DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 756 DEL 11/12/2018
Agenzia Regionale per lo Sviluppo
e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 756 DEL 11/12/2018
Pratica n. 29762 del 06/12/2018
STRUTTURA PROPONENTE | Area Tutela Risorse Vigilanza Qualità delle Produzioni | |
CODICE CRAM | DG.004 | Obiettivo Funzione: B01B56 |
OGGETTO | Progetto “Proposte tecniche per il rafforzamento della filiera vitivinicola regionale” Università della Tuscia – DAFNE. Approvazione progetto e schema di accordo. Impegno di spesa |
ATTO CON SCRITTURE CONTABILI | SI | X | NO |
ATTO CON IVA | COMMERCIALE | ISTITUZIONALE |
Si dichiara la conformità della presente proposta di determinazione alle vigenti norme di legge e la regolarità della documentazione.
XXXXXXXXX (nome e cognome) | XXXXXXXXXX P.L. (nome e cognome) | DIRIGENTE DI AREA (nome e cognome) |
Xxxxxxxx Xxxx | Xxxxxxx Xx Xxxxxxxxxxxxxx | |
RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO (nome cognome) | Xxxxxxx Xx Xxxxxxxxxxxxxx |
CONTROLLO FISCALE | |||||||
ESTENSORE | A.P. GESTIONE AMMINISTRATIVA, CONTABILE E FISCALE | ||||||
CONTROLLO CONTABILE | |||||||
A CURA DEL SERVIZO PROPONENTE | A CURA DEL A.C.B. | ||||||
ANNO FINANZIARIO | E/U | CAPITOLO | IMPORTO | ANNO | N. | DATA | COD. DEBITORE CREDITORE |
2019 | U | 1.03.02.99.999 | 6.700,00 | 2019 | 95 | 07/12/18 | 76 |
2020 | U | 1.03.02.99.999 | 5.200,00 | 2020 | 25 | 07/12/18 | 76 |
2021 | U | 1.03.02.99.999 | 3.100,00 | 2021 | 2 | 07/12/18 | 76 |
XXXXXXXXX | X.X.XXXXXXXX AMMINISTRATIVA, CONTABILE E FISCALE | DIRIGENTE DI AREA | |||||
Xxxxx Xxxxxxxxx | Xxxxxx Xxxxx | Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx |
PUBBLICAZIONE | |
PUBBLICAZIONE N° 756 DELL’ALBO DELL’AGENZIA | DATA 11/12/2018 |
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 756 DEL 11/12/2018
OGGETTO: Progetto “Proposte tecniche per il rafforzamento della filiera vitivinicola regionale” Università della Tuscia – DAFNE. Approvazione progetto e schema di accordo. Impegno di spesa
IL DIRIGENTE DELL’AREA
VISTA la Legge Regionale 10 gennaio 1995, n. 2, concernente l’Istituzione dell’Agenzia per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio (ARSIAL) e ss.mm.ii.;
VISTO il Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T00210 del 06 Settembre 2018, con il quale è stato nominato il Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio (ARSIAL), nelle persone del Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx, della Dott.ssa Xxxxxx Xxxxxxx e del Xxxx. Xxxxx Uniformi, ed è stato, altresì, nominato quale Presidente, con deleghe gestionali dirette, il Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx;
VISTA la Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 8 del 12 Novembre 2018, con la quale è stato confermato l’incarico di Direttore Generale conferito al Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx, già nominato ex Deliberazione del Commissario Straordinario di ARSIAL n. 6/2014 ed ex Deliberazione dell’Amministratore Unico n. 3 del 09 dicembre 2014;
VISTA la Determinazione del Direttore Generale n. 480 del 29 Settembre 2016, con la quale è stata conferita delega ai dirigenti dell’Agenzia per l’adozione di atti di gestione, nei limiti del budget assegnato, oltre che per l’emanazione di provvedimenti a rilevanza esterna, attuativi degli atti di pianificazione assunti dall’Organo di Amministrazione, denominati “determinazioni dirigenziali”;
CONSIDERATO in particolare che, con la sopra citata determinazione n. 480/2016 è stata conferita delega per l’adozione di atti di gestione relativamente ad ”assunzione impegni di spesa di importo non superiore a 15.000,00.= euro”;
VISTA la Legge Regionale 04 Giugno 2018, n. 4, con la quale è stato approvato il Bilancio di Previsione della Regione Lazio 2018-2020 e dei suoi Enti ed Agenzie. Con l’art.
n. 6, comma 1, lett. n), della predetta legge è stato approvato, altresì, il Bilancio di Previsione Finanziario esercizi 2018-2020 approvato da ARSIAL con deliberazione dell’Amministratore Unico n. 30 del 05 Dicembre 2017 ;
TENUTO CONTO che il comma 2, art. 6, della L.R. n. 4/2018, dispone che gli Enti Pubblici dipendenti dalla Regione Lazio sono tenuti ad apportare, ove necessario e concordemente con le disposizioni dei successivi commi, variazioni ai rispettivi bilanci di previsione in relazione agli stanziamenti definitivamente approvati dalla legge di bilancio regionale per gli anni 2018, 2019 e 2020;
VISTA la Deliberazione 03 Agosto 2018, n. 28, avente ad oggetto: “Bilancio di previsione 2018-2020 - Adozione variazione n. 4. Assestamento generale al bilancio” e successive Deliberazioni del Consiglio di Amministrazione di adozione variazione
n. 5 e variazione n. 6;
VISTO il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33, e ss.mm.ii.;
VISTA la determinazione del Direttore Generale n. 497 del 5/10/2016 con la quale è stato stabilito “che in ogni atto di attribuzione di risorse economiche a soggetti esterni, quali determinazioni di impegno con o senza successivo atto di concessione, sia sancito, con apposita menzione nel provvedimento stesso, che all’atto dell’emissione della fattura elettronica il creditore abbia l’obbligo di indicare nel campo "RiferimentoAmministrazione" il Centro di Responsabilità Amministrativa (CRAM DG.004)”, stabilendo altresì che “in assenza della compilazione del campo "RiferimentoAmministrazione" della fattura elettronica, la stessa verrà respinta senza ulteriori verifiche”.
CONSIDERATO che nell’ambito del progetto “Agricoltura Qualità” è prevista la realizzazione di una azione sul comparto vitivinicolo, specificamente denominata: “Rilievi e compilazioni schede OIV dei vitigni autoctoni della Regione Lazio con iscrizione al Registro Nazionale delle uve da vino”;
CONSIDERATO che l’Agenzia, nell’ambito di questa specifica attività di ricerca ha avviato ad analisi, nelle campagne viticole tra il 2007 ed il 2013, oltre 40 biotipi, con l’isolamento e la caratterizzazione di ben 17 vitigni autoctoni autonomi, che rappresentano un patrimonio importante per il rinnovamento e la specializzazione del comparto viticolo del Lazio;
CONSIDERATO che l’Agenzia, nell’ambito di questa specifica attività di ricerca ha avviato ad analisi, nelle campagne viticole 2016/2017, 18 biotipi, con l’isolamento e la caratterizzazione di ben 5 vitigni autoctoni autonomi, che rappresentano un patrimonio importante per il rinnovamento e la specializzazione del comparto viticolo del Lazio;
VISTA la Determinazione Dirigenziale n. 137 del 26/03/2018 relativa “Impegno di spesa a favore del CREA - Centro di Ricerca Viticoltura ed Enologia (CREA-VE) sede di Conegliano Veneto - per prestazione di servizi riguardanti le analisi sanitarie preliminari ai fini della selezione clonale di cultivar autoctone di vite e loro risanamento tramite micropropagazione in vitro e termoterapia e per le analisi molecolari su accessioni di vite, finalizzata alla caratterizzazione di vitigni autoctoni e loro eventuale iscrizione al Registro Nazionale delle uve da vino” sui 2 biotipi di Malvasia del Lazio che hanno presentano un numero ridotto di virosi e per i quali è in atto il tentativo di risanamento;
CONSIDERATO che ARSIAL - Centro Vitivinicolo di Velletri, nell’ambito del progetto “Selezione Clonale dei vitigni autoctoni e tradizionali del Lazio” ha selezionato ed omologato, negli anni passati, cloni di vitigni autoctoni poco presenti nella basi ampelografiche delle DO/IG
CONSIDERATO che la piattaforma ampelografica è il fattore più strategico per il comparto vitivinicolo regionale, ove la tanto invocata diversificazione produttiva deve essere calata, oltre che sui Castelli Romani o sulla Tuscia, in numerosi piccoli distretti viticoli, fortemente differenziati per struttura aziendale e vocazionalità;
CONSIDERATO che i vitigni “autoctoni” maggiormente diffusi sono in ordine decrescente: Malvasia del Lazio, Cesanese di Affile, Bellone, Cesanese comune, Grechetto b., Passerina, Nero Buono, Moscato di Terracina, Greco b, Aleatico, Grechetto r, Trebbiano verde (Verdicchio Bianco), Maturano, Canaiolo nero, ecc;
CONSIDERATO che il vitigno, insieme alla zona di coltivazione, esercita una forte influenza sulla qualità del vino e la disponibilità di cloni selezionati costituisce per i produttori un’opportunità per orientare sia le scelte in vigneto (anche per
l‘adozione del metodo biologico), che le scelte di mercato e la tipologia dei prodotti;
CONSIDERATO che, attualmente, la ridotta attività di produzione regionale di materiale di moltiplicazione della vite, rende i viticoltori dipendenti dalla produzione vivaistica extraregionale (e talvolta anche estera), che spesso non è in grado né di assicurare la disponibilità di piante certificate per i numerosi vitigni locali oramai recuperati, né tantomeno il supporto alla selezione di cloni;
CONSIDERATO che per la gran parte dei vitigni autoctoni non esiste materiale certificato virus esente, ma dal punto di vista vivaistico solo materiale “standard” per le barbatelle impiegate nei nuovi impianti;
ATTESO che le indagini/ricognizioni svolte, negli ultimi 20 anni, nei vigneti laziali non hanno portato ad alcun reperimento di materiale “sano” per le varietà maggiormente presenti e caratterizzanti le basi ampelografiche delle DO/IG regionali;
CONSIDERATO che il DAFNE ha presentato ad ARSIAL (prot. ARSIAL n. 7299/2018 del 01/10/2018) un progetto sperimentale della durata triennale 2019/2021 intitolata “Proposte tecniche per il rafforzamento della filiera vitivinicola regionale” (in allegato A alla presente determinazione) per un importo complessivo di € 15.000,00, che mira ad ottenere materiale vivaistico di vitigni autoctoni del Lazio sano grazie all’attività di risanamento con tecniche di coltura in vitro ed a supportare l’iter di registrazione di vitigni e/cloni attraverso la caratterizzazione ampelografica.
CONSIDERATO, altresì, che per la tipologia del servizio a farsi non è rinvenibile su piattaforma MEPA la relativa categoria di attività;
CONSIDERATO che il progetto proposto da XXXXX rientra tra gli scopi e le finalità istituzionale dell’ARSIAL;
RITENUTO di approvare il progetto e il relativo piano finanziario previsionale ove sono analiticamente definiti costi e tempi di realizzazione del progetto;
SU PROPOSTA e istruttoria dell’Area Tutela Risorse Vigilanza e Qualità delle Produzioni;
D E T E R M I N A
In conformità con le premesse che formano parte integrante e sostanziale del dispositivo della presente determinazione,
DI APPROVARE il progetto sperimentale intitolato “Proposte tecniche per il rafforzamento della filiera vitivinicola regionale” ed il relativo piano finanziario previsionale (in allegato A alla presente determinazione) coordinato dalla xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx del DAFNE – Università della Tuscia (prot. ARSIAL n. 7299/2018 del 01/10/2018) come sua parte integrante, per un ammontare di 15.000,00 € a carico di ARSIAL.
DI DISPORRE che l’importo complessivo verrà erogato per stati di avanzamento lavori rispettivamente di 6.700,00 € nel 2019 e 5.200,00 € nel 2020, previa presentazione di un report sulle attività svolte; il saldo finale, pari a 3.100,00 €, verrà erogato nel 2021, previa presentazione e validazione dell’Area competente, di una relazione finale comprensiva di tutte le elaborazioni effettuate e di materiale divulgativo utilizzabile per la presentazione dei risultati dell’attività.
DI APPROVARE lo schema di accordo tra ARSIAL/XXXXX (in allegato B alla presente determinazione);
DI IMPEGNARE a favore dell’Università la Tuscia – DAFNE per quanto detto la somma totale di € 15.000,00 così ripartito:
⮚ € 6.700,00 sul cap. 1.03.02.99.999 Ob. Funz. B01B56 CRAM DG.004, sul
Bilancio pluriennale esercizio 2019 che reca la necessaria disponibilità;
⮚ € 5.200,00 sul cap. 1.03.02.99.999 Ob. Funz. B01B56 CRAM DG.004, sul
Bilancio pluriennale esercizio 2020 che reca la necessaria disponibilità;
⮚ € 3.100,00 sul cap. 1.03.02.99.999 Ob. Funz. B01B56 CRAM DG.004, sul
Bilancio pluriennale esercizio 2021 che reca la necessaria disponibilità;
DI COMUNICARE alla società affidataria, a cura del Responsabile del Procedimento, l’obbligo di indicare nel campo "RiferimentoAmministrazione" del tracciato della fattura elettronica il Centro di Responsabilità Amministrativa (CRAM DG.004), a pena di rifiuto del documento.
Soggetto a pubblicazione | Tabelle | Pubblicazione documento | ||||||
Norma/e | Art. | c. | l. | Tempestivo | Semestrale | Annuale | Si | No |
Dlgs 33/2013 | 23 | X | X |
Il Dirigente
(Dott. Xxxxxxx Xx Xxxxxxxxxxxxxx)
Agenzia Regionale per lo Sviluppo
e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio
ALLEGATO B
ACCORDO DI COLLABORAZIONE
Proposte tecniche per il rafforzamento della filiera vitivinicola regionale
TRA
Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura del Lazio (ARSIAL), nella persona del Dirigente dell’Area Tutela Risorse Vigilanza e Qualità delle produzioni dott. Xxxxxxx Xx Xxxxxxxxxxxxxx, domiciliato per la carica presso ARSIAL, xxx Xxxxxxx Xxxxxxxx, 00 00000 Xxxx – P. IVA 04838391003
E
Università degli Studi della Tuscia - Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (DAFNE), nella persona del Direttore DAFNE Professore Xxxxxx Xxxxxxxx, domiciliato per la carica presso DAFNE con sede legale in via S.Xxxxx in Gradi n.4 e sede operativa in Xxx X. Xxxxxxx xx Xxxxxx xxx, 00000 Xxxxxxx C.F. n. 80029030568, P.Iva n. 00575560560
PREMESSO CHE:
- ARSIAL è un Ente di diritto pubblico strumentale della Regione Lazio, istituito con legge regionale
n. 2/1995 al fine di promuovere lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura laziale, nonché nell’ambito delle azioni poste all’art. 2 c.1 lett. h), i), l), come di seguito riportati:
h) studio, promozione, divulgazione e controllo della qualità dell’enogastronomia tipica del Lazio;
i) tutela della diversità biologica delle specie animali e vegetali di interesse agrario e introduzione di innovazioni tecnico produttive tese alla salvaguardia della salute degli operatori agricoli e dell’ambiente naturale, al risparmio energetico e alla razionalizzazione dei mezzi di produzione;
l) tutela della sicurezza alimentare, anche tramite l’elaborazione di studi, ricerche, progetti e programmi, con particolare riferimento alla diffusione degli organismi geneticamente modificati, e promozione di opportune iniziative finalizzate sia al miglioramento delle produzioni che alla salvaguardia della salute dei consumatori;”
- nell’ambito del progetto “Agricoltura Qualità” di ARSIAL, è prevista la realizzazione di una azione sul comparto vitivinicolo, specificamente denominata: “Rilievi e compilazioni schede OIV dei vitigni autoctoni della Regione Lazio con iscrizione al Registro Nazionale delle uve da vino”;
- ARSIAL, nell’ambito di questa specifica attività di ricerca ha avviato ad analisi, nelle campagne viticole tra il 2007 ed il 2013, oltre 40 biotipi, con l’isolamento e la caratterizzazione di ben 17 vitigni autoctoni autonomi, che rappresentano un patrimonio importante per il rinnovamento e la specializzazione del comparto viticolo del Lazio e nelle campagne viticole 2016/2017, 18 biotipi, con l’isolamento e la caratterizzazione di ben 5 vitigni autoctoni autonomi, che rappresentano un patrimonio importante per il rinnovamento e la specializzazione del comparto viticolo del Lazio;
- ARSIAL - Centro Vitivinicolo di Velletri, nell’ambito del progetto “Selezione Clonale dei vitigni autoctoni e tradizionali del Lazio” ha selezionato ed omologato, negli anni passati, cloni di vitigni autoctoni poco presenti nella basi ampelografiche delle DO/IG;
- l’Università degli Studi della Tuscia - Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (DAFNE) è un ente di ricerca di diritto pubblico, dotato di personalità giuridica pubblica e di autonomia amministrativa gestionale e tecnica, opera nell’ambito di tematiche inerenti le attività di tutela, caratterizzazione e conservazione delle risorse genetiche vegetali mediante impiego di software e di propagazione con tecniche di coltura in vitro;
- nel DAFNE sono presenti competenze nel settore delle colture in vitro, con la presenza di laboratori attrezzati specificatamente per questo tipo di attività in cui sono stati messi a punto protocolli per la coltura di apici meristematici e termoterapia in vitro su diverse specie vegetali, tra cui la vite, oltre all’utilizzo del software SUPERAMPELO necessario per la caratterizzazione ampelometrica dei vitigni autoctoni;
- il DAFNE ha svolto attività di raccolta e valutazione dei vitigni che compongono la piattaforma ampelografica laziale e, nell’ambito di essi, di differenti presunti cloni che ne rappresentano la variabilità esistente sul territorio;
- per la gran parte dei vitigni autoctoni non esiste materiale certificato virus esente, ma dal punto di vista vivaistico solo materiale “standard” per le barbatelle impiegate nei nuovi impianti;
- le indagini/ricognizioni svolte, negli ultimi 20 anni, nei vigneti laziali non hanno portato ad alcun reperimento di materiale “sano” per le varietà maggiormente presenti e caratterizzanti le basi ampelografiche delle DO/IG regionali;
- ARSIAL e XXXXX intendono pertanto collaborare alla realizzazione di un progetto di ricerca che si propone, coerentemente con quanto previsto dai compiti istituzionali, e dal progetto “Agricoltura Qualità” di individuare cloni di vitigni autoctoni e acquisire i dati scientifici necessari alla loro caratterizzazione
CONSIDERATO CHE
- l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge;
- l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti di cui al medesimo Codice quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione;
- il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e le stesse soddisfano pubblici interessi in materia di tutela e valorizzazione dei vitigni autoctoni del Lazio
- non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dal DAFNE;
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TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
Art. 1 Premessa
La premessa e le considerazioni sono parte integrante del presente Accordo.
Art. 2 Oggetto e durata
Le parti si impegnano a collaborare alla realizzazione dell’allegato progetto di ricerca – parte integrante del presente Accordo - finalizzato al risanamento sanitario dei vitigni “autoctoni”, attraverso le tecniche di coltura in vitro, e costituzione di cloni oltre che alla caratterizzazione dei vitigni autoctoni ancora da censire e iscrivere al Registro Nazionale della uva da vino; il tutto finalizzato alla tutela e alla valorizzazione della base ampelografica del Lazio.
Il presente Accordo decorre dalla data di sottoscrizione e termina il 31 dicembre del 2021.
L’Accordo potrà essere rinnovato previo atto scritto fra le Parti, da comunicare almeno un mese prima della data di scadenza. In nessun caso è ammesso il ricorso al tacito rinnovo.
Il progetto, analiticamente descritto in allegato al presente Accordo come sua parte integrante, si articola nelle azioni di seguito riportate.
1) I anno
Individuazione di piante di vite con stato sanitario noto ( a cura di ARSIAL)
Prelievo e forzatura gemme ed inizio coltura in vitro di vitigni con stato sanitario noto (gennaio- maggio)
Inizio propagazione e subcolture (giugno-dicembre)
Primo prelievo foglie (a cura di ARSIAL) di vitigni scelti per la caratterizzazione biometrica con software SuperAmpelo (luglio-ottobre)
2) II anno
Prosecuzione moltiplicazione in vitro (gennaio-maggio)
Termoterapia in vitro del materiale risultato positivo ai test fitosanitari preliminari (giugno) Prelievo apici meristematici per risanamento e coltura in vitro (luglio-dicembre)
Secondo prelievo foglie (a cura di ARSIAL) di vitigni scelti per caratterizzazione biometrica con software SuperAmpelo (luglio-ottobre)
3) III anno
Ottenimento piante da apice meristematico (gennaio-ottobre)
Selezione delle piante per test fitosanitari di controllo (a cura di ARSIAL)
Elaborazione dati ampelografici e predisposizione delle schede per singolo vitigno (a cura ARSIAL/DAFNE)
4) Divulgazione dei risultati
ARSIAL e XXXXX collaboreranno per definire un progetto di divulgazione dei risultati scientifici della ricerca, oggetto del presente accordo, rivolto in particolare ai vitivinicoltori/vivai del Lazio ARSIAL attuerà il progetto di divulgazione sopra indicato.
Art. 3 Coordinamento dell’attività
L’attività di coordinamento è svolta dai seguenti responsabili:
- per ARSIAL: dott. agr Xxxxxxxx Xxxx;
- per DAFNE : Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx.
I responsabili potranno essere sostituiti in qualsiasi momento su decisione dell’Ente di appartenenza.
3
I responsabili cureranno i rapporti tra le parti, coordineranno le attività nei rispettivi ambiti di competenza, constateranno inoltre l’effettiva attività svolta e autorizzeranno la richiesta di rimborso dei costi sostenuti da parte del DAFNE secondo la quantificazione e nel rispetto del massimale di cui all’art. 4.
Art. 4
Oneri del progetto e modalità di rimborso
Per la realizzazione del progetto oggetto del presente accordo Arsial corrisponderà al DAFNE a titolo di rimborso per le spese effettivamente sostenute per l’importo massimo di € 15.000,00 (quindicimila,00) nel triennio 2019-2021.
Non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute.
Arsial si impegna ad erogare la propria quota di contributo a favore del DAFNE con le modalità di seguito indicate:
- 6.700,00 € entro il 2019, previa rendicontazione analitica della spesa sostenuta e su presentazione di una relazione intermedia dettagliata relativa alle attività svolte e ai relativi risultati;
- 5.200,00 € entro il 2020 corrispondente al saldo, previa rendicontazione analitica della spesa sostenuta e su presentazione di una relazione intermedia dettagliata relativa all’attività svolta ed ai relativi risultati.
- 3.100,00 € entro il 2021 corrispondente al saldo, previa rendicontazione analitica della spesa sostenuta e su presentazione di una relazione finale dettagliata relativa all’attività svolta ed ai relativi risultati.
DAFNE concorderà con ARSIAL le modalità e quanto necessario per la formalizzazione dei report tecnici e delle rendicontazioni finanziarie sulla base degli standard previsti dalla normativa vigente; sono ammesse a rendicontazione esclusivamente spese connesse alla realizzazione del progetto e inerenti a:
- personale scientifico a tempo determinato assunto per lo svolgimento delle attività previste dal presente progetto;
- assegni di ricerca, borse di studio, borse di dottorato istituiti per lo svolgimento delle attività previste dal presente progetto;
- missioni;
- materiale di consumo
Art. 5 Controversie
La Parti si impegnano a concordare, in uno spirito di reciproca collaborazione, eventuali procedure e adempimenti non specificati nel presente Accordo che si rendano tuttavia necessari per un ottimale conseguimento degli obiettivi e a definire consensualmente eventuali controversie che possano sorgere nel corso del rapporto di collaborazione.
Il presente Accordo non potrà determinare in alcun modo il sorgere di rapporti contrattuali o di dipendenza tra il personale di ARSIAL e del DAFNE.
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Art. 6 Proprietà dei risultati
Tutti i risultati parziali e finali direttamente o indirettamente derivanti dal presente accordo sono pubblici, non possono formare oggetto di alcun diritto di uso esclusivo o prioritario, né di alcun vincolo di segreto o riservatezza.
Art. 7
Riservatezza e trattamento dei dati personali
Le Parti si impegnano a garantire il completo riserbo da parte propria e dei propri collaboratori su tutte le informazioni ed i prodotti di natura esplicitamente riservata.
Le Parti del presente Accordo garantiscono il rispetto delle disposizioni di cui al Reg. (UE) 2016/679 e Decreto Legislativo n. 196/2003 e s.m.i. (Codice in materia di protezione dei dati personali).
Art. 8 Responsabilità
Ciascuna delle Parti dichiara di avere idonea polizza assicurativa a copertura dei rischi per la responsabilità civile verso terzi per danni a persone e cose, dei quali sia eventualmente tenuta a rispondere.
Ciascuna parte garantisce, altresì, che il personale assegnato per lo svolgimento delle attività di cui al presente Accordo gode di valida copertura assicurativa contro gli infortuni presso l’INAIL o altra compagnia assicuratrice.
Art. 9 Diritto di recesso
Le Parti hanno la facoltà, in caso di sopravvenute esigenze di diritto pubblico o di sopravvenienze normative nazionali inerenti la propria organizzazione o a causa di una rivalutazione dell’interesse pubblico originario, di recedere unilateralmente, in tutto o in parte, dal presente Accordo con preavviso di almeno 30 giorni solari, da comunicarsi con posta elettronica certificata – PEC. In tal caso sono fatte salve le spese già sostenute ed impegnate fino al momento di ricevimento della comunicazione di recesso.
Art. 10
Spese contrattuali e di registrazione
Le Parti danno atto che il presente Accordo non avendo per oggetto prestazioni a contenuto patrimoniale, sarà registrato in caso d'uso ai sensi dell'art. 4 - Tariffa - parte II del DPR 131 del 26/04/1986 a cura e spese della parte che richiede la registrazione stessa.
L’imposta di bollo relativa al presente accordo (complessivi euro 16,00) è assolta dal DAFNE in maniera virtuale.
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Art.11 Norme finali
Il presente accordo è impegnativo per le parti contraenti in conformità delle leggi vigenti. Per tutto quanto non espressamente regolato dai precedenti articoli, riguardo ai rapporti tra XXXXX e ARSIAL si applicano le disposizioni del Codice Civile, in quanto compatibili.
Quanto sopra è letto, approvato e sottoscritto dalle Parti.
Il presente Accordo viene sottoscritto unicamente in forma digitale, ai sensi dell’articolo 15, comma 2- bis della legge n.241/90, e trasmesso tramite posta elettronica certificata
Per ARSIAL Il Dirigente ATQ (dott. Xxxxxxx Xx Xxxxxxxxxxxxxx) | Xxx XXXXX (Il Direttore del Dipartimento) Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxx |
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