Catalogo delle misure
Catalogo delle misure
Indice:
1. Contributo per la locazione
Accorpamento del sussidio per la locazione erogato dall’Istituto per l’edilizia sociale e la prestazione per il pagamento delle spese di locazione e spese accessorie concessa dall’Assistenza economica sociale.
2. Pensione di invalidità
Considerazione del 50% del reddito in caso di lavoro a tempo parziale.
3. Accesso al lavoro per le donne
Sviluppo dell’offerta di servizi per l’assistenza alla prima infanzia.
4. Accesso al lavoro per persone con disabilità
Creazione di posti di lavoro sovvenzionati.
5. Accesso al lavoro per categorie sociali
Riserva di una quota del bilancio provinciale per incarichi a cooperative sociali.
Considerazioni preliminari:
Invalidi parziali che lavorano a tempo parziale hanno diritto alla pensione (€ 283,00 per 13 Mesi) se non superano il limite di reddito pari a € 4.017,26 stabilito dallo Stato. Attualmente 1.659 adulti e 355 minori percepiscono tale pensione di invalidità. In caso di lavoro con contratto a tempo parziale (50%) questo limite di reddito stabilito dallo Stato spesso viene superato, perdendo il diritto ad una pensione.
Prestazioni di trasferimento Pensione di invalidità
Nella confinante provincia di Trento il reddito di un invalido parziale abile al lavoro viene ridotto del 50% consentendo così di non superare facilmente il limite di reddito sopra citato.
Riconoscimento soltanto del 50% del reddito ai fini del calcolo della pensione di invalidità per invalidi parziali che lavorano a tempo parziale.
Obiettivi:
o Il riconoscimento del 50% del reddito permette agli invalidi civili di continuare a percepire la pensione.
o Creazione di un incentivo per invalidi parziali all’esercizio di un’attività lavorativa almeno a tempo parziale.
o Rafforzamento dell’incentivo a mantenere il rapporto di lavoro e non ritirarsi dal mondo del lavoro a causa degli scarsi vantaggi economici.
o Maggiore integrazione nel mondo del lavoro e maturazione di un diritto pensionistico proprio
Costi:
Nell’anno 2005 in Alto Adige sono state erogate 2.014 pensioni a persone con una invalidità parziale.
A circa 60 persone non é stata riconosciuta la persone per l’invalidità parziale in quanto hanno superato il limite di reddito di
€ 4.017,26.
Da questo emerge che la maggior spesa ammonta a non più di €
1.000.000 all’anno.
Misura:
Modifica della l.p. n. 46 del 21.8.1978
I 20 Distretti sociali delle Comunità comprensoriali e dell’Azienda servizi sociali di Bolzano sono unità organizzative decentralizzate; essi garantiscono maggiore vicinanza alla popolazione e consulenza tecnica coordinata rispetto alle prestazioni economiche per la locazione e le spese accessorie.
Prestazione Contributo per la locazione
Accorpamento del sussidio per la locazione erogato dall’Istituto per l’edilizia sociale e la prestazione per il pagamento delle spese di locazione e spese accessorie concessa dall’Assistenza economica sociale.
Obiettivi:
o La semplificazione della procedura amministrativa per l’accesso alle prestazioni relative all’abitazione e l’assistenza economica accelera i tempi di trattazione delle richieste e consente una destinazione più mirata delle risorse. Attualmente si attendono da 5 a 6 mesi per il pagamento del primo contributo da parte dell’Istituto per l’edilizia sociale.
o L’armonizzazione dei criteri risponde alla necessità di semplificazione e snellimento nonché di trasparenza.
o Eliminazione della sovrapposizione di prestazioni e del loro uso improprio e conseguente risparmio di risorse.
Costi
Mantenendo gli attuali parametri non si prevedono maggiori costi. In caso la competenza per il procedimento amministrativo fosse assegnata ai Distretti sociali é necessario un aumento di personale pari a 7 unità. (Queste unità di personale al momento sono operative presso l’Istituto per l’edilizia sociale)
Misure
o Delega dell’erogazione dei contributi, che fino ad ora é avvenuta da parte dell’Istituto per l’edilizia sociale, ai Distretti sociali (il capitolo di bilancio dovrebbe in ogni caso rimanere in capo al Dipartimento per l’edilizia abitativa)
o Trasferimento delle unità di personale dell’Istituto per l’edilizia sociale ai Distretti sociali
o Verifica delle unità di personale necessarie nei Distretti sociali
Considerazioni preliminari:
Per migliorare la conciliazione tra famiglia e lavoro, é necessario programmare un equo sviluppo ed una organizzazione mirata di offerte di servizi di assistenza alla prima infanzia.
Obiettivi:
o Conciliazione tra famiglia e lavoro
o Miglioramento delle possibilità professionali per i genitori al fine di aumentare il bilancio famigliare.
o Possibilità di reingresso nel mondo del lavoro per madri di famiglia (xxxxx xxxx)
Accesso al lavoro per le donne
o Maturazione di diritti pensionistici propri per le donne
Costi:
Sviluppo dell’offerta di servizi per l’assistenza alla prima infanzia (asili nido privati e pubblici, microstrutture,
„Tagesmütter/assistenza domiciliare all’infanzia“) dall’8% al 12,5% entro il 2008 e al 15% entro il
2015
Annualmente é da prevedere un maggior fabbisogno di € 1.000.000,00 per lo sviluppo dell’offerta di servizi di assistenza alla prima infanzia. Quindi per l’anno 2006 sono necessari € 5.500.000, per l’anno 2007 € 6.500.000 e per l’anno 2008 €
7.500.000.
I primi risultati del nuovo sistema di finanziamento (Provincia Autonoma e Comuni contribuiscono in percentuale uguale) dimostrano che si é giunti ad un rallentamento rispettivamente o riduzione delle iniziative da parte dei Comuni. La quota di finanziamento é motivo di discussione; i Comuni non rispettano i criteri dello sviluppo di offerta di servizi di assistenza alla prima infanzia e di conseguenza la loro competenza per quanto riguarda la tutela dei bisogni dei cittadini e del finanziamento.
Misura:
Stanziamento dei necessari mezzi finanziari nel bilancio provinciale.
Obiettivi:
o Inserimento in enti pubblici di persone con disabilità
(secondo il modello del Progetto Plus+35)
o Istituzione di un fondo al quale accedere per la concessione di contributi ad enti pubblici, come incentivo all’effettiva assunzione attraverso un regolare contratto di lavoro
o Creazione di posti di lavoro al di fuori dei parametri del personale
Accesso al lavoro per persone con disabilità
La possibilità di guadagnare personalmente e attivamente quanto necessario per il proprio sostentamento promuove l’autonomia delle persone con disabilità, la loro autoresponsabilità e la possibilità di partecipazione sociale.
Costi
Finanziamento di posti di lavoro presso enti pubblici (anche al di fuori dei parametri del personale) per persone con disabilità.
Il finanziamento consiste nella copertura della minore prestazione dovuta dalla limitata produttività di persone con disabilità.
Per enti pubblici e aziende private esiste infatti l’obbligo, nell’ambito della cosiddetta quota obbligatoria, di inserire persone con disabilità, ma i parametri del personale sono determinati in modo tale da rendere molto difficile la collocazione di persone con capacità produttiva ridotta. Dall’altra parte vi é certamente la disponibilità, nel senso della consapevolezza di una funzione sociale, di accogliere queste persone. In ogni caso permane la necessità che i maggiori costi derivanti da questo intervento vengano coperti da un fondo speciale.
Una valutazione complessiva indica che la creazione di detti posti di lavoro (costi circa € 22.000/ all’anno) in un certo senso costa meno della somma degli interventi di sostegno economico altrimenti necessari e dei costi di posti assistiti nei laboratori protetti (circa € 23.000/ all’anno). Per gli interessati questo tipo di sostegno é notevolmente più soddisfacente.
Misure
o Creazione di posti sovvenzionati al di fuori dei parametri del personale
o Esclusione dal blocco del personale per i posti di lavoro realizzati in base al presente intervento
Obiettivi:
o Creazione e stabilizzazione di un mercato per le cooperative sociali di tipo B
o Aumento del numero di inserimenti lavorativi di persone svantaggiate
Accesso al lavoro per categorie sociali
o Aumento delle abilità e capacità nel settore professionale da parte delle persone svantaggiate inserite
Costi:
Si tratta di una riorganizzazione dei finanziamenti dal settore sociale alle spese generali della Provincia e dalla Provincia ad altri enti. I mezzi impiegati rinforzano le condizioni strutturali e le esigenze delle cooperative sociali.
Vincolo di una quota del bilancio provinciale per l’affidamento di incarichi di servizi e lavori a cooperative sociali di tipo B.
Misura:
o Applicazione dell’articolo 5 della legge n. 381/1991
Paragone con il Tirolo e la Provincia di Trento e con le retribuzioni minime
Prestazioni: ammontare del reddito minimo di inserimento
L’ammontare del reddito minimo di inserimento é adeguato?
L’assegno al nucelo famigliare dovrebbe essere considerato nel calcolo per l’ammontare del reddito minimo di inserimento?
o Il paragone con l’ammontare del reddito minimo di inserimento in Tirolo (Quota base per una persona che vive da sola € 413) e il Trentino (Quota base per una persona che vive da sola € 299) indica che il livello del reddito minimo di inserimento in Alto Adige (Quota base per una persona che vive da sola € 436,80) é più alto rispetto alle province confinanti.
o Il paragone con le retribuzioni minime nelle singole categorie indica che l’innalzamento del livello del reddito minimo di inserimento con la sovvenzione per la locazione supererebbe il livello delle retribuzioni minime oltre misura con la conseguenza che l’assistenza economica sociale non risponderebbe più alla propria funzione di essere sostegno per i livelli più bassi (che di fatto ha). È un onere troppo alto per l’assistenza sociale se un numero eccessivo di persone che hanno un normale rapporto di lavoro rientrano tra i beneficiari del reddito minimo di inserimento.
o La non considerazione dell’assegno al nucleo famigliare significherebbe un indiretto innalzamento del reddito minimo di inserimento con gli stessi indesiderati effetti secondari.
Le misure in questo ambito devono essere di altra natura:
o Controllo dello sviluppo dei prezzi (vedi la recente delibera sull’osservatorio prezzi)
o Convenzioni tariffarie dei partner sociali (misura specifica al di fuori dell’ambito di influenza del settore sociale in senso stretto)
o Rafforzamento del mercato degli alloggi in affitto con riduzione degli affitti (misura specifica al di fuori dell’ambito di influenza del settore sociale in senso stretto)
o Facilitazione dell’accesso al mercato del lavoro per donne e categorie sociali (vedi sopra)