Contract
Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone di Palermo | ||
Sede legale Via del Vespro n°129 - 90127 Palermo - Tel. 091.6551111 - P.IVA 05841790826 |
Procedura aperta per la fornitura in service di sistemi completi di diagnostica per il laboratorio di microbiologa e virologia con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo
DISCIPLINARE DI GARA – ALLEGATO E DUVRI
AREA PROVVEDITORATO
Via Enrico Toti n° 76 - 90128 Palermo - Tel. 091.6555503 - Fax 091.6555502
Mail: area.provveditorato@policlinico.pa.it – PEC: provveditorato.aoup@pec.policlinicogiaccone.it
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA
INTERFERENZE (DUVRI)
(Art. 26 comma 3, D. Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81)
Parte Generale
GARA D’APPALTO, PER LA FORNITURA PER LA FORNITURA IN SERVICE DI SISTEMI COMPLETI DI DIAGNOSTICA DI LABORATORIO DI MICROBIOLOGA E VIROLOGIA DELL’A.O.U.P.
Data Elaborazione: MAGGIO 2018
Servizio Interno di Prevenzione e Protezione
Via Del Vespro n. 141/143 – Palermo (PA) (Tel. 091/6552792–2597-2599- 2914 – Fax 091/6552903
1 – SCOPO DEL DOCUMENTO
Il presente Documento è stato redatto in ottemperanza all’art. 26, comma 3 del Decreto Legislativo n. 81 del 09 aprile 2008 (Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione), secondo il quale le stazioni appaltanti sono tenute a redigere un “Documento unico di valutazione dei rischi da interferenze” (DUVRI) e a stimare i costi della sicurezza da non assoggettare a ribasso. Tale documento è allegato al contratto di appalto o d’opera.
Scopo di tale documento è quello di:
1. fornire alle imprese partecipanti alla gara di appalto e soprattutto all’impresa risultata aggiudicataria, dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti in cui il servizio deve essere svolto.
2. informare le succitate imprese sulle misure di prevenzione, protezione ed emergenza adottate dall’A.O.U.P. “P. Giaccone” nell’ambito della gestione delle proprie attività, ovvero adottate dal proprio personale;
3. promuovere la cooperazione e il coordinamento tra il Committente, l’Impresa aggiudicataria e i Datori di lavoro, per l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro inerenti l’attività lavorativa oggetto dell’appalto con particolare riguardo alla individuazione dei rischi dovuti alle eventuali interferenze con riferimento non solo al personale interno dell’A.O.U.P. ed ai lavoratori della ditta/e appaltatrice/i, ma anche agli utenti che a vario titolo possono essere presenti presso la struttura stessa quali i degenti, gli studenti ed anche il pubblico esterno;
4. ridurre ogni possibile rischio a cui i lavoratori sono soggetti, nell’ambito dello svolgimento delle loro normali mansioni, tramite l’adozione di un comportamento cosciente, la generazione di procedure/istruzioni e regole a cui devono attenersi durante il lavoro.
2 – COSTI DELLA SICUREZZA
Con il presente documento unico preventivo, vengono fornite ai concorrenti e di conseguenza all'impresa che risulterà aggiudicataria, le informazioni relative oltre ai rischi residui dovuti alle interferenze e le misure di sicurezza da attuare anche le informazioni relative ai costi per la sicurezza che:
- sono stati determinati in base alle misure preventive e protettive necessari ad eliminare o comunque ridurre al minimo i rischi derivanti da interferenze. Tali costi sono stati ricavati da un'indagine di mercato ed in base al costo di dispositivi similari a quelli individuati.
- sono compresi nel valore economico dell'appalto e pertanto riportati su tutti i documenti afferenti alla gara di appalto, non sono soggetti a ribasso e su richiesta, potranno essere messi a disposizione sia dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, sia delle Organizzazioni sindacali dei lavoratori dell'impresa aggiudicataria.
3 – QUADRO LEGISLATIVO
Decreto Legislativo n. 81 del 09 aprile 2008 e successive modifiche e integrazioni
Art. 26 - (Obblighi connessi ai contratti d'appalto o d'opera o di somministrazione)
1. Il datore di lavoro, in caso di affidamento di lavori, servizi e forniture all'impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all'interno della propria azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell'ambito dell'intero ciclo produttivo dell'azienda medesima, sempre che abbia la disponibilità giuridica dei luoghi in cui si svolge l'appalto o la prestazione di lavoro autonomo:
a) verifica, con le modalità previste dal decreto di cui all'articolo 6, comma 8, lettera g), l'idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori, ai servizi e alle forniture da affidare in appalto o mediante contratto d'opera o di somministrazione. Fino alla data di entrata in vigore del decreto di cui al periodo che precede, la verifica é eseguita attraverso le seguenti modalità:
1) acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato;
2) acquisizione dell'autocertificazione dell'impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale, ai sensi dell'articolo 47 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445;
b) fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività.
2. Nell'ipotesi di cui al comma 1, i datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori:
a) cooperano all'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull'attività lavorativa oggetto dell'appalto;
b) coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell'esecuzione dell'opera complessiva.
3. Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento di cui al comma 2, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non é possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale documento é allegato al contratto di appalto o di opera e va adeguato in funzione dell'evoluzione dei lavori, servizi e forniture. Ai contratti stipulati anteriormente al 25 agosto 2007 ed ancora in corso alla data del 31 dicembre 2008, il documento di cui al precedente periodo deve essere allegato entro tale ultima data. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi. Nel campo di applicazione del decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163, e successive modificazioni, tale documento è redatto, ai fini dell'affidamento del contratto, dal soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dello specifico appalto.
3-bis. Ferme restando le disposizioni di cui ai commi 1 e 2, l'obbligo di cui al comma 3 non si applica ai servizi di natura intellettuale, alle mere forniture di materiali o attrezzature nonché ai lavori o servizi la cui durata non sia superiore ai due giorni, sempre che essi non comportino rischi derivanti dalla presenza di agenti cancerogeni, biologici, atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi particolari di cui all'allegato XI.
3-ter. Nei casi in cui il contratto sia affidato dai soggetti di cui all'articolo 3, comma 34, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, o in tutti i casi in cui il datore di lavoro non coincide con il committente, il soggetto che affida il contratto redige il documento di valutazione dei rischi da interferenze recante una valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione che potrebbero potenzialmente derivare dall'esecuzione del contratto. II soggetto presso il quale deve essere eseguito il contratto, prima dell'inizio dell'esecuzione, integra il predetto documento riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l'appalto; l'integrazione, sottoscritta per accettazione dall'esecutore, integra gli atti contrattuali.
4. Ferme restando le disposizioni di legge vigenti in materia di responsabilità solidale per il mancato pagamento delle retribuzioni e dei contributi previdenziali e assicurativi, l'imprenditore committente risponde in solido con l'appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori, per tutti i danni per i quali il lavoratore, dipendente dall'appaltatore o dal subappaltatore, non risulti indennizzato ad opera dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) o dell'Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA). Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici.
5. Nei singoli contratti di subappalto, di appalto e di somministrazione, anche qualora in essere al momento della data di entrata in vigore del presente decreto, di cui agli articoli 1559, ad esclusione dei contratti di somministrazione di beni e servizi essenziali, 1655, 1656 e 1677 del codice civile, devono essere specificamente indicati a pena di nullità ai sensi dell'articolo 1418 del codice civile i costi delle misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni. I costi di cui al primo periodo non sono soggetti a ribasso. Con riferimento ai contratti di cui al precedente periodo stipulati prima del 25 agosto 2007 i costi della sicurezza del lavoro devono essere indicati entro il 31 dicembre 2008, qualora gli stessi contratti siano ancora in corso a tale data. A tali dati possono accedere, su richiesta, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e gli organismi locali delle organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative a livello nazionale.
6. Nella predisposizione delle gare di appalto e nella valutazione dell'anomalia delle offerte nelle procedure di affidamento di appalti di lavori pubblici, di servizi e di forniture, gli enti aggiudicatori sono tenuti a valutare che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro e al costo relativo alla sicurezza, il quale deve essere specificamente indicato e risultare congruo rispetto all'entità e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi o delle forniture. Ai fini del presente comma il costo del lavoro é determinato periodicamente, in apposite tabelle, dal Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, sulla base dei valori economici previsti dalla contrattazione collettiva stipulata dai sindacati comparativamente più rappresentativi, delle norme in materia previdenziale ed assistenziale, dei diversi settori merceologici e delle differenti aree territoriali. In mancanza di contratto collettivo applicabile, il costo del lavoro é determinato in relazione al contratto collettivo del settore merceologico più vicino a quello preso in considerazione.
7. Per quanto non diversamente disposto dal decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, come da ultimo modificate dall'articolo 8, comma 1, della legge 3 agosto 2007, n. 123, trovano applicazione in materia di appalti pubblici le disposizioni del presente decreto.
8. Nell'ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall'impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro.
4 – DEFINIZIONI E ACRONIMI
Di seguito, ove non meglio specificato, si intenderà:
A.O.U.P. | Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “P.Giaccone” PA; |
DG | Direttore Generale dell’Azienda, nella sua qualità di DL, Datore di Lavoro; |
DA | Direttore Amministrativo dell’Azienda così come identificato da specifici atti del Direttore Generale dell’Azienda; |
DS | Direttore Sanitario dell’Azienda così come identificato da specifici atti del Direttore Generale dell’Azienda; |
SIPP | Servizio Interno di Prevenzione e Protezione così come previsto dall’art. 31 del Decreto Legislativo 09 Aprile 2008 n. 81; |
UMC | Ufficio del Medico Competente dell’Azienda come previsto dall’art. 31 del Decreto Legislativo 09 Aprile 2008 n. 81; |
RSPP | Responsabile del SPP identificato con apposito provvedimento del DG; |
MC | Medico Competente Responsabile dell’UMC nominato con apposito provvedimento del DG; |
UO | Unità Operativa, intesa come suddivisione funzionale dell’Azienda dotata di autonomia tecnico funzionale. Nel caso specifico le UO corrispondono alle singole Unità funzionali cui è suddivisa l’Azienda; |
DIP | Dipartimento Assistenziale così come individuato dalle delibere del DG; |
Dirigenti e preposti: | Soggetti individuati da specifici provvedimenti di nomina del DG, come tali in ottemperanza a quanto previsto nel Regolamento Interno per la gestione della sicurezza e la tutela della salute dei lavoratori dell’Azienda emanato il 15/01/2010 con delibera n.30; |
Gara Appalto | Procedura attraverso la quale l’Azienda Universitaria Ospedaliera, nei termini delle vigenti disposizioni di Legge, individua soggetti sia fisici che giuridici che debbano espletare, per conto dell’Azienda, la propria opera sia con lavoratori dipendenti che, nelle more delle specifiche disposizioni in materia di sub-appalto, attraverso la collaborazione di altri soggetti sia fisici che giuridici; |
Azienda Esterna | Soggetto, sia fisico che giuridico, quindi Aziende e/o Lavoratori Autonomi, che si aggiudica la Gara e, pertanto, contrae con l’A.O.U.P. specifico contratto di prestazione d’opera da effettuare attraverso la prestazione di proprio personale dipendente e/o attraverso altri soggetti fisici e/o giuridici; |
Sub appaltatore | Soggetto fisico e/o giuridico che, nelle more delle vigenti disposizioni di Legge in materia di sub – appalto, presta la propria opera per conto delle Aziende Esterne nell’ambito delle strutture dell’azienda; |
Plessi | Fabbricati di proprietà e/o in uso alla Azienda Ospedaliera nei quali viene espletata l’attività delle Aziende esterne identificate con le procedure di Gara, cioè gli ambienti di lavoro ove dette Aziende Esterne sono chiamate ad intervenire in forza di contratti scaturenti dalla Gara; |
Contratto d'appalto | Contratto con il quale una parte assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il compimento di un'opera o di un servizio verso un corrispettivo in denaro (art. 1655 Codice |
Civile). Il contratto deve prevedere, tra l'altro, specifiche clausole in materia di sicurezza. | |
Contratto di somministrazione | Contratto con il quale una parte si obbliga, verso il corrispettivo di un prezzo, a eseguire a favore dell'altra, prestazioni periodiche o continuative di cose (art. 1559 Codice Civile). Il contratto deve prevedere, tra l'altro, specifiche clausole in materia di sicurezza. |
DUVRI | Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza piano di coordinamento delle attività indicante le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze dovute alle attività dell'Impresa/e coinvolte nell'esecuzione dei lavori. Tale documento attesta inoltre l'avvenuta informazione nei confronti dell'Impresa stessa circa i rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui dovrà operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate. Il documento deve allegato al contratto. |
Costi relativi alla sicurezza del lavoro | Sono da intendersi le maggiori spese derivanti dall'adozione di particolari misure di prevenzione e protezione connesse alla presenza di rischi da interferenza; sono fatti salvi i costi per la sicurezza connessi alle attività proprie dell'Impresa e del Committente. |
Interferenza | Circostanza in cui si verifica un contatto (rischioso) tra il personale del committente e quello dell'appaltatore o tra il personale di imprese diverse che operano nella stessa sede aziendale con contratti differenti. |
Committente | Soggetto che, avendone l'autorità, sottoscrive con l'Impresa il contratto per un intervento che prevede la presenza di personale dell'Impresa stessa presso l'Azienda. Qualora il contratto sia sottoscritto dal Direttore Generale ovvero dal Direttore Amministrativo, il Committente è identificato nel Responsabile dell’Unità Operativa o nel Responsabile dell'Ufficio amministrativo che ha proposto il contratto per la firma e che gestisce la prestazione contrattuale prevista. |
Responsabile di Unità Operativa | Responsabile della Unità Operativa semplice o complessa, così come definito dal Regolamento interno dell’Azienda (emanato il 15/01/2010 con delibera n.30) ovvero il Responsabile dell’attività didattica o ricerca che autonomamente sottoscrive contratti la cui esecuzione avviene all’interno dell’A.O.U.P di Palermo. |
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5 – DATI IDENTIFICATIVI DELL’AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA
Denominazione | Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “P. Giaccone” |
Sede legale e operativa dell’Azienda | Via Del Vespro n. 129 – Palermo |
Part. IVA e Cod. Fisc. | 05841790826 |
N. telefono | 091/6551111 |
6 – ORGANIGRAMMA DELL’A.O.U.P. IN MATERIA DI SICUREZZA
Datore di lavoro – (Legale Rappresentante dell’Azienda ): | Commissario Straordinario: Dott. Fabrizio De Nicola |
Alta dirigenza aziendale | Direttore Amministrativo: Dott. Fabrizio Di Bella Direttore Sanitario: Dott. Maurizio Montalbano |
Servizio Interno di Prevenzione e Protezione: | Responsabile (RSPP): Dott.ssa Eleonora Noto Laddeca Addetti (ASPP): Arch. Carmelo Maiorana Dott.ssa Simona Sorrentino P. I. Filippo Cucinella Rag. Mariano Arculeo |
Uff. Medico Competente | Responsabile Prof. Diego Picciotto Medico Competente: Dott. Nunzio Lo Cascio |
Medici Autorizzati | Dott. Marco Crema Dott. Alfonso Rabiolo |
Esperto Qualificato | Ing. Elio Tomarchio |
Responsabile Sicurezza della R.M.N. | Ing. Marco Trapanese |
RLS | Dott. Vito Marcianò Dott. Ignazio Morello Sig. Salvatore Morana |
7 – DESCRIZIONE GENERALE DELL’A.O.U.P.
L’area sulla quale sorge l’attuale Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “P. Giaccone” di Palermo misura 97.965 mq ed è delimitata dalle vie Giordano, Giuffrè, del Vespro e Lodato.
L’impianto architettonico originario risalente agli anni ’30, è stato modificato negli anni ’70, ‘80 e ’90 con espansioni e nuovi corpi di fabbrica, necessari a soddisfare, in via prioritaria, le esigenze scaturite dall’evolversi della ricerca scientifica, dell’insegnamento e dell’assistenza ai degenti. Vi lavorano stabilmente circa 2500 persone tra operatori sanitari e vi gravitano circa 2000 studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia, delle scuole di specializzazione e delle lauree brevi.
Allo stato attuale l’area comprende n. 22 edifici di varia dimensione nei quali si svolge la maggior parte delle attività didattico-scientifiche, assistenziali ed amministrative della Scuola di Medicina e Chirurgia e dell’Azienda Policlinico.
Al di là della strada ferrata, che costituisce il confine Sud-Ovest dell’area, e con accesso dalla via del Vespro, è stato da circa un ventennio realizzato un complesso di edifici contigui nei quali hanno sede:
- Dipartimento delle Patologie emergenti e delle continuità assistenziali
- U.O.C. di Neurologia con Stroke Unit e Fisiopatologia
- U.O. Medicina del Lavoro
- U.O.C. di Oculistica (temporaneamente ospitata nel Plesso 23)
- Ufficio del Medico Competente
- Servizio di Prevenzione e Protezione
Alcuni Uffici amministrativi sono ubicati in locali esterni all’area dell’ A.O.U.P. situati in via Toti.
Tutti i plessi hanno da due a quattro piani fuori terra, a seconda dell’epoca della costruzione e, per lo stesso motivo presentano strutture portanti miste di muratura e cemento armato o di cemento e latero cemento armato.
Ciascun Plesso è funzionalmente autonomo per ciò che concerne gli impianti elettrici, igienico-sanitari, termotecnica e gas medicali.
L’area inedificata tra i padiglioni è sistemata a verde.
8 – DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI AZIENDALI
D. Lgs n. 81/2008, art. 17-28
In ottemperanza al disposto di Legge citato è stato redatto, dal Servizio Interno di Prevenzione e Protezione dell’A.O.U.P., il Documento di Valutazione del Rischio Generale dell’Azienda che è stato oggetto di apposita validazione da parte del Commissario Straordinario, dal Medico Competente e dai Rappresentanti dei Lavoratori per la sicurezza.
Tale documento, che fa seguito ai documenti di valutazione formulati per i singoli plessi dell’Azienda nel corso degli anni, approfondisce le tematiche relative alla sicurezza di tutte le strutture dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “P. Giaccone”, anche in relazione a quanto disposto dal D.Lgs. 81/08. Gli elementi principali che caratterizzano e rendono assai singolare la valutazione dei rischi delle strutture in analisi sono: la promiscuità di utilizzo, l’eterogeneità degli impianti tecnologici presenti, l’elevato affollamento, le tipologie lavorative differenti. Tutto ciò ha reso necessario l’individuazione di un percorso comune per garantire procedure e metodi di lavoro standardizzati. Il Documento Generale di Valutazione dei Rischi (DVR) oltre a raccogliere in sintesi la situazione aziendale dei vari fattori di rischio presenti, definisce lo stato di fatto e individua le misure di prevenzione e protezione adottate e da adottare. Tutto il materiale utilizzato dal SIPP per giungere alla valutazione dei suddetti rischi è basato sulla raccolta di informazioni tramite istruttorie a carattere aziendale o di reparto/servizio, di sopralluoghi, nonché di tutti i rilievi effettuati durante i numerosi sopralluoghi effettuati. Tali dati rappresentano la base da cui attingere per periodici aggiornamenti del DVR.
Oggetto del presente documento sono tutte le aree dell’A.O.U.P ove sono impiegati lavoratori dipendenti, subordinati o ad essi equiparati e nelle quali possono, contemporaneamente o meno, operare addetti di altre imprese, sulla base di contratti d’appalto o contratti d’opera convenuti in precedenza con l’Azienda.
Si è ritenuto opportuno estrapolare dal DVR Generale una sintesi dei fattori di rischio al fine di fornire ai soggetti esterni all’A.O.U.P. (ditte appaltatrici e/o lavoratori autonomi) tutte le necessarie e dettagliate informazioni sui rischi specifici e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate da questa azienda relative agli ambienti in cui dovranno svolgere la loro attività e di facilitare in tal modo la predisposizione da parte di questi delle necessarie misure di prevenzione e di emergenza durante l’esecuzione dei lavori appaltati.
Per consentire un’immediata valutazione delle situazioni di rischio presenti all’interno dell’Azienda Ospedaliera Universitaria sono state predisposte delle tabelle in cui sono elencati le diverse tipologie di rischio in relazione ai luoghi ed agli ambienti ove questi possono essere riscontrati.
Resta inteso che ai fini di un adeguato coordinamento, la ditta appaltatrice, prima dell’inizio dell’appalto, dovrà prendere i necessari contatti ed acquisire le necessarie informazioni direttamente dalle strutture aziendali e\o i servizi dell’A.O.U.P. che richiedono i lavori.
Attraverso questi ultimi dovrà essere richiesto il supporto del Servizio Prevenzione e Protezione interno all’Azienda per meglio definire le misure di prevenzione e protezione da adottare in relazione all’attività da svolgere.
9 – PRINCIPALI TIPOLOGIE DI RISCHIO POTENZIALMENTE PRESENTI ALL’INTERNO DELL’AZIENDA OSPEDALIERA
Rischio | Tipologia | Dinamica |
Fisico | Meccanico | Proiezione di materiali |
Impigliamento | ||
Urti | ||
Schiacciamento | ||
Tagli, abrasioni | ||
Scivolamento | ||
Cadute dall’alto | ||
Cadute di oggetti o materiali | ||
Termico | Incendio | |
Calore per contatto | ||
Calore radiante | ||
Freddo | ||
Elettrico | Elettricità statica | |
Contatto con parti in tensione | ||
Formazione di archi | ||
Radiazioni | Ionizzanti | |
Non ionizzanti | ||
Rumore | Rumore | |
Vibrazioni | Vibrazioni corpo intero/arti superiori | |
Chimico | Aerodispersi | Gas e vapori |
Fumi, nebbie | ||
Polveri | ||
Gas anestetici | ||
Fumo passivo | ||
Contatto | Manipolazione | |
Somministrazione | ||
Contatto accidentale | ||
Biologico | Batteri, Virus, etc. | Contatto |
Inalazione | ||
Ingestione | ||
Rischi trasversali | MMC/MMP | Movimentazione manuale carichi/pazienti |
VDT | Videoterminali | |
Lavori a turni/notturni | Lavori a turni/notturni | |
Stress lavoro correlato | Stress lavoro correlato | |
Aggressioni | Aggressioni |
10 – TABELLA NON ESAUSTIVA INDICANTE
FATTORI DI RISCHIO - UBICAZIONE – MISURE PRECAUZIONALI
Fattore di rischio | Reparto – Servizio | Misure precauzionali |
Rischio meccanico- traumatico | Tutti i plessi esistenti nonché le vie di transito esterne. | Trattandosi di rischio ubiquitario solo una attenta osservanza delle disposizioni generali in tema di sicurezza può ridurne l’incidenza. |
Strutture | Tutti i Reparti e Servizi A.O.U.P. | Prestare attenzione al passaggio di persone e trasporto di materiali in particolare in presenza di superfici che potrebbero essere umide, non uniformi (es. piazzali esterni), non raccordate (es. rampe di carico) ; Il trasporto di mezzi, materiali ed attrezzature all’interno o all’esterno della struttura deve avvenire senza pregiudizio per gli occupanti, gli avventori, gli addetti, gli utenti e senza arrecare danno alla stabilità della struttura medesima; Attenersi alla segnaletica di sicurezza (portata, altezza, larghezza, etc.) ove prevista; Attenersi alla segnaletica orizzontale e verticale, caricare e scaricare materiali e merci nelle zone appositamente individuate; Attenersi ai sensi di marcia previsti, non superare la velocità prevista. |
Attrezzature ed apparecchiature in genere | Scale portatili Transpallet Automezzi vari Attrezzature varie | E’ vietato l’utilizzo dei mezzi di proprietà dell’A.O.U.P. se non espressamente autorizzati. |
Rischio Elettrico | Cabine elettriche; Sottocentrali, quadri, impianti, apparecchiature alimentate elettricamente, batterie di condensatori | Gli interventi su apparecchiature, impianti, attrezzature, che espongono a rischio di elettrocuzione, devono essere sempre eseguiti da persone esperte e qualificate, con impianti e/o attrezzature fuori tensione, previa autorizzazione da parte del Responsabile dell’Area Tecnica o suo delegato. Utilizzare i DPI specifici (guanti, pedane isolanti, etc,); Utensili e attrezzature idonee all’uso sia per la sicurezza dell’operatore che per l’impianto o attrezzatura; Procedure di sicurezza e misure precauzionali a garanzia di tutti i soggetti interessati; Prima dell'inizio dell'installazione, per ogni edificio, è necessario ottenere tutte le informazioni necessarie al fine di valutare la relativa situazione degli impianti elettrici sui quali si andranno ad inserire le varie apparecchiature; La installazione delle macchine dovrà tenere in particolare considerazione la eventuale vetustà degli impianti, per evitare di interferire con sovraccarichi su una eventuale rete non idonea; In ogni caso, tutte le operazioni di attacco e stacco dovranno essere effettuate a linea scarica, ovvero in totale assenza di corrente; La parte informatica non produrrà particolari effetti sul cablaggio di rete in quanto si tratta di allacci a prese di comune utilizzazione. |
Incendio | Zone particolarmente a rischio: Centrali tecnologiche Depositi di mat. Infiammabili Impiantistica ed attrezzature Elettriche Archivi Depositi di bombole di gas | Tutte le strutture dell’A.O.U.P. sono dotate di presidi antincendio (estintori a polvere e a CO2 , in quasi tutti sono inoltre presenti idranti ed impianti di spegnimento automatico); I percorsi di esodo sono indicati con apposita segnaletica di colore verde; In tutti i luoghi di lavoro dell’Azienda Ospedaliera sono presenti lavoratori specificamente formati che agiscono conformemente a piani di emergenza ed evacuazione, in caso di incendio; Attenersi alla segnaletica di sicurezza e alle indicazioni del Responsabile del Reparto/Servizio o suo delegato; Manipolare con attenzione i contenitori di sostanze o preparati pericolosi al fine di evitare rotture, spandimenti etc.; Non usare fiamme libere o provocare scintille; Non fumare; Gli utensili e le attrezzature utilizzate non devono essere fonte/causa d’innesco né generare situazioni di pericolo; - Prestare attenzione al passaggio di persone e trasporto di materiali in particolare in presenza di superfici che potrebbero essere umide (es. laboratori), non uniformi (es. piazzali esterni,), non raccordate (es. rampe di carico); La predisposizione dell’ambiente e/o dell’area di lavoro deve prevedere la disponibilità di dispositivi supplementari per la prevenzione incendio (estintori etc.) idonei; In caso d’incendio avvisare immediatamente il personale dell’A.O.U.P. |
Stress termico determinato da Alte Temperature | Centrali termiche | Attenersi alla segnaletica di sicurezza e alle indicazioni del Responsabile di settore o dell’Area Tecnica o suo delegato; Utilizzare i DPI specifici. |
Stress termico determinato da Basse Temperature | Rampe di carico Depositi (Ossigeno) Impianti di raffreddamento e celle frigorifere; Deposito di azoto liquido | Attenersialla segnaletica di sicurezza e alle indicazioni del Responsabile ufficio tecnico o suo delegato; Utilizzare i DPI specifici; Non usare fiamme libere o provocare scintille; Le attrezzature utilizzate non devono essere fonte/causa d’innesco né generare situazioni di pericolo. |
Rumore | Ortopedia :sala gessi Centrali di sterilizzazione Centrali di riscaldamento Sale compressori | Attenersi alla segnaletica di sicurezza che evidenzia le zone ove tale rischio può sussistere; Nell’eventualità di dover accedere agli ambienti e/o effettuare prove con gli impianti in funzione provvedere alla fermata degli impianti rumorosi ove possibile; Ridurre al minimo il personale operante ed il tempo d’esposizione; Utilizzare i DPI specifici; Attenersi alle indicazioni del Responsabile del Reparto/Servizio o suo delegato. |
Radiazioni ionizzanti | Radiodiagnostica Cardiologia: emodinamica e studi elettrofisiologici Urologia: ambulatorio con attività radiologica Ortopedia (sala operatoria e sala gessi) Endoscopia e fisiopatologia digestiva Angiografia Odontostomatologia Anestesia e Rianimazione Chirurgia Patologia Neonatale Reparti ove sono effettuate indagini con apparecchiature portatili | Attenersi alla segnaletica di sicurezza e alle indicazioni del Responsabile del Reparto/Servizio o suo delegato; Nell’eventualità di dover accedere agli ambienti e/o effettuare prove con gli impianti in funzione: - Mantenersi a distanza appropriata; - Evitare di interporsi al fascio di radiazioni; - Ridurre al minimo il tempo d’esposizione; - Utilizzare i DPI specifici; L’intervento sulle attrezzature e sugli impianti è subordinato ad apposita autorizzazione da parte del Responsabile del Servizio e\o del Responsabile delle Apparecchiature Radiologiche e può avvenire a cura del solo personale autorizzato dalla ditta appaltatrice. |
Radiazioni non ionizzanti | Radiodiagnostica Fisioterapia Patologia Neonatale Ambienti ove sono installate lampade germicide Oculistica (reparto-ambul - sale op.) Fisiatria Dermatologia Chirurgia Plastica Otorinolaringoiatria Odontostomatologia Chirurgia oncologica | Attenersi alla segnaletica di sicurezza e alle indicazioni del Responsabile del Reparto/Servizio o suo delegato; Nell’eventualità di dover accedere agli ambienti e/o effettuare prove con gli impianti in funzione: - mantenersi a distanza appropriata; - evitare di interporsi nel raggio d’azione del fascio luminoso; - ridurre al minimo il tempo d’esposizione; Utilizzare i DPI specifici. |
Spazi di lavoro | Reparti di degenza e servizi vari | Ricavare spazi di idonee dimensioni in relazione alla tipologia dell’intervento da svolgere; Movimentare materiale, attrezzature etc. con personale sufficiente e con l’utilizzo di appropriati ausili in modo da evitare spandimenti, cadute o quant’altro possa essere di pregiudizio per la salute degli utenti ed addetti dell’AOUP; Attenersi alla segnaletica di sicurezza ed in generale alla cartellonistica presente in particolare per quanto riguarda portata, ingombri dimensioni, materiale presente etc. |
Incolumità fisica legata ad aggressioni | Psichiatria e Neuropsichiatria, Pronto Soccorso | Non rimanere mai da soli con i pazienti ed intervenire accompagnati dal personale del servizio; Evitare situazioni, linguaggi e/o comportamenti che possano essere travisati dai pazienti; Non abbandonare o lasciare incustoditi attrezzi, utensili, accendini o quant’altro possa essere indebitamente utilizzato dai pazienti; Non abbandonare o lasciare incustoditi contenitori o sostanze pericolose o quant’altro possa essere di nocumento alla sicurezza dei pazienti. |
Gas medicali: Gas anestetici (Protossido d’Azoto, alogenati, Vuoto – Aria compressa -Gas metano | Blocco operatorio Centrali e reti di distribuzione Prese di adduz. nei vari reparti Depositi bombole | Qualunque intervento sui sistemi di erogazione, stoccaggio, deposito, con particolare riferimento agli interventi destinati all’interruzione dell’erogazione deve essere oggetto di specifica autorizzazione da parte della Direzione di Presidio dell’ A.O.U.P. o da suoi delegati; Attenersi alla segnaletica di sicurezza presente ed alle indicazioni del Responsabile Ufficio Tecnico o suo delegato; Non usare fiamme libere o provocare scintille; Le attrezzature utilizzate non devono essere fonte/causa d’innesco né generare situazioni di pericolo; Al fine di prevenire concentrazioni ambientali pericolose di aerodispersi gli interventi devono essere eseguiti con porte e finestre aperte o con altro sistema di areazione forzata; Utilizzare i DPI specifici; Intervenire sempre in due addetti. |
Sostanze chimiche e Antiblastici | Reparti Oncologici (preparazione e somministrazione) Farmacia (deposito) | Utilizzare sempre i DPI previsti (gli interventi da effettuarsi nelle zone di preparazione devono prevedere cappa a flusso laminare, camice monouso, doppi guanti di protezione, facciali filtranti FP3); Attenersi alle indicazioni del Responsabile del Servizio o suo delegato e alla segnaletica di sicurezza presente; Assicurarsi che le superfici, attrezzature oggetto dell’intervento siano pulite e non contaminate; Nel caso l’intervento previsto sia quello di pulizia, procedere come previsto dalle procedure vigenti all’interno dell’A.O.U.P.. |
Agenti chimici pericolosi | Ambulatori di endoscopia Sale operatorie Radiologie Reparti chirurgie Laboratori Dialisi | Attenersi alla segnaletica di sicurezza presente nei reparti; Attenersi alle misure di sicurezza evidenziate dalle etichette se indispensabile toccare i contenitori; Attenersi alle indicazioni del Responsabile del Servizio o suo delegato al fine di prevenire concentrazioni ambientali pericolose di aerodispersi gli interventi devono essere eseguiti con porte e finestre aperte o con altro sistema di areazione forzata; Manipolare con attenzione i contenitori al fine di evitare rotture, spandimenti etc.; Le attrezzature utilizzate non devono essere fonte/causa d’innesco né generare situazioni di pericolo; Utilizzare sempre i DPI specifici; NON travasare o mescolare sostanze. |
Rischio biologico | Al fine di poter garantire il più elevato livello di sicurezza per gli operatori esterni, il rischio biologico si deve considerare potenzialmente presente in tutti i reparti e servizi dell’Azienda ed in ogni caso laddove possa avvenire una contaminazione accidentale direttamente o indirettamente mediante materiale infetto o potenzialmente infetto (es. sangue, feci, urine o altri liquidi biologici etc.) o entrando in contatto con attrezzature, apparecchiature, strumentario chirurgico, dispositivi medici, presidi chirurgici, contenitori, piani di lavoro, letterecci potenzialmente infetti ivi compresi i materiali destinati ad essere smaltiti come rifiuti etc. Per ciò che concerne il livello di rischio delle aree si rimanda a quanto riportato nel Capitolato Speciale d’appalto (vedasi capitolo 15 del presente documento). Considerata l’attività svolta dagli operatori dell’impresa appaltatrice il rischio biologico è da considerare rischio per la sicurezza (infortunio). | Utilizzare sempre gli appositi DPI; Attenersi alle specifiche misure di sicurezza previste dall’Azienda per il Reparto/Servizio; Effettuare l’intervento previsto previa autorizzazione del Responsabile di Reparto/Servizio; Non effettuare operazioni non disciplinate ed in caso di necessità richiedere preliminare autorizzazione al proprio Responsabile attività svolta in azienda; Segnalare immediatamente al Responsabile del Reparto/Servizio ogni contaminazione che dovesse verificarsi; In caso di infortunio biologico l’operatore deve avvisare il proprio Responsabile e il Responsabile del Reparto/Servizio o suo delegato e recarsi al Pronto Soccorso dell’A.O.U.P. per effettuare al tempo zero, a 45 giorni, a 90 giorni e a 180 giorni il controllo dei markers virali come previsto dal percorso Diagnostico-Terapeutico dell’A.O.U.P. in seguito ad eventuale incidente occupazionale a rischio Biologico (prot. 9489 del 09/06/2015) della Direzione Sanitaria dell’A.O.U.P. |
11 – MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE A CARICO DELLE DITTE APPALTATRICI
Si ritiene opportuno informare i Datori di Lavoro delle ditte esterne operanti all’interno dell’A.O.UP., delle principali indicazioni a cui i propri lavoratori devono attenersi.
Tali misure hanno lo scopo di definire le modalità a cui il personale deve attenersi scrupolosamente per evitare la possibilità di incidenti o contaminazioni.
Tabella riepilogativa e non esaustiva | |
Fase operativa | Comportamenti – disposizioni |
Generali | Il personale deve osservare tutte le norme in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro; Il datore di lavoro della ditta appaltatrice o suo delegato dovrà informare i propri lavoratori delle procedure comportamentali e di gestione delle emergenze previste nel P.E.I. (Piano di emergenza interno dell’A.O.U.P.); Il datore di lavoro della ditta appaltatrice o suo delegato prima dell’inizio dei lavori dovrà verificare l’attuazione di tutte le misure di sicurezza previste dal PEI (opere provvisionali ove previste, delimitazioni, recinzioni, segnaletica, dispositivi di protezione individuale, ecc.), e indicare ai propri lavoratori le eventuali vie di fuga da seguire; L’accesso ai Reparti/Servizi deve essere preliminarmente autorizzato dal Responsabile del Reparto o Servizio; I dipendenti della ditta appaltatrice dovranno essere muniti di tesserino di riconoscimento così come previsto dall’art. 18, comma , lettera u, del D.Lgs 81/2008; Prima dell’inizio dei lavori deve essere data comunicazione scritta al Responsabile del Reparto/Servizio interessato o che ne ha fatto richiesta o suo delegato specificando le caratteristiche delle lavorazioni o interventi previsti e la loro durata; Qualsiasi infortunio, mancato infortunio, o fatto meritevole di attenzione dovrà essere comunicato per iscritto al Responsabile del Reparto/Servizio o suo delegato e al Servizio Interno di Prevenzione e Protezione dell’A.O.U.P.; Fornire al Responsabile del Reparto/Servizio o suo delegato e al Servizio Interno di Prevenzione e Protezione dell’A.O.U.P. elementi dettagliati sui rischi connessi all’uso durante i lavori di attrezzi o sostanze pericolose il cui impiego potrebbe comportare nocumento ai lavoratori e o agli utenti dell’A.O.U.P.; Segnalare immediatamente al Responsabile del Reparto/Servizio, o suo delegato ogni anomalia, disfunzioni o situazioni di pericolo; Attenersi alle indicazioni fornite dal personale tecnico dell’A.O.U.P.; E’ vietato fumare in tutti gli ambienti dell’A.O.U.P. e nelle aree esterne (delibera n. 493 del 26/05/2017); E’ vietato mangiare negli ambienti di lavoro; Non utilizzare gli ascensori per il trasporto di materiale se non con esplicita autorizzazione del Responsabile dell’Area Tecnica. |
Preparatoria | Segnalare, limitare o vietare l’accesso all’ambiente e/o alla zona di lavoro interessata; Qualora l’attività comporti formazione di polvere la delimitazione dovrà essere di tipo volumetrico e realizzata con materiali idonei ad assicurate una sufficiente ermeticità degli ambienti confinati; Per interventi su attrezzature e/o macchinari consultare sempre i libretti di istruzione tecnica prima dell’inizio ed accertarsi che la fermata di tale attrezzatura non possa essere di pregiudizio dell’incolumità fisica dei pazienti, visitatori e personale in genere Attenersi e rispettare le indicazioni riportate dall’apposita segnaletica e cartellonistica specifica (deposito infiammabili, zona protetta, contaminazione biologica, pericolo carichi sospesi etc.); L’utilizzo di attrezzature e/o macchine di proprietà dell’A.O.U.P. (scale portatili, carrelli elevatore, fiamma ossiacetilenica etc.) è espressamente vietato; Accertarsi con Responsabile del Reparto/Servizio o suo delegato che le apparecchiature da impiegarsi non comportino anomalie o disfunzioni delle attrezzature dell’A.O.U.P. o che siano dannose a persone o cose. |
Predisposizione del luogo di lavoro | Rimuovere dalla stanza o dalla zona di lavoro il materiale non occorrente in modo da non limitare le lavorazioni ed avere quindi spazio a sufficienza per tutto l'equipaggiamento portatile e per una corretta movimentazione; Assicurarsi che le superfici, attrezzature oggetto dell’intervento siano pulite e non contaminate. In tal caso richiedere o procedere alla pulizia secondo le modalità di sanificazione vigenti all’interno dell’A.O.U.P.; Utilizzare sempre guanti di protezione; Controllare sempre lo stato degli utensili ed attrezzi a mano prima di usarli (leggere le istruzioni contenute nel libretto d’uso e manutenzione); Non effettuare riparazioni di fortuna; Leggere attentamente le schede di sicurezza che accompagnano i prodotti e seguire i consigli di prudenza indicati sulle etichette e nelle schede di sicurezza; Non utilizzare mai contenitori non etichettati e nel caso si dovesse riscontrarne la presenza non aprire e maneggiarli utilizzando gli appropriati DPI; In caso di manipolazione di sostanze chimiche pericolose volatili, e ogni qualvolta si effettuino operazioni che comportino sviluppo di gas, polveri o fumi nocivi se possibile lavorare sotto cappa o altrimenti aerare il più possibile l’ambiente; Non mescolare sostanze tra loro incompatibili; La movimentazione di materiale deve essere effettuata in sicurezza. |
A fine intervento | Relazionare verbalmente e/o per iscritto al Responsabile del Reparto/Servizio l’esito dell’intervento effettuato o i lavori eseguiti; Ripristinare la funzionalità dell’ambiente e/o della zona dell’intervento e/o attrezzatura; Rimuovere i residui delle lavorazioni ed allontanarli dal Reparto\Servizio e se necessario richiedere o procedere alla pulizia secondo le modalità di sanificazione vigenti all’interno dell’A.O.U.P.; Se previsto procedere alla chiusura del permesso di lavoro. |
In caso d’emergenza | Notificare l’accaduto al Responsabile Ufficio Tecnico e al Responsabile del Reparto/Servizio sull’evento; Indossare tutti i dispositivi di protezione e attivarsi al fine di ridurre la situazione d’emergenza; In caso di contaminazione, rimuovere gli indumenti contaminati e richiedere soccorso al personale sanitario A.O.U.P.; Se il materiale versato è infiammabile, spegnere tutte le fiamme libere e le attrezzature elettriche; In caso di sversamento di materiale provvedere ad aprire le finestre in modo da ridurre la concentrazione ambiente e procedere alla rimozione del materiale stesso. |
Igiene personale | Lavarsi accuratamente le mani: Prima di iniziare il lavoro e dopo ogni interruzione; Dopo aver usato i servizi igienici; Ogni volta che si passa da un'attività ad un'altra; Dopo aver manipolato rifiuti o materiale potenzialmente contaminanti sia dal punto di vista biologico e/o chimico; Usare acqua calda e un detergente ; Proteggersi la cute non integra (ferite, abrasioni etc.) con presidi medici appropriati e DPI. |
12 – RAPPORTI TRA L’A.O.U.P. E LE DITTE ESTERNE - PROCEDURE DOCUMENTALI
Entro quindici giorni dalla data di aggiudicazione della Gara e, comunque, prima dell’inizio dei lavori oggetto dell’Appalto, la ditta esterna che si è aggiudicata la gara inoltra al Responsabile del Procedimento dell’A.O.U.P., così come previsto dalla Legge 109/94 e relativo regolamento di attuazione, la documentazione appositamente prevista integrata da quella che segue :
1. documento che permetta di identificare il legale rappresentante della impresa appaltatrice ovvero il nominativo del responsabile della commessa, cioè la figura tecnica responsabile per conto della stessa azienda esterna delle operazioni di appalto, organigramma aziendale, organigramma e nominativo dei dirigenti e dei preposti interessati ai lavori e nominativo del responsabile del servizio prevenzione e protezione e del medico competente;
2. elenco nominativo dei lavoratori incaricati dell’espletamento delle opere o dei lavori in appalto e copia del libro matricola della ditta o ditte operanti con la relativa posizione assicurativa e previdenziale;
3. autocertificazione sottoscritta dal legale rappresentante della ditta appaltatrice dell’avvenuto assolvimento degli obblighi derivanti dalle norme per la sicurezza, previdenziali ed assicurative previste dalla vigente legislazione;
4. estratto del documento aziendale di valutazione del rischio ai sensi dell’art. 28 del D.Lgs 81/08 nel quale siano chiaramente evidenziati i rischi connessi con le attività lavorative oggetto delle operazioni in appalto, le misure preventive assunte in ambito aziendale ed i protocolli operativi eventualmente esistenti;
5. attestazione della avvenuta formazione ed informazione ai sensi degli articoli 36 e 37 del D.Lgs 81/08 dalla quale emerga che i lavoratori stessi sono stati formati anche e soprattutto relativamente ai rischi specifici di attività;
6. elenco dei dispositivi di protezione individuale di cui sia dotato il personale incaricato delle prestazioni connesse con l’appalto con evidenziata la dichiarazione di avvenuta formazione degli stessi all’uso ed alla manutenzione dei dispositivi stessi;
7. dichiarazione di impegno ad attenersi alle azioni di coordinamento imposte in senso preventivo da parte della azienda ospedaliera, azioni emanate sia riguardo a concomitanti attività della stessa azienda ospedaliera che di altre aziende esterne;
8. elenco delle attrezzature e mezzi d’opera utilizzati gli stessi dovranno essere conformi alle vigenti disposizioni di legge in materia di sicurezza e disporre della necessaria documentazione che ne attesti la conformità (es. dichiarazione di conformità di cui al dpr 459/96) e verifica periodica prevista da enti pubblici o strutture accreditate al controllo (es. apparecchi di sollevamento);
9. dichiarazione di impegno a comunicare tempestivamente ogni e qualsiasi variazione circa i dati trasmessi con le precedenti documentazioni ;
10. manuali di manutenzione e di esecuzione degli interventi redatti sulla scorta delle vigenti disposizioni in materia di sicurezza ed igiene del lavoro attinenti li lavori in appalto.
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA
INTERFERENZE (DUVRI)
(Art. 26 comma 3, D. Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81)
Parte Specifica
GARA D’APPALTO, PER LA FORNITURA PER LA FORNITURA IN SERVICE DI SISTEMI COMPLETI DI DIAGNOSTICA DI LABORATORIO DI MICROBIOLOGA E VIROLOGIA DELL’A.O.U.P.
Data Elaborazione: MAGGIO 2018
Servizio Interno di Prevenzione e Protezione
Via Del Vespro n. 141/143 – Palermo (PA) (Tel. 091/6552792–2597-2599- 2914 – Fax 091/6552903
13- GENERALITA’ DEL COMMITTENTE E DEL PERSONALE INCARICATO DELLA GESTIONE DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Denominazione | Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “P. Giaccone” |
Sede legale e operativa dell’Azienda | Via Del Vespro n. 129 – Palermo |
Part. IVA e Cod. Fisc. | 04872830825 |
N. telefono | 091/6551111 |
Funzione | Nominativo |
Responsabile di Struttura | In ogni struttura sono stati nominati i Responsabili dei singoli Servizi e/o UU.OO. |
Preposto/i alla sicurezza | In ogni Servizio e/o Unità Operativa sono stati individuati dai Responsabili i nominativi del personale preposto alla sicurezza. |
Addetto/i antincendio e gestione delle emergenze | In ogni Servizio e/o Unità Operativa o altro tipo di struttura sono stati nominati e adeguatamente formati i lavoratori addetti all’antincendio e alla gestione delle emergenze i cui nominativi sono riportatati nei “Documenti di valutazione dei rischi” e nei “Piani di emergenza” di ogni singola Unità Operativa. |
Addetto/i al primo soccorso | In ogni Servizio e/o Unità Operativa o altro tipo di struttura in cui vengono svolte attività di tipo amministrativo (pertanto in assenza di personale sanitario) è stato formato un adeguato numero di addetti al primo soccorso i cui nominativi sono riportati nei “Documenti di valutazione dei rischi” e nei “Piani di emergenza” di ogni singola Unità Operativa. |
14 - RISCHI SPECIFICI DELLA STRUTTURA RICHIEDENTE
RELATIVAMENTE ALLE ATTIVITA’ PREVISTE DAL CONTRATTO D’OPERA O DI SOMMINISTRAZIONE
A REE DI LAVORO DOVE VERRANNO SVOLTE LE ATTIVITÀ OGGETTO DELL’APPALTO
Atri, scale, corridoi | Lab. strumentali | |||||
Servizi igienici | Lab. chimici | |||||
Locali depositi | Lab. biologici / biochimici | |||||
Uffici/studi | Medicherie | |||||
Aule | X | Radiologia | ||||
Sale degenza | X | Zone sorvegliate (accesso regolamentato) | ||||
X | Sale operatorie | X | Zone Controllate (accesso regolamentato) | |||
Sale rianimazioni | X | Unità terapia intensiva | ||||
X | Ambulatori | Viali interni dell’A.O.U.P. |
RISCHI GENERICI
X | Impianto elettrico | Impianto ventilazione | ||||
Impianto idrico | Impianto gas medicali | |||||
Impianto climatizzazione | Impianto gas tecnici | |||||
Altro |
RISCHI SPECIFICI
X | agenti biologici | gas compressi non tossici | ||||
agenti chimici pericolosi | liquidi criogeni | |||||
agenti cancerogeni e mutageni | agenti infiammabili o esplosivi | |||||
radiazioni ionizzanti | carichi sospesi | |||||
radiazioni non ionizzanti | presenza di fiamme libere | |||||
gas anestetici | Movimentazione manuale di carichi | |||||
apparecchiature particolari | Altro |
M ISURE D’EMERGENZA ADOTTATE
Il piano d’emergenza ed evacuazione generale dell’A.O.U.P. è visionabile e scaricabile dal sito internet, mentre all’interno di ogni Plesso è presente un piano d’emergenza ed evacuazione specifico per la struttura. Ogni singolo Plesso inoltre è dotato di planimetrie d’emergenza con relative norme d’istruzione in cui vengono segnalate le vie di esodo, l’ubicazione dei sistemi antincendio, i numeri di telefono utili e una sintesi della gestione delle emergenze.
E’ stata installata una linea telefonica (abilitata per esterno e interno) dedicata all’emergenza, presso il centralino dell’A.O.U.P.
Per segnalare una situazione di emergenza e attivare le procedure previste dal presente piano occorre, da qualsiasi telefono interno, effettuare una chiamata al numero:
4444
In ogni caso i numeri di telefono per attivare gli enti esterni sono:
Vigili del fuoco | 115 |
Carabinieri | 112 |
Polizia | 113 |
15 - OGGETTO, DESCRIZIONE DELL’APPALTO
L’appalto, articolato in diciotto lotti, ha per oggetto la fornitura in service di sistemi completi di diagnostica di laboratorio e la fornitura in somministrazione, di reattivi e materiale consumabile (provette, soluzioni di lavaggio, controlli, calibratori ecc.), con concessione in locazione di attrezzature e manutenzione ed assistenza tecnica necessaria a garantire la funzionalità di sistemi richiesti per il laboratorio di Microbiologia e Virologia presso il Servizio Analisi Microbiologiche, Virologiche e Parassitologiche dell’AOU Policlinico Paolo Giaccone di Palermo.
Il contratto che si instaura con l’aggiudicazione, è un contratto di somministrazione, i quantitativi, indicati nell’allegata scheda tecnica, sono riferiti ad un presunto consumo annuo.
Per ulteriori specifiche sulla gara si rimanda al capitolato tecnico
16 – DURATA DELL’APPALTO
L’appalto ha la durata di CINQUE ANNI dalla data di collaudo.
17- GENERALITA’ DELLA DITTA APPALTATRICE E ATTIVITÀ SVOLTE
1. Generalità
Ragione sociale | |
Sede Legale | |
Partita IVA | |
Numero di telefono | |
Numero di fax | |
Attività svolte | |
Settore |
2. Figure addette a svolgere funzioni di prevenzione e protezione dei rischi sui luoghi di lavoro della ditta
Datore di Lavoro: |
Responsabile Servizio di prevenzione e protezione: |
Medico Competente: |
Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza: |
Responsabile delle attività svolte in Azienda (persona designata, professionalmente idonea a svolgere le mansioni affidate): |
3. Altre informazioni
a) Elenco attrezzature macchinari utilizzati
b) Elenco Prodotti chimici utilizzati
18- VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA’ INTERFERENZIALI E DEL RISCHIO
1 DEFINIZIONE DI INTERFERENZA
Per “interferenza” si intende la circostanza in cui si verifica un “contatto rischioso” tra il personale del committente e quello dell’appaltatore o tra il personale di imprese diverse che operano nella stessa sede aziendale con contratti differenti
A titolo esemplificativo possono considerarsi interferenti i seguenti rischi:
quelli derivanti da sovrapposizione di più attività lavorative svolte da operatori di appaltatori diversi;
quelli immessi nel luogo di lavoro del committente dalle lavorazioni dell’appaltatore;
quelli esistenti nel luogo di lavoro del committente, ove è previsto che debba operare l’appaltatore, ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività propria dell’appaltatore;
quelli derivanti da modalità di esecuzione particolari richieste esplicitamente dal committente (che comportino pericoli aggiuntivi rispetto a quelli specifici dell’attività appaltata)
2 INTERFERENZE DI ATTIVITA’
Nelle tabelle seguenti vengono elencati e valutati i possibili rischi derivanti dalle attività interferenti, considerando i comportamenti e le precauzioni di massima da adottare per la riduzione o eliminazione degli stessi.
in particolare vengono considerate le seguenti aree operative/situazioni:
Aree esterne;
Aree interne- attività lavorativa;
Emergenze
3 MATRICE DEL RISCHIO
Viene valutato il RISCHIO RESIDUO a seguito delle precauzioni adottate per eliminare o ridurre al minimo il rischio di interferenza lavorativa tra il Committente e l’Appaltatore.
Il rischio residuo viene così classificato:
A | ALTO |
M | MEDIO |
B | BASSO |
Al livello di rischio residuo valutato, corrisponde la priorità e l’importanza degli interventi di prevenzione e protezione da attuare. In tal modo, ad un livello di rischio residuo alto corrisponde un intervento preventivo urgente e maggiormente importante.
4 VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA
Durante le lavorazioni previste nella “gara a procedura aperta per la fornitura in service di sistemi completi di diagnostica per il laboratorio di microbiologa e virologia”, vi è la possibilità di generare interferenze lavorative tra ditta appaltatrice, dipendenti dell’A.O.U.P., utenti, visitatori e altre imprese potenzialmente presenti.
Vengono a tale proposito di seguito descritte le possibili situazioni che possono determinare interferenza e le misure di prevenzione e protezione necessarie per eliminare o ridurre al minimo i rischi d’interferenza, così come previsto nella Determinazione 5 marzo 2008 n. 3 emanata dall’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.
AREE ESTERNE – VIALI A.O.U.P.
Situazione che determina interferenza | Aree interessate | Fattore di rischio | Precauzioni da adottare per la gestione delle attività interferenti | Valutaz. del rischio residuo |
Interferenza con i mezzi di trasporto o altri mezzi o persone presenti nelle aree aziendali. | Tutte le aree aziendali esterne | Investimenti | - Rispettare le indicazioni e la segnaletica verticale e orizzontale presenti nei viali e nelle aree dell’A.O.U.P. -All’interno delle aree dell’A.O.U.P. la circolazione dei mezzi della ditta appaltatrice dovrà avvenire a bassissima velocità e con le cautele necessarie al fine di evitare di investire dipendenti, pazienti o visitatori. - I dipendenti della ditta appaltatrice dovranno circolare nei viali dell’A.O.U.P. con le cautele necessarie al fine di evitare di essere investiti da ambulanze o altri mezzi in movimento. - I mezzi dovranno spostarsi o fare manovra nelle zone di scarico sempre a “passo d’uomo”. Nel caso di compresenza di più automezzi per la consegna e lo scarico merci/materiali è necessario per evitare interferenze che ogni operatore attenda il proprio turno in funzione dell’ordine di arrivo senza interferire con le attività di scarico già in fase di espletamento nonché senza ostacolare la viabilità dei mezzi sanitari e/o privati. | B |
AREE INTERNE - ATTIVITA’ LAVORATIVA
Situazione che determina interferenza | Aree interessate | Fattore di rischio | Precauzioni da adottare per la gestione delle attività interferenti | Valutazione del rischio residuo |
Rischio da interferenza con visitatori, pazienti, lavoratori legato all’esecuzione di movimentazione dei carichi | Ambienti delle Unità Operative in cui verrà espletato il servizio. | Urti con visitatori, pazienti e dipendenti dell’Azienda nei vari locali | - Prima di intraprendere qualsiasi operazione di movimentazione e dei carichi all’interno delle varie UU.OO., dovranno essere concordate, con il Responsabile del Reparto/Servizio o suo delegato, le sequenze di lavoro, le modalità di accatastamento temporaneo dei materiali movimentati. - Il trasporto dei materiali dovrà avvenire a velocità adeguata e con cautele onde evitare urti con persone e cose. - Mantenere sempre la visibilità nelle zone di transito. - Non lasciare mai oggetti che creino ostacoli abbandonati sulle vie di transito. - Stoccare il materiale sui carrelli in maniera tale che non possa cadere. - In caso di sosta, posizionare il mezzo di trasporto o il materiale in modo che non sia di intralcio o d’ostacolo per le persone o altri mezzi di trasporto. - Prestare attenzione ai luoghi con spazio ridotto o disagevole. | B |
Attività lavorativa delle ditte appaltatrici per l’espletamento delle operazioni oggetto degli appalti. | Ambienti delle Unità Operative in cui verrà espletato il servizio. | Presenza di personale dell’AOUP, di visitatori nelle aree di lavoro. | - Ove possibile la ditta appaltatrice dovrà svolgere le attività previste negli orari di minor presenza o in assenza del personale e degli utenti. In caso contrario l’appaltatore provvederà a predisporre le opportune procedure di segnalazione e/o di installazione degli opportuni apprestamenti necessari alla delimitazione delle aree oggetto dell’intervento. | B |
- All’esterno dei locali oggetto dei lavori, durante le operazioni di manutenzione, dovranno essere posti cartelli di “divieto d’accesso ai non addetti” al fine di impedire l’accesso del personale non autorizzato. | ||||
- Il personale delle Unità Operative in cui verrà espletato il servizio dovrà essere informato preventivamente dal responsabile dell’U.O. o suo delegato, dei lavori oggetto dell’appalto e del relativo divieto di accesso alle aree interessate. | ||||
- Gli interventi di manutenzione debbono essere concordati con il responsabile del servizio in maniera tale da evitare la contemporaneità di operatori appartenenti a ditte diverse; | ||||
Possibile interruzione temporanea dell’energia elettrica | Prima di interrompere la corrente elettrica o disattivare impianti, il personale della ditta appaltatrice dovrà essere autorizzato dal Responsabile del Servizio o suo delegato. | B |
Possibile generazione di rumore dovuto all’utilizzo di attrezzature | Durante i lavori le porte di accesso ai locali dovranno essere chiuse, al fine di ridurre il più possibile eventuali rumori molesti all’esterno. | B | ||
Rischio chimico | - In caso di utilizzo di prodotti che potrebbero generare odori fastidiosi all’interno dei locali, il responsabile della ditta, una volta terminati i lavori dovrà arieggiare i locali. - Evitare di toccare sostanze, oggetti, strumenti senza preventiva autorizzazione del Responsabile del Reparto/Servizio o suo delegato. | B | ||
Presenza contemporanea di personale | Tutte le aree | Contemporaneit à di attività di diverse ditte | In caso di presenza di più ditte nelle aree oggetto dell’appalto le modalità di espletamento delle varie attività dovranno | M |
dell’A.O.U.P., di | essere concordate con il responsabile del | |||
altre ditte o | Reparto/Servizio o suo delegato in maniera tale | |||
visitatori nelle | da evitare la contemporaneità di operatori | |||
aree di lavoro. | appartenenti a ditte diverse. | |||
Utilizzo di attrezzature della committenza da parte della ditta appaltatrice e viceversa, possibili danni causati dalla presenza delle attrezzature in uso. | Ambienti delle Unità Operative in cui verrà espletato il servizio. | Uso attrezzature | - La ditta appaltatrice, che utilizza attrezzature che possono comportare un rischio evidente per i lavoratori della committenza, deve informare preventivante il committente. - Durante le operazioni di manutenzione di attrezzature della committenza, la ditta appaltatrice deve seguire le seguenti regole : divieto di apportare modifiche, di qualsiasi genere, ad attrezzature e impianti senza preventiva autorizzazione; divieto di rimuovere, modificare o manomettere i dispositivi di sicurezza e/o protezione installati su attrezzature e impianti; | B |
La ditta appaltatrice si impegna a sorvegliare le attrezzature utilizzate e a non lasciarle incustodite. | ||||
Attività lavorativa della ditta appaltatrice | Ambienti delle Unità Operative in | Rischio Biologico: contatto con | Prima di ogni intervento richiedere formale autorizzazione al responsabile di Reparto/Servizio che darà informazione sui | M |
per | cui verrà | materiale | rischi aggiuntivi e dare le indicazioni sulle | |
l’espletamento | espletato il | potenziale | corrette procedure da adottare. | |
del servizio | servizio. | infetto | ||
oggetto | ||||
dell’appalto. | ||||
Infortunio Biologico connesso | Ambienti delle Unità Operative in | Rischio Biologico | In caso di infortunio biologico l’operatore deve avvisare il proprio Responsabile e il Responsabile del Reparto/Servizio o suo | M |
all’attività | cui verrà | delegato e recarsi al Pronto Soccorso | ||
lavorativa della | espletato il | dell’A.O.U.P. per effettuare al tempo zero il | ||
ditta appaltatrice | servizio. | primo controllo dei markers virali. I successivi | ||
per | controlli e richiami sono integralmente a carico | |||
l’espletamento | della ditta appaltatrice come, peraltro, previsto | |||
del servizio | dal percorso Diagnostico-Terapeutico | |||
oggetto | dell’A.O.U.P. in seguito ad eventuale incidente | |||
dell’appalto. | occupazionale a rischio Biologico (prot. 5648 | |||
del 18/04/2016 punto 8) previsto dalla | ||||
Direzione Sanitaria dell’A.O.U.P. |
Rischio da radiazioni ionizzanti connesse all’esecuzione di interventi relativi allo svolgimento dell’attività appaltata | Locali destinati all’uso di apparecchiature e sostanze emittenti radiazioni ionizzanti (Diagnostica per immagini, TAC, sale operatorie, Medicina nucleare etc) | Rischio da radiazioni ionizzanti | - L’accesso a tale aree è possibile solo previa autorizzazione rilasciata dal Responsabile del Reparto/Servizio o suo delegato; - E’ fatto divieto al personale non autorizzato di accedere alle zone classificate a rischio ed identificate da apposita cartellonistica di sicurezza e di avvertimento. - Rispettare il divieto di accesso ai non addetti. - Non svolgere l’attività durante gli esami diagnostici o terapeutici. | M |
Rischio da radiazioni non ionizzanti connesse all’esecuzione di interventi relativi allo svolgimento dell’attività appaltata | Locali destinati all’uso di apparecchiature e sostanze emittenti radiazioni non ionizzanti e campi elettromagnetic i (Diagnostica con RM, Oculistica, Riabilitazione) | Rischio da radiazioni non ionizzanti | - L’accesso a tale aree è possibile solo previa autorizzazione rilasciata dal Responsabile del Reparto/Servizio o suo delegato; - E’ fatto divieto al personale non autorizzato di accedere alle zone classificate a rischio ed identificate da apposita cartellonistica di sicurezza e di avvertimento. - Non svolgere l’attività durante gli esami diagnostici o terapeutici. | M |
EMERGENZE
Situazione che determina interferenza | Aree interessate | Fattore di rischio | Precauzioni da adottare per la gestione delle attività interferenti | Valutazione del rischio residuo |
Possibile incendio | Tutte le aree | Rischio incendio | La Ditta deve osservare quanto previsto nel DM 10/03/1998, DM 18/09/2002 e specificatamente quanto riportato nel Piano di Emergenza della struttura in particolare le seguenti misure di tipo organizzativo e gestionale : - Rispetto dell'ordine e della pulizia; - Informazione e formazione dei propri lavoratori; - Controllo delle misure e delle procedure di sicurezza inerenti il rischio incendio. Occorrerà evitare in particolare: -L'accumulo dei materiali combustibili e/o infiammabili; - L'ostruzione delle vie d'esodo; - L'uso di sorgenti di innesco e di fiamme libere; - Il blocco delle porte tagliafuoco REI (ove presenti) dei compartimenti antincendio con cunei che ne impediscano la chiusura vanificandone con ciò la funzione protettiva. Si fa presente che: - I percorsi di esodo sono indicati con apposita segnaletica di sicurezza. | B |
- Nei plessi sono presenti lavoratori specificatamente formati (Addetti antincendio e gestione delle emergenze) che agiscono conformemente ai piani di emergenza ed evacuazione. | ||||
Possibile situazione di emergenza/ evacuazione degli edifici | Tutte le aree | Gestione emergenza | - Si fa presente che in caso di situazioni di emergenza (ad es. incendio, fumo, alla- gamento, fuga di gas, etc.) il personale dell’impresa appaltatrice deve prontamente allontanarsi dall’area a rischio, non deve intervenire operativamente nella gestione dell’emergenza ma semplicemente deve segnalare eventuali situazioni di rischio al Responsabile dell’U.O., o agli addetti antincendio o altro personale dell’A.O.U.P, che adotteranno tutte le procedure operative previste nel Piano di Emergenza Interno (PEI). - Qualora sia necessario evacuare i locali e/o la struttura, seguire le indicazioni di esodo riportate nelle norme d’istruzioni allegate alle planimetrie di emergenza dei locali o seguire le disposizioni impartite dagli addetti antincendio e gestione delle emergenze dell’A.O.U.P. che attiveranno le procedura di emergenza previste nel PEI. | M |
Procedura in caso di infortunio | Tutte le aree | Gestione emergenza | Il personale dell’impresa appaltatrice deve recarsi al pronto Soccorso dell’A.O.U.P. per gli accertamenti e la terapia del caso. | M |
19 - STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA
Analizzate le modalità di esecuzione dei lavori, così come definito nella Determinazione 5 marzo 2008 n. 3 emanata dall’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, si può affermare che i rischi di interferenze individuati, nonché l’attuazione delle misure preventive e protettive necessarie ad eliminare o ridurre al minimo tali rischi non comportano costi specifici.
Pertanto l’importo degli oneri della sicurezza è pari a zero, in quanto le misure di prevenzione e protezione sono di tipo organizzativo e prevedono l’adozione di procedure di precauzioni.
20 - CONCLUSIONI
L’A.O.U.P. si impegna a comunicare eventuali variazioni che potrebbero verificarsi rispetto al presente documento.
Nel caso in cui vengano ravvisate criticità o interferenze non considerate in sede di stesura del presente DUVRI, lo stesso dovrà essere aggiornato prevedendo le integrazioni con le specifiche valutazioni e le relative misure di prevenzione e protezione.
La ditta appaltatrice si impegna altresì, con l’accettazione del contratto, a fornire al proprio personale le attrezzature idonee allo svolgimento del proprio lavoro e ad effettuare la valutazione dei rischi per i propri lavoratori.
21 - FIRME DEL DOCUMENTO
Il presente Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze (Duvri) è stato redatto ai sensi dell’art. 26 del D.lgs 81/08.
GARA A PROCEDURA APERTA PER LA FORNITURA IN SERVICE DI SISTEMI COMPLETI DI DIAGNOSTICA PER IL LABORATORIO DI
MICROBIOLOGA E VIROLOGIA
Per la ditta committente (A.O.U.P.):
Per la ditta appaltatrice :
Il legale rappresentante
INDICE
D.U.V.R.I. : Parte Generale
Capitolo | Pagina | |
1 | Scopo del documento | 2 |
2 | Costi della sicurezza | 2 |
3 | Quadro legislativo | 3 |
4 | Definizioni e acronimi | 5 |
5 | Dati identificativi dell’A.O.U.P | 7 |
6 | Organigramma dell’A.O.U.P in materia di sicurezza | 7 |
7 | Descrizione generale dell’A.O.U.P | 8 |
8 | Documento di valutazione dei rischi aziendali | 9 |
9 | Principali rischi presenti nell’A.O.U.P | 10 |
10 | Tabella fattori di rischio e misure precauzionali | 11 |
11 | Misure di prevenzione protezione per le ditte appaltatrici | 16 |
12 | Rapporti tra l’A.O.U.P e le ditte esterne - Procedure documentali | 19 |
D.U.V.R.I. : Parte Specifica
Capitolo | Pagina | |
13 | Generalità del committente e figure addette alla sicurezza | 21 |
14 | Rischi specifici della struttura relativi alle attività previste dal contratto d’appalto | 22 |
15 | Oggetto e descrizione dell’appalto | 24 |
16 | Durata dell’appalto | 25 |
17 | Generalità ditta appaltatrice | 25 |
18 | Valutazione delle attività interferenziali e del rischio | 27 |
19 | Stima dei costi per la sicurezza | 33 |
20 | Conclusioni | 33 |
21 | Firma del documento | 34 |