CORSO SERALE
Istituto Comprensivo SCIGLIANO – C.F. 99332900788 C.M. CSIC864005 – A9HFAXK – Ufficio Protocollo
Prot. 00001233/U del 15/05/2023 10:45 VII.8.1.1 –Esami
IPSSASR di SCIGLIANO (CS)
Opzione: Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio
CORSO SERALE
ESAME DI STATO 2022/2023
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Approvato dal Consiglio di classe ed affisso xxx'Xxxx dell'Istituto In data 15/05/2023
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ERRARI
scolastico
INDICE
Sezione 1 PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO: FINALITA’ E PROFILO PROFESSIONALE |
Sezione 2 IL CORSO SERALE: ASPETTI ORGANIZZATIVI E DIDATTICI |
Sezione 3 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE |
Sezione 4 ATTIVITA’ INTEGRATIVE E COMPLEMENTARI |
Sezione 5 MODALITA’ DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE |
Sezione 6 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI |
Sezione 7 CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE |
Sezione 8 CREDITO FORMATIVO E SCOLASTICO |
Sezione 9 PCTO |
Sezione 10 SIMULAZIONI DELLE PROVE SCRITTE |
Sezione 11 GRIGLIE DI VALUTAZIONE |
ALLEGATO: Copia del verbale dello scrutinio finale |
SEZIONE 1
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
L’ IPAA, attualmente IPSSASR, nato negli anni Sessanta come Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente, è oggi inserito in un’istituzione scolastica più ampia e complessa denominata Istituto Omnicomprensivo Bianchi - Scigliano che comprende: Scuola dell’Infanzia, Scuola Elementare, Scuola Secondaria di 1° e di 2° grado e corso serale. Prima della razionalizzazione della rete scolastica e cioè fino all’anno 2000, il Professionale Agrario era sezione coordinata dell’I.P.A.A. “A. XXXXXX” di Rende.
FINALITA’ GENERALI DEI CORSI SERALI
Gli Istituti Xxxxxx hanno due tipi di finalità:
• una generale (che è la stessa di ogni scuola pubblica): essere cioè luogo di educazione, fornendo anche strumenti per un inserimento lavorativo qualificato;
• una specifica, peculiare strettamente connessa al tipo di utenza, che risulta alquanto disomogenea in conseguenza delle differenti condizioni di vita, di lavoro, delle diverse storie scolastiche degli studenti nonché di un ampio ventaglio di età anagrafiche.
La scuola serale assolve al compito di riallacciare i fili interrotti fra l’ex-studente e l’istituzione scolastica, stimolando un bisogno di nuova cultura e di educazione permanente, facendosi luogo di istruzione, più consono alle esigenze e alle motivazioni del lavoratore.
La scuola serale svolge un compito di innegabile valore sociale ed educativo, consentendo il rientro nel percorso formativo a quei lavoratori o più in generale alle persone in cerca di un’occupazione che vogliono riprendere gli studi abbandonati o interrotti per diversi motivi.
In particolare, oltre che a formare dal punto di vista tecnico ed operativo i propri allievi, spesso la scuola serale permette loro di cambiare luogo e tipologia di lavoro, grazie all’apprendimento dei contenuti che vengono trattati.
Pur non esistendo molte informazioni statistiche, siamo a conoscenza di numerose variazioni di mansioni e luoghi di lavoro dei nostri ex-alunni in séguito agli studi compiuti, anche perché notevole è il numero di coloro che frequentano gli Istituti Xxxxxx col dichiarato fine di migliorare la propria posizione lavorativa ed economica.
Sarà perciò prioritario organizzare forme di intervento per:
• il recupero delle carenze nella formazione di base, la riconversione professionale e l’educazione permanente;
• offrire occasioni di promozione socio-culturale, stimolare la riprese degli studi, favorire l’estensione delle conoscenze e migliorare l’inserimento nel mondo del lavoro favorendo l’acquisizione di specifiche competenze.
STORIA DEL CORSO SERALE DELL’ IPSSASR DI SCIGLIANO
Il corso serale, attivato nel 2004 presso l’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente (IPAA) di Scigliano, ha registrato nel corso degli anni un notevole incremento di richieste di iscrizione e ottimi risultati nel successo scolastico con il conseguimento del diploma di qualifica e del diploma di maturità.
L’Istituto Professionale è ubicato in un edificio scolastico autonomo che comprende:
Aule: 6 aule spaziose e luminose tutte dotate di LIM fissa. |
Laboratorio d’informatica: attrezzato con 10 postazioni collegate ad Internet, 20 computer portatili, 5 tablet e una LIM mobile |
Laboratorio scientifico: attrezzato per esperimenti di scienze naturali e per l’esecuzione di analisi sul vino e sull’olio; il laboratorio è anche dotato di una LIM mobile. |
Azienda vitivinicola: dotata di appezzamenti di terreno, in cui si coltiva la vite oltre a conferire prestigio all’Istituto, rappresenta un indispensabile strumento per la pratica didattica, poiché gli studenti possono seguire il processo della produzione del vino, dalla coltivazione dell’uva fino alla commercializzazione del prodotto finito. |
Cantina Didattica equipaggiata con i più moderni macchinari per la produzione del vino DOC Savuto classico la cui produzione è basata su un disciplinare specifico che indica i vitigni particolari che devono essere impiantati nel vigneto. |
Laboratorio di analisi: implementato nell’a.s. 2012-2013 grazie a finanziamenti di progetti PON, il laboratorio è dotato di una moderna strumentazione per effettuare analisi, in automatico, sia sull’olio che sul vino. Il laboratorio costituisce anche un servizio per l’intero territorio della Valle del Savuto per le aziende agricole in esso presenti e per chiunque voglia analizzare tutti quei prodotti che ancora si producono a titolo familiare. |
Serra d’apprendimento: allocata in uno spazio dell’Azienda agricola, antistante la scuola, nella quale gli studenti praticano l'agricoltura e il lavoro della terra come momento di aggregazione/crescita/ recupero sviluppando il senso di appartenenza non solo al luogo istituzionale in quanto tale ma all’intero territorio circostante. La “Serra d'apprendimento”, è uno “spazio laboratoriale concreto”, che amplia il contesto educativo dall’aula all’ambiente circostante e permette l’espressione di competenze dinamiche e diverse, sia dell’alunno che dell’insegnante. |
FINALITA’ DELL’ISTITUTO
L’Istituto Comprensivo ha come finalità principale quella di far conseguire ad ogni alunno il successo formativo attivando un’offerta di qualità grazie alla quale gli studenti possono acquisire una solida cultura generale che consenta loro di interpretare il presente, progettare il futuro e relazionarsi in modo costruttivo con il mondo circostante.
Nello specifico, la finalità basilare dell’IPSSASR. è quella di fornire strumenti di conoscenza e di aggregazione, che sviluppino soprattutto il “saper fare” e che permettano agli studenti di operare con successo anche all’interno della realtà produttiva locale. L’Istituto è composto, attualmente, di un solo corso. Esso offre agli utenti la possibilità di seguire un ciclo breve, solo per il corso ordinario (tre anni), e un ciclo lungo (cinque anni) di studi, più l’area professionalizzante sotto forma di alternanza scuola-lavoro.
L’organizzazione didattica dell’Istituto è quella prevista dalla nuova riforma della scuola secondaria superiore.
Partecipa, inoltre, a progetti finanziati con fondi dell’Unione Europea, del MIUR, della Regione.
PROFILO PROFESSIONALE IN USCITA
Al termine del percorso di Istruzione professionale “Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale” opzione “Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio” e lo studente deve possedere competenze relative alla valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali. In particolare deve essere in grado di:
• gestire il riscontro di trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle diverse filiere produttive: agro- ambientale, agroindustriale, agri-turistico, secondo i principi e gli strumenti dei sistema di qualità;
• individuare soluzioni tecniche di produzione e trasformazione, idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità previsti dalle normative nazionali e comunitarie;
• utilizzare tecniche di analisi costi/benefici e costi/opportunità, relative ai progetti di sviluppo, e ai processi di produzione e trasformazione;
• assistere singoli produttori e strutture associative nell’elaborazione di piani e progetti concernenti lo sviluppo rurale;
• organizzare e gestire attività di promozione e marketing dei prodotti agrari e agroindustriali;
• rapportarsi agli enti territoriali competenti per la realizzazione delle opere di riordino fondiario, miglioramento ambientale, valorizzazione delle risorse paesaggistiche e naturalistiche;
• gestire interventi per la prevenzione del degrado ambientale e nella realizzazione di strutture a difesa delle zone a rischio;
• intervenire in progetti per la valorizzazione del turismo locale e lo sviluppo dell’agriturismo, anche attraverso il recupero degli aspetti culturali delle tradizioni locali e dei prodotti tipici;
• gestire interventi per la conservazione e il potenziamento di parchi, di aree protette e ricreative.
Nell’indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”, l’opzione “Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio” è finalizzata a sviluppare competenze specifiche riguardanti le diverse forme di marketing, sia per la promozione della cultura dei prodotti del territorio a livello nazionale ed internazionale, sia ad assistere produttori, trasformatori e distributori per adeguarsi alle nuove esigenze e ai modelli di comportamento in materia di alimentazione. Il Diplomato approfondisce inoltre gli aspetti economici relativi al mercato di settore, analizza le dinamiche di sviluppo e valorizzazione delle produzioni locali nell’ambito della crescente globalizzazione.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nei “Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:
1. Definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agroproduttive di una zona attraverso l’utilizzazione di carte tematiche.
2. Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità della loro adozione.
3. Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi.
4. Applicare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi e per la gestione della trasparenza, della tracciabilità e rintracciabilità.
5. Organizzare attività di valorizzazione e commercializzazione delle produzioni agro-alimentari mediante le diverse forme di marketing, proponendo e adottando soluzioni per i problemi di logistica.
6. Favorire attività integrative delle aziende agrarie anche mediante la promozione di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico.
7. Collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione
8. Proporre soluzioni tecniche di produzione e trasformazione idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità e sicurezza coerenti con le normative nazionali e comunitarie.
9 Valutare ipotesi diverse di valorizzazione dei prodotti attraverso tecniche di comparazione.
10. Promuovere azioni conformi alla normativa nazionale e comunitaria per la commercializzazione dei prodotti.
SEZIONE 2
IL CORSO SERALE: ASPETTI ORGANIZZATIVI E DIDATTICI LE FONTI NORMATIVE
Le prime fonti normative su cui si sono basati i corsi per adulti nel settore dell'Istruzione
Professionale sono state essenzialmente due:
CIRCOLARE MINISTERIALE N.7809 DEL 25 LUGLIO 1990 CIRCOLARE N.305 DEL 20 MAGGIO 1997
⮚ CIRCOLARE MINISTERIALE N.7809 DEL 25 LUGLIO 1990
Questa circolare definiva il quadro generale di una nuova impostazione dei corsi serali nell'ambito dell'istruzione professionale introducendo le seguenti innovazioni:
1. Superamento del concetto tradizionale di classe a favore di quello di classe aperta focalizzato sul concetto dell'insegnamento per fasce di livello omogenee
2. Articolazione dei programmi secondo un impianto modulare
3. Alleggerimento del quadro orario con riferimento a quelle discipline le cui finalità possano considerarsi già parzialmente o totalmente acquisite dal corsista
⮚ CIRCOLARE N.305 DEL 20 MAGGIO 1997
Questa circolare approfondisce e sviluppa le indicazioni della precedente C.M. 7809 puntualizzando alcuni concetti essenziali quali il sistema dei crediti/debiti formativi, la fase di accoglienza, ecc.
Indicazioni interessanti sono contenute anche nei contratti collettivi che per la prima volta ha previsto un articolo specificamente dedicato all'Educazione degli Adulti nel 2000.
Per quanto riguarda, infine, gli ISTITUTI TECNICI, la normativa di riferimento per quanto riguarda l'insegnamento degli adulti è quella relativa al PROGETTO SIRIO, che ricalca, tuttavia, nella sostanza l'impostazione propria degli Istituti Professionali (le due circolari già citate).
Di seguito vengono riportati altri documenti normativi che si sono succeduti negli anni:
⮚ DOCUMENTO STATO-REGIONI DEL 2 MARZO 2000
L'Accordo STATO-REGIONI del 2 marzo 2000 contiene le linee direttive di tutto il sistema dell'educazione degli adulti in Italia, ma che attende, al contempo di essere tradotto effettivamente in concrete indicazioni normative e legislative.
⮚ LEGGE DI RIORDINO DEI CICLI SCOLASTICI - 2000
La riforma dei cicli, che oggi è ormai Legge dello stato, non prevede esplicitamente sostanziali mutamenti per quanto riguarda l'Educazione degli Adulti in quanto l'intero settore appare demandato in modo sempre più decisivo alle competenze delle Regioni e delle Province così come si evince proprio dal Documento Stato-Regioni riportato sopra.
Può essere utile consultare le sezioni dedicate alla formazione degli adulti contenute in due importanti documenti: L'Accordo per il Lavoro del 1996 e il Patto per lo Sviluppo e l'Occupazione del 1998.
La normativa attualmente in vigore per i corsi serali è definita nel:
✓ D.P.R. DEL 29 OTTOBRE 2012 N. 263 (REGOLAMENTO SUL NUOVO ORDINAMENTO DELL’ISTRUZIONE DEGLI ADULTI)
Di recente, infatti, si è dato impulso all’istruzione degli adulti attraverso la riorganizzazione e il potenziamento dei centri territoriali permanenti e dei corsi serali su base provinciale, secondo le previsioni normative contenute nella legge 296/2006 (finanziaria 2007) e nel decreto ministeriale 25 ottobre 2007, legge del 6 agosto 2008 N° 133.
In particolare, il 25 febbraio 2012 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 47, il decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 2012, n. 263 recante “Norme generali per la ridefinizione dell’assetto organizzativo didattico dei Centri d’istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali, a norma dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. In essi sono ricondotti i Centri territoriali permanenti e i corsi serali per il conseguimento di titoli di studio, ivi compresi i corsi della scuola dell'obbligo e di istruzione secondaria superiore negli istituti di prevenzione e pena.
Il provvedimento è teso a superare il “deficit formativo” della popolazione, che ancora permane in Italia, dove oltre 28 milioni di cittadini adulti sono in possesso, al massimo, di un titolo di studio conclusivo del primo ciclo e oltre l’80% della popolazione adulta non raggiunge il livello 3, ovvero “il livello necessario per garantire il pieno inserimento nella società della conoscenza”.
Vanno inoltre considerati alcuni importanti cambiamenti demografici. Il primo riguarda la radicale trasformazione della popolazione italiana, che presenta l'indice di vecchiaia più alto in Europa. Secondo l’ISTAT la popolazione italiana nel 2050 sarà composta per il 34,4 % da over 65enni (oggi al 19%, mentre all’inizio degli anni ’80 era al 13,1%). Secondo l’ultimo rapporto della Caritas anche gli stranieri regolari in Italia sono in costante aumento: rappresentano il 7,5% e nei prossimi dieci anni si prevede che raggiungeranno il 10% fino ad arrivare, nel 2050, al 20%.
La mobilità sociale nel nostro Paese è tra le più basse in Europa: più della metà di quanti hanno un genitore con, al massimo, la licenza media non si diploma e solo il 5% si laurea.
Il sistema didattico, così come è stato finora, non è adeguato ad affrontare questi cambiamenti, perché è una struttura rigida e attua gli stessi modelli seguiti per i minori, senza alcun riconoscimento delle conoscenze e delle competenze acquisite sul lavoro e nella vita quotidiana dalle persone (come avviene, da tempo, in molti Paesi dell’Ue).
A partire dall’ anno scolastico 2015-16 il nostro corso serale è stato ricondotto agli assetti previsti dal nuovo regolamento di riordino dei corsi serali (DPR 263/2012) che introduce i cosiddetti CPIA (Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti) che saranno coordinati a livello provinciale, dotati di una propria autonomia e articolati in reti territoriali di servizio e che dovranno avere uno stretto raccordo con le autonomie locali, il mondo del lavoro e delle professioni; in particolare in data 30/09/2015 è stato sottoscritto L’Istituto ha siglato un apposito Accordo di Rete Territoriale di Servizio (RTS) con il CPIA di Cosenza per lo sviluppo dell’offerta formativa degli Adulti ai sensi del D.P.R. n. 263 del 29/10/12.
Di seguito vengono riportati gli strumenti previsti dal nuovo regolamento per i rinnovati obiettivi dell'istruzione degli adulti al fine di rendere meno rigidi e più flessibile i percorsi di istruzione degli adulti, una maggiore qualità del servizio, innalzare i livelli di istruzione della popolazione adulta, potenziare le competenze chiave, favorire l’inclusione anche degli immigrati:
1. Il nostro corso serale rientra nei percorsi di secondo livello per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e per il conseguimento del diploma di istruzione professionale;
2. Il percorso è articolato in tre periodi didattici, così strutturati: a) primo periodo didattico, finalizzato all’acquisizione della certificazione necessaria per l’ammissione al secondo biennio del percorso dell’istituto professionale; b) secondo periodo didattico, finalizzato all’acquisizione della certificazione necessaria per l’ammissione all’ultimo anno del percorso degli istituto professionale;
c) terzo periodo didattico finalizzato all’acquisizione del diploma di istruzione professionale.
3. Il corso serale segue il Nuovo ordinamento previsto per i corsi ordinari degli Istituti Professionali per i Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale con una riduzione del 30% del monte ore annuale;
4. Elemento fondamentale per la personalizzazione dei percorsi, che pone al centro le competenze
Dell’allievo adulto, è l’organizzazione per gruppi di livello; tale organizzazione è relativa ai periodi didattici di cui al precedente punto, che costituiscono il riferimento per la costituzione delle classi e possono essere fruiti anche in due anni scolastici.
5. E’ previsto il riconoscimento dei crediti, comunque acquisiti dalle persone (crediti formali, non formali e informali) con la definizione del “Patto formativo individuale”; pertanto, non si dovrà ricominciare dunque nelle materie per le quali l’adulto ha ottenuto riconoscimento di quello che ha già appreso;
6. E’ prevista la realizzazione di attività di accoglienza e di orientamento, finalizzate alla definizione del Patto formativo individuale, per non più del 10 per cento del corrispondente monte ore complessivo del percorso.
7. E’ previsto anche l’insegnamento a distanza (FAD) per non più 20% del percorso, per la quale la nostra scuola è attrezzata attraverso la piattaforma FIDENIA4537;
8. Ai corsi serali possono iscriversi gli adulti, anche stranieri, che sono in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo nonché coloro che hanno compiuto il sedicesimo anno di età, al fine del recupero della dispersione scolastica, e che, già in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione, dimostrano di non poter frequentare il corso diurno.
I Centri d’istruzione per gli adulti operano su base provinciale (CPIA Centri Provinciali per l’Istruzione degli adulti) e organizzano i servizi formativi in modo che siano prossimi ai luoghi dove le persone vivono e lavorano, soprattutto attraverso accordi di rete con altre istituzioni scolastiche e altri soggetti del territorio. Ciò consentirà anche alle persone che si trovano in luoghi disagiati di poter accedere ai servizi di istruzione.
L’art. 11, comma 1, del DPR 263/12 ha previsto per lo scorso anno scolastico l’attivazione di progetti assistiti a livello nazionale per l’attuazione del nuovo assetto organizzativo e didattico dei Centri d’istruzione per gli adulti. Le regioni interessate sono: Piemonte, Lombardia, Veneto, Xxxxxx Xxxxxxx, Toscana, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia.
Con D.D. del 6 marzo 2013 è stato istituito il Gruppo tecnico nazionale IDA, con l’incarico specifico di redigere le Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento.
Con l’entrata in vigore delle nuove norme, le Regioni hanno compiuto gli atti di esclusiva competenza per programmare l’istituzione dei centri con i nuovi modelli organizzativi e didattici, che sono entrati in vigore a partire dall’A.S. 2015-2016.
ORGANI DELLA RETE TERRITORIALE DI SERVIZIO (RTS) DEL CPIA DI COSENZA
Sono organi della Rete Territoriale di Servizio (RTS):
- Il Presidente;
- Il Consiglio di Rete
- I Collegi Distrettuali di Rete
Il Dirigente scolastico del CPIA di Cosenza assume l’incarico di presidente della Rete Territoriale di Servizio (RTS) e convoca gli incontri degli organi della RTS. Il presidente del CPIA di Cosenza è la Dirigente scolastica Prof.ssa Xxxxxxxxxx XXXXXXXX.
Conferenza dei Dirigenti scolastici – Consiglio di Rete
La conferenza dei Dirigenti Xxxxxxxxxx assume le decisioni relative alla realizzazione, alla gestione ed alla rendicontazione amministrativa della Rete valutando e accogliendo le proposte avanzate dal CTS. Essa opera come conferenza di servizio ai sensi dell’art. 14 della L. 7 agosto 1990, n. 241 e successive modifiche ed integrazioni.
La conferenza dei Dirigenti Xxxxxxxxxx è convocata dal Dirigente scolastico del CPIA, con cadenza trimestrale.
Essa può essere altresì richiesta da ogni altro Dirigente scolastico che ne indichi espressamente il motivo. Alle riunioni organizzative potrà partecipare un docente delegato del dirigente scolastico.
Collegio della Rete organizzati per distretti
Ferma restando l’autonomia degli istituti scolastici costituenti la rete, le azioni in cui si articola l’accordo della Rete Territoriale di Servizio (RTS) sono programmate, progettate, verificate e valutate dai docenti della rete, costituiti in appositi organismi territoriali denominati “Collegio della Rete” funzionanti per ogni distretto in cui la rete è suddivisa secondo i seguenti criteri e modalità:
a) Formula proposte in materia di funzionamento didattico con particolare riferimento alla programmazione dell'azione educativa anche al fine di adeguare, nell'ambito degli ordinamenti, gli insegnamenti e i percorsi di primo e secondo livello come da allegati alle Linee guida di cui alla cm 36/2014;
b) Formula proposte in materia di valutazione degli alunni;
c) Predispone gli strumenti di valutazione periodica dell'andamento complessivo dell'azione didattica in relazione all'efficacia e in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati.
d) Propone iniziative di formazione/aggiornamento dei docenti;
e) Si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dal testo unico X.X.xx 297/94 alla sua competenza.
I collegi di rete sono organizzati nei seguenti distretti: 1) area Cosenza, Acri, Castrolibero, Scigliano, Rende;
2) Xxxxx-Xxxxxxx (Xxxxxxx-Xxxxxxxxxxxxx, San Marco Arg., Spezzano A.,); 3) area tirrenica (Paola, Fuscaldo);
4) area ionica (Cassano, Trebisacce, Corigliano, Rossano).
I Collegi della Rete Distrettuale sono convocati dal Dirigente Scolastico del CPIA in ore non coincidenti con l’orario di lezione.
Commissione per il Patto Formativo Individuale.
Tale Commissione sarà oggetto di successivi regolamenti.
Le finalità di tale Commissione sarà quello di definire l’ammissione al percorso e al periodo didattico cui l’adulto chiede di accedere, avendone titolo.
La Commissione è composta da docenti rappresentativi del primo e del secondo livello e si riunisce all’interno del Collegio di Rete.
Per gli adulti stranieri la Commissione potrà essere eventualmente integrata da esperti e/o mediatori linguistici.
La Commissione predispone gli strumenti per la realizzazione delle seguenti misure di sistema:
a) lettura e analisi dei bisogni formativi del territorio;
b) costruzione di profili di adulti definiti sulla base delle necessità dei contesti sociali e di lavoro;
c) interpretazione dei bisogni di competenza della popolazione adulta;
d) accoglienza rivolta ai giovani e agli adulti che devono affrontare un percorso scolastico di istruzione;
e) orientamento e orientamento alla scelta formativa.
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
Scelte organizzative
La ricerca sul come avvicinarsi ai giovani adulti in formazione senza dover operare processi riduzionistici del percorso educativo, ha posto in rilievo il problema di quale possa essere la metodologia didattica adeguata.
La necessità di:
- favorire percorsi di apprendimento che rendono meno astratto il rapporto fra vita sociale e pratica scolastica;
- creare percorsi educativi più agili e personalizzati;
- affrontare lo snodo della certificazione dei percorsi come momento intermedio al diploma e collegamento al mercato del lavoro.
La rielaborazione dei programmi viene organizzata in segmenti di conoscenze (Unità di Apprendimento UDA), sviluppati all’interno di un percorso modulare.
Il Collegio dei Docenti ha pertanto adottato la divisione dell’anno scolastico in quadrimestri. Tale suddivisione appare, alla luce dell’esperienza pregressa, come la più idonea allo svolgimento sereno delle attività scolastiche e ad una corretta valutazione.
Nella programmazione disciplinare devono essere previsti, possibilmente, quattro moduli didattici (Unità di Apprendimento) per ogni anno (almeno un modulo per ogni bimestre). Essa è finalizzata al raggiungimento delle competenze previste, nei termini consentiti dalle indicazioni ministeriali delle discipline con una pausa di una settimana alla fine di ogni modulo per consentire agli studenti assenti di recuperare le eventuali prove
di verifica. I docenti delle discipline saranno coadiuvati dall’ I.T.P., che ogni qualvolta l’argomento trattato lo consenta, preparerà l’esecuzione di attività pratiche in Azienda e un laboratorio.
Al fine di permettere agli studenti di recuperare eventuali situazioni di debiti pregressi in itinere, e prima della fine del primo quadrimestre saranno attivate dai singoli docenti attività mirate allo scopo. Alla fine di ogni modulo dovranno essere previsti dei laboratori di rinforzo e recupero per gli studenti che a causa della scarsa frequenza, non abbiano raggiunto gli obiettivi programmati.
Gli studenti saranno coinvolti, inoltre, in uscite guidate e progetti didattici presso aziende.
UTILIZZO DELLE TECNOLOGIE INFORMATICHE E MULTIMEDIALI E DAD (INSEGNAMENTO A DISTANZA)
L’Istituto, nella consapevolezza dell’importanza delle tecnologie informatiche e multimediali, incentiva e supporta l’utilizzo delle strumentazioni informatiche come strumento per una didattica alternativa alla tradizionale lezione frontale, per fornire a tutti gli alunni dell’Istituto le conoscenze e le competenze informatiche oggigiorno richieste dal mercato del lavoro. Il recente riordino dei serali prevede anche la Didattica a Distanza (FAD) per non più 20% del percorso.
ANALISI DELL'UTENZA
Lo studente del corso Serale è un adulto che non si ferma ad un’offerta formativa professionale proveniente dalle aziende, ma chiede qualcosa di spendibile anche al di fuori della condizione lavorativa contingente, volendo predisporre strumenti conoscitivi per un inserimento lavorativo qualificato. La sua condizione di adulto non gli deriva tanto da un’età anagrafica, quanto dalla scelta cosciente di rientrare dopo un tempo più o meno lungo in un’istituzione scolastica. Rispetto alle situazioni di partenza lo studente del serale può presentare diversi casi: ha avuto un rapporto conflittuale con la scuola da cui precedentemente è stato espulso; ha abbandonato il percorso scolastico da alcuni anni per diversi motivi personali, familiari, o per esigenze di lavoro; è inserito nel mondo del lavoro da più o meno tempo; è inserito nel mondo del lavoro ed è cambiata la sua prospettiva di lavoro; ha un’età differenziata, di norma dai 18 ai 40 anni, (età in cui gli adulti utilizzano quelle capacità cognitive legate più all’esperienza che non alla memorizzazione dei dati); si impegna, agisce e reagisce se viene altamente motivato in un rapporto di reciproco rispetto; esprime un desiderio di promozione sociale, di socializzazione e di comunicazione.
IMPIANTO ORARIO
L’orario di lezione settimanale è distribuito su cinque giorni dal Lunedì al Venerdì ed è basato su ore della durata 60 minuti. Le seguenti tabelle illustrano rispettivamente le ore di lezione e la distribuzione di queste ultime:
1a ora | 2a ora | 3a ora | 4a ora | 5a ora |
15.00 | 16.00 | 17.00 | 18.00 | 19.00 |
16.00 | 17.00 | 18.00 | 19.00 | 20.00 |
CLASSE | INIZIO | FINE | NR. ORE | |
Classe V Lunedì – Mercoledì - Venerdì Martedì - Giovedì | 15.00 16.00 | 20.00 20.00 | 5 4 |
QUADRO ORARIO SETTIMANALE E DISCIPLINE DI STUDIO
L’organizzazione didattica per la classe V prevede le discipline e i quadri orario riportati nelle seguenti tabelle (tratte dalle LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO - Art.11, comma 10, D.P.R 263/2012). Le indicazioni ministeriali relative alle diverse discipline sono contenute nel D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87.
CLASSE V *ORE IN COMPRESENZA (C050) | ||||
DISCIPLINA | SIGLA | H/SET. | H/AN. | TIPOLOGIA PROVE DI VERIFICA |
Lingua e letteratura italiana | IIG | 3 | 99 | Scritto/orale |
Lingua inglese | IIG | 2 | 66 | Scritto/orale |
Storia | IIG | 2 | 66 | Orale |
Matematica | IIG | 3 | 99 | Scritto/orale |
Religione cattolica | 1 | 33 | ||
Tecniche di allevamento vegetale e animale | IOI | 2 (2)* | 66 (66)* | Orale/pratico |
Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali | IOI | 2 (2)* | 66 (66)* | Orale/pratico |
Economia agraria e dello sviluppo territoriale | IOI | 2 | 66 | Scritto/Orale |
Valorizzazione delle attività produttive e legislazione nazionale e comunitaria | IOI | 2 | 66 | Orale |
Sociologia rurale e storia dell’agricoltura | IOI | 2 | 66 | Orale |
Economia dei mercati e marketing agroalimentare ed elementi di logistica | IOI | 2 | 66 | Orale |
TOTALE ORE SETTIMANALI 23 |
RICONOSCIMENTO DEI CREDITI FORMATIVI / PATTI FORMATIVI
In riferimento alla normativa in tema di istruzione degli adulti (Decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 2012, n. 263 e Linee guida per il passaggio al Nuovo Ordinamento), il Corso Serale appoggia la valorizzazione e il riconoscimento dei crediti formativi in possesso degli allievi, sia riconducibili ad esperienze scolastiche precedenti certificate, sia ad esperienze lavorative o personali non formalmente ed esplicitamente certificabili opportunamente raccolte in un apposito documento (“Dossier del corsista”) che viene compilato dai corsisti durante il periodo dell’accoglienza. A questi studenti si dà la possibilità di alleggerire il carico di ore curricolari da seguire, in riferimento alle discipline per le quali lo studente sia già in possesso delle competenze e del patrimonio culturale richiesto. Lo studente che si trovi nella condizione di poter accedere al riconoscimento del credito relativamente ad una o più discipline e in riferimento del programma del I o II quadrimestre, o di tutto l’anno scolastico, può farne richiesta al Dirigente Scolastico. In tal caso, entro novembre lo studente verrà sottoposto ad un accertamento culturale attraverso una sottocommissione del CPIA teso a valutare la reale esistenza delle competenze già acquisite (procedura di riconoscimento dei crediti condotta dalla Commissione di cui all’art. 5, comma 2 del DPR 263/12) al fine di ottenere l’esonero dalla frequenza di tutte le unità di apprendimento ad esse riconducibili.
Con l’occasione, si ribadisce che nell’ambito delle misure di sistema promosse in applicazione dell’art.11, co. 10 del DPR 263/12 è stato indicato che la misura massima dei crediti riconoscibili ad esito della procedura di riconoscimento non può di norma essere superiore al 50% del monte ore complessivo del periodo didattico (C.M. n. 3 del 17/03/2016).
Il succitato credito dà luogo ad esonero dalla frequenza ma non esonera lo studente dalla valutazione nelle discipline in cui è stato esonerato.
Ad esito della procedura di riconoscimento dei crediti (riconoscimento dei saperi e delle competenze formali, informali e non formali posseduto dall’alunno) viene consentita la personalizzazione del percorso del corsista sulla base di un Patto Formativo Individuale. Il Patto contiene i seguenti elementi minimi: 1) i dati anagrafici;
2) il periodo didattico del percorso al quale è iscritto l’adulto; 3) l’elenco delle competenze riconosciute come crediti; 4) il monte ore complessivo del PSP (pari al monte ore complessivo del periodo didattico al quale è iscritto l’adulto sottratta la quota oraria utilizzata per le attività di accoglienza e orientamento – pari a non più del 10% del monte ore medesimo - e quella derivante dal riconoscimento dei crediti, pari comunque ad una misura non superiore a quella stabilita dalla Commissione); 5) il quadro orario articolato per singole competenze con le relative quote orario; 6) il piano delle UDA relative alle competenze da acquisire ad esito del PSP, con l’indicazione di quelle da fruire a distanza e la tipologia di prove di verifica ai fini della valutazione; 7) l’indicazione della durata della fruizione del PSP (uno o due anni scolastici); 8) la firma del dirigente scolastico e dell’adulto; la data e il numero di registrazione. Sarà cura dei coordinatori di classe predisporre il Patto Formativo Individuale di ogni alunno sulla base delle programmazioni disciplinari dei singoli docenti.
FREQUENZA
Come diramato nella circolare n. 3 del 17-03-2016 del MIUR, ai fini della validità dell'anno scolastico per i corsi serali, per procedere alla valutazione finale (e intermedia) di ciascun adulto, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti (25%) dell'orario del percorso di studio personalizzato (PSP) definito nel Patto formativo individuale. Al riguardo, si precisa che il monte ore del percorso di studio personalizzato (PSP) è pari al monte ore complessivo del periodo didattico sottratta la quota oraria utilizzata per le attività di accoglienza e orientamento (pari a non più del 10% del monte ore medesimo) e quella derivante dal riconoscimento dei crediti. Fermo restando la prescritta frequenza, le motivate deroghe in casi eccezionali sono deliberate dal collegio dei docenti a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa.
Il Collegio dei docenti IPSSASR corso serale stabilisce le seguenti deroghe per il corso serale: 1) assenze per motivi di salute documentati da apposita certificazione medica (malattia, di almeno 2 giorni, debitamente certificata, gravi patologie che comportano assenze anche di 1 solo giorno; ricoveri in struttura ospedaliere o case di cura; day Hospital; visite mediche specialistiche); 2) assenze dovute ad attività lavorativa obbligatoria debitamente certificata dal datore di lavoro; 3) assenze per gravi motivi personali e/o di famiglia debitamente motivate (gravidanza, partecipazione a competizioni sportive di livello agonistico, gravi patologie dei componenti il nucleo familiare del corsista entro il 2° grado; lutto di componenti il nucleo familiare del corsista entro il 2° grado (si considerano solo i periodi di assenza immediatamente successivi al lutto); provvedimenti dell’autorità giudiziaria; rientro al paese d’origine per motivi legali); 4) assenze per disagi dovuti al dissesto idrogeologico; 5) scioperi dei mezzi pubblici. Le presenti deroghe verranno computate per un limite massimo del 25% del percorso di studio personalizzato PSP. In ogni caso le assenze complessive, indipendentemente dalla loro entità o deroghe, non devono pregiudicare, a giudizio dei Consigli di Classe competenti, la possibilità di procedere alla valutazione dei corsisti interessati.
Date le particolari caratteristiche dello studente adulto, la difficoltà che incontra in una frequenza regolare, le provenienze diverse, i diversi livelli di partenza, i ritmi differenti di apprendimento ecc., risulta necessario lavorare con particolare attenzione durante tutto il corso dell'anno sulle attività di recupero.
Il luogo di elaborazione delle strategie complessive di recupero è il Consiglio di Classe, all'interno del quale si devono indicare di volta in volta gli spazi che ogni singolo insegnante può occupare, in base alle priorità che vengono individuate.
Le attività di recupero sono state svolte tutte in itinere.
Sezione 3
Presentazione della Classe
All’inizio dell’anno scolastico 2022-2023 gli iscritti al corso serale sono stati 22. Successivamente, ad esclusione di un decesso, alcuni studenti hanno lasciato il corso per esigenze lavorative o familiari contestualmente hanno iniziato a frequentare 3 nuovi seralisti. La classe attualmente si compone di 14 corsisti (8 uomini e 6 donne), per lo più provenienti dal II periodo didattico (quarto anno); un numero esiguo ha frequentato anche il I periodo didattico (terzo anno).
Taluni frequentanti risiedono in Scigliano, la maggior parte proviene da comuni della Valle del Savuto, in pochi viaggiano da residenze della costa tirrenica o da centri montani.
All’interno della classe è presente un corsista di origine straniera.
Sono tutti studenti lavoratori occupati a tempo pieno o impiegati in modo occasionale e ciò ha motivato la loro richiesta, inevitabilmente accordata, di svolgere parte della didattica attraverso la DAD. La riduzione delle ore in presenza ha spinto i docenti a sintetizzare, per quanto possibile, i programmi di studio ricorrendo a mappe concettuali, appunti, conoscenze compendiate. Il gruppo ha comunque maturato adeguate conoscenze e competenze, tali da consentire loro il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
All'interno della classe si distingue: un gruppo di studenti motivati e propositivi, particolarmente ricettivi agli stimoli culturali, cui mediante uno studio organizzato ha raggiunto un distinto livello di preparazione; un altro gruppo ha conseguito un livello culturale buono in base al proprio stile cognitivo. Tutti hanno migliorato e consolidato le competenze disciplinari iniziali sicché sia l’apprendimento sia il profitto, in quest'ultimo anno, pur differenziato per attitudini e metodologie, nel complesso risulta positivo e soddisfacente.
La classe ha inoltre mostrato un buon interesse allo studio delle varie discipline, si è mostrata disponibile allo svolgimento delle diverse verifiche e, nonostante gli impegni lavorativi, ha partecipato alle numerose iniziative extracurriculari.
Dal punto di vista disciplinare tutti i corsisti hanno sempre agito in modo responsabile.
Risulta piuttosto vario, e in alcuni casi manchevole, l’aspetto relazionale e sociale. In diverse occasioni i corsisti hanno dimostrato di essere un gruppo disomogeneo, contrastante e distaccato, aspetti che hanno innescato risentimenti, rivalità e competizioni sia nel rapporto tra corsisti che nelle relazioni tra seralisti e docenti; in alcune circostanze hanno generato dissapori all’interno dell’Istituto.
Per ulteriori informazioni si rinvia ai verbali del C.d.C. ed eventuali allegati.
SEZIONE 4 – attività integrative e complementari
DATE | LOCALITÀ | NOME AZIENDA |
03/11/’22 | COSENZA | Cinema Citrigno Visione de “La stranezza” |
08/11/’22 | FAGNANO C.LLO | Cooperativa Castagne |
13/12/’22 | CONFLENTI | Frantoio Roberti |
15/12/’22 | NAPOLI | Visita per i principali luoghi culturali della città di NAPOLI |
11/01/’23 | PIANE CRATI | Azienda “Xxxxxxx Xxxxxxxxx” Potatura nocciole |
26/01/’23 | RENDE | Calabramaceri |
02/02/'23 | TARSIA | Campo concentramento Ferramonti |
06/02/’23 | RENDE | C.R.E.A. |
23/02/’23 | Castrovillari (CS) | Tenute Ferrocinto |
03/03/’23 | Cosenza | Cinema Citrigno Visione di Xxxxx |
09/03/’23 | LAMEZIA TERME | Vivaio Milone |
29/03/’23 Visita zootecnica E Xxxxxxxxxx | X.xx Xxxxxxxx XXXXXXXXX (XX) | La Fattoria della Xxxxx |
00/00/0000 | Xxxxxxx | Mostra Manet, Palazzo Arnone |
*07/06/’23 (previsto) | BORGIA (CZ) | Parco archeologico Scolacium |
Sezione 5
MODALITA’ DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Obiettivi generali dell’indirizzo di studi conseguiti dagli allievi in termini di conoscenze, competenze e capacità
OBIETTIVI | CONOSCENZE | COMPETENZE | CAPACITA’ |
COMUNICAZIONE | • Conoscono i vari linguaggi disciplinari • Leggono in maniera autonoma testi di vario genere e distinguono le informazioni secondo la loro importanza • Conoscono le coordinate spazio-temporali che utilizzano per contestualizzare un evento o un testo studiato • Conoscono i momenti essenziali di alcuni macro fenomeni storici del nostro tempo | • Producono testi diversificati con adeguato registro espressivo • Espongono, in modo semplice ma coerente e chiaro, i contenuti delle discipline aggiungendo riflessioni personali | • Sono capaci di elaborare ed utilizzare le conoscenze e le competenze acquisite per operare collegamenti pluridisciplinari |
PROCESSI LOGICI E DEDUTTIVI | • Conoscono principi e regole • Conoscono connessioni tra causa ed effetto • Riconoscono variabili e costanti | • Classificano le informazioni acquisite • Elaborano le informazioni in schemi logici • Sanno utilizzare la strumentazione del laboratorio scientifico | • Sono capaci di utilizzare gli strumenti e le tecniche proprie delle varie discipline per risolvere problemi pratici. |
AMBITO PROFESSIONALE | • Conoscono gli aspetti della gestione ed amministrazione dell’attività produttiva • Conoscono i problemi connessi alla commercializzazione. | • Sanno effettuare analisi, previsioni e scelte • Sanno analizzare i rapporti tra processi produttivi ed equilibri ecologici per identificare gli interventi a basso impatto ambientale. | • Sono capaci di individuare le tecniche e i mezzi idonei alla risoluzione di problemi professionali • Sanno operare scelte produttive in relazione alla capacità di commercializzazione e di vendita dei prodotti. |
CONTENUTI
Il Consiglio di Classe ha svolto i seguenti contenuti disciplinari sui quali gli studenti autonomamente possono condurre attività di approfondimento e di elaborazione di percorsi o tesine:
✓ Tematiche storico-economiche e sociali
✓ Prodotti tipici
✓ Produzione e commercializzazione dei prodotti tipici calabresi
✓ A questi si aggiungono i contenuti disciplinari della sezione 6
METODI
Il metodo di lavoro collegiale del Consiglio di Classe è stato quello dell’insegnamento - apprendimento modulare,
che si è svolto fin dall’inizio dell’anno scolastico seguendo i seguenti comportamenti comuni:
✓ Mantenere la massima trasparenza nella programmazione e nella valutazione
✓ Favorire la partecipazione attiva degli studenti
✓ Stimolare la fiducia nelle proprie possibilità
✓ Rispettare la specificità dell’apprendimento individuale
SEZIONE 6 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ SVOLTE
DISCIPLINA: LINGUA E CIVILTÀ INGLESE
Docente: Xxxxxx Xxxxxx
TRAGUARDI ISTITUTI PROFESSIONA LI AGRARI | COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA | COMPETENZE ACQUISITE | CONTENUTI DISCIPLINARI | ATTIVITÀ E METODOLOGIE |
Utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per Interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro; Utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro; Cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale; Essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario. Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente; | Competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare Competenze imprenditoriali Competenza digitale Competenze di cittadinanza Competenze multilinguistiche Competenze in materia di consapevolezza ed espressione culturale | Comprendere le idee fondamentali di testi di vario genere. Essere in grado di sostenere una semplice conversazione in modo corretto e appropriata al contesto. Esprimere in modo semplice le proprie argomentazioni. Essere in grado di produrre testi semplici ma globalmente corretti con lessico appropriato. Comunicare, collaborare Utilizzare gli strumenti tecnologici in maniera trasversale e produttiva | Sustainable Agriculture What is Organic farming? Organic farming in Italy Agenda 2030 Biodynamic agriculture Cereal Crops Corn Rice Wheat Olives Minor Cereals Barley Sorghum Oats Legumes Tomatoes Potatoes Vegetables Oil Crops Influence of climatic changes on the environment Classification of fruits UDA. AttivAMBIENTE Olive drops of gold Growing grapes | I TRIMESTRE Lezione partecipata, interattiva. Reading comprehension Video lezioni in DaD Talking point Cooperative learning Vocabulary building Word building Everyday english Writing skills Problem solving Aula decentrata in azienda agraria II TRIMESTRE Lezione partecipata, interattiva e multimediale. Reading comprehension. Cooperative learning Problem solving Word formation Talking point Aula decentrata in azienda agraria III TRIMESTRE Lezione partecipata, interattiva e multimediale. Reading comprehension School-work experience Video e mappe concettuali Cooperative learning Problem solving Multiple choice questions Word formation Writing skills. |
ANNO SCOLASTICO: 2022-2023
CLASSE: Quinta serale DISCIPLINA: MATEMATICA DOCENTE: Xxxxxxxx XXXXXXXX ORE SETTIMANALI: 3
1. FINALITA’
A prescindere da quella che potrebbe essere una progettazione curricolare che guarda unicamente a standard prefissati, si deve obiettivamente notare che in questa classe il livello di padronanza della materia è ancora basso. In considerazione di questo, la finalità principale è quella di recuperare negli allievi la conoscenza degli strumenti di calcolo di base a partire da concetti “primitivi” quali le operazioni nell’insieme dei reali e nell’insieme dei polinomi. In tal modo si vuole ottenere anche il risveglio della curiosità sottraendo la matematica da quella astrattezza con la quale solitamente viene percepita, e mostrandone la schietta e pratica utilità, anche in casi come il calcolo delle probabilità. Si passerà poi al vaglio il calcolo infinitesimale, non tanto nella sua fase operativa, quanto nell’acquisizione dei concetti che ne sono alla base.
2. ARTICOLAZIONE DELLE COMPETENZE IN ABILITÀ E CONOSCENZE
COMPETENZE | ABILITA’ | CONOSCENZE |
Xxxxx collocare problemi reali in semplici schemi matematici per trovarne soluzione | Saper calcolare la probabilità di un evento. Xxxxx studiare un campione statistico. Saper tracciare il grafico di una funzione linearizzata a tratti. Saper derivare funzioni polinomiali e razionali fratte. Saper calcolare gli integrali definiti delle funzioni polinomiali. Saper traslare, riflettere e ruotare un poligono. | Si rimanda ai contenuti |
3. CONTENUTI DELLA PROGRAMMAZIONE:
UDA n. 1 Probabilità e statistica
Concetto di probabilità. Probabilità composta. Calcolo combinatorio. Media e varianza campionarie. Istogrammi. Distribuzione di Gauss (cenno).
UDA n. 2 Trasformazioni geometriche
Le trasformazioni del piano: traslazione, rotazione e riflessione.
UDA n.3 Funzioni
La funzione come corrispondenza. Grafico di una funzione. Funzioni linearizzate a tratti.
UDA n. 4 Calcolo infinitesimale
Concetto intuitivo di limite. Paradosso di Zenone. Derivata di una funzione in un punto. Derivazione di funzioni polinomiali e razionali fratte. Integrali indefiniti e definiti di funzioni polinomiali. Teorema di Xxxxxxxxxx (solo enunciato).
4. COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA ATTINENTI
IMPARARE AD IMPARARE RISOLVERE PROBLEMI IMPARARE A COLLEGARE
VERIFICARE L’INFORMAZIONE
UNITÀ DI APPRENDIMENTO TRASVERSALE
MATERIA: Cittadinanza e Costituzione
AttivAMBIENTE
(Corso serale)
Comprendente:
PREMESSA UDA CORSO SERALE
DIAGRAMMA DI GANTT SCHEMA DI CONSEGNA AGLI STUDENTI
PIANO DI LAVORO UDA RUBRICA DI VALUTAZIONE PRODOTTO FINALE
L'UDA trasversale di quest'anno intende promuovere quanto contenuto nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e quanto esplicitato tra le finalità delle "Indicazioni Nazionali e nuovi scenari".
L'agenda 2030 è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU, che mirano all'apprendimento concreto ed alla cura di sé stessi, degli altri e dell’ambiente in forme di cooperazione e di solidarietà.
Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile - Sustainable Development Goals, SDGs - per un totale di 169 target o traguardi, che rappresentano scopi comuni su un insieme di questioni importanti: la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame, il contrasto al cambiamento climatico, impegnando tutti i Paesi e tutti gli individui.
Il quarto goal si prefigge un’istruzione di qualità, equa ed inclusiva, promuovendo opportunità di apprendimento permanente.
In particolare il target 4.7 vuole “Entro il 2030, assicurarsi che tutti i discenti acquisiscano le conoscenze e le competenze necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso, tra l’altro, l'educazione per lo sviluppo sostenibile e stili di vita sostenibili, i diritti umani, l'uguaglianza di genere, la promozione di una cultura di pace e di non violenza, la cittadinanza globale e la valorizzazione della diversità culturale e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile”.
L'UDA intitolata “Attivambiente” si svolgerà durante tutto l’anno scolastico 2022/2023, per un totale di 33 ore curriculari e 60 ore extracurriculari, suddivise nelle varie discipline.
UNITÀ DI APPRENDIMENTO TRASVERSALE – CORSO SERALE | |
NUCLEO CONCETTUALE Denominazione | SOSTENIBILITÀ: nella scuola e per la vita AttivAMBIENTE |
Compito-prodotto | ● Lettura di testi e documenti ● Formulazione e somministrazione di questionari ● Raccolta dati/materiale e loro elaborazione: brainstorming ● Redazione delle Buone pratiche di comportamento in Azienda Agraria ● Presentazione di un power-point ● Stesura di una brochure relativa alla sostenibilità ambientale ● Gestione della raccolta differenziata nell’ambito dell’azienda Agraria ● Produzione di “compost” nell’Azienda Agraria |
Competenze chiave e specifiche | COMPETENZE SPECIFICHE DA PERSEGUIRE MEDIANTE IL PROGETTO - Acquisire la consapevolezza dell’importanza dell’ambiente in quanto ecosistema, ovvero come complesso degli elementi fisici, chimici, biologici legati tra di loro. - Ricercare ed interpretare analiticamente informazioni relative alla tematica proposta. - Indagare l’ambiente come territorio governato dall’uomo. - Acquisire consapevolezza dell’importanza della normativa nazionale ed europea a tutela della salvaguardia ambientale. - Adottare nella vita quotidiana comportamenti responsabili per la tutela e la salvaguardia ambientale. COMPETENZE DISCIPLINARI (con riferimento agli Assi Culturali, D.M. n. 139 del 22 agosto 2007) Asse dei linguaggi Competenze - Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti. - Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo. - Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi di lingua straniera. - Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario. - Utilizzare e produrre testi multimediali. - Utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio. Conoscenze –Abilità - Ricercare, acquisire e selezionare informazioni generali e specifiche in funzione della produzione di testi scritti e orali. - Affrontare molteplici situazioni comunicative scambiando informazioni, idee per esprimere anche il proprio punto di vista. - Esporre in modo chiaro logico e coerente. - Scrivere correttamente semplici testi su tematiche coerenti con i percorsi di studio. - Conoscere e rispettare i beni culturali e ambientali a partire dal proprio territorio. - Interagire oralmente in situazioni di vita quotidiana scambiando informazioni semplici e dirette. - Partecipazione responsabile alla vita scolastica e della comunità. - Agire in un'ottica interculturale, valutando il cambiamento in atto, la biodiversità e la relazione tra l’uomo e l’ambiente. - Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo, secondo le esigenze comunicative del contesto. - Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale |
e antropico e le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali e culturali.
Asse storico-sociale
Competenze
- Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali
- Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.
Conoscenze-Abilità
- Leggere, anche in modalità multimediale, le differenti fonti letterarie, iconografiche, documentarie, cartografiche ricavandone informazioni su eventi storici di diverse epoche e differenti aree geografiche.
- Adottare nella vita quotidiana comportamenti responsabili per la tutela e il rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali.
Asse scientifico-tecnologico professionale
Competenze
- Conoscere i sistemi tecnologici digitali previsti nell'agricoltura 4.0 o Smart che determinano una riduzione dell'impatto ambientale nell'energia ausiliaria nelle aziende agricole.
- Conosce le tecnologie digitali inerenti la salvaguardia del patrimonio ambientale e adattare stili di vita coerenti con le esigenze di sicurezza e sostenibilità nei piani e nelle politiche agrarie di sviluppo.
- Gestire situazioni di rischio con comportamenti corretti e solidali in situazioni di emergenza in relazione ai cambiamenti climatici.
Conoscenze-Abilità
- Saper individuare tecniche e tecnologie nell'ambito delle principali colture arboree che permettono un uso più consapevole delle risorse ambientali per una produzione sostenibile.
- Conoscere tecniche e tecnologie delle principali colture arboree previste nell'agricoltura 4.0, per migliorare la qualità della produzione agricola in un contesto di sostenibilità ed ecocompatibilità.
Asse matematico
Competenze
- Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico scritto e mentale anche con riferimento a contesti reali.
- Rappresentare, confrontare ed analizzare figure geometriche individuandone varianti, invarianti, relazioni, soprattutto a partire da situazioni reali.
- Rilevare dati significativi, analizzarli, interpretarli e sviluppare ragionamenti sugli stessi utilizzando consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo.
Conoscenze-Abilità
- Saper calcolare le percentuali, comprendere l’ordine di grandezza e interpretare i dati statistici.
- Saper interconnettere i dati matematici con le tematiche ambientali.
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
(Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio Europeo del 18 dicembre 2006, D.M. n. 139 del 22 agosto 2007)
- Imparare ad imparare
- Progettare
- Comunicare e comprendere
- Collaborare e partecipare
- Agire in modo autonomo e responsabile
- Risolvere problemi
- Individuare collegamenti e relazioni
- Acquisire ed interpretare l’informazione
COMPETENZA IN MATERIA DI CITTADINANZA
● Collaborare con gli altri per la realizzazione di un progetto comune
● Manifestare il senso di appartenenza: riconoscere la comunità scolastica, gli spazi, i materiali, i contesti, i ruoli.
● Partecipare attivamente alle attività o alle conversazioni anche di gruppo.
● Conoscere l'ambiente culturale attraverso l'esperienza di alcune tradizioni e la conoscenza di alcuni beni culturali
● Rispettare le norme per la sicurezza e la salute date e condivise nel percorso scolastico e nel lavoro
COMPETENZA IMPRENDITORIALE
● Esprimere valutazioni rispetto ad un vissuto
● Xxxxxxxxx la propria opinione con argomenti semplici, ma pertinenti
● Giustificare le scelte con semplici spiegazioni
● Formulare proposte di lavoro Confrontare la propria idea con quella altrui
● Riconoscere semplici situazioni problematiche in contesti reali di esperienza
● Formulare ipotesi di soluzione
● Effettuare semplici indagini su fenomeni di esperienza
● Organizzare dati su schemi e tabelle con l’aiuto dell’insegnante
● Xxxxxxxxxxxx verbalmente le fasi di un lavoro, di un compito, di una azione eseguiti
Utenti destinatari | Studenti IPSSASR Corso serale |
Prerequisiti | ● Aver consapevolezza del proprio agire ● Possedere conoscenze, abilità e competenze utili alla restituzione della consegna e del prodotto finito ● Lettura, comprensione e realizzazione di grafici e diagrammi ● Conoscenza base degli strumenti multimediali ● Conoscenza ed uso base delle attrezzature laboratoriali ed aziendali |
Fase di applicazione | Tutto l’anno scolastico, nelle sezioni aperte e durante i laboratori |
Tempi | 33 + 24 ore nel corso dell’anno |
Esperienze attivate | ● Xxxxxxx su fonti bibliografiche e nel web ● Utilizzo dei software necessari alla realizzazione del prodotto finale ● Incontri con esperti esterni ● Indagini e rilevazioni ● Visite guidate ● Presentazione del lavoro |
Metodologia | ● Xxxxxxx frontali ● Discussioni guidate ● Brainstorming ● Cooperative learning ● Problem solving ● Attività laboratoriale ● Tutoring tra pari ● Lavoro individualizzato e/o semplificato ● Attività laboratoriale ● Peer tutoring |
Risorse umane Interne/estern e | Interne: Docenti del corso Esterni: Responsabili della serra/cantina, aziende, associazioni |
Strumenti | ● Materiale cartaceo ● Libri di testo ● Testi di consultazione ● Slide ● Risorse reperibili in Internet ● Quotidiano ● Laboratorio ● LIM ● Internet ● Materiale per la produzione del prodotto finale | ||
Valutazione | Valutazione del processo: osservazione dei corsisti durante il lavoro mediante apposite griglie Valutazione del prodotto: completezza, coerenza, originalità del prodotto | ||
Materie coinvolte | 33 ore curriculari nel corso dell’anno di cui: | ||
Italiano | 4 ore | ||
Storia | 2 ore | ||
Matematica | 2 ore | ||
Agronomia | 6 ore | ||
Tecniche di allevamento | 6 ore | ||
Valorizzazione | 6 ore | ||
Lingue straniere (inglese) | 4 ore | ||
Religione | 1 ora | ||
Sociologia rurale | 2 ore | ||
Marketing 3 ore | |||
Economia 3 ore | |||
24 ore extracurriculari nel corso dell’anno |
NOV | DIC | GEN | FEB | MAR | APR | MAG | |
Ciclo dei rifiuti | SERRA | SERRA | SERRA | SERRA | SERRA | SERRA | SERRA |
Risparmio energetico | 11: Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili "M'illumin o di meno" | ||||||
Visite didattiche | CALABR A MACERI E SERVIZI | 21: AGRIS ISTEM I Impiant i di concimi | |||||
Giornate mondiali | 18: del riciclo | 22: della Terra | 22: della biodiversi tà |
Italia no | Storia | Ingl ese | Matem atica | Reli gion e | Tec. all. | Agro nomi a | Valorizz azione | Ec.a grar ia | Xxxx xxxxx | Sociolog ia rur. | |
Sfruttament o del suolo | 1 h | ||||||||||
Inquinamen to atmosferico | 1 h | ||||||||||
Biodiversità | 2 h | 1 h | |||||||||
Sostanze chimiche | 2 h | ||||||||||
Cambiamen to climatico | 1h | 2 h | |||||||||
Ambiente e salute | 2 h | ||||||||||
Risorse naturali | 2 h | ||||||||||
Inquinamen to acustico | |||||||||||
Suolo | 1 h | ||||||||||
Rifiuti e risorse naturali | 2h | 2 h | |||||||||
Acqua | 2 h | ||||||||||
Agricolture | 2h | 1 h | 1 h | ||||||||
Energie | |||||||||||
Consumo domestico | |||||||||||
Turismo | 2 h | ||||||||||
Trasporti | |||||||||||
Popolazione ed economia | 2 h | ||||||||||
Ecosistemi | 2 h |
AGENDA 2030 | 2 h | 2 h | 4 h | 1 h | |||||||
Goal 6 | |||||||||||
Goal 7 | |||||||||||
Goal 11 | 2 h | 2 h | |||||||||
Goal 12 | 2 h | ||||||||||
Goal 13 | |||||||||||
Goal 14 | |||||||||||
Goal 15 |
SCHEMA DI CONSEGNA AGLI ALUNNI
CONSEGNA AGLI ALUNNI |
Titolo UDA: AttivAMBIENTE Xxxx si chiede di fare: In che modo: Quali prodotti: Che senso ha (a cosa serve, per quali apprendimenti): Tempi: Risorse (strumenti, consulenze, opportunità… Criteri di valutazione: Valore della UDA in termini di valutazione della competenza mirata: Peso della UDA in termini di voti in riferimento agli assi culturali ed alle discipline: |
SCHEMA DI RELAZIONE INDIVIDUALE
(diario di bordo) dello studente
RELAZIONE INDIVIDUALE |
Descrivi il percorso generale dell’attività Indica come avete svolto il compito e cosa hai fatto tu Indica quali crisi hai dovuto affrontare e come le hai risolte Che cosa hai imparato da questa unità di apprendimento Xxxx devi ancora imparare Come valuti il lavoro da te svolto |
PIANO DI LAVORO UDA
UNITÀ DI APPRENDIMENTO: AttivAMBIENTE |
Coordinatore: Prof.ssa Xxxxxx Xxxxxx |
Collaboratori: tutti i docenti delle discipline interessate |
Fasi/titolo | Che cosa fanno gli studenti | Che cosa fa il docente/docenti | Esiti/ prodotti finale | Tempi | Evidenze per la valutazione | Strumenti per la verifica/ valutazione |
1 Presentazione dell’UDA | Acquisiscono le informazioni | Illustra l’UDA agli studenti | Relazione programm atica | Ottobre/ maggio | Curiosità, partecipazione, disponibilità | Osservazione degli atteggiamenti |
2 Progettazione del lavoro e brainstorming con gli studenti | Confrontano le informazioni acquisite | Partecipano alla stesura del progetto ciascuno per la propria disciplina ed il coordinatore ne promuove la stesura | Piano di lavoro dell’UDA | Ottobre/ maggio | Collaborazione e disponibilità ad assumersi incarichi ed a portarli a termine | Osservazione degli atteggiamenti |
3 Selezione del lavoro e suddivisione degli incarichi | Illustrano ai docenti i materiali raccolti dopo averli acquisiti e confrontati; vengono suddivisi in gruppi affidati ad alcuni di loro | Forniscono informazioni e indicazioni a supporto dei lavori: prendono visione del materiale raccolto e attivano il lavoro di tutoraggio | Materiale cartaceo, multimedi ale ed organico | Ottobre/ maggio | Utilizzo appropriato delle conoscenze acquisite; riconoscimento dell’importanz a del rispetto delle regole nel confronto con gli altri | Osservazione degli atteggiamenti |
in qualità di leader | ||||||
4 Realizzazione di compiti e prodotti | Lavorano in modalità cooperativa e laboratoriale | Supervisionano l’attività laboratoriale dei corsisti | Laboratori | Ottobre/ maggio | Assunzioni di comportamenti rispettosi e consapevolezz a dei propri doveri e dei diritti altrui nel lavoro di gruppo | Osservazione degli atteggiamenti |
5 Relazione su quanto svolto e sulle restituzioni ottenute | Schedano le diverse fasi operative e relazionano sul lavoro svolto | Forniscono supporto alle operazioni di relazione e restituzione del lavoro svolto; acquisiscono le informazioni riguardanti gli strumenti e le attrezzature utilizzate | Schede di lavoro, report, relazioni, prodotto finito | Xxxxxxx/ maggio | Elaborazione di relazioni da correggere tra corsisti o con docenti | Osservazione degli atteggiamenti |
6 Verifica formativa condivisa ed autovalutazio ne | Procedono all'autovalut azione del lavoro svolto e si confrontano con corsisti e docenti | Valutano gli studenti per il lavoro svolto e ne promuovono l'autovalutazion e ed il confronto formativo | Valutazione formativa per competenze | Ottobre/ maggio | Consapevolezza nell'autovalutazi one del lavoro svolto | Correttezza ed efficacia del lavoro svolto |
RUBRICA VALUTATIVA
Valutazione del processo
LIVELLO DIMENSIONI | INIZIALE Voto 5 | BASE Voto 6 | INTERMEDIO Voto 7/8 | ECCELLENTE Voto 9/10 |
Interesse e partecipazione | Dimostra superficiale interesse per la disciplina e partecipazione alterna alle attività scolastiche. | Dimostra apprezzabile/ discreto interesse e partecipazione alle attività scolastiche. | Dimostra notevole interesse e partecipazione alle attività scolastiche. | Dimostra vivo interesse e valida partecipazione alle attività scolastiche. |
Motivazione e impegno | È discontinuo nell’attenzione e ha bisogno di essere supportato nella motivazione. | Mostra curiosità e coinvolgimento per l’attività, ma non sempre sostenuti da un’attenzione costante. | Mantiene un’attenzione costante in tutte le fasi dell’attività. | Mostra curiosità e coinvolgimento in tutte le fasi dell’attività; mantiene un’attenzione costante. |
Disponibilità all’ascolto | Deve essere sollecitato a mantenere l’attenzione. | Mantiene l’attenzione in modo non continuo. | Mantiene l’attenzione in modo costante. | Mantiene l’attenzione e mostra interesse e coinvolgimento. |
Attenzione verso l’altro | Difficilmente aiuta il compagno anche se sollecitato. | Aiuta il compagno solo se sollecitato dall’insegnante. | Se sollecitato offre volentieri il proprio aiuto. | Spontaneamente offre il proprio aiuto. |
Capacità di interagire nel gruppo | Assume un atteggiamento passivo, intervenendo solo se stimolato | Xxxxxxxxx se interessato con un ruolo gregario. | Partecipa se Interessato. | Partecipa apportando il proprio contributo |
Capacità di confrontarsi | Non ascolta le idee degli altri se diverse dalle proprie. | Sa ascoltare anche se a volte tende a Imporre le proprie idee | Sa ascoltare senza interrompere e senza imporsi. | Dà valore alle opinioni altrui ed espone le proprie idee in modo costruttivo. |
Capacità di accettare il ruolo prestabilito e le regole | È polemico nei confronti delle regole e del ruolo. | Se sollecitato dall’insegnante accetta le regole e il ruolo. | Il più delle volte accetta le regole e il ruolo. | Accetta in modo sereno il proprio ruolo e le regole. |
Capacità di gestire i conflitti | Raramente accetta le critiche e mostra scarsa disponibilità a considerare il punto di vista dell’altro. | Con la mediazione di un adulto il più delle volte è disposto ad accettare le critiche e a considerare il punto di vista altrui. | Con la mediazione di un adulto è disposto ad accettare le critiche e a considerare il punto di vista altrui. | Accetta serenamente le critiche e sa superare il proprio punto di vista per considerare quello altrui. |
Valutazione del prodotto
LIVELLO DIMENSION I | INIZIALE Voto 5 | BASE Voto 6 | INTERMEDIO Voto 7/8 | ECCELLENTE Voto 9/10 | |
LIN GU AG GI O E CO MU NI CA ZI ON E | Utilizzo del linguaggi o specifico | Nella realizzazione del prodotto e nella sua illustrazione si è utilizzato un linguaggio standard, privo di termini specifici | Nella realizzazione del prodotto e nella sua illustrazione è stato utilizzato un linguaggio corretto, con l’utilizzo di termini specifici essenziali | Nella realizzazione del prodotto e nella sua illustrazione, è stato utilizzato in modo pertinente e corretto il linguaggio specifico richiesto | Nella realizzazione del prodotto e nella sua illustrazione, è stato utilizzato con precisione e accuratezza linguaggio specifico richiesto |
Il linguaggio utilizzato è corretto e rispondente al tema, ma generico e non riferito, nel | Il linguaggio utilizzato nella realizzazione del prodotto, nella sua illustrazione e | Il linguaggio utilizzato nella realizzazione del prodotto, nella sua illustrazione e presentazione è chiaro, ben | Il linguaggio utilizzato nella realizzazione del prodotto, nella sua illustrazione e presentazione è chiaro, ben |
LIN GU AG GI O e CO MU NI CA ZI ON E | Efficacia comunicati va rispetto allo scopo | registro, alle specifiche funzioni, scopi, destinatari della comunicazion e | presentazione è strutturato e rispettoso dello scopo, con qualche incertezza rispetto al registro, adeguato al contesto, alla funzione e al destinatario | strutturato, calibrato rispetto al contesto, allo scopo, alla funzione e al destinatario | strutturato, pienamente attinente allo scopo e alla funzione, ben calibrato e modulato rispetto ai contesti e ai destinatari |
Utilizzo di tipologie testuali specifiche | Vengono utilizzate alcune tipologie testuali, utilizzando un linguaggio corretto, ma essenziale, non sempre calibrato sulle esigenze comunicative delle diverse fasi del lavoro | Vengono utilizzate in modo pertinente ed efficace alcune tipologie testuali | Vengono utilizzate in modo pertinente ed efficace le tipologie testuali più adeguate alla realizzazione, illustrazione del prodotto, anche rispetto alle diverse esigenze (testo espositivo; argomentativo; lettera; schemi, relazione tecnica, ecc.) | Vengono utilizzate in modo pertinente, con elementi di originalità e creatività, le tipologie testuali più adeguate alla realizzazione, illustrazione del prodotto, anche rispetto alle diverse esigenze (testo espositivo; argomentativo; lettera; schemi, relazione tecnica, ecc.). | |
C O R R E T T E Z Z A e | Correttezz a, Completez za | Il prodotto è sostanzialme nte corretto, pur presentando incompletezz e in alcune parti | Il prodotto è correttamente eseguito e completo, rispondente in modo sufficiente ai parametri della consegna | Il prodotto è completo in tutte le sue parti, correttamente eseguito e rispondente a tutti i parametri della consegna, con soluzioni originali | Il prodotto è completo in tutte le sue parti, correttamente eseguito e pienamente rispondente a tutti i parametri della consegna, con soluzioni originali e spunti per il |
P R E C I S I O N E | miglioramento | ||||
Precisione, funzionalità, efficacia | Le soluzioni adottate sono in gran parte corrette e funzionali, pur presentando alcune imprecisioni e debolezze sotto l’aspetto della precisione | Le soluzioni adottate sono precise, corrette e funzionali | Le soluzioni adottate sono precise, pienamente funzionali ed efficaci dal punto di vista pratico. | Le soluzioni adottate sono precise, pienamente funzionali ed efficaci dal punto di vista pratico, estetico e della convenienza. |
CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI | ||
Materia | LINGUA E LETTERATURA ITALIANA | |
Docente | Xxxxxxx Xxxxx | |
Libro di testo adottato | X. Xxxxxxxx, X.Salà, LL Laboratorio di Letteratura 3, ed. La Nuova Italia | |
Totale ore di lezione | ORE EFFETTUATE SINO AL 15 maggio 2023 | 79 |
ALTRE ORE PREVISTE SINO ALLA FINE DELL’ ANNO | 12 | |
TOTALE ORE | 91 | |
Metodi d’ insegnamento | X | Lezione frontale |
X | Lezione partecipata | |
X | Lezione individualizzata | |
X | Lavori di gruppo | |
X | Simulazioni | |
X | Problem solving | |
X | Attività laboratori | |
X | Didattica a distanza | |
Obiettivi realizzati I UDA Poesia e prosa nel secondo ottocento II UDA La letteratura italiana tra 800 e 900 III UDA Il romanzo della crisi dell’uomo moderno IV UDA La guerra nella poesia e nella narrativa del secolo XX V UDA | In termini di conoscenze, competenze e capacità Conoscenza: i corsisti conoscono i caratteri essenziali del Positivismo, il Naturalismo francese e il Verismo, il quadro storico, la poetica di X. Xxxxx e di X. Xxxxxxxx Competenza: i corsisti sanno argomentare nelle linee generali la vita, le opere e la poetica degli autori Capacità: sono in grado di fare semplici riflessioni personali Conoscenza: i corsisti conoscono i caratteri essenziali del Decadentismo, il quadro storico, la poetica di X. Xxxxxxx e G. D’Annunzio Competenza: i corsisti sanno argomentare nelle linee generali la vita, le opere e la poetica degli autori Capacità: sono in grado di fare semplici riflessioni personali Conoscenza: i corsisti conoscono il contesto storico, le caratteristiche e gli autori principali a grandi linee: I. Svevo e X. Xxxxxxxxxx Competenze: sanno comprendere i brani principali del genere, scrivere brevi testi di commento ai passi antologici letti Capacità: sono in grado di fare semplici riflessioni personali Conoscenza: i corsisti conoscono l’Ermetismo, il Neorealismo e i caratteri salienti della “poesia pura”, della poetica di X. Xxxxxxxxx, X. Montale, X. Xxxxxxxxx, X. Xxxx, dell’opera “Se questo è un uomo” di X. Xxxx Competenza: sanno argomentare nelle linee generali la vita, le opere e la poetica degli autori. Capacità: sono capaci di fare semplici riflessioni personali |
Laboratorio di scrittura: le principali forme di scritture scolastiche | Conoscenza: i corsisti conoscono le varietà testuali, la struttura del testo poetico e narrativo, le regole di scrittura di un testo argomentativo Competenza: si esprimono in un registro linguistico piuttosto basso e colloquiale e scrivono in modo mediocre testi descrittivi o informativi, relazioni e sintesi; solo alcuni riescono ad elaborare un testo argomentativo Capacità: sono in grado di commentare ed esprimere in modo essenziale un’analisi testuale Didattica a distanza Si riportano di seguito le competenze, le conoscenze e le abilità riferite alla didattica a distanza: Competenze: Competenza digitale Conoscenza: Consolidamento delle conoscenze riguardanti le applicazioni tecnologiche quotidiane e le relative modalità di funzionamento; procedure di utilizzo di reti informatiche per ottenere dati, fare ricerche, comunicare. Abilità: Utilizzare strumenti informatici e di comunicazione per elaborare testi e immagini e produrre documenti in diverse situazioni; Utilizzare materiale digitale per l’apprendimento; utilizzare la rete per scopi di informazione, comunicazione, ricerca. |
Strumenti di lavoro | Libro di testo, materiali prodotti dall’insegnante, sintesi, mappe concettuali, questionari, prove strutturate, e-mail, Google education Suit, WhatsApp. |
Spazi utilizzati Contenuti | Gli spazi tradizionali di ogni struttura scolastica, compresi laboratori e sala informatica; didattica a distanza. |
UDA 0 I Quadrimestre (10 h) IL SETTECENTO U.D 1: Contesto storico, economico, sociale e culturale U.D 2: Illuminismo Contenuti: la cultura, i caratteri fondamentali, la letteratura e i principali esponenti. U.D 3: Preromanticismo e Romanticismo Contenuti: la cultura, i caratteri fondamentali, la letteratura e i principali esponenti U.D 4: X. Xxxxxxx, X. Xxxxxxxx e A. Manzoni Contenuti: biografia, poetica e produzione principale Antologia: da POESIE: In morte del fratello Xxxxxxxx xx XXXXX: L’Infinito La sera del dì di festa I promessi sposi (trama, caratteristiche, strategie narrative) UDA I I Quadrimestre (14 h) POESIA E PROSA NEL SECONDO OTTOCENTO U.D. 1 – Positivismo e Realismo Contenuti: Il contesto storico, economico e sociale del periodo positivista; caratteri fondamentali del Realismo; |
U.D. 2 – Naturalismo e Verismo Contenuti: caratteri fondamentali del Naturalismo e del Verismo; differenza tra le due correnti letterarie; il romanzo verista. U.D. 3 – X. Xxxxx Contenuti: La biografia; il pensiero e la poetica; la produzione principale. Differenza tra gli “umili” di A. Xxxxxxx e i “vinti” di X. Xxxxx. Antologia: I Malavoglia (trama, caratteristiche, strategie narrative) Xxxxx Xxxxxxx (trama, caratteristiche, strategie narrative) U.D. 4 – La Scapigliatura Contenuti: contesto storico; principali esponenti, caratteri fondamentali. U.D. 5 – X. Xxxxxxxx Contenuti: La biografia; il pensiero e la poetica; la produzione principale Antologia: da RIME NUOVE: Pianto antico “ : Il bove UDA II I Quadrimestre (20 h) LA LETTERATURA ITALIANA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO U.D. 1 – Il Decadentismo Contenuti: Il contesto storico, economico e sociale; caratteri fondamentali; cultura generale U.D. 2 – X. Xxxxxxx Contenuti: La biografia; il pensiero e la poetica; la produzione principale Antologia: da MYRICAE: X Agosto da CANTI DI CASTELVECCHIO: La canzone dell’ulivo U.D. 3 – G. X’Xxxxxxxx Xxxxxxxxx: La biografia; il pensiero e la poetica; la produzione principale Antologia: Il piacere (trama, caratteristiche, strategie narrative) da ALCYONE: La pioggia nel pineto “ : I pastori U.D. 4 – La poesia crepuscolare, “vociana” e futurista Contenuti: Il contesto storico, economico e sociale; caratteri fondamentali; cultura generale; principali esponenti XXX XXX XX Xxxxxxxxxxxx (15 h) PROSA E POESIA DELLA CRISI DELL’UOMO MODERNO U.D. 1 – La narrativa della crisi Contenuti: Il contesto storico, economico e sociale; caratteri fondamentali; cultura generale; principali esponenti. U.D. 1 – I. Xxxxx Xxxxxxxxx: La biografia; il pensiero e la poetica; la produzione principale |
Antologia: Una vita (trama, caratteristiche, Senilità strategie narrative) La coscienza di Xxxx U.D. 2 – X. Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx: La biografia; il pensiero e la poetica; la produzione principale Antologia: Sei personaggi in cerca d’autore: analisi e trama *U.D. 3 – X. Xxxxxxxxx Contenuti: La biografia; il pensiero e la poetica; la produzione principale Antologia: Brani da L’ALLEGRIA: sez. “Naufragi” e “Girovago” *UDA IV II Quadrimestre (14 h) LA GUERRA NELLA POESIA E NELLA NARRATIVA DEL XX SECOLO U.D. 1 – E. Montale Contenuti: La biografia; il pensiero e la poetica; la produzione principale Antologia: da “Ossi di seppia”: Spesso il male di vivere ho incontrato “ : Limoni U.D. 2 – L’Ermetismo Contenuti: Il contesto storico, economico e sociale; caratteri fondamentali; cultura generale U.D. 3 – X. Xxxxxxxxx Contenuti: La biografia; il pensiero e la poetica; la produzione principale Antologia: da “Giorno dopo Giorno”: Alle fronde dei salici U.D. 4 – Il Neorealismo Contenuti: La biografia; il pensiero e la poetica; la produzione principale Antologia: X. Xxxx – Se questo è un uomo (trama X. Xxxxxx – Gente in Aspromonte caratteristiche X. Xxxxxxxx – Il partigiano Xxxxxx strategie narrative) XXX X X e II Quadrimestre (12 h) LABORATORIO DI SCRITTURA: SAPER ELABORARE LE PRINCIPALI FORME DI SCRITTURE SCOLASTICHE U.D. 1 – Il tema storico U.D. 2 – Analisi e produzione di un testo argomentativo U.D. 3 – Comprensione e analisi del testo narrativo e poetico U.D. 4 – Riflessione critica di un testo espositivo-argomentativo su tematiche di attualità U.D. 5 – Produzione della recensione U.D. 6 – Laboratorio: Il quotidiano in classe |
UDA VI: I e II Quadrimestre (6 h) CITTADINANZA E COSTITUZIONE U.D. 1: La Società delle Nazioni e l’ONU U.D. 2: La “giornata internazionale della donna” U.D. 3: La “giornata della memoria” U.D. 4: La “giornata della legalità” | ||
PROFITTO DELLA CLASSE | • Partecipazione al dialogo educativo: • Attitudine alla disciplina: • Interesse per la disciplina: • Impegno nello studio: • Metodo di studio: • Profitto finale: | Buono |
Buono | ||
Da buono a distinto | ||
Da discreto a distinto | ||
Da discretamente organizzato ad autonomo | ||
Da sufficiente a distinto |
*Sono contrassegnati, con l’asterisco i contenuti dei moduli non ancora svolti ma che, presumibilmente lo saranno prima della fine dell’anno scolastico.
CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI | ||
Materia | STORIA | |
Docente | Xxxxxxx Xxxxx | |
Libro di testo adottato | X. Xxxxxxxxx, Il tempo e le cose 3 – Storia dal novecento ad oggi, ed. Laterza | |
Totale ore di lezione | ORE EFFETTUATE SINO AL 15 maggio 2023 | 59 |
ALTRE ORE PREVISTE SINO ALLA FINE DELL’ ANNO | 8 | |
TOTALE ORE | 67 | |
Metodi d’ insegnamento | X | Lezione frontale |
X | Lezione partecipata | |
X | Lezione individualizzata | |
X | Lavori di gruppo | |
X | Simulazioni | |
Problem solving | ||
X | Attività laboratori | |
X | Didattica a distanza | |
Obiettivi realizzati UDA 0 RIVOLUZIONI DEL MONDO MODERNO UDA 1 IL MONDO DALLA METÀ DEL XIX SECOLO AL 1900 UDA 2 LA PRIMA GUERRA MONDIALE E LA RIVOLUZIONE RUSSA UDA 3 I REGIMI TOTALITARI IN EUROPA E LA SECONDA GUERRA MONDIALE | In termini di conoscenze, competenze e capacità Conoscenza: tutti i corsisti conoscono i principali eventi storici e i tratti focali delle epoche prese in esame, dal punto di vista culturale, economico, sociale, politico e religioso e i processi essenziali che hanno caratterizzato un dato periodo storico. Alcuni sono in grado di esporre i più importanti processi di trasformazione ed evoluzione dei sistemi politico-istituzionali ed economico-produttivi. Competenza: i corsisti sanno argomentare a grandi linee, i fatti storici in ordine al tempo ed allo spazio, utilizzare il lessico di base del linguaggio disciplinare. Alcuni sanno applicare categorie, strumenti e metodi della ricerca storica in contesti laboratoriali e operativi, per produrre ricerche su tematiche storiche e adoperare strumenti della divulgazione storica (testi scolastici e divulgativi anche multimediali, siti web, ecc.). Capacità: i corsisti in generale sintetizzare e collegare i contenuti basilari ovvero correlare la conoscenza storica agli sviluppi essenziali delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento; sono in grado di fare semplici riflessioni personali. Alcuni sanno riconoscere gli aspetti geografici, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione spazio-temporale attraverso il confronto fra epoche e attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali; discutere e confrontare diversi fatti o fenomeni storici, sociali ed economici anche in riferimento alla realtà contemporanea. Didattica a distanza Si riportano di seguito le competenze, le conoscenze e le abilità riferite alla didattica a distanza: |
Competenze: Competenza digitale Conoscenza: Consolidamento delle conoscenze riguardanti le applicazioni tecnologiche quotidiane e le relative modalità di funzionamento; procedure di utilizzo di reti informatiche per ottenere dati, fare ricerche, comunicare. Abilità: Utilizzare strumenti informatici e di comunicazione per elaborare testi e immagini e produrre documenti in diverse situazioni; Utilizzare materiale digitale per l’apprendimento; utilizzare la rete per scopi di informazione, comunicazione, ricerca. | |
Strumenti di lavoro | Libro di testo, materiali prodotti dall’insegnante, sintesi, mappe concettuali, questionari, prove strutturate, e-mail, Google education Suit, WhatsApp. |
Spazi utilizzati Contenuti | Gli spazi tradizionali di ogni struttura scolastica, compresi laboratori e sala informatica; didattica a distanza. |
UDA 0: I Quadrimestre (8 h) DALLA RESTAURAZIONE ALL’ITALIA DEL 1861 U.D. 1: La Rivoluzione americana U.D. 2: La Rivoluzione francese U.D. 3: Il ventennio napoleonico U.D. 4: La I rivoluzione industriale UDA I: I Quadrimestre (10 h) DALLA RESTAURAZIONE ALL’ITALIA DEL 1861 U.D. 1: I moti rivoluzionari del 1820/’30 U.D. 2: L’Europa e l’Italia del 1848 U.D. 3: Le guerre d’indipendenza U.D. 4: La nascita del Regno d’Italia UDA II: I Quadrimestre (10 h) IL MONDO TRA XX XXXX XXX 0000 X XX 0000 X.X. 1: Seconda Rivoluzione industriale U.D. 2: La società di massa U.D. 3: L’imperialismo U.D. 4: Età Giolittiana UDA III: LA PRIMA GUERRA MONDIALE E LA RIVOLUZIONE RUSSA I Quadrimestre (12 h) U.D. 1: Cause del conflitto U.D. 2: La guerra di trincea U.D. 3: L’Italia dalla neutralità all’intervento U.D. 4: La fine della guerra U.D. 5: I trattati di pace e il dopoguerra U.D. 6: L’affermazione del modello comunista U.D. 7: La nascita dell’Unione Sovietica U.D. 3: La dittatura di Xxxxxx e l’industrializzazione dell’URSS UDA IV: I REGIMI TOTALITARI EUROPEI E LA SECONDA GUERRA MONDIALE II Quadrimestre (14 h) U.D. 1: La crisi del dopoguerra e il “biennio rosso” |
U.D. 2: Il Fascismo al potere U.D. 3: Il regime nazista U.D. 4: La crisi del ’29 e il New Deal U.D. 5: Dittature fasciste in Spagne e Giappone U.D. 6: La Seconda Guerra Mondiale UDA V: II Quadrimestre (9 h) IL MONDO DIVISO *U.D. 1: Xx xxxxxxx xxxxx Xxxxxxxxxx xxxxxxxx *X.X. 0: La “guerra fredda” *U.D. 3: La nascita dell’Europa Unita *U.D. 4: Xx xxxxxx xxx xxxx xx Xxxxxxx XXX XX: I e II Quadrimestre (4 h) CITTADINANZA E COSTITUZIONE U.D. 1: La Società delle Nazioni e l’ONU U.D. 2: La “giornata internazionale della donna” U.D. 3: La “giornata della memoria” U.D. 4: La “giornata della legalità” | ||
PROFITTO DELLA CLASSE | • Partecipazione al dialogo educativo: • Attitudine alla disciplina: • Interesse per la disciplina: • Impegno nello studio: • Metodo di studio: • Profitto finale: | Buono |
Buono | ||
Da buono a distinto | ||
Da discreto a distinto | ||
Da discretamente organizzato ad autonomo | ||
Da sufficiente a distinto |
*Sono contrassegnati, con l’asterisco i contenuti dei moduli non ancora svolti ma che, presumibilmente lo saranno prima della fine dell’anno scolastico.
SEZIONE 6 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI | |||||
Materia | ECONOMIA AGRARIA | ||||
Docente | Xxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxx Xxxxx | ||||
Libro di testo adottato | Amicabile S., Economia Agraria, Ed. Hoepli | ||||
Totale ore di lezione | ORE EFFETTUATE SINO AL 15 maggio 2023 | 60 | |||
ALTRE ORE PREVISTE SINO ALLA FINE DELL’ ANNO | 6 | ||||
TOTALE ORE | 66 | ||||
Metodi d’ insegnamento | X | Lezione frontale | |||
X | Lezione partecipata | ||||
X | Lezione individualizzata | ||||
X | Lavori di gruppo | ||||
X | Simulazioni | ||||
X | Problem solving | ||||
Attività laboratoriali | |||||
Altro ………………………………………………………… | |||||
Obiettivi realizzati | |||||
COMPETENZA SPECIFICA | ABILITA’/CAPACITA’ | CONOSCENZE | |||
Utilizzare gli strumenti statistici e della matematica finanziaria Stilare bilanci economici preventivi e consuntivi Calcolare il costo di esercizio di una macchina Calcolare il prezzo di trasformazione di un prodotto aziendale | Determinare i costi di produzione ed i conti colturali. Effettuare un giudizio economico di convenienza alla trasformazione Valutare la convenienza economica di un investimento fondiario | Strumenti analitici per elaborare bilanci di previsione, emettendo giudizi di convenienza Gli strumenti per la valutazione dell’efficienza aziendale | |||
Strumenti di lavoro | Libri di testo, mezzi multimediali, dispense del docente, LIM | ||||
Spazi utilizzati | Aula didattica | ||||
Contenuti svolti | U.D. 1: IL BILANCIO • Il bilancio dell’azienda agraria • Le attività dell’imprenditore • Il lavoro agricolo e i suoi compensi • Il bilancio economico dell’azienda agraria |
• La riclassificazione del bilancio economico • L’analisi dell’efficienza aziendale • * Matematica finanziaria: interesse e montante, annualità e periodicità | ||
U.D. 2: I CONTI COLTURALI ● Gli aspetti economici di stima ● Costi di produzione ● Conti colturali ● Bilanci aziendali | ||
U.D. 3: ECONOMIA DELLE MACCHINE ● Costo di esercizio di una macchina ● Strumenti per la valutazione dell’efficienza aziendale ● Analisi dell’efficienza aziendale | ||
U.D. 4: I BILANCI DI TRASFORMAZIONE ● Costi di trasformazione dei prodotti aziendali ● Prezzo di trasformazione di un prodotto aziendale: ● * latte in formaggio e ricotta ● l’uva in vino | ||
PROFITTO DELLA CLASSE | Partecipazione al dialogo educativo Attitudine alla disciplina | buono |
da discreto a buono | ||
Interesse per la disciplina | ||
buono | ||
Impegno nello studio | ||
da sufficiente a buono | ||
Metodo di studio | ||
da sufficiente a buono | ||
Profitto finale | ||
da sufficiente a buono | ||
Utilizzare i giudizi sintetici: scarso, insuff., suff. discreto, buono, ottimo. |
SEZIONE 6 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI | |||
Materia | ECONOMIA DEI MERCATI e MARKETING AGROALIMENTARE | ||
Docente | Xxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxx Xxxxx | ||
Libro di testo adottato | Xxxxxx Xxxxx, Economia dei Mercati e Marketing, Ed. Reda | ||
Totale ore di lezione | ORE EFFETTUATE SINO AL 15 maggio 2022 | 58 | |
ALTRE ORE PREVISTE SINO ALLA FINE DELL’ ANNO | 8 | ||
TOTALE ORE | 66 | ||
Metodi d’ insegnamento | X | Lezione frontale | |
X | Lezione partecipata | ||
X | Lezione individualizzata | ||
X | Lavori di gruppo | ||
X | Simulazioni | ||
X | Problem solving | ||
Attività laboratoriali | |||
Altro ………………………………………………………… | |||
Obiettivi realizzati | |||
COMPETENZE SPECIFICHE | ABILITA’/CAPACITA’ | CONOSCENZE | |
Saper individuare e valutare le opportunità commerciali per uno specifico prodotto in relazioni alle diverse realtà produttive e di mercato. Valutare le potenzialità della filiera corta nella realtà locale. | Indicare i procedimenti idonei alla valorizzazione dei prodotti Agroalimentari. Individuare le linee orientative e programmatiche della PAC* Schematizzare percorsi di trasparenza e tracciabilità dei prodotti. Progettare interventi di | Politiche agricole comunitarie nazionali, regionali (OCM).* Caratteristiche e funzioni delle associazioni dei produttori, cooperative, filiere e distretti produttivi. * Strategie di distribuzione e gestione dei trasporti nel comparto agroalimentare. * | |
Strumenti di lavoro | Libri di testo, mezzi multimediali, dispense del docente, LIM | ||
Spazi utilizzati | Aula, visite in aziende specializzate | ||
Contenuti | U.D. 1: Il mercato e i prodotti agroalimentari - domanda e offerta del mercato - evoluzione dei mercati dei prodotti agricoli - formazione del prezzo U.D. 2: Valorizzazione a qualità nel mercato dell’agroalimentare - promozione, qualità e valorizzazione dei prodotti agroalimentari- sicurezza alimentare e tutela della produzione - marchi di tutela - sistema di controllo in agricoltura biologica - sistema di gestione della sicurezza nel settore agroalimentare - conservazione, stoccaggio e packaging dei prodotti - etichettatura U.D. 3: Commercio e vendita dei prodotti agroalimentari - ciclo di vita del prodotto - politica di distribuzione e reti di vendita* - e-commerce, commercio interno ed estero* - filiera agroalimentare - classi commerciali dei prodotti agricoli - Organizzazioni economiche e competitività di settore* - Mercato e politiche di sostegno al settore*: la PAC* | |
U.D. 4: Marketing: mercato e tipologie - marketing e tipi di marketing; - *Marketing territoriale e marchio d’area; - *Agricoltura e industria agroalimentare | ||
PROFITTO DELLA CLASSE | Partecipazione al dialogo educativo Attitudine alla disciplina | buono |
buono | ||
buono | ||
Interesse per la disciplina | da sufficiente a ottimo | |
da sufficiente a ottimo | ||
Impegno nello studio | da sufficiente a ottimo | |
Metodo di studio | ||
Profitto finale | ||
Utilizzare i giudizi sintetici: scarso, insuff. suff. discreto, buono, ottimo. |
SEZIONE 6 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI | |||
Materia | SOCIOLOGIA RURALE E STORIA DELL’AGRICOLTURA | ||
Docente | Xxxx Xxxxxx - Xxxxx Xxxxxx | ||
Libro di testo adottato | XXXXXX G / XXXXXXXXX L. - ELEMENTI DI SOCIOLOGIA E STORIA DELL'AGRICOLTURA | ||
Totale ore di lezione | ORE EFFETTUATE SINO AL 15 maggio 2023 | 36 | |
ALTRE ORE PREVISTE SINO ALLA FINE DELL’ ANNO | 8 | ||
TOTALE ORE | 44 | ||
Metodi d’ insegnamento | X | Lezione frontale | |
X | Lezione partecipata | ||
Lezione individualizzata | |||
X | Lavori di gruppo | ||
Simulazioni | |||
Problem solving | |||
Attività laboratoriali | |||
Altro ………………………………………………………… | |||
Obiettivi realizzati | |||
COMPETENZA SPECIFICA | ABILITA’/CAPACITA’ | CONOSCENZE | |
Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi. Prevedere ed organizzare attività di valorizzazione delle produzioni mediante le diverse forme di marketing. Operare, favorendo attività integrative delle | Esaminare ed interpretare l’evoluzione storica delle produzioni agricole territoriali, i motivi delle loro variazioni, la genesi delle realtà attuali. Individuare la trasformazione delle aree rurali, la storia dell’agricoltura e l’evoluzione dell’assistenza tecnica in agricoltura. Individuare gli aspetti sociologici dell’ambiente e del territorio. | Nascita dell’agricoltura- preistoria e origine delle piante coltivate; l’età antica; sviluppo dell’agricoltura nel bacino del Mediterraneo. concetto di ruralità e sua evoluzione. - politiche di sviluppo rurale: - aspetti sociologici delle questioni ambientali e territoriali: qualità della vita e sviluppo sostenibile. - nuove configurazioni della ruralità: filiera, tracciabilità, gamme di prodotti e marketing; la nuova agricoltura; sociologia dell’alimentazione; il domani dell’agricoltura. |
aziende agrarie mediante realizzazioni di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico. | |||
Strumenti di lavoro | Libri di testo, mezzi multimediali, LIM | ||
Spazi utilizzati | Aula didattica, aziende del territorio. | ||
Contenuti svolti | U.D. 1: La nascita dell’agricoltura • La preistoria. • L’ origine e la domesticazione delle piante coltivate • Gli arbori dell’agricoltura • Arboricoltura e allevamento | ||
U.D. 2: -L’agricoltura medievale • grandi viaggi di esplorazione • Le specie vegetali del “Nuovo Mondo” (il tabacco, la patata, il pomodoro • Istituzioni e sostegni all’agricoltura dopo l’Unità | |||
U.D. 3 Le vicende catastali ● -Le prime forme di catasto. ● -Il catasto dopo l’Unità | |||
U.D. 4: L’agricoltura dai due conflitti mondiali ad oggi ● Boom economico e sottosviluppo agricolo ● -La nascita della Comunità Economica Europea ● -La PAC (Politica Agricola Comune) | |||
PROFITTO DELLA CLASSE | Partecipazione al dialogo educativo Attitudine alla disciplina Interesse per la disciplina Impegno nello studio Metodo di studio Profitto finale | buono | |
da discreto a buono | |||
buono | |||
da sufficiente a buono | |||
da sufficiente a buono | |||
da sufficiente a buono | |||
Utilizzare i giudizi sintetici: scarso, insuff., suff. discreto, buono, ottimo. |
SEZIONE 6 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI | |||||
Materia | AGRONOMIA | ||||
Docente | Xxxx Xxxxxx - Xxxxx Xxxxxx | ||||
Libro di testo adottato | XXXXXXX L / FORGIARINI M N / PUGLISIG | ||||
Totale ore di lezione | ORE EFFETTUATE SINO AL 15 maggio 2023 | 38 | |||
ALTRE ORE PREVISTE SINO ALLA FINE DELL’ ANNO | 8 | ||||
TOTALE ORE | 46 | ||||
Metodi d’ insegnamento | X | Lezione frontale | |||
X | Lezione partecipata | ||||
X | Lezione individualizzata | ||||
X | Lavori di gruppo | ||||
X | Simulazioni | ||||
X | Problem solving | ||||
Attività laboratoriali | |||||
Altro ………………………………………………………… | |||||
Obiettivi realizzati | |||||
COMPETENZA SPECIFICA | ABILITA’/CAPACITA’ | CONOSCENZE | |||
Individuare l’importanza delle singole tecniche nella realizzazione degli esercizi produttivi; Saper gestire in modo consapevole le tecniche produttive nel rispetto dell'ambiente. Riconoscere, in riferimento ad alcune situazioni locali o oggetto di studio, i fondamentali aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. | Definire impianti frutticoli compatibili con un certo grado di meccanizzazione e con prodotti di qualità; Organizzare interventi adeguati per la gestione del suolo, del bilancio idrico e nutrizionale di un frutteto. Prevedere interventi fitosanitari rispettosi dell’ambiente e delle qualità del prodotto; Acquisire i principi fondamentali della potatura dei fruttiferi. Essere in grado di scegliere specie arboree e relative cultivar in funzione del livello di organizzazione aziendale, delle caratteristiche ambientali, delle richieste dei mercati. | Definire gli elementi caratteristici delle sistemazioni e riconoscere le sistemazioni attualmente utilizzate nelle zone di pianura e di collina. Conoscere i concimi minerali e organici più utilizzati e il ruolo della sostanza organica nella pratica agricola. Predisporre un semplice piano di concimazione. Sapere riconoscere gli impianti irrigui più comuni e saperne definire le caratteristiche. definire le caratteristiche territoriali, ambientali e agro produttive delle zone di montagna e di pianura. | |||
Strumenti di lavoro | Libri di testo, mezzi multimediali, LIM | ||||
Spazi utilizzati | Aula didattica |
Contenuti svolti | U.D.1: La gestione della fertilità chimica del terreno • Tecniche per il controllo della fertilità chimica; • Catena del detrito, processo di decomposizione e mineralizzazione della sostanza organica; • Fertilità biologica, chimica e fisica piano di concimazione e la sua formulazione; • La fertilizzazione organica: la sua importanza, le sue caratteristiche e le diverse tipologie (letame compost e sovescio);humus e processo di compostaggio. |
U.D.2: Fabbisogni nutritivi degli animali domestici • mantenimento, accrescimento, gravidanza, determinazione dei fabbisogni; • leguminose e il loro utilizzo nell’alimentazione zootecnica; • produzione del latte, curva di produzione del latte- asciutta, carriera produttiva di una bovina lattifera; • Allevamento suinicolo ciclo chiuso/aperto; • Allevamento Ovicaprino; • Igiene e sanità del bestiame, il benessere animale. | |
U.D.3: Coltivazione minori • Definizione di pianta officinale, gli impieghi delle piante officinali; • le principali piante officinali in Italia, la loro coltivazione • Zafferano, epoca e tecniche di raccolta e di prima trasformazione e loro riflessi sulla qualità del prodotto. • Ginestra, epoca e tecniche di raccolta e di prima trasformazione e loro riflessi sulla qualità del prodotto. • Canapa Sativa, epoca e tecniche di raccolta e di prima trasformazione e loro riflessi sulla qualità del prodotto. • Raccolta della melissa. | |
U.D.4: Gestione delle risorse irrigue • I metodi e gli impianti irrigui, richiami sui rapporti suolo-acqua-pianta, evapotraspirazione; ritenzione idrica del suolo; • Il fabbisogno irriguo. Il volume di adacquamento ed il turno. Criteri e modalità di programmazione dell’irrigazione; • Diversi tipi di irrigazione, a pioggia, aspersione, microirrigazione. • Propagazione delle piante, requisiti della semente; Miglioramento genetico, gli OGM; Tecniche di moltiplicazione delle piante. |
PROFITTO DELLA CLASSE | Partecipazione al dialogo educativo Attitudine alla disciplina | buono |
da discreto a buono | ||
Interesse per la disciplina | ||
buono | ||
Impegno nello studio | ||
da sufficiente a buono | ||
Metodo di studio | ||
da sufficiente a buono | ||
Profitto finale | ||
da sufficiente a buono | ||
Utilizzare i giudizi sintetici: scarso,insuff., suff. discreto, buono, ottimo. |
SEZIONE 6 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI | |||
Materia | TECNICHE DI ALLEVAMENTO VEGETALE | ||
Docente | Xxxx Xxxxxx - Xxxxx Xxxxxx | ||
Libro di testo adottato | Xxxxxxx Xxxxx e Xxxxxxx Xxxxxxx - Edagricole | ||
Totale ore di lezione | ORE EFFETTUATE SINO AL 15 maggio 2023 | 36 | |
ALTRE ORE PREVISTE SINO ALLA FINE DELL’ ANNO | 12 | ||
TOTALE ORE | 48 | ||
Metodi d’ insegnamento | X | Lezione frontale | |
X | Lezione partecipata | ||
Lezione individualizzata | |||
X | Lavori di gruppo | ||
X | Simulazioni | ||
X | Problem solving | ||
Attività laboratoriali | |||
Altro ………………………………………………………… | |||
Obiettivi realizzati | |||
COMPETENZA SPECIFICA | ABILITA’/CAPACITA’ | CONOSCENZE | |
Applicare le metodologie e le tecniche di allevamento vegetale idonee ad ogni territorio. Proporre soluzioni di allevamenti vegetali sostenibili in alternativa alle tecniche tradizionali. | Organizzare tipologie produttive compatibili sotto il profilo dell’efficienza tecnico- economica e della sostenibilità. Definire sistemi di coltivazione integrata e biologica. Definire sistemi di produzione atti a valorizzare la qualità dei prodotti. | Fattori chimici e biologici che condizionano le produzioni arboree ed arbustive. Tecniche di impianto delle coltiva zioni arboree. Tecniche di coltivazione delle specie arboree di interesse per il territorio. Tecniche di coltura biologica ed integrata applicata alle diverse specie erbacee ed arboree. | |
Strumenti di lavoro | Libri di testo, mezzi multimediali, LIM | ||
Spazi utilizzati | Aula didattica, aziende del territorio, azienda della scuola. | ||
Contenuti svolti | U.D. 1: APPARATO RADICALE • Funzioni morfologiche dell’apparato radicale • Studio e controllo dell’apparato radicale | ||
U.D. 2: CHIOMA ● Portamento |
● Foglie ● Gemme ● Rami a legno e a frutto ● Fiori ● Frutti ● Cicli delle piante | |
U.D. 3: SVILUPPO GEMME E GERMOGLI ● Sviluppo delle gemme a legno ● Dominanza apicale ● Differenziazione delle gemme a fiore ● Xxxxxxxxx xxxx xxxxx x xxxxxxxxxx xx xxxxxx | |
X.X. 0: IMPIANTO DI UN FRUTTETO ● Clima ● Cultivar e portainnesto ● Sesto di impianto ● Operazioni di campagna ● Palificazione coltura coperta ● Forme di allevamento | |
U.D. 5: NOCCIOLETO • Cenni botanici • Varietà italiane • Portinnesti • Esigenze pedoclimatiche • Sistemi di allevamento • Potatura a legno • Concimazioni (di fondo, produzione) • Gestione del manto erboso • Trattamenti fitosanitari • Raccolta | |
U.D. 6: L’OLIVO • Esigenze pedoclimatiche • Impianto ed allevamento • Scelta delle distanze e del sesto • Forme di allevamento • Scelta varietale a cultivar • Lavorazioni • Concimazione (fondo, allevamento, produzione) • Potatura (allevamento, produzione, meccanica) | |
U.D. 7: AGRUMI • Esigenze pedoclimatiche • Impianto ed allevamento • Sesto di impianto • Tecniche di piantagione • Scelta varietale e cultivar • Cure colturali | |
U.D. 8: SISTEMI DI DIFESA DELLE COLTURE • Difesa convenzionale • Lotta a calendario • Insetticidi |
• Fungicidi • Lotta biologica • Lotta integrata | ||
PROFITTO DELLA CLASSE | Partecipazione al dialogo educativo Attitudine alla disciplina | buono |
da discreto a buono | ||
Interesse per la disciplina | ||
buono | ||
Impegno nello studio | ||
da sufficiente a buono | ||
Metodo di studio | ||
da sufficiente a buono | ||
Profitto finale | ||
da sufficiente a buono | ||
Utilizzare i giudizi sintetici: scarso, insuff., suff. discreto, buono, ottimo. |
SEZIONE 6 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI | |||
Materia | VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE | ||
Docente | Xxxx Xxxxxx - Xxxxx Xxxxxx | ||
Libro di testo adottato | XXXXXXX L / XXXXXXXXXX M N / XXXXXXX G | ||
Totale ore di lezione | ORE EFFETTUATE SINO AL 15 maggio 2023 | 33 | |
ALTRE ORE PREVISTE SINO ALLA FINE DELL’ ANNO | 8 | ||
TOTALE ORE | 41 | ||
Metodi d’ insegnamento | X | Lezione frontale | |
X | Lezione partecipata | ||
Lezione individualizzata | |||
X | Lavori di gruppo | ||
Simulazioni | |||
X | Problem solving | ||
Attività laboratoriali | |||
Altro ………………………………………………………… | |||
Obiettivi realizzati | |||
COMPETENZA SPECIFICA | ABILITA’/CAPACITA’ | CONOSCENZE | |
Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi. Applicare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi e per la gestione della trasparenza, della tracciabilità e rintracciabilità | Identificare le norme riguardanti i singoli aspetti della multifunzionalità. Individuare le linee applicative della normativa ambientale e di settore. Identificare i fattori negativi e positivi di impatto ambientale delle singole opere | Disposizioni legislative nazionali e regionali sulle zone montane. Norme comunitarie, nazionali, e regionali per la tutela delle acque, dei suoli e dei prodotti alimentari. Normativa relativa alla gestione di rifiuti, liquami e reflui. Forme di associazione di produttori, filiere e distretti produttivi | |
Strumenti di lavoro | Libri di testo, mezzi multimediali, LIM | ||
Spazi utilizzati | Aula didattica | ||
Contenuti svolti | U.D. 1: Normativa della tutela del paesaggio • Disposizioni nazionali e regionali sulle zone montane • Tutela delle acque • Tutela e difesa del suolo • Normativa ambientale e gestione dei rifiuti e reflui zootecnici |
U.D. 2: - Struttura dell’ordinamento amministrativo italiano • Enti con competenze amministrative territoriali • Figure giuridiche nelle attività agricole • Filiere e distretti produttivi • Forme di associazione dei produttori | ||
PROFITTO DELLA CLASSE | Partecipazione al dialogo educativo Attitudine alla disciplina | buono |
da discreto a buono | ||
Interesse per la disciplina | ||
buono | ||
Impegno nello studio | ||
da sufficiente a buono | ||
Metodo di studio | ||
da sufficiente a buono | ||
Profitto finale | ||
da sufficiente a buono | ||
Utilizzare i giudizi sintetici: scarso, insuff., suff. discreto, buono, ottimo. |
SEZIONE 7
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Quello della valutazione è il momento in cui il docente verifica i processi di insegnamento/apprendimento. L’obiettivo sarà quello di porre l’attenzione sui progressi dell’allievo e sulla validità dell’azione didattica, consentendo al docente di modificare eventualmente le strategie e metodologie di insegnamento, dando spazio ad altre più efficaci. Alla valutazione verranno assegnate le seguenti quattro funzioni:
Diagnostica | Viene condotta collettivamente all’inizio o durante lo svolgimento del processo educativo e permette di controllare immediatamente l’adeguatezza degli interventi volti al conseguimento dei traguardi formativi. In caso di insuccesso il docente dovrà eventualmente operare modifiche mirate alla propria programmazione didattica |
Formativa | Viene condotta individualmente all’inizio o durante il processo educativo e consente di controllare, frequentemente e rapidamente, il conseguimento di obiettivi limitati e circoscritti nel corso dello svolgimento dell’attività didattica |
Sommativa | Viene condotta alla fine del processo e ha lo scopo di fornire informazioni sull’esito globale del processo di apprendimento di ogni alunno |
Finale | Viene condotta alla fine del processo e permette di esprimere un giudizio sulla qualità dell’istruzione e quindi sulla validità complessiva dei percorsi attuati |
Si utilizzeranno le seguenti tipologie di prove:
✓ verifiche orali (semplici domande dal posto o interventi spontanei durante lo svolgimento delle lezioni, interventi alla lavagna, tradizionali interrogazioni);
✓ relazioni scritte riguardanti le eventuali attività di laboratorio;
✓ test a risposta multipla;
✓ verifiche scritte con quesiti a risposta breve;
✓ verifiche scritte con esercizi applicativi;
✓ verifiche scritte con risoluzione di problemi.
Durante entrambi i quadrimestri, i docenti, oltre alle verifiche orali, proporranno delle verifiche scritte in forma oggettiva (prove strutturate o semi-strutturate con questionari e test di vario tipo)1, il cui risultato sarà riportato con un voto in decimi sul registro, secondo i parametri di valutazione fissati dal P.O.F., e che concorrerà alla valutazione periodica complessiva del livello di preparazione dei singoli alunni.
Le verifiche scritte saranno almeno due a quadrimestre per tutte le classi.
Le verifiche orali, almeno due a quadrimestre, tenderanno ad accertare la conoscenza dei contenuti, la correttezza e la chiarezza espositiva. Esse saranno valutate tramite i descrittori della valutazione riportati nel P.O.F.
I criteri di valutazione riguarderanno tanto gli obiettivi generali quanto quelli specifici, intermedi e finali, stabiliti caso per caso. La valutazione sarà effettuata rispetto ai livelli di partenza, tenendo, nel dovuto conto, le situazioni personali e sociali degli studenti.
La valutazione, quadrimestrale e finale, terrà conto degli esiti delle verifiche ma anche di altri criteri quali:
● Il miglioramento nel corso degli studi;
● La partecipazione e l’impegno;
● La crescita culturale ed umana;
● La maturazione della convivenza civile e della tolleranza.
La valutazione, in quanto bilancio complessivo, si baserà:
● Sulle abilità ricettive e le capacità cognitive
● Sulle capacità sviluppate nel corso delle attività svolte
● Xxxxx crescita culturale ed umana
● Xxxx’apprendimento dei valori e dei contenuti coerenti al curriculum di studio
● Xxxxx partecipazione e sull’impegno
● Xxxx’efficacia del metodo di studio.
Si individua nei seguenti obiettivi il livello minimo per una valutazione di sufficienza:
● Saper codificare e decodificare semplici testi orali e scritti
● Saper utilizzare semplici strumenti di laboratorio
● Conoscere adeguatamente i vari contenuti disciplinari ed esprimersi correttamente
● Saper applicare principi e regole
● Xxxxxxxxsi con sufficiente padronanza sia oralmente che per iscritto
Le verifiche saranno occasioni basilari per valutare l’incidenza del lavoro svolto ed il livello di preparazione raggiunto dagli studenti.
Le prove saranno formative da svolgersi” in itinere “per verificare il raggiungimento degli obiettivi delle
singole unità didattiche e procedere ad eventuali recuperi. Si prevede inoltre alla fine di ogni modulo una
pausa nello svolgimento del programma di una settimana per permettere agli studenti di svolgere eventuali prove scritte perse nel corso del bimestre.
Le verifiche saranno sommative (due o tre prove nell’arco di un quadrimestre) ed effettuate mediante:
• Colloqui
• Interrogazioni
• Prove strutturate
• Prove pratiche
• Prove scritte diversificate
PROVE DI VERIFICA | ELEMENTI VALUTATI |
PROVE STRUTTURATE | ■ Conoscenza dei contenuti ■ Comprensione |
TEMI | ■ Pertinenza alla traccia ■ Correttezza formale ■ Contributo personale |
RIASSUNTI | ■ Comprensione del testo ■ Capacità di sintesi ■ Correttezza espressiva |
QUESTIONARI A RISPOSTA APERTA | ■ Comprensione del testo ■ Capacità di sintesi ■ Correttezza espressiva |
RISOLUZIONE DI PROBLEMI PRATICI E PROFESSIONALI | ■ Individuazione delle problematiche ■ Individuazione delle tecniche di risoluzione |
COLLOQUIO | ■ Conoscenza dei contenuti ■ Correttezza espressiva ■ Capacità di operare collegamenti ■ Capacità argomentative |
Per ogni prova scritta ciascun docente stabilirà:
1) l’oggetto della verifica (conoscenze di contenuti/ abilità cognitive / abilità operative) e gli obiettivi
da raggiungere;
2) la scala dei valori in decimi e le condizioni che devono essere soddisfatte per raggiungere i valori minimo/massimo e quelli intermedi. Tale scala di valori, espressa in griglie di valutazione (che ogni docente elaborerà autonomamente per la propria disciplina) verrà resa nota agli allievi e allegata agli elaborati scritti prodotti dagli allievi stessi.
GRIGLIA DI CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI COMPETENZA
Voto | Giudizio | Conoscenze | Competenze | Capacità |
1 – 4 | Insufficiente | Frammentarie e piuttosto superficiali | Riesce ad applicare le conoscenze in compiti semplici ma commette errori anche gravi nell’esecuzione | Effettua analisi e sintesi solo parziali ed imprecise. Sollecitato e guidato effettua valutazioni non approfondite |
5 | Mediocre | Superficiali e non del tutto complete | Commette qualche errore non grave nell’esecuzione di compiti piuttosto semplici | Effettua analisi ma non complete ed approfondite. Guidato e sollecitato sintetizza le conoscenze acquisite e sulla loro base effettua semplici valutazioni |
6 | Sufficiente | Complete ma non approfondite | Applica le conoscenze acquisite ed esegue compiti semplici senza errori | Effettua analisi ma non complete ed approfondite. Guidato e sollecitato sintetizza le conoscenze acquisite e sulla loro base effettua valutazioni anche approfondite. |
7 | Discreto | Complete ed approfondite | Xxxxxx compiti complessi e sa applicare i contenuti e le | Effettua analisi e sintesi con qualche incertezza; complete ed approfondite se aiutato. |
procedure ma commette qualche errore non grave | Effettua valutazioni autonome parziali e non approfondite | |||
8 | Buono | Complete, approfondite | Esegue compiti complessi e sa applicare i contenuti e le procedure; commette qualche lieve errore | Effettua analisi e sintesi complete ed approfondite. Valuta autonomamente anche se con qualche incertezza |
9 | Distinto | Complete, approfondite e coordinate | Esegue compiti complessi e sa applicare i contenuti e le procedure; non commette errori | Effettua analisi e sintesi complete ed approfondite. Valuta autonomamente senza incertezze |
10 | Ottimo Eccellente | Complete, approfondite, coordinate, personalizzate | Esegue compiti complessi applica con sicurezza contenuti e procedure; non commette errori | Coglie gli elementi di un insieme, stabilisce relazioni, organizza, in maniera autonoma e completa, le conoscenze e le procedure acquisite. |
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Il comportamento degli adulti, inteso come atteggiamento corretto e rispettoso della norma, è, nei corsisti adulti, ottimo. Può migliorare nei termini di assunzione di responsabilità e mantenimento degli impegni presi, insomma nel senso più ampio del rispetto. Il voto di comportamento è in questo caso stato attribuito sulla base della frequenza, dell’impegno e della partecipazione al dialogo educativo di ogni singolo corsista.
Voto | Giudizio | |
5 | Mediocre | Alunni che hanno sempre mantenuto una limitata partecipazione e interesse alla vita scolastica e irrilevante impegno nello studio e hanno frequentato scarsamente le lezioni. |
6 | Sufficiente | Xxxxxx che hanno sempre mantenuto un modesto interesse e partecipazione attiva alla vita scolastica con saltuario impegno nello studio e hanno frequentato in maniera discontinua le lezioni. |
7 | Discreto | Xxxxxx che hanno sempre mantenuto una discreta partecipazione e interesse alla vita scolastica con sufficiente impegno nello studio e hanno frequentato in maniera non regolare le lezioni. |
8 | Buono | Alunni che hanno sempre mantenuto una buona partecipazione e interesse alla vita scolastica con adeguato impegno nello studio e hanno frequentato in maniera regolare le lezioni. |
9 | Distinto | Xxxxxx che hanno sempre mantenuto un costante interesse e partecipazione alla vita scolastica con serio impegno nello studio e hanno frequentato in maniera assidua le lezioni. |
10 | Xxxxxx | Xxxxxx che hanno sempre mantenuto un vivo interesse e una partecipazione attiva alla vita scolastica con regolare impegno nello studio e hanno frequentato in maniera molto assidua le lezioni. |
SEZIONE 8 CREDITO FORMATIVO E SCOLASTICO
GRIGLIA ATTRIBUZIONE CREDITO SCOLASTICO CANDIDATI INTERNI
MEDIA VOTI | CREDITO SCOLASTICO | ||
III ANNO | IV ANNO | V ANNO | |
M = 6 | - | 8 - 9 | 9 - 10 |
6 < M ≤ 7 | - | 9- 10 | 10 – 11 |
7 < M ≤ 8 | - | 10 - 11 | 11 – 12 |
8 < M ≤ 9 | - | 11 - 12 | 13 – 14 |
9 < M ≤ 10 | - | 12 - 13 | 14 - 15 |
GRIGLIA PER L’ASSENGNAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO AGGIUNTIVO
CORSO SERALE
Durante il corso dell’intero anno scolastico sono state effettuate diverse attività extracurricolari: uscite didattiche, esercitazioni pratiche, visite presso aziende, progetti. In sede di scrutinio finale viene calcolato il monte ore totale N delle suddette attività.
Il corsista che abbia partecipato almeno alla metà delle ore (0,5N) avrà il +1 nella fascia di appartenenza della media, ove sia necessario, ovvero se la media stessa ha, dopo la virgola, cifre decimali corrispondenti a meno di 50.
Se N è dispari, il criterio sarà applicato al valore 0,5(N+1).
Il dipartimento IPA approva, il Collegio dei docenti adotta in data 19 maggio 2023.
SEZIONE 9
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO - PCTO
Il sistema dell'alternanza scuola-lavoro arricchisce la formazione che i giovani acquisiscono nei percorsi scolastici o formativi, fornendo loro, oltre alla conoscenza di base, competenze spendibili nel mercato del lavoro. Permette inoltre di realizzare un collegamento tra l'offerta formativa e lo sviluppo socio- economico delle diverse realtà territoriali.
La legge 107/2012 ha introdotto delle importanti novità sull’alternanza scuola-lavoro. Come indicato nella Guida operativa sull’alternanza scuola-lavoro dell’8 ottobre 2015, con riguardo ai percorsi di istruzione per gli adulti, viene precisato che “Attesa la specificità dell’utenza, contraddistinta da bisogni formativi differenziati, e alla luce della formulazione del comma 33 dell’articolo 1 della legge 107/2015, che fa riferimento esclusivamente agli assetti ordinamentali disciplinati dai dd.PP.RR. 87, 88 e 89 del 2010, si ritiene che nei suddetti percorsi di istruzione per gli adulti l’alternanza scuola lavoro, in quanto metodologia didattica, rappresenti un’opportunità per gli studenti iscritti, rimessa all’autonomia delle
istituzioni scolastiche”.
Considerato che gran parte dei corsisti del serale sono studenti lavoratori e che ciò renderebbe difficoltosa la realizzazione di un percorso di alternanza vero e proprio, il Collegio Docenti delibera, su proposta dei consigli di classe del serale, di attuarla attraverso visite aziendali.
E’ molto importante ricordare che negli istituti professionali, per gli Esami di Stato, la valutazione delle esperienze condotte in alternanza scuola-lavoro concorre ad integrare quella delle discipline alle quali tali attività ed esperienze afferiscono e contribuisce in tal senso alla definizione del credito scolastico.
Inoltre, considerato quanto previsto dall’art. 8, comma 3, del D.P.R. 15 marzo 2010 n. 87, il documento di classe deve recare specifiche indicazioni sul profilo e sulle competenze acquisite dagli allievi con riferimento alle esperienze, condotte sia nella classe IV che nella classe V, in alternanza scuola-lavoro. Le commissioni d’esame possono tener conto di tali attività ed esperienze, ai fini dell'accertamento di conoscenze, competenze e capacità, in particolare per la configurazione della terza prova e nella conduzione del colloquio.
Riferimenti normativi
⮚ Legge 107 del 13 luglio 2015;
⮚ Guida operativa sull’alternanza scuola-lavoro dell’8 ottobre 2015
SEZIONE 10 SIMULAZIONE DELLE PROVE SCRITTE
TRACCE SIMULAZIONE PRIMA PROVA D’ESAME
TIPOLOGIA A: Analisi e interpretazione di un testo letterario italiano
1. A mezzodì, G. X’Xxxxxxxx, Madrigali dell’Estate, Alcyone
2. S. Xxxxxxx, Un'emancipazione necessaria da Una donna, Feltrinelli, Milano 2001
TIPOLOGIA B: Analisi e produzione di un testo argomentativo
1. X. X. Xxxxx, Il Risorgimento italiano, Laterza, Roma-Milano 2004, pp. V-VIII
2. X. Xxxxxxxx, X. Xxxxxxxx, X. Xxxxxx, In bilico tra la morte e la vita da La libertà di morire con dignità, in “Il sole 24 ore”, 13 novembre 2016
3. X. Xxxxxxx, Influencer, arriva la moda degli avatar più veri del vero, in “Il sole 24 ore”, 18 agosto 2018
TIPOLOGIA C: Riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità
1. “Tra militanti e indifferenti: a tavola si cambia rotta”. A. Frenda in “Corriere della sera”, 10 luglio 2019
2. X.X. Xxxxxxxx, Saggi sulla politica e la società, Mondadori, MI 1999
SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA
E’ STATA SORTEGGIATA LA SECONDA DI QUESTE TRE TRACCE
Il candidato, scelta un’area geografica di propria conoscenza, individui un complesso aziendale della dimensione di 25 ettari, a conduzione diretta. Proceda inizialmente alla sua descrizione e successivamente, assumendo in modo congruo tutti i dati tecno – economici necessari, rediga il bilancio economico esaminando analiticamente le voci che lo compongono al fine di determinare il Beneficio Fondiario ed il Reddito Netto dell’imprenditore.
Il candidato, facendo riferimento ad un contesto aziendale di propria conoscenza, descriva un’azienda agraria condotta da un proprietario coltivatore diretto. Utilizzando, poi, tutti i dati necessari assunti con opportuni criteri di congruità, rediga il bilancio del Tornaconto e del Reddito netto spettante all’imprenditore.
Il candidato, con riferimento ad un frutteto in zona collinare di media estensione, che ha un buon indice di meccanizzazione, dopo aver descritto le caratteristiche tecniche ed organizzative, rediga il conto colturale di un ettaro di oliveto in fase di piena produzione.
SEZIONE 11 (n. b.: per la prova orale si adopererà quella ministeriale)
IPSSASR SCIGLIANO - GRIGLIA DI VALUTAZIONE TIPOLOGIA A
Alunno Classe Data
INDICATORI GENERALI | DESCRITTORI (MAX 60 pt) | Punti | |
-Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo - Coesione e coerenza testuale | • Elaborato articolato in modo chiaro, ordinato e appropriato. Esposizione pertinente, efficace e organica | 18- 20 | |
• Elaborato complessivamente articolato in modo chiaro e ordinato. Esposizione corretta e lineare | 14- 17 | ||
• Elaborato articolato in modo congruo. Esposizione complessivamente corretta . | 12 - 13 | ||
• Elaborato articolato mediocremente e in modo non sempre chiaro e ordinato. Esposizione scarsamente efficace | 9 - 11 | ||
• Elaborato per nulla o poco articolato in modo adeguato, del tutto disordinato. Esposizione confusa, poca chiara la comprensione del testo | 7 - 8 | ||
- Ricchezza e padronanza lessicale Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi); uso corretto ed efficace della punteggiatura | • Ottima competenza lessicale, appropriata ed efficace. Testo ordinato, corretto sul piano ortografico, grammaticale, sintattico e della punteggiatura | 18- 20 | |
• Buona e corretta competenza lessicale Testo corretto, uso appropriato delle strutture grammaticali e della punteggiatura | 14 - 17 | ||
• Competenza lessicale sostanzialmente corretta, semplice, generica. Testo semplice, complessivamente adeguato. Qualche errore sul piano morfosintattico e nell’uso della punteggiatura | 12 - 13 | ||
• Competenza lessicale scarsamente efficace ed adeguata. Testo con imprecisioni ed alcuni errori anche gravi | 9 - 11 | ||
• Lessico inappropriato, impreciso, povero Testo del tutto scorretto, uso inadeguato delle strutture grammaticali e della punteggiatura | 7 - 8 | ||
- Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali - Espressione di giudizi critici e valutazione personale | • Conoscenze e riferimenti culturali completi, esaurienti e bene organizzati Espressione critica personale e originale | 18- 20 | |
• Conoscenze e riferimenti culturali complessivamente completi e pertinenti Espressione critica discreta, pertinente | 14 - 17 | ||
• Conoscenze e riferimenti culturali essenziali e limitati ad aspetti semplici Espressione critica parzialmente presente | 12 - 13 | ||
• Conoscenze generiche, imprecise con riferimenti culturali scarsi. Espressione critica appena accennata, superficiale. | 9 - 11 | ||
• Conoscenze molto carenti, incomplete, prive di riferimenti culturali. Espressione critica assente | 7 - 8 | ||
INDICATORI SPECIFICI | DESCRITTORI (MAX 40 pt) | ||
Rispetto dei vincoli posti dalla consegna | • Completo rispetto delle consegne. Sintesi e/o parafrasi ben strutturati, ottimi | 9-10 | |
• Rispetto in modo sostanzialmente adeguato di tutti i vincoli richiesti. Sintesi e/o parafrasi esaurienti | 7 --8 | ||
• Rispetto di quasi tutti i vincoli richiesti. Sintesi e/o parafrasi essenziale | 6 | ||
• Rispetto parziale dei vincoli richiesti. Sintesi e/o parafrasi superficiale | 4 - 5 | ||
• Mancato rispetto dei vincoli. Sintesi e/o parafrasi del tutto inadeguata | 2 - 3 | ||
Capacità di comprendere il testo nel senso complessivo e nei suoi snodi tematici e stilistici | • Comprensione e analisi articolate, precise, esaurienti e approfondite | 9 - 10 | |
• Comprensione e analisi corrette e complete | 7 - 8 | ||
• Comprensione e analisi semplici ma complessivamente corrette | 6 | ||
• Comprensione e analisi parziali e non sempre corrette | 4 - 5 | ||
• Comprensione e analisi confuse e lacunose | 2 - 3 | ||
Puntualità nell’analisi lessicale, sintattica, stilistica e retorica (se richiesta) | • Eccellente padronanza degli strumenti di analisi formale, che risulta dettagliata e approfondita | 9 - 10 | |
• Competenze adeguate ma solo parzialmente approfondita l’analisi | 7 - 8 | ||
• Conoscenze essenziali ma corretta applicazione degli strumenti di analisi | 6 | ||
• Conoscenze frammentarie, competenze approssimative nell’analisi. | 4 - 5 | ||
• Competenze assai frammentarie, gravi difficoltà di applicazione degli strumenti di analisi | 2 - 3 | ||
Interpretazione corretta e articolata del testo | • Interpretazione precisa, approfondita e articolata e con tratti di originalità | 9 - 10 | |
• Interpretazione corretta , sicura e approfondita | 7 - 8 | ||
• Interpretazione precisa, approfondita e articolata | 6 | ||
• Interpretazione superficiale, approssimativa e/o scorretta | 4 - 5 | ||
• Interpretazione del tutto scorretta | 2 - 3 | ||
PUNTEGGIO PARTE GENERALE Punteggio TOTALE + PUNTEGGIO PARTE SPECIFICA centesimi (da dividere per cinque) | Punti ventesimi |
La commissione Il presidente
IPSSARS SCIGLIANO - GRIGLIA DI VALUTAZIONE TIPOLOGIA B
Alunno
Classe
Data
INDICATORI GENERALI | DESCRITTORI (MAX 60 pt) | Punti | |
-Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo - Coesione e coerenza testuale | • Elaborato articolato in modo chiaro, ordinato e appropriato. Esposizione pertinente, efficace e organica | 18- 20 | |
• Elaborato complessivamente articolato in modo chiaro e ordinato. Esposizione corretta e lineare | 14 - 17 | ||
• Elaborato articolato in modo congruo. Esposizione complessivamente corretta . | 12 - 13 | ||
• Elaborato articolato mediocremente e in modo non sempre chiaro e ordinato. Esposizione scarsamente efficace | 9 - 11 | ||
• Elaborato per nulla o poco articolato in modo adeguato, del tutto disordinato. Esposizione confusa, poca chiara la comprensione del testo | 7 - 8 | ||
- Ricchezza e padronanza lessicale Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi); uso corretto ed efficace della punteggiatura | • Ottima competenza lessicale, appropriata ed efficace. Testo ordinato, corretto sul piano ortografico, grammaticale, sintattico e della punteggiatura | 18- 20 | |
• Buona e corretta competenza lessicale Testo corretto, uso appropriato delle strutture grammaticali e della punteggiatura | 14 - 17 | ||
• Competenza lessicale sostanzialmente corretta, semplice, generica. Testo semplice, complessivamente adeguato. Qualche errore sul piano morfosintattico e nell’uso della punteggiatura | 12 - 13 | ||
• Competenza lessicale scarsamente efficace ed adeguata. Testo con imprecisioni ed alcuni errori anche gravi | 9 - 11 | ||
• Lessico inappropriato, impreciso, povero Testo del tutto scorretto, uso inadeguato delle strutture grammaticali e della punteggiatura | 7 - 8 | ||
- Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali - Espressione di giudizi critici e valutazione personale | • Conoscenze e riferimenti culturali completi, esaurienti e bene organizzati Espressione critica personale e originale | 18- 20 | |
• Conoscenze e riferimenti culturali complessivamente completi e pertinenti Espressione critica discreta, pertinente | 14 - 17 | ||
• Conoscenze e riferimenti culturali essenziali e limitati ad aspetti semplici Espressione critica parzialmente presente | 12 - 13 | ||
• Conoscenze generiche, imprecise con riferimenti culturali scarsi. Espressione critica appena accennata, superficiale. | 9 - 11 | ||
• Conoscenze molto carenti, incomplete, lacunosi i riferimenti culturali. Espressione critica assente | 7 - 8 | ||
INDICATORI SPECIFICI | DESCRITTORI (MAX 40 pt) | ||
Individuazione corretta di tesi e argomentazioni presenti nel testo proposto | • Individuazione e comprensione puntuale, articolata ed esauriente di tesi e argomentazioni | 13 - 15 | |
• Individuazione e comprensione corretta e precisa di tesi e argomentazioni | 10 - 12 | ||
• Individuazione sostanzialmente corretta di tesi e argomentazioni | 8 - 9 | ||
• Individuazione semplice e parziale di tesi e argomentazioni | 5 - 7 | ||
• Individuazione confusa e /o approssimativa di tesi e argomentazioni | 3 - 4 | ||
Capacità di sostenere con coerenza un percorso ragionativo adoperando connettivi pertinenti | • Elaborato sviluppato in modo coerente e organico; corretta e completa la parte espositiva, con qualche apporto personale | 13 - 15 | |
• Elaborato sviluppato in modo coerente e con apprezzabile organicità espositiva | 10 - 12 | ||
• Elaborato sviluppato in modo lineare e con collegamenti semplici dal punto di vista logico | 8 - 9 | ||
• Elaborato succinto e non sempre lineare | 5 - 7 | ||
• Elaborato sviluppato in modo confuso, a volte disorganico | 3 - 4 | ||
Correttezza e congruenza dei riferimenti culturali utilizzati per sostenere l’argomentazione | • Completa; pertinenti e precisi i riferimenti culturali | 9 - 10 | |
• Completa; adeguati e pertinenti i riferimenti culturali | 7 - 8 | ||
• Essenziale e limitata ad aspetti semplici; sufficienti i riferimenti culturali | 6 | ||
• Parziale e /o con imprecisioni; riferimenti culturali generici | 4 - 5 | ||
• Molto carente e incompleta; riferimenti culturali molto lacunosi e/o inadeguati | 2 - 3 | ||
PUNTEGGIO PARTE GENERALE Punteggio TOTALE + PUNTEGGIO PARTE SPECIFICA centesimi (da dividere per cinque) | Punti ventesi mi |
La commissione Il Presidente
IPSSASR SCIGLIANO - GRIGLIA DI VALUTAZIONE TIPOLOGIA C
INDICATORI GENERALI | DESCRITTORI (MAX 60 pt) | Punti |
-Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo - Coesione e coerenza testuale | • Elaborato articolato in modo chiaro, ordinato e appropriato. Esposizione pertinente, efficace e organica | 18- 20 |
• Elaborato complessivamente articolato in modo chiaro e ordinato. Esposizione corretta e lineare | 14 - 17 | |
• Elaborato articolato in modo congruo. Esposizione complessivamente corretta . | 12 - 13 | |
• Elaborato articolato mediocremente e in modo non sempre chiaro e ordinato. Esposizione scarsamente efficace | 9 - 11 | |
• Elaborato per nulla o poco articolato in modo adeguato, del tutto disordinato. Esposizione confusa, poca chiara la comprensione del testo | 7 - 8 | |
- Ricchezza e padronanza lessicale Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi); uso corretto ed efficace della punteggiatura | • Ottima competenza lessicale, appropriata ed efficace. Testo ordinato, corretto sul piano ortografico, grammaticale, sintattico e della punteggiatura | 18- 20 |
• Buona e corretta competenza lessicale Testo corretto, uso appropriato delle strutture grammaticali e della punteggiatura | 14 - 17 | |
• Competenza lessicale sostanzialmente corretta, semplice, generica. Testo semplice, complessivamente adeguato. Qualche errore sul piano morfosintattico e nell’uso della punteggiatura | 12 - 13 | |
• Competenza lessicale scarsamente efficace ed adeguata. Testo con imprecisioni ed alcuni errori anche gravi | 9 - 11 | |
• Lessico inappropriato, impreciso, povero Testo del tutto scorretto, uso inadeguato delle strutture grammaticali e della punteggiatura | 7 - 8 | |
- Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali - Espressione di giudizi critici e valutazione personale | • Conoscenze e riferimenti culturali completi, esaurienti e bene organizzati Espressione critica personale e originale | 18- 20 |
• Conoscenze e riferimenti culturali complessivamente completi e pertinenti Espressione critica discreta, pertinente | 14 - 17 | |
• Conoscenze e riferimenti culturali essenziali e limitati ad aspetti semplici Espressione critica parzialmente presente | 12 - 13 | |
• Conoscenze generiche, imprecise con riferimenti culturali scarsi. Espressione critica appena accennata, superficiale. | 9 - 11 | |
• Conoscenze molto carenti, incomplete, lacunosi i riferimenti culturali. Espressione critica assente | 7 - 8 | |
INDICATORI SPECIFICI | DESCRITTORI (MAX 40 pt) | |
Pertinenza del testo rispetto alla traccia e coerenza nella formulazione del titolo e dell’eventuale suddivisione in paragrafi | • Testo esauriente e puntuale rispetto alla traccia; titolo e paragrafazione appropriati ed efficaci | 13 - 15 |
• Testo pienamente pertinente rispetto alla traccia; titolo e paragrafazione appropriati | 10 - 12 | |
• Testo pertinente rispetto alla traccia; ; titolo e paragrafazione adeguati | 8 - 9 | |
• Testo solo in parte pertinente rispetto alla traccia; titolo e paragrafazione non del tutto adeguati | 5 - 7 | |
• Testo non pertinente rispetto alla traccia; titolo e paragrafazione non adeguati o assenti | 3 - 4 | |
Sviluppo ordinato e lineare dell’esposizione | • Elaborato sviluppato in modo coerente, organico e sicuro | 13 - 15 |
• Elaborato sviluppato in modo coerente e con apprezzabile organicità espositiva | 10 - 12 | |
• Elaborato sviluppato in modo lineare e con collegamenti semplici dal punto di vista logico | 8 - 9 | |
• Elaborato schematico e non sempre lineare | 5 - 7 | |
• Elaborato sviluppato in modo confuso, a volte disorganico | 3 - 4 | |
Correttezza e articolazione delle conoscenze e dei riferimenti culturali | • Completa; pertinenti e precisi i riferimenti culturali | 9 - 10 |
• Completa; adeguati e pertinenti i riferimenti culturali | 7 - 8 | |
• Essenziale e limitata ad aspetti semplici; sufficienti i riferimenti culturali | 6 | |
• Parziale e /o con imprecisioni; riferimenti culturali generici | 4 - 5 | |
• Parziale e /o con imprecisioni; riferimenti culturali frammentari e/o inadeguati | 2 - 3 | |
PUNTEGGIO PARTE GENERALE PUNTEGGIO TOTALE + PUNTEGGIO PARTE SPECIFICA centesimi (da dividere per cinque) | Punti ventesimi |
Alunno classe data
La commissione Il presidente
SECONDA PROVA
Indicatori | Descrittori | Punteggio | Voto | Xxx |
Xxxxxxxx, correttezza e proprietà di linguaggio | Esposizione organica. Linguaggio tecnico-specifico adeguato. | 5 | 5 | |
L’esposizione è stentata. Linguaggio tecnico-specifico adeguato. | 3-4 | |||
Esposizione disorganica. Linguaggio inappropriato. | 1-2 | |||
Padronanza di conoscenze ed abilità | Conoscenza completa ed approfondita degli argomenti | 7-5 | 7 | |
Conoscenza superficiale e frammentaria | 3-4 | |||
Conoscenza incompleta | 1-2 | |||
Conoscenza del contesto territoriale e del settore socioeconomico di riferimento | Completa (lo studente dimostra ottima conoscenza del contesto territoriale e del settore socioeconomico di riferimento) | 3 | 3 | |
Parziale (lo studente dimostra discrete conoscenza del contesto territoriale e del settore socioeconomico di riferimento) | 2 | |||
Incompleta (lo studente dimostra limitata conoscenza del contesto territoriale e del settore socioeconomico di riferimento) | 1 | |||
Competenze acquisite anche con riferimento a capacità innovative e creative | Completa (lo studente dimostra ottima padronanza e capacità di trattazione personalizzata) | 5 | 5 | |
Incompleta (lo studente dimostra parziali competenze e limitate capacità critiche) | 3-4 | |||
Molto limitata (lo studente dimostra scarse competenze e nessuna capacità critica) | 1-2 | |||
TOTALE PUNTEGGIO | ---/20 |