MINISTERO DEL TURISMO
MINISTERO DEL TURISMO
Protocollo Interno - 4. PROTOCOLLO - GABINETTO DEL MINISTRO
Prot. n.0003719/23 del 23/02/2023
Il Ministro del Turismo
VISTA la legge 14 gennaio 1994, n. 20, contenente “Disposizioni in materia di giurisdizione e
controllo della Corte dei Conti”;
VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, recante "Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle amministrazioni pubbliche, a norma, dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59";
VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, "Riforma dell’organizzazione del Governo”, a
xxxxx, dell'articolo 11 della L.15 marzo 1997, n. 59";
VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche"
VISTI gli articoli 6 e 7 del decreto-legge 1° marzo 2021, n. 22, recante "Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri", convertito con modificazioni dalla legge 22 aprile 2021, n. 55;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 maggio 2021, n. 102 recante il “Regolamento di organizzazione del Ministero del Turismo, degli Uffici di diretta collaborazione e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance”;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica del 21 ottobre 2022, con il quale la Sen. Xxxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxxx è stata nominata Ministro del Turismo;
VISTO il decreto ministeriale 15 luglio 2021, n. 1206, recante “Individuazione e attribuzioni degli Uffici di livello dirigenziale non generale del Ministero del Turismo, in attuazione dell’articolo 19, comma 1, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 20 maggio 2021”, modificato dal decreto ministeriale 28 aprile 2022, n. 5735;
VISTO il decreto interministeriale del Ministero del Turismo e del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 24 settembre 2021, n. 1745, con il quale è stata istituita l’Unità di missione per il PNRR presso il Ministero del Turismo;
VISTO il decreto ministeriale del 10 dicembre 2021, n. 3193, con il quale è stato nominato il Titolare dell’Organismo indipendente di valutazione della performance in composizione monocratica del Ministero del Turismo;
VISTO il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 recante “Attuazione della legge 4 marzo 2009,
n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e
trasparenza delle pubbliche amministrazioni” e successive modifiche e integrazioni;
VISTA la legge 31 dicembre 2009, n. 196, relativa alla contabilità e finanza pubblica, come modificata dalla legge 4 agosto 2016, n. 163;
VISTA la legge 6 novembre 2012, n. 190 recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione” e successive modifiche e integrazioni;
VISTO il Piano nazionale anticorruzione (PNA) 2022, approvato definitivamente dal Consiglio
dell’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) con delibera n. 7 del 17 gennaio 2023;
VISTO il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 recante “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e successive modifiche e integrazioni;
VISTO l'articolo 6 del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2021, n. 113, recante "Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l'efficienza della giustizia", con il quale viene introdotto il Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO), di durata triennale e da aggiornarsi annualmente;
VISTO il decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, recante "Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)", convertito, con modificazioni, dalla legge 29 giugno 2022, n. 79;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica del 24 giugno 2022, n. 81, concernente “Regolamento recante individuazione degli adempimenti relativi ai Piani assorbiti dal Piano integrato di attività e organizzazione”, il quale sopprime gli adempimenti inerenti ai piani assorbiti nelle apposite sezioni del Piano Integrato di attività e organizzazione (PIAO);
VISTO il decreto del Ministro per la pubblica amministrazione, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, n. 132 del 30 giugno 2022, il quale definisce la composizione del Piano Integrato di attività e organizzazione (PIAO);
VISTO il decreto ministeriale del 19 dicembre 2022, n. 18894, con il quale è stato adottato il Piano integrato di attività e organizzazione 2022-2024 del Ministero del Turismo;
VISTA la legge 29 dicembre 2022, n. 197, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”;
RITENUTO necessario adottare il Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO) 2023-2025 del Ministero del Turismo;
DECRETA
È adottato il Piano integrato di attività e organizzazione 2023-2025 del Ministero del Turismo, che costituisce parte integrante del presente decreto.
Il presente decreto sarà sottoposto ai competenti organi di controllo.
Sen. Xxxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxxx
XXXXXXX XXXXXXX XXXXXXXXX' 23.02.2023 17:39:21 GMT+01:00
PIANO INTEGRATO ATTIVITA’ E
ORGANIZZAZIONE
2023-2025
INDICE
Presentazione 3
SEZIONE 1 4
Scheda anagrafica dell’Amministrazione 4
SEZIONE 2 6
Valore Pubblico, Performance e Anticorruzione 6
2.1) Valore Pubblico 7
2.1.1) Le priorità politico-strategiche del Ministero 7
2.1.2) Il Valore pubblico 8
2.2) Performance 13
2.3) Rischi corruttivi e Trasparenza 23
2.3.1) Il coordinamento con il Piano della Performance 24
2.3.2) L’approccio metodologico per l’analisi del rischio 24
2.3.3) Il sistema di gestione del rischio corruttivo nell’ambito del Ministero del turismo 26
2.3.4) Le misure specifiche 39
2.3.5) Le misure di carattere generale 46
2.3.6) La Vigilanza su norme anticorruzione su soggetti vigilati 48
2.3.7) La revisione e il monitoraggio sull’idoneità e sull’attuazione delle misure 50
2.3.8) La programmazione dell’attuazione della trasparenza 52
2.3.9) Allegati 56
SEZIONE 3 57
Organizzazione e Capitale Umano 57
3.1) Struttura Organizzativa 58
3.1.1) Personale di ruolo, personale in servizio e personale in comando al 31 ottobre 2022 59
3.2) Organizzazione del lavoro agile 65
3.3) Piano Triennale dei Fabbisogni di personale 67
3.3.1) Organigramma 70
3.3.2) Organico 71
3.3.3) Consistenza della dotazione organica del personale in valore finanziario 71
3.3.4) Personale dirigente, personale di Area, personale ENIT in avvalimento e personale ALES distinto per struttura e Unità di Missione 73
3.3.5) Valore finanziario dei presenti in servizio 75
3.3.6) Turn-over 76
3.3.7) Cessazioni previste e determinazione del budget assunzionale 77
3.4.) La Formazione del personale 78
3.4.1) Obiettivi 81
3.4.2) Destinatari 81
3.4.3) Contenuti 81
1) Analisi dei fabbisogni formativi 81
2) Progettazione della formazione 81
3) Gestione e valutazione della formazione 87
SEZIONE 4 88
Monitoraggio 88
4.1) Governance del PIAO 89
4.2) Monitoraggio del PIAO 89
Presentazione
Il Piano Integrato di Amministrazione e Organizzazione (nel seguito PIAO) – introdotto dall’articolo 6 del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2021, n. 113 – è stato adottato con decreto del Ministro del turismo del 19 dicembre 2022, prot. n. 18894, validato dall’OIV il 20 dicembre 2022, ammesso alla registrazione da parte dell’Ufficio di controllo di legittimità della Corte dei conti, in data 28 gennaio 2023 al n. 137.
Le pubbliche amministrazioni con più di cinquanta dipendenti, con esclusione delle scuole di ogni ordine e grado e delle istituzioni educative, sono tenute ad emanarlo entro il 31 gennaio di ogni anno; il termine per l’adozione del PIAO 2023/2025 è stato posticipato al 31 marzo 2023 (cfr. Comunicato del Presidente di ANAC del 17/01/2023).
Gli adempimenti assorbiti dal PIAO e le relative modalità di monitoraggio sono stati individuati con decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 2022, n. 81, “Regolamento recante individuazione degli adempimenti relativi ai Piani assorbiti dal Piano integrato di attività e organizzazione”.
Le modalità operative per la predisposizione del PIAO sono state definite con decreto del Ministro per la pubblica amministrazione di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze del 30 giugno 2022 e nel “Piano tipo per le amministrazioni pubbliche” allegato al medesimo decreto.
In coerenza con la struttura ed i contenuti individuati nello schema di piano allegato al citato Decreto del Ministro per la Pubblica Amministrazione, il presente XXXX si propone di illustrare:
• il valore pubblico atteso per effetto dell’attuazione delle politiche individuate;
• gli obiettivi di performance strategici del Ministero e degli obiettivi operativi attribuiti per le strutture gestionali;
• le misure in materia di Prevenzione alla Corruzione e di Trasparenza definite per il triennio;
• le azioni realizzate in tema di organizzazione del lavoro agile;
• le politiche finalizzate all’implementazione dell’organico del Ministero nel breve e medio periodo;
• le modalità attraverso le quali il PIAO, in ottemperanza alle disposizioni vigenti, viene periodicamente monitorato, al fine di garantire le finalità di coerenza ed armonizzazione degli strumenti di programmazione.
SEZIONE 1
Scheda anagrafica dell’Amministrazione
Tipologia P.A. | Amministrazione Centrale |
Denominazione | Ministero del Turismo |
Sede istituzionale | Xxx xx Xxxxx Xxx x. 00 - 00000 Xxxx |
Sito istituzionale | |
PEC | |
Codice Fiscale / Partita I.V.A. | 96480590585 |
SEZIONE 2
Valore Pubblico, Performance e Anticorruzione
2.1) Valore Pubblico
Il Dipartimento della funzione pubblica, con le linee guida n. 1/2017, ha introdotto, nel ciclo della performance, il concetto di Valore Pubblico, definendolo come il livello complessivo di benessere economico, sociale, ma anche ambientale e/o sanitario, dei cittadini, delle imprese e degli altri stakeholders creato da un’amministrazione pubblica (o co-creato da una filiera di PA e organizzazioni private e no profit), rispetto ad una baseline, o livello di partenza.
In coerenza con tale visione, la presente sottosezione “Valore Pubblico” esplicita, rispetto ai contenuti e alle indicazioni strategiche definite nella Direttiva generale per l’azione amministrativa anno 2023, adottata dal Ministro del Turismo il 22/02/2023, prot. n. 3582, una selezione delle indicazioni strategiche e dei risultati, che l’Amministrazione ritiene prioritario conseguire in virtù del particolare contesto economico, delle criticità che si intende superare e delle opportunità che si vogliono cogliere.
Il turismo rappresenta un fattore di sviluppo in grado di amplificare gli investimenti del comparto, determinando un favorevole impatto in termini di PIL e occupazione.
In questa prospettiva, l’obiettivo del Dicastero è quello di introdurre un cambio di marcia strategico per l’economia turistica, mediante la costruzione di una “politica industriale del turismo”.
Si ritiene, quindi, di investire anche nella formazione degli operatori del settore, mediante collaborazioni con le Università per delineare nuovi percorsi di alta formazione e mediante l’istituzione di uno o più poli di eccellenza nel settore.
2.1.1) Le priorità politico-strategiche del Ministero
Le priorità politico-strategiche del Ministero sono state individuate tenuto conto seguenti criteri direttivi, in cui si sostanziano i compiti istituzionali assegnati dal Legislatore al Ministero:
− attrarre maggiori flussi di visitatori, anche attraverso la valorizzazione di nuovi territori e dell’intera filiera, in chiave di sostenibilità e innovazione, puntando sulle eccellenze del patrimonio storico-artistico, del paesaggio, della creatività italiana e della riqualificazione urbana e migliorando e diversificando le strategie di promozione e di comunicazione;
− implementare processi di digitalizzazione dei servizi interni ed esterni;
− favorire la crescita strutturale del settore turistico e quella professionale delle figure lavorative coinvolte attraverso la definizione e l’individuazione di misure necessarie per le esigenze del settore e il rilancio delle attività imprenditoriali e commerciali che operano nello stesso, in un’ottica di potenziamento dell’immagine del turismo italiano nel mondo;
− prevenire e contrastare ogni forma di corruzione e realizzare il presidio della trasparenza, mediante l’attuazione delle misure strategiche delineate nel PIAO 2023- 2025.
2.1.2) Il Valore pubblico
Alla luce delle priorità politico-strategiche individuate, il Valore Pubblico che il Ministero intende sviluppare nel medio-lungo termine può essere rappresentato come segue, in analogia alla metodologia definita con le linee guida del Dipartimento della Funzione Pubblica collegate al DM del 24/6/2022 (1)
a) Strategia: Attuazione degli interventi relativi alla terza componente “Cultura e Turismo del PNRR”
• Quale Valore Pubblico per la comunità (quali problemi o opportunità prioritari si intende affrontare):
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha posto tra i propri obiettivi il rilancio del settore economico del turismo. Il turismo in Italia, infatti, costituisce un’importante fonte di vantaggio competitivo per l’intero paese. Se si considera il valore aggiunto generato dall’insieme delle industrie attive nelle attività economiche riconducibili al turismo, esso ha rappresentato nel 2017 il 13% del PIL (210 miliardi secondo l'analisi dell'ISTAT "Conto satellite del turismo per l'Italia del 2017"), contando oltre 500 mila imprese di filiera nel 2019 con oltre 1.9 milioni di addetti (ISTAT).
• Quali azioni strategiche:
o Investimento 4.1 - “Hub del Turismo digitale” (114 mln €): l’Investimento 4.1 - “Tourism Digital Hub” (TDH) è finalizzata a realizzare una piattaforma multicanale (web, App, social, ecc.) basata sul dominio xxxxxx.xx, ora del Ministero, che consente la promozione digitale unitaria del patrimonio turistico italiano. Per fare ciò, si pone come un ponte fra l’offerta turistica, sia pubblica che privata, ed i potenziali turisti. Per acquisire contenuti e servizi dall’ecosistema del turismo in modo “aperto” ci si avvale di una specifica piattaforma di interoperabilità denominata TDH022. Destinazioni, contenuti e servizi così raccolti sono quindi proposti al turista in modalità iper-personalizzata, attraverso gli strumenti di marketing digitale avanzato che la nuova architettura consente. Le regole di interoperabilità, approvate dalla Conferenza Stato – Regioni e dal Garante per la privacy, sono definite nel decreto ministeriale del 2 febbraio 2023 n. 52. Fattore chiave per il successo del TDH è che lo sviluppo della piattaforma sia accompagnato, come avviene nei Paesi nostri concorrenti, da massive campagne pubblicitarie digitali per accrescere il traffico e fare conoscere il vasto potenziale turistico italiano. A tal fine, sono stati assegnate ad ENIT per il 2023 oltre 40 milioni di euro.
1 In questa sede sono sintetizzati, per motivi di rappresentazione, le strategie e le azioni strategiche poste in campo dal Ministero del Turismo. Per una dettagliata descrizione si fa riferimento ai documenti di programmazione dell’Amministrazione.
8
o Investimento 4.2 - “Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche” (1.786 mln
€), si compone dei seguenti sub-investimenti:
▪ Miglioramento delle infrastrutture di ricettività attraverso lo strumento del tax credit (598 mln €): credito di imposta e contributo a fondo perduto finalizzati all'incremento della qualità dell'ospitalità turistica; gli investimenti sono destinati alla sostenibilità ambientale (fonti rinnovabili a minor intensità energetica), alla riqualificazione e all'innalzamento degli standard qualitativi delle strutture ricettive italiane;
▪ Fondo tematico BEI (500 mln €): fondo per il turismo sostenibile che, attraverso iniziative di investimento e concessione di credito agevolato, ha l’obiettivo di offrire servizi e favorire processi di aggregazione delle imprese;
▪ Sostegno alla nascita e consolidamento delle PMI del turismo - Sezione Speciale “Turismo” del Fondo di garanzia per le PMI (358 mln €): la Sezione Speciale del Fondo nasce per agevolare l’accesso al credito e agli investimenti di media dimensione nel settore turistico per le piccole e medie imprese;
▪ Fondo rotativo imprese – FRI – per sostegno a imprese e agli investimenti di sviluppo (180 mln € di risorse PNRR + 600 mln € di risorse nazionali approvate con delibera CIPESS del 14 aprile 2022 + finanziamenti bancari di pari importo e durata);
▪ Fondo Nazionale del Turismo (150 mln €): fondo immobiliare per la riqualificazione di immobili ad alto potenziale turistico, costituito attraverso una nuova sezione del Fondo partecipato dal Ministero del Turismo; gli investimenti sono destinati ad acquisire e riqualificare strutture ricettive.
o Investimento 4.3 “Caput Mundi. Next Generation EU per grandi eventi turistici” (500 mln €): il progetto intende valorizzare il patrimonio turistico e culturale di Roma per riattivare percorsi turistici virtuosi partendo da quei luoghi o monumenti "minori". Gli obiettivi principali sono quelli di aumentare significativamente il numero di complessi turistici disponibili e resi accessibili, creare valide e qualificate alternative turistiche e culturali rispetto alle affollate aree centrali, consentire la formazione e l'entrata in servizio di personale qualificato per la gestione della nuova offerta turistica. Il progetto si compone di 6 linee di intervento: 1) Patrimonio culturale di Roma per Next Generation EU; 2) Dalla Roma pagana alla Roma cristiana – “Cammini giubilari”; 3) #Lacittàcondivisa; 4) #Mitingodiverde; 5) Roma 4.0; 6) #Amanotesa.
o Riforma 4.1 – Ordinamento delle professioni delle guide turistiche: la Misura nasce dalla necessità di fornire, nel rispetto della normativa locale, un ordinamento professionale alle guide turistiche; l’obiettivo della riforma, da adottare con decreto ministeriale nell’ambito dell’intesa Stato-Regioni, è quello di permettere di acquisire una qualifica professionale conforme a standard riconosciuti a livello nazionale. La riforma deve prevedere interventi di formazione e aggiornamento professionale.
b) Strategia: Favorire la crescita strutturale del settore turistico.
• Quale Valore Pubblico per la comunità (quali problemi o opportunità prioritari si intende affrontare):
Necessità di favorire la crescita strutturale del settore turistico e quella professionale delle figure lavorative coinvolte attraverso la definizione e l’individuazione di misure necessarie per le esigenze del settore e il rilancio delle attività imprenditoriali e commerciali che operano nello stesso, in un’ottica di potenziamento dell’immagine del turismo italiano nel mondo.
• Quali azioni strategiche:
• il Fondo istituito al fine di promuovere l'attrattività turistica e incentivare i flussi turistici nei luoghi montani e nei comprensori sciistici, garantendo la sicurezza degli impianti, previsto dall’art. 1, comma 592, della legge 29/12/2022 n. 197;
• le disposizioni che disciplinano il citato Fondo si applicano alle misure di agevolazioni, per le quali rilevano le condizioni e i limiti previsti dalla sezione 3.1 “Aiuti di importo limitato” della comunicazione C (2020)1863 della Commissione europea, del 19 marzo 2020, recante quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del COVID-19;
• il “Fondo per accrescere il livello professionale nel turismo”, istituito al fine di favorire il miglioramento della competitività dei lavoratori del comparto del turismo nonché di agevolare l'inserimento di alti professionisti del settore nel mercato del lavoro, previsto dall’art. 1, comma 603, della legge 29/12/2022 n. 197;
• il Fondo per i piccoli Comuni a vocazione turistica, previsto dall’art. 1, comma 603,
della legge 29/12/2022 n. 197;
• il “Fondo per il turismo sostenibile”, istituito al fine di potenziare gli interventi finalizzati alla promozione dell'ecoturismo e del turismo sostenibile, che mirino a minimizzare gli impatti economici, ambientali e sociali generando contemporaneamente reddito, occupazione e conservazione degli ecosistemi locali previsto dall’art. 1, comma 603, della legge 29/12/2022 n. 197.
• Destinatari: Operatori del settore e stakeholder del Ministero.
c) Strategia: Promozione del turismo e attuazione dei programmi di sviluppo e coesione
• Quale Valore Pubblico per la comunità (quali problemi o opportunità prioritari si intende affrontare):
Promuovere l’eccellenza turistica italiana anche nell’ottica di programmi di sviluppo e
coesione territoriale.
• Quali azioni strategiche:
o Implementazione delle azioni previste dal Piano Sviluppo e Coesione 2014-2020 del Ministero del Turismo.
▪ Scheda intervento n. 51 “Grandi destinazioni per un turismo sostenibile” (6,0 mln €)
destinazioni turistiche oggetto di questa scheda intervento, l’obiettivo prioritario è stato quello di interpretare il turismo sostenibile in un’ottica di ripresa dei siti in questione anche mediante la promozione di modalità di soggiorno più durature, coniugandole con gli strumenti innovativi di sostegno al settore (TDH) e che puntino al rafforzamento dei servizi ad esso correlati.
▪ Scheda intervento n. 52 “Montagna Italia” (26,7 mln €) - L’obiettivo è quello di favorire un turismo tutto l’anno attraverso iniziative che offrano un’esperienza integrata di servizi volti alla fruizione delle destinazioni turistiche montane.
▪ Scheda intervento n. 54 “Knowledge Base sull’Assistenza ai Turisti” (3,0 mln €) - Ha come obiettivo la raccolta e valorizzazione dei dati relativi alle richieste di assistenza provenienti dai turisti e rivolte ai PIT e / o IAT regionali, al fine di realizzare una Knowledge Base (KB) centrale integrata con gli strumenti di supporto al turista di primo livello realizzati per il Tourism Digital Hub (TDH) nell’ambito del PNRR (chatbot, da potenziare attraverso Machine Learning Artificial Intelligence).
▪ Scheda intervento n. 55 “Wi-Fi Italia” (5,0 mln €) - La misura in parola prevede il supporto all’ampliamento della rete di punti d'accesso wireless Wi-fi Italia da installare presso i Point Of Interest (POI) a rilevanza turistica.
▪ Scheda intervento n. 56 “Italia Destination Management System (DMS)” (5,0 mln €) - A seguito di un assessment iniziale sui DMS regionali e in seguito ad una recente stakeholder consultation portata avanti attraverso delle bilaterali con le Regioni, l’intervento prevede la realizzazione di una soluzione cloud computing modulare per il Destination Management System (DMS) che consenta di gestire in modo integrato l’informazione, l’accoglienza, la promozione nonché l’eventuale prenotazione e commercializzazione dell’offerta turistica nazionale, mediante la completa integrazione dei servizi privati con quelli pubblici.
▪ Altri interventi PSC Turismo: Scheda n. 31 “I cammini religiosi di San Xxxxxxxxx, San Benedetto e Santa Scolastica” (quota assegnata al Min. Turismo: 5,8 mln €); Scheda n. 33 “Via Francigena” (quota assegnata al Min. Turismo: 3,8 mln €) - Si tratta di interventi “nazionali” in quanto trasversali a tutti i cammini. Al fine di migliorare l’accessibilità e la fruizione dei cammini, sono stati firmati gli Accordi operativi con l’Autorità di Gestione del MIC. Gli interventi prevedono la realizzazione di un’innovativa esperienza multicanale, contestuale e georeferenziata che connetta la domanda con l’offerta turistica sul territorio dei cammini.
o UNWTO – Best Tourism Villages: il Ministero, in stretta collaborazione con le Regioni e le Province Autonome, ha partecipato al bando dell’UNWTO – Best Tourism Villages.
o Piano di promozione 2022: di concerto con l’ENIT e la Commissione speciale turismo e industria alberghiera della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, è stato definito il piano relativo al 2022.
o Fondo Unesco: Individuazione di progetti volti alla valorizzazione dei Comuni a vocazione turistico-culturale nei cui territori sono ubicati siti riconosciuti dall’UNESCO patrimonio dell’umanità e dei Comuni appartenenti alla rete delle città creative dell’UNESCO nell’ambito del Decreto Interministeriale MITUR- MEF del 30/12/2021, prot. n. 2445/21, che ha istituito il fondo di 75 mln €;
o Fondo accessibilità:
L’obiettivo è di sostenere lo sviluppo dell’offerta turistica rivolta alle persone con disabilità e favorire l’inclusione sociale e la diversificazione dell’offerta turistica, grazie a un fondo con una dotazione di € 6 milioni per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024.
o Servizi innovativi previsti per il ciclo di programmazione 2021-2027 a valere su fondi di sviluppo e coesione:
▪ Evoluzione della Knowledge base;
▪ Ulteriori iniziative di carattere strategico a beneficio dell’ecosistema del turismo;
▪ Superamento delle barriere digitali nella comunicazione e nei servizi mediante azioni di upskilling e reskilling nei confronti degli operatori del settore;
▪ Interventi per favorire Reti di impresa, servizi condivisi e partenariato pubblico- privato;
▪ Interventi per favorire l’accessibilità e la sostenibilità delle strutture turistiche e la
loro certificazione sulla base di standard internazionali;
▪ Misure per la digitalizzazione dell’offerta del settore extra-alberghiero;
▪ Ampliamento dei Punti di interesse coperti dalla rete Wi-Fi by Xxxxxx.xx;
▪ Azioni di sistema per il potenziamento delle capacità gestionali detenute da operatori pubblici e privati;
▪ Sostenibilità del turismo mediante interventi di valorizzazione del patrimonio pubblico in una cornice di partenariato pubblico/privato;
▪ Azioni di rafforzamento delle competenze degli operatori del settore.
Destinatari: Operatori del settore e stakeholder del Ministero
o Programmi innovation network: al fine di supportare lo sviluppo di nuova imprenditorialità giovanile ed innovativa. Il Ministero, attraverso il proprio Innovation Network, ha costituito una rete di collaborazioni con qualificati operatori dell’ecosistema dell’innovazione (acceleratori di startup, incubatori universitari, ecc.).
o Progetto DATES: il progetto “Data Space for Tourism in Europe” (DATES) in cui il Ministero ha partecipato in qualità di Partner in un Consorzio composto da 15 organizzazioni è stato ammesso a finanziamento nell’ambito del Digital Europe Programme. Il progetto contribuisce alla trasformazione digitale del settore, rafforzandone la competitività a livello europeo e fornendo una base per la governance e l'elaborazione delle politiche per promuovere l'innovazione nell’ambito dei dati sul turismo.
o Analisi statistiche: produzioni di analisi sull’andamento del comparto turistico e il posizionamento dell’Italia rispetto ai principali competitor EU attraverso indicatori di monitoraggio della domanda e dell’offerta turistica basati su fonti dati aggiornate e tempestive.
2.2) Performance
Tale ambito programmatico è predisposto secondo le logiche di performance management, di cui al Capo II del decreto legislativo n. 150 del 2009 e secondo le Linee Guida emanate dal Dipartimento della Funzione Pubblica. Esso è finalizzato, in particolare, alla programmazione degli obiettivi e degli indicatori di performance di efficienza e di efficacia i cui esiti dovranno essere rendicontati nella relazione di cui all’articolo 10, comma 1, lettera b), del predetto decreto legislativo.
La rappresentazione dell’Albero della Performance di seguito fornita evidenzia la declinazione degli obiettivi attribuiti a ciascuna Struttura dirigenziale di livello generale, in funzione dell’obiettivo strategico da cui promanano e specificando le correlate aree di intervento e i relativi Uffici di secondo livello coinvolti.
L’albero della Performance contiene sia gli obiettivi che discendono dalla strategia e dall’esplicitazione del Valore Pubblico dell’ente sia quelli che nascono dalle esigenze di garantire il funzionamento e la mission istituzionale dell’ente. Entrambe queste componenti costituiscono le fonti per la individuazione degli obiettivi di performance che l’ente intende realizzare.
Preliminarmente alla presentazione della filiera che descrive lo sviluppo della programmazione strategico-operativa è necessario evidenziare il particolare ruolo del Segretariato Generale nell’ambito del processo di programmazione.
Il Segretario Generale, con il supporto degli Uffici alle sue dirette dipendenze, adotta, in primo luogo, tutti i provvedimenti applicativi e susseguenti alla attuazione della normativa di istituzione del Ministero del turismo, garantendo la progressiva implementazione della struttura organizzativa e funzionale dell’Ente.
Il Segretario, quale vertice amministrativo della Struttura, svolge, inoltre, una fondamentale attività di coordinamento delle attività degli Uffici del Dicastero in materia di politiche di sviluppo turistico, nonché di attuazione di misure a favore degli operatori del settore
conseguenti a situazioni emergenziali, in collaborazione con le altre amministrazioni del settore turistico italiano;
Stante la summenzionata attività di impulso e coordinamento delle altre strutture apicali, nonché il presidio costante in ordine alle attività da porre in essere per la compiuta traduzione ed attuazione delle priorità definite dal Ministro nella Direttiva di I livello, il Segretariato, pur essendo pienamente coinvolto nell’attuazione delle direttrici politiche ministeriali, si colloca funzionalmente al di sopra del livello della programmazione di seguito rappresentato.
Premesso quanto sopra, viene di seguito rappresentato l’albero della performance in cui vengono esplicitati formalmente gli adeguamenti del contenuto dei livelli di evidenza specifica contemplati dalla Direttiva per l’anno 2023 indotti dalle predette modifiche e riportati nella filiera di programmazione di seguito declinata secondo lo schema sottostante:
Obiettivo Strategico | ||
Area d’intervento | Obiettivo operativo | Struttura Apicale |
L’ulteriore declinazione degli obiettivi operativi nell’ambito delle strutture apicali, per l’attribuzione degli obiettivi gestionali agli Uffici dirigenziali di II livello sarà operata secondo gli indirizzi forniti dalle Direttive di II livello, che saranno adottate dai Direttori Generali.
ALBERO DELLA PERFOMANCE 2202
OBIETTIVI STRATEGICI – AREA COORDINAMENTO – OBIETTIVI OPERATIVI – STRUTTURA
Piano Integrato Attività e Organizzazione
Obiettivo Strategico | 1. Adozione delle misure atte a garantire il completo funzionamento dell’assetto organizzativo e gestionale definito, sotto il profilo normativo, dagli atti generali adottati nel precedente esercizio; | |
Area di intervento | Obiettivo operativo | Struttura |
Gestione del Bilancio | Adozione dei provvedimenti di gestione del bilancio | Direzione Generale Affari Generali e Risorse Umane |
Approvvigionamento e affidamenti | Utilizzazione e ottimizzazione degli spazi dell’immobile di xxx xx Xxxxx Xxx x. 00 | |
Procedure relative agli affidamenti riguardanti la gestione unificata | ||
Attività normativa e provvedimentale; contenzioso | Attività istruttoria e di gestione processuale ed extraprocessuale di eventuali contenziosi | |
Benessere organizzativo e sociale del personale | Predisposizione delle determinazioni di costituzione dei fondi per il trattamento accessorio | |
Accordi con le XX.XX. sul trattamento accessorio del personale | ||
Gestione del benessere organizzativo | ||
Proposta del Piano strutturale di lavoro in modalità agile da adottare per il personale del Ministero del turismo | ||
Formazione del personale | Potenziamento dell’apprendimento delle competenze trasversali e di base, nonché sui temi dell’etica pubblica, della trasparenza e dell’anticorruzione | |
Reclutamento del Personale | Completamento del Piano dei fabbisogni del personale | |
Attivazione prove concorsuali, anche avvalendosi di istituti specializzati, per il reclutamento di funzionari e dirigenti da inserire nei ruoli del Ministero | ||
Definizione, in accordo con ENIT, dell’allocazione, funzionale alle esigenze del Ministero, del personale in avvalimento, di cui al d.l. n. 77/2021, convertito con modificazioni dalla legge n. 108/2021 | ||
Avvio e completamento delle procedure di reclutamento personale in mobilità | ||
Procedure di interpello per reclutare dirigenti non generali |
Obiettivo Strategico | 2. Attuazione del Piano strategico di sviluppo per il turismo 2023-2027 e individuazione delle misure di adeguamento delle previsioni | |
Area di intervento | Obiettivo operativo | Struttura |
Attività normativa e provvedimentale; contenzioso | Predisposizione di testi normativi nelle materie di competenza all’interno del Piano Strategico del Turismo | Direzione Generale Programmazione e Politiche per il Turismo |
Attività propedeutica alla stesura di relazioni e/o provvedimenti (ricognizione dei documenti di studio, estrazione e analisi) | ||
Supporto alle attività del Comitato permanente di promozione del turismo in Italia | ||
Assistenza tecnica alle negoziazioni in materia di aiuti di Stato nell’ambito delle materie di competenza | Assistenza tecnica al Segretario Generale nelle interlocuzioni con la Commissione europea | |
Assistenza alla predisposizione degli atti di notifica | ||
Verifica dell’attuazione delle disposizioni della Commissione europea | ||
Supporto tecnico/raccordo con Segretariato Generale | Elaborazione dei contributi di competenza settoriale per atti normativi | |
Elaborazione di relazioni di sintesi riferite alle materie di competenza della Direzione Generale | ||
Approfondimenti di settore per la redazione di provvedimenti amministrativo/contabili | ||
Elaborazione delle proposte di policy per le aree di competenza |
Obiettivo Strategico | 3. Programmazione e realizzazione di iniziative volte alla promozione della destinazione Italia, a valere sui fondi nazionali, europei e internazionali, anche mediante l’adozione di soluzioni innovative e la valorizzazione del patrimonio informativo del settore turistico | |
Area di intervento | Obiettivo operativo | Struttura |
Valorizzazione delle eccellenze del patrimonio storico-artistico italiano | Attuazione Investimento “Caput Mundi”. Next Generation EU per grandi eventi turistici | Segretariato Generale |
Competitività del settore turistico | Attuazione delle misure previste dall’Investimento PNRR 4.2 | |
Area di intervento | Obiettivo operativo | Struttura |
Concorso all’attività di programmazione e realizzazione di iniziative volte alla promozione della destinazione Italia. Attività di raccordo operativo, negli ambiti di afferenza, con la Direzione per la Valorizzazione e la Promozione, per la parte programmatoria. | Convocazione, in qualità di amministrazione procedente, d’intesa con la Direzione generale della valorizzazione e della promozione turistica, apposite conferenze di servizi, ai sensi degli articoli 14 e seguenti della Legge n. 241/1990, al fine di promuovere la realizzazione di circuiti nazionali di eccellenza a sostegno dell’offerta turistica e del sistema Italia e accelerare il rilascio da parte delle amministrazioni competenti dei relativi permessi, nulla osta, autorizzazioni, licenze e atti di assenso | Direzione Generale programmazione e politiche per Il Turismo |
Assistenza tecnica alle negoziazioni in materia di aiuti di Stato nell’ambito delle materie di competenza della Direzione Generale Programmazione | Assistenza tecnica al Segretario Generale nelle interlocuzioni con la Commissione europea | Direzione Generale programmazione e politiche per Il Turismo |
Assistenza alla predisposizione degli atti di notifica | ||
Verifica dell’attuazione delle disposizioni della Commissione europea | ||
Supporto tecnico/raccordo con Segretariato Generale | Elaborazione dei contributi di competenza settoriale per atti normativi | |
Elaborazione di relazioni di sintesi riferite alle materie di competenza | ||
Approfondimenti di settore per la redazione di provvedimenti amministrativo/contabili | ||
Elaborazione delle proposte di policy per le aree di competenza |
Area di intervento | Obiettivo operativo | Struttura |
Procedure inerenti sostegni alle imprese del settore turistico | Procedure amministrative e contabili finalizzate alla liquidazione dei sostegni agli operatori del settore turismo | Direzione Generale Valorizzazione e Promozione Turistica |
Interventi per accrescere la competitività del settore turistico | Predisposizione degli schemi di decreti ministeriali attuativi delle norme specifiche contenute nella legge di Bilancio 2023 e dei conseguenti provvedimenti di attuazione per l’individuazione dei beneficiari | |
Promozione, Innovazione e Informatica | Gestione delle attività ed iniziative di promozione, con particolare riferimento alla creazione dei contenuti alimentanti la piattaforma multicanale xxxxxx.xx, anche attraverso la relazione con gli attori pubblici e privati dell’ecosistema del turismo | |
Procedura per la valorizzazione del patrimonio UNESCO ai sensi del “Fondo in favore dei Comuni a vocazione culturale, storica, artistica e paesaggistica, nei cui territori sono ubicati siti riconosciuti dall'Unesco patrimonio mondiale dell'umanità” di cui all’articolo 7, commi 4 e 6-bis, del d.l. n. 73/2021e successivo decreto interministeriale MiTur- MEF prot. n. 2445/21 | ||
Attuazione degli Accordi stipulati nell’ambito dell’Innovation Network | ||
Attuazione dei compiti connessi all’attuazione del Piano Statistico Nazionale e valorizzazione e diffusione del patrimonio informativo del Ministero del turismo, anche in attuazione degli obiettivi connessi alla voce 4.1 dell’M1C3 del PNRR | ||
Attuazione dei progetti e delle iniziative finanziati nell’ambito di programmi dell’Unione europea | ||
Implementazione delle azioni per il Turismo a valere sui Fondi di Sviluppo e Coesione e sui Fondi dell’Unione europea in generale | Attuazione delle misure del PSC 2014-2020 | |
Coordinamento e sorveglianza delle iniziative programmate nell’ambito del PSC, anche in raccordo con le Istituzioni competenti (DPCoe, ACT e IGRUE) | ||
Definizione delle linee strategiche per l’adozione dei programmi finanziati a valere sull’FSC 2021-2027 |
Obiettivo Strategico | 4. Implementazione dei processi anche di natura infrastrutturale per favorire l’attrattività turistica dell’Italia | |
Area di intervento | Obiettivo operativo | Struttura |
Implementazione di un processo di digitalizzazione dei servizi | Attuazione dell’investimento “Tourism digital Hub” | Segretariato Generale |
Monitoraggio e analisi periodica banche dati | Direzione Generale Valorizzazione e Promozione Turistica | |
Raccordo con ENIT | Verifica della rispondenza delle proposte di iniziative di promozione che compongono il Piano Annuale 2023 di ENIT alle linee strategiche del Ministero ed agli obiettivi del PNRR | Direzione Generale Valorizzazione e Promozione Turistica |
Valutazione del raggiungimento dei risultati attesi relativi ai progetti speciali affidati a ENIT | ||
Vigilanza e supporto su ogni Soggetto giuridico partecipato o vigilato dal Ministero | Attuazione della Convenzione triennale 2022-2024 tra il Ministero del turismo e ENIT, con particolare riferimento al sistema di valutazione della performance di ENIT adottato a dicembre 2021 | |
Attuazione della Convenzione triennale 2022-2024 tra il Ministero del turismo e il CAI, ai sensi del protocollo d’intesa n. 865 del 17 giugno 2021 | ||
Vigilanza amministrativa sull’ENIT e sul CAI, secondo quanto previsto dai rispettivi statuti |
Obiettivo Strategico | 5. Adozione delle misure atte a garantire il presidio, il monitoraggio, il controllo e la rendicontazione degli interventi PNRR di competenza del Ministero | |
Area di intervento | Obiettivo operativo | Struttura |
Coordinamento della gestione | Presidio sull’attuazione degli interventi PNRR; coordinamento delle procedure gestionali; coordinamento della gestione finanziaria; adozione di iniziative necessarie a prevenire le frodi, i conflitti di interesse ed evitare il rischio di doppio finanziamento pubblico. | Unità di Missione per il PNRR |
Monitoraggio | Monitoraggio sull’attuazione degli interventi; trasmissione al Servizio centrale per il PNRR dei dati di avanzamento finanziario e di realizzazione fisica e procedurale degli interventi. | |
Rendicontazione e controllo | Trasmissione al Servizio centrale per il PNRR dei dati necessari per la presentazione delle richieste di pagamento alla Commissione europea; verifica della regolarità delle procedure e delle spese e il conseguimento di Milestone e Target; recupero delle somme indebitamente versate ai soggetti attuatori e/o ai beneficiari; attuazione di iniziative utili a prevenire le frodi, i conflitti di interesse ed evitare il rischio di doppio finanziamento. |
Obiettivo Strategico | 6. Prevenzione e contrasto di ogni forma di corruzione e presidio della trasparenza, mediante l’attuazione delle misure strategiche delineate nel PIAO 2023-2025 | |
Area di intervento | Obiettivo operativo | Struttura |
Prevenzione e contrasto dei rischi corruttivi e presidio del rispetto degli obblighi di trasparenza | Attuazione delle misure di prevenzione previste nella sottosezione “Rischi corruttivi e trasparenza” del PIAO 2023-2025 e predisposizione dei documenti di monitoraggio | Segretariato Generale |
Direzione Generale degli affari generali e delle risorse umane | ||
Direzione programmazione e politiche per il turismo | ||
Direzione Generale Valorizzazione e Promozione Turistica | ||
Unità di Missione per il PNRR |
2.3) Rischi corruttivi e Trasparenza
La Direttiva generale per l’azione amministrativa anno 2023 (cfr. 2.1 Valore Pubblico) ha ribadito tra i criteri direttivi delle proprie priorità politico strategiche la prevenzione e il contrasto ogni forma di corruzione e realizzare il presidio della trasparenza, mediante l’attuazione delle misure strategiche delineate nel presente documento che si pone quindi in linea con quanto previsto nella Direttiva generale per l’azione amministrativa per l’anno 2022, emanata dal Ministro del Turismo il 14 aprile 2022, che indicava, tra gli altri:
• il potenziamento degli strumenti individuati per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza, come il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (PTPC), gli interventi di formazione/sensibilizzazione sui temi dell’etica pubblica, della trasparenza e dell’anticorruzione, le misure per la rotazione degli incarichi, gli interventi adottati in materia di pantouflage e conflitto di interessi, le attività di pubblicazione sul sito istituzionale delle informazioni richieste dal D.lgs. n. 33/2013 nonché ulteriori specifiche misure programmatiche di intervento per la lotta alla corruzione;
• implementazione del processo di digitalizzazione dei servizi sia interni che esterni;
La declinazione concreta di tali criteri e il conseguimento degli obiettivi ivi indicati, avverrà dando graduale e completa attuazione alle disposizioni contenute nella legge 6 novembre 2012, n. 190, alla vigente normativa in materia e al Piano Nazionale Anticorruzione dell’ANAC.
Il Piano Triennale per la prevenzione della corruzione e la trasparenza (PTPCT) per il triennio 2022, adottato con decreto del Ministro del Turismo del 29 aprile 2022, n. 5761, ha rappresentato il primo Piano anticorruzione del Dicastero, istituito con decreto-legge del 1° marzo 2021, n. 22.
Con l’introduzione del Piano Integrato di Amministrazione e Organizzazione (nel seguito anche PIAO) – stabilita dall’articolo 6 del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80 - lo strumento PTPCT viene soppresso2 perché assorbito dal PIAO. L’art. 3 (Sezione Valore pubblico, Performance e Anticorruzione) del decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica del 30 giugno 2022, n. 132, recante il “Regolamento recante definizione del contenuto del Piano integrato di attività e organizzazione”, disciplina il contenuto della presente sotto-sezione. Il PTCPT 2022-2024 è stato trasfuso integralmente nella sezione Rischi corruttivi e trasparenza del PIAO 2022, adottato con decreto del Ministro del turismo del 19 dicembre 2022, prot. 18894.
L’attuazione delle misure previste nel Piano nel corso del 2022 è stata soddisfacente 3 e ha confermato l’adeguatezza dell’impianto complessivo del Piano, cionondimeno, nell’ottica dei principi metodologici di gradualità, selettività e miglioramento continuo4, la presente sezione, come descritto più avanti, contiene ulteriori misure di prevenzione dei rischi corruzione e cattiva amministrazione.
2 Cfr. Art. 1 del decreto del Presidente della Repubblica del 24 giugno 2022, n. 81, recante il “Regolamento recante individuazione degli adempimenti relativi ai Piani assorbiti dal Piano integrato di attività e organizzazione.”
3 Cfr. “Relazione del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza per l’anno 2022” disponibile al seguente
link: Prevenzione della corruzione (xxxxxxxxxxxxxxxx.xxx.xx)
4 Cfr. Parte II, par. 1 Finalità del “Piano Nazionale Anticorruzione 2019” approvato con delibera del Consiglio ANAC del
13 novembre 2019, n. 1064.
2.3.1) Il coordinamento con il Piano della Performance
Al fine di rendere l’attuazione della trasparenza e dell’integrità una responsabilità organizzativa oggetto di misurazione è necessario che le misure previste nella presente Sezioni divengano veri e propri obiettivi da inserire nel sistema di pianificazione e programmazione e nei relativi documenti.
A riguardo, su proposta del RPCT e in accordo con l’OIV, tra gli Obiettivi strategici è aggiunto lo specifico obiettivo 5. che prevede quale obiettivo operati l’attuazione delle misure di prevenzione previste nella sottosezione “Rischi corruttivi e trasparenza” del PIAO 2023-2025 e la predisposizione dei documenti di monitoraggio”. Per maggiori dettagli si rinvia alla precedente
2.2) Performance.
2.3.2) L’approccio metodologico per l’analisi del rischio
2.3.2.1) La metodologia adottata per l’analisi del rischio
L’approccio metodologico adottato dal Ministero del Turismo per l’analisi del rischio segue i criteri definiti nel PTPCT 2022-2024 basati sulle indicazioni riportate nell’Allegato 1 del PNA 2019, sui principali standard internazionali di risk management e adattati alle specificità del Ministero.
In un’ottica di miglioramento continuo, il precedente ciclo di valutazione e in particolare l’attuazione delle misure M1 “Formalizzazione delle attività del processo con individuazione dei relativi responsabili, dei controlli previsti e delle tempistiche di lavorazione” e M2 “Definizione e adozione di check list di controllo per l'attività di verifica e creazione di relazione di sintesi”, programmate per circa la metà dei processi del Ministero e da attuare entro il 30 settembre 2022, ha consentito la rilevazione di informazioni di maggior dettaglio per l’applicazione di un nuovo ciclo di valutazione. Ciò ha consentito una rilevazione delle fattispecie di rischio più puntuale, ovvero, per tali processi, l’individuazione delle fattispecie di rischio è avvenuta a livello di attività di dettaglio. Pertanto, nel corso del 2022 è stato applicato un nuovo ciclo di analisi e valutazione del rischio effettuando nuove valutazioni per i processi per i quali sono state individuate le attività di dettaglio e aggiornando le valutazioni per quei processi che non presentano ancora la mappatura di dettaglio delle attività (da realizzare entro il I semestre 2023, come da allegato 4 del PTPCT 2022-2024).
Il ciclo di valutazione si compone di quattro fasi5:
1. Analisi del contesto interno ed esterno
2. Identificazione e valutazione dei rischi
3. Trattamento del rischio
4. Monitoraggio e controllo delle misure e del sistema generale
Anche quest’anno, con l’ultima fase di monitoraggio e controllo, è possibile rilevare le integrazioni e le modifiche da apportare al ciclo di intervento successivo, così da evolvere in modo continuo il sistema generale di gestione del rischio.
5 Cfr. All. 1 “Indicazioni metodologiche per la gestione dei rischi corruttivi” al “Piano Nazionale Anticorruzione 2019” approvato
con delibera del Consiglio ANAC del 13 novembre 2019, n. 1064.
In linea con quanto già definito nel PTPCT 2022-2024, le fasi sopra riportate consentono:
1. Analisi del contesto interno ed esterno | • Individuazione delle caratteristiche organizzative interne • Analisi preliminare di alto livello delle caratteristiche del contesto esterno e dei principali stakeholder esterni • Individuazione delle attività da avviare per una migliore definizione e comprensione del contesto interno ed esterno • Mappatura di dettaglio dei processi del Ministero |
2. Identificazione e valutazione dei rischi | • Individuazione delle aree di rischio rientranti nel perimetro di analisi dell’anno corrente • Riconduzione dei processi alle aree di rischio analizzate • Individuazione di potenziali eventi rischiosi per ciascun processo o per ciascuna attività nel caso in cui sia presente la mappatura di dettaglio • Valutazione qualitativa del livello di esposizione al rischio |
3. Trattamento del rischio | • Individuazione delle misure di prevenzione da attuare e aggiornamento delle misure di prevenzione già programmate • Programmazione delle misure di prevenzione |
4. Monitoraggio e controllo delle misure e del sistema generale | • Individuazione degli elementi utili all’evoluzione del sistema • Individuazione delle eventuali misure non efficaci o non attuabili e per le quali è necessario un intervento correttivo • Individuazione di eventuali aree critiche di intervento |
Tab. 1 – Processo di gestione del rischio
La presente sottosezione descrive le soluzioni e gli strumenti individuati per la realizzazione di ciascuna delle fasi elencate così da concludere il ciclo di valutazione del rischio nelle tempistiche definite dalla normativa vigente.
2.3.2.2) La revisione della metodologia per l’analisi del rischio
In linea con la progettazione triennale dell’intero impianto di gestione dei rischi presente nel PTPCT 2022-2024, il Ministero ha avviato un percorso di revisione della metodologia di valutazione dei rischi con l’obiettivo di incrementare anno dopo anno il grado di maturità dell’intero sistema di gestione dei rischi. L’approccio metodologico attualmente adottato già consente l’identificazione e la classificazione in modo strutturato e omogeneo dei rischi associandoli ai processi e alle attività in cui possono verificarsi. La revisione che si propone di xxxxxxx introduce:
• la valutazione del rischio secondo i parametri “Frequenza” e “Impatto” al fine di determinare, per ciascun rischio di non conformità o di errore operativo, un valore potenziale, detto Rischio Lordo o Rischio Inerente;
• l’identificazione dei controlli secondo una prima classificazione e la valutazione della loro efficacia;
• la valutazione del Rischio Residuo o Rischio Netto, ovvero la quota di rischio non mitigata
nonostante l’applicazione dei controlli.
L’implementazione di tale metodologia prevede una necessaria fase di sperimentazione al fine di validare le metriche e affinare le scale numeriche individuate. La sperimentazione è programmata in tre fasi:
Prima fase: identificazione di un perimetro ristretto di processi e valutazione dei rischi secondo la nuova metodologia;
Seconda fase: raccolta e analisi dei risultati, eventualmente avviando un set di confronti con i singoli risk owner;
Terza fase: consolidamento delle metriche adottate al fine di validare la nuova metodologia per
l’implementazione nel secondo semestre del 2023.
2.3.3) Il sistema di gestione del rischio corruttivo nell’ambito del Ministero del turismo
2.3.3.1) Il contesto di riferimento
2.3.3.1.1) La valutazione di impatto dell’analisi del contesto interno
La struttura organizzativa del Ministero è descritta nella precedente sezione Organizzazione e capitale umano cui si rinvia. A riguardo, si segnala che nel rapporto provvisorio relativo all’audit di sistema che ha riguardato il Ministero del Turismo, predisposto dall’Organismo Indipendente di Audit del PNRR (cfr. successivo par. 2.3.4), viene confermato che la definizione della struttura organizzativa dell'Unità di missione risulta corretta relativamente alle aree di coordinamento, monitoraggio, controllo e rendicontazione6.
Tuttavia, nel rapporto è segnalato che “l'Unità di missione si colloca nell'ambito del Centro di responsabilità n. 2 del Ministero del Turismo (Segretariato Generale) e, da organigramma, risulta ad esso subordinata. Di fatto, l'incardinamento della stessa sotto al Segretariato Generale che ha compiti di gestione diretta di Milestone e Target assegnati al Mitur e ciò ne potrebbe inficiare l'indipendenza necessaria in materia di controlli come evidenziato nel Regolamento (UE) 2021/241, art. 22 e allegato V, punto 2.10.”L’Organismo Indipendente di Audit raccomanda pertanto “di attuare ogni iniziativa ritenuta opportuna al fine di garantire l’indipendenza funzionale delle strutture che svolgono i controlli di primo livello rispetto anche alle strutture gerarchicamente e strutturalmente sovraordinate che svolgono attività di gestione degli interventi PNRR”. Come segnalato in riscontro a tale raccomandazione “è in corso di adozione la nuova definizione dei modelli di Governance del PNRR” la cui “piena operatività è attesa entro e non oltre il 30 aprile 2023”.
Dall’analisi dei dati e delle informazioni presentate nella precedente Sezione “ORGANIZZAZIONE E CAPITALE UMANO”, si rileva, quale significativa criticità nello svolgimento delle attività del Dicastero, la carenza di personale, la scopertura tra dotazione organica e personale non dirigenziale in servizio è, infatti, del 67%, mentre quella del personale dirigenziale è di quasi il 30%.
A ciò si aggiunga la rilevanza del turn-over: ad esempio le unità di personale trasferite ex lege per effetto del decreto-legge istitutivo del Dicastero7 ammontavano a una ventina per quanto riguarda il personale non dirigenziale e a tre i dirigenti di livello non generale, ma circa un terzo dei primi e due terzi dei dirigenti ha già cessato il rapporto con il Ministero. Tale elevato turn-over del personale impoverisce il Dicastero di risorse con maggiore esperienza.
6 Cfr. articolo 8, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2021, n. 108 e decreto prot. n. 1745 del 24/09/2021 con durata fino al completamento dell'attuazione degli interventi e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2026.
7 Decreto-legge del 1° marzo 2021, n. 22.
Una parte consistente del personale, ivi compreso il personale ENIT in avvalimento al Dicastero a partire dalla seconda metà del 2022, risulta avere una limitata esperienza nella pubblica amministrazione che potrà consolidarsi nel tempo solo attraverso l’esperienza sul campo e la formazione. Pertanto, anche le competenze in ordine ai processi di gestione dei rischi corruttivi e di cattiva gestione devono consolidarsi e ampliarsi8.
Ciò è aggravato dal fatto che detto personale ENIT in avvalimento è stato assegnato alle diverse strutture del Ministero in via temporanea, nelle more della definizione di una completa mappatura dei processi e dell’effettuazione di un’analisi dei carichi di lavoro, che potrà quindi condurre a riallocazioni anche significative del personale9.
La grave insufficienza del personale, in particolar modo di personale con professionalità legate alla gestione del rischio, impatta anche sull’attività del RPCT: l’ufficio del RPCT, infatti, non ha attualmente personale assegnato e può contare solo sul parziale e occasionale supporto del personale adibito ad altri incarichi assegnato alla Direzione, cui il RPCT è preposto quale Direttore Generale. Tale situazione rende particolarmente oneroso lo svolgimento delle attività, anche avuto riguardo alla specificità e all’ampiezza delle competenze professionali necessarie a svolgere adeguatamente i compiti affidati al RPCT.
La rilevante carenza di personale del Ministero si ripercuote inoltre sul grado di interlocuzione tra il RPCT e gli Uffici che non hanno ancora un responsabile, rendendo più difficoltosa l’azione di coordinamento e ampliando le richieste di supporto da parte di tali strutture.
Tali criticità sono amplificate dai mancati investimenti necessari per l’informatizzazione delle procedure per l’aggiornamento e il monitoraggio delle misure anticorruzione e trasparenza del PTPCT, più volte richiesta dal RPCT.
Per quanto riguarda la raccolta di elementi che diano indizi sul clima e la cultura organizzativa, si segnala che l’Ufficio Provvedimento Disciplinari (UPD) ha comunicato che nel corso del 2022 ha avviato due istruttorie in relazione a due segnalazioni relative rispettivamente l’una a una presunta violazione dell’art. 14, co. 8, del codice di comportamento del Ministero (in riferimento alla fattispecie di rischio identificato con cod. 4.1.1.3 “Discriminazione di genere e orientamento religioso” nel Catalogo dei rischi – Allegato 2 al PTPCT 2022) e la seconda relativa a una contestata violazione dell’art. 7, co. 7, del codice (fattispecie di rischio con cod. 2.2.1.4 “Omissione di dati e informazioni”). Si ricorda che il Codice di comportamento del Ministero del turismo è stato adottato con decreto del Ministro del Turismo del 5 ottobre 2022 (cfr. successivo par. 0). Il primo dei due procedimenti si è concluso in data 14 marzo 2022 con l’archiviazione, mentre il secondo si è concluso in data 12 gennaio 2023 con l’applicazione di una sanzione pecuniaria.
Tale informazione è stata raccolta in sede di consuntivazione delle attività 2022 e di aggiornamento delle informazioni per la redazione del PIAO 2023, dietro espressa richiesta da parte del RPCT10, non avendo le strutture competenti portato a conoscenza del RPCT e dell’OIV, le valutazioni e le determinazioni in ordine ad almeno uno dei procedimenti in corso, così come indicato dal Capo di Gabinetto11.
8 Cfr. “Relazione del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza per l’anno 2022” disponibile al seguente
link: Prevenzione della corruzione (xxxxxxxxxxxxxxxx.xxx.xx)
9 Cfr. nota del Segretario Generale pro-tempore del 20 luglio 2022, prot. 9235/22.
10 Cfr. note prot. 14391/22 dell’8 novembre 2022 e prot. 1173/23 del 20 gennaio 2023.
11 Cfr. nota prot. 1501/22 del 28 gennaio 2022.
Sono inoltre pervenute due segnalazioni anonime che il Capo di Gabinetto del Ministro ha trasmesso al RPCT. Questi, dopo aver effettuato un’attività di verifica e di analisi per valutare se fosse ravvisabile un fumus di fondatezza relativamente al comportamento del personale del Ministero, ha trasmesso le proprie conclusioni agli organi interni competenti per le ulteriori iniziative del caso. Uno dei due procedimenti riferiti dall’UPD è relativo alla segnalazione giunta dal RPCT.
A riguardo, indipendentemente dalla qualificazione giuridica ai fini disciplinari, si rileva come la fattispecie, nella sua oggettività, sia sintomatica di possibili problematicità in ordine alla tenuta etica del soggetto segnalato. È opportuno pertanto che, in base alle fattispecie emerse, si individuino, da un lato, idonee misure atte a prevenire il ripetersi di potenziali criticità, dall’altro lato, si verifichi se l’anomalia si sia riflessa nelle valutazioni delle performance convalidate dall’Organismo di vigilanza. In ordine al primo aspetto, dall’esito dei procedimenti disciplinari e delle verifiche ed analisi di cui sopra, il RPCT ha quindi rilevato le seguenti aree di rischio su cui intervenire con apposite misure:
⮚ “Acquisizione e gestione del personale”, sia nella declinazione prevista nel PNA 2013 (Reclutamento, Progressioni di carriera, Conferimento di incarichi di collaborazione) che nell’accezione più ampia tesa a riconnettere, ad esempio, il benessere organizzativo;
⮚ “Contratti pubblici”, anche con riguardo al possibile utilizzo di fornitori su attività diverse
da quelle per le quali risultano contrattualizzati.
In particolare, per l’area di rischio “Acquisizione e gestione del personale” – oltre alle Misure M12 “Definizione di una procedura per la prevenzione dei fenomeni di mobbing, di discriminazione di genere e per il monitoraggio del benessere dell’ambiente lavorativo” e M13 “Creazione del Comitato Unico di Garanzia e attivazione di campagne di diffusione delle sue funzioni”, per le quali si rinvia al successivo par. 2.3.4 – si segnala che si è già operato per rafforzare la trasparenza e correttezza delle procedure: il Segretariato Generale, su invito del Capo di Gabinetto di concerto con il RPCT, il 14 settembre 2022 ha, infatti, adottato il “Provvedimento in materia di istituzione dell’albo e di composizione delle Commissioni esaminatrici di concorso” (prot. 11680/22) che ha visto la sua prima applicazione nel corso della procedura selettiva, per esami, per l’assunzione di n. 10 (dieci) unità di personale amministrativo di livello II (secondo) e per l’assunzione di n. 20 (venti) unità di personale amministrativo di livello III (terzo), per varie qualifiche professionali, per complessive 30 (trenta) unità da destinare alle attività istituzionali e indifferibili di competenza del Ministero del turismo, tuttora in corso di espletamento (per maggiori informazioni si veda la precedente sezione Organizzazione e capitale umano e la sezione Amministrazione trasparente/Bandi di concorso del sito istituzionale del Ministero).
Per quanto riguarda, invece, l’area di rischio “Contratti pubblici”, da un lato, si è ritenuto di intervenire rafforzando gli strumenti a disposizione dell’Amministrazione per prevenire ed eventualmente perseguire comportamenti sconvenienti e/o illegittimi – prevedendo le misure di prevenzione M16 “Comunicazione dell'adozione del codice di comportamento e del protocollo di integrità del Ministero a tutti i fornitori con contratti attivi al 31 marzo 2023” e M17 “Introduzione del codice di comportamento e del protocollo di integrità adottati dal Ministero come allegato contrattuale le cui previsioni si applicano al fornitore in quanto compatibili” – dall’altro, rafforzando i controlli, attraverso l’aggiornamento della Misura M4 “Introduzione di controlli a campione al fine di rafforzare l'attività
amministrativa”, con la previsione di specifici controlli sui contratti che prevedono il supporto di personale esterno (si veda successivo par. 2.3.4).
2.3.3.1.2) La valutazione d’impatto dell’analisi del contesto esterno
L’analisi del contesto esterno, e in particolare l'analisi degli stakeholder, ha come obiettivo l’individuazione delle relazioni esistenti con gli stakeholder e di come queste ultime possano influire sull’attività del Ministero, favorendo eventualmente il verificarsi di fenomeni corruttivi al suo interno.
Tale analisi è stata avviata con il PTPCT 2022-2024 con l’obiettivo di raccogliere i primi elementi e spunti metodologici e incrementare gradualmente il grado di conoscenza di tali relazioni in base anche al grado di maturità operativa del Ministero, in continua evoluzione e in assestamento, come evidenziato nell’analisi del contesto interno.
Pertanto, nel 2022, con l’avvio del nuovo ciclo di valutazioni di rischio è stata effettuata un’analisi preliminare volta ad una disamina degli stakeholder per ciascun processo del Ministero al fine di acquisire un primo set di informazioni sulla tipologia di stakeholder, la relazione con esso esistente e le relative modalità di gestione. A tale scopo, è stato proposto ai dirigenti – quali risk owner – di individuare e classificare gli stakeholder esterni del Ministero secondo due parametri:
• la capacità di influenza degli stakeholder rispetto alla capacità del Ministero di raggiungere gli obiettivi di progetto/strategici (probabilità che le azioni dello stakeholder siano legittimamente in grado di guidare o rallentare od ostacolare la performance del Ministero). In generale tale capacità di influenza è determinata da fattori come la dimensione, la rappresentatività, le risorse attuali e potenziali, le conoscenze e competenze specifiche, la collocazione strategica;
• il livello di interesse degli stakeholder rispetto al raggiungimento di un determinato obiettivo da parte del Ministero.
Combinando l’esito relativo ai due parametri si è inteso sperimentare la classificazione degli stakeholder nelle quattro categorie che costituiscono la cosiddetta matrice di rilevanza; le categorie sono di seguito rappresentate:
Figura 1 Matrice di rilevanza
• gli stakeholder essenziali, coloro che è necessario coinvolgere perché hanno alto interesse e alta influenza rispetto alla politica di riferimento e, quindi, forte capacità di intervento sulle decisioni che l’Amministrazione vuole adottare;
• gli stakeholder appetibili, coloro che è opportuno coinvolgere poiché hanno basso interesse ma alta influenza.
• gli stakeholder deboli, coloro che hanno alto interesse ma bassa influenza. Questa categoria è rappresentata da soggetti che non hanno i mezzi e gli strumenti per poter esprimere in modo forte e omogeneo i propri interessi; questi soggetti coincidono spesso con le fasce destinatarie delle politiche dell’Amministrazione ed è quindi doveroso coinvolgerle nella formulazione delle politiche stesse.
• gli stakeholder minori, coloro che hanno un basso livello di interesse e una bassa capacità di influenza e sono eventualmente informati delle politiche e delle decisioni dell’Amministrazione.
Le analisi condotte secondo i parametri appena illustrati, hanno consentito una prima mappatura di massima degli stakeholder del Ministero del Turismo e delle relazioni esistenti. Tale mappatura è da considerarsi parziale sia perché non sono pervenuti i contributi da parte di tutti gli Uffici (mancano, in particolare, le valutazioni di entrambi gli Uffici del Segretariato Generale, che in ragione della loro responsabilità di attuazione degli interventi nell’ambito PNRR e del Fondo Unico Nazionale per il Turismo - FUNT, hanno una considerevole platea di potenziali stakeholder da sottoporre ad analisi), sia perché si è evidenziato un diverso grado di maturità da parte dei Dirigenti nell’analizzare tali relazioni nell’ambito della prevenzione della corruzione.
Per quanto riguarda l’analisi dei contributi ricevuti, si è confermata l’opportunità delle misure di mitigazione previste nel PTPCT 2022-2024 e, in particolare, la “Introduzione di una procedura per il coinvolgimento degli stakeholder” (Misura M9 per la quale si rinvia al successivo par. 2.3.4) – anche se si è constatato l’utilizzo di modalità già relativamente uniformi nella gestione delle relazioni (nella maggior parte dei casi con la redazione di verbali degli incontri e con comunicazioni scambiate via PEC) - nonché la misura M3 “Avvio di studi di fattibilità per la digitalizzazione progressiva delle procedure amministrative” che, applicata ai processi che coinvolgono talune tipologie di stakeholder, potrà facilitare la gestione di quei rapporti che presentano livelli di complessità più alta.
I contributi di ciascun risk owner sono stati comunque raccolti e analizzati – procedendo laddove necessario con assunti e ipotesi di razionalizzazione per facilitare la sintesi e la lettura dei dati (ad esempio escludendo dall’analisi quali stakeholder i beneficiari di contributi concessi dal Ministero o i partecipanti ai concorsi per l’ammissione di personale) – individuando i seguenti raggruppamenti in base alla natura stessa dello stakeholder, ovvero in:
Stakeholder istituzionali | • Amministrazioni dello stato (es. MEF, RGS, Corte dei Conti, Agenzia delle Entrate) • Regioni, Comuni, Province, ecc. (Comuni, Comunità montane, consorzi e associazioni, istituzioni universitarie, Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, enti pubblici nazionali, regionali e locali, altri enti e/o istituzione pubbliche, loro componenti o rappresentanti) • Altri enti e/o istituzione pubbliche (Invitalia, CDP) |
Stakeholder del turismo | • Strutture ricettive, agenzie di viaggio, alberghi, B&B • Operatori economici del settore turistico |
Stakeholder sociali | • Associazioni di categoria, associazioni del territorio (associazioni culturali, ambientali, di consumatori, sociali, gruppi sportivi o ricreativi, comitati, ecc.) • Esecutori di lavori, forniture e servizi pubblici • Cittadini • Altri gruppi di pressione |
Tab. 2 – Raggruppamenti degli stakeholder
Considerando i parametri costituenti la matrice di rilevanza, si osserva che:
• circa il 43% degli stakeholder censiti rientra pienamente nella categoria “stakeholder essenziali”;
• circa il 44% degli stakeholder censiti presenta per i parametri capacità di influenza e livello di interesse sia il valore “medio” che il valore “alto”, ma data la maggiore concentrazione sul valore “alto” anche questi stakeholder sono considerati come appartenenti alla categoria “essenziali”;
• circa il 13% degli stakeholder censiti rientra pienamente nella categoria “stakeholder deboli”.
Tale dato mostra che la quasi totalità degli stakeholder censiti ricade nella categoria di stakeholder “essenziali”. Pertanto, oltre all’esigenza di completare l’analisi con i dati ad oggi mancanti, si rafforza la necessità di operare con ulteriori approfondimenti e con analisi di maggior dettaglio per ciascuno stakeholder censito: ciò consentirà la raccolta di informazioni con un livello di dettaglio omogeneo, offrendo la possibilità di confrontare tra loro i diversi stakeholder censiti e raggiungere una classificazione più puntuale degli stakeholder, individuando tutte le opportune differenziazioni per ciascuna categoria sopra illustrata.
Gli approfondimenti saranno condotti entro la fine del 2023 al fine di darne evidenza nella sottosezione dedicata nel prossimo PIAO del Ministero.
2.3.3.2) L’individuazione e la valutazione delle aree di rischio
Gli elementi di base abilitanti l’applicazione dell’approccio metodologico sopra descritto presentano la stessa struttura di quelli descritti nel PTPCT 2022-2024. In particolare:
⮚ Aree di rischio: Le aree di rischio generali, non avendo ricevuto feedback o segnalazioni di integrazioni nel corso del 2022 da parte dei Dirigenti delle strutture del Ministero, sono le stesse aree di rischio evidenziate nel Piano Nazionale Anticorruzione 2019, utilizzate per il primo ciclo di valutazione del rischio e relative a:
• Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto o immediato per il destinatario;
• Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario;
• Contratti pubblici;
• Acquisizione e gestione del personale;
• Gestione delle entrate, delle spese e del Patrimonio;
• Controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni;
• Incarichi e nomine;
• Affari legali e contenzioso;
• Procedure gestione fondi strutturali e fondi nazionali per politiche di coesione (compresi fondi PNRR).
Inoltre, ci sono due aree di rischio specifiche per il Ministero legate al contesto interno ed esterno del Ministero, quali:
• Accordi con altre PPAA, per la presenza di convenzione e accordi con le altre PPAA;
• Enti vigilati, per la presenza di enti vigilati quali ENIT e CAI.
⮚ Catalogo dei processi: A seguito dell’attuazione della misura specifica di prevenzione M1 “Formalizzazione delle attività del processo con individuazione dei relativi responsabili, dei controlli previsti e delle tempistiche di lavorazione” per circa la metà dei processi del Ministero si è provveduto ad aggiornare il catalogo dei processi; in allegato si riporta l’elenco dei processi individuati e i collegamenti alle aree di rischio (Allegato 1: Catalogo dei processi). A riguardo si segnala che l’attuazione della misura ha comportato l’aumento dei processi censiti dai 79 previsti nella mappatura presentata nel PTPCT 2022-24 agli 85 della presente sezione, perché, per taluni processi ritenuti più complessi, il dirigente ha proceduto ad una disarticolazione in più processi, per favorirne la mappatura in attività e la relativa valutazione di rischio.
⮚ Catalogo dei rischi: Il catalogo dei rischi è stato aggiornato e ampliato anche con le fattispecie di rischio relative al macro-rischio «frode esterna»12 . Pertanto, è stata mantenuta una tassonomia dei rischi declinata in quattro livelli di dettaglio (Macro-Rischio, Rischio, Rischio Elementare, Fattispecie di rischio) che prende in considerazione i rischi relativi ai seguenti macro-ambiti:
• Frode interna;
• Errori operativi di natura colposa;
• Controversie e reclami degli utenti;
• Rischi relativi al rapporto di impiego e alla sicurezza sul lavoro una tassonomia dei rischi
• Frode esterna.
Ciascun Macro-rischio è stato scomposto nei livelli di maggior dettaglio secondo logiche di coerenza e omogeneità. La scomposizione aggiornata, dal livello di Macro-Rischio a Rischio, presenta i seguenti dettagli:
Macro-rischio | Rischio | n. Fattispecie di rischio censite |
Frode interna | Attività non autorizzate | 7 |
Furto e frode | 33 | |
Errori operativi di natura colposa | Errori di natura contabile | 8 |
Errori e negligenze negli adempimenti previsti dai processi interni | 20 | |
Controversie e reclami degli utenti | Controversie con gli utenti per produzione ed erogazioni di prodotti/servizi inadeguati | 3 |
Xxxxxx relativi al rapporto di impiego e alla sicurezza sul lavoro | relativi al rapporto di impiego | 3 |
Frode esterna | Frode perpetrata da utenti/terzi o fornitori | 6 |
Tab. 3 Riepilogo Macro-rischi e frequenze delle fattispecie censite
12 Cfr. “Politica antifrode” approvata dal Segretario Generale pro-tempore il 13 luglio 2022, prot. 8903/22.
Pertanto, il catalogo dei rischi contiene 80 fattispecie di rischio, con una concentrazione maggiore nei macro-ambiti “Frode interna” ed “Errori operativi di natura colposa”. In allegato alla presente relazione si riporta il catalogo dei rischi con i suoi dettagli (Allegato 2: Catalogo dei rischi).
Per le motivazioni sopra riportate, in base allo stato di attuazione della misura M1 “Formalizzazione delle attività del processo con individuazione dei relativi responsabili, dei controlli previsti e delle tempistiche di lavorazione”, le fattispecie di rischio sono state identificate per singola attività per quei processi per i quali tale misura risulta attuata e per processo nei casi in cui la misura sia in fase di attuazione.
⮚ Valutazioni di rischio
Le valutazioni di rischio sono state espresse secondo i parametri utilizzati lo scorso anno per l’elaborazione del PTPCT 2022- 2024. Per ciascun processo oggetto di analisi è stata effettuata una valutazione qualitativa espressa secondo un set di indicatori, con i relativi descrittori guida per ciascuna fascia di rischio, quali:
• Grado di discrezionalità del processo: la presenza di un processo decisionale altamente discrezionale determina un incremento del rischio rispetto ad un processo decisionale altamente vincolato;
• Impatto organizzativo: in termini di complessità del processo che comporta il coinvolgimento di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi successive per il conseguimento del risultato;
• Impatto reputazionale: portata ed eco mediatico derivante dalla diffusione dell'informazione sull'evento rischioso - potenziale pubblicazione su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo evento o eventi analoghi;
• Impatto economico rispetto destinatari coinvolti: rilevanza esterna intesa come presenza di interessi, anche economici, rilevanti e di benefici per i destinatari del processo determina un incremento del rischio;
• Controlli: adeguatezza dei controlli applicati al processo per neutralizzare l'evento rischioso;
• Ripetitività dell'attività sensibile: cadenza temporale dell’attività interessata dal
potenziale evento rischioso.
Descrizione Indicatore | Descrittori guida per livello di rischio | |||
Basso | Medio | Alto | ||
Indicatore 1 | Grado di discrezionalità del processo (la presenza di un processo decisionale altamente discrezionale determina un incremento del rischio rispetto ad un processo decisionale altamente vincolato) | - No, è del tutto vincolato oppure - È parzialmente vincolato sia dalla legge e sia da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) | - È parzialmente vincolato solo dalla legge oppure - È parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) | - È altamente discrezionale |
Indicatore 2 | Impatto organizzativo (in termini di complessità del processo che comporta il coinvolgimento di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi successive per il conseguimento del risultato) | - Coinvolgimento di una sola funzione oppure - Coinvolgimento di più di una funzione | - Coinvolgimento di una Direzione oppure - Coinvolgimento di più di una Direzione | - Coinvolgimento di più PA |
Descrizione Indicatore | Descrittori guida per livello di rischio | |||
Basso | Medio | Alto | ||
Indicatore 3 | Impatto reputazionale (portata ed eco mediatico derivante dalla diffusione dell'informazione sull'evento rischioso - potenziale pubblicazione su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo evento o eventi analoghi) | - Basso impatto reputazionale (media locali e uffici interni) | - Medio impatto reputazionale (media regionali) | - Rilevante impatto reputazionale (media nazionali e internazionali) |
Indicatore 4 | Impatto economico rispetto destinatari coinvolti (rilevanza esterna intesa come presenza di interessi, anche economici, rilevanti e di benefici per i destinatari del processo determina un incremento del rischio) | - Ha rilevanza esclusivamente interna | - Comporta l’attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma non di particolare rilievo economico | - Comporta l’attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es.: affidamento di appalto) |
Indicatore 5 | Controlli (adeguatezza dei controlli applicati al processo per neutralizzare l'evento rischioso) | - Efficace strumento di neutralizzazione oppure - Efficaci per una percentuale superiore al 50% | - Efficaci per una percentuale pari o inferiore al 50% | - Controlli non efficaci oppure - Controlli assenti |
Indicatore 6 | Ripetitività dell'attività sensibile (Cadenza temporale dell’attività interessata dal potenziale evento rischioso) | - Attività annuale o episodica | - Attività con cadenza da semestrale a mensile | - Attività da giornaliera a settimanale |
Tab. 4 – Set di indicatori per valutazione qualitativa del rischio del processo
Le risultanze delle analisi e delle valutazioni effettuate, sono accluse, in schede, al presente piano. (Allegato 3: Schede processi rischi).
Inoltre, con l’obiettivo di creare le prime basi per l’applicazione in futuro di una valutazione quali- quantitativa, a ciascun risk owner è stato chiesto di segnalare, rispetto al proprio ambito di competenza, i dati relativi alle seguenti fattispecie:
• n. ricorsi in tema di affidamento di contatti pubblici e relativi esiti;
• n. ricorsi amministrativi o giurisdizionali e relativi esiti;
• n. rilievi degli organi di controllo o altre autorità pubbliche e relativi esiti;
• eventuali altri provvedimenti ritenuti rilevanti e relativi esiti.
Tra i riscontri ricevuti13, il più rilevante per il processo di gestione del rischio, appare il risultato preliminare dell’audit di sistema che ha riguardato il Ministero del Turismo, predisposto dall’Organismo Indipendente di Audit del PNRR, svoltosi tra settembre e ottobre 2022 (cfr. par.
2.3.3.1.1 e 2.3.4).
Secondo i parametri e gli strumenti fin qui descritti, ciascun risk owner del Ministero è pervenuto ad un giudizio di sintesi del livello di esposizione del rischio argomentando le motivazioni a supporto di ciascun giudizio. In particolare, a seconda dello stato di attuazione della misura M1 “Formalizzazione delle attività del processo con individuazione dei relativi responsabili, dei controlli previsti e delle tempistiche di lavorazione”, ciascun risk owner ha espresso un nuovo giudizio oppure ha confermato/aggiornato il giudizio di sintesi già presente nel PTPCT 2022-2024, dando chiara indicazione delle motivazioni che hanno portato a tale aggiornamento. Per quei casi per i quali è stata necessaria una proroga nell’attuazione di tale misura, in particolare l’Ufficio III della Direzione Generale degli Affari Generali e delle Risorse Umane ed entrambi gli Uffici del
13 La Direzione Generale degli affari generali e delle risorse umane e il Segretariato Generale hanno ancora in corso la rilevazione di dette informazioni.
Segretariato Generale – per le quali è in corso l’esame delle mappature di dettaglio dei processi e delle relative valutazioni di rischio - sono state utilizzate le ultime valutazioni di rischio disponibili ovvero quelle riportate nel PTPCT 2022-2024. Al riguardo, si segnala che, soprattutto per quanto riguarda i processi in carico agli Uffici del Segretariato – che comprendono gli interventi nell’attuazione del PNRR e del Fondo Unico Nazionale per il Turismo (FUNT) – l’aggiornamento di tali valutazioni potrà fornire elementi da considerare per eventuali ulteriori misure di prevenzione14.
Le valutazioni qualitative analizzate hanno prodotto quale risultato che circa il 50% dei processi analizzati si attesta su valori di rischio corrispondente al valore “Basso”. Le valutazioni per i restanti processi, presentano un livello di rischio che si attesta con valori principalmente concentrati sul valore “Medio”, con una residuale percentuale del 6% sul valore “Alto”.
SINTESI GRADO DI ESPOSIZIONE AL RISCHIO
Medio/Basso
5%
Alto
6%
Medio
40%
Basso
49%
Figura 2 Sintesi grado di esposizione al rischio
Il grado di esposizione al rischio così rilevato sembra evidenziare un miglioramento generale rispetto alle valutazioni di rischio effettuate lo scorso anno, che potrebbe essere correlato al consolidamento delle procedure e ai primi effetti della graduale attuazione delle misure di prevenzione volte a rafforzare i controlli in essere o a introdurne di nuovi.
D’altro canto, è necessario ricordare che alcuni Uffici presentano ancora un numero esiguo di personale per lo svolgimento delle attività anche rispetto alle figure dirigenziali; tale situazione ha comportato notevoli difficoltà da parte del personale nell’attuare efficacemente le misure di prevenzione e le attività di valutazione del rischio entro le tempistiche stabilite e che potrebbe essere in contrasto con i valori di esposizione al rischio orientati principalmente sul valore “basso”. In generale, dagli esiti delle valutazioni così come per la precedente campagna di valutazione di rischio, è rilevabile un diverso grado di maturità rispetto alla gestione del rischio nella sua
14 Cfr. note del 15 dicembre 2022, prot. 18459/22 e del 20 dicembre 2022, prot. 18978/22.
accezione più ampia, evidenziato talora da valutazioni che appaiono non congruenti con il livello attribuito agli indicatori di sintesi; talaltra da descrizioni troppo sintetiche o lacunose. Tale evidenza rafforza la necessità di un piano di formazione maggiormente orientato alle tematiche di sensibilità e cultura del rischio con il coinvolgimento di tutti i dipendenti del Ministero, coerentemente con le attività in corso di revisione del piano di formazione elaborato anche nell’ambito dell’attuazione della misura M5 “Introduzione nel Piano di formazione di interventi formativi/informativi finalizzati alla promozione della cultura della legalità e di intervento per la gestione del rischio di corruzione ed erogazione della stessa” prevista dal PTPCT 2022-2025.
A conferma di ciò si possono infatti rilevare taluni elementi, quali la distribuzione del livello di esposizione al rischio piuttosto eterogenea tra le Direzioni oppure, aspetto più significativo, valutazioni difformi tra le Direzioni per processi afferenti alla stessa area di rischio oppure per processi analoghi, per le quali non è stato possibile acquisire elementi che ne spiegassero le cause.
Di seguito, si riporta il dettaglio del livello di esposizione al rischio per ciascuna struttura del Ministero in termini assoluti e in percentuale di incidenza sul valore totale rilevato:
Figura 3 Incidenza in valore assoluto del grado di esposizione al rischio di ciascuna Direzione sul totale rilevato
Figura 4 Incidenza % del livello di esposizione al rischio di ciascuna Direzione sul totale rilevato
Dai dati riportati, è possibile osservare che le valutazioni associate al livello di rischio “Alto” sono interamente concentrate nella Direzione Generale della Valorizzazione e della Promozione Turistica seppure alcuni processi afferenti alle aree di rischio impattate da tali valori e trattati anche da altre Direzioni Generali abbiano valori di rischio completamente diversi tra loro per motivi.
Alla luce di quanto sopra esposto, si è pertanto ritenuto necessario operare su più fronti per rafforzare il processo di gestione del rischio:
a) procedere alla revisione della metodologia di valutazione del rischio, dettagliata nel paragrafo 2.3.2.2 della presente sottosezione, che introduce parametri quali “frequenza” e “impatto” per consentire la comprensione puntuale e dettagliata di ciascun fenomeno rilevato;
b) prevedere, nel solco di quanto già fatto col PTPCT 2022-2024, misure di prevenzione specifiche che impattano trasversalmente sui processi di tutte le strutture del Ministero;
c) prevedere misure di prevenzione specifiche per affrontare potenziali criticità emerse nella
valutazione dell’analisi del contesto interno e/o esterno.
2.3.3.3) La programmazione delle attività di gestione del rischio
Con il PTPCT 2022-2024 sono stati individuati nei principi metodologici espressi nel PNA 2019 i razionali di progettazione del sistema di gestione del rischio che consentono, con continuità, una graduale implementazione delle attività di gestione del rischio con una profondità di analisi crescente incrementando anno dopo anno il grado di maturità dell’intero sistema.
Figura 5 Programmazione triennale
Le attività avviate nel 2022, nonostante la presenza di un assetto organizzativo non pienamente realizzato e mutevole nelle figure dirigenziali, hanno portato al raggiungimento di quello che è stato definito nello schema sopra riportato come il “primo stadio” di maturità del modello del Ministero per la gestione del rischio. L’assetto di misure specifiche di prevenzione già esistenti o che il presente PIAO 2023-2025 introduce, in aggiunta alla revisione della metodologia di valutazione del rischio con l’intento di potenziare gli strumenti di rilevazione e gestione delle singole fattispecie di rischio, seguono l’evoluzione triennale delineata.
In particolare, il livello di dettaglio delle analisi che è stato gradualmente incrementato con le prime attività avviate nel 2021 e che si intende raggiungere al termine del 2023 è il seguente:
Figura 6 Evoluzione del dettaglio delle analisi
Lo schema mostra come, anno dopo anno, le attività avviate e che si propone di avviare consentono il raggiungimento nel 2023 di elementi di analisi uniformi e con un livello di dettaglio puntuale, ovvero la mappatura completa dei processi del Ministero e la possibilità di associare le fattispecie di rischio interessate alle singole attività, per tutti i processi presenti nel catalogo.
2.3.4) Le misure specifiche
Le misure di prevenzione specifiche intendono agire in maniera puntuale su alcuni rischi individuati in fase di valutazione del rischio e si caratterizzano, dunque, per l’incidenza su problemi specifici.
Le valutazioni di rischio effettuate per l’elaborazione del PTPCT 2022-2024 hanno consentito l’individuazione di alcune aree di miglioramento per le quali sono state definite misure specifiche da applicare a tutti i processi del Ministero e relative sia all’introduzione di nuovi controlli sia al rafforzamento dei controlli in essere. Per tali misure è stata programmata un’attuazione graduale secondo due perimetri temporali successivi. Inoltre, sono state previste ulteriori misure specifiche collegate alle misure più generali di prevenzione e agli esiti dell’analisi di contesto interno ed esterno svolte. Il set di misure specifiche complessive che il PTPCT 2022-2024 ha introdotto è di seguito riportato con l’evidenza dello stato di attuazione rilevato a dicembre 2022:
Piano Integrato Attività e Organizzazione
Tabella 5 - Riepilogo delle misure di
prevenzione previste nel PTPCT 2022-24 e stato di attuazione
Processo | Cod. | Xxxxxx | Xxxxx di realizzazione | Ufficio responsabile | Indicatore di monitoraggio | Target | Stato a dic-2022 |
Tutti i processi, suddivisi in due perimetri secondo il razionale scelto | M1 | Formalizzazione delle attività del processo con individuazione dei relativi responsabili, dei controlli previsti e delle tempistiche di lavorazione | I perimetro: entro 30 settembre 2022 II perimetro: entro I semestre 2023 | Tutti | Relazione di formalizzazione secondo template fornito | 100% - 1 per ciascuna procedura operativa/ processo | I perimetro: attuata, ad eccezione dei due casi di proroga al 28 febbraio II perimetro: in attuazione |
Tutti i processi, suddivisi in due perimetri secondo il razionale scelto | M2 | Definizione e adozione di check list di controllo per l’attività di verifica e creazione di relazione di sintesi | I perimetro: 30 settembre 2022 II perimetro: entro I semestre 2023 | Tutti | n. check list rispetto alle procedure gestite | 1. definizione 100% 2. Adozione almeno il 50% | I perimetro: attuata, ad eccezione dei due casi di proroga al 28 febbraio II perimetro: in attuazione |
Tutti i processi | M3 | Avvio di studi di fattibilità per la digitalizzazione progressiva delle procedure amministrative | entro II semestre 2023 | Tutti | Procedure sottoposte ad analisi rispetto al totale | Almeno 1 studio avviato per ciascuna DG | da attuare |
Tutti i processi, suddivisi in due perimetri secondo il razionale scelto | M4 | Introduzione di controlli a campione al fine di rafforzare l’attività amministrativa | I perimetro: entro I semestre 2023 II perimetro: entro II semestre 2023 | Tutti | n. istanze/pratiche di processo sottoposte a controllo | •In caso di volumi totali inferiori a 100 istanze/pratiche: campione di almeno 10% rispetto al totale •In caso di volumi totali tra 100 e 1000 istanze/pratiche: campione di almeno 5% rispetto al totale | da attuare. N.B: La misura è stata aggiornata nei contenuti e nel target: si veda successiva tabella |
Formazione del personale e progressione di carriera | M5 | Introduzione nel Piano di formazione di interventi formativi/informativi finalizzati alla promozione della cultura della legalità e di intervento per la gestione del rischio di corruzione ed erogazione della stessa | 1.Piano di formazione: entro II semestre 2022 2. Erogazione della formazione: entro I semestre2023 | Direzione Generale degli Affari Generali e delle Risorse Umane – Ufficio I | 1. Piano di formazione 2. Erogazione della formazione: n. dipendenti coinvolti rispetto al totale | 1. 100% 2. 30% rispetto alla pianta organica del 31/12/2022 | in attuazione, in corso una revisione del piano formativo redatto da completare entro il 30 giugno 2023 |
Gestione stato giuridico e trattamento economico del personale | M6 | Standardizzazione della modulistica connessa alle dichiarazioni obbligatorie connesse all’assunzione degli incarichi (es. dichiarazione di incompatibilità e inconferibilità degli incarichi, assenza conflitto d’interesse, etc.) | Entro II semestre 2022 | Direzione Generale degli Affari Generali e delle Risorse Umane – Ufficio I | n. template su numero di dichiarazioni | 100% | in attuazione, in corso una revisione della modulistica redatta da completare entro il 31 marzo 2023 |
Gestione stato giuridico e trattamento economico del personale | M7 | Aggiornamento trimestrale del personale in forza al Dicastero | Trimestrale a partire dal 30 giugno 2022 | Direzione Generale degli Affari Generali e delle Risorse Umane – Ufficio I | Relazione trimestrale | 100% | attuata |
Piano Integrato Attività e Organizzazione
Processo | Cod. | Xxxxxx | Xxxxx di realizzazione | Ufficio responsabile | Indicatore di monitoraggio | Target | Stato a dic-2022 | |
Sottoscrizione accordi e protocolli d’intesa con enti, organismi pubblici e privati e associazioni concernenti iniziative per lo sviluppo turistico del Paese | M8 | Redazione dell’atto formale che disciplini i requisiti per la stipula degli accordi | Entro II semestre 2022 | Segretariato Generale – Ufficio II | Adozione dell’atto | 100% | da attuare entro il 28 febbraio 2023 | |
Coordinamento delle attività degli Uffici, delle Direzioni generali e del Ministero | M9 | Introduzione di una procedura per il coinvolgimento degli stakeholder (es. attraverso consultazione pubblica) | Entro 30 settembre 2022 | Segretariato Generale – Ufficio I | Adozione della procedura | 100% | da attuare entro il 28 febbraio 2023 | |
Gestione URP | M10 | Definizione di un piano di implementazione, tenuta e aggiornamento del “Registro degli accessi” | Implementazione entro 30 settembre 2022 | Direzione Generale degli Affari Generali e delle Risorse Umane – Ufficio I | Milestone previste nel piano di implementazione | 100% | in attuazione, in corso una revisione del regolamento, da completare entro il 31 marzo 2023 | |
Coordinamento delle attività di affidamento di beni e servizi da parte delle Direzioni | M11 | Redazione protocollo di integrità | Entro 30 settembre 2022 | Segretariato Generale – Ufficio II | Adozione del protocollo | 100% | da attuare entro il 28 febbraio 2023 |
Nell’ambito della misura M1“Formalizzazione delle attività del processo con individuazione dei relativi responsabili, dei controlli previsti e delle tempistiche di lavorazione”, il RPCT ha organizzato con gli Uffici del Ministero un incontro per illustrare il template definito per la mappatura di dettaglio delle attività di ciascun processo, le relative istruzioni per la compilazione e un esempio di mappatura di processo. Ciò ha consentito la definizione di mappature di dettaglio secondo parametri e razionali omogenei e condivisi. Il RPCT ha inoltre messo a disposizione il proprio supporto ai singoli Uffici che hanno richiesto assistenza.
Nell’ambito della misura M2 “Definizione e adozione di check list di controllo per l’attività di verifica e creazione di relazione di sintesi”, il RPCT si è impegnato a fornire pareri e osservazioni agli Uffici che ne hanno fatto richiesta al fine di individuare contenuti e livello di dettaglio da adottare per la definizione delle checklist.
Le misure specifiche M1 “Formalizzazione delle attività del processo con individuazione dei relativi responsabili, dei controlli previsti e delle tempistiche di lavorazione” e M2 “Definizione e adozione di check list di controllo per l’attività di verifica e creazione di relazione di sintesi”, con scadenza prevista al 30 settembre 2022, risultano nel complesso attuate, tranne in due casi specifici: le misure in carico all’Ufficio III della Direzione Generale degli Affari Generali e delle Risorse Umane e quelle in carico all’Ufficio II del Segretariato Generale per i quali la scadenza di attuazione è stata prorogata al 28 febbraio 2023. Per queste misure sono attualmente in corso le interlocuzioni tra RPCT e Responsabile della misura per la revisione dei documenti elaborati che si prevede si concludano al più tardi entro il prossimo 15 maggio 2023.
Le misure specifiche previste dal PTPCT 2022-2024 con responsabilità di attuazione in carico al Dirigente dell’Ufficio I della Direzione Generale degli Affari Generali e delle Risorse Umane, risultano in alcuni casi attuate (come per la misura M7 “Aggiornamento trimestrale del personale in forza al Dicastero”) e in altri casi in fase di attuazione (come per la misura M6 “Standardizzazione della modulistica connessa alle dichiarazioni obbligatorie connesse all’assunzione degli incarichi (es. dichiarazione di incompatibilità e inconferibilità degli incarichi, assenza conflitto d’interesse, etc.)”) in quanto sono in corso le interlocuzioni tra RPCT e Responsabile della misura per la revisione dei documenti elaborati che si prevede si concludano nella date indicate nella tabella precedente.
Infine, anche per le altre misure specifiche previste dal PTPCT 2022-2024 con responsabilità di attuazione in carico ai Dirigenti di entrambi gli Uffici del Segretariato Generale, per le quali è stata prevista la proroga al 28 febbraio 2023, sono attualmente in corso le interlocuzioni tra RPCT e Responsabile della misura per la revisione dei documenti elaborati che si prevede si concludano al più tardi entro il prossimo 15 maggio 2023.
È opportuno qui segnalare che nel corso del 2022, sono stati adottati due atti organizzativi volti a predisporre misure di contenimento del rischio di corruzione: il primo – di cui s’è già detto nel par. 0
- è il “Provvedimento in materia di istituzione dell’albo e di composizione delle Commissioni esaminatrici di concorso” adottato il 14 settembre 2022 (prot. 11680/22) dal Segretariato Generale, pro-tempore su invito del Capo di Gabinetto di concerto con il RPCT, che disciplina le responsabilità in relazione alla nomina delle Commissioni esaminatrici, i criteri per la loro composizione e istituisce l’albo di esperti la cui iscrizione ha efficacia triennale, per la individuazione dei nominativi dei componenti delle Commissioni esaminatrici di concorso, in attuazione del principio di rotazione.
Il secondo, è la “Politica antifrode”, adottata dal Segretario Generale pro-tempore il 13 luglio 2022 (prot.
8903) che “definisce la politica che il Ministero del turismo intende adottare al fine di prevenire e contrastare
le attività illecite che potrebbero realizzarsi con riferimento al contesto interno ed esterno dell’Amministrazione”. In esso viene precisato che tale “documento deve essere considerato uno strumento di lavoro flessibile, suscettibile di modifiche e integrazioni in corrispondenza anche di eventuali aggiornamenti normativi e mutamenti nel contesto. […] É di tutta evidenza che [tale documento, n.d.r.] non intende esaurire le indicazioni possibili o necessarie per assicurare la corretta esecuzione delle attività di controllo dei progetti finanziati dal PNRR e delle restanti attività amministrative.”
L'azione del RPCT è stata quindi tesa ad integrare le politiche antifrode previste specificatamente per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) con quelle più generali relative all’intero Ministero, con l’obiettivo di utilizzare le buone pratiche messe a punto a livello di Dicastero nell’attuazione del PNRR e viceversa. A riguardo si segnala sia l’aggiornamento del catalogo dei rischi da utilizzare per la valutazione del livello di esposizione al rischio dei processi con quanto rilevato nel documento di “Politica antifrode” (cfr. par. 2.3.3.2), l’impegno alla collaborazione col RPCT assunto dalla “Rete dei referenti antifrode PNRR”1 nonché la partecipazione del RPCT ad alcuni degli incontri svolti con gli auditor della Commissione europea sulla tutela degli interessi finanziari dell’Unione (System audit on the PFIEU-1) e con quelli dell’Organismo indipendente di Audit del PNRR.
A quest’ultimo riguardo, sulla base del rapporto provvisorio relativo all’audit di sistema che ha riguardato il Ministero del Turismo, predisposto dall’Organismo Indipendente di Audit del PNRR, sono emerse una serie di raccomandazioni le principali delle quali hanno riguardato: l’aggiornamento del Sistema di Gestione e Controllo del Ministero del turismo relativo all’attuazione del PNRR – che l’Unità di Missione ha già predisposto e la cui adozione formale è attualmente in corso -; l’attuazione delle iniziative ritenute opportune al fine di garantire l’indipendenza funzionale delle strutture che svolgono i controlli di primo livello, rispetto anche alle strutture gerarchicamente e strutturalmente sovraordinate che svolgono attività di gestione degli interventi PNRR – che il Ministero intende intraprendere entro il 30 aprile 2023 nell’ambito della nuova definizione dei modelli di Governance del PNRR in corso di adozione -; l’aggiornamento e la previsione di talune misure specifiche riguardanti la gestione dei rischi di frode, corruzione e conflitto di interessi – cui si è inteso far fronte prevedendo, tra l’altro, specifiche misure di prevenzione applicabili all’intero Dicastero (cfr. successive tabelle 6 e 7) oltre che al rafforzamento e/o l’aggiornamento delle misure già previste nel precedente PTCPT 2022-2024.
Ai fini della verifica dell’idoneità delle misure di prevenzione, come in parte anticipato nel precedente par. 2.3.3.2, si è tenuto conto dei seguenti criteri, in linea con i criteri direttivi contenuti nella direttiva del Ministro (cfr. precedente par. 2.3):
N. | Criteri |
a) | le valutazioni dell’analisi del contesto interno ed esterno (cfr. precedente par. 2.3.3.1) |
b) | I risultati del monitoraggio semestrale effettuato dal RPCT |
c) | le valutazioni dell’esposizione al rischio e le correlate proposte di misure specifiche di prevenzione effettuate dai risk owner nel nuovo di ciclo di valutazione effettuato |
d) | le proposte di azioni correttive segnalate in esito all’audit di sistema predisposto dall’Organismo Indipendente di Audit del PNRR |
Tab. 6 – Criteri per la definizione delle misure di prevenzione
1 Cfr. note dell’8 novembre 2022, prot. 14392, e del 15 novembre 2022, prot. 14890.
Sulla base di tali criteri risulta confermata l’idoneità delle misure già definite che risultano attuate o con un’attuazione programmata nel 2023 che, in taluni casi si ritiene debbano essere rafforzate, dall’altro, si è rilevata l’opportunità di stabilire nuove misure specifiche di prevenzione, prevedendo, quando possibile, misure con impatto trasversale su tutte le strutture del Ministero.
In particolare, nella tabella qui di seguito, sono elencate le nuove misure: Tab. 7 – Riepilogo delle nuove misure di prevenzione
Processo | Cod. | Misura | Tempi di realizzazione | Ufficio responsabile | Indicatore di monitoraggio | Target | Ratio1 |
Benessere organizzativo e pari opportunità, contrasto alle discriminazioni ed al mobbing | M12 | Definizione di una procedura per la prevenzione dei fenomeni di mobbing, di discriminazione di genere e per il monitoraggio del benessere dell'ambiente lavorativo (ad esempio tramite la somministrazione di questionari in forma anonima) | Entro il 30 giugno 2023 | Direzione Generale degli Affari Generali e delle Risorse Umane – Ufficio II | Atto di adozione della procedura e campagne di diffusione interna | 100% | a), c) |
Benessere organizzativo e pari opportunità, contrasto alle discriminazioni ed al mobbing | M13 | Creazione del Comitato Unico di Garanzia e attivazione di campagne di diffusione delle sue funzioni | 1. Entro il 30 settembre 2023 2. Entro il 30 dicembre 2023 | Direzione Generale degli Affari Generali e delle Risorse Umane – Ufficio II | 1. Comunicazione della creazione del CUG 2. Campagne di diffusione interna | 100% | a), c) |
Anagrafe delle prestazioni e rilascio delle relative autorizzazioni | M14 | Creazione, tenuta e manutenzione di un archivio interno delle dichiarazioni di conflitto d’interesse, incompatibilità e inconferibilità e pantouflage rilasciate dai diversi soggetti interessati (ad esempio RUP, nuovi destinatari di incarichi) e definizione delle regole di alimentazione da parte delle strutture del Ministero | Entro il 30 giugno 2023 | Direzione Generale degli Affari Generali e delle Risorse Umane – Ufficio I | Atto di adozione del regolamento | 100% | b), d) |
Gestione stato giuridico e trattamento economico fondamentale del personale | M15 | Revisione del format dei contratti del personale dipendente con espresso riferimento a regole che assicurino il rispetto del comma 16-ter dell'art.53 del d.lgs. 165/2001 e revisione del format di dichiarazione rilasciata per il pantouflage | Entro il 30 giugno 2023 | Direzione Generale degli Affari Generali e delle Risorse Umane – Ufficio I | Circolare di adozione del format dei contratti del personale | 100% | b), d) |
Non afferente ad un unico processo | M16 | Comunicazione dell'adozione del codice di comportamento e del protocollo di integrità del Ministero a tutti i fornitori con contratti attivi al 31 marzo 2023 | Entro il 31 marzo 2023 | Tutte le Direzioni (escluso l'Ufficio di Gabinetto) | n. comunicazioni inviate/ n. totale di contratti attivi | 100% | a) |
Non afferente ad un unico processo | M17 | Introduzione del codice di comportamento e del protocollo di integrità adottati dal Ministero come allegato contrattuale le cui previsioni si applicano al fornitore in quanto compatibili | Entro il 30 aprile 2023 | Tutte le Direzioni (escluso l'Ufficio di Gabinetto) | n. contratti con allegato/ n. contratti attivati | 100% | a) |
Non afferente ad un unico processo | M18 | Attivazione della funzione e implementazione applicativo informatico per il controllo di gestione | 1. entro il 30 giugno 2023 2. entro il 31 dicembre 2023 | Segretario Generale - Ufficio I | 1. Atto organizzativo che disciplina ruoli e responsabilità 2. Rilascio in produzione della piattaforma informatizzata | 100% | a, b) |
1 Le lettere si riferiscono ai criteri indicati nella tabella 6.
Processo | Cod. | Misura | Tempi di realizzazione | Ufficio responsabile | Indicatore di monitoraggio | Target | Ratio1 |
Non afferente ad un unico processo | M19 | Implementazione di un sistema documentale informatizzato del Ministero per la gestione e conservazione dei documenti anche in ottica di protezione dei dati personali | Entro il 31 dicembre 2023 | Direzione Generale degli Affari Generali e delle Risorse Umane – Ufficio III | Rilascio in produzione | 100% | a), b) |
Non afferente ad un unico processo | M20 | Avvio INTRANET | 1. Entro il 30 giungo 2023 2. 31 ottobre 2023 3. Entro il 1° gennaio 2024 | Direzione Generale degli Affari Generali e delle Risorse Umane – Ufficio II | 1. Implementazione INTRANET 2. Formazione del personale 3. Rilascio in esercizio | 100% | a), b) |
mentre la misura M4 risulta essere così integrata:
Processo | Cod. | Misura | Tempi di realizzazione | Ufficio responsabile | Indicatore di monitoraggio | Target | Ratio |
Tutti i processi, suddivisi in due perimetri secondo il razionale scelto | M4 | Introduzione di controlli a campione al fine di rafforzare l’attività amministrativa, che comprendono necessariamente controlli sul corretto ingaggio dei fornitori per i processi che ne prevedono l’utilizzo | I perimetro: entro I semestre 2023 II perimetro: entro II semestre 2023 | Tutti | n. istanze/pratiche di processo sottoposte a controllo | •In caso di volumi totali inferiori a 100 istanze/pratiche: campione di almeno 10% rispetto al totale •In caso di volumi totali tra 100 e 1000 istanze/pratiche: campione di almeno 5% rispetto al totale •In caso di utilizzo di fornitori, almeno sul 20% dei contratti di maggior valore utilizzati nel periodo | a) |
Tab. 8 – Aggiornamento misura di prevenzione previste nel PTPCT 2022-24
Le misure sopra riportate hanno, tra l’altro, l’obiettivo di:
• avviare le attività di ulteriore sensibilizzazione e di contrasto a qualsiasi forma di discriminazione per i/le lavoratori/trici anche attraverso la creazione del Comitato Unico di Garanzia, previsto dal D.Lgs 165/2001; lo svolgimento di analisi di clima e benessere organizzativo sia per il personale interno che il personale esterno del Ministero e di azioni di diffusione del codice di comportamento adottato dal Ministero;
• facilitare le attività di controllo svolte nei vari ambiti, in continuità con il set di misure già vigenti, attraverso la standardizzazione della modulistica e la creazione di archivi digitali centrali sia delle dichiarazioni rilasciate dal personale dipendente e sia della documentazione elaborata dalle strutture del Ministero nello svolgimento delle attività di propria competenza;
• Promuovere l’informatizzazione delle procedure che ne consentono la standardizzazione, i profili di competenza, favorendo il controllo e la trasparenza;
Tutte le misure sopra descritte sono riportate in allegato al presente PIAO 2023-2025 (Allegato 4: Misure specifiche di prevenzione).
2.3.5) Le misure di carattere generale
2.3.5.1) Codice di comportamento
Il Codice di comportamento del Ministero del turismo (di seguito anche Codice) è stato adottato con decreto del Ministro del Turismo del 5 ottobre 2022, prot. 13009/22, dopo essere stato in consultazione sul sito istituzionale del ministero del turismo nel periodo compreso tra il 1° agosto e il 30 settembre 20221.
Il Codice prevede, tra l’altro, l’estensione degli obblighi di condotta “ai collaboratori e ai consulenti con qualunque tipologia di contratto o incarico e a qualsiasi titolo, i titolari di organi e di incarichi e degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro, ai collaboratori di imprese fornitrici di beni e servizi e che realizzano opere in favore dell’amministrazione nonché al personale messo a disposizione dalle società partecipate da pubbliche amministrazioni e da enti vigilati e controllati dal Ministero, in quanto compatibili” (art. 2), disciplina le ipotesi di conflitto di interessi coi relativi obblighi di comunicazione e astensione (art. 10), gli obblighi in caso di segnalazione di illecito nell’amministrazione (Art. 13). Le misure relative al divieto di pantouflage sono oggetto di apposita misura di carattere specifico (cfr. Misure M14 e M15, par. 2.3.4)
Il Consiglio dei Ministri del 2 dicembre 2022 ha approvato lo schema di decreto del Presidente della Repubblica, che reca modifiche al “Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165” adottato con decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 62. In particolare, lo schema - adottato in attuazione di quanto previsto dal decreto-legge cosiddetto ‘Pnrr 2’ (D.L. n. 36/2022), che integra gli elementi costitutivi della Xxxxxxxxx X0X0-00, del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), di riforma della Pubblica amministrazione, da concludersi entro il primo semestre 2023 – prevede le seguenti principali aree di intervento: il divieto di discriminazioni basate sulle condizioni personali; i criteri di misurazione della performance e responsabilità dei dirigenti per la crescita dei propri collaboratori, l’adozione di comportamenti ‘green’ rispettosi dell’ambiente e l’utilizzo dei social media da parte dei dipendenti pubblici.
Successivamente l’entrata in vigore del decreto del Presidente della Repubblica, si provvederà a valutare l’opportunità di integrare e/o modificare il Codice, anche alla luce dei riscontri ottenuti nei primi mesi di vigenza dell’attuale versione del Codice.
2.3.5.2) Tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (cd. Whistleblower) e segnalazione anonime
La “Tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti” – cosiddetto whistleblower - (art. 54 bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165) prevede una tutela rafforzata per il pubblico dipendente ed equiparato che, nell’interesse dell’integrità della pubblica amministrazione, segnala condotte illecite di cui è venuto a conoscenza in ragione del proprio rapporto di lavoro.
Il 23 novembre 2021 il RPCT ha emanato la “Direttiva sulla tutela del dipendente pubblico che effettua segnalazioni di illecito” che fornisce informazioni sulla normativa di riferimento; sull’ambito di applicazione a favore del segnalante (cd. whistleblower); sulle condizioni per la sua applicabilità, nonché sulla procedura per la segnalazione degli illeciti ed è stata veicolata a tutto il personale del Ministero del Turismo con apposita circolare (nota del 23 novembre 2021, n. 2023/21).
1 Durante la consultazione – promossa attraverso apposite informazioni sulla home-page del sito del ministero nella sezione Notizie (in data 1° agosto 2022 in coincidenza con l’apertura della consultazione e il 26 settembre 2022 prima della scadenza) nonché attraverso il questionario di monitoraggio sull’attuazione delle misure del Paino inviato a tutti dirigenti ad inizio settembre 2022 – non sono state ricevute proposte e/o osservazioni.
Nel corso del 2022 non sono pervenute segnalazioni all’indirizzo e-mail dedicato
xxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxxxxxxxxx.xxx.xx.
Al fine di informatizzare la procedura di segnalazione di illeciti 1 , è stata individuata, in via preliminare, la piattaforma informatica WhistleblowingPA, un progetto nato dalla volontà di Transparency International Italia e di Whistleblowing Solutions Impresa Sociale di offrire a tutte le Pubbliche Amministrazioni un software informatico gratuito per dialogare con i segnalanti, grazie a modalità che garantiscono l’anonimato. La piattaforma è realizzata tramite il software GlobaLeaks che è conforme alla legge sulla tutela dei segnalanti, garantisce il mantenimento e l’aggiornamento della piattaforma e non richiede interventi tecnici da parte di soggetti interni o esterni all’ente. Inoltre, Whistleblowing PA è un servizio qualificato AGID.
Non avendo le strutture competenti per gli acquisti provveduto nel 2022, si confida che nel corso del 2023, si provvederà all’adozione della piattaforma, anche in coincidenza con il progetto di aggiornamento del portale del Ministero.
2.3.5.3) Rotazione del personale
L’attività di programmazione della rotazione del personale nell’ambito del Dicastero e, più in particolare, di quello operante nelle aree maggiormente esposte al rischio di corruzione, deve tener conto di vincoli natura oggettivi2 che si sostanziano:
a) nella creazione ex-novo del Ministero, che comporta il necessario consolidamento dei processi e delle procedure interne;
b) nella ancora significativa carenza di personale, che comporta le difficoltà connesse alle strutture di ridotte dimensioni;
c) nella conseguente minore disponibilità di personale con conoscenze e competenze professionali adeguate ai vari ambiti di attività.
Tenuto conto di tali vincoli, si ritiene necessario operare in due direzioni: da un lato, rafforzando le competenze del personale destinato ai processi che sono risultati essere potenzialmente esposti maggiormente al rischio di corruzione, dall’altro lato, monitorando la frequenza e la tipologia degli incarichi.
In relazione alla formazione, si prevede di svolgere un monitoraggio al 30 giugno 2023 relativamente al tipo e al numero di personale coinvolto nella formazione, alla valutazione degli esiti attraverso l’analisi effettiva dei questionari somministrati al fine di aggiornare eventualmente il Piano di formazione per rafforzarne l’efficacia.
In relazione al monitoraggio della frequenza e della tipologia degli incarichi si veda la misura M.14 “Creazione, tenuta e manutenzione di un archivio interno delle dichiarazioni di conflitto d’interesse, incompatibilità e inconferibilità e pantouflage rilasciate dai diversi soggetti interessati (ad esempio RUP, nuovi destinatari di incarichi) e definizione delle regole di alimentazione da parte delle strutture del Ministero”.
Si segnala infine che con provvedimento del Segretariato Generale pro-tempore del 14 settembre 2022 (prot. 11680/22), su invito del Capo di Gabinetto di concerto con il RPCT, è stato adottato il “Provvedimento in materia di istituzione dell’albo e di composizione delle Commissioni esaminatrici di concorso”, che disciplina, tra l’altro, le responsabilità in relazione alla nomina delle Commissioni
1 “Le amministrazioni sono, quindi, tenute a disciplinare, in conformità alle presenti Linee guida, le procedure, preferibilmente informatizzate, per la ricezione e gestione delle segnalazioni”, par. 2.2 “Modalità di gestione delle segnalazioni: procedure informatizzate e tradizionali” delle Linee Guida cit.
2 Cfr par. 2.3.2.1.1 Analisi del contesto interno
esaminatrici, i criteri per la loro composizione e istituisce l’albo di esperti la cui iscrizione ha efficacia triennale, per la individuazione dei nominativi dei componenti delle Commissioni esaminatrici di concorso, proprio in attuazione del principio di rotazione.
2.3.5.4) Piano della formazione a supporto delle politiche di contrasto alla corruzione
Si rinvia all’apposito paragrafo della precedente sezione Organizzazione e Capitale Umano.
2.3.5.5) Patto di integrità
Il PTCPT 2022-2024 contiene l’apposita misura M11 “Redazione protocollo di integrità” la cui attuazione è nella responsabilità dell’Ufficio II del Segretariato Generale con scadenza prevista per l’adozione al 30 settembre 2022. Il Segretario Generale, con nota del 29 novembre 2022, prot. 16211/22, ha richiesto una proroga nell’attuazione della misura a causa sia di impreviste difficoltà operative che della cronica carenza di personale, rimettendo comunque ogni altra determinazione al nuovo Segretario generale che verrà nominato per effetto del recente cambio di Governo.
In considerazione di tale richiesta, il Capo di Gabinetto ha concesso una proroga nell’attuazione
della misura al 28 febbraio 2023.
2.3.5.6) Responsabile dell'Anagrafe per la Stazione Appaltante (Rasa)
Il ruolo di Responsabile dell'Anagrafe per la Stazione Appaltante (RASA) per il Ministero del Turismo è affidato alla dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxxx, dirigente incaricata dell’Ufficio IV “Gestione del bilancio” della Direzione Generale degli Affari Generali e delle Risorse Umane, regolarmente registrata presso l’Anagrafe unica delle stazioni appaltanti (AUSA), istituita presso la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP) gestita dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC).
2.3.6) La Vigilanza su norme anticorruzione su soggetti vigilati
Il Ministero del Turismo ha l’onere di vigilare sull’operato dell’ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo) e del CAI (Club Alpino Italiano). Tale compito è affidato all’Ufficio IV - Vigilanza sugli enti, tutela dei turisti e affari generali della Direzione Generale della Valorizzazione e della Promozione Turistica.
La concreta articolazione di tale onere è stata già descritta nel PTPCT 2022-2024, a cui si rimanda per un inquadramento generale, mentre di seguito ci si concentrerà invece sugli elementi di novità rispetto a quanto già rappresentato.
2.3.6.1) ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo
Il rapporto tra l’Agenzia e il Ministero del Turismo è disciplinato tramite apposita convenzione triennale ai sensi dell’art. 16 comma 7 del Decreto-legge 31 maggio 2014 n. 83, convertito con
modificazioni dalla Legge 29 Luglio 2014 n. 106. L’attuale Convenzione 2022 - 2024 di carattere programmatico e operativo, con adeguamento annuale, stabilisce gli obiettivi, le modalità operative e di verifica e gli indirizzi strategici relativi ai Piani annuali di ENIT. La Convenzione triennale vigente ha introdotto elementi migliorativi attraverso l’adozione della piattaforma informatica “Performance Management System” (PMS), interoperabile e integrabile con i sistemi gestionali dell’Agenzia, che permette di governare in modo efficace le attività di pianificazione e di monitoraggio sull’Agenzia. La piattaforma viene attualmente utilizzata per gestire end-to-end l’intero processo di pianificazione e analisi dei risultati raggiunti, dalla presentazione e approvazione delle
iniziative di promozione, alla valutazione delle performance rispetto ai target previsti, nonché alla approvazione degli acquisti per le attività di promozione sopra soglia. Per ciascuna iniziativa di promozione sono quindi declinate le singole attività, le tempistiche di avvio e conclusione e gli indicatori di performance. Attraverso detta piattaforma viene altresì gestito il processo autorizzativo delle acquisizioni sopra soglia.
2.3.6.2) CAI – Club Alpino Italiano
Nel 2022, in attuazione del Protocollo d’intesa vigente tra il Ministero del Turismo e CAI del 17 giugno 2021 n. 865, è stata stipulata tra il Ministero del Turismo e il CAI la Convenzione triennale 2022-2024 finalizzata allo sviluppo di azioni condivise mirate alla valorizzazione e alla promozione in ambito nazionale ed internazionale della conoscenza e della diffusione dell’offerta di turismo sostenibile, in ambito montano. La nuova Convenzione introduce alcuni elementi migliorativi rispetto alle attività di vigilanza che il Ministero è chiamato ad esercitare e, in particolare:
• una più puntuale definizione degli obiettivi assegnati al CAI, attualizzati rispetto ai fabbisogni e all’indirizzo politico-amministrativo del Ministero del Turismo, rispettando la coerenza con il Protocollo d’intesa già vigente tra le parti, con il Piano Strategico del Turismo, il Transition pathway for tourism e l’investimento 4.1 “Hub del turismo digitale della Missione 1 Componente 3 del PNRR”;
• per ciascun ambito d’intervento individuato dalla Convenzione, il CAI elabora specifici Progetti Esecutivi che sottopone al Comitato Paritetico per condivisione e approvazione, di cui il complesso di tali progetti costituisce il Piano Esecutivo d’Intervento (PEI), con riferimenti all'analisi costi-benefici, al set di indicatori, alle verifiche ex post sul conseguimento degli obiettivi strategici;
• l’inserimento della componente dei contributi annuali legata alla performance – la c.d. quota variabile – che vincola il trasferimento al CAI di una quota pari al 15% dei contributi solo a fronte del raggiungimento da parte dell’Ente degli obiettivi predefiniti calcolati sulla base della performance media del PEI (valore medio dei risultati ottenuti sui singoli progetti esecutivi, ponderato per il valore economico di ciascun progetto sul totale del PEI).;
In particolare, sono stati definiti con cadenza trimestrale specifici incontri di monitoraggio tra la Direzione Generale della Valorizzazione e della Promozione Turistica e il CAI al fine di analizzare lo stato di avanzamento del PEI, condividendo e gestendo, anche con il Comitato paritetico, eventuali criticità che possono ritardare il raggiungimento degli obiettivi prefissati mediante specifici Report di Stato di Avanzamento Trimestrali, i quali sono forniti dal CAI e sottoposti ad approvazione da parte della suddetta Direzione Generale ai fini della corresponsione dei trasferimenti finanziari previsti dalla Convenzione.
2.3.6.3) Monitoraggio del RPCT
Per quanto riguarda l’attività di monitoraggio, oltre a quella relativa agli adempimenti degli Enti sulla trasparenza – cui si rinvia al successivo par. 2.3.8.2 -, anche in seguito a una segnalazione, il RPCT ha ritenuto di svolgere apposita attività di verifica che ha riguardato due procedure concorsuali realizzate dall’ENIT attraverso l’acquisizione e l’analisi di documentazione appositamente acquisita. Il RPCT ha quindi segnalato le criticità e le anomalie emerse dall’analisi svolta, sia all’organo di
xxxxxxxxx politico del Ministero che al RPCT dell’Ente1. A quest’ultimo è stato quindi richiesto di verificare l’opportunità dell’eventuale adozione di specifiche misure di prevenzione del rischio corruttivo entro il 28 febbraio 2023, affinché il Ministero possa eventualmente valutare se esercitare la propria funzione di impulso.
Analoga richiesta è stata comunque trasmessa anche al CAI2 con scadenza il 10 marzo 2023.
2.3.7) La revisione e il monitoraggio sull’idoneità e sull’attuazione delle misure
Nel corso del 2022 gran parte delle attività hanno riguardato il monitoraggio dell’adozione del PTPCT 2022-2024 e dell’attuazione delle misure di prevenzione generali e specifiche previste dallo stesso. In particolare, è stato appositamente elaborato un questionario di monitoraggio ed è stato sottoposto a tutte le strutture del Ministero per comprendere eventuali criticità riscontrate e individuare prontamente le possibili azioni risolutive da mettere in campo; inoltre, le strutture sono state supportate operativamente nell’attuazione delle misure anche con l’elaborazione di materiale informativo, template e relative linee guida per la compilazione.
Il monitoraggio sull’idoneità e sull’attuazione delle misure è stato svolto nel rispetto delle tempistiche programmate nel PTPCT 2022-2024 e, come sopra discusso ha riscontrato l’idoneità delle misure in essere.
Evitando di incorrere in un monitoraggio solo formale, rispetto alle evidenze dichiarate dai diversi Responsabili di Ufficio, il RPCT ha svolto verifiche sull’attuazione delle misure programmate chiedendo, a campione, la documentazione elaborata ed evidenza dell’attività svolta e, laddove ritenuta inidonea oppure non sufficientemente adeguata, ha provveduto a fornire suggerimenti e/o pareri per integrare e/o aggiornare la misura (cfr. tabella par. 2.3.4).
È da sottolineare che, il processo di revisione del Piano è inteso in senso dinamico, in costante progressione con l’attivazione delle strutture del Ministero, con particolare riguardo alla progressiva copertura della pianta organica. Se prima della naturale scadenza annuale, verranno a determinarsi situazioni non previste dal Piano ovvero situazioni che, benché previste, dovessero richiedere un intervento correttivo, il Ministero provvederà ad adottare le misure più adeguate nel minor tempo possibile.
I soggetti preposti all’azione di monitoraggio risultano essere gli stessi preposti alla gestione dei rischi, stante la conoscenza dei processi e delle procedure in gestione. Quanto descritto attiene al monitoraggio e alla verifica interna circa il funzionamento complessivo del Piano. Il sistema della prevenzione più in generale prevede anche un monitoraggio esterno degli stakeholder e della società civile: il Ministero si riserva di attivare il loro coinvolgimento nel rispetto delle regole che saranno definite con l’attuazione della misura di prevenzione M9 “Introduzione di una procedura per il coinvolgimento degli stakeholder (es. attraverso consultazione pubblica)”.
In virtù dell’adozione del PIAO 2023-2025 al 31 gennaio 2023 e della programmazione delle tempistiche di realizzazione delle misure, le attività di revisione e monitoraggio infra-annuale avranno una cadenza trimestrale come di seguito rappresentato:
1 Cfr. nota del 26 gennaio 2023, prot. n. 1554/23.
2 Cfr. nota del 08 febbraio 2023, prot. n. 2745/23.
Figura 8 Timeline primo semestre 2023
Figura 7 Timeline secondo semestre 2023
In considerazione dell’elevato numero di misure specifiche di prevenzione che dovranno essere attuate nel mese di giugno 2023, così come fatto per l’attuazione delle prime misure, il RPCT fornirà il supporto necessario alle strutture anche con l’elaborazione di note di dettaglio con informazioni utili al conseguimento del risultato.
In linea generale, le modalità di realizzazione del monitoraggio sono le medesime di quelle già adottate fino ad oggi, che prevedono che il dirigente responsabile dell’implementazione della misura
comunichi tempestivamente l’avvenuta attuazione al Responsabile della propria struttura. All’esito delle eventuali procedure di validazione proprie di ciascuna struttura, il responsabile informa il RPCT che procede alla verifica dell’effettiva attuazione delle misure, al fine di consentire opportuni e tempestivi correttivi in caso di criticità emerse, con particolare riguardo agli scostamenti tra valori attesi e quelli rilevati attraverso gli indicatori di monitoraggio associati a ciascuna misura.
Il monitoraggio trimestrale potrà avvenire anche attraverso la somministrazione di questionari di autovalutazione cui potranno seguire approfondimenti su eventuali criticità riscontrate.
Per il monitoraggio dell’attuazione della trasparenza si veda il successivo par. 2.3.8.2.
2.3.8) La programmazione dell’attuazione della trasparenza
2.3.8.1) Flussi informativi e le responsabilità della trasmissione dei dati e documenti per la sezione Amministrazione trasparente
Premessa necessaria al raggiungimento dell’obiettivo di garantire il tempestivo e regolare flusso delle informazioni e dei documenti per i quali il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, e le successive delibere adottate da ANAC1 , stabiliscono obblighi di pubblicazione è quella di stabilire ruoli e responsabilità di tali adempimenti.
A tal fine, nel PTPTC 2022-2024, è stata predisposta una tabella (Allegato 5 al Piano) che riepiloga i singoli obblighi di pubblicazione per ciascuna sezione di Amministrazione Trasparente, i riferimenti normativi, le scadenze (che, quando indicate in giorni vanno intesi come giorni lavorativi) e, per ciascun obbligo, gli Uffici/Organi del Dicastero che sono tenuti alla individuazione e/o alla elaborazione dei dati e all’invio tempestivo per la pubblicazione. Qualora l’Ufficio cui è affidata la responsabilità della trasmissione del dato necessiti del supporto e/o della collaborazione di altri Uffici/Direzioni per l’elaborazione e/o la raccolta del dato, sarà sua cura segnalare tempestivamente a detti Uffici/Direzioni le modalità e i termini per consentire l’adempimento dell’obbligo.
Nella tabella sono indicati i casi in cui non è possibile pubblicare i dati previsti dalla normativa in quanto non pertinenti rispetto alle caratteristiche organizzative o funzionali del Ministero, individuati con l’acronimo N.A. = non applicabile. Gli uffici responsabili – così come delineati nella citata tabella - trasmettono il dato e/o il documento – che dovrà avere le caratteristiche previste dall’art. 6 del D.Lgs. 33/2013, tra cui il costante aggiornamento, la completezza, la tempestività, la conformità ai documenti originali in possesso dell'amministrazione, ecc. – all’Ufficio IV della Direzione generale della valorizzazione e della promozione turistica che si occuperà della pubblicazione nella sezione Amministrazione Trasparente del sito istituzionale del Dicastero. Le informazioni e i documenti da pubblicare devono essere inviati agli appositi indirizzi di posta elettronica attivati allo scopo e che sono stati oggetto di apposita comunicazione e che verranno ribaditi in occasione della diffusione del presente Piano. Maggiori dettagli sulle modalità, tempi e responsabilità dei contenuti inviati per la pubblicazione sono indicati nelle “Linee guida editoriali per la gestione del sito web istituzionale” disponibili nella sezione Disposizioni generali/Atti generali/Atti amministrativi generali di Amministrazione Trasparente e in particolare nella sezione 6.3.
1 Tra le altre, la delibera ANAC del 28 dicembre 2016, n. 1310, avente ad oggetto «Prime linee guida recanti indicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel d.lgs. 33/2013 come modificato dal d.lgs. 97/2016» e il relativo Allegato 1; la Delibera del 26 giugno 2019, n. 586, avente ad oggetto “Integrazioni e modifiche della delibera 8 marzo 2017, n. 241 per l’applicazione dell’art. 14, co. 1-bis e 1-ter del d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 20 del 23 gennaio 2019.”
Il RPCT ha richiesto agli Uffici1 di segnalare eventuali motivate proposte di integrazione e/o modifica della citata tabella, non ricevendo alcuna segnalazione a riguardo. Pertanto, i contenuti della tabella di cui all’allegato 5 del PTCPT 2022-2024 vengono confermati e le relative indicazioni si applicano anche nel corrente anno cui si aggiungono le seguenti indicazioni per un più corretto adempimento degli obblighi previsti:
a) qualora l’atto da pubblicare preveda la registrazione da parte della Corte dei conti o degli altri organi di controllo, il termine per la pubblicazione dell’atto decorre dalla registrazione dell’atto, salvo i casi in cui le norme non stabiliscano termini diversi;
b) qualora la pubblicazione riguardi documenti, elenchi o altre informazioni con cadenza uguale o superiore al trimestre, il termine per la pubblicazione è di trenta giorni dalla scadenza del periodo di riferimento (i.e. 30 gennaio per le pubblicazioni da aggiornare annualmente; 30 luglio per quelle da aggiornare semestralmente; 30 aprile, 30 luglio, 30 ottobre e 30 gennaio per quelle da aggiornare trimestralmente).
2.3.8.2) Aggiornamento della sezione Amministrazione trasparente e relativo monitoraggio
La strategia di attuazione della trasparenza prevede il consolidamento degli strumenti e delle azioni già utilizzati nel precedente Piano e l’introduzione di ulteriori per rafforzarne l’efficacia, anche alla luce delle criticità emerse nel corso del 20222.
In particolare, si opererà attraverso:
✓ Supporto del RPCT agli Uffici del Ministero;
✓ Monitoraggio degli adempimenti;
✓ Informatizzazione del processo.
2.3.8.2.1) Supporto del RPCT
Il supporto del RPCT è teso a garantire omogeneità dei contenuti delle varie sezioni di Amministrazione trasparente e dell’esposizione delle informazioni pubblicate. A tal fine, il RPCT è attualmente inserito nel flusso previsto per la pubblicazione, in modo che possa esprimere osservazioni, pareri e suggerimenti per il miglior aggiornamento della sezione Amministrazione trasparente.
Inoltre, il RPCT provvede all’invio di comunicazioni periodiche agli Uffici per la segnalazione delle scadenze degli adempimenti più rilevanti (pubblicazione delle informazioni indicate all’art. 1, comma 32, della L. 190/2012 relative ai procedimenti di scelta del contraente per l’affidamento di lavori, forniture e servizi, pubblicazione della griglia di rilevazione degli adempimenti degli obblighi di pubblicazione e relativa attestazione dell’O.I.V., ecc.) al fine di assicurarne il tempestivo rispetto.
Infine, è previsto che il RPCT predisponga circolari esplicative che forniscano indicazioni omogenee agli Uffici del Ministero per il corretto adempimento degli obblighi di pubblicazione. In particolare, sarà oggetto di apposita circolare, da emanare entro il 30 aprile 2023, il tema del formato dei dati e documenti da pubblicare su Amministrazione trasparente per assicurarne la conformità all’art. 7 del
1 Cfr. nota del 22 dicembre 2022, prot. 19236/22.
2 Cfr. note del 5 maggio 2022, prot. 5964/22, del 25 maggio 2022, prot. 6805/22, del 18 ottobre 2022, prot. 13547/22, del 20
ottobre 2022, prot. 13686/22, del 22 dicembre 2022, prot. 19236/22 e del 19 gennaio 2023, prot, 1021.
X.Xxx. n. 33/2013, criticità emersa nel corso delle rilevazioni effettuate per la compilazione della griglia di rilevazione predisposta da ANAC1.
2.3.8.2.2) Monitoraggio
Il monitoraggio della sezione Amministrazione trasparente al fine di verificarne il tempestivo e corretto aggiornamento avverrà secondo il seguente calendario annuale:
⮚ 15 febbraio, per la verifica degli adempimenti con scadenza annuale;
⮚ 30 aprile, per la verifica degli adempimenti con scadenza trimestrale;
⮚ 15 luglio, per la verifica degli adempimenti con scadenza trimestrale e semestrale;
⮚ 15 ottobre, per la verifica degli adempimenti con scadenza trimestrale.
Inoltre, le singole sezioni di Amministrazione trasparente saranno oggetto di verifiche secondo il
calendario indicato nella tabella seguente che, nel triennio, consentirà la verifica dell’intera alberatura.
Macrofamiglie Denominazione sotto-sezione livello 1 | Verifica |
Disposizioni generali | 30 aprile 2023 |
Organizzazione | 30 aprile 2024 |
Consulenti e collaboratori | 30 aprile 2024 |
Personale | 30 aprile 2024 |
Bandi di concorso | 30 aprile 2023 |
Performance | 30 aprile 2025 |
Enti controllati | 30 aprile 2024 |
Attività e procedimenti | 30 aprile 2025 |
Provvedimenti | 30 aprile 2025 |
Bandi di gara e contratti | 30 aprile 2023 |
Sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici | 30 aprile 2025 |
Bilanci | 30 aprile 2025 |
Beni immobili e gestione patrimonio | 30 aprile 2024 |
Controlli e rilievi sull’Amministrazione | 30 aprile 2023 |
Servizi erogati | 30 aprile 2025 |
Pagamenti dell’Amministrazione | 30 aprile 2024 |
Pianificazione e governo del territorio | Non applicabile |
Informazioni ambientali | Non applicabile |
Strutture sanitarie private accreditate | Non applicabile |
Interventi straordinari e di emergenza | Non applicabile |
Altri contenuti | 30 aprile 2023 |
Tab. 9 – Calendario del monitoraggio delle sezioni in Amministrazione trasparente
1 Delibera del 13 aprile 2022, n. 201, avente ad oggetto “Attestazioni OIV, o strutture con funzioni analoghe, sull’assolvimento degli obblighi di pubblicazione al 31 maggio 2022 e attività di vigilanza dell’Autorità”
Per la verifica delle singole sezioni, si utilizzeranno i criteri previsti da ANAC per la compilazione della griglia di valutazione e, laddove applicabile le indicazioni contenute nella circolare del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato del Ministero dell’economia e delle finanze del 10 febbraio 2022, n. 9 “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Trasmissione delle Istruzioni tecniche per la redazione dei sistemi di gestione e controllo delle amministrazioni centrali titolari di interventi del PNRR”. Tale calendario potrà essere modificato su iniziativa del RPCT, di concerto con l’O.I.V., sulla base delle sezioni interessate dalla griglia di valutazione predisposta annualmente da ANAC, al fine di non appesantire l’attività amministrativa.
Infine, in linea con quanto già fatto nel corso del 20221 è previsto il monitoraggio degli adempimenti sulla trasparenza da parte degli Enti vigilati.
A riguardo, si prevede un monitoraggio semestrale – al 30 aprile e al 15 ottobre di ogni anno – delle sezioni dei siti degli Enti vigilati con adempimenti con scadenza trimestrale e con le medesime scadenze previste nella precedente tabella per le singole sezioni. In entrambi i casi, il monitoraggio avverrà a campione sulle sotto-sezioni di livello 2 (tipologie dei dati).
2.3.8.2.3) Informatizzazione del processo
Man mano che l’attività degli Uffici del Ministero è entrata a regime, i contenuti delle varie sezioni di Amministrazione trasparente sono stati arricchiti di documenti e informazioni. Tale processo, da un lato, ha comportato la gestione di un sempre maggior numero di documenti e informazioni, dall’altro, ha messo sotto pressione i soggetti coinvolti nella procedura prevista per la pubblicazione – i dirigenti degli Uffici responsabili della pubblicazione, quelli che contribuiscono ad elaborare il dato, il RPCT quale supporto, l’Ufficio preposto alla pubblicazione del dato trasmesso – affinché fosse garantita tempestività, accuratezza e omogeneità nell’aggiornamento della sezione. È emersa pertanto come fondamentale l’esigenza di informatizzare la procedura che alimenta le informazioni destinate ad aggiornare la sezione Amministrazione trasparente, in modo da gestire la mole crescente di informazioni, assicurarne la standardizzazione, semplificarne il processo di pubblicazione, certificarne il flusso autorizzativo, ecc.
Tale esigenza sarà soddisfatta nell’ambito del più generale processo di aggiornamento del sito e dell’introduzione di un intranet del Ministero (cfr. Misura M.20), in modo da raccordare tutti gli strumenti, che è previsto vengano implementati entro il 2023. La raccolta dei fabbisogni ed il relativo capitolato tecnico sono stati già trasmessi nel 2022 alla Direzione Affari Generale, cui spetta avviare la procedura di acquisto.
2.3.8.3) Accesso civico
Nell’apposita sezione Amministrazione Trasparente del sito istituzionale del Ministero del turismo - Altri contenuti (xxxxxxxxxxxxxxxx.xxx.xx) – sono state pubblicate nel 2022 le informazioni generali riguardanti gli istituti dell’accesso civico semplice e generalizzato ai sensi degli art. 5 e 5-bis del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, le modalità per esercitare il diritto, gli indirizzi cui rivolgersi e i moduli utili a presentare le varie istanze previste dalla normativa.
Nell'intero 2022 risulta pervenuta 1 (una) istanza di accesso civico semplice - il 24 dicembre 2022 - che è risultata inammissibile in quanto il documento di cui si richiedeva la pubblicazione era inesistente e, comunque, non soggetto ad obbligo di pubblicazione ai sensi del D.Lgs. n. 33/2013. Nel medesimo periodo, non risultano invece pervenute istanze di accesso civico generalizzato.
1 Cfr. note del 13 maggio 2022, prot. 6359/22 e del 29 agosto 2022, prot. 10727/22
Il PTCPT 2022 prevede la Misura M.10 “Definizione di un piano di implementazione, tenuta e aggiornamento del “Registro degli accessi" nella responsabilità dell’Ufficio I della Direzione Generale degli Affari Generali e delle Risorse Umane con implementazione prevista al 30 settembre 2022. L’Ufficio ha dapprima proposto (v. nota del 21 settembre 2022, prot. 12073/22) una bozza di decreto per l’approvazione dell’istituzione del registro degli accessi e, successivamente (v. nota del 9 dicembre 2022 17742/22), una bozza di un regolamento più ampio che intende disciplinare il diritto di accesso ai documenti amministrativi. Tali bozze presentano tuttavia diverse criticità che il RPCT ha puntualmente segnalato in entrambe le occasioni, suggerendone da ultimo l’aggiornamento1 . L’obiettivo è definire e adottare il regolamento o, comunque, altro atto amministrativo che consenta di definire contenuto, criteri e modalità di implementazione del registro degli accessi al fine di renderlo operativo entro il 31 marzo 2023.
2.3.9) Allegati
Allegato 1 – Catalogo dei processi Allegato 2 - Catalogo dei rischi Allegato 3 – Schede processi rischi
Allegato 4 – Misure specifiche di prevenzione
Allegato 5 - Schema dei flussi informativi e delle responsabilità della trasmissione dei dati
1 Cfr. nota del 29 dicembre 2022, n. 19765/22.
SEZIONE 3
Organizzazione e Capitale Umano
3.1) Struttura Organizzativa
In questa sezione viene presentato il modello organizzativo adottato dal Ministero sulla base del provvedimento di istituzione della Struttura dei successivi atti che ne regolano il funzionamento.
Nella figura seguente è illustrato l’attuale struttura organizzativa del dicastero:
Il Ministero del Turismo è istituito con decreto-legge 1° marzo 2021, n. 22 , convertito, con modificazioni, dalla legge 22 aprile 2021, n. 55, che, introducendo l’art. 54-bis al decreto legislativo 30 luglio 0000, x. 000 , xx ha attribuito “le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di turismo, eccettuati quelli attribuiti, anche dal presente decreto, ad altri ministeri o ad agenzie, e fatte salve in ogni caso le funzioni conferite dalla vigente legislazione alle regioni e agli enti locali.”
I successivi commi del citato art. 54-bis hanno inoltre stabilito che “Al Ministero del turismo sono trasferite le funzioni esercitate dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo in materia di turismo” e che il nuovo Dicastero “cura la programmazione, coordinamento e promozione delle politiche turistiche nazionali, i rapporti con le regioni e i progetti di sviluppo del settore turistico, le relazioni con l'Unione europea e internazionali in materia di turismo, fatte salve le competenze del
Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale; esso cura altresì i rapporti con le
associazioni di categoria e le imprese turistiche e con le associazioni dei consumatori.”
A tali funzioni istituzionali si aggiungono, data l’attuale situazione contingenziale, le attività connesse all’attuazione dei progetti d’investimento in materia di turismo previsti nell’ambito della Missione 1, Componente C3 “Turismo e cultura” del PNRR.
L’organizzazione del Ministero è definita dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 maggio 2021, n. 102, che ha adottato il “Regolamento di organizzazione del Ministero del turismo, deli Uffici di diretta collaborazione e dell’Organismo indipendente di valutazione della performance”, individuandone struttura e competenze.
In attuazione al citato decreto-legge 1° marzo 2021 n. 22, sono state individuate le attribuzioni degli uffici di livello non generale tramite decreto del Ministro del Turismo del 15 luglio 2021, n. 1206, così come modificato con decreto del Ministro del Turismo del 28 aprile 2022.
Infine, con successivo decreto interministeriale del Ministero del turismo e del Ministero dell’economia e delle finanze del 24 settembre 2021, n. 1745, - ai sensi dell’articolo 8, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni, dalla Legge 29 luglio 2021, n. 108
- è stata istituita presso il Dicastero l’Unità di missione di livello dirigenziale generale per l’attuazione degli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a titolarità del Ministero stesso, con durata fino al completamento dell’attuazione dei predetti interventi e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2026.
3.1.1) Personale di ruolo, personale in servizio e personale in comando al 31 ottobre 2022
Per espletare le diverse attività e garantire i propri servizi ai cittadini, il Ministero si avvale tanto del personale di ruolo* quanto del personale in servizio**.
Il personale di ruolo del Ministero del Turismo, alla data del 31 ottobre 2022, è costituito da nn. 21 unità di personale non dirigente e da nn. 2 unità di personale dirigenziale, mentre il personale in servizio è costituito da nn. 52 unità di personale non dirigente e nn. 15 unità di personale dirigenziale.
Personale in servizio al 31 ottobre 2022 | ||
Qualifica | Ruolo (*) Unità | Servizio (**) Unità |
Dirigenti 1° fascia | 0 | 4 |
Dirigenti 2° fascia | 2 | 11 |
Totale dirigenti | 2 | 15 |
Aree funzionari | 14 | 29 |
Xxxx assistenti | 9 | 23 |
Totale aree | 23 | 52 |
Totale generale | 25 | 67 |
(*) Il personale di ruolo comprende: il personale del Ministero del Turismo con contratto a tempo indeterminato, comprensivo di coloro che prestano servizio presso altre amministrazioni (ovvero che sono in posizione di comando/distacco/assegnazione temporanea/fuori ruolo OUT (**) Il personale in servizio comprende: il personale di ruolo del MITUR ad eccezione di chi presta servizio presso altre Amministrazioni; il personale di ruolo di altre amministrazioni che svolge servizio presso il MITUR (ovvero è in posizione di comando/distacco/assegnazione temporanea/fuori ruolo IN). Ai fini del PTFP viene escluso il personale assunto al MITUR con |
contratto a tempo determinato, nonché quello per il quale alla data del 15/11/2022 è stata
rilevata l’interruzione del comando.
Di seguito viene presentato il funzionigramma del Ministero derivante dai sopracitati provvedimenti normativi di organizzazione della struttura
Gli Uffici di diretta collaborazione e staff del Ministro
Il Regolamento di organizzazione del Ministero del Turismo, DPCM n. 102 del 20 maggio 2021, pubblicato in G.U. – Serie Generale – n. 168 del 9 luglio 2021, al Capo III definisce l’organizzazione e il funzionamento degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro, nel rispetto di quanto previsto dalle norme sul pubblico impiego e sulla pubblica amministrazione (D.Lgs. n. 165/2001). Gli Uffici di diretta collaborazione esercitano le competenze di supporto dell’organo di direzione politica e di raccordo tra questo e l’amministrazione, ai sensi dell’articolo 14, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
Sono Uffici di diretta collaborazione del Ministro: a) l’Ufficio di Gabinetto; b) l’Ufficio Legislativo; c) la Segreteria del Ministro; d) il Portavoce; e) il Consigliere Diplomatico; f) l’Ufficio Stampa; g) i Consiglieri del Ministro.
Gli Uffici dirigenziali di primo livello
Segretariato Generale
Il Segretario Generale svolge le attività ed esercita le funzioni di cui all’articolo 6 del decreto
legislativo 30 luglio 1999, n. 300. In particolare, in attuazione degli indirizzi del Ministro:
a) esercita il coordinamento dell’attività degli uffici, anche attraverso la convocazione periodica in conferenza, pure per via telematica, dei Direttori Generali, per l’esame di questioni di carattere generale o di particolare rilievo, oppure afferenti a più competenze. La conferenza dei Direttori Generali è in ogni caso convocata ai fini del coordinamento dell’elaborazione dei programmi annuali e pluriennali di cui alla lettera e);
b) coordina le attività delle Direzioni Generali nelle materie di rispettiva competenza, per le intese istituzionali di programma di cui all’articolo 2, comma 203, lettera b), della legge del 23 dicembre 1996, n. 662;
c) concorda con le Direzioni Generali competenti le determinazioni da assumere in sede di Conferenza di servizi per interventi di carattere intersettoriale e di dimensione sovraregionale previste dalla vigente normativa;
d) coordina le iniziative in materia di politiche di sviluppo turistico, nonché le misure a favore degli operatori del settore conseguenti a situazioni emergenziali, in collaborazione con le altre amministrazioni competenti;
e) coordina le attività ai fini della predisposizione delle relazioni indirizzate alle Istituzioni e agli Organismi sovranazionali e al Parlamento previste dalla legge; coordina l’elaborazione dei programmi annuali e pluriennali del Ministero e dei relativi piani di spesa, da sottoporre all’approvazione del Ministro, anche sulla base delle risultanze delle riunioni della conferenza di cui alla lettera a);
f) formula proposte al Ministro, sentiti i Direttori Generali, ai fini dell’esercizio delle funzioni di cui all’articolo 4, comma 1, del decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165;
g) coordina le attività del Ministero in ordine alle iniziative di partenariato pubblico-privato nel settore turistico;
h) coordina le attività delle Direzioni Generali in tema di affidamenti di beni e servizi;
i) coordina le attività ai fini della predisposizione della relazione concernente gli interventi del Piano di Sviluppo Strategico del turismo già realizzati e lo stato di avanzamento di quelli avviati nell’anno precedente e non ancora conclusi;
l) sottoscrive accordi e protocolli d’intesa con enti, organismi pubblici e privati e associazioni
concernenti iniziative per lo sviluppo turistico del Paese;
m) coordina le attività delle Direzioni Generali competenti finalizzate all’elaborazione delle strategie di promozione e di rilancio della competitività del settore turistico e recettivo dell’Italia sullo scenario internazionale, anche in relazione al made in Italy, raccordandosi con gli altri Ministeri competenti;
n) coordina, in raccordo con le Regioni e con l’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), le
rilevazioni statistiche di interesse per il settore turismo;
o) comunica le informazioni di competenza alla Direzione Generale della Valorizzazione e della Promozione turistica, che cura la gestione del sito Internet.
Il Segretariato Generale è articolato in due Uffici di livello dirigenziale non generale.
Direzione Generale degli Affari generali e delle Risorse umane
La Direzione Generale degli Affari generali e delle Risorse umane svolge le seguenti funzioni:
a) gestisce le procedure per il reclutamento, la formazione e la riqualificazione del personale;
b) provvede alla redazione e alla gestione del bilancio;
c) gestisce le attività relative al trattamento giuridico, economico e pensionistico del personale;
d) cura la tenuta dei ruoli della dirigenza e del personale non dirigenziale, dello stato matricolare e dei fascicoli personali;
e) gestisce i sistemi di valutazione del personale;
f) cura le relazioni sindacali;
g) attua le politiche per il benessere organizzativo, le pari opportunità e le iniziative di contrasto al fenomeno del mobbing;
h) gestisce l’anagrafe delle prestazioni;
i) cura l’istruttoria dei procedimenti di concessione del patrocinio del Ministero;
l) gestisce il contenzioso del lavoro e i procedimenti disciplinari, nonché il servizio ispettivo in materia di personale;
m) gestisce i beni patrimoniali e la regolamentazione del loro uso;
n) cura la manutenzione dei beni immobili, impianti a corredo e relative attrezzature tecniche; servizi comuni e servizi tecnici;
o) fornisce supporto per le attività di prevenzione e sicurezza del luogo di lavoro;
p) cura l’acquisizione di beni e servizi, anche per il supporto tecnologico ed informatico
q) gestisce l’ufficio relazioni con il pubblico;
r) comunica le informazioni di competenza alla Direzione Generale della Valorizzazione e della Promozione Turistica, che cura la gestione del sito Internet;
s) gestisce gli elementi di competenza per la trattazione del contenzioso amministrativo e giurisdizionale.
La Direzione Generale degli Affari generali e delle Risorse umane si articola in cinque Uffici di livello dirigenziale non generale.
Direzione Generale della Programmazione e delle Politiche per il turismo
La Direzione Generale della Programmazione e delle Politiche per il turismo svolge le seguenti funzioni:
a) concorre all’elaborazione dei piani di sviluppo e integrazione delle politiche turistiche nazionali e del sistema recettivo, nonché di quelle europee e internazionali e ne cura l’attuazione;
b) definisce, in raccordo con il Segretario generale, e attua le strategie per la promozione e il
rilancio della competitività del settore turistico e recettivo dell’Italia;
c) cura, fermo restando il coordinamento del Segretario Generale, le attività di rilievo internazionale concernenti il settore del turismo recettivo e delle fiere e la partecipazione alle organizzazioni internazionali e alle istituzioni europee;
d) svolge, nelle materie di competenza, la verifica degli interventi per lo sviluppo dei territori e per la coesione economica e sociale;
mento
e) cura i rapporti con le Regioni e gli Enti territoriali nell’ambito del coordina e
dell’integrazione dei programmi operativi internazionali, nazionali e di quelli locali; 25
f) cura, nelle materie di competenza, in raccordo con la Direzione Generale della Valorizzazione e della Promozione turistica, le attività del Ministero in materia di piani di carattere generale o straordinario, anche di interesse sovranazionale;
g) cura l’elaborazione del Piano Strategico di Sviluppo per il turismo;
h) cura, in raccordo con la Direzione Generale della Valorizzazione e della Promozione turistica, le proposte di regolazione delle imprese turistiche e di interazione con il sistema delle autonomie locali e delle realtà imprenditoriali;
i) predispone gli atti necessari al monitoraggio dell’applicazione e alla revisione periodica degli standard minimi e uniformi su tutto il territorio nazionale dei servizi e delle dotazioni per la classificazione delle strutture ricettive e delle imprese turistiche, tenendo conto delle specifiche esigenze connesse alle capacità ricettiva e di fruizione dei contesti territoriali, e dei sistemi di classificazione alberghiera adottati a livello europeo ed internazionale;
l) convoca, in qualità di amministrazione procedente, d’intesa con la Direzione Generale della Valorizzazione e della Promozione turistica, apposite Conferenze di servizi ai sensi degli articoli 14 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241, al fine di promuovere la realizzazione di circuiti nazionali di eccellenza a sostegno dell’offerta turistica e del Sistema Italia e accelerare il rilascio da parte delle Amministrazioni competenti dei relativi permessi, nulla osta, autorizzazioni, licenze e atti di assenso comunque denominati;
m) amministra e gestisce, in raccordo con la Direzione Generale della Valorizzazione e della Promozione turistica, le banche dati per l’assistenza e la catalogazione delle imprese di viaggio e turismo, nonché la banca dati di cui all’articolo 13 quater, comma 4, del decreto-legge del 30 aprile 2019, n. 34, convertito con modificazioni nella legge del 28 giugno 2019, n. 58;
n) elabora direttive e circolari esplicative nelle materie di competenza della stessa Direzione Generale;
o) fornisce gli elementi ai fini della elaborazione di atti normativi e della risposta agli atti parlamentari di indirizzo, controllo e sindacato ispettivo;
p) comunica le informazioni di competenza alla Direzione Generale della Valorizzazione e della Promozione turistica, che cura la gestione del sito Internet;
q) gestisce gli elementi di competenza per la trattazione del contenzioso amministrativo e giurisdizionale;
r) supporta le attività del Comitato Permanente di Promozione del Turismo in Italia, che ha sede e opera presso la medesima Direzione Generale.
La Direzione Generale della Programmazione e delle Politiche per il turismo si articola in quattro Uffici dirigenziali di livello non generale.
Direzione Generale della Valorizzazione e della Promozione turistica
La Direzione Generale della Valorizzazione e della Promozione turistica svolge le seguenti funzioni:
a) cura, in collaborazione con ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo e con le Regioni, la creazione e la promozione di un’immagine unitaria e coordinata del turismo italiano;
b) promuove iniziative, raccordandosi con la Direzione Generale della Programmazione e delle Politiche per il turismo e con l’ENIT, per il sostegno alla realizzazione di progetti strategici per il miglioramento della qualità e lo sviluppo dell’offerta dei servizi turistici e recettivi, ivi inclusi quelli dell’agriturismo e del sistema fieristico; promuove azioni dirette alla valorizzazione della ricchezza e della varietà delle destinazioni turistiche italiane, anche con il sostegno a un turismo di percezione e di appartenenza, volto a generare nuove aree di attrazione e a valorizzare nuovi territori, in chiave di sostenibilità, anche mediante l’offerta di cammini, percorsi ciclabili e percorsi ferroviari, in raccordo con le altre amministrazioni competenti;
c) attua interventi e progetti di innovazione in favore del settore turistico e recettivo, sia su fondi nazionali sia in riferimento a programmi co-finanziati dall’Unione Europea;
d) promuove la realizzazione di prodotti e servizi turistici innovativi, supportando il territorio e il sistema imprenditoriale e turistico, per la realizzazione di strumenti integrati di commercializzazione in tutto il territorio nazionale;
e) elabora programmi e promuove iniziative, in raccordo con la Direzione Generale della Programmazione e delle Politiche per il turismo, finalizzate all’incremento dell’offerta turistica destinata alla fruizione del patrimonio culturale, con particolare riferimento ai siti e agli elementi dichiarati dall’UNESCO patrimonio culturale materiale o immateriale dell’umanità, in raccordo con le altre amministrazioni competenti;
f) definisce, supporta e realizza, in attuazione degli indirizzi strategici e degli atti programmatori approvati dal Ministro, progetti relativi alla promozione turistica degli itinerari culturali e di eccellenza paesaggistica, in raccordo con le altre amministrazioni competenti, e delle iniziative di promozione turistica finalizzate a valorizzare le identità territoriali e le radici culturali delle comunità locali;
g) cura, nelle materie di competenza, in raccordo con la Direzione Generale della Programmazione e delle Politiche per il turismo, le attività del Ministero in materia di piani di
carattere generale o straordinario, anche di interesse sovranazionale, in attuazione degli indirizzi del Ministro e delle disposizioni del Segretario Generale;
h) esercita le funzioni di supporto e vigilanza su ogni soggetto giuridico costituito con la partecipazione o vigilato dal Ministero, ivi inclusi l’Agenzia Nazionale del Turismo (ENIT) e il Club Alpino Italiano (CAI);
i) cura ricerche e studi in materia di turismo, anche a fini divulgativi;
l) elabora programmi e promuove iniziative finalizzate a sensibilizzare a un turismo sostenibile
e rispettoso del patrimonio culturale, dell’ambiente e dell’ecosistema;
m) promuove, anche attraverso l’implementazione di servizi e piattaforme, un ecosistema digitale e l’interoperabilità dei dati del turismo;
n) provvede alla programmazione e gestione degli interventi finanziati mediante fondi strutturali;
o) provvede alla diffusione del Codice di Etica del Turismo;
p) attua iniziative di assistenza e tutela dei turisti;
q) attua iniziative per favorire, nel settore turistico e in quelli correlati, il partenariato pubblico- privato, anche mediante reti di impresa;
r) cura la gestione delle misure e dei programmi statali di incentivazione e di sostegno delle imprese di settore e delle fiere, ivi compresa la concessione di crediti di imposta e il Fondo buoni vacanze di cui all’articolo 27 del decreto legislativo del 23 maggio 2011, n. 79;
s) provvede alla progettazione, allo sviluppo e alla gestione dei sistemi informatici e di telecomunicazione del Ministero e alla relativa pianificazione e coordinamento anche in riferimento agli Enti vigilati, ivi compreso il sito Internet, in raccordo con il responsabile della comunicazione ministeriale;
t) elabora direttive e circolari esplicative nelle materie di competenza della Direzione Generale;
u) fornisce gli elementi ai fini della elaborazione di atti normativi e della risposta agli atti parlamentari di indirizzo, controllo e sindacato ispettivo;
v) gestisce gli elementi di competenza per la trattazione del contenzioso amministrativo e giurisdizionale.
La Direzione Generale della Valorizzazione e della Promozione del turismo si articola in quattro Uffici dirigenziali di livello non generale.
Unità di Missione per il PNRR
l’Unità di Missione per gli interventi del PNRR, a titolarità del Ministero stesso, è stata istituita, ai sensi dell’articolo 8, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2021, n. 108, con durata fino al completamento dell’attuazione dei predetti interventi e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2026.
L’Unità di Missione per il PNRR svolge una funzione specifica per le attività di prevenzione e contrasto delle frodi, del rischio di doppio finanziamento e di conflitti di interesse nella gestione dei fondi del PNRR che partecipa alla Rete dei referenti antifrode del PNRR attivata presso il Servizio Centrale per il PNRR del Ministero dell’economia e delle finanze con il supporto della Guardia di Finanza.
L’Unità di Missione è articolata in tre uffici dirigenziali di livello non generale.
3.2) Organizzazione del lavoro agile
Nella presente sezione si illustra il piano di azioni definito dal Ministero per l’organizzazione del lavoro agile, in vista della successiva adozione del Piano Organizzativo del Lavoro Agile, ai sensi dell’art. 263 del decreto-legge n. 34 del 2020, convertito con modificazioni dalla legge n. 77 del 2020.
Il Dicastero, attesa la sua recente istituzione, è stato chiamato nella fase di avvio delle attività a dare priorità alle azioni volte al reclutamento delle risorse umane nonché all’avvio a regime della struttura organizzativa e funzionale necessaria ad adempiere alle funzioni istituzionali e alle attività rese necessarie dalla situazione contingenziale.
Ciò premesso, tuttavia, l’Amministrazione ha pienamente assolto agli adempimenti previsti dalla normativa emergenziale in materia di lavoro agile, privilegiando nell’applicazione dei protocolli all’uopo definiti il personale appartenente alle categorie c.d. “fragili” e “fuori sede”, al fine di ridurre al minimo i rischi di contagio.
Lo svolgimento del lavoro in modalità agile è stato peraltro anticipato dalla sottoscrizione di specifici accordi individuali che definivano i contenuti della prestazione richiesta ed il progetto ed i correlati risultati richiesti ai dipendenti.
Superata la fase emergenziale, il Ministero ha posto in essere tutte le azioni utili affinché, come previsto dalla vigente normativa in materia, il lavoro agile possa stabilmente essere un’alternativa modalità di esecuzione della prestazione lavorativa, attuata sulla base di un accordo individuale - volontario e consensuale - stipulato tra l’Amministrazione e il dipendente.
Il Ministero si è posto l’obiettivo di definire una disciplina regolamentazione del lavoro agile che, in linea con le disposizioni del nuovo CCNL delle Funzioni Centrali 2019 – 2021, fosse finalizzata al miglioramento dei servizi pubblici e l’innovazione organizzativa, che garantisca, al contempo, l’equilibrio di vita e di lavoro del dipendente.
Su tali presupposti, ad esito del confronto con le Organizzazioni Sindacali, è stato adottato il
Regolamento interno per l’adozione del lavoro agile.
Il predetto regolamento è adottato in conformità con la vigente normativa in materia e con le linee guida in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, in vista della successiva adozione del POLA, al fine di disciplinare l’espletamento del lavoro agile per il personale in servizio presso gli uffici e le sedi del Ministero per il Turismo, compatibilmente con le prioritarie esigenze di tutela e di ristoro economico degli operatori del settore turistico.
Il regolamento disciplina Il lavoro agile affinché risponda alle specifiche finalità di:
a) favorire un incremento di efficacia ed efficienza dell'azione amministrativa volto al miglioramento dei servizi pubblici;
b) promuovere la transizione tecnologica nell’ambito lavorativo;
c) potenziare l’organizzazione del lavoro affinché si orienti a principi di flessibilità, autonomia e responsabilità;
d) favorire, nell’esecuzione dell’attività lavorativa, misure che riescano a conciliare la vita
lavorativa e la vita familiare dei dipendenti;
e) incentivare la mobilità sostenibile riducendo gli spostamenti fra le dimore dei dipendenti e il
luogo di lavoro, anche in un’ottica di salvaguardia e tutela della salute dei lavoratori;
f) riprogettare gli spazi di lavoro realizzando economie di gestione.
Definite le finalità che sottese all’espletamento del lavoro agile, il predetto regolamento, in estrema sintesi:
- elenca le attività lavorative non espletabili in modalità agile, individuando per differenza le attività per le quali è applicabile la disciplina in argomento;
- definisce i termini dell’accordo individuale tra Amministrazione e dipendente, nonché l’iter per l’accesso dei dipendenti al lavoro agile ad esito della sottoscrizione del predetto accordo;
- stabilisce le Modalità di effettivo svolgimento della prestazione lavorativa in lavoro agile grazie agli strumenti messi a disposizione dall’Amministrazione;
- disciplina, con riferimento alla prestazione in lavoro agile, il trattamento giuridico ed economico dei dipendenti, i loro obblighi afferenti alla riservatezza e al trattamento dei dati, gli aspetti connessi alla sicurezza sul lavoro.
A corollario del regolamento, ai fini della concreta attuazione dello stesso, la Direzione Generale degli Affari Generali e delle Risorse Umane ha emanato un’apposita circolare che richiama gli aspetti principali della regolamentazione adottata e fornisce gli strumenti e le informazioni necessari per l’espletamento del lavoro agile. In particolare, fornisce:
a) il Format di accordo individuale per lo svolgimento dell’attività lavorativa in modalità agile;
b) il modello della scheda di monitoraggio dell’attività lavorativa svolta in modalità agile ai sensi
dell’art. 17 del Regolamento;
c) l’informativa sui rischi generali e sui rischi specifici per il lavoratore che svolge la prestazione in modalità agile ai sensi dell’art. 22, comma 1, della legge 22 maggio 2017, n. 81;
d) le norme di comportamento nell’utilizzo delle dotazioni informatiche per i dipendenti in
lavoro agile.
Definiti tutti gli aspetti giuridici e procedurali per l’espletamento del lavoro in modalità agile, è intenzione del Ministero garantire le condizioni per la sua concreta fruizione da parte del personale nel rispetto delle priorità operative dell’Amministrazione stessa.
Per quanto sopra, in questa prima fase di applicazione della regolamentazione, la volontà dei vertici del Ministero è di consentire l’accesso al lavoro agile esclusivamente ai dipendenti per i quali ricorrano specifiche condizioni, ovvero:
- Ai lavoratori fragili;
- Ai lavoratori fuori sede,
- Ai lavoratori che abbiamo particolari e documentate esigenze personali/familiari.
In una fase successiva, ad esito dell’implementazione della dotazione organica del Ministero, sarà possibile, grazie all’adozione del POLA, programmare l’accesso al lavoro agile per un contingente più numeroso di personale, anche attraverso mirati piani di rotazione del personale.
3.3) Piano Triennale dei Fabbisogni di personale
Il presente piano, relativo al periodo 2023/2025, costituisce l’atto relativo alla programmazione dei
fabbisogni del Ministero del Turismo.
Detto Dicastero è stato istituito (con portafoglio) con decreto-legge 1° marzo 2021, n. 22, recante “Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri”, convertito con modificazioni dalla legge 22 aprile 2021, n. 55, in particolare, l’art. 7, commi 3, 5,11 e 12 ed il relativo allegato - Tabella A - recante il contingente numerico del personale assegnato al suddetto Ministero, come sostituito dalla legge di conversione 22 aprile 2021, n.55.
La legge istitutiva del Dicastero, all’articolo 7, comma 12, reca, tra l’altro, l’autorizzazione ad assumere personale a tempo indeterminato fino a nn. 159 unità di personale non dirigenziale, di cui 123 di area terza e 26 di area seconda e fino a 14 unità di personale dirigenziale di livello non generale mediante l’indizione di apposite procedure concorsuali pubbliche, o l’utilizzo di graduatorie di concorsi pubblici di altre pubbliche amministrazioni in corso di validità o mediante procedure di mobilità ex art. 30 D.lgs. 165/2001. A tal fine ha autorizzato la spesa di euro 4.026.367 per l’anno 2021 e di euro 8.052.733 annui a decorrere dall’anno 2022, cui si provvede, mediante il ricorso alle facoltà assunzionali trasferite dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo e, per l’importo €
739.195 per l’anno 2021 e per l’importo di € 4.519.275 annui a decorrere dall’anno 2022, ai sensi dell’art.11.
Con il D.P.C.M. 20/5/2021, n.102, pubblicato in G.U. 9/7/2021 ed entrato in vigore il 24/7/2021, è stato introdotto il “Regolamento di organizzazione del Ministero del Turismo, degli Uffici di diretta collaborazione e dell’Organismo indipendente di valutazione della performance”.
Con il decreto del Ministro del turismo 15 luglio 2021, n. 1206, pubblicato in G.U. 14/8/2021 ed entrato in vigore il 15/8/2021 e successive modificazioni, sono stati individuati gli Uffici di livello dirigenziale non generale del Ministero del Turismo e definite le relative attribuzioni.
Con il decreto interministeriale Ministero del Turismo e Ministero dell’Economia e delle Finanze 24 settembre 2021, n. 1745, è stata istitutiva l’Unità di missione per il PNRR.
Tale pianificazione tiene conto:
• del Piano triennale della Performance 2022/2024 predisposto ai sensi dell’art. 10 del d.lgs. n.150/2009 e successive modificazioni, adottato con Decreto del Ministro del Turismo del 9 giugno 2022.
• della legge 30 dicembre 2021, n. 234, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024” pubblicata sulla G.U. Serie generale n. 310 del 31.12.2021 Suppl. Ordinario n. 49;
• del decreto del Ministero dell’economia e delle finanze 31 dicembre 2021, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 310 del 31 dicembre 2021, con il quale è stata disposta, ai fini della gestione e della rendicontazione, la ripartizione in capitoli delle Unità di voto parlamentare relative tra le altre allo stato di previsione della spesa del Ministero del turismo – Tabella 16 - del Bilancio di previsione dello Stato, per l’anno finanziario 2022 e per il triennio 2022-2024;
• della nota integrativa allo stato di previsione della spesa del Ministero del turismo, per l’anno finanziario 2022 e per il triennio 2022- 2024, con la quale sono stati individuati gli obiettivi posti a base dell’azione amministrativa e della gestione e i criteri alla base delle formulazioni delle relative previsioni;
• delle “Linee di indirizzo per la predisposizione dei piani dei fabbisogni di personale da parte delle amministrazioni pubbliche”, adottate dal Dipartimento della Funzione Pubblica ai sensi dell’art. 6 ter, comma 1, del d.lgs. n. 165/2001 e pubblicate nella G.U. n.173 del 27 luglio 2018.
• dell’attuale quadro legislativo come modificatosi a seguito delle disposizioni normative intervenute con il d.lgs. n.75/2017, con la legge n.205/2017 (legge di bilancio 2018), con la legge n.145/2018 (legge di bilancio 2019) e con la legge n.160/2019 (legge di bilancio 2020) in materia di reclutamento ed assunzioni di personale e, specificamente, dei seguenti riferimenti normativi:
La Legge 27 dicembre 1997, n. 449 - l’articolo 39, comma 1 stabilisce che “Al fine di assicurare le esigenze di funzionalità e di ottimizzare le risorse per il migliore funzionamento dei servizi, compatibilmente con le disponibilità finanziarie e di bilancio, gli organi di vertice delle amministrazioni pubbliche sono tenuti alla programmazione triennale del fabbisogno di personale, comprensivo delle unità di cui alla legge 2 aprile 1968, n. 482”;
Il Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e ss.mm.ii. - l’articolo 6, comma 4 statuisce che “Nelle amministrazioni statali, il piano di cui al comma 2, adottato annualmente dall'organo di vertice, è approvato, anche per le finalità di cui all'articolo 35, comma 4, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro delegato, su proposta del Ministro competente, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. […] Nell'adozione degli atti di cui al presente comma, è assicurata la preventiva informazione sindacale, ove prevista nei contratti collettivi nazionali”;
Il Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e ss.mm.ii. - l’articolo 35, comma 4 definisce che “Le determinazioni relative all'avvio di procedure di reclutamento sono adottate da ciascuna amministrazione o ente sulla base del piano triennale dei fabbisogni approvato ai sensi dell'articolo 6, comma 4. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono autorizzati l'avvio delle procedure concorsuali e le relative assunzioni del personale delle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, delle agenzie e degli enti pubblici non economici”;
La Legge 24 dicembre 2003, n. 350 – l’articolo 3, comma 61, terzo periodo, statuisce circa la facoltà delle PPAA di effettuare assunzioni anche utilizzando le graduatorie di pubblici concorsi approvate da altre amministrazioni, previo accordo tra le amministrazioni interessate.
Il Decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 (convertito con modificazioni dalla Legge 6 agosto 2008, n.
133) e Decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90 (convertito con modificazioni dalla Legge 11 agosto 2014, n.114) - rispettivamente all’articolo 66, comma 10 e all’articolo 3, comma 3, precisano che le assunzioni sono autorizzate con il decreto e le procedure di cui all’articolo 35, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, previa richiesta delle Amministrazioni interessate, predisposta sulla base della programmazione del fabbisogno, corredata da analitica dimostrazione delle cessazioni avvenute nell’anno precedente e delle conseguenti economie e dall’individuazione delle unità da assumere e dei correlati oneri;
il Decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101 (convertito con modificazioni dalla Legge 30 ottobre 2013, n. 125) - l’articolo 4, comma 3 dispone che per le Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le agenzie, gli enti pubblici non economici e gli enti di ricerca, l’autorizzazione all’avvio di nuove procedure concorsuali, ai sensi dell’articolo 35, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, è subordinata alla verifica: a) dell’avvenuta immissione in servizio, nella stessa Amministrazione, di tutti i vincitori collocati nelle proprie graduatorie vigenti di concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato per qualsiasi qualifica, salve comprovate non temporanee necessità organizzative adeguatamente motivate;
L’articolo 4, comma 3-quinquies precisa che a decorrere dal 1º gennaio 2014, il reclutamento dei dirigenti e delle figure professionali comuni a tutte le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 35, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, si svolge mediante concorsi pubblici unici, nel rispetto dei principi di imparzialità, trasparenza e buon andamento. I concorsi unici sono organizzati dal Dipartimento della Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, anche
avvalendosi della Commissione per l’attuazione del progetto di riqualificazione delle pubbliche amministrazioni, di cui al decreto interministeriale 25 luglio 1994, previa ricognizione del fabbisogno presso le amministrazioni interessate, nel rispetto dei vincoli finanziari in materia di assunzioni a tempo indeterminato; l’articolo 4, comma 3-sexies indica che “Con le modalità di cui all'articolo 35, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, o previste dalla normativa vigente, le amministrazioni e gli enti ivi indicati possono essere autorizzati a svolgere direttamente i concorsi pubblici per specifiche professionalità”;
Il Decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90 (convertito con modificazioni dalla Legge 11 agosto 2014, n. 114) - l’articolo 3, comma 1 dispone che le Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le agenzie e gli enti pubblici non economici ivi compresi quelli di cui all’articolo 70, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, possono procedere, per l’anno 2014, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 20 per cento di quella relativa al personale di ruolo cessato nell’anno precedente. La predetta facoltà ad assumere è fissata nella misura del 40 per cento per l’anno 2015, del 60 per cento per l’anno 2016, dell’80 per cento per l’anno 2017, del 100 per cento a decorrere dall’anno 2018;
Il D.P.C.M. 8 maggio 2018 definisce le Linee di indirizzo per la predisposizione dei Piani dei Fabbisogni di Personale da parte delle Amministrazioni Pubbliche, pubblicate nella G.U. n. 173 del 27/7/2018;
la Legge 19 giugno 2019, n. 56 – concernente “Interventi per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell’assenteismo”. Gli artt. 3 e 4 dispongono, in merito alle misure per accelerare le assunzioni mirate e il ricambio generazionale ed alla mobilità tra il settore del lavoro pubblico e quello privato. In particolare, l’articolo 3 individua, al comma 2, le figure professionali da assumere in via prioritaria tra quelle con elevate competenze in materia (tra l’altro) di digitalizzazione, razionalizzazione e semplificazione dei processi/procedimenti amministrativi, contrattualistica pubblica, contabilità pubblica e gestione finanziaria; mentre al comma 4 stabilisce che, in deroga a quanto previsto dal primo periodo del comma 3 del presente articolo e all'articolo 30 del decreto legislativo n. 165 del 2001 e nel rispetto dell'articolo 4, commi 3 e 3-bis del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, nonché del piano dei fabbisogni, le Pubbliche amministrazioni possono procedere: “a) all'assunzione a tempo indeterminato di vincitori o allo scorrimento delle graduatorie vigenti, nel limite massimo dell'80 per cento delle facoltà di assunzione previste dai commi 1 e 3, per ciascun anno; b) all'avvio di procedure concorsuali, nel limite massimo dell'80 per cento delle facoltà di assunzione previste per il corrispondente triennio, al netto delle risorse di cui alla lettera a), secondo le modalità di cui all'articolo 4, commi 3-quinquies e 3-sexies del medesimo decreto-legge n. 101 del 2013 e all'articolo 35, comma 5, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. Le assunzioni di cui alla presente lettera possono essere effettuate successivamente alla maturazione della corrispondente facoltà di assunzione.”
L’analisi di contesto dalla quale trae origine la presente programmazione, si basa sull’esame dell’organico e delle consistenze di personale, dell’organigramma, del turn-over e delle cessazioni previste.
3.3.1) Organigramma
Di seguito si riporta l’organigramma del Ministero che, in riferimento a ciascuna struttura dirigenziale di livello generale, fotografa la situazione degli incarichi dirigenziali di livello generale e non generale alla data del 31 ottobre 2022 (*)
(*) Ciascun riquadro colorato indica una posizione coperta. Tra le posizioni coperte non rientrano le unità di personale dirigenziale di livello generale e non generale in aspettativa o in comando out (nn. 2 Dirigenti di seconda fascia).
3.3.2) Organico
La dotazione organica di diritto del Ministero del Turismo (di seguito MITUR) è individuata dal D.L. 1° marzo 2021, n. 22, come modificato dalla legge 22 aprile 2021, n. 55 - Tabella A “recante il contingente numerico del personale assegnato al suddetto Ministero” e di seguito rappresentata.
Tabella 1)
Xxxxxxxxxx dirigenziali di livello generale, non generale e aree – D.L. 22/2021 | Dotazione Organica |
Dirigenti 1° fascia | 4 |
Dirigenti 2° fascia | 17 |
Totale dirigenti | 21 |
Aree funzionari | 133 |
Xxxx assistenti | 26 |
Totale aree | 159 |
Totale generale | 180 |
3.3.3) Consistenza della dotazione organica del personale in valore finanziario
Il valore finanziario di spesa potenziale massimo del Ministero del Turismo derivante dalla dotazione organica di diritto è riportato nella Tabella 2 (cfr. art. 6, d.lgs. 165/2001)
Tale valore finanziario di spesa potenziale massima per il Ministero è pari a € 7.839.918,64 quale valore derivato dalla somma del totale del personale appartenente alle Aree (personale non dirigente) pari a € 6.305.555,18 e del totale del personale dirigente pari a € 1.534.363,46. Il valore finanziario della dotazione organica di diritto è stato determinato sulla base dei criteri fissati dalle Linee guida emanate a luglio 2018 (che richiamano il computo del solo trattamento fondamentale) e gli importi sono in linea con i contratti vigenti.
Tabella 2)
Xxxxxxxxxx dirigenziali di livello generale, non generale e aree – D.L. 22/2021 | Dotazione Organica | Onere | Valore finanziario Della Dotazione organica in € |
Dirigenti 1° fascia | 4 | 88.739,41 | 354.957,62 |
Dirigenti 2° fascia | 17 | 69.376,81 | 1.179.405,84 |
Totale dirigenti | 21 | 1.534.363.46 | |
Aree funzionari | 133 | 40.711,78 | 5.414.667,20 |
Xxxx assistenti | 26 | 34.264,92 | 890.887,98 |
Totale aree | 159 | 6.305.555,18 | |
Valore finanziario spesa massima | 7.839.918,64 | ||
Personale dirigenziale: CCNL 2016-2018 Personale delle Aree: CCNL 2019-2021 |
La Tabella seguente riporta la scopertura della dotazione organica di diritto del Ministero del Turismo rispetto al personale di ruolo delle Aree, così come rilevato nella Tabella “personale in servizio al 31 ottobre 2022, pag. 25”. La dotazione organica di diritto per le aree, pari a nn. 159 unità, comprende anche nn. 59 unità riservate agli Uffici di diretta collaborazione all’opera del Ministro. Queste ultime,
in fase di prima istituzione del Ministero, per consentirne l’avvio del medesimo, sono state reclutate ricorrendo all’istituto del comando obbligatorio.
La Tabella 3 evidenzia la scopertura tra dotazione organica e personale non dirigenziale in servizio presso il Ministero del Turismo. In particolare, l’Area dei funzionari registra uno scostamento molto considerevole (- 78%, pari a 104 unità). Al riguardo, si segnalano le procedure di concorso già bandite e attualmente in corso di svolgimento, che daranno luogo alla contrattualizzazione di nn. 30 unità di personale appartenenti a vari profili professionali.
Tabella 3)
Qualifica | Dotazione organica | In servizio al 31.10.22 | Gap n. | Gap % |
Area funzionari | 133 | 29 | 104 | - 78% |
Area assistenti | 26 | 23 | 3 | -12% |
Totale Aree | 159 | 52 | 107 | -67% |
In sede di prima istituzione del Dicastero, le scoperture di organico sono state in parte compensate ricorrendo all’istituto del comando obbligatorio, previsto dalla legge istitutiva (D.L. 21/2021), per reclutare dipendenti provenienti da altre AAPP tanto per le esigenze degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro quanto per reperire particolari figure indispensabili al funzionamento del Ministero (Consegnatario, Ufficio di protocollo, Ufficio acquisti).
Il personale che giunge da altre Pubbliche Amministrazioni e che si trova in posizione di assegnazione temporanea al Ministero del Turismo - Comandati IN - rappresenta, complessivamente, al 31 ottobre 2022, il 70% del personale in servizio, come indicato nella seguente Tabella
Tabella 4)
Percentuale di comandati IN su personale in servizio al Ministero del Turismo | |||
Qualifica | Presenti Unità | Comandati IN Unità | Valore % |
Dirigenti 1° fascia | 4 | 4 | 100% |
Dirigenti 2° fascia | 11 | 11 | 100% |
Totale Dirigenti | 15 | 15 | 100% |
Area funzionari | 29 | 18 | 62% |
Area assistenti | 23 | 14 | 61% |
Totale Aree | 52 | 32 | 62% |
Totale generale | 67 | 47 | 70% |
Il personale in comando verso altre AAPP o in aspettativa è di numero molto limitato (n. 1 dirigente in comando out verso la PCM, n. 1 dirigente in aspettativa senza assegni per vincita concorso pubblico presso Agid, nn. 2 funzionari in comando out verso altri Ministeri e n. 1 funzionario in aspettativa per incarico presso un Organismo internazionale.
3.3.4) Personale dirigente, personale di Area, personale ENIT in avvalimento e personale ALES distinto per struttura e Unità di Missione
La Tabella seguente, organizzata in sei colonne, riporta il personale in valore assoluto assegnato a ciascuna
struttura ministeriale e all’Unità di Missione per il PNRR.
Tabella 5)
Personale dirigenziale e non dirigenziale in servizio presso strutture e Unità di Missione | |||||||
Qualifiche | Segretari ato Generale | Direzione Affari Generali e Risorse Umane | Direzione Programmazi one | Direzione valorizzazione e promozione | Uffici di Diretta Collaborazione | Unità di Missione | Totale |
Dirigenti 1° fascia | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 5 | |
Dirigenti 2° fascia | 2 | 3 | 1 | 4 | 1 | 3 | 14 |
Totale dirigenti | 3 | 4 | 2 | 5 | 1 | 4 | 19 |
a) | |||||||
Area Funzionari | 1 | 2 | 4 | 6 | 17 | 12 | 42 |
Area Assistenti | 1 | 2 | 4 | 2 | 14 | 23 | |
Totale Aree | 2 | 4 | 8 | 8 | 31 | 12 | 65 |
b) | |||||||
Specialisti ENIT | 4 | 3 | 8 | 15 | 20 | 1 | 51 |
Assistenti ENIT | 4 | 10 | 7 | 11 | 3 | 8 | 43 |
Totale ENIT | 8 | 13 | 15 | 26 | 23 | 9 | 94 |
c) | |||||||
Personale Ales | 4 | 1 | 6 | 3 | 14 | ||
Totale a), b), c) per struttura e UdM | 14 | 18 | 23 | 40 | 57 | 21 | 173 |
Tabella 6)
Percentuale personale non dirigenziale in servizio presso strutture e Unità di Missione | |||||||
Qualifiche | Segretari ato Generale | Direzione Affari Generali e Risorse Umane | Direzione Programmazi one | Direzione valorizzazione e promozione | Uffici di Diretta Collaborazione | Unità di Missione | Totale |
a) | |||||||
Area Funzionari | 2% | 5% | 10% | 14% | 40% | 29% | 100% |
Area Assistenti | 4% | 9% | 17% | 9% | 61% | 0% | 100% |
Totale Aree | 3% | 6% | 12% | 12% | 48% | 18% | 100% |
b) | |||||||
Specialisti ENIT | 8% | 6% | 16% | 29% | 39% | 2% | 100% |
Assistenti ENIT | 9% | 23% | 16% | 26% | 7% | 19% | 100% |
Totale ENIT | 9% | 14% | 16% | 28% | 24% | 10% | 100% |
c) | |||||||
Personale Ales | 29% | 7% | 0% | 43% | 21% | 0% | 100% |
Totale a), b), c) per struttura e UdM | 8% | 10% | 13% | 23% | 33% | 12% | 100% |
Da un’analisi della distribuzione dei Funzionari del Ministero del turismo e dei Funzionari ENIT in avvalimento al Dicastero che tiene conto, rispettivamente, della tipologia di Laurea e del Settore specialistico di appartenenza emerge quanto segue:
In relazione all’area dei funzionari di cui al riquadro a), si evidenzia quanto segue:
• risultano in possesso di diploma di laurea nn. 36 unità su un totale di nn. 42 funzionari;
• i funzionari con laurea di tipo giuridico (12 unità) rappresentano il 33 % circa del totale dei funzionari MITUR laureati. Di essi, il 50 % (6 unità) è allocato presso gli Uffici della Diretta Collaborazione e il 41 % (5 unità) presso l’Unità di Missione per il PNRR. La restante unità risulta essere impiegata presso il Segretariato generale;
• i funzionari con laurea di tipo economico (5 unità) costituiscono il 14 % circa del totale dei funzionari MITUR laureati. Di essi, il 40 % (2 unità) è allocato presso gli Uffici della Diretta Collaborazione; le rimanenti 3 unità sono ripartite tra: DGAGRU, Direzione Promozione e Unità di Missione;
• i funzionari con laurea afferente al settore turismo-cultura (3 unità, pari all’8,5 % circa del totale dei funzionari MITUR laureati) sono ripartiti tra: Direzione Programmazione, Direzione Promozione e Unità di Missione;
• l’unico funzionario con laurea in Comunicazione è impiegato presso gli Uffici della Diretta
collaborazione;
• i funzionari con Laurea in Scienze Politiche (3 unità, pari all’8,5 % circa del totale dei
funzionari MITUR laureati) sono allocati tutti presso l’Unità di Missione per il PNRR;
• i funzionari con laurea di tipo statistico matematico (3 unità) rappresentano quasi l’8,5 % del totale dei funzionari MITUR laureati. Essi sono ripartiti tra la DGAGRU, la Direzione Programmazione e l’Unità di Missione;
• l’unico funzionario con laurea di tipo linguistico (1 unità) è impiegato presso gli Uffici della
Diretta Collaborazione, con un’incidenza di circa il 3% sul totale;
• i funzionari con tipologia di laurea non rientrante nelle precedenti tipologie costituiscono il 22 % circa (8 unità) del totale dei funzionari MITUR laureati e sono distribuiti tra: Uffici della Diretta Collaborazione (2 unità); Direzione Programmazione (1 unità); Direzione Promozione (3 unità); Unità di Missione (2 unità).
In relazione ai funzionari “specialisti” ENIT di cui al riquadro b), 51 unità, si evidenzia quanto segue:
• i funzionari specialisti del settore giuridico (21 unità) costituiscono il 41 % del totale di riferimento. Di essi, il 47 % (10 unità) è allocato presso gli Uffici della Diretta Collaborazione. Tra le rimanenti unità: il 19% (4 unità) è assegnato alla Direzione Promozione e il 14 % (3 unità) alla Direzione Programmazione; due unità a testa sono assegnate al Segretariato e alla DGAGRU;
• i funzionari specialisti del settore statistico-economico (13 unità) costituiscono il 25 % dei funzionari ENIT in avvalimento del MITUR. Di essi: il 30 % (4 unità) è allocato presso gli Uffici della Diretta Collaborazione e il 23 % circa, presso la Direzione Programmazione (3 unità). Due unità a testa risultano essere assegnate al Segretariato generale e alla Direzione Promozione. Le restanti unità sono ripartite tra DGAGRU e Unità di Missione;
• i funzionari specialisti della comunicazione istituzionale (6 unità) costituiscono il 12 % del totale di riferimento. Di essi, il 66 % (4 unità) è allocato presso gli Uffici della Diretta Collaborazione. Le rimanenti unità sono ripartite tra: Direzione Programmazione e Direzione Promozione;
• i funzionari specialisti in lingue (4 unità) costituiscono l’8% dei funzionari ENIT in avvalimento del MITUR. Di essi, il 75 % (3 unità) è allocato presso la Direzione Promozione. La restante unità è assegnata alla Direzione Programmazione;
• il 60 % dei funzionari specialisti nel settore del turismo e dei beni culturali (3 unità) sono assegnati alla Direzione Promozione; il restante 40 % (2 unità) è assegnato agli Uffici della diretta collaborazione.
• i 2 funzionari specialisti del settore ingegneristico-informatico (2 unità) costituiscono il 4 % dei funzionari ENIT in avvalimento e sono entrambi allocati presso la Direzione Promozione;
In conclusione, esaminando i valori aggregati per ciascuna struttura e per l’Unità di Missione emerge
quanto segue:
UDCOM - I funzionari laureati assegnati sono 32 unità su un totale di 87 funzionari, pari a circa il 37
%, di cui circa il 33 % dei Funzionari MITUR laureati e 39 % dei Funzionari ENIT in avvalimento;
Direzione Valorizzazione e Promozione turistica - I funzionari laureati assegnati sono 20 unità su un totale di 87 funzionari, pari a circa il 23 %, di cui circa il 14 % dei Funzionari MITUR laureati e 29 % dei Funzionari ENIT in avvalimento;
Unità di Missione per il PNRR - I funzionari laureati assegnati all’Unità di Missione, assunti con contratto a tempo determinato per le specifiche esigenze dell’Unità stessa, sono nn. 14 unità su un totale di 87 funzionari (di cui due allo stato assegnati al Segretariato Generale), pari a circa il 16%, di cui circa il 36% dei Funzionari MITUR laureati e 2% dei Funzionari ENIT in avvalimento;
Direzione Programmazione - I funzionari laureati assegnati sono nn. 11 unità su un totale di 87 funzionari, pari a circa il 13 %, di cui circa l’8 % dei Funzionari MITUR laureati e 16 % dei Funzionari ENIT in avvalimento;
Segretariato Generale – I funzionari laureati assegnati sono nn. 5 unità su un totale di 87 funzionari, pari a circa il 6 %, di cui circa il 3 % dei Funzionari MITUR laureati e l’8 % dei Funzionari ENIT in avvalimento. Da tale computo è escluso un funzionario, assunto con contratto a tempo determinato per le specifiche esigenze dell’Unità di Missione, ma allo stato assegnato al Segretariato Generale.
DGAGRU – I funzionari laureati assegnati sono nn. 5 unità su un totale di 87 funzionari, pari a circa il 6 %, di cui circa il 6 % dei Funzionari MITUR laureati e il 6% dei Funzionari ENIT in avvalimento.
3.3.5) Valore finanziario dei presenti in servizio
La seguente Xxxxxxx riporta il valore finanziario dei presenti in servizio (Non in mobilità + Comandati IN) pari a 2.964.702,16 euro. Inoltre, al fine di includere tra gli oneri del personale in servizio anche quelli potenziali da sostenere in caso di rientro del personale assegnato in mobilità temporanea presso altre amministrazioni, viene specificato il valore dei presenti con l’aggiunta dell’accantonamento legato ai Comandati Out, che produce un onere complessivo pari a 3.225.591,13 euro. L’onere individuale è calcolato con i criteri fissati dalle Linee guida emanate a luglio 2018 (computo del solo trattamento fondamentale) e gli importi sono in linea con i contratti vigenti.
Tabella 7)
Qualifiche | Onere unitario | Non in mobilità | Comandati IN | Valore finanziario presenti in servizio | Comandati OUT | Oneri Comandati OUT | Valore finanziario presenti in servizio + accantonamento Comandati OUT |
Dirigenti 1° fascia | 88.739,41 | 4 | 354.957,62 | 354.957,62 | |||
Dirigenti 2° fascia | 69.376,81 | 11 | 763.144,96 | 2 | 138.753,63 | 901.898,58 | |
Totale Dirigenti | 1.118.102,58 | 2 | 138.753,63 | 1.256.856,20 | |||
Area funzionari | 40.711,78 | 11 | 15 | 1.058.506,37 | 122.135,35 | 1.180.641,72 | |
Area assistenti | 40.711,78 | 9 | 14 | 788.093,21 | 788.093,21 | ||
Totale aree | 1.846.599,58 | 3 | 122.135,35 | 1.968.734,93 | |||
Valore finanziario di spesa potenziale massima | 20 | 44 | 2.964.702,16 | 5 | 260.888,98 | 3.225.591,13 |
La successiva Xxxxxxx mette in relazione la spesa potenziale massima, ovvero il valore finanziario della dotazione organica a regime (come determinata secondo le unità previste a legislazione vigente) e l’onere sostenuto per il personale in servizio e di ruolo al MITUR, come rilevato al 31 ottobre 2022, producendo il relativo differenziale
Tabella 8)
Xxxxxxxxxx dirigenziali di livello generale, non generale e aree - D.L. 22/2021 | Dotazione Organica | Valore finanziario della dotazione organica | Valore finanziario presenti in servizio + accantonamento comandati out | Differenziale |
Dirigenti 1° fascia | 4 | 322.691,53 | 322.691,53 | 0,00 |
Dirigenti 2° fascia | 17 | 774.818,86 | 592.508,54 | 182.310,32 |
Totale Dirigenti | 21 | 1.097.510,39 | 915.200,07 | 182.310,32 |
Area funzionari | 133 | 5.542.688,55 | 1.208.556,15 | 4.334.132,40 |
Area assistenti | 26 | 1.031.691,44 | 912.650,12 | 119.041,32 |
Totale aree | 159 | 6.574.379,99 | 2.121.206,27 | 4.453.173,72 |
Totale | 7.671.890,38 | 3.036.406,34 | 4.635.484,04 |
3.3.6) Turn-over
In ragione della recente istituzione del Dicastero (con portafoglio), avvenuta nel marzo del 2021, e della operatività organizzativa dello stesso per effetto dell’entrata in vigore del Regolamento di organizzazione ministeriale in data 24 luglio 2021, per l’anno 2021 non si rilevano significativi movimenti nella consistenza effettiva di personale.
Infatti, al netto di una ventina di unità di personale non dirigenziale e di tre dirigenti di livello non generale trasferite ex lege in corso d’anno per effetto del decreto-legge istitutivo del Dicastero (D.L. 22/21 - art. 7, co. 3 e 5 - Tabella A) e del personale reperito in comando per le esigenze degli Uffici di Diretta collaborazione all’opera del Ministro o per ricoprire gli Uffici dirigenziali, si registrano nn. 2
cessazioni e n. 1 decesso nell’Area assistenti (ex II), avvenute tra le unità di personale trasferite dal
Ministero della Cultura.
Nel corso dell’anno 2022, di contro, si registrano diverse movimentazioni di personale di cui si dà
conto di seguito:
• Procedure di mobilità finalizzate all’immissione nei ruoli del Ministero del turismo di personale dirigenziale e non dirigenziale proveniente da altre AAPP, all’esito delle quali si è dato corso al transito nei ruoli del MITUR, di n. 1 unità dirigenziale di seconda fascia, n. 1 unità dell’Area dei Funzionari (ex Area terza) e nn. 2 unità dell’area degli Assistenti (ex Area seconda) alla data del 1° giugno 2022 (alla data di stesura del presente documento sono intervenute le dimissioni di una delle unità reclutate in mobilità nell’Area Assistenti); | |
+ n. 1 Dirigente II^ Fascia; | |
+ n. 1 Area Funzionari; + nn. 1 Area Assistenti; | |
• Procedure di reclutamento basate sul ricorso allo scorrimento di graduatorie di concorsi RIPAM, finalizzate all’immissione nei ruoli del Ministero del turismo di nn. 10 unità di personale appartenente all’Area dei Funzionari, tra le quali sono state contrattualizzate nn. 7 unità alla data del 1° agosto 2022 (alla data di stesura del presente documento sono intervenute le dimissioni di una delle unità reclutate): | |
+ nn. 6 Area Funzionari; | |
• Cessazioni per pensionamenti o dimissioni di nn.5 unità di personale tra quelle trasferite dal Ministero della Cultura – D.L. 22/2021: | |
- 3 Area Funzionari; - 2 Area Assistenti; | |
Complessivamente, le unità trasferite dal Ministero della cultura, ai sensi del D.L 22/2021, al Ministero del Turismo si sono ridotte di 1/3 (nn. 8 unità) in meno di un anno e mezzo. Gli effetti delle cessazioni di personale a tempo indeterminato intercorse nell’anno 2022 si potranno produrre, in termini di accumulo di facoltà assunzionali del Dicastero, a decorrere dall’anno 2023. |
3.3.7) Cessazioni previste e determinazione del budget assunzionale
Alla data di stesura del presente documento sono in fase di aggiornamento da parte dei competenti Uffici del Ministero i dati relativi alle cessazioni previste e la determinazione del budget assunzionale riferiti al triennio 2023 – 2025.
I dati più recenti, riferiti al triennio 2022 – 2024, sono riportati nel PIAO 2022 – 2024 pubblicato nella sezione Amministrazione Trasparente sul sito istituzionale del Ministero.
3.4.) La Formazione del personale
La formazione del personale rappresenta una leva strategica nella conduzione dell’amministrazione, indispensabile per adeguare le competenze del personale all’orientamento di fondo e alla loro declinazione operativa.
Nell’ottica di quanto sopra riportato, assume fondamentale valenza il concetto di gestione integrata del
piano formativo dell’Amministrazione.
La programmazione delle attività di formazione e la individuazione degli obiettivi al cui perseguimento questa deve essere informata, devono essere permanentemente legati da una relazione di reciproca dipendenza con i momenti della progettazione e dello sviluppo degli assetti istituzionale, organizzativo e gestionale costituenti la dimensione architettonica e strutturale dell’organismo amministrativo. Tale relazione assume rilevanza a partire dal momento della ricognizione delle esigenze formative effettuata dall’Ufficio competente presso le diverse Unità dirigenziali di livello generale in cui si articola il ministero.
Il piano della formazione costituisce il documento fondamentale in cui vengono esplicitati gli obiettivi (versante della programmazione), i destinatari (versante delle relazioni) e il contenuto (versante attuativo e valutativo) dell’attività di formazione.
Il contenuto di tale documento: a monte, deve essere coerente con la mission istituzionale e con la filiera della programmazione definita nella Direttiva per l’azione amministrativa; a valle, deve recepire i feed-back della sfera gestionale in modo da risultare aderente alle esigenze di natura più strettamente operativa. Alla luce di tale duplice assunto, giova operare in questa sede una ricognizione degli atti normativi di riferimento e dell’articolazione organizzativa del dicastero.
Il Ministero del turismo è stato istituito con il decreto-legge 1° marzo 2021, n. 22, recante “Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri” convertito con modificazioni dalla legge 22 aprile 2021, n. 55, istitutivo del Ministero del turismo.
Nell’ambito delle funzioni e dei compiti istituzionali assegnati dal Legislatore al Ministero in materia di turismo, ad eccezione di quelle già attribuite dalla normativa vigente ad altri attori istituzionali, in particolare, il Dicastero cura la programmazione, il coordinamento e la promozione delle politiche turistiche nazionali, i rapporti con le regioni per lo svolgimento delle funzioni di propria competenza in tema di elaborazione e attuazione di piani di sviluppo delle politiche turistiche e ricettive nazionali e i progetti di sviluppo del settore turistico, le relazioni con l'Unione europea e internazionali nel settore turistico, fatte salve le competenze del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
Il Dicastero cura altresì i rapporti con le associazioni di categoria, le imprese turistiche, le associazioni dei consumatori, svolgendo le funzioni di propria competenza nell’ambito della promozione delle iniziative volte al potenziamento dell'offerta turistica e al miglioramento dei servizi turistici e ricettivi, anche con riferimento alle fiere e all'agriturismo, in raccordo con le regioni, gli enti territoriali e gli enti vigilati.
Fra le attribuzioni del Ministero del Turismo, rientrano inoltre la gestione e la programmazione degli interventi di propria competenza nell'ambito dei fondi strutturali la promozione degli investimenti all'estero e in Italia anche per lo sviluppo di iniziative di assistenza e tutela dei turisti.
La vocazione istituzionale e la mission del Dicastero ne orientano le attività caratteristiche verso il perseguimento di strategie aventi ad oggetto la promozione e il potenziamento delle politiche di promozione turistica del paese, anche attraverso relazioni continue avviate con le istituzioni europee e gli enti internazionali operanti nel settore del turismo, con le regioni e gli enti locali, le associazioni rappresentative di categoria nel settore turistico, le imprese e le agenzie turistiche, le associazioni dei consumatori interessate.
L’attribuzione di nuove ed ingenti risorse in relazione all’attuazione del PNRR viene poi a costituire un importante strumento per adottare nel paese un’economia più innovativa e sostenibile, rispetto alle quali diverrà prioritaria e ineludibile l’avvio di una attività di monitoraggio ad opera della competente Unità di missione e degli uffici che ad essa dovranno rapportarsi. A tal proposito, si sottolinea che per il raggiungimento delle finalità individuate a livello comunitario con il Next Generation EU (NGEU) mutuate e definite dal citato PNRR, l’apparato amministrativo del Dicastero è stato integrato con la istituzione della Unità di Missione per il PNRR.
Con DPCM 20 maggio 2021, n. 102, recante “Regolamento di organizzazione del Ministero del turismo, degli Uffici di diretta collaborazione e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance”, entrato in vigore a far data dal 24 luglio 2021, è stato definito l’assetto organizzativo del Ministero, articolato, per quanto concerne la struttura amministrativa, in quattro Direzioni generale: Segretariato generale; Direzione generale degli Affari generali e delle Risorse umane; Direzione generale della Programmazione e delle Politiche per il turismo; Direzione generale della Valorizzazione e della Promozione turistica.
Con decreto del Ministro del turismo 15 luglio 2021, n. 1206, registrato dalla Xxxxx xxx xxxxx xx x. 0000 xxx 00/00/0000, xxxxxxx “Individuazione e attribuzioni degli uffici di livello dirigenziale non generale del Ministero del Turismo, in attuazione dell’articolo 19, comma 1, del decreto, del presidente del Consiglio dei ministri 20 maggio 2021”, è stata definita l’articolazione delle direzioni generali negli uffici di II livello. Di seguito una elencazione degli uffici dirigenziali di livello non generale, discendente dal citato Decreto n. 1206/2021.
a) SEGRETARIATO GENERALE
- Ufficio I (Art. 2 del DM n. 1206/2021)
Svolge, tra l’altro, attività di coordinamento delle altre direzioni generali e delle attività del
Ministero in ordine alle iniziative di partenariato pubblico-privato nel settore turistico.
- Ufficio II (Art. 2 del DM n. 1206/2021)
Cura, tra l’altro, la predisposizione di piani annuali e pluriennali e dei relativi piani di spesa da
sottoporre all’approvazione del Ministro.
b) DIREZIONE GENERALE DEGLI AFFARI GENERALI E DELLE RISORSE UMANE
- Ufficio I – Stato giuridico, reclutamento e formazione del personale (Art. 3 del DM n. 1206/2021)
Cura e gestisce, tra l’altro, le procedure per il reclutamento, la formazione e la riqualificazione del personale, nonché le attività relative al trattamento giuridico ed economico fondamentale del personale.
- Ufficio II – Relazioni sindacali, trattamento economico del personale e procedimenti disciplinari (Art. 3 del DM n. 1206/2021)
Cura e gestisce, tra l’altro: le relazioni sindacali e la contrattazione collettiva integrativa; i sistemi di valutazione del personale, le politiche per il benessere organizzativo, le pari opportunità e le iniziative di contrasto alle discriminazioni e al fenomeno del mobbing; le attività connesse al trattamento economico accessorio del personale, alla risoluzione del rapporto di lavoro e ai procedimenti disciplinari.
- Xxxxxxx XXX – Affari legali (Art. 3 del DM n. 1206/2021)
Fornisce supporto giuridico-legale nelle materie di competenza della Direzione e cura, tra l’altro: la trasmissione di elementi di indirizzo e di interpretazione all’Ufficio legislativo; gli adempimenti in materia di conservazione documentale e di protezione dei dati personali.
- Ufficio IV – Gestione del bilancio (Art. 3 del DM n. 1206/2021)
Cura e gestisce tra l’altro la preparazione i documenti contabili e finanziari per la predisposizione del bilancio annuale di previsione, di assestamento e pluriennale del Ministero.
- Ufficio V – Acquisizione e gestione di beni e servizi (Art. 3 del DM n. 1206/2021)
Cura e gestisce tra l’altro le procedure per l’acquisizione delle risorse strumentali necessarie all’attività del dicastero, nonché le attività di gestione e manutenzione di beni mobili e immobili e di impianti.
c) DIREZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE E DELLE POLITICHE PER IL TURISMO
- Ufficio I – Organizzazione e gestione amministrativo contabile delle politiche per il turismo (Art. 4 del DM n. 1206/2021)
Cura e gestisce tra l’altro il riconoscimento delle agevolazioni fiscali nei settori di competenza della Direzione, nonché le proposte di regolazione delle imprese turistiche e dei meccanismi di interazione con il sistema delle autonomie locali e con le realtà imprenditoriali.
- Ufficio II – Programmazione della strategia del settore Turistico nazionale (Art. 4 del DM n. 1206/2021) Cura e gestisce tra l’altro la pianificazione strategica e la programmazione delle politiche turistiche nazionali, europee ed internazionali, nonché il coordinamento delle banche dati per l’assistenza e la catalogazione delle imprese di viaggio e turismo.
- Ufficio III – Coordinamento e attuazione delle politiche e della strategia del settore turistico (Art. 4 del DM n. 1206/2021)
Cura e gestisce tra l’altro verifica dell’attuazione degli interventi per lo sviluppo dei territori e per la coesione economica e sociale, nonché l’attuazione e il monitoraggio degli interventi finanziati con il sostegno sia di fondi nazionali sia con riferimento a programmi cofinanziati dall'Unione europea a favore del settore turistico, fieristico e congressuale.
- Ufficio IV – Programmazione della strategia del settore turistico internazionale (Art. 4 del DM n. 1206/2021)
Cura e gestisce tra l’altro le attività di rilievo internazionale nel settore di competenza, nonché l’elaborazione dei piani di sviluppo e integrazione delle politiche europee e internazionali.
d) DIREZIONE DELLA VALORIZZAZIONE E DELLA PROMOZIONE TURISTICA
- Ufficio I – Promozione del turismo (Art. 5 del DM n. 1206/2021)
Cura e gestisce tra l’altro con ENIT e con le Regioni le attività sottese alla creazione di una immagine unitaria e coordinata del turismo italiano. le attività di rilievo internazionale nel settore di competenza, nonché l’elaborazione dei piani di sviluppo e integrazione delle politiche europee e internazionali.
- Ufficio II – Ecosistema digitale del turismo (Art. 5 del DM n. 1206/2021)
Cura e gestisce tra l’altro curare la progettazione, lo sviluppo, la gestione, la pianificazione e il coordinamento dei sistemi informatici e di telecomunicazione del Ministero, garantendo l’ottemperanza alla disciplina in materia di sicurezza e privacy, nonché la formulazione di specifiche proposte sui programmi di attività, nel quadro della definizione degli obiettivi annuali e delle risorse umane, strumentali e finanziarie da attribuire agli uffici.
- Ufficio III – Strumenti di sostegno al settore turismo e valorizzazione del patrimonio informativo. (Art. 5 del DM n. 1206/2021)
Cura e gestisce tra l’altro l’attuazione di programmi, progetti e misure a sostegno del settore turistico, anche co-finanziati da fondi europei, con particolare attenzione agli interventi finanziati attraverso il Fondo di sviluppo e coesione, adottando le misure necessarie sotto il profilo organizzativo e dei processi gestionali e assicurando il coordinamento di tutti i soggetti coinvolti.
- Ufficio IV – Vigilanza sugli enti, tutela dei turisti ed affari generali (Art. 5 del DM n. 1206/2021) Xxxx e gestisce tra l’altro il supporto e la vigilanza su ogni soggetto giuridico vigilato o partecipato dal Ministero.
3.4.1) Obiettivi
Rispetto alla mission del Ministero del turismo, come sopra illustrata e alla susseguente declinazione organizzativa parimenti sopra descritta, gli obiettivi afferenti alla branca della formazione possono essere riassunti come segue.
- Configurare e gestire l’ambito della formazione come vera e propria leva strategica: da un lato, potenziando l’apprendimento delle competenze trasversali e di base, dall’altro, mettendo in risalto, le competenze che devono essere possedute in via specifica dal personale impiegato presso le unità che curano le attività caratteristiche (unicità delle skills possedute da questa amministrazione). In questo modo l’amministrazione sarà in grado di far fronte alle istanze di una compagine degli stakeholders in rapida e continua evoluzione
- Operare una ricognizione dei fabbisogni formativi, per la progettazione di piani di formazione
coerenti con l’articolazione e le esigenze organizzative
- Individuare le metodologie e gli strumenti formativi
- Implementare la valutazione della formazione, individuandone finalità specifiche, criteri e strumenti di monitoraggio e di determinazione.
3.4.2) Destinatari
All’interno del richiamato quadro istituzionale ed organizzativo, il novero dei destinatari della
formazione si compone di due categorie di soggetti interessati:
1) Le figure coinvolte sotto il profilo amministrativo e didattico nella progettazione e nella gestione delle attività formative
2) Gli utenti delle attività formative
3.4.3) Contenuti
Coerentemente con la dualità connotante il quadro dei destinatari il contenuto dell’attività della formazione si sostanzia nei diversi momenti in cui lo stesso attraversa il divenire dell’organizzazione amministrativa.
1) Analisi dei fabbisogni formativi
La Direzione del Personale, a cura dell’Ufficio I, provvede alla rilevazione annuale dei fabbisogni formativi delle Unità organizzative del Dicastero e, su tali basi, definisce gli obiettivi formativi. L’Analisi dei fabbisogni formativi risulta essere informata ai seguenti obiettivi:
1) Rilevare il fabbisogno formativo delle persone
2) Rilevare il fabbisogno formativo in un'organizzazione
3) Operare una ricognizione dei gap formativi (individuali e funzionali) e individuare le priorità formative.
2) Progettazione della formazione
Agli esiti dell’analisi delle specifiche esigenze espresse dalle Direzioni generali, si procede alla definizione del Piano della Formazione annuale e all’individuazione dettagliata delle iniziative
formative da organizzare, dei differenti targets di personale che dovranno/potranno fruirla, dei tempi e delle modalità di erogazione.
Il presente piano della formazione individua le seguenti priorità strategiche:
- Progettare e sviluppare le attività formative in modo da garantirne, a monte, la coerenza con la mission istituzionale e con la filiera della programmazione definita nella Direttiva per l’azione amministrativa, a valle la capacità di recepire i feed-back della sfera gestionale in termini di aderenza alle esigenze di natura più strettamente operativa;
- Individuare le skills che definiscono gli ambiti caratteristici del Dicastero, e quindi non
riproducibili in nessun’altra realtà istituzionale e/o organizzativa;
- Massimizzare i livelli di digitalizzazione e di informatizzazione dei processi attraverso l’uso di strumenti e modelli per lo sviluppo di nuove aree di innovazione in una logica complessiva di trasformazione digitale più efficiente, efficace e collaborativa. Tale formazione è destinata a tutto il personale in servizio presso il Ministero, appartenente alle diverse aree e profili.
La dimensione progettuale della programmazione si sostanzia altresì nello sviluppo dei seguenti elementi:
- Individuazione dei principi dell’apprendimento e dei paradigmi formativi (apprendimento frontale, esperienziale, cooperativo, sociale/social learning…)
- Organizzazione della progettazione didattica (micro-progettazione) e la definizione degli elementi cardine della progettazione: obiettivi, metodi, strumenti, timing
- Programmazione finanziaria (Previsione e copertura della spesa).
Allo stato, all’esito della ricognizione dei fabbisogni formativi delle Direzioni generali e coerentemente con le linee programmatiche tracciate dalla Direttiva per l’Azione amministrativa - Anno 2023 (cfr. Ministero del turismo, prot. n.3582/23 del 22/02/2023) il Piano della Formazione viene ad essere focalizzato sulle seguenti aree tematiche e sui relativi ambiti didattici.
Area Tematica | Ambito didattico | Corso di formazione |
Corso formativo sulla | ||
contrattazione | ||
collettiva e il nuovo | ||
CCNL Funzioni | ||
centrali 2019/2021 | ||
Comunicazione e Trasparenza | Anticorruzione | Il Codice di comportamento interno |
nella PA e gli obblighi | ||
del dipendente | ||
pubblico | ||
Elementi di diritto | ||
amministrativo |
Comunicazione e Trasparenza | Etica e PA: profili comportamentali e disciplinari | |
Corsi di formazione sulla prevenzione della corruzione e della trasparenza | ||
Comunicazione | Relazioni esterne, istituzionali e public affairs | |
Scrittura Amministrativa | ||
Esperto in protocollo e cerimoniale | ||
Strumenti digitali | ||
Internazionalizzazione e formazione linguistica (Public speaking, presentation, negotiations, writing skills) | ||
Ufficio stampa e media relations | ||
Trasparenza amministrativa | Trasparenza amministrativa e accesso civico generalizzato (cd. Foia) nel sistema italiano: buone pratiche, profili tecnici e applicativi - in collaborazione con |
dipartimento funzione pubblica | ||
Protezione della Privacy e risk assessment | ||
Economia e Finanza | Bilancio e contabilità | Corsi sulla contabilità pubblica |
Corso formazione SICOGE/INIT | ||
Economia e tributi | Corsi sulla gestione del bilancio | |
Innovazione e Digitalizzazione della P.A. | Contratti pubblici | Corsi sulla disciplina dei Contratti Pubblici |
Gli affidamenti diretti di contratti pubblici e le procedure negoziate tra d.lgs. 50/16, dl 76/20 e nuovo codice appalti | ||
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La cura e lo sviluppo delle attività formative saranno differenziate con riferimento alle seguenti determinanti:
- Tipologia di destinatario (differenziazione gerarchica tra personale dirigenziale e personale non dirigenziale);
- Tipologia di area di intervento (differenziazione in base all’area operativa e gestionale di
intervento);
- Grado di rilevanza strategica dell’area di intervento formativo tale differenziazione assume valenza anche strategica in quanto correlata alla priorità della prodromica individuazione delle componenti core delle attività del dicastero, ossia strategicamente rilevanti in quanto definiti dalle attività caratteristiche (in primis, programmazione e promozione turistica).
In questo senso, occorrerà distinguere una formazione di base, di carattere trasversale che interesserà l’intera platea dei destinatari, fermo restando la differenziazione di tipo gerarchico tra personale dirigenziale e personale non dirigenziale, da una formazione di tipo specialistico dedicata alle citate aree caratteristiche.
Pertanto, in considerazione della mission perseguita e delle funzioni esercitate presso il Ministero del Turismo, ciascuna Unità dirigenziale di livello generale ha individuato i propri fabbisogni formativi, come di seguito riportati:
In ogni caso, il Ministero del Turismo predisporrà un piano di dettaglio per tutto il personale relativo anche all’ambito informatico (Microsoft 365 o altre specifiche piattaforme) e a quello linguistico, funzionale ed indispensabile per una migliore gestione delle specifiche attività svolte dalle diverse strutture ministeriali, nell’ottica di consolidare le competenze informatiche ed implementare la capacità di rappresentare adeguatamente gli interessi nazionali nel confronto con gli interlocutori esteri nei diversi contesti europei e internazionali.
3) Gestione e valutazione della formazione
L’erogazione dei corsi viene realizzata prevalentemente attraverso la Scuola Nazionale dell’Amministrazione, ente formatore istituzionale per le Pubbliche Amministrazioni centrali.
Il suddetto Ufficio I potrà concordare con la SNA i corsi specifici da dedicare al personale, nonché i periodi e le modalità di erogazione.
Qualora taluni corsi non siano fruibili attraverso l’offerta formativa SNA, l’Ufficio competente individuerà le modalità di docenza più opportuna optando per l’erogazione di formazione con docenti interni – qualora vi sia la disponibilità di adeguate professionalità acquisite nell’ambito tematico-disciplinare oggetto dell’intervento formativo e alle capacità didattiche possedute – ovvero provvederà all’acquisto dei corsi necessari presso altri Enti formatori, compatibilmente con la disponibilità di risorse finanziarie appostate sui capitoli di bilancio dedicati alla formazione del personale.
Per quanto concerne la valutazione delle attività formative, occorrerà definire:
- Finalità, criteri e strumenti di valutazione della formazione
- Valutazione dell’apprendimento (ex-ante, anche nell’ambito della ricognizione dei fabbisogni formativi, ed ex-post, misurando l’impatto delle iniziative formative in termini di ricaduta organizzativa ed operativa)
- Valutazione del gradimento (attraverso indagini condotte a livello di gruppi di lavoro o a livello individuale).
SEZIONE 4
Monitoraggio
In questa sezione sono indicate le modalità di governance del processo di stesura e le modalità di monitoraggio del PIAO che il Comune prevede di attivare, al fine di garantire le finalità di coerenza ed armonizzazione degli strumenti di programmazione.
4.1) Governance del PIAO
L’interdisciplinarietà e l’innovatività di questo strumento di programmazione rende necessario prevedere una modalità di governance in grado di garantire sinergia e complementarità in fase di progettazione del format del documento, stesura e collazione dei diversi contributi, verifica della sua coerenza con le prescrizioni normative e con le priorità dell’Amministrazione.
Per quanto sopra l’attività di coordinamento della redazione del PIAO e del suo monitoraggio, da operare con la sovrintendenza dell’Organismo Indipendente di Valutazione, coinvolge il Segretario Generale, l’RPCT del Ministero, nonché tutti i Direttori e i Dirigenti della struttura
4.2) Monitoraggio del PIAO
Di seguito sono indicati i soggetti coinvolti e le modalità di monitoraggio previste.
Sezione/Sottosezione | Soggetto che sovraintende il controllo | Modalità |
Valore pubblico | Organismo Indipendente di Valutazione | Verifica annuale dei risultati nella Relazione sulla Performance |
Performance | Organismo Indipendente di Valutazione | Verifica semestrale |
Rischi corruttivi e trasparenza | RPCT | Monitoraggio almeno semestrale sull’attuazione delle misure |
Organismo Indipendente di Valutazione | Verifica annuale rispetto adempimenti trasparenza su indicazioni ANAC | |
Struttura organizzativa | Organismo Indipendente di Valutazione | Al variare del modello organizzativo |
Lavoro agile | Organismo Indipendente di Valutazione | Verifica annuale dei risultati nella Relazione sulla Performance |
Piano triennale dei fabbisogni del personale | Organismo Indipendente di Valutazione | Verifica della coerenza con obiettivi di performance annuali – verifica triennale |