Intervento formativo secondo l’accordo STATO-REGIONI del 21.12.2011
Intervento formativo secondo l’accordo STATO-REGIONI del 21.12.2011
A cura dell’R.S.P.P. SNS Xxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxxx
rev. anno 2018
SECONDA PARTE
Formazione ed Informazione dei Lavoratori
ai sensi degli xxx.xx 36-37 del D.lgs. 81/08 AGGIORNAMENTO QUINQUENNALE (6h)
Prima Parte
▪Articolazione della formazione secondo l’Accordo Stato Regioni
▪Il Sistema Aziendale della Prevenzione
▪Gestione dei soggetti terzi in SNS
Seconda Parte
▪Infortuni e Malattie Professionali
▪Analisi del Fenomeno Infortunistico
▪Profili di mansione e rischi connessi
Argomenti del corso di aggiornamento
QUADERNI DELLA SICUREZZA
QUADERNI DELLA SICUREZZA
Infortuni e Malattie Professionali
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Chi informare?
Immediatamente il Datore di lavoro, che a sua volta deve darne comunicazione all’INAIL.
Con il termine“ infortunio sul lavoro” si intende un
accadimento, avvenuto durante lo svolgimento dell’attività lavorativa o comunque sul luogo di lavoro, dal quale sia derivato un danno al lavoratore.
Infortuni
Definizione
Con il termine “infortunio” si intende, in generale, un qualsiasi accadimento che abbia avuto conseguenze fisiche o psichiche sull’uomo.
QUADERNI DELLA SICUREZZA
QUADERNI DELLA SICUREZZA
QUADERNI DELLA SICUREZZA | Infortuni Infortunio sul lavoro INAIL 2018 è un incidente che avviene in occasione dell’attività lavorativa che va ben oltre il concetto di durante l’orario di lavoro o sul posto di lavoro, in quanto in esso vengono ricomprese tutte quelle situazioni anche ambientali, nelle quali il lavoratore può essere a rischio di incidenti e quindi di infortunio.
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Infortuni
L'infortunio INAIL, è un sinistro coperto dall’assicurazione obbligatoria e che prevede risarcimento, retribuzione indennità sostitutiva in caso di incidente violento dal quale derivi inabilità temporanea o permanente sino alla morte del lavoratore.
Nel concetto di infortunio sul lavoro INAIL, rientrano gli incidenti causati da agenti aggressivi esterni tali da provocare danneggiamenti all’integrità psico-fisica del lavoratore come:
• Intossicazione da sostanze tossiche
• Sforzi muscolari eccessivi e/o traumatici
• Affezioni biologiche (virus) virus
Inoltre l’INAIL ricomprende anche tutti gli eventi che possono minare la salute del lavoratore durante lo svolgimento dell’attività lavorativa, quindi durante l’orario di lavoro e sul posto di lavoro ma anche gli eventi con rapporto indiretto di causa effetto, tra l’incidente che causa l’infortunio e l’attività lavorativa svolta.
QUADERNI DELLA SICUREZZA
QUADERNI DELLA SICUREZZA | Infortuni Xxxx deve fare il lavoratore in caso di infortunio sul lavoro ? Il lavoratore in caso di infortunio sul lavoro deve comunicare immediatamente l’incidente al datore di lavoro che deve inviarlo subito al Pronto Soccorso. Il pronto soccorso a seguito della visita medica rilascia il primo certificato medico che deve essere trasmesso dal lavoratore al datore di lavoro. Il datore di lavoro deve obbligatoriamente presentare per via telematica il nuovo modello denuncia infortunio sul lavoro INAIL, nel caso in cui i giorni di prognosi dovessero superare i 3 giorni oltre la giornata in cui si è verificato l’incidente. Una volta presentata la denuncia infortunio INAIL online, il lavoratore infortunato, due o tre giorni prima della scadenza della prognosi indicata sul certificato medico del pronto soccorso, deve recarsi alla visita medica presso gli ambulatori INAIL. | 7 |
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Infortuni
A seguito della visita medica INAIL, l’istituto provvede a:
• fissare un nuovo appuntamento in caso di continuazione della temporanea e un certificato medico infortunio Inail da consegnare al datore di lavoro;
• chiudere l’infortunio temporaneo con un certificato di chiusura definitiva da consegnare in azienda per poter riprendere il lavoro.
QUADERNI DELLA SICUREZZA
QUADERNI DELLA SICUREZZA | Infortuni Si ricorda che, la mancata denuncia infortunio INAIL da parte del datore di lavoro entro 2 giorni dal ricevimento del certificato medico o in caso di ritardata presentazione, viene sanzionato con una multa amministrativa da € 1.290,00 a € 7.745,00 sia da parte dell’Inail che dall’Autorità di Pubblica Sicurezza. Tale sanzione, è prevista anche nel caso in cui il datore di lavoro non indichi o ometta completamente o parzialmente il codice fiscale del lavoratore nel modello di denuncia Inail, in tal caso l’ammontare della sanzione amministrativa è stabilito dall’art. 16, legge n. 251/1982. | 9 |
In caso di Infortunio
Infortunio
Interviene l’incaricato al primo soccorso
Informare il Preposto
Caso lieve
Caso non urgente
Caso grave ed urgente
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QUADERNI DELLA SICUREZZA
QUADERNI DELLA SICUREZZA | Incidente in Itinere L’incidente in itinere Inail, è la tutela dei lavoratori che subiscono infortuni durante il normale tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro. L’INAIL copre quindi l'infortunio in itinere anche se l’incidente occorso al lavoratore si verifica quando durante il normale percorso per recarsi da un luogo di lavoro a un altro, nel caso di rapporti di lavoro plurimi, oppure durante il tragitto abituale per la consumazione dei pasti, se non esiste una mensa aziendale. L’infortunio sul lavoro in itinere è risarcito quando: per qualsiasi incidente avuto dal lavoratore durante il normale tragitto a prescindere dal mezzo di trasporto pubblico utilizzato, quindi anche in treno, a piedi, in autobus, taxi a patto che siano appurate le finalità lavorative, la normalità del tragitto e la compatibilità degli orari. | 11 |
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1. Normalità dl percorso
2. Individuazione del luogo di abitazione (residenza o domicilio)
3. Individuazione del luogo di lavoro
4. Deviazioni e/o interruzioni (comprese quelle necessitate)
5. Utilizzo dei mezzi (propri e non)
ELEMENTI VALUTATIVI AI FINI DELL’INDENNIZZABILITA’
Incidente in Itinere
INFORTUNIO IN ITINERE: D.LGS. 38/2000 ART. 12
L’infortunio è tutelato in caso di interruzioni o deviazioni effettuate:
1. in attuazione di una direttiva del datore di lavoro
2. per “necessità” ossia dovute a causa di forza maggiore, ad esigenze essenziali ed improrogabili o all’adempimento di obblighi penalmente rilevanti
QUADERNI DELLA SICUREZZA
QUADERNI DELLA SICUREZZA | Incidente in Itinere DEFINIZIONE DI NORMALE PERCORSO Il normale percorso generalmente coincide con: •il percorso più breve e diretto •Il percorso più lungo e meno diretto può essere giustificato solo da particolari •condizioni di viabilità (es. traffico, lavori in corso, ecc.) Il percorso può avvenire •A piedi •In bicicletta •Con mezzi di trasporto pubblici •Con mezzo di trasporto privato purché necessitato o percorsi misti (in parte a piedi, in parte con altri mezzi)* *La giustificazione del mezzo privato trova fondamento solo se il mezzo pubblico impiega più di 1 h nel raggiungere la meta prefissata (luogo di lavoro) | 13 |
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Scelta del luogo di abitazione:
Se il lavoratore ha fissato la sua residenza in un luogo diverso da quello lavorativo, il percorso è normale se la distanza tra i due luoghi è ragionevole (Cass. 3495/79), tenuto conto delle esigenze familiari del lavoratore.
Incidente in Itinere
DEFINIZIONE DEL LUOGO DI ABITAZIONE
Il luogo di abitazione è il luogo dove l’assicurato dimora con una certa stabilità:
• Può non coincidere con la residenza anagrafica
• Può prevalere sulla residenza anagrafica
QUADERNI DELLA SICUREZZA
QUADERNI DELLA SICUREZZA | Incidente in Itinere DEFINIZIONE DEL LUOGO DI LAVORO Il luogo di lavoro è definibile con: • il luogo di lavoro dove l’assicurato presta abitualmente la propria attività lavorativa • ogni luogo dove deve recarsi per ragioni lavorative. E’ equiparabile a luogo di lavoro: •Il luogo dove viene svolta l’attività formativa •Il luogo dove avviene la consegna degli attrezzi di lavoro •Ogni luogo in cui l’assicurato si reca su ordine del datore di lavoro •L’ambulatorio INAIL dove l’assicurato si reca per sottoporsi a visite mediche •relativamente a precedenti infortuni subiti (secondo delle linee guida per la trattazione dei casi di infortunio in itinere) | 15 |
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Incidente in Itinere
DEFINIZIONE DI DEVIAZIONE
DEVIAZIONE : un percorso estraneo a quello lavorativo che comporta una modificazione del tragitto (non è tutelato il relativo tratto di strada)
Sono tutelate le deviazioni e le interruzioni necessitate ossia dovute a:
1. forza maggiore (es. malore, viabilità interrotta)
2. esigenze essenziali ed improrogabili (es. maltempo, esigenze familiari)
3. adempimento di obblighi penalmente rilevanti (es. soccorso)
QUADERNI DELLA SICUREZZA
QUADERNI DELLA SICUREZZA | Incidente in Itinere DEFINIZIONE DI INTERRUZIONE INTERRUZIONE: ogni sosta effettuata durante il normale tragitto, o comunque una breve sosta compiuta dal lavoratore nel percorso dalla propria abitazione al luogo di lavoro, che non alteri le condizioni di rischio per l’assicurato, non integra l’ipotesi di “interruzione” ai fini dell’esclusione dell’indennizzabilità dell’infortunio in itinere (*) *(Corte Costituzionale ordinanza 11 gennaio 2005) | 17 |
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Incidente in Itinere
Uso del Mezzo Privato ed Indennizzabilità
•Non esistono mezzi pubblici di trasporto che collegano il luogo di abitazione con il luogo di lavoro.
•Non c’è coincidenza tra l’orario dei mezzi pubblici e quello del lavoro (es. orario treno incompatibile). Il risparmio di tempo, utilizzando il mezzo privato, deve essere pari o superiore a un’ora per ogni tragitto, deve avere carattere di regolarità ed essere oggettivamente riscontrabile.
•I tempi d’attesa derivanti dall’uso dei mezzi pubblici rendessero troppo lunga l’assenza del lavoratore dalla famiglia.
•È notevole la distanza tra abitazione e luogo di lavoro: l’uso del mezzo privato è giustificato per distanze superiori a 1Km da percorrere a piedi per ogni singolo tragitto. (bicicletta)
QUADERNI DELLA SICUREZZA
QUADERNI DELLA SICUREZZA | Incidente in Itinere La copertura assicurativa è estesa anche quando: Quando più lavoratori utilizzano un unico mezzo di trasporto privato necessitato. Sono, pertanto, giustificate e tutelate le deviazioni per andare a prendere i colleghi. CONDIZIONI DI RISARCIBILITA’ Mezzo pubblico: 1. Finalità lavorativa 2. Normalità del tragitto 3. Compatibilità con gli orari dei mezzi pubblici Mezzo privato: 1. Finalità lavorativa 2. Normalità del tragitto 3. Assenza di deviazioni o interruzioni per motivi personali 4. Incompatibilità con gli orari dei mezzi pubblici 5. Lunghezza del percorso (1 km.) | 19 |
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Importante: l’infortunio sul lavoro in itinere causato dal consumo di alcool, droga e di psicofarmaci, non è indennizzabile dall’INAIL
come la mancanza della patente di guida da parte del conducente.
Incidente in Itinere
Resta, invece confermato che riguardo all’infortunio accaduto per colpa del lavoratore, gli aspetti soggettivi della condotta dell’assicurato (negligenza, imprudenza, imperizia, violazione di norme) non assumono rilevanza ai fini dell’indennizzabilità, in quanto la colpa del lavoratore non interrompe il nesso causale tra rischio lavorativo e sinistro, salvo che si tratti di comportamenti così abnormi da sfociare nel rischio elettivo.
QUADERNI DELLA SICUREZZA
QUADERNI DELLA SICUREZZA | Incidente in Itinere RISCHIO ELETTIVO (Escludente l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro) Secondo la definizione ormai consolidata in giurisprudenza, per rischio elettivo si intende "quello che, estraneo e non attinente alla attività lavorativa, sia dovuto ad una scelta arbitraria del lavoratore, il quale crei ed affronti volutamente, in base a ragioni o ad impulsi personali, una situazione diversa da quella inerente alla attività lavorativa, ponendo così in essere una causa interruttiva di ogni nesso tra lavoro, rischio ed evento" (cfr., ex plurimis, Cass. 22.2.2012, n. 2642). | 21 |
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Incidente in Itinere
RISCHIO ELETTIVO
I giudici di legittimità hanno a più riprese affermato che tale genere di rischio si connota per il simultaneo concorso dei seguenti elementi: presenza di un atto non solo volontario, ma anche abnorme, nel senso di arbitrario ed estraneo alle finalità produttive;
• direzione di tale atto alla soddisfazione di impulsi meramente personali, quali non possono qualificarsi le iniziative, pur incongrue ed anche contrarie alle direttive del datore di lavoro, ma motivate da finalità produttive;
• mancanza di nesso di derivazione con lo svolgimento dell'attività lavorativa (Cass. 2.10.2009, n. 21113).
QUADERNI DELLA SICUREZZA
QUADERNI DELLA SICUREZZA | Malattia Professionale La malattia professionale (detta anche "tecnopatia") è la patologia che il lavoratore contrae in occasione dello svolgimento dell'attività lavorativa a causa delle presenza di fattori presenti nell'ambiente nel quale presta servizio. Si distingue dall'infortunio sul lavoro perché l'infortunio si verifica in modo tendenzialmente immediato che incide istantaneamente e in modo traumatico sulla salute del lavoratore (la c.d. causa violenta), mentre la malattia professionale si sviluppa nel tempo per l'esposizione ad un fattore di rischio. | 23 |
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Malattia Professionale
La copertura INAIL: MALATTIA TABELLATA
Con il D.P.R. n. 1124 del 1965, che ha disciplinato il funzionamento dell’INAIL, è stato previsto un sistema assicurativo che tutela il lavoratore che contrae una malattia professionale. In particolare, l’art. 3 della legge stabilisce che rientrano nella copertura INAIL le malattie professionali comprese nelle tabelle inserite negli allegati 4 e 5 che sono stati progressivamente aggiornati sino all’intervento effettuato con il D.M. 9 aprile 2008.
Queste tabelle indicano complessivamente 85 categorie di malattie per il settore dell’industria e altre 24 per il settore agricolo, che – quando si manifestano – si presumono dovute all’attività lavorativa e che quindi vengono ricomprese nella copertura assicurativa. Si tratta delle c.d. malattie tabellate, così definite appunto perché inserite nelle tabelle richiamate dalla legge.
In altre parole, quando il lavoratore contrae una di queste malattie deve soltanto dimostrare di essere stato adibito ad una lavorazione collegata a quella specifica malattia per potere ottenere le prestazioni INAIL.
QUADERNI DELLA SICUREZZA
QUADERNI DELLA SICUREZZA | Malattia Professionale La copertura INAIL: MALATTIA NON TABELLATA Il lavoratore, tuttavia, può contrarre anche altre malattie, non indicate nelle tabelle causate però sempre da fattori di rischio presenti nel luogo in cui questo prestava l’attività lavorative. In questa ipotesi, per poter ottenere le prestazioni INAIL, il lavoratore dovrà dimostrare che la malattia (non compresa nelle tabelle) trova la sua causa da elementi presenti nell’ambiente in cui ha lavorato. In termini tecnici si dice che il lavoratore è onerato della prova del nesso causale tra malattia e condizioni di lavoro. Si parla in questi casi di malattie professionali non tabellate. | 25 |
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Malattia Professionale
La denuncia di malattia professionale
Per ottenere le prestazioni da parte dell’INAIL in caso di malattia professionale è necessario effettuare una denuncia. In particolare il lavoratore deve comunicare al datore di lavoro di avere contratto la malattia professionale entro 15 giorni dal momento in cui questa si manifesta.
Il datore di lavoro, a sua volta, deve inviare all’INAIL la relativa denuncia entro i successivi 5 giorni.
L’invio va effettuato alla sede INAIL competente per territorio, ovverosia quella in cui l’assicurato ha il domicilio. Alla denuncia va allegato il certificato medico che a sua volta deve specificare:
• il domicilio dell’ammalato
• il luogo dove si trova ricoverato
• una relazione dei sintomi della malattia.
QUADERNI DELLA SICUREZZA
Analisi del Fenomeno Infortunistico
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Analisi Fenomeno Infortunistico
Ma se non è successo niente, perché preoccuparsi?
• è un mancato incidente oggi, ma domani può trasformarsi in un
incidente vero
I lavoratori hanno l’obbligo di legge di segnalare qualunque anomalia di cui vengano a conoscenza (art. 20, comma 2, lett. f del D.Lgs. n. 81/2008)
Inoltre:
• L’errore può essere trasformato in un’occasione di apprendimento e di crescita e non percepito come un insuccesso
• Gli insuccessi devono essere analizzati e trasformati in momenti costruttivi
Sbagliare è umano, perseverare è diabolico
Ogni errore deve essere portato alla luce, compreso e analizzato per determinare una cambiamento degli atteggiamenti e dei comportamenti
QUADERNI DELLA SICUREZZA
QUADERNI DELLA SICUREZZA
QUADERNI DELLA SICUREZZA | Analisi Fenomeno Infortunistico Segnalazione PREPOSTO infortunio/incidente LAVORATORI Registrazione infortunio/incidente (scheda) SPP SEGRETERIA Analisi cause Verifica/ e individuazione delle aggiornamento soluzioni DVR Compilazione registro infortuni Elaborazione dati infortuni Presentazione Comunicazione dati in Riunione ed eventuale SPP + Preposti denuncia INAIL Trasmissione dati riferiti Presentazione dati a natura e sede della lesione alla riunione annuale ad addetti UPG | 29 |
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Energia
Lavoratore
Infortunio
Analisi Fenomeno Infortunistico
AFFINCHE’ POSSA VERIFICARSI UN INFORTUNIO, OCCORRE CHE SI VERIFICHI UNO SCAMBIO DI ENERGIA TRA L’UOMO ED UNO O PIU’ ELEMENTI
FISICI.
L’ENERGIA PUO’ ESSERE PRODOTTA DA UNO O DA ENTRAMBI I SOGGETTI
QUADERNI DELLA SICUREZZA
QUADERNI DELLA SICUREZZA | Analisi Fenomeno Infortunistico L’errore genera l’infortunio L’errore è generato dal modo in cui viene percepita una certa situazione; una schematizzazione della percezione vede almeno due modalità: • Livello attenzionale • Livello automatico | 31 |
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Cosa intercetto?
INFORMAZIONE, FORMAZIONE, ESPERIENZA.
• ESEMPIO: Differenze nella disposizione e nella conseguente funzione dei comandi di 2 attrezzature affini, ma sostanzialmente differenti
L’INSUFFICIENTE
E’
DELL’ERRORE
CAUSA
INADEGUATE ALLA NUOVA SITUAZIONE ERRORE CHE GENERA INFORTUNIO
•
•
• QUANDO UNA MANSIONE NON E’ NOTA, SI TENDE A RICONDURLA AD UNA NOTA.
• CIO’ COMPORTA L’APPLICAZIONE DI MODALITA’
Analisi Fenomeno Infortunistico
LIVELLO ATTENZIONALE
QUADERNI DELLA SICUREZZA
QUADERNI DELLA SICUREZZA | Analisi Fenomeno Infortunistico LIVELLO AUTOMATICO LA MANSIONE E’ NOTA, ADDIRITTURA RIPETITIVA, CALA PERTANTO IL LIVELLO DI ATTENZIONE, CON IL CONVINCIMENTO CHE L’AZIONE POSSA ESSERE RIPETUTA ABBASSANDO, VIA VIA, IL LIVELLO DI PREVENZIONE ESEMPIO: Replicare una sperimentazione strumentale eliminando via via i dispositivi di protezione collettiva (cappe), agendo direttamente sul bancone il livello automatico fa rientrare la misura preventiva nel novero delle azioni inutili. Ciò porta alla svista. SVISTA = situazione non (più) vista | 33 |
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• Importanza dell’esempio che viene fornito dai
superiori (preposti)
anche dal carattere dell’individuo e dalla sua influenzabilità rispetto ai modelli esistenti.
• Es. Una persona poco sicura di sé tenderà ad imitare i comportamenti prevalenti dell’ambiente che la circonda. Anche i comportamenti sbagliati.
• L’errore è anche funzione
del carattere della persona
….. Il comportamento legato all’approccio
•
Analisi Fenomeno Infortunistico
• L’errore dipende
QUADERNI DELLA SICUREZZA
QUADERNI DELLA SICUREZZA | Analisi Fenomeno Infortunistico • La sicurezza e l’incolumità dipendono anche dai comportamenti dei soggetti che convivono in un medesimo ambiente. • Ogni soggetto è una possibile fonte di danno (quindi un rischio) per sé e per gli altri. • Dalla configurazione dell’ambiente di lavoro dipenderà l’entità del potenziale danno. | 35 |
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QUADERNI DELLA SICUREZZA
Analisi Fenomeno Infortunistico
La scheda di rilevazione del
«quasi incidente»
•Aspetti temporali ed ambientali
•Descrizione chiara e dettagliata della modalità con le quali è avvenuto il “quasi” incidente
•Osservazioni personali del compilatore
Aspetti temporali ed ambientali
•Giorno, data ed ora di accadimento
•Dove è situato il locale in cui si è verificato l’evento
•Descrizione delle attività o delle operazioni che venivano svolte durante l’accaduto
QUADERNI DELLA SICUREZZA | Analisi Fenomeno Infortunistico Domande da porsi •Il fatto è stato causato da una attrezzatura/strumentazione ? Sì/No •Se “Sì”, quale attrezzatura/strumentazione lo ha provocato e per cosa viene utilizzata. •La attrezzatura/strumentazione è o era in buono stato? Sì/No •Erano in funzione le protezioni dell’attrezzatura? Sì/No •L’addetto al momento del “quasi” incidente utilizzava i DPI? Sì/No | 37 |
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Domande da porsi
•È la prima volta che accade questo “quasi” incidente”? Sì/No
•Quante persone ha coinvolto l’evento?
La probabile causa che ha determinato l’evento può essere stata:
•difettosità macchina Sì/No
•illuminazione e/o spazio non sufficiente Sì/No
•mancanza di procedure operative Sì/No
•postazione non idonea Sì/No
•disattenzione Sì/No
•altro (descrivere)
Analisi Fenomeno Infortunistico
QUADERNI DELLA SICUREZZA
QUADERNI DELLA SICUREZZA | Analisi Fenomeno Infortunistico Pubblicizzazione delle risultanze dell’analisi del «Quasi Incidente» Pubblicizzare i “quasi incidenti” serve per creare e stimolare nei lavoratori: •sensibilità alla continua individuazione e valutazione dei rischi effettivi e potenziali •abitudine a comportamenti sicuri anche sulla base delle rilevazioni e di quello che è avvenuto nella propria azienda | 39 |
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Analisi Fenomeno Infortunistico
QUADERNI DELLA SICUREZZA
Profili di Mansione e
Rischi Connessi
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I decreti n. 80/1998 e n. 387/1998 hanno modificato la disciplina dell’inquadramento e delle mansioni nel pubblico.
L’art. 52 del D.lgvo n. 165/2001 che riguarda, nello specifico, le mansioni del dipendente tratta non solo le mansioni ma anche il relativo inquadramento stipendiale.
IMPEGNO = RICONOSCIMENTO ECONOMICO
Profili di mansione
QUADERNI DELLA SICUREZZA
QUADERNI DELLA SICUREZZA
QUADERNI DELLA SICUREZZA | Profili di mansione Mansione, nel settore pubblico, ai sensi dell’art. 52 del D.lgvo n. 165 del 2001 Il concetto di mansione indica il “compito” cui è tenuto il pubblico dipendente. In altre parole, la mansione fa riferimento all’unità elementare ed indivisibile in cui è scomponibile il posto o la posizione attribuita al lavoratore nell’ambito dell’organizzazione aziendale. Quindi il dipendente pubblico, al pari dell’impiegato privato, deve essere adibito alle mansioni di assunzione. Questa espressione costituisce un evidente rimando al contratto individuale di lavoro, in cui si indicano tutte le attività che il prestatore di lavoro si obbliga a compiere. | 43 |
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Articolo 18 D.lgs. 81/08 - Obblighi del datore di lavoro e del dirigente
1. Il datore di lavoro, che esercita le attività di cui all’articolo 3, e i dirigenti, che organizzano e dirigono le stesse attività secondo le attribuzioni e competenze ad essi conferite, devono:
……….. c) nell’affidare i compiti ai lavoratori, tenere conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza;
Profili di mansione
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QUADERNI DELLA SICUREZZA | Profili di mansione | 45 |
MANSIONE | DIPENDENTE BIBLIOTECA |
Descrizione | Le fasi lavorative ascrivibili al profilo di mansione in oggetto sono: 1. attività di front-office (rapporto con utenza) 2. attività elaborazione dati amministrativi 3. attività archiviazione testi e documenti 4. attività di fotocopiatura |
Fase 1/2/3/4: fase unica | |
Attrezzi e/o utensili: | forbici, taglierine, cucitrici, etc. |
Macchinari: | VDT, periferiche hardware, fax, centralino, fotocopiatrice |
Apprestamenti: | scale a mano; scale a libro |
Sostanze: | toner |
Materiali: | carta, software |
Descrizione: | Il dipendente di biblioteca opera sulla base degli indirizzi aziendali/ente e nel rispetto della vigente normativa di settore. Le mansioni svolte dal dipendente sono sostanzialmente attività segretariali, gestionali ed al contempo svolge attività di front-office con l’utenza. |
Misure di Prevenzione e Protezione generali: | • Verifica dei luoghi di lavoro e mantenimento dell’igienicità dei medesimi • Verifica funzionalità hardware e software • Corretto uso delle attrezzature in modo particolare delle scaffalature ad uso archivio/biblioteca • Verifica delle attrezzature messe a disposizione dall’Ente prima del loro uso ed in particolare delle scale • Verifica la corretta fruizione ambientale da parte dell’utenza |
Ulteriori Misure di Prevenzione e Protezione | Misure tecniche, organizzative, procedurali: • circolari interne • direttive del dirigente e/o datore di lavoro • norme di settore Informazione, formazione, addestramento: • Formazione di base ai rischi lavorativi sostenuti • Formazione ed addestramento sulle attrezzature e software impiegati Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.): • Guanti in cotone • Mascherina antipolvere Protocollo sanitario (periodicità): 🞎 6 mesi 🞎 1 anno 🞎 2 anni ■ 5 anni Protocollo sanitario (visite): ■ anamnesi generale ■ visita oculistica 🞎 esami specialistici 🞎 altro ….. |
Tipologia di Esposizione | Tipo di rischio | F | M | R |
Movimentazione manuale del carico in attività di archiviazione (inferiore a 3 kg) | MMC | 3 | 1 | 3 |
Posizioni ergonomicamente scorrette in attività di VDT | Posturale | 2 | 1 | 2 |
Attività di VDT | Rischio Oculovisivo | 2 | 2 | 4 |
Attività di front-office | Aggressione personale | 1 | 3 | 3 |
Attività di front-office | Esposizione biologica | 2 | 1 | 2 |
Attività d’ufficio con VDT | VDT | 3 | 1 | 3 |
Uso delle attrezzature e strumentazioni in ufficio | Urti, punzonamenti, abrasioni | 2 | 1 | 2 |
Uso delle attrezzature e strumentazioni in ufficio | Rischio elettrocuzione | 2 | 1 | 2 |
Rischi antinfortunistici generici (urti, colpi) | Rischio fisico | 2 | 1 | 2 |
Organizzazione del lavoro d’ufficio e rapporti con il resto del personale | Stress lavoro correlato | 2 | 1 | 2 |
Profili di mansione
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QUADERNI DELLA SICUREZZA
Grazie dell’ascolto
QUADERNI DELLA SICUREZZA