SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
DETERMINAZIONE E RELAZIONE
SUL RISULTATO DEL CONTROLLO ESEGUITO SULLA GESTIONE FINANZIARIA
DELL’AGENZIA NAZIONALE PER I SERVIZI SANITARI
REGIONALI (AGENAS) 2018
Determinazione del 5 dicembre 2019, n. 133
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
DETERMINAZIONE E RELAZIONE
SUL RISULTATO DEL CONTROLLO ESEGUITO SULLA GESTIONE FINANZIARIA
DELL’AGENZIA NAZIONALE PER I SERVIZI SANITARI REGIONALI (AGENAS)
2018
Relatore: Consigliere Xxxxx Xxxxxx
Ha collaborato
per l’istruttoria e l’elaborazione dei dati: xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx
Determinazione n. 133/2019
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
nell’adunanza del 5 dicembre 2019;
visto l’art. 100, secondo comma, della Costituzione;
visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti approvato con r.d. 12 luglio 1934, n. 1214; viste le leggi 21 marzo 1958, n.259 e 14 gennaio 1994, n. 20;
visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 17 ottobre 1994, con il quale “l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas)” è stata sottoposta al controllo della Corte dei conti;
visto il rendiconto generale dell’Agenzia, relativo all’esercizio finanziario 2018, nonché le annesse relazioni del Direttore generale e del Collegio dei revisori dei conti, trasmessi alla Corte in adempimento dell’art. 4 della citata legge n. 259 del 1958;
esaminati gli atti;
udito il relatore Consigliere Xxxxx Xxxxxx e, sulla sua proposta, discussa e deliberata la relazione con la quale la Corte, in base agli atti ed agli elementi acquisiti, riferisce alle Presidenze delle due Camere del Parlamento il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Agenzia per l’esercizio finanziario 2018;
ritenuto che, assolti così gli adempimenti di legge, si possano comunicare alle indicate Presidenze, a norma dell’art. 7 della citata legge n. 259 del 1958, il rendiconto generale xxxxxxxx
- corredato delle relazioni del Direttore generale dell’Agenzia e del Collegio dei revisori dei conti – e la relazione come innanzi deliberata, che alla presente si unisce, quale parte integrante;
P. Q. M.
comunica, a norma dell’art. 7 della legge n. 259 del 1958, alle Presidenze delle due Camere del Parlamento, insieme con il rendiconto generale dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) per l’esercizio finanziario 2018 - corredato delle relazioni del Direttore generale e del Collegio dei revisori dei conti - l’unita relazione con la quale la Corte riferisce il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Agenzia stessa.
XXXXXXXXX | PRESIDENTE f.f. |
Xxxxx Xxxxxx | Xxxxxxxxxxx Xxxxx Xxxxxxx |
Depositata in segreteria l’11 dicembre 2019
INDICE
3. Risorse umane e costo del lavoro 8
4. Collaborazioni esterne, consulenze ed incarichi 12
5.1 Iniziative dell’Agenzia 18
6.1 Risultanze complessive della gestione 21
6.2 Raffronto tra previsioni di bilancio e risultati contabili a chiusura di esercizio 23
6.4 Autonomia finanziaria ed incidenza delle spese 30
9. Situazione amministrativa 37
10. Considerazioni conclusive 40
INDICE DELLE TABELLE
Tabella 1 - Compensi agli organi istituzionali 6
Tabella 2 - Spesa per compensi agli organi e al Direttore generale 7
Tabella 3 - Personale in servizio 9
Tabella 4 - Oneri per il personale in attività di servizio 10
Tabella 5 - Risultanze finali 22
Tabella 6 - Riepilogo entrate 24
Tabella 7 - Riepilogo spese 24
Tabella 8 - Rendiconto finanziario 26
Tabella 9 - Riepilogo entrate contributive e proprie accertate 28
Tabella 10 - Ricorso strumenti acquisto centralizzato 30
Tabella 11 - Spese di funzionamento 31
Tabella 12 - Conto economico 32
Tabella 13 - Stato patrimoniale - attività 34
Tabella 14 - Stato patrimoniale - passività e netto 35
Tabella 15 - Situazione amministrativa 37
Tabella 16 - Consistenza dei residui 38
PREMESSA
Con la presente relazione la Corte riferisce al Parlamento ai sensi dell’art.7 della legge 21 marzo 1958, n. 259 sul risultato del controllo eseguito, in base all’art. 2 della medesima legge, sulla gestione finanziaria dell’Agenzia nazionale per i Servizi sanitari regionali (Agenas) per l’esercizio 2018 nonché sulle vicende successive di maggior rilievo.
La precedente relazione, avente ad oggetto l’esercizio 2017, è stata approvata da questa Sezione con determinazione 5 febbraio 2019, n. 12 ed è pubblicata negli Atti Parlamentari, XVIII Legislatura, Doc. XV, n. 115.
1. ORDINAMENTO
Istituita con l’articolo 5 del d.lgs. 30 giugno 1993, n. 266 e successive modificazioni, l’Agenas è un ente pubblico non economico di rilievo nazionale, sottoposto alla vigilanza del Ministero della salute, che svolge i compiti individuati dalla Conferenza Unificata nonché ogni altro compito previsto dalle disposizioni normative vigenti. Rientra nell’elenco Istat delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato individuate ai sensi dell’articolo 1, c. 3 della legge 31 dicembre 2009, n.196 e successive modificazioni ed è compreso nella tabella A di cui alla legge 29 ottobre 1984, n.720 (norme sulla Tesoreria unica) e successive modificazioni.
È un organo tecnico-scientifico del Servizio sanitario nazionale (Ssn) e svolge attività di ricerca e di supporto nei confronti del Ministro della salute, delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano ai sensi dell’art. 2, c. 357 della legge 24 dicembre 2007 n. 244.
L’Agenas - dotata di autonomia statutaria, regolamentare, organizzativa, amministrativa, finanziaria e contabile - ha quale obiettivo prioritario l’assistenza tecnico-operativa alle regioni e alle singole aziende sanitarie in ambito organizzativo, gestionale, economico, finanziario e contabile, in tema di efficacia degli interventi sanitari, nonché di qualità, sicurezza e umanizzazione delle cure.
L’attività istituzionale ordinaria copre gli aspetti relativi al funzionamento, al finanziamento, all’evoluzione dei sistemi sanitari; essa si articola nel monitoraggio, nella valutazione, nella misurazione, nell’analisi e controllo dell’assistenza sanitaria, realizzata attraverso l’utilizzo di indicatori validati dalla letteratura scientifica e raccolti attraverso i flussi informativi correnti, con l’obiettivo di fornire a di tutti gli interessati del Ssn (decisori politici, cittadini/utenti, professionisti, manager della sanità pubblica e privata), dati scientificamente validi, facilmente utilizzabili. L’Agenas si occupa anche della realizzazione di progetti di ricerca, di attività di formazione nonché della prevenzione della corruzione e dei conflitti di interesse in sanità. Per quanto riguarda gli specifici ambiti di intervento dell’Agenzia si rinvia al successivo paragrafo 5.
In attuazione del disposto dell’art. 1, c. 448, della legge 27 dicembre 2017, n.205 (bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018- 2020), l’Agenzia ha adeguato il proprio statuto e il regolamento di amministrazione e del personale (sul funzionamento degli organi, sull’organizzazione dei servizi, sull’ordinamento
del personale e sulla gestione amministrativo-contabile) prevedendo, in particolare, un incremento di cento unità di personale in servizio.
I due documenti, deliberati dal Consiglio di amministrazione il 14 febbraio 2018, dopo le modifiche proposte sia dal Ministero dell’economia e delle finanze sia dal Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione nonché i suggerimenti del Ministero della salute, sono stati approvati rispettivamente con decreto del Ministro della salute in data 18 maggio 2018 e con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione e con il Ministro dell’economia e delle finanze, in data 16 maggio 2018.
In base al d.lgs. 25 maggio 2016 n.97, l’Agenzia ha provveduto all’aggiornamento al triennio 2019-2021 del “Piano triennale di prevenzione della corruzione1 e per la trasparenza2” - in passato costituiti da due distinti documenti - sulla base delle risultanze dell’azione di monitoraggio condotta nel corso del 2018 con riferimento alle misure e alle azioni individuate ed implementate con il precedente Piano. L’aggiornamento ha altresì tenuto conto delle modifiche organizzative conseguenti all’approvazione dello statuto e del nuovo funzionigramma (che racchiude e sistematizza le funzioni svolte all’interno dell’organizzazione tecnico-amministrativa) approvato con delibera del Direttore generale del 10 settembre 2018.
L’Agenzia dispone, inoltre, di un codice di comportamento (disciplinare e di condotta), pubblicato sul sito istituzionale nella sezione “amministrazione trasparente”, che integra e specifica il codice di comportamento dei dipendenti pubblici contenuto nel d.p.r. 16 aprile 2013, n. 62, nonché di un Piano della performance che fornisce una rappresentazione dettagliata delle linee e degli obiettivi strategici dell’Agenzia sulla base degli indirizzi programmatici precedentemente approvati.
Il Ministro della salute ha presentato alle Commissioni riunite Affari sociali di Camera e Senato, il 25 luglio 2018, le linee programmatiche del proprio Ministero. Tra i vari punti (aumento delle risorse a disposizione della sanità pubblica, nodo del payback farmaceutico,
1 Adottato con deliberazione del C.d.a. n. 4 del 5 febbraio 2014 ai sensi dell’art. 1, c. 8 della legge n. 190 del 2012 procedendo alla stipula di un protocollo di intesa con l’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) secondo quanto previsto dal Patto per la salute 2014-2016 (art. 12, c. 7 e art. 28).
2 L’Agenzia aveva già redatto il “Programma triennale per la trasparenza e l’integrità”, elaborato secondo le indicazioni fornite dalla delibera n.105 del 2010 della Civit (ora Anac - Autorità Nazionale Anticorruzione) e, in particolar modo, dalle integrazioni contenute nella delibera n.2 del 2012 "Linee guida per il miglioramento della predisposizione e dell’aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità". Nell’area "Amministrazione trasparente" del sito web dell’Agenzia sono, in particolare, esposti, oltre ai nominativi dei dirigenti responsabili, gli aggiornamenti dei piani della prevenzione della corruzione (l. n. 190 del 2012) e per la trasparenza di Agenas (d.lgs. n. 33 del 2013).
governance farmaceutica, potenziamento della centralizzazione degli acquisti, rilancio della digitalizzazione della sanità) è stato affrontato quello della riforma dell’Aifa, dell’Agenas3 e dell’Istituto superiore di sanità per ridefinire le varie mission favorendo xxxxxxxx e collaborazioni a vario livello ma, soprattutto, evitando sovrapposizioni e ridondanze.
Mentre il processo di riordino dell’Agenas è in itinere, la stessa ha ampliato le proprie funzioni, circostanza che a giudizio dell’Agenzia stessa ha reso necessario avvalersi della collaborazione di professionisti di comprovata esperienza, stante l’indisponibilità di risorse interne idonee allo svolgimento delle nuove attività.
L’Agenzia ha avviato, in virtù delle previsioni contenute nel Patto per la salute 2014 - 2016 (richiamate anche nelle leggi di stabilità per il 2015 e il 2016), attraverso il regolamento sugli standard ospedalieri e sulla base delle nuove linee strategiche approvate dal Consiglio di amministrazione il 19 marzo del 2015, una riorganizzazione delle attività e degli interventi anche dal punto di vista della struttura interna4.
3 Nella precedente relazione di questa Corte, cui si rinvia, si è dato conto dell’indagine conoscitiva svolta dalla Commissione Affari Sociali della Camera nella passata legislatura (conclusa nell’ottobre 2014) sul ruolo, l’assetto organizzativo e le prospettive di riforma dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali e degli altri enti vigilati dal Ministero della salute.
4 Riguardo i sistemi di assistenza sanitaria, soffermando l’attenzione solo su alcune delle attività condotte dall’Agenas, si segnala l’esistenza di istituzioni individuabili come enti omologhi, in Germania (Dimdi, Iqwig), Francia (Has, Anap e Anesm), Spagna (Agencia de Calidad del Sistema Nacional de Salud, Instituto De Salud Xxxxxx XXX), Austria (Gog, Federal Health Agency, Xxxxxx Xxxxxxxxx Institute for Health Technology Assessment), Gran Bretagna (Nice, Npsa), Svezia (Socialstyrelsen, Sbu), Belgio (Kce) e Olanda (Nivel).
2. ORGANI DELL’AGENZIA
Sono organi dell’Agenzia: il Presidente, il Consiglio di amministrazione ed il Collegio dei revisori dei conti. I componenti degli organi durano in carica quattro anni e sono rinnovabili una sola volta. Il Presidente ed i quattro componenti del Consiglio di amministrazione sono nominati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della salute, tra esperti di riconosciuta competenza in diritto sanitario, in materia di organizzazione, programmazione e finanziamento del servizio sanitario, anche estranei alla pubblica amministrazione5. Due componenti del C.d.a. sono designati dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome unificata con la Conferenza Stato-Città ed Autonomie locali.
La nomina del Presidente dell’Agenzia è intervenuta con d.p.c.m. 23 agosto 2016.
Un componente del C.d.a. nominato con d.p.c.m. 23 febbraio 2015, in sostituzione di un membro dimissionario, è scaduto il 22 febbraio 2019 e si è in attesa della nuova designazione da parte della Conferenza Stato-Regioni. Gli altri componenti sono stati nominati con d.p.c.m. 9 novembre 2017.
Il C.d.a. è attualmente costituito da soli tre membri, in quanto il Presidente ha rassegnato le proprie dimissioni con decorrenza 10 gennaio 2019 in seguito alla nomina a Sottosegretario presso il Ministero della salute. Ai sensi dell’art. 8 c. 10 dello statuto, l’esercizio temporaneo delle funzioni di Presidente è stato inizialmente attribuito al Consigliere con maggiore anzianità di nomina (il cui incarico è, come sopra indicato, terminato il 22 febbraio 2019); le funzioni di Presidente sono pertanto attualmente esercitate da un altro Consigliere. Giova segnalare che il 2 agosto 2019 la Conferenza Stato-Regioni ha designato il nuovo Presidente dell’Agenzia, attualmente in attesa del d.p.c.m. di nomina.
5 Procedura di cui all’articolo 2 del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 115 e successive modificazioni.
Il Collegio dei revisori dei conti, nominato dal Presidente del Consiglio di amministrazione con delibera del 10 agosto 2017, è composto da tre membri, di cui uno designato dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome, unificata con la Conferenza Stato - Città ed autonomie locali6; uno dal Ministro dell’economia e delle finanze, scelto tra i funzionari del dipartimento della Ragioneria generale dello Stato con funzioni di Presidente e uno dal Ministro della salute.
Al vertice gestionale dell’Agenzia, lo statuto prevede la figura del Direttore generale che non rientra tra gli organi. La nomina è intervenuta il 25 luglio 2014 con decreto del Ministro della salute, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome ed ha riguardato un componente del C.d.a.; il Direttore generale si è insediato l’8 agosto 2014 ed è stato confermato con d.m. 2 agosto 2019 per un ulteriore quinquennio7. Al Presidente, ai componenti del Consiglio di amministrazione e del Collegio dei revisori dei conti, è corrisposta un’indennità annua lorda commisurata a quella spettante al Direttore generale, in quote percentuali stabilite con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. I compensi a regime degli organi istituzionali nell’ultimo biennio - ridotti del 10 per cento in attuazione delle disposizioni in tema di razionalizzazione della spesa pubblica previste dal d.l. 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n.122 - secondo quanto indicato dall’Agenzia, sono di seguito distintamente esposti.
Tabella 1 - Compensi agli organi istituzionali
(dati in migliaia) | ||
Consiglio di amministrazione | ||
2018 | 2017 | |
Presidente | 17 | 17 |
Componente 8 | 14 | 14 |
Collegio dei revisori | ||
2018 | 2017 | |
Presidente | 15 | 15 |
Componente 9 | 13 | 13 |
6 Con delibera dell’11 maggio 2017 il Presidente ha nominato il componente designato dalla Conferenza unificata al fine di sostituire il precedente componente dimissionario. Considerato che la nomina è intervenuta poco prima della scadenza dell’incarico originario del primo titolare (13 giugno 2017), l’Agenzia ha richiesto alla Conferenza unificata di procedere, a meno di diverso avviso, alla conferma del componente. La Conferenza nella seduta del 16 novembre 2017 ha, invece, proceduto a designare un nuovo componente.
7 Il Direttore generale deve essere scelto tra esperti di riconosciuta competenza in diritto sanitario, in organizzazione, programmazione, gestione e finanziamento del servizio sanitario, anche estranei all’amministrazione. Il rapporto di lavoro del Direttore generale è regolato con contratto di diritto privato, rinnovabile una sola volta, ed incompatibile con altri rapporti di lavoro subordinato e con qualsiasi altra attività professionale privata. Il Direttore generale ha la responsabilità della gestione dell’Agenzia e ne adotta gli atti, salvo quelli attribuiti agli organi della medesima.
8 Quattro componenti.
9 Due componenti.
La tabella seguente evidenzia, invece, la spesa - comprensiva sia degli oneri di missione del Direttore generale e del Consiglio di amministrazione sia del compenso spettante all’Organismo indipendente di valutazione (Oiv) - sostenuta nell’ultimo biennio per compensi e indennità.
Tabella 2 - Spesa per compensi agli organi e al Direttore generale
(dati in migliaia) | ||||
2018 | 2017 | Var. ass. | Var.% | |
Consiglio di amministrazione | 68 | 86 | -18 | -21 |
Collegio dei revisori dei conti | 40 | 47 | -7 | -15 |
Organismo indipendente di valutazione | 3 | 8 | -5 | -63 |
Direttore generale | 186 | 186 | 0 | 0 |
Totale | 297 | 327 | -30 | -9 |
Non sono previsti gettoni di presenza.
L’Organismo indipendente di valutazione - Oiv, attualmente in carica, è stato nominato con deliberazione del Presidente del 29 settembre 2017.10
10 In applicazione del d.lgs. 27 ottobre 2009 n.150 e ai fini del contenimento della spesa complessiva per commissioni, comitati ed altri organismi, di cui all’articolo 29 del d.l. 4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, e successive modificazioni, dal maggio del 2014 l’Agenzia ha sostituito il Nucleo di valutazione e controllo strategico con l’Organismo indipendente di valutazione (in forma monocratica) dal maggio 2014.
3. RISORSE UMANE E COSTO DEL LAVORO
Al 31 dicembre 2017 la dotazione organica del personale a tempo indeterminato dell’Agenzia era costituita da quarantasei unità: sette figure dirigenziali - cinque dell’area III (dirigenza sanitaria professionale tecnica e amministrativa) e due dell’area IV (dirigenza medica) - e trentanove unità di personale non dirigente (due appartenenti alle categorie protette).
Con l’approvazione nel maggio del 2018 del nuovo regolamento di amministrazione e del personale, in relazione alle diverse e accresciute funzioni istituzionalmente demandate dalla normativa all’Agenzia, la dotazione organica è stata incrementata a 146 unità secondo le indicazioni della legge n. 205 del 2017 (bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020)11. Di queste, 129 sono le unità di personale del comparto e 17 di qualifica dirigenziale, di cui 4 dell’area della sanità e 13 dell’area delle funzioni locali (tabella 1 del regolamento).
Tenuto conto di quanto previsto nell’art. 1, commi 444 e seguenti della legge n. 205 del 2017 e in conformità al Piano triennale di fabbisogno di personale approvato con delibera del Cda del
14 febbraio 2018, l’Agenzia ha predisposto e concluso otto procedure concorsuali per il reclutamento di complessive 66 unità di personale (con avviso pubblicato in Gazzetta Ufficiale). Le nuove unità di personale hanno tutte preso effettivo servizio entro il mese di settembre 2019.
11 La prescrizione è inserita nell’articolo 1, c. 444. Il c. 445 prevede che, per il biennio 2018-2019 e nel rispetto della programmazione triennale del fabbisogno di personale, l’Agenas può bandire, in deroga alle procedure di mobilità di cui all’articolo 30, c. 1, del d.lgs. n. 165 del 2001, e successive modificazioni nonché a ogni altra procedura per l’assorbimento del personale in esubero dalle amministrazioni pubbliche e nel limite dei posti disponibili nella propria dotazione organica, procedure concorsuali, per esami, per assunzioni a tempo indeterminato di 100 unità di personale, di cui 10 dirigenti di area III, 80 di categoria D a posizione economica di base, 7 di categoria C a posizione economica di base e 3 di categoria B a posizione economica di base, con una riserva di posti non superiore al 50 per cento per il personale non di ruolo, di qualifica non dirigenziale, che, alla data di entrata in vigore della legge, presti servizio, con contratto a tempo determinato ovvero con contratto di lavoro flessibile, ivi compresi i contratti di collaborazione coordinata e continuativa da almeno tre anni, presso l’Agenas. Nel c. 446 è indicato come l’Agenas possa prorogare, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato e fino al completamento delle procedure concorsuali di cui al c. 445, in relazione al proprio effettivo fabbisogno, i contratti di collaborazione di cui al c. 445 in essere alla data di entrata in vigore della legge.
Il c. 447 indica come all’onere derivante dall’attuazione del c. 445, pari a euro 2.372.168 per l’anno 2018 e a euro 4.740.379 a decorrere dall’anno 2019, si provvede utilizzando l’integrazione al finanziamento di cui all’articolo 5, c. 5, del decreto legislativo 30 giugno 1993, n. 266, derivante dai contributi di cui all’articolo 2, c. 358, della legge 27 dicembre 2007, n. 244, integralmente devoluti al bilancio dell’Agenas. Alla compensazione degli effetti finanziari in termini di fabbisogno e indebitamento netto derivanti dai commi da 444 a 448, pari a euro 1.186.000 per l’anno 2018 e a euro 2.370.000 a decorrere dall’anno 2019, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per la compensazione degli effetti finanziari non previsti a legislazione vigente conseguenti all’attualizzazione di contributi pluriennali, di cui all’articolo 6, c. 2, del decreto- legge 7 ottobre 2008, n. 154, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2008, n. 189, e successive modificazioni.
Il personale dipendente (dirigenti e non dirigenti) alla fine dell’anno in esame - secondo quanto rappresentato dall’Agenzia nella nota integrativa al rendiconto generale 2018 – è di 72 unità.
Tabella 3 - Personale in servizio
2018 | 2017 | Var. ass. | Var. % | |
b) operatori di ruolo | 8 | 5 | 3 | 60 |
c) assistenti di ruolo | 19 | 17 | 2 | 12 |
d) collaboratori di ruolo | 33 | 17 | 16 | 94 |
dirigenti di ruolo | 9 | 4 | 5 | 125 |
dirigenti con contratto a termine | 0 | 0 | 0 | - |
dirigenti con comando out | 1 | 1 | 0 | 0 |
dirigenti in aspettativa | 2 | 2 | 0 | 0 |
dirigente comandato in contratto a termine | 0 | 0 | 0 | - |
Totale | 72 | 46 | 26 | 57 |
Due unità con qualifica di dirigente amministrativo sono collocate in aspettativa senza assegni con incarico presso il Ministero della salute e una in posizione di comando presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Riguardo al personale del comparto, una unità della categoria b) è collocata in aspettativa senza assegni, mentre quattro della categoria c) e due della categoria d) sono in posizione di comando out. Considerate, inoltre, le tre unità in comando in presso l’Agenas (un dirigente sanitario e due della categoria d), il personale effettivamente in servizio a fine esercizio ammonta a 65 unità (contro le 40 del 2017).
In seguito alla richiamata adozione del Piano triennale di fabbisogno di personale - secondo l’art.6, c.2 del d.lgs. n. 165 del 2001, come modificato dall’art. 4, c.1 del d.lgs. 25 maggio 2017,
n.75 – nel corso del 2018 si è registrato un incremento netto (pari a 26 unità) dei dipendenti in servizio presso l’Agenzia. Il dato deriva, considerate le 4 unità cessate12 e in attesa del completamento delle procedure concorsuali, sia dall’assunzione di 25 unità (dal 1° aprile 2018) conseguente allo scorrimento delle graduatorie concorsuali ancora aperte13 sia dalle procedure di mobilità riguardanti 5 unità ai sensi dell’art. 30, c. 2 bis del d.lgs. 30 marzo 2001, n.165, secondo le prescrizioni della legge n. 205 del 2017.
Di conseguenza nel 2018 l’onere complessivo per il personale – esposto nella tabella successiva che non contempla gli incarichi a esperti esterni con rapporto di collaborazione14, di cui si dirà nel paragrafo successivo, e al netto degli oneri erariali a carico dell’Agenzia, a raffronto con
12 Come chiarito dall’Agenzia, nel corso del 2018 sono intervenute 4 cessazioni relative a due unità dirigenziali e due unità del comparto di categoria C, riguardo alle quali, con dpcm 20 agosto 2019 è stata autorizzata l’indizione di nuove procedure per la copertura di tale personale.
13 Per scorrimento della vigente graduatoria concorsuale relativa ai concorsi per titoli ed esami espletati nel 2010.
14 Secondo l’Agenzia l’aumento del numero dei collaboratori (281 nel 2018 a fronte di 249 nel 2017) si è reso necessario per fare fronte al corposo incremento delle funzioni istituzionali, in attesa del completamento dell’organico entro il 2019.
l’esercizio precedente - cresce complessivamente del 47 per cento, evidenziando un aumento di gran parte delle varie componenti eccetto quelle riguardanti il personale a tempo determinato; la retribuzione lorda del personale a tempo indeterminato e determinato nonché al Direttore generale - comprensiva delle indennità accessorie, tra cui quelle di produttività e di risultato, e dei buoni pasto - passa, infatti, da euro 2,75 milioni nel 2017 a euro 4,04 milioni nel 2018.
Si riduce del 6 per cento il valore della spesa unitaria media, dato dal rapporto fra il suddetto onere generale per il personale del rendiconto finanziario - comprensivo anche degli oneri a carattere non retributivo - e i dipendenti al 31 dicembre.
Tabella 4 - Oneri per il personale in attività di servizio
(dati in migliaia) | ||||
2018 | 2017 | Var. ass. | Var. % | |
voci stipendiali corrisposte al personale a tempo indeterminato | 1.878 | 1.284 | 594 | 46 |
straordinario per il personale a tempo indeterminato | 34 | 21 | 13 | 62 |
indennità e altri compensi al personale a tempo indeterminato (esclusi i rimborsi spesa per missione) | 760 | 378 | 382 | 101 |
voci stipendiali corrisposte al personale a tempo determinato | 162 | 193 | -31 | -16 |
indennità e altri compensi al personale a tempo determinato (esclusi i rimborsi spesa per missione) | 39 | 84 | -45 | -54 |
buoni pasto | 59 | 44 | 15 | 34 |
contributi obbligatori per il personale | 818 | 565 | 253 | 45 |
assegni familiari | 14 | 12 | 2 | 17 |
Totale parziale | 3.764 | 2.581 | 1.183 | 46 |
indennità di missione e di trasferta | 273 | 168 | 105 | 63 |
Totale generale | 4.037 | 2.749 | 1.288 | 47 |
unità in servizio al 31 dicembre | 72 | 46 | 26 | 57 |
spesa unitaria media al 31 dicembre | 56 | 60 | -4 | -6 |
Per quanto riguarda lo stato giuridico e l’aspetto retributivo, i dipendenti di ruolo dell’Agenzia sono equiparati al personale del Servizio sanitario nazionale15 e nei confronti di essi trova applicazione il Ccnl del relativo comparto.
Il trattamento economico annuo, corrisposto secondo differenti fasce, è stato stabilito dal Consiglio di amministrazione nell’ottobre 2001 e poi modificato nel luglio 200716. Esso è suscettibile di incremento con una quota accessoria di retribuzione fino al 25 per cento, determinata dal Direttore - avuto riguardo alla produttività complessiva ed alla qualità della prestazione individuale - da corrispondersi in due rate semestrali.
15 Articolo 2-bis del d.lgs. n. 115 del 1998, introdotto dalla legge n. 129 del 2001, di conversione del d.l. n. 17 del 2001.
16 Il trattamento è composto da: valore tabellare iniziale, valore comune delle indennità di qualificazione professionale ed indennità integrativa speciale.
Per i dirigenti si applica il Ccnl dell’area della dirigenza sanitaria, tecnica professionale, amministrativa e medica ed è prevista l’indennità di risultato stabilita – con gli stessi criteri – entro il limite del 25 per cento del trattamento fondamentale, previa assegnazione degli obiettivi da parte del Direttore e verifica dei risultati.
4. COLLABORAZIONI ESTERNE, CONSULENZE ED INCARICHI
L’Agenzia si avvale di esperti di elevata qualificazione e specializzazione per fronteggiare esigenze che si presentino nello svolgimento delle attività istituzionali, per le quali non sia possibile il ricorso al personale in servizio. Tale possibilità, prevista dall’art. 2 della legge 28 marzo 2001, n. 129 e nell’articolo 10 del previgente regolamento (valido per il primo semestre 2018), deliberato dal Consiglio di amministrazione il 23 aprile 2013, nel limite massimo di sette unità, ha visto cinque unità impiegate nel 2017 e tre nel 2018.
Diverso è il regime delle collaborazioni per quanto concerne l’attività di educazione continua in medicina - Ecm. Per le collaborazioni relative a tale attività, organizzata per singoli progetti, al netto dei relativi oneri previdenziali, assistenziali ed erariali, nel 2017 sono stati impegnati euro 1,05 milioni, mentre nel 2018 euro 1,28 milioni17.
I rapporti di collaborazione sono instaurati dall’Agenzia in seguito allo svolgimento di specifiche procedure previste dalla legge e, nel rispetto di queste, dagli atti regolamentari interni, nonché a seguito del controllo di legittimità della Corte dei conti, ai sensi dell’art. 3, lettera f bis della legge n.20 del 1994. Al fine di disciplinare il ricorso a tali forme di collaborazione, è stato previsto sin dal 2007 l’elenco, di tipo aperto, dei consulenti ed esperti da cui viene selezionato, in ragione delle specifiche esigenze di volta in volta evidenziate e delle professionalità presenti, il nominativo della persona cui conferire l’incarico.
In considerazione di quanto previsto dagli articoli 9, 10 e 11 del previgente regolamento18 e dell’art.9 del nuovo regolamento approvato nel 2018, ai sensi dell’art.19, co. 1 d.lgs. n. 106 del 2012, l’Agenzia ha impegnato euro 6,92 milioni per collaborazioni coordinate e a progetto (euro 6,44 milioni nel 2017), euro 1,94 milioni per incarichi libero professionali di studio, ricerca e collaborazione (euro 1,25 milioni nel 2017) per un totale di 281 collaborazioni (contro 249 nel
17 Secondo dati forniti dall’Agenzia nel 2018 a questo importo si devono aggiungere le spese di missione per le visite di verifica e per le riunioni della Commissione nazionale e dei suoi organismi ausiliari, pari ad euro 130 mila, quelle relative alla convenzione con il Cogeaps (Consorzio gestione anagrafica professioni sanitarie) a supporto delle attività di certificazione e di gestione delle banche dati relative alle anagrafiche dei professionisti sanitari, pari ad euro 206 mila nonché le spese generali per l’utilizzo delle postazioni di lavoro da parte del personale impiegato per le attività inerenti l’Ecm per un costo, calcolato sulla base delle risultanze effettive del controllo di gestione interno, pari a circa euro 579 mila, per un totale complessivo di euro 2,20 milioni, al netto degli oneri previdenziali, assistenziali ed erariali.
18 Il regolamento prevede che, in relazione alla complessità dei compiti assegnati all’Agenzia, in particolare per le attività di supporto alle regioni, con priorità per quelle impegnate nei piani di rientro, l’Agenzia, compatibilmente con i limiti di bilancio, nel rispetto dei vincoli finanziari previsti a legislazione vigente e dell’articolo 7, c. 6 del d.lgs. n. 165 del 2001, può stipulare con esperti di particolare e comprovata qualificazione professionale i contratti di collaborazione previsti all’articolo 19 del d.lgs. 28 giugno 2012, n. 106.
2017), di cui 227 con incarico coordinato e continuativo e 54 con incarico professionale con partita Iva.
Per altre prestazioni professionali e specialistiche (relativi ad es. al conferimento dell’incarico di responsabile per la sicurezza e prevenzione ex lege n. 626 del 94, nonché a quelli di medico competente) risultano, secondo dati forniti dall’Agenzia, impegni nell’esercizio in esame per complessivi euro 6 mila.
L’Agenzia ha, peraltro, ottemperato a quanto disposto dall’articolo 53, c. 14, d.lgs. 30 marzo 2001, n.165, come modificato dall’articolo 34, c. 2, del d.l. n. 223 del 2006 convertito nella legge n.248, inserendo nelle proprie banche dati accessibili al pubblico per via telematica, gli elenchi dei titolari di incarichi di collaborazione, indicando la durata, il compenso, l’oggetto e gli estremi dell’atto di conferimento dell’incarico.
Riguardo al tema delle collaborazioni, la Corte ha già avuto modo di sottolineare – considerato il consistente importo (euro 8,86 milioni nel 2018 ed euro 7,69 milioni a fine 2017 al lordo degli oneri riflessi e delle imposte) - l’elevato numero e la notevole presenza in diversi settori dell’Agenzia. Non può che ribadire il rilievo anche in questa relazione.
L’Agenas con nota dell’aprile e del novembre 2018 ha rappresentato, al riguardo, che il ricorso alle collaborazioni, in attesa dell’intervento normativo di adeguamento della dotazione organica, limitata nel 2017 a 46 unità e nel 2018 a 72, è stato per lo più dettato dalla necessità, tenuto conto delle varie funzioni attribuite dal legislatore all’Agenzia nel corso degli anni, di assolvere agli accresciuti compiti istituzionali19. Come già visto in precedenza, il nuovo regolamento, a seguito dell’intervento normativo inserito nella richiamata legge n. 205 del 2017, prevede l’incremento della dotazione organica, da 46 a 146 unità, nonché specifiche disposizioni per il conferimento di incarichi a esperti e collaboratori esterni.
Con ulteriore nota del 13 giugno 2019, l’Agenas rappresenta che nella seduta del 16 aprile 2019, il C.d.a. ha approvato con il favorevole avviso del Presidente del Collegio dei revisori una tabella che prevede la riduzione, entro la fine del 2019, del numero dei collaboratori di 161 unità, di cui 140 impegnate in attività presso l’Agenzia e presso le regioni e le restanti presso il Ministero della salute.
Al riguardo conferma che la compatibilità economico-finanziaria delle spese previste a fronte delle nuove assunzioni di personale a tempo indeterminato è assicurata, entro la suddetta data, proprio
19 Come le attività concernenti la misurazione, l’analisi, la valutazione e il monitoraggio delle performance degli enti del Servizio Sanitario nazionale che richiedono la presenza dell’Agenzia anche a livello regionale.
mediante la riduzione delle spese connessa al minor numero dei collaboratori. Verrebbe così contemperata l’esigenza di assolvere appieno ai compiti istituzionali dell’Agenzia con la garanzia del mantenimento dell’equilibrio economico-finanziario dell’Ente.
In proposito questa Corte attende di conoscere, e si riserva di valutare, l’impatto effettivo che detti sviluppi normativi e regolamentari avranno sulla riduzione del ricorso alle collaborazioni esterne, consulenze ed incarichi.
5. ATTIVITÀ ISTITUZIONALE
L’Agenzia, quale organo tecnico-scientifico del Servizio sanitario nazionale, svolge - in virtù delle disposizioni contenute nel d.lgs. 19 giugno 1999, n. 229, di riorganizzazione del Servizio sanitario nazionale - un ruolo di collegamento e di supporto decisionale sia per il Ministero della salute sia per le regioni, sulle strategie di sviluppo in conformità agli indirizzi delineati dalla Conferenza unificata Stato-regioni e Stato-città ed autonomie locali.
L’attività dell’Agenas - articolata fondamentalmente in una parte istituzionale ordinaria e in una per la realizzazione di progetti di ricerca - trova una dimensione attuativa nelle seguenti principali aree tematico-funzionali20:
- misurazione, analisi, valutazione, monitoraggio;
- qualità e sicurezza delle cure;
- organizzazione servizi ospedalieri e territoriali (reti);
- trasparenza, integrità e prevenzione della corruzione;
- health technology assessment (Hta);
- educazione continua in medicina (Ecm);
- formazione;
- attività internazionale.
Le diverse attività - con il supporto di processi formativi mirati - toccano l’organizzazione, l’evoluzione, la rilevazione e l’analisi dei costi della sanità nazionale e in particolare: la valutazione di efficacia dei Livelli essenziali di assistenza (Lea); la valutazione, attraverso il Programma nazionale esiti (Pne), dell’efficacia e dell’appropriatezza delle prestazioni; la formulazione di proposte per l’organizzazione dei servizi ospedalieri e territoriali; l’analisi delle innovazioni di sistema, della qualità e dei costi dell’assistenza; lo sviluppo e la diffusione di sistemi per la sicurezza delle cure; il monitoraggio dei tempi di attesa; la segnalazione delle disfunzioni e degli sprechi nella gestione delle risorse personali e materiali e nelle forniture; il
20 Le principali aree di attività dell’Agenzia sono definite in base agli indirizzi della Conferenza unificata.
trasferimento dell’innovazione e delle sperimentazioni in materia sanitaria21; il rischio clinico22, la sicurezza del paziente e l’umanizzazione delle cure.
Altro ambito è quello della prevenzione della corruzione e il rafforzamento dei principi di integrità, eticità e trasparenza per garantire equità di accesso alle cure, uniformità dei livelli essenziali di assistenza e sostenibilità del sistema sanitario23.
L’Agenzia sostiene lo sviluppo dell’Health technology assessment (Hta) e ne coordina la rete italiana24, supporta le regioni per attività stabili di programmazione e valutazione e partecipa ai principali network internazionali ed europei.
Promuove programmi e aderisce a progetti di ricerca, corrente25 e finalizzata26, finanziati dal Ministero della salute. Partecipa ai progetti del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm)27, che opera in base a programmi annuali approvati con decreto del Ministro della salute.
Dal 2008 l’Agenzia è, inoltre, destinataria dei compiti concernenti la gestione amministrativa e organizzativa del Programma nazionale di formazione Ecm (Educazione continua in medicina) e del supporto alla Commissione nazionale per la formazione continua28.
21 L’Agenzia è, inoltre, chiamata ad esprimere alcuni pareri obbligatori in materia di sanità e ad assicurare il costante monitoraggio delle procedure di accreditamento delle strutture pubbliche e private che erogano prestazioni sanitarie e dei conseguenti oneri per il Servizio sanitario nazionale nonché l’attuazione dei protocolli di intesa tra università e regioni concernenti l’apporto delle facoltà di medicina alle attività assistenziali del Servizio sanitario nazionale.
22 La prevenzione e gestione del rischio è basata sulla capacità di raccogliere e analizzare i dati quantitativi e qualitativi relativi all’evento avverso per evitare che si ripeta (risk management), l’analisi e diffusione delle buone pratiche (Osservatorio delle buone pratiche sulla sicurezza in sanità).
23 L’Agenas dal 2014 ha avviato un’attività di collaborazione continua e sistematica con l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) con l’obiettivo di supportare i sistemi sanitari nell’adozione di misure idonee a realizzare processi aziendali corretti, efficaci ed efficienti e per la gestione del rischio derivante da cattiva amministrazione.
24 L’Hta riguarda la valutazione delle tecnologie sanitarie esistenti e di nuova introduzione (dispositivi medici, farmaci, procedure mediche e chirurgiche, ecc.) fondata sulle evidenze scientifiche al fine di informare i processi decisionali. Si tratta di un approccio multidimensionale e multidisciplinare per l’analisi delle implicazioni medico-cliniche, sociali, organizzative, economiche, etiche e legali di una tecnologia attraverso la valutazione di più parametri quali l’efficacia, la sicurezza, i costi, l’impatto sociale e organizzativo. L’obiettivo è quello di valutare gli effetti reali e/o potenziali della tecnologia, sia a priori che durante l’intero ciclo di vita, nonché le conseguenze che l’introduzione o l’esclusione di un intervento ha per il sistema sanitario, l’economia e la società.
25 La ricerca corrente è attuata tramite i progetti istituzionali degli organismi di ricerca nazionali nell’ambito degli indirizzi del Programma nazionale, approvati dal Ministro della salute.
26 La ricerca finalizzata attua gli obiettivi prioritari, biomedici e sanitari del Piano sanitario nazionale, attraverso progetti di ricerca, approvati dal Ministro della salute di concerto con il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.
27 Il Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (Ccm), istituito presso il Ministero della salute dalla legge del 26 maggio 2004, n. 138, con lo scopo di contrastare le emergenze di Salute pubblica legate prevalentemente alle malattie infettive e diffusive e al bioterrorismo, opera in coordinamento con le strutture regionali, attraverso specifiche convenzioni con gli organismi di ricerca. È un organismo di coordinamento tra il Ministero della salute e le regioni per le attività di sorveglianza, prevenzione e risposta tempestiva alle emergenze. Secondo la norma, il Ccm opera “in coordinamento con le strutture regionali attraverso convenzioni con l’Istituto superiore di sanità, l’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro, gli Istituti zooprofilattici sperimentali, le Università, gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e con altre strutture di assistenza e di ricerca pubbliche e private, nonché con gli organi di sanità militare”, e agisce “con modalità e in base a programmi annuali approvati con decreto del Ministro della salute”.
28 L’art. 2, c. 357, della legge n. 244 del 2007 ha trasferito la gestione amministrativa del programma Ecm e il supporto alla Commissione nazionale per la formazione continua di cui all’articolo 16-ter del d.lgs. n. 502 del 1992 all’Agenzia per i servizi sanitari regionali, mentre il successivo c. 358 ha previsto che i contributi alle spese previsti all’articolo 92, c. 5, della legge n.
Il Ministero della salute, in virtù della Convenzione stipulata nell’ambito del Siveas - Sistema nazionale di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria, si avvale dell’Agenas per l’affiancamento alle regioni impegnate nei Piani di riqualificazione ed efficientamento dei Sistemi sanitari regionali. Pertanto, ai sensi dell’art. 1, c. 579 della legge 28 dicembre 2015, n.208 (legge di stabilità 2016), l’Agenzia ha iniziato un percorso per la definizione delle direttrici metodologiche (predisposto un apposito manuale) destinate a indirizzare l’attività di affiancamento al management aziendale, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, agli enti del Servizio sanitario nazionale interessati ai piani di efficientamento e riqualificazione su istanza delle regioni che ne chiedono il supporto. Tale attività, con oneri a carico del bilancio della medesima Agenzia, si concretizza nel supporto in loco alle aziende sanitarie mediante la valutazione dei punti critici dei sistemi sanitari e la conseguente elaborazione di proposte di modelli e interventi per la loro progressiva soluzione.
L’art. 1. c. 513 della legge 30 dicembre 2018, n.145 (bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021) ha, inoltre, previsto per l’Agenas nuove attività per le quali è autorizzata la spesa di euro 100.000 annui a decorrere dall’anno 2019. L’Agenzia è chiamata a realizzare, a supporto del Ministero della salute e delle regioni e province autonome, un sistema di analisi e monitoraggio delle performance delle aziende sanitarie che segnali preventivamente, attraverso un apposito meccanismo di allerta, eventuali e significativi scostamenti relativamente alle componenti economico-gestionale, organizzativa, finanziaria e contabile, clinico-assistenziale, di efficacia clinica e dei processi diagnostico-terapeutici, della qualità, della sicurezza e dell’esito delle cure, nonché dell’equità e della trasparenza dei processi. All’Agenas è, inoltre, affidato il compito di monitorare l’omogenea realizzazione da parte di ciascuna regione di un sistema di verifica delle attività assistenziali e della loro qualità finalizzato alla verifica della qualità delle prestazioni delle singole unità assistenziali delle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, secondo quanto previsto dall’articolo 4, c. 4 del d.l. 13 settembre 2012, n.158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189.
Gli interventi dell’Agenzia, spesso in continuità con le attività intraprese nel 2017 e in ausilio ad altri enti, si sono concentrati sulle seguenti principali aree: gestione e rischio clinico e
388 del 2000 a carico dei soggetti pubblici e privati che chiedono l’accreditamento per lo svolgimento di attività di formazione continua nel settore salute, affluiscono direttamente al bilancio dell’Agenzia ai fini della copertura degli oneri dalla stessa sostenuti, ivi incluse le spese di funzionamento della Commissione nazionale per la formazione continua e degli ulteriori organismi previsti dal citato Accordo del 1° agosto 2007 nonché le spese per il personale derivanti dall’attuazione dei commi da 357 a 360.
sicurezza del paziente, innovazione e tecnologia, revisione delle reti clinico assistenziali, Piano nazionale per il governo delle liste di attesa, accreditamento, attività Ecm, sperimentazione di modelli di certificazione e umanizzazione delle cure, trasparenza e sperimentazione di modelli di gestione dei rischi nel sistema di governance, monitoraggio delle disuguaglianze e sostenibilità del Servizio sanitario nazionale, Piano nazionale esiti (Pne), piani di riqualificazione ed efficientamento aziendale, formazione medico specialistica per la valutazione delle performance assistenziali delle strutture sanitarie, coordinamento del programma nazionale Hta, sistema di monitoraggio, analisi e controllo dell’andamento dei singoli sistemi sanitari regionali, tempi e liste di attesa.
L’attività di ricerca è proseguita grazie al sostegno finanziario dei fondi provenienti dal Ministero della salute, da altre istituzioni (ricerca corrente per il triennio 2016-2018 e accordi di collaborazione e convenzioni) o da fonti internazionali (progetti europei) nonché tramite risorse proprie (ricerca autofinanziata).
Oltre che con il Ministero della salute, diversi progetti di ricerca finalizzata, ordinari e strategici, sono stati attivati, continuati e/o conclusi con altri soggetti (alcune regioni, il Mef, istituti di ricerca), mentre sono parallelamente proseguiti progetti di ricerca in ambito europeo. Nel campo divulgativo prosegue la pubblicazione delle riviste realizzate dall’Agenzia, le cui tematiche sono incentrate sull’analisi e sull’osservazione delle problematiche concernenti il settore sanitario.
Ulteriori e più approfondite informazioni riguardanti gli obiettivi programmatici, le iniziative intraprese e i risultati conseguiti nell’espletamento dell’attività istituzionale dell’Agenzia sono desumibili soprattutto dalle sue relazioni semestralie dal sito internet articolato in aree tematiche. L’Agenzia, tra gli altri atti, pubblica sul sito istituzionale (sezione controlli e rilievi sull’amministrazione) le relazioni annuali sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della Corte dei conti, come indicato dall’art. 31, c. 1, del d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33.
5.1 Iniziative dell’Agenzia
In ordine alle attività poste in essere in seguito alle osservazioni formulate da questa Corte nel referto sulla gestione finanziaria dell’esercizio 2017, l’Agenzia (a seguito anche delle note del Ministero della Salute del 19 marzo e 17 maggio 2019) ha fornito le proprie osservazioni con particolare riferimento al monitoraggio degli scostamenti tra accertamenti e impegni rispetto alle
previsioni di bilancio e all’impatto che le previste procedure di assunzioni di personale avranno sulla riduzione del ricorso alle collaborazioni esterne (note del 15 aprile e 14 giugno 2019).
Per quanto concerne il primo aspetto, considerata l’esigenza di un attento monitoraggio nella stesura del documento previsionale, l’Agenzia sottolinea come le vigenti normative prevedono l’adozione del bilancio di previsione entro il 31 ottobre dell’anno precedente. Pertanto, non risulterebbe possibile inserire in tali previsioni tutte quelle nuove attività che si concretizzano a fine anno, spesso derivanti dall’approvazione a fine dicembre della legge di bilancio dello Stato, e che possono incidere, a volte anche in maniera cospicua, sugli importi da iscrivere a bilancio. Sottolinea, inoltre, il progressivo aumento delle competenze interne e la maggiore attrattività dell’Agenzia quale soggetto proponente o partner di progetti in ambito nazionale ed europeo. Da tale evoluzione consegue, sempre a detta dell’Agenzia, un potenziale ampliamento del margine di imprevedibilità nel processo di pianificazione delle risorse, poiché le attività di ricerca traggono sviluppo dall’adesione a bandi ministeriali e/o europei che intervengono anche in corso d’esercizio e per i quali è dubbia la definizione dell’impegno finanziario sia in termini di budget assegnato che di eventuali cofinanziamenti.
Relativamente al tema della riduzione del ricorso alle collaborazioni esterne, viene richiamata nell’ambito del processo di riordino dell’Agenzia, la già segnalata procedura di assunzione in corso - a parte l’incremento di personale registrato nel corso del 2018 - per il reclutamento di 66 unità a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2019, reso possibile dall’incremento della dotazione organica di 100 unità, in attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 1, commi 444 e seguenti, della legge 27 dicembre 2017, n. 205. Nel richiamare nuovamente le disposizioni normative che hanno assegnato nuovi compiti istituzionali all’Agenzia, la nota sottolinea il presupposto che questi, per la maggior parte, siano assolti a valere sul bilancio della stessa, senza nuovi o ulteriori oneri a carico della finanza pubblica con un riconoscimento implicito delle potenzialità programmatorie e organizzative dell’Agenas.
Xxxxxxx, peraltro, che proseguiranno anche nel corso del 2019, le politiche organizzative necessarie a contenere il ricorso a collaborazioni ed incarichi esterni nei soli limiti necessari ad assicurare il pieno svolgimento delle funzioni istituzionali di natura tecnico-sanitaria e tecnico-scientifica assegnate ivi compresi i progetti di ricerca che, come tali, richiedono un approccio multidisciplinare e multiprofessionale. A ciò, ad oggi, si aggiungono anche le attività scaturenti dai rapporti convenzionali con il Ministero della salute e con altri enti vigilati, che comportano l’utilizzo di personale dedicato anche in loco.
6. GESTIONE FINANZIARIA
Si segnala, in premessa, che ai sensi dell’art. 20 del d.lgs. 19 agosto 2016, n. 175 (testo unico in materia di società a partecipazione pubblica) e dell’art.17 del d.l. 24 giugno 2014, n.90 (misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari) convertito con modificazioni nella legge 11 agosto 2014, n. 114, l’Agenas con nota 27 marzo 2019 ha comunicato di non avere, alla data del 31 dicembre 2017, partecipazioni dirette e indirette in società o enti ovvero rappresentanti in organi di governo di società e di enti, partecipati o meno29.
L’Agenas si avvale di un sistema di contabilità finanziaria associato ad una contabilità economico-patrimoniale. Il rendiconto generale dell’esercizio 2018 fa riferimento agli schemi e ai principi contabili contenuti nel d.p.r. 27 febbraio 2003 n.97, concernente il regolamento sull’amministrazione e la contabilità degli enti pubblici, oltre a quanto previsto dal già ricordato nuovo regolamento di amministrazione e del personale dell’Agenzia approvato il 16 maggio 2018. Il documento è, inoltre, redatto secondo le indicazioni della legge 31 dicembre 2009, n.196 (legge di contabilità e finanza pubblica) e dell’allegato 1 del d.lgs. 31 maggio 2011,
n. 9130 (disposizioni recanti attuazione dell’articolo 2 della legge 31 dicembre 2009, n.196, in materia di adeguamento ed armonizzazione dei sistemi contabili31).
Il rendiconto generale è composto dal conto del bilancio, costituito dal rendiconto finanziario gestionale e decisionale, dal conto economico, dallo stato patrimoniale e dalla nota integrativa corredati dalla situazione amministrativa, dalla relazione sulla gestione e dalla relazione del Collegio dei revisori dei conti.
In termini finanziari l’Agenzia ha adottato il nuovo Piano dei conti integrato di cui al d.lgs. n.
91 del 2011, come disposto dal d.p.r. 4 ottobre 2013, n.132 (regolamento concernente le modalità di adozione del Piano dei conti integrato delle amministrazioni pubbliche), la cui introduzione, prevista in forma obbligatoria dal 1° gennaio 2015 è avvenuta con deliberazione del Consiglio di amministrazione del 29 luglio 2015. Gli importi delle voci di entrata e di uscita
29 Ai fini del censimento annuale delle partecipazioni e dei rappresentanti nominati negli organi di governo delle società ed enti partecipati.
30 L’Agenas ha partecipato, per il biennio 2015-2016, alla sperimentazione della tenuta della contabilità sulla base del nuovo principio della competenza finanziaria c.d. “potenziata” di cui all’articolo 25, c. 1.
31 La legge, n. 196 del 2009 ha previsto il processo di riforma degli ordinamenti contabili pubblici per rendere i bilanci delle pubbliche amministrazioni omogenei, confrontabili ed aggregabili secondo i principi e le classificazioni di cui al regolamento n.2223/96 del Consiglio Europeo del 25 giugno 1996 (sistema europeo dei conti nazionali e regionali della Comunità).
sono stati conseguentemente definiti secondo il suddetto Piano. Le spese, in particolare, sono articolate per missioni e programmi32, in ottemperanza al d.p.c.m. 12 dicembre 2012.
L’Agenzia ha, inoltre, implementato il Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio, ai sensi del d.lgs. n.91 del 2011, che illustra le linee strategiche dell’amministrazione da intraprendere all’interno dell’articolazione delle missioni e dei programmi, integrato con le risultanze osservate in termini di raggiungimento dei risultati stessi.
Si segnala, inoltre, che, in ottemperanza alle citate disposizioni l’Agenzia ha proceduto (deliberazione C.d.a. n. 8 del 2019) al riaccertamento dei residui attivi e passivi provenienti da esercizi anteriori a quello di provenienza, ai sensi del d.p.r. n. 97 del 2003. Con il suddetto provvedimento, a seguito di specifica istruttoria svolta in ordine alla sussistenza delle condizioni per la loro cancellazione, l’Agenzia ha eliminato residui attivi per euro 355.687 e residui passivi per euro 571.820 con un saldo positivo di euro 261.133. Sull’operazione, visionata la documentazione di supporto, ha espresso parere favorevole il Collegio dei revisori dei conti procedendo alla redazione dell’apposita relazione illustrativa prevista dall’art. 40, c.5 del d.p.r. n.97 del 2003.
6.1 Risultanze complessive della gestione
Il rendiconto generale 2018, approvato dal Consiglio di amministrazione il 16 aprile 2019, non è stato oggetto di osservazioni da parte del Collegio dei revisori33, che lo ha esaminato nella seduta dell’11 aprile 2019. Del pari positivo, fatte salve alcune osservazioni, è stato il giudizio dei ministeri vigilanti34.
Il Mef, riguardo alla classificazione delle spese, segnala - come per il 2017 - l’elevata consistenza della spesa imputata nella missione “servizi istituzionali e generali delle amministrazioni
32 Ai sensi dell’art. 10 del d.lgs. n. 91 del 2011 le missioni costituiscono le funzioni principali e gli obiettivi strategici dell’Agenzia perseguite con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili, mentre i programmi sono aggregati omogenei di attività destinate a perseguire gli obiettivi definiti nelle missioni. Ad ogni missione corrisponde uno specifico programma individuato nel rispetto dei criteri stabiliti per il consolidamento della spesa pubblica associando ad essi anche il raccordo con la codifica Cofog di II° livello (classification of the functions of government) per la valutazione omogenea delle attività delle pubbliche amministrazioni svolte dai diversi Paesi europei (Mef. Circolare n. 23 del 13 maggio 2013). L’Agenas articola la sua attività in tre missioni istituzionali: 1) tutela della salute; 2) ricerca e innovazione; 3) servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche. Seguono le missioni: 4) fondi da ripartire; 5) Servizi in conto terzi e partite di giro. 33 Il Collegio prende atto della documentazione fornita dall’Agenzia in merito alla procedura di riaccertamento dei residui e delle variazioni apportate nel 2018 ai dati contabili conseguenti all’adozione definitiva del Piano integrato dei conti, di cui al
d.p.r. n. 132 del 2013. Nella relazione sono altresì evidenziati, tra i dati maggiormente significativi, l’incremento, dal lato delle entrate, sia dei trasferimenti dalle amministrazioni sia dei proventi dall’attività Ecm. Per quanto concerne le uscite, invece, considerati gli accresciuti compiti istituzionali assegnati all’Agenzia sono segnalati gli incrementi per le collaborazioni coordinate e a progetto, gli incarichi professionali, le indennità di missione e trasferta, l’organizzazione di manifestazioni, le locazioni di immobili e le retribuzioni al personale; in flessione gli oneri per utenze e servizi informatici e di telecomunicazione nonché i trasferimenti correnti.
34 Espresso con note: Ministero dell’economia e delle finanze - RgS (16 maggio 2019); Ministero della salute (24 maggio 2019).
pubbliche” invitando, pertanto, l’Agenzia a verificare la tipologia di spesa inserita, ricordando che la stessa missione deve essere utilizzata in misura residuale in quanto destinata a spese di carattere generale. Ha inoltre rappresentato la necessità - in accordo con il Ministero della Salute - che l’Agenzia fornisca elementi informativi circa il rispetto complessivo delle norme di riferimento in tema di contenimento della spesa pubblica35 facendo presente, comunque, che risultano versati all’entrata del bilancio dello Stato euro 61.401.
La seguente tabella riporta, in sintesi, i saldi contabili più significativi del rendiconto generale 2018, a raffronto con quelli del precedente esercizio.
Tabella 5 - Risultanze finali
(dati in migliaia)
2018 | 2017 | Var. ass. | var. % | |
Entrate complessive accertate | 29.253 | 26.117 | 3.136 | 12 |
Uscite complessive impegnate | 21.747 | 19.739 | 2.008 | 10 |
AVANZO FINANZIARIO | 7.506 | 6.378 | 1.128 | 18 |
Valore della produzione | 23.675 | 23.596 | 79 | 0 |
Costi della produzione | 16.572 | 15.299 | 1.273 | 8 |
saldo tra valore costi della produzione | 7.103 | 8.297 | -1.194 | -14 |
Saldo proventi ed oneri finanziari | 7 | 3 | 4 | 133 |
Saldo proventi ed oneri straordinari | -21 | -202 | 181 | -4 |
Imposte | 755 | 621 | 134 | 22 |
AVANZO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO | 6.334 | 7.477 | -1.143 | -15 |
Attivo patrimoniale | 118.496 | 111.802 | 6.694 | 6 |
Passivo patrimoniale | 2.618 | 2.258 | 360 | 16 |
PATRIMONIO NETTO | 115.878 | 109.544 | 6.334 | 6 |
Consistenza di cassa a fine esercizio | 108.939 | 100.372 | 8.567 | 9 |
Residui attivi | 6.466 | 6.780 | -314 | -5 |
Residui passivi | 5.063 | 4.532 | 531 | 12 |
AVANZO D’AMMINISTRAZIONE | 110.342 | 102.620 | 7.722 | 8 |
Rispetto al 2017 alcune voci sia delle entrate sia delle uscite sono state diversamente imputate in ragione dell’implementazione del Piano dei conti integrato. L’Agenas ha, pertanto, correttamente provveduto a indicare e riclassificare nel rendiconto finanziario decisionale i dati relativi al 2017 al fine di renderli omogenei e maggiormente confrontabili.
Anche nel 2018 alla formazione delle risultanze finanziarie finali hanno contribuito in misura decisiva le entrate relative all’attività di gestione del Sistema Ecm affidata all’Agenzia - euro 15,95 milioni a fronte di euro 15,68 milioni nel 2017 (+2 per cento) - seguite dai trasferimenti correnti da parte dello Stato, aumentati da euro 6,43 milioni ad euro 6,90 milioni (+7 per cento), di cui euro 2,95 milioni quale contributo ordinario del Ministero della salute, da quelli delle amministrazioni locali
35 In particolare: d.l. 25 giugno 2008, n.112, convertito in legge 6 agosto 2008, n. 133; d.l. 31 maggio 2010, n. 78, convertito in
legge 30 luglio 2010, n. 122; legge 24 dicembre 2012, n. 228.
pari a euro 1,56 milioni (euro 0,60 milioni nel 2017) e dell’Unione Europea (euro 221 mila a fronte di appena 76 mila euro nel 2017).
Il totale dei trasferimenti correnti passa da euro 7,36 milioni a 9,29 con un incremento complessivo del 26 per cento. In considerazione della crescita delle entrate complessive accertate (+12 per cento) rispetto a quella leggermente inferiore delle uscite complessive impegnate (+10 per cento), l’esercizio in esame si chiude con un avanzo finanziario di competenza, pari a euro 7,50 milioni, più consistente (+18 per cento) rispetto a quello (euro 6,38 milioni) registrato nel 2017.
Ciò premesso, può rilevarsi che:
- in ragione principalmente della maggiore crescita dei costi, rispetto a quella lievissima del valore della produzione, diminuisce il saldo positivo della gestione caratteristica (-14 per cento), considerati peraltro i modesti proventi finanziari (euro 7 mila), gli oneri straordinari (euro 21 mila) e le imposte d’esercizio (euro 755 mila);
- a fine 2018 il patrimonio netto, per effetto del positivo risultato economico e dell’invariata consistenza del fondo di dotazione, si attesta ad euro 115,88 milioni, con un incremento del 6 per cento rispetto al precedente esercizio;
- cresce (+9 per cento) il fondo di cassa che, al termine del 2018, presenta la consistenza di euro 108,94 milioni, mentre la gestione dei residui, considerata anche l’operazione di cancellazione effettuata soprattutto sui passivi, evidenzia ancora una prevalenza dei residui attivi (euro 1,40 milioni);
- l’avanzo di amministrazione, infine, registra nel 2018 (euro 110,34 milioni, di cui euro 1,08 vincolati) un incremento dell’8 per cento.
6.2 Raffronto tra previsioni di bilancio e risultati contabili a chiusura di esercizio
Gli accertamenti in entrata e gli impegni di spesa assunti nel corso del 2018 posti a raffronto con le previsioni definitive sono riportati, in sintesi, nelle tabelle che seguono.
Tabella 6 - Riepilogo entrate
(dati in migliaia)
2018 | ||||
Oggetto | Previsioni | Accertamenti | Riscossioni | Rimaste da |
definitive | riscuotere | |||
Entrate da trasferimenti correnti | 10.833 | 9.293 | 2.764 | 6.529 |
Entrate correnti extratributarie | 16.275 | 16.282 | 1.903 | 14.379 |
Entrate correnti | 27.108 | 25.575 | 4.667 | 20.908 |
Entrate in conto capitale | 0 | 0 | 0 | 0 |
Entrate effettive | 27.108 | 25.575 | 4.667 | 20.908 |
Partite di giro | 3.987 | 3.678 | 4 | 3.674 |
Totale generale | 31.095 | 29.253 | 4.671 | 24.582 |
Tabella 7 - Riepilogo spese
(dati in migliaia) | ||||
2018 | ||||
Oggetto | Previsioni | Impegni | Pagamenti | Rimaste da |
definitive | pagare | |||
Spese correnti | 28.816 | 17.557 | 14.909 | 2.648 |
Spese in conto capitale | 853 | 512 | 197 | 315 |
Spese effettive | 29.669 | 18.069 | 15.106 | 2.963 |
Partite di giro | 3.987 | 3.678 | 3.674 | 4 |
Totale generale | 33.656 | 21.747 | 18.780 | 2.967 |
Dal riepilogo appena esposto si deduce, in primo luogo, il divario tra entrate previste (definitive, comprensive delle variazioni) ed accertamenti, con scostamento complessivo (- euro 1,84 milioni, pari al 6 per cento circa, in miglioramento rispetto al dato del 2017 (- euro 5,42 milioni nel 2017 pari al 17 per cento).
I principali scostamenti - a parte quelli delle partite di giro (euro 310 mila) - hanno riguardato le entrate correnti e, in particolare, i contributi delle amministrazioni centrali (euro 785 mila), i trasferimenti dalle amministrazioni locali (euro 116 mila) e dall’Unione Europea e dal resto del mondo (euro 638 mila).
Quanto alla differenza tra spese previste ed impegni assunti, la differenza complessiva (- euro 11,91 milioni) si attesta intorno al 35 per cento (38 per cento nel 2017, con uno scostamento di
– euro 12,12 milioni). Anche questo dato evidenzia una certa evoluzione della capacità programmatoria dell’Agenzia. La differenza è attribuibile essenzialmente alle spese correnti per euro 11,26 milioni, e, in misura residuale, a quelle in conto capitale (euro 341 mila) e alle partite di giro (euro 310 mila).
Oltre alle partite di giro (specialmente per ritenute erariali, previdenziali e assistenziali su redditi da lavoro dipendente e autonomo nonché per scissione contabile Iva-split payment), gli scostamenti di spesa più significativi - secondo l’articolazione dei capitoli introdotta dal nuovo
Piano integrato dei conti - sono stati determinati, nell’esercizio in esame, dai mancati impegni
in parte corrente. Questi sono riconducibili alla complessiva attività di Ecm e di ricerca e sperimentazione relativi, in particolare, alle collaborazioni coordinate e a progetto, agli incarichi libero professionali di studio, ricerca e consulenza nonché alle indennità di missione e trasferta al personale, oltre ai trasferimenti passivi (regioni e province autonome), agli oneri tributari, al fondo di riserva, alle spese per il personale e ad alcune voci relative all’acquisto beni e servizi. Per la componente in conto capitale, detti scostamenti si riferiscono alle voci concernenti gli acquisti hardware, macchinari, fabbricati a uso istituzionale.
Vale segnalare che gran parte dei suddetti minori impegni non rappresentano vere e proprie economie di bilancio, avendo una assegnazione specifica (progetti di ricerca).
Nonostante i suddetti dati risultino in tendenziale miglioramento rispetto agli esercizi precedenti, denotando una più attenta capacità programmatoria, la presenza di scostamenti di accertamenti e impegni rispetto alle previsioni di bilancio inducono questa Corte, conformemente a quanto segnalato nei precedenti referti, a ribadire la necessità che l’Agenzia, in occasione della stesura del documento previsionale, continui nell’attento monitoraggio delle proprie esigenze, specie in materia di spese. Ciò al fine di assicurarne la reale pianificazione e attendibilità nonché lo svolgimento delle attività assegnate alla stessa e, in particolare, di quelle connesse alla ricerca e alla sperimentazione.
6.3 Rendiconto finanziario
La tabella seguente espone le voci di entrata e di uscita - rettificate secondo il nuovo Piano integrato dei conti di cui al d.p.r. n.132 del 2013 - confrontate con quelle dell’esercizio precedente.
Tabella 8 - Rendiconto finanziario
(dati in migliaia)
2018 | Inc. % | 2017 | Inc. % | |
ENTRATE | ||||
CORRENTI | ||||
Trasferimenti correnti da Amministrazioni pubbliche | ||||
- trasferimenti da Ministeri | 6.901 | 24 | 6.433 | 25 |
- trasferimenti da enti centrali produttori di servizi assistenziali, ricreativi e culturali | 0 | 0 | 0 | 0 |
- trasferimenti da enti e istituzioni centrali di ricerca e Istituti e stazioni sperimentali di ricerca | 0 | 0 | 40 | 0 |
- trasferimenti da altre amministrazioni centrali n.a.c. | 573 | 2 | 192 | 1 |
- trasferimenti da Regioni e province autonome | 1.357 | 5 | 513 | 2 |
- trasferimenti da Università | 0 | 0 | 0 | 0 |
- trasferimenti da Aziende sanitarie locali | 182 | 0 | 78 | 0 |
- trasferimenti da altri enti e agenzie regionali e sub regionali | 18 | 0 | 13 | 0 |
Totale | 9.031 | 31 | 7.269 | 28 |
Trasferimenti correnti dall’Unione Europea e dal resto del mondo | ||||
- trasferimenti dall’Unione Europea | 221 | 1 | 76 | 0 |
- trasferimenti dal resto del mondo | 41 | 0 | 19 | 0 |
Totale | 262 | 1 | 95 | 0 |
Totale trasferimenti correnti | 9.293 | 32 | 7.364 | 28 |
Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione di beni | ||||
- entrate dalla vendita e dall’erogazione di servizi | 15.951 | 55 | 15.684 | 60 |
Totale | 15.951 | 55 | 15.684 | 60 |
Rimborsi e altre entrate correnti | ||||
- rimborsi | 256 | 1 | 337 | 2 |
- altre entrate correnti | 75 | 0 | 10 | 0 |
Totale | 331 | 1 | 347 | 2 |
TOTALE ENTRATE CORRENTI | 25.575 | 88 | 23.395 | 90 |
IN CONTO CAPITALE | 0 | 0 | 0 | 0 |
TOTALE ENTRATE IN CONTO CAPITALE | 0 | 0 | 0 | 0 |
PARTITE DI GIRO | 3.678 | 12 | 2.722 | 10 |
TOTALE PARTITE DI GIRO | 3.678 | 12 | 2.722 | 10 |
TOTALE GENERALE ENTRATE | 29.253 | 100 | 26.117 | 100 |
variazione % | 12 | 1 | ||
USCITE | ||||
CORRENTI | ||||
- redditi da lavoro dipendente | 3.764 | 18 | 2.581 | 13 |
- imposte e tasse a carico dell’Ente | 923 | 4 | 837 | 4 |
- acquisto di beni e servizi | 11.777 | 54 | 10.878 | 55 |
- trasferimenti correnti | 973 | 5 | 2.196 | 11 |
- rimborsi e poste correttive delle entrate | 108 | 0 | 159 | 1 |
- altre spese correnti | 12 | 0 | 7 | 0 |
TOTALE SPESE CORRENTI | 17.557 | 81 | 16.658 | 84 |
IN CONTO CAPITALE | ||||
- investimenti fissi lordi e acquisto terreni | 512 | 2 | 359 | 2 |
TOTALE SPESE IN CONTO CAPITALE | 512 | 2 | 359 | 2 |
PARTITE DI GIRO | 3.678 | 17 | 2.722 | 14 |
TOTALE PARTITE DI GIRO | 3.678 | 17 | 2.722 | 14 |
TOTALE GENERALE USCITE | 21.747 | 100 | 19.739 | 100 |
variazione % | 10 | -2 | ||
AVANZO/DISAVANZO FINANZIARIO | 7.506 | 6.378 | ||
variazione % | 18 | 11 |
Il rendiconto presenta un avanzo finanziario di euro 7,50 milioni, in aumento del 18 per cento rispetto all’esercizio precedente, derivante dal saldo algebrico tra il totale delle entrate accertate, di euro 29,25 milioni, e quello delle corrispondenti spese impegnate, pari a euro 21,75 milioni.
Delle entrate correnti, accertate in euro 25,57 milioni (euro 23,39 milioni nel 2017), le poste più rilevanti sono costituite - oltre che dalle entrate proprie dell’Ente (vendita di servizi pari a euro 15,95 milioni, a fronte di euro 15,68 milioni nel precedente) provenienti quasi interamente dai soggetti pubblici e privati collegati all’attività di gestione del Sistema Ecm, di cui si è già detto
- dal contributo ordinario annuale dello Stato e dai trasferimenti correnti erogati dallo stesso Stato e da altri organismi del settore pubblico e/o privato, sia centrali che locali, di solito collegati ad attività di collaborazione scientifica e tecnica.
Nel 2018 l’apporto complessivo statale passa a euro 6,90 milioni (+7 per cento) evidenziando un andamento crescente sia della componente ordinaria sia di quella finalizzata. Il contributo ordinario, in particolare, passa da euro 2,88 milioni a euro 2,95 milioni (+2 per cento), con una incidenza di circa l’11 per cento sulle entrate correnti, mentre quello finalizzato da euro 3,55 milioni a euro 3,95 milioni (+11 per cento) corrispondente a un’incidenza del 15 per cento sulle medesime entrate. Quest’ultimo si riferisce agli ulteriori contributi statali stanziati per la ricerca corrente e quella finalizzata36 nonché agli accordi di collaborazione (tra i quali il supporto metodologico al programma nazionale l’Hta) e, soprattutto, alla Convenzione con il Ministero della salute per il supporto tecnico-operativo per l’attività di affiancamento delle regioni interessate dai piani di rientro.
Non è più presente il concorso delle regioni alle spese in materia di formazione specifica in medicina generale in quanto dal 2017 l’Agenas, facendo seguito a quanto rappresentato alla Commissione salute ed al Ministero della salute non si occupa più delle procedure relative al concorso per l’ammissione al corso di formazione specifica in medicina generale.
Oltre ai suddetti lievemente accresciuti proventi Ecm (+2 per cento), le entrate proprie hanno evidenziato il sensibile sviluppo dei proventi per accordi di collaborazione con le regioni (+165 per cento)37. È, altresì, nettamente aumentata (+146 per cento) la complessiva partecipazione degli enti38 e aziende pubbliche centrali e locali al cofinanziamento dei progetti di ricerca finalizzata e dei programmi speciali nazionali, dell’Unione Europea e del resto del mondo
36 Trattasi di quote di saldo, o in acconto, per ricerca corrente e finalizzata anche di anni precedenti.
37 In particolare, con le regioni Sicilia, Piemonte, Lazio, Veneto (euro 900 mila per la convenzione sul portale della trasparenza).
38 Si segnala la convenzione con Aifa per euro 573 mila.
(+176 per cento). In flessione (-5 per cento), invece, la consistenza dei rimborsi ed altre entrate correnti tra i quali quelli da parte di enti ed amministrazioni per il personale di ruolo dell’Agenzia in posizione di comando presso i medesimi (euro 285 mila ed euro 256 mila rispettivamente nel 2017 e nel 2018) oltre ai diritti di segreteria (euro 63 mila) versati per la partecipazione ai concorsi per il personale banditi ai sensi della legge n.205 del 2017.
La composizione e l’evoluzione dei dati in termini omogenei della gestione sono messe in evidenza nella seguente tabella.
Tabella 9 - Riepilogo entrate contributive e proprie accertate
(dati in migliaia) | ||||||
Contributo ordinario del Min. salute | Contributo del Min. salute per ricerca39 | Contributi da amministrazioni, enti e aziende pubbliche centrali e locali, Unione Europea e resto del mondo | Proventi da contratti stipulati con le regioni | Proventi dalle prestazioni di servizi- tariffe (accrediti Ecm) | Totale | |
2017 | 2.881 | 3.552 | 420 | 513 | 15.682 | 23.048 |
2018 | 2.946 | 3.955 | 1.035 | 1.357 | 15.951 | 25.244 |
Nell’esercizio in esame, le spese correnti, impegnate per euro 17,56 milioni (euro 16,66 milioni nel 2017), sono state, in particolare, così destinate:
- euro 11,78 milioni (euro 10,88 milioni nel 2017) per acquisto di beni e servizi relativi al funzionamento dell’Agenzia, tra i quali rilevano, quanto a consistenza, le uscite per le collaborazioni coordinate e a progetto (euro milioni 6,92), gli incarichi professionali (euro milioni 1,94) in aumento rispetto al precedente anno in relazione - come visto precedentemente - agli accresciuti compiti affidati nel corso degli ultimi anni all’Agenzia e per la locazione di immobili (euro 1,05 milioni a fronte di euro 832 mila nel 2017)40;
- euro 3,76 milioni (+46 per cento)41 per il personale dipendente a tempo indeterminato e determinato42 e il Direttore generale – con un’incidenza sul totale delle spese correnti
39 Compreso il contributo del 5 per mille.
40 Il 10 marzo 2016 è stato stipulato dall’Agenzia il contratto di locazione della porzione di immobile di via Piemonte (sede dell’Agenzia) in Roma con contestuale conclusione del precedente contratto di service. L’importo comprende, inoltre, il costo dell’ulteriore locazione per una nuova ala dell’edificio, a decorrere dal 15 marzo 2018.
41 Per l’analisi vedi retro par. 3 - Risorse umane e costo del lavoro.
42 Si segnala che similmente al 2017, nell’esercizio in esame i compensi per le collaborazioni coordinate e a progetto (euro 6,92 milioni a fronte di euro milioni 6,44 nell’esercizio precedente sono stati iscritti tra gli “acquisti di beni di consumo e servizi”. Medesima allocazione hanno, peraltro, avuto gli oneri per incarichi libero professionali di studi, ricerca e consulenza (euro 1,94 milioni ed euro milioni 1,25, rispettivamente nel 2018 e nel 2017) e le altre prestazioni professionali e specialistiche (euro 12 mila ed euro 15 mila).
del 18 per cento - comprendenti le retribuzioni lorde, le indennità accessorie e di risultato, i contributi assistenziali/previdenziali, gli assegni familiari e i buoni pasto43. L’incremento complessivo è determinato, come già segnalato, dall’avvio, a partire dal mese di aprile 2018, del programma di assunzioni di personale a tempo indeterminato in attuazione delle disposizioni della legge n.205 del 201744, che prevedono, come visto in precedenza, l’assunzione di ulteriori 66 unità entro la fine del 2019, al termine delle procedure concorsuali in corso;
- euro 973 mila (euro 2,20 milioni nel 2017) per trasferimenti passivi alle unità di ricerca per lo svolgimento dell’attività di ricerca e sperimentazione sulla base di accordi e convenzioni (in particolare regioni e province autonome, istituti e stazioni sperimentali, università, agenzie regionali e sub regionali, istituzioni sociali private); la contrazione riguarda quasi tutti i destinatari sia centrali che locali, nonché le istituzioni private;
- euro 923 mila per oneri tributari;
- euro 108 mila per poste correttive riguardanti essenzialmente rimborsi spese del personale (xxxxxxx, distacchi, fuori ruolo).
Vi sono infine altri oneri, in gran parte in calo rispetto all’esercizio precedente, tra i quali, i servizi di rete per trasmissione dati e voip con relativa manutenzione (euro 148 mila), l’accesso alle banche dati e a pubblicazioni on line (euro 262 mila), gli altri servizi diversi per euro 224 mila (comprendenti quelli relativi all’espletamento delle procedure concorsuali per il nuovo personale), gli oneri per organizzazione di eventi, pubblicità e servizi di trasferta (euro 400 mila, di cui euro 273 mila per indennità di missione), i servizi di pulizia (euro 167 mila) e le licenze software (euro 135 mila) e le manutenzioni varie (euro 115 mila). Tra gli acquisti di beni e servizi sono compresi euro 116 (-18 per cento) in favore degli organi istituzionali e dell’Organismo indipendente di valutazione (Oiv);
In tema di utilizzo degli strumenti di acquisto centralizzato45, l’Agenas ha fornito una prospettazione (vedi tabella n.10), da cui risulta il ricorso alle convenzioni Consip, agli accordi
43 Le indennità di missione trasferta sono riportate tra gli acquisti di beni e servizi.
44 Nel 2018 l’Agenzia ha proceduto all’assunzione di 25 unità per scorrimento delle graduatorie concorsuali ancora aperte e
all’utilizzo delle procedure di mobilità che hanno interessato 5 unità.
45 In applicazione della vigente normativa relativa agli enti pubblici non economici (che si ricollegano all’importo dell’acquisto e alla natura merceologica del bene) e precisamente: art.1, c. 7, del d.l. n. 95/2012, conv. in l. n. 135/2012; decreto Mef 22 dicembre 2015 (per gli acquisti di energia elettrica, gas, carburanti rete, carburanti extra rete, combustibili per riscaldamento, telefonia fissa, telefonia mobile, buoni pasto); art. 1, commi 512 e 516, della l. n.208/2015 (per gli acquisti di beni e servizi informatici); art. 1, commi 449 e 450, della l. n. 296/2006 (per gli acquisti di tutte le restanti categorie merceologiche).
quadro, ovvero ai sistemi telematici di negoziazione su Mepa e Sdapa sia a quelli extra Consip/Mepa.
Tabella 10 - Ricorso strumenti acquisto centralizzato
CATEGORIA MERCEOLOGICA | Contratti extra CONSIP/MEPA | |||
Indifferenziata | Energia elettrica, Gas, Carburanti rete, Carburanti extra rete, Combustibili per riscaldamento, Telefonia fissa, Telefonia mobile, Buoni pasto | Beni e servizi informatici | ||
sopra soglia | sotto soglia | sopra e sotto soglia | sopra soglia | |
FACOLTA’ di ricorso alle convenzioni CONSIP ovvero OBBLIGO di utilizzazione dei parametri prezzo- qualità delle medesime; art.1, comma 449, secondo periodo, della L. n.296/2006 | OBBLIGO di ricorso al MEPA o ad altri mercati elettronici al di sopra di mille euro; art.1 comma 450, della L.n.296/2006 | OBBLIGO di ricorso alle convenzioni CONSIP, accordi quadro, ovvero ai sistemi telematici di negoziazione su MEPA e SDAPA; art. 1, comma 7, del D.L. n.95/2012, conv. in L. 135/2012; D.M. MEF del 22 dicembre 2015 | OBBLIGO di ricorso agli strumenti di acquisto e negoziazione CONSIP e dei soggetti aggregatori, salva autorizzazione motivata, resa dall’organo di vertice, all’acquisto autonomo, per indisponibilità o inidoneità del bene o servizio oggetto di convenzione, ovvero in casi di necessità ed urgenza, da trasmettere all’ANAC ed all’AGID; art.1, commi 512 e 516, della L. n.208/2015 | |
sotto soglia | sopra e sotto soglia | Beni e servizi informatici sotto | ||
680.042,36 | 69.549,00 | 393.409,13 | 133.021,51 |
Le spese in conto capitale, ammontanti complessivamente ad euro 512 mila (euro 359 mila nel 2017), si riferiscono fondamentalmente all’acquisto di mobili e arredi per ufficio, macchinari, server e software per il funzionamento dell’Agenzia.
Le partite di giro (euro 3,67 milioni), infine, riguardano principalmente la gestione delle trattenute erariali, previdenziali e assistenziali e i versamenti Iva.
6.4 Autonomia finanziaria ed incidenza delle spese
Dopo il quadriennio 2013-2016, caratterizzato dalla progressiva riduzione dei trasferimenti dallo Stato sia ordinari sia finalizzati alla ricerca, il biennio 2017-2018 si presenta in controtendenza. Il 2017 risulta, peraltro, caratterizzato anche dalla riduzione delle entrate proprie, mentre l’esercizio in esame evidenzia una loro leggera ripresa. Ciò determina la contrazione dell’autonomia finanziaria dell’Agenzia, con riferimento alle entrate correnti.
L’incidenza percentuale dei proventi da prestazioni di servizi-tariffe (accrediti Ecm) scende, infatti, dal 67 al 62 per cento (dal 60 al 55 per cento in termini di entrate complessive).
Per quanto concerne, invece, le spese di funzionamento, riepilogate nella tabella seguente, la crescita complessiva (15 per cento) è determinata dai maggiori oneri per acquisto di beni e servizi (tra i quali sono inseriti, in particolare, i contratti per collaborazioni coordinate e a progetto (euro milioni 6,92) e gli incarichi professionali (euro milioni 1,94)46 previsti dal regolamento dell’Agenzia) in presenza, peraltro, del minor peso esercitato dagli oneri per gli organi contrapposti all’incremento di quelli per il personale. L’andamento delle spese di funzionamento si riflette, pertanto, in un elevato grado d’incidenza sulle spese correnti (81 per cento nel 2017 e 89 per cento nel 2018).
Tabella 11 - Spese di funzionamento
(dati in migliaia)
2018 | 2017 | Var.% | ||
Organi istituzionali | A | 116 | 141 | -18 |
Personale | B | 4.037 | 2.749 | 47 |
Acquisto di beni e servizi47 | C | 11.388 | 10.569 | 8 |
Totale (a+b+c) | 15.541 | 13.459 | 15 |
46 Personale per lo svolgimento di specifiche attività.
47 Al netto sia delle indennità di missione e trasferta pari ad euro 273 mila (inserite tra gli oneri del personale) sia dei compensi agli organi istituzionali pari ad euro 116 mila.
7. CONTO ECONOMICO
Nella tabella che segue sono rappresentati i risultati della gestione economica 2018, posti a confronto con quelli dell’esercizio precedente. Si segnala che nel conto economico compaiono i proventi e gli oneri straordinari. Infatti, nonostante il x.x.xx. 18 agosto 2015, n. 139 abbia eliminato le attività straordinarie, per gli enti che applicano la contabilità civilistica, riclassificandole, sulla base della loro natura, all’interno delle altre voci del conto economico, l’Agenas non si è ancora adeguata a tale prescrizione. Si raccomanda pertanto all’Ente di dare corretta applicazione alle disposizioni attualmente in vigore.
Tabella 12 - Conto economico
(dati in migliaia)
2018 | 2017 | Var. % | |
A Valore della produzione | |||
Proventi e corrispettivi per la produzione delle prestazioni e/o servizi | |||
- trasferimenti correnti da Ministeri | 5.676 | 6.301 | -10 |
- trasferimenti da altre amministrazioni centrali n.a.c. | 555 | 0 | - |
- trasferimenti correnti da enti centrali produttori di servizi assistenziali | 0 | 232 | -100 |
- trasferimenti correnti da altre amministrazioni locali n.a.c. | 0 | 78 | -100 |
- trasferimenti correnti dall’Unione Europea e dal resto del mondo | 239 | 94 | 154 |
- trasferimenti correnti da Regioni e Province autonome | 943 | 770 | 22 |
- proventi da servizi n.a.c. | 15.947 | 15.682 | 2 |
- vendita di servizi per formazione e addestramento | 0 | 2 | -100 |
Altri ricavi e proventi | |||
- entrate da rimborsi, recuperi e restituzioni di somme non dovute o incassate in eccesso | 0 | 6 | -100 |
- entrate da rimborsi, recuperi e restituzioni di somme non dovute o incassate in eccesso | 0 | 46 | -100 |
- altri proventi n.a.c. | 77 | 23 | 235 |
- rimborsi ricevuti per spese di personale (comando, distacco, fuori ruolo, convenzioni, ecc.) | 238 | 362 | -34 |
TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE (A) | 23.675 | 23.596 | 0 |
B Costi della produzione | |||
Per materie prime, sussidiarie, consumo e merci | 19 | 21 | -10 |
Per servizi | 10.934 | 11.077 | -1 |
Per godimento di beni di terzi | 1.166 | 1.037 | 12 |
Per il personale | |||
- salari e stipendi | 1.878 | 1.441 | 30 |
- oneri sociali | 757 | 525 | 44 |
- altri costi | 1.100 | 419 | 163 |
Ammortamenti e svalutazioni | |||
- Ammortamento immobilizzazioni immateriali | 48 | 24 | 100 |
- Ammortamento immobilizzazioni materiali | 396 | 375 | 6 |
Variazioni delle materie prime e di consumo | -2 | 10 | -120 |
Oneri diversi di gestione | 276 | 370 | -25 |
TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE (B) | 16.572 | 15.299 | 8 |
Differenza tra valori e costi della produzione (A-B) | 7.103 | 8.297 | -14 |
C PROVENTI E ONERI FINANZIARI | 7 | 3 | 133 |
D RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE | - | - | - |
E PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI | |||
- oneri straordinari | 0 | 14 | -100 |
- sopravvenienze attive e insussistenze passive | 63 | 48 | 31 |
- sopravvenienze passive e insussistenze attive | 84 | 264 | -68 |
TOTALE PARTITE STRAORDINARIE (E) | -21 | -202 | -90 |
Risultato prima delle imposte (A-B+/-C+/-D+/-E) | 7.089 | 8.098 | -12 |
Imposte sul reddito dell’esercizio | 755 | 621 | 22 |
AVANZO/DISAVANZO (-) ECONOMICO DELL’ESERCIZIO | 6.334 | 7.477 | -15 |
L’esercizio 2018 si è chiuso con un avanzo economico di euro 6,33 milioni al netto delle imposte che incidono per euro 755 mila, inferiore del 15 per cento rispetto a quello registrato nell’esercizio precedente, per effetto principalmente del minor saldo positivo della gestione caratteristica (-14 per cento) che evidenzia un aumento dei costi (+8 per cento), mentre il valore della produzione resta sostanzialmente invariato.
Dall’analisi dei dati contabili si evidenzia che l’Agenzia ha coperto i costi gestionali quasi integralmente con i seguenti apporti:
- euro 15,95 milioni (a fronte di 15,68 milioni nell’esercizio precedente) provenienti dai soggetti che hanno chiesto di essere accreditati per lo svolgimento di attività di formazione continua in medicina (Ecm);
- euro 5,67 milioni (euro 6,30 milioni nel 2017) a titolo di contributi ordinari e per progetti di ricerca da parte dello Ministero della salute;
- euro 943 mila da regioni e province autonome;
- euro 555 mila da altre amministrazioni centrali;
- euro 239 mila complessivamente erogati dall’Unione europea, resto del mondo.
Tra gli altri ricavi si segnalano, invece, i rimborsi ricevuti per spese di personale (euro 238 mila). In merito ai costi della produzione, si segnala che, i più significativi sono costituiti da quelli per il personale (aumentati da euro 2,38 milioni nel 2017 ad euro 3,73 milioni)48, per prestazioni di servizi (euro 11,08 milioni nel 2017 ed euro 10,93 milioni), tra i quali rilevano, quanto a consistenza, i costi per collaboratori (euro 6,87 milioni), incarichi professionali (euro 1,81 milioni), indennità di trasferta (euro 258 mila), accesso a banche dati (euro 261 mila), servizi di rete (euro 206 mila), e gli organi istituzionali e di controllo (euro 160 mila). Aumentano (euro 1,17 milioni a fine 2018 rispetto ad euro 1,04 milioni) i costi per godimento di beni di terzi49, mentre si riducono gli oneri diversi di gestione (da euro 370 mila a euro 276 mila)50.
Ininfluente il lievissimo saldo positivo delle componenti finanziarie, mentre si assottiglia il valore negativo quello delle partite straordinarie (euro 21 mila a fronte di euro 202 mila nel 2017) in gran parte conseguente alla procedura di riaccertamento dei residui nonché a rettifiche contabili.
48 Ingresso di nuove unità di personale per effetto dell’utilizzo di graduatorie concorsuali ancora in essere e delle procedure di mobilità ai sensi del d.lgs. n.165 del 2001, in considerazione della legge n. 205 del 2017, che ha rideterminato la dotazione organica dell’Agenas in 146 unità.
49 Locazioni immobiliari (euro 1,04 milioni), licenze d’uso e noleggi impianti e macchinari.
50 Imposte e tasse locali, costi dei rimborsi per spese del personale esterno e per somme rimborsate ad amministrazioni centrali incassate ma non dovute.
8. STATO PATRIMONIALE
Lo stato patrimoniale - redatto secondo lo schema previsto dall’articolo 2424 del codice civile, per quanto applicabile – evidenzia attività per euro 118,50 milioni, passività per euro 2,62 milioni e un patrimonio netto di euro 115,80 milioni.
Tabella 13 - Stato patrimoniale - attività
(dati in migliaia) | ||||||
2018 | 2017 | Var. Ass. | Var. % | |||
ATTIVITÀ | ||||||
A Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti (A) | 0 | 0 | 0 | - | ||
B Immobilizzazioni | ||||||
Immobilizzazioni immateriali | ||||||
Diritti di brevetto industriale e utilizzazione opere dell’ingegno | 132 | 57 | 75 | 132 | ||
Immobilizzazioni materiali | ||||||
Terreni e fabbricati | 4.952 | 5.143 | -191 | -4 | ||
Impianti e macchinari | 171 | 98 | 73 | 74 | ||
Attrezzature | 32 | 42 | -10 | -24 | ||
Macchine per ufficio | 1 | 1 | 0 | 0 | ||
Hardware | 227 | 228 | -1 | 0 | ||
Mobili e arredi | 222 | 124 | 98 | 79 | ||
Altri beni | 11 | 12 | -1 | -8 | ||
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI (B) | 5.748 | 5.705 | 43 | 1 | ||
C Attivo circolante | ||||||
Rimanenze | ||||||
Materie prime, sussidiarie e di consumo | 29 | 27 | 2 | 7 | ||
Crediti | ||||||
Verso lo Stato e altri soggetti pubblici | 1.474 | 233 | 1.241 | 533 | ||
Verso altri | 566 | 2.703 | -2.137 | -79 | ||
Disponibilità liquide | ||||||
Depositi bancari e postali | 110.657 | 103.134 | 7.523 | 7 | ||
TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE (C) | 112.726 | 106.097 | 6.629 | 6 | ||
D Ratei e risconti | 22 | 0 | 22 | - | ||
TOTALE RATEI E RISCONTI (D) | 22 | 0 | 22 | - | ||
TOTALE ATTIVITÀ (A+B+C+D) | 118.496 | 111.802 | 6.694 | 6 |
Tabella 14 - Stato patrimoniale - passività e netto
(dati in migliaia)
2018 | 2017 | Var. Ass. | Var. % | ||
PASSIVITÀ | |||||
A Patrimonio netto | |||||
Fondo di dotazione | 3.323 | 3.323 | 0 | 0 | |
Avanzi (Disavanzi) economici portati a nuovo | 106.221 | 98.774 | 7.447 | 8 | |
Avanzo (Disavanzo) economico dell’esercizio | 6.334 | 7.447 | -1.113 | -15 | |
TOTALE PATRIMONIO NETTO (A) | 115.878 | 109.544 | 6.334 | 6 | |
B Fondo per rischi e oneri | 413 | 214 | 199 | 93 | |
C Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato | 79 | 79 | 0 | 0 | |
D Debiti | |||||
Verso fornitori | 1.692 | 1.432 | 260 | 18 | |
Tributari | 15 | 3 | 12 | 400 | |
Verso Istituti di previdenza e sicurezza sociale | 2 | 0 | 2 | - | |
Verso lo Stato e altri soggetti pubblici | 202 | 315 | -113 | -36 | |
Altri debiti | 215 | 215 | 0 | 0 | |
TOTALE DEBITI (D) | 2.126 | 1.965 | 161 | 8 | |
E Ratei e risconti | 0 | 0 | 0 | - | |
TOTALE RATEI E RISCONTI (E) | 0 | 0 | 0 | - | |
TOTALE PASSIVITÀ (B+C+D+E) | 2.618 | 2.258 | 360 | 16 | |
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ (A+B+C+D+E) | 118.496 | 111.802 | 6.694 | 6 |
La movimentazione dello stato patrimoniale, come risulta dalle tabelle che precedono, mostra un incremento del passivo patrimoniale (16 per cento) a fronte di uno meno consistente delle attività (6 per cento), considerati i proventi e gli oneri connessi all’attività Ecm. Il fondo di dotazione resta inalterato51. Gli avanzi economici pregressi di euro 106,22 milioni e l’avanzo d’esercizio accertato nel conto economico 2018, pari ad euro 6,33 milioni, hanno determinato il progressivo incremento del patrimonio netto dell’Agenzia, cresciuto (6 per cento) da euro 109,55 milioni ad euro 115,88 milioni.
Oltre alle immobilizzazioni - materiali (iscritte in bilancio al costo di acquisto, compresi gli oneri accessori di diretta imputazione) e immateriali (licenze e prodotti software e manutenzione evolutiva) – leggermente variate (+1 per cento) sia per la cessione di alcuni cespiti obsoleti sia per alcuni acquisti effettuati (macchinari, mobili e arredi d’ufficio e hardware), oltre che per gli ammortamenti operati direttamente sulle voci e al valore complessivo (-31 per cento) dei crediti52, si segnalano le disponibilità liquide (depositi bancari e, dal 2010, postali53), influenzate dagli accrediti connessi all’attività Ecm, che da euro 103,13 milioni del 2017 raggiungono a fine 2018 la consistenza di euro 110,66 milioni con un incremento del 7 per cento.
51 A decorrere dal 1999.
52 In gran parte per fatture da emettere, trasferimenti correnti relativi ai progetti di ricerca di competenza economica dell’esercizio in esame, rimborsi per il costo del personale comandato oltre a depositi cauzionali e al credito per il tfr del personale accantonato presso una società assicuratrice.
53 Pari ad euro 1,72 milioni (euro 2,76 milioni nel 2017) dedicati agli accrediti del Programma di Educazione Continua in medicina. Non sono considerati nella consistenza di cassa della situazione amministrativa.
Nelle passività, oltre al patrimonio netto, sono esposti:
- il fondo per rischi ed oneri (euro 413 mila) costituito dagli accantonamenti destinati a fronteggiare i rinnovi contrattuali, i trattamenti accessori del personale dirigente e non dirigente, le indennità di risultato (dirigenti) e la produttività individuale e collettiva del personale non dirigente, le indennità di risultato e la formazione del Direttore e i compensi per il lavoro straordinario;
- il trattamento di fine rapporto dei dipendenti, costituito dal fondo - immutato rispetto all’esercizio precedente - che rappresenta il debito residuo maturato verso i dipendenti e che non accoglie accantonamenti, in quanto sarà l’Inps gestione Inpdap a gestire direttamente l’erogazione di tale trattamento;
- i debiti, soprattutto verso fornitori, per complessivi euro 2,13 milioni, cresciuti dell’8 per cento.
9. SITUAZIONE AMMINISTRATIVA
I dati relativi alla situazione amministrativa di seguito rappresentati testimoniano avanzi in progressiva crescita54. Stesso andamento ha registrato la disponibilità di cassa55 alla chiusura di ciascun esercizio (da euro 93,81 milioni nel 2016 ad euro 108,94 milioni con un incremento del 16 per cento), che denota, pertanto, un indice di elevata liquidità.
La parte vincolata dell’avanzo di amministrazione ammonta a euro 1,08 milioni.
Tabella 15 - Situazione amministrativa
(dati in migliaia)
2018 | 2017 | |||
Consistenza di cassa all’1/1 | 100.372 | 93.808 | ||
- Riscossioni | ||||
in c/ competenza | 24.581 | 21.139 | ||
in c/ residui | 4.629 | 4.438 | ||
Totale parziale | 29.210 | 25.577 | ||
- Pagamenti | ||||
in c/ competenza | 18.780 | 16.855 | ||
in c/ residui | 1.863 | 2.158 | ||
Totale parziale | 20.643 | 19.013 | ||
Consistenza di cassa al 31/12 | 108.939 | 100.372 | ||
variazione % | 9 | 7 | ||
- Residui attivi | ||||
esercizi precedenti | 1.795 | 1.802 | ||
dell’esercizio | 4.671 | 4.978 | ||
totale residui attivi | 6.466 | 6.780 | ||
variazione % | -5 | 4 | ||
- Residui passivi | ||||
esercizi precedenti | 2.096 | 1.648 | ||
dell’esercizio | 2.967 | 2.884 | ||
totale residui passivi | 5.063 | 4.532 | ||
variazione % | 12 | 3 | ||
Avanzo di amministrazione | 110.342 | 102.620 | ||
variazione % | 8 | 7 | ||
Somma indisponibile | 1.082 | 1.528 | ||
Avanzo di amministrazione disponibile | 109.260 | 101.092 |
L’analisi dei dati esposti indica che, nell’esercizio 2018, l’andamento delle riscossioni è stato caratterizzato da un incremento del 14 per cento, superiore al 9 per cento registrato dai pagamenti.
54 L’evoluzione dell’avanzo di amministrazione nel periodo 2007-2018 è caratterizzata da un andamento fortemente ascendente.
55 Come già segnalato ripetutamente nei precedenti referti, si continua a registrare la mancata coincidenza tra la consistenza finale di cassa della situazione amministrativa al 31 dicembre e la disponibilità liquida alla stessa data riportata nell’attivo circolante dello stato patrimoniale, in quanto quest’ultimo considera anche la giacenza sul c/c postale. Si invita nuovamente l’Agenzia a raccordare i due dati al fine di renderli omogenei.
A seguito dell’operazione di riaccertamento effettuata dall’Agenzia e considerato l’incremento dei passivi (+12 per cento) a fronte della contrazione degli attivi (-5 per cento), la gestione dei residui - che interessa quasi esclusivamente la parte corrente – continua a registrare un saldo positivo, pari a euro 1,40 milioni ancorché in flessione del 38 per cento rispetto all’esercizio precedente.
La consistenza dei residui a chiusura del 2018, a raffronto con quella dell’esercizio precedente, è sintetizzata nella tabella che segue.
Tabella 16 - Consistenza dei residui
(dati in migliaia)
RESIDUI ATTIVI | RESIDUI PASSIVI | ||||
2018 | 2017 | 2018 | 2017 | ||
Consistenza all’1/1 | 6.780 | 6.502 | Consistenza all’1/1 | 4.532 | 4.380 |
- Riscossioni | 4.629 | 4.438 | - Pagamenti | 1.863 | 2.158 |
- Riaccertamento in meno | 356 | 262 | - Riaccertamento in meno | 572 | 574 |
+ Residui di competenza | 4.671 | 4.978 | + Residui di competenza | 2.967 | 2.884 |
Consistenza al 31/12 | 6.466 | 6.780 | Consistenza al 31/12 | 5.064 | 4.532 |
In ordine alla provenienza, per l’anno 2018 l’importo complessivo di euro 6,47 milioni relativo ai residui attivi è determinato per euro 1,80 milioni (28 per cento) dagli esercizi precedenti e per euro 4,67 milioni (72 per cento) dalla competenza, mentre per i passivi, pari ad euro 5,06 milioni, euro 2,09 milioni (41 per cento) derivano dagli esercizi precedenti ed euro 2,97 milioni (59 per cento) provengono dalla gestione di competenza.
L’oggetto e l’ammontare delle singole poste attive e passive è riportato nel dettaglio della gestione in conto residui redatto dall’Agenzia a compendio del rendiconto generale, dai quali si desume che, per il 2018:
- tra i residui attivi di competenza la componente più rilevante è rappresentata da quelli derivanti dalla prestazione di servizi (euro 1,68 milioni), per contributi relativi al Sistema Ecm, ai quali si aggiungono quelli da contributi correnti da parte del Ministero della salute (euro 1,51 milioni), delle altre amministrazioni centrali (euro 573 mila) e locali (euro 614 mila) nonché i rimborsi spese da amministrazioni ed enti per il personale dell’Agenzia comandato presso le stesse (euro 181 mila) oltre ad altri di importo inferiore;
- nei residui passivi dell’esercizio spiccano le spese per l’acquisto di beni e servizi (euro 1,26 milioni), i trasferimenti passivi (euro 787 mln) per l’attività di ricerca; seguono i residui riguardanti gli oneri per il personale in servizio (euro 503 mila);
- quanto ai residui pregressi, la gran parte degli attivi si riferisce a importi per saldi e rate da parte del Ministero della salute (circa euro 802 mila), delle regioni e province autonome (euro 491 mila) e delle altre amministrazioni centrali (euro 102 mila), mentre dei passivi euro 808 mila si riferiscono all’acquisto di beni e servizi ed euro 920 mila a trasferimenti correnti per attività di ricerca, sperimentazione o per altre attività finanziate anche con entrate proprie.
Risulta evidente come il risultato della situazione amministrativa, pur in presenza di un continuo saldo positivo proveniente dalla gestione dei residui, sia sensibilmente influenzato dalla notevole consistenza di cassa alla fine dell’esercizio, determinata principalmente dalla sfasatura temporale tra finanziamenti ricevuti ed investimenti programmati e, in particolare, dalla gestione dei flussi finanziari dai proventi e dalle spese relativi all’attività di gestione del Sistema Ecm.
Questa Corte, pur prendendo atto della costante attività di riaccertamento effettuata dal C.d.a., raccomanda all’Agenzia di proseguire nell’adozione di tutte le iniziative funzionali a contenere l’impatto dei residui passivi sulla gestione56. Ciò, s’intende, compatibilmente con la pratica attuazione dei programmi di ricerca, nel cui ambito sono spesso impegnate anche altre pubbliche amministrazioni come unità operative e la cui approvazione spesso supera i limiti temporali di un esercizio finanziario determinando una certa imprevedibilità nel processo di pianificazione delle risorse.
56 L’insorgenza dei residui passivi è legata alle modalità operative dell’Agenzia individuate dalla legge, mentre l’eliminazione è subordinata all’erogazione effettiva delle somme accantonate ed è connessa agli obblighi di rendicontazione dei finanziamenti assegnati e alla verifica dell’esito delle attività di ricerca di competenza del ministero finanziatore. In particolare, l’effettiva (e integrale) erogazione dei finanziamenti non avviene in un’unica soluzione considerato che il trasferimento di somme alle unità operative è subordinato al compimento di determinati stati di avanzamento, la cui effettiva realizzazione deve essere comprovata. Pertanto, se nel corso dell’esercizio non si verificano le circostanze per l’effettiva erogazione della somma originariamente prevista, la relativa spesa, sebbene definita e regolarmente iscritta in bilancio, non può essere effettuata.
10. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
Nel 2018 la gestione dell’Agenas è stata caratterizzata da un aumento delle entrate correnti (+9,3 per cento rispetto al 2017) dovuto, in particolare, all’ulteriore crescita dei trasferimenti dalle Amministrazioni pubbliche (+24,2 per cento; nel 2017 l’incremento era stato del 24,8 per cento, dopo la flessione registrata nell’esercizio precedente). Si è, inoltre, registrato un lieve aumento (+0,8 per cento) delle entrate relative alla vendita di servizi (euro 15,95 milioni, rispetto ai 15,68 dell’esercizio precedente), in massima parte connessi all’attività di gestione del sistema nazionale di educazione continua in medicina - Ecm, che resta di gran lunga la principale fonte di finanziamento dell’Agenzia. Le spese complessive hanno segnato un aumento del 10,2 per cento e il saldo finanziario è risultato pari a 7,5 milioni, (6,4 milioni nel 2017).
Nonostante si riscontri una tendenza al miglioramento nel corso dei successivi esercizi, restano scostamenti significativi tra gli accertamenti e gli impegni a consuntivo e le previsioni definitive di bilancio, indice questo di una ancora insoddisfacente capacità programmatoria, cui l’Ente dovrebbe porre rimedio con un più attento monitoraggio delle effettive esigenze, soprattutto in materia di spese.
Sono ulteriormente aumentate le uscite, già molto elevate, per le collaborazioni. L’ammontare registrato nell’esercizio in esame sfiora i 9 milioni di euro (+15,2 per cento). La Corte ne aveva già sottolineato, nei precedenti referti, l’entità ragguardevole, in termini numerici e monetari, evidenziandone altresì la notevole presenza in diversi settori dell’Agenzia. Pertanto, richiedeva l’adozione da parte dell’Agenas di politiche organizzative che limitassero in modo sostanziale il ricorso agli incarichi esterni e ne definissero in modo chiaro, anche sul sito istituzionale, le tipologie contrattuali. In proposito l’Agenzia ha fatto presente che la rideterminazione dell’organico con il maggior numero di risorse umane consentito dalla legge di bilancio per il 2018 consentirà di limitare il ricorso alle collaborazioni di esperti e di collaboratori esterni, per il cui avvalimento il nuovo regolamento prevede ora specifiche disposizioni. Essendo già iniziate le procedure per il reclutamento del personale previsto nel nuovo organico, questa Corte si riserva di valutare il rispetto di tale impegno già nella relazione per il 2019.
A fine 2018, l’avanzo economico d’esercizio raggiunge l’importo di euro 6,3 milioni inferiore peraltro a quello del 2017 (7,5 milioni), conseguenza di un minor saldo positivo della gestione caratteristica.
Il patrimonio netto si attesta ad euro 115,88 milioni, superiore del 5,8 per cento rispetto al 2017. Cresce (+8,1 per cento) il fondo di cassa che, al termine del 2018, presenta la consistenza di euro 109,26 milioni.
L’avanzo di amministrazione (euro 110,34 milioni) registra anch’esso una crescita del 7,5 per cento.
Le procedure di riaccertamento attuate dall’Agenzia hanno consentito nel 2018 una sia pur lieve riduzione dei residui attivi che restano, peraltro, preminenti rispetto ai passivi. La Corte auspica che l’Agenzia prosegua nelle iniziative idonee a ridurne la consistenza, compatibilmente con la pratica attuazione dei programmi di ricerca.
CORTE DEI CONTI – SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI