SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
DETERMINAZIONE E RELAZIONE
SUL RISULTATO DEL CONTROLLO ESEGUITO SULLA GESTIONE FINANZIARIA
DELLE FONDAZIONI LIRICO SINFONICHE 2018
Determinazione del 5 giugno 2020, n.47
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
DETERMINAZIONE E RELAZIONE
SUL RISULTATO DEL CONTROLLO ESEGUITO SULLA GESTIONE FINANZIARIA
DELLE FONDAZIONI LIRICO SINFONICHE 2018
Relatore: Consigliere Xxxxx Xxxxxx
hanno collaborato
per l’istruttoria e l’elaborazione dei dati: xxxx. Xxxxxxxx XXXXXXXXXX
xxxx. Xxxxxxxx XXXXXXX sig. Xxxxx XXXXXXXX
Determinazione n. 47/2020
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
Nell’adunanza del 5 giugno 2020, tenutasi in videoconferenza, ai sensi dell’art. 85, comma 3, lett. e) del d. l. 17 marzo 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27; visto l’art. 100, secondo comma, della Costituzione;
visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti approvato con regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214;
viste le leggi 21 marzo 1958, n.259 e 14 gennaio 1994, n. 20;
visto il decreto legislativo 29 giugno 1996, n. 367, ed in particolare l’art. 15, comma 5, che ha sottoposto al controllo della Corte dei conti le seguenti Fondazioni lirico-sinfoniche:
Teatro comunale di Bologna; Teatro lirico di Cagliari;
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino; Teatro “Xxxxx Xxxxxx” di Genova; Teatro “Alla Scala” di Milano;
Teatro “San Carlo” di Napoli; Teatro “Massimo” di Palermo; Teatro dell’Opera di Roma; Teatro Regio di Torino;
Teatro lirico “Xxxxxxxx Xxxxx” di Trieste; Teatro “La Fenice” di Venezia;
Arena di Verona;
Accademia Nazionale di Santa Xxxxxxx - Roma;
vista la legge 11 novembre 2003, n. 310, ed in particolare l’articolo 1, comma 1, che dispone fra l’altro la sottoposizione della “Fondazione lirico-sinfonica Xxxxxxxxxxx e Teatri di Bari, con sede in Bari” alle disposizioni del d.lgs. 29 giugno 1996, n. 367;
visti i bilanci delle suddette Fondazioni lirico-sinfoniche relativi all’esercizio 2018, nonché le annesse relazioni degli organi amministrativi e di revisione, trasmessi alla Corte in adempimento dell’art. 4 della citata legge n. 259 del 1958;
esaminati gli atti;
udito il relatore, Consigliere Xxxxx Xxxxxx e, sulla sua proposta, discussa e deliberata la relazione con la quale la Corte, in base agli atti e agli elementi acquisiti, riferisce alle Presidenze delle due Camere del Parlamento il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria delle Fondazioni lirico-sinfoniche per l’esercizio 2018;
ritenuto che, assolti così gli adempimenti di legge, si possano comunicare alle dette Presidenze, a norma dell’articolo 7 della citata legge n. 259 del 1958, i bilanci d’esercizio 2018 – corredati dalle relazioni degli organi di amministrazione e di revisione – e la relazione come innanzi deliberata, che alla presente si unisce quale parte integrante;
P.Q.M.
comunica alle Presidenze delle due Camere del Parlamento, insieme con i bilanci per l’esercizio 2018 - corredati dalle relazioni degli organi di amministrazione e di revisione - l’unita relazione con la quale la Corte riferisce il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria delle Fondazioni lirico-sinfoniche per il detto esercizio.
XXXXXXXXX PRESIDENTE
Xxxxx Xxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxxx
DIRIGENTE
Xxxx Xxxxx
depositato in segreteria
INDICE
PREMESSA 1
PARTE I - L’ORDINAMENTO DELLE FONDAZIONI LIRICO – SINFONICHE 2
1. LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA 2
2. I CONTRATTI DI LAVORO 3
3. TRATTAMENTO ECONOMICO DEI COMPONENTI DEGLI ORGANI E DEI DIPENDENTI DELLE FONDAZIONI 6
4. FORME ORGANIZZATIVE SPECIALI 7
5. I PIANI DI RISANAMENTO EILCOMMISSARIO STRAORDINARIO 8
6. L’ATTIVITÀ NEGOZIALE 14
7. L’ORDINAMENTO CONTABILE 16
8. LA RIPARTIZIONE DEL FONDO UNICO PER LO SPETTACOLO (FUS) 18
9. LE RELAZIONI SEMESTRALI DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO DEL GOVERNO SUL MONITORAGGIO DELLO STATO DI ATTUAZIONE DEI PIANI DI RISANAMENTO DELLE FONDAZIONI LIRICO-SINFONICHE 29
PARTE I - LAGESTIONE DELLE SINGOLE FONDAZIONI LIRICO-SINFONICHE 31
1. LA FONDAZIONE TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA 31
1.1 La situazione patrimoniale 34
1.2 La situazione economica 37
1.3 Il costo del personale 42
1.4 Il rendiconto finanziario 44
1.5 Gli indicatori gestionali 45
1.6 L’attività artistica 45
1.7 Considerazioni di sintesi 49
2. LA XXXXXXXXXX XXXXXX XXXXXX XX XXXXXXXX 00
2.1 La situazione patrimoniale 53
2.2 La situazione economica 55
2.3 Il costo del personale 59
2.4 Il rendiconto finanziario 60
2.5 Gli indicatori gestionali 60
2.6 L’attività artistica 61
2.7 Considerazioni di sintesi 63
3. LA FONDAZIONE TEATRO DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO - OPERA DI FIRENZE 65
3.1 La situazione patrimoniale 70
3.2 La situazione economica 74
3.3 Il costo del personale 78
3.4 Il rendiconto finanziario 80
3.5 Gli indicatori gestionali 81
3.6 L’attività artistica 81
3.7 Considerazioni di sintesi 85
4. LA FONDAZIONE TEATRO XXXXX XXXXXX - GENOVA 87
4.1 La situazione patrimoniale 91
4.2 La situazione economica 94
4.3 Il costo del personale 98
4.4 Il rendiconto finanziario 99
4.5 Gli indicatori gestionali 100
4.6 L’attività artistica 101
4.7 Considerazioni di sintesi 103
5. LA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA DI MILANO 105
5.1 La situazione patrimoniale 107
5.2 La situazione economica 110
5.3 Il costo del personale 115
5.4 Il rendiconto finanziario 116
5.5 Gli indicatori gestionali 117
5.6 L’attività artistica 118
5.7 Considerazioni di sintesi 120
6. LA FONDAZIONE XXXXXX XX XXX XXXXX - XXXXXX 000
6.1 La situazione patrimoniale 123
6.2 La situazione economica 127
6.3 Il costo del personale 130
6.4 Il rendiconto finanziario 131
6.5 Gli indicatori gestionali 132
6.6 L’attività artistica 132
6.7 Considerazioni di sintesi 135
7. LA FONDAZIONE TEATRO MASSIMO - PALERMO 137
7.1 La situazione patrimoniale 138
7.2 La situazione economica 141
7.3 Il costo del personale 145
7.4 Il rendiconto finanziario 146
7.5 Gli indicatori gestionali 146
7.6 L’attività artistica 147
7.7 Considerazioni di sintesi 149
8. LA FONDAZIONE TEATRO DELL’OPERA DI ROMA CAPITALE 152
8.1 La situazione patrimoniale 153
8.2 La situazione economica 156
8.3 Il costo del personale 159
8.4 Il rendiconto finanziario 160
8.5 Gli indicatori gestionali 161
8.6 L’attività artistica 161
8.7 Considerazioni di sintesi 163
9. LA XXXXXXXXXX XXXXXX XXXXX XX XXXXXX 000
9.1 La situazione patrimoniale 168
9.2 La situazione economica 170
9.3 Il costo del personale 173
9.4 Il rendiconto finanziario 174
9.5 Gli indicatori gestionali 174
9.6 L’attività artistica 175
9.7 Considerazioni di sintesi 176
10. LA FONDAZIONE TEATRO LIRICO “XXXXXXXX XXXXX” DI TRIESTE 178
10.1 La situazione patrimoniale 180
10.2 La situazione economica 183
10.3 Il costo del personale 186
10.4 Il rendiconto finanziario 187
10.5 Gli indicatori gestionali 188
10.6 L’attività artistica 188
10.7 Considerazioni di sintesi 191
11. LA FONDAZIONE TEATRO “LA FENICE” DI VENEZIA 193
11.1 La situazione patrimoniale 195
11.2 La situazione economica 198
11.3 Il costo del personale 201
11.4 Il rendiconto finanziario 202
11.5 Gli indicatori gestionali 203
11.6 L’attività artistica 203
11.7 Considerazioni di sintesi 206
12. LA FONDAZIONE ARENA DI VERONA 208
12.1 La situazione patrimoniale 212
12.2 La situazione economica 216
12.3 Il costo del personale 221
12.4 Il rendiconto finanziario 222
12.5 Gli indicatori gestionali 223
12.6 L’attività artistica 223
12.7 Considerazioni di sintesi 225
13. LA FONDAZIONE ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA XXXXXXX DI ROMA 228
13.1 La situazione patrimoniale 229
13.2 La situazione economica 233
13.3 Il costo del personale 236
13.4 Il rendiconto finanziario 237
13.5 Gli indicatori gestionali 237
13.6 L’attività artistica 238
13.7 Considerazioni di sintesi 240
14. LA XXXXXXXXXX XXXXXXXXXXX XXXXXXX XX XXXX 000
14.1 La situazione patrimoniale 245
14.2 La situazione economica 246
14.3 Il costo del personale 250
14.4 Il rendiconto finanziario 251
14.5 Gli indicatori gestionali 252
14.6 L’attività artistica 252
14.7 Considerazioni di sintesi 254
PARTE TERZA - QUADRO COMPLESSIVO DEI RISULTATI PATRIMONIALI EDECONOMICI 256
1. La situazione patrimoniale 256
2. La gestione ordinaria 261
3. Il personale 271
4. Alcuni indicatori diefficienza 276
5. Analisi del Commi sario straordinario sull’andamento delle Fondazioni sottoposte ai piani di rientro a fine 2018
...........................................................................................................................................................................................................................................280
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE 283
INDICE DELLE TABELLE
Tabella 1 - Riparto Fus 2011-2018 alle Fondazioni lirico-sinfoniche 23
Tabella 2 - Risorse finanziarie assegnate alle Fondazioni lirico-sinfoniche nel 2018 25
Tabella 3 - Risorse finanziarie assegnate alle Fondazioni lirico-sinfoniche nel 2017 26
Tabella 4 - Emolumenti organi sociali - Bologna 32
Tabella 5 - Stato patrimoniale - Bologna 34
Tabella 6 - Conto economico - Bologna 38
Tabella 7 - Contributi in conto esercizio - Bologna 39
Tabella 8 - Personale - Bologna 42
Tabella 9 - Costo del personale - Bologna 43
Tabella 10 - Sintesi rendiconto finanziario (metodo indiretto) - Bologna 44
Tabella 00 - Xxxxxxxxxx - Xxxxxxx 45
Tabella 12 - Attività artistica realizzata - Bologna 45
Tabella 13 - Emolumenti organi sociali - Cagliari 53
Tabella 14 – Stato patrimoniale – Cagliari 53
Tabella 15 – Conto economico – Cagliari 56
Tabella 16 - Contributi in conto esercizio - Cagliari 57
Tabella 00 - Xxxxxxxxx - Xxxxxxxx 59
Tabella 18 - Costo del personale - Cagliari 60
Tabella 19 - Indicatori - Cagliari 60
Tabella 20 - Attività artistica realizzata - Cagliari 61
Tabella 21 - Emolumenti organi sociali - Firenze 67
Tabella 22 - Stato patrimoniale - Firenze 70
Tabella 23 - Conto economico - Firenze 75
Tabella 24 - Contributi in conto esercizio - Firenze 76
Tabella 00 - Xxxxxxxxx - Xxxxxxx 79
Tabella 26 - Costo del personale - Firenze 79
Tabella 27 - Sintesi rendiconto finanziario (metodo indiretto) - Firenze 81
Tabella 00 - Xxxxxxxxxx - Xxxxxxx 81
Tabella 29 - Attività artistica realizzata - Firenze 82
Tabella 30 - Emolumenti organi sociali - Genova 89
Tabella 31 - Stato patrimoniale - Genova 91
Tabella 32 - Conto economico - Genova 95
Tabella 33 - Contributi in conto esercizio - Genova 96
Tabella 00 - Xxxxxxxxx - Xxxxxx 98
Tabella 35 - Costo del personale - Genova 99
Tabella 36 - Sintesi rendiconto finanziario (metodo indiretto) - Genova 100
Tabella 00 - Xxxxxxxxxx - Xxxxxx 100
Tabella 38 - Attività artistica realizzata - Genova 101
Tabella 39 - Emolumenti organi sociali - Milano 106
Tabella 40 - Stato patrimoniale - Milano 107
Tabella 41 - Conto economico - Milano 110
Tabella 42 - Contributi in conto esercizio - Milano 112
Tabella 43 - Personale - Milano 115
Tabella 44 - Costo del personale - Milano 116
Tabella 45 - Sintesi rendiconto finanziario (metodo indiretto) - Milano 117
Tabella 46 - Indicatori - Milano 117
Tabella 47 - Attività artistica realizzata – Milano 118
Tabella 48 - Emolumenti organi sociali - Napoli 122
Tabella 49 - Stato patrimoniale - Napoli 123
Tabella 50 - Conto economico - Napoli 127
Tabella 51 - Contributi in conto esercizio - Napoli 128
Tabella 00 - Xxxxxxxxx - Xxxxxx 130
Tabella 53 - Costo del personale – Napoli 131
Tabella 54 - Sintesi rendiconto finanziario (metodo indiretto) - Napoli 131
Tabella 55 - Indicatori - Napoli 132
Tabella 56 - Attività artistica realizzata - Napoli 133
Tabella 57 - Emolumenti organi sociali - Palermo 137
Tabella 58 - Stato patrimoniale - Palermo 139
Tabella 59 - Conto economico - Palermo 142
Tabella 60 - Contributi in conto esercizio - Palermo 143
Tabella 00 - Xxxxxxxxx - Xxxxxxx 145
Tabella 62 - Costo del personale - Palermo 145
Tabella 63 - Sintesi rendiconto finanziario (metodo indiretto) – Palermo 146
Tabella 64 - Indicatori – Palermo 146
Tabella 65 - Attività artistica realizzata – Palermo 147
Tabella 66 - Emolumenti organi sociali - Roma (Opera) 153
Tabella 67 - Stato patrimoniale - Roma (Opera) 153
Tabella 68 - Conto economico - Roma (Opera) 156
Tabella 69 - Contributi in conto esercizio - Roma (Opera) 157
Tabella 00 - Xxxxxxxxx - Xxxx (Opera) 159
Tabella 71 - Costo personale - Roma (Opera) 160
Tabella 72 - Sintesi rendiconto finanziario (metodo indiretto) - Roma (Opera) 160
Tabella 73 - Indicatori - Roma (Opera) 161
Tabella 74 - Attività artistica realizzata - Roma (Opera) 161
Tabella 75 - Emolumenti organi sociali - Torino 167
Tabella 76 - Stato patrimoniale - Torino 168
Tabella 77 - Conto economico - Torino 170
Tabella 78 - Contributi in conto esercizio - Torino 171
Tabella 00 - Xxxxxxxxx - Xxxxxx 173
Tabella 80 - Costo personale - Torino 174
Tabella 81 - Sintesi rendiconto finanziario (metodo indiretto) - Torino 174
Tabella 82 - Indicatori - Torino 174
Tabella 83 - Attività artistica realizzata - Torino 175
Tabella 84 - Emolumenti organi sociali - Trieste 180
Tabella 85 - Stato patrimoniale - Trieste 181
Tabella 86 – Conto economico – Trieste 184
Tabella 87 - Contributi in conto esercizio – Trieste 185
Tabella 00 - Xxxxxxxxx - Xxxxxxx 186
Tabella 89 – Costo del personale – Trieste 187
Tabella 90 – Sintesi rendiconto finanziario (metodo indiretto) – Trieste 188
Tabella 91 - Indicatori - Trieste 188
Tabella 92 - Attività artistica realizzata - Trieste 189
Tabella 93 - Emolumenti organi sociali - Venezia 195
Tabella 94 - Stato patrimoniale - Venezia 195
Tabella 95 - Conto economico - Venezia 198
Tabella 96 - Contributi in conto esercizio - Venezia 199
Tabella 97 – Personale – Venezia 201
Tabella 98 – Costo del personale – Venezia 201
Tabella 99 – Sintesi rendiconto finanziario (metodo indiretto) – Venezia 202
Tabella 100 – Indicatori – Venezia 203
Tabella 101 – Attività artistica realizzata – Venezia 203
Tabella 102 - Emolumenti organi sociali - Verona 211
Tabella 103 - Stato patrimoniale - Verona 213
Tabella 104 - Conto economico - Verona 217
Tabella 105 - Contributi in conto esercizio - Verona 219
Tabella 000 - Xxxxxxxxx - Xxxxxx 221
Tabella 107 - Costo del personale - Verona 222
Tabella 108 - Sintesi rendiconto finanziario (metodo indiretto) - Verona 223
Tabella 000 - Xxxxxxxxxx - Xxxxxx 223
Tabella 110 - Attività artistica realizzata - Verona 224
Tabella 111 - Emolumenti organi sociali - Roma (Santa Xxxxxxx) 229
Tabella 112 - Stato patrimoniale - Roma (Santa Xxxxxxx) 229
Tabella 113 - Conto economico - Roma (Santa Xxxxxxx) 233
Tabella 114 - Contributi in conto esercizio - Roma (Santa Xxxxxxx) 234
Tabella 115 - Personale - Roma (Santa Xxxxxxx) 236
Tabella 116 - Costo del personale - Roma (Santa Xxxxxxx) 237
Tabella 117 - Sintesi rendiconto finanziario (metodo indiretto) - Santa Xxxxxxx 237
Tabella 118 - Indicatori - Roma (Santa Xxxxxxx) 237
Tabella 119 - Attività artistica realizzata - Roma (Santa Xxxxxxx) 238
Tabella 120 - Emolumenti organi sociali - Bari 243
Tabella 121 - Stato patrimoniale - Bari 245
Tabella 122 - Conto economico - Bari 247
Tabella 123 - Contributi in conto esercizio - Bari 248
Tabella 000 - Xxxxxxxxx - Xxxx 250
Tabella 000 - Xxxxx xxx xxxxxxxxx - Xxxx 251
Tabella 126 - Sintesi rendiconto finanziario (metodo indiretto) - Bari 251
Tabella 000 - Xxxxxxxxxx - Xxxx 252
Tabella 128 - Attività artistica realizzata - Bari 253
Tabella 129 - Attivo patrimoniale 256
Tabella 130 - Crediti 257
Tabella 131 - Passivo patrimoniale 257
Tabella 132 - Debiti 258
Tabella 133 - Patrimonio netto 258
Tabella 134 - Patrimonio netto disponibile 260
Tabella 135 - Sintesi della gestione ordinaria 261
Tabella 136 - Risultati economici d'esercizio 264
Tabella 137 - Ricavi da vendite e prestazioni 265
Tabella 138 - Attività artistica 266
Tabella 139 - Contributi in conto esercizio 267
Tabella 140 - Consistenza del personale al 31 dicembre 271
Tabella 141 - Costo del personale 272
Tabella 142 - Indicatori percentuali 273
Tabella 143 - Indici di produttività - i costi unitari 277
Tabella 144 - Indici di produttività - i ricavi unitari 277
INDICE DEI GRAFICI
Grafico 1 – Debiti verso lo Stato (al 30 giugno 2019) 11
Grafico 2 - Aliquote percentuali di riparto Fus ai diversi settori 18
Grafico 3 - Stanziamento 2018 ai diversi settori 19
Grafico 4 - Andamento delle risorse finanziarie assegnate alle Fondazioni lirico-sinfoniche 20
Grafico 5 - Riparto Fus nel 2018 alle Fondazioni lirico-sinfoniche 24
Grafico 6 - Livello di copertura dei costi della produzione - Bologna 42
Grafico 7 - Livello di copertura dei costi della produzione – Cagliari 59
Grafico 8 - Livello di copertura dei costi della produzione – Firenze 78
Grafico 9 - Livello di copertura dei costi della produzione - Genova 98
Grafico 10 - Livello di copertura dei costi della produzione - Milano 114
Grafico 11 - Livello di copertura dei costi della produzione - Napoli 130
Grafico 12 - Livello di copertura dei costi della produzione – Palermo 144
Grafico 13 - Livello di copertura dei costi della produzione - Roma (Opera) 159
Grafico 14 - Livello di copertura dei costi della produzione – Torino 173
Grafico 15 - Livello di copertura dei costi della produzione - Trieste 186
Grafico 16 – Livello di copertura dei costi della produzione – Venezia 201
Grafico 17 - Livello di copertura dei costi della produzione - Verona 221
Grafico 18 - Livello di copertura dei costi della produzione - Roma (Santa Xxxxxxx) 236
Grafico 19 - Livello di copertura dei costi della produzione - Bari 250
Grafico 20 - Andamento del valore della produzione delle 14 Fondazioni lirico-sinfoniche 263
Grafico 21 - Andamento dei costi della produzione delle 14 Fondazioni lirico-sinfoniche 264
Grafico 22 - Composizione contributi in conto esercizio 269
Grafico 23 - Rapporto percentuale tra ricavi da vendite e prestazioni e contributi in conto esercizio (2018) 270
Grafico 24 - Andamento del costo del personale e dei contributi in conto esercizio delle 14 Fondazioni lirico-sinfoniche
...........................................................................................................................................................................................................................................272
Grafico 25 - Indicatori percentuali 274
Grafico 26 - Spettacoli realizzati (2018) 278
Grafico 27 - Rapporto spettatori per dipendente (2018) 278
Grafico 28 - Costo della produzione (2018) 279
Grafico 29 - Quadro sintetico (2018) 279
PREMESSA
Con la presente relazione la Corte dei conti riferisce al Parlamento, ai sensi dell’articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, sul risultato del controllo eseguito, in base all’articolo 2 della medesima legge, sulla gestione finanziaria delle Fondazioni lirico-sinfoniche di cui in determina relativa all’esercizio 2018, secondo quanto stabilito dall’articolo 15, quinto comma, del d.lgs. 29 giugno 1996, n. 367, nonché sulle vicende di maggior rilievo successivamente intervenute.
La precedente relazione, avente ad oggetto l’esercizio 2017, è stata deliberata da questa Sezione con Determinazione n. 67 del 6 giugno 2019, pubblicata in Atti Parlamentari, Camera dei deputati - XVIII Legislatura, Doc. XV, n. 168.
1
Corte dei conti – Relazione Fondazioni lirico-sinfoniche esercizio 2018
PARTE I - L’ORDINAMENTO DELLE FONDAZIONI LIRICO – SINFONICHE
1. LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
Gli statuti delle Fondazioni lirico-sinfoniche, in applicazione della riforma del settore1, dispongono che il patrimonio sia articolato in un fondo di dotazione, indisponibile e vincolato al perseguimento delle finalità statutarie, e in un fondo di gestione, destinato alle spese correnti.
Inoltre, prevedono una struttura organizzativa articolata nei seguenti organi, della durata di cinque anni:
1. il Presidente, nella persona del Sindaco del comune nel quale ha sede la Fondazione – ovvero di persona da lui nominata – con funzioni di rappresentanza giuridica della stessa. La disposizione non si applica alla Fondazione dell’Accademia Nazionale di Santa Xxxxxxx, che è presieduta dal Presidente dell’Accademia stessa, il quale svolge anche funzioni di Sovrintendente;
2. il Consiglio di indirizzo, composto dal Presidente e dai membri designati da ciascuno dei fondatori pubblici e dai soci privati che, anche in associazione fra loro, versino almeno il cinque per cento del contributo erogato dallo Stato. Il numero dei componenti non può comunque essere superiore a sette e la maggioranza in ogni caso deve essere costituita da membri designati da fondatori pubblici. Fa eccezione la Fondazione Teatro alla Scala, per la quale le funzioni di indirizzo sono svolte dal Consiglio di amministrazione2. Il Consiglio di indirizzo deve assicurare il pareggio del bilancio: la violazione di taleobbligo comportalaresponsabilitàpersonaleprevistaper i soggettisottopostiallagiurisdizionedella Corte dei conti in materia di contabilità pubblica dall’art. 1 della legge 14 gennaio 1994, n. 203;
3. il Sovrintendente, quale unico organo di gestione, nominato dal Ministro dei beni e delle attività culturali, su proposta del Consiglio di indirizzo; il Sovrintendente può essere coadiuvato da un direttore artistico e da un direttore amministrativo;
4. il Collegio dei revisori dei conti, composto da tre membri, di cui uno, con funzioni di presidente, designato dal Presidente della Corte dei conti fra i magistrati della Corte, e uno in rappresentanza, rispettivamente, del Mef e del Mibact. L’incarico dei membri del Collegio è rinnovabile per non più di due mandati.
1 Introdotta dal d.l. 8 agosto 2013 n. 91, come convertito nella legge n. 112 del 7 ottobre 2013 (c.d. “Valore cultura”) e dal successivo d.l. 31 maggio 2014, n. 83, come convertito nella legge n. 106 del 29 luglio 2014 (c.d. “Art bonus”), e successive modificazioni e integrazioni, per la cui illustrazione si fa rinvio alle precedenti relazioni.
2 Art. 1, co. 327, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità 2014).
3 Art. 11, c. 17 legge 7 ottobre 2013 n. 112.
2. I CONTRATTI DI LAVORO
La riforma è intervenuta anche in materia di contratti di lavoro, in particolare per le Fondazioni sottoposte a Piano di risanamento ed ha previsto, in sintesi, che:
- il rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato è instaurato esclusivamente a mezzo di apposite procedure selettive pubbliche;
- per la certificazione, le conseguenti verifiche e le relative riduzioni del trattamento economico delle assenze per malattia o per infortunio non sul lavoro, si applicano le disposizioni vigenti per il pubblico impiego;
- ogni Fondazione sottoscrive il proprio contratto aziendale con le organizzazioni sindacali interne indicando in modo chiaro la quantificazione dei costi contrattuali. L’accordo, per entrare in vigore, deve avere l’approvazione della Corte dei conti (Sezioni regionali di controllo) che entro 30 giorni certifica l’attendibilità dei costi quantificati e la loro compatibilità con il bilancio della Fondazione. L’ipotesi di accordo è quindi trasmessa al Ministero dei beni e delle attività culturali e per il turismo e al Ministero dell’economia e delle finanze che autorizzano la Fondazione a sottoscrivere definitivamente l’accordo. In caso di parere negativo della Corte, la Fondazione deve riaprire la trattativa con i sindacati e riavviare l’iter;
- all’eventuale personale in esubero delle Fondazioni lirico-sinfoniche, dopo la rideterminazione delle dotazioni organiche, imposta dal d.l. 8 agosto 2013, n. 91, fermo restando il divieto di procedere a nuove assunzioni a tempo indeterminato, è estesa l’applicazione dell’art. 2, comma 11, lettera a), del d.l. 6 luglio 2012, n. 95, come convertito nella legge 7 agosto 2012, n. 135, ivi comprese le disposizioni in materia di liquidazione del trattamento di fine rapporto comunque denominato4. Il personale amministrativo e tecnico dipendente a tempo indeterminato, che risulti ancora eccedente, è assunto a tempo indeterminato, tramite procedure di mobilità avviate dalla Fondazione, dalla società Ales S.p.a.5.
4 Art. 5, co. 1, lett. b) della legge 29 luglio 2014, n. 106.
5 Ales (“Arte, Lavoro e Servizi per la tutela del patrimonio culturale italiano”), società in house del Mibact, costituita nel 1997 con finalità di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e di supporto agli uffici tecnico amministrativi del Ministero, provvede all’assunzione in base alle proprie esigenze produttive nei limiti della sostenibilità finanziaria consentita dal proprio bilancio e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, previa prova d’idoneità finalizzata all’individuazione dell’inquadramento nelle posizioni disponibili, applicando al personale assunto la disciplina anche sindacale in vigore presso la società stessa. Ales è sottoposta al controllo di questa Corte ai sensi dell’art. 12 della legge 21 marzo 1958, n. 259.
Si ricorda che il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle Fondazioni, che non veniva rinnovato dal 2006, è stato firmato il 25 marzo 2014 dall’Associazione nazionale delle Fondazioni lirico sinfoniche e dai quattro principali sindacati di categoria, ma non è ancora in vigore, a causa dei rilievi mossi ad esso dal Ministero dell’economia e delle finanze (Mef). Le organizzazioni sindacali il 1° marzo 2018 si sono riunite presso l’Associazione generale italiana dello spettacolo (Agis) con la delegazione dell’Associazione nazionale Fondazioni lirico-sinfoniche (Anfols) per concordare le proposte per la rimozione dei rilievi posti al Ccnl dal Mef, che comunque sono vincolate alla successiva validazione da parte dei Ministeri interessati e dalla Corte dei conti.
Si segnala che la Corte di Giustizia, con sentenza del 25 ottobre 2018, ha dichiarato la non conformità della normativa italiana al diritto dell’Unione (direttiva 1999/70/CE)6 nella parte in cui non prevede per le Fondazioni lirico sinfoniche alcun limite al rinnovo dei contratti a tempo determinato, alla durata massima degli stessi nonché l’obbligo di motivazione dei rinnovi contrattuali. La Corte per quest’ultimo aspetto ha evidenziato che la disciplina europea non ammette deroghe al principio per cui i rinnovi dei contratti a termine debbano essere motivati da “esigenze provvisorie” e, quindi, possano essere stipulati solo per esigenze temporanee e non per far fronte a carenze di organico7.
Ne consegue, per la Corte di giustizia che, ove una legge nazionale sanzioni il ricorso abusivo a una successione di contratti a tempo determinato tramite la conversione automatica dei contratti stessi in un contratto a tempo indeterminato, se il rapporto di lavoro perdura oltre una data precisa, dall’applicazione della norma non possa essere escluso il settore delle Fondazioni lirico sinfoniche per il quale non sussistono specifiche misure sanzionatorie.
Al riguardo è stato evidenziato dai soggetti interessati, in particolare dai sovrintendenti e dagli organi governativi responsabili del settore e del suo risanamento, come l’applicazione della suddetta sentenza alle Fondazioni lirico-sinfoniche potrebbe avere ripercussioni negative sui bilanci delle stesse ed anche sulla loro programmazione artistica.
Il d.l. 28 giugno 2019, n. 59, convertito con modificazioni dalla legge 8 agosto 2019, n. 81 ha modificato la disciplina procedurale per la definizione della dotazione organica delle Fondazioni lirico-sinfoniche stabilendo che le proposte devono essere corredate da una
6 Art. 3, c. 6 d.l. 30 aprile 2010 n. 64, come convertito nella legge 29 giugno 2010, n. 100.
7 Non sorgono dubbi sulla piena applicabilità degli obblighi di motivazione previsti dal c.d. “decreto dignità” (d.l. 12 luglio 2018 n. 87, convertito in legge 9 agosto 2018 n. 96) per tutti i rinnovi dei contratti a termine stipulati anche dalle Fondazioni lirico sinfoniche.
relazione illustrativa e tecnica, corredata del parere del Collegio dei revisori dei conti, che attesti la sostenibilità economico-finanziaria della dotazione organica così determinata, al fine di garantire l'equilibrio economico-finanziario e la copertura dei relativi oneri con risorse aventi carattere di certezza e di stabilità, tenendo conto anche degli obiettivi dei Piani di risanamento previsti dall'articolo 11 del d.l. n. 91 del 2013 e dall'articolo 1, comma 355, della legge 28 dicembre 2015, n. 208. Le proposte devono, altresì, essere accompagnate da un documento di programmazione che rappresenti come la dotazione organica proposta sia diretta a conseguire adeguati livelli di produzione e di produttività della Fondazione, ovvero un loro incremento, preservando le finalità istituzionali prioritarie delle fondazioni lirico sinfoniche nella tutela e diffusione del patrimonio artistico-culturale italiano lirico sinfonico e del balletto.
Inoltre, sono state modificate le modalità di reclutamento di personale a tempo indeterminato, introducendo anche una disciplina transitoria volta a stabilizzare il personale che abbia prestato servizio presso le medesime sulla base di contratti di lavoro a tempo determinato e introdotta una disposizione speciale per la stipula, da parte delle medesime fondazioni, in presenza di determinate esigenze, di uno o più contratti di lavoro a tempo determinato, stabilendo, in particolare, che la relativa durata non può superare i 36 mesi, calcolati a decorrere dal 1° luglio 2019.
3. TRATTAMENTO ECONOMICO DEI COMPONENTI DEGLI ORGANI E DEI DIPENDENTI DELLE FONDAZIONI
Al fine di assicurare la trasparenza dei costi per i titolari di incarichi amministrativi ed artistici di vertice e di incarichi dirigenziali, nonché di collaborazione o consulenza, l’art. 9 del decreto legge n. 91 del 2013 (c.d. “Valore cultura”) ha imposto agli enti e agli organismi dello spettacolo la pubblicazione e l’aggiornamento, entro il 31 gennaio di ogni anno, delle informazioni relative ai compensi corrisposti, pena la mancata erogazione di qualsiasi somma sino alla comunicazione dell’avvenuto adempimento o aggiornamento.
La misura del trattamento economico dei dipendenti, consulenti e collaboratori delle Fondazioni lirico-sinfoniche, nonché – se previsto – di quello dei componenti degli organi di amministrazione, direzione e controllo, è adeguata al limite massimo retributivo previsto dall’art. 13, c. 1, del d.l. 24 aprile 2014, n. 66, come convertito nella legge 23 giugno 2014, n. 89, in euro 240.000 (al lordo dei contributi previdenziali ed assistenziali e degli oneri fiscali a carico del dipendente).
4. FORME ORGANIZZATIVE SPECIALI
A norma della legge 29 luglio 2014, n. 106 (art. 5, c. 1, lett. g) e del conseguente d.m. 6 novembre 2014 (Mibact, di concerto con il Mef) le Fondazioni lirico-sinfoniche possono dotarsi di forme organizzative speciali sulla base dei presupposti e dei requisiti concernenti la storia e la cultura operistica e sinfonica italiana, la funzione e la rilevanza internazionale, le capacità produttive, i rilevanti ricavi propri, il significativo e continuativo apporto finanziario di privati.
Le Fondazioni dotate di forme organizzative speciali godono di una serie di benefici:
- a decorrere dal 2015 percepiscono una quota del Fondo unico per lo spettacolo (Fus) determinata percentualmente con valenza triennale, purché non versino in situazioni di difficoltà economico-patrimoniale;
- hanno la facoltà di stipulare autonomi contratti di lavoro;
- adeguano gli statuti in deroga per quanto concerne la partecipazione dei soci privati, il Consiglio di indirizzo, il Sovrintendente.
L’individuazione di tali Fondazioni è poi fatta con decreto ministeriale, aggiornabile ogni tre anni. Con decreti del Ministro dei beni e delle attività culturali in data 5 gennaio 2015 è stata riconosciuta al Teatro alla Scala e all’Accademia di Santa Xxxxxxx di Roma la forma organizzativa speciale e sono stati approvati i nuovi statuti8 delle due fondazioni.
8 Sulla base del d.p.r. n. 117 del 2011 – emanato in attuazione dell’art. 1, co. 1, lett. f), del d.l. n. 64 del 2010 – era già stata riconosciuta la forma organizzativa speciale all’Accademia di S. Xxxxxxx (d.m. 23 gennaio 2012) e al Teatro alla Scala (d.m. 16 aprile 2012). Il d.p.r. è stato poi annullato con sentenza del Tar del Lazio (Sez. I n. 10262 del 7 dicembre 2012) confermata dal Consiglio di Stato (Sez. IV sentenza n. 3119 del 6 giugno 2013).
5. I PIANI DI RISANAMENTO E IL COMMISSARIO STRAORDINARIO
La procedura di risanamento delle Fondazioni in crisi e i compiti del Commissario straordinario9 appositamente istituito sono stati descritti nelle precedenti relazioni e ad esse si rinvia. Qui è sufficiente ricordare che la mancata presentazione o approvazione del Piano di risanamento, o il mancato raggiungimento al termine del triennio 2014-2016, poi prorogato al triennio 2016-2018, delle condizioni di equilibrio strutturale del bilancio, sia sotto il profilo patrimoniale che economico-finanziario, avrebbero comportato la liquidazione coatta amministrativa della Fondazione lirico-sinfonica.
Le Fondazioni hanno potuto accedere, per l’anno 2014, ad un fondo di rotazione pari a 75 milioni di euro - incrementato di 50 milioni di euro dall’art. 5, c. 6 della legge n. 106 del 2014 - per la concessione di finanziamenti di durata fino a un massimo di trenta anni. L’erogazione è avvenuta sulla base di un contratto-tipo, approvato dallo stesso Mef, che ha indicato il tasso di interesse sui finanziamenti, le misure di copertura annuale del rimborso del finanziamento, le modalità di erogazione e di restituzione delle predette somme.
Una quota pari ad un massimo di 25 milioni di euro, da anticiparsi dal Mibact, su indicazione del Commissario straordinario, è stata destinata a quelle Fondazioni lirico-sinfoniche in situazione di carenza di liquidità tale da pregiudicare anche la gestione ordinaria.
La procedura inizialmente prevista, come ricordato nella precedente relazione, è rimasta valida fino a tutto il 2015; ad essa sono state apportate alcune importanti modifiche con la legge 7 agosto 2016, n. 160 e con le leggi di stabilità per il 2016, il 2017 e il 2018, che hanno reso più incisive le azioni di risanamento anche prevedendo interventi differenziati del Governo a seconda delle situazioni delle singole Fondazioni.
In particolare, il d.l. 24 giugno 2016, n. 113, convertito dalla legge n.160 del 2016, all’art. 24 ha introdotto elementi di novità volti a rafforzare il carattere ultimativo del percorso di risanamento gestionale e di rilancio delle attività delle Fondazioni in esame. Da un lato, concede una maggiore flessibilità a quelle in crisi, sostituendo il previgente obiettivo del
9 Il primo Commissario straordinario del Governo per il risanamento delle gestioni e il rilancio delle attività delle Fondazioni Lirico Sinfoniche, ai sensi dell’art. 11 comma 3 del d.l. n. 91 del 2013 è stato nominato con decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze del 17 gennaio 2014 (decorrenza dal 22 novembre 2013). Tale incarico è stato rinnovato con decreto del 22 novembre 2014. Il Commissario è cessato il 20 dicembre 2015. Il nuovo Commissario è stato nominato con d.m. 4 aprile 2016.
raggiungimento dell’equilibrio strutturale del bilancio sotto il profilo patrimoniale ed economico-finanziario, con quello del pareggio economico in ciascun esercizio e del tendenziale equilibrio patrimoniale e finanziario entro il 2018. Dall’altro autorizza il Governo a provvedere alla revisione dell’assetto ordinamentale e organizzativo delle Fondazioni con uno o più regolamenti che, ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, avrebbero dovuto essere adottati entro il 30 giugno 2017, su proposta del Ministro dei beni e delle attività culturali, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, anche modificando o abrogando le disposizioni legislative vigenti in materia10. Ciò al fine di garantire il consolidamento e la stabilizzazione del risanamento economico-finanziario e prevenire il verificarsi di ulteriori condizioni di crisi gestionale e di bilancio nel settore. Sugli schemi dei suddetti regolamenti è previsto il parere della Conferenza unificata di cui all’articolo 8 della legge 28 agosto 1997, n. 281, del Consiglio di Stato e delle competenti Commissioni parlamentari11.
Nelle more della revisione dell’assetto ordinamentale e organizzativo delle Fondazioni, al fine di perseguire l’obiettivo della sostenibilità economico-finanziaria, sono previste, intanto, le seguenti misure di contenimento della spesa e risanamento: a) al personale, anche direttivo, ove le Fondazioni non raggiungano il pareggio di bilancio, non sono riconosciuti eventuali contributi o premi di risultato e altri trattamenti economici aggiuntivi previsti dalla contrattazione di secondo livello; b) le Fondazioni che non raggiungano il pareggio di bilancio sono tenute a prevedere opportune riduzioni dell’attività, comprese la chiusura temporanea o stagionale e la conseguente trasformazione temporanea del rapporto di lavoro del personale, anche direttivo, da tempo pieno a tempo parziale, allo scopo di assicurare, a partire dall’esercizio immediatamente successivo, la riduzione dei costi e il conseguimento
10 Secondo i seguenti criteri e principi: a) individuazione di modelli organizzativi e gestionali efficaci, idonei a garantire la stabilità’ economico-finanziaria; b) individuazione dei requisiti che devono essere posseduti dalle Fondazioni lirico- sinfoniche, alla data del 31 dicembre 2018, al fine dell’inquadramento di tali enti, alternativamente, come “Fondazione lirico- sinfonica” o “teatro lirico-sinfonico”, con conseguente revisione delle modalità di organizzazione, gestione e funzionamento, secondo principi di efficienza, efficacia, sostenibilità economica e valorizzazione della qualità; c) previsione, tra i requisiti di cui alla lettera b), anche della dimostrazione del raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario, della capacità di autofinanziamento e di reperimento di risorse private a sostegno dell’attività, della realizzazione di un numero adeguato di produzioni e coproduzioni, del livello di internazionalizzazione, della specificità nella storia e nella cultura operistica e sinfonica italiana; d) definizione delle modalità attraverso le quali viene accertato il possesso dei requisiti e disposta l’attribuzione della qualifica conseguente; e) previsione che, nell’attuazione di quanto previsto alla lettera b), l’eventuale mantenimento della partecipazione e della vigilanza dello Stato nelle forme e nei limiti stabiliti dalla legislazione vigente con riferimento agli enti di cui al d.lgs. 29 giugno 1996, n. 367, e di cui alla legge 11 novembre 2003, n. 310, trovi applicazione esclusivamente con riguardo alle Fondazioni lirico-sinfoniche.
11 I pareri sono espressi entro sessanta giorni dalla ricezione. Decorso tale termine, il regolamento è comunque emanato. Dalla data di entrata in vigore delle norme regolamentari sono abrogate le disposizioni vigenti, anche di legge, con esse incompatibili, alla cui ricognizione si procede in sede di emanazione delle medesime norme regolamentari.
dell’equilibrio economico-finanziario; c) il tetto massimo stabilito per il trattamento economico per le missioni all’estero dei dipendenti è ridotto nella misura del 50 per cento.
Inoltre, è stato chiarito che l’articolo 9, c. 1, del d.l. n. 91 del 2013 si interpreta nel senso che il decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali, ivi previsto, di rideterminazione dei criteri per l’erogazione e delle modalità per la liquidazione e l’anticipazione dei contributi allo spettacolo dal vivo finanziati a valere sul Fus, ha natura non regolamentare12, nonché nel senso che le regole tecniche di riparto sono basate sull’esame comparativo di appositi programmi di attività pluriennale presentati dagli enti e dagli organismi dello spettacolo e possono definire apposite categorie tipologiche dei soggetti ammessi a presentare domanda, per ciascuno dei settori delle attività di danza, musicali, teatrali circensi e dello spettacolo viaggiante.
È stato, infine, previsto che le Fondazioni lirico-sinfoniche in fase di risanamento possono accedere all’istituto della transazione fiscale - che consente di comporre stragiudizialmente i debiti tributari di un ente in crisi anche se non hanno proposto il piano di risanamento che introduce il concordato preventivo, come disciplinato dalla legge fallimentare. Resta fermo, a tal fine, l’obbligo di presentare gli speciali piani di risanamento.
Il legislatore, ai sensi dell’articolo 1, comma 323, lett. b) e c) della legge 27 dicembre 2017, n. 205 ha poi ulteriormente prorogato il termine per la definitiva valutazione delle condizioni finanziarie e patrimoniali delle Fondazioni, alla presentazione dei rendiconti per l’esercizio 2019.
Da ultimo, il d.l. 30 dicembre 2019, n. 162 (art. 7, c. 1), convertito in legge 28 febbraio 2020, n. 8, ha prorogato dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2020 il termine per il raggiungimento del tendenziale equilibrio patrimoniale e finanziario da parte delle Fondazioni lirico-sinfoniche. Al fine di consentire la prosecuzione del percorso di risanamento delle Fondazioni e di procedere all’approvazione e al monitoraggio dei nuovi piani di risanamento le funzioni del Commissario straordinario sono state prorogate dal 31 dicembre 2018 fino al 31 dicembre 2020 dalla legge n. 145 del 2018.
Giova segnalare che i fondi complessivamente stanziati a favore delle Fondazioni lirico- sinfoniche nell’ambito dei suddetti piani di risanamento sono stati pari a euro 158,1 milioni, così articolati:
12 Analogamente a quanto già stabilito per i decreti di riparto di cui all’articolo 1, co. 1, del d.l. 18 febbraio 2003, n. 24, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 aprile 2003, n. 82), e di cui all’articolo 1, co. 3, della legge 15 novembre 2005, n. 239.
- anticipazioni, per un totale di euro 23,1 milioni, disposte dal c. 9 dell’art. 11, l. n. 112 del 2013 “nelle more del perfezionamento del piano di risanamento”, per le Fondazioni che “versano in una situazione di carenza di liquidità tale da pregiudicare la gestione anche ordinaria”;
- fondo di rotazione, per un totale di euro 135,0 milioni 13.
Sino al 30 giugno 2019, all’esito delle procedure espletate, dei fondi stanziati sono assegnati finanziamenti per euro 156,2 milioni di cui erogati alle singole Fondazioni euro 151,0 milioni. Pertanto, alla fine del primo semestre 2019, per effetto del pagamento delle rate fissate nei rispettivi piani di ammortamento, il debito complessivo delle Fondazioni nei confronti dello Stato risulta pari a residui euro 134.776.434,8.
Grafico 1 – Debiti verso lo Stato (al 30 giugno 2019)
30.000.000,0
28.328.553,0
25.854.911,0
25.000.000,0
22.148.925,0
20.000.000,0
15.262.382,0
15.000.000,0
11.236.119,0
9.842.490,0
10.000.000,0
5.000.000,0
4.195.…
0,0
1
Petruzzelli e Teatro Teatri di Bari Comunale di
Bologna
Teatro del Teatro Carlo Teatro di San Teatro Xxxxxxx
Xxxxxx Felice - Genova Carlo - Napoli Musicale
Fiorentino - Opera di Firenze
- Palermo
Teatro Teatro Lirico Arena di dell’Opera di “X. Xxxxx” di Verona Roma Capitale Trieste
7.464.923,0
10.443.019,0
La l. 11 dicembre 2016, n. 232 (“Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019”), con l’art.1, c. 583, ha reso disponibile per le Fondazioni lirico sinfoniche, a partire dal 2017, un fondo extra Fus di euro 10 milioni per ciascuno degli anni 2017 e 2018 e di euro 15 milioni a decorrere dal 2019, al fine di ridurre il
13 Previsto dall’art.11, c. 6, legge n. 112 del 2013, quindi successivamente incrementato, prima dall’art. 5, c. 6 del d.l. 31 maggio
2014, n. 83, convertito dalla legge 29 luglio 2014, n. 106, poi dall’art., c. 356 della legge 28 dicembre 2015, n. 208.
debito fiscale delle stesse e di favorire le erogazioni liberali assoggettate all’agevolazione fiscale di cui all’art. 1 del d.l. n. 83 del 2014 (Art bonus). Gli importi previsti sono poi stati incrementati di euro 10 milioni per il 2017 dal d.l. 30 dicembre 2016, n. 244, convertito con la
l. 27 febbraio 2017, n. 19 (art. 11, c. 3) e di ulteriori euro 5 milioni per il 2018 dalla legge di bilancio 2018 (l. n. 205 del 2017 art. 1, c. 323).
È da segnalare che, il 27 dicembre 2017 è entrata in vigore la l. 22 novembre 2017 n. 175 recante “Disposizioni in materia di spettacolo dal vivo e deleghe al Governo per il riordino della materia”. Il provvedimento, che consta di sette articoli, si occupa della riforma complessiva del settore dello spettacolo attraverso una serie di deleghe al Governo per l’adozione di uno o più decreti legislativi prevedendo, altresì, la redazione di un testo unico normativo denominato “codice dello spettacolo”. I decreti avrebbero dovuto riguardare nello specifico il coordinamento e il riordino delle disposizioni sia di rango legislativo che regolamentare adottate ai sensi dell’articolo 24, comma 3-bis., del d.l. n. 113 del 2016, in materia di attività, organizzazione e gestione delle Fondazioni lirico-sinfoniche e degli enti di cui al d.lgs. 29 giugno 1996, n. 367 e di cui alla l. 11 novembre 2003, n. 310.
La l. 22 novembre 2017, n. 175 (art. 7) ha previsto, in particolare, che tra i criteri da seguire per la revisione dell’assetto ordinamentale e organizzativo delle Fondazioni lirico-sinfoniche vi è l’individuazione dei requisiti che devono essere posseduti, alla data del 31 dicembre 2019, al fine dell’inquadramento di tali enti, alternativamente, come “Fondazione lirico-sinfonica” o “teatro lirico-sinfonico”, con conseguente revisione delle modalità di organizzazione, gestione e funzionamento. Fra i requisiti devono essere previsti il raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario, la capacità di autofinanziamento e di reperimento di risorse private a sostegno delle attività, la realizzazione di un numero “adeguato” di produzioni e coproduzioni, il livello di internazionalizzazione, la specificità nella storia e nella cultura operistica e sinfonica italiana. L’eventuale mantenimento della partecipazione e della vigilanza dello Stato si applicherà alle sole Fondazioni lirico-sinfoniche. Tra le principali novità della legge si segnalano, inoltre, l’incremento del Fondo unico per lo spettacolo di euro 9,5 milioni per ciascuno degli anni 2018 e 2019 e di euro 22,5 milioni a decorrere dal 2020; la previsione che, annualmente, almeno il 3 per cento del Fus sia destinato alla promozione di programmi di educazione nei settori dello spettacolo nelle scuole di ogni ordine e grado; l’istituzione del Consiglio superiore dello spettacolo presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e per
il turismo, in sostituzione della Consulta dello spettacolo14; la reintroduzione, a regime, del credito di imposta a favore delle imprese produttrici di fonogrammi e di videogrammi musicali, nonché delle imprese organizzatrici e produttrici di spettacoli di musica dal vivo, previsto per il triennio 2014-2016, con riferimento alle opere prime e seconde, dall’art. 7, c. 1-6, del d.l. n. 91 del 2013, estendendolo anche alle opere terze.
La citata l. n. 175 del 2017, all’art. 2 aveva previsto che, con decreto legislativo da adottare entro 12 mesi dalla data della sua entrata in vigore, si sarebbe dovuto procedere alla revisione dei criteri di ripartizione del contributo statale alle Fondazioni lirico-sinfoniche, anche tramite scorporo delle risorse ad esse destinate dal Fus. Il previsto decreto, tuttavia, non è stato adottato nel termine indicato.
Al 27 dicembre 2018, termine di scadenza per l’esercizio della delega, i decreti delegati non sono stati adottati.
All’inizio del mese di marzo 2019 il Governo ha approvato in Consiglio dei ministri un nuovo disegno di legge delega che contiene la riforma del codice dei beni culturali e quella del codice dello spettacolo. Il disegno di legge prevede che l’esecutivo potrà adottare uno o più decreti legislativi da sottoporre al parere del Parlamento. Allo stato l’esame parlamentare risulta tuttora in corso. Con particolare riferimento alle Fondazioni lirico sinfoniche i decreti legislativi dovranno essere finalizzati ad assicurarne la revisione dell’assetto ordinamentale e organizzativo.
Oltre al già consistente finanziamento del Fus, con la l. 30 dicembre 2018, n. 145 (“Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019- 2021”) alle Fondazioni lirico-sinfoniche sono stati assegnati altri fondi per “le azioni e i progetti” proposti “avuto riguardo esclusivamente alla riduzione del debito esistente”.
Il c. 605 ha previsto che, al fine di sostenere il settore dello spettacolo dal vivo, il Fondo unico per lo spettacolo sia incrementato di 8 milioni di euro per l’anno 2019.
Il c. 607, infine, per rafforzare il sostegno alle Fondazioni lirico-sinfoniche autorizza la spesa di 12,5 milioni di euro per l’anno 2019.
14 Con d.m. n. 73 del 30 gennaio 2018 sono state disciplinate le modalità di funzionamento del Consiglio superiore dello spettacolo e il regime di incompatibilità dei componenti.
6. L’ATTIVITÀ NEGOZIALE
Per le Fondazioni lirico-sinfoniche inserite nell’elenco Istat degli enti della pubblica amministrazione vige l’obbligo (con esclusione dell’Arena di Verona e della Scala di Milano) di ricorrere al Mercato elettronico della pubblica amministrazione (MePa) per gli acquisti fino a euro 5.000 e alle convenzioni Consip ai sensi dell’art. 26, comma 3 della l. n. 488 del 1999 e dell’art.11, comma 6 del d.l. n. 98 del 2011, salvo deroga motivata che comprovi la presenza di condizioni economiche più convenienti. Il comportamento delle diverse Fondazioni in proposito è molto diversificato. Sulla base delle informazioni fino ad oggi fornite e dalle verifiche amministrativo-contabili che la Ragioneria generale dello Stato sta effettuando a partire dal 2017 sulle Fondazioni emerge quanto segue:
Petruzzelli e Teatri di Bari – le convenzioni Consip vengono utilizzate in particolare per l’acquisto di buoni pasto, per la fornitura di energia elettrica e per la telefonia mobile;
Teatro Comunale di Bologna – vengono utilizzate le convenzioni Consip e/o Intercent–Er in particolare per l’acquisto di buoni pasto, per le forniture di energia elettrica, gas, per la telefonia mobile e per il noleggio auto;
Teatro Lirico di Cagliari – a partire dal maggio 2017 si fa ricorso alla convenzione Consip per la fornitura di energia elettrica. Non sono state utilizzate le apposite convenzioni per la telefonia mobile, né per la fornitura di gas, mentre la Fondazione ha utilizzato tali piattaforme per alcuni acquisti di materiale informatico e di cancelleria nonché per la connessione dati; Teatro del Maggio Musicale Fiorentino - Opera di Firenze – la Fondazione non fa ricorso alle convenzioni Consip per l’approvvigionamento nelle categorie merceologiche obbligatorie, non ricorre al MePa o ad altra centrale di committenza per la valutazione di congruità dei prezzi dei servizi acquistati, non motiva in ordine all’impossibilità di avvalersi dell’accordo quadro Consip per il contratto di facility management;
Teatro Xxxxx Xxxxxx – Genova – non viene fatto ricorso alle convenzioni quadro Consip per alcune categorie merceologiche obbligatorie quali le forniture di energia elettrica e di gas, e la telefonia fissa e mobile;
Teatro Regio di Torino – non si fa ricorso alle convenzioni Consip o alle centrali regionali di committenza per la telefonia fissa e mobile, né per le forniture di elettricità e gas;
Teatro Lirico “X. Xxxxx” di Trieste – mancato ricorso alle convenzioni quadro Consip o della centrale regionale di committenza per la telefonia fissa e mobile;
Arena di Verona – la Fondazione non è più inserita nell’elenco Istat a partire dal 2014. In precedenza, non faceva ricorso alle convenzioni quadro Consip per la fornitura di energia elettrica e per la telefonia fissa e mobile;
Teatro “La Fenice di Venezia” - mancato ricorso al MePa per l’acquisizione/valutazione di congruità di varie forniture di beni e servizi e mancata adozione di formali motivazioni per quanto concerne il non utilizzo delle convenzioni Consip in materia di telefonia fissa e mobile.
7. L’ORDINAMENTO CONTABILE
Il bilancio di esercizio delle Fondazioni lirico-sinfoniche è redatto in conformità alla normativa del Codice civile, in quanto compatibile, così come modificata dal d.lgs. 18 agosto 2015 n. 139, interpretata ed integrata dai principi contabili emanati dall’Organismo Italiano di Contabilità (Oic). Esso è stato predisposto, a partire dal 2016, secondo le nuove indicazioni previste dal d.lgs. 18 agosto 2015 n. 139 che ha dato attuazione alla direttiva europea 2013/34/UE in tema di bilanci d’esercizio delle società commerciali15.
Il decreto stabilisce, tra l’altro, che il bilancio d’esercizio è costituito, oltre che dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dalla nota integrativa e dal rendiconto finanziario.
Secondo quanto previsto dal suddetto d.lgs. in tema di confrontabilità dei dati e al fine di una migliore rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria, anche i valori relativi al bilancio 2017 (evidenziati anche in alcune tabelle) sono stati opportunamente riclassificati e resi omogenei con quelli del 2018.
A partire dall’esercizio 2009, secondo quanto richiesto dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, sono state apportate modifiche allo schema di bilancio al fine di evidenziare separatamente le attività soggette a vincolo di destinazione e indisponibili, nonché la separazione del “patrimonio disponibile” dal “patrimonio indisponibile”.
Le Fondazioni rientrano tra i soggetti destinatari del d.m. Mef 27 marzo 2013 emanato in riferimento al d.lgs. 31 maggio 2011, n. 91 recante “Disposizioni di attuazione dell’articolo 2 della l. 31 dicembre 2009, n. 196 in materia di adeguamento ed armonizzazione dei sistemi contabili”. Viene pertanto redatto, oltre al rendiconto finanziario, il conto consuntivo in termini di cassa ai sensi dell’art. 9 del citato decreto e viene predisposto il conto economico riclassificato secondo lo schema di cui all’allegato 1 del suddetto d.m. al fine di rendere coerente il conto economico civilistico con lo schema di budget economico annuale.
Il bilancio d’esercizio è sottoposto all’esame del Collegio dei revisori16, chiamato a riferire al Consiglio di indirizzo/Consiglio di amministrazione (per le due Fondazioni con forma
15 La direttiva europea 2013/34/UE abroga le precedenti quarta e settima direttiva. Le nuove disposizioni comunitarie sono stare recepite in Italia attraverso la modifica ad alcuni articoli del Codice civile relativi alla redazione dei bilanci di esercizio (artt. dal 2423 al 2428, art. 2435-bis e art. 2435-ter, art. 2478-bis e art.2357-ter) e agli articoli del d.lgs. n. 127 del 91 concernenti il bilancio consolidato. A seguito delle modifiche della disciplina civilistica l’Organismo Italiano di Contabilità (Oic) ha provveduto nel dicembre 2016 all’emanazione della nuova versione dei principi contabili che recepiscono le intervenute modifiche ed interpretano i nuovi criteri di valutazione da adottare a partire dal bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016.
16 Il Collegio dei revisori, nelle fondazioni lirico-sinfoniche, è presieduto da un magistrato della Corte dei conti.
organizzativa speciale). Il Ministro del bilancio e dell’economia può disporre, in rapporto al totale dell’attivo dello stato patrimoniale o al totale del valore della produzione e dei proventi del conto economico, che il bilancio, prima dell’approvazione, sia sottoposto a certificazione di una società di revisione iscritta nell’albo speciale di cui all’articolo 8 del d.p.r. 31 marzo 1975, n. 136.
A norma dell’art. 12, comma 4, lett. d), del d.lgs. 22 giugno 1996, n. 367, le Fondazioni lirico- sinfoniche sono tenute ad approvare tempestivamente i programmi di attività artistica, il bilancio di previsione, e quello dei due esercizi successivi unitamente ai programmi di attività, evidenziando simultaneamente, per quanto attiene la programmazione, il rispetto dei vincoli di cui all’art. 17 del citato decreto.
Condizione imprescindibile all’adozione di tali documenti di pianificazione è quella posta dal comma 2, art. 3, del citato d.lgs. n. 367 del 1996 che sancisce il rispetto del vincolo di bilancio. I costi devono trovare copertura in entrate di certa acquisizione, e soprattutto per quelle Fondazioni che negli esercizi precedenti hanno presentato perdite di gestione di non lieve entità, mentre la stima prudenziale delle entrate deve riferirsi alla quantificazione del contributo dello Stato, anche in considerazione della diversa percentuale che ciascuna Fondazione potrebbe conseguire nel riparto del contributo, tenuto conto della percentuale con valenza triennale determinata con d.d. 10 aprile 2015 per le Fondazioni di forma organizzativa speciale.
Nel richiamare l’attenzione sulla necessità di deliberare programmi di attività e bilanci preventivi dei quali deve essere dimostrata la reciproca compatibilità, si sottolinea l’esigenza che le singole voci di bilancio siano quanto più possibile attendibili.
Le Fondazioni-lirico sinfoniche sono tenute a trasmettere il bilancio di esercizio alla Corte dei conti - Sezione Controllo Enti - e al Ministero dell’economia e delle finanze - Dip. Ragioneria Generale dello Stato - I.G.F. Le funzioni di vigilanza sono svolte d’intesa con la Direzione generale bilancio del Mibact, relativamente ai profili finanziari e contabili (d.m. 27 marzo 2015, art. 2, comma 2).
8. LA RIPARTIZIONE DEL FONDO UNICO PER LO SPETTACOLO (FUS)
Rinviando alle relazioni precedenti per l’illustrazione del funzionamento del Fondo unico per lo spettacolo, si evidenziano nei due grafici seguenti le quote percentuali di ripartizione del Fondo, negli ultimi otto anni, tra i diversi settori di intervento e l’ammontare delle somme a essi destinati nel 2018.
Grafico 2 - Aliquote percentuali di riparto Fus ai diversi settori
60,00
50,00
40,00
30,00
20,00
10,00
0,00
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
Fondazioni lirico sinfoniche Attività musicali
Attività di danza Attività teatrali
Attività circensi e spettacolo viaggiante Attività cinematografiche Spese funzionamento Osservatorio dello Spettacolo Residenze e Under 35
Spese funzionamento comitati e commissioni Progetti multidisciplinari, speciali e azioni di sistema
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati Mibact - Direzione Generale Spettacolo
Grafico 3 - Stanziamento 2018 ai diversi settori
Attività circensi e
Residenze e Under 35 ; spettacolo viaggiante; 869.234; 0% 5.027.723; 2%
Spese funzionamento Osservatorio dello Spettacolo; 488.650; 0%
Attività teatrali ;
72.933.492; 21% Progetti
multidisciplinari,
Attività di danza; speciali e azioni di
11.809.574; 4% sistema ; 8.325.000; 2%
Attività musicali; 62.189.725; 18%
Fondazioni lirico sinfoniche; 182.274.000;
53%
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati Mibact - Direzione Generale Spettacolo
Il comma 2 dell’articolo 15 della l. n. 163 del 1985 stabilisce che si provveda al rifinanziamento del Fondo unico per lo spettacolo in sede di legge finanziaria.
La l. 27 dicembre 2017 n. 205 (“Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020”) ha stanziato per il finanziamento della l. 30 aprile 1985, n. 163 - anno 2018 l’importo di euro 328.188.530.
Con il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 28 dicembre 2017 la dotazione finanziaria complessiva del Fus 2018 si è assestata a euro 333.941.798.
Successivamente la l. 28 settembre 2018 n. 111 (“Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2018”) ha disposto una variazione in aumento pari a euro
10.000.000 e il d.m. 23 novembre 2018 ha definito lo stanziamento complessivo del Fus per l’anno 2018 in euro 343.941.798, stabilendo le quote destinate ai settori dello spettacolo e fissando le aliquote di riparto del Fondo. Per le Fondazioni lirico-sinfoniche la percentuale è stata fissata al 52,99 per cento (a fronte del 54,62 per cento nel 2017) del totale per un ammontare pari a euro 182.274.000 senza variazione rispetto all’esercizio precedente.
Si segnala che, dal 2017, con l’entrata in vigore della l. 14 novembre 2016, n. 220 (“Disciplina del cinema e dell’audiovisivo”) e la conseguente istituzione del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo, le risorse destinate alle attività cinematografiche sono scorporate dal Fondo Unico per lo Spettacolo.
Rispetto al 2017, lo stanziamento complessivo del Fus è, dunque, aumentato di euro 10.224.942 (+3,06 per cento), con conseguente variazione delle aliquote di riparto del Fondo fra i diversi settori.
Con decreti del Direttore generale per lo Spettacolo del 4 ottobre 2018 e del 3 dicembre 2018 sono stati assegnati i contributi alle 14 Fondazioni lirico-sinfoniche.
Di seguito è evidenziato l’andamento del finanziamento statale alle Fondazioni lirico sinfoniche negli ultimi otto esercizi suddiviso in Fus e risorse complessive (extra-Fus)17.
Grafico 4 - Andamento delle risorse finanziarie assegnate alle Fondazioni lirico-sinfoniche
230.000.000
220.000.000
210.000.000
200.000.000
190.000.000
180.000.000
170.000.000
160.000.000
150.000.000
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
risorse complessive assegnate
Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus)
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati Mibact - Direzione Generale Spettacolo
17 Come già illustrato nelle precedenti relazioni, oltre al riparto definitivo annuale del Fus, a decorrere dal 2001, l’art. 145, comma 87, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, (finanziaria 2001) ha previsto un incremento del Fondo in favore degli enti autonomi lirici e delle istituzioni concertistiche assimilate, da ripartirsi secondo le percentuali previste per l’assegnazione principale ed ha stanziato un’ulteriore somma da dividersi, con decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali (artt. 6 e 7 legge n. 800 del /1967) fra il Teatro dell’Opera di Roma “per la funzione di rappresentanza svolta nella sede della capitale” ed il Teatro alla Scala di Milano “per il particolare interesse nazionale nel campo musicale”. È presente, inoltre, il contributo speciale di euro 872.622, destinato alla Fondazione Xxxxx Xxxxxx di Genova, in virtù dell’articolo 4 comma 162 della legge finanziaria 2004 (legge 24 dicembre 2003, n. 350).
A questi si aggiunge, a partire dal 2017, un fondo extra Fus previsto dall’art.1, c. 583 della legge 11 dicembre 2016 n. 232 (bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019).
Come già detto, il d.l. “Valore cultura”, oltre a prevedere per il 2014 l’istituzione presso il Mef di un fondo di rotazione per la concessione di finanziamenti alle Fondazioni lirico-sinfoniche di durata fino a un massimo di 30 anni, ha stabilito i criteri attualmente vigenti per la ripartizione della quota del Fus a esse destinata.
Vengono pertanto assegnati (art.11, c. 20):
a) il 50 per cento in relazione ai costi di produzione derivanti dai programmi di attività realizzati da ciascuna Fondazione nell’anno precedente quello cui si riferisce la ripartizione, sulla base di indicatori di rilevazione della produzione;
b) il 25 per cento in considerazione del miglioramento dei risultati della gestione attraverso la capacità di reperire risorse;
c) il 25 per cento in base alla qualità artistica dei programmi.
Si tratta, come si vede, di criteri attenti soprattutto alla quantità dell’offerta, ma anche agli aspetti gestionali e alla qualità artistica. Quest’ultima, forse, andrebbe maggiormente incentivata anche per premiare quelle produzioni innovative che possono non avere un riscontro immediato nella risposta del pubblico.
Il decreto (art. 11, comma 20-bis) ha, altresì, stabilito che, per il triennio 2014-2016, una quota del 5 per cento del Fus destinato alle Fondazioni lirico sinfoniche venga assegnato, con un particolare procedimento individuato dal Mibact, solo a quelle che abbiano raggiunto il pareggio di bilancio nei tre esercizi finanziari precedenti.
Il decreto Mibact del 3 febbraio 2014, ha confermato i criteri generali e le percentuali di ripartizione del Fus stabiliti dalla l. n. 112 del 201318.
18 L’art. 2 ha previsto gli indicatori di rilevazione della produzione, stabilendo che sono espressi in punteggi (punti Fus) da attribuire alla produzione con riferimento a ciascuna singola rappresentazione o esecuzione, di cui la Fondazione è intestataria, nelle seguenti misure:
a) per la lirica da un massimo di 12 a 7,5 punti; per le manifestazioni costituite da opere liriche in forma scenica e in forma semiscenica, da 5 a 3,25 punti;
b) per il balletto da 7 a 1,5 punti;
c) per la concertistica da 4 a 2 punti;
d) per le manifestazioni realizzate in forma divulgativa o con durata inferiore, i punti sono ridotti della metà con riferimento alle corrispondenti tipologie sopra indicate;
e) per le manifestazioni costituite da abbinamento di attività anche di genere diverso, che verranno valutate per un massimo di due tipologie, il punteggio attribuito a ciascuna è pari al 50 per cento di quello previsto per l’attività corrispondente, con attribuzione dei punti o frazione di punto alla corrispondente tipologia.
Il comma 2 ha previsto per le sole attività concertistiche della Fondazione Accademia Nazionale di Santa Xxxxxxx, un aumento del punteggio del 60 per cento di quello stabilito nel comma 1, mentre ha ridotto del 40 per cento il punteggio attribuito a tutte le manifestazioni effettuate dalla Fondazione Arena di Verona.
Infine, il comma 3 è intervenuto per le manifestazioni realizzate all’estero, stabilendo che se non specificamente sovvenzionate sul Fus, il punteggio attribuito è pari al 70 per cento di quello previsto per le attività realizzate in ambito nazionale.
Inoltre i fondi extra Fus, resi disponibili al fine di ridurre il debito fiscale hanno permesso a diverse Fondazioni di realizzare degli accordi transattivi con l’Agenzia delle entrate ai sensi e per gli effetti della previsione di cui all’art. 5, comma 1 bis del d.l. n. 83 del 2014 con riferimento al loro rilevante debito tributario altrimenti difficilmente gestibile nell’attuale condizione.
Si ricorda, infine, che il Ministro dei beni e delle attività culturali è tenuto a presentare al Parlamento, ai sensi dell’articolo 6 della l. n. 163 del 1985, la relazione annuale sull’utilizzo dei finanziamenti previsti dal Fus, predisposta dall’Osservatorio dello spettacolo19, costituito presso il Ministero.
La tabella seguente riporta, in particolare, la ripartizione del Fus per le Fondazioni lirico sinfoniche nel periodo 2011 - 201820.
19 L’Osservatorio dello Spettacolo nasce con l’obiettivo di fornire al legislatore uno strumento di monitoraggio sul settore dello spettacolo. In particolare, ai sensi del combinato disposto dell’articolo 5 della legge 30 aprile 1985, n. 163 e dell’articolo 11 del Decreto del Presidente della Repubblica 26 novembre 2007, n. 233 l’Osservatorio dello Spettacolo è istituito con i seguenti compiti:
raccogliere ed aggiornare tutti i dati e le notizie relativi all’andamento dello spettacolo, nelle sue diverse forme, in Italia e all’estero;
acquisire tutti gli elementi di conoscenza sulla spesa annua complessiva in Italia, ivi compresa quella delle regioni e degli enti locali, e all’estero, destinata al sostegno e alla incentivazione dello spettacolo;
elaborare i documenti di raccolta e analisi di tali dati e notizie, che consentano di individuare le linee di tendenza dello spettacolo nel suo complesso e dei singoli settori di esso sui mercati nazionali e internazionali.
Nel triennio 2009/2011, inoltre, l’Osservatorio ha assunto i seguenti impegni:
l’attivazione di organici rapporti con gli osservatori regionali dello spettacolo, con l’intento di condividere metodi di raccolta di dati di comune interesse, di attivare una cabina di regia per valutare proposte, individuare obiettivi, elaborare criteri condivisi di azione e creare un sistema articolato di monitoraggio delle attività e di valutazione sull’efficacia ed efficienza dell’intervento pubblico, con una osmosi e condivisione di strumenti e di conoscenze che rappresentano un’esigenza irrinunciabile nel prossimo futuro;
la ricognizione sulla legislazione degli stati europei per lo spettacolo, quale strumento per operare un’analisi comparata
sugli assetti e competenze istituzionali, sugli strumenti normativi ed economici riconducibili alle attività di spettacolo. Lo studio può rappresentare l’occasione per attivare collaborazioni, scambio di informazioni e sinergie operative con le istituzioni straniere e favorire la partecipazione permanente a reti e progetti comunitari sostenuti dall’Unione Europea;
una valutazione di ricerca di indicatori per l’analisi di impatto dei criteri statali di sostegno allo spettacolo dal vivo, attraverso l’individuazione degli indicatori in grado di evidenziare l’evoluzione e la dinamicità del sistema dell’offerta e di valutare il livello di ricaduta dell’intervento pubblico.
20 La Fondazione Xxxxxxxxxxx e Teatri di Bari fino al 2009 ha ricevuto, come previsto dalla l. n. 128 del 2004, finanziamenti provenienti dai fondi del lotto e, dal 2010, è entrata nel riparto ordinario delle risorse.
Tabella 1 - Riparto Fus 2011-2018 alle Fondazioni lirico-sinfoniche
FONDAZIONI | 2018 | 2017 | 2016 | 2015 | 2014 | 2013 | 2012 | 2011 |
Teatro Comunale di Bologna | 8.582.025 | 9.024.309 | 9.273.596 | 9.862.887 | 10.741.758 | 11.065.504 | 11.825.807 | 11.848.482 |
Teatro Lirico di Cagliari | 9.899.013 | 8.009.803 | 7.579.071 | 8.271.861 | 8.645.825 | 7.666.079 | 8.192.498 | 8.279.151 |
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino - Opera di Firenze | 14.085.114 | 13.554.278 | 13.820.609 | 13.872.011 | 14.533.061 | 14.220.210 | 15.236.619 | 15.222.332 |
Xxxxxx Xxxxx Xxxxxx - Xxxxxx | 7.985.575 | 8.085.049 | 8.162.799 | 8.102.856 | 8.481.233 | 9.348.063 | 9.837.101 | 9.834.232 |
Teatro alla Scala di Milano | 29.345.801 | 29.072.393 | 29.072.393 | 29.027.499 | 27.617.348 | 26.735.350 | 28.341.023 | 28.075.560 |
Xxxxxx xx Xxx Xxxxx - Xxxxxx | 13.202.585 | 13.647.558 | 13.820.169 | 14.098.030 | 12.699.800 | 12.586.201 | 13.327.549 | 13.120.038 |
Teatro Massimo - Palermo | 13.745.966 | 14.473.370 | 14.568.611 | 13.619.845 | 14.509.474 | 15.459.793 | 16.539.551 | 16.408.501 |
Teatro dell’Opera di Roma Capitale | 18.257.427 | 17.953.739 | 18.548.151 | 17.700.576 | 18.480.122 | 19.005.121 | 20.221.384 | 19.808.509 |
Teatro Regio di Torino | 12.361.786 | 13.913.562 | 14.127.048 | 13.491.151 | 14.137.120 | 13.083.932 | 13.914.490 | 13.608.566 |
Teatro Lirico “X. Xxxxx” di Trieste | 8.794.175 | 7.859.943 | 8.750.438 | 9.166.288 | 9.605.375 | 9.895.264 | 10.679.141 | 11.066.294 |
Teatro La Fenice di Venezia | 15.881.333 | 16.327.658 | 15.136.648 | 14.929.140 | 14.944.445 | 13.574.533 | 14.341.298 | 13.986.154 |
Arena di Verona | 10.071.202 | 10.292.792 | 10.853.727 | 11.388.780 | 12.271.112 | 13.520.704 | 14.070.775 | 14.081.922 |
Accademia Nazionale di Santa Xxxxxxx | 12.029.956 | 11.847.684 | 11.847.684 | 11.829.388 | 10.399.275 | 9.260.292 | 9.825.758 | 9.733.730 |
Petruzzelli e Teatri di Bari | 8.030.100 | 8.209.920 | 6.711.115 | 6.630.278 | 6.908.746 | 6.983.803 | 7.035.087 | 6.503.229 |
182.272.058 | 182.272.058 | 182.272.058 | 181.990.592 | 183.974.694 | 182.404.849 | 193.388.080 | 191.576.700 | |
Variazione % | 0,0 | 0,0 | 0,2 | -1,1 | 0,9 | -5,7 | 0,9 | 0,6 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati Mibact - Direzione Generale Spettacolo
Nel grafico successivo è visivamente evidenziata la ripartizione della quota del Fondo Unico per lo Spettacolo destinata alle 14 Fondazioni lirico sinfoniche nel 2018.
Grafico 5 - Riparto Fus nel 2018 alle Fondazioni lirico-sinfoniche
Accademia Nazionale di Arena di Verona; Santa Xxxxxxx; 12.029.956 ;
10.071.202 ; 5%
Teatro La Fenice di Venezia; 15.881.333 ; 9%
7%
Petruzzelli e Teatri di Bari; 8.030.100 ; 4%
Teatro Comunale di Bologna; 8.582.025 ; 5%
Teatro Lirico di Cagliari;
9.899.013 ; 5%
Teatro Lirico “X. Xxxxx” di Trieste; 8.794.175 ; 5%
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino - Opera di Firenze;
14.085.114 ; 8%
Teatro Regio di Torino; 12.361.786 ; 7%
Teatro Xxxxx Xxxxxx - Xxxxxx; 7.985.575 ; 4%
Teatro dell’Opera di Roma Capitale;
18.257.427 ; 10% Teatro Massimo -
Palermo; 13.745.966 ; 8%
Teatro di San Carlo -
Napoli; 13.202.585 ; 7% Teatro alla Scala di
Milano; 29.345.801 ; 16%
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati Mibact - Direzione Generale Spettacolo
Nelle tabelle che seguono sono riportate le risorse finanziarie complessive assegnate nell’ultimo biennio alle Fondazioni lirico-sinfoniche sia singolarmente sia secondo la ripartizione per grandi aree geografiche.
Tabella 2 - Risorse finanziarie assegnate alle Fondazioni lirico-sinfoniche nel 2018
FONDAZIONI | Fus 2018 | Legge n.232 del 2016 | Contributi speciali | Legge n.388 del 2000 | Totale stanziamenti |
Teatro Comunale di Bologna | 8.582.025 | 1.028.029 | 86.309 | 9.696.363 | |
Teatro Lirico di Cagliari | 9.899.013 | 905.566 | 99.554 | 10.904.133 | |
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino - Opera di Firenze | 14.085.114 | 1.470.263 | 141.654 | 15.697.031 | |
Teatro Xxxxx Xxxxxx - Genova | 7.985.575 | 1.207.272 | 858.739 | 80.311 | 10.131.897 |
Teatro alla Scala di Milano | 29.345.801 | 1.472.015 | 1.330.505 | 294.594 | 32.442.915 |
Xxxxxx xx Xxx Xxxxx - Xxxxxx | 13.202.585 | 1.471.091 | 132.778 | 14.806.454 | |
Teatro Massimo - Palermo | 13.745.966 | 646.177 | 138.244 | 14.530.387 | |
Teatro dell’Opera di Roma Capitale | 18.257.427 | 963.357 | 1.330.505 | 183.615 | 20.734.904 |
Teatro Regio di Torino | 12.361.786 | 1.343.414 | 124.322 | 13.829.522 | |
Teatro Lirico “X. Xxxxx” di Trieste | 8.794.175 | 478.758 | 88.443 | 9.361.376 | |
Teatro La Fenice di Venezia | 15.881.333 | 1.176.101 | 159.718 | 17.217.152 | |
Arena di Verona | 10.071.202 | 1.102.724 | 98.709 | 11.272.635 | |
Accademia Nazionale di Santa Xxxxxxx | 12.029.956 | 1.199.694 | 120.765 | 13.350.415 | |
Petruzzelli e Teatri di Bari | 8.030.100 | 535.539 | 80.759 | 8.646.398 | |
Totale | 182.272.058 | 15.000.000 | 3.519.749 | 1.829.775 | 202.621.582 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati Mibact - Direzione Generale Spettacolo
Il Fus complessivo è al netto del taglio lineare effettuato “a monte” del capitolo di bilancio 6621 - sul quale sono allocate le risorse da destinare alle Fondazioni lirico- sinfoniche - in applicazione delle misure di contenimento derivanti dalla normativa in tema di spending review inerenti tredici Fondazioni, con esclusione dell’Arena di Verona, in quanto espunta dall’elenco Istat e quindi non soggetta a tale riduzione.
Con d.d. 10 aprile 2015 è stata determinata la percentuale e il contributo a valere sul Fus per le due Fondazioni dotate di autonomia speciale (Teatro alla Scala di Milano e Accademia Nazionale di S. Xxxxxxx) mentre con successivo d.d. 13 ottobre 2015 è stato ripartito il Fus tra le restanti dodici Fondazioni.
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Corte dei conti – Relazione Fondazioni lirico-sinfoniche esercizio 2018
Tabella 3 - Risorse finanziarie assegnate alle Fondazioni lirico-sinfoniche nel 2017
FONDAZIONI | Fus 2017 | Legge n.232 del 2016 | Contributi speciali | Legge n.388 del 2000 | Totale stanziamenti |
Teatro Comunale di Bologna | 9.024.309 | 1.346.795 | 92.225 | 10.463.329 | |
Teatro Lirico di Cagliari | 8.009.803 | 962.083 | 81.857 | 9.053.743 | |
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino - Opera di Firenze | 13.554.278 | 1.825.523 | 138.519 | 15.518.320 | |
Teatro Xxxxx Xxxxxx - Genova | 8.085.049 | 1.364.625 | 872.622 | 82.626 | 10.404.922 |
Teatro alla Scala di Milano | 29.072.393 | 2.000.000 | 1.352.015 | 296.568 | 32.720.976 |
Xxxxxx xx Xxx Xxxxx - Xxxxxx | 13.647.558 | 1.640.441 | 139.473 | 15.427.472 | |
Teatro Massimo - Palermo | 14.473.370 | 821.801 | 147.912 | 15.443.083 | |
Teatro dell’Opera di Roma Capitale | 17.953.739 | 2.000.000 | 1.352.015 | 183.480 | 21.489.234 |
Teatro Regio di Torino | 13.913.562 | 1.864.520 | 142.191 | 15.920.273 | |
Teatro Lirico “X. Xxxxx” di Trieste | 7.859.943 | 646.369 | 80.326 | 8.586.638 | |
Teatro La Fenice di Venezia | 16.327.658 | 1.748.618 | 166.863 | 18.243.139 | |
Arena di Verona | 10.292.792 | 1.408.199 | 102.557 | 11.803.548 | |
Accademia Nazionale di Santa Xxxxxxx | 11.847.684 | 1.661.921 | 120.858 | 13.630.463 | |
Petruzzelli e Teatri di Bari | 8.209.920 | 709.105 | 83.902 | 9.002.927 | |
Totale | 182.272.058 | 20.000.000 | 3.576.652 | 1.859.357 | 207.708.067 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati Mibact - Direzione Generale Spettacolo
Con d.d. 10 aprile 2015 è stata determinata la percentuale e il contributo a valere sul Fus per le due Fondazioni dotate di autonomia speciale (Teatro alla Scala di Milano e Accademia Nazionale di S. Xxxxxxx) mentre con successivo d.d. 13 ottobre 2015 è stato ripartito il Fus tra le restanti dodici Fondazioni.
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Corte dei conti – Relazione Fondazioni lirico-sinfoniche esercizio 2018
Nel 2018 l’importo complessivo del Fus stanziato per il settore Fondazioni lirico sinfoniche è rimasto invariato rispetto a quello assegnato l’anno precedente.
Le Fondazioni hanno beneficiato di ulteriori disponibilità (euro 20.349.524) derivanti da leggi diverse, che hanno portato il finanziamento in totale ad euro 202.621.582. Le risorse finanziarie complessivamente assegnate presentano una contrazione del 2,42 per cento rispetto al 2017.
Il totale nel 2018, pertanto, è composto da:
- lo stanziamento base Fus di euro 182.272.058 (pari al 52,99 per cento del Fus complessivo) ripartito tra le 14 Fondazioni;
- il contributo complessivo di euro 2.661.000 assegnato al Teatro alla Scala di Milano e al Teatro dell’Opera di Roma in parti uguali. Tale contributo è previsto dalla l. n. 388 del 2000, art. 145, c. 87;
- il contributo previsto dalla l. n. 388 del 2000, art. 145, comma 87 (legge finanziaria 2001) a favore di tutte le Fondazioni lirico-sinfoniche di euro 1.829.775;
- il contributo speciale di euro 858.739, destinato alla Fondazione Xxxxx Xxxxxx di Genova, in virtù dell’articolo 4 comma 162 della legge finanziaria 2004 (l. 24 dicembre 2003, n. 350)21;
- il contributo previsto dalla l. 11 dicembre 2016 n. 232, per tutte le Fondazioni, pari a 15 mln di euro.
Con riguardo al contributo Fus, alla Scala di Milano e all’Accademia Nazionale di Santa Xxxxxxx, Fondazioni dotate di forma organizzativa speciale, competono, come da decreto ministeriale del 10 aprile 2015, rispettivamente euro 29.345.801 ed euro 12.029.956, per un importo totale di euro 41.375.757, mentre la rimanente quota Fus di euro 140.896.301 risulta ripartita tra le restanti 12 Fondazioni.
Un contributo maggiore di 15 milioni di euro va anche al Teatro dell’Opera di Roma Capitale ed alla Fenice di Venezia, rispettivamente euro 18.257.427 ed euro 15.881.332. La Fondazione Teatro Xxxxx Xxxxxx di Genova riceve il contributo più basso, pari a euro 7.985.575 e ricevono importi minori di 10 milioni di euro anche il Lirico di Cagliari, il X. Xxxxx di Trieste, il Comunale di Bologna e il Petruzzelli di Bari.
21 La legge finanziaria 2004 autorizza la spesa di euro 2.500.000 a decorrere dall’anno 2004 per la prosecuzione degli interventi previsti ai sensi dell’art. 1 della legge 8 novembre 2002, n. 264 “Disposizioni in materia di interventi per i beni e le attività culturali e lo sport”, che all’art. 1 dispone il “Rifinanziamento degli interventi a sostegno dell’attività del Teatro Xxxxx Xxxxxx di Genova”.
Rispetto al 2017, il contributo assegnato è diminuito per le Fondazioni Regio di Torino, Massimo di Palermo, Xxxxx Xxxxxx di Genova, San Carlo in Napoli, Comunale di Bologna, Arena di Verona, La Fenice di Venezia e Petruzzelli e Teatri di Bari.
Le variazioni negative più rilevanti si registrano per il Regio di Torino (-11,2 per cento), il Massimo di Palermo (-5 per cento) e il Comunale di Bologna (-4,9 per cento), mentre le maggiori variazioni positive riguardano il Lirico di Cagliari (+23,6 per cento) e il Lirico X. Xxxxx di Trieste (+11,9 per cento).
Tabella 4 - Risorse finanziarie complessive assegnate per area geografica alle Fondazioni lirico- sinfoniche nel 2017 - 2018
FONDAZIONE | Contributo 2018 | Contributo 2017 | Var.% |
Teatro Regio di Torino | 12.361.786 | 13.913.562 | -11,2 |
Teatro Xxxxx Xxxxxx – Genova | 7.985.575 | 8.085.049 | -1,2 |
Teatro alla Scala di Milano | 29.345.801 | 29.072.393 | 0,9 |
Nord ovest | 49.693.162 | 51.071.004 | -2,7 |
Teatro Lirico “X. Xxxxx” di Trieste | 8.794.175 | 7.859.943 | 11,9 |
Teatro La Fenice di Venezia | 15.881.333 | 16.327.658 | -2,7 |
Teatro Arena di Verona | 10.071.202 | 10.292.792 | -2,2 |
Teatro Comunale di Bologna | 8.582.025 | 9.024.309 | -4,9 |
Nord est | 43.328.735 | 43.504.702 | -0,4 |
Accademia Nazionale di Santa Xxxxxxx | 12.029.956 | 11.847.684 | 1,5 |
Teatro dell’Opera di Roma Capitale | 18.257.427 | 17.953.739 | 1,7 |
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino - Opera di Firenze | 14.085.114 | 13.554.278 | 3,9 |
Centro | 44.372.497 | 43.355.701 | 2,3 |
Teatro di San Carlo – Napoli | 13.202.585 | 13.647.558 | -3,3 |
Petruzzelli e Teatri di Bari | 8.030.100 | 8.209.920 | -2,2 |
Sud | 21.232.685 | 21.857.478 | -2,9 |
Teatro Massimo – Palermo | 13.745.966 | 14.473.370 | -5,0 |
Teatro Lirico di Cagliari | 9.899.013 | 8.009.803 | 23,6 |
Isole | 23.644.979 | 22.483.173 | 5,2 |
Totale contributi Fus ed EXTRA Fus | 182.272.058 | 182.272.058 | 0,0 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati Mibact - Direzione Generale Spettacolo
9. LE RELAZIONI SEMESTRALI DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO DEL GOVERNO SUL MONITORAGGIO DELLO STATO DI ATTUAZIONE DEI PIANI DI RISANAMENTO DELLE FONDAZIONI LIRICO-SINFONICHE
In osservanza a quanto previsto dalla l. n. 112 del 2013, art. 11, comma 3, lett. b), il Commissario di Governo22 predispone annualmente due relazioni semestrali23, trasmettendole al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministero dell’economia e delle finanze e alla competente sezione Enti della Corte dei conti. Il monitoraggio è stato effettuato secondo le scadenze ed i contenuti inseriti nelle linee guida emesse dal suddetto Commissario.
Al 31 dicembre 2018 le Fondazioni ammesse alla procedura di finanziamento di cui alla suddetta legge erano nove. Cinque di esse perché rientranti nei criteri cogenti previsti dal legislatore all’art. 11, c. 1 della citata l. n. 112 del 2013 (Petruzzelli e Teatri di Bari, Teatro Massimo di Palermo, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Teatro di San Carlo in Napoli, Teatro Lirico X. Xxxxx di Trieste), tre in quanto ritenute, secondo quanto previsto dalla stessa norma, incapaci di poter fronteggiare i propri debiti “certi ed esigibili” (Teatro dell’Opera di Roma Capitale, Teatro Comunale di Bologna e Teatro Xxxxx Xxxxxx di Genova) e una (Arena di Verona) per aver fatto istanza successivamente, ai sensi dell’art. 1, comma 356, della l. 28 dicembre 2015
n. 208 (legge di stabilità 2016), xxxxx che ha proceduto al rifinanziamento del fondo di rotazione di cui all’art. 11, comma 6 della suddetta l. n. 112 del 2013.
A fronte dell’approvazione dei nuovi piani di risanamento per il triennio 2016-2018, presentati dalle Fondazioni liriche ai sensi dell’art. 1, commi 355 e 356 della l. n. 208 del 2015, sono stati stanziati per le Fondazioni finanziamenti per un totale di 158,1 milioni, suddiviso in euro 23,1 milioni per anticipazioni (erogati solo in favore delle Fondazioni che versavano in condizioni di carenza di liquidità tale da pregiudicare anche la gestione ordinaria) ed euro 135,0 milioni di finanziamenti “agevolati” (fondo di rotazione). All’esito delle procedure espletate sono stati assegnati finanziamenti per 156,2 milioni, di cui erogati 151,0 milioni al 30 giugno 2019.
I suddetti finanziamenti sono destinati non alla gestione corrente, ma all’ammortamento del debito nella misura strettamente necessaria a rendere sostenibile il Piano di risanamento (art. 11, comma
22 Con decreto Mef-Mibact del 4 aprile 2016 è stato nominato, con decorrenza 1° febbraio 2016, il nuovo Commissario di Governo per il risanamento delle Fondazioni lirico - sinfoniche.
23 La prima relazione (29 maggio 2015) ha riguardato l’esercizio 2014, la seconda (31 ottobre 2015) il primo semestre 2015, la terza (31 ottobre 2016)
il secondo semestre 2015, la quarta (20 settembre 2017) l’esercizio 2016, la quinta (21 dicembre 2017) il primo semestre 2017, la sesta (2 maggio 2018), il secondo semestre 2017, la settima (14 febbraio 2019) il primo semestre 2018, l’ottava (17 giugno 2019) l’esercizio 2018 e la nona (4 dicembre 2019) il primo semestre 2019.
1, lett. e della l. n. 112 del 2013). Gli stessi devono essere restituiti in 30 anni secondo il contratto tipo predisposto dal Commissario del Governo e approvato dal Mef (con decreto del 10 luglio 2014).
La tipologia di supporto da parte dello Stato, in armonia con quanto previsto dal diritto per le aziende in stato di crisi, vincola l’intervento finanziario all’assunzione di impegni al risanamento ben definiti e si distingue, dunque, da un mero intervento di sostegno straordinario con incremento del contributo pubblico. L’intervento, combinato con le azioni previste dai piani, deve essere tale da permettere il superamento dello stato di crisi e raggiungere l’equilibrio gestionale.
L’art. 11, comma 14, della legge prevede, peraltro, che le Fondazioni che non raggiungano entro l’esercizio 2016 condizioni di equilibrio strutturale del bilancio, sia sotto il profilo patrimoniale che economico-finanziario, sono poste in liquidazione coatta amministrativa.
Ad integrazione della suddetta normativa, come già detto, è intervenuto l’art. 1, comma 355 della legge di stabilità per il 2016 (l. 28 dicembre 2015, n. 208) in cui si prevede che le Fondazioni lirico-sinfoniche che, alla data di entrata in vigore della legge, hanno presentato il Piano di risanamento, ai sensi dell’articolo 11 del d.l. n. 91 del 2013, sono tenute al raggiungimento dell’equilibrio strutturale di bilancio, sotto il profilo sia patrimoniale sia economico-finanziario, entro l’esercizio 2018, previa integrazione, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, del Piano di risanamento per il triennio 2016-2018.
Inoltre, l’art. 1, c. 583, della l. 11 dicembre 2016 n. 232, ha introdotto una misura strutturale di grande rilievo sul piano finanziario, cioè la messa a disposizione delle fondazioni lirico sinfoniche, a partire dal 2017, di un fondo “extra Fus” complessivo di euro 20 milioni (che sale a euro 25 milioni a partire dal 2019), al fine di ridurre il debito fiscale delle stesse Fondazioni e di favorire le erogazioni liberali.
Infine, l’art. 1 c. 323, lett. b) e c), della l. n. 205 del 2017, ha ulteriormente prorogato, come già segnalato, il termine a disposizione delle suddette Fondazioni per conseguire l’obiettivo del pareggio economico, in ciascun esercizio, e del tendenziale equilibrio patrimoniale e finanziario entro l’esercizio finanziario 2019.
Tutti i piani riguardanti il periodo 2016-2018 sono stati presentati dalle Fondazioni e aggiornati più volte dalle stesse secondo le indicazioni del Commissario di Governo, che ha successivamente provveduto ad elaborare le relative proposte motivate ai fini dell’approvazione dei piani con singoli decreti congiunti Mibact-Mef.
PARTE II - LA GESTIONE DELLE SINGOLE FONDAZIONI LIRICO-SINFONICHE
1. LA FONDAZIONE TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
Il 2018, quinto anno della procedura per il risanamento delle Fondazioni lirico-sinfoniche24 in crisi, conferma l’inversione di tendenza per il teatro bolognese iniziata con i dati del precedente esercizio. La gestione registra un avanzo economico di euro 280.038 (a fronte di euro 209.775 nel 2017).
Nell’ottica del riequilibrio strutturale della Fondazione, tende in particolare a diminuire il peso della rilevante massa debitoria (-5,4 per cento). Al riguardo alcuni provvedimenti, realizzati anche nel corso del 2017, tra i quali l’intervento sul costo del lavoro attraverso le procedure di mobilità ex lege n. 223 del 199125, hanno avuto effetti positivi. Sono intervenute cessazioni di alcuni contratti a tempo indeterminato nel corso del 2018, i cui risultati in termini di contenimento dei costi sono stati in parte vanificati dal ricorso a contratti a tempo determinato, soprattutto nell’area artistica. Benefici, in termini di maggiore liquidità, sono stati prodotti dalla conclusione dell’iter tecnico -amministrativo di alienazione di beni immobili non strategici26 e dalla definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti attraverso l’apertura di procedure di transazione fiscale con l’Agenzia delle entrate. L’operazione, oltre a stralciare quota parte del debito (sanzioni e interessi), ha prodotto l’allungamento della quota rimanente del debito dal breve al medio-lungo periodo27.
Da evidenziare la costante evoluzione delle politiche di prezzo della biglietteria, volte a favorire un maggior afflusso di pubblico, soprattutto giovanile; manovra, questa, che ha fatto registrare
24 Il Teatro Comunale di Bologna ha fatto accesso alla procedura trovandosi nelle condizioni di non poter far fronte ai debiti certi ed esigibili da parte dei terzi. A seguito delle disposizioni previste dall’art. 1, c. 355 della legge 28 dicembre 2015 n. 208, è stata presentata l’integrazione al Piano di risanamento 2016-2018 per il raggiungimento dell’equilibrio strutturale di bilancio, sotto il profilo patrimoniale ed economico finanziario entro il 2018, deliberata dal Consiglio di indirizzo nella versione definitiva il 20 dicembre 2016. L’integrazione è stata approvata con decreto Mibact/Mef del 26 settembre 2017.
L’art. 1, c. 323 lett. b, della legge 27 dicembre 2017 n. 205 ha differito per le fondazioni lirico-sinfoniche che hanno presentato il piano di risanamento ai sensi del d.l. n. 91 del 2013, il termine per il “raggiungimento del pareggio economico, in ciascun esercizio, e del tendenziale equilibrio patrimoniale e finanziario” alla fine dell’esercizio finanziario 2019.
25 Concluso nei primi mesi del 2017 e improntato sul principio della volontarietà.
26 In proposito si segnala la vendita di circa 2/3 dell’immobile di Xxx Xxxxxxx, 00. Il complesso iter tecnico-amministrativo relativo alla vendita dell’immobile, avviatasi nel 2017 con la sottoscrizione dell’atto di compromesso, ha portato a compimento l’azione prevista da piano di alienazione di beni immobili non strategici per un totale complessivo di euro 3,830 milioni (pari al valore di iscrizione a patrimonio della Fondazione), operazione cardine nel ricostituire un equilibrio finanziario della Fondazione.
27 La relazione sulla gestione 2018 segnala, in particolare, che il 19 giugno 2018 è stato sottoscritto con l’Agenzia delle entrate Direzione Provinciale di Bologna un accordo transattivo ex art. 182 ter della legge fallimentare. (R.D. 16 marzo 1942, n. 267) nell’ambito del Piano di risanamento ex art. 1, c. 355 della legge n. 208 del 2015, per un importo pari ad euro 2,001 milioni da versare in 18 rate semestrali con decorrenza 30 giugno 2018, fino al 31 dicembre 2026 relativamente all’Irap 2005.
maggiori presenze di spettatori e proventi a fronte di un minimo aumento del prezzo medio del biglietto28.
A fine 2018 il patrimonio netto è stato accertato in euro 37.563.221 con un incremento rispetto all’esercizio precedente (2,5 per cento) determinato, considerati il saldo negativo dei movimenti finanziari e le imposte, dall’utile d’esercizio. Quest’ultimo registra un discreto miglioramento sul dato del 2017, in quanto i costi della produzione crescono in misura meno evidente rispetto al valore della produzione, determinando un incremento del saldo della gestione caratteristica (15,4 per cento).
Tale risultato, conformemente a quello dell’esercizio precedente, può essere ritenuto positivo in quanto conseguito, contrariamente all’esercizio 2016, senza la contribuzione straordinaria e non ripetibile del Comune di Bologna assegnata al fine di assicurare il pareggio economico e la sostenibilità del piano di risanamento.
In conformità alla l. n. 112 del 2013 con decreti Mibact del 23 dicembre 2014 e del 5 febbraio 2015 è stato approvato lo statuto e nominato il Sovrintendente. Quest’ultimo, cessato dalla carica il 4 dicembre 2017, è stato sostituito con d.m. del 22 novembre 2017.
Il Consiglio di indirizzo è stato costituito il 4 febbraio 2015, mentre il 20 marzo 2015 è stato rinnovato il Collegio dei revisori. Gli organi durano in carica cinque anni.
Nella tabella che segue sono riportati i compensi spettanti ai loro componenti.
Tabella 4 - Emolumenti organi sociali - Bologna
Compenso | |
Consiglio di indirizzo | (carica onorifica) |
Sovrintendente | 120.000,00 |
Collegio dei revisori29: | |
Presidente | 14.381,00 |
Membro effettivo | 11.984,00 |
Membro effettivo | 11.984,00 |
Il Collegio dei revisori dei conti ha espresso parere favorevole all’approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2018 e alla proposta del Sovrintendente di destinazione dell’utile di
28 L’aumento degli spettatori è stato realizzato nell’ultimo triennio con politiche di pricing incentivanti, volte ad intercettare categorie con meno capacità reddituali. Tali politiche, dal 2015 in avanti, nonostante gli effetti positivi in termini di aumento degli spettatori, avevano determinato inizialmente una contrazione dei ricavi complessivi. Dal 2018 la Fondazione ha registrato incoraggianti risultati in termini di ricavi complessivi. Inoltre, la programmazione dell’attività artistica del Teatro è indirizzata verso un maggiore numero di alzate di sipario che ha portato a un aumento delle entrate caratteristiche di biglietteria.
29 Il compenso del Collegio dei revisori è stato rideterminato ai sensi del decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze del 6 dicembre 2017 recante l’individuazione dei criteri per la determinazione dei compensi dei collegi dei revisori dei conti delle fondazioni lirico-sinfoniche, ai sensi dell’art.11, x. 00, xxxxxxx x) xxx xxxxxxx legge 8 agosto 2013 n. 91 convertito con modificazioni dalla legge 7 ottobre 2013 n. 112.
esercizio, risultato che si discosta, per effetto principalmente della contrazione dei contributi statali, da quello previsto dal budget 2018 e dal Piano di risanamento 2018 (circa euro 538.000), parzialmente compensato da altre fonti di ricavo, tra cui, in particolare, si deve annoverare l’aumento dei ricavi da biglietteria. Nel richiamare i principali rischi e incertezze di natura finanziaria connessi alla progressiva diminuzione del Fus, si segnala la necessità di proseguire nel processo di risanamento, tramite un aumento della contribuzione non statale (contributi da privati e altri ricavi ordinari) mantenendo costante l’attenzione sui costi di gestione.
In merito alla sentenza della Corte di Giustizia europea del 25 ottobre 2018, il Collegio ricorda che il 14 febbraio 2019 è stato siglato con le Organizzazioni Sindacali il verbale d’incontro, che ha recepito, a livello locale, l’Accordo quadro sottoscritto, in data 6 dicembre 2018, presso la sede Agis di Roma, tra Anfols e Organizzazioni Sindacali con il quale sono state individuate alcune soluzioni provvisorie, di sola urgenza, valide fino al 24 ottobre 2019, relativamente alle problematiche apertesi in merito alla stipulazione di contratti di lavoro a termine a seguito della suddetta sentenza.
Ha, infine, segnalato, oltre alla crescita dei costi della produzione, il lieve incremento della contribuzione alla gestione da parte degli enti territoriali a fronte della riduzione di quella dei privati e la contrazione del peso, in termini di interessi, del debito pregresso evidenziando il progresso degli sforzi di risanamento.
La Fondazione ha dato applicazione al principio generale della trasparenza, come enunciato nel d.lgs. n. 33 del 2013 (“Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”) nonché alle prescrizioni dell’art. 9, c. 2 del d.l. n. 91 del 2013 in tema di trasparenza, semplificazione ed efficacia del sistema di contribuzione pubblica allo spettacolo dal vivo e al cinema.
1.1 La situazione patrimoniale
La tabella seguente espone una sintesi degli elementi patrimoniali attivi e passivi dai quali si rileva l’incremento del patrimonio netto per effetto sia della chiusura dell’esercizio 2018 in utile (nonostante la continua contrazione dei contributi in conto esercizio complessivi e del Fus in particolare), sia per un nuovo apporto di beni immobili da parte del Comune di Bologna30. È da ricordare che nel 2016 la Fondazione ha beneficiato di un’assegnazione straordinaria del Comune di Bologna di euro 1,8 milioni, che ha fatto seguito all’apporto di beni immobili31 e al contributo comunale straordinario32 erogato nel 2013.
Tabella 5 - Stato patrimoniale - Bologna
2018 | Inc. % | Var. % | 2017 | Inc. % | |
ATTIVO | |||||
Immobilizzazioni immateriali | 37.426.997 | 54,2 | 0,1 | 37.390.130 | 53,1 |
Immobilizzazioni materiali | 27.252.086 | 39,5 | -9,4 | 30.071.660 | 42,7 |
Immobilizzazioni finanziarie | 643.414 | 0,9 | -0,2 | 644.740 | 0,9 |
Attivo circolante | 3.507.339 | 5,1 | 58,2 | 2.217.080 | 3,1 |
Ratei e risconti attivi | 186.345 | 0,3 | 32,7 | 140.415 | 0,2 |
Totale Attivo | 69.016.181 | 100,0 | -2,1 | 70.464.025 | 100,0 |
PASSIVO | |||||
Patrimonio disponibile: | |||||
Fondo di gestione | 1.067.968 | 198.193 | |||
Altre riserve – arrotondamenti | -2 | 1 | |||
Utili (- Xxxxxxx) portati a nuovo | 0 | 0 | |||
Utile (- Perdita) d’esercizio | 280.038 | 209.775 | |||
Patrimonio indisponibile: | |||||
Fondo di dotazione (Riserva indisponibile) | 37.155.252 | 37.155.252 | |||
Totale patrimonio netto (A) | 38.503.256 | 2,5 | 37.563.221 | ||
Fondo rischi ed oneri | 562.456 | 1,8 | -61,4 | 1.457.741 | 4,4 |
Fondo T.f.r. | 2.872.790 | 9,4 | -13,8 | 3.331.993 | 10,1 |
Debiti | 23.232.742 | 76,1 | -5,4 | 24.566.015 | 74,7 |
Ratei e Risconti passivi | 3.844.937 | 12,7 | 8,5 | 3.545.055 | 10,8 |
Totale Passivo (B) | 30.512.925 | 100,0 | -7,3 | 32.900.804 | 100,0 |
Totale Passivo e Patrimonio Netto (A+B) | 69.016.181 | -2,1 | 70.464.025 |
30 Al fine del rafforzamento patrimoniale della Fondazione, il 28 dicembre 2018 è stato stipulato l’atto di apporto di beni dal Comune concernente il diritto di piena ed esclusiva proprietà di porzioni di fabbricato sito in Xxx Xxxxxxx x. 00. Il valore di conferimento è stato determinato con perizia estimativa in euro 660.000. Nella relazione sulla gestione 2018 il bene è considerato facilmente liquidabile in caso di necessità di futuro reperimento di risorse finanziarie, grazie alla posizione commerciale strategica.
31 L’apporto (euro 6.500.000), determinato in data 24 giugno 2013 dal Consiglio Comunale di Bologna, ha consentito la ricostituzione del patrimonio disponibile della Fondazione.
32 Deliberato dalla Giunta del Comune di Bologna il 10 dicembre 2013 (euro 500.000) in applicazione del d.l. n. 91 del 2013 (convertito in legge n. 112 del 2013). Giova, peraltro, ricordare che già nel 2009 il conferimento (a titolo gratuito) di unità immobiliari a patrimonio per euro 19.270.000 da parte del Comune di Bologna aveva permesso la ricostituzione della riserva indisponibile e, in considerazione della natura di apporto al capitale, neutralizzato le perdite economiche registrate nel biennio 2008-2009, rendendo inapplicabili le disposizioni di cui all’art. 21, c. 1 bis del d.lgs. n. 367 del 96 e successive modificazioni.
La posta più rilevante dell’attivo patrimoniale, rimasta quasi invariata rispetto al 2017, è costituita dalle immobilizzazioni immateriali nelle quali è compreso il valore del diritto d’uso illimitato a titolo gratuito degli spazi del Teatro concessi dal Comune di Bologna; la quota residua è data sia dal valore relativo alle licenze di prodotti software e diritti d’uso di programmi applicativi sia dalle migliorie tecnologiche apportate agli impianti del Teatro.
Si riduce la consistenza complessiva delle immobilizzazioni materiali33, tra le quali si evidenziano, a parte i terreni e i fabbricati strumentali, il patrimonio artistico (archivio storico), gli allestimenti scenici e le attrezzature generiche (le variazioni derivano sia dalle nuove opere realizzate nel 2018 sia dalla vendita di alcuni allestimenti nonché dal potenziamento e rinnovo delle dotazioni della struttura).
Rimane pressoché invariata la consistenza delle immobilizzazioni finanziarie34.
Il netto incremento dell’attivo circolante (58,2 per cento) è imputabile, oltre che alle maggiori disponibilità liquide, ai crediti verso clienti per effetto dell’aumento della fatturazione per vendite e prestazioni e, soprattutto, verso fondatori. In particolare, quelli verso il Comune di Bologna comprendono il contributo straordinario per la realizzazione di attività finalizzate alla rivitalizzazione dell'area di Piazza Verdi (euro 380 mila) e quello destinato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna alla realizzazione di progetti culturali (euro 150 mila). I maggiori crediti verso la Regione considerano, a parte il saldo del contributo ordinario (euro 300 mila) il cui pagamento è sempre previsto nell’anno successivo, le quote di contributo stanziato per la Scuola dell’Opera Italiana per il 2018 (euro 391 mila, in aumento rispetto allo scorso esercizio in relazione alla più intensa attività di essa), la cui consuntivazione e liquidazione avviene nel
33 Il valore iniziale della categoria si riferisce all’apporto (avvenuto nel 2009) di beni immobili (valore complessivo di perizia di euro 19.270.000) da parte del Comune di Bologna quale fondatore necessario nell’’ambito della convenzione sottoscritta il 5 maggio 2009. Tra i fabbricati strumentali è inserito il valore dell’Auditorium Teatro Manzoni e di un altro immobile. Da segnalare inoltre il conferimento - perfezionato con atto notarile del 13 dicembre 2013 per un valore di perizia complessivo di euro 6.500.000 - della porzione di pregio di un fabbricato di proprietà del Comune (delibera consiliare del 24 giugno 2013) finalizzato a rafforzare la sostenibilità della Fondazione.
Si segnala che nel corso dell’esercizio è stata conclusa la vendita di una porzione dell’immobile di via Oberdan 24 alla cifra di euro 3,826 milioni, pari al valore di iscrizione a patrimonio della Fondazione, ripartita tra le voci Fabbricati strumentali (euro 3.095.501) e Fabbricati civili (euro 730.981). La cessione è avvenuta con due separati atti, il primo in data 21 febbraio 2018 e il secondo in data 1° ottobre 2018. L’incremento dei Fabbricati Strumentali fa riferimento, come visto precedentemente, all’apporto da parte del Comune di Bologna di una ulteriore porzione dell’immobile di Xxx Xxxxxxx 00 per euro 660.000 e ai costi accessori a detto apporto.
34 Come si desume dalla nota integrativa al bilancio d’esercizio 2018, la Fondazione possiede due conti correnti bancari riguardanti i contratti stipulati sulla base del Piano di risanamento, quello di restituzione dell’anticipazione art. 11, c. 9 della legge n. 112 del 2013) sottoscritto con il Mibact il 16 dicembre 2014 (euro 2.548.747) e quello di finanziamento con il Mef (euro 14.400.000), aperto nel 2015. Tali contratti prevedono che la Fondazione accantoni un importo pari ad una annualità dei rispettivi piani di ammortamento e che gli stessi siano vincolati per tutta la durata dei contratti, rispettivamente 30 giugno 2046 e 30 giugno 2044.
corso del 2019, e la quota di contributo per le spese di investimento ai sensi della legge regionale
n. 13 del 1999, come da delibera del 24 settembre 2018.
In crescita (32,7 per cento) risulta la consistenza complessiva dei ratei e risconti attivi35, determinata principalmente da anticipazioni di costi per l’allestimento delle opere della stagione 2019. La voce comprende quote di costi anticipati sostenuti entro la chiusura dell’esercizio, ma di competenza di quelli successivi (premi assicurativi, canoni telefonici e di manutenzione).
Con riferimento al patrimonio netto, secondo quanto previsto dalla circolare Mibact n. 595 del 2010, la Fondazione ha provveduto, sin dal bilancio 2009, a inserire in nota integrativa una diversa rappresentazione del patrimonio al fine di differenziare la parte disponibile da quella indisponibile ed evidenziare, pertanto, il diritto d’uso illimitato degli immobili36.
I dati esposti evidenziano un incremento in valore assoluto del patrimonio netto nel 2018 corrispondente all’utile d’esercizio e al richiamato apporto di beni immobili da parte del Comune di Bologna. La consistenza della parte indisponibile - costituita da immobili messi a disposizione della Fondazione - si è ridotta, già nel corso del 2014, di euro 877.976 (attestandosi ad euro 37.155.252), a seguito della restituzione di un locale adibito a laboratorio di falegnameria, mentre quella disponibile, dopo la copertura della perdita d’esercizio 2015 (euro 1.957.780)37, registra un valore di euro 1.348.006 (a fronte di euro 407.969 a fine 2017).
Tra le passività patrimoniali diminuisce nettamente (61,4 per cento) la consistenza globale del fondo per rischi ed oneri; i principali accantonamenti che lo costituiscono, alimentati annualmente e ridotti dai corrispondenti utilizzi, sono a protezione dei rischi di soccombenza in controversie legali (euro 344.086)38, principalmente di natura giuslavoristica e per altri rischi e oneri differiti (euro 218.371)39. Si segnala che il fondo per imposte (euro 565.220 a fine 2017)
35 La voce risconti attivi pluriennali comprende le quote di competenza di esercizi successivi al 2019 degli interessi delle rateazioni tributarie (transazione fiscale e Imu).
36 Lo statuto della Fondazione all’art. 9 stabilisce che il patrimonio della Fondazione sia articolato in un fondo di dotazione indisponibile e vincolato al perseguimento delle finalità statutarie e in un fondo di gestione destinato all’attività corrente.
37 La perdita è stata coperta attraverso l’utilizzo del fondo di gestione.
38 Il fondo è stato utilizzato nel corso del 2018 per il pagamento di indennizzi, oltre spese legali, al riconoscimento dei quali la Fondazione è stata condannata con sentenze del giudice del lavoro. L’incremento del fondo è relativo all’aggiornamento della stima delle somme risarcitorie e delle spese legali per esito sfavorevole di un’ulteriore causa instauratasi nel corso del 2018 (analoga alle precedenti, in quanto inerente alla richiesta di conversione del rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato).
39 Tra i quali gli accantonamenti relativi agli adempimenti previsti dal d.l. n. 78 del 2010 convertito in legge n. 122 del 2010 (norme di contenimento della spasa pubblica) e successive modifiche introdotte con la legge n. 112 del 2013 (valore cultura); quelli relativi alla riduzione della spesa per consumi intermedi in applicazione dell’art. 8, co 3, del d.l. n. 95 del 2012 convertito nella legge. n. 135 del 2012 (“disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica” - spending review) che coinvolge, secondo quanto ribadito dalla circolare del Mibact del 26 settembre 2012, anche le Fondazioni lirico-sinfoniche in quanto soggetti individuati dall’elenco Istat di cui alla l. n. 196 del 2009; quelli a copertura di rivendicazioni economiche del personale
sorto a copertura di possibili oneri, conseguenti a esiti sfavorevoli della transazione fiscale con l’Agenzia delle entrate, per accertamenti Irap, è stato rilasciato integralmente a seguito del perfezionamento dell’accordo ex art. 182 ter della legge fallimentare. (R.D. 16 marzo 1942, n. 267 e ss.mm.ii.). nell’ambito del piano di risanamento ex art.1, c. 355 della l. 208 del 2015, che ha comportato la cancellazione degli interessi e delle sanzioni relativamente all’Irap accertata per l’esercizio 2005 (rilevati tra le sopravvenienze attive per euro 248 mila); il debito conseguente alla transazione è stato iscritto tra i debiti tributari per imposte e tasse.
Prosegue la contrazione (13,8 per cento) del fondo T.f.r. a seguito delle anticipazioni e liquidazioni effettuate.
La massa debitoria a fine 2018 si riduce rispetto all’esercizio precedente in termini assoluti di euro 1.333.273 (- 5,4 per cento). La variazione riguarda quasi tutte le componenti. In particolare, i debiti verso fondatori registrano una flessione di euro 563.522 per il pagamento della quota capitale dei finanziamenti ottenuti dal Mef e dal Mibact in ragione del Piano di risanamento. Quasi invariati i debiti verso gli istituti previdenziali e assistenziali, mentre si riducono di euro
393.163 quelli verso fornitori e artisti, evidenziando gli sforzi della Fondazione per provvedere ai pagamenti verso tali categorie di creditori che le problematiche di liquidità degli esercizi precedenti avevano costretto a posticipare. In contrazione, infine, sia quelli tributari - per effetto delle operazioni relative alla transazione fiscale e rateizzazione Imu con il Comune di Bologna con abbattimento delle sanzioni i cui effetti economici sono rilevati nel conto economico e alla ristrutturazione del debito da breve a medio/lungo termine, sia gli altri debiti (- euro 268.929)40. In aumento (8,5 per cento) i ratei e risconti che si riferiscono essenzialmente a proventi di competenza di esercizi successivi e, in particolare, all’anticipo sul contributo ordinario 2019 erogato dal Comune di Bologna (euro 2,5 milioni) oltre alla quota degli abbonamenti per spettacoli del 2019 venduti nel corso del 2018 (euro 1,2 milioni).
1.2 La situazione economica
Il conto economico espone un utile di euro 280.038 determinato dal saldo positivo della gestione caratteristica (+15,4 per cento) in presenza di un lieve aumento tanto dei costi quanto del valore
dipendente cessato a partire dal 2013; quelli per diritti d’autore che la Siae potrebbe pretendere su sponsorizzazioni legate alle singole opere rappresentate dal 2003 al 2018; quelli per possibili oneri, anche accessori, derivanti dall’avviso xxxxxxx inviato dall’Inail sui compensi dei complessi orchestrali, a fronte del quale la Fondazione ha presentato ricorso.
40 In particolare, per il pagamento nel corso dell’esercizio di tutti i debiti verso dipendenti per transazioni (- euro 386.044) maturati nell’esercizio precedente nell’ambito della procedura di mobilità.
della produzione. Tale risultato riflette peraltro sia il più elevato saldo negativo della gestione finanziaria, per i maggiori interessi passivi, sia il peso delle imposte d’esercizio.
Tabella 6 - Conto economico - Bologna
2018 | Var. % | 2017 | |
VALORE DELLA PRODUZIONE | |||
Ricavi da vendite e prestazioni | 3.267.751 | 17,2 | 2.789.347 |
Altri ricavi e proventi vari | 717.506 | 68,6 | 425.484 |
Contributi in conto esercizio | 17.230.436 | -3,3 | 17.826.830 |
Incrementi immobiliari per lavori interni | 112.283 | 233,9 | 33.626 |
Totale valore della produzione | 21.327.976 | 1,2 | 21.075.287 |
COSTI DELLA PRODUZIONE | |||
Acquisto materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 130.513 | 68,3 | 77.551 |
Costi per servizi | 6.394.386 | 10,6 | 5.780.323 |
Costi per godimento beni di terzi | 745.520 | 4,0 | 717.013 |
Costi per il personale | 12.722.108 | -2,8 | 13.094.350 |
Ammortamenti e svalutazioni | 528.632 | -7,4 | 570.863 |
Variazione rimanenze materie prime. Sussidiarie, di consumo e merci | -3.411 | 59,4 | -8.403 |
Oneri diversi di gestione | 270.653 | -28,0 | 375.841 |
Totale costi della produzione | 20.788.401 | 0,9 | 20.607.538 |
Differenza tra valori e costi produzione | 539.575 | 15,4 | 467.749 |
Proventi e oneri finanziari | -147.059 | -0,2 | -146.701 |
Risultato prima delle imposte | 392.516 | 22,3 | 321.048 |
Imposte dell’esercizio | 112.478 | 1,1 | 111.272 |
Utile (- Perdita) d’esercizio | 280.038 | 33,5 | 209.776 |
a) Ricavi e proventi
Il raffronto tra il valore della produzione registrato nel 2018 e quello del precedente esercizio evidenzia una crescita di tutte le categorie eccetto i contributi in conto esercizio che, come si vedrà avanti in dettaglio, sono in flessione.
Il complessivo aumento (+17,2 per cento) dei ricavi delle vendite e prestazioni deriva principalmente dal miglioramento degli introiti da biglietteria (abbonamenti e, soprattutto, biglietti) seguiti da quelli per prestazioni effettuate per conto terzi41. I maggiori ricavi per affitto delle sale42, pubblicità, nolo e incisioni discografiche, trasmissioni radio/tv hanno, invece, più che compensato la flessione delle sponsorizzazioni.
Per quanto concerne la biglietteria, si sottolinea la crescita (euro 177.528) dei ricavi da vendita di biglietti cui si associano maggiori abbonamenti (euro 14.861) in ragione dell’effetto combinato
41 Nel corso del 2018, come si legge dalla nota integrativa al bilancio d’esercizio, è stata confermata l’attività in Regione, con cinque rappresentazioni de “La Traviata” a Parma e la partecipazione al Festival Verdi di Parma. La Fondazione è peraltro stata impegnata nell’esecuzione di un’opera in forma di concerto e di un concerto sinfonico al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi. 42 La voce ha beneficiato del rientro nella gestione diretta della Fondazione dell’Auditorium Manzoni dal 1° settembre 2018.
di un aumento del biglietto medio (da euro 22,37 del 2017 a 23,05 del 2018) e, soprattutto, di quello delle presenze del pubblico43.
Gli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni (in crescita del 233,9 per cento) hanno riguardato essenzialmente gli allestimenti scenici delle opere La Boheme e Don Carlo, nonché i lavori del palcoscenico e gli arredi per il bookshop della Fondazione, aperto in occasione dell’inaugurazione della stagione lirica 2019.
Gli altri ricavi e proventi, infine, si presentano in crescita del 68,6 per cento per effetto sostanzialmente delle maggiori sopravvenienze e insussistenze attive (per euro 171 mila) derivanti dalla chiusura, come visto precedentemente, delle procedure per la transazione fiscale oltre alla rateizzazione Imu con il Comune di Bologna. Da segnalare la voce plusvalenze da alienazioni di beni (euro 99 mila) che rileva le cessioni degli allestimenti scenici, già completamente ammortizzati.
b) Contributi in conto esercizio
Nel complesso i contributi in conto esercizio diminuiscono del 3,3 per cento e di 596 mila euro in valore assoluto, restando comunque la principale componente dei ricavi (circa l’81 per cento). L’andamento di questa voce nel biennio 2017-2018 è di seguito riassunta in ragione della provenienza.
Tabella 7 - Contributi in conto esercizio - Bologna
(dati in migliaia)
2018 | Inc. % | Var. % | 2017 | Inc. % | |
Stato | 9.713 | 56,4 | -7,2 | 10.464 | 58,7 |
Contributi Stato per vigilanza antincendio | 16 | 0,1 | - | 0 | 0,0 |
Totale contributo Stato | 9.729 | 56,5 | -7,0 | 10.464 | 58,7 |
Contributo ordinario Regione Xxxxxx-Romagna | 3.000 | 17,3 | -6,3 | 3.200 | 18,0 |
Altri contributi regionali | 444 | 2,6 | 116,6 | 205 | 1,1 |
Comune di Bologna | 2.500 | 14,5 | 0,0 | 2.500 | 14,0 |
Altri contributi comunali | 390 | 2,3 | 200,0 | 130 | 0,8 |
Totale contributi enti | 6.334 | 36,7 | 5,0 | 6.035 | 33,9 |
Fondatori partecipanti alla gestione e sostenitori | 1.105 | 6,4 | -16,2 | 1.319 | 7,3 |
5 per mille | 31 | 0,2 | - | 0 | 0,0 |
Erogazioni liberali | 31 | 0,2 | 244,4 | 9 | 0,1 |
Totale Fondatori e Sostenitori | 1.167 | 6,8 | -12,1 | 1.328 | 7,4 |
TOTALE CONTRIBUTI | 17.230 | 100,0 | -3,3 | 17.827 | 100,0 |
43 Nel 2018 sono stati registrati 85.524 spettatori paganti per un incasso di euro 2.084.743, di cui euro 1.002.492 per abbonamenti ed euro 1.082.251 per biglietti (75.065 presenze nel 2017 per un incasso complessivo di euro 1.892.354). Come si desume dalla relazione illustrativa al bilancio, l’aumento degli spettatori è stato agevolato nell’ultimo triennio da politiche anche di pricing incentivanti, volte ad intercettare un nuovo pubblico verso categorie con meno capacità reddituali e per ottenere una maggiore fidelizzazione del pubblico. Tali politiche, dal 2015 in avanti, nonostante gli effetti positivi in termini di aumento degli spettatori, avevano inizialmente determinato una contrazione dei ricavi complessivi. Dal 2018 si registra il rientro di tali iniziative con un risultato incoraggiante in termini di ricavi complessivi.
Riguardo ai contributi statali si segnala la loro tendenziale riduzione complessiva (euro 735 mila), determinata dall’ulteriore contrazione sia della quota Fus sia delle erogazioni previste dalla l. n. 388 del 2000, nonché delle risorse stanziate ai sensi dell’art. 1, c. 583 della l. n. 232 del 2016 “Legge di bilancio 2017”)44. La quota assegnata nel 2018 al Teatro Comunale ammonta ad euro 1,028 milioni.
Il contributo ordinario del Comune di Bologna si conferma pari a euro 2,5 milioni, mentre quello ordinario della Regione Xxxxxx – Romagna si riduce di euro 200 mila. Entrambi gli Enti vedono comunque un aumento delle erogazioni aggiuntive: il Comune attraverso il contributo straordinario per la realizzazione di attività finalizzate alla rivitalizzazione dell'area di Piazza Verdi; la Regione per le quote stanziate a beneficio dell’attività della Scuola dell’Opera italiana svolta nel corso del 2018.
Il Comune di Bologna, come visto in precedenza, nel 2016 peraltro aveva deliberato l’erogazione di un contributo straordinario e non ripetibile di euro 1,8 milioni, volto a garantire sia il pareggio dell’esercizio 2016 che ad assicurare la sostenibilità del suddetto Piano.
Da notare, infine, il decremento della contribuzione da privati (-12,1 per cento) - relativa principalmente all’azione di fund raising iniziata con l’introduzione del credito d’imposta per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo, c.d. Art bonus45 - a causa del termine della validità triennalità (2015/2017) dell’impegno di due importanti contributori. Circa la consistenza dei singoli contributi, quello ordinario dello Stato, resta il più rilevante (circa il 56 per cento del totale) in presenza di una ripresa della partecipazione degli enti territoriali.
c) I costi della produzione
I costi della produzione registrano un incremento di euro 180.863.
Oltre agli oneri per il personale, di cui si dirà avanti, le poste più rappresentative sono costituite, a parte gli ammortamenti e le svalutazioni46, dai costi per godimento beni di terzi (+4 per cento), dagli oneri diversi di gestione47e, soprattutto, dai costi per prestazioni di servizi (+10,6 per cento).
44 La norma ha disposto l’assegnazione, a decorrere dal 2017, di ulteriori risorse alle Fondazioni lirico sinfoniche al fine di ridurne il debito fiscale e assicurare il completamento del percorso di risanamento (dai 20 milioni del 2017 si è passati ai 15 milioni del 2018).
45 Ai sensi dell’art.1 del d.l. n. 83 del 2014 “disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo”, convertito con modificazioni nella l. n. 106 del 2014.
46 Gli ammortamenti presentano un decremento di 61 mila euro relativi agli allestimenti scenici in considerazione di un maggiore utilizzo di titoli di repertorio piuttosto che di nuove produzioni, mentre sono state effettuate lievi svalutazioni di crediti compresi nell’attivo circolante per crediti verso clienti difficilmente recuperabili.
47 Presentano una decrescita di circa 105 mila euro determinata essenzialmente dalla variazione della voce multe e sanzioni, seguita dalle minori sopravvenienze passive oltre che ai ridotti altri costi di gestione.
Tra questi ultimi si segnalano, in particolare, quanto a consistenza, quelli:
a) della produzione artistica e organizzativa, per un importo complessivo di euro 4.013.437 (euro
3.596.252 nel 2017), con aumento attribuibile ai compensi agli ospiti per il maggior numero di spettacoli di danza proposti nonché agli oneri per facchinaggi e trasporti, sui quali hanno inciso i trasferimenti delle scenografie del Teatro dal magazzino di Budrio, il cui contratto d’affitto è stato disdetto a fine 2018, a quello di Granarolo, in cui la Fondazione è subentrata nel contratto di affitto in precedenza in capo al Comune di Bologna;
b) amministrativi, commerciali e diversi per euro 1.233.067 (euro 1.192.748 nel 2017), tra i quali le consulenze e prestazioni professionali (euro 142.151), gli oneri per il Collegio dei revisori (pari ad euro 44.048), i servizi di marketing e comunicazione (euro 126.144), la pubblicità (euro 129.018), i buoni pasto per i dipendenti (euro 200.574), i costi per viaggi e trasferte (euro 98.542) per la tournée a Parigi nel mese di giugno 201848;
c) di carattere industriale, pari ad euro 950.614 (euro 810.933 nel 2017), con aumento dovuto principalmente alla vigilanza notturna e al controllo accessi per i servizi di guardiania del Teatro, nell’ambito delle azioni volte alla riqualificazione della zona su cui insiste l’edificio, e per la copertura del servizio presso l’Auditorium Manzoni a partire dal 1° settembre, data di rientro nella gestione diretta della Fondazione;
d) per incarichi professionali ammontanti a euro 197.26849 (contro euro 180.391 nel 2017).
La lieve crescita (euro 28.507) dei costi per godimento beni di terzi è influenzata quasi totalmente dal maggior noleggio di strumenti musicali e dalla voce riguardante i diritti d’autore in parte compensata dal minor ricorso al noleggio di materiale teatrale. In aumento risultano anche i costi per l’acquisto di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (+68,3 per cento).
Peggiora leggermente il saldo negativo tra proventi ed oneri finanziari (euro 147.059) per effetto – considerata l’inconsistenza degli interessi attivi - del maggior peso di quelli passivi su finanziamenti bancari e degli oneri finanziari diversi; si riducono gli interessi passivi del Fondo di rotazione previsto dalla l. n. 112 del 2013 (pari a 80 mila euro) per l’erogazione del relativo finanziamento da parte del Mef nel mese di gennaio 2015.
Le imposte sul reddito, pari ad euro 112.478, si riferiscono all’Irap.
48 Come si desume dalla nota integrativa, tra le voci in diminuzione si segnalano le consulenze e le prestazioni professionali per effetto della cessazione di un incarico consulenziale per l’ufficio personale, i costi per contenzioso, i buoni pasto per i dipendenti conseguente alla riduzione del personale in forza, la pubblicità e le inserzioni commerciali per un minor ricorso a inserzioni su testate giornalistiche.
49 La voce comprende costi per figure professionali con contratti temporanei per ruoli nell’area gestionale e per figure professionali collegate alla produzione artistica, compresi nelle dotazioni organiche che non hanno carattere di stabilità.
Di seguito è graficamente evidenziato il livello di copertura nel periodo 2008-2018 dei costi della produzione da parte delle principali fonti di ricavo. Nel triennio 2016-2018, come si vede, i costi della produzione sono stabilmente coperti dai ricavi. Per avere un simile dato positivo occorre risalire al 2011.
Grafico 6 - Livello di copertura dei costi della produzione - Bologna
30.000.000
25.000.000
20.000.000
15.000.000
10.000.000
5.000.000
0
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017 2018
ricavi da vendite e prestazioni
altri ricavi e proventi vari
contributi in conto esercizio
incrementi immobiliari per lavori interni
costi della produzione
1.3 Il costo del personale
La consistenza numerica del personale al 31 dicembre 2018 mostra, rispetto all’esercizio precedente, un incremento complessivo di 5 unità. Delle 235 unità50, 204 sono utilizzate con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, 27 a tempo determinato, mentre 4 fruiscono di contratti di collaborazione professionale autonoma.
Tabella 8 - Personale - Bologna
2018 | 2017 | |
Personale artistico | 146 | 143 |
Personale amministrativo | 39 | 37 |
Personale tecnico e servizi vari | 46 | 47 |
Contratti collaborazione e professionali | 4 | 3 |
Totale | 235 | 230 |
50 In media 235 unità nel corso dell’esercizio.
Il personale a tempo indeterminato in forza al 31 dicembre 2018 registra una flessione di 9 unità rispetto all’anno precedente a causa, come segnalato in premessa, della procedura di mobilità ex lege n. 223 del 1991 finalizzata alla riduzione della dotazione organica (art. 11, c. 1 lett. c del
d.l. n. 91 del 2013). Tale adempimento, inizialmente previsto all’inizio del 2016, e poi slittato ai primi mesi del 2017 a seguito dell’accordo siglato con le organizzazioni sindacali il 18 gennaio 2017 ha dispiegato i suoi effetti anche nell’esercizio 2018. Le riduzioni sono state in parte compensate dal ricorso a contratti a tempo determinato (14 nel 2017 e 27 nel 2018), soprattutto in area artistica a causa delle carenze di organico conseguenti alle numerose cessazioni per raggiunti limiti di età e a seguito di alcune sentenze sfavorevoli alla Fondazione negli ultimi due anni; è sorta la necessità di potenziare sia il novero degli artisti, in occasioni di concerti e opere che hanno richiesto, per esigenze di partitura, un organico maggiore di quello in servizio, sia il personale tecnico per temporanee esigenze produttive e per la copertura di posti previsti in pianta organica, ma vacanti a causa dei numerosi pensionamenti. L’incremento di personale impiegatizio a tempo determinato è connesso, invece, all’esigenza di un rafforzamento del personale addetto o alla biglietteria per ampliamento degli orari di apertura o alla Scuola dell’opera per l’intensificazione delle attività di formazione.
La suddetta situazione trova riscontro nell’andamento del relativo costo per il personale che registra una contrazione pari al 2,8 per cento. Tutte le voci che riguardano il personale sono in calo eccetto la voce “altri costi per il personale”. Quest’ultima considera principalmente un accantonamento di euro 250 mila a copertura di indennizzi al personale51.
Tabella 9 - Costo del personale - Bologna
2018 | Var. % | 2017 | |
Xxxxxx e stipendi | 9.284.956 | -3,0 | 9.568.414 |
Oneri sociali | 2.371.209 | -2,6 | 2.435.014 |
Tfr | 612.247 | -4,7 | 642.774 |
Trattamento di quiescenza e simili | 78.044 | -4,0 | 81.309 |
Altri costi per il personale | 375.652 | 2,4 | 366.839 |
Totale | 12.722.108 | -2,8 | 13.094.350 |
51 L’accantonamento riguarda il rischio di soccombenza in cause di lavoro instauratesi nel corso dell’esercizio, di rivendicazioni economiche del personale dipendente cessato a far data dal 2013 per mancato riconoscimento di indennità previste da accordi contrattuali e il rischio per i possibili oneri, anche accessori, derivanti dall’avviso xxxxxxx inviato dall’Inail sui compensi dei complessi orchestrali, a fronte del quale la Fondazione ha presentato ricorso.
È da ricordare che il 3 gennaio 2014, nell’ambito della procedura prevista dall’art. 11 della l. n. 112 del 2013 per la presentazione del Piano di risanamento 2014-2016, è stato sottoscritto un Accordo con le organizzazioni sindacali nel quale si congela l’efficacia del vigente contratto integrativo aziendale52.
L’onere per il personale scritturato per le rappresentazioni è inserito nei costi per servizi.
1.4 Il rendiconto finanziario
La tabella seguente evidenzia, in forma sintetica, i flussi in entrata ed in uscita delle disponibilità liquide nel corso dell’ultimo biennio. Essi sono distinti tra:
- attività operativa (che comprende quelli derivanti dall’acquisizione, produzione e accessorie, oltre agli altri flussi non ricompresi nell’attività di investimento e di finanziamento); distribuzione di beni e dalla fornitura di servizi, anche se riferibili a gestioni;
- attività di investimento, per acquisto e vendita delle immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie e delle attività finanziarie non immobilizzate;
- attività di finanziamento, concernente i flussi provenienti dall’ottenimento o dalla restituzione di disponibilità liquide sotto forma di capitale di rischio o di capitale di debito.
Tabella 10 - Sintesi rendiconto finanziario (metodo indiretto) - Bologna
2018 | 2017 | |
A) Flusso finanziario dell'attività operativa | -1.899.746 | 1.623.476 |
B) Flusso finanziario dell'attività di investimento | 2.915.398 | -618.014 |
C) Flusso finanziario dell'attività di finanziamento | -563.521 | -3.560.717 |
Incremento/decremento delle disponibilità liquide (A+B+C) | 452.131 | -2.555.255 |
disponibilità liquide al 1° gennaio | 549.074 | 3.104.329 |
disponibilità liquide al 31 dicembre | 1.001.205 | 549.074 |
52 Il 28 febbraio 2015 è stato sottoscritto nelle more della definizione del nel nuovo Ccnl il nuovo contratto integrativo aziendale (certificato positivamente dalla Sezione Regionale di controllo della Corte dei conti dell’Xxxxxx-Romagna il 10 aprile 2015).
1.5 Gli indicatori gestionali
L’andamento della gestione nell’ultimo biennio è sintetizzato dagli indicatori che seguono, relativi ai rapporti percentuali tra le principali poste di ricavo e costo.
Tabella 11 - Indicatori - Bologna
2018 | 2017 | ||||||
Ricavi da vend. e prest. | : | 3.267.751 | = | 16% | 2.789.347 | = | 14% |
Costi della produzione | 20.788.401 | 20.607.538 | |||||
Contributi in conto esercizio | : | 17.230.436 | = | 83% | 17.826.830 | = | 87% |
Costi della produzione | 20.788.401 | 20.607.538 | |||||
Costi per il personale | : | 12.722.108 | = | 61% | 13.094.350 | = | 64% |
Costi della produzione | 20.788.401 | 20.607.538 |
Da essi si deduce che, in sintesi: a) la limitata incidenza, nonostante l’incremento dei ricavi da biglietteria, dei ricavi da vendite e prestazioni sui costi della produzione è sintomatica di scarsa autonomia finanziaria; b) tale insufficiente autonomia è confermata dalla notevole incidenza dei contributi in corso esercizio sui costi ancorché in flessione; c) si riduce al 61 per cento l’incidenza degli oneri per il personale sui costi complessivi, un livello sempre elevato, ma migliore rispetto a quello di altre Fondazioni liriche.
1.6 L’attività artistica
L’attività artistica svolta nell’ultimo biennio è riportata in dettaglio nella tabella seguente. In essa viene reso evidente il meccanismo di conseguimento dei punti Fus, ponderati sulla base del tipo di spettacoli (“alzate di sipario”) realizzati da ciascuna Fondazione nell’anno precedente quello cui si riferisce la ripartizione, sulla base di indicatori di rilevazione della produzione53.
Tabella 12 - Attività artistica realizzata - Bologna
2018 | 2017 | |
lirica (comprese le opere in forma semiscenica) | 75 | 71 |
Balletto | 15 | 9 |
concerti (comprese le opere liriche in forma di concerto) | 33 | 35 |
manifestazioni in abbinamento | 10 | 6 |
manifestazioni in forma divulgativa o di durata inferiore | 0 | 7 |
spettacoli realizzati all’estero (se non sovvenzionati sul Fus) | 0 | 4 |
totale “alzate di sipario” | 133 | 132 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti dai dati Mibact - Direzione Generale Spettacolo
53 A partire dall’esercizio 2014, come già precisato, la quota variabile del Fus connessa alla produzione è stata elevata al 50 per cento e viene riferita all’attività effettivamente realizzata nell’esercizio precedente.
In linea generale, la stagione 2018 di opera e danza del Teatro Comunale di Bologna è stata contraddistinta dall’alternanza tra opere della tradizione e titoli meno frequenti ma di rilevante importanza musicale. Sono state realizzate tre nuove produzioni in diversi momenti chiave della programmazione, come l'apertura e la chiusura, e sei concerti nella stagione sinfonica.
Il titolo inaugurale della stagione d'opera è stato La bohème di Xxxxxxx nell’allestimento firmato da Xxxxxx Xxxx. Successivamente ad andare in scena sono stati i Dialogues des Carmélites di Xxxxxxx nell’allestimento proveniente dal Théâtre des Champs-Élysées e coprodotto con il Théâtre Royal de La Monnaie di Bruxelles, il Xxxxx Xxxxxxxxxx di Xxxxx e I Capuleti e i Montecchi di Xxxxxxx, realizzato in coproduzione con l’Auditorio de Tenerife nell’ambito del progetto “Opera Next” che ha dato spazio ai talentuosi interpreti, alcuni dei quali provenienti dalla Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna.
La stagione d’opera è continuata con Xxx Xxxxx, secondo grande titolo verdiano, presentato nel nuovo allestimento di Xxxxxxx Xxxxxxxxx e nell'edizione in quattro atti in lingua italiana. Successivamente è stato riproposto West Side Story, con cui il Comunale ha voluto celebrare il centenario della nascita di Xxxxxxxxx. Altri titoli proposti sono stati La fille du régiment di Xxxxxxxxx, il Xxx Xxxxxxxx di Xxxxxx, nel nuovo allestimento del Teatro in coproduzione col Festival di Aix-en-Provence, con l’Opéra National de Xxxxxxxx e con il Théâtres de la Ville de Luxembourg.
Il Teatro Comunale ha, inoltre, messo in scena una nuova produzione del Xxxxxx Xxxxxxxx, opera comica in un atto di Xxxxxxx Xxxxxxx al di fuori del cartellone della stagione d'opera e danza 2018 e a chiusura del Lyrico Festival, uno dei capisaldi di “BE Here” - Bologna Estate 2018, (cartellone promosso e coordinato dal Comune di Bologna, dal 27 al 31 luglio).
L’Associazione Nazionale Critici Musicali ha conferito al Teatro Comunale di Bologna il Premio Abbiati 2018 - quinto riconoscimento nelle ultime tre stagioni - per il miglior spettacolo a La Bohème di Xxxxxxx con la regia di Xxxxxx Xxxx, nuova produzione completamente prodotta con scene costruite dai tecnici nei rinnovati laboratori del Teatro.
Per l'inaugurazione della stagione di danza 2018 il Teatro Comunale di Bologna ha affidato alla Compagnia Xxxxxxxx Xxxxx il balletto Xxxxxxxx xx Xxxxxxxxxxx, in una nuova produzione, anticipato e introdotto dal brano Chukrum per orchestra d'archi, composto da Xxxxxxxx Xxxxxx nel 1963. Lo spettacolo era inserito nell'ambito delle attività collegate alla mostra “Revolutija” dedicata all'arte delle avanguardie russe in occasione dei cent'anni dalla Rivoluzione d'ottobre.
Il Teatro Comunale di Bologna, in collaborazione con Ert – Xxxxxx Xxxxxxx Teatro Fondazione e con Xxxxxxxx Xxxxx – Centro nazionale di produzione sui linguaggi del corpo e della danza, ha ospitato il progetto di formazione “Il mondo salvato dai Pulcinella”, che ha inteso promuovere, secondo una prassi consolidata dello stesso coreografo, la partecipazione attiva dei cittadini di tutte le età e provenienze e del pubblico della danza per la costruzione di una “Comunità del gesto”. È, inoltre, andato in scena in prima assoluta al Comunale di Bologna “Take Over”, evento di danza ideato dal direttore artistico del progetto Art Factory International, Xxxxxx Xxxxx, in coproduzione con il Teatro bolognese. Protagonisti in scena sono stati coreografi di fama internazionale nel panorama della danza contemporanea accanto a giovani danzatori.
Nell'ambito di Bologna Modern è stata proposta una interpretazione di Kraanerg di Xxxxxx Xxxxxxx eseguita in prima italiana con la direzione di Xxxxxx Xxxxxxxx in un nuovo allestimento del Teatro Comunale inserito in un progetto più ampio dedicato al cinquantenario del Sessantotto a cui hanno partecipato molte altre istituzioni culturali e di spettacolo della città e del territorio.
Dal 29 al 31 dicembre, il Teatro Comunale di Bologna ha presentato un nuovo titolo che ha arricchito la stagione danza 2018, il balletto natalizio Lo schiaccianoci di Xxxxxxxxxx, nella rivisitazione del Balletto di Milano, che è tornata al Comunale a sette anni dal successo della Cenerentola del 2011.
Tredici sono stati i concerti della stagione sinfonica cui si è aggiunto un evento straordinario per le celebrazioni rossiniane, lo Stabat Mater. Per la prima volta uno dei concerti è stato proposto nella Basilica di San Xxxxxxxx.
L'inaugurazione della stagione sinfonica ha visto protagonisti l’orchestra e il coro della Fondazione guidati dal direttore musicale in due pagine corali di Beethoven Elegischer Gesang in Mi maggiore per coro ed archi op. 118 e Meeresstille und glückliche Fahrt, Cantata per coro e orchestra op. 112, quindi nella Sinfonia n. 4 in Sol maggiore di Xxxxxx Xxxxxx. Nel corso della stagione sono state proposte, grazie alla partecipazione di artisti di fama nazionale e internazionale, pagine di Xxxxxx, Xxxxxxxxx, Xxxxxxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxxxxxx, Xxxxxx, Xxxxx, Xxxxxx, Xxxxx e Xxxxxxx, L’orchestra e il coro del Teatro Comunale di Bologna sono stati ospiti per la prima volta a Parigi, al Théâtre des Champs-Elysées, per una tournée per due appuntamenti: il 22 giugno, nell’ambito delle celebrazioni del 150° della morte di Xxxxxxxxx Xxxxxxx con l’esecuzione in forma di concerto dell’opera L’Italiana in Algeri; il 23 giugno per l’interpretazione di opere di Xxxxx e di Xxxxxxx.
L’ultimo concerto, che prevedeva la Sinfonia n. 3 in Fa maggiore op. 90 di Xxxxxx e la Sinfonia n. 9 in Mi minore op. 95 “Dal nuovo mondo” di Xxxxxx si è tenuto il 29 novembre.
La Fondazione nel corso del 2018 ha proseguito nelle attività in collaborazione con le altre istituzioni culturali bolognesi e si è impegnata nelle attività di formazione e diffusione del sapere musicale e della conoscenza del repertorio lirico sinfonico, con particolare riferimento ai mestieri e alle attività professionali che fanno parte del teatro d’opera e all’avviamento dei giovani al mondo del lavoro. Ha, in particolare, dato sviluppo alle attività della Scuola dell’Opera del Teatro Comunale, interamente dedicata alla formazione dei giovani cantanti e interpreti del repertorio lirico ed al loro avvio alla carriera con la realizzazione di produzioni di livello del grande repertorio lirico cui si aggiungono anche corsi per la preparazione di tecnici degli allestimenti scenici e costumisti.
L’attività è stata incentrata anche sulla valorizzazione del teatro musicale contemporaneo e della musica d’oggi, con la finalità di incrementare il rapporto tra il Teatro d’Opera e i nuovi linguaggi, dove la tecnologia e la multimedialità si incontrano, offrendo inedite creazioni di alto livello artistico e di forte impatto sul pubblico. A questo proposito è di particolare interesse la continuazione del Festival “Bologna Modern”, prima iniziativa nel suo genere di una Fondazione lirica di organizzare un percorso tematico dedicato alla più significativa produzione contemporanea di lavori sinfonici e, più in generale di teatro musicale, di cui si è avuta nel 2018 la terza edizione.
È continuata la collaborazione con le altre Istituzioni dell’Xxxxxx-Romagna, in stretta partnership con il Festival Verdi di Parma e il Teatro Verdi di Busseto; nel segno della novità e della sperimentazione si ricorda la rinnovata collaborazione con AngelicA festival 2018 a cura della Associazione Pierrot Lunaire.
Il Teatro Comunale ha inoltre proseguito nelle iniziative per favorire e sostenere l’ingresso dei giovani e degli studenti a Teatro anche tramite la Convenzione stipulata con l’Università Alma Mater Studiorum di Bologna.
Una particolare attenzione è stata rivolta alla funzione sociale e di servizio per la città con l’apertura di spazi d’interazione all’interno e all’esterno del Teatro per consentire di vivere il Teatro Comunale come luogo d’incontro aperto alla cittadinanza.
In osservanza alle indicazioni del d.m. 3 febbraio 2014 la Fondazione ha elaborato una dettagliata relazione sugli elementi qualitativi dell’attività proposta nella quale è evidenziata la validità, la varietà del progetto e la sua attitudine a realizzare in un arco circoscritto di tempo
spettacoli lirici, di balletto e concerti collegati da un tema comune in grado di attrarre turismo culturale.
1.7 Considerazioni di sintesi
La Fondazione presenta:
1. una situazione di patrimonializzazione in miglioramento grazie all’avanzo economico e agli apporti di beni e contributi straordinari in particolare da parte del Comune di Bologna e ormai superiore, sia pur leggermente, al diritto d’uso degli immobili. È stato così recuperato un margine nel patrimonio disponibile;
2. una gestione caratteristica in attivo per il terzo anno consecutivo, nonostante una certa flessione dei contributi dello Stato e di quelli privati, mentre in leggera risalita sono gli apporti degli enti territoriali: l’apporto da parte di fondatori e sostenitori diminuisce infatti dal 7,4 al 6,8 per cento del totale dei contributi (valevano il 7,6 per cento nel 2016); l’apporto degli enti territoriali è pari a circa il 65 per cento di quello dello Stato (il rapporto era del 60 per cento nel 2017, ma di oltre tre quarti nell’esercizio ancora precedente). I contributi restano comunque di gran lunga la principale fonte di entrata della Fondazione;
3. un costo del personale in ulteriore diminuzione (-2,8 per cento sul 2017 che aveva segnato un calo del 9,1 per cento rispetto al 2016), ma tale da assorbire quasi i tre quarti dei contributi e pesare per il 61 per cento sui costi di produzione;
4. i debiti diminuiscono di oltre 1,3 milioni (-5,4 per cento) rispetto all’esercizio precedente, dopo il calo di quasi 4 milioni rispetto al 2016, che aveva invece registrato un aumento della partita di circa 3 milioni. L’indebitamento rappresenta il 76,1 per cento del passivo patrimoniale;
5. per quanto concerne la biglietteria, va evidenziata la crescita (euro 177.528) dei ricavi da vendita di biglietti cui si associano maggiori abbonamenti (euro 14.861) in ragione dell’effetto combinato di un aumento del biglietto medio (da euro 22,37 del 2017 a 23,05 del 2018) e, soprattutto, di quello delle presenze del pubblico54;
6. un costo complessivo in lieve aumento rispetto al 2017 tra i meno alti dell’insieme delle Fondazioni liriche. A fronte di ricavi in buona crescita, ma ancora piuttosto modesti,
54 Nel 2018 sono stati registrati 85.524 spettatori paganti per un incasso di euro 2.084.743, di cui euro 1.002.492 per abbonamenti ed euro 1.082.251 per biglietti (75.065 presenze nel 2017 per un incasso complessivo di euro 1.892.354).
l’ammontare dei costi non appare sostenibile se non in presenza di cospicui contributi in conto esercizio.
La relazione del Commissario straordinario sulle Fondazioni in crisi, relativa all’esercizio 2018, evidenzia che il Teatro Comunale di Bologna ha ottenuto risultati sostanzialmente in linea con il programma di rientro e in alcuni casi migliori. I costi restano però troppo alti.
La relazione sottolinea, in particolare, i punti seguenti:
1. i ricavi totali conseguiti a consuntivo sono migliori dell’8,41 per cento rispetto alle previsioni del piano mentre i costi totali restano troppo elevati e non raggiungono il livello assegnato dalle previsioni. Il margine per posto disponibile è negativo (-20,64 euro), un dato condizionato dalla contenuta capienza del Teatro che genera diseconomie di scala;
2. i ricavi da biglietteria e abbonamenti sono molto vicini alle previsioni, mentre il numero delle alzate di sipario è leggermente superiore rispetto a quelle preventivate;
3. il costo del personale, in discreta diminuzione, è anche inferiore rispetto agli obiettivi del piano;
4. migliora la situazione debitoria, invertendo la preoccupante tendenza all’aumento riscontrata negli anni precedenti. Lo stock resta però superiore di quasi il 10 per cento rispetto alle attese;
5. anche la situazione patrimoniale è in miglioramento, anche se non raggiunge l’obiettivo di Piano;
6. restano troppo elevati i crediti, quasi il doppio di quelli previsti e i debiti tributari il cui ammontare è superiore di oltre due milioni di euro rispetto alla previsione.
La tendenza rilevata nel primo semestre 2019, con la seconda relazione commissariale dell’anno, è di un costante avvicinamento agli obiettivi di riequilibrio strutturale richiesti dal Piano. Restano, comunque, margini di miglioramento con riferimento all’efficienza operativa e al reperimento di contributi privati, soprattutto in considerazione del contesto socio-economico nel quale opera il Teatro comunale di Bologna.
2. LA FONDAZIONE TEATRO LIRICO DI CAGLIARI
Il Collegio dei revisori nel corso dell’esercizio 2018 ha verificato che l’attività dell’organo e del
management dell’Ente si è svolta in conformità alla normativa vigente.
Il Collegio attesta, inoltre, che nel corso dell’anno sono state regolarmente eseguite le verifiche periodiche previste dalla vigente normativa, durante le quali si è potuto verificare la corretta tenuta della contabilità; nel corso di tali verifiche si è proceduto al controllo dei valori di cassa economale, alla verifica del corretto e tempestivo adempimento dei versamenti delle ritenute e delle altre somme dovute all’Erario, dei contributi dovuti ad Enti previdenziali ed al controllo in merito all’avvenuta presentazione di tutte le dichiarazioni fiscali.
Quanto alle irregolarità rilevate in sede di relazione ispettiva in data settembre 2017, il Collegio ha proseguito il monitoraggio del processo di adeguamento organizzativo e procedurale attivato dall’ Ente, riscontrandone la progressiva effettuazione, in particolare con riferimento all’ attività contrattuale e all’ inventariazione dei beni.
L’esercizio 2018 si chiude con un risultato economico pari ad euro 1.746.156 e presenta un significativo sviluppo della programmazione artistica e produttiva rispetto al 2017, cui è corrisposto un rafforzato interesse di pubblico e di critica. La nuova programmazione artistica ha visto la presenza di 132.262 spettatori con una diminuzione del 3,4 per cento circa rispetto al 2017 (a fronte di sei titoli d’ opera contri i sette del 2017, come deliberato dal Consiglio di Indirizzo della Fondazione) mentre gli incassi lordi sono passati da euro 2.142.033 del 2017 ad euro 2.062.728 con una diminuzione del 3,7 per cento. Il punteggio che il Ministero assegna alle rappresentazioni del Teatro è in linea con quello del 2017.
È essenziale precisare inoltre che la Fondazione è gravata da un considerevole carico di contenziosi giuridici intentati da dipendenti che, nel corso di molti e lontani anni, avevano prestato servizio con contratti a tempo determinato. Al 31 dicembre 2018, risultano assunti a tempo indeterminato 41 dipendenti in seguito alla sentenza della Corte costituzionale del 1° dicembre 2015 n. 26055, 39 per effetto delle sentenze del Tribunale di Cagliari e 2 a seguito di conciliazione con la Fondazione.
55 La Sentenza dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 40, comma 1-bis, del d.l. 21 giugno 2013, n. 69 (Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia), convertito, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della legge 9 agosto 2013, n. 98, nella parte in cui prevede che l’art. 3, c. 6, primo periodo, del d.l. 30 aprile 2010, n. 64, convertito, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della legge 29 giugno 2010, n. 100, si interpreta nel senso che alle Fondazioni lirico-sinfoniche, fin dalla loro trasformazione in soggetti di diritto privato, non si applicano le disposizioni di legge che prevedono la stabilizzazione del rapporto di lavoro come conseguenza della violazione delle norme in materia di stipulazione di contratti di lavoro subordinato a termine.
Occorre inoltre sottolineare che non è ancora operativo il nuovo Ccnl e, pertanto, non potranno ancora essere avviate le trattative per il nuovo contratto integrativo aziendale.
Sul versante patrimoniale era prevista, entro il 2018, la consegna dei laboratori di scenografia, costumi ed attrezzeria ed i correlati uffici tecnici (circa 5000 mq) oltre ad un nuovo Teatro di 320 posti attigui all’ attuale struttura del Teatro. Allo stato attuale la consegna risulta essere stata differita.
La Fondazione Teatro Lirico di Cagliari non è soggetto passivo ai fini dell’imposta Ires e, pertanto, il risultato di esercizio della Fondazione risulta non imponibile; per quanto riguarda l’Irap la Fondazione, in continuità con gli anni precedenti, ha considerato i contributi solo per la parte che non si riferisce al costo del lavoro56; pertanto, vista l’assenza di soggettività passiva Ires e l’imponibile Irap negativo non sono dovute imposte per l’esercizio 2018.
Si ricorda che, in osservanza delle disposizioni introdotte dall’art. 11 della l. n. 112 del 2013 la Fondazione aveva provveduto ad adeguare la propria governance a fine 2014. Il 22 dicembre di quell’anno, infatti, in sostituzione del precedente Consiglio di amministrazione, è stato costituito il Consiglio di Indirizzo (che non deve superare i sette componenti)57, mentre con decreto interministeriale Mef/Mibact il 2 febbraio 2015 è stato rinnovato il Collegio dei revisori58. Il nuovo Sovrintendente59 è stato nominato con decreto Mibact del 25 novembre 2015. Gli organi durano in carica cinque anni. Lo statuto, infine, è stato approvato con d.m. 13 novembre 2014.
Nella tabella seguente sono riportati i compensi spettanti agli organi.
56 Circolare del Ministero vigilante prot. n. 213/T16 del 3 febbraio 2003, indicazioni confermate dal Ministero dei beni e delle attività culturali con nota n. 5326 del 09.04.2015.
57 Il Sindaco di Cagliari (Presidente della Fondazione), in base all’art. 8, punto 8.1 del nuovo statuto ha proceduto, in data 10 agosto 2015, alla nomina di un sostituto sino alla scadenza del proprio mandato in ragione sia del mutato quadro di attribuzione dei compiti e delle funzioni in capo agli organi delle Fondazioni lirico sinfoniche sia delle incombenze non delegabili che ricadono sullo stesso in qualità di primo cittadino e che rendono preferibile non concentrare in un’unica persona entrambi i ruoli.
58 I compensi lordi annui previsti sono i seguenti: Presidente euro 3.408; componenti (n. 2) euro 2.130 e euro 2.215. Le cariche sono, invece, onorifiche per i membri del Consiglio di indirizzo.
59 Con delibera del C.d.a. n. 7 del 27 gennaio 2014 era stato nominato il Sovrintendente fino all’8 novembre 2014. Il successivo era stato nominato con decreto Mibact del 5 febbraio 2015.
Dal mese di aprile 2012 la carica di Sovrintendente era rimasta, peraltro, vacante. Il successivo Sovrintendente, nominato dal
C.d.a. (delibera n. 19 del 1° ottobre 2012) con decorrenza 20 dicembre 2012, è decaduto (8 novembre 2013) a seguito delle Sentenze del Tar Sardegna n. 694 del 2013 e n. 695 del 2013. Il Tar si era pronunciato, accogliendo in parte il ricorso per irregolarità e aveva annullato i verbali del Consiglio di amministrazione del 1° ottobre 2012, 15 ottobre 2012 e 20 dicembre 2012, nei limiti in cui avevano ad oggetto la nomina del nuovo Sovrintendente.
Tabella 13 - Emolumenti organi sociali - Cagliari
Compenso | |
Consiglio indirizzo | (carica onorifica) |
Sovrintendente | 121.044,00 fisso + 30.000,00 variabile |
Collegio sindacale: | |
Presidente | 3.718,50 |
Membro effettivo | 2.324,06 |
Membro effettivo | 2.417,02 |
2.1 La situazione patrimoniale
È di seguito illustrato in sintesi lo stato patrimoniale della Fondazione nel biennio 2017-2018 che evidenzia l’aumento del 13,4 per cento del patrimonio netto complessivo, per effetto della chiusura del conto economico con un utile di euro 1.746.156.
Tabella 14 – Stato patrimoniale – Cagliari
2018 | Inc. % | Var. % | 2017 | Inc. % | |
ATTIVO | |||||
Immobilizzazioni immateriali | 16.992.082 | 64,5 | 0 | 16.992.937 | 58,7 |
Immobilizzazioni materiali | 2.219.350 | 8,4 | -9,7 | 2.457.786 | 8,5 |
Attivo circolante | 7.142.856 | 27,1 | -24,4 | 9.450.559 | 32,7 |
Ratei e risconti attivi | 1.885 | 0,0 | -93,2 | 27.768 | 0,1 |
Totale Attivo | 26.356.173 | 100,0 | -8,9 | 28.929.050 | 100,0 |
PASSIVO | |||||
Patrimonio disponibile: | |||||
Fondo di dotazione | 10.205.656 | 10.205.656 | |||
Utili (- Xxxxxxx) portati a nuovo | -9.971.806 | -11.154.179 | |||
Utile (- Perdita) d’esercizio | 1.746.156 | 1.182.373 | |||
Patrimonio indisponibile: | |||||
Riserva indisponibile | 12.795.214 | 12.795.214 | |||
Totale patrimonio netto (A) | 14.775.220 | 13,4 | 13.029.064 | ||
Fondo rischi ed oneri | 2.972.343 | 25,7 | 30,7 | 2.274.489 | 14,3 |
Fondo T.F.R. | 4.005.809 | 34,6 | -1,8 | 4.080.364 | 25,7 |
Debiti | 4.404.342 | 38,0 | -53,8 | 9.524.976 | 59,9 |
Ratei e Risconti passivi | 198.459 | 1,7 | 884,6 | 20.157 | 0,1 |
Totale Passivo (B) | 11.580.953 | 100,0 | -27,2 | 15.899.986 | 100,0 |
Totale Passivo e Patrimonio Netto (A+B) | 26.356.173 | -8,9 | 28.929.050 |
La principale componente dell’attivo patrimoniale, nel corso del 2018, è rappresentata dalle immobilizzazioni immateriali -importo rimasto pressoché invariato rispetto al 2018 - tra le quali è indicato l’importo di euro 16.991.432 relativo al diritto d’uso illimitato degli immobili concessi dal
Comune di Cagliari60; la parte rimanente riguarda i diritti di brevetto industriale (software e sito
web).
Tra le immobilizzazioni materiali, in diminuzione (-9,7 per cento), iscritte al costo di acquisto e rettificate dai relativi fondi di ammortamento, spiccano (circa il 78 per cento del totale) le attrezzature industriali e commerciali, seguite dai terreni e fabbricati (euro 393.717 a fine 2017) e da impianti e macchinari (euro 83.828).
L’attivo circolante nell’esercizio 2018 è sensibilmente diminuito, passando da euro 9.450.559 nel 2017 ad euro 7.142.856 a fine 2018. Ciò è dovuto in particolare a una notevole diminuzione di crediti verso altri passati da euro 9.825.470 nell’ esercizio 2017 ad euro 5.584.928 nell’esercizio 2018.
Il patrimonio indisponibile della Fondazione ammonta a euro 12.795.214, e corrisponde esclusivamente alla riserva creata al momento del conferimento, da parte del Comune di Cagliari, del diritto di uso illimitato sugli immobili dell’Ente locale. Tale diritto, come già ricordato, ammonta a euro 16.991.432: la differenza (4.196.218 euro) è dovuta alle perdite degli esercizi precedenti. È necessario che tale erosione sia sanata da utili di esercizio, in modo da ricostituire, progressivamente, anche la riserva indisponibile, sino a concorrenza del valore dei diritti d’uso iscritti nell’attivo.
Nel 2018 il conto economico chiude con un utile di euro 1.746.156 che ha consentito di assestare il patrimonio netto disponibile ad euro 1.980.006.
Le passività patrimoniali, presentano una diminuzione del 27,2 per cento, dovuta essenzialmente ad un notevole calo dei debiti (-53,8 per cento); ciò è dovuto al fatto che nell’esercizio 2017 la Regione Sardegna non ha erogato, nei tempi previsti, la terza trance quadrimestrale del contributo di funzionamento (euro 8.000.000 annuali). Pertanto la Fondazione nel mese di dicembre si è vista costretta ad attivare, presso l’Istituto tesoriere, un conto anticipi per l’importo di euro 2.666.000. Tale operazione ha comportato un incremento dei debiti nello stato patrimoniale dell’esercizio 2017, compensato dalla registrazione per pari importo di un credito verso la Regione Sardegna. La puntuale erogazione dei contributi regionali nell’ esercizio 2018, unitamente alla formazione di un significativo avanzo di gestione, hanno consentito di ridurre considerevolmente il debito.
60 Iscritto tra le attività a seguito della valutazione peritale eseguita in fase di trasformazione da Ente lirico in Fondazione e per il quale non è stata calcolata nessuna quota di ammortamento. L’importo rappresenta il valore del diritto d’uso gratuito del Teatro Comunale (euro 14.977.250) e del Teatrino nonché dei laboratori inseriti all’interno del Parco della Musica (euro 2.014.182). Quest’ultimo valore, prudenzialmente ed in attesa della perizia dell’esperto, sostituisce quello di pari importo attribuito all’Anfiteatro romano nella suddetta fase di trasformazione, non più nella disponibilità della Fondazione.
I debiti verso le banche passano da euro 3.592.422 nel 2017 ad euro 68.142 nel 2018; i debiti verso i fornitori passano da euro 4.881.854 ad euro 3.095.891; risultano, invece, in aumento sia quelli verso gli Istituti di previdenza (582.919 nel 2017 e 633.353 nel 2018), sia quelli tributari (euro
377.202 nel 2017 ed euro 426.587 nel 2018). In aumento anche il fondo rischi ed oneri che passa da euro 2.274.489 ad euro 2.972.343 a seguito della costituzione del “Fondo rischi per cause di lavoro” accantonandovi l’importo di euro 700.000.
La consistenza del fondo Tfr (circa il 35 per cento del passivo patrimoniale), pari ad euro 4.005.809, in diminuzione dell’1,8 per cento rispetto all’ esercizio precedente riguarda l’effettivo debito maturato verso i dipendenti in base al servizio prestato. La Fondazione ha ripreso a liquidare gli acconti ai dipendenti con una certa regolarità, nel limite delle disponibilità finanziarie.
I risconti passivi costituiscono le partite di collegamento dell’esercizio conteggiate con il criterio della competenza temporale ed il valore di euro 198.459, iscritto nel corso dell’esercizio 2018, si riferisce a quote di abbonamenti della stagione concertistica 2019, incassate nel 2018. Non esistono alla fine dell’esercizio ratei e risconti aventi durata superiore ai cinque anni.
2.2 La situazione economica
Le seguenti tabelle riportano i dati economici del biennio 2017-2018 ed evidenziano, alla fine dell’esercizio, un utile di euro 1.746.156 (+47,7 per cento rispetto al 2017).
Tabella 15 – Conto economico – Cagliari
2018 | Var. % | 2017 | |
VALORE DELLA PRODUZIONE | |||
Ricavi da vendite e prestazioni | 1.934.202 | -3,7 | 2.008.832 |
Altri ricavi e proventi vari | 21.469 | -99,3 | 2.890.941 |
Contributi in conto esercizio | 21.799.826 | 1,3 | 21.527.494 |
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni | 306.062 | -38,0 | 493.983 |
Totale valore della produzione | 24.061.559 | -10,6 | 26.921.250 |
COSTI DELLA PRODUZIONE | |||
Acquisto materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 209.836 | -25,0 | 279.884 |
Costi per servizi | 5.542.257 | -19,9 | 6.918.868 |
Costi per godimento beni di terzi | 371.735 | -32,2 | 548.562 |
Costi per il personale | 14.496.616 | -5,9 | 15.404.339 |
Ammortamenti e svalutazioni | 726.568 | 19,4 | 608.330 |
Accantonamenti per rischi | 700.000 | -58,1 | 1.672.283 |
Oneri diversi di gestione | 197.943 | -16,9 | 238.334 |
Totale costi della produzione | 22.244.955 | -13,3 | 25.670.600 |
Differenza tra valori e costi produzione | 1.816.604 | 45,3 | 1.250.650 |
Proventi e oneri finanziari | -70.448 | -3,2 | -68.278 |
Rettifiche di valore di attività finanziarie | 0 | 0 | |
Risultato prima delle imposte | 1.746.156 | 47,7 | 1.182.373 |
Imposte dell’esercizio | 0 | 0 | |
Utile (- Perdita) d’esercizio | 1.746.156 | 47,7 | 1.182.373 |
a) Ricavi e proventi
Il valore della produzione presenta una diminuzione del 10,6 per cento passando da euro
26.921.250 del 2017 ad euro 24.061.559 del 2018 dovuto essenzialmente ad una netta riduzione della voce altri ricavi e proventi vari che è passata da euro 2.890.941 del 2017 ad euro 21.469 dell’esercizio 2018; il notevole calo di questa voce deriva dal fatto che nell’ esercizio 2017 sono state registrate sopravvenienze attive per euro 1.617.816, relative ad un credito per un finanziamento POR richiesto nel 2003 e ritenuto difficilmente esigibile, tanto da aver indotto la Fondazione, negli anni precedenti, ad accantonare la suddetta somma al Fondo svalutazione crediti; l’ottenimento del finanziamento in questione ha generato nell’anno 2017 la sopravvenienza menzionata. Nello stesso esercizio è stato effettuato un ricalcolo dei crediti vantati dalla Fondazione nei confronti dei propri dipendenti per acconti sui futuri miglioramenti; il suddetto ricalcolo ha generato una sopravvenienza attiva per euro 1.072.283. la somma delle due sopravvenienze giustifica la differenza evidenziata nel raffronto tra i due esercizi; in diminuzione anche la voce ricavi da vendite e prestazioni che passa da euro 2.008.832 del 2017 ad euro 1.934.202 del 2018 mentre sono in leggero aumento i contributi in conto esercizio (21.799.826 nel 2018 e 21.527.494 nel 2017).
In diminuzione del 3,7 per cento la vendita di biglietti e abbonamenti che passano da euro 1.953.894 registrata nel 2017 ad euro 1.880.436 del 2018 con un calo di spettatori che passano da 136.959 del 2017 a 132.262 del 2018 (-3,4 per cento) a fronte di sei titoli d’opera contro i sette del 2017, come deliberato dal Consiglio di Indirizzo. È da registrare anche una notevole diminuzione della voce incrementi di immobilizzazioni per lavori interni che passa da euro 493.983 del 2018 ad euro 306.062 del 2017 con un decremento del 38 per cento.
La voce proventi ed oneri finanziari, negativa in entrambi gli anni, si riferisce per la maggior parte, all’utilizzo dello scoperto di conto corrente e, in misura minore, a interessi su mutui e interessi di mora.
b) I contributi in conto esercizio
Tabella 16 - Contributi in conto esercizio - Cagliari
(dati in migliaia)
2018 | Inc. % | Var. % | 2017 | Inc. % | |
Contributo ordinario Stato | 9.899 | 45,4 | 23,6 | 8.010 | 40,2 |
Contributo aggiuntivo Stato | 1.050 | 4,8 | -3,7 | 1.090 | 5,5 |
Totale contributi Stato | 10.949 | 50,2 | 20,3 | 9.100 | 45,7 |
Regione Sardegna | 8.320 | 38,2 | 4,0 | 8.000 | 40,1 |
Comune di Cagliari | 2.000 | 9,2 | 0,0 | 2.000 | 10,0 |
Provincia di Cagliari | |||||
Totale contributi enti | 10.320 | 47,4 | 3,2 | 10.000 | 50,1 |
Enti diversi | 531 | 2,4 | -35,8 | 827 | 4,2 |
Altri contributi | |||||
Totale contributi Fondatori e Sostenitori | 531 | 2,4 | -35,8 | 827 | 4,2 |
TOTALE CONTRIBUTI | 21.800 | 100,0 | 9,4 | 19.927 | 100,0 |
I contributi, rispetto all’esercizio precedente, segnano nel complesso un aumento del 9,4 per cento.
Quello statale segna un aumento pari al 23,6 per cento. In aumento anche il contributo della Regione che passa da 8.000 euro nel 2017 a 8.320 euro nel 2018 mentre rimane invariato l’apporto del Comune. Il contributo di privati resta modesto ed è in deciso calo, facendo riferimento esclusivamente all’ apporto della Fondazione di Sardegna con un contributo annuo complessivo di euro 531.000.
Circa la loro consistenza, i contributi ordinari dello Stato e della Regione Sardegna restano i più elevati, seguiti dall’intervento del Comune di Cagliari; nel complesso la presenza di apporti pubblici raggiunge quasi il 98 per cento.
c) I costi della produzione
Nel 2018 i costi della produzione presentano una notevole diminuzione passando da euro 25.670.600 del 2017 ad euro 22.244.955 del 2018 con un decremento del 13,3 per cento.
Tra di essi - oltre ai costi per il personale dei quali si dirà più avanti - vanno ricordati per la loro entità quelli per:
- acquisto di servizi – diminuiti da euro 6.918.868 ad euro 5.542.257 (-19,9 per cento)- connessi alle realizzazione delle tipiche attività teatrali, tra i quali sono inseriti i compensi ai consulenti artistici, amministrativi e tecnici per euro 69.045 (88.317 euro nel 2017), al personale con incarico professionale (rispettivamente euro 466.750 nel 2017 ed euro 307.812 nel 2018), al personale scritturato (euro 4.082.647 nel 2017 ed euro 3.217.942 nel 2018)61, al Collegio dei revisori dei conti, diminuiti invece ad euro 11.592 nel 2018 (euro 12.415 nel 2017)62;
- acquisto di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci, che presentano una diminuzione del 25 per cento passando da euro 279.884 nel 2017 ad euro 209.836 nel 2018;
- godimento di beni di terzi63 in diminuzione del 32,2 per cento (da euro 548.562 nel 2017 ad euro 371.735 nel 2018), mentre gli oneri diversi di gestione subiscono un decremento del 16,9 per cento.
- ammortamenti e svalutazioni, che sono invece aumentati del 19,4 per cento rispetto al 2017 passando da euro 608.330 nel 2017 ad euro 726.568 nel 2018;
Il saldo negativo della gestione finanziaria passa da euro 68.278 del 2017 ad euro 70.448 con un peggioramento del 3,2 per cento in quanto la Fondazione non ha fatto ricorso ad anticipazioni bancarie; gli interessi si riferiscono per la maggior parte all’utilizzo dello scoperto di conto corrente (euro 66.736 nel 2017 ed euro 68.052 nel 2018); da segnalare l’aumento degli interessi moratori (euro 2.430 a fronte di euro 1.102 nel 2017).
Di seguito è graficamente evidenziato il livello di copertura nel periodo 2006-2018 dei costi della produzione fornito dalle principali sorgenti di ricavo, livello complessivamente positivo, con la sola eccezione di quanto verificatosi nel 2014.
61 Direttori di orchestra, solisti, compagnie di canto, primi ballerini, registi ed aiuto registi, coreografi, figurinisti, scenografi, complessi ospiti ed altri.
62 Il Consiglio di indirizzo non riceve compensi.
63 Relativi anche ai noleggi di materiale scenico e costumistico nonché all’affitto del locale per lo stoccaggio degli allestimenti di proprietà.
Grafico 7 - Livello di copertura dei costi della produzione – Cagliari
35.000.000
30.000.000
25.000.000
20.000.000
15.000.000
10.000.000
5.000.000
0
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
ricavi da vendite e prestazioni incrementi immobiliari per lavori interni
contributi in conto esercizio costi della produzione
altri ricavi e proventi vari
2.3 Il costo del personale
La consistenza numerica del personale al 31 dicembre dell’esercizio in esame, raffrontata con quella del 2016, resta sostanzialmente stabile, come si vede dalla tabella seguente.
Tabella 17 - Personale - Cagliari
2018 | 2017 | |
Dirigenti | 3 | 2 |
Personale artistico | 134 | 130 |
Personale tecnico e servizi vari | 64 | 67 |
Personale amministrativo | 38 | 36 |
Altri | 1 | 4 |
Totale | 240 | 239 |
Come risulta dalla tabella seguente, diminuisce del 5,9 per cento l’importo complessivo dell’intera spesa per il personale dipendente, compresi miglioramenti di merito, passaggi di categoria, scatti di anzianità, costo delle ferie non godute e accantonamenti di legge nonché straordinari, prestazioni extracontrattuali, oneri sociali, spese per missioni, compensi per collaborazioni autonome ed il compenso al Sovrintendente (euro 151.044 nel 2018).
Tabella 00 - Xxxxx xxx xxxxxxxxx - Xxxxxxxx
2018 | Var. % | 2017 | |
Xxxxxx e stipendi | 10.468.554 | -1,6 | 10.638.863 |
Oneri sociali | 2.898.684 | -7,5 | 3.133.496 |
Tfr | 784.933 | -0,8 | 791.471 |
Altri costi per il personale | 344.445 | -59,0 | 840.510 |
Totale | 14.496.616 | -5,9 | 15.404.340 |
La diminuzione del costo del personale è pari ad euro 907.724 (5,9 per cento), ed è dovuta ai decrementi degli oneri sociali, che passano da euro 3.133.496 nel 2017 ad euro 2.898.684, del Tfr passato da euro 791.471 ad euro 784.933, degli altri costi per il personale nei quali è compreso un notevole calo di premi di produzione passati da euro 394.925 del 2017 ad euro 154.729 del 2018; si evidenzia infine che nel costo del lavoro sono compresi pagamenti per euro 234.724 ascrivibili ad indennità risarcitorie dovute a cause di lavoro per stabilizzazione personale.
2.4 Il rendiconto finanziario
La Fondazione non ha provveduto alla stesura del modello di rendiconto finanziario, secondo le prescrizioni del Mibact, affermando, come si evince dalla relazione del Collegio dei revisori, che non è stato possibile fornire le indicazioni richieste in quanto non presenti sui sistemi informativi aziendali ed ha, altresì, rappresentato di avere in corso l’adozione degli strumenti organizzativi e informatici necessari agli obblighi richiesti.
2.5 Gli indicatori gestionali
L’andamento della gestione nell’ultimo biennio è evidenziato dagli indici che seguono, relativi ai rapporti percentuali tra le principali poste di ricavo e costo.
Tabella 19 - Indicatori - Cagliari
2018 | 2017 | |||||
Ricavi da vend. e prest. | 1.934.202 | 9% | 2.008.832 | 8% | ||
Costi della produzione | 22.244.955 | 25.670.600 | ||||
Contributi in conto esercizio | 21.799.826 | 98% | 21.527.494 | 84% | ||
Costi della produzione | 22.244.955 | 25.670.600 | ||||
Costi per il personale | 14.496.616 | 65% | 15.404.339 | 60% | ||
Costi della produzione | 22.244.955 | 25.670.600 |
Considerata la diminuzione dei costi della produzione (-13,3 per cento rispetto all’esercizio precedente) emerge che: a) resta limitata e sintomatica di scarsa autonomia finanziaria l’incidenza
dei ricavi da vendite e prestazioni di poco superiore rispetto all’esercizio precedente; b) i contributi coprono quasi per intero (98 per cento) i costi di produzione sui quali c) aumenta l’incidenza del costo del personale (65 contro 60 per cento), che, nonostante un calo del 5,9 per cento, resta a livelli molto elevati.
2.6 L’attività artistica
L’attività artistica del 2018 è riportata in dettaglio nel successivo prospetto. In esso viene reso evidente il meccanismo di conseguimento dei punti Fus, ponderati sulla base del tipo di spettacoli proposti (“alzate di sipario”) ai fini della partecipazione alla quota del 25 per cento del Fondo unico, connessa alla produzione prevista64.
Tabella 20 - Attività artistica realizzata - Cagliari
2018 | 2017 | |
Lirica (comprese le opere in forma semiscenica) | 83 | 86 |
Balletto | 10 | 8 |
Concerti (comprese le opere liriche in forma di concerto) | 79 | 35 |
Manifestazioni in abbinamento | 7 | 0 |
Manifestazioni in forma divulgativa o di durata inferiore | 0 | 14 |
Spettacoli realizzati all' estero (se non sovvenzionati sul Fus) | 3 | 4 |
Totale | 182 | 147 |
(Fonte: Elaborazioni Osservatorio dello Spettacolo su dati Direzione Generale Spettacolo dal Vivo)
Questa stagione ha visto l’alternanza di tre opere di rara esecuzione (Turandot di Xxxxxxxxx Xxxxxx, Sancta Susanna di Xxxx Xxxxxxxxx e L’Ape musicale di Xxxxxxx Xx Xxxxx), nella consolidata tradizione di riscoperta e valorizzazione di capolavori dimenticati che il teatro ha portato avanti negli ultimi anni.
Per l’inaugurazione della stagione lirica e di balletto 2018 è stato eseguito un dittico formato da Turandot di Xxxxxxxxx Xxxxxx e Suor Xxxxxxxx di Xxxxxxx Xxxxxxx,; a seguire il Teatro ha messo in scena, Madama Butterfly di Xxxxxxx Xxxxxxx, nell’ allestimento rispettoso degli stilemi giapponesi di proprietà del Teatro del Giglio di Lucca e con un cast formato da artisti di fama consolidata e da giovani in forte ascesa; si è proseguito poi con l’opera Sancta Susanna, considerata un piccolo capolavoro.
Nei mesi di giugno e luglio la Fondazione ha ripreso un proprio allestimento, vincitore del premio Abbiati, della Xxxxxx di Xxxxxxx Xxxxx; nel mese di settembre è stato messo in scena il
64 A partire dall’esercizio 2014, come già precisato, la quota variabile del Fus connessa alla produzione è stata elevata al 50 per cento e viene riferita all’attività effettivamente realizzata nell’esercizio precedente.
Barbiere di Siviglia nella realizzazione di Xxxxx Xxxxx. Quindi la Fondazione ha allestito una ripresa dell’Ape musicale di Xxxxxxx xx Xxxxx in vista della presentazione della stessa a New York; ultimo titolo della Stagione, nel mese di dicembre, è stato Rigoletto di Xxxxxxxx Xxxxx che ha riscosso un autentico trionfo di pubblico e di critica.
La stagione concertistica del 2018 è stata dedicata a Xxxxxx, e ai compositori quali Xxxxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxxxxxx, Xxxxxxxxx e Xxxxxxx.
L’ Orchestra e il Coro del Teatro Lirico sono stati impegnati per dodici programmi musicali, ognuno dei quali eseguito due volte in abbonamento e presentato in “anteprima”, la mattina alle 11, per i giovani delle scuole; il complesso corale è stato impegnato in sei programmi fra cui spiccano i Chichester Psalms di Xxxxxxx Xxxxxxxxx del concerto inaugurale, la Messa in do minore
k.427 di Xxxxxx, il Gloria di Xxxxxxx Xxxxxxx e lo Stabat Mater di Xxxxxxx; il concerto conclusivo della stagione è stato affidato a Xxxxxx Xxxxxxxx, presenza costante ed apprezzata della Fondazione, con l’ esecuzione della Sinfonia n°6 in si minore “Patetica” di Xxxxxxxxxx la Fantasia on Christmas Carols per baritono, coro e orchestra di Xxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxx, e la suite del balletto L’Oiseau de Feu di Xxxx Xxxxxxxxxxx.
I complessi della Fondazione hanno altresì effettuato attività concertistica in decentramento nella Regione Sardegna e presso luoghi di culto più apprezzati, come la Petite Messe solennelle di Xxxxxxxxxx Xxxxxxx in occasione del 150° anniversario della sua morte, l’esecuzione delle sinfonie di Xxxxxxxxx, Terza “Eroica”, Sesta e Settima, nonché il programma denominato Canti di Festa eseguito dal Coro Femminile della Fondazione.
Il cartellone delle attività formative dedicato agli studenti di ogni ordine e grado predisposto dalla Fondazione Teatro Lirico di Cagliari, rappresenta per i giovani dell’isola un patrimonio di conoscenza unico e straordinario da vivere, raccontare e condividere; opere liriche, balletti, concerti, visite guidate, laboratori, incontri con gli artisti, conferenze di alternanza scuola- lavoro, accendono i riflettori sul mondo del teatro musicale esaltandone il valore assoluto e inquadrandolo come “Bene culturale identitario nazionale”.
Dopo il successo de La campana sommersa di Xxxxxxxx Xxxxxxxx, eseguita nel 2017 al Xxxxxxx Center in collaborazione con la New York City Opera, si stringe ancora il rapporto culturale tra Italia e Stati Uniti con la rappresentazione dell’Ape Musicale di Xxxxxxx xx Xxxxx alla Columbia University presso la Low Memorial Library, eseguita dall’ Orchestra e dal Coro del Teatro Lirico, sotto la direzione di Xxxxxxx Xxxxxxxx.
2.7 Considerazioni di sintesi
Come ricordato nella precedente relazione, la Fondazione è stata assoggettata a verifica della Ragioneria generale dello Stato nell’anno 2017 per carenze e irregolarità. Nel 2018 il Collegio dei revisori della Fondazione ha continuato il monitoraggio del processo di adeguamento organizzativo e procedurale attivato dall’ Ente, riscontrandone la progressiva effettuazione. A conclusione dell’esercizio 2018, la Fondazione presenta:
1. una patrimonializzazione in miglioramento. Il patrimonio netto è ora superiore rispetto alla riserva indisponibile per poco meno di 2 milioni di euro, ma resta ancora inferiore di quasi 2 milioni rispetto al diritto di uso illimitato sugli immobili dell’Ente locale conferito a suo tempo dal Comune di Cagliari;
2. una gestione caratteristica ulteriore miglioramento e in avanzo di oltre 1,8 milioni di euro, per la buona diminuzione dei costi (-3,3 milioni di euro), e del calo in misura inferiore del valore della produzione (-2,8 milioni circa). A fronte del lieve aumento dei contributi sono però diminuiti i ricavi e proventi, soprattutto per quanto concerne i ricavi da vendite e prestazioni che passano da euro 2.008.832 ad euro 1.934.202 dovuto principalmente ad una diminuzione della voce legata alla vendita di biglietti ed abbonamenti (-3.7 per cento ), ed alla voce incrementi immobilizzazioni per lavori interni che passa da euro 493.983 ad euro 306.062 (-38 per cento) ; il valore delle immobilizzazioni interne si riferisce ai costi che la Fondazione sostiene per la realizzazione di scenografie e/o costumi, che vengono destinati ad un utilizzo pluriennale e che pertanto incrementano il patrimonio dell’Ente; il calo nell’ esercizio in questione è dovuto al fatto che nella stagione 2017 sono state realizzate dalla Fondazione le scenografie e/o costumi per cinque opere mentre nella stagione 2018 la Fondazione ha realizzato in proprio solamente tre opere;
3. una netta diminuzione della contribuzione da parte di privati e sponsor rispetto all’episodico miglioramento registrato nel 2017 dopo le continue flessioni degli anni precedenti, con un’incidenza sul totale dei contributi tornata al 2,4 per cento nell’esercizio in esame;
4. contributi pubblici in aumento, sia nella componente di provenienza statale (+20,3 per cento), sia in quella della Regione (+38,2 per cento). Resta stabile il contributo del comune di Cagliari. Nell’insieme gli enti territoriali garantiscono un apporto quasi pari
a quello dello Stato sommando i quali i contributi pubblici rappresentano circa il 98 per cento del totale;
5. un indebitamento ancora elevato, pari a oltre 4,4 milioni, ma più che dimezzato rispetto al 2017, corrispondente a circa il 38 per cento delle passività. L’esposizione debitoria nei confronti degli istituti di credito è stata quasi azzerata. Ciò grazie soprattutto ai contributi straordinari della Regione Sardegna. Diminuiscono anche i debiti verso i fornitori, mentre segnano un leggero aumento quelli tributari e verso gli istituti di previdenza;
6. ricavi da vendite e prestazioni in decremento, e sempre decisamente insufficienti: Si segnala altresì la netta caduta degli altri ricavi e proventi vari, che erano risultati in forte crescita nell’esercizio precedente;
7. un costo del personale, al netto di quello scritturato per le rappresentazioni e contabilizzato nel costo dei servizi, in diminuzione di quasi il 6 per cento rispetto al 2017, ma ancora tale da assorbire oltre il 68 per cento dei contributi pubblici.
La situazione appare nel complesso in apprezzabile miglioramento, soprattutto grazie ai contributi pubblici e agli apporti straordinari della Regione Sardegna. Il percorso di risanamento richiede però un maggiore sforzo nel reperimento di risorse o proprie attraverso la vendita di biglietti e abbonamenti e l’attività di fund raising nei confronti di privati e sponsor.
3. LA FONDAZIONE TEATRO DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO - OPERA DI FIRENZE
Come segnalato nel precedente referto, dal 24 settembre al 12 ottobre 2018 si è svolta nei confronti della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino una verifica amministrativo- contabile disposta dalla Ragioneria generale dello Stato, in esecuzione della direttiva del Ministro dell’economia e delle finanze, nella quale sono state evidenziate criticità e carenze per il periodo 2013-2018 (III trimestre). La Fondazione è stata invitata a verificare e assumere ogni iniziativa utile alla loro eliminazione e all’accertamento delle eventuali connesse responsabilità. Copia della suddetta verifica amministrativo contabile è stata inviata alla Procura regionale della Corte dei conti presso la Regione Toscana per l’eventuale accertamento di responsabilità per danno erariale.
La Fondazione ha fornito alcuni elementi informativi circa la suddetta verifica amministrativo contabile con nota 10 luglio 201965.
L’esercizio 2018 chiude con un utile di euro 31.587 (euro 23.201 nel 2017) conseguenza del saldo positivo della gestione caratteristica (pari a euro 278.675), in flessione del 15,3 per cento rispetto al 2017, e del differenziale negativo tra proventi ed oneri finanziari (euro 247.088) in miglioramento (21,7 per cento). In particolare, si registra il decremento sia dei ricavi delle vendite e delle prestazioni sia degli altri ricavi e proventi vari che dei complessivi costi della produzione, in presenza di contributi in conto esercizio nel complesso sostanzialmente invariati. L’andamento della gestione caratteristica non è influenzato, al pari dell’esercizio precedente, dalle componenti straordinarie non monetarie presenti, invece, nel 2016 (euro 6,8 milioni circa), relative alla rinegoziazione dei debiti con gli istituti di credito, secondo le disposizioni della l. n. 112 del 201366.
Il patrimonio netto raggiunge il risultato positivo di euro 177.536, valore certamente significativo rispetto a quelli costantemente negativi degli ultimi esercizi. Il risultato deriva, in particolare, dall’intervento straordinario di patrimonializzazione con l’apporto in denaro da
65 Il Mibact in data 25 luglio 2019 ha richiesto alla Fondazione di trasmettere entro il 16 settembre 2019, considerato anche l’approssimarsi degli avvicendamenti degli organi, ulteriori specifici ragguagli in merito alle misure correttive adottate nonché all’accertamento delle eventuali relative responsabilità.
66 In osservanza del d.lgs. 18 agosto 2015, n. 139 che ha apportato modifiche agli schemi civilistici di conto economico e stato patrimoniale, la Fondazione ha provveduto, sin dal bilancio d’esercizio 2015, ad eliminare la sezione delle componenti straordinarie del conto economico e, in particolare, inserito plusvalenze e proventi da rinegoziazione debiti tra gli altri ricavi e proventi vari.
parte del Comune di Firenze (euro 3 milioni)67 e da parte della Regione Toscana (euro 1 milione); quest’ultima per effetto della legge regionale n. 68 del 2018 ha conferito anche l’immobile di Luco di Mugello (euro 500 mila) il cui valore e stato confermato da perizia valutativa predisposta dall’Agenzia delle entrate68. Da evidenziare, inoltre, il contributo in conto capitale ottenuto dal Cipe69.
La consistenza del patrimonio indisponibile deriva, invece, dalla costituzione del nuovo diritto d’uso dell’Opera di Firenze (euro 40 milioni)70. Attraverso questa operazione71 è conseguentemente cessato quello precedente sul compendio immobiliare rappresentato dal Teatro Comunale e da altri locali. Da rammentare che il 5 febbraio 201672 era stato contabilizzato l’apporto patrimoniale di euro 105.000 nel fondo di dotazione determinato dalla cessione di un immobile.
Nonostante il miglioramento in termini economici nell’ultimo biennio permangono tuttavia alcune criticità relative alla posizione finanziaria e patrimoniale che attengono alla capacità della Fondazione di operare in una situazione di continuità aziendale e, in particolare, una volta assicurato l’equilibrio economico e il recupero in positivo del patrimonio netto, al contenimento della tensione finanziaria.
La Fondazione proviene da una situazione di grave e perdurante crisi economico- finanziaria che in passato ha determinato una fase di amministrazione straordinaria nonché l’ammissione alla procedura di risanamento prevista dalla l. n. 112 del 2013. Il Commissario straordinario è stato successivamente investito della carica di Sovrintendente con d.m. 28 luglio 2014, ma il 24 febbraio 2017 ha formalizzato le sue irrevocabili dimissioni. Il Mibact ha, pertanto, provveduto a nominare un successore con d.m. 23 marzo 2017 il quale si è peraltro dimesso nel mese di
67 Al fine di contribuire alla patrimonializzazione della Fondazione nell’ambito del complessivo Piano di risanamento, come poste non ancora contabilizzate, è da rilevare, inoltre, l’impegno del Consiglio Comunale di Firenze che con propria delibera ha stabilito di conferire alla Fondazione un complesso immobiliare posto in località Montepiano (Comune di Vernio – PO), denominato “Colonia Montepiano”. Tale immobile sarà contabilizzato, nell’esercizio in cui avverrà il relativo rogito notarile. 68 Come si legge dalla relazione sulla gestione, il completamento del conferimento e atteso per l’esercizio 2019 e al 31 dicembre 2018 il patrimonio netto include, prudenzialmente, parte di tale apporto da parte della Regione. Risultano, inoltre, avviate azioni volte alla successiva alienazione del bene conferito al fine di monetizzarne il valore.
69 In data 13 novembre 2018, utilizzando il contributo di 3 milioni di euro di cui alla delibera Cipe n. 8 del 18 febbraio 2013 e del decreto Mibact del 31 luglio 2013, la Fondazione ha stipulato un atto di compravendita, sottoposto alla condizione sospensiva dell’erogazione del contributo verificatesi in data 6 dicembre 2018, per l’acquisto di una porzione di un capannone posto in Comune di Prato.
70 Nel corso del 2014 si era tenuta l’inaugurazione e la definitiva entrata in funzione dell’Opera di Firenze - la nuova ed unica sede produttiva della Fondazione – con conseguente trasloco, completato nel mese di dicembre, sia del personale sia delle attività produttive dalla sede storica del Teatro Comunale di Via Solferino alla nuova di Piazzale Xxxxxxxx Xxx.
Al fine di meglio rappresentare al pubblico nazionale ed internazionale la nuova realtà artistica è nato il logo OF (Opera di Firenze/Maggio Musicale Fiorentino).
71 Delibera del Comune di Firenze n. 2015/00052 del 28 settembre 2015. Con la stessa delibera è mantenuta la proprietà a favore della Fondazione del Teatro Goldoni per un valore pari a euro 6 milioni.
72 Come previsto dalla delibera della Giunta regionale n. 1277 del 2001.
luglio 2019. Il nuovo Sovrintendente è subentrato il 16 dicembre 2019 (d.m. 26 settembre 2019). Il 6 settembre 2019 si è insediato il nuovo Consiglio di indirizzo al posto di quello entrato in carica l’11 luglio 2014 e giunto ormai a scadenza.
Il Collegio dei revisori dei conti è, invece, in carica dal 28 novembre 201473.
Nella tabella seguente sono riportati i compensi spettanti agli organi.
Tabella 21 - Emolumenti organi sociali - Firenze
Compenso | |
Consiglio di indirizzo | (carica onorifica) |
Sovrintendente | 218.000,00 |
Collegio dei revisori74: | |
Presidente | 13.073,28 |
Membro effettivo | 10.894,40 |
Membro effettivo | 10.894,40 |
Lo statuto approvato con d.m. 21 febbraio 2014 è stato modificato con d.m. 15 giugno 2016.
Il 15 luglio 2014 la Fondazione ha presentato al Commissario di Governo per le Fondazioni lirico sinfoniche, il definitivo Piano di risanamento 2014-201675 contenente le misure inderogabili, di cui alla suddetta legge, per l’accesso ai fondi rotativi messi a disposizione.
La Fondazione il 14 dicembre 2017 ha predisposto, in base alle nuove disposizioni della l. n. 208 del 2015, che ha prorogato al 2018, alle condizioni già illustrate nella parte ordinamentale di questo referto, il termine per il risanamento, l’integrazione al Piano per il periodo 2016-2018.
Il Commissario di Governo con propria comunicazione del 20 gennaio 2017 aveva evidenziato la pesante situazione debitoria - non sanabile attraverso la normale capacità di autofinanziamento derivante dall’attività operativa nonostante i positivi risultati netti indicati dal Piano 2016-2018 - sollecitando, considerata l’insostenibilità del Piano e la difficile continuità aziendale, l’invio da parte della Fondazione di una nuova integrazione attraverso l’inserimento di azioni che prevedano, tra l’altro, la capitalizzazione in denaro da parte dei soci fondatori o di terzi per importi consistenti. Tali considerazioni sono state ribadite nella prima relazione sull’anno 2018 sullo stato di attuazione dei piani di risanamento. Con riferimento a tale necessità
73 Il nuovo Presidente del Collegio dei revisori è in carica dal 2 settembre 2015. Dal 17 giugno 2015 la posizione era rimasta vacante.
74 Il compenso del Collegio dei revisori è stato rideterminato ai sensi del decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze del 6 dicembre 2017 recante l’individuazione dei criteri per la determinazione dei compensi dei collegi dei revisori dei conti delle fondazioni lirico-sinfoniche, ai sensi dell’art.11, x. 00, xxxxxxx x) xxx xxxxxxx legge 8 agosto 2013 n. 91 convertito con modificazioni dalla legge 7 ottobre 2013 n. 112.
75 Il Piano è stato approvato dal Mibact e dal Mef il 16 settembre 2014.
la Fondazione ha avviato, secondo quanto rappresentato dal Sovrintendente, colloqui con gli enti soci e ha stimato l’importo di tale intervento straordinario attraverso la redazione di un piano di previsione di tesoreria che ha determinato in euro 6 milioni l’importo di liquidità necessaria per dare corso alle azioni previste nel piano di risanamento e supportare il presupposto della continuità aziendale76, ottenere l’approvazione del Piano di risanamento 2016-2018, incassare l’ultima quota dei finanziamenti previsti dalla c.d. “legge Xxxx”, finalizzare l’accordo transattivo con l’Agenzia delle entrate per la rateizzazione dei debiti tributari iscritti in bilancio al 31 dicembre 2017, proseguire la negoziazione con gli istituti bancari per ridefinire i termini di rimborso dei finanziamenti in essere. Il Piano di risanamento 2016-2018 è stato approvato con decreto Mef/Mibact del 5 marzo 2019.
Si segnala che, in data 19 aprile 2019 la Fondazione ha presentato all’Agenzia delle entrate una nuova istanza di transazione fiscale per l’Irpef del biennio 2016-2017 (per un importo di euro 10,6 milioni) dopo il rigetto della precedente istanza avvenuto il 27 novembre 2018.
Il Sovrintendente, considerato l’impegno dei soci alla patrimonializzazione della Fondazione e nonostante la presenza di significative incertezze, ha ritenuto sussistere le condizioni per l’utilizzo del presupposto della continuità aziendale ai fini della predisposizione del bilancio d’esercizio 201877, che è stato certificato da una società di revisione78 (incarico conferito dal Consiglio di indirizzo il 2 novembre 2017), la quale ne ha attestato la redazione, in tutti gli aspetti significativi, in conformità ai criteri illustrati nella nota integrativa.
Il Collegio dei revisori dei conti, in assenza di motivi ostativi all’approvazione del bilancio 2018, ha ricordato le azioni intraprese per il rilancio, non solo artistico, della Fondazione in coerenza con le linee strategiche del Piano di risanamento. Nel richiamare la relazione sulla gestione ha evidenziato il miglioramento della posizione debitoria complessiva, rispetto al 2017, ma anche la permanenza di motivi di apprensione circa la sua effettiva rimborsabilità attraverso la sola capacità di autofinanziamento derivante dall’operatività corrente e il rischio del mancato
76 Il 14 giugno 2018 la Fondazione, dopo la delibera del Consiglio di Indirizzo del 13 giugno 2018, ha ufficialmente richiesto ai soci l’intervento straordinario di patrimonializzazione nella misura minima sopra indicata individuando anche la tempistica con cui tale patrimonializzazione debba avvenire. La Regione e il Comune di Firenze si sono impegnati a erogare l’importo cosi come richiesto.
77 Come si legge dalla nota integrativa gli schemi di bilancio sono stati adattati per fornire ulteriori informazioni atte a meglio illustrare la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Fondazione.
78 La società di revisione, in particolare, richiama l’attenzione sulle valutazioni espresse dal Sovrintendente nella relazione sulla gestione in merito alla situazione patrimoniale, alla composizione della situazione debitoria al 31 dicembre 2018 descrivendo gli eventi e le circostanze che indicano l’esistenza di una significativa incertezza sulla capacità della Fondazione di operare in continuità aziendale e le azioni avviate e da avviare per affrontare la problematica. Evidenzia come il Sovrintendente abbia sottolineato che il mantenimento di un patrimonio netto positivo al 31 dicembre 2019, necessario per ottemperare a quanto previsto dalla legge n. 205 del 2017 e il miglioramento della situazione finanziaria sono subordinati al continuo supporto dei fondatori oltre che al mantenimento dell’equilibrio economico.
raggiungimento del previsto equilibrio strutturale di bilancio. Il Collegio si à anche soffermato sui positivi interventi di ricapitalizzazione da parte dei soci Comune di Firenze e Regione Toscana nonché quello in conto capitale del Cipe e sulle conseguenze della sentenza della Corte di Giustizia Europea in merito ai limiti all’abuso dei contratti a tempo determinato estesa anche alle Fondazioni lirico sinfoniche.
Il Collegio, nel richiamare le considerazioni della Società di revisione, evidenzia come la continuità operativa della Fondazione è subordinata al sostegno assicurato da parte degli enti pubblici soci, con l’invito al Consiglio di indirizzo a mantenere e incrementare le azioni atte a garantire l’equilibrio economico e finanziario della Fondazione unitamente al consolidamento di un adeguato stato patrimoniale che per la prima volta registra un risultato netto positivo.
Sul sito istituzionale della Fondazione sono state pubblicate le informazioni79 secondo quanto previsto dal d.lgs. n. 33 del 2013 in tema di trasparenza.
79 La pubblicazione delle informazioni e dei dati in sezione adempie alle prescrizioni dell’art. 9 della legge n. 112 del 2013 finalizzate ad assicurare la trasparenza, la semplificazione e l’efficacia del sistema di contribuzione pubblica allo spettacolo dal vivo.
3.1 La situazione patrimoniale
La seguente sintesi della situazione patrimoniale conferma l’avviato processo di risanamento della Fondazione in quanto il deficit patrimoniale netto presente sino al precedente esercizio è sostituito da un valore positivo (euro 177.536) del patrimonio netto complessivo. La situazione si inverte minimamente per effetto dell’utile d’esercizio (peraltro in lieve crescita rispetto all’esercizio precedente) e, soprattutto, come segnalato in premessa, della consistente contribuzione straordinaria in conto capitale (per 4,5 milioni in totale) operata in tandem dal Comune di Firenze80 e dalla Regione Toscana81 (quest’ultima ha effettuato inoltre la cessione di un immobile82). Da rammentare anche la contabilizzazione avvenuta nel 2017 del valore delle donazioni e dei ritrovamenti di beni storico artistici, per euro 560.90083.
Tabella 00 - Xxxxx xxxxxxxxxxxx - Xxxxxxx
0000 | Inc. % | Var. % | 2017 | Inc. % | |
ATTIVO | |||||
Immobilizzazioni immateriali | 40.000.899 | 59,4 | -0,3 | 40.104.603 | 62,2 |
Immobilizzazioni materiali | 23.410.211 | 34,8 | 22,5 | 19.115.093 | 29,7 |
Immobilizzazioni finanziarie | 3.109 | 0,0 | 0,0 | 3.109 | 0,0 |
Attivo circolante | 3.768.066 | 5,6 | -24,7 | 5.003.303 | 7,8 |
Ratei e risconti attivi | 152.802 | 0,2 | -25,5 | 205.232 | 0,3 |
Totale Attivo | 67.335.087 | 100,0 | 4,5 | 64.431.340 | 100,0 |
PASSIVO | |||||
Patrimonio disponibile: | |||||
Fondo di dotazione | 11.983.113 | 7.483.113 | |||
Altre riserve | 2.106.180 | 2.106.180 | |||
Utili (- Xxxxxxx) portati a nuovo | -53.943.344 | -54.564.144 | |||
Utile (- Perdita) d’esercizio | 31.587 | 23.201 | |||
Patrimonio indisponibile: | |||||
Riserva indisponibile | 40.000.000 | 40.000.000 | |||
Totale patrimonio netto (A) | 177.536 | 103,6 | -4.951.650 | ||
Fondo rischi ed oneri | 747.557 | 1,1 | -60,8 | 1.909.244 | 2,8 |
Fondo T.f.r. | 3.371.426 | 5,0 | -8,8 | 3.697.017 | 5,3 |
Debiti | 59.466.509 | 87,9 | -4,9 | 62.512.513 | 90,1 |
Ratei e Risconti passivi | 4.072.059 | 6,0 | 222,1 | 1.264.216 | 1,8 |
Totale Passivo (B) | 67.657.551 | 100,0 | -2,5 | 69.382.990 | 100,0 |
Totale Passivo e Patrimonio Netto (A+B) | 67.835.087 | 5,3 | 64.431.340 |
80 Erogazione effettuata l’8 agosto 2018.
81 Pagamento del 28 dicembre 2018.
82 Come si legge dalla nota integrativa al bilancio d’esercizio 2018, il conferimento è stato contabilizzato in euro 500 mila, quale quota parte del valore stimato (pari a euro 1.394.000) dell’immobile afferente al complesso dell’ex Xxxxxxxx xx Xxxx xx Xxxxxxx.
00 La valutazione definitiva delle donazioni e dei ritrovamenti è stata effettuata, in linea con la consolidata prassi interna, nell’ambito delle responsabilità dell’Archivio Storico. Il valore individuato è di euro 597.600. La rilevazione del valore delle donazioni e dei ritrovamenti è stata pertanto contabilizzata nel patrimonio netto alla voce utile (perdita) portati a nuovo.
Le immobilizzazioni immateriali, riguardanti essenzialmente il diritto d’uso gratuito dell’Opera di Firenze84 (euro 40 milioni), immobile dove la Fondazione svolge la propria attività istituzionale, rappresentano la componente più rilevante (il 59 per cento circa) dell’attivo patrimoniale; la quota restante si riferisce ai software applicativi. In crescita (22,5 per cento), rispetto al 2017, le immobilizzazioni materiali (il 35 per cento circa del totale attivo) tra le quali è compreso il valore dell’immobile “Teatro Goldoni” (euro 4.846.027) conferito dal Comune di Firenze85; la voce comprende la porzione di un magazzino, acquistato (e utilizzato per lo stoccaggio e la conservazione degli allestimenti scenici, dell’attrezzeria e dei costumi di proprietà della Fondazione) per un valore di euro 3.129.942, mediante impiego delle liquidità ottenute con il contributo di euro 3 milioni di cui alla delibera Cipe n. 8 del 18 febbraio 2013 e dal successivo decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo del 31 luglio 201386.
La parte più significativa della voce è sempre costituita dal patrimonio artistico (bozzetti e figurini) per un valore di euro 13.619.109 (comprese le donazioni e i ritrovamenti)87; seguono, in misura residuale, gli allestimenti scenici, gli strumenti musicali, i costumi e le scenografie (complessivamente euro 1.271.975) e le attrezzature industriali e commerciali (euro 519.888).
Restano immutate le immobilizzazioni finanziarie relative alla sottoscrizione di cento azioni per l’ammissione a socio di un istituto di credito locale.
Il progressivo decremento dell’attivo circolante (24,7 per cento) è determinato sia dalla contrazione delle disponibilità liquide88 (passate da euro 2.753.106 nel 2017 a euro 2.645.825 a fine 2018) sia da quella più evidente dei crediti. In flessione risultano, in particolare, quelli verso clienti (per sponsorizzazioni, accordi commerciali, programmi sala e attività teatrale), quelli
84 Il 22 gennaio 2016 è stata perfezionata la Convenzione tra il Comune di Firenze e la Fondazione per la gestione e manutenzione del compendio immobiliare dell’Opera di Firenze al fine di assicurarne la completa efficienza nonché di ottimizzarne le potenzialità funzionali produzione culturale e di valorizzazione commerciale. La Convenzione ha termine il 31 dicembre 2020 con l’impegno a sottoscrivere un nuovo accordo anche in funzione del completamento di tutti i lavori architettonici, tecnici e tecnologici previsti per la realizzazione dell’Auditorium.
85 Atto notarile del 22 dicembre 2010.
86 Dalla nota integrativa si desume che il contributo è di natura assolutamente indistinta con l’obiettivo di un rafforzamento patrimoniale. Con delibera del Consiglio di Indirizzo del 2 novembre 2017 è stata individuata la precisa destinazione consistente nell’acquisto del magazzino. Tale contributo, confermato con nota 4482 del 15 marzo 2018 dalla Direzione Generale Spettacolo (5 anni dopo l’impegno a riprova dell’assenza di vincoli di destinazione), è stato impiegato per l’acquisto, nel mese di dicembre 2018, di un magazzino strumentale alle attività istituzionali presso Interporto Prato S.p.a.
87 L’incremento rispetto al valore del 2017 (euro 12.993.659) deriva, in particolare, dai beni oggetto di valutazione nel corso del 2018 – nella disponibilità della Fondazione grazie a donazioni e ritrovamenti intervenuti nel corso del tempo e solo nel 2018 inclusi nella procedura interna di valorizzazione.
88 Le disponibilità liquide alla fine del 2018 tengono conto del pagamento delle rate dei contratti di finanziamento stipulati con il Mibact e il Mef destinate a sostenere al Piano di risanamento presentato dalla Fondazione nonché del pagamento delle rate della transazione fiscale, avente ad oggetto il debito Irpef, oltre alle ultime due rate relative alla procedura di “definizione agevolata”, di cui all’art. 6 del d.l. n. 193 del 2016 (convertito nella legge n. 225 del 2016) nonché della liquidazione del debito Irpef 2018 relativo al periodo gennaio-ottobre.
tributari (tra i quali i rixxxxxx Xxx), i crediti verso altri (crediti giudiziali, per depositi cauzionali verso dipendenti per anticipi) e quelli verso soci fondatori (euro 300 mila a fronte di euro 796 mila nel 2017), per contributi deliberati e non ancora completamente riscossi. Si riduce, altresì, oltre alla consistenza dei ratei e risconti attivi89 quella delle rimanenze.
Con riferimento al patrimonio netto, sono da segnalare - premessa la separazione tra parte disponibile e parte indisponibile90::
a) la riduzione del valore negativo del patrimonio netto disponibile (euro 39.822.464 rispetto a euro 44.951.650 a fine 2017);
b) l’accantonamento a riserva patrimoniale dell’utile dell’esercizio 2006 pari a euro 2.106.000;
c) la riallocazione a nuovo di una quota parte (pari ad euro 3.838.578) della perdita d’esercizio relativa al 2004 precedentemente coperta con la parte indisponibile;
d) le perdite d’esercizio degli anni dal 2005 al 2014 e gli utili d’esercizio del 2015, del 2016 e del 2017 portati a nuovo pari al valore negativo di euro 53.943.34491;
e) l’incremento del fondo di dotazione per euro 4.500.000 grazie, come visto precedentemente, ai contributi straordinari in conto capitale erogati dal Comune di Firenze (euro 3.000.000) e dalla Regione Toscana (euro 1.500.000, di cui euro 500.000 quale quota parte di un immobile);
f) il valore della riserva indisponibile pari ad euro 40.000.000 corrispondente al valore del diritto d’uso degli immobili;
g) il valore del patrimonio netto complessivo pari ad euro 177.536 nel 2018, rispetto al deficit patrimoniale netto di poco inferiore ai 5 milioni di euro a fine 2017, un livello tale da rendere problematico il risanamento imposto dal Piano e bisognoso degli interventi, realizzatisi nel 2018, di ricapitalizzazione della Fondazione92.
La generale flessione (2,5 per cento) del passivo patrimoniale è determinata, in presenza di una sensibile crescita dei ratei e risconti, dalla minore consistenza sia del fondo Tfr (8,8 per cento) sia, soprattutto, del fondo rischi ed oneri (60,8 per cento) nonché della massa debitoria (4,9 per
89 Costituiti essenzialmente dalla quota di competenza del 2019 dei costi per servizi e assicurazioni.
90 In ottemperanza alla nota Mibact del 13 gennaio 2010 n. 595.
91 Comprende il valore delle donazioni e dei ritrovamenti di boxxxxxx x figurini per euro 597.600.
92 Ai fini della patrimonializzazione della Fondazione, nella nota integrativa sono richiamati gli impegni, non ancora contabilizzati, da parte del Comune di Firenze (delibera Consiglio Comunale n. 2018/C/00062) e della Regione Toscana (L.R.
n. 68/2018) di un conferimento immobiliare rappresentato per il primo ente da un bene immobile posto in località Montepiano (Comune di Vernio-PO) denominato “Colonia Montepiano” stimato per un valore pari a circa euro 300.000 e per il secondo l’immobile “ex- Ospedale di Luco di Mugello” ubicato nel Comune di Borgo San Xxxxxxx stimato per un valore pari a euro
1.394.000. Di quest’ultimo è stato prudenzialmente contabilizzato a patrimonio un valore di circa il 35 per cento (euro 500 mila) quale contribuzione straordinaria.
cento). I debiti, passati da euro 62.512.513 a euro 59.466.509, nel 2018 pesano per circa l’88 per cento sul totale delle passività e sono principalmente imputabili all’esposizione:
a) verso altri finanziatori (Mef e Mibact) per euro 28.854.196 (euro 29.901.555 nel 2017) compresi interessi di pertinenza, concessi per sostenere il Piano di risanamento93;
b) verso istituti di credito per anticipazioni bancarie per euro 1.843.292 (euro 2.699.540 nel 2017)94;
c) verso fornitori per materiali e servizi connessi all’attività teatrale, pari ad euro 4.685.298, in aumento di circa l’1,1 per cento rispetto al 2017;
d) per tributi (euro 18.859.009 a fronte di euro 19.317.798 del precedente esercizio) a motivo delle difficoltà finanziarie che non hanno permesso alla Fondazione di rispettare le scadenze dei versamenti mensili95;
e) verso istituti di previdenza e sicurezza sociale (euro 739.453, valore dimezzato rispetto a euro
1.495.400 del 201796) da versare per ritenute relative al mese di dicembre;
f) per altri debiti (euro 4.467.011), in particolare verso il personale scritturato e verso dipendenti per mensilità differite.
93 La voce è rappresentata dai Finanziamenti concessi ed erogati a favore della Fondazione dal Ministero dell’economia e delle finanze per euro 23.777.410 e dal Ministero dei beni e delle attività culturali per euro 5.076.786, La durata dei prestiti è con durata trentennale, tasso fisso nominale dello 0,50 per cento e pagamento degli interessi di preammortamento e delle rate capitale e interessi a partire dal 1° gennaio 2016 per il Mibact e dal 31 dicembre 2016 per il Mef.
94 Dalla nota integrativa al bilancio d’esercizio 2018 si apprende che, secondo quanto previsto dalla legge n. 112 del 2013, la Fondazione nel corso del 2014 ha proposto a tre istituti di credito uno stralcio dell’80 per cento del proprio debito nei loro confronti alla data del 30 settembre 2013. Un istituto ha accettato l’accordo il 22 dicembre 2015, mentre gli altri due il 22 gennaio 2016. I tre istituti hanno rinunciato sia all’80 per cento del credito sia agli interessi maturati sull’intero debito della Fondazione nei loro confronti dal 1° ottobre 2013 al 31 dicembre 2015, fatta salva la maturazione di interessi di preammortamento sul 50 per cento del debito residuo per il periodo 1° gennaio 2015 – 31 dicembre 2015 al tasso semplice del 6 per cento. Le eventuali somme introitate dagli istituti nel periodo 1° ottobre 2013 – 31 dicembre 2015 sono state accantonate e vincolate a favore degli stessi su un conto corrente infruttifero e indisponibile presso ciascuna banca e intestato alla Fondazione per il pagamento delle obbligazioni derivanti dagli accordi, compresi gli interessi di preammortamento 2015-2016. I piani di ammortamento delle banche hanno previsto la decorrenza del pagamento degli interessi di preammortamento nell’esercizio 2016 e quelle delle rate di capitale e interessi nell’esercizio 2017.
95 I debiti sono relativi, in particolare, a ritenute Irpef su stipendi e onorari trattenute e non versati. Per il debito relativo al periodo 2014-2015 la Fondazione ha presentato all’Agenzia delle entrate proposta di transazione fiscale, nell’ambito del Piano di risanamento di cui alla l. n. 112 del 2013, accolta il 27 luglio 2016. Il piano di rateazione prevede il pagamento dell’importo totale attraverso sedici versamenti aventi scadenza semestrale; al 31 dicembre 2018 il debito ammonta a euro 7.357.717. Al netto delle ritenute che sono maturate in relazione alle retribuzioni del personale dei mesi di novembre e dicembre 2018, pari a euro 878.978, la voce debiti tributari comprende l’Irpef 2016 non versata pari a euro 5.404.343 con le relative sanzioni e interessi pari a euro 237.573 e quella del 2017 non versata pari euro 4.776.159 con le relative sanzioni e interessi pari a euro 204.239. Il 18 aprile 2019 la Fondazione ha presentato all’Agenzia delle entrate una nuova proposta di transazione fiscale con oggetto le ritenute Irpef per gli anni 2016 e 2017. Per quanto concerne la scansione temporale della rateazione e stato proposto il pagamento del complessivo debito senza aggravio di interessi e sanzioni, in undici anni ovvero in ventidue tranches con cadenza semestrale prospettando anche un piano di ammortamento che tenga conto di un sostenibile impatto finanziario per la Fondazione legato alla “sovrapposizione”, per un periodo di quest’ultima transazione, con quella già in vigore per gli anni 2014- 2015.
96 La flessione deriva dall’adesione, con dichiarazione inviata il 30 dicembre 2016, alla procedura di “definizione agevolata”, prevista dall’art.6 del d.l. n. 193 del 2016, convertito in legge n. 225 del 2016, in relazione alle cartelle di pagamento Equitalia per contributi Inps- ex Enpals ed Inail del biennio 2013-2014. Dalla nota integrativa si desume che ciò ha permesso alla Fondazione un risparmio di euro 1.502.400, derivante dalla possibilità di estinguere le pendenze in cinque rate, che sono scadute per una quota equivalente al 70 per cento (pari a euro 1.924.475) del totale nel 2017, mentre per il restante 30 per cento (pari a euro 824.777) nel 2018.
La voce complessiva del fondo rischi ed oneri - che si riduce di euro 1.161.687 nel 201897 - comprende gli accantonamenti destinati a coprire sia le potenziali passività che potrebbero sorgere, a seguito della cancellazione di poste debitorie da lungo tempo non richieste dai creditori, sia le cause legali sorte nel 2016 e non ancora concluse alla chiusura dell’esercizio.
La movimentazione del fondo Tfr è la risultante degli accantonamenti, delle anticipazioni e liquidazioni effettuate, in ragione della legislazione e dei contratti collettivi di lavoro vigenti.
Aumentano i ratei e risconti passivi che si riferiscono a proventi di competenza di esercizi successivi e, in particolare, alla quota degli abbonamenti per spettacoli programmati nel 2019- 2020 venduti nel corso del 2018 (euro 1.029.770). Nel 2018 tra i risconti passivi è, inoltre, riportato (euro 2.999.212) il contributo Cipe, per la quota di rispettiva competenza dei futuri esercizi, utilizzato, come visto in precedenza, per l’acquisto della porzione del magazzino presso l’Interporto di Prato (valore inserito tra le immobilizzazioni materiali)98.
3.2 La situazione economica
La tabella successiva espone un lieve avanzo economico di euro 31.587 determinato principalmente dal saldo positivo della gestione caratteristica che si presenta inferiore (-15,3 per cento), comunque, a quello del 2017 in considerazione della maggiore flessione del valore della produzione rispetto a quella parallela dei costi. Si registra, inoltre, la contrazione del saldo negativo tra proventi e oneri finanziari per effetto, come visto precedentemente in merito ai debiti, della rinegoziazione delle esposizioni bancarie, conclusa tra fine 2015 e inizio 2016, con tre istituti di credito. L’utile d’esercizio, inoltre, risente anche della parziale
97 La voce registra un decremento derivante principalmente dalla chiusura di cause di lavoro sorte negli esercizi 2016 e 2017 e alla conclusione della controversia per il riconoscimento di malattia professionale avviata da ex dipendenti della Fondazione nei confronti della Fondazione e del Comune di Firenze. Come si desume dalla nota integrativa, senza alcun riconoscimento delle reciproche pretese e al solo al fine di evitare i costi e le incertezze di un istaurando giudizio, l’8 gennaio 2018, con la firma di un verbale di conciliazione in sede sindacale, sono state definite controversie e pretese, anche solo potenziali, mediante il pagamento a saldo e stralcio di qualsiasi richiesta risarcitoria e/o restitutoria, il cui valore era stato ampiamente coperto con l’accantonamento presente al 31 dicembre 2017. La transazione esclude ogni azione di ulteriore rivalsa sia nei confronti della Fondazione sia nei confronti del Comune di Firenze.
98 Il 13 novembre 2018, utilizzando il contributo di cui alla delibera Cipe n. 8 del 18 febbraio 2013 e del decreto del Mibact del 31 luglio 2013, la Fondazione ha stipulato un atto di compravendita, sottoposto alla condizione sospensiva dell’erogazione del contributo, avvenuta il 6 dicembre 2018, per l’acquisto di una porzione del suddetto magazzino nel Comune di Prato.
Secondo quanto riferisce la Fondazione nella nota integrativa al bilancio d’esercizio 2018, la contabilizzazione del contributo Cipe, destinato ad interventi per spese d’investimento di prioritario interesse, avrebbe potuto essere effettuata registrando il corrispondente valore nel patrimonio netto alla voce “patrimonio disponibile della Fondazione” in considerazione, peraltro, della finalità del contributo che è sostanzialmente quella del rafforzamento “strutturale” della Fondazione di cui lo Stato e fondatore.
Tuttavia, in considerazione della rilevanza degli effetti che una tale contabilizzazione del contributo avrebbe comportato, la Fondazione ha ritenuto opportuno richiedere uno specifico parere alla struttura Igf-Mef non pervenuto al momento della redazione del bilancio d’esercizio 2018. Nel caso in cui tale riscontro confortasse la tesi sopra esposta, il patrimonio netto della Fondazione sarebbe suscettibile di un ulteriore sensibile incremento. Il contributo Cipe è stato, quindi, rilevato in conto economico con il metodo cosiddetto “indiretto” imputando il ricavo nella voce altri ricavi e proventi, rinviando agli esercizi successivi, attraverso l’iscrizione di risconti passivi, la quota di contributo di rispettiva competenza, conseguentemente sterilizzando la relativa quota di ammortamento.
eccedenza del fondo rischi legata alla cancellazione di poste debitorie da lungo tempo non richieste dai creditori e, pertanto, prescritte; ciò ha generato una sopravvenienza attiva di euro 146.358.
Tabella 23 - Conto economico - Firenze
2018 | Var. % | 2017 | |
VALORE DELLA PRODUZIONE | |||
Ricavi da vendite e prestazioni | 4.490.104 | -12,2 | 5.112.110 |
Variazione delle rimanenze di prodotti semilavorati e finiti | 35.388 | -8,7 | 38.750 |
Altri ricavi e proventi vari | 773.276 | -54,1 | 1.683.712 |
Contributi in conto esercizio | 27.363.569 | 0,0 | 27.368.657 |
Totale valore della produzione | 32.662.337 | -4,5 | 34.203.229 |
COSTI DELLA PRODUZIONE | |||
Acquisto materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 252.869 | -22,6 | 326.652 |
Costi per servizi | 10.464.427 | 1,1 | 10.346.705 |
Costi per godimento beni di terzi | 1.019.364 | -25,6 | 1.369.532 |
Costi per il personale | 19.242.513 | -4,1 | 20.063.771 |
Ammortamenti e svalutazioni | 879.355 | -6,3 | 938.485 |
Variazione di rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 38.747 | 13,7 | 34.072 |
Oneri diversi di gestione | 486.387 | -38,8 | 795.052 |
Totale costi della produzione | 32.383.662 | -4,4 | 33.874.269 |
Differenza tra valori e costi produzione | 278.675 | -15,3 | 328.960 |
Proventi e oneri finanziari | -247.088 | 21,7 | -315.729 |
Risultato prima delle imposte | 31.587 | 138,7 | 13.231 |
Imposte dell’esercizio | 0 | 200,0 | -9.970 |
Utile (- Perdita) d’esercizio | 31.587 | 36,1 | 23.201 |
a) I ricavi e i proventi
La flessione dei ricavi per vendite e prestazioni (12,2 per cento) è sostanzialmente attribuibile, tanto ai minori introiti sia da botteghino (- 420 mila euro)99 sia da tournée all’estero (ridotti da euro 413 mila a euro 56 mila)100 quanto e, in misura inferiore, alle sponsorizzazioni (euro 331 mila a fronte di euro 351 mila nel 2017); le manifestazioni fuori sede101 ammontano a euro 31 mila (contro euro 49 mila nel 2017). Si riducono anche i ricavi per vendita spazi pubblicitari e merchandising (euro 32 mila), mentre, grazie ai nuovi canali di vendita, crescono gli introiti per pubblicazioni e programmi (euro 106 mila).
In flessione (54,1 per cento) gli altri ricavi e proventi vari che riguardano i limitati (euro 10 mila) rimborsi da istituti previdenziali, il recupero costi per euro 88 mila, i proventi per servizi collaterali alla biglietteria per euro 32 mila e, soprattutto, i proventi da eventi per euro 457 mila
99 Secondo i dati forniti dalla Fondazione i biglietti venduti sono stati 200.261 (contro 173.355 nel 2017). L’intensa programmazione è aumentata sia in termini di recite sia di titoli proposti (368 alzate di sipario valide ai fini Fus contro 278 nel 2017) ed è stata articolata in 3 stagioni: invernale, Festival del Maggio Musicale Fiorentino, estiva. Tale articolazione ha permesso una maggiore differenziazione dei prezzi degli spettacoli permettendo di accogliere un pubblico diversificato. Sono, in particolare diminuiti spettatori e introiti da attività concertistica, mentre sono cresciuti quelli della lirica.
100 Nel 2018 è stata realizzata un’unica rappresentazione a Barcellona.
101 Comprendono attività in Regione e manifestazioni in Italia.
(grazie al progressivo utilizzo della nuova sede di Piazzale Gui per manifestazioni collaterali all’attività istituzionale della Fondazione). La voce risente anche della parziale eccedenza del fondo rischi che ha generato, come già detto, una sopravvenienza attiva di euro 146 mila.
b) I contributi in conto esercizio
Tabella 24 - Contributi in conto esercizio - Firenze
(dati in migliaia)
2018 | Inc. % | Var. % | 2017 | Inc. % | |
Stato | 15.697 | 57,4 | 1,2 | 15.518 | 56,7 |
Totale contributi Stato | 15.697 | 57,4 | 1,2 | 15.518 | 56,7 |
Regione Toscana | 3.200 | 11,7 | 0,0 | 3.200 | 11,7 |
Comune di Firenze | 4.500 | 16,4 | 0,0 | 4.500 | 16,4 |
Città metropolitana | 1.400 | 5,1 | -17,6 | 1.700 | 6,2 |
Totale contributi enti | 9.100 | 33,3 | -3,2 | 9.400 | 34,3 |
Fondatori partecipanti alla gestione e sostenitori | 2.550 | 9,3 | 4,9 | 2.431 | 8,9 |
5 per mille | 17 | 0,1 | -15,0 | 20 | 0,1 |
Totale Fondatori, Sostenitori ed altri | 2.567 | 9,4 | 4,7 | 2.451 | 9,0 |
TOTALE CONTRIBUTI | 27.364 | 100,0 | 0,0 | 27.369 | 100,0 |
I contributi complessivamente ricevuti dalla Fondazione nel corso del 2018 restano in linea con quelli dell’esercizio precedente.
Cresce l’intervento complessivo dello Stato (1,2 per cento), comprendente la quota Fus di euro
14.085.114 (a fronte di euro 13.554.278 nel 2017), quella relativa alla l. n. 388 del 2000 per euro 141.654 (euro 138.517 nel 2017) e le risorse aggiuntive, di cui all’art. 11, c. 583, della l. n. 232 del 2016 pari a euro 1.470.263 (euro 1.825.523 nel 2017).
Anche il 2018 è stato caratterizzato dal contributo straordinario per la cultura erogato dalla Città metropolitana di Firenze102; il Comune ha confermato il contributo di euro 4,5 milioni e la Regione quello di euro 3.200.000.
Sono complessivamente in aumento (4,7 per cento) gli apporti dei soci fondatori, dei sostenitori e benemeriti, fra i più elevati del panorama delle Fondazioni lirico-sinfoniche, ma se ne può auspicare un ulteriore incremento in considerazione del prestigio della città e della sua tradizione musicale. La presenza di fondi pubblici si aggira intorno al 91 per cento del totale.
c) I costi della produzione
Nell’esercizio in esame i costi della produzione presentano un decremento del 4,4 per cento.
102 Il cui progetto artistico ha impegnato la Fondazione nella realizzazione di iniziative culturali volte alla valorizzazione di specifiche aree e luoghi del territorio metropolitano favorendo sia la frequentazione del luogo fisico sia l’apprezzamento dell’offerta artistica formulata.
Tra di essi, oltre a quelli per il personale dei quali più avanti si riferisce analiticamente, si evidenziano, in particolare, quelli:
- per l’acquisizione di servizi, pari ad euro 10.464.427 (euro 10.346.705 nel 2017), riguardanti: gli oneri per il personale scritturato (passati da euro 5.499.640 a euro 5.421.277103), gli oneri per servizi professionali (da euro 367.159 a euro 118.073)104, le utenze (cresciute da euro
917.383 a euro 1.083.114)105, l’attività di marketing e fund raising (euro 838.619)106 nonché quelli per trasporti, pulizia e manutenzione locali, prevenzione e sicurezza. Il compenso della società di revisione ammonta a euro 24 mila;
- per il godimento beni di terzi, in flessione del 25,6 per cento, relativi agli oneri per noleggio materiale teatrale, allestimenti, diritti d’autore, affitto teatri per attività decentrata e locazione magazzini per la conservazione degli allestimenti e degli archivi amministrativi;
- per l’acquisto di materie prime (destinate principalmente alla realizzazione degli allestimenti scenici e all’acquisto di costumi), diminuiti nel corso del 2018 del 22,6 per cento;
- per oneri diversi di gestione costituiti da tributi diversi, spese legali per contenzioso con il personale e i fornitori, quota associativa a favore dell’Associazione dell’Accademia del Maggio Fiorentino. Rispetto al 2017 la voce registra una riduzione del 38,8 per cento, in ragione, oltre che delle minori spese legali, dell’assenza di sanzioni per il ritardato versamento Irpef a causa della costante carenza di liquidità che nell’esercizio 2017 avevano inciso per circa euro 190.795 e a minori costi per spese legali connesse a contenziosi con i fornitori e i dipendenti per un valore pari a circa euro 84.962. La voce contempla, inoltre, gli oneri a favore del bilancio dello Stato in applicazione del principio di riduzione delle spese per studi, consulenze, relazioni pubbliche, convegni, sponsorizzazioni e mostre di cui ai commi 2, 5 e 6 dell’art. 61 del d.l. n. 112 del 2008, convertito nella l. n. 133 del 2008 e per consumi intermedi di cui all’art. 8 della l. n. 135 del 2012.
103 Le linee strategiche della Fondazione hanno, da un lato, aumentato la qualità artistica per il rilancio del teatro e, dall’altro, incrementato ulteriormente l’attività produttiva. La programmazione artistica del 2018 rispetto a quella del 2017 ha coinvolto anche artisti emergenti e l’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino con un ricco cartellone di musica sinfonica con protagonisti i grandi direttori del panorama internazionale.
104 Con decremento attribuibile in particolare alla chiusura nell’esercizio 2017 dell’attività connessa con l’implementazione del nuovo assetto organizzativo e della realizzazione di business plan di alto livello su specifici progetti.
105 L’incremento è connesso, in particolare, alla maggiore attività produttiva rispetto all’esercizio precedente. Si ricorda che in base alla convenzione stipulata il 22 gennaio 2016 tra la Fondazione e il Comune di Firenze per la manutenzione e gestione dell’immobile Opera di Firenze sono a carico del teatro gli oneri per la manutenzione ordinaria della “macchina scenica” e di tutti gli impianti con le relative utenze.
106 L’incremento deriva dai maggiori costi per l’incarico relativo alla gestione in outsourcing del servizio di vendita biglietti e abbonamenti e di quello di cortesia - call center.
Nel corso dell’esercizio non sono stati effettuati accantonamenti al fondo rischi e oneri.
Si riduce (da euro 315.729 a euro 247.088) il saldo negativo tra proventi e oneri finanziari riguardanti sia gli interessi passivi sull’indebitamento bancario (euro 68 mila) sia quelli di ammortamento (euro 32 mila) legati alla rateizzazione del piano di ammortamento Equitalia (per vertenze Inail ex-Enpals) - oggetto nel 2016 della procedura di definizione agevolata di cui all’art. 6 del d.l. 22 ottobre 2016, n. 193, convertito in l. 1° dicembre 2016, n.225 - che di preammortamento sui finanziamenti Mef e Mibact connessi al Piano di risanamento (euro 147 mila).
Il grafico seguente mostra - per il periodo 2008-2018 - il grado di copertura dei costi della produzione attraverso le principali voci di ricavo, che diventa positivo solo nell’ultimo quadriennio.
Grafico 8 - Livello di copertura dei costi della produzione – Firenze
50.000.000
45.000.000
40.000.000
35.000.000
30.000.000
25.000.000
20.000.000
15.000.000
10.000.000
5.000.000
0
2008
2009 2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
ricavi da vendite e prestazioni contributi in conto esercizio
altri ricavi e proventi vari costi della produzione
3.3 Il costo del personale
I dati riportati nella tabella che segue evidenziano come la consistenza numerica del personale in servizio al 31 dicembre 2018 abbia registrato variazioni negative sia nelle singole aree, soprattutto nell’area tecnica, sia nel dato complessivo (- 42 unità).
Si rammenta che già nel 2015 la Fondazione aveva presentato una riduzione di 50 unità, che
risentiva degli obblighi e parametri imposti dal Piano di risanamento, attraverso le procedure di mobilità (prepensionamenti e passaggi ad Ales S.p.a.) oltre alla cessazione del corpo di ballo e all’entrata a regime del nuovo contratto integrativo aziendale107 previsto dal Piano xxxxxx000.
Tabella 00 - Xxxxxxxxx - Xxxxxxx
2018 | 2017 | |
Dirigenti | 3 | 3 |
Personale artistico | 219 | 204 |
Personale amministrativo | 46 | 44 |
Personale tecnico e servizi vari | 109 | 167 |
Contratti collaborazione e professionali | 1 | 2 |
Totale | 378 | 420 |
Nella rappresentazione elaborata dalla Fondazione secondo lo schema ministeriale si desume che, in particolare, a fronte di una dotazione organica fissata in 326 unità109, al 31 dicembre delle suddette unità erano in servizio 282 (2017) e 274 (2018) con contratto a tempo indeterminato; le unità a tempo determinato erano diminuite da 134 del 2017 a 101110, mentre quelle con contratti di collaborazione professionale autonoma erano passate da 4 a 3. In termini di personale medio le unità in servizio sono invece 366 (di cui 271 a tempo indeterminato, contro 269 nel 2017).
La tabella che segue riporta le voci che compongono il costo del personale, compreso quello con rapporto di lavoro a tempo determinato:
Tabella 00 - Xxxxx xxx xxxxxxxxx - Xxxxxxx
2018 | Var. % | 2017 | |
Saxxxx x stipendi | 14.540.218 | -3,9 | 15.122.986 |
Oneri sociali | 3.764.299 | -6,0 | 4.005.181 |
Tfr | 937.996 | 0,3 | 935.604 |
Totale | 19.242.513 | -4,1 | 20.063.771 |
La prima posta considera gli oneri legati al contratto nazionale, all’integrativo aziendale, agli straordinari e alle diarie, mentre le altre si riferiscono ai contributi a carico della Fondazione e
107 Il nuovo contratto integrativo aziendale prevede – contestualmente all’abrogazione di ogni pregresso patto e/o regolamento disciplinante il costo del lavoro e la stessa vita aziendale (cessazione di alcuni istituti e l’abolizione di privilegi non ancorati ad obiettivi di risultato) – tra l’altro l’aumento dell’orario di lavoro, il blocco degli straordinari e la mobilità interna, l’istituzione della banca delle ore, blocco degli avanzamenti automatici di carriera, istituzione di un’unica voce retributiva legata ad indici di produttività, presenza ed efficienza (Pac), previsione di una voce retributiva premiante (Pav) per l’area artistica.
108 Certificato dalla Sezione regionale di controllo della Toscana con delibera n. 496 del 4 novembre 2015.
109 La dotazione organica di 453 unità approvata dall’Autorità vigilante con decreto 15 gennaio 1999 è stata rivista e ridotta con l’approvazione dell’organigramma funzionale e nuova pianta organica definita nell’accordo sindacale del 7 gennaio 2014, in osservanza del contenuto inderogabile del Piano di risanamento, che prevede un organico complessivo di 326 unità.
110 Personale utilizzato a prestazione (tecnico serale, di sala e antincendio) oltre a quello assunto a tempo determinato per esigenze artistico produttive).
all’accantonamento annuale al fondo Tfr. Gli oneri per il personale scritturato impegnato nelle rappresentazioni sono inseriti nei costi per servizi.
Il costo complessivo sostenuto nel 2018 ammonta ad euro 19.242.513, con un’incidenza del 59 per cento circa sui costi operativi e un decremento del 4,1 per cento rispetto all’esercizio precedente dovuto alla cessazione del rapporto di collaborazione del Direttore generale e del Direttore marketing, le cui funzioni dalla data del 1° giugno 2017 sono state acquisite dal Sovrintendente, oltre all’assenza degli oneri relativi al personale di sala a seguito dell’incarico conferito in outsourcing del servizio di accoglienza e assistenza al pubblico durante gli spettacoli, nonché alle minori indennità di missione dei dipendenti.
Gli interventi legati al Piano di risanamento hanno di fatto diminuito il numero del personale stabile ma è rimasta l’esigenza di assumere una certa quota di personale a tempo determinato i cui contratti risultano economicamente più convenienti.
È da rammentare che diverse cause intentate da ex lavoratori sia per la stabilizzazione del rapporto di lavoro sia contro il licenziamento collettivo di unità ritenute in esubero, ai sensi della l. n. 223 del 1991, e messe in mobilità verso Ales S.p.a., sono state definite già nel corso del 2016 con condanna della Fondazione alla riammissione in servizio dei dipendenti, oltre al pagamento di un’indennità risarcitoria variabile per ciascun ricorrente.
Dopo l’avvenuta stabilizzazione di diverse unità a seguito della suddetta soccombenza in giudizio, la Fondazione ha comunque proceduto agli interventi di riduzione di personale necessari a conseguire e mantenere l’equilibrio previsto dal Piano di risanamento 2014-2016 e dall’integrazione 2016-2018. La procedura si è conclusa con 18 accordi di non opposizione al licenziamento, tre prepensionamenti e 4 licenziamenti.
3.4 Il rendiconto finanziario
La tabella seguente evidenzia, in forma sintetica, i flussi finanziari in entrata ed in uscita delle disponibilità liquide nel corso dell’ultimo biennio, distinguendoli tra:
- attività operativa, che comprende quelli derivanti dall’acquisizione, produzione e distribuzione di beni e dalla fornitura di servizi, anche se riferibili a gestioni accessorie, oltre agli altri flussi non ricompresi nell’attività di investimento e di finanziamento;
- attività di investimento, per acquisto e vendita delle immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie e delle attività finanziarie non immobilizzate;
attività di finanziamento, concernente i flussi provenienti dall’ottenimento o dalla restituzione di disponibilità liquide sotto forma di capitale di rischio o di capitale di debito.
Tabella 27 - Sintesi rendiconto finanziario (metodo indiretto) - Firenze
(dati in migliaia)
2018 | 2017 | |
A) Flusso finanziario dell'attività operativa | 2.256.431 | 748.417 |
B) Flusso finanziario dell'attività di investimento | -4.460.105 | -106.936 |
C) Flusso finanziario dell'attività di finanziamento | 2.096.393 | -1.454.327 |
Incremento/decremento delle disponibilità liquide (A+B+C) | -107.281 | -812.846 |
disponibilità liquide al 1° gennaio | 2.753.106 | 3.565.952 |
disponibilità liquide al 31 dicembre | 2.645.825 | 2.753.106 |
3.5 Gli indicatori gestionali
L’andamento della gestione è evidenziato dagli indicatori che seguono, relativi ai rapporti percentuali tra le principali poste di ricavo e costo:
Tabella 28 - Indicatori - Firenze
2018 | 2017 | ||||||
Ricavi da vend. e prest. | : | 4.490.104 | = | 14% | 5.112.110 | = | 15% |
Costi della produzione | 32.383.662 | 33.874.269 | |||||
Contributi in conto esercizio | : | 27.363.569 | = | 84% | 27.368.657 | = | 81% |
Costi della produzione | 32.383.662 | 33.874.269 | |||||
Costi per il personale | : | 19.242.513 | = | 59% | 20.063.771 | = | 59% |
Costi della produzione | 32.383.662 | 33.874.269 |
Resta confermato il basso grado di incidenza dei ricavi da vendite e prestazioni sui costi della produzione in calo, a riprova della scarsa autonomia finanziaria della Fondazione, mentre risulta aumentata la copertura dei costi assicurata dai contributi in conto esercizio. Xxxxxxx, invece, il peso dell’onere per il personale.
3.6 L’attività artistica
L’attività artistica svolta nell’ultimo biennio è riportata in dettaglio nella tabella seguente. In essa viene reso evidente il meccanismo di conseguimento dei punti Fus, ponderati sulla base del tipo di spettacoli (“alzate di sipario”) realizzati da ciascuna Fondazione nell’anno precedente quello cui si riferisce la ripartizione, sulla base di indicatori di rilevazione della produzione111.
111 A partire dall’esercizio 2014, come già precisato, la quota variabile del Fus connessa alla produzione è stata elevata al 50 per cento e viene riferita all’attività effettivamente realizzata nell’esercizio precedente.
Tabella 29 - Attività artistica realizzata - Firenze
2018 | 2017 | |
lirica (comprese le opere in forma semiscenica) | 194 | 157 |
Balletto | 5 | 9 |
concerti (comprese le opere liriche in forma di concerto) | 114 | 94 |
manifestazioni in abbinamento | 26 | 0 |
manifestazioni in forma divulgativa o di durata inferiore | 6 | 7 |
spettacoli realizzati all’estero (se non sovvenzionati sul Fus) | 1 | 4 |
totale “alzate di sipario” | 346 | 271 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti dai dati Mibact - Direzione Generale Spettacolo
Nella relazione artistica la Fondazione tende preliminarmente a sottolineare come il rispetto del Piano di risanamento sia stato alla base della programmazione artistica per il 2018, utilizzando criteri di efficacia ed efficienza nell’ideazione e nella gestione dei progetti lirici e sinfonici, con attenzione ai ricavi previsti in funzione sia del pareggio di bilancio sia dell’aumento del margine di produzione. La Fondazione ha così incrementato l’attività produttiva riuscendo a diminuire i costi di produzione rispetto agli anni precedenti, cercando al tempo stesso di migliorare la qualità artistica del suo progetto culturale.
Nell’ambito del programma sono state proposte 22 produzioni di opere (di cui 12 nuovi allestimenti), un vasto cartellone di musica sinfonica con protagonisti i grandi direttori del panorama internazionale e orchestre ospiti. Il 2018 è stato, inoltre, l’anno del 90° anniversario della nascita dell’Orchestra Stabile Fiorentina, che ha visto celebrare la ricorrenza con l’inaugurazione della stagione sinfonica con una serie di eventi culminati nel primo concerto del Xxxxx Xxxxxx, con Xxxxx Xxxxx a dirigere l’Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino. È stata portata avanti l’idea sperimentata negli anni precedenti di sviluppare concerti legati da un comune tema grazie alla proposta di xxxxx speciali (Xxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxxxxxxx, Xxxxxxxxxx, Xxxxxx e Xxxxxxxxxx).
È stato approfondito il rapporto tra proposte di repertorio e di rara esecuzione, sia per la stagione lirica sia per quella sinfonica, con programmi spesso aperti al dialogo tra contemporaneità e tradizione.
Il fulcro della programmazione è stato, come consuetudine, il tradizionale Festival del Maggio Musicale Fiorentino112 giunto alla 81a edizione, concentrato nel mese di maggio e continuato per tutto giugno e concluso poi a metà luglio. È stato celebrato il 50° anniversario del debutto a Firenze di Xxxxxxxx Xxxx che ha diretto Xxxxxxx in forma di concerto nelle serate dell’11 e 13
112 Dal 2011, l’articolazione della stagione corrisponde all’anno solare e all’interno di questa, nel periodo fine aprile ed inizio luglio, è stato inserito il Festival del Maggio Musicale Fiorentino che, sin dal 1933, rappresenta la peculiarità storico-artistica del teatro di Firenze.
luglio. Il 5 maggio la serata inaugurale del Festival si è aperta con Cardillac di Xxxxxxxxx, alla quale è seguita La battaglia di Legnano di Verdi. Il Teatro Goldoni ha ospitato, invece, la prima assoluta dell'opera contemporanea Infinita tenebra di luce, commissionata dalla Fondazione e ispirata alla raccolta di liriche di Xxxxxx Xxxxx Xxxxx. Nel mese di giugno vi è stato il debutto de Il Prigioniero/Quattro pezzi sacri di Xxxxx Xxxxxxxxxxxx riproposta al pubblico a 70 anni dalla conclusione della composizione. Nella grotta del Buontalenti del Giardino di Boboli è stata presentata La Dafne di Xxxxx xx Xxxxxxxx. Infine, l'11 e il 13 luglio è andato in scena l'atteso Xxxxxxx in forma di concerto diretto da Xxxxxxxx Xxxx. Per la danza, in occasione della serata inaugurale del 5 maggio ha debuttato alla Stazione Leopolda Re-Mark, produzione multimediale di Fabbrica Europa nell'ambito del Maggio Fiorentino. A seguire al Teatro Goldoni è andato in scena Erodiade, mentre al Teatro della Pergola è stato proposto Mitter wir im Leben sind/Bach6Cellosuiten danzata sulle sei suites per violoncello di Xxxxxx Xxxxxxxxx Xxxx. Il programma dedicato alla danza si è concluso con l’evento Xxxxxxx/Xxxxxxxxxxx ispirata alle liriche del poeta e saggista russo Xxxxxx Xxxxxxx.
Si è articolata in dieci tappe la rassegna di concerti sinfonici del Festival che ha avuto come protagonisti l’Orchestra del Maggio, due orchestre ospiti fortemente legate al territorio, l’Orchestra giovanile italiana e l’Orchestra della Toscana, e diversi direttori. Nella programmazione musicale ampio risalto ha avuto la produzione di Šostakovič. Il cartellone è proseguito, peraltro, con un nutrito calendario di concerti riguardanti, in particolare, opere di Xxxxxx, Xxxxxxxxxxx, Xxxxxxxxxxx, Xxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxxxx e Xxxxxx'ev.
La stagione ordinaria di opera e balletto è iniziata il 7 gennaio con un nuovo allestimento di Xxxxxx di Xxxxx ed è continuata con La favorite di Xxxxxxxxx, che ha visto eseguita per la prima volta a Firenze nell’originale versione francese e nell’allestimento del Grand Teatre del Liceu di Barcellona, e Alceste di Xxxxx, proposto nel tricentenario della nascita del compositore. A chiudere la stagione 2017/2018, prima dell’inaugurazione del Festival del Maggio, è stato riproposto Il barbiere di Siviglia di Xxxxxxx.
La stagione è ripresa dopo l’estate con la Trilogia popolare delle opere verdiane Il trovatore, Rigoletto e La traviata.
La stagione 2018/2019, invece, si è aperta il 16 ottobre con il dittico Le Villi di Xxxxxxx Xxxxxxx in un nuovo allestimento ed Xxx Xxx’ di Montalti, opera dedicata a Xxxxxxx. Di seguito è stata la volta de La Cenerentola di Xxxxxxx in un nuovo allestimento del Maggio in occasione dei 150 anni
della morte, mentre, a partire dal 13 dicembre è stato dato ampio spazio a West Side Story di Xxxxxxxxx per i 100 anni dalla nascita del compositore statunitense.
La stagione sinfonica e concertistica 2018 si è aperta con il concerto di Capodanno della Scuola di Musica di Fiesole, per poi continuare con la prosecuzione del ciclo Šostakovič, di quello dedicato a Xxxxxx - che ha seguito il filo conduttore che era stato scelto nell’anno precedente che consisteva nella presentazione delle sue opere insieme a quelle di altri di compositori a lui coevi - di Xxxxxxx Xxxxxxx, di Xxxxxxxx e di Xxxxxx.
Il Maggio Musicale Fiorentino ha partecipato al progetto “Rigenerazione delle periferie”, progetto con la direzione artistica di Xxxxxxxx Xxxxx per rimodellare i territori e riqualificare aree urbane grazie ad attività di danza e proposte artistiche svolte insieme a normali cittadini.
Nel corso del 2018 si è svolto il progetto “Il Maggio Metropolitano” volto ad avvicinare la musica ai cittadini. La scelta del programma è stata indirizzata su titoli popolari e largamente conosciuti di autori celebri del repertorio barocco, classico e romantico. Gli appuntamenti complessivamente sono stati 133 distribuiti sull’intero territorio fiorentino (42 Comuni) in un arco temporale esteso da marzo 2018 a marzo 2019, ma concentrato soprattutto nei mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre 2018. La “stagione per i ragazzi”, invece, ha visto una riduzione da Xxxxxx, La donna di Siviglia, The W.A.M Game, il gioco di Xxxxxx, con lo spettacolo che ha coinvolto il pubblico raccontando la vita di uno dei maggiori compositori della storia attraverso la sua straordinaria musica, gli avvenimenti più significativi del periodo e i personaggi che amarono, venerarono o detestarono il grande musicista, e da Il barbiere di Siviglia
- Tutti mi chiamano.
Secondo le indicazioni del d.m. 3 febbraio 2014, la Fondazione ha predisposto una relazione sugli elementi qualitativi dell’offerta nella quale è indicata la validità, la varietà del progetto e la sua attitudine a realizzare in un arco circoscritto di tempo spettacoli lirici, di balletto e concerti collegati da un tema comune in grado di attrarre turismo culturale. Nei programmi di attività artistica la Fondazione113 ha inserito opere di compositori nazionali favorendo l’accesso al teatro da parte di studenti e lavoratori con offerta di biglietti a prezzo ridotto (Maggio card, offerte ai dipendenti, riduzioni per disabili, last minute); ha, inoltre, previsto il coordinamento con l’attività di altri enti operanti nel settore delle esecuzioni musicali attraverso la condivisione di beni e servizi, o la realizzazione di coproduzioni; la cura di allestimenti con propri laboratori o
113 In osservanza degli impegni di cui all’art. 17 del d.lgs. n. 367 del 1996 (disposizioni per la trasformazione degli enti che operano nel settore musicale in Fondazioni di diritto privato).
con quelli di altre Fondazioni o teatri di tradizione; ha, altresì, previsto forme di incentivazione della produzione musicale nazionale, nel rispetto dei principi comunitari, e ingaggiato artisti di eccellenza artistica riconosciuta al livello nazionale e internazionale e valorizzato forze emergenti. Ha, infine, relazionato sull’adeguatezza del numero delle prove programmate, della realizzazione di attività collaterali, in particolare quelle rivolte al pubblico scolastico e universitario.
3.7 Considerazioni di sintesi
La Fondazione presenta:
1. una situazione ancora critica per quanto concerne la patrimonializzazione: Infatti il patrimonio netto, pur tornato su valori appena positivi, rispetto al pesante negativo registrato negli anni precedenti (il miglioramento è stato di oltre 5 milioni di euro rispetto al 2017) va posto a raffronto con la riserva indisponibile che ammonta a 40 milioni di euro;
2. una gestione caratteristica tornata in positivo negli ultimi quattro anni, ma con un margine modesto di poco meno di 280 mila euro nel 2018, in peggioramento (-15,3 per cento sull’anno precedente, contro i circa 2 milioni di euro in ciascuno degli anni 2016 e 2015). Nell’esercizio in esame flettono sia il valore della produzione, sia, in misura appena inferiore, i costi. Restano stabili i contributi mentre flettono di oltre 600mila euro i ricavi da vendite e prestazioni e considerevolmente, per poco meno di un milione di euro, gli altri ricavi e proventi vari;
3. una contribuzione da parte di privati e sponsor in lieve aumento (+4,7 per cento) e pari al 9,4 per cento del totale dei contributi in conto esercizio (contro il 9 per cento del 2017 e l’11,1 per cento del 2016), tra le più elevate nel panorama dei teatri dell’Opera italiani, ma certamente suscettibile di incremento, dato il prestigio della città e della sua tradizione musicale;
4. contributi pubblici, come detto, sostanzialmente stabili (in lieve aumento quelli dello Stato e in leggera diminuzione quelli degli enti territoriali). Gli apporti degli enti territoriali equivalgono così a circa il 58 per cento di quelli dello Stato e, nell’insieme, i contributi pubblici coprono oltre il 90 per cento del totale;
5. un indebitamento tuttora imponente, pari a circa 59,5 milioni di euro, anche se in ulteriore contrazione rispetto al 2017 (-3 milioni circa). L’indebitamento è ormai per poco meno della metà nei confronti dello Stato. Il prestito a valere sul fondo di rotazione per le Fondazioni in
crisi (pari a oltre 30 milioni di euro) infatti ha consentito di riconvertire l’esposizione verso il