VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
N. 36/31 del 27.11.2014
COMUNE DI AGORDO
Provincia di Belluno
COPIA
VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
OGGETTO: Contratto di servizio per la disciplina dei rapporti tra l’Azienda Speciale Agordo Servizi ed il Comune di Agordo per l’affidamento del servizio di Asilo Nido. Rinnovo.
L’anno Duemilaquattordici il giorno Ventisette del mese di Novembre alle ore 18.30, in seguito a convocazione si è riunito il Consiglio Comunale con l’intervento dei Signori (Consiglieri presenti
n. 12, su 13 assegnati e 13 in carica):
DA ROIT Xxxxx P
XXXXXX Xxxxxxxx AG
DELL’AGNOLA Xxxxx X
XXXXXXXXX Xxxxxx X
TOME’ Xxxxxxx X
CHISSALE’ Xxxxx X
XXXXXX Xxxxx Xxxxxx X
XXXXXXXX Xxxxxxxx X
DA ROIT Xxxxx X
BIEN Xxxxxxxx X
CHISSALE’ Xxxxxxx X
XXXXXXXX Xxxxxx X
SITO Xxxxxxx X
Assiste il Segretario Comunale dr. Xxxxxxx XXXXXXXXXX
Constatato il numero legale degli intervenuti assume la presidenza il Signor Xxxxx XX XXXX nella sua qualità di SINDACO ed espone l’allegata proposta di deliberazione;
Constatato che nel corso della trattazione entra in aula, alle ore 19.06, il Consigliere BIEN Xxxxxxxx;
IL CONSIGLIO COMUNALE
SENTITI gli allegati interventi;
VISTA la proposta di deliberazione allegata e ritenuto di approvarla integralmente; VISTI i pareri nella stessa espressi ai sensi dell’art. 49, comma 1, del D. Lgs 267/2000;
PAGINA IN BIANCO
Atto di Consiglio Comunale n. 36/31 del 27.11.2014 COMUNE DI AGORDO
Con voti espressi per alzata di mano: 9 favorevoli, 0 astenuti, 3 contrari (BIEN Xxxxxxxx, XXXXXXXX’ Xxxxxxx e XXXXXXXX Xxxxxx).
D E L I B E R A
- di APPROVARE integralmente la proposta di deliberazione in oggetto indicata.
IL CONSIGLIO COMUNALE
CON separata votazione espressa per alzata di mano, con esito: 12 favorevoli, 0 astenuti, 0 contrari,
D E L I B E R A
- di DICHIARARE la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell’art.
134, comma 4^, del D. Lgs 267/2000.
Letto, confermato e sottoscritto.
IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO COMUNALE
f. to Xxxxx dr. DA ROIT x.xx dr. Xxxxxxx XXXXXXXXXX
PAGINA IN BIANCO
Atto di Consiglio Comunale n. 36/31 del 27.11.2014 COMUNE DI AGORDO
COMUNE DI AGORDO
Provincia di Belluno
Area: SERVIZIO AMMINISTRATIVO PROPOSTA DI DELIBERA DI CONSIGLIO
OGGETTO: CONTRATTO DI SERVIZIO PER LA DISCIPLINA DEI RAPPORTI TRA L’AZIENDA SPECIALE AGORDO SERVIZI ED IL COMUNE DI AGORDO PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI ASILO NIDO. RINNOVO.
IL SINDACO
Premesso:
che con delibera di Consiglio Comunale n. 18 del 20/05/2008 si affidava all’Azienda Speciale Agordo Servizi la gestione del servizio di asilo nido fino al 31/12/2009, prorogato fino al 31/12/2011 con successiva deliberazione di Consiglio Comunale n. 39/27 del 30/11/2009;
che con delibera di Consiglio Comunale n. 24 del 28/11/2011 si provvedeva al rinnovo del contratto di servizio dal 01/01/2012 al 31/12/2014.
Visto il contratto di servizio tra il Comune di Agordo e l’Azienda Speciale Agordo Servizi che disciplina i reciproci rapporti, approvato con le citate deliberazioni del Consiglio Comunale;
Preso atto che, dopo la sentenza della Corte Costituzionale del 27.07.2004 n. 272, che ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 113 bis del T.U.E.L. 267/00 (che disciplinava le forme di gestione dei servizi pubblici locali privi di rilevanza economica), non è intervenuto nessuna specifica normativa che individuasse tali tipi di servizi e le modalità della loro gestione;
Considerato inoltre che l’Amministrazione ha in corso le procedure per la nomina del nuovo Presidente e Consiglio di Amministrazione, oltre che del Direttore dell’Azienda, e che vi è in itinere una progettualità legata ad una nuova strutturazione dell’Azienda Speciale;
Ritenuto, quindi, in attesa della definizione di un quadro normativo stabile e definitivo, che permetta una corretta valutazione circa l’esatta modalità di gestione del servizio de quo, e del nuovo assetto organizzativo dell’Azienda, di procedere al rinnovo del succitato contratto di servizio per un periodo di anni uno, non tacitamente rinnovabile, con l’intesa di effettuare un’adeguata revisione dello stesso in caso di sopravvenuta normativa incompatibile con la gestione in essere;
Vista l’urgenza di procedere al rinnovo del contratto di servizio in scadenza con il 31/12/2014;
Visto il parere del revisore contabile;
PROPONE
Di procedere al rinnovo del contratto di servizio con l’Azienda Speciale Agordo Servizi per l’affidamento della gestione dell’asilo nido comunale fino al 31/12/2015, non
tacitamente rinnovabile, con l’intesa di effettuare un’adeguata revisione dello stesso in caso di sopravvenuta normativa incompatibile con la gestione in essere e/o di nuovo assetto organizzativo dell’Azienda;
di approvare l’allegata bozza del contratto di servizio per l’affidamento della gestione del servizio di asilo nido di Agordo;
di dare atto che alla sottoscrizione del contratto di servizio provvederà la dipendente Xxxxxxx Xx Xxxxx, responsabile del servizio finanziario del Comune di Agordo;
di dichiarare la conseguente deliberazione immediatamente eseguibile;
Agordo , 24/11/2014
IL SINDACO
X.xx Dr. Xxxxx Da Roit
Parere di regolarità tecnica: favorevole
Agordo, 24/11/2014
IL RESPONSABILE SERVIZIO AMMINISTRATIVO
X.xx (p.i. Xxxxxxx Xxxxx)
****************
Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità contabile della presente proposta di deliberazione ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs.267/2000.
IL RESPONSABILE SERVIZIO ECONOMICO-FINANZIARIO
X.xx (rag. Xxxxxxx Xx Xxxxx)
Agordo, 24/11/2014
COMUNE DI AGORDO
(Provincia di Belluno)
CONTRATTO DI SERVIZIO TRA IL COMUNE DI AGORDO E L’AZIENZA SPECIALE “AGORDO SERVIZI” PER L’AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEL SERVIZIO ASILO NIDO DI AGORDO.
L’anno duemilaquattordici il giorno del mese di dicembre in Agordo, nella sede Comunale in Piazzale X. Xxxxxxx n.1
Tra :
la Signora XXXXXXX XX XXXXX nato ad Agordo il 11.08.1970, non in proprio ma in nome e per conto del Comune di Agordo con sede in Agordo Xxxxxxxx Xxxxxxx x.0 (X.X. 00103340253) a ciò autorizzato in virtù della deliberazione di Consiglio Comunale n. del 27/11/2014;
e
l’Azienda Speciale “Agordo Servizi” con sede legale in Agordo Via Insurrezione n. 18/C, cod fiscale 00895620250 rappresentata dal signor XXXXX XX XXX nato ad AGORDO il 21/09/1946, nella sua qualità di Presidente pro/tempore dell’Azienda a ciò preventivamente autorizzato con atto del Consiglio di Amministrazione del 17/12/2009;
Premesso
- che con deliberazione consiliare n. 17 del 20.05.2008 il Comune di Agordo ha disposto di modificare l’Azienda Speciale Farmacia comunale, allo scopo di ampliarne l’oggetto sociale ad altri servizi sociali che il Comune attualmente gestisce in forma diretta allo scopo di consentire un complessivo risparmio di spesa ed una maggiore elasticità nella gestione del personale, approvando nel contempo un nuovo Statuto e rideterminando la ragione sociale dell’azienda Speciale
Farmacia in “Azienda Speciale Agordo Servizi”.
Che con la successiva deliberazione n. 18 del 20.05.2008 è stato stabilito di affidare all’Azienda che ha assunto il nome di “Azienda Speciale Agordo Servizi “oltre al servizio di farmacia già in precedenza gestito, anche il servizio di asilo nido ed è stato approvato un contratto di servizio per la disciplina dei rapporti fra l’Azienda ed il Comune medesimo, in relazione alla gestione di tale ultimo servizio secondo lo schema allegato al succitato atto.
Che con deliberazione del Consiglio Comunale n. 39/27 del 30.11.2009 è stato disposto il rinnovo dell’affidamento all’Azienda Speciale Agordo Servizi della gestione dell’attività di asilo nido per gli anni 2010 – 2011, approvando, al contempo, lo schema del contratto di servizio;
Che con deliberazione di Consiglio Comunale n. 24 del 28/11/2011 è stato
disposto il rinnovo dell’affidamento all’Azienda Speciale Agordo Servizi della gestione dell’attività di asilo nido per gli anni 2012 – 2013 -2014, approvando, al contempo, lo schema del contratto di servizio;
Che con deliberazione di Consiglio Comunale n. del 27/11/2014 è stato
disposto il rinnovo dell’affidamento all’Azienda Speciale Agordo Servizi della gestione dell’attività di asilo nido per il periodo 01/01/2015 – 31/12/2015, approvando, al contempo, lo schema del contratto di servizio.
Tutto ciò premesso, convengono e stipulano quanto segue:
Art. 1 - Premessa
1. La premessa è patto e forma parte integrante e sostanziale del presente atto.
Art. 2 - Oggetto del contratto
1. Il Comune di Agordo, in seguito denominato “Comune”, rinnova all’“Azienda Speciale Agordo Servizi” (in seguito denominata Azienda) l’affidamento della
gestione del Servizio di Asilo Nido del Comune di Agordo.
2. L’Azienda, per il periodo di durata del presente contratto, assumerà il servizio di asilo nido con le stesse modalità e con gli stessi standard qualitativi garantiti fino ad oggi. Allo scopo, l’Azienda, potrà gestire il servizio direttamente o tramite la valorizzazione di iniziative autonomamente organizzate e finanziate dal territorio (associazioni, cooperative sociali, volontariato, ecc.).
Art. 3 - Durata
0.Xx presente contratto decorre dal 1 gennaio 2015 con scadenza al 31 dicembre 2015 (per una durata di dodici mesi) e non è tacitamente rinnovabile.
2. Entro tre mesi dalla scadenza contrattuale, l’Azienda ed il Comune accerteranno la sussistenza di ragioni di convenienza e di pubblico interesse per il rinnovo del contratto ed, ove verificata detta sussistenza, procederanno al suo rinnovo o alla stipula di un nuovo contratto.
3. In caso di mancato rinnovo l’Azienda, cesserà la gestione del servizio che rientrerà nella gestione del Comune.
4. L’Azienda, in caso di mancato rinnovo, rimetterà gli immobili alla stessa affidati, a disposizione del Comune entro dieci giorni dalla scadenza contrattuale, ovvero nel termine indicato nel provvedimento di risoluzione o recesso senza che il Comune sia tenuto ad alcun onere, ovvero a corrispondere alcunché a qualsiasi titolo dovuto.
Art. 4 – Gestione del servizio
1. L’Azienda, gestirà il servizio nel pieno rispetto della vigente normativa, generale e di settore.
2. L’Azienda ha piena facoltà, nel rispetto degli standard di qualità e quantità prefissati, di utilizzare le forme e gli strumenti organizzativi ritenuti più idonei per il conseguimento di più elevati livelli di efficienza ed economicità nella gestione del
servizio.
Art. 5 – Risorse umane
1. L’Azienda, gestirà il servizio affidato, principalmente con personale distaccato/comandato dal Comune ed eventualmente con altro personale proprio.
2. Tutto il personale dipendente sia a tempo indeterminato che a tempo determinato del servizio asilo nido di Agordo alla data del 31/12/2014 manterrà l’attuale distaccato all’Azienda a decorrere dal 01/01/2015 per l’intera durata della presente convenzione.
Art. 6 – Regolamento di organizzazione
1. Le modalità amministrative e gestionali del servizio affidato all’Azienda sono definite con apposito regolamento approvato dal Consiglio di Amministrazione dell’Azienda, nel rispetto di quanto a suo tempo disciplinato dal Comune nel regolamento dell’Asilo nido
Art. 7 - Obblighi del Comune
1. Il Comune si impegna nei confronti dell’Azienda ad agevolare il migliore espletamento delle attività disciplinate dal presente contratto e nell’ambito del suo ruolo di coordinamento e di indirizzo, eserciterà le seguenti funzioni:
- definizione, previa apposita richiesta scritta, degli obiettivi e delle priorità su cui focalizzare le principali fasi di esecuzione delle attività;
- monitoraggio e controllo in ordine all’esecuzione del servizio affidato;
- supporto, a titolo gratuito, attraverso il proprio personale delle attività amministrative e di segreteria inerenti iscrizioni, pagamento rette, rapporto con gli utenti;
Art. 8– Obblighi dell’Azienda
1. L’ Azienda, nello svolgimento delle attività affidate, si obbliga:
- a garantire che la gestione avvenga con modalità che promuovano il miglioramento della qualità del servizio offerto.
- a garantire che la gestione del servizio avvenga nel rispetto dei principi di efficienza, di economicità e di efficacia, tenuto conto degli obiettivi e degli standard qualitativi, quantitativi ed economici determinati dal Comune.
- a custodire e mantenere tutti gli immobili, gli impianti, le strutture e le relative pertinenze, in stato di perfetta efficienza ed idoneità all’uso da parte dei fruitori;
- a garantire la regolare esecuzione delle attività affidate nel rispetto di tutte le normative vigenti, con particolare riferimento a quelle in materia di sicurezza;
- a munirsi delle iscrizioni, autorizzazioni, permessi e quant’altro prescritto dalla legge e dai regolamenti, necessari alla esecuzione del contratto;
- ad assicurare l’applicazione delle disposizioni vigenti in materia previdenziale ed assistenziale, di sicurezza e protezione dei lavoratori;
- ad assumere ogni onere e spesa relativi alle utenze e a quant’altro connesso allo svolgimento dei servizi e degli interventi.
- a rimborsare al Comune ogni onere relativo al pagamento del personale distaccato/ comandato per l’espletamento del servizio. A tal fine, il Comune, con cadenza trimestrale, comunicherà all’Azienda i costi del personale da questa utilizzato.
Art. 9 – Costo del Servizio, rette a carico dell’utenza e contributo del comune
1. Il costo del servizio di asilo nido non sarà totalmente a carico dei cittadini che ne fruiscono, ma, le tariffe applicate per le rette verranno stabilite dalla Giunta Comunale su proposta del Consiglio di Amministrazione, tenuto conto degli indicatori ISEE. In mancanza di specifica deliberazione della Giunta conservano validità gli importi stabiliti negli anni precedenti.
2. Per la parte del costo del servizio non coperto dall’utenza verranno utilizzati
prioritariamente gli utili derivanti dalla gestione degli altri servizi in capo all’Azienda, (farmacia) qualora ciò non fosse sufficiente a garantire il pareggio, il Comune, al fine di contenere i costi sociali e compatibilmente con le risorse del proprio bilancio, potrà intervenire destinando un contributo annuo stabilito sulla base del bilancio di previsione presentato dall’Azienda.
Art. 10 - Beni immobili, beni mobili ed impianti
1. I beni immobili, mobili arredi, attrezzature connessi al servizio affidato di proprietà del comune, vengono conferiti in comodato d’uso all’Azienda per tutta la durata della gestione del servizio.
2. I beni immobili e i beni mobili di cui ai commi precedenti, afferenti al servizio oggetto del presente contratto, sono specificamente individuati in apposito inventario di cui all’originario affidamento.
3. Eventuali errori o inesattezze nella loro individuazione, ovvero nei dati ad essi riferiti potranno essere fatti rilevare da entrambe le parti entro sessanta giorni dalla data di consegna.
Art. 11 – Realizzazione nuove opere, manutenzione ordinaria e straordinaria di beni ed impianti
1. Il Comune si impegna a garantire ogni attività di manutenzione ordinaria e straordinaria relativamente agli immobili affidati in comodato, che fossero richieste dall’Azienda e si rendessero necessarie per il corretto svolgimento del servizio nel pieno rispetto delle norme vigenti ed in conformità alle disposizioni vigenti, sia con personale proprio che mediante ditte esterne.
2. In particolare tra le attività di manutenzione che restano in capo al Comune si individuano le seguenti tipologie:
- manutenzione ordinaria, intendendosi per tale tutti gli interventi che servono per
mantenere i beni e gli impianti esistenti nel corretto stato di decoro, efficienza e funzionalità;
- manutenzione straordinaria intendendosi per tale gli interventi di recupero, consolidamento, ristrutturazione del patrimonio immobiliare di cui l’Azienda sia comodataria ai sensi del precedente art. 10.
3. Qualora per situazioni di particolare urgenza l’Azienda si trovi nella necessità di provvedere direttamente senza indugio, il Comune s’impegna a rifondere le spese sostenute opportunamente documentate.
Art. 12 - Responsabilità e coperture assicurative
1. Qualora dall'esecuzione del presente contratto e dalle attività ad esso connesse, nonché dall'uso di beni ed impianti, derivassero danni di qualunque natura all’Azienda o a terzi (danni a cose, persone, interruzioni di attività, perdite patrimoniali, ecc.), l’Azienda ne assume ogni responsabilità ed è tenuta ad intervenire tempestivamente per il ripristino immediato dei danni alle cose (ove possibile), con assunzione diretta, a proprio esclusivo carico, di tutti gli oneri indennitari e/o risarcitori. In ogni caso l’Azienda è tenuta a dare tempestiva comunicazione al Comune di qualunque evento dannoso si sia verificato nel corso dell’esecuzione delle attività di cui al presente contratto.
2. L’Azienda s’impegna a stipulare polizze assicurative atte a garantire la copertura per i rischi di responsabilità di qualsiasi tipo causati a terzi (lesioni personali, danni a cose, interruzione di attività, perdite patrimoniali, ecc.) e al Comune, se non già coperti da garanzie assicurative stipulate dal Comune.
3. L’Azienda non risponderà dei danni derivanti dall'omessa, ritardata od incompleta attuazione di interventi qualora tali eventi derivino da ritardi o carenze, contestati e formalizzati al Comune e imputabili al Comune stesso.
Art. 13 - Controllo della gestione dei servizi e degli interventi
1. Il Comune si riserva il diritto di controllare, attraverso i propri uffici, che la gestione del servizio avvenga nel pieno rispetto delle condizioni fissate dal presente contratto.
2. Al fine di consentire al Comune di esercitare tale controllo, nonché per la verifica dell'adempimento degli obblighi previsti dalla normativa vigente, l’Azienda si impegna a fornire al Comune tutte le informazioni dallo stesso richieste, a consentire visite ed ispezioni ed ogni altra operazione conoscitiva di carattere tecnico.
Art. 14– Contestazioni, inadempimenti, penali
1. Qualora l’Azienda si rendesse inadempiente rispetto agli obblighi assunti con il presente atto, il Comune ne darà formale diffida scritta contestando l'addebito.
2. La diffida, da inviarsi mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento, dovrà contenere l'esatta descrizione dei fatti contestati ed un congruo termine per l'adempimento.
3. Entro il termine indicato, l’Azienda potrà presentare le proprie deduzioni o provvedere all'adempimento.
4. Le penali potranno essere applicate da un minimo di 500 euro ad un massimo di
5.000 euro in relazione alla gravità dell’inadempimento.
5. Resta inteso che il pagamento delle penali non pregiudicherà il diritto per il Comune di richiedere il risarcimento di eventuali danni subiti.
6. L'applicazione di tutte le penali di cui al presente articolo avverrà secondo la disciplina civilistica. L’Azienda dovrà provvedere al pagamento delle penali entro 60 giorni dal ricevimento della richiesta.
Art. 15 - Risoluzione del contratto
1. Il contratto si intenderà risolto, ai sensi dell’art. 1456 del codice civile, nei seguenti casi:
a) per interruzioni del servizio ovvero per la carenza degli standard qualitativi nella gestione del servizio affidato, imputabili all’Azienda, che non consentano o che, comunque, compromettano il regolare svolgimento del servizio;
b) per gravi e reiterate infrazioni delle norme di legge e/o del presente contratto, imputabili a dolo o colpa grave del gestore;
c) entrata in vigore di normative che disciplinano diverse modalità di gestione del servizio oggetto del presente contratto.
Art. 16 - Recesso dall'affidamento
1. Il Comune può recedere unilateralmente dal presente affidamento per gravi motivi di pubblico interesse, non sussistendo, in tal caso, le ragioni di opportunità per la prosecuzione del rapporto, con onere di preavviso di almeno tre mesi.
2. L’Azienda rinuncia fin d’ora a qualsiasi corrispettivo per il recesso.
Art. 17– Risoluzione anticipata
1. Il mancato rinnovo del contratto, allo scadere del termine contrattuale, o qualsiasi altro caso di interruzione anticipata della convenzione, comporterà automaticamente la revoca del distacco del personale assegnato all’Azienda ai sensi del precedente art. 6.
Art. 18 - Foro competente
1. Per ogni contestazione che dovesse sorgere in ordine all'interpretazione, attuazione, esecuzione, validità, efficacia e risoluzione del presente atto, sarà competente il Foro di Belluno.
Art. 19 - Disposizioni transitorie
1. Qualora non si provveda alla voltura dei contratti di utenza (ad esempio luce,
acqua, gas, fornitura di beni e servizi in genere), l’Azienda si impegna a rimborsare le spese sostenute dal Comune.
Art. 20 - Spese contrattuali
1. Le spese dipendenti e conseguenti alla stipula del presente atto sono a carico dell’Azienda.
2. Il presente atto sarà sottoposto a registrazione. Le relative spese sono poste a carico dell’Azienda.
Art. 21 – Norma di chiusura
1. Per tutto quanto non espressamente previsto nella presente convenzione si rinvia alle norme legislative ed alle altre disposizioni vigenti in materia.
2. Del presente contratto, ai sensi del D.P.R. N.131 del 26/04/1986 tariffa parte I – art. 5 comma 4 recante “Disciplina dell’imposta di Registro” le parti chiedono la registrazione in misura fissa.
- la delibera Consiglio Comunale del Comune di Agordo n. del 27/11/2014.
IL COMUNE DI AGORDO
Xxxxxxx Xx Xxxxx
AZIENDA SPECIALE AGORDO SERVIZI
Xxxxx Xx Xxx
INTERVENTI
Il Sindaco: Illustro io questa delibera. Anche questa è una proroga dell'attuale contratto di servizio che disciplina il trasferimento di gestione dell'asilo nido presso l'Azienda Speciale. E' stata una scelta fatta dalla precedente amministrazione nel 2008 per poter dare respiro al bilancio comunale. All'interno del bilancio comunale la gestione del nido era diventata pesante e molto vincolante. Trasferirlo nell'Azienda Speciale dava più libertà gestionale secondo le esigenze del servizio e comportava il comando del personale presso l'Azienda Speciale che comunque ai fini contabili e amministrativi rimaneva in carico al Comune stesso. Visto che anche attorno alla nostra Azienda Speciale ci sono dei movimenti e probabilmente dei cambiamenti grandi e incisivi, si è deciso di prorogare questo contratto di servizio tra il Comune di Agordo e l'Azienda Speciale per quanto riguarda la gestione del nido. Da un punto di vista economico finanziario in questi anni per il Comune è stata un'operazione che riteniamo positiva e quindi noi avremmo intenzione di continuare su questa linea mantenendo esternalizzato il servizio di nido.”
Il Consigliere SITO Xxxxxxx: “Niente da dire sulla delibera che è come quella dello scorso anno e non cambia nulla: è una proroga di una convenzione già approvata. Sono d'accordo anch'io su questa operazione asilo nido-farmacia, perché sicuramente da un punto di vista fiscale si va ad avere dei benefici. Volevo invece un chiarimento su una considerazione che l'amministrazione mi porta sulla proposta di delibera. Leggo testualmente: "per la nomina del nuovo Presidente il Consiglio d’Amministrazione" e qui vorrei qualche aggiornamento se avete qualche informazione da dare, oltre che al direttore dell'Azienda stessa. Mi interessava se avete qualcosa da comunicarci di questa progettualità legata a una nuova strutturazione dell'Azienda. Si sentono tante voci, ma volevo qualcosa di più preciso e ufficiale.”
Il Sindaco: “Per qualche riguarda il Consiglio d’Amministrazione siamo un po' in ritardo, perché non è facile trovare disponibilità. Adesso abbiamo ancora dei nominativi da contattare e poi speriamo di poter chiudere il prima possibile. Per quanto riguarda il Direttore dell'Azienda in questo momento c'è stato un accordo non formale tra le Amministrazioni di Agordo, Forno di Zoldo e Longarone per la condivisione in questa fase di ristrutturazione del Direttore che però deve essere formalizzato con un accordo tra il datore di lavoro del Direttore che in questo caso è il Comune di Forno di Zoldo, l'Azienda ULSS in quanto attualmente è titolata della gestione della RSA casa di riposo. Formalizzato questo accordo tra i due enti, dovremmo avere la disponibilità del Direttore della casa di riposo di Forno di Zoldo Longarone che gestirà il passaggio di consegne con l'attuale Direttrice che è la Dottoressa Chinellato, che andrà in pensione e quindi sarà accompagnato in questa transazione in modo da preparare il terreno per la ristrutturazione o la progettualità complessiva per la gestione della RSA che dovrebbe interessare l'Azienda Speciale di Agordo. Dico ancora un dovrebbe, perché in realtà siamo un po' fermi a livello Agordino in quanto le altre amministrazioni non si sono ancora espresse chiaramente su quale strada vogliano intraprendere. C'è un assenso di massima, però vi sono ancora dei dubbi, ad esempio del Comune di Livinallongo, che gestisce direttamente una sua casa di riposo e c’è la problematica casa di riposo di Taibon che la proprietà dell'immobile è dell’Unione Montana, gestita da un'associazione onlus e quindi è una situazione un po' particolare e anomala. La progettualità sta pertanto andando avanti, ma più lentamente di quanto era auspicato dall'azienda socio-sanitaria. Tutto sta andando nella direzione prospettata lo scorso anno. Ora a livello di Unione Montana chiederemo un incontro in modo da capire bene la posizione definitiva delle altre Amministrazioni di Xxxxxxx, in modo da sapere con chiarezza come muoverci, sperando che il Comune di Livinallongo si esprima in modo il più chiaramente possibile sulle sue intenzioni, perché oltre che come gestire la loro casa di riposo loro hanno anche il problema che devono affidare la funzione sociale a qualcuno, perché sono un comune sotto i 3.000 abitanti. La situazione attualmente è ancora questa.”
Il Consigliere SITO Xxxxxxx: “Quindi è confermato il progetto che è finalizzato alla gestione da parte dell'Azienda Speciale Agordo Servizi di nido, Agordo farmacia, Agordo RSA, Casa di Riposo di Taibon, Casa di Riposo di Livinallongo, se ho capito bene.”
Il Sindaco: “La progettualità.... sicuramente nido Agordo, farmacia Agordo, molto probabilmente RSA presenti nel Comune di Agordo - che in realtà è un servizio per tutti e 16 i Comuni - dove gli
immobili una parte sono di proprietà dell'Unione Montana e una parte dell'azienda socio-sanitaria. Questo è molto probabile. Sulla gestione Casa di Riposo di Taibon e Casa di Riposo di Livinallongo ci sono i punti di domanda.”
Il Consigliere XXXXXXXX Xxxxxx: “Volevo parlare un po' sul discorso dell'asilo nido. Lei sono dieci anni che lo segue. In base ai dati che ho avuto dall'ufficio Ragioneria e da quello che ho letto sullo schema di convenzione che non conoscevo chiaramente, mi sono fatto un'idea, non è un'idea polemica. Ho fatto una costatazione. Dai dati che emergevano dal 2004 l'asilo nido perdeva
€ 140.000,00 nel 2004, € 150.000,00 nel 2005, € 131.000,00 nel 2006, €. 129.000,00 nel 2007 e
€ 135.000,00 nel 2008. Dal 2008 si passa all'Azienda Speciale. In sostanza, quello che ho visto io, il passaggio è stato un ragionamento di bilancio per il Comune di Agordo, e questo lo ha detto anche Lei, perché Agordo nel bilancio si portava dietro perdite dell'asilo, comprese quelle della scuola Materna e cominciava a diventare pesante la gestione di un bilancio del genere. L'operazione che è stata fatta dell'Azienda Speciale è stata un gioco di bilancio, perché in sostanza non è che sia cambiato qualcosa. Il Comune di Agordo aveva la farmacia comunale che produceva il reddito e sul reddito il Comune deve pagare delle tasse (questo purtroppo in Italia succede, che anche i redditi positivi dei comuni vengono tassati, un'ulteriore tassa, è una parentesi a livello nazionale, i cittadini pagano anche le tasse dei comuni, non solo le loro), dall'altra parte aveva le perdite dell'asilo e quindi è stato un gioco di bilancio di accorpare l'asilo in un'azienda speciale dove però i bilanci dell'asilo non sono migliorati. Sono rimasti tali e quali. Le perdite sono rimaste quelle. In sostanza il nido si mangiava tutto l'utile della farmacia e in più il Comune ripianava tutti i debiti dell’Azienda. Adesso comincio a capire anche perché avevamo parlato in fase di bilancio, perché le relazioni sia del Revisore dei Conti dell'Azienda Speciale che diceva che è tutto a posto. E' evidente che il revisore dice che è tutto a posto, quando chiude il bilancio in pareggio e c'è un ripianamento del bilancio e anche l'ufficio ragioneria si è scaricato perché dando il nido all'Azienda Speciale, l'ufficio nostro qui non c'entra più nulla. Credo di aver interpretato in questo modo. Possiamo parlare anche della convenzione quello che ho visto io? Quello che dicevo era che sul passaggio la situazione contabile del nido non è migliorata assolutamente. L'unica cosa che possiamo dire è che il Comune risparmia le tasse che pagava sulla farmacia comunale. Questo è l'unico vantaggio, ma il rosso dell'asilo nido è andato aumentando, qualche anno c'è stata una diminuzione, ma insomma è sempre uguale. Poi c'è un'altra cosa da dire. Questo costo sociale del nido purtroppo - e questi sono dati che ci ha fornito anche l'ufficio ragioneria - è un costo sociale non solo per i cittadini di Agordo, ma anche per gli utenti degli altri Comuni, perché abbiamo visto che gli utenti di Agordo sono sempre inferiori alla metà circa, qualche anno ci sarà qualche punta maggiore ma...Quindi appare un po' brutto che i cittadini di Agordo si paghino un deficit anche per gli altri Comuni. Questo è uno dei lati abbastanza ambigui di questa situazione che si è creata con l'asilo nido. Nella convenzione oltretutto che andiamo ad approvare questa sera c'era sul punto 2 delle iniziative interessanti. Il Consiglio di Amministrazione dell'Azienda poteva gestire il servizio direttamente o tramite la valorizzazione di iniziative autonomamente finanziate e organizzate dal territorio, associazioni, cooperative sociali, volontariato. Questo non è mai stato fatto in tutti questi anni, quasi sicuro; secondo me questo poteva essere fatto. Un Consiglio d’Amministrazione poteva anche ragionare in altri termini visto che il debito era strutturale. Sempre all'interno della convenzione che ha delle caratteristiche strane, visto che il Comune fa tutto per l'Azienda Speciale - gestisce la contabilità, gestisce tutto, deve fare la manutenzione ordinaria straordinaria - Ha solamente il personale distaccato che è solo un discorso strettamente contabile. Quindi la convenzione sposta solamente una situazione, però non c'è stato da parte dell'Azienda Speciale alcun interessamento sul fatto che il nido perdesse e continuava a perdere così. Mi meraviglio anche del revisore dei conti che in maniera molto blanda fa le sue dichiarazioni molto semplici che i conti sono a posto. L'articolo 4 della convenzione diceva che l'Azienda doveva arrivare a livelli più elevati di efficienza ed economicità. Il termine economicità è citato due volte su due articoli, quindi il Consiglio d’Amministrazione poteva anche iniziare a ragionare su queste cose. Oltretutto, apro anche una parentesi, ho sentito che nel 2013 c'era anche un Presidente stipendiato. Questo Presidente stipendiato, che andava ancora a gravare, cosa ha fatto per migliorare la situazione? Nulla perché mi sembra che a livello contabile sia peggiorata la situazione. Gli obblighi sull'articolo
7 - gli obblighi del Comune - è tutto a carico: le manutenzioni ordinarie e straordinarie. Poi c'è l'articolo 9 che mi lascia più perplesso, ovvero il costo del servizio. Il comma 2 dice che la parte del costo del servizio non coperto dall'utenza - dalle rette - verranno utilizzati prioritariamente gli utili derivanti dalla gestione degli altri servizi in capo all'azienda Farmacia - ed è quello che dicevo io prima -, qualora ciò non fosse sufficiente a garantire il pareggio il Comune al fine di contenere i costi sociali e compatibilmente con le risorse del proprio bilancio potrà, (potrà), intervenire destinando un contributo annuo stabilito sulla base del bilancio di previsione presentato dall'Azienda. Può, non è che deve. Allora mi sono posto anche una domanda, che poi se il Dottor Xxxxxxxxxx mi vuole rispondere: se il Comune un anno decide che non ha i soldi per ripianare il bilancio (l'unica cosa per pagare ste cose è aumentare le tasse), uno potrebbe fare una scelta politica di responsabilità, politica di non aumentare le tasse e lasciare il debito. Chi paga ste cose? il Consiglio d’Amministrazione? Il Segretario Comunale? Il Segretario dell'Ufficio Ragioneria? Gli Amministratori? Oppure il Consiglio d’Amministrazione e il Revisore dei Conti? Di solito dovrebbe funzionare in questa maniera qua. Un'altra cosa che mi lascia perplesso è che si rinnova questa convenzione. Capisco l'urgenza perché è in scadenza, ma mi lascia perplesso che non ci sia un Consiglio di Amministrazione. Mi sembra che ci sia un solo consigliere rimasto: Da Rif?
Il Sindaco: “Sì lo dobbiamo ricostituire in effetti.”
Il Consigliere XXXXXXXX Xxxxxx: “E lui si prende l'onere di firmare la convenzione come unico rappresentante del Consiglio d’Amministrazione. Mi lascia un po' perplesso.”
Il Sindaco: “Ci sono anche gli altri.”
Il Consigliere XXXXXXXX Xxxxxx: “Ho visto che il Direttore pro-tempore, Costa, non la firma, non so come mai. Ha le sue competenze. Quindi Da Rif si firma la sua convenzione di proroga di questo servizio. Sinceramente speravo Sindaco - magari ci sarà ancora tempo - che ci fosse un ragionamento su queste cose. Sono tanti soldi. Capisco il discorso della RSA, che è più complesso. Ma sulla gestione. Noi abbiamo anche delle idee da proporvi sulla gestione, per risparmiare soldi e avere un servizio equiparato. Non può andare avanti così. I cittadini di Agordo non possono continuare a pagare anche per gli altri Comuni le rette. Capisco perfettamente il problema dei dipendenti, capisco tutto quanto, però è un problema che va affrontato. Noi siamo disponibili a fare una chiacchierata e a dare il nostro contributo su queste cose.”
Il Sindaco: “Grazie consigliere Xxxxxxxx. La scelta, lo abbiamo sempre detto, era stata sì di tipo economico-finanziario, di bilancio. Ma era anche suggerita, perché l'Amministrazione ha sempre ritenuto che l'Asilo Xxxx fosse uno di quei servizi che andava bene rimanessero sotto il controllo pubblico, quindi quando un servizio è pubblico in genere è maggiormente disponibile per più fasce di cittadini. Era dunque motivato sia da scelte finanziarie, ma anche da questa convinzione che i servizi sociali siano il più possibile gestiti, dove sono così importanti come l'asilo nido, sotto il controllo dell'Ente Pubblico. I costi di un servizio di questo genere sono elevati, perché devono comunque rispondere a degli standard regionali che prevedono un tot di operatori ed educatori ogni tot utenti. Siccome sono utenti molto piccoli, perché vanno dai tre mesi ai tre anni, ed essendo piccoli hanno bisogno di un maggior numero di operatori ed educatori. Questo significa che se hai un asilo che è autorizzato per trenta bambini e hai avuto questi numeri per tanti anni, sono stati assunti un tal numero di operatori per rispettare questi standard regionali. Queste sono strutture che hanno bisogno di un accreditamento e per essere accreditate, e quindi riconosciute dalla Regione Veneto, bisogna che rispettino alcuni standard e tra questi c'è quelli del personale. Avendo pertanto bisogno di così tanto personale è chiaro che il costo lievita. L'alternativa, e non è detto che costino meno, perché servizi in mano a cooperative o ad altri soggetti che non siano enti pubblici, non è che siano in pareggio o con perdite tanto inferiori al nostro. Proprio perché vi sono dei costi di gestione obbligati, se si vuole dare un servizio con certi standard. Diversamente per quegli asili nido che nella stessa legislazione regionale con un brutto termine chiamano baby parking, allora lì siamo in un'altra situazione, in un'altra tipologia di offerta di servizio, dove i parametri standard sono diversi e i costi quindi sono diversi. Pertanto sulla contrazione del deficit di un servizio di questo tipo, anche dall'esperienza che ho presente di altri Comuni Bellunesi, è un servizio che difficilmente si riesce a contrarre più di tanto.
A meno di non cambiare tipologia di gestione. Nulla vieta di darlo ai propri operatori di tipo a chiamata o a rimborso spese - e queste situazioni esistono - o altrimenti i costi sono questi. Per quanto riguarda il deficit che è pagato dai Cittadini di Agordo per un servizio dato ad altri Comuni: in questi anni l'averlo aperto ad utenti di altri Comuni in questi anni ha consentito l'abbattimento dei costi del servizio. Se fossimo stati solo con il Comune di Agordo, avendo una dotazione ormai fissa, perché viene da una lunga storia l'asilo nido, avendo quindi dei costi fissi e diminuendo il numero degli utenti, è chiaro che il deficit sarebbe stato ancora più grave. Quando si sarà definito questo grande problema dell'affidamento dei servizi associati e delle funzioni è probabile che questo rientri in una logica più grande, che vada oltre il Comune di Agordo e che quindi sia gestibile in modo diverso. Porto come esempio comunque sui costi e sui resultati gestionali che l'Asilo Nido di Cencenighe e della Val Biois, che comunque era gestito non dagli Enti Locali, ma tramite un'associazione o una cooperativa, non ricordo, ha avuto una gestione talmente deficitaria che i Comuni hanno smesso e hanno praticamente deciso di interrompere il servizio e, guarda caso, sono venuti ad Agordo a chiedere se per caso Agordo era disponibile a gestire anche il loro Asilo Nido. Poi la cosa si è persa un po' per strada, perché non so che problemi siano emersi tra i Comuni della Val Biois e Alleghe, perché c'era anche Alleghe in questa collaborazione. Per dire che pur con forme gestionali diverse i costi sono elevati. C'è la tendenza ad accentrare sempre di più il servizio in modo da renderlo sempre più efficiente ed economico. È vero che la gestione del centro di costo dell'asilo nido è in perdita, però è anche vero che è quello che con logica sia di flessibilità di orario, sia di compartecipazione dell'utenza differenziata a seconda delle possibilità economiche, è quella che tutt'oggi ha permesso a chi ha avuto bisogno del servizio di poterne usufruire. Tra l'altro Agordo secondo me ha meno utenti o comunque la metà degli utenti, perché i cittadini e le famiglie di Agordo hanno altre reti di supporto, nel senso che o hanno i nonni o una rete familiare che permette di gestire i bambini a casa. Vi sono invece altre situazioni di genitori che lavorano in Agordo e diventa per loro difficile avere un supporto familiare, che usufruiscono di questo servizio che comunque è l'unico al momento in tutta la Conca e sparito quello della Val del Biois penso sia l'unico in tutta la Vallata. Per quanto riguarda le manutenzioni ecc..., pur prevedendo questo la convenzione bisogna dare atto che l'Azienda in passato, cercando dei finanziamenti autonomamente e dei contributi, anche dei privati molti lavori li ha fatti in proprio senza caricarli sulla partecipazione del Comune. Bisogna dunque dare atto che l'Xxxxx Xxxx è comunque stato gestito credo nel migliore dei modi in questi anni tenuto conto della situazione in cui ci troviamo. Se noi avessimo trenta iscritti probabilmente tutti gli anni questo differenziale, questa passività sarebbe molto più contenuta. Il problema, come lei notava, è che i deficit sono altalenanti. Il numero degli iscritti è altalenante: abbiamo degli anni dove ci sono 25/26 bambini, altri dove sono 16/18. Purtroppo il tasso di natalità annuo è molto variabile e in questo tempo, se si rende costante, è su numeri relativamente bassi. Il tasso di natalità della nostra vallata è uno dei minori del Bellunese, il quale Bellunese è uno dei minori in Italia e la quale Italia ha il tasso di natalità più basso d'Europa. Noi rappresentiamo molto bene questa tendenza nazionale. Ci si augura di poter trovare collaborazione o interessamento anche di altri soggetti proprio per aiutare a contenere i costi, avere maggiori risorse e abbattere questo deficit. Per noi era importante e lo è ancora oggi che un servizio di questo tipo rimanga a gestione pubblica, perché secondo noi questa gestione è quella che garantisce maggiormente l'accesso al servizio di chi ha bisogno. Poi sul mercato vi sono anche altre offerte, ma sono tipologie di servizio diverse.”
Il Consigliere XXXXXXXX Xxxxxx: “Innanzitutto io non intendevo dire che la qualità del servizio sia scadente, anzi credo sia al top la qualità del servizio. Sto solo cercando di capire come mai i Consigli di Amministrazione della società non hanno cercato di razionalizzare delle spese. Non so, mi viene in mente il risparmio energetico. C'erano i contributi per il fotovoltaico, c'erano i contributi per rifare il cappotto, c'erano i contributi per fare l'ira di Dio. Quelli sono fabbricati degli anni Ottanta che consumano un sacco di energia. Sono fabbricati che da adesso in poi cominceranno ad avere proprio dei problemi di manutenzione. E' questo quello che non riesco a capire. Capisco perfettamente che l'asilo nido non potrà mai andare in pareggio, però se il Comune trova una gestione dove può risparmiare soldi. Adesso mi vengono in mente per esempio in questi mesi qua Xxxxxxx ha appaltato.
Ha fatto un bando con una cooperativa. In Alpago la stessa cosa. Poi non dobbiamo nasconderci che c'è anche tanta gente che si affida agli asili privati. Quindi trovare una soluzione intermedia dove il pubblico può dire la sua, però ci può essere anche il privato come intraprendente. Far risparmiare qualche soldo al Comune credo non sia una cosa non fattibile.”
Il Sindaco: “Per l'amor di Dio, il Comune è il primo che ha l'interesse a ridurre i costi. Dopo bisogna vedere che visione ha. Fino ad ora per noi è stato importante che la gestione rimanesse pubblica e non fosse privatizzata e questa gestione ci permetteva questo passaggio qui. Poi come interventi sul risparmio energetico, nel piccolo sono stati fatti: sono stati montati i pannelli solari, è stata mi sembra cambiata l'alimentazione della caldaia, che mi pare siano adesso a metano e non più a gasolio. Interventi analoghi sono stati fatti in analoghe strutture tipo la scuola Materna. Sono stati comunque fatti dei lavori anche in questa direzione. Poi gli interventi che Lei presenta come esempi, sono interventi che hanno un loro costo e che in questo momento probabilmente l'Azienda non era in grado di sostenere. Sarebbe importante riuscire a cercare delle sinergie e quindi altre fonti di finanziamento per andare in questa direzione. Questo però non è precluso. Xxxxxx, in questi anni qualcosa è stato fatto. Si è sempre comunque cercato di fare secondo le proprie possibilità e la propria capacità di camminare e non ci si è limitati a lasciare la cosa come è sempre andata. Secondo me se non ci fossero stati alcuni accorgimenti, anche di tipo organizzativo, perché la flessibilità dell'orario e la possibilità di usufruire di più tipologie di orario è stata introdotta in questi anni, perché se fosse rimasta quella originaria avremmo probabilmente avuto ancora minori accessi, soprattutto per l'esigenza di Luxottica, con i turni e i lavori flessibili aveva comportato per le famiglie la necessità di avere una flessibilità anche negli orari di utilizzo del servizio. Adesso c'è la possibilità di fare la mezza giornata la mattina o il pomeriggio, la giornata intera ecc... questo per venire incontro all'utenza e per permettere all'utenza stessa di poter usufruire del servizio che di conseguenza ha portato la possibilità di avere degli introiti ben superiori rispetto a una gestione standard. In questi anni qui si è comunque cercato di muoversi e trovare soluzioni per mantenere il servizio e l'offerta del servizio che comunque ha avuto una richiesta e ha una richiesta variabile negli anni e un'utilità. In questa direzione penso si dovrà muovere anche la prossima amministrazione che comunque se, come si diceva prima per il discorso della RSA, se tutto andrà in quella direzione, sarà una cosa molto più grossa, molto più complessa, anche se l'idea è che il bilancio di un'azienda simile sia basato tenendo conto della sostenibilità dei costi identificabili nei singoli centri di spesa. Quindi una farmacia dovrà avere un suo bilancio di un certo tipo, l'asilo nido avrà un bilancio che dovrà sostenersi nella sua fase e la RSA, se entrerà nell'azienda, avrà il suo bilancio di centro di costo che poi parteciperà al bilancio generale. Queste sono le idee. Comunque prendo atto delle Sue esposizioni, consigliere Favretti. Molti dei punti da Lei toccati sono sulle nostre corde e anche dell'Amministrazione precedente e ci auguriamo di continuare a offrire alla Comunità Agordina un servizio utile, unico, a costi possibilmente il più possibile accessibili alle famiglie, in modo tale da poterle sostenere nei loro bisogni. Allo stato attuale la nostra idea è che sia un servizio che rimane in mano al controllo pubblico, poi potremo vedere di trovare le soluzioni per renderlo più economico.”
Il Consigliere XXXXXXXX Xxxxxx: “Mi permetta una battuta però: mi sembra che anche il Governo attuale stia andando completamente all'opposto sul ragionamento dei servizi a conduzione pubblica. Bisognerà lentamente incominciare a cambiare. Xxxx'io una volta vedevo solo il pubblico. Mi sembra però che se il pubblico comincia a fare acqua un po' ovunque bisogna anche cominciare a ragionare con i privati. Questo era il concetto.”
Il Sindaco: “Sì, perfettamente d'accordo, ma nella mia testa però è che il privato prima o dopo ti presenta il conto. E quando il privato presenta il conto non è detto che tutti possano accedervi.”
Il Consigliere XXXXXXXX Xxxxxx: “E' un peccato però, perché vede che l'aumento delle tasse che è stato fatto quest'anno è andato in sostanza a coprire il deficit dell'asilo e della scuola materna in sostanza. Questo è un peccato.”
Il Sindaco: “No, è andato a coprire anche le minori entrate che si avevano, perché ricordo che siamo partiti da meno 400.000 rispetto al 2013.”
Il Consigliere XXXXXXXX Xxxxxx: “Più o meno era quello. Siamo a quasi 300.000 tra le due strutture. Dottore mi risponde un attimo su quel particolare lì.”
Il Segretario Comunale Rosario Dr. XXXXXXXXXX: “Devo dire che ovviamente è una scelta politica quella dell'amministrazione di gestire dei servizi che hanno un costo sociale. Quindi è ovvio che se dovesse l'Azienda agire con criteri societari privatistici, dovrebbe puramente badare al pareggio di bilancio e dovrebbe far schizzare le rette che diventerebbero insopportabili per l'utenza. E' normale che nei contratti di servizio si legga che il Comune intervenga: dal momento che è il Comune che stabilisce le tariffe e quindi impone - questo vale per la concessione di servizi in generale e ad esempio anche per il campo sportivo o altri servizi - se io impongo una tariffa con un certo livello, di una certa entità bassa per poter permettere a parecchi utenti di usufruire del servizio è chiaro che poi dall'altra parte deve contribuire a colmare il gap economico. Fermo restando che poi però qui c'è scritto può, perché in linea teorica se il Comune si trovasse nell'impossibilità di...siccome l'azienda è un ente strumentale qualificato dal testo unico degli enti locali e in particolare insieme all'istituzione sono due enti strumentali, ma l'azienda è un ente pubblico che ha una sua soggettività giuridica e una personalità giuridica, potrebbe fare e ricorrere a degli indebitamenti per poter ovviare a delle situazioni di deficit naturalmente con la prospettiva - se avesse la prospettiva dei bilanci futuri - di potere colmare e pagare questi mutui. Xxxxxx ovviamente parlando che il contratto di servizio prevede in teoria anche questa possibilità di non farlo oltre che a quello di farlo. Si potrebbe finanziare in questo modo. E' chiaro che la responsabilità dei componenti del Consiglio di Amministrazione subentrerebbe soltanto se ci fosse un'azione colposa o dolosa della loro azione. Se nella normale gestione di un piano finanziario si trovano nella impossibilità di poter far pareggiare, è chiaro che loro non avrebbero responsabilità e quindi il Comune si troverebbe nel dovere, secondo me, di colmare il debito, proprio perché è un ente strumentale, quindi è come se fosse un braccio del Comune. Un braccio del Comune che quale tipologia di soggetto giuridico nell'altalena della normativa degli ultimi anni ha trovato quest'anno il favore del Legislatore. Fra le varie forme giuridiche: l'istituzione, la società, la concessione tramite appalto pubblico e l'azienda, l'azienda attualmente è quella che trova il favore del legislatore, perché hanno tolto l'obbligo del patto di stabilità, di osservarlo, di rispettare il limite del personale nel limite di compatibilità del bilancio dell'azienda e deve soggiacere soltanto - dovrebbe soggiacere, perché lì c'è un grosso punto interrogativo in dottrina, perché la legge non è mai chiara a riguardo - dovrebbe anche soggiacere alle regole del codice degli appalti per l'acquisto dei beni e dei servizi che eroga.”
Il Consigliere XXXXXXXX Xxxxxx: “Lei ha sviscerato proprio uno dei punti focali. La responsabilità è politica.”
Il Segretario Comunale Rosario Dr. XXXXXXXXXX: “Certo è una scelta. D'altro canto è una scelta, come d'altro canto la scelta è anche per altri servizi che non sono coperti totalmente dalle tariffe, ma che sono coperti da un costo sociale, come per esempio il trasporto scolastico, la mensa scolastica, perché non hanno un pareggio con le tariffe che si riscuotono e che hanno ovviamente un costo sociale. Inferiore ovviamente a questo, ma ce l'hanno pure loro.”
Il Consigliere CHISSALE' Xxxxxxx: “Come ha detto poco fa Favretti e come è emerso dalla discussione è evidente che stiamo parlando di impegni e responsabilità politiche. Diceva Favretti e condivido in pieno sul fatto che l'asilo nido è un servizio di cui la nostra comunità ha bisogno, perché non sempre ci sono i nonni e non sempre c'è la possibilità di far crescere ed educare i ragazzi in ambito familiare. Quindi è un servizio che va sicuramente mantenuto. Il messaggio, però, che secondo me, come gruppo ImmaginiAmo Agordo, volevamo far capire, è questo: che probabilmente forme di gestione diverse dall'attuale, senza per questo pregiudicare gli standard, la qualità del servizio, forme di gestione diverse, che in qualche maniera potessero contribuire a diminuire il deficit, vanno ricercate, vanno perseguite. Logicamente lasciando alla mano pubblica sempre il compito di controllo, di indirizzo e una sorveglianza generale sull'offerta che si propone all'utenza. E' questo il fatto che secondo me va perseguito, va ricercato. Individuare delle forme di gestione miste o affidando a soggetti con requisiti e capacità comprovate, che diano garanzia di servizio, che mantengano gli standard, che mantengano i livelli occupazionali. Che non ci siano ripercussioni per nessuno, ma che magari riescano invece che fare disavanzi di 150.000, 140.000, 130.000 Euro, magari si riducano anche a 100.000. Comunque 30 40 50 mila euro in questi periodi sono soldini importanti. Sono comunque economie che vanno ricercate. Un passaggio importante comunque Sindaco, e questa è
secondo me una carenza politica che ci tengo a sottolineare, è che a distanza di sei mesi dalle elezioni questa società la Agordo Servizi non abbia ancora un Consiglio d’Amministrazione. Un Consiglio d’Amministrazione scaduto. Ora, sentivo prima e qui faccio una domanda, chi sono gli attuali membri del Consiglio d’Amministrazione? So che ci sono state dimissioni a inizio anno, ci sono state dimissioni per questioni legate alle elezioni e al di là del nome che ho letto in convenzione non so effettivamente chi sono gli altri. Un'altra domanda che faccio, è se ci sono state delle candidature per coprire il ruolo di Presidente e se avete già un'idea. Lei prima diceva che, per quanto riguarda il Direttore, avete eventualmente già individuato una persona, se questa società andrà a gestire le RSA. Per quanto riguarda il Consiglio d’Amministrazione non ha fatto nessun nome. Faccio una riflessione sull'opportunità di far eventualmente entrare la RSA nell'Azienda Speciale. Ho sentito da Lei notizie interessanti prima sul fatto che state analizzando in un contesto più ampio che comprende anche la casa di riposo di Taibon e Livinallongo. Sarebbe opportuno giungere a una conclusione lì: a un'unione di gestione di queste tre entità, la RSA di Agordo e le altre due case di riposo, ma non vedo opportuno inserire la gestione di una RSA in quest'azienda qui. Xxxxxx parlando di una questione dove ci sono in ballo parecchi milioni di euro di gestione. Lei ha fatto una precisazione che comunque ci saranno dei bilanci separati che ogni realtà avrà al suo interno comunque un bilancio e dovrà avere una gestione possibilmente a pareggio - in attivo non di certo - ma comunque a pareggio. Io starei molto attento di pensare a inserire la gestione delle RSA nell'Azienda Agordo Servizi, perché se c'era l'opportunità - c'è stata e l'avete colta anche in maniera molto intelligente - quella di far confluire il nido nella società per poter aggirare l'ostacolo, l'handicap delle tasse, per l'altro discorso lo valuterei con maggior attenzione. Probabilmente ci sono tipologie di servizi, tematiche differenti. E' tutto legato allo stesso mondo, che è il sociale, però io farei veramente un'analisi molto profonda. Concludo dicendo che era assolutamente doveroso che a distanza di sei mesi l'Azienda, soprattutto l'Azienda in considerazione che questa sera si deve decidere in questo consesso di prorogare per un ulteriore anno la gestione del nido che ci fosse un Consiglio d’Amministrazione operativo. Un Consiglio d’Amministrazione consapevole di quello che si va a gestire, preparato a far fronte alle tante problematiche di gestione a cui sicuramente andrà in contro.”
Il Sindaco: “Allora: per quanto riguarda il Consiglio d’Amministrazione siamo in ritardo, perché non è così semplice trovare disponibilità. Io avevo chiesto anche il vostro aiuto di avere qualche indicazione per qualche nominativo. Purtroppo anche voi avrete incontrato difficoltà, perché non vi è stato possibile darci questi suggerimenti. Quindi è più complesso di quello che sembra trovare le persone disponibili. Tanto più che, comunque, un'azienda che sia nelle condizioni attuali o che assuma una struttura organizzativa diversa, rimane sempre una gestione a titolo gratuito di puro volontariato. Nomi non se ne riescono a fare, perché ancora disponibilità, a parte una che ha presentato un curriculum, e credo non ci saranno problemi a dire di sì, gli altri non hanno dato un assenso definitivo. Per quanto riguarda poi l'inserimento della RSA nella nostra Azienda Speciale, Le assicuro che è una cosa che stiamo valutando ed è stata valutata molto profondamente assieme alle altre amministrazioni. Comunque il bilancio della RSA è un bilancio in pareggio. Non ha mai avuto difficoltà o bisogno, a parte forse in un'occasione, di avere il supporto o la partecipazione integrativa degli enti locali. Questa situazione economico gestionale delle RSA verrebbe riportata pari pari nella nuova organizzazione. Sulla sostenibilità quindi economico - finanziaria della RSA abbiamo avuto ampie rassicurazione, sia da parte della precedente direzione generale ma anche di questa attuale, che anzi - loro probabilmente avranno anche altri obiettivi - ma ci hanno detto che non solo attualmente la gestione regge, ma portandola ai Comuni, vi sarà la possibilità di fare ulteriori economie, perché c'è tutta una rivalutazione dei contratti di fornitura, sia la possibilità di scelte politico-amministrative di avere figure professionali in cogestione, in coabitazione con altre strutture analoghe che chiaramente abbasserebbero i costi del personale soprattutto sull'aspetto amministrativo, perché ripeto anche sotto l'aspetto assistenziale vi sono dei parametri, vincoli e standard da mantenere. Reputiamo pertanto che comunque il passo che si sta prospettando non sia un salto nel buio. Riteniamo comunque che, indipendentemente dalla scelta che verrà fatta, sia una scelta ponderata e abbastanza tranquilla. Abbiamo delle assicurazioni in questo senso che derivano dai bilanci storici della RSA. Che rientri nella gestione anche la casa di riposo di Livinallongo o di Taibon, lì purtroppo non dipende da noi
solamente. Quando prima si parlava di associazione di servizi e della necessità di parlare con altre Amministrazioni e della difficoltà che si ha in queste relazioni, in questo campo qui paghiamo in questo momento l'incertezza. Su Livinallongo: al momento ancora non sappiamo in realtà cosa ha deciso di fare Livinallongo. Non sappiamo con precisione quale strada intenda percorrere Livinallongo. E' chiaro che a livello di Vallata si auspicava una gestione unitaria di tutti i centri di servizi presenti sul nostro territorio, però. Inizialmente Livinallongo ragionava con Cortina. Poi non so che problemi ci siano stati tra di loro ed è quindi tornato tutto in ballo. Quindi l'auspicio che si era fatto tra le 16 amministrazioni Agordine nel passato era quella di portare a una gestione unitaria dei centri di servizio presenti sul territorio. Non credo di dire nemmeno un segreto, quando affermo che con noi, hanno chiesto la nostra disponibilità anche le amministrazione di Forno di Xxxxx e Longarone a suo tempo di poter gestire in forma unitaria di queste case di riposo. Oggi c'è un accordo sulla condivisione del direttore, ma anche loro oggi stanno valutando, visto la nuova normativa e le nuove forme che il legislatore permette, se fare un'azienda speciale tra di loro, oppure se partecipare, chiedere di partecipare in un'azienda unica dell'area. La faccenda è abbastanza complessa. Per quanto riguarda la composizione del Consiglio d’Amministrazione, proprio per i movimenti che Lei ricordava, Consigliere Xxxxxxxx - io potrei aver perso qualche passaggio - chiedo al Direttore che ringrazio di essere intervenuto a questo consiglio di dare qualche chiarimento.”
Il Direttore dell’Azienda Speciale Agordo Servizi XXXXX Xxxxxxx: “Xxxxxx Xxxxxxx, buonasera. Naturalmente lo statuto dell'Azienda prevede che il Consiglio d’Amministrazione è nominato dal Consiglio Comunale, dal Sindaco in particolare su indicazioni del Consiglio Comunale e anche della minoranza, come è sempre stato fatto. Quando cade e cessa il mandato del Consiglio Comunale il nuovo Sindaco nomina il nuovo. E' chiaro che l'Azienda non può rimanere senza Consiglio d’Amministrazione, per cui il Consiglio d’Amministrazione rimane in carica finché non viene nominato il nuovo. Ci sono tempi tecnici, se non ricordo male, trenta giorni in caso di dimissioni per la sostituzione. Consapevolmente e con responsabilità nessun membro del Consiglio d’Amministrazione, a parte le vicissitudini del Presidente, ha dato le dimissioni. Attualmente il Consiglio d’Amministrazione è composto da Xxxxxxx Xxxxx, Xxxxxxx Xxxxxx e dal Presidente Xxxxx Xx Xxx. Io sono Direttore e partecipo solo ai Consiglio d’Amministrazione senza diritto di voto. Domani il Presidente ha convocato il Consiglio d’Amministrazione proprio in previsione della convenzione che verrà approvata o meno questa sera. C'è anche l'approvazione dei progetti dell'asilo ed è previsto un altro punto all'ordine del giorno relativo ad alcuni interventi sulla sicurezza della struttura asilo nido. Ci sono ancora alcuni interventi sulla struttura, sulla sicurezza che sono stati avviati dall'attuale consiglio con ancora Presidente Xxxxxx Xx Xxxxx, che non si sono ancora conclusi e cerchiamo di concluderli, perché è effettivamente una questione di sicurezza e quindi devono andare a buon fine. Grazie.”
Il Sindaco: “Xxxxxx Xxxxxxx.”
PAGINA IN BIANCO
Atto di Consiglio Comunale n. 36/31 del 27.11.2014 COMUNE DI AGORDO
C E R T I F I C A Z I O N E
Il sottoscritto Segretario Comunale certifica che copia della presente deliberazione:
- viene affissa all’Albo pretorio il 15.12.2014 e per 15 giorni consecutivi.
- Viene comunicata alla Prefettura il
Addì, 15.12.2014
Il Segretario Comunale
f. to Dr. Xxxxxxx XXXXXXXXXX
Copia conforme all’originale ad uso amministrativo, composta da n. 14 fogli, compresi gli allegati. Addì, 15.12.2014
Il Segretario Comunale Dr. Xxxxxxx XXXXXXXXXX
Firma autografa omessa ai sensi dell’art. 3 D.Lgs. 39/1993
CERTIFICATO DI ESECUTIVITA’
Il sottoscritto Segretario Comunale CERTIFICA che la presente deliberazione è divenuta esecutiva ai sensi dell’art. 134, comma 3^ del D. Lgs 267/2000 il .
Addì,
Il Segretario Comunale Dr. Xxxxxxx XXXXXXXXXX