DETERMINAZIONE
REGIONE LAZIO
Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI
Area: CICLO INTEGRATO DEI RIFIUTI
DETERMINAZIONE
N. G18711
del
23/12/2014
Proposta n. 21925 del 16/12/2014
Oggetto:
Impianto sperimentale di trattamento/recupero di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche" - Società ECORECYCLING s.r.l. C.F. 01937990560 – Sede legale ed operativa in Comune di Civita Castellana (VT), loc. Gargarasse, via Monticelli – Conclusione del procedimento amministrativo relativamente all'istanza di Autorizzazione ai sensi dell'art. 211 del D.lgs. 152/2006 e s.m.i. e artt. 15 e 16 della L.R. 27/98.
Proponente: | ||
Xxxxxxxxx | XXXXXXXXX XXXXXXX |
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Responsabile del procedimento | XXXXXXXXX XXXXXXX |
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Responsabile dell' Area | X. XXXXXX |
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Direttore Regionale | X. XXXXXXX |
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Protocollo Invio Firma di Concerto |
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OGGETTO: Impianto sperimentale di trattamento/recupero di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche" - Società ECORECYCLING s.r.l. C.F. 01937990560 – Sede legale ed operativa in Comune di Civita Castellana (VT), loc. Gargarasse, via Monticelli – Conclusione del procedimento amministrativo relativamente all’istanza di Autorizzazione ai sensi dell’art. 211 del D.lgs. 152/2006 e s.m.i. e artt. 15 e 16 della L.R. 27/98.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA’ E RIFIUTI
Su proposta del Dirigente dell’Area Ciclo Integrato dei Rifiuti VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la L.R. n. 6 del 18 febbraio 2002, “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza e al personale regionale”;
VISTO il R.R. n. 1 del 6 settembre 2002, “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale” e s.m.i.;
VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale del 29 maggio 2013 n. 112 con cui è stato conferito l’incarico di Direttore della Direzione Regionale “Territorio, urbanistica, mobilità e rifiuti” all’Architetto Xxxxxxx Xxxxxxx;
VISTA la Determinazione n. G10924 del 29 luglio 2014 con la quale è stato conferito l’incarico di Dirigente dell’Area Ciclo Integrato dei Rifiuti all’Xxx. Xxxxxxxx Xxxxxx;
VISTA la Determinazione n. G03592 del 21 marzo 2014, avente ad oggetto “Conferimento di delega di funzioni ai Dirigenti delle Aree della Direzione regionale territorio, urbanistica, mobilità e rifiuti”;
VISTO il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. recante “norme in materia ambientale” e in particolare l’art. 208, comma 15;
VISTA la Legge Regionale 9 luglio 1998, n. 27 e s.m.i. concernente la “disciplina regionale della gestione dei rifiuti” e in particolare l’art. 4, comma 1, lettera i);
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale 18 gennaio 2012, n. 14 che approva il Piano regionale gestione dei rifiuti;
VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale 18 aprile 2008, n. 239 recante le Prime linee guida agli uffici regionali competenti, all’Arpa Lazio, alle Amministrazioni Provinciali e ai Comuni, sulle modalità di svolgimento dei procedimenti volti al rilascio delle autorizzazioni agli impianti di gestione dei rifiuti ai sensi del D.Lgs. 152/06 e della L.R. 27/98.
VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale 17 aprile 2009, n. 239 recante nuovi criteri riguardanti la prestazione delle garanzie finanziarie previste per il rilascio delle autorizzazioni all’esercizio delle operazioni di smaltimento e recupero dei rifiuti nel territorio regionale;
VISTA la Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i. recante norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi;
PREMESSO che:
Con istanza acquisita al protocollo regionale n. 311268 del 29 maggio 2014, la EcoRecycling s.r.l. con sede legale ed operativa in comune di Civita Castellana (VT) in via Monticelli località Gargarasse (di seguito Società), ha chiesto il rilascio di autorizzazione per un impianto sperimentale ai sensi dell’art. 211 del D.lgs. 152/2006 e
s.m.i. e artt. 15 e 16 della L.R. 27/98, destinato al trattamento idrometallurgico di rifiuti provenienti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) da realizzarsi in comune di Civita Castellana (VT) in via Monticelli località Gargarasse.
L’impianto sperimentale sarà collocato in un container di dimensioni 12 X 2.60 su un’area di circa 200 mq di superficie posta all’interno dello stabilimento G.S.A. in xxx Xxxxxxxxxx, xxxxxxxx Xxxxxxxxxx, xx xxxxxx xx Xxxxxx Xxxxxxxxxx. L’area di interesse identificata in catasto alla Particella 165 del Foglio 10, è destinata dal vigente P.R.G. a zona industriale ed è priva di vincoli come da dichiarazione allegata al progetto presentato.
La capacità produttiva prevista è di < 20t/anno con Tipo di operazione R4 per attività di recupero metalli (terre rare) da rifiuti derivanti da pretrattamento di RAEE.
I codici CER per i quali è richiesta la autorizzazione sono:
CER | Descrizione | Quantità (t/anno) | Operazione di gestione |
160215* | Componenti pericolosi rimossi da apparecchiature fuori uso | <20 ton/anno | R4 |
160216 | Componenti non pericolosi rimosse da apparecchiature fuori uso | ||
191211* | Polveri fluorescenti ottenute dalla bonifica delle lampade e dei tubi catodici | ||
191211* | Block mass prodotta dal trattamento meccanico delle pile al litio | ||
191212 | Pannelli LCD e Plasma |
I codici CER dei rifiuti derivanti dal processo di gestione dei rifiuti in entrata sono:
CER | Descrizione | Quantità (t/anno) | Operazione successiva svolta presso terzi |
190205* | Fanghi prodotti da trattamenti chimico fisici contenenti sostanze pericolose | <10 ton/anno | D15/D9 |
190206 | Fanghi prodotti da trattamenti chimico fisici contenenti sostanze non pericolose | ||
190203 | Miscugli di rifiuti composti esclusivamente da rifiuti non pericolosi | <10 ton/anno | D9 |
191204* | Miscugli di rifiuti contenenti almeno un rifiuto pericoloso |
Rifiuti autoprodotti dalla società e non derivanti dal processo di trattamento rifiuti da gestirsi in deposito temporaneo sono:
CER | Operazione successiva svolta presso terzi |
150202* | Stracci, materiali pulizia impianto contenenti sostanze pericolose | < 2 ton/anno | D15/D1 |
150203 | Stracci materiali pulizia impianto contenenti sostanze non pericolose |
PRESO ATTO che la documentazione a corredo dell’istanza di autorizzazione di impianto sperimentale contenente le informazioni sulla Società, sulla localizzazione dell’impianto, sui processi, sulle strutture per lo stoccaggio dei rifiuti, sui presidi ambientali, sui criteri di messa in sicurezza del sito, è costituita dai seguenti elaborati:
Ricevuta versamento oneri istruttori (allegato A)
Elaborati grafici (allegato B)
1. Tav. 1) Inquadramento urbanistico area di intervento
2. Tav. 2) Pianta e prospetto quotati delle opere
Documentazione di impatto acustico (allegato C)
Documento di valutazione dei rischi (art. 28 D.Lgs. 81/08 e s.m.i.)
Determinazione Regione Lazio G04505 del 18/3/2014di esclusione dalla procedura di VIA
Studio preliminare di impatto ambientale
Relazione tecnica a firma dell’ing. Xxxxxxx Xxxxxxxxx Albo Prov.le Roma n. A 21885
Manuale di manutenzione
Layout distribuzione impianti
SCIA presentata al Comune di Civita Castellana
Relazione tecnica di asseveramento
Relazione geologica
Planimetria catastale – certificato di destinazione d’uso
Planimetria insediamento
Contratto comodato d’uso delle aree
S.I.A. elaborato da G.S.A. Srl – Parere favorevole prot. 44549 del 24.3.2003
Scheda di sintesi
Report fotografico
ATTESO quindi che dall’esame di tutta la documentazione allegata all’istanza non sono stati rilevati elementi ostativi alla prosecuzione del procedimento per l’autorizzazione dell’impianto sperimentale di cui trattasi;
PRESO ATTO che con nota prot. 487942 del 03/9/2014 questa Autorità competente ha comunicato l’avvio del procedimento, ha trasmesso l’istanza e la documentazione a corredo in formato elettronico agli Enti deputati ad esprimere il proprio parere in merito ex commi 5 e 7 dell’art. 14-ter, i commi 1, 2 e 3 dell’art. 16 della Legge 241/90 ed ha convocata la Conferenza dei servizi per il 7/10/2014;
PRESO ATTO che al termine della seduta sopra citata si è disposta, previa definizione delle modalità di conclusione della conferenza medesima, l’integrazione della documentazione presentata con:
1) Certificato di destinazione urbanistica
2) Identificazione in ogni elaborato grafico della particella 142 del foglio 10 non richiamata nelle tavole grafiche allegate all’istanza;
3) Identificazione univoca sugli elaborati progettuali delle aree di stoccaggio descritte nei testi;
4) Identificazione univoca sugli elaborati progettuali del punto di emissione delle cappe aspiranti, ancorché non soggetto ad autorizzazione in quanto attività poco significativa di cui all’art. 272
comma 1 del D.Lgs. 152/2006 e parte 1 dell’allegato IV alla parte V punto jj – laboratori di analisi e ricerca;
5) La esplicitazione della condizione di attività connessa all’impianto GSA.
ATTESO che il verbale della seduta del 7/10/2014 è stato trasmesso con nota prot. 572061 del 15/10/2014;
PRESO ATTO che la società ha trasmesso la seguente documentazione acquisita al protocollo regionale n. 603401 del 30/10/2014:
certificato di destinazione urbanistica dell’area correttamente identificata al Foglio 10 Particella 165;
visura catastale storica;
Tav. 1 rev. 1 Planimetria area di intervento datata 20/10/2014;
Tav. 2 rev. 1 Pianta e prospetto delle opere – layout di posizionamento con evidenza del punto di emissione datata 20/10/2014;
Errata corrige contratto di comodato d’uso;
Ricevuta versamento diritti sanitari;
Nota esplicativa in merito alle precisazioni chieste ed alla conferma dell’attività sperimentale come attività connessa all’impianto GSA.
Dichiarazione di possesso dei requisiti soggettivi da parte del responsabile tecnico dell’impianto.
PRESO ATTO che la documentazione integrativa, rispondente alle richieste di integrazione, è stata inviata da questa Regione con nota prot. 630265 del 13/11/2014 a tutte le amministrazioni partecipanti per le successive valutazioni in merito con la prescrizione dell’emissione del parere di competenza entro i successivi trenta giorni, termine oltre il quale si considera acquisito l'assenso dell'amministrazione ai sensi del comma 7 art. 14 ter della legge 241/90 e s.m.i.,;
ATTESO che sono pervenuti il parere favorevole con prescrizioni della ASL di Viterbo SISP reso con nota prot. 930/R del 11/11/2014 e il parere favorevole dell’Arpa Lazio di Viterbo reso con nota prot. 92517 del 04/12/2014;
PRESO ATTO che la Società ha dichiarato in merito alla condizione di attività connessa all’impianto GSA quanto segue:
La società GSA srl svolge attività di trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi già autorizzata con AIA n. B6404 del 15/12/2009 nell’impianto situato in Civita Castellana in loc. Gargarasse. Gsa srl è socio della Ecorecycling Srl per una quota pari al 18% e per tale motivo essa stessa è coinvolta nel progetto europeo HydroWEEE-demo (305489) che prevede l’installazione dell’impianto mobile cofinanziato dal progetto HydroWEEE (231962) presso la sede della EcoRecycling in Xxxxxx Xxxxxxxxxx (XX) in Località Gargarasse, Via Monticelli.
A fronte di tale situazione, GSA srl ha concesso ad Ecorecycling l’utilizzo in comodato d’uso, di una porzione delle aree di pertinenza del proprio stabilimento, al momento non utilizzate, oltre alla possibilità di stoccare eventuali rifiuti in ingresso all’impianto nel capannone adiacente alla piattaforma di posizionamento impianto, e di usare l’acqua corrente, i servizi igienici e gli scarichi. Dal momento che la collocazione del container contenente l’impianto sperimentale di Ecorecycling, avverrà all’interno del perimetro di pertinenza di GSA srl, l’attività di Ecorecycling è da considerarsi “tecnicamente connessa con quella di GSA srl”.
In ragione delle caratteristiche tecnico dimensionali dell’attività sperimentale condotta da Ecorecycling srl, meglio descritte negli elaborati tecnici già trasmessi in allegato all’istanza di
autorizzazione, si ritiene che tale attività non possa apportare sostanziali modifiche quali quantitative al quadro emissivo caratteristico dello stabilimento GSA.
PRESO ATTO che la Società in merito allo stoccaggio rifiuti in attesa del trattamento e rifiuti prodotti ha dichiarato che:
L’attività dell’impianto è assolutamente discontinua e saltuaria. Le attività di sperimentazione vengono programmate ed attivate esclusivamente quando è prevista la disponibilità di rifiuti in ingresso (derivanti da pretrattamenti di RAEE effettuati altrove) da trattare, i quali pervengono all’impianto in quantitativi corrispondenti ai singoli batch di lavorazione previsti.
Per le ragioni suesposte, non si rileva la necessità di disporre di aree di stoccaggio per i rifiuti in ingresso al trattamento. Qualora, in via del tutto eccezionale, si presentasse la necessità di stoccare tali materiali per ragioni non prevedibili (x.xx. guasti impianto o simili), la società ha ottenuto la disponibilità di una piccola area posta nell’adiacente capannone, di proprietà di GSA srl e, dalla stessa, non utilizzata.
L’area in oggetto, pavimentata e coperta, verrà identificata mediante idonea cartellonistica. Si precisa che i rifiuti in oggetto (rappresentati da frazioni di RAEE già sottoposti a preventive operazioni di smontaggio e pretrattamento effettuate presso altri impianti) hanno stato fisico solido e pervengono all’impianto in idonei imballaggi (big bag, confezioni plastica/cartone ecc..) in quantitativi generalmente inferiori ai 200/300 kg.
L’area di che trattasi è identificata nell’elaborato grafico Tav. 1 – rev. 1 riportata in allegato 3
Per quanto invece attiene ai rifiuti prodotti dal trattamento la Società ha precisato quanto segue:
I rifiuti prodotti dal trattamento idrometallurgico sono costituiti esclusivamente da reflui acquosi e fanghi di filtrazione.
I reflui acquosi del trattamento sono identificabili con il codice CER 19.02.04* vista la quasi certa presenza di sostanze pericolose. Al termine della reazione, dopo la fase di scarico del reattore e la successiva filtrazione, il refluo si raccoglie nell’apposita vasca all’uopo predisposta, dalla quale viene immediatamente allontanato per il successivo trattamento effettuato presso l’impianto di GSA srl. In considerazione delle caratteristiche di saltuarietà e discontinuità delle operazioni, la vasca di raccolta delle acque viene svuotata al termine di ogni batch di trattamento.
I fanghi di filtrazione sono identificabili con il codice CER 19.02.05* e vengono prodotti al termine delle operazioni di filtropressatura, si tratta di rifiuti fangoso/solidi con residuo secco discretamente elevato. Si raccolgono nel contenitore all’uopo predisposto sotto la filtropressa e conferiti a GSA srl per lo smaltimento al termine di ogni batch di trattamento. E’ inoltre possibile la produzione saltuaria di rifiuti prodotti dalle operazioni di pulizia e manutenzione (stracci ecc…). In virtù della saltuarietà delle operazioni che vengono condotte nell’impianto, il conferimento di tali rifiuti all’adiacente GSA srl per le operazioni di trattamento/smaltimento sarà contestuale alla loro produzione e pertanto, non si ravvisa la necessità di predisporre aree per il deposito temporaneo presso il produttore.
RICHIAMATO che sono trascorsi i trenta giorni previsti per la presentazione dei pareri di competenza, di conseguenza si considera acquisito l'assenso di quelle amministrazioni, ai sensi del comma 7 art. 14 ter della legge 241/90 e s.m.i. che non abbiano trasmesso il proprio parere;
PRESO ATTO di quanto riportato nel verbale della conferenza in merito alla conclusione del procedimento, ai sensi dall’articolo 211 del D.Lgs. 152/06.
PRESO ATTO dell’andamento positivo della conferenza, si dichiara concluso il procedimento istruttorio relativamente alla istanza di Autorizzazione ai sensi dell’art. 211 del D.lgs. 152/2006 e
s.m.i. e artt. 15 e 16 della L.R. 27/98 per un Impianto sperimentale di trattamento/recupero di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche", presentata dalla Società ECORECYCLING s.r.l. C.F. 01937990560 con sede legale ed operativa nel Comune di Civita Castellana (VT), loc. Gargarasse, via Monticelli.
Ai sensi e per gli effetti degli artt. 14 ter e 14-quater, comma 3, L. 241/90
DETERMINA
Per i motivi espressi in premessa che qui si intendono integralmente richiamati:
- di prendere atto dei pareri favorevoli espressi e di confermare le prescrizioni e condizioni resi dagli uffici competenti nel corso dei lavori della conferenza di servizi, che saranno riportati in calce al provvedimento di rilascio dell’Autorizzazione ex art. 211 del D.lgs. 152/2006 e s.m.i. e artt. 15 e 16 della L.R. 27/98;
- di concludere positivamente il procedimento istruttorio relativo al progetto dell’impianto sperimentale di destinato al trattamento idrometallurgico di rifiuti provenienti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) da realizzarsi in comune di Civita Castellana (VT) in via Monticelli località Gargarasse e presentato dalla Ecorecycling s.r.l.;
- di stabilire che il presente atto, ai sensi dell’art. 14-ter, comma 6-bis, della L. 241/1990, sostituisce a tutti gli effetti, ogni autorizzazione, concessione, nulla osta o atto di assenso comunque denominato di competenza delle amministrazioni partecipanti, o comunque invitate a partecipare ma risultate assenti, alla predetta conferenza;
- di dare atto che si procederà a rilasciare il previsto provvedimento di Autorizzazione in questione, a favore della Ecorecycling S.r.l. conformemente alla vigente normativa, nel quale saranno richiamate tutte le prescrizioni acquisite nel corso dell’istruttoria.
Il presente provvedimento sarà pubblicato sul B.U.R.L., notificato alla Ecorecycling S.r.l. nonché trasmesso all’Arpa Lazio di Viterbo, al Comune di Civita Castellana ed alla Provincia di Viterbo per gli aspetti di competenza.
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio nel termine di 60 (sessanta) giorni dalla comunicazione (ex artt. 29, 41 e 119 del D. lgs. n. 104/2010), ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di 120 (centoventi) giorni (ex art. 8 e ss. D.P.R. n. 1199/1971).
Il Direttore
Arch. Xxxxxxx Xxxxxxx