SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
DETERMINAZIONE E RELAZIONE
SUL RISULTATO DEL CONTROLLO ESEGUITO SULLA GESTIONE FINANZIARIA
DELL’AGENZIA NAZIONALE PER I SERVIZI SANITARI REGIONALI (AGENAS)
2017
Determinazione del 5 febbraio 2019, n.12
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
DETERMINAZIONE E RELAZIONE
SUL RISULTATO DEL CONTROLLO ESEGUITO SULLA GESTIONE FINANZIARIA
DELL’AGENZIA NAZIONALE PER I SERVIZI SANITARI REGIONALI (AGENAS)
2017
Relatore: Consigliere Xxxxx Xxxxxx
Ha collaborato
per l’istruttoria e l’elaborazione dei dati il xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx
Determinazione n. 12/2019
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
nell'adunanza del 5 febbraio 2019;
visto l’art. 100, secondo comma, della Costituzione;
visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti approvato con r.d. 12 luglio 1934, n. 1214; vista la legge 21 marzo 1958, n.259;
visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 17 ottobre 1994, con il quale “l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas)” è stata sottoposta al controllo della Corte dei conti;
visto il rendiconto generale dell’Agenzia, relativo all’esercizio finanziario 2017, nonché le annesse relazioni del Direttore generale e del Collegio dei revisori dei conti, trasmessi alla Corte in adempimento dell’art. 4 della citata legge n. 259 del 1958;
esaminati gli atti;
udito il relatore Consigliere Xxxxx Xxxxxx e, sulla sua proposta, discussa e deliberata la relazione con la quale la Corte, in base agli atti ed agli elementi acquisiti, riferisce alle Presidenze delle due Camere del Parlamento il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Agenzia per l’esercizio finanziario 2017;
ritenuto che, assolti così gli adempimenti di legge, si comunicano, a norma dell’art. 7 della citata legge n. 259 del 1958, alle indicate Presidenze, oltre che il rendiconto generale suddetto
- corredato delle relazioni del Direttore generale dell’Agenzia e del Collegio dei revisori dei conti - la relazione come innanzi deliberata, che alla presente si unisce, quale parte integrante;
P . Q . M .
comunica, a norma dell'art. 7 della legge n. 259 del 1958, alle Presidenze delle due Camere del Parlamento, insieme con il rendiconto generale dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) per l’esercizio finanziario 2017 - corredato delle relazioni del Direttore generale e del Collegio dei revisori dei conti - l'unita relazione con la quale la Corte riferisce il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Agenzia stessa.
XXXXXXXXX PRESIDENTE
Xxxxx Xxxxxx Xxxxxx Xxxxxxx
Depositata in segreteria l’8 febbraio 2019
SOMMARIO
Premessa 1
1. Ordinamento 2
2. Organi dell’Agenzia 5
3. Risorse umane e costo del lavoro 8
4. Collaborazioni esterne, consulenze ed incarichi 11
5. Attività istituzionale 14
6. Gestione finanziaria 18
6.1 Risultanze complessive della gestione 19
6.2 Raffronto tra previsioni di bilancio e risultati contabili a chiusura di esercizio 21
6.3 Rendiconto finanziario 23
6.4 Autonomia finanziaria ed incidenza delle spese 27
7. Conto economico 28
8. Stato patrimoniale 31
9. Situazione amministrativa 34
10. Considerazioni conclusive 37
INDICE DELLE TABELLE
Tabella 1 - Compensi agli organi istituzionali 6
Tabella 2 - Spesa per compensi agli organi e al Direttore generale 6
Tabella 3 - Oneri per il personale in attività di servizio 9
Tabella 4 - Risultanze finali 20
Tabella 5 - Riepilogo entrate 21
Tabella 6 - Riepilogo spese 21
Tabella 7 - Rendiconto finanziario 23
Tabella 8 - Riepilogo entrate contributive e proprie accertate 25
Tabella 9 - Spese di funzionamento 27
Tabella 10 - Conto economico 28
Tabella 11 - Stato patrimoniale - attività 31
Tabella 12 - Stato patrimoniale - passività e netto 32
Tabella 13 - Situazione amministrativa 34
Tabella 14 - Consistenza dei residui 35
PREMESSA
Con la presente relazione la Corte riferisce al Parlamento ai sensi dell’art.7 della legge 21 marzo 1958, n. 259 sul risultato del controllo eseguito, in base all’art. 2 della medesima legge, sulla gestione finanziaria dell’Agenzia nazionale per i Servizi sanitari regionali (Agenas) per l’esercizio 2017 nonché sulle vicende successive di maggior rilievo.
La precedente relazione, avente ad oggetto l’esercizio 2016, è stata deliberata da questa Sezione con determinazione 21 dicembre 2017, n. 132 ed è pubblicata negli Atti Parlamentari, XVII Legislatura, Doc. XV, n. 598.
1. ORDINAMENTO
Istituita con l’articolo 5 del d.lgs. 30 giugno 1993, n. 266 e successive modificazioni, l’Agenas è un ente pubblico non economico di rilievo nazionale, sottoposto alla vigilanza del Ministero della Salute, che svolge le funzioni di organo tecnico-scientifico del Servizio sanitario nazionale ed è dotato di autonomia statutaria, regolamentare, organizzativa, amministrativa, finanziaria e contabile.
L’Agenzia rientra nell’elenco Istat delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato individuate ai sensi dell'articolo 1, c. 3 della legge 31 dicembre 2009,
n.196 e successive modificazioni ed è compreso nella tabella A di cui alla legge 29 ottobre 1984, n.720 (norme sulla Tesoreria Unica) e successive modificazioni.
Obiettivo prioritario dell’Agenzia è lo svolgimento di attività di supporto tecnico-operativo alle politiche di governo dei sistemi sanitari di Stato e regioni, all’organizzazione dei servizi e all’erogazione delle prestazioni sanitarie, in base agli indirizzi della Conferenza Unificata.
L’attività istituzionale copre gli aspetti relativi al funzionamento, al finanziamento, all’organizzazione, all’evoluzione dei sistemi sanitari; essa si articola nel monitoraggio, nella valutazione, nell’analisi e controllo dell’assistenza sanitaria, nella realizzazione di progetti di ricerca, attività di formazione, nonché nella prevenzione della corruzione e dei conflitti di interesse in sanità. Per quanto riguarda gli altri compiti dell’Agenzia si rinvia al successivo paragrafo 5.
Preme segnalare che, in attuazione del disposto dell’art. 1, c. 448, della legge 27 dicembre 2017,
n. 205 (bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020), l’Agenzia ha adeguato il proprio statuto e il regolamento di amministrazione e del personale (sul funzionamento degli organi, sull'organizzazione dei servizi, sull'ordinamento del personale e sulla gestione amministrativo-contabile) prevedendo, in particolare, un incremento di cento unità di personale al servizio dell’Agenzia.
I due documenti, deliberati dal Consiglio di amministrazione il 14 febbraio 2018, dopo le modifiche proposte sia dal Ministero dell’economia e delle finanze sia dal Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione nonché i suggerimenti del Ministero della salute, sono stati approvati rispettivamente con decreto del Ministro della salute in data 18 maggio 2018 e con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione e con il Ministro dell’economia e delle finanze,
in data 16 maggio 2018.
In base al d.lgs. 25 maggio 2016 n.97, l’Agenzia ha provveduto all'aggiornamento per il triennio 2016-2018 sia del "Piano triennale di prevenzione della corruzione"1 sia del "Programma triennale per la trasparenza e l'integrità"2, integrandoli in un unico documento. L’Agenzia dispone, inoltre, di un codice di comportamento, pubblicato sul sito istituzionale nella sezione “amministrazione trasparente”, che integra e specifica il codice di comportamento dei dipendenti pubblici contenuto nel d.p.r. 16 aprile 2013, n. 62, nonché di un Piano della performance (aggiornato per il triennio 2016-2018 con delibera del Cda del 29 aprile 2016), che fornisce una rappresentazione dettagliata delle linee e degli obiettivi strategici dell’Agenzia sulla base degli indirizzi programmatici precedentemente approvati. La Commissione Affari Sociali della Camera ha svolto nella passata legislatura un’indagine conoscitiva sul ruolo, l’assetto organizzativo e le prospettive di riforma dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali e degli altri enti vigilati dal Ministero della salute, concludendola nell’ottobre 2014. Sui contenuti dell’indagine si fa rinvio alla precedente relazione di questa Corte.
Il Ministro della salute ha presentato alle Commissioni riunite Affari sociali di Camera e Senato, il 25 luglio 2018, le linee programmatiche del proprio Ministero. Tra i vari punti (aumento delle risorse a disposizione della sanità pubblica, nodo del payback farmaceutico, governance farmaceutica, potenziamento della centralizzazione degli acquisti, rilancio della digitalizzazione della sanità) è stato affrontato quello della riforma dell’Aifa, dell’Agenas e dell’Istituto superiore di sanità per ridefinire le varie mission favorendo sinergie e collaborazioni a vario livello ma, soprattutto, evitando sovrapposizioni e ridondanze.
Mentre il processo di riordino dell’Agenas è in itinere, la stessa ha ampliato le proprie funzioni, circostanza che a giudizio dell’Agenzia stessa ha reso necessario avvalersi della collaborazione
1 Adottato con deliberazione del C.d.a. n. 4 del 5 febbraio 2014 ai sensi dell’art. 1, c. 8 della legge n. 190/2012 procedendo alla stipula di un protocollo di intesa con l’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) secondo quanto previsto dal nuovo Patto per la salute 2014-2016 (art. 12, c. 7 e art. 28). Con delibera del C.d.a. del 18 maggio 2015 era stato adottato il nuovo Piano di prevenzione della corruzione per il triennio 2015-2017.
2 L’Agenzia aveva già redatto il “Programma triennale per la trasparenza e l'integrità”, elaborato secondo le indicazioni fornite dalla delibera n. 105/2010 della Civit (ora Anac - Autorità Nazionale Anticorruzione) e, in particolar modo, dalle integrazioni contenute nella delibera n. 2/2012 "Linee guida per il miglioramento della predisposizione e dell'aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l'integrità". Secondo le indicazioni contenute nella delibera Anac n. 50/2013, nel mese di febbraio 2014 è stato aggiornato e integrato il “Programma triennale per la trasparenza e l'integrità” 2014-2016 ed è stato elaborato il “Piano triennale delle performance 2014-2016”. In seguito all’approvazione dello statuto sono state, peraltro, aggiornate le informazioni riguardanti l’organizzazione e le funzioni dell’Agenzia. Nell'area "Amministrazione trasparente" del sito web dell’Agenzia sono, in particolare, esposti, oltre ai nominativi dei dirigenti responsabili, gli aggiornamenti dei piani della prevenzione della corruzione (l. n. 190/2012) e dei programmi triennali per la trasparenza e l’integrità di Agenas (d.lgs. n. 33/2013).
di professionisti di comprovata esperienza, stante l’indisponibilità di risorse interne idonee allo svolgimento delle nuove attività.
L’Agenzia ha avviato, in virtù delle previsioni contenute nel Patto per la salute 2014 - 2016 (richiamate anche nelle leggi di stabilità per il 2015 e il 2016), attraverso il regolamento sugli standard ospedalieri e sulla base delle nuove linee strategiche approvate dal Consiglio di amministrazione il 19 marzo del 2015, una riorganizzazione delle attività e degli interventi anche dal punto di vista della struttura interna3.
3 Riguardo i sistemi di assistenza sanitaria, soffermando l’attenzione solo su alcune delle attività condotte dall’Agenas, si segnala l’esistenza di istituzioni individuabili come enti omologhi, in Germania (Dimdi, Iqwig), Francia (Has, Anap e Anesm), Spagna (Agencia de Calidad del Sistema Nacional de Salud, Instituto De Salud Xxxxxx XXX), Austria (Gog, Federal Health Agency, Xxxxxx Xxxxxxxxx Institute for Health Technology Assessment), Gran Bretagna (Nice, Npsa), Svezia (Socialstyrelsen, Sbu), Belgio (Kce) e Olanda (Nivel).
2. ORGANI DELL’AGENZIA
Sono organi dell’Agenzia: il Presidente, il Consiglio di amministrazione ed il Collegio dei revisori dei conti.
Il Presidente ed i quattro componenti del Consiglio di amministrazione sono nominati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della salute, tra esperti di riconosciuta competenza in diritto sanitario, in materia di organizzazione, programmazione e finanziamento del servizio sanitario, anche estranei alla pubblica amministrazione4. Due componenti del C.d.a. sono designati dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome unificata con la Conferenza Stato-Città ed Autonomie locali.
La nomina del Presidente dell’Agenzia è intervenuta con d.p.c.m. 23 agosto 2016. Un componente del C.d.a. è stato nominato con d.p.c.m. 23 febbraio 2015 in sostituzione di un membro dimissionario, mentre gli altri sono stati nominati con d.p.c.m. 9 novembre 2017.
Il nuovo Collegio dei revisori dei conti, nominato dal Presidente del Consiglio di amministrazione con delibera del 10 agosto 2017, è composto da tre membri, di cui uno designato dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome, unificata con la Conferenza Stato - Città ed autonomie locali5; uno dal Ministro dell'economia e delle finanze, scelto tra i funzionari del dipartimento della Ragioneria generale dello Stato con funzioni di Presidente e uno dal Ministro della salute.
I componenti degli organi durano in carica quattro anni e sono rinnovabili una sola volta.
Al vertice gestionale dell’Agenzia, lo statuto prevede la figura del Direttore generale che non rientra tra gli organi. La nomina è intervenuta il 25 luglio 2014 con decreto del Ministro della salute, d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome ed ha riguardato un componente del C.d.a.; il Direttore generale si è insediato l’8 agosto 20146.
4 Procedura di cui all’articolo 2 del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 115 e successive modificazioni.
5 Con delibera dell’11 maggio 2017 il Presidente ha nominato il componente designato dalla Conferenza unificata al fine di sostituire il precedente componente dimissionario. Considerato che la nomina è intervenuta poco prima della scadenza dell’incarico originario del primo titolare (13 giugno 2017), l’Agenzia ha richiesto alla Conferenza unificata di procedere, a meno di diverso avviso, alla conferma del componente. La Conferenza nella seduta del 16 novembre 2017 ha, invece, proceduto a designare un nuovo componente.
6 Scelto tra esperti di riconosciuta competenza in diritto sanitario, in organizzazione, programmazione, gestione e finanziamento del servizio sanitario, anche estranei all'amministrazione. Il rapporto di lavoro del Direttore generale è regolato con contratto di diritto privato, rinnovabile una sola volta, ed incompatibile con altri rapporti di lavoro subordinato e con qualsiasi altra attività professionale privata. Il Direttore generale ha la responsabilità della gestione dell'Agenzia e ne adotta gli atti, salvo quelli attribuiti agli organi della medesima.
Al Presidente, ai componenti del Consiglio di amministrazione e del Collegio dei revisori dei conti, è corrisposta un'indennità annua lorda commisurata a quella spettante al Direttore generale, in quote percentuali stabilite con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. I compensi a regime degli organi istituzionali nell’ultimo biennio - assoggettati a riduzione del 10 per cento in attuazione delle disposizioni in tema di razionalizzazione della spesa pubblica previste dal d.l. n. 78/2010, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010 n.122 - secondo quanto indicato dall’Agenzia, sono di seguito distintamente esposti.
Tabella 1 - Compensi agli organi istituzionali
(dati in migliaia)
Consiglio di amministrazione | ||
2017 | 2016 | |
Presidente | 17 | 17 |
Componente7 | 14 | 14 |
Collegio dei revisori | ||
2017 | 2016 | |
Presidente | 15 | 15 |
Componente8 | 13 | 13 |
La tabella seguente evidenzia, invece, la spesa - comprensiva sia degli oneri di missione del Direttore generale e del Consiglio di amministrazione sia del compenso spettante all’Organismo indipendente di valutazione (Oiv) - sostenuta nell’ultimo biennio per compensi e indennità.
Tabella 2 - Spesa per compensi agli organi e al Direttore generale
(dati in migliaia)
2017 | 2016 | Var. ass. | Var.% | |
Consiglio di amministrazione | 86 | 94 | -8 | -9 |
Collegio dei revisori dei conti | 47 | 45 | 2 | 4 |
Organismo indipendente di valutazione | 8 | 10 | -2 | -20 |
Direttore generale9 | 186 | 186 | 0 | 0 |
Totale | 327 | 335 | -8 | -2 |
7 Quattro componenti.
8 Due componenti.
9 Il trattamento economico del Direttore generale prevede l’indennità lorda di euro 154.937,07 oltre alla quota aggiuntiva di euro 30.987,41, ai sensi dell’articolo 5 del contratto di diritto privato.
Non sono previsti gettoni di presenza.
In applicazione del d.lgs. 27 ottobre 2009 n.150 e ai fini del contenimento della spesa complessiva per commissioni, comitati ed altri organismi, di cui all’articolo 29 del d.l. 4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, e successive modificazioni, dal maggio del 2014 l’Agenzia ha sostituito il Nucleo di valutazione e controllo strategico con l’Organismo indipendente di valutazione - Oiv (in forma monocratica), per la durata di tre anni. Con deliberazione del Presidente del 29 settembre 2017 è stato nominato il nuovo Organismo, cui spetta un compenso determinato in euro 8.000 lordi annui10.
L'organizzazione dell'Agenzia si articola nelle seguenti principali aree funzionali:
- monitoraggio dei livelli di assistenza e della spesa sanitaria e valutazione delle performance;
- organizzazione dei servizi sanitari;
- qualità e accreditamento;
- innovazione, sperimentazione e sviluppo;
- promozione e sviluppo delle attività di supporto alle regioni;
- educazione continua in medicina (Ecm);
- risorse umane, organizzazione e bilancio.
10 Il precedente Organismo indipendente di valutazione era stato nominato il 5 febbraio 2014, con un compenso di euro 10.000 annui lordi.
3. RISORSE UMANE E COSTO DEL LAVORO
Al 31 dicembre 2017 la dotazione organica del personale a tempo indeterminato dell’Agenzia è di quarantasei unità: sette figure dirigenziali - cinque dell’Area III (dirigenza sanitaria professionale tecnica e amministrativa) e due dell’Area IV (dirigenza medica) - e trentanove unità di personale non dirigente (due appartenenti alle categorie protette).
Il nuovo regolamento, approvato nel corso del 2018 come visto nella parte ordinamentale, con l’obiettivo di consentire il corretto svolgimento delle diverse funzioni istituzionalmente demandate dalla normativa all'Agenzia, ha rideterminato – secondo le indicazioni della legge
n. 205 del 2017 (legge di bilancio per il 2018)11 - la dotazione organica in 146 unità, di cui 17 con qualifica dirigenziale12.
La consistenza finale al 31 dicembre 2017 del personale effettivamente in servizio è pari a 40 unità13 (41 nel 2016) distinte tra 6 dirigenti e 34 unità del comparto.
Per quanto riguarda lo stato giuridico e l’aspetto retributivo, i dipendenti di ruolo dell’Agenzia sono equiparati al personale del Servizio sanitario nazionale14 e nei confronti di essi trova applicazione il Ccnl del relativo comparto.
Il trattamento economico annuo, corrisposto secondo differenti fasce, è stato stabilito dal Consiglio di amministrazione nell’ottobre 2001 e poi modificato nel luglio 200715. Esso è suscettibile di incremento con una quota accessoria di retribuzione fino al 25 per cento,
11 La prescrizione è inserita nell’articolo 1, c. 444. Il c. 445 prevede che, per il biennio 2018-2019 e nel rispetto della programmazione triennale del fabbisogno di personale, l'Agenas può bandire, in deroga alle procedure di mobilità di cui all'articolo 30, c. 1, del d.lgs. n. 165/2001, e successive modificazioni, nonché ad ogni altra procedura per l'assorbimento del personale in esubero dalle amministrazioni pubbliche e nel limite dei posti disponibili nella propria dotazione organica, procedure concorsuali, per esami, per assunzioni a tempo indeterminato di 100 unità di personale, di cui 10 dirigenti di area III, 80 di categoria D a posizione economica di base, 7 di categoria C a posizione economica di base e 3 di categoria B a posizione economica di base, con una riserva di posti non superiore al 50 per cento per il personale non di ruolo, di qualifica non dirigenziale, che, alla data di entrata in vigore della legge, presti servizio, con contratto a tempo determinato ovvero con contratto di lavoro flessibile, ivi compresi i contratti di collaborazione coordinata e continuativa da almeno tre anni, presso l'Agenas. Nel c. 446 è indicato come l'Agenas possa prorogare, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato e fino al completamento delle procedure concorsuali di cui al c. 445, in relazione al proprio effettivo fabbisogno, i contratti di collaborazione di cui al c. 445 in essere alla data di entrata in vigore della legge.
Il c. 447 indica come all'onere derivante dall'attuazione del c. 445, pari a euro 2.372.168 per l'anno 2018 e a euro 4.740.379 a decorrere dall'anno 2019, si provvede utilizzando l'integrazione al finanziamento di cui all'articolo 5, c. 5, del decreto legislativo 30 giugno 1993, n. 266, derivante dai contributi di cui all'articolo 2, c. 358, della legge 27 dicembre 2007, n. 244, integralmente devoluti al bilancio dell'Agenas. Alla compensazione degli effetti finanziari in termini di fabbisogno e indebitamento netto derivanti dai commi da 444 a 448, pari a euro 1.186.000 per l'anno 2018 e a euro 2.370.000 a decorrere dall'anno 2019, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per la compensazione degli effetti finanziari non previsti a legislazione vigente conseguenti all'attualizzazione di contributi pluriennali, di cui all'articolo 6, c. 2, del decreto- legge 7 ottobre 2008, n. 154, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2008, n. 189, e successive modificazioni.
12 L’Agenzia ha predisposto le procedute concorsuali che prevede di concludere entro il 2019.
13 Di cui quattro unità in comando presso l’Agenzia (tre del comparto e uno della dirigenza); un’altra unità della dirigenza è inserita a tempo determinato.
14 Articolo 2-bis del d.lgs. n. 115 del 1998, introdotto dalla legge n. 129 del 2001, di conversione del d.l. n. 17 del 2001.
15 Il trattamento è composto da: valore tabellare iniziale, valore comune delle indennità di qualificazione professionale ed indennità integrativa speciale.
determinata dal Direttore - avuto riguardo alla produttività complessiva ed alla qualità della prestazione individuale - da corrispondersi in due rate semestrali.
Per i dirigenti si applica il Ccnl dell’area della dirigenza sanitaria, tecnica professionale, amministrativa e medica ed è prevista l’indennità di risultato stabilita – con gli stessi criteri – entro il limite del 25 per cento del trattamento fondamentale, previa assegnazione degli obiettivi da parte del Direttore e verifica dei risultati.
La tabella successiva espone gli oneri per il personale, esclusi gli incarichi ad esperti esterni con rapporto di collaborazione16, di cui si dirà nel paragrafo successivo, e al netto degli oneri erariali a carico dell’Agenzia, a raffronto con l’esercizio precedente.
Tabella 3 - Oneri per il personale in attività di servizio
(dati in migliaia)
2017 | 2016 | Var. ass. | Var. % | |
voci stipendiali corrisposte al personale a tempo indeterminato | 1.284 | 1.322 | -38 | -3 |
straordinario per il personale a tempo indeterminato | 21 | 29 | -8 | -28 |
indennità e altri compensi al personale a tempo indeterminato (esclusi i rimborsi spesa per missione) | 378 | 504 | -126 | -25 |
voci stipendiali corrisposte al personale a tempo determinato | 193 | 181 | 12 | 7 |
indennità e altri compensi al personale a tempo determinato (esclusi i rimborsi spesa per missione) | 84 | 69 | 15 | 22 |
buoni pasto | 44 | 41 | 3 | 7 |
contributi obbligatori per il personale | 565 | 570 | -5 | -1 |
assegni familiari | 12 | 11 | 1 | 9 |
Totale parziale | 2.581 | 2.727 | -146 | -5 |
indennità di missione e di trasferta | 168 | 227 | -59 | -26 |
Totale generale | 2.749 | 2.954 | -205 | -7 |
Nel 2017 l’onere complessivo per il personale diminuisce del 7 per cento, con flessione di gran parte delle varie componenti di spesa; la retribuzione lorda del personale a tempo indeterminato e determinato nonché al Direttore generale - comprensiva delle indennità accessorie, tra cui quelle di produttività e di risultato, e dei buoni pasto - passa, infatti, da euro 2,15 milioni nel 2016 a euro 2 milioni nel 2017. Si registrano, altresì, minori uscite per contributi previdenziali e indennità per missioni e trasferte.
16 Secondo l’Agenzia l’aumento del numero dei collaboratori si è reso necessario per fare fronte al corposo incremento delle funzioni istituzionali, che non aveva visto corrispondere un ampliamento della dotazione organica fino all’approvazione, dell’art. 1, commi 444 e segg., della legge n. 205/2017che ha rideterminato la dotazione organica dell'Agenzia in n. 146 unità di personale complessive.
Flette da euro 72 a 69 mila (- 5 per cento) il valore della spesa unitaria media, dato dal rapporto fra il suddetto onere generale per il personale del rendiconto finanziario - comprensivo anche degli oneri a carattere non retributivo - e le unità in servizio al 31 dicembre.
4. COLLABORAZIONI ESTERNE, CONSULENZE ED INCARICHI
L’Agenzia si avvale di esperti di comprovata esperienza ed elevata professionalità per fronteggiare esigenze di elevata qualificazione e specializzazione che si presentino nello svolgimento delle attività istituzionali, per le quali non sia possibile il ricorso al personale in servizio. Tale possibilità, prevista dall’art. 2 della legge 28 marzo 2001, n. 129 e nell’articolo 21 del previgente regolamento nel limite massimo di dieci unità, è stata confermata, con alcune differenze, nel limite massimo di sette unità (cinque unità impiegate nel 2017, così come nel 2016), anche nell’articolo 10 del regolamento17 deliberato dal Consiglio di amministrazione il 23 aprile 2013.
Diverso è il regime delle collaborazioni per quanto concerne l’attività di educazione continua in medicina - Ecm. Per le collaborazioni relative a tale attività, organizzata per singoli progetti, al netto dei relativi oneri previdenziali, assistenziali ed erariali, nel 2017 sono stati impegnati euro 1,05 milioni (a fronte di euro 1,15 milioni nel 2016)18.
I rapporti di collaborazione sono instaurati dall’Agenzia soltanto in seguito allo svolgimento di specifiche procedure previste dalla legge e, nel rispetto di queste, dagli atti regolamentari interni, nonché a seguito del controllo di legittimità della Corte dei conti, ai sensi dell’art. 3, lettera f/bis della legge n.20/1994. Al fine di disciplinare il ricorso a tali forme di collaborazione, è stato previsto sin dal 2007 l'elenco, di tipo aperto, dei consulenti ed esperti da cui viene selezionato, in ragione delle specifiche esigenze di volta in volta evidenziate e delle professionalità presenti, il nominativo dell'esperto cui conferire l’incarico.
17 Il primo c. conferma che, in presenza di specifiche esigenze relative alle attività ricomprese nell’oggetto di contratti o convenzioni, ovvero alle attività di studio, documentazione e formazione, con particolare riferimento ai profili metodologici, che richiedano l’apporto di competenze professionali particolarmente qualificate, l'Agenzia può stabilire rapporti di lavoro autonomo ai sensi dell'articolo 2.222 del codice civile, o di collaborazione coordinata e continuativa, con esperti e collaboratori esterni in possesso delle suddette capacità, nel rispetto delle disposizioni di legge vigenti in materia di incompatibilità. Il c. 2 prevede, in particolare, che, in ottemperanza all’articolo 19 del d.lgs. 28 giugno 2012, n. 106 e nel rispetto dell’articolo 7, c. 6 del d.lgs. n. 165/2001, l’Agenzia può avvalersi del personale di cui al c. 1, compatibilmente con il finanziamento istituzionale e le entrate proprie disponibili, comunque nel limite massimo di sette unità. I contratti di cui al c. 1 sono stipulati dal Direttore generale. Le condizioni generali e la retribuzione massima sono determinate con apposito schema deliberativo del Consiglio di amministrazione, su proposta del Direttore generale.
18 Secondo dati forniti dall’Agenzia nel 2017 a questo importo si devono aggiungere le spese di missione per le visite di verifica e per le riunioni della Commissione nazionale e dei suoi organismi ausiliari, pari ad euro 92 mila, quelle relative alla convenzione con il Cogeaps (Consorzio gestione anagrafica professioni sanitarie) a supporto delle attività di certificazione e di gestione delle banche dati relative alle anagrafiche dei professionisti sanitari, pari ad euro 443 mila nonché le spese generali (telefonia, gestione dati, utilizzo delle postazioni di lavoro da parte del personale impiegato per le attività inerenti l’Ecm) per un costo, calcolato sulla base delle risultanze effettive del controllo di gestione interno, pari a circa euro 610 mila, per un totale complessivo di euro 2,199 milioni, al netto, per quanto riguarda le spese per i collaboratori, degli oneri previdenziali, assistenziali ed erariali, nonché al netto dell’Iva e del contributo di rivalsa previdenziale.
In considerazione di quanto previsto dagli articoli 9, 10 e 11 del regolamento19, ai sensi dell’art. 19, co. 1 d.lgs. n. 106/2012, l’Agenzia ha impegnato euro 6,44 milioni per collaborazioni coordinate e a progetto (euro 6,52 milioni nel 2016), euro 1,25 milioni per incarichi libero professionali di studio, ricerca e collaborazione (euro 1,24 milioni nel 2016) per un totale di 249 collaborazioni (contro 223 nel 2016), di cui 204 (186) coordinate e continuative,
3 (6) occasionali e 45 (31) professionali con partita Iva.
Per altre prestazioni professionali e specialistiche (relativi ad es. al conferimento dell’incarico di responsabile per la sicurezza e prevenzione ex lege n. 626/94, nonché a quelli di medico competente) risultano, secondo dati forniti dall’Agenzia, impegni nell’esercizio in esame per complessivi euro 14 mila (a fronte di euro 12 mila nel 2016).
L’Agenzia ha, peraltro, ottemperato a quanto disposto dall’articolo 53, c. 14, d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, come modificato dall’articolo 34, c. 2, del d.l. n. 223/2006 convertito nella legge n.248, inserendo nelle proprie banche dati accessibili al pubblico per via telematica, gli elenchi dei titolari di incarichi di collaborazione, indicando la durata, il compenso, l'oggetto e gli estremi dell’atto di conferimento, dell'incarico.
Riguardo al tema delle collaborazioni, la Corte sottolinea – considerato il consistente importo (euro 7,76 milioni nel 2016 ed euro 7,70 milioni a fine 2017 al lordo degli oneri riflessi e delle imposte) - l’elevato numero e la notevole diversità delle tipologie delle stesse.
L’Agenas con nota dell’aprile e del novembre 2018 ha rappresentato, al riguardo, che il ricorso alle collaborazioni, in attesa dell’intervento normativo di adeguamento della dotazione organica, è stato per lo più dettato dalla necessità, tenuto conto delle varie funzioni attribuite dal Legislatore all’Agenzia nel corso degli anni, di assolvere agli accresciuti compiti istituzionali20. In assenza delle predette collaborazioni l’Agenas avrebbe dovuto svolgere le complessive attività potendo contare soltanto su una dotazione organica di 46 unità, di cui solo 38 in effettivo servizio presso la stessa. La suddetta necessità ha posto in evidenza l’entità del fabbisogno di risorse professionali per consolidare la struttura dell’Agenzia e creare le condizioni per rispondere al mandato istituzionale gettando, inoltre, le basi per l’intervento normativo, inserito nella richiamata legge n. 205/2017, al quale ha fatto seguito
19 In relazione alla complessità dei compiti assegnati all’Agenzia, in particolare per le attività di supporto alle regioni, con priorità per quelle impegnate nei piani di rientro, l’Agenzia, compatibilmente con i limiti di bilancio, nel rispetto dei vincoli finanziari previsti a legislazione vigente e dell’articolo 7, c. 6 del d.lgs. n. 165/2001, può stipulare con esperti di particolare e comprovata qualificazione professionale i contratti di collaborazione previsti all’articolo 19 del d.lgs. 28 giugno 2012, n. 106.
20 Come le attività concernenti la misurazione, l’analisi, la valutazione e il monitoraggio delle performance degli enti del Servizio Sanitario nazionale che richiedono la presenza dell’Agenzia anche a livello regionale.
l’approvazione, come visto in precedenza, del nuovo regolamento che prevede, in particolare, l’incremento della dotazione organica, da 46 a 146 unità, oltre a specifiche disposizioni per il conferimento di incarichi a esperti e collaboratori esterni.
Si resta in attesa di conoscere e valutare l’impatto che detti sviluppi normativi e regolamentari avranno sulla riduzione del ricorso alle collaborazioni.
5. ATTIVITÀ ISTITUZIONALE
L’Agenzia, quale organo tecnico-scientifico del Servizio sanitario nazionale, svolge - in virtù delle disposizioni contenute nel d.lgs. 19 giugno 1999, n. 229, di riorganizzazione del Servizio sanitario nazionale - un ruolo di collegamento e di supporto decisionale sia per il Ministero della salute sia per le regioni, sulle strategie di sviluppo in conformità agli indirizzi delineati dalla Conferenza unificata Stato-regioni e Stato-città ed autonomie locali.
L’attività dell’Agenas si articola in una parte istituzionale ordinaria e in una per la realizzazione di progetti di ricerca, che trovano entrambe una dimensione attuativa nelle aree funzionali nelle quali si sviluppa l’Agenzia.
Le diverse attività - con il supporto di processi formativi mirati - toccano l’organizzazione, l’evoluzione, la rilevazione e l’analisi dei costi della sanità nazionale, ed in particolare21: la valutazione di efficacia dei Livelli essenziali di assistenza (Lea); la valutazione, attraverso il Piano nazionale esiti (Pne), dell’efficacia e dell’appropriatezza delle prestazioni; la formulazione di proposte per l’organizzazione dei servizi ospedalieri e territoriali; l’analisi delle innovazioni di sistema, della qualità e dei costi dell’assistenza; lo sviluppo e la diffusione di sistemi per la sicurezza delle cure; il monitoraggio dei tempi di attesa; la segnalazione delle disfunzioni e degli sprechi nella gestione delle risorse personali e materiali e nelle forniture; il trasferimento dell’innovazione e delle sperimentazioni in materia sanitaria22, il rischio clinico e la sicurezza del paziente.
L’Agenas ha, inoltre, il compito di fornire la propria collaborazione per monitorare e offrire supporto alle regioni impegnate nell’attuazione dei piani di rientro, analizzando le cause strutturali del deficit, valutando le criticità emerse e proponendo modelli e interventi per la loro progressiva soluzione.
L’Agenzia sostiene lo sviluppo dell’Health technology assessment (Hta) e ne coordina la rete italiana23, supporta le regioni per attività stabili di programmazione e valutazione e partecipa ai principali network internazionali ed europei.
21 Le principali aree tematiche di attività dell’Agenzia sono definite in base agli indirizzi della Conferenza unificata.
22 L’Agenzia è, inoltre, chiamata ad esprimere alcuni pareri obbligatori in materia di sanità e ad assicurare il costante monitoraggio delle procedure di accreditamento delle strutture pubbliche e private che erogano prestazioni sanitarie e dei conseguenti oneri per il Servizio sanitario nazionale nonché l’attuazione dei protocolli di intesa tra università e regioni concernenti l’apporto delle facoltà di medicina alle attività assistenziali del Servizio sanitario nazionale.
23 L’Hta riguarda la valutazione delle tecnologie sanitarie esistenti e di nuova introduzione (dispositivi medici, farmaci, procedure mediche e chirurgiche, ecc.) fondata sulle evidenze scientifiche al fine di informare i processi decisionali. Si tratta di un approccio multidimensionale e multidisciplinare per l’analisi delle implicazioni medico-cliniche, sociali, organizzative, economiche, etiche e legali di una tecnologia attraverso la valutazione di più parametri quali l’efficacia, la sicurezza, i costi, l’impatto sociale e organizzativo. L’obiettivo è quello di valutare gli effetti reali e/o potenziali della tecnologia, sia a priori
Promuove programmi di ricerca e aderisce ai progetti di ricerca, corrente24 e finalizzata25, finanziati dal Ministero della salute. Partecipa ai progetti del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm)26, che opera in base a programmi annuali approvati con decreto del Ministro della salute.
Dal 2008 l’Agenzia è, inoltre, destinataria dei compiti concernenti la gestione amministrativa e organizzativa del Programma nazionale di formazione Ecm (Educazione Continua in Medicina) e del supporto alla Commissione nazionale per la formazione continua27.
Nel 2017, a seguito dell’emanazione della legge n. 208 del 2016 (legge di stabilità 2017), l’Agenzia ha iniziato un percorso per la definizione delle direttrici metodologiche (predisposto un apposito Manuale) destinate a indirizzare l’attività di affiancamento agli enti del Servizio sanitario nazionale interessati ai piani di efficientamento e riqualificazione su istanza delle regioni che ne chiedono il supporto. Gli interventi dell’Agenzia, spesso in continuità con le attività intraprese nel 2016 e in ausilio ad altri enti, si sono concentrati sulle seguenti principali aree: gestione e rischio clinico e sicurezza del paziente, innovazione e tecnologia, revisione delle reti clinico assistenziali, Piano nazionale per il governo delle liste di attesa, accreditamento, attività Ecm, sperimentazione di modelli di certificazione e umanizzazione delle cure, trasparenza e sperimentazione di modelli di gestione dei rischi nel sistema di governance, monitoraggio delle disuguaglianze e sostenibilità del Servizio sanitario nazionale, Piano nazionale esiti (Pne), piani di riqualificazione ed efficientamento aziendale, formazione medico specialistica per la valutazione delle performance assistenziali delle strutture sanitarie,
che durante l’intero ciclo di vita, nonché le conseguenze che l’introduzione o l’esclusione di un intervento ha per il sistema sanitario, l’economia e la società.
24 La ricerca corrente è attuata tramite i progetti istituzionali degli organismi di ricerca nazionali nell’ambito degli indirizzi del Programma nazionale, approvati dal Ministro della salute.
25 La ricerca finalizzata attua gli obiettivi prioritari, biomedici e sanitari del Piano sanitario nazionale, attraverso progetti di ricerca, approvati dal Ministro della salute di concerto con il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.
26 Il Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (Ccm), istituito presso il Ministero della salute dalla legge del 26 maggio 2004, n. 138, con lo scopo di contrastare le emergenze di Salute pubblica legate prevalentemente alle malattie infettive e diffusive e al bioterrorismo, opera in coordinamento con le strutture regionali, attraverso specifiche convenzioni con gli organismi di ricerca. È un organismo di coordinamento tra il Ministero della salute e le regioni per le attività di sorveglianza, prevenzione e risposta tempestiva alle emergenze. Secondo la norma, il Ccm opera “in coordinamento con le strutture regionali attraverso convenzioni con l’Istituto superiore di sanità, l’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro, gli Istituti zooprofilattici sperimentali, le Università, gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e con altre strutture di assistenza e di ricerca pubbliche e private, nonché con gli organi di sanità militare”, e agisce “con modalità e in base a programmi annuali approvati con decreto del Ministro della salute”.
27 L’art. 2, c. 357, della legge n. 244/2007 ha trasferito la gestione amministrativa del programma Ecm e il supporto alla Commissione nazionale per la formazione continua di cui all’articolo 16-ter del d.lgs. n. 502/1992 all’Agenzia per i servizi sanitari regionali, mentre il successivo c. 358 ha previsto che i contributi alle spese previsti all’articolo 92, c. 5, della legge n. 388/2000 a carico dei soggetti pubblici e privati che chiedono l’accreditamento per lo svolgimento di attività di formazione continua nel settore salute, affluiscono direttamente al bilancio dell’Agenzia ai fini della copertura degli oneri dalla stessa sostenuti, ivi incluse le spese di funzionamento della Commissione nazionale per la formazione continua e degli ulteriori organismi previsti dal citato Accordo del 1° agosto 2007 nonché le spese per il personale derivanti dall’attuazione dei commi da 357 a 360.
coordinamento del programma nazionale Hta, sistema di monitoraggio, analisi e controllo dell’andamento dei singoli sistemi sanitari regionali, tempi e liste di attesa.
L’art. 1. c. 513 della legge 30 dicembre 2018, n. 145 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021) ha previsto per l’Agenas nuove attività per le quali è autorizzata la spesa di euro 100.000 annui a decorrere dall'anno 2019. L’Agenzia è chiamata a realizzare, a supporto del Ministero della salute e delle regioni e province autonome, un sistema di analisi e monitoraggio delle performance delle aziende sanitarie che segnali preventivamente, attraverso un apposito meccanismo di allerta, eventuali e significativi scostamenti relativamente alle componenti economico-gestionale, organizzativa, finanziaria e contabile, clinico-assistenziale, di efficacia clinica e dei processi diagnostico- terapeutici, della qualità, della sicurezza e dell'esito delle cure, nonché dell'equità e della trasparenza dei processi. All’Agenas è, inoltre, affidato il compito di monitorare l'omogenea realizzazione da parte di ciascuna regione di un sistema di verifica delle attività assistenziali e della loro qualità finalizzato alla verifica della qualità delle prestazioni delle singole unità assistenziali delle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, secondo quanto previsto dall'articolo 4, c. 4 del d.l. 13 settembre 2012, n.158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189.
L’attività di ricerca, è proseguita grazie al sostegno finanziario dei fondi provenienti dal Ministero della salute, da altre istituzioni (ricerca corrente e accordi di collaborazione), o da fonti internazionali (progetti europei), nonché tramite risorse proprie (ricerca autofinanziata). Oltre che con il Ministero della salute, diversi progetti di ricerca finalizzata, ordinari e strategici, sono stati attivati, continuati e/o conclusi con altri soggetti (alcune regioni, il Mef, l’Anac, aziende ospedaliere, università, Asl e istituti di ricerca), mentre sono stati parallelamente proseguiti progetti di ricerca in ambito europeo.
Nel campo divulgativo prosegue la pubblicazione delle riviste realizzate dall’Agenzia, le cui tematiche sono incentrate sull’analisi e sull’osservazione delle problematiche concernenti il settore sanitario.
Ulteriori informazioni riguardanti gli obiettivi programmatici, le iniziative intraprese e i risultati conseguiti nell’espletamento dell’attività istituzionale dell’Agenzia sono desumibili soprattutto dalle sue relazioni semestrali e dal sito internet articolato in aree tematiche.
L’Agenzia pubblica sul sito istituzionale (sezione controlli e rilievi sull’amministrazione) le relazioni annuali sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della Corte dei conti, come indicato dall’art. 31, c. 1, del d.lgs. n. 33 del 14 marzo 2013.
6. GESTIONE FINANZIARIA
L’Agenzia si avvale di un sistema di contabilità finanziaria associato ad una contabilità economico-patrimoniale. Il rendiconto generale dell’esercizio 2017 fa riferimento agli schemi e ai principi contabili contenuti nel d.p.r. 27 febbraio 2003 n. 97, concernente il regolamento riguardante l’amministrazione e la contabilità degli enti pubblici, nonché alle indicazioni della legge n. 196 del 2009 e dell’allegato 1 al d.lgs. n. 91 del 2011.
Il rendiconto generale è composto dal conto del bilancio, costituito dal rendiconto finanziario gestionale e decisionale, dal conto economico, dallo stato patrimoniale e dalla nota integrativa corredati dalla situazione amministrativa, dalla relazione sulla gestione e dalla relazione del Collegio dei revisori dei conti.
In termini finanziari l’Agenzia ha adottato il nuovo Piano dei conti integrato di cui al d.lgs. 31 maggio 2011 n. 9128 (disposizioni recanti attuazione dell’art. 2 della legge n. 196 del 200929), come disposto dal d.p.r. 4 ottobre 2013 n.132, la cui introduzione, prevista in forma obbligatoria dal 1° gennaio 2015 è avvenuta con deliberazione del Consiglio di amministrazione del 29 luglio 2015.
Il rendiconto generale, per quanto concerne l’aspetto finanziario, è articolato per missioni e programmi30, ai sensi del d.p.c.m. 12 dicembre 2012. I capitoli di bilancio sono definiti secondo il suddetto Piano. Gli importi delle voci di entrata e di uscita sono stati conseguentemente riclassificati.
È, inoltre, riportato il Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio, che illustra le linee strategiche dell’amministrazione da intraprendere all’interno delle missioni e dei programmi, integrato con le risultanze osservate in termini di raggiungimento dei risultati stessi.
Si segnala, inoltre, che, in ottemperanza alle citate disposizioni l’Agenzia ha proceduto (deliberazione C.d.a. n.17/2018) al riaccertamento dei residui attivi e passivi, ai sensi del d.p.r.
28 L’Agenas ha partecipato, per il biennio 2015-2016, alla sperimentazione della tenuta della contabilità sulla base del nuovo principio della competenza finanziaria c.d. “potenziata” di cui all’articolo 25, c. 1.
29 La legge 31 dicembre 2009 n. 196 (legge di contabilità e finanza pubblica) ha previsto il processo di riforma degli ordinamenti contabili pubblici per rendere i bilanci delle pubbliche amministrazioni omogenei, confrontabili ed aggregabili secondo i principi e le classificazioni di cui al regolamento n.2223/96 del Consiglio Europeo del 25 giugno 1996 (sistema europeo dei conti nazionali e regionali della Comunità.
30 Ai sensi dell’art. 10 del d.lgs. n. 91/2011 le missioni costituiscono le funzioni principali e gli obiettivi strategici dell’Agenzia perseguite con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili, mentre i programmi sono aggregati omogenei di attività destinate a perseguire gli obiettivi definiti nelle missioni. Le missioni previste dall’Agenzia sono; 1) tutela della salute; 2) ricerca e innovazione; 3) servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche; 4) servizi in conto terzi e partite di giro. Ad ogni missione corrisponde uno specifico programma individuato nel rispetto dei criteri stabiliti per il consolidamento della spesa pubblica associando ad essi anche il raccordo con la codifica Cofog di II° livello (classification of the functions of government) per la valutazione omogenea delle attività delle pubbliche amministrazioni svolte dai diversi Paesi europei (Mef. Circolare n. 23 del 13 maggio 2013).
n. 97/2003. Con il suddetto provvedimento, a seguito di specifica istruttoria svolta in ordine alla sussistenza delle condizioni per la loro cancellazione, l’Agenzia ha eliminato residui attivi per euro 261.726 e residui passivi per euro 574.229 con un saldo positivo di euro 312.503. Sull’operazione, visionata la documentazione di supporto, ha espresso parere favorevole il Collegio dei revisori dei conti.
6.1 Risultanze complessive della gestione
Il rendiconto generale 2017, approvato dal Consiglio di amministrazione il 19 aprile 2018, non è stato oggetto di osservazioni da parte del Collegio dei revisori31, che lo ha esaminato nella seduta del 16 aprile 2018. Del pari positivo, fatte salve alcune osservazioni, è stato il giudizio dei ministeri vigilanti32.
Il Mef, riguardo alla classificazione delle spese, premessa la corretta individuazione delle missioni e dei programmi, segnala l’esigenza di verificare la tipologia di spesa classificata nella missione “servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche” che appare elevata, ricordando che la stessa deve essere utilizzata in misura residuale. Ha inoltre rappresentato la necessità - in accordo con il Ministero della Salute - che l’Agenzia fornisca elementi informativi circa il rispetto complessivo delle norme di contenimento della spesa pubblica.
In merito, l’Agenzia con proprie note del 14 settembre 2018 e del 4 dicembre 2018 ha dichiarato di aver operato, anche nell’esercizio 2017, nel rispetto dei limiti imposti dalle leggi in tema di spending review. In particolare, riguardo al d.l. n. 112/2008, convertito in legge n. 133/2008, art. 61 c. 17 (somme provenienti da riduzioni di spesa e maggiori entrate, con esclusione di quelle di cui ai commi 14 e 16,) e art. 67 c. 6 (somme provenienti dalle riduzioni di spesa in materia di contrattazione integrativa e di controllo dei contratti nazionali ed integrativi) e al d.l. n. 78/2010, convertito in legge n. 122/2010 (spese per organismi collegiali e altri organismi, incarichi di consulenza, spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e di rappresentanza, spese per missioni e per la formazione) l’Agenzia nel rispetto dei limiti imposti dalle norme nel 2017 ha versato all'entrata del bilancio dello Stato euro 61.401.
La seguente tabella riporta, in sintesi, i saldi contabili più significativi del rendiconto generale 2017, a raffronto con quelli del precedente esercizio.
31 Il Collegio prende atto della documentazione fornita dall’Agenzia in merito alla procedura di riaccertamento dei residui e delle variazioni apportate nel 2017 ai dati contabili conseguenti all’adozione definitiva del Piano integrato dei conti, di cui al d.p.r. n. 132/2013.
32 Espresso con note: Ministero dell’economia e delle finanze - RgS (15 giugno 2018); Ministero della salute (10 luglio 2018).
Tabella 4 - Risultanze finali
(dati in migliaia)
2017 | 2016 | Var. ass. | var. % | |
Entrate complessive accertate | 26.117 | 25.907 | 210 | 1 |
Uscite complessive impegnate | 19.739 | 20.143 | -404 | -2 |
AVANZO FINANZIARIO | 6.378 | 5.764 | 614 | 11 |
Valore della produzione | 23.596 | 24.470 | -874 | -4 |
Costi della produzione | 15.299 | 16.368 | -1.069 | -7 |
saldo tra valore e costi della produzione | 8.297 | 8.102 | 195 | 2 |
Saldo proventi ed oneri finanziari | 3 | 1 | 2 | 200 |
Saldo proventi ed oneri straordinari | -202 | -195 | -7 | -4 |
Imposte | 621 | 670 | -49 | -7 |
AVANZO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO | 7.477 | 7.238 | 239 | 3 |
Attivo patrimoniale | 111.802 | 105.479 | 6.323 | 6 |
Passivo patrimoniale | 2.258 | 3.382 | -1.124 | -33 |
PATRIMONIO NETTO | 109.544 | 102.097 | 7.447 | 7 |
Consistenza di cassa a fine esercizio | 100.372 | 93.808 | 6.564 | 7 |
Residui attivi | 6.780 | 6.502 | 278 | 4 |
Residui passivi | 4.532 | 4.380 | 152 | 3 |
AVANZO D'AMMINISTRAZIONE | 102.620 | 95.930 | 6.690 | 7 |
Rispetto al 2016 alcune voci sia delle entrate sia delle uscite sono state diversamente imputate in ragione del nuovo Piano dei conti integrato. L’Agenas ha, pertanto, correttamente provveduto a indicare e riclassificare nel rendiconto finanziario decisionale i dati relativi al 2016 al fine di renderli omogenei e maggiormente confrontabili.
Anche nel 2017 alla formazione delle risultanze finanziarie finali hanno contribuito in misura decisiva - euro 15,68 milioni a fronte di euro 16,47 milioni nel 201633 (- 5 per cento) - le entrate relative all’attività di gestione del Sistema Ecm affidata all’Agenzia, seguite dai trasferimenti correnti da parte dello Stato, aumentati da euro 5,17 milioni ad euro 6,43 milioni (+ 24 per cento), di cui euro 2,88 milioni quale contributo ordinario del Ministero della salute. Il totale dei trasferimenti correnti passa da euro 5,94 milioni a 7,36 con un incremento complessivo del 24 per cento. In considerazione sia della crescita delle entrate accertate (+ 1 per cento) sia della flessione delle uscite impegnate (- 2 per cento), l’esercizio in esame si chiude con un avanzo finanziario di competenza, pari a euro 6,38, più consistente (+11 per cento) rispetto a quello (euro 5,76 milioni) registrato nel 2016.
Ciò premesso, può rilevarsi che:
33 Ai quali si aggiungono, nel 2016, euro 44.997 (a fronte di soli euro 2.000 nel 2017), quali proventi da servizi di formazione relativi al corso Auditor/Valutatori degli Organismi Tecnicamente Accreditanti, per un totale quindi di euro 16,51 milioni.
- in considerazione della maggiore riduzione dei costi, rispetto a quella parallela del valore della produzione, aumenta leggermente il saldo positivo della gestione caratteristica (+ 2 per cento);
- a fine 2017, il patrimonio netto, per effetto del positivo risultato economico e dell’invariata consistenza del fondo di dotazione, si attesta ad euro 109,54 milioni, con un incremento del 7 per cento rispetto al precedente esercizio;
- cresce (+ 7 per cento) il fondo di cassa che, al termine del 2017, presenta la consistenza di euro 100,37 milioni, mentre la gestione dei residui, considerata anche l’operazione di cancellazione effettuata soprattutto sui passivi, evidenzia una prevalenza dei residui attivi;
- l’avanzo di amministrazione, infine, registra nel 2017 (euro 102,62 milioni, di cui euro 1,53 vincolati) un incremento del 7 per cento.
6.2 Raffronto tra previsioni di bilancio e risultati contabili a chiusura di esercizio
Gli accertamenti in entrata e gli impegni di spesa assunti nel corso del 2017 posti a raffronto con le previsioni definitive sono riportati, in sintesi, nelle tabelle che seguono.
Tabella 5 - Riepilogo entrate
(dati in migliaia)
2017 | ||||
Oggetto | Previsioni | Accertamenti | Riscossioni | Rimaste da |
definitive | riscuotere | |||
Entrate correnti | 28.217 | 23.395 | 18.434 | 4.961 |
Entrate in conto capitale | 0 | 0 | 0 | 0 |
Entrate effettive | 28.217 | 23.395 | 18.434 | 4.961 |
Partite di giro | 3.325 | 2.722 | 2.705 | 17 |
Totale generale | 31.542 | 26.117 | 21.139 | 4.978 |
Tabella 6 - Riepilogo spese
(dati in migliaia)
2017 | ||||
Oggetto | Previsioni | Impegni | Pagamenti | Rimaste da |
definitive | pagare | |||
Spese correnti | 27.946 | 16.658 | 13.932 | 2.726 |
Spese in conto capitale | 591 | 359 | 211 | 148 |
Spese effettive | 28.537 | 17.017 | 14.143 | 2.874 |
Partite di giro | 3.325 | 2.722 | 2.713 | 9 |
Totale generale | 31.862 | 19.739 | 16.856 | 2.883 |
Dal riepilogo appena esposto si deduce, in primo luogo, il divario tra entrate previste (definitive) ed accertamenti, con scostamento complessivo (- euro 5,42 milioni) pari al 17 per cento circa (26 per cento nel 2016).
I principali scostamenti - a parte quelli delle partite di giro (euro 603 mila) - hanno riguardato le entrate correnti e, in particolare, i contributi delle amministrazioni centrali (euro 2,219 milioni), i trasferimenti delle amministrazioni locali (euro 536 mila) e dall’Unione Europea (euro 516 mila), le entrate da vendita ed erogazione di servizi (euro 1,52 milioni).
Quanto alla differenza tra spese previste ed impegni assunti, la differenza complessiva (- euro 12,12 milioni) si attesta intorno al 38 per cento (44 per cento nel 2016) ed è attribuibile per euro 11,29 milioni alle spese correnti, e, in misura residuale, a quelle in conto capitale (euro 231 mila) e alle partite di giro (euro 603 mila).
Oltre alle partite di giro (specialmente per ritenute erariali su redditi da lavoro autonomo e scissione contabile Iva), gli scostamenti di spesa più significativi - secondo l’articolazione dei capitoli introdotta dal nuovo Piano integrato dei conti - sono stati determinati, nell’esercizio in esame, dai mancati impegni in parte corrente. Questi sono riconducibili alla complessiva attività di Ecm e di ricerca e sperimentazione relativi, in particolare, alle indennità di missione e trasferta al personale, agli incarichi libero professionali di studio, ricerca e consulenza, nonché alle collaborazioni coordinate e a progetto oltre ai trasferimenti passivi (regioni, Asl, università, istituti di ricerca, ospedali, ecc.), agli oneri tributari, al fondo di riserva, alle spese per il personale e ad alcune voci relative all’acquisto beni e servizi. Per la componente in conto capitale, detti scostamenti si riferiscono alle voci concernenti gli acquisti di mobili e arredi, hardware, macchinari oltre alle manutenzioni straordinarie.
Vale segnalare che gran parte dei suddetti minori impegni non rappresentano vere e proprie economie di bilancio, avendo una assegnazione specifica (progetti di ricerca).
Nonostante i suddetti dati risultino leggermente migliorativi rispetto all’esercizio precedente, evidenziando una più attenta capacità programmatoria, la presenza di scostamenti di accertamenti e impegni rispetto alle previsioni di bilancio inducono a ribadire, conformemente a quanto segnalato nei precedenti referti, la necessità di proseguire nell’attento monitoraggio delle esigenze dell’Agenzia in occasione della stesura del documento previsionale, specie in materia di spese. Ciò al fine di assicurarne la reale pianificazione e attendibilità nonché lo svolgimento delle attività assegnate alla stessa e, in particolare, di quelle connesse alla ricerca e alla sperimentazione.
6.3 Rendiconto finanziario
La tabella seguente espone le voci di entrata e di uscita - rettificate secondo il nuovo Piano integrato dei conti di cui al d.p.r. n. 132/2013 - confrontate con quelle dell’esercizio precedente.
Tabella 7 - Rendiconto finanziario
(dati in migliaia)
2017 | Inc. % | 2016 | Inc. % | |
ENTRATE | ||||
CORRENTI | ||||
Trasferimenti correnti da Amministrazioni pubbliche | ||||
- trasferimenti da Ministeri | 6.433 | 25 | 5.174 | 20 |
- trasferimenti da enti centrali produttori di servizi assistenziali, ricreativi e culturali | 0 | 0 | 2 | 0 |
- trasferimenti da enti e istituzioni centrali di ricerca e Istituti e stazioni sperimentali di ricerca | 40 | 0 | 0 | 0 |
- trasferimenti da altre amministrazioni centrali n.a.c. | 192 | 1 | 0 | 0 |
- trasferimenti da Regioni | 513 | 2 | 632 | 2 |
- trasferimenti da Università | 0 | 0 | 2 | 0 |
- trasferimenti da Aziende sanitarie locali | 78 | 0 | 0 | 0 |
- trasferimenti da altri enti e agenzie regionali e sub regionali | 13 | 0 | 13 | 0 |
Totale | 7.269 | 28 | 5.823 | 22 |
Trasferimenti correnti dall'Unione Europea a dal resto del mondo | ||||
- trasferimenti dall'Unione Europea | 76 | 0 | 111 | 1 |
- trasferimenti dal resto del mondo | 19 | 0 | 10 | 0 |
Totale | 95 | 0 | 121 | 1 |
Totale trasferimenti correnti | 7.364 | 28 | 5.944 | 23 |
Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione di beni | ||||
- entrate dalla vendita e dall'erogazione di servizi | 15.684 | 60 | 16.512 | 64 |
Totale | 15.684 | 60 | 16.512 | 64 |
Rimborsi e altre entrate correnti | ||||
- rimborsi | 337 | 2 | 373 | 2 |
- altre entrate correnti | 10 | 0 | 33 | 0 |
Totale | 347 | 2 | 406 | 2 |
TOTALE ENTRATE CORRENTI | 23.395 | 90 | 22.862 | 88 |
IN CONTO CAPITALE | 0 | 0 | 0 | 0 |
TOTALE ENTRATE IN CONTO CAPITALE | 0 | 0 | 0 | 0 |
PARTITE DI GIRO | 2.722 | 10 | 3.045 | 12 |
TOTALE PARTITE DI GIRO | 2.722 | 10 | 3.045 | 12 |
TOTALE GENERALE ENTRATE | 26.117 | 100 | 25.907 | 100 |
variazione % | 1 | -4 | ||
USCITE | ||||
CORRENTI | ||||
- redditi da lavoro dipendente | 2.581 | 13 | 2.726 | 14 |
- imposte e tasse a carico dell'Ente | 837 | 4 | 790 | 4 |
- acquisto di beni e servizi | 10.878 | 55 | 10.562 | 52 |
- trasferimenti correnti | 2.196 | 11 | 2.377 | 12 |
- rimborsi e poste correttive delle entrate | 159 | 1 | 280 | 1 |
- altre spese correnti | 7 | 0 | 8 | 0 |
TOTALE SPESE CORRENTI | 16.658 | 84 | 16.743 | 83 |
IN CONTO CAPITALE | ||||
- investimenti fissi lordi e acquisto terreni | 359 | 2 | 355 | 2 |
TOTALE SPESE IN CONTO CAPITALE | 359 | 2 | 355 | 2 |
PARTITE DI GIRO | 2.722 | 14 | 3.045 | 15 |
TOTALE PARTITE DI GIRO | 2.722 | 14 | 3.045 | 15 |
TOTALE GENERALE USCITE | 19.739 | 100 | 20.143 | 100 |
variazione % | -2 | 24 | ||
XXXXXX/DISAVANZO FINANZIARIO | 6.378 | 5.764 | ||
variazione % | 11 | -46 |
Delle entrate correnti, accertate in euro 23,39 milioni (euro 22,86 milioni nel 2016), le poste più rilevanti sono costituite - oltre che dalle entrate proprie dell’Ente (vendita di servizi pari a euro 15,68 milioni) provenienti quasi interamente dai soggetti pubblici e privati collegati all’attività di gestione del Sistema Ecm, di cui si è già detto - dal contributo ordinario annuale dello Stato e dai trasferimenti correnti erogati dallo stesso Stato e da altri organismi del settore pubblico e/o privato, sia centrali che locali, di solito collegati ad attività di collaborazione scientifica e tecnica.
Nel 2017 l’apporto statale evidenzia un andamento opposto della componente ordinaria rispetto a quella finalizzata. Il contributo ordinario, in particolare, scende da euro 2,95 milioni a euro 2,88 milioni (- 2 per cento), con una incidenza di circa il 12 per cento sulle entrate correnti, mentre quello finalizzato aumenta da euro 2,23 milioni a euro 3,55 milioni (+ 59 per
cento) ed a un’incidenza del 15 per cento sulle medesime entrate. Quest’ultimo si riferisce agli
ulteriori contributi statali stanziati per la ricerca corrente e quella finalizzata34 nonché agli accordi di collaborazione (tra i quali l’Hta) e, soprattutto, alla Convenzione con il Ministero della salute per il supporto tecnico-operativo per l’attività di affiancamento delle regioni interessate dai piani di rientro.
Risulta pari a zero (euro 24 mila nel 2016) il concorso delle regioni alle spese in materia di formazione specifica in medicina generale in quanto dal 2017 l’Agenas, facendo seguito a quanto rappresentato alla Commissione salute ed al Ministero della salute non si occupa più delle procedure relative al concorso per l'ammissione al corso di formazione specifica in medicina generale.
Oltre ai minori (- 5 per cento) proventi Ecm (euro 15,68 milioni a fronte di euro 16,47 nel 2016), le entrate proprie hanno evidenziato la riduzione anche dei proventi per accordi di collaborazione con le regioni (- 19 per cento). Si riducono, altresì, i proventi relativi ai servizi di formazione (pari ad euro 44.997 ed euro 2.000, rispettivamente nel 2016 e nel 2017).
È più che raddoppiata (+ 130 per cento) la complessiva partecipazione degli enti e aziende pubbliche centrali e locali al cofinanziamento dei progetti di ricerca finalizzata e dei programmi speciali nazionali, dell’Unione Europea e del resto del mondo. In flessione, invece, la consistenza dei rimborsi ed altre entrate correnti tra i quali quelli da parte di enti ed amministrazioni per il personale di ruolo dell’Agenzia in posizione di comando presso i medesimi (euro 341 mila ed euro 285 mila rispettivamente nel 2016 e nel 2017).
34 Trattasi di quote di saldo, o in acconto, per ricerca corrente e finalizzata anche di anni precedenti.
La composizione e l’evoluzione dei dati in termini omogenei della gestione sono messe in evidenza nella seguente tabella.
Tabella 8 - Riepilogo entrate contributive e proprie accertate
(dati in migliaia)
Contributo ordinario del Min. salute | Contributo del Min. salute per ricerca | Contributi da amministrazioni, enti e aziende pubbliche centrali e locali, Unione Europea e resto del mondo | Proventi da contratti stipulati con le regioni | Proventi dalle prestazioni di servizi- tariffe (accrediti Ecm) | Totale | |
2016 | 2.947 | 2.227 | 183 | 632 | 16.467 | 22.456 |
2017 | 2.881 | 3.552 | 420 | 513 | 15.682 | 23.048 |
Nell’esercizio in esame, le spese correnti, impegnate per euro 16,66 milioni (euro 16,74 milioni nel 2016), sono state, in particolare, così destinate:
- euro 2,58 milioni (- 5 per cento)35 per il personale dipendente36 e il Direttore generale, comprendenti le retribuzioni lorde, i contributi assistenziali/previdenziali, gli assegni familiari e i buoni pasto37;
- euro 10,88 milioni nel 2017 (euro milioni 10,56 nell’esercizio precedente) per acquisto di beni e servizi relativi al funzionamento dell’Agenzia, tra i quali rilevano, quanto a consistenza, le uscite per le collaborazioni coordinate e a progetto (euro milioni 6,44) e gli incarichi professionali (euro milioni 1,25) in linea con il precedente anno; seguono gli oneri per la locazione di immobili (euro 832 mila)38, i servizi di rete per trasmissione dati e voip con relativa manutenzione (euro 481 mila), l’accesso alle banche dati e a pubblicazioni on line (euro 480 mila), la formazione a personale esterno all’Ente (euro 219 mila); gli oneri per organizzazione di eventi, pubblicità e servizi di trasferta (euro 195 mila, di cui euro 168 mila per indennità di missione), i servizi di pulizia (euro 150 mila) e le licenze software (euro 136 mila). Tra gli acquisti di beni e servizi sono compresi euro 141 mila (- 5 per cento) in favore degli organi istituzionali e dell’Organismo indipendente di valutazione (Oiv);
35 Per l’analisi vedi retro par. 3 – Risorse umane e costo del lavoro.
36 Si segnala che similmente al 2016, nell’esercizio in esame i compensi per le collaborazioni coordinate e a progetto (euro milioni 6,443), ai sensi degli articoli 9, 10 e 11 del regolamento dell’Agenzia vigente nel 2017 sono stati inseriti tra gli “acquisti di beni di consumo e servizi”. Medesima allocazione hanno, peraltro, avuto gli oneri per incarichi libero professionali di studi, ricerca e consulenza (euro milioni 1,254) e le altre prestazioni professionali e specialistiche (euro 15 mila).
37 Le indennità di missione trasferta sono riportate tra gli acquisti di beni e servizi.
38 Il 10 marzo 2016 è stato stipulato dall’Agenzia il contratto di locazione della porzione di immobile di via Piemonte (sede dell’Agenzia) in Roma con contestuale conclusione del precedente contratto di service.
- euro milioni 2,2 (euro 2,38 milioni nel 2016) per trasferimenti passivi alle unità di ricerca per lo svolgimento dell’attività di ricerca e sperimentazione sulla base di accordi e convenzioni (in particolare regioni e province autonome, istituti e stazioni sperimentali, università, agenzie regionali e sub regionali, istituzioni sociali private);
- euro 837 mila per oneri tributari;
- euro 159 mila per poste correttive riguardanti essenzialmente rimborsi spese del personale (xxxxxxx, distacchi, fuori ruolo).
In tema di utilizzo degli strumenti di acquisto centralizzato39, l’Agenas ha fornito una prospettazione, da cui risulta il corretto ricorso alle convenzioni Consip, agli accordi quadro, ovvero ai sistemi telematici di negoziazione su Mepa e Sdapa sia a quelli extra Consip/Mepa.
Le spese in conto capitale, ammontanti complessivamente ad euro 359 mila (euro 355 mila nel 2016), si riferiscono fondamentalmente all’acquisto di macchinari, server per il funzionamento dell’Agenzia nonché a lavori di ristrutturazione e riqualificazione (euro 109 mila)40.
Si segnala che, in riferimento all’incremento di spesa per mobili e arredi registrato nel 2016 rispetto ai limiti imposti dalla legge n. 228/2012, l’Agenzia ha fornito riscontro con note del 3 agosto 2017 e del 14 marzo 2018 alle osservazioni contenute nelle note del Ministero della salute del 12 luglio e del 3 ottobre 2017. L’acquisto risulta legato alla stipula nel mese di marzo 2016 del contratto di locazione dell’immobile destinato a sede istituzionale41, in precedenza utilizzato in virtù di un contratto di service.
39 In applicazione della vigente normativa relativa agli enti pubblici non economici (che si ricollegano all’importo dell’acquisto e alla natura merceologica del bene) e precisamente: art.1, c. 7, del d.l. n.95/2012, conv. in l. n.135/2012; decreto Mef 22 dicembre 2015 (per gli acquisti di energia elettrica, gas, carburanti rete, carburanti extra rete, combustibili per riscaldamento, telefonia fissa, telefonia mobile, buoni pasto); art.1, commi 512 e 516, della l. n.208/2015 (per gli acquisti di beni e servizi informatici); art. 1, commi 449 e 450, della l. n. 296/2006 (per gli acquisti di tutte le restanti categorie merceologiche).
40 Trattasi di fabbricati ad uso commerciale presso la sede di Via Puglie a Roma.
41 La locazione ha comportato l’acquisto da parte di Agenas di arredi e complementi, presenti all’interno dell’immobile e già in uso al personale in base al predetto contratto di service. La procedura di acquisto di arredi (definita dal Cda nelle sedute del 27 gennaio e 29 aprile 2016, con parere di competenza del Collegio dei revisori nella seduta del 10 giugno 2016 alla variazione di bilancio per la relativa copertura di spesa) finalizzata allo svolgimento delle attività istituzionali è legata anche alla ricollocazione di alcuni uffici (Direzione generale e Presidenza) nonché alla predisposizione di nuove postazioni di lavoro. Per Agenas ciò ha permesso l‘immediato svolgimento delle attività istituzionali senza soluzione di continuità (evitando il ricorso a noleggi e affitti), svolta in ossequio alle disposizioni normative in materia, consentendo il conseguimento di un risparmio della spesa in quanto è stata adottata la soluzione economicamente più favorevole.
6.4 Autonomia finanziaria ed incidenza delle spese
Dopo un quadriennio caratterizzato dalla progressiva riduzione dei trasferimenti dallo Stato sia ordinari sia finalizzati alla ricerca, l’incremento registrato nel 2017, associato alla riduzione delle entrate proprie, determina la contrazione rispetto al 2016 dell’autonomia finanziaria dell’Agenzia, con riferimento alle entrate correnti.
L’incidenza percentuale dei proventi da prestazioni di servizi-tariffe (accrediti Ecm) scende dal 72 al 67 per cento (dal 64 al 60 per cento rispetto alle entrate complessive).
Per quanto concerne, invece, le spese di funzionamento, riepilogate nella tabella seguente, la lieve crescita complessiva (2 per cento) è determinata dai maggiori oneri per acquisto di beni e servizi (tra i quali sono inseriti, in particolare, i contratti di collaborazione42 previsti dal regolamento dell’Agenzia) in presenza, peraltro, del minor peso esercitato sia dagli oneri per gli organi sia da quelli per il personale. L’andamento delle spese di funzionamento si riflette, pertanto, in un elevato grado d’incidenza sulle spese correnti (81 per cento nel 2017 e 79 per cento nel 2016).
Tabella 9 - Spese di funzionamento
(dati in migliaia)
2017 | 2016 | Var.% | ||
Organi istituzionali | A | 141 | 149 | -5 |
Personale | B | 2.749 | 2.954 | -7 |
Acquisto di beni e servizi* | C | 10.569 | 10.151 | 4 |
Totale (a+b+c) | 13.459 | 13.254 | 2 |
42 Personale per lo svolgimento di specifiche attività.
7. CONTO ECONOMICO
Nella tabella che segue sono rappresentati i risultati della gestione economica 2017, posti a confronto con quelli dell’esercizio precedente. Si segnala che, nel conto economico compaiono i proventi e gli oneri straordinari. Infatti, nonostante il d.l.g.s. 18 agosto 2015, n. 139 abbia eliminato le attività straordinarie, per gli enti che applicano la contabilità civilistica, riclassificandole, sulla base della loro natura, all’interno delle altre voci del conto economico, l’Agenas redige i propri bilanci sulla base del d.p.r. n. 97 del 2003 tuttora in attesa di modifiche.
Tabella 10 - Conto economico
(dati in migliaia)
2017 | 2016 | Var. % | |
A Valore della produzione | |||
Proventi e corrispettivi per la produzione delle prestazioni e/o servizi | |||
- trasferimenti correnti da Ministeri | 6.301 | 6.571 | -4 |
- trasferimenti correnti da enti centrali produttori di servizi assistenziali | 232 | 2 | 11.500 |
- trasferimenti correnti da altre xxx.xx locali non altrimenti classificabili (n.a.c.) | 78 | 15 | 420 |
- trasferimenti correnti dall'Unione Europea e dal resto del mondo | 94 | 111 | -15 |
- trasferimenti correnti da Regioni e Province autonome | 770 | 654 | 18 |
- proventi da servizi n.a.c. | 15.682 | 16.467 | -5 |
- vendita di servizi per formazione e addestramento | 2 | 45 | -96 |
Altri ricavi e proventi | |||
- entrate da rimborsi, recuperi e restituzioni di somme non dovute o incassate in eccesso da amministrazioni locali | 6 | 33 | -82 |
- entrate da rimborsi, recuperi e restituzioni di somme non dovute o incassate in eccesso da famiglie | 46 | - | - |
- altri proventi n.a.c. | 23 | 36 | -36 |
- rimborsi ricevuti per spese di personale (comando, distacco, fuori ruolo, convenzioni, ecc.) | 362 | 536 | -32 |
TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE (A) | 23.596 | 24.470 | -4 |
B Costi della produzione | |||
Per materie prime, sussidiarie, consumo e merci | 21 | 51 | -59 |
Per servizi | 11.077 | 11.670 | -5 |
Per godimento di beni di terzi | 1.037 | 1.054 | -2 |
Per il personale | |||
- salari e stipendi | 1.441 | 1.434 | 0 |
- oneri sociali | 525 | 576 | -9 |
- altri costi | 419 | 780 | -46 |
Ammortamenti e svalutazioni | |||
- Ammortamento immobilizzazioni immateriali | 24 | 45 | -47 |
- Ammortamento immobilizzazioni materiali | 375 | 353 | 6 |
Variazioni delle materie prime e di consumo | 10 | -4 | -350 |
Oneri diversi di gestione | 370 | 409 | -10 |
TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE (B) | 15.299 | 16.368 | -7 |
Differenza tra valori e costi della produzione (A-B) | 8.297 | 8.102 | 2 |
C PROVENTI E ONERI FINANZIARI | 3 | 1 | 200 |
D RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE | - | - | - |
E PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI | |||
- oneri straordinari | 14 | 0 | - |
- sopravvenienze attive e insussistenze passive | 48 | 812 | -94 |
- sopravvenienze passive e insussistenze attive | 264 | 1.007 | -74 |
TOTALE PARTITE STRAORDINARIE (E) | -202 | -195 | 4 |
Risultato prima delle imposte (A-B+/-C+/-D+/-E) | 8.098 | 7.908 | 2 |
Imposte sul reddito dell’esercizio | 621 | 670 | -7 |
AVANZO/DISAVANZO (-) ECONOMICO DELL'ESERCIZIO | 7.477 | 7.238 | 3 |
L’esercizio 2017 si è chiuso con un avanzo economico di euro 7,48 milioni al netto delle imposte che incidono per euro 621mila, superiore del 3 per cento rispetto a quello registrato nell’esercizio precedente, per effetto principalmente del consistente saldo positivo della gestione caratteristica (+ 2 per cento) - quale differenza tra il valore della produzione e i corrispondenti costi - che evidenzia un decremento più evidente per i secondi. L’avanzo economico dell’esercizio è, inoltre, influenzato dal saldo delle partite straordinarie (negativo per euro 202 mila) considerata la misura trascurabile di quello tra proventi ed oneri finanziari.
Dall’analisi dei dati contabili si evidenzia che l’Agenzia ha coperto i costi gestionali quasi integralmente con:
- euro 15,68 milioni (a fronte di 16,47 milioni nell’esercizio precedente) provenienti dai soggetti che hanno chiesto di essere accreditati per lo svolgimento di attività di formazione continua in medicina (Ecm);
- euro 6,301 milioni (euro 6,57 milioni nel 2016) a titolo di contributi ordinari e per progetti di ricerca da parte dello Ministero della salute;
- euro 770 mila da regioni e province autonome;
- euro 232 mila da enti centrali produttori di servizi assistenziali;
- euro 172 mila complessivamente erogati dall’Unione europea, resto del mondo e da altre amministrazioni locali.
Tra gli altri ricavi si segnalano, invece, i rimborsi ricevuti per spese di personale (euro 362 mila).
In merito ai costi della produzione, si segnala che, i più significativi sono costituiti da quelli per il personale (diminuiti da euro 2,79 milioni nel 2016 ad euro 2,38 milioni), per prestazioni di servizi (euro 11,67 milioni nel 2016 ed euro 11,08 milioni), tra i quali rilevano, quanto a consistenza, i costi per collaboratori (euro 6,41 milioni), incarichi professionali (euro 1,21 milioni), indennità di trasferta (euro 168 mila) e gli organi istituzionali (euro 47 mila). Si riducono (euro 1,04 milioni a fine 2017 rispetto ad euro 1,67 milioni) i costi per godimento di beni di terzi 43 e gli oneri diversi di gestione (da euro 409 mila ad euro 370 mila44).
Ininfluente il lievissimo saldo positivo delle componenti finanziarie, mentre registra un valore negativo quello delle partite straordinarie (euro 202 mila a fronte di euro 195 mila nel 2016) in
43 Locazioni immobiliari, licenze d’uso e noleggi impianti e macchinari.
44 Imposte e tasse locali, costi dei rimborsi per spese del personale esterno e per somme rimborsate ad amministrazioni centrali incassate ma non dovute.
gran parte conseguente alla procedura di riaccertamento dei residui nonché a rettifiche contabili.
8. STATO PATRIMONIALE
Lo stato patrimoniale è redatto secondo lo schema previsto dall’articolo 2424 del codice civile, per quanto applicabile.
Tabella 11 - Stato patrimoniale - attività
(dati in migliaia)
2017 | 2016 | Var. Ass. | Var. % | |||
ATTIVITÀ | ||||||
A Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti (A) | 0 | 0 | 0 | - | ||
B Immobilizzazioni | ||||||
Immobilizzazioni immateriali | ||||||
Diritti di brevetto industriale e utilizzazione opere dell'ingegno | 57 | 46 | 11 | 24 | ||
Immobilizzazioni materiali | ||||||
Terreni e fabbricati | 5.143 | 5.360 | -217 | -4 | ||
Impianti e macchinari | 98 | 3 | 95 | 3.167 | ||
Attrezzature | 42 | 0 | 42 | - | ||
Macchine per ufficio | 1 | 0 | 1 | - | ||
Hardware | 228 | 0 | 228 | - | ||
Mobili e arredi | 124 | 0 | 124 | - | ||
Altri beni | 12 | 412 | -400 | -97 | ||
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI (B) | 5.705 | 5.821 | -116 | -2 | ||
C Attivo circolante | ||||||
Rimanenze | ||||||
Materie prime, sussidiarie e di consumo | 27 | 38 | -11 | -29 | ||
Crediti | ||||||
Verso lo Stato e altri soggetti pubblici | 233 | 0 | 233 | - | ||
Verso altri | 2.703 | 2.573 | 130 | 5 | ||
Disponibilità liquide | - | |||||
Depositi bancari e postali | 103.134 | 97.047 | 6.087 | - | ||
TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE (C) | 106.097 | 99.658 | 6.439 | 6 | ||
D Ratei e risconti | 0 | 0 | 0 | - | ||
TOTALE RATEI E RISCONTI (D) | 0 | 0 | 0 | - | ||
TOTALE ATTIVITÀ (A+B+C+D) | 111.802 | 105.479 | 6.323 | 6 |
Tabella 12 - Stato patrimoniale - passività e netto
(dati in migliaia)
2017 | 2016 | Var. Ass. | Var. % | ||
PASSIVITÀ | |||||
A Patrimonio netto | |||||
Fondo di dotazione | 3.323 | 3.323 | 0 | 0 | |
Avanzi (Disavanzi) economici portati a nuovo | 98.774 | 91.536 | 7.238 | 8 | |
Avanzo (Disavanzo) economico dell'esercizio | 7.447 | 7.238 | 209 | 3 | |
TOTALE PATRIMONIO NETTO (A) | 109.544 | 102.097 | 7.447 | 7 | |
B Fondo per rischi e oneri | 214 | 288 | -74 | -26 | |
C Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato | 79 | 79 | 0 | 0 | |
D Debiti | |||||
Verso fornitori | 1.432 | 1.477 | -45 | -3 | |
Tributari | 3 | 23 | -20 | -87 | |
Verso Istituti di previdenza | 0 | 28 | -28 | -100 | |
Verso lo Stato e altri soggetti pubblici | 315 | 521 | -206 | -40 | |
Altri debiti | 215 | 337 | -122 | -36 | |
TOTALE DEBITI (D) | 1.965 | 2.386 | -421 | -18 | |
E Ratei e risconti | 0 | 629 | -629 | -100 | |
TOTALE RATEI E RISCONTI (E) | 0 | 629 | -629 | -100 | |
TOTALE PASSIVITÀ (B+C+D+E) | 2.258 | 3.382 | -1.124 | -33 | |
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ (A+B+C+D+E) | 111.802 | 105.479 | 6.323 | 6 |
La movimentazione dello stato patrimoniale, come risulta dalle tabelle che precedono, mostra un incremento dell’attivo patrimoniale (6 per cento) a fronte di un più consistente decremento delle passività (33 per cento), considerati i proventi e gli oneri connessi all’attività Ecm. Il fondo di dotazione resta inalterato45. Gli avanzi economici pregressi di euro 98,77 milioni e l’avanzo d’esercizio accertato nel conto economico 2017, pari ad euro 7,45 milioni, hanno determinato il progressivo incremento del patrimonio netto dell’Agenzia, cresciuto (7 per cento) da euro 102,1 milioni ad euro 109,55 milioni.
Oltre alle immobilizzazioni - materiali (iscritte in bilancio al costo di acquisto, compresi gli oneri accessori di diretta imputazione) e immateriali (licenze e prodotti software) - variate (-2 per cento)sia per la cessione di alcuni cespiti obsoleti sia per alcuni acquisti effettuati (macchinari e hardware), oltre che per gli ammortamenti operati direttamente sulle voci e al valore complessivo (+14 per cento) dei crediti (in gran parte fatture da emettere per i progetti di ricerca di competenza economica dell’esercizio in esame), si segnalano le disponibilità
45 A decorrere dal 1999.
liquide (depositi bancari e, dal 2010, postali46), influenzate dagli accrediti connessi all’attività Ecm, che da euro 97,05 milioni del 2016 raggiungono a fine 2017 la consistenza di euro 103,13 milioni con un incremento del 6 per cento.
Nelle passività, oltre al patrimonio netto di cui si è già detto, sono esposti:
- il fondo per rischi ed oneri (euro 214 mila) costituito dagli accantonamenti destinati a fronteggiare i rinnovi contrattuali, i trattamenti accessori del personale dirigente e non dirigente, le indennità di risultato (dirigenti) e la produttività individuale e collettiva del personale non dirigente;
- il trattamento di fine rapporto dei dipendenti, costituito dal fondo - immutato rispetto all’esercizio precedente - che rappresenta il debito residuo maturato verso i dipendenti e che non accoglie accantonamenti, in quanto sarà l’Inps-Inpdap a gestire direttamente l’erogazione di tale trattamento;
- i debiti per complessivi euro 1,96 milioni ridottisi del 18 per cento.
46 Pari ad euro 2,76 milioni (euro 3,24 milioni nel 2016) dedicati agli accrediti del Programma di Educazione Continua in medicina. Non sono considerati nella consistenza di cassa della situazione amministrativa.
9. SITUAZIONE AMMINISTRATIVA
I dati relativi alla situazione amministrativa di seguito rappresentati testimoniano avanzi in progressiva crescita47. Stesso andamento ha registrato la disponibilità di cassa48 alla chiusura di ciascun esercizio (da euro 93,81 milioni nel 2016 ad euro 100,37 milioni con un incremento del 7 per cento), che denota, pertanto, un indice di elevata liquidità.
La parte vincolata dell’avanzo di amministrazione ammonta a euro 1,53 milioni.
Tabella 13 - Situazione amministrativa
(dati in migliaia)
2017 | 2016 | |||
Consistenza di cassa all'1° gennaio | 93.808 | 87.397 | ||
- Riscossioni | ||||
in c/ competenza | 21.139 | 20.959 | ||
in c/ residui | 4.438 | 3.659 | ||
Totale parziale | 25.577 | 24.618 | ||
- Pagamenti | ||||
in c/ competenza | 16.855 | 17.005 | ||
in c/ residui | 2.158 | 1.202 | ||
Totale parziale | 19.013 | 18.207 | ||
Consistenza di cassa al 31 dicembre | 100.372 | 93.808 | ||
variazione % | 7 | 7 | ||
- Residui attivi | ||||
esercizi precedenti | 1.802 | 1.554 | ||
dell'esercizio | 4.978 | 4.948 | ||
totale residui attivi | 6.780 | 6.502 | ||
variazione % | 4 | 19 | ||
- Residui passivi | ||||
esercizi precedenti | 1.648 | 1.242 | ||
dell'esercizio | 2.884 | 3.138 | ||
totale residui passivi | 4.532 | 4.380 | ||
variazione % | 3 | 57 | ||
Avanzo di amministrazione | 102.620 | 95.930 | ||
variazione % | 7 | 7 | ||
Somma indisponibile | 1.528 | 1.859 | ||
Avanzo di amministrazione disponibile | 101.092 | 94.071 |
47 L’evoluzione dell’avanzo di amministrazione nel periodo 2007-2017 è caratterizzata da un andamento fortemente ascendente.
48 Come già segnalato nei precedenti referti, si continua a registrare la mancata coincidenza tra la consistenza finale di cassa della situazione amministrativa al 31 dicembre e la disponibilità liquida alla stessa data riportata nell’attivo circolante dello stato patrimoniale, in quanto quest’ultimo considera anche la giacenza sul c/c postale. Si invita, pertanto, l’Agenzia a raccordare i due dati al fine di renderli omogenei.
L’analisi dei dati esposti indica che, nell’esercizio 2017, l’andamento sia delle riscossioni sia dei pagamenti è stato caratterizzato da un incremento del 4 per cento.
A seguito dell’operazione di riaccertamento effettuata dall’Agenzia e considerato l’incremento più evidente degli attivi, la gestione dei residui - che interessa quasi esclusivamente la parte corrente - registra un saldo positivo, pari a euro 2,25 milioni con una crescita del 6 per cento rispetto all’esercizio precedente.
La consistenza dei residui a chiusura del 2017, a raffronto con quella dell’esercizio precedente è sintetizzata nella tabella che segue.
Tabella 14 - Consistenza dei residui
(dati in migliaia)
RESIDUI ATTIVI | RESIDUI PASSIVI | ||||
2017 | 2016 | 2017 | 2016 | ||
Consistenza al 1° gennaio | 6.502 | 5.442 | Consistenza al 1° gennaio | 4.380 | 2.797 |
- Riscossioni | 4.438 | 3.659 | - Pagamenti | 2.158 | 1.202 |
- Riaccertamento in meno | 262 | 229 | - Riaccertamento in meno | 574 | 353 |
+ Residui di competenza | 4.978 | 4.948 | + Residui di competenza | 2.884 | 3.138 |
Consistenza al 31 dicembre | 6.780 | 6.502 | Consistenza al 31 dicembre | 4.532 | 4.380 |
In ordine alla provenienza, per l’anno 2017 l’importo complessivo di euro 6,78 milioni relativo ai residui attivi è determinato per euro 1,80 milioni (27 per cento) dagli esercizi precedenti e per euro 4,98 milioni (73 per cento) dalla competenza, mentre per i passivi, pari ad euro 4,53 milioni, euro 1,65 milioni (36 per cento) derivano dagli esercizi precedenti ed euro 2,88 milioni (64 per cento) provengono dalla gestione di competenza.
L’oggetto e l’ammontare delle singole poste attive e passive è riportato nel dettaglio della situazione delle disponibilità redatto dall’Agenzia a compendio del rendiconto generale, dai quali si desume che, per il 2017
A) tra i residui attivi di competenza la componente più rilevante è rappresentata da quelli derivanti dalla prestazione di servizi (euro 2,76 milioni), per contributi relativi al Sistema Ecm, ai quali si aggiungono quelli da contributi correnti da parte del Ministero della salute (euro 1,54 milioni) e delle regioni (euro 338 mila) nonché i rimborsi spese da amministrazioni ed enti per il personale dell’Agenzia comandato presso le stesse (euro 175 mila) oltre ad altri di importo inferiore;
B) nei residui passivi dell’esercizio spiccano le spese per l’acquisto di beni e servizi (euro 1,21 milioni), i trasferimenti passivi (euro 1,11 mln) per l’attività di ricerca; seguono i residui riguardanti gli oneri per il personale in servizio (euro 247 mila);
C) quanto ai residui pregressi, la gran parte degli attivi si riferiscono ad importi per saldi e rate da parte del Ministero della salute (circa euro 883 mila), delle regioni (euro 293 mila), mentre dei passivi ben euro 490 mila si riferiscono all’acquisto di beni e servizi, mentre euro 638 mila a trasferimenti correnti per attività di ricerca, sperimentazione o per altre attività finanziate anche con entrate proprie.
Risulta evidente come il risultato della situazione amministrativa, pur in presenza di un crescente saldo positivo proveniente dalla gestione dei residui sia sensibilmente influenzato dalla notevole consistenza di cassa alla fine dell’esercizio, determinata principalmente dalla sfasatura temporale tra finanziamenti ricevuti ed investimenti programmati e, in particolare, dalla gestione dei flussi finanziari dai proventi e dalle spese relativi all’attività di gestione del Sistema Ecm.
Questa Corte, nonostante la costante attività di riaccertamento, auspica pertanto che l’Agenzia continui ad adottare tutte le iniziative idonee a limitare l’impatto dei residui passivi sulla gestione49, compatibilmente con la pratica attuazione dei programmi di ricerca, nel cui ambito sono spesso impegnate, oltre all'Agenzia in qualità di capofila, altre pubbliche amministrazioni come unità operative e la cui approvazione spesso supera i limiti temporali di un esercizio finanziario.
49 L’insorgenza dei residui passivi è legata alle modalità operative dell’Agenzia individuate dalla legge, mentre l’eliminazione è subordinata all’erogazione effettiva delle somme accantonate ed è connessa agli obblighi di rendicontazione dei finanziamenti assegnati e alla verifica dell’esito delle attività di ricerca di competenza del ministero finanziatore. In particolare, l'effettiva (e integrale) erogazione dei finanziamenti non avviene in un'unica soluzione considerato che il trasferimento di somme alle unità operative è subordinato al compimento di determinati stati di avanzamento, la cui effettiva realizzazione deve essere comprovata. Pertanto, se nel corso dell'esercizio non si verificano le circostanze per l'effettiva erogazione della somma originariamente prevista, la relativa spesa, sebbene definita e regolarmente iscritta in bilancio, non può essere effettuata.
10. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
Nel 2017 la gestione dell’Agenas è stata caratterizzata da un aumento delle entrate correnti (+2,3 per cento rispetto al 2016) e, in particolare, dal recupero dei trasferimenti dalle Amministrazioni pubbliche (+24,8 per cento) dopo la flessione registrata nello scorso esercizio. Si è, invece, registrata una lieve diminuzione (-5 per cento) delle entrate relative all’attività di gestione del sistema nazionale di educazione continua in medicina - Ecm (euro 15,68 milioni, rispetto ai 16,47 dell’esercizio precedente), che resta comunque di gran lunga la principale fonte di finanziamento dell’Agenzia. Le spese complessive hanno segnato una leggera diminuzione e il saldo finanziario è così cresciuto dell’11 per cento.
Nonostante si sia registrato un miglioramento rispetto ai dati dello scorso esercizio, restano scostamenti significativi tra gli accertamenti e gli impegni a consuntivo e le previsioni definitive di bilancio, indice questo di una ancora insoddisfacente capacità programmatoria, cui l’Ente dovrebbe porre rimedio con un più attento monitoraggio delle effettive esigenze, soprattutto in materia di spese.
Pur con un lieve decremento, restano elevati gli importi per le collaborazioni concernenti l’attività di Ecm: per esse l’Agenzia ha impegnato risorse per euro 1,05 milioni (a fronte di euro 1,15 milioni nel 2016). Inoltre, in particolare per il supporto alle Regioni impegnate nei piani di rientro, l’Agenzia ha impegnato euro 6,44 milioni per collaborazioni coordinate e a progetto (6,52 milioni di euro nel 2016) ed euro 1,25 milioni per incarichi libero professionali di studio (1,24 milioni nel 2016), ricerca e collaborazione per un totale di 249 collaborazioni (contro 223 nel 2016), di cui 204 (186) coordinate e continuative, 3 (6) occasionali e 45 (31) professionali con partita Iva.
La Corte aveva già sottolineato nei precedenti referti l’elevato numero delle collaborazioni, la notevole diversità delle loro tipologie e l’entità delle spese connesse che configurava un quadro di non agevole comprensione. Pertanto, richiedeva l’adozione urgente da parte dell’Agenas di politiche organizzative che limitassero in modo sostanziale il ricorso agli incarichi esterni e ne definissero in modo chiaro, anche sul sito istituzionale, le tipologie contrattuali. In proposito l’Agenzia ha fatto presente che la rideterminazione dell’organico con il maggior numero di risorse umane consentito dalla legge di bilancio per il 2018 consentirà di limitare il ricorso alle collaborazioni di esperti e di collaboratori esterni, per il cui avvalimento il nuovo regolamento prevede ora specifiche disposizioni. Questa Corte si riserva di valutare il rispetto di tale
impegno nelle prossime relazioni.
L’esercizio in esame si chiude con un avanzo finanziario di competenza pari a euro 6,38 milioni (+11 per cento rispetto al 2016).
A fine 2017, l’avanzo economico d’esercizio raggiunge l’importo di euro 7,45 milioni con un incremento del 3 per cento rispetto all’esercizio precedente, conseguenza del miglior saldo positivo della gestione caratteristica.
Il patrimonio netto, conseguentemente, si attesta ad euro 109,54 milioni, superiore del 7 per cento rispetto al 2016.
Cresce (+7 per cento) il fondo di cassa che, al termine del 2017, presenta la consistenza di euro 100,37 milioni.
L’avanzo di amministrazione (euro 102,62 milioni) registra anch’esso una crescita del 7 per cento.
In seguito alle procedure di riaccertamento, la gestione dei residui evidenzia anche nel 2017, come negli anni precedenti, una preminenza degli attivi. La Corte auspica che l’Agenzia prosegua nelle iniziative idonee a ridurne la consistenza, compatibilmente con la pratica attuazione dei programmi di ricerca.
CORTE DEI CONTI – SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI