Agenzia per la Coesione Territoriale
Agenzia per la Coesione Territoriale
Ministero dell’Istruzione
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro
Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Ministero della Salute
Regione Basilicata
Sindaco del Comune di Francavilla in Sinni (Capofila)
Accordo di programma quadro Regione Basilicata
“ AREA INTERNA - Mercure Alto Sinni Xxx Xxxxxxxx”
Roma, settembre 2020
Premesse giuridiche nazionali e comunitarie
VISTA la legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modifiche, recante “Nuove norme in
materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso agli atti amministrativi”;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 367 e successive modifiche, concernente “Regolamento recante semplificazione e accelerazione delle procedure di spesa e contabili”;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 1996 e successive modifiche, concernente disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale;
VISTO l’articolo 2, comma 203 della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e successive
modifiche, che definisce gli strumenti di programmazione negoziata;
VISTA in particolare, la lettera c) del medesimo comma 203 che definisce e delinea i punti cardine dell’Accordo di Programma Quadro quale strumento della programmazione negoziata, dedicato all’attuazione di una Intesa istituzionale di programma per la definizione di un programma esecutivo di interventi di interesse comune o funzionalmente collegati e che fissa le indicazioni che l’Accordo di Programma deve contenere;
VISTO l’articolo 15, comma 4, del decreto legge 30 gennaio 1998, n. 6, convertito, con
modificazioni, dalla legge 30 marzo 1998, n. 61, che integra l’articolo 2, comma 203, lettera
b), della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e l’articolo 10, comma 5, del DPR 20 aprile 1994,
n. 367;
VISTA la legge 15 marzo 1997, n. 59 e successive modifiche, recante “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa”;
VISTA la legge 15 maggio 1997, n. 127 e successive modifiche, recante “Misure urgenti per lo snellimento dell’attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e controllo”;
VISTO il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, recante “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
VISTA la delibera CIPE del 21 marzo 1997, n. 29, concernente la disciplina della programmazione negoziata ed in particolare il punto 1, lettera b), in cui è previsto che gli Accordi di Programma Quadro da stipulare dovranno coinvolgere nel processo di negoziazione gli organi periferici dello Stato, gli enti locali, gli enti sub-regionali, gli enti pubblici ed ogni altro soggetto pubblico e privato interessato al processo e contenere tutti gli elementi di cui alla lettera c), comma 203, dell’articolo 2 della legge n. 662/1996;
VISTO l’articolo 1, comma 245, legge 27/12/2013, n. 147, in cui si prevede che il monitoraggio degli interventi cofinanziati dall'Unione europea per il periodo 2014/2020, a valere sui fondi strutturali, sul FEASR e sul FEAMP, nonchè degli interventi complementari
previsti nell'ambito dell'Accordo di partenariato finanziati dal Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183, ai sensi del comma 242, è assicurato dal Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato;
VISTO l’articolo 1, comma 703, lett. l, legge 23/12/2014, n. 190, in cui si prevede che per la verifica dello stato di avanzamento della spesa riguardante gli interventi finanziati con le risorse del FSC, le amministrazioni titolari degli interventi comunicano i relativi dati al sistema di monitoraggio unitario di cui all'articolo 1, comma 245, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, sulla base di un apposito protocollo di colloquio telematico;
VISTA la delibera CIPE n. 9/2015 – punto 5, in cui si prevede che gli interventi della Strategia Nazionale per lo sviluppo delle Aree Interne del Paese siano monitorati nella banca dati unitaria secondo le regole di monitoraggio delle risorse aggiuntive;
VISTA la delibera CIPE n. 10/2015, in cui si prevede che le Amministrazioni titolari dei programmi di azione e coesione assicurano la rilevazione periodica dei dati di avanzamento finanziario, fisico e procedurale a livello di singola operazione, alimentando regolarmente il sistema unico di monitoraggio della Ragioneria generale dello Stato (RGS)-IGRUE;
VISTO il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 recante “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”;
VISTA la delibera CIPE del 15 febbraio 2000, n. 12 (banca dati investimenti pubblici: codifica) che prevede l’approfondimento delle problematiche connesse all’adozione di un codice identificativo degli investimenti pubblici e la formulazione di una proposta operativa;
VISTA la delibera CIPE del 27 dicembre 2002, n. 143 che disciplina le modalità e le procedure per l’avvio a regime del sistema CUP (Codice Unico di Progetto) in attuazione dell’articolo 11 della legge n. 3/2002 “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione”;
VISTA la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione” e in particolare l’articolo 11 (Codice unico di progetto investimenti pubblici) che prevede che ogni nuovo progetto di investimento pubblico, nonché ogni progetto in corso di attuazione alla data del 1 gennaio 2003 sia dotato di un “Codice unico di progetto” che le competenti amministrazioni o i soggetti aggiudicatari richiedono in via telematica secondo la procedura definita dal CIPE;
VISTO il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recante “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”, nonché il Regolamento di esecuzione ed attuazione, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010,
n. 207 per le parti non ancora superate dai provvedimenti attuativi del predetto d.lgs n. 50/2016 ;
VISTO il decreto Legislativo 19 aprile 2017, n. 56 recante “Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50”;
VISTA la delibera CIPE 22 marzo 2006, n. 14, con la quale sono state definite le procedure da seguire per la Governance degli APQ, ed in particolare il punto 1.1.2 che recita:
Per ogni Accordo di programma quadro (APQ) viene inoltre costituito un "Tavolo dei sottoscrittori”, composto dai firmatari o da loro delegati, con il compito di esaminare le proposte, provenienti dal Responsabile dell’APQ e dai sottoscrittori, utili al procedere degli interventi programmati e quindi decidere in materia di:
a) riattivazione o annullamento degli interventi;
b) riprogrammazione di risorse ed economie;
c) modifica delle coperture finanziarie degli interventi;
d) promozione di atti integrativi o passaggio di interventi dalla sezione
“programmatica” a quella “attuativa”;
e) attivazione di eventuali procedure di accelerazione delle fasi attuative da parte delle stazioni appaltanti, anche attraverso la facoltà di modificare, mediante le risorse premiali, la quota di cofinanziamento a carico dei soggetti attuatori degli interventi.
VISTA la legge 31 dicembre 2009, n. 196, recante “Legge di contabilità e finanza pubblica”,
come modificata dalla legge 7 aprile 2011, n. 39;
VISTA la legge 13 agosto 2010, n. 136, recante “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia”, ed in particolare l’art. 3 riguardante la “tracciabilità dei flussi finanziari”;
VISTO il decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri;
VISTO il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88 e successive modifiche, recante “Disposizioni in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione di squilibri economici e sociali, a norma dell’art. 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42”;
VISTO il decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125 (in G.U. 30/10/2013, n.255) e, in particolare, l’articolo 10 che istituisce l’Agenzia per la coesione territoriale, sottoposta alla vigilanza del Presidente del Consiglio dei Ministri o del Ministro delegato e che stabilisce il riparto delle funzioni relative alla politica di coesione tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Agenzia;
VISTO il decreto legge 12 luglio 2018, n.86 convertito con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2018, n. 97, che inserisce all’art. 4-ter il riordino delle competenze dell’Agenzia per la coesione territoriale;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 luglio 2014 (G.U. n. 191/2014),
recante l’approvazione dello statuto dell’Agenzia per la coesione territoriale;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 dicembre 2014 (G.U. n.15/2015) che, in attuazione dell’art. 10 del citato decreto-legge n. 101/2013, istituisce presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il Dipartimento per le politiche di coesione;
VISTA la Carta della governance multilivello in Europa, RESOL-V-012 adottata dal
Comitato delle Regioni dell’UE il 3 aprile 2014;
VISTO il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
VISTO il regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" e che abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006;
VISTO il regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio;
VISTO il regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio;
VISTO il regolamento di esecuzione (UE) n. 288/2014 della Commissione, del 25 febbraio 2014 , recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell'ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell'occupazione e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell'ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;
VISTO il regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell'ambito dei fondi strutturali e d’investimento europei (fondi SIE);
VISTA la legge 27 dicembre 2013, n. 147, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2014)”, nonché la legge 27 dicembre 2013, n. 148, che approva il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2014 e il bilancio pluriennale per il triennio 2014-2016, per il periodo di programmazione 2014/2020;
VISTO, in particolare, l’articolo 1, commi 13, 14, 15, 16 e 17 della citata legge di stabilità 2014, che stabilisce quanto segue:
a)“13. Al fine di assicurare l’efficacia e la sostenibilità nel tempo della strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese, in coerenza con l’Accordo di partenariato per l’utilizzo dei fondi a finalità strutturale assegnati all’Italia per il ciclo di programmazione 2014-2020, è autorizzata la spesa di 3 milioni di euro per l’anno 2014 e di 43,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2015 e 2016, a carico delle disponibilità del Fondo di rotazione di cui all’articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183”;
b)“14. Le risorse di cui al comma 13 sono destinate al finanziamento di interventi pilota per il riequilibrio dell’offerta dei servizi di base delle aree interne del Paese, con riferimento prioritariamente ai servizi di trasporto pubblico locale ivi compreso l’utilizzo dei veicoli a trazione elettrica, di istruzione e socio-sanitari, secondo i criteri e le modalità attuative previste dall’Accordo di partenariato”;
c)“15. L’attuazione degli interventi, individuati ai sensi del comma 14, è perseguita attraverso la cooperazione tra i diversi livelli istituzionali interessati, fra cui il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e il Ministero della salute, mediante la sottoscrizione di accordi di programma-quadro di cui all’articolo 2, comma 203, lettera c) , della legge 23 dicembre 1996, n. 662, in quanto applicabile, con il coordinamento del Ministro per la Coesione Territoriale che si avvale dell’Agenzia per la coesione territoriale”;
d)“16. I criteri generali per l’individuazione delle aree interne ai sensi del comma 13, interessate dai progetti pilota di cui al comma 14, sono definiti con l’Accordo di partenariato”
e)“17. Entro il 30 settembre di ciascun anno, il Ministro per la Coesione Territoriale presenta al Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) i risultati degli interventi pilota posti in essere nel periodo di riferimento, ai fini di una valutazione in ordine a successivi rifinanziamenti dell'autorizzazione di spesa di cui al comma 13”.
VISTO il decreto del Capo del Dipartimento dello sviluppo e la coesione economica di cui all’art. 10 del decreto legge n. 101 del 2013 sopra citato, adottato in data 9 ottobre 2014 e recante disciplina del Comitato nazionale Aree Interne;
VISTA la nota n.10646 del 12/11/2014 della Direzione Generale per la Politica Regionale Unitaria Comunitaria del Dipartimento dello sviluppo e la coesione economica (DPS) recante “elementi da inserire nei programmi operativi per la strategia Aree Interne”;
VISTA la legge 7 aprile 2014, n. 56, recante “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni” (G.U. n. 81 del 7 aprile 2014), in particolare i commi da 104 a 141 dell’art. 1 e successive modifiche, in materia di unione di comuni e gestione associata di funzioni;
CONSIDERATO che il perseguimento dell’obiettivo di coesione territoriale, volto a rallentare il fenomeno dello spopolamento delle aree interne, è presente nella “Strategia Nazionale per le Aree Interne del Paese” – parte integrante del Piano Nazionale di Riforma (Documento di Economia e Finanza 2014 – Sez. III; Documento di Economia e Finanza 2015 – Sez. III - Piano nazionale di Riforma - Sez. IV - Appendice al PNR, allegati, nonché nella Relazione sugli interventi nelle Aree sottoutilizzate – stato di attuazione della SNAI);
VISTO l’Accordo di Partenariato Italia 2014-2020, adottato con decisione dalla Commissione Europea il 29/10/2014, che prevede – al punto 3.1.6 – un approccio integrato volto ad affrontare le sfide demografiche delle Regioni o a rispondere a esigenze specifiche di aree geografiche caratterizzate da gravi e permanenti svantaggi naturali o demografici di cui all’art. 174 del TFUE;
CONSIDERATO che l’Accordo di Partenariato, nell’ambito della Strategia Nazionale “Aree interne”, declina per la Strategia Aree Interne due classi di interventi:
1) Prima classe di interventi - Adeguare i servizi essenziali salute, istruzione e mobilità, attraverso il:
a) miglioramento della qualità e quantità dei servizi per l’istruzione (incentivi per ridurre la mobilità degli insegnanti, riorganizzazione e realizzazione di nuove sedi scolastiche, etc.), per la salute (telemedicina, servizi di emergenza, diagnostica mobile per i cittadini, etc.) e per la mobilità (servizi di trasporto polifunzionali, collegamenti con le stazioni ferroviarie, etc.). Tali interventi aggiuntivi vengono realizzati con le risorse a valere dal Fondo di rotazione di cui all’art. 1, comma 13, della Legge di stabilità per il 2014 e con altre risorse, anche comunitarie, e saranno realizzati da Regioni, Enti locali ed Enti pubblici, che assumono l’impegno, nell’ambito delle rispettive responsabilità di missione, a renderli permanenti qualora risulti positiva una valutazione dell’efficacia, condivisa dal livello ministeriale, anche al fine di riorientare la distribuzione delle risorse ordinarie su nuovi modelli organizzativi emergenti dall’attuazione della Strategia, finanziabili con le risorse rinvenienti dai risparmi degli eventuali disinvestimenti di cui sia emersa l’evidenza;
b) monitoraggio della rete dei servizi delle aree interne, delle diverse soluzioni individuate per garantirne l’offerta, delle modalità di accesso e della qualità dei servizi stessi, valutando lo specifico impatto delle nuove normative su tali aree.
2) Seconda classe di interventi – Progetti di sviluppo locale. A tal fine sono stati identificati cinque fattori latenti di sviluppo:
a) tutela del territorio e comunità locali;
b) valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile;
c) sistemi agro-alimentari e sviluppo locale;
d) risparmio energetico e filiere locali di energia rinnovabile;
e) saper fare e artigianato.
RILEVATO che l'Accordo di Partenariato prevede il finanziamento, per le aree progetto selezionate, attraverso tutti i fondi comunitari disponibili (FESR, FSE e FEASR), delle risorse stanziate dalla Legge di Stabilità n. 147/2013 che troveranno puntuale riferimento in accordi espliciti (Accordi di Programma Quadro appartenenti alla strumentazione nazionale) fra Enti locali, Regioni e Amministrazioni centrali;
CONSIDERATO che le “Aree Interne” sono rappresentate da quei Comuni significativamente distanti dai centri di offerta dei servizi essenziali, che hanno subito nel corso del tempo un processo di marginalizzazione e declino demografico e le cui importanti potenzialità vanno recuperate e valorizzate con politiche integrate;
ATTESO che la Strategia Nazionale per le Aree Interne è avviata e governata dai Ministeri responsabili per il coordinamento dei fondi comunitari e per i tre servizi essenziali
considerati (Istruzione, Salute e Mobilità), d'intesa con le Regioni ed in cooperazione con ANCI e il coordinamento del Comitato tecnico Aree Interne;
CONSIDERATO che il coordinamento di FSE è transitato all’Agenzia Nazionale per le Politiche attive del Lavoro (ANPAL) a norma dell’articolo 9 del d.lgs. n. 150/2015;
VISTA la nota informativa del 24 novembre 2014 del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, concernente la governance per l’impiego delle risorse stanziate dall’articolo 1, comma 13, della legge 147/ 2013 e destinate alla realizzazione degli interventi attuativi della Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI);
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio del 15 dicembre 2014, recante “Trasferimento delle risorse umane, finanziarie e strumentali del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed all’Agenzia per la Coesione Territoriale, ai sensi dell’articolo 10, comma 5, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125” pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 gennaio 2015;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio del 15 dicembre 2014 che reca la “Disciplina dei compiti e delle attività del Dipartimento per le Politiche di Coesione” pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 gennaio 2015;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 febbraio 2014, n. 72, recante “Regolamento di organizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla
legge 7 agosto 2012, n. 135”;
VISTO il decreto ministeriale 4 agosto 2014, n. 346, il quale, in attuazione del D.P.C.M. n. 72/2014 individua gli Uffici di livello dirigenziale non generale nei quali si articolano le Direzioni generali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e ne determina i relativi compiti;
VISTA la legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015)” e in particolare l’articolo 1, commi 674 e 675, che stabilisce quanto segue:
“674. Ai fini del rafforzamento della strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese, l'autorizzazione di spesa di cui al comma 13 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui all'articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183, è incrementata di ulteriori 90 milioni di euro per il triennio 2015-2017.
675. Per effetto di quanto disposto dal comma 674 del presente articolo, l'autorizzazione di spesa a favore delle aree interne, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui all'articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183, è pari, complessivamente, a 180 milioni di euro, di cui 3 milioni di euro per l'anno 2014, 23 milioni di euro per l'anno 2015, 60 milioni di euro per l'anno 2016 e 94 milioni di euro per l'anno 2017.”
VISTO il regolamento dell’Agenzia per la Coesione Territoriale sul quale il Comitato Direttivo, istituito con DPCM 2 aprile 2015 e registrato alla Corte dei Conti il 12 maggio 2015, ha espresso parere favorevole nella seduta del 29 maggio 2015;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio del 15 dicembre 2014 di modifica al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1° ottobre 2012, recante l’ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei Ministri che prevede l’introduzione dell’articolo 24-bis, concernente il Dipartimento per le politiche di coesione;
CONSIDERATO che al Dipartimento per le politiche di coesione è affidata l’alta sorveglianza sulle politiche di coesione di cui la Strategia Nazionale per le Aree Interne e le iniziative collegate alla sua attuazione sono parte integrante;
VISTA la nota DPCOE del 22 dicembre 2017 sulla semplificazione del processo SNAI per le aree sisma 2016, ai sensi della quale, a seguito degli eventi sismici di agosto, ottobre 2016 e di gennaio 2017, le cinque aree interne (Alto Aterno, Nuovo Maceratese, Ascoli Xxxxxx, Valnerina, Monti Reatini) rientranti nell’area del cratere, dovranno produrre un unico documento di strategia semplificato (in sostituzione del doppio adempimento ad oggi previsto, Preliminare e Strategia);
VISTA la delibera del CIPE n. 9 del 28 gennaio 2015, pubblicata sulla G.U. del 20 aprile 2015, Serie Generale n. 91 e recante “Programmazione dei fondi strutturali di investimento europei 2014-2020. Accordo di partenariato - Strategia Nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese: indirizzi operativi” che approva gli indirizzi operativi della Strategia Nazionale per le Aree Interne e provvede al riparto di 90 milioni di euro per il triennio 2014- 2016 a valere sulla legge di stabilità 2014;
VISTA la delibera del CIPE n. 43 del 10 agosto 2016, pubblicata nella G.U. del 27 dicembre 2016 con oggetto: “Accordo di partenariato ‐ Strategia Nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese. Ripartizione delle risorse stanziate con la legge 23 dicembre 2014, n. 190”, che ripartisce le risorse previste dalla Legge di stabilità 2015 a favore di interventi pilota in 23 aree progetto e che regolamenta la governance delle risorse, le modalità di trasferimento e monitoraggio;
VISTA la delibera CIPE n. 80 del 7 agosto 2017 recante disposizioni su “Accordo di Partenariato - Strategia Nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese - Ripartizione delle risorse stanziate con la legge di stabilità 2016 e semplificazione del processo di attuazione, con particolare riguardo alle aree colpite dal sisma del 2016” , modificativa ed integrativa della Delibera CIPE n. 9/15;
VISTA la delibera CIPE n. 52 del 25 ottobre 2018 recante disposizioni su “Accordo di Partenariato - Strategia Nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese - Ripartizione delle risorse stanziate con la legge di bilancio 2018 per il triennio 2019 – 2021 e modifica delle modalità di trasferimento delle risorse”;
VISTA la delibera CIPE n. 72 del 21 novembre 2019, pubblicata in G.U. del 12 marzo 2020, recante disposizioni su “Accordo di partenariato - Strategia Nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese - Modifica dei termini per la sottoscrizione degli accordi di programma
quadro”, per cui sono prorogati al 31 dicembre 2020 i termini di scadenza per la sottoscrizione degli Accordi di Programma Quadro fissati dalle delibere n. 9 del 2015, n. 43 del 2016, n. 80 del 2017 e n. 52 del 2018;
VISTA la nota del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, protocollata in data 09.08.18 - AOODPIT.Reg.Uff. U.0002729 avente ad oggetto gli adempimenti di cui al punto 4 Delibera Cipe del 7 agosto 2017, n. 80;
VISTA l’Intesa n.82/CSR del 10 luglio 2014, concernente il Patto della salute 2014 - 2016 e in particolare gli atti di indirizzo che declinano interventi anche puntuali per le aree interne;
VISTA l’Intesa n.160/CSR del 15 settembre 2016, concernente il Piano Nazionale della
Cronicità;
VISTA l’Intesa n.123/CSR del 7 luglio 2016 tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sul Patto per la Sanità digitale di cui all’art.15, comma 1 dell’Intesa n. 82/CSR del 10 luglio 2014, concernente il nuovo Patto per la salute per gli anni 2014-2016;
VISTA la nota del Ministero della Salute - Direttore Generale della Programmazione Sanitaria n. 29962-P del 17/10/2016 recante “Strategia Nazionale per le Aree Interne ed interventi in campo sanitario”;
VISTE le linee guida di giugno 2015 del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Programmazione 2014-2020 – Strategia Nazionale Aree Interne Agricoltura, Foreste e Sviluppo Rurale;
VISTA la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” (15G00122) (GU Serie Generale n.162 del 15-7-2015) e, in particolare, le Linee guida che nel contesto de “La Buona Scuola”, declinano interventi nelle aree–progetto;
VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 140 del 21 ottobre 2019, pubblicato in G.U. al n. 290 del 11 dicembre 2019 e recante “Regolamento concernente l'organizzazione del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca”;
VISTA la legge 28 dicembre 2015, n. 208, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (legge di stabilità' 2016) pubblicata sulla GU n. 302 del 30-12-2015 - Suppl. Ordinario n. 70;
VISTO, in particolare, l’articolo 1, commi 811 e 812, della citata legge di stabilità 2016, che stabilisce quanto segue:
811. L'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 13, della legge 27 dicembre 2013,
n. 147, come modificata dall'articolo 1, comma 674, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183, relativa agli interventi a favore dello sviluppo delle aree interne, è incrementata di 10 milioni di euro per il triennio 2016-2018.
812. Per effetto di quanto disposto dal comma 811, l'autorizzazione di spesa a favore delle aree interne, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione della citata legge n. 183 del 1987, è pari, complessivamente, a 190 milioni di euro, ripartiti come segue: 16 milioni di euro per l'anno 2015, 60 milioni di euro per l'anno 2016, 94 milioni di euro per l'anno 2017 e 20 milioni di euro per l'anno 2018.
VISTA la legge 11 dicembre 2016 n. 232, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019”, pubblicata in G.U. il 21 dicembre 2016, n. 297 S.O. 57;
VISTA la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di bilancio 2018), e, in particolare, l’art.1, commi 895 e 896, che stabilisce quanto segue:
895. L'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 13, della legge 27 dicembre 2013, n.
147, come modificata dall'articolo 1, comma 811, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183, relativa agli interventi a favore dello sviluppo delle aree interne, é incrementata di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020 e di 31,18 milioni di euro per l'anno 2021.
896. Per effetto di quanto disposto dal comma 895, l'autorizzazione di spesa a favore delle aree interne, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui alla citata legge n. 183 del 1987, e' pari, complessivamente, a 281,18 milioni di euro. La ripartizione delle risorse, definita all'articolo 1, comma 812, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, e' modificata come segue: 16 milioni di euro per l'anno 2015, 60 milioni di euro per l'anno 2016, 94 milioni di euro per l'anno 2017, 20 milioni di euro per l'anno 2018, 30 milioni di euro per l'anno 2019, 30 milioni di euro per l'anno 2020 e 31,18 milioni di euro per l'anno 2021.
VISTA la legge 27 dicembre 2019, n. 160, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022”, pubblicata in G.U. il 30 dicembre 2019, n. 304.
Attività del Comitato tecnico Aree Interne e relative istruttorie regionali
VISTA la nota del Capo del Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 25/02/2020 prot. DPCOE-0000903-P, con la quale si da comunicazione dell’approvazione della strategia d’Area Mercure Alto Sinni Xxx Xxxxxxxx e della idoneità della stessa ai fini della sottoscrizione dell’APQ;
VISTE le linee guida per costruire una “Strategia di area-progetto” versione novembre 2014, redatte dal Comitato tecnico Aree Interne e pubblicato nella specifica sezione del sito dell’Agenzia per la Coesione Territoriale;
CONSIDERATO che il Comitato, come previsto dall’Accordo di partenariato 2014 - 2020 e dalla delibera CIPE n. 9/2015 e s.m.i., con il monitoraggio e la valutazione in itinere del rispetto dei tempi previsti e degli esiti, assicura la coerenza ai risultati attesi della strategia allegata.
Premesse giuridiche regionali
CONSIDERATO che il precitato Accordo di Partenariato definisce la strategia Aree Interne come la combinazione di azioni per lo sviluppo locale e di rafforzamento dei servizi essenziali di cittadinanza (sanità, trasporti ed istruzione) da attuarsi attraverso risorse ordinarie e risorse a valere sul Fondo Sociale Europeo (FSE), sul Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR);
VISTI:
- il Programma Operativo Regionale 2014-2020 a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR FESR), adottato dalla Commissione europea con decisione C(2015) 5901 del 17 agosto 2015, come modificato da ultimo con Decisione C(2020) 1682 final della Commissione del 12 Marzo 2020 e il Programma Operativo Complementare (POC) Basilicata 2014/2020 – Delibera CIPE n. 71/2018 pubblicata sulla G.U.R.I n. 134 del 10 giugno 2019 che destinano complessivamente un finanziamento di € 90.000.000,00 per interventi di sviluppo territoriale nelle aree interne;
- il Programma Operativo Regionale 2014-2020 a valere sul Fondo Sociale Europeo (POR FSE), adottato dalla Commissione europea con decisione C(2014) 9882 del 17 dicembre 2014, come modificato da ultimo con Decisione C(2018) 8167 final della Commissione del 29 Novembre2018 che destina un finanziamento di € 4.000.000,00 euro per interventi di sviluppo territoriale nelle aree interne;
- il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (PSR) adottato con decisione di esecuzione dalla Commissione Europea C(2015)4931 del 15 luglio 2015, e successive modifiche e integrazioni, da ultima la versione n. 8.1 adottata con Decisione C (2020) 1538 del 05.03.2020, che, al capitolo 5, paragrafo 5.1 “Descrizione della strategia”, e al Capitolo 8, paragrafo 8.2.15.2 “Descrizione generale della misura, compresi la sua logica d'intervento e il contributo agli aspetti specifici e agli obiettivi trasversali prevede una riserva da destinare alle aree interne di cui alla relativa strategia nazionale, utilizzabile direttamente dall’Autorità di Gestione del PSR o attraverso i Gruppi di Azione Locale Leader selezionati nell’ambito della Misura 19 – Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo - del suddetto Programma, definita sulla base delle linee guida del MIPAF di attuazione dell’Accordo di Partenariato, e quantificata in 23.493.337,42 euro;
RICHIAMATI:
- la D.G.R. n. 489 del 17 aprile 2015 con la quale la Giunta Regionale prende atto del "Rapporto di Istruttoria della Selezione delle Aree Interne nella Regione Basilicata" redatto dal Comitato Nazionale Aree Interne nel febbraio 2015 e stabilisce che, alla luce del Rapporto di Istruttoria, le aree su cui sperimentare inizialmente la strategia per le aree interne sono l'area della "Montagna Materana" e l'area del "Mercure Alto Sinni Xxx Xxxxxxxx" e da mandato all’Autorità di Gestione del POR FESR Basilicata 2014/2020 di porre in essere tutti gli atti necessari all’attuazione della DGR in questione;
- la D.G.R. n 649 del 19 Maggio 2015 con la quale la Giunta Regionale individua l’area progetto su cui sperimentare la strategia Nazionale per le aree interne ovvero la Montagna Materana e l’area Mercure Alto Sinni Xxx Xxxxxxxx per la definizione della
strategia d’area con la medesima tempistica e le medesime procedure previste dalla Delibera CIPE n. 9/2015 sopra citata;
- la D.G.R. n 53 del 31 gennaio 2017 con la quale si è provveduto alla ripartizione finanziaria delle risorse destinate dai Programmi Operativi regionali 2014-2020 allo strumento ITI Aree InterneSarmento;:
DATO ATTO
- che la prima versione della Strategia dell’Area Interna Mercure Alto Sinni Xxx Xxxxxxxx è stata trasmessa al Comitato Tecnico Aree interne in data 23 gennaio 2019 ed è stata oggetto di trattazione fra la Regione, il Comitato Tecnico Aree Interne e i 19 sindaci dell’area interna in data 29 gennaio 2019 a Francavilla in Sinni;
- che con D.G.R. n. 255 del 4 aprile 2019 si è preso atto della citata Strategia;
- che in data 31 gennaio 2020 la Regione Basilicata ha inviato una versione della Strategia integrata sulla base delle osservazioni pervenute e che tale procedura si è conclusa con alcune osservazioni formulate dal Ministero dell’Istruzione;
- infine, che in data 21 febbraio 2020 la Regione Basilicata ha inviato la Strategia di Area e le schede intervento nella loro versione definita, ottemperando alla richiesta di integrazione del CTAI;
VISTE:
- la comunicazione del Comitato Tecnico nazionale Aree Interne del 25 febbraio 2020 (nota n. 0000903-P-25/2/2020 del Capo del Dipartimento della Politica di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri) con la quale è stata approvata e ritenuta idonea alla sottoscrizione del relativo Accordo di Programma Quadro per le Aree Interne la Strategia d’Area “Mercure Alto Sinni Xxx Xxxxxxxx”;
- la DGR n.166 del 12 marzo 2020 che ha provveduto a:
prendere atto dell’approvazione, da parte del Comitato Tecnico Aree Interne, della Strategia dell’Area interna “Mercure Alto Sinni Xxx Xxxxxxxx” ;approvare la Strategia d’Area “Mercure Alto Sinni Xxx Xxxxxxxx” e le schede operazione attuative della stessa;
- la DGR 585 del 6 agosto 2020 che ha provveduto:
- ad approvare lo schema di “Accordo di programma quadro - Area Interna Mercure Alto Sinni Xxx Xxxxxxxx” tra Comune di Francavilla in Sinni, Regione Basilicata, Agenzia per la Coesione Territoriale, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti finalizzato all’attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne per l’Area Interna Mercure Alto Sinni Xxx Xxxxxxxx e dei relativi allegati che costituiscono parte integrante e sostanziale;
- a delegare il Presidente della Regione Basilicata alla firma dell’APQ, di cui al precedente punto, in rappresentanza di Regione Basilicata per i compiti in esso definiti;
Tutto ciò premesso
L’Agenzia per la Coesione Territoriale Il Ministero dell’Istruzione
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
L’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro Ministero delle politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo
Il Ministero della Salute La Regione Basilicata
Il Sindaco del Comune di Francavilla in Sinni, Soggetto capofila dell’Area Interna
Mercure Alto Sinni Xxx Xxxxxxxx
Stipulano il seguente
Articolo 1
Recepimento delle premesse e degli allegati
1. Le premesse e gli allegati costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto.
2. Ne costituiscono allegati:
a) la “strategia d’area” Allegato 1), che inquadra e motiva l’azione e i risultati che si intendono raggiungere nell’area e, richiama, in formato essenziale, i contenuti del programma degli interventi e degli impegni di cui al punto b), nonché le schede intervento di cui al punto c);
b) il “programma degli interventi” Allegato 2), che contiene l’insieme degli interventi finanziati (progetti-operazioni) l’interrelazione tra interventi/altri impegni e risultati attesi, gli indicatori di risultato pertinenti con le fonti, i target.
Esso costituisce il progetto integrato d’area rilevante per l’attuazione e contiene inoltre i seguenti sotto allegati:
2a) relazioni tecniche sintetiche per singolo intervento/bando; 2b) piano finanziario per annualità.
c) l’elenco degli “interventi cantierabili” Allegato 3) che riporta il titolo di ciascun intervento/bando, il CUP, il soggetto attuatore, l’oggetto del finanziamento, il costo, la copertura finanziaria con l’indicazione delle fonti, lo stato procedurale al momento della sottoscrizione, la modalità procedurale attuativa.
Ai sensi del Punto 4 della Delibera n. 52/2018, le Amministrazioni regionali assicurano, per tutti gli interventi, il monitoraggio tramite la Banca Dati Unitaria (BDU) operante presso il MEF-IGRUE. Le “schede monitoraggio” che costituiscono l’oggetto su cui si
attiveranno le procedure attuative per l’impiego delle risorse finanziarie previste dal presente Accordo e che saranno monitorate in corso d’attuazione nel sistema di monitoraggio unitario 2014-2020 delle politiche di coesione, riprendono, per ciascun intervento (singolo progetto/operazione/insieme di progetti/operazioni omogenei), e completano i dati anticipati nella strategia d’area di cui all’Allegato 1) nonché alcuni elementi presenti nel programma degli interventi di cui all’Allegato 2). In particolare, le schede riportano l’indicazione specifica con denominazione e descrizione sintetica di ciascun intervento finanziato; la tipologia dell’intervento; la localizzazione dell’intervento; il costo pubblico di ciascun intervento e l’indicazione del costo privato ove pertinente; gli indicatori di realizzazione con la quantificazione; gli indicatori di risultato cui è collegato l’intervento tra quelli già descritti nell’Allegato 2); il cronoprogramma; le modalità e responsabilità di monitoraggio dell’intervento, nonché tutti gli elementi utili alla corretta definizione e completa informazione di struttura e avanzamento procedurale, finanziario e fisico del progetto/operazione da trasmettere al sistema unitario di monitoraggio.
Articolo 2 Definizioni
1. Ai fini del presente Accordo di Programma Quadro si intende:
a) per “Accordo”, il presente Accordo di programma quadro – Regione Basilicata – “Area Interna Mercure Alto Sinni Xxx Xxxxxxxx”;
b) per “Parti”, i soggetti sottoscrittori del presente Accordo;
c) per “Strategia d’area”, la strategia validata dal Comitato tecnico Aree Interne e approvata dalla Regione che indica, in particolare, i risultati che si intendono raggiungere in termini di qualità di vita dei cittadini e le azioni da porre in essere (Allegato 1 all’Accordo);
d) per “intervento”, ciascun progetto/operazione finanziato/a con risorse pubbliche (in
tutto o in parte) del presente Accordo;
e) per “tipologia di intervento” la classificazione dell’intervento quali lavori, forniture di beni e servizi, trasferimenti a persone e imprese, assistenza tecnica;
f) per “Programma di interventi” l’insieme degli interventi finanziati e degli impegni di regolazione e pianificazione presi nel presente Accordo (Allegato 2 all’Accordo);
g) per “interventi cantierabili” quelli per i quali lo stato della progettazione rende
possibile esperire la procedura di gara;
h) per “Sistema di Monitoraggio Unitario”, la banca dati unitaria (BDU) operante presso RGS-IGRUE ovvero il sistema ricevente i dati di monitoraggio di tutti gli interventi, progetti/operazioni, attinenti al complesso delle politiche di coesione comunitarie e nazionali;
i) per “Gestione Progetti” ovvero Gespro o altro sistema mittente idoneo, gli applicativi
informatici di monitoraggio dell’attuazione degli interventi/progetti-operazioni;
j) per “Soggetto Capofila”, il Sindaco a cui i comuni dell’area progetto affidano il ruolo di rappresentante dell’area con atto di natura negoziale;
k) per “Soggetto attuatore”, la stazione appaltante/centrale di committenza;
l) per “Soggetto beneficiario” quello identificato in base alle disposizioni dell’articolo
2 punto 10 del regolamento (UE) n. 1303/2013 e successive modificazioni e integrazioni;
m) per “Responsabile Unico delle Parti” (RUPA), il rappresentante di ciascuna parte, incaricato di vigilare sull’attuazione di tutti gli impegni assunti nel presente atto dalla Parte rappresentata e di ottemperare agli altri compiti previsti nell’Accordo per tale figura;
n) per “Responsabile Unico dell’Attuazione dell’Accordo di Programma Quadro” (RUA), il soggetto incaricato dall’Amministrazione regionale del coordinamento sulla complessiva attuazione dell’Accordo;
o) per “Autorità di Gestione” le Autorità di Gestione dei Programmi regionali 2014- 2020 (Autorità di Gestione FESR, FSE e PSR) che, ai sensi dell’art. 4, finanziano la strategia d’area secondo le responsabilità di cui al Regolamento (UE) n. 1303/2013 e dei Sistemi di Controllo e Gestione di ciascun Programma;
p) per “Responsabile dell’intervento”, il soggetto individuato nell’ambito dell’organizzazione del soggetto attuatore quale "Responsabile Unico del procedimento" ai sensi del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50;
q) per “Amministrazione capofila”, l’amministrazione regionale o la Provincia Autonoma competente per gli adempimenti di cui al punto 4 della Delibera Cipe n. 80/2017;
r) per “Tavolo dei Sottoscrittori”, l’organismo composto dai soggetti sottoscrittori, o
loro delegati, che assumono impegni vincolanti ai sensi del presente Accordo;
s) per “Comitato tecnico Aree interne”, il Comitato di cui all’Accordo di Partenariato 2014-2020 (paragrafo 3.1.6) formalmente adottato dalla Commissione Europea il 29/10/2014, già previsto dal Decreto del Capo Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del 9 ottobre 2014 n. 18 e dalla Delibera del CIPE del 28 gennaio 2015 n. 9;
t) per “Sistema di gestione e controllo” (SIGECO) il sistema di procedure individuato in ambito regionale o nazionale (a seconda dei casi) e le relative autorità a ciò deputate che accertano la correttezza delle operazioni gestionali, la verifica delle irregolarità, la congruità e l’ammissibilità della spesa.
Articolo 3 Finalità e Oggetto
1. Il presente Accordo è finalizzato al raggiungimento degli obiettivi della strategia d’area Regione Basilicata – “Area Interna Mercure Alto Sinni Xxx Xxxxxxxx” mediante l’attuazione degli impegni e degli interventi inclusi nell’Allegato 2.
2. La strategia individua gli obiettivi di rafforzamento e trasformazione da perseguire nell’area e le azioni corrispondenti (incluse tipologie di intervento da rendere permanenti sulla base di una valutazione positiva di efficacia nel lungo periodo), capaci di massimizzare il potenziale endogeno innovativo dell’area e consentire l’apporto delle risorse e delle competenze esterne all’area medesima.
3. La strategia esplicita gli assetti istituzionali derivanti dai processi di associazionismo
funzionali all’efficacia dei processi decisionali complessivi e agli interventi previsti.
Articolo 4 Copertura finanziaria
1. La copertura finanziaria degli interventi di cui al presente Accordo ammonta ad euro 49.528.160,20 ed è assicurata dalle seguenti risorse:
a) Legge 147/2013 (Legge di stabilità Anno 2014): euro 3.740.000,00
b) POR FESR e POC Basilicata: euro 30.187.536,60
c) POR FSE Basilicata: euro 1.472.000,00;
d) PSR FEASR Basilicata: euro 7.478.623,60;
e) Altre risorse (FSC Basilicata 2014/2020 e Risorse comunali): euro 6.650.000,00
Articolo 5 Obblighi delle Parti
1. Le Parti si impegnano, nello svolgimento dell’attività di competenza, a rispettare e a far rispettare tutti gli obblighi previsti nell’Accordo. A tal fine, ogni soggetto sottoscrittore individua un “Responsabile Unico delle parti” (RUPA) e conviene che il rispetto della tempistica indicata nei cronoprogrammi costituisce elemento prioritario ed essenziale per l’attuazione del Programma di interventi oggetto del presente atto. Eventuali modifiche sulla tempistica indicata nei cronoprogrammi vanno presentate nella verifica semestrale di cui alla lett. e) comma 5 del presente articolo ovvero, nel caso di urgenza, comunicata tempestivamente al Tavolo dei sottoscrittori di cui all'art.6.
2. In particolare le Parti si obbligano, in conformità alle funzioni e ai compiti assegnati dalla normativa vigente, all’effettuazione delle seguenti attività, nel rispetto dei tempi definiti per ciascun intervento, anche in fase di realizzazione:
a) L’Agenzia per la Coesione Territoriale, ferma restando la competenza delle Amministrazioni e dei soggetti preposti alla realizzazione degli interventi garantisce l’alta vigilanza sul complessivo processo di attuazione dell’Accordo e di tutti gli altri atti di competenza nelle materie oggetto dell’Accordo, secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli allegati, nonché l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
b) il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per quanto di competenza promuove ogni azione utile a: garantire l’esecuzione degli interventi da parte dei livelli competenti di cui all’Allegato 2 e il supporto di partecipazione alle modalità valutative di efficacia degli interventi al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantire le previste attività e istruttorie tecniche necessarie al rilascio dei pertinenti atti approvativi, autorizzativi, dei pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
c) Il Ministero dell’Istruzione, fermo restando che l’esecuzione degli interventi è in carico alle istituzioni scolastiche o agli Enti competenti in qualità di attuatori, promuove, per quanto di propria competenza, ogni azione utile a: garantire l’impulso all’esecuzione degli interventi da parte dei livelli istituzionali competenti di cui all’Allegato 2 e il supporto alla valutazione dell’efficacia degli interventi, a carico degli enti attuatori, al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantire
il supporto per le previste attività e istruttorie tecniche eventualmente necessarie al rilascio dei pertinenti pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché, laddove necessario e se disponibili, l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
d) Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale, garantisce il supporto di partecipazione alle modalità valutative di efficacia degli interventi di cui all’Allegato 2 per quanto di competenza e al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantisce le previste attività e istruttorie tecniche necessarie al rilascio dei pertinenti atti approvativi, autorizzativi, dei pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
e) Il Ministero della Salute, Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, , ferme restando le competenze in capo alle Regioni ed alle Aziende Sanitarie, promuove ogni azione utile a: garantire l’esecuzione degli interventi da parte dei livelli istituzionali competenti di cui all’Allegato 2 e il supporto di partecipazione alle modalità valutative di efficacia degli interventi, al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantire le attività e le istruttorie tecniche eventualmente necessarie al rilascio dei pertinenti atti approvativi, autorizzativi, dei pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché, laddove necessario, l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
f) L’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, garantisce il supporto di partecipazione alle modalità valutative di efficacia degli interventi di cui all’Allegato 2 per quanto di competenza al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantisce le previste attività e istruttorie tecniche necessarie al rilascio dei pertinenti atti approvativi, autorizzativi, dei pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
g) Il Soggetto Capofila attiva tutte le necessarie misure organizzative (risorse strumentali, tecniche e di personale) necessarie alla gestione del piano degli interventi e degli impegni previsti dal presente accordo; garantisce la piena collaborazione, in qualità di Soggetto capofila, con gli Enti di cui al presente articolo; garantisce il rispetto dei termini concordati ed indicati nelle schede intervento (Allegato 2a); l’utilizzo, laddove sia possibile, degli strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti; l’attivazione ed utilizzo a pieno ed in tempi rapidi di tutte le risorse finanziarie individuate nel presente accordo, per la realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento; rimuove gli eventuali ostacoli, diffonde tra la popolazione la opportuna informazione e comunicazione in merito alle finalità e ai risultati ottenuti dalla Strategia; mette a disposizione degli altri Enti le informazioni e i dati necessari alla verifica del raggiungimento dei risultati attesi di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo;
h) la Regione Basilicata garantisce il coordinamento operativo dell’esecuzione del programma di interventi dell’Accordo ai fini di promuovere le tempistiche e le procedure indicate negli allegati, la tempestiva selezione delle operazioni ove pertinente, conformemente alle norme previste dai programmi (POR e PSR) e al
cronoprogramma dei diversi interventi, le modalità valutative di efficacia degli interventi al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantisce l’aggiornamento dei dati di monitoraggio anche tramite proprio sistema informativo mittente (SIFESR 2014-2020, SIRFO, SIAN), e per il trasferimento al Sistema di monitoraggio unitario presso IGRUE; garantisce il compimento di tutti gli atti occorrenti per il rilascio nei tempi previsti degli atti approvativi, autorizzativi, pareri e di tutti gli altri atti di propria competenza, ai sensi della normativa vigente, nelle materie oggetto del presente Accordo, secondo le indicazioni e la tempistica indicati e l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali; assicura, altresì, il coordinamento e la collaborazione con gli Enti locali e ogni altro Ente su base regionale, nonché l’informazione, al fine di assicurare la condivisione degli obiettivi e, ove necessario, favorire il rilascio di atti di competenza di tali Enti ai sensi della normativa vigente entro i termini previsti; garantisce altresì il flusso delle risorse finanziarie di competenza e assicura la messa a regime dell’intervento qualora la propria valutazione di efficacia sia positiva. A tal fine, l’autorità regionale competente individua un “Responsabile Unico dell’Attuazione dell’Accordo di Programma Quadro” (RUA) i cui compiti e funzioni sono definiti nel presente Accordo.
In qualità di amministrazione capofila degli interventi assicura la gestione dei flussi finanziari di cui al punto 4 della Delibera CIPE del 28 gennaio 2015 n. 9, come sostituito dal punto 4 della Delibera CIPE del 7 agosto 2017 n. 80, a sua volta sostituito dal punto 4 della Delibera CIPE del 25 ottobre 2018, n. 52, con particolare riferimento alle richieste di assegnazione delle risorse finanziarie per ciascuna area progetto e per ciascun intervento, alle azioni di monitoraggio tramite la Banca Dati Unitaria IGRUE e all’adozione di sistemi di gestione e controllo.
3. Le Parti, ciascuna per quanto di competenza, sulla base delle dichiarazioni del soggetto attuatore di ciascuna componente progettuale di cui agli allegati 2 e 3 e considerati le prerogative e gli obblighi del ruolo delle Autorità di gestione dei programmi SIE 2014- 2020, ove pertinente, garantiscono:
a) per le risorse pubbliche a copertura dell’intervento, la sostenibilità finanziaria dell’intervento, in ordine alle disponibilità sufficienti a garantirne la completa realizzazione
b) la sostenibilità gestionale dell’intervento, in ordine alla capacità del soggetto/soggetti
preposto/i a garantirne la piena e corretta utilizzazione, una volta ultimato.
4. Entro il 30 giugno di ogni anno su proposta del RUA, sarà sottoposto all’approvazione del Tavolo dei Sottoscrittori l’aggiornamento degli impegni assunti dalle singole parti rispetto ai tempi di rilascio degli atti di approvazione, di autorizzazione e dei pareri, nonché alla progettazione e realizzazione degli interventi, all’attivazione delle occorrenti risorse e a tutti gli altri atti di competenza nelle materie oggetto del presente Accordo.
5. Le Parti si impegnano, inoltre, a:
a) fare ricorso a forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento, attraverso strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo previsti dalla vigente normativa;
b) promuovere ed accelerare per quanto di propria competenza, le procedure amministrative per attuare il presente Accordo anche presso gli altri Enti ed Amministrazioni coinvolte;
c) rimuovere tutti gli ostacoli che potranno sorgere in ogni fase di esecuzione degli impegni assunti per la realizzazione degli interventi, accettando, in caso di inerzia, ritardo o inadempienza accertata, i poteri sostitutivi e le misure di cui all’art. 13;
d) eseguire, con cadenza periodica e, comunque, al fine di garantire gli adempimenti di cui alla successiva lettera e), tutte le attività di monitoraggio utili a procedere periodicamente alla verifica dell’Accordo, anche al fine di attivare prontamente tutte le risorse per la realizzazione degli interventi;
e) procedere, con periodicità semestrale, alla verifica dell’Accordo, anche al fine di attivare prontamente tutti i provvedimenti necessari per la realizzazione degli interventi;
f) effettuare i controlli necessari al fine di garantire la correttezza e la regolarità della spesa.
Articolo 6
Impegni dei soggetti sottoscrittori e governance dell’Accordo
1. Le parti convengono la costituzione del Tavolo dei sottoscrittori, composto dai firmatari, o da loro delegati, con il compito di esaminare le proposte, provenienti dai RUPA, utili al procedere degli interventi programmati e quindi decidere, sentito il Comitato tecnico Aree Interne”, in materia di:
a) riattivazione o annullamento degli interventi;
b) riprogrammazione di risorse ed economie;
c) modifica delle coperture finanziarie degli interventi;
d) promozione di atti integrativi;
e) attivazione di eventuali procedure di accelerazione delle fasi attuative da parte delle stazioni appaltanti.
2. Le parti convengono che, per le questioni inerenti l’attuazione degli interventi a valere sui Programmi operativi regionali e sul PSR, che non incidono in modo sostanziale sulla “Strategia d’area”, saranno convocati, sentito il Comitato tecnico Aree Interne, solo ed esclusivamente i soggetti interessati e competenti per materia/fonte di finanziamento. Le risultanze dei lavori e delle decisioni assunte in questa sede ristretta saranno trasmesse al Tavolo dei Sottoscrittori nella sua composizione e rappresentanza più ampia mediante un’informativa tecnica.
3. Ciascun soggetto Sottoscrittore del presente Accordo s’impegna a svolgere le attività di
propria competenza e in particolare:
a) ad attivare e a utilizzare appieno e in tempi rapidi tutte le risorse finanziarie individuate nel presente accordo per la realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento, soprattutto rispettando i termini concordati ed indicati negli allegati del presente accordo;
b) a porre in essere ogni misura necessaria per la programmazione, la progettazione e l'attuazione delle azioni concordate, utilizzando anche forme di collaborazione e coordinamento, in particolare con il ricorso, laddove sia possibile, agli strumenti di
semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei processi di decisione e controllo previsti dalla vigente normativa, eventualmente utilizzando gli accordi di cui alla legge 7 agosto 90 n. 241;
c) ad attivare tutte le iniziative necessarie per un coordinamento degli altri interventi pertinenti con la Strategia, in modo tale da massimizzare complementarità e sinergie tra interventi diversi;
d) a proporre gli eventuali aggiornamenti e modifiche da sottoporre al Tavolo dei Sottoscrittori di cui al punto1;
e) a provvedere affinché vi sia un’organizzazione adeguata ad alimentare il monitoraggio, ognuna per le proprie competenze, in base alle indicazioni fornite dal CIPE in materia di risorse aggiuntive e secondo il protocollo stabilito per la trasmissione di dati alla BDU - protocollo unico di colloquio (PUC) da RGS-IGRUE e da ciascun programma operativo e dal programma di sviluppo rurale;
f) a porre in essere ogni iniziativa finalizzata a prevenire, sanzionare e rimuovere eventuali casi di abusi ed irregolarità nell’attuazione degli interventi e nell’utilizzo delle relative risorse finanziarie, anche nel rispetto della normativa in materia di anticorruzione.
4. Ai sensi del punto 4, penultimo comma della Delibera CIPE n. 52/2018, la documentazione relativa all’attuazione degli interventi, alle spese sostenute ed ai controlli svolti è custodita dai Soggetti Attuatori e dalle Regioni e messa a disposizione per eventuali controlli successivi da parte degli organismi competenti;
5. All’Agenzia per la Coesione Territoriale spetta:
a) la verifica del monitoraggio in base all’ alimentazione della banca dati;
b) la convocazione del tavolo dei sottoscrittori ad eccezione dei casi di cui al punto 2;
c) la trasmissione al MEF (Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – IGRUE) delle richieste di assegnazione delle risorse nazionali da destinare in favore di ciascuna area progetto, secondo le disposizioni della delibera CIPE n. 9/2015, come modificata dalle delibere CIPE n. 80/2017 e n.52/2018.
6. Le Parti convengono di assicurare opportune sedi di comunicazione, condivisione e dibattito con la comunità territoriale interessata in ordine a impostazione, progressi e criticità dell’attuazione degli interventi e impegni previsti nella Strategia d’Area e nel presente Accordo.
Articolo 7 Responsabile Unico della Parte
1. Ciascun RUPA si impegna a vigilare sull’attuazione di tutti gli impegni che competono alla Parte da esso rappresentata, intervenendo con i necessari poteri di impulso e coordinamento.
Articolo 8 Responsabile Unico dell’Accordo
1. Ai fini del coordinamento e della vigilanza sull’attuazione del presente Accordo la
Regione, tenendo conto della valenza degli interventi, individua quale Responsabile Unico dell’attuazione dell’Accordo (RUA) il Dirigente pro tempore dell’ufficio Autorità di Gestione dei Programmi Operativi FESR Basilicata.
2. Il RUA, ove necessario per il tramite delle Autorità di Gestione competenti su ciascun fondo, provvede a:
a) rappresentare in modo unitario gli interessi dei soggetti sottoscrittori, richiedendo, se del caso, la convocazione del Tavolo dei sottoscrittori;
b) coordinare il processo complessivo di realizzazione degli interventi previsti nel presente Atto ponendo in essere le azioni funzionali all’attivazione delle risorse tecniche e organizzative necessarie alla sua attuazione;
c) promuovere, in via autonoma o su richiesta dei Responsabili dei singoli interventi, di cui al successivo articolo 9, le eventuali azioni ed iniziative necessarie a garantire il rispetto degli impegni e degli obblighi dei soggetti sottoscrittori;
d) garantire il monitoraggio dello stato di attuazione dell'Accordo in modo continuativo;
e) porre in essere tutte le azioni atte a garantire il coordinamento del soggetto capofila e dei Responsabili dei singoli interventi nelle attività dell'Accordo secondo le modalità definite nell’atto negoziale di cui alla Delibera CIPE 9/2015 e s.m.i. ed inoltre nell’immissione dei dati per l’attuazione ed il monitoraggio dei singoli interventi nei rispettivi applicativi informatici;
f) verificare il completo inserimento e la validazione dei dati di monitoraggio nel Sistema informativo di riferimento, secondo leprocedure previste;
g) individuare ritardi e inadempienze assegnando al soggetto inadempiente, se del caso, un congruo termine per provvedere; decorso inutilmente tale termine, segnalare tempestivamente l'inadempienza al Tavolo dei sottoscrittori;
h) comunicare ai Soggetti responsabili di intervento, nei modi e nelle forme di rito, i relativi compiti di cui al successivo articolo 9.
Articolo 9
Responsabile dell’attuazione dei singoli interventi
1. Il Responsabile di intervento, ad integrazione delle funzioni previste come Responsabile del procedimento art. 31 del D. Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, attesta la congruità dei cronoprogrammi indicati nelle relazioni tecniche di competenza e predispone la redazione della scheda-intervento, assumendo la veridicità delle informazioni in esse contenute.
2. Inoltre, nel corso del monitoraggio svolge i seguenti ulteriori compiti:
a) pianificare il processo operativo teso alla completa realizzazione dell'intervento attraverso la previsione dei tempi, delle fasi, delle modalità e dei punti cardine, adottando un modello metodologico di pianificazione e controllo riconducibile al project management;
b) organizzare, dirigere, valutare e controllare l'attivazione e la messa a punto del
processo operativo teso alla completa realizzazione dell’intervento;
c) monitorare costantemente l'attuazione degli impegni assunti dai soggetti coinvolti
nella realizzazione dell'intervento, ponendo in essere tutte le azioni opportune e necessarie al fine di garantire la completa realizzazione dello stesso nei tempi previsti e segnalando tempestivamente al, capofila, al RUA ed al RUPA gli eventuali ritardi e/o ostacoli tecnico - amministrativi che ne dilazionano e/o impediscono l'attuazione;
d) provvedere al monitoraggio dell’intervento inserendo i dati richiesti nel Sistema informativo di riferimento;
e) trasmettere al RUA e al RUPA, con cadenza annuale, entro il 31 gennaio dell’anno successivo, una relazione esplicativa, contenente la descrizione dei risultati conseguiti e le azioni di verifica svolte, comprensive di ogni informazione utile a definire lo stato di attuazione dello stesso, nonché l'indicazione di ogni ostacolo amministrativo, finanziario o tecnico che si frapponga alla realizzazione dell'intervento e la proposta delle relative azioni correttive.
Articolo 10
Passaggio allo stato “cantierabile”
1. I progetti che fanno parte del programma degli interventi (Allegato 2) “non cantierabili” al momento della sottoscrizione del presente APQ che, ove in possesso di tutti i requisiti, acquisiscono successivamente la condizione di cantierabilità, entrano a far parte dell’Allegato 3 previa comunicazione del RUA, che dovrà altresì provvedere all’invio al Tavolo dei Sottoscrittori dell’elenco aggiornato dell’Allegato 3.
Articolo 11
Trasparenza, monitoraggio e informazione
1. La Regione trasmette all’Agenzia per la Coesione Territoriale un rapporto di monitoraggio sull’attuazione degli interventi e i risultati raggiunti che viene inoltrato anche al Comitato tecnico Aree Interne come stabilito dal punto 5 della Delibera CIPE
n.9 del 2015 e s.m.i..
2. Il programma di interventi, di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, in tutte le sue componenti finanziate è oggetto di monitoraggio secondo le regole del Sistema unico di monitoraggio delle politiche di coesione. Il coordinamento delle attività necessarie per il monitoraggio, la validazione e il trasferimento delle informazioni al predetto sistema è affidato al RUA.
3. Il Progetto integrato d’area interna “Area Interna Mercure Alto Sinni Xxx Xxxxxxxx” è riportato nella sua denominazione quale “progetto complesso” nella relativa tavola ricognitiva ai fini del monitoraggio unitario e le sue componenti progettuali, oggetto di finanziamento, saranno pertanto le “operazioni/progetti” da considerare in tale monitoraggio e in esplicito collegamento con il relativo progetto complesso, come previsto dal sistema di monitoraggio che in tale modo ne preserva la visione unitaria.
5. Le informazioni riferite agli obiettivi, alla realizzazione, agli indicatori di risultato ed ai risultati del presente Accordo saranno ampiamente pubblicizzate anche sulla base del piano di comunicazione relativo all’attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne predisposto dall’Agenzia per la Coesione Territoriale.
Articolo 12
Sistema di gestione e controllo (SIGECO)
1. Le Singole Amministrazioni titolari degli interventi, ivi compresi quelli di assistenza tecnica, assicurano la messa in opera di sistemi di gestione e controllo efficaci ed idonei a garantire il corretto utilizzo delle risorse finanziarie attribuite.
2. Per gli interventi finanziati con fondi SIE si applica il SIGECO dello specifico programma operativo.
Articolo 13
Riprogrammazione delle economie, poteri sostitutivi in caso di inerzia, ritardo ed
inadempimento e modifiche dell’Accordo
1. Le economie derivanti dall’attuazione degli interventi individuati nel presente Accordo sono soggette alle procedure di riprogrammazione proprie della fonte finanziaria di riferimento, così come individuate nei SIGECO e nei manuali delle procedure specifiche.
2. L’esercizio dei poteri sostitutivi si applica in conformità con quanto previsto dall’ordinamento vigente. L’inerzia, l’omissione e l’attività ostativa riferite alla verifica e al monitoraggio da parte dei soggetti responsabili di tali funzioni costituiscono fattispecie di inadempimento agli effetti del presente Accordo.
3. In caso di mancato rispetto dei cronoprogrammi, l’Agenzia per la Coesione Territoriale richiede al Comitato tecnico Aree Interne di esprimere un parere in ordine alle eventuali modifiche dell’Accordo da sottoporre al Tavolo dei Sottoscrittori.
Articolo 14
Modalità di trasferimento delle risorse e certificazione delle spese
1. Le Parti convengono che per ogni distinta fonte finanziaria restano valide, ai sensi della normativa vigente le procedure di trasferimento delle risorse, di controllo, di
rendicontazione, nonché di certificazione delle spese tipiche della fonte di finanziamento.
2. Per le risorse di cui all’art. 1, comma 13, della legge di stabilità n. 147/2013 e successive modifiche ed integrazioni, si rinvia alle modalità definite dal punto 4 della Delibera CIPE n. 9/2015, come modificata dalle Delibere CIPE n. 80/2017 e n. 52/2018.
3. La regione Basilicata provvedono ad erogare le quote di anticipazione rese disponibili dal Ministero dell’economia e delle finanze tenendo conto delle varie esigenze rappresentate dai beneficiari assicurando parità di trattamento.
4. Per quanto non espressamente previsto dal presente articolo si rinvia al XX.XX.XX. di
cui all’articolo 12 co.2.
Articolo 15
Prevenzione e repressione della criminalità organizzata e dei tentativi di infiltrazione mafiosa
1. Le Parti si obbligano al rispetto della normativa sulla tracciabilità finanziaria prevista dalla legge 13 agosto 2010, n.136 e successive modifiche ed integrazioni.
Articolo 16 Disposizioni generali e finali
1. Il presente Accordo è vincolante per tutti i soggetti sottoscrittori. Previo consenso dei soggetti sottoscrittori, possono aderire all’Accordo stesso altri soggetti pubblici e privati rientranti tra quelli individuati alla lettera b) del punto 1.3. della Delibera CIPE n. 29 del 21 marzo 1997 la cui partecipazione sia rilevante per la compiuta realizzazione dell’intervento previsto dal presente Atto. L’adesione successiva determina i medesimi effetti giuridici della sottoscrizione originale.
2. Le Parti si impegnano, per quanto di propria competenza, a promuovere e ad accelerare, anche presso gli altri Enti ed Amministrazioni coinvolte, le procedure amministrative per attuare il presente Accordo.
3. Ogni eventuale modifica regolamentare inerente la disciplina degli “Accordi di programma quadro” e le materie oggetto degli stessi si intende automaticamente recepita.
Roma,
Firmato digitalmente
Agenzia per la Coesione Territoriale
Direttore Area Progetti e Strumenti
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Direttore Generale per i sistemi di trasporto ad impianti fissi e il trasporto pubblico locale
Ministero delle Infrastrutture e Trasporti
Direttore Generale per lo sviluppo del territorio, la programmazione ed i progetti internazionali
Ministero dell’Istruzione
Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro
Direttore Generale
Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
Capo Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale,
Ministero della Salute
Direttore Generale della programmazione sanitaria
Regione Basilicata
Presidente della Regione Basilicata
Soggetto Capofila – Comune di Francavilla in Sinni
Sindaco
Accordo di programma quadro Regione Basilicata
“ AREA INTERNA - Mercure Alto Sinni Xxx Xxxxxxxx”
Allegato 1
Strategia d’Area
Roma, settembre 2020
STRATEGIA AREA MERCURE – ALTO SINNI – XXX XXXXXXXX
Comuni
Senise Francavilla in Sinni
Rotonda Viggianello
Castelluccio Inferiore Castelluccio Superiore San Xxxxxxxx Xxxxxx Chiaromonte
Fardella Teana Calvera Carbone
Castronuovo Sant’Xxxxxx Xxxxxxxxx di Pollino Noepoli
Cersosimo
San Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx San Xxxxx Xxxxxxxx San Xxxxxxx Xxxxxx
Strategia per le Aree Interne Programmazione 2014 - 2020
GENNAIO 2020
SOMMARIO
1. L’ AREA PROGETTO: CONDIZIONI INIZIALI E TENDENZE EVOLUTIVE SENZA INTERVENTO 4
1.1 STRUTTURA TERRITORIALE DELL’AREA 4
1.2 LE CONDIZIONI INIZIALI 5
1.2.1 DEMOGRAFIA 5
1.2.2 AGRICOLTURA 6
1.2.3 TURISMO E LUOGHI DI CULTURA 7
1.2.4 ISTRUZIONE 8
1.2.5 SALUTE 13
1.2.6 TRASPORTI E VIABILITA’ 13
1.3 LE TENDENZE EVOLUTIVE IN ASSENZA DI INTERVENTO 14
2. LO SCENARIO DESIDERATO E I RISULTATI ATTESI: LE INVERSIONI DI TENDENZA CHE SI VOGLIONO PROVOCARE 15
3. IL SEGNO DI UNA SCELTA PERMANENTE 19
4. LA STRATEGIA D’AREA E GLI ATTORI COINVOLTI 20
AZIONE 1 – LA BIODIVERSITÀ COME LEVA PER LO SVILUPPO 20
AZIONE 2 - LE INFRASTRUTTURE DI SUPPORTO 22
AZIONE 3 - TURISMO E SVILUPPO LOCALE 22
AZIONE 4 – ISTRUZIONE 26
AZIONE 5 – SANITA’ 30
AZIONE 6 – INCLUSIONE SOCIALE 32
AZIONE 7 – EFFICIENTAMENTO ENERGETICO 34
AZIONE 8 – VIABILITA’ E MOBILITA’ 34
5. L’ORGANIZZAZIONE PROGRAMMATICA E FINANZIARIA 38
6. LE MISURE DI CONTESTO 47
7. IL PROCESSO DI COSTRUZIONE DELLA STRATEGIA D’AREA E LE MODALITA’ PARTECIPATIVE PER L’ATTUAZIONE DELLA STRATEGIA D’AREA 56
8. LA STRATEGIA IN UN MOTTO E SUA BREVE DESCRIZIONE 59
9. ALLEGATI 59
Ci sono luoghi dove potrei stare per sempre, luoghi dove il respiro si espande, senti l’aria che prende posto nei polmoni e ti infonde benessere.
Ci sono luoghi dove potrei sedermi e restare immobile per ore a contemplare, senza mai noia, la maestosità di ciò che incontra il mio sguardo. Ti guardi intorno ed ogni cosa, alberi, sassi e manufatti sembrano in perfetta armonia, esattamente come avresti voluto che fossero.
Ci sono luoghi che ti entrano nell’anima, spazi che ti accompagnano e che si infilano nella mente, insinuandosi fino alle profondità più remote del tuo essere, diventandone parte integrante e fondamentale.
Ci sono luoghi in cui la natura incontaminata, quasi selvaggia ed a tratti aspra, dura, si incrocia con la genetica delle popolazioni che la abitano che ne conservano dignitosamente i tratti distintivi più importanti e riconoscibili, fondendosi per diventarne forza e diversità al tempo stesso.
Ci sono luoghi in cui uomo e natura si fondono in un unico ed inscindibile connubio, dove la biodiversità, “colturale” ma soprattutto “culturale”, supera i confini terreni per diventare un unicum quasi divino, ritratto di un territorio che può sembrare a prima vista enigmatico, ma che se osservato con attenzione ti accorgi che la spiegazione è proprio lì sotto i tuoi occhi, in quell’essere rimasti nel tempo aggrappati strenuamente con forza e tenacia alle radici del passato.
Questi sono i luoghi e la gente che si incontrano attraversando in questo viaggio ideale le valli del Mercure, del Sarmento, del Serrapotamo e dell’Alto Sinni in Basilicata. Questa è la forza di un territorio in cui il passato aspetta di essere proiettato nel futuro.
1. L’ AREA PROGETTO: CONDIZIONI INIZIALI E TENDENZE EVOLUTIVE SENZA INTERVENTO
1.1 STRUTTURA TERRITORIALE DELL’AREA
L’area progetto Mercure, Alto Sinni e Xxx Xxxxxxxx comprende i seguenti 19 Comuni: Francavilla in Sinni, Senise, Noepoli, Fardella, Calvera, San Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx, San Xxxxx Xxxxxxxx, Terranova di Pollino, Cersosimo, Rotonda, Castelluccio Superiore, San Xxxxxxx Xxxxxx, Chiaromonte, Castronuovo di Sant’Xxxxxx, San Xxxxxxxx Xxxxxx, Teana, Viggianello, Carbone e Castelluccio Inferiore. I Comuni appartengono tutti alla Provincia di Potenza ad eccezione del Comune di San Giorgio, appartenente alla Provincia di Matera.
Si tratta di un’area che corrisponde geograficamente al territorio delle ex Comunità Montane (CM Alto Sinni, CM Sarmento e parte della CM Lagonegrese) e che rientra quasi completamente nel perimetro del Parco Nazionale del Pollino e, in parte, in quello del Parco Nazionale dell’Appennino Xxxxxx Xxx d’Agri Lagonegrese.
L’area del Mercure, Alto Sinni Xxx Xxxxxxxx è la più estesa (oltre 950kmq) e la più popolosa (31 mila abitanti) delle quattro aree interne lucane selezionate.
La maggioranza dei comuni che compongono l’area sono caratterizzati come “ultra periferici”, tranne quattro del Mercure che sono “periferici” (Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Rotonda e Viggianello).
Storicamente in seno all’area sono rintracciabili 3 sub-ambiti: il Mercure, la Xxx Xxxxxxxx e l’Alto Sinni.
Mercure, Alto Sinni e Xxx Xxxxxxxx – Le 3 sub aree
L’area dell’Alto Sinni è attraversata da un asse viario importante, la statale Sinnica (SS 653) che collega la Salerno-Reggio Calabria a Policoro. Senise, il comune con più abitanti, è parte dell’Alto Sinni, ha una grande diga che ha modificato l’assetto viario e agricolo della zona1. È un centro agricolo di riferimento importante e ha un’area industriale gestita dall’ASI (Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Potenza).
1 È la più grande diga in terra battuta d'Europa ed ha una capacità massima di 530 milioni di m³ che ne fa la maggiore delle dighe italiane.
La Xxx Xxxxxxxx, piccola comunità montana, contiene i comuni di Cersosimo, Noepoli, San Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx, San Xxxxx Xxxxxxxx e Terranova di Pollino. È un’area di montagna molto interna. Terranova, San Xxxxxxxx, Rotonda e Viggianello, pur in ambiti territoriali molto diversi, hanno in comune l’appartenenza al Parco Nazionale del Pollino, la cui sede istituzionale è a Rotonda nel Mercure.
La Valle del Mercure si caratterizza per essere una zona di prossimità avendo al suo interno il confine regionale.
Gli scambi tra le aree Sarmento e Mercure sono praticamente inesistenti a causa della impervia orografia dei territori. L’assenza del servizio ferroviario nell’area del Mercure Alto- Sinni- Xxx Xxxxxxxx viene in parte compensata dal numero di corse di servizio su gomma. Si evidenzia pertanto un livello di integrazione fragile tra i comuni, bassi numeri e basse economie di scala, inadatti a generare servizi di mobilità sostenibili.
Il digital divide dell’area è ancora elevato se si considera che in fase di avvio della procedura di redazione della strategia (2017) la percentuale di popolazione raggiunta da banda larga su rete fissa non inferiore a 20 mbps era del 40,95. Situazione destinata a migliorarsi grazie agli interventi di Banda Ultra Larga che interessano anche i Comuni dell’area (cfr. capitolo 6. “Misure di contesto”).
1.2 LE CONDIZIONI INIZIALI
1.2.1 DEMOGRAFIA
La popolazione residente al 2017 è pari a 31.767 con una percentuale di cittadini stranieri dell’3,4% e un tasso di popolazione over 65 al 2018 del 26,7%, superiore sia alla media regionale (22,6%) che a quella nazionale (21,5%).
La variazione % di popolazione residente con età compresa tra 0-24 anni tra il 2012 e il 2018 nell’area è pari al - 14,8 %. La variazione % di popolazione residente con età di 75 anni e oltre tra il 2012 e il 2018 è variata solo del -0,7%.
Sulla base di dati più aggiornati di quelli ISTAT, aggiornati al 31/12/2017, si rileva una marcata variabilità interna nelle dinamiche demografiche che riflette la complessa articolazione territoriale dell’area e delle sue molteplici gravitazioni.
Comune | Densità 2017 | Popolazione | ||
1861 | 1951 | 2017 | ||
SENISE | 72,86 ab/kmq | 4.815 | 7.051 | 6995 |
FRANCAVILLA | 88,81 ab/kmq | 3.045 | 4.080 | 4158 |
ROTONDA | 81,79 ab/kmq | 4.225 | 4.337 | 3435 |
VIGGIANELLO | 24,71 ab/kmq | 5.399 | 5.487 | 2940 |
CASTELLUCCIO INFERIORE | 71,55 ab/kmq | 2.972 | 2.530 | 2072 |
CASTELLUCCIO SUPERIORE | 24,88 ab/kmq | 2.050 | 1.700 | 796 |
SAN XXXXXXXX XXXXXX | 24,89 ab/kmq | 4.937 | 3.454 | 1518 |
CHIAROMONTE | 27,46 ab/kmq | 3.282 | 3.398 | 1922 |
FARDELLA | 21,70 ab/kmq | 1.518 | 1.155 | 631 |
TEANA | 30,79 ab/kmq | 1.700 | 1.079 | 585 |
CALVERA | 23,99 ab/kmq | 1.000 | 000 | 000 |
CARBONE | 12,94 ab/kmq | 1.834 | 2.124 | 608 |
CASTRONUOVO SANT'XXXXXX | 22,09 ab/kmq | 2.490 | 2.668 | 1016 |
Comune | Densità 2017 | Popolazione | ||
1861 | 1951 | 2017 | ||
TERRANOVA DI POLLINO | 10,09 ab/kmq | 1.914 | 2.689 | 1141 |
NOEPOLI | 18,00 ab/kmq | 1.500 | 2.293 | 841 |
CERSOSIMO | 25,13 ab/kmq | 1.008 | 1.205 | 622 |
SAN XXXXXXXXXX XXXXXXXX | 18,54 ab/kmq | 1.595 | 1.758 | 686 |
SAN XXXXX XXXXXXXX | 8,60 ab/kmq | 1.430 | 914 | 260 |
SAN XXXXXXX XXXXXX | 30,45 ab/kmq | 1.803 | 2.870 | 1157 |
Difatti, le variazioni demografiche, mediamente preoccupanti per tutte le AI, diventano a tratti allarmanti per il Mercure Alto Sinni Xxx Xxxxxxxx (MASVS): la variazione media della popolazione nel periodo 2001/2011 del -9,3%, pari al doppio rispetto alla media delle AI lucane (-4,7), raggiunge punte del -15,4% per la Xxx Xxxxxxxx, non di meno dicasi per il Saldo Naturale.
Variazioni demografiche – confronto tra le 3 sub aree
La Xxx Xxxxxxxx come testimoniano i dati demografici è l’area più fragile delle tre. L’Alto Sinni contiene il declino grazie al suo asse produttivo, che a Francavilla in Sinni ha la sua maggior concentrazione, ed a Senise il maggior numero di servizi essenziali.
1.2.2 AGRICOLTURA
Nell’area si registra di un significativo abbandono nel settore agricolo. La percentuale di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) è la più bassa tra le quattro aree ed è pari al 30,4%, con una variazione tra il 1982 e il 2010 pari al -34,75% (la perdita maggiore tra le aree). La percentuale di agricoltori con età inferiore ai 39 anni è dell’11,4% (valore superiore a quello regionale del 10,3% e nazionale aree interne, pari al 10,4%), ma la loro variazione dal 2000 al 2010 è del -38,3%. La perdita di SAU e di conduttori giovani è compensata dalla presenza elevata di lavoratori part time, pari al 32,3%: è il valore più alto tra le quattro aree e superiore al valore regionale aree interne (28,2%) e nazionale aree interne (24,8%).
Di contro questa è l’area delle cento specie vegetali nei soli comparti cerealicoli e ortofrutticoli, cui corrispondono ben mille differenti varietà secondo quanto rilevato in un capillare lavoro svolto dai tecnici dell’Alsia, Agenzia Lucana di Sviluppo ed Innovazione in Agricoltura, insieme all’Ente Parco Nazionale del Pollino nell’ambito di un progetto biennale dei due enti condotto a partire dal 2010.
I numeri della biodiversità di questo territorio testimoniano una ricchezza naturale che nonostante i consistenti flussi finanziari intervenuti, ad oggi non ha ancora innescato significativi processi di crescita autopropulsivi, estensivi e duraturi, capaci di attrarre l’attenzione dei giovani o, almeno, di ridurre l’esodo che ha invece interessato la nostra agricoltura negli ultimi decenni.
Il Peperone di Senise IGP, la melanzana rossa di Rotonda, il fagiolo bianco di Rotonda, la farina di Xxxxxxxxx, il tartufo bianco del Serrapotamo, il Sambuco di Chiaromonte, la “Rappasciona“ di Viggianello, il “Raskatiell” di Fardella, la cipolla di Francavilla, la patata bianca e rossa del Pollino di Teana, Terranova e San Xxxxxxxx, le erbe officinali ed i tessuti vegetali del Pollino nonché i tanti prodotti del sottobosco,
sono solo alcuni dei prodotti attraverso i quali questo territorio è conosciuto anche fuori dai confini regionali.
Ciò è dovuto all’incapacità di organizzare le produzioni secondo moderne filiere di qualità rivolte a quelle fette di mercato in grado di accoglierle, ma anche alla insufficienza infrastrutturale dell’area, caratterizzata da contrade non sempre facilmente accessibili, dove scarseggia l’acqua e, spesso, anche l’energia elettrica. Se la limitata accessibilità di significative aree determina un forte innalzamento dei costi di produzione, scoraggiando nuovi investimenti produttivi, la limitata disponibilità di acqua ad uso potabile, e/o la mancata fornitura di energia elettrica, ne precludono la possibilità di avviare una qualsiasi attività imprenditoriale. Ciò è ancor più avvertito nelle aree contraddistinte da maggiore biodiversità, dove la presenza attiva dell’uomo ne garantisce la funzione di custodia del territorio, evitando rischi di degrado ambientale e conseguente perdita degli attuali livelli di biodiversità.
1.2.3 TURISMO E LUOGHI DI CULTURA
L’area presenta il maggiore numero di “luoghi della cultura” delle quattro aree interne lucane individuate dalla SNAI:
- i musei (il museo della cultura Arberesche di San Xxxxx Xxxxxxxx, il museo di San Xxxxxxxxxx, il MUME di Noepoli ed il Museo Archeo- Antropologico di Chiaromonte, l’EcoMuseo “Xxxxxx Xxxxxxxxx” di Rotonda, il MIG (Museo Internazionale della Grafica) e museo della vita e delle opere di Sant’Xxxxxx Xxxxxxxx di Castronuovo Sant’Xxxxxx, il museo civico di Cersosimo con il relativo potenziamento del sito archeologico e il Museo della Parola di Fardella ed il percorso museale all’aperto delle opere di Xxxxxx di Teana;
- la sentieristica del Parco Nazionale del Pollino (es. sentiero del Belvedere del Malvento, Colle Impiso
– punto di partenza delle escursioni );
- la sentieristica della Valle del Sarmento;
- la sentieristica nelle gole della Gravina;
- la sentieristica nei luoghi del turismo montano quali la timpa delle Murge e di Pietrasasso (inserite nella rete dei geositi Europei dell’Unesco), la timpa falconanara sui piani del pollino (ad es. Piano Visitone e Piano Xxxxxx), la Serra di Xxxxxx, delle Ciavole, del Dolcedorme e l’intero massiccio del Pollino;
- i sentieri e i percorsi dei paesaggi dell’acqua Sarmento, Frido, Mercure ecc. (ad esempio valorizzando esperienze di acqua trekking già esistenti);
- i boschi dell’associazione abete-faggio di Cugno Cumone, di Cugno dell’Acero, di Cozzo Ferriero (da lug. 2017 Patrimonio mondiale dell'Umanità dell'Unesco); le faggete del Caramola; l’area protetta del Rubbio;
- l’oasi naturalistica Bosco Avena di Francavilla e il Parco Naturalistico Barbattavio di Fardella.
A meno del comune di San Xxxxxxx Xxxxxx che non rientra nell’area 3 Lagonegrese –Pollino individuata ai fini delle analisi turistiche dall’ Agenzia di Promozione Territoriale di Basilicata (APT Basilicata)2 è possibile, dai dati statistici elaborati dall’Ente, evidenziare che l’andamento turistico dell’Area su base regionale indica una rilevante crescita sia in termini di arrivi + 15,10%, che di presenze +5,39% (dati APT Basilicata per l’anno 2016/2017). Il MASVS, pur con numeri contenuti in termini assoluti, è meritevole di sottolineatura grazie al risultato conseguito dal Pollino con un incremento di clienti nelle strutture ricettive di circa l’8% che si tramutano in circa 13mila presenze in più (pari ad un incremento del 19,5% rispetto all’anno precedente). E cresce anche il Lagonegrese di altrettante presenze.
2 L’area 3 lagonegrese –pollino individuata dall’APT Basilicata è costituita oltre che dai 18 comuni dell’Area interna Mercure Alto Sinni Xxx Xxxxxxxx, anche dai seguenti ulteriori 9 comuni: Castelsaraceno, Episcopia, Lagonegro, Latronico, Xxxxxx, Maratea, Nemoli, Rivello e Trecchina
Da sottolineare che per l’anno 2017 i clienti italiani provengono principalmente dalle regioni limitrofe, Campania (22.988 arrivi e 93.002 presenze) e Puglia (27.514 arrivi e 61.799 presenze) nonché dal Lazio (11.774 arrivi e 51.066 presenze) mentre i clienti stranieri sono principalmente inglesi (1.694 arrivi e 5.573 presenze) e tedeschi (1.824 arrivi e 4.410 presenze). La permanenza media è di 3 giorni.
Provenienze dei clienti italiani e stranieri AREA 3 -Lagonegrese-Pollino 2017-2014 - dati APT Basilicata Anno 2017
A fare da traino senza dubbio c’è l’effetto spinta di Matera “Capitale Europea della Cultura 2019” che fa registrare una crescita di circa il 40% rispetto all’anno precedente (dati APT Basilicata).
Il grande flusso turistico verso Matera indubbiamente può, anche se in piccola parte, essere intercettato dai paesi del MASVS che attraverso l’impulso della strategia si prepareranno ad accoglierlo, cosicché questa “piccola parte” possa rappresentare una grande opportunità per l’area.
La valorizzazione turistica di quest’area, nonostante le potenzialità esposte, resta tuttavia insufficiente. Questo lo si può ricondurre da un lato ad una certa fatica nel “fare impresa” delle genti lucane e dall’altro alla frammentazione demografica e territoriale.
1.2.4 ISTRUZIONE
La scuola dell’infanzia, le scuole primarie e secondarie di I grado nei 19 Comuni delle aree interne sono assicurate grazie alla presenza dei seguenti 5 istituti:
1. Istituto comprensivo "Xxx Xxxxx" di Francavilla in Sinni (che con ultimo Piano di dimensionamento ha inglobato l’I.C. "Santa Lucia" di Chiaromonte);
2. Istituto Comprensivo "Xxxxxx Xxxx" di Senise
3. Istituto Omnicomprensivo di Viggianello
4. Istituto comprensivo Xxx Xxxxx di Rotonda (che con l’ultimo dimensionamneto ha inglobato l’I.C. "E. Gianturco" di Castelluccio Inferiore);
5. Istituto comprensivo “Xxxxxxxx Xxxxx” di Valsinni. Si tratta di un I.C. della Provincia di Matera che interessa anche il Comune di San Xxxxxxx Xxxxxx.
La scuola secondaria di II grado sono assicurate dai seguenti tre Istituti:
1. Istituto Omnicomprensivo di Viggianello
2. Istituto di Istruzione Superiore X. Xxxxxxxxxx di Senise
3. I.I.S. “Xxxxxxxx” Xxxxxx (al quale è associato il Liceo Scientifico di Rotonda).
Dal punto di vista didattico il servizio presenta una rilevante percentuale di pluriclassi (20,0%) nella scuola primaria ed una elevata percentuale di classi a tempo pieno nella scuola primaria (72,9%) superiore sia alla media regionale (49,4%) che nazionale (33,6%).
La situazione di dettaglio è descritta nel prospetto seguente, che consente di evidenziare, per ciascun Comune, la presenza o meno dei vari livelli/gradi di istruzione, il nome dell’Istituto che eroga il servizio scolastico ed il numero di studenti di detti istituti.
Nell’anno scolastico 2019/2020 gli alunni frequentanti le scuole/plessi dei sette Istituti sono 2.847 così suddivisi:
• 498 scuola dell’infanzia;
• 951 scuola primaria;
• 712 la scuola secondaria di I grado;
• 686 la scuola secondaria di secondo grado.
Dall’anno scolastico 2019/2020, anche a seguito delle scelte “imposte” dal recente Piano regionale di dimensionamento scolastico:
- in sei comuni non sono presenti scuole di alcun ordine e grado (Calvera, Carbone, Fardella e Teana nell’Alto Sinni; Castelluccio Superiore nel Mercure; San Xxxxx Xxxxxxxx nella Xxx Xxxxxxxx);
- in due Comuni (Xxxxxxxxxxx X. Xxxxxx nell’Alto Sinni e San Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx nella Xxx Xxxxxxxx) non c’è la scuola dell’Infanzia, pur essendo presenti la scuola primaria e la secondaria di I grado;
- in due Comuni della Xxx Xxxxxxxx (Cersosimo e Noepoli) non c’è la scuola secondaria di I grado, mentre è presente la scuola dell’infanzia e la scuola primaria.
Gli studenti della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado dei Comuni di Carbone, Fardella e Teana si recano nel plesso sito nel Comuni di Chiaromonte; mentre gli studenti residenti nei comuni di Calvera, Cersosimo e Noepoli frequentanti la scuola secondaria di I grado si recano a Senise e gli studenti residenti nel Comune di San Paolo frequentanti la scuola primaria e la scuola secondaria di I grado si recano a Senise.
Nel Mercure, gli studenti residenti a Castelluccio Superiore frequentanti la scuola primaria e la scuola secondaria di I grado si recano a Castelluccio Inferiore.
In ambito scolastico i problemi del trasporto sono particolarmente rilevanti e interessano non solo la mobilità verso gli istituti scolastici, ma anche il raggiungimento di centri sportivi o centri di aggregazione culturale.
Scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di I e II grado nell’Area Inter a Mercure Alto Sinni Xxx Xxxxxxxx (dati A.S. 2019/2020)
X.xx | COMUNE | Scuola dell'Infanzia | Scuola primaria | Scuola secondaria di I grado | Scuola secondaria di II grado | Totale X.xx alunni | ||||
Istituto (ove presente) | Numero alunni | Istituto (ove presente) | Numero allunni | Istituto (ove presente) | Numero alunni | Istituto (ove presente) | Numero alunni | |||
1 | Calvera | NO | - | NO | - | NO | - | NO | - | - |
2 | Carbone | NO | - | NO | - | NO | - | NO | - | - |
3 | Castelluccio Inferiore | I.C "XXX XXXXX" ROTONDA | 37 | I.C "XXX XXXXX" ROTONDA | 87 | I.C "XXX XXXXX" ROTONDA | 60 | NO | - | 184 |
4 | Castelluccio Superiore | NO | - | NO | - | NO | - | NO | - | - |
5 | Castronuovo di X. Xxxxxx | NO | - | I.C. “N. SOLE” SENISE | 13 | I.C. “N. SOLE” SENISE | 14 | NO | - | 27 |
6 | Cersosimo | I.C. “N. SOLE” SENISE | 9 | I.C. “N. SOLE” SENISE | 8 | NO | - | NO | - | 17 |
7 | Chiaromonte | I.C.”X.XXXXX” FRANCAVILLA IN SINNI | 52 | I.C.”X.XXXXX” FRANCAVILLA IN SINNI | 71 | I.C.”X.XXXXX” FRANCAVILLA IN SINNI | 61 | NO | - | 184 |
8 | Fardella | NO | - | NO | - | NO | - | NO | - | - |
9 | Francavilla in Sinni | I.C.”X.XXXXX” FRANCAVILLA IN SINNI | 91 | I.C.”X.XXXXX” FRANCAVILLA IN SINNI | 192 | I.C.”X.XXXXX” FRANCAVILLA IN SINNI | 130 | NO | - | 413 |
10 | Noepoli | I.C. “N. SOLE” SENISE | 11 | I.C. “N. SOLE” SENISE | 11 | NO | - | NO | - | 22 |
11 | Rotonda | I.C.”X.XXXXX” ROTONDA | 70 | I.C.”X.XXXXX” ROTONDA | 115 | I.C.”X.XXXXX” ROTONDA | 79 | I.I.S. “Xxxxxxxx” XXXXXX | 117 | 381 |
12 | Xxx Xxxxxxxx Xxxxxx | X.X. xx XXXXXXXXXXX | 16 | I.O. di VIGGIANELLO | 39 | I.O. di VIGGIANELLO | 32 | NO | - | 87 |
13 | San Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx | NO | - | I.C. “N. SOLE” SENISE | 12 | I.C. “N. SOLE” SENISE | 15 | NO | - | 27 |
14 | San Xxxxx Xxxxxxxx | NO | - | NO | - | NO | - | NO | - | - |
15 | San Xxxxxxx Xxxxxx | I.C. “I.MORRA” VALSINNI | 15 | I.C. “I.MORRA” VALSINNI | 35 | I.C. “I.MORRA” VALSINNI | 29 | NO | - | 79 |
16 | Senise | I.C. “N. SOLE” SENISE | 129 | I.C. “N. SOLE” SENISE | 257 | I.C. “N. SOLE” SENISE | 206 | I.I.S. “Xxxxxxxxxx” SENISE | 517 | 1.109 |
X.xx | COMUNE | Scuola dell'Infanzia | Scuola primaria | Scuola secondaria di I grado | Scuola secondaria di II grado | Totale X.xx alunni | ||||
Istituto (ove presente) | Numero alunni | Istituto (ove presente) | Numero allunni | Istituto (ove presente) | Numero alunni | Istituto (ove presente) | Numero alunni | |||
17 | Teana | NO | - | NO | - | NO | - | NO | - | - |
18 | Viggianello | I.O. di VIGGIANELLO | 51 | I.O. di VIGGIANELLO | 86 | I.O. di VIGGIANELLO | 74 | I.O. di VIGGIANELLO | 52 | 263 |
19 | Terranova di Pollino | I.C. “N. SOLE” SENISE | 17 | I.C. “N. SOLE” SENISE | 25 | I.C. “N. SOLE” SENISE | 12 | NO | - | 54 |
TOTALE | 498 | 951 | 712 | 686 | 2.847 |
Ciò comporta un enorme costo sociale in quanto in alcuni casi le famiglie accompagnano i bambini/ragazzi con le proprie auto nei comuni viciniori. In alcuni casi negli ultimi due anni scolastici (A.S. 2018/2019 e A.S. 2019/2020) sono stati assicurati i servizi di trasporto scolastico mediante contributi regionali.
Nel corso degli incontri-scouting propedeutici alla redazione della strategia è emersa molto forte l’esigenza di migliorare la mobilità interna all’area rispetto a diversi target di beneficiari.
In particolare dagli incontri svoltisi a San Xxxxx Xxxxxxxx il 21 settembre ed a Senise il 7 novembre del 2018, rispettivamente sui temi mobilità ed istruzione, è evidente che la criticità maggiormente avvertita sia quella del trasporto degli alunni presso i plessi scolastici ubicati in paesi diversi da quelli di residenza.
Non è tutto fermo però. Dal momento in cui fu redatto il rapporto d’istruttoria, anche grazie alla spinta che l’avvio della SNAI ha offerto, oggi c’è in campo una nuova progettualità di lungo respiro per alcuni comuni dell’area. Grazie all’impulso della Regione Basilicata, con Fondi del MIUR per il triennio 2017-2019 - “DECRETO 21 dicembre 2017. Individuazione degli enti beneficiari delle risorse relative al fondo di cui all’articolo 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, per interventi di messa in sicurezza e di adeguamento sismico degli edifici scolastici. (Decreto n. 1007)” è stata finanziata la realizzazione del Polo scolastico unico della Xxx Xxxxxxxx nel territorio del Comune di San Xxxxx Xxxxxxxx che vedrà confluire tutti gli alunni della scuola primaria e secondaria di 1° livello dei Comuni di Terranova di Pollino, Cersosimo, Noepoli, San Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx, San Xxxxx Xxxxxxxx e San Xxxxxxx Xxxxxx. Sulla base delle nascite nei 6 comuni coinvolti, è stato stimato che il Polo possa accogliere circa 190 studenti ed evitare per ciascuna classe di ricorrere a pluriclassi.
Il Polo sorgerà all’interno di un immobile già esistente a valle del Comune di San Xxxxx Xxxxxxxx nei pressi del fiume Sarmento in una posizione di facile accesso ai sei Comuni coinvolti, da una distanza dai centri che oscilla tra un minimo di 6 ed un massimo di 15 kilometri da ciascun Comune, con tempi di percorrenza stimati che oscillano tra un minimo di 7 ed un massimo di 25 minuti, come riassunto nel seguente prospetto:
Distanza tra i Centri urbani dei Comuni ed il realizzando Polo Unico Scolastico della Xxx Xxxxxxxx
COMUNI | Distanza dal Polo Unico di San Paolo (Kilometri) | Minuti di percorrenza |
Cersosimo | 9 | 15 |
Noepoli | 15 | 25 |
San Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx | 7 | 8 |
San Xxxxx Xxxxxxxx | 6 | 7 |
San Xxxxxxx Xxxxxx | 13 | 20 |
Terranova | 14 | 22 |
I lavori di adeguamento del Polo saranno avviati ad aprile 2020 e lo stesso sarà operativo a decorrere dall’Anno scolastico 2021/2022.
L’intervento di realizzazione del Polo, finanziato con risorse MIUR aggiuntive a quelle SNAI, è frutto del percorso di co-progettazione dell’Area Interna e, di fatto, sul Polo l’Area interna ha inteso attivare risorse della SNAI sia per interventi inerenti il settore della mobilità scolastica (Legge di stabilità- cfr. scheda 8.2.1) che per interventi volti a potenziare l’innovazione tecnologica del Polo stesso (a valere su fondi FESR- cfr. Scheda 4.1.10).
Se, dunque, il nuovo plesso contribuirà al superamento di alcune delle lacune citate, molto bisognerà fare in termini di offerta didattica: fatto il contenitore bisognerà dunque lavorare al contenuto.
In generale, la strategia prevede interventi a beneficio della didattica (Scheda 4.2.2 - Attrezzature e Laboratori - Scuole Secondarie di I grado dell’Area Interna Mercure Alto Sinni Xxx Xxxxxxxx e schede finanziate dal POR FSE). Infatti, si ritiene che lo sviluppo del “Piano Nazionale Scuola Digitale” sia una delle risposte all’isolamento volte a rafforzare il collegamento tra le scuole e sviluppare esperienze didattiche innovative all'interno di ognuna di esse. Ma non basta.
Il potenziamento dell’offerta scolastica, oltre al miglioramento della didattica e alla razionalizzazione dell’edilizia scolastica (cfr. l’intervento di realizzazione del Polo Comprensivo Unico per il Sarmento e i 12 interventi di cui all’Azione 4 della strategia), sarà garantito anche attraverso il miglioramento della “connettività” fisica in termini di qualità dei collegamenti offerti (cfr. capitolo 4 – Azione 8).
1.2.5 SALUTE
Sebbene il sistema sanitario regionale nel suo complesso denoti un’organizzazione dell’offerta in condizioni di fronteggiare la domanda con meno criticità rispetto alle restanti regioni del Mezzogiorno, continua a sussistere una rete di medicina territoriale ed un sistema di pronta emergenza ancora non in grado di assicurare coperture ottimali su tutta la superficie regionale, anche a causa della connotazione orografica. Gli indicatori riportati di seguito mostrano che la condizione di accessibilità inadeguata ai servizi sanitari è certamente il maggior disagio avvertito dall’area. Il tempo che intercorre tra l’inizio della chiamata telefonica alla Centrale Operativa e l’arrivo del primo mezzo di soccorso sul posto è di 33 minuti, un valore decisamente elevato rispetto alla media aree interne nazionale di 21 minuti.
Anche il livello di ADI pari al 2,9% è nettamente al di sotto della media nazionale AI pari al 4,04%; di contro il tasso di ospedalizzazione evitabile pari a 519,9 è nella media nazionale che è di 516,5.
L’ospedale di Chiaromonte è il maggiore dei presidi sanitari dell’area. A fronte del depauperamento delle funzioni dovuto alla riorganizzazione sanitaria regionale degli ultimi anni, che ha portato al progressivo venir meno di alcuni reparti (es. neonatologia), il plesso oggi ospita un “Centro per la cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare e del Peso”. Nell’immediata adiacenza sorge inoltre il “Centro Clinico per la riabilitazione Precoce Intensiva dei Disturbi dello Spettro Autistico” (costituito a marzo 2017), questo tuttavia non è sufficiente al recupero in termini di livelli essenziali di assistenza.
Anche a causa dell’invecchiamento della popolazione, si avverte forte l’esigenza di potenziare i servizi territoriali e, in particolare, il potenziamento della specialistica ambulatoriale all’interno dell’Ospedale. Pertanto, il sistema sanitario dell’AI necessita evidentemente di essere integrato con investimenti tesi ad assicurare maggiore adeguatezza dell’offerta rispetto alle dinamiche socio-sanitarie territoriali. In questo scenario vanno dunque interpretate ed accolte le specifiche aspettative dell’area interna.
1.2.6 TRASPORTI E VIABILITA’
La condizione di accessibilità inadeguata ai servizi è il tratto che accomuna i territori della regione al di fuori delle due aree urbane principali. L’Area MASVS tra le quattro AI aree appare la più svantaggiata con una distanza media da un polo urbano principale di ben 95,9 minuti, con punte al suo interno che superano i 105 minuti.
L’assenza del servizio ferroviario nell’area del Mercure Alto- Sinni- Xxx Xxxxxxxx viene in parte compensata dal numero di corse di servizio su gomma, seppure le stesse siano distribuite in maniera alquanto disomogenea tra i 19 Comuni.
Le condizioni della mobilità misurano con efficacia le contraddizioni e i problemi di una area interna come il Mercure Alto Sinni Xxx Xxxxxxxx. Una mobilità che segnala intanto un processo di flessione del numero di spostamenti, in 13 dei 19 comuni mentre nei 6 restanti l’ultimo decennio presenta solo una modesta ripresa, insufficiente a recuperare la flessione precedente. È una mobilità di carattere eminentemente locale: per 15 dei 19 comuni gli spostamenti interni al comune coprono oltre l’80% del totale e per 7 di questi superano addirittura il 90%.
1.3 LE TENDENZE EVOLUTIVE IN ASSENZA DI INTERVENTO
I dati sulla tenuta dell’area sono quanto mai eloquenti sull’urgenza dell’intervenire. L’analisi delle condizioni iniziali dell’Area evidenziano che, in assenza di interventi, continueranno le dinamiche in atto.
Diversamente, attraverso la definizione di una visione strategica, che trasformi le opportunità esistenti (elementi Positivi dell’area), fattibili e realizzabili, in azioni e interventi concreti, è possibile introdurre cicli virtuosi positivi volti al miglioramento, se non alla soluzione, delle condizioni di criticità indicate.
In particolare, restituendo ai propri giovani, ai propri anziani, ai propri imprenditori, alle proprie genti una maggiore consapevolezza nei propri mezzi, promuovendo e rafforzando la competitività territoriale partendo dalle peculiarità dei luoghi che vedono nel settore agricolo, nel settore paesaggistico/ambientale e nel settore turistico i maggiori punti di forza si potrà rispondere ai maggiori bisogni espressi dagli attori coinvolti nel processo partecipativo, primo tra tutti il riequilibrio del saldo naturale.
2. LO SCENARIO DESIDERATO E I RISULTATI ATTESI: LE INVERSIONI DI TENDENZA CHE SI VOGLIONO PROVOCARE
L'obiettivo della Strategia dell’Area MASVS è il riequilibrio del saldo naturale. L’intenzione è quella di portare nell’arco di un quinquennio il valore da - 6,7% al minor valore tra quelli delle 4 AI lucane (- 4,2 del Marmo Platano) per poi tendere alla parità entro il decennio. L’ambizioso traguardo verrà perseguito attraverso quello che l’area ha definito il “piano del buon vivere”
da realizzare attraverso 2 direttrici d’intervento: Pollino open future e Patchwork services.
Attraverso le migliori risorse disponibili nell’area quali agricoltura e turismo, Pollino open future dovrà innescare la scossa dando nuovo impulso all’economia dell’area puntando sulla valorizzazione del patrimonio ambientale ed i saperi tradizionali per la creazione di posti di lavoro connessi alle risorse del territorio.
La condizione disagiata in cui versano in primis Mercure e Xxx Xxxxxxxx ed a seguire l’Alto Sinni, non è solo il frutto dell’isolamento geomorfologico. Un po’ come in tutte le aree interne tutti gli indicatori di crescita finiscono per evidenziare un processo di marginalizzazione segnato da: calo della popolazione, riduzione dell’occupazione e dell’utilizzo del territorio, offerta locale calante di servizi pubblici e privati. Oltre ad iniziative capaci di innescare processi virtuosi di crescita e valorizzazione, l’area ha manifestato l’esigenza di fronteggiare i disservizi a cui i propri cittadini sono costretti dalla suddetta marginalità. Bisognerà garantire servizi adeguati di mobilità scolastica in particolare verso i comuni sede di importanti plessi scolastici. Rafforzare la rete dei servizi sociali potrà contribuire ad attenuare la sensazione di isolamento e di abbandono spesso accentuata in categorie svantaggiate come anziani e disabili. La permanenza in questi luoghi è spesso avvertita come una sorta di “condanna”, pertanto riuscire a diminuire le imposte comunali sui cittadini, ad esempio attraverso l’efficientemente energetico del patrimonio pubblico (reti di pubblica illuminazione, sedi di istituzioni pubbliche, edifici scolastici ecc.) produrrà il duplice effetto di alleggerire la contribuzione ed infondere una percezione nuova più green, più smart o semplicemente più positiva del proprio luogo di residenza. Non di meno per l’accesso alla salute. Se edificare nuovi ospedali o aumentare/ripristinare i reparti dell’Ospedale esistente è un’utopia, quantomeno accedervi in modo più immediato è un diritto a cui tendere. La riduzione dei tempi di accesso alla salute dovrà essere migliorata oltre che dai numerosi interventi sulla viabilità aree interne (approvati con procedura a stralcio nel gennaio 2018), anche attraverso interventi di elisoccorso notturno. Patchwork services rappresenterà dunque un mix di interventi nei settori socio-sanitari, dell’offerta scolastica e dei servizi al cittadino capaci di creare o ripristinare un tessuto connettivo di servizi. Una sorta di grande rete multiuso che provi a tenere unito in termini di servizi essenziali un territorio particolarmente vasto.
Il tutto dovrà essere accompagnato da un ripensamento dell’attuale sistema di mobilità capace di rafforzare le relazioni sia interne ai singoli comuni che comprensoriali, ossia tra i piccoli centri e i 2 comuni- polo (Senise e Francavilla in Sinni) dell’area dove si concentrano i maggiori servizi, assicurando una fruizione dei servizi di base (scuola, sanità, amministrazione) sostenibile nei costi e nei tempi.
Pollino open future
Promuovere e rafforzare la competitività territoriale partendo dalle peculiarità dei luoghi che vedono nel settore agricolo, nel settore paesaggistico/ambientale e nel settore turistico i maggiori punti di forza.
L’area interna rientra quasi completamente nel perimetro del Parco Nazionale del Pollino che nell'ottica della strategia sarà da un lato un forte attrattore turistico da consolidare e dall’altro, con la propria biodiversità di interesse agricolo, un territorio fertile per dare nuovo impulso allo sviluppo dell’area.
LA SNAI PER L’AGRICOLTURA
Riguardo al settore agroalimentare infatti, dei 117 Prodotti Agroalimentari Tradizionali (P.A.T.) riconosciuti della Basilicata, ben il 60% sono espressione del territorio di quest’area interna. A Rotonda, oltre alla sede del Parco Nazionale del Pollino è presente un Centro Sperimentale (ALSIA, Agenzia Lucana di Sviluppo ed Innovazione in Agricoltura) che attraverso una intensa attività di ricerca, catalogazione e sperimentazione testimonia di un settore dalle interessanti potenzialità.
Se a tante differenti produzioni agroalimentari di qualità corrisponde la condizione dell’agricoltura rappresentata nel paragrafo 1.2.2, è evidente la necessità di ripensare lo sviluppo agricolo di questa area, a partire da una opportuna azione di coordinamento delle differenti politiche di sviluppo in atto, evitando il proliferare di singoli progetti, proposti ed attuati senza una visione d’insieme, in favore di progetti di filiera ampi e condivisi, maggiormente orientati al mercato, supportati da una adeguata infrastrutturazione dell’area, che copra anche quelle contrade attualmente non adeguatamente servite. Non una distribuzione a pioggia quanto piuttosto la concentrazione di risorse investimenti dell’ultimo miglio, che assicurino la realizzazione del “pezzo mancante”, quello necessario ad accorciare le distanze tra i primi e gli ultimi, a raggiungere quel mercato capace di riconoscere il giusto prezzo a produzioni di fatto uniche e non ripetibili altrove.
Si punterà, quindi, su investimenti pubblici in grado di rendere adeguatamente accessibili più aree di produzione e conservazione, e su investimenti privati in grado di potenziare il sistema produttivo, migliorare i sistemi di raccolta e di trasformazione delle produzioni (non è pensabile essiccare ancora il peperone esclusivamente ai balconi o in piccole stanze di essiccazione), ed infine divulgare i prodotti attraverso campagne pubblicitarie mirate sui mercati extraregionali.
Il ruolo dell’agricoltura risulta essere parte essenziale della Strategia, con l'obbiettivo di far sì che le imprese agricole che operano svolgano attività che gli consentano di ottenere maggiori redditi e che pertanto siano stimolate a rimanere o ritornare nel territorio. Essa dovrà essere il terreno sperimentale di una open innovation continua al fine di costituire un’alta professionalità in campo agricolo capace di far acquisire metodi innovativi di produzione e di marketing. Tale processo è fondamentale per le piccole imprese che non possono permettersi costi di ricerca e innovazione.
Utile, secondo una logica di integrazione dei programmi, potrà risultare il contributo offerto dalla strategia
S.M.A.R.T. (Sviluppo Matrice Ambiente Rete Territorio e Turismo) approvata nell’ambito della Misura 19- Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo (LEADER) del PSR Basilicata 2014-2020, che riguarda 26 comuni del Lagonegrese-Pollino, tra cui rientrano tutti i 19 comuni dell’Area Interna. Pur se costruita prima dell’avvio della Strategia Nazionale per le Aree Interne, il percorso Leader nell’area interna in questione è riuscito ad abbracciare alcuni temi cari anche alla SNAI, con particolare riferimento alle filiere, soprattutto a quelle dei prodotti agroalimentari, e al marketing territoriale.
TURISMO SOSTENIBILE
Tra gli operatori dell’area vi è la convinzione piena che il miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio naturalistico-ambientale sia il miglior viatico per generare competitività e crescita in un settore, quale è quello turistico, già oggetto di forte attenzione nel passato ma ancora troppo fragile. Lo scenario di sviluppo locale descrive un territorio impegnato nella qualificazione del turismo di scoperta, attraverso la valorizzazione del patrimonio agroalimentare locale e la messa a sistema dell'offerta escursionistica.
L'area presenta il maggiore numero di luoghi della cultura delle quattro aree interne lucane individuate dalla SNAI. La Regione, difatti, ha già investito in macroattrattori sia con il progetto Arte Pollino, quali il Teatro vegetale di Xxxxxxxx Xxxxxx a Noepoli e la Giostra di Xxxxxxx Xxxxxx a Xxx Xxxxxxxx Xxxxxx, sia con il Programma Speciale Senisese, quali lo Sbarco dei Greci sulla Diga di Montecotugno e il Volo dell’Aquila a San Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx. Tuttavia, durante le attività di scouting sono emerse chiaramente le lacune di un settore in difficoltà a valorizzare adeguatamente le risorse disponibili soprattutto per la fatica a creare sinergia tra gli attori presenti.
Obiettivo della strategia è quindi sia creare le condizioni favorevoli per una fruizione turistica sostenibile e diffusa sul territorio, in linea con un’evoluzione della domanda sempre più attenta a riscoprire i patrimoni “minori” di un territorio in modo slow e green che accrescano inoltre il valore dell’esperienza del viaggio che potenziare l’identità culturale.
Partendo dalla presenza di strutture già capaci di una attrattività più che significativa in termini di numero di visitatori (solo tra San Xxxxxxxx e Viggianello sono presenti circa 800 posti letto), grazie ad interventi puntuali si punta ad incrementare in modo significativo le loro attuali performance.
In ognuno dei due ambiti chiave (agro-alimentare e turistico-ambientale) accanto alle singole realtà di settore non è emerso in questi anni un raccordo capace di creare legami virtuosi tra attori interni o esterni all'area. L'obiettivo che si pone innanzi a se l'area è quello di promuovere prima un potenziamento e subito dopo una maggiore integrazione tra i settori anche con un piano di marketing territoriale. Tale integrazione troverà piena espressione anche attraverso un circuito di fruizione turistica che abbini al godimento paesaggistico, del quale il Parco è il fulcro, un approccio più esperienziale attraverso stage e workshop sulla tutela e la sperimentazione pratica della agrobiodiversità grazie al supporto della rete degli agricoltori custodi già presente nell’area. In quest’ottica di rilevanza il progetto “Cammini d’autore per Matera 2019” nell’ambito del progetto Ka-art co-prodotto dall’associazione Arte Pollino e Fondazione Matera-Basilicata 2019 in partnership con la Fondazione Circolo dei lettori di Torino volto a favorire la valorizzazione del territorio del Parco nazionale del Pollino attraverso le narrazioni che custodisce. Il progetto realizza una mappatura letteraria, scientifica e artistica dell’area protetta più estesa d'Italia, ha visto la realizzazione di un cammino aperto a tutti, tra maggio e giugno 2019, con lo scrittore Xxxxxx Xxxxxx ed è altresì stato restituito al pubblico sia in una mostra a Matera che in due reading a Matera e Latronico.
Non tutto il passato peraltro è da buttar via. L’esperienza maturata in tema di sviluppo locale frutto di programma quali il "Programma Speciale Senisese" (2008), "Monitoraggio del patrimonio naturalistico ai fini della conservazione della biodiversità" (FSC 2007 - 2013), “PIOT Pollino - Benessere, Natura e Cultura" (2007-2013), se per un verso viene spesso citata per la scarsa efficacia dei risultati raggiunti, per l'altro ha senz'altro contribuito ad innalzare la consapevolezza e la conoscenza di strumenti di pianificazione complessa. Con la Strategia bisognerà migliorare la capacity building in alcuni casi anche solo completando e divulgando percorsi progettuali avviati.
Da segnalare, inoltre, il contributo importante offerto dall’azione 3.2.4 - Azioni di promozione, informazione e comunicazione – della Strategia di Sviluppo Locale S.M.A.R.T. (Sviluppo Matrice Ambiente Rete Territorio e Turismo) cui si è già fatto riferimento in precedenza, che attuerà il GAL “La Cittadella del Sapere”, finalizzata all’elaborazione e all’implementazione di strategie di marketing territoriale valide per l’intera area Leader, nella quale rientrano tutti i comuni dell’area interna, nonché il contributo positivo offerto dalla sottomisura 7.5 del PSR (Investimenti per la fruizione pubblica di infrastrutture creative, turistiche su piccola scala ed informazioni turistiche), che ha già prodotto il finanziamento di n. 10 progetti nell’area.
Patchwork services
L’idea guida è che migliorando i servizi si migliora la percezione dei propri luoghi. La Strategia lavorerà per accrescere il benessere della popolazione locale intervenendo anche sui servizi essenziali oltre che sulle politiche di sviluppo. Per arginare la negatività del saldo naturale puntando nel tempo a controvertila, prima ancora che incentivare nuove investimenti e nuove nascite, c’è bisogno che chi rimane non abbia più la tentazione di andar via. In ambito socio-sanitario il risultato atteso è una più stretta interazione tra area sanitaria territoriale e la comunità che vi abita, ponendo in particolare l’attenzione alla popolazione a rischio di fragilità di salute (patologie croniche, anziani ecc). Si tratta di realizzare l’integrazione ospedale- territorio, portando l’attività degli operatori sanitari e socio-sanitari nelle famiglie, sia migliorando l’accesso ai servizi socio-sanitari, che sostenendo un ruolo attivo che passi attraverso la responsabilizzazione della comunità implementando ulteriormente il terzo settore. I risultati si misureranno con la riduzione del numero di ricoveri e incremento delle residenze per anziani, centri intergenerazionali nonché l’incremento di posti nido. Il contenimento dei consumi energetici rappresenta uno degli obiettivi principali del PIEAR (Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale). In linea con il target fissato dall’UE, l’Area Interna intende conseguire un aumento dell’efficienza energetica intervenendo su di un patrimonio immobiliare pubblico non sempre adeguato agli standard normativi. Così come senza intervenire sulla scuola sia infrastrutturalmente che didatticamente nessuna Strategia potrà risultare efficace. La situazione scolastica risente di tutte le difficoltà tipiche dei territori impervi e a bassa densità di popolazione. Non si può dire che gli esiti formativi siano eccellenti. Senza gli interventi della Strategia la scuola è destinata a diventare un luogo marginale in un territorio marginale.
La mobilità assume carattere servente a tutte le attività che si svolgono nell’area, contribuendo a migliorare la qualità della vita dei cittadini e i presupposti per incentivare lo sviluppo economico, promuovere la competitività, riequilibrandone le condizioni rispetto ai territori meno marginali. Le inversioni di tendenza che si vogliono realizzare perseguono la volontà di radicare la popolazione residente attraverso il miglioramento della mobilità interna per avvicinare i cittadini ai servizi, sia essi riferito all’offerta formativa che ai servizi sanitari. La sfida è di promuovere quindi un sistema di mobilità in grado da un lato di favorire lo sviluppo locale, e dall’altro di ridurre i problemi di isolamento e i disagi della mobilità interna grazie ad un’offerta di servizi, profondamente riorganizzata e potenziata nei punti più carenti, per gli anziani e le fasce deboli nell’utilizzo delle strutture sanitarie, per i bambini negli spostamenti casa - scuola. L'intervento dovrà assicurare:
- il miglioramento dei tempi di collegamento tra tutti i comuni e soprattutto tra i piccoli centri e i comuni-polo dove si localizzano le destinazioni prevalenti degli spostamenti (scuola e sanità);
- un processo di riequilibrio modale incrementando i passeggeri sui mezzi pubblici e riducendo l’uso dell’auto privata; questo presuppone ovviamente che i collegamenti con i mezzi pubblici siano “ragionevolmente” competitivi nei tempi di percorrenza, anche quando si utilizza più di un mezzo per lo spostamento (integrazione tra mezzi pubblici o tra mezzo pubblico e mezzo privato);
- la conseguente riduzione dei costi di mobilità per i cittadini e dei costi ambientali e sociali (incidenti, ecc.) per la collettività.
3. IL SEGNO DI UNA SCELTA PERMANENTE
L’Area interna Mercure Alto Sinni Xxx Xxxxxxxx è già avanti sul tema dell’associazionismo essendo già presenti le seguenti Unioni dei Comuni:
- l’Unione di Comuni Xxx Xxxxxxxx con sede a Noepoli e che comprende i Comuni di Noepoli, Terranova di Pollino, San Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx, San Xxxxx Xxxxxxxx, San Xxxxxxx Xxxxxx e Cersosimo;
- l’Unione dei Comuni del Serrapotamo - Alto Sinni con sede a Francavilla in Sinni e che comprende i Comuni di Francavilla in Sinni, Chiaromonte, Fardella, Teana, Calvera, Carbone e Castronuovo Sant’Xxxxxx.
- l’Unione lucana del Lagonegrese – Noce Mercure Sinni con sede a Xxxxxx che comprende due comuni dell’Area interna precisamente Castelluccio Superiore e Castelluccio Inferiore.
- l’Unione dei Comuni del Pollino Lucano con sede a Viggianello e che comprende i Comuni di San Xxxxxxxx Xxxxxx, Viggianello e Rotonda.
All’Unione dei Comuni del Serrapotamo - Alto Sinni aderirà anche il comune di Senise.
Ai fini del soddisfacimento del requisito associativo S.N.A.I., è stata raggiunta una intesa per lo svolgimento in forma associata delle funzioni del Catasto, della Protezione Civile e dell’Edilizia Scolastica secondo le seguenti modalità:
a) con Deliberazioni Consiliari, da adottarsi entro il 31 gennaio 2020, ciascun comune dell’Area provvederà a conferire, secondo le modalità stabilite dai rispettivi statuti unionali, alla Unione a cui aderisce le funzioni del Catasto, della Protezione Civile e dell’Edilizia Scolastica;
b) entro il 29 febbraio 2020, in seguito al conferimento delle predette funzioni e, comunque prima della firma dell’Accordo di Programma Quadro, le predette Unioni provvederanno a stipulare tra loro una o più convenzioni, ai sensi del combinato disposto dell’art. 30 e dell’art. 32, 2 comma, TUEL, per l’esercizio coordinato delle seguenti funzioni:
1. Catasto: il tema della prevenzione ambientale con particolare riferimento agli incendi boschivi impone che vi sia sempre più una pianificazione di area vasta anche dal punto di vista cartografico.
2. Pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi: quanto detto per i servizi catastali vale anche per la protezione civile, inoltre per un territorio esteso come quello del parco che ambisce a consolidare la sua attrattività turistica è fondamentale che i soccorsi avvengano in forma coordinata.
3. Edilizia scolastica, organizzazione e gestione dei servizi scolastici: alla luce della riorganizzazione del servizio scolastico frutto in particolar modo della costituzione di un nuovo plesso della Xxx Xxxxxxxx che accolga i discenti di 6 comuni è utile che la gestione dei servizi scolastici avvenga quanto più in forma collegiale e condivisa.
A conferma di tale impegno, alla presente Strategia d’Area è allegato l’atto di intenti sottoscritto dai rappresentanti delle quattro unioni che esprime chiaramente la volontà degli esecutivi delle Unioni interessate.
4. LA STRATEGIA D’AREA E GLI ATTORI COINVOLTI
POLLINO OPEN FUTURE (LA SNAI PER L’AGRICOLTURA ED IL TURISMO SOSTENIBILE)
LE AZIONI SPECIFICHE
AZIONE 1 – LA BIODIVERSITÀ COME LEVA PER LO SVILUPPO
Se la biodiversità è la caratterizzazione prevalente, da essa bisogna partire per ridisegnare la futura agricoltura dell’area: una unica azione divisa in più tipologie di interventi, con l’obiettivo, comune, da una parte, di mantenere e rafforzare la notevole diversificazione di produzioni e prodotti, incrementandone il valore intrinseco, la percepibilità e la fruibilità, dall’altra di organizzare in moderne e flessibili filiere quelle produzioni già significativamente presenti e pronte a raggiungere un mercato più ampio, di respiro extraregionale. Il tutto sostenuto da quegli investimenti in infrastrutture pubbliche necessarie sia a valorizzare e rendere fruibile la biodiversità dell’area, che a razionalizzare e ridurre i costi di produzione e trasformazione delle produzioni di filiera, nonché quelli di accesso ad un mercato, per lo più di nicchia, in grado di apprezzarne la qualità e l’esclusività, riconoscendo alle stesse prezzi di mercato nettamente sopra la media.
Come già anticipato in precedenza, gli investimenti pubblici saranno finanziati privilegiando quelli da “ultimo miglio”, necessari a completare il pezzo mancante, senza del quale un’azienda non è servita da strade o manca di acqua potabile o, addirittura, di energia elettrica, oppure senza del quale non è possibile raggiungere un punto di biodiversità o di cibosofia.
Allo stesso modo, saranno privilegiati quegli investimenti privati che permettono di “chiudere” le filiere.
Nel seguito vengono presentate sinteticamente le tre tipologie di intervento che troveranno una più appropriata descrizione nelle relative schede di intervento.
1.1 - L’ITINERARIO DELLA BIODIVERSITÀ E LA CIBOSOFIA
La biodiversità vegetale dell’area è il frutto di secoli di interazioni natura-uomo, che oggi ci restituisce tanti prodotti, spesso già certificati, quotidianamente utilizzati nella cucina tradizionale, ma da qualche tempo valorizzati anche nell’ambito dell’offerta gastronomica ufficiale locale, regionale e, sporadicamente, nazionale. Sarà la materia prima da lavorare con cura e sapienza per farne una filosofia di vita, la cibosofia, appunto, l’humus nel quale germogliare e crescere, diventando patrimonio della popolazione locale a disposizione di quanti verranno nell’area, attratti soprattutto dal richiamo del Parco nazionale.
Allo scopo sarà realizzato un “itinerario della biodiversità” (Scheda 1.1.1 e Scheda 1.2.1) che attraversa tutta l’area, mettendo in rete tutti i “punti di biodiversità” presidiati dagli agricoltori custodi (attuali e futuri) e almeno un “punto di cibosofia” per ciascuno dei comuni dell’area, il tutto in linea con la Legge 1 dicembre, n. 194 Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare che costituisce la normativa di riferimento per la biodiversità agricola.
Nei punti di biodiversità si racconterà il territorio attraverso la coltivazione delle diverse specie vegetali (ma anche della manutenzione ambientale assicurata da ciascun agricoltore custode per la parte di territorio di propria competenza).
Nei punti di cibosofia si racconterà la storia dei luoghi attraverso il cibo.
Si parte dagli attuali 40 agricoltori custodi che già formano la rete della biodiversità dell’area, per potenziarla e ampliarla a copertura di tutta l’area, anche grazie alla nascita di nuove imprese e cooperative gestite da giovani agricoltori/allevatori aspiranti custodi del territorio.
Una volta sperimentato, questo modello farà parte dell’offerta turistica dell’area, riuscendo a collocarsi su un mercato molto più ampio.
1.2 -Le filiere della biodiversità e non solo
Come evidenziato durante i focus tematici, e rilevato in sede di analisi, pur nella indubbia abbondanza di produzioni certificate e certificabili, il settore agroalimentare dell’area è caratterizzato da una eccessiva frammentazione delle aziende, da uno scarso ricambio generazionale e dalla incapacità di portare a compimento processi aggregativi stabili e duraturi, indispensabili per innalzare gli standard di produzione e trasformazione, nonché per concentrare l’offerta verso un mercato di qualità, unico in grado di riconoscere il giusto valore e restituire adeguata redditività alle locali aziende agricole.
L’intervento vuole incentivare sia la creazione di nuove micro-filiere agro-alimentari e anche agro- turistiche, (si pensa ad esempio a quelle della farina di Xxxxxxxxx), che sostenere quelle già esistenti quali quelle relative al peperone di Senise IGP, alla melanzana rossa di Rotonda, al fagiolo bianco di Rotonda, al tartufo bianco del Serrapotamo, al Sambuco di Chiaromonte, alla “Rappasciona“ di Viggianello, ai “Raskatiell” di Fardella, alla cipolla di Francavilla, alla patata bianca e rossa del Pollino di Teana, Terranova e San Xxxxxxxx, per finire alle erbe officinali ed ai tessuti di origine vegetali del Pollino.
Il metodo scelto per questa azione prevede la “chiusura” delle filiere dell’area attualmente incomplete o poco organizzate, non in grado di assicurare il giusto valore aggiunto alle tante produzioni, alcune delle quali anche di notevole pregio e richiamo (una per tutte: il peperone di Senise).
Gli investimenti finanziabili interesseranno, a seconda dei casi, la produzione primaria, la trasformazione e la commercializzazione. Pochi investimenti, ma mirati e strategici, tutti erogati nella logica di filiera,
assicurando a tutti un equo riconoscimento della propria dimensione, ponendo tutte le fasi delle filiere (produzione, trasformazione, commercializzazione) ad uno stesso livello, salvaguardando sempre la qualità delle produzioni primarie e di quelle trasformate e commercializzate.
L’azione sarà coordinata ed attuata dal GAL “La Cittadella del sapere”, che riproporrà, su scala territoriale e con gli adattamenti necessari, la procedura già utilizzata dall’AdG del PSR a supporto della valorizzazione delle filiere di carattere e interesse regionale. In particolare, il GAL, facendo seguito a una raccolta di manifestazioni di interesse già conclusa, che tiene conto anche di quanto emerso nelle attività di scouting messe in atto nell’ambito della Strategia SNAI, selezionerà i progetti di filiera territoriali nel cui ambito finanziare i singoli investimenti aziendali, nella logica dell’ultimo miglio, secondo fabbisogni ben individuati e definiti, tutti funzionali alla chiusura ed al pieno funzionamento delle micro-filiere territoriali.
Sempre nell’ambito della valorizzazione delle micro-filiere territoriali, ad accompagnare gli aiuti diretti a sostenere gli investimenti delle aziende saranno attuate adeguate azioni di tutela dei prodotti, nonché programmi di assistenza e formazione a copertura di tutte le fasi della filiera: dalla produzione primaria allo stoccaggio/trasformazione, dalla valorizzazione delle produzioni alla loro commercializzazione, che a partire dalla stessa area, guardano all’intera regione e fuori dai confini regionali.
Da non sottovalutare, infine, il sicuro apporto fornito dalle azione 1.2.1 (Piattaforma digitale per la valorizzazione e promozione dei sistemi produttivi lucani) e 1.2.2 (Promozione del settore enogastronomico sul mercato) della Strategia di Sviluppo Locale proposto dal GAL “La Cittadella del sapere”, che, pur rivolte ad una area più vasta, che comprende altri sette comuni, sarà rivolta a tutte le filiere valorizzate, comprese quelle ricadenti nell’area interna.
AZIONE 2 - LE INFRASTRUTTURE DI SUPPORTO
Nel rispetto della già richiamata logica dell’ultimo miglio”, a maggior ragione per gli investimenti pubblici, sarà necessario concentrare l’attenzione su quelli che assicurano il finanziamento dei “pezzi mancanti”, nello specifico quelli che permettono di completare e integrare l’itinerario della biodiversità, e quelli necessari a rendere competitive le filiere, di cui alle precedenti tipologie di intervento. Saranno, quindi, finanziati gli investimenti in strade rurali per favorire l’accesso alle aziende delle filiere oggi non adeguatamente servite e, nei limiti previsti dal PSR, anche le reti di distruzione idrica derivanti da piccoli invasi, nonché le reti di distribuzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Al fine di evitare che le risorse finanziarie destinate a questa tipologia di intervento ricadano nelle aree e nelle contrade che hanno effettivamente bisogno, nei bandi attuativi pubblicati a strategia avviata, saranno definite puntualmente le località servite da tali infrastrutture, per le quali le amministrazioni pubbliche competenti potranno presentare la propria domanda di sostegno.
AZIONE 3 - TURISMO E SVILUPPO LOCALE
Ci sono tutte le condizioni perché il turismo fornisca a quest’area un buon elemento accessorio per fare reddito e contribuire a risollevarne le sorti.
Il risultato che la strategia si pone per questo ambito è quello di superare la frammentazione stimolando la capacità di fare impresa al fine di migliorare le condizioni e gli standard di offerta e fruizione delle attrattività presenti nell’area. Bisogna agire per “provocare” un ritorno di attenzione verso i territori periferici, verso le realtà marginali, verso le campagne e le piccole comunità, le etnie, l’analisi dei processi sociali e culturali che si sviluppano sul territorio, l’individuazione dei nessi stretti che si pongono tra soggettività sociale e “culture” locali.
In quest’ottica va considerato l’ “itinerario della biodiversità” citato nel paragrafo relativo all’agricoltura ma che di fatto fungerà da incubatore anche di iniziative in campo turistico. L’itinerario ospiterà al suo interno gli attrattori naturalistici e culturali di cui l’area non manca.
3.1 – Potenziamento del flusso turistico
Al fine di potenziare il flusso turistico per gli sport all’aperto sarà potenziato il Piano Giumenta a 1,550 metri
s.l.m. nel territorio del Comune di Terranova di Pollino (scheda 3.1.1) dove è ubicato il Centro sci di fondo & Nord walking in uno scenario di straordinaria bellezza naturalistica del Parco Nazionale del Pollino (xxxx://xxx.xxxxxxxxxx.xx/). Nel periodo invernale oltre all’attività agonistica sul Piano Giumenta è possibile praticare, presso il centro, lo sci di fondo, ciaspolare, effettuare lo “snow-tubing” (ciambelle da neve) e svolgere gite in motoslitta. Negli altri periodi è possibile praticare il Nordic walking, una disciplina sportiva praticata all’area aperta tutto l’anno. L’area è altresì consona per organizzare giornate didattiche- ambientali con scolaresche, raduni stage-tecnici e sportivi. L’Area interna è convinta che la valorizzazione del Piano Giumenta, possa svolgere un importante ruolo di promozione del territorio a livello sportivo e turistico creando occupazione ed indotto economico. In quest’ottica s’inserisce anche la valorizzazione del Pollino Outdoor Park, il parco avventura inserito nel suggestivo bosco di cerri (località Tumbarino) a breve distanza dal paese di San Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx (scheda 3.1.2) che inaugurato nel 2017 ha visto costantemente aumentare il numero di visitatori. La struttura pensata per il turismo scolastico e per gli amanti degli sport a l’aperto, con i suoi circa 50 atelier (attività) è una delle più grandi dell’Italia meridionale (xxxxx://xxxxxxxxxxx.xxxxxxx.xxx/xxxxxxxxxxxxxx-xxx). Così come meritevole di intervento è a Viggianello il miglioramento della fruibilità di Piano Visitone (1400 s.m.l.) (scheda 3.1.3). Meta di indiscusso valore ambientale/turistico (nei pressi della Località Colli Inpiso, punto di partenza di tutte le più importanti escursioni sul massiccio del Pollino) nell’area di Piano visitone sono presenti oltre al rifugio comunale anche altre strutture adibite ad ufficio informazioni turistiche, a bar/ristorante. Nonché l’allestimento di aree ricettive e di svago lungo il Lago “Monte Xxxxxxx” a Senise (scheda 3.1.4) dove è sito tra l’altro il centro sportivo unico impianto natatorio dell’area. Nell’ottica della valorizzazione e fruizione della diga “Monte Xxxxxxx”, anch’essa rientrante nel Parco nazionale del Pollino, si intende realizzare, con il suddetto intervento, lungo la linea sinistra del lago, in corrispondenza del già esistente parco sportivo, una struttura ricreativa all’aperto consistente in area pic-nic parco giochi ed area ristoro. Tale opera consentirà di rendere maggiormente attrattiva l’area che già ospita sulla riva destra l’Osservatorio avifaunistico e l’attrattore turistico “Arena Sinni”, sede del già citato attrattore immateriale dello “Sbarco dei greci” (spettacolo dal vivo sull’acqua). Per quest’ultimo sono inoltre previsti degli interventi per migliorarne la fruibilità (scheda 3.1.5) (xxxxx://xxx.xxxxxxxxxx.xx/).
Interpretando la vocazione outdoor dell’intera area ed in linea con gli obiettivi generali della strategia, l’intervento 3.1 – “Potenziamento del flusso turistico” mira a manutenere, valorizzare e rendere più agibile e fruibili i percorsi ed i luoghi di sosta per la fruizione turistica anche a vocazione religiosa. In quest’ottica verrà riqualificata l’intera area che ospita lo “Sky cleaner- Pulizia del cielo” in località Croce a San Xxxxx Xxxxxxxx e l’annesso Museo della Cultura Arbëreshe (scheda 3.1.6 ); verrà riqualificata l’oasi naturalistica “Bosco Avena” costruita agli inizi degli anni novanta all’interno di una faggeta di circa 10 ettari dall’altissima valenza ambientale nel comune di Francavilla in Sinni (scheda 3.1.7); nel comune di Rotonda verranno riqualificati e messi in sicurezza sia il sentiero Paraturo che partendo dal xxxxxx xxx xxxxx xxxxx xxxx xxxxxxx xxx Xxxxxxx (xxxxxx 3.1.8) che il sentiero Croce con la realizzazione di un punto panoramico e recupero della vecchia torre di avvistamento (scheda 3.1.10), nonché verrà riqualificata la località Pedarreto (1356 m s.l.m.) attraverso il recupero del sentiero Pedarreto–Colle-xxxxxx, il recupero dell’antico abbeveratoio in pietra e mediante la realizzazione di un’area pic-nic (scheda 3.1.9); verrà recuperato e valorizzato il Borgo dei mulini di San Xxxxxxxx a Castelluccio Inferiore (scheda 3.1.14).
Relativamente al turismo religioso l’area intende riqualificare sia il Santuario della Madonna del Pollino
presente a circa 1.500 mt s.l.m. nel comune di San Xxxxxxxx Xxxxxx che il Santuario Xxxxx X.X. degli Angeli
in c.da Pantano nel comune di San Xxxxxxx Xxxxxx. Il santuario della Madonna del Pollino è frequentato ogni anno da migliaia di pellegrini che arrivano da tutto il meridione d’Italia, in particolare dalla stessa Basilicata e dalla Calabria. Attualmente il complesso del Santuario comprendente, oltre alla Basilica, anche un ostello e un immobile adibito a casa del pellegrino, non è dotato di energia elettrica ma viene alimentato con un gruppo elettrogeno. Obiettivo dell’intervento è quello di fornire di elettrificazione l’intero complesso del Santuario, nonché sistemare l’illuminazione esterna adiacente (scheda 3.1.12). Il Santuario Madonna del Pantano, patrona del comune di San Giorgio, è stato costruito nel 1650 su una grotta preesistente dove la leggenda vuole che sia stata rinvenuta l’icona della Vergine. L’intervento è volto a riqualificare l’area esterna di accesso al Santuario (scheda 3.1.13) per aumentarne la fruizione e l’attrattività.
3.2 – Valorizzazione dell’identità culturale
Parallelamente al potenziamento turistico, il secondo degli interventi dell’azione turismo e sviluppo locale punta ad ampliare l’offerta di esperienze culturali e del tempo libero per poi creare sinergie con il nutrito ventaglio di quelle già possibili. Interventi puntuali di natura mista (lavori, servizi e forniture) su manufatti edilizi di proprietà pubblica esistenti volti al potenziamento di spazi museali espositivi con attenzione alla multimedialità.
Promuovere campagne di valorizzazione dell’identità culturale per la difesa delle tradizioni delle comunità dell’intera area. La valorizzazione dell’identità culturale e l’ampliamento del “Museo della Parola” a Fardella (scheda 3.2.1) consentirà di custodire i dialetti dell’area del Serrapotamo e del Sinni. Le informazioni raccolte andranno veicolate con tecniche all’avanguardia in modo da attirare l’interesse non soltanto degli addetti ai lavori, ma di chiunque voglia scoprire i dialetti e i luoghi attraverso la parola raccontata. Il completamento e la valorizzazione dell’ex "Palazzo Marchesale" da adibire a “Palazzo della Cultura”(scheda 3.2.2) nel centro storico del Comune di Castronuovo di Sant’Xxxxxx, con l'obiettivo principale di dar vita ad una realtà museale in grado di rispondere perfettamente alle esigenze della domanda turistica sempre più orientata verso una diversificazione dei servizi; una realtà museale che contribuisca ad una conoscenza più ravvicinata del proprio patrimonio culturale, storico e artistico. Attualmente, all’interno del Polo Museale è stata allestita anche una biblioteca, donata dalla famiglia Xxxxxxx, degli eredi Pirandello-D’Amico, del Gruppo Longanesi, delle Edizioni della Cometa, e degli eredi Scheiwiller, di oltre 30 volumi. Inoltre, si procederà alla realizzazione nel Comune di Carbone sia del percorso del monachesimo Basiliano che del relativo museo al fine di recuperare il notevole patrimonio appartenente al Monastero (scheda 3.2.3). In particolare l’intervento prevede la valorizzazione di alcuni sentieri che collegano i ruderi del monastero con alcune importanti presenze collocate sul territorio e che vanno a toccare ambienti naturali di inestimabile valore come ad esempio il bosco Vaccarizzo (sito SIC). Di rilievo anche l’intervento volto alla fruibilità della Colonia Montana in località Farneta a Noepoli al fine di realizzare un campus che ospiterà artisti di vari paesi impegnati in laboratori didattici volti alla valorizzazione territoriale attraverso l’arte contemporanea (scheda 3.2.4); l’intervento volto alla valorizzazione del percorso museale e tutela del patrimonio culturale di Marino di Teana ubicato sul territorio comunale di Teana (scheda 3.2.5); l’intervento volto all’adeguamento funzionale di alcuni palazzi dall’alta valenza storico-artistica nel Comune di Calvera per realizzazione di piccole strutture polifunzionali da adibire a contenitori culturali/artistici/ricettivi in cui sarà possibile organizzare eventi di ogni genere (scheda 3.2.6).
L’area infine intende investire sull’esplorazione nell’area archeologica greco – lucana sita nel territorio di Cersosimo rendendola fruibile e praticabile (scheda 3.2.7) e nella realizzazione di una struttura Polifunzionale con valenza Culturale-Ricreativa da realizzarsi nel territorio del comune di Chiaromonte in località Giardini del Vescovo su terreni di proprietà comunale, ma a servizio di tutti i comuni dell’area (scheda 3.2.8).La proposta di utilizzo della struttura e degli spazi adiacenti, rappresenta una direzione di un polo artistico/culturale/espressivo polivalente capace di creare un progetto che punta anche a “fare
imparare” scoprire e trasformare le potenzialità dei singoli, della comunità e del territorio. L’intervento si propone di creare uno spazio di aggregazione atto a garantire ai cittadini una struttura polivalente capace di offrire iniziative loro rivolte quali: iniziative culturali, manifestazioni e feste popolari; Fiere di Agri-Cultura (esposizioni, degustazioni, laboratori creativi e musica dal vivo); spazio di aggregazione ed incontri; stage o seminari di vario genere; laboratori dimostrativi (storico-culturali-ambientali). In quest’ottica vanno considerati anche l’intervento di Terranova (Scheda 3.1.15), di Noepoli (Scheda 3.1.16), di San Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx (scheda 3.1.11) - si riqualificherà la struttura sportiva al fine di poter ospitare manifestazioni culturali nonché concerti - che di Francavilla in Sinni (Scheda 3.2.9).
3.3 – SVILUPPO DELLE IMPRESE E IL RIPOSIZIONAMENTO COMPETITIVO
Per quanto concerne lo sviluppo delle imprese e il riposizionamento competitivo dei segmenti produttivo- territoriali, l’area intende aderire, attraverso una riserva specificatamente destinata e finanziata con le schede 3.3.1, 3.3.2 e 3.3.3, ai nuovi pacchetti di agevolazione che la regione Basilicata attiverà a breve a valere sul PO FESR Basilicata 2014-2020 con 3 avvisi distinti:
a) avviso a favore delle imprese (inclusi i liberi professionisti) costituende o costituite da non più di 5 anni (scheda 3.3.1);
b) avviso a favore di imprese esistenti (inclusi i liberi professionisti) a favore di programmi di investimento tesi alla riorganizzazione e adeguamento aziendale mediante acquisto di macchinari, impianti ed attrezzature (scheda 3.3.2);
c) avviso a favore delle imprese sociali (scheda 3.3.3).
A tali avvisi si aggiungono quelli dedicati alle imprese agricole a valere sul PSR Basilicata 2014/2020.
3.4 – PROMOZIONE DELL’IDENTITA’ CULTURALE E NATURALE DELL’AREA
L’area del Mercure, Alto Sinni, Xxx Xxxxxxxx come già evidenziato rientra quasi completamente nel perimetro del Parco Nazionale del Pollino; pertanto i Comuni dell’area intendono accrescere la visibilità del Parco aumentandone il potenziale attrattivo con attività e interventi mirati alla diffusione della conoscenza del suo patrimonio naturale anche ricorrendo a sistemi innovativi di comunicazione ed all’utilizzo di tecnologie avanzate di fruizione (scheda 3.4.1).
3.5– Assistenza tecnica
La Strategia prevede una governance multilivello perseguita attraverso la cooperazione tra i diversi livelli istituzionali interessati: centrale, regionale e locale. La governance riguarda due ambiti: del singolo intervento pianificato e dell’Accordo di Programma Quadro. L'intervento di assistenza tecnica è funzionale all’avvio e all’attuazione dell’Accordo di Programma Quadro. Fornisce alle istituzioni locali competenze integrative e apporti di esperti, ai fini del pieno sviluppo del piano di interventi (cfr. Scheda 3.5.1).
PATCHWORK SERVICES
L’agricoltura ed il turismo da soli non basteranno, sarà indispensabile migliorare anche altri servizi essenziali. Valorizzare le risorse energetiche ad esempio è un fattore di sviluppo trasversale per le aree interne, rispettando rigorosamente le esigenze di tutela del paesaggio che la è vera grande risorsa per l’intera Basilicata. La leva principale su cui agire pertanto è quella dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio pubblico più che quella della produzione di nuova energia da fonti rinnovabili il cui impatto ambientale è tutt’oggi ancora tema di forte discussione in una regione come la Basilicata che vorrebbe fare del paesaggio un fattore di sviluppo.
AZIONE 4 – ISTRUZIONE
Ciascuna istituzione scolastica dell’Area, al di là del numero degli alunni e del ciclo formativo di competenza, sente forte, oggi più del passato, la responsabilità di svolgere, a latere delle azioni didattiche, funzioni di coesione sociale. Essa è forse l’emergenza più sentita, in un momento di spopolamento dei comuni, di fuga dei cervelli e soprattutto di cultura globale.
L’uso preponderante dei dispositivi mobili e l’affermarsi dirompente dei cosiddetti barbari della comunicazione globale hanno indebolito la capacità comunicativa e hanno fatto prevalere le solitudini emotive nonché il forte individualismo generazionale. E’ sempre più comune la tendenza all’estraneità rispetto al proprio ambiente di appartenenza con il grave rischio di non conoscerlo ed apprezzarlo nelle sue risorse e potenzialità.
La dimensione virtuale coniugata al senso di estraneità al proprio contesto ha comportato un forte indebolimento del senso di appartenenza alla propria comunità. Ci si sente più cittadini del mondo, ma meno vicini al proprio ambiente e meno consapevoli delle proprie origini.
Si riscontra frequentemente che i nativi digitali, seppure virtualmente, conoscono ed esplorano luoghi e realtà di altri confini, ma appaiono estranei e, a volte, lontani dal proprio ambiente di vita. Del loro contesto di appartenenza conoscono poco e molti sono gli elementi che sfuggono alla loro attenzione.
La consapevolezza di sé e la costruzione della propria identità derivano in buona parte dal senso che ciascun individuo dà al proprio vissuto personale e sociale. Se i legami sono deboli, le coscienze sono inevitabilmente fragili. Fortemente percettibili sono, infatti, le fragilità emotive dei giovani di fronte alle difficoltà e dinanzi a situazioni di instabilità. Essi richiedono certezze e punti fermi, attraverso cui orientarsi; chiedono, anche se in modo indiretto, di essere ascoltati ed esprimono, non di rado, il bisogno di essere guidati in percorsi di autoconsapevolezza. Ascoltare ed ascoltarsi, raccontare e raccontarsi appaiono come bisogni primari delle nuove coscienze, che comunicano con i social network, ma conoscono poco il significato profondo del dialogo, quello che crea i ponti tra le persone e dà sostanza alle vere relazioni.
Diviene cittadino attivo chi sa costruire il proprio progetto di vita in modo aderente alle capacità', vocazioni ed attitudini personali. La persona è capace di orientarsi in tutta la sua vita se durante il suo percorso formativo ha avuto l'opportunità di costruirsi le competenze orientative e sviluppare una progettualità personale. Alla scuola spetta, pertanto, pianificare tutti gli interventi atti a perseguire obiettivi chiari e precisi, tra cui quello della maturazione di competenze orientative attraverso una didattica applicata a tutte le discipline.
E’ necessario, perciò, un approccio proattivo e propositivo a fronte di quello ricettivo e passivo.
Sviluppare abilità, capacità e competenze diviene l’obiettivo primario del processo formativo e presupposto per l’inserimento nel mondo del lavoro e per un vero allineamento tra scuola e realtà produttiva.
4.1 – Miglioramento della fruibilita’ scolastica
L’organizzazione del servizio scolastico in questi territori si regge su numeri piccoli, questo si ripercuote direttamente sulla gestione sia in termini di didattica che in termini infrastrutturali. Sostenere i costi di
gestione dei plessi scolastici in alcuni casi diventa estremamente faticoso per gli enti a discapito del miglioramento ed ammodernamento degli edifici.
La finalità che si vuole perseguire con la presente azione intende completare interventi di messa in sicurezza di elementi strutturali e non strutturali e, per nel caso di alcuni plessi che non presentano tali esigenze, potenziare la capacità di offerta dei singoli istituti, migliorandone la dotazione attraverso anche al fine di un uso extra-curriculare dei plessi.
Di seguito è riportato un riepilogo degli Istituti e plessi scolastici, oggetto di miglioramento o degli spazi comuni (Viggianello, Francavilla in Sinni; Senise) o della fruibilità degli ambienti scolastici (Rotonda, Francavilla in Sinni, Senise, Castelluccio Inferiore, Chiaromonte e San Xxxxx Xxxxxxxx):
- Viggianello - Miglioramento della fruibilità degli ambienti scolastici dell’Istituto omnicomprensivo di Viggianello (scheda 4.1.1);
- Rotonda - Miglioramento della fruibilità degli ambienti scolastici dell’Istituto comprensivo Xxx Xxxxx (scheda 4.1.2);
- Francavilla in Sinni - Miglioramento della fruibilità degli ambienti scolastici dell’edificio Scolastico “Xxx Xxxxx” (scheda 4.1.3);
- Francavilla in Sinni - Miglioramento della fruibilità degli ambienti scolastici dell’edificio Scolastico “Xxxxxxx Xxxxxxx” (scheda 4.1.4);
- Senise - Efficientamento energetico e riqualificazione tecnologica dell’edificio scolastico elementare “Plesso Giardini” (scheda 4.1.5);
- Senise - Spazi comuni della Scuola Materna “Plesso Belvedere” e dell’edificio scolastico elementare “Plesso Giardini” (scheda 4.1.6);
- Castelluccio Inferiore - Efficientamento energetico dell’Istituto comprensivo “Xxx Xxxxx” (scheda 4.1.7);
- Chiaromonte - Miglioramento della fruibilità degli ambienti scolastici dell’edificio scolastico “Santa Lucia” (scheda 4.1.8);
- Senise - Efficientamento energetico dell’edificio scolastico dell’Istituto comprensivo “Xxxxxx Xxxx” (scheda 4.1.9);
- San Xxxxx Xxxxxxxx - Attrezzature didattiche e spazi potenziati presso il Polo unico Xxx Xxxxxxxx di San Xxxxx Xxxxxxxx (PZ) (scheda 4.1.10 e scheda 4.1.11);Senise -Riqualificazione del Campo Polivalente dell’ ISIS “X. XXXXXXXXXX” di Senise (Scheda 4.1.12).
A ciò si aggiunge l’avvio di un’azione sperimentale del sistema di trasporto scolastico (Scheda 4.1.13) dell’intera area.
4.2 INTERVENTI INFRASTRUTTURALI PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA, LABORATORI DI SETTORE E PER L’APPRENDIMENTO DELLE COMPETENZE CHIAVE
Ad integrazione delle azioni di riqualificazione del sistema immobiliare scolastico assicurate dall’azione 4.1 –
Miglioramento della fruibilità scolastica, in chiave complementare, si interverrà al fine di adeguare le dotazioni, gli spazi e le tecnologie a disposizione delle scuole ad una didattica moderna e rispondente sia al fabbisogno formativo individuale che al contesto territoriale, grazie alle risorse del PO FESR Basilicata 2014/2020.
Di seguito è riportato un riepilogo degli Istituti e plessi scolastici oggetto di intervento:
- San Xxxxx Xxxxxxxx - Attrezzature didattiche e spazi potenziati del Polo unico Xxx Xxxxxxxx (scheda 4.1.10);
- Castelluccio Inferiore - Attrezzature e laboratori della Scuola Media "E. Gianturco"- (Scheda 4.2.1);
- Scuole Secondarie di I grado dell’Area Interna Mercure Alto Sinni Xxx Xxxxxxxx - Attrezzature e Laboratori (Scheda 4.2.2).
4.3 – Potenziamento della qualità didattica e dell’offerta formativa
Dalle Scuole emerge un fabbisogno di competenze che risultino funzionali nell'ambito dell'azione complessiva di valorizzazione turistica del territorio promossa dalla Strategia Aree Interne, a seguito della quale si prevede una maggiore apertura del territorio e di conseguenza un incremento di presenze straniere. Tenuto conto delle esigenze cui si è fatto recentemente fronte con la progettualità finanziata a valere sui bandi pubblicati dal PON 2014/2020 e dei POR (FESR e FSE) 201472020 della regione Basilicata, sulla base delle citate esigenze, verranno promossi percorsi formativi per azioni laboratoriali e formazione linguistica e percorsi di alternanza scuola-lavoro-stage, in mobilità internazionale per gli studenti degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado definiti Mini Erasmus (Scheda 4.3.1).
I percorsi sono finalizzati all’ottenimento della certificazione linguistica A2 e B1 (secondo l’EQF – Certificazione Cambridge) ed è centrato sull’alunno che deve dimostrare di possedere e gestire la competenza linguistica nelle diverse prove d’esame. La certificazione esterna, oltre a costituire credito formativo spendibile nella scuola anche per gli esami di stato conclusivi del II ciclo di istruzione, è altresì riconosciuta fuori dai confini nazionali, in ambito lavorativo e di studio. L’intervento Minieramus sarà rivolto agli alunni dei due Istituti secondari di II grado che insistono sul territorio, tenuto conto dei Piani Triennali dell’Offerta Formativa degli stessi. I percorsi formativi di mobilità europea potranno essere finalizzati alla realizzazione di:
• azioni laboratoriali e studio della lingua inglese presso strutture qualificate in Paesi dell’UE, della durata di 2 settimane, con possibilità di rilascio della certificazione delle competenze linguistiche acquisite anche in uscita dal percorso;
• azioni di alternanza scuola lavoro - stage all’estero presso aziende con sede in Paesi dell’UE, selezionate rispetto ai profili formativi degli allievi, della durata di 2 settimane, con possibilità di rilascio della certificazione dei crediti secondo il sistema ECVET.
Nell’area emerge, inoltre, nel quadro di una rielaborazione della scuola laboratorio, promossa a livello nazionale con gli strumenti previsti dalla Buona Scuola, fra cui la nuova offerta formativa, l’alternanza scuola-lavoro, l'innovazione didattica e degli ambienti per l'apprendimento, la necessità di promuovere il rafforzamento della didattica incentrata sulle competenze che mette al centro l’apprendimento e la didattica laboratoriale nonché l’interesse e la motivazione dei soggetti che apprendono.
Sviluppare abilità, capacità e competenze diviene l’obiettivo primario del processo formativo e presupposto per l’inserimento nel mondo del lavoro e per un vero allineamento tra scuola e realtà produttiva. La strutturazione dell’ambiente di apprendimento diventa, pertanto, la condizione essenziale per raggiungere tale traguardo, giacché la simulazione di situazioni formative operative non può che favorire la maturazione di competenze che divengono il risultato di una pratica e di un processo di riflessione. Occorre, tuttavia ricordare che il laboratorio non è solo lo spazio fisico attrezzato in maniera specifica, ma una situazione ed una modalità di lavoro dove alunni e docenti progettano, sperimentano e rendono attiva la loro forza creativa. Occorre, dunque potenziare e supportare l'utilizzo integrato dei citati strumenti forniti dalla Buona Scuola sia attraverso la realizzazione di interventi formativi curriculari per elevare il livello professionale degli studenti in relazione ai profili tecnici prescelti all’atto di iscrizione alla scuola sia con interventi di sistema, atti a rendere più efficace ed efficiente la capacità della scuola di sostenere le sfide del sistema duale come quelli definiti:
- nella Scheda 4.3.2 “La scuola nella scuola - A”: saranno realizzabili moduli formativi specifici per gli alunni, ad esempio, per l’apprendimento dell’utilizzo di strumentazione acquistata dall’Istituto nell’ambito dei finanziamenti ottenuti con la Buona scuola, con il supporto di docenti/esperti esterni, anche previa formazione ai docenti che seguiranno poi i laboratori durante l’orario scolastico;
- nella Scheda 4.3.3 “La scuola nella scuola-B”: Il progetto intende realizzare azioni finalizzate alla modellizzazione del sistema Apprendistato di I livello, rivedendo le criticità del percorso in via di realizzazione e validando i punti di forza, sia nella documentazione che nella pratica presso le aziende.
4.4 – INTERVENTI EXTRACURRICULARI: - “LA SCUOLA OLTRE LA SCUOLA"
Ciascuna istituzione scolastica dell’Area, al di là del numero degli alunni e del ciclo formativo di competenza, sente forte, oggi più del passato, la responsabilità di svolgere, a latere delle azioni didattiche, funzioni di coesione sociale. È’ sempre più comune la tendenza all’estraneità rispetto al proprio ambiente di appartenenza con il grave rischio di non conoscerlo ed apprezzarlo nelle sue risorse e potenzialità. Vicini al proprio ambiente ma poco consapevoli delle proprie origini. Del loro contesto di appartenenza, i giovani conoscono poco e molti sono gli elementi che sfuggono alla loro attenzione. A questo va aggiunto che la consapevolezza di sé e la costruzione della propria identità derivano in buona parte dal senso che ciascun individuo dà al proprio vissuto personale e sociale. Se i legami sono deboli, le coscienze sono inevitabilmente fragili. Fortemente percettibili sono, infatti, le fragilità emotive dei giovani di fronte alle difficoltà e dinanzi a situazioni di instabilità. Essi richiedono certezze e punti fermi, attraverso cui orientarsi; chiedono, anche se in modo indiretto, di essere ascoltati ed esprimono, non di rado, il bisogno di essere guidati in percorsi di autoconsapevolezza. Allo scopo, dunque, di ricostruire il senso di appartenenza delle nuove generazioni e di fornire loro motivazione al superamento delle fragilità emotive, gli Istituti scolastici secondari di I° e II° grado presenteranno proposte progettuali inerenti i seguenti temi:
• La scuola che favorisce il protagonismo attivo degli alunni
• La scuola che promuove il benessere e lo stare bene
Lo scopo è sostanzialmente quello di mitigare l’effetto dell’indebolimento del senso di appartenenza negli studenti, favorire il protagonismo attivo degli studenti per sviluppare sia abilità trasversali alla vita che competenze per l’apprendimento permanente e ridurre le fragilità emotive e il disagio generazionale negli stessi, attraverso:
• la realizzazione di attività laboratoriali in orario extracurriculare (informatica e lingue straniere);
• la costruzione di percorsi espressivi con il supporto di esperti del settore;
• l’ampliamento dell’offerta formativa con attività motivanti esplorando nuovi filoni formativi emergenti quali cinema e comunicazione (laboratori di teatro e musica);
• l’attivazione di sportelli di ascolto psicologici per alunni, docenti e genitori;
• percorsi di orientamento per potenziare i processi di autoconsapevolezza.
L’intervento risponde non solo alle esigenze raccolte per l’Area ma è coerente con l’intento programmatorio esplicitato nel Po FSE di realizzare, nell’ambito degli interventi finalizzati a ridurre il dropout, azioni di supporto al diritto allo studio rivolte al rafforzamento dell’apprendimento e dell’inclusione, attraverso sostegno didattico ed attività integrative, anche a natura extracurricolare, agendo ove del caso anche sul sistema-famiglia, al fine di mitigare gli eventuali ostacoli alla regolare partecipazione agli studi.
AZIONE 5 – SANITA’
Lo scenario desiderato emerso durante lo scouting tematico del 20 novembre 2017 a Chiaromonte e dei tavoli tecnici già svoltisi ha confermato quali risultati attesi da perseguire con la strategia, il miglioramento della capacità di primo soccorso al fine di ridurre i tempi di azione e l’incremento della risposta a livello locale riducendo il numero di ricoveri e la pressione sui plessi ospedalieri.
Di seguito sono elencate le priorità di investimento che sono emerse in materia di sistema sanitario.
5.1– Potenziamento dell’Ospedale di Chiaromonte
L’Azienda Sanitaria di Potenza (ASP) a livello operativo assicura nelle aree interne l’erogazione delle prestazioni sanitarie mediante i POD (Presidi Ospedalieri Distrettuali). Ognuna di queste strutture a vocazione distrettuale/ospedaliera/territoriale deve operare orientando le attività tenendo conto degli obiettivi della programmazione nazionale, regionale ma soprattutto dei bisogni sanitari della popolazione spesso mutevoli e differenziati. I POD devono essere portatori di sviluppo dei percorsi diagnostici, terapeutici e di quelli volti a garantire la continuità assistenziale con la presa in carico globale del cittadino/utente.
In particolare è opportuno evidenziare che la bassa densità di popolazione nelle aree interne associata ad un aumento delle malattie croniche e degenerative nonché ad un incremento dell’invecchiamento della popolazione, impone la necessità di potenziare e sviluppare azioni e strategie di sistema volte ad avvicinare sempre più l’offerta sanitaria agli utenti. Ecco perché la Regione, nell’ambito di un più ampio programma di assistenza territoriale indirizzata prevalentemente a soggetti fragili e/o affetti da patologie croniche e degenerative, ha deciso di migliorare l’erogazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale, sia a livello territoriale che nei Presidi Ospedalieri Distrettuali (tra cui quello di Chiaromonte) utilizzando anche altri finanziamenti.
A riguardo è il caso di rilevare che in Regione Basilicata è in via di definizione la Rete Oncologica Regionale ed un progetto di Assistenza Domiciliare da realizzarsi con fondi europei.
In tale contesto la programmazione regionale ha dato una nuova collocazione al Presidio Ospedaliero di Chiaromonte mediante una forte e ampia vocazione riabilitativa sia di tipo rieducativo che di reinserimento. Da ciò l’attivazione di una U.O. di Lungodegenza riabilitativa, il rafforzamento di Residenze Sanitarie già esistenti (Disturbo Comportamento Alimentare - DCA, Centro Riabilitazione Alcologica - CRA, Residenza Sanitaria Assistita - RSA, Centro per l’Autismo), realtà sanitarie attrattive sia in ambito regionale che extra-regionale. Inoltre, è opportuno evidenziare che nell’ambito dell’Emergenza-Urgenza, il Punto Territoriale di Soccorso eroga circa 3.000 prestazioni/anno. Nel territorio dell’ASP il POD di Chiaromonte è individuato quale centro di chirurgia della cataratta, rivolta soprattutto agli anziani. L’ASP ha già investito di recente sul POD con l’acquisto di un telecomandato, di un mammografo, di un ecografo di fascia alta e di due portatili.
L’implementazione tecnologica del POD con ulteriori e specifiche attrezzature sanitarie (cfr. Scheda 5.1.1) è una importante soluzione al disagio della popolazione dell’area interna di riferimento costretta a lunghi spostamenti per avere risposte diagnostiche veloci ed essenziali al percorso terapeutico. L’operazione è volta a rafforzare l’offerta di prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e di diagnostica erogate prevalentemente a livello territoriale.
L’operazione consentirà di:
- ridurre la migrazione sanitaria per le prestazioni di diagnostica radiologica di alta tecnologia;
- garantire pari opportunità di salute alla popolazione dell’area rispetto alle altre aree della Regione;
- raggiungere fasce di popolazione “deboli”
- elevare lo standard di assistenza del POD
Inoltre, unitamente al potenziamento dei centri di raccordo descritti al punto seguente 5.2 ed al progetto di telemedicina regionale di cui al capitolo 6 (Misure di contesto), verrà decisamente incrementata la
connessione tra operatori, pazienti e famiglia attraverso modelli assistenziali innovativi maggiormente incentrati sul cittadino.
5.2– CENTRI DI RACCORDO TERRITORIALI PER LA SALUTE (POLIAMBULATORI)
Oltre alla riduzione dei tempi di percorrenza presso i plessi ospedalieri attraverso interventi sulle arterie stradali, potenziamento dell’elisoccorso e creazione di taxi sociale, l’area ha deciso di promuovere attraverso la strategia un’opera di ammodernamento dei poliambulatori presenti in ogni comune proprio nell’ottica di dare un segno tangibile ed immediato ai propri cittadini che punti sia a dare risposte sanitarie concrete che ad innalzare la percezione di una sanità pubblica maggiormente presente ed organizzata sul territorio.
Nei comuni sono presenti strutture di proprietà pubblica (comunale o regionale) adibite a sede di PTS 118, guardia medica o medico di famiglia che saranno interessate da tale ammodernamento.
L’intervento migliorerà l’efficienza della struttura sanitaria sia attraverso lavori di adeguamento edilizio che attraverso la dotazione di apparecchiature tecnologiche anche in grado di recepire futuri interventi di telemedicina che la Regione sta mettendo in campo con fondi diversi da quelli SNAI (vd strategia cap. 6 misure di contesto) (cfr. Scheda 5.2.1).
5.3 – UN DEFIBRILLATORE IN OGNI COMUNE
Il progetto realizzerà una rete capillare di presidi dedicati all’emergenza sanitaria cardiovascolare. Pur essendo imperniato sul volontariato, il progetto garantirà la presenza di volontari formati, certificati, aggiornati e funzionalmente collegati alla Centrale operativa 118. Si tratta di un modello sperimentato per la Protezione civile che ha dato buoni risultai di efficienza ed affidabilità (cfr. Scheda 5.3.1).
5.4 – INCREMENTO DELLA FORMAZIONE DI PERSONALE OSS
L’area MASVS è caratterizzata, dal un punto di vista demografico, da una forte presenza di popolazione con almeno 65 anni spesso affetta da patologie croniche e da un basso numero di nascite. Inoltre dall’analisi degli indicatori per la diagnosi della situazione sociale, demografica, economica e dei servizi essenziali delle Aree Interne ("Diagnosi aperta") risulta particolarmente bassa la percentuale di anziani ultrasessantacinquenni residenti trattati in Assistenza Domiciliare Integrata (ADI).
Le patologie croniche prese in considerazione sono: le affezioni del sistema circolatorio, l’insufficienza cardiaca, I’ insufficienza renale cronica, l’insufficienza respiratoria cronica, il diabete e le neoplasie.
Il tasso di ospedalizzazione dei residenti risulta essere superiore rispetto al restante territorio regionale. I servizi sanitari offerti nell’area non riescono a soddisfare il bisogno espresso dalla popolazione residente, specie di quella anziana. Per ridurre il ricorso a servizi ospedalieri evitabili o per mantenere stabile il livello di cronicità, risulta essere essenziale avere un affiancamento professionale costante calibrato sulle caratteristiche specifiche dell’anziano.
Lo sviluppo della rete dell’assistenza territoriale integrata per la presa in carico pro-attiva della fragilità e la riduzione dell’esclusione sociale, diventa, quindi, la parte centrale della riorganizzazione del servizio socio- sanitario assistenziale per far fronte alle sfide dell’area. Tale sviluppo passa necessariamente sulla necessità di garantire supporto sul territorio tramite personale qualificato che svolga attività indirizzata a soddisfare i bisogni primari della persona, nell’ambito delle proprie aree di competenza, in un contesto sia sociale che sanitario. In tale contesto la figura professionale che appare maggiormente in grado di favorire il benessere dell’utente, la sua autonomia e integrazione sociale è quella dell’OSS, che permette l'occupazione presso cooperative, associazioni territoriali e di rete, enti pubblici e privati (Aziende Ospedaliere, Aziende Sanitarie e Case di Cura), centri, gruppi, comunità e servizi residenziali o semi-residenziali. L’OSS, infatti, svolge attività di cura e di assistenza alle persone in condizioni di disagio o di non autosufficienza sul piano fisico e/o psichico, collaborando con gli altri operatori preposti all’assistenza sanitaria e a quella sociale.
La Qualifica Professionale di Operatore Socio Sanitario permette l'occupazione presso le cooperative, le associazioni territoriali e di rete, enti pubblici e privati (Aziende Ospedaliere, Aziende Sanitarie e Case di
Cura), centri, gruppi, comunità e servizi residenziali o semi-residenziali. Importante da ricordare è che la Qualifica di Operatore Socio Sanitario (OSS) è valida in tutto il territorio nazionale anche se i Corsi di Formazione sono organizzati dalla Regione Basilicata. Per assicurare, poi, che i soggetti formati non abbandonino il territorio appare necessario agire in una logica di integrazione degli interventi associando la formazione all’incentivo occupazionale a favore di cooperative, associazioni territoriali e di rete, strutture private del territorio disposte ad assumere le persone formate (cfr. Scheda 5.4.1).
5.5– CREAZIONE DI PUNTI DI ELISOCCORSO
Tutti gli interventi di potenziamento del sistema sanitario risulteranno parziali se non addirittura inefficaci se non si interverrà contemporaneamente sull’accessibilità ai luoghi di cura.
In quest’area il tempo che intercorre tra l’inizio della chiamata telefonica alla Centrale Operativa e l’arrivo del primo mezzo di soccorso sul posto è davvero eccessivo! Anche per intervenire in modo deciso sul tema dell’emergenza-urgenza sanitaria la Regione Basilicata il 24 gennaio 2018 ha sottoscritto un Accordo di Programma con l’Area Interna in materia di Viabilità, argomento questo trattato in maniera specifica al paragrafo “Trasporti e viabilità”, al quale si affiancherà una capillare predisposizione di punti di elisoccorso notturno nei paesi di San Giorgio (località in corso di definizione), di Cersosimo – Area Campo Sportivo, di Noepoli – (località in corso di definizione), di San Xxxxx Xxxxxxxx – Via A. Salinari, di Terranova di Pollino – Campo sportivo via Xxxx Xxxx, di Carbone (località in corso di definizione), di Calvera – Località Fosso Fontana, di Teana – Campo sportivo comunale, di Fardella – Parco Barbattavio, di Castelluccio Superiore – (località in corso di definizione), di Castronuovo Sant’Xxxxxx – C.da Camminarea, Comune di Viggianello – (località in corso di definizione), di Rotonda (località in corso di definizione).
Il Sistema Sanitario dell’Emergenza Urgenza in Basilicata ha una dimensione regionale ed è regolamentato dalla L.R. 21/99, tale legge istituisce “Basilicata Soccorso” quale organismo comune delle Aziende Sanitarie Regionali. All’interno di un intervento di soccorso integrato, così come già è nelle peculiarità di Basilicata soccorso, l’intervento consentirà un immediato trasporto da un ospedale all’altro. L’elisoccorso verrà attivato dalla Centrale Operativa 118 in funzione della tipologia di intervento sanitario da effettuare.
L’eliambulanza potrà atterrare in notturno esclusivamente sulle superfici autorizzate.
L’intervento prevede l’adeguamento funzionale delle aree di atterraggio secondo la normativa vigente. Pertanto, nell’ottica di ottimizzare le prestazioni rese nell’ambito del Sistema Sanitario Regionale dell’Emergenza Urgenza, i comuni dell’area hanno fatto richiesta d’inserimento delle località nella rete dei punti di atterraggio notturno. Si stimano costi di gestione piuttosto bassi, già sperimentati in altre aree a carico della Regione Basilicata (cfr. Scheda 5.5.1).
5.6- ATTIVAZIONE DI UN TAXI SOCIALE
L’intervento intende attivare un taxi sociale soprattutto per facilitare il raggiungimento del CROB (Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata) di Rionero ai cittadini dell’area interna (cfr. Scheda 5.6.1).
AZIONE 6 – INCLUSIONE SOCIALE
Gli interventi strutturali sul sistema sanitario e sull’accesso alla cura tuttavia non sono sufficienti a rispondere alla domanda di salute che proviene da questi territori. La fragilità dell’area interna è anche una fragilità emotiva, più difficile da misurare con indicatori di risultato e per questo più complessa da fronteggiare. Permane, purtroppo, la correlazione tra vecchiaia e malattia, tra vecchiaia e dipendenza, tra vecchiaia e solitudine, tra vecchiaia e invalidità. Chi vive in queste comunità spesso è accompagnato dal disagio esistenziale che nasce dal fatto di non aver avere avuto quella vita soddisfacente che pensava di meritare o piuttosto perché la condizione di anzianità lo espone a maggiori rischi di emarginazione sociale. Rimane, e non viene sufficientemente compensata dal nostro sistema sociale, previdenziale e sanitario, la correlazione tra vecchiaia e povertà, che purtroppo aggiunge la non autosufficienza economica alla non
autosufficienza funzionale. Anche nell’ambito della Inclusione Sociale l’amministrazione regionale affiancherà la strategia AI attraverso una programmazione di settore recentemente avviata. A fronte di tutto ciò il livello di dotazione di infrastrutture sociali, culturali e sanitarie non è ancora pienamente in grado di soddisfare le esigenza di tutta la cittadinanza. Spesso ad essere penalizzate sono proprio le fasce di popolazione residenti in zone rurali molto distanti dal centro urbano e poco servite da mezzi pubblici.
Tuttavia, la popolazione dell’Ambito Lagonegrese Pollino si trova ad affrontare situazioni di isolamento infrastrutturale, cui ne consegue in modo particolare quello a carattere sociale.
Dato facilmente riscontrabile a seguito del progressivo aumento di richieste di attivazione di servizi rivolti a persone in difficoltà, con particolare riguardo verso le tre aree d’intervento previste dal Piano Sociale di Zona, anziani, disabili e minori, ma anche verso altre aree ad alto rischio di disagio sociale, come persone con disturbi del comportamento e con forme di dipendenza, e ad alto rischio di esclusione sociale ed economica, come indigenti, detenuti ed immigrati. Considerando che il livello di dotazione di infrastrutture sociali, culturali e sanitarie non è ancora pienamente in grado di soddisfare le esigenza di tutta la cittadinanza, spesso ad essere penalizzate sono proprio le fasce di popolazione residenti in zone rurali molto distanti dal centro urbano e poco servite da mezzi pubblici. Ne consegue una seria difficoltà della popolazione delle aree interne a raggiungere i luoghi di cura e le strutture che erogano servizi socio-sanitari e socio-assistenziali.
Gli obiettivi che si pone l’ipotesi progettuale da candidare al Programma PO FESR Basilicata 2014/2020, sono calibrati rispetto alla popolazione e coerenti con il nuovo modello di Welfare dettato dalle linee programmatiche e legislative della Regione Basilicata, in particolar modo con la legge regionale n.4/2007 sulla “Rete regionale integrata dei servizi di cittadinanza sociale”.
La strategia, anche al fine di evitare frammentazioni o duplicazioni oltre che una maggiore sostenibilità futura, si unirà al lavoro già avviato al fine di rispondere a quei bisogni inevasi che non hanno trovato sufficiente spazio nella procedura selettiva negoziale descritta nel capitolo 6 - misure di contesto. In quest’ottica l’area ha proposto di “completare” la dotazione di infrastrutture per il sociale rivolte agli anziani a San Xxxxx Xxxxxxxx (Scheda 6.1.1), Carbone (Scheda 6.1.2) e Castronuovo X. Xxxxxx (Scheda 6.1.3), alla disabilità attraverso il completamento del Dopo di Noi a Francavilla in Sinni (Scheda 6.1.4) e Centro diurno sociale Autismo a Senise (Scheda 6.1.5 ), ai minori attraverso gli interventi sul Centro sociale "Valle Mercure" a Viggianello (Scheda 6.1.6) e il campus a Fardella (Scheda 6.1.7) ed all’infanzia mediante l’asilo nido di San Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx (Scheda 6.1.8) e la creazione di aree di gioco presso il Lago Monte Xxxxxxx di Senise (Scheda 6.1.9).
Un ulteriore fabbisogno diffuso riguarda le persone fragili che non riescono ad orientarsi nella complessità delle prestazioni socio-assistenziali. Le modalità di fruizione delle prestazioni offerte è diversificato e orientarsi nella complessità dei servizi risulta spesso complesso per coloro che si trovano nella necessità di dover acquisire informazioni complete.
Lo sviluppo della rete dell’assistenza territoriale integrata per la presa in carico pro-attiva della fragilità e la riduzione dell’esclusione sociale diventa la parte centrale della riorganizzazione del servizio socio-sanitario- assistenziale per far fronte alle sfide dell’area. L’intervento dell’area, avvalendosi di nuove metodologie e strumenti, intende fornire risposte unitarie ai bisogni socio-sanitari e assistenziali delle persone “fragili”. Al centro dell’azione viene posta la persona la cui cura è centrata sulla relazione, ovvero sull’interazione tra utente, famiglia e professionisti.
Al fine, dunque, di garantire alle persone in condizione di vulnerabilità socio-economica un sistema di servizi modulare e flessibile a supporto del mantenimento delle capacità relazionali, di cura di sé e dell’ambiente domestico al fine di favorire la permanenza presso il proprio domicilio, anche in presenza di lieve e/o media perdita di autonomia personale, sull’intero territorio dell’Area verranno implementati progetti di Inclusione Sociale (Scheda 6.2) finalizzati a:
• sostenere la domiciliarità, la permanenza nel proprio luogo di vita e di relazioni;
• supportare l’accesso ai servizi socio-sanitari per anziani, disabili, minori e appartenenti ad altre aree ad alto rischio di disagio sociale;
• supportare l’accesso ai servizi socio-culturali soprattutto per quelli che per condizione economica e/o relazionale negativa sono a rischio di solitudini involontarie;
• promuovere un processo di presa in carico secondo modalità innovative ed espressive che valorizzino anche l’aspetto ludico e animativi per un miglioramento della qualità di vita;
• consolidare reti territoriali a sostegno della popolazione target individuata a rischio di esclusione sociale attraverso lo sviluppo di luoghi di incontro per la vita di relazione.
AZIONE 7 – EFFICIENTAMENTO ENERGETICO
Seguendo le linee guida "come sviluppare un piano di azione per l’energia sostenibile - PAES" predisposto dalla UE, ognuno dei comuni ha previsto nei Piani una vera e propria strategia per il perseguimento degli obiettivi energetici.
7.1 - Efficientamento energetico Edifici
Al fine di dare uniformità all’azione da intraprendere, di concerto, si è deciso di concentrare gli interventi guardando preferenzialmente al contenimento dei consumi più che alla nuova produzione e, dunque, all’efficientamento e al risparmio energetico sugli edifici pubblici attraverso la realizzazione di interventi di isolamento dell’involucro edilizio, di sostituzione degli infissi, di coibentazione (copertura isolata, cappotto termico, parete vegetale, pittura riflettente) piuttosto che messa in efficienza o sostituzione degli impianti di riscaldamento, raffrescamento, climatizzazione, produzione di acqua calda sanitaria e illuminazione; come programmato nei comuni di (San Xxxxx Xxxxxxxx (Scheda 7.1.1), Calvera (Scheda 7.1.2), Fardella (Scheda 7.1.3), Chiaromonte (Scheda 7.1.4), Senise (Scheda 7.1.5), Francavilla in Sinni (Scheda 7.1.6), Castelluccio Inferiore (Scheda 7.1.7).
7.2 - Efficientamento energetico impianti pubblica illuminazione
Parallelamente si intende procedere all’efficientamento energetico della pubblica illuminazione nei comuni di San Xxxxxxx Xxxxxx (Scheda 7.2.1), Cersosimo (Scheda 7.2.2), Noepoli (Scheda 7.2.3), San Xxxxx Xxxxxxxx (Scheda 7.2.4), San Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx (Scheda 7.2.5), Terranova di Pollino (Scheda 7.2.6), Carbone (Scheda 7.2.7), Calvera (Scheda 7.2.8), Teana (Scheda 7.2.9), Fardella (Scheda 7.2.10), Chiaromonte (Scheda 7.2.11), Castronuovo Sant’Xxxxxx (Scheda 7.2.12), Francavilla in Sinni (Scheda 7.2.13), Viggianello (Scheda 7.2.14), Castelluccio Inferiore (Scheda 7.2.15), San Xxxxxxxx Xxxxxx (Scheda 7.2.16), Castelluccio Superiore (Scheda 7.2.17) e Rotonda (Scheda 7.2.18).
AZIONE 8 – VIABILITA’ E MOBILITA’
8.1 VIABILITA’ E MOBILITA’
Intervenire in maniera diffusa sulla rete di infrastrutture viarie, troppo spesso messe a dura prova dalla fragile orografia del territorio, sarà l’altra importante leva per il raggiungimento dei risultati attesi.
La Regione Basilicata ha deciso di allocare 13,40 Meuro per la viabilità stradale dell’area MASVS. Con procedura “stralcio” tra la fine dicembre 2017 e la metà di gennaio 2018 sono state selezionate a valere sull’Asse 6 del PO FESR Basilicata 2014-2020 le operazioni in materia di viabilità.
L’Area disporrà, considerato anche i 6,6 Meuro di overbooking per il completamento della strada Serrapotina, di 20 Meuro per migliorare la viabilità sia interna che di collegamento con i maggiori centri regionali. Dei 20 Meuro sono destinati 13 Meuro al completamento della storica arteria “Serrapotina”. Come si evince dall’elenco riportato di seguito, eccezion fatta per l’intervento sulla strada comunale –che
consente di raggiungere più agevolmente le già citate Piste da sci di Terranova), gli interventi riguardano le strade provinciali.
ID – Numero identificativo dell’operazione (Codice Intervento Area Interna) | Denominazione dell'operazione (Intervento/tratto stradale e relazione) | Beneficiario ex art. 2, co.10, del Reg. Gen. 1303/2013 | Costo totale a valere sull'azione 7B.7.4.1 del PO FESR Basilicata 2014-2020 | Costo previsto a valere su fondi CIPE- FSC |
1 | Serrapotina I STRALCIO (completamento, per stralcio) | Provincia di Potenza | 6.400.000,00 | 6.600.000,00 |
2 | XX 00 xx XX XX 000 (tratto Teana - Teana / Fardella / Chiaromonte) | Provincia di Potenza | 300.000,00 | |
3 | XX x. 00 ( Xxxxxxx ) | Xxxxxxxxx xx Xxxxxxx | 50.000,00 | |
4 | SP. ex SS 92 (indicato erroneamente come Sarmentana) dal bivio di Cersosimo al bivio San Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx ed S.P. n. 63 tratto fino al centro abitato di X. Xxxxxxxxxx Albanese | Provincia di Potenza | 900.000,00 | |
5 | XX x.00 (Xxxxxxxxx xx Xxxxxxx ) 00 xx | Xxxxxxxxx xx Xxxxxxx | 700.000,00 | |
6 | XX x.00 (Xxx Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx/Xxxxxxxxxxx xx Xxxxx) | Xxxxxxxxx xx Xxxxxxx | 1.000.000,00 | |
7 | XX x.00 Xxxxxxx (xxxxx sportivo/ bivio Sarmentana) | Provincia di Potenza | 300.000,00 | |
8 | XX x.00 xx Xxxxxxxxxx (XxxxxxXxx / X. Xxxxx Xxxxxxxx (xxxxxxxx erroneamento come SP . 481) | Provincia di Potenza | 300.000,00 | |
9 | XX x. 0 (xxxxxxxxx xx Xxxxxx) Noepoli-Valsinni per collegamento San Xxxxxxx Xxxxxx con SP "Sarmentana" | Provincia di Matera | 500.000,00 | |
10 | Strada comunale Casa del Conte - Piste da sci (Terranova) | Comune di Terranova di Pollno | 300.000,00 | |
11 | XX x.0 (Xxxxxxx / Xxxxxxxxxxx) | Xxxxxxxxx xx Xxxxxxx | 1.600.000,00 | |
13 | XX 000 (Xxx Xxxxxxxx Xxxxxx/Xxxxxxx/Xxxxxxxxxxx) | Xxxxxxxxx xx Xxxxxxx | 350.000,00 | |
14 | SP n.46 (Castelluccio Inferiore/Castelluccio Superiore/Sinnica) | Provincia di Potenza | 700.000,00 | |
Totale | 20.000.000,00 |
Eventuali economie di gara saranno impiegate per far fronte ad altre esigenze emerse nell’area dando priorità alla messa in sicurezza di alcuni tratti stradali come ad esempio quello evidenziato dal Comune di Calvera relativamente allo “stralcio n. 4” a monte della Serrapotina che serve l’intera sub-area del Serrapotamo.
Sul fronte della mobilità, secondo quanto annunciato durante l’incontro-scouting svoltosi a San Xxxxx Xxxxxxxx in data 21 settembre 2018, si è concluso l’iter di redazione della proposta di Piano dei Trasporti di Xxxxxx. Tra le finalità perseguite dal Piano vi è la riorganizzazione del TPL finalizzata all’efficientamento di tutto il sistema trasportistico, in particolare attraverso la eliminazione delle sovrapposizioni e la ridefinizione della logistica intermodale. La UTOR (Unità di Trasporto Ottimale di Rete) in cui rientra pienamente l’AI MASVS avrà una rete fondamentale portante secondo un asse che collega Francavilla in Sinni, Xxxxxx e Lagonegro nella direzione SA-NA, in tali centri maggiori hanno sede delle aree d’interscambio presso cui confluiranno i mezzi che dai centri minori condurranno sull’asse portante. Oltre ai tre paesi citati
l’asse sarà allungato in direzione est a Senise che, unitamente a Francavilla, costituisce il centro di riferimento per i maggiori servizi per l’area MASVS.
8.2 –POTENZIAMENTO DEI SERVIZI DI TRASPORTO PUBBLICO DEDICATI PER LE ATTIVITÀ SCOLASTICHE ED EXTRASCOLASTICHE Come sopra accennato, il potenziamento dell’offerta scolastica, oltre al miglioramento della didattica e alla razionalizzazione dell’edilizia scolastica (cfr. l’intervento di realizzazione del Polo Comprensivo Unico per il Sarmento e i 12 interventi di cui all’Azione 4 della strategia), sarà garantito anche attraverso il miglioramento della “connettività” fisica in termini di qualità dei collegamenti offerti.
Pertanto, alla luce della situazione di contesto descritta nel paragrafo 1.2.4 della strategia, su richiesta unanime dei 19 comuni si è scelto di prevedere in seno alla strategia un intervento specifico che aggredisca il problema della mobilità dei minori residenti nell’area non solo verso gli istituti scolastici ma anche verso i centri sportivi e di aggregazione. Questo risulta in linea, peraltro, anche con un orientamento giurisprudenziale derivante da un pronunciamento del Consiglio di Stato che con Sentenza 809/18 ha ribadito che il diritto al trasporto scolastico è da intendere come diritto soggettivo allo studio costituzionalmente garantito, condannando una regione a sostenere le spese del trasporto.
Il servizio scolastico è infatti un servizio di accompagnamento teso a garantire il pieno esercizio dei diritti civili e sociali, nonché una migliore qualità della vita ai cittadini dell’area che versano in condizioni oggettive di svantaggio, promuovendo l’autonomia dei soggetti a rischio emarginazione relativa e favorendo un migliore inserimento nel contesto sociale presente e futuro.
Se è vero che la crescita intellettiva e culturale degli studenti passa anche attraverso le attività extracurriculari, è innegabile che l’accesso a tali servizi non può essere demandato esclusivamente alle famiglie.
Si tratta di un intervento di potenziamento del servizio di trasporto scolastico ed extra scolastico (Legge di stabilità- cfr. Scheda 8.2.1) grazie al quale le risorse della strategia SNAI si aggiungono (e non si sostituiscono) a quelle già assicurate dai Comuni per il trasporto scolastico; infatti, fermo restando gli oneri per il trasporto già attualmente sostenuti da alcuni Enti:
- nel caso dei succitati Comuni, a causa del recente piano di dimensionamento scolastico, non sono più presente la scuola dell’Infanzia, la scuola primaria e/o secondaria di I grado, pertanto, l’intervento SNAI ha la finalità di fronteggiare i sopraggiunti costi di trasporto per consentire agli studenti di raggiungere i più vicini Plessi scolastici.
- nel caso dei sei Comuni della Xxx Xxxxxxxx, in particolare, si tratta di far fronte ai costi di trasporto verso il nuovo Polo scolastico della Xxx Xxxxxxxx che ha, tra i vari vantaggi, quello di superare il problema delle pluriclassi e di assicurare un più adeguato ambiente scolastico a partire dall’A.S. 2021/2022.I chilometri complessivamente percorsi dai 6 comuni verso il Polo Unico sono 128.
- in tutti i Comuni (ossia sia in quelli in cui non vi sono sedi di plessi scolastici che in quelli in cui vi sono) in aggiunta al servizio di scuolabus già presente (indirizzato soprattutto agli allievi residenti nelle contrade e/o frazioni) si intende potenziare il servizio per garantire corse che favoriscano, anche per gli studenti delle scuole secondarie di II grado, percorsi extracurriculari (solitamente pomeridiani, ad esempio quelli attivati grazie ai progetti finanziati dal PON Scuola 2014/2020 o dallo stesso POR FSE e POR FESR Basilicata 2014/2020 inclusi nella strategia (cfr.- Scheda 4.3.1 “MINIERASMUS"; Scheda 4.3.2, “La Scuola nella Scuola”-A; Scheda 4.3.3, “La Scuola nella Scuola”-B;; Scheda 4.2.2 - Attrezzature e Laboratori - Scuole Secondarie di I grado dell’Area Interna Mercure Alto Sinni Xxx Xxxxxxxx ).
Si evidenzia che, in alcuni comuni sedi di plessi scolastici, soprattutto in quelli di più grande estensione territoriale, il servizio dello scuolabus deve effettuare un percorso molto lungo creando disagi ad alcuni
allievi che prendono lo scuolabus troppo presto al mattino (esempio ore 7.00) o al contrario che entrano in ritardo a scuola. Pertanto, il potenziamento del servizio di trasporto scolastico consentirebbe di aggiungere ulteriori corse e limitare il disagio suddetto.
Solo organizzando assieme il servizio di trasporto scolastico potranno ottenersi economie di scala divenute ormai indispensabili per la sostenibilità delle prestazioni offerte. Pertanto, per giungere alla definizione puntuale degli interventi e alla copianificazione dei servizi sarà opportuna la realizzazione di un progetto unitario relativo all’intera area con cui saranno definiti:
• l’individuazione puntuale dei bisogni dei singoli comuni;
• la descrizione delle prestazioni necessarie a soddisfare i suddetti bisogni;
• la logistica del servizio in cui saranno indicate le caratteristiche, l’accesso, le eventuali modalità di contribuzione dell’utenza al servizio, i casi di sospensione del servizio, le modalità di coordinamento per favorire spostamenti collettivi di diverse fasce di età di utenti.
Il servizio, riferito all’anno scolastico, consiste nel trasporto degli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1° e 2° grado dei 19 comuni dell’AI, fino ai plessi scolastici frequentati e viceversa.
Il servizio è articolato su n. 6 (sei) giorni settimanali, in orario antimeridiano e pomeridiano realizzato nell’arco temporale di n. 9 mesi, per l’intera durata del calendario scolastico.
Sono previsti anche i trasferimenti, per l’intera durata del calendario scolastico per accedere a centri sporti e/o luoghi di aggregazione che verranno stabiliti singolarmente dai vari comuni in fase di progettazione dell’intervento.
Il costo dell’intero servizio è stato stimato sulla base degli oneri aggiuntivi a quelli attualmente sostenuti con risorse dei Comuni dell’area per potenziare il servizio di trasporto come sopra descritto con costi indicativi annui che oscillano da un minimo di 18.000,00 euro ad un massimo di 25.000,00 euro/Comune.
Il Servizio sarà garantito per 4 anni scolastici a partire dall’anno scolastico 2020/2021 con le risorse della Legge di stabilita della SNAI per un ammontare complessivo di circa 1,853 Meuro.
A partire dal quinto anno scolastico il costo del servizio sarà a carico del bilancio regionale.
5. L’ORGANIZZAZIONE PROGRAMMATICA E FINANZIARIA
Lo sviluppo della strategia si è costruito su uno schema finanziario plurifondo, in modo da far convergere diverse fonti di finanziamento: POR FESR Basilicata 2014/2020 – POC Basilicata 2014/2020 - POR FSE Basilicata 2014/2020 - PSR FEASR Basilicata 2014/2020 – Risorse SNAI stanziate con Legge di Stabilità e Fondi ministeriali su politiche ordinarie.
Nel seguente prospetto si riporta il quadro finanziario definito nel rispetto delle procedure di selezione delle operazioni previste per i programmi regionali a valere sui fondi SIE 2014-2020 dettagliato per azione, interventi e, quindi, risultati attesi. Si evidenzia altresì che per ciascun azione sono stati anche richiamati gli indicatori attenendosi a quelli indicati nei PO al fine di evitare problemi in fase di associazione degli stessi in fase di redazione di ciascuna scheda intervento; dove possibile sono stati inseriti gli indicatori di risultato coerenti con i PO e presenti nello schema SNAI.
IL PIANO DEL BUON VIVERE
POLLINO OPEN FUTURE | TEMA: AGRICOLTURA | RISORSE FINANZIARIE | ||||||
AZIONI | INTERVENTI | SCHEDE | RISULTATI ATTESI | INDICATORI | FONDO | MISURA | IMPORTO [EURO] | |
AZIONE 1 LA BIODIVERSITÀ COME LEVA PER LO SVILUPPO | 1.1 - L’ITINERARIO DELLA BIODIVERSITÀ E LA CIBOSOFIA | Scheda 1.1.1 - L’itinerario della biodiversità e la cibosofia | - RA 6.5.A - Contribuire ad arrestare la perdita di biodiversità terrestre, anche legata al paesaggio rurale e mantenendo e ripristinando i servizi ecosistemici; - Creazione di un nuovo modello organizzativo per la valorizzazione della Biodiversità agricola ed alimentare di concerto al settore turistico; - Contenimento della perdita della Biodiversità agricola ed alimentare; - Salvaguardia e valorizzazione della Biodiversità agricola ed alimentare; - Contrasto allo spopolamento del territorio | 4.8 - Percentuale di superficie degli habitat con un migliore stato di conservazione; Creazione punti di cibosofia Punti di biodiversità Varietà frutticole salvaguardate (iscritte nel repertorio regionale delle varietà in via di estinzione in base alla L.R.26/2008 | PSR-FEASR | 19.2 | 178.623,60 | |
1.2 - Le filiere della biodiversità e non solo | Scheda 1.2.1 - Le filiere della biodiversità e non solo | - RA 3.3 - Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali - RA 3.5 - Nascita e Consolidamento delle Micro, Piccole e Medie Imprese | 6.13 - Incidenza delle aziende con produzioni DOP e/o IGP 6.17 - Percentuale di conduttori agricoli con età fino a 39 anni sul totale dei conduttori 2020 Co01 – Numero di imprese che ricevono un sostegno | PSR-FEASR | 19.2 | 1.350.000,00 | ||
AZIONE 2 LE INFRASTRUTTURE DI SUPPORTO | 2.1- STRADE ELETTRIFICAZIONE ACQUEDOTTI | Scheda 2.1.1 - Strade elettrificazione acquedotti | - Miglioramento e potenziamento dell’accessibilità alle aziende agricole dell’area - Miglioramento e potenziamento della disponibilità e della qualità della rete idrica a supporto delle aziende. - Potenziamento della erogazione di energia | Kilometri di strade rurali realizzate/adeguate. Kilometri di reti idriche realizzate Kilometri di reti elettriche realizzate | PSR-FEASR | 4.3/19.2 | 5.950.000,00 | |
TOTALE TEMA: AGRICOLTURA | 7.478.623,60 |
POLLINO OPEN FUTURE | TEMA: TURISMO E SVILUPPO LOCALE | RISORSE FINANZIARIE | ||||||
AZIONI | INTERVENTI | SCHEDE | RISULTATI ATTESI | INDICATORI | FONDO | AZIONE | IMPORTO [EURO] | |
AZIONE 3 – TURISMO E SVILUPPO LOCALE | 3.1 – POTENZIAMENTO DEL FLUSSO TURISTICO | - Scheda 3.1.4 – Allestimento aree ricettive e di svago Lungo Lago “Monte Xxxxxxx” – Senise – 150.000,00 € - Scheda 3.1.7 – Riqualificazione Oasi naturalistica “Bosco Avena” – Francavilla in Sinni – 200.000,00 € | Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio nelle aree di attrazione naturale | SP32 Numero di intervento sul patrimonio naturale realizzati Indicatore di risultato R41- Tasso di turisticità nei parchi nazionali e regionali | POC | Asse 5 – Azione 5 (rif. Azione 6.C.6.6.1 del PO FESR 2014/2020) | 350.000,00 | |
- Scheda 3.1.5 – Interventi sull’Attrattore turistico Arena Sinni – Senise – 100.000,00 € - Scheda 3.1.6 – Campeggio Montano– San Xxxxx Xxxxxxxx- 70.000,00 € - Scheda 3.1.11 – Sostegno alle infrastrutture culturali – San Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx- 80.000,00 € - Scheda 3.1.16 – Interventi di recupero del Monumento dei caduti – Noepoli - 30.000,00 € | Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale, nelle aree di attrazione | SP31 Numero di intervento sul patrimonio culturale realizzati Indicatore di risultato R43- Indice di domanda culturale del patrimonio statale e non statale | FESR | Asse 5 – Azione 6C.6.7.1 (rif. Azione 7 - Asse 5 del POC Basilicata 2014- 2020) | 280.000,00 | |||
AZIONE 3 – TURISMO E SVILUPPO LOCALE | 3.1 – POTENZIAMENTO DEL FLUSSO TURISTICO | - Scheda 3.1.1 – Potenziamento del Piano Giumenta – Terranova di Pollino – 400.000,00 € - Scheda 3.1.2 - Valorizzazione del Pollino Outdoor Park di San Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx – 20.000,00 € - Scheda 3.1.3 – Miglioramento della fruibilità di Piano Visitone – Viggianello - 200.000,00 € - Scheda 3.1.8 – Riqualificazione e messa in sicurezza del sentiero Paraturo – Rotonda 120.000,00 € - Scheda 3.1.9 – Riqualificazione della località Pedarreto – Rotonda -150.000 € - Scheda 3.1.10 –Messa in sicurezza e riqualificazione manutentiva dell'antico Sentiero Croce – Rotonda -60.000,00 € - Scheda 3.1.12 - Opere di miglioramento per la fruizione del Santuario Madonna del Pollino – San Xxxxxxxx Xxxxxx - 330.000,00 € - Scheda 3.1.13 – Riqualificazione dell’area esterna accesso al Santuario Xxxxx S.S. degli Angeli in c/da pantano e sistemazione arredo urbano – San Xxxxxxx Xxxxxx - 100.000,00 € - Scheda 3.1.14 – Riqualificazione del sito Borgo dei Mulini di San Xxxxxxxx con adeguamento e recupero funzionale del patrimonio edilizio esistente – Castelluccio Inferiore -200.000,00 € - Scheda 3.1.15 – Sistemazione area parco – Terranova di Pollino- 40.000,00 € | Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche | SP33 Numero di progetti integrati ambientali, culturali e turistici realizzati Indicatore di risultato R44 -Turismo nei mesi non estivi | FESR | Asse 5 – Azione 6C.6.8.3 (rif. Azione 9 - Asse 5 del POC Basilicata 2014- 2020) | 1.620.000,00 | |
TOTALE INTERVENTO 3.1 – POTENZIAMENTO DEL FLUSSO TURISTICO | 2.250.000,00 | |||||||
AZIONE 3 – TURISMO E SVILUPPO LOCALE | 3.2 – Valorizzazione DELL’IDENTITÀ CULTURALE | - Scheda 3.2.1 – Valorizzazione dell’Identità Culturale - Ampliamento del Museo della parola - Fardella -200.000,00 € - Scheda 3.2.2 – Completamento e valorizzazione dell’ex palazzo Marchesale da adibire a “Palazzo della Cultura”– Castronuovo Sant’Xxxxxx - 150.000,00 € - Scheda 3.2.3 – Valorizzazione dell’Identità Culturale - Percorso del monachesimo Basiliano e relativo museo – Carbone - 120.000,00 € - Scheda 3.2.6 - Adeguamento funzionale di alcuni palazzi di Calvera dall’alta valenza storico- artistica per realizzazione di piccole strutture polifunzionali da adibire a contenitori culturali/artistici/ricettivi - 100.000,00 € - Scheda 3.2.7 – Interventi nell’area archeologica greco – lucana sita nel territorio di Cersosimo - 300.000,00 € - Scheda 3.2.8 – Realizzazione di una struttura Polifunzionale con valenza Culturale - Ricreativa in località Giardini del Vescovo - Chiaromonte– 400.000,00 € - Scheda 3.2.9 - Auditorium – Francavilla in Sinni - 200.000,00 € | Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale, nelle aree di attrazione | SP31 Numero di intervento sul patrimonio culturale realizzati Indicatore di risultato R43- Indice di domanda culturale del patrimonio statale e non statale | FESR | Asse 5 – Azione 6C.6.7.1 (rif. Azione 7 - Asse 5 del POC Basilicata 2014- 2020) | 1.470.000,00 | |
- Scheda 3.2.4 – Valorizzazione territoriale attraverso la messa in esercizio della Colonia Montana in Località Farneta– 80.000,00 € | Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche | SP33 Numero di progetti integrati ambientali, culturali e turistici realizzati Indicatore di risultato R44 -Turismo nei mesi non estivi | FESR | Asse 5 – Azione 6C.6.8.3 (rif. Azione 9 - Asse 5 del POC Basilicata 2014- 2020) | 80.000,00 | |||
- Scheda 3.2.5 – Progetto di Valorizzazione del percorso museale e tutela del patrimonio culturale di Marino di Teana – 100.000,00 € | Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale, nelle aree di attrazione | SP52 Azioni di comunicazione realizzate Indicatore di risultato R43- Indice di domanda culturale del patrimonio statale e non statale | FESR | Asse 5 – Azione 6C.6.7.2 (rif. Azione 8 - Asse 5 del POC Basilicata 2014-2020) | 100.000,00 | |||
TOTALE INTERVENTO 3.2 – VALORIZZAZIONE DELL’IDENTITÀ CULTURALE | 1.650.000,00 |
AZIONE 3 – TURISMO E SVILUPPO LOCALE | 3.3 – SVILUPPO DELLE IMPRESE E IL RIPOSIZIONAMENTO COMPETITIVO | Scheda 3.3.1 – Avviso pubblico regionale per il sostegno di nuove attività imprenditoriali | RA 3.5 - Nascita e Consolidamento delle Micro, Piccole e Medie Imprese | CO01–Numero di imprese che ricevono un sostegno CO05 – Numero di nuove imprese beneficiarie di un sostegno Indicatore di risultato R15- Addetti delle nuove imprese | FESR | Asse 3 – Azione 3A.3.5.1 (rif. Azione 1 - Asse 3 del POC Basilicata 2014-2020) | 1.000.000,00 | |
Scheda 3.3.2 – Avviso pubblico regionale per il sostegno di attività imprenditoriali esistenti | RA 3.1 - Rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo | CO01–Numero di imprese che ricevono un sostegno Indicatore di risultato R20 Tasso di innovazione del sistema produttivo | FESR | Asse 3 – Azione 3C.3.1.1 (rif. Azione 7- Asse 3 del POC Basilicata 2014-2020) | 1.000.000,00 | |||
Scheda 3.3.3 – Avviso pubblico regionale per il sostegno di attività imprenditoriali di interesse socio assistenziale | RA 3.7 - Diffusione e rafforzamento delle attività economiche a contenuto sociale | CO01 – Numero di imprese che ricevono un sostegno Indicatore di risultato R21 - Addetti alle imprese e alle istituzioni no profit che svolgono attività a contenuto sociale | POC | Asse 3 – Azione 8 (rif. Azione 3C.3.7.1 del PO FESR 2014/2020) Azione 9 (rif. Azione 3C.3.7.3 del PO FESR 2014/2020) | 800.000,00 | |||
TOTALE INTERVENTO 3.3 – SVILUPPO DELLE IMPRESE E IL RIPOSIZIONAMENTO COMPETITIVO | 2.800.000,00 | |||||||
3.4 – PROMOZIONE DELL’IDENTITÀ CULTURALE E NATURALE DELL’AREA | Scheda 3.4.1 – Campagna di comunicazione dell'area | Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale, nelle aree di attrazione | SP52 Azioni di comunicazione realizzate Indicatore di risultato R43- Indice di domanda culturale del patrimonio statale e non statale | FESR | Asse 5 – Azione 6C.6.7.2 (rif. Azione 8 - Asse 5 del POC Basilicata 2014-2020) | 93.659,77 | ||
3.5 – Assistenza TECNICA | Scheda 3.5.1 – Assistenza Tecnica all’avvio e all’attuazione dell’accordo di programma quadro | Garantire l’efficacia e l’efficienza dell’Accordo di Programma Quadro | Progetti e interventi cofinanziati che rispettano i cronoprogrammi di attuazione Baseline: 0 Target: 70% N. di interventi monitorati Baseline: 0 Target: 100 | Legge di Stabilità | 187.000,00 | |||
TOTALE AZIONE 3 – TURISMO E SVILUPPO LOCALE | 6.980.659,77 |
PATCHWORK SERVICES | TEMA: ISTRUZIONE | RISORSE FINANZIARIE | |||||||||
AZIONI | INTERVENTI | SCHEDE | RISULTATI ATTESI | INDICATORI | FONDO | AZIONE | IMPORTO | ||||
[EURO] | |||||||||||
4.1 – MIGLIORAMENTO DELLA FRUIBILITÀ SCOLASTICA | - Scheda 4.1.1 - Miglioramento della fruibilità degli ambienti scolastici - Istituto omnicomprensivo di Viggianello – Edificio scolastico ITC di Viggianello - 250.000 € - Scheda 4.1.2 - Miglioramento della fruibilità degli ambienti scolastici Istituto comprensivo Xxx Xxxxx - Rotonda - 100.000 € - Scheda 4.1.3- Miglioramento della fruibilità degli ambienti scolastici – Edificio Scolastico “Xxx Xxxxx”– Francavilla in Sinni - 200.000 € - Scheda 4.1.4 - Miglioramento della fruibilità degli ambienti scolastici – Edificio Scolastico "Xxxxxxx Xxxxxxx" - Francavilla in Sinni - 300.000 € - Scheda 4.1.5 - Efficientamento energetico e riqualificazione tecnologica Edificio Scolastico Elementare “Plesso Giardini” -Senise - 100.000 € - Scheda 4.1.6 - Spazi comuni Scuola Materna “Plesso Belvedere” e Edificio scolastico elementare “Plesso Giardini” - Senise - 200.000 € - Scheda 4.1.7 - Efficientamento energetico Istituto comprensivo Xxx Xxxxx - Castelluccio Inferiore 120.000 € - Scheda 4.1.8 - Miglioramento della fruibilità degli ambienti scolastici - Edificio Scolastico Santa Lucia – Chiaromonte 250.000 € - Scheda 4.1.9 - Efficientamento energetico Edificio Scolastico Istituto comprensivo ”Xxxxxx Xxxx” – | Aumento della propensione dei giovani a permanere nei contesti formativi e miglioramento della sicurezza e della fruibilità degli ambienti scolastici | SP42 - Numero plessi scolastici oggetto di intervento SP40: Superficie oggetto di intervento SP41 - N° di spazi di servizio realizzati/Potenziati CO32 -Diminuzione del consumo annuale energia primaria degli edifici pubblici Indicatore di risultato R54 - Percentuale di plessi scolastici migliorati in termini di standard di sicurezza ed adeguamento strutturale o impiantistico | di | FESR | Asse 8 – Azione 10.10.7.1 (rif. Azione 1 - Asse 8 del POC Basilicata 2014-2020 ) | 2.060.000,00 | ||||
Senise- 100.000 € - Scheda 4.1.10 – Attrezzature didattiche e spazi potenziati Polo unico Xxx Xxxxxxxx – San Xxxxx Xxxxxxxx 170.000 € - Scheda 4.1.11 - Polo unico Xxx xxxxxxxx impianto di depurazione – San Xxxxx Xxxxxxxx 120.000 € - Scheda 4.1.12 - Riqualificazione Campo Polivalente Scuola Senise - 150.000 € | |||||||||||
- Scheda 4.1.13 - Azione sperimentale sistema di trasporto scolastico 162.000 € | POC | Asse 8 – Azione 1 | 162.000,00 | ||||||||
4.2 INTERVENTI | - Scheda 4.2.1 Attrezzature Laboratori Scuola Media "E. Gianturco"- Castelluccio Inferiore - 30.000 € - Scheda 4.1.10 - Attrezzature didattiche e spazi potenziati Polo unico Xxx Xxxxxxxx -San Xxxxx Xxxxxxxx - 30.000 € - Scheda 4.2.2 - Attrezzature e Laboratori - Scuole Secondarie di I grado dell’Area Interna Mercure Alto Sinni Xxx Xxxxxxxx - 51.376,83 € | Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi Miglioramento delle competenze chiave degli allievi | SP43 - Numero di interventi per il potenziamento di laboratori di settore SP42 - Numero plessi scolastici oggetto di intervento Indicatore di risultato R56 - Disponibilità di nuove tecnologie per fini didattici | ||||||||
AZIONE ISTRUZIONE | 4 | - | INFRASTRUTTURALI PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA, LABORATORI DI SETTORE E | FESR | 10.10.8.1 | 111.376,83 | |||||
PER L’APPRENDIMENTO | |||||||||||
DELLE COMPETENZE | |||||||||||
CHIAVE | |||||||||||
Titolari di un diploma di istruzione primaria (ISCED | |||||||||||
- Scheda 4.3.1 “MINIERASMUS" | Miglioramento delle competenze chiave degli | 1) o di istruzione secondaria inferiore (ISCED 2) Partecipanti che ottengono una certificazione di | FSE | 10.6.6 | 95.000,00 | ||||||
allievi | competenze alla fine della loro partecipazione all'intervento | ||||||||||
4.3 – POTENZIAMENTO DELLA QUALITA’ DIDATTICA | |||||||||||
Titolari di un diploma di istruzione primaria (ISCED | |||||||||||
E DELL’OFFERTA FORMATIVA – MINI ERASMUS | - Scheda 4.3.2 “La Scuola nella Scuola” -A | Migliorare la qualità dei percorsi d'istruzione tecnica e professionale | 1) o di istruzione secondaria inferiore (ISCED 2) Incidenza dei diplomati nei percorsi di istruzione tecnica e professionale sul totale dei diplomati | FSE | 10.6.2 | 20.000,00 | |||||
mediante lo sviluppo di programmi di apprendimento basati sul lavoro | |||||||||||
- Scheda 4.3.3 “La Scuola nella Scuola - B” | Incidenza dei diplomati nei percorsi di istruzione tecnica e professionale sul totale dei diplomati; Numero di progetti destinati alle pubbliche amministrazioni o ai servizi pubblici a livello | FSE | 10.6.1 | 45.000,00 | |||||||
nazionale, regionale o locale | |||||||||||
4.4 – INTERVENTI EXTRACURRICULARI | - Scheda 4.4.1 La Scuola oltre la Scuola | Ridurre e l’abbandono precoce | prevenire scolastico | Titolari di un diploma di istruzione primaria (ISCED 1) o di istruzione secondaria inferiore (ISCED 2) Tasso di abbandono alla fine del primo biennio delle scuole secondarie superiori | FSE | 10.1.6 | 162.000,00 | ||||
TOTALE AZIONE 4 - ISTRUZIONE | 2.655.376,83 |
PATCHWORK SERVICES | TEMA: SANITA’ | RISORSE FINANZIARIE | ||||||||
AZIONI | INTERVENTI | SCHEDE | RISULTATI ATTESI | INDICATORI | FONDO | AZIONE | IMPORTO [EURO] | |||
- Scheda 5.1.1 – Potenziamento dei servizi sanitari dell’area interna Mercure - Alto Sinni - Xxx Xxxxxxxx – POD di Chiaromonte | Numero di dispositivi acquistati | |||||||||
5.1– Potenziamento dell’Ospedale di Chiaromonte | Aumento/ consolidamento/ qualificazione dei servizi di cura socio- educativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell’offerta di servizi sanitari e sociosanitari territoriali | Indicatore di Risultato [DIAGNOSTICA AI] Specialistica ambulatoriale - Prestazioni erogate x 1000 residenti DEFINIZIONE: Numero di prestazioni specialistiche ambulatoriali relative all’attività clinica (corrispondenti a tutte le branche specialistiche ad esclusione della branca specialistica “Laboratorio”) e alla diagnostica strumentale e per immagini (branche specialistiche di “Diagnostica per immagini – Medicina Nucleare” e “Diagnostica per immagini – Radiologia diagnostica”), ogni 1000 abitanti residenti FONTE: Ministero Salute | Legge di Stabilità | - | 1.000.000,00 | |||||
5.2 – CENTRI DI RACCORDO TERRITORIALI PER LA SALUTE (POLIAMBULATORI) | - Scheda 5.2.1 Poliambulatori | – | Ristrutturazione | CO36 - Popolazione coperta dai servizi sanitari migliorati Indicatore di Risultato R52 - Percentuale di popolazione servita da servizi socio-sanitari migliorati | FESR | Asse 7 - Azione 9A.9.3.8 (rif. Azione 3- Asse 7 del POC Basilicata 2014- 2020) | 1.060.000,00 | |||
AZIONE 5 – SANITA’ | 5.3 – UN DEFIBRILLATORI IN OGNI COMUNE | - Scheda 5.3.1 – un defibrillatori in ogni comune | CO36 - Popolazione coperta dai servizi sanitari migliorati Indicatore di Risultato R52- Percentuale di popolazione servita da servizi socio-sanitari migliorati | FESR | Asse 7 Azione 9A.9.3.8 (rif. Azione 3- Asse 7 del POC Basilicata 2014- 2020) | 25.000,00 | ||||
5.4 – INCREMENTO DELLA FORMAZIONE DI PERSONALE OSS | - Scheda 5.4.1 – incremento di personale OSS | - Incremento dei servizi socio assistenziali dell’area - Riduzione del tasso di ospedalizzazione dei residenti | Indicatore di Realizzazione i disoccupati, compresi i disoccupati di lungo periodo Indicatore di Risultato partecipanti che hanno un lavoro, anche autonomo, entro i sei mesi successivi alla fine della loro partecipazione all'intervento | FSE | 8.5.1 | 450.000,00 | ||||
5.5 – CREAZIONE DI PUNTI DI ELISOCCORSO | - Scheda 5.5.1- Emergenza urgenza - Elisoccorso in notturno | Aumento/ consolidamento/ qualificazione dei servizi di cura socio- educativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell’offerta di servizi sanitari e sociosanitari e territoriali | CO36 - Popolazione coperta dai servizi sanitari migliorati Indicatore di Risultato R52- Percentuale di popolazione servita da servizi socio-sanitari migliorati | FESR | Asse 7 Azione 9A.9.3.8 (rif. Azione 3- Asse 7 del POC Basilicata 2014- 2020) | 351.000,00 | ||||
5.6 - ATTIVAZIONE DI UN TAXI SOCIALE | - Scheda 5.6.1 - attivazione di un taxi sociale | Miglioramento della mobilità da, per ed entro le aree interne al fine di rendere più accessibili i servizi del territorio | Numero di persone che usufruiscono di servizi collettivi innovativi sul totale della popolazione residente (o del target di riferimento) Indicatore di Risultato Servizi innovativi per la mobilità sostenibile (trasporto pubblico a chiamata, car pooling, car sharing ecc.). | Legge di Stabilità | - | 700.000,00 | ||||
TOTALE AZIONE 5 - SANITA’ | 3.586.000,00 |
PATCHWORK SERVICES | TEMA: INCLUSIONE SOCIALE | RISORSE FINANZIARIE | ||||||
AZIONI | INTERVENTI | SCHEDE | RISULTATI ATTESI | INDICATORI | FONDO | AZIONE | IMPORTO | |
[EURO] | ||||||||
- Scheda 6.1.7- Campus estivo – Fardella - 30.000 € - Scheda 6.1.8 - Sezione primavera e micronido – San Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx - 80.000 € - Scheda 6.1.9 - Riqualificazione Parco Sportivo Lago “Monte Xxxxxxx” – Senise 100.000 € | CO35 Capacità dell’infrastruttura | |||||||
Aumento/ consolidamento/ qualificazione | per l’assistenza all’infanzia o l’istruzione sostenuta SP53 capacità infrastruttura per l’assistenza ai minori | FESR | Asse 7 Azione 9A.9.3.1 (rif. Azione 1- Asse 7 del POC Basilicata | 210.000,00 | ||||
dei servizi di cura socio-educativi rivolti ai | Indicatore di Risultato | 2014-2020) | ||||||
bambini e dei servizi di cura rivolti a persone | R50 Presa in carico di tutti gli utenti | |||||||
6.1– INFRASTRUTTURE PER IL SOCIALE | con limitazioni dell’autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell’offerta di servizi sanitari e sociosanitari | dei servizi per l’infanzia | ||||||
- Scheda 6.1.1 -Infrastrutture per il sociale rivolte agli anziani – San Xxxxx Xxxxxxxx 50.000 € | ||||||||
- Scheda 6.1.2 -Casa di riposo per anziani – Carbone - 80.000 € - Scheda 6.1.3 -Infrastrutture per il sociale rivolte agli anziani – Castronuovo s. Xxxxxx 100.000 € - Scheda 6.1.4 - Dopo di Noi – Francavilla In Sinni 400.000 € - Scheda 6.1.5 - Centro diurno sociale Autismo –Senise - 250.000 € - Scheda 6.1.6 - Centro diurno socio – educativo per disabili Valle Mercure – | e territoriali | SP37 capacità infrastruttura per assistenza ad anziani e disabili Indicatore di Risultato R51 Anziani trattati in assistenza domiciliare socio-assistenziale | FESR | Asse 7 Azione 9A.9.3.5 (rif. Azione 2- Asse 7 del POC Basilicata 2014-2020) | 1.130.000,00 | |||
Viggianello -250.000 € | ||||||||
9.3.6 - | ||||||||
AZIONE 6 – | Implementazione di buoni servizio | |||||||
INCLUSIONE | per servizi a | |||||||
SOCIALE | persone con | |||||||
limitazioni | ||||||||
nell’autonomia [per | ||||||||
Dare risposta diretta a situazioni di bisogno attraverso erogazione mirata di servizi sociali; | Indicatore di Realizzazione Numero di persone con limitazione dell’autonomia (disabili, anziani, minori) | favorire l’accesso dei nuclei familiari alla rete dei servizi sociosanitari domiciliari e a ciclo | ||||||
6.2 – PROGETTI DI INCLUSIONE SOCIALE | - Scheda 6.2.1 Progetti di Inclusione Sociale | Ridurre gli effetti della povertà ed il rischio di maggiore vulnerabilità rafforzando le condizioni di inclusione; Incremento dei servizi socio assistenziali e socio sanitari dell’area | Indicatore di Risultato Percentuale di anziani trattati in assistenza domiciliare socio assistenziale rispetto al totale della popolazione anziana | FSE | diurno, e per favorire l’incremento di qualità dei servizi sia in termini di prestazioni erogate che di estensione | € 700.000 | ||
delle fasce orarie e | ||||||||
di integrazione | ||||||||
della filiera e per la | ||||||||
promozione | ||||||||
dell’occupazione | ||||||||
regolare nel | ||||||||
settore] | ||||||||
TOTALE AZIONE 6 – INCLUSIONE SOCIALE | 2.040.000,00 |
PATCHWORK SERVICES | TEMA: EFFICIENTAMENTO ENERGETICO | RISORSE FINANZIARIE | ||||||
AZIONI | INTERVENTI | SCHEDE | RISULTATI ATTESI | INDICATORI | FONDO | AZIONE | IMPORTO | |
[EURO] | ||||||||
- Scheda 7.1.1 - Efficientamento energetico della Struttura “Centro Civico Socio-Culturale” e produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili destinata esclusivamente all’autoconsumo – San Xxxxx Xxxxxxxx 110.000 € - Scheda 7.1.2 - Efficientamento energetico “Casa comunale" – Calvera 25.000 € - Scheda 7.1.3 - Efficientamento energetico dell’edificio sede dell’ente municipale e produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili destinata esclusivamente all’autoconsumo – Fardella 162.000 € - Scheda 7.1.4 - Efficientamento energetico sede del museo archeoantropologico "Xxxxxxxx Xxxxxx xx Xxxxx" – Chiaromonte 88.500 € - Scheda 7.1.5 – Efficientamento Energetico dell’edificio sede dell’ente municipale – Senise - 673.000 € - Scheda 7.1.6 - Efficientamento energetico e produzione di energia rinnovabile in autoconsumo relativo alla Struttura Tartarea “Dopo di noi” – Francavilla in Sinni -200.000 € - Scheda 7.1.7 - Efficientamento energetico e produzione di energia rinnovabile relativo all’edificio sede dell’ente municipale e produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili destinata esclusivamente all’autoconsumo – Castelluccio Inferiore- 101.000 € | SP15 Numero di edifici | |||||||
pubblici con classificazione | Asse 4 | |||||||
del consumo energetico | Azione 4C.4.1.1 | |||||||
migliorata | (rif. Azione 2 - | |||||||
7.1 - Efficientamento energetico Edifici | Indicatore di risultato | FESR | Asse 4 del POC Basilicata | 1.359.500,00 | ||||
R28 - Consumi di energia | 2014-2020) | |||||||
elettrica della PA per unità | ||||||||
di lavoro (GWh) | ||||||||
- Scheda 7.2.1 - Efficientamento, riqualificazione e completamento dell’impianto di pubblica illuminazione nel centro abitato di San Xxxxxxx Xxxxxx – 200.000 € - Scheda 7.2.2 - Integrazione e completamento dell’efficientamento dell’impianto di pubblica illuminazione – Cersosimo - 92.000 € - Scheda 7.2.3 - Integrazione e completamento dell’efficientamento dell’impianto di pubblica illuminazione – Noepoli - 263.000€ - Scheda 7.2.4 - Integrazione e completamento dell’efficientamento dell’impianto di pubblica illuminazione - San Xxxxx Xxxxxxxx - 18.000 € - Scheda 7.2.5 - Efficientamento energetico dell’impianto di pubblica illuminazione – San Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx - 168.000 € - Scheda 7.2.6 - Efficientamento dell’impianto di pubblica illuminazione – Terranova di Pollino - 214.000 € - Scheda 7.2.7 - Integrazione e completamento dell’efficientamento dell’impianto di pubblica illuminazione – Carbone - 210.500 € - Scheda 7.2.8 - Miglioramento dell'efficientamento dell'impianto di pubblica illuminazione centro abitato e località Vallina– Calvera- 111.500 € - Scheda 7.2.9 - Integrazione e completamento dell’efficientamento dell’impianto di pubblica illuminazione nel Comune di Teana – 158.000 € - Scheda 7.2.10 - Intervento di efficientamento dell’impianto di pubblica illuminazione - Comune di Fardella- 38.000 € - Scheda 7.2.11 - Miglioramento dell'efficientamento dell'impianto di pubblica illuminazione centro abitato – Comune di Chiaromonte – 197.500 € - Scheda 7.2.12 - Riqualificazione miglioramento dell'efficientamento dell'impianto di pubblica illuminazione centro abitato e zone rurali - Comune di Castronuovo Sant’Xxxxxx – 251.000 € - Scheda 7.2.13 -Integrazione e completamento dell’efficientamento dell’impianto di pubblica illuminazione – Francavilla in Sinni - 200.000 € - Scheda 7.2.14 - Integrazione e completamento dell’efficientamento dell’impianto di pubblica illuminazione – Viggianello - 396.000 € - Scheda 7.2.15 Riqualificazione e ottimizzazione dell’efficientamento dell’impianto di pubblica illuminazione – Castelluccio Inferiore - 200.000 € - Scheda 7.2.16 - Efficientamento e messa in sicurezza dell’impianto di pubblica illuminazione – San Xxxxxxxx Xxxxxx - 248.000 € - Scheda 7.2.17 - Integrazione e completamento dell’efficientamento dell’impianto di pubblica illuminazione – Castelluccio Superiore - 178.000 € - Scheda 7.2.18 - Integrazione e completamento dell’efficientamento dell’impianto di pubblica illuminazione – Rotonda - 431.500,00 | Riduzione dei consumi | |||||||
AZIONE 7 – Efficientamento ENERGETICO | energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico, residenziali o non residenziali e integrazione di | |||||||
fonti rinnovabili | Sp16 X.xx interventi di | |||||||
7.2 - Efficientamento ENERGETICO IMPIANTI PUBBLICA ILLUMINAZIONE | miglioramento della rete di illuminazione pubblica Indicatore di risultato R29- % popolazione regionale coperta dal sistema di energia pubblica migliorata | FESR + ALTRO PER € 50.0000 | Asse 4 Azione 4C.4.1.3 (rif. Azione 3 - Asse 4 del POC Basilicata 2014-2020) | 3.575.000,00 | ||||
TOTALE AZIONE 7 - EFFICIENTAMENTO ENERGETICO | 4.884.500,00 |
PATCHWORK SERVICES | TEMA: VIABILITA’ | RISORSE FINANZIARIE | ||||||
AZIONI | INTERVENTI | SCHEDE | RISULTATI ATTESI | INDICATORI | FONDO | AZIONE | IMPORTO | |
[EURO] | ||||||||
- Scheda 8.1 - Serrapotina I STRALCIO (completamento, per stralcio) | CO14 -Lunghezza totale delle strade ricostruite o ristrutturate Indicatore di Risultato R47 – Indice di accessibilità verso i nodi urbani e logistici | |||||||
- Scheda 8.2 - SP 15 ex SP SS 104 (tratto Teana - Teana / Fardella / Chiaromonte) | ||||||||
- Scheda 8.3 - SP n. 40 (Carbone) | ||||||||
- Scheda 8.4 - SP. ex SS 92 (indicato erroneamente come Sarmentana) dal bivio di Cersosimo al bivio San | ||||||||
Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx ed S.P. n. 63 tratto fino al centro abitato di X. Xxxxxxxxxx Albanese | ||||||||
- Scheda 8.5 - SP n.92 (Terranova di Pollino) 12 km | ||||||||
8.1 - VIABILITA’ E MOBILITA’ | - Scheda 8.6 - SP n.63 (San Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx/Francavilla in Sinni) - Scheda 8.7 - SP n.29 Noepoli (campo sportivo/ bivio Sarmentana) - Scheda 8.8 - SP n.64 di Casalnuovo (CersosImo / X. Xxxxx Xxxxxxxx) - Scheda 8.1.9 - XX x. 0 (xxxxxxxxx xx Xxxxxx) Noepoli-Valsinni per collegamento San Xxxxxxx Xxxxxx con SP | Rafforzamento delle connessioni dei nodi secondari e terziari della rete TEN-T | FESR + ALTRO PER € 6.600.000 [FSC] | 7B.7.4.1 | 20.000.000,00 | |||
"Sarmentana" | ||||||||
- Scheda 8.10 - Strada comunale Casa del Conte - Piste da sci (Terranova) | ||||||||
- Scheda 8.11 - SP n.4 (Rotonda / Chiaromonte) | ||||||||
- Scheda 8.13 - SP 102 (San Xxxxxxxx Xxxxxx/Mezzama/Viggianello) | ||||||||
AZIONE 8 – | - Scheda 8.14 -SP n.46 (Castelluccio Inferiore/Castelluccio Superiore/Sinnica) | |||||||
VIABILITA’E MOBILITA’ | Scheda 8.2.1- Potenziamento dei servizi di trasporto pubblico dedicati per le attività scolastiche ed extrascolastiche | Miglioramento della mobilità da, per ed entro le aree interne al fine di rendere più accessibili i servizi del territorio | Utilizzo di servizi collettivi innovativi per | |||||
la mobilità sostenibile | ||||||||
Numero di persone che | ||||||||
usufruiscono di servizi | ||||||||
8.2–POTENZIAMENTO DEI | collettivi innovativi sul totale della popolazione | |||||||
SERVIZI DI TRASPORTO PUBBLICO DEDICATI PER LE ATTIVITÀ SCOLASTICHE ED EXTRASCOLASTICHE | residente Indicatore di Risultato Servizi innovativi per la | Legge di stabilità | 1.853.000,00 | |||||
mobilità sostenibile | ||||||||
(trasporto pubblico a | ||||||||
chiamata, car pooling, | ||||||||
car sharing ecc.). | ||||||||
TOTALE AZIONE 8 – VIABILITÀ E MOBILITÀ | 21.853.000,00 |
6. LE MISURE DI CONTESTO
In aggiunta agli interventi da attivarsi con la presente Strategia si evidenziano azioni ed interventi messi in campo attivando ulteriori risorse comunitarie (PO FESR 2014-2020, PO FSE 2014-2020, PSR 2014-2020), nazionali (FSC 2014-2020, ecc.) e regionali che si intersecano senza sovrapporsi con le azioni della Strategia.
In primo luogo, un intervento strettamente funzionale e complementare alla gestione efficiente dei servizi nei territori dell’area interna Mercure Alto Xxxxx Xxx Xxxxxxxx xxxx la presenza dell’alta velocità di connessione ad Internet garantita dalla realizzazione degli interventi per lo sviluppo della banda ultra larga nella Regione Basilicata. Tali interventi, con la programmazione comunitaria del FESR Basilicata 2007 -2013 sono stati già realizzati nell’ambito del programma “Basilicata 30 mega” – I lotto per il comune di Senise i cui lavori si sono conclusi a dicembre 2015, mentre per i Comuni di Chiaromonte, Francavilla, Rotonda e Noepoli con il programma “Basilicata 30 mega” – II lotto a valere sulla programmazione comunitaria del FESR Basilicata 2014-2020 i cui lavori si sono conclusi a luglio 2017. I restanti comuni dell’area (Comuni di Fardella, Calvera, San Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx, San Xxxxx Xxxxxxxx, Terranova di Pollino, Cersosimo, Castelluccio Superiore, San Xxxxxxx Xxxxxx, Castronuovo di Sant’Xxxxxx, San Xxxxxxxx Xxxxxx, Teana, Viggianello, Carbone e Castelluccio Inferiore.) saranno serviti nell’ambito dell’accordo siglato a luglio 2016 tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Basilicata, per un importo complessivo di 31,823 milioni di euro sui programmi comunitari (FESR e FEASR) - cofinanziato anche da risorse del PON Imprese e Competitività 2014/2020 (11,034 M€) e con il quale si punta a garantire l’alta velocità di connessione internet al 100 per cento della popolazione lucana.
L’utilizzo della banda ultra larga da parte delle amministrazioni pubbliche oltre a garantire una migliore fruibilità dei servizi consentirà un innalzamento qualitativo dei servizi stessi nell’ambito di una policy in cui l’utenza finale è posta al centro delle dinamiche di erogazione e fruizione.
Di rilievo anche il progetto regionale a valere su Fondi Fesr 2014-2020 che consentirà l’istallazione di apparati WiFi per assicurare accesso gratuito al web da parte di cittadini ed imprese nei punti indicati da ciascun Comune dell’Area garantendo i costi del servizio in via sperimentale per i primi due anni dall’attivazione.
In ambito sanitario a valere su risorse comunitarie FESR 2014-2020 e FSC 2014-2020 sono rilevanti:
- il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) (6 milioni di euro FESR 2014-2020) che consiste nella collezione di “unità documentali” e consentirà di rendere disponibili ai soggetti autorizzati informazioni cliniche, fisicamente conservati presso le Aziende Sanitarie della regione, rilevanti su ciascun individuo (referti, prescrizioni farmaceutiche e ambulatoriali, prenotazioni etc.).
- Il Fascicolo Sociale dell’Assistito (FSA) (2,5 milioni di euro FESR 2014-2020) che consiste nell’evoluzione di un sistema informativo per il monitoraggio del progetto di Promozione della Cittadinanza Solidale, rappresenta un primo intervento volto a sanare una situazione di “carenza conoscitiva” sui bisogni e sulla domanda di servizi socio-assistenziali della popolazione lucana.
- Il progetto di Telemedicina (9,825 milioni di euro di cui 2 milioni di euro FESR 2014-2020) per le attività di ADI e di presa in carico del paziente cronico in Regione Basilicata attraverso l’innovazione tecnologica contribuiranno ad una riorganizzazione dell’assistenza sanitaria, in particolare sostenendo lo spostamento del fulcro dell’assistenza sanitaria dall’ospedale al territorio, attraverso modelli assistenziali innovativi incentrati sul cittadino e facilitando l’accesso alle prestazioni sul territorio nazionale. La modalità di erogazione delle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie abilitate dalla telemedicina sono fondamentali in tal senso, contribuendo ad assicurare equità nell’accesso alle cure nei territori remoti, un supporto alla gestione della
cronicità, un canale di accesso all’alta specializzazione, una migliore continuità della cura attraverso il confronto multidisciplinare e un fondamentale ausilio per i servizi di emergenza- urgenza.
- Il progetto di Rete radio unitaria regionale (12 milioni di euro di cui 6 milioni FESR 2014-2020) realizzerà interventi di ammodernamento e potenziamento della rete di prima emergenza territoriale in aree non urbane finalizzate alla riorganizzazione e miglioramento del servizio di primo soccorso, anche attraverso l’incremento delle dotazioni tecnologiche e il ricorso a strumentazione ICT.
Nel corso degli ultimi dieci anni si è avuta una migliore qualità sia dei servizi sociali presenti sul territorio, grazie soprattutto all’avvio del Piano Socio-Assistenziale 2000/2002 della Regione Basilicata, che delle infrastrutture, grazie ai finanziamenti del PO FESR 2007/2013 con I POIS (Piano di Offerta Integrata di Servizi).
Inoltre a settembre del 2017 la Regione Basilicata ha avviato a valere sul PO FESR 2014-2020 la Procedura Negoziata per la selezione ed ammissione a finanziamento di operazioni in materia di Inclusione Sociale per tutti comuni lucani raggruppati in 7 ambiti socio-territoriali secondo la vigente governance regionale di settore. La procedura negoziata ha avuto la finalità di rispondere alle istanze del territorio in tema di bisogni provenienti dalle seguenti categorie: prima infanzia, minori, disabili e anziani.
Preliminarmente alla fase negoziale, mediante l’utilizzo del SISB (sistema informativo sociale Basilicata) e di questionari ad hoc, è stata condotta un’indagine sul territorio mirata alla verifica dei servizi già presenti e quindi alla stima dei tassi di copertura degli stessi. Per l’ambito Lagonegrese - Pollino di cui l’area interna Mercure-Alto-Sinni-Xxx Xxxxxxxx è integralmente parte fatta eccezione per San Giorgio, sono emersi i seguenti: risultati:
RILEVAZIONE SERVIZI ESISTENTI NEGLI AMBITI TERRITORIALI | |||||||||
TASSO DI COPERTURA TERRITORIALE | |||||||||
AREA | n° comuni dell'ambit o | PRIMA INFANZIA | MINORI | ANZIANI | DISABILI | ||||
NIDI | SEZ. PRIM | RES. MIN. | DIU. MIN. | ES. ANZ. | DIU. ANZ. | RES. DIS. | DIU. DIS | ||
MASVS | 19 | 10,53 | 21,05 | 0,00 | 26,32 | 31,58 | 15,79 | 10,53 | 15,79 |
% | % | % | % | % | % | % | % |
Rilevamento dei tassi di copertura dei 4 servizi sociali finanziati | |
Servizi ANZIANI ante procedura negoziata | Servizi ANZIANI post procedura negoziata |
Servizi DISABILI ante procedura negoziata | Servizi DISABILI post procedura negoziata |
Servizi INFANZIA ante procedura negoziata | Servizi INFANZIA post procedura negoziata |
Servizi MINORI ante procedura negoziata | Servizi MINORI post procedura negoziata |
Al termine di tale ricognizione è stato definito un cronoprogramma della procedura che ha dato l’avvio alla negoziazione. Nel mese di settembre 2017 si è tenuto un incontro con i 19 sindaci dell’area interna (rientrante come detto nel più esteso Ambito Socio-Territoriale Lagonegrese-Pollino) per illustrate le finalità e le fasi della procedura, i requisiti di ammissibilità e i criteri di selezione delle operazioni e la dotazione finanziaria delle singole azioni del POR FESR Basilicata 2014/2020. La negoziazione è proseguita fino alla definizione di tutti gli interventi. Per l’area interna Mercure Alto Sinni Xxx Xxxxxxxx sono stati ammessi a finanziamento 12 interventi tramite la sottoscrizione dell’Accordo di programma avvenuta nell’agosto del 2018 per un ammontare di circa 1,640 Milioni di euro come di seguito distinti per le seguenti fasce di età interessate: infanzia, adolescenza, anziani.
INFANZIA
Per quanto concerne l’area infanzia l’obiettivo che s’intende perseguire è il potenziamento dei servizi preesistenti (asili nido) nei comuni già dotati di servizi (miglioramento delle caratteristiche strutturali e funzionali) nonchè la promozione di servizi integrativi. In particolare per l’area MASV è stato finanziato l’Asilo nido comunale di Rotonda.
ADOLESCENZA
Per quanto concerne l’area minori l’obiettivo che s’intende perseguire è:
- l’integrazione con i servizi di cura alternativi e “leggeri” in integrazione con il FSE;
- il rafforzamento delle prestazioni di assistenza ai giovani nei luoghi di residenza (centri diurni, centri di aggregazione, ecc);
- il consolidamento dei servizi non residenziali (centri diurni, centri di aggregazione,) funzionali alla socializzazione e all’erogazione di prestazioni di assistenza ai giovani nei luoghi di residenza.
Gli interventi che riguardano l’area MASV sono esposti nella tabella che segue:
COMUNE | TITOLO INTERVENTO |
SENISE | Centro diurno socio-educativo polivalente per minori |
VIGGIANELLO | Ludoteca |
ANZIANI
Per quanto concerne l’area anziani, l’intento è quello di incrementare alcuni servizi già presenti sul territorio a beneficio delle persone con limitata autonomia e delle loro famiglie con l’obiettivo di potenziare l’offerta di servizio agli anziani, al fine di completare e riequilibrare l’offerta sia in termini residenziali quali case alloggio e strutture per utenti autosufficienti che non residenziali quali centri diurni e centri intergenerazionali. Gli interventi che riguardano l’area MASV sono esposti nella tabella che segue:
COMUNE | TITOLO INTERVENTO |
CASTELLUCCIO INFERIORE | Centro sociale polivalente - laboratorio di comunità |
CERSOSIMO | Residenza socio - assistenziale per anziani |
FRANCAVILLA IN SINNI | Comunità alloggio residenziale per disabili adulti: Dopo di noi |
SAN XXXXXXXXXX XXXXXXXX | Centro sociale polivalente - laboratorio di comunità |
SAN XXXXX XXXXXXXX | Residenza socio - assistenziale per anziani |
SAN XXXXXXXX XXXXXX | Centro sociale polivalente - laboratorio di comunità |
TEANA | Comunità residenziale socio riabilitativa |
TERRANOVA DI XXXXXXX | Centro diurno socio assistenziale per anziani |
Per quanto concerne lo sviluppo delle imprese e il riposizionamento competitivo dei segmenti produttivo-territoriali presenti in Basilicata l’attivazione dell’Avviso Pubblico "Efficientamento Energetico delle Imprese” a valenza regionale a valere su fondi FESR 2014-2020 e Patto per La Basilicata–FSC 2014-2020 ha consentito ad alcune imprese dell’Area interna (5 site nel comune di Senise, 1 nel comune di Terranova di Pollino e 1 nel Comune di Chiaromonte) di realizzare interventi volti a ridurre i consumi energetici, le emissioni in atmosfera ed efficientare i processi produttivi aziendali. Così come l’attivazione del pacchetto di agevolazione, con procedura a sportello “CreOpportunità” a valenza regionale per un valore di 31, 5 milioni di euro a valere sul PO FESR 2014- 2020 e comprendente i seguenti tre avvisi:
▪ Avviso Pubblico “START AND GO” per imprese costituende o costituite da non più di 12 mesi;
▪ Avviso Pubblico “GO AND GROW” per imprese costituite da più di 12 mesi e fino a 60 mesi;
▪ Avviso Pubblico “Liberi Professionisti START AND GROW”.
ha consentito il finanziamento di un’impresa del comune di Viggianello (Avviso Pubblico “Liberi Professionisti START AND GROW” - intensità massima di aiuto (in de minimis) pari al 50% e non superiore a 40.000,00 euro) e due imprese rispettivamente del comune di Noepoli e del comune di Viggianello (Avviso Pubblico “START AND GO” - intensità massima di aiuto (in de minimis) pari al 60% dei costi ritenuti ammissibili e superiore a 100.000,00 euro). La finalità generale del Pacchetto “CreOpportunità” è quella di favorire e stimolare l’imprenditorialità lucana mediante il sostegno all’avvio ed allo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali nei settori dell’industria, della trasformazione dei prodotti agricoli, dei servizi, del commercio, dell’artigianato, del turismo, della cultura, dell’intrattenimento, del sociale, nonché di incentivare le professioni.
Relativamente alla valorizzazione delle risorse naturalistiche ambientali dell’area non sono da trascurare gli interventi a favore dell’Ente Parco Pollino finanziati a valere sulle risorse comunitarie del PO FESR 2014-2020 nell’ambito del Programma di interventi “INNGREENPAF: “INFRASTRUTTURA VERDE. FRUIZIONE E SOSTENIBILITA’”. In particolare, la sottoscrizione del 6 giugno 2018 dell’Accordo di programma tra la Regione e gli Enti Gestori delle aree protette e delle ZSC della Regione Basilicata vede l’Ente Parco Pollino beneficiario delle seguenti operazioni per un costo complessivo di 1,230 milioni di euro.
N. SCHEDA | TITOLO OPERAZIONE | IMPORTO COMPLESSIVO € |
1 | VOLO LIBERO: MITIGAZIONE DELL’IMPATTO DELLE LINEE ELETTRICHE LIMITROFE ALL’AREA DELL’INVASO DI MONTE CUTUGNO | 80.000 |
2 | DAL PARCO AL GEOPARCO UNESCO: NUOVI MODELLI DI PROTEZIONE E VALORIZZAZIONE SOSTENIBILE DEL TERRITORIO | 150.000 |
3 | CENTRO ITTIOGENICO PER LA SELEZIONE ED IL RIPOPOLAMENTO DEI CEPPI AUTOCTONI DI SALMONIDI | 160.000 |
4 | CREAZIONE/RIPRISTINO PUNTI DI RACCOLTA D’ACQUA IDONEI ALLA RIPRODUZIONE DI FAUNA SELVATICA | 40.000 |
5 | SINNICA VERDE: ADEGUAMENTO FUNZIONALE PER IL PASSAGGIO DELLA FAUNA | 500.000 |
6 | RIQUALIFICAZIONE STRUTTURALE E RINATURALIZZAZIONE DEL BOSCO DI LAGO FORANO | 200.000 |
31 | ATTUAZIONE DI BUONE PRATICHE PER IL CONTENIMENTO DELLA PRESENZA DEL CINGHIALE (Sus scrofa) NEI TERRITORI DELLE AREE PROTETTE DELLA BASILICATA A SALVAGUARDIA DEGLI HABITAT DELLA RETE NATURA 2000 | 100.000 |
TOTALE INTERVENTI | 1.230.000 |
In aggiunta ai suddetti finanziamenti si evidenzia che sempre nell’ambito del Programma di interventi “INNGREENPAF: “INFRASTRUTTURA VERDE. FRUIZIONE E SOSTENIBILITA’” mediante l’attivazione di
interventi a titolarità regionale il Parco del Pollino beneficierà di altri interventi. Di seguito se ne riportano alcuni esempi:
- sistemazione e messa in sicurezza nonché realizzazione ed adeguamento della segnaletica di alcuni sentieri del Parco per un costo di circa 300.000 euro previsti nell’intervento “RETE ESCURSIONISTICA REGIONALE”. L’intervento prevede anche l’informatizzazione dei dati relativi a ciascun sentiero, mediante l’inserimento sul software “SentieriWeb”, disponibile sul cruscotto RSDI del geoportale della Regione Basilicata “RSDI”, dei dati e delle informazioni rilevate.
- organizzazione di manifestazioni culturali con la formula del “trekking per grandi eventi” per un costo di 137.000 euro previsti nell’intervento “Naturarte”. NaturArte è una iniziativa progettuale volta a realizzare un connubio tra “arte e natura” tra “spettacolo e paesaggio” e stata già messa in campo in precedenti edizioni 2013-2014-2016. Protagonisti e ideatori del Progetto sono i quattro Parchi presenti sul territorio Regionale che lavorano in rete per valorizzare le proprie risorse naturalistiche;
- implementazione della segnaletica relativa ai siti di Rete natura 2000 presenti nel Parco previsti nell’intervento “Cartellonistica Rete Natura”.
- campagne di comunicazione sulla biodiversità previsti nell’intervento “Campagne di comunicazione sulla biodiversità”.
In merito al turismo, come già accennato l’area presenta il maggiore numero di luoghi della cultura delle quattro aree interne lucane individuate dalla SNAI. La Regione, difatti, ha già investito in
macroattrattori con il programma Arte Pollino che ha visto la realizzazione fra l’altro del Teatro vegetale di Noepoli, della “Giostra” a San Xxxxxxxx Xxxxxx, delle “Sky cleaner- Pulizia del cielo” consistente in un’installazione di scope giganti di ginestra disposte su campo esposto al cielo in località Croce a San Xxxxx Xxxxxxxx e con il Programma Speciale Senisese Pollino che la Regione Basilicata ha approvato nel 2004 intendendo sviluppare una strategia innovativa con la realizzazione di progetti per la valorizzazione turistica e che ha consentito tra l’altro la realizzazione:
- dello “Sbarco dei Greci” sulla Diga di Montecotugno. Il teatro sul lago è stata finanziata nel 2010 con un importo di 4 milioni e 900mila euro;
- del “Volo dell’Aquila o Sky Flyer” a San Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx che consiste nell’effettuare un volo s attraverso l’impianto di volo (deltaplano a 4) con una stazione a valle ed una a monte ad una velocità di circa 90 km orari lungo un percorso obliquo di circa un chilometro. Il Volo dell’aquila è stato finanziato nel 2010 con un importo di 1 milione e 600mila euro;
Per quanto concerne il settore dell’istruzione diversi gli interventi finanziati nell’area3 e finalizzati a rendere sicuri alcuni plessi scolastici mediante l’adeguamento alle norme sismiche, in merito alla sicurezza e all’abbattimento delle barriere architettoniche per un costo complessivo di circa 9,8 milioni di euro a valere sulle risorse finanziarie della delibera CIPE 88/2012, dei MUTUI BEI Piano Triennale 2015/2017 e Mutui Bei Piano Triennale 2018/2020, del DECRETO del fare, dell’Ordinanza del Consiglio del Dipartimento della Protezione Civile - OPCM n. 171/2014 Contributi per gli interventi di prevenzione del rischio sismico per l'anno 2013 e del DECRETO del 21 dicembre 2017 n. 10074 Art. 1 comma 140. Da evidenziare anche il finanziamento per 1,8 milioni di euro, con Fondi del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca per il triennio 2017-2019 (DECRETO n. 1007 del 21 dicembre 2017.) del Polo scolastico unico della Xxx Xxxxxxxx a san Xxxxx Xxxxxxxx che vedrà confluire tutti gli alunni della scuola primaria e secondaria di 1° livello dei Comuni di Terranova di Pollino, Cersosimo, Noepoli, San Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx, San Xxxxx Xxxxxxxx. Il MIUR ha individuato come attuatore il Comune di San Paolo, sul cui territorio (a valle) sorge la struttura (attuale Centro della Creatività) che ospiterà la scuola da ristrutturare.
In continuità con le misure di contesto già avviate in tale settore la strategia contribuirà alla riqualificazione degli edifici scolastici attraverso il perseguimento dell’adeguamento e/o del miglioramento sismico, in alcuni casi anche completando l’adeguamento di altre aree di plessi scolastici già finanziati con le suddette misure di finanziamento quali l’Istituto Comprensivo "Xxx Xxxxx" di Rotonda, la scuola Media Statale "Xxx Xxxxx" e la scuola Elementare "A Ciancia" di Francavilla in Sinni, l’Istituto comprensivo "E. Gianturco" di Castelluccio Inferiore, Istituto comprensivo "Santa Lucia" di Chiaromonte in altri casi incrementando le dotazioni di impiantistica sportiva e di spazi per laboratori.
Da non trascurare il contributo volto a ridurre il digital divide interno al mondo della scuola e fornire un impulso notevole allo sviluppo del Piano Nazionale Scuola Digitale (P.N.S.D.) avviato già con la programmazione dei Fondi XXXX 0000-0000 che ha consentito di realizzare n.9 classi 2.0 negli istituti Comprensivi "Xxx Xxxxx" di Francavilla in Sinni e "Xxx Xxxxx" di Rotonda e che è proseguito con la programmazione FESR e FSC 2014-2020 aggiungendo n. 43 classi 2.0 sia negli Istituti comprensivi sopra richiamati che nell’Istituto di Istruzione Superiore "X. Xxxxxxxxxx" di Senise e nell’Istituto Omnicomprensivo di Viggianello.
3 I plessi/istituti scolastici che hanno beneficiato degli interventi sono ubicati nei comuni di Castelluccio Inferiore, CASTRONUOVO X. XXXXXX, Chiaromonte, Fardella, Francavilla sul Sinni, ROTONDA San Xxxxxxx Xxxxxx, SAN XXXXX XXXXXXXX San Xxxxxxxx Xxxxxx, Senise, Teana, Terranova di Pollino
4 DECRETO n. 1007 del 21 dicembre 2017.Individuazione degli enti beneficiari delle risorse relative al fondo di cui all’articolo 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, per interventi di messa in sicurezza e di adeguamento sismico degli edifici scolastici.
Per quanto concerne il settore produttivo dell’agricoltura, nel paragrafo 5.1 il PSR Basilicata 2014-2020 prevede il supporto sia allo <<sviluppo locale di tipo partecipativo (SLTP-Leader), che alla Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) per la promozione di progetti che valorizzino il patrimonio naturale e culturale di queste aree, puntando anche su filiere produttive locali. In particolare, …. omissis il
PSR contribuirà alle suddette strategie con 23.493.337,42 euro, pari al 7% della dotazione finanziaria delle Misure strutturali, secondo le specifiche esigenze delle stesse, nonché attraverso la Misura 19 laddove le suddette aree ricadano nei territori interessati dallo SLTP.>>
Inoltre, nell’ambito della già richiamata Misura 19 si è ritenuto opportuno adottare già in fase di programmazione ogni accorgimento utile a prevenire il rischio di sovrapposizioni di risorse e strumenti prevedendo, in capo ai Soggetti Proponenti le strategie Leader, l’obbligo di ricomprendere per intero l’area Interna eventualmente interessata.
Allo scopo è stata prevista una doppia possibilità di utilizzo della dotazione finanziaria destinata dal FEASR alle “Aree Interne” (23,48 Milioni di euro): in modalità ordinaria, con una riserva sui bandi pubblicati e/o attraverso bandi pubblicati ad hoc, attraverso la Misura 19 – Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo, gestita dai Gruppi di Azione Locale Leader che ricomprendono nel proprio territorio le aree interne, affidando agli stessi GAL competenti per territorio le risorse finanziarie destinate dal PSR a quei territori, nel rispetto di quanto previsto dalla DGR N. 53 del 31.01.2017.
Il PSR Basilicata 2014-2020, quindi, contribuisce alla Strategia Nazionale Aree Interne sia direttamente, assicurando la già specificata dotazione finanziaria alle amministrazioni e alle imprese operanti nell’area interna, sia indirettamente, attraverso gli effetti positivi indotti dall’attuazione in modalità ordinaria di molte delle altre misure. Ci si riferisce, in particolare, ad alcune infrastrutture fondamentali quali le strade, le reti idriche ed elettriche previste nell’ambito della sottomisura 4.3, gli investimenti pubblici a supporto della ricettività turistica (sottomisura 7.5), alla modernizzazione ed estensione dei servizi di base per le popolazioni rurali (sottomisura 7.4).Ci si riferisce anche ad una serie di aiuti erogabili agli operatori agricoli e non agricoli della regione, anche giovani, sia in riferimento agli investimenti aziendali, che in riferimento alle fasi di trasformazione agroalimentare.
A testimonianza di ciò, il 6 novembre 2019 (DGR n. 817/2019), anche al fine di velocizzare l’attuazione della SNAI in Basilicata, l’Autorità di Gestione del PSR 2014-2020 ha pubblicato un bando riservato alle due aree interne già partite (Montagna Materana e Mercure Alto Sinni Xxx Xxxxxxxx), destinando a quest’ultima, attraverso la Sottomisura 4.3.1 del PSR, € 5.950.00,00 per la realizzazione delle infrastrutture rurali di cui all’azione 2 - Le infrastrutture di supporto della presente strategia.
Non meno importante il contributo offerto dalla Misura 16 – Cooperazione che, soprattutto in materia di filiere (sottomisura 16.0 - valorizzazione delle filiere agroalimentari), trasferimento di innovazione (sottomisura 16.1 – sostegno ai partenariati europei per l’innovazione - PEI) e sperimentazione (sottomisura 16.2 – sostegno a progetti pilota), può rappresentare una grossa opportunità per le aziende delle aree interne. Grazie alla Misura 16 – Cooperazione, infatti, anche gli operatori agricoli delle aree interne possono partecipare a momenti di aggregazione di carattere regionale, aperti al mercato globale, diversamente preclusi nell’ambito di progetti che, per dimensioni aziendali e territoriali, non offrono sufficiente massa critica.
L’avvio della Strategia Area Interna, inoltre, favorirà l’interesse dei piccoli operatori dell’area interessati ad aggregarsi per condividere processi di lavoro, attivando la sottomisura 16.3, oppure ad aggregarsi per creare e sviluppare filiere corte aperte al mercato locale, attivando la sottomisura 16.4.
Per gli operatori pubblici e privati delle aree interne, quindi, esiste la doppia possibilità di accedere sia ai bandi pubblicati direttamente dall’AdG del PSR su scala regionale, sia a quelli che il GAL pubblicherà esclusivamente per l’area interna, con dotazione riservata.
A seguito della chiusura dei primi bandi pubblicati a valere sul PSR, è già possibile qualche primo riscontro degli esiti della partecipazione a tali bandi delle pubbliche amministrazione e degli operatori privati dell’area interna Mercure – Alto Sinni – Xxx Xxxxxxxx.
In particolare, rispetto alle infrastrutture pubbliche:
• in riferimento alle strade rurali (sottomisura 4.3.1 del PSR), 12 comuni dell’area hanno ottenuto un finanziamento, per un importo complessivo di € 2.399.243,17;
• in riferimento agi investimenti pubblici per la fruizione pubblica di infrastrutture turistiche (sottomisura 7.5 del PSR), n. 10 comuni hanno ricevuto finanziamenti, per un totale di € 1.189.796,33;
• in riferimento alla modernizzazione ed estensione dei servizi di base per le popolazioni rurali (sottomisura 7.4), n. 14 comuni hanno ricevuto finanziamenti, per un totale di € 1.303.243,46.
Rispetto agli investimenti privati, invece, si riporta il solo dato ad oggi disponibile, riferito all’insediamento dei giovani imprenditori in agricoltura, nelle more della pubblicazione della graduatoria definitiva riferita alla terza finestra del bando pubblicato a valere sulla sottomisura 6.1 del PSR (Incentivi per la costituzione di nuove aziende agricole da parte di giovani agricoltori), si riporta il dato riferito agli esiti delle prime due finestre: sono stati finanziati n. 27 giovani imprenditori operanti nell’area, cui è stato concesso un premio di € 70.000,00, per un importo complessivo di € 1.890.000,00, la metà circa dei quali già erogati.
Per gli effetti positivi della Misura 19 – Leader, si rimanda alle sezioni 2 e 4 del presente documento.
Nella sostanza, il contributo del PSR Basilicata 2014-2020 alla Strategia Area Interna “Mercure - Alto Sinni – Xxx Xxxxxxxx” si esplica attraverso il combinato disposto dell’azione esclusiva delle tipologie di intervento rientranti nell’azione 1 e 2 dedicate all’agricoltura, e nelle azioni, condivise con altri sette comuni, di cui alla Strategia di Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo attuata per l’area dal GAL “La Cittadella del Sapere”.
A seguire si riportano invece azioni ed interventi messi in campo attivando i fondi FSE 2014-2020:
- Favorire l’inserimento lavorativo dei disoccupati di lunga durata e sostenere adeguatamente le persone a rischio di disoccupazione di lunga durata - Asse 1 - CREARE E MANTENERE L’OCCUPAZIONE (FSE)
Concessione di un voucher individuale per usufruire di percorsi di politica attiva del lavoro (orientamento specialistico e all’autoimpiego, scouting per l’inserimento in imprese,) a cura di soggetti accreditati per i servizi per il lavoro e della formazione (importo max da circa