DISTRETTO SOCIOSANITARIO 10 GENOVA VALPOLCEVERA E VALLESCRIVIA Genova – Casella – Montoggio – Savignone – Valbrevenna – Ronco Scrivia – Isola del Cantone – Vobbia Busalla - Crocefieschi – Campomorone – Ceranesi – Mignanego – S. Olcese – Serra Riccò...
DISTRETTO SOCIOSANITARIO 10 GENOVA
VALPOLCEVERA E VALLESCRIVIA
Genova – Casella – Montoggio – Savignone – Valbrevenna – Ronco Scrivia – Isola del Cantone – Vobbia
Xxxxxxx - Xxxxxxxxxxxx – Campomorone – Ceranesi – Mignanego – X. Xxxxxx – Serra Riccò
PROCEDIMENTO AD EVIDENZA PUBBLICA DISTRETTUALE
PER LA MANIFESTAZIONE D’INTERESSE DA PARTE DELLE ORGANIZZAZIONI PRIVATE SENZA FINALITÀ DI PROFITTO PER LA COPROGETTAZIONE ESECUTIVA DEL PROGETTO “INTERVENTI DI COMUNITA’ PER ANZIANI”
Vista la deliberazione della Giunta Regionale n. 873 del 15/07/2011 con cui è stato deliberato il Percorso sperimentale di coprogettazione con soggetti privati senza finalità di profitto attraverso la stipula di “Patti di sussidiarità” ai sensi della Legge 241/1990 e xx.xx.,art.11 (Accordi integrativi o sostitutivo del provvedimento) che ha come obiettivo finale la realizzazione del progetto “Servizio di Comunità per Anziani” nel territorio regionale.
Dato atto del percorso di coprogettazione a livello regionale tra i soggetti che hanno manifestato interesse nella prima fase del procedimento e a tal fine costituitisi in Associazione Temporanea di Scopo (ATS);
Vista la proposta progettuale avanzata dall’ATS suddetta, che individua le linee di indirizzo e piano economico-finanziario generale per la realizzazione del progetto “Servizio di Comunità per Anziani” e che è stata approvata dalla Regione con DGR n. 1316 del 4/11/2011;
La Regione Liguria, attraverso il Distretto Sociosanitario n. 10 Genova Valpolcevera e Vallescrivia intende avviare un procedimento amministrativo ad evidenza pubblica al fine di promuovere la manifestazione dell’interesse, delle Organizzazioni senza finalità di profitto operanti nel settore anziani nel territorio, alla definizione del progetto esecutivo ed alla sua autonoma realizzazione, in sinergia con i servizi pubblici territoriali, ed al sostegno di tale impegno per la soddisfazione dei bisogni di prevenzione, sorveglianza e monitoraggio delle persone anziane nel territorio ligure, in applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale di cui all’articolo 118 della Costituzione ed all’art. 3 del T.U. n. 267/2000, in modo partecipato con tali soggetti, con un progetto sociale territoriale di rete così come previsto dalla L.328/2000 e dalla LR 12/2006.
La Regione Liguria, attraverso il Distretto Sociosanitario n. 10 Genova Valpolcevera e Vallescrivia intende, quindi, procedere alla verifica dell’interesse alla coprogettazione esecutiva territoriale di livello distrettuale con procedimento ad evidenza pubblica attraverso pubblicazione di manifestazione di interesse rivolta ai soggetti privati senza finalità di profitto operanti sul territorio, attraverso un percorso così articolato:
fase di coprogettazione esecutiva, organizzata territorialmente nei singoli Distretti Sociosanitari Obiettivo di questa fase di coprogettazione esecutiva è la definizione di singoli progetti territoriali coinvolgenti il più ampio numero di realtà locali e di realtà anche informali, che intendano impegnarsi nell’attività di prevenzione del disagio, di situazioni a rischio di salute, di abbandono e isolamento sociale con particolare riferimento agli anziani più fragili. Ogni singolo progetto dovrà contenere azioni e piano economico-finanziario e dovrà rispondere alle linee guida di cui al progetto preliminare approvato dalla Regione con DGR 1316 del 4/11/2011;
al termine di questa fase di coprogettazione distrettuale, qualora si raggiunga come esito l’elaborazione di una progettualità condivisa e ritenuta adeguata, i singoli progetti distrettuali verranno approvati dai Comitati di Distretto Sociosanitario e trasmessi alla Regione entro il termine del 31 gennaio 2012;
La Regione, in caso di valutazione positiva dei progetti distrettuali e sulla base dei relativi piani economico-finanziari, ai sensi dell’art. 11 della legge 241/1990 e xx.xx., procederà alla stipula di un Patto di Sussidiarietà quale accordo sostitutivo del provvedimento di concessione di benefici economici per il sostegno della realizzazione dei progetti stessi. La concessione di tale contributo è da intendersi a titolo di contributo a compensazione volta a garantire l’adeguatezza e la sostenibilità della risposta ai bisogni sociali di riferimento e quindi alla sola copertura dello squilibrio tra i costi effettivamente sostenuti e le entrate conseguite; pertanto al termine del tempo concordato, eventuali somme sovrabbondanti rispetto alle necessità di compensazione effettivamente verificatesi dovranno essere restituite all’Amministrazione.
Il procedimento ad evidenza pubblica è disciplinato come segue:
I soggetti senza finalità di profitto di cui all’articolo 1, quarto comma, della L. n. 328/2000 che effettivamente operino alla data del presente avviso ininterrottamente da almeno un anno nel territorio della Regione Liguria nel settore dei servizi e degli interventi sociali o socio sanitari rivolti agli anziani, o che vi abbiano operato complessivamente, anche in modo discontinuo, per almeno due anni negli ultimi tre, che siano iscritti negli appositi albi regionali, ove prescritti in relazione alla loro natura giuridica, e che, nel caso in cui, ferma restando l’assenza della finalità di profitto, svolgano attività di tipo imprenditoriale, siano in possesso anche dei requisiti generali di cui all’articolo 38 del D. Lgs. N. 163/2006, possono manifestare il proprio interesse a partecipare al procedimento facendo pervenire mediante consegna a mano o lettera raccomandata (varrà la data di invio) apposita proposta manifestante il proprio interesse ad assumere l’impegno della coprogettazione esecutiva e dell’autonoma realizzazione dei progetti attraverso la sottoscrizione di un Patto di Sussidiarietà nella forma dell’accordo procedimentale ai sensi dell’articolo 11 della legge n. 241/1990, sostitutivo del provvedimento di concessione del sostegno istituzionale ci cui al punto n. 4, previa loro costituzione in A.T.S. Tale proposta dovrà essere manifestata attraverso il modulo allegato o in forma libera, ma comunque contenente tutti gli elementi indicati nel modello suddetto presso:
UFFICIO COORDINAMENTO AMMINISTRATIVO DSS 8/13
CONFERENZA DEI SINDACI DELLA ASL 3 GENOVESE
ASSESSORATO POLITICHE SOCIO SANITARIE
00000 XXXXXX Xxx Xx Xxxxxxx x. 0 - XX piano – Sala 30
entro e non oltre le ore 12,00 del giorno 28 novembre 2011;
A seguito dell’accertamento dell’effettivo possesso dei requisiti di cui al punto precedente, il Distretto procederà all’ammissione dei manifestanti l’interesse al procedimento, dandone comunicazione individuale e comunicando ora e luogo del primo incontro.
Si prevede fin d’ora che il primo incontro di coprogettazione tra i soggetti ammessi, con la partecipazione dei referenti del Distretto è fissato per il giorno 6 Dicembre 2011 alle ore 15,00 presso Sala 29 VI piano Matitone – Via Di Francia n. 3. In quella sede il Distretto constaterà la disponibilità dei candidati ammessi a costituirsi in Associazione Temporanea di Scopo. Nella stessa sede verrà esaminato il progetto preliminare approvato dalla regione con DGR 1316 del 4/11/2011 contenete linee guida e piano economico-finanziario, quale base di partenza per la coprogettazione operativa, nonché lo schema di Accordo Sostitutivo di cui alla Legge n. 241/1990 da sottoscriversi successivamente a cura degli interessati al termine del percorso di coprogettazione a titolo di “Patto di Sussidiarietà”.
I candidati ammessi (d’ora in avanti indicati come “Partecipanti”) dovranno quindi riunirsi in Associazione Temporanea di Scopo (ATS), finalizzata alla coprogettazione operativa, da costituire in forma scritta; come previsto dal progetto preliminare approvato dalla Regione, l’ATS distrettuale dovrà individuare un capofila che successivamente farà parte dell’ATS Tecnica regionale con funzioni gestionali e di attuazione del progetto. I partecipanti che non aderiscono alla predetta ATS distrettuale saranno esclusi dal procedimento.
Previa valutazione ed approvazione da parte del Distretto dell’accordo di ATS di cui al punto precedente, i Partecipanti, , procederanno all’autonoma elaborazione del progetto esecutivo, che dovrà comprendere azioni operative e piano economico-finanziario di dettaglio per la realizzazione del nuovo progetto, comprensivo di cofinanziamento da parte dell’ATS e del contributo necessario, a titolo di compensazione, la cui erogazione è chiesta alla Regione. Il contributo compensativo di sostegno dell’Amministrazione Regionale deve essere finalizzato a permettere l’equilibrio economico finanziario e l’adeguatezza della gestione sotto il profilo del raggiungimento degli obiettivi e della soddisfazione dei bisogni degli utenti. Tale eventuale sostegno compensativo sarà quantificato, disciplinato e concesso in conformità alla decisione della Commissione Europea del 28 novembre 2005 in tema di aiuti di stato (2005/842/CE). I servizi distrettuali garantiranno la loro collaborazione tecnico-amministrativa anche nella fase di coprogettazione.
Il Distretto si riserva di valutare l’adeguatezza del progetto esecutivo e dello schema di ATS esito dell’attività di coprogettazione e lo sottopone all’esame del Comitato dei Sindaci di Distretto Sociosanitario per l’approvazione definitiva.
In caso di valutazione positiva dei progetti distrettuali e sulla base dei relativi piani economico-finanziari, la Regione ai sensi dell’art. 11 dell’art. 11 della legge 241/1990 e xx.xx., procederà alla stipula di un Patto di Sussidiarietà quale accordo sostitutivo del provvedimento di concessione di benefici economici per il sostegno della realizzazione dei progetti stessi. La concessione di tale contributo è da intendersi a titolo di contributo a compensazione volta a garantire l’adeguatezza e la sostenibilità della risposta ai bisogni sociali di riferimento e quindi alla sola copertura dello squilibrio tra i costi effettivamente sostenuti e le entrate conseguite; pertanto al termine del tempo concordato, eventuali somme sovrabbondanti rispetto alle necessità di compensazione effettivamente verificatesi dovranno essere restituite all’Amministrazione.
Qualora il percorso di coprogettazione territoriale non dovesse produrre quale esito progetti condivisi e sostenibili, l’Amministrazione Regionale si riserva ogni più ampia facoltà di valutare l’adeguatezza dei progetti operativi acquisiti a seguito del percorso di coprogettazione ai sensi del punto n. 5, per l’indizione di una procedura competitiva ad evidenza pubblica per la realizzazione dei progetti stessi con le modalità che saranno ritenute opportune, senza che nulla sia per ciò dovuto ai partecipanti.