E LAVORO
Martedì 24 Settembre 2013
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Occorre inter enire sugli sprechi e dare priorità al la oro. Ad ottobre la decisione sulle mobilitazioni
Scuola: no alla doppia penalizzazione
Blocco del contratto e degli scatti di anzianità inaccettabili
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E LAVORO
Priorità per il Xxxxx
Xxxx 0 ottobre 2013 GRAND HOTEL XXXXXXXX
Xxx Xxxxxx, 000
ore 10:00 / 12:30
ISTRUZIONE
Intervengono
Xxxxx Xxxxxxxxx
Segretario generale UIL
Xxxxx Xxxxxx Xxxxxxxx
Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Xxxxxxx Xx Xxxxx
Segretario generale UIL Scuola
IL PUNTO
Xxxxx comincia da un insegnante
DI XXXXXXXXX XXXXX
È il titolo del video realizzato dal sindacato scuola svedese a sostegno dell’istruzione pubblica. In un minuto si ri- percorre a ritroso la brillante carriera di una ricercatrice. Una moviola del sapere, del-
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DI XXXXXXX XX XXXXX
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l Governo, in un Consiglio dei ministri di agosto, ha deciso di nuovo, per il 2014 il blocco del contratto per
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pubblici dipendenti e addi- ittura per la scuola il blocco egli aumenti per anzianità. Una decisione inaccetta- ile.
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Xxxxxxxxx che questa de- isione non interviene sugli catti di anzianità già pagati ei due anni precedenti e sul
si penalizzi chi ogni giorno fa funzionare la scuola pub- blica.
Abbiamo ascoltato in questi giorni, belle parole di atten- zione verso l’importanza della scuola per il futuro e verso il difficile lavoro di chi è chia- mato ad una grande respon- sabilità, la formazione dei giovani, in un contesto sociale sempre più complesso. Paro- le che fanno piacere, ma pur sempre parole a cui devono seguire fatti.
non c’è alcun cambiamento verso il riconoscimento e la valorizzazione del
lavoro che deve vedere più risor- se e, attraverso il contratto, nuove politiche retribu- tive a sostegno della professione. Il contratto è la sede naturale, se il Governo non vuole agire come si fa con i «suddi-
sindacali in coincidenza con l’inizio dell’anno scolastico,
ma ci sarà un in- contro congiunto degli organismi nazionali nel mese di ottobre, per decidere le forme di pressio- ne e di protesta più utili.
Per uscire dalla crisi occorre dare priorità al lavo- ro - riducendone
la passione, dell’intento che
diventa studio, volontà e suc- cesso. Insegnare è un mestie-
erzo anno, su cui abbiamo
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niziato il difficile confron- o con il Ministero per ve-
In altre parti del giornale
evidenziamo il nostro apprez- zamento per la recente deci-
ti» con decisioni
unilaterali. Il con- tratto è triennale
Xxxxxxx Xx Xxxxx
la tassazione - e
alla scuola – ri- spondendo positi-
re bellissimo. E difficilissimo. Porta a grandi soddisfazioni, spesso più morali che mate- riali. È alla scuola che si fa appello nei momenti di cri-
si, di trasfor- mazione e di instabilità so- ciale. Ma alla considerazio-
ne e alla gra-
ificare l’entità finanziaria isponibile e per ottenere il iconoscimento e il relativo agamento.
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Il Governo deve affrontare on i sindacati questo tema. È insopportabile che non si ntervenga su sprechi e pri- ilegi della spesa pubblica e
sione del Governo di reiterare il piano triennale di assunzio- ni, di aumentare immissioni in ruolo degli insegnanti di sostegno, di procedere da gen- naio ad immissioni in ruolo del personale amministrati- vo e tecnico, ma nello stes- so tempo sottolineiamo che
e si possono trovare soluzio- ni retributive nell’ambito del triennio.
Come avevamo detto in agosto, abbiamo definito un’azione comune con tutti i sindacati rappresentativi (Cgil, Cisl, Snals e Gilda); abbiamo evitato agitazioni
vamente al bisogno di moder- nizzazione, di innovazione, di cambiamento.
Gli insegnanti conquistano sul campo l’autorevolezza con la competenza, la passione, l’esempio. Servono però an- che politiche positive che la favoriscano.
titudine va af- fiancato un riconoscimento concreto dell’impegno, della professionalità. Una scuola pubblica di qualità, docenti preparati e ben pagati, sono obiettivi da raggiungere. Tra i traguardi del millennio, individuati a livello inter-
Innovazione e modernizzazione: la sfida della Uil Scuola al Governo
Formazione: non si decide per decreto
L’aggiornamento continuo è insito nella professione docente
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nazionale tramite l’analisi dei flussi di informazioni on line, figurano al primo posto ‘lo sradicamento della pover- tà’, al secondo ‘l’istruzione di qualità e accessibile a tutti’, al terzo ‘maggior peso alle donne’. Su google, nello scorso anno, ci sono stati 101 milioni di richieste per la parola ‘edu- cation’, un numero pari solo alla parola ‘employement’.La sfida è dunque di un’ampiez- za che spesso, racchiusi nei confini delle nostre ristrettez- ze nazionali, dimentichiamo. Istruzione e lavoro sono le pa- role chiave di una campagna internazionale che intende puntare l’attenzione proprio sulla centralità della scuola.
na formazione obbligatoria, decisa per decreto, senza specificare le modalità, legata agli esiti delle prove Invalsi: stiamo scherzando? Spiega il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di
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enna, nell’analizzare le misure sulla formazione del per- onale nell’art. 16 del decreto legge sulla scuola.
L’articolo va riscritto in Parlamento.
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Gli insegnanti sanno che l’aggiornamento continuo è nsito nella professione docente (e lo fanno normalmente a proprie spese); la sede per individuare nuove modalità i organizzazione del lavoro, togliere carichi burocratici e untare su didattica, aggiornamento e ricerca, è il rinnovo
el contratto.
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Una formazione decisa per decreto significa, invece, sem- licemente modificare il contratto che già prevede uno spa- io orario che può essere dedicato all’aggiornamento. E poi er quante ore? 20, 40, 200. Chi decide? Decidere in materia i lavoro per decreto non porta lontano.
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Legare poi la formazione agli esiti delle prove Invalsi - ome dire, continua Xx Xxxxx: «i professori che operano in
territori che non superano la media, ‘vanno aggiornati’»- significa non tenere in nessuna considerazione il lavoro della scuola e degli insegnanti che va letto dai livelli di ingresso a quelli di uscita.
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Chi lavora nelle scuole queste cose le sa benissimo, chi scrive i decreti pare di no.
Il primo appuntamento è il
4 ottobre, a New York dove sarà presentato il documento del sindacato mondiale degli insegnanti (IE) alle Nazioni Unite e all’Unesco per spin- xxxx i governi ad investire in istruzione. In Europa la gior- nata mondiale sarà a Parigi. La Uil Scuola è parte di que- sto progetto.
INNOVAZIONE
Registro elettronico: uno strumento
da introdurre con gradualità
a pagina 3
DECRETO SCUOLA
Le schede di analisi sulle misure
che riguardano il personale
alle pagine 4 e 5
2 Martedì 24 Settembre 2013 SCUOL A D’OGG I
Si a ia a conclusione il piano triennale fortemente oluto dalla Uil Scuola
Nomine, soluzione al traguardo
Ai nastri di partenza i corsi per le abilitazioni speciali
DECRETO SCUOLA
Ok su impianto e immissioni
in ruolo
È il decreto che ha sigla- to l’avvio di questo anno scolastico. Voluto dal go- verno, pubblicizzato più nelle linee generali che nel dettaglio, il ‘decreto scuola’ se da un lato va nella dire- zione giusta nel cercare di dare continuità al lavoro, all’azione didattica e ai servizi, dall’altro, dopo una lettura più attenta di arti- coli e commi, prevede alcu- ne misure che ci lasciano fortemente perplessi, altre che ci vedono nettamente contrari. In questa edizio- ne del giornale abbiamo scelto una linea editoria- le, di chiarezza e cura dei dettagli, procedendo, pri- ma con l’analisi dei testi e poi entrando nel merito dei provvedimenti. Per questo, e in parallelo con le informazioni pubblicate sul sito Uil Scuola, abbia- mo predisposto, in questa edizione del giornale (che si presenta come una edizione di analisi e di approfondi- mento dei maggiori temi di attualità della scuola) gli approfondimenti legati al decreto.Un provvedimento, che nel suo insieme, sia in termini di scelte di metodo, sia intermini di risorse im- pegnate, dimostra atten- zione e sostegno al sistema di istruzione.
La Uil Scuola ribadisce
il giudizio positivo in rela- zione all’aumento dei posti di organico di diritto per gli insegnanti di sostegno, al piano triennale, alle as- sunzioni, fino ad oggi bloc- cate, per il personale Ata. C’è attenzione alla specifi- cità della funzione docente là dove, così come avviene in altri paesi europei, viene prevista l’entrata gratuita ai musei. Nel decreto fisca- le occorrerà prevedere la detassazione per l’acquisto di libri e materiali per l’ag- giornamento professionale degli insegnanti. In sede parlamentare, poi, va tro- vata soluzione alla cosid- detta questione ‘quota 96’ riconoscendo la specificità dell’anno scolastico in ma- teria previdenziale. Sulla questione della formazio- ne, invece, proprio non ci siamo e serve un cambio di passo, in tema di rin- novo del contratto e sul fronte del riconoscimento e della valorizzazione del lavoro.
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on le 11.206 nomine in ruolo di personale do- cente e con le nomine in ruolo del personale
Ata relative ai posti non asse- gnati lo scorso anno, si avvia a conclusione il piano triennale di nomine in ruolo fortemen- te voluto dalla Uil scuola. Per chiudere il cerchio mancano ancora le nomine in ruolo del personale Ata relative all’anno scolastico in corso. Per quanto riguarda i docenti sono state effettuate 1.274 nomine nella scuola dell’infanzia, 2.161 nella primaria, 2.919 nel primo gra- do, 3.136 nel secondo grado, 68 educatori e 62 posti sono stati assegnati alla statalizzazione delle scuole di Firenze, Genova e Ferrara.
È importante ricordare che
l’intero piano triennale ha tro- vato copertura economica, e quindi fattibilità. Nel triennio 2011/14, sono stati stabilizzati oltre 104.000 precari, 62.500 docenti e 41.3000 Ata, ai quali dovranno aggiungersi ancora i posti Ata da assegnare a gen-
naio.
Oggi siamo già in una fase successiva. Il Governo, col decre- to sulla scuola sta dando seguito alle dichiarazione fatte, subito dopo il suo insediamento, dal Ministro Xxxxxxxx al momento dell’esposizione delle linee pro- grammatiche del suo ministero alle Commissioni Istruzione di Camera e Senato. Viene previ- sto un nuovo piano triennale, 2014/16, di assunzione di per- sonale docente, educativo e Ata, sulla base dei posti disponibili e vacanti e dei pensionamenti, ed il recupero dei posti di Assi- stente amministrativo e tecni- co accantonati per il personale inidoneo. La relazione tecnica allegata al dl ipotizza 26.264 docenti ordinamentali, 1.608 di sostegno, e 13.400 Ata. A questi numeri vanno aggiunti le nomi- ne in ruolo sul sostegno derivan- ti dall’incremento dell’organico di diritto. Il citato dl prevede, inoltre, che l’organico di diritto del sostegno, oggi fissato al 70% dei posti annualmente attivati a partire dall’anno scolastico 2006/07, dovrà essere innalzato al 75% nel 2013/14, al 90% nel
2014/15 e al 100/% dal 2015/16. La relazione tecnica precisa che, complessivamente, si tratta di 26.684 docenti. Di questi una parte, 4.447, verranno assunti a decorrere dal primo settembre 2013, entro il 7 ottobre prossi- mo. Su questi elementi, alme- no per quelli relativi al piano triennale di nomine in ruolo e all’aumento dell’organico di di- ritto degli insegnanti di soste- gno, registriamo un impegno nella direzione giusta che, come Uil, per ora apprezziamo.Da do- mani vigileremo affinché tutti gli impegni assunti nel dl non vengano disattesi ma attuati nei tempi previsti. Solo allora il nostro apprezzamento sarà definitivo.
Percorsi Abilitanti Spe-
ciali. Ci siamo. Dopo un lungo e tortuoso percorso ad ostacoli possiamo dire che i corsi abili- tanti sono ai nastri di partenza. La Uil scuola, all’inizio in tutta solitudine, si è battuta affinché i PAS (TFA Speciali) potessero partire, riconoscendo e valoriz- zando così l’esperienza matura- ta in servizio a chi negli anni ha contribuito a far funzionare la
scuola italiana.
Il Miur nei giorni scorsi ha fornito le tabelle relativi ai dati generali delle domande presen- tate per i diversi ordini di scuola dai quali risultano 68.892 do- mande, di cui 2.919 con esclu- sione, quindi “sub iudice”. Ora vanno affrontate le problema- tiche connesse alla distribuzio- ne più idonea dei corsisti tra le diverse università, il possibile recupero degli esclusi, la pos- sibilità di utilizzare le scuole nei percorsi formativi al fine di creare le migliori condizioni possibili per la realizzazione dei corsi e la fruibilità degli stessi da parte di tutti.
Oltre a questo, per la Uil resta
prioritaria l’esigenza di garan- tire l’avvio dei corsi per tutte le discipline e su tutti i territori, at- traverso il pieno coinvolgimento delle università e di consentire la spendibilità contestuale dei titoli acquisiti nei percorsi or- dinari e nei percorsi speciali, attraverso l’inserimento anche con riserva nelle graduatorie d’istituto, al momento del loro rinnovo, nella seconda fascia del personale abilitato.
Gli effetti del decreto del governo
Scuole all’estero nomine sbloccate
È quanto pre ede il dl sulla scuola
Ata, da gennaio via alle assunzioni
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tagli della spending re- view al personale delle scuole all’estero rischiano di determinare una crisi
irreversibile delle nostre più importanti scuole presenti nel mondo. Il decreto legge, pur po- nendosi l’obiettivo di garantire, almeno per le sedi scolastiche più rilevanti, l’invio dall’Italia di personale di ruolo, inserito nella graduatorie permanenti per la destinazione all’estero, costituisce una soluzione anco- ra parziale ed insufficiente ad arrestare lo stato di crisi delle scuole italiane all’estero.
È certo un segnale positivo
l’attenzione del Governo ai pro- blemi della scuola all’estero e raccoglie l’allarme lanciato dal- la Uil scuola, che negli ultimi mesi ha fortemente sollecitato il Parlamento, segnalando la necessità non più rinviabile di un processo riformatore di queste istituzioni scolastiche, strategicamente così importan- ti per il nostro made in Italy. Tuttavia, resta fortemente cri- tico il nostro giudizio sull’as- sunzione nelle scuole statali all’estero, al posto dei supplenti, di personale docente a contrat- to locale straniero, anche per insegnamenti previsti dall’or- dinamento scolastico italiano,
poiché rischia di determinare ulteriori e incontrollabili forme di precarizzazione del rapporto di lavoro, che si aggiungono a quelle già esistenti. Oltre alle notevoli perplessità sul piano didattico, (possesso di adegua- ti titoli di studio, abilitazioni ecc.), si rileva il forte rischio che tale norma non determini alcun risparmio, al contrario un aggravio di spesa, contrav- venendo a quanto indicato nello stesso articolo, sulla garanzia dell’invarianza degli oneri di spesa. Tali forme di contratto locale a tempo determinato, già previste, nelle nostre scuole all’estero, fino ad ora solo per il personale docente per le mate- rie dell’ordinamento locale, han- no già prodotto negli anni una mole notevole di contenzioso in materia di rapporto di lavoro, in quanto nei paesi, soprattutto in Europa, in cui la legislatura del lavoro è fortemente evolu- ta, (Spagna, Francia, ecc.). Ad esempio la recente sentenza del Tribunale del lavoro di Barcello- na, relativa ai contrattisti locali assunti a contratto determinato della nostra scuola statale ha ribadito l’obbligo da parte del MAE, sulla base della legisla- zione catalana, all’assunzione a tempo indeterminato di tutti i lavoratori assunti a contratto locale.
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l decreto scuola sblocca da gennaio 2014 l’assunzione degli Ata dell’area ammini- strativa e tecnica sui posti accantonati in conseguenza del passaggio a quei profili dei do- centi inidonei all’insegnamento per ragioni di salute. Infatti per essi, l’art. 14 del dl n.95/2012 aveva previsto il transito nei ruoli del personale tecnico e am- ministrativo. Questa norma vie- ne abrogata e sostituita da una disciplina a regime e da una transitoria. A regime si prevede l’assunzione, a domanda, nella qualifica di assistente xxxxxx- strativo o tecnico o l’applicazio- ne della mobilità intercompar- timentale in ambito provinciale. Quella transitoria prevede una nuova visita per il personale già dichiarato inidoneo alle funzioni di docente, e poi l’applicazione della stessa disciplina prevista a regime. Il personale Itp at- tualmente titolare delle classi di concorso C999 e C555 potrà passare ad altra classe di con- corso docente per la quale sia abilitato o in possesso di titolo. Il decreto prevede che la modifica della disciplina del dl 95 operi dal 1° gennaio 2014, e dunque, da quella data, si potranno ef- fettuare le assunzioni Ata, sui posti disponibili di Assistente
Tecnico ed Amministrativo. Il provvedimento testimonia un impegno del Governo che va nella direzione giusta nel dare certezza e continuità al lavoro nella scuola, ed è frutto del la- voro paziente di informazione e pressione sindacale svolto dalla Uil e dalle altre sigle sindacali. Lo sviluppo positivo della vicen- da, unito al varo del nuovo piano triennale di assunzione previsto dal decreto, apre una prospetti- va di nuova stabilizzazione per tutti i precari Ata e di ripresa della mobilità professionale del personale. Bisogna assicurare tutte le tutele necessarie al per- sonale docente inidoneo all’inse- gnamento che può svolgere al- tre mansioni. La via da seguire è quella di garantire a chi ha i requisiti ‘pre-Fornero’ di poter andare in pensione, di verifica- re con visite mediche le singole situazioni, consentire il passag- gio ad altra amministrazione (lì dove già c’è l’utilizzo, ad es. prov- veditorati, direzioni regionali, ministero), passaggio ad altra amministrazione con disponibi- lità di organico con tutte le tu- tele territoriali e professionali. Manteniamo il nostro impegno a non lasciare solo il personale in balia di strumentalizzazioni, facili promesse, ovviamente non mantenute, decisioni sbagliate e unilaterali.
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SCUOL A D’OGG I Martedì 24 Settembre 2013 3
Speciale innovazione
Registro elettronico, strumento da introdurre con gradualità
Pagina a cura
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registri elettronici rap- presentano uno degli strumenti con cui si è inteso avviare la dema-
terializzazione nel sistema scolastico.
Dallo scorso anno il Miur si è impegnato a garantire la trasferibilità dei dati, ge- nerati dalle applicazioni in uso nelle scuole verso il si- stema informativo centrale ed ha chiarito che le proposte commerciali che obbliga-
no all’acquisto di registri cartacei per fornire, gratu- itamente, quelli elettronici sono illegittime.
Il valore aggiunto di
la valutazioni e garantendo trasparenza alle famiglie.
Xxxxxxx, però, superare difficoltà oggettive come il rapporto più basso in Euro- pa tra numero di studenti e numero di computer presen- ti in una scuola.
Il limite più grande resta quello delle risorse poiché secondo le disposizioni si deve provvedere «alla biso- gna» con le risorse umane, strumentali e finanziarie di- sponibili senza nuovi o mag- giori oneri per la finanza
zioni per valutare l’impatto delle nuove tecnologie e per individuare il modo di sop- perire alle carenze che ne impediscono l’uso. Intese che favoriscono l’incremento delle dotazioni strumentali, lo scambio di esperti, piani di formazione congiunta e quant’altro possono es-
Si suggerisce
un’introduzione graduale delle nuove funzionalità limitandosi, in una prima fase, alla gestione
delle funzioni tipiche dei registri e ai più semplici strumenti di comunicazio-
ne scuola/famiglia
sere utili.
Un vademecum per le scuole
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Non c’è
un formale obbligo
all’adozione dei registri.
L’adempimento è condizionato
alle effettive disponibilità di risorse umane, stru- mentali e finanziarie
di ciascun istituto
Gli esperti consiglia- no per l’adozione di ttenersi a condizio-
i minime:
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s
t
osi-
Molto più problematica è
- la presenza di na rete locale este- a a tutto l’edificio colastico;
giudizi indipendentemente dalle eventuali annotazio- ni sul registro. Il registro elettronico, dove ci sono le condizioni, può da subito so- stituire quello cartaceo del docente
Il registro di classe
tronici si dovranno trattare informazioni tipicamen- te presenti nel registro di classe e del professore (as- senze, giustificazioni, prov- vedimenti disciplinari, ar- gomenti svolti, valutazioni, etc.) si dovranno facilitare le comunicazioni con le fa- miglie mediante l’accesso ad informazioni riservate, assenze, valutazioni ed altro, creare un ambien-
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te con nuove funzionalità
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rivolte alla didattica fino lla realizzazione di vere e proprie classi virtuali.
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In ogni caso si suggeri- sce un’introduzione gra- uale delle nuove funzio- nalità limitandosi, in una prima fase, alla gestione delle funzioni tipiche dei
un intervento per la de-
- la presenza di disp si Molto più problematica è
registri e ai più semplici
materializzazione nella scuola è quello di sburo- cratizzare il lavoro degli insegnanti per lasciare maggiore spazio alla re- lazione educativa ed alla sua qualificazione.
ivi quali PC, tablet, note- ook per ciascun docente o per ciascuna classe. Il egistro elettronico potrà ostituire quello cartaceo olo se potrà essere usato
pubblica. Da ciò deriva che
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pubblica. Da ciò deriva che in classe. L’impiego del Pc
la sostituzione del registro di classe in cui la firma del docente ha l’esplicita fun- zione di dimostrare la sua
I DOSSIER PUBBLICATI IN QUESTE PAGINE
- Registro elettronico
- Indicazioni nazionali
- Bisogni educativi speciali (BES)
sono disponibili nella versione integrale da consultare e scaricare
sul sito internet della Uil scuola
presenza in classe, cosa che un registro elettroni- co, a parte certe condizio-
strumenti di comunicazione scuola/famiglia.
L’insegnante potrà sem- plificare la gestione delle informazioni sulla propria attività creando una cartella personale per ogni alunno, incrociando dati con quelli dei colleghi, creando grafici tabelle e statistiche sull’an- damento dell’alunno e della classe, mettendo ordine nel-
in realtà non c’è un formale obbligo all’adozione dei regi- stri ma che l’adempimento è condizionato dalle effettive disponibilità di risorse uma- ne, strumentali e finanzia- rie di ciascun istituto.
Riteniamo che le scuole con minori risorse debbano almeno avviare sperimenta-
di casa o di altri Pc della scuola non può essere l’uni- co modo per accedere al re- gistro elettronico.
Il registro personale del docente
Secondo la Cassazione il docente può formulare i suoi
ni, non può garantire.
In mancanza di atti che specifichino a quali condi- zioni il registro cartaceo di classe può essere sosti- tuito da uno elettronico, riteniamo che anche per il corrente anno le scuole non possano rinunciarvi.
Anche con i registri elet-
Le nuove indicazioni nazionali per il curriculum della scuola dell’infanzia e del primo ciclo
Le nuove indicazioni nazionali per il curriculum della scuola dell’infanzia e del primo ciclo dell’istruzione entrano con l’a.s. 2013-2014 nel regime di pie- na validità diventando gradualmente il riferimento fondamentale per l’ela- borazione dei Piani dell’Offerta For- mativa riconducendo ad unità un im- portante strumento di progettazione didattica e pedagogica.
Il ruolo delle scuole
Le scuole sono luogo di ricerca attiva per trasformare l’insegnamento da esecuzione di direttive centrali in un progetto continuo per la messa in pra- tica di principi generali e per superare le criticità del contesto particolare in cui ciascun insegnante opera.
Gli approcci metodologici possono es- sere diversi, ma le azioni intraprese in tale ambito hanno sempre una ricadu- ta nelle pratiche didattiche.
In questa direzione si possono orga- nizzare, oltre a momenti collegiali in- terni alla scuola, in attività di rete tra cui comunità di pratica, reti di lavoro collaborativo, laboratori didattici, ecc. iniziative di confronto, di studio e di condivisione del esperienze.
Il ruolo delle reti
Requisito fondamentale per attivare i laboratori di ricerca sono le reti di scuole, che permettono lo scam- bio delle esperienze ottimizzando l’investimento nella formazione dei docenti soprattutto se realiz- zate in modo partecipato così da
promuovere uno stile di lavoro di tipo cooperativo in grado di valo- rizzare le diverse professionalità ed esperienze.
Il numero delle scuole aderenti a ciascuna rete non può essere né esiguo né eccessivamente ampio e si dovranno raccordare nel lavoro culturale e didattico i tre ordini di scuola (infanzia, primaria e secon- daria di primo grado) per favorire la conoscenza reciproca e agevo- lare la costruzione di un curricolo verticale partendo dall’analisi dei modelli progettuali attualmente utilizzati.
Sarà inoltre importante che l’ac-
cordo definisca gli impegni comuni, riservando spazi di iniziativa alle singole scuole. (vedi c.m. 22/2013 e documento del CSN).
Misure di accompagnamento
Con la C.M. n.22 del 26 agosto 2013 il Miur avvia una serie di azioni a supporto della diffusione delle nuove Indicazioni, come più volte richiesto dalla Uil Scuola, che prevedono neces- sariamente una formazione generaliz- zata in servizio.
Le risorse
Sono al momento disponibili un mi- lione e seicentomila euro provenienti dal bilancio della direzione degli ordi- namenti a cui potranno aggiungersi altri risorse stanziate dagli Usr, dagli enti Locali, da fondi europei e quant’al- tro. Una quota non superiore al 15%
potrà essere utilizzata per interventi di sistema (dirigenti scolastici, figure di sistema ecc.)
Accesso
I fondi sono destinati alle scuole che, consorziandosi in rete, presenteran- no progetti di formazione finanziabili per un massimo di quattromila euro a rete, impegnandosi a mettere in pratica nella didattica disciplinare le nuove indicazioni e a rendere parte- cipi degli esiti i rispettivi collegi dei docenti, le comunità educative terri- toriali e nazionali tramite un apposito portale dedicato. Ciò in coerenza con l’impostazione assunta per il contratto annuale sulla formazione per il 2013 in via di registrazione.
Impatto formativo
Le misure di accompagnamento pre- vedono tre diversi livelli di approfon- dimento: una fase di informazione, formazione, riflessione e confronto tra i nuovi contenuti e le pratiche didattiche reali; una fase di forma- zione e di ricerca, rivolta anche a gruppi limitati di docenti in grado di svolgere funzioni di animazione, promozione, ricerca didattica all’in- terno delle proprie comunità profes- sionali; una fase di documentazione degli esiti e di condivisione delle in- novazioni più efficaci.
Requisiti progettuali
I progetti formativi dovranno ri-
guardare sia le discipline, sin- golarmente considerate o aggre- gate secondo i criteri scelti dai collegi che gli aspetti trasversali più rilevanti. Le scuole presen- tano le candidature al finanzia- mento dei percorsi formativi, rivolti alle scuole consorziate in rete; tramite un’apposita scheda progetto,avviano le attività for- mative e di ricerca. Entro settem- bre 2014 infine stilano un rappor- to informativo e di monitoraggio sulle attività svolte.
Il supporto a livello territoriale
Gli Staff regionali entro il 30 settem- bre 2013 realizzano conferenze di servizio per illustrare e condividere le misure di accompagnamento, così come declinate a livello regionale, entro il 30 novembre 2013 gli Uffi- ci scolastici regionali selezionano le reti di scuole partecipanti ai piani formativi sperimentali.
Azioni strategiche
Per dare continuità alle azioni di accompagnamento secondo la uil scuola occorrono interventi per la stabilizzazione delle risorse fi- nanziarie, una seria opera di mo- nitoraggio delle attività realizzate dalle reti e dalle singole scuole, la valorizzazione del ruolo dei docen- ti nel rapporto tra le diverse aree professionali, modelli di certifica- zione delle competenze coerenti con il nuovo quadro.
4 Martedì 24 Settembre 2013 SCUOL A D’OGG I
Speciale decreto
A CURA DI LELLO MACRO
Il decreto legge 104 del 12
settembre 2013, approvato dal Consiglio dei ministri il 9 settembre, è già entra- to in vigore, ma deve esse- re convertito in legge dal Parlamento che può ap- portarvi le modifiche che riterrà opportune e per le quali certamente riceverà moltissime pressioni, entro l’11 novembre. È composto da 3 blocchi che riguarda- no le «disposizioni per gli studenti e le famiglie», le
«disposizioni per le scuole»
e «altre disposizioni» (uni- versità, ricerca, disposizio- ni tributarie e finanziarie), per un complessivo impe- gno di circa 400 milioni
€. Nella scheda che pub- blichiamo sono esplicitate in linguaggio “comune” le norme espresse in termini tecnico-giuridico che ri- guardano maggiormente il rapporto di lavoro del personale della scuola e la sua vita professionale, rimandando al sito www. xxxxxxxxx.xx per il testo in- tegrale.
Art. 5 – Potenziamento dell’offerta formativa
Dall’anno scolastico 2014-2015 è inserita un’ora di geografia generale ed economica in una classe del primo biennio degli istituti tecnici e profes- sionale in cui non sia già prevista (spesa 3,3 mi- lioni di € per il 2014 e 9,9 milioni dal 2015 per 287 docenti ipotizzati come necessari nella relazione tecnica).
Il Miur bandisce un concorso per il finanziamento per la realizzazione di progetti didattici nei mu- sei, nei siti di interesse archeologico, storico e culturale (con il loro consenso) cui possono par- tecipare università, istituzioni Afam e Scuole e con l’eventuale cofinanziamento di fondazioni di origine bancaria o di altri enti pubblici o privati; non può essere finanziato più di un progetto per ogni museo. I criteri e le modalità di selezione dei progetti sono definiti con decreto del Miur di concerto con il Ministero dei Beni Culturali.
Il concorso è bandito entro il 30 ottobre 2013 e sono stanziati 3 milioni di euro per il 2014.
Il Fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa di cui alla legge 440/1997 è destinato anche (e quindi senza nuovi oneri per lo Stato) al finanziamento di progetti per la costi- tuzione o all’aggiornamento, nelle scuole statali, di laboratori scientifico-tecnologici che utilizzano materiali innovativi.
Il Miur emanerà un decreto per individuare la ti- pologia di laboratori e i materiali per i quali è pos- sibile presentare le proposte di questi progetti
Art. 6 – Riduzione
del costo dei libri scolastici
I libri di testo possono essere adottati, secondo modalità stabilite dal regolamento, dal collegio dei docenti, sentiti i consigli d’interclasse (i docenti potranno decidere di sostituirli con altri materia- li)
Al decreto legge «sviluppo e competitività» (n. 112/2008) sono apportate le modifiche:
1) A partire dall’anno scolastico 2008-2009, nel rispetto della normativa vigente e fatta salva l’au- tonomia didattica nell’eventuale adozione dei libri di testo nelle scuole di ogni ordine e grado, tenuto conto dell’organizzazione didattica esistente, i competenti organi individuano preferibilmente i libri di testo disponibili, in tutto o in parte, nella rete internet.
2) i testi “consigliati” possono essere solo di ap- profondimento o monografici.
3) il dirigente scolastico non può eseguire deli- bere del collegio dei docenti che superino i tetti di spesa annui previsti per l’acquisto dei libri di testo, pena procedimento disciplinare.
Il Miur finanzia le scuole (o loro reti) per l’ac- quisto di libri o tablet da dare in comodato agli studenti delle scuole secondarie di 1° e 2° grado con 2,7milioni di € per il 2013 e 5,3 nel 2014.
Entro 7 giorni dall’entrata in vigore del decreto legge il Miur emanerà un apposito decreto per at- tribuire le risorse alle scuole e per determinare i criteri di concessione dei libri agli studenti.
Art. 7 – Apertura delle scuole e prevenzione della dispersione
Art. 12 – Dimensionamento delle istituzioni scolastiche
Nell’anno scolastico 2013/14, per prevenire la dispersione scola- stica soprattutto nella scuola primaria, ove possibile, è avviata una sperimentazione di prolungamento dell’orario scolastico per gruppi di studenti.
Con decreto del Miur, sentita la Conferenza delle Regioni, sono fissati gli obiettivi, i metodi didattici, i criteri di selezione, le moda- lità di assegnazione delle risorse delle scuole per attuare la speri- mentazione, per la quale possono avvalersi anche di collaborazioni con associazioni private senza scopo di lucro, abilitate dal Miur, e le modalità di monitoraggio del tutto.
È autorizzata la spesa di 3,6 milioni di euro per il 2013 e di 11.4 milioni di euro per il 2014 -8più eventuali finanziamenti europei)
Art. 8 – Percorsi di orientamento per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado
Per favorire l’orientamento scolastico e professionale sono appor- tate le seguenti modifiche al D.Lgs. n. 21/2008:
- le attività di orientamento riguardano tutti i docenti e sono comprese nelle attività non aggiuntive funzionali all’insegnamento (art. 29 del Ccnl = 40+40 ore); se eccedono queste linite, debbono essere remunerate con il Fondo di Istituto, con contrattazione a livello di scuola;
- ai progetti di orientamento possono partecipare anche, oltre enti, associazioni, imprese, rappresentanze del mondo del lavo- ro e delle professioni, anche camere di commercio e agenzie del lavoro, purché tutti assicurino il rispetto dei principi di pluralismo, concorrenza e trasparenza;
-le attività di orientamento sono estese all’ultimo biennio delle superiori;
-le attività di orientamento vanno inserite nel Pof e sul sito in- ternet delle scuole.
I percorsi di orientamento (anche per le scuole secondarie di 1° grado) sono finanziati con 1,6 milioni di euro nel 2013 e con 5 milioni di euro dal 2014 (oltre ad eventuali altri finanziamenti regionali, nazionali, europei), attribuiti direttamente alle scuole sulla base del numero degli studenti interessati.
Alle norme sul dimensionamento contenute nel DL 98/2011 sono apportate le seguenti modifiche:
a) il numero minimo di 600 alunni per l’assegnazione di un dirigente scolastico (400 per piccole isole e comuni di monta- gna), vale solo per gli a.s. 2012-13 (in realtà è già terminato) e 2013-14
b) idem per l’assegnazione del Dsga
c) nuovi criteri per l’individuazione di scuole cui assegnare Dir. Scol. e Dsga sono definiti in Conferenza unificata (Stato- Regioni), su proposta del Miur e concerto del Mef, fermi restan- do i costi complessivi già previsti dal DL 98/2011.
Nelle more della definizione dell’accordo valgono le regole attuali e non sono previsti maggiori oneri per la finanza pub- blica
La Scuola Europea di Parma passa dall’ordinamento delle Scuole Europee a quello delle amministrazioni pubbliche ita- liane, (con l’applicazione al personale del Ccnl scuola, come precisa la relazione tecnica).
Art. 11 – Wireless nelle scuole
Per assicurare la connessione wireless alle scuole,
prioritariamente di 2° grado, sono stanziati 5 milioni di € per il 2013 e 10 milioni per il 2014.
Art. 14 –
Istituti Tecnici superiori
È abolito il limite della costituzione di un solo Istituto tec- nico superiore per regione per la medesima area tecnologica e non sono previsti maggiori oneri per la finanza pubblica.
Martedì 24 Sett
SCUOL A D’OGG I Martedì 24 Settembre 2013 5
Speciale decreto
Art. 15 – Personale scolastico
Art. 16 –
Formazione
Previa apposita contrattazio- ne relativa al CCNL che assicu- ri l’invarianza finanziaria, con decreto del Miur, di concerto con Mef e Funzione Pubblica, è definito un piano triennale 2014-2016 di assunzioni di do- centi, educativi e Ata, sui posti disponibili e vacanti, dei pensio- namenti e delle riforme ordina- mentali. (la relazione tecnica ipotizza 26.264 docenti ordina mentali, 1.608 docenti di soste- gno e 13.400 Ata). Sono fatte salve le norme particolari per gli organici di sostegno (modificate dal comma successivo).
Il piano è sottoposto a verifica
del Miur, Mef e Funzione Pub- blica e resta fermo il regime di autorizzazioni annuali ad assu- mere deliberato del Consiglio dei ministri.
L’organico di diritto del so- stegno, pari al 70 per cento del numero dei posti di soste- gno complessivamente attivati nell’anno scolastico 2006/2007, è portato al 75% nel 2013/14, al 90% dal 2014/15 e al 100% dal 2015/16 (la relazione tecnica precisa che si tratta di 26.684 docenti).
In relazione alle variazioni dell’organico di diritto di cui so- pra, sono autorizzate le assun- zioni relative annoi per anno, ferme restando le autorizzazioni del Consiglio dei ministri.
Dal 1° gennaio 2014 sono ap- portate le seguenti modifichele-
gislative: al DL 95/2012 (spen- ding review):
- è abrogato il comma che ri- guarda i docenti dichiarati ini- donei e i relativi commi di at- tuazione;
- è abrogata l’attuale norma programmatica (mai attuata) sulla mobilità dei docenti ini- donei in altre amministrazioni su decreto Miur;
- le commissioni mediche pre- poste alla dichiarazione di inido- neità dei docenti sono integrate da un rappresentante del Miur
I docenti dichiarati permanen- temente inidonei alla funzione docente a partire dal 1° gennaio 2014 possono chiedere, anche in corso d’anno, di transitare nei ruoli degli assistenti ammini- strativi o tecnici; se non pro- ducono la domanda o non ci sono posti disponibili, sono assogget- tati alla disciplina vigente della mobilità intercompartimentale in ambito provinciale, verso amministrazioni con vacanze di organico, anche senza le auto- rizzazioni ad assumere da par- te del Consiglio dei ministri, e mantenendo la retribuzione con assegno ad personam riassorbi- bile.
Entro il 20 dicembre 2013 gli attuali docenti inidonei sono sottoposti a nuova visita medica: se l’inidoneità non è conferma- ta, torneranno ad insegnare; se è confermata potranno chiedere
di passare nei ruoli di assisten- ti o saranno sottoposti alla mo- bilità intercompartimentale di cui al comma precedente. Que- sta possibilità è concessa anche senza sottoporsi a nuova visita medica.
Per la mobilità intercompar- timentale di cui ai commi pre- cedenti il Mef trasferisce alle amministrazioni riceventi le corrispondenti risorse finan- ziarie dal bilancio del Miur, che trimestralmente comunica alla Ragioneria dello Stato e alla Funzione Pubblica il numero dei trasferiti e il loro costo, per ef- fettuare le variazioni di bilancio di cui sopra.
I docenti titolari delle classi di concorso C999 e C555, anche nel 2013-14, possono transitare su altra classe di concorso, pur- ché ne abbiano l’abilitazione o il titolo di studio, purché non si determini soprannumero.
Il presente articolo è sottopo- sto alle verifiche del Comita- to di cui all’art. 64 della legge 133/2008 per determinare “ la quota parte delle economie di spesa destinata, nella misura del 30 per cento, ad incrementare le risorse contrattuali stanziate per le iniziative dirette alla va- lorizzazione ed allo sviluppo professionale della carriera del personale della Scuola”.
del personale scolastico
Nell’anno 2014 sono stanzia- ti 10 milioni di € per attività di formazione obbligatoria per personale scolastico per:
a) rafforzare conoscenze e competenze degli alunni nelle regioni con performances nelle valutazioni inferiori alla media nazionale;
b) interventi di potenziamen- to nello zone a rischio socio- educativo e ad alto tasso di im- migrazione;
c) potenziare le capacità di gestione e programmazione dei sistemi scolastici;
d) aumentare le competenze digitali e di innovazione tecno- logica;
e) aumentare le competenze relative ai percorsi di alternan- za scuola-lavoro.
Le modalità di organizzazione e gestione saranno definite con decreto del Miur, anche in con- venzione con Università.
Con decreto del Min. Beni Culturali, di concerto col Miur, saranno definite entro 60 giorni le modalità per l’accesso gratu- ito dei docenti ai musei statali e siti archeologici, ecc. in via sperimentale per l’anno 2014; a tal fine è previsto un budget di 10 mln €: l’attivazione dell’ini- ziativa sarà monitorata per eventuali interventi negli anni successivi.
Art. 17 – Dirigenti scolastici
Vengono stabilite nuove norme per il reclutamento dei dirigenti scolastici:
il reclutamento avviene me- diante corso-concorso bandito dalla Scuola nazionale dell’am- ministrazione, con cadenza an- nuale, su tutti i posti vacanti, comunicati dal Miur alla Fun- zione Pubblica, sentito il Mef, e autorizzati dal Consiglio dei ministri.
Al corso-concorso sono ammes- si un numero di candidati supe- riore del 20% al numero dei posti disponibili, che abbiano la laurea e almeno 5 anni di ruolo.
I candidati dovran-
frequenza dei docenti, compati- bilmente con l’impegno didatti- co, che potrà essere ridotto.
Le spese di viaggio, vitto e al- loggio sono a carico dei parte- cipanti.
Con decreto del Miur, di con- certo con Funzione Pubblica e Mef, sono stabilite le modalità di svolgimento delle procedure concorsuali, la durata del corso e le forme di valutazione dei can- didati ammessi al corso.
Il decreto è adottato entro 4 mesi dalla conversione del pre- sente decreto-legge
Sono trasferite alle Scuola na-
zionale dell’amministrazionene le risorse del Miur per il reclu- tamento e la formazione iniziale dei dirigenti scolastici.
L’attuale norma sul recluta- mento è abrogata, ma continua ad applicarsi per i concorsi già banditi all’entrata in vigore del decreto-legge
Nelle regioni in cui non si sono ancora concluse le procedure concorsuali già bandite per il reclutamento dei dirigenti scola- tici, in deroga alle vigenti dispo- sizioni e solo per l’anno 2013-14, è possibile che i docenti “vicari” nelle scuole senza dirigente xxxx- xxxx possano ottenere l’autorizza-
Nel caso di annullamento per sentenza delle procedure concor- suali, per la loro reiterazione ven- gono dettate nuove norme per la composizione delle commissioni esaminatrici: per oltre 300 can- didati (e per ogni gruppo di 300 o frazione superiore a 100) sarà prevista una sottocommissione, con un presidente e un segretario aggiunto.
È stanziata una cifra di 100.000
€ per il 2013 e 400.000 € per il 2014.
Art. 18 – Dirigenti tecnici per il sistema nazionale
di valutazione
no pagare un con- zione all’esonero dall’insegnamen-
tributo per le spese delle procedure con- corsuali.
Il concorso per l’ammissione preve- derà una prova pre- selettiva per essere ammessi ad una o più prove scritte, una prova orale e quindi la valutazione dei ti- toli posseduti.
Il corso-concorso sarà organizzato presso la Scuola naz. dell’xxx.xx in modo da favorire la
Il TESTO INTEGRALE DEL DECRETO N. 104 E’ DISPONIBILE
SUL SITO UIL SCUOLA
to, indipendentemente dai criteri previsti dalle norme attuali.
Gli incarichi di reggenza e l’eso- nero dei docenti “vicari” cessano con la nomina dei titolari, anche in corso d’anno.
Per sostituire i docenti esone- rati di cui sopra è possibile no- minare supplenti temporanei per la durata dell’esonero stesso e la spesa sarà attribuita al fondo conseguente alla autorizzazione ad assumere i dirigenti scolastici e, in subordine, al Fondo unico nazionale per la retribuzione di posizione e di risultato dei diri- genti scolastici
È autorizzata, a decorre dal 2014, l’assunzione di ispetto- ri tecnici vincitori o idonei del concorso bandito nel 2008 (nei limiti, precisa la relazione tec- nica, dei 55 vincitori e due ido- nei) superando il limite del 20% de pensionamenti per le nuove assunzioni.
Il finanziamento è assicurato limitando la nomina dei presi- denti e dei commissari ester- ni degli esami di stato a perso- nale proveniente, nell’ordine, dall’ambito comunale e provin- ciale (con esclusione dell’ambito regionale o interregionale)
6 Martedì 24 Settembre 2013 SCUOL A D’OGG I
Speciale scuole
Bisogni Educati i Speciali (BES)
DI XXXXX XXXXXXX
Per la gestione delle attività sui biso- gni educativi speciali (BES) le scuole de- vono mantenere un profilo di concretez- za, eliminare gli adempimenti superflui, valorizzare ciò che già esiste in termini di attenzione alla personalizzazione de- gli interventi didattici ed educativi.
Cosa sono
Bisogni Educativi Speciali sono portati da quegli alunni che presentano diffi- coltà richiedenti interventi individualiz- zati non obbligatoriamente supportati da una diagnosi medica e/o psicologica, comunque riferiti a situazioni di difficol- tà tali da far prefigurare un intervento mirato, personalizzato; si può trattare di svantaggio sociale e culturale, di di- sturbi specifici di apprendimento e/o di disturbi evolutivi specifici, di difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana da parte di alunni stranieri. Su tutti scuola e famiglia dovrebbero raccordarsi per il successo formativo.
L’a.s. 2013-2014 serve per sperimenta-
re e monitorare procedure, metodologie e pratiche adottate dalle scuole. In at- tesa che il ministero chiarisca meglio i principi della fase sperimentale e le necessarie misure di accompagnamen- to, la Uil Scuola reputa che la questione dei Bes costituisca uno dei segmenti su cui è necessario fare chiarezza partendo dal principio che un serio approccio al tema è fondato su un lavoro di persona- lizzazione che le scuole sono chiamate a fare continuamente, stante la presenza
ormai generalizzata nelle classi di stu- denti portatori di esperienze, cultura e condizioni molto differenziate, ricondu- cibili ai fattori più svariati e mutevoli. Su ciò esiste il rischio che una eccessiva standardizzazione distolga che l’atten- zione dall’impegno che una corretta relazione educativa richiede anche in ordine agli esiti formativi. La persona- lizzazione non va ridotta ad una mera questione procedurale, che trasforma la relazione educativa a formule, acronimi, adempimenti burocratici; un corretto approccio ai suoi buoni propositi per- tanto va saldato con quanto delibera- to nel Piano dell’offerta Formativa in termini generali rispetto all’inclusione, al riconoscimento delle differenze, alla valorizzazione di ogni individuo nella comunità, alla capacità della scuola stessa di “individuare” soluzioni ade- guate ai diversi problemi.
Cosa fa la scuola
Le scuole sono impegnate singolar- mente o in rete, come per la disabilità, a perseguire l’integrazione dei servizi “alla persona” in ambito scolastico consorziandosi in reti, con accordi e intese con i servizi sociosanitari xxxxx- xxxxxxx, il privato sociale, il volontariato e quant’altro.
Il Gruppo di Lavoro per l’Handicap di Istituto GLHI va trasformato in GLI, Gruppo di Lavoro per l’Inclusione, e le sue competenze si estendono anche ai BES, se ne integrano i componenti con le figure di riferimento: funzioni stru- mentali, insegnanti di sostegno, AEC, assistenti alla comunicazione, docenti
con esperienza e/o formazione specifica, genitori ed esperti;
• Le competenze del Gruppo di Lavo- ro per l’Handicap di Istituto (GLHI) e quelle dei Gruppi di Lavoro Operativi sono mantenute per le specificità essi assegnate dalla legge a salvaguardia e tutela dei diritti derivanti dalle condi- zioni di disabilità nella scuola. I compo- nenti dei gruppi partecipano anche ai lavori del Gruppo di Lavoro per l’Inclu- sività (GLI) per il coordinamento delle azioni su tutti i BES:
• il Gruppo di Lavoro per l’Inclusività è formato inoltre da tutte le risorse spe- cifiche e di coordinamento presenti nella scuola (funzioni strumentali, insegnan- ti per il sostegno, AEC, assistenti alla comunicazione, docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione specifi- ca o con compiti di coordinamento delle classi, genitori ed esperti istituzionali o esterni in regime di convenzione con la scuola);
• a fine anno il GLI formula una pro- posta di utilizzo delle risorse per incre- mentare il livello di inclusività generale nell’anno successivo.
Il Collegio dei Docenti discute e delibe- ra il Piano Annuale dell’Inclusività e lo invia ai competenti Uffici dell’Usr per la richiesta di organico di sostegno; a set- tembre, in base alle risorse assegnate il GLI adatta il PAI, come parte integran- te del Pof, atto interno alla scuola au- tonoma finalizzato all’auto-conoscenza e alla pianificazione su cui sviluppare una didattica attenta ai diversi bisogni. Il Pof per sua natura delinea criteri e procedure di utilizzo “funzionale” delle risorse professionali presenti in una
logica “qualitativa”.
Cosa fa il consiglio di classe
Per i compiti generali relativi agli alunni con BES il consiglio di classe è responsabile nella totalità del processo di integrazione di ciascun alunno, deve realizzare perciò tutte le azioni che la favoriscano. In tale ambito individua gli alunni con particolari bisogni di apprendimento ed in caso di difficoltà nel percorso scolastico riconducibili a disturbi specifici informa la famiglia, prende in esame la documentazione clinica e/o la certificazione da questa presentata, valuta la necessità di un Piano Didattico Personalizzato (PDP) e motiva le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche. Il consiglio inoltre collabo- ra alla stesura della documentazione specifica (PDF - PEI), attua gli inter- venti previsti e ne verifica gli esiti; è infine il responsabile esclusivo degli interventi didattici e della valutazione dell’alunno.
Il Piano Didattico Personalizzato
Indicato con l’acronimo PDP costitui- sce lo strumento per definire strumenti e modalità di approccio alle specificità di ogni alunno, monitora e documenta le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendi- menti e delle competenze acquisite.
Come già detto la personalizzazione si realizza con una mediazione educa- tiva equilibrata su cui i docente hanno acquisito capacità ed esperienze.
SUPPLENZE / Le scuole devono registrare i contratti per l’erogazione dei fondi
DI XXXXXXXXX XXXXXXX E XXXXXXXX X’APRILE
Le scuole devono chiamare i supplenti e il Ministero garantisce i fondi necessari per la loro retribuzione. Negli anni le modalità di finanziamento delle sup- plenze a carico delle scuole sono cambia- te e si è passati dal “budget”, che andava gestito in termini di programmazione annuale, al finanziamento completo dei contratti comunicati a sistema. È stato inoltre ribadito che il ricorso alle ore eccedenti, considerato l’ammontare limitato delle risorse disponibili che non sono integrabili, ha natura emergenzia- le ed ha come finalità quella di consenti- re la sostituzione immediata e limitata nel tempo del docente assente, in attesa della nomina del supplente temporaneo (nota Miur n. AOODGPER 9839 dell 08 novembre 2010). La garanzia del pieno finanziamento delle supplenze priva di ogni giustificazione le cattive prassi di sdoppiamento delle classi e tutte quel- le pratiche adottate da alcuni Dirigenti Scolastici per non chiamare i supplenti. È fondamentale infatti garantire il di- ritto allo studio degli alunni, attraverso la nomina del docente della materia del titolare assente. Vediamo insieme quali sono le condizioni per ottenere il finan- ziamento dei contratti di supplenza. Ad ogni inizio di anno il Miur comunica alle scuole la somma iniziale per le supplen- ze brevi e saltuarie al netto degli oneri a carico dell’Amministrazione. L’assegna- zione viene determinata sulla base di parametri strutturali. È fondamentale
sapere che questa prima assegnazione sarà integrata mensilmente sulla base dei contratti di lavoro sottoscritti dalla scuola con i supplenti. Per ottenere un nuovo invio di fondi è necessario com- piere le seguenti azioni:
• Predisporre il contratto e successiva- mente convalidarlo utilizzando la ap- posita funzione del sistema. I contratti non validati non sono visibili e quindi non saranno quindi presi in considera- zione al fine dell’integrazione mensile dei fondi
• specificare la qualifica contrattuale corretta, in particolare avendo cura di indicare quella corrispondente al grado di istruzione effettivo
• per le proroghe utilizzare la stessa procedura di caricamento e successi- va validazione dei contratti di lavoro, altrimenti il relativo fabbisogno non verrà rilevato.
• Seguire le indicazioni operative per l’inserimento dei contratti per sup- plenze brevi e saltuarie al Sidi, indi- cate nel manuale che è a disposizione delle scuole.
La scuola infine deve controllare che tutti i contratti abbiano un identifica- tivo: i contratti sprovvisti di identifi- cativo non sono visibili in banca dati e quindi non possono essere contabi- lizzati e tantomeno finanziati. Per i contratti sprovvisti di identificativo si deve seguire il percorso indicato nel manuale utente Sidi alle pagine 8 e 24. Naturalmente il pagamento dei supplenti avviene attraverso il “cedolino unico”.
Istruzioni operative supplenze 2013/2014
Le principali novità: Come all’inizio di ogni anno scolastico, Miur ha imparti- to le istruzioni agli uffici territoriali per il conferimento delle supplenze annuali al personale docente, educativo ed Ata. Segnaliamo le novità più rilevanti: Tutto il personale:
Viene chiarito che si può rinunciare ad uno “spezzone” per accettare una supplenza su posto intero, di durata annuale, fino al 30 giugno o 31 agosto, la cui disponibilità sia sopravvenuta dopo la convocazione; si chiarisce che, nei casi di nomina entro il 31 agosto, il 1° settembre deve essere retribuito; si stabilisce che il possesso dei requisiti previsti dalla legge 104/92 può essere documentato all’atto della convocazione; viene esplicitata l’abolizione dell’obbligo di presentare la certificazione sanitaria di idoneità all’impiego;
Docenti • Scuola primaria: i posti, gli
“spezzoni” orari e i posti part-time che residuino dopo le utilizzazioni del perso- nale di ruolo devono essere integrati con ore di programmazione col seguente cri- terio: 1 ora per 11 ore di insegnamento, 2 ore per 22 ore di insegnamento; Alle 11 ore di insegnamento deve essere ag- giunta 1 ora di programmazione anche quando le stesse derivino dalla somma di 2 spezzoni.
• Licei musicali e coreutici: i bandi re- lativi alla copertura dei posti eventual- mente disponibili sono stati pubblicati entro il 5 settembre. I relativi bandi sono stati sottoposti a supervisione da
parte degli uffici scolastici, soprattut- to in relazione alle convenzioni con i Conservatori. • Sostegno: il persona- le incluso nelle graduatorie di circolo e d’istituto che abbia conseguito il titolo di specializzazione per il sostegno tardiva- mente rispetto ai termini previsti viene inserito, a domanda, in coda agli elenchi di sostegno della fascia di appartenenza delle graduatorie d’istituto. Le doman- de, in carta libera, sono state presentate al Dirigente della scuola destinataria dei modelli A1, A2, A2 bis,.
• Spezzoni fino a 6 ore: come negli anni
precedenti, in base al Regolamento vie- ne ribadito che le ore di insegnamento pari o inferiori a 6, che non concorro- no a costituire cattedra o posto orario, restano nella competenza della scuola dove si verifica la disponibilità.
Ata • Assistenti Amministrativi e Tecnici: per le supplenze la circolare richiama la nota n.8468, del 26 agosto 2013, dove si stabilisce che gli Uffici individueranno, in base allo scorri- mento delle graduatorie permanenti della provincia, gli aventi titolo che stipuleranno presso le scuole il con- tratto a tempo determinato fino alla nomina dell’avente diritto. In caso di esaurimento delle graduatorie perma- nenti (24 mesi), le eventuali residue disponibilità sono assegnate dai com- petenti dirigenti scolastici, mediante lo scorrimento delle graduatorie di circolo e di istituto. I contratti così stipulati, potranno essere convertiti in supplen- ze fino al termine delle attività didat- tiche.
Martedì 24 Sett
SCUOL A D’OGG I Martedì 24 Settembre 2013 7
Inizio dell’anno scolastico e istruzioni per lo s olgimento delle funzioni specifiche del profilo
Ata: predisporre il piano delle attività
La sede per definire l’assetto organizzativo è il contratto
N
DI XXXXXXXXX XXXXXXX
ei primi giorni di settembre l’at- tività scolastica prende avvio e, come avviene per l’assegnazione dei docenti alle classi, è neces-
sario che il DSGA dia al personale Ata
Per gli appassionati dei termini in- consueti stiamo parlando del princi- pio di ultrattività dei contratti che prevede appunto che il lavoratore si avvalga delle garanzie del contratto scaduto in attesa della definizione del nuovo. Si tratta di una formida-
Pensionamenti in caso di soprannumerarietà
DI XXXXXXXXX XXXXXXXXXX pure anni 61 di età e 35 di contribuzio-
ne); 2) 40 anni di contribuzione; 3) per
le istruzioni per lo svolgimento delle funzioni specifiche del profilo.
Di solito non si parte da zero. La scuo- la ha chiuso l’anno scolastico precedente con una organizzazione dei servizi che probabilmente somiglia molto a quella dell’anno scolastico che inizia. Anche l’organico complessivo, escludendo i casi di dimensionamento, dovrebbe essere lo stesso. Naturalmente possono cambiare le persone e le esigenze della in rela- zione, ad esempio, al numero di alunni disabili da seguire.
La sede per definire il nuovo assetto organizzativo è quella contratto decen- trato di scuola tra Dirigente scolastico e RSU che è opportuno chiudere al più presto. Il contratto include il piano delle attività ATA che viene annualmente re- datto dal DSGA sulla base delle esigen- ze del POF e validato dal Dirigente.
A questo proposito vale la pena di ri- cordare che non si determinano vuoti normativi in quanto il precedente con- tratto di scuola continua ad avere effetti fino alla sottoscrizione del successivo.
bile tutela che opera sostanzialmente a favore del lavoratore ma garantisce anche il datore di lavoro, in questo caso il Dirigente che può assicurare in piena legittimità l’operatività del- la scuola in attesa della definizione del nuovo contratto. È dunque fon- damentale il lavoro di verifica delle RSU sugli effetti dell’accordo per adeguarlo costantemente alle nuove necessità ed anche L’interlocuzione con DSGA e Dirigente per la gestione transitoria che deve essere condivisa e coerente con l’impianto contrattua- le esistente.
Per il futuro si potrebbe ipotizzare
una cadenza pluriennale del contrat- to di scuola, coerente con quella del contratto nazionale, per dare conti- nuità alla organizzazione scolastica e consentire alle RSU di svolgere al meglio quel ruolo di partecipazio- ne, verifica e manutenzione di un impianto contrattuale di più ampio respiro. (reti di scuole – organico fun- zionale).
Per il personale della scuola, che risul- ta in esubero nell’organico provinciale, c’è la possibilità del collocamento a ri- poso, a richiesta, con i requisiti della normativa precedente la legge 214 del 2011, meglio nota come legge Fornero. È quanto è stato comunicato dal mini- stero nella nota del 05.09.2013 inviata ai Direttori degli Usr e ai Dirigenti de- gli Ambiti provinciali, ex Provvedito- rati. La nota riprende il decreto legge 95 del 2012, così come convertito con modificazioni nella l. 135/2012, che dispone nel comma 20 bis che il per- sonale docente, che per l’A.S.2013/14 non sia stato proficuamente utilizzato, può essere collocato in quiescenza dal 1° settembre 2013 se matura i requisiti per l’accesso al trattamento pensioni- stico entro il 31.08.2012 in base alle norme esistenti prima dell’entrata in vigore dell’art. 24 del d.l. 06.12.2011, n.201, convertito con modificazioni dal- la legge n. 214/2011 (Legge Fornero). I requisiti sarebbero; 1) quota “96” (anni 60 di età e anni 36 di contribuzione, op-
le donne 61 anni di età e minimo 20 di contribuzione e per gli uomini 65 anni di età e minimo 20 di contribuzione. La richiesta va indirizzata all’Ambito territoriale di riferimento entro il 30 di settembre p.v., il quale predisporrà i prospetti informativi da inoltrare all’Ente previdenziale, dopo aver con- validato la domanda. L’«esodo», quindi, è volontario e riguarderebbe coloro che, appartenenti a categoria in esubero, non sono stati utilizzati proficuamente in provincia. A questo punto si presen- ta un problema che solo il ministero potrà risolvere: i docenti in esubero non proficuamente utilizzati sono, di solito, i più giovani i quali difficilmen- te potranno possedere i requisiti per il pensionamento, rendendo vana in tal modo la possibilità di pensionamen- to e di riassorbimento dell’esubero. A nostro parere, sarebbe opportuno che consentissero a coloro che hanno i requisiti per il pensionamento di po- ter presentare domanda di dimissioni fino alla concorrenza dell’esubero.
CHIEDILO ALLA UIL SCUOLA
A CURA DI XXXXXX XXXXXXXX
• Un docente in malattia deve ri- spettare le fasce di reperibilità per tutta la durata del congedo? DOMANDA. Il mese prossimo dovrò chiedere almeno 20 giorni di congedo per seguire particolari terapie e con- trolli clinici e già mi sento male al solo pensiero che per un periodo così lungo dovrò rimanere in casa dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. Che senso ha? Dove si trovano le norme sulle as- senze per malattia non regolamentate dal CCNL (trattenute, visite fiscali e reperibilità)?
RISPOSTA. Le assenze per malattia,
le fasce orarie di reperibilità, le visite fiscali e le trattenute sono regolamen- tate rispettivamente dall’art. 17 del CCNL, dal DM 206/2009, dalle legge 111/2011 e dalla legge 133/2008. In base a tale normativa, considerando la non eccessiva chiarezza della doman- da, esaminiamo i 2 casi che si possono verificare.
1) se i 20 giorni di congedo sono continuativi:
volte per l’assenza del dipendente.
Ma una volta effettuata la visita, il di- pendente –non avendo avuto alcuna condanna agli arresti domiciliari- è li- bero di muoversi secondo le indicazioni del proprio medico curante ed in base al suo stato di salute.
2) Se le visite specialistiche vengo- no invece effettuate in giorni di- versi e non all’interno di un unico periodo di congedo per malattia, bisogna chiedere un giorno di permesso per ogni visita. Il dipendente non deve rispettare le fasce orarie e giustifica l’assenza con l’attestazione dello specia- lista o della struttura sanitaria (anche privata) presso cui la visita è stata effet- tuata (Legge 1112011, art. 16, c. 9).
• Un supplente temporaneo ha di- ritto ai 5 giorni di permesso retri- buito per l’aggiornamento? DOMANDA. Un supplente con nomi- na per due mesi ha chiesto i 5 giorni di permesso retribuito per l’aggior- namento, sostenendo che l’art. 64 del CCNL non lo vieta espressamente. Ne ha diritto?
DOMANDA. Sono docente di ruolo, ho il papà disabile e usufruisco per lui dei permessi della legge 104/92; ora vorrei ripartire i 3 giorni mensili di permes- so fra me e mia sorella, anche lei inse- gnante di ruolo (ad esempio a marzo 1 giorno io e 2 giorni lei, ad aprile 3 giorni lei, a maggio 3 giorni io, ecc.). Si può fare?
RISPOSTA. L’art. 33, comma 3 della 104 stabilisce che il diritto a fruire dei 3 giorni mensili di permesso “non può es- sere riconosciuto a più di un lavoratore dipendente per l’assistenza alla stessa persona con handicap in situazione di gravità”.
La fruizione alternativa è prevista solo ai genitori che assistono un figlio con handicap grave (“Per l’assistenza allo stesso figlio con handicap in situazio- ne di gravità, il diritto è riconosciuto ad entrambi i genitori, anche adottivi, che possono fruirne alternativamente”).
• Il DSGA che prepara l’orario set- timanale delle lezioni può avere un compenso a carico del fondo
d’Istituto?
DOMANDA. Il nuovo dirigente della mia scuola intende affidare al DSGA l’incarico di elaborare l’orario settima- nale delle lezioni e pretende anche di attribuirgli uno specifico compenso a carico del fondo di istituto. E’ legitti- mo?
RISPOSTA. Il comportamento del Di- rigente è illegittimo per due motivi:
1. perché il DSGA non ha competenze rispetto all’orario settimanale delle le- zioni che viene deliberato dal Consiglio di Istituto per gli aspetti organizzativi (ora di inizio e di fine delle lezioni gior- naliere, necessità organizzative dipen- denti dai trasporti, ecc.) e dal Collegio Docenti per gli aspetti didattici (criteri didattici di formulazione dell’orario, durata dell’unità di lezione, ecc.) e vie- ne poi adottato dal dirigente;
2. perché l’art. 89 del CCNL (nel testo definito con la sequenza contrattuale del 25-6 2008) stabilisce che il DSGA percepisce a carico del fondo di istitu- to esclusivamente la quota variabile dell’indennità di direzione.
¬ il dipendente deve farsi trovare all’in- dirizzo indicato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 di tutti i giorni, compresi i festivi;
¬ se in queste fasce orarie deve allonta- narsi da casa per visite mediche o per seguire terapie, o per altri giustificati motivi, deve informare preventiva- mente la scuola, indicando altri orari di reperibilità;
¬ una volta effettuata la visita fi- scale, cessa l’obbligo di reperibilità nelle fasce orarie (DM n° 206/2009, art. 2, comma 2).
L’obbligo di reperibilità risponde solo all’esigenza che il medico fiscale possa effettuare la visita “a colpo sicuro” su- bito dopo l’insorgenza della malattia, senza essere costretto a tornare più
RISPOSTA. I 5 giorni di permesso retribuito (art. 64, c. 5) spettano al per- sonale (anche supplente) in servizio per tutto l’anno scolastico; per i sup- plenti temporanei e per il personale a part-time verticale spettano in misura proporzionata alle giornate di lavo- ro prestate, come le ferie e le festività soppresse (art. 19, c. 2 e art. 39, c. 11). Nel caso specifico, per avere diritto ad 1 giorno di permesso per l’aggiorna- mento bisogna avere prestato almeno 73 giorni di servizio.
• I 3 giorni al mese di permesso retribuito previsti della legge 104/1992 possono essere ripartiti tra due sorelle che assistono il padre?
DIRIGENTI E DIMENSIONAMENTO DELLA RETE SCOLASTICA
8 Martedì 24 Settembre 2013 SCUOL A D’OGG I
Inizio anno scolastico: i principali impegni e le scadenze
A CURA DI XXXXXX XXXXXXXX
Nel corso dell’anno scolastico ci sono di erse scadenze, pre i- ste dal Contratto di la oro, da norme legislati e, da delibere degli Organi collegiali, dalla contrattazione integrati a.
Tali scadenze riguardano le atti ità indi iduali e collegiali, gli obblighi di ser izio, l’eserci- zio di diritti indi iduali. Nello schema che segue, abbiamo in-
Il MIUR comunica alle singole scuole l’entità delle risorse di ori- gine contrattuale loro spettanti, che vengono depositate presso gli Uffici provinciali del Tesoro com- petenti per territorio. Tali risorse comprendono il fondo di istituto (art. 85) – le funzioni strumentali (art. 33) – gli incarichi ed i compiti del personale ATA (art. 47) – le at- tività complementari di educazione fisica (art. 87) e vengono utilizzate
le aree a rischio e a forte proces- so immigratorio e gli obiettivi di lotta all’emarginazione scolasti- ca. Sulla base dell’accordo e nei tempi in esso stabiliti, le scuole
–anche consorziandosi in rete- inviano alla Direzione regionale i propri progetti, che saranno fi- nanziati nei limiti delle risorse disponibili. Se il progetto della scuola viene finanziato, il con- tratto di istituto definisce i cri- xxxx di attribuzione delle attività
te del Dirigente della scuola di servizio, all’Ambito Territoriale competente. Se la richiesta sarà accolta (entro 60 giorni), il con- tratto di variazione del rapporto di lavoro avrà decorrenza dal 1° settembre.
APRILE
Docenti che rientrano in servizio dopo il 30 aprile in seguito
ad una lunga assenza (art. 37)
di iduato i principali impegni
con le modalità ed i criteri definiti
e l’entità dei compensi ai docenti
che caratterizzano –mese per mese- l’intero anno scolastico. Accanto ad ogni oce sono indi- cati gli articoli di riferimento del CCNL.
nel Contratto di istituto.
La RSU, in previsione dell’immi- nente avvio della trattativa per il rinnovo del Contratto di istituto (fissato entro il 15 settembre),
ed al personale ATA.
NOVEMBRE
Permessi per il diritto allo
studio (150 ore, art. 146)
Il personale docente che rientri in servizio dopo il 30 aprile dopo una assenza non inferiore a 150 giorni continuativi nell’a.s. (ivi compresi i periodi di sospensione dell’attività didattica) è impiega-
LE OPERAZIONI
chiede al Dirigente –in sede di in-
to in supplenze, o in interventi
DI INIZIO D’ANNO
Raggruppiamo, sotto questo ti- tolo, gli adempimenti che non han- no una scadenza precisa, ma che devono essere eseguiti “all’inizio dell’anno scolastico”, in un perio- do che possiamo individuare tra l’inizio di settembre e la fine di ottobre.
Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) (art. 26, c. 3)
Tutte le attività che si svolgono in questo periodo hanno un pun- to di riferimento fondamentale: il Piano dell’offerta formativa (POF) che, aggiornato e delibe-
formazione- tutte le notizie che possono essere utili sia per valu- tare il grado di corretta attuazione dell’Accordo precedente (attività retribuite, personale utilizzato e relativi compensi), sia per acqui- sire i dati necessari ed utili per elaborare la propria proposta con- trattuale (risorse complessive di- sponibili per il salario accessorio, accordi o convenzioni con enti e istituzioni, ecc.). Le materie ogget- to di informazione sono definite nell’art. 6 del CCNL.
SETTEMBRE
Piano annuale delle attività
dei docenti (art. 28, c. 4)
Il 15 novembre scade il termine per la presentazione della doman- da per ottenere i permessi per il diritto allo studio (150 ore). La domanda va indirizzata alla Direzione Scolastica Regionale, tramite il Dirigente scolastico. I permessi saranno assegnati entro il 15 dicembre.
Sottoscrizione del Contratto di istituto (art. 6, c. 2/m)
Entro il 30 novembre deve es- sere sottoscritto il Contratto di istituto.
Entro 5 gg dalla sottoscrizione, il dirigente invia il testo dell’ac- cordo al Collegio dei revisori,
didattici ed educativi integrativi, o in altri compiti connessi con il funzionamento della scuola. La classe rimane affidata al supplen- te, che viene mantenuto in servi- zio per gli scrutini e le valutazio- ni finali. Il periodo di 150 giorni è ridotto a 90 nel caso di docenti delle classi terminali.
Ferie non godute del personale ATA (art. 13, c. 10)
Il personale ATA può fruire le fe- rie non godute nell’a.s. precedente entro il mese di aprile, sentito il parere del DSGA.
MAGGIO
rato ogni anno in tempo utile per insieme alla apposita relazione
essere consegnato alle famiglie nel mese di gennaio, al momen- to dell’iscrizione, è il documen- to che caratterizza la scuola nei confronti dell’utenza e dei terzi. Al suo interno sono inserite tutte le attività progettuali curricolari ed extracurricolari della scuola che vengono attuate con la di- sponibilità del personale, con le risorse del FIS e con le modalità ed i criteri definiti nel Contratto di istituto e con eventuali risorse
Prima dell’inizio delle lezioni il Dirigente predispone (sulla base di eventuali proposte degli Organi Collegiali) il Piano annuale delle attività ed i conseguenti impegni del personale docente. Il Piano, comprensivo degli impegni di la- voro, viene poi deliberato dal Col- legio dei docenti.
Assegnazione del personale docente, educativo ed ATA
xx xxxxxx ed alle classi
illustrativa tecnico-finanziaria. Il Contratto entra in vigore suc- cessivamente alla certificazione positiva da parte dei revisori, ov- vero decorsi 30 giorni senza che gli stessi sollevino rilievi.
Nel caso in cui il 30 novembre in Contratto di istituto non sia stato ancora sottoscritto, le que- stioni controverse che impedisco- no la conclusione della trattativa vengono sottoposte alla Com- missione bilaterale incaricata
Nel corso di questo mese viene convocato il Collegio dei docenti per l’adozione dei libri di testo.
GIUGNO
Presentazione della domanda di ferie. La durata e le modalità di fruizione delle ferie sono definite nell’art. 13 del CCNL.
Consegna dei registri e dei com- piti scritti.
aggiuntive. dell’assistenza, del supporto e
Il Collegio dei docenti:
delibera il numero e la tipolo- gia delle funzioni strumentali da attivare, individuando i docenti a cui le funzioni stesse vengono assegnate (art. 33);
delibera il Piano annuale delle
Il Dirigente assegna il personale ai plessi ed alle classi con i crite- ri definiti nella Nota del MIUR n.° 6900 del 1-9-2011, o nel Contratto di istituto.
Avvio della contrattazione di istituto (art. 6, c. 2/m)
del monitoraggio delle relazioni sindacali, istituita a livello ter- ritoriale in base all’art. 4 c. 4, lettera “d” del CCNL.
DICEMBRE
Permessi per il diritto allo
studio (150 ore, art. 146)
LUGLIO
Ferie del personale ATA (art. 13, c. 10)
Il personale ATA ha diritto a fru- ire di almeno 15 giorni continuativi di ferie nel periodo 1° luglio – 31 agosto.
attività di aggiornamento e for- Non oltre il 15 settembre il Di-
mazione del personale docente (art. 66). Quest’anno è prevista una nuova modalità, con progetti di rete.
Il Consiglio di istituto, sulla base delle proposte del Collegio dei docenti, definisce le modali-
rigente e la Delegazione sindacale (RSU e OOSS firmatarie del CCNL) iniziano la trattativa per il rinnovo del Contratto di istituto. Nei suc- cessivi 10 gg lavorativi il dirigente formalizza la sua proposta contrat- tuale. Il Contratto deve essere sot- toscritto entro il 30 novembre.
Entro il 15 dicembre le Dire- zioni scolastiche Regionali asse- gnano i permessi per il diritto allo studio (150 ore).
GENNAIO
Domande di pensionamento
AGOSTO
Liquidazione dei compensi per gli incarichi e le attività aggiuntive (art. 6, c. 4)
I compensi per le attività aggiun- tive vengono di norma liquidati (a
tà ed i criteri dei rapporti con le mano a mano che le attività stes-
famiglie, prevedendo idonei stru- menti di comunicazione tra istitu- to e famiglie (art. 29, c. 4).
Il DSGA
predispone il Piano annuale del- le attività di aggiornamento e for- mazione del personale ATA (art. 66);
Domanda al Dirigente di auto- rizzazione all’esercizio di altre prestazioni di lavoro che non sia- no incompatibili con le attività di istituto (art.39 e 58, c. 9).
OTTOBRE
Aree a rischio (art. 9)
Il MIUR stabilisce la data entro cui scade il termine per la presen- tazione delle domande di cessazio- ne dal servizio.
MARZO
Domanda di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno
a tempo parziale (art. 39, c. 13)
se sono concluse) dalla Direzione provinciale del Tesoro insieme al primo stipendio utile. Nel CCNL è rimasta comunque la data del 31 agosto, che costituisce il termine ultimo per l’erogazione dei com- pensi per le attività svolte e pre- viste dal Contratto di Istituto.
formula una proposta di piano
Entro il 31 ottobre i Direttori
Destinazione all’estero (art. 114)
riguardante le modalità di presta- zione dell’orario di lavoro del per- sonale ATA (orario flessibile, plu- risettimanale, turnazioni); il Piano viene adottato dal Dirigente dopo averne verificato la congruenza ri- spetto al POF (art. 53).
degli Uffici scolastici regionali e le Organizzazioni sindacali firma- tarie del CCNL sottoscrivono un contratto integrativo sui criteri di allocazione e di utilizzo da par- te delle scuole delle risorse per la lotta contro l’emarginazione,
Entro il 15 marzo va presentata la domanda di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pie- no a tempo parziale. Sono esclusi i Direttori dei Servizi generali ed amministrativi. La domanda deve essere presentata, per il trami-
Entro il 31 agosto il Ministero per gli Affari Esteri rende note le sedi disponibili per le operazioni di destinazione all’estero da effet- tuarsi sulla base delle graduatorie permanenti.