CONTRATTO DI FIUME DEL TORRENTE BELBO
CONTRATTO DI FIUME DEL TORRENTE BELBO
Pinao di Azione | tempi | COERENZA CON GLI OBIETTIVI DEL CONTRATTO DI FIUME | |||||||||||
linea di azione | N. | azione | 2010 | 2011 | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016+ | MIGLIORAMENTO AMBIENTALE DEL SISTEMA FLUVIALE | MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO E DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO | MIGLIORAMENTO TURISTICO -FRUITIVO DELLA VALLE DEL BELBO | CONDIVISIONE DELLE INFORMAZIONI E DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELL'ACQUA |
1 ) Riduzione dell'inquianamento delle acque | 1.1 | Risoluzione all’origine della principale criticità interessante il comprensorio fognario afferente al depuratore di Santo Stefano Belbo mediante riduzione, trattamento, accumulo e riuso all’origine dei reflui derivanti dalla filiera enotecnica (aziende agricole, cooperative, cantine sociali e stabilimenti enotecnici), attraverso le sottoazioni di seguito specificate. 1.1.2 supporto tecnico alla definizione di specifici piani di ripristino/adeguamento degli impianti interni alle aziende che conferiscono a Santo Stefano Belbo; 1.1.2 definizione e promozione di specifici bandi, linee guida, finalizzati ad incentivare l'utilizzo di tecniche di depurazione naturale (es. biofitodepurazione) nonché gli adeguamenti previsti dalla sottoazione precedente; 1.1.3 definizione di criteri di smaltimento dei reflui in caso di particolari criticità ambientali (anche attraverso la strutturazione di un sistema di controllo congiunto sull’intero bacino che permetta di valutare l’adozione di eventuali limiti di accettabilità allo scarico più restrittivi di quelli tabellari in funzione del raggiungimento degli obiettivi di qualità) e promozione di accordi di programma per il corretto trasporto e smaltimento delle acque reflue sia del comparto enotecnico che del comparto agricolo (finalizzato a garantire la massima e capillare diffusione delle corrette modalità di trattamento o smaltimento degli stessi) 1.1.4 promozione e diffusione delle modalità di attuazione delle disposizioni regionali in materia di riuso dei reflui da cantina in ambito agricolo in attuazione a quanto previsto dalla DGR n. 33-12520 | X | X | X | ||||||||
1.2 | supporto tecnico e incentivazione finanziaria alle certificazioni ambientali delle aziende operanti nella filiera enologica e degli Enti Locali del territorio (es. Comuni, Province ecc.) | X | X | X | X | ||||||||
1.3 | risparmio idrico e riutilizzo delle acque estesa all’universo delle attività produttive (aziende agricole, cooperative, cantine sociali, stabilimenti enotecnici) | X | X | X | |||||||||
1.4 | definizione di linee programmatiche di intervento atte alla razionalizzazione del segmento depurativo recapitante nei corpi idrici del bacino del Belbo (x.xx. implementazione di idonei sistemi di finissaggio, ricorso a BAT, dismissione di impianti obsoleti ed eventuale centralizzazione del trattamento oppure sostituzione con idonei impianti di trattamento, ecc…) | X | X | X | |||||||||
1.5 | risoluzione delle criticità legate all’impianto di depurazione di Santo Stefano Belbo mediante 1) attuazione del piano di adeguamento dimensionale e strutturale dell’impianto (vedi azione 1.1) fino al rispetto dei limiti di accettabilità dello scarico per i parametri Fosforo Totale e Azoto Totale (in attuazione di quanto previsto dalla D.G.R. 19.01.09, n. 7-10588); 2) realizzazione di condotta dedicata al collettamento degli scarichi industriali a estensione della rete fognaria esistente. | X | X | X | X | X | |||||||
1.6 | predisposizione di uno studio sul sottobacino del torrente Tinella finalizzato a individuare le principali criticità in corso in tema di inquinamento delle acque e le misure prioritarie per la risoluzione di queste | X | X | ||||||||||
1.7 | attuazione delle misure di disinquinamento del torrente Tinella individuate dallo studio di cui all’azione 1.6 | X | X | X |
1.8 | definizione pilota di un “piano di gestione delle acque meteoriche” per i Comuni di Canelli, Nizza Monferrato e Santo Xxxxxxx Xxxxx (estendibile ad altri Comuni in base alle criticità idraulico-ambientale riscontrate), con particolare riferimento allo studio delle relazioni tra l’attuale approccio al drenaggio urbano e alla gestione del servizio idrico integrato, e loro attuazione. | X | X | X | X | X | X | ||||||
2) Riequilibrio del Bilancio Idrico | 2.1 | definizione e attuazione di un programma condiviso di monitoraggio attraverso la misurazione dei prelievi di derivazione, sia da corpi idrici superficiali che da acque sotterranee, che individui altresì la necessità o meno dell'applicazione di ulteriori obblighi di misura ai sensi dell'art. 4 comma 2 del D.P.G.R. 25/06/2007, N. 7/R, e successivo aggiornamento da parte delle Province della banca dati condivisa a scala regionale denominata SIRI; | X | X | X | X | X | X | X | ||||
2.2 | approfondimenti conoscitivi sul regime idrologico e gli usi idrici dei principali corsi d’acqua del bacino del Belbo e aggiornamento periodico del bilancio idrico, sulla base degli esiti dell’azione 2.1 | X | X | X | |||||||||
2.3 | definizione di apposite linee guida finalizzate a valutare la sostenibilità ambientale di derivazioni a scopo idroelettrico relativamente a tutto il Bacino del Belbo. | X | X | X | |||||||||
2.4 | predisposizione di uno studio specialistico sul rapporto tra acque superficiali e acque sotterranee a scala di bacino del Belbo, con particolare riferimento alla caratterizzazione del rapporto tra falde e corpi idrici superficiali e delle dinamiche del subalveo dei corpi idrici principali; | X | X | X | |||||||||
2.5 | revisione delle concessioni in atto e definizione di criteri per il rilascio di nuove concessioni finalizzate al miglioramento del regime idrologico del torrente Belbo e dei principali affluenti, in base agli esiti delle azioni 2.1, 2.2, 2.3, 2.4 | X | X | X | X | X | X | X | |||||
2.6 | promozione e incentivazione di azioni diffuse sul territorio (quali la riduzione dell'impermeabilizzazione, il recupero di invasi naturali diffusi, la raccolta delle acque piovane, tecniche di risparmio idrico e riuso, ecc…) | X | X | X | X | X | X | ||||||
2.7 | definizione modalità di collaborazione tra tutti i soggetti competenti in materia (es. ARPA, Corpo Forestale dello Stato) per il controllo diffuso sul territorio del rispetto delle normative e dei regolamenti in materia ambientale quali per esempio i prelievi idrici; | X | X | X | |||||||||
3) governo e gestione del rischio idraulico | 3.1 | incentivare la conversione delle coltivazioni presenti nelle aree perifluviali a colture compatibili con periodiche esondazioni (x.xx. coltivazioni forestali), con riferimento a quanto definito dal PAI sulla base di criteri idraulici (aree di esondazione a monte di Santo Stefano Belbo e fasce B e B di progetto a valle di Santo Stefano Belbo) | X | X | X | X | X | X | X | ||||
3.2 | estensione alle Comunità di Nizza e Canelli del Presidio Idraulico istituito a livello sperimentale dalla Provincia di Asti, con i Comuni appartenenti alla Comunità Collinare tra Langa e Monferrato e la Comunità stessa, in collaborazione con AIPO. | X | X | X | |||||||||
3.3 | verifica delle misure previste dal PAI in relazione ad eventuali modifiche o integrazioni dello stesso al fine di garantire la difesa e la messa in sicurezza del Territorio. | X | X | X | X |
4) valorizzazione del ruolo di presidio del territorio da parte del mondo agricolo | 4.1 | attivazione di uno sportello unico permanente “Bacino del Belbo per l’agricoltura” per l’assistenza agli imprenditori agricoli nella disseminazione di buone pratiche agricole a tutela dell’ambiente e nell’accesso a canali di finanziamento in grado di favorire il ruolo di presidio ambientale da parte del mondo agricolo | X | X | X | X | X | X | X | ||||
4.2 | definizione di una procedura snella per consentire ai frontisti (agricoltori) della manutenzione ripariale secondo criteri compatibili e sinergici con la funzionalità e l’assetto ecologico dei corsi d’acqua | X | X | X | |||||||||
5) manutenzione ordinaria del territorio | 5.1 | dare attuazione alle strategie individuate dallo studio predisposto dall'Autorità di Bacino del Fiume Po denominato "MANUMONT", al fine di avviare una manutenzione sostenibile del territorio orientata al riequilibrio dei dissesti idrogeologici e idraulici e alla riqualificazione ambientale della valle e del corridoio del Belbo e dei principali affluenti | X | X | X | X | X | X | X | ||||
6) miglioramento dell’assetto geomorfologico, dell’officiosità idraulica nei tratti urbani e della capacità di laminazione naturale dell’evento di piena, nel rispetto delle esigenze ecologiche del corso d’acqua | 6.1 | elaborazione del Programma di Gestione dei Sedimenti del bacino del Belbo ai sensi della Direttiva n.9/2006 e s.m.i. dell’Autorità di Bacino del Po | X | X | X | ||||||||
6.2 | attuazione delle misure individuate dall’azione 6.1 | X | |||||||||||
6.3 | manutenzione della vegetazione ripariale nei tratti urbani dei Comuni sull'asta del Belbo, al fine di garantire adeguate condizioni di deflusso delle piene migliorando, quanto più possibile, l’aspetto paesaggistico del corso d’acqua oggi fortemente degradato | X | X | X | X | X | X | X | |||||
6.4 | gestione dei ponti interferenti con il deflusso delle piene mediante la definizione delle condizioni di esercizio transitorio (art. 19 delle NTA del PAI), in particolare mediante interventi periodi di manutenzione dell’opera e dell’alveo del corso d’acqua in corrispondenza degli attraversamenti | X | X | X | X | X | X | X | |||||
6.5 | strutturazione di apposito Tavolo di Lavoro per la definizione e promozione di procedure più snelle per l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie per effettuare gli interventi di manutenzione ordinaria dei ponti e degli alvei, nonché per la richiesta di permessi/concessioni nel caso di interventi che interessino strade provinciali/comunali. | X | X | X | |||||||||
7) riqualificazione dei corpi idrici superficiali in ambito urbano e periurbano | 7.1 | definizione di un master plan per i centri abitati, le casse di laminazione e gli ambiti urbano-rurali, finalizzato alla riqualificazione ambientale e alla promozione di nuove visioni del territorio attraverso i progetti integrati alla scala vasta e alla scala dell’architettura (modelli insediativi, tipologie architettoniche e sistemi compositivi sostenibili) | X | X | X | ||||||||
7.2 | avviare la progettazione esecutiva degli interventi sviluppati nell’ambito del Masterplan (vedi azione 7.1); | X | X | X | |||||||||
7.3 | promozione di interventi finanziari rivolti prioritariamente ai piccoli centri urbani e rurali che costituiscono un presidio del territorio e un grande patrimonio diffuso di storia e tradizioni | X |
8) riqualificazione ecologico- funzionale e paesaggistica del corridoio fluviale | 8.1 | redazione di un piano interprovinciale per la rete ecologica della valle del Belbo, secondo le finalità e gli indirizzi di cui alla LR 19/2009 | X | X | X | X | |||||||
8.2 | tutela e incentivazione della biodiversità sulle fasce ripariali in attuazione a quanto previsto dall’azione 8.1, secondo un approccio integrato e multidisciplinare; definizione di linee di indirizzo per la pianificazione locale, finalizzate alla tutela del fiume, alla salvaguardia e al ripristino del corridoio fluviale. | X | X | X | |||||||||
8.3 | recupero delle casse di espansione presenti con la creazione di aree umide e interventi di riqualificazione e valorizzazione ambientale compatibili con la funzionalità idraulica delle opere | X | X | X | X | X | X | ||||||
8.4 | attuazione di misure di conservazione e di salvaguardia ambientale del torrente Belbo nel tratto di monte tra le sorgenti e xxx da individuarsi attraverso studio specifico | X | |||||||||||
8.5 | redazione di un piano di gestione dei rifiuti presenti in alveo, finalizzato a ridurne l’apporto e a organizzarne il trattamento e lo smaltimento. | X | X | X | X | ||||||||
9) valorizzazione turistica del territorio fluviale | 9.1 | definizione di uno specifico piano di valorizzazione della valle del Belbo, con particolare riferimento alle aree già individuate per la candidatura UNESCO. In concreto si dovranno integrare, inserendo gli aspetti di valorizzazione del corso d’acqua, nelle azioni previste dal Piano di Gestione predisposto per le aree oggetto di candidatura | X | X | X | ||||||||
9.2 | censimento e caratterizzazione della sentieristica già esistente e sviluppo di un progetto di estensione e interconnessione della stessa nell’intero bacino | X | X | X | X | X | |||||||
10) promozione di attività di educazione e informazione ambientale | 10.1 | costruzione di un sito internet appositamente dedicato al mantenimento attivo della rete di soggetti interessati e all’aggiornamento sull’implementazione del Contratto di Fiume | X | X | X | X | X | X | X | ||||
10.2 | creazione/implementazione di un SIT interprovinciale per la gestione coordinata delle informazioni ambientali con particolare riferimento alle componenti ambientali di interesse per il governo del territorio fluviale; | X | X | X | X | X | X | X | |||||
10.3 | avvio coordinato di iniziative di sensibilizzazione (manifestazioni, convegni, eventi di richiamo,…) destinate alle comunità locali e finalizzate alla sensibilizzazione sulle tematiche legate al fiume e al rafforzamento dell’identità locale della valle del Belbo | X | X | X | X | X | X | X | |||||
10.4 | estensione del progetto di educazione ambientale sul tema del fiume e del pertinente territorio e rivolto alle scuole, già attivo nella Provincia di Asti, alle altre Provincie interessate (Cuneo e Alessandria) | X | X | X | X |