ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO
Allegato alla Delib.G.R. n. 5/44 del 29.1.2019
ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO
PROGETTO DI SVILUPPO TERRITORIALE (PST) – PT CRP 33
”La sapienza del villaggio”: Crescita e sviluppo nel Montiferru, Alto Campidano e Planargia”
Unione di Comuni Montiferru e Alto Campidano Unione di Comuni della Planargia e del Montiferru Occidentale
ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO
Progetto di Sviluppo Territoriale (PST)- PT-CRP 33
"La sapienza del villaggio”: Crescita e sviluppo nel Montiferru, Alto Campidano e Planargia"
L’anno duemiladiciannove, il giorno --- del mese di gennaio, tra la Regione Autonoma della Sardegna, rappresentata dal Presidente della Regione Xxxxxxxxx Xxxxxxxx e dall’Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio Xxxxxxxx Xxxx
e
L’Unione di Comuni Montiferru e Alto Campidano, rappresentata dal Presidente Xxxxx Xxx
L’Unione di Comuni della Planargia e del Montiferru Occidentale, rappresentata dal Presidente Xxxxxxxx Xxxxx Xxxxx Xxxxxxx
La Provincia di Oristano, rappresentata dall'Amministratore Straordinario Xxxxxxx Xxxxxxxx
Premesso che
- il Programma Regionale di Sviluppo 2014-2019 è stato approvato dal Consiglio Regionale con Risoluzione n. 6/5 del 24.2.2015 e prevede nell'ambito delle sue strategie, la Strategia 5.8 "Programmazione Territoriale", la quale ha come obiettivo principale quello di mettere a sistema le esperienze derivanti dalle precedenti stagioni dello sviluppo locale attivate in Sardegna, integrando e territorializzando le politiche, gli strumenti e le risorse della Programmazione 2014-2020 con quelle ordinarie della Regione, anche nella logica di specializzarne il relativo utilizzo, favorendo il miglioramento qualitativo e duraturo del grado di coesione sociale di un’area e contribuendo ad attivare percorsi virtuosi di crescita del territorio regionale;
- la Legge Regionale 04 febbraio 2016, n. 2 “Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna”, prevede all’art. 3 che la Regione promuova attraverso le proprie politiche le Unioni di Comuni, con particolare riguardo alle aree con maggiore disagio socio-economico e ai piccoli
comuni, ispirando gli strumenti della programmazione e le politiche di sviluppo ai valori della coesione e della diffusione equilibrata della crescita economica e sociale;
- con la Deliberazione G.R. n. 9/16 del 10 marzo 2015 "Indirizzi per la realizzazione del modello di
Governance per la Programmazione Unitaria 2014-2020", il Direttore pro tempore del Centro
Regionale di Programmazione è stato nominato coordinatore dell'Unità di progetto di coordinamento tecnico della Programmazione Unitaria, con il mandato ad adottare gli atti necessari per la costituzione dell'Unità di progetto e delle segreterie tecniche della Cabina di regia e dell'Unità di progetto;
- la Deliberazione G.R. n. 9/22 del 10 marzo 2015 "Indirizzi per l'attuazione della Programmazione territoriale", da mandato agli uffici dell’Assessorato della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio di procedere con la pubblicazione di una Manifestazione di Interesse per la presentazione delle proposte progettuali individuando nel Centro Regionale di Programmazione la struttura tecnica di supporto per la gestione e l’assistenza nella definizione dell’idea progettuale ed affidando alla Cabina di regia della Programmazione Unitaria, integrata con l’Assessore degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica, la verifica della coerenza con gli indirizzi contenuti nel Programma Regionale di Sviluppo, delle proposte progettuali provenienti dagli Enti locali in forma aggregata e le relative fonti di finanziamento nel quadro della programmazione unitaria, che saranno approvate con Delibera di Giunta;
- la Deliberazione G.R. n. 43/13 del 19 luglio 2016 " Programmazione Unitaria 2014-2020. Strategia
5.8 Programmazione Territoriale - Indirizzi operativi" evidenzia che la valorizzazione delle aree interne rappresenta un importante motore di sviluppo per il territorio regionale, anche in considerazione del potenziale di ricchezze naturali, paesaggistiche e di saperi tradizionali significativo per favorire processi di sviluppo economico-produttivo, prevedendo uno specifico percorso di governance teso a garantire la realizzazione delle integrazioni tra Fondi (FESR, FSE, FEASR, FEAMP, FSC, PAC) ed il conseguimento delle sinergie che ne derivano, così come anche indicato dal Reg. (UE) n. 1303/2013 e dall’Accordo di Partenariato 2014-2020;
- la Deliberazione della Giunta regionale n. 54/26 del 6.12.2017 " Programmazione Unitaria 2014- 2020. Ricognizione delle risorse per l’attuazione della Strategia 5.8 Programmazione Territoriale" che prende atto della ricognizione delle risorse finanziarie attribuite alle diverse strutture competenti nell’ambito dei Programmi Operativi e che individua, in attuazione della Delib.G.R. 43/13 del 19.7.2016, le Azioni coerenti con l’approccio territoriale, attivabili per la definizione dei Progetti di Sviluppo Territoriale nell’ambito della Programmazione Territoriale;
- la Determinazione del Centro Regionale di Programmazione n. 3114 REP n. 138 del 08.04.2015 approva l'Avviso e la Manifestazione di Interesse finalizzata all'acquisizione di proposte per la realizzazione di progetti in attuazione della Strategia regionale della Programmazione Territoriale;
- l’Unione di Comuni Montiferru e Alto Campidano in associazione con l’Unione di Comuni della Planargia e del Montiferru Occidentale ha presentato la Manifestazione di Interesse, acquisita con Prot. CRP n. 6341 del 7.09.2017 identificata con il codice PT-CRP-33, approvata con Determinazione n. 6510 REP n.663 del 14.09.2017;
- l’Unione di Comuni Montiferru e Alto Campidano è stata individuata Soggetto Attuatore Unico, con Delibera del Consiglio di Amministrazione n. 1 del 25.01.2019 da parte dell’Unione di Comuni della Planargia e del Montiferru Occidentale per la fase attuativa del progetto “La sapienza del villaggio”: Crescita e sviluppo nel Montiferru, Alto Campidano e Planargia” e, per accettazione, dall’Assemblea dei sindaci dell’Unione di Comuni Montiferru e Alto Campidano con la deliberazione n. 1 del 25.01.2019;
- in data 28.01.2019 a Milis si è tenuto il tavolo di partenariato istituzionale e socio economico, che ha condiviso il Progetto di Sviluppo denominato " La sapienza del villaggio”: Crescita e sviluppo nel Montiferru, Alto Campidano e Planargia”;
- nella medesima data è stato consegnato all’Assessore della Programmazione, dal Presidente dell’Unione di Comuni Montiferru e Alto Campidano – Soggetto Attuatore Unico, il Protocollo di Intesa sottoscritto dal partenariato istituzionale e socioeconomico del territorio, nel quale si da atto della condivisione dei contenuti del progetto con l’impegno di dare continuità alla collaborazione avviata nell’ambito del percorso della Programmazione Territoriale, anche nelle fasi di attuazione del Progetto;
- in data 29.01.2019 si è tenuta la Cabina di Regia della Programmazione Unitaria che ha validato le risultanze delle attività del tavolo di partenariato e l'individuazione delle fonti di finanziamento del Progetto di Sviluppo denominato “La sapienza del villaggio”: Crescita e sviluppo nel Montiferru, Alto Campidano e Planargia”, rinviando l'approvazione dello Schema di Accordo, del Progetto di Sviluppo Territoriale e dell’Allegato Tecnico a successiva Deliberazione della Giunta regionale, con mandato per la sua sottoscrizione;
Coerentemente con
- il Programma Regionale di Sviluppo (PRS) 2014-2019, ed in particolare:
▪ la Strategia 5.8 - Programmazione Territoriale, che prevede un approccio allo sviluppo locale inteso come mainstream delle singole linee strategiche, individuate per conseguire coesione e competitività nella Regione nel suo complesso, in modo armonico, sostenibile e diffuso. Tale approccio risulta potenziato grazie all'attivazione di un sistema di governance della Programmazione Unitaria 2014-2020 e da una visione operativa dei diversi Fondi, che consentono la valorizzazione del potenziale di sviluppo dei territori. I percorsi di finanziamento dei progetti sono attivati per quei territori che hanno la capacità di leggere e affrontare i problemi alla scala locale, costruendo strategie territoriali di tipo integrato, con azioni coordinate che facciano riferimento agli obiettivi degli Assi prioritari dei diversi Programmi Operativi e consentano di conseguire la strategia dell'area, oppure di intervenire su filiere locali definite che siano in grado di incrementare la competitività del sistema produttivo regionale.
▪ la Strategia 5.7 - Politiche per le aree interne e rurali, che prevede una strategia integrata per
le aree interne e rurali, al fine di favorire il contrasto attivo al fenomeno dello spopolamento attraverso un intervento teso al rilancio della produzione di beni e servizi prodotti a livello territoriale, nonché alla creazione di nuove opportunità di lavoro ed al miglioramento dei servizi di comunità. La strategia regionale per le Aree interne e rurali comprende inoltre azioni dirette a valorizzare gli attrattori naturali e culturali, migliorandone i sistemi di fruizione, in quanto direttamente connessi allo sviluppo del turismo sostenibile e all’incremento della qualità dell’offerta integrata in termini di servizi innovativi.
▪ ancora per la Strategia n. 5 "Il territorio e le reti infrastrutturali" si richiama la 5.3 “Il piano delle
infrastrutture”; per la Strategia n. 1 "Investire sulle persone" la 1.1 "Progetto Iscol@"; la
Strategia n. 2 "Creare opportunità di lavoro", con riferimento alla 2.9 "Il turismo sostenibile" e alla 2.10 "Cultura, identità e sviluppo"; la Strategia n. 3 “Una società inclusiva”, nel dettaglio la
3.3 “Politiche per il sostegno e l’inclusione sociale” e la n. 3.4 “Promozione delle attività sportive”; la Strategia n. 4 "I beni comuni", in particolare la 4.6 “La prevenzione e la gestione dei rischi e il sistema di emergenza e sicurezza”, la 4.8 “Il sistema delle aree protette” e la
4.11 "Il piano per i beni culturali”; infine la Strategia n. 6 "Istituzioni di alta qualità" con la 6.2 "Riforma degli enti locali territoriali";
- il POR FESR 2014-2020 approvato dalla Commissione con Decisione C(2015) 4926 del 17.07.2015 e successivamente con Decisione C (2018) 557 del 25.01.2018:
▪ Asse Prioritario VI "Uso efficiente delle risorse e valorizzazione degli attrattori naturali, culturali e turistici" - OT 6 "Preservare e tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse" - Priorità di investimento 6.c "Conservare, proteggere, promuovere e
sviluppare il patrimonio naturale e culturale" - Obiettivo Specifico 6.6 "Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio nelle aree di attrazione naturale" - Azione 6.6.1 "Interventi per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale di rilevanza strategica (aree protette in ambito terrestre e marino, paesaggi tutelati) tali da consolidare e promuovere processi di sviluppo" - Obiettivo Specifico 6.7 "Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale nelle aree di attrazione" - Azione 6.7.1 "Interventi per la tutela, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio culturale, materiale e immateriale, nelle aree di attrazione di rilevanza strategica tale da consolidare e promuovere processi di sviluppo"; Azione 6.7.2 "Sostegno alla diffusione della conoscenza e alla fruizione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, attraverso la creazione di servizi e/o sistemi innovativi e l’utilizzo di tecnologie avanzate"; - Obiettivo Specifico 6.8 "Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche" - Azione 6.8.3 "Sostegno alla fruizione integrata delle risorse culturali e naturali e alla promozione delle destinazioni turistiche";
▪ il Sistema di Gestione e Controllo del PO FESR Sardegna 2014-2020 approvato con Determinazione AdG prot. 4082/386 del 30.05.2017 e successivamente modificato e integrato nella versione 1.2 del 28 marzo 2018 (CCI n.2014IT16RFOP015);
▪ la Strategia di Specializzazione Intelligente (Smart Specialisation Strategy - S3), che ispira l'intera programmazione comunitaria regionale ed è finalizzata ad individuare le eccellenze della Sardegna al fine di costruire una visione prospettica delle politiche regionali in materia di ricerca ed innovazione. Il PST “La sapienza del villaggio”: Crescita e sviluppo nel Montiferru, Alto Campidano e Planargia” agisce in modo significativo nell'ambito “Turismo, cultura e ambiente” che viene selezionato dalla S3 come prioritario, nell’ottica di liberare nuove energie territoriali, in una logica di programmazione unitaria delle risorse.
- il PSR 2014-2020 approvato con Decisione di esecuzione C (2018) 614 Final del 12 settembre 2018 e, in particolare, le misure del Programma che prevedono una priorità per la programmazione territoriale all’interno dei bandi per le imprese localizzate nei comuni ammissibili;
- FSC 2014-2020, di cui alla Deliberazione di Giunta Regionale 46/5 del 10.08.2016 “Presa d’atto del Patto per lo sviluppo della Regione Sardegna stipulato il 29 Luglio 2016 tra il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Presidente della Regione Sardegna e approvazione degli interventi da finanziare con le risorse FSC del periodo di programmazione 2014-2020”: Area Tematica n. 4 “Turismo, cultura, valorizzazione risorse naturali” - Linea di azione “Programmazione Territoriale”.
- Deliberazione di Giunta Regionale 5/1 del 24.1.2017 "Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020. Patto per lo sviluppo della Regione Sardegna stipulato il 29 luglio 2016. Definizione delle Linee
d’Azione e delle tipologie di intervento ammissibili" con la quale è stato individuato il Centro
Regionale di Programmazione quale Direzione Generale competente per l'Area Tematica 4 Turismo, cultura, valorizzazione delle risorse naturali, linea di Azione 4.1 "Interventi di sviluppo locale per la promozione del territorio-Programmazione Territoriale;
- la riprogrammazione, attraverso l'Atto Modificativo del Patto per lo Sviluppo della Regione Sardegna, sottoscritto tra il Ministro della Coesione Territoriale e il Presidente della Regione Sardegna in data 12.12.2017 e indicate le nuove linee di Azione;
- la delibera CIPE 28 febbraio 2018 n.26 avente ad oggetto "Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020. Ridefinizione del quadro finanziario e programmatorio complessivo";
- la deliberazione n.41/9 del 08 agosto 2018 "Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020. Patto per lo sviluppo della Regione Sardegna del 29 luglio 2016. Presa d'atto del nuovo Allegato al Patto e approvazione nuova proposta di riprogrammazione";
- il Sistema di Gestione e Controllo del Patto per lo Sviluppo della Regione Sardegna finanziato con le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020 approvato con DGR n.37/9 del 01/08/2017 e aggiornato, da ultimo, con Determinazione della Presidenza della Regione n. 481 del 30 luglio 2018;
- le linee di Azione del Fondo per lo sviluppo e la coesione - FSC 2014-2020, “Interventi di sviluppo locale per la promozione del territorio – Programmazione Territoriale:
4.1.2 “Interventi di sviluppo locale per la promozione del territorio – Programmazione Territoriale – Sviluppo del turismo”,
4.2.1 “Interventi di sviluppo locale per la promozione del territorio – Programmazione Territoriale – Valorizzazione del patrimonio culturale”,
4.3.1 “Interventi di sviluppo locale per la promozione del territorio – Programmazione territoriale – Valorizzazione delle risorse naturali”,
5.2.2 “Interventi per l'inclusione sociale e di miglioramento dei servizi alla popolazione - Programmazione Territoriale,
1.10.04 “Impiantistica sportiva" - Programmazione Territoriale - Infrastrutture pubbliche, didattiche/universitarie, sociali e sanitarie: altri interventi”,
2.6.1 "Salvaguardia e valorizzazione delle zone umide";
- la D.G.R. n. 53/10 del 28 novembre 2017 con la quale sono stati individuati i territori che oggetto di intervento delle zone umide per la linea di azione 2.6.1 FSC 2014-2020 con una ripartizione delle risorse per area idrografica;
- la D.G.R. n.41/37 del 8 agosto 2018 “Salvaguardia e valorizzazione delle zone umide. Programmazione delle risorse e individuazione degli interventi per la Zona idrografica II Golfo di Oristano”, interventi che, in fase di co progettazione, sono stati meglio definiti;
- la Legge regionale n. 48 del 28.12.2018 (legge di Stabilità), art. 1 comma 4 che stabilisce che “Nell'ambito della programmazione territoriale, con riferimento in particolare alle strategie 5.7 e 5.8 del Programma regionale di sviluppo (PRS) 2014-2019, sono finanziati con risorse regionali, nazionali ed europee, interventi dedicati alla valorizzazione delle aree interne, nell'ottica di ridurre lo spopolamento e favorire l'inversione del trend demografico e, nel contempo, sostenere processi di sviluppo economico produttivo ed accrescere l'occupazione. È garantita la piena parità di accesso dei territori e l'equilibrio territoriale nella distribuzione delle risorse”;
- il Regolamento di funzionamento del Partenariato allargato ed in particolare l'Allegato 1 recante un Modello di Governance del processo partenariale del POR FESR 2014-2020, approvato in data 29 settembre 2016, in ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7.01.2014 recante un “Codice Europeo di Condotta sul Partenariato”, anche nell'ottica di garantire un coinvolgimento efficace di tutte le forze economico-sociali attive sul territorio e rappresentative della realtà locale;
Considerato che
Tutto ciò premesso e considerato si conviene e si stipula quanto segue:
Articolo 1
Recepimento delle premesse e degli allegati
1. Le premesse e gli allegati costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto.
2. Ne costituiscono allegati:
a) il Progetto di Sviluppo e l’Allegato Tecnico (allegato A);
b) il Quadro finanziario dell’Accordo (allegato B).
Oggetto e Finalità dell'Accordo
Il presente Accordo approva il progetto di sviluppo territoriale denominato “La sapienza del villaggio”: crescita e sviluppo nel Montiferru, Alto Campidano e Planargia", a seguito della definizione dello stesso in co-progettazione con l’Unione di Comuni Montiferru e Alto Campidano in associazione con l’Unione di Comuni della Planargia e del Montiferru Occidentale.
Nel presente Accordo sono altresì disciplinati gli impegni dei soggetti sottoscrittori e la tempistica di realizzazione complessiva del Progetto di Sviluppo Territoriale i cui indirizzi verranno recepiti nella convenzione attuativa di cui all'art. 10.
Articolo 3
Progetto di Sviluppo Territoriale "La sapienza del villaggio”: crescita e sviluppo nel Montiferru, Alto Campidano e Planargia"
Il Progetto di Sviluppo Territoriale “La sapienza del villaggio”: Crescita e sviluppo nel Montiferru, Alto Campidano e Planargia” prevede una strategia finalizzata ad una rinnovata residenzialità come fattore determinante per garantire un futuro alle comunità locali, garantendo il mantenimento dell’interesse a continuare a vivere nelle comunità, come conseguenza di una scelta consapevole, meditata e vantaggiosa.
Nel dettaglio il progetto si articola su 4 direttrici strategiche:
• ambiente, natura e cultura;
• competitività delle imprese del territorio;
• qualità della vita;
• governance e promozione del territorio.
Il progetto si articola in 7 azioni tematiche:
Azione 33.01 “Percorsi ambientali, dei fiumi e delle acque”
L’azione incarna la filosofia del progetto, che sfrutta la marginalità come valore e identifica i centri costieri quali canali per l’attrazione e la distribuzione dei flussi turistici dalla costa verso l’interno attraverso i
percorsi ambientali su cui si interviene direttamente garantendone la fruibilità per attività escursionistiche e sportive outdoor.
L’azione si articola nelle seguenti sub-azioni:
• 33.01.1 Le vie dell’acqua
• 33.01.2 Sentieri naturalistici
Azione 33.02 “Percorso di valorizzazione del territorio e del paesaggio produttivo tradizionale-identitario (Malvasia e Vernaccia)”
L’azione punta alla valorizzazione e alla salvaguardia del paesaggio dipinto dai cultivar della Malvasia e dalla Vernaccia al fine di ampliare l’immagine e la proposta turistica locale, partendo dall’enogastronomico per poi abbracciare l’intero patrimonio ambientale e culturale. Nel dettaglio l’azione accompagna la creazione di percorsi consoni alla promozione del paesaggio, delle attività produttive delle cantine e della produzione vitivinicola locale.
L’azione si articola nella seguente sub-azione:
• 33.02.1 I sentieri del vino
Azione 33.03 “Messa in rete e valorizzazione degli attrattori culturali e identitari”
Al fine di garantire una completa fruizione del patrimonio culturale e identitario presente nel territorio, l’azione sostiene il miglioramento dell’accessibilità agli attrattori; il recupero, il restauro e la messa in sicurezza del patrimonio esistente; la messa a punto degli allestimenti; la messa in rete e la valorizzazione degli attrattori, anche minori; la visibilità del prodotto turistico; l’integrazione del percorso con l’azione di valorizzazione degli attrattori ambientali e con azioni di respiro internazionale già avviate nel territorio tramite progetti di cooperazione internazionale.
L’azione si articola nelle seguenti sub-azioni:
• 33.03.1 Itinerario Culturale - Archeologico Integrato
• 33.03.2 Le vie della cultura e dell'identità
• 33.03.3 Le vie della fede
Azione 33.04 “Competitività del sistema produttivo”
L’azione si sviluppa in coerenza con l’insieme di interventi pubblici in tema di valorizzazione degli attrattori ambientali, culturali e identitari attraverso il sostegno all’attivazione di investimenti privati mediante la previsione di un Bando Territoriale nei settori del turismo, dei servizi al turismo, produzioni tipiche, della
cura e manutenzione del territorio, e per imprese operanti nel sociale, in integrazione con quanto previsto dalle altre Azioni del progetto, con una attenzione particolare alla nascita di cooperative di comunità.
L’azione si articola nella seguente sub-azione:
• 33.04.1 Competitività del sistema produttivo
Azione 33.05 “La comunità e i suoi bisogni”
L’azione pone al centro della strategia territoriale sia le esigenze della popolazione anziana che le esigenze delle famiglie con bambini per agevolare la permanenza di queste ultime nei paesi dell’interno. La previsione di cooperative di comunità consente di applicare un modello di innovazione sociale dove i cittadini saranno produttori e fruitori di beni e servizi.
L’azione si articola nella seguente sub-azione:
• 33.05.1 Qualità della vita e servizi alla persona
Azione 33.06 “Miglioramento dei servizi essenziali del territorio”
L’azione delinea una serie di interventi legati all'accessibilità ai luoghi e ai servizi, elemento importante per la qualità della vita dei residenti nonché elemento necessario a favorire opportunità di crescita dell'attività delle imprese locali ed interviene in relazione al miglioramento dei servizi scolastici nell’ambito del Programma Iscol@.
L’azione si articola pertanto nelle seguenti sub-azioni:
• 33.06.1 Miglioramento dell’accessibilità ai luoghi e ai servizi
• 33.06.2 Miglioramento dei servizi scolastici
AZIONE 33.07 “Governance territoriale”
L’azione prevede un modello di governance territoriale capace di dare unitarietà alla fase realizzativa del Progetto di Sviluppo Territoriale. In particolare l’azione prevede, da un lato, la strutturazione di ufficio unico responsabile della realizzazione degli interventi per conto delle amministrazioni partecipanti al progetto e l’attivazione di percorsi di accompagnamento da parte della Regione Sardegna nella fase attuativa; dall’altro, la realizzazione di interventi di promozione e di fruizione turistica integrata dell’offerta territoriale
L’azione si articola nelle seguenti sub-azioni:
• 33.07.1 Coordinamento generale del progetto
• 33.07.2 Marketing esterno ed interno
Quadro riassuntivo finanziario del progetto per fonte di finanziamento
sapienza del villaggio”: Crescita e sviluppo nel Montiferru, Alto Campidano e Planargia” seguente articolazione per fonte di finanziamento e Azione:
prevede la
Azione | Denominazione Azione | Fondi FSC 2014-2020 | Fondi PO FESR 2014- 2020 | Investimento Fondi Regionali | Fondi Altra Fonte | Investimento Totale |
Azione 33.01 | Percorsi ambientali, dei fiumi e delle acque | 5.050.000,00 | 300.000,00 | 5.350.000,00 | ||
Azione 33.02 | Percorso di valorizzazione del territorio e del paesaggio produttivo tradizionale- identitario (Malvasia e Vernaccia) | 2.350.000,00 | 2.350.000,00 | |||
Azione 33.03 | Messa in rete e valorizzazione degli attrattori culturali e identitari | 350.000,00 | 1.100.000,00 | 1.435.025,00 | 800.000,00 | 3.685.025,00 |
Azione 33.04 | Saper fare locale | 2.500.000,00 | 2.500.000,00 | |||
Azione 33.05 | La comunità e i suoi bisogni | 220.000,00 | 1.696.000,00 | 1.916.000,00 | ||
Azione 33.06 | Miglioramento dei servizi essenziali del territorio | 8.025.139,00 | 8.025.139,00 | |||
Azione 33.07 | Governance Territoriale | 1.330.000,00 | 1.330.000,00 | |||
Totale complessivo | 7.970.000,00 | 4.930.000,00 | 3.431.025,00 | 8.825.139,00 | 00.000.000,00 | |
di cui: | ||||||
Interventi Nuova Finanza | 14.500.000,00 | |||||
Interventi già valorizzati nell’ambito di ulteriori politiche | 9.856.164,00 | |||||
Risorse aggiuntive Conferenza Episcopale Sarda di cui al Protocollo di Intesa RAS-CES per la valorizzazione degli edifici di culto aventi valore storico e culturale, inseriti nell’Azione 33.03 | 800.000,00 |
Quadro riassuntivo finanziario dell’Accordo per fonte di finanziamento
Le risorse finanziarie previste nel presente Accordo di Programma sono pari a euro 14.500.000,00, oltre la quota di cofinanziamento da parte della CEI per euro 800.000,00, come da dettaglio del precedente articolo, e trovano copertura secondo l’articolazione per fonte di finanziamento e Xxxxxx, di seguito riportata e meglio dettagliata nell’Allegato B (Quadro finanziario dell’Accordo).
Codice Azione | Denominazione Azione | Investimento Totale | Investimento FSC 2014-2020 | Investimento PO FESR 2014- 2020 | Investimento Fondi Regionali |
Azione 33.01 | Percorsi ambientali, dei fiumi e delle acque | 5.350.000,00 | 5.050.000,00 | 0,00 | 300.000,00 |
Azione 33.02 | Percorso di valorizzazione del territorio e del paesaggio produttivo tradizionale- identitario (Malvasia e Vernaccia) | 2.350.000,00 | 2.350.000,00 | 0,00 | 0,00 |
Azione 33.03 | Messa in rete e valorizzazione degli attrattori culturali e identitari | 1.450.000,00 | 350.000,00 | 1.100.000,00 | 0,00 |
Azione 33.04 | Saper fare locale | 2.500.000,00 | 0,00 | 2.500.000,00 | 0,00 |
Azione 33.05 | La comunità e i suoi bisogni | 1.520.000,00 | 220.000,00 | 0,00 | 1.300.000,00 |
Azione 33.06 | Miglioramento dei servizi essenziali del territorio | 0,00 | - | - | - |
Azione 33.07 | Governance Territoriale | 1.330.000,00 | 0,00 | 1.330.000,00 | 0,00 |
Totale complessivo | 14.500.000,00 | 7.970.000,00 | 4.930.000,00 | 1.600.000,00 |
Articolo 6
Struttura di indirizzo e governance dell’Accordo
Ai fini del controllo dell’operatività dell’Accordo è costituita, presso il Centro Regionale di Programmazione, una struttura consultiva di indirizzo e governance dell’Accordo, composta dai sottoscrittori del presente accordo o loro delegati, coordinata del Responsabile dell’Accordo individuato nel Direttore del Centro Regionale di Programmazione e costituita dalle Autorità di Gestione dei Programmi Operativi FESR e FSC 2014-2020 e dai Responsabili di Azione competenti.
La struttura di indirizzo e governance dell’Accordo, in particolare:
- individua gli ostacoli di fatto e di diritto che si frappongono all’attuazione dell’Accordo di Programma, proponendo le soluzioni idonee alla loro rimozione;
- vigila sulla tempestiva e corretta attuazione dell’Accordo di Programma;
- esprime le proprie valutazioni sul rapporto inerente lo stato di avanzamento del Progetto, assumendo ogni iniziativa utile al superamento delle eventuali criticità;
- valuta l’opportunità di eventuali modifiche del Progetto e le variazioni degli interventi previsti nello stesso, formulate in base a motivate e specifiche esigenze funzionali, da attuarsi secondo quanto previsto nel successivo art.14.
Gruppo Tecnico Regionale di supporto per l'attuazione del Progetto
La Regione Autonoma della Sardegna, attraverso il Responsabile dell’Accordo, supporta il Soggetto Attuatore anche attraverso il Gruppo Tecnico Regionale di Supporto, composto dalle Autorità di Gestione, dai Responsabili di Azione competenti, e dalle Agenzie Regionali coinvolte.
È coordinato dall'Unità tecnica di Progetto della Programmazione Unitaria e affianca il Soggetto Attuatore degli interventi nella corretta spendita dei fondi della programmazione unitaria 2014-2020, sostenendo il processo complessivo di realizzazione del Progetto.
L'Unità tecnica di Progetto della Programmazione Unitaria, supportata dal Gruppo tecnico regionale, si occupa di:
- accompagnare il soggetto attuatore nella definizione delle schede intervento contenenti i crono programmi procedurali e finanziari e degli allegati tecnici, nonché ogni ulteriore elemento utile alla definizione della Convenzione attuativa.
- il Soggetto Attuatore si impegna a garantire il raccordo con le amministrazioni coinvolte, attraverso il Gruppo Tecnico di coordinamento del Progetto.
Articolo 8
Governance territoriale del Progetto e Gruppo Tecnico di coordinamento di progetto
La responsabilità dell'attuazione e del raggiungimento degli obiettivi previsti nel Progetto di Sviluppo Territoriale denominato “La sapienza del villaggio”: Crescita e sviluppo nel Montiferru, Alto Campidano e Planargia” è in capo all'Unione di Comuni Montiferru e Alto Campidano – Soggetto Attuatore Unico, che attraverso il Gruppo Tecnico di Coordinamento del Progetto, garantisce il raccordo con le amministrazioni coinvolte nel progetto.
In attuazione dell’art. 4 comma 12 della L.R. 48 del 28.12.2018 – Legge di Stabilità 2019, l’Unione dei Comuni Montiferru e Alto Campidano, in qualità di Soggetto Attuatore, potrà beneficiare dello specifico finanziamento per sostenere i costi inerenti il coordinamento e l'attuazione generale del progetto e quelli relativi ai costi del personale della Centrale unica di committenza.
Impegni dei Soggetti Sottoscrittori dell’Accordo
La Regione Autonoma della Sardegna, l’Unione di Comuni Montiferru e Alto Campidano, l’Unione di Comuni della Planargia e del Montiferru Occidentale, in considerazione della rilevanza degli interessi pubblici coinvolti, si impegnano a promuovere armonica e reciproca collaborazione ispirata ai principi costituzionali di leale cooperazione nell’esecuzione dell’Accordo di Programma per la migliore realizzazione degli obiettivi in esso indicati.
La Regione Autonoma della Sardegna, attraverso il Responsabile dell’Accordo,
- si impegna ad attivare uno specifico Gruppo Tecnico di supporto per l'attuazione del Progetto e che vede impegnate le Autorità di Gestione dei Programmi Operativi, i Responsabili di azione e gli altri soggetti attuatori degli interventi, anche per supportare la corretta spendita dei fondi della Programmazione Unitaria 2014-2020, coordinando e sostenendo il processo complessivo di realizzazione del Progetto;
- Il Centro Regionale di Programmazione, Responsabile dell'Accordo, favorisce l’ottimale conseguimento degli obiettivi del presente Accordo, secondo le indicazioni della struttura di indirizzo e Governance dell’Accordo, di cui al precedente art. 6.
L’Unione di Comuni Montiferru e Alto Campidano e l’Unione di Comuni della Planargia e del Montiferru Occidentale, attraverso il soggetto attuatore e responsabile del progetto, si impegnano altresì:
- a costituire il Gruppo Tecnico di Coordinamento del Progetto, di cui al precedente art. 8, composto da personale tecnico-amministrativo individuato anche all'interno delle amministrazioni coinvolte nel progetto;
- a nominare un referente unico del progetto, al fine di gestire in modo coordinato l’attuazione degli interventi previsti nel presente Accordo. Il referente tecnico unico partecipa ai lavori del Gruppo Tecnico Regionale di Supporto ed è responsabile del raccordo con il livello tecnico e istituzionale della struttura di governance territoriale;
- a raccordarsi nell’attuazione degli interventi con l’Agenzia Forestas;
- a raccordarsi con la Diocesi competente, al fine di dare attuazione dei Protocolli di Intesa, sottoscritti in data 22/9/2016 e 26.6.2017 tra la Regione Sardegna, e la Conferenza Episcopale Sarda che definiscono forme di collaborazione per il Progetto "Sardegna in Cento Chiese";
- a rispettare gli ulteriori impegni previsti nella convenzione attuativa dell’Accordo;
- ad adottare tutti i provvedimenti di propria competenza, compresi eventuali accordi di collaborazione, al fine di garantire la corretta attuazione delle azioni indicate nelle Schede di progetto e connesse al rispetto della tempistica, che verranno disciplinati nella convenzione di attuazione.
Tutte le parti si obbligano ad attivarsi per il raggiungimento degli obiettivi del presente Accordo.
Modalità attuative dell'Accordo
Le modalità di attuazione degli interventi ricompresi nel presente Accordo di Programma verranno disciplinate nell'apposita convenzione attuativa, contenente le schede intervento, da sottoscriversi dal Responsabile dell'Unità tecnica di progetto della Programmazione Unitaria e dal Soggetto Attuatore del progetto.
La Convenzione attuativa dovrà essere sottoscritta entro il termine di 6 mesi dall'adozione del Decreto del Presidente che approva l'Accordo di Programma.
Qualora solo una parte degli interventi previsti dall’Accordo di Programma Quadro vengano inseriti nella Convenzione attuativa, è ammessa l’integrazione attraverso la sottoscrizione di atti aggiuntivi, che approva le ulteriori singole schede intervento.
Tale facoltà dovrà comunque essere esercitata entro e non oltre il richiamato termine di sei mesi.
Il Soggetto Attuatore del progetto è individuato nell'Unione di Comuni Montiferru e Alto Campidano, che opera anche come Centrale Unica di Committenza, eventualmente avvalendosi altresì di ulteriori strutture operative nel territorio.
È fatta salva l'attuazione da parte di un diverso soggetto attuatore qualora espressamente previsto nelle Azioni individuate nell’ambito del progetto di sviluppo territoriale.
Le modalità di attuazione verranno definite con i responsabili delle Linee di Azione e/o Azioni dei Programmi Operativi, competenti all'istruttoria e alla gestione, nonché alla verifica dei crono programmi di attuazione relativi alle Azioni del progetto.
Il Soggetto Attuatore è tenuto al rispetto dei seguenti obblighi e di quanto previsto nella convenzione attuativa:
- incaricare un referente unico del progetto secondo quanto indicato al precedente art. 9, al fine di gestire in modo coordinato l’attuazione degli interventi previsti nel presente Accordo;
- presentare al Centro Regionale di Programmazione con cadenza trimestrale lo stato di avanzamento del Progetto;
- rispettare la normativa vigente in materia di appalti pubblici e le disposizioni contenute nella normativa di settore;
- rispettare la normativa vigente in materia di Valutazione di incidenza e di Valutazione di impatto Ambientale;
- garantire in tutte le fasi di attuazione il rispetto degli obiettivi orizzontali dello sviluppo sostenibile e di pari opportunità tra donne e uomini e di non discriminazione, in base agli artt. 7 e 8 del Reg. (UE) 1303/2013.
Il Soggetto Attuatore del Progetto di Xxxxxxxx si impegna sin d'ora ad adottare tutti i provvedimenti di propria competenza, al fine di garantire la corretta attuazione delle azioni indicate nell’allegato tecnico del Progetto di Sviluppo e il rispetto della tempistica, disciplinate nella convenzione di cui sopra.
Articolo 11
Modalità di trasferimento delle risorse e modifiche al Quadro Finanziario dell’Accordo
Nel Quadro Finanziario dell’Accordo (Allegato B) sono individuate le Azioni ed il dettaglio delle Sub Azioni, la Direzione Generale dell’Assessorato Regionale responsabile per l'attuazione, il Soggetto attuatore dell’Azione e/o dell'intervento per il territorio, la fonte finanziaria e l'importo complessivo degli interventi con gli eventuali cofinanziamenti.
Prima della sottoscrizione della Convenzione attuativa, nella quale vengono definite le modalità di attuazione degli interventi pubblici e definiti i crono programmi procedurali e finanziari nelle schede intervento, si procederà all’individuazione definitiva dei Centri di Spesa Regionali competenti ad adottare le convenzioni per la delega degli interventi e al trasferimento delle risorse al Soggetto Attuatore.
In attuazione della Deliberazione della Giunta regionale n. 54/26 del 6.12.2017, considerata la sostanziale coerenza delle finalità tra le fonti finanziarie FSC e Fondi SIE espressamente dedicate alla programmazione territoriale, in sede di convenzione attuativa, l’attribuzione della fonte finanziaria potrà variare in funzione della migliore efficacia ed efficienza dell’attuazione dei programmi di origine, nel rispetto dell’ammissibilità della spesa e previo parere delle Autorità di Gestione competenti.
Al fine di consentire l’erogazione dei flussi finanziari con modalità e tempistiche adeguate alle esigenze specifiche dei singoli interventi e delle correlate dinamiche procedurali e di avanzamento fisico delle opere pubbliche, i centri di spesa gestiranno le risorse finanziarie in conformità a quanto previsto dalla legge regionale 13 marzo 2018, n.8 - Nuove norme in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, come modificata dalla legge regionale 5 novembre 2018, n.41, e in conformità alla Delibera G.R. n.48/23 del 02.10.2018, e provvederanno al trasferimento delle stesse secondo i tempi indicati nei cronoprogrammi procedurali e finanziari inseriti nelle schede intervento approvate.
Le parti danno atto che il quadro complessivo delle risorse, così come le risorse identificate per Xxxxxx e Sub-Azione, rappresentano una quantificazione individuata nell'ambito delle attività negoziali pre-Accordo, che sarà sottoposta ad accertamento attraverso la verifica della fattibilità tecnico-amministrativa preliminare e propedeutica all'attuazione degli interventi. La mancanza di fattibilità delle operazioni inserite all’interno delle Azioni del progetto comporta la decurtazione delle risorse dalla quantificazione finanziaria prevista nel quadro complessivo delle risorse del progetto, così come determinato nella tabella di cui al precedente art. 5 e nell’allegato B – Quadro finanziario dell’Accordo.
Le Azioni del progetto, come descritte nell’Allegato Tecnico, che prevedono aiuti alle imprese sono attuate dalla Regione Autonoma della Sardegna attraverso specifici bandi, secondo le procedure previste in relazione alla fonte di finanziamento individuata.
Gli importi indicati nelle schede azione sono quantificati sulla base delle esigenze espresse dal territorio e costituiscono un fabbisogno stimato. L’assegnazione delle risorse è comunque legata all’effettiva presentazione delle istanze da parte delle imprese in sede di bando e l’effettivo stanziamento è definito a seguito della conclusione dell’istruttoria e dei conseguenti atti di concessione.
Le risorse non utilizzate rientrano nel circuito finanziario del Programma Operativo di riferimento.
Le parti danno atto che per ogni distinta fonte finanziaria restano valide, ai sensi della normativa vigente, le regole e le procedure di trasferimento delle risorse, controllo, rendicontazione e certificazione e decertificazione delle spese, proprie della fonte di finanziamento.
Articolo 12
Tempi di realizzazione del Progetto di Sviluppo
L’Accordo impegna i Sottoscrittori fino alla completa realizzazione delle Azioni previste nel progetto.
Il Progetto di Sviluppo dovrà essere realizzato nel termine di 36 mesi, decorrenti dalla sottoscrizione della convenzione attuativa con il Soggetto Attuatore ovvero dell'eventuale atto aggiuntivo alla convenzione attuativa, nel rispetto del cronoprogramma complessivo del progetto.
Il Soggetto Attuatore deve garantire la corretta attuazione nei tempi previsti dal cronoprogramma generale del Progetto, nonché dai cronoprogrammi inseriti nella Convenzione Attuativa per i singoli interventi.
Saranno ammesse variazioni non sostanziali degli interventi, rispetto agli obiettivi delle Azioni e delle Sub- Azioni, previa autorizzazione del Responsabile dell’Accordo (Centro Regionale di Programmazione), sentito il Responsabile Regionale dell’attuazione dell’Azione e/o intervento, mentre le modifiche sostanziali verranno attuate secondo le modalità previste nel successivo art. 14.
Articolo 13 Interventi Programmatici
Il Progetto “La sapienza del villaggio”: Crescita e sviluppo nel Montiferru, Alto Campidano e Planargia” prevede anche degli interventi programmatici individuati dal territorio per completare la strategia, che attualmente non hanno copertura finanziaria. La copertura potrà essere assicurata anche a seguito della riprogrammazione delle economie, di cui al successivo art. 14, ed eventualmente con ulteriori risorse che andranno a liberarsi nell'ambito della Programmazione Unitaria 2014-2020.
Articolo 14
Modifica dell'Accordo, riprogrammazione delle Azioni, economie
Le modifiche dell'Accordo saranno disciplinate dalla L.R. n. 14/1996 e successive modifiche, L.R. 37/1996 e L.R. 32/1997, che sancisce le modalità di definizione degli Accordi di Programma, prevedendo anche la possibilità di successivi atti aggiuntivi, in relazione ad ulteriori opere ed interventi integrativi del programma, da approvarsi con deliberazione della Giunta Regionale, su proposta dell’Assessore della Programmazione.
Con le medesime modalità si potrà procedere alla rimodulazione dell’Accordo, laddove si richiedano modifiche di natura sostanziale relative alle caratteristiche dell’intervento, ovvero a significativi scostamenti temporali nella realizzazione dell’operazione.
Potranno essere previsti ulteriori atti integrativi, tenuto conto anche degli esiti del monitoraggio, al fine di definire eventuali iniziative coerenti con le finalità dell'Accordo, anche utilizzando le economie derivanti dall’attuazione degli interventi oggetto dell’allegato tecnico, in osservanza delle procedure di riprogrammazione proprie della fonte finanziaria di riferimento.
Esercizio del potere sostitutivo e sanzioni per inadempimento
L’esercizio dei poteri sostitutivi si applica in conformità con quanto previsto dall’ordinamento vigente. L’inerzia, l’omissione e l’attività ostativa riferite alla verifica e al monitoraggio da parte dei soggetti responsabili di tali funzioni costituiscono, agli effetti del presente Accordo, fattispecie di inadempimento imputabile.
Il responsabile regionale dell’attuazione dell'Azione, individuato nella Convenzione Attuativa, qualora accerti inadempienze a carico del Soggetto Attuatore provvede a:
- contestare l’inadempienza, con formale diffida ad adempiere entro un congruo termine;
- disporre, decorso infruttuosamente il predetto termine, gli interventi necessari, anche di carattere sostitutivo;
- dichiarare l’eventuale decadenza dell’intervento.
A seguito dell’eventuale dichiarazione di decadenza dell’intervento, il Responsabile dell’attuazione dell'Azione, ai sensi dell’art. 8 della L. n. 241/90 e s.m.i., comunica al Soggetto Attuatore l’avvio del procedimento di revoca del provvedimento.
Qualora uno dei soggetti sottoscrittori non adempia ad una o più impegni previsti nell’Accordo, compromettendo così l’attuazione di un’Azione, sono poste a suo carico le spese sostenute per le attività poste in essere al fine esclusivo di mantenere gli impegni assunti con l’Accordo stesso.
Articolo 16
Risoluzione in via amministrativa dei conflitti
Il Soggetto responsabile dell’Accordo di cui all’art. 6, in caso di contrasti in ordine all’interpretazione o all’esecuzione delle obbligazioni previste nell’Accordo medesimo, su istanza di uno dei soggetti sottoscrittori, del responsabile regionale dell’attuazione dell’Azione o anche d’ufficio, invita le parti interessate a rappresentare le rispettive posizioni per l’esperimento di un tentativo di risoluzione dei conflitti.
Qualora si raggiunga un’intesa idonea a comporre il conflitto, si redige un verbale che impegna le parti all'osservanza degli impegni concordati.
Qualora le controversie permangano, la questione viene rimessa alla struttura di indirizzo di cui all’articolo 6.
Trasparenza e Anticorruzione - Adozione Patti di Integrità
Il Soggetto Attuatore Unico del progetto e la Centrale Unica di Committenza si obbligano al rispetto della normativa sulla tracciabilità finanziaria prevista dalla legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifiche, nonché all'adempimento degli obblighi in materia di anticorruzione di cui alla Legge n. 190 del 2012 e di pubblicità e trasparenza previsti dal D.lgs n. 33/2013, con le modifiche di cui al D.lgs n. 97/ 2016.
Al fine di dare attuazione agli obblighi in materia di trasparenza e anticorruzione, il soggetto attuatore provvederà a nominare un Responsabile/Referente per la Trasparenza e l'Anticorruzione e a darne tempestiva comunicazione al fine di inserire il nominativo nella convenzione attuativa.
Il Soggetto Attuatore si impegna all’adozione e all'utilizzo dei Patti di integrità da applicare nelle procedure per l'esecuzione di lavori e l'acquisizione di forniture e servizi avviate a valere sulle risorse trasferite in ossequio a quanto previsto dalla D.G.R n.30/16 del 16.06.2015 e a condividere i modelli dei patti di integrità adottati nell'ambito del protocollo d'Intesa sottoscritto in data 15 giugno 2015 dal Presidente della Regione e da Transparency International Italia.
Al fine di garantire il monitoraggio delle misure di prevenzione della corruzione il Soggetto Attuatore si impegna a comunicare semestralmente lo stato di attuazione dei Patti di Integrità.
Le parti si riservano la facoltà di attivare l'istituto della vigilanza collaborativa in materia di contratti pubblici di cui al D.lgs. n. 50/2016.
L’erogazione del finanziamento per la realizzazione degli interventi di cui alla presente convenzione a favore del Xxxxxxxx attuatore è subordinato all’impegno da parte dello stesso alla adozione e all’utilizzo dei Patti di integrità.
Articolo 18
Sottoscrizione, effetti e tempi di realizzazione del Progetto di Sviluppo
Il presente Accordo, a seguito dell’approvazione con Deliberazione di Giunta Regionale, viene sottoscritto in formato digitale dai legali rappresentanti degli enti firmatari e successivamente approvato con decreto del Presidente della Regione Sardegna e pubblicato nell’apposita sezione del sito istituzionale xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx nonché, per estratto, sul Bollettino Ufficiale della Regione Sardegna.
Con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione del decreto del Presidente della Giunta che da esecutività al presente Accordo, le Parti si impegnano, ciascuna nei limiti sopra indicati, a dare attuazione agli impegni previsti nell'Accordo.
AI presente Accordo di Programma si allegano i seguenti documenti, che costituiscono parte integrante e sostanziale dello stesso: Allegato A) Progetto di Sviluppo e allegato tecnico, Allegato B) Quadro finanziario dell’Accordo.
Xxxxx, approvato e sottoscritto.
Regione Autonoma della Sardegna Presidente Xxxxxxxxx Xxxxxxxx | Regione Autonoma della Sardegna Assessore Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio Xxxxxxxx Xxxx | |||
(Firma digitale) | (Firma digitale) | |||
Unione di Comuni Montiferru e Alto Campidano Presidente Xxxxx Xxx | Unione di Comuni della Planargia e del Montiferru Occidentale Presidente Xxxxxxxx Xxxxx Xxxxx Xxxxxxx | |||
(Firma digitale) | ||||
Provincia di Oristano Amministratore Straordinario Xxxxxxx Xxxxxxxx (Firma digitale) |