CONSORZIO DELLA BONIFICA PARMENSE
CONSORZIO DELLA BONIFICA PARMENSE
PIANO DI CLASSIFICA PER IL RIPARTO DELLE SPESE CONSORTILI
STESURA DEFINITIVA
Parma, marzo 2004
AGRICONSULTING
INDICE
Pag.
INDICE I
INTRODUZIONE V
1. IL CONSORZIO
1.1. La costituzione del Consorzio 1
1.2. Il comprensorio consortile 1
1.3. 1° Distretto (Collinare-Montano) 3
1.3.1. Cenni storici 3
1.3.2 Il territorio 4
1.3.3 Morfologia e idrografia 8
1.3.3.1 Aspetti generali 8
1.3.3.2 Caratteristiche geomorfologiche e geolitologiche 9
1.3.4 Il Clima 14
1.4 2° Distretto (Pianura) 19
1.4.1 Cenni storici 19
1.4.2 Il Territorio 26
1.4.2.1 L’ambiente fisico: morfologia, geologia, idrografia 27
1.4.2.2 Il Clima 32
1.4.3 L’ambiente economico sociale 38
1.4.3.1 Premessa 38
1.4.3.2 Dinamica generale della popolazione e dell’occupazione 39
1.4.3.3 Settore industriale 41
1.4.3.4 L’agricoltura nel comprensorio 47
2. L’ATTIVITA’ CONSORTILE
2.1 1° Distretto (Collinare-Montano) 56
2.1.1 Considerazioni di carattere generale 56
2.1.2 Attività svolta nel periodo 1957-1983 59
2.1.3 Attività del Consorzio negli anni recenti 65
2.1.4 Stato dei rapporti tra consorzi ed enti operanti in montagna 99
2.2. 2° Distretto (Pianura) 101
3. IL CONTESTO NORMATIVO
3.1. Premessa 110
3.2. Legislazione regionale di riforma e piano di classifica 114
4. LE FINALITA’ DEL PIANO DI CLASSIFICA
4.1 Scopo, oggetto e natura del piano 120
4.1.1 1° Distretto (Collinare – Montano) 120
4.1.2 2° Distretto (Pianura) 122
4.2 Potere impositivo dei Consorzi di Bonifica 123
5. I CRITERI DI RIPARTO
5.1. Premessa 129
5.2. I criteri adottati 131
5.2.1 1° Distretto (Collinare – Montano) 133
5.2.2. 2° Distretto (Pianura) 139
5.3. Immobili urbani di pianura serviti da fognature pubbliche 146
5.4. Opere irrigue di pianura 147
6. IL BENEFICIO
6.1. Il beneficio derivante dalle opere di bonifica montane 149
6.1.1. Le opere di bonifica e le funzioni del Consorzio 149
6.1.2. Indice tecnico 151
6.1.2.1 Indice di intensità dell’azione consortile 151
6.1.2.2 Indice di caratterizzazione dei suoli 154
6.1.2.3 Indice di comportamento 156
6.1.2.4 Composizione degli indici 157
6.1.3 Indice economico 160
6.1.4 Indice di beneficio 165
6.2 Il beneficio derivante dalle opere idrauliche 167
6.2.1 Ripartizione in zone idrauliche omogenee 167
6.2.2 Indice di rischio 174
6.2.2.1 Indice di intensità 174
6.2.2.2 Indice di soggiacenza 181
6.2.2.3 Composizione dell’indice di intensità e di soggiacenza 185
6.2.3 Indice di comportamento 188
6.2.4 Indice idraulico 192
6.2.5 Indice economico 195
6.2.6 Indice di beneficio 201
6.3 Il beneficio derivante dall’irrigazione 203
6.3.1 Descrizione dei territori irrigui 203
6.3.2 Modalità di contribuzione 208
7. LE SPESE DI FUNZIONAMENTO
7.1 Le spese 213
7.2 Il riparto delle spese 214
8. LA DIVISIONE DELLE SPESE 215
9. LE NORME PARTICOLARI E APPLICATIVE
9.1 Norme particolari 216
9.2 Norme applicative 217
INTRODUZIONE
La Regione Xxxxxx Xxxxxxx con la propria legge 02 agosto 1984 n. 42, integrata con L.R. 23 aprile 1987 n. 16, ha classificato tutto il territorio della regione “di bonifica di 2^ categoria” al fine di conseguire il necessario coordinamento degli interventi pubblici e privati per la sistemazione , difesa e valorizzazione produttiva dei terreni e delle acque.
Per conseguire la formazione di unità omogenee sotto il profilo idrografico e rispondenti a dei termini di funzionalità nella gestione degli interventi e delle opere di bonifica montana e di bonifica idraulica, nonché per la tutela delle risorse idriche ad uso agricolo, la Regione Xxxxxx Xxxxxxx ha provveduto alla classifica ai fini della bonifica del territorio regionale ed alla conseguente delimitazione dei Consorzi di Bonifica (alcuni dei quali con carattere di interregionalità).
L’art. 13 della citata L.R. 2 agosto 1984 n. 42 ha stabilito che i proprietari di beni immobili, agricoli ed extragricoli contribuiscono alle spese di esercizio e manutenzione delle opere di bonifica nonché alle spese di funzionamento del Consorzio di Bonifica.
Dette spese sono ripartite in ragione del beneficio conseguito o conseguibile sulla base del piano di riparto di contribuenza.
Il Consorzio della Bonifica Parmense procede ad un aggiornamento del piano di riparto in vigore in base alle disposizioni del legislatore regionale ed avuto riguardo sia delle modifiche territoriali conseguenti all’espansione urbanistica ed infrastrutturale che delle conseguenti nuove opere di bonifica e difesa idraulica che hanno modificato l’intensità delle opere e dell’azione consortile.
I miglioramenti tecnologici ed infrastrutturali sulla rete irrigua che hanno determinato una riduzione delle spese di gestione.
Stante le diverse caratteristiche del territorio e la conseguente diversità delle azioni consortili, i criteri del piano di riparto differiscono per il territorio del 1^ Distretto Collinare – Montano e del 2^ Distretto di Pianura come delimitati e definiti dal vigente statuto.
I criteri di riparto sono perciò presentati e mantenuti distinti per i due distretti.
1. IL CONSORZIO
1.1. La costituzione del Consorzio
Il Consorzio della Bonifica Parmense, costituito in seguito al riordino territoriale dei comprensori di bonifica a norma della Legge Regionale 2 agosto 1984, n° 42 e successive modifiche e integrazioni, esercita le proprie funzioni nel comprensorio “C” di cui alla deliberazione del Consiglio Regionale n° 1.241 del 12 marzo 1987.
Il Consorzio, ente di diritto pubblico ai sensi dell'art. 12 della Legge Regionale 2 agosto 1984, n° 42, dell'art. 59 del X.X. 00 febbraio 1933, n° 215 e dell'art. 862 X.X., xx xxxx xx Xxxxx, X.xx Xxxxxxx, 0.
1.2. Il comprensorio consortile
Il comprensorio consortile si sviluppa su una superficie complessiva di 327.624 ettari, suddivisa in due distretti:
a) il distretto di pianura esteso per 114.446 ettari;
b) il distretto collinare-montano esteso per 213.178 ettari.
Il territorio consortile, con caratteristiche d'interregionalità, interessa 49 comuni nelle province di Parma, Piacenza, Genova e La Spezia.
Tab. n° 1 Ripartizione % della superficie del comprensorio consortile per province
Provincia | N° di comuni | Sup. ricadente nel comprensorio (in ha) | % sul totale |
Parma | 46 | 325.784 | 99,44 |
Piacenza | 1 | 540 | 0,16 |
Genova | 1 | 400 | 0,13 |
La Spezia | 1 | 900 | 0,27 |
TOTALE | 49 | 327.624 | 100,00 |
Il territorio consortile è così delimitato (da: Statuto del Consorzio):
Nord
Partendo da Ovest in direzione Est: dalla confluenza dei Torrenti Ongina e Arda con il Fiume Po, segue l'argine maestro di questo sino alla confluenza del Torrente Enza.
Est
Partendo da Nord in direzione Sud: dalla confluenza del Torrente Enza con l'argine maestro del Fiume Po, segue l'asta del Torrente Enza fino al confine amministrativo fra i comuni di Neviano Arduini e Palanzano, detto confine fino a Passo Zibana, lo spartiacque tra i Torrenti Enza e Parma fino all'origine Navert e il confine amministrativo fra i comuni di Monchio delle Corti e Corniglio fino a Monte Matto (quota 1.837).
Sud
Partendo da Est in direzione Ovest: da Monte Matto segue il confine amministrativo fra le Regioni Xxxxxx Xxxxxxx e Toscana ed Xxxxxx Xxxxxxx e Liguria fino a Monte Chiapparino (quota 1.112), lo spartiacque, fra i bacini idrografici dei Fiumi Taro ed Entella, raggiunge il Passo del Bocco (quota 1.083), comprendendo una parte del comune di Borzonasca in provincia di Genova.
Ovest
Partendo da Sud in direzione Nord: segue il confine amministrativo tra le provincie di Parma e Genova da Passo del Bocco a Monte Maggiorasca (quota 1.799), da cui prosegue lungo il confine amministrativo tra le province di Parma e Piacenza fino alla strada che dal ponte sul Torrente Stirone conduce verso Castelnuovo Fogliani in provincia di Piacenza; segue questa strada fino a Case Gruppi, la strada per Case Boccelli fino alla Via Emilia e l'asta del Torrente Ongina fino alla confluenza dei Torrenti Uniti, Ongina e Arda nel Fiume Po.
1.3 1° Distretto (Collinare - Montano)
1.3.1 Cenni storici
Sul territorio del 1° Distretto [limitatamente al comprensorio inizialmente classificato ai sensi della legge per la montagna in data 25.7.1952 n° 991 (art. 16)] ha iniziato ad operare dal 1957 il Consorzio di Bonifica Montana dell’Appennino Parmense, costituito con D.P.R. del 21 giugno 1955.
Con D.P.R. 27.10.1971 n° 2.754, il perimetro del Consorzio è stato ulteriormente ampliato in una zona classificata di bonifica integrale in base al D.P.R. 10.6.1968 n° 1.487.
Nel suddetto territorio sono applicabili:
• nella parte classificata montana, della superficie di ettari 188.040 secondo le delimitazioni stabilite dall’art. 16 della legge 25/7/1952
n. 991 e art. 2 della L.R. 17/8/1973 n. 30, le disposizioni della citata legge n. 991/1952, in quanto più favorevoli;
• nella restante parte di ettari 25.138 trova applicazione la legge 13 febbraio 1933 n. 215.
1.3.2 Il territorio
Il distretto collinare e montano ha una superficie complessiva di
213.178 ettari, in prevalenza ricadenti nella provincia di Parma (ventotto comuni), Genova (1 comune) e La Spezia (1 comune).
Il territorio e’ cosi’ delimitato:
A NORD
Partendo da Ovest in direzione Est, il confine inizia in località “La Riva” in asse al torrente Stirone, dove quest’ultimo si stacca dal confine tra le Province di Parma e Piacenza; segue, quindi, il limite fra i Comuni di Salsomaggiore e Fidenza sino ad incontrare il confine con il Comune di Medesano.
Prosegue, per breve tratto, lungo il confine tra i Comuni di Fidenza e Medesano per poi coincidere con il limite fra i Comuni di Noceto e Medesano sino a quota 191 sul Rio Camporuota.
Di qui il confine del distretto lascia detto limite comunale per seguire la strada per Case Iape’, Case Manotti e Ca’ del Bezza, Case Xxxxxx, Xxxxx, sino a S. Andrea Bagni, segue poi la strada per Felegara dove imbocca la provinciale in direzione Sud fino a Fornovo Taro. Da Fornovo Taro, coincide con la Statale n. 62 della Cisa, sino al Km 103, di poco a monte dell’abitato di Collecchio, da cui devia lungo la strada comunale dei Boschi, fino ad incontrare la xxxxxx xx Xxxxxxxxx xxx Xxxx Xxxxxxx. Alle prime case di questo paese, imbocca l’omonima strada comunale fino al suo incrocio con la strada comunale di Castellaro, da cui, seguendo il piede della collina, arriva all’antica opera d’arte di attraversamento del Rio Ginestra da parte del Canaletto, in corrispondenza dell’Oratorio di Castellaro. Indi il confine segue il Canaletto, risalendo fino ad incontrare nuovamente la strada comunale di Sala, che segue fino all’incrocio della strada fra X.Xxxxxx di Baganza e la località Poggio. Attraversa il Torrente Baganza seguendo la passerella fino alla località Poggio, imbocca la strada provinciale di Calestano, che abbandona all’incrocio con il Canale del Vescovo. Segue detto canale fino a S. Xxxxxxx dei Gatti, da cui prosegue lungo la strada comunale che conduce all’abitato di Felino. Devia poi verso Est lungo la strada pedemontana e attraversando S. Xxxxxxx di Tiorre continua in sinistra del canale di S. Xxxxxxx, che fiancheggia per tutto il suo percorso a monte, fino a oltrepassare la strada provinciale di Langhirano a quota 243.
Da questo punto attraversa il Torrente Parma in direzione Est, fino a raggiungere quota 363, dove trovasi l’incrocio della strada secondaria per Xxxxxxx di Mulazzano con quella che conduce a Lesignano Bagni, passando per Stadirano.
Segue la suddetta strada fino a Lesignano Bagni, di dove imbocca la strada per Rivalta che segue fino al Torrente Masdone; scende, quindi, lungo il Torrente Masdone sino a quota 182 dove questo e’ attraversato dalla strada per il Caseificio.
Imbocca detta strada attraverso il Torrente Madolo, giungendo a quota 202, a Case Rotte, ed infine, a Traversetolo. Da questo paese segue la provinciale per S. Polo d’Enza sino ad incontrare il limite interprovinciale fra la Provincia di Parma e Reggio Emilia in asse al Torrente Enza.
AD EST
Partendo da Nord in direzione Sud: all’altezza dell’abitato di S. Polo d’Enza, in asse del torrente omonimo, segue il confine comprensoriale già descritto al primo comma, secondo capoverso del presente articolo.
A SUD
Partendo da Est in direzione Ovest: il limite del distretto coincide con quello comprensoriale descritto al primo comma, terzo capoverso del presente articolo.
AD OVEST
Partendo da Sud in direzione Nord: il limite del distretto segue quello comprensoriale – descritto al primo comma, quarto capoverso del presente articolo – fino alla località “La Riva”, in asse al Torrente Stirone.
Tab. n° 2 Elenco dei comuni ricadenti nel 1° Distretto
Prov. | Progr. | Comune | Sup. totale | Sup. inclusa nel comprensorio | % del comune | % sul totale |
a | b | c = (b:a) | ||||
PR | 1 | Albareto | 10.395 | 10.395 | 100,00 | 4,88% |
PR | 2 | Bardi | 18.948 | 18.948 | 100,00 | 8,89% |
PR | 3 | Bedonia | 16.783 | 16.783 | 100,00 | 7,87% |
PR | 4 | Berceto | 13.158 | 13.158 | 100,00 | 6,17% |
PR | 5 | Bore | 4.317 | 4.317 | 100,00 | 2,03% |
XX | 0 | Xxxxx xx Xxx xx Xxxx | 00.000 | 00.000 | 100,00 | 7,14% |
PR | 7 | Calestano | 5.717 | 5.717 | 100,00 | 2,68% |
PR | 8 | Collecchio | 5.879 | 750 | 12,76 | 0,35% |
PR | 9 | Compiano | 3.715 | 3.715 | 100,00 | 1,74% |
PR | 10 | Corniglio | 16.609 | 16.609 | 100,00 | 7,79% |
PR | 11 | Felino | 3.831 | 1.850 | 100,00 | 0,87% |
PR | 12 | Fornovo di Taro | 5.765 | 5.400 | 93,67 | 2,53% |
PR | 13 | Langhirano | 7.082 | 6.333 | 89,42 | 2,97% |
PR | 14 | Lesignano de' Bagni | 4.753 | 3.247 | 68,31 | 1,52% |
PR | 15 | Medesano | 8.880 | 4.829 | 54,38 | 2,27% |
PR | 16 | Monchio delle Corti | 6.914 | 1.300 | 18,80 | 0,61% |
PR | 17 | Neviano degli Arduini | 10.587 | 10.587 | 100,00 | 4,97% |
PR | 18 | Pellegrino Parmense | 8.235 | 8.235 | 100,00 | 3,86% |
PR | 19 | Sala Baganza | 3.091 | 2.520 | 81,53 | 1,18% |
PR | 20 | Salsomaggiore Terme | 8.168 | 8.168 | 100,00 | 3,83% |
PR | 21 | Solignano | 7.357 | 7.357 | 100,00 | 3,45% |
PR | 22 | Terenzo | 7.234 | 7.234 | 100,00 | 3,39% |
XX | 00 | Xxxxxxx Xxx Xxxxx | 7.821 | 7.821 | 100,00 | 3,67% |
PR | 24 | Tornolo | 6.934 | 6.934 | 100,00 | 3,25% |
PR | 25 | Traversetolo | 5.461 | 3.230 | 59,15 | 1,52% |
PR | 26 | Valmozzola | 6.788 | 6.788 | 100,00 | 3,18% |
XX | 00 | Xxxxxx de' Melegari | 6.444 | 6.444 | 100,00 | 3,02% |
PR | 28 | Varsi | 7.979 | 7.979 | 100,00 | 3,74% |
Totale prov. di Parma | 234.075 | 211.878 | 93,12 | 99,39% | ||
GE | 29 | Borzonasca | 8.004 | 400 | 5,00 | 0,19% |
XX | 00 | Xxxxxx Ligure | 13.660 | 900 | 6,59 | 0,42% |
Totale distretto di montagna | 489.814 | 213.178 | - | 100% |
1.3.3 Morfologia e idrografia
1.3.3.1 Aspetti generali
Il comprensorio in esame è delimitato dalla linea di demarcazione tra collina e pianura a nord, dallo spartiacque dei torrenti Nure e Ceno e Arda e Ceno a W-NW, dal crinale appenninico a sud, ed infine, ad est, dal corso del torrente Enza fino all’altezza dell’abitato di Vetto.
Il territorio montano e collinare è attraversato, con prevalente direzione NE – SW, da quattro dorsali che delimitano i bacini imbriferi dei principali corsi d’acqua, tutti caratterizzati da notevoli pendenze: il F. Taro, il torrente Baganza, il torrente Parma ed il torrente Enza.
Le aste torrentizie presentano l’andamento planimetrico sopra indicato.
Il T. Taro ha origine dal X. Xxxxx (q. 1735 m. s.l.m.) e dopo avere descritto un ampio arco verso est assume un orientamento SW - NE fino alla sua confluenza con il F. Po.
Il torrente Baganza nasce dalla dorsale appenninica a quota 1330 metri circa presso il valico “La Cisa” e, dopo una porzione del suo tratto montano, con direzione N-S, assume un andamento planimetrico con direzione SW - NE fino a confluire nel torrente Parma presso il comune di Gaione.
Il torrente Parma ha origine dai monti Orsaro (q. 1830 m.s.m.) e Xxxxxxx (q. 1861 m.s.m.).
I suoi affluenti principali sono i torrenti Bratica in destra idrografica e Baganza in sinistra.
Il torrente Enza nasce nei pressi del passo di Lagastrello e la sua asta principale, con direzione SSW – NNE costituisce il limite fra le provincie di Parma e Reggio Emilia. Il suo affluente principale è il X. Xxxxx, in sinistra idrografica.
L’orografia del comprensorio si presenta particolarmente aspra nella porzione occidentale e, precisamente, in corrispondenza degli alti e medi corsi dei fiumi Ceno e Taro.
I crinali spartiacque tra i diversi bacini raggiungono, generalmente, altitudini notevoli generando in alcune zone valli incassate e profonde con elevate pendenze dei profili longitudinali dei relativi corsi d’acqua.
Per tale motivo anche le aste torrentizie secondarie presentano pendenze elevate, con il conseguente instaurarsi di diffusi fenomeni erosivi.
Per quanto riguarda il regime idraulico si evidenzia che sia i corsi d’acqua principali che quelli secondari del comprensorio consortile in argomento risultano caratterizzati da un prevalente regime torrentizio.
1.3.3.2 Caratteristiche geomorfologiche e geolitologiche
Le formazioni geologiche dell’area in esame sono caratterizzate da affioramenti piuttosto discontinui e da una certa complessità dell’assetto strutturale.
I terreni arealmente più estesi sono quelli ascrivibili alle “unità flyschoidi” e al complesso caotico delle “argille scagliose”.
Tali terreni, come si vedrà in seguito, possono mostrare problemi dal punto di vista della stabilità.
In stretta connessione con la particolare situazione geologica e con la variabilità dei fattori climatici, anche l’assetto geomorfologico del comprensorio si presenta estremamente diversificato, dalla morfologia in genere dolcemente ondulata dei terreni argillosi pliocenici, a quella decisamente più pronunciata e aspra delle formazioni flyschoidi.
Tenendo conto delle finalità del presente studio deve darsi risalto alle caratteristiche litologiche e geotecniche dei terreni, in quanto sono proprio queste a condizionare direttamente il comportamento delle formazioni geologiche nei riguardi della stabilità.
I diversi litotipi sono stati, pertanto, raggruppati in varie classi con caratteristiche analoghe, senza tenere conto dei criteri stratigrafici. In qualche caso, perciò, possono trovarsi riunite, nella stessa classe, formazioni anche non coeve.
Le diverse classi litologiche individuate in base ai criteri sopra accennati risultano le seguenti:
A) Depositi alluvionali ghiaioso – sabbiosi
Sono inserite in questa classe le alluvioni antiche, medio recenti ed attuali.
Si tratta di depositi continentali ghiaiosi e sabbiosi di origine essenzialmente fluviale che raggiungono discreta espansione specialmente lungo i tratti medio – bassi dei corsi d’acqua principali.
La natura e la pezzatura degli elementi costituenti tali depositi sono strettamente connessi alla natura geologica dei bacini contribuenti, alla pendenza e al regime idraulico dei corsi d’acqua.
Le aree occupate da detti depositi sono generalmente stabili, con possibili eccezioni nelle parti apicali delle conoidi presenti allo sbocco dei corsi d’acqua nella parte valliva. In tali situazioni possono anche verificarsi dei fenomeni d’esondazione.
B) Coperture detritiche
Caratteristici di questa classe sono i detriti di falda e gli accumuli caotici di materiali di varia pezzatura riferibili ai residui superficiali di antiche masse franate.
Le coperture detritiche, data la loro accentuata eterogeneità, presentano una buona permeabilità e possono essere sede di falde o vene isolate di acqua. Tale caratteristica idrologica può essere causa di instabilità nel caso in cui i terreni presentino una elevata acclività ed un più elevato contenuto di materiali argillosi; in caso contrario, un detrito ben assestato, posto su un versante poco acclive, può considerarsi, in linea generale, dotato di discreta o buona stabilità.
C) Formazioni prevalentemente argillose e argillo - marnose
Caratteristiche di questa classe sono le formazioni delle argille “ofiolitifere” e delle “argille scagliose”.
Tali terreni, data la predominanza della componente argillosa e l’eterogeneità dovuta all’inglobamento di materiali litoidi quali calcari, marne, arenarie e pietre verdi, tendono ad immagazzinare notevoli quantità di acque che le rendono plastiche e, spesso, instabili.
D) Formazioni flyschoidi
Le formazioni ascrivibili a questa classe sono caratterizzate dalla ripetuta successione di vari tipi litologici tra i quali, in alcuni casi,
predominano quelli marnosi e calcareo – marnosi, in altri, quelli arenaceo – siltoso – argillosi.
L’intensa fessurazione, caratteristica dei primi tipi, conferisce loro un discreto grado di permeabilità. In presenza di favorevoli condizioni di giacitura queste formazioni sono da ritenersi essenzialmente stabili.
I terreni appartenenti al secondo gruppo risultano intensamente fratturati e caratterizzati dalla presenza di numerosi motivi plicativi di varia entità, nonché da una grande variabilità di giacitura degli strati anche in aree molto ristrette.
L’intensa tettonizzazione delle ripetute e fitte alternanze di litotipi diversi, i cui contatti individuano delle superfici di discontinuità, favorisce l’infiltrazione delle acque e, conseguentemente, la diminuzione dell’attrito lungo le superfici. Per le ragioni già esposte, e soprattutto per l’estrema variabilità delle condizioni di giacitura, il grado di stabilità di questa formazione può variare notevolmente anche in areali limitati. In generale, tuttavia, le zone occupate da tale termine litologico sono da considerarsi ad alto rischio sotto l’aspetto della stabilità.
E) Formazioni prevalentemente marnose
Tenendo conto del loro analogo comportamento nei confronti dell’erosione sono inserite in questa classe tutte le formazioni prevalentemente marnose e le “argille plioceniche”. Si tratta di formazioni essenzialmente impermeabili che presentano predisposizione al dissesto.
F) Formazioni prevalentemente arenacee
Rientrano in questa classe le formazioni essenzialmente costituite da alternanze irregolari di arenarie, argille marnose e, in subordine, di conglomerati.
Il grado di stabilità di tali terreni risulta generalmente buono.
1.3.4 Il clima
Il clima del comprensorio varia da zona a zona a seconda dell’altitudine e dell’esposizione dei terreni.
La conoscenza esatta della temperatura dell’aria – valori massimi, minimi e medi giornalieri, mensili e annuali – oltre una lunga serie di osservazioni indispensabili per tener conto delle variazioni periodiche pluriennali, richiede anche e soprattutto condizioni di rilevamento particolari, che si possono realizzare ad opera di specialisti soltanto negli osservatori meteorologici attrezzati.
La conoscenza invece della temperatura dell’aria per scopi tecnico- pratici è sempre possibile con mezzi modesti.
Dai dati rilevati dall’ISTAT risulta che nel territorio in esame si verifica il regime termico continentale, proprio d’altronde della valle Padana, caratterizzato da notevole escursione termica annuale, mese più caldo quello di luglio, mese più freddo quello di gennaio, autunno più caldo della primavera.
Di particolare importanza sulla temperatura, nelle varie vallate, risulta l’esposizione e l’inclinazione dei versanti, del loro rilievo, e dell’andamento più o meno elevato del crinale appenninico opposto a barriera dei venti di sud – ovest.
Tali fattori giocano un ruolo notevole sulle differenziazioni stagionali, sull’escursione diurna ed anche sulla normale annua, sia come cause
principali sia come agenti secondari per l’esaltazione o per l’attuazione dei vari fenomeni.
Ne consegue, pertanto, una differenza sensibile anche tra terreni posti ad uguale altitudine e in similari condizioni di giacitura al solo variare dell’esposizione.
Dai dati in possesso si rileva che le zone di monte e di collina hanno le seguenti caratteristiche termiche annuali, desunte come medie:
ZONE DI MONTE (OLTRE 750 METRI S.L.M.)
• temperatura max. annuale | 26,5 | (valori estremi) |
• temperatura min. annuale | -13,1 | (valori estremi) |
• temperatura media annuale | 8,6 | (valori estremi) |
• escursione max. annuale | 39,6 |
ZONE DI COLLINA (FINO A 750 METRI S.L.M.)
• temperatura max. annuale 31,6 (valori estremi)
• temperatura min. annuale -10,6 (valori estremi)
• temperatura media annuale 11,56 (valori estremi)
• escursione massima annuale 42,3
Il regime delle precipitazioni, evidenziato nelle modalità ed entità del fenomeno, riveste un’importanza fondamentale nel campo della bonifica montana intesa nei suoi aspetti più disparati.
Dai dati in possesso (fonte ISTAT) è possibile affermare quanto segue:
A) le precipitazioni decrescono da sud a nord;
B) tale diminuzione, rapidissima nel primo tratto prossimo al crinale appenninico, diventa più dolce nel medio Appennino ed è, inoltre, più accentuata lungo i fondi vallivi rispetto ai crinali secondari;
C) in gran parte dei casi a quote altimetriche maggiori corrispondono maggiori precipitazioni;
Tra le poche anomalie in difetto, la prima interessa le valli del medio Ceno in destra Pessola, medio Taro in sinistra Mozzola, e la seconda, molto meno importante, la bassa Xxx Xxxxxxx.
L’unica anomalia in eccesso interessa invece il basso Ceno in sinistra.
Si tratta, in entrambi i casi (anomalie in eccesso o in difetto) di scarti di poche centinaia di millimetri, sicuramente imputabili al rapporto esistente fra l’orientamento dei versanti delle singole vallate e la direzione delle correnti umide primaverili ed autunnali.
Per quanto riguarda la distribuzione delle precipitazioni nel comprensorio consortile, è evidente che non esistono differenze sostanziali
per le zone anche poste agli estremi opposti del comprensorio stesso; quest’ultimo interessa una superficie troppo piccola rispetto a quella che compete ai vari areali dei tipi di regime pluviometrico.
Nel territorio del comprensorio si manifestano soltanto modeste variazioni fra il tipo proprio del crinale appenninico (a scarsa percentuale estiva e percentuale autunnale maggiore di quella primaverile), ed il tipo della parte più nord - orientale con percentuale estiva e primaverile quasi uguale rispettivamente a quella invernale ed autunnale.
Questi fatti accennano ad una graduale transizione nello spazio a regioni con diversi tipi di regime pluviometrico.
Il regime pluviometrico mensile si presenta caratterizzato da due massimi (in primavera ed in autunno), dei quali il maggiore e’ quello autunnale, separati da due minimi (nell’estate e nell’inverno), con prevalenza del primo sul secondo.
Il numero dei giorni piovosi nella sua ripartizione segue l’andamento dei totali medi mensili, avendo come questi due massimi e minimi rispettivamente in primavera ed in autunno, ed in estate ed in inverno.
Se per periodi di tempo lunghi ciò che interessa conoscere delle precipitazioni in generale e’ il loro totale, quando si vuole invece limitare il loro studio a brevi intervalli di tempo, di notevole interesse risulta l’esame dei massimi eventi di precipitazione.
Le precipitazioni assolute, di giorni consecutivi da 1 a 3, sono più elevate e si localizzano nei mesi autunnali, mentre quelle con durata superiore presentano un andamento più incerto.
Rispetto alla loro distribuzione mensile, si può affermare che per durate di pioggia da una a tre ore detti massimi avvengono quasi esclusivamente nei mesi d’agosto e settembre, mentre per durate da sei a dodici ore essi interessano con maggior frequenza i mesi da settembre a novembre.
1.4 2° Distretto (Pianura)
1.4.1 Cenni storici
Come in quasi tutta la Valle Padana, anche nel Parmense, l'azione bonificatrice ha tradizioni secolari.
Vi hanno concorso, da un altro, le popolazioni agricole che, per il loro innato amore per la terra, dettero sempre volonterosamente e valorosamente opera e contributi e, dall'altro, l’istituzione governativa e le classi dirigenti, con la legislazione attivamente applicata, con lo studio dei più complessi problemi idraulici, con la loro risoluzione di volta in volta adeguata alle circostanze e con l'esecuzione delle provvidenze adottate.
I primi bonificatori di cui si hanno notizie furono i Xxxxx Xxxxxxxxxxx e Cistercensi, i cui conventi costituirono centri di studio e formarono illustri e dotti cultori di discipline idrauliche.
Sono, infatti, attribuite a loro diverse sistemazioni dei territori che più soggiacevano ai disordini idraulici, quali le attuali Bassa di Rigosa e quella di S. Polo e di X. Xxxx di Torrile.
L’azione di bonifica intrapresa a partire dal IX sec. dagli Ordini Xxxxxxxxxxx e in generale dalla Chiesa, consentì una ripresa della colonizzazione: i nuclei monastici di Valsarena, la Certosa, Fontevivo, Chiaravalle della Colomba, di cui rimangono notevoli esempi delle architetture, ne sono principali artefici.
L’acqua, richiamata anche nei toponimi (Fontanellato, Fontaneto, Fontevivo, Copermio, Colorno, Coenzo), condizionò la presenza di insediamenti, costituendo sia una possibile via di comunicazione – ad
esempio il Naviglio che collega Parma al Po – che di difesa, come nei casi delle rocche di Fontanellato, Soragna e San Secondo.
Il dominio del comune di Parma e delle successive signorie fu contrastato dalla presenza di una forte nobiltà terriera, che creò le condizioni di riproposizioni del feudo e la formazione di unità territoriali autonome dal potere centrale.
La pianura si arricchì così di abitati compatti, che rivelarono strutture urbane ed architettoniche proprie degli impianti pianificati in funzione di fortificazioni e palazzi, sedi delle più ricche corti signorili del parmense, cenacoli di artisti e letterati di fama.
L’ingegneria e la tecnica militare si sposarono con raffinati modelli rinascimentali e scenografie barocche: la “piccola Versailles” di Colorno, le rocche di Fontanellato, Soragna, San Secondo, Sissa e Roccabianca, la Villa Pallavicino di Busseto, Castelguelfo sulla Via Emilia e il Castello di Montechiarugolo nell’alta pianura sono le espressioni più efficaci.
La Via Emilia ed il Po, principali assi coordinatori della pianura, condizionarono la viabilità, la rete dei canali e degli scoli, la distribuzione degli insediamenti, la suddivisione dei campi e la disposizione dei coltivi.
L’agricoltura, fortemente integrata alla zootecnia ed all’industria dei prodotti alimentari, fu per secoli l’attività dominante, lasciando il segno di un’organizzazione territoriale difficile da cancellare.
Con la rivoluzione agronomica del ‘700 si diffuse la tipica pianta padana: campi a cereali e foraggi intervallati da filari di gelsi e olmi maritati alla vite. Migliaia di case coloniche, dai grandi complessi di derivazione lombarda al diffusissimo modello della casa parmigiana, caratterizzata dal portico e dalla “porta morta”, punteggiarono le campagne.
Sin dagli inizi del 1600, con gli eredi del Cardinale Xxxxxxx Xxxxxxx, fu disciplinata l’esecuzione delle opere di bonifica.
Tali norme nel tempo saggiamente completate e rettificate, rimasero in vigore e vennero applicate con buona regola sino alle successive disposizioni emanate nel 1821 dal Governo di Xxxxx Xxxxxx.
In applicazione di esse, la Congregazione dei Cavamenti promuoveva gli studi delle situazioni idrauliche, ne formulava i piani ed i regolamenti e disponeva l'esecuzione dei lavori necessari agli argini ed ai cavi.
Per ognuno dei lavori progettati ed eseguiti, la Congregazione procedeva al così detto "comparto", che rappresentò il ruolo di divisione della spesa a carico degli interessati ed utenti, ed anche l'atto fondamentale della Società che in tal modo veniva costituita per il mantenimento del Cavo e delle arginature, cui i lavori si riferivano.
Lunghi elenchi di tali comparti esistono nell'Archivio di Stato di Parma, negli atti dei Cavamenti, riguardanti numerose opere completate nel corso dei secoli XVII e XVIII ai fiumi ed ai loro argini, ai cavi ed ai colatori diversi del parmense e dimostrano l'attività sviluppata, anche in quei lontani tempi, nella difesa delle acque e nella bonificazione di tutto il territorio, sotto le direttive date dall'unico organo a ciò proposto: la Congregazione dei Cavamenti.
Il Governo di Xxxxx Xxxxxx con suoi regolamenti sui cavamenti per l'amministrazione della fabbriche, acque e strade, porta sensibili innovazioni alle norme precedentemente in vigore per questa materia.
Non più la Congregazione ed i Consigli dei Cavamenti, soppressi, ma il corpo degli Ingegneri, dispose e vigilò su tutte le opere di difesa idraulica
e di bonifica del territorio. Poiché le spese per tali opere dovevano essere sostenute dagli aventi interessi lo Stato concorreva in ragione di un quinto.
Solo per le arginature del Po venne determinato il comprensorio interessato ed in ogni comprensorio veniva istituita la Società dei possessori dei fondi inclusivi, per il riparto delle spese.
Numerosissimi comprensori e Società vennero così a sorgere per opera del Corpo degli Ingegneri nella prima metà del secolo scorso; per primi, i due grandi comprensori del Po: il VII, dall'Ongina al Taro, e l'VIII, dal Taro all'Enza, per la costruzione, sistemazione e manutenzione delle arginature maestre del Po, nonché degli argini degli affluenti, fin dove potevano sentirsi gli effetti del rigurgito.
Molti altri comprensori vennero formati per scoli primari e secondari e per arginature minori non incluse nei comprensori del Po.
Gli scoli primari erano sotto la dipendenza immediata dell’Amministrazione di acque e strade, mentre gli scoli secondari dipendevano dalle autorità locali (Podestà) o dalle delegazioni particolari, sempre però sotto la vigilanza del Corpo degli Ingegneri.
Da questi comprensori trae origine la maggior parte dei comprensori successivamente fusi nel Consorzio Unico per la Bonifica della Bassa Parmense.
Gli atti costitutivi di tali Xxxxxxxx mostrano che più dell'80% di essi furono formati dal Corpo degli Ingegneri, con verbali e rapporti che risalgono al 1817 (la serie si inizia con il comprensorio del Cavo Comune di Sissa, formato in data 31 agosto 1817) e va fino al 1859.
Con il nuovo ordinamento creato dalla legge sui lavori pubblici 1865, tutte queste Società si trasformarono in Consorzi idraulici di scolo e di difesa; provvedendosi dei rispettivi Statuti, vissero, quindi, di vita autonoma, salvo l'azione di vigilanza esercitata dall'Autorità Prefettizia per la parte amministrativa e dal Genio Civile per la parte tecnica.
I numerosi Consorzi (128 individuati nel perimetro del Consorzio Unico) svolsero azione slegata ed indipendente, limitata, salvo qualche eccezione, alla pura manutenzione dei cavi ed argini.
I Consorzi idraulici Ongina-Taro e Taro-Enza, succeduti rispettivamente al VII ed VIII comprensorio del Po, continuarono nella sistemazione e manutenzione di alcune arginature secondarie, già di pertinenza del Comprensorio, ma non ammesse alla seconda categoria.
Nel 1894 la Deputazione Provinciale deliberava di assumere l'iniziativa della costituzione di tre Consorzi Obbligatori per la bonifica della parte bassa della Provincia: Ongina-Taro, Taro-Parma e Parma-Enza.
Risposero a tale iniziativa ed, anzi, in parte la precorsero, i proprietari della parte bassa del bacino idrografico di Rigosa, fra l'Ongina ed il Taro e quelli dei terreni fra il Canale Naviglio Navigabile e l'Enza, nella zona Parma-Enza. Sorsero così fra il 1903 ed il 1905 due Consorzi obbligatori, quello di Rigosa e quello di Mezzani, che dapprima classificati in II^ Categoria, e che a seguito di importanti lavori portati a termine negli anni successivi, ottennero la classifica in I^ Categoria.
Sul parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (n. 2381 del 13 settembre 1929 e n. 806 del 14 marzo 1930) e con D.M. n. 3067 del 14 giugno 1930, i comprensori dei Consorzi di Rigosa e Mezzani vennero ampliati per comprendere tutta la così detta Bassa Parmense.
Nel 1930, con X.X. 00 agosto n. 3257, venne costituito il Consorzio Unico di Bonifica che, come tale, raggruppò nel suo comprensorio tutti quei Consorzi di scolo e di difesa preesistenti.
Alla insufficiente, slegata e spesso contrastante attività di un mosaico di oltre un centinaio fra piccoli e medi Consorzi, venne così alla fine sostituita quella coordinatrice e fattiva di un solo Ente.
In ultimo, merita ancora un particolare cenno, l'ampliamento che il comprensorio del Consorzio Unico ebbe nel 1941, per comprendere in esso tutto il territorio dominato dalla rete dei Canali Sanvitale. Tale rete di canali, alimentata dalle acque del Taro, di suoi affluenti e di sorgenti, si estendeva in sinistra del torrente stesso dalla confluenza del T. Ceno sino ai confini meridionali del Comune di S. Secondo, alimentando utenze agricole ed industriali.
Il diritto di derivazione del Taro ed affluenti risale sino al 1394, anno in cui venne rogato il primo atto di investitura fatto dall'allora Vescovo di Parma, Xxxxxxxx Xxxxxxx, a favore della Nobil Casa dei Conti Sanvitale. Questa nel 1922, ai sensi del R.D. 1.10.1919 n. 2161, ebbe a presentare la domanda di riconoscimento per antico uso della derivazione d'acqua, ma l'istruttoria rimase per anni sospesa fino a quando, nel 1937, il Ministero dei LL.PP. credette opportuno di proporre il trasferimento della proprietà della rete di Canali, dalla Casa Sanvitale al Consorzio Unico, per addivenire più facilmente al riconoscimento della derivazione stessa.
Avviate e concluse le trattative fra le due parti interessate ed esperite le pratiche per il conseguente ampliamento del comprensorio consorziale, il nuovo territorio poteva essere aggregato al Consorzio con R.D. 20.11.1941
n. 7926 e la derivazione d'acqua riconosciuta.
Tab. n° 3 – Le tappe storiche della bonifica parmense
Inizi del 1600 | Gli eredi del Cardinale Xxxxxxx Xxxxxxx disciplinano per la prima volta l’esecuzione delle opere di bonifica. |
1817/1859 | Nascono i comprensori e le Società per opera del Corpo degli Ingegneri. |
1821 | Disposizioni emanate dal Governo di Xxxxx Xxxxxx sull’applicazione dell’esecuzione e manutenzione delle opere di bonifica idraulica. |
1865 | Nuovo ordinamento dei lavori pubblici; le Società si trasformano in consorzi idraulici di scolo e di difesa. |
1894 | Vengono costituiti tre consorzi obbligatori: Ongina-Taro, Taro- Parma e Parma-Enza. |
1903/1905 | Costituzione dei consorzi obbligatori di Rigosa e Mezzani. |
1929 | I comprensori di Rigosa e Mezzani vengono ampliati per comprendere tutta la cosiddetta Bassa Parmense. |
1930 | Costituzione del Consorzio Unico di Bonifica della Bassa Parmense. |
1941 | Ampliamento del comprensorio con il territorio dominato dalla rete dei Canali Sanvitale. |
1984 | Riordino territoriale (L.R. 2/8/1984 n° 42 e successive modifiche e integrazioni), nel comprensorio “C” (D.C.R. n° 1241 del 12 marzo 1987). |
1987 | Modifica L.R. 42/1984 e L.R. 16/1987: soppressione dei preesistenti Consorzi e delimitazione dei nuovi comprensori. Istituzione dei nuovi Consorzi |
1988 | Istituzione del “Consorzio della Bonifica Parmense” |
1.4.2. Il territorio
Il comprensorio di pianura si estende per 114.446 ha, e interessa 27 comuni, dei quali 26 ricadenti nella provincia di Parma ed uno solo (Alseno) ricadente nella provincia di Piacenza.
Tab. n° 4 – Elenco dei comuni ricadenti nel distretto di pianura (superficie in ettari)
Prov. | Progr. | Comune | Sup. totale | Sup. inclusa nel comprensorio | % del comune | % sul totale |
a | b | c = b:a | d = b: 114.446 | |||
PR | 1 | Busseto | 7.644 | 7.644 | 100,00 | 6,68 |
XX | 0 | Xxxxxxxxxx | 5.879 | 5.129 | 87,24 | 4,48 |
PR | 3 | Colorno | 4.867 | 4.087 | 83,97 | 3,57 |
PR | 4 | Felino | 3.831 | 1.981 | 51,71 | 1,73 |
PR | 5 | Fidenza | 9.515 | 9.515 | 100,00 | 8,31 |
PR | 6 | Fontanellato | 5.390 | 5.390 | 100,00 | 4,71 |
PR | 7 | Fontevivo | 2.592 | 2.592 | 100,00 | 2,26 |
PR | 8 | Fornovo di Taro | 5.765 | 365 | 6,33 | 0,32 |
PR | 9 | Langhirano | 7.082 | 749 | 10,58 | 0,65 |
XX | 00 | Xxxxxxxxx de' Bagni | 4.753 | 1.506 | 31,69 | 1,32 |
PR | 11 | Medesano | 8.880 | 4.051 | 45,62 | 3,54 |
PR | 12 | Mezzani | 2.865 | 1.291 | 45,06 | 1,13 |
PR | 13 | Montechiarugolo | 4.801 | 4.801 | 100,00 | 4,19 |
PR | 14 | Noceto | 7.964 | 7.964 | 100,00 | 6,96 |
PR | 15 | Parma | 26.077 | 26.077 | 100,00 | 22,79 |
PR | 16 | Polesine Parmense | 2.501 | 1.658 | 66,29 | 1,45 |
PR | 17 | Roccabianca | 4.015 | 2.647 | 65,93 | 2,31 |
PR | 18 | Sala Baganza | 3.091 | 571 | 18,47 | 0,50 |
PR | 19 | S. Secondo Parmense | 3.820 | 3.820 | 100,00 | 3,34 |
PR | 20 | Sissa | 4.290 | 3.035 | 70,75 | 2,65 |
XX | 00 | Xxxxxxx | 4.539 | 4.539 | 100,00 | 3,97 |
PR | 22 | Sorbolo | 3.959 | 3.959 | 100,00 | 3,46 |
PR | 23 | Torrile | 3.730 | 3.730 | 100,00 | 3,26 |
PR | 24 | Traversetolo | 5.461 | 2.231 | 40,85 | 1,95 |
PR | 25 | Trecasali | 2.905 | 2.905 | 100,00 | 2,54 |
XX | 00 | Xxxxxxx | 2.350 | 1.669 | 71,02 | 1,46 |
PC | 27 | Alseno | 5.551 | 540 | 9,73 | 0,47 |
Totale | 154.117 | 114.446 | - | 100,00 |
1.4.2.1 L’ambiente fisico: morfologia, geologia, idrografia
Nella provincia di Parma la pianura si estende dai terrazzamenti fluviali al margine delle prime colline, fino alle rive del Po, limitata a levante dal fiume Enza, a ponente dal torrente Ongina.
A Nord della via Emilia, il fiume Taro la divide in due parti:
- a Est la pianura parmense, condizionata dalla presenza del capoluogo provinciale;
- a Ovest la pianura "fidentina", dove i quadri paesaggistici e i caratteri dell'insediamento si confondono con la vicina area piacentina.
Formatasi in era quaternaria grazie all'apporto di detriti alluvionali in prevalenza limosi-argillosi, era un tempo una terra paludosa, ricoperta di foreste inframezzate da poche radure.
La linea dei fontanili, risorgive a carattere artesiano distribuite nella fascia all'altezza della xxx Xxxxxx, xxxxx il confine naturale tra alta e bassa pianura.
L'originaria configurazione della pianura cambia sostanzialmente con i romani che, tramite la centuriazione, operano una profonda sistemazione territoriale, progettata e attuata su vasta scala.
Sono tuttora ben riconoscibili le maglie della centuriazione nelle zone di Busseto, tra il Taro e il Parma a ridosso della strada consolare, tra Parma e Sorbolo e San Polo, intersecate dalle lunghe diagonali di pianura.
Le grandi alluvioni di età alto-medievale e la crisi delle istituzioni sociali sconvolgono questa trama, tanto che, acque, bosco, e incolto riprendono il sopravvento.
Per pianura di Parma si intende quel settore di territorio, costituito dai depositi delle alluvioni dei corsi d'acqua che la solcano, localizzato, da Sud a Nord, dal limite pedecollinare alla sponda destra del Fiume Po.
Essa è assimilabile ad una superficie con lieve immersione da SSO (limite collinare) a NNE (Fiume PO); in realtà la forma è più complessa in quanto è stata formata dalle conoidi di tre corsi d'acqua appenninici: il Torrente Parma, il Torrente Baganza e il Fiume Taro.
Il Torrente Enza, posto al confine orientale dell'area non avrebbe partecipato in modo decisivo alla costruzione della pianura parmense, ma sarebbe migrato successivamente verso Ovest fino ad occupare il corso attuale.
La pianura è costituita da un complesso di corpi sedimentari legati dal punto di vista genetico ai sistemi deposizionali dei corsi d'acqua appenninici e condizionati dai motivi strutturali del substrato marino.
La coltre continentale Quaternaria ricopre un substrato "appenninico", caratterizzato cioè da formazioni marine correlabili con quelle affioranti nella zona collinare.
Il limite continentale-marino, nel suo complesso, tende ad approfondirsi nel sottosuolo, da pochi metri a diverse centinaia di metri, mano a mano che ci si allontana dal limite collinare a quello del Fiume Po.
Tale materasso alluvionale continentale è fortemente condizionato dal lineamento tettonico costituito dalla struttura anticlinalica di Montepelato-
Stradella-Fontevivo che attraversa da SE a NO la pianura di Parma, con andamento simile alle pieghe appenniniche.
La struttura è interessata da ondulazioni assiali che ribassano e innalzano il substrato impermeabile (costituito da argille grigie/azzurre) e determinano lo spessore delle alluvioni continentali; infatti, in corrispondenza delle culminazioni, possono essere presenti solo pochi metri di alluvioni (es. Monticelli Terme).
Alcune culminazioni assiali del sistema anticlinalico affiorano in posizione elevata rispetto alle alluvioni, formando i terrazzi isolati delle Loc. di Tortiano- Montechiarugolo, Basilicagoiano-Monticelli Terme, Marano e Stradella.
La costruzione della pianura al di sopra del substrato è proceduta nel tempo in modo discontinuo, attraverso il susseguirsi di eventi ciclici geologico-climatici.
I corsi d'acqua appenninici hanno contribuito in misura diversa alla costruzione della pianura nei successivi cicli sedimentari.
L'evoluzione della rete idrografica sulle paleosuperfici della pianura che andava formandosi, è stata condizionata da un’attività tettonica sedimentaria, che pur esprimendo una mobilità inferiore rispetto alla sedimentazione alluvionale, avrebbe indirizzato i corsi d'acqua verso le aree di inflessione assiale.
Diverse osservazioni geomorfologiche e litostratimetriche concordano con un modello che vede nel F. Taro il sistema morfodinamico dominante per diverso tempo su un vasto settore della pianura a oriente e occidente del corso attuale.
Questo ruolo sarebbe giustificato dall’ampiezza del suo bacino idrografico, incrementato a partire da un certo periodo dalla confluenza del
T. Ceno; l'Estensione attuale è di 1476 Km2, contro 188 Km2 del T. Baganza, contro 430 Km2 del T. Parma e 870 Km2 del T. Enza.
Nella sua vita più recente il F. Taro ha sviluppato la "conoide" di medio corso a occidente dell'attuale, migrando per motivi sedimentari e tettonici di preferenza verso Est; il settore di medio - bassa pianura in destra risulta depresso rispetto al sinistro e degrada con relativa regolarità verso Est. Su di essa, già a monte di Parma, i torrenti Parma e Baganza hanno costruito strette "conoidi" sovraimponendosi, mentre più a valle il T. Parma ha un andamento pensile più marcato.
Il fenomeno delle risorgive è determinato nella pianura parmense da due distinti fattori.
Nella media pianura a Nord di Parma, esso dipende dalla diminuzione progressiva della permeabilità dei sedimenti che costituiscono il serbatoio delle acque, procedendo dalla parte più alta verso la parte più bassa della pianura i depositi diventano più fini (dalle ghiaie si passa alle sabbie , ai limi alle argille) formando una barriera impermeabile al flusso naturale delle acque, che quindi tendono a risalire in superficie.
Nell’alta pianura a Sud di Parma, la risalita delle acque alla superficie è dovuta alla barriera impermeabile, costituita, dal substrato marino, in corrispondenza delle culminazioni assiali della struttura anticlinalica sepolta.
Da un punto di vista pedologico, nel territorio oggetto del Piano l'ampia casistica di situazioni, è stata ben definita da un recente studio pubblicato dalla Regione Xxxxxx-Romagna1.
I progetti di rilevamento e cartografia dei suoli del Servizio Cartografico e Geologico Regionale prevedono diversi livelli di dettaglio.
In particolare, è oggi disponibile, con diverso grado di approssimazione secondo l’avanzamento dei lavori, la carta di semidettaglio (scala 1: 50.000) relativa al distretto di pianura.
Il Catalogo regionale dei tipi di suolo di pianura è costituito da 117 schede monografiche che illustrano le caratteristiche generali e quindi la delineazione prevalente nel Comune, la tessitura, la permeabilità e la capacità di accettazione delle piogge dei terreni.
Di tale studio si è tenuto conto nel presente Piano per la definizione degli indici di comportamento dei terreni (v. cap. 6.3).
Sotto l’aspetto idrografico, i limiti territoriali del distretto di pianura comprendono a Nord il Fiume Po, ad Est il Torrente Enza, ad ovest il Torrente Ongina ed a Sud in parte la Via Emilia, in parte la linea irregolare che si spinge fino ai primi rilievi dell’Appennino Parmense.
La rete di canali artificiali (di bonifica e promiscui) che assicura lo scolo delle acque, anche attraverso il sollevamento meccanico, interessa l'intero distretto di pianura.
1 Carta dei suoli 1:50.000, realizzata dal Servizio Cartografico e Geologico della Regione Xxxxxx-Romagna e Catalogo regionale dei tipi di suolo di pianura, costituito da 117 schede monografiche.
Lo schema della rete scolante è caratterizzato dalla presenza di una serie di canali che raccolgono le acque dei diversi bacini e sottobacini idraulici in cui può essere suddiviso il comprensorio; tali "sistemi" fanno riferimento ai quattro torrenti (Parma, Taro, Enza, Ongina) che attraversano il distretto di pianura da Sud a Nord, e precisamente:
- I° sist. idr. dal T. Enza al X. Xxxxx;
- II° sist. idr. dal T. Parma al T. Taro;
- III° sist. idr. dal T. Taro al T. Ongina.
Quest’ultimo sistema, in conseguenza della sua vastità, è ripartito in due sezioni dal T. Stirone, e precisamente:
➢ 1^ sezione dal T. Taro al T. Stirone;
➢ 2^ sezione dal T. Stirone al T. Ongina.
Un elenco dettagliato della rete idraulica di bonifica è riportato, per ciascun bacino, nell’allegato n° 1 al presente Piano di Classifica.
1.4.2.2 Il clima
Il clima del comprensorio varia da zona a zona a seconda dell’altitudine e dell’esposizione.
La conoscenza esatta della temperatura dell’aria – valori massimi, minimi e medi giornalieri, mensili e annuali – oltre una lunga serie di osservazioni indispensabili per tener conto delle variazioni periodiche pluriennali, richiede anche e soprattutto condizioni di rilevamento
particolari, che si possono realizzare ad opera di specialisti soltanto negli osservatori meteorologici attrezzati.
La conoscenza invece della temperatura dell’aria per scopi tecnico- pratici è sempre possibile con mezzi modesti.
Dai dati rilevati dall’ISTAT risulta che il territorio in esame è interessato al regime termico continentale, tipico della Valle Padana, caratterizzato da notevole escursione termica annuale, mese più caldo luglio, mese più freddo gennaio e autunno più caldo della primavera.
Di particolare importanza sulla temperatura, nelle varie vallate, risulta l’esposizione e l’inclinazione dei versanti, del loro rilievo, e dell’andamento più o meno elevato del crinale appenninico opposto a barriera dei venti di Sud – Ovest.
Tali fattori giocano un ruolo notevole sulle differenziazioni stagionali e sull’escursione, sia come cause principali sia come agenti secondari per l’esaltazione o per l’attuazione dei vari fenomeni.
Ne consegue, pertanto, una differenza sensibile anche tra terreni posti ad uguale altitudine e in similari condizioni di giacitura al solo variare dell’esposizione.
Grafico n. 1 Andamento delle temperature del periodo 1951-1978
| ||||||||||||
| ||||||||||||
| ||||||||||||
GEN | FEB | MAR | APR | MAG | GIU | LUG | AGO | SET | OTT | NOV | DIC | |
MEDIA | 1,1 | 3,7 | 7,8 | 12,2 | 16,8 | 20,8 | 23,5 | 22,6 | 18,8 | 13,3 | 7,4 | 2,4 |
MIN | -3,5 | -3,8 | 4,7 | 9,4 | 14,9 | 18,7 | 21,8 | 19,8 | 14 | 9 | 5,3 | -0,7 |
MAX | 5,2 | 7,3 | 10,1 | 15 | 18,8 | 23,5 | 26,4 | 25,1 | 21,5 | 15,6 | 10,2 | 6,3 |
30
25
20
15
10
5
0
-5
-10
Tab. n° 5 Parma: temperature medie e statistiche del periodo 1951/78
gen | feb | mar | apr | mag | giu | lug | ago | set | ott | nov | dic | Media anno | |
MEDIA | 1.1 | 3.7 | 7.8 | 12.2 | 16.8 | 20.8 | 23.5 | 22.6 | 18.8 | 13.3 | 7.4 | 2.4 | 12.5 |
MIN | -3.5 | -3.8 | 4.7 | 9.4 | 14.9 | 18.7 | 21.8 | 19.8 | 14.0 | 9.0 | 5.3 | -0.7 | 11.5 |
MAX | 5.2 | 7.3 | 10.1 | 15.0 | 18.8 | 23.5 | 26.4 | 25.1 | 21.5 | 15.6 | 10.2 | 6.3 | 13.7 |
Dalla tabella sopra riportata si evince come le temperature medie nel periodo considerato oscillano da –3,8°C (minima di febbraio) e +26,4 (massima di luglio).
Dalla tabella n° 6 a pagina seguente, si rilevano, invece, le escursioni termiche nei diversi mesi dell’anno; esse risultano nei mesi di febbraio (minima di –9°C) e nel mese di agosto con +31,7°C.
Tab. n° 6 Parma: temperature minime, medie e massime del periodo 1951/78
gen | feb | mar | Apr | mag | giu | |||||||
MEDIA | -2.1 | 4.01 | -0.4 | 7.04 | 2.09 | 12.03 | 6.07 | 17.03 | 10.09 | 22.02 | 14.07 | 26,30 |
MIN | -7.1 | -0.2 | -9.0 | 0,50 | -0.5 | 8.08 | 4.02 | 13.06 | 9.00 | 19.08 | 12.06 | 24,50 |
MAX | 2,10 | 7,04 | 4,40 | 12,20 | 5,50 | 15,60 | 0,42 | 10,10 | 19,80 | 26,24 | 12,70 | 24,70 |
lug | ago | set | Ott | nov | dic | |||||||
MEDIA | 17.01 | 29,20 | 16,70 | 27,90 | 13,40 | 23,80 | 8,70 | 17,70 | 4,30 | 10,40 | 0,50 | 5,00 |
MIN | 15.06 | 26,50 | 14,50 | 25,10 | 9,50 | 18,50 | 4,60 | 13,40 | 1,90 | 7,70 | -3,50 | 2,20 |
MAX | 17,30 | 29,00 | 18,70 | 31,70 | 16,30 | 26,00 | 12,50 | 20,50 | 7,30 | 13,10 | 4,50 | 7,90 |
Il regime delle precipitazioni, evidenziato nelle modalità ed entità del fenomeno, riveste un’importanza fondamentale nel campo della bonifica idraulica.
Dai dati in Ne consegue, pertanto, una differenza sensibile anche tra terreni posti ad uguale altitudine e in similari condizioni di giacitura al solo variare dell’esposizione.
Dai dati in possesso (fonte ISTAT) è possibile affermare quanto segue.
Per quanto riguarda la distribuzione delle precipitazioni nel comprensorio consortile, è evidente che non esistono differenze sostanziali per le zone anche poste agli estremi opposti del comprensorio stesso; infatti quest’ultimo interessa una superficie troppo piccola rispetto a quella che compete ai vari areali dei tipi di regime pluviometrico.
Il regime pluviometrico mensile si presenta caratterizzato da due massimi (in primavera ed in autunno), dei quali il maggiore e’ quello autunnale, separati da due minimi (nell’estate e nell’inverno), con prevalenza del primo sul secondo.
Il numero dei giorni piovosi nella sua ripartizione segue l’andamento dei totali medi mensili, avendo come questi due massimi e minimi rispettivamente in primavera ed in autunno, e in estate e in inverno.
Se per periodi di tempo lunghi ciò che interessa conoscere delle precipitazioni in generale è il loro totale, quando si vuole invece limitare il loro studio a brevi intervalli di tempo, di notevole interesse risulta l’esame dei massimi eventi di precipitazione.
Le precipitazioni assolute di pochi giorni (1 - 3) sono più elevate e si localizzano nei mesi annuali, mentre quelle con durata di quattro giorni presentano un andamento più incerto.
Grafico n. 2 Andamento delle precipitazioni del periodo1831-1978
| ||||||||||||
| ||||||||||||
| ||||||||||||
GEN | FEB | MAR | APR | MAG | GIU | LUG | AGO | SET | OTT | NOV | DIC | |
MEDIA | 54,1 | 53,7 | 64,2 | 75,7 | 75,7 | 57,2 | 40 | 45,9 | 69,6 | 95,8 | 86,6 | 63,2 |
MAX | 164,3 | 180,5 | 277,2 | 232,4 | 224,9 | 241,1 | 159 | 205,6 | 337 | 351,9 | 242,9 | 206,1 |
400
350
300
250
200
150
100
50
0
La massima concentrazione rispetto ai mesi dell’anno compete al settembre con circa il 30% del totale delle stazioni considerate, mentre il restante 70% rimane suddiviso fra gli altri mesi, con una forte prevalenza (circa il 20% del totale) nel mese di ottobre.
Rispetto alla loro distribuzione mensile, si può affermare che per durate di pioggia da una a tre ore detti massimi si verificano quasi
esclusivamente nei mesi d’agosto e settembre, mentre per durate da sei a dodici ore essi interessano con maggior frequenza i mesi di settembre e novembre.
Tab. n° 7 Parma: precipitazioni minime, medie e massime del periodo 1951/78 (in mm)
Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Media annua | |
MEDIA | 54.1 | 53.7 | 64.2 | 75.7 | 75.7 | 57.2 | 40.0 | 45.9 | 69.6 | 95.8 | 86.6 | 63.2 | 782.1 |
MIN | 0.0 | 0.0 | 0.4 | 0.4 | 5.4 | 1.0 | 0.0 | 0.0 | 0.0 | 0.2 | 1.9 | 0.0 | 388.6 |
MAX | 164.3 | 180.5 | 277.2 | 232.4 | 224.9 | 241.1 | 159.0 | 205.6 | 337.0 | 351.9 | 242.9 | 206.1 | 1370.5 |
1.4.3 L’ambiente economico-sociale
1.4.3.1 Premessa
Come già evidenziato in precedenza, il territorio consortile del distretto di pianura, con caratteristiche d'interregionalità, interessa 27 comuni, dei quali 26 ricadono nella provincia di Parma e uno (Alseno) in provincia di Piacenza.
Tenuto conto che la provincia di Parma assume una significatività statistica praticamente assoluta all’interno del comprensorio consortile, ai fini della presente analisi sono stati presi in considerazione i dati socioeconomici pubblicati dall’ISTAT2, integrati da quelli pubblicati sul sito Web dell’Unione degli industriali parmensi.
2 14° Censimento Generale della popolazione e delle abitazioni(2001). 5°Censimento Generale dell’agricoltura - Caratteristiche strutturali delle aziende
agricole (2000).
1.4.3.2 Dinamica generale della popolazione e dell’occupazione
Sul territorio dell’Xxxxxx-Romagna, che si estende per oltre 22 mila kmq (2,2 milioni di ettari) vivono oltre 4 milioni di persone, con una densità media di circa 180 abitanti per kmq.
Dall’analisi dei dati riportati nella tabella n. 8, si evince che la variazione di popolazione negli ultimi venti anni ha registrato a livello regionale un incremento di circa il 2 %.
Nella provincia di Parma, in particolare, si nota nel periodo (1981/2001) un lieve incremento della popolazione di 2.138 abitanti, pari allo 0,53%.
Analizzando la distribuzione della popolazione per zone altimetriche si evidenzia un progressivo spopolamento della montagna, dove si registra una diminuzione di circa il 4,7%, mentre in pianura si registra un incremento di circa il 3%.
Tab n. 8 Popolazione residente e variazione % tra il 1981 ed il 2001.
PROVINCE | Popolazione residente | Variazione di popolazione tra il 1981 ed il 2001 | ||
Censita al 1981 | Censita al 2001 | Valori assoluti | % | |
Parma | 400.192 | 402.330 | 2.138 | 0,53 |
Regione Xxxxxx-Romagna | 3.957.513 | 4.037.095 | 79.582 | 1,97 |
Montagna | 198.811 | 189.864 | -8.947 | -4,71 |
Collina interna | 1.090.394 | 1.083.149 | -7.245 | -0,67 |
Collina litoranea | 23.536 | 29.547 | 6.011 | 20,34 |
Pianura | 2.644.772 | 2.734.535 | 89.763 | 3,28 |
Fonte: Regione Xxxxxx-Romagna e ISTAT
La partecipazione al mercato del lavoro a livello regionale è del 51%, mentre nella provincia di Parma è del 49,5%, in media con il dato provinciale.
Tabella n. 9 Tassi disoccupazione e di occupazione
Province | Tasso disoccupazione | Tasso di occupazione |
Piacenza | 5,3 | 46,7 |
Parma | 3,1 | 49,5 |
Reggio Xxxxxx | 2,2 | 55,9 |
Modena | 2,7 | 55,4 |
Bologna | 3,3 | 49,9 |
Ferrara | 7,1 | 47,4 |
Ravenna | 5,1 | 51,2 |
Forlì - Cesena | 3,6 | 48,5 |
Rimini | 5,3 | 50,6 |
Xxxxxx-Romagna | 3,8 | 51,0 |
Fonte: ISTAT rilevazione trimestrale forza lavoro 2002
A livello regionale la popolazione risulta occupata (Grafico n. 3) per il 5,6% nel settore agricolo, per il 35,9% nel settore industriale e per il 58,5% in altri settori (dove sono raggruppati diversi settori produttivi tra i quali il commercio). In particolare nella provincia di Parma la popolazione risulta così occupata:
• settore agricolo 3,4%;
• settore industriale 36,2;
• altre attività 60,3%,
a rimarcare come il settore industriale e quello del terziario costituiscono elementi di notevole significatività in termini di occupazione.
Grafico n. 3 Occupati per settore e per provincia ( espresso in % sul totale occupati)
80,00%
70,00%
60,00%
50,00%
40,00%
30,00%
20,00%
10,00%
0,00%
Piacenza Parma
Reggio Xxxxxx
Modena Bologna Ferrara Ravenna
Forlì - Cesena
Rimini
Agricoltura 4,50% 3,40% 5,80% 4,90% 3,50% 9,50% 10,80% 10,70% 1,60%
Industria 36,40% 36,20% 43,80% 43,60% 33,70% 34,00% 30,40% 30,00% 25,40%
Altro 59,10% 60,30% 50,40% 51,50% 62,80% 56,50% 58,90% 59,30% 73,80%
Regione Xxxxxx- Romagna
5,60%
35,90%
58,50%
Fonte: ISTAT rilevazione trimestrale forza lavoro 2002
1.4.3.3 Settore industriale
Dai dati riportati nella tabella seguente, si rileva l’importanza del settore dell’industria alimentare, indissolubilmente legata al settore agricolo; tale importanza è definita sia dal numero di addetti (23% sul totale degli occupati nel settore), sia dal fatturato (36% sul totale del settore), sia dall’export (23% sul fatturato complessivo del settore nel 2001).
Significativi risultano anche i dati dei settori della meccanica e dell’impiantistica alimentare, che incidono considerevolmente sia sul
numero degli addetti che sul fatturato. Da rilevare, inoltre, il dato del numero di occupati nel settore edilizio (18% sul totale del settore).
Tabella n. 10 Principali settori industriali nel parmense
Principali settori | Fatturato 2001 | Export 2001 | Addetti 1996 |
Milioni di euro | Milioni di euro | Censimento | |
Alimentare | 5.600 | 669 | 15.500 |
Meccanica Generale | 2.650 | 664 | 11.500 |
Impiantistica Alimentare | 1.900 | 698 | 6.800 |
Lav. Minerali e Vetro | 750 | 253 | 5.500 |
Chimica e Farmaceutica | 650 | 228 | 3.000 |
Gomma e Plastica | 500 | 92 | 2.100 |
Abbigliamento | 400 | 176 | 3.700 |
Legno e Arredamento | 300 | 56 | 2.800 |
Carta e Grafica | 250 | 9 | 2.300 |
Altri | 100 | 27 | 600 |
Edilizia | 2.400 | 0 | 11.900 |
Totale | 15.500 | 2.872 | 65.700 |
Fonte: Unione Parmense degli Industriali
Grafico n. 4 Composizione del fatturato industriale dell’anno 2001
Nel grafico n. 4 si evidenzia, invece, la composizione dell’export dei diversi settori industriali; si nota come l’alimentare, il meccanico e l’impiantistica alimentare sono i comparti più rilevanti.
Grafico n. 5 Composizione dell’export industriale dell’anno 2001
Il settore alimentare annovera numerosi settori produttivi, tutti di notevole spicco per la forte specializzazione produttiva e per le caratteristiche qualitative dei vari prodotti.
La composizione del fatturato dell’industria alimentare è evidenziata nel grafico n. 6.
Grafico n. 6 Composizione fatturato industria alimentare anno 2001
L’industria pastaria e da forno incide per il 41% sul fatturato, seguita dalla conserve animali con il 23% e dalla casearia con il 21%.
Le prime industrie italiane della pasta nascono a Parma nella seconda metà del secolo scorso.
Nel 1877 sorse la Barilla, all'inizio con un negozio ed un laboratorio artigianale per la produzione di pane e pasta fresca; poi, nel 1910, da
Xxxxxxxx Xxxxxxx fu realizzato lo stabilimento industriale per la produzione della pasta.
Iniziò così un processo di crescita e di sviluppo industriale, con l'affermarsi della pasta prima, e poi, dalla seconda metà degli anni '60, anche dei grissini, delle fette biscottate e successivamente delle pizze e di altri prodotti da forno.
La Barilla, leader nel mercato della pasta, dei cracker, delle fette biscottate e delle merendine, ha sede e opera a Parma con il più grande pastificio del mondo.
Le tre industrie per la produzione di pasta che operano in Parma hanno una capacità produttiva complessiva di circa 3,5 milioni di quintali di pasta all'anno.
Nella provincia di Parma è presente inoltre una rilevante produzione di biscotti e pasticceria industriale, dolci e prodotti da forno che occupa un numero consistente di addetti ai quali ne vanno poi aggiunti oltre 500 stagionali: in proposito si segnala una media azienda che produce panettoni e colombe (circa 22 milioni di pezzi all'anno.).
L'integrazione storica in provincia di Parma fra attività agricole ed industria alimentare, si riscontra anche nel settore saccarifero.
Oggi in provincia opera nel settore saccarifero un'importante e moderna unità produttiva con una potenzialità lavorativa pari a oltre
120.000 quintali di bietole al giorno (990.000 x.xx di zucchero prodotti per campagna lavorativa); ed inoltre il maggiore lievitificio d'Italia che con oltre
38.000 tonnellate di lievito copre il 55% della produzione nazionale di lievito per panificazione, ed il 100% di quella di estratto di lievito.
I salumifici della provincia sono poco più di 250, la maggior parte dei quali (189) è dedita alla lavorazione del prosciutto (circa 18 milioni di pezzi) ed in particolare alla produzione del tipico "Prosciutto di Parma" (9 milioni di pezzi nel 2001); la produzione locale copre oltre il 65% del mercato nazionale (rilevazione Xxxxxxx).
Al prosciutto si affianca la produzione di altri salumi tipici come il "Salame di Felino" ed il "Culatello della Bassa Parmense" e prodotti di salumeria in generale.
In questi ultimi anni, grazie alla notevole espansione di una azienda modernissima, divenuta leader in campo nazionale, anche il prosciutto cotto ha avuto un fortissimo sviluppo, tanto da diventare il prodotto della salumeria più consumato
In Provincia di Parma operano 215 caseifici, che trasformano annualmente circa 5,5 milioni di quintali di latte, dai quali si ricavano circa
389.000 x.xx (1.027.269 forme) di rinomato formaggio Parmigiano- Reggiano (2001).
1.4.3.4 L’agricoltura nel comprensorio
Considerato che circa i due terzi del territorio dell’Xxxxxx-Romagna sono tuttora occupati da superfici agricole, l’analisi di questo settore assume un particolare significato.
Secondo i dati forniti dal 5° Censimento generale dell’agricoltura, la superficie totale agricola è di circa 1.465.000 ettari, dei quali circa
1.114.000 costituiscono la superficie utilizzata (SAU).
Dal confronto dei dati ottenuti dagli ultimi censimenti agricoli si evince che nell’ultimo ventennio, la SAU regionale si è ridotta di circa 320 mila ettari (vedi tabella n.11); essa così ripartita sul territorio:
•le aziende agricole della pianura perdono circa 50 mila ettari (-6,25%);
•le aziende di collina circa 80 mila (-20,34%);
•le aziende di montagna circa 190 mila (-75,92%).
Tabella n. 11 Variazione superficie agricola totale per provincia e zona altimetrica (in ettari)
PROVINCE | Anno | Variazione | |||
1982 | 1990 | 2000 | Valore assoluto | % | |
Piacenza | 215.143,82 | 192.098,58 | 165.945,40 | -49.198,42 | -29,65 |
Parma | 280.341,55 | 262.056,34 | 194.470,15 | -858.71,4 | -44,16 |
Reggio Xxxxxx | 184.963,23 | 176.159,02 | 136.180,08 | -48.783,15 | -35,82 |
Modena | 221.530,68 | 206.275,28 | 179.478,50 | -42.052,18 | -23,43 |
Bologna | 294.948,23 | 281.887,80 | 256.701,82 | -38.246,41 | -14,90 |
Ferrara | 210.751,72 | 207.867,27 | 201.147,63 | -9.604,09 | -4,77 |
Ravenna | 156.114,24 | 155.491,11 | 142.912,73 | -13.201,51 | -9,24 |
Forlì-Cesena | 191.219,69 | 191.847,35 | 154.007,27 | -37.212,42 | -24,16 |
Rimini | 37.434,38 | 38.206,19 | 34.433,98 | -3.000,4 | -8,71 |
Xxxxxx-Romagna | 1.792.447,54 | 1.711.888,94 | 1.465.277,56 | -327.169,98 | -22,33 |
Montagna | 455.649,04 | 396.492,29 | 259.014,91 | -196.634,13 | -75,92 |
Collina | 470.973,65 | 452.230,60 | 391.366,85 | -7.9606,8 | -20,34 |
Pianura | 865.824,85 | 863.166,05 | 814.895,80 | -50.929,05 | -6,25 |
Fonte: elaborazione dati ISTAT
Considerando la sola SAU, la flessione complessiva è del 14,32 % (159 mila ettari) ma anche in questo caso con differenze fra le tre zone altimetriche: -62,44 % in montagna, -16,83 % in collina e –5,04 % in pianura.
Attualmente solo il 22 % del territorio montano è costituito da SAU; anche aggiungendo le rimanenti superfici aziendali occupate da boschi e terreni improduttivi, si raggiunge appena il 48 %.
Ciò significa che oltre la metà del territorio montano è “fuori” dal sistema agricolo (o agricolo-forestale).
Sul territorio regionale si riscontra una contrazione del numero di aziende (un calo del 62,14%). Infatti le aziende rilevate con il censimento 2000 sono esattamente 107.787, rispetto al censimento del 1982, quando in regione si contarono 174 mila aziende agricole.
Tale calo, pur risultando particolarmente accentuato in montagna (la diminuzione è del 124%), ha riguardato anche la collina (-57%) e la pianura (con la riduzione del 49%), ma con la differenza che mentre in montagna alla cessazione delle aziende agricole ha fatto seguito, nella maggior parte dei casi, un ulteriore abbandono della coltivazione dei terreni, in pianura, la chiusura di un così ingente numero di aziende, è attribuibile ad un processo di riorganizzazione delle strutture produttive.
In quest’area, infatti, la riduzione delle superfici (-6,25% per la superficie agricola totale e –5,04% per la SAU) risulta modesta, e ciò significa che solo una piccola quota dei terreni delle aziende che hanno cessato l’attività sono passati ad un uso extra-agricolo, mentre la maggior parte è stata assorbita dalle aziende ancora vitali, che hanno così potuto incrementare le proprie dimensioni.
Nella tabella n.12 sono riportati i dati relativi alla SAU, il numero delle aziende censite nel 1982 e nel 2000 e le variazioni avute in questo ventennio sia per provincia che per zona altimetrica.
Tabella n. 12 Variazione della SAU e del numero delle aziende per provincia e zona altimetrica
PROVINCE | SAU (ha) | Variazione | N° aziende | Variazione | ||||
1982 | 2000 | volare assoluto | % | 1982 | 2000 | valore assoluto | % | |
Piacenza | 145.687,82 | 125.588,86 | -20.098,96 | -13,80% | 18.207 | 9.038 | -9.169 | -50,36% |
Parma | 173.742,13 | 134.124,89 | -39.617,24 | -22,80% | 23.163 | 11.009 | -12.154 | -52,47% |
Reggio Xxxxxx | 132.671,14 | 107.429,45 | -25.241,69 | -19,03% | 21.405 | 11.357 | -10.048 | -46,94% |
Modena | 162.256,60 | 137.046,86 | -25.209,74 | -15,54% | 25.301 | 14.711 | -10.590 | -41,86% |
Bologna | 209.201,42 | 187.056,79 | -22.144,63 | -10,59% | 25.973 | 17.496 | -8.477 | -32,64% |
Ferrara | 181.206,69 | 179.173,41 | -2.033,28 | -1,12% | 17.251 | 10.935 | -6.316 | -36,61% |
Ravenna | 124.598,47 | 117.245,53 | -7.352,94 | -5,90% | 16.259 | 11.876 | -4.383 | -26,96% |
Forlì-Cesena | 112.266,73 | 97.370,12 | -14.896,61 | -13,27% | 18.206 | 14.867 | -3.339 | -18,34% |
Rimini | 32.207,07 | 29.252,01 | -2.955,06 | -9,18% | 9.002 | 6.498 | -2.504 | -27,82% |
EmiliaRomagna | 1.273.838,07 | 1.114.287,92 | -159.550,15 | -12,53% | 174.767 | 107.787 | -66.980 | -38,33% |
Montagna | 202.427,27 | 124.616,79 | -77.810,48 | -38,44% | 33.917 | 15.097 | -18.820 | -55,49% |
Collina | 315.745,86 | 270.261,20 | -45.484,66 | -14,41% | 43.983 | 27.915 | -16.068 | -36,53% |
Pianura | 755.664,94 | 719.409,93 | -36.255,01 | -4,80% | 96.867 | 64.775 | -32.092 | -33,13% |
Fonte: ns. elaborazione dati ISTAT
Particolarmente indicativo è il dato riscontrato nella provincia di Parma, dove il numero delle aziende è, in sostanza, dimezzato e la SAU è diminuita del 30% circa.
Per quanto concerne l’utilizzazione dei terreni con circa 850 mila ettari (vedi grafico n. 7) i seminativi continuano a rappresentare, in termini di superficie, il settore più importante in Xxxxxx-Romagna, oltre il 76% della SAU complessiva, seguiti dalle legnose agrarie con 151 mila ettari pari al 13,56%, dai prati permanenti e pascoli con poco meno di 113 mila ettari
corrispondono al 10,10% della SAU e dagli orti familiari con circa 1330 ettari 0,12% della SAU.
Al di fuori della SAU vi sono poi quasi 211 mila ettari di boschi e pioppeti e 140 mila ettari di superfici aziendali non coltivate o improduttive.
Grafico n. 7 Utilizzazione dei terreni del territorio regionale.
Legnose agrarie 13,56%
Altro 10,22%
Prati permanenti e pascoli 10,10%
Seminativi 76,23%
Orti familiari 0,12%
Fonte:elaborazione dati ISTAT
Il rapporto fra le tre principali forme di utilizzazione della SAU è fortemente influenzato dalla zona altimetrica, come si evince dal grafico n.6.
Grafico n. 8 Ripartizione SAU regionale per zona altimetrica (superficie espressa in ettari)
Seminativi | Prati permanenti e pascoli | Legnose agrarie | Orti Failiari | SAU | |
Montagna | 61.348,91 | 59.662,13 | 3.389,56 | 216,19 | 124.616,79 |
Collina | 200.028,93 | 36.578,89 | 33.276,46 | 376,92 | 270.261,20 |
Pianura | 587.993,64 | 16.289,15 | 114.389,35 | 737,79 | 719.409,93 |
Xxxxxx-Romagna | 849.371,48 | 112.530,17 | 151.055,37 | 1.330,90 | 1.114.287, |
Fonte: ns. elaborazione dati ISTAT
Nella provincia di Parma la SAU è così ripartita:
• seminativi ettari 109.714,49 pari al 81,80% della SAU;
• legnose agrarie ettari 1.433,21 pari al 1,07% della SAU
• prati permanenti e pascoli ettari 22.884,09 pari al 17,06% della SAU;
• orti familiari ettari 93,01 pari al 0,07% della SAU.
Inoltre nell’ambito dei seminativi il 58% della superficie è impegnata da foraggere avvicendate, il 29% dai cereali, seguite dalle ortive con circa il 5% e dalle coltivazioni industriali con il 3,76%(grafico n. 9).
Grafico n.9 Forma di utilizzazione dei seminativi nella provincia di Parma (espressa in %)
60%
50%
40%
30%
20%
10%
Utilizzazione | |
Foraggere avvicendate | 58,20 |
Cereali | 29,68 |
Ortive | 4,79 |
Piante industriali | 3,76 |
Piante semi oleosi | 1,77 |
altro | 1,81 |
0%
Fonte: ns. elaborazione dati ISTAT
Sull’intero territorio regionale è possibile irrigare circa 787 mila ettari di superficie agricola totale (il 53,75% della SAT ) e 691 mila ettari di superficie agricola utilizzata (il 62,08% della SAU), di cui 560 mila ettari sono seminativi e 106 mila ettari sono coltivazioni legnose agrarie.
Secondo i dati ISTAT, nella provincia di Parma è possibile irrigare 80 mila ettari di superficie agricola totale e 73 mila ettari di SAU, dei quali oltre a 69 mila ettari costituiti da seminativi e circa 600 ettari da colture legnose agrarie.
Dal grafico n. 10 si nota che oltre 55 mila ettari di SAU irrigua è situata in pianura, 18 mila ettari in collina e solo 75 ettari in montagna, quasi interamente utilizzata come seminativi.
Grafico n. 10 Superficie irrigua nella provincia di Parma differenziata per zona altimetrica.
Superficie totale (ha)
Superficie a
S.A.U. (ha)
seminativi (ha) legnose agrarie
Superficie a
90000
75000
60000
45000
30000
15000
0
(ha) | ||||
Montagna | 176,58 | 75,92 | 10,75 | 3 |
Collina | 20.350,66 | 18.314,01 | 16.919,67 | 176,89 |
Pianura | 59.948,49 | 55.486,03 | 52.702,04 | 438,58 |
Parma | 80.475,73 | 73.875,96 | 69.632,46 | 618,47 |
Fonte: ns. elaborazione dati ISTAT
Per quanto riguarda il settore zootecnico l’Xxxxxx-Romagna è tradizionalmente una delle regioni più importanti in quest’ambito.
Peraltro, come si evince dalla tabella n. 13 pagina seguente, nel periodo 1990/2002 la zootecnia regionale ha subito un ridimensionamento considerevole, con la sola eccezione degli settore degli avicoli.
Forti cali si registrano, infatti, per i bovini (621.000 capi, -28,7% sul ’90), per i suini (1.552.000 capi, -18,1%) e per gli ovini (78.700 capi, - 16,1%), per le altre specie di minore importanza, caprini (10.500 capi, - 31,5%), equini (15.700 capi, - 5,9%) e conigli (945.000 capi, -22%).
Risultano invece in aumento (+11,2%) gli avicoli, con un patrimonio di oltre 29 milioni di capi.
Tabella n. 13 Consistenza dei principali allevamenti in Xxxxxx-Romagna (n° di capi) e variazioni % rispetto al 1990.
Specie | N° Capi | Variazione (%) | |
1990 | 2000 | ||
Bovini | 871.425 | 621.399 | -28,69 |
Suini | 1.896.600 | 1.552.437 | -18,15 |
Ovini | 93.778 | 78.673 | -16,11 |
Avicoli | 26.105.112 | 29.036.967 | 11,23 |
Fonte: ns. elaborazione dati ISTAT
Anche nella provincia di Parma si assiste allo stesso “trend” regionale, con un forte ridimensionamento del comparto bovino, suino ed ovino (vedi grafico seguente).
Grafico n. 11 Consistenza dei principali allevamenti nella provincia di Parma (n° di capi)
1982 | 1990 | 2000 | |
Bovini | 198.993 | 191.461 | 157.212 |
Ovini | 6.674 | 6.192 | 6.613 |
Suini | 309.806 | 265.136 | 180.357 |
Avicoli | 926.165 | 914.700 | 469.060 |
Fonte: ns. elaborazione dati ISTAT
Forti cali si registrano per gli avicoli con circa 450 mila capi in meno rispetto al 1982 e per i suini con circa 130 mila capi in meno rispetto al 1982, mentre per i bovini si registra una diminuzione di circa 40 mila capi e per gli ovini di 61 capi.
2. L’ATTIVITÀ CONSORTILE
2.1. 1° Distretto (Collinare - Montano)
2.1.1 Considerazioni di carattere generale
Come già accennato, la costituzione del Consorzio risale al giugno 1955.
I diversi adempimenti amministrativi occuparono i primi periodi dell’attività del Consorzio, la cui operatività ebbe effettivamente inizio alla fine del 1956.
L’attività iniziale si rivolse alla realizzazione delle opere infrastrutturali, date le notevoli carenze che il comprensorio presentava sotto quest’aspetto, nonché alla sistemazione idrogeologica dei bacini montani più dissestati. Si trattava, in sostanza, d’interventi che, completandosi e integrandosi a vicenda permettevano di realizzare la “bonifica” del comprensorio, creando le premesse per migliori condizioni di vita delle popolazioni montane.
La particolare situazione del comprensorio, praticamente sguarnito, in molte sue zone, delle più elementari infrastrutture, ha imposto la realizzazione delle opere infrastrutturali come prioritarie rispetto a qualsiasi altro tipo di intervento.
Basti pensare che all’inizio dell’attività del Consorzio, la rete viaria nel comprensorio era del tutto insufficiente e che esistevano ancora capoluoghi comunali non raggiungibili con le autovetture.
Non bisogna neppure ignorare le notevolissime carenze della situazione acquedottistica, che, nelle zone rurali, era caratterizzata dall’esistenza di pochi impianti rudimentali.
Anche la domanda di energia elettrica era fortissima.
Rivolgendosi prioritariamente al miglioramento ed alla realizzazione ex novo delle varie infrastrutture, il Consorzio ha voluto aderire, in primo luogo, alle istanze assolutamente prevalenti dei consorziati e delle Amministrazioni Comunali nell’intento di alleviare i tradizionali disagi delle popolazioni del comprensorio.
In una fase immediatamente successiva a quella iniziale, l’attività del Consorzio si e’ rivolta anche alla sistematica esecuzione delle opere di sistemazione idrogeologica, che con il passare degli anni, hanno via via assunto sempre maggiore rilevanza.
In considerazione della particolare situazione idrogeologica dei nostri territori appenninici e nonostante la grossa mole di lavori già realizzati, non c’è dubbio che le opere di difesa del suolo costituiscano tuttora la parte assolutamente prevalente da attuare secondo le previsioni del Piano Generale di Bonifica: al riguardo, risulta evidente che il quasi raggiunto soddisfacimento delle istanze primarie delle popolazioni potrà consentire una accentuazione di tali interventi, per i quali si è andata sviluppando una maggiore sensibilità della collettività.
Occorre anche rilevare che, nel settore della difesa del suolo, gli interventi finanziati ed attuati hanno tenuto conto delle esigenze delle varie
zone del comprensorio, ma sono risultati particolarmente concentrati nel territorio classificato montano: ciò in quanto il territorio classificato di bonifica integrale (fasce collinari) è entrato praticamente in comprensorio nel 1972, in coincidenza, purtroppo, con l’inizio della rarefazione dei finanziamenti per opere pubbliche di bonifica.
2.1.2 Attività svolta nel periodo 1957-1983
L’effettivo funzionamento dell’Ente, come già precisato, ha avuto avvio agli inizi del 1957.
Il periodo intercorso dall’anno 1957 all’anno 1983 è stato certamente positivo per le notevolissime realizzazioni di servizi a favore dei consorziati.
Nell’intervallo di tempo considerato, l’importo assoluto dei lavori eseguiti dal Consorzio (cioè l’importo che risulta dalle contabilità, in moneta dell’epoca) è andato continuamente aumentando, salvo alcune flessioni più o meno marcate, dai 32 milioni del 1957 ai 3.848 milioni del 1983.
Tuttavia, se si tiene conto della progressiva diminuzione della capacità d’acquisto della moneta nel periodo in esame e si considerano i valori relativi (riferiti cioè a un determinato anno, che si “individua” nel 1983) dei lavori eseguiti, risulta che gli importi aggiornati descrivono dapprima una curva ascendente (con punte di spicco nel 1968 e nel 1970) e poi discendente fino al 1979 (con massima flessione nel 1975).
Successivamente tale tendenza accenna ad una costante e graduale inversione fino al 1983 e ad un radicale mutamento in senso positivo per quanto riguarda il 1983/1984.
Tale andamento fu determinato dalla progressiva diminuzione dei finanziamenti statali dopo il 1970, anno in cui entrarono in funzione le Regioni a statuto ordinario.
E’ pur vero che nel caso di questo Consorzio, il cui comprensorio è interregionale, l’effettiva cessazione dei finanziamenti statali è avvenuta nel 1977, dopo l’emanazione del D.P.R. n° 616 e il conseguente trasferimento
delle competenze in materia di bonifica dallo Stato alla Regione, ma è altrettanto vero che la mutata situazione istituzionale, già dal 1970 aveva prodotto una forte contrazione dei suddetti finanziamenti.
Un aspetto particolare che occorre sottolineare, riguarda l’incidenza delle opere di miglioramento fondiario – vale a dire delle opere d’interesse collettivo realizzate con la partecipazione degli interessati – sulla globalità dei lavori.
In questo settore, fino al 1969/70 si registrano importi assai modesti, mentre in una fase successiva, soprattutto dal 1963 in poi, si assiste ad un aumento notevolissimo delle opere di miglioramento fondiario. Ciò fu dovuto alla realizzazione dei grandi progetti FEOGA (Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e di Garanzia) riguardanti opere infrastrutturali eseguite con il concorso della CEE, dello Stato e, successivamente, della Regione.
Globalmente, nel periodo considerato (1957/1983) il Consorzio ha eseguito opere per un importo assoluto di circa 30 miliardi di lire, che, aggiornato al 1983, ammonta a circa 140 miliardi di lire.
Alcune delle considerazioni di carattere generale svolte nel precedente paragrafo e riferite all’attività del Consorzio, riguardano, ovviamente, anche il periodo che si intende ora prendere in considerazione.
Tuttavia, come si vedrà, il periodo 1975/1983 presenta caratteristiche fondamentalmente diverse rispetto al passato.
Dopo l’avvio del decentramento regionale e la conseguente rarefazione delle concessioni ministeriali, il Consorzio si è trovato ad operare nell’ambito di un sistema profondamente mutato, soprattutto per quanto riguarda la genesi e la tipologia dei finanziamenti.
Il Consorzio, infatti, dopo l’emanazione del DPR n. 616, è venuto sempre più configurandosi come organo esecutivo che agisce in stretta collaborazione con tutti gli Enti operanti sul territorio e, in modo particolare, con le due Comunità Montane presenti nel comprensorio consortile: la Comunità Montana delle Valli del Taro e del Ceno e la Comunità Montana Appennino Parma Est.
In questo quadro, dal 1975 in poi è andata via via aumentando la mole dei lavori eseguiti “per conto terzi”, vale a dire dei lavori non direttamente concessi al Consorzio in gestione amministrativa, ma per i quali il Consorzio stesso ha l’incarico, da parte delle Comunità Montane e dei Comuni, della progettazione, della direzione e della contabilizzazione dietro compenso delle spese generali nella misura riconosciuta ammissibile dalla Regione (6%).
Anche nel periodo 1975/1983, nonostante le difficoltà di varia natura delle quali si è già fatto cenno, l’attività del Consorzio è stata caratterizzata dallo svolgimento di una notevolissima mole di lavori.
I lavori eseguiti, infatti, ammontano a 19.637 milioni di lire, mentre i relativi progetti, predisposti nello stesso periodo, sono in numero di 494, ormai realizzati in gran parte. Se si escludono gli interventi FEOGA, riguardanti essenzialmente opere infrastrutturali, la maggior parte dei lavori eseguiti si riferisce alle sistemazioni idraulico-forestali.
Come già accennato, l’impegno del Consorzio si è estrinsecato anche nell’ambito delle iniziative FEOGA. Si tratta di interventi nel settore dei rimboschimenti, della viabilità rurale, degli acquedotti e degli elettrodotti rurali.
Tra le opere più significative, finanziate dal Ministero Agricoltura e Foreste, dalla Regione Xxxxxx-Romagna e dalla CEE, si segnalano:
1) FEOGA Xa tranche (elettrodotti):
n. 45 impianti, importo L. 490.000.000;
2) FEOGA Xa tranche (strade e acquedotti):
n. 73 interventi, importo L. 1.442.000.000;
3) FEOGA XIa tranche (acquedotti):
n. 60 interventi, importo L. 1.129.000.000;
4) FEOGA XIIa tranche (elettrodotti):
n. 29 impianti, importo L.546.000.000;
5) 5) FEOGA XIIIa tranche (elettrodotti):
n. 34 impianti, importo L.1.440.000.000.
Un’altra iniziativa FEOGA, riguarda il progetto di costruzione di un impianto per la trasformazione e la conservazione dei prodotti del bosco e del sottobosco portato recentemente a compimento in Comune di Tornolo.
Oltre alla realizzazione delle opere di cui si è esaurientemente trattato finora, il Consorzio ha prestato la propria collaborazione alle Comunità Montane nell’elaborazione e nell’esecuzione dei progetti FEOGA di forestazione (Xxx.xx CEE 269/79) e di miglioramento delle infrastrutture rurali (Xxx.xx CEE 1760/78) nonché nella predisposizione di alcuni studi e indagini di una certa importanza. In particolare si segnalano:
a) indagine sull’approvvigionamento idropotabile della montagna parmense, predisposta in collaborazione con l’IDROSER per conto della Comunità Montana dell’Appennino Parmense;
b) studio di un piano tecnico-finanziario per la costituzione di un consorzio idraulico intercomunale nel comprensorio della Comunità Montana dell’Appennino Parmense;
c) programmi di attuazione delle reti fognarie dei Comuni ricadenti nel comprensorio della Comunità Montana delle Valli del Taro e Ceno.
Un particolare cenno merita, inoltre, l’impegno sostenuto dall’Ente in occasione dell’alluvione dell’autunno 1982. Come è noto, nella prima decade di novembre del 1982 si verificavano i disastrosi eventi alluvionali nelle vallate del fiume Taro e del torrente Ceno, cui facevano seguito quelli della Val Parma e Val d’Enza.
Di fronte a quest’imprevedibile situazione di emergenza, il Consorzio ha impegnato buona parte del personale tecnico sia nella fase di realizzazione dei “pronti interventi” posti in atto d’intesa con le amministrazioni comunali, sia nella fase immediatamente successiva di rilevamento sistematico dei danni subiti dalle opere di bonifica, nonché dei fenomeni più macroscopici di dissesto provocati dall’alluvione.
La rilevante raccolta di dati al riguardo, è stata poi trasferita in una copiosa documentazione, presentata in sede provinciale e regionale per la richiesta di finanziamenti da destinarsi alla riparazione dei danni alluvionali ai sensi della Legge 15/10/1981 n. 590.
I provvedimenti successivamente adottati in proposito dalla Regione Xxxxxx Xxxxxxx riguardano ormai l’attività dell’anno 1984; l’argomento, pertanto, verrà ripreso nel paragrafo seguente.
Tabella n° 14 – Interventi realizzati nel periodo 1957 - 1983*
CATEGORIE DI OPERE | IMPORTI | ANNOTAZIONI | ||
Opere stradali | ||||
(costruzione ex novo, sistemazioni, ecc.) | £ | 6.266.621.774 | Sviluppo complessivo delle strade costruite pari a km 392 | |
Ponti | £ | 313.441.529 | Opere più significative: n. 22 | |
Acquedotti | ||||
(costruzioni ex novo, ristrutturazioni, estendimenti, protezioni catodiche, ecc.) | £ | 3.315.024.304 | Lo sviluppo complessivo condutture posate e’ di km Protezioni catodiche km 341 | delle 739. |
Elettrodotti | £ | 1.307.931.378 | ||
Caseifici | £ | 540.744.848 | Realizzati n. 6 caseifici | |
Opere di forestazione | ||||
(rimboschimenti, ricostituzioni, miglioramenti pascoli, ecc.) | £ | 1.192.062.321 | Gli interventi hanno interessato una estensione superiore ai 1.600 Ha | |
Sistemazione frane | ||||
(spianamenti, canalizzazioni, drenaggi, ecc.) | £ | 2.322.408.437 | Pur mancando, per ovvi motivi, un dato preciso sull’estensione delle aree sistemate, si valuta che la stessa sia superiore ai 1.500 Ha. Lo sviluppo dei drenaggi (di varie profondità) è di ml 6.800 circa | |
Sistemazione corsi d’acqua | ||||
I dati più significativi possono così riassumersi:(briglie di varia natura, repellenti, difese spondali, ecc.) | £ | 702.114.430 | ||
Tot. briglie eseg. n. 726 | ||||
Op. in gabbioni mc 21.560 | ||||
Op. in cls. mc 18.789 | ||||
Totale mc 40.349 | ||||
Riparazione danni e manutenzione opere di bonifica | £ | 2.399.232.979 | ||
TOTALE (al 1983) | £ 00.000.000.000 |
* fonte: Consorzio
2.1.3 Attività del Consorzio negli anni recenti
Il Consorzio è l’unico Ente che per conoscenza dei luoghi, esperienza e potenzialità tecnico - operativa è in grado di sorvegliare, realizzare e gestire/integrare un sistema di opere a presidio del territorio montano - collinare.
La sorveglianza è l’attività che il Consorzio esplica in modo capillare su tutto il territorio e, generalmente, è la fase preliminare di verifica al dissesto prodotto da eventi calamitosi.
In una seconda fase, i sopralluoghi sono ripetuti ed eseguiti di concerto con i tecnici degli Uffici Regionali e delle Comunità Montane, anche al fine di verificare la possibilità di attivare provvedimenti d’intervento straordinario (vedi Legge 185/92).
La programmazione di detti interventi di ripristino, di competenza dell’Ente locale, viene predisposta sulla base delle indicazioni tecniche del Consorzio.
Il Consorzio di Bonifica di Parma ha in gestione ancora circa 120 strade per complessivi 300 Km. circa.
In dette strade sta intervenendo anche con fondi propri per eliminare situazioni di pericolo, integrando le disponibilità regionali, cercando nel contempo interventi funzionali che rendano l’opera immediatamente trasferibile al Comune territorialmente competente, così come previsto dalle norme di Legge.
Nel biennio 97 - 98, anche con il concorso finanziario della Comunità Montana delle Valli del Taro e del Ceno, è stato possibile programmare interventi di sistemazione delle strade in consegna per 3.240 milioni.
Il riepilogo dell’attività progettuale - esecutiva attuata dal Consorzio nel quinquennio 94-98, è quella risultante dalla seguente tabella n° 15.
Tab. n° 15 - Riepilogo attività dei programmi 1994/98*
Tipologia del progetto | Realizzazioni (n.) | Importo (lire) |
Progetti relativi ad opere eseguite in concessione | 172 | 12.504.000.000 |
Progetti relativi ad opere eseguite in convenzione | 75 | 6.626.500.000 |
Progetti relativi ad opere eseguite con delega | 36 | 1.943.600.000 |
Progetti relativi ad opere eseguite con fondi propri | 24 | 1.078.000.000 |
Progetti complessivamente elaborati | 307 | 22.152.100.000 |
* fonte: Consorzio
Tab. n. 16 - Interventi realizzati sulla base di accordi/convenzione con le Comunità Montane nel periodo 1994-'98
LOCALITA' | DESCRIZIONE OPERE | IMPORTO | |
COMUNE DI FELINO: | a) progettazione, direzione lavori relativi all’intervento di sistemazione idrogeologica frana interferente con viabilità comunale (Via del Gallo) b) progettazione opere di sistemazione e consolidamento di strade comunali interessate da movimenti franosi c) progetti per la realizzazione di viali pedonali interferenti con canali irrigui e canali di scolo Totale del comune di Felino (a+b+c) intervento urgente di consolidamento strada accesso al cimitero di Moragnano progettazione di sistemazione strada interpoderale del Pizzarello consolidamento strada comunale per Tordenaso-Case Manfredelli sistemazione acquedotti località varie sistemazione strade sistemazione e completamento fognature acquedotto per “Boscaino - Xxxxxxx - Calestano - Marzolara" lavori urgenti strade varie Totale Comunità Montana Est | ||
£ | 40.000.000 | ||
£ | 600.000.000 | ||
£ | 414.000.000 | ||
£ | 1.054.000.000 | ||
COMUNI DELLA | |||
COMUNITÀ MONTANA | |||
APPENNINO PARMA EST: | |||
Tizzano Val Parma | |||
£ | 240.000.000 | ||
£ | 260.000.000 | ||
Langhirano | £ | 230.000.000 | |
Neviano Arduini | £ | 20.000.000 | |
£ | 680.000.000 | ||
£ | 300.000.000 | ||
Calestano | £ | 35.000.000 | |
£ | 130.000.000 | ||
£ | 1.895.000.000 | ||
XXXXXXXX' | XXXXXXXXXXX XXXXX | XXXXXXX | |
XXXXXX XXXXX | |||
XXXXXXXX XXXXXXX | |||
XXXXX XXXXX XXX XXXX | |||
X XXX XXXX: | |||
Bedonia | sistemazione frana località “Costa del Corvo” | £ | 200.000.000 |
Terenzo | sistemazione strada Corniana - Cazzola | £ | 140.000.000 |
sistemazione acquedotto | £ | 30.000.000 | |
Pellegrino | pavimentazione strada “Stuzzano” | £ | 56.000.000 |
Parmense | pavimentazione strada “Mariano - Chiesa” | £ | 62.000.000 |
pavimentazione strada “C. Xxxxxxxx - X.Xxxxxx” | £ | 41.000.000 | |
pavimentazione strada “Castagna” | £ | 32.000.000 | |
pavimentazione strada “Gragnano” | £ | 50.000.000 | |
pavimentazione strada “Iggio Bassi -Cimitero” | £ | 37.000.000 | |
pavimentazione strada “Besozzola - Cimitero” | £ | 25.000.000 | |
pavimentazione strada “X.Xxxxxxx” | £ | 69.000.000 | |
pavimentazione strada “Mazzaschi” | £ | 41.000.000 | |
pavimentazione strada “Travagli” | £ | 55.000.000 | |
Bardi | sistemazione strada “X.Xxxxxxxx - Roncole” | £ | 100.000.000 |
sistemazione acquedotto “Monti” | £ | 7.000.000 | |
sistemazione strada “Rugarlo - Cavallare” | £ | 100.000.000 | |
progettazione strada “Moie - Schena - Magnani – | |||
Casanova | £ | 200.000.000 | |
Albareto | sistemazione acquedotto in località “X.Xxxxxxx” | £ | 30.000.000 |
manutenzione acquedotto “Centocroci” | £ | 40.000.000 | |
rifacimento condotta acquedottistica in loc.“Campi - | |||
Ruina” | £ | 60.000.000 | |
sistemazione condotte idriche in località varie | £ | 58.000.000 | |
sistemazione movimento franoso in località “Campi” | £ | 135.000.000 | |
manutenzione acquedotto “Capoluogo - X.Xxxxxx” | £ | 6.000.000 | |
ampliamento acquedotto “Gotra - Farneto -P.te | |||
Scodellino” | £ | 220.000.000 | |
Bore | adeguamento Acquedotto “Rovina - Castiglione” | £ | 134.000.000 |
LOCALITA' | DESCRIZIONE OPERE | IMPORTO |
Valmozzola Varsi | difesa del suolo in località “Valfiorana” Progettazione della strada per “I Bassi” sistemazione corso “Rio Sternera” Tot. Comunità Montana delle Valli del Taro e del Ceno TOTALE COMPLESSIVO | £ 94.000.000 £ 450.000.000 £ 75.000.000 |
£ 2.547.000.000 | ||
£ 5.496.000.000 | ||
Lavori eseguiti nell’ultimo quinquennio (1999-2003).
A seguito degli eventi meteoalluvionali dell’autunno 1999 e dell’autunno 2000 e dei conseguenti danni ad infrastrutture consortili ed a strutture ed infrastrutture pubbliche e private, le autorità competenti hanno riconosciuto lo stato di pubblica calamità.
Conseguentemente, oltre a finanziamenti ordinari, si è potuto beneficiare di interventi per la rimessa in pristino con finanziamenti disposti dal Ministero dell’Agricoltura (L.185/92) e dalla Protezione Civile (O.M. 3090/2000 e successive) coordinati a livello regionale.
Oltre a detti interventi sono stati attuate opere di manutenzione sulla rete viaria ancora in consegna a questo Consorzio, sono stati realizzati laghi irrigui con i fondi di cui alla misura 3q – Agenda 2000, sistemazione di movimenti franosi recuperi SAU e sistemazioni idraulico forestali.
Sono stati progettati e diretti diversi lavori di competenza delle Comunità Montane, Comuni e Servizio Tecnico di Bacino (RER).
Il lavoro svolto è riportato nelle tabelle seguenti.
Ripristino danni ad infrastrutture varie LEGGE 185/92 danni 1997 eseguiti nel 1999
INTERVENTO | IMPORTO PROGETTO | |
Xxxxxx Xxxxxx - Xxxxxxxx (Xxxxxxxx) | x | 000.000,00 |
Xxxxxx Xxxxx xx Xxxxxxx (Xxxxx) | € | 51.645,69 |
Xxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxx (Xxxxxxxxxx) | € | 12.240,03 |
Strada Case Tolarolo (Varsi) | € | 12.911,42 |
Strada Codogno - Domeniconi (Albareto) | € | 20.658,28 |
Strada Zerla (Albareto) | € | 15.493,71 |
Strada X. Xxxxxxx (Albareto) | € | 23.240,56 |
Xxxxxx X.xx Xxxxxxx - Xxxxxxx (Xxxxx) | € | 15.493,71 |
Acquedotto Zerla (Albareto) | € | 10.329,14 |
Strada Xxxxxxxxx Xxxxxxxx (Xxxxxx M.) | € | 6.734,60 |
Xxxxxx Xxxxx Xxxxxxx - Xxxxxxxxxxxxxx (Xxxxxxxx) | € | 25.822,84 |
Xxxxxx Xxxxxxxxxx - Xxxxx (Xxxxxxxx) | x | 00.000,00 |
Xxxxxx X.Xxxxxxx - Xxxxxxxxx (Xxxxxxxx) | € | 30.987,41 |
Xxxxxx Xxxxxxxxxxx - X.xxx xxxxx Xxxxxxxxxxx (Xxxxxxxx) | € | 61.974,83 |
Strada Roccamurata - Branzone (Valmozzola) | € | 121.367,37 |
Strada Branzone Granara (Valmozzola) | € | 77.468,53 |
Strada Agnidano - Xxxxxxxx (Borgotaro) | € | 15.493,71 |
Xxxxxx XX' Xxxxx xx Xxxxxxx (Xxxxxxxxx) | € | 10.329,14 |
Strada X.Xxxxxxx (Valmozzola) | € | 41.316,55 |
Strada Sgobazzi - Xxxxxxx- Antolotti (Xxxxxx M.) | € | 18.075,99 |
Strada Xxxxxx Xxxxx Volpi (Varsi) | € | 79.458,79 |
Xxxxxx Xxxxxxxx - Xxx (Xxxxx) | € | 72.303,97 |
Strada Xxxxxxxxx Xxxxxxxx (Xxxxxx M.) | € | 25.822,84 |
TOTALE | € | 914.435,32 |
Ripristino opere danneggiate da eventi alluvionali Ottobre - Novembre 1999 L.185/92 - Comunità Montana delle Valli del Taro e del Ceno INFRASTRUTTURE
N° | DENOMINAZIONE STRADE | IMPORTO PROGETTO | |
0 | Xxx. "Xxxxxxx xxx Xxxxxx" (Xxxxxxxx) | € | 77.468,53 |
0 | Xxx. "Xxxxxx - Xxxxxx" (Xxxxx) | € | 77.468,53 |
3 | Acq. "Caneso" (Bedonia) | € | 129.114,22 |
0 | Xxx. "Xxxx Xxxxxxx - X.xx Xxxxx" (Xxxxxxx) | € | 103.291,38 |
0 | Xxx. "Xxxxx - X.Xxxxx" (Xxxx) | € | 41.316,55 |
0 | Xxx. "X. Xxxxx - Xxxxxx" (Xxxxxxxxx) | € | 77.468,53 |
7 | Str."Cà Ciabattini" (Compiano) | € | 15.493,71 |
8 | Strada per “Massona” (Fornovo T.) | € | 51.645,69 |
0 | Xxx. Xxxxx "Xxxxx" (Xxxxxxxxxx) | € | 103.291,38 |
00 | Xxx. "Xxxxxxxxxxxxxxx" (Xxxxxxxxx) | € | 51.645,69 |
11 | Strada “Corniana” (Terenzo) | € | 51.645,69 |
00 | Xxx. "Xx Xxxxxx - Xxxxxxxxx" (Xxxxxxx) | € | 36.151,98 |
00 | Xxx. "Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx (Xxxxxxxxxx) | € | 58.359,63 |
00 | Xxx. "Xxxxxxxxxx" (Xxxxxx) | € | 10.380,78 |
00 | Xxx. "XxxxxxXx - Xxxxxx" (Xxxxx) | € | 25.822,84 |
00 | Xxx. "Xxxx Xxxxxx" (Xxxxxxxx) | € | 30.987,41 |
00 | Xxx. "Xxxxxx - Xxxxx - Xxxxxxxx" | € | 67.139,40 |
00 | Xxx. "Xxxx Xxxxxxx Xxxxxxx" (Xxxxxxx) | € | 56.810,26 |
00 | Xxx. "Xxxxxxxx - Xx Xxxxx" (Xxxxxxx) | € | 77.468,53 |
00 | Xxx. "Xxxx - Xx Xxxxxxx" (Xxxx) | € | 25.822,84 |
00 | Xxx. "Xxxxxxxx - Xxxxx" (Xxxxxxxxx) | € | 82.633,10 |
00 | Xxx. "Xxxxxxxxx" (Xxxxxxxx) | € | 74.266,50 |
00 | Xxx. "Xxxxxxxxx - Xxxxxxxx" (Xxxxxxx X.) | € | 70.857,89 |
00 | Xxx. "Xxxxxxxxxxx - Xxxxxxx" (Xxxxxxxxxx) | € | 41.316,55 |
00 | Xxx. "Xxxxxxx - Xxxxxxxx" (Xxxxxxxxx) | € | 28.611,71 |
26 | Strada “Monticello” (Terenzo) | € | 30.987,41 |
00 | Xxx. "Xxxxxxxxxx" (Xxxxxxx) | € | 15.493,71 |
00 | Xxx. "X.Xxxxx - Xxxxx Xxxxxxxxxxx" (Xxxxxxxxxx) | € | 30.987,41 |
N° | DENOMINAZIONE STRADE | IMPORTO PROGETTO | |
29 | Xxx. "X. Xxxxxxx - X.Xxxxxx" (Xxxxxx) | € | 37.184,50 |
00 | Xxx. "X. Xxxx Xxxx xx Xxxxx" (Xxxxx) | € | 51.284,17 |
00 | Xxx. "Xxxxxxxxxxx - X.Xxx" (Xxxxxxxx) | € | 41.316,55 |
00 | Xxx. "Xxxxxx - X. Xxxxxx - Xxxxxxxxxxxx" (Xxxxx) | € | 87.797,67 |
00 | Xxx. "Xx Xxxxxxx" (Xxxxxxx) | € | 46.481,12 |
00 | Xxx. "Xx Xxxxxx" (Xxxx) | € | 41.316,55 |
00 | Xxx. "Xxxxx xx Xxxxxxxx" (Xxxxxxxxx) | € | 25.822,84 |
00 | Xxx. "Xxxxxxxx" (Xxxxxxxxxx) | € | 29.954,50 |
00 | Xxx. Xxx "Xxxxxx" (Xxxxxxx) | € | 41.316,55 |
00 | Xxx. Xxx "Xxxxxxxxx" (Xxxxxxx) | € | 36.151,98 |
39 | Xxx. "Xxxxxx xx Xxxxx - Xxxxxxxxxx - Xxxxxx" (Xxxxx) | € | 77.468,53 |
00 | Xxx. "Xxxx xx Xxxx - Xxxxxxxxx - Xxxxxxxx Xxxx" (Xxxxxxxx) | € | 46.481,12 |
00 | Xxx. "Xxxxxxxx" (Xxxxx) | € | 56.810,26 |
00 | Xxx. "Xxxxxxxxxx xx Xxxxxxxxxxxxx" (Xxxxxxx) | € | 55.777,35 |
43 | Case Pernello (Bore) | € | 3.511,91 |
00 | Xxx. "Xxxxx - Xxxxxxx" (Xxxxxxxxx) | € | 103.291,38 |
00 | Xxx. "Xxxx Xxxxxxx" (Xxxxxxxxxx) | € | 16.578,27 |
00 | Xxx. "X.Xxxx - Xxxxxxx" (Xxxxxxxxxx) | € | 103.291,38 |
00 | Xxx. "Xx Xxxxxxxxx - Xx Xxxxxxxxx" (Xxxxx) | € | 56.810,26 |
00 | Xxx. "Xxxxx - Xxxxxxxx" (Xxxxxxxx) | € | 30.987,41 |
00 | Xxx. "X.Xxxxxxxx - Xxxxxxxxxx" (Xxxxxxxxx) | € | 77.468,53 |
50 | Strada “Case Xxxxxxx - Ozzanello” (Terenzo) | € | 103.291,38 |
00 | Xxx. "Xxxxx x'Xxxxx" (Xxxxxxxxxx) | € | 67.139,40 |
00 | Xxx. "Xxxx Xxxxxxxxx" (Xxxxx) | € | 15.493,71 |
53 | Xxx. "Xxxx Xxxx - Xxxxxxxx - X.Xxxx" (Xxxxxxxx) | € | 20.916,50 |
00 | Xxx. "Xxxxxxxxxxx" (Xxxxxxxxx) | € | 20.658,28 |
00 | Xxx. "Xxxxx Xxxxx xx Xxxxxx" (xxxxxxxxxx) | € | 25.822,84 |
00 | "Xxx. Xxxxx Xxxxxxxx - Xxxx" (Xxxxx) | € | 51.645,69 |
N° | DENOMINAZIONE STRADE | IMPORTO PROGETTO | |
00 | Xxx. Xxxxxxxxxx - Xxxxxxxx" (Xxxxx) | € | 34.964,13 |
00 | Xxx. "Xxxxxxxx - Xxxxxxxxxxx" (Xxxxxxxxx) | € | 10.122,55 |
00 | Xxx. Xxx "Xxxxxxx" (Xxxxx) | € | 36.151,98 |
00 | Xxx. X.Xxxxx (Xxxxxxx) | € | 7.953,44 |
00 | Xxx. Xxx Xxxxxx (Xxxxxxx) | € | 15.779,30 |
00 | Xxx. X. Xxxxxxxx (Xxxxxxxxxx) | € | 41.316,55 |
63 | Str- X.Xxxxx (Varsi) | € | 12.911,42 |
00 | Xxx. Xxxxxx | € | 24.273,47 |
65 | Strada Prelerna – Mongiardino | € | 41.316,55 |
66 | Strada Arola – caboara | € | 41.316,55 |
67 | Strada Case Rotta | € | 23.240,56 |
TOTALE | € | 3.205.364,98 |
Ripristino opere danneggiate da eventi alluvionali Ottobre - Novembre 1999 L.185/92 - Comunità Montana Appennino Parma Est
INFRASTRUTTURE
N° | DENOMINAZIONE STRADE | IMPORTO PROGETTO | |
1 | Strada "Lama - Carda" (Calestano) | € | 82.554,60 |
0 | Xxxxxx "Xxxxxxx - X.xx Xxxxxxx" (Xxxxxxxxx) | € | 165.266,21 |
0 | Xxxxxx "Xxxxxxx" (Xxxxxxxxx B.) | € | 149.772,50 |
4 | Strada "Case Notari" (Neviano A.) | € | 67.139,40 |
0 | Xxxxxx "Xxxxx - X.xx Xxxxxxx - Xxxxx Xxxxxx" (Xxxxxxxxx) | € | 165.266,21 |
6 | Strada “Case Nuove” (Lesignano B.) | € | 25.822,84 |
0 | Xxxxxx xxxxx "Xxxxx" (Xxxxxxx A.) | € | 25.822,84 |
8 | Strada “Tizzano-X. Xxxxxxx-Musiara Sup.” (Tizzano V.P.) | € | 25.822,84 |
0 | Xxxxxx "Xxxxxxxxx - Xxxxx - Xxxxxxxxx" (Xxxxxxxxx) | € | 84.410,75 |
00 | Xxxxxx "Xxxxx Xxxxxxxxx - Xxxxxxx xx Xxxxx" (Xxxxxxxxx) | € | 92.962,24 |
11 | Strada “Xxxxxxx-X. Xxxxx” (Lesignano B.) | € | 15.493,71 |
00 | Xxxxxx "Xxxxx xxx Xxxxxxx - Xxxxxxx" (Xxxxxxx A.) | € | 123.326,00 |
13 | Strada “Tizzano-Fontanello” (Tizzano V.P.) | € | 30.987,41 |
00 | Xxxxxx "Xxxxxxx - Xxx Xxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxx" (Xxxxxxxxx) | € | 67.083,00 |
00 | Xxxxxx "Xxxxx - Xxxxx Xxxxxx" (Xxxxxxx A.) | € | 25.822,84 |
16 | Strada “Capoponte-Ca’ Cantini - Molino Orzale” (Tizzano V.P.) | € | 30.957,97 |
17 | Strada "Ballone - Tre Re - Tracoste" (Corniglio) | € | 51.642,29 |
00 | Xxxxxx "Xx Xxxxx xx Xxxxxxxx" (Xxxxxxx A.) | € | 29.324,03 |
19 | Strada “Pianestola-X. Xxxxxx” (Tizzano V.P.) | € | 43.898,84 |
00 | Xxxxxx "Xxxxx - Xx xxx Xxxxx" (Xxxxxxxxx) | € | 51.645,70 |
00 | Xxxxxx "Xx Xxxxxxx xx Xxxxxxx" (Xxxxxxx A.) | € | 13.578,00 |
N° | DENOMINAZIONE STRADE | IMPORTO PROGETTO | |
22 | Strada “Casola-Ca’ Xxxxxx-Mulino Archetto” (Tizzano V.P.) | € | 30.900,65 |
23 | Strada per "Case Folezzani" (neviano A.) | € | 15.197,16 |
24 | Strada per “Lago di Valle-Bivio Carobbio” (Tizzano V.P.) | € | 10.327,29 |
25 | Acquedotto Neda (Neviano A.) | € | 29.940,00 |
26 | Strada “Casola-Ca’ Xxxxxx-X.xx Ciabatta” (Tizzano V.P.) | € | 12.911,42 |
27 | Strada “Isola - Ca’ Fornello” (Tizzano V.P.) | € | 18.075,99 |
00 | Xxxxxx "Xxxxxx xx Xxxxxx - Xx Xxxxx" (Xxxxxxxxx) | € | 37.527,31 |
29 | Strada “Pratolungo-Mulino Bardea” (Tizzano V.P.) | € | 18.075,99 |
30 | Strada Viticella | € | 15.000,00 |
00 | Xxxxxx Xxxxx Xxxxxx | € | 29.300,00 |
00 | Xxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxx | € | 27.852,79 |
33 | Strada Ripa Pavone | € | 50.000,00 |
TOTALE | € | 1.663.708,82 |
Ripristino opere danneggiate da eventi alluvionali Ottobre - Novembre 1999 L.185/92 - Comunità Montana delle Valli del Taro e del Ceno
e Comunità appennino Parma Est OO.PP DI BONIFICA
N° | DENOMINAZIONE STRADE | IMPORTO PROGETTO | |
1 | Strada Ruina - Bertorella (Albareto) e Strela - Scannabecco (Compiano) | € | 81.597,25 |
0 | Xxx. X.Xxxxxxxx - Xxxxxxx (Xxxxx) | € | 90.379,96 |
0 | Xxx. Xxxxx - Xxxxxxx x Xxxx X.xxx xxx Xxxxxx (Xxxxxxx) | € | 98.126,81 |
0 | Xxx. Xxxxx - Xxxxxxx (Xxxx) e C.Ostino X.xx Valle Cenedola (Pellegrino X.xx) | € | 92.962,24 |
0 | Xxxxxxxx. Xxxxxxxxx xxxxxxxxx Xxx Xxxxxxxx (Xxxxxxxxx) | € | 51.645,69 |
0 | Xxx.Xxxxxxxx - Xx Xxxxxxx Xxx Xxxxxxxx (Xxxxxxxxx) | € | 103.291,38 |
0 | Xxx. Xxx X.xx Xxxxxx (Xxxxxxxxx) | € | 46.481,12 |
8 | Xxx. Xxxx Xxxxx - Xxxxxx xx Xxxxx x xx Xxxxx (Xxxxxxx) | € | 51.645,68 |
0 | Xxx.Xxxxxxxxx - Xxxxxx (Xxxxxxx A.) | € | 82.633,10 |
00 | Xxx. Xxxx Xxxxxxx - Xxxxxxxxx Xxxxxx (Xxxxxxxxx e Varsi) | € | 144.607,93 |
00 | Xxx. Xxxxxxx Xxxxx (Xxxxxxx) | € | 206.582,76 |
12 | Acq. Schia (TVP) | € | 57.843,17 |
00 | Xxx. X.Xxxxxxx - Xxxxxxx x Xxxxxxxxx Xxxxx (Xxxxxxx) | € | 61.974,83 |
00 | Xxx.Xxxxxxxx Xxxxxxx - Xxxx.Xxxxxxx (Xxxxxxxxxx) | € | 77.468,53 |
00 | Xxx. Xxx Xxxxxx (Xxxxxx) | € | 77.468,53 |
00 | Xxx. Xxxx - Xxxxxxxx - Xxxxxxxx (Xxxxx) | € | 232.405,60 |
00 | Xxx. Xxxxxxxx - Xxxxx Xxxxxxxxx-Xxxxxxxx (Xxxxx) | € | 103.291,38 |
00 | Xxx. Xxxx Xxxxxxxxx x Xxxxx xx Xxxxxxxxx - X.xx Xxxxxxxx (Xxxxxxx) | € | 154.937,07 |
00 | Xxx. Xxxxxxx - Xxxxxxxx (Xxxx) e sist. Idraulico forestale Rio cavallo (Pellegrino X.xx) | € | 98.126,81 |
00 | Xxx. Xxxxx (Xxxxxxxxx) | € | 103.291,38 |
00 | Xxx.Xxxxxxx xx Xxxxx Xx Xxxxx (Xxxxxxxxx) | € | 51.645,69 |
00 | Xxx. Xxxxxxxxx - Xxxxxxxxxx (Xxxxxxxxx) | € | 61.974,82 |
N° | DENOMINAZIONE STRADE | IMPORTO PROGETTO | |
00 | Xxx. Xxxxxxx - Xxxxxxx (Xxxxxxx A.) | € | 72.304,00 |
00 | Xxx. X.Xxxxxxx - Xxxxxxx - X.Xxxxx (Xxxxxxxxx) | € | 77.468,53 |
00 | Xxx. Xxxxx Xxxxxxxx - Xx Xxxxxxx (Xxxxxxx) | € | 123.949,66 |
26 | Xxx. Xxxxxx - Xxxxxxxxx x Xxxxxxxxxxx - Xxxxxxxx (Xxxxxxxxxx) | € | 103.291,38 |
00 | Xxx.Xxxxxxx - Xxxxxxxxxx (Xxxxxx M.) | € | 103.291,38 |
00 | Xxx. Xxxxxx Xxxxx Xxxxx (Xxxxx) | € | 92.962,24 |
00 | Xxx. Xxxxxx - Xxxxxxxxxx (Xxxxx) | € | 41.316,55 |
00 | Xxx. Xxxxxxxxxx - Xxxxxxx (Xxxxxxx) | € | 30.987,41 |
00 | Xxx. Xxxxxx - Xxxxxxx (Xxxxxxx) | € | 113.620,52 |
00 | Xxx. Xxxxxxxxx - Xxxxx Xxxxxxxxx - Xxxxxxxx (Xxxxx) | € | 103.291,38 |
TOTALE | € | 2.992.864,78 |
Recupero SAU di terreni interessati da movimenti franosi - L. 185/92 | ||
INTERVENTO | IMPORTO PROGETTO | |
Ripristino strutture fondiarie in xxxxxxxx "X XXXXXXXXX" (Xxxxxx Melegari) | € | 18.075,99 |
Ripristino strutture fondiarie in località "CASELLE - BELFORTE" (Borgotaro) | € | 23.225,07 |
Ripristino strutture fondiarie in località "C.MERLOTTO DI SOPRA" (Bardi) | € | 15.493,71 |
Ripristino strutture fondiarie in località CASELLE (Pellegrino) | € | 12.911,42 |
Ripristino strutture fondiarie in località SALVI (Bore) | € | 15.493,71 |
Ripristino strutture fondiarie in località CASTAGNORFA (Bardi) | € | 15.493,71 |
Ripristino strutture fondiarie in località BUCA DI PERO (Albareto) | € | 18.075,99 |
Ripristino strutture fondiarie in xxxxxxxx XXXX XXXXX - XXXXXX (Xxxxxxx Xxxx) | € | 61.974,83 |
Ripristino strutture fondiarie in località TORRAZZA (Fornovo Taro) | € | 41.316,55 |
Ripristino strutture fondiarie in località XXXXXXX (Bore) | € | 12.911,42 |
Ripristino strutture fondiarie in località CAMPO FONTANA (Pellegrino X.xx) | € | 23.240,56 |
Ripristino strutture fondiarie in località ORSI (Bore) | € | 10.329,14 |
Ripristino strutture fondiarie in località CASE ZERBINI (xxxxxx Melegari) | € | 23.240,56 |
Ripristino strutture fondiarie in località C.BURRICHETTO (Albareto) | € | 20.658,28 |
Ripristino strutture fondiarie in località CASE PENNETTA (Solignano) | € | 38.734,27 |
Ripristino strutture fondiarie in località VALETO DI S.XXXXXXXX (Borgotaro) | € | 16.970,77 |
Ripristino strutture fondiarie in località MASSONA DI RESPICCIO (Fornovo Taro) | € | 61.974,83 |
Ripristino strutture fondiarie in località GHERARDI (Varsi) | € | 10.329,14 |
INTERVENTO | IMPORTO PROGETTO | |
Ripristino strutture fondiarie in località RONCAZZI (Pellegrino) | € | 28.405,13 |
Ripristino strutture fondiarie in località NOVEGLIA (Bardi) | € | 46.481,13 |
Ripristino strutture fondiarie in località MULAZZANO (Lesignano) | € | 33.569,70 |
Ripristino strutture fondiarie in località TOCCANA (Neviano A.) | € | 17.188,72 |
Ripristino strutture fondiarie in località CAMPOVERBIO (Corniglio) | € | 30.470,96 |
Ripristino strutture fondiarie in località STROGNANO (Langhirano) | € | 51.645,69 |
Ripristino strutture fondiarie in località CA' TEZZA (Lesignano Bagni) | € | 64.557,11 |
Ripristino strutture fondiarie in località CASE GRASSI (Bardi) | € | 25.822,84 |
Ripristino strutture fondiarie in località METTI ed ORSI (Bore) | € | 10.327,14 |
Ripristino strutture fondiarie in località VILLA MARAZZI (Bore) | € | 20.658,28 |
Ripristino strutture fondiarie in località BRUGNOLI e VISCHETTO (Bardi) | € | 77.468,53 |
Ripristino strutture fondiarie in località CASEMBOLA (Borgotaro) | € | 30.987,41 |
Ripristino strutture fondiarie in località XXXXXXXX - CAPRENDASCA (Borgotaro) | € | 36.151,98 |
Ripristino strutture fondiarie in località BOSCO BRUCIATO (Borgotaro) | € | 20.658,28 |
Ripristino strutture fondiarie in località BORIO (Bedonia) | € | 25.822,85 |
Ripristino strutture fondiarie in località BUCA DI PERO (Albareto) | € | 20.658,28 |
Ripristino strutture fondiarie in località ERTA CACCIARASCA (Albareto) | € | 15.493,71 |
Ripristino strutture fondiarie in località CIANICA (Borgotaro) | € | 10.329,14 |
Ripristino strutture fondiarie in xxxxxxxx XXX XXXXXXXX (Xxxxxxxxxx) | € | 87.797,67 |
Ripristino strutture fondiarie in località GOTTRA (Pellegrino X.xx) | € | 41.316,55 |
Ripristino strutture fondiarie in località CASE CAVALLO (Pellegrino) | € | 7.104,54 |
INTERVENTO | IMPORTO PROGETTO | ||
Ripristino strutture fondiarie in località RIO LA BRATTA (Pellegrino X.xx) | € | 18.076,00 | |
Ripristino strutture fondiarie in località ROSSI (Bardi) | € | 23.240,56 | |
Ripristino strutture fondiarie in località PIANAZZA (Varsi) | € | 12.911,42 | |
Ripristino strutture fondiarie in località IL GROPPO (Varsi) | € | 30.987,41 | |
Ripristino strutture fondiarie in località BOCCOLO (Varano M.) | € | 13.996,18 | |
Ripristino strutture fondiarie in località CA' PINCOLINA (Xxxxxx M.) | € | 44.100,25 | |
Ripristino strutture fondiarie in località VONA sinistra Taro (Borgotaro) | € | 25.822,44 | |
Ripristino strutture fondiarie in località TOLARA (Borgotaro) | € | 15.493,70 | |
Ripristino strutture fondiarie in località OSTIA X.xx (Borgotaro) | € | 15.493,70 | |
Ripristino strutture fondiarie in xxxxxxxx XXXXXXXXXX XXXXX XXXXXXXX (Xxxxxxxxx) | € | 25.158,28 | |
Ripristino strutture fondiarie in località FENAROLO di Porcigatone (Borgotaro) | € | 10.329,14 | |
Ripristino strutture fondiarie in località Madonna del Faggio (Tornolo) | € | 15.493,70 | |
TOTALE | € | 1.394.468,37 |
1° stralcio
EVENTI ALLUVIONALI OTTOBRE-NOVEMBRE 2000 O.M. 3090 e 3095/2000
TITOLO INTERVENTO | IMPORTO IVA INCLUSA |
Sistemazione strada loc. Cavazzola inf. e sup. e Tolarolo (Comune di Varsi) | £. 40.000.000 |
Sistemazione strada loc. Case Beccaria Ronco Bruschi Xxxxxxxx (Comune di Varsi) | £. 50.000.000 |
Strada Alpe-Passo del Chiodo (Comune di Bedonia) – rifacimento parte del corpo stradale e relativo piano viabile | £. 4.000.000 |
Strada Poggio Gabrielli-Seghino (Comune di Berceto) – ripristino corpo stradale con ricarichi e apertura provvisoria viabilità | £. 15.500.000 |
Strada Schia-Pian della Giara-Monte Caio (Comune di Tizzano V:P.) – ricostruzione parti corpo stradale | £. 24.350.000 |
Strada X. Xxxxxx-Testanello (Comune Valmozzola) – ricostruzione corpo stradale e relativo piano viabile | £. 7.500.000 |
2° stralcio (urgenze)
TITOLO INTERVENTO | IMPORTO IVA INCLUSA |
Lavori urgenti ripristino strade bonifica tra Villa Roccaferrara e Case Xxxxxx (Comune Corniglio) | £. 170.000.000 |
Lavori urgenti ripristino strade bonifica tra Xxxxx Xxxxxxx e Case Storti (Comune di Terenzo) | £. 140.000.000 |
3° stralcio (urgenze)
TITOLO INTERVENTO | IMPORTO IVA INCLUSA |
Strada Monastero-Busani (Comune Solignano) – movimento franoso che invade la sede stradale | £. 150.000.000 |
1^ Fase messa in sicurezza
TITOLO INTERVENTO | IMPORTO IVA INCLUSA |
Ripristino della viabilità mediante opere di sostegno nei nuclei rurali nelle località Caselle e Castagneto di Belforte | £. 380.000.000 |
Sistemazione e riparazione piano viabile e danni sulla strada Musiara Superiore-Monte Caio | £. 250.000.000 |
Strada X. Xxxxxx-Testanello: ripristino muro di sostegno e viabilità interessata da movimenti franosi | £. 150.000.000 |
Acquedotto Bergotto, rifacimento opere di presa e linee di adduzione fino al nuovo serbatoio | £. 78.000.000 |
TOTALE PARZIALE | £. 5.358.000.000 |
2^ Fase messa in sicurezza – O.M. 3192/2002
TITOLO INTERVENTO | IMPORTO IVA INCLUSA |
Lavori di ripristino strada comunale San Quirico-Case Beccarini – 1° stralcio (Comune di Albareto) | €. 99.000 |
Lavori di sistemazione movimento franoso con interessamento viabilità in località Revoleto (Comune di Bedonia) | €. 147.000 |
Lavori di messa in sicurezza e ripristino della strada comunale Ingegna-Strela, nel tratto ponte sul torrente Ingegna frazione Strela (Comune di Compiano) | €. 99.000 |
Ripristino e messa in sicurezza della strada Villa di Graiana- Roccaferrara nei tratti compresi tra Roccaferrara-Case Xxxxxx e Villa di Graiana – 2° Stralcio (Comune di Corniglio) | €. 123.000 |
Lavori di ripristino della viabilità strada comunale Miano in località Monterlinzana (Comune di Medesano) | €. 112.000 |
Consolidamento strada comunale Vezzano-Lagrimone (Comune di Neviano degli Arduini) | €. 66.000 |
Sostituzione tratti di condotta di adduzione nelle località Scorcoro, Caseificio Rossi. Totale rifacimento serbatoio di carico e distribuzione su Monte Castello a causa di gravi lesioni (Comune di Neviano Arduini) | €. 309.000 |
Lavori di ripristino viabilità strada comunale nei tratti Vigoleni- Case Ratti-Case Cavallo-Ceriato e Minori (Comune di Pellegrino X.xx) | €. 147.000 |
Lavori di ripristino della viabilità strada Rovina-Dongola (Comune di Valmozzola) | €. 122.000 |
XX.XX.XX.XX. 3258/2002 3277/2003 DANNI NOVEMBRE 2002
INTERVENTO | IMPORTO PROGETTO | |
Movimenti franosi interessanti le scarpate di monte e di valle sulla strada "Ostia - Lavacchielli" Comune di Borgo Val di Taro | € | 40.000,00 |
Ripristino viabilità strada Anzola - Romezzano - Costa del Corvo in Comune di Begonia | € | 50.000,00 |
Ripristino viabilità strada Predario Costa del Bocco in Comune di Bardi | € | 75.000,00 |
TOTALI | € | 165.000,00 |
Interventi urgenti finanziati con fondi regionali (L.R. 42/84)
INTERVENTO | IMPORTO PROGETTO | |
S.Xxxxxxxx Xxxxxxx (Bardi) | € | 20.658,28 |
X.Xxxxx Volpi (Bardi) | € | 23.240,56 |
Montarsiccio - Segalino (Bedonia) | € | 18.075,99 |
Rio Xxxxxxx (Berceto) | € | 28.405,13 |
Dissesto in loc. Pianestola (Tizzano) | € | 19.625,36 |
Brina - Bruschi (Bardi) | € | 30.987,41 |
Movimento franoso in loc. Pranello (Langhirano) | € | 67.139,40 |
Foppiano (Bedonia) | € | 47.514,03 |
Xxxxx Xxxxxxxx - Xx Xxxxxxx (Xxxxxxx) | € | 46.481,12 |
Xxx. Xxxxxxxxxx Xxxx (Xxxxxxx) | € | 18.075,99 |
Monastero - Busani (Solignano e Varsi) | € | 25.822,84 |
Pianestola (Tizzano Val P.) | € | 19.625,36 |
Xxxxxx Xxxxxx - Xxxx Xxxxxxxx (Xxxxxxxxx) | € | 25.822,84 |
Xxxxxx X.XX Xxxxxx Xxxxxxxxx - Xxxxxxx (Xxxxxxx) | € | 77.468,53 |
INTERVENTO | IMPORTO PROGETTO | |
Strada Monastero Busani (Solignano, Varsi) | € | 25.822,84 |
Xxxxxx X.Xxxxxx - X.xx Xxxxx Xxxxxxxx (Xxxxxxxxxx) | € | 33.569,70 |
Xxxxxx Xx Xxxxxxxx - Xx Xxxxxx (Xxxxxxxx) | € | 18.075,99 |
Xxxxxx Xxxxx Xxxx x Xxxxxxx (Xxxxxxxxx) | € | 15.493,71 |
Str.Medolo - Case Xxxxxxx (Berceto) | € | 20.658,28 |
Acq. Bergotto serbatoio (Berceto) | € | 33.569,70 |
Canale di Rusino | € | 41.316,55 |
Sttrada Molino di Golaso (Varsi) | € | 44.000,00 |
Xxxxxxx - Xxxxxxxx - C-Xxxxxx | € | 31.000,00 |
Xxxxxx Xxxxxxxx - Xxx (Xxxxx) | € | 21.000,00 |
Xxxxxx Xxxxxx - Xxxxx - Xxxxxxx (Xxxx) | € | 26.000,00 |
Bodra di Sotto (Berceto) | € | 40.000,00 |
Riduzione dissesto idrogeologico loc. Bergotto" (Berceto) | € | 50.000,00 |
Strada Roncodesiderio (Borgotaro) | € | 20.658,28 |
Xxxxxx Xxxxxxxx (Xxxxxxx) | x | 00.000,00 |
Xxxxxx Xxxxxx Xxxxx - Xxxxx (Xxxxx) | € | 15.500,00 |
Lavori urgenti ripristino viabilità in loc. Case Bruschi (Bedonia) | € | 30.000,00 |
Lavori urgenti ripristino viabilità strada di bonifica Monastero Busani (Varsi) | € | 20.000,00 |
Lavori urgenti ripristino viabilità strada di bonifica Fondo Valle Ceno e strada per Spora P.sso Forcella (Bedonia) | € | 95.000,00 |
Lavori urgenti ripristino viabilità strada di bonifica Xxxxxxxx - Mongiardino (Varsi) | € | 45.000,00 |
Xxxxxx Xxx xxxxx Xxx x xxx Xxx Xxxxxxxxx (Xxxxxxx Xxx Xxxxx) | € | 30.000,00 |
Lavori urgenti ripristino viabilità strada di bonifica Xxxxxx Xxxxx Volpi (Varsi) | € | 50.000,00 |
TOTALE | € | 1.201.431,75 |
OPERE PRIVATE OBBLIGATORIE
INTERVENTO | IMPORTO PROGETTO | |
Acq. "Costa di sopra - Costa Toccaleto - X.Xxxxxxxx - X.Xxxxxxxx (Borgotaro) | € | 20.658,28 |
Xxxxxx Xx Xxxxxxxxxx - Xx Xxxxxxx (Xxxxxxxxx) | € | 20.658,28 |
Strada per Le Salde (Neviano A.) | € | 33.569,70 |
Invaso –serbatoio ad uso irriguo nella piana alluvionale del T. Stirone (Salsomaggiore T.) | € | 92.962,24 |
Invaso –serbatoio ad uso irriguo in loc. Xxxxxxxx (salsomaggiore T.) | € | 43.898,84 |
Mov. Franoso loc. I Pastori (Neviano A.) | € | 51.645,69 |
Xxxxxx Xxxxxxxx (Xxxxx) | € | 36.151,98 |
Xxxxxx Xx Xxx Xx xxx Xxxxx (Xxxxx) | € | 67.139,40 |
Strada Case Xxxxxxx Fondovalle (Berceto) | € | 67.139,40 |
Xxxxxx Xx Xxxxxxxx (Xxxxxxxx) | € | 20.658,28 |
Xxxxxx Xxxxx Xxxx - Xxxxx - Xxxxx Xxxxxx (Xxxxxxxxx) | € | 20.658,28 |
Strada Roncopò (Neviano A.) | € | 56.810,00 |
Starda Case Tirelli (Lesignano Bagni) | € | 30.897,41 |
Sistemazione acq. Xxxxxx Xxxxx Xxxxxxx - Xxxxx xxxxxxxx xx Xxxxxxx (Xxxxxxx A.) | € | 77.468,53 |
Bonifica idrogeologica del versante a monte dell'abitato di Rusino (Tizzano Val Parma) | € | 72.303,96 |
TOTALE | € | 712.620,26 |
MANUTENZIONE ORDINARIA OO.PP. di bonifica
DESCRIZIONE INTERVENTO | IMPORTO PROGETTO | |
Lavori di manutenzione strada Xxxxxxx Xxxxxxxx in Comune di Albareto e Compiano | € | 30.987,41 |
Lavori di manutenzione strada Vessara - Bilù Le Vigne in Comune di Bercelo | € | 67.655,85 |
Lavori di manutenzione strada Cà Xxxxxxx Xxx Xxxxxxxx in Comune di Calestano | € | 10.329,14 |
Lavori di manutenzione strada Pranello di Riana - Croce di Cozzano in Comune di Tizzano Val Parma | € | 5.681,03 |
Lavori di manutenzione strada Castiglione Scortichire Cà del Lupo in Comune di Varsi | € | 77.648,53 |
Lavori di manutenzione xxxxxx Xxxxxxx - Xxxx - Xxxxx xx Xxxxxx xx Xxxxxxxxx X., strada Torricella - Cà Giarelli nei Comuni di Terenzo e Sala Baganza | € | 67.139,40 |
Lavori di manutenzione strada Canesano - bivio Signatico nel Comune di Calestano | € | 41.316,55 |
Lavori di manutenzione xxxxxx Xxxxx - X.xx Xxxx xxx Xxxxxx xx Xxxxxxx Xxx Xxxxx | € | 129.114,22 |
Lavori di manutenzione strada Iggio - Castellaro in Comune di Pellegrino X.xx, strada Sgui - Gherardi - Xxxxxxxx in Comune di Varsi | € | 66.106,48 |
Lavori di manutenzione strada Montegroppo - Passo della Cappelletta in Comune di Albareto, strada Brina - Bruschi in Comune di Bedonia, strada Strela - Scannabecco in Comune di Compiano | € | 58.876,09 |
Lavori di manutenzione strada Cerri - Borgonovo e Madonna -. Faggio - Bigarelli in Comune di Tornolo | € | 54.227,97 |
Lavori di manutenzione acquedotto irriguo Stirone in Comune di Salsomaggiore T. | € | 28.405,13 |
Lavori di manutenzione strada Canesano - bivio Signatico nei Comuni di Corniglio e Calestano | € | 129.114,22 |
Lavori di manutenzione xxxxxx Xxxxxxxxxxxxx - Xxxxxxxxx xx Xxxxxx xx Xxxxxxx Xxx Xxxxx | € | 23.240,56 |
Lavori di manutenzione strada Sgui - Gherardi - Xxxxxxxx in Comune di Varsi, strada dei Xxxxxxx in Comune di Xxxxxx dè Melegari e strada Sidolo - Dugara in Comune di Bardi | € | 95.544,53 |
Lavori di manutenzione strada Tiedoli - Barca - Testanello in Comune di Borgotaro | € | 91.929,33 |
Lavori di manutenzione strade Citerna - Xxxxxxxx in Comune di Solignano e Poggio Gabrielli - Seghino in Comune di Berceto | € | 30.987,41 |
DESCRIZIONE INTERVENTO | IMPORTO PROGETTO | |
Lavori di manutenzione Sarignana Rusino nei Comuni di Tizzano Val Parma e Neviano Arduini | € | 80.000,00 |
Lavori di manutenzione strade Noveglia - Brè in Comune di Bardi e Scortichiere - Casa del Lupo in Comune di Varsi | € | 120.000,00 |
Lavori di manutenzione strada Spora - Passo Forcella in Comune di Bedonia e strada per Cianica in Comune di Borgotaro | € | 70.000,00 |
Lavori di manutenzione strada Case Penetta - Case Xxxxxxx - Cani Rossi in Comune di Solignano, strada Case Nicoli - Testanello in Comune di Valmozzola, xxxxxx Xxxxxxxx - Xxxxx xx Xxxxxx xx Xxxxxxxx | € | 119.000,00 |
Lavori di manutenzione e sistemazione serbatoi posti in località "La Costa"e "Monte Castello" quali opere annesse all'acquedotto rurale Monte Castello-M.te Farneto di Bazzano nel Comune di Neviano Arduini | € | 11.000,00 |
Lavori di manutenzione strade Spora - Passo della Forcella in Comune di Bedonia, Strela - Scanabecco in Comune di Compiano | € | 85.000,00 |
Lavori di manutenzione strade Capriglio-Lalatta e Casagalvana- Schia - Pian della Giara e Fontana Fredda-Treviglio in comune di Tizzano Val Parma | € | 95.000,00 |
Lavori di manutenzione strade Molino di Golaso in Comune di Varsi, Pareto Pianelleto in Comune di Bardi e Xxxxxx Xxxxx - Lezzara in Comune di Bardi | € | 113.000,00 |
Lavori di manutenzione strade Pieve di Campi - Isola in Comune di Albareto e Cazzola - Viola - Case Storti in Comune di Terenzo Pianazzo - Grondana in Comune di Tornolo | € | 120.000,00 |
TOTALE | € 1.821.303,86 |
Programma interventi di bonifica montana ai sensi della L. 42/84
INTERVENTO | IMPORTO PROGETTO | |
Xxxxxx Xxxx Xxxxxxxx - Xx Xxxxxx (Xxxxxxx) | € | 18.075,99 |
Strada Colombara (Varsi) | € | 41.316,55 |
Xxxxxx Xxxxxx - Xxxxxxxxx (Xxxxxxxxxx) | x | 00.000,00 |
Xxx Xxxxxxx (Xxxxxx X.) | € | 20.658,28 |
Vighini Tradicò - Monticelli (Borgotaro) | € | 67.139,40 |
Vezzano - Lagrimone (Tizzano V.P.) | € | 113.620,52 |
Sistemaz. Xxxxxx Xxxxxxx - Xxxxxxxxx x Xxxxxxxxxxx Xxxxx (Xxxxxxx V.P.) | € | 46.481,12 |
Xxxxxx Xxxxxxx - Xxxxxxx (Xxxxxxxxx) | x | 00.000,00 |
Xxxxxx Xxxxxxxxxx Xxxxx (Xxxxx) | € | 46.481,12 |
Impianto Irriguo X.Xxxxxxx (Salsomaggiore) | € | 170.430,78 |
Xxxxxx Xxxxx - Xxxxxxxxxx (Xxxxxxxxxx) | € | 25.822,84 |
Xxxxxx Xxxx - Xxxxxxxx - Xxxxxxxx (Xxxxx) | € | 87.797,67 |
Xxxxxx Xxx Xxxxxxx xx xxx. xxxxxxxxx ( Xxxxxx X. ) | € | 105.000,00 |
Opere di bonifica a presidio idraulico ed idrogeologico della loc. Riana (Monchio) | € | 25.822,84 |
TOTALI | € | 882.267,63 |
Sistemazione infrastrutture varie (Agenda 2000 misura 3 r)
INTERVENTO | IMPORTO PROGETTO | ||
Lavori di miglioramento della strada vicinale ad uso pubblico “Spallavera-Xxxxxxxxxx” in Comune di Albereto | € | 60.941,91 | |
Lavori di miglioramento della strada vicinale ad uso pubblico “Setterone-Bellezza” in Comune di Begonia | € | 53.225,85 | |
Lavori di miglioramento della strada vicinale ad uso pubblico “Case Abeli di Fugazzolo” in Comune di Berceto | € | 19.202,24 | |
Lavori di miglioramento della strada vicinale ad uso pubblico “Xxxxxxx-Raffi” in Comune di Bore | € | 22.052,71 | |
Lavori di miglioramento della strada vicinale ad uso pubblico “Lavacchielli-Zappello” in Comune di Borgo Val di Taro | € | 77.618,64 | |
Lavori di miglioramento della strada vicinale ad uso pubblico per “Ozzola” in Comune di Fornovo Taro | € | 48.868,51 | |
Lavori di miglioramento della strada vicinale ad uso pubblico per “Mulino” in Comune di Lesignano Bagni | € | 23.240,56 | |
Lavori di miglioramento della strada vicinale ad uso pubblico per “X. Xxxxxxx” in Comune di Medesano | € | 49.600,00 | |
Lavori di miglioramento della strada vicinale ad uso pubblico per i “Sorenti” in Comune di Pellegrino X.xx | € | 20.193,46 | |
Lavori di miglioramento della strada vicinale ad uso pubblico per “Bovaia” in Comune di Sala Baganza | € | 50.218,59 | |
Lavori di miglioramento della strada vicinale ad uso pubblico per “Il Pozzo” in Comune di Solignano | € | 57.846,91 | |
Lavori di miglioramento della strada vicinale ad uso pubblico per “Le Brune” in Comune di Terenzo | € | 49.147,53 | |
Lavori di miglioramento della strada vicinale ad uso pubblico “Breila-La Breva” in Comune di Tornolo | € | 78.501,46 | |
Lavori di miglioramento della strada vicinale ad uso pubblico per “La Ripa di Negrizzano” in Comune di Neviano degli Arduini | € | 46.481,12 |
INTERVENTO | IMPORTO PROGETTO | ||
Lavori di miglioramento della strada vicinale ad uso pubblico “Campo di Lozzola” in Comune di Bercelo | € | 43.456,95 | |
Lavori di miglioramento della strada vicinale ad uso pubblico per gli “Zacchi” in Comune di Bore | € | 16.924,73 | |
Lavori di miglioramento della strada vicinale ad uso pubblico per “Case Bottini” in Comune di Fornovo Taro | € | 21.566,61 | |
Lavori di miglioramento della strada vicinale ad uso pubblico per “Donati” in Comune di Lesignano Bagni | € | 22.641,48 | |
Lavori di miglioramento della strada vicinale ad uso pubblico “Frascara-F.V. Cenedola” in Comune di Pellegrino X.xx | € | 51.645,69 | |
Lavori di miglioramento della strada vicinale ad uso pubblico per “Castellaro” in Comune di Sala Baganza | € | 45.040,98 | |
Lavori di miglioramento della strada vicinale ad uso pubblico per “Permaleto” in Comune di Bore | € | 27.750,62 | |
Lavori di miglioramento della strada vicinale ad uso pubblico degli “Zani” in Comune di Bore | € | 23.936,42 | |
Lavori di miglioramento della strada vicinale ad uso pubblico “Costa Cavalli” in Comune di Medesano | € | 50.096,32 | |
TOTALI | € | 960.199,29 |
Realizzazione invasi irrigui della Piana Alluvionale T. Stirone (Agenda 2000 - Misura 3 Q)
INTERVENTO | IMPORTO PROGETTO |
Lavori di costruzione di sei invasi ad uso irriguo e di condotta interaziendale di adduzione per l'approvigionamento idrico nella piana alluvionale del Torrente Stirone in Comune di Salsomaggiore Terme | € 495.083,75 |
XXXXX XXXXXXXXXXXX
INTERVENTO | IMPORTO PROGETTO |
Strada Vessara Bilù Le Vigne (Berceto) | € 113.104,06 |
1^ FASE MESSA IN SICUREZZA
PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI PER CONTO DEL SERVIZIO PROVINCIALE DIFESA DEL SUOLO
N. | TITOLO | IMPORTO PROGETTO |
PR 109 | Completamento dell'intervento di sistemazione idraulica sul Rio Xxxxxxx mediante costruzione di briglie in località Case Lussi | € 82.633,10 |
PR 152 | Lavori di ripristino e consolidamento delle opere idrauliche dei Rii Xxxxxxx e Scalia per la riduzione del rischio idraulico di Langhirano capoluogo - 1^stralcio | € 154.937,07 |
PR 154 | Lavori di ripristino e consolidamento delle opere idrauliche dei Rii Xxxxxxx e Scalia per la riduzione del rischio idraulico di Langhirano capoluogo - 2^stralcio | € 154.937,07 |
PR 139 | Lavori urgenti per la sistemazione del torrente Bratica e rii minori in comune di Corniglio | € 258.228,45 |
PR 174 | Lavori di sistemazione del movimento franoso in località Schiazzano a salvaguardia della strada comunale in comune di Pellegrino X.xx | € 129.114,22 |
PR 178 | Lavori di consolidamento del movimento franoso a salvaguardia del cimitero e della strada comunale in località Prelerna | € 180.759,91 |
PR 180 | Attenuazioone del rischio da frana nel centro abitato di Corniana 1^ stralcio | € 103.291,38 |
PR 189 | Lavori di messa in sicurezza del versante gravante sull'abitato di Pietta in Comune di Tizzano - 1^ stralcio | € 154.937,07 |
PR 190 | Lavori di consolidamento versante in frazione di Langrimone a valle dell'abitato di Moragnano | € 129.114,22 |
PR 160 + PR 015 | Lavori di consolidamento e messa in sicurezza degli abitati di Riana e Xxxxxxxx xx 000 x xxxxxxxxxxxx xx 000 di Euro 20.000,00 | € 278.228,45 |
PR 020 | Lavori di consolidamento versante in frazione di Langrimone a valle dell'abitato di Xxxxxxxxx - xxxxxxxxxxxx XX 000 | € 35.000,00 |
TOTALE | € 1.661.180,94 |