CONTRATTAZIONE
Martedì 14 febbraio 2006 Anno III - Numero 7
On line
CONTRATTAZIONE
SOMMARIO
BOLOGNA
La valorizzazione
delle risorse umane in azienda
pag. 2
BERGAMO
Al via la “Scuola
per dirigenti artigiani”
pag. 3
AREZZO
Un gelato da Olimpiade
pag. 4
LECCO
A scuola dagli artigiani
pag. 4
CESENA
Un club delle imprese per l’innovazione
pag. 5
UDINE
Gli artigiani friulani puntano sull’export
pag. 6
PADOVA
Il 'xxxxxx doc'
è solo quello artigianale
pag. 6
LATINA
Iniziative per le imprese ‘rosa’
pag. 7
VARESE
Iniziativa per ‘dare energia al territorio”
pag. 7
TRENTO
Il 4 marzo Gara di slalom gigante pag. 8
PORDENONE
Leggi finanziarie regionali all’esame degli artigiani
pag. 8
VITERBO
Corso di formazione
per migliorare la competitività delle Pmi
pag. 9
ABRUZZO
Dibattito televisivo
sulle prospettive del Mezzogiorno pag. 10
Xxxxxxxxx ‘apripista’ del federalismo contrattuale
Data storica per le relazioni sindacali nelle imprese artigiane:
da oggi in vigore la riforma della contrattazione nell’artigianato.
Passaggio di 'testimone' da Gobbi a Giovani alla Direzione Relazioni sindacali di Confartigianato
Oggi a Roma i vertici delle Confederazioni dell’artigia- nato e delle Pmi (Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai) e dei Sindacati dei lavoratori (Cgil, Cisl e Uil) hanno siglato l’intesa applicativa che dà immediata attuazio- ne alla riforma del sistema contrattuale dell’artigianato e delle piccole imprese che era stata firmata il 17 marzo 2004.
Per Confartigianato erano presenti alla firma dell'intesa il Presidente Xxxxxxx Xxxxxxxx, il Vicepresidente Delega- to alle Relazioni sindacali Xxxxxxxxx Xxxxx, il Segreta- rio Generale Xxxxxx Xxxxxxxxx.
Cambieranno così profondamente le relazioni sindaca-
li, con un forte decentramento territoriale della contrat- tazione finalizzato a rendere il contratto collettivo di lavoro più aderente alle esigenze delle imprese e dei lavoratori e più funzionale alle differenti condizioni economiche e produttive del Paese.
“ Oggi – sottolineano il Presidente Xxxxxxx Xxxxxxxx e il Vicepresidente Xxxxxxxxx Xxxxx che hanno siglato l’in- tesa - è una data storica per le relazioni sindacali nel- l’artigianato. Finalmente ‘diamo gambe’ all’Accordo Interconfederale per la riforma del sistema contrattuale nell’artigianato siglato il 17 marzo 2004 dalle Confede- razioni artigiane e dai Sindacati. Il baricentro della contrattazione si sposta sul territorio con l’obiettivo di fornire risposte ‘a misura’ del problemi delle imprese e dei lavoratori”.
“ La riforma – fanno notare Xxxxxxxx e Xxxxx - riguarda
850.000 imprese e 1.555.000 lavoratori dipendenti. Ven- gono trasferite alla contrattazione territoriale tutte le ma- terie negoziali, eccetto i diritti sindacali e i principi ge- nerali del rapporto di lavoro. Al 2° livello di contrattazio- ne sarà affidata la tutela del salario dall’erosione dell’in- flazione e la distribuzione della produttività laddove si registrerà il plusvalore salariale”.
Già dai prossimi giorni, le parti sociali avvieranno i
negoziati per la stipula dei nuovi contratti che avranno la durata di 4 anni e copriranno il periodo 2005 – 2008. A livello regionale, le parti sociali, di concerto con le Re-
gioni, costruiranno le soluzioni più adatte per migliorare la produttività, per gestire le dinamiche del mercato del la- voro, per individuare soluzioni in materia di welfare per imprese e lavoratori.
“ In sostanza – sottolineano il Vicepresidente Xxxxx e il Pre- sidente di Confartigianato Xxxxxxx Xxxxxxxx - anche grazie al rilancio della concertazione territoriale, si potranno concordare vere e proprie sfide di qualità del lavoro fina- lizzate a promuovere la competitività dei sistemi econo- mici locali” .
Le parti sociali potranno ricercare soluzioni specifiche per le aree ad alta intensità di disoccupazione e minore pro- duttività, attraverso percorsi economici, normativi, forma- tivi, di tutela dei lavoratori che realizzino condizioni di sviluppo, da costruire anche d’intesa con gli Enti locali. Entro il mese di marzo, inoltre, verranno costituite due commissioni: una per avviare la razionalizzazione degli
attuali 16 contratti vigenti nell’artigianato e l’altra per de- finire una nuova classificazione delle competenze profes- sionali più aderente alla realtà delle imprese.
L’ intesa siglata oggi segna anche il passaggio di
consegne da Xxxxx Xxxxx a Xxxxxxxx Xxxxxxx alla Di- rezione Relazioni Sindacali della Sede Nazionale di Confartigianato.
“ Siamo grati a Xxxxx Xxxxx, che lascia l’incarico per rag-
giunti limiti di età – ha dichiarato il Segretario Generale Xxxxxx Xxxxxxxxx - per il grande impegno profuso in que- sti anni al servizio della Confederazione. E’ anche merito suo se oggi abbiamo raggiunto questo traguardo che conferma Confartigianato protagonista di scelte innovative in materia di contrattazione. A Xxxxxxxx Xxxxxxx, che da anni lavora al fianco di Xxxxx Xxxxx, i migliori auguri per una carriera altrettanto gratificante e piena di risultati positivi” .
TERRITORIO
La valorizzazione delle risorse umane in azienda Indagine di Confartigianato Bologna
sulle imprese della provincia
Confartigianato Federimprese Bologna, con la collabo- razione della Camera di commercio, ha realizzato una ricerca sulle aziende della provincia con l’obiettivo di indagare i loro bisogni formativi: quali sono le figure professionali ricercate, su quali professionalità investono e quali competenze dei loro dipendenti vorrebbero svi- luppare.
L’indagine è stata presentata nel corso della tavola rotonda “ Quale formazione per l’Impresa Artigiana? Le risposte del FondArtigianato”, che si è tenuta nei giorni scorsi nella sede provinciale di Confartigianato Bologna; un’occasione importante in cui l’Assessore Regionale alla Formazione Xxxxxxxxxx Xxxxxxx Bastico, il Segre- tario di Confartigianato Bologna Xxxxxxxx Xxxxxxx, il Segretario di Confartigianato Xxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx insieme a Xxxxxxx Xxxxxxx, il Presidente di Fondartigianato Nazionale Xxxxxx Xxxxxx, il Direttore Xxxxxxxx Xx Xxxxx e il dirigente Xxxxxx Xxxxxxxxxxx si sono confrontati sulle opportunità offerte da questo nuovo strumento di raccolta e distribuzione dei fondi destinati alla formazione di imprese e dipen- denti dell’artigianato.
“ La ricerca e la tavola rotonda - dichiara il segretario provinciale di Confartigianato Federimprese Bologna Xxxxxxxx Xxxxxxx - sono state realizzate con un unico scopo: poter dare risposte sempre migliori ed azzeccate ai bisogni di crescita e sviluppo delle imprese della provincia di Bologna. Per poter resistere alle sfide poste dai mercati emergenti le aziende del nostro territorio devono restare competitive e la formazione, insieme alla ricerca, è sicuramente uno degli strumenti più adeguati
a sostenerle in questa fase. Come Confartigianato - conclude il segretario Xxxxxxxx Xxxxxxx - ci misuriamo continuamente con i bisogni dei nostri iscritti ma vole- vamo fare di più: questa ricerca nasce proprio dalla volontà di individuare le loro vere necessità ed utilizza- re questo know how per progetti di formazione mirati“. La ricerca è stata svolta su imprese del settore metalmeccanico, il più significativo della provincia di Bologna sia per numero di imprese che per numero di occupati; facendo riferimento ai dati dell’Ente Bilaterale dell’ Xxxxxx Xxxxxxx nel 2003/2004 il settore metalmeccanico della provincia conta 2.834 imprese con dipendenti, suddivise in: meccanica di produzione, 1482 aziende, meccanica installazione, 764 aziende, meccanica servizi, 588 aziende; in tutta la regione le aziende metalmeccaniche sono il 36,25% delle impre- se artigiane.
Si è trattato di una indagine conoscitiva svolta diretta- mente presso la sede delle aziende, attraverso intervi- ste qualitative ai titolari, su un campione di 50 aziende concentrate soprattutto nei comuni di Anzola Emilia, Budrio, Casalecchio di Reno, Castelmaggiore, Xxxxxxxxx Xxxxxx, Molinella e Zola Predosa.
Si tratta per lo più di aziende a conduzione familiare con una media di 5-9 addetti, ben il 64% del totale, quelle con 10-14 addetti sono il 22%, quelle con 15-20 il 10%, poche quelle oltre i 20 addetti che rappresentano solo il 4%; occorre però precisare che il numero esiguo di addetti non necessariamente corrisponde ad un ridotto volume di affari, spesso infatti molte attività sono il frutto di una maggiore meccanizzazione o informatizzazione.
L’82% di queste imprese opera per conto terzi e, lavo- rando in sub-fornitura, raramente collabora alla fase di progettazione del prodotto; i loro committenti sono prin- cipalmente l’industria automobilistica, delle moto, de- gli scooter, dei macchinari agricoli ed anche di applica- zione su nastri trasportatori, in misura minore apparten- gono ai settori degli elettrodomestici, dell’agricoltura e dell’elettronica.
Il 60% delle imprese intervistate hanno soprattutto rap- porti economici con clienti regionali, il 40% ha invece rapporti con clienti nazionali e il 20% ha committenti diretti o indiretti a livello mondiale.
Per quanto riguarda la struttura il 90% degli intervistati è a capo di un’azienda a conduzione familiare in cui soci e dirigenti sono moglie e figli; sporadici i casi in cui al vertice ci sono cosi “ estranei”, si tratta soprattutto delle imprese più giovani nate alla fine degli anni ’90.
Nella maggior parte delle aziende il potere decisionale è concentrato nelle mani del titolare e, soprattutto nelle realtà con pochi dipendenti, le mansioni degli operai addetti alla produzione sono intercambiabili; l’85% delle imprese ha assunto lavoratori stranieri provenienti maggiormente dal Bangladesh, dalla Tailandia, dalla Romania, dall’Albania e dall’Ucraina.
L’età media dei dipendenti ruota intorno ai 33 anni, da sottolineare il fatto che c’è una preferenza per perso- nale meno qualificato ma più flessibile che il titolare forma a seconda delle proprie esigenze.
Il 65% degli intervistati ha una considerazione positiva delle attività di formazione e ritiene che possano garan-
tire un continuo aggiornamento per rimanere al passo con il progresso e che siano un’opportunità anche per i meno giovani.
Tra queste imprese, circa il 75% ha evidenziato come elemento di criticità il fatto di far partecipare a corsi formativi i propri dipendenti durante l’orario di lavoro, creando problemi logistici ed organizzativi, soprattutto nelle realtà con pochi dipendenti; ed è proprio per que- sta ragione che soltanto il 20% delle imprese intervista- te è stato coinvolto in precedenti esperienze formative, eccezion fatta per i corsi obbligatori come quelli per la sicurezza ed il pronto soccorso, che sono risultati co- munque effettuati dalla maggior parte delle piccole e medie imprese artigiane. Oltre il 50% degli imprenditori sarebbero disponibili ad una maggiore flessibilità con i dipendenti in presenza di progetti formativi meno trasver- sali e più indirizzati ad argomenti specifici professionalizzanti. Il restante 35% ha una sorta di avversione per la formazione ritenendola una inutile perdita di tempo, forte della convinzione che il proprio bagaglio di conoscenze come artigiano sia sufficiente alla istruzione dei dipendenti.
Tra le tematiche di maggiore interesse sono emerse quelle relative alle conoscenze tecniche nelle lavorazioni metalmeccaniche e quelle relative alla gestione ed organizzazione aziendale, ai corsi di lingue straniere ed all’informatica, in particolare queste ultime tematiche sono state evidenziate dai giovani imprenditori e dalle imprse che stanno puntando all’espansione sui merca- ti esteri.
TERRITORIO
A Bergamo la “Scuola per dirigenti artigiani”: un percorso triennale per forgiare
lo staff dirigenziale del domani
È stata presentata a fine gennaio, a Bergamo, la “ Scuola per dirigenti artigiani” : un percorso formativo di grande interesse, teso a qualificare e preparare lo staff dirigenziale dell’Associazione Artigiani alle sfi- de del domani.
“ Si tratta di un chiaro segnale al mondo dell’imprenditoria e alle istituzioni – spiega il Presiden- te dell’ Associazione Xxxxx Xxxxxxxx - per mostrare quanto la nostra Associazione sia sempre attenta alla formazione e alla crescita dell’artigianato anche at- traverso l’intervento dei propri rappresentanti artigia- ni. Rappresentanti che lo scorso anno sono stati elet- ti dagli artigiani associati, perché siano i portavoce dei diritti e delle esigenze dell’artigianato e delle piccole imprese. Che però dovranno avere “ una marcia in più” , perché il loro compito sarà quello di interpretare i bisogni degli artigiani, di esprimerli adeguatamente e di difenderli sui tavoli di concertazione dove si
decidono le norme destinate a regolare la vita delle imprese. Un compito impegnativo e difficile che richie- de un’adeguata preparazione” .
Ed è proprio questo l’obiettivo del percorso formativo che per tre anni interesserà gli attuali componenti del Consiglio direttivo con 80/100 ore di lezioni seminariali ogni anno, per essere poi esteso nel 2007 anche a quanti sono impegnati nei diverse livelli delle aree di mestiere e nella Consulta.
Un corso di alto profilo la cui direzione didattico-scien- tifica è stata affidata a Xxxxxxx Xxxxx, direttore della scuola di formazione di Confartigianato e al xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, coordinatore della Scuola di management del Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Bergamo, che hanno messo a pun- to il programma ed i contenuti delle lezioni selezionan- do docenti altamente qualificati.
Sono tre i punti cardine oggetto dell’intero percorso
formativo del triennio: 1) Identità personale – ovvero, suggerimenti e metodi di valorizzazione della propria persona e della propria professionalità per accresce- re il senso di autostima e di automotivazione, ma anche di presa di coscienza del proprio stile e dell’im- magine relazionale; 2) Ruolo di rappresentanza – cioè regole per vivere gli incarichi associativi con compe- tenza e disinvoltura, stabilendo rapporti costruttivi con funzionari, colleghi ed esterni; 3) Competenza sul territorio – ossia, nozioni per rapportarsi con il socia- le e con il mondo dell’ artigianato, nell’ ottica della pianificazione dello sviluppo associativo.
Nodi fondamentali, questi, da approfondire per dare corpo a uno staff dirigenziale motivato e di solida preparazione, in grado di confrontarsi con la realtà sindacale della categoria e col contesto sociale nel quale si trova ad agire, che possa dare risposte con- crete ai bisogni delle imprese perseguendo una con- tinuità di intenti e di impegno che si aggiungono agli
interventi realizzati in questi 60 anni dall’Associazio- ne Artigiani a favore della categoria.
“ Si tratta dunque – sottolinea il Presidente Xxxxxxxx
- di un intervento formativo di particolare importanza destinato a produrre i suoi riflessi sulla vita di tutte le imprese artigiane bergamasche. Senza dimenticare però i numerosi altri corsi (un’ ottantina circa ogni anno) di carattere normativo o tecnico-operativo che la nostra Associazione realizza a beneficio di tutte le imprese, come ad esempio quelli sulla 626 o quelli tecnico professionali per specifici settori di attività (impiantisti, tinteggiatori, imprese di pulizia e così via). La formazione, dunque, come presupposto di una sfida vincente per una moderna impresa artigiana, capace di stare al passo con i tempi e di minimizzare gli svantaggi e sfruttare le opportunità offerte dal mercato nonché dai recenti cambiamenti del conte- sto economico oltre che dalle nuove tecno- logie” .
TERRITORIO
Un gelato da Olimpiade
Xxxxxxx Xxxxxxx, gelatiere di Arezzo, alla coppa del mondo Sculture di Ghiaccio, collaterale delle Olimpiadi della neve
Un aretino alle Olimpiadi della neve. Niente sci, nien- te slittino, niente pattini. Solo gelato. Xxxxxxx Xxxxxxx è ospite di una delle più caratteristiche iniziative col- laterali della manifestazione sportiva e cioè la Coppa del Mondo delle Sculture di Ghiaccio. L’appuntamen- to è a Pragelato, località della provincia torinese.
39 anni, biturgense, esponente dei gelatieri di Confartigianato Imprese Arezzo, Xxxxxxx Xxxxxxx non è nuovo agli onori della cronaca. Assistente dei gran- di maestri della gelateria e della pasticceria presso i centri professionali “ Arte Dolce” di Rimini e “ Cast Alimenti” di Brescia, dove è stato premiato con il di- ploma di merito. Nel 1994 si è aggiudicato il titolo di 1° Campione Italiano della gelateria. Nel 1997 gli è stato conferito a Brescia il titolo di membro dell’Ac- cademia della Gelateria Italiana.
Adesso alle Olimpiadi della neve. Ovviamente con prodotti nuovi ed originali. “ Porterò una decina di gusti
– annuncia Bruschi. Quello più interessante è “ Oro Nero” , cioè un fondente con sentore di tabacco, decorato con foglie d’oro zecchino” . Una doppia ci- tazione: di Arezzo attraverso l’ oro e della sua Valtiberina attraverso il tabacco Kentucky.
Gli altri gusti per gli atleti delle Olimpiadi? “ Intanto l’ utilizzazione della frutta di stagione. Una nuova creazione è “ Sinfonia di agrumi” , cioè un mix di mandarino, arancia e limone. Poi, in omaggio alla terra che ci ospiterà, il “ Sorbetto al Barolo” . E poi avanti, di fantasia in fantasia, con gelati alle erbe aromatiche, crema alla lavanda. Unica concessione alla tradizio- ne, anche qui in omaggio a Torino ed al Piemonte, il gianduia” .
TERRITORIO
Iniziativa di Confartigianato Lecco:
le aziende ospitano 76 ragazzi di un Istituto professionale
A scuola dagli artigiani
Entra nella fase operativa la sperimentazione dell’al- ternanza scuola-lavoro in provincia di Lecco. Spiega il presidente di Confartigianato Xxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxx: “ Confartigianato Lecco, da sempre impegnata a pro- muovere uno stretto collegamento tra il mondo del
lavoro e la scuola, sta mobilitando i propri iscritti per poter accogliere nella maniera più ampia possibile le richieste dell’ Istituto professionale Fiocchi, con l’ obiettivo di permettere agli studenti delle classi seconde di acquisire direttamente nelle aziende com-
petenze spendibili nel mercato del lavoro. Finora sono 76 i ragazzi che, grazie all’interesse degli associati per l’iniziativa, potranno trascorrere un’intera settima- na in un’impresa artigiana, vivendo per la prima volta l’atmosfera di un ambiente di lavoro e mettendo alla prova “ sul campo” gli insegnamenti appresi a scuo- la. Gli studenti, a seconda dell’ indirizzo di studi di ciascuno, verranno assegnati a ditte operanti nei settori meccanico, elettrico o elettronico, seleziona- te su tutto il territorio provinciale, da Dervio a Casatenovo” .
Lo scorso 11 febbraio, si è svolto nella sede di Confartigianato Lecco in via Galilei un primo incontro introduttivo a cui hanno partecipato 94 ragazzi di quattro classi del “ Fiocchi” , tre dell’indirizzo mecca- nico e una dell’indirizzo elettrico/elettronico.
“ Divisi in gruppi – precisa Xxxxxxx Xxxxxxxx, respon- sabile Formazione dell’associazione – hanno dovuto affrontare un gioco di simulazione, costituendo un team di lavoro incaricato di individuare le diverse tappe del processo produttivo di un oggetto, dalla ideazione alla realizzazione. Il tutto sotto la guida di otto impren- ditori artigiani e altrettanti docenti dell’istituto.
Da fine febbraio a maggio, i ragazzi verranno ospitati
in azienda per quaranta ore, secondo il classico ora- rio lavorativo, in base alle proprie attitudini e compe- tenze. Quotidianamente, dovranno compilare un “ dia- rio di bordo” nel quale prenderanno nota di tutte le co- gnizioni apprese, commentando la loro espe- rienza.
“ Le imprese artigiane che si sono rese disponibili ad accogliere i giovani del Fiocchi appartengono ad imprenditori fortemente motivati ad investire nella formazione. – sottolinea il direttore Xxxxx Xxxxxxxx – Ne è prova il fatto che, pur rappresentando un costo per le aziende, ogni ragazzo verrà seguito passo passo da un tutor interno che si staccherà parzialmente dalle proprie mansioni per tutta la durata dello stage. L’am- biente di una piccola ditta, grazie all’atmosfera fami- liare che le caratterizza, è inoltre particolarmente adatto a coinvolgere un giovane che si accosta per la prima volta a questo tipo di esperienza.”
L’alternanza, introdotta dalla Riforma Moratti costitu- isce una risposta concreta alla distanza esistente tra formazione scolastica e mondo del lavoro e rappre- senta un reale momento di collaborazione strutturale tra i diversi attori del territorio: associazioni impren- ditoriali, sindacati, enti e istituzioni.
TERRITORIO
Presso Confartigianato Cesena,
un club delle imprese per l’innovazione
Imprese unite nel Club dell’innovazione. Ha preso il via il progetto “ Business Class” , presso la Confartigianato cesenate con il seminario “ L’innova- zione nella gestione della finanza aziendale” , tenuto- si il 9 febbraio, che ha aperto di fatto i lavori del pro- getto Business Class. E’ stato presentato il nuovo accordo interbancario Basilea 2“ dal consulente finan- ziario di Federimpresa Xxxxxxxx Xxxxxxx; Xxxxxxx Xxxxx, amministratore delegato di Scouting è inter- venuto sul tema “ la finanza straordinaria d’impresa” ; il dirigente aziendale Xxxxxxx Xxxxxxxx ha parlato di “ Ferretti: un caso aziendale” , presentando un felice caso di imprese stimolata verso forme nuove e più avanzate di gestione finanziaria, grazie alla partnership di Confartigianato e degli istituti di credi- to locali, anche in vista dei grandi cambiamenti gene- rati da Basilea.
La Confartigianato cesenate ha creato Business Class, un club di imprese per l’innovazione, presen- tato due mesi fa in un incontro alla presenza dei pre- sidenti della Provincia Xxxxxxx Xxxxx e della Camera di Commercio di Forlì-Xxxxxx Xxxxxx Xxxxx.
Lo scopo del Club è quello di porre l’Associazione come partner delle aziende che intendono competere sul mercato e che desiderano un’antenna che ne capti
le tendenze e le opportunità nella ricerca costante di sistemi innovativi che consentano di sostenere la competitività del proprio business.
In particolare, attraverso momenti seminariali, percor- si formativi e, per la prima volta, missioni all’estero, il progetto si prefigge di favorire la penetrazione nei mercati attraverso un approccio innovativo, che per- metta alle imprese interessate di beneficiare e con- frontarsi con esperienze dirette nei Paesi in cui si intende intraprendere i rapporti commerciali e i progetti di espansione.
Un’altra novità dell’intervento è costituita dal fatto che le imprese, secondo la filosofia collaudata delle ini- ziative promosse dalla nostra associazione, cammi- neranno insieme e agiranno in squadra, proponendo- si come Club che, affiancato dallo staff di esperti della Confartigianato, si prefiggerà di esplorare gli scenari ogni giorno mutanti dell’impresa e del mercato per affrontare insieme le nuove sfide che i sistemi eco- nomici stanno presentando. La sfida di Business Class, a cui hanno già aderito varie imprese, è di sostenere la competitività secondo modelli evoluti e approfondimenti su aree aziendali fondamentali, an- che per favorire l ’ internazionalizzazione e la penetrazione sui mercati esteri.
TERRITORIO
Raddoppiate le manifestazioni internazionali di Confartigianato
Gli artigiani friulani puntano sull’export
“ Le esportazioni sono la nuova frontiera e rappresen- tano una speranza per l’artigianato friulano” . Lo ha detto il presidente di Confartigianato Udine Xxxxx Xxxxxxxxxx annunciando, assieme all’assessore alle attività economiche e produttive della Provincia di Xxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxx, il programma 2006 delle Fiere internazionali predisposto da Confartigianato, una carnet quasi raddoppiato rispetto alle 9 missioni del 2005, di cui 7 realizzate con il supporto della Provin- cia: nel 2006 saranno infatti 16 in tutti e cinque i continenti. “ La commercializzazione dei prodotti ar- tigiani, soprattutto all’estero, è l’anello debole delle imprese artigiane friulane – ha aggiunto Faleschini - e per questo Confartigianato Udine da anni, grazie al lavoro svolto da Xxxxxx Xxxxx dell’Ufficio affari comu- nitari, sta assicurando un qualificato servizio di as- sistenza e di consulenza alle centinaia di imprese che negli anni hanno voluto essere presenti sui mercati del mondo, un lavoro reso possibile grazie al contributo
della Provincia di Udine” .
L’assessore Xxxxxxxx Xxxxxxx che ha spiegato “ che per la Provincia di Udine si tratta di un investimento a favore del sistema imprenditoriale più che di un con- tributo a Confartigianato, perché sono risorse che vanno a rafforzare le imprese nel difficile momento della commercializzazione all’ estero, oggi di vitale importanza in un mercato globalizzato nel quale l’ar- tigianato può e deve giocare un grande ruolo” .
E’ stato Xxxxxx Xxxxx ad illustrare il programma che prevede, fra l’ altro, missioni in Nuova Zelanda e Australia, in Ucraina e negli Xxxxxxx Xxxxx, Xxxx x Xxxxx, xx Xxxxxx, Xxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxx Xxxxx. Il set- tore più coinvolto è quello del legno arredamento, a ruota seguono quelli dell’agroalimentare, dell’abbiglia- mento, dell’artigianato artistico, della pelle e pellet- teria, dell’edilizia compreso quello lapideo del qua- le la Pietra Piasentina costituisce un punto di forza.
TERRITORIO
A Padova i pasticceri dell’Upa mettono in guardia i consumatori:
“Il xxxxxx doc è solo quello artigianale”
A febbraio le mille pasticcerie artigiane del Veneto sforneranno 8 mila quintali di frittelle e 1500 di galani rigorosamente di qualità. Il segreto? La scelta degli ingredienti e la modalità di lavorazione.
“ Competenze e tecniche che fanno la differenza. E lo si capisce chiaramente assaggiando i risultati. – spiega Xxxx Xxxxxxx, presidente della categoria pasticceri dell’Upa” .
In questi giorni infatti è possibile trovare tra gli scaf- fali crostoli e frittelle di produzione industriale, ma pro- posti e confezionati come se fossero usciti dalle mani di un pasticcere tradizionale.
“ Per sgombrare il campo dagli equivoci riteniamo importante sensibilizzare e informare l’opinione pub- blica – continua Bacelle. Non è la stessa cosa usare burro o margarina, aromi naturali o emulsionanti, olio di palma o olio d’arachide, uvetta o scorza di agrumi e canditi” .
Ultimamente poi va di moda il xxxxxx al forno. Ma
siamo sicuri che la tipologia di cottura preveda solo l’uso del forno?
“ Assolutamente no – spiega Xxxxxxx – Il xxxxxx al
forno si può dire che non esiste. Lo stesso Xxxxxxxxxx lo definisce come una striscia di pasta fritta nell’olio. Quello che spacciano per tale è un altro dolce, non può chiamarsi crostolo - che, se fatto a regola d’ arte, è solamente ed esclusivamente fritto. La procedura per realizzare il xxxxxx al forno prevede comunque una cottura su olio caldo, o per galleggiamento o per im- mersione, e solo successivamente viene passato al forno. Bisogna inoltre diffidare dai crostoli e dalle frittelle non unti perché significa che per la prepara- zione hanno utilizzato olio poco pregiato (di palma) e non olio di arachidi, quest’ultimo di qualità nettamen- te superiore” . Ognuno può scegliere dove acquistare e che cosa mangiare insomma, l’importante è che sia correttamente informato delle caratteristiche di ciò che mette in tavola.
TERRITORIO
Iniziative di Confartigianato di Latina a sostegno dell’imprenditoria femminile
La Confartigianato di Latina, con la propria organiz- zazione per l’imprenditoria femminile “ Xxxxx Xxxxx- sa” , anche in seguito al protocollo d’intesa sottoscritto con l’Amministrazione Provinciale di Latina, ha atti- vato un servizio di consulenza per l’attivazione del- l’articolo 9 della legge 53/2000.
In particolare finalità della legge è quello di “favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro attraver- so l’introduzione della flessibilità nelle aziende e contribuire ad agevolare il reinserimento dei lavora- tori e delle lavoratrici nell’attività produttiva dopo il periodo di congedo; ovvero a sostegno della mater- nità e della paternità”.
La legge 53/2000, all’ art. 9, dispone la concessone di contributi -a carico del fondo per l’occupazione- in
favore di aziende che applicano accordi contrattuali che prevedano azioni positive per la flessibilità. La Confartigianato di Xxxxxx (Xxx Xxxxx Xxxxxxx 00 Tel. 0000.000000) è a disposizione per l’elaborazione di progetti. I soggetti beneficiari sono le aziende private e quelle a partecipazione o a capitale pubblico, restan- do escluse le PA e gli Enti pubblici.
Questa iniziativa, promossa e coordinata per la Confartigianato dalla Presidente di “ Xxxxx Xxxxxxx” Xxxxx Xxxxxxx, ha un profondo valore sociale a soste- gno concreto delle donne lavoratrici e di quelle figure genitoriali che attivamente cercano di conciliare il lavoro professionale e la vita familiare, aspetto soste- nuto non poco anche dall’ Unione Europea per soste- nere l’occupazione femminile.
TERRITORIO
Associazione Artigiani della Provincia di Varese e AMSC:
“Diamo energia al territorio”
Sottoscritto un accordo con l’azienda multiservizi comunali di Gallarate che punta ad una collaborazione sempre più stretta tra le due strutture
E’ stato sottoscritto nei giorni scorsi, nella sede dell’ AMSC Commerciale Gas srl (l’ azienda multiservizi comunali di Gallarate) un accordo tra l’Associazione Artigiani della Provincia di Varese nella figura del suo presidente, Xxxxxxx Xxxxxxxx (presente anche Xxxxxx Xxxxx, referente della struttura varesina per il gallaratese) e l’azienda multiservizi comunali di Gallarate nella figura del presidente Xxxx Xxxxxxxxxx. Con tale intesa, che richiama in parte la collaborazio- ne cominciata nel 2004 al fine di promuovere i bandi regionali per la sostituzione delle caldaie a gasolio, l’Associazione Artigiani e l’AMSC vogliono presen- tarsi con maggior forza nella vita economica e socia- le della provincia di Varese, dar vita ad un rapporto sinergico che dia peso alle loro iniziative nei confronti di soggetti privati e pubblici divenendo promotori di progetti di risparmio e contenimento dei costi energetici aziendali e privati.
L’accordo, quindi, vede il pieno coinvolgimento delle parti in materia di liberalizzazione del mercato del- l’energia e di diminuzione dei costi di utilizzo del gas, ma non dimentica l’importanza che una coesione del genere possa giocare nel rilanciare la crescita dell’eco-
nomia del nostro territorio e delle imprese che vi operano.
Punti principali del patto:
- La comune volontà di collaborare al fine di re- alizzare le migliori condizioni operative per l’ ottenimento da parte delle imprese aderenti all’ Associazione Artigiani delle migliori condizioni di fornitura del gas praticabili dalla AMSC;
- La comune disponibilità ad elaborare iniziative coordinate nel mercato del post-contatore, per la campagna di metanizzazione degli impianti termici che la Regione Lombardia promuove ogni anno con contributi a fondo perduto.
“ Tale accordo – afferma Xxxxxxx Xxxxxxxx, presiden- te dell’Associazione Artigiani - si inserisce nella linea da tempo battuta dalla struttura varesina di compiere una reale liberalizzazione del mercato dell’energia e incentivare risparmio ed efficienza energetica. E’ la voglia di competitività ad offrire agli utenti la garanzia di un servizio efficiente ed efficace. A disciplinare il mondo delle utilities dovranno essere i concetti di imprenditorialità, concorrenza e libero mercato. E rischio d’impresa. Sono questi i principi posti alla base
di quella “ catena del valore” che prenderà forma da questo accordo tra l’AMSC e le nostre imprese. Una “ catena” che punta all’ottimizzazione della gestione del servizio, all’ottenimento di risparmi (per il cittadi- no), al liberare risorse da investire sul territorio, alla costituzione di una rete di imprese capaci di superare le sfide (di natura economica e produttiva) lanciate dal mercato” .
“ Con questa intesa – afferma Xxxx Xxxxxxxxxx, pre- sidente di Amsc Commerciale Gas srl – rendiamo pubblici gli impegni che, sia l’Amministrazione comu-
TERRITORIO
nale sia le aziende da me presiedute, hanno intrapre- so negli ultimi quattro anni. Già nel dicembre 2004, infatti, le nostre organizzazioni hanno stipulato una intesa operativa per favorire il processo di metanizzazione, in virtù delle impostazioni regionali. Oggi, abbiamo deciso di migliorare e ampliare le nostre sinergie stipulando un accordo che ci permetterà di favorire la commercializzazione del gas anche sui territori limitrofi, garantendo le consuete efficienze, senza incorrere ovviamente in cadute di stile quali Enel Gas” .
Il 4 marzo a Trento Gara di slalom gigante.
1° Campionato Italiano per Artigiani
L’Associazione Artigiani di Trento, in collaborazione con lo Sci Club Panarotta, ha organizzato, per saba- to 4 marzo 2006, una gara di Slalom Gigante valida quale 1° Campionato Italiano per Artigiani.
La gara avrà luogo in Panarotta 2002 con partenza del primo concorrente alle ore 9.30 nel seguente ordine: artigiane e artigiani. Alla gara possono partecipare dipendenti dell’ Associazione e della Cooperativa artigiana di garanzia, titolari, soci e dipendenti di ditte artigiane regolarmente associate.
Le iscrizioni dovranno pervenire per iscritto entro le ore 17.00 di mercoledì 1 marzo 2006 a: Associazione Artigiani della Provincia di Trento, Ufficio di Pergine
- Viale Dante 78/h presso BIC, 1° piano – 38057 Pergine Valsugana, tel. 0000 000000 o tramite fax al
n. 0000 000000 o tramite posta elettronica all’indiriz- zo xxxxxxx@xxxxxxxxx.xxx.xx, complete di: cognome,
nome, residenza e telefono, anno di nascita e regio- ne di appartenenza. La quota di iscrizione è di euro 20,00 per ciascun atleta, da versare al ritiro del pettorale che avrà luogo presso loc. Compet dalle ore
7.30 alle ore 8.30. Il sorteggio degli ordini di partenza avrà luogo presso l’Ufficio di Pergine, Viale Dante 78/ h presso BIC, 1° piano, il giorno venerdì 3 marzo 2006 alle ore 17.00.
Le iscrizioni dovranno essere effettuate dall’Associa- zione di appartenenza che si assume la responsabi- lità per l’autenticità dell’iscrizione del proprio socio. La manifestazione è valida per l’assegnazione del 1° Campionato Italiano per Artigiani, che verrà assegnato al miglior tempo assoluto maschile e femminile, il Trofeo alla prima regione classificata. La premiazione avrà luogo presso l’Hotel Compet loc. Compet alle ore 15.30.
TERRITORIO
A Pordenone leggi finanziarie regionali all’esame degli artigiani
Il Sottosegretario all’Economia Xxxxxx Xxxxxxxx: “I tagli alla spesa non penalizzano le imprese”
Da un lato vi è un settore, quello artigiano, che per bocca del presidente provinciale di Confartigianato Pordenone, Xxxxxxx Xxxxxxx, chiede alla Regione “ di continuare a sostenere un comparto che costituisce l’asse portante della produzione regionale” sia con mezzi finanziari sia con infrastrutture; dall’altro vi è la Regione che non solo non ‘taglia’ risorse all’artigia- nato, ma mette a disposizione nuovi strumenti per crescere.
Così nel Ridotto del Teatro Comunale di Pordenone, l’ assessore regionale del Friuli Venezia Giulia alle
Attività produttive, Xxxxxx Xxxxxxxx, ha illustrato agli artigiani del Friuli Occidentale le novità che riguarda- no il settore, nell’ambito del convegno promosso dalla Confartigianato Pordenone in collaborazione con la Camera di commercio. Il sottosegretario all’Economia, on. Xxxxxx Xxxxxxxx, da parte sua, si è poi soffermato sulla Finanziaria dello Stato. Ai lavori era presente anche il consigliere regionale Xxxxxxxx Xxxxxxxx.
Xxxxxxxx ha aperto il suo intervento con il compiaci- mento “ per la presenza a Innovaction la scorsa set- timana a UdineFiere di moltissime imprese artigiane,
che hanno proposto ai visitatori il frutto delle loro idee innovative e i loro prodotti più sofisticati. Ciò signifi- ca che questo settore è proiettato verso il nuovo e che va cambiato quell’abito mentale che vuole l’artigiano in secondo piano rispetto ad altri settori economici” . L’attenzione della Regione è dimostrata, ha continuato l’ assessore, dai provvedimenti assunti. “ Basti pen- sare alla legge regionale sulle Piccole-Medie impre- se (LR 4/2005): essa non riguarda solo le imprese più grandi, ma anche le piccole e piccolissime, compre- se le artigiane, e il 60 per cento della dotazione finan- ziaria di 25 milioni di euro è riservata proprio a loro. Grazie a queste provvidenze le imprese potranno pensare a progetti di sviluppo strategico, che poi saranno valutati da un’apposita commissione, dove siede anche un rappresentante del settore” .
Per quanto riguarda la Finanziaria regionale, Xxxxxxxx ha ricordato l’ aumento a 600 mila euro dei fondi a disposizione della Commissione regionale dell’artigia- nato per manifestazioni promozionali; la delega alle Camere di Commercio (dove siedono i rappresentan- ti degli artigiani) della gestione di alcune leggi; la conferma dei fondi nelle varie leggi regionali a favore del settore, gestite in parte da Mediocredito con una dotazione di 15 milioni di euro; la manovra agevolativa dell’aliquota Irap per aziende artigiane di montagna e la riduzione per nuove imprese.
Infine il rifinanziamento dei ConGaFi di settore con 1,5 milioni di euro per sostenere il credito alle imprese in un momento difficile. Ma su questo punto l’assesso- re ha rilanciato l’invito all’artigianato e agli altri set- tori economici “ a verificare la possibilità di giungere a un unico ConGaFi regionale, che consenta econo- mie di scala e abbia una visione complessiva. In una legislatura regionale che sta vedendo il concretizzarsi di molte riforme e di leggi importanti, sarebbe bello poter dare anche questo segnale di rinnovamento” . E’ quindi intervenuto il sottosegretario all’Economia, Xxxxxx Xxxxxxxx, che ha inquadrato la manovra Finan- ziaria nel contesto più generale dell’Unione Europea
TERRITORIO
e nel vincolo di ridurre il rapporto deficit-pil, andato oltre la soglia – prestabilita – del 3% a causa della man- cata crescita del Paese. Da qui l’esigenza “ di opera- re sul fronte della spesa ma anche dando direttrici precise – ha rimarcato l’ esponente del Governo – affinché il mondo delle imprese ottenesse la neces- saria attenzione” . Sul fronte della spesa Contento ha ricordato la riduzione dei trasferimenti agli enti locali e alle Regioni (che negli ultimi 5 anni hanno evidenziato un trend di crescita della spesa pari al 24%, il doppio dell’ inflazione), impedendo contestualmente “ che l’imposizione venisse ritoccata verso l’alto” . Il sottosegretario ha quindi parlato della spesa sanitaria, anch’essa con un trend di crescita molto forte, passando dai 67 miliardi del 2001 ai 93 miliardi di euro del 2006. Nessun taglio sul fronte sanitario “ ma abbiamo vincolato una parte dei fondi alla riduzione delle liste d’attesa” .
Contento ha anche sottolineato come siano stati mantenuti gli stanziamenti per le opere inserite nella legge obiettivo, 200 milioni l’anno per 15 anni, e per l’alta velocità/capacità ferroviaria. Ha quindi illustra- to i provvedimenti a sostegno della famiglia, quelli per la ricerca e l’innovazione, la riduzione del costo del lavoro, quella del premi Inail, le disposizioni a favore del comparto dell’autotrasporto, le nuove politiche sui Distretti “ dove ci sono novità di carattere tributario, dato che offriamo l’opportunità alle imprese del distret- to, di presentarsi unite davanti al fisco, novità di carattere amministrativo, con la previsione di istitu- zione di una certificazione a vantaggio delle aziende distrettuali, a prescindere dalla loro dimensione, ed infine – ha concluso Contento – l’utilizzo del Distretto come un complesso di imprese che può presentarsi unitariamente anche davanti al sistema bancario” . Il convegno è quindi proseguito con l’illustrazione in dettaglio delle novità contenute nelle leggi finanziarie da parte dei funzionari della Confartigianato, Xxxxxxx Xxxxxx e Xxxxxxxx Xxxxxxx, e gli interventi degli im- prenditori.
A Viterbo un corso di formazione
per migliorare la capacità competitiva delle Pmi
Confartigianato Viterbo ha organizzato un xxxxx xx xxxxxxxxxx xx xxxxxxx xxxxxxxxxxxxxx xxx Xxxxxxx Xxxxxx Learning Services S.p.A. a favore delle piccole e medie imprese completamente gratuito per i parteci- panti. L’intervento si propone di migliorare la capaci- tà competitiva degli artigiani attraverso un percorso formativo volto a migliorarne le abilità di utilizzo di strumenti e ambienti informatici. La capacità di lavo- ro tramite tali strumenti è divenuta elemento fonda- mentale ai fini del consolidamento della professiona-
lità degli operatori del settore.
Il trasferimento di contenuti, specificamente predispo- sti, verrà inoltre assicurato da un ambiente telematico di e-learning, al quale i partecipanti saranno abilitati anche a fini addestrativi. Sulla base dell’analisi svol- ta, gli obiettivi generali dell’intervento formativo sono da individuarsi nell’acquisizione della capacità neces- saria per l’utilizzo di strumenti informatici ai fini pro- fessionali. Sono pertanto chiare le coerenze di quan- to proposto con le seguenti finalità che si vogliono
perseguire.
Gli obiettivi vanno dall’introduzione nelle aziende di nuovi modelli organizzativi per sostenere la riqualificazione dei lavoratori occupati con priorità per quelli delle PMI fino all’adeguamento delle competen- ze dei propri addetti circa le innovazioni e gli adeguamenti al mutato contesto produttivo in cui operano per arrivare alla fornitura ai lavoratori di com- petenze che innalzino i loro livelli di qualità produttiva e li garantiscano in caso di ricollocazione lavorativa.
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Il programma del corso è suddiviso in sei moduli per un totale di 200 ore, di cui 30 con il metodo della formazione a distanza. Si va dalla sicurezza sul la- voro (626/1994) alla qualità, dall’informatica di base al modo come ricercare le informazioni on line, dalle azioni di marketing con la posta elettronica fino alla pianficazione della presenza aziendale su Internet. Per maggiori informazioni ed iscrizioni è possibile contat- tare gli uffici Confartigianato di Viterbo al n° 0761.337937.
Dibattito televisivo sulle prospettive del Mezzogiorno
Organizzato da Confartigianato Abruzzo
In vista della imminente Convention sul Mezzogiorno che si terrà a Napoli il 24-25 febbraio, la Confartigianato Abruzzo ha organizzato, come passaggio prelimina- re, un dibattito televisivo tra l’xx. Xxxx Xxxxxxx, il Vice Presidente della Confartigianato Xxxxxxxxx Xxxxxx Xx Xxxxxxx, il Vice Presidente Vicario di Confartigianato Xxxxxx Xxx, l’imprenditore Abruzzese Xxxxxx Xxxxxx, il Segretario dell’ANAP Confartigianato Xxxxx Xxxxxxxxx. Il tema dell’incontro, come si dedu- ce facilmente dalla presenza di tali personaggi, è stata la politica economica del Mezzogiorno, con partico- lare riferimento all’Abruzzo e al settore artigiano.
L’asse portante dell’incontro non poteva che essere l’intervento dell’xx. Xxxxxxx, già Ministro per i proble- mi del Mezzogiorno, che è stato anche tra i firmatari della prima legge sull’artigianato (nel 1956). Xxxxxxx ha presieduto a lungo la Commissione regionale per l’artigianato e, per tali meriti, è stato insignito anche della Presidenza onoraria dell’artigianato abruzzese,
e che, infine, per essere anche figlio di xxxxxxxxx, è anche Presidente Emerito dell’Associazione Pensio- nati della Confartigianato. L’xx. Xxxxxxx ha pertanto fatto una panoramica della politica economica in Abruzzo, partendo da lontano per individuarne l’evo- luzione e le prospettive future. Per uscire dall’attuale crisi, è fondamentale ritrovare il collegamento diretto con la realtà economica e sociale abruzzese, con le realtà produttive e con l’artigianato in particolare (che dell’ economia abruzzese è asse portante), con il tessuto sociale, di cui i pensionati artigiani sono la categoria più sfavorita, per il loro trattamento pensionistico, come hanno sottolineato gli altri inter- venuti al dibattito.
“ Questo dibattito” ha precisato il Vice Presidente di Confartigianato Abruzzo Xx Xxxxxxx “ ha costituito un prezioso supporto per il contributo che la Confartigianato Abruzzo si accinge a dare alla Convention di Napoli” .
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