Contract
VII TAVOLO NAZIONALE CONTRATTI DI FIUME 16 NOVEMBRE 2012
IL CONTRATTO DI FIUME E IL PROGETTO LIFE PLUS S’INCONTRANO IN XXXXXX
Xxxxxxxx Ponz de Xxxx Xxxxxx (Comune di Savignano sul Xxxxxx MO), con il contributo di: Xxxxx Xxxxxxx (Provincia di Modena Servizio Pianificazione Paesaggio), Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx (Regione Xxxxxx-Romagna Servizio Pianificazione urbanistica e Paesaggio), Xxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxx Xxxxxxxxx.
SESSIONE 2: CRESCITA SOSTENIBILE E GREEN ECONOMY ATTRAVERSO I CONTRATTI DI FIUME
RIASSUNTO
Si descrive il processo che ha portato alla ratifica del Contratto di fiume/paesaggio del medio Xxxxxx e il primo tentativo di attuazione concreta tramite la candidatura al bando di finanziamento europeo LIFE plus 2013.
INTRODUZIONE
Il Contratto di fiume/paesaggio del medio Xxxxxx (di seguito CdfP) è il “punto di approdo” di una serie di progetti di tutela, valorizzazione e riqualificazione del fiume, promossi dagli enti locali a partire dal 1986 e in particolare del percorso di progettazione partecipata qui descritto. La valle del Xxxxxx è infatti un territorio ricco di natura, cultura e colture da valorizzare1, ma anche delle principali problematiche e contraddizioni che accomunano gran parte dei corsi d’acqua padani, specialmente nelle aree di conoide maggiormente urbanizzate:
- Presenza di estese aree urbanizzate ed insediamenti produttivi dismessi in prossimità del fiume;
- Erosione dell’alveo dovuta all’attività estrattiva e alle opere idrauliche (briglie, difese spondali, ecc.), con conseguente abbassamento delle falde acquifere;
- Esondazioni periodiche sempre più frequenti e dannose, con conseguenti difficoltà economiche a mantenere in efficienza le opere idrauliche e a riparare i danni delle piene;
- Difficoltà a mantenere il deflusso minimo vitale e una buona qualità delle acque nella stagione secca a causa delle captazioni eccessive, con conseguente perdita di biodiversità e, per contro, un’eccessiva presenza di fauna selvatica nociva per le colture, veicolata dal fiume da monte a valle;
Il progetto che ha dato vita al CdfP (finanziato da tre Comuni, Provincia di Modena e Regione Xxxxxx Xxxxxxx) nasce come percorso di progettazione partecipata per la definizione di un parco fluviale periurbano, in occasione della ristrutturazione urbanistica di una vasta area industriale abbandonata lungo il fiume (ex fabbrica SIPE – Nobel); in corso d’opera, però, si estende ad un’area molto più ampia2 nella consapevolezza che i problemi sopraelencati, per essere risolti, devono essere affrontati con un approccio eco-sistemico, coinvolgendo necessariamente molteplici scale e settori disciplinari diversi3.
AZIONI E METODI
Il progetto si conclude nel 2009 proponendo un quadro di riferimento integrato con una serie di azioni, sia puntuali che diffuse e la stipula di un Contratto di Fiume-Paesaggio per incentivarne e gestirne l’attuazione. Il CdfP infatti prefigura specifiche modalità di gestione partecipata della fase attuativa, sulla base di una serie di indirizzi e non di vincoli. E’ importante chiarire che l’adesione al contratto non comporta ancora impegni di tipo economico, demandati a successivi accordi attuativi, ma ha piuttosto il valore di una carta di principi condivisi che tutti i firmatari si impegnano a rispettare nella gestione del fiume, ognuno per il proprio ambito di competenza. Questo “approccio progressivo” ha il vantaggio di non gravare la stipula del contratto con l’assunzione di un impegno economico immediato ed è forse l’elemento metodologico che distingue maggiormente questa esperienza, rispetto ad altri modelli di contratto di fiume a carattere più operativo.
La piena comprensione e condivisione di questo particolare approccio da parte di tutti i promotori e alcune critiche provenienti dal mondo agricolo, hanno comportato un rallentamento del processo di ratifica, che infine si è concluso positivamente anche grazie alla candidatura del CdfP al bando LIFE plus della Comunità europea.
In un certo senso la candidatura ha svolto la funzione di “catalizzatore” mettendo in evidenza le concrete potenzialità del contratto, anche in termini economici: nella fase preparatoria della candidatura 2012 (poi mancata) la Provincia ratifica il contratto con DGP n. 231 del 21/06/2011, mentre in preparazione della candidatura 2013 si costituisce
1 Le coltivazioni frutticole di pregio (ciliegia di Vignola) e le numerose emergenze storico-architettoniche (castelli medioevali) hanno portato una importante area della valle del Xxxxxx ad essere considerata uno dei principali paesaggi antropici dell’intero territorio modenese e più volte proposta come paesaggio da tutelare.
2 Viene individuato, come particolarmente significativo, il tratto compreso tra due importanti “serbatoi di naturalità”: il Parco regionale dei Sassi di Roccamalatina (a monte) e l’Oasi naturalistica delle casse di espansione di San Xxxxxxx (a valle).
3 L’importanza di un approccio olistico e partecipato alle problematiche territoriali permea la Convenzione europea del paesaggio ed è un elemento ormai consolidato anche nei contratti di fiume italiani (cfr. Carta nazionale dei contratti di fiume).
formalmente e autonomamente il Presidio paesistico partecipativo4 e la Regione ratifica il Contratto con DGR n. 1104 del 30/07/2012.
RISULTATI
La candidatura al bando 2013, inviata entro i termini lo scorso settembre, propone la sperimentazione della struttura di governance partecipata prevista dal CdfP, attraverso una serie di interventi concreti che, in parte, riprendono le azioni del progetto originario, in parte, accolgono nuove proposte coerenti con il principi del Contratto.
progetto LIFE WOW (Well Organized Waters) | |
Enti promotori del Contratto di fiume: | Nuovi partners aderenti al progetto LIFE WOW: |
Provincia di Modena Comune di Vignola Comune di Xxxxxxxxxxx Xxxxxx xx Xxxxxxxxx xxx Xxxxxx Xxxxxxx Xxxxxx Xxxxxxx | Consorzio della Bonifica Burana AIAB Xxxxxx Xxxxxxx Associazione Ciliegia tipica di Vignola Agende 21 Comune di Fanano Comune di Marano sul Xxxxxx Consorzio fitosanitario ICEA Magif Potamos Redorici |
Azioni previste nel progetto originario e mantenute anche nel progetto LIFE WOW: | Xxxxxx non previste nel progetto originario e accolte nella fase di redazione del progetto LIFE WOW: |
A1 definizione della struttura di Governance Partecipata, anche attraverso lo studio comparativo di altri casi italiani ed europei, sulla abse delle verifiche e dei riconoscimenti internazionali già effettuati (CEP; CIVILSCAPE) ; B1 sperimentazione della struttura di Governance attraverso la gestione degli interventi concreti previsti da LIFE WOW; B2 realizzare azioni concrete di coinvolgimento dei cittadini attraverso il monitoraggio dei canali, l’identificazione dei luoghi e la realizzazione di piccoli interventi di fitodepurazione, la valorizzazione paesistica periurbana attraverso la cura di orti lungo fiume; realizzare un sistema di miglioramento delle prestazioni e monitoraggio del reticolo idrico minore con funzioni sia di bilancio, rendicontazione e previsione del ciclo delle acque, che di valorizzazione paesistica dei canali storici. | B3 dimostrazione dell’efficacia di pratiche agricole a minor consumo d’acqua (adozione di pesticida biologico, microirrigazione, coperture automatizzate ed autoalimentate) e la valorizzazione del marchio ciliegia tipica di Vignola; B4 recuperare derivazioni esistenti per alimentare più efficacemente una centrale idroelettrica già funzionante. Diversificare le modalità di raccolta e distribuzione di acque ad uso urbano non sanitario per ridurre la quantità di acqua da potabilizzare con conseguente risparmio di energia, di trattamenti chimici e di prelievo dalle falde; B5 migliorare l’uso secondo un concetto multifunzionale della risorsa idrica (captazione, produzione energetica, distribuzione, usi finali) senza aumentare il numero delle sorgenti sfruttate e la quantità dei prelievi dal sistema naturale, ma garantendo l’efficienza di quelle esistenti |
CONCLUSIONI
Progetto LIFE e CdfP in questo caso si sono perfettamente integrati, completandosi a vicenda: il primo ha portato un approfondimento sulla fattibilità degli interventi, coinvolgendo anche nuovi partners, il secondo ha conferito il carattere innovativo alla candidatura life (governance partecipata) che è un requisito obbligatorio del bando, qui sviluppato in termini partecipativi. Questa vicenda, ancorché in pieno svolgimento, può essere utile per esemplificare alcuni dei principi già contenuti nella Carta nazionale dei contratti di fiume:
- Importanza di una concreta valutazione economico-finanziaria, oltre che politica, delle ipotesi di intervento da inserire nel contratto;
- Importanza di affiancare alle risorse per l’elaborazione del progetto di territorio, del contratto e degli strumenti di gestione, anche una dotazione minima di risorse per sperimentare in concreto e in tempi brevi il funzionamento di tali strumenti;
- Importanza di prevedere strumenti di gestione con obiettivi flessibili, a formazione aperta e progressiva: partire inizialmente con la gestione di progetti circoscritti e poi, verificato il buon funzionamento della struttura di governance, estendere progressivamente il campo d’azione del contratto, modificando di conseguenza gli strumenti in funzione alle dinamiche partecipative.
4 Associazione che raggruppa i cittadini che hanno partecipato attivamente alla redazione del progetto, facente parte della struttura di gestione prefigurata nel Contratto di fiume.