PREMESSO CHE
ALLEGATO B
ACCORDO TRA REGIONE TOSCANA,
ORGANIZZAZIONI SINDACALI CONFEDERALI, SINDACATI DEI PENSIONATI DEL LAVORO AUTONOMO E
ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA
PREMESSO CHE
E’ stato dimostrato che la disabilità causata da molte malattie croniche è aggravata dall’effetto additivo della sedentarietà. E’ infatti provato che la sedentarietà è causa di nuove menomazioni, limitazioni funzionali e ulteriore disabilità. C’è evidenza per molte malattie croniche che questo circolo vizioso possa essere corretto con adeguati programmi di attività fisica regolare e continuata nel tempo.
Il PSR 2008/2010 conferma l’impegno della Regione Toscana nella promozione di corretti stili di vita e, in particolare, dell’attività fisica vista non solo come strumento di prevenzione ma anche come indispensabile sussidio nella gestione delle alterazioni croniche dello stato di salute. In questa ottica si inserisce il percorso di attività fisica adattata come programma di esercizio fisico non sanitario, svolto in gruppo, appositamente indicato per cittadini con disabilità causate da sindromi algiche da ipomobilità o da sindromi croniche stabilizzate negli esiti della malattia.
Nel passato triennio è stata promossa una sperimentazione che ha prodotto importanti risultati in termini di coinvolgimento della popolazione interessata.
Al mese di giugno 2008 sono stati attivati 748 corsi coinvolgendo 316 punti di erogazione e raccogliendo l’adesione di 12023 cittadini partecipanti.
Il PSR 2008/2010 mira a consolidare l’esperienza sperimentata fino alla sua messa a regime attraverso un processo di strutturazione dell’attività.
A tal fine è stato elaborato un documento d’indirizzo normativo che disciplina il percorso con l’obiettivo di assicurare qualità, appropriatezza ed omogeneità. (Allegato A )
Il documento è stato condiviso da tutti i soggetti coinvolti nel percorso (Aziende UU.SS.LL., Società della Salute, associazione di promozione sportiva e organizzazioni sindacali dei pensionati), ed è stato presentato in occasione del Convegno “L’Attività fisica adattata: da progetto sperimentale a modello di salute del SST” tenutosi a Firenze il 27 febbraio 2009.
La Regione Toscana s’impegna ad attivare forme di collaborazione nell’ambito di specifiche intese con soggetti pubblici e privati per l’el aborazione di ulteriori forme di incentivazione e di sostegno dell’AFA;
PRESO ATTO
Dell’attenzione dedicata ai soggetti anziani da parte delle associazioni sportive e enti di promozione sportiva che assicurano sul territorio una rete di servizi dedicati in generale alla attività fisica rivolta alle persone anziane ed anche alla attività fisica adattata come sopra definita;
della disponibilità:
1. delle associazioni regionali dei pensionati a collaborare, per quanto di competenza, negli interventi che riguardano il miglioramento delle condizioni di salute dei soggetti anziani, come da protocollo d’intesa di cui alla DGR 1386/2004, che rappresenta finalità ed obiettivo della attività oggetto del presente accordo;
2. delle associazioni sportive ed enti di promozione sportiva ad attivare sul territorio le iniziative di attività motoria rivolta alla popolazione adulta e anziana come specificato ed articolato nei punti successivi;
RITENUTO
Importante condividere una strategia comune nel perseguimento dell’obiettivo di salute delle persone adulta e anziana con algie croniche da ipomobilità o da esiti stabilizzati di malattie disabilitanti, garantendo la piena collaborazione nell’ambito delle reciproche competenze;
ADOTTANO IL SEGUENTE PROTOCOLLO D’INTESA
Articolo1 (premessa)
la premessa è parte integrante e sostanziale del presente protocollo d’intesa;
Articolo 2 (oggetto)
è oggetto del presente accordo l’attività fisica adattata (AFA) come programma di esercizio fisico non sanitario, svolto in gruppo, appositamente indicato per cittadini con disabilità causate da sindromi algiche da ipomobilità (AFA di tipo A)o da sindromi croniche stabilizzate negli esiti della malattia (AFA di tipo B);
Articolo 3 (finalità)
i soggetti firmatari si impegnano a promuovere, potenziare ed incentivare sul territorio regionale l’attività fisica adattata rivolta alle popolazione adulta e anziana con le condizioni suddette in collaborazione con l’Azienda sanitaria/SdS nelle modalità definite nei successivi punti; e s’impegnano a riportare i contenuti del presente accordo nelle rispettive sedi territoriali decentrate;
Articolo 4 (erogatori)
Ogni erogatore si impegna a:
• garantire l’offerta di cui all’art. 2 in modo il più possibile omogeneo e diffuso secondo i protocolli-programmi di esercizio concordati con gli operatori sanitari delle Usl e delle S.d.S.
• partecipare alla revisione periodica dei programmi di esercizio.
• esplicitare in un documento di adesione, predisposto e conservato dalla USL e/o SdS firmato dal titolare del soggetto di conoscere ed osservare quanto stabilito nei regolamenti aziendali di cui al punto 2 del documento di indirizzo richiamato in premessa (Ruolo delle Aziende USL e delle Società della Salute). Il firmatario del modulo di adesione si fa garante della sicurezza dei programmi di esercizio, della pulizia e dell’igiene delle palestre, piscine o altre strutture,.
• garantire i requisiti e l’adesione dei propri istruttori ai programmi di esercizio concordati
• inviare un report semestrale al coordinamento USL e SdS, competente per area, in accordo con quanto previsti dai flussi informativi regionali;
Articolo 5 (sedi di erogazione)
possono essere palestre, piscine o altre strutture, non sanitarie, di proprietà di privati, di istituzioni o di associazioni;
.
Articolo 6 (istruttori)
i soggetti competenti alla conduzione dei programmi AFA sono i Laureati in Scienze Motorie e Diplomati ISEF o in Fisioterapia, così come esplicitato nell’allegato A.
Possono svolgere l’attività di istruttori le figure professionali indicati nell’allegato A Ogni istruttore dichiara di aderire strettamente ai programmi di esercizio concordati. Gli istruttori possono essere titolari della struttura.
Gli istruttori, con propria rappresentanza, partecipano alla definizione dei programmi di esercizi.
Per gli istruttori possono essere attivati specifici corsi di formazione;
Articolo 7 (costi)
le società sportive e enti di promozione sportiva si impegnano ad assicurare l’attività con una tariffa indicativa di 2 euro (2,5 euro per i programmi svolti in piscina) ad accesso, con modalità di pagamento mensile; non comprensiva degli oneri assicurativi da porsi a carico del cittadino. Le SdS si impegnano ad usare lo strumento dell’ISEE per favorire l’accesso al servizio delle fasce deboli della popolazione .
Articolo 8
(Ruolo dell’ Azienda USL e della Società della Salute) l’Azienda e la Società della Salute, ove costituita, si impegna:
• a definire programmi AFA ed azioni di sostegno all’accesso nell’ambito della concertazione dei PIS con le XX.XX. dei pensionati dipendenti e autonomi;
• a promuovere l’AFA nell’ambito dei PIS coinvolgendo le istituzioni, il volontariato, le risorse private operanti nel settore e le associazioni rappresentative degli utenti;
• a promuovere e coordinare i programmi AFA esplicitando per ciascuno di essi con regolamenti aziendali, le modalità di accesso, coordinamento, erogatori e sedi di
erogazione, organizzazione, verifica di sicurezza e qualità secondo le modalità specificate nel documento di indirizzo di cui all’allegato A
• ad individuare i soggetti erogatori di cui all’art 4;
• a definire i programmi di esercizio in accordo con gli istruttori di cui all’art 6 a monitorare l’attività con le informazioni richieste nel documento allegato
• a diffondere la conoscenza dei programmi AFA nelle professioni sanitarie, medici di medicina generale e specialisti e tra i cittadini;
• a promuovere l’aggiornamento continuo degli istruttori sui problemi relativi ai programmi AFA;
• a istituire audit di analisi e revisione dei programmi con la partecipazione degli istruttori e dei sanitari interessati,
• a promuovere per gli istruttori una adeguata formazione nelle procedure di manovre rianimatorie di base (Basic Life Support – BLS);
Articolo 9 (informazione)
i contraenti si impegnano ad assicurare la promozione e la diffusione dell’AFA nelle modalità definite dai precedenti articoli con gli strumenti informativi e di comunicazione disponibili nonché con campagne di comunicazione.
ASSESSORE AL DIRITTO ALLA SALUTE
Xxxxxx Xxxxx
ANP/CIA
AP COLDIRETTI
FENACOM
AP CONFARTIGIANATO
AP CNA
FIPAC CONFESERCENTI
SPI CGIL
UIL pensionati
FNP CISL
UISP REGIONALE
ENDAS REGIONALE
ASC _ CSI
US ACLI
P.G.S