche, strutturali, costruttive, impiantistiche, economiche, e di applicarle opportunamente a una casistica specifica, simulata o concreta. Per stimolare tali capacità applicative, le discipline progettuali saranno improntate secondo il modello del laboratorio e del workshop, privilegiando la logica dell’“imparare facendo”, e affiancate da attività pratiche (visite, sopralluoghi, ecc.) per attivare il confronto con condizioni concrete.
Le modalità di verifica del raggiungimento di questi obiettivi prevedono, in aggiunta agli esami a fine corso, verifiche in itinere (test di apprendimento, redazione di elaborati individuali o di gruppo), che precedono l’esame di profitto. Saranno inoltre favorite esercitazioni applicative, anche in funzione di autoverifica dei risultati di apprendimento raggiunti, e attività laboratoriali intercorso di tipo operativo (prove applicative, workshop, project work, ecc.), nelle quali il confronto diretto docente-discente è finalizzato alla valutazione e verifica dell’evoluzione delle capacità applicative.
3 Autonomia di giudizio (making judgements)
Il laureato sarà in grado di analizzare, interpretare ed elaborare tutti gli elementi che contribuiscono a definire il progetto edilizio.
Le acquisite capacità di giudizio critico gli consentiranno di:
- concorrere e collaborare alla realizzazione di progetti di piccole e medie dimensioni, integrandosi facilmente in gruppi di lavoro anche multi-disciplinari;
- interagire con la realtà locale comprendendo quali sono le implicazioni socio-ambientali di un intervento realizzato in un determinato contesto;
- collaborare nei gruppi di progettazione alle varie fasi dell'iter progettuale, utilizzando strumenti grafico- descrittivi e metodi di comunicazione appropriati e aggiornati;
- collaborare allo sviluppo di soluzioni progettuali e costruttive corrette e commisurate alla problematica della sostenibilità della costruzione rispetto agli indirizzi di sviluppo scelti per lo sviluppo della zona di intervento;
- gestire il proprio lavoro in funzione delle richieste poste, organizzare e pianificare il tempo a disposizione. Il laureato dimostrerà capacità di autonomia di giudizio in tutte le fasi che sovrintendono alla costruzione
dell'organismo edilizio, dall'interpretazione delle soluzioni progettuali, funzionali, statiche e formali, alla gestione del processo edilizio, con riferimento all'ambiente fisico, socio-economico e produttivo; dall'organizzazione del cantiere all'attuazione delle fasi costruttive; dall'analisi degli aspetti urbanistici alla definizione dei costi di costruzione e di gestione.
Le modalità di verifica del raggiungimento di questi obiettivi sono strettamente legate all'impostazione didattica degli insegnamenti; la formazione teorica viene affiancata da esempi, applicazioni, lavori individuali e di gruppo e verifiche che sollecitino la partecipazione attiva, l'attitudine propositiva, la capacità di elaborazione autonoma e di comunicazione dei risultati del lavoro svolto.
Inoltre durante lo svolgimento del tirocinio lo studente avrà l'opportunità di rafforzare ulteriormente queste capacità, operando all'interno di realtà aziendali e/o Pubbliche Amministrazioni convenzionate.
I laureati dovranno avere la capacità di raccogliere e interpretare i dati (normalmente nel proprio campo di studio) ritenuti utili a determinare giudizi autonomi, inclusa la riflessione su temi sociali, scientifici o etici ad essi connessi. Ulteriori attività quali i laboratori e la discussione guidata di gruppo, nonché gli elaborati personali e le testimonianze dal mondo dell'impresa e delle professioni, offrono allo studente altrettante occasioni per sviluppare in modo autonomo le proprie capacità decisionali e di giudizio.
Il laureato deve dimostrare attraverso le applicazioni progettuali e nella prova finale, di aver acquisito:
• la capacità di valutare e giustificare in modo autonomo le ipotesi di soluzione di problemi tecnici e progettuali congruenti con i livelli proposti dalle normative vigenti;
• la dimensione etica e di responsabilità sociale della professione intellettuale che è alla base della formazione di un'autonomia di giudizio.
4 Abilità comunicative (communication skills)
Il laureato dimostrerà di possedere capacità di comunicare correttamente ed efficacemente informazioni, idee, problemi, soluzioni, e gli esiti del proprio lavoro, nonché la metodologia adottata, a interlocutori specialisti e non specialisti; sarà, inoltre, in grado di utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea oltre all'italiano e sarà in possesso di adeguate conoscenze relative all'impiego del linguaggio grafico ed info- grafico necessari nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.
In particolare, il laureato dovrà dimostrare di essere in grado di comunicare la teoria e il progetto di edilizia nella sua complessità e articolazione, acquisendo conoscenze sia territoriali che urbane, sia strutturali che tecnologiche finalizzate al recupero del costruito, tanto storico che contemporaneo, in modo da poter colloquiare con i diversi specialisti ai quali si affianca nell'iter progettuale.
Nel corso di alcuni degli insegnamenti maggiormente caratterizzanti il Corso di Studio sono previste attività seminariali svolte da gruppi di studenti su argomenti specifici di ciascun insegnamento. Queste attività possono essere seguite da una discussione guidata di gruppo.
La prova finale offre allo studente un'ulteriore opportunità di approfondimento e di verifica delle capacità di analisi, elaborazione e comunicazione del lavoro svolto. Essa prevede infatti la discussione, innanzi a una commissione, di un elaborato, non necessariamente originale, prodotto dallo studente su un'area tematica attraversata nel suo percorso di studi. L’eventuale partecipazione a stage, tirocini e soggiorni di studio all'estero si configura come strumento molto utile per lo sviluppo delle abilità comunicative del singolo studente.
5 Capacità di apprendimento (learning skills)
Il corso di Xxxxxx assicurerà la maturazione di capacità di apprendimento che porranno il laureato in condizione di acquisire nuove conoscenze e metodologie nel corso dello sviluppo della propria attività professionale, ovvero di affrontare proficuamente percorsi avanzati di formazione (laurea magistrale, master di primo livello).
A tal fine particolare riferimento sarà fatto, nel corso degli studi, alle condizioni socio-economiche, storiche, urbanistiche, tecnologiche e ambientali che caratterizzano la conurbazione aversana e più ampiamente campana in cui è situata la sede universitaria che eroga il corso, per esercitare la capacità di relazione critica e propositiva degli allievi nell'interazione concreta con il territorio di provenienza.
Il laureato possiederà, altresì, le basi per una corretta lettura e interpretazione della letteratura scientifica, in almeno una lingua dell'Unione Europea oltre all'italiano, nei settori di pertinenza.
La suddivisione delle ore di lavoro complessive previste per lo studente assegna un forte rilievo alle ore di lavoro personale per offrirgli la possibilità di verificare e migliorare la propria capacità di apprendimento. Analogo obiettivo persegue l'impostazione di rigore metodologico degli insegnamenti che dovrebbe portare lo studente a sviluppare un ragionamento logico che, a seguito di precise ipotesi, conduca alla conseguente dimostrazione di una tesi. Le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati di apprendimento attesi vengono conseguiti sono lezioni ed esercitazioni in aula, attività di laboratorio e di progettazione nei diversi settori delle costruzioni edilizie e dell’architettura, seminari integrativi e testimonianze aziendali, visite tecniche, stage presso enti pubblici, aziende, studi professionali e/o società di architettura e ingegneria, società erogatrici di servizi. Le modalità con cui i risultati di apprendimento attesi sono verificati possono consistere in prove in itinere intermedie, volte a rilevare l'efficacia dei processi di studio, attuate secondo modalità concordate e pianificate.
Sono previsti esami di profitto finalizzati a valutare e quantificare, con voto espresso in trentesimi, il conseguimento degli obiettivi complessivi delle attività formative; le prove certificano il grado di preparazione individuale degli studenti e possono tener conto delle eventuali valutazioni svolte in itinere. Altri strumenti utili al conseguimento di questa abilità sono tirocini e/o stage svolti sia in Italia che all'estero e la prova finale
che consente allo studente di acquisire e comprendere informazioni nuove non necessariamente fornite dal docente di riferimento.
8. Comitato di indirizzo
Il CdS assicura una revisione periodica delle esigenze e delle potenzialità di sviluppo dei propri obiettivi formativi e dei profili professionali e occupazionali.
A tal fine, il CdS consulta sistematicamente le principali parti interessate (docenti, studenti, organizzazioni scientifiche e professionali, rappresentanti del modo della produzione) sia direttamente che attraverso studi di settore e prevede un Comitato di Indirizzo formato, in conformità con le Linee Guida di Ateneo, da una rappresentanza interna (docenti, PTA e studenti) e da una rappresentanza esterna (esponenti del mondo del lavoro, della cultura e della ricerca) che approfondisce e fornisce elementi utili a valutare le effettive potenzialità occupazionali dei laureati e ad apportare eventuali correttivi. Il Comitato si riunisce almeno due volte l’anno.
9. Requisiti e modalità di ammissione
Per l'immatricolazione al Corso di Laurea in Scienze e Tecniche dell’edilizia della Classe L23 occorre essere in possesso di un Diploma di scuola secondaria superiore o altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo dalla Università degli Studi della Campania “Xxxxx Xxxxxxxxxx” nel rispetto degli accordi internazionali
vigenti.
Il Corso di Studio è ad accesso libero e non è prevista una verifica selettiva che possa precludere l'immatricolazione. Si prevede, invece, dopo l'immatricolazione, una verifica delle conoscenze che rappresenta uno strumento di valutazione della preparazione iniziale dello studente finalizzato a individuare eventuali lacune da colmare. La verifica delle conoscenze richieste per l'accesso avviene tramite prove orientative obbligatorie riguardanti matematica e storia, riferite agli insegnamenti specifici previsti nelle scuole secondarie superiori. Per gli studenti che ottengono esiti negativi in tale prova, i docenti dei singoli insegnamenti interessati dalle verifiche provvederanno, come più opportuno secondo le proprie esigenze didattiche, a concordare attività di recupero anche in corso d'anno per l'allineamento delle conoscenze. Gli obblighi formativi aggiuntivi dovranno essere acquisiti nel primo anno di corso e costituiscono condizione obbligatoria per accedere all’esame del relativo insegnamento. La verifica potrà avvenire per colloquio o altra modalità ritenuta idonea e dovrà essere svolta entro la chiusura del corso interessato; in caso di esito nuovamente negativo, la verifica dovrà essere reiterata. Sarà cura dei docenti dei singoli insegnamenti accertare il superamento della prova.
Per agevolare l’assolvimento di quest’obbligo formativo, sono resi accessibili sul sito test di esercitazione intesi come prove di autovalutazione.
10. Tipologia delle forme didattiche
Le metodologie di insegnamento utilizzate per conseguire gli obiettivi formativi del Corso di Studio comprendono:
• lezioni, esercitazioni e seminari
• attività di laboratorio e workshop;
• attività di tirocinio;
• attività di preparazione della prova finale;
• studio individuale a complemento delle attività specificate nei punti precedenti.
Lo studio individuale, guidato o svolto autonomamente dallo studente, può prevedere per alcuni insegnamenti l'approfondimento dei temi trattati e la presentazione dei relativi risultati mediante uno o più elaborati.
Le metodologie di insegnamento prevedono la lettura di testi e pubblicazioni scientifiche o tecniche, anche in lingua inglese, necessarie per la preparazione degli esami e della prova finale.
11. Crediti Formativi
L’unità di misura del lavoro richiesto allo Studente per l’espletamento di ogni attività formativa prescritta dall’Ordinamento didattico per conseguire il titolo di studio è il Credito Formativo Universitario (CFU).
Il Corso di Studio prevede 180 CFU complessivi, articolati in 3 anni di corso, di cui almeno 2 da acquisire in attività formative finalizzate alla maturazione di specifiche capacità professionali (Tirocini Curriculari).
Ad ogni CFU corrispondono 25 ore di impegno complessivo dello studente. L’impegno complessivo viene articolato in:
• lezioni frontali;
• attività laboratoriali
• seminari;
• attività spese dallo studente nelle altre attività formative previste dall’ordinamento didattico;
• studio autonomo necessario per completare la sua formazione.
L’impegno complessivo annuale per uno studente impegnato a tempo pieno negli studi universitari è fissato convenzionalmente in 60 CFU.
La frazione dell’impegno orario complessivo riservata allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale non può essere inferiore al 50%, tranne nel caso in cui siano previste attività informative ad elevato contenuto sperimentale o pratico.
A ciascun credito formativo corrispondono:
a) 8 ore di lezione frontale e 17 ore di studio individuale per crediti associati a insegnamenti erogati dal Corso di Studio;
b) 25 ore di pratica individuale per crediti associati alle attività di Tirocinio Formativo Obbligatorio;
c) 25 ore di impegno complessivo (attività individuale ed assistita) per crediti associati alla Prova Finale.
12. Elenco insegnamenti con s.s.d. e relativi CFU
Il corso di laurea si articola negli insegnamenti di cui al Manifesto degli Studi, che indica per ciascun insegnamento i relativi SSD e CFU.
13. Attività a scelta e relativi CFU
Le attività formative autonomamente scelte dallo studente possono essere individuate o nell’ambito dell’offerta formativa del Corso di Studio e del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale o tra gli insegnamenti attivati presso altri Dipartimenti dell’Università della Campania Xxxxx Xxxxxxxxxx e/o altri Atenei e strutture didattiche equivalenti, purché coerenti con il progetto formativo ai sensi dell’art. 10, comma 5, lettera a) del
D.M. 270/04 e approvate dal CCdS.
Le attività a scelta dello studente e i relativi CFU presenti nell’ambito dell’offerta formativa del Corso di Studio vengono definiti annualmente e riportati nell’elenco degli insegnamenti attivi per ciascun a.a.
Le attività formative autonomamente scelte devono essere indicate al momento della presentazione del Piano di Studio (art. 22).
Le attività formative autonomamente scelte dallo studente al di fuori dell’offerta del Corso di Studi devono essere preventivamente approvate dal Consiglio di Corso di Studio.
Lo studente che intende scegliere attività formative nell’ambito dell’offerta del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dovrà indicare nel Piano di Studi almeno 3 opzioni alternative, al fine di assicurare un equilibrato rapporto docenti/studenti. Tale rapporto è fissato nel numero massimo di 75 studenti per ciascun insegnamento a scelta. Nel caso di superamento di tale soglia, allo studente sarà attribuita l’attività formativa individuata come opzione alternativa, utilizzando quale criterio di priorità la data di presentazione della domanda e il numero di CFU maturati dallo studente.
Per le attività svolte presso altri Dipartimenti dell’Università della Campania Xxxxx Xxxxxxxxxx e/o altri Atenei e strutture didattiche equivalenti, il documento attestante l’attività espletata deve riportare, oltre al numero dei CFU, anche il voto conseguito, espresso in trentesimi. Qualora quest’ultimo non sia espresso in trentesimi, il Consiglio di Corso di Studio provvederà a proporne l'equivalenza al Consiglio di Dipartimento, che delibererà in merito.
14. Obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticità
Il Corso di Studio prevede per tutti gli insegnamenti un obbligo di frequenza pari al 70%.
Sono tuttavia contemplate particolari agevolazioni per gli studenti con esigenze specifiche (ad esempio studenti lavoratori, diversamente abili, ecc.) ai quali, dietro richiesta da presentare alla Segreteria Studenti accompagnata da documentata attestazione delle suddette esigenze, il CCdS potrà riconoscere una esenzione dalla frequenza, nella percentuale massima del 70%. Per la residua parte dell’impegno in aula sull’ammontare complessivo dei crediti (minimo 30%), il CCdS assegna gli obblighi di frequenza.
15. Organizzazione delle attività didattiche
Per le propedeuticità tra i singoli insegnamenti si rimanda al Manifesto degli Studi.
L’attività didattica è organizzata in 2 periodi (da fine settembre a fine gennaio e da fine febbraio a fine maggio)
Sono previste le seguenti sessioni di esami: sessione anticipata estiva (gennaio - aprile); sessione estiva (maggio - luglio); sessione autunnale (settembre - dicembre).
Come previsto dal Regolamento Didattico di Ateneo, gli appelli d’esame sono distanziati di almeno due settimane.
Agli studenti che dichiarano di ritirarsi prima dell’assegnazione del voto o che rifiutano il voto assegnato dalla Commissione è consentito ripetere l'esame anche nell'appello successivo.
Agli studenti che non superano l’esame è consentita la ripetizione soltanto nella successiva sessione di esami.
16. Modalità di verifica del profitto
L'esame di profitto è previsto per ogni insegnamento. Esso deve tenere conto dei risultati conseguiti in eventuali prove di verifica sostenute durante lo svolgimento del corso (prove in itinere).
La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento attesi per ciascuna attività formativa avviene mediante prove di esame che possono essere scritte, orali, o miste, eventualmente precedute da prove in itinere.
Per le discipline applicative la verifica avviene anche mediante discussione sui contenuti delle esercitazioni numeriche e progettuali.
Le verifiche di profitto si concludono con l'assegnazione di un voto, espresso in trentesimi, oppure di una idoneità. Per le attività che includono esperienze di laboratorio la verifica può prevedere anche una prova pratica.
Le commissioni di valutazione del profitto sono costituite ai sensi della normativa vigente e del Regolamento Didattico di Ateneo.
Il calendario degli esami di profitto sarà predisposto dalla Segreteria Didattica del Dipartimento sulla base delle indicazioni fornite dal Coordinamento Didattico del Dipartimento.
Le prove di verifica effettuate in itinere sono inserite nell’orario delle attività formative; le loro modalità sono stabilite dal docente e comunicate agli allievi all'inizio del corso.
Alla fine di ogni periodo didattico, lo studente viene valutato sulla base dell'esame di profitto. In caso di valutazione negativa, lo studente avrà accesso a ulteriori prove di esame nelle successive sessioni previste.
L'esame e/o le prove effettuate in itinere possono consistere in:
• verifica mediante questionari/esercizi numerici;
• elaborato scritto e/o grafico;
• relazione sulle attività svolte in laboratorio;
• colloqui programmati;
• verifiche mediante procedure informatiche
Il superamento dell'esame determina l'acquisizione dei corrispondenti CFU.
Per ogni insegnamento, viene predisposta dai Docenti una scheda comprendente, tra l’altro, indicazioni circa le metodologie didattiche adottate e le modalità di valutazione della preparazione. Tali schede sono consultabili sul sito web del Dipartimento.
17. Modalità di verifica di crediti acquisiti e prove d’esame integrative da sostenere su singoli insegnamenti qualora ne siano obsoleti i contenuti culturali e professionali
Per gli studenti che non conseguano il titolo finale in un tempo almeno pari al doppio della durata legale del Corso di Studio, il CCdS procede a una verifica dei crediti acquisiti, al fine di valutare l’eventuale obsolescenza dei contenuti conoscitivi. Nelle materie per le quali sia riscontrata tale obsolescenza, il CCdS procede all’assegnazione di debiti formativi richiedendo, laddove necessario, apposite prove d’esame integrative ai fini del riconoscimento dei corrispondenti crediti.
Gli studenti interessati dalla verifica devono essere informati con un preavviso di almeno sei mesi.
18. Modalità di verifica della conoscenza della lingua inglese
In riferimento all’insegnamento di Lingua Inglese è prevista una verifica di profitto finale, il cui superamento è validato attraverso l'assegnazione di un’idoneità.
Allo studente che presenti idonea certificazione di livello B1 di Lingua Inglese in relazione alle quattro abilità (reading-writing-speaking-listening) e di validità almeno triennale, saranno riconosciuti i crediti formativi acquisiti sui singoli esami di lingua inglese, fino a un massimo di 6 CFU.
Si precisa che per idonea certificazione è da intendersi quella rilasciata da Istituzioni (Enti, Scuole, Istituti, etc.) a tal scopo ufficialmente riconosciute. La rispondenza della certificazione prodotta dallo studente a quanto sopra stabilito sarà valutata dal CCdS avvalendosi, se ritenuto necessario, delle competenze degli insegnanti di Lingua Inglese.
19. Tirocini, stage e modalità di verifica dei relativi risultati
Con l’obiettivo di favorire l’interazione tra il processo di formazione universitaria ed il processo di apprendimento di tipo pratico-operativo svolto in un contesto lavorativo, le attività formative includono tirocini curriculari ed extracurriculari.
Il tirocinio curriculare, destinato a studenti non ancora laureati, è un insegnamento obbligatorio del piano di studi del CdS in Scienze e tecniche dell’edilizia, che occorre sostenere per ottenere, al raggiungimento degli obiettivi formativi, la relativa idoneità e l’attribuzione di CFU. L’anno nel quale gli studenti sono chiamati a svolgere il tirocinio curriculare e i relativi CFU sono indicati nel Manifesto degli Studi.
Il tirocinio curriculare può essere svolto, in Italia o all’estero, solo presso qualificate aziende, società, studi privati, amministrazioni, enti pubblici, ecc., detti soggetti ospitanti, per i quali risulti attiva una convenzione con l’Ateneo. L’attivazione di una nuova convenzione di tirocinio tra il soggetto ospitante e l’Ateneo prevede la presentazione, a cura del soggetto ospitante stesso, del modulo Convenzione (sottoscritto dal soggetto promotore e dal soggetto ospitante), del modulo Scheda Informativa Aziendale (sottoscritto dal soggetto ospitante) e di una descrizione dettagliata delle attività svolte negli ultimi 5 anni (sottoscritto dal soggetto ospitante). L’idoneità didattico-organizzativa dei soggetti ospitanti viene valutata preliminarmente dal referente per le attività di Job Placement del Dipartimento e successivamente sottoposta all’approvazione degli organi preposti.
Ogni studente che intende intraprendere un tirocinio curriculare deve presentare il modulo Progetto Formativo, secondo la modulistica predisposta dall’Ateneo e disponibile sul sito web di Ateneo. La durata del tirocinio deve essere commisurata al numero di crediti riconosciuti per tale attività e può essere estesa nel caso di studenti diversamente abili.
A valle del tirocinio curriculare, il tirocinante elabora la relazione di fine tirocinio contenente una descrizione dettagliata delle attività svolte e la sottopone all’attenzione del tutor aziendale e del tutor universitario per la relativa verifica. Il tutor universitario valuterà l’attività svolta con un giudizio sintetico e successivamente si procederà alla firma del verbale attestante l’idoneità a seguito della conclusione dell’attività di tirocinio
curriculare ai fini dell’attribuzione dei relativi CFU (trasmesso alla segreteria studenti). A conclusione del tirocinio curriculare, è necessario compilare il diario di tirocinio curriculare, da consegnare agli organi preposti.
Il tirocinio extra curriculare (detto anche “stage”) è rivolto a soggetti che hanno già conseguito la laurea e può essere svolto presso aziende, società, studi privati, enti pubblici, ecc. (detti soggetti ospitanti). L’attivazione di un tirocinio extra curriculare prevede la compilazione del modulo Convenzione (sottoscritto dal soggetto promotore e dal soggetto ospitante) e del modulo Scheda Informativa Aziendale (sottoscritto dal soggetto ospitante).
Il laureato che intende intraprendere un tirocinio extra curriculare (o “stage”) deve presentare il modulo Progetto Formativo, secondo la modulistica predisposta dall’Ateneo e disponibile sul sito web di Ateneo. La durata del tirocinio extra curriculare non può essere superiore a 12 mesi (proroghe comprese). A conclusione del tirocinio extra curriculare, è necessario compilare il diario di tirocinio extra curriculare, da consegnare agli organi preposti.
20. Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
In caso di periodi di studio presso Università straniere individuate in base a specifici accordi internazionali promossi dall’Ateneo, al termine del periodo di mobilità lo studente può richiedere la convalida degli esami sostenuti all’estero secondo un programma precedentemente concordato con il Coordinatore alla mobilità internazionale del Dipartimento, per un totale non superiore a 30 CFU a semestre, nel caso in cui il sistema di crediti sia facilmente riconducibile al sistema ECTS, o in alternativa all’equivalente numero di ore di didattica previste dal Manifesto degli Studi del CdS.
Durante il periodo di mobilità all’estero non è possibile sostenere alcun esame previsto dal Manifesto di Studi del Corso di Studio di provenienza.
Gli esami di cui può essere chiesta la convalida sono esclusivamente quelli indicati nel learning agreement approvato. Gli esami sostenuti all’estero saranno certificati attraverso opportuna certificazione dell’Università ospitante (Transcript of Records) e saranno corrispondenti a quelli indicati nel learning agreement. L’istanza di convalida sarà corredata da moduli di flessibilità sottoscritti dal Docente del CdS, titolare dell’insegnamento per il quale si richiede la convalida e attestante l’affinità dei contenuti del programma di insegnamento.
La convalida è deliberata dal CCdS e trasmessa alla Segreteria Didattica del Dipartimento.
Gli studenti stranieri che frequentano uno o due semestri presso il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale possono inserire nel proprio programma di studi qualsiasi insegnamento previsto dal Manifesto degli Studi del CdS in Scienze e tecniche dell’edilizia compatibilmente con la normativa dell’Università di provenienza.
21. Obsolescenza dei Crediti Formativi Universitari e decadenza dallo status di studente
Come previsto dall’art. 30 del Regolamento Didattico di Ateneo, lo studente che non abbia superato alcun esame di profitto per otto anni accademici consecutivi decade dallo status di studente universitario dell’Università degli Studi della Campania “Xxxxx Xxxxxxxxxx”.
22. Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
Le modalità per la presentazione dei Piani di Studio sono indicate annualmente dal Dipartimento sulla base della programmazione didattica di ciascun CdS e resa nota sulle pagine web del CdS.
I Piani di studio che prevedono insegnamenti al di fuori dell’offerta formativa del Corso di studio vengono approvati dal CCdS sulla base della loro congruenza con l’ordinamento didattico e con gli obiettivi formativi del CdS, previa istruttoria della Segreteria Didattica del Dipartimento, al fine di tener conto del numero massimo di studenti ammissibile per ciascun insegnamento a scelta. I Piani di Studio approvati dal CCdS vengono successivamente trasmessi alla Segreteria Didattica del Dipartimento.
23. Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo e relativi CFU
La prova finale è tesa ad accertare la maturata capacità critica del laureando, le abilità comunicative acquisite, il conseguimento delle conoscenze previste dal percorso formativo e della capacità di applicare tali conoscenze in progetti e ricerche innovative nei settori dell’edilizia, dell’architettura e dell’ingegneria, di gestire competenze specialistiche e complesse. Tali capacità dovranno essere dimostrate attraverso la presentazione, discussione e illustrazione di un elaborato prodotto in modo originale dallo studente, relativo a un percorso progettuale o critico, condotto su un argomento specialistico definito e sviluppato sotto la guida di un tutor.
Alla prova finale per il conseguimento del titolo di studio si è ammessi dopo aver acquisito tutti i crediti formativi delle rimanenti attività formative del piano di studio almeno 20 gg. prima della seduta di prova finale. Il Direttore del Dipartimento è autorizzato, su singole richieste adeguatamente motivate da parte degli studenti, a concedere specifiche deroghe a tale termine.
Inoltre, è necessario che lo studente abbia adempiuto ai relativi obblighi amministrativi.
La scelta del docente tutor per la redazione della prova finale, che va effettuata tra i docenti che insegnano nello stesso Corso di Studi dello studente laureando, avviene mediante richiesta da presentare alla Segreteria
Didattica del Dipartimento entro i termini stabiliti dalla stessa.
Al fine di garantire un’equilibrata ripartizione dei carichi didattici, il numero massimo annuale di prove finali per ciascun docente, in conformità con il Regolamento Didattico di Ateneo (art. 28), è fissato dal Consiglio di Dipartimento.
L’argomento della tesi di laurea, che deve essere coerente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio, è scelto dallo studente in accordo con il docente. L'argomento dell'elaborato può essere relativo sia al tirocinio svolto dall'allievo, sia ad un'attività progettuale, sia ad un'attività di studio metodologico, bibliografico, storico- critico, numerico e sperimentale.
Il numero di CFU riconosciuti alla prova finale è stabilito nel Manifesto degli Studi (ALL. 1).
Il lavoro per la stesura dell'elaborato sarà commisurato al numero dei crediti indicato per la prova stessa.
La prova finale tende ad accertare la formazione raggiunta, valutando l'elaborato (con abstract in inglese, ovvero, se specificamente richiesto ed autorizzato dal CCdS, in lingua straniera con abstract in italiano e inglese) che il candidato presenta in seduta pubblica.
Tale elaborato – prodotto e consegnato su supporto cartaceo o anche informatico – deve costituire un approfondimento e una verifica di questioni trattate durante il Corso di Studio triennale nell'ambito di un Corso monodisciplinare e/o di un laboratorio scelto dallo studente, anche con riferimenti all'attività formativa svolta nell'ambito dei corsi a scelta e all'esperienza di tirocinio svolta presso strutture pubbliche o private, la cui attività sarà preferibilmente integrata all'argomento approfondito nella provafinale.
La discussione e la proclamazione saranno pubbliche e avverranno davanti ad una Commissione Interdisciplinare.
A norma del comma 2. dell’art. 28 del Regolamento Didattico di Ateneo, la Commissione per la prova finale, unitamente al calendario dei loro lavori, è stabilita dal Direttore del Dipartimento, e comunque sotto la sua responsabilità nel caso di delega dell’incarico ad altri docenti.
Le Commissioni sono composte da almeno 3 membri e sono costituite a maggioranza da professori e ricercatori strutturati dell’Ateneo.
Possono inoltre partecipare alle Commissioni gli assistenti ordinari, i professori supplenti, i professori a contratto, i tecnici laureati di cui all’ art. 16 L. 341/1990, gli esperti esterni, purché relatori o correlatori di tesi di laurea.
Presidente della Commissione, di norma, è nominato il professore di prima fascia con la maggiore anzianità di ruolo. A lui spetta di garantire la piena regolarità dello svolgimento della prova e l’aderenza delle valutazioni conclusive ai criteri generali stabiliti dagli organi preposti al Corso di Studio. Il Presidente designa tra i componenti della Commissione il segretario incaricato della verbalizzazione.
Alla valutazione della prova finale concorrono i seguenti criteri di giudizio:
- padronanza degli strumenti metodologici relativi allo specifico ambito prescelto;
- acquisizione delle conoscenze proprie del tema, con riferimento alla pregressa bibliografia o ai riferimenti essenziali rispetto allo studio o all’intervento proposto;
- capacità di applicare le conoscenze teoriche acquisite in relazione ai diversi aspetti del tema specifico affrontato;
- acquisizione di autonomia di giudizio e capacità critica dimostrata nell’elaborazione della tesi;
- possesso di adeguate competenze atte a comunicare i contenuti specifici dell’elaborato di prova finale, sia attraverso il linguaggio scritto e parlato, sia attraverso le tecniche espressive di rappresentazione, elaborazione dell'immagine e comunicazione proprie del settore.
In relazione al punteggio finale dell’esame di laurea e alla durata legale del Corso di Studio si prevede un
punteggio massimo di 7 punti, di cui massimo 5 per la qualità del lavoro di tesi e massimo 2 per la sua esposizione.
Per gli studenti regolarmente iscritti all’ultimo anno di corso si può proporre una menzione alla carriera accademica laddove la media ponderata degli esami di profitto previsti dalla durata legale del Corso di Studio sia maggiore o uguale a 105 punti.
Il calendario delle Sedute di Laurea viene predisposto annualmente dalla Segreteria Didattica del Dipartimento sulla base delle indicazioni fornite dal Coordinamento Didattico di Dipartimento.
24. Percorso rallentato o a tempo parziale (slow Laurea)
ll CdS prevede il percorso di laurea rallentato (Slow Laurea o regime di studio a tempo parziale) per gli immatricolati o iscritti ad anni successivi al primo, o provenienti da altro Ateneo, così come disciplinato dal DR 893/2015 e dall’art. 32 del Regolamento Didattico di Ateneo.
L’organizzazione didattica del regime di studio a tempo parziale viene definita, come disciplinato dall’art.3 del DR 893/2015, dal Dipartimento cui afferisce il CdS, che riceve le richieste dalla Segreteria Studenti.
In merito alla riduzione dei contributi universitari da versare, si fa riferimento a quanto previsto dal DR 893/2015.
25. Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio
Nei casi di trasferimento da altri corsi di studio, è previsto che l’allievo richiedente presenti apposita istanza in Segreteria Studenti, la quale viene trasmessa alla Segreteria Didattica del Dipartimento che lo invia al Presidente del CdS.
Il CCdS procede alla convalida di eventuali esami già sostenuti, all’iscrizione dello studente a specifico anno del corso di studio, e all’attribuzione di eventuali debiti formativi.
I CCdS deliberano sul riconoscimento dei crediti nella carriera degli studenti provenienti dalla stessa Classe di Laurea o da Classi di Lauree diverse, nel rispetto del Regolamento Didattico di Ateneo e in base ai settori scientifico disciplinari e ai relativi crediti indicati nell’Ordinamento Didattico del Corso di Studio.
In particolare, per ciascuna attività formativa di cui è richiesto il riconoscimento si terrà conto della sua coerenza con gli obiettivi formativi del Corso di Studio e dell’ammontare di ore occorse per l’acquisizione dei relativi crediti. In particolare, l’eventuale riconoscimento dei CFU avviene secondo i seguenti criteri:
a) se lo studente proviene da un Xxxxx xx xxxxxx xxxx’Xxxxxxxxxx xxxxx Xxxxx xxxxx Xxxxxxxx “Xxxxx Xxxxxxxxxx” o di altro Ateneo appartenente alla medesima classe, fatto salvo quanto indicato per corsi di studio della stessa classe dichiarati affini, la quota di CFU relativi al medesimo settore scientifico disciplinare previsto nel Manifesto degli Studi direttamente riconosciuta allo studente è pari almeno al 50%. Qualora il corso di provenienza sia erogato in teledidattica, questo deve risultare accreditato ai sensi della legge 24 novembre 2006, n. 286;
b) se lo studente proviene da un Xxxxx xx xxxxxx xxxx’Xxxxxxxxxx xxxxx Xxxxx xxxxx Xxxxxxxx “Xxxxx Xxxxxxxxxx” o di altro Ateneo appartenente a una classe diversa, oppure erogato in teledidattica ma non accreditato ai sensi della legge 24 novembre 2006 n. 286, il riconoscimento viene effettuato da apposita Commissione del CdS in relazione al Manifesto degli Studi e tenuto conto dei programmi svolti nelle attività di cui si chiede il
riconoscimento;
c) se lo studente proviene da un Xxxxx xx xxxxxx xxxx’Xxxxxxxxxx xxxxx Xxxxx xxxxx Xxxxxxxx “Xxxxx Xxxxxxxxxx” della medesima classe dichiarato affine nell’ordinamento didattico, i CFU comuni ai due corsi vengono automaticamente riconosciuti dal CCdS.
Ai crediti riconosciuti secondo quanto indicato nei commi precedenti è attribuito il voto già conseguito.
Le Delibere dei CCdS sono trasmesse alla Segreteria Didattica del Dipartimento che provvederà ad inviarle alla Segreteria Studenti.
26. Procedure e criteri per il riconoscimento di crediti acquisiti dallo studente per competenze e abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
Per ciascuna attività formativa di cui è richiesto il riconoscimento, il CCdS valuta la coerenza con gli obiettivi formativi del CdS e l’ammontare di ore occorse per l’acquisizione dei relativi crediti. Il riconoscimento dei crediti nella carriera degli studenti è approvato dal CCdS, tenendo conto del Regolamento Didattico di Ateneo, dei settori scientifico disciplinari e dei rispettivi crediti riportati nell’Ordinamento didattico del Corso di Studio, e trasmessa alla Segreteria Didattica del Dipartimento.
Non è previsto il riconoscimento di conoscenze e abilità professionali acquisite mediante attività formative svolte in ambiti extra-universitari, fatte salve quelle comprese in progetti formativi alla cui progettazione abbia concorso l’Università degli Studi della Campania “Xxxxx Xxxxxxxxxx” con il parere favorevole del CCdS. È prevista la possibilità di riconoscere come tirocinio curriculare un periodo di attività lavorativa certificata e riconosciuta valida, di durata equiparabile al numero di crediti previsti per il tirocinio.
27. Modalità con cui garantire i requisiti di docenza necessaria
I requisiti di docenza necessaria a norma di legge, ai sensi del DM n. 47 del 30 gennaio 2013 e s.m.i., saranno verificati annualmente dal CCdS prima della compilazione della relativa scheda SUA_CdS ai fini del rispetto delle diposizioni legislative e regolamentari vigenti.
28. Orientamento in ingresso
Il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale, attraverso il Protocollo d’Intesa siglato dal 2016 con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, promuove numerose iniziative, intra moenia ed extra moenia, di orientamento, di alternanza scuola-lavoro, nonché di progettazione, realizzazione, e sperimentazione di percorsi didattici e corsi di formazione.
Gli obiettivi dell’attività di Orientamento sono: collaborazione organica, programmata e verificabile con gli istituti scolastici e i loro docenti; progetti partecipati in un’ottica pluriennale; coinvolgimento delle imprese e/o delle loro associazioni di rappresentanza, e altri stakeholders esterni alle Università, assicurando la coerenza disciplinare dalla fase educativa iniziale alla produttiva finale.
Le azioni di Orientamento, definite intra moenia, prevedono:
1) attività quotidiane con la partecipazione degli alunni delle scuole alle lezioni universitarie;
2) attività settimanali con la partecipazione degli alunni delle scuole ai seminari, presentazioni di libri, incontri programmati nella Rassegna “Storie di architettura e di design”;
3) attività bimestrali o trimestrali (nei mesi di marzo-maggio-luglio-ottobre-dicembre) attraverso la manifestazione ERGO
Le azioni di Orientamento, definite extra moenia, prevedono:
4) partecipazione alle Manifestazioni di Orientamento che si svolgono generalmente nei mesi tra settembre e ottobre a carattere regionale o extra regionale (ad es. Xxxxxx dello studente organizzato dalla rivista Ateneapoli e Orientasud);
5) presentazione dell’offerta formativa del Dipartimento nelle Scuole della Campania;
6) presentazione dell’offerta formativa del Dipartimento alla Manifestazione annuale (mese di aprile) V: ORIENTA organizzata dall’ Ateneo;
7) Percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro.
Il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale individua annualmente un Delegato all’orientamento.
Il CCdS individua annualmente un proprio referente che agirà di concerto con il Delegato del Dipartimento.
29. Orientamento e tutorato in itinere
Sono previste attività di orientamento in itinere, finalizzate ad assistere gli studenti durante l’intero percorso formativo in relazione a tutte le problematiche inerenti alla didattica, inclusa la compilazione dei piani di studio.
In particolare, il CCdS delibera annualmente, in funzione del numero di studenti iscritti, un elenco di docenti del CdS ai quali viene attribuita la funzione di tutor didattici. Ad ogni tutor sarà affidato un numero massimo di studenti da seguire durante l’intero percorso formativo.
Con l’obiettivo di garantire adeguato sostegno e indirizzo agli studenti diversamente abili nello svolgere con profitto il proprio percorso formativo, il Dipartimento individua annualmente un Referente per l’Inclusione, Disabilità e DSA. Referente e servizi offerti sono indicati alla pagina web del Dipartimento “Disabilità e DSA”.
30. Modalità di attuazione dei principi di pubblicità e trasparenza
Il CdS pubblicizza tutte le informazioni utili alla comprensione dell’offerta formativa (obiettivi formativi, requisiti di ammissione, manifesto degli studi, ecc.), allo svolgimento della didattica (orari delle lezioni, calendari delle sedute di esami e di laurea, tirocini, ecc.) e sulla qualità della didattica del CdS sulle pagine del sito web del Dipartimento dedicate al Corso di Studio.
Sul sito del Dipartimento sono altresì pubblicati, a cura dei singoli docenti, i programmi di tutti gli insegnamenti previsti dal percorso formativo e gli orari di ricevimento dei docenti.
31. Assistenza per lo svolgimento di periodi di formazione all'estero
L’Ateneo promuove azioni specifiche volte a migliorare il livello di internazionalizzazione dei percorsi formativi, anche attraverso l’inserimento strutturato, nei corsi di laurea e di laurea magistrale, di periodi di studio all’estero, sulla base di rapporti convenzionali di scambio con università presso le quali esista un sistema di crediti facilmente riconducibile al sistema ECTS.
Il Dipartimento e i Corsi di Studio ad esso afferenti promuovono programmi di mobilità internazionale con Università straniere, sulla base di specifici accordi di scambio.
I singoli programmi prevedono, di norma, la permanenza all’estero degli studenti per uno o due quadrimestri didattici.
Il bando di partecipazione ai programmi di mobilità, con indicazione dei requisiti di partecipazione e dei criteri di selezione, viene pubblicato annualmente dall’Ateneo. Sulla base dei criteri stabiliti nel bando viene formulata una graduatoria di merito delle domande di partecipazione, in relazione agli accordi di scambio su specifici Corsi di Studio.
Gli studenti selezionati usufruiscono, per il periodo trascorso all’estero, di una borsa di studio il cui importo viene fissato annualmente.
Precedentemente al periodo di mobilità, lo studente concorda con il Coordinatore alla mobilità internazionale del Dipartimento e con i docenti del Corso di Studio il programma di studio (learning agreement) che svolgerà presso l’università straniera. Tale programma è approvato dal Coordinatore alla mobilità internazionale del Dipartimento e dal Coordinatore dell’Università ospitante.
Nel caso di mobilità internazionale per doppio titolo, farà fede quanto previsto dai singoli accordi attuativi tra Atenei.
32. Attività di ricerca a supporto delle attività formative
Ciascun docente afferente al Corso di Studio svolge la sua attività di ricerca nel settore scientifico disciplinare di sua afferenza e, eventualmente, anche su argomenti più specificatamente qualificabili come attinenti a settori affini. Tali attività di ricerca, nei modi e con l’approfondimento ritenuti più idonei dal docente stesso e in raccordo con il Consiglio di Corso di Studio, possono venire trasferiti anche alle attivitàformative.
Inoltre, le attività formative potranno beneficiare del supporto offerto dai Laboratori costituiti presso il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale, previo accordo con i Responsabili di ciascun Laboratorio..
33. Accompagnamento al lavoro (Job Placement)
Il CdS si avvale delle attività volte a favorire e supportare l’accompagnamento al lavoro degli studenti e laureati messe in campo dal Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale (DADI) in coordinamento con gli organi e gli uffici di Ateneo preposti. Tali attività comprendono:
− tirocini curriculari;
− tirocini extra curriculari;
− giornate di incontro con aziende e società.
Le attività di tirocinio, sia curriculare che extra curriculare, hanno l’obiettivo di favorire l’interazione tra il processo di formazione universitaria ed il processo di apprendimento di tipo pratico-operativo svolto in un contesto lavorativo al fine di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro, sviluppare competenze tecnico/professionali specifiche e trasversali, creare opportunità di inserimento lavorativo mediante periodi di formazione che permettano anche di verificare sul campo la spendibilità dei saperi acquisiti durante gli studi, arricchire il curriculum vitae e ampliare i contatti con il mondo delle imprese.
Le giornate di incontro con aziende e società consentono agli studenti, ai laureandi ed ai laureati di conoscere da vicino la mission, le caratteristiche e le professionalità degli enti ospitati, nonché di consegnare il proprio CV/portfolio e di effettuare colloqui conoscitivi con i responsabili delle risorse umane presso il DADI. Tali giornate, inoltre, permettono di attivare forme di dialogo con aziende e società nei settori di interesse del DADI, favorire processi di scouting finalizzati alla raccolta di CV/portfolio coerenti con specifiche richieste di figure professionali e stimolare il confronto sui percorsi formativi tra i docenti/ricercatori del DADI ed il mondo del lavoro.
Il Dipartimento individua annualmente un Referente per le attività di Job Placement.
34. Valutazione della qualità della didattica
Il CCdS attua valutazioni periodiche della qualità delle attività didattiche secondo le disposizioni legislative e regolamentari vigenti, al fine di predisporre, programmare e verificare eventuali attività correttive.
Le valutazioni periodiche riguardano in particolare:
− l’efficienza organizzativa del CdS e delle sue strutture didattiche,
− la qualità e la quantità dei servizi messi a disposizione degli studenti,
− la facilità di accesso alle informazioni relative a ogni ambito dell’attività didattica,
− l’efficacia e l’efficienza delle attività didattiche analiticamente considerate, comprese quelle finalizzate a valutare il grado di apprendimento degli studenti,
− il rispetto da parte dei Docenti delle deliberazioni del CCdS,
− la performance didattica dei Docenti nel giudizio degli studenti,
− la qualità della didattica con particolare riguardo all’utilizzazione di sussidi didattici informativi e audiovisivi,
− l’organizzazione dell’assistenza tutoriale agli studenti,
− il rendimento scolastico medio degli studenti, determinato in base alla regolarità del curriculum ed ai risultati conseguiti nel loro percorso scolastico.
Per effettuare tali valutazioni, Il CdS si avvale delle eventuali iniziative dell’Ateneo, e può attivarne di proprie, stabilendo e applicando gli strumenti più idonei per espletare la valutazione dei parametri sopraelencati ed atti a governare i processi formativi per garantirne il continuo miglioramento, come previsto dai modelli Quality Assurance. Gli esiti delle attività di valutazione del CdS sono rese pubbliche sul sito Web di Dipartimento, alla sezione Assicurazione della Qualità della didattica.
35. Rinvio
Per quanto non espressamente indicato nel presente Regolamento Didattico, si rinvia al Regolamento Didattico di Ateneo.