AVVISO PUBBLICO
Allegato A
di cui al DDPF n. :
AVVISO PUBBLICO
per la presentazione di un progetto regionale di rete finalizzato a realizzare interventi emergenziali e post-emergenziali correlati alla diffusione del virus COVID-19, di cui alla DGR 1546/2020,
IN ATTUAZIONE DELL'ACCORDO STATO-REGIONE MARCHE 2020
§ 1. PREMESSA
L’art. 72 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 (Codice del Terzo Settore) ha istituito un nuovo strumento finanziario individuando un “Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo Settore”. Il Fondo è destinato a sostenere lo svolgimento di attività di interesse generale di cui all’articolo 5 del Codice stesso, oggetto di iniziative e progetti promossi da Organizzazioni di volontariato di seguito denominate ODV, e di Associazioni di promozione sociale, di seguito denominate APS, iscritte nelle more dell’operatività del Registro unico nazionale del Terzo settore e ai sensi dell’articolo 101, comma 2, del Codice, a uno dei registri attualmente previsti dalle normative di settore
Con Atto di indirizzo ministeriale 2020 di cui al D.M. n. 44 del 12 marzo 2020 (Registrato dalla Corte dei Conti il 2 aprile 2020 al n. 543 del Ministro del lavoro e delle politiche sociali (di seguito “atto di indirizzo”), sono stati individuati gli obiettivi generali, le aree prioritarie di intervento e le linee di attività finanziabili attraverso il citato fondo di cui all’art. 72 del codice del Terzo settore, assegnando alle Regioni tramite Accordi di programma, un importo di € 28.000.000,00 (ventottomilioni/00) destinato a iniziative e progetti di rilievo locale, oggetto di riparto tra le Regioni.
Alla Regione Marche è stata assegnata la somma di € 1.007.931,00.
Con DGR n. 826 del 29/06/2020 la Regione Marche ha aderito all'Accordo di programma Stato-Regione Marche 2020 per il sostegno allo svolgimento di attività di interesse generale da parte di Organizzazioni di volontariato (OdV) e Associazioni di promozione sociale (APS).
Con DGR n.1546 del 01/12/2020 la Giunta ha approvato le linee guida per l’utilizzo delle risorse come specificato nell’Allegato 1 della stessa DGR, prevedendo che una quota delle risorse assegnate pari a € 875.296,63 fosse destinata alla realizzazione di un progetto regionale di rete; il progetto è da attivarsi con la collaborazione del Forum del Terzo settore di cui all’art 11 della LR n. 32/2014 ed è finalizzato a realizzare interventi emergenziali e post-emergenziali correlati alla diffusione del virus COVID-19.
Il presente Avviso viene quindi redatto tenendo conto dei contenuti dell’Atto di indirizzo ministeriale, dell’Accordo di Programma, delle Linee guida predisposte dalla Direzione Generale del III Settore e della DGR n. 1546/2020.
Il presente Avviso disciplina criteri e modalità per l’assegnazione delle risorse agli enti del Terzo Settore individuati dal D.M. n. 44 del 12 marzo 2020 (esclusivamente ODV e APS iscritte, nelle more dell’operatività del Registro unico nazionale del Terzo settore, a uno dei registri attualmente previsti dalle normative di settore della Regione Marche) per la realizzazione di un progetto di rete finalizzato a realizzare interventi emergenziali e post-emergenziali correlati alla diffusione del virus COVID-19, da individuare con il presente Avviso.
§ 1.1 DEFINIZIONI ED ACRONIMI
MLPS: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
ADP 2020 – Accordo di Programma tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Regione Marche annualità 2020
ODV: Organizzazioni di Volontariato APS: Associazioni di Promozione Sociale ATS: Associazione Temporanea di Scopo
ETS: Ente del terzo settore (ODV o APS come individuati al §6)
ETS-nodo o nodo: partner che fa parte del gruppo di rete che si costituisce in ATS
Atto di indirizzo: D.M. n. 44 del 12 marzo 2020 (Registrato dalla Corte dei Conti il 2 aprile 2020 al n. 543) del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali
BURM: Bollettino Ufficiale della Regione Marche
COLLABORATORE: soggetto che non è beneficiario del contributo ma che affianca il gruppo di rete in qualità di soggetto sinergico o soggetto aderente (come specificato al §6)
§ 2. FINALITÀ E TIPOLOGIA DELL’INTERVENTO
Il presente Avviso è finalizzato alla concessione di un contributo massimo di € 875.296,63 per la realizzazione di un progetto regionale di rete di cui alla DGR n. 1546/2020, di seguito “progetto”, da attivarsi con la collaborazione del Forum del Terzo settore di cui all’art 11 della LR n. 32/2014 e finalizzato a realizzare interventi emergenziali e post-emergenziali correlati alla diffusione del virus COVID-19.
Il progetto dovrà essere integralmente realizzato nel territorio della regione Marche, prevedendo attività nei territori di tutte e cinque le province marchigiane.
§ 3. OBIETTIVI GENERALI, AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO E LINEE DI ATTIVITÀ
Coerentemente a quanto previsto nella Deliberazione di Giunta n. 1546/2020, il progetto dovrà riguardare prioritariamente i seguenti interventi emergenziali e post-emergenziali, sull’intero territorio delle Marche, coerenti con gli Obiettivi e le Aree prioritarie di intervento dell’Atto di indirizzo, come di seguito indicate:
Azione prioritaria di intervento | Obiettivo e Area prioritaria di intervento (Atto di indirizzo DM 44/2020 § 8) |
a) Azioni di contrasto alla povertà estrema | 1b, 1c, 1g, 1l, 10c, 10f, 12h |
b) Azioni di supporto al tessuto associativo regionale, volto al sostentamento e ad affrontare la fase post-emergenziale delle ODV e delle APS | 3b, 3c, 3d, 3e, 3g, 3h, 3j, 4b, 4c, 4e, 4f, 5b, 5c, 8i, 10c, 10e, 11c, 11d, 11e, 1a, 1m, 3a, 3i, 4a, 4h, 5a, 5d, 6a, 6g, 8l, 10a, 10k, 11a, 11l, 12a, 12i, 13a, 13f, 1d, 1e, 1f, 1h, 1i, 4b, 8d, 10c, 10g, 11b, 11h, 11i, 12h |
c) Azioni volte a contrastare l’emergenza epidemiologica attraverso il rafforzamento e il sostegno delle attività specifiche di ODV e APS | 1d, 1e, 1g, 1n, 3e, 3h, 3k, 4c, 4e, 8b, 10e, 10f, 10g, 10h, 10i, 11d, 11e, 11h, 12b, 12e, 12f,12h |
A seguito del superamento della fase emergenziale saranno attivabili ulteriori azioni, purché rientranti tra gli obiettivi e aree prioritarie indicate nell’Atto di indirizzo di cui DM 44/2020.
Il progetto dovrà prevedere lo svolgimento di una o più delle attività di interesse generale ricomprese tra quelle di cui all’articolo 5 del Codice del Terzo settore e svolte in conformità alle norme particolari che ne disciplinano l’esercizio in coerenza con i rispettivi atti costitutivi e/o statuti, nonché nel rispetto delle disposizioni dettate per contrastare l’emergenza da Covid-19.
Il progetto dovrà quindi operare nell’ambito delle aree di intervento come sopra individuate così da concorrere al raggiungimento di uno o più degli obiettivi generali sopra individuati.
Di seguito si riporta l’elenco delle attività di interesse generale di cui all’art. 5 del Codice del Terzo settore:
LINEE DI ATTIVITÀ FINANZIABILI AI SENSI DELL’ART. 5 DEL CODICE DEL TERZO SETTORE d.lgs 117/2017 e s.m.i. |
a) interventi e servizi sociali ai sensi dell’articolo 1, commi 1 e 2, della legge 8 novembre 2000, n. 328, e successive modificazioni, e interventi, servizi e prestazioni di cui alla legge 5 febbraio 1992, n. 104, e alla legge 22 giugno 2016, n. 112, e successive modificazioni; b) interventi e prestazioni sanitarie; c) prestazioni socio-sanitarie di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 febbraio 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 129 del 6 giugno 2001, e successive modificazioni; d) educazione, istruzione e formazione professionale, ai sensi della legge 28 marzo 2003, n. 53, e successive modificazioni, nonché le attività culturali di interesse sociale con finalità educativa; e) interventi e servizi finalizzati alla salvaguardia e al miglioramento delle condizioni dell’ambiente e all’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali, con esclusione dell’attività, esercitata abitualmente, di raccolta e riciclaggio dei rifiuti urbani, speciali e pericolosi, nonche’ alla tutela degli animali e prevenzione del randagismo, ai sensi della legge 14 agosto 1991, n. 281; f) interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio, ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e successive modificazioni; g) formazione universitaria e post-universitaria; h) ricerca scientifica di particolare interesse sociale; i) organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato e delle attività di interesse generale di cui al presente articolo; j) radiodiffusione sonora a carattere comunitario, ai sensi dell’articolo 16, comma 5, della legge 6 agosto 1990, n. 223, e successive modificazioni; k) organizzazione e gestione di attività turistiche di interesse sociale, culturale o religioso; l) formazione extra-scolastica, finalizzata alla prevenzione della dispersione scolastica e al successo scolastico e formativo, alla prevenzione del bullismo e al contrasto della povertà educativa; m) servizi strumentali ad enti del Terzo settore resi da enti composti in misura non inferiore al settanta per cento da enti del Terzo settore; n) cooperazione allo sviluppo, ai sensi della legge 11 agosto 2014, n. 125, e successive modificazioni; o) attività commerciali, produttive, di educazione e informazione, di promozione, di rappresentanza, di concessione in licenza di marchi di certificazione, svolte nell’ambito o a favore di filiere del commercio equo e solidale, da intendersi come un rapporto commerciale con un produttore operante in un’area economica svantaggiata, situata, di norma, in un Paese in via di sviluppo, sulla base di un accordo di lunga durata finalizzato a promuovere l’accesso del produttore al mercato e che preveda il pagamento di un prezzo equo, misure di sviluppo in favore del produttore e l’obbligo del produttore di garantire condizioni di lavoro sicure, nel rispetto delle normative nazionali ed internazionali, in modo da permettere ai lavoratori di condurre un’esistenza libera e dignitosa, e di rispettare i diritti sindacali, nonché di impegnarsi per il contrasto del lavoro infantile; p) servizi finalizzati all’inserimento o al reinserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori e delle persone di cui all’articolo 2, comma 4, del decreto legislativo recante revisione della disciplina in materia di impresa sociale, di cui all’articolo 1, comma 2, lettera c), della legge 6 giugno 2016, n. 106; q) alloggio sociale, ai sensi del decreto del Ministero delle infrastrutture del 22 aprile 2008, e successive modificazioni, nonché ogni altra attività di carattere residenziale temporaneo diretta a soddisfare bisogni sociali, sanitari, culturali, formativi o lavorativi; r) accoglienza umanitaria ed integrazione sociale dei migranti; s) agricoltura sociale, ai sensi dell’articolo 2 della legge 18 agosto 2015, n. 141, e successive modificazioni; t) organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche; u) beneficenza, sostegno a distanza, cessione gratuita di alimenti o prodotti di cui alla legge 19 agosto 2016, |
n. 166, e successive modificazioni, o erogazione di denaro, beni o servizi a sostegno di persone svantaggiate o di attività di interesse generale a norma del presente articolo;
v) promozione della cultura della legalità, della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata;
w) promozione e tutela dei diritti umani, civili, sociali e politici, nonché dei diritti dei consumatori e degli utenti delle attività di interesse generale di cui al presente articolo, promozione delle pari opportunità e delle iniziative di aiuto reciproco, incluse le banche dei tempi di cui all’articolo 27 della legge 8 marzo 2000,
n. 53, e i gruppi di acquisto solidale di cui all’articolo 1, comma 266, della legge 24 dicembre 2007, n. 244;
x) cura di procedure di adozione internazionale ai sensi della legge 4 maggio 1983, n. 184;
y) protezione civile ai sensi della legge 24 febbraio 1992, n. 225, e successive modificazioni;
z) riqualificazione di beni pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità organizzata.
Non sono finanziabili attività economiche o di natura imprenditoriale (cioè che esplicano una attività che consiste nell’offrire beni e servizi in un mercato).
Il presente intervento si configura come contributo e non costituisce aiuto di stato, in virtù del principio solidaristico che contraddistingue le attività finanziate, così come realizzate da XxX e APS. I beneficiari del presente Avviso dovranno garantire che le attività da contribuire con il presente Avviso, ricomprese nell’ambito delle attività di interesse generale di cui all’art. 5 del Codice del Terzo Settore, non siano in alcun modo riconducibili ad alcuna attività economica.
§ 4. DURATA DEL PROGETTO
Il progetto deve concludersi entro e non oltre 9 (nove) mesi decorrenti dalla data di avvio del progetto (§ 12) salvo eventuali proroghe connesse al perdurare della situazione emergenziale e post emergenziale, nei limiti di validità dell’Accordo 2020 con il MLPS.
§ 5. FINANZIAMENTO CONCEDIBILE
Il finanziamento concedibile è al massimo il 95% del costo complessivo del progetto, nel limite dell’importo massimo di € 875.296,63.
La restante quota del costo del progetto è da cofinanziare da parte del/dei soggetto/i attuatore/i (nodi) della rete, che possono avvalersi anche di eventuali risorse finanziarie messe a disposizione da soggetti terzi collaboratori individuati tra i soggetti aderenti e i soggetti sinergici, di cui al successivo § 6.
Resta inteso che la quota di cofinanziamento a carico dei soggetti attuatori e degli eventuali terzi può anche essere superiore al 5%. In questo modo non si prevede un limite al costo previsto dalla proposta progettuale, ma un limite al finanziamento e una percentuale minima di cofinanziamento da parte dei soggetti attuatori.
Nel caso di rimodulazione del progetto a seguito di riconoscimento solo parziale delle spese indicate a preventivo, sarà applicata la percentuale di finanziamento prevista nella proposta iniziale e rideterminato il contributo assegnato.
Ai fini della determinazione della quota del cofinanziamento:
- non sono ammissibili apporti in natura, figurativi o “in kind”:
- è ammissibile il costo delle buste paga del personale dipendente, anche dei soggetti terzi qualora identificati come soggetti aderenti o sinergici che collaborano al progetto ma non beneficiano del contributo regionale, essendo considerato tale costo come contributo “in cash”.
Il progetto e le relative spese non devono essere oggetto di altri finanziamenti pubblici, regionali, nazionali o comunitari.
§ 6. COMPOSIZIONE DEL GRUPPO DI RETE DEL PROGETTO
Il gruppo di rete del progetto, formalizzato almeno entro la data della stipula della convenzione, di cui al
§12, attraverso la costituzione di un’Associazione Temporanea di Scopo (ATS) è costituito da almeno 12 Enti
del Terzo Settore ETS (nodi) di cui almeno 1/3 appartenente a ciascuna delle due categorie A. e B1. Gli ETS che costituiscono i nodi del gruppo di rete devono appartenere alle categorie individuate dal D.M. 44/2020 e avere caratteristiche tali da garantire la realizzazione delle azioni progettuali sull’intero territorio della regione Marche, quindi devono appartenere, nelle more dell’operatività del registro unico nazionale del Terzo settore, ad una delle seguenti classi:
A. organizzazioni di volontariato (di seguito ODV) iscritte nel Registro Regionale (L.R. n. 15/2012 e xx.xx.) alla data di approvazione dell’avviso pubblico;
B1. associazioni di promozione sociale (di seguito APS) iscritte alla prima sezione del registro regionale (LR
n. 9/2004 e xx.xx) sempre alla data di approvazione dell’avviso pubblico;
B2. associazioni di promozione sociale (di seguito APS) iscritte alla seconda sezione del Registro Regionale delle Associazioni di Promozione Sociale (L.R. n. 9/2004 e ss.mm.ii) sempre alla data di approvazione dell’avviso pubblico;
C. associazioni di promozione sociale con sede nella regione Marche non iscritte nel registro regionale ma iscritte nel registro nazionale APS, in base all’art. 7 delle L. 383/2000, come livelli di organizzazione territoriale e circoli affiliati aderenti ad una APS nazionale iscritta al Registro Nazionale APS. Tale condizione dovrà essere dichiarata sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi dell’Art. 47 del DPR n. 445/2000 dal legale rappresentante dell’APS.
Le ODV/APS che costituiscono il gruppo di rete (ETS nodi) individuano tra loro un capofila che le rappresenta.
Il possesso del requisito dell’iscrizione ai Registri deve perdurare, per tutti gli ETS-nodi della rete, per l’intero periodo di realizzazione del progetto. Le spese sostenute da un nodo, dal momento della perdita di tale requisito, sono considerate non ammissibili. La perdita del requisito dell’iscrizione ai registri da parte dell’Ets capofila o la sua rinuncia alla realizzazione del progetto comporta la cessazione dell’intero progetto. Al momento dell’avvio dell’operatività del RUNTS, si intendono mantenuti i requisiti di iscrizione ai registri se l’ETS conserva indifferentemente la categoria di APS o di ODV.
Gli ETS-nodi del gruppo di rete possono essere affiancati da altri soggetti sinergici che collaborano al progetto, quali: associazioni, organizzazioni ed enti di carattere privato, anche non iscritti ai registri regionali, e comunque aventi qualifica di Onlus, costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, con sede operativa all’interno del territorio regionale, e le cui attività, come da finalità statutarie, siano coerenti con gli obiettivi riconducibili alle azioni progettuali. I soggetti sinergici al progetto non sono beneficiari diretti del contributo, pertanto non sono assegnatari di un budget ma possono collaborare al cofinanziamento previsto o attraverso un apporto monetario o con attività del proprio personale e dei propri volontari.
Oppure possono essere individuati quali fornitori di specifici servizi/prestazioni professionali che non siano motivatamente realizzabili direttamente dall’ETS-nodo, quantificati complessivamente in misura non superiore al 30% del budget complessivo di progetto. Tutti i costi del progetto dovranno essere riconducibili alle ODV/APS che costituiscono i nodi del gruppo di rete.
Oltre alle Organizzazioni/Associazioni operanti in sinergia con le azioni di progetto di cui sopra (c.d. soggetti sinergici) possono altresì essere coinvolti nelle azioni progettuali, in qualità di soggetti aderenti (non beneficiari diretti del contributo), soggetti diversi da ODV e APS, ivi compresi Enti Locali ed Enti Economici e persone fisiche, che collaborano nella realizzazione del progetto attraverso l’attività del proprio personale dipendente o attraverso una contribuzione monetaria. La valorizzazione del loro contributo non può eccedere la quota di cofinanziamento del progetto.
In particolare gli Enti Locali in forma singola o associata tramite gli Ambiti Territoriali Sociali possono accompagnare il progetto con particolare attenzione all’individuazione dei bisogni e la progettazione di adeguate risposte, coordinate anche con interventi già posti in essere dagli stessi enti.
Il Forum regionale del Terzo settore (art 11 della LR n. 32/2014) e il Xxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxxxxxx Xxxxxx (xxx. 00 xxx Xxxxxx xxx Xxxxx settore) potranno essere coinvolti, come facilitatori per la creazione di
partnership inter-associative per la programmazione e la realizzazione dei progetti di rete che insistano sulle problematiche individuate a livello territoriale in stretta sinergia con gli enti locali e secondo gli obiettivi generali e le aree prioritarie di intervento così come individuati al § 3.
Ai sensi dell’art. 62 comma 12 del Codice del Terzo Settore, il CSV non può accedere alle risorse del fondo di cui all’art.72 del CTS.
La presentazione del progetto alla Regione Marche deve avvenire attraverso l'ETS capofila dell’ATS se già costituita o, in alternativa, in forma congiunta da almeno n. 12 ETS (nodi) che andranno a costituire l’ATS di cui almeno 1/3 appartenente a ciascuna delle due categorie A. e B1, come sopra individuate, in cui sia già individuato un soggetto capofila e gli altri come partners/nodi (Allegato A3).
I rapporti giuridici all'interno della partnership saranno regolati attraverso un accordo privato (modello in allegato A3) da allegare alla domanda di partecipazione (Allegato A1).
L’ETS capofila è l'unico responsabile del progetto nei confronti della Regione Marche. La Regione Marche si rapporterà esclusivamente con tale soggetto capofila quale rappresentante del gruppo di rete. Le risorse finanziarie assegnate al progetto verranno trasferite esclusivamente a tale soggetto.
Il budget gestito da ogni partner/Ets-nodo dell’ATS non potrà essere inferiore ad € 5.000,00.
La compagine dei soggetti coinvolta nel progetto deve avere caratteristiche tali da garantire la realizzazione delle azioni progettuali sull’intero territorio della regione Marche. Anche a tal fine, il partenariato può essere ampliato anche durante l’attuazione del progetto, previa autorizzazione della Regione Marche, quale integrazione alle attività e alle azioni progettuali, in relazione alle necessità contingenti ed in relazione alle candidature di altre OdV/APS estranee alla compagine iniziale, ma interessate a prestare la propria opera all’interno del progetto, previa valutazione della capacità di realizzazione delle azioni che si propongono di realizzare.
Il partenariato non può restringersi al di sotto della composizione minima prevista per l’ATS. In tale circostanza la partnership ha un mese di tempo per ricostituire la base minima, pena la cessazione del progetto ed il riconoscimento delle spese ammissibili sostenute fino alla data in cui la composizione minima prevista per l’ATS era garantita.
Le variazioni dei rapporti giuridici all'interno del gruppo di rete saranno regolati attraverso scritture private da depositare presso la Regione Marche entro 10gg dalla loro sottoscrizione.
§ 7. MODALITA’ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
La domanda di partecipazione, dovrà obbligatoriamente essere presentata secondo le modalità di seguito indicate, pena l’esclusione.
La domanda dovrà essere compilata, secondo il modello allegato A1, dal legale rappresentante del soggetto capofila proponente, sottoscritta ed inviata via PEC all’indirizzo: xxxxxxx.xxxxxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxx.xx
Alla domanda dovranno obbligatoriamente essere allegati i seguenti documenti:
1. Allegato A1a_Dichiarazione del Partner – da compilarsi da parte di ogni ETS-nodo del progetto;
2. Allegato A1b_Dichiarazione del Collaboratore – da compilarsi da parte dei soggetti sinergici e aderenti
3. Proposta progettuale (allegato A2_Formulario)
4. Accordo della partnership di progetto (Allegato A3_Modello Accordo), sottoscritta da tutti i soggetti dell’ATS e dai collaboratori
5. copia di un documento di identità in corso di validità del legale rappresentante degli ETS firmatari dei precedenti allegati (non necessario in caso di allegati firmati digitalmente)
In caso di mancata presentazione della domanda (Allegato A1) da parte dell’Ente capofila o in caso in cui la medesima domanda contenga dichiarazioni che risultino mendaci o nel caso in cui la stessa sia mancante di sottoscrizione, e/o del documento di identità del firmatario (in caso non sia firmata digitalmente), si determina l'esclusione del progetto.
La modulistica è scaricabile dalle apposite pagine del sito web xxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx nella sezione dedicata
xxxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx/Xxxxxxx-Xxxxx/Xxxxxxx/Xxxxx-xxxxxxx#00000_Xxxxxx-xxxxxxxx-0000-Xxxxx- Settore-ODV-APS
Al fine del rispetto del principio generale nazionale e comunitario di consentire la massima partecipazione, per inadempimenti di carattere meramente formale, la Regione Marche si riserva la facoltà di richiedere integrazioni alla documentazione presentata.
Le dichiarazioni saranno oggetto di verifiche ai sensi del DPR 445/2000. L’Amministrazione regionale procederà ad effettuare verifiche solo relativamente al progetto finanziato.
Laddove sia verificato che tali dichiarazioni sono mendaci, seguiranno le conseguenze tipiche di cui agli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000 e gli effetti di cui al §8 e al §15.
La domanda di partecipazione all’Avviso dovrà essere presentata via PEC all’indirizzo xxxxxxx.xxxxxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxx.xx entro le ore 13:00 del 20° giorno decorrente dalla data di pubblicazione del decreto di approvazione dell’Avviso sul sito web istituzionale xxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx nella sezione dedicata: xxxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx/Xxxxxxx- Utile/Sociale/Terzo-settore#19923_Avviso-pubblico-2021-Terzo-Settore-ODV-APS.
Qualora tale data ricadesse in un giorno festivo la scadenza è fissata alle ore 13:00 del giorno successivo. (fa fede la ricevuta rilasciata dalla PEC).
La completezza della documentazione è a completo ed esclusivo rischio del richiedente il finanziamento, restando esclusa qualsivoglia responsabilità dell’Amministrazione regionale.
§ 8. CAUSE DI ESCLUSIONE
Saranno esclusi dalla fase di valutazione i progetti e le domande di finanziamento privi di uno o più dei seguenti requisiti di partecipazione:
a) presentati in forma non associata o con forma associata difforme da quanto stabilito al precedente paragrafo 6;
b) presentati da soggetti diversi da quelli legittimati, così come individuati al precedente §6;
c) che perverranno all’Amministrazione regionale oltre il termine fissato al §7;
d) che perverranno con modalità diverse e non rispondenti alle indicazioni previste dal presente Avviso (con particolare attenzione alle indicazioni di cui al§7)
e) che prevedano la realizzazione di azioni al di fuori del territorio della regione Marche;
f) che presentino una richiesta di finanziamento superiore ai limiti previsti al §5;
g) che non prevedano in fase emergenziale le Azioni, Obiettivi, Aree prioritarie di cui al precedente § 3
h) che non prevedano almeno una attività per ogni territorio provinciale;
§ 9. VALUTAZIONE DI PROGETTI
I progetti saranno esaminati da un’apposita Commissione di Valutazione Regionale nominata dal Dirigente della P.F. Contrasto alla Violenza di Genere e Terzo settore composta da:
- Dirigente della PF in qualità di presidente;
- due dipendenti del Servizio Politiche Sociali e Sport;
La Commissione, in caso di numerosità dei progetti o particolare complessità degli stessi, può acquisire pareri, non vincolanti, da personale esperto regionale nella specifica tematica.
La Commissione di Valutazione potrà richiedere l'integrazione dei risultati attesi minimi (Allegato A2_Formulario punto 6.2) da raggiungere entro la data di conclusione del progetto laddove gli stessi si
reputino non adeguati alle finalità del progetto, in relazione alle aree prioritarie di intervento ed alle azioni progettuali previste.
Tutte le aree prioritarie di intervento individuate al § 3 hanno pari priorità.
§ 10. CRITERI DI VALUTAZIONE
I progetti che non sono stati esclusi ai sensi del paragrafo 8 saranno valutati secondo i seguenti criteri:
Macro-criterio | Criterio | Peso punteggio |
1. Gruppo di rete | 1.1 Numero dei partner/nodi rispetto al minimo obbligatorio (12 OdV/APS) | Fino a 5 |
1.2 Distribuzione territoriale dei partner/nodi (sedi territoriali coinvolte) | Fino a 5 | |
2. Fattibilità | 2.1 Solidità e competenza della partnership per garantire la fattibilità del progetto | Fino a 15 |
3. Qualità del progetto | 3.1 Xxxxxx identificazione dei bisogni a cui il progetto intende dare risposta | Fino a 10 |
3.2 Chiara strutturazione del progetto | Fino a 5 | |
3.3 Coerenza interna del progetto: azioni da intraprendere in relazione al bisogno individuato | Fino a 10 | |
3.4 Coerenza interna del progetto: divisione del budget in relazione alle azioni da realizzare | Fino a 5 | |
4. Cofinanziamento | 4.1 Livello di cofinanziamento rispetto al minimo obbligatorio | Fino a 5 |
Il punteggio massimo raggiungibile è di 60 punti secondo i criteri di attribuzione di seguito riportati:
Criterio 1.1: Al progetto con il maggior numero di partner/nodi, rispetto al minimo obbligatorio, vengono assegnati 5 punti, al progetto con il numero minimo di partner/nodi previsti al §6 vengono assegnati 0 punti e agli altri progetti un punteggio in funzione del numero dei partner/nodi aggiuntivi rispetto al minimo obbligatorio
Criterio 1.2: Vengono assegnati 5 punti per il progetto con partner/nodi che si distribuiscono equamente tra le aree provinciali (20% delle sedi delle associazioni costituenti l’ATS per ogni provincia) ed un punteggio che diminuisce in funzione della diversa distribuzione percentuale tra le aree provinciali delle sedi coinvolte.
Criterio 2.1: La fattibilità del progetto viene valutata in base alla coerenza delle finalità progettuali rispetto alle esperienze realizzate dai diversi partner/nodi nel triennio 2018-2020. I dati sulle esperienze verranno estrapolati dalla dichiarazione del capofila e dei partner (Allegato A1_Domanda e Allegato A1a_Dichiarazione partner), nella tabella ivi inserita vanno quindi indicate le più rilevanti esperienze pregresse per ogni singolo partner nella realizzazione di azioni nelle aree prioritarie di progetto o che comunque possano costituire una base esperienziale rilevante per le azioni progettuali da intraprendere nel progetto.
La Commissione, esprimerà quindi una valutazione sintetica cumulativa in relazione alle esperienze pregresse. Tali esperienze verranno presi in considerazione solo se abbiamo una rilevante connessione con le azioni progettuali da intraprendere, nei termini seguenti:
Punteggio |
Le azioni progettate sono molto coerenti con l'esperienza pregressa dei partner | 15 |
Le azioni progettate sono sufficientemente coerenti con l'esperienza pregressa dei partner | 10 |
Le azioni progettate sono poco coerenti con l'esperienza pregressa dei partner | 5 |
Le azioni progettate non sono coerenti con l'esperienza pregressa dei partner | 0 |
Criterio 3.1:
Nel formulario del progetto Allegato A2 nel punto 6.2. indicare nella tabella la tipologia di bisogno, la fonte, il/i target a cui è rivolto l’intervento e la quantificazione della risposta al bisogno, compilando in maniera chiara ed esaustiva le colonne.
La Commissione di valutazione, in relazione alla chiara identificazione del bisogno, in relazione all'affidabilità della fonte e alla quantificazione della risposta al bisogno misurata attraverso i risultati attesi, esprime una valutazione sintetica nei termini seguenti:
Punteggio | |
Identificazione molto chiara del bisogno | 10 |
Identificazione sufficientemente chiara del bisogno | 6 |
Identificazione poco chiara del bisogno | 2 |
Identificazione del bisogno non suffragata da alcun elemento | 0 |
Criterio 3.2: Individuazione degli interventi e delle attività da realizzare per ogni singolo partner da dettagliare nella “Sezione C Descrizione degli interventi” dell’Allegato A2_Formulario.
Verranno assegnati 5 punti al progetto che presenta una descrizione dettagliata degli interventi ed esaustiva per tutti gli item della tabella.
Verranno assegnati 3 punti alle descrizioni degli interventi sintetiche ma esaustive per tutti gli item della tabella.
Verranno assegnati ZERO punti alle descrizioni degli interventi generiche e non esaustive per tutti gli item della tabella.
Criterio 3.3:
Nel formulario del progetto (Allegato A2) per ogni intervento/attività assegnata ad un partner è prevista una colonna nella sezione C Descrizione degli interventi nella quale sono indicate le motivazioni dell'intervento/attività in relazione al bisogno rilevato.
La Commissione, esprimerà quindi una valutazione nei termini seguenti:
Punteggio | |
Le attività/interventi progettati sono molto coerenti con il bisogno rilevato | 10 |
Le attività/interventi progettati sono sufficientemente coerenti con il bisogno rilevato | 7 |
Le attività/interventi progettati sono poco coerenti con il bisogno rilevato | 4 |
Le attività/interventi progettati non sono coerenti con il bisogno rilevato | 0 |
Criterio 3.4:
La Commissione, esprimerà una valutazione sintetica cumulativa per la coerenza del budget rispetto alle azioni da realizzare, nei seguenti termini:
Punteggio | |
Il budget è molto coerente con le azioni progettuali da realizzare | 5 |
Il budget è sufficientemente coerente con le azioni progettuali da realizzare | 3 |
Il budget è poco coerente con le azioni progettuali da realizzare | 1 |
Il budget non è coerente con le azioni progettuali da realizzare | 0 |
Criterio 4.1: Al progetto con la maggiore percentuale di cofinanziamento superiore al minimo obbligatorio vengono assegnati 5 punti, al progetto con la percentuale di cofinanziamento minima obbligatoria vengono assegnati 0 punti e agli altri progetti un punteggio proporzionalmente inferiore in relazione alla suddetta percentuale di cofinanziamento.
Nel caso in cui il valore di ogni singolo indicatore dovesse essere espresso da un valore con cifre decimali, si prenderanno in considerazione le prime due cifre dopo la virgola applicando un arrotondamento matematico in relazione alla terza cifra dopo la virgola.
§ 11. GRADUATORIE
La graduatoria sarà formata in ordine decrescente di punteggio.
Sarà ammesso a finanziamento il progetto che conseguirà il punteggio più alto.
In caso di parità di punteggio verrà ammesso a finanziamento il progetto con il maggior numero di nodi aggiuntivi rispetto al minimo obbligatorio (12). In caso di ulteriore parità l’Amministrazione procederà alla convocazione degli interessati per effettuare pubblico sorteggio tra gli stessi.
In caso di espressa rinuncia al finanziamento da parte dell’ETS-capofila beneficiario del finanziamento, o di revoca totale del finanziamento, si procederà ad assegnare il finanziamento al successivo progetto presente in graduatoria, coerentemente alla sostenibilità nel rispetto delle tempistiche dell’Accordo di programma 2020.
Le eventuali somme che dovessero rimanere disponibili a seguito dell’assegnazione del finanziamento o le eventuali economie potranno essere utilizzate per le finalità ed entro le tempistiche di durata dell’Accordo di Programma 2020 in relazione agli Atti di indirizzo ministeriali n. 44/2020 e dei successivi
D.M. 93/2020 e D.M. 156/2020 e alla relativa programmazione regionale.
Il provvedimento di approvazione delle graduatorie sarà pubblicato sul sito internet istituzionale della Regione Marche xxxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx/Xxxxxxx-Xxxxx/Xxxxxxx/Xxxxx-xxxxxxx#00000_Xxxxxx- pubblico-2021-Terzo-Settore-ODV-APS con valore di notifica per tutti i soggetti interessati alla procedura.
§12. AVVIO DEL PROGETTO E ADEMPIMENTI DEL BENEFICIARIO
Il progetto sarà regolamentato dalla Convenzione tra l’OdV/APS Capofila del gruppo di rete costituito in ATS e la Regione Marche, su format fornito dalla Regione Marche, da stipularsi ai sensi dell’art. 11 della L. 241/1990.
La stipula della convenzione tra Regione Marche e ATS può avvenire solo ed esclusivamente a seguito della costituzione dell’ATS, formalizzata attraverso scrittura privata autenticata mediante le quali gli ETS nodi del gruppo di rete conferiscono ad un Capofila:
• il coordinamento generale del progetto, la rappresentanza e la responsabilità tecnica, amministrativa e finanziaria della sua gestione nei confronti della Regione Marche;
• il potere di sottoscrivere gli atti relativi all’esecuzione del progetto in nome e per conto dell’ATS;
• la facoltà di incassare le somme erogate dalla Regione Marche.
Il progetto prende avvio dalla data della stipula della Convenzione.
In alternativa, il partenariato può decidere di avviare il proprio progetto anche nella data di costituzione dell'Associazione Temporanea di Scopo di cui al §6, antecedente la stipula della Convenzione; in tal caso, il sostenimento di spese anteriormente alla stipula di tale convenzione resta ad esclusivo rischio del soggetto che ha presentato la domanda.
Nel caso in cui dalla scrittura privata trasmessa alla Regione Marche si desuma una variazione rispetto al progetto finanziato si applicano le disposizioni di cui al §15.
Il soggetto capofila del progetto ammesso al finanziamento dovrà produrre entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del decreto di approvazione della graduatoria la seguente documentazione:
a) documentazione inerente all’assicurazione contro gli infortuni e le malattie connesse allo svolgimento delle attività, nonché per la responsabilità civile verso terzi dei volontari (di cui all’articolo 18 del Codice del Terzo settore) che prenderanno parte alle attività dell’iniziativa o progetto;
b) associazione temporanea di scopo (ATS) risultante da atto pubblico o scrittura privata autenticata che stabilisca i termini del partenariato (con riferimento alle attività gestite da ciascun partner, alle quote di cofinanziamento a carico di ognuno, ai rapporti di natura finanziaria tra gli stessi, ecc.);
c) comunicazione di accettazione del finanziamento contenente egli estremi identificativi del conto corrente bancario/postale nel quale transiteranno tutti i movimenti finanziari relativi alla gestione del progetto.
La documentazione sopra indicata è da intendersi non esaustiva; la Regione si riserva di richiedere ai soggetti ammessi al finanziamento, in considerazione della specifica natura giuridica, documentazione diversa o integrativa.
La mancata produzione, anche parziale, della documentazione sopra indicata nei termini previsti, senza giustificato motivo, verrà considerata come rinuncia al finanziamento.
§ 13. AMMISSIBILITA’ DELLE SPESE E DOCUMENTAZIONE
Sono ammissibili le spese sostenute esclusivamente per la realizzazione del progetto e i cui documenti contabili di spesa fiscalmente validi e relative quietanze decorrano dal giorno successivo alla data di sottoscrizione della Convenzione con la Regione, di cui al §12, e sino al termine di realizzazione del progetto.
I costi saranno ritenuti ammissibili solo se debitamente documentati, effettivamente sostenuti e pagati dalle ODV/APS appartenenti al gruppo di rete del progetto, giustificati e tracciabili con documenti fiscalmente validi, strettamente connessi alle azioni progettuali approvate, riferiti a un periodo compreso tra la data di comunicazione di avvio del progetto e la conclusione del medesimo, ad eccezione delle spese di progettazione che potranno essere inserite a preventivo nella proposta progettuale.
Non sono ammesse al finanziamento:
- spese in conto capitale;
- spese già finanziate/rimborsate da altre leggi o provvedimenti nazionali, regionali e locali o per le quali sia già stato ottenuto o richiesto contributo a valere su altre misure nazionali, regionali o comunali;
- spese che non siano direttamente imputabili alle attività oggetto del progetto.
Nel dettaglio:
1) I costi ammissibili a finanziamento possono essere “Diretti” e“Indiretti” come di seguito.
1.1. I costi “Diretti” sono quelli che possono essere imputati direttamente ed in maniera adeguatamente documentata al progetto finanziato e identificabili all’interno del sistema contabile del gruppo di rete in quanto fiscalmente intestati ad uno dei partner/nodi del progetto di cui all’ATS.
Sono costi “Diretti” ammissibili quelli riferibili temporalmente al periodo di vigenza del progetto: le spese devono quindi essere sostenute in un momento successivo alla data di avvio del progetto e comprese entro la data di conclusione del progetto, ad eccezione delle spese di progettazione inserite a preventivo nella proposta progettuale e quelle di costituzione dell’ATS ascrivibili alla fase progettuale comunque successiva alla data dell’Avviso. Le spese per la sottoscrizione della polizza fidejussoria sono ammissibili anche se antecedenti la stipula della convenzione purchè venga poi dato avvio al progetto.
Le spese di progettazione non potranno superare il 2% del totale dei costi diretti.
I costi “Diretti” sono ammissibili laddove quietanzati con mezzo tracciabile di pagamento da cui risulti il nominativo verso il quale è stato effettuato il versamento.
I costi relativi ad attività promozionali non potranno superare il 5% del totale dei costi diretti;
Le spese per eventi conviviali attinenti le attività progettuali (quali pranzi, serate, raduni…) non potranno superare il 5% del totale dei costi diretti;
Sono ammissibili le spese relative alla realizzazione di seminari e convegni purché inerenti le attività progettuali, come preventivamente inserite nel formulario e nel piano finanziario.
1.2 I costi “Indiretti” sono ammissibili nel limite del 20% dei costi “Diretti”. Sono costi “Indiretti” quelli che non sono o non possono essere connessi direttamente ad un’operazione, ma che sono collegati alle attività generali dell’organismo che attua l’operazione (ETS-nodo). Tra tali costi figurano quelle spese amministrative per le quali è difficile determinare con precisione l’importo attribuibile ad un’attività specifica.
Sono considerati costi indiretti:
1. spese di gestione dell’Associazione;
2. oneri connessi all’organizzazione e alla partecipazione ad appuntamenti istituzionali delle organizzazioni proponenti (ad es. congresso nazionale, regionale o provinciale, raduni, ecc.);
3. spese per il personale dipendente dell’ETS addetto a tenuta della contabilità, a segreteria, a coordinamento, a monitoraggio e rendicontazione;
4. spese per le pulizie;
5. spese telefoniche e utenze acqua, riscaldamento, energia elettrica, ecc.;
6. spese postali;
7. spese bancarie, ad eccezione della polizza fideiussoria riferita esclusivamente al progetto finanziato, o dei costi per eventuali anticipazioni bancarie riferite esclusivamente ed espressamente al progetto finanziato, con contestuale rinuncia all’anticipazione regionale;
8. cancelleria, toner, carta per fotocopie;
9. spese assicurative, ad eccezione della polizza fideiussoria riferita esclusivamente al progetto finanziato e delle assicurazioni stipulate specificatamente riferite al progetto rivolte ai destinatari del progetto o per i volontari per responsabilità civile verso terzi, contro infortuni e malattie connesse all'attività svolta nel progetto/iniziativa;
10. locazione sede sociale;
11. imposte e tasse, ad eccezione dell’IVA (se non recuperabile)
12. ammortamenti.
Le spese sopra identificate come costi “Indiretti” non sono considerabili tra i costi diretti, anche quando specificatamente riferibili al progetto finanziato, fatte salve le eccezioni espressamente previste.
I costi “Indiretti” non devono essere rendicontati: essi verranno determinati automaticamente in misura forfettaria al momento della rendicontazione applicando ai costi diretti ammissibili la percentuale riconosciuta al momento dell’approvazione del progetto. Dal momento che i costi diretti effettivamente sostenuti servono da base per il calcolo dei costi indiretti, ogni riduzione di tali costi diretti si riflette automaticamente sull’importo forfettario dei costi indiretti.
Alla rendicontazione dovrà essere allegata una dichiarazione di atto notorio dei soggetti beneficiari attestante l’effettivo sostenimento di tali costi nel periodo di durata del progetto.
Spese non ammissibili
Non sono ammesse al finanziamento:
- spese in conto capitale;
- spese già finanziate da altre leggi o provvedimenti nazionali, regionali e locali o per le quali sia già stato ottenuto o richiesto contributo/rimborso a valere su altre misure nazionali, regionali o comunali;
- spese che non siano direttamente imputabili alle attività oggetto del progetto. Non sono inoltre ammessi i seguenti costi:
1. gli oneri relativi ad attività promozionali che eccedono il 5% dei costi diretti;
2. le spese di progettazione che eccedono il 2% dei costi diretti;
3. le spese per eventi conviviali (quali pranzi, serate …) che eccedono il 5% dei costi diretti;
4. gli oneri relativi all’acquisto di riviste, periodici e pubblicazioni;
5. spese sostenute prima della data di avvio del progetto, ad eccezione delle spese di progettazione, di costituzione dell’ATS e di sottoscrizione della polizza fidejussoria come specificato nel punto 1.1. Costi Diretti;
6. spese sostenute dopo la data di conclusione del progetto, (sono ammissibili i pagamenti effettuati entro i trenta giorni successivi alla data di conclusione del progetto che si riferiscono ad attività e/o prestazioni realizzate durante il periodo di svolgimento del progetto);
7. spese individuate in rimborsi a piè di lista, ad eccezione esclusiva dei rimborsi spese per viaggio, vitto e alloggio ai singoli volontari, che non possono essere in alcun modo retribuiti, direttamente coinvolti in specifiche attività di progetto, effettivamente sostenute e documentate per l’attività prestata entro limiti massimi e alle condizioni preventivamente stabilite dall’ETS di riferimento e nei limiti previsti dall’art. 17 c.4 del CTS.
8. rimborsi spese non assoggettati a ritenuta fiscale;
9. ogni altra spesa non fiscalmente intestata ad uno dei partner componenti l’ATS;
10. ogni altra tipologia di spesa non strettamente finalizzata e riconducibile alla realizzazione del progetto approvato.
11. spese sostenute in contanti o comunque non tracciabili o documentate attraverso scontrini;
12. l’IVA afferente i costi diretti ove per la stessa possa essere esercitato il diritto alla detrazione ex. DPR n. 633/1972 e s.m.i.;
13. spese connesse a variazioni progettuali per le quali non sia stata acquisita la necessaria autorizzazione della Regione Marche
L’attività dei volontari, che prenderanno parte alle iniziative o progetti, non potrà essere retribuita in alcun modo nemmeno dal beneficiario e, ai singoli volontari potranno essere rimborsate dagli enti soltanto le spese effettivamente sostenute e documentate (come vitto, viaggio e alloggio) per l’attività prestata, entro limiti massimi e alle condizioni preventivamente stabilite dall’ente medesimo. Sono in ogni caso vietati rimborsi spese di tipo forfettario (art. 17, comma 3 del Codice del Terzo settore).
Il sostenimento di spese anteriormente alla data del provvedimento di approvazione delle graduatorie resta ad esclusivo rischio del percettore del finanziamento.
Dettagli e specifiche operative relative ai costi e alle modalità di rendicontazione degli stessi verranno inseriti su apposito Vademecum che sarà pubblicato insieme alla modulistica per la rendicontazione delle spese.
§ 14. VARIAZIONI PROGETTUALI
Le variazioni alle voci di spesa che determinano una modifica al budget finanziario, superiori al 40% debbono essere autorizzate dalla Regione Marche, la quale valuterà che tali variazioni non alterino significativamente l’impianto e le finalità del progetto.
La variazione del budget gestito del singolo partner tale da non rispettare il limite minimo stabilito al precedente § 6 comporta l’estromissione del partner dal gruppo di rete e le spese da esso sostenute non saranno considerate ammissibili.
Sono possibili integrazioni delle attività progettuali e della rete dei partner in itinere se finalizzate al miglioramento della proposta progettuale ed al raggiungimento degli obiettivi. Tali integrazioni debbono essere autorizzate dalla Regione Marche.
Le variazioni che alterino significativamente l’impianto e le finalità del progetto determinano la revoca del finanziamento.
§ 15. REVOCHE E RIDUZIONI DEL FINANZIAMENTO
La Regione potrà disporre la revoca del finanziamento per:
a) Rinuncia al finanziamento da parte dell’ETS-capofila;
b) mancato avvio o mancata attuazione del progetto finanziato;
c) mancato rispetto della composizione minima della partnership;
d) mancata consegna del formale atto di costituzione dell’ATS prima della stipula della convenzione;
e) perdita del requisito dell’iscrizione ai registri da parte dell’ETS capofila;
f) variazione del progetto finanziato tale da alterare significativamente l’impianto e le finalità del progetto stesso;
g) mancata presentazione della rendicontazione entro 60 gg dalla conclusione del progetto.
La revoca del finanziamento comporta l’obbligo di immediata restituzione delle somme versate a titolo di anticipazione
In caso di perdita del requisito di iscrizione ai registri da parte di un ETS-nodo partner (ad esclusione dell’ETS capofila), in corso di realizzazione del progetto, si determina l’immediata estromissione dello stesso dal parternariato e, dal momento della perdita di tale requisito, le spese da esso sostenute sono considerate non ammissibili.
Nel caso in cui fossero stati erogati anticipi superiori all’ammontare del contributo determinato in sede di rendiconto tale differenza va restituita alla Regione
Qualora la somma ammessa a rendiconto dalla Regione risulti inferiore rispetto al costo complessivo del progetto approvato, il contributo finanziario sarà corrispondentemente ridotto in sede di liquidazione, applicando le percentuali previste al momento del finanziamento.
Qualora le azioni progettuali non raggiungano il livello minimo di risultati illustrati nel progetto la Regione si riserva di ridurre il finanziamento regionale in maniera proporzionale ai risultati effettivamente raggiunti.
La Regione si riserva in ogni caso di effettuare controlli e disporre eventuali atti di autotutela amministrativa anche nel xxxxx xxxxx xxxxxxxxxxxxx xxx xxxxxxxx.
§ 00. MODALITA’ DI LIQUIDAZIONE
Il finanziamento sarà erogato con le seguenti modalità:
- una prima quota, a titolo di anticipo, nella misura del 80% del finanziamento concesso entro 30 giorni dalla richiesta sottoscritta dal rappresentante legale del capofila, alla quale deve essere allegata polizza fideiussoria in originale per l’importo complessivo del progetto, redatta in conformità a quanto previsto al successivo § 17, avente scadenza successiva al termine della rendicontazione del progetto quantificata come previsto al § 17 dell’Avviso;
- una seconda ed ultima quota, a titolo di saldo, entro 60 giorni dall’approvazione della rendicontazione in conformità a quanto previsto al paragrafo 19 dell’Avviso, in rapporto alle procedure contabili regionali e alla disponibilità sul pertinente capitolo del bilancio regionale.
E’ facoltà del soggetto capofila optare per l’erogazione dell’intero contributo a saldo, dietro verifica della rendicontazione complessiva del progetto, rinunciando alla quota in anticipazione, in tal caso non sarà necessaria la presentazione della polizza fideiussoria di cui al successivo paragrafo 17.
§ 17. FIDEIUSSIONE
I soggetti proponenti beneficiari dei finanziamenti devono stipulare apposita fideiussione bancaria o assicurativa a garanzia dell’anticipo percepito pari all’importo complessivo del progetto avente scadenza successiva al termine della rendicontazione del progetto, con le caratteristiche di seguito esplicitate:
La fideiussione, dovrà:
1) essere consegnata in originale contestualmente alla richiesta di anticipo;
2) essere obbligatoriamente rilasciata da:
a) istituti bancari;
b) intermediari finanziari non bancari iscritti nell’Albo unico di cui all’articolo 106 del Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia (d.lgs. 385/1993) consultabile sul sito della Banca d’Italia (xxx.xxxxxxxxxxxx.xx);
c) compagnie di assicurazione autorizzate dall’IVASS all’esercizio nel ramo cauzione, di cui all’albo consultabile sul sito istituzionale dello stesso istituto (xxx.xxxxx.xx);
3) contenere la clausola della rinuncia alla preventiva escussione del debitore principale di cui all’articolo 1944, secondo comma, del codice civile;
4) contenere la clausola del pagamento a semplice richiesta scritta da parte della Regione che rilevi a carico della associazione inadempienze nella realizzazione dell’iniziativa o del progetto o rilevi che alcune spese non sono giustificate correttamente sulla base della documentazione di spesa prodotta;
5) contenere l’esplicita dichiarazione della permanenza della sua validità, in deroga all’articolo1957 del codice civile, fino a 12 mesi successivi alla data di presentazione alla Regione Marche della rendicontazione finale, e comunque fino al rilascio di apposita dichiarazione di svincolo in forma scritta da parte dell’Amministrazione regionale;
6) in caso di stipula con un garante estero essere in regola con gli adempimenti e le disposizioni previste in materia di legalizzazione di documenti prodotti all’estero e presentati alle pubbliche amministrazioni (art. 33 del D.P.R. n. 445/2000).
Nel caso in cui il fideiussore sia sottoposto a procedura concorsuale o comunque cessi la propria attività per qualunque causa, il beneficiario è tenuto a rinnovare la fideiussione con un altro dei soggetti sopraindicati, dandone immediata comunicazione alla Regione Marche.
§ 18. MONITORAGGIO
Le iniziative e i progetti ammessi a finanziamento saranno oggetto di monitoraggio.
La P.F. Contrasto alla Violenza di genere e Terzo settore potrà attivare una fase di monitoraggio richiedendo al soggetto capofila la compilazione di un'apposita scheda di monitoraggio contenente:
a) conferma della volontà di raggiungere i risultati dichiarati in sede progettuale;
b) il livello di raggiungimento degli indicatori di risultato minimali dichiarati in sede progettuale;
c) descrizione delle attività/interventi già realizzati o in corso di realizzazione
d) target di utenza già raggiunti
e) il livello di spesa già quietanzata.
Dove necessario la Regione può disporre opportune modifiche per un diverso approccio operativo del progetto finalizzato al miglioramento delle azioni per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti.
§ 19. RENDICONTAZIONE
Entro 60 giorni dalla conclusione del progetto, il soggetto capofila trasmetterà la relazione finale sulla realizzazione complessiva delle attività previste nel progetto e sui risultati conseguiti rispetto agli obiettivi programmati, nonché il rendiconto finale, redatto coerentemente all’impostazione del piano finanziario, accompagnato da copia dei giustificativi delle spese sostenute utilizzando la modulistica che verrà resa disponibile dalla Regione.
Le spese sostenute riferite al progetto devono essere rendicontate integralmente comprese quelle relative alla quota di cofinanziamento, ad eccezione dei costi “Indiretti” che verranno determinati come previsto al
§ 13.
Qualora alcune spese siano riferite solo in quota parte al progetto, sulla documentazione va indicato l’importo effettivamente imputato al progetto.
Le fatture o i giustificativi di spesa, regolarmente quietanzati, dovranno essere conservati in originale presso la sede degli enti beneficiari. Ogni partner dovrà conservare i propri documenti in originale e il soggetto capofila dovrà conservare copia dell’originale dei documenti dei partner, in quanto soggetto responsabile verso la Regione della rendicontazione complessiva del progetto finanziato.
Va allegata eventuale documentazione informativa relativa al progetto (manifesti, brochure, informative su siti internet e altri new media, ecc.), nonché tutto il materiale prodotto in relazione alle attività e iniziative connesse al progetto stesso. Sul materiale prodotto va apposta la dicitura “il progetto è finanziato dalla
Regione Marche con risorse statali del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali”, impiegando a tal fine il logo ufficiale del Ministero e, previa autorizzazione secondo le disposizioni vigenti, il logo della Regione Marche.
§ 20. TRASPARENZA, PUBBLICITÀ E PRIVACY
Il presente Avviso pubblico è pubblicato sul sito web istituzionale della Regione Marche xxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx nella sezione dedicata xxxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx/Xxxxxxx- Utile/Sociale/Terzo-settore#19923_Avviso-pubblico-2021-Terzo-Settore-ODV-APS e sul Bollettino Ufficiale Regione Marche.
Dall’assegnazione del finanziamento regionale discende l’obbligo per i proponenti e partner del finanziamento di evidenziare, in ogni atto, documento ed iniziativa realizzate in attuazione del progetto, con dicitura che lo stesso “è finanziato dalla Regione Marche con risorse statali del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali”, impiegando a tal fine il logo ufficiale del Ministero e, previa autorizzazione secondo le disposizioni vigenti, il logo della Regione Marche.
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