Allegato
ALLEGATI
ALL’ACCORDO DI PROGRAMMA PROVINCIALE PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DI ALLIEVI IN SITUAZIONE DI HANDICAP NELLE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO
Allegato
ALLEGATO 1: Coordinamento Provinciale dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile ed Adolescenza 2
CERTIFICAZIONE AI SENSI DELL’ART.3 della LEGGE 104/92… 4
FOGLIO INFORMAZIONI 5
QUADRO DIAGNOSTICO 7
ELENCO DEI CONTENUTI MINIMI PER LA REDAZIONE DELLA DIAGNOSI
FUNZIONALE 8
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE 9
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO 13
CARATTERISTICHE DEL PERSONALE EDUCATIVO ASSISTENZIALE 18
ALLEGATO 2 Definizione territoriale dei Distretti di cui all’articolo 2 20
GRIGLIA per la RICHIESTA del PERSONALE nella SCUOLA dell’INFANZIA… 21
GRIGLIA per la RICHIESTA del PERSONALE nella SCUOLA PRIMARIA 22
GRIGLIA per la RICHIESTA del PERSONALE nella SCUOLA SECONDARIA di
1°GRADO 23
GRIGLIA per la RICHIESTA del PERSONALE nella SCUOLA SECONDARIA di
2°GRADO 24
ALLEGATO 1: Coordinamento Provinciale dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile ed Adolescenza
CODICI DIAGNOSTICI UTILIZZABILI PER LA INDIVIDUAZIONE DELL'ALUNNO COME PERSONA IN SITUAZIONE DI HANDICAP AI SENSI DELLA LEGGE 104/92
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha elaborato l’ICD 10 (International Classification of Desease 10° revisione): una codificazione delle patologie in 5 Assi (capitoli).
L’Asse 1 comprende i disturbi psicologici e psichiatrici. L’Asse 2 comprende i disturbi neuropsicologici.
L’Asse 3 comprende il ritardo mentale. L’Asse 4 comprende le patologie organiche.
L’Asse 5 comprende le problematiche sociali, culturali ed ambientali.
Elenchiamo i codici diagnostici ICDl0 utilizzabili sull'Asse 1, Asse 2, Asse 3 e Asse 4 per certificazione di handicap ai sensi della legge 104 e conseguente richiesta di insegnante di sostegno. I codici diagnostici dell’Asse 5 non sono utilizzabili.
Asse 1 | Dal compimento del 14° anno di età | da F20 a F29 |
Asse 1 | Dal compimento del 14° anno di età | da F30 a F31 |
Asse 1 | Si | F32.3 |
Asse 1 | Si | F33 |
Asse 1 | Con criterio di gravità | F42.2 |
Asse 1 | Con criterio di gravità | F43 |
Asse 1 | Dal compimento del 14° anno di età | F60 |
Asse 1 | Si | da F84 a F89 |
Asse 1 | Con criterio di gravità | da F90 a F92 |
Asse 1 | Con criterio di gravità | F95.2 |
Asse 2 | Con criterio di gravità | F80.1 |
Asse 2 | Con criterio di gravità | F80.2 |
Asse 2 | Con criterio di gravità | F80.3 |
Asse 2 | Con criterio di gravità | F82 |
Asse 2 | Solo in ambito di scuola dell’infanzia | F83 |
Asse 3 | Si | Tutti i codici |
Asse 4 | Si | Tutti i codici |
Si precisa inoltre che per le situazioni già certificate con codici diagnostici non più ammessi, sarà necessario rivalutare la diagnosi per ogni singolo studente. Tale rivalutazione dovrà essere fatta in collaborazione tra gli specialisti e la famiglia e si attuerà al momento del passaggio da un grado scolastico ad uno superiore.
DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA)
Per quanto riguarda i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), contenuti nell’Asse 2 codificati in F81 nelle sue varie articolazioni, che non sono presenti nelle categorie diagnostiche per l’individuazione delle persone in situazione di handicap si precisa quanto segue:
1) Si riconosce l’importanza di un problema che investe, secondo alcune ricerche epidemiologiche il 10% della popolazione scolastica; si sottolineano le difficoltà che questi studenti incontrano quotidianamente e le problematiche che gli insegnanti devono affrontare nello svolgimento della propria attività.
2) Si riconosce inoltre l’impatto che la presenza di un DSA ha sulla vita degli studenti e delle loro famiglie. Spesso le difficoltà psicologiche che possono derivare da un DSA sono rilevanti e richiedono appropriati interventi di supporto.
3) Si ribadisce, data la molteplicità e la variabilità dei quadri clinici, l’importanza di una precisa definizione delle caratteristiche del DSA. Occorre pertanto che il problema di apprendimento dello studente venga valutato da uno specialista che sia in grado di redigere un profilo cognitivo e neuropsicologico indicante gli ambiti e il livello di difficoltà ma anche le aree indenni particolarmente positive che si configurano come “punti di forza”.
4) Si rileva, pertanto, la necessità di un percorso didattico specifico che, partendo dalle caratteristiche rilevate nel funzionamento neuropsicologico dello studente, consenta un proficuo lavoro didattico sulle sue strumentalità usando strumenti compensativi e dispensativi come previsto dalle normative vigenti. 1
5) Definito che le categorie diagnostiche dei DSA non possono essere usate come indicatori di handicap, ribadita l’importanza del problema, si propone di far pervenire alla scuola una segnalazione clinica, da redigersi in accordo con la famiglia dello studente, al momento della individuazione, da parte dello specialistica, del DSA. La segnalazione del DSA deve prevedere la disponibilità da parte degli specialisti e dei docenti a ricercare , in accordo con la famiglia dello studente, momenti di incontro, che verranno concordati di volta in volta secondo le necessità e con modalità flessibili.
6) L’Azienda Sanitaria Locale propone la seguente traccia di contenuti minimi per la segnalazione scolastica per i DSA:
- dati anagrafici dello studente
- diagnosi : codici ICD 10
- elementi anamnestici dei problemi evidenziati nel percorso scolastico
- valutazione neuropsicologica ( potenzialità cognitive, caratteristiche del disturbo di apprendimento, aspetti affettivo-relazionali )
- proposte e suggerimenti per l’intervento
- generalità e recapito dello specialista che ha fatto la diagnosi di DSA e redatto la segnalazione scolastica
1 Nota Ministero Istruzione Università e Ricerca n.4099/A/4 del 5/10/04 “Iniziative relative alla dislessia”; Nota Ministero Istruzione Università e Ricerca n. 26/A 4° del 5/1/05 “Iniziative relative alla dislessia” ;
Nota Ministero Istruzione Università e Ricerca n.1787 del 1/3/05 “Esami di Stato 2004-05 – Alunni affetti da dislessia”
AZIENDA SANITARIA LOCALE DI MODENA
DISTRETTO SANITARIO N. DI
CERITIFICAZIONE AI SENSI DELL’ART.3 DELLA LEGGE 104/92
Cognome Nome Nat_ a il Residente Via , Numero Località , Comune
DIAGNOSI CLINICA
CODIFICAZIONE DELLA DIAGNOSI (ICD10) in ordine di importanza
, ,
□ fisica
□ psichica
□ visiva
□ uditiva
Ai fini della definizione del Profilo Dinamico Funzionale, del Piano Educativo Individualizzato e delle conseguenti verifiche, il referente per l’allievo è
Dott. in servizio presso
Recapito telefonico Orari di reperibilità
Data
Firma
AZIENDA SANITARIA LOCALE DI MODENA
DISTRETTO SANITARIO N. DI
FOGLIO INFORMAZIONI
Al Dirigente Scolastico
L’alunn_ , nat_ il per decisione della famiglia si iscriverà per l’anno scolastico alla scuola da lei diretta. Le inviamo le seguenti informazioni al fine di consentirle di programmare la sua accoglienza.
L’alunn_ proviene da
❑ Famiglia
❑ Istituto o scuola speciale
❑ Comunità
❑ Asilo nido
❑ Scuola dell’infanzia
❑ Scuola primaria
❑ Scuola secondaria di 1°grado
❑ Scuola secondaria di 2°grado
Gli interventi attivati a favore dell’alunn_ sono:
Tipo di intervento | ||
Psicologo | Sì | No |
Neuropsichiatra | Sì | No |
Assistente sociale | Sì | No |
Educatore | Sì | No |
Riabilitazione | Sì | No |
Altro | Sì | No |
L’alunn_:
Può raggiunge la scuola autonomamente | SI’ | NO |
Utilizza un mezzo di trasporto ad uso scolastico senza accompagnatore | SI’ | NO |
Utilizza un mezzo di trasporto specifico con accompagnatore personale | SI’ | NO |
Utilizza un mezzo specifico senza accompagnatore personale | SI’ | NO |
È in grado di salire le scale senza aiuto | SI’ | NO |
È in grado di salire le scale con aiuto | SI’ | NO |
Ha bisogno di servizi igienici attrezzati in modo specifico | SI’ | NO |
Ha bisogno di seguire terapie farmacologiche in orario scolastico | SI’ | NO |
Svolgerà attività di riabilitazione in orario scolastico | SI’ | NO |
Partecipa alle attività dei laboratori tecnologici (che prevedono l’uso di macchinari di tipo industriale) senza aiuti | SI’ | NO |
Partecipa alle attività dei laboratori tecnologici (che prevedono l’uso di macchinari di tipo industriale) con aiuti | SI’ | NO |
E pertanto presenta le seguenti necessità:
Trasporti
❑ Mezzo specifico
❑ Accompagnatore personale
❑ Altro
Edificio scolastico
❑ Aula a piano terreno
❑ Servizi igienici specifici
❑ Aule speciali attrezzate
Personale per l’integrazione:
❑ Interventi di sostegno didattico (insegnante di sostegno statale)
❑ Assistenza educativa (personale educativo assistenziale) per …( specificare esigenze)
Quantificazione complessiva del personale:
❑ FASCIA A ) persona in situazione di gravità che necessita di supporto per il l00% del suo tempo scolastico
❑ FASCIA B) persona in situazione di media gravità che necessita di supporto dal 50% al 75% del suo tempo scolastico
❑ FASCIA C) persona che necessita di sostegno didattico Altri bisogni
❑ Assistenza di base (personale collaboratore scolastico )
❑ Ausili tecnici (indicare)
❑ Riduzione dell’orario di frequenza scolastica (specificare)
❑ Altro
ACCORDO DI PROGRAMMA PROVINCIALE PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA
DI ALLIEVI IN SITUAZIONE DI HANDICAP NELLE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO
QUADRO DIAGNOSTICO
Disabilità e sindromi rilevate | Prevalente | Associata | Compromissione capacità intellettive | Compromissione del linguaggio | Compromissione capacità motorie | Compromissione degli apprendimenti | Sindrome epilettica | ||||||||||
Lieve | Media | Grave | Lieve | Media | Grave | Lieve | Media | Grave | Lieve | Media | Grave | Lieve | Media | Grave | |||
Deficit visivo parziale | |||||||||||||||||
Deficit visivo totale | |||||||||||||||||
Deficit uditivo parziale | |||||||||||||||||
Deficit uditivo totale | |||||||||||||||||
Ritardo mentale | |||||||||||||||||
Disturbi del linguaggio | |||||||||||||||||
Disturbo disprassico | |||||||||||||||||
Deficit neuromotorio | |||||||||||||||||
Deficit generalizzato dello sviluppo psicologico | |||||||||||||||||
Disturbo dell’attenzione e/o del comportamento | |||||||||||||||||
Disturbi affettivo relazionali ed emozionali |
ELENCO DEI CONTENUTI MINIMI PER LA REDAZIONE DELLA DIAGNOSI FUNZIONALE
La Diagnosi funzionale è redatta su carta intestata della Azienda Sanitaria Locale di Modena Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile ed Adolescenza o su carta intestata dello specialista privato.
Contiene in forma di relazione la descrizione puntuale della situazione rilevata durante il percorso diagnostico e la prognosi nel breve periodo e nel lungo termine.
Le aree su cui la Diagnosi Funzionale si esprime sono nell’ordine:
1. Area cognitiva. In questa sezione si descrivono lo sviluppo raggiunto nella memorizzazione, capacità di attenzione, organizzazione spazio- temporale.
2. Area relazionale. In questa sezione si descrivono il livello dell’autostima e del rapporto di comunicazione con gli altri.
3. Area linguistica. In questa area si descrivono i livelli di comprensione, produzione del linguaggio, oltre che la capacità di espressione attraverso linguaggi alternativi.
4. Area sensoriale. In questa sezione si descrivono il tipo e il grado dei deficit visivo, uditivo o tattile.
5. Area motoria- prassica. In questa sezione si descrivono la motricità globale e fine.
6. Area dell’autonomia. In questa sezione si descrive il grado di autonomia personale e sociale.
La Diagnosi Funzionale è datata e firmata in modo chiaro e riconoscibile dall’operatore o dagli operatori che la compilano.
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE2
ISTITUZIONE SCOLASTICA SEDE FREQUENTATA DATA COMPILAZIONE
DATE REVISIONI ED AGGIORNAMENTI
COGNOME NOME LUOGO DI NASCITA PROVINCIA DATA NASCITA
RESIDENZA
Anno scolastico | Classe frequentata (prima, seconda, ecc) | Numero di ore di frequenza scolastica | Tipo di organizzazione della scuola (orario settimanale della classe) |
Riferimenti alla CERTIFICAZIONE secondo l’art. 3 della legge 104/92:
Data di emissione Data di rinnovo o modifica
Referente ASL
Diagnosi clinica (codice diagnostico ICD10 e diagnosi per esteso)
2 Qualora le istituzioni scolastiche approntassero modelli sperimentali del Profilo, anche in riferimento ai modelli di profilo utilizzati in altre realtà regionali, sono tenute ad inviarli all’Ufficio per l’Area di Sostegno alla Persona del Centro Servizi Amministrativi di Modena al fine di raccogliere i modelli esistenti sul territorio, di confrontare le pratiche esistenti, nonché favorire la messa a punto di modelli condivisi. L’invio consentirà inoltre un attento monitoraggio ed una valutazione dei modelli utilizzati dalle scuole che verrà condotto dal Gruppo di Lavoro Handicap Provinciale operante presso il Centro Servizi Amministrativi di Modena
Al fine di redigere il P.D.F. occorre effettuare:
▪ un’attenta osservazione dell’allievo in situazione di handicap volta a raccogliere tutte le informazioni necessarie per la predisposizione del documento;
▪ tale attività di osservazione è continuativa per tutto il percorso scolastico e concorre
o all’aggiornamento al termine del ciclo di studio.
Gli aggiornamenti vanno effettuati, inoltre, ogni qualvolta vi siano cambiamenti e/o modificazioni nelle varie aree che richiedano la discussione degli aspetti di sviluppo potenziale. Gli aggiornamenti vanno apportati in forma di allegati al P.D.F. iniziale al fine di consentire la chiara individuazione dell’evoluzione del profilo.
Di seguito si riportano le aree funzionali, per le quali, a seconda delle aree in cui si riscontrano difficoltà, vanno descritti:
1. Il funzionamento dell’allievo/a in riferimento alle singole specificazioni dell’area, secondo quanto emerge dalle osservazioni dei docenti, degli operatori della Azienda Sanitaria Locale, della famiglia e del personale educativo assistenziale.
2. Il successivo potenziale sviluppo che l’alunno/a mostra di potere raggiungere a breve termine, anche se in modo non completamente autonomo o generalizzato.
3. Gli accorgimenti particolari da tenere, secondo indicazione medica, in presenza di particolari patologie (epilessia, emofilia, gracilità ossea, …)
4. I redattori ed i curatori dell’aggiornamento del P.D.F. (sulla base della traccia sotto riportata)
NOME E COGNOME DELLE PERSONE CHE HANNO CONTRIBUITO ALLA REDAZIONE DEL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE E CHE NE CURANO L’AGGIORNAMENTO
NOME E COGNOME | QUALIFICA | DATA | FIRMA |
AREE FUNZIONALI IN CUI SI RISCONTRANO DIFFICOLTA’
1. AREA COGNITIVA
LIVELLO DI SVILUPPO COGNITIVO: normodotato; ritardo lieve, medio, grave; capacità di memorizzazione a breve e a lungo termine; capacità di attenzione, capacità di organizzazione spazio temporale.
STRATEGIE: stile cognitivo, capacità decisionali, autonomia cognitiva, associare, analizzare, sintetizzare, elaborare, mappe concettuali, grado e modalità di concettualizzazione.
USO IN MODO INTEGRATO DI COMPETENZE DIVERSE: utilizza conoscenze precedenti, elabora informazioni, fa richieste, da conferme, chiede chiarimenti, pone in relazione le esperienze nel tempo e nello spazio, utilizza lo spazio per progettare le azioni.
2. AREA AFFETTIVO RELAZIONALE
AREA DEL SE’: autostima, rapporto con sé, rapporto con gli oggetti, tolleranza alle frustrazioni. RAPPORTO CON GLI ALTRI: iniziative, indipendenze emotive, capacità di cooperare.
MOTIVAZIONE AL RAPPORTO: motivazione ad apprendere in relazione con gli altri, motivazione al rapporto con gli interlocutori.
3. AREA DELLA COMUNICAZIONE
MEZZI PRIVILEGIATI: analogica, oculo motorio, gestuale mimico, mimico facciale, verbale, grafico pittorico, musicale, corporeo, digitale.
CONTENUTI PREVALENTI: vissuto esperienziale e ambientale, vissuto personale, vissuto relazionale e oggettuale.
MODALITA’ DI INTERAZIONE: egocentrica, cooperativa, paritetica.
4. AREA LINGUISTICA
COMPRENSIONE: linguaggio orale (parole, frasi, periodi, racconti di varie complessità in diversi contesti) e testo scritto.
PRODUZIONE: verbale rispetto allo sviluppo fonologico (dislalie), al patrimonio lessicale, alla struttura sintattica e narrativa.
COMINICAZIONE: uso del linguaggio verbale posseduto in diverse situazioni, uso di linguaggi alternativi e/o integrativi
5. AREA SENSORIALE
FUNZIONALITA’ VISIVA: acuità, campo visivo, età di comparsa del disturbo, capacità residue, funzioni di supporto.
FUNZIONALITA’ UDITIVA: centrale, periferico, grado di deficit, compenso in presenza di ausili, epoca di comparsa del disturbo, capacità residue, uso degli ausili, possibili funzioni di supporto.
FUNZIONALITA’ TATTILE.
6. AREA MOTORIO PRASSICA
MOTRICITA’ GLOBALE: posture accessibili, equilibrio, possibilità di spostamento, modalità di controllo del movimento, goffaggine, paure motorie, scarsa coordinazione.
MOTRICITA’ FINE: prensione, tremori, dismetrie, coordinamento settoriale.
PRASSIE SEMPLICI E COMPLESSE: con oggetti, senza oggetti, imitativo, creativo, capacità di programmare, in rapporto alla fascia di età.
7. AREA DELL’APPRENDIMENTO 1°
ETA’ PRESCOLARE.
✓ GIOCO: organizzazione del gioco manipolativo, imitativo, simbolico.
✓ GRAFISMO: scarabocchio non significativo, disegno rappresentativo, disegno narrativo, disegno descrittivo. ETA’ SCOLARE.
✓ LETTURA E SCRITTURA: di sillabe, di parole, di frasi, con presenza di errori di varia tipologia. Scrittura copiata, dettata, spontanea
✓ COMPRENSIONE: interpretazione di messaggi espressi con linguaggi diversi da quelli codificati
✓ PRODUZIONE: sillabe, parole, frasi, spontanea, guidata, riscrittura.
✓ CALCOLO: contare, corrispondenza quantità numero, quattro operazioni.
✓ ARITMETICA E GEOMETRIA: ragionamento matematico elementare, comprensione e soluzione di un problema.
8. AREA DELL’APPRENDIMENTO 2°
USO SPONTANEO DELLE COMPETENZE ACQUISITE: capacità di trasferire l’uso delle competenze acquisite nel contesto scolastico ed extra scolastico
APPRENDIMENTI CURRICOLARI: aree di apprendimento, o campi di esperienze o ambiti disciplinari vasi entro cui si cimenta
9. AREA DELL’AUTONOMIA
AUTONOMIA DELLA PERSONA: alimentazione, pulizia personale, controllo sfinteri, abbigliamento, strumenti e ausili.
AUTONOMIA SOCIALE: spostamenti finalizzati all’interno e all’esterno di ambienti noti, capacità d’uso funzionale di strumenti di autonomia sociale (telefono, denaro, mezzi di trasporto pubblico), autonomia famigliare e scolastica, nei rapporti con le altre persone, nel gruppo con i compagni e con gli adulti, nello spazio e nel tempo.
10. AREA DELL’IDENTITA’
IMMAGINE DEL SE’: è sicuro, si crede importante, si crede capace, si crede accettato.
CONOSCENZA DEL SE’: in relazione al proprio corpo, in relazione alla propria storia, in relazione al gruppo.
CONSAPEVOLEZZA DEL SE’: delle proprie azioni in rapporto con i compagni e con gli adulti, consapevolezza delle proprie competenze in ordine a lettura di immagini, di suoni, di semplici racconti e di libri
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
ISTITUZIONE SCOLASTICA SEDE FREQUENTATA ANNO SCOLASTICO
CLASSE FREQUENTATA
COGNOME NOME LUOGO DI NASCITA PROVINCIA DATA NASCITA RESIDENZA
1. Caratteristiche della classe
Sezione Numero di ore settimanali di lezione Organizzazione dell’orario giornaliero con indicazione delle pause
Numero di alunni frequentanti di cui in situazione di handicap
Caratteristiche della classe in relazione all’accoglienza dell’allievo in situazione di handicap:
Risorse umane a sostegno del processo di integrazione, in aggiunta ai docenti disciplinari assegnati alla classe
• Docente specializzato per il sostegno n. ore settimanali
• Personale educativo assistenziale n. ore settimanali
• Altre figure mediatrici (volontario, tutor, …) n. ore settimanali
2. L’alunno/a utilizza (descrivere se utilizza trasporti speciali con o senza accompagnatore; particolari strumenti e/o ausili sia per gli apprendimenti che per le autonomie,etc.)
La mensa saltuariamente | SI’ | NO |
La mensa tutti i giorni | SI’ | NO |
Il trasporto speciale | SI’ | NO |
Il trasporto speciale con accompagnatore | SI’ | NO |
L’ascensore | SI’ | NO |
Il bagno attrezzato | SI’ | NO |
La carrozzella | SI’ | NO |
Il banco speciale | SI’ | NO |
Il calcolatore | SI’ | NO |
Il calcolatore con ausili particolari | SI’ | NO |
L’ambiente di riposo | SI’ | NO |
Strumenti e ausili particolari | SI’ | NO |
Altro | SI’ | NO |
3. Frequenza settimanale dell’alunno
Orario scolastico completo Orario scolastico ridotto
Se ridotto spiegare le motivazioni e/o le attività svolte fuori dalla scuola in orario scolastico
4. Modalità organizzative delle attività programmate all’interno della scuola ed orario settimanale della classe con indicazione delle discipline (aree disciplinari o settori di attività)
Indicare nella tabella che segue le modalità di integrazione e le aree disciplinari o settori di attività
CL = classe intera; G = lavoro di gruppo interno alla classe; L-CL= attività di laboratorio con la classe; L- G= attività di laboratorio anche con alunni di altre classi; AI = attività individualizzata in rapporto uno a uno con l’insegnante di sostegno, fuori della classe; A-PG= attività per piccoli gruppi condotte dal docente di sostegno fuori dalla classe; R= riposo; RIAB= riabilitazione o cura.
Indicare inoltre se le attività programmate prevedono la presenza di
DD= Docenti disciplinari, DS= Docente specializzato per il sostegno; ASS= personale educativo assistenziale; MED= altro personale mediatore (volontario, tutor, …)
Orario | Lunedì | Martedì | Mercoledì | Giovedì | Venerdì | Sabato | ||||||
Note:
5. Particolari attività programmate per la classe che coinvolgono l’alunno in situazione di handicap
• Attività di recupero, consolidamento e potenziamento
• Attività di laboratorio, di classi aperte, per gruppi
• Visite didattiche e gite scolastiche
• Altro
6. Il progetto:
▪ Allegare la programmazione didattica individualizzata ed eventuali altri strumenti correlati alla realizzazione del progetto (es. scheda di valutazione, portfolio, progetti…)
▪ Attività integrate nella programmazione educativa individualizzata, anche con la partecipazione di enti esterni alla scuola,
(i documenti relativi alla programmazione di dettaglio -obiettivi, metodologie e verifiche- delle attività, descritte sinteticamente di seguito, con particolare riferimento alle modalità di collaborazione con enti esterni alla scuola sono da allegare al P.E.I.)
1. attività di carattere sportivo
2. attività di carattere culturale, formativo o socializzante
3. attività di orientamento o di eventuale permanenza
4. attività di alternanza scuola/lavoro (per la Scuola Secondaria di 2°grado)
• Il percorso di orientamento o il progetto di continuità o di eventuale permanenza previsto per l’alunno
(in allegato al presente PEI si trova la programmazione di dettaglio delle singole attività, degli obiettivi, dei tempi, delle modalità, compreso la descrizione dell’eventuale collaborazione con scuole o istituzioni esterne)
Descrizione sintetica (obiettivi, tempi, periodo di svolgimento, risorse e collaborazioni necessarie)
• Gli interventi di riabilitazione e terapia previsti sono
in orario scolastico
n° incontri settimanali tipologia di intervento
durata nell’anno scolastico
in orario extra scolastico
n° incontri settimanali tipologia di intervento
durata nell’anno scolastico
Verifiche del presente Piano Educativo Individualizzato
Il seguente Piano Educativo verrà sottoposto a verifica e conseguente ridefinizione periodica in un qualunque momento il consiglio di classe, su proposta di uno qualunque dei suoi componenti, ne ravvisi la necessità.
La verifica dei risultati raggiunti e della congruenza delle scelte effettuate avviene in xxx xxxxxxxxx xx
xxxxxxxxxxx con le verifiche periodiche quadrimestrali.
Di ciascuna delle sedute di verifica si redige un verbale sintetico che viene riportato in allegato alla seguente copia.
DATE DELLE VERIFICHE |
7. Rapporti con i genitori funzionali all’integrazione
8. Altre annotazioni
Data di approvazione del PEI
Firma del Dirigente Scolastico
Firme dei componenti del Consiglio di Classe
Firme degli operatori A.S.L.
Firma dei genitori
ELENCO DEGLI ALLEGATI AL PEI
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO | DATA DI REDAZIONE |
N.B. Qualora le istituzioni scolastiche approntassero modelli sperimentali del Piano Educativo Individualizzato, anche in riferimento ai modelli di profilo utilizzati in altre realtà regionali, sono tenute ad inviarli all’Ufficio per l’Area di Sostegno alla Persona del Centro Servizi Amministrativi di Modena al fine di raccogliere i modelli esistenti sul territorio, di confrontare le pratiche esistenti, nonché favorire la messa a punto di modelli condivisi. L’invio consentirà inoltre un attento monitoraggio ed una valutazione dei modelli utilizzati dalle scuole e verrà condotto dal Gruppo di Lavoro Handicap Provinciale operante presso il Centro Servizi Amministrativi di Modena
CARATTERISTICHE DEL PERSONALE EDUCATIVO ASSISTENZIALE
1 L'individuazione del fabbisogno
L’'esigenza di personale educativo - assistenziale a sostegno di un allievo in situazione di handicap, è individuata nel presente accordo all’articolo 14.
2 Ipotesi di profilo professionale
Il personale educativo- assistenziale è costituito da persone che:
a) hanno compiuto il diciottesimo anno di età;
b) sono in possesso del diploma di Scuola Secondaria di II° grado o di esperienze professionali riconosciute e documentabili
c) sono disponibili a svolgere prestazioni educativo - assistenziale nell'ambito della programmazione educativa formulata per un alunno in situazione di handicap.
Questo personale è distinto da quello docente (di pertinenza della scuola), da quello in possesso di diploma di educatore professionale, da quello Ausiliario Tecnico e Amministrativo delle scuole e da altro personale, le cui mansioni e prestazioni siano di natura squisitamente assistenziale.
Dati la varietà delle situazioni di fatto esistenti, il modo differente in cui tale personale viene reperito ed assunto, la molteplicità dei bisogni a cui è chiamato a rispondere, l'impossibilità di prefigurare compiutamene il quadro delle necessità che si debbono affrontare, l'assenza di un quadro normativo specifico, si ritiene opportuno individuare linee comuni per quanto attiene a:
• il reperimento e l'assunzione;
• aree educative di pertinenza del personale educativo - assistenziale;
• attività di detto personale;
• aree di formazione.
3 Reperimento del personale educativo - assistenziale
Il reperimento di tale personale è a carico dell’Amministrazione Comunale. Nel caso in cui l’Amministrazione Comunale ricorra a personale proveniente da altro Ente (pubblico, privato, privato - sociale, …), che svolga attività nel settore educativo assistenziale, resta fermo che il referente istituzionale, per ogni aspetto riguardante detto personale, è l’Amministrazione stessa, in quanto firmataria degli Accordi di Programma.
4 Aree di pertinenza del personale educativo - assistenziale
L'esigenza di tale personale nel processo di integrazione nasce dalla necessità di proseguire - nei momenti in cui non è presente il personale docente di sostegno - un’azione diretta a dare risposta a bisogni materiali (cura della persona, deambulazione- attrazione di prassie, …) e ad esigenze immateriali (bisogno di comunicazione, riconoscimento del proprio corpo, riconoscimento del rapporto distanza - vicinanza con le altre persone, relazioni partecipate, …).
Se deve tener conto che il personale educativo - assistenziale viene assegnato in presenza di un alunno in situazione di handicap con deficit particolarmente grave e che non è possibile prefigurare in via generale un quadro organico ed esauriente di aree di intervento -le quali dovranno essere individuate e attivate nell'ambito della concreta situazione scolastica a contatto con il soggetto interessato ed in relazione a quanto previsto nel Piano Educativo Individualizzato -; risulta, pertanto, evidente che le aree di seguito individuate costituiscono un elenco indicativo:
• autonomia personale sul piano delle risposte di base (mangiare, camminare, uso dei servizi, vestirsi, svestirsi, ...);
• autonomia riguardante la conquista dello spazio circostante (esplorazione dell'ambiente scuola, esplorazione dell'ambiente circostante, prime escursioni nel mondo esterno, …);
• uso di strumenti protesici;
• ampliamento delle forme di comunicazione e relazioni già presenti nella persona in situazione di handicap;
• inserimento sul piano sociale in situazioni ludiche, di routine, di attività di arricchimento del curricolo, … ;
• prima conoscenza, anche in forma soltanto intuitiva, dello spazio, del tempo, dell'ordine, delle quantità delle cose ...
Si tratta, dunque, di aree di intervento che sono già state oggetto di specifica azione didattica, da parte dei docenti (curricolari e di sostegno). Il personale educativo - assistenziale si inserisce nell'itinerario già avviato e privilegia gli aspetti più strettamente educativi, assistenziali e globali del progetto messo in campo. In genere questi interventi sono fondamentali per una effettiva integrazione scolastica.
5 Attività del personale educativo - assistenziale Sinteticamente il personale educativo - assistenziale è tenuto a:
a) agire, in momenti collegati e distinti, ma non separati rispetto ai momenti specifici del personale docente (di norma è in servizio in tempi diversi da quelli in cui è in servizio il personale docente);.
b) costruire in accordo con i docenti di classe, un proprio piano di lavoro all'interno del Piano Educativo Individualizzato per l'alunno in situazione di handicap;
c) evitare una gestione puramente assistenziale dell’alunno in situazione di handicap pur costituendo essa la base da cui muovere;
d) assumere conoscenze complete sull’alunno in situazione di handicap in modo da possedere un quadro della sua personalità (più oltre la descrizione dei suoi deficit), partecipando - qualora il Dirigente Xxxxxxxxxx lo ritenga opportuno ai lavori di messa a punto del Profilo Dinamico Funzionale e del Piano Educativo Individualizzato;
e) garantire il massimo di segretezza professionale per tutto quanto si riferisce alle informazioni sull’alunno in situazione di handicap;
f) interagire con gli altri adulti presenti nell'ambito scolastico (docenti curricolari, docente di sostegno, personale ausiliario, educatori, …) e con il personale dei servizi del territorio;
g) proporre quanto ritenga utile, opportuno e vantaggioso per l’alunno in situazione di handicap nell'ambito del percorso scolastico;
h) collaborare con l'autorità scolastica nell'ambito delle attività previste dalla scuola in cui opera;
i) sottoscrivere una dichiarazione di responsabilità per quanto si riferisce l'entrata in servizio e la presenza a scuola;
j) partecipare alle attività di formazione e aggiornamento attivate espressamente per loro.
6 Aree di formazione professionale
Il personale educativo assistenziale ha il diritto - dovere di partecipare, in orario regolarmente retribuito dall'Ente che lo ha assunto, a corsi di formazione e aggiornamento i cui contenuti di base sono i seguenti:
• conoscenze di base circa la natura di alcuni deficit tipici degli alunni a cui si è assegnati;
• prime nozioni riguardanti la comunicazione e l'interazione tra le persone in ambito educativo;
• conoscenza dei più diffusi sussidi protesici;
• nozioni essenziali riguardanti aspetti fondamentali della crescita;
• le principali dimensioni dello sviluppo (affettività, emotività, cognitività, relazionalità, …);
• in particolare, le fasi fondamentali dello sviluppo percettivo - motorio e cognitivo e di quello socio - affettivo;
• il sistema delle motivazioni;
• conoscenza dei modi con cui si progetta, costruisce, conduce e verifica il Piano Educativo Individualizzato;
• le modalità di osservazione dei processi e dei risultati.
ALLEGATO 2. Definizione territoriale dei Distretti di cui all’articolo 2.
N° | COMUNE CAPODISTRETTO | COMUNI AFFERENTI |
1 | CARPI | CARPI, NOVI di MODENA, SOLIERA, CAMPOGALLIANO |
2 | MIRANDOLA | MIRANDOLA, CAMPOSANTO, CAVEZZO, CONCORDIA sulla SECCHIA, FINALE XXXXXX, XXXXXXX, SAN FELICE sul XXXXXX, SAN POSSIDONIO, SAN PROSPERO |
3 | MODENA | MODENA |
4 | SASSUOLO | SASSUOLO, FIORANO MODENESE, FORMIGINE, FRASSINORO, MARANELLO, MONTEFIORINO, PALAGANO, PRIGNANO sulla SECCHIA |
5 | PAVULLO NEL FRIGNANO | PAVULLO nel FRIGNANO, FANANO, FIUMALBO, MONTECRETO, LAMA MOCOGNO, PIEVEPELAGO, POLINAGO, RIOLUNATO, SERRAMAZZONI, SESTOLA |
6 | VIGNOLA | VIGNOLA, CASTELVETRO, GUIGLIA, MARANO sul XXXXXX, MONTESE, SAVIGNANO sul XXXXXX, , ZOCCA, SPILAMBERTO, CASTELNUOVO RANGONE |
7 | XXXXXXXXXXXX XXXXXX | XXXXXXXXXXXX XXXXXX, BASTIGLIA, BOMPORTO, NONANTOLA, RAVARINO, SAN XXXXXXX sul XXXXXX |
CERTIFICATO PER LA I°VOLTA
GRIGLIA PER LA RICHIESTA DEL PERSONALE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
ANNO SCOLASTICO / | CENTRO SERVIZI AMMINISTRATIVI DI MODENA - scuola infanzia SCUOLA INFANZIA | ||||||||||||||||||||
Circolo Didattico/I.C. | |||||||||||||||||||||
GRIGLIA PER LA RICHIESTA DI PERSONALE | |||||||||||||||||||||
ISCRITTO PER LA I° VOLTA | (sì/no) | TEMPO SCUOLA (2) | SEZIONE | SEZIONE UNICA | In sezione con altri H | Permane un altro anno? | TIPO POSTO SOSTEGNO RICHIESTO | coll. scolastico | Ore Xxxxxx ste | Ore utilizz.anno precedente | |||||||||||
3 | 4 | 5 | Sost.egno Dididattico Statatle | Pers. Educ. Ass. | Altro perso- nale(3) | Sost. Did. Stat. | Pers. Educ. Ass. | Altro perso- nale(3) | |||||||||||||
SI | Quanti? | PF | Cieco | Sordo | |||||||||||||||||
COGNOME E NOME ALLIEVO | |||||||||||||||||||||
(sì/no) | n.ore | SI | NO | si/no | sì/no | ||||||||||||||||
Comune e data di nascita: | DIAGNOSI: | ||||||||||||||||||||
Comune di residenza e/o domicilio: | |||||||||||||||||||||
Scuola infanzia: | |||||||||||||||||||||
Proviene da(1): |
Anni
Xxxx Xxxx
Data .........................................
(1) Specificare: Famiglia - Asilo Nido (denominazione) - altra Scuola Infanzia (specificare il nome e la Città) FIRMA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
(2) Indicare il tempo scuola di frequenza previsto per lo studente
(3) Educatore - Mediatore - Altro
N.B. INVIARE UNA COPIA ALLA AZIENDA
A.S.L. DI APPARTENENZA
E' ripetente?
GRIGLIA PER LA RICHIESTA DEL PERSONALE NELLA SCUOLA PRIMARIA
CENTRO SERVIZI AMMINISTRATIVI DI MODENA - scuola primaria ANNO SCOLASTICO / Circolo Didattico/I.C. SCUOLA PRIMARIA GRIGLIA PER LA RICHIESTA DI PERSONALE | |||||||||||||||||||
Ore Richieste | Ore utilizz.anno precedente | ||||||||||||||||||
ISCRITTO X LA 1°VOLTA (SI/NO) | CERTIFICATO X LA 1°VOLTA (SI/NO) | CL (3) | SEZ (3) | Alunni in cl. (compreso alunno H) | IN CL. CON ALTRI H.? | (4) | TEMPO SCUOLA (5) n.ore | TIPO POSTO SOSTEGNO RICHIESTO | coll. scolastico SI/NO | Sost Did. Stat. | Pers. Educ. Ass. | Altro Perso nale (6) | Sost Did. Stat. | Pers. Educ. Ass. | Altro Persona le (6) | ||||
PF | CIECO | SORDO | |||||||||||||||||
COGNOME E NOME ALLIEVO | SI/NO | Quanti? | |||||||||||||||||
Comune e data di nascita: | DIAGNOSI: | ||||||||||||||||||
Comune di residenza e/o domicilio: | |||||||||||||||||||
Plesso: | |||||||||||||||||||
Scuola infanzia di provenienza (1): | |||||||||||||||||||
o Classe frequentata (2) |
Data
(1) Per gli studenti iscritti in 1°o iscritti per la prima volta nella scuola indicare la Scuola di
Provenienza FIRMA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
(2) Indicare la Classe e Sezione frequentata nell'anno scolastico 200../0..
(3) Indicare la classe e la sezione prevista per l'anno scolastico per cui si inoltra richiesta di personale
(4) Frequenterà la stessa classe già frequentata nell'anno 20../0.. ?
(5) Indicare il tempo scuola di frequenza previsto per lo studente
(6) Educatore - Mediatore - Altro
N.B. INVIARE UNA COPIA ALLA AZIENDA A.S.L. DI APPARTENENZA
E' ripetente?
GRIGLIA PER LA RICHIESTA DEL PERSONALE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1°GRADO
ANNO SCOLASTICO / | CENTRO SERVIZI AMMINISTRATIVI DI MODENA - scuola secondaria di 1°grado | ||||||||||||||||||
Scuola Sec.1°grado/I.C. Comune di GRIGLIA PER LA RICHIESTA DI PERSONALE | |||||||||||||||||||
Ore Richieste | Ore utilizz.anno precedente | ||||||||||||||||||
ISCRITTO X XX 0xXXXXX (XX/XX) | XXXXXXXXXXX X XX 0xXXXXX (XX/XX) (3) | CL (3) | SEZ (3) | Alunni in cl. (compreso alunno H) | IN CL. CON ALTRI H.? | (4) | TEMPO SCUOLA (5) n.ore | TIPO POSTO SOSTEGNO RICHIESTO | coll. Scolastico SI/NO | Sost Did. Stat. | Pers. Educ. Ass. | Altro perso- nale(6) | Sost. Did. Stat. | Pers. Educ. Ass. | Altro perso- nale(6) | ||||
COGNOME E NOME ALLIEVO | PF | CIECO | SORDO | ||||||||||||||||
SI/NO | Quanti ? | ||||||||||||||||||
Comune e data di nascita: | DIAGNOSI: | ||||||||||||||||||
Comune di residenza e/o domicilio: | |||||||||||||||||||
Scuola di provenienza (1): | |||||||||||||||||||
o Classe di provenienza (2): |
Data FIRMA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
(1) Per gli studenti iscritti in 1°o iscritti per la prima volta nella scuola indicare la Scuola di Provenienza
(2) Indicare classe, sezione, frequentata nell'anno scolastico 20../..
(3) Indicare la classe e la sezione prevista per l'anno scolastico per cui si inoltra richiesta di personale
(4) Frequenterà la stessa classe già frequentata nell'anno 200../0.. ?
(5) Indicare il tempo scuola di frequenza previsto per lo studente
(6) Educatore - Mediatore - Altro
N.B. INVIARE UNA COPIA ALLA AZIENDA A.S.L. DI APPARTENENZA
ANNO SCOLASTICO /
CENTRO SERVIZI AMMINISTRATIVI DI MODENA - scuola secondaria di 2°grado
Liceo/Istituto
Sede coordinata
GRIGLIA PER LA RICHIESTA DI PERSONALE
Sostegno didattico
Statale(9) N.H
o Classe di provenienza (2):
Scuola di provenienza (1):
Comune di residenza e/o domicilio:
DIAGNOSI:
Comune e data di nascita:
X.X
X.X
X.X
XX/XX
(xx/xx)
(xx/xx)
Quan- ti
SI
COGNOME E NOME ALLIEVO
Ore utilizz.anno precedente
N.H.
N.H
Ore Xxxxxxxxx Xxxxxxxx didattico statale (7)
TIPOLOGIA
.(6)
Percorso alternanza
(5)
IN CL. CON ALTRI H.
Clas-
se
Alun-
ni in
CL (4)
CERTIFICATO X LA 1°VOLTA (SI/NO) (3)
ISCRITTO X LA 1°VOLTA (SI/NO)
INDIRIZZO (3)
SEZ (4)
E' ripetente?
SORDO
Coll. Scolastico SI/NO
AD01 ore Ad02 ore
Ad03 Ore Ad04 Ore
Ore Richieste PEA
Tutor
PEA (8)
TUTOR
GRIGLIA PER LA RICHIESTA DEL PERSONALE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 2°GRADO
Data
A.S.L. di appartenenza
Operatore sanitario che segue l'alunno
PF
CIECO
FIRMA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
(1) Per gli studenti iscritti in 1°o iscritti per la prima volta nella scuola indicare la
Scuola di Provenienza (2) Indicare Classe, Sezione e Indirizzo frequentata nell'anno scolastico 20../..
(3) Specificarel'indirizzo del corso di studi
(4) Indicare la classe e la sezione prevista per l'anno scolastico per cui si inoltra richiesta di personale
(5) Gli alunni che frequentano la IV o la V classe per un progetto di "classe aperta" non sono considerati ripetenti della classe III
(6) Tipi di alternanza: 1.Azienda; 2.Laboratorio Protetto; 3. Centro Diurno; 4. Centro Formazione Professionale; 5. Altro specificare a parte
(7) AD01-Area Scientifica AD02-Area Umanistica AD03-Area Tecnica AD04-Area Psicomotoria
(8) Personale Educativo Assistenziale (9) Specificare Ore e Area
(10) Specificare ore e tipo di persona
N.B. - INVIARE UNA COPIA ALL'AZIENDA ASL DI APPARTENENZA