SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
DETERMINAZIONE E RELAZIONE SUL RISULTATO DEL CONTROLLO ESEGUITO SULLA GESTIONE FINANZIARIA DELL’ENTE NAZIONALE
PER IL MICROCREDITO 2019
Determinazione del 23 settembre 2021, n. 89
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
DETERMINAZIONE E RELAZIONE SUL RISULTATO DEL CONTROLLO ESEGUITO SULLA GESTIONE FINANZIARIA DELL’ENTE NAZIONALE
PER IL MICROCREDITO
2019
Relatore: Consigliere Xxxxxx Xxxxxxxxxxx
Ha collaborato per l’istruttoria e l’elaborazione dei dati:
il xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx
Determinazione n.89/2021
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
nell'adunanza del 23 settembre 2021, tenutasi in videoconferenza, ai sensi dell’art. 85, comma 0 xxx, xxx xxxxxxx legge 17 marzo 2020 n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020 n. 27, più volte modificato, da ultimo, dall'art. 6, comma 1, del decreto legge 23 luglio 2021, n. 105, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 settembre 2021, n. 126 e secondo le “Regole tecniche e operative” adottate con i decreti del Presidente della Corte dei conti del 18 maggio 2020, n. 153 e del 27 ottobre 2020, n. 287;
visto l’art. 100, secondo comma, della Costituzione;
visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214;
viste le leggi 21 marzo 1958, n. 259 e 14 gennaio 1994, n. 20;
visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 18 maggio 2010, che ha disposto l’assoggettamento al controllo della Corte dei conti del Comitato nazionale permanente per il microcredito;
vista la legge 12 luglio 2011, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, con la quale il Comitato nazionale permanente per il microcredito è stato trasformato in Ente nazionale per il microcredito;
visto il bilancio consuntivo del suddetto Ente relativo all’anno 2019, nonché le annesse relazioni del Segretario generale e del Collegio dei revisori, trasmessi alla Corte in adempimento dell’art. 4 della citata legge n. 259 del 1958;
esaminati gli atti;
udito il relatore, consigliere Xxxxxx Xxxxxxxxxxx e, sulla sua proposta, discussa e deliberata la relazione con la quale la Corte, in base agli atti ed agli elementi acquisiti, riferisce alle
Presidenze delle due Camere del Parlamento il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Ente per l’esercizio 2019;
ritenuto che, assolti così gli adempimenti di legge, si possano, a norma dell’art. 7 della citata legge n. 259 del 1958, comunicare alle dette Presidenze il bilancio d’esercizio – corredato delle relazioni degli organi amministrativi e di revisione e la relazione come innanzi deliberata, che alla presente si unisce, quale parte integrante;
P. Q. M.
comunica, a norma dell’art. 7 della citata legge n. 259 del 1958, alle Presidenze delle due Camere del Parlamento, insieme con il bilancio per l’esercizio 2019 - corredato delle relazioni degli organi amministrativi e di revisione - l'unita relazione con la quale la Corte riferisce il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Ente nazionale per il microcredito (Enm) per il detto esercizio.
RELATORE | PRESIDENTE |
Xxxxxx Xxxxxxxxxxx | Xxxxxxxx Xxxxxxxxx |
DIRIGENTE
Xxxxx Xxxxxx
depositata in segreteria
S O M M A R I O
1. QUADRO GENERALE E NORMATIVA DI RIFERIMENTO 2
3. IL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI 10
7. I RISULTATI CONTABILI DELLA GESTIONE 25
7.1 Il bilancio e il conto consuntivo 25
7.2 Il rendiconto finanziario 26
7.5 La gestione dei residui 30
7.6 La situazione amministrativa 31
7.7 Riduzione di spese per i consumi intermedi 33
8. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE 38
INDICE DELLE TABELLE
Tabella 1 – Compensi previsti per gli organi statutari e la segreteria generale 8
Tabella 2 - Spesa per gli organi statutari e la segreteria generale 9
Tabella 3 – Tempestività tempi di pagamenti 2019 11
Tabella 4 - Confronto attività negoziale (2017 – 2019) 13
Tabella 5 - Dotazione organica ex d.p.c.m. n. 22 del 2013 15
Tabella 6 – Situazione del personale (2018-2019) 17
Tabella 7 – Costo del personale 17
Tabella 8 – Finanziamenti concessi nel periodo 2016-2019 20
Tabella 9 – Rendiconto finanziario 26
Tabella 10 - Spese in conto capitale 2018-2019 29
Tabella 11 - Gestione dei residui 30
Tabella 12 - Situazione amministrativa 2018-2019 32
Tabella 13 – Articolazione dell’avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2019 33
Tabella 14 - Spesa per consumi intermedi 33
Tabella 15 - Conto economico 34
Tabella 16 – Sintesi dello stato patrimoniale 35
Tabella 17 - Stato patrimoniale 37
INDICE DELLE FIGURE
Figura 1– Composizione percentuale attività contrattuale 2017 - 2019 14
Figura 2 - Finanziamenti concessi a seguito di accordi con gli istituti finanziari convenzionati 21
Figura 3 – Ammontare dei finanziamenti concessi dagli istituti convenzionati 21
PREMESSA
Con la presente relazione, la Corte dei conti riferisce al Parlamento, ai sensi dell’art. 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, sul risultato del controllo eseguito in base all’art. 2 della suddetta legge, sulla gestione finanziaria relativa all’esercizio 2019 dell’Ente nazionale per il microcredito, nonché sulle vicende verificatesi successivamente.
La precedente relazione, relativa all’esercizio 2018, è stata deliberata e comunicata con determinazione n. 12 del 11 febbraio 2020 e pubblicata in: Atti parlamentari, Legislatura XVIII, Doc. XV, n. 257.
1. QUADRO GENERALE E NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Il microcredito è uno strumento di sviluppo economico che, mediante erogazioni finanziarie di norma di modesta entità, fornisce credito finalizzato all'avvio di un'attività imprenditoriale o per far fronte a spese d'emergenza, a sostegno tanto di soggetti che, vivendo ai limiti della soglia della sussistenza, possono trovarsi in gravi difficoltà di fronte a spese improvvise anche di modesta entità (c.d. “microcredito sociale”), quanto della piccola impresa e degli artigiani che, a causa dell'inadeguatezza o della impossibilità di fornire garanzie reali e delle dimensioni imprenditoriali ritenute troppo piccole dalle banche tradizionali, non possono accedere agli ordinari canali di credito e si devono rivolgere quindi al social lending o prestiti peer-to-peer1 (c.d. “microcredito produttivo o imprenditoriale”).
Diffuso fin dagli anni Cinquanta in molti Paesi in via di sviluppo (Pakistan, Bangladesh, Indonesia ma anche in tutta l’America latina), più di recente tale strumento finanziario ha trovato spazi di applicazione (con gli adattamenti opportuni) anche nelle economie avanzate.
Il primo organismo pubblico che nel nostro Paese ha operato nel campo del microcredito è stato il “Comitato nazionale italiano per il 2005 -Anno internazionale del microcredito”, costituito nel 2004 presso il Ministero degli affari esteri (oggi Maeci), con il compito specifico di promuovere gli obiettivi di sviluppo dei programmi di microfinanza e delle microimprese, sanciti dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, con le risoluzioni 53/197 e 58/221..
Con l’art. 4 bis, c. 8, del d.l. 10 gennaio 2006, n. 2, convertito, con modificazioni, dalla l. 11 marzo 2006, n. 81, il predetto Comitato venne reso stabile e rinominato “Comitato nazionale italiano permanente per il microcredito”.
Con l’art. 2, c. 185, della citata l. n. 244 del 2007, a tale Comitato venne conferita la personalità giuridica di diritto pubblico; con il successivo c. 186, il Comitato stesso venne dotato “di un fondo comune, unico ed indivisibile, attraverso cui [esercitare] autonomamente ed in via esclusiva le sue attribuzioni istituzionali.”
Da ultimo. con l’art. 8, c. 4 bis, lett. a), del d. l. 13 maggio 2011, n. 70, convertito, con modificazioni, dalla l. 12 luglio 2011, n. 106, il Comitato nazionale italiano permanente per il
1 Questo ambito di azione del microcredito può essere definito come sostegno al fabbisogno finanziario indistinto (oltre il 70% delle attività e dei programmi promossi). Sempre nell'ambito dei paesi sviluppati, esistono altre dimensioni sostenute dal microcredito: avvio e sostegno di attività economiche (oltre il 20% dei programmi promossi in Italia nel 2006 con una probabilità di restituzione del credito relativamente alta), definibile come "lotta all'esclusione finanziaria", sostegno durante gli studi universitari (9,5% dei programmi promossi in Italia nel 2006).
microcredito è stato costituito in ente pubblico non economico, cambiando contestualmente la denominazione in “Ente nazionale per il microcredito”. In base al disposto della lett. b) del medesimo comma, il nuovo organismo - dotato di autonomia amministrativa, organizzativa, patrimoniale, contabile e finanziaria ed assoggettato alla vigilanza del Ministero dello sviluppo economico, di concerto con quello dell’economia e delle finanze – ha assunto, in particolare, “le funzioni di coordinatore nazionale con compiti di promozione, indirizzo, agevolazione, valutazione e monitoraggio degli strumenti microfinanziari promossi dall’Unione europea nonché delle attività microfinanziarie realizzate a valere su fondi dell’Unione europea”.
All’Ente, la citata disposizione dava, inoltre, facoltà di “stipulare convenzioni con enti pubblici, enti privati e istituzioni, nazionali ed europee, per l'incremento delle risorse del Fondo dedicate al microcredito per le microimprese o per l'istituzione di fondi di riserva separati presso il medesimo Fondo”.
L’Enm rientra nell’elenco delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato, individuate ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in qualità di ente di regolazione dell’attività economica.
Il quadro normativo di riferimento - descritto nelle relazioni riferite ai precedenti esercizi ed alle quali si fa rinvio - non ha subito nell’anno 2019 sostanziali modifiche: alcuni interventi legislativi sono stati approvati, invece, più di recente, a seguito dell’adozione di provvedimenti di urgenza volti a fronteggiare l’epidemia di COVID 19.
Segnatamente, con l’art. 49, c. 4, del d. l. 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla l. 24 aprile 2020, n. 27 (il c.d. “decreto cura Italia”) è stata prevista la possibilità per gli operatori del micro-credito iscritti nell’elenco di cui all’articolo 111 del TUB2, in possesso del requisito di micro, ovvero piccola e media impresa, di ricorrere alla garanzia prestata dal Fondo per le PMI, di cui all'articolo 2, comma 100, lett. a), della l. 23 dicembre 1996 n. 662 e successive modificazioni ed integrazioni, a titolo gratuito e nella misura massima dell’80 per
2 La nuova formulazione dell’art. 111 del TUB, introdotta dal d. lgs. 13 agosto 2010, n. 141 [Attuazione della direttiva 2008/48/CE relativa ai contratti di credito ai consumatori, nonche' modifiche del titolo VI del testo unico bancario (decreto legislativo n. 385 del 1993) in merito alla disciplina dei soggetti operanti nel settore finanziario, degli agenti in attivita' finanziaria e dei mediatori creditizi.], ha previsto, tra l’altro, l’istituzione di un apposito elenco di soggetti abilitati a concedere, in deroga all’art. 106 dello stesso corpus normativo, a “persone fisiche o societa' società di persone, o società a responsabilità limitata semplificata di cui all'articolo 2463-bis codice civile o associazioni o societa' cooperative” finanziamenti per l'avvio o l'esercizio di attività di lavoro autonomo o di microimpresa, fissando le caratteristiche dei predetti finanziamenti (c. 1) e le condizioni per l’iscrizione (c. 2) .Con l’art. 113 del medesimo decreto, inoltre, la tenuta dell’elenco predetto e i relativi controlli sono stati affidati alla Banca d’Italia: le “Disposizioni per l’iscrizione e la gestione degli operatori di microcredito” sono state adottate con provvedimento del Governatore del 3 giugno 2015.
cento dell’ammontare dei finanziamenti loro concessi da parte di banche e intermediari finanziari, in base al medesimo articolo 111 ed al d.m. n. 176 del 2014.
Per quanto concerne, in particolare, le nuove imprese costituite o che hanno iniziato la propria attività non oltre tre anni prima della richiesta della garanzia del Fondo e non utilmente valutabili sulla base degli ultimi due bilanci approvati, tale garanzia è consentita senza valutazione del merito della richiesta.
Inoltre, il c. 5 del medesimo art. 49, novellando la lett. a) del c. 1 del citato art. 111, ha elevato da 25 mila a 40 mila euro l’importo massimo delle operazioni di microcredito. L’operatività di tale disposizione, peraltro, risultava condizionata all’adozione da parte del Ministero dell’economia e finanze (Mef) dei relativi decreti attuativi.
Ulteriori misure di sostegno finanziario in favore delle micro, piccole e medie imprese colpite dall'epidemia di COVID 19 sono state introdotte con l'art. 56 dello stesso decreto.
Successivamente, il d.l. 8 aprile 2020, n. 23, convertito, con modificazioni, dalla l. 5 giugno 2020,
n. 40, con l’art. 13, ha previsto, fino al 31 dicembre 2020, un nuovo intervento sulla modalità operative del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. In particolare, il provvedimento in esame, anche alla luce della normativa sugli aiuti di Stato (State Aid Temporary Framework) introdotta della Commissione europea, ha potenziato ed esteso i benefici già previsti dal citato art. 49 del d. l. n. 18 del 2020; quest’ultimo, per esigenze di coordinamento normativo, è stato formalmente abrogato (c. 12)3, mentre le disposizioni di cui ai commi 4 e 5 dello stesso art. 49 sono state replicate ai commi 8 e 9 del citato art. 13 del d.l. n. 23 del 2020. A sua volta, lo stesso comma 9 dell’art. 13 del d.l. n. 23 del 2020 è stato oggetto di una successiva modifica: infatti, l’art. 1, c. 14 quinquies della l. 18 dicembre 2020, n. 176, di conversione, con modificazioni, del d. l. 28 ottobre 2020, n. 137 (c.d “decreto ristori”), sopprimendo il secondo periodo del comma predetto, ha consentito l’immediata operatività dell’innalzamento a 40.000 euro della somma massima erogabile mediante finanziamenti di microcredito imprenditoriale.
3 L ‘art. 1, c. 2, l. 5 giugno 2020, n. 40 ha disposto che "restano validi gli atti e i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodottisi e i rapporti giuridici sorti sulla base degli articoli 17, 49, 53, 62, comma 7, e 70 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18."
2. GLI ORGANI
Lo statuto del Comitato nazionale italiano permanente per il microcredito venne deliberato dal Consiglio nazionale in data 24 ottobre 2008 ed approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del successivo 27 novembre. A seguito della trasformazione del Comitato in ente pubblico, di cui si è detto, nella seduta straordinaria del medesimo organo del 27 ottobre 2011, lo statuto è stato adeguato, in conformità a quanto previsto dal d. l. 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e dalla l. n. 106 del 2011.
Con delibera del Consiglio nazionale del 25 giugno 2015 è stata adottata la modifica dell’art. 8, al fine di conformare lo statuto alle disposizioni dell’art. 16, c. 1 della l. 31 dicembre 2009, n. 196, prevedendo la presenza di un rappresentante del Ministero dell’economia e delle finanze nell’ambito del Collegio dei revisori.
Con deliberazione del 25 ottobre 2018, sono state approvate ulteriori modifiche dello statuto, che, tra l’altro, hanno ridefinito gli obiettivi perseguiti dall’Ente, come previsti all’art. 1 dello statuto stesso; di tali modifiche si è dato conto nel precedente referto.
Sono organi dell’Ente, ai sensi dell’art. 4 dello statuto:
- il Presidente;
- il Consiglio di amministrazione;
- il Consiglio nazionale;
- il Collegio dei revisori dei conti.
Il Presidente è eletto dal Consiglio di amministrazione, dura in carica quattro anni ed è rieleggibile. Le sue principali attribuzioni sono state descritte nelle precedenti relazioni, cui si rinvia. Il Presidente in carica nell’anno di riferimento, nominato l’8 luglio 2015, è stato confermato per il successivo quadriennio l’8 maggio 2019.
Le più recenti modifiche dello statuto, intervenendo sull’art. 4, hanno previsto tra i poteri del Presidente la nomina di un Vicepresidente, al quale delegare specifiche funzioni; di tale facoltà, tuttavia, l’attuale Presidente non si è avvalso.
Il Consiglio di amministrazione (art. 6 dello statuto) è composto da cinque membri, eletti dal Consiglio nazionale, che durano in carica quattro anni e sono rieleggibili. L’organo nell’anno di riferimento era stato nominato il 25 giugno 2015; l’attuale è subentrato a partire dal 21
maggio 2019. In merito alle competenze attribuite al Cda si rinvia a quanto già descritto nelle precedenti relazioni.
Il Consiglio di amministrazione si riunisce ogni qualvolta il Presidente lo ritenga opportuno e almeno una volta ogni sei mesi. Nel corso del 2019 ha tenuto nove sedute.
Il Consiglio nazionale, previsto dall’art. 7 dello statuto, è composto dai rappresentanti dei soggetti che – previa deliberazione del Consiglio di amministrazione - sono ammessi ad aderire all’Ente4. L’organo dura in carica quattro anni: anche le funzioni del Consiglio nazionale sono state descritte nelle precedenti relazioni cui si rimanda.
Tale organo può essere convocato dal Presidente in sede ordinaria e in sede straordinaria. Ordinariamente, si riunisce almeno una volta l’anno per l’approvazione del bilancio consuntivo d’esercizio: nel corso del 2019 ha tenuto tre riunioni. L’attuale Consiglio è stato nominato con delibera del Cda il 30 maggio 2019.
Il Collegio dei revisori dei conti si compone di tre membri effettivi e tre supplenti: per tutti è richiesta l’iscrizione al Registro dei revisori contabili. Come detto, nell’ambito del Collegio è prevista la presenza di un rappresentante del Ministero dell’economia.
I componenti dell’organo restano in carica quattro anni e sono rieleggibili. Il Collegio in carica nell’anno di riferimento era stato nominato il 25 giugno 2015, l’attuale il 21 maggio 2019. Con nota del 30 ottobre 2019, il Ministero dell’economia e delle finanze, ai sensi del citato art. 16, della l. n. 196 del 2009, ha proceduto a designare il proprio rappresentante. Nel corso del 2019, il Collegio si è riunito sette volte.
Il Segretario generale è previsto dall’art. 5 dello statuto; benché non sia annoverato tra gli organi dell’Ente, è titolare di poteri e svolge i compiti necessari per dare esecuzione alle deliberazioni del Consiglio di amministrazione e del Consiglio nazionale; esercita le funzioni amministrative dell’Ente per il raggiungimento degli scopi statutari, nel rispetto dei regolamenti e secondo le indicazioni e le direttive del Presidente.
4 L’elenco attuale degli aderenti al Consiglio Nazionale è il seguente: ABI - Associazione Bancaria Italiana, AfrikaSi Onlus, Banca di Credito Cooperativo di Roma, CESPI - Centro Studi di Politica Internazionale, CIPSI - Coordinamento di iniziative popolari di solidarietà internazionale, Confidi Roma Gafiart, Consorzio Etimos, Fondazione di Venezia, Fondazione Foedus, Fondazione Xxxxxxxx dell'Amore, Fondazione Risorsa Donna, Gruppo Xxxxxxxxx, Istituto Nazionale Revisori Legali, Ministero degli affari esteri, Ministero dell'economia e delle finanze, Ministero dello sviluppo economico, SOS Brasil Onlus, Università Alma Mater Studiorum di Bologna, Dipartimento di Teoria Economica dell’Università di Roma Sapienza e Win Win Associazione. La nomina degli aderenti del Consiglio Nazionale (ad eccezione di quella della “Win Win Associazione”, deliberata ad aprile 2016) risale al periodo antecedente il 2011, anno in cui l’Ente da “Comitato nazionale italiano per il 2005” e, successivamente, “Comitato nazionale italiano permanente per il microcredito”, è stato trasformato in ente pubblico non economico.
Si rileva, in merito, come il citato articolo dello statuto preveda anche che il Segretario generale possa assumere, in via eccezionale e temporanea, i poteri e le funzioni del Presidente (e del Vicepresidente), in caso di assenza o impedimento.
Gli emolumenti spettanti agli organi predetti erano stati fissati dal Consiglio di amministrazione del Comitato, con delibera del 17 febbraio 2009, rapportando il compenso del Presidente alla fascia più bassa prevista in base ai criteri fissati in materia dal Mef (euro 120.000) e determinando in euro 6.000 quello dei Consiglieri di amministrazione e in euro 4.000 quello dei componenti del Collegio dei revisori, con una maggiorazione del 50 per cento per il Presidente del Collegio stesso. Per tutti era previsto anche un gettone di presenza pari a euro 100, corrisposto per la partecipazione alle riunioni degli organi di rispettiva appartenenza e del Consiglio nazionale.
Successivamente, l’art. 6, c. 3 (secondo periodo) del d.l. n. 78 del 2010 ha previsto che “le indennità, i compensi, i gettoni, le retribuzioni o le altre utilità comunque denominate, corrisposti dalle pubbliche amministrazioni di cui al c. 3 dell'art. 1 della legge n. 196 del 2009, ai componenti di organi di indirizzo, direzione e controllo, consigli di amministrazione e organi collegiali comunque denominati nonché ai titolari di incarichi di qualsiasi tipo, non possono superare gli importi risultanti alla data del 30 aprile 2010, come ridotti (del 10 per cento) ai sensi del primo periodo del medesimo c. 35.
Peraltro, per quel che concerne l’Enm, l’art. 8, c. 4 bis, lett. e) della l. n. 106 del 2011 – disposizione con la quale, come detto, l’Ente è stato costituito nella forma giuridica attuale - aveva previsto esplicitamente che “gli emolumenti spettanti agli organi in base alla delibera del consiglio di amministrazione del Comitato nazionale italiano permanente per il microcredito in data 17 febbraio 2009, diminuiti in conformità alle disposizioni di cui all'art. 6, c. 3, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, non possono essere aumentati nei due esercizi contabili successivi alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto”.
In effetti, il Consiglio dell’Ente, nella seduta del 30 ottobre 2015, ha confermato i compensi per i titolari degli organi, nella misura ridotta rispetto a quanto previsto dalla citata deliberazione del 2009.
5 Cfr. art. 13, c. 1, del d. l. n. 244 del 2016. Tale disposizione - più volte prorogata da successivi provvedimenti legislativi – è rimasta in vigore fino al 31 dicembre 2017.
A decorrere dal 1° gennaio 2018, l’emolumento relativo al Presidente è stato ulteriormente ridotto da euro 108.000 a euro 60.000, a seguito dell’intendimento manifestato dal Presidente stesso nel corso del Consiglio di amministrazione del 19 dicembre 2017 e successivamente formalizzato con la delibera presidenziale del 30 dicembre 2017, n. 7. Con la medesima deliberazione, i corrispondenti risparmi di spesa (pari, per l’esercizio 2018, a euro 48.000) sono stati destinati “alla promozione e alla costituzione di un fondo di garanzia per il microcredito sociale”. In merito, è opportuno rilevare che il Presidente, con propria delibera del 13 marzo 2019, n. 9, ha provveduto a rideterminare, a decorrere dal 1° aprile 2019, il proprio compenso, nella misura di euro 80.500 annui. Della predetta deliberazione il Consiglio di amministrazione ha preso atto favorevolmente nella seduta del successivo 5 aprile.
Nella tabella che segue viene riportato l’ammontare dei compensi spettanti agli organi e alla segreteria generale.
Tabella 1 – Compensi previsti per gli organi statutari e la segreteria generale
Descrizione | Compensi stabiliti dal Cda 17/02/2009 | Compensi rideterminati ai sensi dell’art. 6, c. 3 d.l. n.78 del 2010 | Compensi al | Compensi al 31/12/2018 | Compensi al 31/12/2019 | Vaziaz. Ass. Compensi 2019/2018 |
30/10/2015 | ||||||
Presidente | 120.000 | 108.000 | 108.000 | 60.000 | 80.500 | 20.500 |
Consiglio di amministrazione | 6.000 | 5.400 | 5.400 | 5.400 | 5.400 | 0 |
Presidente del Collegio dei revisori | 6.000 | 5.400 | 5.400 | 5.400 | 5.400 | 0 |
Componenti del Collegio dei revisori | 4.000 | 3.600 | 3.600 | 3.600 | 3.600 | 0 |
Segretario Generale (*) | 120.000 | n.a. | 120.000 | 120.000 | 120.000 | 0 |
Vicesegretario generale (*) | 50.000 | n.a. | 50.000 | 50.000 | 50.000 | 0 |
(*) Ai sensi dell’art. 4 dello Statuto, il Segretario Generale e il Vicesegretario generale non sono annoverati tra gli organi statutari; pertanto, i rispettivi emolumenti, determinati dal Cda nella seduta del 17 febbraio 2009 non è stata applicata la riduzione di cui all’art. 6, c. 3. d.l. n. 78 del 2010.
Fonte: Ente nazionale per il microcredito
Come detto, la citata delibera del Cda del 17 febbraio 2009, oltre ai compensi, aveva previsto per tutti i titolari degli organi dell’Ente gettoni di presenza, l’ammontare unitario dei quali, originariamente fissato in euro 100, a partire dall’anno 2011 è stato ridotto del 10 per cento, come previsto dal citato decreto-legge n. 78 del 2010: l’Ente riferisce che nel 2019 sono stati corrisposti complessivamente 41 gettoni di presenza e che, nella riunione del Cda del 20 febbraio 2019, il Presidente ha rinunciato a percepire tali emolumenti accessori.
La tabella che segue riporta, per le suddette voci di spesa, i dati relativi agli impegni, nonché ai pagamenti in conto competenza e in conto residui registrati nel bilancio consuntivo 2019, confrontati con le analoghe voci degli esercizi precedenti.
Tabella 2 - Spesa per gli organi statutari e la segreteria generale
(valori in euro)
2018 | 2019 | |||||||
Somme impegnate | Somme pagate c/comp. | Somme pagate c/residui | Totale pagato | Somme impegnate | Somme pagate c/comp. | Somme pagate c/residui | Totale pagato | |
Presidente (assegni e indennità) | 60.000 | 60.000 | 0 | 60.000 | 80.500 | 78.500 | 78.500 | |
Consiglio di amministrazione (compensi e gettoni) | 26.027 | 26.027 | 26.027 | 20.000 | 18.334 | 18.334 | ||
Collegio dei revisori (compensi e gettoni) | 19.589 | 19.589 | 3.361 | 22.950 | 20.000 | 18.627 | 18.627 | |
indennità di missione e trasferta organi | 49.893 | 49.893 | 49.893 | |||||
TOTALE ORGANI STATUTARI | 105.616 | 105.616 | 3.361 | 108.977 | 170.393 | 165.354 | 165.354 | |
(valori in euro) | ||||||||
Segretario generale e Vicesegretario (compensi) | 175.000 | 146.396 | 10.850 | 157.246 | 175.000 | 142.740 | 28.604 | 171.344 |
Fonte: Ente nazionale per il microcredito
I dati forniti evidenziano come, nel bilancio consuntivo 2019, la spesa complessivamente impegnata per gli organi dell’Ente sia stata pari ad euro 170.393 (a fronte di euro 105.616 nel 2018). Tale significativo aumento è riconducibile non solo all’incremento del compenso del Presidente rispetto all’esercizio precedente (pari a euro 20.500) ma anche alla voce relativa alle indennità di missione e trasferta degli organi, pari a euro 49.893, ammontare che, nei precedenti bilanci, era contabilizzata insieme alle analoghe spese relative al personale.
3. IL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
Con delibera del 21 gennaio 2015, il Consiglio di amministrazione aveva proceduto alla nomina dell’Organismo indipendente di valutazione (Oiv) per il periodo 2015-2017, prevedendone la composizione monocratica e attribuendo a favore del titolare un compenso nella misura di 6.000 euro annui. Il sistema di misurazione e valutazione della performance è stato approvato dallo stesso Xxxxxxxxx nella seduta del 20 dicembre 2016.
Nel dicembre 2017, nell’approssimarsi della scadenza dell’incarico dell’Oiv, l’Ente ha espletato una selezione comparativa sull’apposito portale del Dipartimento della funzione pubblica, in esito alla quale il Consiglio di amministrazione, con delibera del 1° marzo 2018, ha proceduto alla nomina per il successivo triennio, confermando il precedente titolare dell’incarico. L’ammontare del compenso annuo è rimasto invariato.
Il Cda ha approvato il Piano per la performance 2019-2021, nella riunione del 14 dicembre 2018;
quello relativo all’arco temporale 2020-2022, nella seduta del 28 novembre 2019.
In adempimento delle prescrizioni di cui al d. lgs. 14 marzo 2013, n. 33, il Consiglio di amministrazione – con delibera del 30 gennaio 2014 - aveva provveduto alla nomina del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, tuttora in carica.
La relazione sulla prevenzione della corruzione per il triennio 2020-2022 predisposta dal predetto responsabile, è stata approvata dal Consiglio di amministrazione il 28 novembre 2019. Tale documento, come pure quelli relativi ai precedenti esercizi, sono pubblicati nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito istituzionale dell’Ente.
Nella sezione “Controlli e rilievi sull’Amministrazione” del medesimo sito sono presenti le relazioni della Corte dei conti.
L’Ente ha predisposto anche la banca dati relativa ai documenti contabili afferenti all’anno
2019, come previsto dall’art. 41 del d.l. 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla
l. 23 giugno 2014, n. 89. L’indicatore medio di tempestività dei pagamenti per l’anno 2019, come si evince dal prospetto di seguito riportato, è risultato pari a -19,32, considerando che un valore pari a 0 corrisponde a pagamenti effettuati a 30 giorni. Nel 2018 era stato di -11,12.
L’importo delle fatture pagate oltre i 30 giorni è di 134.518 euro per un numero di 30 documenti passivi, corrispondente al 9 per cento (nel 2018 al 28 per cento), del totale delle fatture relative a transazioni commerciali pagate nel 2019.
Tabella 3 – Tempestività tempi di pagamenti 2019
2018 | 2019 | |
Indicatore di tempestività dei pagamenti | -11,12 | -19,32 |
N. fatture relative a transazioni commerciali pagate nell'anno | 148 | 347 |
N. fatture relative a transazioni commerciali pagate oltre i 30 giorni | 41 | 30 |
Importo delle fatture relative a transazioni commerciali pagate nell'anno (euro) | 908.351 | 1.870.936 |
Importo delle fatture relative a transazioni commerciali pagate oltre i trenta giorni (euro) | 264.711 | 134.518 |
Fonte: Ente nazionale per il microcredito
4. L’ATTIVITA’ NEGOZIALE
L’attività negoziale e, in particolare, l’approvvigionamento di beni e servizi da parte dell’Ente nazionale per il microcredito sono regolati dal Codice civile, dal d. lgs. 18 aprile 2016, n. 50 (“Codice dei contratti pubblici”) e successive modifiche ed integrazioni e dal regolamento di amministrazione e contabilità. L’Ente ha precisato in merito che l’attività di fornitura di beni e servizi si conforma alle linee guida approvate dall’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), nonché ai decreti attuativi emanati dai Ministeri competenti.
Presso l’Ente è istituito l’albo dei fornitori e dei prestatori di servizi, ai fini dell’attivazione delle procedure di affidamento previste dall’art. 00, x. 0, xxx xxxxxx x. xxx. x. 00; i bandi e gli avvisi di esito di gara, nonché ogni documentazione attinente sono pubblicati nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito istituzionale.
L’Ente ha fatto presente, inoltre, di adempiere agli obblighi di comunicazione nei confronti dell’Osservatorio dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, nonché a quelli di contribuzione verso l’Anac e di tracciabilità dei flussi finanziari, ai sensi dell’art. 213 dello stesso d. lgs. n. 50 del 2016.
In materia di utilizzo degli strumenti di acquisto centralizzato, l’Enm aderisce al sistema delle convenzioni stipulate da Consip s.p.a. di cui all’art. 26, cc. 1 e 3, della l. 23 dicembre 1999, n. 488 e ss.mm.ii. e al Mercato elettronico della pubblica amministrazione (MePa) di cui all’art. 36, c. 6, del Codice dei contratti. Inoltre, a partire da dicembre 2017, utilizza una piattaforma di e-procurement per le procedure telematiche di gara.
L’Ente stesso ha precisato di effettuare la rotazione degli inviti e dei fornitori iscritti sul proprio albo degli operatori economici, a norma del c. 1 dello stesso art. 36.
Nella tabella che segue sono riportati i dati relativi ai contratti stipulati nel 2019, distinti per tipologia di procedura negoziale adottata, corredati dall’indicazione della relativa spesa.
Tabella 4 - Confronto attività negoziale (2017 – 2019)
Modalità di affidamento utilizzata | Numero contratti | Importo aggiudicazione, esclusi oneri di legge | ||||
2017 | 2018 | 2019 | 2017 | 2018 | 2019 | |
Utilizzo Consip-Mepa | 10 | 18 | 22 | 21.343,38 | 198.002,77 | 221.601,47 |
Affidamento con confronto di più offerte economiche | 0 | 8 | 6 | 161.063,07 | 173.996,00 | |
Affidamento Diretto | 44 | 20 | 24 | 340.713,72 | 54.566,00 | 27.663,40 |
Totale | 54 | 46 | 52 | 362.057,10 | 413.631,84 | 423.260,87 |
Fonte: Ente nazionale per il microcredito
Come evidenziato dalla tabella che precede, nel 2019 le procedure negoziali sono state complessivamente 52 (46 nell’esercizio precedente), per un valore globale pari ad euro 423.261 (euro 413.631 nel 2018); di esse 22 sono state espletate avvalendosi delle piattaforme Consip e Mepa, per un ammontare complessivo pari a euro 221.601.
Le procedure aggiudicate a trattativa privata risultano 30 (28 nell’esercizio 2018); peraltro, per 6 di esse (complessivamente pari a euro 173.996), l’Ente ha optato per il confronto di più offerte, mentre per le restanti 24 (pari a euro 27.663) ha fatto ricorso all’affidamento diretto. Si sottolinea, in merito, la sensibile riduzione di tale valore (tanto in termini percentuali, quanto assoluti), rispetto ai precedenti esercizi.
Le considerazioni che precedono trovano riscontro nella figura grafica di seguito esposta.
Figura 1– Composizione percentuale attività contrattuale 2017 - 2019
Composizione percentuale attività contrattuale 2017-2019
AFFIDAMENTO DIRETTO
94
13 7
AFFIDAMENTO CON CONFRONTO DI PIÙ OFFERTE
ECONOMICHE
0
39
41
UTILIZZO CONSIP-MEPA 6
48
52
2017 2018 2019
Fonte: Ente nazionale per il microcredito
5. IL PERSONALE
Le problematiche relative al personale, che si ritengono cruciali in relazione alla gestione
complessiva dell’Ente, sono state oggetto di uno specifico contradditorio.
L’ art. 8, c. 4 bis della l. n. 106 del 2011 prevedeva un organico dell’Ente nazionale per il microcredito pari a venti unità, di cui quindici in posizione di comando o fuori ruolo e cinque da assumere con contratto di lavoro a tempo indeterminato, a valere sulla dotazione organica della Presidenza del Consiglio dei ministri.
In data 16 febbraio 2012, l’Ente stesso approvò, con l’assenso dei Ministeri vigilanti, il regolamento di organizzazione e funzionamento, in base al quale si prevedeva che le venti unità della dotazione organica fossero reclutabili, tramite procedure di mobilità.6
Sul finire del 2012 e nel corso del 2013, l'Ente ha proceduto a bandire due avvisi pubblici, in esito ai quali sono state selezionate altrettante unità di personale in comando da altre pubbliche amministrazioni. Per il resto, l’Ente ha continuato ad avvalersi (come già avvenuto negli anni precedenti) di personale con contratto di collaborazione coordinata e continuativa ovvero con contratto di lavoro interinale.
Con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 22 gennaio 2013, n. 22, dando attuazione all’art. 2 del d. l. 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni dalla l. 7 agosto 2012, n. 135, venne approvata la nuova dotazione organica dell’Ente7 di cui dà conto la seguente tabella.
Tabella 5 - Dotazione organica ex d.p.c.m. n. 22 del 2013
Qualifiche e aree | Dotazione organica |
Dirigenti di seconda fascia | 1 |
Terza Area | 13 |
Seconda Area | 3 |
Totale complessivo | 17 |
Fonte: Ente nazionale per il microcredito
6 Ai sensi del combinato disposto dall’art. 30, c. 1 del d. lgs. n. 165 del 2001 e dal citato art. 8, c. 4 bis, lett. f), della l. n. 106 del 2011
7 In base alle indicazioni del Dipartimento della funzione pubblica e della Ragioneria generale (luglio 2017), al già menzionato personale avrebbe dovuto essere applicato il contratto collettivo di lavoro del comparto delle funzioni centrali, mentre, per il calcolo degli oneri assunzionali, sarebbe stato preso a riferimento il trattamento economico previsto per il personale della Presidenza del Consiglio dei ministri, normalizzato in relazione ad un orario di lavoro di 36 ore settimanali.
L’Ente - che, come detto, già poteva avvalersi di due unità di personale in comando - nell’aprile 2017, al fine di completare la propria dotazione organica, ha bandito un avviso pubblico per il reclutamento di tredici figure professionali, in comando da altre amministrazioni8: peraltro, tale avviso è andato deserto.
Conseguentemente, nel corso dello stesso anno, l’Enm ha proceduto alla stipula di dieci contratti di collaborazione coordinata e continuativa, nonché, a seguito di una procedura ad evidenza pubblica per l’individuazione dell’agenzia di lavoro interinale, di quattro contratti di somministrazione lavoro.
In data 16 dicembre 2017, l'Ente ha pubblicato un avviso pubblico per il reclutamento di una unità di personale, in mobilità volontaria nell’ambito delle pubbliche amministrazioni; tale procedura si è conclusa positivamente in data 30 gennaio 2018.
Nella seduta dell’11 ottobre 2018, il Consiglio di amministrazione dell’Enm ha preso atto delle comunicazioni del Segretario generale che davano conto tanto dei contatti inutilmente intercorsi con la PCM9 per il bando di procedure concorsuali, quanto del negativo orientamento della Corte dei conti, in sede di controllo preventivo di legittimità circa l’ulteriore rinnovo dei contratti di collaborazione coordinata e continuativa stipulati dall’Enm a fine 2016 e che sarebbero scaduti il 31 dicembre 201810.
In relazione a ciò, nella medesima seduta, il Cda ha assunto la deliberazione - in attesa dell’adozione del decreto del Presidente del Consiglio e dell’autorizzazione a bandire apposita procedura concorsuale - di ricorrere, a partire dall’inizio del 2019, esclusivamente di prestazioni di lavoro interinale. Pertanto, nel dicembre 2018 è stata espletata un’apposita procedura selettiva pubblica, con la quale è stata individuata l’agenzia di somministrazione. Per il 2019, l’Ente si è avvalso di 14 unità di personale con contratto di lavoro interinale, inizialmente di durata semestrale, quindi rinnovati per l’intero esercizio.
8 Tre figure di esperto del microcredito; una figura di esperto in comunicazione; tre figure di esperti di segreteria; due figu re di esperti di segreteria tecnica-amministrativa; una figura di esperto programmatore informatico; una figura di esperto di gestione del personale; un esperto di procedure concorsuali, gare e acquisti Consip; un esperto di contabilità e bilancio.
9 Si rappresenta altresì che l’Ente ha formulato, con nota in data 19 settembre 2018 indirizzata al Dipartimento della funzione
pubblica e alla Ragioneria generale dello Stato, istanza di autorizzazione al reclutamento di 6 unità di personale, in applicazione dell'art. 9, c. 36 del citato d. l. n. 78 del 2010. Tale istanza risulta ancora in fase istruttoria presso i già menzionati Ministeri.
10 Corte dei conti, Sezione Centrale di controllo di legittimità su atti del Governo e delle Amministrazioni dello Stato, nota
dell’8 novembre 2016, prot. n. 34083.
A partire dal mese di marzo 2020, l'Ente ha svolto una nuova procedura di mobilità volontaria nell'ambito delle pubbliche amministrazioni, procedendo, dal successivo 1° luglio, all’inserimento nei ruoli di una unità di personale con posizione B4.
L’Ente ha stipulato negli anni convenzioni con le università di Roma La Sapienza, RomaTre e LUISS, per l’attivazione di stage curriculari ed extracurriculari. La tabella che segue dà conto dell’evoluzione della situazione del personale, nell’arco temporale 2018-2019.
Tabella 6 – Situazione del personale (2018-2019)
2018 | 2019 | |
Dirigenti | 0 | 0 |
Personale dipendente | 1 | 1 |
Personale comandato | 1 | 1 |
Collaborazioni coordinate e continuative | 10 | 0 |
Personale con contratti di somministrazione lavoro | 4 | 14 |
Totale | 16 | 16 |
Stage attivati nel xxxxx xxxx'xxxx | 00 | 0 |
Xxxxx: Ente nazionale per il microcredito
La successiva tabella mette a confronto il costo sostenuto dall’Ente per le varie tipologie del
personale, negli esercizi 2018 – 2019.
Tabella 7 – Costo del personale
2018 | 2019 | variazione perc. 2019/2018 | |
Dirigenti | 0 | 0 | - |
Personale dipendente | 43.500 | 45.124 | 3,73 |
Collaborazioni autonome, occasionali e stagisti | 7.677 | 14.983,97 | 95,18 |
Personale in comando | 37.630 | 20.000 | -46,85 |
Collaborazioni coordinate e continuative (compresi oneri previdenziali) | 571.767 | 0 | -100 |
Contratti di somministrazione | 92.393 | 710.290 | 668,77 |
Costo del personale | 752.967 | 790.398 | 4,97 |
Oneri diritti di agenzia interinale | 35.498 | 79.210 | 123,14 |
Totale complessivo | 788.465 | 869.608 | 10,29 |
Fonte: Ente nazionale per il microcredito
La tabella evidenzia, in particolare, il rilevante incremento della spesa complessiva per il personale (superiore al 10 per cento); tale crescita, dato l’esiguo valore del costo del personale a tempo indeterminato, è attribuibile in larga parte agli oneri corrisposti all’agenzia di somministrazione (pari a euro 79.210) per i quattordici contratti di lavoro interinale.
Quanto precede evidenza la tendenza consolidata da parte dell’Enm a ricorrere a personale con rapporti di lavoro non stabili, tendenza che, per quanto risulti motivata dalle difficoltà assunzionali di cui si è detto, non può non essere oggetto di rilievo,
Appare significativo sottolineare, inoltre, come l’Ente abbia, in parallelo all’impiego di personale con contratti a tempo determinato, fatto ricorso all’outsourcing, affidando a società esterne, per importi anche considerevoli raffrontati all’ammontare del bilancio, non solo attività meramente serventi (quali pulizie, reception, servizio giornaliero di prima accoglienza, segreteria di base e camminatori) ma anche servizi fondamentali quali il supporto agli sportelli informativi sul microcredito e la microfinanza.
Per l’affidamento a soggetti esterni di tali servizi per l’esercizio 2019, l’Enm aveva pubblicato sul sito istituzionale, in data 12 novembre 2018, un avviso pubblico, suddiviso in due lotti:
- attività di segreteria base a supporto degli operatori degli sportelli informativi (base
d’asta euro 60.000, oltre Iva);
- attività di supporto e assistenza di I° livello e di verifica di I° livello (base d’asta euro 120.000, oltre Iva).
I predetti contratti, sottoscritti con due diversi soggetti, sono stati aggiudicati, rispettivamente, per euro 51.503 oltre Iva; per euro 115.963 oltre Iva.
Analoghe procedure sono state espletate per gli esercizi 2020 e 2021.
Ad avviso di questa Sezione, la mancata definizione di una struttura organica costituisce un vulnus rispetto al conseguimento dell’obiettivo della piena operatività dell’Ente, rendendo indispensabile, pertanto, già nel breve, l’attivazione di apposite procedure di reclutamento.
In questa ottica, il completamento dell’organico a suo tempo previsto è l’obiettivo immediato da perseguire, nella prospettiva di portare nell’ambito dell’amministrazione le funzioni essenziali rispetto ai compiti affidati all’Ente stesso, funzioni che attualmente sono svolte da personale con contratto di lavoro a tempo determinato o affidate all’esterno, mediante contratti di outsourcing.
Il conseguimento di tale obiettivo avrebbe come effetto diretto ed immediato il risparmio quantomeno della non irrilevante uscita annuale per diritti spettanti all’agenzia di lavoro interinale, liberando ulteriori risorse finanziarie, da impiegare per la promozione e l’alimentazione di fondi di garanzia di microcredito sia imprenditoriale che sociale.
Si rileva, peraltro, che l’Ente appare recentemente essersi orientato nel senso auspicato: infatti, con delibera in data 1° aprile 2021, è stato adottato il piano triennale di fabbisogno di personale del quale è stata data comunicazione ai Ministeri vigilanti e al Dipartimento della funzione pubblica, al fine di definire l’iter approvativo delle procedure concorsuali volte all’assunzione in organico di personale.
Il piano predetto prevede l’acquisizione di 14 unità a tempo indeterminato, per le varie aree operative e qualifiche; in relazione a ciò, nel piano stesso si afferma che “al fine di superare l’attuale fase di precariato contraddistinta dal ricorso a personale con contratto di somministrazione di lavoro interinale ed al fine di valorizzare le professionalità acquisite da tale personale nel tempo, l’Ente potrà bandire procedure concorsuali riservate in misura non superiore al cinquanta per cento dei posti disponibili secondo i requisiti previsti dal comma 2, art. 20 d.lgs. n. 75/2017”. Il relativo onere a carico del bilancio dell’Enm è quantificato in euro 698.000.
6. L’ATTIVITA’
A premessa della ricognizione delle attività realizzate dall’Enm nel corso dell’esercizio in
esame, si ritiene opportuno fornire alcuni dati di sintesi, come comunicati dall’Ente:
- n. 520 tutor, formati e convenzionati con l’Ente, che operano in servizi non finanziari ausiliari di assistenza e monitoraggio per il microcredito (erano n. 293 alla fine dell’esercizio 2018);
- n. 36 istituti finanziari convenzionati con l’Ente, con oltre 1800 filiali su tutto il territorio
nazionale (erano 27 al 31 dicembre 2018);
- circa 230 milioni messi a disposizione dai predetti istituti finanziari a fronte di n. 6.571 richieste di microcredito pervenute nel quadriennio di operatività 2016 – 2019, di cui n.
3.394 accolte;
- euro 80.167.631 per finanziamenti erogati nel quadriennio citato, con un tasso di default, pari a 4,77 per cento (3,54 nel 2018);
- impatto occupazionale quantificato in 8.247 nuove unità lavorative, con un c.d. “effetto leva” pari a 2,43 posti di lavoro per ogni finanziamento di microcredito;
- nel 2019: erogati euro 32.647.151, a fronte di n. 1.348 finanziamenti; posti di lavoro generati 3.276.
Tabella 8 – Finanziamenti concessi nel periodo 2016-2019
Descrizione | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 |
Finanziamenti concessi a seguito di accordi con gli istituti finanziari convenzionati | 247 | 597 | 1.202 | 1.348 |
Ammontare di finanziamenti di microcredito dagli istituti finanziari convenzionati | 5.481.497 | 13.541.525 | 28.497.458 | 32.647.151 |
Fonte: Ente nazionale per il microcredito
Figura 2 - Finanziamenti concessi a seguito di accordi con gli istituti finanziari convenzionati
1348
1202
597
247
2016
2017
2018
2019
Fonte: Ente nazionale per il microcredito
Figura 3 – Ammontare dei finanziamenti concessi dagli istituti convenzionati
Ammontare dei finanziamenti di microcredito dagli istituti finanziari
convenzionati
13.541.525,43
32.647.151,33
28.497.457,53
5.481.496,54
2016
2017
2018
2019
anni Ammontare di finanziamenti di microcredito dagli istituti finanziari convenzionati
Fonte: Ente nazionale per il microcredito
Nel corso del 2019, l’Ente ha sottoscritto n. 57 tra memorandum e protocolli d’intesa per la promozione del microcredito: si segnalano, in particolare, gli accordi con PMI Italia, ISMEA, Banca di credito cooperativo di Roma, comune di Genova, Associazione nazionale commercialisti italiani.
Una serie di progetti è stata promossa direttamente, prevedendo l’accesso ai finanziamenti di microcredito e il supporto dei servizi ausiliari di assistenza e monitoraggio, a valere sul fondo di garanzia: essi hanno interessato i comuni di Santa Marinella (RM), operativo da maggio
2015, di Troina (EN), operativo da giugno 2016; di Benevento, operativo da settembre 2016; di Agira (EN), operativo da luglio 2017, di Oristano, operativo da giugno 2017.
Ulteriori iniziative sono state realizzate, attingendo alle risorse rese disponibili dal Fondo di sviluppo europeo (Fse). Si tratta, in dettaglio, dei seguenti progetti:
- “SelfEmployment: strumenti di supporto per il potenziamento degli accessi”, affidato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali a valere sul fondo di garanzia rotativo istituito dal Ministero stesso e gestito da Invitalia, relativo all’Asse I – Occupabilità (PON SPAO 2014-2020). Tale progetto ha la finalità di utilizzare la rete degli sportelli informativi creata dall’Enm e dalle precedenti progettazioni europee per promuovere, realizzare e finalizzare interventi di microcredito per i giovani “neither in employment nor in education and training” (c.d. NEET);
- “Rete Sportelli AMICI”, assegnato dal Ministero dell’interno e finanziato nell’ambito del Fondo asilo migrazione integrazione (F.A.M.I.) 2014-2020, con la finalità di sviluppare, attraverso un percorso integrato di formazione, l’offerta dei servizi pubblici di natura informativa e di orientamento erogati dai Centri provinciali istruzione adulti (CPIA);
- “F.A.S.I – Formazione, Auto-imprenditoria e Start-up per migranti irregolari”, assegnato dal Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’interno –– con l’obiettivo di promuovere la realizzazione di percorsi formativi rivolti ai migranti presenti sul territorio delle Regioni meno sviluppate e finalizzato a favorire percorsi di auto-imprenditoria e start- up di impresa;
- “Yes I start up Calabria”, assegnato dalla regione Calabria, con l’obiettivo di promuovere e sostenere l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità dei giovani NEET, attraverso un’attività formativa, preparatoria e di accompagnamento, finalizzata all’accesso al Fondo “Self Employment” nella Regione stessa;
- “Yes I start up Nazionale”, assegnato dall’ANPAL, finalizzato all’accesso al fondo Self Employment in Italia.
L’Ente, come riferito nei precedenti referti, ha svolto - di concerto con il Ministero degli esteri
- attività anche in campo internazionale, promuovendo società miste a Cuba, in Bolivia e nei Paesi dell’area caraibica, in particolare nei settori delle energie rinnovabili. dell’agricoltura, dell’allevamento, della pesca e delle connesse attività di trasformazione.
Attività di assistenza tecnica è stata svolta anche in Serbia, Macedonia e Bulgaria, a valere sui fondi strutturali dell’UE, messi a disposizione dai paesi interessati e sui fondi di preadesione IPA11.
Nel corso dell’anno 2019, l’Ente ha avuto rapporti con le amministrazioni della Repubblica di Azerbaijan e della Comunità̀ autonoma delle Canarie, per la realizzazione di programmi di microcredito volti sia all’assistenza tecnica, sia alla formazione e al rafforzamento delle competenze delle pubbliche amministrazioni locali. Nell’ambito delle predette attività, nel mese di febbraio 2020, è stato sottoscritto un memorandum d’intesa con la Banca Centrale azera e con l’Agenzia azera per lo sviluppo delle piccole e medie imprese.
Nell’esercizio in esame, l’Enm ha realizzato numerosi seminari, convegni e workshop, finalizzati, soprattutto, alla promozione del microcredito. Tra le iniziative dell’anno, l’Ente ha segnalato le seguenti:
- Microcredito Grande futuro – 01 febbraio 2019, Eboli, Museo archeologico;
- Le opportunità e l’iter procedurale per l’utilizzo del Fondo nazionale per il microcredito –
22 febbraio 2019, Treviso, Palazzo dei Trecento;
- Microcredito “Yes I Start Up” – 12 aprile 2019 – comune di Cassino, Sala del Restagno
- Exco 2019 – convegno “Innovation and Microfinance” – Il microcredito come strumento utile per la diplomazia preventiva – 16 maggio 2019, Fiera di Roma;
- Cose Koncrete - I° Forum Europeo sull’impresa culturale e creativa– dal 14 giugno 2019 al 16 giugno 2019, Cosenza;
- Microcredito e sviluppo Locale – 02 luglio 2019, comune di Roscigno, Banca Monte Pruno; Presentazione del Protocollo d’intesa tra Enm, il comune e la città metropolitana di Genova, 23 settembre 2019, Genova, Porto Antico;
- Economia della persona - Verso Assisi 2020 – 19 ottobre 2019, Assisi, Sacro Convento;
- SELFEmployment: Strumenti di supporto per il potenziamento degli accessi-19 novembre 2019, Roma, Camera dei deputati.
11 A decorrere da gennaio 2007, lo Strumento di preadesione (IPA) ha sostituito una serie di programmi e strumenti finanziari dell'Unione europea destinati ai paesi candidati e ai potenziali paesi candidati all'adesione all'UE. Il quadro giuridico e l'assistenza finanziaria relativi all'IPA 2014-2020 ("IPA II") rientrano tra le competenze della DG Politica di vicinato e negoziati di allargamento, ad eccezione della cooperazione transfrontaliera tra paesi membri e paesi beneficiari dell'IPA.
Inoltre, si rammenta che la relazione biennale sulle attività di microcredito e microfinanza in Italia, è stata presentata il 26 luglio 2019, presso la Camera dei deputati.
Nel peculiare contesto rappresentato dall’emergenza sanitaria nazionale conseguente al diffondersi della pandemia di COVID 19, l’Enm ha comunicato di avere messo in atto una serie di azioni volte ad assicurare la realizzazione in sicurezza della propria attività istituzionale.
In primo luogo, sono state adottate misure interne correlate all’attuazione delle disposizioni sul c.d. “lavoro agile”, alla turnazione della presenza fisica in sede, al potenziamento dei sistemi di web conference e alla fornitura al personale sul luogo di lavoro di idonei strumenti di protezione personale. Inoltre, è stata intensificata l’attività di back-office, nel supporto alla corretta erogazione dei finanziamenti di microcredito.
Per quanto riguarda le attività di formazione l’Enm ha fatto ricorso, in tutte le fattispecie, a modalità di erogazione a distanza.
La comunicazione, volta particolarmente alla divulgazione delle opportunità di finanziamenti di microcredito, come potenziate dalla più recente normativa, è stata svolta soprattutto a mezzo web e social.
7. I RISULTATI CONTABILI DELLA GESTIONE
7.1 Il bilancio e il conto consuntivo
L’Ente ha redatto il bilancio per l’anno 2019, secondo i principi contenuti nel d.p.r. 27 febbraio 2003, n. 97.
Il bilancio di previsione per l’esercizio è stato deliberato dal Consiglio di amministrazione nella seduta dell’8 novembre 2018, con leggero ritardo rispetto ai termini previsti dallo statuto.
Il bilancio consuntivo è stato deliberato dal Consiglio di amministrazione in data 30 giugno 2020; il parere del Collegio dei revisori era stato espresso in termini favorevoli nella seduta del 5 giugno 2020.
Le approvazioni da parte del Ministero dell’economia e finanze e del Ministero dello sviluppo economico sono intervenute, rispettivamente, con note del 27 agosto e del 18 novembre 2020. Nell'esercizio 2019, il bilancio dell’Ente registra un disavanzo finanziario pari ad euro 223.364. L’origine di tale squilibrio è riconducibile essenzialmente alla riduzione di circa un milione del contributo annuale erogato dallo Stato, passato da euro 3.171.363 nel 2018, a euro 2.200.000 nel 2019 (di cui euro 1.900.000 stanziate dalla legge di bilancio per l’esercizio 2019 ed euro 300.000, come contributo alla tenuta e all’aggiornamento dell’elenco obbligatorio nazionale degli operatori di microcredito ai sensi della l. n. 225 del 2016).
Da ciò può farsi discendere la considerazione di un oggettivo rischio per gli equilibri economico finanziari futuri dell’Enm: il contributo dello Stato, infatti, costituisce la prevalente voce di entrata, destinata a fare fronte agli oneri di funzionamento e risulta, quindi, essenziale al fine di mantenere in attività la struttura e perseguire gli obiettivi che all’Ente stesso sono affidati.
Le entrate provenienti dagli istituti di finanziamento, a titolo di contribuzioni per gli oneri sostenuti dall’Enm, vengono utilizzate per circa il 75 per cento per il pagamento dei tutor che operano nell’ambito dei finanziamenti di microcredito imprenditoriale. Il 25 per cento resta all’Ente, confluendo nel fondo unico di cui al comma 186, art. 2 della l. n. 244 del 2007.
Il bilancio, dunque, è costituito dal rendiconto finanziario gestionale, dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa in forma abbreviata; al rendiconto generale sono, inoltre, allegati la situazione amministrativa nonché le relazioni del Segretario generale e del Collegio dei revisori dei conti.
7.2 Il rendiconto finanziario
Nell’esercizio 2019, al netto delle partite di giro e delle contabilità speciali, le entrate complessivamente accertate sono pari a 13.235.137 euro, mentre il totale delle spese impegnate risulta pari a 13.458.501 euro, con un disavanzo finanziario di competenza pari a 223.364 euro.
Tabella 9 – Rendiconto finanziario
ENTRATE | 2018 | 2019 |
Entrate correnti | 9.699.207 | 13.235.137 |
Entrate in c/capitale | ||
Partite di giro e contabilità speciali | 4.182.560 | 5.088.008 |
Totale Entrate | 13.881.766 | 18.323.145 |
USCITE | ||
Spese correnti | 9.220.287 | 13.452.015 |
Spese in c/capitale | 11.601 | 6.486 |
Partite di giro e contabilità speciali | 4.182.560 | 5.088.008 |
Totale Uscite | 13.414.447 | 18.546.509 |
Avanzo/Disavanzo di competenza | 467.319 | -223.364 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati di consuntivo dell’Ente.
Le partite di giro pareggiano per l’importo di euro 5.088.008 e sono costituite da ritenute previdenziali e assistenziali per euro 501.590, da ritenute erariali per euro 340.979, da anticipazioni all’economo cassiere per euro 31.665, dal versamento sul c/c dedicato al “Fondo progetto Fse” per euro 4.213.772.
7.3 Analisi delle entrate
Le entrate complessivamente accertate nell’esercizio in esame, comprensive delle partite di giro e delle contabilità speciali, ammontano ad euro 18.323.145 (a fronte di 13.881.766 euro del precedente esercizio).
Al 31 dicembre 2019, risultano complessivamente accertate entrate correnti per euro 13.235.137, facendo registrare un incremento di euro 3.535.931 rispetto al precedente esercizio (36,5 per cento).
In merito, si segnala come, nel 2019, l’incidenza del contributo di funzionamento erogato dal Mise pari, come detto a euro 2.200.000 (euro 3.171.363, nel 2018), rispetto al complesso delle entrate correnti accertate, si riduca al 17 per cento, a fronte del 33 per cento del precedente esercizio e del 66 per cento del 2017. Crescono, significativamente le altre entrate (sia provenienti da fonti europee, sia da Regioni ed Enti locali o da privati) che nel 2019 equivalgono al 83 per cento del totale di parte corrente, a fronte del 67 per cento del 2018 e del 34 per cento del 2017.
Nell’esercizio 2019, come già nel biennio precedente, non si rilevano entrate in conto capitale.
7.4 Analisi delle spese
Le uscite complessivamente registrate dall’Ente nell’esercizio 2019, al netto delle partite di giro, ammontano ad euro 13.458.501 (euro 9.231.887 nel 2018).
Nel 2019, l’aggregato delle spese correnti presenta impegni per euro 13.452.015, con un sostanziale incremento rispetto al precedente esercizio, in cui ammontava a euro 9.220.286. Tale rilevante crescita (pari in valore assoluto ad euro 4.231.729) è dovuta principalmente a due fattori: l’affidamento di ulteriori progetti finalizzati alle attività di microcredito e l’aumento dei servizi ausiliari di monitoraggio, espletati dall’Ente nell’ambito delle convenzioni stipulate con istituti di credito, Regioni ed Enti locali e soggetti privati finanziatori.
In riferimento specifico alle uscite correnti si evidenziano:
− le uscite per compensi e gettoni a favore dei componenti del Cda e del Collegio dei revisori e per le retribuzioni del vertice amministrativo dell’Ente che hanno comportato impegni pari complessivamente a euro 345.393 (euro 280.616 nel 2018);
− le uscite per i servizi di assistenza amministrativa, contabile, previdenziale e fiscale affidati ad una società esterna, per un ammontare pari a euro 49.000 (124.000 euro nel 2018), che presentano una diminuzione, in misura superiore al 60 per cento.
− le uscite per servizi resi da terzi, la cui voci più significative hanno riguardato:
• 789.500 per contratti di somministrazione lavoro (comprensivi degli oneri per i diritti corrisposti all’agenzia di lavoro interinale). Tale voce (pari 127.891 euro nel 2018) presenta una crescita esponenziale, correlata alla decisione dell’Ente – di cui si è detto nel capitolo 3 - di avvalersi esclusivamente di personale con contratto di lavoro interinale. In esito alla medesima decisione, per l’esercizio 2019 si annulla completamente la voce relativa ai “compensi per collaborazioni coordinate e continuative” (euro 571.767 nel 2018);
• euro 149.264 per servizi c.d. “fiduciari” (reception, servizio giornaliero di prima
accoglienza, segreteria base e camminatori);
• euro 14.407 relativi al contratto del servizio di pulizia della sede;
− le uscite per “acquisto di beni di consumo e di servizi” che comprendono tutte le voci di spesa da considerare come consumi intermedi. Nell’esercizio 2019, come rilevato anche dal Collegio dei revisori, tale voce di spesa non risulta ridotta, diversamente da quanto disposto dall’art. 50, c. 4 del d.l. n. 66 del 2014; tuttavia, l’Ente avendo conseguito economie su altri capitoli di spesa corrente, può comunque ritenersi sostanzialmente non inadempiente rispetto alla citata prescrizione normativa;
− le uscite per “interventi di microfinanza”, pari ad euro 317.508 (euro 542.170 nel 2018), con
un decremento di euro 224.662 rispetto al precedente esercizio. Le principali voci di spese in esse comprese sono:
• la direzione, il coordinamento e il personale del Centro studi, programmazione e osservatorio legislativo, per euro 76.502 (euro 106.725 nel 2018);
• l’affidamento in outsourcing delle attività di supporto agli sportelli informativi sul microcredito e la microfinanza, per euro 204.309 (euro 398.912 nel 2018); il minor costo è correlato alla chiusura, nell’esercizio, di alcuni sportelli informativi;
- le uscite relative alla “comunicazione integrata”, per un importo complessivo di euro
135.325 (euro 160.773 nel 2018), riconducibili alle seguenti voci:
• realizzazione in outsourcing - affidato mediante una gara espletata sul MEPA - della rivista istituzionale dell’Ente “Microfinanza” per euro 100.461 (euro 50.263 nel 2018). In merito si osserva che il piano editoriale della rivista prevedeva 4 numeri l’anno. Mentre negli esercizi precedenti la spesa relativa a 2 numeri veniva fatta rifluire su progetti, nel 2019 si è ritenuto, di imputare l’intero costo al bilancio dell'Ente;
• affidamento in outsourcing – mediante una gara - della attività di promozione e valorizzazione delle convenzioni stipulate dall’Ente con istituti di credito ed enti, per euro 34.864 (euro 65.187 nel 2018).
Nel comparto delle spese di parte corrente figurano anche gli “oneri tributari” che ammontano ad euro 37.584 (euro 70.441 nel 2018), nonché le “uscite non classificabili in altre voci” (complessivamente pari ad euro 16.430); tra queste ultime, si rinvengono gli impegni ed i pagamenti versati al bilancio dello Stato relativi alle riduzioni di spesa, in particolare riguardanti i compensi e i gettoni attribuiti agli organi, disposte dall’art. 6, c. 21 del d. l. n. 78 del 2010 e dall’art. 1, c. 141-145 della l. 24 dicembre 2012, n. 228.
Nella tabella che segue sono riportate le spese in conto capitale, impegnate e pagate nel corso
dell’esercizio 2019, confrontate con quelle dell’annualità 2018.
Tabella 10 - Spese in conto capitale 2018-2019
2018 | 2019 | |||||||
(Titolo II) | Somme impegnate | Somme pagate in c/comp | Somme pagate in c/residui | Totale pagamenti | Somme impegnate | Somme pagate in c/comp | Somme pagate in c/residui | Totale pagamenti |
Licenze d’uso e programmi informatici | 4.159 | 4.159 | 0 | 4.159 | 3.279,7 | 3.279,7 | 0,0 | 3.279,7 |
Mobili, arredi e impianti di ufficio | 364 | 364 | 0 | 364 | 2.836,5 | 2.836,5 | 0,0 | 2.836,5 |
Impianti informatici e attrezzature | 7.079 | 7.079 | 0 | 7.079 | 369,99 | 370,0 | 0,0 | 370,0 |
TOTALE | 11.601 | 11.601 | 0 | 11.601 | 6.486 | 6.486 | 0 | 6.486 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati di consuntivo dell’Ente
7.5 La gestione dei residui
I residui iniziali, attivi e passivi iscritti in bilancio 2019, sono pari rispettivamente ad euro
6.484.200 ed euro 6.800.648; a fine anno, risultano ancora da riscuotere residui attivi per euro 3.764.085, mentre rimangono da pagare residui passivi per euro 4.219.023.
A tali importi vanno aggiunti i residui originati dalla gestione di competenza: pertanto, al termine dell’esercizio 2019, risultano iscritti residui attivi per euro 12.973.499 e residui passivi per euro 12.296.492. Si rileva come l’ammontare complessivo dei residui riguardi principalmente i progetti di microcredito assegnati all’Ente e le convenzioni stipulate dall’Ente stesso con gli istituti bancari, per le attività di tutoraggio e monitoraggio correlate ai finanziamenti di microcredito.
Tabella 11 - Gestione dei residui
Descrizione | 2018 | 2019 |
Residui attivi all'1/1 | 1.691.162 | 6.484.200 |
Rimasti da riscuotere al termine dell'esercizio finanziario | 344.190 | 3.764.085 |
Residui attivi di nuova formazione | 6.140.010 | 9.209.414 |
TOTALE AL 31/12 | 6.484.200 | 12.973.499 |
Residui passivi all'1/1 (-) | 2.058.097 | 6.800.648 |
Rimasti da pagare al termine dell'esercizio finanziario | 282.147 | 4.219.023 |
Residui passivi di nuova formazione (+) | 6.518.501 | 8.077.469 |
TOTALE AL 31/12 | 6.800.648 | 12.296.492 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati di consuntivo dell’Ente
La crescita dei residui, come specificato nella nota integrativa al bilancio 2019, è attribuibile alla gestione dei progetti europei affidati all’Ente; infatti, il pagamento dei fornitori e del personale applicato ai predetti progetti è subordinato alla rendicontazione e all’erogazione da parte delle Amministrazioni assegnatarie del contributo per lo svolgimento dell’attività. Tali contributi negli ultimi due anni vengono erogati con notevole ritardo rispetto alla durata progettuale; ciò determina ritardi nei pagamenti, e conseguentemente la formazione sia di residui attivi che passivi nel bilancio dell’Ente. Si ricorda inoltre che solamente da due anni la
contabilità dei Progetti viene gestita all’interno del bilancio dell’Ente mentre, precedentemente, le spese relative venivano rendicontate con bilancio a sé stante.
Analogo effetto è dato dalle convenzioni stipulate dall’Ente con gli istituti bancari per le attività di tutoraggio e monitoraggio relativi ai finanziamenti di Microcredito; in particolare l’erogazione di tali contributi avviene nell’anno successivo a quello di competenza.
7.6 La situazione amministrativa
Nella seguente tabella è riportato il prospetto con il dettaglio delle voci che concorrono alla
determinazione dell’avanzo di amministrazione dell’Ente.
Tabella 12 - Situazione amministrativa 2018-2019
(valori in euro)
2018 | 2019 | ||||
Consistenza della cassa all'inizio dell'esercizio (1/1) | 1.815.816 | *4.675.749 | |||
Riscossioni | in c/competenza | 7.741.756 | 9.088.728 | 9.113.731 | 11.832.020 |
in c/residui | 1.346.972 | 2.718.289 | |||
Pagamenti | in c/competenza | 6.895.946 | 8.671.896 | 10.469.039 | 13.050.665 |
in c/residui | 1.775.950 | 2.581.626 | |||
Consistenza della cassa alla fine dell'esercizio (31/12) | 2.232.648 | 3.457.104 | |||
Residui attivi | degli esercizi precedenti | 344.190 | 6.484.200 | 3.764.085 | 12.973.499 |
dell'esercizio | 6.140.010 | 9.209.414 | |||
Residui passivi | degli esercizi precedenti | 282.147 | 6.800.648 | 4.219.023 | 12.296.492 |
dell'esercizio | 6.518.501 | 8.077.469 | |||
Avanzo di amministrazione alla fine dell’esercizio | 1.916.200 | 4.134.111 |
* la consistenza di cassa iniziale 2019 differisce da quella finale 2018 poiché include i saldi di conto corrente relativi ai
progetti “Yes i start nazionale” e “FASI”, pari complessivamente ad euro 2.443.101. Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati di consuntivo dell’Ente
Il saldo di cassa al 31 dicembre 2019 è pari ad euro 3.457.104; aggiungendo la somma dei residui attivi dell’esercizio 2019 (pari ad euro 12.973.499) e sottraendo quella dei residui passivi (euro 12.296.492), si ottiene, a fine esercizio, un avanzo di amministrazione di euro 4.134.111.
Poiché tale avanzo risulta vincolato per un importo di euro 850.000, pertinente alla costituzione dei fondi di garanzia, la quota disponibile al 31 dicembre 2019 è pari ad euro 3.284.111.
Tabella 13 – Articolazione dell’avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2019
(valori in euro)
2018 | 2019 | |
Avanzo di amministrazione alla fine dell’esercizio | 1.916.200 | 4.134.111 |
Fondo Garanzia per il progetto donna | 30.000 | 30.000 |
Fondo Garanzia per il progetto X. Xxxxxxxxx | 80.000 | 80.000 |
Istituzione elenco operatori Microcredito | 300.000 | 300.000 |
Fondo Garanzia per il progetto Xxxxxxxx Xxxxxxxxx | 120.000 | 120.000 |
Fondo Garanzia per il progetto Xxxxxx Xxxxx | 120.000 | 120.000 |
Fondo Garanzia per il progetto Microcredito sociale | 500.000 | 200.000 |
Totale Avanzo Indisponibile | 1.150.000 | 850.000 |
Avanzo di amministrazione disponibile alla fine dell'esercizio | 766.200 | 3.284.111 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati di consuntivo dell’Ente |
7.7 Riduzione di spese per i consumi intermedi
Riguardo le riduzioni della spesa per consumi intermedi - misure introdotta dall’art. 8, c. 3 del
d.l. 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni dalla l. 7 agosto 2012, n. 135 e, successivamente, dall’art. 50, c. 3 del d.l. n. 66 del 2014 – l’Ente ha sostenuto non sussistere l’obbligo del versamento al bilancio dello Stato dei risparmi conseguiti, in quanto la relativa riduzione è stata effettuata a monte dei trasferimenti dal bilancio statale all’Ente stesso.
Tabella 14 - Spesa per consumi intermedi
descrizione | limite delibera 24/10/2013 | Consuntivo 2019 | eccedenze (a) | economie (b) | totale eccedenze (a-b) |
Consumi intermedi | 294.000,00 | 425.967,33 | 260.199,83 | 128.232,50 | 131.967,33 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati di consuntivo dell’Ente
Come evidenziato dalla tabella che precede, l’Ente non ha ridotto le specifiche voci di spesa relative ai consumi intermedi di cui al disposto del c. 4, art. 50, del citato decreto-legge n. 66 del 2014; a riguardo, l’Ente sostiene che tali eccedenze sono compensate da economie su altri capitoli di spesa corrente.
7.8 Il conto economico
I dati contabili che hanno concorso alla determinazione del risultato a chiusura dell’esercizio
sono riportati nella tabella che segue.
Tabella 15 - Conto economico
Anno 2018 | Anno 2019 | Var. perc. 2019/2018 | |
A) VALORE DELLA PRODUZIONE | |||
- Proventi e corrispettivi per la produzione delle prestazioni e/o servizi | 3.171.363 | 2.200.000 | -31 |
- Diritti e proventi da terzi | 470.293 | 353.313 | -25 |
-Proventi per Progetti finanziati da terzi | 6.057.551 | 10.681.824 | 76 |
Totale valore della produzione (A) | 9.699.207 | 13.235.137 | 36 |
B) COSTI DELLA PRODUZIONE | |||
- Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 25.872 | 24.826 | -4 |
- Per servizi | 667.177 | 1.163.640 | 74 |
Personale | 43.500 | 45.124 | 4 |
- Oneri per collaborazioni autonome, occasionali e stagisti | 135.567 | 63.984 | -53 |
- Oneri per collaborazioni coordinate e continuative personale in comando (compresi oneri previdenziali) | 609.397 | 86.659 | -86 |
- Oneri per organi istituzionali (compresi segretario e vicesegretario generale) | 280.616 | 345.393 | 23 |
- Ammortamenti e -svalutazioni | 15.336 | 11.099 | -28 |
- Oneri tributari | 70.441 | 37.584 | -47 |
- Oneri diversi di gestione | 7.387.717 | 11.686.630 | 58 |
Totale costi della produzione (B) | 9.235.623 | 13.464.939 | 46 |
DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A – B) | 463.584 | -229.802 | -150 |
Totale gestione straordinaria | |||
RISULTATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO | 463.584 | -229.802 | -150 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati dell’Ente
Dalla differenza tra il valore della produzione (euro 13.235.137) e i relativi costi (euro 13.464.939), il risultato economico dell’esercizio risulta negativo per euro 229.802, a differenza dell’anno precedente in cui il corrispondente saldo era pari a euro 463.584.
Nonostante la riduzione del contributo di funzionamento da parte del Mise (euro 2.200.000 a fronte di euro 3.171.363 nel 2018), nel 2019 il valore della produzione cresce di euro 3.535.930 (36 per cento). Si registra, in particolare, l’incremento dei proventi per progetti finanziati da terzi e contributi ricevuti da privati, da Regioni ed Enti locali, per un importo complessivo di euro 11.035.137 (euro 6.527.844 nel 2018).
Peraltro, anche i costi della produzione registrano una significativa crescita (46 per cento) rispetto all’esercizio 2018: in considerevole aumento (74 per cento) sono i costi per servizi, pari ad euro 1.163.640 (euro 667.177 nel 2018) ma anche gli oneri diversi di gestione (58 per cento), il cui valore è pari a euro 11.686.638, rispetto ad euro 7.387.717 nel 2018.
A differenza dell’esercizio precedente, l’incremento dei ricavi di produzione, dovuto principalmente ai progetti di microcredito e microfinanza affidati all’Ente (+36 per cento), non ha compensato i maggiori costi sostenuti (+46 per cento).
L’Ente ha recepito le disposizioni di cui all’art. 6 del d. lgs. 18 agosto 2015, n. 13, sopprimendo le componenti economiche straordinarie e allocando gli importi nella voce “oneri diversi di gestione”. Tuttavia, si rileva come, sia per la gestione finanziaria che per la gestione economico-patrimoniale, nella nota integrativa non venga dato conto con adeguato dettaglio delle voci interessate da tale operazione. L’Ente è invitato, pertanto, per il futuro a dettagliare analiticamente tutte le poste di bilancio, soprattutto quelle che per la contabilità economica hanno caratteristiche di aggregato generico e residuale.
7.9 Lo stato patrimoniale
Nella tabella che segue si riportano, in sintesi, le risultanze dello stato patrimoniale approvato
dall’Ente per l’esercizio considerato, poste a raffronto con quelle dell’esercizio precedente.
Tabella 16 – Sintesi dello stato patrimoniale
(valori in euro)
Descrizione | 2018 | 2019 |
TOTALE ATTIVITA' | 8.749.786 | 16.458.928 |
TOTALE PASSIVITA' | 6.800.648 | 14.739.593 |
PATRIMONIO NETTO | 1.949.138 | 1.719.335 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati dell’Ente
Alla chiusura dell’esercizio 2019, l’Ente espone un patrimonio netto di euro 1.719.335 che registra un decremento di euro 229.803 rispetto al 2018, pari al risultato d’esercizio (negativo) esposto nel conto economico.
Quanto alle attività (pari, complessivamente a 16.458.928), i valori riportati nella situazione
patrimoniale dell’Ente sono:
• euro 5.661, relativi a immobilizzazioni immateriali (licenze d’uso);
• euro 16.618, al netto degli ammortamenti, relativi a immobilizzazioni materiali, di cui euro
8.107 per attrezzature tecniche e informatiche, euro 8.511 per mobili e arredi per ufficio;
• euro 3.457.104, relativi al fondo di cassa;
• euro 6.048, relativi a depositi cauzionali attivi;
• euro 12.973.498, relativi a crediti.
Le passività sono rappresentate dai debiti di funzionamento per complessivi 14.739.593 euro di cui:
• euro 11.864.807, relativi a debiti verso fornitori di servizi. Di essi, i principali riguardano progetti europei affidati all’Ente (euro 9.552.278), i debiti verso i tutor (euro 1.663.315) e quelli per la realizzazione di corsi di formazione e dell’applicativo per il registro operatori di microcredito (euro 507.359);
• euro 8.750, relativi a debiti verso istituti previdenziali;
• euro 35.299, relativi a debiti verso organi istituzionali;
• euro 9.937, relativi a debiti verso il personale dipendente e comandato;
• euro 383.003, relativi a debiti da partite di giro e contabilità speciali.
Si riporta, infine, la tabella elaborata dall’Ente in cui sono indicate, per l’esercizio in esame, le voci dell’attivo, del passivo e del netto patrimoniale, confrontate con i due precedenti esercizi.
Tabella 17 - Stato patrimoniale
(valori in euro)
ATTIVITA' | 2018 | 2019 | Variazione perc. 2019/2018 |
Immobilizzazioni | |||
Immobilizzazioni immateriali | 4.281 | 5.661 | 32,2 |
Immobilizzazioni materiali | 22.610 | 16.618 | -26,5 |
Immobilizzazioni finanziarie | |||
Totale immobilizzazioni | 26.891 | 22.279 | -17 |
Attivo circolante | |||
Rimanenze | |||
Crediti vs. Stato | - | - | - |
Fondo cassa | 2.232.648 | 3.457.104 | 54,8 |
Depositi cauzionali attivi | 6.048 | 6.048 | 0 |
Crediti da partite di giro e contabilità speciale | 265.374 | 772.894 | 191 |
Crediti vs. altri | 6.218.826 | 12.200.604 | 96 |
Totale attivo circolante | 8.722.896 | 16.436.649 | 88,4 |
Ratei e Risconti attivi | - | - | - |
TOTALE ATTIVO | 8.749.787 | 16.458.928 | 88,1 |
Conti d’ordine | 2.629.324 | - | |
PASSIVITA’ | |||
Patrimonio netto | |||
Avanzo/Disavanzo economico ess. precedenti | 1.485.554 | 1.949.138 | 31,0 |
Avanzo/Disavanzo economico dell’esercizio | 463.584 | -229.803 | -150 |
TOTALE PATRIMONIO NETTO | 1.949.138 | 1.719.335 | -11,7 |
Debiti: | |||
Debiti di finanziamento | 2.443.101 | 100 | |
Debiti di funzionamento | 6.800.648 | 12.296.492 | 80,81 |
Trattamento fine rapporto di lavoro | - | ||
Ratei e Risconti passivi | - | ||
TOTALE PASSIVO | 6.800.648 | 14.739.593 | 116,7 |
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 8.749.786 | 16.458.928 | 88,1 |
Conti d’ordine | 2.629.324 | - | - 100 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Enm
8. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
L’Ente nazionale per il microcredito, già Comitato nazionale italiano permanente per il microcredito, istituito con il decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 2, convertito dalla legge 11 marzo 2006, n. 81, è stato costituito in ente pubblico non economico con la legge 12 luglio 2011, n. 106 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70.
L’Enm è dotato di autonomia amministrativa, organizzativa, patrimoniale, contabile e finanziaria ed è assoggettato alla vigilanza del Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze.
La predetta legge n. 106 del 2011 assegna all’Enm la funzione di coordinatore nazionale - con compiti di promozione, indirizzo, agevolazione, valutazione e monitoraggio- degli strumenti micro-finanziari promossi dall’Unione europea nonché delle attività micro-finanziarie realizzate a valere su fondi dell’Unione stessa.
All’Enm, la citata disposizione da, inoltre, facoltà di “stipulare convenzioni con enti pubblici, enti privati e istituzioni, nazionali ed europee, per l'incremento delle risorse del Fondo dedicate al microcredito per le microimprese o per l'istituzione di fondi di riserva separati presso il medesimo Fondo”.
Con deliberazione del 25 ottobre 2018, sono state approvate significative modifiche allo statuto, che, tra l’altro, hanno ridefinito gli obiettivi perseguiti dall’Ente, come previsti all’art. 1. Sono rimaste sostanzialmente immutate, invece, attribuzioni e competenze del Presidente e degli organi statutari (Consiglio di Amministrazione, Consiglio Nazionale, Collegio dei Revisori dei conti).
Il bilancio consuntivo riferito all’esercizio 2019 è stato redatto dall’Ente, secondo i criteri
previsti dal dpr n. 97 del 2003.
Si richiamano le risultanze più significative della gestione dell’anno in esame:
- l’esercizio ha registrato un disavanzo finanziario di competenza pari ad euro 223.364, mentre nel 2018 era stato conseguito un avanzo di euro 467.319. Tale squilibrio è riconducibile essenzialmente alla riduzione di circa un milione del contributo annuale erogato dallo Stato, sceso da euro 3.171.363, nel 2018, a euro 2.200.000, nel 2019;
- le entrate correnti accertate dall’Ente registrano un incremento del 36,5 per cento rispetto
al 2018, essendo pari ad euro 13.235.137. Come nei precedenti esercizi, non si riscontrano
entrate in conto capitale. Si segnala, in merito, che l’incidenza rispetto al complesso delle entrate correnti del contributo di funzionamento erogato dal Mise, si è ridotta al 17 per cento, a fronte del 33 per cento del precedente esercizio e del 66 per cento del 2017. Crescono, corrispondentemente le altre entrate (sia provenienti da fonti europee, sia da Regioni ed Enti locali o da privati);
- le uscite correnti impegnate nel 2019 ammontano ad euro 13.452.015; quelle in conto
capitale nell’esercizio sono pari ad euro 6.486;
- le partite di giro pareggiano per l’importo di euro 5.088.000;
- l’avanzo di amministrazione, pari ad euro 4.134.111, risulta vincolato per un importo di euro 850.000; ne risultano disponibilità libere pari ad euro 3.284.111;
- il valore della produzione, pari euro 13.235.137, cresce di euro 3.535.930 (36 per cento), a seguito dei proventi per progetti finanziati da terzi e contributi ricevuti da privati, da Regioni ed Enti locali, per un importo complessivo di euro 11.035.137, (euro 6.527.844 nel 2018). I corrispondenti costi della produzione, pari ad euro 13.464.939, registrano un incremento del 46 per cento rispetto al precedente esercizio. Da ciò consegue che il risultato economico del 2019, a differenza dell’anno precedente (euro 463.584), si attesta su un valore negativo pari ad euro - 229.802;
- cresce l’ammontare complessivo dei residui al 31 dicembre 2019: i residui passivi ammontano ad euro 12.296.492, quelli attivi ad euro 12.973.499. Tale tendenza è, almeno in parte, riconducibile alla natura pluriennale dei progetti affidati all’Ente;
- la situazione patrimoniale evidenzia, al 31 dicembre 2019, attività per euro 16.458.928 e passività per euro 14.739.593. Il patrimonio netto, pari ad euro 1.719.335, diminuisce dell’11,7 per cento rispetto al precedente esercizio;
- la composizione percentuale del valore dell’attività contrattuale si è sensibilmente modificata rispetto al passato. Si rileva, in particolare, la riduzione del ricorso agli affidamenti diretti, scesi al 7 per cento rispetto al 94 per cento dell’esercizio 2017;
- i finanziamenti erogati risultano in significativo incremento tanto nel numero (n.1348 a
fronte dei n.1202 del 2018) quanto nell’ammontare (euro 32.647.151 a fronte di euro
28.497.457 del 2018).
Un particolare focus è stato posto a riguardo delle problematiche relative al personale e, con
esse della gestione complessiva dell’Ente; in particolare, è stata oggetto di specifico
contradditorio la consolidata tendenza da parte dell’Enm a ricorrere sistematicamente a
personale con rapporti di lavoro non stabili.
Tale problematica non può non essere oggetto di rilievo: ad avviso di questa Corte, infatti, la mancata definizione di una struttura organica costituisce un vulnus rispetto al conseguimento dell’obiettivo della piena operatività dell’Ente, rendendo indispensabile, pertanto, già nel breve, l’attivazione di apposite procedure assunzionali.
In questa ottica, il completamento dell’organico a suo tempo previsto è l’obiettivo immediato da perseguire, nella prospettiva di portare nell’ambito dell’amministrazione le funzioni essenziali rispetto ai compiti affidati all’Ente stesso che attualmente sono svolte da personale con contratto di lavoro interinale o affidate all’esterno mediante contratti di outsourcing.
Il conseguimento di tale obiettivo avrebbe come effetto diretto ed immediato il risparmio quantomeno della non irrilevante uscita annuale per diritti spettanti all’agenzia di lavoro interinale, liberando ulteriori risorse finanziarie, da impiegare per la promozione e l’alimentazione di fondi di garanzia di microcredito sia imprenditoriale che sociale.
Peraltro, l’Ente appare recentemente essersi orientato nel senso auspicato: infatti, con delibera in data 1° aprile 2021, il Cda ha adottato il piano triennale di fabbisogno di personale, del quale è stata data comunicazione ai Ministeri vigilanti e al Dipartimento della funzione pubblica, al fine di definire l’iter approvativo delle procedure concorsuali, volte all’assunzione in organico di personale.
Il piano predetto prevede l’assunzione di 14 unità a tempo indeterminato, per le varie aree operative e qualifiche; in relazione a ciò, nel piano stesso si afferma che “al fine di superare l’attuale fase di precariato contraddistinta dal ricorso a personale con contratto di somministrazione di lavoro interinale ed al fine di valorizzare le professionalità acquisite da tale personale nel tempo, l’Ente potrà bandire procedure concorsuali riservate in misura non superiore al cinquanta per cento dei posti disponibili secondo i requisiti previsti dal comma 2, art. 20 d.lgs. n. 75/2017”. Il relativo onere a carico del bilancio dell’Enm è quantificato in euro 698.000.
CORTE DEI CONTI – SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI