PROGRAMMA D’AZIONE 2008
Accordo di Programma per lo Sviluppo Economico e la Competitività del sistema lombardo
PROGRAMMA D’AZIONE 2008
INDICE
PREMESSA 3
La sfida del terzo anno di attuazione dell’Accordo 3
Gli elementi di novità 3
ASSE 1 “INNOVAZIONE” 6
Linee strategiche 6
Le azioni per il 2008 7
ASSE 2 “INTERNAZIONALIZZAZIONE” 11
Linee strategiche 11
Le azioni per il 2008 13
ASSE 3 “PROMOZIONE TERRITORIO E AMBIENTE” 20
Linee strategiche 20
Le azioni per il 2008 24
ASSE 4 “MODERNIZZAZIONE ED EFFICACIA DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA” 25
Linee strategiche e azioni 2008 25
ASSE 5 “ARTIGIANATO E MICROIMPRESE” 29
Linee Strategiche 29
Le azioni per il 2008 30
ASSE 6 “PROMOZIONE DELL’ATTRATTIVITA’ DEL MERCATO LOMBARDO”. 34 Linee strategiche 34
Le azioni per il 2008 36
ASSE 7 “SISTEMA INFRASTRUTTURALE” 38
Linee strategiche 38
Le azioni per il 2008 39
QUADRO FINANZIARIO DI SINTESI 44
PREMESSA
La sfida del terzo anno di attuazione dell’Accordo
L’esperienza di collaborazione tra Regione Lombardia e Sistema camerale lombardo è stata avviata nel 2006 a partire dall’esigenza di assicurare uno sviluppo strategico e un innalzamento qualitativo alla collaborazione su azioni progettate e talvolta già avviate dai due sistemi.
Nel 2007 si è sperimentata la costruzione di una visione strategica comune, innovativa rispetto a quella regionale e camerale, più attrattiva anche per soggetti terzi che hanno direttamente partecipato ad alcuni interventi, più aperta all’ascolto dei territori e delle rappresentanze del mondo produttivo. Con il 2008 si intende rafforzare questa posizione comune ed introdurre nuovi elementi di forza e di novità nel panorama delle azioni dei diversi assi di intervento, confermando nel contempo le esperienze che hanno ottenuto approvazione e forti risposte sul territorio.
Gli elementi di novità
Alcune innovazioni sono state inserite nelle procedure di governance complessiva dell’accordo e sono il risultato dell’affinamento di quella collaborazione tra i due sistemi che rappresenta il valore aggiunto sviluppato in questi anni dalla segreteria tecnica. Saranno valorizzati i comitati attuativi quali sedi privilegiate per la consultazione delle rappresentanze e sarà rafforzata l’integrazione e la sinergia con gli accordi quadro territoriali sviluppati all’interno dei singoli territori provinciali.
Si opererà per una semplificazione reale, che rappresenti un vantaggio e non un processo pesante e forzato soprattutto per le micro imprese; saranno condivise regole per standardizzare e concludere in tempi più brevi le procedure per la destinazione ed il trasferimento delle risorse; particolare attenzione sarà dedicata al progetto, già avviato, dedicato allo sviluppo di strumenti ad hoc per il monitoraggio e la valutazione dei risultati, a partire dalle azioni più significative in termini di risorse ed utilizzando, a partire dall’impianto già avviato dalla Segreteria Tecnica, la competenza della Scuola superiore di alta amministrazione e di IRER; sul versante della comunicazione, particolare attenzione e risorse saranno dedicate alle attività di promozione e comunicazione dei risultati raggiunti.
Per quanto riguarda le strategie dei singoli assi, si punterà in generale ad ampliare la collaborazione ad altri soggetti strategicamente rilevanti (a partire dal sistema fieristico lombardo), a valorizzare il principio di pari opportunità, a promuovere la responsabilità sociale d’impresa e ad impostare le azioni del 2008 su un duplice binario: da una parte misure di dimensione regionale, particolarmente selettive e focalizzate su grandi priorità condivise tra i due sistemi, dall’altra progetti di portata locale, sperimentali, replicabili, fortemente sussidiari ed ispirati al partenariato, trasversali a più assi di intervento.
Le modalità operative privilegeranno l’attivazione di convenzioni, progetti trasversali e di sistema attraverso il coinvolgimento diretto di più Assessorati e operatori economici, nonché il coinvolgimento di Province e Comuni, soprattutto capoluogo, in una logica di addizionalità finanziaria.
Le tipologie di strumenti potranno spaziare da progetti di sistema congiunti a progetti locali a geometria variabile, senza escludere strumenti più tradizionali come i bandi.
Per quanto riguarda la selezione e valutazione dei progetti locali, il Collegio fa propri, con il presente documento, i criteri approvati dalla Segreteria Tecnica:
- Coerenza con obiettivi dell’Accordo e con i documenti di programmazione regionale;
- Coinvolgimento di soggetti pubblici e privati, nella logica del partenariato e della programmazione negoziata, anche per le azioni di sistema;
- Diffusione nel contesto regionale e aggregazione di più territori;
- Approccio plurisettoriale ad integrazione e sostegno delle diverse politiche per le imprese;
- Replicabilità in contesti e/o tematiche analoghe;
- Ricadute evidenti sul sistema delle imprese.
Tra le specifiche priorità di asse illustrate nel documento che segue, vale la pena di segnalare alcune novità caratterizzanti del Programma 2008:
- sull’asse 1 (Innovazione), la priorità alle azioni innovative legate alla sostenibilità ambientale, al risparmio energetico, alla sicurezza sui luoghi di lavoro;
- sull’asse 2 (Internazionalizzazione), lo sviluppo di strategie di lungo termine trasversali a tutti i comparti e a più livelli di confronto internazionale, la conferma delle azioni a bando arricchite dai nuovi voucher multiservizi, un nuovo programma promozionale dedicato all’Europa centro orientale e ai Balcani;
- sull’asse 3 (Promozione del territorio e dell’ambiente), lo sviluppo qualitativo delle reti commerciali con un forte ruolo propulsivo dei territori, la promozione dell’ecoefficienza dei sistemi produttivi, l’innovazione nei processi di mobilità pubblica e privata;
- sull’asse 4 (Modernizzazione ed efficienza dell’azione amministrativa), la messa a regime dei bandi telematici, l’attuazione di due grandi progetti di e-government, la razionalizzazione degli osservatori economici regionali e camerali, oltre allo sviluppo di un sistema di monitoraggio e valutazione delle azioni generate dall’Accordo, che includa la definizione di un set di indicatori ad hoc;
- sull’asse 5 (Interventi per l’artigianato e la microimprese), nel quadro delle attività già avviate nel quadro della Convenzione artigianato, oltre alle grandi azioni di promozione e comunicazione, il bando destinato a promuovere l’aggregazione delle PMI ed il bando Fiere; a questi potranno affiancarsi interventi specifici per le nuove
piccole imprese, sviluppando in una logica integrata azioni di nuova programmazione o già sperimentate dai due sistemi;
- sull’asse 6 (Promozione dell’attrattività del mercato lombardo) la definizione di progetti integrati a sostegno della promozione del mercato lombardo e del marketing territoriale
- si segnala poi la novità rappresentata dall’asse 7 dedicato al Sistema infrastrutturale, che per il 2008 prevede al momento la costruzione di momenti di promozione della grandi opere sul territorio, ma anche la promozione di progetti integrati di sviluppo infrastrutturale in una dimensione sostenibile.
Complessivamente, il quadro finanziario assomma in questa fase a oltre 67 milioni di euro; di cui 33 milioni a carico di Regione Lombardia, 28,5 milioni a carico del sistema camerale e 6 milioni a carico di altri soggetti.
Inoltre la Segreteria Tecnica è chiamata a programmare, previa valutazione dell’andamento della spesa effettiva, una possibile integrazione di tale quadro, per raggiungere la dotazione complessiva prevista dall’Accordo per il 2008, pari a 75 milioni di euro e per utilizzare i residui 2006-2007.
Per quanto riguarda invece la programmazione finanziaria di medio periodo 2009-2010, prevista dall’accordo di programma a luglio 2008, il Collegio conferma la stessa dotazione finanziaria appostata sul 2008; nel corso dell’anno la Segreteria tecnica definirà un quadro di sintesi più approfondito alla luce delle iniziative di nuovo avvio e di una valutazione dell’andamento della spesa.
ASSE 1 “INNOVAZIONE”
Quadro Finanziario
Soggetti | Risorse |
Regione Lombardia | 11.000.000 |
Sistema Camerale | 10.000.000 |
Altri soggetti | 4.000.000 |
TOTALE | 25.000.000 |
Linee strategiche
x. Xxxxx e progetti regionali rivolti a tutti o ad ampi settori economici e all’insieme delle imprese (con modalità differenziate fra PMI e Micro imprese), caratterizzati dall’innovazione, con specifica attenzione a tematiche di interesse trasversale ai diversi settori (energia, sostenibilità, sicurezza, ecc.) [vedere bando allegato].
x. Xxxxx a sportello con voucher finalizzati a favorire attività innovative delle imprese:
I. Brevettazione
II. Reach
III. Un bando a sportello “pluri-servizio” finalizzato ad interventi ad ampio spettro nei diversi aspetti dell’innovazione (in particolare per le piccole e micro imprese): fra le misure finanziabili sono ipotizzabili:
o Assistenza per innovazione di prodotto, processo, organizzativa
o Consulenza tecnologica
o Consulenza per l’introduzione di materiali innovativi
o Consulenza in materia energetica e ambientale
o Assistenza in ambito economico-finanziario (check-up finanziario e analisi di rating)
c. Progetti locali
I progetti locali devono essere caratterizzati dal fatto di essere sperimentali e in prospettiva estendibili ad altre realtà, o rivolti a problematiche specifiche del territorio.
Valgono i criteri “preferenziali” già definiti dal Comitato Attuativo:
o Coerenza con gli obiettivi dell’AdP
o Coinvolgimento di altri soggetti, pubblici e privati
o Carattere di sperimentalità
o Coinvolgimento di più territori
o Caratteristiche di innovatività (nuovi servizi,…)
o Ricadute sul sistema delle imprese
o Riproducibilità e trasferibilità
o Non concorrere in spese gestionali
o Incentivare la domanda e non l’offerta
x. Xxxxx locali
I Bandi locali in tema di innovazione devono avere forti motivazioni specifiche e differenziarsi, nei contenuti e negli obiettivi, dai bandi a carattere regionale.
Edilizia universitaria per l’attrazione di capitale umano.
In considerazione delle difficoltà esistenti soprattutto nei territori con insediamento più recente di Università, si ipotizzano interventi che possano favorire l’attrazione di docenti, ricercatori, dottorati, specializzandi, ecc. da altre realtà nazionali e internazionali.
In particolare potrebbero (d’intesa fra Università, Enti locali, Camera di Commercio, Regione, ecc.) essere messe a disposizione strutture ricettive destinate in specifico a questa funzione.
Le azioni per il 2008
Una più articolata definizione del Programma 2008 sarà definita alla luce della valutazione dei:
- Progetti locali proposti dai territori a fine febbraio 2008
- Progetti di interesse regionale in corso di valutazione
- Proposte che emergessero dal confronto con le Associazioni imprenditoriali e con le Province
- Priorità individuate dal Comitato Attuativo.
Le proposte di azioni sono orientate in particolare a:
o Interventi a favore delle imprese di servizi. La produzione di servizi, ed in particolare di quei servizi che offrono input ai processi strategici delle imprese e che consentono di accrescere la loro capacità di innovare, ha un ruolo determinante per garantire la crescita e il recupero di competitività di tutto il sistema economico.
Con l’obiettivo, quindi, di favorire la produzione di servizi innovativi e l’aumento del contenuto di tecnologia dei servizi prodotti, stimolando in particolare l’utilizzo di tecnologie infotelematiche, e di incentivare la capacità di aggregazione delle imprese per rispondere a una domanda di servizi sempre più ricca ed esigente con un’offerta di servizi global service o chiavi in mano, nel corso del 2008 verrà attivata la misura già prevista nell’Accordo per le imprese di produzione dei servizi (misura
1.5 “Nascita e consolidamento imprese di servizi all’innovazione”).
La situazione del mercato lombardo però è molto differenziata sul territorio e le stesse esigenze delle imprese potrebbero essere diverse da provincia a provincia.
Pertanto, tale misura sarà focalizzata sulle specificità del territorio e delle sue carenze con la possibilità di differenziare la tipologia di imprese di riferimento e/o l’attivazione di tutte o di parte delle linee di intervento previste.
L’articolazione provinciale, con una specifica attenzione ai bisogni del territorio, consentirà anche il coinvolgimento delle Province (ed eventuali altre istituzioni interessate - da valutare per ciascuna provincia), creando in questo modo maggiori sinergie in termini di risorse complessivamente attivate, ma soprattutto di efficacia dell’azione, con una convergenza su obiettivi condivisi e rispondenti alle effettive esigenze del territorio
In coerenza con gli obiettivi esposti, la misura si articola in:
“Sostegno alla creazione di nuove imprese di produzione di servizi innovativi”
La finalità della linea di intervento è incentivare la creazione di imprese ad alta intensità di conoscenze per la produzione di servizi che, per il mercato locale, risultano essere innovativi o tecnologicamente avanzati o sensibilmente migliorati rispetto allo stato dell’arte del settore, anche derivanti dall’esternalizzazione di servizi interni alle imprese che vengono messi sul mercato e destinati a consolidarsi come business autonomi nel tempo.
“Sostegno all’innovazione dei processi e dell’organizzazione e alla produzione di servizi innovativi”
La finalità della linea di intervento è sostenere progetti di investimento che, attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative ed in particolare attraverso l’utilizzo di tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), concorrano a migliorare sensibilmente i servizi prodotti, i processi e l’organizzazione aziendale.
“Sostegno all’aggregazione di imprese per la produzione di servizi integrati”
La finalità della linea di intervento è promuovere la crescita e il rafforzamento competitivo delle imprese di produzione di servizi attraverso l’aggregazione delle imprese per la produzione di servizi complessi “chiavi in mano” o “global service” e la costituzione di reti per la condivisione di competenze e professionalità.
Le misure saranno attuate con una forte attenzione alla semplificazione delle procedure e, oltre all’utilizzo delle procedure informatiche per la presentazione delle domande, verrà rivista anche la modalità di presentazione e gestione delle domande e dei progetti: una prima domanda con un progetto di massima (un’idea progettuale da sviluppare) e, solo dopo la valutazione positiva, la presentazione del progetto vero e proprio.
Questo per evitare che vengano dispersi tempo ed energia su progetti non rispondenti agli obiettivi del bando.
Inoltre, per rafforzare il legame con il territorio ed i suoi bisogni, anche le procedure di valutazione potrebbero vedere rafforzata la componente di conoscenza specifica della situazione di ciascuna provincia, con la costituzione di nuclei di valutazione provinciali con la presenza di rappresentanti delle camere, della Regione e degli altri soggetti coinvolti.
o Bando finalizzato a sostenere l’innovazione diffusa a favore del sistema delle micro imprese del commercio al dettaglio, con procedure semplificate (presentazione ed inoltro della richiesta di contributo esclusivamente on line ed in totale autocertificazione).
o Riproposizione del progetto "Attrazione di capitale umano eccellente in area regionale”.
o Condivisione di progettualità collegate ai rapporti internazionali, con iniziative che attivino collaborazioni tra sistema scientifico e imprenditoriale, con il coinvolgimento di aziende di alta tecnologia che hanno aperto sedi nei paesi visitati in occasione di missioni istituzionali (in particolare Russia, India, Sud Est Asiatico, Medio Oriente) o con paesi con il quale sono attivi accordi istituzionali (Queensland, Languedoc-Roussillon, Massachussets, Nuevo Xxxx, Cile).
o Partecipazione alla creazione di un istituto internazionale (Institute for Advanced Studies on "Science for Global Policy") con l’appoggio di alcune università statunitensi, coinvolgendo in primis il Giappone, l’Italia e la Gran Bretagna verificando la possibilità di costruire una sede nei tre paesi. L’istituto si dovrà focalizzare su due grandi aree di lavoro: previsione di campi di interesse su cui l’Istituto farà “foresight technology” e consulenza strategica ad enti istituzionali su strategie di promozione della ricerca e innovazione.
o Proseguimento e messa a regime dei programmi di Scouting, in particolare nei settori BioIniziativa (agroalimentare, cura della salute umana e animale, industria, ambiente) e Materiali ICT, per individuare progetti suscettibili di trasformarsi in nuove imprese.
o Partecipazione all'evento "Bio Europe 2009", con il contributo di RL e Sistema Camerale, (in particolare la Camera di Commercio di Milano) e la condivisione e il coinvolgimento di partner istituzionali e associazioni imprenditoriali che partecipano all'organizzazione dell'evento (Comune di Milano, Provincia di Milano, Assobiotec).
o Proposta di una nuova iniziativa a supporto della brevettazione per dare continuità alle azioni finora avviate.
o Proposta di avvio di una misura di accompagnamento alle imprese per la partecipazione al VII PQ.
o Proposta di destinare fondi per dare avvio a sperimentazioni di politiche di tipo innovativo mediante progetti pilota.
o Partecipazione di Regione Lombardia alla manifestazione Bio Contact 2008 (1-3 ottobre) per offrire l'opportunità a rappresentanti lombardi
che operano nel settore delle biotecnologie/biofarmaceutico di attivare scambi di partenariato e alleanze strategiche con le maggiori società di biotech e venture capital.
o Partecipazione di Regione Lombardia a Creativity World Forum, evento annuale a cui partecipano i rappresentanti internazionali del mondo imprenditoriale e politico, dei centri di ricerca e delle università, organizzato dal Flanders District of Creativity, Distretti della Creatività. Nati nel 2004 su iniziativa di Flanders DC (organizzazione del ministero dell’economia delle Fiandre), i Distretti della Creatività, alla quale RL aderisce in qualità di partner, rappresentano un network internazionale di regioni “creative” che ha lo scopo di incentivare il binomio creatività e innovazione d’impresa.
o Attuazione Bando innovazione 2007 finalizzato ai progetti innovativi in campo energetico, ambientale e della sicurezza; il bando prevede che le micro imprese (fino a 9 addetti) posano realizzare progetti di importo minimo inferiore a quello delle PMI con 10 e più addetti.
ASSE 2 “INTERNAZIONALIZZAZIONE”
Quadro Finanziario
Soggetti | Risorse |
Regione Lombardia | 9.470.300 |
Sistema Camerale | 5.900.300 |
Altri soggetti * | 1.000.000 |
TOTALE | 16.370.600 |
*(Ente Fiera Milano)
Linee strategiche
L’accelerazione nelle dinamiche di cambiamento del contesto internazionale porta alla necessità di definire strategie di lungo termine per l’internazionalizzazione del sistema economico regionale, che sappiano reggere anche ai possibili shocks esogeni che la storia recente ha dimostrato non solo verificarsi con sempre maggior frequenza, ma anche avere un impatto determinante sull’efficacia delle azioni definite per il supporto alle dinamiche di competitività territoriale. L’attenzione alle esigenze e alla progressione della dinamica internazionale dei settori economici e del territorio non è una linea strategica rivolta solo alle imprese con esposizione all’estero.
Oggi l’internazionalizzazione rappresenta un fattore determinante di supporto alla competitività complessiva del sistema Lombardia, che prescinde dalle pure e semplici dinamiche di import export per avere effetti a cascata su tutti i comparti. Ne fanno quindi parte anche i flussi di investimenti in entrata e in uscita, gli effetti dell’internazionalizzazione della conoscenza e della cultura, le relazioni e gli spostamenti di persone (sia come lavoratori, che di turisti, che di competenze “embedded” come capitale umano).
Accompagnare e incrementare le vocazioni internazionali dell’economia lombarda diventa così un contributo imprescindibile al volano economico complessivo, come è facilmente constatabile anche solo con una analisi del posizionamento geografico ed economico, quale unica regione in Italia ad avere una dimensione economica “nazionale” per parametri europei e l’unica nella quale le dimensioni “provinciali” dell’esposizione internazionale sono comparabili con quelle regionali nelle altre aree del nostro paese.
Ne discende in modo naturale il riconoscimento della trasversalità dell’impegno internazionale dell’ADP per la Competitività (il concetto di competitività per la Lombardia ha senso solo declinato nella dimensione internazionale), con linee di azione finalizzate a favorire l’effetto “follow- through” su tutti comparti (servizi, industria, commercio, turismo, attrattività del territorio, cultura, capitale umano, tecnologia e ricerca) e
spinta alle vocazioni locali nel contesto globale per tutti i territori ricercando interconnessioni internazionali.
Infine, il confronto internazionale costituisce un momento indispensabile di bench-marking con i sistemi più competitivi, di intercettazione di criticità potenziali o effettive che potrebbero impattare in modo determinante sul sistema economico, da monitorare e gestire con attenzione per il “fine tuning” delle politiche regionali.
E’ infatti proprio dall’esposizione alle dinamiche e ai modelli esteri di gestione della complessità degli interventi di politica economica che discende l’esigenza strategica di aggregazione sistematica e continua di risorse, azioni e idee tra imprese, enti e istituzioni. Il tutto al fine di tradurre le esigenze territoriali in materia di internazionalizzazione in risposte concrete che – caso per caso – possono declinarsi come attrazione di investimenti immateriali o finanziari e aggregazione di eccellenze tecnologiche o produttive.
Una ulteriore linea strategica da impostare riguarda la ricerca di sinergie tra tutti i livelli di impegno internazionale tra cui la cooperazione allo sviluppo e il partenariato trans-regionale. Si potrà così riportare a confluire nel quadro complessivo non solo le attività di supporto all’internazionalizzazione “tradizionali” (internazionalizzazione attiva: la spinta e proiezione verso l’estero del sistema economico) ma anche il supporto al territorio per meglio reagire alle pressioni delle dinamiche competitive di tipo internazionale (internazionalizzazione passiva: mantenimento e attrazione di risorse e aziende estere, incremento del capitale umano e delle “intelligenze”, gestione dei cambiamenti in atto provocati dall’estero-esterno).
Infatti la maggiore conoscenza dei mercati e degli interlocutori è necessaria alla migliore penetrazione del sistema economico lombardo all’estero, nonché ad una maggiore efficacia delle azioni messe a sistema, per cui la formazione continua delle risorse umane dedicate all’internazionalizzazione rappresenta una linea di sviluppo essenziale, che necessita di specifici approfondimenti strategici e progettuali.
Particolare attenzione verrà prestata nel corso della definizione degli strumenti di intervento e di sostegno ai parametri di valutazione e riscontro dell’efficacia delle azioni, con la costruzione di sistemi di indicatori oggettivi in termini di efficacia ed efficienza, per migliorare e perfezionare le tipologie di azione a fronte di meccanismi oggettivi di feedback e analisi.
Quanto sopra adattando le azioni di sostegno pubblico allo sviluppo dell’internazionalizzazione delle imprese ai vincoli vigenti a seguito di normative comunitarie e nazionali, in pieno raccordo e sinergia con gli obiettivi strategici nazionali adattandoli al contesto e alle esigenze del territorio nazionale.
Aggregazione e integrazione: Il principio dell’ADP è legato alla aggregazione e condivisione di risorse per una maggiore efficacia delle attività ed efficienza nell’impiego dei mezzi a disposizione per prevenire ed evitare dispersioni e duplicazioni. In funzione di ciò si auspica la
individuazione di un unico soggetto attuatore per i singoli progetti. Il principio di fondo può essere esteso ai rapporti e alle sinergie con altri assi di intervento e collaborazione, “in primis” il livello comunitario - che vede la Lombardia caratterizzarsi come una delle regioni più attive in Europa – ma anche ad altri contesti sovranazionali e internazionali di confronto.
Le due principali linee di sviluppo per facilitare aggregazione e integrazione sono:
i. valorizzazione dell’ADP su tutti i tavoli (intese operative nazionali, linee strategiche) e con le imprese e rappresentanze (progetti di Rete e di sistema con federazioni e soggetti aggreganti come enti fiera, università, ecc.) per ricercare addizionalità di idee e risorse;
ii. integrazione dei livelli di confronto internazionale con monitoraggio delle criticità che potrebbero impattare sul sistema regionale (sviluppi normativi, stipula di EIA, FTA ed EPA) e partecipazione ai momenti di confronto internazionali e trans- regionali.
In questo senso l’ADP, per le sue caratteristiche uniche, rappresenta a tutti gli effetti un modello nuovo, sia per la modalità dell’operare inter- istituzionale che per la co-gestione delle risorse per valorizzare al massimo le collaborazioni, anche nelle sedi nazionali.
Il coinvolgimento delle imprese nelle attività attuate nell’ambito dell’accordo – che vedono l’interazione tra sussidiarietà orizzontale e verticale nella costruzione delle progettualità e delle azioni congiunte – segue logiche di mercato nella scelta dei filoni di azioni e intervento, con premialità variabili secondo il livello di priorità assegnato a livello strategico a ciascuna azione, per favorire la spinta dove è più difficile operare per le imprese lombarde e specificamente fuori dai confini comunitari.
Una particolare attenzione verrà inoltre dedicata al sostegno e alla promozione del sistema fieristico lombardo nel mondo. Nello specifico verrà rafforzato il supporto al Sistema Fiera Milano soprattutto con riferimento ai Paesi Cina, India, Brasile, Russia ed Emirati Arabi.
Si riconoscono inoltre tra i Paesi prioritari a interesse strategico per il sistema territoriale anche i Paesi con i quali il governo nazionale ha sottoscritto o sta per sottoscrivere specifici accordi di cooperazione in materia migratoria come da DPCM del 15 febbraio 2006 e successivi, come di seguito: Albania, Tunisia, Marocco, Egitto, Nigeria, Moldavia, Sri Lanka, Bangladesh, Filippine, Pakistan, Somalia e Ghana.
Le azioni per il 2008
Le principali linee di azione dell’Asse 2 per il 2008, in piena coerenza con quanto contenuto nel DPEFR 2008-2010, verteranno su quattro linee di azione:
1. Azioni a bando (con riproposizione e approfondimento delle azioni cofinanziate e loro comunicazione adeguata al sistema imprenditoriale)
2. Programmi Paesi e Programmi d’Area
3. Rete Lombardia Point
4. Azioni territoriali
La traduzione dello schema sopra riportato in azioni concrete a supporto del sistema economico lombardo avverrà a livello regionale anche in linea con le direttrici per l’attività promozionale del Ministero per il Commercio Internazionale. In sede di sviluppo successivo saranno definite le attività che declineranno concretamente queste linee direttrici, d’intesa con i soggetti attuatori e realizzatori. Dove possibile, sarà anche ricercata la trasversalità degli interventi con altri Assi di intervento dell’ADP (ad esempio per i rapporti con la Svizzera sull’Asse Infrastrutture, per i rapporti con investitori esteri con le azioni di marketing Territoriale dell’Asse 6, e così via).
La formazione e consolidamento del capitale umano di sistema sarà inoltre valorizzata in modo trasversale, in piena sinergia con gli altri assi dell’ADP (in particolare l’Asse 1) e vedrà una attenzione specifica che si è già consolidata nel progetto di tutoraggio e hand-holding “F.A.R.E. Internazionalizzazione” che innesca azioni specifiche su praticamente l’intero territorio lombardo, rispettando nel concreto le specificità di ciascuna area per supportare le imprese nei loro processi di internazionalizzazione con metodologie concrete volte all’ottenimento di risultati misurabili nel breve- medio periodo.
1. Azioni a Bando
Dopo quasi due anni dalla prima tipologia di azioni a bando con voucher per le azioni di supporto all’internazionalizzazione delle imprese lombarde cofinanziate a valere sull’ADP, con procedure di adesione e rendicontazione interamente telematizzate, il 2008 si configura come un anno di consolidamento e messa a regime dell’intero sistema informatico.
Già nel corso del 2007 infatti si è messa in pratica una seconda finestra di programmazione per il bando “rolling” che pertanto ormai necessita solo di alcune correzioni e di sistematizzare a livello di soggetti attuatori la periodicità della programmazione strategica per i 12 mesi seguenti, con finestre trimestrali o quadrimestrali di adesione.
Si conferma quindi l’opportunità di operare con la procedura a voucher incoraggiando con premialità di cofinanziamento le azioni che facilitano i seguenti obiettivi strategici:
a) aggregazione di masse critiche significative di imprese (con soglie minime per l’erogazione di voucher e relative premialità per incoraggiare gli interventi che danno massa critica all’azione di spinta all’estero per le imprese);
b) spinta del sistema economico lombardo verso aree geografiche e Paesi prioritari nella programmazione regionale e nazionale;
c) supporto a settori che hanno particolari necessità per motivi strutturali (ristrutturazione/debolezza competitiva, in fase di iniziale sviluppo ed evoluzione/transizione, caratterizzanti il tessuto economico regionale).
Si intende pertanto riproporre le azioni a bando in linea con il 2007, integrando le nuove versioni dei bandi in essere con la nuova misura
“voucher multiservizi” per la ricerca partners e per servizi di supporto e assistenza alle imprese, per mettere a sistema gli aggiornamenti e le modifiche suggeriti dall’esperienza pratica di questo periodo di operatività delle azioni a voucher.
In parallelo, saranno da prevedere azioni congiunte di comunicazione alle imprese per veicolare strumenti e contenuti dei bandi stessi, dove si valuterà l’opportunità di una dotazione finanziaria specifica per l’aspetto comunicativo ovvero l’utilizzo di residui o di una percentuale della dotazione complessiva, nell’interesse della maggiore diffusione e successo delle iniziative proposte.
2. Programmi Paesi e Programmi d’Area
1. Nel 2008 – anche a completamento del precedente programma Paese Russia – sarà sviluppato un apposito programma di iniziative promozionali esteso all’area dell’Europa Centro Orientale e dei Balcani – Paesi neo comunitari e Paesi con procedura di adesione in corso – alla Federazione Russa e ai Nuovi Stati Indipendenti, con una particolare attenzione ai Paesi aderenti al programma Neighbours e ISPA. Infatti avranno svolgimento e seguito nel 2008 alcune delle azioni già impostate in sede di ADP nel 2007 dedicate a quest’area e con impatto sull’intero territorio regionale, rivolte prioritariamente ai settori meccanico, industriale e tessile.
2. Anche in considerazione del livello di interscambio economico e commerciale, dello status di Paese confinante e degli accordi sottoscritti da Regione lombardia verrà definito un programma di azione verso la Confederazione Elvetica.
3. Proseguirà nel corso del 2008, per dare ulteriore continuità a quanto avviato con l’ADP, l’attenzione riservata ai paesi della sponda sud del Mediterraneo, in particolare Israele, con azioni specifiche volte a connotare di sempre maggiore concretezza l’esperienza del Laboratorio Euro-mediterraneo che vedrà nel 2008 la realizzazione della sua VI edizione.
4. Il programma promozionale per l’Asia sarà differenziato per specifici settori/comparti e singoli Paesi, con particolare attenzione a Kazakhstan, Giappone, Cina, India e Sud Est Asia (Singapore, Filippine, Xxxxx del Sud e Vietnam). In Asia, inoltre, verrà prestata maggiore attenzione alle opportunità offerte dai Paesi del Golfo Persico, ed in particolare Emirati Arabi Uniti e Qatar.
5. Per le Americhe, gli interventi si dividono in due gruppi. In America Settentrionale (NAFTA) l’azione sarà sistematica e calibrata su ciascuna area-Paese: USA, Canada e Messico, mentre in America Centro-meridionale si focalizzerà l’attenzione su El Xxxxxxxx, Costa Rica, Nicaragua, anche in considerazione della collaborazione con la BCIE, Cile e Brasile nonché sui Paesi con cittadini d’origine italiana per i quali è prevista possibilità di migrazione nel nostro Paese (art 4 del DPCM 15 febbraio 2006): Argentina, Uruguay e Venezuela.
6. Nel corso del 2008 si prevede di realizzare azioni di marketing territoriale verso Paesi caratterizzati da potenzialità qualitative in termini di investimento e di risorse in grado di creare valore aggiunto al sistema economico. In particolare, si farà riferimento a Europa, Nord America, America Latina, Medio Oriente e Asia. Le azioni portate avanti nelle aree di riferimento saranno volte, con modalità e focalizzazioni settoriali specifiche per ciascuna zona geografica, a perseguire i seguenti obiettivi:
a) promozione internazionale del sistema economico lombardo e rafforzamento della sua competitività quale attrattore di investimenti esteri mediante la valorizzazione delle sue eccellenze con particolare riferimento a settori altamente attrattivi dell’offerta locale: agroalimentare, biotech, meccanica/meccatronica, tessile/abbigliamento, tecnologia, sanità, alta formazione, cultura; particolare attenzione verrà posta al settore emergente dei sovereign founds;
b) promozione dell’area presso un target selezionato di giornalisti e operatori turistici potenziando ulteriormente il ruolo di Milano quale principale porta di accesso dei flussi di visitatori in entrata in Lombardia (e in Italia) e quale sede di uno dei più importanti poli fieristici d’Europa;
c) attrazione di grandi eventi internazionali, in grado di attivare processi di rigenerazione economica e di determinare un effetto rilevante sul territorio consolidando la visibilità internazionale con particolare riferimento ad eventi particolari (Expo 2015);
d) a seguito del consolidamento delle azioni di ricerca di alta formazione dell’Asse 1, verranno messi a regime interventi sul sistema produttivo al fine di aumentare l’afflusso di capitale umano altamente specializzato in aree di interesse strategico;
e) sviluppare iniziative di rilevanza internazionale anche attraverso missioni all’estero finalizzate alla promozione del sistema produttivo-economico-fieristico-moda-design-cultura;
f) attivare azioni specifiche nell’ambito fieristico lombardo.
Nel corso del 2008 in considerazione dell’evoluzione del contesto internazionale e delle iniziative intraprese da Regione Lombardia potranno essere successivamente identificate altre aree geografiche e Paesi oggetto di specifici programmi a essi dedicati.
Politiche d’area e partenariati territoriali
Nei rapporti con le aree paese e definizione dei programmi Paese, si ricercherà l’integrazione delle politiche per l’internazionalizzazione con quelle di vicinato e partenariato transfrontaliero, secondo lo schema logico che segue, volto a superare la tradizionale classificazione geografica per stati-nazione sostituendola con una classificazione per aree funzionali omogenee.
i) Aree di prossimità: Paesi confinanti e/o vicini con i quali le relazioni sono strette e devono essere mantenute e incrementate non solo per il buon vicinato geo-culturale. Queste aree infatti si collocano ai primi livelli di integrazione e interazione internazionale con bassi costi di transazione, anche se alla vicinanza geografica non sempre fa riscontro facilità di approccio.
ii) Aree di consolidamento: Paesi con i quali la presenza e i rapporti – a prescindere da vicinanza geografica o affinità culturale – sono consolidati a livello di sistemi economici. Richiedono una attenta gestione per la crescente concorrenza mondiale, rivolta a consolidare la presenza di forme di internazionalizzazione avanzate (filiali, società miste, IDE);
iii) Aree di penetrazione: sono aree Paese nei quali il sistema lombardo è presente “a macchia di leopardo”, generalmente nelle aree metropolitane ovvero nelle province più sviluppate, per cui è opportuno esplorare le potenzialità di aree più periferiche o marginali;
iv) Aree di prospezione ed esplorazione: comportano difficoltà di ingresso (per motivi geografici, economici o politici) compensate da opportunità da cogliere (anche se con cautela). Qui le azioni di diplomazia economica servono da apertura per il sistema in funzione di “risk prevention”.
v) Aree di cooperazione e integrazione: qui le opportunità sono legate alla promozione di partenariati e cooperazione – anche con strumenti di supporto e finanziamento. I Paesi obiettivo presentano rilevanti opportunità per beni strumentali e materie prime, specie in ottica di frammentazione internazionale della produzione per comparti/segmenti.
3. Rete LombardiaPoint
Sarà rafforzata l’azione dei Lombardia Point territoriali, la rete di punti operativi Lombardia Point operanti dal 2004 presso le Camere di Commercio lombarde in base all’Intesa istituzionale tra l’allora Ministero delle Attività produttive, Regione Lombardia e Sistema Camerale. Il portafoglio servizi della rete, e le stesse modalità di lavoro della rete, integrano servizi prodotti dal Sistema Camerale, da ICE, SACE, SIMEST e Regione Lombardia. Obiettivo 2008 è il rafforzamento e consolidamento per la rete della propria capacità di servizio alle imprese, anche a seguito della costituzione della CCIAA di Monza Brianza e del crescente ruolo svolto anche dagli uffici secondari (es.: Rho-Pero, Legnano) con l’implementazione del portafoglio servizi, l’ottimizzazione dei processi di coordinamento e co-produzione di contenuti tra i partner, il contatto diretto con le imprese, la formazione specifica agli addetti della rete per sviluppare e coordinare la funzione di “antenne” e “terminali” delle azioni dell’Asse 2 sul territorio e il monitoraggio delle attività di rete per eventuali correttivi.
Come già avviene a livello nazionale e in alcune altre Regioni verrà considerato il coinvolgimento tra i promotori e fornitori di servizi delle realtà associative del settore industriale e bancario.
A livello internazionale, verrà data attuazione ai progetti che coinvolgono le aree geografiche prioritarie individuate.
Troverà evoluzione l’esperienza positiva dei Punti Operativi sui mercati esteri, tenendo conto delle previsioni e dei vincoli posti dalla legge Finanziaria 2007 - e considerando un sistema di sostegno non più “forfettario” ma basato sulla qualificazione e il riconoscimento dei servizi prodotti dalle sedi operative estere.
In particolare, attraverso l’accreditamento a titolo non oneroso per la Regione, si intende procedere all’individuazione di soggetti in grado di fornire servizi di internazionalizzazione alle generalità delle imprese lombarde, nei vari mercati, nel rispetto degli standard di qualità previsti dalla Carta dei Servizi. I Punti operativi, tramite apposite call for proposal, potranno presentare progetti di internazionalizzazione delle imprese lombarde che potranno essere co-finanziati in funzione della loro coerenza con le priorità regionali e dell’AdP. In prospettiva, è possibile prevedere meccanismi di finanziamento destinati alle imprese che intendono usufruire dei servizi erogati dai punti operativi all’estero.
4. Azioni territoriali
Nel corso del 2008 saranno raccolte e sistematizzate – analogamente a quanto è avvenuto nel corso delle prime due annualità di ADP – anche le azioni locali di sviluppo e sostegno ai processi di internazionalizzazione. Infatti la declinazione sul territorio delle azioni di sostegno permette un raccordo pratico e diretto tra strategia e operatività – consentendo meccanismi feedback tempestivi.
Saranno identificate due finestre principali di programmazione per il 2008, entro le quali raccogliere e dove possibile integrare i progetti locali per operare – se necessario – una scelta sulla base di criteri di valutazione omogenei: la prima entro fine Febbraio, la seconda a fine Luglio. Questo approccio permetterà di programmare per tempo le azioni territoriali in modo trasparente, facilitando aggregazioni trasversali e la messa in comune di programmi che rappresentino la declinazione pratica dell’ADP: prevenzione delle sovrapposizioni e messa in comune di spunti e attività.
Nel 2008 si opererà in particolare tramite tre gruppi principali di azioni:
- sostegno alle imprese nell’aggiornamento e costruzione di competenze per i processi di internazionalizzazione (affiancamento, tutoraggio, hand holding) e altri strumenti per rafforzare le competenze interne alle imprese; le azioni di sostegno daranno luogo ad approfondimento territoriale secondo le esigenze specifiche;
- buyers attraction nei settori casa, abbigliamento-moda, cura della persona, tecnologie, beni industriali e subfornitura – fermo restando l’obiettivo di valorizzazione delle specificità e propositività locali - e altre azioni di promozione direttamente sul territorio, da definirsi e in concomitanza con eventi mostre e fiere in modo da dare il
xxxxxxx xxxxxxx ed esposizione dei compratori e partner potenziali alla diversità dell’offerta lombarda; queste azioni e collaborazioni interesseranno in particolare i rapporti con il sistema fieristico;
- Altre azioni aggreganti di spinta verso l’estero (dove si ricercherà il più possibile la costituzione di collaborazioni trans-provinciali per prevenire il rischio di frammentazione degli interventi) per favorire il raggiungimento di una soglia minima di impatto economico (indicativamente 50.000 – 200.000 euro) nell’ambito dei progetti presentati nelle finestre di programmazione.
Si definisce così lo schema complessivo a partire dagli orientamenti concordati in ST, nel quale fare confluire le azioni locali per il 2008, ricercando le massime sinergie progettuali e finanziarie.
ASSE 3 “PROMOZIONE TERRITORIO E AMBIENTE”
Quadro finanziario
Soggetti | Risorse |
Regione Lombardia | 4.000.000 |
Sistema Camerale | 4.000.000 |
Altri soggetti | |
TOTALE | 8.000.000 |
Linee strategiche
L’Asse 3 si basa sull’assunzione che la competitività si sviluppi in stretta connessione con la sostenibilità ambientale e territoriale, intesa come capacità di promuovere interventi in grado di contribuire alla qualità dello sviluppo del tessuto socio-economico del territorio lombardo.
I fattori di competitività possono essere migliorati promuovendo la tutela ambientale e l’innovazione tecnologica in particolare nel settore dell’energia e delle reti distributive.
Saranno quindi sostenute, all’interno di questo Asse, tutte quelle azioni che sapranno valorizzare:
le reti presenti sul territorio a partire dalle reti distributive commerciali,
l’utilizzo consapevole e efficiente delle risorse, in un contesto di qualità e sostenibilità ambientale,
lo sviluppo dei fattori di ecoefficienza, una pianificazione territoriale ottimale.
Su questa base l’Asse si articola in tre linee strategiche di lavoro.
Linea 1 – Promozione e qualificazione del territorio lombardo
In un’ottica di continuità rispetto al 2007, la prima linea strategica dell’Asse 3 individua nello sviluppo e crescita qualitativa delle reti commerciali un fattore chiave per la promozione del territorio lombardo, in termini di:
- miglior offerta di servizi alla popolazione,
- rivitalizzazione di borghi e aggregati urbani,
- rafforzamento dell’integrazione e sinergia tra reti distributive e risorse del sistema produttivo e lombardo, principalmente nei comparti agro-alimentare, artigianale e turistico.
Il sistema del commercio può infatti stimolare e supportare il rilancio della competitività dell’economia lombarda:
- valorizzando le eccellenze locali, compresi i negozi ed esercizi storici
- stimolando il recupero di efficienza ed efficacia del sistema in considerazione delle esigenze dei cittadini consumatori.
Questo ruolo verrà giocato con l’attenzione ad uno sviluppo equilibrato sul territorio, valorizzando le iniziative nelle aree di maggiore sviluppo e maggiore presenza di insediamenti commerciali ma salvaguardando anche le zone ancora deboli.
Gli interventi saranno sempre condotti favorendo la libera iniziativa, in un’ottica di sussidiarietà orizzontale, vale a dire in raccordo con i cittadini singoli e tutti i soggetti presenti sul territorio in forma associata (associazioni di categoria).
Un ruolo essenziale viene così svolto dalle singole CCIAA presenti sul territorio lombardo, valorizzando in questo modo la loro capacità:
- d’azione nel dare impulso all’iniziativa economica;
- di essere riferimento per lo sviluppo commerciale ed economico del territorio di riferimento.
Le misure previste si focalizzeranno sulla realizzazione di interventi strutturali (dagli ACT ai Distretti Commerciali, …) di livello locale o provinciale che, in modo integrato (abbracciando quindi diversi settori di attività e campi di azione) possano costituire esempi replicabili e sostenibili di innovazione, analogamente a quanto già realizzato nel corso del 2007 sui territori di Como, Lodi, Mantova, Sondrio, Varese.
Nell’elenco degli interventi, selezionati in base alla qualità dell’intervento proposto, ai risultati che si prefigge ed inoltre alle risorse disponibili e che sono messe in movimento, una particolare attenzione spetterà a:
- politiche e azioni per il rafforzamento dell’insieme del sistema fieristico regionale, per favorirne la crescita competitiva ed il livello di servizio alle imprese del territorio,
- nuova progettualità a sostegno delle politiche per la trasparenza del mercato.
Linea 2 – Uno sviluppo compatibile con l’ambiente
Nel territorio lombardo, lo sviluppo economico e la mobilità di persone e merci, indispensabili alla competitività della nostra economia, possono essere compatibili e migliorare i fattori di qualità e tutela ambientale. La nuova Legge Regionale 11 dicembre 2006, n. 24 “Norme per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute e dell’ambiente” attiva un impegno forte, che intende agire su tutte le fonti e le cause delle emissioni in atmosfera, in un’ottica di medio e lungo termine, individuando priorità di intervento all’interno di una strategia coordinata.
In collaborazione con il Sistema Camerale ed altri soggetti territoriali si affronteranno in particolare i temi riguardanti la riduzione delle emissioni da fonte industriale, si agirà attraverso provvedimenti destinati ad incidere sulle emissioni in atmosfera attraverso:
- la maggiore efficienza degli impianti, anche mediante la sperimentazione di tecnologie innovative e l’adozione, da parte delle imprese, delle migliori tecnologie disponibili,
- il coordinamento degli interventi resi necessari dall’applicazione delle norme nazionali e comunitarie, incluso lo sviluppo ed il consolidamento di azioni per la conoscenza e l’utilizzo dei Meccanismi Flessibili del protocollo di Kyoto (progetto Kyoto Desk, avviato nel 2007).
- lo sviluppo dei progetti di economia pulita (CDM)
Altro tema rilevante riguarda lo sviluppo dell’ecoefficienza dei sistemi produttivi e dei cicli di vita dei prodotti e lo stimolo per le imprese ad investire e trovare soluzioni innovative che possano soddisfare il committente pubblico. La domanda pubblica, attuata con le azioni del Green Public Procurement (GPP) può costituire un importante volano per orientare l’offerta a qualificarsi verso l’eco-innovazione che rientra anche tra gli obiettivi strategici dell’UE e si integra con il programma quadro per la competitività e l’innovazione.
Un altro campo di intervento sarà nel settore della mobilità pubblica e privata:
- incentivando l’innovazione dei processi di organizzazione/gestione dei flussi di mobilità e di miglioramento della logistica merci,
- valorizzando le iniziative per la ricerca, commercializzazione e distribuzione di combustibili a basso impatto ambientale, agendo sulla rete distributiva e promuovendo il rinnovo del parco autoveicolare verso la bassa emissione.
Le azioni favorite in passato da Regione Lombardia e dal Sistema Camerale sono già state consistenti; l’azione futura deve considerare le esigenze sempre più pressanti derivanti dall’intensificarsi del riscaldamento globale e dall’esaurimento progressivo delle fonti energetiche fossili. E’ perciò importante:
- aumentare la capacità di generazione energetica in Lombardia secondo le linee del piano energetico regionale nonché l’incentivazione alla realizzazione di reti di teleriscaldamento e l’utilizzo di impianti solari su tutto il territorio regionale;
- contenere gli impatti ambientali connessi ai processi di generazione elettrica e di combustione, con attenzione specifica anche alle problematiche di smaltimento dei rifiuti e di utilizzo delle bio-masse;
- ottimizzare reti e servizi di pubblica utilità la cui progressiva liberalizzazione, favorita a livello regionale negli ultimi anni, deve
tradursi quanto prima nel miglioramento della loro gestione e nel contenimento dei costi.
- sviluppare misure generali per incentivare l’uso delle fonti rinnovabili e dei combustibili a basso impatto ambientale, sia sul lato della domanda (incentivo per autoveicoli a carburanti alternativi) che su quello dell’offerta (sviluppo reti distributive).
Infine, lo sviluppo sostenibile si sviluppa e fortifica anche attraverso una maggiore consapevolezza e cultura. Il modello di sviluppo lombardo va quindi sostenuto attraverso:
- la diffusione della conoscenza degli strumenti volontari di gestione ambientale per le imprese (Certificazioni EMAS, Ecolabel, ISO 14001 etc.): occorre diffondere la consapevolezza che la via della riduzione dei costi è oggi sempre più la via del risparmio di energia, di materie prime, di acqua e di ottimizzazione dei processi produttivi e distributivi;
- la diffusione di azioni che agevolino comportamenti attivi e partecipativi di attenzione nei confronti della sostenibilità ambientale presso i consumatori e la stessa Pubblica Amministrazione; la funzione educativa e di sviluppo di buone prassi deve raggiungere categorie potenzialmente vaste e ricettive, ad oggi orientate solo dal sistema delle comunicazioni di massa.
Linea 3 - La conoscenza del territorio per una migliore pianificazione degli interventi
Regione Lombardia ed il Sistema Camerale hanno creato, nel corso degli ultimi anni, una piattaforma, integrata nelle reti informatiche pubbliche e private, di raccolta, condivisione e messa a disposizione delle informazioni che attengono al territorio ed alla sua gestione.
L’utilizzo in chiave di pianificazione degli interventi di queste informazioni fa parte del ruolo di governo regionale, secondo criteri di sussidiarietà, trasparenza e supporto agli enti locali e insieme di concorso alla salvaguardia dei valori territoriali.
Verranno quindi favorite le iniziative volte:
- allo sviluppo dell’infrastruttura delle informazioni territoriali (SIT), in raccordo con la normativa europea e nazionale e la nuova legge regionale 12/2005;
- alla definizione, in raccordo con gli Enti locali, dei criteri per l’informatizzazione e la messa in rete degli strumenti urbanistici, promozione dell’acquisizione di basi comuni di riferimento geografico e attività di sensibilizzazione e supporto all’attività locale;
- alla realizzazione di progetti di e-government, di ricerca e sperimentazione, nel settore dell’informazione territoriale a livello europeo, nazionale e interregionale.
Le azioni per il 2008
Con riferimento alle linee strategiche citate, sono state finora individuate le seguenti azioni nel 2008:
3.1 Sistema economico del territorio
- Progetti integrati per la promozione del territorio
- Azioni per il rafforzamento del sistema fieristico
- Trasparenza del mercato:
3.2 Azioni di promozione dell’ambiente e per l’efficienza e innovazione energetica nelle imprese
- Bando di sostegno alla realizzazione di impianti per la produzione da fonti alternative/rinnovabili di energia, acqua e/o aria calda; altre iniziative finalizzate al risparmio energetico delle imprese;
- Progetto Scuola Emas e Ecolabel; comunicazione e promozione delle certificazioni ambientali delle imprese
- Progetto Kyoto Desk: iniziative coordinate di sensibilizzazione, informazione e formazione rivolte agli enti e alle imprese
- Sviluppo degli accordi CDM (Clean Development Mechanism), previsti dal Protocollo di Kyoto.
- Promozione dei consumi sostenibili della P.A. come stimolo per le imprese ad investire in soluzioni eco-innovative.
3.3 Conoscenza e pianificazione del territorio
3.3A S.I.T. Integrato - Costruzione di un quadro delle conoscenze territoriali condivise a supporto di servizi di promozione
3.3B Azioni per la qualificazione della nuova pianificazione comunale in rapporto all’esercizio delle attività economiche
ASSE 4 “MODERNIZZAZIONE ED EFFICACIA DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA”
Quadro finanziario
Soggetti | Risorse |
Regione Lombardia | 1.000.000 |
Sistema Camerale | 1.000.000 |
Altri soggetti | |
TOTALE | 2.000.000 |
Linee strategiche e azioni 2008
In relazione ai suggerimenti raccolti in Segreteria Tecnica, dalle diverse Direzioni Generali regionali e dalle Camere di commercio, vengono proposti diversi filoni di intervento:
1. La messa a regime dei processi di telematizzazione dei bandi e della rendicontazione, riallineando i sistemi informatici regionale e camerale sulla base dell’esperienza fatta e del nuovo sistema utilizzato dalla regione; in specifico saranno coordinate le attività di competenza regionale e camerale per garantire che ogni procedura di bando telematico trovi copertura di costi, efficace realizzazione nei tempi coerenti con le previsioni del bandi, massima omogeneità possibile delle procedure.
2. La realizzazione di due progetti significativi nella logica dell’e- government:
a. dotare tutte le Pubbliche Amministrazioni lombarde (Comuni, Province, Camere di Commercio, ASL,…) di firma digitale (con il caricamento su Carta Regionale dei Servizi), posta elettronica certificata (attraverso le caselle attribuite da Regione Lombardia ed eventuali ulteriori opportune integrazioni) e accesso a Telemaco (archivi camerali per visure, certificati, informazioni su imprese e titolari,…) promuovendo (dopo adeguati interventi di formazione- informazione) accordi per il passaggio sistematico dalla comunicazione cartacea a quella telematica certificata, attraverso:
i. caricamento di firma digitale a cura delle Camere di Commercio su Carta Regionale dei Servizi e messa a disposizione di business key, caselle di PEC e accessi a Telemaco e loro distribuzione ai Comuni e P.A.
ii. azioni similari sul mondo associativo e sui professionisti, come “intermediari” delle PMI nello sviluppo della comunicazione telematica
iii. azioni dirette sulle imprese (le nuove, o un certo numero di imprese che lo richiedono per prime, o le più disagiate territorialmente, o tipologie specificatamente individuate)
iv. azioni dirette a supportare le aggregazioni di Comuni di piccole e medie dimensioni attraverso l’impiego di risorse tecnico- progettuali per la diffusione di una cultura amministrativa in un’ottica di semplificazione e di e-government. Si tratta di dotare la P.A., ed in particolare i SUAP, di un applicativo che consenta una integrabilità e flessibilità coi maggiori sistemi di gestione da sperimentare a livello locale e mettendo in relazione Comuni, ASL e ARPA.
b. costruire d’intesa fra Sistema Camerale e Regione Lombardia il “portale unico” per le imprese lombarde che consenta loro (in ambiente Internet, accedendo direttamente o tramite link dei diversi soggetti pubblici e associativi coinvolti) di rapportarsi alla pubblica amministrazione in modo efficace e semplificato; a titolo d’esempio:
i. inoltro simultaneo a più Enti dello stesso documento- dichiarazione
ii. immediata disponibilità di moduli telematici per le proprie comunicazioni, con la parte anagrafica “precompilata” sulla base dei dati del Registro Imprese
iii. accessibilità agli archivi delle diverse P.A. coinvolte per evitare richieste di certificazione di dati già noti alla P.A.
iv. collegamento diretto con siti e procedure telematiche previste e attuate sulla base delle norme nazionali (ad esempio la “comunicazione unica”).
La logica del “portale unico” è oggettivamente favorita dall’avvio a livello nazionale (per ora in fase sperimentale, ma con l’andata a regime già nell’agosto 2008) della “comunicazione unica”, procedura che impone a tutte le nuove imprese, anche individuali, di avviare esclusivamente in modo telematico la procedura di iscrizione al Registro Imprese, all’INPS, all’INAIL e all’Agenzia delle entrate. Anche le successive azioni sul Registro Imprese dovranno avvenire con modalità telematica.
Sulla base dello studio di fattibilità già avviato dalla Segreteria Tecnica con uno specifico progetto, nel corso del 2008 l’obiettivo è quello di arrivare al progetto di realizzazione del “portale unico”.
3. Azioni normativo/regolamentari e di coordinamento
La spinta alla comunicazione telematica fra P.A. e fra P.A. e imprese rischia di non tradursi in concreta evoluzione se lasciata nell’ambito della mera disponibilità o sensibilità degli Enti e delle persone.
Già oggi la diffusione degli strumenti per la Firma digitale e per la PEC è sicuramente superiore all’effettivo utilizzo; non basta “regalare” lo strumento e informare/formare gli utilizzatori potenziali se non si attivano “regole” (accordi, intese, regolamenti, norme…) che
“condizionino” i comportamenti spingendo (costringendo) almeno parte degli utilizzatori all’uso corrente di tali strumenti.
In una prima fase sperimentale e di diffusione di esempi e di pratiche positive si potrebbe puntare su “accordi” o intese fra Enti:
o Il Sistema Camerale lombardo (i suoi amministratori e dirigenti) concorda l’utilizzo della PEC come normale modalità di comunicazione fra Camere e con Unioncamere, a dimostrare in prima persona l’efficacia e l’efficienza del sistema (certezza della comunicazione, archiviazione, tempi celeri, costi praticamente inesistenti: ogni casella – sui grandi numeri – ha un costo annuo di 15/20 euro, indipendentemente dal numero di invii)
o Un accordo fra Sistema Camerale e Regione Lombardia (esteso alle Province?), comprese le società regionali, le ASL,… per l’utilizzo della PEC come normale forma di comunicazione
o Accordi (favoriti da Regione e Province) per analoghi impegni da parte dei Comuni capoluoghi e dei principali Comuni lombardi almeno nelle comunicazioni con Sistema Camerale e regionale.
In una seconda fase, va valutata con Regione Lombardia, sulla base delle sue competenze e dell’evoluzione normativa nazionale, la necessità di procedere nella direzione di “vincoli” normativo- regolamentari in materia comunicazione telematica fra P.A. e nei rapporti fra imprese e P.A.
4. La razionalizzazione degli “Osservatori economici”
Considerate le molteplici attività di monitoraggio dell’economia lombarda a cura dei sistemi regionale e camerale (settoriali, territoriali, tematiche,…), con ampie sovrapposizioni e duplicazioni (soprattutto nei dati strutturali nei quali si inquadrano poi gli specifici approfondimenti tematici o territoriali) emerge con sempre maggior urgenza la necessità di un’operazione che consenta da un lato di evitare che ogni specifica iniziativa ricostruisca “ex novo” il quadro strutturale di riferimento (con evidente dispendio di risorse e scarsa omogeneità di approccio), dall’altro, di valorizzare organicamente l’attività dei diversi “Osservatori” favorendo una sistematica diffusione delle informazioni.
Il confronto e la collaborazione fra i due sistemi (regionale e camerale) sono già in atto da tempo e su diversi fronti (indagini congiunturali, attività di monitoraggio nel commercio, turismo, cooperazione,…).
Obiettivo per il 2008 è quello di elaborare un progetto di razionalizzazione delle attività di raccolta delle informazione e di monitoraggio, sviluppando contemporaneamente un sistema di valorizzazione dei risultati organico e accessibile alle diverse tipologie di utenze.
Nei corso del 2008 sarà presentato un progetto di massima che vada nelle direzioni indicate, coinvolgendo in specifico l’Ufficio Statistica della Regione, i Responsabili dei diversi Osservatori (compreso il nascente Osservatorio del Lavoro) regionali, IRER, Unioncamere Lombardia, ISTAT Lombardia ed eventuali altri soggetti funzionalmente coinvolgibili.
5. Il supporto alle attività formative e organizzative della Segreteria Tecnica
Nell’Asse 4 confluiscono anche i progetti e le attività seminariali di formazione e accompagnamento della Segreteria Tecnica, propedeutiche all’efficace organizzazione delle attività.
Si prevede in particolare lo sviluppo, in collaborazione con SSAA e IRER, di un’iniziativa di carattere trasversale riguardante la realizzazione di una ricerca che conduca alla definizione di un set di indicatori per la valutazione delle iniziative che verranno promosse nel 2009.
Primo obiettivo per il 2008 è elaborare un progetto di razionalizzazione delle attività di raccolta delle informazione e di monitoraggio, sviluppando contemporaneamente un sistema di valorizzazione dei risultati organico e accessibile alle diverse tipologie di utenze e proporre la definizione in tempi rapidi di almeno una piccola batteria di indicatori.
ASSE 5 “ARTIGIANATO E MICROIMPRESE”
Quadro finanziario
Soggetti | Risorse |
Regione Lombardia | 4.200.000 |
Sistema Camerale | 4.200.000 |
Altri soggetti | |
TOTALE | 8.400.000 |
Linee Strategiche
Il 2007 è stato il secondo anno di presenza della Convenzione Artigianato all’interno del più generale Accordo di Programma tra la Regione Lombardia ed il Sistema Camerale lombardo. La Convenzione Artigianato ha portato all’interno dell’AdP una consolidata esperienza di partnership tra i due sistemi in essere da molti anni in un contesto di apprezzamento da parte dei destinatari delle iniziative realizzate. Nello stesso tempo, l’opportunità di un confronto più ampio con le buone pratiche messe in campo da altri comparti ha consentito una crescita della progettualità e della capacità di proposta, tenendo comunque conto delle caratteristiche e delle specificità dell’artigianato.
In questo ambito è da sottolineare positivamente il fatto che anche per il 2007, come già avvenuto per il 2006, l’impiego delle risorse rese annualmente disponibili, pari ad 8.400.000 euro, è stato totalmente programmato, con la messa in campo di iniziative efficaci e apprezzate dalle imprese, come testimoniano, ad esempio, le oltre 1000 imprese artigiane partecipanti al bando fiere.
Per altro verso la programmazione delle spese su base pluriennale prevista dalla Convenzione ha consentito di avviare azioni di più ampio respiro e di rendere possibile un loro effettivo sviluppo in un arco temporale non ristretto alla singola annualità.
Partendo da quanto di buono realizzato, ma sempre prestando grande attenzione alla necessità del miglioramento continuo e della crescita della capacità di ascolto dei bisogni nuovi che il comparto esprime, si indicano alcune linee di fondo su cui indirizzare l’intervento per l’anno 2008:
Consolidamento e sviluppo di alcune iniziative di sistema che hanno avuto successo e che hanno bisogno di rafforzarsi nel tempo.
Apertura all’innovazione delle misure proposte, anche attraverso la messa a regime e l’utilizzazione di modelli d’intervento già sperimentati e da riproporre in altri ambiti.
Valorizzazione e sostegno della progettualità dei territori e valorizzazione del ruolo delle Associazioni di categoria.
Accurata programmazione delle risorse disponibili al fine di consentire l’adeguato sviluppo delle azioni di maggiore efficacia, nella convinzione che è indispensabile tenere insieme la capacità di
dimostrarsi efficienti nell’utilizzo delle risorse con la garanzia che queste risorse siano impegnate in modo utile ed efficace.
Le azioni per il 2008
1. Promozione e comunicazione
Si ritiene indispensabile dare continuità ad alcune iniziative di sistema già avviate nel 2007 nel campo della promozione e della comunicazione. Più volte si è sottolineato la difficoltà delle imprese artigiane a far emergere ed a comunicare al mercato le qualità ed i valori che esse esprimono, la capacità di rispondere con flessibilità ed innovazione alle nuove sfide competitive, il loro ruolo essenziale all’interno dell’economia lombarda e l’indissolubilità del legame con i propri territori di riferimento.
Per rispondere a questa difficoltà sono stati promossi alcuni progetti di sistema, in particolare:
ARTIGIANA è un’iniziativa sostenuta da Unioncamere Lombardia e Regione Lombardia - D.G. Artigianato e Servizi - in collaborazione con le Camere di Commercio lombarde e le Associazioni regionali dell’artigianato, per valorizzare e promuovere l’artigianato lombardo.
ARTIGIANA presenta la formula innovativa dell’evento regionale diffuso attivato mediante la collaborazione tra i territori.
Dopo i risultati positivi e incoraggianti dell’edizione del 2007, che ha visto la realizzazione di due eventi a livello regionale e 11 manifestazioni locali con la partecipazione di oltre 70.000 visitatori e oltre 650 imprese artigiane, si propone di proseguire il cammino intrapreso e continuare ad investire nella promozione delle imprese artigiane regionali.
ARTIGIANA 2008 si caratterizzerà, pur continuando nella logica dell’evento diffuso, come un contenitore di iniziative di natura diversa: professionali, culturali e commerciali.
Il Progetto comunicazione avviato nel 2007 si è posto l’obiettivo di realizzare un percorso di valorizzazione delle imprese artigiane eccellenti lombarde da perseguire attraverso un’individuazione precisa delle qualità e delle specificità di queste imprese, sia attribuendo riconoscimenti formali quali la possibilità di utilizzare un marchio collettivo e la concessione di premi alle realtà migliori, sia sviluppando opportuni interventi di comunicazione rivolti al mercato ed al sistema artigiano nel suo complesso, per accrescere la consapevolezza della necessità per le micro-imprese di intraprendere percorsi di miglioramento, prendendo spunto ed esempio dalle migliori esperienze e dalle migliori pratiche messe in campo da altre imprese.
Il Progetto Benchart nato nel “concorso di idee” promosso nel 2005, che ha portato in questi anni a realizzare una utile banca dati di imprese impegnate in percorsi di eccellenza e che si ritiene di sviluppare ulteriormente nel 2008.
I buoni risultati ottenuti e l’apprezzamento dimostrato dai diversi destinatari di questi interventi e, come detto, la consapevolezza che interventi di questa natura hanno bisogno di più anni per consolidarsi e per imporsi come eventi attesi e graditi dal territorio e dalle imprese, inducono a sviluppare tali progetti nel 2008.
2. Aggregazioni
Nel corso del 2007 sono stati approvati i progetti scaturiti dal cosiddetto bando aggregazioni per le imprese artigiane, destinati ad introdurre significativi elementi di innovazione nell’attività d’impresa. Questo bando ha rappresentato una rilevante novità per la Convenzione Artigianato in quanto, per la prima volta, si è orientata una iniziativa specificamente mirata alle imprese artigiane in forma aggregata. L’interesse dimostrato per il bando, la qualità ed anche il buon numero dei progetti ricevuti dimostrano che si sta diffondendo in maniera significativa ed importante tra le imprese la consapevolezza della necessità di affrontare alcune tematiche in logica di rete tra imprese. Per Regione Lombardia e Sistema Camerale lombardo si è trattato di innovare la propria capacità di proposta con misure tese a stimolare risposte concrete su temi, come la necessità di aggregazione tra micro-imprese, ritenuti essenziali per la crescita delle imprese artigiane interessate verso un modello evoluto di impresa, inteso come produzione di rete che mette al lavoro l’imprenditore, le filiere ed il territorio di appartenenza usando le tecnologie moderne e guardando a mercati ampi.
Questo bando può rappresentare un modello da utilizzare e riproporre in altri ambiti: infatti nel 2008 verrà proposto un “Bando aggregazioni per l’internazionalizzazione”, i cui beneficiari potranno essere solo imprese artigiane aggregate e che avrà l’obiettivo di sperimentare concretamente modalità di accesso ai mercati esteri adatte ed utili per le realtà artigiane.
Anche per il 2008 verrà riproposto il “Bando fiere” che sostiene la partecipazione in forma collettiva di imprese artigiane ad eventi fieristici in Italia ed all’estero. Anche in questo caso ci si muoverà nella logica dell’aggregazione, in quanto si prevede di sostenere unicamente partecipazioni collettive con un numero minimo di imprese partecipanti, organizzate dalla figura di un facilitatore, che riceve un contributo per questa attività parametrato al numero delle imprese effettivamente partecipanti.
3. Lo studio e la conoscenza della realtà artigiana
In un contesto economico in continua evoluzione e cambiamento è fondamentale per gli Enti che hanno responsabilità di predisporre misure ed interventi a sostegno della realtà d’impresa conoscere, interpretare e monitorare questi cambiamenti, affinché le decisioni che si assumono e le iniziative che si intraprendono siano le più possibili coerenti con i bisogni dei destinatari. Nel corso del 2008 troverà completamento l’Osservatorio
Economico dell’Artigianato, all’interno del quale confluiranno in maniera organizzata dati ed informazioni che oggi sono prodotti da soggetti diversi in maniera eterogenea, nell’intento di fornire strumenti analitici avanzati utili a fornire un quadro d’insieme della realtà artigiana lombarda. Oltre a trovar conferma, nel corso del 2008, alcune iniziative già realizzate nell’ambito della Convenzione, quali il Rapporto annuale sull’Artigianato lombardo per il quale è ipotizzata la pubblicazione in una collana editoriale e che potrà consentire di diffondere le informazioni presso diverse fasce di pubblico, l’Indagine congiunturale trimestrale e il Rapporto sul credito alle imprese artigiane della Lombardia, si implementeranno, anche in sinergia con quanto previsto dall’Asse 4 in merito alla razionalizzazione degli “Osservatori Economici” progetti informatici, comprensivi di applicativi Web, che permettano la raccolta e l’elaborazione delle informazioni utili alla programmazione delle azioni e delle politiche settoriali.
Sono previste attività nei campi del credito, della competitività e dello sviluppo.
Particolare interesse assume la diffusione, sia tabellare che in formato geografico, di rapporti, quadri di sintesi, elaborazioni e dati, derivanti dalle specifiche attività dell’Osservatorio.
Si ritiene di confermare anche per il 2008 l’attività di Monitoraggio sui progetti della Convenzione, affidata ad IReR con il supporto scientifico dell’Università Bocconi, che produce un rapporto annuale presentato e messo a disposizione di tutti i soggetti coinvolti nell’applicazione e nell’utilizzazione delle misure proposte dalla Convenzione. Trattasi di un’attività molto importante, condotta in modo scientifico ed indipendente, ascoltando anche un campione di imprese beneficiarie degli interventi, che consente di monitorare lo sviluppo dei progetti, la qualità di quello che si produce e del lavoro svolto a favore delle imprese. Le valutazioni, le considerazioni ed anche i rilievi critici che in questo ambito vengono prodotti sono utili non solo per gli Enti finanziatori, Regione Lombardia e Sistema Camerale, ma anche per i proponenti i progetti, che possono ricavare stimoli ed indicazioni per il miglioramento della qualità della proposta.
4. I progetti del territorio
Da sempre la Convenzione Artigianato ha promosso la progettualità proveniente dai vari territori lombardi, come momento centrale dell’attenzione rivolta ai problemi locali, alle specificità delle filiere e dei distretti produttivi, nella consapevolezza che la grande varietà e diversità che nel “locale” si esprime rappresenta un elemento di forza e di ricchezza dell’artigianato lombardo. Si confermerà quindi nel 2008 almeno un bando rivolto ai territori per la presentazione di Progetti territoriali e di filiera, cui destinare importanti risorse economiche.
5. Credito
Nel xxxxx xxx 0000 xx Xxxxxxx Xxxxxxxxx ha realizzato una significativa revisione dei propri strumenti d’intervento per il credito artigiano, individuando in Finlombarda SpA, in collaborazione con le strutture dei sistemi associativi, il gestore delle iniziative.
Nell’ambito della Convenzione Artigianato è operativa da alcuni anni una misura che continua a riscuotere successo ed apprezzamento da parte delle imprese artigiane: si tratta del Riequilibrio finanziario, gestito in collaborazione con Artigiancredit Lombardia, Consorzio di 2° grado tra i Confidi artigiani della Lombardia, che consente alle imprese artigiane di spostare nel medio termine debiti finanziari a breve, migliorando la struttura finanziaria delle imprese. L’intervento della Convenzione consiste nel mettere a disposizione fondi di garanzia a sostegno dell’intervento dei Confidi artigiani, garantendo costi contenuti dell’operazione. Questo intervento genera oltre 80 milioni di euro di finanziamenti ogni anno. Il fondo a garanzia, in considerazione dell’elevata quantità di finanziamenti erogati, deve essere periodicamente alimentato per mantenere in equilibrio il rapporto tra il fondo ed il volume dei finanziamenti in essere. Per questo motivo si prevede per il biennio 2008/2009 un intervento ad incremento del fondo.
6. Distretti produttivi
La legge finanziaria 2007 ha previsto l’assegnazione alle Regioni di significativi cofinanziamenti per la realizzazione di progetti per il sostegno delle azioni dei distretti produttivi.
Si è in attesa dell’emanazioni delle disposizioni attuative a seguito delle quali la Regione, anche in raccordo con altri enti, potrà presentare i progetti.
Regione e Unioncamere confermano il metodo del confronto con le Associazioni di categoria nella definizione e nella attuazione delle iniziative della Convenzione Artigianato.
ASSE 6 “PROMOZIONE DELL’ATTRATTIVITA’ DEL MERCATO LOMBARDO”
Quadro finanziario
Soggetti | Risorse |
Regione Lombardia | 2.600.000 |
Sistema Camerale | 2.600.000 |
Altri soggetti (*) | 1.000.000 |
TOTALE | 6.200.000 |
(*) Enti locali, ICE/ENIT, partenariato privato
Linee strategiche
Nelle linee strategiche 2007 per l’Asse 6, veniva posto come prioritario l’obiettivo di valorizzare le risorse e le potenzialità del territorio, - quale volano di sviluppo economico della Lombardia - in una logica di sviluppo della cultura di sistema.
Le sinergie tra i diversi attori presenti sul territorio e la messa in rete di conoscenze e servizi sono infatti elementi di successo per le strategie e le conseguenti azioni per un rilancio di competitività del territorio.
Ora la focalizzazione è sulla necessità di sviluppare modalità sempre più adeguate per rispondere ai bisogni delle imprese e dei cittadini.
Per il 2008 occorre entrare più decisamente e diffusamente in una logica di processo che valorizzi il coinvolgimento ( ascolto, progettazione condivisa, restituzione), è quindi necessario dedicare un lavoro più strutturato e sistematico oltre che alla fase di ascolto anche alla fase di condivisione delle priorità d’intervento e poi anche alla comunicazione e gestione del follow up. La necessità di una più efficace integrazione tra RL e sistema camerale va considerata come premessa. Occorre spostarsi da una logica di semplice negoziazione e sviluppare modalità di lavoro più partecipate, condividendo un percorso di definizione delle priorità che renda anche più efficace ed efficiente l’utilizzo delle risorse.
Una riflessione attenta dovrà poi essere dedicata a come si comunicano gli interventi e alla gestione del follow up, investendo sulle fasi di rielaborazione e restituzione, anche attraverso un più attento e consapevole utilizzo della comunicazione.
In quest’ottica, l’AdP competitività rappresenta l’opportunità per rafforzare in chiave autenticamente sussidiaria l’azione regionale e camerale, a partire dal processo fin qui attivato anche attraverso il laboratorio sul marketing territoriale, per aumentare il coinvolgimento degli attori e dei destinatari, consolidando e perseguendo un’integrazione più sostanziale tra le azioni dei diversi assi in funzione della promozione dell’attrattività del mercato lombardo.
In particolare, attraverso lo sviluppo di progetti di marketing territoriale, nell'ambito dei quali valorizzare le destinazioni turistiche della Lombardia e
più in generale il territorio regionale, può essere utilmente sviluppata questa modalità innovativa, attraverso l’inserimento di azioni congiunte anche a carattere sperimentale.
L'Adp competitività rappresenta inoltre un importante strumento di programmazione nel quale collocare azioni di sistema di promozione dello sport e di valorizzazione del territorio e dell'immagine regionale in occasione di grandi eventi. Nella prospettiva dello sviluppo dell’attrattività turistica della Lombardia, attraverso la valorizzazione e promozione delle risorse e potenzialità del territorio, il sostegno a grandi eventi - ed in particolare agli eventi sportivi ad elevato potenziale di visibilità nazionale e internazionale – rappresenta infatti una leva non trascurabile per promuovere il territorio e contribuire all’attrazione di flussi di visitatori e all’attivazione di nuovi investimenti in chiave di marketing territoriale.
Gli obiettivi complessivi dell’Asse sono quindi:
- Promozione, valorizzazione e comunicazione integrata delle risorse ambientali, culturali e produttive, anche al fine dell’attrazione di nuovi investimenti e risorse.
- Sviluppo ed attuazione di iniziative a supporto di potenziali imprenditori/investitori (lombardi ed esterni)
- Sviluppo della capacità di accoglienza del territorio regionale e rafforzamento qualitativo e quantitativo dell’offerta turistica lombarda
Tali obiettivi sono declinati come segue:
6.1 Promozione e comunicazione del Sistema Lombardia
In questa linea di azione rientrano le iniziative volte a:
1. definire un quadro conoscitivo aggiornato e completo delle valenze del sistema Lombardia (punti di forza e tratti distintivi) alla luce della vision concordemente definita in sede di laboratorio nell’ambito dell’ AdP Competitività.
2. comunicare alle imprese lombarde e ad altri potenziali investitori le opportunità offerte dalla Lombardia.
6.2 Nuove opportunità imprenditoriali e di sviluppo del “mercato”lombardo
In questa linea di azione rientrano:
1. assicurare servizi e sostegno diretto agli investimenti (spin off; joint venture di nuove iniziative imprenditoriali);
2. sostenere il rientro in Lombardia di attività delocalizzate;
3. sostenere il miglioramento della qualità dei servizi del settore turistico nell’ottica di potenziamento della filiera e per la messa in rete dell’offerta, diversificando i servizi complementari e favorendo l’integrazione e l’aggregazione delle imprese anche in chiave distrettuale;
4. favorire l’utilizzo di nuovi strumenti finanziari da parte delle imprese.
6.3 Sviluppo dell’attrattività turistica
In questa linea di azione rientrano le iniziative finalizzate allo sviluppo e al sostegno delle imprese e dei servizi di accoglienza turistica, con particolare attenzione ai programmi di sviluppo dei Sistemi Turistici, attraverso:
1. promozione e commercializzazione dell’offerta turistica, anche attraverso la definizione ed attuazione del Programma regionale integrato di Promozione (per il 2008 il programma è in definizione nel confronto con gli attori locali: CCIAA, Province; sistemi turistici);
2. sviluppo dei servizi di accoglienza;
3. valorizzazione dell’immagine della Lombardia con particolare riferimento al settore cine-visuale e allo spettacolo dal vivo;
4. sviluppo di iniziative collegate al sistema fieristico e congressuale;
5. altre iniziative prioritarie nell’ambito dei programmi dei Sistemi Turistici.
6.4 Progetti di marketing territoriale
In questa linea di azione rientra lo sviluppo di progetti caratterizzati dai seguenti elementi: emblematicità e capacità di essere replicati in altre aree, massa critica al fine di essere meglio comunicati e percepiti, radicamento sul territorio. I progetti sono finalizzati alla valorizzazione di punti di forza o al superamento di punti di debolezza (analisi SWOT). I progetti di marketing territoriale risultano connotati dall’importanza che assumono la presenza di un sistema di attori del territorio coinvolti insieme per lo sviluppo delle azioni e l’attenzione alla comunicazione. I progetti sono sviluppati per favorire investimenti privati sul territorio e riguardano azioni e sperimentazioni congiunte, fortemente condivise a monte nell’ambito dell’ADP competitività.
Per la valutazione dei progetti di marketing territoriale, i criteri generali, già definiti per tutti gli assi, sono declinati come segue:
- Emblematicità, intesa come coerenza con obiettivi AdP e programmazione regionale e replicabilità in contesti e/o tematiche analoghe;
- Xxxxx critica, intesa come capacità di diffusione degli effetti nel contesto regionale e ricadute evidenti sul sistema delle imprese;
- Radicamento sul territorio, inteso come coinvolgimento di soggetti pubblici e privati, nella logica del partenariato e della programmazione negoziata per azioni di sistema;
- Trasversalità, come approccio plurisettoriale ad integrazione e sostegno delle diverse politiche per le imprese.
Le azioni per il 2008
Con riferimento alle linee strategiche citate ed approvate dal comitato attuativo nella seduta del 22 novembre 2007, si prevedono quali azioni prioritarie da realizzarsi nel corso del 2008 le seguenti:
6.1 Promozione e comunicazione del Sistema Lombardia
- Osservatorio del turismo
- Osservatorio sulle opportunità di investimento
(da approfondire: Invest/Stay in Milan/Lombardy, Campagna di comunicazione)
6.2 Nuove opportunità imprenditoriali e di sviluppo del “mercato” lombardo
La linea di azione si svilupperà attraverso:
- sviluppo dei progetti avviati nella scorsa annualità (Private equity)
- nuove iniziative sperimentali finalizzate all’attrazione di investimenti in aree/segmenti specifici anche in raccordo con le azioni proposte sull’Asse 2 “Internazionalizzazione” nell’ambito dei progetti Paese.
6.3 Sviluppo dell’attrattività turistica
- Realizzazione del programma di promozione turistica sui mercati esteri con priorità ai mercati europei (Germania, Austria, Francia, Gran Bretagna, Paesi Scandinavi, Russia ed Europa Orientale) e al mercato del Nord America (USA e Canada); relativamente ai segmenti, la consolidata promozione per i comparti laghi, montagna, città d’arte e turismo d’affari sarà affiancata da iniziative per i segmenti golf, benessere e cicloturismo
- Realizzazione e sviluppo di itinerari per la promozione e valorizzazione di percorsi storici ed eventi culturali
- Qualificazione delle strutture e dei servizi anche attraverso sistemi di certificazione e marchi di qualità, promozione dell’aggregazione della filiera turistica e sviluppo di logiche di distretto;
6.4 Progetti di marketing territoriale
- Sviluppo di progetti di riposizionamento competitivo legati ad aree sottoutilizzate e/o in fase di riconversione produttiva che intendono incrementare il loro potenziale attrattivo.
- Attivazione di progetti finalizzati alla valorizzazione di aree caratterizzate da forti flussi di visitatori/city users dovuti ad esempio alla presenza di strutture fieristiche/congressuali, all’ospitalità di grandi eventi anche sportivi; strutture aeroportuali e altri servizi/luoghi che costituiscano “vetrina sul mondo” per la Lombardia.
- Promozione di progetti di consolidamento volti a completare programmi di intervento già avviati in aree caratterizzate da una forte vocazione turistica.
Relativamente al primo ambito è previsto un intervento in fase di costruzione per il rilancio della Valle Brembana (X. Xxxxxxxxxx Terme), rispetto al secondo ambito l’area prioritaria è rappresentata da quella su cui insiste l’aeroporto di Malpensa, mentre per il terzo ambito, l’area di riferimento è la Valtellina.
ASSE 7 “SISTEMA INFRASTRUTTURALE”
Quadro finanziario
Soggetti | Risorse |
Regione Lombardia | 850.000 |
Sistema Camerale | 850.000 |
Altri soggetti | |
TOTALE | 1.700.000 |
Linee strategiche
Il nuovo Asse 7 nasce dall’esigenza di attribuire alle reti infrastrutturali il necessario ruolo nello sviluppo della competitività, come elemento di supporto allo sviluppo e come componente fondamentale di assetto del territorio.
Proprio l’imprescindibile rapporto fra territorio, in tutte le sue accezioni, e infrastrutture, porta il tema delle infrastrutture sia ad assumere rilevanza trasversale in buona parte degli altri assi, sia ad avere la necessità di contare su uno spazio dedicato e strutturato.
Inoltre, tanto più lo sviluppo infrastrutturale è sostenibile, tanto più è adeguato e funzionale alla competitività di un territorio.
Ciò pone la necessità di conoscere i territori, le loro esigenze e peculiarità, di creare sinergie fra territorio e opere, di utilizzare il valore aggiunto, diretto e indiretto, che esse creano, e di potenziarne gli effetti positivi sull’area ristretta e su quella vasta.
Le strategie individuate hanno pertanto l’obiettivo di far emergere proposte volte a:
- Costruire strumenti di promozione e condivisione delle grandi opere con il territorio;
- Valorizzare le sinergie che si determinano fra infrastrutture, imprese e territorio anche nell’ottica del reperimento delle risorse;
- Promuovere progetti integrati di sviluppo infrastrutturale in una dimensione sostenibile e mirata al miglioramento della qualità ambientale della regione.
All’interno di questo orientamento l’Asse si articola nelle seguenti linee strategiche di lavoro.
Linea 1 – Confronto e incontro fra soggetti e fra interessi
Proposte orientate a creare momenti di promozione e condivisione con il territorio delle grandi opere, e a dare vita a ricognizioni e studi condivisi
per l’individuazione degli elementi utili al rinnovo delle regole e dei modelli organizzativi.
Linea 2 – Integrazione informativa di reti e sistemi di mobilità
Proposte tese a promuovere il ricorso a tecnologie per la mobilità di persone e merci, al fine di favorire la sistematizzazione dell’informazione, la razionalizzazione della sua gestione e l’integrazione delle modalità di trasporto e tariffarie.
Linea 3 – Prelievi di valore e valorizzazione del territorio direttamente interessato dalle infrastrutture
Progetti intergrati volti a favorire l’inserimento delle infrastrutture nel territorio circostante anche tramite ipotesi di valorizzazione delle aree interessate (agricoltura, energia, insediamenti).
Linea 4 - Potenziamento dell’intermodalità per favorire il passaggio delle merci dalla gomma al ferro e ottimizzare i servizi alle imprese
Proposta finalizzata a un’azione sui fattori interni (dotazione, organizzazione) ed esterni dei terminal, con lo scopo di aumentare l’efficienza degli impianti e delle infrastrutture e il conseguente aumento della capacità regionale di interscambio merci.
La produttività di un terminal (e quindi la capacità di ricevere/generare nuovi traffici), infatti, è condizionata da fattori interni ed esterni al terminal: all’esterno si tratta generalmente di strozzature dell’infrastruttura ferroviaria alla quale il terminal è connesso; all’interno la produttività dipende dalle caratteristiche della dotazione infrastrutturale (lunghezza e quantità dei binari, sistemi di movimentazione dei carichi) e dall’organizzazione delle operazioni di manovra, carico/scarico e reimmissione dei treni sulla rete.
Linea 5 –La rete delle acque come risorsa per lo sviluppo e per le imprese
Progetti integrati di utilizzo delle acque per la navigazione coordinati con azioni per il trasporto delle merci, risparmio energetico, la promozione turistica, l’intrattenimento degli utenti.
Le azioni per il 2008
Linea 1 – Confronto e incontro fra soggetti e fra interessi
1.1 Informazione e formazione del consenso
Ipotesi volta a dare vita a:
- forme istituzionalizzabili di consenso sulle opere da estendere anche formalmente a soggetti economici, finanziari: x.xx. conferenze di servizi economico/sociali;
- referendum istituzionali anche con sistemi informatici per la verifica del consenso;
- consenso responsabile su interventi infrastrutturali che consentano l'introduzione di contributi di scopo territoriali o shadow toll in forma semplificata e semiautomatica.
Prime azioni 2008
Sperimentazione di consultazioni informatiche nell’area della Brianza Interventi formativi per l’attivazione del consenso
1.2 Definizione condivisa di ruoli e regole
Studi e ricognizioni per l’individuazione di forme organizzative di efficientamento dei sistemi di trasporto e la definizione comune di regole condivise; individuazione di forme di collaborazione per l’attuazione della legge 218/2003 in materia di noleggio di autobus con conducente.
Prime azioni 2008
Fattibilità tecnica e giuridica per il ricorso a forme innovative di gestione delle competenze sul noleggio autobus.
Linea 2 – Integrazione informativa di reti e sistemi di mobilità
Le linee progettuali riguardano:
- Trasporti intelligenti per promuovere l’integrazione modale delle reti di trasporto (informazione integrata sull’offerta di trasporto, tecnologie di localizzazione flotta veicoli, sistemi di regolazione del traffico nelle aree urbane, e centrale di infomobilità).
- Sistemi innovativi per la rilevazione e comunicazione dello stato di congestione delle reti stradali (utilizzo dei dati provenienti da veicoli privati in movimento) e sviluppo di una infrastruttura interoperabile per servizi di infomobilità.
- Utilizzo di tecnologie dell’informazione per la razionalizzazione della movimentazione delle merci.
Prime azioni 2008
Azioni in attuazione/sinergia con il Piano regionale per lo sviluppo della mobilità intelligente in Lombardia (Infomobilità)
Linea 3 – Prelievi di valore e valorizzazione del territorio direttamente interessato dalle infrastrutture
3.1. Aree e nodi d’interscambio
I nodi d’interscambio rappresentano un momento strategico nell’ambito del sistema della mobilità sostenibile in un contesto territoriale, come quello lombardo, fortemente antropizzato e costituito anche da aree, ubicate presso le stazioni ferroviarie e metropolitane, caratterizzate da un sensibile degrado. La proposta è finalizzata a un’azione di parternariato tra gli enti locali, le aziende e i soggetti privati per la creazione di aree d’interscambio presso le stazioni mediante:
a) la valorizzazione qualitativa del comparto esistente
b) la creazione di servizi ad ampia fruibilità per i passeggeri e per i cittadini
c) la valorizzazione economica delle aree, che partecipi ai costi di realizzazione degli elementi costitutivi del nodo d’interscambio
d) l’aumento della qualità della vita
e) la diminuzione dei vettori più inquinanti.
Prime azioni 2008
Studi di fattibilità tecnica ed economica, progettazione integrata, e realizzazione di progetti di riqualificazione di stazioni/aree d’interesse della mobilità, caratterizzate dall’inserimento di nuove funzioni e dall’insediamento/riqualificazione di imprese.
3.2. Progetti integrati infrastrutturali-insediativi
Lo sviluppo delle reti secondarie è elemento essenziale per consentire l’accessibilità delle aree, ma anche per connettere tali aree alle reti principali, favorendo uno sviluppo equilibrato del territorio e aumentando il consenso diffuso sulle grandi opere. I costi di realizzazione vanno però condivisi, favorendo forme di parternariato pubblico/privato in uno scambio reciproco di costi/benefici anche tramite la valorizzazione di comparti e nodi in posizione strategica.
La proposta è pertanto finalizzata ad individuare e a dare vita a studi di fattibilità tecnico-economica per casi esemplificativi (autostrada Va-Co-Lc- Bg, asse Mi - Cr, accessibilità Valtellina/Valchiavenna); a effettuare bandi per micro piani d'area infrastrutturali/insediativi; a realizzare tratti infrastrutturali con una consolidata condivisione da parte del territorio.
Prime azioni 2008
Sistemi informativi sullo stato della rete infrastrutturale lombarda e sui livelli di accessibilità.
Studi di fattibilità per la “cattura di valore” per la realizzazione delle infrastrutture:
- Sviluppo infrastrutturale della Valtellina;
- Potenziamento della rete stradale di collegamento tra Lecco e Bergamo e Varese Como Lecco;
- Riqualifica infrastrutturale lungo l’asse Milano-Crema-Cremona;
- Studio di fattibilità per l’affinamento tecnico progettuale del raccordo fra l’autostrada Pedemontana e la Bre.Be.Mi orientato alla cattura del valore.
Linea 4 - Potenziamento dell’intermodalità per favorire il passaggio delle merci dalla gomma al ferro e ottimizzare i servizi alle imprese
4.1. Terminal Intermodali
I terminal intermodali sono l’elemento più sensibile del sistema dell’intermodalità: le loro carenze e limitazioni operative sono spesso il principale fattore di limitazione del traffico. E’ frequente in Lombardia la situazione di convogli che non possono attestarsi nel terminal più vicino ai destinatari finali del trasporto solo per mancanza di ricettività da parte del terminal stesso.
La proposta è finalizzata a un’azione sui fattori interni (dotazione, organizzazione) e ha per scopo il raggiungimento dell’obiettivo di un aumento dell’efficienza degli impianti e il conseguente aumento della capacità regionale di interscambio merci.
4.2. Logistica
Il settore della logistica sta vivendo in questi anni un fenomeno di ricollocazione delle attività sul territorio, sia per meglio rispondere alle esigenze dei clienti, sia per fattori connessi al valore delle aree (in genere si assiste alla costruzione di nuove strutture in aree lontane dalla metropoli e alla valorizzazione, con altre funzioni, delle aree un tempo dedicate a funzioni di magazzino più vicine a Milano). Fra i fattori che orientano tali scelte (che in generale presuppongono un aumento delle percorrenze stradali) v’è anche il fatto che in aree urbane il magazzino “disturba”, induce traffico pesante, rumore, impatti visivi.
E’ pertanto da considerare la possibilità di sostenere finanziariamente quelle aziende che si propongono di provvedere a limitare questi impatti con il contesto circostante l’insediamento logistico mediante interventi mitigativi (barriere antirumore, asfalti fonoassorbenti, schermature all’inquinamento luminoso notturno, trattamenti “mangiasmog”, ecc.).
Essendo molto vasto il campo delle aziende operanti nel settore del trasporto e della logistica, va valutata l’opzione di limitarlo alle sole aziende che effettuino anche movimentazioni ferroviarie.
Linea 5 – La rete delle acque come risorsa per lo sviluppo e per le imprese
5.1. Trasporto merci su acqua
A fronte di notevolissimi investimenti pubblici per la costruzione e il mantenimento di un sistema di idrovie commerciali, il traffico merci
effettuato con la navigazione interna è ancora molto basso, a livelli ininfluenti rispetto alle altre modalità di trasporto.
Spesso la causa è da imputarsi a condizioni strutturali del sistema, che in molte tratte non garantisce ancora una sufficiente continuità nel tempo delle condizioni di navigabilità del Po.
Peraltro una delle caratteristiche del traffico idroviario è che in Italia riguarda quasi esclusivamente trasporti di rinfuse o di carichi eccezionali: è da verificare la fattibilità economica di un suo utilizzo anche per la movimentazione di container (traffico in grande crescita negli ultimi anni). Oggi la soglia di convenienza economica del trasporto container (che presuppone l’impilabilità sul ponte di carico della chiatta di tre livelli di container) non è raggiungibile per via di ostacoli fisici (ponti bassi, fondali bassi). Nell’attesa di intervenire sull’infrastruttura (tempi lunghi) andrebbe testato, in via sperimentale e con il coinvolgimento di operatori disponibili già attestati lungo l’idrovia, iniziative di trasporto container su due livelli assorbendo, come Regione/Sistema Camerale, il costo per il pareggio economico del trasporto.
QUADRO FINANZIARIO DI SINTESI
PROGRAMMA D’AZIONE 2008
Regione Lombardia | Sistema Camerale | Altri Soggetti | Totali | |
Asse 1 Innovazione | 11.000.000 | 10.000.000 | 4.000.000 | 25.000.000 |
Asse 2 Internazionalizzazione | 9.470.300 | 5.900.300 | 1.000.000 | 16.370.600 |
Asse 3 Promozione del territorio e dell’ambiente | 4.000.000 | 4.000.000 | 0 | 8.000.000 |
Asse 4 Modernizzazione ed efficienza dell’azione amministrativa | 1.000.000 | 1.000.000 | 0 | 2.000.000 |
Asse 5 Interventi per l’artigianato e la Microimpresa | 4.200.000 | 4.200.000 | 0 | 8.400.000 |
Asse 6 Promozione dell’attrattività del mercato lombardo | 2.600.000 | 2.600.000 | 1.000.000 | 6.200.000 |
Asse 7 Sistema Infrastrutturale | 850.000 | 850.000 | 0 | 1.700.000 |
Totali | 33.120.300 | 28.550.300 | 6.000.000 | 67.670.600 |